Cerimonia di commemorazione del 25° anniversario della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980

Venticinque anni fa il due agosto mille novecentottanta in questa stazione in un sabato di sole in cui una miriade di cittadini erano intenti a vivere un normale giorno d'estate
Una bomba collocata da terroristi fascisti causò una strage dunque morti e duecento feriti
Mani fasciste poi coperti dai vertici della loggia massonica P due causarono morte e terrore e distruzione
Tante vite travolte tanti sogni spezzati tante speranze svanite in un attimo
La più grande strage italiana in tempo di pace voluta e attuata per colpire ancora una volta una città simbolo la nostra Bologna
Bologna come l'Italia intera seppe reagire all'orrore del terrorismo fascista
Quel giorno tutti hanno fatto con dignità la loro parte per limitare il numero dei morti perché inseriti fossero subito curati perché i parenti fossero tutti informati al più presto
Questo straordinario senso civico nel corso degli anni non è mai venuto meno
Sostenendo Otis Sempre anche nei momenti più difficili durante i processi
Quando menzogne depistaggi e dell'intimazioni tentavano in ogni modo di allontanare la verità e di coprire mandanti ed esecutori dell'attentato
Nel manifesto di quest'anno abbiamo scritto
I familiari delle vittime impediscono con le armi della verità e della giustizia la riscrittura della storia l'occultamento della verità sulle stragi la liquidazione della memoria
In tutti questi anni la nostra associazione è unitamente ad altre ha sostenuto ha ottenuto che la memoria su questi avvenimenti non si spegnesse abbiamo denunciato all'opinione pubblica tutti i tentativi di riscrivere le sentenze
E riabilitare i terroristi
Ma abbiamo la certezza che questo lavoro deve continuare per arrivare ad una consapevolezza sempre più estesa capace di impedire qualsiasi manipolazione e qualsiasi colpo di spugna revisionista
Di un periodo tragico della vita della nostra Repubblica
Oggi anche se grazie al loro silenzio sono tutti in libertà degli esecutori materiali dei depistato ori sappiamo nomi e cognomi
Sono Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro terroristi fascisti Gloria mitili sono il generale Musumeci il colonnello Belmonte allora i vertici del SISMI il servizio segreto militare
Assieme al Siena al generale Santovito sono il faccendiere Francesco Pazienza e il Gran Maestro della loggia massonica P due Licio Gelli che gestivano nell'ombra i nostri servizi segreti
I mandanti e gli ispiratori politici della strage non sono ancora stati giudizialmente individuati l'argomento è stato ripreso in una recente fumosa intervista dal senatore Cossiga
Sarebbe ora che il presidente emerito senatore Francesco Cossiga si decidesse ad assumersi tutte le sue responsabilità senza porre condizioni sarebbe ora che spiegasse come mai si è circondato nei momenti più delicati della vita politica italiana di titoli visti sarà e allora che rendesse pubblico il motivo della grande attenzione che lo porta da sempre a sponsorizzare il polonio omicidi mandano e Fioravanti
Ed è proprio grazie ad una raccomandata raccomandazione del senatore Cossiga che i responsabili di Comunione e Liberazione hanno invitato Francesca Mambro insieme con la terrorista delle brigate rosse
Nadia Mantovani al meeting dell'amicizia dell'agosto scorso
Non solo come parenti delle vittime ma soprattutto come cittadini non troviamo parole per esprimere il senso di profonda amarezza che ha suscitato in noi quella sciagurata scelta dell'ospite e l'infamia degli applausi che gli sono stati tributati
La stessa amarezza sia pervaso
Pochi mesi dopo quando si è diffusa la notizia che Mambro e Fioravanti sarebbero stati gli ospiti d'onore durante una kermesse elettorale col presidente del Consiglio Silvio Berlusconi anche noi già iscritto alla loggia massonica P due
Tessera numero mille ottocentosedici
Negli stessi giorni in cui da tutto il mondo pervenivano soprattutto ai giovani messaggio di amore per la patria di condanna del terrorismo
Il commissario della Croce Rossa e Maurizio Scelli aveva pensato bene di propinare ad una platea di ragazzi i due volgari assassini e stragisti come esempio da seguire
