Associazione industriali della Provincia di Vicenza

Pare al
Parchi precedentemente conclude questo nostro incontro al Presidente della Confindustria Luca di Montezemolo
Buona sera
Buona sera a tutti
Io sono
Particolarmente lieto di essere per la terza volta e per l'ultima come presidente di Confindustria qui a vicenza
Vengo da una giornata intensa da una bellissima Assemblea questa mattina ad Udine
E devo dire entrando qui e vedendo questa sala così piene al Presidente Calearo mi diceva che ce ne un'altra che segue l'Assemblea attraverso
I video
E vi confermo e confermo me stesso una voglia di partecipazione un assenso di
Di di di volerci essere da parte degli imprenditori italiani come non avevo mai visto non avevo mai visto prima
Da Lecce a Bolzano da Ragusa a Udine è la stessa cosa
Il che dimostra
Una forte coscienza disse e la consapevolezza del ruolo della responsabilità che l'imprenditore italiano quello vero a nel nostro Paese
Ho sentito
Con piacere devo dire anche come presidente di Confindustria lo dico sinceramente con orgoglio delle persone di qualità degli imprenditori veri
Delle persone che hanno parlato delle loro esperienze diverse
Diverso è per settore diverse per tradizione familiare e diverse anche per collocazione geografica
Io non posso non cominciare questo intervento facendo un saluto al vostro Presidente
Massimo Calearo ha lavorato con me ha lavorato con noi ha lavorato per voi in questi anni con grande impegno
Grande passione e sempre portando
Un
Forte forte collegamento con il suo territorio
E mi fa piacere qualcuno diceva il Veneto e con
O l'Italia Dio solo sa quanto io credo a questo fa fatica a fare spesso sistema a lavorare insieme a sentirsi unito
Beh io credo che Confindustria come gli imprenditori della prima di tutto predicare bene
E razzolare bene e sono veramente lieto sono contento qualcosa di più di vedere nelle prime file
Tutti i Presidenti delle associazioni territoriali del Veneto a cominciare dal Presidente regionale Riello qui in prima fila a testimoniare un Veneto imprenditoriale unito
Che vuole dare una dimostrazione di squadra a maggior ragione quando si ci si trova in una sede imprenditoriale industriale così importante come vicenza
Io
Io osti
Avevo quasi la tentazione di dire vi dico la verità di leggere per chi non c'era la mia relazione all'Assemblea perché devo dire
Con una certa soddisfazione che molti senno quasi tutti i temi che abbiamo voluto sollecitare all'attenzione
Del Paese sono un po'al centro del dibattito
Però siccome io sono venuto qui da voi in una bellissima Assemblea
Pochi
Se poche settimane dopo
Quando del maggio del due mila e quattro quando diventai presidente di Confindustria
Io vorrei ripartire da lì per vedere dove siamo oggi e cercare di di dirci con grande
Franchezza con grande trasparenza ma anche con determinazione
Quello che abbiamo davanti perché il nostro mestiere è quello di guardare avanti e avremmo una grande soddisfazione nel vedere un Paese che nel suo complesso guardi più avanti sia
Scandito da meno al anniversari da meno polemiche sul passato da meno dibattiti sul passato e da una grande sfida verso il futuro
Io credo che mai come in questo momento noi imprenditori possiamo ritorniamo a quello che dicevamo nel due mila e quattro a vere
L'orgoglio di quello che abbiamo fatto sia ben chiaro non siamo i primi della classe sia ben chiaro dobbiamo essere consapevoli del ruolo che abbiamo in questo Paese
Però sicuramente se una volta tanto ci guardiamo indietro perché nella vita come dicevo è bello guardare avanti ma lo dico anche come imprenditore
Quando mi trovo a parlare CONI miei collaboratori alla FIAT guardiamo avanti ma non possiamo neanche dimenticare di dove eravamo tre anni fa
Lo stesso dobbiamo fare noi
Tre anni fa cosa ci siamo detti ci siamo detti fondamentalmente quattro cose
Ed è l'orgoglio di oggi va di pari passo con l'assunzione di responsabilità di allora perché se nel due mila e quattro nel due mila e cinque
L'Italia era forse l'unico Paese del mondo industriale che non cresceva di fronte a un
Mercato mondiale economico e commerciale in una crescita esponenziale
Beh DB diciamoci la verità significava anche che molti di noi e alcune delle aziende certamente una cosa di cui ho la responsabilità e l'orgoglio di essere il Presidente non erano competitive
Ci eravamo detti fondamentalmente in quell'assemblea quattro cose
Primo non pensiamo che i problemi delle nostre aziende li risolva la politica e non pensiamo che i problemi siano tutti fuori dal recinto
Della delle nostre aziende problema per colpa del sindacato del Governo di turno dell'undici settembre rimbocchiamoci le maniche reagiamo
Perché il successo di un'impresa lo fa l'imprenditore lo fa il meno igiene lo fa chi lavora nelle imprese questo lo sappiamo benissimo
Abbiamo delle dicemmo rimboccano cinematiche
Secondo dicemmo attenzione
Il Paese non cresce
Ed è l'unico certamente in Europa ma anche gran parte del mondo
Bene dobbiamo cercare noi e certamente chi come la mia generazione avuto la fortuna di nascere dopo la guerra di restituire un po'al Paese quello che abbiamo avuto perché da questo Paese abbiamo avuto molto
