"La politica economica alla ripresa autunnale"

Questa la mattinata di lavoro ma consuetudine nel centro studi organizzi questo incontro ai primi di settembre per fare riprendere condizione a chi ha fatto le ragazze dei numeri e consentire quindi rientrare in una attività professionale politiche
Intervenire in termini pieni nel caso di specie evidentemente ripreso la situazione particolarmente positiva o negativa perché abbiamo il quadro
Davanti sia in termini politici sia in termini economici in movimento e quindi come tale le considerazioni che andremo oggi a fare possono essere utili per parare i nostri rispettivi nei comportamenti dei nostri rispettivi impegni
Abbiamo organizzato questa mattinata come al solito ci sarà una relazione di Cipolletta che illustrerà alcuni alcuni dati alcuni alcune elaborazioni del Centro studi di aggiornamento rispetto a quanto il centro studi ha presentato nell'ultimo seminario previsionale di luglio a Napoli e poi ci sarà una tavola rotonda a cui ad accettare di partecipare quindi vi ringrazio il personale cacciando il professor Pedone il professor Ranci professor Tantazzi
In dibattito nei limiti in cui alcuni di voi vorranno portare dei contributi e poi la conclusione da mattinata io volevo
Ricordare due problemi uno di tipo organizzativo uno di tipo chiamiamolo politico quello tipo organizzativo che il centro studi a dedicato alla sua attività di ricerca quest'anno ai problemi
Dello rapporto tra lo stato in momenti di attività economica dello stesso le ricerche sono concluse la prima
Il primo momento di riflessione che riguarda l'aspetto dello Stato che incassa e che fa riferimento in modo particolare ad alcune analisi specifiche su alcuni momenti dell'attività fiscale nel nostro Paese sarà oggetto di un seminario che si terrà il due ottobre a Milano un seminario come questi nostri in diciamo sufficientemente ristretto per consentirci di discutere quelle che sono le analisi e i contributi che vengono dalle ricerche stesse
Lo preannuncio perché evidentemente molti di loro saranno invitare intervenire anche coloro i quali non non riceveranno l'invito se sono interessati sono cortesemente
Posso presentarmi avvisare la segreteria del dottor Cipolletta in modo tale da evitare che questo momento mossa loro sfuggire la seconda considerazione che voi vedete che in questo momento Confindustria sta dando particolare attenzione ai problemi della competitività dell'impresa
Io ricordo che nel nell'ultimo seminario
Di previsione tenuto in questa sala dicembre dell'anno scorso noi ponemmo all'attenzione dei nostri interlocutori
La esigenza di tenere sotto controllo il trend del rapporto esportazioni importazioni si andava a nostro avviso in una direzione sempre più divaricate diminuivano
In valore reale le esportazioni aumentavano valore reale le importazioni in quel momento il dato reale era coperto da una situazione i prezzi relativi delle materie prime e ventidue azionari bilanciati
Dei pagamenti e valutaria di un di un certo tipo ecco volevo ricordare questo perché oggi più che ieri i risultati che adesso Cipolletta sci illustrerà mettono in rilievo come il problema della competitività delle impresa nel nostro sistema economico sia oggi ancora più urgenti quindi tutti gli atteggiamenti che la Confindustria
Sta ricordando nei rapporti con le autorità governative nelle comunicazioni con la pubblica opinione relative sia all'aspetto delle relazioni industriali e quindi ha necessità
Di contenere il costo del lavoro sia l'aspetto della attività di produzione di espansione della dell'attività produttiva commerciale delle aziende
Con possibili attenzioni agli aspetti fu di finanziamento in modo particolare all'esportazione o all'innovazione sia la proposta che facemmo a dicembre dell'anno scorso di prendere sotto esame la possibilità di ridurre drasticamente gli oneri sociali
Per le imprese cercando di compensare il minor gettito derivante dalla riduzione degli oneri sociali con una diversa impostazione nella gestione delle imposte indirette
Mantengono una vivissima attualità vivissima attualità che io ricordo che emergerà anche dalla relazione di Cipolletta come un problema centrale per lo sviluppo produttivo del nostro Paese in un quadro di domanda internazionale che come vedremo relativamente
Calante in termini sia di
Esame dei primi sei mesi sia di previsione dentro dei prossimi del prossimo pace Periodo e in un quadro di relativa incertezza sul costo delle materie prime ecco io concludo questa riflessione introduttiva do la parola Cipolletta evidentemente poi alla fine se eviteremo potremo fare qualche ulteriore valutazione su quella che è la situazione anche di governo politico dell'economia
A maggio e giugno il momento elettorale ha indotto molti ad essere pessimisti o ottimisti il messaggio che è venuto da Confindustria quello di governare la situazione qui non si tratta né di essere pessimisti agli ottimisti sui numeri quanto di rendersi conto che c'erano dei fenomeni che andavano governati ecco probabilmente adesso a settembre la classe dei fino ad ora dimostrare di poterle dove li governare perché altrimenti non sarà per noi il più possibile limitarci a questo tipo di valutazione
Enzo poi inizialmente
E grazie
Come poco seduttivo ma io vi farei un quadro della situazione economica italiana a metà diciamo del mille novecento ottantasette nella misura in cui l'informazione statistica prevalentemente si ferma a alla metà dell'anno cercando un attimo di individuare quali sono i fattori i fattori principali di disagio del nostro sistema economico per frane quindi alcune considerazioni su sulla politica economica
E
A partire proprio da quello che a ricordato dottor Abete con riferimento a le nostre analisi che dall'inizio dell'anno hanno accentrato hanno cercato di vedere nelle nelle esportazioni un elemento di di viaggio del nostro sistema economico e devo dire che quando all'inizio anno abbiamo ripreso il problema delle esportazioni anche nel nostro ambiente fra di noi stessi a centosedici e non certo getti cinismo a riprendere il problema delle esportazioni della bilancia
Dei pagamenti nella misura in cui sembrava un problema se non dimenticato per lo meno un problema che per qualche hanno probabilmente non doveva più manifestarsi vi ricordo che fino a tutto il mille novecentottantasei le previsioni dell'economia italiana anche quelle
Che avevano un arco temporale di un orizzonte dell'ordine di quattro cinque anni presentavano una prospettiva di avanzo di bilancia dei pagamenti che se ne andava fino ma all'inizio degli anni novanta e quindi certo nessuno escludeva che poi dopo sarebbe successo di ho qualche problema sulla bilancia pagamenti ma cinque anni di Avanzi sono sicuramente qualche cosa
E lasciava tutti quanti soddisfatti e quindi il problema era come utilizzare questo questo spazio ebbene le informazioni e cominciano invece a rendersi disponibili già alla fine dell'ottantasei e in particolare i primi giorni dell'ottantasette mettevano invece in evidenza che esisteva un problema a breve
Di Bilancia dei pagamenti un problema soprattutto centrato sull'andamento delle esportazioni e quindi abbiamo cercato di evidenziare questo fenomeno esportazioni forse qualcheduno si ricorderà che siamo stati tacciati canti pessimismo se non addirittura di disfattismo nazionale e ora porre ho ricordato questo episodio non tanto per dire che per una volta c'avevamo indovinato perché qualcheduno si alzerebbe facilmente ATC tutte le previsioni che invece abbiamo sbagliato e quindi non era questo lo score o quanto perché il problema delle esportazioni resta diventa tuttora a metà del mille centottantasette a mio avviso è uno dei problemi principali
E i fatti e quindi vale la pena soffermarsi un attimo su quelli che sono i fattori di debolezza delle nostre esportazioni quindi fattori poi di disagio di crisi della bilancia dei pagamenti e inizierei e senza mettere a fattore principale che è quello dell'andamento dell'economia internazionale perché è il primo elemento che ci ha causato un un buco nelle nostre esportazioni e nel materiale che vi è stato distribuito
Troverete alcune tabelle la prima di queste che si trova a pagina cinque
Vuole dare atto di quello che l'andamento delle previsioni che un organismo gomme l'OCSE affatto con riferimento all'economia internazionale ora l'andamento delle previsioni mostra da un lato che ogni previsione è qualche cosa che dura temi tempo limitato perché poi dopo viene corretta ma dà anche il senso di quello che il progressivo rendersi conto dell'andamento della della realtà
E noi vediamo che le previsioni dell'OCSE che erano iniziate con una espansione dei Paesi industrializzati di superiore al tre per cento oggi a metà del mille novecentottantasette arriva alla constatazione che l'incremento sarà appena superiore al due per cento e siccome non è l'ultima previsione è probabile e ci troveremo anche ad avere un risultato più basso di quello qui presentato
Ma da che cosa è determinato questo maggior pessimismo da parte dei Paesi dell'OCSE se n'è andiamo a vedere all'interno rispettiamo la domanda nelle due categorie le esportazioni la domanda interna vediamo che il pessimismo internazionale non discende tanto da minori esportazioni quanto da un'evoluzione più bassa di quella tesa della domanda interna ecco mi all'interno dei Paesi industrializzati che si sta determinando un fenomeno di rallentamento perlomeno di minore crescita rispetto a quello che era stato che era stato ipotizzato ed è questa minore domanda interna che come vedete perde un punto nelle previsioni nell'arco di un anno di dodici mesi
E questa minore domanda interna che determina una previsione di minori importazioni e quindi all'area OCSE che era stimata vide accrescere le sue importazioni di oltre il cinque per cento invece accrescerà le sue importazioni soltanto del due virgola tre per cento secondo queste stime ripeto fatta a metà del mille novecentottantasette e di conseguenza il commercio mondiale che avrebbe dovuto crescere del quattro per cento
Quindi un po'meno della domanda dei Paesi industrializzati perché i Paesi esterni all'area industrializzata soffrono della caduta del prezzo del petrolio quindi il peggioramento di ragioni di scambio anche invece come suo Mondiale decresce di appena il due virgola tre per cento cosa significa che nell'arco di dodici mesi e quindi io Sitwell è soprattutto nella metà di questi dodici mesi cioè nell'inverno passato si è determinato un momento di forte
Rallentamento del commercio internazionale anzi addirittura di caduta le cifre dell'OCSE danno per il primo semestre del mille novecentottantasette una caduta del commercio mondiale anche anche se minima
Semmai in questa caduta del commercio mondiale teniamo presente che alcuni Area con i paesi hanno continuato a esportare perché hanno migliorato la loro competitività in termini di cambiare in primo luogo gli Stati Uniti d'America dove il dollaro è comunque sceso del trenta quaranta per cento rispetto alle altre monete ma poi il Canada possiamo pensare alcuni Paesi dell'America latina i famosi Paesi dell'Estremo Oriente escluso quindi il Giappone e ci rendiamo conto che son commercio internazionale ristagna è una grossa fetta del commercio internazionale Disputatio i mondiali cresce perché sono sostenute da una competitività maggiore il calcolo aritmetico semplice dice che l'altra parte del mondo deve ridurre le sue esportazioni
E quindi è logico che il pensiero per il Giappone nel corso dell'inverno passato hanno registrato un una caduta di esportazione ecco è bene tener presente che questa caduta di esportazioni
Si può situare nell'ambito della caduta delle esportazioni per perdita di competitività perché tutti i Paesi europea e giapponese hanno perso di competitività nei confronti delle altre aree quindi hanno ridotto le loro esportazioni laddove commercio internazionale per lo meno ristagnava e non e non scendeva e quindi in un primo fattore viene disagio della esportazioni italiane lo ritroviamo proprio nella competitività nei confronti del dollaro e il grafico che trovate a pagina dieci della figura numero due a pagina dieci che misura la competitività delle esportazioni italiane nei confronti di creare Stati Uniti d'America Giappone e comunità europea in questo grafico una discesa della curva significa una perdita di competitività è una salita significa un miglioramento di compiti di vita voi vedete come
L'Italia di reperita perso di competitività nei confronti degli Stati Uniti d'America Menis maniera drammatica in corso e a tutto il mille novecento ottantasei fenomeno si è arrestato
Con la metà del mille novecentottantasette c'è stato un leggero recupero meglio alcuni mesi estivi del mille novecentottantasette quando il dollaro ha recuperato in parte si è assestato e adesso evidentemente siamo di nuovo in una situazione di perdita di competitività nei confronti degli stranieri a metà
Ma la situazione
Non è brillante neppure nei confronti dei paesi dei Paesi europei e anche del Giappone soprattutto se mai ci riferiamo al secondo semestre del mille novecentottantasei dove si può vedere che queste curve mostra una perdita di competitività nei confronti sia del del Giappone sia della comunità della Comunità europea
Anche in questo caso abbiamo avuto un del piccolo recupero nel corso dei primi mesi del mille novecento ottantasette lasciamo perde il problema del Giappone che anche se importante comunque
Diciamo un problema che riguarda un po'tutti i paesi europei all'interno della Comunità europea l'Italia ha recuperato un pochettino di competitività nel corso del mille novecentottantasette ma il recupero è non è tale neanche da riportarlo alla situazione di inizio del mille novecento ottantacinque e quali sono i fattori che hanno determinato questo piccolo recupero di competitività nei confronti della comunità europea è in primo luogo il fatto che noi abbiamo mantenuto comunque l'inflazione un po'più stabile all'inizio del mille trecentottantasette quando in alcuni paesi europei l'inflazione ha ripreso a crescere poi abbiamo avuto anche un qualche aggiustamento del cambio all'interno della fascia di oscillazione della lira e dato che l'Italia mantiene questa margine del sei per cento oggi con differenziale inflazionistici che non sono più i quindici venti punti l'inizio degli anni ottanta ma che sono quei tre quattro cinque punti che comunque sono importanti della metà degli anni Ottanta il
La banda
Può essere utilizzata più facilmente per coprire perdite di competitività almeno nel brevissimo termine però e malgrado questo recupero
Le nostre esportazioni non hanno perlomeno non sono ritornate nei confronti del Comitato per anni anche a quello che era l'inizio dell'ottantacinque evidentemente le modifiche sembrano poco sensibile quindi influenzare poco l'andamento e le esportazioni ma è qui che noi dobbiamo ricordarci che le i gli scambi internazionali in questo momento avvengono su un clima di domanda mondiale estremamente basse dove i flussi della domanda mondiale si sono estremamente modificati
Ecco allora che molti paesi si trovano ad aver perso i loro mercati di sbocco di esportazione e si trova quindi a dover fare una concorrenza ha cresciuta in quindici mercati Tirano e che riescono a soprattutto a garantire una remunerazione maggiore dei loro prodotti e quindi avviene a mio avviso il fattore del mercato interno italiano un mercato dove la domanda è rimasta
Comunque più elevata rispetto a quella degli altri paesi e dove l'inflazione è rimasta un pochettino più forte
Un mercato sia dove gli esportatori internazionali potevano scontare un livello di domanda reale un pochettino più forte la nostra crescita di domanda eterna è superiore a quella della Germania è superiore a quella della Francia
Superiore alla maggior parte dei paesi dell'Europa continentale almeno dei grossi paesi dell'Europa continentale e dove anche l'inflazione essendo un pochettino
Più alta comunque dell'ordine del quattro quattro e mezzo per cento laddove in Germania l'inflazione viaggia fra lo zero e l'uno in Francia e del due due e mezzo quindi a cambi fissi o relativamente fissi il mercato italiano e il mercato che tira di più in termini di domanda il mercato che garantisce in termini di remunerazione una una remunerazione una remunerazione maggiore
E il fenomeno della domanda interna italiana è un fenomeno che ha riguardato il nostro Paese e soprattutto a partire dalla primavera e di fatti se noi osserviamo anche l'andamento dei sia del delle nostre importazioni
Ed è nostra domanda interna e a partire diciamo da due tre mesi dopo l'inizio dell'anno che assistiamo a un recupero di domanda interna molto forte e quali sono i fattori che hanno determinato questo recuperi domanda interna ebbene in un certo senso sono gli stessi fattori che hanno determinato la perdita di competitività delle nostre esportazioni perché in realtà la nostra domanda interna è in questo momento sostenuta da un recupero di potere d'acquisto
Delle famiglie
Legato in larga misura alla aumenti dei retribuzioni che si sono determinate sia nell'ambito del settore privato corner il rinnovo dei contratti che nel mille novecentottantasette a recuperato
Il il diciamo mi riporto delle al rinnovo dei contratti caduta avvenire nel mille duecentottantasei e le stime per le retribuzioni del settore privato sono dell'ordine del sette sette e mezzo per cento
Il che significa tre punti reali rispetto all'inflazione che star qua per quattro e mezzo per cento ma evidentemente soprattutto nel settore pubblico dove l'aumento delle retribuzioni è stato nel mille centottantasette nell'ordine del dodici per cento e quindi con un'inflazione che evidentemente indifferenziata per il lavoratore sia che sia del settore privato che nel settore pubblico un'inflazione quattro e mezzo per cento ha significato un aumento di remunerazione reale di ordine del sette per cento
Allora l'elemento costo di produzione in certo senso va al tempo stesso pesato sulla competitività delle esportazioni italiane e ha determinato una domanda interna più forte di quella in essere negli altri Paesi dove le remunerazioni in termini reali crescono dell'ordine al massimo dell'uno due per cento
