Diversificazione sociale e strategie di welfare. Famiglia, lavoro, servizi. Una riflessione a più voci a partire dalla produzione di Rps

Linciato cortesia prendere posto
Cominciamo a prendere posto
L'inizio dei lavori previsto mezza vinciamo almeno alle esci
Anche perché a stando alle ultime informazioni che abbiamo ricevuto dalle rispettive segreterie
Dei ministri il programma di questa mattinata sarà più intenso ancora del previsto
Nel senso che dovrebbero prendere parte a ai lavori del nostro Forum ma di quest'anno stamattina i due ministri Ferrero e Bindi non dico le ricariche perché penso che siano conosciute a tutti voi
Quindi siamo naturalmente molto lieti diciamo di questa attenzione che i ministri ci riserva no e però siamo costretti appunto a cominciare i lavori
Almeno con molto ritardo diciamo così
Quindi procediamo speditamente Raffaele Minelli farà la sua introduzione poi io coi Betty leone il professor De Rita quel punto parlerà il ministro Ferrero e procederemo in questo modo grazie
I tre al centro del Forum di quest'anno sono essenziali
Per permesse ma penso che sia semplice per tutti
Per comprendere la profondità del mutamento sociale che ha investito il nostro Paese e quindi l'esigenza di una ridefinizione delle politiche di intervento relativamente al welfare nel nostro Paese
Qui in modo sintetico vogliamo segnalare alcuni elementi relativi ad ognuno dei Panel prevista gli argomenti di ognuno dei pannelli per far comprendere immediata che l'attualità delle questioni e quindi le possibili ricadute sulle scelte dei decisori politici a livello centrale e periferico e per quello che riguarda
Il sindacato naturalmente per affinare le proposte in materia
Ovviamente anche i suggerimenti in particolare gli attori sociali
Sono da considerare stringenti sia una fase delicata la definizione della Finanziaria
La discussione sul collegato più complessivamente appunto ma definizione di nuove politiche sociali a livello centrale e periferico
Sul primo tema relativo ai cambiamenti del corso di vita famiglia generazioni genere
Saranno sufficienti sono sufficienti questa breve presentazione alcune cifre fornite dall'Istat e per inquadrare i fenomeni la vastità dei fenomeni il nostro è un Paese che da oltre vent'anni verifica un calo della natalità
Ormai abbiamo da tempo meno di uno virgola quattro figli per donna
L'incremento lievissimo che a partire dal novantasei ha caratterizzato il nostro Paese dovute essenzialmente come sappiamo a due fenomeni da un lato alla nascita da donne straniere
E dall'altro alla posticipazione
Della maternità del di quella fascia
Generazionale nata a cavallo dagli anni Sessanta e settanta che oggi appunto con la posticipazione hanno fornito in questo periodo
Questo leggerissimo incremento
Alla natalità
In questo stesso periodo di tempo a causa dell'allungamento della vita media di modifiche culturali si è andata rivoluzionando peraltro la struttura familiare come è noto
è sufficiente per capire come non sia affatto esagerato parlare di evoluzione ricordare che le famiglie con almeno una persona ultra sessantacinquenne nel nucleo sono ormai il trentasei virgola cinque per cento del totale
Mentre quelle costituite da solo anziani ultrasessantacinquenni sono il ventidue virgola cinque con una tendenza a crescere che
In poco tempo farà sì che una famiglia su quattro sarà costituita da soli anziani ultrasessantacinquenni
Ancora quelle con anziani ultra settantacinquenni una solidarietà oltre la quale come è noto aumenta la fragilità dei soggetti sono il diciotto virgola due per cento e quelle costituite da soli anziani conta l'età rappresentano il dieci e nove
Per cento del totale
Inoltre mentre aumenta il numero delle famiglie ne diminuisce drasticamente il numero dei componenti delle scuole famiglia unipersonale ormai solo il ventisei per cento del totale e quelle costi le donne solo
Vedo una forte prevalenza di persone anziane o molto anziani naturalmente la configurazione che deriva del complesso delle famiglie
Evoca immediatamente che grandi cambiamenti dovrebbero essere definiti dall'operatore politico per corrispondere a cambiamenti di questa dimensione
A queste vanno aggiunte le grandi differenze territoriali più ampia come è noto sono le famiglie ancora nel Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro-Nord
L'altro dato notevole per i risvolti relativi alla configurazione dei bisogni e quello rappresentato dalla crescita dei nuclei costituita un solo genitore su gran e che e e in gran parte s'questi nuclei con un solo genitore cianosi da donne
E ed è una dimensione che comincia ad avere un peso notevole avendo ormai superato la soglia dei due milioni di nuclei di questo tipo
Sono dati questi complimenti propongono modalità di intervento in campo socio assistenziale completamente diverse da quelle che ancora oggi invece funzionano
Ma
Ne possiamo aggiungere di dati altri che peraltro verranno indagati nel pomeriggio nella sezione di venerdì
Mi riferisco al dato che segnala
Sì un aumento non enorme ma un aumento si dei servizi sociali dedicati alla prima infanzia
Ma del tutto fuori misura rispetto alla domanda sono appena infatti il dieci per cento i bambini
Che riesco a trovare un posto in un nido e
In questo ambito sono essenzialmente i i nidi privati quelli che hanno caratterizzato la dinamica di crescita in questo vedo e naturalmente non c'è bisogno di sottolineare come sia completamente diverso il costo delle due strutture
Quelli comunali fatti esistono solo nel trenta per cento dei Comuni con un divario enorme rispetto alle realtà territoriali naturalmente a danno del Mezzogiorno i risvolti la situazione sul mercato del lavoro sono da qui rilevanti
Superano il mezzo milione il totale delle donne che cercherebbero lavoro se esistesse una rete efficiente di servizi sociali naturalmente questo è un altro degli elementi che verrà indagato nel secondo panel
E che costituisce uno degli elementi che definisce anche per alcuni aspetti il tema relativo al dato della disoccupazione in decrescita perché c'è una parte
Stiamo parlando di un una cifra notevole mezzo milione di soggetti che non cerca non lavoro e che quindi non risaltano come disoccupati nelle statistiche
Ancora più drammatico il problema relativo all'esigenza di cura per i non ho sufficienti che deve affrontare la realtà del restringimento della rete informale a causa di queste modifiche dell'assetto familiare e l'insufficienza delle strutture di sostegno
Legge finanziare l'anno scorso che finalmente come è noto ha istituito un fondo per le non autosufficienze al fine di attuali livelli essenziali delle prestazioni assistenziali
Che dovrebbero garantire universalmente gli interventi a una dotazione del tutto fuori misura rispetto a quanto avviene in altri paesi paragonabili
Per le caratteristiche quantitative e qualitative col nuovo con il nostro penso la Germania la Francia e adesso anche la Spagna
è una cifra del tutto fuori misura essendo di cento milioni di euro quella del mille per l'anno corrente
E con un aumento
Si che è un raddoppio ma che appunto rappresenta una cifra ripeto del tutto fuori misura duecento milioni
Per il prossimo anno e per il due mila nove sono assolutamente
Fuori dalla realtà del fenomeno
E a proposito delle votazioni del legislatore sulla situazione sociale che il documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sulle condizioni sociali delle famiglie effettuata la Commissione affari sociali della Camera
Va detto che come dire le
Le soluzioni vengono anche indicati correttamente
Nel senso che il legislatore il decisore politico almeno percorrendo quelle che sono le conclusioni dell'indagine conoscitiva fatta nell'anno in corso come dire verifica attenzione e anche
Sono o nel suo mozioni in linea teorica con quello che il problema di fondo
Ad esempio in quel documento viene correttamente rilanciata la strategia di intervento individua la quale il giudice del tutto trecentoventotto del due mila
Una legge che appunto disegnava una profonda revisione del comparto socio assistenziale puntando ad una razionalizzazione degli interventi ad un forte coordinamento dei diversi livelli istituzionali e alla personalizzazione del tipo di intervento
Come è noto però la legge ha incontrato il terremoto attivato con le riforme costituzionali e in particolare con quel due mila uno
Che ha partorito tante certezze e stabilità e contenzioso tra i vari livelli istituzionali è sufficiente ricordare a sostegno di tale tesi cioè del terremoto
Il ritardo nell'attuazione l'articolo centodiciannove della Costituzione indispensabile per garantire il finanziamento integrale delle funzioni assegnate a tutte le realtà
Istituzionali con efficace fondo perequativo senza il quale i livelli essenziali in campo sociosanitario rimarranno sicuramente un sogno
Ritardo che come sappiamo soltanto ora in questi ultimi queste ultime settimane ha visto finalmente la definizione da parte del Governo di un disegno di legge
Che in ogni caso dovrà incontrare i tempi che il legislatore attorno a materie di questo tipo a quanto pare hanno indicato in senso negativo in questo periodo
Il panel dedicata al welfare locale certamente fornire indicazioni utili per la nostra attività sia al centro e che in periferia
Oggi pomeriggio nell'affrontare la tematica relativa alle riforme europee e del mercato del lavoro avremo la possibilità di aggiungere analisi che alle spalle le vicende relative al Libro verde della Commissione
Titolato modernizzare il diritto del lavoro per rispondere alle sfide del ventunesimo secolo credo che questo sia uno degli argomenti più interessanti
Tra l'altro ci fa anche verificare l'oscillazione in campo
Da da parte in questo caso della Commissione che inizia
Questa fase di elaborazione con un documento preoccupante per alcuni aspetti considero preoccupante sicuramente
Dalla maggior parte del momento sindacale a livello europeo nel senso che
Sposando questa sta del sia della flex sicuri di in pratica tendeva a dare una risposta inaccettabile al problema della frammentazione eccessiva del mercato del lavoro
Conseguente alla crescita di nuove tipologie contrattuale che caratterizzano il compresso la maggior parte dei Paesi europei e cioè
Rimetteva in pratica in discussione il livello di protezione garantita dei contratti standard contrapponendo in pratica mettendo in campo la filosofia di questo tipo e soltanto abbassando il livello di protezione di chi sta dentro degli insider s'
Che è possibile immaginare un aumento corrispondente della protezione degli outsider s'
Per fortuna
Perlomeno almeno questo è il
La valutazione che ha dato netto sindacale italiano per fortuna sia l'intervento del Parlamento in prima battuta e poi la stessa commi Simone che che nel documento finale in pratica sembra aver a del tutto abbandonato questa impostazione
Consegna per ora ad un'altra fase quel tipo di di lettura
Documento conclusivo infatti definito alla luce del
Un della vasta opera di consultazione attivata dalla Commissione successivamente all'intervento del Parlamento
Prevede ambiti di
Intervento che sono del tutto fuori da quella discussione ricordo soltanto alcuni leader dice uno degli ambiti in cui bisognerà veramente intervenire è quello della prevenzione e lotta contro il lavoro somme suo in particolare su alcune situazioni la promozione e lo sviluppo e l'attuazione di azioni di formazione formazione permanente al fine di assicurare una maggiore sicurezza e l'occupazione
Nel corso delle vita attiva insomma ci sono una serie di ambiti che sembrano per come dire aprire forse sono fase per quello che riguarda anche l'intervento
Dell'Unione europea nel campo del mercato del lavoro che come sappiamo fino ad oggi invece è stato essenzialmente limitato alle tematiche relative alla sicurezza e all'orario di lavoro
Questo peraltro se la lettura dell'andamento dell'orientamento del istituzioni europee credo che sarà per noi di rilievo interessante e verrà valutato
Immagino nella occasione del terzo comma
Ecco sono questi soltanto alcuni degli argomenti che leggendo i titoli e soprattutto ricordando il lavoro che le spalle ognuna di queste tre sessioni nel senso delle monografie stabilire la rivista
Che appunto ci consegna sicuramente un appuntamento di grande interesse ma per questo aspetto cioè per le valutazioni
Che deve dare chi dirige la rivista io lascio la parola naturalmente a Maria Luisa
Grazie io ringrazio Raffaele Minelli che come molti di voi sanno è Presidente dell'INCA che il patronato della CGIL
Che parlare CGIL e che insieme allo spiega la CGIL nazionale sostiene
Economicamente e non solo economicamente anche diciamo con
Diciamo una un sostegno costante per tutte le attività e le azioni che cerchiamo di svolgere come rivista appunto il nostro lavoro
Ringrazio sia per il sostegno che normalmente citare approfitto per ringraziare anticipatamente Buttiglione dello Spina domani Passoni
Della CGIL da questo punto di vista loro per tutti insomma e e lo ringrazio anche per aver fatto l'introduzione così diciamo focalizzata sul merito delle questioni appunto
Illustrando in chiaro le ragioni dell'interesse del movimento sindacale per questo tipo di Terni affrontati
Secondo l'ottica che ne cerchiamo da adottare che è un'ottica
Non a non esattamente a ridosso un'ottica che cerca di
Centrare l'attualità delle questioni sociali innanzitutto e politiche nel senso delle questioni
Né che si ripropongono alla definizione di nuove policy politica in senso di policy
Di politiche pubbliche insomma per affrontare i problemi economici e sociali
Sono giacenti in un'altra e e appunto un'ottica che però non vuole che non vuole come dire essere schiacciata dal confronto immediato quotidiano dalle prese di posizioni di corto respiro c'era quindi
Io ringrazio per essere voluto entrare nel merito con la sua
Introduzione agli album degli argomenti appunto delle tre monografie e di questa giornata e mezza di lavori
E lo ringrazio anche per aver io credo indirettamente confermato diciamo l'interesse del movimento sindacale ha un lavoro fatto diciamo in questo modo un lavoro aperto un lavoro che prende posizione nel merito ma non nelle
Diatribe di corto respiro
Io diciamo naturalmente ho preparato degli appunti molto brevi per questa introduzione dei lavori non è che come dire ho voluto concentrare fondamentalmente su due argomenti ma sarò veramente molto breve
Uno e del entrambi diciamo i due argomenti a motivazione e ai esplicitazione
Delle
Come dire dell'ispirazione di questo esatto forum
Che che rispecchia sostanzialmente ma appunto anche nell'impostazione dei panel oltre che nei contenuti dei tre panel la produzione della rivista delle politiche sociali
E e quindi da questo punto di vista appunto vorrei brevemente ebbe brevemente illustrare a quanti ancora non la conoscessero come come come opera e per quali ragioni opera in questo modo appunto la nostra lista
Illustrare anche brevemente qua lei a mio modo di vedere come abbiamo ragionato per ritenere
Che accostare in queste tre mezze giornate questi tre argomenti non fosse semplicemente diciamo una collazione una semplice giustapposizione gli argomenti ma che ci fosse
In realtà una filo conduttore fra il tre temi al centro appunto dei tre panel e che questo filo conduttore fosse quello pari assunto nel titolo diversificazione sociale e strategie di welfare insomma
Quindi IP tre temi hanno tre esatti fuochi che interessa molte specificità al loro interno ma hanno diciamo questo minimo comun denominatore che lì connette li legga
E per questo ci siamo sentiti di poter optare per una ripresentazione dei fascicoli che non fosse ripresentazione meccanica o strumentale
E basta un po'strumentale lo è perché ci fa piacere presentare il nostro lavoro ma insomma non altri non si era non si è trattato solo di questa allora ovviamente molti di voi in questa sala conoscono questa rivista ci sono anche dei membri del Comitato scientifico oppure collaboratori che hanno scritto nei nostri numeri oltre che un pubblico vario
Però brevemente noi facciamo di fatto una rivista Libro noi facciamo una rivista no ma la facciamo una rivista pesantissima di trecento pagine quasi sempre qualche volta anche di più
Con saggi di quindici venti pagine eccetera eccetera questa una cosa che da alcuni viene apprezzata
Spero dalla maggioranza da quel comuni anche un pochino criticata io vorrei
Infondo diciamo ribadire che questa cosa non ci capita per caso
Ci capita per una esatta scelta ci capita per aver riflettuto prima di varare questo progetto editoriale
Su quelle che che sono le riviste diciamo afferenti la sociologia economica le politiche sociali questi argomenti di cui anche noi
Ci occupiamo anche se il nostro a fuoco l'interesse effettivamente molto concentrato sul welfare
Abbiamo ritenuto
Che diciamo svolgere un lavoro e di taglio monografico e di taglio consistente nelle varie manovre che oltre al fatto che è abbastanza difficile affrontare una monografia e non essere presi diciamo dal desiderio
Come dire di scandagliare le varie angolazioni ma al di là di questo
Noi che vogliamo fare una lista pesante che vogliamo fare una rivista pesante nel senso di corpo cosa perché non pensiamo di fare una rivista che debba essere
Come dire il cui utilizzo debba concludersi nell'attimo in cui la rivista esce
Sappiamo che la nostra richiesta viene utilizzata nel corso del tempo e quindi riteniamo di poter svolgere
Diciamo un ruolo proprio di servizio nel senso più alto del termine rivendichiamo il ruolo di servizio culturale politico da questo punto di vista
Offrendo appunto a soggetti che a vario titolo si occupano di Sociologia Politiche Sociali UE nel fare siano essi intellettuali
Accademici intellettuali più implicati nelle azioni appunto di politica diciamo di di amministrazione
Siano studenti universitari siano dirigenti operatori sindacali insomma noi siamo veramente felici di offrire
Su argomenti che sono al centro della riflessione
Sulle trasformazioni sociali e sulle sul le trasformazioni necessarie le prospettive di riforma del welfare siamo lieti di offrire come dire approfondimenti aggiornati ma non effimeri
Tra l'altro però questa scelta non solo deriva diciamo da una consapevolezza come dire della
Nobiltà dell'azione di servizio
Ma deriva anche dal fatto che noi crediamo che questa fase ormai lunga sia una fase in cui purtroppo probabilmente
Non c'è spazio per il ruolo come dire che le riviste avevano occupato negli anni Sessanta Settanta quando c'era
Diciamo un altro un altro clima dal punto di vista del dell'elaborazione diciamo sociale culturale e politica in quelle riviste potevano e hanno svolto ruoli fondamentali in termini tendenza di elaborazione di anche in qualche modo
Come dire sollecitazione attività non quasi militante diciamo dei processi che si sarebbero andati determinato determinando nell'ambito delle politiche della società
Ecco crediamo che questa non sia la fase e quindi a noi sembra veramente già molto poter svolge diciamo questo ruolo me anche di carattere un pochino come dire di offrire un sussidiario quasi una una didattica una didattica diciamo implicita nelle cose che forniamo
E in questo diciamo siamo anche soddisfatti del fatto che abbiamo io appunto come di un accennavo poco fa anche un'utenza insomma un pubblico diversificato e diversificata
La presenza in questa sala e quindi io credo che da questo punto di vista dobbiamo ancora una volta ringraziare e sottolineare
La lungimiranza del movimento sindacale nel voler
Nel volere nell'aver voluto diciamo spendere risorse e anche rischiare un pochino perché noi non non sottoponiamo nulla a a censura che non sia la censura della qualità che non sia la la censura della
Del rigore scientifico
Mutato il ministro Bindi
Lo salutiamo
E quindi noi svolgiamo questo questo questo ruolo e credo che anche una funzione abbastanza interessante la svolgiamo nel voler sistematicamente importare pezzi diciamo della riflessione non italiana sugli argomenti che noi affrontiamo noi cerchiamo in ogni numero di come dire selezionare scandagliare quello che c'è in giro
In Europa dal punto di vista appunto della riflessione diciamo delle scuole di sociologia più avanzate dai singoli intellettuali dell'elaborazione a livello di Unione europea perché crediamo che
L'Italia abbia bisogno diciamo di appunto sollecitazioni da questo punto di vista
Abbia bisogno di sollecitazioni che quel da questo punto di vista anche se anche
Verosimile ritenere che in questa fase ma questa è una valutazione un'impressione assolutamente soggettiva personale
Ci sia quasi una crisi da sovrapproduzione dell'intellettualità rispetto alla capacità della politica
E qui sono ecco sta avvenendo anche il ministro Ferrero ne avevamo tentato di
Come dire di poter utilizzare le presenze dei due ministri in due momenti distinti per appunto poter ma come dire poter non farà tendere loro se hanno altri impegni di Governo e potere invece utilizzare al massimo la loro presenza ma ahi noi c'è uno compresenza che non è dipesa dalla nostra volontà
Una sovrapposizione che non è diversa dalla nostra volontà e allora dicevo nel nostro nella nostra produzione noi facciamo questo lavoro di importazione dei pezzi di dibattito
E ho la sensazione che noi dobbiamo continuare a farlo anche se probabilmente in Italia stiamo vivendo un momento in cui abbiamo molti i sì ma idee moltissime riflessioni moltissimi approfondimento approfondimenti che tentano anche di scendere nonostante la crisi di risorse
Di strutture di strumenti della ricerca accademica non accademica fenomeno
Assolutamente noto a tutti noi nonostante questa crisi per volontà per lavori fatti anche a bassi costi da
Giovani ricercatori eccetera come dire gli approfondimenti vanno avanti e ci sono
E c'è quasi e appunto una crisi di io credo da sovrapproduzione di idee di approfondimenti rispetto a quanto ancora alla ricerca potrebbe procedere come un gatto
Di che io rilevo nella costruzione di ogni nostro fascicolo sempre più cerchiamo di volare alto cioè sempre più cerchiamo di importare dal dibattito europeo
Per commedia anche aver materiale interessante e stimolante da da far circolare
Non sempre le ricerche possono entrare ancora più in profondità di quanto avviene in Italia perché in Italia purtroppo non avviene moltissimo il punto di vista del ritmo delle riforme il ritmo delle riforme
Hanno un valore importante per incrementare e alimentare diciamo quel circuito che dovrebbe essere virtuoso appunto analisi monitoraggio delle situazioni interpretazione dei processi restituzione alla politica e così via
Brevemente allora dicevo su il filo rosso dei tre panel di queste tre giornate è ovvio
Che noi abbiamo inteso anche pre esentare la nostra produzione di quest'anno con questo forum perché riteniamo che ne valga la pena perché riteniamo avendo chiesto ai tre membri del Comitato scientifico professor scritta il professor Pace domani mattina il professor ANCI e poi a tutti gli altri relatori delle discute le presentazioni tematiche di anche Rini per i nostri contenuti criticamente se del caso positivamente se del caso attualizzando li rispetto a quando i nostri lavori sono usciti caccia
Riteniamo che ne valga la pena riteniamo che questa discussione pubblica questa recensione collettiva del nostro lavoro in rapporto a quanto succede all'esterno sia
Giusto farla una volta l'anno
E però dicevo il filo rosso e anche nei contenuti il tutti e tre i panel il la questione della diversificazione centrale
La diversificazione dei corsi di vita delle storie individuali delle dei processi di
Deistituzionalizzazione che attraverso la scomposizione diciamo delle carriere lavorative agisce appunto sulle tappe individuali e poi ci saranno molti approfondimenti questa mattina su questo quindi non entro
Ma insomma diversificazione che si parli ricomponendo diciamo in una appunto vite secondario percorsi di vita precaria eccetera eccetera ma insomma
Ancora
I processi e quindi a questo punto di vista vorrei anche sottolineare un dato diversificazione non è disuguaglianza e quindi io credo che anche su questo la riflessione di questi giorni ci possa aiutare diversificazione
è un termine obiettivamente più neutro ed è un tema obiettivamente diciamo guidabilità alle politiche che che che allude a fenomeni guidabilità le politiche in modo diverso viene ovviamente rispetto a le disuguaglianze che la diversificazione sta producendo e quindi diciamo l'attenzione delle politiche a fare di non tutta l'erba un fascio intervenire
Su di nelle condizioni
Certamente più specifiche più individui globalizzati e di vita quando siamo di fronte a processi diversificazione in maniera anche
Per esempio proattiva cioè essendo capaci di
Appunto trasferire condizioni di autonomia potere e capacità soggettive alle persone appunto che meno che in passato possono usufruire di condizioni di tutela collettiva
E quindi una riflessione che noi vorremmo portare alla discussione questo giorno e mezzo è proprio questa della abbinamento se è possibile trovare forme di integrazione
Fra quelle che sono state storicamente le tutele collettive del lavoro e non del lavoro con quelle che dovrebbero essere anche tutele sul piano individuale delle condizioni sempre più diversificate delle persone
Questo il tema di del del panel di questa mattina quando si parlerà appunto di corsi di destrutturazione dei corsi di vite ristrutturazione secondo nuove nuovi calendari di età nuovi rischi generazionali nuovi
Modelli di famiglia
è l'oggetto appunto del panel di oggi pomeriggio quando si parlerà di politiche del lavoro di precarizzazione di riforme tendenze delle riforme del mercato del lavoro in Europa e ritardi
Delle riforme dell'occupazione in Italia è l'oggetto di della della riflessione del panel di domani quando appunto si ragionerà
Di un welfare locale in relazione a quanto
Comunque al di là delle apparenze agisce anche la prospettiva europea da questo punto di vista ruolo delle Regioni e il ruolo degli enti locali
Io qui concluderei credo che per rispettare l'ordine dei lavori che abbiamo concordato molto recentemente con le segreterie dei ministri qui presenti stando diciamo a quell'ordine dei lavori dovrei dare
La parola al ministro Ferrero Ministro Ferrero alle dieci e mezza
Se lei vuole possiamo vuole sentire un pub no perché la sua segreteria mio merito alle dieci e mezza quindi se lei vuole stare qui con noi naturalmente ne siamo assolutamente felici di questo
Era un accordo preso telefonicamente ma che se riusciamo a non rispettare siamo contenti di non rispettare
E allora diamo l'avvio I panel tranne che non ci siano esigenze del ministro Bindi in senso diverso diamo l'avvio i panel
Mi scusi lei vuole intervenire subito no allora dite voi quando inserirebbe nei lavori perché sono
Ok quindi o lascia il tavolo a Betty leone che coordinerà il primo Pannella a Gianni scritta
Al professor Michieli alla dottoressa strani gesti alla professoressa metri filetti che ringraziamo tavola dell'italiana insieme agli altri relatore
Pagano
Dove promessa
Ho
Benessere
Dovranno dedicato
Eliminiamo
Sarà
Forse sarà
No
Adempimenti dei
La scritta ma non fermiamoci un attimo Lantra chiaramente senza tra le zone
Lontani dalla Elena rispetta ad Atene
Anche
Ebbene anch'io naturalmente ringrazio tutti quelli che hanno voluto essere qui con noi in questa iniziativa che per noi è molto importante per noi dell'ospite in particolare
E noi siamo tra i promotori della rivista e come sapete l'attività principale del nostro sindacato e quella di fare contrattazione sociale
Quindi per noi questo appuntamento annuale che prova a fare il punto sui temi che la rivista trattato e anche ad aprire nuove prospettive di riflessione per l'anno dopo è un momento molto importante
Perché e ci permette di fare il punto sulle basi teoriche del nostro lavoro di confrontarci con gli operatori e gli studiosi delle materie sociali e per provare e quindi non solo a verificare
L'opportunità delle nostre politiche ma anche a
Vedere dove possiamo inno innovare che cosa richiede anche a noi anche a un sindacato che fa pratica sociale facendo contrattazione ma anche aggregando tanti anziani
Che cosa può
Un sindacato deve modificare rispetto a quella che è la trasformazione sociale comuni abbiamo questa ambizione di leggere anche quelle che sono le modificazioni sociali e di provare in qualche modo
A per quello che ci compete a modificare le nostre politiche questo non sempre riesce a modificare le politiche pubbliche ma insomma può aprire un dibattito interessante in questo senso credo che questo
Appuntamento
Un po'anomalo nel mondo scientifico insomma questo confronto tra chi fa politiche sociali noi appunto del sociale diciamo territoriale ma del sociale
Delle delle tutele sociali più del diciamo del sociale della cittadinanza alla CGIL in generale il sociale del lavoro ma insomma tra chi fa
Il sindacato e quindi fa del sociale una delle delle
Missioni della sua attività e chi studia sul sociale insomma non è così comune
Anche questo noi la pensiamo l'originalità in fondo della nostra rivista permettere questo scambio poi
Tra chi concretamente opera delle politiche o perlomeno le stimola ora il tema del panel che io devo coordinare è un tema particolarmente caro all'ospite
La questione dei cicli di vita noi lavoriamo molto su questo tema perché naturalmente uno dei temi attenzionati da noi e a quello dell'invecchiamento attivo
E di questa modifica che viene a tutta l'organizzazione della vita sociale e familiare dei cicli di vita dall'allungamento dell'attesa di vita
Noi abbiamo sempre cercato di contrastare questa politica io che io chiamo un po'matematica
Per esempio dell'allungamento dell'età pensionabile la critica che abbiamo sempre fatta al dibattito che c'è è stato in questi anni sulla questione delle sostenibilità
Dei sistemi previdenziali pubblici è stata che questa critica è stata fatta sempre
In termini di si allunga la vita
è logico lavorare di più e mai in termini di che cosa è successo nei cicli di vita cosa cambia nella scelta delle persone
Come il agli il sistema deve adattarsi anche alle modifiche demografiche non solo in tempi in termini appunto aritmetici mente Ermini pro a piedi dare risposte a quello che è successo e ci chiediamo per esempio se ragionare diversamente sull'invecchiamento attivo non serve anche a sfatare un altro mito
Cioè quello che è una società che invecchia una società meno produttiva
Questa è la domanda che non ci facciamo in questi anni quindi
Per noi è particolarmente interessante ragionare su questo tema siamo naturalmente consapevoli che ne alta non è questo il tema
Che oggi interessa di più atti ragione dei cicli di vita perché anche il ragionamento socializzate diciamo scientifico socio sociologico sul cicli di vita
Ha conosciuto diciamo dei dei punti di vista diversi e anche delle organizzazioni diverse del pensiero
Penso che per esempio negli anni ottanta novanta i soggetti i primi della discussione sui cicli di vita erano le donne
Tutta la discussione l'elaborazione sui tempi di vita e tempi di lavoro su il tempo le donne che ha costituito un grande elemento di innovazione di discussione in quegli anni era ci entrato su questo ed era in qualche modo stimolato dal fatto che appunto le donne erano entrate massicciamente nel mondo del lavoro e chiedevano una rivisitazione
Della rapporto tra il tempo di vita il tempo di lavoro noi la chiamiamo a alla chiamavamo la chiamiamo ancora conciliazione ma sono d'accordo con Giovanna che ho letto il suo saggio che invece meglio sarebbe chiamarlo bilanciamento della
Bilanciamento dei tempi della vita e del lavoro perché mi pare che rallenta di più non si deve conciliare perché
Si deve mettere insieme questo insomma bilanciare questo tempo
Oggi invece il dibattito ha spostato su un altro tema ed è il tema della cosiddetta diciamo crisi del RAP orto di generazioni tra giovani e anziani questo il tema di cui tutti discutono
E
A
Interpretandolo attraverso una contrapposizione io per la verità penso che non sia questo il modo di interpretarlo
Penso che in realtà ne esce abbiamo di fronte un'altra questione che abbiamo invertito il San solidarietà intergenerazionale che una volta era chiaramente una solidarietà
Dei giovani agli anziani e che oggi è diventato una solidarietà dagli anziani e giovani
E che il punto su cui bisognerebbe ragionare se va bene così o bisogna rimettere in piedi il mondo
E quindi aprirà non lo leggerei con la contrapposizione però questo è un tema
Che oggi all'ordine del giorno e che e che dentro la politica dove si apre con questo conflitto appunto tra agli anzi Gianni e giovani la l'eccesso di anzianità di chi dirige le politica tra le politiche sociali che si vogliono fare soprattutto
Come se ci fosse una competizione tra le risorse da allocare sugli anziani considerata nera nella vulgata comune una scelta sbagliata
O sui giovani e come questo è il tema
è evidente che questi temi poi incidono sulla discussione sulla famiglia perché la famiglia è fatta di soggetti e perché soprattutto
La costruzione della famiglia la vita della famiglia delle famiglie italiane si è molto modificata anche questa con l'allungamento dell'età media di vita faccio un solo esempio per essere bravi le donne
Che hanno oggi sessanta sessantacinque anni per la prima volta si trovano ad essere contemporaneamente nonne madri e figlie
E non una prese che ha una scarsità di servizio sociale questo significa che l'attesa del tempo liberato per le donne è stata cancellata
Il pensionamento non è più l'attesa del tempo liberato
Perché spesso devono curare i nipoti che i figli non possono curare data la
La precarietà del lavoro insomma non si possono permettere neanche altre alternative e il costo dei nidi
Sia pubblici che privati e devono curare i grandi anziani c'è una una figura che prima non c'era e che chiede un'attenzione che prima non è non esisteva come questo si possono fare altro esempio utilizzato
Questo per dire che i temi che oggi che in questo panel tratteremo sono di grande rilevanza e che in qualche modo se riportiamo
A sintesi sulla questione della
Famiglia
Che ancora oggi nonostante naturalmente tutti i fenomeni di moltiplicazione dei modelli di famiglia e anche dell'avanzare di una fenomeno di deistituzionalizzazione e la famiglia
Nonostante tutto questo oggi nella società italiana le famiglie sono ancora l'ammortizzatore sociale
Più che diciamo è sicuramente più sicuro e anche l'unico luogo vero della solidarietà intergenerazionale al di là del dibattito che poi si fa nella società e quindi necessariamente se vogliamo ripartire
Apro e riportare a sintesi questa discussione del ciclo di vita con uno sguardo focalizzato sulla famiglia la domanda che ci dobbiamo porre è se oggi dobbiamo ancora pensare
Ad una famiglia che in qualche modo
Supplisce alle carenze della società e diventa una specie di handicap perché diventa o con l'unica K prospettiva quindi una specie di handicap rispetto all'autonomia individuale
O se dobbiamo ripensare una famiglia che sia invece proprio perché
Sostegno forte un elemento della libertà degli individui che proprio perché sostenuti possono essere più liberi nel loro percorso sociale
Mi sembra questa la domanda cui sarebbe interessante rispondere ora do la parola
Di questi temi poi parleranno tutti i nostri relatori in maniera naturalmente più competente più approfondita delle della brevità della mia introduzione
Ora cedo la parola professor scritta che invece in quadri evasa fa sarà la vera relazione introduttiva del panel di questa mattina
Ve la relazione introduttiva non so perché mica facile parlare oggi
Non oggi inteso come momento come poca per carità ma oggi oggi come oggi in questo momento in questa sala perché
Presentiamo due riusciti numeri di una bellissima rivista