E mi ha fatto piacere che Massimo Calearo abbia citato una persona di qualità come Vittorio Mincato come esempio di restituire al proprio territorio noi parliamo di paese
Dobbiamo restituire al Paese
Con l'impegno con il rischio con l'etica con la capacità col coraggio con la determinazione
Terza cosa che dicemmo attenzione le imprese devono crescere dobbiamo andare di più all'estero dobbiamo spingere
E
Vediamo dove siamo oggi
Il Paese è cresciuto
L'economia che è cresciuta non perché credo ce l'abbia portato qualcuno o su
Dal cielo questa crescita nei perché onestamente negli ultimi due anni non credo che abbiamo visto queste grandi riforme per favorire la crescita la la crescita dell'impresa
Diciamo che fondamentalmente la crescita è dovuta
A noi imprenditori alle imprese all'esercito imboccati le maniche I cinquemila e oltre piccoli imprenditori che con noi sono andati in Turchia in Cina in India in Brasile in Tunisia in Algeria in Marocco
In Bulgaria che andranno tra una settimana in Sudafrica
E che abbiamo cercato di fare grazie anche all'iniziale grande disponibilità del Presidente Ciampi finalmente sistema le nostre imprese
Le banche le università la Squadra Italia
E in tutti i Paesi dove siamo andati siamo cresciuti più della media europea e in alcuni di essi a cominciare da un Paese fondamentale come l'India siamo cresciuti più della Germania e più della Francia
Il che vuol dire che abbiamo reagito ecco perché
L'assunzione di responsabilità di allora va di pari passi con l'orgoglio di oggi e qui arriviamo in punti
Perché vedete quando una persona simpatica intelligente coraggiosa come De Poli dice
Ci dobbiamo arrangiare è vero
è vero quante persone di qualità coraggiose generose capaci che si sanno rimboccare le maniche fanno da solo ci sono nel nostro Paese e sia ben chiaro non solo tra gli imprenditori
Nella sanità pubblica nelle istituzioni nella nelle nelle forze dell'ordine nello sport nella cultura nella scuola nell'università
Ma noi non possiamo vivere in un Paese fai da te non possiamo vivere in un Paese in cui ci dobbiamo arrangiare per cercare di risolvere i nostri problemi
Ecco perché
Oggi
Noi prima di tutto come cittadini attenzione io questo tengo molto
Una Confindustria seria una Confindustria che sappia svolge il proprio ruolo non antepone ai problemi generali il corporativismo particolare di un settore
Deve essere un imprenditore del bene comune se in questo Paese non cresce nel suo complesso noi pagheremo come imprenditori ma prima di tutto come cittadini un prezzo molto alto
Nella relazione del Governatore della Banca d'Italia
Dove c'era una grandissima assonanza con i nostri temi pur nella rispettive diversità di ruoli
Ci fu una conclusione che è stata esattamente in linea con la nostra
E cioè
Pensiamo al bene comune usciamo dall'egoismo tutto italiano campanilistico corporativo particolare di chi dice che vuole cambiare poi appena è toccato dal cambiamento reagisce allora rinviamo il punto
Oggi noi abbiamo il
Dovere ma soprattutto il diritto
Di chiedere che questo Paese cambi e cambi meglio abbiamo il diritto abbiamo il coraggio di farlo e non accettiamo
Che un confronto leale aperto coraggioso ovvero con la politica venga contrabbandato come qualunquismo del demagogia o antipolitica
Questo è importante
Quante volte
Quante volte dal mondo della politica nei mesi scorsi negli anni scorsi ci siamo sentiti fare delle critiche
Alcune condivisibili altre no siete troppo piccoli non andate all'estero
Ultimamente imprenditori dalla pancia piena CAT capitalismo impresentabile non fate ricerche in modo sufficiente non investite
Alcune
Credo che in un Paese civile ci si possa confrontare
Però non ci sta bene
Che nel momento in cui noi parliamo alla politica
Non ci si risponda nel merito ma si veda solo quello che c'è dietro intenzioni idee scese in
In campo noi non scendiamo in campo noi andiamo nelle nostre fabbriche lavoriamo cerchiamo di fare bene il nostro mestiere e proprio per questo
Abbiamo il diritto oltre che il dovere di chiedere ad altri di fare altrettanto se oggi
Io stamattina
Con gli imprenditori di Udine come con voi
Mi confrontavo dice noi dobbiamo andare a Malpensa prendere i voli intercontinentali dobbiam partire il giorno prima
Infrastrutture Zonin giustamente lo sottolinea ma guardate non è solo qui a vicenza il tema lo potete vedere drammatico il sunto drammatico a Bergamo da Baltico a Brescia dovunque il tema delle infrastrutture
Se noi chiediamo infrastrutture
Valide per gli spostamenti dei cittadini perché qui andiamo un altro punto come imprenditori
Noi ne parleremo dopo quando parleremo del fisco
Noi
Abbiamo una battaglia quotidiana
E lo sapete bene sul prezzo finale quanti sacrifici facciamo per avere dei prodotti competitivi dei prezzi competitivi che ci permetta
Spesso andiamo sacrificare dei margini per conquistare quote di mercato per mantenere quote di mercato perché noi abbiamo dei concorrenti qualcuno ci dice
Non temono nella sua relazione Confindustria non ha fatto dell'autocritica