A metà dell'anno il fenomeno è diventato evidente perché al bordo delle esportazioni che sia determinato nel corso dell'inverno un buco che le statistiche ultime confermano anche se confermano anche che il probabilmente il peggio è passato nemici in cui è stato l'inverno quello cui si è determinato un crollo di domanda internazionale e mostrano che nella primavera le esportazioni italiane hanno un pochettino recuperato ma hanno recuperato il vuoto evidentemente però hanno recuperato qualche livello adesso ristagnano su livelli che sono pari grosso modo a quelli della metà del mille novecento ottantasei
E e il fenomeno è diventato diciamo insopportabile quando al voto delle esportazioni si è sovrapposto a un aumento di importazioni in termini reali molto forte e quando anche il miglioramento delle ragioni di scambio non ho avuto più luogo e quindi quel velo in Italia coperto il peggioramento le regioni il peggioramento la bilancia reale si è squarciato e la bilancia cominciare a cominciare a mettere in evidenza dei peggioramenti sempre più evidenti
è in questa situazione che l'opinione l'opinione pubblica generale è stata soprattutto portata avere problemi di crescita della domanda interna e quindi da un problema di disagio a mio avviso molto forte che l'economia italiana ha registrato un asportazioni noi siamo passati a un problema di controllo della domanda interna e le misure che sono state adottate
Sia in termini di rialzo del costo del denaro prima nel corso dei dei mesi di giugno e luglio poi successivamente anche in termini di politica fiscale in agosto
Hanno dietro di loro questa visione di disagio nei conti con l'estero però causate in primo luogo dal lato della domanda interna in un'accezione che in Italia avvalso in alcuni momenti ma che è una logica diciamo penalizzante per lo sviluppo in un'accezione che vuole che quando cresce la domanda interna anche le esportazioni cadono perché il produttore nazionale
Avvantaggerebbe il mercato interno rispetto rispetto a quello estero una affermazione che può essere valida per alcuni settori ma che se la scelta se accettata per tutto il sistema economico significa semplicemente che la domanda internet ariana dovrà seguire le vicissitudini delle esportazioni nella misura in cui le esportazioni sono penalizzate da una perdita di competitività l'aggiustamento e viene fatto riportando il livello della domanda eterna al più basso livello di esportazioni che si determina è una situazione che probabilmente è giustificata dalla urgenza intervenire
Solo un su una situazione che si deteriora ma che non può essere giustificata
Se se si tiene conto che il problema delle esportazioni i era stato mai sollevato da sei sette mesi e che quindi il problema a mio avviso poteva essere tenuto presente tenuto presente attraverso interventi che si avessero
Lo scopo
Di contenere la domanda interna ma si tre occupassero anche di garantire un miglioramento di competitività delle esportazioni
Qui venga a quelle che erano state le analisi che avevamo presentato all'inizio dell'anno ricordate da Abete su la possibilità di intervenire attraverso una misura di riduzione degli oneri sociali
Che favorisse la competitività delle esportazioni italiane nella misura in cui riduce i costi di produzione
Eventualmente al fine di evitare evidentemente che questa misura si traducesse in una riduzione in un aumento del fabbisogno pubblico e anche nell'ottica di favorire un miglior controllo della domanda interna
Finanziari questa riduzione di oneri sociali attraverso una manovra su imposte indirette le quali gravando direttamente sulla domanda di consumo Interna possono contenere più agevolmente
La domanda la domanda di consumo
Al tempo stesso in cui non penalizzano le esportazioni anzi in un certo senso riportano le produzioni estere cioè le importazioni italiane belle produzioni nostri concorrenti in situazioni di fiscalità
Simile a quella italiana nella misura in cui l'imposta indiretta grava sia sulla produzione nazionale che sulle importazioni
A nostro avviso una manovra di questo genere peraltro diciamo non ne indolore per quanto riguarda il sistema produttivo nella misura in cui nessuno fa piacere immaginare che ci sia un aumento di imposte che peraltro distorce il mercato che crea dei problemi e di cessione la domanda però aveva avuto il privilegio di consentire un controllo della domanda interna al tempo stesso in cui si favorivano delle esportazioni è questo poteva consentire a Paesi può consentire potrà consentire nel caso venga fatto può consentire al Paese
Di conseguire un miglioramento dei conti con l'estero quindi un equilibrio di Bilancio rimanenti ma a un livello di domande quindi a livello di di sviluppo maggiore di quello che invece si preoccupa semplicemente di arginare una crescita di domanda interna che si che si ritiene che si ride ne eccessiva evidentemente il principale obiezione a una mano in questo genere vi siete sull'effetto inflazionistico io ritengo che un aumento dell'imposta indiretta che abbia come contropartita una riduzione di oneri sociali in o nel mercato dove agisce la concorrenza in particolare la concorre sì internazionale evidentemente attenua la pressione sui prezzi nella misura in cui i produttori nazionali vedono ridursi i propri costi di produzione e quindi possono in una qualche maniera ridurre l'impatto dell'imposta indiretta in termini di prezzi proprio nella misura in cui possono battere la concorrenza straniera attraverso dei prezzi dei prezzi più bassi quindi in una situazione attuale di domanda relativamente cauta
Di forte concorrenza internazionale in agitazione anche in cui il sistema di indicizzazioni non è più quello di dieci anni fa dove il indicizzazione sarà i pezzi era dell'ordine cento del cento per cento è bene se c'è un punto in una situazione anche aggiungerei in cui l'inflazione ha ormai raggiunto il livello più basso che potevamo e immaginare e penso che questo siano al momento le condizioni sono un po'tutti quanti riunite perché un tipo di manovra di questo genere possa essere fatto perché se dopo ci spostassimo fra due-tre anni e magari ci torniamo nuovamente all'inflazione anche per problemi internazionali più forte ritorneranno tutti i problemi di indicizzazione ritorneranno tutti quanti i problemi che ci siamo posti che hanno fatto sì che il nostro Paese sia il Paese
Dove le imposte indirette come gettito sono le più basse il Paese dove le tariffe pubbliche proprio per non incidere sui prezzi sono le più basse creando problemi di gestione e quindi poi i problemi di finanziamento attraverso contributi e imposte le quali a torto vengono considerate non inflazionistiche ma che in realtà gravano di molto sulla capacità competitiva del Paese grazie
Allora noi alziamo Cipolletta il suo contributo idee di analisi e abbiamo la tavola rotonda
Direi che
Che per la quando in avanti l'ordine no comincia Tantazzi io volevo ricordare i nostri ospiti
Dallo ritenuti opportuni
Valorizzare la propria analisi relazione anche a quello che è stato il contributo del centro studi e quindi in primo luogo sì condividono o se ritengo integrare le valutazioni che Cipolletta testé fatto in secondo luogo
Verificare in che modo si possano governare questa situazione io ricordo che la posizione di Confindustria e quindi avrei piacere di sentire anche il contributo tecnico da parte dei nostri ospiti è in questo senso molto chiara no a recuperi
Chiamiamoli di tentazioni dirigistiche quindi di passi indietro sul piano della liberalizzazione o sull'introduzione di nuovi vincoli
Recupero della responsabilità collegiale da parte del Governo e questo significa poi assumersi le responsabilità di quello che dovrà essere il trend di crescita dell'economia e non limitarsi soltanto a un momento di previsione manca un momento di governo e in terzo luogo intervenire con misure atte a favorire la competitività dell'in paese in modo particolare
Ricordavamo sottoponevamo l'altra volta la proposta relativa all'intervento sugli oneri sociali che spesso viene confuso come una contributo all'attività aziendale invece con i contributi alla competitività complessiva
A me sembra che forse si faccia un po'di confusione oggi più che ieri sul problema del risultato di alcune imprese rispetto a quella che è la competitività del sistema e probabilmente non vorrei che la classe
Politica e i gruppi dirigenti abbaio rivelano nel Paese si facciano come dire accecare ecco da situazioni passate di tipo specifico mentre come ricordava Cipolletta i nostri trenta complessivi di produzione nazionale e di esportazione sono in termini di valore reale
Fermi se non in alcuni casi minori di quelli che avevamo alcuni periodi fa il contributo un quindici minuti a testa diremmo noi saremmo possibile anche intervenire e quindi comincia
Professor grazie
Bene grazie allora io mi intratterrò brevemente sulle prospettive dell'economia internazionale
E poi sul costituire l'economia italiana
Situazione internazionale soprattutto con riferimento al mille novecentottantotto partendo dal principale Paese cioè gli Stati Uniti
Le tendenze in atto attualmente indicano una continuazione di una crescita dell'economia americana intorno al due e mezzo tre per cento
è una cifra che è diverso nella sua natura dalla cifra identica che grosso modo rappresenta la crescita del prodotto americano negli anni passati de funzione del fatto che muta
Notevolmente l'acqua la l'apporto della domanda interna invece sta crescendo notevolmente l'apporto della domanda estera in altri termini
Mercato americano rappresentato da spese per consumi per investimenti cresce ma cresce con un ritmo abbastanza contenuto intorno all'uno e mezzo per cento
Mentre sta crescendo in modo sensibile l'apporto della componente traccia delle esportazioni
Quotazioni del volume di merci che stanno crescendo ad un tasso superiore al dieci per cento mentre le importazioni si collocano leggermente inferiore ad un tasso leggermente inferiore del quattro per cento quindi si sta realizzando si sta certa realizzasse sono a questo che il desiderato riequilibrio della bilance dei pagamenti
Almeno per quanto riguarda in termini di volume per valutare un momento i numeri relativi all'economia americana occorre tener presente però anche questo fatto
Economico queste economie si sta espandendo dal a tassi che vanno da due e mezzo al tre per cento ormai da circa quattro anni tre quattro ottantaquattro sostanzialmente questo praticamente e tasso di crescita massimo di lungo periodo che quell'economia può sostenere cioè vicino leggermente inferiore al tre per cento
Quindi se lo sì per valuta poi questo dato congiuntamente al fatto che la disoccupazione
è sceso al livello del sei per cento che da molti economisti viene considerato unitario di piena occupazione
Da ecco che porta alla conclusione che l'economia americana si sta espandendo lungo il sentiero di pieno impiego di piena crescita che condizioni attuali gli consentono questo però a due implicazioni anche da un lato che certe pressioni inflazionistiche su quell'economia possono diventare più sensibili e quindi anche più pericolose
E dall'altro al tempo stesso che e anche tollerabile un rallentamento della crescita di quell'economia tassi leggermente inferiori a quelle che attualmente sta percorrendo
Ma comunque il giudizio di sintesi e che non si può dire prossimo parla della modesta crescita dell'economia americana perché l'economia americana cresce rispetto al tasso massimo che le proprie condizioni di offerta interna attualmente di consentono
Ci sono stati alcuni segni di miglioramento per quanto riguarda il disavanzo pubblico quest'anno è sceso maniera sensibile rispetto all'anno scorso di quasi sessanta miliardi di dollari
E molto incerto quelle che sono sono molto incerte le prospettive per l'ottantotto in funzione del fatto che ad un mese dall'inizio di quello che il bilancio fiscale c'è il primo ottobre mille novecentottantasette il Parlamento non ancora definito quelle che sono le linee guida del bilancio federale appunto statale hanno
I punti dolenti naturalmente riguardano la i conti con l'estero se si considerano attualmente a prezzi correnti in dollari correnti non più a volumi come avevo indicato precedentemente e il disavanzo della bilancia quest'anno crescerà ancora rispetto all'anno prossimo alla l'anno scorso
Cioè dallo scorso è stato centoquaranta miliardi di dollari quest'anno probabilità andrà oltre centocinquanta si prevede che ma la previsione estremamente incerta che l'anno prossimo possa scendere nuovamente intorno ai centoquaranta miliardi di dollari e chiaro che disavanzi mensili
Della bilancia commerciale americano e sono oggi è l'indicatore più strettamente seguito una volta c'era l'offerta di moneta del venerdì che creava spasmi ai mercati oggi c'è il il dato del del dato mensile appunto del disavanzo del commercio estero
E e qui si viene al punto cruciale del insomma del quadro internazionale il punto cruciale che è rappresentato
Dal mantenimento o meno della fiducia degli investitori internazionali del dollaro punto cruciale ruota intorno a questo ora questa fiducia nella prima parte dell'anno è stata mantenuta grazie a degli interventi rilevantissimi da parte delle banche centrali
La cifra varia tra i cinquanta e i settanta miliardi di dollari
A cinquanta settanta miliardi di dollari se ci pensate bene nel primo semestre dell'anno rappresentano quasi la metà del disavanzo nella bilancia dei pagamenti americana c'è significa per quasi la metà è stata finanziata
Dagli interventi da parte delle delle autorità monetarie degli altri paesi probabilmente simili identità interventi di simile entità non sono ripetibili nella seconda parte dell'anno e quindi attenzione maggiore occorre fare all'andamento dei tassi di interesse comune
Del resto la decisione recente della riserva federale americana hanno hanno mostrato ma il punto cruciale è il punto che e chiaro che se l'aumento dei tassi non dovesse esserne il momento modesto sono a quale quello che è avvenuto non dovesse essere considerato soddisfacente da parte degli investitori internazionali aumenti dei tassi ulteriori sarebbero richiesti e chiaro a questo punto che la situazione dell'economia americana e ottantotto cambia
Cambierebbe in maniera sensibile rispetta le indicazioni che ho dato precedentemente cioè sostanzialmente di una continuazione della crescita vicino
Ai livelli che vengono attualmente sperimentati quindi questo ripeto è il punto cruciale perché è chiaro che un mutamento netto di di andamento di quell'economia avrebbe riflessi che non è il caso quindi stava a sottolineare c'è il fatto che l'anno prossimo anche anno di elezioni politiche negli Stati Uniti e finora appunto non si è mai assistito a un recessivo dell'economia nell'anno del delle elezioni politiche
Questo comunque il rischio di rischia di come dire di creare disaffezione nel negli investitori internazionali di funzione di un miglioramento
Del del saldo mensile della bilancia commerciale USA che tarda a manifestarsi dicevo questo per rischio è un rischio presente che appunto corre non sottovalutata venendo all'Europa
L'Europa molto brevemente quest'anno è stata caratterizzata come noto insomma da forte differenza sì è l'andamento del prodotto interno se l'andamento della domanda nei principali Paesi non c'è stata una spaccatura notevole che ha visto da un lato tre Paesi Regno Unito Italia e Spagna
Con tassi di crescita sia dalla domanda interna sia del prodotto abbastanza elevati e i due Paesi invece maggiori Francia e Germania muoversi in una direzione non dico busta ma in una direzione molto più
Tranquillanti direi quasi per un certo periodo dell'anno almeno quello trascorso di quasi stagnazione della loro economia
Brevemente per l'ottantotto per l'ottantotto le previsioni indicano una certa convergenza gli andamenti convergenza che fatta da un certo rallentamento soprattutto della della dell'economia inglese e forse lo vedremo successivamente anche l'economia italiana
E da una maggiore espansione pezzi dell'economia francese dei tedeschi
Quindi da tassi di crescita che per quest'anno oscillano del prodotto che da quest'anno oscillano tra l'uno e mezzo il due per cento
Le previsioni indicano grosso modo un passaggio a tassi di crescita per l'anno prossimo tra due due e mezzo per cento cioè circa mezzo punto in più di crescita nell'ottantotto rispetto al mille novecentottantasette
Padova espansivi sono rappresentati in parte da fattori interni cioè le politiche fiscali già definite praticamente politiche di mazzette già definite dalle mille novecentottantotto che sono più espansive in entrambi i Paesi Francia in Germania intendo
Via riduzioni imposte personali eccetera e da migliori esportazioni nette in altri termini questi Paesi che ora indicato ma sia Francia e Germania il sei italiani
E Spagna con la forse uno leggere eccezione per l'Inghilterra quest'anno come ricordava prima che Cipolletta hanno avuto delle esportazioni praticamente stagnanti ora le previsioni o le speranze solo che i volumi di esportazioni dell'anno prossimo crescano in modo
Più sensibile rispetto a quest'anno e tramite questa via si avrebbe un ulteriore contributo alla formazione del prodotto interno ritornerò dopo su questo punto per fare alcune considerazioni
Finali sulla sul problema del commercio internazionale da questo punto di vista prospettive anche di miglioramento della domanda internazionale provengono dai Paesi in via di sviluppo per il tramite
Delle migliori ricariche restano registrando nel mille novecentottantasette io ricariche derivano soprattutto tra i migliori prezzi che riescono a spuntare sulle materie prime e in parte anche dei Paesi OPEC
Con la domanda mondiale commercio internazionale che si indirizza a India potenziale al prodotto italiano nel corso del mille novecentottantotto potrebbe cresce intorno un quattro per cento qualcosa di più rispetto invece a un livello che si può collocare tra due e mezzo e il tre per cento per il mille novecento ottantasette
