Un bilancio del convegno annuale organizzato dall'Osservatorio sui Balcani a Trento dal 4 al 5 novembre

Il quattro e cinque novembre si è svolto a Trento il convegno internazionale organizzato come ogni anno dall'Osservatorio sui Balcani quest'anno l'appuntamento era intitolato significativamente a quella che è stata definita l'Europa di mezzo
Vale a dire quell'area al centro al cuore potremmo dire del nostro continente in cui nel corso dei secoli e dei millenni si sono incontrati confrontati mescolati a volte anche scontrati
Cristianesimo sia cattolico che ortodosso islam ebraismo ma anche dove se correvano i confini e quindi anche i punti di di fruizione di scontro tra grandi imperi come l'impero austro-ungarico l'Impero ottomano o tra grandi sistemi politici ideologici l'Europa occidentale e capitalista ed Europa orientale comunista
I Balcani perché di questo può è stiamo stiamo parlando non sono dunque un'isola ma stanno come dicevamo nel mezzo dell'Europa nel suo cuore sono è un'area legata al resto dell'Europa
E dunque anche un'area cruciale per il il futuro del nostro continente
Dopo le guerre le guerre terribili tragica e sanguinosa degli anni novanta è un'area che ora si sta muovendo
Con una certa fatica verso l'integrazione europea
Tutti i Paesi di quest'area sono infatti ormai coinvolti in un processo di integrazione nell'Unione più o meno avanzato ci sono Paesi che sono prossimi all'ingresso a tutti gli effetti dell'Unione
Paesi che hanno in corso i negoziati per per le l'integrazione per l'ingresso nell'Unione paesi che hanno un accordo di stabilizzazione Paesi che stanno avviando
I colloqui negoziati per raggiungere questo primo accordo di stabilizzazioni ma appunto tutta l'area tutti i Balcani sono ormai coinvolti in un processo di integrazione nell'Unione Europea in un momento però in cui l'allargamento dell'Unione con tra l'altro il blocco del Trattato costituzionale
Vive una fase di ripensamento se nonna di di vera e propria crisi e chiaramente una crisi un ripensamento che rischia di dilatare anche i tempi per un'effettiva integrazione poi dei Balcani
Il convegno di Trento ha riunito dunque anche quest'anno politici e ricercatori esperti rappresentate dei governi locali operatori sul campo ma anche imprenditori per ragionare proprio sul futuro di quest'area che così importante
Lo scopo del della due giorni di Trento come diceva anche il titolo del convegno era proprio quello di ragionare attorno a idee buone pratiche per un'integrazione sostenibile
E il crollo del regime comunista jugoslavo le guerre degli anni Novanta alla la dipendenza dagli aiuti internazionali ha prodotto una situazione in cui in molte parti dei Balcani l'economia non si basa più sul fare
Ma sullo smerciare sullo scambiare con il risultato di produrre poi situazioni di squilibrio profondo però lo sviluppo non è solo un fatto economico c'entrano le responsabilità individuali centrano le forme dell'organizzazione la cittadinanza
C'entra l'autonomia e la capacità di Agota e di autogoverno locale in una realtà che quella del mondo globalizzato senza dimenticare che poi alcune alcune realtà del dei Balcani vivono anche dal punto di vista politico istituzionale una situazione particolare pensiamo al Kosovo che fa parte della Serbia ma di fatto ha un suo governo con una l'autonomia ed è comunque sottoposto a una a un protettorato internazionale pensiamo alla Bosnia che nominalmente formalmente una nazione indipendente
Però ancora composta da due Unitas distinte e in cui comunque le istituzioni sono sottoposte anche qui è un controllo internazionale
Dunque la situazione estremamente complessa
E di questo ovviamente anche partendo da questa situazione si è ragionato a Trento e sicuramente uno degli aspetti
Di maggiore interesse
Del convegno di quest'anno dall'Osservatorio sui Balcani
Esatto quello di mettere a confronto anche senza più possibile senza pregiudizi e senza prevenzioni il mondo del volontariato con quello dell'imprenditoria vale a dire il cosiddetto mondo no-profit con quello profit come si dice
Proprio perché entrambi sono presenti nell'area entrambi investono è fanno a loro modo cooperazione anche se partono di partono da intenti diversi e perseguono fini diversi