Ma a parte il fatto che il termine autocritica fortunatamente non fa più parte così di un vocabolario in uso nel nostro Paese e spero non solo nel nostro Paese
La birra out la vera critica gli imprenditori la fa il mercato la fanno i concorrenti la fa la competizione e noi siamo in autocritica quotidiana con le nostro mercato è questa l'autocritica
Ciò detto ho detto e lo ripeto non siamo i primi della classe
Abbiamo tante cose da migliorare anche noi però sicuramente siamo insieme ai nostri collaboratori alle donne troppo poche e agli uomini che lavorano nelle nostre fabbriche le nostre aziende i veri protagonisti della ripresa economica
Allora
Quando noi chiediamo tempi di concorrenza di percorrenza civile
Quando chiediamo una politica che decida che prima decida e poi cerchi il consenso quando chiediamo maggior sicurezza sa quando sentiamo dal Ministro degli Interni dire che non ci sono soldi per le benzine alla benzina delle macchine della polizia
Quando ci sentiamo parlare
Quando vediamo
Un proliferare proliferare il continuo di aziende pubbliche sul territorio che con soldi pubblici fanno la concorrenza i privati è diventata una discarica di politici trombati
Allora
Di fronte a questa discariche di fronte alla situazione nel due mila e sette in Italia di
Regioni invase dai rifiuti
Di fronte a un'ossessione burocratica che invece di diminuire aumenta prima di tutto sui cittadini e poi sugli imprenditori è nostro diritto o no con
Rispetto ma con determinazione di chiedere alla politica di cambiare è nostro diritto o no
è nostro diritto o no sottolineare le diversità rispetto ad altri Paesi
è nostro diritto o no chiedere alle persone più responsabili dei due schieramenti di non mettersi d'accordo solo sugli aumenti bipartisan agli statali fuori da ogni regola ora o a ogni
O a liberare dalle prigioni invece delinquenti perché non si fanno le prigioni
è nostro diritto o no
Chiedere
Chiedere
Una scuola in cui quando i nostri bambini vanno a scuola e si vedono cambiare le maestre ogni sette giorni ogni mese ci avviare una scuola che metta sullo stesso piano il figlio del nostro operare io i nostri figli per dare ad entrambi le stesse opportunità
è nostro diritto o no
E qui lo dobbiamo dire con rispetto non dobbiamo farci coinvolgere nel rischio dell'antipolitica nel rischio della demagogia ma nel rischio nel confronto del dialogo Pino di dire
Se in questo Paese ognuno facesse bene il suo mestiere qualunque fosse il mestiere
Ma finalmente fosse giudicato
Giudicato
Come lo siamo noi dal mercato
Come lo sono in energia dagli azionisti come vi sono i figli i bravi medici dai malati di essere giudica
Tonon per quello che fa ma soprattutto per come lo fa io credo che un Paese avrebbe una grande prospettiva di sviluppo
Ora
Chiedere
Alle forze più responsabili dei due schieramenti di sedersi e di pensare a una vera riforma dello Stato
Attenzione qui non è unità gli industriali che vanno a parlare o a chiedere col cappello in mano
Alla politica qui un confronto serio un confronto civile un confronto alto un confronto per il nostro futuro ma come si può pensare che questo Paese sia realmente competitivo che questa macchina faccio spesso questo esempio
Ho fatto anche in questi giorni a Maranello perché un momento di farlo scultura che qualcuno si sia un po'tormentato ma insomma dicevo e è è giusto no dire che chiunque sia il pilota di questa macchina qualunque sia il colore della sua tutta
Come fa a vincere un Mondiale perché oggi è una competizione tra sistemi o di una competizione tra Paesi
Inutile che ci lamentiamo se gli investimenti stranieri in Italia sono al lumicino se non riusciamo a trarre studenti stranieri se perfino i turisti diminuiscono nella concorrenza nel rapporto costo benefici dei servizi in un Paese che dovrebbe vivere di turismo
Dicevo
Ma
Se noi non
Ci rendiamo conto che questa macchina è troppo pesante e troppo vecchia e troppo complicata chiunque sua pilota non vince
Circoscrizioni comuni Provincia Regioni Comunità montane all'altezza di un grattacielo veti incrociati
Abbiamo bisogno di andare ad una forte e condivisa urgente riforma dello Stato
In cui si metta al centro un qualche cosa che devo dovrebbe rappresentare non solo il sogno perché insomma ma la sfida di verità Aliani noi abbiamo avuto una grande sfida l'ultima lei euro
E guardate anche alcuni di voi che magari erano scettici si rendono conto che la salvezza di questo Paese in Europa oggi con la poca competitività del sistema senza l'euro non saremo in tre in piedi
E abbiamo vinto quella sfida e dobbiamo ringraziare chi ci ha portato a vincere questa sfida perché queste sono sfide che riguardano il futuro del Paese riguardano i nostri figli riguardo alle nostre aziende ma riguarda la nostra Italia
Ma
Qual è la sfida che oggi dovremmo avere io credo che ce n'è uno il merito
Premiare i finalmente chi è più bravo in questo Paese chiedere a chi lavora nella pubblica amministrazione di cambiare cultura
Dino star lì a rispondere al politico che l'ha messo in quel posto ma il cittadino cliente questi sono i cambi di cultura che sentivo parlare prima neri ITO premiare i migliori nella scuola