Che secondo me ha cambiato un po'anche il tono del dibattito sulle politiche sociali in Italia in questi ultimi anni da quando è nata
Ci sono due Ministri
Due ministri molto addentro molto competenti anche aggressivi
A modo loro rispetto ai temi di cui stiamo trattando ci sono gli autori di autori di questi due numeri quindi persone coi fiocchi persone che
Sono
Molto competenti delle delle cose di cui hanno scritto e hanno parlato ci sono molti amici ci sono
Molte persone diverso nel fondo si sono collocate gli studenti verrebbe la voglia di rivolgermi a loro per certi aspetti è un trucco che serve a
Trovare una modalità di comunicare per non
Restare in un linguaggio generico per non restare nessun registro
Che rischia di arrivare ad alcuni non arrivare ad altri e questa un po'la difficoltà cui accennavo
E poi diamo anche i tempi dobbiamo stare un po'nei tempi e questo non è non rende più facile ancora le cose vediamo
Ma la
La tendenza istintiva che avrei sarebbe quella di partire da un tentativo di scenario della situazione italiana forse la si fa poco
Spesso ci fermiamo negli aspetti che sono più più tipici più singolari
La realtà italiana trascurando il fatto che se non creiamo una cornice se non collochiamo in una cornice gli aspetti di cui stamattina hanno parlato Minelli prima poi Luisa mirabile adesso Betti leone
Su temi composizioni che non posso non condividere
Ma se non collochiamo in una cornice la situazione italiana rischiamo di non capirci nulla meno queste la mia la mia la mia difficoltà di fronte al
Venir meno di un inquadramento
E la cornice non può che essere quel quella tipologia dei sistemi di welfare no
Cioè a dire non c'è un modello sociale europeo questo lo ha scritto anche di interesse in quell'ultimo libro molto provocatorio che ha scritto l'Europa detta globale ad una cosa che dice parte dicendo non c'è un modello sociale europeo
Ce ne sono almeno quattro se usiamo la tipologia corretta del nostro amico e Spina Andersen ce ne sono di più se includiamo anche i Paesi dell'Est ricostruiscono comunque adesso una novità
All'interno dell'Europa a ventisette e questi modelli di welfare sono diversi perché sono diverse le combinazioni delle responsabilità
Che provvedono a risolvere i problemi e cioè a dire sono diverse le responsabilità che appartengono alla famiglia che appartengono al mercato e cioè cadono sulle spalle dell'individuo che appartengono allo Stato
E e che appartengono talvolta anche al terzo settore per certi aspetti bene la combinazione di queste di queste istituzioni di queste responsabilità crea modelli diverso
Il nostro tipicamente è un modello familistico
Un modello che si appoggia fortemente si appoggia quasi esclusivamente sulla famiglia fa leva sulla famiglia lo chiamava l'ammortizzatore sociale naturale un attimo fa
Detti leone è certamente l'ammortizzatore che ha funzionato di più continua ancora a funzionare di più in Italia in fondo è l'unica ancora di sicurezza per molti aspetti
Quindi il familismo che rispetto al modello del Nord presuppone che ci sia una deresponsabilizzazione abbastanza sostanziosa dello dello Stato
Perché a nord la Società dei Paesi del nord Europa si basa su
Ecco ci sono delle coppie sotto se ci facciamo caso possiamo ridurre tutto a delle coppie di protagonisti a delle coppie di responsabilità al nord la coppia e quella tra individuo è stato
Rettore l'individuo è protetto in sostanza dallo Stato
La famiglia e rimane un po'estranea almeno ideologicamente non solo in mano un po'strana così mercato non essenziale per garantire
La soddisfazione dei bisogni a livello adeguato degli individui poi c'è il modello cento europeo
Modello continentale conservatore
Nel quale la coppia di protagonisti direi quella famiglia Stato cioè lo Stato protegge la famiglia o protegge l'individuo attraverso il fitto da una famiglia che viene però in questo modo riconosciuta
Non semplicemente usata utilizzata
Poi c'è in modello liberale il modello che in Europa forse troppa che riscontro sia pure pallido a livello del Regno Unito è delle più tipico invece di Stati Uniti Australia Nuova Zelanda Canada
In questo modello la coppia l'accoppiata vincente la coppia che sostiene il sistema è formata
Da individuo e mercato qui c'è una sorta di estraneità certamente dello Stato al modello liberale
Si basa proprio sulla Filosofia dell'estremità dello Stato poi non è vero ma è solo sulla carta molto spesso tra insomma sul sul piano formale questo è ideologico questo è
è rimane fuori anche
La famiglia per molti aspetti nel senso dice allaccerà chi non ce l'ha in qualche modo si arrangia ma non certo viene supplita parliamo a casa
Arriviamo nel modello nel modello spero di non essere troppo schematico ma quello schematismo fondo serve anche a collocare le differenze
Parliamo al modello fa amministra dei Paesi mediterranei della compagnia balneare Portogallo Spagna Italia e Grecia nella quale
C'è un protagonismo esagerato della famiglia dove la coppia quale la coppia che governa il sistema è individuo e famiglia
C'è fuori il mercato nel senso che in una certa misura chi può permetterselo certamente ricorre al mercato privato per garantire la sua estrazione di bisogni principali prioritari ma sicuramente c'è la regola del terzo non dato cioè dire cioè l'esclusione
Dalla
Responsabilità di poter vedere ai bisogni delle persone c'è un'esclusione direi sostanziosa non dico sostanziale ma sostanziosa
Dello Stato rispetto a queste responsabilità e quindi un sovraccarico di funzioni
Verso
Verso la famiglia non vado oltre con questi riferimenti
Non sapete quanto teorici e quanto schematici e ci sarebbe da discutere anche sulla loro correttezza e la loro adeguatezza oggi
Perché c'è un fluido cambiamento in atto in molti Paesi ma mi occupo invece delle tendenze vediamo un attimo con riferimento al modello mediterraneo con riferimento
Ai sistemi di welfare a base familismo da che cosa
Più o meno succede
Allora dicevo la l'Uefa il Mediterraneo welfare fa amministra non è altro che traducibile comune esasperazione delle responsabilità della famiglia
Ha certamente origini storiche e culturali non è un caso il fatto che si collochi appunto nel bacino mediterraneo o giù di lì questo tipo di
Questo tipo di soluzione però io credo che qui le ragioni siano mettiamoci d'accordo e ragioni sono di carattere economico fondamentalmente sociale
Questa che ci siano delle radici di carattere ideologico e culturale io trovo che sia la palla per carità è sicuramente fondata in gran parte perché
Se ricordiamo le posizioni di un'altura Carlo Jemolo inquadra perfettamente quale fosse
La visione cattolica del rapporto fra famiglie è stato la non interferenza
In qualche modo l'isola che il mare deve appena lambire
Usava dire appunto Carlo Jemolo però al di là di questo secondo me almeno nel tempo se vogliamo ecco questa situazione è stata semplicemente sfruttata cioè qui ci sono ragioni legate ai costi
Che altrimenti sistema comporterebbe sopporterà ebbe se dovesse farsi carico come altrove succede di responsabilità che attualmente sono invece delegate siano scaricate
Sulle famiglie e quindi il resto sono razionalizzazione a posteriori vernici ideologiche e culturali mi rendo conto che sto forse un pochino esagerando ma lo faccio per amor di argomento perché
Mi serve per quel che segue quindi siamo di fronte ad una sussidiarietà verticale direi interessata
Ecco non è fatta sulla base di giustificativi che hanno delle sostanze nella funzionamento dei sistemi mai fatta semplicemente come una giustificazione a posteriori uno scarico
Di responsabilità nei derivano alcune conseguenze le conseguenze sono che se la famiglia è forte la Società necessariamente debole non dico che sia un gioco a somma zero però è questo che è avvenuto c'è Michele qui al tavolo che su questo
Ha lavorato moltissimo è indubbio è indubbio che laddove la famiglia assume una una una una responsabilità
Epidemica molto ampia che va su fronti diversi è indubbio che a quel punto la società civile in qualche misura viene
Come dire indebolita potremmo dire dall'interno
La seconda conseguenza è un effetto perverso effetto perverso messo in luce da moltissime persone
Vale a dire che questo tipo di sistema e stemmi familistico sono sistemi che a un certo punto divorano se stessi
Cioè in qualche modo divorano la mano che li alimenta cosa voglio dire
Voglio dire che
Passato una certa soglia quando le quantità diventano qualità questi sistemi si indeboliscono dall'interno cioè di e la forza della famiglia che è stata in qualche modo il presupposto su cui si è basato la sussistenza nel tempo la forza di questo sistema questa forza viene meno questa forza tende a sgretolarsi
Un esempio a un esempio molto tipica quello della denatalità evidentemente no
Della da natalità è accompagnata dalla deformazione della famiglia De trattino formazione cioè che la famiglia non si forma più con lo stesso
Tasso con cui si formava prima cioè siamo
Di fronte ad un sistema che ad un certo punto è se volete la soglia la possiamo pure dire la soglia coincide con l'aumento non devo le dell'istruzione femminile e con l'aumento notevole dei tassi latita femminile il che avviene in Italia verso gli anni Settanta
E peraltro coincide anche con lo shock petrolifero in quell'epoca in quelle tocca sicuramente sia un punto di svolta
Sia un punto di svolta e avviene quello che McDonald che è una
Un un demografo ha chiamato una modernizzazione all'interno di una cornice di tipo tradizionale esattamente quello che successo
Cioè dire sono venute meno le misure
Che avrebbero dovuto accompagnare questo percorso
Della donna attraverso misure di conciliazione e politiche familiari forti non ci sono state
E questo ha naturalmente provocato un crollo un declino denatalità che a questo punto è inutile specularci molto sopra è sicuramente
Facilmente comprensibile
Ci sono altri motivi che stanno alla base di questo sono giustificati da questo
Lo faccio molto rapidamente una panoramica molto rapida però è chiaro siamo sotto di due punti due punti e qualcosa rispetto alla media
Del rapporto spesa sociale PIL rispetto agli altri Paesi europei ma siamo sotto di tre quattro cinque sei punti
Percentuali che sono cifre enormi se rapportate al PIL per quanto riguarda le spese relative
Alle politiche familiari o se volete al comparto famiglia e figli
Mi sono divertito nella introduzione al numero sulla famiglia delle politiche sociali a tentare di fare un po'una stima viene fuori un'intera manovra finanziaria la distanza tra quanto spendiamo noi per la le politiche familiari rivolte i figli anche e quello che spendono che so Paesi come la Svezia ma basta arrivare alla Francia
Basta passare per la Germania sono delle cifre che equivalgono ad una pesante manovra di correzione dei conti pubblici
Interamente rivolta agli
Spendiamo ancora meno
Il rapporto alla spesa sociale se apriamo la spesa sociale per quanto riguarda la famiglia li spendiamo addirittura talvolta otto dieci punti in meno per non parlare di quanto poco spendiamo dovremmo triplicare per il quindici per arrivare alla Francia
Per le politiche abitative che sono un presupposto fondamentale
Io rinunciabile se vogliamo far risalire la formazione della famiglia
E vogliamo far risalire la natalità e spendiamo
Molto meno anche rispetto a Paesi cattolici come l'Irlanda come l'Austria per esempio non è finita
La Italia assieme alla Grecia e l'unico Paese che non c'ha un reddito minimo di cittadinanza c'è una misura non discrezionale non contributiva che possa servire
A creare una condizione la Rete di sicurezza Rieti sicurezza in Italia passano attraverso
Attraverso la famiglia allora voglio sempre rimanere sulle generali
E
E vediamo altre relazioni che possiamo tira fuori da questo quadro che inquadra appunto la situazione italiana nel welfare di tipo familistico e mediterraneo
Una welfare debole produce una demografia debole
Questa è un'altra relazione che l'Italia a subito per le scelte che ha fatto quindi tasso di riproduzione inevitabilmente si abbassa nei paesi a regime familistico ma qui forse è possibile fare
Una provocazione una provocazione che avevo già fatto a Firenze alla Conferenza sulla famiglia
Ma è proprio vero ripeto è una provocazione pedinata la come tale ma proprio vero che l'Italia fa pochi figli
Ma
Caspita poniamoci un attimo nelle condizioni di chi figli deve farli
Allora forse ne fa anche troppi questo Paese difficili date le condizioni
E però un attimo a apporre a porre dei paletti primo gli esiti gli ostacoli presenti e futuri aggiungo futuri e sottolineo futuri un figlio e per sempre
Infine per sempre
Quindi evidentemente si scontrano adesso no dei costi futuri
Specie in Italia
Poi figli messe al mondo in Italia sono Phillip pesanti
Perché sono figli pesante solo a fini che valgono il doppio perché valgono il doppio perché rimangono il doppio in casa di tempo rispetto ad altri Paesi
Quindi quell'uno virgola tre di fecondità in Italia tam moltiplicato per due saliamo in cima alla realtà europea siamo due sei
E due sei non è molto lontano è una provocazione ho detto ma lo ripeto e insisto e due e sei non è molto lontano in fondo dalla quello che numero ideale di figli un po'più alto certamente un po'più alto
Però siamo in qualche misura come dire vicino a quello che forse potrebbe essere fissi fisiologicamente
E poi c'è un altro punto sempre proseguendo la provocazione ma stavolta allentata molto allentata
I figli in Italia comportano dei costi diretti e indiretti molto più elevati di quanto non succede in altri Paesi
I costi diretti sono dovute al fatto che non c'è
Compensazione non c'è aiuto non c'è sostegno da parte dello Stato se non è
In minima misura è sempre su situazioni come dire abbastanza discriminante o singolari
Legata al numero dei figli e legate a livello di le
Tito quindi non c'è una misura universalistica non c'è una politica universalistica che riguarda la famiglia come accade in molti altri Paesi ma soprattutto costi indiretti
Quelle che gli economisti chiamano costi opportunità
Quelli che gli economisti chiamano esternalità negative cioè ciò che deriva dal fatto che avendo un figlio tenendo almeno altre cose viene meno la carriera viene meno possiamo di lavorare l'Italia ancora uno dei pochi Paesi nei quali c'è anzi l'unico Paese nei quali c'è un divario così massiccio trattasse occupazione maschile e con l'occupazione femminile
Per non parlare del fatto che la donna rinuncia molto spesso ma ne parlerà usano altri fritti poi dopo al lavoro quando nascono dei figli e poi ci sono dei punti critici
Poi ci sono dei corto circuito
N tiro fuori uno o due se volete uno è che in Italia è particolarmente elevata la povertà dei minori
Elemento a cui si è prestato pochissima attenzione nel passato anche perché l'Istat non la rilevava anche perché li sta faceva
Una classe di età troppo larga per includerlo ma questo l'aspetto
Che va messo sul conto ma poi c'è un altro aspetto
Vi Orlando persino la saggezza naturale
Lo abbiamo fatto sì che la famiglia di venti non ammortizzatori di povertà ma moltiplicatori povertà
Di fatto in Italia avere famiglia significa corre un rischio di cadere in povertà molto più alto
Che Petino la famiglia ora sembrerebbe questo come dire ovvio ma non è per niente ovvio
Non è per niente ovvio salta saggezza popolare dice che l'unione fa la forza qui fa la debolezza qui può fare anche la povertà
Scusate l'enfasi con cui dico ste cose ma son troppi anni che ci occupiamo di questo sono troppi anni che andiamo dicendo e strillando queste cose è un dato di fatto
Aumento alla composizione familiare aumenta il numero dei componenti e aumenta la povertà ma non è meccanico
Non accade dappertutto l'Italia il Paese nel quale
Le famiglie sono tanto poche ore prima dell'intervento dello Stato quanto dopo o comunque il differenziale non è poi così esaltante
Quando in altri Paesi l'intervento dello Stato riduce moltissimo il tasso di povertà
Talvolta fino a Stendhal cinque per cento come accade per esempio nei Paesi nordici ma anche come accade
In alcuni Paesi in alcuni Paesi del continente ecco qui è successo qualcosa ad un certo punto
E questo qualcosa ne ho già parlato in
In passato più di dieci anni fa non mi ripeto di certo quando tirato fuori il concetto del welfare un assente
Ma è quello che in qualche modo stiamo correndo questo rischio qui cioè si è creata una riscrittura delle regole del welfare e che per un periodo ha favorito la popolazione anziana
A discapito dei giovani
Da settantatré incide in poi grosso modo abbandonate le politiche giovanili quando quello prima era un guai sempre giovani il trentennio dopo la guerra
E poi adesso invece è subentrato un altro rischio cioè dire che anche la popolazione anziana che sembrava tutelata entrata in una condizione di forte difficoltà nella quale non entro perché
Altrimenti rischio di andare fuori binario invece vorrei avviarmi a concludere ma torno di nuovo su quei punti critici o corto circuito io come li ho chiamati prima o punti di ribaltamento ed ho alcuni semplicissimi dati
Forse posso anche non dare i numeri do soltanto le tendenze non voglio annoiare nessuno
Allora dicevo qui sono penalizzati ormai si è giovani sia gli anziani ed è questa doppia penalizzazione secondo me il fardello che l'Italia in questo momento più difficile si porta
Si porta avanti
Allora qui c'è una una doppia una duplice dipendenza
Sta accadendo qualcosa che hai più è sfuggito ho scovato un dato nelle pieghe delle rilevazioni Istat che è molto preoccupante l'ho controllato è corretto esatto
Prendiamo la classe detta dei giovani trentacinque quarantaquattro anni
Li ho chiamati i giovani sono giovani adulti ormai sono uomini e trentacinque quarantaquattro armi
Sapete che dal novantatré al duemilatre in questo decennio
La proporzione di questi giovani adulti che vivono in casa con i genitori come i figli è letteralmente raddoppiata
Direte Bema sono piccoli dati certamente sono piccoli dati e l'otto per cento ma caspita era il quattro
Era il quattro precedentemente quater che è un cattivo segnale questo
Perché unisce due forme di dipendenza la dipendenza del genitore dal
Dal figlio e la dipendenza del figlio da genitore
Ed è una situazione molto delicata che va
Che va che va che va vista poi c'è un altro punto di ribaltamento se volete corto circuito fino a qualche anno fa la percentuale di giovani che stavano a casa oltre trent'anni era più elevata al nord di quanto non fosse al sud
Per gli ultimi anni si è ribaltato
Cosa è successo
è successo che quella la prevalenza del nord sul sud era giustificata dal proseguimento degli studi
Quella del sud era giustificata dal è giustificata adesso dalla difficoltà
Di trovare un lavoro più uscire da casa i giovani sono costretti potremmo dire con una parola questa non è una scelta è una necessità o se volete perché la compie e la scelta del necessario
Alto più bamboccioni
Questo è l'unica
Possibilità Piccioni in fondo
Abbiamo creato la condizione attraverso la quale
In fondo le le soluzioni non si potevano trovare Piemonte
Se non all'interno della famiglia all'interno del privato
Do solo due dati uno lo Lollo già detto
E lo ripeto soltanto l'aumento della povertà dei minori
L'altro dato ugualmente preoccupante è il fatto che nel tempo e questo forse si sa anche molto poco nel tempo
Si è ridotta nel tempo voglio dire negli ultimi dieci anni sia ridotta abbastanza significativamente la povertà degli anziani che vivono soli
Hanno dato problemi problema dello yacht sufficienza ma si è ridotto il livello di povertà relativa così come misurato dall'Istat
Chiaro
Sapete cos'è aumentato invece di molto è aumentato di molto i livelli di povertà degli anziani che vivono con i figli che hanno a carico un figlio o alla carico due figli
Cioè c'è stato un ascesa così
Bene questo significa che abbiamo creato una povertà attraverso la solidarietà
Attraverso il fondo la presenza congiunta nel nucleo familiare e questo mi pare sinceramente un elemento piuttosto preoccupante
Ecco quindi una società bloccata io ho finito non vado non vado oltre rispetto a queste riflessioni che non volevano invadere il terreno dei colleghi che seguiranno la mia relazione volevano solo presentare un cahier de doléances
Che secondo me ormai conosciamo abbondantemente rispetto al quale
Ciò che serve è soltanto una azione politica incisiva grazie
Ma mi sembra che professa scritta ci abbia dato una efficace rappresentazione dei problemi che abbiamo davanti ore
Sì
Quindi mi sembra che ci sia anche in materia di discussione anche per i due Ministri che ringraziamo assolutamente di essere venuti
Qui come sapete noi avevamo previsto la presenza del ministro Bindi stamattina e quella del ministro Ferrero domani ma domani cieca Consiglio dei Ministri questo è il è questo
Diciamo la necessità della sovrapposizione perché noi comunque ci tenevamo ad avere la testimonianza di duro di tutti e due i ministri che pur da muratore diverse spesso devono sovrapporre le loro politiche quindi forse
è anche interessante che ora parlino insieme qui darebbe darei la parola al Ministro Ferrero per primo
Ministro delle politiche sociali come sapete tutti
Grazie per l'invito
Buongiorno a tutti e tutte scusate ma sono un po'sono come il Governo un po'ma latino e quindi
Infatti la così prima mi dava generi di conforto un po'di medicine per sostenere
Fabio
Es essendo che intervengo diciamo così un po'a capocchia dal punto di vista del programma del
Del del vostro convegno io mi permetterò di fare un intervento un po'a capocchia anch'esso cioè non organico
Anche perché
Adesso io non sentiamo cosa dice Rosi però secondo me siamo così indietro dal punto di vista delle politiche sociali che una serie di interventi
Sul perché vengono catalogati sotto il tema della famiglia
Non arrivano a a porsi su un terreno che apre una questione ideologica tra
Tra me e lei
E io li ritengo necessari per per capirci essendo che è del tutto evidente che c'è una carenza di politiche sociali molto pesante in questo Paese sono circa
Sono almeno venti due venticinque miliardi in meno ogni anno per le politiche sociali in meno della media degli altri Paesi europei tenendo le pensioni dentro
Cioè conteggiando anche le pensioni ci manca almeno un punto un punto e mezzo di PIL all'anno quindi è così ampia la diciamo la cifra da da da recuperare per riuscire ad avere delle politiche sociali decenti
Che
Ecco
Che quasi da qualsiasi parte si parta va bene
E quindi ad esempio
L'anno scorso si fece un'operazione sugli assegni familiari limitato che ma certo non ci siamo messi a litigare se bisognava far gli assegni far miliardi oppure no perché è evidente che tra le famiglie numerose c'è il pezzo della povertà né più pesante quindi
Lo
Lo dico
Perché credo che
Larga parte delle proposte che avanzerà così
Ditta subito a concorso
Detto questo io vorrei partire da alcune provocazioni dischi direi che fece il professor scritta
Dopo che è semplicemente un una riflessione
La prima ecco diciamo la considerazione che faccio è questa io penso che il nostro Paese
Sta in una condizione e molto
Pesante
Di paura del futuro
E che Quick questo andrebbe analizzato un po'più a fondo
E che questo non è legato tanto e non è legato solo a livello di reddito assoluto ma è legato proprio alla percezione di che cosa
Tutti si riserva il futuro
Per la mia opinione e per questo ad esempio c'è molta più paura del futuro del nord Italia che non del sud Italia
Dove pure c'è maggior disoccupazione perché secondo me c'è un cioè si è troppo corta un una cosa
Che mentre tutta la generazione del secondo dopoguerra la generazione dei dei miei genitori insomma
Al ha vissuto la la la sua vita partendo da una condizione peggiore e vedendo un miglioramento che
E proseguito io e del tutto evidente che la mia generazione e quella dei
Che non sono più Yang ad altro insomma appena sopra guarda al futuro pensando che i propri figli stanno peggio di come siamo stati noi
E questo riguarda non solo lo credito ma riguarda proprio l'assenza dice di sicurezze sociali riguardo alla precarietà del lavoro riguarda la paura che pezzi di welfare che avevi con cui è stato scompaiano
Secondo me
Questo si mischia questa cosa dalla precarietà del lavoro secondo me è una cosa terribile perché va molto al di là delle persone e larga parte giovani che vivono il tema della precarietà
Il tema della precarietà coinvolge tutti
I negozianti
Quelli che vent'anni fa avremmo catalogato come ceto medio benestante un po'furbacchioni a volte con un'evasione avanti oggi vivono una condizione di paura rispetto al futuro in larga parte
In un caso la precarietà magari si chiama legge trenta nell'altro si chiama la pura che ti arrivi un supermercato a a distanza di cinque o sei chilometri magari un esercizio commerciale che stava in piedi non c'è più
Io penso che noi dovremmo riflettere
Su questo tema della
Così volgare di dare un calcio al mio telefonino che si è messo credo squillare quello bianco schiacci l'osso grazie e
Pubblico come vedete la collaborazione interministeriali pietra
No
No
Non vi venga in mente di dire grazie no notizie collaborazione
E
Taglia ci sogni striminzito se riesce a spegnerlo fai
Favore
Dico questo perché secondo me noi non non non te ma ti diamo questa cosa e invece secondo me il punto principale che caratterizza la situazione italiana
E che secondo me è spiega una
Un elemento di paura di di sensazione di debolezza che coinvolge tantissimi
Che coinvolge
Molta parte della società e che secondo me
Determina non voglio addentrarmi su questo ma insomma molta parte del tema della sicurezza secondo me ha a che vedere con questo a che vedere con le con le paura e con la P maiuscola
Di cui poi il modo in cui si
Si riescono a vedere e a nominare un conto ma le paura e sono molto molto più larga
Da questo punto di vista
La
E qua entro invece
Più bella
La riflessione
Su sulle cose che stiamo facendo
Credo che la la prossima settimana riusciremmo a a presentare come collegato alla finanziaria il una legge delega sulla non autosufficienza
E quindi pur non Contu tutta la gradualità che sarà prevista a fissare dei diritti soggettivi per le persone non autosufficienti
Perché i cosa che io considero un fatto una pietra miliare diciamo nella
Nella storia dei servizi del nostro Paese perché non abbiamo mai ha avuto la fissazione di diritti soggettivi
Quindi questo dovrebbe essere dovrà insomma
Cicci siamo ecco insomma questo sarà
La prossima settimana una cosa che avviene speriamo che i tempi siamo bravi ma insomma
Questo diventa un punto su un punto importante
è chiaro che lì c'è un problema sulle risorse che non è per nulla risolto
E che sarà oggetto di battaglia politica
Secondo me otto nel senso che quest'anno porteremo a casa quattrocento milioni per la non autosufficienza in aggiunta alla spesa che c'è già
Si tratta di fare dei salti che devono essere al io penso almeno di mezzo miliardo all'anno
Per riuscire a fare un intervento serio
Dico mezzo miliardo all'anno perché se è molto di più noi non siamo in grado di spenderli
Bisogna saperlo che metà Italia non è in grado di spendere quelle risorse e rischia di fare dei pastrocchi indescrivibili
Quindi va costruita la struttura per far sì che i soldi si possano spendere e non sbattere dalla finestra
Quindi non non non deve essere molto di più l'incremento me lo deve essere nemmeno molto di meno se no finisce dei bilanci delle regioni e scompare senza dare un vita a nessun cambiamento qualitativo deve essere una cosa diciamo intermedia che
E questo è un tema
Io penso che a
Diciamo a fianco dopo di di di questa questione sulla non autosufficienza
Dobbiamo provare a fare un un salto di qualità di riflessione e di intervento anche legislativo sul tema invece dell'invecchiamento attivo e del su questo che io vorrei concentrare alcune riflessioni
E quindi solo un pezzettino di tutte le riflessioni che sono qui oggi
Io penso questo che
Questa storia dell'allungamento della vita media intanto se vanno avanti così le cose non sarà più vero nei prossimi anni per tutti
Perché i gradi di differenziazione sull'allungamento della vita media inizieranno ad essere più sensibili di quelli che sono già oggi presenti un notaio vive mediamente quattro anni più che un operaio metalmeccanico
E su alcune fasce sociali si comincia ad arrivare sul piatto cioè non cresce più
Banalmente perché l'allungamento della vita meditata da tante cose dal fatto di avere una casa con i bagni di avere un welfare che funzioni di orge il dato da tante cose oggi tante di queste cose non sono più garantite alle persone povere di questo Paese
Non è un caso che io ho ma abbiano una vita media di una ventina d'anni inferiore alla nostra
Quindi intanto bisogna porsi il problema di come si riproduce l'allungamento della vita media perché non è un fatto automatico secondo che la cosa che mi interessa di più
E che questa storia della terza età è un fenomeno recente molto recente
Che secondo me dà luogo a un problema nel senso che un fenomeno recente ed è un fenomeno conquistato dal movimento operaio
Movimento operaio ha fatto secondo me tre conquiste fondamentali
La prima di riuscire a distinguere e riguardano tutta la separazione del tempo di vita della gente
Dal tempo di lavoro
La prima con questa che ha fatto e di riuscire a togliere i bambini da lavorare solo verso le prime battaglie dell'Inghilterra dell'Ottocento insomma sfide settecento in in settecento cosa non vera per i Paesi del terzo mondo oggi ma che
Delimitare in basso poi si è delimitata la giornata di lavoro le otto ore inizio Novecento e poi a fine novecento si è delimitato con le pensioni il tempo del
Fino al mille novecentocinquanta si che ne Pava andando in pensione sostanzialmente la terza età è un fenomeno nuovissimo di degli ultimi trent'anni quarant'anni prima esistevano l'anziano il vecchio Saccomanno
Io credo che questo mente l'età dell'infanzia è unita riconosciuta socialmente
Eletta del De dimezza diciamo del lavoro è un'età riconosciuta all'età adulta riconosciuta socialmente secondo me non c'è un riconoscimento sociale di quella che è la terza età
Secondo me il fatto che non ci sia un riconoscimento sociale lo si vede chiaramente dal fatto che
Viene vissuta come una benedizione soggettiva cioè bene che tuo padre viva di più e una maledizione collettiva costano un casino di soldi stessa
E come gli immigrati
Serve moltissimo l'immigrata che fa la badante a casa tua o quello che lavora in fonderia e gli immigrati rompono le palle in un modo incredibile
E assolutamente e molto specula ed è classico di un fenomeno sociale non elaborato associarmi non
Non padroneggia atto dal corpo sociale in cui non c'è la costruzione di un immaginario in cui si sito questo fenomeno
Io penso che il problema politico e di come si riesce a
Pur politico-culturali insomma mettetela come volete
è un problema di passaggio significativo e di come si riesce a dare un ruolo sociale esplicito al tema della terza età perché altrimenti il tema della terza età verrà sempre solo affrontato
Come mancanza che cos'è la terza età
Collettivamente e quell'età e in cui tu non lavori più
Cioè non partecipi più alla ricchezza del Paese tant'è che tutte le politiche sono fatte sul terreno dell'allungamento della vita media di lavoro
Non c'è altro schema non è che c'è una riflessione articolata si dice si vive di più e quindi bisogna lavorare di più
A nessuno sarebbe venuto in mente quarant'anni fa quando nasceva monolite il baby boom quaranta cinquanta anni fa di dire visto che insomma dire bisogna farli lavorare prima perché questi bambini consumer un mucchio di risorse chiedono un mucchio di scuole di asili nido entrerebbe vero
La quota di PIL che si spendeva per i bambini quarant'anni fa e più alta di quella di adesso
Ma nessuno sarebbe venuto in mente di farla pagare i bambini qua a Bari perché era normale che la ricchezza prodotta socialmente si usava in quel modo o
Oggi sugli sulle per sulla terza età questo ragionamento di riconoscimento del ruolo sociale della terza età non esiste non esiste
Per questo io penso
Che noi dovremmo
Il problema che secondo me abbiamo al di là della battaglia politica e di riuscire a costruire quale
A capire quale il ruolo sociale riconoscibile della terza età e io ciò una tesi ed è che noi dovremmo provare a spingere e a fare quindi delle politiche conseguenti a queste
Affinché sia chiaro che il
Ho finito
Il ruolo della terza età secondo me e un ruolo di costruzione delle relazioni sociali
Cioè che la la la la il clou della terza età norme il continuare a produrre merci
Ma è produrre relazioni sociali che secondo me sono la cosa che manca di più nella nostra società oggi e che danno il senso di isolamento e di paura che poi si traduce in domanda se con ritardo
Per questo ad esempio io credo che
Noi dovremmo e questo serve agli anziani per sentirsi attivi serve alla Società per ricostruire legame sociale
E ad esempio io penso che dopo che siamo riusciti a mettere assieme i livelli essenziali di assistenza sulla non autosufficienza dovremmo costruire
In modo largo ma anche con una proposta di legge ma non solo con una proposta di legge una roba in cui ci sia io l'unica idea che mi è venuta in testa e di lanciare una cosa che si possa chiamare tipo servizio civile per gli anziani
Ma la cosa che voglio dire essendo che mi interessa discutere del tema e come si riesce
A a trovare le forme vedo che così si innervosisce non
Non contraddire le
Perché
Controlla le tre mozioni
La
I io penso che bisogna riuscire a a a trovare un modo in cui questo ruolo di utilità sociale della figura della terza età
E quindi non solo di mancanza che la terza età è quello che non può più fare
Il lavoro produttivo ma invece di valorizzazioni quel dobbiamo riuscire a compensarlo anche in forme che siano visibili socialmente uso questa cosa qua del servizio civile come provocazione
Ma perché secondo me bisogna
E ho finito me la insegnano le le donne che qui sono numerose come sempre quando si discute di questioni sociali
E non è un caso
E che c'è un problema del della
Del definire un po'un universo simbolico
Il fatto che gli anziani tre quattro milioni di persone anziane facciano lavoro volontario
Non produce nessun universo simbolico
E un fatto enorme ma non ha una
Non ha non su come dire non costruisce immagina non produce
L noi dobbiamo porci prova di come si costruisce quell'universo simbolico perché altrimenti saremmo sempre la situazione in cui l'anziano si sente solo
Si sente privo di ruolo sociale tendenzialmente
E viene visto dalla Società riforme colpevolizzando i alla fine
Io credo che noi nuovi usciamo a rovesciare questo oppure tutto il resto delle discussioni rischia di non starci in un Paese come l'Italia in cui il numero degli anziani per fortuna è molto alto
E in cui
Finisco con una battuta il tasso di natalità non è così basso perché basterebbe conteggiare il tasso di natalità di chi vive in Italia
E scopriremmo che il tasso di natalità è molto più alto il tasso di natalità dei città delle cittadine
Anagrafiche italiane e molto basso
Forse l'Italia è destinata ad avere molti bambini
Non tutti necessariamente con la pelle bianca e forse limiti lì questi incrocio incrocia un popolo che ha poche speranze
Con tanta gente che invece ne ha molte
E forse questo incrocio interessante anche su questo piano
Ringraziamo il ministro Ferrero che ci ha dato un contributo come al solito ovviamente non formale al dibattito
Confesso che sarei molto interessata a rilanciare una discussione colui sul servizio civile degli anziani ma lo faranno in un'altra occasione perché abbiamo i tempi che sono tirarmi e quindi diamo la parola al ministro Bindi Ministro della famiglia
Chiedo scusa vero
Avevo accettato molto volentieri
La la conclusione di questa mattinata
Non solo ratione materia ma
