«Il socialismo, quell'idea che non muore»

Bene
Occorre
Delle
Inquilini
O
Quindi
Non umana a
Va bene
Va bene
Sì sì
Allora i nostri lavori con
Per parte mia un saluto
Fraterno e affettuoso a tutti i presenti
Alle compagne ai compagni
Simpatizzanti che hanno voluto
Per rispondere al all'invito
E credo sia doveroso per parte mia
Dare un saluto altrettanto di ringraziamento affettuoso i colleghi
Parlamentari che sono presenti in sala
Autorità
Esponenti della politica provinciale regionale e non solo regionale perché vedo presenti
E non citerò nessuno per evitare di essere ovviamente omissivo nei confronti di qualcuno delegazioni di del mondo socialista provenienti da regioni contermini questo ci fa
Molto piacere perché questa è la dimostrazione che si è colto nel segno lo spirito che vuole essere presente nell'incontro di quest'oggi e quindi un ringraziamento sincero soprattutto ai socialisti
Polesani ai compagni alle compagne e di questa provincia che hanno organizzato che hanno ho voluto questo incontro che hanno aiutato soprattutto compra oggi il Bologna che è stato il promotore colui il quale nelle parole compreso di Rimini e pose all'attenzione della nostra Segreteria nazionale l'opportunità
Oggi il dieci giugno di celebrare una data importante nella storia
Del socialismo italiano della democrazia italiana
Dell'antifascismo una figura
Importante una figura esemplare di socialista di democratico ottanta tre anni fa e noto veniva rapito assassinato Giacomo
E noi vogliamo oggi ricordare Matteotti partendo da un punto fondamentale di una nostra storia comune
La nostra non è solo una storia politica
La nostra è una cultura è una storia di civiltà
Dove noi ci ritroviamo e attraverso il percorso di questi ottanta tre anni che sono stati anni per i più difficili per i socialisti in Italia ed è giusto ricordare
Quanto Giacomò Matteotti ha rappresentato anche nella
Nel mito
Del socialismo italiano
L'uomo che ha rappresentato nella nostra storia una cosa fondamentale
L'idea
Che non muore l'idea
La civiltà socialista non solo non muore non può morire la testimonianza
E proprio anche nel nostro piccolo oggi qui a Rovigo io ho voglio ringraziare perché doveroso
La i rappresentanti qui con noi il presidente dell'Istituto di studi
Sociali Giuseppe Saragat di Rovigo e credo che sia giusto in questo momento ringraziare
La Fondazione Giacomo Matteotti il Presidente professor Angelo Sabattini ci ha inviato un messaggio di augurio e di testimonianza insieme a lui
Molti altri messaggi sono giunti alla a noi in questa occasione voglio anche ringraziarlo non solo per questo affettuoso
è un messaggio di impegno civile di impegno politico di grande testimonianza anche morale voglio anche ringraziarlo per l'opera svolta in questi anni di aiuto reale e anche di donazione di una e bibliografia notevole che ha permesso ai compagni EMI di tanti dirigenti socialisti di poter avere questo patrimonio librario che
è anche per alcuni di noi conosciuto e che è stato motivo di studio
E dopo questi doverosi ringraziamenti mi corre l'obbligo di informare che causa la partenza del Presidente della Repubblica il Presidente dell'ENEL si degli Stati Uniti i i voti sono stati un po'o ritardati da Roma verso tutte le altre parti e d'Italia il volo che deve portare nel Veneto
L'onorevole nel Craxi
L'onorevole Caldarola
D'onore Boselli e già atterrato a Venezia quindi il tempo di percorrere l'autostrada e giungere a Rovigo ci permette peraltro di iniziare e dare l'avvio ai nostri lavori
E più un breve saluto anche introduttivo darei la parola
Alla compagno va Solaire che porta un saluto così simbolico della realtà socialista veneta senza voler rappresentare nulla di ciò che organizzato delle nostre forze politiche perché oggi
Non
Contano le sigle dei nostri movimenti oggi
Conto soprattutto non solo la testimonianza ma un patto politico preciso oggi partendo proprio da Rovigo per ridare al nostro Paese una grande forza socialista e riformista attesta
Naturalmente cari amici cari è compagni care compagni autorità questa è un giorno di commemorazione di un grande personaggio ancora vivo nella mente dei socialisti ma presente in tutta l'attività civile democratica del nostro Paese
Per il coraggio con il quale
A voto affrontare
Un dittatura I suoi inizi naturalmente questa è anche un'occasione
E su questo vorrei richiamare poche parole una occasione
Per iniziare
Anche nel Veneto
Un impegno e una nel attività che riporti tutti i socialisti per il prossimo autunno in un'unica forza
Il fatto che
Come ricordava prima l'onorevole Crema
L'idea del socialismo che non muore è un'idea che alimenta la vita di tutti i giorni dei nostri giovani
Dei nostri anziani del popolo lavoratore detto tutti cioè un'idea io non prospettiva di uguaglianza e una prospettiva di difesa dei diritti
Rimini
Il merito e il bisogno sappiamo nelle nostre amministrazioni in quanto soffrono la difficoltà di garantire il bisogno che è una società come quella attuale
E sempre più ampio soprattutto negli ultimi anni per le difficoltà di una crisi economica che ci auguriamo finalmente abbia iniziato un percorso in senso opposto
Sappiamo
Perché è stato ripristinato come fosse un vale un valore scoperta USA da Sarkozy che il merito
è un qualcosa che alla base di tutte le società più avanzati
Ebbene questi sono fondamenti e sono legati ha un'idea nella quale
I socialisti credono da sempre che ha portato a trasformare il nostro mondo
E per la quale poniamo ancora lavorare
L'esempio di ieri di una manifestazione politica
Mai riuscita rappresentativa
Dei partiti della sinistra chiamiamola
Estrema parlamentare
E l'esempio dell'intolleranza
Vedi e gruppi spesso facinorosi che sicuramente non rappresentano un aiuto né per il Governo né per la trasformazione nostro Paese anche se sì alimentano su dati oggettivi difficoltà che riguardano soprattutto i giovani
Sono la testimonianza di come sia necessario
Vorrei porre al centro della vita politica del nostro Paese l'attuazione deridere socialisti
Io credo che tutti insieme a partire dal Veneto le prossime settimane dovremmo impegnarsi a lavorare in questa direzione
Oggi abbiamo ospiti che sono importanti che sono in grado di portare la loro indicazione loro prospettiva
La loro proposta
Che ci auguriamo di arrivare per il prossimo autunno avere finalmente una forza che è presente in tutti gli altri Paesi d'Europa e che in Italia ancora al giorno d'oggi manca era autonomo si vota una grande fortuna perché quando è stata grande superato di poco il dieci per cento perché i valori che vengono riscoperti anche a livello di altri Paesi sono in i valori per i quali Matteotti Giacomo ha dato la vita e
A tutt'oggi costituisce un esempio grandioso un esempio laico per chi pensa di trasformare la nostra civiltà
In senso umanitari
Con questo io
Vi ringrazio ringrazio agli ospiti che hanno accettato il nostro invito
E mi auguro che questo sia un incontro che nelle menti dei compagni presenti gli altri che avranno modo di
Vederlo dall'esterno
Sia un significativo spunto per riprendere un percorso per il quale la nostra Italia ha grande bisogno grazie
Quando Giacomo Matteotti fu rapitore trucidato aveva solo trentanove anni
Nella vita di un uomo trentanove anni sono nulla però già come atto e otto
Al
Al momento della assassinio del rapimento aveva già consumato in maniera
Notevole attiva la propria vita
E Giacomo Matteotti che noi conosciamo la parte più nota e il parlamentare antifascista l'uomo che si oppose con tutte le sue forze alla dittatura nascente ma già come Andreotti è stato
Un uomo che fin da giovanissimo battersi dalla parte dei chi più ne ha bisogno del mondo del lavoro i suoi braccianti
Ma io voglio ricordare Giacomo Matteotti che è stato un uomo eletto dal popolo prima che deputato consigliere comunale e poi il Sindaco
Quindi pochi conoscono chi Giacomo Matteotti che animo impone il Polesine l'associazionismo e credeva molto nel suo programma di minima
Alla funzione degli enti locali del Comune come base fondamentale dell'attuazione del grande progetto di governo delle masse ma era anche un uomo che lavoro ad educare
Il proletariato
Era un uomo che organizzo nelle leggi la forza operaia ed a Massa contadina ma fu anche il promotore
Di quella lega delle autonomie che uomini liberi donne e uomini di allora dovevano essere lì formativo per amministrare e governare gli enti locali
Ed è anche con questo spirito nel nome di questa grande storia
Che è stata proprio ricordata e celebrata in un bellissimo volume qualche mese fa nel Congresso nazionale della rilanciata lega delle autonomie dei poteri locali
Che ho il piacere di dare la parola a nome di tutti gli amministratori in maniera simbolica degli eletti del Polesine
Al Presidente di questa Provincia l'amico Federico se Accardi che ne Presidente provinciale
E lo voglio fare proprio
Nello spirito che ricordavo prima della nascita dell'organizzazione delle leghe degli
Degli amministratori
E lo faccio anche D'Amico e dal collega perché insieme alla presidentessa Cardin sono presente assieme a lui nella Presidenza nazionale
Della rinata lega delle autonomie dei poteri locali
Grazie Giovanni buongiorno a tutti devo dire
Che mi è portato aveva un pezzettino delle cose che volevo dire
Penso
Che vorrei partire anch'io con questo saluto
Il Presidente
Ormai da da otto anni di questa Provincia
Presidente di un'alleanza politica in cui i socialisti sono una forza importante
E che ha
Motivo di dire
In questi anni di essere citata protagonista
Di buona amministrazione
Importanti opere realizzate
Ed è la dimostrazione che insieme possiamo dare le risposte e i nostri cittadini
Come ha detto Giovanni io sono
Con lui nella Presidenza nazionale della lega delle autonomie fondata cento anni fa a Milano da Giacomo Matteotti
Credo sia in Progetto
La predisposizione di un'iniziativa nazionale a Fratta
Per commemorare questo fatto e per potere dare il giusto riconoscimento anche come associazione di amministratori
A questo importante lavoro che ha fatto Giacomo
In quegli anni molto difficili
Ma già con molte volte è stato anche il fondatore della Camera del lavoro di Rovigo
Ed io ricordo quando Segretario della CISL rivendicare lo stesso titolo agli amici e compagni della CGIL di commemorare Matteotti come fondatore di tutto il sindacalismo Polesana
Notiamo che è così radicato nella nostra storia nella nostra
Vicenda umana e politica
Che non è stato difficile
Assecondare disse sostenere e accompagnare l'iniziativa dei nostri parlamentari per trasformare in museo
La casa di Matteotti
Così come non è stato difficile
Raccogliere
Da parte del centro studi Saragat all'idea che ci fosse una migliore collocazione della mostra che ne descrive l'esperienza politica ed umana
Che è collocata Fratta presso il maneggio in un luogo dignitoso inattesa che possa essere meglio collocata se così sarà deciso all'interno dell'esperienza museale
Devo dire
Che
L'idea socialista
Un
Un paradosso
Senso che e l'idea che nel tempo ora essenza più forte nella coscienza delle persone
E quella su cui c'è la più forte convergenza valoriale ed è quella al cui interno nascono le maggiori divisioni
è un po'il paradigma di questa nostra storia sciolti italiana
Dove è più facile essere bianconero piuttosto che cercare di trovare dei punti di convergenza di sintesi che sono sempre più difficili che schierarsi da una parte e dall'altro
Allora io penso che in questo Paese si stia emergendo con forza l'esigenza di un percorso di aggregazione politica
Perché abbiamo bisogno di dare al Paese un percorso di aggregazione sociale
Noi non possiamo avere su ogni questione
Schieramenti così radicali che portano le persone a dover essere appartenenti più che a ragionare rispetto alle soluzioni che devono essere trovate
E non basta che questo compito venga affidato che ha una responsabilità amministrativa politica li rappresenta
Bisogna che ritorni ad essere una ricerca popolare
Quella del confronto finalizzato a trovare soluzioni utili
Ragionevoli capace di interpretare di risolvere i bisogni di fare evolvere positivamente
La nostra comunità nazionale
Io sono uno di quelli che pensava e pensa che il Partito Democratico potesse svolgere questa funzione
Poi abbiamo visto
Cosa è avvenuto io penso che questo sia un
Processo
Che comunque dobbiamo tenere in agenda
E che forse questo percorso che insieme state facendo
Nell'area più strettamente socialista possa essere collocato all'interno di un progressivo percorso di avvicinarsi oneri ideale culturale e politica
Per dare agli italiani dei punti di riferimento in grado interpretarle le anzi le aspettative i desideri
La voglia di essere in un Paese di diritti
Anche i doveri
Ma in cui questi sono condivisi e non sono imposti
Ecco io penso che queste parole di poter dire che
E il vostro incontro di oggi oltre che ricordare
Da comma tre ottemperata gli autorevoli
Le autorevoli personalità che sono qui presenti c'erano in grado di darci un orientamento anche rispetto
Fra questi obiettivi e questi valori dobbiamo guardare cari amici e compagni
Non tanto e non solo anche se ciò è legittimo verso quello che non interessa di più che prevalga in questa fase ma dobbiamo guardare verso il domani
Verso quello che vogliamo lasciare queste nostre comunità I ragazzi che sono i nostri figli i nostri nipoti che hanno il diritto di vivere la propria vita in un Paese libero e democratico in cui la giustizia sociale
Non venga
Considerata come un fatto negativo
Come
Dice oggi il capo dell'opposizione che è stato il capo del Governo che definisce queste alle sedi giustissimo come una sorta di invidia sociale
Dobbiamo sconfiggere questa logica il diritto di essere uguali agli altri e di poter esprimere le proprie potenzialità
è un diritto che dobbiamo tutti insieme garantire hanno gli stessi e a quelli a cui consegniamo l'Italia di domani prassi
Dal mille novecentonovantaquattro nel nostro Paese non c'è più un punto di riferimento sicuro certo storicamente riconducibile al socialismo italiano
Ci sono tante
Realtà politiche
Organizzate forze politiche partiti che sono innaturali eredi di quella
Storiella di quel grande partito
E noi abbiamo cercato con molta umiltà quest'oggi di invitare a celebrare nella memoria di Matteotti per le sue idee per il suo esempio
Dei compagni degli uomini che hanno avuto percorsi diversi in questi quattordici anni
Che si ritrovano però assieme
In una prospettiva di dare a questo Paese una dignità
Piena di essere un grande Paese della Europa
Noi non siamo un Paese normale anche perché nel nostra Italia manca una grande forza socialista e riformista
Io credo che questo sia non solo l'ambizioso Progetto che anima questi uomini ma che sia una necessità per il Paese
Ecco perché attorno
A questo tavolo abbiamo voluto invitare
Queste persone questi compagni questi parlamentari
Che oggi ci daranno un contributo importante verso questo processo di ricostruzione di una grande forza socialiste riformiste in Italia
E do la parola ora
Allora Franco Tucci parlamentare
Mio compagno di gruppo parlamentare
Che ha un'esperienza diversa della mia è inutile presentazioni perché lo conosciamo tutti ma che da ormai lungo periodo si batte tenacemente
Per dare al Paese questa prospettiva e per dare non la possibilità
Tutti insieme di concorrere a questo progetto
Ci siamo dati un obiettivo ritenere di contenere gli interventi all'interno del quarto d'ora io sono solo che un passa parola
In questa occasione o a che fare con personaggi
