Il riformismo nei sindacati e nei partiti alla prova delle nuove società

FN al come Will in particolare noi abbiamo sempre avuto un la vocazione del sindacato riformista questa almeno è stato sempre una nostra mostrato forte vocazione oggi per cui vogliamo fare un convegno che apre un dibattito a ronde ribatte del rapporto tra un sindacato riformista che era un lilla e ovviamente il rapporto con i partiti la cosiddetta società civile
Per noi è importante questo rapporto rapporto anche di simbiosi con la società civile noi siamo un sindacato che è autonomo difende con forza la propria autonomia però ovviamente
Noi siamo sindacato che non siamo indifferenti alla politica non vogliamo dialogare con la politica in particolare con quel mondo della politica
Che esprime una forte vocazione ha una forte vocazione riformista cui oggi facciamo un dibattito aperto aperto a più voci
E siamo ovviamente interessati a ragionare con tutte quelle forze che con voglia di riforme di riformismo stanno costruendo il Partito Democratico e anche con quelle forze riformisti che sviluppo loro essere riformista anche al di fuori del della formazione il partito democratico per cui siamo una sindacato aperto un sindacato pluralista
Che è geloso la propria autonomia per cui ovviamente vuole di allegare con grande libertà con tutto quello che c'è di nuovo nel mondo alla politica vivamente con impegno di oggi viene aperte con introduzione
Di Giuseppe Moretti il segretario generale della Feneal che esporrà le linee e il pensiero
Della frane hanno dopo l'intervento dei Pino Moretti ovviamente daremo la parola che doverosa al presidente dell'Unione Camere di commercio Italia e presidente la gara di commercio di Roma Montella poi ovviamente svilupperemo i vari interventi con due interventi significativi di due storici
Ricordo va che farà la parte che riguarda la politica la storia di riformismo politico in Italia e Sandro Razzi che rappresenterà la storia del riformismo sindacale ovviamente dopo questi interventi dopo queste diciamo comunicazione queste analisi avremo un dibattito con dalle forze
Politiche o con i rappresentanti di quel mondo riformista che noi comuni il guardiamo con grande attenzione e grande interesse porre lo ripeto nel rispetto della nostra del nostro grande senso di autonomia sindacale per cui ha però il convegno che sarà introdotto vicino da video reti ovviamente a sarà concluso da Luigi Angeletti che dovrà farla sintesi
Politica della delle nostre convegno al dibattito che introduciamo per cui do la parola fino grazie
Allora un ringraziamento sentito a tutti voi tanti
Che avete voluto accettare l'invito caraffe né alla a partecipare ad un momento di riflessione sul riformismo
Proprio alla vigilia di una fase politica ancora una volta difficile ed incerta
Voi sindacalisti però sapete siamo portati a guardare con spirito aperto di fiducia a quei processi che possono migliorare la qualità della vita politica e nel nostro ruolo la qualità dalla vita sociale del Paese
In questi giorni cogliamo molte proposte che in realtà si muovono sullo stesso terreno quello tradizionalmente riformista
Con l'intenzione di proporre luoghi della politica nei quali proprio la cultura del riformismo possano affrontare con meno divisioni che nel passato le sfide che tutti abbiamo di fronte
L'auspicio
Pure da posizioni di convinto autonomia e che questo dibattito possa davvero portare novità importanti risposte positive alle attese di chi milita nell'aria del riformismo laico e socialista
Le cui aspirazioni vanno tenute nel dovuto conto se si vuole cercare e trovare consenso popolare
Non è certo per compiacimento culturale
Che abbiamo pensato di mettere a confronto sindacato e partiti nel mese in cui si celebra l'anniversario di un'organizzazione come la UIL che fin dai suoi primi giorni di vita ebbe invece come obiettivo necessario quello di Ruth di lottare duramente per affermare il suo diritto ad esprimere un un'identità riformista e le sue idee
Già allora però credo di poterlo dire con sicurezza
C'era la convinzione che sono una politica riformista sottratta la contrapposizione ideologica potesse dare alla ricostruzione economica e civile dell'Italia anche lo spazio per l'affermazione delle ragioni del lavoro
Se allora la prospettiva quanto mai impegnativa si chiamava ricostruzione
Oggi quella non meno impegnativa che abbiamo davanti si identifica nel termine di modernizzazione di una società che ha tuttora grandi potenzialità ma appare ancora troppo timorosa e bloccata
Mentre inesorabilmente le regole che valgono sono sempre di più quelle affermate dalla globalizzazione
Ne possiamo francamente rallegrarci dal fatto che oggi molti si dichiarano riformisti a differenza del passato anche se non c'è un vero legame con la storia più nobile del riformismo italiano quella per intenderci dei Turati Matteotti Buozzi
Quella che si ritrova nelle origini della UIL quando però quello stesso minore riformismo era minoritario e non godeva con il suo gradualismo diciamo la verità di buona fama in gran parte della sinistra
Proprio la convinzione dell'utilità di vedere emerge un riformismo sempre più centrale nei destini del nostro Paese
Ci spinge in particolare ad esplorare le possibilità di nuovi scenari nei rapporti tra sindacati
E le componenti riformista del mondo politico sapendo che a noi spetta a testimoniare una immutata passione politica all'interno delle strategie confederali della unirla
Una passione verso la politica che è un altro dei segni distintivi della storia della UIL perché fa parte della nostra tradizione culturale laica e socialista
Passione con abbiamo ritenuto giustamente are neanche quando la diaspora di quell'area culturale politica fa poteva far presagire una fine senza appello
Così non è stato invece e siamo convinti che sia un bene per la possibilità di progettare un po'un futuro positivo per l'Italia
Nel libro della Fondazione Bozzi dedicata Biglia Nesi c'è una frase che da sola ci ricorda il lungo cammino fin qui compiuto dicevi gli arnesi riferendosi al clima del Patto di Roma
La precaria convivenza era messa a dura prova anche dalla concezione comunista del sindacato
Le lenti dell'ENI Nismo facevano vedere soltanto la via dello scontro frontale con il capitalismo assegnando al sindacato un ruolo di guerra ideologica
Non c'era spazio per il riformismo chi si responsabilizzano vai tentava strade diverse e meno costose per i lavoratori ma più redditizie era bollato come opportunista
Di acqua sotto i ponti ne passa da moltissima e la concezione del sindacato Shakespeare cinghia di trasmissione consegnata agli storici
Se mai possiamo notare che in questo momento alla vigilia di nuovi ed auspicabili processi politici di cui il Paese ha molto bisogno
Fanno fatica ad emergere come potrebbero le buone ragioni ideali del riformismo che stanno nella nostra tradizione sindacale come in altre stanno certamente non la cultura laico socialista di questo Paese
Ed ancora una volta il riformismo è stretto dal populismo di destra e dal massimalismo di sinistra
Ma siamo convinti invece che ogni sforzo per dare nuove forme di rappresentanza politica tanti giovani e lavoratori agli anziani che non vogliono sentire la politica come un fatto estraneo o addirittura ostile alla loro vita
E fra loro metto anche un numero crescente di lavoratori stranieri
Non può non attingere a valori di matrice liberale socialista che spingono a guardare avanti a trovare il passo del cambiamento ma senza dimenticare la giustizia la solidarietà sociale senza mortificare fondamentali diritti dei lavoratori
Frutto di sofferte conquiste operando con tenacia per cogliere ogni occasione di sviluppo senza la quale illusorio promettere soprattutto i giovani un futuro stabile e rispettato
Certo ci rendiamo conto che oggi la politica riformista non può più spendersi solo in una logica redistributiva
Che è tempo di forti cambiamenti di riforme profonde di rottura con lo statalismo con i freni burocratici con le troppe logiche lobbistiche ma questa battaglia si può condurre sapendo che il nostro obiettivo è una società più libera
Efficiente che funzioni meglio e che non diventi invece mai un luogo governato dalla legge della giungla e da un verticismo dietro al quale si nascondono solo interessi di potere
Un secondo motivo ci spinge a cercare il confronto e la riflessione su questi temi la UIL e la ferrea alla hanno sempre coltivato come valore fondante rigoroso della propria esperienza il principio e la pratica dell'autonomia
Questo non vuol dire però sottovalutare o peggio subire il ruolo della politica e non considerare il valore dell'azione dei partiti
I partiti sono stati e restano interlocutori importanti del sindacato e da questa considerazione nasce un primo quesito che poniamo i nostri interlocutori
Proprio ora
Che nelle rispettive autonome funzioni partiti e sindacati si trovano ad essere più liberi e non più condizionati dall'ideologia
C'è o no la possibilità di ragionare insieme sul futuro del Paese
In modo meno episodico e anche meno residuale rispetto alla politica di concertazione tra governo imprese e sindacati senza che ogni critica ogni proposta siano considerate in bacino di campo
Una considerazione questa che non punta a complicare la matassa fin troppo aggrovigliata dei rapporti politici e sociali ma che risponda più di un esigenza avvertita anche tra i nostri iscritti
Vale a dire quella di tener conto nella costruzione di nuove realtà politiche di un patrimonio ovvero testimoniato da una volontà di larga partecipazione che non va disattesa
Disegni politici nuovi ci sono nell'area del riformismo dal nostro Paese e li guardiamo con molta attenzione anche perché rivediamo animati dall'impegno a non chiudere gli occhi di fronte alle sfide globali
A me interessa certamente un rinnovamento dalla vita politica italiana soprattutto se si colloca al centro di questo sforzo il valore del lavoro che è cambiato e cambia
Ma mantiene intatto il significato di promozione umana e civile che ha sempre avuto
Proprio per tali motivi ripeto riteniamo ripetiamo se si vuole puntare a forme nuove di partecipazione alla politica
Non legate al sondaggi SMA imperante ai salotti televisivi a scelte di vertice ci sembra utile che tra i partiti e forze sociali prenda quota una stagione di confronto positivo attivo e coinvolgente
Tenendo conto che come suggeriamo nel titolo del nostro convegno siamo di fronte a più società che vivono e si relazionano tra loro con aspirazioni esigenze e responsabilità diverse
Si va dalle attese dei giovani alla società multirazziale ad un mondo a sé anziano che reclama spazi a dispetto della propria condizione in modo tutto nuovo e coerente con l'apporto dato alla crescita dell'Italia
E nel quale invece si concentrano sacche di povertà ed esclusione assai allarmanti
Hai difficoltà non solo economico ma anche esistenziali e di sicurezza delle famiglie italiane
Ce la possono fare da soli partiti
Questi attese le possono rappresentare da soli sindacati e soprattutto quale forme di rappresentanza dare a queste domande di diritti ed esigenze diffuse
Ma ci domandiamo anche come il rinnovamento della presenza di forniste in politica
Possa fare a meno di quella tradizione laico socialista che ha coltivato difese proposto spesso da posizioni di coraggiosa minoranza per tanti decenni il metodo riformista nelle battaglie civile nella storia del movimento dei lavoratori
Dopo una lunga fase di continue diaspore ora sembra comunque farsi strada l'idea di puntare ad aggregare
A ricostruire presenze di matrice riformista di matrice culturale socialista per non far mancare anche quella voce la più generale di cerca di costruzione di nuove realtà nella sinistra italiana
Da parte nostra ci sentiamo interessati a partecipare a questo dibattito che si svolge attorno e fuori dal progetto del partito democratico
Chiediamo però nel rispetto dei diversi ruoli che tutto questo serva a rafforzare le ragioni riformiste
Visto che la deriva del disimpegno politico e quella verso destra sono ancora prospettive da non considerare residuali così come non sarebbe utile al Paese la crescita di peso del ruolo di interdizione del massimalismo politico
Il coinvolgimento pieno di questa tradizione ci sembra essere uno dei nodi di fondo dei nuovi processi politici per arrivare ad una sinistra moderna
Proprio perché questa cultura
è agli antipodi di una concezione della vita politica e di partito autoreferenziale mentre aperta al dialogo alla contaminazione delle proposte a tener conto delle altre sensibilità ma l'esigenza di un confronto di alto profilo e di forte tensione ideale e motivata parer nostro anche dal fatto di dare risposte al capitolo dell'economia capitolo determinante per tracciare il nostro futuro
Ancora una volta dobbiamo dire che sarebbe un delitto sprecare le opportunità di ripresa economica non solo per aggredire le questioni strutturali dei nostri ritardi ma anche per ridare respiro la Poli alle politiche improntate alla giustizia sociale
Si guardi solo a quel versante economico che interessa da vicino la nostra attività sindacale l'edilizia la nostra una categoria collocate in uno dei settori che potrebbero essere tra i più propulsivi per rilanciare la crescita un vero volano economico di crescita civile
Ma c'è davvero l'attenzione giusta nei confronti delle carenze infrastrutturali e di quelle legate alla qualità della vita nelle grandi aree urbane
Il riformismo riesce davvero davvero ad avere diritto di parola nelle contese su argomenti fondamentali
Come il rapporto tra grandi opere ed ambiente o invece deve continuare a cedere il passo all'immobilismo o al massimalismo
La fase politica che abbiamo di fronte a sé complessa
Ma noi ci auguriamo che un giorno guardando ad essa la si possa immaginare malgrado le grandi difficoltà attuali come una svolta preziose positiva
Per la ripresa del nostro Paese non solo come l'ennesimo esempio di riformismo mancato
Ci porta a fare questa considerazione il pragmatismo sindacale che ci guida e che si nutre anche di grandi valori come è giusto che sia
Molti sono gli interrogativi di non facile dice decifrazione come lo dimostrano le vicende di questi mesi e la stentata vita del governo Prodi
Il nostro spiccio e che malgrado tutto non si smarrisco nel senso di una ricerca che porti a fare emergere nel tempo nuove classi dirigenti una migliore qualità del dibattito politico scelte nuove all'altezza di un mondo che cambia tanto rapidamente
Questo percorso può essere anche il tratto di una nuova fase di dialogo sindacati partiti
Ed ancora
è possibile procedere nella individuazione di nuovi modi di fare politica nei diversi schieramenti a partire da una legge elettorale poiché di questa di una nuova legge elettorale poche di cui è stato tutto si può dire meno che sia un incentivo alla partecipazione alla vita democratica
Nel frattempo possiamo dire
Con una certezza che c'è un modo di fare politica che non accettiamo più l'ostentazione dell'arroganza del settarismo del voler demonizzare l'avversario del disprezzo come arma per umiliare l'altra parte
Un caso recente sintetizza purtroppo questi aspetti deteriori della vita politica lo cito perché ancora fresco in me il ricordo dell'esperienza alla cui il di Roma e del Lazio e riguarda il ritratto vergognoso di Roma
Fatto dal leader dell'opposizione
Una città descritta come una sorta di Sodoma e Gomorra mentre essa è e deve restare un simbolo di pace di tolleranza tra culture di rapporti tra cristianità illecita ispirati la comprensione reciproca e alla collaborazione
Forse conviene ricordare a chi l'ha dimenticato il valore prezioso di Roma per questo Paese attraverso una frase di Proust
La vera terra dei barbari non è quella che non ha mai conosciuto l'arte ma quella che è disseminata di capolavori non sa apprezzarli né conservarli
Naturalmente affrontando la sfida con scenari che mutano tanto profondamente sappiamo bene che se il sindacato vuole dialogare incalzare concorrere ad interagire con l'evoluzione della politica lo deve fare in campo aperto e non chiuso nel suo quadrato
Di conseguenza essere pronta affrontare questioni di fondo dall'Uefa alla contrattazione ad una concertazione che può e deve trovare strade anche diverse da quelle che pure hanno permesso di salvare questo paese negli anni novanta
C'è un'opportunità forse migliore che nel passato
Mai in questo come in questo periodo storico infatti sindacati e partiti possono se vogliono dialogare in piena libertà ed autonomia cercando il consenso
Non nella contiguità ideologica ma con la forza delle idee e delle proposte
Questa opportunità scaturisce tra l'altro per scelte decisive compiute dalle organizzazioni sindacali italiane ottanta e novanta fino ad oggi
Compresa quella di a respingere il tranello di dividersi in sindacati di schieramento mantenendo invece una sostanziale determinazione comune nel difendere la propria storia
Senza cedimenti verso il confuso populismo del centrodestra
La nascita della UIL cinquantasette anni fa permise di coniugare assieme identità laica e socialista senza smarrita l'attenzione verso l'unità
Ma soprattutto
Mise in condizioni migliaia di dirigenti e militanti di operare con concretezza nel movimento operaio assieme ad altri importanti espressione del movimento sindacale per sintonizzarsi non senza divisioni
Verso quella cultura occidentale che stava facendo decollare non solo l'Italia industriale ma anche le condizioni per fondamentali conquiste democratiche
Potremmo definirli in senso positivo allo stesso modo che uso Bruno Buozzi riformisti nell'anima ecco oggi sarebbe davvero un moderno riformismo con l'anima
Questa è possibile senza dover dimenticare Radice memoria storica perché ne tenesse c'è indubbiamente la rappresentazione di errori divisione sconfitte dolorose ma c'è anche il segno di grandi energie generosità forza ideale
Idee innovative spesi a favore di un grande impegno per rafforzare bit migliorare la vita democratica
C'è ancora bisogno di questo spirito condiviso da internet
Generazioni di lavoratori e l'ultimo quesito che mi sento di porre sapendo che per noi questa tradizione nel lavoro collettivo nel sindacato resta viva è presente
Ringraziamo Pino Moretti per
La complete introduzione
E ovviamente apriamo il dibattito la prima di aprire il dibattito sull'introduzione Moretti diamo la parola ad Andrea Mondello per un saluto ovviamente conterrà il presidente
Dell'Unione Camere sindacale dei commercio Italia e di Roma e ci siamo suoi ospiti grazie
Grazie io sono
Innanzitutto a qui per ringraziarvi per correggere un piccolo errore
Ringraziarvi per aver scelto
La sede della Camera di commercio di Roma il Tempio di Adriano per fare questo incontro questo dibattito su temi che io giudico di grandissimo interesse
Il correggere il piccolo errore nel senso che io non sono il padrone di casa
Il palo e il padrone di casa qui siamo tutti noi e perché no soprattutto Giuseppe Moretti col quale abbiamo lavorato per molti anni
E abbiamo fatto un lavoro importante su cui tornerò nel mio minuto di intervento alla fine in conclusione anche e soprattutto su quello che è stato chiedeva scusa se faccio un riferimento tipicamente romano a quello che è stato il modello romano
Che secondo me è stato un modello che senza nessun particolare orgoglio campanilista è stato un modello che obiettivamente ha funzionato e che può essere preso a paradigma della crescita e dello sviluppo del Paese
Io oggi sono qui per ascoltare anche perché come diversi come ognuno ha una propria genesi nell'animo forse io non mi considero per lo meno da un punto di vista culturale nato come riformisti lega riformista perché la mia cultura è una cultura
