Giuseppe Di Vittorio, dialoghi con la nostra storia

Vorrei
Questa colpo significa possiamo cominciare
Sì
Credo di sì
Prima di tutto
Buona sera
E
Grazie davvero
E domenica pomeriggio insomma non è
Il momento più classico per
O una discussione storica politico-culturale vi era migrazione prima di tutto
I nostri
Interlocutori della
Discussione di questa sera al professor Barbagallo Emanuele Macaluso Guglielmo Epifani Innocenzo Cipolletta e ringrazio logicamente
Tutti voi
Per perché siete venuti perché avete voluto partecipare a questa
Questo pomeriggio di discussione di riflessione sono molto contento vedo
Sullo sfondo che ci sono anche
Dei ragazzi delle
Delle scuole credo che questo sia
Molto molto importante e che poi abbia parecchio a che vedere anche con
Tutta l'iniziativa questa iniziativa di
Storia interrotte
Nella quale questa
Discussione nostra di questa sera
Si colloca storia interrotte Chris finiti Menichella Sturzo Di Vittorio cinque dialoghi possibili ed impossibili CONI
Protagonisti diciamo di
Queste storie con gli uomini del Mezzogiorno protagonisti di queste storie dentro un'idea
Generale la dico in una forma
Oronzo ha un po'schematica per intenderci dentro anche le storie di queste grandi personalità porre al centro una questione una questione molto importante cioè il fatto che
Al di là di quella che la visione
Più corrente più
Diffusa alla quale
Tutti noi poi
Mi metto serenamente nell'emanazione insomma
Induciamo il Mezzogiorno non è soltanto quando si dice la questione meridionale no come
Ci avevano abituato a dire di maggiore nostri quando si dice la questione meridionale non si dice semplicemente un problema
Una tragedia una serie di fallimenti di disgrazie di disastri logicamente fallimenti disgrazie
E disastro ce ne sono stati ce ne sono
La questione meridionale anche questo però l'idea che il Mezzogiorno sia anche
Una risorsa il Mezzogiorno in mezzo giorni poi una discussione
Che molto aperta e sulla quale io non vi voglio non vi voglio tediare in quest'ambito Ra discussione
Di questa sera
Di Vittorio Di Vittorio
Di cui ricorre quest'anno il
Cinquantesimo
Anniversario della morte avvenuta a lecco
Poco dopo un comizio poco dopo un comizio per l'inaugurazione
Di una nuova Camera del lavoro
Di Vittorio ecco nella discussione di questa sera il Mezzogiorno ci sarà figurarsi insomma il
Diritto che è stato tanta parte della storia politica e sindacale anche della questione meridionale il bracciante di
Cerignola insomma qui e da lì intraprende questa questa sua
Grande storia però insomma di Vittorio è
Tante altre cose ecco almeno in una primo momento
Poi magari facciamo due due giri discussione è la prima questione che io vorrei porre insomma i nostri interlocutori è un po'su
Di Vittorio lo vediamo come costruttore è uno dei grandi costruttori dell'Italia repubblicana diciamolo
E
Con un nuovo della sinistra ovviamente di questo Paese e poi però ecco vi Vittorio il Di Vittorio del
L'immediato dopoguerra è anche diciamo il
Fondatore
Della CGIL il ri fondatore del fondatore
Della CGIL e del sindacato moderno del sindacato
Per come noi di lo intendiamo il sindacato confederale italiano per come l'abbiano
Conosciuto nel dopoguerra Bertinotti che avrebbe dovuto partecipare ebbene mi giro una questione che aveva posto lui che secondo me non è sbagliata
Che avrebbe dovuto avrebbe dovuto partecipare a questa iniziativa come per altri impegni ci ha dovuto lasciare ma ci ha fatto una lunga
Intervistare da riformista proprio su
Sul diritto olio d'oliva quest'aspetto diciamo appunto di Di Vittorio fondatore del sindacato moderno di qualcosa che
Si fonda assieme ai partiti di massa no voglio dire nella
Dallo stesso periodo nello stesso frangente storico con gli stessi drammatici problemi
Dell'Italia del dopoguerra però questo sindacato di Di Vittorio i partiti di massa finiscono insomma sono
Quindici anni che non sono più sulla scena politica del Paese prima ancora di finire hanno grandi rotture al loro interno rispetto alla loro
All'impostazione dei loro fondato invece
Il sindacato segnatamente era CGIL diciamo tra grandi confederazioni italiani questo
Aspetto diciamo
Questo queste caratteristiche di fondo del se le porta se le porta tuttora appresso per molti aspetti sono la sua forza per altri motivi possono essere anche
Un suo elemento di difficoltà questo
è nella discussione di oggi questa forza che nasceva da quell'idea che detta così sembra uno slogan
Facile facile ma che invece insomma
è un punto fondativo quello che sì riassumevano nel
Nel famoso motto di Di Vittorio che un sindacato autonomo diceva lui dai padroni dal Governo e dai
Partiti e che
Divenne anche in quegli anni qualcosa di profondamente diverso
Da una pura e semplice cinghia di trasmissione no come come si diceva all'epoca bene
Io voglio cominciare a aggirare a voi questa
Domanda insomma è vero non è vero che queste Garatti viviamo oggi un sindacato che ha degli elementi di forza degli elementi anche di
Di difficoltà di crisi da molti viene considerato anzi con una palla al piede diciamo rispetto alle possibilità
Penso che la crisi italiana di sviluppo è vero non è vero che c'è tuttora questo segno
Così forte dell'imposizione dell'import di Di Vittorio nel Sindacato italiano e quindi nessun atteggiarsi generale o no questa è la prima domanda che io vorrei che prima questione insomma che vorrei pormi logicamente serve per
Aprire la discussione non sarò certo io impormi che cosa
Che cosa dire professor Barbagallo
Di Vittorio pone il Sindacato italiano come uno dei soggetti fondamentali della Costituzione repubblicana
Non è solo
Perché nel quarantasei
Quarantasette che il problema del lavoro il problema dell'occupazione il problema della giustizia sociale
Un'IVA tutte le forze politiche che scriveva alla Costituzione
Qualcuno forse non lo ricorda ma il segretario la democrazia cristiana Guido Gonella al primo congresso della Democrazia Cristiana nel febbraio del quarantasei presentando il progetto della Costituzione repubblicana
Disse fra l'altro la Costituzione deve essere un motore per riformare il sistema sociale che produce la disoccupazione
Bisogna fare di diritti politici delle leve per influire nel mondo economico al fine di realizzare un'economia secondo giustizia sociale
E per questo che l'Italia è
Una Repubblica fondata sul lavoro e non sul mercato sul lavoro
E per questo che ci sono gli articoli trentanove e quaranta
Che tutelano sia
Il sindacato sia il suo ruolo e sia il diritto al lavoro nei
Nello dettato della Costituzione repubblicana quindi
La
Prima opera politica di Di Vittorio è questo
Di costituire il sindacato come soggetto costituente
Chi rimane affondamento della Repubblica italiana
E poi
Il sindacato autonomo
E anche il sindacato soggetti politico
Soggetto politico poi ci saranno tante interpretazione fino ai trentini latitante modi di essere trentino proprio l'anno passato ricordava come questo fosse uno lamento fondamentale dell'opera di
Di diritto e anche una forma
Di espressione
Del metodo democratico e che il sindacato in Italia fondato nella concezione di
Di Vittorio sempre sul principio dell'unità dei lavoratori
E di Vittorio visse
è drammaticamente la rottura della CGIL unitario nel quarantotto
Quarantanove e ho però sempre perché la rottura non diventasse conflitto nonostante
Il sindacato fosse coinvolto come tutte le parti politiche
E sindacale in Italia nella guerra fredda che spaccata a metà
L'Italia ma l'unità dei lavoratori era il principio rimarrà il principio cui Di Vittorio lo resterà sempre sentire e voglio dire un'ultima cosa