Di grande capacità politiche oratoria mi rimetto alla loro intelligenza e alla loro generosità deve rimanere nei tempi prefissati
Alla Franco Tucci la parola
Cioè
Compagne e compagni cari amici cittadini più Rovigo
Io ho colto molto volentieri questa possibilità
Che innestato fare offerto attraverso l'invito deve regionale
Devono svegliata verso l'iniziativa diretta
E Giovanni Crema di trovarmi qui con voi oggi a a ricordare Giacomo Matteotti e l'ho fatto volentieri anche perché
Mi è
In qualche modo mi ha costretto
A fare uno studio un approfondimento sulla figura di Matteotti che proprio come ce ne corra che gli storici
Da qui fino alla politica
E anche un anno
è stata studiata molto meno di quello che non sia invece il becco della sua immagine
Però sulla tragedia che la sua testimonianza
Che dal momento del suo rapimento e poi del suo sostegno è diventato un simbolo per tutto il movimento socialista ma anche comunista
Sono nato qui vittima del fascismo e di tutto il movimento democratico italiano e anche Internazionale socialista quindi è stato per me ripeto anche uno stimolo costringermi andare a cercare
E quello che ha trovato di libri di bibliografia attorno a questa figura di Matteo
E
Cioè Masto colpito proprio perché ho trovato
Una figura molto diverso dalle o grafia dalle operazioni tradizionale
Nella orografia tradizionale
Ciò che giro colpisce ci resta abbiamo tutti in qualche modo lo schema mentale
è il male chiedendo
Il marchio del buono in materia disarmato
Il testimone che sta a sfidare anche in Parlamento il fascismo ed in qualche modo ci si ferma e la figura dell'uomo mite Romiti e che in forza al suo mitezza affronta anche la moto e per testimoniare la sua fede poi quella frase
Che capisco bene presso le testimonianze dei suoi sicari poi è diventata la frase che accompagna sempre immagini Matteotti voi non potete uccidere l'idea che in me
Frase bellissima testimonianza ma
Che ancora ci dice poco della figura politica di Matteotti e allora io sono rimasto colpito
Leggendo il mio Potì carte intanto
Della
Di
Cioè mattiamo chi non è
Che ha subito una sola
Pressione finale che è quella che ha portato alla morte la tela di praticamente fin dall'inizio della sua carriera politica qui nel Polesine
E tutti i Comuni del Polesine annunciata Fratta subito aggressioni intimidazioni tutti i tipi e do atto che incarna qualcuno
Seguendo un ambito bella una biografia che ho trovato c'è un processo che parte da un suo intervento al Consiglio provinciale di Rovigo del mille novecentosedici intervento provinciale contro la guerra
A ciò che era stato un intransigente
Contro la guerra ci fu file più fermi nel soci nel Partito Socialista
A respingere ogni ipotesi di adesione alla guerra
E a sostenere anziché bisogna pomposo tutti i costi c'è una persona sincera costo anche dell'insurrezione delle masse proletarie contro l'ipotesi
Dalla guerra che divideva con la guerra imperialista
Su una guerra fra due imperialismo sono pagati a Prima Guerra Mondiale naturalmente bene
Oltretutto i suoi interventi prima della guerra sue battaglie su e giù sulla lotta che regionali socialista dell'epoca ma anche del dibattito politico nazionale socialista
Ed interviene sedici a Guarnaccia
Cominciata in Consiglio provinciale viene denunciato però disfattismo
C'è un processo va avanti fino in Cassazione e Matteo occhi insiste per essere assolto non miti negando il significato e sue parole ma rivendicando il diritto verrà immunità di rappresentante del popolo di dire la sua opinione
Ma poi
C'è una io ventuno in Consiglio con grosso di Livorno per converso qui nasce la scissione
Con l'ANAS e il Partito Comunista dottore Partito socialista che poi negli anni successivi superato tutte altre scissioni ancora Matteotti lascia
Quello scontro di di fazioni e di frazioni percorrere afferrata dove era in corso un'aggressione fascista conto la Camera del lavoro e in movimento e socialista ferrarese
Interviene
In qualche modo riesce a mettere partecipazioni viene ferito dei fascisti afferrata decorso e quel suo intervento
E poi c'è l'episodio più noto soprattutto qui in quello di Castelguglielmo anche bellissimo amente descritto
Nel testo che Gobetti ha dedicato a Matteotti ognuna degli anniversari fra
Tra i primi universale della sua morte a Castelguglielmo
Matteotti che arriva per sono in corso lotte agrarie molto dura siamo nel marzo del ventuno
Viene sequestrato dagli aggravi dai fascisti portato via su un camion
Picchiato duramente e in qualche modo in quel momento gli viene intimato di non tornare mai più nel Polesine prima la vita
Tant'è vero che negli anni successivi Matteotti parlamentare mettono in queste zone ma deve tornare in qualche modo mascherato devi tornare clandestinamente la sua terra vi era stata preclusa badate siamo nel marzo ventuno
Vorrei ricordarvi che nelle elezioni amministrative del venti cioè meno di un anno prima i socialisti avevano vinto tutti sessanta tra Comuni dell'atto di questa Provincia che avevano
Trentotto consiglieri sui quaranta del Consiglio provinciali in pochi mesi
Dal grande successo elettorale
A una situazione in cui il deputato locale più imminente socialista capo delle leghe capo morale e politico del braccio amputato del Polesine deve viene sequestrato picchiato vi viene intimato di o forse più utile nella sua provincia
E poi
D'estate del ventuno aggressioni a Padova a Varazze ancora durate campagna elettorale e ventiquattro l'aggressione a Cefalù assieme a
C'è un episodio che avete ricordato
Da
Carlo Rosselli e non la Telecom relazioni di
Matteotti ricorda come
Nel piano campagna attuale ventiquattro nelle campagne
Più in cui la violenza fascista era scatenata in cui voglio dire i margini di libertà di liste dopodiché voi tutti a zero Matteotti allora segretario del Partito socialista unificato
Sempre con un
Con un secchiello di
Con ad incollare i manifesti della campagna attuale socialista Piazza Colonna sotto gli occhi dei fascisti che avevano appena strappati precedenti manifesti questo ci comincio dall'idea
Allora della personalità di Matteotti non solo l'opposto lo mite che dice l'idea non mollano uno che
Se n'è fatta tutta contrariamente all'immagine tradizionale dei riformisti in qualche modo
In pantofole cioè fatta tutta da riformista
La sua battaglia contro il fascismo fino appunto quel famoso discorso
Per il trenta maggio alcun bisogno del quale disse ai compagni del suo Gruppo Evola preparate la mia operazione funebre consapevole e cioè che ci stava che aveva fatto un discorso che era andato oltre ogni livello di sopportazione per Mussolini e per il regime
E poi c'è Matteotti
Riformista ma riformista intransigente ho già ricordato la sua registra sua battaglia contro la partecipazione alla prima guerra mondiale
Voglio ricordare
La sua battaglia contro l'ipotesi nel mille novecentoventitré del patto di
Come si potrebbe dire di amicizia o di Collodi non o di non belligeranza fra la Camera della banda la CGIL di allora Confederazione generale dei lavoratori diretto ad Aragona
E il regime fascista Matteotti segretario del PS uscì oppone duramente attacca pubblicamente i dirigenti sindacali che si chiudevano di poter fare un patto di in qualche modo di convivenza con il fascismo
C'è la sua durissima lucida denuncia del fascismo che egli non fa in termini puramente morali
Notiamo ti fa un'analisi di classe precisa del fascismo perché Matteo che era stato un grande costruttore fin dal mille duecentodieci undici quando intona giovanissimo il Partito socialista è sempre stato prima di tutto un costruttore
Direi che abbraccia inutili di cooperative cooperative di lavoro cooperative di consumo dei municipi socialisti era Consigliere dieci Municipio un certo punto prima di cominciare la sua carriera parlamentare bene
Questo Matteotti costruttore dal basso del movimento socialista ha pienamente la consapevolezza che la versione fascista una reazione di classe
E la reazione contro le conquiste che il movimento operaio soprattutto contadino braccianti l'aveva realizzato in queste terre con risate grande padre Pianura Padana ed erano buone con queste più importanti per cui sono somma sono sempre state nato ad Udine continue della battaglia
Socialisti sarà battaglia dei sindacati socialisti delle cooperative socialiste
Il controllo del collocamento
E
L'imponibile di manodopera due battaglie cerca oggi cerco diamo solo storicamente in questo contesto nessuno potrebbe riproporre così ma ci sono le battaglie che consentivano
Una sopravvivenza più dignitosa alle grandi masse braccia utili
Di quell'ente porta in cinquanta mila lavoratori della campagna organizzati negli anni di Matteotti capo socialista peppole insieme
Questa terra cinquantamila ci dice qual era la realtà sociale di allora quale o le condizioni di lavoro cos'è l'attività per prevalente certo tutto
Voglio dire ormai dieci
è incomparabilmente cerca di fare confronti
E ancora
Il Matteotti e riformista è un Matteotti però che
Nel mille novecento ventiquattro durante la campagna elettorale in un segretario del PS uno
Scrive lettere di fuoco catturati per denunciare l'inerzia
E Illy come si potrebbe dire l'inettitudine di gran parte dei dirigenti del suo partito su due lettere del
Diciannove ventotto marzo del ventiquattro
Vorremmo mito cita che sta a cuore perché sono veramente significative
Dice
Non importa avvenuta eccolo qua
Matteo prescrive scrive a Turati lamentando lo Stato nel suo partito
Dice amaramente rilevava che l'assenza di qualsiasi direttivo di notte o sull'indicazione della strategia di fare il molto rischiava di uccidere lentamente partito sta TG ogni fare molto in una lettera successiva dice io non intendo più otto assegni assisterà simile molto io voglio la lotta contro il fascismo
Vincerla bisogni nazione Birnbaum
Invece viola ci vuole gente di volontà e non degli scettici
Quindi non riformista
Con gli attributi se mi consentite espressioni con mito lo schema troppo facile con cui si parla del riformismo ed i fatti
Gobetti che come dicevo e uno
Dicono che ho scritto fra i primi e più bei ritratti di Matteotti arriva sicuramente con un giudizio storico ingiusto per l'insieme del socialismo italiano di quel periodo ribadire comunque che Matteotti
è stato uno dei pochi e per cui la Poliphoto amici Morcone equivaleva opportunismo o se l'aggettivo pochi è sbagliato
Perché Gobetti salvava sole Salvemini di dieci anni i primi questo confronto ma Gobetti sappiamo anche qual è la sua posizione politico e culturale su socialismo sul comunismo uscente di gran cedevoli nuove tuttavia e significativa quel testimonianze quel giudizio
Su
Matteotti ed è significativo badate e
Badate quanto è come la storia poi vista dopo quante cose ci fa vedere c'è una commemorazione scritta da Carlo Rosselli
Vi ricordo che ieri abbiamo celebrato i settanta anni dell'assassinio di caldo rosse destato Cervati in varie parti d'Italia è giustamente caduto Scelli parlando di a
Matteotti dice la cosa che più lo caratterizzava
In confronto a tanti altri parlamentare della sinistra socialista e uno solo cosa il suo carattere ed un uomo tutto duri pezzo e poco fa eticamente prospetticamente
Rosselli scrive
Sembra quasi che parli se stesso anche sul sappia di Palazzo stesso era fatale quindi che morisse
L'antifascista tipo Matteotti erano
Tutto poi OSA eroi tutto posso non quindi le pose retoriche tradizionali e a noi tutto Appaloosa
Come dovevano morire nello stesso torno di tempo ammenda di Gobetti
Come dovranno morire se non risolveremo Rossi Gramsci Baudo e molti altri Matteotti che sono formati in questi anni fra cui molti altri Matteo del cielo sanno poli appunto nel trentasei i fratelli Rosselli uccisi in Francia per ordine
Di Mussolini
Credo che
Sia giusto avere presente questi elementi perché
La commemorazione di Matteotti un del socio occasione per parlare d'attualità ma anche per rinverdire il ricordo di quello che è stata sua personalità la sua concezione della lotta sociale dell'otto socialista
E vi racconto il Comune deve dar conto in massimalismo perché la sua idea era quella di una crescita del socialismo dal basso
Attraverso l'educazione delle masse proletarie attraverso le cooperative la gestione dei municipi l'avvio dell'esperienza politica nazionale certe l'idea è quella che poi è stato condannato come via graduali sta ma dopo tanti anni e dopo tante lezioni controreplica della storia son può ritornare a capire il valore di quel gradualismo oggi noi che siamo riformisti non pensiamo certo
Al socialismo come ho pensato Matteotti o come lo pensava Turati
Non pensiamo socialismo che per quanto vi fornisco sostituisca il mercato le imprese private la proprietà privata abbiamo un ateneo tuttavia li ancora possiamo abbeverare una parte delle nostre idee
Ora
Che cosa
Può dire oggi a voi un uomo come
Come Matteotti
Il giovane per settembre versa qualche minuto
Cosa si può dire per altri prima di tutto io non a caso mi sono soffermato sul suo personalità
Perché io penso che venga da Matteotti una lezione di fermezza di intransigenza e di determinazione che sono ancora le doti
Minime essenziali per chi voglia essere un leader politico e voglia fare politica
Con l'ambizione di idee cercare di idee di delineato un percorso cui chiamare altri a collaborare a contribuire e a percorrere
Fermezza intransigenza determinazione
E tanto più grave se non si sa che questa sia necessaria questa dotino situazione come quella di oggi vedete
La la
La tribuna di cui parliamo oggi mancano i tre compagni che devono arrivare ma se ricordiamo tutti se ci guardiamo ci conosciamo tutti da tanti anni
Ci sono tre compagni
Gianni De Michelis Boselli Bobo Craxi che vengono tutti dall'interno della storia socialista
Convocati in posizioni diverse fra l'altro spero che
Partecipare anch'io questo l'incontro ma comunque collocati tutto addirittura informazioni politiche partitiche piccole ma diverse costi nuovo passi i socialisti i socialisti italiani
Ci sono tre compagni che vengono dai DS
Compagni Gavino Angius i compagni Calderoli sta arrivando il sottoscritto usciti immobili e in tempi diversi dai DS
E con motivazioni in parte anche diverse e tuttavia siamo qua tutti se insieme
A commemorare Matteotti
Non semplicemente per un dovere morale politico verso Matteotti ma perché io penso che perché io penso che invece
C'è qualcosa
Saluto Peppino aspettava di essere revocato per comparire verrebbe più nel dettaglio
Dicevo che
Siamo qua insieme non solo per un dovere morale verso Matteotti o per aver accettato l'invito dell'ultima siamo quel seme perché tutti assai credo
Ci riteniamo idealmente impegnati nel tentare di delineare un progetto nuovo contento la sinistra italiana
Badate viviamo una fase di grande confusione
Dentro la sinistra nel centro sinistra e diciamo pure verità anche una fase
Di rischi
Non piccoli io credo che dobbiamo renderci conto che sia adatto non noi un'aria pesante
Se non ci rendiamo conto impone ma non sono i numeri del Senato le difficoltà solo le traversie del Governo che fa fatica a chiudere a qualunque argomento le trattative con i sindacati le leggi sui diritti civili e tante altre cose no
Oppure la politica estera abbiamo può decrescere Bush c'è qualcuno che va in piazza contro bus che fa parte la stessa maggioranza
Cioce che di per sé delineano una debolezza chiave di questa nostra maggioranza no ma quando parlo di Alpi adotta quando parlo che tira un'aria tutto intorno a noi io penso a questo polo fonda ondata di antipolitica
Che sta avvelenando la vita del Paese venete si prendono le mosse da Cosenza
