Ponti di Pace sull’Arno

Dunque bisogno di un intervento di non procedere questo credo che gli ha detto
Lavorano sobria dicono voluto generale come si combatte il terrorismo
Il venti l'avrei già detto London pesi leggeri dunque è un mondo in luglio forse
No ho l'impressione che ne tutt'al più noi abbiamo capito come non si combatte il terrorismo
Cioè quello che è successo dopo l'undici settembre è stato una specie di grande lezione su appunto su come non si combatte
C'è stata una specie di rivelazione di che cosa fosse il mondo in quella giornata
E invece di andare a fondo in questa consapevolezza in questa specie di scoperta
Si è scelta la strada facile di individuare un nemico nel terrorismo nemico naturalmente esistente molto forte molto temibile e di concentrare tutte le proprie forze nella attacco militare contro questo nemico nell'attacco ideologico mosso dalla paura volte dall'odio a volte addirittura da venature razziste ma soprattutto dalla attacco che impiegava la forza ora tutto questo a provocato la situazione mondiale che abbiamo di fronte in particolare a mio parere ha provocato un disastro nel senso che l'impiego quando non è motivato della forza e quando non è legittimo impedisce di occuparsi non solo dei problemi sociali la povertà alle malattie
L'umiliazione delle persone che oggi vivono su questo pianeta ma impedisce anche di occuparsi del destino della salute di questo pianeta quella che noi chiamiamo ecologia ha bisogno della pace
Ha bisogno del dialogo della conversazione la guerra impedisce di occuparsi della salvezza della Terra guardate le cose ultime che sono successe smetto perché è un argomento sul quale altri potranno intervenire sono molto significative è veramente allarmanti perché hanno mescolato
Due argomenti che vendeva per primo che arbitrariamente separati
L'impiego della forza militare magari in nome della democrazia come avvenuto in Iraq e l'impiego delle risorse per occuparsi dei disastri naturali
è successo a New Orleans che siano intervenute truppe richiamate dall'Iraq
Succede in Germania crescerebbe ricerche di rimontare il suo vantaggio su Angela Merkel e sul democrazia cristiana tedesca facendo leva sulla soccorso nei confronti del dell'alluvione nelle emergenze su cui già nella scorsa campagna elettorale ed è riuscito a recuperare e vincere le elezioni mescolando la posizione sull'Iraq con l'intervento di emergenza in una situazione di inondazioni vi ricordate allora noi dobbiamo sapere oggi che l'unica possibilità di combattere il terrorismo e di combattere
Il disastro che incombe sulla terra io non esito a dire di combattere l'eventualità della fine del mondo ma nel nostro mondo e nell'eventualità che si riesca davvero a praticare richiesta vero
L'amore per la somiglianza con gli altri
E l'amore per la pace che non significa affatto rinunciare all'impiego della forza quando è inevitabile
Per difendersi soprattutto per soccorrere gli inermi per difendere la dignità e l'incolumità delle persone ma significa usarla solo in quel caso è sapere che la democrazia la civiltà la convivialità fra le persone si esportano ed è giusto che sia sport fino ma mai militarmente porno ma mai militarmente
Grazie alla soap ci sentiremo più avanti
Andiamo a Ponte a Moriano dove mostra gradita ospite alla console generale di Spagna Maria Angelillo sommata che salutiamo
C'è stato l'undici settembre che è stato seguito da un undici marzo due mila e quattro l'undici settembre dell'Europa Madrid duecentouno morti nella quattrocentosette feriti la storia España dopo quell'undici marzo è cambiata anche politicamente
Console come si combatte il terrorismo come la Spagna ha cambiato è cambiata dopo quell'attentato
Azione
Non solo ci sentiremo più avanti anche con lei
Per combatterli dal due mila e poi dal balcone del di Palazzo Bastogi sventola la bandiera della pace questa la ragione di la Pira qui novembre del due mila e due
C'è stato il Social Forum europeo come si tiene il meeting di San Rossore come li possiamo definire germogli della pianta della pace
In Toscana
Ma
Senta Astana c'è una tradizione di pace che viene da lontano
Che si è rinnovata si va rinnovando anno dopo anno
Io voglio portare una testimonianza recentissima che riguarda proprio oggi questa mattina oggi a tra Perugia e Assisi
Io ho partecipato alla alla marcia non l'ho fatta tutta tutta perché non non c'era modo che c'era troppa gente però ho fatto un lungo tratto della marcia è un contratto tanti toscani
Amministrazioni gonfaloni rappresentanti di partiti e di associazioni ma anche tanti cittadini semplici venuti lungo il corteo
A manifestare questa volontà di essere presenti di stare in campo dire sia la pace e non al terrorismo
Io condivido la riflessione che Adriano Sofri faceva che è più e più facile oggi dire come non si combatte il terrorismo piuttosto che essere certi sul modo di farlo
Aggiungo solo questo che secondo me in ogni caso una cosa sicuramente giusta
E quella di impegnarsi di non stare al guardare non stare a vedere ma esprimere fino in fondo la propria volontà di incontro con gli altri
Difendere le proprie idee ma al tempo stesso misurarsi con gli altri dialogo la tolleranza come diceva il console di Spagna ma anche la volontà di arricchirsi reciprocamente ecco io ho sentito oggi voglio aggiungere solo questo
Un grande corteo ho visto un grande corteo al Perugia Assisi
Che a differenza degli anni precedenti era forse più riflessivo
Altrettanto affermativo della propria volontà di pace e di lotta contro il terrorismo o forse più riflessivo più impegnato a cercare nuove risposte e mi sembra che questo sia tutto sommato un segno di vitalità
Professor Cardini diceva che il microfono
Se l'Islam Marlies va bene
C'è l'Islam moderato veramente
Ma vede forse la domanda Meglio sarebbe stata rivolgere la lama propone parliamo quelli ammessi e in ogni modo ma io credo che l'Islam sia fondamentalmente quello che noi chiamiamo moderata il problema è che essa
Per mille persone che desiderano la pace che desiderano una convivenza che deciderà o vivere con gli altri e magari anche capire gli altri perché l'essenziale questo io credo che il presupposto vero per la pace sia la conoscenza reciproca dalla conoscenza nasce no non rispetta la considerazione e da questo naturalmente nasce la vittoria contro le forze che invece vogliono al contrario vogliono la guerra vogliono la violenza
Io credo che la maggior parte la stragrande maggioranza a vari livelli naturalmente di di consapevolezza di cultura eccetera di questo miliardo e trecento milioni circa di persone che sono per la loro maggioranza e questo non va dimenticato abitanti
Dell'altra parte del mondo cioè non voglio dire dell'emisfero Australe voglio dire di quella ottanta per cento circa che vive piuttosto male quanto a disponibilità di risorse eccetera
Tuttavia la la stragrande maggioranza di musulmani desidera non sinceramente credo la pace certamente molti di loro sono male informarsi
Per tanti ragion per tante ragioni anche lo qualche volta anche forse per colpa nostra di quello che veramente quella cosa che ordinariamente noi definiamo la civiltà occidentale per la quale si parla molto ma che poi si ha difficoltà a definire purtroppo esistente una minoranza la minoranza forte politicamente e culturalmente economicamente che è a ormai abbracciato un metodo politico perché non bisogna dimenticare che il terrorista
Anzitutto il terrorista voglio dire l'organizzatore del terrore voglio dire il leader del terrore è anzitutto un politico può sembrare un po'scostante dire una cosa di questo genere perché
Molti di noi tutti noi per preferiremmo definirlo tout-court un criminale certamente molti politici sono stati in passato e forse sono ancora oggi dei criminali evidentemente ma il problema è capire la natura particolare di questa criminalità il terrorista
Vuole seminare il terrore per raccogliere consenso politico e vantaggi politici
E naturalmente si serve di una manovalanza che molto spesso è ignara che molto spesso è culturalmente non adeguato infatti molto spesso è disperata
Le cose che diceva Sofri poc'anzi e che io condivido riguardano anche lo stato del mondo l'ingiustizia la povertà la miseria la fame non dimentichiamo che l'ottanta per cento del mondo vive in queste condizioni quindi evidentemente e questi quattro anni ce l'hanno insegnato
Il metodo militare per stroncare il terrorismo non è adeguato i risultati due guerre una in Afghanistan
Una in Iraq con il perdurare sotto forma di guerra strisciante di guerra civile multipla di di di terrorismo di terrorismo cronicizzato chiamiamolo come vogliamo però il sistema militare non è servito