Liberale di stampo Gobetti hanno quindi in qualche maniera mi consente mi mi mi sento un poco più rivoluzionario comunque ancora un po'più innovatore di quello dei riformisti tradizionale ma al di là delle battute
Sono rimasto abbastanza colpito in questi giorni senza voler fare come dire una parentesi culturale che sarebbe noiosa nel dibattito sul nuovo partito democratico
Mio assistito uno molto lungo tra l'altro lunedì a Roma in cui erano presente molte anime della futuro Partito Democratico come si è dibattuto molto sulla possibilità di unire nel Nuovo riformismo l'animo cattolico con quello di provenienza marxista
E mi è sembrato che si è dimenticata unanime importante della diciamo della sinistra italiana quella della sinistra Gobetti Anna che poi in Italia sia stata in qualche maniera emarginata ma mi sembra che nel pensiero complessivo
Non può essere dimenticata perché un'ala importante e qui mi richiamo alla bah la battuta iniziale quando io dicevo che innanzitutto i sindacati si devono sentire padroni della Camera di Commercio è stato proprio perché se il modello romano
E funzionato e funzionato perché abbiamo lavorato insieme imprenditori intellettuali
Sindacalisti e tutti insieme senza mai votare abbiamo cercato di creare un modello che ha fatto la crescita di questa città allora una battuta finale anche su una cosa che ha detto
Giuseppe Moretti che io o da una parte particolarmente apprezzato dall'altra parte vorrei che non mi dimenticassimo anche un altro aspetto
Ebbene fare un discorso culturale è bene parlare della genesi del Riformista del riformismo è anche importante però fare delle cose in concreto l'esempio che abbiamo dato
L'esempio che abbiamo dato a Roma
L'esempio che abbiamo dato a Roma e che si possono in realtà fave delle cose
Prescindendo da quella che è la matrice originaria politica delle persone che propongono questo tipo di ragionamento allora se lavorare
è come vedete quello che io consiglio e di lavorare delle volte di fare di più e parlare di meno
Allora se il valore del lavoro e importante
Dobbiamo essere fieri dei risultati che abbiamo ottenuto in questa realtà territoriale dobbiamo portarlo ad esempio a paradigma del modello di crescita del Paese
Però consentimi solamente una battuta sul tuo intervento avevo trovato condivisibile molto interessante
Tu hai citato
E qui mi sta a cuore ricordare questo passaggio tu hai ricordato un pericolo
Un certo qualunquismo e la riferimento a a Berlusconi alle parole dette
Su Roma
Erano esplicite
Attenzione però
Io non sono preoccupato tanto di questo noi romani siamo abituati a questo abbiamo avuto negli anni ottanta un durissimo attacco da parte di un intellettuale torinese come Firpo
Abbiamo avuto negli anni novanta e sapevamo perché un attacco durissimo sulle colonne del Corriere della Sera da parte di Galli Della Loggia non mi preoccupa questo intervento di Berlusconi mi presento mi preoccupa assai di più
Mi preoccupa assai di più l'ingratitudine da parte della politica e il non riconoscimento del livello di collaborazione con le altre categorie nel momento che si portano a casa importanti successi
Se il modello romano ha funzionato non è solamente perché la politica ha funzionato bene
E anche perché a Roma hanno funzionato bene la Camera di Commercio il sistema della rappresentanza associativa ed insieme abbiamo fatto dei Progetti
Delle proposte che oggi sono realizzate oggi Roma cresce sulle ali
Di quelli che sono stati i progetti che hanno caratterizzato caro Giuseppe lavoro tuo e il mio all'interno di questa Camera di Commercio
E quando la politica dimentica
E diventa un Nicora e vuole portare intorno a sé tutti i meriti e tutti i riconoscimenti dei successi che hanno avuto io sono ancor più preoccupato perché un non riconoscimento
Delle parti sociali non riconoscimento della libera idea che viene dalla società che a mio avviso è molto grave
Cito un caso tra tutti ma voglio vivere sotto gli occhi di chi segue con attenzione il l'evoluzione del paese il caso della Calabria in cui un presidente di Regione di fatto vuole commissariare alcune realtà in cui si incontrano le organizzazioni sindacali come le camere di commercio le organizzazioni sindacali
E il il rappresentante degli imprenditori anche facendo degli atti come dire abbastanza Abba norme usiamo questo termine all'attenzione attenzione perché io sono molto preoccupato non solamente quando la mano pubblica entra nell'economia ma quando la mano pubblica si vuole sostituire alla capacità di proposta e di inventiva
Di cui siamo capaci mondo imprenditoriale organizzazioni sindacali io credo che lì è deve essere il fulcro delle idee innovative della città e questo riconoscimento
Ce lo dobbiamo prendere quando gli altri non ce lo riconoscono grazie
Ma
Ovviamente apprezzato l'intervento credo anche a nome della presidenza di Mombello perché non è stato un semplice saluto ma è stato ovviamente
Un apprezzabile ragionamento politico noi siamo tra quella categoria che anzi apprezziamo il modello romano apprezziamo perché è esaltato un modello di partecipazione partecipativo
Per cui a un modello che noi condividiamo oltretutto dobbiamo riconoscere anche al sindaco che quello che considerata un po'questa città vero
E comunque restava la città della tolleranza la città del dialogo
La città della comprensione tra varie culture per cui se vogliamo creare il nuovo bisogna che noi laicamente siamo laici per cui siamo per la tolleranza per il dialogo noi siamo come riformisti contrari ad ogni forma di massimalismo e talvolta anche chi si riunisce riformista Menna si palista e impone ride
Secondo noi non è riformista è un'altra cosa
è un'altra cosa e per cui abbiamo qualche difficoltà una ultima considerazione prima di dare ma la parola a
A Treu Tiziano prego che ci ha chiesto di intervenire prima del introduzioni di Cordova di trovarsi ricordi a mente
Dobbiamo fare siamo obbligati perché comprendiamo come il senatore un obbligo visto che al Senato si vota e considerato la condizione del serrato mi sembra corretto dare immediatamente la parola anzi lo ringraziamo per lo sforzo che ha fatto per cui
Va la parola
Oltre a cura ultima battuta noi non ci siamo con lui l'ha fatto dimenticata di Gobetti anzi è uno che apprezziamo e fa parte del DNA della storia della UIL grazie
Sì grazie molte di di questo invito anche dei della possibilità che mi date intervenire subito io sono in libertà vigilata precisamente fino alle undici meno cinque
Perché abbiamo uno dei tanti voti che sono sul filo danno i voti si contano e anche si pesano ma si contano vedete la prima cosa che ritengo importante di dire perché insomma il tema che avete affrontato molto attuale io condivido le cose che ho sentito
Molto attuale e la stessa difficoltà istituzionale in cui ci troviamo è la conferma che questi problemi sono seri sono stati da tempo serio in questi del riformismo e del governo delle istituzioni
E lo sono tanto più in questo in questo momento la difficoltà che abbiamo non è una difficoltà contingente e non è neanche una difficoltà di numeri perché come diceva Winston Churchill quando li facciamo notare che aveva la maggioranza dei due voti dice uno di troppo
Se noi fossimo compatti e riformisti potremmo funzionare anche con un voto
Di meno o comunque insomma con un voto di maggioranza invece io sono convinto per questo importante riflettere che a oggi più che mai verifichiamo quanto è debole lo spazio del riformismo in Italia ha avuto delle andirivieni cioè momenti di crescita minacce continue e tuttora siamo in questa situazione io non credo appunto che basti far passare la nottata qui è in gioco in questo momento ma insomma l'abbiamo visto anche in altri casi proprio un una un percorso cioè o noi superiamo questa difficoltà
Come riforme anche istituzionali e Altan e cerchiamo di andare verso la fine di questa lunga fase troppo lunga di transizione anche democratica come si dice che l'Italia tra attraversa corpo come ha detto anche il presidente Prodi oppure oppure cinquanta amiamo o anche ritorniamo al berlusconismo come al di là della persona come segno di antipolitica devo dire che lo sciopero del voto quando siamo andati sotto come si dice
A proposito della questione specifica però importante di politica estera lo ciò che è stato allora il berlusconismo non è sconfitto perché qualcuno si era illuso che forse sconfitto quindi l'importanza del del tema
Devo dire che il Partito democratico questa la seconda considerazione che faccio il Partito Democratico cui stiamo faticosamente discutendo da da molti da molto tempo ma mi auguro che siamo in dirittura d'd'arrivo
E questa obiettivo può essere realizzava questo importante se nasce bene perché adesso il moto di raccordo che deve nascere almeno apparentemente problema è come e qui avete già ho sentito qualche giusta osservazione un partito somma aperto che e e che sia uno stimolo al riformismo da una parte per io che ero molto i contenuti sono un partito non si fa senza contenuti invece si parla troppo nel caso nostro di come dire alchimia organigrammi procedure i contenuti un po'pochino
Ma anche un partito che alimenti la la partecipazione guardate io conobbe una grande esperienza di vita di partito sono arrivato tardi insomma un po'anche da tecnico ma adesso mi sono immedesimato negli ultimi anni in questa difficile operazione prima con la Margherita adesso col Partito Democratico e devo dire che i partiti s'non godono ottima salute
Soprattutto perché sono molto asfittici e preda di una meccanismo che ha poi la sua manifestazione peggiore non è signori delle tessere che ancora con ogni tanto vengono fuori
Che va va a affrontato seriamente adesso qui ti al è posto più domande di quanto non abbia dato risposte però questo un punto cruciale io ho l'impressione che la riforma istituzionale deve andare avanti la legge elettorale io penso anche qualcosa di più
Ma sui partiti bisogna fare una riflessione sul nucleo di medio periodo non credo che noi potremo continuare con la formula partito che abbiamo adesso non lo so se sarà al partito
All'americana probabilmente no ma sarà un partito che avrà più più a apertura alla agli elettori che non iscritti tesserati le primarie vedremo insomma comunque questa è un'occasione purché appunto si nasca bene vedete adesso in questi giorni vediamo no quindi i due azionisti di riferimento la Margherita
E il il partito de de di Noukrati di sinistra annota alti prezzi hanno anche piuttosto del molte tentazioni ecco io vorrei che mettendosi insieme si migliorassero i pregi e non si è a a cui se volete interazioni in tema di laicità per esempio io insomma sono un laico
Pienamente dentro nella Margherita che ha tentazioni confessionali ma che insomma bisogna governare sono purtroppo anche alimentati da da autorevoli sedi e dalla parte delle dei DS dalla tradizione anche socialista c'è una forte capacità di rappresentare il mondo del lavoro è un pregio storico sì però può anche diventare uno
Un come dire un velo se poi si vede sempre il Cipputi
E la tradizionale forma di lavoro e non si vedono tutti i nuovi lavori che che invece stanno cambiando il mondo ecco quindi questa è una come dire
Delle sfide io suono convinto che per fare in meglio insieme questo percorso sia giusta l'interlocuzione tra sindacato e partiti ormai insomma l'autonomia almeno come valore diciamo difensivo
è acquisita bisogna perché fosse un po'più come dire poco attiva e in realtà anche sindacato confederale c'ha i suoi problemi di riformismo perché io chiedo come vedete voi insomma come le minacce da una parte del Della chiusura corporativa il nostro categoria lirismo è stato forte storicamente ma può essere un freno penso al Pubblico impiego ma insomma tutti i settori protetti per questo io credo che le liberalizzazioni facciano bene governante come Dio comanda perché aiutano
A a a mettere un po'di aria anche nelle idee o dall'altra parte c'è una parte del sindacalismo che ha minacciato da tentazioni o o a tendenze massimalisti che è inutile che ve lo spieghi perché ci convivente tutto il giorno voglio dire solo due cose da ultimo che sono uno una un poi immediata adesso a si aprono al venti ventidue quante ITA i famosi tavoli
Allora questa no non è la la fine la fine o la pugile o del della questione che noi poniamo però insomma può essere un'occasione seriano dopo un bel po'di tempo si riprende una concertazione ci sono dei temi veri che sono più ambiziosi di quelli di quindici anni fa cioè come aiutare stimolare la competitività di un sistema italiano che che ancora scarsa
Come farlo bene farla in modo come dire innovativo e non insomma straccione
E questo è un quindi il come dire non so se arriverete a un patto per la per in questa disse direzione però questo è uno dei delle poste in gioco in cui e sindacato deve portare del suo e ovviamente poi può anche chiedere qualcosa io credo che questo sia una uno uno un'occasione importante un appuntamento
Molto molto serio
E che aiuta anche veramente in modo più concreto il governo questo governo può anche sopravvivere perché ci sono molti nella storia persone fisici ma l'ATC che vivono fino a novant'anni
Ma qui non basta bisogna che faccia qualcosa forse anche meno delle dodici cosa di che ha detto Prodi fatti nella nella dispose fiducia Enea
Ne ha menzionate solo cinque o sei
E si ma dopo una finanziaria che ha
Picchiato duro e talora anche è apparsa peggiore di quello che era per in ottica voi di comunicazione ha dopo questo diceva può dimostrare ai nostri cittadini anche i vostri iscritti che insomma qualcosa si fa di concreto e io credo che il Paese Asia delle dodici cose uno e sostenere la crescita presenza crescita
Non si redistribuisce cosa elementare ma spesso di dimenticata io se vedo la lista di cose di disegni di legge che ho inserito nella nostra Commissione penso che tutti immagini no un Bengodi che non c'è e quindi tutti concentrati sulla distribuzione ovviamente abbiamo un problema di crescita da qualificare perché anche qui avete fatto un accenno a al rapporto crescita ambiente che sarà una delle cose
Nei prossimi decenni più importanti ma non non solo per decida se la TAV passava di qua o di là Mercier la crescita industriale del mondo e anche dell'economia in genere compatibile la nostra sopravvivenza guardate che è un è una cosa che anche cinque anni fa non immaginavamo quindi questa è una sfida molto grosso non è che si risolve il venti e il ventidue di marzo ma insomma e poiché il problema della della di della ridistribuzione io credo che alla fine i due assi sono sono punto crescita qualificata e vedere come portarla avanti che contributo si può dare insieme dalla tappate riprendere un po'di discorso sul sociale perché appunto prime otto nove mesi il Governo
Sono stati come sempre capita come spesso capita centrosinistra insomma di mettere i cerotti adesso bisogna avere anche pure fare qualcosa adesso non non la faccio lungo
Per quanto riguarda ovviamente la parte sindacale ci penserete voi io su Generali solo consumo umbra Lippo di sforzi per fare finalmente qualcosa s'nell'aggiustare l'modello contrattuale che è ormai quanti anni che ne parliamo insomma
Sarebbe una prova minima insomma di ma importante di riformismo da parte ed è del governo un po'di risorse ci sono adesso già tutti stanno facendo i conti quanti miliardi sono effettivamente disponibile via Roma avere colpito il coraggio e insieme decidere le priorità si può fare
Non si può fare tutto ma io credo che alcune priorità per un riformismo serio sia non ci siano a cominciare da da un vero il da degli ammortizzatori sociali che aiutino una flessibilità rassicurante e non selvaggia ma insomma la lista abbastanza chiara
Finisco dicendo che come ho avevo accennato all'inizio noi abbiamo questi problemi di di come dire di Forlì di riformismo concreto che servono alla sopravvivenza immediata e e poi abbiamo u dei problemi più di medio periodo perché quando si dice bisogna fare un intervento sulle istituzioni
E quindi anche coinvolgendo l'opposizione
La legge elettorale è una perché è vergognosa quella che abbiamo mai insisto guardate il bicameralismo così come è assolutamente demenziale il fatto che noi viviamo da anni in una situazione di bicameralismo perfetto è assurdo è vuol dire che non siamo reattivi a un'elementare esigenza di di governabilità nazionale quindi abbiamo uno questa è una sfida importante si tratta di vedere se siamo in grado anche con la debolezza attuale ma forse ma nell'emergenza qualche volta c'è anche questo tipo di di reazione di affrontare i problemi immediati nei prossimi mesi ma magari unitario lo sguardo più lungo grazie anche ancora una volta e buon lavoro
Ma ringraziamo il al senatore tre euro per
Contributo approfondito che ha dato sono cose che ovviamente noi ogni giorno facciamo i conti con le proposte redditizia correo cui continuiamo i nostri lavori dando la parola a Ferdinando contro Cordova per un'introduzione sulla storia del riformismo politico in Italia
Grazie
Io vorrei ricordare a me stesso prima che voi naturalmente insomma per vedere che non è una precisazione
Ozioso accademico operante
Che nella storia moderna del primo marito le prime manifestazione riformismo come metodo di governo si debbono settecento euro pro alcuni sovrani
Sotto l'influenza dell'Illuminismo
E con la con la Roma collaborazione piglio intellettuale del loro tempo riescono spesso da Penati consiglieri o ministri solenni alcuni solenne Federico secondo di Prussia Maria Teresa d'Austria per una volta di Toscana
Caterina di Russia Carlo terzo di Napoli
Realizzarono vaste riforme che Enzo Russo elementi di modernità
Nella lo stadio
Alla fine del Settecento però all'inizio dell'Ottocento il termine al riformismo comincio ad essere usato in un significato particolare che deve le caratteristiche tipico della tradizione politica socialista
Mentre lo spettro del comunismo per usare una celebre frase di Marx
Cominciava ad aggirarsi per l'Europa e cominciavano adesso ricostituiti partiti socialisti
Si prende allo stesso tempo a discutere
La dottrina marxista e in quali tempi in quale morì avrebbe dovuto realizzare
Da un lato lo dico qui il soldoni insomma dico per schiamazzi smentì
C'erano quanti ritenevano che il crescente sfruttamento dei lavoratori
Dovuto al sistema della produzione capitalistica che si alimentava del Polo sulla del plusvalore accumulato
Avrebbero determinato le imporrà mentre l'impoverimento della massa sempre crescente operare c'è da un lato avremmo avuto sempre meno
Capitalistica ricchi c'è un concentramento della ricchezza e dall'altra invece sempre più operai poveri di quell'avrebbero finito per ribellarsi
E per lasciare aperti alla rivoluzione il sistema borghese
Dall'altro lato c'era chi pensava invece che le innovazione tecnologiche dello sviluppo delle imprese
Avrebbero determinato un aumento di ricchezza tale da poter essere condiviso proprio con i lavoratori debole d'altronde avrebbero potuto aveva indicato usando proprio libertà borghesi
Certo che sono escludeva che prima o poi si dovesse fare la rivoluzione si dovessero provinciali SSA borghese
Ma a questo risultato sarebbe arrivato in un secondo tempo
Quando la classe lavoratrice emancipata sì per gravi mediante riforme conquista contrattuali sarebbe stata Capaldo assolta di gestire in modo di produzione e di utilizzarli Brasile collettiva cercando sarebbe diventato a sua volta classe dirigente
Il più lucido fra i teorici del riformismo fu Bernstein e la sua argomentazione segretiamo anche in Italia
Una parte almeno dei dirigenti e degli intellettuali che diedero vita nel mille ottocentonovantadue al Partito socialista