Si prendono le mosse una cosa giusta i costi eccessivi della politica il proliferare della burocrazia politico Paola politica
Il proliferare di tante istituzioni che si generano in una quasi con un meccanismo cancerogeno che finiscono poi per diventare più funzionale da se stesso Kyoto del per anziani che funzionari o i soldi e poi del Paese quindi il distacco enorme che se è terminato fra la politica e il Paese ma in questo distacco enorme sta da questa che non mi sta salendo un vento freddo di antipolitica che un vento di destra ricordarvi nel novantadue il vento della in politica sì nutriva di Tangentopoli oggi sia inutile dei costi della politica ma la puntata di destra è un'astensione se non la capiamo non abbiamo capito quali sono i problemi che abbiamo di fronte al
Bisogna
Rispondere certo intanto con riforme che
Rispondono anche le denunce precise che di cui si nutre l'antipolitica Quainoo sedicesimo siccome emendata diversi pure noi polemici sono tutti quelli così com'atto prima i costi e le proliferazione istituzionale l'efficienza delle istituzioni ma con la pagano del recente istituzione euro cominciamo toccato un tema più complesso
Io vorrei che avessimo tutti la consapevolezza
Che si è aperto di nuovo una fase di transizione anche della vita politico istituzionale di questo Paese fra di noi ci sono no non le stesse idee non ti abbiamo le stesse idee tra di noi neanche quelli che teoricamente le presentiamo in Consiglio in questo tavolo di oratori
Non ci sono sempre le stesse valutazioni ho l'impressione che qualcuno di noi pensione si illuda che questo bipolarismo possa durare così come ancora a lungo per il futuro non è così secondo me
Noi siamo agli sgoccioli di quello che state chiamate alla seconda Repubblica e siamo anche alla fine di maggioranza così come si sono costituite in qualche modo coatte con meccanismi elettorali compreso l'ultimo veramente allucinante
Attenzione noi di qui che nasce l'esigenza di un'iniziativa socialista laica liberale e da questa situazione quando si parla di costituente sociali poi ognuno ci mette gli aggettivi che più gli piacciono si intende dire che occorrerebbe
Di fianco al progetto del Partito Democratico che noi non demonizziamo
Di Franco all'ipotesi che possa nascere come dicono i giornali una cosa rossa c'è un'aggregazione di forze di sinistra massimalista e radicale cosa proprio del tutto legittima dentro il quale c'è un processo vero perché sono venuti anche i travagli di Rifondazione Comunista ma insomma vogliamo le due piazze di ieri
La sinistra radicale di di governo che va in piazza del popolo con poca gente e però contemporaneamente ormai stazione preoccupante per i toni e contenuti di una sinistra più in gran parte non tutta ma in gran parte violenta e antisistema
Quella dei centri sociali che non dobbiamo
Dimenticare e stancarci di denunciare come una sinistra che è nemica dell'idea che noi abbiamo detto Grasso sociale progresso civile
Era
In questa situazione
Il problema è quella costituente socialista di dar vita
A un Progetto capace di lombare questi schemi
Noi siamo i più piccoli di questa di questa operazione tant'è vero che sui giornali si parlò della Cosa rossa scusate il termine d'uso il termine giornalistico o del PATI revocabile sua difficoltà assoluta del sì e non si parla di nulla
Ma se non si parla di una qualche come l'abbiamo anche il mondo da solo il direttore del Corriere della Sera o di Repubblica fuori qualche altro giornale bisogna che ce lo diciamo non possiamo continuare per all'infinito di costituente socialista senza aprire il cantiere della Costituente socialista
Adesso vedo che arriva Enrico
E così siamo d'accordo io dico che arrivato privato prima Peppino che adorava mentre parlavo di Caldarola lì dove parla socialista la regina la regia di Giovanni Crema
La densità di Giovanni Crema è perfetta bisogna dirlo ho finito ho finito compagnia lasciatemi dire proprio tornando al Matteotti intransigente che ho ricordato quello che diceva
Non possiamo vivere facendo il molto
Bisogna che stiamo attenti questa lezione ciò che ci dice qualcosa noi oggi
Nel due mila sei
Non possiamo vitale di sopravvivenza non possiamo vivere continuando a pensarci col prefisso telefonico
Dello zero virgola o dell'uno virgola del due virgola dobbiamo avere il coraggio di pensare in grande e aprire subito immediatamente a questo cantieri andava cospicua interfaccia distaccata
Grazie Lanfranco non c'è nessuna regia
Perché qui sembra volare dimostrato anche questa volta
Ecco io saluto con piacere l'arrivo
Peppino Caldarola di
E di Enrico Boselli e ora noi se ascolteremo l'intervento di Peppino Caldarola non ha bisogno di presentazioni parlamentare ma soprattutto un giornalista di grande valore è stato due volte direttore del quotidiano L'Unità e assieme a cui stiamo lavorando da mesi attorno a questo progetto che più che per noi è necessario per Paese vale la pena
Sarò breve
Io a differenza di altre volte questa volta ho preferito lavorare su un testo scritto
Perché la figura di Matteotti la riproposizione di questo Senna di questo personaggio
Oggi
Riveste un'importanza particolare che spero di riuscire a spiegare per come l'ho pensata
E vorrei partire dalla riflessione che ha fatto un mio caro amico nonché vostro Vittorio Foa nel novantacinque intervistato dall'Unità
Diceva Vittorio
Non c'è il minimo dubbio che la Repubblica sia stata fondata dall'antifascismo
E tuttavia l'affermazione della democrazia dell'uguaglianza della tolleranza possono scaturire da sensibilità ed esperienze storiche molteplici
Perché mai dovrei imporre durante ad un ventenne di oggi lo schema dell'antifascismo
Scelga lui le parole che vuole
Se andranno nel senso dei valori per lui io ho lottato ne sarò ben lieto
L'antifascismo è un dato storico non metafisico
Qui concludeva Vittorio Foa nell'Italia di oggi io penso invitare di questi giorni di queste settimane solo con questo approccio possiamo far rivivere l'antifascismo
Come approdo ideale che vive nell'epoca del disincanto
Della separazione regionale dell'Italia tragicamente divise in due come dimostra anche l'ultimo voto
Delle mitologie personalistiche che affollano accetto il Veneto a destra ma anche purtroppo il centro sinistra
Matteotti è un eroe moderno
Parla al mondo di oggi
Non a caso in un articolo per la rivista di Piero Gobetti riforma sociale Carlo Rosselli
Chiudeva con la considerazione che nella lotta contro il fascismo il socialismo italiano aveva preso l'importanza della democrazia e della libertà
Penso scriveva Rosselli che non sia un nero caso che proprio dalle file socialiste provenga questa volta uno dei margini più puri della libertà Giacomo Matteo ci
La riflessione sul Matteotti anche una riflessione amara
Tre settimane prima dell'incarico offerto Mussolini nel Congresso del possibile il primo ottobre
I massimalisti avevano decretato l'espulsione di Turati e Treves e dello stesso Matteotti
Il rapimento e l'assassinio di Matteotti da principio sconquasso arano incapaci il nascente a regime dall'altra
Mi sarò induce l'incapacità di reagire del fronte antifascista
Ma la fusione nella figura di Matteotti di socialismo e di libertà riuscirono
Nella presa di coscienza di molti antifascisti a collocare nelle file del socialismo liberale
Vecchi e nuovi compagni come sanno bene di Ernesto Rossi Riccardo Bauer a ridere Carlo Nello Rosselli è Sandro Pertini
Che si aggiungono come scrive un bellissimo libro Antonio Ghirelli a vecchi pionieri come Turati e Treves e Giuseppe fratelli che fu socialista
Il primo che riuscì ad organizzare in patria una piccola rete clandestina
La figura di Matteotti del Matteotti politico non della vittima del fascismo è emblematica della spaccatura fra l'ala riformista e quella massimalista e comunista
E proprio Antonio Gramsci che sull'ordine Nuovo esprime più volte la condanna verso Matteotti riformisti
E scrive il due marzo del ventuno
I socialisti mostrano di avere
Orrore della guerra civile connesse al socialismo si possa arrivare senza la guerra civile
E si credono ancora di potersi opporre alla classe borghese che organizza che scatena dappertutto la sua violenza con la protesta in Parlamento
Qualche giorno dopo polemizzando con i riformisti che chiedono al popolo di non accettare
Le provocazioni fasciste Gramsci pronunciava una condanna morale che sopravviverà nel tempo nell'articolo batti e ribatti sempre sull'ordine nuovo
L'articolo dice la storia ufficiale del riformismo è questa chiacchiri perseguita deve rispondere con la viltà e che la ditta è l'unica forma di realismo che ci sia permessa
In un solo modo ti ha concesso di agire facendo al fascista un bel discorso
Battini ma ascolta batti l'operaio al contadino e ascolta i discorsi di Filippo Turati
Quando morì Matteotti Gramsci scrisse un articolo straordinario
Così quando alla morte di Carlo Rosselli Togliatti che aveva criticato in modo altrettanto duro il il saggio sul socialismo liberale scrisse un articolo altrettanto memorabile
Però la Grande Guerra nella sinistra inizia così
Malgrado la Resistenza vedrà assieme assieme a liberare cattolici comunisti socialisti per liberare l'Italia
Perché ho ricordato questi momenti perché la ricostruzione della sinistra così urgente e necessaria
Richiede una revisione coraggiosa
Perdere la memoria non è
Una revisione la politica che dimentica la storia come accade i protagonisti
Beh non nascente Partito democratico la politica che dimentica la storia è una politica debole
Le nostre radici
Vanno cercate altrove in quella cultura liberalsocialista che dopo aver perso tutte ma proprio tutte le battaglie ideologiche oggi scopre che ha vinto la guerra e non se n'è accorto
Lo ricorda bene Bobbio quanto di Rosselli racconta
Non solo la volontà di separare socialismo il marxismo
Ma fa una critica la socialdemocrazia classica non parlo di quella recente che per fortuna è tutt'altra cosa
E dice Bobbio il movimento socialista per Rosselli la logica conseguenza del liberalismo nel senso che posto come problema essenziale
Della storia umana il problema della libertà
Posto commettendo essenziale della storia umana il problema della libertà
è il problema del liberalismo come filosofia della libertà
Il socialismo e grandioso movimento storico che tende a rinnovare
E a rimuovere a rimuovere altri ostacoli alla libertà oltre quelli rimossi dalla rivoluzione borghese contro l'assolutismo non è di questo che noi parliamo oggi
Norme per tornare alle considerazione iniziale di Fort questo l'unico al mondo per parlare giovanili antifascismo e di socialismo come cosa attuale non come
Reperto classico
Queste idee ora hanno anche
Un bisogno assai urgente di trovare un soggetto politico che incarni e questo io credo sia il nostro compito
Ringrazio Peppino
Vi informo che ieri un burlone ha inviato un fax alla segreteria provinciale dello SDI di Rovigo un fax è scritto a mano
Firmato Peppino Caldarola che informava che non poteva essere tra di noi perché aveva altri impegni
E così com'è che non credo che i burloni siano a caso in politica
Anche da questa piccola cosa state il timoniere chiediamo molto fastidio solo il fatto che ci si rialza in piedi e no io sono piccoli do quindi sembra che sia sempre seduto ma nel momento in cui ci si dà slancio torniamo a disturbare grazie Peppino
Anche per questo motivo
Detto questo
Voglio ricordare a noi che anche
Molte volte non non vogliamo farlo non siamo
Nelle condizioni di farlo che il Polesine ha dato del socialismo italiano un'altra grande figura noi oggi ricordiamo a Giacomo Matteotti ma il giusto quest'anno sono cento vent'anni dalla nascita e ventotto dalla sua scomparsa
E di Lina berline una grande donna una grande socialista senatrice della Repubblica una donna che abbatta
Ha lottato tutta la vita per i diritti
E la dignità della donna pochi ricordano che voglio ricordarlo
Che da parlamentare si è battuta tenacemente anche
E con grande è successo per la difesa il potenziamento della scuola pubblica
Una donna che si è battuto a favore del mondo del lavoro di questa terra
E il Veneto ha dato e dai socialismo un personaggio del calibro dell'onorevole Gianni De Michelis invece qui in carne ed ossa lunga vita Gianni a te la parola
Care compagne e cari compagni care amiche cari amici
Sennò Veneto non è la prima volta che partecipo
Ha una commemorazione di Giacomo Matteotti l'ho fatto mette in piedi quando
Come PSI avevamo in altro ruolo in Italia anche qui nella nostra Regione e l'ho fatto anche negli ultimi anni negli anni della diaspora
Da questo punto di vista non credo di dovere aggiungere molte cose del bellissime cose che hanno detto prima di me Turci Caldarola sulla figura di Giacomo Matteotti mi limito solo a sottolineare una cosa che almeno a me quando partecipando a questa convocazione anch'io sono andato a rileggere i testi così ogni anno mi avevano molto colpito cioè la modernità Giacomo Matteotti
Giacomo Matteotti non era solo intransigente non era solo un riformista coerente non era solo un organizzatore dal basso di realtà sociali corrispondenti all'Italia allora che era un'Italia molto diversa da quella di oggi
Ma era uno che sapeva guardare avanti capire il senso del cambiamento che già allora in qualche modo si prefigurava
Noto la capacità che ebbe di cogliere l'importanza che nel capitalismo mondiale avrebbe avuto
Quella che oggi chiamiamo l'industria del petrolio dell'Energia qualcuno dice addirittura che una delle ragioni per cui entro in scontro così violento con Mussolini col fascismo fu legato ad aspetti molto concreti di questo tipo
E soprattutto la cosa che mi ha colpito di più era il fatto che aveva chiara l'idea dell'Europa
L'idea che la dimensione futura dello sviluppo della democrazia anche in Italia sarebbe stata collegando a una diverso assetto dell'Europa da questo punto di vista
Era uno di coloro che il ponte in quell'Europa che aveva alle spalle la Prima guerra mondiale con tutte le tragedie
E aveva prefigurato già pensava com'era appena un Germania come stese mal come altri a una possibile come per Bianco ha una possibilità di creare una situazione migliore di maggior spazio e così via
Proprio attraverso una dimensione europea
Questo lo dico e lo sottolineo per dire che Matteotti era non solo un riformista ma era un riformista che si misurava cui problemi anticipando l'evoluzione dei problemi
E questo bucce me come molti altri a pensare
Che la scure la morte prematura di Giacomo Matteotti in quel momento ha
Probabilmente una delle cause maggiori che ha indebolito per i decenni successivi
La possibilità di avere in Italia un riformismo come si può dire vincente capace di essere egemonica sinistra nella sinistra come avvenuto in altre parti d'Europa con tutte le conseguenze negative
Che questo ha comportato in questo è la cosa
Che almeno a me parla di più parlando oggi nel due mila e sette ricordando questo grande del socio
Vista questo grande democratico
Però vi è una seconda considerazione io credo che la mettiamo i piedi nel piatto e credo che se siamo così numerosi quindi questa volta rispetto altre volte in cui pure eravamo qui va fatta
A comprare Matteotti c'è un qualcosa che attiene alla qualità che non attiene solo a ottantacinque ottanta ottantatré anni fa
E c'è un nesso
Perché allora la morte di Matteotti sin scriveva una situazione di difficoltà della sinistra italiana e di divisione
Nella sinistra italiana che è stata ricordata la nascita del Partito comunista la divisione dei socialisti di un'altra diaspora drammatica che è durata decenni tra massimalisti e riformisti e così via