O forse no forse i due mondi non sono così distanti possono trovare anche più punti di incontro di collaborazione
E magari cominciare a ragionare di questo pare lasciando perdere pregiudizi prevenzioni potrebbe essere un passo per partire dalle da una situazione che è quella che è quella comunque sul territorio che è data e cercare di immaginare appunto delle idee e delle buone pratiche per il per il futuro
Almeno questa è l'impressione che noi abbiamo ricavato dall'ascolto di e la sessione del convegno che è stata proprio dedicata espressamente a questo tema e che poi vi proporremo integralmente in un altro momento dalla nostra programmazione di questo servizio invece rivogliamo farà ascoltare alcune interviste che abbiamo raccolto a margine dei due giorni di lavoro
E la prima voce che ascoltiamo è proprio quella di Mauro Celeghini che è il direttore dell'Osservatorio sui Balcani che abbiamo sentito quasi al termine dei lavori a cui abbiamo chiesto prima di tutto era di fare un bilancio del convegno di quest'anno
Mi tocca dire bilancio positivo perché il mio ruolo no però veramente siamo contenti era un po'una provocazione forse un azzardo quello noi che veniamo dal mondo del volontariato della Coppa solidale parlare dei dieci anni dalla guerra in Bosnia non solo ricordando ciò che è stato che comunque importante non solo fermandosi alle tragedie ai diritti delle persone diritti umani
Facendo un passo avanti
Cambio al convegno mondi economici mondo imprenditoriale mondi bancari
Di peso che oggi operano nei Balcani ecco era un po'un azzardo forse ma devo dire che mi sembra riuscito perché perché è necessario perché ormai entrambi questi mondi sono operano cooperano compendiare ed è necessario quindi che ognuno faccia il proprio non ci siano naturalmente strane commistioni non pensiamo alla cooperazione come ammortizzatore dell'impatto della delocalizzazione per esempio che sarebbe gravissimo erano pensare assieme a ragionare assieme porsi assieme il problema per esempio di come meglio si può rilanciare l'economia nell'aria di Balcani i dati sono preoccupanti i dati della Caritas internazionale sono che
Per alcune fasce della popolazione in Bosnia la condizione di vita peggiore oggi che dieci anni fa affidata Guarini i dati sono pesanti e quindi non possono essere solo in lontani con il microcredito comunque le piccole azioni ma il problema è proprio di come si interviene in una settore economico complessivo e quindi necessario parlare Chicco
La coprotagonista ecco perché questo è il proprio non va a Parma for
è interessante perché chi vede la cosa dall'esterno in questi anni sempre un po'visto punto da una parte il mondo del diciamo così volontariato privato sociale così libera ce n'è una che tutto questo mondo che fa un lavoro sicuramente potrebbe però guarda se magari anche con un c'è sto diciamo così sospetto prevenzione invece il mondo dell'imprenditoria delle della finanza voto questo convegno invece come c'eri tu segnate secondo il punto di svolta quotato Ricky
Parlarsi rivedere che quali sono i punti contro possibili pare certo è un primo primo passo devo dire che appunto non non è dal semplice nel senso che appunto il punto di partenza sono differenti c'è chi va lì per per fare l'imprenditore legittimamente per fare affari e c'è chi va lì per spinto da altre motivazioni e il problema è
Di iniziare però parlarsi insieme e in questo c'è l'altro elemento che è stato presente al convegno le regioni gli enti locali governi locali italiani che accompagnano sia i volontari sia le imprese con i governi regionali devono porsi il problema di fare rigide di fare sintesi di questo e questa è l'altro provocazione forte e
Mi pare che comunque è un primo passo
Positivo per questo il il questo non scusa questo non non un buon negare che esistano dei problemi in vetrina dinamica di molta internazionalizzazione italiana nell'aria che questo no vuol dire che non esistano di coloro che vanno lì per approfittare dei bassi stand sociali dei bassi standard ambientali questo dove ovviamente c'era è è un problema però ci sono prospettive omicidi fare altri ragionamenti perché alcuni imprenditori stessi l'hanno detto più al convegno a noi interessa ma non mi interessa più di tanto il basso costo nettamente la Cina il Vietnam ci sono altre frontiere e ne abbiamo bisogno di comunità cui in cui lavorare