Evidentemente legittimo usare anche le la forza delle armi quando altre altre forze siano inadeguate però quando la forza delle armi non serve questo significa che quantomeno nella migliore delle ipotesi è stata insufficiente
Se non addirittura sbagliato ad usarla e allora come si vince il terrorismo anche qui mi ripeto quello che meglio di me ha detto Sofri se lo sapessi ve lo direi
Non lo so io credo però che il terrorismo si vinca senza dubbio con l'Intelligence senza dubbio con l'infiltrazione senza dubbio con il lavoro accurato di informazione e di come dire
Decantazione delle centrali del terrore ma soprattutto si vince tagliando alle radici
Le ragioni per cui tanti disgraziati tanti forzati della terra tanta gente che non affetti che ha veramente fame e sete non solo è giustizia ma anche proprio fame sete e soprattutto sete fisicamente
Viene travolta da questa sanguinosa illusione
Va pensiero che con la violenza e con la paura si possono cambiare le cose grazie professor Cardini
Chiudiamo questa prima parte
Degli interventi passiamo alla seconda parte
Per parlare dei padroni di casa
Del ruolo delle città per la pace stasera abbiamo ospiti sindaci di Arezzo di Empoli è dipesa e per il Comune di Firenze l'assessore Simone siriani
I comuni del bacino ricordo dell'Arno sono centosessantasei in Toscana i comuni complessivamente sono duecentottantasette quindi quasi sessanta per cento dei comuni toscani hanno a che fare con l'Arno
Cominciamo per parlare del ruolo delle città per la pace con Empoli
Il sindaco o la sindaca Luciana Cappelli sindaco di Empoli la che prego di presentare anche gli altri colleghi sindaci presenti
Intanto non solo perché non sono ferme in procura lo
Che stanno verso gli altri poiché nella Toscana
Insieme a me c'è il sindaco di vinci Dario Parrini ma soprattutto ci sono tanti ospiti che vengono da tante parti del mondo con un unico obiettivo quello di lavorare
Per le donne nei paesi dire origini Paesi difficili dall'Algeria alla Palestina dal Nepal
E guardate io la fascia questo c'entra molto il ruolo delle donne in queste nazioni anche da noi ma soprattutto la loro e allora questo nostro parterre aveva già fatto prevalentemente evitabile
Di domande che pensano di aiuto per le donne nei loro Paesi
E l'ho detto all'inizio perché credo nel mentre parliamo di pace e non parliamo solo delle guerre ma parliamo anche dei diritti e quelli delle donne sono i primi ad essere violati in molti dei Paesi del mondo anche laddove non sembra e comunque oggi appunto inoltre parterre a così illustri rappresentanti
Grazie al sindaco di Empoli e andiamo ad Arezzo la diciamo dove il l'hanno nasce risiedo con Luigi Lucherini cessi
Buonasera sono qua
Sono sei comanda per tutti ci siamo limitati tanti
Ci può presentare gli ospiti può andare può parlare sindaco no
Ah benissimo allora volevo dire che qui ci sono ora voglio o no ogni
Il sindaco Lucherini è salviamo alla foce dell'Arno appesa dal sindaco di Pisa Paolo Fontanelli che è sindaco di Pisa ma anche presidente dell'ANCI della Toscana quindi idealmente il sindaco che rappresenta tutti gli altri sindaci della Toscana Fontanelli mi sente riconoscere
Buonasera
Buonasera
Va bene sindaco va bene
Sì
I lavaggi chieda
Mi domando in chiesa no va bene diciamo di questo ruolo le città Pisa
Se i numeri credo che questa idea di pavese legata i l'appuntamento per l'arma per la sua tutela e la valorizzazione
Promosso dall'Associazione per l'anno insieme alle istituzioni dedicarla quest'anno al appunto al tema i punti per la pace sia un'idea più che giusta perché i ponti
Rappresenta diciamo il punto di collegamento il punto di incontro
Creare punti significa creare dialogo creare momenti di incontro fare in modo che ci si possa intendere per poter convivere demoni dei ponti al contrario significa creare le separazione divisioni nelle nostre città ricordano come nella seconda guerra mondiale con i bombardamenti sono stati sistematicamente distrutti tutti i conti questo a simboleggiare questo obiettivo credo sia un tema oggi molto importante perché
Nella discussione
Presente anche in questa fase
Avvertiamo posizioni che facendo leva sulla
Paura crescente del terrorismo anche gli ultimi attentati
Si dia una risposta che non sia quella appunto del confronto della ricerca di un
Di un elemento che faccia
Della tolleranza della possibilità di confrontare posizioni qui dal punto di vista politico dal punto di vista delle
Convenzione in religiose dal punto di vista
Delle culture
Ma che invece si creino separazione ancora oggi ho letto sul giornale uno un esponente importante delle nostre istituzioni del nostro Stato
Ripete un concetto che o ci si deve arrendere rispetto a questo attacco del terrorismo e con particolare riferimento all'Islam
O ci si deve difendere ma tanto l'iter per un'interpretazione la difesa che è quella appunto della separazione
Della demolizione dei ponti
Sarebbe un errore tragico
Noi invece dobbiamo lavorare perché i punti non vengono demoliti
Bisogna combattere decisamente terrorismo con le forme che sono possibili ma senza deflettere dall'idea che la strada fondamentale quella dell'incontro per convivere per convivere in un pianeta che ha bisogno di pace ha bisogno di affrontare le grandi questioni ecologiche ha bisogno di giustizia di riequilibrio o in un Pianeta che caratterizzato da profondissime
Distorsioni da profondissime
Differenze fra Paesi ricchi e Paesi poveri
Di questo abbiamo bisogno per dare una risposta efficace amorfi sul messaggio è questo ecco i ponti per noi devono essere un lavoro costante per fare in quanto incontrare culture religioni politiche diverse ma per il lavorare insieme per dare una risposta
Efficace al terrorismo
Efficace credo
Grazie a
Fontanelli veniamo a Firenze all'assessore Simone siriani anche a Firenze assessore si vedono ancora le bandiere della pace tante sulle finestre sui balconi delle case
E sui è segno di qualcosa oppure ci vuole altro
Beh certo ci vuole altro ma non è stato un epifenomeno questa delle bandiere della pace è stato un modo per i cittadini
Gli abitanti delle città di dire noi ci siamo noi vogliamo contare vogliamo dare un contributo per costruire un mondo più pacifico più giusto più
Sostenibile e forse lecita davvero possono dare un contributo nella tra la fine dello scorso secolo
L'inizio di questo lecita sono stati anche spesso teatro di guerre
Il ricordiamo le siamo oggi sul Ponte Vecchio
Un altro ponte che se manca si chiamava esattamente Pontevecchio lo Stari most di
Mostrare fu distrutto proprio perché rappresentava
Come dire il dialogo fra due parti la città oggi quel ponte ricostruito penso sia un fatto importante ma ecco le città sono state teatro di guerra si è parlato i tour vicino Sarajevo Crosignani
Mostar appunto ma possono essere anche luogo del dialogo fra qualche giorno qui a Firenze si incontreranno limano i rabbini della commessi di una commissione internazionale per discutere quel dialogare perché questo è il genio a mio avviso delle città dell'Occidente cioè quello di essere un luogo di confronto e di dialogo il terrorismo
Ci vuole Diversi Daccorsi ci vuole unilaterali
Ci vuole meno democratici meno rispettosi dei diritti umani forse un modo per combattere il terrorismo è proprio quello di mantenere questa forza e l'importo in vendita luogo di dialogo
Multilateralismo nelle relazioni internazionali dialoghi vuol dire non azzeramento delle diversità vuol dire riconoscere le diversità e dialogare a partire dalla consapevolezza che il rapporto con l'altro può esserci può completare noi stessi può aiutarci a migliorare ecco questo credo sia il ruolo delle città anche anche
Con la presenza è lecita la Perugia-Assisi di oggi hanno dimostrato di voler giocare
Grazie assessore siriani vediamo l'argomento volto importante quello delle religioni il ruolo delle religioni in questa situazione
Religioni che dovrebbero dovrebbero unire invece qualche volta dividono si ragiona troppo con un prefisso anti antisemita anti-Islam anticristiani
Qui abbiamo ospiti il vescovo di Arezzo Gualtiero Bassetti l'Imam di Firenze il rabbino di Firenze e monsignor Protti il vescovo di Pisa e presidente dalla Conferenza episcopale
Toscana vorrei una riflessione da parte dei Gualtiero di monsignor Gualtiero Bassetti vescovo di Arezzo su questi antiche dovrebbero sparire
Ad Arezzo vero che si sta suonando
Allora devo invece inquadrato in primo piano monsignor Alessandro Protti vescovo di Pisa che ripeto Preside della Conferenza episcopale toscana
Monsignor Protti come fa sparire questi anti
