I cooperatori protagonisti del futuro italiano - 37° Congresso della Lega Nazionale delle cooperative e mutue (Legacoop)

Una sera siamo alla ripresa tanto ridiamo di accomodarvi
Stiamo per dare inizio ai lavori della sessione pomeridiana
Allora
Allora l'idea non Matteotti prima
Dobbiamo
Allora riprendere quando
Dopo di lei Mario
Sì sì allora tre Gonella che alle pene allora la parola a idea Anna Matteotti di impresa don coprì Lombardia
Dopo dopo si prepara a Giancarlo Colella presidente lega Coop Piemonte idee Anna
Camaggi scusami un attimo e l'ardua confida una comunicazione alla Commissione Statuto è nella a una Sala cinque al piano di sopra grazie
I De Anna scusate
Allora impresa cooperazione donna di Legacoop Lombardia cioè l'associazione che per Legacoop Lombardia si occupa dei temi dell'imprenditoria e del lavoro femminile in cooperazione questo contributo che vado a fare dopo una serie di accende interessante che sono stati fatti nelle due precedenti giornate di lavoro che hanno riguardato anche questo tema specifico riguarda la considerazione del lavoro femminile all'interno delle cui nostre cooperative e l'imprenditoria femminile in cooperazione in senso lato
Dati recenti evidenziano che nel nostro Paese
Il tasso di occupazione delle donne è pari al quarantuno e uno per cento contro il cinquantasette otto della Francia il sessanta e due della Germania e settantadue otto della Danimarca
Nonostante gli incrementi descritti da più ricerche
In Italia rimane molto distante il raggiungimento degli obiettivi europei sanciti a partire dal Consiglio di Lisbona del due mila
Questo Consiglio e le raccomandazioni che ne sono seguite prevedono come tutti sapete un incremento dell'occupazione femminile
Fino al sessanta per cento a far tempo all'anno due mila dieci
Obiettivi che riguardano non soltanto la quantità ma anche la qualità dell'impegno delle donne nell'impresa è e più in generale nel lavoro
E sottolinea l'importanza di arrivare a delle Aitala dati consistenti di rappresentanza nelle associazioni di categoria
La bassa partecipazione femminile
Al lavoro è uno dei maggiori Effetti di difformità del sistema economico della Lombardia
Ma italiana in generale rispetto alle regioni più avanzate dell'Unione Europea ora è vero che la settimana scorsa proprio a Milano sono stati presentati dei dati in controtendenza dati dell'Assolombarda presentati dalla Bracco dalla presidente Assolombarda
Lombardia addirittura sottolinea uno sfondamento del dei dati per di previsione dei dispone o quantomeno un attestamento addirittura cinquantotto per cento
Sono dati che vanno presi un pochino con le pinze perché vanno disaggregati eletti nel dovuto modo dovuti più che altro al lavoro flessibile tra l'altro proprio quel lavoro che penalizza spesso la compagine femminile
In ogni modo in Italia rimaniamo assolutamente indietro per quanto riguarda l'occupazione femminile questo è anche uno dei momenti e delle necessità che hanno spinto parecchie donne a fare impresa
Di fatti da più di dieci anni le imprese femminili sono in costante crescita
A fronte di questa situazione che si aggrava che ovviamente
è anche determinata dalla crisi economica più generale
Possiamo segnalare come da recenti studi facciano attestare intorno al milione e duecento venti mila unità il numero delle imprese femminili in Italia questa impresa sono cresciuta rispetto al due mila quattro dell'uno e otto per cento
Sono dati rilevati dal ministero degli architetti attività produttive e da Unioncamere e presentati nel gennaio due mila cinque a Mila no
Questi dati ci fanno ripetere come a fine del due mila cinque le imprese femminili come abbiamo appena detto hanno sparato e sfondato la quota del milione e le incrementi più interessanti si sono avuti nel Centro e del Nord Ovest dell'Italia prossimi al due per cento
Mentre comunque anche in regioni come nel in campagna per esempio si segnala un notevole incremento di queste impresa
La maggioranza dell'impresa FMI indice site lavorano nel commercio e nell'agricoltura ma la concentrazione
Maggiore n sevizi sociali nella sanità e nel turismo
è cosa nota che in questi ultimi settori si concentra anche la crescita delle imprese cooperative al femminile anche se non mancano buone performance in altri e nuovi comparti segnaliamo ad esempio il turismo la cultura è ancora l'agricoltura indubbiamente quindi negli ultimi anni aumentato sempre di più il numero delle donne socie di cooperative ma anche di donne creatrici di cooperative
Questi dati ci dicono che il peso ci dicono ulteriormente
Che il peso delle cooperative femminili rispetto al totale delle cooperative è circa pari al diciassette diciotto per cento
Con punte superiore in alcune regioni meridionali di inferiori in Emilia Romagna anche se per quanto ci riguarda io naturalmente
Provengo la Lombardia dobbiamo dire che in termini assoluti con centosessanta mila imprese la nostra Regione comunque diciamo che la locomotiva locomotiva di questo fenomeno
Anche se ulteriori in questi ultimi anni il tipo di trenta sì un attimino attenuato
Sono dati però che come diciamo anche poc'anzi devono esser letti nella giusta dimensione perché l'abbiamo in qualche modo capire che le nostre impresa le imprese cooperative ingenerare l'impresa e femminili italiane
Mostrano tantissimi segni di detta di debolezza e di difficoltà innanzitutto sono imprese piccole spesso micro impresa che fanno veramente fatica a reggere la sfida dei mercati
E questo ci porta ad un discorso che va segnalato di necessità per questo tipo di impresa ma più in generale anche per tutte le altre
Di cercare realmente di fare rete e di ricercare connessioni virtuose per acquisire più forza e autorevolezza
Rispetto al nostro universo l'universo Legacoop va sottolineato tuttavia e questa è una richiesta che facciamo anche al congresso che non disponiamo di dati sufficienti in merito al fenomeno
La variabile di genere è una di quelle questioni ancora persa anche per quanto riguarda la rilevazione dei fenomeni all'interno del nostro sistema lega Coop noi in realtà facciamo riferimento ancora dati del due mila e sarebbe opportuno e ad una ricerca che aveva promosso banda Giuliano ma sarebbe assolutamente opportuno cercare di monitorare meglio questo tipo di fenomeno perché comunque le imprese femminili sono una grossissima potenzialità che va sfruttata nel senso migliore
All'interno delle nostre imprese comunque alto il tasso di femminilizzazione così ha detto
E non soltanto nell'area dei servizi arriviamo a si era a sfiorare come a detti e soci il cinquantatré per circa il cinquantatré e il cinquantacinque per cento a seconda del delle regioni
Sulla base di quanto premesso è possibile affermare che la cooperazione è risultata essere un fertile terreno per lo sviluppo anche dell'impresa al femminile ed oggi rappresenta uno degli ambiti produttivi nei quali la presenza femminile apporto un notevole contributo di professionalità e sensibilità sociale apprezzo comunque di grandi sforzi abbiamo già sottolineato in apertura il fenomeno della bassa partecipazione allora al lavoro delle donna delle donne il discorso dell'impresa spesso viene utilizzata con una specie di
Via di fuga dalla mancanza di lavoro di altro tipo di tipo dipendente per esempio
E questo è un ulteriore motivo di fragilità delle imprese femminili
Che spesso vengono costituite sulla spinta dell'impossibilità di trovarlo un altro tipo di lavoro ma fare impresa senza che senza essere imprenditrici e senza avere le qualifiche e le competenze necessarie non può che portare a
Probabili cadute il tasso di mortalità delle imprese femminili e tutto è tuttora molto alto
Questo ci riporta alle problematiche insiste nel fare impresa al femminile ci sono i classici ostacoli quelli rilevati le più ricerche la difficoltà per esempio ne cito uno Carrie ritroviamo ovunque la difficoltà Tank di accesso
Strage non in tempi più stretti non solo dieci minuti tu sei ottobre due mila uno serve a cui mi avvio rapidamente alla conclusione fantastica allora citerò velocissime mentre il problema della conciliazione perché già se ne è parlato stamattina
Riuscire a conciliare vita professionale e vita lavorativa ci porta ha delle difficoltà gestionali all'interno dell'impresa al femminile
Sul terreno della conciliazione ovviamente devono entrare dimensioni politiche ma deve dire deve entrare anche secondo noi
La possibilità per lega Coop di ragionare sul problema e di avviare una riflessione anche sui modelli organizzativi dell'impresa occorre quindi che anche la nostra associazione
In qualche modo si faccia carico della difficoltà di fare impresa femminile e non per tutelarle perché non è questo che serve ma per promuoverne le dimensioni cercare di sviluppare quanto meno un ragionamento sul tema e fare in modo che le donne che fanno impresa
Possono scambiarsi opinioni confronti è fare reti
Imprenditoriali
Dobbiamo ovviamente premere perché vengano rifinanziate le leggi che favoriscono l'impresa femminile cinquantatré la centoventicinque e magari a duecentoquindici ma dobbiamo soprattutto fare in modo che vengono definite di strumenti specifici
Che possono essere come per esempio noi abbiamo sviluppato in Lombardia
Un'associazione di riferimento che può fare da connessione permettere alle donne del nostro sistema di trovare sostegno e incentivi e soprattutto permettere a queste donne di produrre Progetti Progetti qualificati
Anche utilizzando per utilizzando per esempio i finanziamenti del Fondo sociale europeo ringraziamo comunque e ho già fatto in sede di congresso lombardo il presidente nazionale Poletti che ha voluto accogliere la nostra esigenza di va valorizzare anche la rappresentanza femminile negli organi di rappresentanza possiamo dire dopo congresso lombardo che e ringraziamo per questo anche la nostra presidenza e direzione che abbiamo ottenuto un buon successo negli organi di rappresentanza chiaramente questo un altro argomento
Comunque siamo passati a una presenza del al venti per cento ha una presenza quasi che sfiora il trenta per cento certa la parità cinquanta tutto è perfettibile però riteniamo questo un successo interessante
E
Speriamo che anche questo congresso voglia accogliere questa tesi
Grazie Diana io
Debbo comunicarvi che abbiamo trentaquattro interventi e dovremo andare avanti quindi fino al esaurimento naturalmente e il tempo sarà rigidamente segnalato al settimo minuto
Giancarlo Gonella presidente lega Coop e Piemonte
Nono congresso della lega Coop Piemonte che abbiamo tenuto a Torino diciassette febbraio scorso ha avuto un significativo successo
Sia per il numero dei cooperatori presenti sia per la numerosa e qualificata presenza di autorità istituzionali e politiche ed i dirigenti di organizzazioni imprenditoriali delle altre forze delle altre centrali cooperative
Il congresso regionale inoltre ha avuto un importante risalto sui mezzi d'informazione sulla televisione sulla carta stampata
Siamo molto soddisfatti di questo risultato anche perché il Piemonte pur non essendo naturalmente una tra la Regione e il più importante elemento comparativo dilaga copia vanta comunque una lunga tradizione cooperativa Torino accolse il quattro ottobre del mille ottocentocinquantaquattro la sede del primo magazzino di previdenza cooperativo d'Italia la prima cooperativa che fu costituita in Italia
Ma la nostra soddisfazione nasce anche da una considerazione più attuale
Evidentemente anche in Piemonte si comincia a capire l'importanza del peso economico di Legacoop e anche la sua presenza sul territorio piemontese
Una presenza fatta di imprese grandi e piccole e soprattutto fatta di realizzazione di opere di risultati che tutta la comunità piemontese ha potuto verificare
Parlo innanzitutto delle olimpiadi invernali di Torino due mila sei il trenta per cento delle opere complessive il settanta per cento degli impianti sportivi sono stati realizzati dal movimento cooperativo
Le gare che tutto il mondo ha visto dal Bobo al salto dal trampolino al pattinaggio si sono effettuate grazie ai lavori di imprese cooperative che hanno dato in tempi strettissimi in condizioni difficili risposte eccellenti in termini di capacità gestionali e di professionalità
Anche in confronto a ciò che ha subito esprimere l'imprenditoria privata locale no
Ma in Piemonte come naturale Legacoop anche altro
Lega Copi Piemonte associa oltre seicento imprese diciotto mila detti settecentosessantasette mila soci un valore della produzione di due mila seicentonovanta euro milioni di euro pari al due virgola quattro per cento del prodotto interno lordo regionale
In altre parole quasi un piemontese su cinque è un cooperatore di Legacoop inoltre in Piemonte lega coppe anche compito cooperazione di abitazione una realtà di eccellenza capacità di consolidarsi di crescere economicamente e di radicarsi socialmente
Caratteristiche che in questi anni ne hanno fatto un solido partner per i comuni di Torino e dell'area metropolitana nella realizzazione di importanti progetti
Capaci ha già e capacità di consolidarsi ma anche di radicarsi socialmente destinando sempre maggiore attenzione nuovi bisogni di casa e alla qualità del costruire
Lega Coppi Piemonte anche cooperazione di lavoro che associa impresa attiva in una molteplicità di settore è un comparto che vede la presenza di duecentonovantadue cooperative su quattrocentosettantuno con sede legale in Piemonte e quindi il sessantadue per cento
Sono imprese che hanno visto aumentare tra due mila quattro due mila cinque del sei virgola cinque per cento il numero di soci lavoratori e dell'uno virgola nove per cento il fatturato il dato interessante che la media degli addetti per azienda edite trentasei unità contro una media regionale di quattro virgola cinque
Naturalmente parte consistente di questi dati spetta la cooperazione sociale che esprime in prese di grandi dimensioni con percentuali superiori alla media e che nell'ultimo triennio registra un andamento positivo
Nella nostra regione ha toccato naturalmente assolutamente importante la cooperazione di consumo Chiara presentati in Piemonte soprattutto da un'impresa leader nella grande distribuzione Nova Coop con sessantun punti vendita di cui dieci per mercati quattro mila detti più di ottocentoquaranta milioni di euro di fatturato e circa cinquecentotrentacinque mila soci
Da anni impegnato in un ambizioso piano di investimenti in un processo di riorganizzazione e razionalizzazione che ha dato vita a un consorzio con copre curia ecco pro Marbella
Nel corso del tempo Nova Coop via via saputo raggiungere una presenza di primissimo piano nel settore della grande distribuzione certamente grande grazie al piano di investimenti cui ho fatto cenno è chiara Ig-Metall porterà entro il due mila dieci
A venti il numero di ipermercati piemontese con un investimento di cinquecento milioni di euro somma necessaria per gli edifici le attrezzature e i servizi e per l'assunzione di due mila persone
C'è un lavoro di coinvolgimento dei soci che premi al senso di appartenenza la cooperativa come consumatori per esempio la curva dei prezzi ha avuto nel due mila cinque due mila sei un andamento medio deflattivo in controtendenza rispetto non solo al costo della vita
Ma anche alla tendenza dell'impresa concorrenti
Questo è un fatto che dobbiamo considerare perché mentre ci preoccupiamo giustamente di gli interessi delle categorie dobbiamo abituarci a considerare i cittadini in quanto consumatori e quindi concorda con la responsabilità di ognuno a determinare tutte le possibilità di risparmio ma qual è in sintesi la situazione del Piemonte il quattro sotto il quadro socioeconomico piemontese è stato caratterizzato negli ultimi anni da livelli di crescita notevolmente inferiori sia quelle nazionali che a quelli dell'Italia nord-occidentale
E da alcuni fattori dominanti che ne hanno condizionato l'evoluzione e le prospettive in particolare la crisi del settore industriale
La spinta espansiva determinata dalla realizzazione di importanti infrastrutture legate all'evento olimpico le dinamiche demografiche i processi di integrazione regolarizzazione della popolazione immigrata
Sul versante sul versante tecnologico il Piemonte si configura come un territorio piuttosto avanzato con un numero di laureati in discipline tecnico-scientifiche superiore alla media italiana in linea con quella europea
Il mercato del lavoro nell'insieme in questi anni si è comunque dimostrato dinamico e reattivo
Gli effetti più negativi della crisi industriale sono stati contenuti da un utilizzo a corto degli ammortizzatori sociali e le buone performances del terziario e delle costruzioni hanno compensato le perdite registrate nel settore secondario
Sempre in ambito occupazionale Piemonte presenta alcune specificità una maggiore presenza del lavoro autonomo
Una quota ancora elevata di occupati nell'industria in senso stretto una scarsa incidenza del part-time un'incidenza altrettanto bassa dell'occupazione temporanea
La ripresa in atto va in parallelo con una trasformazione significativa della compagine sociale il sistema sociale non si addensa più nel ceto medio sviluppatosi dagli anni settanta in poi ma comincia a presentare una forte articolazione di interessi e destini collettivi
Possiamo quindi dire che il Piemonte sta forse superando la crisi la FIAT sembra avere imboccato l'uscita dal tunnel il tessile biellese mostra segnali di ripresa e si delineano prospettive di parziale diversificazione vocazionale dei distretti mono culturali tempo e cioè un'aria positiva si respira finalmente in giro per la Regione
Si scopre l'attualità del modello corpo cooperativo
Come abbiamo visto quasi un piemontese sui cinque un comparatore di Legacoop se per il se il due mila cinque per la Regione Piemonte è stato un anno difficile per l'impresa associata Legacoop ci sono elementi di ottimismo
Il valore della produzione rispetto all'anno precedente infatti tenuto il numero di soci e cresciuto del quattro virgola sette per cento l'occupazione nel triennio cresciuta nel ventidue per cento delle cooperative ed è stabile nella maggior parte delle impresa
Un capitolo degno un capitolo degno di nota per quello riguardante l'occupazione e l'imprenditorialità femminile più della metà dei soci delle nostre cooperative donna quasi il sessanta per cento se prendiamo in considerazione le sole cooperative di lavoro
Un dato interessante se confrontato con il tasso di occupazione femminile piemontese cinquantaquattro virgola quattro e ancora di più con quello nazionale a quarantacinque virgola tre
Tra le cooperative di lavoro cioè quelle grate per dare un'opportunità di lavoro i soci associamo imprese che rappresentano i eccellenza a livello non solo regionale
Particolarmente proficua di prospettiva appare la cooperazione di utenza sia quella fra gli abitanti che quella fa i consumatori
Più arduo appare in verità il compito della cooperazione di lavoro e sa in sé caratteristiche di mutualità di democraticità ancora più dirette visibili della cooperazione di utenza
La valorizzazione del lavoro appare una missione immediatamente leggibile in primo luogo quando si esplicita a differenza delle copie deco delle cooperative spurie
Nel rigoroso rispetto delle leggi e dei contratti di lavoro e nella valorizzazione delle proprie attive dei soci nel rapporto con il management tutte cose che non sono così scontate ma appaiono chiare in qualche modo misurabile
Abbiamo più volte ha valorizzato alcune per Julia Rita proprie della cooperazione la durata nel tempo la solidarietà intergenerazionale la riluttanza se non il rifiuto alla delocalizzazione per ragioni oggettive il conseguente profondo rapporto con il territorio
Tuttavia il confronto con la con la con la globalizzazione apre degli squarci in queste certezze ed induce forti preoccupazioni
Quali margini di competitività residue Aranno ad una cooperativa di lavoro che decide per ragioni di culture intrinseca di non abbattere il costo del lavoro delocalizzando produzione ad alto contenuto di lavoro oppure in caso contrario quale margine avrà questa cooperativa di investire innovazione in ricerca e informazione dalla forza lavoro
Infine si è parlato nella relazione nei documenti preparatori del tema dell'autonomia e dell'unità del movimento cooperativo io condivido ciò che è stato detto e ciò che è stato scritto
Io qui voglio solo dire che in Piemonte siamo già in presenza di un consolidato rapporto tra lega contro cioè e Confcooperative
Che si esprime in molteplici forme e su molteplici tavoli
Qui non occorre fare l'elenco degli indirizzi di programma su cui sviluppiamo politica comuni e condivise bisogna chiudere se ho chiuso c'è però l'impressione che mi preme sottolineare sulla base dell'impostazione strategica rispetto a questi temi che ci siamo dati in questo congresso
Ho notato un grande interesse nei nostri interlocutori
Anzi voglio spingermi a dire che un quadro di riferimento unitario per il movimento cooperativo potrebbe anche determinare significativi mutamenti negli indirizzi di parti del mondo cooperativo oggi anche molto distanti da noi
è presumibile c'è una stazza che una che una stagione nuova rimetterebbe in gioco molte questioni questa almeno l'idea che mi sono fatto
è stato detto da più parti in passato che il movimento cooperativo è cresciuto specie là dove si è realizzato un legame fra amministrazioni pubbliche sistema politico e sindacale cooperative
Certamente cooperatori piemontesi potrebbero proporsi come relatore di un convegno che spieghi come la cooperazione possa crescere in assenza di tutte queste precondizioni
In virtù della capacità di ritagliarsi quote crescenti di mercato in un ambiente particolarmente difficile e che dimostra come decisiva sia l'autonomia politica e l'approccio imprenditoriale della comparazione
In ogni caso noi che lavoriamo a Torino in Piemonte sappiamo che per far bene la nostra parte dobbiamo mostrare i nostri interlocutori è il mercato le nostre capacità certo la forza dei nostri numeri anche ma soprattutto la nostra unità
Come suggeriva il video che ha accompagnato il nostro congresso di Torino noi cerchiamo di avere uno sguardo nuovo uno sguardo nuovo verso le novità del mondo
Uno sguardo nuovo non perché abbiamo bisogno di chiudere una storia ma perché vogliamo aprire per noi e per chi verrà dopo di noi una storia nuova grazie
Grazie allora la parola RAI Emerson Luther direttore Cop siluro opere
Si prepara a Camillo De Berardinis
Uso il popolamento
Grazie per l'indirizzo
Caro Presidente sulle Poletti otto Rita cari amici cooperatore
Sono molto lieto di essere qui al vostro congresso
La rappresentanza di cooperative sì o no introdotto ieri il Giuliano nel suo capitolo sull'Europa
Porta il saluto Tele due copresidente dico presero dan Pauline Green inglese e Tientsin francese
Il vostro futuro sarà anche il nostro futuro
Visto l'importanza della cooperazione italiana nel seminario
Orfeo
Ma sono anche convinto
La nostra forza
Il nostro futuro europeo
La nostra capacità di fare questo Poggetto
Sulla cultura cooperativa in Europa
Avrà una grande influenza
Sul vostro futuro
E vediamo benissimo acqua strumento come sono questi attacchi
Sulla cooperazione
A livello europeo
Qui in Italia
Consumo Banca ma anche
Infanzia e in Spagna
Me piuttosto il settore agricole
Siamo una Giovanna orientazione
Siamo nato poche mesi fa
Il l'undici di novembre
A Manchester
Non è stato
Un processo facile di semplificare come stato d'palato molto qui di semplificare le organizzazioni cooperative non lo fa
Di avere una unica rappresentanza cooperativa una unica voce cooperativa riparo Teo
Il processo non è ancora compiuto totalmente manca ancora oggi tento compatibili o no il collega
E abbiamo alcune interrogazione sulle cooperative dei assicurazione
E questo chiaramente ho bisogno di voi di voi in questo facendo particolarmente per il presidente di Lanca
Signore
Zitta che deve scala mentre dare spero un aiuto forte che andrà anche così Ca'prossimamente tanto la nostra famiglia
Ma spero anche col questo processo di integrazione che non è stata semplice arrivarono Teo
In Stiria anche le posso abitazione
Di andare verso la semplificazione Russell unitaria italiana no ha sentito con molto
Cassiere
E tutti presidente che ho sentito qui parlare di questo integrazione del movimento cooperativo italiano
Oggi nelle ventisette paesi europei
Solo l'Italia
E il Belgio Cano ancora delle ordinazione centrali divisi e questo penso Pinto legale
Noi
Voi dare alcune
Cifre Suková di Soro l'euro
Prossimo
Grazie
Siamo oggi
Centosettanta uno redazione
Cooperative in trentasette Paesi
C'è in coabitazione settoriale europeo consumo abitazione banche fa Mazzi lavoro e come detto manca
L'agricoltura
La last dance colazione siamo giù centosessanta mila impresa e quindici mila qui la vostra relazione
Se in tre milioni e quattro posti di lavoro
Centosessanta milioni di membri
Siamo oggi
La più grande operazione europea di membri
E poi troppo
Abbiamo grande difficoltà
Di far capire che sono per e Mele
E questo l'abbiamo sentito molte volte
Prossimo
Vuole solamente indicare che in Europa è questa anche una la nostra debolezza
Noi siamo molto omogeneo
Vedete questa la citazione delle cooperative in Europa De Ponti visto il numero di impresa
L'Italia su questo e numero tre ma molto diviso sapete sei centrali caramente questo tanto nacque un'asta
Una se accetta debolezza alla voce italiana e spero che nel futuro sarà voce molto più forte
Sul punto di vista membri e
Posti lavoro saper far secondo e terzo
Alcune indicazione sulla governance in copertina giro
Abbiamo una coppa evidenza perché siamo nato da una fusione fattorizzazione questo può anche inspirare non sa il modello italiano futuro
Sedan Pauline Green del del consumo dell'Inghilterra e centinaia delle delle fans è ricca di Michele delle banche cooperative
Nel nostro Consiglio abitazione prossimo prego abbiamo due membri italiani
Giuliano Poletti Felice Scalvini raccolta operativa
Hanno fatto un bel lavoro anche per questa fusione questa integrazione Grasso non da novità sono unica Orfeo
Prossimo
Un'opera molto importante per noi anche per il futuro penso dell'Italia e dell'Oropa e Liu il Mississippi ecco il nostro aveva organo di consultazione sulle politiche le nome l'iniziativa europeo dove c'è in rappresentanza Legacoop Mario Campli
Quest'organo che segue le politiche europee le nomine iniziative e lì
Discutiamo e seguiamo questo attacco sulla sul nome cooperative italiano questo
Questo attacco sulla fiscalità cooperativa europeo e abbiamo adesso lanciato cioè mese di maggio un una incontro fare il più nostro più altri esperti
Nel dritto cooperativo eletto comparativo internazionale abbiamo incontro con il commissario capo è grande nel mese di aprile e fogli amo anche fare una un io che in pubblico al Parlamento europeo alfine l'anno per fa capo capirà
All'Institute in sezione che se una gli affitti una granitica fitta fra le nostre impresa e l'impresa di capitale
Fossimo
Poi l'Assemblea generale composto oggi ottantaquattro me mi nazionale stessi in che settore horror The
E vi invito il diciotto e diciannove di giugno di venire a Praga ce ne sono e qui la nostra amici comparatore della Repubblica Ceca
Penso che esprimo l'invito anche il nome del nome loro
Questo questa convenzione europea la terza quanto convenzione europea Corral cooperativa porterà su un tema che è stato molto discusso anche qui sulla rapporto fra cooperazione il sindacato