Perché mi sarebbe piaciuto ascoltare le lettere i tre interventi che che seguiranno
E perché mi complimento comunque per l'impostazione di queste vostre due giornate perché credo che
La scelta dei tre panel sia
Quanto mai
Appropriata intelligente e anche
Se posso dirlo politicamente
Influenti almeno
Spero che
L'interlocuzione politica da questo punto di vista
Sia
Diciamo pronta a recepire la la l'impostazione che
Soprattutto dalle parole di Betty leone
Mi appare quanto mai adeguata al a raccogliere le sfide delle quali si è parlato questa mattina
Premetto per correttezza a una nei confronti del ministro Ferrero
Una
Un concetto sul quale poi ritornerò ma lo faccio adesso perché è qui presente prima credo che se ne vada
La mia
Nella mia diciamo
Fatto che io che commentasse in qualche modo le sue parole
Nel finale del suo intervento era dovuto a a questa semplice semplice riflessione
Io credo davvero che
Come voi avete fatto nel in questo primo pannelli
Non si possa ignorare la famiglia
E e le politiche per la famiglia come
Come soluzione
A
Anche al problema dell'invecchiamento attivo perché la mia battuta sul servizio civile non era che io non condivida con
Non consideri una possibilità una prospettiva anzi sicuramente paghi varie proposte non solo questa ma
E non condivida il fatto che
Siamo una società davvero molto molto
Molto arretrata in questo senso quando comunque
Cioè abbiamo una concezione dell'UE il far comunque tutto incentrato sul rapporto di lavoro cioè noi ci portiamo dietro
Questo questa impostazione lavorista dell'UE il FAS che non ci consente più oggi di di
Di accogliere tutte le sfide che che che sono presenti nella nostra società
E che io condivido con Luigi insomma siamo abbastanza poco creativi quando di fronte in area
L'invecchiamento attivo innalzamento dell'API della vita delle persone processi di invecchiamento di allungamento della vita l'unica soluzione che troviamo è quella di dire allunghiamo anche i tempi che lavoro
Temo in me che non riusciremo a sfuggire da questo fatto farò una battuta anche su questo ma se avete un altro panel se avete diviso siete stati bravi anche nell'individuare le diversità ministeriali da questo punto di vista
Gli adeguati ormai a questo Governo frantumata
Ma nella
Ma è pur vero che se è vero che
Siamo davvero
Schematici poco creativi rigidi
Nel ragionare così cioè la vita si allunga quindi non poche allungarsi anche il tempo per il lavoro al tempo stesso io colgo
Nelle cose che diciamo che il ministro Ferrero andiamo molto d'accordo nel senso che
Io sono una parte di sinistra del mio partito cerca sempre di erogare una parte né a sinistra della coalizione come tutti ben sanno e quindi da questo punto di vista io se la norma queste su molti temi
Siamo dei tipi sinistri
Dei tipi sinistri in qualche modo quindi figuriamoci se io
Però
Cecco resta difficoltà che tutte le volte io in qualche modo ardui rimprovero questa
Questa questa rigidità che comunque quella che è l'universo famiglia come una delle
Possibilità dalle quali si possa recuperare l'invecchiamento attivo è un po'difficile che rientri in testa
Per esempio una volta mi piacerebbe gli scappasse dalla bocca la parola lavori conosci mentre del lavoro di cura che magari sarebbe un modo con il quale accanto al servizio civile idea
Era allora l'attività
L'ho fatta prima perché non se ne è stata corretta nei suoi confronti adesso puoi andare non ci saranno attentati
Alle spalle non ci saranno attentati da Vespa
è il modo con il quale insomma è si approfitta di dialogare sempre non governa molto pluralista e come voi ben sapete
Allora io
Parto da dal da tale riflessione che ho ascoltato di Betty dalla relazione di scritta per
Per
Se avete parto per dire le cose che
Che
Quale mi sto interessando e che considero
Importanti in quanto è la famiglia durante la Conferenza sulla famiglia abbiamo parlato a lungo
è evidente che
In questo benedetto al nostro Paese noi dobbiamo
Sì è vero quello che ci ha detto scritta io credo che sia vero
Noi siamo un Paese che ha è stato talmente ha considerato la famiglia tanta tanto importante da da
Tanta a considerare
TAC trasformare sì diciamolo pure la famiglia in un vero e proprio ammortizzatore sociale
Un tanto
Molte delle sfide che in altri Paesi e molte delle politiche che in altri Paesi sono state vere e proprie politiche pubbliche danno vi sono state
In larga parte
Su apro sono state il frutto di una grande e forte supplenza esercitata dalla famiglia su questo credo che
Si debba con molta serenità riconoscere questo fatto un'istituzione forte che esisteva nel nostro Paese
E che ha svolto delle funzioni che in altri Paesi non non sono state svolte soprattutto in quel rapporto individuo individuo Stato
Ma il paradosso è questo è che appunto
Scritta lo ha detto molto bene secondo me questo oggi ha provocato e sta provocando non dico la distruzione ma
Un forte indebolimento della famiglia
E obiettivamente non ce la fa più
Cioè il capovolgimento di mentalità sta esattamente in questo
Noi dobbiamo fare delle politiche pubbliche che non che si sostituisca nella famiglia
Anche perché non non saremmo in grado di di farlo le risorse necessarie sarebbero molte ma molti di più
Forse la strada più breve è quella di decidersi a fare delle politiche pubbliche
Che partano secondo un sano principio di sussidiarietà stavolta nel sostenere questa questa realtà che esiste che esiste ancora
E che forse ci consente anche con una
Utilizzazione
Più più produttiva delle risorse pubbliche di assicurare anche una risposta alle sfide di questo momento
Mi pare questo il ragionamento sul quale si possa riflettere e non è solo
Siamo talmente indietro sulle politiche sociali che qualunque investimento va bene
Non è proprio così proprio perché siamo
Indietro sulle politiche sociali
Ma siamo anche molto indietro sulle politiche familiari probabilmente serve che nove su questo riusciamo a fare un investimento che sia davvero redditizio nel contesto sociale nel quale ci troviamo ci
Ecco io dico questo fuori da un mi tentazione di tipo ideologico
Perché paradossalmente i Paesi che hanno incentrato il modello
Nord nordico o cucù quant'altro hanno fatto politiche delle famiglie della famiglia sostegno alla famiglia molto ma molto più forti di quelle che abbiamo fatto noi ma non solo in termini di investimento di denaro pubblico di orientamento di tipo di politiche
Di tipo di politica
E e nel dire che non c'è un un minimo di tentazione ideologica da parte mia
Sta nel fatto che i
Chi invece fa diciamo della famiglia quasi una una sorta di feticcio di
Di di sottolineature di impostazione ideologica sono esattamente coloro che poi ti dicono me ma non è una questione di spenderci soldi tant'è vero che le famiglie del nord e sud più sfasciate delle famiglie italiane
E io non non sto sto sto o invece ragionando come la famiglia come quella realtà sulla quale detti concludeva il suo intervento non è che per caso
Trovare un momento di sintesi tra i diritti della famiglia come comunità
E quindi non semplicemente come sommatoria dei diritti degli individui
Noi riusciamo a garantire anche maggiori libertà e maggiori diritti alle persone
Punto
Punto sta esattamente qui
Perché l'impostazione della nostra Carta costituzionale
Non è un'impostazione nella quale la famiglia è contro la persona no è considerata come l'ambito naturale nel quale
I diritti delle persone la piena realizzazione delle persone può essere più forte
Per i legami di genere di generazione di solidarietà che
Incentrati sui rapporti di affetto non sui rapporti semplicemente giuridici sto parlando dei rapporti di vita io sto pensando alla famiglia come come la realtà tante alla quale
Nella quale si condivide in maniera più profonda resistenza
è è è forse quella realtà nella quale anche le politiche per gli individui e per i singoli soggetti possono dare maggiore risultati ed ragionamento sul quale
Io penso sia arrivato il tempo che in Italia
Questo questa riflessione la si debba serenamente fare incentrata davvero su una
Vero diciamo una preoccupazione propriamente politica allora
è qui ci sono alcune parole che ne dobbiamo deciderci a introdurre nel nel vocabolario del welfare italiano che non ci sono
E non ci sono
E che abbiamo incominciato a fare
Certo io
Spero ancora che il passaggio alla Camera di questa Finanziaria mi dia qualche piccola soddisfazione in più
Ma a me interrompere
Limpido investimento sugli assegni familiari mi è un po'dispiaciuto quest'anno ve lo dico con molta
Cioè
Siccome io credo che
Non bisogna aspettare che un'azienda vada bene
Magari si è poi quella nazionale meglio ancora
E il simbolo del dell'impresa nazionale meglio ancora
E che questa abbia Cappon direttore generale magnanimo
Che aumenta gli stipendi
Per lavoro parlate stasera
No
Mi fa piacere che il
Prestigio direttore della Banca d'Italia se ne sia reso conto che gli stipendi italiani da qualche anno sono stipendi più bassi che le politiche di redditi in Italia sono tanti anni che non si fanno
Ciò anche convinta che
è un po'difficile che nel giro dei prossimi anni
Questa cosa cambi completamente siano tante le aziende italiane che vanno tanto bene che ci sia un imprenditore che aumenta gli stipendi no
Temo cui mi che non sarà proprio così
O se questo accadrà accadrà come
Anche come
Insomma come come simbolo di un modello sociale del quale secondo me dobbiamo anche
Essere abbastanza vigilanti ecco posso permette
Se quelle sono le possibilità di Reggio delle famiglie italiane
Se noi abbiamo un ceto medio in questo Paese che ormai sostanzialmente non esiste più perché esiste eccetto metto a medio alto ma è certo è meglio non c'è più
Perché la stragrande maggioranza delle famiglie italiane il reddito non supera i venticinque mila euro lordi all'anno
E lì ci sta l'Italian degli insegnanti dei poliziotti dei dirigenti d'azienda esce dei commercianti Shell Italia
Con quei redditi la
Le famiglie italiane i figli lo considerano un lusso
Allora siccome i figli sono una gioia ma sono gioie che costano
La stragrande maggioranza degli italiani non si può permettere questa gioia
Non se lo può permettere perché le possibilità di reddito non glielo consente
Allora il tema della natalità in Italia non è un tema da poco
Non può non avere investimenti pubblici
I demografi dicono che ci nascono pochi bambini in Italia perché non li vogliamo troppo bene bambine gli vogliamo dare troppe cose l'esatto motivo per cui di immigrati che sono in Italia che io considero italiani
E
Ma è chiaro che i dati
Il dato di natalità basso che c'è in Italia comprende anche il dato degli immigrati è
Non è che lo esclude
Non è che sono solo i figli ecco gli immigrati che noi siamo
Ancora a tasso zero ore siamo ancora il Paese con la natalità più bassa del mondo cui gli immigrati dentro e con l'aumento delle fecondità delle donne quarantenni
Che finalmente
Al nord Italia
Insediate nel vostro di lavoro e serene si sono concessi il secondo figlio a questo è dovuto all'aumento da uno virgola trentatré ha un'eco
Hrant agli immigrati e le donne quarantenni che si sono concesse il secondo figlio come dire non vado a fare una vacanza mi posso permettere un figlio
Perché o il lavoro perché la mia famiglia va meglio perché ci hanno costruito un asilo nido io mi faccio un altro figlio
E
Ma scomposti figli ci dicono perché le donne italiane vogliano dare
Tante cose propri bambini il modello di dire questo qua io non ho ancora
Al di là di qualche
Associazione Cattolica di estrema sinistra
Ancora devo incontrare un movimento di resistenza al modello dei consumi tagliato ma dei consumi è questo
E non si può pretendere che cambi come non aumentano gli stipendi non cambia la mentalità delle cose da dare propri figli
Allora occorrono periti politiche pubbliche che aumentino le possibilità di reddito delle famiglie che hanno i figli
Io di questa cosa sono talmente convinta che non voglio arrivare livelli francesi quando una donna può permettersi di non andare al lavoro perché tanto basta avere un figlio che gli consente di avere uno stipendio no io voglio che la donna italiana la futuri
Che la donna italiana possa vere i servizi di conciliazione tra una maternità e lavoro
Ma che siano dati delle risorse adeguate per crescere i bambini
In una maniera libera e dignitosa perché questo ci consente di combattere la povertà se mi membri infantile che è la cosa
Più grave che possa capitare nella vita cioè quella di essere discriminati da piccoli
Perché la discriminazione che non si recupera più nell'esistenza e nella vita o comunque recuperi a forti a forti costi personali e comunque quelli più bravi ci riescono non tutti
E allora questa è una politica sociale che a l'impronta della famiglia
E non è una politica sociale qualunque
è una politica sociale che tiene conto dell'emergenza nazionale
Che in larga parte d'emergenza anche di carattere demografico
Questo con questi tassi di invecchiamento della popolazione noi non si va da nessuna parte
Allora io dico noi abbiamo incominciato lo scorso anno non basta
Non basta e su questo dobbiamo investire almeno il due bis il doppio di quello o quale il doppio di quello che abbiamo investito lo scorso anno in maniera permanente
I famosi due mila e cinquecento euro all'anno per ogni figlio non sono un Eldorado irraggiungibile
Sono un un una cosa raggiungibile che può mettere in condizioni
In le famiglie italiane di
Di mettere al mondo le coppie italiane di mettere al mondo i figli che desidera
Guardate sono ancora più laica le donne italiane di mettere al mondo i figli che desiderano
All'età che al quelli che stanno in questo Paese la possibilità di fare questa cosa quindi questo è un punto un dato sul quale
Io penso che dobbiamo abbiamo dobbiamo intenderci come Governo su su su una cosa molto molto serene molto tranquillo
L'altro aspetto
Riguarda
Il famoso il discorso che dicevo prima sul lavoro di cura ora noi nel collegato sociale insieme alla
Disegno di legge delega sulla non autosufficienza presenteremo una revisione tra cinquantatré
E credo sia
La legge sui congedi familiare
E
E
Io vorrei anche che la stessa legge sulla non autosufficienza questo è un mio punto
Cosa vuol dire che l'Italia non è pronta a spendere i soldi per la non autosufficienza
Che modello abbiamo in testa perché se il modello che abbiamo in testa e quella di una organizzazione di Rete burocratica dei servizi per gli anziani lo so bene che c'è metà dell'Italia che non è pronta
Io non credo che noi dobbiamo prendere questa strada
Lo dico molto serenamente occorre un'infrastrutturazione di servizi pubblici occorre una responsabilità pubblica ma occorre anche una grande flessibilità nell'organizzazione di questo servizio
Perché una famiglia può essere libera
Di portare e di avere l'accesso ad una residenza pubblica
Che deve rispondere alle necessità di oggi l'invecchiamento non ha o della non autosufficienza di oggi è diverso da quello di ieri il modello le nostre riassegna non è più adeguato
Ma se una famiglia vuole tenersi a casa il vecchio se lo tiene
E se una famiglia bene vuole pagarsi la badante se la paga
La badante entra nel circuito dei servizi pubblici perché adeguatamente preparata e formata il risponde a qualcuno perché c'è un responsabile che lo fa
Ma se una famiglia decidere di prendersi una donna un uomo un congedo parentale per poter assistere proprio vecchio lo può lo deve fare
Se vuole lo può fare e il fondo per la non autosufficienza in quella circostanza anziché pagare solo l'infermiera
Del servizio pubblico o l'assistenza domiciliare del servizio pubblico paga i contributi figurativi e una parte di stipendio di quelli
Figlio di quella figlia di quella suocero di quell'anno ora o di quel genere o che stanno a casa
Perché io credo che noi dobbiamo andare verso un sistema di welfare nel quale le persone sono messe in grado di scegliere il proprio progetto vita
è non non si regge un modello burocratico di fronte a un bisogno
Così
Diciamo così fondamentale per l'equilibrio della vita delle persone della vita delle famiglie
E
Se andiamo verso questa strada
Cambia anche
Il il modo con il quale si concepisce
Per esempio
La la la
Il rapporto della donna con con il mondo del lavoro
Io sarei pronto a discutere l'innalzamento dell'età lavorativa delle zone non mi scandalizza
Io sarei pronta discuterlo
Se si aprisse un tavolo serio sull'occupazione femminile per la quale si supera definitivamente in maniera chiara e netta si toglie dalla clandestinità
O quanto meno si supera questa favola per cui la donna oggi è paritaria nel mondo del lavoro dona paritaria nel mondo del lavoro non lo è non lo è in accesso nulla in carriera non lo è risoluzione non lo è soprattutto per il rispetto dalla maternità
Non lo è per il riconoscimento del lavoro di cura
Allora
è pensabile
Che sia una nonna
A prendere il congedo parentale
Per
Il proprio nipote
E non sia un nonno e non sia nella madre né il padre
Perché si trovano in un momento della vita nella quale
Hanno bisogno di stare nel proprio luogo di lavoro e una donna ci sta volentieri e vuol provare a far carriera
E e non può vivere il proprio figlio come un conflitto
Può essere una nonna che prende un congedo parentale
In altre parole possiamo provare a vedere se c'è una
Un rapporto più più intelligente più interessante tra famiglia lavoro il lavoro di cura
Possiamo inserire qui dentro finalmente
Il riconoscimento della del dei congedi parentali anche per i padri e per i nonni
Io penso che che noi dobbiamo dottor come dice beh
Appesantita non ce l'hanno i padri in Italia non ce l'hanno i padri perché nel momento in cui si dà il trenta per cento
Dello stipendio e la stragrande maggioranza delle situazioni famiglia una famiglia monoreddito e anche quando lavorano in due lo stipendio della donne più breve
E se uno deve star precariato si sopporta quello della donna non si sopporta quello dell'uomo non è non c'è il congedo parentale per il padre in questo Paese non c'è
Non c'è il congedo parentale un padre non è libero di andare in congedo parentale per il proprio figlio
E non no non perché con il trenta per cento di stipendio uno una famiglia non vive
E e in nella stragrande maggioranza dei casi è l'unico stipendio e quello maschile anche se ci sono due il principale quello maschile come fa ad andare in congedo parentale un padre
E come fa ad andare in congedo parentale un padre se il congedo parentale lo voi prenderete i primi tre anni di vita di un figlio
Nella quale la stragrande maggior
La necessità principale comunque quella di avere accanto una madre in quel periodo prevalentemente
Forse se si introducesse un sistema di flessibilità per cui si stabilisce quanti sono i messi gli anni di cui uno può andare in congedo parentale euro se li spende quando vuole d'accordo con il proprio datore di lavoro quando vuole
Quando vuole c'è un fondo al quale si accede
Nel momento in silenzio io capisco presente un congedo parentale un padre lo prende a quindici anni quando il figlio entra entrai in difficoltà di un certo tipo a scuola nell'inserimento sociale
Qualche rischio di dipendenza o quant'altro e quelle cose lì perché ci deve essere tutta questa rigidità
E non si possono stabilire dei rapporti tra le forze sociali l'impresa al sindacato il familiare per per poter spendere in maniera più creativa questo borsino di anni che sono a disposizione
Però bisogna che davvero
Introduciamo questo concetto
Per cui
La famiglia
è un protagonista vero del nuovo sistema di welfare e anziché scaricarmi addosso
La tutte le responsabilità noi gli elettori gomma alla sostengo e creino le condizioni perché
Si continui in questo percorso e
Tra l'altro una nuova e tu l'hai accennato l'accennato anche anche Ferrero
Un nuovo un nuovo soggetto in questo sistema di voler far diventa sicuramente il sessantenne
Almeno per un periodo io non so quanto dura questa situazione perché credo anch'io che al di là di quello che ci dicono i demografi
Io
ASP qui in questo condivido molto quello che diceva Ferrero io non lo so se è progressivo l'invecchiamento della popolazione in questo Paese ICI abbiamo
L'esperto di di di di queste cose che Berlinguer
Io penso che la Di Bernardo questo questi pini anche
Anche
A
Ma questo è il picco
Insomma
è evidente che è frutto di un periodo di una selezione della razza avvenuta in tempi difficili
Che ha potuto contare su una crescita del benessere dei sistemi pubblici di voler far delle possibilità di reddito nella quale credo anch'io che non non so quanto durerà
Almeno in questa Europa se continuiamo così non so quanto dura quindi anch'io non
Non sono così sicura di quelle che saranno
E i dati che ci vengono offerti i demografi incominciano a dire che c'è sempre un anche una variabile biologica che può inserirsi e che cambia l'andamento delle cose ma per i prossimi dieci anni
La fascia dei sessantenni ha davvero è davvero il PGT è diventato il più grande ammortizzatore sociale di questo Paese
E credo anch'io che qui il problema non sia risolvibile solo ed esclusivamente
Cui intorno alla domanda quando si va in pensione
E in questo c'è un una
Una
La necessità di svecchiare tutte le nostre impostazioni
E in maniera particolare questa del mondo produttivo del nostro Paese
Ma anche quella della politica nel nostro Paese probabilmente anche quello del sindacato
Non è certamente risolvibile è un nuovo soggetto sono nuove tipologie di famiglia che hanno sicuramente bisogno di un tipo di intervento e non è risolvibile con politiche sociali individualisti
Perché quello è il nucleo familiare
Che si fa carico
Della propria vita della vita della coppia giovane anche quando non stanno in casa i figli attenti le coppie giovani vivono in larga parte grazie al sostegno all'ammortizzatore sociale della famiglia di origine anche quando hanno messo al mondo un figlio
E l'anziano non autosufficiente
Qui abbiamo fatto la politica della casa quest'anno speriamo che risolva il problema
Certamente il bene casa andava affrontato famiglie che vedono il cinquanta per cento del proprio reddito andarsene in affitto un pagamento del mutuo non vanno da nessuna parte è sicuramente una politica
Per la famiglia la politica per la casa ma anche su questo bisogna cambiare mentalità
Perché se la politica per la casa
è quella di un di una volta
Per cui tu al figlio di compiti a casa
Io penso che sarebbe meglio che si desse la possibilità di usare il bene casa
Problema vero ecco e e avere possibilità di accedere all'uso della Cassa non alla proprietà della Cassa in una società dinamica
E e anche su questo serve un profondo cambiamento di mentalità che passa attraverso la famiglia perché anche qui c'è un legame familiare
Molto forte che determina
Le scelte concrete una politica non le puoi incoraggiarli deve sostenere ma orientandoli verso un cambiamento di mentalità
Allora
Concludo perché sono stata anche troppo lunga
Questo Paese ha bisogno di un bagno della città
Intorno a questo tema
Di un bagno di nascita sì
Sì sì sì
No ma davvero
Lo dico con grave perché
Perché in Italia no in Italia le politiche per la famiglia non ci sono perché la famiglia è uno di quei valori sui quali noi ci siamo sempre divisi culturalmente
E forse anche un po'ideologicamente allora io credo che invece ci sia bisogno di un grande bagno di laicità
Perché dobbiamo smetterla di dividerci sulla definizione
è che e questo a ad essere il punto sul quale
Cioè c'è da fare un bel po'di lavoro ci avevamo provato
Le cose sono andate come sono andate spero che ci sia
Il tempo il modo di riprendere una riflessione su questo punto ma l'altra volta in Italia dalla laicità esattamente questa cioè
Consideriamo la i
Laicamente la famiglia come un valore e come un motore e come un protagonista delle politiche di guerra
Perché se riusciamo a fare questa duplice opera di laicità probabilmente riusciamo a catturare la strada per utilizzare più correttamente le risorse pubbliche e orientale là dove servono per il futuro di questo Paese
E
Ringraziamo Rasi che c'è anche lei cerata tantissimi stivali come vedete i nostri ministri tutto sommato non fanno mai delle cose formali che in Europa siamo almeno affidarci al fatto che ragionare discutono
Credo che per noi è stata anche un'occasione averle qui tutti ed è insieme perché abbiamo visto due punti di vista ad essi che si incrociavano
Credo che prima si il
è infatti volevo dire sì sì
Sì prima di annunciare il coffee break e che sarà notevolmente abbreviato ma sarete contanti che avete avuto un'occasione imprevista
E che è di dieci minuti vagliano solo a dire è una cosa a Rosi che forse più che allungare l'età pensionabile delle donne bisognerebbe ritornare alla flessibilità d'uscita dal lavoro nelle nell'età di pensionamento
Che c'era nell'idea della legge-delega letto
Mai detto all'allungamento volevo no non solo l'altro l'allontanamento automatico
Danaro
Ma soprattutto i relatori e tutti gli altri che riprendiamo i lavori altrimenti non ci sarà tempo per svolgere le comunicazioni
Ricorda inciampo comincia a fare a mettere magari la prima slide così si capisce che è cambiato setting
Per cortesia rientriamo
Posso pregare per favore i presenti in sala di sedersi perché cominciamo perché abbiamo appunto il cuore ancora delle dell'indice del panel di stamattina da svolgeremo
Le relazioni che abbiamo lo vedete lo vedete nella sono ancora tre tre comunicazioni lo vedete nell'invito e tutti i relatori naturalmente sono stati sollecitati dai Ministri e quindi mi hanno comunicato che cambieranno un po'la loro impostazione rimane però il tema di fondo che gli abbiamo assegnato al professor Micheli dell'Università Statale di Milano
Il tema delle generazioni a Manuela Strangio dell'Università della Calabria invece la definizione sociale delle Tai cicli di vita
A Rossana Trefiletti dell'Università di Firenze
Il genere e la famiglia cioè la famiglia vista dal punto di vista di genere questi sono i grandi temi che noi abbiamo affidato loro poi
Naturalmente li lasciamo tutta la libertà di
Di interloquire se vogliono anche con la discussione dei ministri comincerei quindi dando la parola alla cosa Amicarelli dell'università
Avete
Non mi hanno avvisato che avevano cambiato ordina allora per prima la parola Manuela strade est Università della Calabria
Grazie a veti leone
Allora io vi parlerò della
Parleremo della ridefinizione sociale dell'età
Perché parliamo di ridefinizione sociale accade oggi che le categorie sociali ma poi vedremo
In seguito anche quelle economiche demografiche tipicamente utilizzate per suddividere il corso di vita degli individui in diverse fasi
Vengono messe oggi fortemente in discussione
L'età e tipicamente la categoria esplicativa
Pertanto è quella che utilizziamo per collocare gli individui lungo il loro corso di vita per attribuire a ciascuna fase di questo corso dita uno specifico sette di ruoli e di
E di funzioni
Ma nella società contemporanea accade che a causa dell'allungamento della vita e
Mi ricollego dicendo questo anche appunto all'intervento di Betti leone d'alla marcata discontinuità che c'è tra le generazioni oggi forse non va non tanto tra nipoti e nonnina più tara diciamo questa generazione di mezzo quella dei no mio o i genitori e figli
A causa appunto di questa allungamento della vita di questa discontinuità tra le generazioni
L'età perde il suo significato assoluto legato cioè alla definizione cronologica di età
Per acquisire invece una significato relativo cioè un significato che viene definito sulla base di categorie individuali e sociali
Prima ovviamente di presentarli qualche dato perché avrete letto dal titolo che io focalizzerò in particolare su una transizione che la transizione alla vecchiaia
Penso sia utile fornire qualche definizione preliminare che possa aiutare ad inquadrare quello che
Quelli che sono i concetti e i dati che presenterò io in seguito ma anche un po'quello che verrà presentato agli altri relatori
La prima definizione apparentemente scontata e quella di età in realtà è una definizione abbastanza complessa potremmo dare una definizione di età cronologica che
Quella che tutti siamo abituati a definire come il il nostro numero di anni quindi l'età cronologica il numero di anni mesi giorni
Trascorsi dalla nasce dal momento in cui misuro vedremmo poiché questa è l'unica definizione realmente obiettiva oggettiva di età mentre tutte le altre subiscono dei processi di adeguamento
Un altro concetto che è stato peraltro richiamato quello di età biologica termina con cui facciamo riferimento alla all'insieme delle
Siamo caratteristiche e condizioni psicofisiche dell'individuo quindi l'età biologica dipende sia da fattori di tipo endogeno quindi genetico legate proprio alla all'individuo
Ma anche da fattori di tipo esogeno che sono l'ambiente l'agli stili di vita si citavano prima le differenze in termini di aspettativa di vita tra le diverse categorie sociali e questo dipende proprio da differenze di tipo ed oggi non cioè sterno rispetto all'individuo
Esista un concetto di età legale che è un concetto normativo cioè l'età in corrispondenza della quale un individuo è alto autorizzato a fare qualcosa
C'è per esempio in Italia netta legale in corrispondenza della quale si diventa adulti
Che il compimento del diciottesimo anno ma
Come è stato anticipato e verrà discusso
In maniera più approfondita in seguito questo concetto legale di età adulta di inizio dell'età adulta non corrisponde assolutamente né
All'età soggettiva in corrispondenza della quale si rientra multi
Né tanto meno a l'età sociale cioè
Quell'età attribuita dalla Società dalla collettività quelle diciamo la la categoria che è attribuita dall'esterno
E che permette di distinguere tra giovani adulti anziani
Cosa accade oggi con riferimento a queste definizioni di età e in generale al corso di vita degli individui ci sono due fenomeni molto importanti il primo e fenomeno che potremmo definire osmosi all'interno del ciclo di vita
Il corso di vita degli individui loro sviluppo individuale e sociale caratterizzato da riti di passaggio che sono le transizioni e da una fase all'altra
Mentre però in passato queste transizioni davano luogo alla rottura con la dell'appartenenza con il precedente gruppo
Quinquennali precedente gruppo per età la precedente generazione oggi non è più così c'è un processo osmotico per il quale il TAR le transizioni sono meno nette meno definite
Per cui è vero che un giovane diventa adulto lasciando la casa dei genitori ma e è ugualmente vero che continua a mantenere dei ruoli delle funzioni che erano
Quelli che aveva prima di questa transizione specie questo processo osmotico che fa sì che le transizioni siano meno netta e le condizioni le fasi di vita degli individui
Siano lessico notino come stadi che definiremmo Fazzi cioè stoccati
Il secondo fenomeno che si realizza è la crescente distanza da tra i tacco ramo logica rappresentazione sociale di questa età è la percezione individuale
Mentre in passato il tempo individuale e quello collettivo erano scanditi solo dall'età cronologica per cui c'era
Una perfetta assonanza tra questi tre diciamo tre concetti l'età cronologica quella sociale quella individuale oggi non è più così
Quindi c'è un'età in corrispondenza dalla quale si è cronologicamente giovani ma chi ci assicura che sia anche quella in corrispondenza alla quale dossier soggettivamente o lo si è percepiti
Socialmente
Per quei cresce la distanza tra queste tre TAC si creano degli inediti spazi di progettazione individuale che hanno come conseguenza poi quella di far saltare tutte le
Sequenze prefissata all'interno della vita degli individui
Naturalmente il punto di partenza di tutto questo è l'allungamento della vita se n'è parlato più volte già oggi
Questa figura molto sinteticamente riporta l'aspettativa di vita alla nascita tre rimasti per le femmine in Italia
è chiaro che se la vita alla nascita raggiunto un valore medio di ottantatré virgola due anni per le femmine settantasette virgola sei per i maschi
Chiaramente questo allungamento della vita si traduce poi anche nel fatto che le diverse fasi siano distribuite in maniera differente lungo questo corso di vita più ampio
E che quindi siano spalmate del lungo questo corso dite le transizioni siano fondamentalmente posticipate
In una demografia noi riconduciamo questo spostamento della del calendario degli eventi a un
Diciamo un modello che quello della seconda transizione demografica a cui ho riportato solo
è l'acronimo è un termine molto ampio che utilizziamo per descrivere tutte le trasformazioni demografiche che caratterizzano le società occidentali contemporanee
è ad esempio la caratteristica peculiare del secondo processo tradizionali in Italia è proprio
La posticipazione nella transizione all'età adulta dei giovani che proprio l'elemento caratterizzante dell'Italia rispetto agli altri Paesi europei
La conseguenza principale del processo tradizionale è la ridefinizione dei calendari di vita quindi accade che ci sia uno spostamento in avanti di tutte le tappe fondamentali dell'esistenza
Diventare adulti se con questo termine intendiamo per esempio genericamente lasciare la casa dei genitori quindi acquisire un'autonomia residenziale abitativa
Ma potremmo parlare anche semplicemente della dell'autonomia economica formare un'unione avere un figlio diventare vecchi tutte queste fasi sono posso poste
Io oggi mi concentrerò in particolare sull'ultima transizione che la transizione alla vecchiaia anche perché poi gli altri relatori si concentreranno in maniera Pelù diffusa
Sulle altre fasi tappe fondamentali dell'esistenza
Allora se parliamo della transizione alla vecchiaia chiaramente ci ricolleghiamo a una domanda che era stata mi sembra anche
Messe in evidenza prima dal ministro Ferrero cioè quando si diventa vecchi
Io per citare il Ministro Ferrero che diceva esattamente non c'è una corretta definizione sociale dell'età anziana perché in realtà non c'è un ruolo sociale della terza età
Mentre il ministro Bindi c'era bisogna svecchiare tutte le nostre impostazioni quindi è chiaro che al di là di un problema meramente contabili ci sia anche un problema definitorio ancora di che cosa sia la vecchiaia di quando si inizi concretamente ad essere
Anziani vecchi alla legalmente sì di si diventa vecchi a sessanta sessantacinque anni
Anche se poi vedremo che spesso l'inizio delle Tanzi Anna viene identificato con
E l'età del pensionamento quindi
Da questo punto di vista dal momento in cui si va in si va in pensione automaticamente si viene classificati come anziani all'idea di quando si va in pensione questa è la percezione sociale diffusa
Ma chi ci garantisce che questa definizione legale o economico-produttiva di vecchiaia corrisponda poi alla definizione
Biologica sociale o soggettiva
Quanto illecito ad esempio definire una persona di sessant'anni imperfette condizioni psicofisiche una persona anziana
E quanto questa persona si sente tale quindi quanto anche il diciamo la percezione soggettiva dell'individuo di essere vecchio corrisponda poi alla al valore legale
La vecchiaia quindi è un concetto in trasformazione fortemente trasformazione anche negli interventi ministri vanno messo più volte in evidenza
Innanzitutto non è una condizione indistinta non bisogna parlare di anziani solo di anziana partire dai sessanta anni in poi non distinguendo le diverse
Fasce di età che rientrano in questa macro classe che la macro classi degli anziani
Già vent'anni fa Golini propose ad esempio di distinguere all'interno di questa classe tre
Sotto classi che sono le persone anziane tra i sessanta e sessantanove anni quelle vecchie tra settanta settantanove
E quelle di età superiore agli ottant'anni
Chiaramente oggi a distanza di vent'anni considerando un ulteriore allungamento della vita che si è registrato io penso che potremmo tranquillamente spostare in avanti tutte le soglie di queste tre tre classi e parlare di persone anziane tra i sessantacinque settantaquattro anni vecchie tra settantacinque è ottantaquattro è e grandi vecchi d'età superiore agli ottantacinque anni