Scuola e importante qualcuno ci ha come vola alto con fiducia qui nel Veneto voi avete fatto un grande sforzo sulla scuola sull'università
Dovremmo fin dalla prima elementare insegnare il merito insegnare rischiare insegnare a guardare avanti insegnare a a trasferire i propri proprio idee i propri sogni in realtà
Come tutti coloro i quali sono seduti in cui
Prima di secondo di terza generazione sono riusciti a fare
La cosa più bella dell'imprenditore il sogno
In un prodotto il sogno in un'azienda il sogno né i nostri
Inno in una struttura
Il rischio il vero imprenditore e quello che rischia il proprio denaro per la crescita dell'impresa
Allora se noi torniamo al rapporto con la politica rispettoso sì
Ma ripeto noi dobbiamo poter pretendere di cambiare questo Paese parliamo del nord di questo di questo tema ricorrente non da oggi della questione settentrionale sapete qual è la verità
Che troppi annidino scelta hanno portato che a furia di andare avanti di arrangiarsi i nodi vengono al pettine
Stanno venendo al pettine i nodi di troppi anni di non scelta
Che non si risolvono con dei convegni mordi e fuggi di autorevoli politici che arrivano da Roma stanno mezzora stanno al convegno ripartono senza conoscere la realtà se far conoscere i veri problemi senza convivere con questa parte del mondo ed è con una parte che forse e la parte più importante a livello produttivo di tutta l'Europa
Sapete qual è il problema del nord il problema del nord è che oggi le istanze dei cittadini
Sono lontane clamorosamente dalle risposte della politica
I cittadini debbono avvenire delle risposte perché quando si parla di infrastrutture quando si parla di sicurezza quando si parla di scuola quando si parla
Di tutto quello che riguarda
La l'incombenza del pubblico nell'economia sui territori
Questa e quello che noi ci aspettiamo non di più e non di meno poi uno può discutere si deve fare di più e qui guardiamo un po'all'Europa
Perché ho la sensazione che i nostri figli siano culturalmente più europei di tanti di noi lo sono perché viaggiano più facilmente lo sono perché hanno più amici
Di quanto non potessimo avere noi
Cioè il sogno di una grande Europa con delle regole
Sarebbe è molto più vicino a loro che non a noi
Però se noi guardiamo quattro grandi temi
Di un'Italia che forse perché c'è una politica sempre impugni impegnata a un discorso autoreferenziale con un linguaggio molto lontano da la realtà del Paese con dei temi che spesso sono molto lontani non solo dai problemi degli imprenditori ma dei cittadini dell'Europa non parla quasi più nessuno
Ma guardiamo quattro temi che ci interessano
Fisco
Produttività
Pensioni ambiente cominciamo dall'ambiente
Ma scusate
Noi
Abbiamo
Siamo i campioni del mondo di voler cambiare le cose buone fatte da chi c'era prima
Io
Penso che se guardiamo al passato Governo
Io
Ho sentito parlare spesso
Spesso dell'Iraq una tassa ingiusta che andava cancellata andava tolta io in cinque anni non ho visto nemmeno un euro di IRAP in meno allora di imprenditori che ragionano con la testa e non con la pancia ce le dobbiamo dire queste cose
Io non ho sentito parlare e nemmeno parlare e non dico fare di liberalizzazioni io devo dare atto al ministro Bersani e questo Governo di aver perlomeno iniziato e questo ce lo dobbiamo dire con franchezza e con lealtà
Però
Ci sono state due cose importanti tra le altre che sono state lasciate in eredità
La legge Biagi la legge Biagi e il Codice ambientale in linea con l'Europa bene appena è arrivato il nuovo Governo se cominciato a parlare di
Modificare la legge Biagi e e fin qui non è avvenuto e devo dare atto proprio oggi l'ho detto entrando che è importante che nel DPEF il Governo oggi abbia deciso dimettere
Il tema
Degli straordinari perché devo dire incomprensibile e questo non c'è
Da oggi ma incomprensibile una situazione di straordinari non detassati
Il secondo livello per poter premiare i coinvolgere i nostri collaboratori nei risultati dell'azienda
E lei ammortizzatori fischi gli ammortizzatori sociali importanti per i giovani importanti per la trasformazione importanti per
Finalmente completare la legge Biagi come lo stesso Biagi chiedeva e di questo dobbiamo dare atto al Governo oggi ci auguriamo
Che queste cose messe nel DPEF
Che già sono un segnale importante vengano poi confermate da finanziaria e confermate
Dai collegati però volevo dire guardiamo un attimino
All'Europa
Guardiamo all'Europa e guardiamo
Anche al fatto dell'ambiente l'ambiente è fondamentale guardate
E troppo se ne parla troppo poco l'ambiente il futuro l'ambiente può essere un grande business per le imprese tra l'altro tra l'altro
Non accettiamo che tutti i costi vengano trasferiti sulle aziende non accettiamo che una procedura europea venga totalmente disattesa con ancora più pesi sull'impresa
E non accettiamo che si sia modificata una legge che andava benissimo perché era in linea con l'Europa e allora sull'ambiente siamo fuori l'abbiamo detto con chiarezza lo ripetiamo
Pensiamo al fisco e questo è un tema importante guardate