In questo senso appunto non possiamo fermarci solo all'economia ci vuole la socialità quindi ci sono spazi per lavorare come ecco
Un altro dato interessante è che questo convento a Vienna
Niente in cui praticamente ormai tutti i Balcani e tutto il Sud-Est proprio che dalla Turchia e coinvolto nel processo di integrazione dell'Unione Europea ma segnala che questa mattina professor ma fino a qualche mese fa ci si domandava appunto di questo buco nero di un'Europa e procedeva attorno ai Balcani lasciando a questo punto interrogativo adesso invece bene o male in un modo o nell'altro tutti bar tutelare in entrata in questo processo in un momento in cui però l'Unione europea per paradosso sta vivendo una crisi molto profonda batte pensare allo stop sul Trattato costituzionale e comunque a tutto il problema e a tutte le critiche si possono fare quel documento quindi è un futuro forse dettato anche dalla Realpolitik che ha degli aspetti positivi ma anche comuni che incognite
Certo anche perché le resistenze
Ma il tema delle radici culturali che sono uniche ci sono plurime nell'Europa e quindi tutto il dibattito sulla Turchia sono elementi che stanno rendendo problematico il percorso di allargamento il percorso di integrazione di riunificazione ci piace chiamare noi
Del dell'Europa interno e quindi compresa l'area dei Balcani è un momento in effetti fluido di opportunità e di e di problematicità e le decisioni del tre ottobre del comunque di a fare accedere allo stato di candidato al per la Croazia a iniziare il percorso dei per firmare gli accordi di stabilizzazione associazione per la Serbia Montenegro sono due segnali positivi c'è ancora quella della Bosnia però anche lì si stavano mettendo mano ha detto agli accordi alla costituzione di Dayton
E quindi si è strano che questo avvenga non rinvenuti di è vero che ecco però proprio tecnici più di Europa politica io voglio leggere quel la crisi e quindi insulti fiuto devo comunque il sì il il decreto della Costituzione e come e richiesta di un'Europa più politica Emilio economico l'anzianità l'integrazione dei Balcani essenzialmente un fatto politico non economico non distante a dei criteri è stato ricordato al convegno sì guardiamo gli standard criteri ambientali sociali non ci arriveremo se non nell'arco di decenni invece ne diciamo presto
L'integrazione come scelta politica però non come scelta dei tecnici e e questo cioè la politica può dare ridare slancio a un'Unione europea che sia unione politica non solo
Era Mauro Celeghini direttore dell'Osservatorio sui Balcani ascoltiamo ora l'intervista con Michele Nardelli che dell'Osservatorio sui Balcani e uno degli ideatori e dei fondatore che negli anni ha promosso molte iniziative nate in Trentino e riguardanti la regione balcanica
Nardelli ha tenuto la relazione introduttiva al convegno nella quale ha sviluppato l'idea dell'interdipendenza tra l'Italia e i Balcani
Ha detto che i Balcani oltre che uno specchio della nostra realtà sono anche il nostro vicino più importante al di là del mare
E che quel che vi accade finisce per riflettersi inevitabilmente sul nostro territorio sulla nostra economia sull'immigrazione e purtroppo anche sui traffici illegali
I Balcani non sono una regione povera ma semmai impoverita ha detto ancora Nardelli che occorre quindi uno sguardo diverso per una diversa politica di relazione
Per sostenere i processi interni di riappropriazione delle risorse riorientare gli aiuti e lavorare sulla cultura della responsabilità
Se il senso di uno sguardo sui Balcani ha detto ancora Michele Nardelli nella sua relazione è che il locale e il globale si rincorrono
Necessarie allora che tanto la cooperazione quanto le politiche di internazionalizzazione si interroghino sulla sostenibilità dei processi che inneschino che innescano
Comincino interagire tra di loro e facciano come si dice il sistema