Per un pugno di voti si stravolge l'etica della politica utilizzando senza scrupoli la popolare la popolarità criminali mediatica dei due terroristi cancellando i valori su cui si fonda la Repubblica
Un Progetto indegno dalle finalità ambigue che solo la grande protesta dell'opinione pubblica democratica potuto impedire
Esorto un'Italia che non dimentica
Se si voleva valutare il polso del Paese se si voleva vedere se l'accoglienza degli italiani era addormentata al punto da accettare anche tale immoralità la società civile ha risposto forte e chiaro e ha risposto no
I due terroristi sono stati in fretta volutamente lasciati a casa
I messaggi di solidarietà pervenutici sono stati tantissimi abbiamo avuto la conferma che non siamo i soli a notare l'inquietante trattamento di favore che da sempre accompagna gli esecutori materiali della strage di Bologna
Sono infatti sempre più numerosi coloro che si chiedono come mai Mambro e Fioravanti con i loro sei ergastoli e duecento anni
Duecento diciotto anni di condanne siano da tempo ormai liberi sono sempre di più i cittadini che si chiedono come possono dire di avere spiato le loro colpe si hanno scontato solo due mesi di carcere per ogni persona uccisa
Sono sempre di più i cittadini che si domandano perché non vengono mai pubblicate le loro foto le foto di tutte le vittime della furia omicida di Mambro e fare avanti perché nessun quotidiano ricorda i loro nomi
Ma noi quei nomi quelle persone ce le ricordiamo sono Roberto Scialabba Antonio Reanda di Maurizio Arnesano Franco Evangelista
Francesco Manzo americani ha condotto Luigi Maronese Giuseppe De Luca Marco Piffari Francesco Stra urlo Ciriaco De Mita Alessandro
Cara Villani e Mario Amato e al giudice Mario Amato vogliamo dedicare qualche parola in più
Perché A venticinque anni dal suo assassinio la figura di quest'uomo onesto e coraggioso ancora ci commuove e costituisce un debito di vita e di insegnamento
Mario Amato è stato il primo magistrato romano che dopo l'uccisione di Vittorio corso ha tentato una lettura globale del terrorismo nero intuendo che si trattava di un ambiente con legame diramazioni ad altissimi livelli il lavoro che svolgeva era difficile gli ostacoli si trovavano anche nel suo stesso ufficio
La presenza accertata fra i militanti dei Nar di Alessandro Alibrandi il figlio di un magistrato induceva di inquietanti benevolente di magistrati e polizia verso quell'aria
E proprio dei Nar stava scoprendo retroscena collegamenti e progetti ma Mario Amato fu lasciato solo
Il tredici giugno dell'ottanta poche settimane prima della strage di Bologna in un'audizione al CSM rivelò la sua intuizione
Sulla pericolosità di una ritarda delle bande armate neofasciste dieci giorni dopo fu ucciso per ordine di Mambro e Fioravanti che festeggiarono l'evento con ostriche e champagne
E anche dopo i processi per quell'omicidio come al processo per la strage dimostrarono arroganza e disprezzo nei confronti dei parenti delle vittime ridendo loro in faccia ed esibendosi in effusioni amorose durante le udienze
Ci pensino coloro che fanno a gara per invitare quei due squallidi personaggi a conferenze convegni
Ci pensano quei registi e produttori senza scrupoli che penso di fare una firma sulla vita dei due statisti trattando le loro vite alla stregua di un comparse quando invece spesso sono state come nel caso di Mario Amato dei giganti morali la storia del terrorismo l'esperienza umana che merito desse raccontata
Non è quella degli assassini rossi e neri ma quella delle loro vittime quella delle persone che hanno visto i colleghi più validi cadere per difendere la democrazia
Quelli di chi aveva paura ad uscire di casa o a prendere un treno
Quella di chi quel giorno ha dovuto lacerarsi degli abiti per trasformarli in bende quella di chi ha dovuto respirare odore di polvere da sparo mentre qualcuno li voleva convincere che era stata l'esplosione di una caldaia
Quelli che con la pelle sporca di polvere il sangue hanno trasportato è assistito le vittime di questo orrendo astratte
Quella di Chieri dovuto crescere sento una madre e un padre invecchiare senza un compagno sento un figlio
è la storia di persone comuni
Che quel due agosto di venticinque anni fa hanno scavato con le mani tra le macerie
Ed anche la storia dei chi dalla parte giusta magistrati forze dell'ordine giornalisti sindacalisti si è opposto alla follia assassina di esaltati come Mambro e Fioravanti