Qui ci dobbiamo dire una cosa perché noi sappiamo
Quali sono i nostri doveri dei cittadini e di imprenditori in Italia
Si pagano troppe poche tasse
In Italia non è accettabile che ci sia l'evasione più alta d'Europa
Perché chi come noi nelle nostre aziende le paga chi come i nostri collaboratori
Paga le tasse è doppiamente penalizzato alla concorrenza sleale di chi non le paga e alla fine quando ci sono da pagare le tasse le deve pagare due volte
E io voglio che dal mondo dell'impresa venga un segnale fortissimo di dire noi
Vogliamo siamo favorevoli
A
La lotta all'evasione comperò due considerazioni
Perché guardate
è inaccettabile è scandaloso che solo sette italiani su mille
Dichiari no un reddito superiore ai cento mila euro eh uno scandalo di cui noi come cittadini e come imprenditori dobbiamo prendere atto
Cento mila euro
E dobbiamo avere il rispetto
In una in uno studio a maggior ragione qui con una così grande presenza delle vere fabbriche della del del del
Delle del manifatturiero i nostri collaboratori le nostre collaboratrici
Alcuni dei quali
E qui parliamo del lavoro femminile si hanno una moglie che non lavora se hanno due figli
Se hanno se hanno due figli se non hanno la casa di loro proprietà fanno fatica a Rivara la fine del mese però loro le pagano le tasse perché vengono trattenute all'origine in busta paga
E questo ce lo dobbiamo dire ma come è possibile il sette per mille paga sopra i cento mila euro io non vedrei più un'automobile tra l'altro mi sono dimenticato di dire che in quattro il tre anni
Sono certo
Che ci siano più clienti dei che sanno scegliere bene le macchine italiane in questa sala che non
Tre o quattro anni fa per colpa nostra oggi c'è una gamma di prodotti straordinari
Prendetene atto perché Presidente Confindustria non può solo parlare di massimi sistemi ma una delle cose importanti degli imprenditori sapere anche il marketing i propri prodotti detto questo
Io dico
Io dico le tasse le dobbiamo pagare
Ben venga una seria lotta all'evasione fiscale c'è la premessa per abbassare le tasse sulle imprese e cittadini
Occorre però dire chiaramente che bisogna intervenire non sempre andando a fare a
Ispezioni analisi e confronti solo in casa di chi le paga già le tasse andiamo un po'a fare
Andiamo a intervenire
Nelle vere nelle vere aree dove si annida l'evasione
Perché attenzione se altri abbiamo ancora un Paese che ha un trenta per cento di sommerso vuol dire che c'è moltissimo da fare
E servono sto e strumenti appropriati
E per quanto e per questo ci siamo impegnati affinché sugli studi di settore si apre un confronto vero che meno che tenga conto dei risultati realmente raggiunti dalle imprese
E non
E quindi basati sulla realtà su quella che è la realtà e non per come la si immagini sui veri risultati delle imprese
E questo è un confronto importante serio che so che dal Triveneto sta nascendo si sta sviluppando col serietà e rispetto del confronto
Allora se noi diciamo
Dialoghiamo confrontiamoci con le persone più responsabili della politica per arrivare una riforma dello Stato
Abbiamo bisogni quattro cose di metter mano alla Costituzione per aggiornarla quarantotto dopoguerra
Tanti anni fa mondo diverso Italia diverso dobbiamo giornale alla Costituzione e magari avere il coraggio di dimettere quello che Einaudi voleva che la Costituzione non creiamo nipponica ma sia in favore della concorrenza quella concorrenza
Che permette servizi più bassi che servizi e qui torniamo i nostri prezzi noi paghiamo oggi sui nostri prezzi
Delle grandi inefficienza del sistema
Pepe a dei grandi extra costi
Che non è solo l'energia che non sono solo i trasporti ma pensate quanti colleghi
Posto in delle Regioni che sforano regolarmente la spesa sanitaria perché non sanno gestire bene come si può unisco le Regioni non si forniscono si crea più IRAP sui cittadini e questo sulla sulle imprese cioè si fa carico delle imprese
Di regioni che non hanno saputo fare il loro mestiere
Questa e cultura industriale su questo ci dobbiamo confrontare
Perché non è che l'imprenditoria abbiano poi le spalle così larghi da poter subire tutto malgrado la capacità e
E l'attitudine all'arrangiarsi e poi diciamo un'altra cosa
Noi una volta per tutte l'abbiamo detto al Governo l'abbiamo detto all'Assemblea lo ripetiamo qui ci stiamo ci stiamo lavorando
Noi vogliamo meno tasse e meno incentivi
Non ci piacciono questi incentivi che in un modo o nell'altro coinvolgono la politica la quattro otto anni otto otto
C'è sempre un'intermediazione politica in certe regioni ci sono i faccendieri ci sono gli amici degli amici che ti fanno avere prima e non ci sta bene odiamo rapporto più chiaro niente incentivi o meno incentivi
Meno burocrazia per ottenere gli incentivi e meno tasse questo è un discorso serio moderno da parte degli imprenditori
Perché ha raccolto ricordate di
Che dal primo gennaio
Dal primo gennaio del due mila otto gli imprenditori italiani saranno quelli che pagano le tasse più alte di tutta l'Europa e qui
Viene ragionamento delle tasse e genero giovamento dei conti pubblici
Paga le tasse importanti