Gli altri si fanno sparire con il tipo no
E non c'è altra strada
Però io vorrei dire che bisogna misurarsi su cose molto concrete
Cioè il dialogo ha bisogno di contenuti
Io da un po'di allergia questi discorsi che rimangono un po'teorici da una pace la convivenza la tolleranza il rispetto tre bellissime cose però se non calano
Il luoghi concreti
In contenuti specifici
E anche in piccole cose che diventano programma di collaborazione di integrazione questo discorso sulla pace sull'integrazione sul ring detto sull'intercultura rimane
Molto così aristocratico diciamo io credo che bisogna misurarsi su piccole cose
C'è una cultura religiosa che ha bisogno di essere incrementata c'è un l'ignoranza veramente pericolosa direi peccaminosa sia da parte dei cattolici dei cristiani sia da parte dei musulmani su quali sono i motivi di unità e di comunione e quali potrebbero essere gli esecutivi di non dico di contrapposizione ma di di
Bisogna assolutamente avviare luoghi specifici di incontro di dialogo cosa che manca mi pare si si fa a livelli alti
Ma anche delle nostre città nei nostri Paesi dalle nostre parrocchie
Non si ha il coraggio di avviare delle
Delle delle dei luoghi delle occasioni per incontrarsi per fare qualcosa insieme perché se non si fa qualcosa insieme
Rimane sempre molto molto dialettica la cosa così è molto
Ma sterile ecco io credo che se vogliamo combattere gli anti bisogna davvero incontrarsi su cose concrete no
Allora le nostre città i nostri paesi hanno problemi di carattere sociale di carattere culturale di carattere economico possiamo avviare una collaborazione vera
Più di venti davvero l'integrazione tra diverse mentalità tra le diverse culture
Io credo che questo è il è l'unica strada ed è anche l'unica strada per combattere L'Unità grandi differenze che ci sono nel mondo no fino a quando noi non avremo il coraggio di avviare anche nel piccolo Progetti di promozione dei paesi sottosviluppati
Se non l'avremo dei giovani laureati che hanno il coraggio di spendere qualche anno mettere la loro professionalità a disposizione di paesi che non hanno sviluppo noi no non arriveremo mai a costruire questa pace
Quindi bisogna perché bisogna incontrare dei luoghi Lanark creare dei luoghi dove ci si incontra ci si conosce si diventa amici perché dalle piccole cose poi nascono le grandi prospettive integrazione di pace
E grazie
Grazie grazie a monsignor notte
Vedo sul monitor vi Empoli che sono pronti dei cavalieri e dei ciclisti con le bandiere fiaccole credo che sia la carovana dell'arma o che
Partita dalle sorgenti dell'Arno stava scendendo per arrivare a Bocca d'Arno non so se devono partire c'è una partenza comunque
Va bene vediamo vedi faremo la telecronaca più avanti vediamo rimaniamo sempre sulle questioni religiose abbiamo l'Imam
Di Firenze inserire un elisir
Questi due il discorso di monsignor plotting lo condivide fino a che punto
Certamente condivido in maniera assoluta che credo che è nostro dovere il dialogo ma non solo a livello e stazionare
Sarebbe fa l'Imam babbino il vescovo ma dobbiamo andare e proprio ai nostri religiosi prodigiosi
Di creare questo e dialogo
Farlo un dialogo sulla nostra vita sociale politica economica che credo lavorando insieme almeno a carenze e stiamo cercando proprio di realizzare questa
Teoria questa realtà che Dinoi afferenze dalla diversi anni cerchiamo di viverla
Ogni giorno veramente abbiamo
Bisogno di questi ponti
Che danno la possibilità di incoraggiare chili di arrivano di prima banche che stanno per entrare ENI questa
Il fiume del dialogo
Che credo
Con le iniziative che si fanno in particolare ecco quel con questa nuova contese con suo chiamarla iniziativa del Como alcune differenze di ospitare la commissione permanente del dialogo
Ebraico e islamico
A Firenze
Credo questa uno dei ponti uno dei punti e e ponti più importanti nella nostra attualità
Che o contribuire credo a
Fare azioni pratiche contro terrorismo certamente credo che le guerre non è imputato appare affermare terrorismo
Come credo anche
L'imposizione di ingiustizia in diversi zone nel mondo
Non aiutano a combattere questo terrorismo
E certamente dobbiamo essere anche tutti insieme
Religiosi non religiosi
Credenti e ai non credenti
Tutti insieme e schiarirsi Bobbio in maniera chiara contro questo terrorismo e credo
Uno degli obiettivi più importanti e quello di creare destabilizzazione nella nostra vita come ha detto prima anche l'assessore siriani quello di cercare di diminuire le spazio della libertà dove abbiamo acquisito qui in questi in nell'OPA in America e allora non dobbiamo rimanere al gioco di questi terroristi dobbiamo a conservare questo spazio di libertà e spazio dei diritti e credo roba ha potuto angherie dopo diversi guerre e allora non dobbiamo per qualche terrorista lasciare la nostra libertà questo spazio dei diritti
Andare via così
Grazie inserì nel vero
Passiamo il microfono al rabbino capo di Firenze Josef levi
Partiamo dal fatto che
Gaza è stata lasciata Sharon ha compiuto un grande gesto
Però io le voglio chiedere il padre parlare di farla rimanere sui temi del ruolo delle religioni mi pare che sia quello che ha detto monsignor plot che sia quello che ha detto gli zerbini zero sia condivisibile anche da lei
Assolutamente
Devo però ricordato fosse un fatto storico
Fondamentale che fa parte anche dello sul problema su come affrontare il turismo o su come affrontare i fanatismi in genere
E cioè che noi qui amici musulmani cristiani ebrei
Possiamo primari dialogare e sviluppare nelle nostre rispettive religioni di atteggiamenti le posizioni più moderate più aperte al dialogo più umane più umanistiche
Grazie al fatto che viviamo e che nel che i nostri paesi premia la democrazia
E sotto
La democrazia e in un contesto democratico che anche le religioni fanno il loro ruolo e parlano
La il dialogo e quindi non dobbiamo dimenticare questo fatto
E abbiamo quindi non toglie o quattro o cinque partite abbiamo una parte una componente fondamentale per questo devo dialogo che la democrazia stessa
Senza la quale probabilmente se come la natura umana
Una tua complicata che hanno delle disposizioni positive preposte al dialogo preposte all'umanesimo e preposta all'alto ma anche ad altre tendenze
Proposte all'aggressività alla chiusura al confronto fra civiltà e così via
E quindi anche a delle regioni possano deviare
E hanno dichiarato in passato noi una parte che stiamo analizzando un aspetto che stiamo interni dando in questi giorni in questi giorni in questo periodo e proprio il fatto che io non veniamo sta fatti dal fatto che l'Islam
Una grande religione una grande civiltà in mezzo a questa grande storia di una grande civiltà possono nascere delle tende
Denzel così aggressive e così e non aperti al dialogo così opposte addominale
Fa parte della storia della religione non è specifico né dell'Islam
E né di altre religioni
Ricordiamocelo è piuttosto un problema e quindi come fare spontanei il nostro sistema di vita la nostra democrazia che ha permesso a fare ignari valori dell'umanesimo che nasce qui a Firenze
Nel resto dell'Europa e permettere questo dialogo che noi tutti come si dice spesso con Isa Dio
Beneficiamo dal fatto di vivere a Firenze e poter avviare un dialogare tra di noi e poter scoprire l'uno o l'altro e comportarsi in modo civile umano e direi quasi con un nome grazie grazie
Andiamo a ad Arezzo da monsignor Gualtiero Bassetti quindi il dialogo dialogo è solo dialogo
Il dialogo è importantissimo ma vorrei fare una promessa è una promessa riagganciandomi anche a quanto dicevamo all'inizio
Che il manto della pace che è necessario che ricopra tutta l'umanità
Deve fondarsi su quattro colonne essenziali che sono la verità la giustizia l'amore la solidarietà a cui aggiungerei una quinta anche il dialogo
E in questo senso le religioni hanno luogo direi fondamentale
Però quando le religioni sono tali cioè dando il senso della trascendenza e portano avvio perché quando la religione si ripiega su se stessi sarà allora può diventare superstizione quando la religione diventa istrumento emblemi può diventare il fanatismo
Ma ogni religione nel suo rapporto essenziale continuo e quindi nel rispetto di tutti gli uomini favorisce il dialogo favorisce la concordia
Ed è un elemento direi indispensabile per costruire la pace
Grazie monsignor Bassetti andiamo ad Empoli dove mi dicono che si sta per svolgere una breve cerimonia la carovana della pace la carovana
Dell'Arno deve consegnare la bandiera della pace al sindaco di Empoli sindaco mi sente
Sì che siamo
Signor sindaco
Il nome dell'imputato carovana da vedere delle tracce