Di Vittorio oltre a essere un grande protagonista del primo Novecento italiano e una delle poche
Nelle rare personalità politiche di questo secolo che ha è stato giudicato sempre molto positivamente da tutti gli schieramenti politici
Sinistra destra centro il giudizio politico sul di vittoria è stato sempre positivo perché e che in diritto riesce stata sempre una coerenza di comportamento dal suo essere appunto
Bracciante socialista rivoluzionario
Nella prima fase ma la prima fase era quella si parla di Mezzogiorno il Mezzogiorno dove Di Vittorio fa il bracciante bambino egli muore il suo compagno di dodici anni a fianco dello sciopero del mille novecentoquattro Cerignola
E il Mezzogiorno in cui Giolitti
Manda ai prefetti della della della pur delle Puglie agli ispettori generale del ministero
Dell'interno l'indicazione che lei legge braccianti pugliesi sono associazioni a delinquere
E quindi non c'è lotta tra capitale e lavoro negli scioperi meno centosei mila centosette
Ma si tratta di delitti comuni
Perseguibili in base agli articoli del Codice penale
Con l'arresto infatti poi tutti gli eccidi eccetera eccetera da questa realtà
Nasce diritto e la sua vita sarà una vita drammatica attraverso esperienze diverse che come dire è che si concluderà nel
Protagonismo anch'esso drammatico
Dell'Italia repubblicana
Dunque il tentativo di costruire insieme unitaria democratica si infrange era contro la realtà del conflitto internazionale dentro con cui
La politica e i sindacati italiani saranno coinvolte
Diceva il professor Barbagli allo io ricordavo tra i tratti distintivi all'inizio l'autonomia nell'accezione che si è detta un'altra seconda
Parola chiave
Poi c'è anche il soggetto politico forse in questi termini credo che Di Vittorio non l'abbia mai
Detto però insomma nel senso che diceva il professor non lo so ma nel senso che
Diceva il professor Barbagallo probabilmente lo era
La CGIL il sindacato ha un peso il terzo punto
Introdotto molto forte è quello del L'Unità
Dell'unità
Perché sta dentro una visione dell'unità nazionale per per cominciare
Poi il problema
Credo
Come diceva
Antonio Carioti che ho scritto un bel
Una una bella biografia di secondo me interessante insomma bella di
Di Di Vittorio di di recente in un'intervista che faceva quella pagina che abbiamo fatto
Due giorni fa su Di Vittorio per questo come dicevo in un'intervista
Che ha fatto a nome del Riformista una cosa giusta dove l'unità
è molto più comunità dei lavoratori che la questione dell'unità degli iscritti con un'idea che poi unità
Che a lungo accompagnato Di Vittorio poi forse la cosa cambia la discussione si complica la metà degli anni Cinquanta la nave FIAT eccetera ma che inc pone sempre il problema degli ultimi
Della no se se non vado se se non mi sbaglio l'idea dell'unità che parte sempre dall'idea di non lasciare soli
Di non fare una corsa diciamo
In avanti sulle categorie più forti sul
Cose eccetera per non lasciare soli gli ultimi credo che anche in questo contasse
Molto proprie legame profondo con la sua storia perfino anche con la sua terra con la sua biografia insomma di
Di Vittorio e allora
Autonomia abbiamo detto insomma autonomia unità maggior uso sono parole io continuo a cercare di giocare questo
Concetto di con qualche forzatura insomma questa cosa atti passato del presente insomma ricostruendo anche cos'era allora sono parole che hanno ancora
Un senso
Oggi oppure dentro questa
Crisi diciamo della politica eccetera che viviamo anche la questione sindacare la questione dell'unità per esempio buche
Ha perso
Il senso voce
Ma io prendere dare una risposta a questa domanda vorrei
Anzitutto cominciare con una
Notazione che questa
La formula direi che la fortuna ed Elena nella Confederazione del lavoro dopo
La liberazione e il fatto che ci sia stato
Un uomo come Di Vittorio un uomo del mezzogiorno
Perché per due motivi perché
Negli anni in cui della vecchia
Confederazione del lavoro della CGIL dietro dirigo l'attività edilizia da Ragone eccetera
C'era passata una dura polemica
Dei socialisti siciliana cominciare dalla dai fasci siciliani ma poi i dati dei socialisti siciliane
Nei confronti della
Del della confederazione del lavoro considerata nordista
Ciò che concerne la confederazione del lavoro con tutti i suoi meriti nomina non aveva non capiva questa era la critica la questione contadina questione del Mezzogiorno
Io
E quindi quando c'era e quando abbiamo per alla liberazione
è nel Mezzogiorno che tipo di sindacato si costruisce questa è la questione
Nel Mezzogiorno nasce un sindacato dando un tanto di alcune zone diciamo così azzarda Napoli viva a lei e poi ci sono delle industrie etc
E ha una caratteristica operaia anche
Molto legata alla storia diciamo così del sindacato
E poi c'è grande momento contadino
C'è il ribellismo nella Puglia
Nella pubblica di direi di Vittorio nelle Murge ci sono ci sono anche gli assalti alle alle alle case dei nobili derivi degli agrari
Delle uccisione
E cercare cercavo cela Caulonia agire
Ci sono in Sicilia ci sono le avrebbe la Repubblica di Ghedi come i sovietici se non ci sono gli assalti ai palazzi
E che i licenziati nelle
Mente è che nel comune di Mazzarino e di altre di altre zone c'era un ribellismo
Perché c'era
Una storia dietro è una mancanza diciamo così
Di rapporto
Tra il sindacato e del Mezzogiorno sindacato quello che era stato il sindacato
Penso al giorno
E allora ecco io penso
Che che l'opera di Di Vittorio
E importantissima per la sua figura il fatto che c'era un bracciante
E pugliese la sua storia
Il suo legame direi fisico oltre che intellettuale fissi con
Con il Mezzogiorno è stato un atlante corsa terre
Ricondurre
Illy è mezzogiorno e il movimento contadino operai del Mezzogiorno nell'alveo
Dalla grande in preparazione del lavoro Cadoni avrebbe avuto forme vere di scissione di rotture di diritti bellissime vari Di Vittorio
Non solo di Vittorio centro dove ci sono state impartite in questa operazione però di vittoria è stato un punto
Di riferimento essenziale
Per
Questa grande cinque questa istante operazione
Di di di rapporto diciamo così tra nord e sud attraverso il sindacato quindi la bracciante la completa sosterrà
E la confederazione delle del lavoro
Questo è importante perché quando parliamo dell'unità che cos'è L'Unità punto
è dobbiamo sempre partire dal fatto che c'era appunto una unità mancante che era quella tra
Tra il nord e sud curatori fissate
Che è stata costruita dalla
Dalla dalla dalla CGIL con mia grande pazienza con garante e con grande difficoltà né con grande con grande difficoltà
Ora
Questa questa questione mi pare che a voi attinenza con tutta l'opera della della CGIL detti che gemelle
Nella nella RAI sia nella lotta per per la riforma agraria per rifiuti è una lotta
Per lo sviluppo perché alla lotta per la riforma agraria senza la riforma agraria in italiano e non avrebbe avuto lo sviluppo capitalistico che c'è stato non era pensabile
Un altro gruppo del capitalismo come ci fu negli anni poi alla fine degli anni Cinquanta conducono una dualità come quella che c'era
In una Sicilia è un Mezzogiorno semi feudo anni ancora con quelli con quei rapporti sociali in quella
Economia
è un Medioevo è uno è un nord che voleva
Pugliese era entrato in funzione la ricostruzione capitalistica non era pensabile
Qui della riforma agraria come grande momento di giustizia sociale ma anche come grande momento di un processo di modernizzazione e di sviluppo della delle del paese di Vittorio fu uno
Diciamo così