Così al terzo congresso del partito che osservo stavamo all'opposizione sembra del mille ottocentonovanta
Filippo Turati Claudio Treves sciacallo sambuco
Presentare il cosiddetto programma minimo socialista che comprendeva come ha detto in maniera esplicita
Primo tutta le riforme restituzione che gioca in fondo nel proletariato il senza la coscienza di classe e all'abilità al alla libera efficace espressione politica su interessi
Secondo tutte le riforme tutte le istituzioni
Che ponendo Orange allo sfruttamento capitalistico e l'aveva le condizioni economiche morale del proletariato della Nietzsche dall'amministrazione al governo della cosa pubblica secondo leggi che signora Marrazza nella sua classe
Terzo tutti i provvedimenti infine che anche per altre vie innalza il valore le condizione del proletariato come classe
Nel rapporto della capacità intellettuale del rigore morale e fisico o che provveda di mezzo e finanziarie necessarie le riforme che più direttamente lo interessa
Sulla base delle richieste il programma perseguiva inattesa della mitica Rivoluzione a mettere ordine mutamenti
Mutamenti politici fosse uno Stato democratico perequare il proletariato adesso appare vendita con il datore di lavoro e che realizzasse suffragio universale la libertà di stampa riunione d'associazione
Nonché la libera eleggibilità alle cariche pubbliche perché che fosse neutrale nel conflitto dei lavori
Mutamenti economici con la tutela salariato della limitazione dell'orario di lavoro spese per la donne e bambini mutamenti amministrative pubblici sull'istruzione obbligatoria dai che gratuiti via
Lo sviluppo del gene pubblica e la riforma tributaria
Iniziò così una stagione secondo per il riformismo italiano
Il quale se batte della campagna nelle fabbriche organizzando i propri scritti lega e cooperative
Con questa dei municipi ottenendo di poter difendere i diritti lavora con lo sciopero e manifestazione
Al riparo dell'evidenza pubblica affermando una propria forza elettorale
Ciò non esclude che all'interno del movimento del giurista
Continuerà continua sorelle legittima presenza
Sentenze diverso come per la sindacalista rivoluzionario
Che affidavano accondiscese disastroso agli scioperi generali il compito di abbattere l'odiata società borghese
A loro si rivolgeva ancora dolenti quando parlava alla Camera dei deputati nel mille novecentodue di spirito anarcoide il quale aveva le seguenti caratteristiche il disimpegno le riforme
La mancanza del senso della gradualità evolutiva
Il semplicismo infantile dei concetti l'ossessione catastrofica il culto confessato no della violenza Lorenzo dice la nasce dalla CGIL nel mille novecentosei rafforzo è sostenibile
La politica la conquista graduale si può discutere la storiografia l'ha fatta ampiamente sui limiti che sarebbe nel contesto di un'asta di tenere in trasformazione tuttavia va ricordato che l'uso effettivo discutibile immediati furono il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori
Una maggiore libertà d'associazione d'espressione
Un primo stabile assetto della compagine sociale
La quale ebbene compresa giovarsi delle modifiche ottenute per particolari categorie la presenza USA hanno ottenuto per alcune categorie o le pensioni ottenuto per alcune categorie furono sicuramente come una conquista generale che non riguarda solo che le categorie tanto che Turati
Giunse a rivendicare con orgoglio il tredici Polo pensando con la Mussolini ancora massimalista diversa dall'Avanti
Perciò nel settore nel succedersi dei tempi e nel quale c'ero verso delle esperienze
La battaglia socialista si fa un po'ogni giorno più complesso più multiforme più basta
Abbandona le forme e riti della setta per diventare classe del popolo nazione in marcia di conquista sì nazione nuova
Diffusa al di sopra di tutte le barriere dentro i vecchi processi nazionali
E imparare insegna apprendere l'assalto a Rocca del potere borghese quel non è soltanto nel principalmente del governo da ogni lato da fuori e da dentro la sotto da intorno
Con la grande lotta economiche con la penetrazione di organismi dello Stato correndo sul MOSE alla caserma quello di fusione tenendola culturale mass con lo sfascio mentre la vecchia fede delle tendenziose Maradei classe dominante
Volle coalizione le intese internazionali con la legislazione con la predicazione rossoblù che si fa con quello se minaccia
Con quello più proficuo che Siviglia
Tale il cammino trionfale e tale la visione magnifica del pensiero socialista
Tale il metodo socialismo che in realtà perché storia e non è un caso che uno dei primi obiettivi Mussolini diventato fascista dopo la guerra il gol di colpi del socialismo italiano con Lorenza squadrista
Laddove era più forte proprio per tirarlo su base dei mass nelle case del popolo dei municipi
E sindacati nel CIPE decreti
In quegli organismi in altre parole che nella sostanza era una come ha scritto Angelo Tasca fino volume come illustra che lascio l'avvento del fascismo quindi in quell'organismo che erano pacifici
Perché abituata a trattare gli argomenti concreto del lavoro
Un altro riformista già Gramazio cancro al ventitré
Scriveva nella direzione del partito socialista riformista
Il Partito socialista unitario dovrebbe Ogna dal mezzo dalla dittatura e dalla violenza esso riconosce che è un falso la violenza non può essere cancellato dalla storia
E che occorra anche anche prevederla per difendersi
Ma non può e non devo accettarla come mezzo esso subisce in questo momento di tradurlo in una classe fuori dalla classe capitalista
Ma tanto a maggior ragione non può indicarla come propria aspirazione ideale la guerra e non avete stiamo fra le nazioni seppure neppure desideriamo fare Class perché non risolve definitivamente nessuna questione
Ma tutto ne perpetua inoltre almeno dicendo di oppressione pizza distruzione del migliore prodotto ad esultare per lavoro
I socialisti credono invece condizionarne tassare per lo sviluppo e l'emancipazione alla classe lavoratrice
Il metodo democratico la stima sulla libertà politica
E aggiungeva siamo quindi anche per la lotta di classe e non per la guerra dei casi lotta di classe cioè difesa del lavoro sul terreno economico per lasciar zona continua dalla forza della capacità dei lavoratori che devo tutelare i loro salari per limitare sempre più il parassitismo capitalista
Lotta di classe c'è difesa del lavoro sul terreno politico per rivendicare lavoratori che so la grandissima maggioranza il diritto di influire e di governare anche la cosa pubblica
Prese legenda deformi Netanyahu tuttavia come sapete passava anche attraverso doloso cessione del ventuno
Da cui nacque a Livorno il Partito comunista
è stato scritto che forse durante sbaglio ad anticipare quella scissione staccandosi per prima dai massimalisti
E da non assumersi responsabilità di governo
Forse va sostenuto qualche studioso avrebbe evitato all'avvento del fascismo al potere certo non fu facile alquanti coloro che prenda nel secondo dopoguerra le ragioni viale politiche agire in clima di guerra fredda fra un partito comunista
Il cui destino si intrecciava con quello dell'omonimo internazionale per l'Unione Sovietica
Ma con un forte radicamento della polis nella penisola acquisito danza lotta al fascismo la Democrazia Cristiana che rappresentava l'anima cattolica occidentale del Paese
Preventivi colta alla quaranta incontri partita dai genitori è un sindacato come Grillo è costituito da cinque anni fa grazie alla tenace milanesi soli a testimoniarlo
E c'è voluto un lungo e faticoso cammino di partito sinistro dall'occupazione dall'Ungheria
Fino al crollo del muro di Berlino conseguenza dei crolli ben maggiori
Perché il massimalismo appare oggi un residuo storico del saggio prioritarie
Oggi siamo tutti d'accordo che le darebbe sordo Ponte delle Valli
Resta da stabilire quale debba essere la natura di questo nuovo riformismo
Come ho detto è reso del già interventi avevo detto non sarebbe stata una precisazione
Forzosa il termine dona un significato ideologico univoco
O si separò riformismo liberale d'un riformismo cattolico anche a destra parla del riformismo e con cioè intende anche quello che che in soldoni la caduta di tutte le barriere che ostacola disperse libero mercato
Molte cose sono cambiate rispetto al secolo scorso fase misto ad esempio che nel ventesimo secolo pensava al capitalismo o ad una fase di transizione verso l'economia collettivista
Sembra ormai convinta che il capitalismo o se invece l'unico sistema efficiente e destinata a durare per sempre per cui l'unica cosa che si può fare e correggere gli squilibri
D'altra parte il riformismo otto novecentesco si misurava con sistemi nazionali
Oggi deve confrontarsi con la globalità
Che incide fortemente sul fare i sistemi basti pensare a come la dedico delocalizzazione delle industrie inciso sul mondo del lavoro imponendogli il concetto di flessibilità se non quello sempre più spesso di precarietà
Chi lavora perché lungamente della vita pongo allora oltre il problema col nuovo welfare
Che ripensi e mantenga usano i più deboli sono queste alcune delle sfide a cui la politica e i partiti sola chiamati risponde ed alla loro capacità evitare di affrontare tali problemi
E di tenere risposte adeguate che vedendo l'infortunio nuovo riformismo e soprattutto del Paese
Ringraziamo Cordova Ampère il suo intervento
Che fa un po'il percorso della storia anche del socialismo del riformismo italiano
Cosa utile ai fini dei ragionamenti che dobbiamo fare pensando al futuro ovviamente dopo Cordaro che ha tracciato le linee all'interno riformismo politico
Do ora la parola Sandro avanza che traccia un po'alle linee del riformismo sindacale grazie
Non solo
Qualche cenno dei cronaca perché ovviamente facendo emerse il giornalista
Bisogna limitare diciamo l'orizzonte anche perché poi parlando di quella lo spirito critico lascia un po'il passo alla a un sentimento più affettuoso o meno meno che ritiro comunque il mese di marzo per la UIL certamente è un luogo importante della memoria a memoria viva in quanto parla sicuramente di una difficile scommessa vinta nello sforzo di affermare una sindacato realmente riformista
Non è un caso che l'ultimo atto di questa lunga drammatica sequenza di scissione sindacale si svolse come ricorda uno storico del movimento sindacale senza celebrazioni retoriche senza passerella di notabili
In quel momento i fondatori della UIL pure se osteggiati riuscirono ad affermare concretamente l'idea di un pluralismo più ampio che al dunque invece di allargare il fossato contributo contribuì poi a circoscrivere lo scontro sindacale
Rifiutare ogni insomma di avallare un futuro voluto da molti e molto potenti che indicava per il sindacato un ruolo pubblicato nello scontro ideologico fra due mondi e solo due da un lato il sindacato democratico praticamente guida cattolica sia pure nell'aconfessionale CISL dall'altra la CGIL dominata dalla presenza comunista e a sua volta costretta a cedere il passo al Partito comunista sulle grandi questioni generali
Anche il sindacato dunque doveva far parte di uno scontro bipolare fra Occidente comunismo coinvolgendo in pieno e senza esclusione il mondo del lavoro
La strada che la UIL pure su dati di schieramento precisi imboccò fu invece riversa portando il movimento sindacale un patrimonio di cultura laica e socialista originale la concretezza non priva di ideali del riformismo sindacale
Autonomia indipendenza del sindacato del resto facevano parte da tempo della migliore tradizione riformista Bruno Buozzi dall'esilio francese
Ricordando uno dei padri del riformismo socialista Treves citava alcune sue chiare parole sul rapporto fra partito e sindacato
Libero partito affratellato a libera organizzazione ovvero un'affermazione netta dell'autonomia del sindacato che di conseguenza con la sua libertà e il suo radicamento fra i lavoratori poteva poi tendere all'unità sindacale
E delle unità di azione sicuramente uno dei primi obiettivi dichiarati della nascente o quella che incontrò molte ostilità anche in campo politico ma fu una delle chiavi fondamentali sia pure con molteplici contrasti per avvicinare si
Da Gato alle profonde trasformazioni produttive e sociali dell'Italia della ricostruzione post bellica
Quella UIL stretta fra l'ostilità della Cisa di pastore la volontà egemonica da CGIL di Vittorio non ebbe certo vita facile neppure sul terreno del riconoscimento internazionale
Allora se è importante come una carta di identità né su quello che la crescita organizzativa
Eppure la scelta di non cedere al bipolarismo ideologico in di muoversi con concretezza verso un sindacato riformista pago respinse la quella dotarsi di una sua originale presenza
Ivi compreso lo diciamo a pochi giorni dalle celebrazioni del cinquantenario dei Trattati di Roma una lungimirante vocazione europeista
Tant'è vero poi che un serio studioso di temi sindacali come Aris Accornero di provenienza comunista ebbe a osservare con grande sincerità che anche in tempi difficili CISL e CGIL non hanno mai sottratto suffragi alla Willa
Concretezza capacità di cogliere la sua realtà il disagio dei lavoratori questo atteggiamento non solo evitò la UIL l'isolamento ma determinò per la sua parte nei fatti una storia del movimento sindacale caratterizzata da tre confederazioni obbligate anche ma non solo per motivi di concorrenza a misurarsi con quanto cambiava in economia e nella società
Questa particolare articolazione la vicenda sindacale finì per essere d'aiuto nel rendere forse un po'meno traumatica ameno sofferta la stagione delle divisioni negli anni Cinquanta nei quali essi indagato
Si trovava sulla difensiva e doveva fronteggiare la drammatica situazione della disoccupazione in aumento fino a toccare gli oltre due milioni di senza lavoro nel cinquantatré
Dopo aver dovuto gestire non dimentichiamo la fine degli anni Quaranta
Con grande senso di responsabilità una lunga fase di licenziamenti senza i quali sarebbe stato illusorio far riemergere dalle macerie un apparato industriale in grado di costruire un futuro di benessere e lavoro
Malgrado tutto allora il rapporto partiti sindacati mai facile poteva contare sulla reciproca attestazione di ruoli definiti
Erano ampiamente i tempi della cinghia di trasmissione delle correnti organizzate ma erano anche i tempi di un grande lavoro autonomo di formazione di quadri dirigenti nelle organizzazioni sociali che tanto penseranno poi nel rinnovamento sociale e politico degli anni sessanta
Quello che scaturiva era un contesto nel quale comunque c'era un ruolo di mediazione riconosciuto rispetto all'evoluzione sociale e civile magari incalzato da spinte conflittuali ma mai messo in discussione
Indubbiamente uno dei passaggi determinanti di quelle vicende sin dagli anni cinquanta fu la vertenza sul conglobamento dei salari che non fu solo un'azione dettata dalle pesanti condizioni di vita dei lavoratori ma rispondeva specie risentiva della UIL alla volontà di riportare ordine nella giungla delle voci salariali e contemporaneamente
Limitare l'ampia discrezionalità e il paternalismo padronale con un ruolo contrattuale riconosciute più forte
Queste altre battaglie sindacali gradualmente riuscimmo a creare condizioni di avanzamento sociale in grado di mettersi in sintonia con nuovi scenari politici
Questo insieme di proposte idee iniziative sindacali in particolare animarono riflessione culturale e d'iniziativa di CISL e UIL ma fecero breccia anche nella CGIL spingendo anche essa verso la nuova fase più propositiva
Limitando in qualche modo la tradizionale concezione della difesa e centralistica ideologica degli interessi dei lavoratori
Quel riformismo sindacale in quel periodo sia in campo cattolico in campo laico socialista guardava con attenzione l'evoluzione asserita industriale magari rifacendosi anche a proposte più che a modelli del sindacalismo europeo e nordeuropeo ma insieme cresceva la critica nei confronti delle forme più ingiuste in cui si manifestava il potere economico
Lo si comprende anche da alcune riflessioni di un dirigente di primo piano del mondo cattolico di allora Livio Labor poi presidente di quelle Agri che segnarono la stagione dell'unità sindacale della fine del Colle l'attivismo del mondo cattolica la democrazia cristiana
A metà degli anni Cinquanta labor non si sottrae le dispute ideologiche ma insiste anche molto sul fatto che al sindacato era impedito il normale sviluppo della sua azione l'impedimento aveva cause precise responsabilità di un sistema economico dominante proteso diceva a resistere allo sviluppo economico e quindi determinante nel cristallizzare la disoccupazione
Del resto gli orizzonti politici e sociali dei primi anni Sessanta si avvalgono di una nuova atmosfera la marca nel modo indelebile al Pontefice il pontificato di Giovanni ventitreesimo i primi tentativi di distensione internazionale
L'evoluzione la situazione politica con l'avvento del centrosinistra
E nel più generale confronto scontro politica economica emerge un dualismo nuovo fra il ruolo dell'impresa pubblica e quello dei industria privata da qui si schiera senza esitazioni per rafforzare un ruolo distinto dal privato delle partecipazioni statali nella contrattazione più che ancora guarda con favore alle tesi di programmazione economica anche in questo caso le convergenze riformiste fra politiche
Tra forze politiche e sindacali però non si esauriscono in un appoggio sindacale ad un disegno solo partitico ma vedono l'iniziativa sindacale puntare ad affermare proprie prerogative proprie esigenze e cogliere opportunità per rafforzare un ruolo autonomo
Naturalmente rapporto partiti sindacati produsse anche apprensioni scontri al movimento sindacale basti pensare a metà degli anni sessanta l'unificazione socialista che poco anche l'idea di un sindacato socialista poi tramontato
Ricordiamo le battaglie per l'incompatibilità fra cariche sindacali e politiche che si disputarono in forma più o meno eclatante nelle tre confederazioni sempre negli anni sessanta e pure al dunque lo svolgimento alla terra storica imperniata su tre confederazioni resse vide avvicinarsi posizioni
Tenne anche perché quel pluralismo sapeva sempre meglio aprirsi alle regioni
Di una più sentita esigenza di unità fra i lavoratori soprattutto nelle giovani generazioni che permetteva al movimento sindacale di non perdere il contatto con le nuove tensioni sociali
Ma anche perché era consolidata la consapevolezza di far parte di una tradizione le cui radice quei valori erano la fine più forti dei calcoli politici delle convenienze ideologie
Convergenza scontri ma ci furono anche episodi di incapacità da parte dei partiti nel comprendere in pieno il nuovo che emergeva dal mondo sindacale forse è il caso della lettura dell'autunno caldo sottovalutato le forze politiche nelle sue potenzialità come nelle possibili conseguenze che li disegnavano profondamente le relazioni industriali poteri e diritti e proiettavano inevitabilmente un sindacato dotare di maggiore forza anche sul terreno delle politiche economiche generali
Ma ci furono anche momenti di grande interesse del rapporto partiti sindacati sfociati per esempio in atti legislativi di grande portata al di là del dibattito
Sulla sua attuale validità come non sottolineare il valore dello Statuto dei riti lavoratori che accompagnò
Un'amplissima voi mobilitazione dei lavoratori del sindacato fino a sancire per legge principi fondamentali per la dignità del lavoro e per la democrazia nei luoghi di lavoro
Affermando al tempo stesso un protagonismo sindacale nel miglioramento della qualità della democrazia senza lasciare al massimalismo sociale una sorta di esclusiva nel rappresentare le spinte al cambiamento
Toghe giungevano dalle fabbriche