Sul nostro ruolo nel dialogo sociale europeo abbiamo sentito Giuliano indicare che oggi siamo maturo Grasso un concetto più avanzata del dialogo fra sindacati cooperazione
E poi
Prossimo siamo
La versione europea dell'Alleanza cooperativa internazionale dove c'è anche qui il direttore generale
Ian McDonald
E abbiamo e questo importante anche stata Zabel sottolineato dalla Emma Bonino abbiamo lanciato penso a Stato chiuso oggi no quassù qua stamattina oggetto fino oggetto fra la Regione europea e la Regione regione Asia
Nel quale un po'canoro Peo che spero lancia un po'l'idea di relazione fa lezione loro patinati ha poi domani fare loro pare lame Catilina o come non è non c'è più il nostro amico dell'Africa fare l'OPA e l'Africa
Chiude adesso su su quattro sfide penso che sono o scontando il vostra interventi alcune lunghi molti
Ho trovato chi sono molte sfide comuni
Il primo e dimostra la la nostra capacità nosta forza non nostra importanza economica e sociale
Siamo sempre considerato un maestro il fenomeno marginale
Abbiamo bisogno di statistici e più
Precisi oggi non se nel gli stati italiana
Un una maniera di seguire le cooperative
Abbiamo avuto un seminario europeo assumo contestate Licci si chiama da noi infettato una passività di mettere nella contabilità nazionale a Positano eseguire le indicatore per le cooperative
E non è stato la presenza italiana spero che nel futuro questa sarà seguito anche qui con molto molto molto importanza perché si noi non siamo capaci del quanto siamo ed efficiente di far capire che si importante divario di avere di nomi nove gli esercizi una politica a datata nove
Ma penso che anche non esso studenti detto solamente
Seguito su indicatore economiche
Penso che anche importante che noi facciamo questo lavoro su
La nostra differenza cooperativa sul nostro plusvalore cooperativo e penso che state qui anche detto da tra la Dora Ceccobelli del confronto l'importanza di fare ricerca su questo positivo per cooperativismo
Noi Demel pensano debba trovare Nast la nostra capacità adesso è attore non solamente imprenditori Maccora anche la sosta civiltà verso una società più umana
Per chiudi inclusione
Per una migliore disposizione di ricchezza penso che questo che nostra utopia cooperativa e noi devono occupare questa utopia cooperativa del nostro fondatore
Prossima
Questo è la questione della mela e le le per
No
Sì sì lo so ma è strano perché un una giornata e mezza di
Cultura italiana sorpassa tra cultura tedesca questo pomeriggio la ragione ma siamo inflessibili la strada ancora durante una testimonianza importante che stiamo apprezzando davvero grazie
Pensa che importantissima di difendere questo pluralismo imprenditoriale che abbiamo parlato tutti durante questi due giornate
E importantissimo di e creare un quadro legislativo
Diverso per le cooperative a livello nazionale ma anche a livello europeo e penso partendo te l'attacco oggi è stata coperta anche a una una fortuna
Di non essere più esposta delle attacchi ad hoc il fare oggi un vero lavoro insieme perché are questo quadro che distingue per tutti e Pea siempre la cooperazione dell'impresa che di capitale
Prossimo
Abbiamo parlato molto da Cassitta cooperativa
Io sono molto toccato quanto vede anche l'elenco fatto da palazzi delle nostre più grande cooperativa ne ha fatte Groupe frenando l'azione del proprio trecento più grandi cooperative
E quanto vediamo attraverso questo l'elenco delle delle più grande combattiva abbiamo
Sì
Vede molte volte o spesso che è il modello di falsità delle cooperative non in forma cooperativa ma informatica stia e questo penso deve interrogava il nostro del resto stimolano sua defezione insieme su gruppi cooperativa e anche sull'uso
Ventuno posti talché il visto oggi arrivarono però che la cooperativa europea penso che è importantissimo che noi usiamo questo modello della cooperativa europeo per non di natura avvisare nostro Marello
E non arrivare dei mutualizzazione la nostra impresa perché fondamentalmente sono pochissime esperienza
Quanto la manovalanza
Per i gruppi non è più cooperativa che non dopo un certo punto esso nel della della natura per la forma cooperativa
E poi finalmente l'ultimo
Penso sarà verso le undici minuti
è importantissimo che vogliamo contare vogliamo una politica europea sì vogliamo una normativa europea sulla cooperazione adattata alla cooperazione
Che noi in investiamo insieme in questo Paese che oggi sono debole preparazione
Avete visto la il secondo secondo l'immagine dove come ho visto l'importanza ricoperti d'edera sottesi
La politica non lo teme oggi i loro passi farà ventisette Paesi sì siamo forzosamente in tre non facciamo mai una politica europea è un dovere investire nell'arte il paese dove la cooperazione debole e anche in questi paesi che hanno avuto un trauma su essere cooperativo
E questo è vero per veste questo vero per il Sud né questo anche vero per l'Internazionale grazie
Bene grazie
Grazie di nuovo la parola Camillo De Berardinis si prepara Paolo Bocci
Facciamo i Granai collocato vedi ecco ma uno dei dei settori della cooperazione che in questo momento è più oggetto di polemiche strumentali e quello della distribuzione sia di di consumo che quella che quella nostra che quella tra dettaglianti e io credo che uno uno dei motivi sia la dimensione e la visibilità che la distribuzione cooperativa assunto nel mercato italiano
Per evidente che quando le cooperative diventano grandi e diventa un leader di mercato danno fastidio
Però io non vorrei cavarmela con una battuta perché sono convinto che anzi questo elemento ci carichi di maggiori responsabilità nell'affrontare i problemi della cooperazione per questo
Da un lato dobbiamo Rispi respingere al mittente gli insulti e le lotte e le provocazioni e dall'altro però non possiamo esimerci da una riflessione seria e approfondita
Da una riflessione seria approfondita sulle questioni di fondo legate all'evoluzione dell'impresa cooperativa dei suoi strumenti di governo e di controllo e del suo ruolo nel mercato
Il ministro Bonino ci ha ricordato ieri
Che anche le cooperative come tutte le imprese che operano nel mercato
Sono interessate da un grosso processo di cambiamento dalla Comit e dalla globalizzazione e quindi stordisce cito testualmente devono essere sottoposte al medesimo scrutinio
Al quale sono sottoposte le altre in prese da parte dei decisori politici degli operatori economici e dei cittadini
E questo deve avvenire prima che altri ovviamente alludeva alla commissione europea ci impongano cambiamenti regolamentari che possono penalizzare la nostra realtà in la vostra realtà imprenditoriale
Ma noi non ci sottraiamo e non ci dobbiamo sottrarre allo scrutinio anche se devo dire che a volte viene l'impressione che la cooperazione sia un po'l'unica ad essere scrutinata e e non ci dobbiamo sottrarre nemmeno un confronto sulle sulle regole senza però come e ci ricordava Poletti nella sua relazione senza vergognarci di essere cresciuti e di essere diventati grandi
Io credo che sia in conto incontestabile che la cooperazione abbia svolto un ruolo cruciale nel contribuire allo sviluppo economico e alla coesione su questione sociale del paese creando valore per i propri soci e per la collettività
Ha proprio ragione di questi risultati
Del peso che la cooperazione ha raggiunto oggi credo che siamo consapevoli lo dicono anche le tesi di questo congresso lo ha ricordato con letti in più punti siamo consapevoli di dover affrontare alcuni nodi strutturali il primo riguarda la dimensione abbiamo sempre combattuto l'idea di una impresa cooperativa marginale
La scelta di accettare la sfida della competizione che è una scelta antica di quest'organizzazione che è una scelta che risalì almeno all'inizio degli anni ottanta
E è una è stata una scelta che ha permesso di creare dei grandi poli imprenditoriali è stato una scelta coraggiosa ma oggi ha dimostrato di essere una scelta di successo se rappresentiamo il sette per cento del PIL
Ed è anche una scelta che ha favorito lo sviluppo del tessuto cooperativo perché non può non vorrei dare l'impressione che parlando di grandi imprese si voglia sottovalutare l'importanza delle piccole ma se c'è un successo del modello cooperativo un consolidamento delle maggiori imprese questo può avere un effetto di traino anche sullo sviluppo della cooperazione in generale
E quello di cui abbiamo bisogno oggi e di avere un modello di governance adeguato alla dimensione alla complessità dell'impresa
Di dotarci di strumenti di gestione e di controllo che permettano di fare un ulteriore salto dimensionale per competere in un mercato globale
Le grandi imprese cooperative con centinaia e in alcuni settori con migliaia di soci non possono essere gestite con le stesse regole di vent'anni fa occorre dare più spazio ai soci
Più partecipazione più trasparenza garantire una più netta separazione tra proprietà e management tenendo conto ovviamente delle specificità delle diverse tipologie di impresa
Relativamente ai settori di attività al numero e alle caratteristiche del socio sia esso utente imprenditore o lavoratore
E qui credo che sia anche importante il ruolo della lega come ente di controllo perché il il problema
Del rispetto delle regole della missione è un problema del sistema cooperativo non è un problema della singola impresa
E qui credo che ci sia bisogno anche di avere un ruolo più forte e in prospettiva in una prospettiva unitaria della cooperazione credo che ci sarebbe bisogno
Di un ente autonomo e unitario una sorta di Consob delle cooperative che faccia il controllo sulle società cooperative questo secondo me ci darebbe molta più forza e molta più credibilità a proposito di scrutini voglio toccare un tema che c'è stato in qualche modo messo sul tavolo qualche mese fa
Che è quello della contendibilità
Recentemente di alcuni mesi fa Pininfarina in una in un articolo sul Sole ventiquattro Ore ha sollevato il problema detto le imprese cooperative non sono contendibili invece le società per azioni sono società aperta il mercato che allinea di volta in volta gli interessi del management è quello dei soci
Ma io credo che questo sia un elemento che noi dobbiamo controbattere
E e spiego perché io credo che non non è una mia affermazione il capitalismo italiano sia l'espressione delle debolezze di questo sistema
Paese che fragile perché in questo Paese non c'è concorrenza ma in un Paese dove la Concord dove l'avevo presa manca in generale dove i vincoli sono vincoli forti sono vincoli forti anche perché le i grandi gruppi industriali in questo Paese non hanno mai amato
La concorrenza allora io dico quando si parla di contendibilità delle cooperative
Credo che Pininfarina dovrebbe spiegarci qual è la contendibilità delle imbelle società in accomandita per azioni che conta che controllano la gran parte dei maggiori gruppi industriali del Paese o dovrebbe spiegarci
Come funziona questo sistema delle catene di controllo dei grandi gruppi industriali che si accorciano se allungano facendo pagare ai risparmiatori e ai piccoli azionisti il prezzo di queste ristrutturazioni
La cooperativa è un'impresa a proprietà diffusa che ha fatto una scelta di non andare in borsa dicono andare sul mercato perché è una tipologia di impresa che ritiene di e soprattutto direi in questa borsa permettetemi di sottolineare che ritiene
Che
Nel nel mercato debbano esistere soggetti diversi soggetti che si rivolgono al mercato finanziario che però hanno i condizionamenti
Del mercato finanziario e soggetti che si rivolgono invece a da altre forme di finanziamento ad altre forme di sostegno la propria attività noi abbiamo fatto una scelta di costruire delle imprese degli uomini che hanno i loro meccanismi tipici
Di finanziamento di governance che dobbiamo perfezionare ma non dobbiamo omologarsi questa è una scelta che dobbiamo difendere e io credo che questa che questi rimproveri de che ci vengono fatti siano in prove di che vadano contrastati perché vogliono in qualche modo mettere in discussione il nostro essere impresa il nostro modo
Di stare sul mercato
Ciò non toglie che quando ci sia una società di capitali che ok che può e che può essere quotata in Borsa che fa capo a un gruppo cooperativo che questa debba seguire tutte le regole
Che seguono tutte le società quotate in borsa che operano sul mercato
è giusto
Quindi credo che è giusto chiedere che ci si doti di modelli di governance adeguati alla dimensione ma nello stesso tempo è anche giusto che ci non ci si chieda di snaturare il nostro modo di stare sul mercato
Il secondo aspetto è quello del passaggio generazionale che è stato più volte ricordato negli interventi di ieri
Il successo attuale delle cooperative è molto legato a una generazione di manager imprenditori che ha avuto una grande capacità il visione che oggi ha il dovere di creare le condizioni per un passaggio di consegne alle generazioni successive
Facendo in modo che vengano garantite non solo le competenze tecniche operative ma anche la visione strategica e la coerenza con la missione
E di valori
Dando così prospettiva nella continuità allo sviluppo dell'impresa cooperativa da questo punto di vista io credo che dobbiamo ritornare a fare informazione cooperativa noi per esempio in Conad stiamo abbiamo pianificato visto che abbiamo avuto molti nuovi ingressi nelle nostre aziende di molte figure quali dirigenti che vengono dall'esterno di fare delle giornate di formazione cooperativa perché chi viene a lavorare in un'impresa cooperativa
Deve essere consapevole della distintività dell'impresa del modo diverso c'è chi viene da noi
Deve capire che differenza fra fra lavorare in Colorado e lavorare in Carrefour
Perché questo è anche uno degli elementi che aiuta a costruire un ricambio generazionale nella consapevolezza così come stiamo organizzando corsi per la formazione di nuovi imprenditori che possano diventare soci delle nostre imprese
Il terzo tema riguarda quello dell'internazionalizzazione delle delle alleanze internazionali che c'ha sfidato la Bonino a realizzare che ha ricordato anche Poletti nella nella sua relazione voglio rapidissimamente ricordare qui
Due nostre esperienze una è quella della cooperativa europea che abbiamo realizzato da non più di un anno e che è stato una al nostro modo una nostro avviso un modo per rispondere alla sfida
Del mercato globale nella distribuzione la massa critica e sempre più importante abbiamo bisogno siamo delle imprese fortemente radicate al territorio in cui operiamo perché questo è tipico dalla realtà cooperativa
Ma l'idea di metterci insieme fra più gruppi cooperativi per costituire una cooperativa europea è stata una scelta che a nostro avviso va nella direzione di coniugare l'internazionalizzazione il localismo del rapporto col territorio e ruolo dell'imprenditore con la possibilità di competere con i grandi gruppi multinazionali questo questa è stata una scelta ed è stata una scelta passate in in termini ideologici avremmo potuto fare altre forme di società abbiamo scelto apposta di fare una società cooperativa e abbiamo scelto apposta di farla Brussel
Perché volevamo dare un segnale
Che non c'è nessuna nessun motivo e nessuna logica per cui l'impresa cooperativa debba essere conto in qualche modo rinchiusa in una dimensione in una dimensione localistica
Nella o marginale
E per un altro motivo perché riteniamo che un mercato veramente pluralista sia un mercato dove la competizione non avviene soltanto fra prodotti avviene anche fra soggetti fra tipologie d'impresa
Noi non pensiamo che che possa esistere ma non che che che possa esistere un mercato veramente pluralista fatto tutto da in paese di imprese di capitali ho fatto tutto da in prese da imprese statali o da capitalismo familiare noi crediamo che anche il pluralismo delle forme di impresa sia una ricchezza del mercato una richiesta del mercato che va tutelata e fra l'altro riteniamo che la presenza di soggetti che non siano condizionati dalle speculazioni finanziarie come avviene spesso perché io opera in Borsa sia un altro elemento che permette di
Che permette di una ma una migliore competizione è un è un mercato più trasparente la seconda modeste Rienza di internazionalizzazione la stiamo realizzando con la nostra cooperativa quaranta Adriatico in Albania
Abbiamo già aperto due supermercati abbiamo associato un nuovo imprenditore entro la fine dell'anno sarà aperta una piattaforma distributiva
Ma volevo sottolineare questo perché per noi sviluppo non significa andare a fare business all'estero per lo sviluppo vuol dire esportare un modello di impresa
Quello che stiamo cercando di fare e di andare a fare cooperazione in Albania cioè siamo partiti presentandoci attraverso l'apertura di alcuni punti di vendita per far vedere chi siamo e come funzioniamo ma il nostro obiettivo è di associare degli imprenditori lì
E di costruire lì un presidio di mercato
Collegato al sistema Conad con l'insegna Conad ma che in qualche modo esporti in Albania e speriamo anche poi nei paesi limitrofi un modello di sviluppo il modello di impresa
Mi avvio a concludere non posso non parlare
Di due concetti il problema della funzione sociale la cooperativa e il problema del trattamento fiscale e poi termina
E io credo che le la la la responsabilità sociale sia
Un elemento importantissimo ed è un elemento che deve sempre più connotare l'agire dell'impresa
Ma io credo che questo sia un elemento verso cui in qualche modo tenderanno tutte le impresa cioè tutte le imprese eccellenti si porranno il problema della responsabilità sociale
Non è un'esclusiva delle col delle cooperative non re o almeno non resterà nel tempo un'esclusiva delle cooperative ma il nostro vero elemento di differenziazione
è la funzione sociale dell'impresa cooperativa funzione sociale che vuol perché l'impresa cooperativa è un'impresa che crea imprenditoriali diffuse di imprenditorialità diffusa è un'impresa a proprietà diffusa è uno strumento di trasformazione sociale cioè questo è il elemento di distintività primario di un'impresa cooperativa la cooperativa
E è andata a creare Bach creare impresa dove chi fa dismesse normalmente non va è andata a creare nuova imprenditorialità andata a creare occupazione
Perché ha svolto una funzione sociale ha svolto una funzione di aggregazione e di sviluppo di realtà
Economiche che sarebbero state marginalizzate ed espulse dal mercato non devo ricordare a nessuno perché qui c'è gente molto più autorevole di me a cominciare da Enea Mazzoli che ce lo può ricordare che de dalle le grandi cooperative di costruzioni sono nate dalle cooperative di Scariolo anti
Ma questo questo vuol dire illa funghi il ruolo sociale della cooperazione la cooperazione strumento di trasformazione sociale
Il trattamento fiscale
Beh c'è un aspetto Vietti ieri ci ha detto che il regime fiscale la molto sono molto d'accordo con lui è la conseguenza dell'ordinamento bene io su questa vicenda del trattamento fiscale delle cooperative non sono tanto preoccupato dall'aspetto economico che certamente
Coccole si è compiuto comunque va combattuto perché credo che come hanno ricordato in tanti la il trattamento fiscale delle cooperative legato a una serie di vincoli oggettivi al sulla disponibilità del patrimonio per i soci
Ma c'è un aspetto dietro questo ci non c'è perché io sono convinto che le grandi cooperative potrebbero reggere probabilmente andrebbero in crisi le piccole ma le grandi cooperative come succede in tutti gli altri Paesi europei potrebbero reggere anche senza
Questo regime fiscale parzialmente diverso dalle imprese di capitali problema un altro questo è un attacco al modello di impresa cooperativa
Perché si parte dall'aspetto fiscale nel momento in cui si allinea l'aspetto fiscale non c'è nessuna ragione per perché restino in piedi tutti quegli elementi che cosche e quei vincoli che però sono stati elementi costitutivi di questo modello di impresa cooperativa
Che in Italia ha realizzato questi risultati importanti che che ha ottenuto dei successi notevoli allora e qui il problema e io credo che contro questo prima di tutto ci si deve battere perché
Si parte dal fisco per ridiscutere l'ordinamento delle cooperative poi certo non tutto è perfetto ma la riforma credo che qualche elemento si è anche venuto fuori dal dibattito io credo che per esempio la mutualità prevalente sia un concetto debole un concetto che non ci aiuta
A difenderci a farci capire molto spesso anche dagli altri interlocutori europei perché è una delle tipicità italiane per cui io credo che anche noi
Se non vogliamo farcele scrivere agli altri le regole forse qualche riflessione su questi temi la dobbiamo fare
Concludo avrei voluto parlare anche di altre cose di unità cooperativa di di e di liberi liti liberalizzazioni salto L'Unità cooperativa perché sono d'accordo dico soltanto una battuta sulle liberalizzazioni
Fare delle grandi privatizzazioni come sono state fatte in particolare nell'Inter all'inizio degli anni Novanta esteri è stato un un passaggio importantissimo ma le privatizzazioni senza liberalizzazioni
Sono fu il modo per trasferire da un monopolio pubblico a un monopolio privato
Certi certi importanti settori di attività allora il processo va completato le iniziative che il governo ha preso a mio avviso vanno in questa direzione vanno sostenute vanno incoraggiate anche quando sembrano timide secondo me vanno anche stimolate con un atteggiamento nostro
Che si è aggressivo non ricordo chi lo ha detto stamattina alle il le cooperative hanno bisogno di un mercato aperto e noi dobbiamo batterci perché la politica di liberalizzazioni
Vadano avanti
E perché non siano parziali perché se la liberalizzazione ampia tutti pagano un piccolo prezzo ma tutti quanti insieme ne hanno un beneficio complessivo se le liberalizzazioni si firma si ferma nata alcuni settori noi diamo l'argomento ai contrari di dire che soltanto alcune categorie pagano mentre tanti altri grandi interessi vengono lasciati intatti Hamptons sì tanto per usare un sistema fa effetti ecco un ultimo un ultimo accenno su congresso stiamo facendo che il vi chiedo scusa ho terminato questo questo congresso è un passaggio importante da un punto di vista dell'evoluzione
E verso che io credo che ci siano molte aspettative e molte attenzioni come hanno dimostrato anche le partecipazioni esterne nei nostri confronti io credo che noi abbiamo il dovere di dare più voce
Al movimento cooperativo in tutte le istanze
E di far diventare la nostra specificità sempre di più il nostro punto di forza grazie
Paolo Bocci presidente lega coppe Umbria e subito dopo Stefano italiano presidente della cooperativa agro verde
Da questo congresso
Emerge con forza
Che l'impresa cooperativa è una realtà del nostro tempo numerose sono stati i riconoscimenti ma come tutte le impresse le forme associate avremo un futuro solo se saremo capaci di capire l'evoluzione della società
La
Nostra forza sta nella capacità di sviluppare prodotti e servizi per soddisfare i bisogni della società
Qui sta uno dei nostri punti di forza il radicamento territoriale e la capacità di relazionarci con i vari attori
Gli altri punti di forza che sono a tutti ben noti ma li elenco solo per una questione che ritengo importante sono i soci non massimizzando l'utilità individuale ma la continuità dell'impresa l'indivisibilità del profitto il principio del voto per capita
Dobbiamo rilanciare la specificità e la modernità dell'impresa cooperativa partendo da una realtà complessa
Abbiamo l'obbligo e il dovere di bilanciare i vari interessi che vivono nell'impresa
Sviluppando sempre di più la capacità di mettere in relazione i soggetti della società civile politica ed economica esprimendo anche in questo modo l'interesse per la comunità tipico della cooperazione proprio perché non delocalizza diamo siamo fattori di crescita virtuosa nei territori
Con questo bagaglio riusciremo ad essere protagonisti delle sfide del domani
Solo se sapremo rinnovare la nostra capacità di stare sul mercato e di non disperdere la nostra cultura e di fattori distintivi che diventa ora no la nostra bussola di riferimento
Insieme possiamo fare grandi cose un grande lavoro di squadra
E la parola insieme che molto spesso per noi diventa problematica a coniugare le cooperative sono molto brave a relazione a relazionarsi all'esterno
Siamo molto meno capaci a sviluppare un lavoro di squadra al Comune tra le varie cooperative dei vari settori e qui stavo uno dei nostri punti di debolezza veri e reali
Questo fra l'altro permetterebbe di tenere insieme le piccole e le grandi imprese cooperative
Ci sono dei temi in cui questo lavoro di squadra e necessario non solo per massimizzare i risultati ma per essere visibili
Penso al grande tema dell'Energia cruciale per il nostro Paese sia in termini di costi economici
Che di rispetto per la questione ambientale
Oggi qui cambia il modo classico di intendere i rapporti tra produttore e consumatore
Con le fonti rinnovabili ogni cassa ufficio industria diventa automaticamente produttore e consumatori
Qui come movimento cooperativo ci possiamo giocare una grande carta basata sulla nostra esperienza di tenere insieme ad organizzare i vari soggetti della società civile
Quindi l'Inter settorialità
Come un mezzo per rispondere al meglio alle esigenze e dai bisogni reali
E per ampliare il raggio d'azione delle singole cooperative
Non quindi l'Inter settorialità come una parola d'ordine vuota Maria entità di temi e un altro di questi temi può essere in cui tante cooperative di tanti settori possono partecipare a fare un grande lavoro e il tema di riqualificazione delle città tema di riqualificazione recita di cui l'Italia ha un grande bisogno e noi possiamo essere portatori di tanti e di vari interessi di tante e di varie conoscenze che possono partecipare a questo grande lavoro che abbiamo davanti
In una parola dovremmo creare reti di collaborazione
Sia però aumentar e l'efficienza del movimento nel suo complesso che per ampliare i mercati delle cooperative tutto questo va fatto in modo serio reale scegliendo delle priorità accanto a questi aspetti dovremmo promuovere la cultura e di valori cooperativi perché le esperienze poco analizzata e poco rappresentata tra i cittadini nei media e nel mondo culturale e scientifico
Basti pensare a quali proposte sono emersi anche dal mondo scientifico
Dobbiamo dire che quando si fanno delle proposte di spacchettamento Fondazione attività d'impresa
In realtà non si conosce bene il movimento cooperativo sono tesi tesi suggestive ma che testimoniano una scarsa conoscenza è una scarsa considerazione una scarsa realtà del movimento cooperativo
Per cui un'azione mirata sul mondo della cultura sul mondo dei media dovrebbe essere portata avanti
In maniera congiunta con Conf cooperative e le altre centrali
Individuiamo dei temi comuni di collaborazione e lavoriamo insieme
E l'unico modo che conosco per avviare percorsi comuni di collaborazione che possono sfociare successivamente in passaggi
Più significativi
Noi non brilla proveremo a fare una fondazione proprio per sviluppare questi caratteri culturali e scientifici insieme con Conf cooperative
Pensiamo che anche qui le parole d'ordine dobbiamo fare l'unità per l'unità non portano da nessuna parte lavoriamo insieme sui dei temi e insieme sviluppa modelle iniziative tra l'altro abbiamo bisogno di queste azioni a di queste iniziative per far capire alla Società dalle istituzioni cosa rappresentiamo