Siamo sempre
Meramente sul discorso definitorio ancora però poi le daremo come questo implica anche qualcosa di di diverso
Allora la transizione all'età anziana quindi abbiamo capito che il le il primo problema è quello di individuare quando c'è questa transizione quale sia l'età in corrispondenza della quale
Si diventa ma si diventa vecchi
Molti studi hanno messo in evidenza come oggi probabilmente la transizione all'età anziana sia più traumatica che in passato
E questo perché oggi c'è una perdita di valori sociali e familiari legata a appunto questa transizione
La perdita dei ruoli sociali e strettamente correlata all'abbandono delle attività lavorative
Perché nel momento in cui una persona smette di lavorare perde abbastanza repentinamente tutta una serie di contatti di di di relazioni sociali legate non solo
Al mondo strettamente lavorativo ma ad esempio quello sindacale a quello politico-culturale istituzionale eccetera
Quindi qui e il para fortemente in gioco quel concetto di cui parlavamo prima di cui si è parlato prima che il concetto di attive hedging
L'attiva hedging che non vuol dire ecco ricollegandomi anche a quello che diciate trilioni non parliamo soltanto di allungamento del periodo lavorativo e quindi contributivo
Ma di strategie di intervento che facciano sì che questa rete sociale degli anziani non si sbagli così rapidamente
Supplente nel momento esatto in cui la persona da va in pensione quindi far sì che le reti politiche culturali istituzionali e via discorrendo restino comunque abbastanza salde
L'altra l'altro aspetto traumatico della transizione all'età anziana legata alla perdita di di ruoli familiari
Io mostro sinteticamente solo questo dato che tratto dalla dall'ultima indagine multiscopo vedete i due valori cerchiati il rosso se guardiamo per esempio al valore delle donne ultra settantacinquenni
Quelle che vivono da sole sono il cinquantuno per cento c'è una donna su due vive da sola
Premettendo chiaramente che la solitudine anagrafica non vuol dire necessariamente una condizione di abbandono e che chiaramente in Italia noi sappiamo cioè il discorso anche della scelta
Dove vivere quindi c'è una prossimità abitativa tara persone che appartengono alla alla stessa famiglia ma è comunque un dato da tenere in considerazione
Perché si parlava della famiglia come ammortizzatore sociale però oggi sempre più la famiglia
Forse perché c'è quella famosa semplice Generation di cui parlava lei appunto che la generazione centrale quella delle donne schiacciata tra
Il peso dei figli che non vanno via di casa il peso dei
Dei dei genitori anziani
La famiglia proprio per questo tende a delegare sempre più all'esterno per cui agli anziani è garantita l'assistenza anche se
Spesso all'esterno del nucleo familiare
Ma non è più garantito per esempio lo loro un un ruolo sociale di rilievo queste un un dato che è stato
Recentemente messo in evidenza anche da da alcune da alcune indagini quindi anche la perdita di ruoli familiari a un un peso importante nel definire il benessere psicofisico dell'individuo questo sbaglia vento che si realizzato
Tra i per quanto riguarda i ruoli sociali quelli familiari sicuramente ha un'influenza poi sul benessere della dell'anziano
Un altro problema fondamentale è quello che di cui parlava anche il ministro Bindi di non tanto di quanti anni
Si vive in più ma di come si vivono questi anni
Io ho qui sintetizzato in breve quelli che sono le diverse teorie due ipotesi prevalenti la prima
Che viene indicata come ipotesi dell'espansione della morbilità e un'ipotesi secondo la quale
Gli anni guadagnati quindi all'ulteriore allungamento della della vita degli individui
Sanno sostanze venti anni in cattiva salute quindi un'ipotesi pessimistica
Che l'ipotesi poi che è alla base dei modelli economici che ci dicono che al crescere della
Della della popolazione anziana e licenza di popolazione anziana cresceranno i costi per esempio sanitari
L'altra ipotesi invece un'ipotesi più ottimistica e detta ipotesi dell'equilibrio dinamico che sostiene il contrario che i guadagni saranno guadagni di anni in buona salute
A partire da queste due ipotesi in particolare dalla seconda quella più più ottimistica
Alcuni studiosi hanno cercato di elaborare delle soglie alternative d'ingresso alla
Alla vecchiaia invece di utilizzare le le soglie classiche quelle che noi conosciamo cioè si diventa vecchi
In corrispondenza dei sessanta o dei sessantacinque anni perché non utilizzare per esempio dei concetti quali la speranza di vita in buona salute libera da disabilità o semplicemente come mostrato in quest'esempio che adesso spiegherò meglio
La speranza di vita cure fissata come il valore che aveva la speranza di vita a sessantacinque anni nel mille novecentocinquantuno questo che cosa vuol dire vuol dire ridefinire da in modo dinamico la soglia di anzianità
Quindi non si diventa vecchi
Necessariamente a sessantacinque anni come
Accadeva nel mille novecentocinquantuno
Ma si diventa vecchi quando la propria vita residua equivale al valore che aveva sessantacinque anni nel mille novecentocinquantuno quindi la soglia di anzianità passerebbe
Da sessantacinque settantuno anni utilizzando questa approccio per i maschi da sessantacinque a settantatré per le femmine
è chiaro che parliamo solo di concetti di aritmetica di un computo però abbia una soglia che cresce di sei anni una serena mica cresce di sei anni per ridere prima husky e di
Otto anni per le femmine quindi sicuramente un valore abbastanza importante
Quali sono le conseguenze concrete della rischio ridefinizione dinamica della soglia cioè che cosa cambia
Da un punto di vista così analitico strettamente demografico se andiamo ad utilizzare la soglia statica cioè quella sessantacinque anni o una soglia dinamica che tenga conto dei guadagni
Chiaramente utilizzare la soglia dinamica vuol dire
Un cambiamento che la composizione della popolazione inattiva giovani anziani attiva
è un miglioramento di tutti gli indici demografici perché utilizzando la soglia fissa al crescere
Della della vita degli individui chiaramente cresce la porzione di popolazione inattiva
Utilizzando invece una soglia variabile al crescere dell'aspettativa di vita cresce anche la soglia di anzianità per cui noi fissiamo a quel valore dodici virgola sei anni e tredici virgola sette anni in numero di anni e che la persona vive in condizioni di di anzianità
Per esempio utilizzando la soglia fissa sessantacinque anni questi sono i dati ricalcolati ai censimenti del secondo dopoguerra dal cinquantuno al due mila uno
Utilizzando la soglia fissa avremmo un la la quota di anziani eh effettivamente salita da un valore dell'otto virgola due per cento nella popolazione totale ha un valore del diciotto virgola sette per cento che quello che
In sostanza si registra oggi invece utilizzando un concetto variabile di anzianità
Quello che vedevamo prima Condon utilizzando la vita residua sessantacinque anni
Percentuale di anziani salirebbe dall'otto virgola due al diciotto virgola sette per cento quindi avremmo una un guadagno di otto punti percentuali sempre a livello dei definitorio e concettuale
Quindi questo che cosa vuol dire che per esempio la popolazione adulta questi otto punti percentuali Liri vi distribuiremo sulla popolazione adulta che passerebbe
Da sessantasette dal sessantasette virgola uno per cento presente nel due mila uno al settantacinque virgola dieci per cento
E questa impostazione per quanto teorica è perfettamente in linea con quel concetto dell'attive hedging cioè favorire la vita attiva degli anziani anche al di là dell'età della pensione che
Depista in corrispondenza insomma del dei sessanta o sessantacinque anni
Anche gli indici di struttura che utilizziamo per misurare in maniera sintetica il grado di invecchiamento della popolazione subirebbero una un drastico calo per esempio l'indice di vecchiaia che misura della Petrella perché do scusa che misura
La percentuale di anziani il rapporto giovanissimi zero quattordici quindi ci dice quanti anziani ogni quanto giovani ci fornisce una misura sintetica dell'invecchiamento
Passerebbe da un valore del centotrentuno virgola sessantanove per cento che che equivale appunto a dire centotrentadue anziani per ogni cento bambini da zero quattordici anni
Ha un valore ricalcolato con la soglia variabile di settantacinque virgola trentacinque settantacinque Rua trentacinque per cento
E invece il valore dell'indice di dipendenza anziani che misura il carico improduttivo diciamo della componente anziana sulla popolazione produttiva
Scenderebbe alla metà del suo valore dal ventotto per cento al quattordici per cento quindi se modifichiamo le categorie che utilizziamo per definire la vecchiaia
Cambia anche la prospettiva con la quale approcciamo il problema dell'invecchiamento demografico
Mi avvio alla conclusione quindi sono più che altro che mi non sono conclusioni emana sono del degli spunti di riflessione ulteriori
L'età la quale gli individui sperimentano un determinato evento che sia la formazione di una famiglia però prima la nascita di un figlio l'uscita da casa ancor prima
Stanno sperimentando un processo di adeguamento alle trasformazioni socio-culturali che si vanno realizzando
Questo però è poco ovvero per la transizione alla vecchiaia cioè nonostante ci sia stato un allungamento della della vita
La soglia d'ingresso alla vecchiaia continua ad essere identificata con la famosa soglia del disse Santo dei sessantacinque anni una soglia che a mio parere è anacronistica considerando l'incremento della vita dell'aspettativa di vita che che c'è stata
Quindi appare necessaria una RID ready finzione delle categorie demografiche sociali ed economiche che tengano in debito conto queste trasformazioni
Che si sono realizzate è in particolare occorre rivedere il concetto di vecchiaia perché prima di ovviamente misurare stabilire quali interventi mettere appunto occorrerebbe anche capire quando si inizia ad essere vecchi quale disse quali differenze ci sono tra i diversi gruppi di anziani
Quindi ridefinire il concetto di vecchiaia e tutto ciò che ad esso connesso chiaramente oggi si parla di welfare è
Io penso che non un sistema di welfare degno di un Paese civile insomma si debba anche discutere di di questa questione in considerazione della
Del rischio dell'aspetto traumatico come accennavo prima della transizione alla alla vecchiaia
Grazie
Allora grazie alla professoressa Stratos adesso la parola al professor Michele sul tema generazione tema libero
Due o tre comunicazioni di servizio la prima
Non sarò breve cercherò riversato nei limiti del possibile ma
Il tema come avete visto non è un tema è un metal tema e e le interconnessione sarebbero troppo seconda cosa
Avevo preparato deducibili bellissimi tutti colorate
Ma non c'è tempo per rete riduce e poi quando ci sono i lucidi guardati lucide non guardate ammirato invece me dovete guardare
Terza cosa in questi giorni
Finalmente la sera un po'più tra le ho letto un libro bellissimo questo tipo di Mario Calabresi sul sua vita come figlio
Grattamento recupero un'identità dopo la perdita del padre Luigi Calabresi e c'è un passaggio
Molto bello classico soprattutto fosse c'è un certo punto otto punto
Mario
In questo suo lavorìo sulla ricostruzione dell'identità e così via
Tira fuori dall'armadio
La cassetta con tutti i ritardi con tutti i ritagli delle notizie dei giornali dei documenti eccetera eccetera avete ben te le vostre gli altri materiali di fotografie che quando la Peters compiano fuori rimetterli squaderna
Sul tavolo riguarda e non trovo un filo del discorso
E lo riprende ributtato io
Questa cosa è qualcosa che faccio io cerco di parlare a braccio terza cosa
Parto al perché voglio partire a braccio perché non so gli stimoli soltanto dei temi ma visti modi venuti fuori quindi interventi
Degli autorevoli relatori che mi hanno preceduto degli autorevole rappresentante della nostra il nostro Governo
Alcuni molto condivisibili altri dal mio punto di vista molto meno
Parto però da un
Da un punto
Come di uno dei temi oggi su cui da cui partiamo interamente il principio di individuazione Gianni scritta ha parlato di destabilizzazione costituita
è vero stiamo constatando l'esistenza di questa molteplicità pluralità di situazione il problema è che spicca in atti da questa
Flauto
Marsico dei cammelli Haendel
De standardizzazione rischiamo di costruire delle tassonomia
Delle catalogazione
Catalogazione come quelle di poche esca volte hanno senso a volte hanno meno senso e così via
No questo non era presente nella relazione di oggi nella relazione descritta per esempio era tutto un lavorio di ricostruire ricucire relazione ma il problema è che noi
Come nel
Album di fotografie squadrate o del materiale di di Mario Calabresi messi sul tavolo abbiamo bisogno se vogliamo sopravvivere di ricostruire la trama di relazioni ora il problema è
Sulle queste parole chiave generate notate già la la la complessità di una panel che era centrato no su una parola che avevo su due
Nel dirle ma su generazione famiglia transizione all'età adulta corso di ritardo tutti insieme
Ora
Abbiamo bisogno di ricostruire una trama un po'più sistematica di regole intorno a queste cose ma avere dei punti fermi se no corriamo dei rischi di uscire con affermazioni come un'affermazione fatta stamani
Quasi da qualunque parte si parta va bene
Che non condivido
Perché qualunque processo decisionale
Qualunque scelta rilevante per avere dietro un processo decisionale razionale
Qualunque processo decisionale razionale
Più o meno consapevolmente difendere una valutazione di impatto per avere una valutazione di impatto devi capire i termini del problema e come si connettono
Ecco questo per dire che su queste parole generazione
E connessione tra generazioni dovremmo forse fare uno sforzo
Di smettere di accumulare stimoli senz'altro commedia continuare ad accumulare dite che non sarà ma allo stesso tempo fermarci e cercare di sistematizzare un po'questi elementi in che modo sistematicità
E allora
Tormentato ma di minuti primo punto la parola
Generazione
è una parola
Ambivalente trivalente trivalente voi pensate facili dei bambini ed altri contraenti almeno significati diversi
C'è
La generazione
No a volte qua assestati porto chiamarti nati per la giacchetta di demografo nelle more cioè le persone che nascono in uno stesso intervallo di tempo
E vivono una vita in comune questo è un concetto abbastanza riduttivo che usano i demografi ma si concilia bene con la impostazione degli storici
O di filosofia della storia che dicono le persone che nascono stesso intervallo di tempo al Municipio il Comune ma magari non non la nascita ma nel momento in cui si mettono insieme Unione e così via vivono le stesse esperienze collettive nello stesso momento
Questa è un concetto
E questo è un concetto diverso da quello di generazione in senso
Antropologico biblico antropologico perché come che son piglio antropologiche stanno attenti al concetto di generazione come
Non
Padri figli
Non è la stessa cosa non è la stessa cosa se vogliamo capire le ricadute di politiche le ricadute di cambiamenti che avvengono
Non sono né politica invece nella società
Normale
Di comportamenti e di scelte di pratiche sociali dobbiamo capire le ricadute lungo dubbi due dimensioni di diffusione diverse quelle del
Corto il contigue
I fratelli maggiori fratelli minori chiamate come volete persone nate via via che nel tempo e
Le generazioni nel senso
Di persone collegate da un legame di parentela
Verticale padri figli e così via antropologico biblico dicevo perché
Inc in questi giorni è uscito un altro libro di Boeri Galasso che parte proprio da questa premessa
Curioso come non
Noi dice
Un insulto verso l'intelligenza la somma dice noi continuiamo a pensare a volte alle generazioni in questo senso cioè pensiamo una generazione che nasce e muore e quando muore subentra un'altra mentre non cogliamo il fatto che le generazioni sono sovrapposte e nel momento in cui non siamo in vita al tredici dono per noi quell'altri
Corrisponda una visione in qualche modo antropomorfizzazione di chi è colpevole complottisti a cui non mi piace questo ma comunque c'è un'integrazione una compenetrazione tra generazioni che entra in gioco dobbiamo studiare le regole di queste
Questo diceva dico diceva Tito Boeri nell'introduzione
Il fondo
Ragione c'è un analfabetismo da questo punto di vista curioso perché Alfarano atletismo perché
Uno dei più autorevoli
Testi di lettura
Della nostra civiltà l'Antico testamento genesi cinque libere patriarchi a un'impostazione rigidissima su questo punto di vista ricostruisce dieci generazioni D'Adamo Amone
E di tutti ed era letta in cui la durata della vita e il momento in cui nasce il figlio che il primo figlio in maggioranza e in questo modo uno è in grado di vedere le dinamiche tra generazioni in senso antropologica in grado
Si scoprono anche alcune cose curiose lo
Ora dato che l'una pre al diminuiscono la causa di cose seriosa che di commento di quelle aumento belle
Il gossip leggendo che le cose si scopre sapete la durata di questi patriarchi erano tutte tra le sette ottocento novecento anni di vita la nascita del primo figlio in genere tra i sessanta e cento anni
E quindi rifacendo un poi con il calcolo complessivo con degli schemi di molto belli si scopre che quando nasce non è
Decimo discendente il povero non è
E contorni atto davanti alla culla da sette generazioni di a Napoli precedente tutti presenti quando diciamo la nostra cultura
Sette mancano solo due Adamo che appena morto da due tre anni nel conto il computer
E un solo il tris a volo che era evidentemente un po'sfigato l'altra cosa altro gossip che si coglie che non è a differenza degli altri il primo figlio
Non ce l'ha sessant'anni ma ce l'ha cinquecento e sono tre e sono semmai IAF fette cammei che vuol dire che il primo tanti della storia tanti cioè Pino Peter Pan della storia smarca spetta
No preferivo di queste cose così per abbassare ma il il primo messaggio che voglio lanciarvi è questo per piacere
Ragioniamo sulle interconnessioni l'Inter perimetrazioni tra generazioni se non capiamo se non riusciamo a valutare gli impatti
Sì posso si può uscire con affermazioni come dire che indicano una rassegnazione e come quella espressa stamane dal Ministro Ferrero da qualunque punto partiamo fa bene ecco
O mettiamo proprio sui famosi
Come si diffondono allora le relazioni cambiamenti tra generazioni e capite che intanto
Si diffondono attraverso due canali diversi per generazioni nel primo dei sessi demografico storico per contiguità dei fratelli maggiori a fratelli minori chi non ha sperimentato
Se è fratello minore il fatto che è riuscito a ottenere le chiavi di casa prima del fratello maggiore o riuscita rientrare a casa due ore dopo e così via perché c'è uno slittamento
Questa è una cosa sappiamo anche che tra Corti contigue possono avvenire dei meccanismi non a questo livello di aggregazione familiare ma livelli aggregazioni più grossi che possa essere molto rilevato molto preoccupante
La diffusione oggi
Di una Filosofia che dà diritto alle famiglie di
Evitare al proprio bimbo il rischio del ricaduta di una
Sciocca allergico della vaccinazione dell'antipolio apportato in alcune regioni a sta portando a liberalizzare la possibilità di fare la Cina rom vaccinare i figli
Non sto parlando del morbillo sto parlando della poliomielite
Cosa succede e
Generazione
Dopo l'altra di cinque anni in cinque anni l'ombrello della protezione monetaria andrà scomparire
è quel punto non scopriamo un effetto differito di scelte che oggi ci sembrano giuste e che invece giuste non sono perché il rischio
Che è un un per centomila dire una ricaduta allergica pesante è diverso dal rischio di tornare a valoriale
E piacere questo significa valutare dinamiche che avvengono tra generazioni in senso conti con questo è un aspetto che le generazioni ma il discorso è più generale è una del tutto
La politica perde in Italia centrata sul fatto che lo sciupio delle risorse
Naturali effettuato da generazioni in questo senso democratico storico contigue porta a un certo punto collasso c'è un punto di soglia un punto di non ritorno queste l'ipotesi
E su questo dobbiamo modificare non basta
Pensare che
Non non c'è bisogno idee attualizzare dirle che le le il del sistema di
Costi benefici dei Tris nipoti è necessario questo
D'altra parte anche per generazioni
Prudente d'altra parte anche nel corso di vita delle singole persone ci possono essere degli effetti che hanno conseguenze differite che riguardano un co comunale corte
E che possono avere delle ricadute sulle Corte successive complicazioni questo perché
Prendiamo un problema stamani
Uno dei temi che si evoca la transizione età adulta
Il giovane che non se ne vanno di casa
Enrico Rossi quindi sono esempi quali in sintonia su quasi tutto veramente ma
Poiché SISS del mio stile un po'dirompenti qualcosa eccetera io c'è qualcosa che non posso fare a meno di dire
E cioè che
è vero che
I giovani devono essere messi in condizione di costruire famiglia casa lavoro e così via
Ma è anche vero che a
Queste condizioni queste ordine grande certezza delle condizioni non è esistita storicamente in altri tempi Bindi nelle società del Nord per la transizione europeo
Faccio riferimento ora a un'indagine basata sul io ero Piancogno mettiamo soltanto semplicemente per dire che
Questi sono dati più recenti e non è un discorso generale
Nel confronto dei pesi un'arteria al nord
E i giovani escono di casa molto prima con una rigidità della gabbia dell'età ancora maggiore della nostra so che devono uscire perché se no sono trasgrediscono e così via
E mettono in conto per un numero di anni successivi al momento dell'uscita di cadere letteralmente sotto l'International Standa povertà e la nella linea di povertà standard internazionali la mettono in conto
Quindi ci sono condizioni
E come dire c'è un aspetto che fa momento rifinito e non sto dicendo che i giovani quindi che è colpa loro se non escono perché sono bamboccione perché il problema è un altro non sono le condizioni di povertà o condizioni materiali
In un come dire istantanei congiunturali che possono vivere in una fase di passaggio di giovani che fanno problemi ma è il fatto che in certi contesti storici o interpretò certi contesti culturali quel
Passaggio
Sì cronicizza
Sappiamo tutti che uno dei problemi vuoi ripropone il contratto di lavoro a tempo indeterminato unico progressivo speriamo avuto perché ma è difficile riuscire a ingranava ma il problema di fondo è che
Il giovane che fa una serie di contratti e di stage o altro stabili non ha nessuna idea che questi contratti accumulino esperienza e
Abbiano memoria nel tempo
Non c'è nessun elemento che assicura che dopo dodici
Stage omissione di rapporto di lavoro interinale contratti o altro
Oggi qualcuno dica fatene tengo conto delle tue scadenze non c'è memoria si cronicizza questa situazione
E quindi non è la condizione materiale influisce e data per scontata è la cronicizzazione della condizione allora pensate a una corte come può essere quella dei giovani
Degli ultimi dieci al Giovanni e giovanile senso citato
I giovani trentenni
E alle soglie dei quaranta che entrano in un loop di questo genere in questa situazione c'è una forte caduta di progettualità
Non solo si dilazione non si chiude il discorso con la consegna a seguito delle costruzioni richiama la si dilaziona e dilazionando la
Cambiano gli elementi ma soprattutto che anche la filosofia con cui
Si vive si esperisce la vita e a quel punto quello che viene trasmesso I figli
E c'è quindi una cambio amento che avviene nella filosofia di una Corte ma che si trasmette né i figli è un modo una filosofia di vita centrato sull'incertezza e di sicurezza
Sì
Purtroppo quando si ragiona così si finisce di fare più citazioni colte che che non dovrebbero esserci rata ma se voi avete guardato le bellissime pagine del libero l'uomo flessibile cioè la corrosione carattere dissennata c'è questo racconto di tre generazioni
Di italiani di un immigrato italiana le due generazioni successive e il passaggio della seconda generazione
Quello dell'acquisizione di autonomia di flessibilità con pieno senso di responsabilità il passaggio al terzo anno spari un aumento di questo
E viene attraverso altri meccanismi che non sono questo dell'insicurezza ma sono di questo genere
Generazione in senso cortese su conti Cocco generazioni senso antropologico si incrociano tra di loro con le Corti ogni quanto cambiano le corti il CIPE gli studiosi di marketing americani che sono i primi
Che
Intuitivamente in modo
Molto acuto hanno captato preso il concetto di generazione generazioni boomers la generazione X e così via se poi si successo sempre loro si perdevano è un discorso sulla
Dimensione
Larghezza della generazione e c'era chi discuteva come la catena regge dicevo ma conferma politiche che i boomers cominciano da quelli nati nel quarantacinque finiscono quelli nati nel sessantaquattro
E aggiungeva e diceva oltre al fatto che io ci sarei fuori che la cosa non mi fa perché in realtà io mi sento Puma sei info in realtà i pochi secondi sono possa e si finge di criteri che cos'hanno in comune e diceva
Che cos'hanno in atti nel sessanta in comune con quelli che hanno vissuto il Vietnam parlava degli Stati Uniti hanno visto una certa cultura con culture differenti ci son cambiamenti forti modelli culturali cambiamenti nelle condizioni
Ci sono altri campi
Ad campi specifici in cui la mobilità di popolazione crea un'ulteriore complicazione l'accenno qua semplicemente perché si tratta di cominciare a ragionare a fini di valutazione di impatto in termini sistemici di trame
La complicazione è quella delle onde di migrazione
Il
Libri prima
Effervescenza di identiche come di rivendicazione di identità islamica rilevata così il cappello
Nell'ultimo decennio del del Novecento
Le periferie dell'Islam così la rivincita di dire così che nasceva da una eccome che sinergia ma tra
Ondate nuove ondate di immigrazione e seconde e terze generazioni precedenti
E sanno gli studiosi migrazione che le generazioni tra i migranti e generazioni in senso padri figli eccetera hanno una loro identità
E si sta addirittura la legge di Hans anche dice la seconda generazione tradisce il tradimento della seconda generazione e la terza generazione invece diceva ma non è Castel va in giro a rivendicare gli elementi della proprietà pensate cosa succede
Lo so che siamo immersi in problemi come dire immediati e concreti e di grandissima valenza filosofica Tor di Quinto insegna ma
Pensate cosa vuol dire
La
Compresenze convivenza di ondate di nuove e di generazione precedente
Può produrre una emergenza dell'identità
Può produrre invece una totale disintegrazione rivendicazioni buddiste come le le le le le come dire in le rivolte delle periferie parigine dell'anno scorso ho perso il controllo queste foto
C'era una seconda cosa la seconda parte il discorso era la famiglia quale famiglia quando sono venuta fuori del termine
Meno io lo fossero le trovate per la famiglia forte esima torna fra la famiglia mediterranee alla famiglia forte intanto
Prima cosa
Io non condivido
L'approccio
Che
Prevalente
E i più autorevoli studiosi
E
Voi leggete anche nella richiesta che fatto costruisce le tipologie di geografia dell'Europa a partire dai regimi di welfare
Perché i regimi di welfare vengono dopo storicamente rispetto
Alla stratificazione alla sedimentazione antropologica ti modelli tutti relazione
Si intrecciano possono essere indicatori di questo dibattito ma non è vero ciò che è presente casa assegni cioè da una parte esplicando assente all'altra ma molto importante perché
Se noi prendiamo soltanto un approccio in basato su tipologie di welfare
Chiamiamo il modello mediterraneo modello familistico ma se per partiamo dall'altro modello diciamo accogliere che le specifiche quello che diceva Rosi Bindi e cioè che le specificità di questo sistema
Sono qualcosa
Che non possiamo buttare non possiamo buttare facilmente dobbiamo tenere conto nella ricostruzione del tram tra generazioni altrimenti costruiamo degli schemi e reale
Con una complicazione che non esiste un modello unico sud europeo di famiglia forte incavi tre era
Che lo accennava in altri critica
Esistono almeno due modelli differenti l'uno che riguarda proprio
Le Regioni baciate del Mediterraneo il sud Italia il sud della Spagna per legge
Altro che riguarda il nord Italia e il nord e la Spagna nord Italia no della Spagna sono lettere delle piccole patrie tutta la colonna dorsale orografica che passa in mezzo che vada alla Carinzia
Fine Paesi Baschi e così via che è centrato veramente sulla centralità della famiglia
Che
Trasmette al figlio maggiore la propria identità alpina familiare
La più rigido che è più forte possibile al sud
Gli studiosi del mille ottocentocinquanta andavano a vedere una famiglia più simile a quella del nord appena buffone perché diciamo la famiglia
La famiglia del sud Italia ma la famiglia del sud Italia è una famiglia centrata su un'alleanza di relazione tra nucleo familiare libere
La famiglia in senso mafioso per esempio ma che la stessa cosa di quella su cui ci basiamo le scuse non basate allora questo campo cambia molto nei capi nel se vogliamo capire che cosa
In fondo che effetti hanno i cambiamenti che avvengono perché un voto di semplicemente questo così bamboccione ultimo rapporto IARD appena uscito
Per colpa vostra cioè per dovere venire qua e invece di riuscire a spillare una copia Antonio Delli me lo son comprato
Non diceva niente di più di quello che avevo letto un articolo di presentazione ma c'era questa cosa che diceva allora può attenzione in Italia
E finalmente si sta abbassando l'età del uscita di casa è un passo avanti
Però dicevano anche ma che strano però queste reti
Queste gabbie maglie di insicurezza che portano ad avere segreta continua a permanere a te che è un problema di Cortina ancora una volta diverso ma attenzione non è che si abbassa l'età di uscita dalla famiglia nel nord non nel sud
Perché si abbassa perché comincia a entrare il vento della modernizzazione del modello della convivenza ma il modello della convivenza nella cultura del nord Italia e forse anche non della Spagna per tutto il dello scorso anno grafico parlavo
è un modello di neo localismo colonizzato
Cosa voglio dire che si esce di casa ma sono i genitori che ti pagano la casa
Che che finanziano a lungo ma non è soltanto un problema di ricatto economico e in realtà un problema di relazione ombelicale che non viene
Che non viene
E non è staccata mentre invece curiosamente
La
Donna
La donna
Del sud del del del dell'Europa del Mediterraneo come dice un proverbio studiato tirato fuori un antropologo americano negli nel sud della Spagna cassata chi era in casa
Ogni sposa vuole
La propria casa convintamente
Quindi attenzione quando leggiamo e che sta cambiando il modello di famiglia o altro attenzione che quello che pensiamo un cambiamento
In senso come dire emancipata dei giovani che escono prima di casa si manchiamo costruire un nuovo Stato libico nuovo stoppato mostrato limbico di età in cui i giovani escono ma non hanno autonomia io
Avrei
Molte altre cose da dire
E le dirò al prossimo anno grazie
Dopo avere fatto queste uscite mi date un minuto perché si era meno la cosa che volevo dire per un altro sassolino dalla scarpa
Il conflitto tra padri e figli
A me questo termine mi fa un po'girare così ecco perché vedo che il giovane che la dicono ma io mai mi ritengo vecchio ma a prescindere da quello proprio che
Non si tratta di conflitto tra padre e figlio perché ancora una volta qua si tratta di individuare i bersagli giusti non quelle sbagliate
I padri ipotecano il futuro dei figli ho iniziato con una citazione a quello favorevoli Boeri finisco con eccitazione qui non son d'accordo è una sinedrio che è una Sinead o che Nuvolari era
Gli inglesi sono fermate ICI ho capito se trovate un inglese che incazzo sa che cosa fate non va bene ecco no
Come dire è una generalizzazione di una parte al tutto alcune categorie alcune categorie di patatine e poi li elenca Boeri reca alcune categorie hanno avuto dei vantaggi
Dal regime a ripartizione da cui sono usciti con dei vantaggi e quindi
Non è un conflitto di questo genere è un problema di ricostruzione di efficienza e di un po'di un
Compensazione tra genitori e figli perché la famiglia forte di cui parlavamo
Ha questa caratteristica
Non è tanto un ammortizzatore sociale perché l'ammortizzatore evoca le situazioni di crisi di emergenza soltanto e questa è una camera di compensazione
L'in house non so come lo dicono le banche io non ho soldi in banca ma
La camera di compensazione qualcosa in cui tutti danno qualcosa ma come dice non sono solo i genitori della famiglia forte che danno in senza delineare io so che riceverò in quanto dato c'è un patto non scritto di questo genere
No c'è una serie di scambi di Luigi differiti nel tempo di questo Consiglio contratto differito nel tempo è una non senso giuridico ma è straordinario che antropologicamente regge il dono di Marcel Mosca
Per cui e in genitore
Accudisce quindi prestazione in canile commetteremmo e i figli nella primi suoi quindici anni
Finanziate prestazione monetaria nella periodo successivo l'educazione all'istruzione
Finanzia con il proprio TFR il pagamento della casa e io non lo demonizza o questo perché idee basato sulla proprietà questo sistema italiano forse
Stiamo attenti a
E alla finché in una fase ancora successiva
Come dire Conte accudisce i figli nipoti
Chaikh dei voti
Quindi
In cambio i figli assicurano questo passaggio cioè questa contribuzione enti
Di moneta che passa dai loro stipendi
Agli stipendi dei nonni della pensione che andrà poi ritornare a loro e
E poi dopo assicurano in età più anziana l'accudimento perché
Scusate io non sopporto più che si parli di terzietà terzietà sessantenni ma voi avete l'avete visto in giro e settantacinquenni gli ottantenni cosa ecco
La soglia come come demografo è spostata esattamente ottanta ottantatré ottantacinque anni e c'è una nuova enorme generazione dopo quell'età che ha seri problemi di accudimento
I centenari quando io avrò cent'anni spero di no saremo centoventi mila
Più che a Rimini
In un giorno di agosto ora
La famiglia è una camera di compensazione di questo schema non è così semplice quindi smantellare un patto pensionistico perché intrecciato col patto intergenerazionale generale
In compenso non abbiamo visto due slittamenti vieta che stanno avvenendo l'età della
Stato di buona salute e di cui parlavamo nella stanza e evitare la longevità ma allo stesso tempo all'età di entrata nel mercato
Dobbiamo evitare il lutto quelle cronicizzazione della che creano disperazione i giovani ma dobbiamo tener conto di questi due elementi allora come si fa per favore hanno spostare anche letta dell'uscita dalla vita attiva
è un non senso continuare annegare la necessità di uno spostamento di questa data o se non vogliamo modificare il coefficiente di trasformazione
Se ci fosse stato il ministro fosse l'avrei detto lo stesso ma io sono un uomo tranquillo possedete assoluto però è un non senso ci sono degli spostamenti epocali che stanno avvenendo nel corso della vita
Però il modello su cui è centrato in cui siamo collocati di questa camera di compensazione della famiglia e qualcosa di cui dobbiamo vedere
Come funziona e studiarne l'impatto grazie
Grazie al professor mica ridiamo la parola adesso per l'ultima comunicazione alla professoressa Trefiletti è evidente che il dibattito a questo punto verrà unificato con il dibattito del panel del pomeriggio
E ti minuti come tutti diretti sia anche a quest'ora