Sì ma io credo che il grosso problema oggi dell'area balcanica dei paesi che sono ormai iscritti a questo processo sia quello di avviare processi opposti a quelli relativi alla di regolazione che garantiscano feste che caratterizzano sperare che allora il sistema Europa l'Unione europea ai grande valore riaprire come dire una certezza del diritto a su temi che riguardano il lavoro la salute l'ambiente tutte temi che oggi corrispondono a altrettanti ambiti di forte di regolazione all'interno di queste di queste regioni
E questo riguarda anche i poteri locali perché avere attenzione nei confronti dell'ambiente dei cittadini del delle problematiche significa in qualche modo anche far sì che le comunità locali si interrogano sulle forme di autogoverno e quindi sulla io credo che si sia aperta una prospettiva e questa prospettiva dal punto di vista delle regole diciamo così che verranno introdotte poteva nell'immediato creare anche qualche contraccolpo ma a lungo andare io credo che rappresentino un punto di riferimento importante proprio per Fiore a dare certezza del diritto alle persone credo che questo sia l'elemento più importante perché la presenza di un'area di regolata oggi al centro dell'Europa significa
Non soltanto perché il vide in quell'aria ma anche per noi che stiamo fuori da quest'area un rischio molto forte cioè appunto che qui gli stessi processi di criminalizzazione dell'economia del del della società
Si riverberano anche da noi sulla caccia del programma mentre d'Europa l'Unione europea finalmente affronta il problema balcanico comincia a integrarli sta vivendo una crisi di notevole proprio anche istituzionale
Questo grosso problema non c'è dubbio che oggi in Europa tira un vento già edito da questo punto di vista
Credo che su questo si giocherà la sfida dei prossimi anni o devo passa da un'Europa capace di includere e quindi essere punto di riferimento o soltanto per il Paese che fanno parte dello Pastore Kama anche dei paesi che la circondano penso l'area mediterranea tanto per dire
O acquisto quindi una Europa dalle dal identità plurali o altrimenti l'Europa non saprà svolgere quella funzione importante che gli viene chiesto non soltanto dei Paesi di nuova annessione ma anche dal contesto internazionale oggi un ruolo politico importante l'Europa significa anche superare quella sorta di
Egemonia voglio dire che noi subiamo dopo alla fine del bipolarismo grazie al fatto che unica pluralità rischia in qualche modo di appiattire omologare
Sia per l'internet per contenere il convegno della serrata di quest'anno abbiamo trovato particolarmente interessante perché finalmente il mondo diciamo così del ma cooperazione del quello che poi inedita chiamato il mondo del volontariato della solidarietà decide di incontrare
Il mondo dell'imprenditoria dell'economia e della finanza e persona provocatoria che abbiamo posto non soltanto nei confronti della finanza e dell'economia abbiamo proposto anche nei confronti dello stesso mondo nostro della cooperazione infatti in questo senso Milano molto importante perché e difficile anche per i nostri mondi ragionare di questo è però si rende conto che un recupero per la cooperazione internazionale
Ecco per ragione appunto di comunità che si mettono in relazione con altre comunità altrimenti il rischio della insostenibilità di quello che si va a fare o della inefficacia di quello che si può fare molto forte in questi anni si è parlato di crisi della cooperativa internazionale percepito dall'operazione internazionale deriva soprattutto dal fatto che questa FIAT meriti rilevata insostenibile dopo cinquant'anni di cooperazione internazionale il divario tra aree povere aree ricche non è che sia diminuito è cresciuta in questi anni e quindi noi abbiamo necessariamente dottor dovere d'interrogarsi appunto sulla sostenibilità di quello che andiamo a fare
Dobbiamo interrogarci sul senso di quello che andiamo a fare