Pagare le tasse doveroso parlare pagare tasse un senso civile mi ha fatto piacere il vostro applauso perché vedete ogni tanto
C'è nell'immaginario collettivo la sensazione
Degli imprenditori evasori
Gli imprenditori evasori non solo imprenditori
Però
Però attenzione sono gli stessi imprenditori che qualcuno dice con la pancia piena come se il cuneo fiscale
Servisse per rimpinguare le pappe tasche chi si mette il il cuneo fiscale in tasca Annone un imprenditore vi tra due o tre anni chiude le aziende perché lo stesso che non fa investimenti
I veri imprenditori si serve il cuneo fiscale per rendere più competitiva la propria azienda
E il cuneo fiscale un altro elemento importante di cui non tutti si sono resi conto fino in fondo ma che negli anni futuri apprezzeranno ancora di più però io voglio dire se qui noi
Parliamo
Di Europa parliamo di fisco
Siamo i primi al in Europa a pagare qui dal dalla dal primo gennaio e allora noi diciamo sì che dobbiamo pagare tasse a ci mancherebbe altro ma dove vanno a finire le nostre tasse
Dove vanno a finire e cioè
In un Paese moderno civile tasse uguale servizi
Noi oggi abbiamo non da oggi non da oggi non da oggi il debito pubblico più alto d'Europa
Abbiamo dei costi della politica straordinarie quindi nuovo stiamo attenti a non essere accusati di qualunquismo
Ma quando noi abbiamo più di diciannove mila persone pagate dallo Stato per far parte di consigli di amministrazione pubblici
Lo dobbiamo dire o non lo dobbiamo dire
Che se lo diciamo non è demagogia
è dire cambiamo non è più possibile
E qui arriviamo al lavoro femminile
Qualcuno diceva perché Montezemolo ma perché guardate
Il
Noi abbiamo bisogno di aumentare la produttività di avere più gente che lavora abbiamo un numero di donne più basso in Europa al lavoro
è inutile che ce lo diciamo solo nei convegni facciamo delle proposte incentiviamo il lavoro defiscalizzato parte del lavoro femminile ma soprattutto e qui torniamo al discorso degli Investimenti Angela Merkel
Ha detto questo nostro Paese ha bisogno di sfide
Una tra le tante è entro il due mila e tredici triplicare i gli asili-nido per permettere alle nostre donne di lavorare
Se noi alla Ferrari a al in altre aziende come tanti non facessimo gli asili-nido dentro le aziende a nostre spese sarebbe molto difficile
Abbiamo bisogno di più donne che lavorano e abbiamo bisogno di avere più denaro per le spese sociali
Ce lo dobbiamo dire le pensioni sono troppo bassi le pensioni minime o per le ha delle pensioni
Perché abbiamo troppo poco spesa sociale
Però non abbiamo più denaro per fare gli investimenti sul nostro futuro perché dobbiamo pagare il debito pubblico
Perché dobbiamo pagare un numero di stipendi al di là di ogni realtà e perché non abbiamo il coraggio di tagliare delle spese inutili
Non si può fare il Bilancio solo con le entrate senza mai tagliare le uscite
Se voi guardate l'analisi ultima non c'è bisogno del Fondo monetario non c'è più bisogno del dell'OCSE non c'è bisogno dei grandi premi Nobel ieri la Corte dei conti dice
La spesa corrente italiana non permette di reperire risorse per gli investimenti
Noi abbiamo solo un misero quattro per cento disponibile per gli investimenti in ricerca innovazione spesa sociale infrastrutture perché non c'è dubbio
Chi ha ragione Zonin
C'è il discorso dei veti e qui torniamo alla riforma dello Stato
Ma non c'è anche il dubbio che denaro per gli intere Larry le infrastrutture malgrado tante promozioni tante dichiarazioni tanta propaganda non le abbiamo viste
Perché ancora oggi stiamo discutendo sulle disponibilità di risorse
Allora abbiamo bisogno di reperire risorse per lo sviluppo risorse per gli investimenti risorse per il futuro
Non abbiamo siamo sempre al lumicino
Nella nella nella ricerca e qualcun riceve ricerca perché ogni volta si parla della ricerca nulla era come la scuola università come si vola alto parliamo di problemi terreni ricerca scuola università rappresentano il nostro futuro
Infrastrutture ed education se io dovessi dire da cittadino sono in due pilastri più importanti per il futuro del Paese
Perché sull'ASP e sulla e sulle nostre capacità sulle conoscenze sulla preparazione suo essere avere studenti domani sempre più bravi degli altri abbiamo recuperato gli istituti tecnici essi sono fondamentali non possiamo avere solo ingegneri
Gli istituti tecnici non c'era un più
Io chiuderei la Ferrari senza gli istituti tecnici e molti di voi altrettanto questi sono i temi su cui veramente confrontarsi con
Forza
E allora abbiamo bisogno di tagliare la spesa
Di avere risorse per più investimenti e abbiamo apprezzato che di questo extragettito di cui si parla tantissimo stiamo parlando
Del due per mille del debito pubblico la gran parte vada mettere ad abbassarsi il debito pubblico perché se non abbassiamo il debito pubblico come facciamo ad abbassare le tasse
C'è tanta gente che gira l'Italia facendo una gran propaganda bisogna abbassare le tasse ma come prendendo delle decisioni assumendosi me delle responsabilità
Facendo delle scelte
Allora
Io ora vado alla conclusione chiedo scusa se sono stato un po'lungo ma sapete