Da parte nostra sperando sia veramente molto che Walter
Anche al sindaco che vinci nasce
Cautela
Anche a lei numerico grande potere arrogante
Anche all'esperanto femminile pace l'impegno è veramente un impegno importante spero che nella nostra azione domani peraltro cominciano le scuole molte scuole cominciano credo che questo messaggio dovrebbe partire dovrà partire anche con l'impegno nostro Tagarelli darle quotidiano lavoro di costruzione di cultura di pace parte soprattutto dei ragazzi
è un impegno delle amministrazioni degli insegnanti le nostre scuole l'hanno fatta negli anni passati e lo faranno costantemente ma deve essere un impegno di tutti anche delle famiglie soprattutto ricita democratiche attente come le nostre quindi questo domani lo passeremo ai nostri ragazzi grazie
Grazie sindaco so che lì ad Empoli c'è una collega algerina
Alina c'era bene Alina c'era c'è
Buonasera buonasera ci può raccontare la sua esperienza l'esperienza dell'Algeria
Sì grazie darmi la parola io tengo a precisare che spazieranno intere
Tutto il mondo si ferma per ricordare com'è giusto farlo l'undici settembre in vittime del terrorismo spesso ci si scorda anche che in Algeria
Ci sono state
Centinaia di migliaia di vittime in poco di dieci anni possiamo dire che noi in Algeria abbiamo avuto molti ma molti undici settembre vorrei che stanzierà mentre sentiamo parlare d Occidente di battaglia per conservali identità occidentale ci sia anche un pensiero per tutte le vittime del terrorismo che il suono
Chi è vivo e no comunque nel mondo cosiddetto e il sud del mondo ricordiamo che in molti Paesi ha messo le mani di qui a ricordo l'Algeria ma anche oggi Liala
Tutti giovani e muoiono civili e muoiono molte persone per colpa di una violenza e loro sono persone inermi assolutamente innocente di Linate neanche un pensiero Tell o no perché in Italia purtroppo avallamenti vengono ricordate queste vittime
E i Chicago a salutare Adriano Sofri perché Tara e Alari è intellettuali italiani che spesso ricordano Algeria non solo che nel Paese ma di stato martoriato dal terrorismo ma soprattutto come Paese
Chi ha saputo riviste contro il fanatismo contro il terrorismo e oggi in Algeria è forse l'unico Paese arabo dove
C'è comunque l'inizio di un processo di democratizzazione
E dalla nostra fortuna oggi che parliamo di pace non abbiamo avuto bisogno ogni di un'ala Mastagni di guerra per poter arrivare a questo risultato concreto questo va ricordato perché qualche volta ci ci dispiace sentir lei questi discorsi e qualcuno che sta ancora a chiedersi se esiste un Islam moderato mentre e le vittime del terrorismo e del fanatismo sono in tutti migliaia e del mondo perciò io dico come si sconfigge il terrorismo
Mi sembra ovvio che ci vuole un Alianza internazionale per sconfiggere il terrorismo come ci può e ci vorrà un Alianza per sconfiggere la fame e per sconfiggere tutti lì in uguaglianza l'ingiustizia in questo mondo
Grazie mille vedo inquadrato Adriano Sofri nel monitor vorrei fare intervenire Adriano Sofri su questa discussione sul ruolo delle religioni perché questa preminenza di questo argomento delle religioni le guerre che si fanno per motivi religiosi riguarda farlo
Io penso che il cosa importante di questa sera è che siamo in in tanti talmente tanti che fu una vera discussione è pressoché impossibile stiamo testimoniando qualcosa non discutendo in modo approfondito di un problema noi in particolare siamo seduti come altri immagino su un ponte stiamo testimoniando il nostro amore per i ponti
è stata citata l'alluvione di Firenze argomento attualissimo l'alluvione di Firenze ha come immagine è essenziale noi eravamo a Pisa alluvionati e siamo rimasti a Pisa ma la catena umana dei ragazzi che si passavano i Librino alla Biblioteca nazionale e cioè i ragazzi che si facevano i giovani che si facevano ponte un mio amico carissimo che tutti ormai hanno conosco ne hanno ricordato per un anniversario in questi giorni Alexander Langer
Aveva scelto come proprio patrono
San Cristoforo cioè un santo che prima di essere stato tanto era stato guerriero e poi si era fatto traghettatore cioè va aveva fatto del proprio corpo così forte vigoroso robusto un ponte per far passare le persone da un da una sponda all'altra
Dunque la serata e fatta di questo ora per fare una piccola eccezione per guastare un poco la festa di Roma sola cosa a proposito del problema che giustamente poneva il nostro conduttore
Riferendomi anche alla al mio amico cardini che da tanti anni non vedo ma
Lui ha molta più e molto più ottimista diciamo sulla
Possibilità che l'Islam
Buono che esiste che coraggiosissimo e che per esempio è rappresentato dalle donne algerine che hanno fatto di più contro il terrorismo islamista non islamico ma il fanatismo terrorista islamista di qualunque altra forza al mondo altro che la guerra in Iraq
Le donne algerine libere pagando un prezzo altissimo di sangue di orrore eccetera hanno probabilmente preservato l'Europa dall'intervento molto prima dell'undici settembre di quel terrorismo atroce ora la cosa che voglio dire è che purtroppo non è vera una delle cose che più o meno tutti abbiamo detto questa sera e tutti quelli che non sono ancora intervenuti stanno per dire e cioè che la conoscenza
Impedisce l'odio impedisce il razzismo impedisce la violenza eccetera il rabbino ha giustamente ricordato che la natura umana contiene molto di buono e molto di cattivo
La conoscenza
Non poteva essere migliore nella ex-Jugoslavia nella Bosnia dove le persone erano vicine di casa e andavano a festeggiare le une presso gli altri le feste religiose reciproche
Tutti i cristiani cattolici di Sarajevo conoscevano la festa
E il Ramadan nella fine delle del digiuno è la festa del Montone islamico e andavano a casa dei loro vicini musulmani e viceversa tutti i musulmani e i cattolici di Sarajevo andavano a casa degli ebrei a festeggiare
La festività ebraica e improvvisamente questa che oggi tutti riscoprono dopo New Orleans dopo il panico del ponte di Baghdad eccetera come la pellicola leggerissima di civiltà che copre la giungla la violenza la ferocia eccetera tutti quanti
Si accorgono che da un giorno all'altro il vicino di casa
Fa la spia il delatore sul suo vicino e sui suoi figli il vicino di casa viene a sgozzare la donna del suo vicino di casa cioè la la conoscenza è una condizione decisiva però il fatto che ci sia non garantisce niente molto spesso è proprio la conoscenza la prossimità la vicinanza a scatenare in maggiore odio la dimostrazione che abbiamo appena avuto non voglio guastare la festa punto però bisogna guardare le cose in faccia i i terroristi inglesi erano molto inglesi
E conoscevano benissimo l'Occidente di cui si parla il problema non era di spiegargli bene che cos'è l'Occidente problema con loro era di mettere in galera appena possibile diciamo
Liberare le galere io sono qui anche per fare un piccolo ponte fra la carriera e la città ci sono anche degli altri detenuti qui stasera che hanno preso un permesso per partecipare
Loro che i pochi che possono per partecipare di questa serata e sarò molto contento di di di salutarli
Anche questo è un ponte necessario diciamo io sono diventato amico fratello dell'ONU per l'arcivescovo Protti perché lui visitare Kolar mentre molto spesso la galera non solo nelle feste comandati siamo anche in occasioni ordinarie ora appunto la la conoscenza non garantisce assolutamente niente quello che noi dobbiamo metterci in testa e che a parte mettere in galera chi vuole far saltare le metropolitane
Le discoteche dove i ragazzi vanno a cantare a ballare magari in mollando il proprio corpo e credendo di conquistare il Paradiso di qualunque religione i il nostro problema
E di capire che non dobbiamo spiegare come siamo noi meglio o capire meglio come sono gli altri ma dobbiamo provare a immaginare tutti insieme come possiamo rendere migliore questo mondo e oltretutto che siamo tutti su una barca che sta andando a fondo
Dunque il problema non è semplicemente fotografare lo stato dell'Occidente sia pure l'Occidente migliore io sono affezionatissimo all'Occidente penso che l'Occidente dovrebbe smettere di considerare che i panni sporchi si lavano in famiglia e per esempio di considerare che la situazione delle donne musulmane in Italia o in Europa sia fare degli uomini musulmani
I panni sporchi si lavano in famiglia solo a condizione che ci ricordiamo che apparteniamo tutti a un'unica famiglia umana come disse Einstein quando gli chiedevano gli chiesero di di dire la sua identità la sua nazionalità per la carta d'identità sta anche ai anche nazione appartiene umana rispose ecco se noi proviamo a ricordarci che apparteniamo alla famiglia umana allora dobbiamo lavarci i nostri panni sporchi