Così come fu fondamentale il ruolo del sindacato come pilastro di democrazia nel terribile periodo segnato dal terrorismo
Proprio negano i profondi con i propri valori e con i lavoratori poterono diventare allora una poderosa barriera che impedì derive anche più inquietanti
La vicenda si nega naturalmente con questa costellata da conquiste sudate come quando si affaccia in campo rivendicativo la scelta dei contratti aziendali propugnata in particolare da CISL e da UIL nel proporre anche una sviluppo di una contrattazione di settore non solo distinguersi dalle altre due confederazioni ma per sostenere la necessità di una lettura amena critica più approfondita dei criteri che guidavano le strategie industriali degli imprenditori
Erano le intuizioni hanno accompagnato la crescita del potere sindacale ma ciò che più importa e il fatto forse che anche a costi di prezzi pesanti in termini di popolarità iniziativa sindacale soprattutto alle componenti più riformiste non ha mai il ripiegato su scelte rinunciataria
Rispetta l'emergere di nuovi problemi di nuovi protagonismi
C'è il difficile passaggio della stagione la solidarietà nazionale non priva di attriti e di rivendicazione di autonomia
C'è la vicenda degli anni Ottanta nei quali si pongono prima le premesse poi si arriva agli accordi che varano la politica dei redditi e si riconosce non senza traumi la fine di superate politica egualitaria
C'è la dura prova del referendum sulla scala mobile con grandi tensioni fra sindacati nelle fabbriche ma gestite in modo da non rompere mai definitivamente un legame unitario
E di questo delicato e rischioso passaggio della vita sindacale certamente la UIL fu tra i protagonisti e si adoperò
Per non rendere ma irrecuperabile la interruzione dell'unità di azione
La UIL che attinse alla sua cultura negli anni per dare un forte contributo alla realizzazione di quella politica della concertazione che negli anni Novanta ha permesso all'Italia di uscire da una delle più drammatiche crisi istituzionali e politiche economiche della sua storia
Certo c'è una visione magari statica di quegli accordi fa scaturire alcuni ragionamenti che sfociano inevitabilmente nella critica al sindacato di essere immerso in un mondo di conservazione così
Come si sottolinea che lo stesso passo fra partiti esperienza sindacale diverso
Condizionati luna dalla fine del modello partito andato in crisi negli anni novanta condizionato l'altro dalle mutazioni nel mondo del lavoro con la globalizzazione lo spostamento delle regole delle leggi economiche
Dal terreno nazionale a quello internazionale anche sibili tale nuove precarietà l'ingresso massiccio è stabile dei lavoratori stranieri
Partiti e sindacati insomma di fronte a nuove svolte che già nella loro storia però sono diventate un'occasione specie quando si riuscì ad attingere alla memoria recuperando il ruolo di un riformismo sindacale capace di rinnovarsi e provocare rinnovamento
Quanto può e richiamo sulla conservazione forse è il caso di fare nostra una battuta di Gino Giugni
Dire che il sindacato è una forza conservatrice realtà non significa nulla in cento e più anni di storia della sinistra sociale e chiaro che qualcosa da conservare ci sarà
Ringraziamo Santa farsi dare il suo intervento ho messo in chiaro un po'la storia del riformismo dando ovviamente essendo Sandro vicino alla alla UIL
Prevalenza all'impostazione all'impostazione al nostro riformismo riformismo dalla UIL dove due interventi diciamo dunque comunicazione una storica sul riformismo ovviamente al di fuori c'è stato l'intervento del sud per motivi ad aumentare sarà fatta prima incominciamo Pantani nel merito dei problemi senza saliamo più la parola a chi fa politica chi deve rispondere delle logiche della riformismo in Italia quell'impostazione che va dalla relazione primo intervento e di Gennaro Acquaviva che ovviamente
Esporrà il suo punto di vista del sud del riformismo
Buongiorno cari amici soprattutto
Affettuosi amici della di queste fasi difficili anche della mia avviata perché dopo il novantadue novantaquattro io ho trovato nella utile nell'affare per antica tradizione amicizia solidarietà e anche affetto
In un momento difficile della vita rivolti i socialisti e in particolare della mia un vi ringrazio di questo invito
Parlerò pochissimo perché
Siete stati già ampiamente
Diciamo compenetrare di dell'alta cultura della grande dottrina dei Chima preceduto io vorrei tentare di fare un ragionamento a partire da una affermazione che a me sembra una costatazione
Però insomma non metto in discussione in particolare nei confronti di vostri redditi interverrà dopo di me
Io credo che la situazione in cui viviamo oggi in cui il sistema politico è immerso
Porta alla constatazione che si tratta di una crisi di sistema non si tratta di una crisi legata
Alle condizioni diciamo che giornalmente guardiamo sui quotidiano in televisione che qui per esempio tre o ha richiamato manca un voto manca due voti
C'è una instabilità che dentro una condizione particolare le lezioni sono andati in una certa maniera
Che sia una crisi di sistema credo che
Stia nella mente del Presidente della Repubblica ha obbligato in qualche maniera l'attuale maggioranza a contarsi politicamente e ha spinto innanzitutto il Governo e le forze politiche presenti in Parlamento a una immediata revisione della legge elettorale proprio per tornare di fronte al popolo e ridare voce alla democrazia
Questa questione della della crisi diciamo di sistema
Bisogna affrontarla se la vogliamo capire se qualcuno la vuole affrontare in termini razionali non legata all'immediato agli interessi di questo o di quel pezzo di politica
Nella logica del nostro della nostra Costituzione nella logica con cui negli ultimi sessant'anni la politica in Italia si è realizzata
In questi mesi in questi anni stanno uscendo delle dei testi di storici affermati e convinti delle loro paesi per esempio c'è uno splendido la splendida ricostruzione della vita di De Gasperi scritta da un nostro compagno da Pietro Garinei da un grande storico
Dell'età contemporanea
Che illustra con dovizia di argomentazioni e certezza
Di elementi sostanziali come nella costruzione della forma di governo dentro la costituzione del quarantasette
De Gasperi e Togliatti entrambi insicuri del destino
Diciamo della loro posizione politica dei loro dei loro schieramenti decisero congiuntamente anche se non fecero nessun patto esplicito
Di lasciare vagava forma di governo né l'altro formula costituzionale di lasciare quindi in retaggio alle generazioni successive
Fino ad oggi questa elemento decisivo di una democrazia e di una nuova repubblica noi siamo figli di quell'errore originario tutti i guai naturalmente nascono dalle condizioni della politica
Dagli uomini che l'hanno interpretata dai partiti che l'hanno costruita Pannella sostanza nasce da questo punto fondamentale iniziale
Della nostra condizione
La guerra fredda Yalta la presenza di un partito comunista che non poteva andare al Governo per queste ragioni hanno in qualche maniera almeno per vent'anni
Hanno annacquato questo principio ma già nella negli anni settanta e poi decisamente definitivamente
Nel punto centrale della nostra esperienza politica e cioè in particolare di quella socialista con il governo Craxi si vede con determinazione emerge con nettezza
Questa questione del problema centrale della nostra democrazia che la forma di governo cioè la capacità del sistema di darsi continuità certezza e capacità di governo
Nell'arco conduzione della cosa pubblica
C'è un discorso di Craxi del mille novecento
Ottantuno per il secondo governo Spadolini che fa nel corso della fiducia che viene assegnata al Governo Spadolini
In cui il leader del partito che si era in qualche maniera ammantato della governabilità cioè si era da fatto carico più di altri su del tema centrale della democrazia e del tema fondamentale della conduzione della cosa pubblica
ICCREA cinque l'intervento espone con nettezza
La posizione dei socialisti è la posizione diciamo così di una di una di un leader avanzato che guardava
Con capacità di introspezione capacità di visione al futuro del Paese disse Craxi in quella circostanza
Ci vuole o un vero centro sinistra una vera alternativa
E fece appello naturalmente alla sinistra forte Partito Comunista per costruire una vera alternativa offrirci e fece appello contemporaneamente alla Democrazia Cristiana di fare una riforma tale che negli equilibri politici naturalmente della sua collocazione che rendesse possibile la costruzione di un vero centrosinistra cioè equilibrato rispetto alla tradizione
Della società italiana e alla posizione della sinistra democratica allora presente in particolare quella socialista e laica
Naturalmente al anche allora siamo nell'ottanta ottantuno anche allora questa questa il sistema diciamo così il rigetto come in parte stamattina in noi stiamo ragionando cioè dimentichiamo la questione di fondo
E su in diciamo spinto invece fu sospinta la questione solo su un binario diciamo di praticabilità
Che passo sotto l'espressione della governabilità
La grande la grande soli scelta diciamo così fatta dal dal gruppo dirigente del PSI ed Agrati in particolare di garantire la governabilità ricorderete molti ricorderanno mi auguro
Stamattina questa questa idea centrale che percorse la posizione socialisti e ne fece
Poi in una fase transitoria l'elemento vincente perché poi questa sbocco sul grande governo Craxi degli anni Ottanta di ottantasette i quattro anni
Di grande riforma diciamo così di grande forza del concetto della governabilità
Cosa voglio dire con questo che è posto il problema all'inizio degli anni ottanta dopo il terribile decennio che è passato diciamo alcun sessantotto durata durato dieci anni come ci ha raccontato spesso Carfagna bene questa condizione allora non fu colta in particolare
Diciamo così per errori di entrambi i soggetti che dominavano la scena politica cioè la Democrazia Cristiana
Che allora diventava dei miti Anna e il partito commi comunista governatore dominato
Da una un personaggio e da una posizione politica quella di Berlinguer
Che ha fatto un gran male sicuramente alla sinistra italiana al Partito comunista e alla nostra Società collettiva allora qual è il problema che si pone oggi
Non aver affrontato negli anni Ottanta questo problema che era innanzitutto un problema
Di politiche hanno poi era anche naturalmente una un problema che toccava il modello costituzionale inevitabilmente ha portato poi dopo diciamo questa bruciatura di sterpi questa grande fiammata
Che sembrava efficiente e lo era efficiente forte quale fu il governo Craxi ha portato alla fine degli anni verso la fine degli anni ottanta dopo l'ottantasette
Acqua addirittura quattro governi dei democristiani di si sono sovrapposti all'esperienza di Craxi e alla crisi finale alla crisi
Di Tangentopoli alla crisi della Prima Repubblica
Scusate l'excursus sopra perché aprire come stiamo come siamo arrivati
Alla condizione presente che non è altro che la condizione che nasce da queste crisi precedenti a mio parere il nuovo che avanza come allora si diceva Occhetto
Dopo il novantadue
è finito nel nuovo che ha avanzato come ci ha raccontato covata in un bel libro i menscevichi
Questo nuovo che ha avanzato ha prodotto la condizione in cui stiamo oggi acquisì quasi quindici anni da quella scadenza cioè nell'impotenza e nel sistema fortemente bloccato nella sua condizione di impotenza
Dobbiamo prendere atto io credo che chiunque sia un democratico desidera
Una vita di libertà e di progresso per il proprio Paese
Desidera che i valori in cui abbiamo creduto
E di cui ci siamo formati anche voi del sindacato non solo quelli che fanno la politica naturalmente perché i valori sono Cocco incidenti come qui è stato anzi addirittura precedenti quelle del sindacato anche all'esperienza politica
Possano trovarsi e tradursi in realtà in condizioni difficili
Della nostra esperienza quindi quando oggi noi viviamo
Che vediamo questi tentativi diciamo di riforma
Dobbiamo collocarci in questa dimensione storica non possiamo dimenticare quello che sta dietro le nostre spalle
E quindi per venire nel merito
Che un governo a pochi mesi dalla sua prima costituzione
A una vittoria del cosiddetto bipolarismo che dava a sinistra la maggioranza debba obbligatoriamente prodursi in un esercizio di di richiuso riscrittura della legge elettorale che inevitabilmente precede immediatamente nove lezioni evita il senso dell'immediatezza della crisi
Che i due partiti maggiori dirà così del cosiddetto schieramento di centrosinistra si coi coalizzi o per arrivare ad una coabitazione di potere quale che non può che essere il partito democratico che va ad essere fondato mentre nelle prossime settimane nei prossimi mesi senza porsi il problema non dico di una crisi di sistema ma almeno delle delle condizioni della loro della del del collegamento con la loro storia con la loro tradizione mi sembra veramente un'assurdità
Chi sono in fondo lo lire quali sono le radici pervenire alle radici
Che costituiscono il partito democratico che si accingono a costituire il partito democratico sono coloro che all'inizio degli anni ottanta decisero che non si poteva fare la riforma di sistema e che bisognava vivacchiare
Diva chiare tirare a campare
Non foss'altro perché uno stava al trentacinque per cento l'altro stava quasi al trentacinque per cento e quindi insieme democristiani dei miti anni e comunisti berlingueriani erano i padroni dell'Italia
Ora questa questi R. questa eredità
Chi è che controlla Margherita mi pare di capire che è un controllo di antica data linea democristiana
Chi è che controlla il postcomunista sono una generazione un gruppo
Che per esempio se andare a guardare a leggere questo ribelli Prodi Aldo Romano
Che recentemente e un po'clandestinamente al passo delle librerie vi dà la sensazione di che cosa siano
Il rappresentante dei Monopoli i monopolisti diciamo così di questa operazione
E dall'altra parte le eredità
Del disastro diciamo così del crollo della destra italiana che non è mai stata destra politica poi perché anche qui bisognerebbe fare il ragionamento del perché la Democrazia Cristiana
A ha compresso dentro di sé la destra del paese con la destra che addirittura quando le cinquantatré De Gasperi perde le elezioni perché non passa la legge truffa vuol fare il governo perché
Einaudi presenta Repubblica lo spinge a fare il Governo lui capisce che la destra vera alla destra del quarto partito che lui aveva teorizzato come importante la destra degli interessi economici delle grandi corporazioni della finanza
Dei poteri occulti si dice oggi allora non si usava e questa destra che lui deve tentare di coinvolgere siccome non ha la voglia e forse l'età perché si capiva di stare per morire
Nel discorso in cui da presidente del Consiglio incaricato cerca la la fiducia non l'acidità e non la chiamasse stesse quindi viene bocciato pure perde ma
Quello che voglio dire che quella destra è sempre la stessa destra che stanno nella condizione in cui oggi certo imbarbarito alla le condizioni in cui il Paese ridotto insomma è
In barba di The Buried Berlusconi realizzata ma nella sostanza non è cambiata molto
Cosa voglio dai guai conclusione non voglio prender troppo tempo cosa voglio dire quindi a aveva
Già modi riflessione penso se potete
Potete ragionare in termine di consiglio
Per se stessi e poi per confrontarci rispetto alla alla vita civile perché insomma non non è solo la passione della politica dieci anni ma è anche un impegno civile che vorremmo un po'tutti lasciare
Dietro le nostre spalle i nostri figli calcoli che faranno dietro di noi non un Paese disastrato
Non un Paese alla sudamericana dal punto vista della politica non lasciamo stare l'economica
Che è un altro ragionamento ma vorremmo che fosse il Paese che abbiamo tentato di governare che abbiano tentato di orientare
Io sono per una semplice idea tornare alle radici
Voi avete ragione a ricordare le radici della UIL tornare alle radici tornare ai partiti
Tornare a rifare i partiti come erano una volta all'uscimmo scimmiottando le grandi figure del passato o vivendo solo nei colori nei loro ricordi ma cercare di rifarli per come si erano realmente
Cioè un strumento di solidarietà uno strumento di elaborazione culturale uno strumento di formazione di classe dirigente capace di essere casa e famiglia io non sono nato socialista
Vengo da un'esperienza cattolica
Ho fatto un'altra strada sono arrivato a un certo punto quasi quarant'anni
Avevo dentro il partito socialista e mi ricordo questi vecchi compagni del tempo che dicevano è un vecchio compagno è il figlio di un vecchio compagno
C'è questa tradizione che vedevo anche delle miserie del Partito socialista dei miei tempi per l'amor di Dio
Che c'era tanto egoismo intrallazzo il menefreghismo per non voglio qui simboleggiare semplicemente il santo
Che non esiste però in quella disponibilità guarda ad avere una tradizione a riconoscerla per positiva a curarne
Gli elementi di fondo che non erano solo il folclore la bandiera Olindo ma erano anche lo stare insieme le ragioni per cui stiamo insieme per cui siamo nati e vogliamo stare insieme che tra l'altro era
Un elemento di grande condizionamento del Partito socialista nato
Diciamo è vissuto sempre nella rottura interno è difficile da tenere insieme quindi tornare all'antico su questa su questa storia su questa ricostruzione dimenticare sì si può
Le il danno che qui non solo i quindici anni di cui che ci separano da Tangentopoli ma anche i vent'anni venticinque anni che ci separano dal momento in cui il sistema sarà bloccato se bloccato neanche l'equilibrio
Che allora era degli dichiarato e definito da una forte presenza democratico cristiana del Paese è saltato
Dopo la fine degli anni Settanta
Non so questo non è un appello a ricostruire per esempio il Partito socialista che sarebbe la quello che mi interessa se io sarei fortemente interessato
Ma vedere oggi gli epigoni di quelli che ancora si dichiarano socialisti mi vengono devo dire anche i brividi e tanti e tante cattivi pensieri però è solo un richiamo a questa storia
A questa a questa tradizione a questa cultura il Partito socialista quando crolla nel novantadue novantaquattro
è fatto di due elementi un cattivo elettorato ma quantitativamente rilevante cinque milioni e mezzo di voti
Questi cinque milioni e mezzo oggi sembrano tanti ma in particolare sembrano tanti perché
Il partito ex comunista e il PDS oggi ne ha sei e mezzo
Quasi astrattamente potremmo dire che ci siamo arrivati a a ravvicinare beh Delta del novantadue il partito socialista cioè cinque milioni e mezzo di voti
Ma soprattutto c'è una retta di classe dirigente potenziale reale diffusa nella società che il vero prodotto della rivoluzione degli anni ottanta
Che è il vero prodotto del suo essere partito innovatore partito speranza per il futuro nel sindacato come nella pubblica amministrazione nella nelle alti come nel cinema come nell'accademia
Nella nelle in prese come delle banche e della finanza la classe dirigente innovativa e tendenzialmente socialista si tratta di dieci mila venti mila quadri oggi potremmo dire con una fraseologia
Leninista è però quella gente è ancora viva
Magari cinque milioni e mezzo di voti
Non so dove siano andati a finite probabilmente sono andati a finire
In una collocazione anticomunista e quindi tendenzialmente sono andati a finire verso Berlusconi
E quindi per recuperarne almeno una parte bisognerà collocarsi in una dimensione capace di intercettarli ma la classe dirigente del tempo rude tutta morta