Sono dei Dei e anche qui di
Di combattimento di questa questa battaglia per la riforma agraria per lo sviluppo per lo sviluppo che ormai è stato decurtato
Come
Non solo dal col piano del lavoro delle delle quarantanove
Ma già
In quel periodo proprio in quel periodo di Vittorio
Si adoperò perché quando diceva
Anche ai suoi braccianti dei pugliesi che si potevano anche affievolire i salari di fame
Se c'era come contropartita nei contratti
Lo sviluppo e la trasformazione agraria e quindi la possibilità di una modernizzazione dell'agricoltura e c'è tutta
Tutta la all'impostazione punto riformisti carente e moderna ma turistiche moderna di Di Vittorio una visione diciamo così dello sviluppo
Dal gruppo in cui il sindacato poteva avere un ruolo un ruolo decisivo ruolo orrore essenziale
Ora
L'unità oggi
Io penso questo
è vero che Di Vittorio stato l'uomo diciamo così che più di tutti a guardata ad unità dei lavoratori ma anche all'unità sindacale e come tale
Io ho assistito a ero presente e di giorno in cui nel quarantotto
Nel comitato direttivo della CGIL
Si decise la scissione
Era ho presente il vuoto il volto di Di Vittorio
Perché dobbiamo sapere
Che quel quella giornata
In cui si consumò quella scissione
In molti dicevano molte cose
Perché c'era una parte
Del nostro quadro il Papa
Allora il Comitato deve tenerci genera cinquanta quaranta persone
In quale ritenevano che in definitiva la scissione
Liberava il sindacato da un condizionamento egli avrebbe dato messo un reato
Perché la presenza
Del
Della dei sindacalisti cattolici allora c'era Pastore cappelli Rubina ci eccetera
Avrebbe straniero
E quindi consideravano tutto sommato una soluzione direi quasi
Necessaria e giusta questa separazione
Vittorio
Beh qualcuno
Una
Esattamente un volto opposto la chiami mantenere
Di un uomo
Ho spezzato da una da una visione
E da una e da una da una prospettiva sapeva benissimo caso giustamente
è stato ricordato che il primitiva
Dalla dalla scissione meno
Non passo maglie al conflitto dal
Dalla divisione ma alla della ricostruzione ora io penso questo
Penso che questo spirito qui c'è Epifani che poi può anche
Dire meglio di sindacato
Ma
Questa questo spirito e questa esigenza diciamo così
Di ricostituite
Un sindacato unitario
Che poi
Sappiamo benissimo che uno degli impedimenti furono quella freni darà l'Unione Sovietica ATO tolto già piano quello tutto tutto quello che già ma quando è finita
Dopo l'ottantanove
Quanto è finito quando non c'è da più nemmeno il Partito comunista quando endogena più insomma la la ragione diciamo così perché aveva portato alla scissione perché è la ragione
Non fu solo la questione degli scioperi lo sciopero che c'era stato
Per il fallimento di Togliatti eccetera no ed è la ragione vera nella guerra fretta
Ecco io penso
Che da questo punto di vista uno sforzo diciamo così politico-culturale una battaglia
Diciamo così per lavoro per vedere ESA esattamente le ragioni per cui il dopo non è stato possibile ricostituire una unità organica perché
Io penso
Questo buco lo considero importante che il lavoro diciamo così unitario nella spirito unitario
E il modo come sia
Anche nelle in questa fase ultima diceva di genere le cose che ha fatto anche
Epifani nella sua battaglia anche all'interno della CGIL ha un senso appunto perché si guarda la necessità di una
Di una maggiore unità ecco io penso che ieri del sindacato non parlo solo alla CGIL io parlo del sindacato tutto diciamo così anche che le forze politiche diciamo delle forze politiche
Della cultura questo problema cioè di di Emil considerare
Come un intanto ormai
Strutturale della società dal politico-sindacale italiana che ci debbono essere ISEE che i sindacati sono separati
Ecco io penso che questo sia un tema che forse
Bisognerebbe riaprire una dice una discussione perché mi sembra che ci sia
Allora o una rassegnazione o una sana o una dei già un adagiamento ora così stanno le cose
Cerchiamo di stare insieme nelle vertenze nelle nelle battaglie
Più importanti ma questa divisione arresta resti ecco io penso che questo sia un tema su cui bisognerebbe cominciare a riflettere grazie
Io ringrazio Emanuele e rigirano tra un momento logicamente a Epifani questo tema ma prima invece mi
Mi interesserebbe molto sentire su questo tema e su un'altra questione che dirò subito l'opinione di Cipolletta insomma che ha un osservatore
Come dire esterno della vicenda però attento anche
Alla alla vicenda sono due
Cito anche l'altro non per un tema di attualità forse li attualità politica e culturale la posso Emanuele cioè è un altro tema nelle cose che diceva Emanuele che mi piacerebbe come
Cominciasse a girare nella nostra discussione che visto anche nel rapporto diciamo
Tra l'otto e sociali e modernizzazione per esempio riferito alla riforma agraria al Mezzogiorno
Le cose che diceva prima Macaluso e per un grande tema quello del rapporto tra il conflitto e la modernizzazione siamo poi così sicuri diciamo che
Espungere il conflitto sia una cosa che
Favorisce la modernizzazione onore forse è vero il contrario
Ma comunque era riferito a un'esperienza molto era molto corposa molto un pezzo di storia d'Italia non ha un dibattito
Accademico che ci porta a tornare a seconda altra grande questione organetto unità sindacale sia attuale oggi questo
E poi a questa questione che messa così è un po'un vezzo no ma invece forse è reale se cioè Di Vittorio insomma nella complicata storia dei da questa velocissima
Ricerca di un Pantheon ognuno si cerca un suo Pantheon non solo fa anche
Molto liberamente si sceglie anche gli antenati aggiro che è un'impresa anche difficile perché io non so che il nonno di Epifani
Fosse molto migliore e più bravo del mio ma non è che posso sottrarlo Epifani assumerlo come mio nonno le cose sono
Sono sono andate così perché ci possiamo fare
E ma a parte il nonno di Epifani tutti cercano questo Pantheon per esempio Pantheon del partito del
Tipo per esempio Pantheon del riformismo moderni io capisco che il lavoro il sindacato curiosamente in tutta questa
Discussione compaiano pochissimo Epifani molto provveda perché sarà mia è una mia curiosità anche lui chiedeva Cipolletta lui di risolvermi certo
Però a me mi incuriosisce anche Enzo assumere lo stile un po'
No Panther ma sono a chi si è più andato avanti diciamo su questo piano di così un minimo di filo tra passato e presente nella storia come la figura di Di Vittorio cioè compare praticamente di tutto UDC USA il riformismo italiano
Beh Di Vittorio ora dovremo interpretare con un protrasse ora una brutta espressione ma insomma
Come un pronto riformista quando tutto con giurava in altro senso no siccome sarebbero discussioni così non accademiche credo macchiano marittimo
A che fare con le cose di cui ci occupiamo
Grazie io non sarò io a dire segretaria riformista o meno perché poi qualche giorno vi ritroverete
Invasioni di campo
E anche analisi storica che non ha
Astiosa e che ci sono
Passare Tucci per stare benissimo da dell'estetica
Ma la la lettura di delle carte di quell'epoca alla la storia che
Peraltro
Ho fatto anche in questi giorni in relazione a questa questo pomeriggio al fatto che c'è una ricorrenza dei cinquant'anni di Vittorio
Quelle sicuramente di Vittorio fra le persone che hanno
Costruito questo Paese
E soprattutto quello che è interessante notare e per il cambio inizia riformista non lo so però il cambio abbastanza forte da una posizione più rivoluzionaria che era
Prima del fascismo una opposizione molto più
Diciamo pragmatica nel dopoguerra una