E questo comporta il fatto di trovare delle modalità e delle risposte che appunto garantiscono questa continuità di relazione ed è della cooperazione comunitaria questo contratto cioè appunto di sistemi territoriali che si relazionano con altri sistemi territoriali sia una delle possibili risposte segue sistemi territoriali si incontrano edizioni fare così insieme l'attenzione nei confronti della sostenibilità della riproducibilità di quello che si va a votare & seriamente un tema voglio dire ineludibile insomma e quindi a partire proprio da questo pensiamo si debba come dire aprire una porta di persone che in quel momento la cooperazione ovviamente questo deve riguardare anche di soggetti economisti che fanno parte di questa relazione mi comunica e quindi l'obiettivo forse un po'ambito ma concreto è quello di riuscire a fare in modo che li ha evita alle relative alla delocalizzazione dell'impresa l'internazionalizzazione dell'economia eccetera siano chiamate a rispondere anche loro della sostenibilità e della riproducibilità dei loro sistemi d'intesa all'interno di questi territori l'ultima domanda fanno sì
Affronta il problema dei Balcani non mente la precedenza va o alle questioni sociali e con le questioni economiche perché queste sono state anche le emergente ce ne sono anche in certe misure d'emergenza separa un po'meno di cultura invece cosa sarebbe il caso di cominciare a parlarne solo perché c'è un padre Monet culturale da utilizzare vita valorizzare ma anche perché ci sono dei fermenti culturali molto interessanti e anche perché oggi la cultura diventa anche una fattore economico molto importante è un po'invece sento una una questione che viene forse un po'messa in secondo piano ben questo convegno dove abbiamo introdotto il concetto di Europa di mezzo un concetto essenzialmente culturale nel senso che noi stiamo ragionando sul fatto che
Il panico dei Balcani come aria dell'Europa sud-orientale ma immaginando l'Europa di qualcosa che va appunto molto più la si parla appunto dell'ingresso della della della Turchia si parla delle relazioni parlare accalcati per da questo punto di dico davvero i Balcani diventano il punto d'affari dell'incontro tra Oriente e Occidente io credo che questo sia straordinariamente interessante perché o l'Europa appunto nella sua capacità di includere a valorizzare le proprie identità plurali sotto il pro culturale o altrimenti questa capacità non ce la fa non potrà della proprio del dell'area mediterranea non si potrà relazionale come l'amore dovrebbe pare nei confronti della stessa vicenda mediorientale io credo che la chiave per il marinare la soluzione del conflitto alla porta israeliano sia anche quella contro di immaginare il patto che un progetto euromediterraneo che superi anche lo stesso conservi Stato-nazione forse in qualche modo aprire delle porte era completamente nuove rispetto anche l'attuale dibattito che si è svolto in Medioriente quindi
La dimensione culturale per noi è straordinariamente importante tant'è che abbiamo pensato di realizzare condurre Prost
Mo'atto significativo dall'osservatorio l'anno prossimo a Cipro pensando proprio all'Europa di Umberto come Europa dalle identità culturali pure
Era Michele Nardelli dell'Osservatorio sui Balcani come abbiamo detto il tema del convegno annuale dell'Osservatorio riguardava le idee e le buone pratiche per un'integrazione sostenibile nell'Europa sud-orientale nell'Europa di mezzo
E proprio per realizzare un servizio di informazione di raccolta dati e di comunicazione e stimolare quindi processi di scambio di integrazione tra i soggetti italiani a vario titolo impegnati nella cooperazione decentrata nell'area dei Balcani è nato balcani cooperazione
Che ha un progetto promosso dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con l'Osservatorio sui Balcani che ne cura la realizzazione
A Trento e ne abbiamo parlato con una delle collaboratrici Francesca Vanoni e qui abbiamo chiesto prima di tutto di spiegarci che cosa i Balcani cooperazione
Allora Balcani cooperazione è un progetto che dura già da un anno a un altro anno davanti a ed è fondamentalmente un oggetto che recupera e la vera origine di Osservatorio Balcani osservati balcani nasce nel due mila culminata rischio povertà al mondo della società civile al mondo delle istituzioni locali e di alcuni soggetti viene la
Che come dire si rendono conto della necessità di un agire informato di un uomo per chi avendo la consapevolezza del ruolo di quelle conoscenza dei luoghi in cui si va ad operare in cui FIBA accusa sperare eh dopodiché osservatori sui Balcani diventa uno dei papà giornalistiche quindi ampia molto il proprio e il proprio lavoro e si occupa di approfondimenti e industrie e viene balcanico operazione invece risponde a una trasformazione del mondo della cooperazione a partire dagli anni novanta la cooperazione allo sviluppo attiva una nuova modalità