O non è una come me che sta in pensione diciamo così io non solo come me che sta in pensione una parte è stata raccolta dalla dagli spezzoni diciamo così che hanno sopra che si sono trovate sono sopravvissuti dopo il crollo del Partito socialista
E da Democrazia Cristiana però una parte consistente la grande maggioranza secondo Messier tentata di collocare da qualche altra parte o semplicemente andata a casa
Bene questo è un modo per ricostruire e tornare all'idea di ICI una parte culturale elaborazione storia che non vada misconosciuta e che va studiata ed apprezzate anche amata
Una parte consistente può essere la nuova classe dirigente che ancora esiste
Perché dico questo perché
In alternativa non c'è molto altro oltre che il tornare alle radici e tornare alla politica
Dei nostri padri diciamo così
L'alternativa è che il nulla
Non so se avete notato se siete coscienti del fatto
Forse nel sindacato questi avvenute in maniera diversa a fare la politica almeno due generazioni di giovani si sono perse alla politica
I ventenni e i trentenni fino ai quarantenni sia per la crisi del novantadue novantaquattro sia perché non ci sono più i partiti e ci sono delle categorie corporative che tentano di mettere insieme un po'di tessere per governare questo Paese
Questi giovani qualche milione di giovani i meglio giovani perché è e gioventù formata e gioventù migliore di quello che eravamo noi a vent'anni e questi sono fuori dalla politica
Sono lontani dalla politica spesso la disprezzano
Naturalmente la tradizione italiana e qui è tale per cui alla fine ha poi si va a votare insomma c'è uno schema familiare per cui alla fine si entra bene il fondamentale problema del recupero di questi milioni di giovani perché se non non c'è qualcuno forma da trenta quarant'anni ma chi sostituirà
Le classi dirigente se mi consentite Menfi dighe impreparata ideologici governo dove dove stava il ricambio chi verrà un santo da da da qualche paradiso contro contro Boselli Magatti
Amato contro Boselli ma insomma se la prenderà con Boselli Vannucci porterà
La nuova classe dirigente ora qualcuno deve fare questo lavoro
Io penso che un contributo importante perché io sono per cui sono vicino alla chiesa cattolica un contributo più importante lo possono portare i cattolici come fecero nel quarantatré quarantacinque ma la sinistra non è fatta solo di cattolici
Una parte consistente può venire anche dal sindacato a danno di tutti
Ci volle non so come dire dei contenitori dei luoghi in cui si possa parlare benvenuta questa mattinata di riflessione in cui si possa discutere in cui si possa liberamente avanzare
Delle proposte ma non è questa ripeto uno scherzo insomma noi siamo sul limite della capacità di continuità democratica diciamo così
Nel mille novecento ottanta ottantotto ottantanove
Quando si avvicinava e stava per avvenire il crollo del muro di Berlino quel ch'grande criminale che che oggi è considerato Bettino Craxi
Invece di trafficare con l'Unione Sovietica per avere qualche archivio qualche nome o forse un po'di finanziamenti
Che allora passavano
Come ci ha spiegato più volte il presidente emerito da Repubblica Cossiga passavano questi del KGB cercavano dico di collocare all'estero qualche miliardo di dollari passarono pure per l'Italia insomma
Questo tizio non si occupava di soldi o di denari
E si fa e fece tradurre in russo
Un bel libro di Carlo Rosselli il socialismo liberale
Lo fece stampare migliaia di copie e chiamò un altro matto che era Luciano Pellicani che Luciano Pellicani e lo mando in Russia Mosca appena si aprì il muro stop lo banda opposti a presentarlo
Voleva un po'illuministica mente fare capire a questi nuovi democratici chi erano i sovietici ai moscoviti che c'era un socialismo liberale
Che loro non solo l'ho sbagliato tutto i suoi loro campi ma che potevano forse riprendersela questa tradizione questa cultura io credo che noi dobbiamo fare la stessa cosa cercare se possiamo di ritornare alle radici e di ricostruire queste radici grave
Bah
Ringrazio Gennaro Acquaviva per nel suo intervento l'intervento
Che è anche un pezzo Nestore raccolgo almeno io personalmente il messaggio con loro dal
è tempo che in Italia il contenitore partito per così dire o i partiti vengono rifatti
Dei nove rifatte Riviere con ovviamente
Con modernità senza la testa rivoltato indietro perché altrimenti sarebbe sarebbe un errore per cui un messaggio raccogliere realmente perché prendeva Artie quasi sviluppa la democrazia
Senza i partiti si sviluppa il qualunquismo quella di parlare azioni Savino Moretti un po'la democrazia che passa attraverso gli schermi televisivi che secondo me diventa una negazione della democrazia identico venne che quella invece per la partecipazione a stabilire riformista
Dopo l'intervento di Gennaro dò la parola
Pietra grezza che ovviamente tutti conoscono è stato segretario dalla UIL ma è oggi fortemente impegnato sulla strada dalla politica sulla strada anche ovviamente vuole spiegare una la visione che quella anche la relazione di una
Nuovo soggetto politico era almeno schierata parla costruzione partitocratico grazie
Ma io mi voglio quasi rigidamente attenere attenermi al tema
Senza molti analisti o teorie ma ancorando ma i fatti noi
Siamo un pezzo importante dei fatti che si sono sviluppate nel nostro Paese
Alla cominciamo col dire che nella simbologia politica
Il riformismo così come c'è una destra e una sinistra il riformismo è sinonimo di socialismo e di nient'altro
Noi nella UIL
Organizzazione riformista
Dalla nascita
Per noi il riformismo è una sintesi efficace elevazione socialista e laica che la UIL ha sviluppato dalle sue origini anzi all'inizio laica e socialista
Il Libor Mirmo
Rispetto al Conservatorio rispetto al movimentismo
E al massimalismo non era e non è una cosa diversa e una cosa alternativa
Ed è una cosa all'altra alternativa che ad esempio ha avuto modo di constatare
Senza possibilità di equivoci
Che nel nostro modello di democrazia stabile
Per i conservatori
Ma anche per i cosiddetti poteri forti boh non lo so tanto sono forti
Era molto più interessato
Molto più interessante ed apprezzato
Ho apprezzata la rivoluzione promessa anziché il riformismo attuato il Livorno Isma'
Come
Modello di azione politica molto più pericolosa dalla rivoluzione rispetto agli interessi consacrati
Poi sempre la terminologia non ci abbiamo
Questa dizione ricorrente
Tra Prima e Seconda Repubblica
Beh io contesto totalmente questa affermazione di prima di Seconda Repubblica
Noi abbiamo avuto sicuramente una Prima Repubblica
E lo dimostra il tempo di governo e le cose che ha fatto Veba
Diciamo dalla liberazione fino all'ottantanove
Poi dall'ottantanove fino al novantadue e fino al novantatré
Ne abbiamo avuto una grande fase
Con grandissime trasformazione
Terremoti distruttivi senza rivoluzione
Per cui siamo arrivati al novantaquattro nel Parlamento italiano non c'era un gruppo politico che aveva le sigle dei partiti che hanno costituito la Repubblica nemmeno uno
E da lì
Non è iniziata la seconda Repubblica sono iniziati cicli
Scippi
Politici
In direzione ad una seconda Repubblica che ancora non c'è e io non riesco nemmeno a vedere all'orizzonte
Io vi parlo di esperienze personali io sono stato eletto segretario generale della UIL
Pochi mesi prima dell'incarico a Giuliano Amato e guarda coincidenza io ho lasciato la UIL quando c'è stato il secondo governo Amato nel due mila
In otto anni in cui io sono stato segretario generale
Io ho incontrato sette governi
Amato Ciampi Berlusconi Bini Prodi poi D'Alema e palco ramazza
Sette governi di cui semicentro sinistra
Io ho toccato con mano
Cosa vuol dire il riformismo e cosa vuol dire per un sindacato riformista multa
Operare nel contesto politico determinati in quel momento
Io ho toccato con mano e le esperienze eccessiva due mila e uno domestico dimostrando
Che se non c'è il contesto predisposta le riforme
Anche un sindacato riformista come il nostro
Rischia di essere un sindacato sterile nella produzione di forme
Perché il contesto politica in cui si opera che determina la condizione che rende possibile
Il contributo reale di un sindacato riformista come il nostro
E difatti noi abbiamo avuto
Una serie di azione di riforma
Nel novantadue e nel novantatré si è interrotta nel novantaquattro poi nel novantacinque novantasei novantasette
E poi siamo arrivati al novantotto
Data in cui l'Italia è riuscito finalmente entrare nel gruppo di testa dei paesi dell'euro
Ma è un'idea di riformismo insomma come sappiamo tutti il riformismo non è una politica moderata
Livorno Isma'non è compito non è comodo non è una festa di nozze
Il riformismo serio
Produce effetti radicali e duraturi nel tempo
Io che voglio portare un esempio di una congiunzione di fatti che tutti sembra aver dimenticato perché a noi il tempo passa veloce
Ne parlavo prima cogeneratore arriva tutti hanno letto l'interpretazione
Del decreto Craxi nel mille novecentottantaquattro
Dando letture varie soprattutto politica cominciare quello dalla rottura che determinò nel momento indagare
Il decreto Craxi
E il referendum successivo vinto nel mille novecentottantacinque sono stati la premessa imprescindibile
Che ha portato il sindacato a negoziare unitariamente senza traumi l'abolizione o la scala mobile dicembre mille novecentonovantuno
Cioè l'aver dimostrato che non c'erano Babu
Di aver dimostrato nei fatti che la debilitazione di quegli automatismi e era il mezzo più efficace allora per la lotta all'inflazione che se stava mangiando la finanza pubblica i salari e gli stipendi e le pensioni
Aver dimostrato quello superata la fase al governo Craxi perché altrimenti qualcuno l'avrebbe fatto sta cordone
Nell'arco di poco tempo unitariamente
Sì concordo l'abolizione la scala mobile
Poi ci fu il protocollo di luglio di Amato del novantadue
Quando l'Italia si trova ancora proprio in ragione dell'inflazione
Tra il risanamento e la bancarotta ed era già iniziata la rincorsa per l'euro
Governa Madan tanto al due formalizzo
L'accordo precedente l'abolizione la scala mobile con una serie di contenziosi che si sono aperte che ricorda di ritorno la restituzione dei punti e che cosa che conosce a memoria
E poi
Ci fu il governo Ciampi del mille novecentonovantatré e l'accordo relativo ora se c'è una cosa che sanno tutti e ci Ciampi per primo con come avuto sempre molte ottimi rapporti personali ha sempre detto
Senza la corda Amador novantadue non ci poteva essere accordo Ciampa novantatré
Erano due facce della stessa medaglia nel novantadue se data via vizio di mente risanamenti Maria durissima
Con la politica di tutti i redditi di di la Valpiana memoria
E nel novantatré con l'accordo si completò quel progetto per stabilizzare alcune scelte improrogabili
Che avevano in comune dal novantaquattro non ha dal Nord o flottante l'altro al novantatré
Un elemento che era l'elemento corrosivo di tutto il nostro sistema economico l'inflazione battere inflazione
La montagna del debito pubblico che abbiamo non è dovuta persone stesso Sorba di soldi
E dopo da un modello fatto di inflazione svalutazione inflazione svalutazione che piaceva tanto anche ai nostri imprenditori e che ci porta a un punto in cui o si cambiava ma si cambiava radicalmente non si voleva pagare più nel novantadue l'alternativa era tra la bancarotta
E il risanamento
Ma tutto questo
è stato affrontato e discusso in una logica riformista
Dai riformisti
Pur sapendo essendoci un contesto che ce lo permetteva c'erano
Problemi ideologici che pesavano ancora sull'esercizio completo riforme il mio vicino un esempio per tutti
Nel non mille novecentonovantadue raccorda Amato
Però poco reazione durissime di contestazione nella sinistra italiana meno quella socialista
Occhetto un giorno sì e l'altro pure chiedeva le dimissioni di Amato
La CGIL e bisogna dargliene atto firmò l'accordo
E poi trentine si dimise da segretario generale
Il PDS chiedeva
Le dimissione di Amato
Nel due mila nel novantatré ci fu l'accordo Ciampi con IPA il plauso generale
Eppure erano due accordi uno complementare all'altro uno consecutiva all'altro due facce della stessa medaglia
Non in epoche diverse in due anni successivi
E allora ne abbiamo tutto questo percorso io per esperienza diretta lo so fino al due mila proprio per conoscenza con o anche dopo che è stato fatto in tutte se governo e con una sola interruzione sterile per il riformismo quella del governo Berlusconi
E poi siamo passati al novantacinque non sappiamo cos'è successo nel novantasei nel novantasette
Siamo arrivati alle ultime riforme che ci hanno portato all'euro
Nel novantotto
Allora siccome ancora ora ora
Sento due forme di contestazione
Una
Di tradizione massimalista
Del sindacato moderato me questa non mi dà nessun problema
Una del centro destra
Che veramente mi lascia indignato
Che è quella di dire che il sindacato italiano il sindacato conservatore
Un sindacato di libro visto di poteri eccessivi un sindacato contro le novità
E qualche volta la voce di questo genere di conservatorismo che neppure la quarta mentre il centrosinistra ora tutti noi per fortuna abbiamo supera di vent'anni
E conosce abbiamo una minimo di esperienza su quello che è successo negli ultimi tempi voi pensate che un sindacato conservatore
Col diritto di veto nell'azione di governo
Avrebbe non sostenuto ma addirittura concordato
Una serie di riforme che hanno toccato così pesantemente gli interessi del mondo al lavoro del sindacato rappresenta
Dalle pensioni nel pubblico impieghi alla riforma contrattuale al modello contrattuale sull'inflazione programmata e ve ne posso citare Dante
La verità e che è successo una cosa che il riformismo del sindacale in quella fase unitaria
E l'uscita a contemperare a coniugare
Gli interessi che legittimamente rappresenta con gli interessi generali del Paese pieno diventate urgenti prioritarie
Questo e il riformismo sindacale che testimoniasse l'avrei fatto che se manca il contesto politico
Anche il più forte convinto riformismo sindacale si trova in grandissima difficoltà quindi la natura
Riformista del sistema politico una questione fondamentale
Vediamo al dopo
Sul dopo i protagonisti Dante o sono spettatore interessato che conosce un po'i fatti posso solo dire una cosa questo lo so per sempre per conoscenza diretta
Il primo atto del governo Berlusconi due mila e uno
Fu quello attraverso il libro bianco di dichiarare esplicitamente che la politica derideva concertazione era stata una cosa utile per il passato perché avevano Salvadori consentito di risanamento la stabilità giorno debito pubblico
Salvato l'Italia forse alla bancarotta mai erano inutili e dannose per il futuro
Perché siccome il future l'ha fatto
Di successi e di progressi e i lavoratori devono essere liberati
Da questi modelli
Veniva abrogato
La politica dei redditi che era fatta per raccolta la concertazione che l'ha fatta per accorto il primo atto del governo Berlusconi
Subito dopo
Le torri atto il libro bianco mi sono a loro Maroni in cui c'erano invece questi a nome di tutto il governo
Una scelta precisa
Fatta per declassare la funzione del sindacato una fusione complementare e residuale come sporta tentando di fare dopo gli accordi fatta all'interno a maggioranza
E a Bette stralcetto ideologica dimostrata anche dal fatto che ogni volta che si è fatto un accordo buono è stato rispettato ma c'è una cosa
Che ha prodotto in Italia una situazione che oggi il centrosinistra deve di nuovo ricorre il genero
Una a gennaio del due mila e due c'è l'introduzione dell'euro
Tutti i Paesi in cui si introduceva aveva ucciso dalle appare per capire come ci si poteva proteggere a un fenomeno naturale che esiste nel sistema del libero mercato che quello della speculazione sui prezzi
Bene personalmente ero presidente al The nell'allora
Ho fatto il giro delle sette chiese al governo
Perché ieri re alcuni minimi interventi correttivi o di controllo potendosi operare ad esempio sulla grande costituzione che costringeva la piccola a non correre tutta una serie di atti fatta l'unanimità tra l'altro con documentazione il governo mi ha risposto
Che le mie erano preoccupazione inutili che avrebbe aggiustato tutto il mercato
E difatti è quello del brutto
La giusta adatta al punto che il reddito i produttori del reddito fisso italiano
Hanno avuto una caduta nel loro potere d'acquisto che non c'era stato nei cinquanta anni precedenti
Questo non è un'altra carenza di possibilità di azione riformista
Che preventiva
A volte radicale del comunque di lungo periodo
Ecco
I problemi che noi abbiamo davanti e che l'esperienza
L'esperienza sindacale
Ci obbliga ad affrontare con determinazione sapendo ripeto ormai per esperienza acquisita che fondamentale in con il testo
In cui l'azione riformatrice del sindacato si svolge voglio dire una parola conclusiva lo so che è materia controversa perché lo sentiva dire qui non lo ripeto
La questione del partito democratico
La connessione
Tra riformismo
Del partito democratico
Io sono di quelli che dell'ultimo anno
Ne sono convinto
A la necessità di processo su questo progetto per la cosa mia personale assieme ad altre persone che non coinvolge nessuno oltre le persone che si sono impegnati
Però
Io faccio una domanda
E una precisazione se il partito democratico fosse la sua motoria o la fusione fra DS e Margherita è inutile e alla fine anche dannoso
Perché non può produrre il riformismo
Se viceversa ci sono due partiti proponenti
Che propongono avvio d'una casa di una fase costituente tra più soggetti e non solo fra i due partiti proponenti
Forse si può aprire una strada che al momento e difficoltosa per tutti
Io mi auguro che avvenga perché ripeto con la stessa convinzione con cui oggi io sostengo il Partito Democratico Bertante ragione che per poterlo usare con la stessa determinazione
Attaccherei il Partito Democratico se fosse una semplice sommatori o fusione tra i due partiti vi ringrazio
Sapere il suo discorso ringrazio vedere Rizza per il suo intervento anche per la testimonianza del vissuto con lui ha avuto e ovviamente io mi auguro
Come lui che ne userà la Volinia porta delle cose anche così di fuori
Corriere scelte parti democratico non parte Averna e diventa importante
La testimonianza dopo l'intervento di Pietro Larizza dalla parola Adriano Musi Adriano Musi è in sostituzione la Sbarbati che impegnate a livello a livello di Parlamento europeo non debba ovviamente
Negare alla prateria Adriano Musi comunque acqua rappresenta i repubblicani Europa per cui quella parte laica che riformista laica e che è presente anche nella cultura dalla storia dall'inizio dall'aula grazie
Per la sera Sbarbati anziano pensa che no io ringrazio Franco aveva praticamente la precettazione
E per altri versi rappresento prova in coerenza con le cose che diceva Gennaro Acquaviva la continuità della linea verde dentro la UIL dice rispetto al mare russo c'è anche la linea verde
E credo che in questa continuità però consentitemi di fare un rapido intervento anche perché non era previsto
Però guardando avanti senza voler fare un attimo la storia
E vi dico quello come sto vivendo una fase politica nuovamente una fase politica che tutti dicono tra nel la transizione voler superare
E tutti noi siamo stati coinvolti questa discussione sul Partito democratico
E sul adesione al Partito Democratico
E guardate la prima domanda che mi sono opposto io sentivo anche Gennaro che giustamente ha ragione quando parla delle radici parla della storia della cultura dei valori che abbiamo rappresentato in questo Paese forse la cultura rubricare alla cultura solista sono le uniche due che possono vantare cento anni di storia politica di questo Paese
E quindi al di là delle persone hanno fatto delle persone ma la storia la cultura e i valori che i hanno fatto parte del nostro patrimonio genetico credo che vanno comunque per separati nell'agone nella storia politica di questo Paese sarebbe delittuoso