Una posizione che in molti hanno preso non è soltanto direttorio è sicuramente questo qua ricollegata all'epoca che che noi abbiamo dimenticato completamente quegli anni
Io mi ricordo poco ma sono nato il quarantuno quindi comunque il dopoguerra
Me lo ricordo abbastanza
E oggi noi pensiamo che quell'epoca era un'epoca di grandi speranze era un'epoca
Dove tutto sembra facile perché si sapeva dove bisognava andare ci sarebbe stato lo sviluppo ognuno
Al suo posto e sembra tutto facile e questo sminuisce il ruolo di persone come diritto io ed altri
Perché in quegli anni quegli anni invece ricordato come colluso con la cure e fiori
Io ero piccolo ma
Mi ricordo costi molto particolari se laiche diciamo ricordi banali io stare in una scuola
Elementare quando arrivano gli americani che ci regalavano e le loro pacchetti di
Di sopravvivenza
Non si sente neanche un sì nessuno le mie possibilità che si è sentito
Forse serve un
A vedo arrivare un microfono
Vedo bene sì sì sì
Grazie silente
Alte diceva il mio compagno di banco che faceva parte della categoria degli sfollati che qualcheduno si ricorderà che erano quelli che hanno perso la casa erano affluiti a Roma vivevano
Nelle scuole negli
Facevamo la scuola nelle baracche vicino alle case
Prese questo del pane nero che c'era nella cassetta presidi dentifricio lo spasmo soppresso lo mangio
E questa era la situazione che noi avevamo a quell'epoca sezione di povertà di difficoltà diritti gente che mi grave scompariva e quindi non era così facile poi a vivere una una una visione non era così agevole
E sicuramente pragmatismo era la risposta più logica che ci che ci sarebbe un teste le persone come lui che venivano comunque da una
Carica completamente diversa
Invece interpretarlo no la logica non solo della unitarietà un altro aspetto del sindacato lui difese era quello della libertà di adesione
Che forse a quell'epoca poteva sembrare la logica reazione all'obbligatorietà dell'iscrizione
Hai sindacati fascisti e in parte sicuramente lo era tra questa è una grossa conquista che ci siamo portati appresso e che
Non era così innaturale perché invece c'erano componenti che volevano
Tornare a sistemi più corporativi quindi con una progettualità e badate che l'unità dei lavoratori con la libertà di adesione
Sono due cose che possono creare dei problemi
Perché un conto è l'unitarietà all'interno di un organismo sancito dallo Stato e quindi
In qualche maniera magari lottizzato ma le varie parti però unitario persona Tura e invece
La libertà di adesione
Assieme con
L'unitarietà imponeva degli sforzi grandissimi e questo credo che sia stato lo sforzo
Io mi sono riletto alcune carte dell'INPS dei del carteggio che ha avuto con costa che era
Più giovane di Luino di nove anni ed è una storia completamente diversa e vedere questi due personaggi che si parlano per lettera con un grande rispetto è vero che
Era il modo di parlare di quell'epoca e quindi forse sarebbe stato strano però onestamente a rileggerli oggi FAMP un'impressione molto piacevole
La maniera di come
Aprivano sempre un discorso
Cominciando al dar fiducia alla persona l'altra parte riconoscendogli tutta una serie di cose poi per andare a esprimere
Vedove poteva essere
Il dissenso ecco questa credo che era
Una
Un modo di fare
Che
Non nascondeva i contrasti ma li portava dentro le regole vengo quindi alla tua domanda
Il conflitto serve sì se ci sono delle regole anche interiori non soltanto regole scritte dalle leggi
Che consentono
A
Soggetti a gruppi di confrontarsi in maniera anche forte senza mai arrivare però a travalicare certi aspetti
E allora per esempio quello che
Noi abbiamo impropriamente chiamato il miracolo economico che non fu impegnato mila
Che
è una delle cose che io credo noi dobbiamo rimproverare a coloro che all'epoca lo chiamano il miracolo economico in parte se mi è consentito è stata la sinistra che trova
Chiamato miracolo perché non se lo aspettava in qualche maniera era spontaneo ANIA tacitato come spontanea bene quel miracolo economico secondo me è stato il prodotto di due visioni contrapposte ma ognuna con il rispetto dell'altro
E quindi il conflitto a quell'epoca che c'è stato è stato duro ha portato anche delle morti quindi non è che è stato sempre nelle regole che al di fuori delle regole però
è riuscito a
Portare a dei risultati dove la visione dell'una o dell'altra parte non ha mai trionfato totalmente e quello ebbene perché sia una delle due visioni avesse trionfato
Crede parlare di queste cose perché ognuno di noi almeno è mia convinzione profonda deve portare avanti le sue idee coltivando anche un ragionevole dubbio
Che da qualche parte anche l'altro che sta dall'altra parte ha ragione quindi vuol dire che anche io ho torto da qualche mutuo misure quindi che si possa arrivare a delle soluzioni che in qualche misura siano un compromesso ma un compromesso
Di contrapposizioni e questo era stato credo
Ma diciamo l'aspetto principali di quegli anni che ha poi portato il Paese aggiungere dei livelli di crescita che non ci saremmo mai segnati
Venendo alla domanda che cosa di vittoria di Di Vittorio rimane all'interno ecco io credo
Che c'è un aspetto che peraltro è ripreso anche nel nel bel volume che è stato curato nel dialogo fra
Fra Costa Di Vittorio
E che è la l'unitarietà dei lavoratori si è trasformata per la CGIL spesso in unitarietà del delle condizioni di lavoro
E questo forse ha ritardato se mi è consentita
Osservazione di questo genere ha ritardato dentro il sindacato la capacità di
Comprendere che le aziende sono diverse l'una dall'altra che i posti di lavoro sono diverse che le situazioni spesso alla diverso dello stesso libero qui a tre
Sull'intervento della CISL e che
A tendenza secondo il libro nel SuperG Epifani il meglio di me come sono andate le cose che andava piuttosto verso
Non si placato aziendale
Per andare a valorizzare quelle che sono gli aspetti di carattere aziendale
Al di là di quello che era la guerra fredda e quindi le motivazioni per cui
Poi ci sono state scelte divisioni noi abbiamo per lungo tempo confrontato nel nostro Paese una diatriba fra fare dei sistemi di contrattazione che pongono i lavoratori tutti sullo stesso piano e quindi per salvare gli ultimi come è stata la definizione
E quella di adattare il sistema sindacale a un paese che
Cambia continuamente e quindi presenta situazioni completamente diverse e necessita anche di risposte molto diverse
Non voglio fare un salto
Forte con l'attualità ma questo ci riporta alloggiativa fra i contratti nazionali e i contratti aziendali su cui ancora oggi si discute nella primazia dell'una o dell'altra parte e siamo nel due mila
E sette
Non lo so BO come si sente sì
Grazie beh io allora vorrei
Rigirare a Epifani la questione posta da Macaluso quella se
Esiste non esiste come mai diciamo questo tema dell'unità ma questo punto parlo dell'unità oltre che dei lavori dei lavoratori dell'unità sindacale propriamente
Detta non ha ripreso solo una sopravvivenza di ceti diciamo di
Sopra anche non debbano sopravvivere anche il ceto sentiti i ceti sindacali come i ceti politici diciamo però è solo questo c'è dell'altro c'è una possibilità invece di rilanciare
L'attualità diciamo di questa questione può far parte anche del dibattito politico di questo Paese prima questione e poi
Ti rigiro le questioni poste da
Cipolletta logicamente soprattutto quelle che ha sollevato nella seconda parte finale insomma del suo intervento periodicamente dicono che voi
Avendo norme un Comune per forza
Intanto ringrazio tutti per l'invito e anche
Le persone che sono venute oggi pomeriggio