Magari a quell'ora stiamo
Allora io cercherò di parlare delle politiche per la famiglia in un'ottica europea perché mi sembra che questo sia un ottimo rivelatore oggi
Di alcuni spostamenti che stanno avvenendo che ci aiutano collocare l'Italia in questo panorama in cui
Contrariamente a quanto suggeriva il professor Micheli io continuo a fare differimento ai modelli di welfare in qualche modo
Diciamo che o anche bisogno di fare un passo indietro storico mi ero fidato della scaletta del professor scritta che dovranno cominciare darla mondo che abbiamo perduto ma
Niente o bisogna chiede due cose prima sull'antefatto tornando proprio a un punto che era centrale nell'intervento del Ministro Bindi ossia il nostro essere un modello di welfare lavorista
Un modello di welfare lavorista che e proprio nel senso in cui veniva sottolineato nella relazione di apertura del professor scritta
Ha un effetto perverso ancora diverso da quello che sottolineava luglio ossia siamo familistico ma non facciamo politica per la famiglia
Però in un certo senso questo non può essere spiegato solo col nostro essere un modello laburista perché ci sono fior di modelli lavoristi oggi la Germania
Fra tutti che con la riforma Arts appunto cominciato anche lei a muovere importanti passi in questa direzione
Allora perché mi serve tornare un attimo indietro terra proprio tentare anche di salvaguardare come è stato suggerito prima l'ottica di genere
Nell'epoca d'oro del venti ossia in un allo spazio di tempo tutto sommato estremamente limitato che non arrivi va essere un venticinque trenta anni nell'immediato dopoguerra dopodiché siamo subito entrati nelle
D'argento
Del welfare c'era una particolarissima corrispondenza
Tra la organizzazione del mercato del lavoro il tipo prevalente di famiglia e soprattutto il tipo ambito il tipo ideale di famiglia a cui si faceva riferimento
E il tipo di famiglia a cui faceva riferimento alle politiche sociali
Questo come dire è un po'il tema del mio discorso le politiche sociali comunque fanno politica della famiglia perché la politica della famiglia è un dato trasversale spesso sommerso
Perché qualsiasi politica sociale preferisce un tipo di famiglia la favorisce rispetto ad altri per esempio è stato ricordato molte volte qui che noi siamo o un Paese che ha fatto
Una politica della famiglia molto particolare cioè di fare la politica della casa in proprietà e
Se una politica è stata fatta con costanza negli anni è stato quello della deducibilità del mutuo sono quarant'anni che esiste e questo ha costruito
Un mondo che per la famiglia un'importanza particolare ma poi a tutte le ricadute appunto sulla distorsione del mercato degli affitti eccetera eccetera allora in quest'epoca iniziale diciamo
Del fordismo c'era perfetta corrispondenza tra la famiglia di e-mail breadwinner maschio procacciatori del reddito moglie che si carica del lavoro di cura
E apposizione rispettiva sul mercato del lavoro quindi
Lavori offerti dal sistema fordista
Di durevoli tutta la vita e prevedibili questo corrispondeva anche
A dei corsi di vita Brusca scanditi in modo uniforme che mettevano in particolari momenti dell'esistenza i rischi sociali ecco perché la copertura dei rischi
Sociali era
Larga sufficiente prevedibile a quei modelli a quella perfetto intreccio tra mercato del lavoro
Politiche sociali e famiglia pungente a cui si fa riferimento almeno se non è del tutto la famiglia prevalente in tutte le classi
C'è quello che succede dopo
Quando
Finisce l'epoca d'Oro e che saltano tutti e due e i punti di riferimento da una parte non c'è più il lavoro stabile di tutta la vita e dall'altra non c'è neanche la famiglia stabile
Di tutta la vita quindi quello a cui si assiste oggi secondo me è anche una progressivo adeguamento che vede proprio una temporalizzazione scandita della successione dei vari modelli di welfare per cui si passa da una
Sensibilità ai ciechi rischi sociali i rischi che stavano
Ben collocati nel corso di vita l'invalidità la pensione
E ci trecce malattia quindi coprivano praticamente tutta la società perché se uno solo lavorava però esistevano benefici derivati che arrivavano i familiari attraverso il suo lavoro
Tutto questo salta e bisogna cominciare a a pensare a nuovi rischi sociali che ci si presentano
E che appunto quel festeggia il nonno
Sta non è
E immediatamente in grado di affrontare perché è importante tematizzare le politiche familiarità da un punto di vista di genere perché
Sicuramente nell'ambito che fa più differenza in termini di ricaduta poi sui diritti di cittadinanza delle donne ma è anche l'ambito per l'appunto che nei famosi moderni e nel dibattito
Che adesso sta esplicando e se la cosa non viene risolta almeno a mio parere
Non ci sono e i modelli sono stati fatti sul politiche di sostegno del reddito se noi aggiungiamo una famiglia in qualche modo i modelli ci cambiano in mano e devono cambiare
Per esempio c'è qualche illustre studioso che ha fatto una Giunta rituale della dei fan mitizzazione accantonate mercificazione ma siccome poi alla fine i modelli restano esattamente uguali c'è qualcosa che non funziona
E secondo me la Giunta non è stata poi
Fatta davvero
Questo anche perché come dire si mette le mani su un antico dibattito femminista cioè sulla
Dilemma verrà un spalancate se sia meglio per le donne cercare un'uguaglianza
Il mercato del lavoro oppure una condizione di tutela della differenza con riconoscimento della cure siamo il centro di queste tematiche e in qualche modo io credo quello che si vede oggi e che non c'è più la scelta giusta che ci siano tutte le zone
Questo va poi insieme con una chiarissima tendenza che attraversa l'Europa che va trasformando la protezione sociale nel senso che è stato ricordato più volte ossia dell'individualizzazione diritti sociali
Però se noi cerchiamo di tenere
Pal eliminare tutte queste evidentemente e prendiamo sul serio la questione del lavoro di cura
Ci si pone immediatamente anche un limite
A la richiesta di un limite al processo di individualizzazione perché il lavoro di cura di per sé
Avendo proprio quella caratteristica di economia vendono a cui anche
Che faceva riferimento prima in un altro contesto
Pone davvero delle domande su quanto
E e particolare per i Paesi come il nostro sia possibile pensare all'individualizzazione radicale dei dei diritti
Quando tutto questo si svolge in un ambito relazionale forte in un ambito relazionale impastato di questo supposto familismo diciamo
Allora tra l'altro avviene anche e oggi se si guarda davvero d'Europa tutta
Che si vede abbastanza chiaramente
Come alcune alcuni aspetti di questa maturazione della conduzione lavorativa delle donne riconoscimento del lavoro di cura eccetera eccetera
Siano particolarmente fragili Zatti davanti ai nostri occhi il caso dei Paesi dell'Est appunto il quinto modello oggi impone fortemente la la il quesito
Se alcune delle conquiste che erano sembrate assordante non siano in realtà estremamente revocabili ci sono diversi studiose che sostengono infatti
Che
Se non avviene un progresso contemporaneamente in più sfere distinte che investono sicuramente il lavoro di mercato ma anche il lavoro di cura ma anche
La possibilità di formare
Una un house sold autonomo cioè la possibilità di stampa e
E anche allo stesso tempo la capacità di avere una voce politica un'uscita pubblica nel dibattito pubblico e questo è quello che è mancato in Italia sicuramente
Nella maniera più evidente
Le conquiste possono diventare velocemente revocabile quello che succede oggi molti Paesi dell'est in che avevano tassi di attività
Delle donne a livelli scandinavi e che vedono un rientro coatto corrispondente al taglio dei servizi sociali
Quindi tutta questa problematica in qualche modo richiede la trasversalità della del di considerare insieme politiche del lavoro politiche della famiglia Politiche Sociali perché sono davvero così intrecciate
E questo fa Ardina indipendentemente dalla
Generosità del singoli sistemi di Welfare
Come è stato detto anche stamani il
Il criterio della spesa non non ci dice niente su questo perché in realtà non siamo un Paese spende abbastanza spende male spende poco in alcuni campi
Troppo in altri ma quello che conta il proprio il discorso sotteso all'insieme delle politiche sociali discorso nascosto sul testo
Delle politiche sociali lo spirito unitario di un sistema di welfare allora
Proviamo a chiederci cosa succede quando si trasformano i rischi sociali si vede chiarissimamente che spiriti diversi del welfare sono capaci di assumere
Il mutamento con efficacia e temporalizzazione molto diversa oggi
Quando appunto salta dare il compito la compattazione tra lavoro fordista famiglia
Stabile e insieme delle politiche sociali pensa questa famiglia sorregge questa famiglia
Quello che succede è che diciamo la sensibilità e nuovi rischi emerge al dibattito pubblico in tempi veramente molto diverse
Cerco di portare qualche dato empirico questo io ho fatto una ricerca comparativa su tredici Paesi europei
Che metteva a tema da una parte la condizione delle famiglie monogenitoriali sono
E il
L'indicatore più estremo delle nuove problematiche perché una famiglia mono genitore o una famiglia che non è di breadwinner perché breadwinner non c'è
Ma non è che non ci sia perché è morto infortunato perché questo sarebbe coperto battibecchi rischi
Ma non c'è perché c'è stato un divorzio si è allontanato oppure c'è un legame molto tenue con un soggetto di paternità che però non assume ruolo paterno
E in qualche modo
è molto probabile che a sua volta sia sul in una posizione
Non forte sul mercato del lavoro l'allo stesso tempo il capo famiglia nella famiglia mono genitore
Investito al massimo grado dalla frammentazione e precarizzazione del lavoro perché normalmente si tratta di un soggetto che
O deve rientrare sul mercato del lavoro e quindi entrare nuovi lavori
Schifone simile Jobs
Oppure si deve rilanciare pesantemente sul lavoro perché il resto non basta allo stesso tempo a tutto il carico del lavoro di cura quindi e come se coniugasse l'estremo dei due
Delle problematiche che abbiamo definito come nuovi rischi
Un'altra cosa che ho tentato di misurare ci ho messo in fila i miei Paese guardando e quando nel tempo formulavano una specifica misura dedicata alle famiglie mono genitori
Guardavo anche questo mi sembra di nuovo un buon indicatore di una grossa svolta
Di pensiero una svolta di sensibilità quali Paesi avevano non avevano una misura
Ma il classico dei Paesi europei di cui per esempio l'Italia non si è dibattuto mai e che la misura di
Secondo la quale quando il padre forse atto non paga chiarimenti alla moglie per i figli lo Stato anticipa ma questo anticipo non è soltanto un anticipo per
Cui poi lo Stato si rivale
Ma è un anticipo collegato alla consapevolezza che probabilmente quel padre
Non può pagare perché si trova situazione difficile quindi è basata sulla messa a fuoco di un nuovo rischi h decorso crea due famiglie monogenitoriali che tutte e due rischiano
Sono fuoriescano vulnerabilità coperta allora la la l'esistenza di una misura di nuovo l'ho messa in fila negli anni e mi è venuta fuori una graduatoria smentire abbastanza precisa per cui ovviamente
In cima ci sono i Paesi scandinavi
Io avevo a tutto il Paese abbastanza fittizio Marzano archetipica Macbeth giacché è molto meno tipica allora queste cose non hanno cominciato a fare alla fine degli anni Cinquanta
E poi giù giù i vari tipi la Francia una quindicina d'anni dopo arriva e si aggiunge per l'insieme delle misure e appunto lo spirito unitario dell'intervento sapete che per la Francia politica la famiglia estremamente recita fermamente ricca a questo gruppo di inizio
Poi vengono i Paesi liberali che non solo non hanno queste misure ma le avevano avuto in passate le abbiano abolite e
E lì mi ci finisce anche l'Olanda giù giù la cosa interessante di questa scalettatura è un tabellone mirato con voi tutti questi Paesi
E che si vede molto bene e in modo abbastanza chiaro che si sta manifestando una vicinanza del sistema tra i Paesi del sud Europa e io credo che esistano come gruppo
E i Paesi dell'Est europeo che vengono da una vicenda diversa perché loro le provvidenze le avevano avuto e che c'è stato un taglio e quindi per esempio hanno una fecondità ancora inferiore alla nostra
Se vogliamo pigliare questi indicatori di impatto
Ma qualche volta diciamo la
Pappe pendenza invece conta e ci sono anche i Paesi dell'est che si sono addirittura ribellati ribellati con manifestazioni pubbliche
Per esempio in Polonia il successo che questa misura Dervas mente né anzi è stata abolita d'imperio col passaggio al mercato allora ci sono state manifestazioni di piazza
E una al disegno di legge di iniziativa popolare a furor di popolo l'hanno dimessa qua
Quindi con questa differenza però molti aspetti di manchevolezza nella copertura complessiva perché ho guardato non solo misure per i non penso ma anche il loro recupero eventuale nell'ambito di altri
Settori delle politiche sociali più giusti ma nella scaletta meno ci sono misure dedicate però se le recuperano dentro le misure per la disoccupazione oppure se le recuperano le misure POR per la povertà
Noi a quel punto siamo assolutamente buoni ultimi perché
Non avendo gli ammortizzatori sociali non avendo reddito minimo mensa non avendo gli assegni familiari non le possiamo recuperare da nessuna parte anche questo quindi è riporta anche una specie di ricollocazione dell'Italia il fino a quando si guarda soltanto la spesa sociale sembra il capofila del sistema mediterraneo ma non è perché ci sono Paesi mediterranei
Più piccini che cominciano a costruirsi una politica per la famiglia magari dal poco
Il Portogallo ha fatto tutto un ridisegno del sistema di welfare a un reddito minimo di inserimento che magari è così poco finanziato che non porta nemmeno le persone sopra
La soglia di povertà però c'è la e piano piano lo sperimenta e mette a regime oppure la Slovenia rispetto tutti questi l'Italia è veramente il Paese
Che la minore sensibilità per i nuovi rischi societari
Quanto
Ancora
Quattro minuti queste
C'è un altro il tema
Va bene rispetto a questo c'è ovviamente Tarquinio gare in qualche modo
Con la politica per la famiglia il tema anche questo qualche volta già uscito stamattina della conciliazione come diceva bene vediamo nella sua relazione d'apertura
Abbiamo visto proprio negli anni ma in pochi anni quattro cinque anni cambiare
Il termine con cui si
Denota questa Commissione
Nelle Eurospital cioè proprio nella nel linguaggio della Comunità europea Comunità Europea diceva il consigliere action
In un tot di anni ha cambiato verso work life baldanza
E di nuovo un modo che ci mette con le spalle al muro noi d'Italia che siamo state molto fieri di essere quelli che hanno introdotto la tematica dei tempi
Che hanno fatto addirittura la proposta di legge eccetera eccetera che l'hanno messa nelle competenze del sindaco tutto quest'oggi ci lascia con una concezione della conciliazione povera e burocratica perché quella
Chiedo scusa assenteismo ma è così che l'aspetto perché è una conciliazione oraria di minuti nel piano regolatore delle città il negoziatore un primo alle scuole dopo questo tutto quello che riusciamo a pensare dentro conciliazione a quegli altri pensano il bilanciamento lungo il corso di vita per il periodo in cui si può non sul lavoro non sono sul lavoro
Cosa che ha evidentemente tutto un altro respiro ed è molto più collegata tematiche sostanzioso di qualità della vita
Non c'è dubbio che questo tema viene fuori oggi in connessione con la rilancio delle politiche familiari tutti fanno rilancio delle politiche familiari oggi l'Europa tranne i nomi
E tutti in qualche modo agiscono sulla tematica della conciliazione ma agiscono in questa ottica
E a me sembra di un Paese come l'Italia dovrebbe essere di nuovo al centro dei nostri interessi ma non
In un'ottica minuta e stile bilanci tempo ma in un'ottica diversa
Con maggiore respiro perché non c'è dubbio e quello che ci rovina e rende le nostre vite lavorative delle donne troppo presi non è l'età pensionistica che smettano molto prima smettono molto prima perché la loro situazione interna di conciliazione
Insostenibile
Allora se si vuole davvero allungare la vita lavorativa se si vuole anche spostare l'età pensionistica nuovo io non sarei così contraria
Non c'è dubbio che bisogna lavorare sulla sostenibilità ma questo vuol dire lavorare sulla sostenibilità dell'alternanza lavoro e cura
Per tutti e due generi perché evidentemente
Quello che è saltato nel modello di mentre lui in non è stato solo il sistema della protezione e sistema
Del mercato del lavoro ma è stato anche la divisione interna
Del lavoro di cura dentro la famiglia e finché non si mette le mani su quello ma non è una rivendicazione dettero femminista e proprio qualche cosa che c'è adesso necessario oggi dalla trasformazione del lavoro da una parte la trasformazione della famiglia dall'alto
Mi fermo qui perché vi volevo raccontare anche qualcosa sui congedi ma
Faccio grazie
Temi è questo essi e conclude lasciandoci mille i tempi per il nostro lavoro anche sindacale dalla discussione sul l'invecchiamento attivo a quella della revisione della legge cinquantatré congedi parentali che ci ha tolto una parte di conciliazione tra lavoro
Traforo invita non solo nelle città che gli aborti interessante insomma per cui
Però questi sono i temi sui quali dovremo lavorare oggi pomeriggio affrontiamo altri temi
Vi diamo quindi appuntamento alle due e mezza
Mezza così tra un'ora cominciamo in maniera vera
Si fa per dire
La seconda
Sessione
Intanto voi
Chiedo scusa di un cambio di programma io non sono Fulvio fa Moni sono Claudio Treves
Che mi occupo di mercato del lavoro nella
CGIL nazionale
I nostri lavori sono organizzati in questo modo che entro durare il il professor Massimo Paci
Il tema è nuovi assetti occupazionali e riforme europea e del mercato del lavoro
Dopo l'introduzione di Thaci interverrà Giovanna Altieri dell'IRES nazionale sul tema della precarietà
A cui seguirà la comunicazione di Dematté venata se mensa sulle tendenze dell'Unione europea sulla riforma del lavoro
Poi diciamo conclusi concluderà le introduzioni presso Gianni Geroldi sugli ammortizzatori seguirà una discussione e poi io cercherò
Vi tirare un po'di fila a parola Massimo
Grazie a Claudio e grazie agli amici
Della
Rivista
Della cui redazione o comitato non so scientifico faccio parte mi onoro di far parte si dice così
E
Il titolo
Del
Il mio contributo è appunto mercato del lavoro per politiche attive o politiche di attivazione
Ma ho messo un sottotitolo appunti e spunti
Di una rilettura
Di alcuni numeri della rivista quindi non sarà una relazione particolarmente organica però mi sembra andando rileggere questi questi miei numeri della rivista
Di aver selezionato alcuni dei temi più importanti che ruotano attorno
A queste nuove politiche del lavoro in particolare
Al alle procedure di attivazione il reinserimento del lavoratore disoccupato perché di attivazione si parla in generale anche per quanto riguarda il settore dell'assistenza sociale si parla di attivazione il reinserimento sociale
Noi parliamo invece del reinserimento lavorativo allora un primo punto io non citerò qui i singoli articoli insomma che cui faccio riferimento è perché se no poi diventa complicato
Un primo punto che emerge bene da questi contributi pubblicati è
Il ruolo che hanno avuto le organizzazioni internazionali
Nel contesto appunto del nuovo mercato del lavoro post fordista
Perché sia l'OCSE sia l'Unione europea
Sono stati quindi
Dei fautori importanti di questo cambiamento nelle politiche nazionali del lavoro
Corsi oppure diciamo in in tempi diversi
L'OCSE anzitutto che fin dal suo rapporto del mille novecentottantaquattro e ripetutamente in seguito
Ha sostenuto con forza diciamo alla necessità di deregolamentare di rapporti di lavoro in nome della flessibilità dell'offerta
E anche di condizionare se non comprimere i sussidi di disoccupazione sostituendoli con politiche appunto attive o di
Attivazione a favore appunto di
Incentivi o premi all'occupazione
E dopo Lisbona due mila
La strategia europea per la per l'occupazione
Con questa anche parola d'ordine dell'occupabilità
A aggiunto una accentuazione particolare sulla riforma dei servizi per l'impiego e sulle politiche di attivazione
Queste raccomandazioni queste iniziative queste indicazioni sono poi soprattutto quelle dell'OCSE sono passate inizialmente
Nei Governi nei giorni e Thatcher come tutti sapete nelle politiche di inserimento che sono andate sotto il nome di welfare to work o di workfare
E che hanno avuto appunto
Un centraline che hanno posto al centro appunto la la liberalizzazione dei contratti di lavoro in nome della flessibilità quindi più deregolamentazione
Meno flessibilità la battaglia contro la rigidità
Del lavoro
Con la strategia europea per l'occupazione io io direi anche con il metodo di coordinamento aperto
Che
è stato più incisivo e ha avuto seguita da vere più effetti di quanto i suoi detrattori ritengono perché oggi va di moda un po'criticare questo metodo ma non riesce
A spingere non non si prendono le decisioni e tutto basato sulle emulazione tra i Paesi ma in realtà poi le conseguenze e le le ha avute importanti come dice anche Stefano giù Boni
In quest'ultimo suo libro ora
In questo quadro appunto le le le pulizie di attivazione hanno acquisito sempre più rilevanza ai e in Inghilterra per restare al Governo inglese siamo passati dei Governi immergere Thatcher a
I Governi Blair
E è stato un a mio avviso è una evoluzione non a mio avviso credo sia oggettiva la cosa un'evoluzione positivamente comunque in generale
Il binomio flessibilità attivazione è stato al centro delle preoccupazioni di questi anni
Sia delle dei Governi sia degli studiosi degli osservatori del mercato del lavoro in Europa al contrario ed è su questo un poker per terra sarà un po'il filo rosso di questa mia relazione
Scusate il ruolo della protezione sociale e in particolare
Del sostegno del reddito dei disoccupati dei lavoratori flessibili nel corso di queste trasformazioni che ha conosciuto il mercato del lavoro non è stato adeguatamente tematizzato
Dagli organismi internazionali
Nel cosiddetto triangolo d'oro delle politiche attive
Costituito dalla flessibilità dei contratti
Dalle politiche attive del lavoro e
Appunto dalla Protezione sociale dalle tutele
Dei disoccupati nello spazio accordata queste ultime che
è stato carente
Oggi
Si è aperto un dibattito che star reintroducendo alla sensibilità per la protezione sociale come stampella diciamo da non dimenticare nelle riforme
Del mercato del lavoro e anche in quelle orientate appunto alle politiche attive come pezzo importante del mosaico complessivo
Tant'è vero appunto che poi da alcuni anni al centro del dibattito o dell'interesse è il caso danese della flexsecurity in cui appunto accanto alla flessibilità c'è la sicurezza quindi
è già qualche anno diciamo questa cosa
Ma il dibattito è ancora aperto basta appunto vedere il libro verde sul lavoro della Commissione europea che è stato concluso quando a marzo aprile di quest'anno
Modernizzare il diritto del lavoro per rispondere alle sfide del ventunesimo secolo
Che ancora forti inclinazioni diciamo neoliberiste
E la cosa interessante è che i e per cui per questo dico che
Sta cambiando un po'la sensibilità avrò interessante che il Parlamento di Strasburgo non lo ha recepito tanto bene questo libro verde
Per cui
A deciso di sviluppare come si dice in gergo tecnico un rapporto di iniziativa parlamentari il Parlamento di Strasburgo
A partire dal Libro verde ha deciso di fare un suo rapporto
E il lavoro delle Commissioni la Commissione affari economici e monetari e soprattutto la Commissione occupazione
Attraverso le quali già è passata questa fase mostra che
Il Parlamento sta sviluppando una l'atteggiamento più critico in cui rivendica l'importanza della sicurezza sociale della protezione delle tutele
Come appunto un background solo sul quale
Assenso poiché si possono sviluppare le nuove politiche attive
Qui naturalmente
Verrebbe subito dire quelle che poi sarà non può anche le conclusioni della mia relazione
Se è vero che quindi un background assestato di politiche passive legate appunto alla protezione al sostegno del reddito dei disoccupati eccetera
Sono un po'il presupposto su cui poi sviluppare
Politiche di attivazione
Che
So anche destinati a sostituire in parte il ruolo delle politiche repressive B noi in Italia ci troviamo piuttosto messi male che cosa parla il relatore che incaricato di questo tema per quanto riguarda il nostro Paese
Qualcuno dei miei dottorandi l'amico mi ricordo più che diceva a come si fa a parlare di politiche attive se non ci abbiamo neanche quelle passive
Quindi
La la difficoltà in cui mi trovo questa
Comunque vediamo un po'qual è la situazione attuale io credo che semplici si è raggiunta abbastanza la consapevolezza in Europa
Di porre un limite a politiche di espansione indiscriminata delle forme di lavoro flessibile o precaria assistiamo in in diversi Paesi
Per esempio in Francia e Spagna ma anche nel protocollo sul welfare e sul lavoro che è stata firmata da poco in Italia a misure che sta
Cominciano a
Porre un limite alla loro temporanea
Più aperta invece Stella questione invece della segmentazione del mercato del lavoro delle politiche contro la segmentazione del mercato del lavoro che
Dovrebbe essere anche questo un
Prerequisito dello sviluppo di politiche attive
Perché una politica di attivazione in senso pieno
Non riguarda soltanto i lavoratori al margine i lavoratori
Più distanti dalla occupabilità i disabili io quant'altri che debbono
Quindi
Essere trattati i target group diciamo verso i quali sviluppare politiche attive per reinserirli ma le politiche attive ambiscono almeno in linea di principio riguardare tutta la forza lavoro tutti i lavoratori
Prima ancora che diventino disoccupati ci vorrebbero già politiche attive nel senso che la la formazione continua come strumento principe per combattere appunto
La disoccupazione è già qualcosa che dovrebbe essere messo in piedi prima ancora che i il soggetto diventi disoccupato
E dunque
Una politica attiva in senso pieno presuppone una situazione di non segmentazione di non dualismo diciamo del mercato del lavoro
E questo è un punto più difficile da trattare perché significa anche in qualche caso dover rivedere la situazione delle categorie forti sul mercato del lavoro
Rispetto
Alle categorie più deboli se dobbiamo Magic omogeneizzare il mercato del lavoro
Da alcuni organismi internazionali si leva il dito verso appunto delle normative
Che proteggono troppo alcune categorie rispetto agli altri e questo è molto delicato bisogna procedere con cautela pensiamo a cosa è successo in Italia quando si è pensato di toccare l'articolo diciotto
Però alcune cose si fanno la Spagna stessa
A allentato alcune clausole di protezione contro i licenziamenti per giusta causa dei lavoratori e in fondo se pensiamo al protocollo sul welfare e sul lavoro
Che cosa è l'avvicinamento del
Del tasso di contribuzione dei contributi
Tali categorie
Dei collaboratori degli autonomi e quelle
Dei lavoratori dipendenti è una misura che va in direzione di una omogeneizzazione del costo del lavoro indipendentemente dalle
Posizioni
Di lavoratore dipendente o flessibile e quindi
Però appunto ripeto è una questione più difficile da affrontare certo la flexsecurity danese
è un sistema che riguarda tutti i lavoratori non soltanto i lavoratori deboli più deboli sul mercato
Presuppone appunto però che cosa anzitutto un paese un mercato del lavoro con altissimi alti alti se non altissimi tassi di attività tutti lavorano di occupazione vuol dire non di attività alti tassi di occupazione
E poi dopo appunto una condizione di parità
Dei lavoratori sul piano non solo dei contratti ma anche delle tutele
Dire tutte le in caso di disoccupazione ma anche in caso di infortunio maternità vecchiaia insomma tutti sono trattati in maniera
Molto più paritaria
Comunque certamente la questione della segmentazione del mercato del lavoro
Una questione su cui si deve ancora riflettere
Anche per la complessità e i costi i costi che comporta una politica di attivazione che riguardi tutti i lavoratori e non soltanto i disabili o quelli al margine
E c'è il rischio appunto che questi costi questo approccio universalistico sia troppo costoso come dice appunto Bamberg Calin uno degli articoli della
Della rivista
Se si spinge troppo in questa direzione
Può darsi che si incontrino delle forti resistenze che si torni poi al limite alla situazione ex ante in cui le politiche attive erano proprio limitate ad alcuni casi gli scritti grave esclusione dal lavoro
Ma che cos'è questa attivazione vediamo un po'io credo che lo data per scontata finora ma
La possiamo definire operativamente
Pensando a che cosa deve fare un servizio per l'impiego Standard o ideale quando deve attivare
Un quando quando deve applicare una una politica aggettivazioni
In particolare cosa deve fare il personale il professor ma l'advisor occulte o il tutto allorché ha di fronte a sé il disoccupato che viene a mancare a chiedere reinserimento
Deve informare l'informazione il counseling incontro tra domanda e offerta soprattutto da costruzione deve costruire questo Piano di azione individuale
Volevo dire punto questo piano questo Progetto
Che in alcuni Paesi spesso si traduce in un contratto che disoccupata deve firmare con ridere servisse per l'impiego in cui sono previste diverse opzioni
La formazione la riqualificazione e il l'orientamento dello stare al sud inserimento temporanea in un lavoro
Sovvenzionato pubblico in genere
China che pur non possa essere poi era inserito insomma
Ecco e poi naturalmente c'è tutto il problema del coordinamento dell'integrazione tra le varie politiche dentro dentro al al settore dal di dentro il servizio pratiche in genere
Quel con queste indicazioni operative noi comprendiamo meglio che cosa si intende per attivazione
Naturalmente ci sono anche misure di politica attiva che non
Che sono svolte dalle autorità centrali e non necessariamente decentrate a livello locale vostra o al servizio per l'impiego perché rientrano tra tra le politiche attive
Anche misure come gli incentivi fiscali per i datori di lavoro che assumono o il premier l'occupazione per i lavoratori che accettano un lavoro
A bassi salari ingente
Queste sono le funzioni che in genere almeno in linea di principio tutti i servizi per l'impiego vorrebbero dovrebbero svolgere
E secondo me queste non sono discriminanti per individuare diversi modelli di attivazione
Ci sono però diversi modelli di politica attiva in Europa
E i vari attori che non trattato di questo argomento sulla rivista parlano di alcune copie concettuali
Cioè Claude Barbier che parla di modello individualista e un modello individuale cupola di un modello liberista è un modello universalista e così via ma gli autori
Oppure fondato su una logica di reciprocità tra il servizio e l'utente e oppure su una logica top down di tipo gerarchico c'è adesso quindi ci sono questi tentativi di costruire dei modelli del tipici
Anche contrappongono in genere queste queste situazioni
Possiamo parlare di un modello riusciamo in senso lato neoliberista o di workfare anglosassone viene chiamato e di un modello più diciamo legato all'esperienza nordica dei paesi scandinavi
Che ha un approccio diciamo così più universalista abbiamo parlato un attimo fa della Danimarca del suo tentativo di applicare una politica attiva a tutta a tutti i lavoratori
Ora
Quali sono le caratteristiche diciamo di questi modelli per esempio
Il io credo che possiamo individuare tre punti che di distinguono il modello universalista
O quello fondato sulla reciprocità appunto
Da quello neoliberista anzitutto appunto questa reciprocità che deve regolare i rapporti tra disoccupato il servizio
Il lavoratore deve poter rifiutare il piano di azione o il progetto che gli si propone
Può deve poter comunque interloquire deve poter negoziare su alcuni aspetti il tre il il progetto che e che non è un prendere o lasciare e questo allora è un elemento qualificante
In secondo luogo c'è la salvaguardia dei diritti del lavoratore
Questo è un punto importante perché molte volte
Il lavoratore si trova in una situazione di dover accettare un programma un Progetto di reinserimento che porta con sé sanzioni e
E controlli
Della sua disponibilità al lavoro
E in alcuni casi si arriva
Fino alla riduzione o alla soppressione della indennità di disoccupazione così bisogna stare molto attenti in queste situazioni a non superare la soglia di quelli che sono i diritti del lavoratore
Sono a salvaguardare i diritti sanciti delle leggi e dalla Costituzione ecco che ritorna l'importanza della protezione sociale delle forme di protezione che richiamavo all'inizio
Poi in generale bisogna evitare
Nel modello almeno idea il tipico di di attivazione che sta delineando adesso bisogna evitare un'ottica episodica temporanea
Bisogna evitare di agire sotto la pressione di una situazione di alta disoccupazione quindi voler reinserire in tempi brevi lavoratore
Molte esperienze di formazione sono fallite perché erano troppo premi si sono spesi dei soldi per formare
Immettere il lavoratore di noi nel mercato del lavoro per poter dire noi abbiamo rimesso tanti così in un anno ne abbiamo rimessi una percentuale
Passati quattro mesi sei mesi un anno questo stesso lavoratore lo ritroviamo poi di nuovo disoccupato quindi c'è un problema di fare le cose con calma e perbene quindi Pia
Ecco perché dicevo prima la vera formazione sarebbe una formazione continua che comincia quando il lavoratore è già occupata
Per affrontare bene questa tematica
Queste caratteristiche che che queste tre caratteristico brevemente delineato rimangono a che cosa ha un ha un'idea di valorizzare e di valorizzazione delle capacità delle capability IST diremmo del lavoratore
E anche a un ha un minimo di papà ugualmente di
Attribuzione al lavoratore di una capacità appunto di negoziazione nei confronti del servizio che è un elemento di democrazia nelle mentori
Padroneggia mento della propria della propria situazione o quanto meno patron cemento del
Del proprio progetto di reinserimento
Un punto problematico invece che
Molte volte proprio nel caso del Progetto di attivazione del migliore in cui
Il personale advisor ma un margine di autonomia nei confronti della gerarchia burocratica amministrativa che ha sopra la testa
E quindi non ci sono come dire schemi divisi di reinserimento prefabbricati che Stendhal che vengono dall'alto e si dà alla all'operatore del servizio una un margine di Tiso incisione propri in questi casi da un lato certo può impegnarsi in una più autentica forma di reciprocità
Grazie della com'è che mi hanno fatto mangiare troppo quindi sto faticando per quello e
Però questa situazione
Provoca anche un può provocare un pericolo cioè si si può creare una situazione di di selettività
Il la decide l'autonomia si può tradurre
Nel fatto che il personale valigia un margine troppo ampio e seleziona magari
In modo al terzo i
I casi più difficili eccetera si è visto che si crea questo problema
Va bene dal punto di vista istituzionale poi o della governance diciamo di questi processi che si sono caratterizzati da da alcune tendenze sulle quali vada un po'più veloce anzitutto il decentramento ovviamente
Licenziamento perché si deve andare a offrire il servizio sul territorio laddove di lavoratori e dire e opera
Decentramento che le Paesi europea qua a diverse caratteristiche in alcuni casi si tratta di una semplice adattamento
Politiche nazionali a livello locale
In alcuni casi si tratta proprio di una devoluzione di competenze che vengono date al all'organismo avanti autonomo