Per se questo è il quadro internazionale va be'sono vari punti ritorneremo magari dopo successivamente la riscossione delle imposte vince dall'economia italiana l'anno prossimo dovrebbe dovrebbe
Fare dovrebbe mostrare una continuazione sostanzialmente della crescita in corso forse una crescita che da tassi del tre tre e mezzo per cento di quest'anno l'anno prossimo potrebbe essere più lenta cioè potrebbe collocarsi Pietro al due tre per cento che tra il tre qualcosa di superiore
E questo rallentamento è probabile che limita innanzitutto un una maggiore una minor crescita del potere d'acquisto delle famiglie quest'anno come è noto è stato una concentrazione dei vari aumenti
Pagamenti salariali sia nel settore pubblico sia nel settore si privato che hanno dato anche un sostegno abbastanza forte alla spesa per consumi delle famiglie che probabilmente si aggira intorno al quattro per cento da oltre mezzo il quattro per cento erano tanti nell'ottantotto
In relazione ripeto a una Minola
Formazione
Del potere d'acquisto anche le spese consumi per le famiglie dovrebbero subire un certo ridimensionamento
Probabile che un certo ridimensionamento anche subiscano degli investimenti industriali rivestimenti d'impresa in funzione del fatto che
Per chi esporta quest'anno non è stato un anno facile quindi c'è stata una certa penalizzazione sui profitti
E l'aumento abbastanza sensibile il costo del denaro che sta verificando l'ultima parte dell'anno probabilmente però indurre le imprese a rinviare a posticipare sette loro decisioni di spesa di investimento in funzione del fatto che sia aspetti di domanda cioè di mercato si aspetti di costo
Definanziamento possano essere più favorevole in prospettiva
Dovrebbe continuare a essere un altro per una maggiore lentezza rinnovamento invece il miglioramento della situazione delle dell'edilizia e soprattutto anche delle costruzioni residenziali
Per quanto riguarda costo del lavoro e inflazione impegnate nel presente che si parte probabilmente da un'inflazione che a fine anno si colloca era anche il modo leggermente superiore al cinque per cento a fine mille novecentottantasette intendo collocherà non so cinque due cinque quattro per cento e quindi per mille novecentottantotto questo potrebbe la la situazione di l'ha presentata dal fatto che dal punto di vista internazionale
Sì aumenti delle materie prime o menti in generale dei prezzi internazionali in lire fanno sì che vi sia la un certo aumento dell'inflazione importata ed in relazione anche gli aumenti invece di costo puramente interni l'inflazione potrebbe essere potrebbe collocarsi intorno valore intorno al cinque e mezzo per cento
Ci sono dei rischi naturalmente questa valutazione una uno dei quali mi sembra che insomma si è già stato anticipato da dalla Confederazione che ci ospita a New York ieri nella nella lettura dei giornali riportano oggi cioè il problema
Del costo del lavoro e del ruolo e del peso che avrà la contrattazione integrativa aziendale nel corso dell'anno prossimo
Perché a quest'opera propria occorre aggiungere sempre dal punto di vista dei costi del lavoro occorre aggiungere il fatto che la fiscalizzazione in misura fissa dovrebbe calare in funzione di quello che il tasso di in inflazione programmato e poi ci sono altri piccoli elementi di adeguamento probabilmente in tutto ciò che in quello che riguarda i contributi malattia contributi malattia contributi per incidenti sul lavoro eccetera
Bilancia dei pagamenti bilance dei pagamenti è stato già ricordato prima quali sono le condizioni e forti mutamenti che ha subito la la situazione
La situazione nel corso del mille novecento del mille novecentottantasette
E probabile ad ottantasette si chiuda con un salto vicino a allo zero insomma differenze di un paio di migliaia di miliardi fanno parte degli errori di previsione se tenete conto che ormai abbiamo un interscambio che supera i quattrocento mila miliardi quindi l'un per cento mi porta già un errore di circa quattro mila miliardi nella dei saldi
Che tuttavia il deterioramento previsto non continuare con la stessa intensità con cui si è manifestato quest'anno nel corso del dell'ottantotto rimane un grosso problema di cui non parla per il pedone parlerà successivamente fabbisogno pubblico e tassi d'interesse
Mi avvio a concludere su sul tema
Sul tema che è stato discusso abbastanza prima darci bollettazione sul discorso delle esportazioni
Se si guardano le previsioni per i diversi Paesi all'ottantotto si vede che tutti indicano un momento dello esportazioni lo accennavo già prima misura anche sensibile rispetta quelle che saranno i dati realizzati nel corso dell'ottantasette se si parla di crescita che possono est del tre quattro per cento
Ora teniamo conto di due fenomeni che complicheranno realtà la vita delle aziende nostre sui mercati internazionali lo stavo già complicando la ma lo complicano ulteriormente anche l'anno prossimo
E cioè in primo luogo e quello che concorrenza giapponese sul mercato europeo tenete presente che io ieri nei rapporti col marco non ha mutato i propri rapporti parità i n Marco grosso modo si sono rivalutati lo stesso modo nei confronti del dollaro
Ma niente nei confronti del marco viceversa dossier non ha subito ha fatto la lo ieri non ha subito ha fatto una rivalutazione confronti del marco che significa
Che i giapponesi mantengono intatta almeno per quanto riguarda l'aspetto competitività apprezzo almeno per questo aspetto la loro capacità di di spinte di penetrazione sul mercato europeo
Qualora come si sta verificando il mercato americano si assottiglia dimensionalmente e quindi di venti per loro in un certo senso più difficile ecco penetrati su quel mercato anche in funzione del fatto che ripeto hanno per i la loro moneta sperimentato una rivalutazione di circa quaranta per cento nei confronti del dollaro
Perno secondo luogo c'è un altro punto ho ricordato prima che le esportazioni americane sta crescendo a tassi in volume superiori al dieci per cento sentenze se considerate il fatto che quest'anno quest'anno dico mille novecentottantasette la crescita
Commercio internazionale è stato dal due tre per cento quindi è chiaro che la il guadagno di competitività delle del prodotto americano e del prodotto dell'area del dollaro diciamo così è molto forte
E e quindi questa crescita molto forte in particolare dell'esportazione americane avviene a scapito di quote di mercato degli altri paesi e sul discorso che diceva
è un altro aspetto della riscossa dice al primo punto Cipolletta che abbiamo avuto tutti delle crescite zero sia in funzione
Di una crescita domanda mondiale molto contenuto stagnante ma si è anche in funzione del fatto che c'è uno dei più grossi produttori mondiali che le sta Luni acquistando quote di mercato a scapito appunto degli altri paesi
E quindi sta limitando la crescita degli altri paesi e questo del resto e tutto ciò che e quello che noi chiediamo che gli Stati Uniti facciano per equilibrare la loro bilance dei pagamenti almeno evitando che scelgano la strada conto della recessione quindi lo stanno esportando loro esportazioni immersi stanno crescendo fortemente questo continuerà a venire anche l'anno prossimo e quindi attenzione è vero che la domanda mondiale matchato prima
L'anno prossimo probabilmente avrà un ritmo di crescita maggiore dicono dall'ottantasette
Perché è vero che se si guarda soprattutto poi al mercato preferito
Per le nostre imprese cioè il mercato europeo del mercato su quale la battaglia sarà durissima in funzione del fatto che oltre e petto alla presenza giapponese occorre fare i conti con la presenza americana
Sempre più forte in funzione della guadagni di competitività che i prodotti di quell'area hanno acquistato grazie
Grazie a lei diamo la parola al professor Arcelli
Uno dei due se l'ho avuto due
Tre mesi fa sull'opinione pubblica mondiale era rientrata nettamente a per vedere una recessione internazionale di di grossa portata ancora attualmente si è aggiustato il tiro il best seller negli Stati Uniti dice che l'inevitabile depressione e per il mille novecentonovanta
E c'era stato un cambiamento di ottica sostanziale direi significativo
All'inizio di agosto è stato l'articolo dell'Economist
Che diceva il ritorno dell'inflazione e cioè la recessione non era considerata più a livello internazionale il fatto fondamentale l'inflazione il viceversa il mostro da combattere che stava ritornando che non è un caso che a partire da quella vicenda ne sono sorte una serie di manovre di politica economica che io oserei dire di stampo un poco membro dicono
Hanno iniziato l'Inghilterra evidentemente che si è accorta improvvisamente che la sua massa monetaria andava ad oltre il venti per cento sia quella ristretta sia allargata ma questo era accaduto
Per oltre sei mesi improvvisamente è cambiato il quadro perché mutata a l'ottica a questo punto devo dire che anche l'OCSE ha cambiato un pochettino il quadro per le sue previsioni
Era stato nettamente pessimista e discendente fino alle previsioni portate da Cipolletta
Le previsioni più recenti riportano un poco di ottimismo anche fare l'economia italiana la situazione non è vista con così grande preoccupazione se non per la perdita di competitività si dice e per problemi di natura finanziaria che ora esamineremo
Ecco fatalmente tutto ciò per descrivere condizioni finanziarie dell'economia italiana mi porta a dovere affrontare un tema ahimè affrontato a più voci e recentemente che quella del significato e degli effetti della manovra di politica economica di fine agosto
E delle conseguenze che essa avrà vera in futuro
Ecco devo dire che nonostante il tentativo di difesa estremamente valido portato da Carli
Io non riesco a trattenermi un giudizio sostanzialmente negativo su queste misure in particolare sulle misure di carattere fiscale e devo spiegare i motivi e perché e gli effetti non possono essere considerati positivamente
Devo dire che in primo luogo non ho neanche ben capito quale fosse esattamente l'obiettivo della manovra di politica economica perché l'obiettivo poteva essere vuole combattere la speculazione dei movimenti di capitale in questo caso erano necessarie
Delle misure di politica economica di un certo tipo
Oppure si voleva per combattere gli squilibri della bilancia dei pagamenti di parte corrente cioè soprattutto vede e in questo caso le misure di politica economica dovevano essere orientate un poco differentemente
Oppure si voleva colpire l'inflazione inflazione che ritornava il vostro dell'inflazione e in questo caso devo dire che alcune misure sono addirittura controproducenti non riesco proprio a vedere la logica
Per le misure incominciamo a esaminare separatamente i diversi tipi di intervento intanto eravamo partiti
Da una bilancia dei pagamenti del mese di luglio che c'era stata comunicata ai era chiusa con cinquecento miliardi di disavanzo bilancia valutaria globale che nascondeva due mila miliardi di movimenti di capitale e quindi non sono plus delle partite correnti sia pure valutarie di mille cinquecento miliardi
Dal punto di vista diciamo delle partite correnti no non si coglievano dei dati di luglio dati particolarmente allarma e oltretutto tutte le previsioni di tutti gli istituti congiunturali e ancora quelle citate oggi ci fanno vedere come l'ipotesi di bilancia dei pagamenti partite correnti per l'Italia per l'intero ottantasette siano intorno a un sostanziale equilibrio c'è chi addirittura vede ancora un margine positivo come ad esempio la sì certo c'è una tendenza al deterioramento di questo saldo che si manifesterà nel corso del mille novecentottantotto
Sembrerebbe però che cena il tempo per pensare sotto questo profilo a una manovra di tipo strutturale cioè che tenesse presente i veri problemi dell'economia italiana e non a una frittata manovra
Di politica congiunturale che sembra a mio avviso risollevare problemi di Fanucci moving dopo che tutta un'esperienza non solo teorica ma di politica economica
Aveva condannato il fanciullo Ming come produttore di una serie di danni piuttosto che il miglioramento
Ecco devo dire poi che tra l'altro sotto questo profilo la manovra dal punto di vista fiscale non quali viene anche gli obiettivi che intendeva raggiunge la manovra di politica fiscale viene vista evidentemente dal punto di vista della domanda aggregata cioè sembra che costante vi sia una scelta di contenere la domanda aggregata italiana
Che procedeva a ritmi più elevati di quella internazionale e fin qui si può in un certo senso anche convenire che noi fossimo fuori linea ben che tutte le tendenze delle statistiche internazionale fanno vedere che il nostro tasso di crescita
Stava declinando il tasso di crescita delle altre economie stava aumentando e chiama l'ottantotto come ha anche annunciato Tantazzi ci porteremo in linea come tasso di crescita e addirittura come tasselli domande in Terna
Quindi anche sotto questo profilo evidentemente c'era la possibilità di valutare strutturalmente problemi
Si poteva incidere sui consumi ma quali sono queste manovre di politica fiscale da un lato abbiamo il portare al cento per cento gli acconti di imposta IRPEG e ILOR e l'imposta sostitutiva sugli interessi
Quali possono essere le conseguenze di questa manovra
Semplicemente che le imprese vedono ridotta la loro liquidità e hanno due alternative o rinviare al futuro piani d'investimento oppure fare ulteriori pressioni sul sistema bancario chiedendo nuovi prestiti che era proprio ciò che si voleva evitare perché se vinceva i prestiti bancari stanno correndo a tassi troppo elevati
Se guardiamo alle banche che cosa porta questo aumento dell'imposta sostitutiva sugli interessi questo se viene portato al cento per cento semplicemente Derain altra liquidità
E quindi eventualmente spinge a innalzare i i tassi d'interesse e quindi dal punto di vista del contenimento dei consumi francamente non vedo nessun vantaggio per questo aspetto
Della sono non solo ma si sono intaccate delle risorse fiscali dei circa tre mila miliardi che vengono anticipate all'ottantasette rispetto al ottantotto mentre in un'antica strutturale era soprattutto l'ottantotto da tenere presente più che per l'ottantasette
Perché qui vedremo le condizioni di finanziamento del fabbisogno pubblico non li vedo in modo molto serio per il mille novecentottantasette e spiegherò le ragioni nonostante le vicende
Queste periodo ma il problema diventa più serio per il mille novecentottantotto l'altra misura di carattere fiscale e essenzialmente la manovra sulla benzina e l'addizionale Iva
Ora un'addizionale Iva per quattro mesi che sicuramente dovrà essere modificata e ridotta oltretutto perché cioè l'impegno di accostare PCI gradualmente alle direttive della CEE che prevedono due aliquote fiscali con un massimo del diciannove per cento allora noi
Andiamo al ventidue per cento quindi questa manovra che non può trovare uno sbocco di lungo periodo
E che produce semplicemente un fa il c'è un ring di pessimo a livello secondo me è proprio negativa sotto tutti gli aspetti distorce il mercato non riesce a produrre aggiustamenti strutturali e conseguentemente non si può che esprimere un giudizio fortemente negativo
Quanto all'imposta sulla benzina se nelle manovre ecc l'intenzione di frenare le aspettative inflazionistiche perché invece l'inflazione risolvere certamente la manovra sulla benzina
Non è proprio quella che scoraggia le aspettative inflazionistiche
Allora veniamo alla parte monetaria della manovra che a mio avviso e la parte più corretta anche se non ottimale e che in un certo senso trova una sua giustificazione
L'economia italiana vera sottoposta a un forte attacco speculativo interni
Movimenti di capitale
Ecco teniamo presente che le aspettative erano state volge al peggio da più parti da un lato c'erano state erano state messe involucri giro delle aspettative di svalutazione della moneta
E dall'altro lato diciamo così che le autorità monetarie promettendo continuamente strette monetarie certamente avevano alimentato aspettative di rialzi dei tassi d'interesse e quindi rialzi di tassi d'interesse erano stati in in collocati nelle aspettative da tutti i lati meno da coloro che puntavano sulla svalutazione del cambio perché questo non può che portare successivamente aumenti dei tassi d'interesse come corollario
Della manovra ed a coloro che predicava la necessità della stretta
E quindi vediamo che nel luglio i tassi di interesse verso fine a seconda metà di luglio incominciano a cresce ma crescono troppo poco
Rispetto alle aspettative e si scatena una manovra di tipo speculativo a questo punto sulla manovra di tipo speculativo chiaramente intervento non può che essere monetario e mi brevissimo
Periodo diciamo che questa è una prassi che seguono tutte le economie mondiali quando c'è un attacco speculativo sulla moneta se questo è il problema si interviene temporaneamente anche con visto osé variazioni dei tassi di interesse che si sa rientrano immediatamente dopo che è finito all'attacco speculativo se si ritiene che l'attacco speculativo possa essere sopportato cioè se sia in condizioni sopportano altrimenti la strategia deve essere diverso ecco le nostre autorità tutto sommato si sono comportate piuttosto bene nel senso che hanno cercato di minimizzare anche questo tipo di impatto ma alle aspettative intanto stavano cambiando
E che le aspettative gli aumenti dei tassi di interesse e la ripresa dell'inflazione prevista dagli operatori resteranno sempre più difficile il collocamento dei titoli dello Stato
Quale ora la mossa coerente e conseguente con questo certamente è stata l'anticipazione
Della doppio scarico tosto in porta al primo settembre anziché al primo ottobre per cercare di sciogliere lo stallo del mercato ecco qui si può dire che è stata una manovra corretta anche se non ottimale da un punto di vista squisitamente tecnico anche se non politico cioè da un punto di vista tecnico la sola manovra da fare età di abolire
L'imposizione sui titoli di Stato avevo scritto un anno fa che un regime transitorio come quello previsto di aliquota che passava dal sei e venticinque alle dodici e cinquanta per cento nell'arco di una avrebbe creato una tale segmentazione