In un certo contesto che ha come si può dire condizionato il percorso specifico e peculiare della sinistra italiana fino a ieri anzi fino a oggi
E oggi per una serie di ragioni sulle quali possiamo tranquillamente sorvolare in questa sede oggi come si può dire si sta chiudendo per sempre quella fase
E paradossalmente in queste la mia idea anche il mio sogno paradossalmente
Si ricreano oggi o si potrebbero ritirare dipende da noi se ne sapremo cogliere le condizioni
Per un ritorno da protagonista del riformismo socialista di quel riformismo socialista che allora
Fu stroncato come si può dire fisicamente con l'uccisione in quel modo da parte del fascismo di Giacomo Matteotti ecco
Io credo che questo è quello a cui dobbiamo riflettere perché dico questo perché nel corso di questi anni per ragioni diverse sulle quali possiamo avere anche opinioni diverse tra di noi
è scomparso il PSI
è scomparso giusti cioè le due forze che avevano raccolto nell'arco di questi ottant'anni il settore del socialismo democratico ed escono
Passo scompare ora scomparso sta scomparendo in queste ore in questi giorni proprio in questo periodo sta scomparendo per sempre l'esperienza comunista
Perché la decisione dei DS di sciogliere il loro partito e l'evoluzione chiamiamola così delle fondazioni comunista in un'altra direzione di quella visto anche nella giornata di ieri alcune caratteristiche di contrizione circonda questa frase
La fase
Della vicenda della sinistra italiana che è nato nell'immediato dopoguerra della prima guerra mondiale che è stata caratterizzata
Da lì dai grandi diciamo così che hanno portato all'avvento del fascismo
Dei drammi come quello di Matteotti oggi sedici
E paradossalmente nel momento in cui
Questa idea socialista questa realtà socialista sembrava cancellata per sempre dal nostro Paese paradossalmente si riaprono occasione straordinaria quella
Che allora venne persa e Matteotti pago in qualche modo simbolicamente per tutti che poi nei decenni successivi non riusciremmo nonostante grosso sforzo
Andammo molto vicini alla meta negli anni Ottanta Convertino nel raggiungere questo risultato non era più riuscita ridiventare il cuore
Deve la sinistra deve trattenuti una sinistra capace di guidare il Paese verso il cambiamento verso la modernità oggi ci si riscopre questa possibilità
E la ragione per cui siamo qui e siete qui così numerosi e perché ciascuno di noi percepisce qua abbiamo molte idee ancora confuse lo sappiamo esattamente dovevamo fare ma percepiamo che questa occasione eh di fronte a noi
Allora il paradosso il paradosso è quello che questo non viene percepito fuori di qui non viene percepito viene troppo poco percepito s'
Si percepisce
A sinistra che c'è un tentativo di uscire dalla crisi del sistema politico italiano nella direzione di questo cosiddetto Partito Democratico
La cui identità rimane ancora molto oscurano un'anonima gli stessi che partecipano a questo processo si percepisce fuori di qui che vi è un tentativo di riorganizzazione
Di una sinistra antagonista massimalista che esprime dei malesseri reali delle tensioni reali che esista la città non si percepisce
Non si percepisce che esiste come si può dire questa possibilità è che tra l'altro questa possibilità è in realtà la grande occasione che viene offerta a questo Paese per uscire dalla crisi politica in cui
Sintomi sono evidenti che rischiano tra l'altro di creare una vera e propria emergenza democratico avere proprio rischio
Di crack delle istituzioni democratiche del nostro Paese e questo è la contraddizione
E noi siamo qui oggi e io credo questa è la come si può dire
La sfida alla quale dobbiamo in qualche modo cercare di essere all'altezza per riuscire a dimostrare fuori di qui che almeno noi questa occasione questa questa possibilità questa opportunità la percepiamo
Ecco io credo che questo messaggio deve avvenire da Rovigo
Da questa commemorazione di Matteotti da questa riunione di persone ciascuno di noi è inadeguato rispetto a questa sfida questa questo comma
Ora è un discorso al tempo stesso dovremmo fare in tempi brevissimi perché
La situazione non attende il rischio di una evoluzione o meglio di un'evoluzione negativa molto forte
E dovrò farlo in maniera
Molto riflettuto e più riflettuta di quello che non possono essere alcuni interventi di un quarto d'ora come questa mattina ma alcune idee dobbiamo averle chiare alcune le abbiamo già chiare
Una di queste idee che abbiamo chiare che in questa riorganizzazione del panorama politico del nostro Paese che diventa assolutamente necessario che siamo in ritardo da quindici anni di quindici anni dal tempo della fine della guerra fredda bene questa riorganizzazione in mancanza come si può dire di del migliorie senza volere fare le fughe in avanti neppure indietro
Deve avvenire avendo come quadro di riferimento anche dal punto di vista dell'organizzazione del sistema politico italiano l'Europa unto
In realtà la conosci in cui
Quelli che sono dietro questo tavolo sono già assolutamente d'accordo è che il nostro riferimento è
Il panorama politico europeo che è fatta come fatto avrà i suoi limiti alle sue contraddizioni mi sono detto le evoluzioni in corso in ciascuna delle famiglie politiche europee ma è fatto così
C'è una sinistra massimalista organizzata c'è un movimento ecologista organizzato c'è il socialismo riformista democratico della della del Partito socialista europeo ci sono i moderati del Partito popolare cioè l'estrema destra eccetera eccetera e c'è bene io credo che non ci voglia molto a dire che questo schema deve essere usato per riorganizzare la politica italiana e per in qualche modo adeguare l'Italia a un cambiamento che l'avvenuto quindici anni fa per ottantanove novantuno la quale non abbiamo voluto o saputo corrispondere in maniera adeguata punto questo già un punto un punto un punto di riferimento ed a questo punto di vista quindi io credo
E possiamo e dobbiamo dire che da qui da Rovigo da questa da questa collaborazione di Matteotti parte concretamente quella costituente socialista dove abbiamo individuato come la possibilità
Dare questa risposta
Parte da qui parchi eolici
Però deve partire con una nostra capacità e volontà
Di avere le idee molto chiare sul percorso per rapidamente dobbiamo riuscire a rendere credibile
Io non voglio portarvi via molto tempo
Io credo che valga alcune delle cose già pur ci ha detto
C'era Caldarola detto credo innanzitutto che dobbiamo come si poteva avere il coraggio di volare alto
Di volare alto di sapere che obiettivo potenziale che abbiamo a cuore che però sul quale come si può dire si parrà la nostra nobilitate
è quello di diventare potenzialmente il punto di riferimento a sinistra dell'arte diciamo della società democratica del Paese
Quindi di volare alto noi non possiamo pensare
Di volere rappresentare l'identità politica socialista riformista europea in Italia senza porci l'obiettivo di volare molto alto
Dice devi fare un qualcosa di molto di più e non sia quello di rimettere assieme la diaspora socialista
Molti di noi vengono dal PCI
Io ho rivisto compagni non vedevo da anni abbiamo una storia comune di Brindisi
Di decine di anni alcuni di noi più vecchi qui dentro però il nostro obiettivo ormai non è più L'Unità socialisti c'abbiamo tentato provato nel corso delle scorse ma oggi siamo oltre per le ragioni generali che sto cercando di
Di spiegare a me stesso oggi il problema non è rimettere assieme i socialisti di ieri oggi a parlare ai potenziali socialisti di oggi di domani qualsiasi sia il loro percorso Presidente e soprattutto
Sperando riparlare soprattutto ai giovani
Soprattutto nonché
A dei giovani che non hanno un percorso alle spalle che hanno semplicemente un futuro
Rispetto al quale non vedono chiaro di fronte a decidere
Se c'è un'unica cosa autocritica o pensare siamo
Troppi anziani
Qui
Troppo pochi giovani sono qui
A troppo poco non riusciamo a parlare il giovedì allora dobbiamo porci questo doppia questione volare alto
Avere rappresentare degnamente un'identità politica importante che ai problemi che anche alla discussione in corso che era come l'identità politica del socialismo democratico e riformista europeo ma soprattutto riuscire a diventare convincenti non semplicemente perché rappresentiamo una storia non semplicemente verrà presentiamo un simbolo non semplicemente perché rappresentiamo un nome uniti getta il socialismo riformista pure importanti
Dobbiamo parlare dei problemi del Paese
E dobbiamo riuscire a parlarmi in modo convincente in modo netto
Noi dobbiamo riuscire a dimostrare
In una situazione che ci dice che non ci vede presenti siamo come è stato ricordato per una cancellati non
Non si toglie che nella regione
Fiore della sinistra italiana dal Partito Democratico ha la cosiddetta Cosa rossa c'è un'altra cosa non si coglie proprio vediamo sballottati
E a e come si può dire assegnate o dalla parte o dall'altra e tutto sommato si può anche capire e per quel tanto di strumentale che c'è nell'azione dei gruppi dirigenti delle cosiddette leadership delle diverse formazioni politiche
La loro speranza sia che non ci dividiamo compenso stia alla fine finisca nella bocca del Partito Democratico un altro pezzo finisca
Per le ragioni più diverse a fare la destra della Cosa rossa in qualche modo ben noi dobbiamo
Non solo ovviamente evitare questo ma dobbiamo evitarli l'unico modo possibile che attraverso l'uso dell'unica cosa che non ci hanno potuto portare
La nostra organizzazione sono scomparse la diaspora è stata quello che è stato ciascuno di noi mi permetto di dirlo ancora una volta
Lo dico in tutte le riunioni in cui incontro mi accompagnò comunque socialisti noi siamo macerie noi siamo
Il frutto di un per tre moto di un disastro e quando un edificio per la colpa del terremoto si si si sgretola si disfa restano macerie
Però una cosa in quel disastro non è stato non hanno leso non hanno lesionato le idee
Quell'idea che era un uomo le idee
Il patrimonio di idee e di cultura politica di saperci fare politico quello è rimasto intatto dipende da noi
Riuscire in qualche modo a rimettere in pista riuscire a usarlo per misurarsi con i problemi dell'Italia di oggi di domani
è un discorso non farsi è un discorso non è impossibile lo dico schematicamente nel tempo
Dovremo parlarne a lungo ma rapidamente nel corso del prossime settimane si tratta di coniugare i diritti e doveri
Si tratta come facemmo venticinque anni fa di coniugare meriti e bisogni
Si tratta di coniugare il rigore con un solo senso non sono giochi di parole è un modo compresso
Ma che qualifica quello che noi abbiamo di tutto nella nostra vita e capito esseri riformismo che Matteotti ci ha insegnato già da allora e l'intransigenza non era solo un fatto morale non era un solo fatto di carattere
Ma era un'intransigenza
Uno vincoli caratteri Matteotti che faceva riformista che sceglierà quella strada e rifiutava
Il massimalismo te apparentemente
Intransigente si lederebbe meglio con massimalista che non corre con riforme mista ora nel passato
La destra la sinistra potevano dividersi ciascun ente stando sì la sinistra i diritti la testa e i doveri
La sinistra il il bisognerà destra e i meriti la sinistra il consenso e la destra in vigore oggi nel mondo di oggi più che mai e devo dire l'avevamo già intuito negli anni Ottanta appunto
Quando con la Rimini uno quando con l'azione del Governo Craxi già cercando di intuire la strada oggi occorre coniugare le cose oggi sentiamo letto
Un discorso di Ségolène Royale
Alla chiusura della campagna elettorale francese votava esattamente questa stessa a fare la sinistra deve coniugare
I diritti e doveri perfetto non è facile però noi
Abbiamo alle spalle un'esperienza in cui ci abbiamo provato ci siamo riusciti solo in parte abbiamo commesso errori alle ovvero del terrore ma ripeto sappiamo come fare
Non dovrebbe essere impossibile
Nel panorama di assenza di idee che ci circonda
Nel nulla totale della politica italiana
Nel disastro di questo Governo
Che ormai morto e non sa nemmeno di essere morto e non si toglie di mezzo in una situazione in cui dall'altra parte si sfrutta solo l'incapacità del Governo ma non si esprime le sue non dovrebbe essere così difficile
E qualificare questa possibilità che abbiamo di fronte affrontando alcune cose in maniera
Concreta e convincente
Lecce ne cito le tre più importanti è lecito per
Per per capitoli ma dovrebbe essere facile capire come potremmo riempire questi tre temi di risposte concrete e convincenti
La questione dello sviluppo della competitività del Paese
Della capacità del Paese di di essere in qualche modo capace di stare nella grande competizione globale che abbiamo di fronte perché questa è la premessa per risolvere il problema principale per parlare delle giovani generazioni
Offrirvi delle opportunità di lavoro offrire delle opportunità di attività
Darvi l'idea che non occorra scappare da questa comunità per avere in qualche modo un futuro che
Ci sia la possibilità ancora all'interno di questa comunità
Di usare le proprie capacità i propri meriti per garantirci un futuro
Io dico sempre me lo ripeto ogni volta
La grande differenza che vedo anche da noi anche in questo nostro Veneto anche questa volta la destra
Io quando ho cominciato a far politica la socialista vent'anni e oggi è che quella volta i giovani della mia generazione avevano una sola certezza sapevano che il destino di avervi riservato qualcosa di meglio per i loro disegni Torino oggi i ventenni d'incontro poco ripete con difficoltà riusciamo a parlare giovani generazioni hanno le idee esattamente opposta pensano che il destino gli riserverà qualcosa di meno dei loro genitori e non
La balla scommessa che dobbiamo fare di riuscire a trovare in modo convincente per convincerli pieno è possibile com'era possibile e cinquanta o sessanta anni fa come è stato possibile per gran parte di queste cinquant'anni creare condizioni per avere un futuro migliore di quello dei propri genitori
La seconda questione
è quella
Del
Dell'evitare l'altro grande rischio che c'è
Nel nostro Paese che è la frattura intergenerazionale la questione della previdenza la questione delle pensioni va affrontato in questi termini
L'affrontate in modo tale da riuscire a trovare una risposta ed è possibile farlo non lo sappiamo
Qui e ci siamo misurati per decenni con questure esista un modo di rischi R. Chiarelli la frattura intergenerazionali tempi lo scontro tra i più anziani che hanno
Delle legittime esigenze devono essere tutelate e i figli di quelli più anziani
Che rischiano in una situazione squilibrata come quella attuale di non trovare risposte loro problemi e il terzo problema
Mettiamola così Giovanni ho finito domani è quello è quello che conta di più qui anche da noi nel nord e nel Veneto e del nord est
La cosiddetta questione del federalismo fiscale
Il federalismo fiscale è la premessa
Per potere fare la riforma costituzionale la riforma
Del dello Stato ed è la premessa per risolvere il
Patto il patto tra
I cittadini le famiglie le imprese e lo Stato e le istituzioni democratiche
Non c'è possibilità di fare la lotta all'evasione che è un punto chiave
Di un possibile nuovo equilibrio senza il federalismo fiscale
Tu non potrei mai convincere la gente con i meccanismi di Visco degli studi di settore che spiegare quali in cui si vede il destino e lei è la sorte SEC contemporaneamente non riesce in qualche modo allegare l'invito ai cittadini alle imprese di fare il loro dovere quell'istituzione democratico il fatto