Si chiama quel patrimonio nuovo tra mandasse non lo portasse avanti e non fosse convinto ti porta avanti e allora prima domanda che mi faccio mi sono fatto se volete forse proprio l'esperienza sindacale
è perché uno che ha una storia e una tradizione repubblicana deve aderire al Partito Democratico
Me lo sono posto soprattutto perché anche Treu da ultimo ha inconsapevolmente fatto un passaggio che dimostra il vizio mentale che c'è dentro la composizione al Partito Democratico
Quello che richiamava Pietro da ultimo il fatto di dire noi siamo i soci fondatori del Partito Democratico nel momento in cui è uno è socio fondatore ci dà l'impressione che che non è esattamente quella casa larga che si dice di voler costruire in qualcosa che sta risolvendo dei problemi organizzativi si stanno preoccupando molto più del contenitore che non del contenuto
Perché quando giustamente Gennaro dice bisogna dare senso e riscoprire
Il valore della libertà della persona il varo della libertà della vita
è dentro lì quando anche Moretti nella sua relazione dice la debolezza del del Governo Prodi a un certo punto parla di questa debolezza del governo ma guardate che esattamente pertanto non abbiamo un po'una programma di duecentottantuno pagine
No
Se uno avesse voluto essere coerente con se stesso potrebbe ricambiamo rispettato il programma perché è un è durata la che vi spetta la crisi esattamente duecentottantuno giorni
E quindi duecentottantuno pagine duecentottantuno giorno il Governo Prodi diciamolo è saltato rispettato ampiamente al programma mescolato Prodi
Però a parte a parte la battuta
Però il problema esattamente che manca l'anima manca la proposta politica con lei la visione del modello di società di Stato che noi proponiamo i nostri elettori che non voleva e ai cittadini
Io vogliamo far partecipare i cittadini vogliamo riavvicinare alla politica ai cittadini ma qua
Le la risposta che diamo ai problemi delle persone
Quando uno affronta i problemi consentitemela deviazione sindacale ma quando una fonte problemi delle pensioni
E lo affronta solo esclusivamente nell'ottica del risparmio della spesa pubblica guardate che stiamo esattamente dentro una modo di affrontare quel tema è certamente con la flotta del centrodestra
Se non capisco qual è il modello di stato sociale se non capisco qual è il modello di società che voglio costruire che voglio dare i nostri figli
E lì la diversità tra un centrodestra oggi ostruito qual è il modello di società che voglio
Impostare poi ci può essere anche l'intervento urgente ci può essere anche il taglio ci può essere anche il sacrificio lo ricordava da Pietro ultimo abbiamo parlato va pagata da saper Europa per entrare per primi Europa abbiamo chiesto la una compartecipazione ha un obiettivo condiviso
Che i cittadini avevano capito perché sta parlando di come entrare in Europa come tra le più da protagonisti dentro una globalizzazione totale tra la Pro cronisti dentro una vita economica del paese
Che avrebbe garantito tranquillità e sicurezza anche ai nostri figli oggi qual è questo modello non si coglie non c'è la questa discussione
L'unico modo io per non sentirmi eccedendo nuovo partito l'unico modo per militare in un nuovo partito teneva essere dentro un nuovo contenitore è certamente uno dei contenuti
Il capire se siamo d'accordo
Rispetto a quei valori che sono dentro di noi che ci portiamo dentro equità giustizia sociale non sono parole vuote
Perché io capisco anche i temi che oggi sono all'attenzione del dibattito politico quando si dice la concertazione bisogna che i partiti non vivano
La contraddizione come il Governo viva la contraddizione del parlare con il sindacato eccole partigiani poi nel momento in cui uno dissente o magari dice un'altra cosa vale la reputo l'invasione di campo
Non è questo il problema
Non è questo il problema
Il problema è come io ritrovo me stesso dentro la visione complessiva perché so benissimo che il sindacato è un pezzo di conosciuta so benissimo che il mondo che vorrei pone nuove forme di rappresentanza della società
Pensata tema dei consumatori pensiamo al tema degli inquilini pensiamo a da questa discussione che si è aperta sui giovani che devono partecipare al tavolo della trattativa sulle pensioni cioè ci sono modalità nuove di partecipazione
C'è un ampliamento
Del modello associativo del chi rappresenta cosa
Ed è chiaro che dentro questo modello ci può stare tutto
Ma se non facciamo comprendere qual è il modello a cui tendiamo qua nella pensione che vogliamo garantire ma quando parliamo di pensione guardate che parliamo dell'il sistema sociale
Perché è un modo di come ci si avvia lavoro perché se lavora e precario se lavora insicuro se il lavoro non è stabile è chiaro che avrà effetti sulla pensione
Ma quando parliamo di pensione faremo di modelli di incentivi perché se non amo gli incentivi solo esclusivamente all'occupazione giovanile è chiaro che il datore di lavoro che fa competizione con il costo porranno tutta la sua attenzione su un giovane tendere ad espellere l'anziano e a quel punto l'anziano troverà i senza lavoro e quarantacinque cinquant'anni e senza nessuna possibilità neanche ad avere la pensione perché gli abbiamo allontanata nel tempo e allora come anche a regime degli incentivi si rimette in circolo rispetto al modello di sviluppo vogliamo costruire
Quindi parlare di pensionati siete assieme non può essere fatta di Giona bisogna vedendo compatibile alla spesa
Poi Luigi spiega a quello di rendere compatibile la spesa ma per altri versi in questo è il problema non possiamo della così
Con possiamo dire ecco perché epoca della visione e lo questo è la sfera sfida che poneva Partito Democratico è la vera sfida che poniamo a coloro che oggi vogliono essere protagonisti di questo nuovo contenitore
è come si costruisce un modello di società nel quale ogni cittadino riconosce se stesso però meno quella parte di città in Axa che ha dato grossa fiducia
A Prodi con le primarie ha dato grossa figlio centrosinistra collezioni ha cercato di mobilitarsi perché si sentiva protagonista il come cittadino dissidi appropriate strumento della delega
Dentro la legge elettorale nel quale cittadine soltanto un coprotagonista ma come lo rinviamo protagonista invece del del rendersi partecipe della scelta delle persone
Del vedere come le idee vengono anche su un cammino anche sulle gambe delle persone in maniera coerente per allo storia Perrot capacità per per la loro serietà
Il come assicuriamo una stabilità di governo che assicuri che quel tipo di programma possa essere realizzate quindi misurato ne ha già attribuita e realizzare una vera alternanza perché si misura sulla fattibilità da un programma questo è un modello diverso
Che non vogliamo porre attenzione qualche credo che questo debbano non vogliamo sapere se dentro il partito democratico contano di più i dieci a Margherita sinceramente è un tema che non ci appassionano cha fasce lo vogliamo sapere quante l'equilibrio dell'uno dell'altro non è questo quello che chiedono i cittadini
Non è questo quello che resta
Ecco perché non è prova di fare nuovi partiti il prova di vedere come di accostiamo le persone alla politica guardate che credo che molto anche delle delle cose che vengono dibattute da ultimo le Iene
Danno un senso di moralità però guardare che Diana con grande senso di qualunquismo
Perché alla fine in fondo a quel percorso c'è il discredito delle istituzioni non c'è il niente non c'è idee
Perché se si perde fiducia verso coloro che rappresento restituzione se si perde fiducia c'è uno tributarie le regole più Paese democratico se si perde di luce verso coloro che dovrebbero garantire il funzionamento di un Paese
Guardate che si va al qualunquismo e diventa uno dei una deriva pericolosa e diventa una deriva pericolosa rispetto a una politica che viene interpretata in senso liederistico
Non è la valorizzazione delle persone ma nel valore dei leader
Che magari si avvale anche in un sistema di comunicazione e di informazione strano
Ecco perché bisogna ridare senza però democrazia della residenza al valore degli interessi generale cosa sono gli interessi già e come si coniugano interessi generali d'un Paese
è questo che chiediamo a un nuovo soggetto politico
Non chiediamo di sapere quante poltrone quante responsabilità
Ma chiediamo di sapere se stiamo costruendo un paese a dimensione dei nostri figli
Se stiamo effettivamente ridando scienze valore alla passione
Sensi avvalora la voglia di partecipare ridiamo entusiasmo alla voglia di partecipare perché dentro c'è un progetto che vede protagonista le persone e rispetto delle persone
Solo così credetemi credo che potrà essere affascinante del partito democratico altrimenti nascerà comunque tra mille divisioni tra mille con tradizione non sarà in grado di recepire quella spinta propulsiva che pur nel Paese c'è forte da parte di tanti movimenti tante associazioni i tanti e Verano deluse vanificata quella spinta ecco perché credo che la spinta che deve dare il movimento sindacale ma soprattutto non tanto le persone giusto quando Moretti dice l'autonomia
C'è un'altra responsabilità del sindacato rispetto alla politica prova che rappresenta una parte non il tutto e quindi dare esami rappresentare né in quella sintesi la parte che deve difendere
Ma deve dire anche l'azionariato questa spinta Lucio a far capire che il problema e discutere la visione di modello di staticità che vogliamo costruire perché se non viene Cusi
Discutiamo a pezzettini e discutere a pezzettini e la maniera più brevettata e più sicura perché noi perdiamo pezzi di diritti
Perdiamo dentro la globalizzazione che vuole farci perde delitti non acquistare i diritti
E perdiamo rientra anche a Procida difende la dignità del lavoratore del pensionato abita il nostro Paese ringrazio
Ringrazio Adriano Musi vedendo il suo intervento demente molto sono le cose che io condivido perché ovviamente fare i partiti come semplice scadono sommatoria un grande errore partiti è vero debba ragionare prevalentemente di società
E dovrà spiegare alla gente perché segregata qual è la proposta sociale politica realizzo questo mi sembra e se ne andrà dopo ovviamente condivisibile ma vediamo
Vedremo quale secondo miglior contenitore paralizzare il futuro senza guardare troppo al passato altrimenti corriamo di ostaggi e questo non non ha una bella una bella cosa
Non non non serve dopo l'intervento di Adriano diceva lui dopo alla linea verde no che fa parte della cultura tradizionale Willem intervento spetta a Enrico Boselli segretario dello SDI l'altra voce
In Italia
Aveva
Dal verde alla rosso nove
Rosso
Per quello che può essere oggi vivace rosso
No io io intanto vi ringrazio dirò poche cose perché siamo in tanti a dover prendere la parola
Intanto ringraziamento per questa iniziativa hanno non non formale di ha ringraziato Acquaviva con parole non formali anche io perché in questi anni
La Fleur la in modo particolare in generale e la UIL non non quanto comunità
Ecco distinguo bene in quanto comunità di dirigenti quadri e militanti
Ha vissuto con la stessa nostra passione il tormento di una di una famiglia socialista
Laica democratica che ai ha conosciuto
Più grande crisi da quando è nata lungo più di un secolo
La UIL ha sempre partecipato
Sì si può discutere sul modo sulle forme ma la partecipazione è stata sempre molto forte intensa io di questo vi vi ringrazio perché so che chiave il cuore abbattuto a voi come a tutti noi avete conosciuto con noi amarezze tante poche soddisfazione ma insomma avete partecipato a tutto questo
Due
Punti che il primo
Io penso che parlare del partito democratico
Così entro subito nel merito
Per un socialista e per militante della UIL
Sia un fatto di di di grande interesse
Perché l'idea
Di dare in Italia alla riformismo
Una vocazione maggioritaria che riformismo in Italia non ha mai avuto a differenza che negli altri grandi paesi europei sia dal punto di vista politico
Sia dal punto di vista sindacale
è una una grande una grande idea tra l'altro sopra diciamo in quella per il per la quale hanno combattuto intere generazioni di socialisti socialdemocratici repubblicani e per quello che riguarda i socialisti da Nenni a Craxi
In Italia non è stato possibile perché le condizioni storiche
E la presenza formidabile di un partito comunista
E di un sindacato in gran parte ispirato dai principi dalla forza politica del Partito Comunista reso questa vocazione maggioritaria poi noi potremo discutere
Su che cosa le sulle conseguenze del non avere mai avuto in Italia una forza riformista a vocazione maggioritaria qui ci potremmo dividere potremmo
Io penso conseguenze negative per la Società italiana per lo sviluppo dei rapporti un tempo si sarebbe detto di classe di tra i poteri per diciamo la modernizzazione della società italiana in ogni campo
E quando questa modernizzazione è stata fatta
Se se ne ricorda Larizza ne ha ricordato alcuni passaggi penso a quelli relativi al tema dalla scala mobile nei primi anni ottanta è stato il frutto di uno scontro molto duro molto violento che ha portato a conseguenze non sempre positivi
Questa premessa la faccio perché io
Non mi ritrovo nel giudizio che che viene dato per quello che mi riguarda diciamo del mio atteggiamento nei confronti del partito democratico io non sono assolutamente contrario in via pregiudiziale
Per per la ragione che vi ho detto perché penso che l'idea di di far diventare riformismo la forza trainante della Società italiana sinistra sia un'idea giusta
Quindi l'idea che che la mia forza politica una
Uno o uno degli spezzoni se vogliamo definirle così Del Vecchio Partito socialista o del vecchio Partito socialdemocratico sia pregiudizialmente contraria non è vera può essere utile dire così Poselli e contro comunque no
Io mi pongo un altro problema e faccio una domanda molto semplice
Il partito democratico a cui DS e Margherita
Stanno lavorando
Risulterà una formazione politica in grado di essere avanzata rispetto ai problemi della società italiana più di quanto non lo sia una grande forza socialista o socialdemocratica
Io
Ho l'impressione di no
Perché vedo che sul complesso dei punti fondamentali di cui oggi nel Paese si discute
La tendenza di questa forza politica è quella di raggiungere compromessi
E i compromessi che vengono raggiunti non mi sembra che che rappresentino quel quel grande passo avanti
Sì voglio evitare di fare battute banali ma Ugo Intini che che insomma lo ha definito un compromesso storico
Bonsai
Perché incerto tutti noi cominciare da me ma anche loro rispetto a quel settanta per cento di Società italiana di cui parlava Acquaviva mi pare settanta forse di più oggi hanno dimensione molto diverso
Difficile per un socialista che è sempre stato contrario a tutti i compromessi grandi e piccoli essere così favorevole di fronte a questo compromesso io veto la la domanda cui noi dobbiamo cercare danno risposte questa
Vedete
Si è aperto tutto un dibattito lo capisco me ne rendo conto soprattutto all'interno dei Democratici di sinistra che che che porta a dire questo la misura per aderire no al Partito democratico e se questo partito farà parte del Partito socialista europeo
La discriminante
Io mi rendo ben conto di come sia importante questo soprattutto per chi al Partito socialista europeo c'è arrivato dieci anni fa
E quindi in qualche modo abbandonato una storia e arriva diciamo in un porto che che che ritiene sicuro
Non ne farei il primo punto
Per tante ragioni la prima un po'relativa alla nostra storia noi socialisti abbiamo sempre considerato la famiglia internazionale ed europea una famiglia nella quale insomma non ci sono otto mi in cui anzi occorreva allargare le le le le i confini l'Internazionale socialista oggi comprende centonovanta partiti
Quelli che hanno una storia socialista socialdemocratico e laburista sono poco più di novanta
L'idea di cambiare il nome all'Internazionale li trasformano da Internazionale socialista internazionale mo'pratica nacque proprio qui
Fu una delle delle idee i fonti Craxi nella storia del Partito Socialista di quegli anni quindi io non ne farei del punto adesione al PSE la questione discriminante
Certo è molto importante ma non è fare la questione discriminante il vero punto e l'altro
E cioè capire se questa forza politica che si vuol far nascere
Sul terreno dei problemi veri del Paese delle necessitati modernizzare cambiare l'Italia può essere più avanti o più indietro rispetto ad una grande forza socialista socialdemocratica o laburista
Prendiamo so che su questo magari Gennaro fatto in sala
Prendiamo per esempio il punto di cui da almeno due anni si discute con grande con grande forza e cioè il tema della laicità
Che è un punto fondamentale può e per voi il due per per diciamo per la politica come per credo gran parte del Paese allora su quel terreno
Su quel terreno e sugli aspetti concreti
Che riempiono di significato il tema della laicità della politica prima ancora che dello Stato
Il partito democratico a cui stiamo stanno pensando voi lo vedete a avanti
O lo vedete indietro
Lo vedete un passo avanti in grado di affrontare con coraggio questo tema e portare il Paese in una fase nuova oppure no
E stiamo parlando di una delle questioni
Diciamo per una società per un Paese come il nostro che risulteranno fondamentali nei prossimi anni
Anche perché l'Italia sta cambiando pelle perché stiamo diventando una società multi etnica che avrà un problema enorme di diciamo di contaminazione fra fra fra storie religioni culture con cui dobbiamo fare i conti quindi il tema della laicità dello Stato da noi come nel resto l'Europa sarà fondamentale ecco io non vedo sul terreno concreto Caro Pietro un partito democratico in grado di affrontare diciamo i problemi che ha l'Italia di oggi in modo nuovo in modo coraggioso in modo in modo forte vedo una serie di compromessi
Come quello dei come si chiama dei Dico
So certamente rappresentano un passo avanti anche
Sono la la misura del terreno su cui ci si può muovere per queste ragioni
Io
Non sono convinto
Per queste ragioni io ritengo che
Questa idea del partito democratico rischia di essere in molti campi un passo indietro per la società italiana
E penso che rischi di essere un passo indietro anche per il riformismo
Che noi abbiamo in mezzo a tante difficoltà difeso
Tentato di difendere e di portare avanti
La comico parlava di crisi di sistema
Che qualche cosa non funzioni
Penso insomma che non occorra essere degli e Sperti per capirlo
Che qualche cosa di profondo non funzioni nella Seconda Repubblica
Noi ci troviamo sostanzialmente con un sistema politico che a cicli entra in crisi
Il partito democratico alcun modo per affrontare questo tema dobbiamo saperlo
E cioè l'idea che per vincere le elezioni con questo bipolarismo italiano occorre dare vita a maggioranza a alleanze molto ampie
Vince chi riesce a mettere insieme tutti se ci si dimentica della Mussolini
Di Rauti giustamente anche per le loro per le possibilità di vittoria stazionano a prendere
Noi siamo nel due mila e sette
Ci abbiamo dentro la coalizione
Due partiti comunisti penso che nel mondo occidentale democratico siamo ancora gli unici a fare due partiti comunisti fieri di essere tali
Orgogliosi di essere tali dopo il mille novecentottantanove tortura visto che Bertinotti ha iniziato su questo un'opera sarà ma anche noi abbiamo centrosinistra per vincere non può permettersi di perdere neppure l'ultimo zero virgola cinque o zero virgola due della dell'ultimo e qualche cosa non funziona penso che l'idea del partito democratico abbia anche questo punto cioè l'idea di avviare un processo di razionalizzazione nel campo della politica