E dobbiamo essere in grado di capire che occuparci della terra prenderci cura prima le donne parlavano di questa specifica attitudine a prendersi cura delicatamente delle cose delicatamente perché le cose sono già compromesse intervenire chirurgicamente come piace fare a Bush e i suoi amici significa strappare tutto significa fare disastri
Bisogna considerare il mondo come una situazione già molto pregiudicata nella quale si deve
Intervenire come con con un'estrema
Femminile appunto delicatezza ora in questa circostanza noi possiamo solo fare appello a questa
Unità questa solidarietà della specie umana e degli altri animali e delle altre creature viventi e della terra su cui cantiamo e lo possiamo fare solo ricordandoci che per esempio l'ecologia
La possibilità cioè di porsi il problema di non far finire sott'acqua una folla di persone su un ponte di Baghdad o di non farla finire sott'acqua in in una città dei dei dei un degli ultrà potenti Stati Uniti
è un lusso per chi muore di fame è un lusso perché si ammala di ai DS
Ed è al tempo stesso un lusso necessario per gli Stati Uniti d'Europa l'Italia e così via
I quali proprio per questo non accettano
Considerano impossibile quella conversione della propria vita senza la quale non hanno il diritto di parlare agli altri nessuno di noi possedendo tre automobili ha il diritto di dire che in non è giusto che i cinesi abbiamo un'automobile a testa
Però tutti noi compresi i cinesi sappiamo che un'automobile a testa per i cinesi implica probabilmente l'impossibilità di respirare non solo per noi ma anche per gli scimpanzé ed ai quali stiamo improvvisamente prendendo le distanze preoccupati di tre miliardi di troppo dunque questo volevo dire non contiamo troppo sulla
Il terrorismo una bestia che non si lascia a domare da nessuna posizione razionale dunque che deve essere domata con la forza che si merita i mezzi che si merita però il terrorismo non è il problema del mondo il problema del mondo siamo noi
Il problema del mondo siamo noi grazie
Questo cardine una breve replica a breve la prego dopo vorrei essere ottimista come ho dato l'impressione all'amico Adriano soffre di essere in realtà non sono affatto ottimista
Anzi è difficile essere ottimisti al giorno d'oggi penso che la conoscenza sia importante
Penso che la conoscenza reciproca non solo fra le religioni fra le nazioni tra i popoli ma ha naturalmente soprattutto fra le persone sia importante
E penso che sia importante un altro tipo di conoscenza la conoscenza della situazione straordinariamente complessa del mondo debbono levi parlava molto giustamente della abissale complessità della natura umana ed è verissimo insomma non c'è Barbara di religione di beh credo morale di legge etc che riesca a arrestare sul serio e fino in fondo
La bestia la belva che che è in ciascuno di noi e anche nelle forse le Monica della storia che più volte noi abbiamo citato però io credo che il confronto con la complessità del mondo oggi e la diffusione di una conoscenza reale di come stanno le cose qui mi rifaccio proprio a quello che credo abbia Alina mente soffrì quando ripetutamente ci richiama all'ecologia eccetera è una cosa fondamentale nelle il il terrorismo è una orribile cosa ma non è l'unica orribile cosa che agita questo mondo il fanatismo
è una cosa immonda infame ma non sono soltanto i credenti che sono fanatici con questo non voglio dire che è se non sono fanatici credenti perché lo sono spesso anche gli altri lo sappiamo benissimo son tante forme di fanatismo
La la volontà di arricchirsi la volontà di accumulare denaro di far profitto magari di fare carriera a qualunque costo
Non dipende interamente dai mali che provochiamo agli altri eccetera il fare il il far ricchezza sul territorio di enormi dell'Africa dell'America Latina che noi abbiamo distrutto con tutto questo è questo dipende da un altro tipo di forma di fanatismo quando mano curiamo queste cose e ignoranza quando non siamo che queste non sappiamo che queste realtà esistano nati in faccio anch'io un po'in maniera un po'più modesta di quanto non abbia fatto soffrire guastafeste
Forse non tutti sanno chi è il signor Teodoro bianca
Signor Teodoro Obiang e il presidente della Guinea equatoriale
è andato al potere in seguito a un colpo di stato perpetrato fra l'altro contro lo zio nel mille novecentosettantanove e guida un Paese dove attualmente lo sfruttamento del petrolio ha raggiunto da cito i dati del due mila tre i settecento milioni di dollari
Guardi nelle multinazionali che agiscono in Guinea Equatoriale ci siamo tutti in giù sono soltanto gli americani ci sono eccome anche gli europei il sessantacinque per cento
Della popolazione della Guinea equatoriale vive con meno di due dollari al giorno
In Guinea equatoriale che ci dispensa questa che dispensa da alcuni di noi questa fiume di danaro manca tutt'oggi si parla dunque paese equatoriale fa quasi ridere ma manca l'acqua
Oltre a mancare Energia Elettrica e tutto il resto
Finché noi non avremo sanato situazioni di questo genere ce ne sono dieci cento mille al mondo c'è poco da fare non fermeremo il terrorismo non fermeremo il fanatismo perché il terrorismo il fanatismo sono anche una risposta
Odiosa aberrante a queste odiose aberranti forme di giusti di ingiustizia che noi impieghiamo tranquillamente come nulla fosse
Grazie grazie professor carpini
Andiamo ad Empoli tutti siamo stati in apprensione per lei e per l'altra Simona Simona Pari nei ventuno giorni del sequestro nel settembre scorso
Ad Empoli c'è Simona Torretta che la vedo sul monitor è arrivata la saluto
Simona Torretta bene mentre stavano grazie
Una domanda Simona lei è stata questa mattina la Perugia si disinteressa del Brasile alla seduta
Sì
Sì sarò infatti appena tornata da questa marcia anche si è conclusa a poche ore fa
Ci tenevo a anche a dire che oggi marcia mamo assieme
Ad alcuni rappresentanti di organizzazioni della società civile irachena insieme alle famiglie delle vittime dell'undici settembre con la piena concert consapevolezza che probabilmente l'unica soluzione contro questo perdurare delle guerre della violenza è veramente quella del dialogo e della solidarietà tra i popoli
E mentre venivo qui pensando anche a questa iniziativa che è stata organizzata dall'Associazione per l'anno
Che appunto si realizza su De Ponti io ho conosciuto i ponti distrutti durante la guerra del Golfo del novantuno ma anche quella del corpo del due mila e tre di quando sono stati distrutti i ponti sull'Eufrate
E mi ricordavano appunto questi ponti che sono stati anche presenziato e diverse volte durante la guerra del novantanove del degrado i ponti quindi rappresentano cioè hanno un significato simbolico molto importante
Soprattutto perché nelle ultime guerre la maggior parte delle vittime e sono state civile ma sono state anche molti danni materiali e privi d'essere colpiti sono state quindi le infrastrutture civili ponti ponti che collegano ponte uniscono i vari popoli e noi tra l'altro punto come associazione ci chiamiamo un ponte per il recente quindi uno dei nostri compito obiettivi è stato quello di costruire laddove veramente era possibile dei ponti di pace e anche se oggi non è escludiamo comunque rientrare nel Paese continuiamo ad essere presenti sostenendo la popolazione irachena distanza attraverso queste associazioni locali che nonostante le quotidiane difficoltà
Continuano a garantire la loro presenza migliorare
Le condizioni ci divide dei loro concittadini
Grazie Simona
Le le le leggo la frase Otto anni e ventuno giorni il mio impegno di solidarietà in Iraq è il titolo del suo libro uscito pochi giorni fa facciamo va duplicità libro però mi serve questa citazione del suo libro per dire della sua esperienza in Iraq
Questa guerra che cosa ha combinato
Io sono stata presente mira che per tanti anni ho visto un Paese cambiare purtroppo in peggio da da quando ecco era presente sicuramente una dittatura feroce contro la popolazione irachena
Contemporaneamente comunque alla esistenza di una pressione economica dovuta alla embargo internazionale che praticamente non permetteva nessun tipo di importazione di beni di prima prima necessità e che aveva ridotto la popolazione irachena uno stato di povertà
Notevole
E poi ho assistito a quelli che sono stati quei ventuno giorni di bombardamenti anglo americani che si sono verificati nel marzo del due mila e tre più e poi successivamente a quella che è stata probabilmente doveva essere l'inizio bella