Che chiamata cooperazione decentrata che non è banalmente la cooperazione allo sviluppo Roma fa e quaranta dagli enti locali ma è un modo nuovo di intendere la cooperazione c'è una cooperazione che sfugge un po'cerca di di scardinare la logica donatore beneficiario a favore di un rapporto partner un rapporto tra soggetti operatori chi abbia come punto di riferimento il territorio cioè il territorio italiano in questo che il territorio balcanico laddove si fa operare su questo territorio esiste una molteplicità di soggetti che sono soggetti istituzionali e non istituzionali pubblici privati del mondo della solidarietà del mondo della del mondo produttivo incominciano a muoversi come una un sistema
I rapportano a un sistema diciamo limite omologo dall'altra parte il l'Adriatico ora Balcani cooperazione a distanza di dieci quindici anni dall'inizio di questo tipo TTT modalità nuova di fare cooperazione allo sviluppo vuole un po'cominciare a capace capitalizzare
Le esperienze a fare il punto della situazione come si sta muovendo il mondo della cooperazione come viene incrociato il Lemmon come vengono incrociate le modalità della cooperazione allo sviluppo diciamo base solidaristica con quelle ad esempio della cooperazione tuona economica Cossutta Stroppa esistono enorme dimensione che ha a che fare con il mondo dell'imprenditoria dell'internazionalizzazione d'impresa eccetera
Balcani cooperazione è fondamentalmente nella pratica un portale di servizio un portale internet ecco questa operando quindi assorbe la diciamo dello sviluppo il tam tam del prêt
Un atto che a differenza dello del sì dello Strona sui Balcani che come dice a una pista per giornalisti e quindi a prova di formazione il sito internet invece diventa una struttura di servizio
Sì e Balcani cooperazione il cui indirizzo a questo punto Donadoni nordico è Poupard cani cooperazione punto it
E raccoglie una serie di informazioni utili a coloro che vogliono operare nel mondo della cooperazione decentrata dei Balcani questo nella pratica a Bari come dire fare sfaccettature cioè la necessità da un lato di ripensare alla cooperazione proprio nei miei termini che che che dicevo prima cioè di una cooperazione che mobiliti e valorizzi le risorse di un territorio Italtel Ristori nel momento in cui si rapportano con con situazione omologhi dall'altra parte dell'Adriatico dall'altra la necessità di creare i stimolare i rapporti orizzontali tra questi tra questi soggetti in Italia perché ovviamente questo tipo di cooperazione ha moltiplicato gli attori coinvolti e il problema del coordinamento rimane un problema comunque fondamentale per comunicazione orizzontale noi intendiamo faccio un esempio banale le fa le regioni che si muovono inalare featuring o in settori di intervento siluri molto spesso non hanno informazioni di cosa stanno facendo gli altri in una in situazioni
Analoghi quello che stiamo cercando di muovere è una consapevolezza della necessità di creare il sistema Italia fondamentalmente così come le singole regioni creano un sistema sul proprio territorio allo stesso tempo c'è una fortissima esigenza di rapportarsi tra l'produttivi in tenersi in forma tra loro Balcani cooperazione offre questo luogo cioè un poco unico in cui chiunque si occupi Sud-Est Europa e per studenti troppe intendiamo la ex Jugoslavia
Più l'Albania la Romania e la Bulgaria questo è inclusa l'ambito geografico tipi competenza e la la la la necessità di trovare in un unico luogo le informazioni nel varie per poter muoversi in maniera informale appunto a debole e aggiornata spendere il pratica uno tecnicamente coprono di riferimento il diritto informazioni va allora anche una possibilità di un scambi di dismettere le proprie formazioni tutti l'ALAI lampade è è un approccio altamente partecipa Chivu con gli enti locali che si occupano di sud est Europa e dall'altra parte una forte interattività quelli i soggetti da parte del c.t. del sistema informatico messo loro a disposizione all'interno del portale ritrovano notizie che hanno a che fare con il contesto dei Balcani principalmente ma non solo vengono prese dal