Prima di
Il provare a parlare delle dei temi sollevati adesso dal Paolo però
Sento un po'il dovere
Santa ragione anche
Proprio di di convenzione
Per dire però una cosa sul territorio perché
A me ha molto colpito l'affermazione che faceva Macaluso
Per la quale
Il giudizio su su Di Vittorio un giudizio quasi universale
è una delle poche grandi figure del Paese di cui parlano bene di tutti
Se ne parlano bene a sinistra se ne parla bene desta ne parlano bene chi viene dall'esperienza democristiana la gente del Nord ha già del sud
Perché una delle rare figura perché non sono tantissime e ce ne sono naturalmente
Però una Mato Sandro Pertini ad esempio l'altra che mi viene in mente però è una figura sulla quale c'è un giudizio davvero
E questo è avvenuto sia quando era in vita
Sia dopo
Invita dove
Tutte le testimonianze ci dicono che fosse un personaggio rispettato e Amato
E in molte perché
Subito dopo ma anche la morte i suoi funerale che furono il primo grande funerale popolare con una partecipazione
Molto molto forte del del popolo della CGIL della sinistra italiana ci confermano questa astrattezza
Ora come mai questo
Perché in realtà non è semplice rispondere
Perché contemporaneamente non stiamo parlando di una persona che non ha fatto
Non stiamo parlando di una persona che non attraversato le grandi stagione epiche dei primi cinquant'anni della nostra
Del Novecento italiano
Non di una persona che ha fatto cose cose semplici si è trovata di fronte
A problemi giganteschi
Da giovanissimo i suoi impegni e di difesa dei braccianti
Gli arresti la sua collocazione un po'molto pessimista di quella che poi
Avrebbe avuto dopo la guerra il dopoguerra il fascismo l'emigrazione
Tale la la la la la sua presenza in Spagna e cioè
Un uomo davvero che poi
Assegnato tutte queste parti
Io mi sono convinto che questo nasce
Da due fattori uno che sta proprio la personalità di Di Vittorio alla sua straordinaria formazione
Di rapporto di misura popolare Chicchi lì nasce secondo me dal contesto in cui si forma
Quello in cui ha fatto le prime esperienze questa Puglia con la miseria nasce detti Small a condizione insostenibile dei braccianti e quindi dove lui ha maturato una straordinaria umanità
Che era tipica di quella condizione operaia braccianti lettino accompagnato per tutta la riforma
Ma la seconda è che mi sembra poi anche quella più più utile per noi e che
In realtà se si guarda bene
Molte cose
Il Rettore ha fatto adesso mi riferisco al periodo in cui ha rifondato la CGIL la diretta fino alla morte hanno un timbro di una modernità davvero impressionante
Io dico che è una cosa anche un po'userete dal mio punto di vista ma
Guardando il linguaggio che usa Di Vittorio
In quegli anni
Riguardando il linguaggio che usa un altro matti simbolica della CGIL come Luciano lama fino al sessantanove e settanta io trovo molto più moderno e linguaggio di Di Vittorio degli anni Cinquanta
Non sto parlando dell'ultimo l'arma
Sto parlando del primo la
Come troppo assolutamente straordinaria almeno due due cose diritto la prima suo rapporto con la formazione
Vi sono leader anche dopo di lui fino al Trentino
Hanno fatto della formazione di questo dal suo valore è una cosa così importante come ha fatto di Vittorio ci sono delle pagine di Di Vittorio sulla scuola pubblica
Fatte all'inizio degli anni Cinquanta che sono di una modernità impressionante
E che stanno esattamente al cuore della sua biografia di quando lui da giovane
Le poche lire che aveva in tasca preferì
Investirle comprando un dizionario in una bancarella nelle strade di Bari piuttosto che comprarsi un cappotto
Vederli
E dalla condizione di analfabetismo di massa di della sua gente che Luigi intuisce il valore della Liberazione per la liberazione del persone per la dignità delle persone per la crescita di quella condizione
Del valore della formazione che lunedì ha sempre ovviamente al grande tema dell'istruzione della sua universalità della sua qualità
Secondo non lo abbiamo ricordato con l'iniziativa
I fatti dell'Ungheria qui siamo in presenza di una cosa straordinaria
Perché insomma quel comunicato della segreteria della CGIL all'indomani dei motivi
Di ottobre dove si dice ma siamo al cinquantasei
Che
La CGIL consigliera in REM vero possibilmente
Finita consumata ed esperienza politica del sistema sovietico dove cioè tra
I carri armati
E la libertà degli operai le CCR scendi la libertà e gli operai
Poi è vero che lui fu costretto rettificare il giudizio ma guardate a sinistra
Assegnista di origine comunista no sto parlando poi del
L'abbandono che una parte intellettuali fecero in quella mozione un giudizio così per aspettarlo bisogna arrivare agli anni Ottanta
In questo c'è la sua secondo me fatto di essere davvero un
Punto di riferimento perché vede le intuizioni di straordinaria modernità e poi si accompagnano gli altri per cui
Di cui si è parlato
Lui e vero lui
Io son convinto che la CGIL ancora oggi a come come come traccia come segno quello del lavoro di diritto più di qualsiasi altro
La libertà di adesione con quello che vuol dire
Non fu semplice perché poiché si è scoperto molto dopo ma quando Rina quel sindacato italiano la spinta a rendere obbligatoria l'iscrizione al sindacato che andava rinascendo fu fortissima
Perché se veniva naturalmente da una logica di sindacato obbligatorio le correnti che pensavano di restare in minoranza preferivo una iscrizione obbligatoria che rendeva diciamo
Dal quel punto di vista più controllabile l'influenza che comunisti avrebbero avuto nel nuovo sindacato quella fu la discussione la libertà
L'unità
Quando c'è la scissione di Vittorio
Usa la frase che poi la moto tante altre volte da domani finita la rottura separati si ricomincia a lavorare per l'unica
E questa è stata sempre diciamo una costante dell'azione CGIL in tutte le sue fasi
Le sue fasi successive l'autonomia l'ho detto infatti secondo me
Non solo ma i fatti dell'Ungheria lo dimostra in quelle condizioni difficilissima oggi e facile col senno di dopo dare giudizi e dire sì in effetti fu così ma se noi pensiamo il tempo a quello che significo
Dove dentro la CGIL avevamo le strutture territoriali più importanti che non erano d'accordo con quella scelta al partito potente cava lavoro di Bologna
E non era d'accordo e anche Milano si divise esattamente a metà dichiarando accordo con quella con quella scelta allora si capisce
Capisce soprattutto
L'unica oggi
L'unità oggi ma per le cose che ho detto dentro dentro il DNA della CGIL questa della ricerca unitaria è sempre stata una bussola
Naturalmente abbiamo diciamo un problema
Che oggi è comodo stare come stiamo
Perché in fondo se ci si pensa bene quando conveniamo lavoriamo unitariamente io ognuno mantiene anche la sua identità
Vecchio Segretario della CISL uso la formula dell'unità competitiva
Cioè stiamo uniti in però ognuno con la propria identità per cui di volta in volta si può stare uniti o si può invece competere e infatti io mi ricordo che gli dissi
Ma il problema è che tra unità competitiva quello che conta perché non è il sostantivo
Unità ma è l'aggettivo c'è competizione perché
Se invece fosse il contrario allora la cosa avrebbe avrebbe un senso però convengo che tanto più non accettato con creazione unità beh allora a quel punto era speriamo anche dalla polemica sul Patto per l'Italia riterranno c'è visione molto forte però convengo che in effetti nella condizione di oggi
Un sindacato diciamo così diviso per compartimenti che vengono da una storia passata non ragiono in questi