Ripresa
Nella ripresa della della situazione irachena invece quelle stato l'inizio diciamo di una occupazione militare che poi ha determinato una situazione che ancora oggi è presente di grande violenza
Simona voglio citare un passaggio reso ancora del suo libro ed è un ricordo di chi di una persona che in Iraq ha lasciato la vita e ricordo di Baldoni le la carezza che lei è sicura di aver ricevuto pur dopo la sua morte
Sento una mano sfiorare mi il viso in un gesto delicato come protezione è tornata al lavoro lei che dice io oggi sono libera ma troppi uomini e donne sono ancora ostaggi della guerra in Iraq questa bella riflessione
Se il pensiero di Baldoni
In realtà è mi ha accompagnato a me in tutti quei ventuno giorni
Del sequestro e ed è stato un ricordo che che mi ha dato anche molta forza perché comunque purtroppo Enzo Celli ha lasciato qualche giorno prima
Il ricordo di una persona comunque bella che io avevo conosciuto anche solo per poco tempo e che ha lasciato anche
Agli iracheni un un segno profondo non dimenticherò mai che alla notizia della sua uccisione molti iracheni vengono a trovarci il nostro ufficio facendoci le condoglianze
E questo voleva dire comunque Enzo Baldoni anche se poco tempo era riuscito a seminare molto e a lasciare un segno profondo della sua presenza
E poi per quanto riguarda certamente io mi ritengo una persona fortunata perché sono tornata a casa sono tornata a casa e ci tengo a ribadirlo graziosamente al contributo di tutti da governo opposizione alla partecipazione numerosa di tutta l'opinione pubblica mondiale che è scesa in piazza in quei giorni perché della nostra liberazione
Però certamente non ci dobbiamo dimenticare che ci sono ancora molte persone che rimangono ostaggio di una guerra di un terrorismo che purtroppo il presente e si sta allargando sempre di più oltre i confini iracheni però è vero che in Iraq con il terrorismo sta sta mietendo molte vittime e sta destabilizzando la situazione che non non riesce purtroppo a cambiare però
Ripeto nonostante tutto questo anche se è difficile da pensare da da capire ci sono molte persone molti iracheni che che lottano tutti i giorni perché perché il Paese ecco possa in un futuro propriamente lontano non è nell'immediato cambiare ritornare ecco ad essere ad essere prospero com'era un tempo
Grazie Simona grazie Simona Torretta
Sappiamo che deciderà lasciare perché poi a un impegno con la mia azienda con la RAI
Per primo piano va bene rimaniamo ad Empoli
Per parlare con la Vittorio bulli quest'anno bolidi la festa dell'Arno la sua all'anno di cui lei è presidente che organizza questa festa ha fatto questo salto di qualità non parliamo solo dell'Arno ma parliamo
Di pace di lotta al terrorismo di dialogo però rimangono i problemi dell'anno comunque perché questa questo salto di qualità quest'anno chiamiamolo così
Buonasera a tutti perché
Perché la rappresenta la Toscana perché l'anno rappresenta
L'identità dei toscani perché l'arma è stata
Ebbe la ricchezza della Toscana e perché quindici è sembrata dove facciamo da tre anni questa festa
Che scende il Falterona fino a San Rossore incontrando persone facendo feste facendo e venti per cento incontri di approfondimento pressando perché l'anno sia migliorata e valorizzato ci sembrava che fosse la piazza più giusta con cui i toscani potesse versare la loro voce
Per tirar fuori quelli che sono i valori della nostra terra che sono valori di pace il sonoro
Valori di solidarietà che sono contro il terrorismo e contro la guerra la Toscana delle decine di migliaia centinaia di migliaia di bandiere della pace
Adescare sempre in primo piano su questi temi
Poi perché
Volevamo che l'Arno fosse anche con queste vento un po'si riconciliano S con la Toscana e noi
Da tre avevamo preso l'abitudine di voltare le spalle al fiume perché ne avevamo paura perché non ci piaceva oggi invece molti comuni molti cittadini convincerlo a rifrequentare queste nostre sponde
E quindi volevamo che questa presenza
Di tutta la Toscana la si mancasse dal fiume abbiamo fatto questa iniziativa mi sembra Bellandi sembra riuscita al centro la i ponti non sto a ripetere quello che hanno detto agli altri certamente il ponte qui siamo su un ponte che in periodo di guerra fu minatore quindi distrutto i ponti distrutti
In periodo di guerra dividono le persone i ponti in periodi di pace devono servire per gettar né altri siamo qui a fare questo senza retorica con pragmatismo
Tutta la Toscana è con noi e vorrei dire che siamo qui anche a simboleggiare la necessità la la natura quando non ne abbiamo ancora sfrangiata e fa più danni di una guerra talvolta si vede oggi si vede al mio eroe alleanze nove l'abbiamo visto trentanove anni fa con l'alluvione
Noi dobbiamo avere cura della natura e dobbiamo valorizzare questo fiume è la risorsa principale della Toscana per questo abbiamo pensato a questa iniziativa
Penso che la serata di oggi ci possa incoraggiare per rilanciare noi vorremmo se le istituzioni che hanno reso possibile iniziativa di stasera saranno d'accordo vorremmo scrivere a tutti i sindaci che hanno un ponte sul loro territorio
E vorremmo farlo anche utilizzando i ragazzi delle scuole vorremmo scrivere ai ragazzi ai giovani delle scuole che oramai sono frammentate
Da bambini di tutte le nazionalità
Per cercare questa iniziativa di stasera di allargarla di allargarla a tutto il territorio della Toscana ma se ci mettiamo impegno e ci lavoriamo possiamo anche provare ad allargarla oltre farla diventare per l'undici settembre anche il prossimo anno e gli anni successivi un'occasione con cui gettare ponti di pace Ratzeburg abbiamo Amm ad Arezzo al Preside della Provincia pensato Ceccarelli
Su questo tema dell'Arno
Mi sente sente
Sì buonasera
La posso interrompere un secondo abbiamo ancora venti minuti di tempo
A buon intenditor
Per finire il discorso comunque vada vada presidente
No io pensavo avevo avesse cadere qualcosa però deve averlo discorso deve marmoreo vorrei
Sottolineare un fatto se questa sera per dire no al cinismo alla brutalità la ferocia del terrorismo siamo qui non luogo simbolico e possiamo proporre la bellezza la civiltà
Di questo ponte questo dovuto anche al lavoro che
Come provincia abbiamo fatto quando alcuni anni fa abbiamo detto no all'innalzamento delle filiere che voleva avrebbe poi a di fatto ha negato questo ponte questa bella
Realtà che appunto Buriano ecco questo stasera lo volevo dire perché poi i credo che sia importante per combattere il terrorismo anche contrastare quella che la povertà che quello che è il sottosviluppo
E quindi dobbiamo sicuramente tutti quanti impegnarci per portare avanti delle politiche che siano quelle mirate sicuramente a contrastare questa e inumana violenza ma anche delle politiche che poi siano poi in grado di fare crescere la cooperazione in grado di fare crescere la sensibilità nei confronti dell'ambiente ecco che anche un un tema quello ambientale che potrebbe sembrare scollegato dal terrorismo invece un tema molto importante un tema che sicuramente favorisce anche l'armonia favorisce la pace delle persone credo che la pace la ricerca di pace sia anche un percorso individuale che non dobbiamo lasciare e delegare se vogliamo a nessuno dobbiamo pensare che questo dipenda soltanto da potenti da grandi del mondo ma ognuno di noi può fare qualcosa voglio concludere facendo l'esempio qui
Di fronte a noi abbiamo Rondine a rondine esiste un'esperienza eccezionale lo studentato della della pace una piccola realtà che sta portando Avanti un progetto veramente significativo ed emblematico lì ci sono studenti di Paesi in conflitto ne abbiamo qui anche questa sera la presenza deciso ad esempio russi e ceceni
Che studiano assieme che stanno insieme che credo imparano a rispettarsi che hanno l'obiettivo di tornare nei loro Paesi per essere classe dirigente domani ma anche per essere costruttori di pace ecco
Che allora credo davvero che se ci mettiamo a discutere potremmo spaziare molto
E vediamo che la pace dipende sicuramente da tutto quello che possiamo fare
Per contrastare il terrorismo ma anche da molti termini dall'affrontare molti problemi che magari non sembrano collegati e che invece lo sono credo che dalla Toscana sia importante che anche questa sera con tante istituzioni con tanti cittadini con tante associazioni
Si levi alto questo questo significativo messaggio e io sono felice questa avvenga dopo che ad Arezzo abbiamo promosso anche marce per la pace contro la guerra in Iraq