dall'dalla redazione di osservatori sui Balcani si avvale di corrispondenti Sud-Est Europa direttamente e quindi quello contestualizzato il i luoghi in cui si va ad operare da un'altra parte cioè in un'altra sezione ci sono le notizie dalle Giovani cioè che cosa le regioni può almeno rendere pubblico rendere DTT credo che la propria attività dove il nuovo approccio del loro intendere la cooperazione decentrata dei loro delle loro relazioni territoriali sul insomma e in terzo luogo c'è un sistema fondamentalmente di raccolta di dati c'è una banca dati che raccoglie non semplicemente i progetti che si fa nel Sud Europa ma tutto quello che mette in relazione il territorio e quindi insieme ai progetti ad esempio c'è tutta l'attività agli enti locali e tutti i soggetti del territorio svolgono sul proprio territorio per sensibilizzare introduca aree la propria popolazione a una familiarizzazione pare su questi verso questi Paesi cioè ad esempio si organizza una mostra su fotografica su Sarajevo a Mila no
E e questo fa parte della però ma la cooperazione decentrata cioè il mobilitare informare la propria popolazione che i nell'ente territoriale di riferimento ma una relazione ancora ieri insomma siamo proprio all'acconciatura per colpa dell'Inter pertanto il contenitore di informazioni quanto un accesso a ulteriori bar provocazione naturalmente poi del servizio concorda Roberto di cioè in questo senso è un portale del servizio cioè fornisce una sedia di informazioni agli approfondimenti e distinguo e anche per future lini puntuto le linee politiche ad esempio stiamo aprendo è con grande attenzione un filone lì cercai di approfondimento nulla necessità di e la cooperazione decentrata è una valorizzazione e una mobilitazione del proprio territorio come comunità all'interno di questo territorio all'interno di questa comunità ci sono le popolazioni immigrate le comunità emigrate dal Sud Est però come valorizzarle invade di progettazioni integrazione e eccome farvi partecipare a come dire Benigni delineare quali sono le linee non vuole quando ci si muove coi loro Paesi d'origine allora devono essere assolutamente essere coinvolti come una risorsa perché hanno un potenziale anche nazionale cioè la loro capacità di appartenere allo stesso momento a due luoghi diversi
Luogo di origine al luogo di destinazione e in molta parte appunto ci sono invece oltre alla
Alla dimensione è telematica virtuale ci sono anche gli incontri spingerci con cui Balcani cooperazione tenta di promuovere la cooperazione e l'allarme la creazione di legami orizzontali dai vari soggetti istituzionali a livello locale coinvolti nel Sud-Est Europa quindi ci sono dei tavoli di lavoro ci sono dei forum ci sono dei seminari comunque fisicamente ci si incontra e si approfondiscono le tematiche quindi non rimane solo virtuale ma appunto promuove anche una un relazionarsi dei vari associati tra loro
Era Francesca Vanoni collaboratrice del Progetto balcanico operazione ricordiamo il l'Indirizzo della portale internet www punto Balcani cooperazione punto Hilti
A Trento al convegno annuale del osservatorio sui Balcani era presente anche Marco Boato parlamentare verde ne abbiamo profittato per scambiare qualche battuta a partire da uno dei problemi pare che sono sul tappeto perché come dicevamo anche l'inizio di questo servizio a ma a questo punto tutti i Balcani sono seppure in diversa misura coinvolti in un progetto di integrazione nell'Unione Europea
Parlavamo con Mauro Celeghini comiche Nardelli del problema poi delle classi politiche
Locali dei Paesi balcanici di riuscire poi a gestire i contraccolpi che verranno inevitabilmente dalla lungo processo di integrazione che porrà dei problemi imporrà anche dei sacrifici ai loro Paesi ma è anche vero che lei anche le le leadership delle classi politiche dell'Unione Europea avranno il problema di gestire questa integrazione tra l'altro proprio in un momento in cui l'Unione europea come dicevamo anche prima in crisi
Da questo punto di vista in questo la mamma è venuta da affetto e sollecitazioni in questa direzione ma anche tenendo conto delle purtroppo delle della grossa crisi o di identità di ruolo e di prospettiva politica che all'Europa