Si può spiegare una divisione solo sulla base di ragioni che attengono a politiche per l'oggi la cultura e per l'oggi non può essere la vecchia divisione che ereditiamo dalla rottura degli anni Quaranta poter segnare
Il fatto che per l'eternità in Italia ci siano solo
Tra i sindacati questo credo che sia una discussione avverto da parte degli altri
Organizzazione e la volontà il desiderio di provare a riparlare di unità per quello che riguarda CGIL
Ho già detto noi siamo non solo disponibile ma credo che abbiamo tutta anche la
La convenienza dell'Italia di oggi a provare a vedere se si può rilanciare riprendere davvero per mano questo tema della prospettiva unitaria
Il tema della contrattazione dell'unità e della diversità e qui siamo al cuore
Siamo al cuore di tante ragioni perché
Perché in realtà è così ci sono le due spinte le abbiamo sempre avuta la nostra storia che abbiamo già oggi la spinta all'omogeneità non è una spinta negativa
E quella che considera che stando uniti tu proteggi meglio quelli che sono gli ultimi quelli che non ce la fanno quelli che vanno
E per un sindacato questo non è
Non è che se non una radice forte del suo senso del valore della solidarietà cioè pensare non solo a te a quello che in quel momento tutele ma anche all'altro è la ragione d'essere di un sindacato e specificatamente della CGIL
Il problema è di misura
Se cioè questa omogeneità non viene POIN vissuta in maniera tale che Tura sovrappone alle modifiche cambiamenti che in alcune parti non sempre anche cambiamento il processo di cambiamento dell'impresa
Non è che sempre lineare ci sono fasi di accelerazione ci sono fasi in cui si rallenta ci sono fasi in cui riparte allora si tratta di capire quando è la fase in cui
Tu devi sacrificare un po'del primo principio per aderire a un po'meglio la realtà perché se non fai così ma in fronte
In Foro di fronte alle sconfitte come la FIAT
Del del cinquantacinque quindi questo equilibrio che tu devi trovare stando però attenti a una cosa
Che un sindacato che fosse soltanto un sindacato d'azienda finisce per essere e lo dico con tutto rispetto per la parola un sindacato solo di mercato
E aggiungo un sindacato che alla fine sarebbe solo corporativo e aziendalistico quindi in questo bisogna trovare l'equilibrio
Tra l'idea di un sindacato di popolo come amava dire di Vittorio delle classi lavoratrici e contemperamento è un sindacato che attraverso la sua attività di rappresentanze contrattuale San aderire
Alle modifiche profonde che tanto più in una fase come questa noi dobbiamo essere in quel libro secondo me
Si deve poter risolvere il problema che da anni
Attorno al quale stiamo stiamo discutendo e che naturalmente prima o poi io credo spero posso trovare una conclusioni anche perché
Io penso che più che modelli diciamo rigidi
Conviene sempre adottare
Il principio in base al quale il modello può essere modulato in ragione dei fatti o dei processi che accada
E sempre in maniera reversibile
Adesso c'è questa discussione sulla durata dei contratti nazionali l'uso solo per fare un argomento ma è evidente
Che quando l'inflazione molto alta
Conviene una durata di un certo tipo quando l'inflazione è molto bassa come era una durata di un altro tipo non c'è da fare una guerra di religione
Si tratta di convenire di stabilire che man mano che l'inflazione sale allora durata deve essere più basse ma mano che l'inflazione scende la durata può essere più grande esattamente un principio di buon senso
Che non tocca i sacri testi ma che ci consenta di affrontare gli diverse condizioni in cui si esercita in questo caso la politica redistributiva in modo tale che sia
Più utile per i lavoratori e su un altro aspetto e per le imprese
Io sia adesso ci resta solo una ventina di minuti anche meno perché ho scoperto che alle sette dobbiamo
Cedere questa bella sala e però volevo chiederti una cosa rapidissimamente pone una domanda rapida per tutti e tre
Gli altri nostri interlocutori
In quell'intervista che citavo prima di quella di Bertinotti che abbiamo pubblicato l'altro giorno unico riferimento alcun rapporto diciamo attualità passato del presente era un po'questa lui diceva
Io non so se il protocollo sia apro virgolette figlio di di Vittorio Jones protocollo firmato il trattato
Dice so che sicuramente però lo è figlio di Di Vittorio sempre in questo senso il referendum una consultazione la consultazione tra i lavoratori che si va a fari che depressione di sushi dello Stato
No credo voglio dire che per Di Vittorio l'esercizio dalla democrazia fosse un esercizio o fondamentale da questo punto di vista credo abbia ragione
Naturalmente però bisogna che anche Bertinotti si interroghi su una verità che se fai un referendum lo devi fare su un accordo non son disaccordo quindi
Se si è d'accordo sul metodo bisogna in qualche modo anche convenire che per fare un referendum bisogna fare un accordo e questo mi pare che si è sempre un futuro
A favore
Bene io c'è una una cosa si è lapidario volevo chiedere
Professor Barbagallo la Macaluso Cipolletta purtroppo rapidamente una cosa legata alla
Alla sconfitta del cinquantacinque alla FIAT quello che cambia poi quinto congresso della CGIL ma non voglio aprire una una discussione storica dove conta anche molto lì contrattazione contrattazione aziendale contratto nazionale ma questo
Lasciamolo un attimo da parte c'è una riflessione dice una cosa un certo punto di Vittorio che suona più o meno così la citazione e c'era stata anche diciamo in quella sconfitta aveva pesato anche una repressione interna
Pesantina diciamo anche gol o anche molto pesante manifesto sindacati più o meno già lì
Vorrei votata all'Appio Mazzotti scrive alla FIOM stia attento al posto di lavoro insomma ecco per
Per per intenderci ma detto tutto ciò lì c'è una cosa detta da Di Vittorio che non si applica solo a quella situazione che suona più o meno così mettiamo che il novantanove per cento
Sia
Di questa sconfitta di una
Sia dipeso da cose che erano in unitamente più forti di novità vere pressione esterna da sola fatti che non dipendeva da noi però se c'è uno uno per cento
Che dipende da noi a me e di quell'uno per cento che mi interessa discutere perché insomma il
Restante novanta laico che birra trovo bellissimo e come cosa Monchieri in barba Gallo che lì rispetto anche al discutere
Ma fa parte appunto di quella personalità eccezionale di diritto che si discute visto che ci su pochi minuti e cercare di
Ripercorrere per spiegare perché Di Vittorio resta una figura
Eccezionale e quindi si arriva anche al cinquantacinque e al cinquantasei e
E significativo che un uomo come Mario Pannunzio
Direttore della rivista il mondo liberale su una sponda ben distanti da quelle di Di Vittorio quando Di Vittorio Mori
Diede due giudizi che secondo me i chiariscono bene
E la personalità di diritto
Pannunzio scrisse un corsivo anonimo ma il suo sottolineando l'impronta liberale del suo socialismo vissuto quindi impronta liberale di un socialismo vissuto
Che dà il senso della vita di Vittorio
Il socialismo vissuto non è un socialismo teorico diritto e non era una Marco sindacalista è un bracciante che lottava per difendere interessi dei lavoratori e moriva
E scendere in piazza come Rosa Luxemburg non come l'ENI né che andavano il carro convalide di rischio come lo sa Luxembourg eventualmente
Quindi socialismo vissuto e perciò vedi rispetto degli avversari
E impronta liberale mi ha colpito perché questo giudizio ricorda quello di Gobetti su Gramsci
E un