è la storia di eroi civili come l'avvocato Ambrosoli al giudice Emilio Alessandrini come Guido Rossa Emanuele Petri come Walter Tobagi e Carlo Casalegno come Massimo D'Antona e Marco Biagi
Anche per loro anche per voi oggi non possiamo tacere anche per loro e anche per voi tanti anni fanno i parenti delle vittime ci siamo costituiti in associazione assieme a Torquato Secci che ne è stato per sedici anni presidente volendo trasformare un progetto di morte qual è stata la strage in un progetto di vita per ridare voce a quegli stessi valori democratici che quell'esilio aveva violato
Anziché scegliere una strada sterile della vendetta abbiamo voluto percorrere quella più lunga impegnativa della ricerca di giustizia e verità
Da allora esigiamo rispetto della democrazia e della trasparenza e non ci stanchiamo di denunciare lo scandalo di un Paese
In cui giace in un cassetto da ventuno anni la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per l'abolizione del segreto di Stato nei delitti di strage terrorismo
Lo scandalo di un paese in cui è lettera morta la legge quadro per il sostegno delle vittime di reato
è uno scandalo che la legge duecentosei in favore delle vittime del terrorismo approvata all'unanimità dal Parlamento non sia applicata ai ci costringa le vittime a umiliazioni per ottenere quanto previsto mentre per legge ad personam ci sono corsie preferenziali che ne permettono l'approvazione e l'attuazione in tempi da record
Non ci stanchiamo di denunciare il ministro della giustizia la situazione incredibile di privilegio di cui continua a godere lo stragista Fioravanti che nell'aprile dell'anno scorso ha ottenuto la libertà condizionale pur non avendone i requisiti
Fioravanti e la moglie Mambro hanno recentemente respinto le lettere con le quali i parenti delle vittime intendevano interrompere la prescrizione per il risarcimento dei danni derivati dai loro reati
Un tale arrogante comportamento sindaco sintomo inno devo tavole di assenza del minimo ravvedimento doveva comportare la revoca immediata del beneficio cosa che invece non è avvenuta
Il ministro Castelli non ha indagato sulla magistratura di sorveglianza di Roma che così spesso elargito premi non meritati a questi due assassini
Ma che scrive ma Castelli dice di essere un nuovo tipo di un pezzo dice di essere dalla parte di Abele di combattere Caino
In realtà ha chiuso l'Osservatorio per la tutela delle vittime del reato ma non si è fermato a questo chi sbaglia dice deve pagare tutti meno uno
Il neo fascista ci Cutini nel mille novecentosettantadue segretario di una sezione del movimento sociale condannato all'ergastolo in via definitiva quale autore per la strage di Pepe hanno questo ministro espresso per ben due volte parere favorevole acché ci Thirty si Cutini dopo ventisei anni di latitanza venisse espatriato in Spagna
Per scontare la pena pur sapendo che in quel Paese si Cutini difeso dall'onorevole Fragalà di Alleanza Nazionale
Sarebbe stato amnistiato e così sottratto ad ogni pena
Solo le ripetute decisioni della corte d'appello di Venezia hanno impedito che si realizzasse questo indegno disegno
L'ex ministro delle comunicazioni Gasparri Maurizio Gasparri sia personalmente impegnato per bloccare l'emissione di un francobollo celebrativo del venticinquesimo riversare una strage e non a caso ha utilizzato un'intervista per difendere i vecchi camerati Mambro e Fioravanti e perorare atti di clemenza seguito a ruota dal collega di partito e ministro Gianni Alemanno
Questi sconcertanti episodi dimostrano ancora una volta che chi difende gli esecutori della strage di Bologna si schiera contro i parenti delle vittime contro la verità e contro la memoria
Nell'anno in corso non sono mancate neppure opportunistici interventi di chi come Paolo Mieli per spiegare le stragi alla stazione non ha esitato a riesumare la fantomatica pista internazionale indicata da Gelli e già smascherata come depistaggio
Vecchi e nuovi depista attori oggi cercano di condizionare la corretta e democratica informazione con lo strumento massmediatico attraverso interviste e trasmissioni televisive ed inquietante disinformazione
Denunciamo conferme sale ennesimo tentativo di utilizzare in maniera impropria gli enormi strumenti della commissione parlamentare Mitrokhin
