Tra gli argomenti discussi: Disarmo, Elezioni, Esteri, Forze Armate, Iraq, Nato, Nucleare, Obama, Presidenziale, Primarie, Sviluppo, Terzo Mondo, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
9:31 - CAMERA
10:01 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Parlamento
9:15 - Senato della Repubblica
rappresentante del Partito Radicale Transnazionale presso l'ONU
E la giornata di ieri Barack Obama il senatore dell'Illinois nonché candidato nelle primarie del Partito democratico americano per le elezioni presidenziali del due mila otto
Ha pronunciato a Chicago un importante discorso di politica estera nel quale ha delineato per la prima volta da quando si è candidato
Quali saranno i suoi obiettivi principali di politica estera se sarà eletto
Prima però di fare la cronaca dei punti essenziali della politica estera presentata ieri da Barack Obama si può comunque direi che chi si aspettava un discorso pacifista vista l'opposizione che Obama
Ha avuto fin dal due mila due alla guerra in Iraq rimasto sicuramente molto di più
L'impressione infatti che Obama con questo discorso si sia collocato molto vicino alla tradizionale politica estera del Partito Democratico degli anni Novanta fondata su un impegno di leadership globale degli Stati Uniti
Attraverso il buon esempio la costruzione di alleanze internazionali più che sul prevalere grazie alla superiorità della forza economica e militare degli Stati Uniti
I cinque punti caratterizzanti la politica estera presentata ieri da Obama sono i seguenti
Prevederei ritiro graduale dell'esercito americano dall'Iraq quale condizione per raggiungere un accordo politico tra le fazioni che adesso sono lì in conflitto
Ma con la possibilità di garantire comunque una presenza militare americana se fosse necessario
Questa riduzione delle truppe in Iraq consentirebbe la possibilità di impiegarne un maggior numero ad esempio in Afghanistan o prevederne il dislocamento in altre zone calde del Medioriente come il Libano l'Iran dove sono in corso delle difficili trattative politici secondo aumentare di sessantacinque mila soldati e ventisette mila marines esercito americano per
Rimediare alla riduzione di truppe pronte per essere impiegati in battaglia che è derivata dal loro impiego attuale imita
Inoltre Obama propone di usare l'esercito anche al di fuori dei casi di legittima difesa e cioè in modo
Unilaterale solo in caso di sostegno da parte di un'ampia alleanza internazionale ma non parla delle Nazioni Unite
Terzo sviluppare misure globali per il controllo e la riduzione degli arsenali nucleari
E a differenza della politica perseguita dall'Amministrazione Bush Obama propone di dare il buon esempio rinunciando allo sviluppo di nuovi tipi di armi nucleari sette si vogliono convincere altri Paesi allora acquisirlo
Quarto ricostruire rafforzare le alleanze internazionali degli Stati Uniti a partire dalla NATO quali strumenti essenziali per affrontare le minacce che derivano da un mondo globalizzato a partire da quella ambientale
Quinto raddoppiare gli aiuti allo sviluppo nei confronti dei Paesi poveri da parte degli Stati Uniti
Portandoli a cinquanta miliardi di dollari e avvicinandosi così all'obiettivo dello zero virgola sette per cento del PIL che era stato accettato dai leader del G otto sotto la presidenza di Toni Blair
A fianco della descrizione di questi obiettivi che sarà curioso vedere come verranno accolti in Italia
Dal nascente Partito democratico e da chi appunto nel nostro Paese dice di sostenere la candidatura di Barack Obama come il Sindaco di Roma Walter Veltroni
Va detto che anche in questa occasione il senatore dell'Illinois ha mostrato ancora una volta di avere la capacità di disegnare una visione ottimista e positiva per il futuro degli Stati Uniti
Però oggi è tutto ci sentiamo giovedì attorno alle nove Matteo Mecacci New York
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