Il nostro mondo spesso è caratterizzato puntiamo alla sostanza senza sviluppare un'attenzione particolare alla comunicazione
Dobbiamo iniziare a tenere assieme questi aspetti per essere capiti in base a che cosa rappresentiamo nella società il concetto di cooperativa nella stampa è stato spesso svilito dobbiamo investire relazionarci su questi aspetti perché siamo cresciuti in molti segmenti del mercato
E quindi siamo competitori temibili
Altrimenti non ci sarebbero attacchi da qui la necessità di rappresentarci adeguatamente sia dal punto di vista che sociale che di qualità aziendale
Proprio perché dobbiamo rappresentarci dal punto di vista di qualità aziendale io noto che in questo congresso non ci siamo rappresentati in modo adeguato sotto questo aspetto
Due minuti e finisco non ci siamo rappresentati adeguatamente sotto questo aspetto ma ci siamo rappresentati solo per gli aspetti quantitativi
Soci occupati valore della produzione non basta dobbiamo rappresentarci perché cosa rappresentiamo la socialità l'utile che abbiamo la il patrimonio che abbiamo e non dobbiamo avere paura di rappresentarci in questo modo solo in questo modo saremo in grado di far capire che cosa siamo e che cos'è diventato il movimento cooperativo
Anche perché diciamo spesso che per fare mutualità occorre produrre ricchezza e allora non dobbiamo avere paura di queste cose di rappresentarci in modo completo
Due ultimissime questioni per più del
Noi abbiamo un problema come tutte le grandi impresse come tutti i gruppi di impresse che lavorano in questo Paese
Il problema è la semplificazione legislativa e delle procedure non possiamo pensare solo alla semplificazione legislativa ma dobbiamo pensare anche alle semplificazione delle procedure questo noi dobbiamo chiedere con forza alla politica
Perché i tempi sono dei tempi biblici
Ci sono tante imprese che lavorano su autorizzazioni che hanno dei tempi molto più lunghi a ricevere l'autorizzazione che non ha realizzare l'opera sulla leva fiscale noi non dobbiamo più giocare mi si permetta di dire questo in modo difensivo
Noi proprio perché siamo un grande gruppo proprio perché abbiamo fatto della qualità aziendale la nostra bandiera dovremmo fare una proposta alle istituzioni e al alla società civile
Gli utili che rimangono in azienda dovrebbero essere detassati indipendentemente dal tipo di impresa in questo modo rilanciamo la sfida e la rilanciamo in modo alto e smettiamo di giocare una volta per tutti sulla difensiva grazie
Grazie anche per aver dato esempio di rispetto dei tempi Stefano italiano
Di della cooperativa agro verde e a seguire Donato Schiavone Presidente Legacoop Basilicata
Grazie per avermi dato questa possibilità di poter parlare a no no poteva consigli ampia
Io parlerò esclusivamente di quella che è la conduzione
Per la vita di cooperative in Sicilia
Sono un Gerry cultore che ha il privilegio e l'onore di rappresentare la cooperativa pro verde da quando è stata fondata ad oggi
Una cooperativa costituita da una ventina di soci fondatori ha raggiunto presto il numero dei duecentoventi associati realizzando fatturato gli anni compie che di diciotto milioni di euro
Nel tempo grazie all'assistenza tecnica di cui ci siamo avvalsi abbiamo acquisito le tecniche di coltivazione biologica integrata così che oggi possiamo presentarci sul mercato con un prodotto sano
Capace di garantire qualità e salubrità
Di anno in anno rilevo che soffriamo sempre più la concorrenza degli altri paesi non solo quello olandese spagnolo
Ma anche quella dei Paesi emergenti del Nordafrica o la convinzione che non saremo la porta del Mediterraneo come si vuol far credere ma un corridoio dove vedremo passare tutto e tutti
L'eticità dei noi cooperatori tiene conto della dignità umana dei lavoratori
Tende a valorizzare le maestranze le professionalità nel rispetto delle regole
Però questa scelta si paga e si paga con la grave o di non meno del venticinque per cento dei costi
Così la perdita di competitività che ne deriva ci apre due possibilità o cedere il lavoro a terzi
E lasciare il lavoro ad altri che fanno o utilizzo della manodopera clandestina
O continuare a fare la figura di che non sa amministrare
Noi continuiamo sulla strada della legalità
Quando si evocano in Mali della servì cultura siciliana ci si riferisce all'insufficienza di marketing alla scarsezza dei canali commerciali in Italia e all'estero
Io credo che questo problema seppure reale non sia peggiore delle carenze qualitative e quantitative delle nostre produzioni
Causate dalle carenze strutturale ha ragione il ministro Emma Bonino dicendo ieri queste cose ha veramente ragione
La compagine di questa cooperativa è stata segnata da fenomeni di condizionamento ambientale nonostante tutti noi fossimo contrari ad accettare una tale situazione
E ci siamo adoperati da sempre nel contrastare l'illegalità e persino le piccole prevaricazione perpetrate ai danni dei produttori agricoli
Per questo motivo sono state il bersaglio di attentati incendiari ai danni della mia azienda
Ho avuto ettari di grano bruciato
Macchine da Trezza glicole bruciati Serra incendiate
Per la sola colpa di non voler pagare un solo centesimo
Alla guardiania
Abbiamo anche questo problema la guardiania nelle aziende
Molti la disconoscono ma è un po'resistenza insulti
Tentando in tutti i modi
Tentando in tutti i modi di convincere altri a fare lo stesso questa è la mia coppa
I cosiddetti guardiani
Erano e sono in realtà un'organizzazione criminale di stampo mafioso dedita ai furti e danneggiamenti nelle campagne
Peraltro fiancheggiata da magazzini come di commercializzazione compiacenti che rigettava nel prodotto di provenienza dubbia
Questo è il clima in cui noi cooperatori lavoriamo in Sicilia
Per descrivere il clima di terrore in cui viviamo di voglio riportare questo accaduto
In uno dei miei giri quotidiani in campagna
Mi fermo un produttore che mi si mise a discorrere per l'anno per un annoso problema della guardiania
Nel giro di pochi minuti
Si fermano una ventina di persone tutti i produttori coinvolti nel pagamento della guardiania anche per poterne discutere
Tenete conto che la guardiania
Avevo una spessa di sei mila lire al metro quadrato
A sei mila lire al mese ad ogni mille metri quadrati per ogni mese
Un business sanno di circo miliardo delle vecchie lire Mannheimer forse anni a fiotti se è vero come è vero che sul territorio di Genova sono stati censiti mille quattrocento ettari di serre
La notte seguente il caso quale luogo dell'incontro
E la casa annessa furono incendiate
Il messaggio sinistro era chiaro pagate la guardiania e non ribellati
In tutto questo malessere l'unico punto di riferimento di tutti gli agricoltori della zona è sempre stata la cooperativa ed è punto di riferimento il punto d'incontro il modo in cui potessimo parlare confrontarci per un'eventuale ecco
Jet decisione
Ma anche l'agro perde in quando forma associativa ha dovuto fare i conti con ragazze dell'espressione
Fin dall'inizio
In prima battuta si propri si presentarono ripetutamente Icarus così la cosiddetta manovalanza dei mafiosi
Finché non iniziamo a pagare anche no
Come cooperative
Qualcuno si chiederà perché abbiamo il denunciato questi fatti immediatamente perché non li abbiamo denunzia
Bisogna tenere presente una cosa per
Che agevolerà appena terminata la sanguinaria guerra di mafia che con doppio dice il morti ammazzati
Per cui non ci sfugge lese che non vide morti ammazzati per le strade
Uno di questi fu Gaetano Giordano
Un imprenditore che rifiutò di pagare il pizzo e pagò con la vita a cui è stata intitolata
Grazie
A cui è stata intitolata l'associazione antiracket ti vigeva di cui oggi faccio parte
Visto l'oscuramento e del clima di terrore cede ma anche se a malincuore
Più volte
Ho provato l'amarezza nel festeggiare il raggiungimento di importanti obiettivi di agro verde
Per subire già l'indomani l'umiliazione di pagare il pizzo
Si vive male ma si lavora peggio predetta si vive male ma si lavora peggio
Dall'esterno si pensava che hanno verde
Ed in particolare la mia persona potesse essere collusa con la criminalità si corre questo rischio purtroppo quando si va bene
In Sicilia si corre questo rischio quando si lavora bene si trovano i canali giusti per poter ammodernarsi e per poter crescere
Ho visto dove momenti veramente difficili mi è stato contigui dato più volte perché si pensava che potessi essere io la causa di tutto questo malessere magari dimettiti
Vai via e io non so da dove arrivassero queste sollecitazioni
Dimettiti dal consiglio d'amministrazione diario mi chiedo come ci si possa dimettere quando c'è in atto una tale situazione è voltare la spalle a quanti come me ci hanno creduto e ci credo
Io ringrazio pubblicamente una persona Tano Grasso
Per avermi incoraggiata a rimanere al mio posto
Credevano che io mi compiacersi a lavorare con gente poco raccomandabile o colluso oggi tutti hanno avuto la riprova che nel territorio di Gela restava libero di lavorare solo chi era in qualche maniera
Affiliato sotto protezione dalla malavita locale se qualcuno tentava di introdursi dall'esterno per svolgere ogni genere di attività economica veniva intercettato perché si sottoponesse alle regole della mafia
Ora voglio raccontare un'esperienza forte che ho vissuto con l'intero gruppo dirigente della lega delle cooperative
Per dare un'idea di come riesce ad infiltrarsi sistema mafioso
Nel mese di giugno fu denunciato una situazione che stava evolvendosi in modo preoccupante
Riguardava la la raccolta e lo smaltimento delle materie plastiche delle Serve un business da cinquecentocinquanta mila euro realizzabili in appena due mesi di lavoro in via una decina di persone né più e nemmeno
Gli operatori della raccolta pur di accaparrarsi quando più materiale di risulta non esitavano ad intimidire gli agricoltori una fazioni in particolare quando incontrava l'altro presso le aziende agricole passava spesso e volentieri alle vie di fatto in modo da affermare la propria supremazia di fronte a esempio culto
Che divenivano loro malgrado spettatori in preda lo smarrimento
Forte delle mie precedenti osservazioni sull'escalation criminale e delle convivenze fattomi da molti produttori nella zona ho compreso subito la gravità della situazione
Pertanto mi sono recato alla lega Coop di Palermo per riferire dettagliatamente
Sulla situazione non da scura Ando nomi collegamenti è possibile obiettivi di tale escalation criminale
Il dirigente convennero con me sulla gravità della situazione chiedere immediatamente un'audizione presso la Prefettura di Caltanissetta che fissò l'incontro a distanza di un mese
Vista la gravità
Dopo averli dopo averle ascoltate la prefettura prese atto della situazione
L'indomani guarda caso alle cinque e trenta di mattina dovettero prendere atto insieme a tutti noi di un conflitto a fuoco tra le due fazioni contrapposto del raccoglitori di plastica che portò alla morte di un noto pregiudicato mafioso
Per cui i dirigenti della lega mattinata presto furono buttati giù dal letto
Per capire da dove gli arrivassero questa informazione ma cosa strana
Agro verde si è ribellata al racket
Dell'estorsione
Denunciando fatti circostanze indicando nome e cognomi precisi di soggetti malavitoso di grosso calibro
Che avevano taglieggiato la cooperativa per questo motivo e da quindici mesi che di una vita blindata vivo sotto tutela
E in gergo poliziotti con la sede la ingenti in gergo poliziesco la sede della cooperativa è ritenuto un obiettivo sensibile ventiquattro ore su ventiquattro
Pagella alcuni accusano
Il sindaco Rosario Crocetta
Persona che condivido nella lotta condivide insieme a me e io insieme a loro la lotta contro i mafiosi
Di aver agito scellerata mente nel denunciare il fatto che la mafia attanaglia e soffoca tutta l'economia locale per queste persone ciò corrisponde a mettere alla gogna sotto i riflettori della stampa nazionale
Ed internazionale l'intera città io non solo approvò la scelta del nostro attuale sindaco ma condividono l'unica possibile non si può fare a meno di non condividerlo
Da Candoni io mi vergogno solo di avere iniziato a pagare il pizzo
Solo di questo
Se potessi tornare indietro non lo rifarei con l'esperienza ovvie
Ti tolgono la libertà alla serenità ed il piacere di respirare quell'aria di soddisfazione dei risultati conseguiti anche perché più traguardi raggiungibili e più chiedono
Da noi che cerca di fare rispettare la legalità non di rado può essere visto come uno che compio indotto e non solo da chi oggi a domani vorrebbe impugnare un'arma per farne un uso con del qui presente
Ma anche da chi si presenta ben vestito i cosiddetti professionisti in carriera tra i quali si insinua agende corrotti e corruttori
La gente comune approdo ha paura di approvare apertamente una scelta simile
Per fortuna sono stato attorniato da tante persone speciali la base sociale della cooperativa dipendenti e collaboratori dall'agro verde che hanno condiviso e sostenuto questa scelta non Demengo di pagarne il prezzo insieme a me
Senza i quali non avrei resistito
Ho fatto fatica a spiegare ai miei figli la mia scelta e difficile capire quando se ne pagano le conseguenze di persone
Continuo a credere nella sua già scritto nell'associazionismo più di prima perché lo ripeto e ripeto
L'unico sistema per la crescita di un territorio sotto il profilo economico sociale e culturale
Ho fiducia nelle istituzioni né tutori dell'ordine che mi hanno sostenuto e mi sostengono in questo percorso di legalità sono convinto che la partita che si sta giocando a Gela nella lotta alla mafia
Per l'affermazione della legalità non solo è importante per il solo riscatto
Per riscatto sociale culturale ed economico ma anche per stimolare di incoraggiare un processo simile in tutte le città siciliane le quale certamente sapranno apprezzare i risultati raggiunti leggero
Anche grazie al movimento cooperativo voglio concludere dicendo che questa esperienza ha rafforzato la mia convinzione
Che la legalità non è un fine ma l'unico modo possibile per svolgere regolarmente il mio lavoro di imprenditore agricolo e ancor più di cooperatore convinto quale sono e rimarrò
Ecco perché chiedo alla mio organizzazione di supportare la cooperativa che rappresento nel difficile momento che stanno attraversando che stiamo attraversando
E di dare un supporto anche a chi è convinto che la sconfitta della cooperativa prove e dare una risposta a chi è convinto che la scommettere
La sconfitta della cooperativa troverebbe sarebbe la sconfitta dell'intero movimento cooperativistico e quello che sta rappresentando in termini di legalità nel mio Paese
Grazie
Accusa Claudio applauso fare segna più di ogni altra di ogni altro commento la vicinanza e l'impegno
Su questa battaglia
Bene allora la parola a Donato Schiavone dopo Paolo tedeschi della cooperativa Reno prima però Donato devo fare una comunicazione alle ore diciassette delegati del Piemonte si riescono a Sala e permetti ma ci è giunta la risposta del Presidente della Repubblica andare al presidente delegato perché di cui do lettura gentile presidente la ringrazio per l'espressione di Saluzzo che mi ha voluto rivolgere dando inizio lavori del trentasettesimo congresso nazionale della lega delle cooperative
La ricchezza di iniziative che ha caratterizzato il mondo della cooperazione di cui la vostra organizzazione rappresenta una parte così importante nel quadro del complessivo sviluppo del paese ha trovato il suo più autorevole riconoscimento nella nostra Costituzione
Che ha sancito all'articolo quarantacinque la funzione sociale svolta dal movimento cooperativo nella nostra società
Oggi le imprese cooperative si trovano ad affrontare come tutto il mondo produttivo un mercato sempre più aperto alla concorrenza internazionale dalle spinte di una crescente integrazione economica di livello sopranazionale
Il mondo della cooperazione si trova quindi a dover adeguare le proprie forme organizzative
Mantenendo il legame con i valori fondamentali della sua esperienza ed ispirando i nuovi comportamenti ad un principio di trasparenza che è componente essenziale di tali valori
Guardando alla vostra storia si può avere fiducia nella capacità della cooperazione di cogliere le opportunità di crescita offerti dal processo di globalizzazione
Ma anche di combatte le nuove povertà e le forti disparità nelle condizioni di lavoro e divisa causate dal vorticoso e spesso disordinato sviluppo dell'economia mondiale
A lei signor presidente ai dirigenti e lavoratori tutti della lega delle cooperative a tutti i partecipanti al congresso giunga il mio più cordiale auguro di augurio di buon lavoro cordialmente Giorgio Napolitano
Donato
Non è semplice dopo le cose che abbiamo sentito qualche minuto
In ogni caso ritengo di dover fare una riflessione
Oggi la cooperazione opera in un contesto profondamente cambiata cambiato c'è una crisi che investe la gran parte della popolazione italiana che non è solo di carattere economico
Cioè non deriva solo dal fatto che non riesce più a far riconoscere rappresentare adeguatamente i suoi interessi i bisogni le attese di crescita e di ruolo
Ci troviamo di fronte a un fenomeno più profondo e complesso che trova le sue origini nella trasformazione epocale della società occidentale che ha spostato l'attenzione del nuovi della produzione a quelli della conoscenza della formazione della comunicazione
Viviamo in Passaggio Duomo dello di Società della produzione a quello della comunicazione che ha modificato profondamente i sistemi di riferimento valoriali e culturale
Oggi il lavoro duro il rispetto dei patti l'abilità professionale il sacrificio non vengono più percepiti come valori
Ma e molto più importante apparire e questo riposizionamento dei valori determinato dal sistema della comunicazione avuto in Italia esiti più marcati ci troviamo davvero di fronte ad un passaggio epocale
Il fatto veramente nuovo della globalizzazione non consiste solo nella internazionalizzazione dell'economia ma di qualcosa che cambia la società il suo modo di pensare
Cioè del modo con cui gli uomini pensano se stessi al loro mondo di esistere
Il corpo sociale di questa nazione sembra segnata da una serie infinita di microfratture impossibili da ricomporre da una frammentazione atomistica degli interessi dall'affermarsi di una neo corporativismo senza corporazione
L'atomizzazione sembra rappresentare il tratto distintivo della società e la italiana elemento questo che sicuramente negativo
In questa fase la nazione avrebbe bisogno di poter contare su una forte coesione sociale su una comunanza di interessi e di valori per superare la fase di declino degli ultimi cinque anni e riguadagnare un ruolo davvero protagonista sulla scena internazionale
Purtroppo assistiamo ad un conflitto Est durante dell'uno contro tutte del tutti contro una seconda dei casi e a questo impoverisce l'azione politica disperde le energie e dissolve tutte le possibilità di un'azione condivisa
C'è bisogno di lavorare ad un progetto condiviso tra associazioni imprenditoriali forze sociali e sindacali peraltro come ci veniva ricordato ieri
Il cui tratto distintivo dovrebbe prevedere l'integrazione il cambiamento la multidisciplinarietà la flessibilità la competitività e la cooperazione tra i diversi soggetti
Se solo si riuscisse ammettere in agendo un confronto con il governo che avesse questo respiro
Sì trapper terrebbe di una rivoluzione culturale in cui l'Italia oggi ha un enorme bisogna ma la domanda che io mi pongo è questa o la cooperazione rappresentare attraverso la sua distintività una risposta imprenditoriale e sociale alle problematiche presenti nella società
E contemporaneamente una risorsa per disoccupati giovani professionisti desiderosi di investire sulle proprie capacità
E dare una risposta alle proprie aspettative di vita
Io ritengo che a questa domanda noi Dobbiaco si hanno e dobbiamo dire di sì dobbiamo dare una risposta affermativa perché in passato la cooperazione ha saputo dare risposte ai bisogni dei soci
Inter penetrando contemporaneamente i cambiamenti e le evoluzioni sociali ed economiche del Paese
Credo che dovremmo sforzarci per elaborare un'analisi della situazione della cooperazione dell'Italia che consenta di individuare obiettivi e in modi per perseguirli
Permettere la cooperazione in grado di Conte mi risponderebbe gli alle esigenze dei soci e di essere una delle protagoniste per il rilancio della crescita del Paese
Questo dovrebbe diventare l'obiettivo prioritario e allora bisogna capire come riusciamo a raggiungerlo
Sicuramente aprire un confronto all'interno dell'organizzazione tra i diversi settori tra i territori più forti e quelli più deboli tra le cooperative grande quelle piccole
Avendo la consapevolezza della grande varietà delle situazioni che caratterizza l'associazione e cercando di fare emergere il senso nazionale e unitario della proposta della lega delle cooperative
è importante fondamentale che la risorsa a mezzogiorno possa realmente essere utilizzata come tale la cooperazione io ritenga e la nostra organizzazione alla necessità di costruire una associazione nazionale realmente nazionale dove il radicamento territoriale è un elemento che caratterizza le politiche
Che riguarda come dire la possibilità di intravedere le opportunità di sviluppo presenti nel Mezzogiorno d'Italia
Dove la integrazione tra le aree ricche e le aree meno come dire le aree più povere di questa nazione possono trovare un progetto condiviso e un progetto comune
In sostanza io ritengo che noi dobbiamo metterci nella condizione di fare sistema dobbiamo ritornare a fare sistema cosa che oggi si fa sempre più fatica a più fatica a fare
In questo modo io ritengo che noi ci mettiamo anche nella condizione
Di avere una maggiore coesione sociale che è un elemento irrinunciabile per un'organizzazione come la nostra dove al centro degli interessi ci sono gli appunto quelli dei soci e non della remunerazione del capitale
Noi abbiamo la necessità di dimostrare attraverso la nostra azione di essere un sistema di impresa protesa ad operare all'interno di un'economia di mercato
Dove la competizione e l'elemento che caratterizza la capacità dell'impresa e non le relazioni peraltro inesistenti con il presupporre sunti gruppi di potere
E per queste ragioni che dobbiamo superare ogni forma di timidezze di pigrizia e puntare ad a vere soprattutto nei settori maturi forme di impresa adeguate alle sfide che il mercato ci pone
Sia dal punto di vista dimensionale che da quello organizzative patrimoniale
In alcuni settori non è possibile rinviare decisioni che alla lunga potrebbero risultare vitali per le singole imprese e anche ritengo per la nostra organizzazione
Si devono superare gli indugi si deve incominciare a lavorare a progetti di consolidamento di crescita e di integrazione tra territori e tra cooperative all'interno dello stesso settore e tra settori diverse
Questi risultati devono essere ottenuti anche attraverso ipotesi di ora attraverso ipotesi di con la l'azione tra tra diverse cooperative mettendo in conto la possibilità di utilizzare tutti gli strumenti che la riforma come dire
Che la riforma del diritto societario ci mettono in condizione di poter utilizzare compresa quella del del gruppo cooperativo
Perché lo sappiamo e veniva detto oggi in molti casi l'aspetto dimensionale
è un requisiti indispensabile per potersi misurare con i nuovi mercati
Che necessitano di strutture imprenditoriali capaci di dare risposta scritta articolate a problemi complessi e questo tipo di approccio non è un problema che riguarda solo alcune aree del Paese o alcune aree
Come dire dell'Europa è un problema che riguarda complessivamente la dimensioni imprenditoriale della competizione del sistema Paese con il resto con il resto dell'Europa quindi noi abbiamo la il dovere morale di sforzarci per tentare di andare in questa direzione e dare una risposta a quei cooperatori che vogliono misurarsi con la competizione
E con il mercato e se riuscissimo a fare sistema questo diventa leggermente più leggermente più semplice certo questi progetti vanno condivisi con le basi sociali delle cooperative l'allo stesso tempo dobbiamo avere il coraggio di metterci in gioco e di andare oltre soprattutto se ci sono le condizioni per poterlo fare
Occorre quindi una profonda una riflessione approfondita sulla dimensione e sulla organizzazione delle inglese sulle risorse umane e finanziarie necessarie per lo sviluppo di nuove attività
Sulla alleanze sulle sinergie interne ed esterne alla cooperazione ritengo che il tema delle ali delle alleanze esterne un altro di quei temi che ci devono appassionare perché noi non possiamo pensare nonostante dobbiamo rivendicare correttamente giustamente la nostra diversità sul piano dei principi delle regole che appunto regolamentano le nostre cooperative
Però noi non possiamo ritenere di essere un corpo estraneo abbiamo la necessità dico Montanina Arci con i soggetti imprenditoriali che operano all'interno del mercato che opera all'interno del mercato
Quindi la nostra azione autonoma la sempre più rivolta alla costruzione di un sistema di alleanze
Più ampio e più solido finiscono e più solido
Retto su basi non ideologica ma su Comune e visioni valoriali e programmatici non perdendo di vista gli interessi specifici delle cooperative e senza rinunciare a svolgerà un ruolo sociale della comunità in cui operiamo
Abbiamo bisogno di conservare i valori e i principi di solidarietà evidenziare la nostra utilità distintiva che diverso dalle altre forme di impresa
Così eviteremo derive neo corporative o peggio ancora subalternità culturale ad altre forme societarie in definitiva una cooperativa può avere successo se competitiva si produce migliore il benessere dei soci e della comunità in cui opera
Questi obiettivi potranno essere conseguiti solo se diventano patrimonio condiviso dei soci di chi cioè deve concorrere a perseguire
Grazie Renato
La parola Paolo tedeschi
Di successivamente Claudio Pontiggia
Lì chiederei di di stare rigorosamente nei tempi per consentire anche agli altri interventi
Cari amici delegati
Io imparerò di di Mele di pere perché all'intera sta cooperativa
Abbiamo affrontato in questi ultimi tempi una discussione a proposito delle dei nuovi strumenti finanziari che la recente riforma del diritto societario consentirebbe di emettere anche da parte di cooperative a mutualità prevalente
Anche se oggi dagli interventi che che ho sentito anche ieri insomma
C'è molta preoccupazione ad andare in questa direzione rapido di spiarlo pre o prima concedetemi un minuto di non tanto di di polemica però sarà perché insomma io non mi sono appassionato al dibattito congressuale perché credo che questo sarà sarà sono un congresso di transizione
Secondo me avremmo dovuto affrontare con decisione il tema dell'unità della cooperazione perché abbiamo i fianchi esposti e quindi sarebbe necessario fare quadrato
La fiscalità la trasformazione in fondazione l'accesso al mercato finanziario il prestito per soci e per la cooperazione consumatori il ricorso pericoloso di Federdistribuzione eccetera sono argomenti pesanti lo sviluppo poderoso del movimento cooperativo aumentato enormemente la nostra responsabilità nei confronti dei soci dei dipendenti dell'indotto e della società che tre delle nostre imprese risorse valori per il suo progresso