Poi che quello fatto sul terreno delle leggi elettorali ha dimostrato di essere molto debole
Ecco io l'unica considerazione che faccio è questa
Perdette nel corso di questi quindici anni ormai di lunga transizione non risolte non conclusa
Se dovessi contare gli aspetti negativi sarebbero molto maggiore di quelli positivi
Parlo della politica del sistema politico della sua capacità di intanto perché questo sistema politico nuovo non ha ha risolto il problema per cui il vecchio caduto
Il grado di rappresentanza dei partiti della Società italiana era ridotto ai minimi termini nel mille novecentonovantadue novantatré e oggi se possibile e ancora più basso tant'è vero che unico paese in Europa
Noi siamo costretti ad inventare forme nuove di partecipazione alla politica
Perché gli italiani vogliono partecipare alla politica la metà dice mi interessa la politica e l'altra metà dice ma con gli attuali partiti io non sono in grado Nemi voglio misurare e allora poi ci dobbiamo chiedere perché soltanto in Italia quando si deve scegliere il candidato premier
Vanno a votare quattro milioni e duecento mila italiani
Allora io stimo Prodi l'ho sempre sostenuto
Penso però che dire ci vanno in quattro milioni perché pensano che Romano sia il miglior leader della ci vanno anche perché capiscono che quello è l'unico modo reale con cui gran parte dei nostri concittadini possono influire nella vita politica del Paese
Se ci pensate questa la motivazione formidabile ed è una motivazione che ci deve insegnare tanto tanto
Di tutte le cose negative di questi quindici anni però ce n'è una
Che io penso dobbiamo contare fino a dieci prima di di starci
E che è proprio la scelta bipolare
Nel senso che io ritengo una una scelta di libertà
Quella che il bipolarismo affida ai cittadini
Poter scegliere direttamente con il proprio voto
Chi deve governare
è una crescita di libertà non l'abbiamo diminuita la libertà
Ecco prima di rinunciare a questo che forse è il punto più importante dell'esperienza drammatica di questi quindici anni penso che dovremmo riflettere riflettere a lungo
Anche se mi rendo conto che il bipolarismo italiano a tutte le contraddizioni e le difficoltà di cui abbiamo parlato anche questa mattina grazie
Dopo l'intervento ottenne Enrico Boselli crearono intervento anche molto molto equilibrato di fronte anche a tutto ciò che avviene nella quanto dalla politica italiana
E anche apprezzabili da noi sindacalisti come ultimo intervento dell'arte mattinata che purtroppo Giorgio Damilano può venire perché impegnato anche al Senato voi tutti sapete che è indispensabile la presenza esito si rischiano tali crisi istituzionali
La stanza gravi c'è l'ultimo intervento che poi rappresenta un po'lui sì la storia vera di via verde della UIL dalla UIL è la la storia dell'anima laica della UIL per cui apprezziamo perché che paese tutte le considerazioni al quale farà Raffaele Vanni con queste poi chiudiamo
Per rappresentare la linea verde della UIL devo partire dal Patto di Roma
Dalla scissione sindacale che dalla costituzione della UIL
Ma molto velocemente intanto per dire che fa bene Moretti
A dire il Patto di Roma aveva certamente un vizio
Il Patto di Roma era nata sì dagli accordi di Vittorio Bozzi
Ma a quegli incontri partecipava IVA Montego cattolico
Addirittura con la figura di De Gasperi che partecipava alle trattative oltre che il Campidoglio quindi non c'è dubbio che il Patto di Roma e sta era viziato da un notevole collateralismo
Non c'è dubbio che il Patto di Roma pur partendo dal presupposto dell'indipendenza del sindacato da governi e da scesa religioni era un patto collaterale soprattutto poi con la morte di Bossi e con la poca partecipazione che i socialisti e Nenni potettero dare a quell'accordo non c'è dubbio che rappresentò un momento di collateralismo
Momento di correnti che si dividevano i posti aveva il vantaggio di ricostituire in termini di unità i sindacati italiani
E la stessa rottura sindacale
Della CISL fu una rottura che si muoveva da posizioni di collateralismo politico e di schieramento
Tant'è vero che la rottura della CISL
Venne Della Libera CGIL
Allora si chiamava
Avvenne all'insegna del diciotto aprile sindacale quindi secondo elemento di collateralismo del movimento sindacale
Ne dobbiamo far molta di strada
Per arrivare a quella che nella UIL cavavamo indipendenza del sindacato e che poi si è tradotto in cosiddetta autonomia del sindacato
Si dice
Che
Raul il
Era riformista
Beh francamente
Se partiamo dagli anni dall'anno della sua costituzione fino alla
Agli anni Settanta
è un po'difficile usare questo termine forse alcuni dirigenti della villa aveva una tradizione ideologica riformista
E mentre contemporaneamente inizia la linea verde la linea rossa si discuteva se si doveva chiamare riformismo oggi può essere riformatori sociali
Allora per cominciare a vedere i passi che la UIL ha portato avanti nella politica delle riforme
Bisogna arrivare
Alla convegno sulla partecipazione
Che la UIL fece nei primi anni Settanta
Bisogna passare per certi versi al poi al sindacato dei cittadini di cui la gestione benvenuto
Perché dico queste due cose
Perché sostanzialmente noi negli anni cinquanta sessanta
Avevamo
Altre formule sulla quale si contro confrontavamo serie sindacato nel contratto
Che portava avanti la cifra
C'era il sindacato di classe
Che portava avanti la CGIL
C'era un tentativo di sindacato di partecipazione
Che portava avanti i lavori cosa significa partecipazione cosa significava allora partecipazione
Beh partecipazione designa segnala un fatto
Non è indifferente a dispetto alla posizione per esempio dalla CGIL e degli stessi socialisti della CGIL
Significava che accettavamo di muoverci nel sistema per la riforma del sistema
Perché partecipazione è la partecipazione al dibattito nel sistema per la riforma del sistema
E partecipazione significa un'altra cosa
Che poi man mano abbiamo cercato di coniugare significa che si è si partecipa in nome degli interessi che si rappresenta
Ma in una sintesi degli interessi generali
Quindi il sindacato si poneva queste due problematiche la rappresentanza degli interessi e la sintesi degli interessi generali
Questa è la premessa
Per una politica riformista o di riforme
Di cui il sindacato non può che essere portatore
Anche per un'altra ragione che non possiamo mai dimenticarci
La stessa partecipazione
Per il sindacato significa un disegno di società
Perché evidentemente portando avanti un discorso di partecipazione mobbing azienda Gato verso un'idea di società che esito l'idea della questione sociale
Che l'idea del cambiamento
Fantato questo chiarimento
Per dire semplicemente una cosa
Sì la UIL poi assoluto portare avanti una sua sintesi
Eh perché non si è legata alle di odio all'ideologiche che pur la linea verde olandese uno ad ogni Arosa rappresentavano sia legata a ben altro al tentativo di mettere insieme queste cose
In quelli che chiamavamo gli accordi di gestione secondo il fluttuare
Delle cose ma non c'è dubbio
Che la UIL quando ha cominciato
Con la partecipazione poi con il sindacato di cittadini che significa un'altra cosa per il sindacato cittadini significa che non andava oltre il sindacato di classe
E questo ha preciso significato
Rispetto alle ideologia e soprattutto all'ideologia socialista in quel momento imperante
Perché questo era il problema
Allora
Però dobbiamo tener conto di un'altra cosa
Che oggi è una delle più importanti
Lo stupro questo nostro dibattito sul ruolo del sindacato che poi è il dibattito che non c'ha consentito l'unità sindacale
Perché
Si è scritto molto intorno a questo tema
E non dimentichiamoci una cosa
Che non si è fatta l'unità sindacale
Macché proprio sulla base della tradizione della UIL si è fatta la federazione
Su proposta della UIL che era l'unico Passavanti che si poteva fare in quel momento
Io spesso sono stato tracciato come traditore
Dell'unità sindacale se qualcuno di quelli che sono stati davanti a me
E di quelli che sono stati dopo me dopo di me possono vantare di aver fatto qualche cosa simile alla federazione me lo facciano sapere perché tra l'altro
Il cosiddetto sindacato socialista che portava avanti negli anni si è stata la premessa per quel dialogo sull'unità sindacale
Che ha fatto fallire quella impostazione
Ora siamo abbastanza distanti dai
Dalla cronaca per cominciare a fare un minimo di storia
E siccome la storia dovrebbe essere un po'più neutrale della cronaca probabilmente queste cose cominciano a avere un certo corpo non si sarebbe mosso Novella
E non si sarebbe mosso il mondo cattolico se non dal momento nel quale è venuta fuori l'asta promossa dal sindacato socialista
La UIL per fortuna è riuscito a passare anche quel momento che sarebbe stata un momento di scissione al nostro interno
Tanto momento di scissione
Che
La rottura della civiltà di Scalia di Marini poteva essere la cosiddetta Costituzione del sindacato a democratico questo lo ha impedito la UIL
Non lo hanno impedito altri ma fatta questa ma breve cronistoria
Vorrei dire un'altra cosa io alla resa qualche volta
Ci confondiamo un po'con le parole ma questa sera occupazioni città voglio dire una cosa
Io accetto mi un molta attenzione il suo discorso quando dice
Che è una politica delle riforme una politica riformista come voi volete
In questo momento il sindacato può portarla avanti
Solo se c'è un contesto politico che lo consente
Bene questo è vero
è certamente vero che non siamo riusciti a portare avanti un disegno di società che fosse
Portare un portabile con una politica di riforme o riformiste se volete
Perché non abbiamo avuto il contesto politico per far pesa e tantomeno possiamo avessero in questo momento
Bene
Allora
Il problema di come si crea questo contesto politico
Può lasciarci neutrali
Non ha nessun significato
Ma io credo che questo problema dobbiamo convincerlo comincia cioè a porselo
Il sindacato
Non è un'oasi nel deserto
La sintesi del sindacato
Non poche confrontarsi non solo con i governi ma con le forze politiche
L'autonomia del sindacato non è contrapposizione con
In movimento politico
Tra l'altro
Se noi
Tentiamo di definire il sindacato
Non lo mettiamo fuori della politica
Oggi addirittura noi ci consideriamo soggetto politico autonomo
Bene allora il problema del dialogo con i partiti oltre che con il dialogo lui con il governo
Che poi espressione dei partiti non è problema da poco
E quindi il vero problema
Che si pone per la UIL e che si pone per le altre organizzazioni CGIL e CISL ognuno secondo la sua storia
Ognuno secondo la sua visione
Bene
Possiamo non avere un ruolo rispetto a questo contesto sia pure indiretto
Mi chiedo di più
Abbiamo niente da offrire come nostra cultura
Per le deficienze che in questo momento alla costruzione del Partito Democratico
Bene
Se non ci poniamo questi problemi
Certo rimaniamo sindacato
Ma attenzione
Rischiamo di essere una specie di sindacato autonomo cioè corporativo
Che è quello che sembra negato la UIL con la sua confederali ITA
Ed allora
Bene allora
Il dialogo con i partiti
In essere o in fieri
Diventa un problema vero per il sindacato e tanto più per lavori ma solo per un aspetto
Quale sfida
Quali contenuti suggeriamo
Francamente ha ragione anzi apprezzato Boselli quando dice
Che lui non è contrario in termini di principio
Allora al Partito Democratico
E che però vuol vedere alcuni contenuti e per esempio sottolinea il problema della laicità
Ed è giusto due volte anche perché in questo momento lui alleato con i radicali che portano avanti il problema da lei cita
E molti di noi possono essere d'accordo su questo
L'unico vero problema per esempio è che però la nostra proposta
Il nostro il modo di essere nella società
Non va molto d'accordo con le posizioni attuale dei radicali
Quindi abbiamo punti di contatto ma quanto punti di differenza perché perché il grosso problema che ci pone la liberalizzazione la globalizzazione
Il problema di accettare o meno una sfida che la globalizzazione porta avanti la Garibaldi debba globale digitazione porta avanti l'economia di mercato come fonte di ricchezza qual è il nostro problema
Il nostro problema è che l'economia di mercato aumenta la ricchezza ma non la distribuisce
Il nostro problema è come si distribuisce la ricchezza
Ed è e su questo nasce il problema delle riforme e non è un'invenzione nostra un'invenzione che Fitoussi affatto per la politica francese e per il socialismo francese è da più tempo
Allora io credo che alle nostre radici
Rimangono ben piantate anche se dobbiamo liberare le da un po'di ortiche che sempre nascono intorno alle radici
E credo che abbiamo un ruolo preciso
Credo che abbiamo un ruolo come parte e come rappresentante di un mondo del lavoro che cambia
Beh non ci dimentichiamo dal punto di vista nostro come dal punto di vista dei partiti che su ventitré milioni di
Addetti al lavoro la forza lavoro
Solo dieci milioni sono di lavoratori dipendenti Houghton indipendenti tre milioni e mezzo sono di statali
Gli altri dieci milioni sono un'altra cosa che aprono una serie di problemi nella nostra società e nella sintesi politiche e noi stessi questi problemi dobbiamo Bocelli
Allora io credo che la UIL abbia un preciso compito
Che ha tentato da sempre di portare avanti
Quello di avere una proposta con la quale animare il dialogo con gli stessi partiti
Noi non ci confrontiamo solo quei governi noi ci confrontiamo con i partiti tanto più quando questi sono in una fase di di Libero ridefinizione del nostro ruolo
Se è vero che partecipazione significa
Accettazione del sistema ma per riformarlo
Questo significa che abbiamo un compito di proposta non indifferente
E anche una compito di facilitare e non di a rendere difficile
La costituzione di Ford una forza politica con la quale
Poter garantire un costo un contesto
Che ci consenta di portare avanti le nostre politiche io ho una gran paura
Che è anche quando non siamo alla ricerca de radici più pure del
Nostro
Modo di essere nella politica rischiamo forse sì di costruire nuovi contenitori
Ma nuovi piccoli contenitori che servono solo a far guadagnare la destra che ancora comanda nel nostro Paese
Allora
Abbiamo due assenze al nostro convegno
Una e quella di Giorgio Benvenuto che ci scrive
Si tratta di due assenze come dire veramente non volute
Perché benvenuto al presidente della sesta Commissione Finanze e Tesoro
E stando in votazione i numeri non gli consentono di allontanarsi altrimenti penso che tutti quanti sappiamo che Giorgio sarebbe sicuramente stato qui presente c'ha scritto delle belle parole anche a Luís avevamo inviato traccia della introduzione
Comunque qui con noi voglio dire esprime parole di apprezzamento per il convegno e per i lavori che stiamo svolgendo
La seconda senza anche questa assolutamente non voluta quella del sindaco di Roma
Il sindaco di Roma questa mattina era previsto il suo intervento per le dodici e trenta perché prima avevo un impegno con il Quirinale e poi sarebbe passato qui da noi
Ha dovuto disertare se l'impegno con il Quirinale sia con noi tutti gli appuntamenti della giornata perché nella notte è stato colto da una fa da un attacco influenzale fortissimo
E però queste poche parole che ci scrive collo comunque leggerle perché sono riferimento preciso e poi chiederemo sia lui che ha Giorgio Benvenuto visto che vogliamo pubblicare gli atti di questa nostra iniziativa
Di darci comunque un contributo scritto in modo che rimanga traccia completa diciamo così
Secondo le intenzioni che avevamo di un dibattito e della presenza appunto della Feneal in questo dibattito dice il sindaco di Roma
Cari amici caro Pino purtroppo un forte attacco influenzale mi impedisce di essere con voi oggi al convegno sul riformismo né i sindacati né partiti alla prova delle nuove società
Mi sono rammaricato soprattutto perché i temi che l'incontro toccherà sono davvero centrali alla luce anche del momento politico che il nostro Paese sta attraversando
Sono in effetti convinto che nel processo di creazione di un nuovo soggetto politico come il Partito Democratico un soggetto che fa del riformismo la sua anima centrale
L'apporto del mondo del lavoro dei lavoratori e del sindacato sia fondamentale il progetto cui Muti miriamo infatti mantiene in pieno la visione di un'idea di società nella quale continuino e vengano rilanciati i nostri valori
Si tratta dunque di non rinunciare alla nostra storia ma di cercare strumenti nuovi e concreti per rispondere non o a società di oggi
Ai compiti che da sempre sono di una sinistra moderna e innovatrice
Accompagnare alla crescita economica coesione giustizia sociale ridurre le diseguaglianze crea le condizioni affinché vi siano le stesse chance per ognuno sostenere chi da solo non ce la fai offrirà tutti strumenti opportunità di lavori di realizzazione
Sono certo che davo in questo senso potrà arrivare un prezioso contributo di idee di impegno di passione secondo quella tradizione di civiltà politica che il sindacato ha sempre spesso rinvio dunque con queste poche righe il mio più caldo saluto assieme agli auguri di un proficuo lavoro Walter Veltroni
Io credo che con queste parole e con prima di dare la parola Luigi Angeletti e con gli interventi tutti che ci sono stati perdono credo di poter dire che comunque questa nostra iniziativa è un'iniziativa che ha retto bene diciamo così la mattinata se posso usare questa espressione
Ringrazio tutti i relatori tutti gli intervenuti e tutti i partecipanti e con ciò do la parola a Luigi Angeletti che ha il compito di tirare le fila di questa discussione che abbiamo proposto rimane
Grazia Sacco
A me
Sembra che questo appuntamento organizzato dalla femmina da sia stata un appuntamento importante normalmente si dice così un fatto rituale poi il segretario generale che cosa vuol dire se non un'affermazione di questo genere
Però al di là della rito delle consuetudini
Ne sono profondamente convinto perché si sono affrontati
Tutti i nodi del nostro essere del nostro agire
Sindacale
E il mio è un ringraziamento adesso lo dico non formale nei confronti dei nostri amici e compagni della fine per questa occasione
Perché
Un tema chiamiamolo così
Fortemente sentito
Dalla stragrande maggioranza dei nostri dirigenti dei nostri militanti
Un tema sul quale
Non si è mai in un forse ancora non è neanche maturo il tempo
Da da una
Convincente
Risposta
Che è quello appunto del rapporto fra il sindacato
E la politica
La mia opinione è che la difficoltà a dare una risposta convincente
Sia dovuta tra i tante cause anche soggettive
Ma almeno ce ne sono due oggettive
Il
La prima la crisi della politica organizzata in Italia
La seconda
Il cambiamento
Profondo molto più profondo di quanto noi certe volte sì
Aspettiamo della rapporto fra il sindacato e la politica
Potrei dire dai molti con molte parole con molti aggettivi come è consuetudine fare per spiegare quello che secondo me
E avvenuto nel rapporto nel cambiamento del sindacato e la politica mi è più semplice fare una un esempio poco ortodosso e ve ne chiedo scusa in anticipo
Che è quello che Ninni trattati di sociologia spiega la nascita il cambiamento della Psicologia umana dal momento in cui nasce al momento in cui comincia a prendere coscienza di sé
Ed è
Definito come la simbiosi
Un essere umano accade anche in tutti gli esseri in tutti i mammiferi
Ma ovviamente la nostra specie o ovviamente di sviluppato quando noi lasciamo siamo così
Consapevoli della impossibilità di sopravvivere
Senza l'aiuto della madre
Che abbiamo un rapporto simbiotico
Con la madre
Poi ed è una cosa fondamentale perché serve ad a prendere coscienza di sé questo rapporto simbiotico
Naturalmente a un certo periodo dell'auto delle infanzia cessa