Dei mercati sottoponendo i titoli a regimi fiscali diversi delle conseguenze non avrebbero che e potuto essere queste cioè di un grande pasticcio sul mercato con difficoltà anche per le autorità monetarie
Di dai penitenziari segnali cioè una politica di controllo indiretto
Del credito passa attraverso il tatto con dei segnali molto chiari se in mercati sono segmentati a questo punto i segnali diventano molto introiti
Ex tutto ciò avrebbe fatto rinascere nostalgie di controlli quantitativo
Quanto di fatto è emerso si è parlato appunto di reintrodurre persino un vincolo di portafoglio sui titoli quindi ma non c'è dubbio che la vera manovra squisitamente tecnica anche se non politica consisteva nell'abolizione
Di questa imposta che oltretutto dal punto di vista fiscale è nettamente negativa
Perché ciò che si è prodotto è che dal punto di vista dell'operatore singolo il rendimento netto rimasto immutato e quindi per lo Stato non cambia nulla dal punto di vista della finanza mentre era le banche e le intese finanziarie si è voluto aumentare il rendimento lordo che conta ai fini della tassazione e che costituisce un maggior ricavo lordo per questi operatori quindi dal punto di vista fiscale la finanza pubblica subisce un pregiudizio
Da questa variazione d'imposta non subisce alcun vantaggio
Posto che comunque vi sono dei vincoli politici che ovviamente vanno rispettati la manovra delle autorità monetarie è stata corretta
Ed è stata corretta o anche il successivo intervento sul mercato secondario
Che noi ipotizzavamo già comunque da un esame la commissione Sarcinelli ipotizzavano che ci fossero interventi più sistematici sul mercato secondario
Dei titoli dal momento che il nostro mercato secondario in una logica di controllo indiretto deve diventare il centro in cui si formano le aspettative e deve funzionare meglio cosa che invece purtroppo al momento attuale non funziona ancor ecco questa situazione quindi è una situazione molto complicata ma chi abita mio avviso nel prossimo futuro almeno tenderà a risolversi per lo meno a risolversi
Non con grossi danni cioè e qualche dubbio che i tassi di interesse possono discendere rapidamente perché il quadro internazionale non è favorevole abbiamo che sul dollaro si parla addirittura di arrivare fino al dieci cento sui titoli a trent'anni e voi capite che c'entra questo non predispone bene le condizioni
Del mercato avremo anche qualche notizia a breve scadenza non favorevole che mi permetto così di avanzare sulla base di valutazioni puramente legate i calcoli
E cioè voi vedrete che quando si leggerà la variazione dei prezzi all'ingrosso del mese di luglio avremo conoscenza tra una decina di giorni
E sicuramente questo si porterà il tasso tendenziale dal due novembre Ino al quattro per cento ma semplicemente per motivi tecnici perché l'anno scorso in luglio c'era stato un meno zero otto
Dei prezzi quindi direi facendo calcoli così approssimativi cioè questo impatto però che colpisce indubbiamente la pubblica opinione e che certamente non indulge ad aspettative tranquillizzanti quando soprattutto si parla contemporaneamente introduzioni delle sovrapprezzo termico sulle per sull'Energia imposizione nuove tariffe sulle ferrovie si parla ancora appunto di aumenti nelle tariffe postali ecc
E tutto ciò avrà certamente non vale a mio avviso a sconfiggere le aspettative inflazionistiche come si era ha pensato di poter fare attraverso i provvedimenti di fine agosto e tuttavia lasciatemi dire che anche se è fosse difficile prevedere una diminuzione dei tassi d'interesse in finanziamento dallo Stato dovrebbe procedere e collocarsi in magari più tranquilli abbastanza rapidamente credo nel mese di ottobre novembre dice salvo poi trovare qualche problema il prossimo anno se la legge finanziaria non conseguirà quegli obiettivi strutturali di manovra strutturale
Dovremmo considerare con grande attenzione
Perché il finanziamento dello Stato dovrebbe riprende attualmente il grosso squilibrio è dato dal fatto che i rendimenti netti sul mercato secondario sono superiori ai rendimenti netti offerti dal primario si sono fermati
Le due posizioni dei nordisti cosiddetti venne listino a secondo dell'interesse che hanno le famiglie i gli operatori individuali e finanziarie e banche dall'altro lato a collocarsi su un lato sull'altro del mercato ma quello che è l'elemento rassicurante e rasserenante
è che tutto sommato nella peggiore delle ipotesi possiamo accettare che il fabbisogno dello Stato si collochi intorno ai centodieci mila miliardi per il mille novecentottantasei questo in termini percentuali e non puramente per rivalutazioni statistiche come qualcuno ha detto per le nuove sinergie
Gli scatti eccetera in termini percentuali significa un decremento rispetto all'anno scorso dove pure a centodieci mila ma evidentemente su Pinilla anche in termini reali inferiore
Il sentiero di finanziamento dei prossimi mesi è grosso modo equivalente appello dello scorso anno ma c'è qualcosa di diverso
E cioè che quest'anno sono in scadenza molti meno titoli a medio lungo termine dell'anno scorso quest'anno scadranno ben quindi dovranno essere rinnovati ancora solo tre mila miliardi di CCT
E mille duecentonovanta miliardi di Btp mentre l'anno scorso narra spesso all'epoca c'erano cinque mila cinquecento miliardi di CCT e tre mila miliardi di Btp
Quindi anche dal punto di vista dei rinviamo quindi c'è una situazione di agevolezza nella pressione sul mercato e cioè ci sono meno titoli da rinnovare in scadenza la pressione sulla risparmia inferiore perché il fabbisogno in termini percentuali è inferiore a quello dell'anno scorso
Vi sono anche nel quadro internazionale degli elementi positivi non tutto è negativo ad esempio l'ultima notizia da parte degli esperti e che il prezzo del petrolio nei prossimi mesi potrebbe scendere a sedici dollari
E potrebbe scendere a sedici dollari a seguito dei conflitti che si sono aperti tra l'Iran e pare abbia saudita per cui per l'Arabia Saudita nonna
Accetterebbe più fa una politica di coesione nell'ambito dell'open che non sarebbe più disponibile a contenere le sue quantità di petrolio
E si potrebbe verificare in questi mesi un eccesso di offerta di petrolio che ridimensionerà ebbe immediatamente ebbrezza in questi temi questa è un'ipotesi che è sostenuta da molti esperte dal mercato possiamo dire che nell'ambito degli ultimi mesi dell'ottantasette anche ragionevolmente il prezzo del petrolio possa mantenersi intorno ai diciotto dollari al barile salvo avere problemi in futuro ma la seconda parte dell'ottantotto presenti
Ecco in questi casi evidentemente ci sono degli elementi che possono immediatamente cambiare aspettative
Dal punto di vista dei cambi certamente possiamo dire che il dollaro non non dovrebbe avere delle impennate in questo periodo questo non giova dal punto di vista delle nostre esportazioni ma dal punto di vista delle attese
Inflazionistiche certamente vale a smorzare queste attese
Quindi ci sono una serie di considerazioni fattuali e di valutazioni che è mi portano a dire che le misure sono state affrettate quello che di tipo monetario sono state corrette anche se non ottimali
Tutto sommato la congiuntura negli ultimi mesi Tel
Ottantasette e potrebbe riprendersi questa situazione un po'panico o perlomeno di disordine sui mercati potrebbe rientrare
Attenzione qui però il problema e di due o tre mesi ma poi c'è l'ottantotto
L'ottantotto è un quadro completamente diverso dal punto di vista dei rinnovi dei titoli è uno degli anni peggiori scadono circa cinquanta mila miliardi di CCT e di tutti
Una hanno particolarmente sfavorevole
Il fabbisogno della finanza pubblica quindi dovrebbe essere non solo per motivi strutturali ma anche per questi motivi ulteriormente tenuto sotto controllo e limitato e tagliato
Certe condizioni che migliorano la finanza pubblica in questi mesi
Non necessariamente che migliorano il quadro delle aspettative inflazionistiche in questi mesi non necessariamente si protrarranno nel corso del mille novecento ottantotto
E quindi misure di carattere strutturale e era un'attenzione veramente molto forte ai problemi della finanza pubblica diventano veramente cruciali essenziale quindi ancora una volta ride ribadisco un giudizio in questi tesi secondo me il problema nostro non è tanto nella congiuntura di per sé soprattutto sei non turbata da interventi affrettati con tentativi di fanciulle Ing ci permette di marciare abbastanza bene
Sono problemi di carattere strutturale che vanno affrontati in un ottica di medio periodo e i due punti fondamentali ovviamente sono la finanza pubblica da un lato la competitività dell'impresa dall'altro lato
Credo che su questo quadro posso passare
Grazie
Un pedone
Io vorrei provare a rispondere alla domanda che ha fatto l'abete che ne pensate della proposta di politica economica del Centro Studi Confindustria
La proposta mi pare nella sostanza
Si riduce esemplificando
A
Recuperare competitività per l'esportazione o comunque per le produzioni italiane anche sul mercato interno
Mediante un'operazione di di riduzione degli oneri sociali e in quel momento dell'imposizione indiretta in particolare dell'IVA
Ma certo sul piano tecnico Rico questa proposta e efficace se il problema è soltanto quello di recuperare competitività per le produzioni italiane
Sarei interessato a discutere un po'anche ancorché spetti impartivo alcuni aspetti circa gli effetti settoriali di una proposta del genere
Mi pare che durò tre anni fa come Centro Europa Ricerche usando il modello disaggregato del professor Grassini essere messo in luce come i vari settori industriali
Venissero più o meno avvantaggiate a seconda del grado di apertura all'esterno seconda del l'intensità di manodopera occupata a secondo del tipo di manodopera occupata e così via quindi che gli effetti non sono uniformi per tutti i settori industriali
Ma Directors al problema credo che la proprio centro sui contenuti abbiamo analizzato anche questi aspetti sarebbe interessante vedere discutere un po'risultati sul piano tecnico però la mia osservazione di carattere generale e non riguarda tanto l'efficacia dello strumento proposto quanto che mi pare che affrontando soltanto questo aspetto si trascura quello che è un po'a mio parere il nodo fondamentale delle diverse strategie di politica economica che abbiamo di fronte non solo in Italia ma mi pare livello di interi Paesi industriali cioè se occorra fare una politica di aggiustamento e nel caso in cui a portarlo con quali tempi con quali modalità e in che misura convenga fare seguire politiche di aggiustamento ecco mi pare che la tua proposta della cioè da soli come dura non affronti questo tema che ovviamente per il quale esistono risposte diverse consiste si stanno posizioni diverse basate
Pato
Naturalmente montatura intendere per ci siano delle posizioni nette differenziate che si contrappongono come
Sì ci si diverte a fare nel riportare le diverse posizioni magari nella sulla stampa e proprio perché diciamo sì o no il proprio limite
Ripeto il proprietario sia industriali che si trovano ad affrontare e poi magari ad un livello può può più provinciale dobbiamo anche noi cercare di affrontare e perché questo perché mi pare che davvero da quella potrà che son proprio per quello che ha detto cantanti inizialmente per le pensioni ottantotto da quello che si può rilevare un po'dalle previsioni che ormai cominciano a circolare in sede OCSE se ne fa fondo monetario
Per il miglior al centottantotto ma anche diciamo in questi piani di a medio termine fino a novanta novantuno e si prevede che il tasso di crescita per i Paesi industriali sarà ancora hanno previsto anche se lieve ripresa
Una media di due sei rispetto a un due a quattro ma rispetto anche ad un tasso medio di crescita degli anni settanta che poi non sono stati anni felici di Tremezzo per cento circa per i Paesi industriali non è ancora un tasso relativamente modesta di crescita
Un'inflazione che risulta ancora contenuta intorno al tre tre e mezzo per cento per la mente del presidenziali ma che per la prima volta dal mille novecentottanta in un sia pur lieve ripresa
La ricordare torneranno dal mille novecentottanta l'inflazione media per il
Paesi industriali è andata diminuendo di anno in anno
Ecco per l'ottantotto si prevede che per la prima volta ci sia una lieve lieve io mento diciamo da dal tre uno al tre tre tre quattro comunque un qualche più o meno terzo aspetto
La persistenza degli squilibri nelle partite correnti e nonostante l'aggiustamento in termini reali da bilanciare particolari per gli Stati Uniti e qualora si prevede ancora per il miglior centottantotto disavanzo di circa centoquaranta miliardi certo meno dei centoquarantotto previsti per l'ottantasette però son sopra centoquaranta miliardi
Saranno per centotrenta possiamo augurarci però dico però sempre superiore ai cento miliardi anni disavanzo di partite correnti con il padre giapponesi prevede un avanzo minore di quello dell'ottantasette ottantatré rispetto a tanta cinque miliardi di dollari so non mi pare che sia tale da poter parlare di aggiustamento degli squilibri e delle partite correnti sia pure in termini nominali in termini reali
Sappiamo che sta accadendo qualcosa ma sta accadendo
La traversa su abbonamenti nella parte di cambio piuttosto notevoli che provano a porre dei sotto diciamo delle delle modifiche delle distorsioni anche le strutture produttive dei vari Paesi o comunque delle pensioni che non saranno facili a sopportare senza
Anche un tentativo di ricorrere a misure di natura protezionistica Omo o a misura di sostegno di compensazione dei settori particolarmente compiti dei vari Paesi
Quindi rimane signora c'è un po'di più forse i l'avanzo della Germania
Però ecco anche questo non in misura rilevante me persistono squilibri quanto porti nelle partite correnti manca e forse mancherà ancora un effettivo coordinamento delle politiche ecco
Quindi veniamo a trovarci a mio parere con de facto Noriko negli elementi di incertezza di instabilità livello internazionale sui quali io ritengo che una diversità di valutazioni di proposte sia legittima neppure partendo appunto forse da
Diciamo da schemi di analisi o da impostazioni diverso
Primo per quanto riguarda detto prima la necessità e l'intensità del processo di aggiustamento richiesto nelle varie economie e qui se non è è questione di poco conto anche per i riflessi nostri interni
I tre schermi principali che si stanno realizzando in sede di Fondo monetario Ocse altro sono tre schermi alternativi
Pongo in cui c'è una facilità una un finanziamento per così dire accomodante
Della disavanzo delle partite correnti o gli Stati Uniti e questo porta ovviamente ad una crescita soddisfacente però porta ad una persistenza degli squilibri partite correnti anche fino a novanta C a medio termine
Quindi serve a sostenere la crescita però non serve a riequilibrare questi gli squilibri nel partito o corrente quindi queste motivi di tensione tra i vari paesi Lantra alternativa è quella di una politica diciamo di finanziamento non accomodante un vincolo sulle possibilità di finanziamento e questa certo serve a ridurre gli squilibri
Consistentemente a novanta però porta a tassi di crescita per dire interni di produzione notevoli tassi di crescita intorno all'uno per cento per gli Stati Uniti per la Germania dall'ottantotto
A novanta vicino al due per cento quindi è un atto che rientra ed il prodotto notevolissima
Ecco tutti gli organismi internazionali poi elabora uno quello che a mio parere prevalentemente un desiderio ma dico
Che gli economisti possono avere cioè quello che amano lo scenario delle politiche concordate con lo scenario delle politiche concordate in cui gli Stati Uniti fanno una politica lievemente restrittiva fiscale restrittiva comincia Tantazzi stanno vicino a livelli di piena occupazione possono forse un po'rallentare anche se per l'ottantotto anno elettorale un po'improbabile comunque potrebbero poi gli è veemente
E tra l'altro favoriti dal fatto che nell'ottantasette
Per effetto della riforma fiscale per effetto del Che la fortuna di avere larghi spese per la difesa in bilancio si può fare una politica di bilancio anche relativamente ristretti a a si può fare per un anno
Per l'ottantotto
Com'è noto già la in disavanzo
Pubblico degli Stati Uniti dovrebbe ripartire mantenersi a livelli elevati anche in ottantanove
E quindi si potrebbe suggerire questi schemi simulano questi scenari una politica diciamo di freno negli Stati Uniti per l'ottantotto ottantanove novanta e una politica auspicata il maggiore di quella scritta nelle carte un i programmi
L'idea di di politiche espansionistiche del bilancio per la Germania e in Giappone
è chiaro che in questo modo si ottiene sia un riassorbimento seppure non pieno degli squilibri nelle partite correnti e un tasso di crescita relativamente soddisfacente o tale da non riportare appunto a tassi di crescita dell'uno per cento come nel secondo scema
Ecco io credo che questo dico prendere posizione su questi anche se ovviamente sono
Scenari alternativi che non necessariamente devono rimanere pienamente alternativi e contrapposti ma si può trovare una qualche via di mezzo e naturalmente tutti auspichiamo il coordinamento delle politiche economiche però sappiamo che sarà un processo graduale e lento e difficile
E dobbiamo a un certo punto vedere quale anche qui a livello internazionale riteniamo che possa essere in più probabile anche qui possiamo avere opinioni diverse
Sia per quanto riguarda la realizzabilità di questi vari scenari sia per quanto riguarda poi i riflessi ripeto non irrilevanti sull'andamento sulla possibilità di condotta della politica economica in Italia
C'è un secondo problema sul quale credo che occorra chiarire un po'le differenze che abbiamo anche queste necessariamente da contrapporre ma la misura poco ad arrivare
Cioè quello che tempo Risi Mexès delle Clara composizione della combinazione delle politiche economiche che riteniamo più appropriata per il mille novecentottantotto