Al fine di negare la verità sulla strage ed elaborare fantasiosi teoremi si tratta
Con la copertura istituzionale di un vergognoso tentativo di cancellare la matrice Fazi matrice fascista della strage come rifiuto come riconosciuto dalla sentenza definitiva del ventitré novembre novantacinque emessa dalla Corte di Cassazione
Per sostenere una inesistente pista internazionale
In un'epoca
Di revisionismi su ordinazione
Dove c'è chi propone di abolire la festa del venticinque aprile giorno della liberazione per chi vuole chi parare i partigiani e repubblichini
Gli eroi e il boia dei vittime e carnefici non stupisce che la terrorista Mambro la più sanguinaria e più impunità della storia del nostro Paese
Possa dichiarare con disinvoltura che il terrorismo è nato dalla Resistenza è che lei è stata condannata per la strage in quanto fascista
Da sempre noi opponiamo riemergono infatti alle sensazioni le prove al dei responsabili critiche revisionisti che le risultante processuali anche per questo nel due mila quattro abbiamo completato l'archiviazione informatica di tutti gli atti processuali in collaborazione con il Centro di documentazione storico politico sullo stragismo
Affinché chiunque possa informarsi e fondare un'opinione seria e meditata su ciò che è stato grazie a questa anche a questa nostra faticosa opera di diffusione
Dicono senza informazione ormai tutti i cittadini onesti hanno capito
The Mambro e Fioravanti non sono stati condannati perché fascisti ma perché hanno massacrato decine di persone e che la campagna innocentista vestita è un ennesimo tentativo di depistaggio
Gli stragisti
E i loro amici hanno grandi e potenti mezzi per propinare le loro versioni distorte false interessate ma la vostra presenza al nostro fianco qui oggi ci conferma che non dobbiamo lasciare il nostro Paese
E la sua storia in balìa della prepotenza dei più ricchi e dei più forti perché cancellare la verità e riscrivere la storia in modo fazioso è contrario alle più elementari regole della democrazia
Noi oggi operiamo pur con tante difficoltà in un Paese democratico fondato su valori di libertà radicati sul sacrificio di quanti persero la vita per conservarsi e sul senso del dovere di quanti si prodigarono per affermarli
Vogliamo qui ricordare le vittime del terrorismo internazionale a cui esprimiamo tutta la nostra solidarietà
Grazie di essere con noi dalla vostra presenza trarremo la forza di continuare a difendere la verità la memoria e la democrazia grazie
Ora tre sibili di locomotore segneranno l'inizio di un minuto di silenzio
Diamo ora lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
A un quarto di secolo dall'infausto due agosto mille novecentottanta giorno in cui fu perpetrato il criminale attentato la stazione ferroviaria di Bologna
Lo sgomento e lo sdegno pertanto inaudita ferocia rimangono vivi nella coscienza civile degli italiani così come rimane viva la solidarietà per i familiari delle vittime innocenti
La città di Bologna fu allora e rimane nel presente per la nazione tutta un esempio mirabile di coraggio nel trarre dall'immenso dolore per la ferita subita la determinazione di rappresentare un presidio a difesa della democrazia repubblicana così gravemente aggredita con la nefandezza ma Fund ha strategie che oggi ricordiamo
In questa giornata sono particolarmente vicino ai familiari delle vittime e alla città di Bologna con i c'è un team sentimento della mia affettuosa solidarietà
Hanno inoltre inviato un messaggio di adesione il presidente del Senato della Repubblica il presidente della Camera dei deputati il presidente della Corte costituzionale
Ha ora la parola il sindaco di Bologna Sergio Cofferati
Autorizza
Gentili ospiti cittadine cittadini venticinque anni sono un lungo arco di tempo sono una parte importante della vita di una persona
Ma non sono bastati a rimarginare la ferita che la strage fascista del due agosto del mille novecentottanta ha inferto alla nostra comunità e all'intero Paese
Anche per questo
Oggi ci stringiamo intorno ai familiari delle vittime in questo commosso ritocchi ormai scandisce il tempo della nostra vita civile e democratica
Bologna è stata oltraggiata e ferita ripetutamente nel corso dei decenni passati