Avremmo dovuto confrontarci per stabilire se i cooperatori devono avere una propria rappresentanza in Parlamento e in quale modo tenerla oppure in alternativa agire come lobby
Pretendendo però di essere trattati con una grande forza economica e sociale che con il Parlamento e il governo deve avere rapporti più precisi e diretti anziché come succede attualmente mischiati con decine di associazioni pretoriani di peso molto inferiore al nostro
Ed espressione di interessi molto diversi dai nostri
Secondo me avremmo dovuto afro approfondire l'idea del professor Zamagni sul borsa delle cooperative
Avremmo dovuto discutere sul passaggio generazionale e quali nuovi figure dei cooperatori inevitabilmente dovrà essere passato le norme patrimonio che abbiamo costruito in tutti questi anni invece abbiamo dovuto parlare di autonomia
Da posizioni difensive
Ci siamo resi conto che il passaggio tra la Prima e la Seconda Repubblica all'interno di Legacoop è stato affrontato in maniera proponente non corretta e che il caso Unipol non era poi così strano e anomalo
Sulla stranezza di questo congresso ho sviluppato un'ulteriore considerazione se un anno fa lo fosse successo in caso Unipol
L'amico Giuliano Poletti sarebbe senatore eletto dal suo partito
E come sarebbe stato questo congresso ci sarebbe al suo posto un continuatore
E la cosa secondo me questa cosa non l'abbiamo discussa abbastanza
Però tutti male non viene per nuocere perché comunque si è affrontato in modo abbastanza concreto il tema della governance dello sviluppo ed anche l'accesso al mercato dei capitali sotto attacchi furibondi da parte dei nostri versare che continuano a vedere la cooperazione con un'anomalia
Perché non paga le tasse nella stessa misura delle imprese capitalistiche perché o per le dimensioni raggiunte o per la larga base sociale non possono essere che etero dirette sempre secondo il loro parere
Io sono i presidenti della cooperativa di settore consumo che per sua natura ed è larghissima base sociale si va da tre mila soci sono il due per cento di loro partecipa alle assemblee separate di bilancio però circa il settantacinque per cento utilizza la tessera socio per registrare la propria spesa al fine di partecipare a ristorno e al colleziona mento riservate ai soci
Circa otto mila e cinquecento sono soci prestatori di questi circa mille seicento utilizzano la tessera socio come carta di credito
In Coppa Renault danni abbiamo ritenuto insufficiente questo con questi contatti con i soci dal novantaquattro teniamo assemblea dei soci prestatori per informarli sull'andamento del mondo economico e finanziario dello stato patrimoniale della cooperativa
Registrando partecipazioni quasi analoghe a quelle che abbiamo per il Bilancio
Utilizziamo la rivista consumatori per dare a tutti i soci con frequenza le informazioni su Baggio e sull'andamento delle vendite sui ammissione socio sulle azioni di solidarietà a cui partecipiamo allo sviluppo le scelte strategiche il rapporto con indipendente conseguenti peso del costo del lavoro
Ci siamo imposti di essere una cooperativa trattino impresa
Per soddisfare nel modo migliore possibile i soci ma li vogliamo coinvolgere come soci imprenditori rendendo pubblico l'ordine l'orientamento che la cooperativa persegue
Cioè dare vantaggi soci con dipendenti motivati in punti di vendita con gli enti creando contestualmente ricchezza
Il socio di coprendo un po'anche disinteressarsi delle ma non potrà mai dire che la cooperativa gli ha sottratto le informazioni da qualche anno in accordo anche con le organizzazioni sindacali abbiamo definito un criterio per determinare la quantità di risorse da destinare i dipendenti sotto forma di salario variabile
E i soci come ristorno in egual misura in in misura analoga e per differenza quelle che devono rimanere alla cooperativa per la sua capitalizzazione per sostenere lo sviluppo
L'equilibrio patrimoniale che abbiamo raggiunto l'equilibrio tra gli interessi di coloro che partecipano alla vita della cooperativa e il nostro punto di forza
Aumentiamo le vendite e i soci pur operando in un mercato difficile e competitivo
Dall'approvazione della riforma del diritto societario sia data la possibilità anche le cooperative a mutualità prevalente di emettere strumenti finanziari che potrebbero essere azioni anche potate
Ovviamente finalizzate ad accelerare il processo di capitalizzazione e quindi per aumentare lo sviluppo e per avere uno strumento finanziario aggiuntivo e o alternativo anche al prestito sociale
La domanda che ci stiamo ponendo il seguente perché è un investitore di capitali dovrebbe puntare su un'impresa dove il cliente non è un soggetto da spennare sia il proprietario e come tale va rispettato oppure il dipendente non è solo un costo da contenere al massimo mentre da noi viene considerato un elemento fondamentale per il successo dell'impresa perché dovrebbe investire
Se una parte delle risorse prodotte da prima utilizzata per compensare queste figure di soci e di dipendenti e un'altra va devoluta al sostegno di un'infinità di iniziative sociali riguardanti la solidarietà la cultura le scuole iniziando educazioni consumi
Il sostegno alle comunità
In Copreno questo modo di essere cooperativa ha creato e crea tuttora ricchezza
I risultati economici prodotti da questi impresa che dice come cooperativa o se vogliamo della cooperativa che disse con imprese possono essere tali da attrarre soci investitori
Con le regole che prevedono la possibilità di nominare fino e non oltre il trenta per cento negli organi statutari di rappresentanti di queste figure di soci investitori
I soci cooperatori in maggioranza che rimarrebbero in maggioranza saprebbero amministrare
Con la saggezza il giusto equilibrio dando soddisfazione agli uni e agli altri
In nuove questo su questi argomenti ci dobbiamo misurare
Prima di esorcizzare altrimenti si rischia di essere chiusi
In una riserva coprendo i soci consumatori che utilizzano il servizio della cooperativa sono circa quarantatré mila
E sviluppano circa il sessantasette per cento delle vendite i soci prestatori conferiscono circa settanta milioni di euro come prestito
Queste figure di soci cooperatori sono detentori di oltre tre milioni di capitale sociale in diciotto anni di attività hanno permesso la cooperativa di accomunare circa ventitré milioni e mezzo di riserva indivisibile
Attualmente come tutte le cooperative a mutualità prevalente paghiamo le imposte sul reddito sul trenta per cento dell'utile
La legge vieta comunque la distribuzione ai soci cooperatori anche dell'utile tassato questo però potrebbe essere destinato riserva divisibile
Che potrebbero assente essere assegnata ai soci investitori il cui capitale potrebbe essere remunerato da dividendi entro i limiti di legge e anche da questa forma di capital gain
Dalle nostre simulazioni e la quantità di capitale di rischio
In misura sarebbe remunera bene in misura sufficiente potrebbe essere di poco inferiore l'attuale patrimonio netto sull'ordine quindi di circa venti milioni di euro
Ecco queste sono le idee ogni novità sulle quali ci stiamo misurando le figure di grandi cooperatori riformisti come Giuseppe Massarenti a cui personalmente mi sono sempre ispirato il coraggio delle innovazioni
Lo lo ebbero sempre riuscendo costruire da niente grandi imprese nell'interesse esclusivo dei soci e per la loro emancipazione
Ci piacerebbe negli anni due mila tentare di proseguire in questa direzione son con queste idee nuove grazie
Grazie tedeschi la fare nulla a
Claudio Pontiggia
No tutto già parlato
Abbiamo perso Claudio Pontiggia
Ne allora
Lelio tra succinti
Dalla relazione ad una serie di interventi da ultimo quello di soldi stamattina
è stato posto un problema
Che è quello relativo alla comunicazione
Ed in particolare di come è vissuta la cooperazione dei media italiani
E la conclusione è stata che l'immagine del movimento cooperativo
Che ci danno i media non corrisponde alla realtà
E credo che ciò derivi da due problemi
Il primo quello dalla nostra non piena capacità di comunicare
E qui qualcosa possiamo fare noi stessi
L'altra ragione
Deriva invece dalla natura strutturale del sistema italiano alla comunicazione
Perché il problema dalla cattiva o insufficiente immagine
Non riguarda solo il movimento cooperativo
Ma riguarda la realtà italiana del nostro Paese
Che in gran parte dipinta dai media in modo del tutto diverso
Quando addirittura non vi sono argomenti o fasce sociali che scompaiono
Dall'analisi
Dalle e dalle performances del sistema dalla comunicazione basterebbe pensare per un attimo solo
Alle lotte operaie
Quindi c'è un problema strutturale della comunicazione italiana
E credo che si possa dire che il sistema italiano dalla comunicazione un sistema malato
Ed ha anche una febbre molto alta
Se è vero che sono due anni
Che sono ormai passati dalla scadenza del contratto di lavoro dei giornalisti che non si riesce a rinnovare
E badate che le resistenze
Al rinnovo del contratto talora vengono anche da ambienti tra virgolette
Democratici
Non è il vecchio padrone che rifiuta di rinnovare
Sono anche ambienti democratici
Il sistema italiano la comunicazione pertanto in un sistema malato
Ed in particolare quello televisivo
Perché caratterizzato da un'eccessiva concentrazione di risorse tecnologiche ed economiche
Da un dominio assoluto del duopolio Mediaset e RAI
Da una inusuale pressione politica sul sistema dei media
E da una legislazione che non corrisponde alla bisogna
Legislazione italiana che soprattutto in materia televisiva è stata dichiarata incompatibile con la normativa europea
Ora
Vorrei che tutti ricordassimo che in Italia ci sono più di seicento televisioni
Cioè in Italia ci sono più televisioni aiuto all'Europa messe insieme
Ci sono più di mille quaranta radio
Settantasei quotidiani più di dieci mila periodici cioè un mondo del quale è scarsamente si parla
E tutto si riduce nel conflitto RAI Mediaset Mediaset RAI conflitto di interessi e quant'altro in questa direzione ma questa grande realtà presente nel Paese in genere è sempre ignorata
E fino a due anni e mezzo fa questo mondo non aveva una vera rappresentanza politica
Per questo circa due anni fa è nato media cotto per dare una rappresentanza effettiva a questa realtà per tutelarne i bisogni l'immagine per aiutarla a costruire un futuro del tutto diverso da quello che abbiamo davanti
Ora
C'è parecchia strada da fare
E c'è un lavoro molto duro racconto
E cerco di andare rapidamente
A stringere sul tema che non voglio rubare più tempo di quello che mi è concesso
Ora che ci sia bisogno
Di una rottura in questa situazione
è un bisogno urgente
Pensate che in Italia
Le risorse pubblicitarie
Vanno in gran parte a beneficio del duopolio televisivo RAI Mediaset più Mediaset Carraro
Cioè il cinquantasei per cento delle risorse pubblicitarie vanno verso questo gruppo
E alla carta stampata ma soltanto poco più del trentadue trentatré per cento esattamente il contrario di quello che accade in Europa
Cioè in Europa e viceversa
I sistemi televisivi in Europa non raccolgono mai più del trenta per cento delle risorse pubblicitarie negli Stati Uniti il trentadue in Italia cinquantasei
E il duopolio televisivo delle risorse che vanno pubblicitarie alle televisioni il duopolio ne raccoglie più del novanta per cento
Se parliamo di audience
RAI e Mediaset insieme hanno il novantaquattro per cento all'audience il resto va a tutti gli altri
Se non si rompe questo nodo
Non si può risanare davvero il sistema dalla comunicazione del nostro Paese
Questo è il nodo da Roma
E quindi se vogliamo realizzare
Il nostro obiettivo
Cioè quello di costruire un sistema
Che sia effettivamente un sistema moderno ed avanzato
Nel quale si chiama garantite più libertà e più cultura
Nel quale sia allentata la morsa del potere politico sul campo della comunicazione
Se vogliamo affermare davvero nuovi processi tecnologici
Nell'indifferenza da podista normativo per le varie piattaforme tecnologiche
E se vogliamo costruire un sistema che veramente sia in grado di concorrere a livello europeo parla di un sistema multimediale sistema delle comunicazioni efficiente ecco credo che bisogna partire dalla rottura
Di quel problema che ti ho detto cioè quello per la utilizzazione delle risorse pubblicitarie nel loro complesso
Ora
Se teniamo anche conto che lo stesso problema dalla concentrazione o lo abbiamo alla carta stampata
E vorrei ricordare a tutti noi
Che in questa direzione si stanno affermando processi molto diciamo accelerati io vanno ulteriormente accelerandosi di concentrazione nel settore anche dalla carta stampata
E in questa direzione vorrei ricordare che il dieci per cento
Delle testate detenuto dei cinque maggiori gruppi della comunicazione scritta
Che da soli diffondono questi cinque gruppi il cinquantadue per cento delle copie dei quotidiani
Che hanno il sessanta per cento dei ricavi sessantaquattro Port cento degli risorse pubblicitarie delegata alla stampa
Voi vi rendete conto come anche all'interno del mondo dalla carta stampata si ponga un problema di pluralismo di apertura e di qualità
Allora e mi avvio a concludere
Noi abbiamo davanti
Quattro appuntamenti importanti
Per dare un sostegno a questo mondo ricco articolato
Cioè veramente una risorsa importante della comunicazione italiana
Ecco fate conto che di queste seicento televisioni
Di queste mille quaranta radio
Di questi circa sessanta quotidiani che abbiamo diffusi nel Paese questi migliaia di periodici scomparisse ora dall'oggi al domani
Non l'avremmo chiuso immaginate quante finestre sulla realtà profonda e radicata del Paese
Ora bisogna evitare che questo accada ed ecco perché i quattro appuntamenti che abbiamo davanti non possiamo mani Carli ed ecco perché tutto il movimento cooperativo in questa direzione deve dare il proprio contributo il proprio sostegno o no
C'è già in Parlamento la legge cosiddetta Gentiloni
C'è già un attacco da parte di Mediaset ma non solo di Mediaset contro questa ipotesi di riforma del sistema televisivo
Bene
La legge Gentiloni non è la quintessenza rivoluzionaria anzi sotto certi aspetti e anche una posizione molto moderato
E tuttavia io penso che sarebbe una grande conquista sì quel disegno di legge Denis approvato così come e per questo ci batteremo
E vedo già che ci sono punti di debolezza all'interno delle forze anche nel centrosinistra
Seconda battaglia
è quella che il ministro Gentiloni presenti al più presto
L'ipotesi su cui sta lavorando del disegno di legge di riforma della Rai
Avete letto sulla stampa
L'ipotesi di costruire una fondazione che dovrebbe governare
La concessionaria pubblica l'ipotesi di riforma
Il tempo di consiglio d'amministrazione nuova dovrebbe essere nominato sulla base dalla costruzione e dalla Fondazione e così
Terzo problema
E che alla presidenza del Consiglio continui a lavorare per la redazione del disegno di legge di riforma dell'editoria
In un modo partecipato e condiviso dal mondo dalla carta stampata proprio perché di questo noi abbiamo Diso
Il quarto appuntamento è quello più diffuso nel Paese
Con la riforma dalla costituzione del due mila e uno
Le regioni oggi hanno competenza concorrente in materia di comunicazione
Ma la legislazione delle regioni è vecchia di dodici tredici quattordici anni
Quando in questi ultimi anni vi è stato un progresso tecnologico Callea rese del tutto obsolete
Ebbene non c'è una regione d'Italia delle venti che abbiamo che già attrezzato una proposta convincente di riforma
E guardate che l'Unione Europea sta insistendo perché le regioni italiani di novità a una nuova legislazione del capo con la comunicazione
A livello di Media Corp abbiamo preso contatto con sette regioni
Insieme stiamo lavorando per costruire una prima ipotesi di riforma in questa direzione
Sarebbe importante che tutte le regioni sorpreso terreno procedessero nel modo più veloce possibile grazie
Grazie assunti Claudio Pontiggia presidente lega Coop Liguria e dopo Luca Bernareggi
Buona sera a tutti
Cercherò di essere il più sintetico degli interventi ci si mette meno tempo a scriverli che appaia a tagliarli
Naturalmente parlando a quest'ora ho avuto la possibilità di mano a mano tagliare un po'di foglietti in relazione alle cose che ha detto chi mi ha preceduto
Io vorrei partire dal fatto che i documenti preparatori prima
E la relazione di Giuliano Poletti ancora ieri
Ci propongono sfide importanti e appassionanti stimolanti e impegnative
Il documento preparatorio è stato molto efficace
Non ha parlato come talvolta avviene da altro
Ha consentito a ogni cooperativa ogni cooperatore di confrontare la propria esperienza concreta con le cose scritte misurare il livello di condivisione le coincidenze gli scarti le diverse valutazioni
Abbiamo chiarito in modo ancora più esplicita una cosa banale ma spesso le cose Panaiia le cose normali non sono così scontate
Che siamo associazione di rappresentanza delle cooperative associati che siamo associazione di rappresentanza d'impresa cooperative
Un'associazione che è autonoma che vuole essere sempre di più autonoma dalle istituzioni dalle aggregazioni della società civile
Che dialoga in autonomia con tutte le istituzioni e con tutte le altre aggregazioni della società civile associazione che deve difende dipendere solamente e semplicemente dalle o cooperative associate a cui rendere servizi di rappresentanza politico-sindacale servizi servizi
Probabilmente parlo dell'esperienza dalla Liguria erogare di più servizi servizi rispetta i servizi di rappresentanza politico-sindacale
Credo che abbiamo lavorato e dobbiamo dovremo continuare a lavorare Hans a sostenere
A consolidare lo sviluppo delle associate a sviluppare nuova cooperazione
Ma dobbiamo lavorare anche per chiarire comunicando di più le esperienze concrete che facciamo che cosa siamo e che cosa facciamo
A questo proposito condivido pienamente le considerazioni che faceva questa mattina Aldo Soldi
Su un tema cruciale del comunicare
E su una riflessione attenta che credo dobbiamo a fare
Sulla rapporto nostro con la società italiana e le sue varie istituzioni e associazioni della società civile abbiamo avuto grandi segnali di interesse nei congressi regionali avvenuto in Liguria
è avvenuto anche nel corso di questo congresso ma qualche cosa che non quadra nel rapporto con il Complesso del mondo esterno credo che ci sia su questo dobbiamo riflettere con attenzione tutti i giorni credo che nella nostra esperienza misuriamo la distanza tra ciò che siamo e come siamo percepiti
La distanza tra le cose che abbiamo sentito da italiano presidente dalla cooperativa altro verde e le cose sommarie che sono scritte in taluni documenti
Che talvolta ci capita di leggere
Questa questione dello scarto credo che valga per la rappresentazione che talvolta è data Dellera coppe delle cooperative
Valga per chi ritiene di polemizzare sistematicamente e strumentalmente con noi e attaccarci
Ma questo scarto credo che valga anche per chi pensa di volerci bene ma poi nei documenti si dimentica della esperienza lava cooperazione italiana
Per usare un termine moderno uno degli stakeholder per noi importanti una delle importanti organi diciamo Soggetti e organizzazioni della società civile che si sta preparando al suo congresso
Dedica all'esperienza cooperativa di questo Paese tre righe striminzite
Nel capitolo del lavoro
Ho qualche riga per citare in modo discutibile la vicenda Unipol-Bnl
Tra l'altro va notato
Che se si vogliono fare le cose scritte in quei documenti se si vogliono tradurre in realtà gli impegni che vengono assunti in quei documenti
Siamo
Citati siamo chiamati in causa non citati chiamati in causa ad ogni ricca pensiamo di valere qualche cosa di più
E d'altronde gli abbiamo avuto testimonianza interessante lucida pertinente da interventi che ci sono stati ieri gli interventi che ci sono stati oggi mi riferisco in particolare a quelli di Vietti
A quelli di da del ministro Damiano del ministro
Bersani ma credo che dobbiamo riflettere su questo scarto
E lavorare su questo problema in modo conseguente penso che non sia uno scarto che sia uno scarto che deriva anche dai limiti di come operiamo di cosa fanno le associate di in che misura esprimono pienamente alla missione cooperativa ma credo che derivi da come relazioniamo con la società
Italiana penso che dobbiamo sostenere quindi di più le nostre associate nel lavoro che fanno ad essere più conseguenti ad essere più coerenti ed efficaci nella loro azione
Ma troppo spesso misuriamo
Che il ruolo delle cooperative che rispondono con fatica e con contraddizioni alla missione che ci è propria
Non è riconosciuto per quello che non è considerato per l'utilità effettiva che svolgiamo nella società italiana e credo che invece siamo utili per contribuire per concorrere ad uno sviluppo del Paese che non sia soltanto incremento quantitativo del PIL ma sia uno sviluppo che sia segnato da elementi di qualità
Che si è segnato da elementi di equità che sia segnato da elementi di coesione sociale di pari opportunità e di tutti quelli elementi qualitativi che fanno di una crescita numerica anche una crescita di qualità di cultura di civiltà dalla convivenza tra le persone che credo che se le istituzioni
E lì gli attori sociali puntano ad uno sviluppo di quel tipo
Siamo fortemente chiamati in causa taglio un moltissime vado ad una questione che devo proporrà al Congresso per dovere su mandato di alcune cooperative
Associati a Legacoop non soltanto in Liguria
è una questione che richiama al tema di cosa siamo e cioè utili ho cercato di dire
Il l'altro tema è quello di che colore abbiamo si discute molto del nostro del nostro colore
Io credo che se si parla del rosso per fare riferimento alle nostre radici si dice una cosa che ci sta tutta certo abbiamo radici nel movimento di emancipazione dei lavoratori dalla fine
Dell'Ottocento
E quindi il connotato è quello ma poi per esempio se parliamo dei conti dei conti economici delle cooperative aborriamo che siano Rossi e per seguiamo con grande determinazione che siano neri
E se parliamo dei colori taglio rapidamente dall'Alleanza cooperativa internazionale parliamo dei colori dell'arcobaleno perché noi siamo fare insieme siamo per la democrazia
Siamo per la pace e quindi siamo utili
E arcobaleno
E devo motivare di brevemente il fatto che non è casuale
Che chi orna la presidenza di questo congresso si è il girasole è una pensata di alcune cooperative foto ridicole dalla Liguria ma anche dalla Toscana ma anche di altre regioni che si sono sentite parlarne
Che hanno cominciato a ragionare del fatto che lega Coppa un animale che avevate Manola non ha un fiore che fosse una casa di avere un fiore utile che forse poteva essere un fiore
Che condivida Mamoli tardivamente ed è nata questa idea del girasole che rimettiamo allega accoppiare metti rimettiamo alle centrali cooperative forse si può partire da un sole quindi stamattina Damiano ci diceva
Non fiori ma opere di bene ma io vorrei ricordare che la un blu
Governo del Fronte popolare nel provvedimento istitutivo delle ferie che non era nel programma di governo lo intitolò il pane e le rose
Bene grazie credo anch'io che la proposta sia meritevole di attenzione
Peraltro le cooperative anche toscane insieme a quelle liguri ed altre si erano già cimentata con l'argomento
Intanto salutiamo per la presenza ringraziamo il ministro Luigi Nicolais ministro per le riforme e l'innovazione a cui diamo il benvenuto e la parola però subito dopo il prossimo intervento che è quello di Luca Bernareggi presidente di Legacoop Lombardia
Cercherò di stare
Nei tempi andando al merito di alcune questioni chiave
Sono state individuate nella relazione del presidente Poletti che sono state anche al centro dalla discussione congressuale nostra
Il Lombardia
Noi abbiamo giustamente celebrato in questo appuntamento congressuale nei congressi regionali
Annui di crescita e dunque e di ruolo che molte imprese cooperative in diversi settori si sono conquistate nel corso di questi ultimi soprattutto di questi ultimi otto dieci anni
Sono stati anni importanti che hanno segnato in modo significativo una presenza in alcuni mercati
Di assoluta leadership da parte di queste importanti cooperative sono stati richiamati nella relazione di Poletti
La presenza quindi tanti esponenti illustri del governo nazionale
E di esponenti delle istituzioni
Ha confermato che c'è un'attenzione crescente nei nostri confronti e dell'intero mondo cooperativo da parte almeno di questi importanti rappresentanti della società italiana
Questo però ci consegna anche dei problemi nuovi e delle responsabilità maggiori come qualcuno anche detto prima di me
In questo senso io credo
Di
Poter dire anche al presidente di Confcooperative Marino che ieri nel suo lungo intervento per larga parte condivisibile per molte cose che egli ha voluto dire
Che da questo punto di vista però io ho una visione un po'diversa sul tema dell'autonomia e dell'indipendenza dell'organizzazioni cooperative
Intanto perché dal suo intervento mi è parso di capire che c'è
Un quasi volersi allontanare dalla politica e dai temi di natura politica io invece penso esattamente il contrario che cioè noi proprio nel momento in cui assumiamo una responsabilità imprenditoriale e sociale crescente dobbiamo avere la forza e in parte siamo anche obbligati a farlo di sviluppare più politica più contenuti della politica i più azioni propositiva dentro la società
Dobbiamo cioè essere meno timidi nel dire ciò che ci piace e ciò che non ci piace
Se
Perché qualcuno ci accusi ad avere interessi particolari qualora il ministro Bersani introduce importanti normative nel settore delle liberalizzazioni e per rompere Monopoli corporativi rendite di posizione parassitari in questo Paese
Noi dobbiamo schierarci al suo fianco dobbiamo cioè dire con forza fino al Quiché quelle norme vanno nell'interesse del Paese e dei cittadini consumatori di questo Paese
E non farci in qualche modo intimidire dal fatto che qualcuno intravede anche eventualmente l'opportunità ma io non ci trovo niente di negativo in ciò che in questo processo di liberalizzazione di alcuni settori di questo Paese ci possono essere anche interessi da parte di molte nostre cooperative
Allo stesso modo io credo che noi dovremo chiedere con più forza che questo governo investa di più e meglio sul tema delle infrastrutture
è un tema questo decisivo soprattutto in alcune zone del Paese non solo al nord
Se vogliamo che questo Paese possa mantenere livelli di eccellenza e di competitività che in questi anni purtroppo abbiamo smarrito
E non dobbiamo farci prendere dalla timidezza se dietro il soffermarci rilanciare con grande forza questo tema degli investimenti nei settori infrastrutturali del Paese
Ci sono come del tutto evidente interessi di grandi cooperative del settore delle costruzioni
è paradossale
Che impresa di costruzioni spagnole ed europee vengano a investire in questo Paese e questo tema sembra che non riguardi le organizzazioni imprenditoriali italiane
Allo stesso modo io credo che dovremmo chiedere con più forza e più vigore una riforma radicale della pubblica amministrazione
Ho elencato questi tre temi per dire e ce ne potrebbero essere anche altri in parte già al presidente Poletti ne ha posto qualcuno nella sua relazione
Per dire che il tema dell'autonomia ci consegna una responsabilità in più e non una responsabilità in meno dobbiamo in qualche modo riuscire a sviluppare questi temi con delle proposte