Che ci sia un legame col territorio ecco
E noi io credo di fronte a una sinistra una destra che su questo terreno magica slogan agita bandiere ma non si misura col problema io credo
Che il socialismo riformista a un'occasione straordinaria di potere dimostrare
Pur nella debolezza delle nostre nel nostro organizzazioni una capacità superiore di misurarsi problemi della gente
Ecco in questa direzione io credo parleremmo la lezione di Matteotti difenderemo i valori etici che egli ha rappresentato coglieremo l'occasione di oggi abbiamo abbiamo di fronte
Dobbiamo partire rapidamente dobbiamo dimostrare che le entrate in campo
Di questo terzo cantiere accanto a quello democratico accanto a quello
Della cosiddetta Cosa rossa nella sinistra italiana un elemento di novità e io dico di rottura rispetto alla situazione che non tiene più
Io credo che ho detto a Fiuggi lo voglio ripetere qui io credo che un passaggio decisivo in questa direzione sia quella che ho chiamato a Fiuggi una Rimini prego c'è una grande occasione di riflessione non sull'idea astratte ma sul modo concreto di misurarsi con i problemi
Dell'Italia del dell'oggi e del del domani penso che possiamo farcela penso che nonostante tutti gli elementi di difficoltà che non sfuggono a nessuno di noi
Questa sia una sfida che possiamo
A breve accettare di cogliere raccogliere di vincere
Io non sono sicuro quasi alla fine tutto questo come si può dire si permetterà di cogliere fino in fondo l'opportunità e in qualche modo l'occasione che ci si offre ma sono sicuro che abbiamo il dovere di tentare se io sono qui con voi per per darci
Grazie Gianni e da Gianni viene un invito di parlare alla gente di parlare i cittadini e soprattutto di dare una risposta per la soluzione loro problema la tonda e questa è la nostra storia purtroppo per troppi anni ci siamo dedicati i nostri problemi
Dei nostri errori anche di qualcosina che riguarda le macerie ma se noi oggi siamo Puglia proprio perché non intendiamo proporre al Paese un progetto di governo diverso dei problemi nuovi e del nuovo italiano cosa dire oggi
Ma anche rivalutare
E rivalutare ciò che abbiamo fatto nel passato quando non abbiamo parlato degli altri
Quando
Ecco è arrivato poco Craxi che anche voi avuto problemi
Con gli aerei con gli aerei
Olivieri Romano Colozzi
Grazie
E qui intanto che Gianni parlava ambiente il mio pensiero è andata è andato a una recente pubblicazione del Censis che ha pubblicato qualche anno fa discorsi iscritti di illustri personaggi del Veneto del Nord Est anzi
Degli anni ottanta e dentro questi contributi di quegli anni di uomini di cultura di uomini politici di imprenditori di sindacalisti degli insegnanti
E c'erano due iscritti e di Gianni De Michelis che non scriveva a titolo personale ma c'è di mi chiedi sparlare a nome del PSI e i due temi chiave va affrontato in questi due scritti all'epoca degli anni Ottanta era le infrastrutture del Veneto élite credito
Ed è una proposta per il credito nel Veneto B sommari oggi come oggi noi non abbiamo neanche la tangenziale ATO che Barcellona chiede e per quanto riguarda il credito
L'hanno risolto gli altri ecco che allora in questo momento io credo ringraziando Bobo diamo la parola a Bobo Craxi Sottosegretario di Stato e leader del Partito del socialismo italiano
Neanche il tempo di respirare
Non mi scuso io mi scuso per un ritardo dovuto al
Colpa di Bush lo sapete ma
Cosa più divertente neanche più comica scusa
Cirielli Necci ieri tutti si lamentavano col Governo
E persino Casarini che in un impeto di comicità volontari ha detto
Lamentandosi del ritardo dei treni quando c'era Berlusconi treni arrivano in orario
Ed è una polemica ed è una constatazione che non posso che sottolineare anch'io questa mattina invitandoci a Berlusconi deve arrivare in orario
Sono molto contento di essere qui fra di voi compagni e compagne
In questa occasione di
Come Morara assieme la figura di
Di Giacomo Matteotti
L'ottantatré esimo anniversario del suicidio
Per mano fascista
Questa è un'occasione che ci ricollega la matrice più autentica è chiaro che la tradizione socialista quella democratica quella riformista e nazionale
Una limpida figura di riformista Giacomo Matteotti difensore delle classi proiettare del Polesine
Che sempre nella sua vita rifiuto la violenza come metodo di lotta che intravedeva nella tendenza massimalista con occhio lungimirante
Il rischio di un dominio
Di un'élite in nome e per conto delle classi lavoratrici
Parte oggi proponiamo un socialismo che si realizzasse essi nel nome del proletariato ma che non si conquistasse con un atto violento di volontà neri con la improvvisazione degli incoscienti
Realizzare socialismo spiegava i compagni di Reggio Emilia e opera profonda ed aspra di trasformazione ed educazione sociale
La verità è che il Partito Socialista allora stretto nella tenaglia della dicotomia fra un massimalismo in mano così richiamava
Matteotti
In mano attinenti e da Badaloni
Ed una tendenza riformista minoritaria non ancora preparate in Giunta ad una separazione con il mito della rivoluzione
Partito socialista fu travolto da un sorgente nazionalismo di guerra che spiano alla strada regime fascista che dapprima spiego la citazione delle fabbriche poi
Spezzo con la repressione l'illusione della via democratica dal parlamentarismo attraverso la definitiva stretta nelle elezioni del ventiquattro che videro in Giacomo Matteotti
La vittima illustre
Per le sue reiterate
Contestazioni
Coraggiosa i brogli elettorali che
Furono accompagnate dalle odiose violenza i seggi nei comizi elettorali contro i Verdi raccoglitori di verificatori delle firme elettorali contro i candidati socialisti
Violenza supposi che bere una mano politica nel fascismo italiano
Ed un mandante nel Duce del fascismo Benito Mussolini
Socialismo
Democratico moderno italiano
Europeo
Non vive nella Martino coloni
Ma sa accogliere nella vicenda dei suoi martiri una senza politica primaria da cui trarre insegnamenti lezione e disperazione
La fiducia nell'uomo nella sua emancipazione
La giusta e doverosa attenzione mondiale per difendere e promuovere e tutelare il mondo del lavoro anche e soprattutto nella sua trasformazione nei suoi cambiamenti che impongono consequenziali trasformazioni
E modificazioni politici e culturali
Un socialismo quello dell'anno nel quale noi guardiamo con un visto di ammirazione di giustificata nostalgica tenerezza
Che fa per liberare gli anni della passione politica quando esso ha saputo raggiungere
E mostrare il suo slancio etico o addirittura
Offrire il suo corpo in sacrifici come sacrificio per la difesa di interessi collettivi
Fa ridere liberale passioni per la sua lungimirante l'indomita battaglia contro i totalitarismi che infestano tutto il Novecento
Un socialismo democratico che diede i natali alla tragica esperienza totalitaria del fascismo
E dalla illusione rivoluzionaria prima e di una possibile poi versione nostrana di un comunismo diverso
Che ha trovato la fine della sua corsa dinnanzi a rovinoso con Rollo del sistema comunista
Internazionale
La storia compagne e compagni promuove un solo tribunale che quello dei fatti
E dunque il tribunale che si distribuiscono con equità
Le ragioni
Ed i torti
Il porto socialista è sempre stato quello di aver avuto la ragione nella maggioranza dei casi
Ed il nostro torto e quello di non essere riusciti a far prevalere con determinazione la sostanza ancora attuale delle nostre
Ragioni
Furono commessi enormi errori nel mille novecentoventidue come riconobbe Pietro Nenni lì con mese la sinistra e la classe dirigente liberale per viltà e per incapacità
Furono commessi errori analoghi settant'anni dopo per una forma di diversa ma non dissimile incapacità evita
Fatto si è
Fatto ossia che oggi ci troviamo nelle condizioni di poter assistere alla dissoluzione dalla decomposizione di un quadro politico e democratico nel quale non troverebbe spazio e forza una residua resistenza socialista
Se essa non sapesse opporre una robusta reazione politica una risposta alla crisi delle nostre istituzioni
Ed al declino lento del nostro Paese
Una risposta attraverso un nuovo e rinnovato slancio politico ideale e concreto che tragga la propria ispirazione dalla propria storia dalle proprie antichi Ranucci
A questa esigenza nelle nostre fragili condizioni noi non possiamo che partire offrendo un nuovo e più largo e quattro di unità di azione evidente
Un'unità che si riconosce nel perimetro venerdì seconda esperienza dei nostri compagni in Europa nell'esperienza che hanno saputo coniugare meglio la tradizione di rinnovamento rinnovamento delle idee e dei programmi di azione
Un socialismo democratico liberale riformista dato i nostri tempi dove i diritti e le solidarietà si coniugano assieme ai doveri e dalle responsabilità
Dopo una forza di sinistra sia sinonimo di progresso della società e non di conservazione
Dopo una forza di sinistra non si è a mia bene o cieca dinanzi ai cambiamenti
E dove le responsabilità di governo non coincidano con la mera gestione del potere e della sopravvivenza fine a se stessa
Per giunta nel nome di una presupposta arrogante superiorità morale e culturale
Il ciclo politico che sta di fronte a noi ci dice che non da oggi sono in crisi le socialdemocrazie che non hanno saputo rinnovarsi ed adeguare i tempi proprio obiettivi e propri programmi
Ma nessuna socialdemocrazia in Europa
Tuttavia è venuto mai in mente di fornire una risposta improperi tardi e alle poche inadeguatezze
Superando la propria ragione d'essere e cancellando la propria identità questo noi non lo faremo
Avevamo denunciato per tempo i rischi a cui sarebbero andati incontro le forze che unendo si dichiaravano la propria volontà di superare le tradizioni politiche della sinistra europea innanzitutto quella socialista
è una crisi quella del Partito Democratico ed uno sbandamento che ha pesato sulla vita di un Governo già fragile ed è una crisi dalla quale dobbiamo cercare di evitare di venire travolti noi stessi
Attraverso la nostra azione accelerando i nostri processi di unità e di costituente
Allargando il raggio della nostra azione politica sollecitando tutti coloro che oggi riguardano con maggiore interesse I socialiste
Specie se daranno prova di coesione di unità di forza di slancio interessato innanzitutto per dare risposte alla crisi del Paese
Non ci piacciono al contrario la risposta che vorrebbero
La sinistra ad un tempo di lotta e di Governo
A furia di accarezzare il pelo
Dell'estremismo si sono ritrovati con le piazze vuote
Non ci piacciono gli autoritarismi
E di poter il responsabile siano essi dei corpi dello Stato dell'informazione o dell'industria noi preferiamo generali normalità generali e speciali
Ma l'esercizio
Sbagliato e incontrollato della propria autorità a quell'esercizio sbagliato non si reagisce opponendo un altro autoritarismo
Se così avessero fatto i partiti della Prima Repubblica non ci sarebbe stata Tangentopoli e ciascuno giudichi se questa eventualità avrebbe prodotto un bene od un male
La politica e nuovamente sul banco degli accusati significa che essa in questi quindici anni non ha saputo rinnovare se stessa
Non è un problema di uomini
A questa tragica considerazione non può essere risparmiato neanche chi si presentò nel Paese con il volto del cambiamento
è un problema di vitalità democratica e culturale dell'Italia ossessionata dalla logica dello scontro esaltata dall'imperfezione o dalla illogicità
Di un sistema elettorale chiaramente appunto il nostro sistema autoreferenziale o riforma abbia soltanto sotto minacce
Socialisti per quell'ora noi dichiari riflettere di che fare dice agire in questa situazione
Pur mantenendo saldo il rapporto
Con altre forze della sinistra in particolare quella riformista abbiamo il dovere di denunciare questo stato di cose
Delle difficoltà a cui stiamo andando incontro
E come avrebbe detto Giacomo Matteotti
è estremamente urgente provvedere uscire dalle formule nella realtà dalle polemiche nell'azione
Contare sulla fatalità sarebbero mai balordo e delittuoso sono gli uomini che devono muoversi
Fare compagnia
Cari compagni
Parafrasando Pietro Nenni
Fratta Polesine mille novecentosettantadue
Il quale a sua volta parafrasare da
Viene
Niente può perdersi se non
I nostri errori
Rovigo viene dopo Bertinoro dopo la nostra vini e la Fiuggi che ha sancito una tappa di avvicinamento essenziale
Indicando la bussola dell'unità politica fra i socialisti nel rinnovamento e le l'allargamento della nostra famiglia nel riconoscimento reciproco
Delle posizioni politiche che in questi anni via via abbiamo assunto sapendo tuttavia che nel nome della nostra tradizione e soprattutto
Con l'obbligo alla responsabilità che ci compete nei confronti del Paese
è nostra ancora il nostro obiettivo promuovere
Sollecitamente questi il carattere
Organizzativo della nostra
Unità politica per questo voglio ringraziare i compagni del Polesine
Federazione Socialisti democratici
Federazione socialisti tutte l'associazione che assieme a non realizzato questo appuntamento questo incontro nel nome di un margine
Socialista
Uno dei nostri margini socialisti
Martedì
Antichi
Con Matteo con Rosselli
Che offrirono al proprio corpo come ho detto prima
Come sacrificio contro le
I sistemi totalitari che si uniscono ad altri martedì moderne sulla cui scia e sull'acqua linea
Ne manteniamo e vogliamo mantenere un nostro atteggiamento coerente Matteotti si inserisce in questa in questa nel novero di questa grande
Tradizione politica
Ed è la ragione per la quale questa mattina io sono ben lieto di
Commemorare la sua figura assieme ad altri uomini politici ieri non sono propriamente parte del nostro percorso
Almeno quello che ha dato ventuno ci ha portato sino a qui e che tuttavia oggi sentono hanno sentito il bisogno di
Come morale assegnano Giacon Matteotti perché credo che e questo sia il segno più importante
Per la volontà non solo di
Superamento
Delle divisioni ma di più anche c'è un forte investimento sul futuro e per questo io non posso non ringraziare so cosa avete fatto voi ma lo voglio fare dal palco Gavino Angius per la sua presenza così come
Fino ad arrivare alla
Lanfranco
Ho concluso aggiungo soltanto un elemento di carattere personale in questi anni nelle nostre divisioni proverbiali capitato anche che a commemorare Matteotti capitasse
Che diverse delegazioni si incrociassero al cimitero mi è capitato
E andare
A nome del nuovo Partito socialista qualche anno fa
Ed era appena uscito dal cimitero compagno Fassino arrivava compagnetti questa mattina siamo insieme Bonsegna un buon segno di vitalità grazie colpa
Ringraziano affrontando convocarsi
A ricordando in maniera molto corretta e pertinente e non solo i valori di principi e delle idealità socialista ma l'unico udendo si è rivolto
Accompagni di viaggio che sono qui con noi
Come Lanfranco come Peppino
E come Gavino che sono non solo parte
Della sinistra italiana ma oggi
Sono animati da un progetto comune
Io voglio ricordare prima di dare la parola Gavino un vicenda felice del nostro lavoro politico
Io ho avuto il piacere di passare con lui cinque anni al Senato la posizione del Governo e Berlusconi ci siamo conosciuti
Bene e abbiamo anche imparato a capire l'un l'altro e abbiamo dato vita proprio voglio ringraziare la federazione di Venezia regionale dello spirito
Mi pare tre anni fa a un appuntamento che riuscito affollatissimo come oggi è il tema era dare al Paese un grande partito riformista