Per certamente tutti continuiamo a ritenere appropriata per l'Italian era una politica di bilancio relativamente restrittiva non espansiva ricordiamoci però che dall'ottantaquattro che stando alle valutazioni
Secondo i metodi adottati nelle organismi internazionali la politica di bilancio intanto non espansiva contributo netto e ho ritenuto stando appunto a questi metodi discutibile quanto si vuole ma ormai utilizzati per confrontare le politiche di bilancio dei vari Paesi in Italia dà un contributo negativo di freno cioè non è una politica di bilancio espansiva una politica monetaria che dovrebbe essere attivamente più
Meno meno restrittiva anche qui dell'emendamento i problemi che propone la diciamo il il processo di liberalizzazione che è stato avviato comunque accelerato in qualche misura nel corso di quest'anno in Italia ma certamente su questo credo che non ci siano Monte differenziazione cioè si è tutti d'accordo il problema quanto dovrebbero ex Carlo torso appunto in cui possiamo avere opinioni e valutazioni diverse nel ruolo della politica del cambio
E anche qui conviene ad un certo punto parlar chiaro cioè vuole politica del cambio è stato un ruolo molto importante
In Italia all'inizio diciamo degli anni ottanta per consentire sia una o per spingere verso una ristrutturazione diciamo del della struttura delle strutture produttive
E sia per contenere diciamo la domanda per non consentire un aggiustamento attraverso punto un cambio accomodante o facile però un problema anche qui che bisogna vedere quando politiche
Diciamo del cambio non accomodanti ma molto rigorose
Risultano efficaci risultano cioè per tornaconto più efficaci quando sono si verificano due condizioni che avevamo forse all'inizio degli anni Ottanta comunque abbiamo poi avuto buona ripresa successiva della domanda mondiale quindi se la domanda mondiale poi riprende a crescere come cresciuta all'ottantatré ottantaquattro con tassi di crescita molto elevati è chiaro che si può attori approfittare occorrere inventato che le esportazioni possono comunque
Avere un forte slancio così come l'altra condizione che ci sia uno spazio per una un ampio spazio per una ristrutturazione per una modifica tecniche produttive
Ecco mi pare che nella situazione attuale o degli ultimi anni la prospettiva è sempre stata quella di un livello piuttosto basso di espansione la domanda mondiale
E forse di un sempre minore spazio per procedere a ristrutturazioni produttive da parte delle imprese
Questo nel mondo perché occorre una politica accomodante però direi che porta si può adottare una politica del cambio che non sia né penalizzante e accomodante nel senso è quella penalizzante avrebbe effetti benefici minori di quella che ritengo opportuna adottata
All'inizio degli anni ottanta non necessariamente una senza politica peccando in tutte le circostanze ugualmente equamente effettivi diciamo benefici superiori a quelli che possono essere considerati i costi e viceversa lo stesso per quanto riguarda politiche
Relativamente meno penalizzanti quindi anche qui si tratta di definire un ruolo delle politiche del cambio che tenga conto delle circostanze esterne anche di certe circostanze interna
Gli altri due punti sui quali esistono divergenze di valutazione di opinione credo legittime riguardano come detto prima la politica la politica dei prezzi petroliferi anche qui
Negli anni scorsi e c'è stata una differenze differenza di valutazione tra alcuni anche di di quelli che sono seduti qui a questo tavolo
Circa la possibile possibile andamento del prezzo del petrolio ecco vero che oggi c'è questa
Siamo Stari prendendo piede un poco una spostandosi nuova avendo in quanto il seguito almeno alcuni paesi del Medio Oriente la politica che voleva imporre e Yamani e che credo gli sia costata poi in quante misura il posto
E quindi sempre pericolosa più sul piano personale spiriti procedere ad una e politica di abbassamento dei prezzi petroliferi per Pol Pot per riprendere dopo la la all'inizio degli anni novanta potere come paesi produttori di petrolio ecco ma anche questo è un problema che sul quale credo che ognuno di noi a valutazioni informazioni e proposte diverse da fare e cerca e e e probabilmente almeno per l'immediato i prezzi del petrolio tenendo conto delle politiche di produzione almeno e delle politiche possono prevalere nell'ambito dell'OPEC e degli altri Paesi produttori esportatori netti non sia per con forte convento come pure alcuni temevano sino a poco tempo fa anche qui punto la divergenza di opinioni e largamente consentita ultima appunto
E le politiche un debito dei paesi in via di sviluppo dopo quello che dobbiamo così
Arretra monto in piano Baker ecco anche qui su questo Picoco ancora tra due parole va detto anche qui sono mi pare legittime posizioni valutazioni molto diverse e credo che su queste un nella proposta di politica economica complessiva dovrebbe anche a un certo punto
Misurarsi perché queste sono soltanto le cinque qui cinque punti sui quali possiamo confrontare le nostre diverse opinioni ma ce ne sono poi due interne
Italiane specifiche è una riguarda come far fronte
Agli effetti del processo di liberalizzazione al quale tutti siamo favorevoli liberalizzazione intendo valutare finanziaria
In secondo luogo come far fronte altra profondo squilibrio dei dei conti pubblici
E anche su questo forse qualcosa al di là della manovra oneri sociali IVA converrebbe e dire
Ecco io ritengo che i costi
Permanenti e i costi temporanei del processo di liberalizzazione in termini di poi spiegherò che cosa
Possano essere ridotti e comunque siano possano essere resi interiori ai benefici del processo di liberalizzazione valutare finanziaria
Però non appare qualcosa
Bisogna ridurre sia i costi temporanee sia i costi permanenti del processo di precisazione ecco Mario Arcelli già ricordato che nell'ambito della Commissione Sarcinelli alcune proposte erano state formulate mi pare formulate all'unanimità
Solo che l'inconveniente di formulare proposte all'unanimità in un rapporto presentato al precedente ministro del Tesoro attuale presidente del Consiglio molto spesso significativi
Una volta avendo scritto le proposte quelle ci si è messi tutta tutti l'animata sto si sta tranquilli sono lì le proposte quindi è come se fossero realizzate invece no allora nel breve periodo si diceva se non ricordo male
è chiaro che
Com'è un processo liberalizzazione partendo da una certa contraddizione della ricchezza finanziaria all'interno
Comporta dei costi del giustamente o temporanei in uno di noi vuole se non altro per motivi di curiosità avere nel proprio piccolo portafoglio un'azione un'obbligazione espresse in dolci Marco in altre valute e quindi comporta una temporanea contemporaneo movimento di capitali in uscita al quale però nulla impedisce che almeno in parte in larga parte sia compensato con un afflusso di capitali che quindi con forme di l'indebitamento sull'estero che non portano al momento del debito netto ex potente disse quindi credo che sul piano delle operazioni temporanei non credo non ci sia alcun problema meno sul piano tecnico per ovviare ad alcuni cose naturalmente bisogna fare operazione di questo tipo
Su un piano invece permanente esultano invece permanente le questioni si complica non poco la gestione della politica monetaria e con la gestione del debito pubblico
E si completano perché ovviamente tenendo però ferma la l'appartenenza al Sistema monetario europeo anche quella credo che nessuno con testi oggi
Si potranno discutere poi le le proposte di riforma del sistema ma in quanto tale credo che non siano contestate
E quindi tenendo ferma una certa stabilità del cambio almeno nell'ambito del di quelli che partecipano all'accordo di cambio al meccanismo di cambio europeo
Questo richiede che la politica monetaria sia acquisti una maggiore elasticità almeno per quanto riguarda la variabilità nel breve termine dei tassi d'interesse
E quindi anche questo immaginando che non governo né il ministro del Tesoro possano più diciamo fare degli impegni di tassi interesse scenderanno sempre aumenteranno sempre ricorre come richiedono alcuni commentatori economici forse che non si sono resi conto che un regime di cambi fissi con libertà di movimenti di capitali
La politica monetaria probabilmente deve fare le operazioni anche di segno opposto e anche di lui dimensione rilevante come ha ricordato Arcelli le quali però si scontrano nel caso italiano come un mercato dei titoli in partita dei titoli pubblici che ancora molto imperfetto
E quindi può dar luogo a quelle contorsioni che sono state ricordate anche darceli e a provvedimenti a misure
Che possono essere considerate
In un mercato che funzioni non ottimali e quindi valutate negativamente
Però possiamo considerare un mercato che funziona quello nel quale basta no interventi per cinquanta o cento miliardi di lire
Su un mercato che i titoli siamo in circolazione in portafoglio sul mercato di alcune centinaia di migliaia di miliardi
Per far variare i tassi di rendimento di mezzo punto di un punto e questo è chiaramente un mercato imperfetto
E allora manto Nostalgia vero o quanto pensierino al ritorno a forme di intervento amministrativa potrebbe derivare dalla un mercato che non funziona oltre che da quello che ricordava prima Celli attualmente anche qui seconda bisogna evitare di tornare a forme di intervento amministrativo
Proprio una grande tentazione per stabilire le autorità monetarie inevitabile anche se come si diceva nel rapporto Sarcinelli
Non si provveda ad avere un effettivo mercato secondario dei titoli mercato funzionante simili mercato secondario di titoli funzionante non si conviene al non si arriva ad avere come diceva lui come accade in Francia e Stati Uniti in altri Paesi
Degli operatori specializzati in titoli ecco perché a quel punto chiaramente la condotta della politica monetaria da parte della Banca centrale dentro diventa un compito estremamente arduo se non impossibile specie quando possono verificarsi comportamenti che lo stesso professor Arcelli ha definito di carattere speculativo quindi delle per quanto riguarda la liberalizzazione
I problemi non sono finiti i problemi addizionali posti alla condotta politica economica in Italia proprio parole possono essere risolti secondo delle proposte che sono già state formulate e che possono essere in parte riprese guardando anche quello che accade in altri Paesi che hanno problemi di gestione in debito anche minori di quelli che abbiamo noi e quindi quindi renderebbero comunque quindi un problema verrà la liberalizzazione direi complica la condotta della politica economica nell'ottantasette ottantotto
Però
Ma complica Natale che
Non pone problemi diciamo irrisolvibili pone problemi difficili ma risolvibili da un lato punto con interventi come operazioni sul mercato di compensazione della fuoriuscita diciamo poca stima temporanea o comunque della giusta derivante dell'aggiustamento alla liberalizzazione dal mantra con interventi che rendano operante
Il mercato dei titoli
E quello che si dice per quanto al netto dei movimenti di capitali abbiamo un problema di bilancia dei pagamenti e però certo l'abbiamo l'abbiamo credo non solo per la perdita di competitività lo abbiamo anche per un livello di domanda mondiale bassa
Perché se la domanda mondiale si espande al due tre per cento per quanto si migliori la competitività è chiaro che le esportazioni cresceranno sempre un ritmo relativamente insoddisfacente
Cioè non credo che ci sia la possibilità di risolvere i problemi di politica economica della Grecia in un solo Paese in particolare se questo Paese poi l'Italia che non diamo l'illusione che misure sia pure utili se pure efficaci nei confronti per accrescere la competitività ci risolva il problema della crescita
Ecco perché questo non è non accade
Non entro diversi modi recupera la competitività ma perché questo questo credo che poi si potrà riprendere la discussione
E proprio una se questa situazione internazionale complicata appunto dal imponevano una riduzione del tasso di crescita e qui è il problema che discutiamo ogni anno in questa sede
Allora ecco che lo riformulerei in altri termini proprio fa per comprendere che ciò per quanto mi riguarda alla mia valutazione non è quella di dire un aggiustamento non si deve fare il problema è se l'aggiustamento conviene farlo prima conviene farlo
Aspettare farlo gradualmente parlo un corpo e se occorra farlo in questo modo quindi questo che è il problema allora
Cioè la situazione ci impone un tasso di crescita inferiore al potenziale e a quello che potremmo ritenere desiderabile per esempio in termini di obiettivi di occupazione di dire equilibri territoriali e così più il problema è l'alternativa dobbiamo fare un aggiustamento d'anticipo o una scommessa sullo sviluppo con tutti i rischi che comporta di continuo io per primo sono pienamente consapevole
E come fare questa aggiustamento
Di recente è stato chiamato il rapporto tra fabbisogno e crescita
Qualcuno dei presenti a richiamato l'opinione espressa da un noto economista parlamentare
Indipendente compassato dice si sarebbe dovuto crescere di almeno e ridurre di più in fabbisogno
Fa piacere che adesso anche questo economista e come già da tempo aveva fatto debbo riconoscere troppo Andreatta riconosca che diciamo forte riduzione del fabbisogno implica una riduzione del tasso di crescita
Nessuno però competenza questo economista in passato ha proposto come programma di politica economica meno sviluppo
Cioè meno fabbisogno meno sviluppo questo non lo si diceva né tanto meno credo ancora oggi se è in grado di dire meno occupazione
Perché quello che vi chiedo soltanto che un minimo di coerenza e di coraggio nel formulare i propri schemi di politica economica Stern attivi
Secondo me è uno schema coerente e qualcuno di noi ritiene che prima o poi in quanto il processo di aggiustamento occorra fa Arlotti prudenza quando completarlo in che misura occorre farlo poi con quali strumenti quindi diciamo tant'è vero che e dietro
E possibile possiamo approvare attenere un tasso di crescita di mezzo punto superiore a quello medio degli altri maggiori Paesi industriali significa certamente corre dei rischi e significa imporre anche dei vincoli
Al diciamo presente in materia di Conti pubblici ai quali ritengo subito anche se ci sarebbero alcuni altri
Passaggi da fare
Quell'aggiustamento detto prima che è chiaro che il problema anche la misura dell'aggiustamento nessuno contesta ripeto negli ultimi anni la politica di bilancio ha voluto un segno negativo come valutazione
Che occorra contemplare in una politica di bilancio rigorosa cioè che non porti alla ad alimentare spinte di domanda il problema e quanto con quali strumenti
Per brevissimamente vorrei un po'cioè di questo
A livello europeo certo si può fare una politica quella che adesso è di Mario dai va apportata per esempio da parte di alcuni camici rigoristi che quella e compiuta dal Governo danese negli ultimi anni Governo danese
Riuscito
In pochi anni ha capovolgere completamente
Il fabbisogno pubblico abbassato dal nove per cento di fabbisogno in percentuale in pile nell'ottantadue sette nell'ottantatré ampio tre tre per cento nell'ottantasei
Un'opera riuscendo a non sacrificare la crescita
L'occupazione
Però
Adesso saranno le elezioni da rimarca
Aumentato le imposte
A livello del cinquantanove per cento nell'ottantasei non siamo al trentanove per cento venti punti di PIL più di noi naturalmente era già un livello elevato però in tre anni raggruppate dal cinquantadue al cinquantanove per cento
Quindi si può fare
Giustamente non opero aggiustato i conti con l'estero
Se posso fare una prevenzione e in base all'esperienza diciamo quello che ho visto in rivolta fiscale perché è probabile che nelle prossime elezioni di settimanali cosiddetto partito in progresso
Che nel partito anti-tasse che ha avuto un successo in passato in Danimarca può darsi che ritorni in Parlamento
E può darsi che la corona danese sia soggetta a tensioni quindi simpatico qualunque per quello che non poté che si può fare anche un aggiustamento rapido senza sacrificare la crescita avevano fatto la Danimarca
Senza vere diciamo ispettivi rilevanti sull'occupazione però ecco alcuni lo strumento prevalente è quello di aumentare le imposte
Perché ho mentale questo non vuol dire che non si debbano a mio parere aumentarle anche in prospettiva in Italia perché se ne va a vedere fabbisogno e con la differenza
Con la media della Comunità europea
Non
Posso cerco diminuirlo seminario Dobre oggettive tre zero anticipa ottobre se Rocca no no no come non erano a norma chiudo stupita dalle parole ancora no perché viene peggiore adeguato dove devo esporre depuratore allora non dovessero esosa andando a due cifre perché i numeri pochi parlano più delle delle nostre chiacchierate allora
In termini di entrate correnti prevalentemente imposte il livello medio dell'Italia sia pure dopo l'aggiustamento dell'insetto ma sono qui i confronti che ci consente di fare oggi il cui giusto chi se la Comunità europea
Le entrate correnti diciamo di tre virgola nove quattro punti sotto la media della CEI che comprende anche i paesi a basso livello di prelievo
Siamo circa dieci punti sotto la Francia per dire in termini di PIL dieci punti di PIL come spesa corrente un po'presso serio appunto zero sei rispetto alla media della CEE però come spesso gli interessi sono a più due virgola sei rispetto alla media come sempre spese correnti siamo a meno due per cento rispetto alla media della Comunità europea
E allora e chiaramente
L'onorevole dov'è qua ad incamminarsi per la riduzione del fabbisogno sono
Quello di lievemente gradualmente per evitare fenomeni Damini sia a mio parere accrescere le entrate in particolare il nostro divario che è forte nelle indirette mentre siamo sopra la media per le finti dirette più o meno la media contributi sociali
Dove in qualche modo di ridurre il costo del debito
Ecco però mi sembra