La marcia della Verna con per dire no al terrorismo un anno fa quando ci fu l'attentato nella scuola di Beslan credo davvero che siano cose di cui interessarsi di cui interessarsi tutti i giorni
Grazie presidente cercare le andiamo a Pisa con il Preside della Provincia di Pisa Andrea Pieroni ha quale vorrei chiedere un che ci riferisca su un progetto particolare quel collegamento del canale navicelle e largo diciamo il Fiume Arno una grande sala di comunicazione collegare Livorno compensa con la Rio porto dico bene
Sì quella sera intanto saluto
Tutti coloro che sono appunto appostati nei vari ponti e tutti coloro che ci stanno ascoltando ve la domanda fa un bel salto trattando dai temi che abbiamo ascoltato l'undici settembre il terrorismo i problemi della giustizia del riequilibrio
Delle ricchezze fra i fra i popoli fra i continenti
Sì ecco quello che lei mi chiede a un comunque un argomento importante su per la nostra per il nostro territorio per la città divisa perché diciamo anche al compimento di un percorso che le istituzioni locali il Comune le province di Pisa e di Livorno insieme alla Regione hanno fatto in questi ultimi mesi
Progetti che vedono prospettive interessanti di sviluppo per il nostro territorio
Legati non solo prospettive economiche come ad esempio sono o quelle il futuro che può essere rappresentato anche da dalle imprese che lavorano nel settore della cantieristica e della nautica ma soprattutto legandoci poi al tema dell'anno quello di dare ulteriori sicurezze
Al nostro territorio la nostra Provincia sicurezze appunto nella messa a regime nel miglioramento della funzionalità dei nostri corsi d'acqua
Ecco in questa prospettiva c'è questa opportunità che sta maturando che sta definendosi
La settimana scorsa appunto è stato definito l'accordo politico che dovrebbe portare alla realizzazione di una ulteriore infrastruttura
Qui sul territorio Pisano infrastrutture che in realtà esisteva ma che a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale rimasta praticamente inutilizzata questa il tutto infrastrutture ecco
Che ne qui è nota con il nome in Cile di collegamento fra l'anno del canale navicelle i costituisce una opportunità importante
E non solo dal punto di vista economico per lo sviluppo di quelle industrie che dicevo prima ma anche dal punto di vista del risanamento e del miglioramento delle qualità
E la qualità delle acque ecco questo legato a un protocollo di intesa che è stato stipulato insieme alla Regione e agli enti locali della provincia
Di Livorno e che vedrà anche diciamo interventi consistenti sul canale scolmatore che ricorda tutti a quella grande opera che speriamo consenta Da qui all'eternità di mettere in sicurezza i territori
Pisano della Valdera rispetto al rischio
Alluvioni ecco interventi importanti sono previsti anche su quelle canale su quel fiume d'acqua anche per l'utilizzo a scopo commerciale ed economico ecco quindi diciamo questa questa zona la Toscana questa Area costiera sta intravedendo ecco opportunità importanti per valorizzare le sue infrastrutture le sue vie d'acqua non solo ripeto solo a Fini commerciali ed economici ma anche sono una risorsa in più per la sicurezza dei nostri territori rispetto ai rischi delle alluvioni anche se purtroppo
Ecco io mutamenti climatici e i tragici fatti che abbiamo visto in televisione in queste ultime questi ultimi giorni a New York new o alleanze
Ci fanno anche temere ecco venti catastrofici che ad oggi non sono prevedibili comunque ecco speriamo che di impegno delle istituzioni è quello pezzi che tutto quello che si può fare possa essere fatto per la sicurezza dei territori per la sicurezza delle popolazioni
A garanzia anche ecco delle attività imprenditoriali che in questa in questa zona in quest'area della Toscana
Sono molteplici e sono ecco una risorsa importante per la ricchezza della della nostra zona delle nostre città
Terzo
Grazie presidente Pieroni assessore Arturo San Marino amputazione regionale all'ambiente ad Arezzo come installarlo vi prego di essere molto brevi purtroppo il tempo sta finendo
Ogni sono quelle di un fiume che e la spina dorsale della nostra regione naturalmente
Con questo bisogna imparare a convivere
L'uomo di solito avuto finora e questo riguarda anche la pace un atteggiamento da predatore in generale oggi noi dobbiamo sapere che dobbiamo convivere con questa presenza
Del momento della riconciliazione come diceva il presidente buio dell'associazione della no
Momento della della della riconciliazione che a ha bisogno anche di politiche di intervento da parte da parte della Regione non è in questo senso io voglio comunicare noto notifiche peraltro in parte che si conoscono già
è in programma uno sono in programma una serie di azione che permetteranno di mettere in sicurezza il l'Arno Rispetto a quegli eventi catastrofici che ci sono stati come l'alluvione di Firenze
Ecco le condizioni sono di andare avanti su questa strada voi sapete che ci sono in programma quattro case di espansioni una a Rossi raro fino all'altra fine Avenali e affibbiano anche dovrebbero mettere in sicurezza rispetta queste esigenze l'Arno da qui al futuro ci sono già i finanziamenti ecco questa la data notizia importante ci sono i finanziamenti che permettono di arrivare quanto prima alla realizzazione di queste
Di queste case d'espressione grazie assessore ottusa abbiamo qui l'assessore Alessandro Lo Presti della provincia di Firenze per Firenze come e messa la situazione
Tutti ricordiamo tutti ricordano molti ricordano allora di nuovo sessantasei riandare
Che è successo
Ma se dovesse ripetersi
Speriamo di no ovviamente no quanto è stato detto adesso da chi mi ha preceduto in particolare anche dall'assessore regionale dimostra che in questi anni c'è stato un impegno per evitare che quanto è stato insuccesso nel mille novecentosessantasei si Possa ripetere ovviamente purtroppo anzi non ovviamente purtroppo diciamo c'è stata per anni però un un un un ritardo su queste opere e fortunatamente un'accelerazione dell'ultimi o nell'ultimo periodo negli ultimi anni e quindi diciamo abbiamo dovuto scontare sicuramente una situazione grave che addirittura successivamente all'alluvione ha visto però
Continuare sui nostri argini sulle nostre sul nostro hanno una un no quella diciamo così di distruzione per certi aspetti di urbanizzazione nonostante quello che era successo allora quindi indubbiamente in questi ultimi anni è stato fatto molto però ancora dobbiamo non abbassare la guardia e da questo punto di vista credo che l'iniziativa che ha avuto l'idea che ha avuto Bugli qualche anno fa di fare questa associazione di creare questa associazione senza avere idea molto importante perché è riportata diciamo
Da un a livello prevalentemente istituzionale o di ricordarci dell'Arno solamente quando e c'era da a con diciamo da ricordare gli eventi teatrali ci ha riportato
Questo discorso dell'Arno quest'attaccamento all'anno anche un livello più di basi oggi o coordinato da un'altra parte un un un dibattito che in cui si trattava
Del cosiddette imparo mente cioè il potere di tutti ecco è riuscito attraverso ma anche questa associazione a riportare il discorso il il valore dell'anno anche a livello della gente del dell'associazione quindi a ricreare un'attenzione che effettivamente è importantissima per riuscire a risolvere
E a risolvere completamente questo tema dello io vorrei fare intervenire il vicepreside della Giunta regionale Federico Gelli che ho visto prima a Pisa non vorrei sbagliarmi
Per questi per risolvere questi problemi per affrontare queste questioni è chiaro che la Toscana da sola non ce la può fare quest'accordo patto firmato un anno fa non vorrei sbagliare con il Governo
Va avanti servono altri accordi
Bene non vorrei entrare in polemiche che non mi sembrò nella serata nel nel momento visto
Idee messaggi che sono stati portati da tutti e soprattutto la con il clima che si è venuta a creare in questo giorno importante non solo sui problemi dell'ecologia e dell'ambiente
Del rispetto del nostro fiume ma anche soprattutto sul tema della pace appare evidente che da questi territori tra la nostra Regione
Emerge un messaggio molto chiaro molto forte che spesso però non è condiviso
In altre parti del il nostro Paese è ampio purtroppo non è condiviso dal Governo nazionale io ho sentito la dichiarazione veramente indecente da parte delle vicepremier
Fini proprio rispetto alla Marcia Perugia-Assisi che mi fa veramente come dire indignare come italiano per un giudizio che viene in qualche modo esportato su una così importante manifestazione che da moltissimi anni unisce popoli religioni istituzioni il giudizio è che tutto questo è una un'azione della sinistra del centrosinistra contro l'americani contro quel popolo ecco io credo che da questo territorio dal nostro territorio toscano dalle nostre città dei nostri ponti