Ecco io credo oggi sono passati tre anni che sia maturo l'appuntamento di dare a questo Paese un grande partito socialista la parola Gavino Angius
Presidente del Senato della Repubblica
Grazie dalle compagne e compagni grazie
Anch'io vorrei ringraziare l'associazione culturale Giacomo Matteotti Comitato regionale dello SDI la federazione sviluppi Governo invito a partecipare a questo incontro di stamattina
Dove commemoriamo l'ottantatré esimo anniversario del Martini di Giacomo Matteotti
Un uomo un italiano
Un socialista
Al quale dobbiamo la nostra libertà
Luigi ancoraggio degli altri uomini e donne
E ci hanno dato con il loro sacrificio la democrazia che è nata la democrazia questo nostro Paese
Davanti io in ordine a Roma è stata imbrattata oltraggiato alla lapide che ricordo del martirio di Aldo Moro con una scritta volgare offensiva
Nella memoria di un altro grande italiano
Questo ci ha indignato e ci ripugna
Ed è per questo che manifestato
Voglio ricordare la solidarietà alla famiglia ai figli alla moglie
Onorevole all'onorevole anche
Faccia perché penso dobbiamo pensare secondo me care compagne e compagni che un grande Paese una forte democrazia
Debba fondarsi innanzitutto in una memoria condivisa del suo passato
Capace di leggere in essa tutti quanti insieme i limiti e gli errori
Anche le opportunità e le conquiste
Capace quindi di dare un senso al cammino che si percorre anche con idee che sono state diverse in modo da permettere di guardare al futuro
Come se si venisse dal nulla
Noi non veniamo dal nulla nessuno di noi viene da noi
L'Unità d'Italia alla lotta al fascismo il nazismo la Resistenza
La costruzione della democrazia la scrittura della Costituzione la ricostruzione economica industriale del Paese
La lotta al terrorismo rosso e a quello nero le grandi trasformazioni sociali non sono il frutto del caso o di un destino inatteso
Quelle pagine le hanno scritte grandi uomini personalità forti che avevano idee diverse percorsi distinti
Ma con un segno particolare e specifico impresso alle conquiste sociali di questo nostro Paese indelebile incancellabile impresso
Dal movimento socialista e dalle idealità socialiste
Ecco una memoria condivisa del passato
Anche io come molti di voi suppongo quando pensiamo alla nostra storia passata pensiamo alle divisioni alle lacerazioni o alle macerie subito immediatamente quasi distinta
Smarrire amo invece il senso di battaglie comuni di conquiste che abbiamo saputo offrire al nostro Paese alla società italiana agli italiani
Ecco una memoria condivisa del passato serve a riconoscerci ciascuno per ciò che è
Senza infingimenti per senza finzioni
Ma con l'orgoglio di ciò che si è stati cioè di ciò che si è
Cioè con la passione di ciò
Che noi possiamo fare
Ha ragione e Giovanni Crema quando aperto questo nostro incontro ha detto
La nostra non è soltanto una storia politica comune
è qualcosa ti molto di più
Per questo possiamo oggi ricordare
Lo posso fare
Anche io e vi ringrazio di cuore ancora una volta per l'invito possiamo ricordare
Giacomo Matteotti magari con le parole rubando le parole di uno straordinario scrittore italiano di Leonardo Sciascia
Egli ricorda in un suo libro virgolette
Una zia che si teneva il ritratto di Matteotti dentro un paniere in cui c'erano anche i forbici matta Sineri figlio
Ogni tanto
Sempre Sciascia che parla in mostra perpetrato e mi diceva
L'aveva fatto ammazzare quello
Non faceva male il nome di Mussolini ma io da tutina si chiamava così la cameriera sapevo bene chi fosse quella
Sono queste parole tratte da
La Sicilia come metafora di Leonardo Sciascia che riassumono quanto profonda ed estesa sia stata l'ammirazione per Matteotti uomo politico socialista alla cui memoria
Lascia un'impronta profonda nel sentimento popolare del nostro Paese
C'è tutta un'iconografia popolare che è sopravvissuta nell'arco degli anni a ricordarci questo
Qual è il senso allora addio utenti quel profondo di questo nostro ricordo di Giacomo Matteotti cui oggi
Io penso che le compagne e compagni che sia quello ricordando la sua opera il suo lavoro non solo il suo sacrificio di ridare alla sinistra italiana radici più profonde
Affinché dalla terra possa germogliare possano germogliare nuovi rami ed io non nuovi frutti che offrano alimento ad una politica a volte anche nostra
Che spesso si è rivelata povera
E arida che allontanato anziché avvicinare che hai isolato anziché
Partecipare
La storia di Giacomo Matteotti care compagne e compagni molti di voi è stato già detto lo ha detto poco fa Bobo Craxi
La conoscete meglio di me
Mi ha colpito una cosa anch'io l'ho riletto le pagine
Dove si narra della sua vita
Mi ha colpito cioè il suo modo di essere socialista si dalla prima giovinezza
Del suo rapporto con le lotte braccianti del Ponente Polesine e del modo in cui egli concepiva il rapporto con le istituzioni a cominciare da quelle
Veniva ricordato da Turci
Le istituzioni dal basso in comune la Provincia
E di
In altre parole era una figura di
Socialista di quel tempo un po'anomala
Perché in un panorama del socialismo riformista italiano dominato teoricamente dal gruppo dalla critica sociale fortemente contrassegnato dall'identità
Nord italiano urbanizzato penalistica quell'attenzione sua alla realtà della Campania e anche al Mezzogiorno era minore rispetto al mondo della fabbrica delle zone industrializzate del no
Ma Matteotti con quella sua visione graduali giusta riusciti hanno piano imporre l'idea di un socialismo come obiettivo a cui tendere non in virtù
Cito le sue parole di decreti emessi dall'altro dall'alto e neppure in seguito espressioni violente repentine
Ma attraverso una lenta impaziente opera di educazione maturazione dei lavoratori nelle organizzazioni economiche di classe nell'amministrazione pubblica indispensabile a gestire conquistare il potere
Cioè quel rapporto tra
Le lotte l'azione sociale la presenza al sociale le battaglie sociale e il modo di essere delle istituzioni né tratteggiata
Il profilo
Di un socialista
Possiamo dire oggi moderno riformista
Lo Stato non qualcosa
Da abbattere ma qualcosa dentro la quale inviterei
Matteotti pertanto fronteggiata posizioni dottrinaria e pratiche ma
Al tempo stesso
Non avendo un'opposizione preconcetta allo Stato portava il Partito Socialista il suo partito e il movimento che egli voleva rappresentare
Superando quel catastrofismo che allora era proprio di una parte della sinistra
Concependo allo Stato come la sede nel quale impegnarsi per conquistare nuovi traguardi
Era una posizione che non passava facilmente
Tanto è vero che a un certo momento
Anna Kuliscioff fatturati nel febbraio del mille novecentoundici disse nessuno capirà quale sia la ragione per la quale a Milano labor il sia democratica può essere considerata amica mentre sull'avanti questa stessa Borghesi è frustrata sangue in bellissimi articoli
Matteotti invece questo
Questa specie di miracolo
Individuando cioè in una posizione politica nuova e moderna già allora
Un ruolo originario né
Del socialismo italiano moderno
Ci sono due filoni del suo lavoro del riformismo di un attimo venivano ricordati poco fa il pacifismo come valore una strategia graduali vista di trasformazione dello stato della società
Il pacifismo come valore è singolare che nel mille novecentoventicinque a Torino Gobetti pubblico uno stupendo libero
Autobiografico di Francesco Saverio Nitti il quale
Richiamo proprio Matteotti e alla intransigente battaglia pacifista che egli fece prefigurando
Per gli effetti del dopoguerra dopo Prima guerra mondiale la catastrofe verso la quale l'Europa sarebbe andata sulla base del Trattato di Versailles che allora si fece
E prefigurando sono delle pagine impressionanti scritti in quel libro la catastrofe del nazismo
Ed è il fascicolo
Giorgio Amendola in via di
Che fu sbagliato definire nel mille novecentodiciannove del mille novecentoventi solamente come il biennio rosso
In realtà mangiano paralleli in quel biennio due processi contrastanti quello di un movimento rivoluzionario privo di una direzione saldo di obiettività chiari è quello nazionalistico dentro un quale di disorientamento generale
Incertezza
Fu di fronte a questa situazione l'instabilità di incertezza che proprio Giolitti nel ventuno sciolse il Parlamento
Sarà la Camera che proprio Matteotti nel gennaio del trentuno denuncerà una prima volta la sopraffazione le violenze dei fascisti non riprendo
Storiche che conoscete che questa mattina sono già state regionalmente richiamate negli interventi che mi hanno
Preceduto
Ciò però che voglio rimarcare ciò che voglio rimarcare
è che quando avvenne la sciagura di Livorno con la scissione l scissione in successive la collocazione del ruolo politico che ebbe che assolse
Giacomo Matteotti fu ancora una volta quello di continuare a battersi per una impostazione riformista che a suo giudizio doveva sempre a unire attitudine prassi del generali e concretezza storica
A Livorno si discuteva di rivoluzione e non si vedeva il fascismo nascente che invece
Matteotti vedeva e denunciata
Il tema centrale era il fascismo capillare invece a Livorno si parlava e non solo a ricordarlo di rivoluzione proletaria
Questo insegnamento che ci viene da allora da allora è un insegnamento forse che vale anche oggi non
Perché siamo alle porte del fascismo
Ma per capire come il ruolo e la funzione di una sinistra moderna nel nostro Paese di ispirazione socialista
Democratica e riformista aperta ad altre culture
Possa avere una funzione decisiva
Nell'affrontare
In termini nuovi la crisi italiana o se volete per realizzare come diceva Matteotti
Un'umanità migliore di solidarietà
E di giustizia un'istruzione e l'allevamento morale dei lavoratori
Come primo e non ultimo anello della catena dei nostri principi e dei nostri atti
Rileggendo le scritte gli scritti di Martinotti mi ha sempre di più colpito questo come egli in ogni suo discorso insistesse non solo sui diritti
Ma sull'allevamento morale e civile del Paese nel quale
Viveva
Come andò a finire lo sappiamo
Nonostante l'individuazione delle opposizioni che dimostravano di avere una larga base popolare i risultati elettorali del mille novecentoventiquattro furono catastrofici
Cerchiamo
La denuncia di Matteo
E sappiamo come andò a finire
Quando Mussolini dal gennaio del mille novecentoventicinque davanti al Parlamento si assumeva la responsabilità dell'accaduto in premeva un'accelerazione alla trasformazione dello Stato in senso autoritario
Compiva si compiva una svolta profonda nella storia italiana
Partito che fu con Gobetti Giovanni Amendola Gramsci Carlo e Nello Rosselli Don Minzoni
Uno dei simboli più alti e nobili della lotta per la democrazia e la libertà del nostro fascismo
Ma gli uccisori Di Matteo
Il fascismo
Non uccisero i suoi ideali
Noi dovremmo cercare di vedere di capire come quei valori e quegli ideali ci servano oggi e ci serva e sono utili
In Italia in questi anni la destra costruito divisioni profonde che hanno segnato la società italiana
Ha operato ha tentato di operare una rottura stessa della storia d'Italia
Per l'Italia democratica mettendo in discussione la resistenza all'atto di nascita della Repubblica io penso che è compito delle forze di ispirazione socialista democratica care compagne e compagni
Dopo questi anni di divisione di rotture di lacerazioni
Sia quello di unire questa nostra Italia in un senso di appartenenza negli obiettivi di crescita non solo economica ma sociale civile culturale
Dando così un apporto ad un'Europa politica che abbia queste stesse caratteristiche unirla nella responsabilità e nella libertà nella dignità individuale e collettiva di questo ha bisogno oggi la democrazia italiana
Perché la vita pubblica soffre care compagne e compagni di un deficit di responsabilità individuale e di un offusca mento della dedizione all'interesse collettivo
Anche nel centro sinistra di irresponsabilità
Una democrazia partecipata con istituzioni più efficienti significa una società più forte da una società più forte non è fatta soltanto da coloro che hanno la possibilità di esigere i diritti
Ma anche
Da coloro che sono richiamati a doveri di responsabilità sia nella politica che nelle iscritto
Noi abbiamo bisogno di questo care compagne e compagni
L'economia italiana certo che può crescere di più ma lo deve fare nella dignità del lavoro che non c'è e dei lavoratori
Può crescere nel rispetto e nella valorizzazione dell'ambiente che espressione a chi nega ma anche le energie umane i giovani vanno aiutati di più le imprese incoraggiate la creazione di nuovo lavoro sostenuta
Ma una democrazia economica e moderna e competitiva a condizione che essa possa garantire uno venuto un sviluppo stabile in continuo più giusto
L'economia italiana oggi soffre di forme di capitalismo parassitario non basato sul normale sviluppo delle imprese
Altro che il liberalismo moderno ma al contrario spesso su forme di speculazione non sempre lecite a volte sostenuto ben apparati pubblici
E frequentemente assistite da un intervento statale che non sempre promuovendo lo sviluppo noi dobbiamo liberare quelle potenzialità dell'economia italiana
E al tempo stesso dobbiamo fare in modo che lo Stato il nostro Stato non faccia ma faccia fare dia più libertà offra di uomini
Libertà e autonomia di iniziativa alle persone come anche alle imprese
Ebbene vuole quella politica che subisce senza reagire un ruolo subalterno
Non può esserci alcuna rigenerazione della nostra democrazia economica care compagne e compagni e più in generale della nostra democrazia senza una riappropriazione del ruolo della politica delle istituzioni politica ma non è pensabile
Io non condivido queste parole che vengono usate la crisi della politica
Questa categoria che viene usata non è pensabile che ci si sottragga le proprie responsabilità quando si hanno dei compiti politici altissimi
No non è la crisi della politica che oggi io vedo in crisi
Vedo in crisi
La nostra politica quella delle forze del centro sinistra
Non è pensabile care compagne e compagni
A proposito di credibilità della politica che noi abbiamo un Governo che presenta una legge
Regolare le unioni di fatto e poi la rigidi
Presenta una legge sul conflitto di interessi è poi l'abbandona di affidamento a un suo Ministro di cambiare la legge elettorale ma contemporaneamente tre Ministri promuovono il referendum elettorale
Di fronte a due piazze quella del Farmer idee io quella dell'orgoglio laico Thatcher non sa cosa dire è questo che toglie credibilità alla politica
E una politica credibile la si fa e la si realizza innanzitutto quando si ha la responsabilità della guida del Paese
Ecco perché
Noi dobbiamo nell'affrontare questo tema di crisi della politica andare a vedere quali sono le cause di questa crisi oggi troppi partiti politici non sanno cosa sono
A cominciare da quello che si autodefinisce
Partito Democratico
Non parlo di questo partito che non è un nostro avversario è dovrei essere quando nascerà
Un nostro alleato
Ma noi
Non possiamo rinunciare chi vi parla non vi ha rinunciato a cercare di dare all'Italia una grande forza socialista democratica laica ed europea
Parte integrante della famiglia del socialismo europeo certi coperta nuove culture ma moderna nelle sue forme organizzate
Nella sua rappresentanza nelle sue forme di partecipazione
Con alcuni compagni abbiamo dato vita a questo nostro piccolo movimento che si chiama Sinistra Democratica per il socialismo europeo è un movimento non è un partito
Pensiamo anche noi lo dico a Gianni De Michelis ad una sinistra nuova e moderna dove ci sia la rivendicazione dei diritti ma anche il senso dei doveri