Siamo molto difficile avere tagli consistenti nelle anche le spese che non vedo perché bisogna anche cercare per cercare soprattutto e qui non so se Anatol consentirà che mi classifica allo stesso tempo nel partito degli anti Italia degli anti sprechi e fa nel senso che io sono anti taluni permetteva detto ciò mi sembra difficile pensare a tal lì però sono anche anti-spreco
Il motivo per il quale siamo largamente insoddisfatti per la spesa e riteniamo che sia eccessiva non è perché rilevata quantitativamente rispetto alla media europea rispetto ai principali Paesi europei e più bassa della Francia che più balza della Germania non del Regno Unito
E perché diciamo la qualità dei servizi che ottenevano in cambio di una spesa si è probabilmente più bassa e riteniamo almeno in alcune zone del Paese in alcune citarne alcuni servizi molto più basso di quello che potremmo aspettarci colleziona pur non eccessive risorse destinate a quei servizi e quindi credo che questo poi questa spenta porremo approfondirlo Mele grande combo che nonché Abete e gli altri stanno organizzando cioè su quando lo Stato pretende come lo Stato incassa troveranno non solo quanto lo Stato spende quanto incassa neanche andare a vedere come lo Stato spende come lo Stato incassa e come investe anche perché ma lì propriamente riesce ad investire anche poco e anche quanto il teste quindi questo per chiudere la terza differenza dire allora a livello europeo sulla quale occorre intervenire ma non solo la larga sotto dimensionamento delle entrate largo sovradimensionamento delle spese per interessi e anche forse una differenza di carattere qualitativo che poi si riflette in richieste di tipo quantitativo di modifica quantitativa che è difficile che possano venire soddisfatte proprio perché sono ci pongono accettabile per una situazione ancora tutti stabilite dalla media dei Paesi europei e ancora più distante da quella dei principali Paesi europei con i quali tendiamo spesso a confrontarci grazie grazie al pedone e finisce l'ultimo intervento dalla tavola rotonda professor Ranci
Siccome i fatti sono quelli che sono e sono stati tanti
Grazie
Largamente
Descritti e illustrati io mi scuso di dover esibire le stesse cose che hanno detto gli altri e cercherò di limitarmi a qualche punto nel quale posso forse esporre un taglio leggermente diverso e quindi essere non del tutto ripetitivo
Non avrebbe Roli che più ostacolano la comprensione dei fatti economici e quello che spesso si commette quando si cerca di semplificare i segnali che vengono dall'economia
Riconducendoli alle due grandi categorie delle cose buone e delle cose cattive
Così che è capitato spesso di leggere
Che frasi del tipo nonostante la buona salute dell'economia degli Stati Uniti dimostrata dall'incremento della produzione il dollaro si è ulteriormente indebolito sui mercati eccetera dove nonostante mostra l'incapacità del giornalista di solito a cogliere il fatto che tra i due aspetti crescita e cambio cioè tecnicamente una relazione inversa e non una relazione diretta infatti i fenomeni sono spesso ambivalenti
Il miglioramento dei conti con l'estero dell'Italia già nel mille novecentottantasei era ambivalente
Il peggioramento del mille novecentottantasette è dovuto non solo a fenomeni sopraggiunti come il rallentamento della domanda mondiale
Ma al proseguire delle stesse tendenze che erano in atto già nel mille novecentottantasei mi spiego con due numeri
Il rapporto tra esportazioni e importazioni cioè il grado di copertura
Questi sono i dati che ha elaborato licei Istituto del commercio estero stavano sono tabellina di ventiquattro e qualche giorno fa il rapporto esportazioni importazioni cioè in grado di copertura delle importazioni Espresso naturalmente a a valori correnti
è aumentato nell'ottantasei passando dall'ottantasei e sei dell'ottantacinque al novantasette cinque dell'ottantasei questo miglioramento migliora il grado di copertura peggiora nel primo semestre dell'ottantasette c'è intendo ottantotto e quattro non siamo ancora a livello dell'ottantasei ma la tendenza è chiara pelato ottantacinque ma la tendenza è chiara questa svolta
è la svolta di una variabile che grossomodo il prodotto tra due variabili l'andamento delle quantità e l'andamento dei prezzi cioè il rapporto prezzi export su prezzi importa rapporto quantità export su quanti Taricco in termini di numero indiziarie l'andamento dei prezzi è stato continuamente favorevole
Fatto cento il mille novecentottanta era livello novantanove nell'ottantacinque e quindi un c'è stato un piccolo peggioramento nel quinquennio Migliora accento quattordici e sette nell'ottantasei migliora ancora di centodiciotto e sette nel primo semestre dell'ottantasette quindi pezzi continua a migliorare
Le quantità le quantità stavano già peggiorando nell'ottantasei eravamo a centododici e uno nell'ottantacinque è sempre fatto cento il mille novecentottanta
E quindi c'era stato un grosso aumento
Delle quantità nel quinquennio dirigenti ottanta ottantacinque da centododici si scende a centonove due nell'ottantasei e bruscamente a novantasei sei nel primo semestre l'ottantasette c'è un'accelerazione del peggioramento che dovuto probabilmente anche al fatto degli andamenti di domanda però quello che vorrei mettere in luce è che il peggioramento dell'ottantasette dopo il miglioramento dell'ottantasei non è una svolta
Ma è semplicemente impossibile delle stesse tendenze una grandezza come il in grado di copertura del del del nostro commercio estero
A aveva già in sé è nell'ottantasei due andamenti
Incrociati e l'incrocio ha visto prevalere nell'ottantasei l'aspetto favorevole dei prezzi
Continuare sullo stesso segno ma prevalere l'aspetto sfavorevole delle quantità nell'ottantasette ottantasette non è successo niente di nuovo o quasi
Queste due tendenze quantità e prezzi possono essere ricondotte a due tipi di problemi
Il problema delle imprese e il problema del complesso dell'economia per il complesso dell'economia quello che conta è il prodotto naturalmente cioè il saldo della bilancia delle partite correnti pericolanti dell'impresa è quello che conta è prevalentemente la quantità un grosso miglioramento detto è un se oltre a come quello che c'è stato nell'ottantasei non è stato particolarmente benefico per l'impresa
è stato benefico per la collettività è caduto a il costo di alcune importanti
Voci di importazione le imprese hanno largamente trasferito più aumenti prima le riduzioni dopo o i minori aumenti
E quindi
La situazione
Di competitività delle inglese era già in via di peggioramento nel mille novecentottantasei
Enzo Cipolletta ha detto che i prezzi faceva non vedo sì è un vero dal punto di vista delle imprese è una realtà dal punto di vista della collettività sono due interessi diversi non possiamo riunire le variabili in un giudizio su possiamo trarre però qualche conclusione ed è che ad esempio temporanei i miglioramenti nelle ragioni di scambio cioè dei prezzi relativi se
Concorrono
A non vedere il problema della competitività e della copertura delle quantità non è detto che siano poi così favorevoli
Quello che è favorevole per un aggiustamento della bilancia delle partite correnti nel breve periodo
Ha una valenza piuttosto ambigua
Se è un modo per non vedere un sottostante problema che si sta creando e aggravando
Naturalmente la perdita di quota nel sul mercato americano la caduta quantitativa dei mercati dell'area OPEC
Non sono cose rinviabili
E quindi il problema si può ridursi poi essenzialmente al nostro rapporto di quantità e di plessi con l'area della Comunità europea e allora faccio due osservazioni sugli aspetti quantità
Cioè livelli relativi della domanda
E prezzi cioè competitività
Per quanto riguarda i livelli dei relativi della domanda
Sia scritto che si scrive in questi giorni che l'Italia e la Gran Bretagna sono le locomotive e che quindi insomma la la una certa andamento allegro della domanda interna è una causa degli attuali squilibri questo è vero
è vero che la crescita e più veloce figlia in Italia e in Gran Bretagna rispetto agli altri paesi vorrei però notare
Che
Gli andamenti sono sempre un pochino Diversi da un paese all'altro e le divergenze sono di misura limitata
Facciamo uno sguardo in indietro e calcoliamo il divario tra la crescita delle domande interno italiano e la crescita della media della domanda interna dei Paesi della Comunità europea
Il divario in punti percentuali è il seguente negli anni dal mille novecentosettantuno al mille novecentosettantasette
Meno sei
Cioè l'Italia è cresciuta sei punti percentuali di meno della media comune
Dal settantotto all'ottanta più sette
Dall'ottantuno all'ottantatré meno uno
Dall'ottantaquattro all'ottantasette all'incirca più quattro quasi tutto nell'ottantasei ottantasette
Che conclusioni possiamo trovare
Che la gestione della domanda globale si è di molto uniformata dopo l'entrata in vigore dello SME nel settantanove c'è stato un recupero iniziale nel periodo settantotto ottanta rispetto alla perdita di velocità negli anni settanta
E poi un andamento che è molto parallelo
E se per quest'anno noi abbiamo una crescita di domanda interna
Che può essere di un due o tre per cento superiore a quella del Paese che cresce meno che la Germania
Beh a me pare che questo sia anche un una cosa nell'ordine delle delle realtà difficilmente controllabili non non mi sembra il segno di un coordinamento totalmente mancato anche perché l'informazione economica e quello che è e non è tecnicamente possibile andare esattamente lo stesso ritmo
Un sistema monetario che non comune che non consentisse degli scostamenti divide l'ordine di grandezza di uno due punti percentuali sull'arco dei dodici mesi o di tre punti percentuali sull'arco di diciotto mesi mi sembra un sistema di cooperazione monetaria
Troppo rigido
Per legge
Tanto è vero che come si è già detto la domanda sta già calando in Italia e quindi questo rito sembra confermi il fatto che siamo nelle cose
Nell'ordine delle cose normale un occhio ai conti dell'inglese di nuovo la crescita della domanda in Italia è stata negli anni
Ultimi tre anni un po'di più della media CEE dall'inizio degli anni Ottanta ancora un filo di più
Ma la crescita e la produzione industriale è stata nettamente minore
Nettamente minore
La crescita della produzione industriale dall'ottanta a oggi è stata
Poco più dell'uno per cento in Italia
Analoga in Francia attorno al nove per cento in Germania
E oltre il dieci per cento in Gran Bretagna
Quindi la crescita
Se noi stiamo crescendo più rapidamente questo va strettamente qualificato riguarda la domanda il fatto che la domanda
Sia cresciuta a negli anni ottanta in linea con i partner europei e la produzione no è un altro modo per dire che c'è stato un deterioramento dei rapporti competitivi con il resto dell'Europa
Il fatto che salta agli occhi non è un'accelerazione dell'Italia nell'ottantasei ottantasette essenzialmente un rallentamento degli altri e allora qualifico quello che dicevo prima se abbiamo un sistema di cooperazione monetaria
Che non consente una flessibilità di questo ordine di grandezza uno due punti percentuali
Abbiamo anche un sistema di cooperazione monetaria che in questo caso costringerebbe piuttosto chi ha operato in modo coerente con il medio periodo ad allinearsi e che ha sbagliato i conti
Perché non può essere un riferimento buono per tutti la crescita zero della Germania quest'anno dovremo pur pensare che sia fosse una svista della politica economica tedesca o quanto meno un eccesso di zelo
Questo per quanto riguarda la domanda per quanto riguarda la competitività
Di nuovo guardiamo lo SME
E e prescindiamo dalla competitività nei confronti dell'area del dollaro
Per quanto riguarda
L'area europea il dato che è stato che sta nel fascicolo e che è stato citato da Nietzsche Cipolletta
Mostra una perdita di competitività molto modesta mi pare che basi ottantatré avremmo perso un uno e mezzo terzetto cioè questo indicherebbe che la lira è sopravvalutata e di uno e mezzo per cento che cosa modesta
Io non posso del sfoderare una batteria di indicatori diversi sarebbe improprio ma vorrei richiamare al fatto che il problema
Compresso a seconda della scelta dell'indicatore dell'anno base e che la valutazione data è probabilmente piuttosto una sottostima
Che una sovrastima cioè c'è molto fair play nella Confindustria
Sembra intendiamo come base mille novecentottanta e non si può dire che nell'ottanta la lira fosse sottovalutata è una base credo non sospetta
L'ottanta
Le competitività bilaterali danno questo tipo di risultati con la Germania
Noi avremmo un poco più di un uno per cento di sopravvalutazione Onazi
Rispetto all'ottanta se se teniamo d'occhio i prezzi all'ingrosso dei prodotti manufatti
Se grossolanamente andiamo a prendere i prezzi al consumo siamo sopravvalutati del qui quattordici per cento prezzi al consumo sono un voto indicatore ma se andassimo a prendere il costo del lavoro per unità di prodotto che in teoria è un ottimo indicatore
Avremmo una sopravvalutazione del sedici per cento rispetto come credo nel mille novecentottanta naturalmente il costo del lavoro per unità di prodotto è un indicatore ottimo in teoria ma piuttosto fragile nella sua costruzione nella sua misurazione e quindi è da prendersi molto con le pinze
Tant'è vero che è difficile poi calcolarlo per altri paesi
Con la Francia ancora
Avremmo una sopravvalutazione un po'più forte di quella calcolata difficile usare i prezzi Ingrosso francesi che hanno dentro troppe materie prime per essere affidabili i prezzi consumo danno una sopravvalutazione della lira di di nuovo di un diciotto per cento sugli inizi degli anni ottanta
Il costo del lavoro per unità di prodotto non l'ho calcolato con precisione ma dà ancora una sopravvalutazione di una certa consistenza
Che conclusioni possiamo trarre
Se dovessimo credeva i dati dovremo dire che c'è una forte perdita di conto ITT vita misurata sui costi
Una quasi nulla per via di competitività misurata sui prezzi le imprese hanno ridotto drammaticamente i romanzi ovviamente questo non può essere nella misura che emerge da questi dati
Fare fatto pugni con tutte le statistiche sui profitti
Anche se scontiamo che la crescita dei profitti degli ultimi anni ha una componente finanziaria più grossa che non la componente produttivi
Ma io credo che possiamo concludere
Quello che ho detto all'inizio e cioè che la misura di una sostanziale allineamento di competitività con la Comunità europea una sopravvalutazione di un punto un punto e mezzo è un po'ottimistica e i dati ci spingerebbero a considerare che la perdita di competitività in questi anni si è come Rita puramente soppresso sia stata un un bel po'più forte di quella mostrata sarebbe anche bello per noi
Essere più precisi in questo questa è una delle aree su cui si incontrano maggiori difficoltà sfida
Poi voglio dire un'altra cosa
Gli interventi nei confronti di questa situazione difficile dei conti con l'estero
Gli interventi dovrebbero essere diretti alle cause delle difficoltà che se riassumiamo le cause delle difficoltà dei conti con l'estero
Sono quattro
Mi sembra di esaurire il grosso delle cause possibili
La controindicazione naturalmente è quella dell'inflazione
E qui concordo con quanto
Già diceva il pedone la la la funzione anti inflazionistica di una politica di sopravvalutazione del cambio è una funzione temporanea e quindi appropriata nelle fasi in cui la vita si delle aspettative rende molto pericolosa l'inflazione
Ma in tempi normali meglio distribuire l'affetto nel tempo che accumulare inflazione repressa e doverla poi affrontare tutto d'un colpo in un momento successivo
Certamente l'anno migliore per intervenire era forse quello dei dodici mesi passati
Quello della della forte spinta dall'estero a alla riduzione dell'inflazione che consentiva di
Scambiare rapidamente la priorità degli obiettivi in Italia
E portare riassetto della finanza pubblica e la competitività esterna oltre alla crescita al di sopra dell'obiettivo inflazione adesso il momento è già un po'meno adatto ma probabilmente ancora momento migliore rispetto a momenti che si determineranno nel futuro o quanto meno a a parità di opportunità è meglio diluire gli effetti che consentirà di nel tempo
L'ultimo punto è come si fa ad aggredire il problema competitività esterna e i modi sono due c'è la manovra diretta sul cambio e cioè la manovra indiretta che quella di cui tanto si parla lo scambio
A contributi
Ivan
Credo che valga la pena di guardare dentro una manovra del genere per vedere per scomporre i suoi effetti
E i suoi effetti sono
Sia pure con una certa grossolanità ma credo abbastanza esattamente sono un effetto sulla bilancia delle partite correnti che è del tutto analogo a quello di una sua valutazione
Il passaggio da da a contributi all'IVA e essenzialmente la trasformazione di un'imposta sul su una parte del valore aggiunto in un importo sta sul valore aggiunto che però a differenza della precedente è rimborsabile dalle ed è applicabile all'import questo era la diffidenza e quindi in questo senso è una svalutazione differenziata con un leggero vantaggio ai settori ad alta intensità di lavoro
Cioè un una maggiore Effetto applicato in settori ad alta intensità di lavoro un po'meno rispetto ai settori ad alta intensità di capitale ma essenzialmente una svalutazione
Se poi non ha anche di fare l'effetto sull'IVA all'interno dei prezzi
è analogo a quello di una sua valutazione non è mica vero che non abbia affetto su livelli interno dei prezzi uno scambio se avviene a parità di gettito e per assunzioni abbastanza normali di elasticità settoriali della domanda credo che bisognerebbe fare delle ipotesi piuttosto spinte per immaginare che abbia un F che non abbia effetto inflazionistico
Ha poi degli altri effetti a all'interno
Che sono da un lato almeno a livello teorico un serto contributo all'occupazione
Non nel senso non credo tanto nel senso nel quale un libro di testo insegnerebbe cioè per il fatto che il lavoro diventando un po'meno costoso di prima rispetto al capitale le riprese cambiano la combinazione dei fattori produttivi è difficile da credere che questo effetto sia pure esatto in linea teorica sia quantitativamente rilevante