L'attacco alla democrazia del Paese è passato tante volte da qui ha preso di mira un modello di convivenza radicale un'idea di partecipazione democratica pratica
Dunque un alto profilo della democrazia
L'intento dei terroristi è sempre stato esplicito
Sovvertire le regole condivise attraverso l'uso di una violenza devastatrice
Chi ha ucciso inermi e ignari cittadini
Stroncare vite umane per indurre il mutamento dei comportamenti individuali e di quelli collettivi
Per costringere la democrazia ripiegare a in volgare riducendosi spazi e tra assicurando le sue forme
Questi erano gli obiettivi dei terroristi questi sono rimasti nel tempo i loro obiettivi chi era così con lo stragismo fascista di qualche decennio fa è stato così con la follia terrorista delle brigate rosse follia che è giunta fino a poco tempo fa
E chi ha insanguinato anche la nostra città
Nel rinnovare il ricordo di quella mattina quella del due agosto
Non dobbiamo sottovalutare l'evidente e sempre presente componente simbolica nell'azione del terrorista
Solo così si spiegano i treni e le stazioni che non sono solo luoghi affollati ma cuore pulsante di una società che lega la sua pratica della libertà anche alla possibilità di tanti cittadini cittadini di utilizzare una banale quotidiana mobilità
Solo così si spiega la scelta delle vittime singole nelle Brigate Rosse
Persone che svolgevano funzioni di cerniera nei rapporti tra lo Stato e la società
Dunque che avevano nel loro compito la costruzione della mediazione dei conflitti che fisiologicamente una società complessa porta nel suo seno così si spiega la scelta di Bologna città e comunità che ha spesso anticipato la ricerche la pratica dell'innerva mento della democrazia attraverso la partecipazione attraverso la costruzione paziente di forme innovative di coesione sociale attraverso le pratiche dell'inclusione dei più deboli
La verità giudiziaria è stata sia pur tra mille difficoltà curata
Sì è raro assisterà tanti tentativi di occultamento della verità
Come quelli che si sono consumati durante l'iter giudiziario sulla strage del due agosto
Ma alla fine i magistrati con coraggio nel senso alto della giustizia sono arrivati a quelle conclusioni che oggi rappresentano la verità giudiziaria chi si affianca quella storica oramai ben chiaro davanti agli occhi di noi tutti
Non sorprende non spaventa
Ma rattrista il penoso tentativo che non a caso ogni anno si consuma con l'avvicinarsi dell'anniversario di rimettere in discussione ciò che è chiaro e provato
E troppo evidente il tentativo di mettere in ombra responsabilità acclarate e altrettanto fragile
Fragile l'argomentare di chi ci prova
Ma perché tanta strumentalità non si trasformi in sedimento insidioso è indispensabile lavoro di noi tutti
L'esercizio dalla memoria come fondamento della conoscenza per noi per la nostra coscienza e in particolare per i nostri ragazzi e ragazze a loro dobbiamo la costruzione di un futuro nel quale la verità sia acclarata non venga messo in discussione per strumentali e inaccettabili ragioni contingenti
Ecco perché anche oggi siamo qui in tanti
Il nostro è un rito collettivo che celebriamo come elemento della nostra identità democratica
Il rito nelle grandi comunità nelle comunità che hanno una storia una radice non è mai un esercizio inutile
Serve a rafforzare quell'identità serve insieme a ricordare perché ancora molte sono le cose da fare in un quadro che appare ad ogni lettura
Ancor troppo contraddittorio
Sono in questo quadro incomprensibili gli atti di clemenza verso gli esecutori materiali della strage che mostrano indifferenza e non sono colti da nessun pentimento
è necessario che la loro condanna sia seguita dall'individuazione dei loro mandanti che ancora oggi non sono stati individuati
Solo a quel punto il cerchio si potrà chiudere
Perché tutte le verità combatterà e si potrà rimarginare rapidamente una ferita dolorosa come quella che ricordiamo ancora oggi
Tutto ciò sarà possibile ancor più rapidamente se finalmente verrà approvato un dispositivo per l'abolizione del segreto di Stato nei delitti di strage e di terrorismo
Lo abbiamo chiesto più volte torniamo a farlo oggi
Una delle forme efficaci e possibili della lotta contro il terrorismo è anche questa
Consentire di conoscere quel che è stato