Dove ci siano definite meglio il carattere dello sviluppo ma anche dove vada affrontata la questione del salario e dei salari che sono i più bassi d'Europa
Dove ci siano delle politiche di accoglienza ma al tempo stesso sia garantita la sicurezza dei cittadini
Dove ci sia il disegno di riformare le pensioni innanzitutto per darle ai giovani dove ci sia l'obiettivo della produzione della ricchezza ma che essa sia distribuita meglio
Critica e di stimolo dunque con una politica nostra
E per far questo c'è bisogno che essa sia dei fondi essi riaffoglio prima fondi
Nella società italiana per rendere protagonisti della politica cittadini lavoratori persone in carne ed ossa
La crisi della politica al contrario si manifesta quando c'è una debolezza di pensiero politico quando si perdono nel riferimenti di valore
O li si attivano sino a volte ad accantonarli del tutto
Per cui può capitare che un giorno un cardinale un giorno un imprenditore un giorno un magistrato
Spesso impongano e dispongano a volte sino a far tacere e a umiliare la politica a questo ci si dovrebbe ribellare
Politica volte
Non quando sopra fa
E si mette al di sopra degli altri punti ma quando afferma il suo ruolo dirige guida Governo
E noi penso le forze della sinistra italiana abbiamo il bisogno cerco di difendere il Governo Prodi dall'assalto della destra ma anche di ricostruire l'unità e la coesione dell'Unione
Né del centrosinistra ma anche di restituire credibilità alla politica a cominciare da quella del Governo ma anche di ridefinire da aggiornare il programma medesimo del Governo
Ci attende quindi un grande lavoro
Che è di analisi politica che di ricerca culturale senza avere paura del nuovo voi non l'avete avuta questa paura del nuovo proponendo a Fiuggi la Costituente socialista che è una bella idea
Ed essa lo dico e il ricco tante volte ne abbiamo parlato avrà il suo fascino e ha il suo fascino se sarà capace di offrire opportunità non solo ed è molto importante di raccogliere le compagne e compagni socialisti ma di fare ancora di più dovete avere questa ambizione di fare di più
E cioè di accogliere in quell'antico ceppo
Per innestare in esso nuove culture raccogliere nuove idee chiamare nuovi protagonisti che nel liberalismo democratico più moderno ci sono
Che vedono l'opportunità di realizzare pienamente il valore della libertà individuale offuscato dall'attacco del principio di laicità dello Stato
Nelle correttissimo
Come occasione di cambiare i caratteri della crescita e dello sviluppo come condizione però allontanare l'umanità
Dall'immanente catastrofe ambientale indotta dai cambiamenti climatici insomma una sfida a tutto campo
Non è vero non lo accettiamo non sarà così che tra il Partito Democratico e una fantomatica cosiddetta Cosa rossa
Non ci sia il nulla il deserto non sarà così
Ed è su queste basi che noi possiamo parlare anche ad altre forze di sinistra che si aprono
Che si aprano
E non si accontenta fino altre forze di sinistra che fanno parte del Governo con le quali siamo impegnati nel Governo
Non si accontentino di quegli schemi ideologici del formantiche annusatori usano e che non ci fanno vedere la realtà del mondo dell'economia e della Società così come sai
E perché ciascuno nella propria specificità si possa misurare e confrontare questo diciamo anche a queste forze
Per un comune obiettivo di un progetto condiviso per il Governo del Paese ho finito
Le radici del socialismo democratico moderno
Sono nella filosofia classica sono nell'umanesimo nell'etica cristiana nello spirito di laicità
Sono radici che rendono fedeli alle istituzioni della democrazia pluralista
Che rendono intangibile i diritti degli individui che affermano l'interesse generale della collettività supremi rispetto a quello dei singoli
Che indicano il compimento dello Stato liberale nello Stato sociale per conseguire sviluppo economico più equilibrato e più giusto che perseguono la buona e piena occupazione il benessere generale secondo quel principio della concorrenza tra le imprese e sostengono l'intervento pubblico per impedire lo strapotere del mercato sui lavoratori e sulla società sulle istituzioni e sulla
Politica
Ecco
Le sfide che noi abbiamo di fronte sono queste alla fin fine se ci pensiamo bene
Tutto ci richiama ad una parola alla parola libertà
Non solo per le imprese ma per le persone libertà disse e per sé si chiama questo democrazia come diritti e doveri come partecipazione consapevole e responsabile come rappresentanza effettiva come slancio disinteressato verso gli altri
Si chiama uguaglianza dei diritti dei doveri e delle opportunità a prescindere dal censo dall'etnia dalla lingua dal credo religioso dal colore della pelle
Questa
Ciò che noi dobbiamo tendere
Sì è quell'multiculturalismo
Che crea nuovi intrecci sociali nelle nostre società nuovi osmosi culturali
Comune finalità pubbliche nuove visioni della società
E questi dilemmi del multiculturalismo nelle società moderne in Francia come in Germania come in Italia
Organo i suoi enigmi come dice un grande filosofo nel modo più semplice abbattendo gli steccati i muri le barriere e costruendo ponti
Perché partono dalla persona umana dai suoi bisogni effettivi dalle sue effettive speranze di vita queste idealità sono le idealità socialista e care compagne e compagni
Che non sono converrà accolte in un qualche vecchio cimitero della storia come gira astratto fatto intendere
Da qualcuno nel nostro paese
Che aveva scritto che il socialismo era morto non si capiva se si riferiva a Blera Zapatero alleni Nannini no l'epitaffio la sentenza era emessa
Ma il Tribunale della storia questa sentenza non la
Emessa e comunque noi abbiamo ricusato il giudice
Io penso che le compagne e compagni che queste sono alcune delle frontiere che ci attendono e le speranze che noi possiamo trasmettere sono queste
Quelle cioè guardando al futuro al tempo stesso rubo ancora una volta come ho iniziato una
Bella espressione ad un altro scrittore dovremmo frequentare il futuro
Io ho un po'a volte mi sento
Care compagne e compagni forse lo conoscete come il protagonista di
Un bellissimo libro almeno a me
Piaciuto così
Sostiene Pereira
In quel libro scritto qualche anno fa da un grande scrittore italiano D'Antonio Tabucchi si parla di un giornalista che ormai
Avanti netta tra i cinquanta e i sessanta
Soffre di una crisi di stanchezza esistenziale quasi di depressione quasi di affanno avuto una vicenda personale travagliata la moglie lo ha lasciato i suoi affitti
Si sono allontanati il suo stesso lavoro di giornalista nella Lisbona della dittatura fascista di Salazar ne risente non riesce più neanche a scrivere
Va dal suo medico
Neanche il medico riesce a capirci nulla è un psicologo lo aiuta lo sostiene niente sembra che non ci sia rimedio a un certo momento però casualmente in un caffè Della Vecchia Lisbona
Pereira incontra due giovani e gli offre una Limonato agghiacciata che è una bevanda tipica allora lo era di quei tempi sono una ragazza di una ragazza che si amano chiaramente
E che fanno una fitta
Un po'vagabonda per Einaudi ospita in casa sua e scopre a forza di frequentarli per qualche giorno che sono due giovani che lottano contro la dittatura fascista di Salazar
Clandestinamente
Li aiutarli sostiene
E la sua vita piano piano
Viene presa egli è coinvolto dalla vita di questi due giovani c'erano due ragazzi poco più che ventenne venticinquenne
è la vita di prevenire
Comincia a cambiare
Riprende ad uscire riprende a scrivere riprendeva rifrequentare vecchi amici
è tornata al psicologa e gli dice ma sai cosa mi è capitato e mi è capitato che la mia vita è cambiata si è trasformata perché sto meglio
E come è possibile preso dei medicinali no non ho più preso le medicine non le prendo più le medicine e allora che cosa hai fatto cosa IMI
E ho frequentato due ragazzi ho conosciuto due ragazzi due Giovanelli ospito a casa fanno questo fanno quell'altro si impegnano ho scoperto forse sono due che lottano clandestinamente contro la dittatura
Di Salazar
E allora il medico queste però sono le parole che Tabucchi metta in bocca al medico gli dice bene tu stai meglio per una semplice ragione che anziché guardare al passato
Attraverso questi giovani stai frequentando il futuro
Io a volte non mi sento come Pereira però forse poco fa ricordava le nostre vecchie battaglie i nostri vecchi scontri Gianni De Michelis o altri compagni e molti di voi possono ricordare
Ecco se noi guardiamo al passato forse
Usiamo le parole divisioni macerie
Ma se noi frequentassi non come dice Pereira il futuro con il volto con le speranze con la mente con il cuore con i progetti con le idee
Se noi proiettarsi non nel futuro il nostro impegno politico e ideale allora serviremo
Ecco a volte mi sembra di essere un po'come giornalista di periferia
Kerry appropriando civili riapre opinando mi di un vecchio sogno giovanile
E cercando di far vivere oggi quelle idealità socialiste non scomparse frequentando il futuro trovo una ragion d'essere di un rinnovato mio impegno personale e politico venga
Ringraziamo di cuore il compagno
Gavino Angius e per vendere anche
Palese solenne la nostra riconoscenza
Nei confronti di Matteotti abbiamo voluto che fosse qui dirigono dolore che gli fa compagnia Fratta ed è finita alla nostra
Celebrazione invito i nostri oratori a volerlo sottoscrivere
E proprio nel nome di Matteotti
Che con i socialisti polesani abbiamo voluto qui Gavino Gianni epilogo Laffranco
Proprio perché si possa aiutare ricco a fare ciò che la sorte ha voluto che fossimo chiamati alta velocità
Da un lato l'unità dei socialisti e dall'altro da fare assieme la costruzione di una casa per tutti i riformisti che vogliono fare parte della grande storia attualità
Impegno politico dei socialisti europei per il nostro futuro comune la parola Enrico Boselli
Grazie
A tutti il primo ringraziamento va ai compagni Rovigo
Ad Gianni a tutti quelli che hanno promosso questa iniziativa
E e ovviamente anche a chi ha preso la parola e un grazie a
Tutto tutti voi
Tanto per essere ancora qui alle dodici e quarantacinque segreto meri Carella io non vi porterò via molto tempo perché
Credo che per ultime le parole di Angelo Saviano venga rappresentato con la
Aspirazione lavori momento che stiamo attraversando
Ecco De Michelis Gianni De Michelis diceva
Oggi
Si è aperta una
Opportunità
Io sono d'accordo con lui
Penso che noi siamo d'accordo con lui perché
Vedete nel corso di questi lunghi anni quasi quindici
Ciascuno di noi secondo le proprie possibilità
A
Concorso a mantenere viva
Una storia che rischiava di scomparire né i frutti di quella grande
Tempesta di cui
Ha parlato Bobo Craxi
Stamattina
Però tutti noi siamo stati consapevoli
Che questo sforzo che questo impegno
Era il nostro
Cioè di coloro i quali provenivano da una
Esperienza straordinaria quella del PSI del prestigio insomma assegnato la storia noi stamattina ricordiamo
Uno protagonisti straordinari di questa storia italiana pronunciando le parole Matteotti si capisce
Quando
Noi diciamo che la storia del socialismo italiano attraversato tutta intera la storia d'Italia
Però diciamo con altrettanta franchezza in questi quindici anni molto spesso ci siamo sentiti soli
E questo non lo dico soltanto per i magri risultati elettorali
Che pure ci sono state adesso non voglio
Ricordare insomma noi siamo qui in una terra in cui ma anche i risultati elettorali sono un po'meno Magrini ecco
Corrotto Baratella sono qui tutti i compagni
La nostra federazione e in generale della famiglia socialista lo sanno ma in generale noi abbiamo
No la solitudine anche di fronte all'idea proprio quella di cui parlava Gavino Angius
La figlia del socialismo
La opportunità nasce quindi
Quando ad un certo punto
Nella storia politica di questi mesi
Ci riscopriamo accanto a
Compagni accompagna che provengono da un'altra storia
Ed è bene che lo sappiamo
Ma che insieme a noi dicono una cosa chiara e cioè l'Italia non può rimanere l'unico grande Paese europeo in cui scompare una forza socialista laica
Volto è molto importante
E io penso che noi abbiamo salutato anche per questa ragione il coraggio con cui
Angius e tanti altri compagni
Qui c'è Caldarola
Franco e quelli che che non sono ovviamente a Rovigo che hanno combattuto all'interno del loro partito una battaglia politica a viso aperto
E che aveva proprio questo punto anch'io sull'uva scritto nel diciamo nel nella sua mozione nelle prime parole
Non ci convince il Partito Democratico perché noi non immaginiamo una forza riformista in Italia che non sia associata e parte della grande famiglia del socialismo europeo e
Neppure noi ce lo immaginiamo ed è stata questa una delle ragioni che ci ha portato a dire di no
Al Partito Democratico e a dire di no grazie
Questa è la novità
Ed è una novità che si presenta oggi per la prima volta
Io penso che
Questo clima che che anch'io vedo nel nostro nel nostro movimento nella nostra famiglia tra i nostri compagni
Questo interesse di fronte alla prospettiva della Costituente nasca da qui
Perché i nostri compagni le nostre compagne voi noi capiamo che per la prima volta siamo di fronte ad una nuova opportunità
Noi abbiamo il dovere di raccoglierlo
Qui c'è un punto
Fondamentale
Noi non possiamo immaginare una costituente socialista ma so che De Michelis e poco Craxi la pensano come me perché l'ho detto a Fiuggi
Non possiamo immaginare una costituente socialista che riguardi soltanto quelli che che vengono dalla storia del PSI
Se noi
Se noi facessimo questo
Non
Capiremo la novità la portata la opportunità che si può creare e quindi dobbiamo avere il coraggio non so se questo era il punto ma dobbiamo avere il coraggio di
Per aprirci fino in fondo e di raccogliere tutte le opportunità
è un momento difficile
Sì
Le difficoltà più grandi le stiamo incontrando nel governo del Paese io su questo volevo dire
Voglio dirvi un una opinione vedete il Governo Prodi
Dopo un primo passo importante io non ho mai considerato la legge finanziaria qualcosa di di sbagliato noi siamo riusciti il Governo Prodi riuscito nel solo arco di un anno
A riportare i conti della finanza pubblica in ordine
E questo è fondamentale perché viviamo in un mondo dove i mercati ci giudicano tutti i mercati non sono quelli europei
E giudicando ci
Promuovono o o respingono un Paese
Ma dopo l'approvazione della legge finanziaria
Noi abbiamo conosciuto una sostanziale paralisi
A parlare se il Governo Mancuso ha indicato il punto io penso che le condivido
Tutti
Io penso che questa paralisi sia troppo semplice attribuirla
Al peso della sinistra più estrema
Certo la sinistra più estrema avuto e da una forte influenza anche quando commette delle sciocchezze come quella di ieri
Perché è una sinistra estrema che impedisce di procedere sulla strada delle riforme innanzitutto economiche
Con l'idea
Che liberalizzare l'Italia significhi fare una cosa di destra
No
Liberalizzare l'economia italiana combattere gli oligopoli quelli pubblici e quelli privati significa fare una cosa di sinistra in questo Paese non di destra
Fino a quando fino a quando nuovi non
Otterremmo dire ai nostri giovani che il loro destino non è scritto il giorno in cui nascono
E cioè che il figlio del notaio destinato a fare il figlio del notaio che il figlio dell'avvocato destinato a fare il figlio dell'avvocato vita natural durante e che il figlio dell'operaio e destinato a fare il figlio dell'operaio
Noi
Avremmo difficoltà a fare capire i nostri giovani quelle parole libertà eguaglianza e giustizia sociale