Personalmente diventi a tutti il grande contraccolpo che ha rappresentato per l'Unione europea e per il suo allargamento per l'adozione del testo costituzionale all'esito del referendum il signor Franz cioè che finora dalla questo comunista accesi turisti sicuramente la situazione di crisi politico-istituzionale dell'Europa e c'è un contraccolpo negativo rispetto qui questa commedia fortunatamente andato in controtendenza rispetto a quello che ha rappresentato Gianna allargamento e via a venticinque dell'Unione Europea egli anche precisi di integrazione europea che sono alcune imminenti e quella della Bulgaria e della Romania hai già avviati quel presentano una colorazione ma un altro che è stato tema che è stato toccato giustamente oggi qui quello che riguarda la Turchia rispetto a cui
Da questo convegno emerge grembo per le S.p.A. dovrebbe avere l'Unione europea perché questo processo che è stata già radicato per fortuna il tre ottobre consapevoli positivo quello ma nel quadro europeo attuale ci sono delle delle resistenze delle cioè pesanti porti molto miope dal punto di vista dello sviluppo democratico istituzionale dell'Europa discorso analogo l'ha fatto il pelo negli altri paesi dove l'aveva detta i cani dov'è chiaro che oggi gli standard richiesti per l'integrazione europea per l'ingresso nell'Unione europea non sono oggi raggiunge rispettati ma è altrettanto evidente che qualcuno degli interlocutori e qui che qui sono stati ascoltati videoregistrazione va detto con forza si avvia ad almeno un po'eccessivi se non servono almeno i processi che ovviamente dovranno vedere nel corso di questi stessi processi la progressiva adeguamento agli standard selezione delle pensioni sinistro di un forte contraccolpo negativo un chiaro nazionalistiche e di chiusura localistica e quindi da questo punto di vista
Proprio questo problema dovuto alla grande vantaggio ecco un altro punto importante convegno è che l'Osservatorio sui Balcani ha fatto incontrare il mondo del non proprio con il mondo del protetto finalmente si cerca di fare di far ragionare due mondi che si sono non sempre qua
Ad aprile in maniera positiva in una dimensione importante come quella di un'altra delle qui balcaniche hanno vissuto quello che non bisogna mancanze e questa è la novità assoluta per questo il titolo di iniziative per questo tipo di esperienza e la consigliera anch'io una novità positiva fra l'altro e quindi ha parlato esponente non c'è altro che secondo il piano da quando ha lasciato il profumo in UniCredit credo che il percorso di di di dialogo di confronto e di integrazione anche per queste esperienze proprio intorno al gratuito sarà ancora molto lunga non ho percepito nulla sale anche c'è ancora diffidenza per presentare l'intenzione anche uno scatto culturale talmente lenta andrebbe entrambi adattare il potere anche da questo punto di vista questa è una svolta l'avrebbe potuto anche culturale di di far coesistere anche l'andamento del dollaro più sull'arco di un vasto raggio iniziative anche sul piano economico finanziario così diverse pittura d'oggi Susanna visto spesso in modo contrapposte
Con questa intervista al parlamentare verde Marco Boato termina questo servizio nella quale il nel quale vi abbiamo proposto alcune delle interviste che abbiamo realizzato a margine del convegno annuale dell'Osservatorio sui Balcani
L'Europa di mezzo idee buone pratiche per un'integrazione sostenibile del Sud-Est europeo che si è svolto a Trento il quattro e cinque novembre del due mila cinque
In altri momenti poi della nostra programmazione la nostra emittente torneremo sui lavori del convegno proponendo che anche alcune delle sessioni di lavoro in particolare è quella che ha toccato un tema che a noi è sembrato molto interessante che abbiamo anche sottolineato in questo servizio vale a dire quello dell'incontro
Tra il mondo del volontariato della cooperazione solidale con il mondo invece dell'imprenditoria del mondo economico che si trovano ad operare nell'area balcanica
I potete trovare il lavori integrali del del convegno sul sito internet dell'Osservatorio sui Balcani www punto Osservatorio Balcani punto orga
Grazie dell'ascolto un assoluto da Roberto Spagnoli un buon proseguimento con i programmi di radio radicale