E in quel momento l'essere umano prende coscienza di sé con un atto di separazione
Si forma la personalità
Distinta
Da quella della madre
Y il Psi sociologo vi spiegano che se non c'è stata un perfetto simbiosi
Di cui l'essere umano a alla necessità di identificarsi con la madre all'inizio questo è un problema che non risolverà mai più per tutta la vita
E in ogni rapporto con altre persone cercherà di identificarsi di rivivere un questa simbiosi
Che non ha avuto in un non corretta evoluzione della sua personalità
E si dice che quelle persone sono come non mai nate
Perché non hanno mai avuto la simbiosi e il superamento di questo fatto
Ecco facendo un come dire questa zar dato paragone
Nuovi siamo nati in simbiosi con i partiti
Senza i partiti non saremo mai in atti
E la nostra fase di come dire di infanzia durata a molto a lungo
è durata molto prima cioè finita molto prima della fine dei partiti
Come tutte le persone di buonsenso possono sapere
Io ho partecipato al primo sciopero generale contro un Governo della Repubblica italiana che era composto dal partito a cui ho riscritto
Più come dire più affermazione che autonomia a di di presa di coscienza della della dell'autonomia vive
Da parte di di Mei di come tanti milioni di italiani che votavano per la democrazia cristiana e i socialisti repubblicani socialdemocratici ed erano iscritti ai sindacati e organizzano scioperi contro queste cose credo che sia stato la dimostrazione quindi è venuto molto prima
Però questa è il mondo
Che noi stiamo già vivendo
E questa è anche la vera spiegazione del perché
Nessun come dire IPA i sindacati che sono nati così siano sopravvissuti alla scomparsa dei partiti che l'avevano generati
E tutti coloro che adesso si interrogano mi è capitato pure questa mattina
Non ricordo chi
E mi hanno detto ma scusate si fa il partito democratico perché non si può fare un sindacato unico che bisogno c'è di fare tre sindacati ecco questa è l'idea di un sindacato infantile
Che non fa superato la fase della simbiosi con i propri come dire con i propri genitori
Ma hanno interessa sostanzialmente questo a noi cosa interessa
è sapere e quindi costruire un sistema direi rapporti tra il sindacato e la politica
Che faccia i conti con la realtà e con il nostro futuro
Quando noi affermiamo non so se come dire se la frase rispecchia il segno del nostro futuro se rappresenta bene in maniera efficace la nostra opinione quando lo riaffermiamo come abbiamo fatto in più di un'occasione
Che
La UIL pensa di non essere un'organizzazione sindacale
Della politica ma pensa di esso l'organizzazione sindacale che nella politica
Cerchiamo di spiegare in una Breve battuta
Che l'essere diventati adulti non ci fa smarrire il senso di noi stessi
Cioè il fatto che noi rappresentiamo
Nella società una parte di essa
Il rappresentiamo degli interessi precisi
Della società e che non spetta a noi
Fare la sintesi della società e indicare la strada per tutti quanti noi possiamo contribuire anzi vorremmo contribuire per cui è perché siamo un sindacato confederale
Perché abbiamo un'idea di rappresentare le persone
Anche quando esse non sono nel posto di lavoro
E siamo profondamente convinti che la società che nella uguali noi viviamo coi nostri rappresentati vivono è una società che deve cercare di dare delle risposte di difendere la dignità la libertà
L'opportunità sia come lavoratore dipendente sia come cittadino
Questa è la profonda Radice del nostro essere un sindacato confederale un sindacato dei cittadini
E poi ma perché questo si realizzi occorre che ci sia una politica
Che vada in questa direzione
Per questo siamo interessati alla politica
E siamo fortemente interessati alla qualità della politica di viene prodotta nel nostro Paese
Noi avvertiamo un sempre con l'osso un sentimento di fastidio che paradossalmente non sarebbe meno giustificabile
Quando si avvertiamo l'idea che il vuoto della politica organizzata
Espande il nostro ruolo oltre il limite che noi consideriamo giusto
Siamo sempre stati avversari del PAN sindacalismo di quest'idea
Peraltro molto maldestra da tutti i punti di vista no di di che il sindacato la società civile di cui noi siamo sicuramente i maggiori rappresentanti almeno dal punto di vista organizzativo
Possa come dire sopravanzare eliminare annichilire
La politica
Non esiste
Badate non è un segno di modernità è una patologia
In nessuna società umana
Nel pianeta che noi conosciamo
Esiste un'assenza di politica
Posso la politica non coincide con i partiti questo può essere un punto su cui si può discutere o sulla forma
Partitica o sulla forma organizzare del consenso per per prendere per far partecipare le persone e farne prenderà avesse come deve essere logica democratica le decisioni
Importanti per la comunità
Ma sicuramente la politica è una cosa fondamentale
Per questo noi siamo interessati
E ovviamente dei siamo interessati allo sviluppo di una politica di una proposta politica che consideriamo quella più utile per il Paese oltre che per noi che è quella che noi adesso usiamo definire come una politica riformista
E è vero che l'uso del PD anche le parole si consumano
E quindi può succedere che anche la parola riformista sia consumata addirittura consunta
Però noi siamo profondamente convinti che quella che noi sappiamo estrarre la politica riformista
Esattamente la politica di cui questo Paese ha bisogno
Ma il fatto che il Paese abbia bisogno di una politica riformista non significa che automaticamente naturalmente
Essa
Sia il nostro futuro
Perché non non non sono così ottimista
Non solo così ottimista per due ragioni
La prima e la nostra storia
Non la storia dei riformisti la storia della nazione
La seconda la qualità del personale politico
In Italia il riformismo è sempre stato in minoranza ci sono ragioni
Storiche
Economiche
Sociali e politiche
Che hanno determinato questa minoranza
Delle dei riformisti e delle politiche riformiste
Poi c'è stata la iniqua Dezza inadeguatezza
Della del personale politico
E ci sono stati gravi errori
Fatti da
Dai cosiddetti riformisti
Ve ne voglio citare uno che a me appare l'aspetto più esemplare perché essendo la come dire la politica la quintessenza della politica
Sulla quale si dà si sarebbe dovuto concentrare il massimo dell'intelligenza deve della classe politica che sono le riforme elettorali e le riforme istituzionali
Vi faccio degli esempi per dimostrare quanto
La combinazione tra la minorità Rita della cultura politica riformista e la rende qua densa di gruppi dirigenti abbiano prodotto tanti danni
Abbiamo cominciando
Col definire una legge truffa mettendoci l'aggettivo ad una legge che poteva essere come dire contestata o utile un utile a secondo delle degli equilibri politici
Dell'epoca
Però l'aggettivo truffa
E il segno di un cinismo
Che non può
Essere alla base di nessuna politica riformista
Quando si è
Un c'era il governo Craxi io non sono uno storico e non mi cimento in certe
Analisi Craxi mi sembra poi qui abbiamo dei testimoni che a un certo punto non solo pose il problema riforma
Istituzionale
Ma pose il problema suggerì una riforma elettorale alla tedesca con la soglia di sbarramento
Vi ricordate cioè molti di voi si ricordano come fu messa in minoranza
O fumi se minoranza da quelli di oggi la ripropongono
Da quelli che oggi la ripropongo
Il l'ultima
Abbiamo fatto o il Governo precedente ha fatto una riforma costituzionale
Che tra tante cose che non andavano ce n'erano alcune che andavano bene
Il superamento del bicameralismo perfetto il rafforzamento del premier
Su queste due cose sono sta è stata criminalizzata
E stato detto che era una violazione delle regole fondamentali da democrazia
è successo l'altro giorno oggi coloro che le hanno predicato
Vorrebbero tanto che fosse passata perché forse governi avrebbero un po'più di tranquillità
Questo dimostra e se ne potrebbero fare
N esempi
Di quanti e queste cose qui lasciano il segno nella coscienza delle persone
Un riformista
Che vuole sul serio
Proporre una politica e un'offerta politica in grado di convincere la maggioranza degli elettori
Non può
Usare tutta questa dose di cinismo
Perché gli elettori non sono degli sciocchi
E qui è solo un terzo degli elettori
è abbastanza come dire appassionato o fazioso da dire che una cosa va bene
Oggi e in la stessa cosa non va bene domani
Ma la maggioranza dei cittadini non è d'accordo con questa filosofia
Non è d'accordo noi possiamo essere d'accordo perché siamo dei tifosi
Ma rappresentiamo una minoranza nel Paese
E il protrarsi di questa atteggiamento di questo cinismo la ragione profonda dei del fatto che le persone si allontanano dalla politica
Ci discuto discutiamo molto
Soprattutto negli ultimi tempi del tema del costo della politica del costo crescente della politica
Ieri ho fatto un dibattito con
Un esponente politico come il sindaco Cacciari di Venezia
Il quale devo dire ha dato una spiegazione
Bellissima da professore
Impiegando due minuti a spiegare perché in Italia la politica costa cara
Perché essendo la politica l'arte
Ho la scienza
Di creare consenso certi obiettivi se la qualità dell'offensiva non c'è una buona politica il consenso si compra
E allora bisogna avere tanti deputati tanti senatori bensì di consiglieri comunali presidenti di circoscrizione e così via
Perché bisogna comprare il consenso
E più la quale l'offerta politica è inadeguata
Per ottenere il consenso perché in un Paese democratico si decide sulla base della del consenso delle persone più questo consenso bisogna comparso e più la politica s'allontana dalla maggioranza delle persone
Che cos'è che non funziona
Nel nostro sistema politico è questo e il fatto che la classe politica
Tende a discutere di contenitori e non di contenuti
Tenta discute dei contenitori
Discute degli attori dei costruttori o meno di questi contenitori ma non discute i contenuti e voi pensate che si possa suscitare una qualche interesse
All'asta al novanta per nei confronti del novanta per cento delle persone che sono interessati e si appassionano solo ad una cosa
Al contenuto
Questa è l'ottica con la quale il sindacato dive parlare di politica
E si deve misurare con le scelte politiche
Noi non possiamo sfuggire né vogliamo sfuggire
Noi non siamo per nulla interessati
Alla non politica
Noi siamo interessati alla politica sia perché non possiamo farne a meno
Ai fini di realizzare i nostri obiettivi di rappresentanza e di tutela delle persone che rappresentiamo
Sia perché non ne vogliamo sia perché non vogliamo scherzarci
Però dobbiamo sapere bene qual è l'ottica il punto di vista dalla quale vogliamo discutere di riformismo
E di organizzazione della della politica in senso riformista
E io adesso per non farla lunga
Cito solo due
Punti sui quali secondo me c'è un
Incredibile
La Cuna politica
Che l'idea della società
Che cos'è una politica riformista e perché è difficile fare una sul serial sul serio la politica riformista perché riformismo che lo sforzo
Intellettuale politico morale
Di coniugare tutti i giorni
E quasi in ogni scelta che si fa
Due profondi valori che sono nella coscienza di tutti i cittadini il senso della liberta
E il senso della sentenza della giustizia sociale
Il la il riformismo questi sono valori che stanno dentro la nostra coscienza
Questi sono i valori fondanti della cittadinanza del novanta
Per cento dei cittadini italiani
E non si possono che coniugare assieme
In un Paese che per troppo tempo non a caso è stato capace di coniugarli Mansi di ideologizzare lì l'uno contrapposto all'altro ha determinato la
Minorità
Della politica riformista
E la difficoltà delle classi dirigenti riformisti a fare queste politiche
Vedete noi non siamo più e non potremmo essere più
Delle organizzazioni che si occupano solo della giustizia sociale noi così siamo nati
Così siamo ancora vissuti da una gran parte dei dei nostri rappresentanti
Che ci chiedono di essere Daisy della come dire delle forme di giustiziere sociali
Di vendicatori del iniquità di attenuatori delle ingiustizia ma questo non è più l'unico compito che abbia
Nel come sindacato e ancor meno
Come militanti o tifosi di una politica riformista
Nel ventunesimo secolo in Europa
Bisogna che la sinistra
Sì occupi di come si fa crescere l'economia
Sappia dire spiegare
Scegliere
Le politiche economiche che tendono a far sì che la ricchezza del Paese aumenti e occuparsi di quello che sappiamo fare più o meno bene di distribuirlo
Ma la sinistra
In Europa ogni qual volta si rinchiude
In quel comodo spazio o quello che pensa che sia comodo cioè dico vedere come redistribuire la ricchezza viene messa ai marci perché va contro la storia
Va contro la realtà
Noi dobbiamo mettere insieme
Mettere insieme
Non come atto volontaristico voi non come auspicio ma attraverso le politiche concrete che riusciamo a fare le persone
Che vogliono non assistenza vogliono avere opportunità
Le persone che vogliono veder riconosciuto il valore del loro lavoro
Che vogliono veder riconosciuto la qualità del loro lavoro
Il loro merito
E mettere insieme ad altre persone che invece vogliono semplicemente giustamente e giustamente
Essere protette
Che chiedono alla società solidarietà
Sono due cose diverse ma non antagoniste
E il mettere insieme sta è il cuore della politica riformista e dare il senso profondo di che cosa significa essere riformisti
Quando nel nostro Paese a queste cose non riescono o e si oscilla o da parte o dall'altra noi abbiamo questa forma di come dire di bipolarismo sghembo
No perché perché il nostro sistema politico è fragile per questo motivo banalmente è semplicemente per questo motivo perché mettono insieme persone
Che hanno delle idee proprio profondamente i diverse tra di loro
Riorganizzare questa cultura che è l'unica in grado di far crescere in questo Paese
Perché poi ci saranno molte spiegazioni sociologiche economiche agli assetti da probità c'è eccetera del perché noi siamo da molti anni
Degli anni Novanta
Son colti anni il Paese che cresce meno di tutti e perdiamo come dire via via
Posizioni nel mondo
Perché non siamo più in grado di Mick perché la politica non è più in grado di mettere insieme
E di dare questo indirizzo questo per noi è la buona politica significa sul serio essere dei riformisti
Che cosa ci si deve chiedere
A un sindacato
Riformista
Ci si deve deve ci si deve chiedere die dare una mano a un progetto di questo genere
Noi siamo del tutto disponibili
A sostenere una politica una buona politica riformista e dico di più a sostenere l'organizzazione politica il Riformista ma la corsa della quale noi non possiamo fare diversamente e misurarla Dalì
Qualità della politica ci si propone
A noi dei contenitori lo dico con grande franchezza
Non siamo non ci riusciamo ad affezionare
Almeno io e credo di interpretare una gran parte dei gruppi dirigente de dei lavori noi ai contenitori non ci appassioniamo noi ci appassioniamo ancora e speriamo di non essere a lungo frustrati perché sanno
Diventerà un problema come dire veramente generazionale bisogna aspettare quell'altra di generazione non ci appassiona ma una buona politica quella si crea passione
E dico un ultima questione su un tema che
Io penso che sia veramente marginale che interessi una minoranza degli italiani però siccome
E sulle cronache è giusto che che dica la mia opinione sulla questione della laicità
Il fatto che da quelle sia un'organizzazione laica
Addirittura o connotazioni antiche non recenti antiche anticlericali è una cosa noto a tutti che fra voi prendiamo come dire rivediamo tutto no del nostro passato il buono e il meno buoni
Io suggerirei però hanno gli stessi
Di fare e quindi anche a tutti coloro che si appassionò di fare una riflessione su ciò che è profondamente cambiato
Noi continuiamo a pensare alla Chiesa cattolica
Al Vaticano
Al rapporto tra laicità dello Stato
Ha di cui noi siamo come dire per fare anti segnali Ferrari no considerava lecita come sinonimo delle libertà c'è eccetera
Con quella laicità che certe volte rivendichiamo
La chiesa lo dico in maniera non ho il tempo per essere per di lunga
La Chiesa cattolica a differenza di noi ha preso atto che in Italia non esiste più un partito cattolico
Egemone nella società
E non esiste neanche più un partito dei cattolici
Non sono la stessa cosa
Noi non
Noi continuiamo a pensare che in Italia
Ci sia una Stato come quello pontificio non distinguiamo nemmeno tra la Cei e Vaticano
Tipico dalla nostra pressappochismo culturale che opprime Bocchette che tenta di soverchiare lo stato italiano per cui noi ci dobbiamo sempre difendere da questo stato onnipresente onnipotente
Perché
Cari amici e compagni quand'è che diciamo che non è più così
La chiesa cattolica non ha uno un partito cattolico del quaranta per cento attraverso il quale mediare tra la politica
E la e il sostegno dei valori non ce la
In né pensa di farne un altro
Gli è rimasta l'unica cosa
E credo che quella delle persone come noi non possono che non solo rispettarla ma tutelarla
Ieri si è rimasto quello di dire a una società largamente laica
Ma in termini maggioritari laiche
Di dire quali sono i valori su cui si fonda
La religione cattolica
E i valori che tutti coloro che dicono perché vogliono essere i cattolici devono rispettare
Confondere questo con l'ingerenza è un errore di miopia anzi aggiungo io è un atto di tutti da potato idealismo intellettuale che per un live come mi comincia ad essere inaccettabile
Io penso che lo Stato non sia lo strumento attraverso il quale
Imporre
La religione e i valori cattolici
Ma non credo che sia nemmeno lo strumento attraverso il quale offendere i valori dei cattolici in Italia che solo una minoranza
Quindi sì dobbiamo stare molto attento quanto parliamo di Chiesa cattolica dei valori cattolici ed è rapporto tra lo Stato e i cattolici lo dico qui perché noi questa è un'organizzazione laica per eccellenza
Non ci non laicista però laica nel senso che a è sempre come dire convinta di questo per vecchio assiomi
Il riformismo
Il riformismo sul vero deve cominciare a tener conto di questo piccolo aspetto
Del fatto che una minoranza se in Italia esiste il diritto per una minoranza
Di dire come la pensano e di spiegare a tutti coloro che volontariamente si richiamano a quei valori di essere coerenti con quei valori io non vedo ingerenza
E come se la UIL come se io
Accettassi tranquillamente il fatto che uno di voi
Spiegandomi che nel proprio alla propria azienda nella propria categoria per buoni rapporti che deve avere con la CGIL uscio la CISL e la firma è la FIOM di e via dicendo può tranquillamente fregarsene delle
Posizioni che comunemente abbiamo deciso di prendere assieme
Spiegando che dice sai io non voglio litigare con quella cita CGIL quindi la posizione che non abbiamo deciso essere quella facciamo finta che non c'è
Io penso che non l'accetterei per quale motivo per poi dobbiamo spiegare come si diventa laici
Alla Chiesa cattolica ecco un modo per essere sul serio dei riformisti
Di spiegare che i riformisti sono le persone che tengono più dà conto di tutti la libertà delle persone
Senta la nostra differenza con i liberali e che noi pensiamo che la libertà sia un patrimonio così essenziale così fondamentale della persona umana che deve essere per tutti
Non solo per coloro che hanno i soldi per potersela garantire da soli
Questa è la nostra vera differenza lo Stato deve essere un'organizzazione in grado di garantire alle per tutte le persone
Delle opportunità non solo a quelli che sono nati nella famiglia giusta
Questo per questa è la sfida che noi vorremmo che fosse raccolta dal nostro sistema politico e per questa sfida politica noi ci potremmo impegnare come abbiamo fatto nei parchi nelle nella storia migliore della nostra organizzazione grazie
Ringraziamo Angeletti e ovviamente concludiamo ecco