C'è tutto un dibattito nella sinistra più estrema su Blair
Anche perché Toni Blair lasciar Governo dopo tredici anni ci dice Blair di destra guardate
Le cose bisognerebbe capirle allora per capire i laburisti inglesi hanno fatto in questi tredici anni Iraq a parte
IRAP a parte su cui il dissenso del profondo l'abbiamo sempre espressi in modo chiaro tutti i socialisti europei hanno sempre espresso in modo netto disse
Ma perché aprire se la politica del governo laburista di Tony Blair in questi tredici anni e fra qualche giorno avremo Menzio esperti Gordon Brown è stato una politica socialista
Non dobbiamo perdere del tempo sapete come si fa
Si prendono i laureati dalle università italiane
I laureati dalle università inglesi
E si verifica da quali famiglie provenivano
E allora si scoprirà
Che la gran parte dei laureati italiani provengono dalle famiglie di alto ceto
In una percentuale che non ha pari in Europa
E cioè si scoprirà
Che tutta questa sinistra così
Forte e radicale convinta in Italia
Mette a carico della tassazione generale cioè delle tasse di ciascuno di noi operai inclusi il pagamento di una università che è una università di classe
Perché in Italia ci si scrive tutti all'università
Anche i figli degli operai di braccianti o delle famiglie più povere ma alla laurea cinque quattro sei anni più tardi ci va soltanto il trenta per cento dei figli delle famiglie meno potente
In Inghilterra è una musica chi versa è l'esatto contrario
Allora non c'è dubbio che la paralisi
Nel campo delle riforme economiche e sociali non affrontiamo il tema
Della precarietà
E della flessibilità noi a questo dedicheremo a fine giugno un'importante riflessione sulla legge Biagi
Il Governo ha annunciato qualche giorno fa in maniera
Così diciamo molto roboante modifiche alla legge Biagi noi vorremmo in questo mese esaminare bene che cosa significano queste modifiche pertanto e per tante ragioni
Ma diciamoci la verità la palese il Governo non nasce solo dalla sinistra più estrema
La paralisi del Governo nasce anche dal Partito Democratico
Voi mi direte bene o male la polemica perché noi non c'è no no
Vedete il Partito Democratico che doveva essere la più grande risorsa per Prodi
è diventato
Diciamo la più grande debolezza
Prendete la discussione pubblica di queste settimane che insomma io non consiglio a nessuna forza politica democratica comunque l'hanno fatta
Il Partito Democratico discute esclusivamente
O da questa impressione
Su chi dovrà guidare
Il centrosinistra le prossime elezioni
Ma non si sono accorti che noi stiamo governando adesso
Sembra che il Partito Democratico abbia come unico problema il prossimo scontro elettorale e il Governo che abbiamo così no che
Che c'abbiamo per le mani
è destinato a essere un ingombro
E tutto questo dibattito sullo speaker sul leader sul
Su tutta questa roba ma insomma in tutti i Paesi
Europei non parlo degli Stati Uniti che piacciono a Walter Veltroni ma nei Paesi europei Kipling dal Governo e anche il leader del partito
E questo dibattito che
Che noi vediamo così diciamo in maniera anche quasi caricaturale pubblicato su un importantissimo ebbene quotidiano italiano con tutti i quindici candidati
Prodi mi pare che stia decimo posto
Da me insomma ma che il risultato diciamoci le cose come stanno anche questo è soprattutto questo a indebolito la leadership del Capo del Governo
Ma non dobbiamo insomma e va detto in modo chiaro perché
Se si prosegue altri tre mesi esso dicono che si vedono otto ove l'otto ottobre ma se proseguono così altri tre mesi ma non insomma le condizioni diventano veramente difficile allora
Partito democratico non è un partito
Che ha
Tetto con
Chiarezza la propria su un punto fondamentale come quello della laicità questo l'abbiamo capito
Anticipa ricordato
Lì dentro c'è timore anche a pronunciare la parola divorzio
Per non parlare della parola legge sull'aborto c'è timore perché insomma
Si possono urtare suscettibilità
Non ho capito qual è l'idea del Partito Democratico sul tema appunto delle riforme economiche a cominciare da quella che riguarda la previdenza non scalone in scalini
Non non ci è dato di conoscere non non non sappiamo
Ogni mattina
Il vice Presidente del Consiglio dei Ministri apre un nuovo capitolo polemico ieri l'altro ha detto
Attenzione
Agli studi di settore io su questo ne parlavano Gianni e anche Crema non ho alcun dubbio io penso che il tema del federalismo fiscale sia fondamentale
E che
Il l'aspetto più grave del voto amministrativo non è tanto il fatto che in alcune città abbiamo abbiamo vinto noi
O in altre hanno vinto loro questo è sempre accaduto l'aspetto veramente preoccupante
La sconfitta che abbiamo conosciuto nel nord-est nel nord-ovest
Che rischia di diventare un divorzio
Tra
Questa parte dell'Italia e il centrosinistra questo è l'aspetto politico che deve
E quindi non c'è dubbio che noi dobbiamo avere il coraggio di affrontare alcuni temi
Certamente il federalismo fiscale
E poi la
Capacità della politica di fare il proprio dovere
Ciò non abbiamo leggi che vengono presentate rami del Parlamento che stanno lì anche quelle presentate dal Governo
Un anno un anno e mezzo due anni ma come possiamo immaginare che un Paese moderno come l'Italia supporti ancora un bicameralismo che credo non adeguati nel mondo
Due assemblee elettive che fanno esattamente la stessa cosa
E regolamenti parlamentari qui dobbiamo anche dire insomma a me non piace fare sempre tutta la storia di chi come si stava
Prima meglio prima quando si stava peggio non voglio sono cose che ormai sono passati trent'anni
Però non c'è alcun dubbio che di fronte a una discussione in trent'anni sulle riforme istituzionali
Noi non abbiamo il coraggio di dire agli italiani che basterebbero tre piccole riforme dei regolamenti parlamentari per fare di questa nazione una nazione moderna
Basterebbe scrivere che la legge finanziaria del Governo eh non è emendabile
E che entro tre mesi il Parlamento deve approvarlo o respingerlo come accade in tutte le nazioni europee
Basterebbe aprire
Può chiedere a Mario Boselli Ciani diano no è una semplicità rivoluzionaria
Perché in tutte le nazioni europee la legge di bilancio e responsabilità di chi governa e il Parlamento non si può mettere a fare i giochi per cui alla fine non sappiamo se è di Padoa Schioppa o se
Della maggioranza ed è poi alla fine siccome i soldi non è che ce ne sono troppi tutti dicono ecco è stato l'altro dice che la legge finanziaria non è colpa mia se era per me no è stato gli emendamenti
In questo gioco il vice Presidente del Consiglio il ministro non è un Rutelli ci mette del suo io adesso non voglio neanche fare polemiche di natura personale stimo apprezzo rispetto a tutte
Ma quando ogni settimana il numero due del governo si dedica prima a dire
Tesoretto ICI per la prima casa e a piantare la bandiera
Margherita vuole investire tassare le spese sulla casa
E si apre su quelle una furibonda polemica tra il Capo del Governo il vice premier in cui entrano i due principali partiti regali questa storia che la ingovernabilità nasce dei partiti minori guardate che noi non è proprio così
Via S. Margherita hanno litigato sul tema dell'utilizzo del tesoretto sulle prime pagine dei giornali italiani
Ho l'impressione più
Che per opinioni diverse sull'utilizzo di questi denari sul chi lo dice prima
Io sono rimasto stupefatto anche perché so che il quattordici ottobre dovrebbero diventare un unico partito quindi insomma litigare per chi trascorre
Più sui giornali le prossime novanta giorni mi sente ieri appunto sul tema della delle
Del fiscale
Ecco io su questo
Sono però convinta che di un'altra cosa e noi dobbiamo dirlo
Siamo socialisti
Facciamo anche quello che fanno i nostri compagni tutto il mondo e in tutta Europa io sono per lo slogan pagare meno tasse ma pagarle tutti
Perché anche l'idea
Anche l'idea
Che il grande dibattito sulla riduzione delle tasse che è fondamentale non l'ho detto Ministro dell'economia altro giorno abbiamo percentuale aliquote troppo a
Ma questo dipende anche dal fatto che ci sono
Centinaia di miliardi di euro di evasione fiscale e che le tasse le pagano soltanto un gran parte
Certamente
I lavoratori dipendenti quelli che hanno la busta paga noi
Non possiamo dimenticarci di questo problema
Perché se ci dimentichiamo di questo problema ci infiliamo nella linea berlusconiana unica al mondo
Che non discute di ridurre la pressione fiscale ma introduce un altro tema e cioè che pagare le tasse praticamente un furto dello Stato
Che dibattito
Allora
Io penso che le difficoltà del Governo nascano dalla paralisi
All'indomani della legge finanziaria che la paralisi dipenda certamente dalla pressione della sinistra più estrema ma che dipenda anche dalla
Strada che ha imboccato la creatura che avrebbe dovuto essere
La creatura di Prodi il Partito Democratico e sta diventando un attacco
Per quello che ci riguarda
Noi abbiamo scelto e ringrazio Gavino e gli altri compagni prima ho fatto qui abbiamo scelto a Fiuggi una strada chiara molto impegnativa
Ma io sono convinto giusta e che darà i frutti nei prossimi messi
Attorno all'idea di una costituente socialista io penso che non laica riformista penso che noi dobbiamo avere questa capacità sono d'accordo con te
Caro Angelo su o è così oppure rischia di essere una operazione molto molto piccola e
Che non è in grado di produrre risultati
Io penso che noi dobbiamo considerare Sinistra democratica
Uno degli interlocutori fondamentali
Così come lo sono altre forze che che che hanno respinto il progetto del Partito Democratico ce ne sono nell'aria laica della Margherita
Così come io penso che dobbiamo continuare a considerare
Parte di questo cantiere gli amici radicali e tante altre forze laiche repubblicane ma Sinistra Democratica e certamente un interlocutore fondamentale per questa ragione io
Mi sono permesso nei giorni scorsi di esprimere molte perplessità
Perché l'assemblea dei parlamentari di giovedì da cui tu non hai partecipato ma l'assemblea dei parlamentari non sottolineo colto questa assenza l'assemblea dei parlamentari di giovedì svolta a Roma la cosiddetta Cosa rossa
Attorno ai temi economico sociali non non mi pare che sia una strada
Coerente con quella indicata Congresso di Firenze ma al di là delle delle delle scelte fatte prima e poi quelle di oggi non mi pare che sia il punto su cui so
Una forza
Politica nel nostro Paese
Figlia
Della famiglia del socialismo europeo non si realizza con il programma economico di Rifondazione Comunista questo dobbiamo dirlo
A Fabio Mussi
Fabio Mussi agli altri compagni con franchezza e lealtà
Io non penso che sia conveniente per noi far finta di niente
Oggi rare la testa dall'altra parte dire va bene ma insomma no
Se si sceglie la strada del programma economico e sociale di Rifondazione Comunista non si arriva alla famiglia del socialismo europeo si arrivava per carità alla famiglia della sinistra europea
Assolutamente legittimo assolutamente logico
Ma non si arriva la famiglia del socialismo europeo perché la famiglia del socialismo europeo contiene lo ha dimostrato nel Congresso di Oporto di sei mesi fa
Su questo terreno fondamentale dell'economia dello sviluppo del lavoro contenuti profondamente noti anzi
Siccome questo è un punto molto discusso nel dibattito interno Rifondazione incontra un bagno che stimo come Franco Giordano più volte ha preso delle posizioni parlando della crisi del socialismo
Anche lui
Io mi permetto di sottolineare a Franco Giordano ai suoi compagni che
L'unica crisi del socialismo che io vedo quelle in Italia
Perché in tutte le nazioni europee grandi e piccole
Questo socialismo questa socialdemocrazia perché se vogliamo usare i termini dobbiamo parlare come mangiamo la socialdemocrazia
Raccoglie consensi che normalmente superano il trenta fino al quaranta per cento dei voti la tanto disgraziata
Forza socialista francese e tanto vituperata anche oggi i giornali che indicano ampi spazi alle prossime elezioni legislative parlano di un tracollo socialista
Perché i sondaggi danno il PSR tra il venticinque e il ventotto per cento dei voti
Allora
Capisco
Che diciamo in Francia possa essere un tracollo ma che in Italia si possa considerare un tracollo il fatto che un partito da lì sta
Prenda io penso che arriveranno e superano il trenta o che sono di opinione che prenda una percentuale tra il venticinque trenta per cento dei voti
Se andiamo avanti così
è l'intero centrosinistra in Italia che piglia tra il venticinque trenta per cento
Anzi al nord al nord al nord est al nord-ovest
Al nord est ho visto i compagni di Verona
Gli faccio lo come dire la mia solidarietà perché
è stato una battaglia molto dura molto difficile
Ho visto Carlo
E la e compagni padovana quelli non faccio la mia solidarietà ma faccio un appello
A smettere di litigare perché abbiamo una forza
Socialista
A Padova importante e fondamentale che torni ad essere unita
E che che non metta la città nelle condizioni o nel rischio magari di dover tornare a votare tra un anno visto che Padova mi pare che insieme a Venezia anche se a Venezia c'è un rito speciale
Poi particolare è rimasta l'unica grande città del Veneto dove noi abbiamo come centrosinistra la forza lo dico a Carlo Covi perché chi ha
Ruoli molto importanti e questo non vale solo a Padova mare dappertutto spetta anche la maggiore responsabilità nel guidare un processo di unità
Politica e io
Sono convinto
Permettetemi che che Carlo i suoi compagni hanno questa capacità profonda amano il partito e
Lavoreranno perché queste difficoltà ma come il venticinque trenta per cento dei voti noi rischiamo riprende nel Paese
Allora
Io sono convinto che i fatti politici di questi giorni
E concludo
Ci debbano in qualche modo imporre
Uno uno scatto
Noi abbiamo al congresso di Fiuggi indicato ottobre come l'ha data nella quale
Avviare il processo dalla Costituente io mi rivolgo in modo particolare Gavino a Peppino Caldarola l'avrei fatto con la Franco Turci
Perché penso che che noi invece
Gianni Bovo io giovane non abbiamo questo problema abbiamo già maturato una scena si sì perché se noi stiamo ancora
A discutere a lungo su come ci mettiamo che Angelo pochette ecco
Se come ci mettiamo ancora lunga discutere
Se tutti i pezzi dei partiti socialisti della diaspora diamo andiamo avanti dieci anni
Non credo con buoni risultati
Però problema riguarda loro vero problema riguarda
Ci mettiamo dieci dieci anni ed io aggiungo che non so come va a finire che è la cosa più preoccupante in questa Regione no noi abbiamo il problema di
Di avviare
Di dare uno scatto
Chi di di renderci conto della difficoltà se possibile di anticipare i tempi anticipare i tempi perché c'è bisogno
C'è bisogno di anticipare
Dobbiamo farlo
Avendo chiaro l'obiettivo politico
Noi non abbiamo nessuna intenzione di limitare la Costituente soltanto a quelli che intasca c'avevano le nostre che cessa
Non abbiamo nessuna intenzione
A Fiuggi io
A chi mi chiedeva come si chiama parlato in parte destra diano ho detto
Il partito che che a Reggio Emilia
Nel mille ottocentonovantadue prese quel nome
Ciò chiara la differenza tra il mille ottocentonovantadue e il mille novecentonovantanove ce l'abbiamo chiara a tutti
E vogliamo far sì
Che in questa Costituente si sentano a casa loro compagni e compagne che vengono sto le diverse ma che oggi riconoscono oggi nel socialismo europeo e quindi nella necessità che anche in Italia
Ci sia una forza politica collegata strettamente a quella storia sentono sia la scelta di forma sarete e saremo
Tutti a casa nostro grazie