In realtà dar mai dalla nostra storia si testimoni invece tutt'altro si testimonia
La nostra presenza nel mondo e il l'amico Massimo Toschi che si occupa di cooperazione internazionale potrà testimoniare meglio di me come la nostra regione con i nostri sforzi cerca di essere spesso un'unica punto di salvezza di testimonianza di presenza in quei Paesi in quei popoli più sfortunati le nostre ecco io credo che in realtà questo nostro modo di essere toscani questo nostro modo di testimoniare di essere presenti
Rispetto anche gli ultimi parta proprio come diceva dal arcivescovo Protti anche dalle piccole cose
E credo che in questa regione
Si possa veramente dire che il nostro modo di essere vicino agli ultimi è anche un sì come esempio un esempio che va al di là delle del confine della regione del Paese ma banche in qualche modo mi in quei Paesi in quei luoghi del mondo più sfortunati Dinoi dove purtroppo abbiamo visto le guerre e le catastrofi in qualche modo ambientali colpiscono soprattutto chi non ha la possibilità di difendersi e di fuggire pezzi
Grazie Gelli andiamo ad Empoli Lisa Clark il ruolo delle associazione diciamo poi sentiremo anche Striano dell'Arci Lisa Clark dei Beati costruttori di pace
Come vetro quello torniamo al tema generale della pace la lotta al terrorismo che in
Ivan sera
Vorremmo
Parlare in questo momento non tanto come Beati costruttori di pace ma come cittadina statunitense perché grazie alle dichiarazioni di Fini che sono appena state riportate che non avevo sentito anch'io vengo dalla Perugia-Assisi io ventiquattro chilometri nelle gambe oggi
E poi qualche altro centinaio di chilometri di automobile per essere qua ma volevo rispondere in quanto statunitense
A una dichiarazione che mi indigna che mi indigna profondamente eravamo tantissimi gli statunitensi
A camminare tra Perugia ad Assisi oggi c'erano tutti gli invitati Statunitensi membri statunitensi dell'ONU dei Popoli ma c'erano anche tantissimi statunitense che sono residenti in Italia
E che sempre hanno partecipato alle manifestazioni contro la guerra contro le guerre di questi ultimi anni
Fatte da un Governo il nostro nome ma noi ma noi questo lo rifiutiamo io più che tanto l'undici settembre forse da statunitense sono l'unica persona che che che lo può dire questo
Invece che l'undici settembre vorrei che commemora assieme la tragedia del dodici settembre e dei giorni successivi e cioè del momento in cui il governo del mio Paese ha trascinato il mondo in una guerra feroce
Io credo che
è vero quelle due mila settecento e passa persone che sono morte nelle Torri gemelle erano miei concittadini pelli Stand sento profondamente e il dolore per la loro morte però io sento profondamente il dolore anche per la morte di tutti i cittadini di Falluja come di Baghdad come di Bassora
E credo che il primo passo per la pace sia il momento in cui tutti sentiremo lo stesso dolore allo stesso modo per tutti i morti in qualsiasi a qualsiasi latitudine della terra tutti i discorsi che abbiamo sentito prima
Dai dai rappresentanti religiosi
Sono stati splendidi ma ci spingono in Cuesta direzione Cuesta è la soluzione queste la strada per la pace quando ci commuove Remo allo stesso modo per per l'uggia
Che per che non per Londra o New York allora avremmo trovato avremo fatto il primo passo verso un mondo di pace grazie Lisa Clark
Striano mi sembra d'averlo visto non vorrei sbagliare ad Arezzo mi sembra d'averlo visto ad Arezzo
Sì mi sembra che siamo abbiamo momenti anche di spettacolo comunque la sento direttore può andare può andare
Sì Striano mi sente segni sì la sento dicevo abbiamo un momento di musica qui abbiamo le ma io la sento la domanda è molto generica perché
Siamo in fase il futuro il futuro
Cosa si fa cosa dobbiamo fare
Ma io credo che dobbiamo intanto cercano teste essere coerenti con le cose che abbiamo detto dare un gran valore alla pace capire anche che la guerra sempre meno sempre meno rispetto al passato è uno strumento che può risolvere qualcosa in fondo queste questa guerra non solo questa ma insomma gli ultimi conflitti ci dimostrano come alla fine si ottiene l'effetto paradossale di far la guerra al terrorismo moltiplicare il terrorismo
E la cosa che possiamo fare non solo negli scenari è stato internazionali ma anche proprio nella vita quotidiana
Fare del tema della pace non solo un elemento etico e importantissimo elemento di utopia insomma
Ma qualcosa che si trasforma in governo concreto dei nostri territori delle nostre relazioni ecco partendo dalla partecipazione dal coinvolgimento dei cittadini
A tante cose che naturalmente non voglio dire che queste bastano perché il terrorismo scompaia ma che insomma sono un modo per pensare al a o un mondo futuro dove la guerra non esiste più dove alla fine si dimostra di realismo della guerra invece la pace che non è solo elemento etico me realismo e possibilità di costruire davvero un futuro per l'umanità
Grazie Striano
Che la Toscana abbia nel DNA questi temi la pace il dialogo la convivenza il confronto
Il segno più importante in questa direzione è venuto dall'ultimo da nominare l'ultima giunta regionale un assessore alla riconciliazione e al perdono è Massimo Toschi che è appesa
Mi sente
Vedo la telecamera di Pisa che sta
La sento la sento
Assessore Tosca serio l'assenza
Boh
Ma lei che cosa può fare cosa sta facendo
Per affrontare questi queste questioni questi temi
Ma mi permetta
Di dare una testimonianza non un discorso troppo complicato
E mi pare che è mancato qualcosa stasera
Ed è mancata un'emozione un inginocchiarsi
Di fronte ai dieci ragazzi che sono morti a Gela
E non sono morti per una mareggiata ma per una politica che è capace di uccidere
Di questa politica ne dobbiamo chiedere perdono
E quella conversione di cui parlava anche Adriano Sofri prima
Perché
Non ci si può sempre come dire
Intenerire delle cose belle che facciamo anch'io ero oggi a Perugia ad Assisi
Quando accadono queste cose che sono un contro segno drammatico
Vuol dire che c'è qualcosa di gravissimo e di profondo che sta accadendo e che noi non siamo in grado su cui noi non siamo in grado di intervenire
E questa è una grande sconfitta una grande tragedia
La seconda cosa molto semplice
Sono convinto anch'io che è più facile dire ciò che non si deve fare per combattere il terrorismo ma ciò che più difficile dire ciò che si deve fare io credo che c'è una questione su cui noi come Toscana ci stiamo impegnando al massimo delle forze ovviamente sapendo tutti i nostri limiti e le nostre fragilità e della questione mediorientale
La pace tra Israele e Palestina
Oggi questa è la questione delle questioni
Una la risoluzione di quel problema cambierebbe davvero lo scenario
E allora su questo ne stiamo lavorando
Con tutta una serie di progetti
Di di grande interesse che hanno fatto della Toscana un punto di riferimento sia per il governo israeliano che per il governo palestinese
E di questo ne siamo fieri questo è un modo concreto per combattere il terrorismo senza la guerra ma con la cooperazione cooperazione
Grazie all'assessore costi dobbiamo chiudere ringrazio tutti gli ospiti di Arezzo di pesa e di Empoli
Presidente Martini come possiamo chiudere il prossimo anno ci rivediamo qua
Ma questa iniziativa è stata promossa dall'Associazione per l'Arno quindi io non voglio togliere sicuramente la paternità d'accordo
Voi in qualche modo mi sembra abbia già annunciato che vi saranno altre iniziative che la questo tipo di di impegno
Durerà però mi sembra che la cosa più importante con la quale possiamo concludere questa sera è la conferma di un impegno di tutti oggi è stata una giornata che ha rimesso insieme i tanti segnali
La lotta contro la povertà la lotta per la pace e contro il terrorismo anche le cose che diceva adesso Massimo Toschi la nostra attenzione grande che deve permanere per tutti i segni drammatici che
Che si verificano giorno per giorno
Mi sembra che c'è la volontà di di fare della Toscana
Un luogo sempre aperto attento ed impegnato questo mi sembra il messaggio generale perché forse è anche vero che oggi l'agenda precisa della battaglia contro il terrorismo non è definita in tutti i suoi dettagli
Ma se caparbiamente continuiamo a lavorare il giorno dopo giorno con pazienza con tenacia e con spirito costruttivo credo che Sari sapremo Capote capaci nei presa Remo capace nei prossimi tempi di avere dei risultati concreti
Grazie buonasera grazie a tutti davvero