Regionale e territoriale il problema che si pone con il decentramento è naturalmente quello che poi bisogna controllare
Che non si creino disparità o disuguaglianza troppo forti sul territorio
Questo
E l'altra faccia
Del decentramento che è una cosa positiva anche da un punto di vista diciamo di partecipazione democratica ma
Può creare
Elementi disuguaglianza tant'è vero che alcuni Paesi che sono spinti molto avanti come la Finlandia
Oggi stanno facendo un'opera di ricentralizzazione
Almeno di alcune cose dei cui aspetti di pochissimo
L'altra tendenza è quella l'altra intensa la l'altro cambiamento che che che si mette in moto e quello della integrazione tra politiche differenti
In particolare
L'integrazione tra le politiche attive del lavoro
Tra l'attivazione e la protezione sociale
Ad esempio il gioco Center plus inglese ha realizzato dei servizi integrati in cui sono messi insieme
Sia coloro che amministrano le prestazioni immunitari sussidi di disoccupazione le indennità di disoccupazione sia coloro che si preoccupano del procedure di inserimento
E questo è un caso abbastanza raro il
In Europa continentale in Europa per meridionale non si dà
In Germania sono fortemente impegnati nel creare appunto questo one stop shop sto cioè questi questi gli uffici
Con un unico sportello di fronte al però è un coordinamento tra
Competenze e anche strutture diverse
In Italia abbiamo un problema
Ne abbiamo qui oggi presidente dell'INPS siamo onorati di questo ebbene egli saprà benissimo che
Non sono io sto parlando dell'attuale presidente dell'INPS che appunto c'è un problema di amministrazione del
Dell'indennità di disoccupazione sulla quale
Alcune leggi regionali poi ci torno su questo punto vorrebbero mettere le mani nel realizzare
Le politiche attive sul territorio dopo dopo ne parliamo un attimo
E e quindi c'è un problema di di coordinamento io so che c'è una circolare recente dell'INPS che che affronta questo tema però siamo siamo ancora molto molto indietro rispetto a la integrazione vera e propria
Poi naturalmente c'era in alcuni Stati più che altrove da una tendenza alla mercati inserzione nel senso che
Alcune politiche vedo no il lavoratore più come un consumatore no più con come un cliente
E che
Dunque deve scegliere o può scegliere tra varie agenzie pubbliche o private di mercato anche non profit erano alcuni casi
Anche lo devono poi aiutare per il reinserimento e quindi si dà vita varie soluzioni che sono anche studiato in chiave comparativa sono interessanti
Ma non mancano ancora conclusioni precise sulla efficacia e l'efficienza di queste di queste soluzioni di esternalizzazione della funzione di attivazione e di mettere in piedi appunto sistemico di quasi mercato con i voucher
L'Olanda per esempio che il Paese che si è spinto forse più avanti direzione della mercati esazione
Mostra oggi la necessità di
Di di revisioni o gli aggiustamenti
Infine poi c'è il tema importante che tratto per ultimo che enuncio soltanto che è quello della partnership o della partecipazione delle delle parti sociali un generale dei soggetti della società civile nella nei meccanismi di applicazione del delle politiche attive
In Belgio in Danimarca stessa
La formazione l'attivazione sono responsabilità condivise tra le parti sociali il servizio pubblico che sono gestiti a volte anche a livello di di singola azienda o di o di settore
E qui insomma è un elemento importante come importante anche lo spirito pubblico di tipo cooperativo che si instaura in questi casi
Che
Un elemento culturale
Molto importante per il successo delle politiche attive ancora da questo che vi ho detto da pochi accenni si capisce che c'è un effetto
Di
Come diciamo in gergo di pazzia del prende anzi di dipendenza dalla configurazione istituzionale esistente sulla possibilità di applicare le nuove politica del lavoro
Esso non starò qui a scala parlarvi ancora dei i regimi di welfare di cui ha parlato stamattina scritta
Voglio fare un accenno però al substrato culturale dei regimi di welfare che è una cosa che non tutti
Tengono tra conto proprio per esempio degli forme inglesi
In questo campo nel campo delle politiche attive del lavoro si spiegano per nella loro precocità e anche nella loro evoluzione siamo nel passaggio dai Governi Thatcher a quelli breve
Avvengono in una cultura nazionale che ha sempre posto un forte accento sulla lavoro come responsabilità individuale
Ne ha sempre stigmatizzato l'ozio
I la pigrizia e i non sulle UE
I non sull'il PRU
I poveri non veri no fin dall'epoca delle work out del
Fine Settecento inizio Ottocento quindi questo clima spiega un po'anche la torsione che hanno assunto almeno inizialmente in Inghilterra le politiche di workfare
Nei Paesi scandinavi per esempio c'è sempre stata fino agli anni
Sarebbe operativa negli anni Settanta ma già come dibattito culturale politico negli anni Sessanta com'
Come mai poi con un palme eccetera
C'è sempre stata una forte attenzione ai problemi della formazione della mobilità dei lavoratori del ricollocamento che sono poi progenitori delle attuali politiche attive
Quindi benché il welfare regime dei Paesi nordici sia un pre-CIPE un
Che è fondato sia un modello che è fondato sulla cittadinanza sociale però che sul
L'appartenenza lavorativa più che sul principio lavoristica tra in quei Paesi è stata sempre molto forte una cultura diffusa
Del lavoro
Che appunto ha in pratica
Dato vita a delle politiche attive ante litteram rispetto a quelle sono state poi sviluppati in Europa
Nei paesi
Dell'Europa continentale meridionale invece appunto paradossalmente proprio il loro fondamento sul principio lavoristico e assicurativo contributivo il welfare State dei Paesi continentali
Europei essenzialmente il welfare delle grandi assicurazioni sociale
Dalle quattro grandi assicurazioni con tutto quello che poi si sono portate appresso
Scusate ebbene è proprio questo fatto crea qualche difficoltà appunto di integrazione tra politiche come dicevamo prima nella realizzazione di
Politiche di attivazione non è soltanto il caso dell'INPS e del servizio per l'impiego della Regione Lombardia tanto per farne un esempio ma è anche il caso francese dove punto io le le le grandi o gli organismi nazionali che sede erano le varie casse molto e che che controllano il sistema contributivo francese
Né di per esempio che l'organismo nazionale gli assegni che sono organismi regionali
Sono elementi sono strutture parallele come sostare chiamata in Francia che creano anche problemi di ingorgo procedurale
Allora
Qui c'è qualcosa appunto che deve essere affrontata se vogliamo se vogliamo affrontare in maniera integrata
Il tema dell'attivazione
Infine come è stato notato da un paio di articoli che sono comparsi sulla rivista
Qualcosa dobbiamo dire sulla cultura del lavoro che è alla base di queste riforme del mercato del lavoro che sono spiccate anche in sede europea dopo Lisbona
C'è una concezione dominante del lavoro come attività retribuita di mercato che assolutamente dominante nessun ma credo che anche in questa sala cioè viene viene normalmente in mente che il lavoro è soltanto il lavoro di mercato
Benché abbiamo sentito assistito stamattina alcune battute sul lavoro di cura fatte da dal ministro Ferrero mi sembra
Ecco diciamo la concessione di Bruxelles del lavoro esclude dal suo orizzonte altre forme di attività lavorativa fuori mercato come il lavoro di cura il lavoro volontario
Che però in alcuni Paesi dell'Europa continentale e meridionale hanno un ruolo interessante importante nel
Nel fare di questi Paesi
E e quindi le preoccupazioni anche fra
Sono quelle di reinserire nel lavoro
Non soltanto disoccupati ma anche persone che hanno che non sono attive alla luce di questa concezione
Molti Paesi dell'Europa meridionale hanno bassi tassi di attività in particolare femminile perché il lavoro di cura non è considerata del tasso di attività e dunque da questo punto di vista
Il Tevere gli obiettivi che ci aveva posto disporne era di raggiungere entro certi anni il settanta per cento al cinquanta per cento ne sono ricordo le percentuali per ritornare al sessanta per cento mi sembra il trenta giugno due mila dodici
Non tiene conto del fatto e queste donne non è che non lavora non lavorano sul mercato allora uno dice ma perché sta facendo questo discorso non è un discorso pure patire bontà sua così soltanto per mettere in contrasto
Sociologicamente una nozione economica innovazione sociologica di lavoro no il problema è
Che quando il disoccupato l'in attivo si reca all'ufficio del servizio per l'impiego
E gli si offre una serie di opzioni
Tra le quali a come dicevo prima appunto c'è la formazione sia il lavoro
Per esempio un lavoro sovvenzionato uno stage presso un ente pubblico qui ricordati lavora i lavoratori socialmente utili in Italia sono pochi gli antesignani di quel delle politiche attive prima della loro
Per generazione ha in mente
Però non è che in molti casi non è che si farà cose molto diverse quando si propone un
Quando si propone a un disoccupato al termine di una certa fase del suo percorso di attivazione di accettare un lavoro sovvenzionato presso un ente
Presso un un niente poi lo si fa anche in Europa non italiani o anche presso un ente privato allora
Verrebbe in mente di dire ma questi congedi di cui parlava la Bindi stamattina dice creiamo fondo congedi
E non è soltanto per il padre e la madre del bambino che è nato presenti ma può esserlo Agata ad altri agli I no niente
Perché non si prevede
Un riconoscimento giuridico e un qualche sostegno economico anche per quanto riguarda
Il lavoro di cura o altre attività di lavoro volontario che sono
Socialmente utili o comunque riconosciute dalla società
In questo caso si avrebbe comunque il vantaggio di soddisfare una domanda effettiva di servizi e anche sul piano culturale sì trarrebbe dall'occultamento in cui
Sempre rimasto forme di lavoro come queste attività che cita
Dunque fatti questi accenni sul ruolo della cultura nazionale di ciascun Paese sulla cosiddetta patente pendenze in dobbiamo però la dire che le cose non sono ferme anzi stanno avvenendo cambiamenti importanti nonostante tutte le difficoltà che ho
Brevemente accennato
In molti Paesi europee i siamo dentro una una transizione interessante molto interessante delle politiche del lavoro
Una transizione da una logica burocratica gerarchica di amministrazione proprio delle politiche passive ad una fondata sul networking sulla partnership
Eccetera
Non sia tanto un passaggio da un modello tradizionale a uno nuovo sia piuttosto la creazione di una serie di modelli misti che sono diversi da Paese a Paese volte
Che però convergono sugli obiettivi su questo passaggio verso la la attivazione
Che dire dell'Italia
Ecco l'Italia ha conosciuto questa importante riforma dei servizi per l'impiego
Che ampi seppure a macchia di leopardo sul territorio nazionale si sta sviluppando si stanno applicando
Anche qui misure dire inserimento lavorativo e di attivazione in un contesto però complessivo del mercato del lavoro e della legislazione che crea molti problemi che crea molti problemi
Certo Lecce questo eccesso ormai nel nostro Paese di occupazione flessibile rispetto alla domanda
Certo il lavoro nero e irregolare si è diminuito presso gli italiani tanto che qualcuno ha parlato di un inizio di flessibilità regolata rispetto alla flessibilità irregolare o in nero che c'era prima
è anche vero che però è aumentato il lavoro nero degli degli immigrati clandestini
E quindi abbiamo un un eccesso di offerta di lavoro flessibile contro contro la quale insomma ci vorrebbero i servizi dell'impiego molto molto ben organizzati per sviluppare una opera generalizzata di attivazione
C'è anche una storia di una situazione di segmentazione
Del del mercato del lavoro perché appunto il nostro sistema di protezione sociale non garantisce sicurezza sociale protezione per tutti nello stesso modo
E questo è un punto importante
Noi non abbiamo ancora una riforma degli ammortizzatori che sia di tipo universalistico che anche di fronte al lavoratore precario dia quel minimo di sicurezza
Che permette poi al lavoratore di affrontare con più serenità un progetto di reinserimento e una politica attivato intanto riesce a mettere in piedi una politica attiva e di attivazione in quanto che
Mai
Dietro le spalle del lavoratore un sistema di
Assicurazione o di sicurezza di sostegno del suo reddito che non sia forte soltanto per alcuni lavoratori è inesistente per altri e questo è un problema
Perché nei Paesi europei laddove finisce la protezione disoccupato offerta dall'assicurazione
Container da dal sistema assicurativo contributivo inizia il sistema dedicato cosiddetto c'è un'indennità di disoccupazione dedicata che cosa vuol dire vuol dire che il lavoratore che ha terminato il periodo di copertura con l'assicurazione contributiva non si trova improvvisamente senza sicurezza ma viva
Entro un sistema che gli offre comunque un'indennità meno generosa dell'altra e questa secondo sistema dedicato vale per i lavoratori cosiddetti flessibili o precari che non hanno neanche avuto la possibilità di versare sufficienti contributi per arriverà assicurazione
Indennità di disoccupazione ordinaria avrà questo manca da noi
E quindi a affrontiamo affrontiamo questi crei problemi poi come dicevo abbiamo questo problema di integrazione su cui poi chiudo tra diverse politiche
Abbiamo queste difficoltà nel coordinare i servizi dell'impiego con l'attività dell'Istituto nazionale di protezione di previdenza sociale che sebbene
Gestisce la l'assicurazione l'indennità eccetera
E e questo crea delle situazioni alquanto confuse punto del
Delle aporia nella legislazione regionale dove si arriva appunto al caso della Lombardia
Dove la legge regionale in merito a messo in piedi un sistema di politiche attive
Che sono anche provviste sono gestite anche da agenzie private accreditate naturalmente
Alle quale Sita
La competenza di poter intervenire sulle indennità di disoccupazione è questo è un assurdo che è gestita invece è un diritto tra l'altro
Non diritto fondato sull'assicurazione gestito a livello centrale nazionale
Quindi
La Sitcom
Il minimo che si può dire che da noi la situazione alquanto confuse ma sicuramente fintanto che non abbiamo una riforma degli ammortizzatori sociali
Adeguata ampia tale da coprire tutte le situazioni di precarietà e di disoccupazione
E fintanto che non abbiamo risolto questo problema diciamo di coordinamento più Chiti vera e propria integrazione tra diverse politiche
Quale che sia il modello che essi realizzerà in Europa noi ne restiamo con stiamo sicuramente fuori troppo tempo avremo per poterci mettere in pace quindi una conclusioni ancora una volta su questo Paese
Che abbastanza pessimista
Grazie molte a
Massimo Pace idea diciamo
Introdotto
Da par suo una serie di punti assai complicati e problematici però la Giovanna Altieri sulle questioni della precarietà
Sì diamo mi concentrerò sul caso nazionale quindi non parlerò
Non farà confronti ero Bay
Lasciando poi a da altri ragionare su questo tema
E invece vorrei provare a riflettere sugli effettui prodotti a livello economico e sociale
Della crescita secondo alcuni impetuosa secondo altri tutto sommato contenuto comunque relativamente più bassa di quello che non ha
è successo in altri Paesi europei
I rapporti di lavoro a termine tattici che generano insicurezza e precarietà sociale
è un tema di grande attualità nel dibattito pubblico anche tra noi esperti sono ammiccamenti Bacci dibattiamo su questo tema
Questa centralità però nelle analisi credo che in qualche modo abbia anche oscurato quegli aspetti del cambiamento del modo di lavorare
Come l'accresciuto autonomia all'orientamento al risultato e dunque l'
Assunzione di nuove responsabilità in capo esso oggetti
L'invasività del tempo di lavoro
Nello spazio privato le nuove traiettorie
Nei percorsi e nella costruzione dell'identità professionali
Per ritirati che seppur con declinazioni pesi diverso nei vari gruppi professionali ormai attraversano anche il lavoro cosiddetto standard
E credo che tenere prende appunto di questi grandi cambiamenti che avvengono nel modo di lavorare
Ci possa poi anche ad
Dare qualche chiave in più per ripiego Lare complessivamente il mercato del lavoro posso fordista
Ma stando al tema che in qualche modo mi è stato assegnato dei processi di flessibilizzazione deregolazione del lavoro
E della sua centralità
Direi che non c'è dubbio che alla base della diffusione di forme flessibili di impiego ci siano ragioni strutturali
Prime fra tutte la necessità di aumentare la competitività dell'impresa de così come la disponibilità di nuove tecnologie che impongono e permettono un utilizzo flessibile del lavoro
Dunque per il sistema delle imprese l'utilizzo flessibile del lavoro rappresenta una delle più importanti chiavi del processo di modernizzazione
Ma
Quale dose di flessibilità e necessario al sistema delle imprese e quale tipo di flessibilità ha bisogno il sistema Italia
Ecco oggi
Pace lo diceva in qualche modo interrogativo legittimo è
Quello che
Fino a quel punto l'aria instabile l'occupazione corrisponde ad una variabilità
Connessa al nuovo paradigma tecnologico un quarto piuttosto non rappresenti in qualche misura un sostituto anche di lavoro stabile con lavoro flessibile più a basso costo con minori diritti
Che al contrario previa
Un processo di innovazione economica sociale
Questa in qualche modo è anche un porto la mia conclusione a cui
Vorrei arrivare
D'altra parte è vero
Non modelli di lavoro più flessibile rispondono anche
Le esigenze mutate degli individui più corti con differenti bisogni nei corsi di vita
Sono ormai numerosissime le ricerche a cui il Po anche molti sono qui hanno partecipato che ci mostrano
Come
In qualche modo anche una condizione di lavoro instabile non venga necessariamente vissuta come un un fatto negativo
Ciononostante
è ancora chiaro ancora hashish richiamato questo aspetto c'è una istanza primaria che quella della sicurezza sociale
E dunque il nodo problematico non è la flessibilità ma la sua associazione o meglio dissociazione con la sicurezza sociale ecco credo che questi sono i due punti
In qualche modo sui quali noi in cui i punti fermi
Sui quali
Credo che possiamo tentare di ragionare
Ora questo aspetto della sicurezza a compia compagni che non accompagna per meglio dire
Le forme di sicurezza e forme di nuove forme del lavoro
è un aspetto veramente è stato
No non solo trascurato luogo è stato completamente assente dalle politiche
Acido diceva un sistema in cui la sicurezza sociale tuttora fondamentalmente legata alla sicurezza del posto di lavoro e ed assicura agli ammortizzatori sociali
Molto selettivi ed altro è mancata anche quella spinta che in altri Paesi c'è stato chiamo divagato in qualche modo le politiche di attivazione e stando a quella del risparmio
O meglio della maggiore efficienza nell'utilizzo dei fondi pubblici dal momento che in Italia non si scambiava denaro non ci siamo neanche preoccupati della
Di politiche diciamo di attivazione
E quindi non abbiamo in qualche modo abbiamo offerto poco o nulla a coloro che transitavano i percorsi di lavoro discontinuo
D'altra parte c'è anche da dire che gli schemi di protezione sociale attualmente vigenti
Basati su una logica di tipo assicurativa sono del tutto inadeguate a tutelare soggetti con carriere lavorative discontinue valga per tutti caso dei lavoratori in somministrazione i quali hanno
Pur avendo appunto titolarità di diritto all'accesso alla indennità di disoccupazione sia ordinaria dei requisiti ridotti
E fondo quanto risulta da un lavoro che è stato recentemente pubblicato darebbe il tempo su
La fruizione appunto da parte dei lavoratori in somministrazione di indennità di disoccupazione risulta che
Copre
Infisso il sei per una quota assolutamente marginale cioè il sei per cento obblighi potenziali aventi diritto
Questo perché perché
Come dire la necessità di rispondere al doppio rivisitare doppio requisito contributivo o
Farsi che per lavoratori che in qualche modo
Sperimenta non missioni di brevissima durata che transitano da forme occupazionali magari diverso in cui viene ancora in cui magari non vengono neanche versati dei contributi
è molto difficile poter maturare quei contributi
Quindi
Dal punto di vista del sistema della protezione
C'è un problema di
Titolarità dei diritti c'è
Per esempio i collaboratori non ne hanno neanche diritto alla indennità di disoccupazione ma c'è un problema
Legato all'impianto degli schemi di protezione
E questo diciamo è un punto importante nel dibattito che noi dobbiamo fare rispetto alle nuove forme di protezione sociale
Come dire
In fondo la quanto è previsto nel nuovo protocollo di guerra che ci auguriamo tutti che verrà poi approvato
L'idea del credito per i collaboratori e forse il primo esempio che noi abbiamo di fantasia normativa
E in qualche modo BA nella direzione di tentare non dico di risolvere ma di tentare di risolvere
Tentare di affrontare la il tema dell'ente dei nuovi sistemi di protezione sociale
Ma
Diciamo per andare avanti sul mio ragionamento
Vorrei comunque parlando di precarietà assumere due prospettive di analisti una prima anche
In qualche modo riguarda aspetti più soggettivi il ruolo e significato che assume
La discontinuità per i soggetti
Per le persone
Quelle in carne ed ossa eccome appunto o questo si colloca
Nelle loro
Nei loro percorsi di vita e con le specificità che caratterizza individui
Un'altra invece che prova a ragionare sugli affetti prodotti da questo modello di flessibilità lavorativa a livello di sistema economico e sociale
Tra l'altro questo percorso mi consente anche in qualche modo di entrare nell'annoso dibattito sulla misura della precarietà del nostro Paese il quale
Mi farebbe piacere dire qualche cosa
Reale
Tornando ai soggetti un primo rilievo
Da fare riguarda il carattere processuale e dinamico con cui occorre guardare al fenomeno
Le conseguenze di un'occupazione con un contratto materne dipendono infatti molto da carattere permanente transitorio dell'esperienza dal momento specifico in cui l'esperienza stessa si colloca nel proprio corso di vita
Così l'impatto di un lavoro instabile non è lo stesso se riguarda un giovane disoccupato se riguarda un over quarantacinque poco scolarizzato se riguarda una donna
Con esigenze di conciliazione che ha accanto a sé un partner forte breadwinner o se riguarda una donna con compagno disoccupato per esempio
Decisivo e anche
Il contesto di vita il contesto territoriale la dinamicità del mercato del lavoro locale che offre più o meno opportunità di uscire da questa condizione
Quindi
I rischi legati alla permanenza nella condizione di lavoratore temporaneo sono estremamente differenziati
Va visto come si collocano all'interno del percorso di vita
E peraltro sono ormai numerose le ricerche che ci
Segnalano l'importanza da questo punto di vista degli elementi biografici
In sostanza quello che voglio dire che la precarietà non va letta in termini di fotografie di una o più forme contrattuali
Ma piuttosto va osservata come si generano nel tempo in termini di percorsi transizioni da una forma occupazionale è un'altra da una concezione da una condizione di occupato magari in più e diverse forme contrattuali
Ore percorsi che riguardano in ogni caso persone che non sono mentre
E su questo vorrei riallacciarmi alla questione della misura della precarietà
Abbiamo molto discusso in questi ultimi anni sullo scostamento questa mattina qualcuno anche lo richiamava tra la percentuale relativamente contenuta di occupazione stabile a termine che appare dai dati ufficiali distante e la percezione viceversa diffusa che l'area del lavoro precario esso molto ampia nel nostro Paese
Ecco io credo in primo luogo che c'è da chiarire
Che
Fonti diverse rispondono ad obiettivi conoscitivi diverso
E quindi non si possono confrontare in modo puntuale su singoli fenomeni fonti statistiche fonti amministrative
Probabilmente i dati amministrativi hanno una maggiore capacità di catturare alcuni fenomeni mi riferisco in particolare anche qui all'anno sappiamo diatriba tra
Il contrasto che c'è
La domanda
La conta del numero decalogo dal dei collaboratori tra il dato Istat editato INPS
è molto probabile che visitata nella fotografare
I collaboratori
Non riesca a catturare tutti
Soprattutto laddove questi collaboratori hanno contratti di lavoro molto bene
L'istante rileva
Posizioni in un dato tempo e nel corso dell'anno quelle posizioni possono essere occupate da persone fisiche diverse
Non rileva persone con un codice fiscale come fa una fonte amministrativa
E comprende tutti gli individui che in un certo periodo per esempio hanno versato di Conte
Persone appunto
E pronto per il carattere temporaneo del loro lavoro nel corso dell'anno
Possono essere a volte occupate anche in forme diverse a volte disoccupate se non addirittura uscite dal mercato del lavoro
Ho provato seguendo una strada veramente già percorsa dama androne Massarelli utilizzando i dati in microdati dell'indagine Istat sulle forze di lavoro
E
Includere nell'aria dell'instabilità non solo i dipendenti a termine e i collaboratori ma anche
In nome occupati per scadenza di contratto e che precedentemente erano dipendenti dipendenti a Termini o para subordinati e che non lavorano da non più
Di un anno
Si arriva a stimare del quarto trimestre del due mila sei
Tre milioni e quattrocento mila persone il cui il diciotto per cento composta appunto da persone
E non sono occupate da non più li dodici ministri questo dato in qualche modo si segnala non una storia di disoccupazione ma appunto una storia di discontinuità lavorativa
Tra l'altro entrando nei dati si osserva che il tempo trascorso dall'ultima attività remunerata è sensibilmente minore nella nell'Est rispetto alle altre aree del Paese
E che ci sia anche questo ci segnala come la dinamicità del mercato locande mercato come dire ha una sua rilevanza
Ancora sempre utilizzando ancora qualche dato l'orizzonte della durata dei contratti di chi le occupato
Non supera nel settanta per cento dei casi l'anno e per più di un terzo i sei mesi
Dunque non è solo una scadenza predefinita
E in qualche modo
Impedisce la pianificazione la progettualità cui anche questa mattina ci si riferiva
Ma sono anche le durate librerie
Insomma l'aria dell'instabilità e piatti e più ampia di quanto non evidenzino i dati di stock e non ci raccontano in qualche modo tutto la storia e ci propongono anche forse dal punto di vista
Dell'analisi sociale
Delle categorie
Come dire un po'anacronistiche etnico Tononi che
Che appartenevano a un altro mercato del lavoro occupato la donna inattiva eccetera
Ora
Il senso di precarietà quindi non riguarda solo chi oggi ha un lavoro a termine antichi lo apprezzo infatti permute il lavoro a termine l'anticamera della disoccupazione
Ove consideriamo tra l'altro che una quota di lavoro a termine
Si associa anche ad un impegno orario molto contenuto ma non sempre scelto
Che genera quindi anche dei redditi molto modesti possiamo sostenere che dal nostro mercato del lavoro
Cioè in qualche modo precarietà anche abbastanza parte diffusa ma c'è anche tanta sotto occupazione forse dovremmo ricominciare anche a reintrodurla questa categoria
Se consideriamo come dire un'idea
Di
Occupazione piena
Seppur con caratteristiche rurali che possono essere differenziate
E che in qualche modo possono essere anche differenziate secondo le fasi di vita e scelte con articolazioni diverse da un Modello Standard
Ora
Il problema dunque del nostro mercato
Nuovo mercato del lavoro e un numero sempre più ampia crescente di persone in particolare di alcuni gruppi sociali
Si trovano a vivere una condizione di stabilità occupazionale per un un lungo periodo della propria vita professionale passando appunto da occupazione sotto occupazione e disoccupazione
E
Vorrei richiamare quindi una ricerca che è stata condotta da Barbieri miscela che mostra molto chiaramente utilizzandoli
Pagine longitudinali e sulle famiglie
E chiari ha raccolto storie lavorative di diverse Corti di età
Come
Le sequenze lavorative a trentacinque anni siano molto diverse secondo le Corti in atti tra quelle a cavallo tra quarantotto e cinquantasette
Quelle Arezzi arriva quelle nate tra il sessantatré sessantasette
Ecco nel passaggio dalle
Diciamo dalle dalle dalle vecchie corti alle nuove collega corti quindi passando le generazioni
Registrano una crescita di oltre i dieci punti percentuali a trentacinque anni di avere sperimentato un episodio
I lavoro insicuro ma devo dire con un altro a trentacinque anni intera carriera lavorativa anzi
Ora
E loro si fermano al due mila uno se noi pensiamo che l'indagine
Excelsior fra l'ultima del due mila sette parte proprio da quell'anno dal due mila uno pentirci
E
Nelle preferenze degli imprenditori si è passati dal sessanta per cento del due mila uno al quarantacinque virgola quattro per cento delle assunzioni previste quelle a tempo indeterminato
Possiamo immaginare in qualche modo nella situazione che registrano Barbieri esce dal sia in qualche modo anche peggiorato
Quindi
Tra l'altro lo stesso lavoro con una qualche cautela metodologica diciamo sostiene anche di una
Un forte effetto negativo sulla probabilità di transitare all'impiego garantito o di
Avere avuto precedenti esperienze di lavoro atipico io su questo non mi soffermo perché forse come dire il discorso acquisti bisognerebbe entrerà intraprenderle questioni tecniche che non è il caso di affrontare qui
Come ha detto
Un altro punto sul quale volevo in qualche mando soffermarmi ma che
Questa mattina sono state in qualche modo sono state in qualche modo anche toccati nelle relazioni che mi hanno proceduto quindi vanno posso andare anche
Un pochino più veloce perché non vorrei parlare troppo
Riguarda di
Come dire
Alcuni aspetti di
E badate difetti
Ma che le conseguenze sociali quindi stabilita
Ecco queste conseguenze sociali dall'instabilità appunto dal mio punto di vista non vanno osservate
Solo ogni tanto
Ho soltanto lei perché producono degli affetti sulle condizioni di vita delle persone che comunque un aspetto di grande rilievo ma
Come dire vanno osservati perché in qualche modo
Queste conseguenze producono degli effetti di sistema
Io di carattere sociale che economico
Allora
Un primo dato ancora da mettere al centro e che tutta quell'area di instabilità che in qualche modo prima ho identificato
Oltre il cinquanta per cento a meno di trentacinque anni tra questi il trenta per cento oppure in possesso di una laurea e il cinquantadue per cento e di genere femminile
Ora
è evidente che
Le ci sono delle criticità che riguardano diverse fasi della vita ed è evidente che ci sono delle criticità apre un over quaranta in quest'ultimo dal sistema produttivo e che fatica a ritrovare
Sereno un reinserimento lavorativo in un lavoro sicuro
Ma credo che l'allungamento dei tempi di inserimento dei giovani anche istruiti nel nostro paese stia producendo appunto degli effetti dirompenti
Questa mattina appunto sì a lungo parlato della difficoltà
Della difficoltà di uscire dalla famiglia
Si è lungo parlato della difficoltà di
Innalzare in qualche modo il tasso di fertilità nel nostro Paese
Ecco io credo che tutti questi aspetti sono molto commessi a questi aspetto in cui stiamo trattando siano particolarmente connessi alle difficoltà
Perché nuove generazioni incontrano nella riuscire ad arrivare ha una qualche forma di sicurezza di stabilità lavorativa
L'altro
Come dire non sono poche ma nelle scelte che ci dimostrano che a parità di titolo di studio e dieta
Le scelte sia finanziarie come l'acquisto di una casa ma anche la possibilità di crearsi una pensione integrativa così come quelle familiari nell'appunto con il matrimonio e figli
Variano più apporto al tipo di contratto che sia chi al territorio in cui si vive
Tra l'altro vorrei segnalare che laddove per esempio citava questa mattina non sembra Michieli
Sul fatto che le nuove generazioni al nord
Cominciano a in qualche modo a vere
A
Diciamo a uscire un po'di più dalla famiglia
Con il modello della convivenza ha molto a che vedere Juan Fernando con le opportunità di mercato per l'appunto
Nel nord i giovani escono di più e convivono perché anche la donna lavora perché anche là dove anch'perché possibile in qualche modo il ministro evitare come dire un reddito familiare moltiplicato per due
Anche se forse precario per tutti e due perché sappiamo bene e molto spesso
Sta e gli uomini sia per gli uomini sia per le donne
Giovani relativamente gli adulti i giovani queste spesso sono lì prospettive
La a cui si può aspirare
Quanto
Ho finito
Allora
Uno snodo due fatemi dire solo due cose
Due cose assolutamente allora o
Questa questione che dicevo del modello diciamo del divertimento mi consente solamente di accennare a un'altra questione a cui io tengo moltissimo
E ovvero a tutta la mitologia sulla flessibilità amica delle donne
Ecco io credo che questo modello di flessibilità lavorativa che in qualche modo gioca l'articolazione diversa dal Modello Standard
E che quindi augurare
Più bene e possibilità di entrata uscita dal mercato del lavoro non sia una flessibilità amica delle donne credo al contrario
Che ci sia un trade off tra questo negativo nel senso che
Un questo diciamo la la sicurezza è un aspetto come dire viceversa la sicurezza e la continuità lavorativa è un elemento di garanzia
Per la tenuta dell'occupazione femminile perché in un sistema come dire come quello italiano
In assenza di servizi di supporto in presenza di partner maschili poco collaborativi è evidente che laddove il lavoro della donna non è sostenuto magari da un investimento come dire formativo
In occasione della maternità
Crea per la famiglia per un costo opportunità
Tale per cui è meglio che la donna stia a casa io credo che
La qualità
Dei posti di lavoro
Disponibili in generale per le donne con bassi livelli di scolarizzazione che sono appunto caratterizzati da
Bassi salari Fiscon diciamo precarietà lavorativa eccetera sia una
Delle più importanti ragioni per cui non si sviluppa il tasso di occupazione femminile
Voglio ricordarlo non abbiamo
Oggi nessuno come dire l'ha detto
In realtà il differenziale col resto d'Europa dell'Italia non è ai livelli
Di scolarizzazione elevato il differenziale che noi abbiamo con l'Europa sui tassi di disoccupazione e quindi è un'occupazione femminile
E nelle fasce a basso livello di scolarizzazione
Ecco se lo smog diamo questo io non credo che non riusciremo
Ma
Diciamo anche fa
A sviluppare il tasso di
Nuovo diciamo a sviluppare ulteriormente il tasso di occupazione italiano
Siccome il tempo diciamo è scaduto avrei voluto dal dire molte altre cose
L'unica cosa che forse possiamo dire
Per fortuna che c'è la rivista delle politiche sociali
Che ci ospita e ci dà l'opportunità anche di scrivere
Contributi scritti che quindi possono dare il tempo
Della riflessione a ciascuno di noi quindi ho di rimando i volumi che in qualche modo già ci sono su questi temi
Vi ringrazio
Allora quest'ultimo France viene tolto dal computo due minuti Generation obitorio Giovanna ovviamente che ringraziamo chiedo scusa per questo ruolo antipatico
La parola Renata semestre che ha bisogno però del computer quindi ci dobbiamo spostare
Mi posso spostare io
Catastali
Insomma è stata messa la mia
Sia per questa occasione di discutere
Di questi temi liquida Emilio mi occupo
E volevo raccontarvi alcuni risultati passiamo a livello di comparazione europea volevo raccontarvi alcuni risultati io starò nei venti minuti quindi vado un po'veloce
Alcuni risultati alcuni spunti di riflessione che emergono da questa ricerca che si chiama
Monitoring Labour Marche tre forms che ha messo a confronto una serie di riforme delle
Del mercato del lavoro che si sono succedute in questi negli ultimi diciamo dieci quindici anni in Europa