Sostenendo anche quelle forze sociali politiche istituzionali che decidono di sostenere processi che fanno gli interessi del Paese e dei delle sue forze economiche sociali in definitiva anche dei suoi cittadini permettetemi di fare un riferimento alla mia Regione sempre a proposito di quello che diceva il Presidente Marino
Se noi e le cooperative che rappresentiamo in Lombardia come tutte le molte delle quali sono lombarde molte delle quali sono emiliano-romagnole
Molte delle quali sono toscane e anche cooperative di altre regioni italiane se noi avessimo anche semplicemente dato l'impressione
Di essere collaterali a qualcuno o a qualcosa
Nel corso di questi ultimi dieci anni il Lombardia queste cooperative non avrebbero trovato udienza da nessuna parte
Perché come è noto i rapporti di forza in quella regione in questa regione nella mia nella nostra regione
In questi ultimi dieci anni sono stati i rapporti di forza che hanno costretto la sinistra politica ha un ruolo di assoluta testimonianza
Ed è stato invece grazie a un lavoro è comune fatto dalle associazioni di settore dalla Legacoop e soprattutto credo dai gruppi dirigenti delle cooperative che insieme abbiamo trovato udienza nelle istituzioni nelle forze sociali grazie al fatto che abbiamo deciso di fare prevalere il merito
Del lavoro che dobbiamo fare
La capacità di sviluppare progetti imprenditoriali di rappresentare al meglio i nostri interessi
E in questo modo di difendere in definitiva gli interessi dei soci che rappresentiamo
Io credo
E voglio riprendono una cosa che ha detto Poletti rispetto alla risposta
Giusta che abbiamo voluto dare al all'idea che emersa qualche tempo fa sul sull'eventuale ipotesi di trasformare le cooperative o parti di queste cooperative
In una sorta di fondazioni
Senza capire
Quale fosse l'approdo di questo tema
Pensando in questo modo di dare una risposta sbagliata a un problema giusto perché se esiste uno strumento
Per non dire antidemocratico ma diciamo poco democratico in questo Paese sono le fondazioni
Tuttavia io credo che il problema della governance e di sistemi di governance più avanzati moderni e trasparenti che riguardano soprattutto un insieme di nostre imprese cooperative associate o di gruppi cooperativi sia per noi un tema ineludibile
Non possiamo semplicemente affidare
Sistemi di governance avanzati
Sviluppi virtuosi del rapporto mutualistico non possiamo semplicemente affidarmi a gruppi dirigenti illuminati
E lasciare ai caso che questi sistemi di governance vengano in qualche modo preservati valorizzati e moderno e modernizzati io credo che da questo punto di vista il lavoro che dovrà fare la direzione di Legacoop la sua presidenza nei prossimi anni dovrà concentrarsi molto su questo tema come giustamente diceva la ministra Bonino ieri non dobbiamo aspettare che siano altri a venirci a fare i conti in casa
La vicenda Unipol già segnato tutti assegnato i soci di Unipol principalmente assegnato l'intero mondo cooperativo dalle medie alle piccole cooperative tuttavia quella vicenda
Ha permesso di iniziare a discutere con una certa
Serenità anche grazie al fatto che il gruppo Unipol attiva in qualche modo trovato una via d'uscita dignitosa alle proprie problematiche
Ma ha svelato in qualche modo che abbiamo un problema rilevantissimo che riguarda appunto i sistemi di governance e di sì riuscire a contraddistinguere sempre di più alcune nostre grandi cooperative
Su questi Asperti tutto il
Io il
Vorrei dire che e chiudo su questo
Ho compreso il richiamo del ministro del scusate del ministro del l'onorevole Fassino
Al tema al tema dell'evoluzione del sistema politico italiano e delle sue nuove forme che probabilmente prenderà
Però permettetemi di dire che secondo me
Ciascuno come giustamente lui ha detto deve fare il proprio mestiere
E con le opinioni che crede di difendere però io credo che ci sia un problema che viene prima delle evoluzioni delle forme di rappresentanza della politica
E che è legato al fatto cioè che in questo Paese se c'è uno dei
Permettetemelo di di di dirlo così se c'è uno degli aspetti più deteriori
Della situazione politica italiana è il fatto che la politica non si paga
è bastato guardate che il governo Prodi decidesse di trasferire una parte di di propria risorse a Milano istituendo un tavolo per Milano e la Lombardia nel giro di tre mesi
Che si sono risolti i problemi che attendevano una risposta da trenta anni
La politica deve fare anche questo deve riuscire a parlarsi deve riuscire a comunicare nell'interesse di dare risposte alle soluzioni dei problemi che abbiamo abbiamo risolto problemi infrastrutturali che attendevano una risposta da trent'anni si è deciso giustamente di candidare la città di Milano
All'Expo due mila quindici e si sono decise anche altre cose importanti serve un atteggiamento costruttivo di questo tipo prima prima anche delle cose che diceva l'onorevole Fassino in ciò io mi auguro che anche organizzazioni importanti come Lega Coop e Confcooperative in questo caso le due organizzazioni insieme possono trovare il modo di sollecitare la politica dare risposte comuni ha problemi importanti e urgenti che abbiamo
Grazie Bernareggi
Fra l'altro complimenti ai sforato di dodici secondi sei formidabile
Ma sito giudice partenza io ho un on gravissimo problema cari amici i delegati noi abbiamo ancora venti venti venti interventi dieci minuti l'uno finiamo se va bene alle nove e mezza stasera
Poiché gli ultimi che parlano e giusto che almeno abbiano di fronte una decina di delegati no
Credo che sia uno sforzo che dovete fare tutti con grande rispetto dei tempi che so che sono tiranni tranne naturalmente gli ospiti lei ministro stia tranquillo potrà parlare finché vuole
Al limite avrà colpa lei se stia qui fino alle undici
Io darei la parola adesso a Sabrina Mancini del servizio civile Legacoop
Dove sei Sabrina
Grande vede
Benissimo Sabrina tu che sei del servizio civile
Il padre buon pomeriggio mai allora con il mio intervento a quest'appuntamento congressuale vorrei porre alla vostra attenzione alcuni punti riguardo il servizio civile
Che viene svolto nelle strutture aderenti a Legacoop
La nostra organizzazione ha ormai una ricca esperienza ventennale che parte dagli obiettori di coscienza ed arriva la gestione dell'attuale servizio civile nazionale
Le due esperienze ovviamente hanno una radice d'obiettivi comuni ma anche un sistema di coordinamento e di gestione molto diverso tra loro
Sia per la quantità delle norme che le regolano sia per la complessità della stessa gestione
Con il provvedimento della sospensione della leva obbligatoria scelta effettuata dall'Italia nel due mila è stato di fatto interrotta anche l'esperienza del servizio civile sostitutivo a quello minimo militari
L'obiezione di coscienza appunto
In conseguenza di ciò il governo fu sollecitato da diversi soggetti già attivi
Nell'ambito dell'obiezione di coscienza ed in particolare dagli enti del terzo settore a presentare un provvedimento legislativo che istituisse regolasse nel nostro Paese l'apertura di una nuova fase del servizio civile
Ovviamente non poteva essere più considerato un servizio civile sostitutivo a quello militare
Cosicché in tutta fretta nell'anno due mila e uno poco prima della chiusura delle attività parlamentari visto l'avvicinarsi delle elezioni e il Governo in mano anche la legge sessantaquattro
Che istituiva appunto il servizio civile nazionale in Italia su base volontaria e dal quale possono partecipare tutti i cittadini italiani senza distinzione di sesso che non abbiano ampiamente riportato condanne di primo grado di età compresa tra i diciotto e i ventotto anni di età
Da questo importante istituto
La lega a poppa finora partecipato con cinquecento progetti che hanno coinvolto un numero non indifferente di giovani volontari e che a tutt'oggi hanno anche raggiunto un ragguardevole numero di circa due mila unità come avete potuto vedere anche nell'atrio dai manifesti
Esposti le cooperative interessate sono bene duecento quaranta con novecento sedi di attuazione Progetto
Nel corso di quest'anno inoltre prevista la presenza all'interno delle strutture cooperativa non gli aderenti ed accreditate presso l'Ufficio nazionale per il servizio civile di circa ottocento settanta volontari in servizio civile nazionale
Mi sono permessa di città di citare questi sintetici dati anche per offrire opportunità a tutti voi di valutare il fenomeno al quale la lega Coppa inteso partecipare fin dal principio e dal quale ancora oggi sta partecipando
Prima di addentrarmi nelle valutazioni che riguardano il servizio civile Legacoop è necessario però effettuare una brevissima premessa
Giuro nel limite dei tempi che sono stati dati visto che non tutti De Rita i territori partecipano a questo istituto
Per poter infatti presentare progetti di servizio civile nazionale occorre essere un ente accreditato all'albo nazionale degli enti di servizio civile l'accreditamento non è un'azione automatica che si risolve però inoltrando all'ufficio competente
Istituzionale una formale richiesta ma bensì gli enti accreditati soprattutto che coloro che ritiene che richiedono di essere inseriti nella prima classe che è poi la classe
Alla quale ha chiesto di essere accreditata anche la Legacoop presuppone il possesso di diversi sistemi di gestione per esempio quelli della formazione della progettazione del monitoraggio della selezione dei candidati e così via sistemi quindi che devono essere coordinati da una struttura di gestione dedicata al servizio civile
Il coinvolgimento ovviamente come secondo punto anche non marginale di molteplici figure soprattutto a livello territoriale chiamati a gestire corre correttamente attraverso attività quotidiane
Il servizio civile in base alle finalità che sono indicate dalla legge dice di riferimento
Tutto ciò
Allo scopo di offrire ai giovani volontari che intendono cimentarsi in questa importante esperienza sociale
L'acquisizione di competenze e di professionalità per un loro futuro
Un maggior senso di appartenenza verso la comunità alla quale loro stessi fanno parte divenendo così cittadini attivi favorendo al contempo la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale
Attraverso lo svolgimento di tutte quelle attività che sono ovviamente previsti nei progetti approvati orientate ovviamente orientati ovviamente verso i bisogni sociali la promozione culturale artistica anche ed ambientale
Quindi solo dopo aver dimostrato il possesso di specifici requisiti un ente può considerarsi formalmente accreditato a seguito della Truth landa dell'accreditamento l'attività che impone uno sforzo maggiore all'interno di ogni ente e quindi anche di Legacoop è quella di mantenere i sistemi di gestione prima dei citati sempre efficienti
Attraverso un attivo coordinamento il coinvolgimento di tutte le persone preposti a questo compito
Sia da parte di Legacoop nazionale sia da parte delle leghe cotta territoriali
Questo è di fatto il punto più impegnativo da portare avanti per tutti gli enti che decidono di Pertini dei partecipare al servizio civile
La lega Coop e le diverse strutture coinvolte sono infatti da sempre impegnate a gestire e ad assicurare una fitta rete di attività
Atti a garantire la qualità del servizio civile secondo le finalità previste dalla legislazione
Accertata questa condizione quindi occorre però anche essere consapevoli che il Complesso impegno gestionale del servizio civile nelle nostre realtà
è particolarmente sentito potere all'interno di esse non troviamo delle risorse umane dedicate ovviamente in modo specifico al servizio civile stesso
Ho usato il termine specifico proprio perché o l'intenzione di evidenziare che le figure quotidianamente interessati al servizio civile sono coinvolte anche in altre molteplici attività
Mi riferisco quindi ai responsabili locali di Ante accreditato ai progettisti ai formatori e a chi è chiamata a svolgere il monitoraggio all'interno delle strutture
Anche agli operatori locali di Progetto e così via molte di queste figure spesso infatti ricoprono diversi ruoli
La sfida però sta proprio su questo punto che a mio avviso è necessario raccogliere provvedendo magari a sensibilizzare maggiormente
Nei diversi territori e nelle diverse realtà cooperative il servizio civile principalmente per due ordini di motivi che nelle giornate congressuali fino ad ora svolte sono stati ripetutamente riproposti il primo è che la lega Coop nel mondo del servizio civile entra praticamente di diritto
Visto l'alto riconoscimento che l'articolo quarantacinque della Costituzione italiana fa del ruolo sociale della cooperazione che favorisce appunto gli scambi mutualistici il soddisfacimento di bisogni delle persone i valori dell'auto-aiuto dell'uguaglianza e della solidarietà
Quanto appena citato sono quindi di principi congeniti che abbiamo nel nostro DNA e che con l'istituzione del servizio civile in Italia vengono racchiusi anche nelle sue finalità
Abbiamo come lega copre la possibilità di far transitare dei valori di uguaglianza e di solidarietà nelle giovani generazioni che sempre più tendono a valorizzare il loro io rispetto al valore dato dall'altro c'è una visione un po'troppo inquinata da una forte pressione sotto culturale che infatti estese zone della società eccessivamente spostata sulle Bush centrismo
Rispetto ad una visione di una società composta da individui diversi
Che operano gli uni nel rispetto degli altri soprattutto nei confronti di quelle persone che maggiormente rispetto ad altri si trovano nella condizione di avere un più alto bisogno di solidarietà
Il secondo punto di cui accennavo prima è che attraverso il servizio civile la nostra organizzazione anche quella preziosa opportunità di venire a contatto con i giovani e con il loro complesso mondo
All'occasione di avere un luogo dove poter favorire un dialogo
Tra la cooperazione di giovani e poter dar vita ad un progetto culturale come Poletti ha richiamato anche nella sua relazione di ieri
Impieghi rafforzi appunto i valori e di principi della cooperazione del nostro Paese nelle giovani generazioni favorendo così l'inclusione di nuovi soggetti sociali e perpetrando li intergenerazionali Tardella cooperazione
In ogni relazione umana c'era infatti chi al contempo da e riceve la lega Coppo conferire e trasmettere competenza e professionalità alle giovani generazioni attraverso il rispetto di tutti quei principi previsti dalla legge istitutiva del servizio civile
E al contempo avere anche la condizione favorevole per mantenere una porta aperta verso le giovani generazioni
Vorrei quindi concludere sottolineando quanto segue
Avere l'opportunità di far transitare quasi novecento giovani l'anno nelle strutture cooperative
Da una parte un dado ragguardevole e stimolante ma dall'altro implica un'attenzione trasversale competente da parte di tutta l'organizzazione nel suo complesso
Partendo quindi dalla sede nazionale fino ad arrivare all'interno delle singole cooperative attraverso l'impegno anche delle strutture territoriali di Legacoop
Partecipare al servizio civile infatti ha un impegno importante e costante che coinvolge non solo tutti i livelli operativi dei di un'organizzazione ma anche tutte le figure che si dedicano a questa attività in base ai diversi ruoli
La legge di riferimento infatti prevede che il dovere per gli enti che intendono partecipare al servizio civile è quello di garantire ai giovani che decidono di trascorrere un anno della loro vita
Ad esempio all'interno delle cooperative hanno mila aderenti di imparare facendo di crescere personalmente e professionalmente di sperimentarsi con se stessi
Al di fuori di un ambiente conosciuta un maturando delle sensibilità diverse rispetto a quelle che
Sono possedute
Per contro e a giovani volontari e chiesto di impegnarsi con responsabilità e di impegno nelle attività svolte volte alla realizzazione del Progetto che loro stessi hanno scelto
Se la nostra organizzazione sarà in grado di seguire il servizio civile con una maggiore attenzione le positivi le positive potenzialità che ci troviamo di fronte potranno esprimersi offrendo alle nuove generazioni un'ulteriore opportunità
Verso chef una società migliore e diversa la stessa sollecitazione che viene espressa anche dalla nostra Carta costituzionale e che purtroppo molte volte rimane disattesa
Occorre pertanto sviluppare un'attenzione politica operativa ed equa di di equa distribuzione delle risorse per meglio propendere verso una migliore estensione e qualificazione dei compiti che quindi abbiamo davanti
Prima di concludere e prometto concludo sul serio vorrei avere l'occasione anche di ringraziare le persone che a diverso titolo sui dividendi sui territori interessati dal servizio civile
Dimostrano un'attenzione ed una generosa disponibilità nonostante gli impegni da loro già assunti all'interno delle rispettive realtà
E che hanno avuto la sensibilità di cogliere l'importante binomi esistente tra i valori del servizio civile in Italia e quelli della cooperazione grazie
Brava due volte ai sforato di poco ma oggi l'otto marzo ti perdoniamo tutti varava complimenti salvate tante persone ragazzi
Ci ha raggiunto il ministro Alfonso Pecoraro Scanio ministro dell'Ambiente benvenuto ministro grazie per la sua attenzione la facciamo leggermente attendere perché adesso daremo la parola alla ministro Nicolais che già un po'che ascolta e quindi adesso nell'occasione per lei ministro
Le le dò la parola al non abbia timore che io ho batta sul microfono otto parli tranquillamente poi si prepari l'amico vini presidente dieci MB
Grazie grazie moltissimo cercherò veramente di mantenermi nei tempi per evitare le undici per tutti voi stasera
Debbo dire che viviamo un periodo di grandi cambiamenti perì in un periodo di grandi cambiamenti come il presidente Poletti ha detto nella sua relazione
Bisogna sapere essere protagonisti del futuro
E non ci possiamo accontentare di addetti di adattarci al cambiamento
Ma dobbiamo essere agenti consapevoli del cambiamento questo secondo me è una frase molto importante che ben si inquadra in quello che sta succedendo attualmente in tutto il mondo non abbiamo dei cambiamenti sostanziale nel mondo della produzione nel mondo della sociale nel mondo della formazione del mondo della politica cambiamenti che ci non ci permettono di avere più dei riferimenti chiari come avevamo nel passato
La produzione e quindi tutta l'impresa nel nostro nel nostro paese è cambiata sostanzialmente perché inizialmente qualche anno fa era basata sulla capacità di produrre a basso costo
Oggi invece è basata soltanto sulla capacità delle nostre in prese di mantenere e di raggiungere una competitività internazionali s'materializzando i prodotti cioè il rendendo i prodotti sempre più poveri di materia e sempre più ricchi di conoscenza
Questo determina un cambiamento sostanziale non solo nel mondo del lavoro ma in tutta la filiera dalla conoscenza che vada alla scuola alle università agli enti di ricerca
Anni gli innovatori e anche ai sistemi dove avviene l'innovazione all'impresa e infine porta questo sistema diventare competitivo in un mercato globale in cui la competitività veramente diventa l'elemento essenziale in passato
La grande impresa lavorava con una con una filiera di sub committenti
E questi sub committenti avevano un ruolo del tutto secondario perché dovevano riuscire a realizzare degli oggetti a costi più bassi di quello che poteva fare la grande impresa oggi non è più così
Oggi la grande impresa cerca dei partner tecnologici cerca delle piccole e medie imprese capace di prova proporre prodotti innovativi prodotti con contenuti di conoscenze cona in alta qualità
D'altronde la piccola impresa ha sempre nel passato aveva normalmente l'abitudine di competere sul mercato regionale oggi non lo può fare più oggi non può più prendere una buona idea che ha che ha avuto guarda partecipando a una fiera e produrre per competere sul mercato regionale oggi abbiamo un sistema che ci permette di competere sul mercato globale il mercato globale richiede un'aspra innovazione sostanziale e abbiamo quindi bisogno anche in questo caso di riuscire ad accedere alle conoscenze per poter innovare e pro del rendere competitivo il nostro prodotto
La grande impresa d'altronde prima era abituata a lavorare coi vincenti conigli suoi centri di ricerca che in genere erano i corporate research centers oggi non sono più sufficienti per la grande impresa
La grande impresa ha bisogno di riuscire a integrare le conoscenze sviluppati in centri specialistici e raggiungere il mercato in un tempo molto rapido per poter mantenere un livello di competitività quindi questa questo ruolo di noleggi Integration che si è sviluppato nella grande impresa
E un ruolo che dà una grande valenza anche ai centri di ricerca anche i ubicati nel mondo e quindi una competitività dei centri ricerche mondiali ma anche alla capacità stessa di mettere insieme diverse diversi scienziati capire capaci di produrre in modo innovativo ma contemporaneamente capaci di parlare tra di loro
Qui vengo appunto a un altro punto che è stato sollevato ha dovuto a Giuliano Poletti nella sua relazione che quello di saper lavorare assieme
Perché oggi non abbiamo breakthrough tecnologico se non attraverso una capacità di di integrazione di conoscenze
Oggi più che nel passato
Estremamente importante è saper lavorare insieme saper mettere insieme scienziati
E anche esperti di diversi settori per poter sviluppare voi un qualcosa di innovativo che prenda un po'da vari settori la diagnostica per immagini per esempio uno dei settori in cui oggi abbiamo avuto un avanzamento tecnologico spaventoso
E lo abbiamo avuto perché le grandi scienziati
In in medicina in ingegneria in biologia in fisica e matematica hanno saputo lavorare insieme per produrre un prodotto che oggi noi tutti consideriamo di di normale accesso
E questo il modo di cambiare del del mondo
E quindi la la ricerca ha bisogno di una capacità diversa di interagire col passato e abbiamo oggi bisogno di sviluppare dei modelli a pregare appropriati sul territorio anche per il trasferimento della conoscenza
Il passato trasferiva amo conoscenza attraverso parchi scientifici attraverso consulenti attraverso Esperti che aggiravano un po'il mondo e ci venivano a raccontare che cosa di nuovo c'era da poter utilizzare oggi questo non è più possibile perché il tanto marchetta
Il Tai il tempo che è necessario dal momento in cui produciamo conoscenza al momento in cui Usini utilizziamo conoscenza deve essere ridotto a zero per permettere una vera competitività nel mercato globale e questo è un altro grande cambiamento abbiamo quindi sviluppare modi sviluppare modelli nuovi che non solo ci permettono di accedere alle conoscenze ma che ci permetti no di anche di interagire
Tra chi produce conoscenza e chi utilizza conoscenza
Questo o dobbiamo sviluppare modelli adeguati abbiamo avviato dei diritti Dini
Distretti tecnologici che possono essere un modello interessante ma dobbiamo continuamente pensare a modelli nuovi da realizzati sul territorio per questo
Nuovo mutuo di operare in un sistema così competitivo e così anche per la pubblica amministrazione
La pubblica amministrazione oggi è ritenuto ritenuto ha un peso per lo sviluppo e questo non è più possibile una pubblica amministrazione moderna Deventer Petrali anche i cambiamenti tecnologici e utilizzare i cambiamenti tecnologici come una grande opportunità per una cambiamento sostanziale
Fino a oggi l'approccio è stato semplicemente di sostituzione di tecnologia avevamo prima carta e penna oggi abbiamo computer
Abbiamo avevamo prima il protocollo informatico cartaceo oggi diciamo utilizzeremo il protocollo informati impropri protocollo informatico senza carta
Avevamo prima un flusso documentale cartaceo adesso siamo un flusso documentale informatico ma non è questo il cambiamento
Fin quando viviamo in questo mondo in cui esistono le due tecnologie quella della Carta e quella del computer non avremo mai fatto un salto tecnologico per un cambiamento sostanziale della pubblica amministrazione nella pubblica amministrazione dobbiamo cominciare a ripensare a tutti i procedimenti ripensare all'in modo informatico e semplificare tutto il processo
In un sistema in cui queste tecnologie dell'informazione fosse completamente distribuito in cui tutto il sistema
Il pubblico centrale e periferico fosse interoperabile non avremmo nemmeno più bisogno delle leggi Bassanini perché le informazioni sarebbero comuni a tutti
E qualunque ufficio potrebbe avere accesso alle informazioni di cui ha bisogno senza avviso nemmeno richiedere un'autocertificazione
Questo è il grande cambiamento in cui noi oggi ci troviamo di fronte e questo è il lavoro che stiamo facendo
Oggi nella pubblica amministrazione abbiamo avviato un grande processo di sviluppo di interoperabilità a livello centrale che si completerà prima dell'estate subito dopo abbiamo un grande processo di interoperabilità tra il centro e la periferia e quando il sistema sarà completato entro la fine del due mila otto avremo un sistema in cui le banche dati sono utilizzabili da tutti
E questo non è solo una tecnologia è un cambiamento di mentalità il condividere dati il condividere informazioni è un cambiamento difficile perché non tutti noi siamo pronti a ad aprirci Coreno coi le nostre informazioni verso gli altri
Quindi c'è un un grande lavoro tecnologico ma c'è principalmente è un grande lavoro sull'uomo perché lì e il punto essenziale e qui di qui il perché abbiamo questo ministero
Di riforme innovazione della pubblica amministrazione perché non è solo la tecnologia che cambia il sistema ma è la tecnologia insieme con l'organizzazione del lavoro e quindi dall'altro lato abbiamo avviato una grande operazione per ridare dignità alla pubblica amministrazione
Ridare dignità attraverso una trasparenza maggiore ridare dignità attraverso la licenziabilità dei lei di alcuni spartiti Colari
Reati
Per la pubblica amministrazione come la corruzione come il peculato com'era la concussione lavorare in modo tale che ci sia una totale trasparenza su quelle che sono lo gli Stati Brat patrimoniali dei dirigenti
Della pubblica amministrazione
Di dei consulenti delle pubbliche amministrazioni questo e già avvenuto le mie ultime direttive sono tutte quante incentrate per ridare dignità alla pubblica amministrazione e quindi è rendere trasparente il più possibile la pubblica amministrazione italiana
A questo aggiungiamo due leggi che hanno cominciato l'iter parlamentare uno oggi l'altro ieri una e appunto per la licenziabilità dei rei e l'altra e per dei per i tempi certi nella pubblica amministrazione
Abbiamo bisogno di introdurre dei parametri oggettivi di valutazione di funzionamento di una pubblica amministrazione e abbiamo bisogno di farlo in modo tale da poter valutare la performances non del singolo ma dell'ufficio
E l'auto punte quello che esce dagli uffici che ha bisogno di una valutazione il mercato ha una grande ha un grande valutatore terzo che lo che il il cui il privato una grande valutato tre terzo che il mercato
E il pubblico ha un valuto valutatore terzo che fino a oggi non è stato mai attivato che il cittadino
Il cittadino il nostro valuto dure noi dobbiamo renderci conto che dobbiamo porre il cittadino al centro della trasformazione di questo sistema ed è il ritiro di rimodellare il sistema immaginando il nostro cliente