Comunismo dove c'è l'impronta liberale socialismo dove c'è l'impronta liberale nelle lotte nei conflitti e questo è un giudizio che viene da un liberale come Pannunzio il quale dice un'altra cosa che come dire credo giustifichi pienamente l'opera svolta con queste azioni di ricostruzione di spettacolarizzazione teatrale
Diceva Pannunzio in questo corsivo necrologi forti la vita di Vittorio una vite esemplari
Perché cosa per la costruzione della tradizione civile di un Paese
E lo diceva D'Annunzio
Nel cinquantasette e questo
Mi pare significativo di un giudizio Cary marcatamente storico
Su una personalità che aveva fatto la storia d'Italia in tutte le sue fasi perché Di Vittorio e
E come dire apprezzato da tutti perché Di Vittorio come dire si è comportato sempre liberamente
E passando da una posizione all'altra ma con estrema coerenza non nel modo trasformisti co
Che la tarda e della nostra nazione nella quale siamo precipitati nella nostra contemporaneità no
Cambiava posizioni per cercare di realizzare i suoi obiettivi su obiettivi erano l'avanzamento del del dei lavoratori
La difesa del diritto i diritti di tutti i lavoratori
è
E quindi
Sarà contro la guerra di Libia andrà in carcere per questo ma sarà interventista scriverà sul giornale di Mussolini a favore della guerra perché e a favore della guerra perché guerrafondaio no perché è un patriota come Salvemini
Con il quale ha molto in comune perché viene dalla stessa storia dalla stessa terra e quindi la guerra alla Prima Guerra mondiale anche una guerra contro Giolitti
E con il sistema giudiziario che per il Mezzogiorno è stato un disastro
Anche sia consentita all'Italia di
E entrare nell'industrializzazione del Paese del mondo il Mezzogiorno ha pagato in quegli anni e di vittorie Salvemini erano espressione
è stato socialista né Stato né illusi perché anche i fascisti apprezzano Di Vittorio perché è stato sindacalista rivoluzionare con De Angelis perché ha fatto la guerra perché è stato ferito gravemente in guerra
E e perché ecco si è sempre e come dire comportato correttamente con gli avversari anche se ha fatto politica sempre in maniera forte
è entrato nel PCI letto cd nel ventiquattro ha combattuto in
In Spagna nell'undicesima brigate internazionale e lì è stato apprezzato da Carlo Rosselli
Dopo la proclamazione dell'impero in Italia a Carlo Rosselli nel trentasette chiede di poterla discutere con Di Vittorio per arrivare a un accordo con il Partito Comunista dita sceglie di Vittorio come interlocutore
E Di Vittorio
E tra i pochi comunisti a dichiarare la la sua ostilità al patto Germano sovietico del trentanove sono Luther ACI Camilla Ravera esclusi va be'Terracina e Ravello proprio al partito lui dagli organi dirigenti
E del partito quindi come dire dei ritorni si spende sempre sempre si prenda le sue responsabilità fino
Nel nel quarantanove del patto del lavoro ma il patto del lavoro che importanti chi è chi mette
Nel rione l'Ufficio studi Foa un ex azionista
E trentina che chiama trentini altro azionista legato a Salvemini trentino per motivi familiari
E fuori nelle sue memorie che cosa ha scritto
Se devo trovare un maestro di politica della mia vita l'unico maestro mio stato di vittoria e certo Foa è come dire è
Un leggero dosso è un libero uno spirito libero quindi Vittorio come dire riusciva a appunto
A
Ad attrarre queste e nel cinquantasei
E cinquantasei Di Vittorio Skira la CGIL
è la schiera contro l'Unione Sovietica
Ed è drammatico quello che succede
E di Vittorio dice una frase bellissima tecniche andrei che va ricordato
Sì nella direzione famoso del trenta ottobre
Democratizzare profondamente una condizione di salvezza del sistema socialista
Quindi come dire non era il pogrom Manti sovietico di più parlava Amendola era aver capito che o si cambiava o quei sistemi andavano a finire a ramengo come sono andati a finire a me in quell'occasione non è mai ricordato perché
Come dire Berlinguer va cancellato dalla memoria della nazione ma l'unico
Che prese la parola per dire sì ci sono due posizioni tra i compagni della CGIL il partito si sostengono apertamente fu Berlinguer segretario della federazione e giovanile comunista
Longo fu certamente aperto e disse l'errore dei compagni e la CGIL è stato di essersi lasciati influenzare dalla campagna versare quindi fu molto moderato
Ma l'unico a prendere posizione fu Berlinguer al quale era consentito perché ero il pupillo di Togliatti e Di Rocco ed era giovane e poteva anche come dire essere libera in una direzione che libera non è non per caso
Togliatti indicò Ingarao
E Berlinguer per la preparazione della risoluzione di questo drammatico riunione della direzione Ingrao e Berlinguer cioè chi stava più
Da una parte chi stava più dall'altra
E fissava la parte Sissa dalla propria parte anche quando questa sbaglia queste erano le posizioni
Nel cinquantasei
E e Di Vittorio uscì distrutto anche perché appunto non era solo Togliatti Kemp mando il telegramma a Mosca per dire qui di Vittorio vuole fare il segretario del partito
E erano anche
Tutti gli intellettuali i giovani e alcuni dirigenti politici che puntavano sul diritto
E Alberto in questa direzione Pajetta che dice dice Caracciolo ci Alberto Caracciolo storico uno dei manifesti dei centouno
Dice il gobbo Hulk italiano e Di Vittorio Giolitti è d'accordo con diritto ora di ritornare nessuna intenzione
Di aspirare alla Segreteria del precisa prima che non era tra gli otto però questo poi fu uno dei motivi dell'intesa cercare di distruggerlo
E quindi altro che ritrattazione e
Diritto a luci distrutto poi si ebbe un infarto l'anno dopo fu soprattutto per questo cince morto per questo diritto
Dando come dire che l'ultimo esempio di coerenza nella sua quindi la drammaticità di questa personalità e la sua grandezza sono come di uno dei bagagli più nobili
Che la politica non sindacato la politica abbia consegnato al nostro Paese nel corso del Novecento e questo stanno in piedi Di Vittorio va largamente conosciuto purtroppo oggi
Sono conosciuto le cose peggiori del nostro Paese se si cominciasse a far conoscere i migliori non sarebbe male
Ringrazio professor Barbagallo per questa appassionata anche ricostruzione di
Alcuni passaggi chiave di alcuni giudizi anche chiave molto molto bello molto interessanti due
Giudizi morte di Di Vittorio di vanno via flusso Barbagallo cita detto questo ci resta veramente una manciata
Di minuti che senza cinque riconsegno Fabbri dieci dieci a persona sono una manciata di minuti dieci minuti c'è un aspetto
Che nel colpire o molto in questo fatto di
Di Vittorio anche rispetto alla
A molte cose che sono nella polemica politica attuale giovanile non salgono che vengono bloccati
Gerontocrazia che non mollano latte da Di Vittorio poi in realtà che poi dopo la Emanuele dopo la liberazione di vittorie quanti anni aveva una
Ingoiatore cinquanta cinquant'anni insomma era
Era più giovane di me e e però insomma Luciano lama loro
Diventa un vicesegretario già segretario via ventiquattrenni tutto quando eri quando viene in Sicilia cartelletta che anno era quindi avevo ventitré anni venire al Regolamento ma è un Nava diciamo che
Tutti sorelle affermato nella battaglia politica una camera d'però via Di Vittorio certo no io avevo ventitré anni quando feci Segretario regionale dall'altra si esamini se
E
E Romagnoli
Aveva che era aveva la mia stessa età avverrà quindi ventitré anni nello stesso periodo diventato Segretario della fede braccianti nazionale che era la più grande organizzazione sindacale
La più grande perché allora aveva circa due milioni scritto
E questo ragazzo di Molinella fu