Anche se nel medio periodo qualcosa ci può essere
Ma soprattutto per il fatto che introduce una certa torsione di convenienza da settori ad alta intensità di capitale in settori ad alta intensità di lavoro incerto contributo positivo all'occupazione difficile da quantificare da individuare ma in via di principio ci dovrebbe essere
Nel medio periodo dovrebbe anche realizzarsi l'altro affetto
Dovrebbe essere quello di riassestare la struttura contributivo sui livelli di minore luminosità e di quindi di consentire un certo recupero di evasione e una certa tranquillità degli operatori che si sentono oggi in un regime di proroghe semestrali trimestrali
Motivo di grande incertezza e di grande disavanzo se questo è quanto si è sufficientemente coperto spero che non sia
Allora mi pare che la conclusione
Sia la seguente che la manovra
Presentata essenzialmente come manovra di riacquisto della competitività
Non è un granché
Ne equivale a saltare un riallineamento nella storia dei riallineamenti
Dentro il Sistema monetario europeo
Che non comincia oggi e non finisce certamente domani l'Italia ha fatto una serie di riallineamenti dovrà farne degli altri è difficile pensare che d'ora in poi
Il tasso di inflazione italiano si allinei esattamente al tasso di inflazione medio comunitario e tutti gli altri fattori di disturbo non ci siano e quindi smessi Albini a una stagione di assoluta fissità dei cambi
In una catena dia giudizi riallineamenti che adesso ci fosse ci siamo un po'scordati almeno l'opinione pubblica tende ascoltare perché sono un po'di mesi che non ce ne sono ma ce ne saranno tra poco forse sarà la Danimarca forse sarà qualcuna
L'Italia potrebbe saltare uno
Questo è tutto non sembra un granché
Più importante sarebbe rovesciare più positivo sarebbe rovesciare la sequenza e dire una manovra di questo genere viene decise perseguita perché diamo una sistemazione permanente a livello del gettito contributivo
Rendiamo così possibile un'operazione di recupero
Sostanziale dell'evasione
Diamo certezza agli operatori chiudendo l'epoca defiscalizzazioni e assestandosi sistema su base di certezza
Così facendo operiamo anche un guadagno di competitività benissimo saltiamo un riallineamento
Ma allora è un'altra cosa e bisogna anche che questo sia possibile dall'alto tributario
Ma è possibile dall'altro brutali qui si continua a dire che l'Italia un gettito tributario più basso da quello degli altri Paesi con quanto il gettito è un conto sono le aliquote
Non abbiamo delle aliquote più basse di quella degli altri Paesi una simulazione simulazioni che sono state fatte di allineamento delle aliquote Iva
A quello che dovrebbe essere il riferimento comunitario date d'Italia una manovra sostanzialmente in pareggio o con un lieve avanzo se ci portiamo a livello delle aliquote comunitarie
E allora cosa facciamo diminuiamo i contributi sociali
Andiamo a mangiarsi quel pochissimo vantaggio che avrebbe l'allineamento delle aliquote Iva a quelle a cui dovremo arrivare dopo novantadue o insomma in un debito lasso di tempo e magari andiamo a prenderci qualcosa in più così che poniamo immediatamente la premessa di una successiva riduzione dell'Iva per allinearsi alla media comunitaria tra qualche anno
Facciamo una manovra sul versante delle entrate che l'ondata beneficio al bilancio pubblico
Facciamo una siccome le manovre che si possono fare sul lato delle entrate non sono tante sul lato delle spese pare nemmeno allora assenso impostare una manovra che spreca una carta
Di riassetto della finanza pubblica solo per salutare un riallineamento
Tra i tanti che abbiamo fatto che comunque dovremo fare
Questa una mina perplessità su questa manovra
E forse un certo grado di imprecisione nell'analizzare il problema deriva dal fatto che si continuano a confrontare i livelli contributivi
Di vari Paesi e si dà a fosse un peso eccessivo al fatto che livello contributivo italiano più alto di quello degli altri Paesi
Come se fosse un fattore di svantaggio culturale delle nostre imprese rispetto agli altri
E non lo è
Nel senso che per sé è certamente un fattore di svantaggio non c'è dubbio
Ma che la posizione competitiva di un sistema industriale la posizione competitiva di un sistema industriale rispetto ad altri sistemi industriali è fatto dalla somma algebrica di una quantità di fattori che sono il livello dei salari la produttività del lavoro
La la il killer i servizi pubblici il contesto le risorse naturali tutto quello che volete voi una serie di fattori oltre ai livelli tributaria e ai livelli contributivi
E il tutto e poi ricondotto a compatibilità che non potrebbe essere compatibile in linea di principio se non per un caso infinitesimo ma tutto ricondotto nel commercio internazionale a compatibilità dal livello del cambio
Per rimuovere poiché questi fattori sfavorevoli e lo rendono più favorevole comporta semplicemente l'equivalenza con un cambio leggermente diverso non c'è niente di strutturale in tutto questo
Tanto è vero
Che quando è stata impostata la politica della Comunità economica europea alla fine degli anni cinquanta e si è messo insieme della della allineamento dei sistemi tributari ad esempio che ha una grande importanza intensità che consente il transito delle merci e il emette su e e l'ha messa su un piano di parità dei diversi operatori non si affrontò
E deliberatamente si accanto no il problema di uniformare i livelli delle aliquote contributive era aggiornamento esplicitamente fatto nel mille novecentocinquantasette fu questo ragionamento economico
Che i livelli di Titti prelievo contributivo attengono a quella sfera di diversità tra vari sistemi che sono naturalmente mediate dal cambio
Così che oggi la comunità europea interviene e colpisce come fatto distorcente la concorrenza i divari contributivi all'interno di un paese come siccome sappiamo in Italia
Alcune fiscalizzazione selettive sono state condannate dalla Comunità europea ma mai interviene per differenze contributive tra un Paese
E quindi la differenza di regimi contributivi
è certamente uno dei fattori che modificano la competitività di un sistema a un altro ma la sua modificazione alla stessa durata di una di un riallineamento del cambio non è più durevole di così
Se non ho sbagliato qualcosa nell'analisi spero di non averne voglia
La ringraziamo professor Ranci e sono dettate sarebbe dodici e mezzo abbiamo ancora ventisette ventotto minuti per poi come al solito chiudiamo il nostro incontro io non penso che sia possibile rimettere in discussione i nostri relatori
Per due motivi uno di carattere politico e uno di carattere tecnico quello di carattere politico e che non lo stiamo facendo qui una trattativa di politica economica lo stiamo rappresentando delle valutazioni e delle
Considerazioni su quelle che sono delle proposte ove lei vive o dei numeri che vengono valutati a livello sia italiano che internazionale
E il secondo che mi sembra che dal dal mix degli interventi
Io modesto imprenditore che ho la responsabilità politica del centro studi dico che forse cento studia Pato vadano proposta corretta perché mi sembra che molte delle osservazioni che sono state fatte sono più osservazioni di misura
E l'iter istiga che osservazioni di tipo
Sull'opportunità o meno dell'intervento
E e mentre mi sembra che il problema della misura in termini complessivi sia sul piano dell'entrare superano la spesa è un problema che
Attiene proprio governo dalla politica economica e quindi come tale responsabilità di coloro i quali devono evidentemente poi fare il conto complessivo dentarie decadere sia in termini di conto economico che di stato patrimoniale quindi io direi lasciamo Vezzola al dibattito dei nostri
Ospiti e dalle ci sono degli ospiti autorevoli tutti autorevoli ma alcuni autorevoli da specchi va usiamo questa allocuzione senza invitarli e costringere a parlare se danno un contributo penso penso sia utile per che ognuno di noi possa trarne poi delle conclusioni sia di tipo soggettivo che di tipo organizzativo
Mani anni prego o domande ovviamente voglio dire ai nostri interlocutori
Sono stata molto io vorrei demoliscono esaminata notorietà vedono in modo particolare il mio nome Livio Magnani sono stato molto lieto di constatare il tempo dedicato da tutti gli oratori di tutti gli interventi al confronto internazionale la situazione degli altri paesi è una dimostrazione dal fatto che ci integriamo sempre di più e che il nostro paese diventa sempre più una provincia e sono lieto di constatare questo
Però vorrei dire che questo non è che ci consente di fare coi dei confronti troppo pose dicono i francesi
Io ho sentito il nostro amico Pedone e fare i confronti internazionali del pressione fiscale arrivando citare l'estremo della Danimarca che con balzi arrivate al cinquantanove per cento prima era il cinquantadue noi siamo molto più bassi
Ma si è dimenticato di citare altri Paesi che vanno molto meglio della Danimarca come Stati Uniti e Giappone che sono sul trenta e sul ventotto per cento ogni paese ha la sua struttura ogni paese c'ha la sua pressione fiscale ogni Paese c'è un suo statalismo
Tutto sta a vedere se questo statalismo funziona e se per salvare le cose programma ancor di più aumentare lo statalismo
Pedone ha lamentato giustamente che c'è gente che parla di limitare il fabbisogno senza dire che con ciò si riduce lo sviluppo e l'occupazione
Però io penso che sia una cosa di buon gusto e se io suggerisco come rimedio un lassativo no sto a raccontare che cosa succede con l'uso del lassativo vera
E ed è anche per questo che mi permetto di rivolgere sempre l'amico pedone che sembra amico mi perdonerà
Per dirgli che anche lui quando si dichiara anti-spreco non fa proposte in materia e non ci dice che cosa succede ora io non vedo la possibilità del nostro paese di tagliare gli sprechi
Se non si imbocca la strada la strada fondamentale con questo non voglio concorrere al premio Tarantelli per la migliore ed economica dell'anno perché l'idea più anti politicanti sociali anche assurdo che esiste
Imboccare la via della libertà di licenziamento per insufficiente redditività per insufficiente produttività e ho anche perso numero se queste distese nel settore pubblico ritaglia l'economia italiana cambierebbe Bonaccorsi ha così
Ecco
E con questo voglio solo fare un accenno ancora al problema dei tassi d'interesse
Sembrava quasi che l'amico Pedone lamentasse che con soli centocinquanta miliardi di lire la Banca d'Italia sia riuscita a smuovere di mezzo punto di un punto e i i i prezzi dei titoli di Stato
Io ritengo che per fortuna succede queste son molto contenta ed è una via da seguire perché non dimentichiamo questo fatto che il mancato intervento diretto sul mercato secondario dalla Banca d'Italia e responsabile
Parlo dei titoli di Stato naturalmente di obbligazione mica deviazione che non spero che che non si giunga interventi lì dentro
Ma
è una richiesta da seguire anche oggi in prospettiva di fondi comuni i quali di fronte ai riscatti
Non vanno certo a svendere azioni perché ci rimetterebbe ero troppo facendo crollare il mercato ma certamente sono tentati di vendere le loro Riserve costituite soprattutto da titoli di Stato
Ed è lui che la Banca d'Italia che è può benissimo intervenire e che questo intervento
Raccomandabile quindi il mercato secondario anche per questi interventi son convinto che si accrescerà di volume e di efficienza in Italia scusate grazie
Proposta Gragnaniello raccoglitori sprovvista veemente fa dalla presenza di Mortillaro lì per qualche minuto dallo questo imputare specie Mortillaro
Sta in un altro angolo dalla sala con interlocutori che sono meno un prete disposti ad accettare la proposta fatta la Magnani cliente viene
Vedere come la geografia la volta voglio dire da un contributo di nazionalità ai comportamenti agli uomini
Altri interventi professor Andreatta
Ci vuol dire qualche cosa no
Roma
Ma
Baldassarri
Solo due
Tutto due geni menti due precisazioni la prima
E sulla manovra proposta dal Centro studi ormai da tempo
E sullo alcune considerazioni che ha fatto Pedone su questa manovra cioè chiaramente giustamente Perrone ha detto attenzione che uno spostamento da oneri sociali a Diva
Non è che possa risolvere il problema del tasso di sviluppo italiano in termini esclusivamente di competitività
E questo credo che il Centro studi non l'abbiamo vissuta al centro studi abbia mai avuto in mente un'ipotetica stagione però si tratta qui di salvaguardare in un certo modo
E in una misura che poi non è così rilevante il tasso di crescita che da circa il tre per cento dell'ottantasette potrebbe tendere ad ascendere sotto il due e mezzo per cento nell'ottantotto ora questa manovra significa tutto sommato un mezzo punto di differenza di PIL che a parità di condizioni significherebbe due punti in più di esportazioni
Ora nell'ottantotto con una lieve ripresa della domanda internazionale e in particolare della domanda europea in particolare dalla domanda tedesca con una manovra del tipo suggerita dal Centro Studi cioè contributi sociali
Verso riva probabilmente non sembrerebbe impossibile raggiungere questo obiettivo
Ferma restando l'ipotesi di Pedone che qui che qui non si pone però non è che la proposta serve per dire questa manovra garantisce all'economia italiana uno sviluppo del cinque per cento per i prossimi tre anni
Si tratta di mantenersi su un profilo attorno al tre per cento
La seconda precisazione e la seguente da più parti in tutti gli interventi direi che è stata
è stato sollevato il problema del fabbisogno pubblico sia in termini strutturali e questa è la cosa più a mio parere più più seria ma anche in termini di breve termine sull'ottantasette e sull'ottantotto e il manovre proposte sono state valutate in termini di effetti sul fabbisogno
Ecco però forse ci si è dimenticati
Vi è un aspetto forse più banale
Che è quello di aver promesso
Nel corso degli ultimi anni e mantenuto fino alla ottantasei e pare per ora almeno
Promessa mantenuta anche per l'ottantasette uno sgravio IRPEF perché nelle ipotesi del ministro Visentini era stimato attorno a cinque mila e cinque sei mila miliardi
Dopodiché si è detto nell'ottantasette c'è stato un eccesso di domanda interna dovuta all'aumento del potere d'acquisto c'è un problema di contenimento di potere d'acquisto di domande in Terna si discute la proposta contributi sociali IVA
E giustamente Ranci ha fatto notare proprio adesso che questa potrebbe non essere a parità di gettito potrebbe creare un problema di ulteriore
Buco nei conti pubblici ma allora la domanda è non sarebbe più opportuno inquadrare una manovra IRPEF nell'ambito di una riforma strutturale dell'IRPEF che non ha niente a che vedere
Con la proposta con le varie proposte delle quali tra le quali c'è anche quella il ministro Visentini
Quadrare quindi una riforma strutturale libertà spostandola nel tempo cioè in un momento in cui e questa tipo di riforma IRPEF può vedere momento congiunturale più favorevole e rinunciare all'ora
A fine ottantasette alla manovra di sgravio dell'IRPEF e magari avendo invece la combinazione contributi sociali IVA questo proprio per concentrare le manovre a Brera sull'obiettivo competitività si tratta sostanzialmente ancora una volta in soldoni di scegliere tra dare maggior potere d'acquisto
Se volete agli occupati attuali o concentrare le manovre per aumentare le potenzialità del numero di occupati probabilmente in termini di monte salari globali di Monte potere d'acquisto
La seconda ipotesi potrebbe risultare addirittura migliore
Della prima soprattutto se si tiene conto che la ripresa inflazionistica potrebbe erodere nell'ottantotto lo stesso potere d'acquisto del minor numero di occupati che si avrebbe nell'ipotesi dello sgravio IRPEF concesso a quelli che oggi sono occupati grazie
Grazie
Altri interventi
Prego mandiamo
Sotto
Albanesi che sinteticamente replicare alle domande rimane anni in prima con pronto a tutto il patto con il perché la comunità europea non è fatto con Giappone e Stati Uniti nel patto
Per un fatto anche qui come amico basato sulle cifre
L'interdipendenza economica italiana con i Paesi della Comunità europea e molto maggiore che è quella con gli Stati Uniti e con il Giappone quindi mi pare anche per altri motivi non torni vicinanza geografica culturale e così via
Che il confronto vada fatto corre perfino nell'ambito di una comunità nella quale a Mosca mi pare quindi corretta parlate per l'ambito di quel giorno che siamo quella protezione che ho citato tanto essere turba tentate di però son presi dall'ufficio tra Pisa Comunità europea
Ecco bensì rotoli Adriano Panatta gradualmente lo so probabilmente non avevamo accumulato comunque sono i dati ufficiali pubblicati nell'ultimo rapporto statistico alla come la Commissione Comunità europea si può contestare l'Istat ma non spetta a me farlocca chi compare un po'a fare
Secondo avvertiamo la questione della della procura certo ricordi quando si indica lassativo non è giusto non è opportuno non è di gusto indicare gli effetti secondo me dipenderà la però se anche si suggerisce è questo il punto ecco con tanto di terra ecco un altro punto per quanto riguarda la questione del proprio è statalismo liberismo e quindi il confronto con gli Stati Uniti è una cosa coprendo con in Giappone non accetta però indicazioni fatte da Magnani ecco io preferisco uno statalismo che si va un maggior intervento attraverso gli strumenti di bilancio ma che la ciurma gioco libertà dibattimento del performer emerge più capitali che lo statalismo di tipo giapponese
Nel quale dico chiaramente cioè forme di protezionismo che formano i tabloid estremamente accurate non da me ma proprio per l'Istat mentre per i quali come sappiamo c'è un contenzioso molto per la morte quello affermati statalismo che l'economia capitalistica e liberali hanno cercato di superare ritengo quindi che da questo punto di vista esempi minore statalismo per Giappone sia difficile per renderne così come anche Prodi contabili cioè cemento una difficoltà forse che sta incontrando l'economia giapponese che potrebbe non torni più se fosse buona protezionista e in termini di pertanto il licenziamento anche nel settore privato