Come l'elemento centrale che porta Successo alla pubblica amministrazione qui nasce tutta una serie di iniziative di attività sul introduzione di un sistema terzo per la valutazione di un sistema terzo
Che attualmente stiamo discutendo con parecchi giuslavoristi che non deve essere un'autorità terza che valuta il singolo ma un sistema oggettivo terzo che dia i parametri di valutazione Della performances
E su questo questo è tutta la parte che entra in questa nuova legge che si è avviata e che vuole avviare un processo di semplificazione ma di valutazione di coloro che funzionano bene questo questo grande processo vi dà un'idea di quello che dovrà essere la pubblica amministrazione
In due anni da oggi la pubblica amministrazione dovrà diventare un backoffice molto compresso tecnologicamente molto organizzato e un front-office semplici evanescente
Un front office in cui c'è un ufficio presso il Comune che dà l'accesso a tutte quante le pubbliche amministrazioni
Ho potrebbe anche non esistere questo ufficio ma questo ufficio serve perché a domanda deve rispondere poi dovremmo immaginarci anche un sistema di marketing di quello che fa la pubblica amministrazione di aiutare le persone non non abili ad lavorare con un sistema così fortemente informatizzato della pubblica amministrazione poi tutto il resto avviene un back office che lavora da solo
Lavoro in un sistema interconnesso il cambiamento che abbiamo operato sulla sulla carta d'identità elettronica è stato basato proprio sul fatto che bisognava transfer trasformarla da una carta che conteneva dati sensibili ha una chiave di accesso alle banche dati
E quindi una chiave d'accesso che poi entrare in una banca data del ministero degli Interni ma anche in quello della salute ma anche in quello dei trasporti e quindi è una una chiave che ogni cittadino ha per poter accedere ai dati che gli che gli che riguardano lui stesso e questo è il cambiamento della tecnologia e dell'organizzazione di lavoro assieme
Ovviamente oggi vediamo ancora poco perché un'organizzazione così complessa
Richiede uno sviluppo di un di un back office
Che sia funzionante prima di aprire lo sportello affrontò Office sarebbe un grande errore aprire un confronto Office di un sistema che non a becco Office come è avvenuto nel passato
Ed è quello su cui lavoriamo e quello di creare un sistema prima funzionante e poi successivamente disponibile a tutti i cittadini
E analogamente per insieme con Pier Luigi che è stato qui stamattina abbiamo avviato questo grande progetto di industria due mila quindici e qui ancora una volta abbiamo fatte delle grandi città
Per la prima volta in questo Paese a insieme io Mussi e Bersani abbiamo fatto una scelta forte su quello che noi vediamo come l'industria italiana nel due mila e quindici puntando sull'innovazione sulla ricerca in settori che oggi hanno ancora una forte competitività il made in Italy ai beni culturali
Capendo tutti che per poter mantenere la competitività oggi non basta avere dei grandi brevetti non basta avere un grande un in possesso del del mercato perché lei le varie rivale varie nazioni ci copiano ci copiano velocemente e noi dobbiamo essere pronti a questo processo di copiatura
E dobbiamo mantenere il nostro vantaggio commerciale di cinque sei anni rispetto agli altri non c'è più una posizione statica come nel passato
Anche una posizione forte sul mercato deve essere intesa come una posizione dinamica di continuo
Di quanti in una corsa e Sempre più veloce rispetto agli inseguitori che sono gli altri che ci stanno dietro e questo è un punto importante
In questo dobbiamo dobbiamo sapere fortemente coniugare innovazione e contraddizioni e dobbiamo cercare di fare del delle nostre diversità dei punti di forza
La nostra diversità la nostra capacità di produrre in qualità in settori specifici e tradizionali devono rappresentare per noi dei punti di forza in un mercato globale
Non dobbiamo più guardare la Cina l'India come dei grandi concorrenti verso di noi ma in questi settori deve essere vedevano è rappresentare per noi dei grandi mercati dei mercati così più elevati oggi quando cominceranno i cinesi e gli indiani a viaggiare perché il sistema economico di questi Paesi sarà diventato un sistema economico interessante forte avremo il numero dei turisti che potenzialmente potrebbero arrivare iniziale non si raddoppia ma diventa dieci volte più ampio
Ed è su questo che noi dobbiamo lavorare se vogliamo pensare a un futuro del Paese che sia fortemente basata sull'innovazione e quindi insieme a questi due grossi progetti abbiamo individuato e altri due grandi progetti importanti per tutta l'infrastruttura industriale l'energia
Che uno veramente cruciale e la logistica sono due elementi forti l'Energia perché e noi siamo tra le poche nazioni che non hanno fonti energetiche le energie alternative rappresentano per noi dei grandi
Delle grandi potenzialità da cui non possiamo di a cui non possiamo dare un'attenzione non un'attenzione importante oggi i cambiamenti delle conoscenze sono così veloci che anche nella fotovoltaico nel Energia diciamo di a idrogeno in altri settori come questi innovativi noi possiamo fare dei salti che oggi non riusciremmo a prevenire e dobbiamo essere pronti domestic dobbiamo essere all'avanguardia nelle conoscenze del mondo in questi settori perché in questi settori noi potremo avere dei grandi delle grandi soddisfazioni anche da un punto di vista economico
E poi la logistica è un altro elemento importante noi per pensiamo all'Italia come un Paese in cui arriva merce e poi parte Merce
Ma non dobbiamo pensare a queste non dobbiamo pensare a legare con i paesi in cui arriva merci primaria viene app diradata viene già riempita di contenuto di conoscenza viene rivenduta fuori
Un Paese di trasformatori e non semplicemente di di trasportatori e questo è un altra grande opportunità su cui vorremmo incentivare spingere la creatività dei nostri cittadini Appenzell dei nostri imprenditori a pensare a nuovi sistemi di upgrading
Del diciamo del delle merci e di una logistica molto più innovativa infine l'ultimo e le scienze della vita
La scelta dalla scienza della vita e perché questo è un settore in cui casualmente in Italia abbiamo tantissimi ricercatori e non abbiamo imprese biotecnologiche non abbiamo impresa nel settore
Della scienza e della vite abbiamo bisogno di utilizzare questa forte presenza di ricercatori come elemento di attrazione per l'insediamento di nuove imprese per attrarre nuovi investimenti
E che queste cinque aree quindi hanno rappresentato per noi una scelta importante queste scelte su è stata fatta insieme da un ministro
Per lo sviluppo economico con un ministro
Dell'innovazione
è un ministro per l'Università e la Ricerca dando una chiara visione al Paese che questo governo è un Governo che lavora assieme non è anche un governo di tante unità e tante monadi che si trovano il venerdì mattina a fare un Consiglio dei ministri
E questo è un grande cambiamento perché questo vuole essere un segnale al Paese che se vogliamo veramente competere dobbiamo creare le masse critiche
Dobbiamo essere in grado di lavorare tutti insieme per poter veramente vincere questa grande cori Gresta grande sfida
E il problema generale dell'innovazione è un problema che ci pervade e questo questa questo questa innovazione deve rappresentare per noi una un elemento di crescita l'innovazione significa cambiamento
E dobbiamo essere pronti al cambiamento dobbiamo essere pronti al cambiamento e come diceva appunto il presidente Poletti il cambiamento non ci deve raggiungere ma lo dobbiamo cavalcare dobbiamo essere noi gli attori del cambiamento se vogliamo veramente mantenere una competitività a livello internazionale grazie
Grazie
Grazie al ministro Nicolais grazie ha raccontato tante cose belle che stanno facendo
Un invito al ministro al Governo in generale comunicate non non stancati di comunicare quello che state facendo
Si parla poco di tutto ciò che di positivo questo governo sta facendo per cambiare il Paese
Buon lavoro amministrò prosegua noi le saremo di fianco
La parola Carlo Zini presidente ACM Bin poi ci sarà il ministro Pecoraro Scanio
Prego lei Dini rientra di nuovo nei tempi limitati quindi chiarendo mesi di Eschilo ministro ecco vedo vedo che a proposito di formalità sita va be'che c'è il progetto dell'unificazione ma prima ci diamo del lei
Voi mi chiamo amico davvero io vorrei apprezzato voglio dire con un valore l'ho molto guardato delle autorità io penso che sia un valore anche il compagno nonché del nove vediamo tradizione nella quale Rava bravo penso che Poletti faccia bene a chiamare amici ma non ma magari da Marino mi aspettavo cari compagni non perché tutto sommato non credo che ci siano i nuovi però facilmente dopodiché io concordo con chi mi ha preceduto che diceva che il rosso nella storia
Ma io lo vedo molto anche nel futuro
Tenete presente che nell'ambito di quell'arcobaleno io non vorrei che ha mosso a forza di smorzare si sparisce
Io rappresento una cooperativa di lavoro che è nata cent'anni fa a Carpi e che è parte del movimento socialista operaio non c'è dubbio è indissolubilmente legata uno sviluppo e una battaglia di sviluppo delle classi più deboli
E quando sento parlare di copro se e all'attacco le coop rosse lo prendo con e in particolare fatto le grandi cooperative rosse e fra queste non c'è dubbio quelle delle costruzioni
Lo prendo come un onore perché vuol dire che da quel movimento democratico sono nati impresa che danno fastidio perché sono arrivati ai vertici dell'organizzazione da imprese diverse
Non omologate al capitale l'interno delle quali il valore primario dell'uomo viene anteposto al profitto e quindi da questo punto di vista siccome non abbiamo niente da nascondere io lo prendo come un complimento dopodiché devo dire che da costruttore quali sono parlare prima del ministro dell'ambiente non so se la scaletta era così però è un onere un po'in ogni caso cerchiamo come dire di di di di fare il cerchio sono il allora per punti primo io vorrei ringraziare la l'iter dirigenti la presidenza Poletti per tutti
Di questi quattro anni perché ha portato un movimento cooperativo più grande più coeso e che conta di più
Probabilmente non tutto è venuto come dovevo ma noi quando diamo dei mandati dei dirigenti li carichiamo di mille problemi cioè non sono i salvatori della patria hanno degli obiettivi normali umani all'interno dei
Quali è sempre bene aver prima di tutto la visione all'esterno i soci non ai fatti organizzativi all'interno se da questo punto di vista siamo un po'indietro io credo che il mercato ce ne darà ragione
Ieri il ministro Bonino diceva che si è meravigliata sentire che nelle prime dieci impresa io potrei dire otto italiane ci sono quattro cooperative di costruzioni questo è un fatto nuovo che non è conosciuto ed è un elemento che dà forza a un sistema di impresa
Che comunque anche in quel mondo è sinonimo e garanzia di rispetto delle regole perché un'impresa cooperativa se non vive nella più assoluta legalità
E nel rispetto dei valori
Io sento parlare di etica molto un concetto difficile diciamo che dalle mie parti si fa prima a dire onestà non si divide fra gli onesti e i disonesti dopodiché noi dobbiamo essere sempre in grado di dare le condizioni di sviluppo ai talenti alle ai giovani selezionarli non in base a logiche come dire copta attivo familista e ma sulla base delle intelligenze perché anche nello sviluppo delle nostre imprese questo è un elemento che conta perché la qualità delle imprese non è per protezioni ma è perché si sono sviluppate competenze intelligenze e attaccamento la propri impresa anche nei momenti più difficili
E quindi io credo che questo sia un elemento importante da valutare è chiaro che in un mondo come quello attuale dose
Alla rettitudine alla reputazione o alla Nesta
Si antepone nella valutazione delle persone il reddito e il patrimonio noi abbiamo un compito difficile davanti perché oggi gli uomini vengono valutati
E apprezzati per quanto guadagna non per quanto sono capaci onesti o solitari però io credo che questo sia un elemento distintivo
Che nelle nostre imprese vada tenute tessuto perché uno di quei valori che ci distingue e dal dal contesto sempre per flash per vedere i fatti in cui da questo punto di vista credo che anche la vicenda dell'Unipol
Di cui e io con la mia cooperativa rappresenta una piccola quota
Sia un elemento distintivo che abbia contrassegnato in positivo la capacità di reazione del nostro movimento dell'impresa che erano lì e del movimento nel suo complesso per i comunque a quella situazione
Che non so se ha dei fatti penalmente rilevanti ma indubbiamente è stata ha dato fastidio perché è stato un ulteriore elemento di crescita del movimento cooperativo sono venuti fuori degli elementi che erano contraria la nostra etica e rispetto ai quali la cesura è stata netta irreprensibile provabile io credo che da questo fatto fare discendere sì è una giusta riflessione però anche qui non in mettiamoci all'interno di un tormentone dal quale non sapremmo come uscirne sui modelli la separazione della proprietà dalla gestione introdurre degli altri elementi indubbiamente noi dobbiamo crescere
Per tutelare quei valori ci vuole del lavoro non sono ricette semplici non illudiamoci
Che mettere delle ricette tipo limite ai mandati o altre cose la cui agenda c'è l'impongono dall'esterno e non è nostra non è un salvacondotto perché se non c'è una governance forte all'Unipol
Non c'era da nessuna parte la cover perché in quella sede la proprietà era espressa nel modo più forte e nonostante questo evidentemente alcuni cose sfuggono e d'altronde noi non è che abbiamo la tutela di un principio divino abbiamo la tutela di un patrimonio
Di onestà e di capacità operativa
All'interno della quale ci sono gli uomini con tutti i loro difetti ma l'importante rimuoverli e non tollerare questi comportamenti per cui ben vengano questi fatti
Ma a volte sono più efficaci regolino e molto semplici che ci uniscono tutti
Perché quando diciamo che entriamo in quel meccanismo e poi ci sono gli elementi come dire che possono essere le deroghe no mi sembra quasi di scappatoie mise uno degli elementi che contraddistingue il Congresso precedente era tutta la dialettica che abbiamo fatto sui contributi alla fine mi sembra che abbiamo fatto abbiamo costruito una montagna per partorire un topolino come fatto organizzativo
A volte ci sono regole semplici che favoriscono e la connotazione di intergenerazionali fa delle nostre imprese
A sessantacinque anni i dirigenti cooperativi e soprattutto quelli di vertice vanno in pensione
E quando una in pensione sta a casa dalla cooperativa e se vuole dare un come dire una volontariamente il proprio contributo lo dà e quindi non ci sono traumi non ci son distacchi è una legge naturale cioè quella di dare dei principi che sembrano basilari sembrano quelle riforme che a volte vengono snobbate l'attuale governo ma sono molto efficaci quelle lenzuolate che sono a mio giudizio molto importanti
Per quanto riguarda un concetto
E qui da costruttore volevo credo che sia molto importante è stata difesa e scusarsi a un po'di brusio ci son troppi sessantacinquenne in giro per il carico allora state un po'calmiere allora al riguardo brevemente noi veniamo da una riforma della legislazione cooperativa che ritengo che sia il meglio del possibile posi può fare tutto di meglio
Ma noi siamo stati capaci di condurre una battaglia perché non è stata concessa
Che ha prodotto una legislazione equilibrata dalla quale salvaguardiamo concettualità e fatto fiscale da questo punto di vista di voglio dare un dato perché a volte contano i dati ieri citava il ministro che le fra le prime quattro fra le prime otto imprese ci sono quattro cooperative
Ebbene io vi dico che sono le le seconde quattro no perché sono uno direbbe ma comunque queste quattro che promette fanno la metà del fatturato delle altre pagano il doppio delle tasse delle altre
Perché alla fine non conta le regole conta la sostanza che sapeva uno potrebbe dire perché
O perché sono più brave
E quindi questo è un altro elemento di primato perché si paga le tasse se si guadagna di più ma io ritengo che ci sia un altro elemento che a volte sfugge
E perché sono quelle che vivono nel più assoluto rispetto della legalità cioè le tasse le paga Ceci dice se ci si dice di pagare le tasse non le paghiamo fino all'ultimo
E perché sono quelle che hanno più alta intensità di occupazione regolare perché uno dei valori che la mia cooperativa produce crescere aumentare gli utili
E l'altro elemento è aumentare gli occupati ed errori occupati sono occupati non precari non con dei contratti interinali sono occupati che stanno con continuità l'intero dalla cooperativa e che possibilmente siccome li leghiamo anche sul piano della capitalizzazione speriamo che ci vadano anche in pensione
Uno o un obiettivo da dare al gruppo dirigente anche perché credo che il tempo effettivamente fra i tanti quindi a parte alcune regole io penso che ci sia un elemento importante noi siamo quello che siamo per tanti motivi ma sicuramente il rispetto e la come dire la anche questo congresso dimostrato molta attenzione
Scusate io sono uno che non ama il telefonino ma evidentemente molta attenzione nel
Dei dalle forze politiche dal Governo è perché rappresentiamo il sette per cento del PIL e perché all'interno di questo movimento ci sono grandi eccellenze
E allora una riflessione
Badate bene ha ragione ieri diceva Marino ragione primo
Il fatto delle fondazioni sarà un discorso intellettuale concettuale ma non è che venga posto sul tappeto da dei nemici nostri viene in qualche modo portato da ambienti e noi vi diciamo non ostili
Rispetto al quale noi dobbiamo controbattere con dei fatti
Perché poi mente non ce la perfetta conoscenza del mondo e quale il problema che pongono quegli ambienti e che per crescere
E per dare ancora più peso al nostro movimento le imprese di maggior spicco devono crescere ancora c'è un problema di ulteriore crescita lo sviluppo Comin un'azione in un sistema sta nella crescita
La competizione a livello internazionale come diceva il ministro Bonino inutile facciamo programma
E e propaganda la pista se Pucella pistacchi e palestre ci vogliono dei campioni per andare sul mercato europeo e all'estero
E l'ora una sollecitazione che secondo me vien fatta
Alla presidenza perché la presidenza ha una grande Legacoop una grande reputazione prestino presso i nostri soci e che stimoli e sviluppi processi di aggregazione di crescita di cooperative
Fra le grandi cooperative perché molto spesso se andassimo chiedere i nostri soci
Il loro parere il parere sarebbe favorevole e spesso soli gruppi dirigenti che frenano perché ci sono condizioni come dire di anche di autoincensa in cessazione rispetto ai traguardi che sono stati in qualche modo raggiunti quindi da questo punto di vista la risposta alle fondazioni che è un elemento deleterio è l'ulteriore crescita del nostro movimento e l'ulteriore e in qualche modo fare soggetti che siano in grado di competere sul sulla scenario a livelli di eccellenza questo mi sembra che sia un elemento Danone e trascurare anzi uno degli elementi in questo modo faremo gli interessi
Dei soci interesse del movimento ultima cosa proprio perché nel settore delle costruzioni mi tocca io credo che al governo attuale noi chiediamo soprattutto due cose
Uno salvaguardare la legislazione cooperativa a livello europeo ed è fortemente messa in discussione con quelli procedura di infrazione che ieri ci venivano ricordate e che necessitano di una mobilitazione perché non è un fatto concettuale ma credo che su un problema di lobby ed interessi contrari sempre alla posizione delle grandi cooperative due
Di non passare come governo di centro sinistra alla storia per avere bloccato il processo di infrastrutturazione del Paese quindi quelle infrastrutture che sono indispensabili per la crescita non con quella diciamo quel quell'abbuffata non priva di significati di sostanza con le procedure democratiche col consenso della gente facendo capire l'importanza però cerchiamo di andare nel senso dello sviluppo in questo senso anche l'infrastrutturazione del Paese è un fatto importante Ras
Grazie
Grazie simili tre richieste d'intervento accorato
Ti do del tu tranquillamente
Allora abbiamo il ministro Pecoraro Scanio al quale diamo la parola con un bell'applauso perché si preserva l'ambiente per poter vivere una vita felice
Bene bene non so che devo dire devo dire compagno posso dire cittadini liberalizzato arrangia espresse il collega Ravenna dovrebbe avere osservato che entrano se anche compagna importante è che poi ci seguendo sulle cose da fare perché voi le terminologie bisogna vedere di contenuti io son contento
Del anche perché insomma i problemi che abbiamo di fronte sono sono tanti il mondo la cooperazione a un compito notevole
Io devo dire Giada ministro le politiche agricole ho avuto occasione di riconoscere che il mondo la cooperazione da quello più attento rapporto con i consumatori
Che era il primo che in Italia si è posto il problema della distribuzione per esempio della sicurezza alimentare
Del biologico degli OGM
Di quindi essere attenti
Ha un rapporto costante con i soci perché poi insomma la differenza se non si capisce quale
E con i cittadini-consumatori e sono convinto che più complessivamente il mondo e la cooperazione a un grande lavoro che può svolgere anche nella discussione dei temi ambientali
Le cooperative agro forestali che per esempio erano nate grazie alla legge di orientamento e al concetto dell'agricoltura multifunzionale che ne varammo
Nel due mila anzi nel due mila e uno stanziamento verso la fine dell'altro Governo
Sono stato una dimostrazione di come si può fare occupazione
Tutelando l'ambiente perché poi la sfida nuova Gino Nicolais si parlava della sfida nuova nella burocrazia e però guardate cambiare anche la testa un po'dei decisori politici decisore economici aumentare la conoscenza condivisa guardate che il cambio climatico di cui forse ormai non si accordò soldi scienziati perché penso che insomma basta uscire forse no
Capire che qualcosa sta cambiando avverò delle implicazioni fondamentali poi se uno parla di cambio climatico e poi non riesce a fare delle scelte e le scelte guardare sono il cambio del sistema economico
è la scelta di affrontare una sfida forte dell'innovazione
Riguardante un Paese con otto mila chilometri di coste può mai essere che non ha un piano di adattamento al cambio climatico in atto che prevede che si sta cambiando la catena trofica del mare e quindi il Mediterraneo e nello stesso tempo abbiamo mille cinquecento chilometri di coste che sono esposte alla certezza
Di una modifica del regime dei mari dopodiché o la politica l'impresa il mondo la comunicazione queste cose le traduce no in un allarmismo inutile perché qua noi come dire abbiamo facili oscillazione tra una rassicurazione stolta
Come se niente fosse è un allarmismo talmente catastrofista che rende quasi come dire
Inutile intervento entrambe le gli estremismi sono sbagliati
Ma è ovvio che un Paese come questo deve candidarsi
Essendo dentro il Mediterraneo
Ad avere un grande piano di rilancio anche economico
Di un sistema di difesa delle coste
Capra ma che c'è
Perché tra l'altro un gallese turistico
E chi come mondo la cooperazione vive in tanti settori dovrebbe porsi per esempio che salvaguardare l'infrastruttura territorio
E o no la prima opera pubblica vera di un Paese che può dare lavoro a centinaia di migliaia di persone e fare in modo che questa sia opera pubblica
Perché il problema è che facciamo i convegni facciamo le previsioni si dice che servono trenta quaranta miliardi di euro per fare la messa in sicurezza l'Italia non è così puramente serve meno
Perché dipende se tu un'opera la cui fare cementificando i fiumi o la fai con ingegneria naturalistica e facendo in modo che il mondo delle costruzioni chi è capace di grande evoluzione lo dico proprio perché come dire circostanza ha voluto che passa parlasse
Il rappresentante di un sistema che usa è importante
Il preme capire se al mondo delle costruzioni in questo Paese gli offriamo la grande sfida
Della nuova edilizia della battere ricostruire le periferie degradate squalificare di questo paese della messa in sicurezza dell'Italia o gli offriamo il ponte sullo Stretto che è una grande truffa nazionale queste a passaggio
Noi vogliamo prendono ipotesi vera di cose su cui lavorare con il consenso del popolo italiano e non andando dietro alle invenzioni di Lunardi
Che sono state un danno per il Paese un danno
Perché la legge obiettivo è stata una truffa per questo Paese
Perché dunque ipotizzare due tre e quattro obiettivi nazionali quando ne fai duecento hai fatto un'operazione clientelare che tra l'altro calata sulla testa delle comunità locali ha moltiplicato i problemi in questo Paese
Amplificando e moltiplicando comitati proteste rivolte
Quando al contrario
Negli anni precedenti lavorando di concerto a popolazione non una serie di cantieri anche delicati li abbiamo fatti partire col metodo della concertazione sociale perché se concertazione ci deve essere deve essere con i sindacati deve essere con me le cooperative ma se permettete deve essere anche con le comunità locali cittadini di questo Paese
Allora questo lo dobbiamo fare rilanciare le opere i e l'altro giorno ero a Bergamo Bergamo città del Nord
Dove mi hanno chiesto un aiuto io cercavo di taglio ma non faccio ovviamente
Insomma non devo fare io per opere pubbliche di questo Paese insomma da Bergamo a Milano la bella Milano quarantacinque chilometri
Il treno ci mette più di un'ora
Qualche decennio fa ci metteva quaranta minuti
Da Bergamo a a Milano
E questo e un'opera semplice che implica il lavoro per rami vivi risistemazione della ferrovia che c'è è una sistemazione del pendolarismo nell'Inter la milanese parliamo di Milano
Cioè ci mette quanto ci mettono le disastrate linee tra Cagliari e Sassari o tra Messina e Palermo sono opere pubbliche o no
Siamo in grado di farle o no
O in questo Paese soltanto quando c'è una connessione tra un grande studio che fa progettazione qualche uno più aree politiche che fa che approvano e poi si cerca di fare come dire un'operazione mediatica si inventano le opere necessarie e si trascurano le decine di opere utile che magari non costano miliardi di euro ciascuna costano centinaia di milioni di euro
E io credo che il sistema cooperativo potrebbe fare grama grande scelta
Se avviare un tavolo delle opere utile a questo Paese e il ministro dell'ambiente e disponibilissimo a studiare insieme quali sono le infrastrutture che da subito ne possiamo costruire
Per rilanciare l'Italia con opere che si fanno in pochi anni e non è in decenni perché questo ci chiedono i nostri cittadini
E c'è piena disponibilità
Dopodiché non eludo che dobbiamo scegliere anche alcune opere però guardate che e paradossale cioè in Italia per anni stiamo parlando o del MOSE
Che probabilmente finirà sott'acqua e non servirà a nulla dato il cambio climatico e cioè e credo che abbia anche una serie di irregolarità procedurali infinite oppure separato il ponte sullo Stretto
E come vedete non tocco il tema
Allarmante di questo è Segala Tata perché voi sotto sotto