Questa ricerca aveva il duplice scopo da un lato di elaborare dei parametri condivisi di osservazione delle riforme nel senso che le situazioni nazionali sono molto diversificate quindi idea di costruire degli osservatori
è uno strumento importante non mi dilungo su questo che non
Non mi interessa su cose più tecniche e dall'altro invece di interpretare attraverso l'approccio diciamo teorico della regolazione interpretare proprio il il succedersi di queste riforme
Sono stanco
Siamo partiti dalla constatazione che esistono nei mercati devono pay dei problemi comuni dei mali comuni come dire
Che sono sostanzialmente riconducibile a questi tre
Grossi fattori diciamo disoccupazione strutturale che alcuni Paesi è abbastanza elevata ancora
E soprattutto in alcune fasce della popolazione continua a essere di soprattutto la popolazione dequalificata ancora dei livelli di disoccupazione strutturale molto elevati
è una durata della ricerca di lavoro ancora troppo lunga un secondo aspetto sono le diseguaglianze salariali e l'emersione di una quota consistente di working fu ANAS
Il terzo fattore il fattore
Già pace di Allah citato varie volte della segmentazione la segmentazione vedrà polarizzazione diciamo sempre maggiore tra insider
E outsider dando per scontato che sappiamo a che cosa ci stiamo riferendo e una segmentazione legata I divari territoriali presenti in Italia questo fatto il divario territoriale è ancora
Quando si leggono i dati sul mercato lavoro fortissima cioè il nord Italia
è assimilabile all'Europa mentre il sud Italia ancora dei tassi di disoccupazione è molto svantaggiato soprattutto per quanto riguarda la l'occupazione la disoccupazione giovanile e femminile
Alla luce di questi mali comuni chiamiamoli così io penso che la l'Unione europea abbia avuto un forte ruolo propulsivo del processo di riforma e gradi fusione delle pratiche migliori note le best practice
Io la mia generazione non c'è più il professore demografo Micheli che ci spiegava che cosa generazione in senso biblico non biblico
Può antropologica non lo so la mia generazione
è una generazione europeista cioè io ho creduto e credo ancora
E quando faccio lezione né studenti vede invece un grandissimo scetticismo nei loro occhi nel senso che
La nuova generazione che avevamo la quasi
Con la nuova Corte di
A ha già un atteggiamento verso quello che è stato il percorso della Comunità europea ed è un'opera molto più scettico
Io invece sono convinta che per quanto riguarda per esempio l'Italia all'Unione europea e la strategia europea per l'occupazione abbia avuto un ruolo molto ma molto importante noi saremmo ancora più indietro di come siamo se non ci fosse stato
Il ruolo dell'Unione europea e questo non è vero in tutti i campi è vero nella rispetto alle politiche del lavoro e lì secondo me molti passi avanti sono stati fatti
C'è da rilevare che c'è una discrepanza una contrapposizione molto forte secondo me
Fra l'ampio dibattito politico che spesso tocca molti temi tipo la riforma delle pensioni tipo la riforma della contrattazione eccetera
E poi in realtà quando si va a vedere che cosa è stato fatto quindi una discrepanza tra l'ampio dibattito politico e le riforme che effettivamente sono state realizzate negli ultimi due decenni
Spesso sono riforme che sono state etichettate come delle riforme al margine cosa vuol dire delle riforme armato in parte vero in parte no ma
è più è più sì è vero sono state fatte più riforme al margine che non riforme strutturali
Quindi sono riforme che non sono state fatte senza riuscire a modificare compiutamente le regole del sistema spesso sono state fatti dei pezzettini di riforme c'è una frammentazione l'Italia ne è un esempio molto chiaro
Ma non c'è stato il tentativo di fare forse il caso della Germania o in caso di riforma globale è una riforma la riforma Arts che ancora in corso che dura
Loro sono molto sistemazione dura da cinque anni
Forse questo è l'unico tentativo vero che è stato fatto di una riforma molto coordinata e molto
E globale diciamo e
Anche se viene fatta per gradi
Come
Ecco diciamo che in un'ottica comparativa si può dire che l'orientamento generale delle politiche di riforme e qui richiamo le cose già dette dal professor Paci
è stato quello di un trasferimento dell'attenzione dalla protezione del posto di lavoro a un miglioramento dell'occupabilità dell'individuo attraverso gli schemi di attivazione
Nel mercato e della sua sicurezza nel mercato su questo secondo punto della sicurezza è stato fatto molto poco cioè si è detto spostiamo l'attenzione dal posto di lavoro
Al mercato del lavoro e in realtà senza fornire le adeguate coperture assicurative pensiamo al caso di tagliare molto molto chiaro questo implica un ripensamento della delicata relazione
Che c'è oggi fra
Il lavoro e lo hai fatto in un'ottica di mercati del lavoro transizione a fare cosa o del tradizionale cioè mercati del lavoro che sono
Di transizione cioè che dovrebbero per sistemi che dovrebbero favorire la transizione nel mercato del lavoro si faceva mi pare prima riferimento al discorso dell'anzianità di lavoro cioè si dovrebbe
Arrivare ad avere un'anzianità
Di lavoro che non è legata all'impresa ma è legata all'anzianità nel mercato del lavoro della singola persona comuni e Bretto contro dei punti che si accumulano cioè non è che una persona
Ogni volta perde la sua anzianità perché cambia posto di lavoro questo è un piccolo esempio ma è un esempio molto calzante secondo me
Perché riformare i sistemi di regolazione del lavoro è così difficile perché sono state fatte delle riforme al margine e si fa fatica a fare le riforme più globali più compiute più integrate
Allora quello che viene fuori da questa ricerca europea è che c'è naturalmente con luci e ombre con Paesi infatti più avanti altri che sono più indietro ma non è un budget alla situazione l'abbiamo cercato di ragionare sulle tendenze comuni se si possono rintracciare
Perché perché c'è una resistenza perché si toccano delle posizioni di rendita di rendita degli insider s'si cerca di introdurre modifiche anche solo provata cioè per quelli nuovi per i nuovi entranti non per i vecchi per quelli che sono già dentro
Nonostante ciò si sta allora si cerca di introdurre delle modifiche anche solo pro rata la struttura dei rendimenti tipo i benefici dovuti alla contrattazione tipi rendimenti pensionistici eccetera
Questo spiega perché quasi tutti i Paesi hanno concentrato i loro sforzi solo su alcune aree di policy e non su altre
Quindi quando si vanno a toccare delle rendite di posizione e molto più difficile riuscire a implementare le riforme il processo di riforma spesso si blocca
Questo anche a che vedere con la diffidenza da parte delle parti parti parti delle parti sociali e
Questo è un punto che sarà appunto andarmene nelle conclusioni di questo brevissimo ora
Lavoro che vi sto presentando cioè il ruolo delle parti sociali e sulla Cossu su cui mi pare che lo si negli appunti scritti di pace ci fosse scritto
Si riflette ancora troppo poco sa qual è il ruolo delle parti sociali veramente è stato poco studiato in fondo si dice si nomina ma non si approfondisce
Vediamo ora quali sono delle tendenze comuni delle riforme nei mercati del lavoro del d'Europa allora nell'analisi delle politiche europee
Tra l'eterogeneità istituti delle istituzionalizzate diversi momenti di spicci sono dei diversi momenti per la storia di vita dei paesi e delle riforme di questi Paesi
Vi sono delle aree di policy che sono state più toccate dalla riforma e altre aree di poli sono state meno toccate dalla riforma
Vediamo quali sono state quelle più toccate
Sicuramente la maggioranza dei paesi europei attuato delle riforme
Orientate a ridurre la disoccupazione rafforzando il ruolo delle politiche attive e qui non mi dilungo perché era
Tema centrale della relazione di apertura del pomeriggio
Attraverso quindi schemi di attivazione per i disoccupati attraverso ristrutturazione dei servizi pubblici per l'impiego qui un punto
Importante che è già stato richiamato è quello di arrivare a dei centri unici per i disoccupati e
Questo one stop shop s'
Che è il il modello inglese sostanzialmente
è un punto molto delicato cioè se si riuscisse a livello territoriale ad avere un unico centro
Per i disoccupati che eroga i sussidi è in grado di sanzionare se il disoccupato non accetta di incoraggiarlo accettare le proposte che il centro per l'impiego fa e che eroga appunto servizi attivi sarebbe è sicuramente un punto di grave difficoltà
In Italia il fatto che questi centri siano
Diversificati che non ce ne sia uno solo uno sportello unico
Ci si è sicura stato ci sia sicuramente occupati del problema dell'invecchiamento della popolazione di cui abbiamo parlato stamattina
Attraverso c'è stata una riduzione generalizzata degli incentivi al pensionamento anticipato quindi quanto meno non si è arrivati a dire allunghiamo l'età pensionabile ma
Almeno disincentivi amo
L'uso dei prepensionamenti che come voi sapete è stato una misura molto utilizzata anche in Italia
E che è stata abbastanza disastrosa mio
A mio avviso
Altre tre misure fanno parte di un tentativo che c'è stato di
Agire per stimolare la domanda di lavoro e queste sono state la liberalizzazione dei contratti a termine in tutti i Paesi c'è stato una liberalizzazione
Non proprio come la Spagna che adesso infatti sta cercando di recuperare ma sicuramente è una costante di tutti i Paesi europei
Flessibilità negli orari di lavoro quindi gli incentivi al part-time ma non solo e la riduzione del costo del lavoro in queste tre misure erano finalizzate a
Stimolare la domanda di lavoro a creazione di posti di lavoro
Vediamo invece
Contestualmente ci sono peso europee mostrano di avere dedicato meno impegno ad altre aree di policy e
C'è stata poca attenzione alla riduzione dei regimi poca attenzione o comunque molte difficoltà ecco alla riduzione dei regimi di protezione dell'impiego
Per i lavoratori permanenti questo abbiamo visto essere legato alla forte resistenza sociale culturale e politica che c'è nel toccare
I vantaggi di chi è dentro diciamo
è stata
Data bocca attenzioni in Europa e qui la persona che sarà l'ultimo intervento ne parlerà alla riforma degli ammortizzatori sociali quello che è stato fatto e quello di
Vincolare
I sussidi in modo temporale quindi restringere i tempi dei sussidi di disoccupazione dell'erogazione di sussidi
è stato fatto quello di
Cercare di sanzionare appunto di incoraggiare la ricerca del lavoro in tempi più veloci ma vera e propria difforme degli ammortizzatori sociali non sono state fatte sostanzialmente
Poca attenzione è stata dedicato comunque pochi risultati si sono avuti sul piano della riforma dei sistemi di relazione industriale e quindi dei livelli della contrattazione e la struttura dei salari
Paradossalmente le riforme più importanti di carattere più strutturale sono state fatte
Proprio nei Paesi dove esistono già delle condizioni di partenza positive positive sia dal punto di vista dell'efficienza del mercato del lavoro quindi
In in mercati del lavoro che già funzionavano ecco lì sono state fatte
Più più riforme più approfondite più
Estese che non in Paesi dove invece le cose vanno male quindi più efficienti sia dal punto di vista del mercato del lavoro sia con la capacità di concertazione
Quindi in paese dove c'era più accordo e meno conflitto fra le parti sociali nel
Cercare di riformare i mercati del lavoro
Sicuramente un esempio è quello della Danimarca ma poi vedremo anche meglio l'esempio dell'Olanda che molto interessante da questo punto di vista qui velocemente quello che si può dire
Facendo riferimento e storie di
Modelli di welfare che si stanno peraltro per quanto riguarda almeno il mercato del lavoro
I lasciando complicando quindi si usano un po'per convenzione però su questi temi perché commuovono fare riferimento a dei tipi ideali no di modelli di welfare eccetera
Però in realtà le cose si stanno muovendo
Secondo una classificazione è una nostra elaborazione su fonti secondarie già OCSE diciamo
Paesi nordici hanno un alto sforzo complessivo di riforma del mercato del lavoro un medio alto una medio alto insomma tasso diciamo di completezza del processo di riforma del mercato del lavoro
Hanno un'alta profondità delle riforme nel mercato del lavoro quindi in una singolare sono state fatte
Più di una riforma
Più estese
E le arriva delle priorità di intervento sono quelle che abbiamo già discusso e Paesi anglosassoni ad un livello diciamo medio e con una punta invece però quando fanno le riforme le fanno
Magari una sola ma in modo molto approfondito mentre i Paesi mediterranei e i nuovi Stati del soprattutto in Europa dell'est
Si collocano a un basso livello diciamo Dini
Di di di sforzo riformatore come dire
Due parole sui casi paese c'è questa ricerca oltre a una lettura trasversale delle tendenze che vi ho appena illustrato molto sommariamente approfondito con degli studiosi di ciascun Paese i casi appunto da alcuni casi
Gli studi di casi nazionali mostrano che fra le tante riforme fatte vi sono dei successi e degli insuccessi ve ne racconto qualcuna molto brevemente
Quello della Spagna è un esempio di ripetuti tentativi di riforma dei contratti a termine che sono stati vanificati in gran parte da una persistente cultura imprenditoriale del lavoro temporaneo
Allora nonostante stiano cercando essere arrivati a negli anni Ottanta al trenta per cento di lavoratori temporanei con contratti temporanei sugli occupati sul totale dell'occupazione
Nonostante siano cercando da molto tempo ormai
Di restringere il campo quindi sfera liberalizzato moltissimo l'uso del lavoro flessibile Stan cercare di tornare indietro
Nonostante ciò quindi anche se si rende meno conveniente l'uso del per le imprese
Lou economicamente meno conveniente l'uso del lavoro temporaneo continuano cosa il lavoro temporaneo allora io qui volevo fare e poi Rocco quasi veramente quasi finito
Un un piccolo
Una piccola osservazione molto spesso quando si parla di flessibilità e di precarietà
Nelle vostre entrambe le vostre relazione hanno citato questa cosa si parla di flessibilità come di una condizione data
Ci sono delle ragioni no o per la flessibilità importante sicuramente ha aumentato la mobilità del lavoro per esempio in un Paese molto rigidamente ingessato come a quello italiano
Quindi ci son più system son Crati più possibilità più opportunità di lavoro
Ma l'idea di questo io penso che sia sbagliato continuare a pensare che sia una condizione data
Cioè cominciamo a riflettere sul perché cioè ci sta dimenticando che oltre a un posto di lavoro è una risorse deve essere una risorsa
Sta parlando della responsabilità di impresa della responsabilità sociale d'impresa e sempre più si sta agganciando questo tema della sicurezza del lavoro a questo concetto di responsabilità di impresa che sembra essere molto fumoso non certe volte
Quindi
Noi come studiosi per primi interroghiamoci un po'di più in quest'epoca di lavoro posso ordinistica perché la la flessibilità deve essere a questi livelli nonché soprattutto i giovani giovane ormai veramente ad un livello di precarietà elevatissimo
Ma perché deve essere una condizione d'arte interroghiamoci su quali
Quali process effettivamente hanno portato a un uso della flessibilità di questo tipo
Questo caso spagnole molto indicativo da questo punto di vista perché mette in luce che esiste una persistenza della cultura
Imprenditoriale del lavoro di tipo temporaneo anche quando non ci sono necessità economiche di poterlo fare entrato nella mentalità è uno stile del ménage mente che ormai vuole lavoro flessibile anche forse quando non è così necessario
Quindi a me piacerebbe che si studiassero non gli effetti della flessibilità
Di cui sappiamo tutto più di tutto ormai a livello individuale a livello collettivo
Ma sulle cause e sui modi di produrre perché
I sistemi produttivi hanno così bisogni flessibilità in che modo latte nella sua porta la tecnologia e si si dà per scontato la tecnologia
Ma perché
Cercherò di spiegare un po'meglio che non sia un fatto fisiologico che questo sistema tra virgolette capitalistico abbia bisogno di mantenere
Due segmenti cioè uno degli insider molto tutelati e uno di forza lavoro diciamo più marginale più esperto
La Francia vado veloce perché il tempo mi sa che sta è scaduto
Mostra un lento processo di riorganizzazione di coordinamento fra i numerosi attori pubblici e privati che operano nel mercato
E tentativo di arrivare a un unico contratto di lavoro qui c'è una proposta molto interessante di Blanchard non so se l'avete vista in cui appunto lui prefigura
Un una riforma del mercato del lavoro per Fasola una riforma globale in cui uno dei punti è proprio quello di arrivare ha un contratto ha un contratto unico
L'Italia è un esempio di eccessiva complessità normativa e paralisi politico sociale sulle riforme qui io non mi dilungo la legge trenta la legge Biagi a
è stata
Cioè ha dato ha dato luogo a un dibattito
Neanche un dibattito insomma una contrapposizione ideologica a mio avviso del tutto sterile che ci ha portato fuori strada come se fosse stata
Quella legge a immettere la flessibilità che invece c'era già sostanzialmente c'ha codificato uno stato di fatto no quindi
Stiamo
Siamo fermi su una contrapposizione ideologica molto forte diciamo
Tale stare invece di maggiore successo particolare attenzione a ricevuto oltre la Danimarca che ormai è molto conosciuta l'Olanda è un sistema articolato intorno al concetto di protezione sociale e di flessibilità degli orari di lavoro sapete il modello del
Dei due redditi e mezzo del part-time e si è avvicinato quello positivo dei paesi scandinavi
Ma la fase attuale definirli viene definita da Visser che uno degli studiosi del miracolo Endesa e del posto miracolo Endesa
Viene definita come una fase di riforma permanenti
Ed è ostacolata secondo lui dall'instabilità politica che fa da freno al processo di riforma in realtà quello che successe l'Olanda è che c'è stato una concertazione molto importante fra le parti sociali sul processo di riforma e questo è uno dei dati
Principale che viene fuori dal mio lavoro cioè l'idea che
La la pratica negoziale no questa strada al posto ordito di tipo negoziale e non
Come viene chiamata la letteratura capita l'Oriente ed
A è molto più fruttuosa gli effetti delle riforme che non una strategia diciamo di contrapposizione forte
L'altro elemento e chiudo che vien fuori è una come dire una ibridazione dei modelli dei modelli di welfare sempre di più si nota che nelle politiche attive del lavoro
I casi di maggiore successo tipo la Finlandia tipo l'Olanda stesse eccetera hanno preso in prestito
Pezzi di riforme fatti da altri paesi estranea la loro parte tende sia pure alla loro anche Pastrade pendenze cioè dalla loro tradizione no
Culturale istituzionale e questa
Essere innova attivamente ibridi
è stato un fattore di successo quindi da un lato ibridazione dei modelli dall'altro concertazione fondamentale ai fini del processo di riforma e l'ultimo punto me lo ricordo più quindi chiudo e
Grazie ma professor Charmet semmai sarà la parola Jamil Geroldi degli ammortizzatori
Hiroshi ho ricevuto una richiesta di intervento
Con l'apposito cartoncino direi che durante l'intervento di Giannini insomma chi vuole ma lo fa sapere poi apriamo la discussione tante
Come frazioni
Ho anch'io le smanie devo fare
Ecco
Allora
Sì dunque io
Tratterò commessi dal titolo il sistema degli ammortizzatori sociali in Italia con una forte
Caratterizzazione istituzionale quindi e con
Una
Dose di numeri
E molto maggiore di quella che è stata utilizzata fino adesso quindi chiedo scusa se
Magari qualcuno non ha una grande passione per le tabelle
Allora cominciamo a fare un piccolo percorso che peraltro per molti di voi è stata già abbastanza noto vi dico subito che la maggior parte dei dati che sono stati utilizzati qua
Fanno riferimento come termine ultimo al due mila cinque semplicemente perché non sempre due mila sei ancora disponibile su tutto nei confronti dell'utente
E quindi
Però sono usati prevalentemente con delle logiche strutturali per fare dei valori medi quando si parla di strumenti come la spesa per gli ammortizzatori d'altra parte sempre meglio lavorare su medie periodale
E su rapporti stabili piuttosto che non sua anni singoli in cui c'è una forte se è per definizione c'è un forte effetto congiunturale
Allora qui si vede la prima schermata fa subito inquadra subito la questione che tutti lì studiosi di materia welfare Istica protezione sociale conoscono
Cioè il sistema italiano rapportato a quello dei quindici ancora Paesi prendiamo i Paesi prima dell'allargamento perché quelli dell'allargamento come sapete portano dentro delle connotazioni anche un po'particolari anche se poi non è
Del tutto inclusi privo di interesse studiarli
Si vede molto chiaramente qual è il punto di differenza sostanziale delle funzioni meno sviluppate
Sono i sostegni monetari e i servizi reali per i disoccupati e le persone a basso reddito quindi in questione tutte le volte che si guarda al modello chiamiamolo modello
Della protezione sociale italiana dal punto di vista del
Della sua incidenza sulle sulle locazioni finanziarie quindi sul prodotto interno lordo eccetera quello che emerge questa particolare caratteristica di avere scarsamente
Allocate risorse sulle funzioni che riguardano appunto le politiche per il mercato del lavoro e le politiche assistenziali
Se andiamo a prendere una visione una versione un po'più ampia queste cose sono ricostruite anche con un
Po'più di dati diciamo amministrativi eccetera dati del monitoraggio Ministero del lavoro eccetera
Si vede che quello zero cinque che si intravedeva prima non è molto lontano dal politiche passive che vedete qua che è uno zero sessantadue di PIL
Però se poi consideriamo anche gli incentivi all'occupazione che
Nel modello italiano come teso dentro questo modello che un modello che complessivamente spende poco per le pulizie del lavoro
Vi dico subito che si è fatto già dei cenni poi magari qualcosa lo diciamo sulla Danimarca Danimarca passa il sei per cento del prodotto interno lordo quindi quando si fanno modeling pervasivi bisogna anche ricordare sempre che costano
Noi spendiamo l'uno e trentuno nella media
Si vede abbastanza bene che le politiche passive nella media del quinquennio poi vedremo che ci sono dei momenti di
In cui si superano reciprocamente
Sono addirittura sopra avanzate dagli incentivi occupazionali quindi incentivi occupazionali si intendono gli sgravi contributivi dei contribuzioni nel
Nello schema italiano sono piuttosto significativi
Che non significa che siano fatti bene anzi un punto debole secondo me quindi comunque questo è un panorama quello di un punto e tre di PIL
Che più o meno vi rappresenta lo sforzo della collettività in questa direzione di policy
Qui ci sono dei numeri non non non stiamo a commentarli era semplicemente per darvi delle idee di grandezza se vedete il primo blocco quello con la prima striscia
Qui non c'è un fare per indicare incassi possiamo sala freccine
Questa prima Striscia vi dice come da da poco tempo tra l'altro ci sono delle stime su quanto si spende per la parte dei servizi reali e si vede chiaramente che è una spesa molto ridotta
Le due cifre che la fanno sono tornati indietro avanti le due cifre che ovviamente sono dominanti come dicevamo prima sono
Quelle che attengono fondamentalmente l'insieme di sostegni cosiddetti al politica attiva che però in parte sono monetari perché queste sono quelle contengono appunto gli incentivi e poi quelle relative alle
Alle politiche passive vale a dire gli ammortizzatori
Come vedete se seguite le ultime non tocco più questa fari sono salta in quanto le due ultime righe azzurre
Si vada a una fase in cui c'erano in
Circa sette miliardi di euro
Per alle misure di politica attiva e sette addirittura un po'meno almeno di sette miliardi per le politiche passive saliva nel due mila cinque a un sopra avanzo nettissimo delle politiche passive sulle altre
Perché il periodo due mila tre
Quattro due mila cinque potremmo anche dire due mila tre come sapete è stato caratterizzato da una bassa molto bassa crescita economica
E nel caso della bassa crescita economica e si sono avute alcune crisi strutturali notte
Che hanno per la prima volta ha toccato anche spesso le piccole impresa e le famose crisi del tessile eccetera e quindi con delle aggiunte di risorse agli ammortizzatori anche i famosi ammortizzatori Grisetti in deroga
Che hanno appesantito questo tipo di spesa le ultimissime tanto per andare un po'avanti ma sempre
Questa è la logica strutturale logica congiunturale ci dicono le ultime notizie che per esempio nel due mila sette c'è una
Significativa riduzione della spesa dati INPS
Della spesa per ammortizzatori sociali in particolare le casse integrazione quindi questo dimostrano come normalmente deve avvenire che il ciclo economico ovviamente una delle principali ragioni
Di uno strumento che ha per definizione natura assicurativa
Se andiamo sulle politiche del lavoro passive solo i sotto insieme quindi questi nove miliardi e ottocento milioni che abbiamo appena visto nella tabella di Lai e design diamo le spese per le politiche del lavoro passive
Abbiamo alcune secondo me interessanti indicazioni che vale la pena segnalare che intanto l'entità si vede subito che le il blocco casse integrazioni comprendendo vi è anche i contratti di solidarietà difensivi
Sono relativamente di teso inferiore al blocco delle intende dei diciamo degli ammortizzatori che hanno attinenza con la disoccupazione
Significativo a questo riguardo è il fatto per adesso le stiamo solo su questo aspetto
Significativo a riguardo è il la notevole crescita dell'indennità di disoccupazione cosiddetta non agricola requisiti ridotti
è vero che una indennità requisiti ridotti può essere data anche a contratti a tempo indeterminato quando si interrompe un contratto a tempo determinato prima del periodo necessaria fa scattare il requisito normale
Ma diciamo che è caratteristica principale del requisito ridotto quella di essere
Lo strumento da ammortizzatore per i contratti a termine cioè quindi per i contratti di durata temporanea e si vede chiaramente che sta aumentando molto questi alla dinamica principale innestata su questo su questa componente di spesa
è interessante sottolineare come gli affetti di norme che hanno come capostipite la seicentoventidue del novantasei molti se la ricorderanno una finanziaria in cui articolo due comma ventotto Mita
Sì è stato introdotto quel meccanismo del fai da te negli ammortizzatori inventato prima per le banche che pian pianino sta prendendo piede
Non arriva delle cifre ancora consistenti però sta vicino la mai al mezzo miliardo di euro nel due mila cinque
Lo sottolineo perché esiste tuttora una richiesta crescente per adottare schemi di questo genere
E così se la vogliamo rappresentare nel complesso graficamente possiamo vedere che comunque dal periodo in cui il mercato del lavoro italiano si segnano ter credo la più pesante crisi
Dopo i famosi oli Scholes degli anni Settanta dal punto di vista occupazionale vale a dire il mille novecentonovantatré la spesa per gli ammortizzatori in percentuale al prodotto interno lordo è andata sostanzialmente decrescente
Si vede un tentativo di rialzo nel periodo due mila quattro due mila cinque per la questione congiunturale che vi dicevo prima
Ma sostanzialmente il regime verso cui si è andata a collocare sta quasi a metà di peso sul prodotto interno
Oddo di quanto non stesse negli anni tra il novantuno nel novantaquattro novantacinque quindi
Mezzo punto di prodotto interno lordo stiamo parlando in mezzo punto di prodotto interno lordo non è poca cosa insomma
Sono attualmente circa sette otto miliardi di euro quindi se stessimo ancora a quei livelli avremo una spesa per ammortizzatori molto più consistente
Allora questa è l'unica
Forse no poco a poco e altre divagazione a questioni me meno nulla numeriche
Dunque noi quando guardiamo al sistema esso poi farò degli esempi quando guardiamo al sistema dicono e nel senso tutte le ricerche gli studi che sono stati fatti in questi anni ci sono parecchi
Al sistema italiano gli ammortizzatori sociali emergono delle criticità che ormai credo moltissimo però le ripetiamo
Una è quella della cosiddetta eccessiva settorializzazione quindi in questo caso non solo è occupazionale me settoriale che vuol dire che è molto è ancora più lontano dal concetto di cittadinanza insomma o di altre forme di questo genere pieni
Ognuno s'nella storia
Dello sviluppo industriale italiano un certo punto si è fatto degli ammortizzatori
Con una forte connotazione per la tipologia di bisogno di copertura bisogno di protezione che emergeva dei singoli settori
Molto spesso è
Determinato questo sì anche dalla negoziazione quindi dal potere negoziale che le varie categorie avevano
Ci sono disomogeneità normative io non sono convinto che sia possibile anzi poi lo dirò o più
Che quel molto difficile raggiungere l'omogeneità normativa
Però a volte le disomogeneità non hanno senso cioè esistono ma nessuno capisce perché esistano se non
Per effetto di un mancato processo di revisione che portasse a coerenza situazioni che sono diverse solo perché
Sono nate così continuano a viaggiare in parallelo senza momenti di ripensamento
Abbiamo una insufficienza nota dei cosiddetti tassi di sostituzione le coperture negli istituti a più larga base assi di di assicurati e sono quindi quelli che
Si rivolgono alla per perché a pezzi l'indennità ordinaria di disoccupazione che riguarda praticamente l'intera platea del lavoro dipendente se il privato
E in più abbiamo nessuna o scarsa copertura per alcune platee di lavoratori la scarsa la possiamo applicare a quelli che abbiamo penato detti requisiti ridotti dove ci sono i lavori temporanei la nessuna la possiamo applicare a tutta con l'altra parte di lavoro temporaneo
Che passa sotto il nome del lavoro a progetto il coordinato continuativo che continui a esistere nel pubblico per non dire delle partite IVA che tu prima non ha recitato nel tuo aggregato ma che credo sia una parte consistente della precarietà
Si sta ecco no no era solo perché pedala avrei chiesto così adesso neanche l'Inter tutti contemporaneamente
E infine è un'altra cosa che si può scoprire facendo delle analisi molto più disaggregate sui dati eccetera il che comporta che l'INPS
Capra alle sue banche dati lo fa ogni tanto
Dopo e quindi si hanno delle delle ricette un po'datate perché non lo fa sistematicamente
Io ho provato a farla credo nel due mila due mila uno cioè se si ripercorre tutta la l'INPS ha delle proprie classificazioni se si ripercorre
Tutta la disaggregazione possibile vedere per bene chi sono i beneficiari e si scopre che alcuni ammortizzatori hanno dei beneficiari con alcune caratteristiche
Tali per cui più che un ammortizzatore sociale nel senso di strumento assicurativo è veramente un pezzo di spesa sociale
Che è collocato lì in maniera impropria quindi senza meccanismi di selettività senza
Nessuna relazione con il reddito eccetera
Gli esempi di questa cosa ve li faccio molto rapidamente non abbiamo una platea di oltre undici milioni di persone in Italia che beneficia teorico può beneficiare cioè assicurata non è che necessariamente ne beneficia
Della disoccupazione ordinaria la quale però ha una copertura relativamente bassa
Ed era ed è ancora in fondo limitata nella durata
Dico ancora in fondo perché non per il momento non è ancora passata alla Finanziaria e tutto quello che si porta dietro a finanziare con i collegati ci sono delle cose che cambiano ma appunto ne parlerò tra brevissimo
Però non è che questo abbia con una radicale mutamento della si producono radicale mutamento dalla situazione
L'indennità di mobilità invece è molto più alta prolungata arriva fino a quattro anni per gli ultra cinquantenni nel sud quindi un grosso strumento paragonabile ai più pesante che ci stanno in giro in Europa
Però riguarda meno di tre milioni qua omesso circa ma sono meno di tre milioni e mezzo di persone oramai perché mano a mano che si
Come dire si scala all'in giù la dimensione media delle imprese c'è rischio crescente che questa platea si impoverisca
Se andiamo a prendere le due casse integrazioni anche qua abbiamo delle cose un po'particolari perché la prima per esempio a una platea che in parte coincide con quella mobilità però ci sono sensibili differenze settoriali e c'è un'impronta o di imprese di minore dimensione
La cassa integrazione straordinaria invece di cui poi faremo un cenno a una platea che praticamente coincide con quella della mobilità e la cosa importante in questo caso
E segnalare
Che la cassa integrazione può essere usata in successione con l'indennità di mobilità
In genere prima la cassa integrazione ovviamente poi la mobilità
E questo quando viene fatto con tutte le proroghe del caso eccetera rappresenta una delle se vogliamo forse anomalie del sistema italiano quindi livello di copertura
Piuttosto alto anche se tutte queste cose le ho sempre tener presente che sono condizionate dei tetti e quindi non è
Che uno deve guardare nominalmente il tasso di sostituzione che sta all'ottanta poi va al sessantaquattro per cento circa
Quindi i tetti di riducono moltissimo però insomma è un ammortizzatore dignitoso con durate mucche possono diventare anche molto lunghe
E questo riguarda però soltanto una platea al di sotto dei tre milioni e mezzo e con molto targhe tipizzata in termini dimensione media aziendale sette
Il settore agricolo poiché che invece a un cambiamento in corso piuttosto significativo ve ne faccio un cenno alla fine da una situazione veramente
Come dire così un oramai paradossale ce le coperture possono andare dall'ottanta per cento nel caso dell'integrazione che se vedete pesa pochissimo
E poi invece per legge ornate per le scusate per le indennità di disoccupazione va
Ha ora una gamma da sessantasei al trenta per cento
Requisiti minimi possono essere centottanta giornate lavorative in un anno o centodue in due anni quindi anche qua le requisiti
Con una variabilità cinquanta per cento centodue in due anni sui famosi cinquantuno istigavano chiama che son poi cinquantuno alla quindi cinquantuno giornate per accettare
La platea qui è un'altra delle anomalie che non sono mai riuscito a spiegare
Se in sede questo è molto difficile da risolvere onestamente
La platea dicevo per l'integrazione e circa un quinto della quella che percepisce l'indennità di disoccupazione il che già vi dice come è squilibrata fondamentalmente questa struttura
E la cosa strana dalla platea dei beneficiari di disoccupazione che numericamente supera abbondantemente il dato Istat della disoccupazione dipendente questo rappresenta uno dei ministri dei mi misteri
Statistico amministrativi italiani questo lascia solo supporre che ci sia un congruo numero di
Come dire con Cocco abitanti come si dice Franco familiare insomma
Che in qualche misura sono da un lato agricoltori e dall'altro lato vengono immessi nella
Elenco di coloro che svolgono lavoro alle dipendenze quindi diventano beneficiari di
Sì vado vado accelerano
Lì gli oneri di questa cosa lo agli oneri di questa cosa li vedete qua la cassa integrazione ordinaria quella rossa in alto e la cassa integrazione straordinaria hanno saldi positivi
Come si è spenta
Ma
Hanno saldi positivi
Da dal novantasei sempre la CIGO addirittura da sempre
La mobilità ha un saldo negativo che però lo come vedete era in forte peggioramento all'inizio poi migliora
E la disoccupazione ha invece stabilmente un saldo negativo che arrivare se ne cito uno zero due di PIL quindi non poco però poi quando uno disaggregata disoccupazione per capire il problema