Non mi capita spesso ed è l'ultima volta qui io vorrei dire
Tutti parlano di crescita
Tutti parlano di sviluppo ma la crescita si fa con delle decisioni lascio la crescita si fa con delle scelte noi
Siamo si possono sicuro continueremo ad esercitare il nostro ruolo
Però abbiamo bisogno che si mette alla crescita al centro e qui con rispetto dobbiamo affrontare l'ultimo tema
Che
Nettissima e produttività e tensioni
Sentite
Non è possibile che un Paese come il nostro un Paese straordinario un Paese con delle risorse incredibili con delle persone incredibili con della passione incredibile debba essere l'ultimo Paese in Europa accresce
Ma perché
Qualcuno ce lo dovrà spiegare
Perché noi
Noi per la che facciamo della crescita il nostro credo quotidiano se un'azienda non cresce entriamo in depressione abbiamo dei problemi
Non è poiché abbiamo questi aiuti straordinari di vera partnership ancora sul territorio Juan ci rivolgiamo ha dei figli che spesso ci chiedono l'acqua la nostra suocera nostro zio garanzie di tutti i tipi
Perché anche qui è un tema io sono molto contento di queste aggregazioni credo che sia un fatto positivo adesso ci sono due scommesse
Le imprese bancarie l'ho fatto dei grandi progressi ma adesso c'è due scommesse che questo si rivolga verso i consumatori
E che ci siano banche campioni in Europa nel mondo perché le imprese italiane hanno bisogno soprattutto le più piccole di essere accompagnate da banche forte in giro per il mondo
Allora se noi parliamo di produttività il PIL pro capite dell'Italia è meno della metà europea vuol dire che ci stiamo impoverendo
Ci stiamo impoverendo perché abbiamo un problema di produttività Paese è un problema di produttività all'interno delle nostre aziende in cui sgombriamo subito il conto il campo
Perché negli ultimi giorni ci sono state delle interpretazioni non corrette nel nostro rapporto con il sindacato
Noi abbiamo bisogno che se il sindacato vuole essere classe dirigente come sarebbe giusto
Dimostri che non siti non si guarda al futuro sempre risponde in tono e non si guarda al futuro senza guardare quello che succede in giro per il mondo
Straordinari coinvolgimento
Dei nostri collaboratori affrontare le pensioni pensando ai giovani non possiamo per
Stare che tra venticinque anni ogni giovane che lavora deve
Ma deve pagare un pensionato
Non possiamo avere Etat media tra le più alte d'Europa e il livello di pensioni dell'età più bassa d'Europa non significa guardare al futuro
Un Paese che non investe in ricerca un Paese che non si fa carico dei giovani di domani a livello pensionistico un Paese che chiedere alle persone di andare in pensione cinque Hassan sette cinquantotto anni è un Paese che non pensa al proprio futuro
E questo ce lo dobbiamo dire chiaramente
Allora
Credo che questo
è il modo di confrontarsi con l'Europa vedere cosa succede nel fisco negli altri Paesi europei vedere cosa succede nella produttività vedere cosa succede nel welfare e nelle pensioni perché
Quando parliamo di welfare parliamo anche di spesa sociale che è troppo bassa
Io termino con un ragionamento tutto nostro
Con ragionamento che mi viene anche
Dalle testimonianze loro ma grazie a Dio di centinaia e centinaia
E migliaia di imprenditori
Guardate noi dobbiamo guardare al futuro oggi con molta più fiducia
Dovunque vado sento di ripresa
Le imprese hanno capito ancora di più che bisogna andare in giro per il mondo Confindustria farà di tutto per favorire soprattutto le piccole imprese con la collaborazione con le territoriali
Le imprese hanno capito che bisogna fare il possibile per aggregarsi le imprese hanno capito che ci può essere la borsa come strumento per reperire dal mercato risorse per la crescita
Lei media impresa e sono ormai dei campioni del mondo
C'è un grande sforzo c'è una grande passione
Io vi devo dire questo
Io credo che ognuno di voi
Se io facessi una piccola ricerca di mercato qui dentro e mi a proposito dell'ultima domanda che faceva Enrico Mentana credo che sarebbero tre le risposte primo
Noi abbiamo bisogno di un qualunque Governo che non ci crei problemi che ci metta nelle migliori condizioni per competere vinca il migliore lasciateci lavorare punto uno
Punto due
Non possiamo continuare a pensare
Di pagare sessantuno miliardi di euro pagati dalle imprese per una burocrazia soffocante
Per una burocrazia che crea problemi per una come logora purché la zia che soprattutto le piccole imprese quelle che non si possono permettere interi
Dipartimenti a seguire le pratiche burocratiche sono costretti a seguire delle pratiche magari lasciare delle opportunità di crescita proprio perché devo seguire la burocrazia e dei costi della burocrazia
E terzo
E terzo semplifichiamo questo Paese lo richiesta dai cittadini come vedete non stiamo chiedendo del denaro anzi stiamo divento che non vogliamo più
Degli incentivi vogliamo meno tasse perché questo il modo diretto
Come negli altri Paesi europei siamo candid infrastrutture stiamo chiedendo che come facciamo noi in casa nostra con i sacrifici per reperire risorse per lo sviluppo e per gli Investimenti