Perché il problema è che lì avendo messo finalmente diversamente dai manganelli di Lunardi un osservatorio con una persona di qualità come Milano stanno lavorando a trovare delle soluzioni che non sarà il mega tunnel di Venaus ma saranno altre soluzioni che stanno concordando finalmente lavorando con le comunità locali
Sulle quali io proprio perché probabilmente poi è il ministero competente dalla valutazione impatto ambientale giusto che non dica se esso favorevole o contrario a questo o a quell'ipotesi
Ma ritengo che utile il metodo perché guardate poi Chiellini la gente tutti sono d'accordo a potenziare e migliorare la ferrovia il problema è la modalità con cui discuti con le comunità ecco le popolazioni e cerchi di trovare delle soluzioni condivise
Allora noi queste cose dobbiamo farlo
Ne abbiamo bisogno di rilanciare abbiamo una potenzialità di energie
Rinnovabili in questo senso nella capacità imprenditoriale della parte sana del Paese non dei tanti imprenditori che in questo Paese hanno avuto privilegi anche privilegi assurdi
E chiaro che non vogliono staccarsi
è chiaro che se in questo Paese le energie rinnovabili non vanno avanti ma perché ne abbiamo dato miliardi di Euro
Per bruciare residui di raffineria e con il CIP sei che erano i soldi che invece in bolletta dovevamo utilizzare per le fonti rinnovabili per rilanciare il l'industria del solare il nostro Paese
Ecco io spero che questo decideremo di farlo l'Italia è piena di sole ed è paradossale
Che noi non siamo un Paese leader della produzione di energia solare e anche di pannelli solari come ci spetta come nazione
Dobbiamo essere in grado di farlo
E ne va del nostro sistema impresa guarì osso tornando oggi perché qua purtroppo le cose fa tra Marco dalla Tunisia
Dopo atto oggi l'incontro col primo ministro tunisino in cui lo sforzo che stiamo facendo non solo di tutela del Mediterraneo perché guardate
Voi non avete idea di quante rilevante questo mare quale ne abbiamo un mare limiteranno che lo zero virgola otto per cento dei mari del mondo
E copre il trenta per cento di tutto il trasporto del traffico mondiale
Nel canale di Sicilia da evitare la Tunisia passano tre cento petroliere al giorno
E non abbiamo un adeguato sistema di monitoraggio di sistema di allerta ambientale cosa di cui Sonata preoccupare perché abbiamo tutti contenti aumenta il traffico delle anzi
Ma ne dobbiamo saremmo fare in modo che nel nostro mare non passino le carrette
Degradate che fanno accumulare soldi agli speculatori Mannari col doppio scafo che magari costruiamo penso che abbiamo una grande capacità della nostra industria cantieristica
Il problema è guardare a in positivo a tutte cose che hanno una ricaduta
Anche economica sul nostro Paese ma nello stesso tempo con un'attenzione a quello che succede e vi dicevo della Tunisia perché avendo rilanciato finalmente non solo il fotovoltaico termico quello per fare l'acqua
Fotovoltaico quello che si mette su edifici ma anche a essendo riuscito a richiamare il professor Rubbia lavorare con il governo italiano e con il nostro ministero
Io penso che riusciremo a fare finalmente quelle centrali solari a spetti
Che possono essere una grande strumento per fare dell'energia solare anche un Energia che può essere prodotta in modo industriale
La Spagna ne sta costruendo venti di queste centrali e le fanno gli imprenditori privati non è che le sta facendo il governo
Ecco perché poi qua abbiamo un Paese dove
C'è una parte in perentoria che vuole fare innovazione
E c'è una parte di imprenditoria che vuole solo
Avere i contributi o soltanto avere privilegi e garantirsi magari di fare le opere della TAV senza appalti con concessioni dirette si lamentano quando vengono sospesi questi appalti allora se uno vuole la concorrenza laccetti dappertutto
Non solo quando è concorrenza nel prendersi qualche pezzo
Di servizi pubblici da gestire solo la parte che conviene ed a lasciare allo Stato le partite costano questo non è un modo utile di ragionare né nel pubblico nel nel privato serio
Allora credo che da questo punto di vista voi potete fare tanto
Nel settore ambientale in tutto il settore dove lo Stato può cedere dei pezzi di sussidiarietà positiva
Cioè è chiaro che per esempio in molte materie ambientali una buona attività fatta da una cooperazione di qualità e utile come utile la cooperazione sociale
Che è un elemento importante quando è seria e devo dire in grandissima parte ho visto cose fatte con qualità
E credo che anche nei grandi settori
Dove esistono grandi sistemi cooperativi io penso che importante potergli dare una qualificazione che è tipica del messaggio di una cooperazione fatta bene che quella dell'innovazione lo ha quando dicevo sulle costruzioni non abbiamo investito molto
Sull'efficienza e degli edifici sappiamo che il trenta per cento
Del nostro contributo surriscaldando il pianeta viene dalle casse
E l'Italia ha bisogno di una grande opera di risanamento il patrimonio edilizio anche perché il cemento voi sapete sono tutto quello fatto un tempo ha una durata quindi forse anche qua un po'di prevenzione cerca di pensare a una risistemazione
è utile in anticipo prima di aver problemi
Secondo abbiamo un gran numero di di fabbisogni di alloggi del nostro Paese sotto per i giovani
Per le giovani coppie poi si parla sempre di famiglia ma solo come propaganda
Ma ci fosse uno che chiede come lo siamo chiedo a tempo facciamo in modo che la gente possa trovare anche le grandi città degli affitti decenti che non gli so che non l'intero stipendio in questo Paese
Questo è fare politica della casa pare voglia la famiglia e costruendo le case bene fare politica dell'ambiente
Su questo un sistema come quello cooperativo potrebbe candidarsi a fare
E a mettere al servizio del Paese una modalità nuova per affrontare anche un tema delicato che ha un grande valore ambientale che l'edilizia che contribuisce al trenta per cento del surriscaldamento climatico
L'altro trenta per cento la seduzione C o due lo facciamo con la mobilità dove c'è un grande lavoro da fare per il trasporto pubblico la mobilità sostenibile
E chi e quindi oltre al pezzo dell'industria dove ne chiediamo solo tutto il settore Energia di aumentare le fonti rinnovabili e domani il Consiglio dei ministri europeo si terrà sulle fonti rinnovabili
Cioè oggi il tema dell'innovazione è tale che il consiglio di primavera il famoso Consiglio importante della UE si tiene sostanzialmente su cosa si deve fare per tagliare le emissioni di CO due
E cosa si deve fare per produrre fonte rinnovabile nel nostro Paese nostro paese nel nostro continente in questo caso ecco credo che tutto questo vi dimostra come c'è una frontiera di attività lavorative
Di occupazione possibile che si può realizzare
Perché se la facciamo con una capacità di avere strategia di avere per esempio un piano energetico nazionale che non è uno scandalo ma è una cosa di grande buonsenso
Avere una strategia operativa veloce che ci permetta di liberare anche molte risorse anche di togliere per essere chiaro molti legacci burocratici perché ha ragione Geno prima
Siamo un Paese dove abbiamo un'infinità di norme a volte complicate
Che invece di favorire Emilio e migliorare i controlli rischio di diminuirle perché quando è troppo confuso l'abusivismo e l'irregolarità o la fa da padrone
Abbiamo bisogno anche su questo fronte di un processo forte di semplificazione che non riduca il rigore ma che nello stesso tempo editi
Che come dire sostanzialmente i legacci burocratici blocchino la capacità di fare innovazione il nostro Paese ecco da questo punto di vista io credo che dobbiamo fare un lavoro fatto bene
Noi abbiamo abbiamo fatto sul nuovo Conto Energia dando sostegni ormai l'energia solare
L'abbiamo fatto
Per quanto riguarda i il nuovo piano sull'edilizia innovativa che permette di accedere a risorse pubbliche abbiamo un fondo di rotazione per Kyoto che servirà anche a voi a fare il microgenerazione diffusa di energia che è fondamentale
Il futuro è prodursi energia da soli
E le consumarla fresca il più possibile vicino casa come succede in tutta Europa
E significa diffondere la produzione di strumenti per produrre energia meglio tutto questo può candidare il nostro sistema economico che giustamente non ha fonti fossili a diventare però leader nel settore dell'efficienza energetica della produzione da rinnovabili
Un Paese che non ha petrolio carbone e metano
Ma tanto sole e tante intelligenze può diventare leader in questo settore se abbiamo un sistema economico imprenditoriale che capisce che Cuesta e la scommessa dei prossimi decenni buona attività e complimenti per il vostro lavoro
Grazie al ministro
Voglio voglio assicurarlo che la cooperazione del movimento cooperativo gli sarà sempre alleato per un ambiente sostenibile e possiamo lavorare assieme ministro
Buon lavoro
Diamo la parola
Alla nostra unica presidente regionale
Della della lega Coppa per ora prossimo congresso saranno due quindi avremmo meritato del cento per cento la presenza delle donne
Superando i limiti di chi otto no limitare ha però l'idea no ecco conto faccio per scherzare a proposito di quote ma questo ora se non c'è un po'di il ilarità ragazzi con tutti 'sti discorsi serie
Allora banda
Banda sporto presidente era calcolato campagna prima donna presidente della di una lega regionale per favore starter ad ascoltare nordici amate
Prego varia
Io ho scritto proprio per evitare a Luciano di sgridarmi
E mantenermi nei tempi spero di riuscirci ben il congresso che si è svolto in Campania ha focalizzato la propria attenzione su diversi temi affrontati nel documento nazionale e in quello delle leghe meridionali il nostro punto di partenza è stato quello di far leva sulla crescita delle nostre imprese contemporaneamente a quella delle persone
Con l'obiettivo di perseguire lo sviluppo delle comunità e dei territori nei quali operiamo
Questa è la grande sfida che dovrà caratterizzare le scelte presenti per il futuro della cooperazione bene lo spiegano i giovani cooperatori nel loro documento quando si riferiscono all'impresa cooperativa come lo strumento per temperata il Processo di progressiva perdita di identità del lavoro
In un sistema globale in continua corsa che si muove a velocità tali per cui anche internet spesso diventa uno strumento lento e inadeguato
Dove l'uso sapiente della tecnologia si misura con lo sviluppo dell'economia e dei mercati determinando lì
La cooperazione deve assumere su di sé il compito di promuovere un nuovo scenario di emancipazione
E qui mi piace sottolineare come da ben centoventi anni può nelle diverse fasi politiche che ha attraversato il Paese la cooperazione ha saputo sempre rispondere alla domanda che le veniva posta di riferimento dei bisogni sociali e dei diritti essenziali delle persone
Lavoro casa consumo servizi tutto questo sempre nella logica di quei valori cooperativi che sono oggi più che mai gli attuali e che devono rimanere la nostra stella polare
Che vanno fatti vivere anche nella concretezza di un mercato così distante dalla centralità della persona
Naturalmente non dobbiamo perdere di vista le profonde modificazioni avvenute nella società e nell'economia negli ultimi anni e le accresciute difficoltà di fare impresa
Per questo il problema che si è posto della governance diventa centrale
Il dibattito che si è sviluppato in questi mesi ha chiarito che il modello di gestione cooperativa non è ininfluente rispetto all'approccio che avremo con il mercato
Che se deve essere plurale come noi riteniamo debba essere deve contemplare Soggetti effettivamente diversi per le peculiarità e la mission che li spinta prevedeva e come si fa nel documento congressuale che il socio debba essere al centro delle cooperative
Ispirando di modelli di governance che tale modello debba valere sia per le grandi che per le piccole cooperative in una logica di maggiore responsabilità verso i soci gli stakeholders
E verso la comunità cooperativa tutta è sicuramente una scelta condivisibile
Soprattutto se ciò si associa alla previsione di un codice di autoregolamentazione
Naturalmente il problema sarà come sempre quello di passare dalle parole ai fatti e di avere gli strumenti e le volontà per poté per controllare questa volta però credo sia interesse di tutti e andare avanti su questa strada perché la scelta non è un vezzo di qualche sognatore
Ma un'esigenza del movimento
Per posizionarsi meglio sul mercato che vada ego lamentato attraverso meccanismi che saltino la concorrenzialità ed eliminino elementi di sostegni ti quale il lavoro nero
E per rispondere agli attacchi strumentali sempre più mirati che alcune forze politiche stanno speculando
Da mesi se non da anni nei nostri confronti
In questa fase dobbiamo misurarci con le sfide che ci pone la globalizzazione all'interno della quale l'economia italiana stenta a decollare
Non credo sia possibile invertire questa tendenza se non si fa leva sulla ricerca e l'innovazione del tessuto produttivo puntando sullo sviluppo sostenibile
Oggi non basta più offrire solo servizi e prodotti questi infatti devono caratterizzarsi sempre più per la qualità degli elementi che ne rendano competitiva la richiesta
Innovare vuol dire innanzitutto investire sui giovani che siano soci di cooperative che siano futuri quadri politico sindacali dell'associazione che siano lavoratori in cooperativa
Non si tratta di cedere il passo ma di procedere di pari passo accanto a ciò va messo a sistema uno dei maggiori punti di forza della cooperazione che è nel suo DNA quello di far Rete
Tutti i più grandi economisti del mondo anche di diversa ispirazione individuano questa capacità come un punto a favore della competitività delle imprese
Ciò è ancora più decisivo nel Mezzogiorno
Dove tranne rare eccezioni siamo di fronte ad un sistema cooperativo parcellizzato e largamente inadeguato per intercettare le rilevanti risorse disponibilità il due mila e sette due mille tredici
E per competere sulle grandi scelte che sottendono lo sviluppo e alla crescita di cui il nostro territorio ha bisogno e che è stata il terreno su cui ci si confronteranno i prossimi anni
Infatti queste scelte si basano su una programmazione unitaria delle risorse ordinarie regionali e nazionali è straordinaria fondi europei su una concentrazione delle stesse su pochi obiettivi
E sulla realizzazione di interventi a carattere interregionale
Questa ci sembra una chiara inversione di tendenza che abbiamo colto con grande soddisfazione l'attuazione dei piani operativi però dovrà vederci soggetti attivi nella verifica della rispondenza con gli indirizzi di programmazione specifici assi e misure
Per far sì che l'individuazione degli obiettivi non venga disattesa
E qui credo sia in the spendi Spence abile un raccordo con la lega nazionale con le altre regioni meridionali per tradurre in progetti concreti lei numero sede su cui stiamo discutendo da tempo
Auspichiamo quindi che dal congresso sia definita la proposta di un gruppo di lavoro stabile sullo sviluppo della cooperazione nel Mezzogiorno come è stato proposto nel seminario di Bologna inizio febbraio
La lega nazionale dovrà cioè aiutarci a costruire rapporti virtuosi con le imprese cooperative del centro nord
Che per dimensione per qualità sono in grado di competere alla pari sul mercato con le grandi aziende non cooperative nella promozione e realizzazione di progetti integrati
Che l'unico modo per rispondere alla complessità dei problemi
L'obiettivo come è stato da più parti segnalato deve essere quello di una adeguata dei monetazione degli investimenti delle nostre grandi cooperative in uno alla crescita delle cooperative locali
E allo sviluppo più complessivo del Mezzogiorno
Dovremo però può essere noi stessi come lei che meridionale concreti e risoluti
Cercare le vie per promuovere nuove Sama cooperazione ma anche migliorare la qualità e le performances della cooperazione già esistente
Avviando a soluzione il problema della frammentati Zazie eone e parcellizzazione
Questo sforzo ci permetterà di uscire dall'autoreferenzialità e di realizzare collaborazioni che possono essere decisive per lo sviluppo del movimento cooperativo in ogni suo settore di attività
Abbiamo bisogno di conoscere in quale modo oggi possiamo trasformare i problemi inopportunità questo è il vero tema che abbiamo di fronte sembra paradossale ma è proprio così
Infatti la presenza di una disoccupazione strutturale di innumerevoli risorse naturali fin qui utilizzate solo parzialmente
L'arretratezza del sistema industriale e la mancanza di un efficiente rete intestato infrastrutturale sono questioni su cui ci sono grandi margini di miglioramento se si interviene con un coup oculatezza e con tempestività
Solo in questo modo potremo competere con gli altri Paesi europei e prepararci a raccogliere la sfida qui saremo chiamati entro il due mila e dieci dalla creazione dell'Area di libero scambio tra i Paesi della riva sud del Mediterraneo
Ecco perché lo sviluppo del Mezzogiorno è una questione nazionale che va utilizzata come opportunità di crescita per l'intero Paese
Lo sforzo che si deve fare però è quello di mettere in relazione l'innovazione con l'impresa
In modo tale da creare un valore nel mercato da cui ripartire per metterlo in circolo e creare ricchezza con effetti positivi sulla qualità della vita delle persone
Oggi il mondo è dominato da chi innova da chi quindi mette a produzione e la ricerca e la tecnologia
Questo è un elemento di attrattività dei territori ma non è sufficiente ad attrarre investimenti per questo in vista indispensabile insistere su tre fattori essenziali giustizia legalità
Legalità e infrastrutture per centrare gli obiettivi
L'apporto del governo centrale risulta indispensabile ma non è esaustivo gli stessi governi regionali devono impegnarsi per ridare appeal ai territori di competenza
Tenendo insieme crescita sviluppo rigore e svolgendo nel contempo un ruolo di indirizzo e di programmazione delle risorse
E non di gestione delle stesse come spesso è accaduto
Si tratta quindi di cominciare a spendere meglio per poter spendere di meno
Con ricadute positive sulla fiscalità delle imprese e delle famiglie
Che attraverso una maggiore spesa nei consumi possono contribuire alla ripresa che può essere agganciata solo in presenza di un tessuto industriale che ha innovato i propri prodotti
Consentendo alle imprese di essere più competitive
Contemporaneamente bisogna intervenire sulla pubblica amministrazione per renderla più efficiente e perduto creati zarine le procedure
Questa è una delle priorità da affrontare con decisione forse ancor più necessaria ed efficace di quanto possano essere le ingenti risorse di spessa previste per i prossimi setti anni
C'è quindi bisogno di un grande sforzo da parte di tutti dal governo centrale a quelli regionali e locali cui non può sottrarsi il mondo dell'impresa e al quale è chiamato a dare il proprio contributo peculiare il movimento cooperativo
Credo che possiamo farcela anzi dobbiamo farcela
D'altra parte i timidi segnali positivi provenienti da vari indicatori economici ci inducono a lavorare nella consapevolezza che è possibile invertire la tendenza negativa dell'economia ha vissuto negli ultimi anni
Se cedessimo alla rassegnazione affronteremmo nel modo peggiore l'utilizzazione della fase che c'è di fronte che tutti individuano come l'ultima occasione di crescita e sviluppo del Mezzogiorno
D'altro canto le leghe meridionali devono avere la capacità di individuare non solo nuovi terreni di lavoro ma di rinnovare quelli già esistenti
Prendiamo l'agricoltura ancora oggi è un'attività estremamente importante in tutto il mondo ma occorre indirizzare sempre più il lavoro delle nostre cooperative
Verso quella che Hoffman definisce agricoltura di precisione cioè passare dalla gestione familiare alla gestione aziendale
Un sapiente rapporto con i problemi dell'agricoltura permetterà anche un approccio differente alla conservazione dell'ambiente alla riduzione dell'inquinamento e al controllo dei disastri naturali
Aprendo alla possibilità di creare ulteriori posti di lavoro in diversi settori favorendo la formazione di filiera in grado di rispondere alle esigenze dei mercati internazionali
E questo è il tipo di lavoro che ci aspetta nei prossimi anni e non solo nel settore agroalimentare
Esso va affrontato con determinazione e coraggio che credono ma anche a nessuno di noi e con quell'orgoglio forte che dobbiamo sentire per quello che siamo e siamo stati in questi centoventi anni e che continueremo ad essere
Io invito i gli amici delegati a fare uno sforzo di presenza perché noi abbiamo una situazione di questo genere diamo tre delegati che si erano iscritti a parlare che hanno rinunciato ad intervenire e consegneranno il loro intervento agli atti congressuali
Poi abbiamo il resto degli iscritti e il programma per evitare di dover andare troppo avanti domattina
Il che farebbe chiudere il congresso ad un orario troppo avanzato noi abbiamo prevederemmo di far parlare questa sera Gianluca faraone della cooperativa Placido Rizzotto della Sicilia Gianluca dove sei che così incominci a venire qui
Mauro Angelini della Coppa spesso di degli ingegneri di della cooperazione marchigiana Antonio Calderaro presidente della Coppa della Legacoop Puglia
Gian Franco Lucatello della presidente della lega Coop del Veneto
E egli o San Filippo presidente di Legacoop Sicilia
Allora intanto chiedo se ci sono tutti
San Filippo
Ci sei
Va bene insomma ci siete allora quelli che ho chiamato restate qui perché almeno voi dovete parlare entro stasera ok
E vi pregherei di essere così bravi di restare qui ad ascoltare questi amici
Poi prego anche gli amici che devono intervenire nel frattempo di dare una limati fino all'intervento così è se risparmiamo qualche minuto l'uno ci sta qualche qualcuno in più allora Placido Rizzotto intanto facciamo un applauso a questo giovane
Sì io ringrazio intanto
Rinviato la possibilità di portare il contributo mio delle cooperative che operano sui beni confiscati ringrazio
La lega cooperative delle cooperative siciliana di avere armi delegato in rappresentanza di questa esperienza ritenuta importante
Dalla dalla dall'organizzazione dalla lega delle cooperative
Probabilmente quello che porta anzi sicuramente quello che porto qui oggi un contributo che vuole rappresentare
Un lavoro che ancora per larga parte da da fare
Intanto perché sappiamo bene che in Italia i patrimoni che sono stati strappati alla mafia sono soltanto una piccolissima percentuale di quello che l'ha delle ricchezze che la mafia in grado di produrre nell'arco di un anno
E intanto perché lo diceva molto bene con nella sua esperienza drammatiche Diretta oggi il presidente di Adro verde perché la mafia continua a essere presente nelle territorio non soltanto delle Mezzogiorno ma si sta come dire internazionali Zhang si è internazionalizzata
Ecco ma e credo che sia importante questo questo lavoro che stiamo cercando di di portare avanti soprattutto per quelle che possono essere le prospettive non soltanto di ricaduta diretta sulle sulla risorsa bene confiscato e quindi su coloro che direttamente possono beneficiare di una legge che la legge centonove del novantasei che parla di uso sociale dei beni confiscati nei questa legge entra in vigore nel novantasei
Di fronte ad una situazione in cui non soltanto i patrimoni che erano stati confiscati ai mafiosi non venivano utilizzati
Con una situazione di forte contraddizione parliamo di territorio ove e c'è un'economia fortemente depressa dove sono tantissimi giovani che sono costretti a emigrare perché non trovano dell'adeguate opportunità nella propria nella propria terra e dall'altro lato
C'erano dei beni io ho in mente la più grossa cantina
Costruita nel territorio dell'Alto Belice corleonese la cantina Gaggio che si trova proprio sulla strada che collega fatto Palermo a Corleone una strada che percorsa ogni giorno da migliaia di cittadini di quel territorio ebbene questa cantina costruita da una società costituita dai Brusca e dà il Rina
Con un cospicuo intervento di risorse pubbliche e oggi abbandonata continua a essere abbandonata continua a essere oggetto di azioni vandaliche
E di furti
E soprattutto sta lì a rappresentare un monumento all'incapacità dello Stato delle istituzioni dare una risposta che vada al di là delle della giusta azione repressiva di contrasto alla mafia su quel territorio ecco questa legge importante per questa ragione perché crea una prospettiva crea una speranza dalla possibilità di costruire oltre che togliere a questi territori e lo fa soprattutto laddove l'Amati è stata più presente impoverito maggiormente questi questi territori oggi sicuramente la cantina Cavaggion rimane lì abbandonata però ci sono diverse decine di ettari di vigneto che sono stati recuperati grazie all'azione delle cooperative
Ci sono importanti progetti che riguardano la realizzazione di strutture agrituristiche una Rino una confisca Da Rin una confisca da Brusca che si stanno realizzando
Ci sono dei progetti che si stanno che stanno uscendo fuori dal territorio dell'Alto Belice corleonese che riguardano la Provincia di Trapani la provincia di Agrigento la prima cooperativa
Nasce in Calabria la Valle del Marro
Sì comincia a fare il primo progetto anche Puglia tutto questo tutto questo ovviamente non è stato reso possibile soltanto dalla legge e dal sacrificio di tanti a cominciare da da da Placido Rizzotto che era un di cui la la mia la la mia cooperativa porta il nome ma Placido Rizzotto era un sindacalista lo conosciamo tutti come il segretario della Camera del lavoro di Corleone ma era anche un grande cooperatore perché era colui che
Che che ha inizio questo lavoro di
Aggregazione di dei dei braccianti agricoli in cooperative per le gestire in quel caso delle terre che erano abbandonate perché lei grossi latifondisti attraverso l'uso dei da Bellotti mafiosi non è consentivano l'utilizzo ecco tutto questo ripeto e possibile non soltanto grazie alla legge non soltanto grazie all'importante all'importante iniziativa di una di un'associazione qual è appunto libera che ha voluto questa legge ma grazie ad un sistema d'una rete che ha reso possibile che risultati oggi si potessero raggiungere e si potessero oggi presentare
La rete è quella in cui io e di cui noi facciamo parte ed è questa la rete la rete della della del del movimento cooperativa della Legacoop in particolare io posso dire tranquillamente dottoressa che se non ci fosse stato l'intervento convinto e di qualità di qualità quindi non un intervento a carattere assistenzialistico e solidaristico da parte della lega delle cooperative in tutte le proprie sfaccettature oggi non saremmo qui a parlare di questi risultati
In questo quadro
In questo quadro certamente abbiamo no avuto l'esigenza di rendere organico l'intervento
Anche perché si rischiava di disperdere parecchi energie di rendere sistematico l'intervento della promozione di cooperazione partendo dal bene confiscato alla risorsa bene confiscato ma cercando anche di andare oltre e per far questo è nata l'agenzia cooperare con Libera Terra io oggi cerco anche di rappresentare questo progetto che per noi è di vitale importanza
L'agenzia che oggi
Raggruppa diverse parecchie decine di di cooperative che hanno deciso di dare il loro contributo sostanzialmente proprio per rafforzare la l'aspetto cooperativistica imprenditoriale dell'esperienza Libera Terra perché dal punto di vista etico dal punto di vista sociale dato che si tratta di cooperative sociali