Per poter magari non legislativi culturali organizzativi di tradizione che certamente esistono quindi permette confronti forse illimitata cioè privata c'è una convenienza anche perché quella fissa nutra Dubai relativamente più omogenei confrontabili
Anche per credibili diciamo videro Gekko Kamen che potrebbe abilità poi direi ebbene confrontarci sui fatti piuttosto che
Sulle ideologie per quanto buona prassi arrivi questione il Papa certamente una questione che esiste
Perché minore io pongo ancora mi pare che far pronto questo anche da mani umane sono pienamente d'accordo io ritengo ancorché le onde corte per alcune imposte per per l'IRPEF possano essere ridotte
Ecco quindi un fatto grave possiamo riprendere accrescere come quaranta il primo tributario sul PIL non è in contraddizione con richiedere che alcune
Allora per imposta Fabrizio riporta
Anche l'aliquota massima viva chiaramente dicono scaturita per per praticato un punto di vista pratico intermedi gettito
Dall'OPA lombardo usciva già pronti attraverso perfetto Carretta anche a livello non solo di di imprese private singoli operatori ma anche di qualche
Ente pubblico piuttosto che
E diciamo farmaceutico convinti che Ancona dunque per debbano essere ridotto innocua provincia fatto che porno che brucia eccome in Libia diciamo come linea di tendenza che qui non si tratta di far fronte con l'altro
L'appello pompa bisogna quella prevalentemente di accrescere gradualmente
Il prelievo tributario cercare di ridurre la spesa per interventi cerca reti migliorare russo don delle altre risorse destinate alle spese correnti almeno questa è la mia opinione
Mandelli
Riprende
No vicende però sono c'è una fila quella quest'ultimo importante che si sia accettato il concetto di trasferimento da imposta dal del lavoro sul lavoro all'imposta sui consumi
Però l'impressione che la dimensione del della manovra sarà molto piccola ed è insufficiente da quello che mi è stato detto al massimo a un discorso di due quattro da due a quattro mila miliardi
Se non si vuole superare delle aliquote che saranno poi nel novantadue e quindi portarsi a delle manovre contingenti anziché ad una manovra strutturale
Penso che il problema sia di maggiore dimensione e che quindi bisogna rendere disponibile delle somme più grandi
Ora è corretto parlare di muovere delle aliquote perché muovendo un'aliquota il fatto diventa automatico mentre farla re di recuperare l'evasione è un discorso molto più evanescente
Ma noi come Confindustria siamo estremamente interessati alla manovra contro l'evasione
Perché la distorsione che ne deriva sul mercato particolarmente in alcuni settori piuttosto deboli o settori direi che hanno un'incidenza dei manodopera molto alta sul costo bene questa correzione del mercato c'è riportare il mercato a condizioni più normali mentre oggi è retto dall'evasione dell'imposta questa sarebbe per noi Confindustria la cosa più importante
Era la valutazione che io volevo fare su questa posizione è chiaro che la distorsione che ne deriva dall'evasione sull'Iva
Ha degli effetti molto grandi io penso che forse facciamo un po'ridere quando se comma Confindustria c'è mettiamo a chiedere che lo Stato funzioni meglio perché ho ministero ministri o commissioni varie mi pare che si susseguono da trent'anni
Però in materia di evasione di Eva siccome dovrebbe essere affidata ad un corpo militare credo che la cosa potrebbe essere più facile
Puntare
Molto sul sul miglior funzionamento del ministero delle Finanze probabilmente è più semplice che ridurre le pensioni di invalidità in Abruzzo pure in Calabria
Grazie
Altri interventi
C'è stato un giudizio dice diciamo
Di qualità tra i politici e i finanzieri qualcosa qualche politico da qualche contributo grazie sia giunta da parte del grande d'altra parte da parte sua il nodo quindi
Chi c'è
Prego
A pagina diciannove del fascicolo distribuito centro studi colpito abbastanza il grafico relativo alla domanda interna di manufatti in particolare mi ha colpito la forte crescita che mi sembra sia superiore
Alle altre componenti della domanda di beni intermedi il anche le importazioni in giugno in quantità almeno dai dati provvisori sembrerebbero avere una forte accelerazione si parla di un quindici per cento
Allora l'osservazione che vorrei fare questa se la manovra sulle imposte indirette recentemente adottata e a tempi brevi quindi fino a fine mese a fine anno e non si intende proseguire ed imprenditori non possono cogliere questo come un effetto puramente transitorio
Distribuire da crescita delle imposte indirette tra le varie componenti quindi sostanzialmente non toccare i prezzi di vendita per evitare un calo della domanda in questo momento e in pratica accollarsi temporaneamente una riduzione a maggio di profitto e vanificare l'affetto della manovra governativa poi sulle importazioni e quindi sul disavanzo di bilancio e patimenti
Diciamo dare pace bolletta la risposta macroeconomica quell'amico canoniche che questi Magi profitto per tanti motivi dove esistevano sono già sufficientemente ridotti e quindi come tale ecco facciamo intervenire adesso prima che la la palla ci volete chiudere
Onorevole Pomicino e poi se non ci sono altre domande così manteniamo sia perché è un se volete ariete perché intendo i nostri interlocutori chimica stimolando torna osservazione fatta da mantelli anche perché voi mi dovrà spiegare perché ha dall'altro il periodo
De Mita repubblicana fino al cinquantasette oggetto gli ultimi trent'anni sono curioso come presidente dalla commissione Bilancio della Camera ovviamente siete parte la domanda per valutare
Su quella che è stata la proposta
Emersa che mi sembra affonda le radici su un'idea guida che se è giusto e per parte nostra è largamente condivisibile e cioè
Il mantenimento di un saggio di crescita utile per da Risi disposti anche in termini occupazionali ristrutturando la domanda interna
Contenendo quella sui consumi aumentando quella sugli investimenti e trasferendo una parte del saggio di crescita e sulla domanda estera se queste doverlo dire il problema vero di valutare la strumentazione legge proposto
E la domanda era quella deposita la sostanza fatto Mandelli qual è la dimensione perché che il recupero per questa strada di una competitività utile a trasferire incremento del PIL sulla domanda estera possa verificarsi e quindi automaticamente qual è l'onere che la finanza pubblica dovrebbe sopportare su questa strada
Questo è l'importante è non ovviamente per una banali curiosità ma considerando geni anche per le cose dette dai relatori
Sul problema della manovra per l'entrante non ci troviamo sprona appesantimenti non indifferenti da recuperare
Perché alcuni intraday straordinari hanno esaurito
Il loro ruolo mi riferisco al condono edilizio alla fiscalizzazione per la benzina alla tesoreria unica che hanno consentito in particolare nei riguardi dell'ottantasei quel miglioramento del fabbisogno di accertamento tutti conosciamo allora il problema di capire
In questa fase istruttoria
Della legge finanziaria qual è la dimensione necessarie per tutto lungo questa strada non il saggio del cinque per cento al quale provocatoriamente si faceva riferimento ma comunque una manovra utile
A sostenere sullo scenario internazionale le l'acquisizione di quote di mercato alcuni in tutto scenario internazionale piuttosto basso ed una seconda domanda e di ritenere
Se come poi avremo modo di poterci incontrare per una approfondimento di questi temi si accanto a queste misure noi dell'Esino delle altre
Sotto il profilo assicurativo
Sotto il profilo di meglio utilizzare il discorso delle compensazioni dinanzi alla carenza di liquidità di alcuni Paesi in via di sviluppo rispetto a quello che possono essere temi di trasferire rifacendomi riferimento all'idea guida di cui parlavo all'inizio di trasferire appunto parte del nostro incremento del PIL sulla domanda estera
Io vorrei che la Confindustria esaminasse anche una serie di altre iniziativa anche perché probabilmente come prassi ormai consolidata il risultato finale di trasferire sulla domanda estera
Quattro significativo del nostro saggio di incremento del PIL sarà possibilità un mix di strumenti e non da un suo tiro tormento per questo possiamo essere forse un approfondimento utile ma se Cipolletta corrispondere mi interessa capire la dimensione finanziarie necessarie per giustificare l'operazione proposto grazie alla cominciamo le risposte doveroso intervenire
Allora Cipolletta andiamo in ordine poi il Tantazzi erranti
Gli avevo qualche
Rappresentazione particolare del quello
Per l'intervento di acceso il quale fare condivido molte delle cose dette anche la similitudine tra ornato
Una manovra di spostamento di oneri sociali IVA con una una svalutazione lui ha detto TELESAL terremmo una soltanto
Comunque già qualche cosa sarebbe sì mi salta su una soltanto però l'autore sottolinea anche un altro aspetto che il
In termini ma che economici non è esattamente la stessa cosa perché una svalutazione della lira presuppone una perdita di ragioni di scambio nei confronti con l'estero
La maggiore inflazione determinata da una svalutazione significano maggiori costi di importazione quindi in un certo senso le coste duro svendiamo all'estero prodotti a prezzi artificialmente più basso compriamo dalle sto prodotti a prezzi relativamente più alti una trasposizione tra ordini sociali IVA o lascia inalterata la struttura dei pezzi nell'ipotesi in cui forse limite anzi sicuramente limiti in cui l'impresa vede ridursi costi in termini di produzione quindi riduce il suo prezzo prima dell'IVA per cui l'aumento dell'Iva successivo non fa altro che compensare questa caduta il pezzo allora in questo caso diciamo ottimale in un senso non ebbe alcun effetto
Sull'inflazione oppure pensiamo che questo qui non avvenga del tutto e allora significa che c'è un recupero di profitti da parte dell'impresa il che significa che ci sarà un pochettino l'inflazione ma questa operazione non andrà a entro certi limiti riempire le casse di uno Stato straniero ma migliorerà la situazione profitto delle imprese
E allora questo può essere vista evidentemente sotto un'ottica
Positiva o negativa la qualcheduno da qualcun'altro ma certo dal punto di vista nazionali è pur sempre meglio è sempre peggio di imprese italiane che mi devono piuttosto i profitti delle altre ed in tutti gli altri Paesi oppure la capacità di spesa dei consumatori degli altri paesi
Perché maggiori profitti Ellen prezzi comunque tutti i casi potrebbero significare maggiori investimenti e quindi maggiore capitale sviluppo quindi le due manovre sono simili da un punto di vista di risultato sulle esportazioni
Ma non si in termini o di inflazione ordini vantaggi che ne possano derivare in termini niente armi d'impresa almeno questa nella mia la mia opinione per quanto riguarda la svalutazione nei confronti della CEE
Noi stimiamo sono contento del fair play nostro capì che c'ha dato
Franceschina un ordine un cinque per cento da base di questi dati rispetto al mille novecento ottanta del sarebbero praticamente quindi cinque punti e non un punto e mezzo
Non lo facciamo sui sui prezzi prodotti all'ingrosso pezzi Dotti industriali il che significa evidentemente come ha detto Ranci che presso c'è anche un problema di di profitti evidentemente che si determini e per quanto riguarda le entità della manovra evidentemente rispondere al presidente
La l'entità della manovra
Dipende secondo la quale considerare come una manovra di sostegno alla alle colme italiana e quindi la concentra e la concentrazione industriale che è quello che ha problemi di esportazione e quindi e quello sul quale vale la pena centrare i problemi di competitività o se invece si parte da un concetto di diverso sistema
Di prelievo per quanto riguarda certi tipi di contribuzione allora riguarda l'intera collettività nazionale
Io penso che data la logica con cui è stata essa stessa presentate qui lei stessa ha messo in evidenza quindi come un tentativo per migliorare la capacità di esportazione del Paese quindi sostenere l'occupazione a questo punto di vista vada riservata alla settore industriale in questo caso abbiamo fatto dei calcoli che sono dell'ordine di cinque punti
Percentuali di oneri da fiscalizzare e cinque punti percentuali adesso mi posso sbagliare ma siamo nell'ordine cinque sei mila miliardi
Di riunire
Che appunto potrebbero essere in questo senso recuperati maniera non troppo disagevole dalla sistema delle imposte indirette
E tenendo conto che è vero quello che dice Ranci che ne abbiamo segnati aliquote che non è molto diverso da quello degli altri Paesi ma anche vero che noi abbiamo molte più ricco di quello di di altri paesi le multe per le quote degli altri paesi generano processi di restituzione
Di IVA
Di crediti di IVA
Che non si determinati Paesi clinica dove peraltro non è detto neanche che rimpiazzi siano del tutto qua avvantaggiate perché poi ci sono dei forti ritardi quindi ci sono degli oneri sopra allora probabilmente darebbe sarebbe piuttosto il caso di cominciare a pensare all'accorpamento e questo accorpamento
Non è anche anche se portasse a qualche riduzione di alcune delle aliquote è neutro nei confronti del gettito ma ha effetti positivi soggetti se grazie tanta
Procedura così e cosà
Ma un'osservazione
Ancora sul tema di di finanza pubblica è chiaro che le decisioni di sull'impostazione della legge finanziaria in questo mese avranno un un ruolo cruciale sia nel dissipare l'incertezza ancora latente che esiste
Sui mercati finanziari sia nel configurare per quello che potrà essere l'andamento dell'economia italiana l'anno prossimo
Occorre però tener presente un fattore fu a mio parere abbastanza importante nel nel pensare al tipo di interventi da fare sottopongo alla vostra riflessione questo dato
Secondo prime previsioni nel corso dell'ottantotto l'ammontare di interessi sul debito pubblico rispetto al l'italo toccato il mille novecento o ottantasette crescerà di nove mila miliardi
E l'orto è chiaro che a fronte di questo ci saranno delle entrate che derivano appunto dalla tassazione dei titoli del debito pubblico che qui il dato è ancora pochi più incerto potranno essere stimato intorno al tra il mille due mila miliardi comunque di rimane un incremento netto di sette mila miliardi
Soltanto per far fronte a quello che l'incremento del debito di quest'anno più quello che l'inevitabile incremento dei tassi interessi sì già manifestato e che probabilmente continuerà ancora manifestarsi
L'Umbria abbastanza immediato quindi e sullo sfondo di queste cifre di questi Enti dati occorre pensare al tipo di interventi da fare perché se soltanto questa voce ripeto
Registrerà l'anno prossimo l'incremento di sì in eredità è chiaro che il discussione sull'entità
Stangata uno stangate di due tre mila miliardi come sono avvenuta attualmente impallidiscono rispetto alla dimensione fenomeni con cui con cui appunto si deve trattare
In secondo luogo è sempre per rimanere in tema di finanza a pubblicare
La cosa che sconcerta piroga P due non tanto il confrontino Danimarca confronto c'è eccetera e cosa che fanno rabbrividire da questo punto di vista e quello che si legge se letto sui giornali in questi giorni in queste settimane ha proposto il contratto della sanità con contratti ucciso in un certo modo con delle valutazioni che era il mille e cinque mila miliardi
Si scopre che in realtà le valutazioni che comportano dalla finanza pubblica sul di quattro mila miliardi
Ora prima di fare passi debba per la scuola leader della scuola ecco prima di fare qualsiasi qualsiasi altra considerazione
Di tipo economico col economico nel senso di impatto di significato eccetera è chiaro che discorso della spesa pubblico da finanza pubblica in generale comincerà a fare dei primi pazzi si egli si si comincerà a vedere esattamente quelle che le strutture amministrative le procedure amministrative che comporta la Punto simili situazioni altrimenti è inutile stare a parlar d'Italia notai eccetera
Che che ci troveremo in queste situazioni viene fatto anche di chiedersi di che cosa hanno discusso perché sono entrambi i contratti che hanno portato mesi e mesi di discussione come a tutti è pieno è ben noto alla di che cosa si è discusso durante questi mesi se il risultato finale poi comporta gli scostamenti simili rispetto all'ipotesi iniziale
Grazie Lancini
La davanti la discussione Alberto
Cos'era
Presenta
Così sembra impraticabile io sul sul la discussione trame Enzo Cipolletta sulla differenza degli Effetti continuerà ma non in questa sede diciamo grazie
Io rimango dell'idea che gli effetti siano solo settoriali e non non globali a
Io vorrei sottolineare solo una cosa che molto in sintonia con quello che dice Angelo Tantazzi
Prima di fare una manovra di riduzione di qualsiasi voce di prelievo
Bisognerebbe avere un'idea di come si affronta il problema di uno Stato che Ozzy aggiunse ogni anno più del dieci per cento del filo lo stock di debito insomma
Sempre perché mi sembra che anche dal punto di vista degli operatori importi la certezza delle aliquote
E la trasparenza dell'assetto contributivo
E e quindi fare un'operazione in diminuzione che non si accompagni a un consolidamento a un riassetto inteso come permanente del gettito contributivo così come del sistema tributario a me sembra una cosa che non si raccomanda molto alla coerenza della politica economica
Comunque come ho detto prima il due ottobre parleremo di di fisco
A Milano chi è interessato data che il Simeone sarà chiuso e pagato Michele Zagaria presto purtroppo ci quieta non ha risposto lei ma poi metà risposta poteva rare quella che beh anche purtroppo accesso agli impieghi dove riducessero i propri costi o contrazione dei costi perfetto sulla domanda ci sarebbe comunque perché quali aspetta di vedere della della domanda e per i beni intermedi da tempo diciamo che venisse almeno in Italia sano aumentandolo importazione e questo è un effetto del costo del lavoro più con il lavoro la gente prende bene intermediari esportare purtroppo è un trend ineluttabile signori pompa buon pranzo coagulazione aziende