Quanti risparmi quanti discorsi sui prezzi quante limatura degli organici
Però io voglio dirvi una cosa
Nelle cose che io perché dicemmo nel due mila e quattro
Ripete in modo con ossessiva ripetizione scusate il gioco di parole innovazione innovazione innovazione e l'innovazione non è la ricerca l'innovazione quella con cui ci confrontiamo tutto il giorno
Organizzazione formazione parcheggi Marchetti comunicazione
Alleanze
Io credo che la nostra vita la nostra passione noi che ci lamentiamo è difficile e guardate io vi dico una cosa farle imprenditori in Italia non è facile lo dimostrano le cifre di scarsissimi investimenti
Se altri colleghi imprenditori info non vengono in questo magnifico paese a fare l'imprenditore vuol dire che è difficile fare l'imprenditore in Italia
E farlo assunto spesso è un atto di eroismo lo dobbiamo dire verso i nostri colleghi del sud è molto difficile fare imprenditore al sud anche a scapito di rischi personali
Allora dico innovazione vuol dire avere nel DNA di questo Paese la foglia di guardare avanti
Quanti di noi si confrontano giorno dopo giorno riorganizzazione e miglioramento organizzativo qualcuno dice Luca sai sono contento perché ho finito la riorganizzazione della mia azienda di copertura infinita stasera domani mattina o sei un pazzo deve ricominciare immediatamente
E voi lo sapete
E la nostra passione e confrontarci su tre cose ho finito
Gli uomini e le donne dell'azienda i nostri collaboratori
Il più grande patrimonio di un imprenditore
La soddisfazione magari di un nostro collaboratore collaboratrice che entrata come operaio e diventa dirigente la crescita dei giovani la capacità di poter delegare le persone di qualità che dobbiamo scegliere i migliori di noi
Avere sempre il numero uno che abbia un bravo numero due
I nostri il nostro patrimonio più grande
Senza i nostri collaboratori eccezionali non saremo in grado di far prodotti eccezionali e ho la sensazione
Che le nostre proposte nei confronti dei nostri lavoratori siano tra di loro più popolari tra loro che non tra i loro rappresentanti del sindacato questo ho la sensazione
Perché per noi e loro sono il patrimonio più importante
E poi i nostri prodotti abbiamo fatto un grande sforzo di processo
E stiamo facendo uno sforzo di prodotto i marchi i patrimoni di un'azienda il marchio
è la capacità di innovare nel prodotto che viene da uomini quindi sugli uomini formazione crescita andare in giro per il mondo spalancare le finestre anche di una piccola azienda sul mondo attraverso i fornitori
Attraverso la curiosità attraverso vedere cosa fanno i concorrenti prodotto noi viviamo di prodotto qualunque esso sia
E il prodotto e la e i nostri clienti
Lo sforzo il cliente al centro il cliente da soddisfare allora io
In questo mio ultimo incontro a vicenza vedete quando decisi di portare qui il centro sul la il convegno del Centro studi l'anno scorso
Decidemmo di venire a vicenza nel cuore del Veneto per quello che vicenza rappresenta a livello imprenditoriale un mix
Di aziende piccole di aziende medie dei veri imprenditori non quelli che si
Nascondono fuori dalla concorrenza delle tariffe della non concorrenza delle aree protette
Molto internazionali che da sempre andavano in giro per il mondo malgrado tante difficoltà e vagliato poco coordinamento
Perché io credo che non esista Paese al mondo che quando va all'estro camere di commercio ICI ambasciate c'è di tutto carri commercio un aspetto importante
Impegnate lì
Io auspico che imprenditori di qualità assumono responsabilità nelle camere di commercio per modernizzare
Per legalizzare all'Inter legate all'internazionalizzazione per non avere un over lei Ping di funzioni cerchiamo di far squadra cerchiamo di avere i ruoli precisi cerchiamo di dare missioni ad ognuno
Dicevo
Sei vicenza ha sempre rappresentato nell'immaginario collettivo e a vicenza siamo venuti questi questi elementi
E vicenza siamo venuti per affrontare due temi l'anno scorso nuovi coraggiosi anche al nostro interno non popolarissimi che sono diventati centrali nel dibattito del Paese la concorrenza
Concorrenza vuol dire meritocrazia concorrenza vuol dire competizione concorrenza vuol dire servizi più competitivi concorrenza vuol dire innovazione concorrenza a mo'di premiare i migliori
E neo statalismo municipale cioè
Una crescita esponenziale come dicevo prima di aziende a capitale pubblico di qualunque colore destra sinistra centro sinistra super destra supera
Nel
Nell'Italia del territorio in quegli stessi territori in cui si fanno concorrenza le imprese soprattutto quelle più piccole
Ecco
Io vi devo ringraziare
E ve lo dico con tutto il cuore
Vi devo ringraziare per l'attenzione con cui mi avete seguito oggi mi avete sta minimi di devo ringraziare per come avete solo interlineato alcuni temi
Vi devo ringraziare
Perché da una classe imprenditoriale così forte così competitiva così vera come quella vicentina viene anche un messaggio ci file un messaggio da cittadini e un messaggio che guarda fortemente i coerentemente avanti per il futuro del nostro Paese grazie a tutti di cuore
Facciamo resa