Vendono Segretario generale della della fede abbracciarvi cioè
C'era un coraggio politico e
Perché sapevano secondo me
Che forte che nel partito credo nella grande forza ed era è che che solo così era possibile Cossu ecco una costruzione e non una ricostruzione dalle del sindacato queste dalla
Secondo me la la la la logica io volevo però sì o dire una sola corsia e due sulle cose che ha detto Barbagallo mi trova
Pienamente d'accordo con lei
Che mi pare che viene sottovalutata una cosa perché è vero elettori questi operai con debitore della FIAT cioè della sconfitta
Ed è la sconfitta della nell'era della FIOM ma nell'elezione alla Commissione interna
E la discussione però è del resto anche la discussione se c'è stato il c'era fuorché farlo tornare nel sindacato proprio allora era ancora nel sindacato
Era appunto
Quella che
Bene qui accennata purché Colcera nel cambiato nella fabbrica
Mutamenti e di qualità della
Del lavoro tutte le cose che sappiamo insomma
La spinta al sindacato aziendale non solo della della C.I.S.L. recante vaccinazione
Di Donat Cattin e il sindacato c'era un sindacato anche i il giallo di allargarla si aziendale della sindacale
Tutte cose è giustamente di Vittorio dice se ce n'è uno delle cose
Di cui dipende comunque da noi delle cosa che abbiamo attrito a me pare che quello che si non si contestualizza mai in questa vicenda qual è il quadro politico
Perché noi siamo
Nel mille novecentocinquantacinque
E finito il centrismo
Io ho un ricordo preciso perché perché nei giorni in cui fu
Ci fu la sconfitta alla FIAT ci furono le elezioni regionali siciliane ancora c'è del Fronte popolare Pinzi CDR sistema il blocco del popolo
E
Il blocco del popolo che aveva avuto
Nelle elezioni del quarantasette e nell'elezione del cinquantuno
Una una forte vittoria è per un una forma una pressione
E allora io penso come lei sa che
La mia opinione è che non si è riflettuto sul fatto che
Dopo il centrismo circa la sconfitta di delle del cinquanta cinquanta treni alla legge truffa
E la
Stile del De Gasperi sono di De Gasperi e quello che ci fu immediatamente dopo
C'è una perdita questa è stata sempre la mia opinione di lucidità politica della sinistra
Ebbene del PC
Nel senso che
Insomma del pensiamo a noi e che
Il centrosinistra viene dieci anni dopo
Abbiamo avuto dopo De Gasperi ci fu
La Pella Scelba tutto ad una serie di film fino fino a
Ah Tambroni al sessanta sono dieci anni in cui non si trova
Il bandolo della matassa che era quella del transito dal
Dal centrismo a una al centrosinistra una una
E la ammazzarla in questo clima
Che fu un clima
Diciamo la verità di incertezza politica di mancanza di prospettiva puniti
Che matura anche quella crisi
Tutte le cose che sono io sono d'accordo che poi ci sono tutte ma
C'è una questione politica che si riflette
Nella
Anche nelle elezioni politiche non solo nell'elezione nell'elezione sindacale
Che ma mantenuta conto perché lo dico
Perché
Il sindacato a deve avere una sua dritta autonoma esprimono nei giorni si discute le cosiddette pittore Gerge però vive
Dentro un contesto politico
E dobbiamo sapere sempre che le responsabilità poi de la sinistra
Rispetto alla sua
Iniziativa politica la sua collocazione politica rispetto alle politiche sindacali e alla
Capacità la porta e alle possibilità soprattutto alle possibilità di sindacato hanno un'influenza
Importante che non possa trovarsi come c'è ormai un lungo periodo in cui
Altro che cinghia di trasmissione questa cinghia di trasmissione è una sciocchezza
Ma invece dove questa esigenza di tenere conto
Del sindacato e quindi dei lavoratori nel contesto dello sviluppo di una politica e quindi di sapere di capire
Che indette entrare bene una fase politica significa qualcosa di rilevante ed importante anche per il sindacato io penso che la riflessione cinquantacinque questo elemento debba essere considerato
Sì grazie Emanuele beh io veramente adesso un o un minuto io posso soltanto chiedere
A a Cipolletta che ha seguito tutta è intervenuto logicamente ponendo delle questioni anche molto interessanti in tutta la nostra discussione
Un un buon motivo insomma direi i ragazzi che stanno più si vedono poco perché stanno al buio ma ci sono
Insoluto per via
Della della luce che abbiamo negli occhi per per molti versi istitutore assisteranno questa sera un buon modo alla rappresentazione teatrale questi fiori
Gli ho raccolto i stamattina no che è la rappresentazione teatrale in cui c'è buon motivo per assise invece anche molto
Interessante tu citavi l'incontro con costa ed è molto interessante anche la telefonata con Adriano con Adriano Olivetti che c'è perché insomma
E questa capacità di interlocuzione col capo del la Confindustria ma con l'Olivetti per esempio enti credo una cosa di grande
Di grande interesse però deve sempre dire motivo per cui devono devono assistere perché questo è un pezzo della della nostra storia che noi ci troviamo nei giorni elogi nei comportamenti di giornale i giorni da oggi
E l'incontro anche la telefonata immaginata con Adriano Olivetti che fare è un po'alla l'industriale retico diciamo perché
Cercavano una nuova strada per produrre per rapportarsi con i lavoratori e io credo che sia un esempio tipico diciamo di come due opposti soggetti
Che hanno rispetto ad uno dell'altro anche se non si capiscono nel senso che non condividono questo dialogo immaginato di Vittorio alla fine dice io rispetto per lei se lei me lo chiede che di di fare questo passo di consentire la presentazione di questa lista che è una lista
Comune quasi promossa dalle dall'azienda quindi
Li chiede ora Olivetti diciamo qualcosa
Una bestemmia
Perché sarebbe quasi un sindacato giallo bene io lo faccio lo dirò ai miei di farlo perché o rispetto per lei per quello che ha portato avanti e quindi io ci chiede mi fido
Che lei portare avanti un discorso di di rapporto direttamente con e con i sindacati che
Lo stesso fa fa Olivetti ora questi sono due persone che sono scomparse nella nostra nella nostra storia
Parlo per Olivetti perché Di Vittorio affronta al suo seguito nella CGIL accoglimenti non si può dire che sia stata una storia di successo
Perché evidentemente noi non ce lo ritroviamo come come impresa e come azienda ma ce lo ritroviamo nella cultura
La cultura di Olivetti nel mondo della Confindustria
è stata molto presente anche se sia il
Diciamo si stenta ci ha stentato a nominarlo perché era effettivamente presi in considerazione ma tutto quello che avviene
Negli anni settanta la riforma della Confindustria una Confindustria
Che si apre a anche al mondo tecnocratico la la venuta di Carletto a Presidente della Confindustria un segno importante di imprenditori
Lo hanno considerato quasi non essere strano GM qui che è rientrato dentro la cultura perché questo queste individuo li costringeva per a parlare in termini di sistema
E quando si rivolgeva gli industriali diceva perché voi industriali fra sentirsi un Presidente che dice a voi industriali già noi che avrebbe dovuto essere rappresentante ci dava un fastidio
Terribile ebbene tutte queste modifiche nascono proprio
Da quel
Coltivare il dubbio all'interno delle proposizioni
Di non essere totalmente sicuri di aver ragione questo è stato il fondo di questi personaggi appunto Di Vittorio
Persone che pensavano di aver ragione ma pensavano che pure l'altro aveva ragione la ragione degli altri entro siamo andare avanti
Bene e credo che con queste alloggio nel dubbio l'alloggio riconosce lei ricorderà ragione oltre dove noi possiamo concludere questa bella
Discussione di questa sera grazie a tutti