Vede che la non agricola come vedete si aggira sempre come saldo come è giusto che sia intorno a un valore ed equilibrio quindi alcuni anni va sotto alcuni anni va sopra ed è proprio classico di un lo strumento assicurativo
L'edile a una piccola strutturalità negativa manent di poco peso in tutti i Paesi l'edilizia è un po'sostenuta nei negli ammortizzatori per le caratteristiche del settore e come vedete la totale praticamente totalmente influenzata dalla agricola
E la cosa è molto visibile anche negli ultimi due anni
Qui abbiamo l'aggiornamento delle medie che lì erano ferme al due mila due per il la media del due mila tre due degli ultimi tre anni deve media del due mila tre due mila cinque riproduce la stessa cosa vedete che il totale dei settori non agricoli
Mettendo insieme tutto le cassa integrazione indennità di mobilità eccetera
E considerando anche la contribuzione figurativa hanno quattrocentosessantacinque milioni di attivo medio nel triennio
Se prendiamo l'agricoltura l'edilizia come vedete a cinque milioni di cinque milioni di attivo quindi roba che conta pochissimo Lalla l'agricoltura da sola un miliardo e mezzo di passivo
Questa è l'impatto della questione allora quando si passa il cento per cento con questi istogramma vuol dire che il saldo negativo dell'agricoltura sta andando a a trovare compensazione dei saldi positivi dei settori industriali
Come vedete negli ultimi anni siamo sempre vicini al cento per cento cioè vuol dire che tutta la
Il disavanzo di questo comparto della spesa pubblica è legato fondamentalmente al risultato dall'agricoltura
E nel me nella media due mila tre due mila cinque c'è addirittura un'invadenza di un quaranta per cento del saldo su quello dell'altra parte che come vi dicevo è attivo
Allora questa ve la dico molto rapidamente anche se qua meriterebbe un ragionamento più compresso ma l'avete già fatto la i punti di riflessione per una riforma di questo sistema
Sono ovviamente le risorse sembra banale dirlo però bisogna capire se le prendo dalla fiscalità generale
Se invece credo schemi in cui
C'è un contributo aggiuntivo se il contributo aggiuntivo sta sui lavoratori sta sull'impresa eccetera eccetera eccetera quindi problema non banale
La questione dell'armonizzazione abbiamo detto che non sempre si può arrivare a sistemi armonizzati in senso totale quindi no non ha senso nemmeno per esempio con la tua
Osservazione che dicevi il pagamento dell'anno dopo tecnicamente molto difficile risolvere il problema
E e l'altra questione riguarda i modelli di gestione non abbiamo modelli di gestione che vengono come dire
Che sono in vita da tempo e che viene preme per i quali c'è una forte richiesta di mantenimento se non addirittura di espansione parlo per esempio degli schemi legati alla bilateralità sono un classico indica un problema da risolvere
Le finalità abbiamo detto dovrebbero riguardare il licenziamento la gestione delle eccedenze e una finalità particolare con la del lavoro discontinuo Latilla separo
Perché nonostante numerosi sforzi tecnici è veramente molto complicato pensare uno strumento che risolva il lavoro discontinuo nella stessa maniera con cui gli altri ammortizzatori trattano il lavoro diciamo tra Standa
C'è un problema di efficienza degli schemi su questo come sapete c'è un enorme letteratura spesso paludata di scientificità in realtà con grandi pregiudizi ideologici
Che dice come deve fornisco mi devono funzionare questi schemi per essere efficienti quindi profili le durate gli effetti diventare talmente queste cose cosa tutta una serie di cose no poco tempo non le sto a raccontare
C'è un problema molto serio qui la tratta tutti fin dall'inizio Massimo Paci prima che raccordo con gli altri strumenti di politica attiva qua abbiamo due questioni di fondo che sarebbero ognuna merita dei seminari interi come sono stati fatti
Anche dei libri pubblicati dalla rivista una sulla questione competenze devolute quindi come si
Organizza questa questa governance sommo io sono più per la Coppa e-government oramai ma alla questa governance multilivello
E l'altra la questione proprio del quello che viene definito il policy making Prost che danno voi veramente sempre più eterogeneo dividi difficile stabilizzazione
Legato a forme sperimentali progettuali
Estesi esperienze pilota eccetera eccetera
Agganciato in maniera
Se vogliamo co.co.co. come chi non ha altro da fare allea la la Coop alla coprogettazione europea ne tutte queste cose con tutti le conseguenze secondo me negative che poi ne risultano
Dal fatto che si fanno delle buone esperienze ma poi non diventano mai
Come dire entrano stabilmente nel panorama del dente
Delle cose che si possono fare e infine la questione della completezza della coerenza degli indirizzi l'avete detto voi une alla questione del collegamento al sistema degli incentivi che ha detto poco potentissimo commessa come stretto è fondamentale
E l'altra che credo anch'io sia un tema lasciato lì lo diciamo da tanto tempo lo disse
Il testo
No ne quanti anni fa
E invece ecco dell'integrazione con le politiche sociali che però a fare l'abbiam detto l'abbia ripetuto eccetera ma rimane lettera morta la tra i due otto è stato un momento ISPI ispirato fosse da questa logica
Però io che faccio anche queste robe poi un po'datata come può practice o nel vi garantisco che va avanti poco insomma queste cose quindi siamo molto indietro
Allora il protocollo per concludere andiamo le ultimissime cose che cosa dice il protocollo per cercare di andare in una direzione che risolva un po'di questi problemi
Allora dice che bisogna rafforzare ammortizzatori ed estendere le tutele per chi è privo queste sono le linee guida
Protocollo del ventitré luglio welfare
Lavoro
Poi la parte dice anche che l'appartenenza settoriale la dimensione di impresa la tipologia dei contratti di lavoro non devono essere le mento di esclusione non dice che non devono essere le mento di differenziazione perché purtroppo
Come vi dicevo prima tecnicamente in alcuni casi bisogna mantenerle alcune diversità
Miglioramento delle politiche attive potenziamento delle reti dei servizi per l'impiego che questa è una wishful finché in come si usa dire
Si dice sempre per corsi di formazione aggiornamento eccetera rimodulazione degli incentivi questi invece c'è una delega che è importante se passa la delega si apre uno spazio per la rimodulazione degli incentivi economici che sarebbe molto importante a mio parere
Poi la questione della perdita effettiva dalla tutela in caso di motivata Park non partecipazione qui l'avete detto tutti prima
è una delle linee che è andata avanti in Europa secondo me con dei rischi micidiali perché in effetti
Il modo con cui si definiscono le comunità il modo con cui si definiscono le i diritti di negoziazione che il lavoratore ha rispetto all'advisor insomma è è fondamentale su alcuni Paesi hanno fatto piazza pulita di tutto
E quindi Oppini o atteneva ai
E questo insomma basta odiata bene questa cosa la questione del patto di servizio il patto di servizio invece potrebbe essere molto interessante abbia fatto delle sperimentazioni già in Italia
Con per Italia lavoro le ha fatte anche e quindi somma non è poi così peregrina la cosa e questo mette alla prova le due parti
E infine la questione molto importante che è prevista la definizione di un set complessa di strumenti quindi non solo gli ammortizzatori eccetera per l'invecchiamento Piano nazionale per l'invecchiamento attivo e se ne parlava che stamattina
Immediati gli interventi che sono previsti che stanno dentro nel collegato alla Finanziaria c'è un allungamento otto mesi perché meno i cinquant'anni a dodici per gli over cinquanta sull'indennità ordinaria
Con una copertura che va al sessanta cinquanta e quaranta a seconda dei mesi quindi la copertura maggiorata
Un aumento delle indennità sui requisiti ridotti dal trenta al trentacinque per i primi centoventi giorni al quaranta per cento per i successivi che cerca di creare un effetto incentivo sul prolungamento
Con un'estensione a centottanta giorni dalla durata che significa maggiori garanzie sulle coperture figurative
Una copertura previdenziale figurativa sempre per tutti per l'intero periodo e questo è un passo in avanti perché ecco alcuni allungamenti che erano già avvenuti negli anni scorsi mi lasciavano scoperte alcune parti dal figurativo quindi c'è la insomma
Lo sforzo per cercare di creare anche una
Non solo l'indennità diretta ma un una un credito pensionistico per il futuro
E c'è questa cosa della perequazione dei tetti perché non solo c'erano i tetti mette chi non era un bel nemmeno perequati al cento per cento all'inflazione
Ebbene in questo caso diventerebbero se non altro per i quarti all'inflazione
In diritti indirizzi prospettici previsti sempre dal protocollo
E questi mi spiace dovrei dire rapidissimamente perché sarebbe il succo forse per il delle discussioni che possono essere fatte del club rischio nel guardi con l'aria rapidi
Allora l'idea è quella di andare a una progressiva armonizzazione degli istituti a disoccupazione ordinaria della mobilità
Queste proprio una di quelle questioni dicevo all'inizio di normative differenti di cui non si capisce il perché
Con la creazione e lo strumento unico ovviamente molto indirizzato anche all'inserimento lavorativo come doveva essere la mobilità qui c'è
Colliso che di questa cosa
Anche uno uno
Uno che l'ha concepita poi una modulazione dei trattamenti collegata all'età anagrafica sempre in queste cose quindi si lasciano invita alcune delle questioni che caratterizzano la mobilità come idea perché eravamo a nonché un senso anche in altri Paesi si fa o fatte così questa gente
Rapidissimo la la integrazione al reddito
E interventi nelle trasformazioni strutturali che sarebbero le casse integrazioni dovrebbero vedere una progressiva estensione unificazione delle casse integrazioni ordinaria e straordinaria
Conforme di regolazione basate sulle diverse finalità queste non possono essere ridotte a uno
In caso di eventi strutturali qua sta il punto nodale la gestione di eventuale incidenza di manodopera deve prevedere più coinvolgimento e partecipazione attiva delle aziende e quello che si dice il piano sociale fondamentalmente per la ricollocazione dei lavoratori
Un riferimento al territorio e qui c'è l'idea della mobilitazione a livello del territorio la concertazione tra le parti sociali
E la capacità di mobilitare in modo programmato risorse da una priorità di fondi per chi ha fatto esperienza di questo genere questa cosa ricorda lì alibi al fondo Lidia degli accordi di programma per capirci
Cioè delle cose che devono vedere una collettività di soggetti che si muovono in
L'altra questione l'integrabili ITA delle risorse finanziarie disponibili attraverso il concorso solidaristico del sistema dell'impresa infine il ruolo degli enti bilaterali soprattutto indirizzato al mondo dall'artigianato e delle piccole imprese
Per avere anche un controllo più capillare arrivo in conclusione questa è l'ultima cosa c'è sempre nel protocollo una previsione di riforma sostanziale in questo caso del modello degli ammortizzatori agricoli
La copertura da secca il quaranta per cento quindi non ci sono più le varie aliquote e questo è un primo punto l'accessibilità un limite minimo delle centocinquanta delle centodue nel biennio
Il raggiungimento c'è un meccanismo per il raggiungimento e quindi che dalla copertura i duecentosettanta giorni per avere validato l'anno di anzianità i fini pensionistici a un sistema interessante
Sistemi interessante prevede che i lavoratori contribuiscano solidaristica mente con un contributo di solidarietà
Pari al nove per cento
Che non gli viene tolto da cioè che non è pagato è è scontato dall'indennità
Quindi l'indennità è considerato al netto cioè l'indennità viene pagata netto c'è un calcolo al lordo meno il nove per cento che serve ad ottenere il raggiungimento figurativo del giornate sino a un massimo di centocinquanta giornate
Concludo proprio con cui non c'è più niente dicendo che ovviamente molte di queste cose
Cioè la differenza sostanziale che quelli che ho chiamato gli interventi di breve termine
Se la Finanziaria va in porto diventano alcuni ritocchi a mio parere costano un miliardo tanto per capirci quindi siamo in questo Ente settanta settecento milioni
Nelle indennità dirette e trecento milioni sono nelle figurative
Quindi capite che umiliato significa uno zero
Virgola zero sette di PIL tanto per capirci siccome stavamo sullo zero sessantatré arriviamo a circa zero settanta mandato che instabile poi non è neanche così classifica quindi siamo un piccolo ritocco che però non costa poco
Ecco questo per darvi l'idea dell'immensità di questo problema è un problema che va affrontato con aveva affrontato secondo me con molte delle suggestioni che sono venute anche dalle vostre relazioni di prima
è un problema che però anche questa componente io faccio l'economista e quindi sono per forza tenuto a sottolinearlo
Ci vogliono i quattrini
Grazie anziane dunque io una richiesta di intervento di D'Alessio Liguori
Dell'Università la Sapienza non ne ho altre
Sarà presente in sala
La sua
La parola a lui
Anche perché
In realtà non è che debba dire che abbiamo intervento organico da fare lo semplicemente
Mi è venuto in mente delle riflessioni sì
E pensavo si sarebbero perse
Nella generalità del dibattito va be'comunque dico lo stesso quello che mi è venuta in mente io sono
Molto mi appassiona molto questo discorso
Interrotto la Massimo Paci sui modelli di attivazione cerco di essere brevissimo mi sa che sono e da solo
E sul fatto che ci sono
C'è un continuum di modelli di attivazione che va da quello che pace definito modello neoliberista quello che è diversa litigano
E che dipendono dal contesto in cui
L'attivazione
Un
Modello di qualche di attigua fastidi ti viene calato
E
Qui qualcuno ha suggerito e letteratura si può riutilizzare
Ancora una volta il il vecchio
Il vecchio concetto di Aspen understanding mercificazione no se noi pensiamo
A una Warfare in cui l'unico sistema di sostegno della persona è quello di garantire comunque un accesso alla maggiore occupabilità possibile
E quindi il più possibile una reddito da lavoro cui cioè un principio di mercificazione al massimo livello per quell'versa era sostiene la persone l'individuo solamente facendolo garantendo in un reddito da lavoro e quindi non lo libera dal lavoro no nel senso destinando stiano del
Del concetto di teme ci ficca azione allivella al
A Tolo posto di questo contino ma invece appunto e sono schemi più universalistici magari
Analizzabili secondo alle categorie segnale no non un welfare strette che attiva a livello di capacità azione naturalmente la cosa molto più complessa oppure somme molto più affascinante
E non
Siccome
La traduzione di fatto dei vari modelli di welfare attivo dipende appunto dal contesto quello che sa che l'altra parte pendenza o la pasta attendersi in cui vengono calati quindi io
Quello che per questo mi appassiona questo discorso
Sospetto il mio forte sospetto e che
Nel contesto italiano di un welfare che è stato prodotto per affastellamenti successivi di concessione in auto
Diritti di di di strumenti di welfare di tipo bis marchiano attuale ieri da parte delle deliberare compiacente
L'esito che si arrivi
Una versione residuale quindi di tipo quelle che pace definito neoliberista di welfare attivo secondo me e praticamente scontata
Cioè che si arrivi in ottanta un welfare to work ma un welfare Olli turca
Che
Per me è una visione ed è una prospettiva veramente misera cioè detto parente mi ancora più pratici
Si tratterebbe poi di fare sostanzialmente la riforma del morti settori sociali quella dei servizi per l'impiego di cui
Abbiamo parlato adesso normati tutte le reti dell'impiego
Ricadere magari potenziare un po'il sistema della formazione permanente ed è un caso che queste sono le tre cose di cui si parla del protocollo del welfare e non è nemmeno in caso di questi sono io sto dicendo che non è importante adesso qualifico un po'meglio quello che sta dicendo
Sono anche le tre cose sulle quali si insiste al dalla da da da parte della della Commissione europea all'Italia non si fa che chiedere questo sostanzialmente
Poiché
Non sono appunto dicevo non è non sono cose di poco conto in un sistema di welfare come quello italiano in cui c'è un incapienza totale dei non occupati e dei disoccupati rispetto alle prestazioni di welfare questo sarebbe un passo avanti
Ma
Secondo me
Non basta e qui prova a fare l'economista l'ha già detto a Massimo Pasimeni unico niente di nuovo ma nel Mezzogiorno le pensiamo veramente che è un modello di welfare to work sia un modello di welfare efficiente
Ed efficace cioè effettivo nel senso inglese il termine io penso assolutamente di no
E per
Chiarificatrice meglio quello che voglio dire ritorno una vicenda che conosciamo tutti e che invochiamo sempre tutti e siamo rimasti i pochi che una riserva indiana a continuare ad evocare una che è quella del reddito minimo di inserimento
Intanto quando è stato sperimentato c'è chi l'ha interpretato come un assumente inserimento lavorativo ed è fallito praticamente sempre Cecchina interpretare uno strumento di inserimento privatamente sociale in quel caso l'atto dei risultati molto interessanti
E non solo al Centro-Nord ma anche direi soprattutto al Mezzogiorno
Che secondo me non è un caso che di quello strumento non si parli più l'ultimo riferimento nel DPEF l'ultimo DPEF sono approvate in cui si dice a un certo punto in tre righe ma bisogna riprendere con l'esperienza ma diciamoci la verità questo diceva Geroldi adesso per cui Della tre due mila otto insomma c'è un appannamento della stagione della tre due otto questa cosa qui di pubblico possiamo dircelo non dipende
Dal ciclo politico c'è una Parlamento dalla tradotto a livello culturale complessivo
Diciamo della politica in genere italiana
Per cui io sono convinto che è un modello di welfare State attivo che non si riduca a un altro turco meglio ancora più residuale
Risarcitorio a un welfare accolli tout court quest'idea oggi sia fortemente minoritaria mentre quella neoliberista secondo me sta passando in carrozza e
Credo che sia su su questo state c'è stato Ferrero quindi lei ha parlato di questo del del dei livelli essenziali delle prestazioni per i non autosufficienti io stamattina ero al tavolo tecnico che discuteva di quella proposta
E guardate quando si fanno cioè qui ancora volta Gerard è chiuso ha chiuso il settore approva quattrini
Poi la differenza tra un è chiaro che la partita dei livelli essenziali è
Il terreno su cui si gioca il modello di welfare ma il modello di welfare attivo in senso universalistico dipende da come vengono da che cosa si mette dentro la lista dei livelli essenziali delle prestazioni
Come si fa dei tavoli tecnici il dibattito è tra l'Amministrazione quel caso la solidarietà sociale che propone l'essenziale e dall'altra parte
Il il Ministero dell'economia che dice che propone quell'emendamento solo ma mette a tutti gli articoli senza oneri aggiuntivi per il bilancio pubblico senza adeguati
Io vedo senz'ali delle prestazioni per i non autosufficienti si vuole far mettere al Fondo nazionale soffriva di quattrocento milioni di euro no
E ce ne vorrebbero cinque miliardi
E il oltretutto il meccanismo pericoloso perché una volta che è una cosa viene riconosciuto a livello essenziale quindi come diritto soggettivo esigibile
E poi invece è subordinato alla alla alla disponibilità finanziaria la concessione di quel diritto sono si apre una prospettiva di contenzioso che non finisce più
Detto questo quindi non vogliamo fare i matrimoni con i fichi secchi nutro togliamo fare i matrimoni all'italiana quindi belli insomma sontuosi e appunto chiude sull'ultima cosa che mi interessa molto è stata la flessibilità è collegato con quello che ha appena detto
E qui faccio di opere o fare l'economista
Anche la mia formazione originale ma io penso che qui ci sia poco una schizofrenia da parte di maggiori analisti e anche da parte della della politica di fare politica
Del mercato del lavoro e poi le politiche sociali ma continuiamo a parlare e anche qui l'Europa continua mandare degli imputati in questa direzione di flessibilità come se il problema fossero di fare in Costa i costi della di di di di licenziamento
Ma scusate io sono undici anni che lavoro e non ho mai avuto un impiego a tempo indeterminato
E
A me
Mi viene il sospetto non solo quando la mia situazione personale ma guardando le statistiche se no non facciamo scienza ma mi viene il sospetto che la flessibilità
Che viene domandata
Che viene domandato all'impresa
Nella flessibilità e qui prova per la risposta a quello che che diceva lei
La flessibilità che non viene mandata perché oddio non so mai come licenze come liberarmi di questo lavoratore non so come andrà a casa loro quello che si cerca di comprimere sono i costi di esercizio e questi bibite lavoro ce
I contratti parasubordinati
Fanno gola all'impresa perché costano di meno durante
Il percorso lavorativo il dottor Costa il costo è viva e del lavoro che vogliono contenere le imprese nemmeno un sistema
Da lì degli ammortizzatori sociali che in sostanza paga tragga
A livello sociale collettivo i costi di scelte imprenditoriali diciamo della crisi competitiva del sistema imprenditoriale italiano sinceramente è una cosa che mi interessa poco e che mi preoccupa invece molto
Posso sul primo punto
Siamo tutti d'accordo che è un vero peccato anche un disastro che l'esperienza del reddito minimo di inserimento
Diventato poi reddito di ultima istanza poi non so cos'era diventato scomparsa diciamo o comunque non non si è cresciuto come quella misura che
Era stata prevista come ricordava Gianni molti anni fa dalla Commissione non offre la quale avevamo collaborato proprio nel due
Però appunto
C'era un'accentuazione nell'intervento che sembrava contrapporre l'inserimento sociale all'inserimento lavorativo
E qui io vorrei capirci meglio perché per esempio anche in Francia il reddito minimo di inserimento è diventato poi
Un ammortizzatore fondamentalmente per per il lavoro cioè l'uso migliore che si è riusciti a fare in Francia di questo strumento non con successivi anche modifiche è stata di inserire i giovani del lavoro
E non vedo che cosa ci sia di male poi inserirei ingenui nella loro
Io ho detto all'inizio poi che ci si occupava qui delle politiche attive del lavoro
Che c'è un'attivazione diciamo nel campo dell'assistenza nel sociale di cui non ci saremmo occupati
Però ecco insomma qua che cos'è un inserimento sociale di una persona in età da lavoro se non gli diamo anche il lavoro
Io concepisco l'inserimento sociale con una cosa differente all'inserimento lavorativo
Coloro che non sono in condizioni di lavorare o non vogliono lavorare
Ma insomma e mi sembra che fondamentalmente diciamo l'importanza di dell'inserimento lavorativo è fuori discussione
E quindi poter disporre di uno strumento
Di sostegno economico del reddito
Che possiamo chiamare reddito minimo
Nei casi in cui sia fuori
Della copertura assicurativa fornite dall'indennità di disoccupazione ordinaria od altri strumenti questo sì è una misura assistenziale io chiaramente ho fatto un accenno dicendo che in altri Paesi esiste un sistema dedicato
Di di di copertura di sicurezza di protezione sociale insomma che appunto da me manca e allora concepire i
Come importante l'introduzione di questo reddito minimo chiamiamo inserimento perché sia appunto
Che possa essere usufruito da tutti coloro
Che non hanno accesso
Alla indennità di disoccupazione ordinaria o a coloro che avendo avuto accesso hanno poi
Ne sono usciti abbiamo visto che adesso si ci vuol passa da sei mesi otto mesi
La durata della copertura offerta dalle tenta di disoccupazione ordinaria quindi
Relativamente breve nettamente illudere di quelle che abbiamo perso altri Paesi
Potrà Danimarca aveva cominciato con quattro anni poiché hanno tagliato il prezzo di copertura del
Bisogna prendere i militari disoccupazione in Danimarca ma è rimasto molto più lungo della sua indi
Questo è il punto insomma irrogare l'inserimento sociale fondamentalmente una copertura di tipo economico
Che diamo a coloro che non
Hanno lavoro o non possono lavorare o
O per condizioni di disagio alcolismo quello che voi tu insomma
Hanno hanno bisogno di
Reinserimento sociale benissimo questo spiraglio bisogna pensarci
Ma
Qui il nostro problema essenzialmente appunto il l'inserimento lavorativo e la tutela del reddito di chi
Non riesce a inserirsi due inattesa di trovare un punto lavoro e non fare delle politiche attive di vuol fare che non siano anche
Diciamo tutelate solo sul piano dei diritti diritto
Alla sopravvivenza dell'uomo poi c'è un diritto di fondo insomma prevale anche dalla Costituzione che non si può non si può incidere punto
E questo era la prima delle tre domande può essere alte se c'è qualcuno che vuole intervenire anche perché io so fuggendo quindi approfitto per salutare tutti perché se ne sta andando
Ma io volevo volevo rispondere a una cosa che non c'entra con gli ammortizzatori ma perché mi interessa il ragionamento e
Vede quello della
Non apparente reale schizofrenia del legislatore Ciao
De La Reale schizofrenia del legislatore che a concepito le forme discontinue varie forme
E le ha e ha pensato bene di renderle più leggere dal punto di vista del carico contributivo
Mi ricordo che Joseph Stiglitz che non credo sia l'ultimo arrivato insomma visto che ho preso anche un Opel quando gli si è detta questa cosa ha detto ma mi sembra del tutto irrazionale sarebbe se mai fare il contrario
Però lo è questa strada l'abbiamo percorsa lungamente
Bien percorse lungamente adesso c'è un ripensamento in corso secondo me già abbastanza significativo se si pensa che poi siamo in una democrazia rappresentativa maggioranza risicata bisogna sempre
Capire il perché però insomma dal diciassette diciotto al ventitré adesso in prospettiva al ventisei l'avvicinamento e sensibile
Bisogna però pensare questo anzi rivolgo voluto rispondere proprio per quello che esistono sempre delle forme nascoste
Che a mio parere occorre considerare
Le forme nascoste sono un po'come gli economisti questo discorso lo conoscono bene come l'erba cattiva che scaccia quella buona come la moneta Nocchetti
E faccio un esempio
Di una delle notte vertenze sul prezzo sulla precarietà degli ultimi mesi quella dei giornalisti
Lì c'è un'amplissima diffusione della cessione del diritto d'autore
La quale beneficia di decontribuzione totale e neppure di un regime fiscalmente agevolato
Ora io personalmente non ho niente rispetto i regimi fiscalmente agevolati se sono finalizzati a delle cose però personalmente io sono un fautore dell'assoluta neutralità contributiva
Assoluta neutralità della contribuzione del carico contributivo il che significa che tutti i rapporti di tipo lavorativo a mio parere andrebbero caricati esattamente della stessa a lecco
Il che significa non solo andare all'unificazione delle aliquote previdenziali
Mandare all'estensione per tutte le forme lavorative dell'applicazione dell'aliquota previdenziale
Come
Cosa vuol dire a prescindere dallo stipendio
Percentuali
Non è adesso abbiamo le aliquote percentuali se la vuoi fare anche progressivo roba del Genoa altro discorso intendo dire che abbiamo tuttora dei rapporti che contengono lavoro
Ma come per tipo di prestazione e che hanno invece aliquote che non si capisce perché sono agevolate
Allora questo ovviamente continua a creare una distorsione cioè se è vero ma io sono d'accordo che è vero
Che non sono tanti fare rincorsa e i costi di licenziamento ma anche perché poi il problema è stato molto ridimensionato ma da quando i signori dell'OCSE si sono accorti che noi consideravamo il TFR nei costi di licenziamento
E quindi adesso siamo
Andati nella parte medio bassa della classifica eravamo sempre quasi in testa quindi non è vero che si è tanto quello
Problema vero è che c'è una convenienza
Oggettiva nel poter utilizzare costo del lavoro caricato di aliquote contributive quindi di oneri indiretti più bassi se ci sono io faccio l'imprenditore lo uso
Ecco se poi dietro queste cosa ci sta pure una condizione di maggiore precarietà quindi di insicurezza di qualcosa che assicura attivamente sto facendo discorso economico non è un discorso
Che assicura attivamente meriterebbe maggiore protezione questo diventa un paradosso che noi continuiamo a portarci dietro quindi da un lato qualcosa si sta facendo bisognerebbe anche ragionare un'estensione maggio
Ho io vi do appuntamento a domani mattina alle dieci dove si parla di welfare locale però non potete scampare
A due considerazioni che uno che è abituato a
Diciamo così occuparsi di cose pratiche come un sindacalista
Diciamo così deve fare rispetto come dire ai
Ai confronti teorici allora occupandomi di cose pratiche io credo che sarebbe stato
Forse anche utile
Che diciamo così a partire dalla relazione di Massimo Paci venisse anche data la conclusione
Di quella discussione che lui ha dato per in corso sul Libro verde
Però non c'è soltanto come dire una partita in corso c'è una partita finita
E la Commissione europea
Dovuto prendere atto
Che diciamo quella filosofia alla base del Libro Verde ovverosia quella per la quale siccome c'è una contrapposizione di interessi nel mondo del lavoro tra chi resiste chi vorrebbe
E quindi bisogna abbassare le tutele di chi resiste B quella filosofia è stata sconfitta
Scusate se uso termini calcistici ma insomma io penso che
L'organizzazione sindacale come dice il massimo della quale mi onoro di far parte e anche questa rivista che ha diciamo così una qualche afferenza
A quell'area culturale
Si debba virgolette intestare
Questa vittoria
Perché quella comunicazione che chiude la consultazione sul libro verde finalmente dico io
Ci mette nelle condizioni di affrontare quello che a me sembra sul serio
Il problema del diritto del lavoro nel ventunesimo secolo ovverosia
Le cosiddette questioni del follow up ovverossia come si combatte il lavoro sommerso come si considera l'impresa
Nella sua successione di ricorsi di esternalizzazioni sempre più estese
Come si tutela
La qualificazione professionale delle persone
Come
Si sostengono le persone nelle loro transizioni questi sono i quattro punti che la Commissione europea cita come temi di follow up a chiusura
Del Libro verde
Allora
Posso dirla con la franchezza per la quale ovviamente un sindacalista è rinomato quando parla con gli intellettuali piuttosto che come dire soffermarci sul grado di intensità e profondità delle riforme
Tra parentesi adesso non perché lavora Pennacchi andata via ma insomma considerare bassa
La profondità della riforma del sistema previdenziale che questo maledetto Paese ha fatto dal novantacinque in poi
Vorrei che si esibissero i criteri di valutazione di classificazione perché altrimenti come dire
Il sospetto del come si dice in questi casi bias però metodologico è un po'forte
A chiusa la parentesi però appunto piuttosto che appunto metterci a fare
Il le classificazioni sarebbe utile provare invece a pensare
Una cosa della quale nessuno pensa e cioè che corse l'Unione europea a ventisette
Perché insomma un conto è in mare a vere costruito
Una legislazione
Sulla base di quindici Paesi che bene o male pur con storie diverse
Però facevano riferimento chiamiamolo così al compromesso socialdemocratico un altro conto è ragionare di politica del lavoro di politica di inclusione di politiche di welfare
Mettendo insieme
Ventisette Paesi otto dei quali vengono diciamo così da una caduta radicale di un sistema di tutte
Ma insomma non è proprio una roba della quale appunto uno semplicemente prende atto dovrebbe provare a utilizzare diciamo così il le competenze intellettuali di cui dispone seconda questione
Scusate evidenti che mi sto i sassi che le sto togliendo ma insomma credo di stare nei limiti del del plausibile quando si parla di politiche di attivazione c'è
Un
Assente costante che è il sistema delle imprese
Cioè noi continuamente diciamo per la miseria questo disoccupato si deve attivare si deve muovere bisogno che cinque facciamo in modo che quello lì non faccio il pigro benissimo
è giusto la collettività di fare un sussidio ha ragione di pretendere che l'uno spia giardinetti a prendere il sole con il sussidio medesimo
Il Veneto
Paese territorio di straordinario dinamismo imprenditoriale dette vita qualche anno fa e poi naturalmente si cancello questa esperienza
A una cosa che si chiamava i l'aborto ovvero sia un sistema informatico gestito dalla Regione con i terminali in tutti i luoghi delle parti sociali e quindi la voglia la responsabilizzazione eccetera
Con tutti i mal di pancia che la mia organizzazione ha avuto quando si tratta di cose di questo genere bene come funziona questo sistema fu c'è una qualche appunto Noemi tutte le parti sociali il territorio le istituzioni bla bla bla diventavano i terminali
Delle diciamo così richieste di lavoro
Ovvero sia
I curricula delle persone interessati o a trovare lavoro o a cambiarlo e diciamo così un luogo istituzionale come la Regione diventava il terminale delle richieste dell'impresa
Risultato quel sistema praticamente Trabucco di curricula
E naturalmente rimase vuoto di richieste
Ripeto non nel Mezzogiorno dove uno può dire che vuole il sistema economico è fermo ma nel mitico nord-est dove c'è una straordinaria vivacità dove la gente cambia lavoro dove è una cosa meravigliosa cosa vuol dire questo vuol dire che evidentemente le imprese
E forse sarebbe bene che anche questo venisse analizzato nella diciamo così
Nell'analisi scientifica sono strutturalmente restie
A mettere diciamo così sotto osservazione i propri comportamenti per quanto riguarda
La diciamo così la le loro le loro politiche politiche di impiego
Ultima questione anche qui credo vidi che essendo il ruolo diciamo così di sollecitatoria
Modelli la Danimarca cioè
Meravigliosa al di là del fatto che appunto come giustamente finalmente Gianni dice sei punti percentuali di PIL discutiamone come dire no se
Ma vorrei ricordare che tutti i modelli che in letteratura ci vengono proposti dalla Danimarca all'Olanda sono Paesi
Non solo piccoli e protestanti ma soprattutto Paesi territorialmente coesi
Noi abbiamo la nostra disoccupazione che è concentrata in quattro regioni
Se noi finissimo diciamo concesse Garibaldi avesse preso un'altra strada
E l'Italia finisse al Garigliano
Noi saremmo rispetto ai parametri di Lisbona messi meglio del Belgio
Non lo dico io e lo dice una pubblicazione del Ministero del lavoro che è la nota flash che periodicamente dice dove siamo mi si dice se nella nota plessi vede Centro-Nord noi siamo esattamente anche per le donne
In una condizione diciamo così assimilabile al Belgio quindi non al target ma insomma in una vicinanza plausibile
Del target il nostro problema sono i tassi di inattività che vorrei dirlo mi dispiace che Massimo è andato via ma mi sono permesso di bisbigliare glielo prima
Ma non solo non solo lavoro di cura da riconoscere in un'ipotesi come dire di welfare
Avveniristico sono l'equivalente statistico del sommerso
Che equivale stime Istat al sedici per cento del nostro prodotto interno lordo cioè quattro volte quello che ci vorrebbe per riformare gli ammortizzatori allora o diciamo così
Proviamo
Ha in terra Ugarelli modelli rispetto alle condizioni reali nelle quali la nostra politica economica è costretta a fare i conti oppure il rischio diciamo così di un dibattito accademico
Chi è interessantissimo ma che poi appunto si sposta in dibattiti che hanno poco
A che vedere con la concretezza delle decisioni che un'organizzazione delle prende e che quindi sarebbe come dire contenta di poter approfittare
Del contributo accademico è piuttosto forte vi chiedo scusa per la diciamo così franchezza ma credo che
Almeno da parte mia queste cose andavano dette appuntamento a domani welfare locale