E bisogna riconfermare la nostra volontà di aiutare quella magistratura che con coraggio non ha mai smesso di cercare la verità
Di quella magistratura che ancora oggi è il nostro consenso il nostro sostegno ed il nostro affetto
La vostra presenza qui oggi
La presenza popolare
Per chiedere anche che la legge a protezione dei parenti delle vittime venga rimodellata per correggerne le storture per darle l'efficacia che ancora oggi le manca introducendo senza quell'efficacia distorsioni tra persone che sono state colpite ferite e alle quali è cambiata drasticamente ogni aspettativa di vita
La presenza popolare la passione civile della nostra comunità
Sono a stimolo anche dell'azione del governo nazionale
Un'azione che serve deve essere coerente responsabile
Perché far chiarezza sul passato serve anche a rendere efficace è credibile l'azione del presente quella che è necessaria per affrontare ogni contingenza quando come ancora sta capitando ad una comunità si sottrae la certezza di essere uguale davanti alla legge come capita come si ripete troppe volte
Quando si priva una comunità dalla conoscenza che porta la verità si rende questa comunità fragile e timorosa noi abbiamo invece bisogno dell'esatto contrario
Non ci servono certezze mediatiche
Ma atti di democrazia solida e condivisa
Consumati responsabilmente nell'interesse dell'oggi e del domani di questo Paese
L'Idra del terrorismo risolleva le sue teste New York Madrid ora Londra Sharm el Sheikh
Sono ritornate negli occhi delle bolognese dei bolognesi le immagini di tante volte
Le immagini tante volte ricordate di donne di uomini di bambini straziati
In questa stazione su questo piazzale come capitò il due di agosto del mille novecentottanta
La comunità internazionale deve combattere il terrorismo con gli strumenti della democrazia con la fermezza che le cittadine e cittadini bolognesi dimostrarono in quella circostanza e non solo
Prevenire dunque
Reprimere ove necessario con azioni di polizia
Controllare senza ledere la libertà consolidata Manzi facendo del rispetto della libertà una leva per costruire un argine una diga contro ogni follia del terrorismo
Ma occorre anche che contestualmente sia in campo la politica che la politica sia efficace
Tocca a noi pensare e costruire la pace ogni giorno fino a farla diventare radice della nostra vita quotidiana fino a darle il carattere di cui ha bisogno
Il carattere della Fisiologia negli atti e nei gesti nelle decisioni
Dobbiamo lavorare per una società giusta nella piena consapevolezza che la disuguaglianza crea emarginazione e offre terreno al terrorismo
Dobbiamo lavorare per l'ascolto per la mediazione culturale per la costruzione di una società multietnica nella quale le diversità sì o no un valore
Dobbiamo questo lavoro alle generazioni più giovani e a quelle che verranno
E grande responsabilità nostra oggi arrivare rapidamente a stabili efficaci conclusione
Siamo in questo confortati dalle parole del capo dello Stato
C'è una bella fotografia
Da il giorno dei funerali delle vittime dell'attentato alla stazione
Il sindaco Renato Zangheri parlato una folla commossa e silente
In piazza Maggiore
E di fianco a lui
In una posizione il rituale certo non consona a ciò che è di norma il protocollo prevede
Di fianco a luglio
Cioè il Presidente della Repubblica di quegli anni Sandro Pertini
In un atteggiamento protettivo
Viene una mano sulla bandiera con i colori della città di Bologna osserva con affetto il sindaco che ricorda quei momenti terribili ecco l'idea che abbiamo noi di Stato e quello
Quella dell'immagine di Sandro Pertini quella della parole che avete sentito ancora questa mattina di Carlo Azeglio Sant'Ciampi
A loro va il nostro ringraziamenti
E a voi familiari delle vittime
E siete qui ospiti
Ma voi siete molto di più per la comunità bolognese
Siete cittadini di Bologna dovete considerarmi tali come è stato nel corso di questi venticinque anni anche per il tempo che verrà voi i vostri figli vostri nipoti che avete portato qui anche questa mattina a ricordare
Ad apprendere quello e non sempre diviene correttamente e tempestivamente comunicato anche nei luoghi dell'apprendimento
A voi ma il nostro abbraccio collettivo
Come sempre il due di agosto
Sarà una giornata lunga densa di emozioni faticosa
Una giornata nella quale si rinnoverà
Il dolore
Il vostro e il nostro dolore
Da questo dolore deve nascere la speranza
La speranza che nulla di quel che stato si ripeta in virtù delle azioni delle donne e degli uomini che qui sono e che con noi partecipano idealmente anche lontano da questa piazza
Grazie
A tutti voi a tutti voi che ci aiutate a tenere fermo il senso di comunità di Bologna grazie a tutti voi per rinnovate con la vostra presenza i valori della nostra democrazia
Ha la parola il vicepresidente del Consiglio dei ministri Giulio Tremonti
Sono
Va in caso
Sono
Data
Sono onorato e commosso
Per essere qua oggi
Lo spirito umano e memoria
è conoscenza volontà per Sant'Agostino lo spirito umano e memoria siamo qui per ricordare
E conoscenza vorremmo ancora capire è volontà la volontà di resistere ai terrorismi di tutti i tipi
Ai terrorismi che vengono dall'alto e ai terrorismi che vengono dal basso ai terrorismi che vengono da dentro e ai terrorismi che vengono da fuori
Ai terrorismi del passato e a quelli del presente
Mille novecentosessantanove mille novecentottanta in undici anni cinque strati
Strage di Piazza Fontana mille novecentosessantanove strage di Piazza della Loggia mille novecentosettantaquattro strage dell'Italicus a mille novecentosettantaquattro strage di Ustica mille novecentottanta saggia e di Bologna mille novecentottanta
Sono questi gli anni gli anni dal sessantanove all'ottanta
Anni in parte ancora avvolti nel mistero
Segreto di Stato costato dei segreti segreto di diritto segreto di fatto poco importano le definizioni troppo spesso tutto in realtà ha preso la forma di un labirinto
E così per lunghi anni più del mondo della legalità e della giustizia c'è sembrato di avere davanti il mondo delle finzioni di Borges con i suoi giochi di specchi
C'è un atto dopo la caduta del muro di Berlino la serie A italiana delle grandi stragi a matrice politica pare avere termine
Ma le stragi degli innocenti e sono continuati non è finito il terrorismo è finito quel terrorismo
Il terrorismo si è trasformato ma lancia sempre le stesse sfide sfide ai valori di libertà e di democrazia valori che sono alla base della nostra Costituzione
Hanno qualcosa in comune ai morti e di Sant'Anna di Stazzema e delle altre stragi nazifasciste i moti di Milano di Brescia di Sicilia di Bologna di New York dimagrita di Londra di Sharm el Sheik
Qualcosa unisce drammaticamente passato remoto passato prossimo Tempo Presente le vittime sono state sono gente comune
Non bersagli specifici non simboli ma padri madri figlie e figli fratelli sorelle
Colpiti nella quotidianità della loro vita alla stazione in ufficio nella metropolitana durante il riposo
Vittime casuali la logica del terrorismo puro infatti razionale proprio perché non è selettiva ma puramente quantitativa e indistinta indistinta ma sempre in utile
Gli edifici i binari possono essere distrutti i valori sono indistruttibili mentre i quali possono essere spazzati non è così per la speranza
E mentre le vite possono essere infinite la causa della libertà non finisce mai
Non finisce mai se vive nella società civile proprio un anno fa è stata approvata una legge che contiene norme in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice si tratta di un primo passo di più si può e se del caso si deve fare ma un passo nella direzione giusta è stato finalmente fatto
Un passo nella direzione della società civile la forza dello Stato è infatti necessaria ma da sola non è sufficiente
Per questo oggi ancora ricordiamo la passione lo slancio generosi e solidali
Che nel momento della strage hanno spinto i cittadini di Bologna ad uscire dalle loro case a scavare con le loro mani tra le macerie per soccorrere invidie per raccogliere in modo uniti allora è ancora nella resistenza contro ogni tipo di terrorismo
Così ci sembrano eterni versi della poesia scritta per i morti delle resistenze
Qui vivono per sempre gli occhi che furono chiusi alla luce perché tutti li avessero aperti e per sempre alla luce
Si ricorda che alle ore undici e quindici da piazzale Est partirà un treno speciale per San Benedetto Val di Sambro per ricordare le vittime dell'attentato al treno Italicus
Prima di partire e gonfaloni le autorità renderanno omaggio al cippo che ricorda il sacrificio del conduttore Searle avessi rotti medaglia d'oro al valor civile deceduto nell'attentato dell'Italicus