Il risultato in qualche maniera è già acquisite in partenza recuperiamo questi beni confiscati la vera sfida che è poi la sfida come dire al contesto Para Para mafioso in cui noi viviamo e quella di costruire impresa impresa sana impresa pulita in quel territorio e far sì che che questa esperienza diventi una risorsa un'opportunità per i tanti le cooperative sociali dopo lo sui beni confiscati non possono diventare il luogo dei degli unici privilegiati che hanno diritto a godere di quel beneficio occorre creare un sistema nel territorio per poter far questo è necessario che toccano sono occorrono competenze
Occorrono professionalità corre esperienza tutto questo noi non l'abbiamo l'agenzia cooperare con Libera Terra svolge questa questa questa funzione e poiché la degli interscambi nostro obiettivo è quello di creare quante più relazioni possibili fra queste esperienze e l'esperienza e poi di grosse cooperative di grandi cooperative ma anche più piccole che possono dare il loro contributo in in varia forma penso per esempio ne cito una soltanto la banca del tempo
Cioè per cui non c'è la necessità che una cooperativa intervenga attraverso necessariamente attraverso un contributo economico ma può mettere a disposizione una risorsa del tempo da parte di un professionista di un tecnico che possa sostenere aiutare in determinate fasi una cooperativo credo e questi non risulti concreti molto importanti
Rispetto ovviamente ai quali dobbiamo essere grati all'insieme dei soci delle cooperative all'insieme delle del gruppo dirigente della lega delle Cooperative dal livello nazionale e via via fino a livello territoriale per avere sposato questo progetto e per consentirci oggi di potere presentare dei risultati che riteniamo siano importanti per tutto il il Paese e non soltanto per il Mezzogiorno vi ringrazio
Grazie
Grazie complimenti per il vostro lavoro Mauro Angelini Cops spesso
Questi giovani vedette sono sintetici quindi contiamo sulla loro collaborazione faremo dei romanzi buon pomeriggio anzi buona sera dire questo punto
Il tema del mio intervento a quello dell'innovazione innovazione applicata al mercato applicata a prodotti vorrei solo dire subito con una battuta l'innovazione si dice notoriamente per pochi siamo in pochi quindi penso che sia molto giusto di parlare di innovazione applicata al mercato nostra impresa nasce dieci anni fa
Dall'agglomerato di un gruppo di giovani imprenditori vorrei utilizzare questa espressione non a caso nel contesto marchigiano contesto che perché conosce il territorio molto ricco di piccole e medie imprese di diciamo propensione alla imprenditorialità all'asta impresa nasce a latere di un grosso gruppo industriale che il gruppo Indesit Company attualmente in precedenza Merloni Elettrodomestici inizia con l'attività di intensa collaborazione nella definizione di noi prodotti prodotti molti dei quali hanno fatto anche una discreta diciamo impressione agli ultimi edizione dello SMAU parlare di forme intelligenti di Frigo che dando indicazione sull'assenza o meno di prodotti all'interno di lavatrici intelligenti
Siamo nati quindi con una Randy in outsourcing in forma cooperativa e l'obiettivo che stime intervento questa se non è tanto quello di elogiare quello che oggettivamente è una esperienza di successo in forma cooperativa ma di lanciare attraverso questa esperienza la validità
Il carattere distintivo la grossa propensione che il modello cooperativo a nell'ambito della innovazione tecnologica dove il principale asset non è quello di capitali
Ma è quell'umano e dove un principale fattore legato al fenomeno della cosiddetta emigrazione dei cervelli all'estero negli Stati Uniti o in altre nazioni dovendo fortemente valorizzati
Ha evidenziato come la nostra esperienza invece porti elementi in controtendenza vi sia una forte aggregazione vi sia un forte fattore di robusti filiazione dell'azienda io porto sempre ad esempio casi banali ma che in qualche modo lasciano abbastanza impressionati proposte di assunzione all'interno di grossi gruppi industriali compì prospettive salariali ben superiore a quelle che vengono oggi garantire nostra cooperativa la risposta del socio cooperatore no grazie io la mia impresa o proiettato il mio avvenire interni quest'impresa non è il fattore economico la discriminante su cui voglio fondare il mio futuro questo per noi è un elemento chiaramente di russificazione ma nello stesso tempo e per permette perché parte di questa esperienza
Il la riprova del valore del modello cooperativo nell'ambito delle attività imprenditoriali in cui ripeto oggi è il fattore umano che fa oggettivamente la differenza
I grandi trustee grandi agglomerati di capitali come sappiamo sono esposti a variabili molto spesso dipendenti altri volti indipendenti che ne possono decretare anche diciamo lo sfacelo in tempi medio Brady ma il momento in cui vi sono da tempo editoriali in cui c'è il fattore umano fortemente consolidato questo è sicuramente un elemento di distintività elemento strategico detto questo e volendo farsi indecifrabili quest'intervento chiamandole a un po'all'appello
Avendo già scontato di interventi molto si è parlato di strategia di innovazione e di promozione modello cooperativo
Ecco io vorrei lasciare un messaggio rapidissimo a questo congresso delle parole chiave innanzitutto l'impresa cooperativa è un'impresa mercato
Anche oggi alcun intervento sentito parlare di l'impresa mercato e l'impresa cooperativa come se fosse un terzo ingenti no impresa come Addio d'impresa mercato
A un diverso modo di e capitalizzare e e e distribuire quello che è il valore generato da qualsiasi impresa non è lo spread tra ricavi e costi non è il rating l'eroe o altre indicazioni finanziari mai la capacità di creare e distribuire lavoro la lavoro e valore chiaramente detto questo
è fondamentale e necessario che non si in qualche modo imponga in secondo piano il concetto della promozione del fare cooperativa
Vendiamo molto spesso siamo convenzionati con diversi atenei mi ha molto spesso a promuovere il modello cooperativo a promuovere giovani
Laureandi o laureati e neolaureati la possibilità di costituire un'impresa per porsi a servizio sul mercato in alternativa alla prospettiva classica del lavoro dipendente
Statistiche alla mano otto giovani su dieci dicono perché no
Dato il famoso fenomeno della sotto capitalizzazione dell'impresa cooperativa della fase costitutiva questo l'elemento di promozione a Fanizzi che comunque si provi un'esperienza imprenditoriale quindi impresa a mercato promozione comunicazione un altro aspetto fortemente diciamo evidenziato oggi su cui io vorrei focalizzare ulteriormente l'attenzione comunicare significa trasferire un'informazione facendo in modo che il destinatario di quelle informazione posso comprenderne il valore sostanziale ma semplicemente parlare di cooperazione ma far sì che le skill e gli aspetti fondamentali del fare cooperativa dell'essere impresa cooperativa vengono colti dall'altro lato la formazione formazione molto spesso viene vista come formazione continua nel lavoro formazione apre migliorare le performance roventi impresa attraverso modelli organizzativi ecco io aggiungerei formazione cooperativa
Per un'azienda come la nostra che oggi ha settanta addetti per la ricerca e sviluppo che non sono pochi gruppo Indesit una realtà da tre miliardi e mezzo di euro ne ha ottanta nebbia facciamo qualche milioni di euro di fatto di fatturato quindi il rapporto è solamente sproporzionato ecco per noi è fondamentale che nel modello organizzativo della nostra impresa non si perda la distintività cooperativa e si organizzi proprio lavoro interrogasse impresa sapendo che si fa cooperativa insieme
E adattando i modelli organizzativi a quelle teorie che oggi molto spesso vengono chiamate post fordista e l'approccio post fordista orchestrazione di impresa è per me per noi è sinonimo di impresa cooperativa o comunque omologo al concetto di impresa cooperativa questi sono valori fondamentali
Che io ci tengo anche in quest'intervento diciamo serale in qualche modo di evidenziare al congresso perché sono sicuramente le chiavi strategiche attraverso le quali in avvenire
Quelle famose aspettative oggi ampiamente discusse di promozione era cooperativa nell'avvenire che sarà fatto di comparti a mercato nuovi diversi dove l'innovazione e la competitività se non sempre maggiori non vengano dimenticati e questo il messaggio che porto non solo attraverso l'esperienza della mia cooperativa ma anche soprattutto terzo l'esperienza del tessuto imprenditoriale marchigiano che è fatto di tante piccole e medie imprese
Tante delle quali sono cooperative e tanti dei quali oggi si stanno distinguendo in Eccellenza nei loro ambiti di pertinenza grazie grazie
Dunque io vedo un continuo di radar si che mi farebbe dire che più del voler poté l'assenza parafrasando Dante quindi io procedo in questi termini chiedo agli amici che chiamo a parlare se vogliono parlare stasera o rischiare di non parlare domattina parlo solo di rischiare non che vengano cancellati
E guardate non è un fatto di sottovalutazione perché si tratta tutti gli amici di grande valore e quindi non prendetevela
Fra l'altro io non farò mai più il presidente in una situazione sto gennaio proprio presiede domattina Marseglia
Atto darmi la presidenza stasera quindi allora io chiamo poi mi direte voi gli gli amici che chiamo se sono disposti allora Antonio Calderaro presidente della Puglia dove sei Antonio
Grande tu fra l'altro sei appena è stato rovinato quindi sarebbe una specie di battesimo di lega te la senti di fare un battesimo fra pochi amici
Dai facciano applauso Calderaro bravo
Ripromettiamo che al prossimo congresso sarà il primo a parlare dopo oltre navette io vi ringrazio perché questo significa che c'è un nucleo di affezionati alla causa io irriducibile e per riconoscenza eliminò il primo foglio Racca
Arida Antonio questi sono atti di coraggio bravo ma io vorrei molti cercherò anche di accelerare la lettura sottolineare il fatto che il manifesto congressuale si interroga e ci interroga
Sulle modalità con le quali negli anni a venire
Dovranno essere declinati fattori costitutivi del del nostro essere cooperativa la mutualità alla responsabilità sociale la competitività deficienza
E soprattutto pone questi elementi alla base di una nuova intensa fase di crescita della cooperazione di Legacoop questi temi sono stati fortemente presenti all'interno della relazione di Poletti io vorrei su tre di aspetti e indicare qualche riflessione molto rapida innanzitutto penso che sarebbe necessario mettere a fuoco in maniera più chiara le modalità le azioni progetti attraverso i quali questi obiettivi
Si devono consolidare e devono trovare i modi per generare nuove esperienze nuovi campi di attività
Certamente sarebbe necessaria anche una più ampia circolazione delle esperienze
Già compiute e di un lavoro di verifica in ognuno delle realtà che costituiscono il nostro movimento in secondo luogo io penso che noi dovremmo dire con più forza
Che la constatazione di questa attività all'attualità e dell'efficacia della formula cooperativa come impresa finalizzata a realizzare attraverso il mercato i bisogni ed aspirazioni sociali pone al centro la persona
E dovremmo dire che non solo l'emersione dei bisogni sociali ma che la centralità della persona come tale porta l'affermazione di un insieme di valori
Che fanno del nostro movimento non solo un organizzazione una grande organizzazione d'impresa ma anche un grande soggetto portatore di valori culturali ed ideali e che l'incontro la fusione tra le grandi organizzazioni della movimento cooperativo può io credo e deve partire anche da questo e per queste ragioni che ci interessano il Welfare l'ambiente l'uso corto delle risorse
Lo sviluppo delle competenze l'affermazione della dignità delle donne e degli uomini di tutti gli uomini e di tutte le donne
Per queste ragioni io penso che la cooperazione dovrebbe assumere con forza con decisione una grande questione che investe il nostro presente che riguarda i giovani
E le giovani donne in particolare e la condizione che essi oggi vivono nella società e nel mercato
Penso che lega Coop e tutte le sue imprese dovrebbero dire in maniera più dirette più chiara ai giovani italiani come le cooperative costruiscono i loro percorsi contrattuali e professionali
Dovrebbero dire a cosa fanno e cosa hanno fatto per valorizzare la flessibilità e combattere la precarietà
Dovremmo parlare di ciò che già facciamo del modo in cui ci siamo nei fatti auto in posti di utilizzare gli strumenti legislativi e contrattuali
Dovremmo chiamare noi le organizzazioni sindacali ad un confronto su questi temi
Perché non tutto si riduca avverte il sadismo salariale ma ci sia uno spazio di intelligenza di apprezzamento per quanto lo sviluppo cooperativa prodotti in questo Paese al nord al centro e al sud
Infine io penso che lega Coppi insieme alle altre centrali cooperative
Dovrebbe lanciare una grande iniziativa per portare in tutte le scuole medie superiori italiane una campagna che parli ai giovani dell'auto imprenditorialità dello sviluppo delle proprie capacità e dei propri talenti del valore dell'esperienza cooperativa e dei suoi valori dei percorsi attraverso i quali i giovani possono polverizzare se stessi il proprio bisogno di vita e di libertà
Vi è un terzo tema che emerge dalla col dalla la forzata consapevolezza del nostro ruolo ed è quello dei diritti dei diritti dei cittadini e degli utenti
Noi stiamo APRA presentando sempre di più bisogni che sono parte costitutiva di un moderno Codice dei diritti dei cittadini dei lavoratori degli utenti
Per queste ragioni occorre spiegare in modo inequivoco a chi pensa che le liberalizzazioni che si stanno producendo siano contemporaneamente o troppo poca troppo poca cosa o troppo pesanti e spesso sono le stesse persone a dirlo
Che questo è un vero processo di democratizzazione di tutela perché noi lo assumiamo assumiamo quel Codice dei diritti del cittadino e dell'utente come base del nostro agire come campo della nostra iniziativa
Il documento congressuale
Contiene un'importante affermazione sulla necessità per il nostro movimento
Di mantenere tassi di crescita confrontabili con quelli degli anni appena trascorsi per poter riaffermare il ruolo della cooperazione nella società e nell'economia
Per poter continuare ad assicurare quei caratteri di utilità sociale di intergenerazionali ITA di imprese aperte che ci contraddistingue
Non mi sembra pervenire per la verità che fin qui ci sia stato un sufficiente approfondimento di quali via occorre percorrere per assicurare tale tasso di crescita
è anche vero però ed è consapevolezza di tutti noi che a volte ciò che non è ancora maturato nel nostro dibattito e già nei piani di lavoro delle nostre cooperative
E però io ritengo che un confronto su questo aspetto non sarebbe inutile
Le crescite nelle zone di storico insediamento nelle quali si pongono problemi competitivi nuovi e processi di ulteriore qualificazione della nostra offerta dei nostri prodotti
L'interna del l'internazionalizzazione come possibilità e necessità che deve criticamente essere discussa per verificare le condizioni possibili per le nostre imprese lo sviluppo nelle aree meridionali come contesto al quale prioritariamente a guardare
Sono queste mi pare le alternative che abbiamo davanti a e che dobbiamo nel nell'inevitabilmente coniugare sul punto dello sviluppo delle aree meridionali vorrei dire alcune rapide cose in primo luogo io penso che dovremmo chiederci cosa può comportare nel contesto competitivo attuale europeo e globale un sistema quale quello italiano ancora profondamente duale
Di come questa dualità dell'economia spessa anche del contesto sociale incide sulla costa capacità competitiva sui livelli di efficienza sulla qualità complessiva del sistema Italia
E bisogna che ci diciamo con franchezza che non esiste più una questione meridionale esista una questione italiana che nasce da questa dualità e questa qualità e problema da risolvere per assicurare un nuovo sviluppo al Paese
E anche necessario che noi si entri con più determinazione ruolo nelle scelte che si stanno compiendo per dare risposta a questi problemi
Penso agli investimenti di oltre cento miliardi di euro aggiuntivi che nei prossimi anni saranno spesi in infrastrutture e sviluppo delle reti logistiche materiali ed immateriali
Nella connessione fra Sud e Nord Italia fra Sud e Centro dell'Europa
La cooperazione non ha nulla da dire su queste scelte come concorre ad affrontare questi problemi come si dispone anche a cogliere le opportunità che si apriranno
Occorre infine considerare quanto si produrrà entro il due mila dieci con la costituzione dell'area di libero scambio dei paesi del bacino mediterraneo in termini di mercato di scambio di prodotti di tecnologia
Ma in secondo luogo io ritengo che sia necessario riflettere anche sul nostro sviluppo duale che certo frutto di un processo storico che è stato determinato dalla straordinaria capacità e disposizione di alcune aree dell'Italia a fare della cooperazione a fare cooperazione ma che rischia oggi di essere un fattore di debolezza nella nuova dimensione competitiva europea e globale
So bene che fare cooperativa significa produrre radicamento che la cooperativa non è un'impresa che si possa esportare e delocalizzare anzi
Io penso che il radicamento come specificità dell'essere cooperativa vada ancor più rafforzato il punto è che il radicamento non può essere visto come un fatto localistico e municipalista dico
Se così facessimo Chili chiuderemo dentro delle casematte sicuramente robuste sufficienti però al più a resistere cambiamenti ma non a produrle ad anticiparle
Dobbiamo considerare il radicamento come un fattore più ampio che investe in forme diverse la realtà italiana e che noi possiamo allargare ampliando il campo della nostra azione imprenditoriale e sociale
In questo senso il radicamento è un fattore da ricercare e da realizzare in tutti i contesti in cui ci troviamo ad operare e che si realizza attraverso i benefici prodotti per i soci la comunità
Attraverso la creazione e lo sviluppo di basi sociali con le buone pratiche della partecipazione democratica con i rapporti con le realtà produttive locali
D'altra parte l'esperienza che la Coppa realizzato in questi anni le regioni meridionali che cos'è se non un grande complesso processo di radicamento cooperativo
E proprio questa esperienza ci dice che da un lato la presenza di estese basi sociali il ruolo leader nel mercato la tutela dei consumatori dei lavoratori dei soci sono anche fattori di cambiamento della realtà e condizione però sviluppo più favorevole
All'insieme del movimento cooperativo
Ma dall'altro ci dice anche che questo è un processo lungo complesso faticoso che non si realizza in un giorno in un mese un anno ma che un processo possibile anziché l'alcune regioni come la Puglia e già perché non parte realtà
Infine permettetemi proprio su questo punto di dire poche cose in queste settimane in Puglia abbiamo vissuto un'esperienza difficile ed entusiasmante
Si è aperto un confronto fra le cooperative un confronto a volte anche aspro che ha avuto al centro il tema del rapporto fra piccole e medie cooperative le grandi cooperative la coppa in particolare
Ma anche le tante altre cooperative che a diverso titolo titolo Parona realtà pugliese
Un dibattito che scontava aspettative insoddisfatte incomprensione qualche rancore personale ed una in cui sufficiente capacità di Legacoop di porsi come luogo di sintesi e di costruzione progettuale
Ebbene questo dibattito e questo percorso complesso e difficile che ha avuto il sostegno di Legacoop nazionale di Graziano Pasquale della presidenza nazionale
C'ha portato ad un approdo positivo che ha fatto emergere la possibilità e la disponibilità delle cooperative a fare sistema a realizzare filiere a costruire percorsi comuni di sviluppo che illogica di efficienza di mercato realizzino opportunità nuove e di crescita
La maturazione di tale consapevolezza anche prodotto un bisogno di protagonismo e di impegno da parte delle cooperative e dei cooperatori e anche questo è una garanzia della serietà e della concretezza dell'impegno che viene assunto vi parlo di questo perché lo consideriamo un esito positivo non scontato da seguire con interesse per gli elementi di novità che contiene ma ne parlo anche perché abbiamo bisogno di molto aiuto per realizzare questo progetto aiuto da parte di molti di voi
Infine in questi giorni è maturata in tutti coloro che in Puglia hanno passione altamente partecipato a questo percorso
La profonda consapevolezza che un progetto di tale natura può effettivamente avviarsi soltanto se Legacoop afferma nel modo più pieno il suo carattere di organizzazione autonoma e democratica indipendente ed autorevole
Sviluppo crescita delle competenze certezza delle regole sono per le cooperative per Legacoop elementi inscindibili che devono vivere nell'impegno quotidiano di ciascuno di noi
Grazie grazie presidente peccato che non c'era la sala
De delle grandi occasioni ci sarà per quest'altra volta grazie darà il tuo intervento che lo mettiamo agli atti
Dunque da voglio c'è da sì da voglio te la senti di fare l'intervento guarda io direi a questo punto visto che poi c'è altra gente che si alza che chiudere con il Presidente
Di Legacoop turismo
è il modo migliore per chiudere la serata perché dopo partiamo tutti
Quindi facciamogli un bell'applauso grave facci sognare da voi una copia grazie a un po'di scenari terroristici
Lei così chiudiamo bene aggiornata arco e rinviamo tutto a domani è va bene perché altrimenti qui dovrebbero parlare amici
Di regioni che dopo poi insomma è bene che parliamo domani
La voglio ai la facoltà di Patti Mary ti anche un premio a sorpresa domani avrai un premio bene no ti ringrazio sono sul banco in curiosità no no davvero davvero guarda fare o del latte lì che tenevano banco
Ora può il parlare cattolico no niente io faccio un intervento Breno dentro prego
Detta
A trovare al due le stesse
Sì è vero è vero è vero è vero ma un un animatore per i villaggi un animatore una un un un nuovo Fiorello
No farò l'intervento proporzionato alle dimensioni del settore per cui stranamente Breve però siccome il presidente nostro Poletti
Ha citato la nascita di alcune nuove o strutture all'interno di Legacoop parlando ovviamente di lega coop sociali di media cotto ma anche di Legacoop turismo
Sento il dovere di riferire di socializzare con voi
Alcune acquisizioni che sono intervenute da da un anno in un anno e mezzo
Dado voglio dire che è stato giusto non fare l'associazione
Ma fare il settore ma non solo perché non c'erano le condizioni economiche eccetera eccetera per fare l'associazione ma anche perché
Con il settore riusciamo dialogare facilmente con le altre associazioni che non vivono il il il settore turismo come un competitore ma lo vivono come un partner e chiaro che io non posso fregiare del titolo di Presidente questo
E l'aspetto negativo però e noi abbiamo stabilito nella nostra Assemblea costituente
Di avevo stabilito che Legacoop turismo è la prima casa
Per le cooperative turistiche
Ed è la seconda casa per tutte quelle cooperative aderenti ad altre associazioni che hanno compiuto delle diversificazioni nel turismo
Mi riferisco alle cooperative sociali Heidi
Con le quali abbiamo fatto un magnifico convegno a Reggio Emilia molto partecipato
In cui le cooperative sociali ai di hanno potuto parlare con le cooperative turistiche stabilire dei rapporti di collaborazione professionale e commerciale
Mi riferisco alle cooperative agricole che hanno diversificato nell'agriturismo
Le cooperative forestali le cooperative culturali che gestiscono i beni monumentali museali e archeologici le cooperative della pesca che hanno attività nella pescaturismo ittiturismo
Come settore noi offriamo
La nostra esperienza le nostre conoscenze le nostre professionalità la rete relazionale di cui disponiamo
Ma loro restano aderenti alle loro associazioni quindi è un servizio che viene dato in una logica intersettoriale
Avete visto avete avuto anche in cartello avete trovato qui a alla all'accoglienza quel catalogo
Così del delle nostre strutture convegnisti che è un modo questo avete visto che dentro ci sono cooperative d'abitazione cooperative agricole
Ecco è un modo questo per fare anche una svolge Franco ruolo politico interno intercettare il mercato Cartizze fare vedere le cooperative che abbiamo le strutture appropriate per fare convegni per fare i meeting
Per fare delle iniziative collettive
E oltre a ciò il settore nel frattempo è cresciuto crescono le agenzie di viaggio in particolare quelle di aree del consumo crescono i consorzi fra operatori turistici
Crescono le gestioni dirette di strutture e ha cominciamo ad avere delle esperienze significative anche nel Mezzogiorno e qui mi riferisco anche
Alla compagna presidente della Campania che ha sollecitato forme di collaborazione
Farne al all'interno del movimento cooperativo ma io voglio anche socializzare con voi un'altra esperienza che quella della presidenza dell'Associazione Italiana Turismo Responsabile
Perché Legacoop deve sapere
Che oggi non siamo alla guida di un movimento
Che si pone l'obiettivo della qualità etica nel turismo un movimento ed una rete che è la più importante al mondo
E noi dobbiamo anche sapere che
Questo fatto questa nostra volontà di creare l'Associazione turismo responsabile assieme ad altre grandi organizzazioni ambientaliste cattoliche del tempo libero
E una scelta che derivata dalla vicinanza dei valori
Del movimento cooperativo e del turismo responsabile i valori da democrazia il valore della partecipazione il valore della centralità della persona della solidarietà
E noi oggi siamo fortemente impegnati in questa associazione
Io ne sono il presidente ma altri compagni e colleghi svolgono ruoli importantissimi negli organi dell'associazione Legacoop Emilia Romagna messo a disposizione la sede
Ci sono una ventina di cooperative su ottanta soci abbiamo avuto anche in questo ringrazio il presidente
Poletti che è anche presidente di Coopfond un sostegno da parte della nostra di Coopfond stessa
Però noi stiamo dando un contributo forte in questo settore perché il turismo ricordate di è un settore destrutturato
Non è non è allo stesso livello degli altri settori economici come grado di maturità come grado di correttezza è un settore destrutturato settore dove c'è molta precarietà molto lavoro nero molto positivismo fenomeni di danno ambientale
Di danno alle popolazioni locali fenomeni turpi legati al turismo sessuale
E noi lottiamo assieme agli altri per migliorare gli standard etici del turismo e tante nostre cooperative aderiscono altre sono interessate il WWF turismo aderito in blocco allega copre grazie rapporti instaurati in seno a da Ittierre con le sue diciannove cooperative
Anche il consumo è impegnato ci sono delle belle esperienze che sta avviando Unicoop Tirreno ma anche le altre cooperative di consumo sono attente a queste tematiche
Quindi io voglio dire che con orgoglio lo dico che lega Coop oggi diventata un un punto di riferimento per tanti giovani
Per tanti giovani abbiamo una grande reputazione fra i giovani
Giovani ambientalisti giovani cattolici impegnati nel sociale e nella solidarietà
Giovani volontari che nel momento in cui elaborano un progetto di vita e di lavoro pensano la forma cooperativa e nel pensare la forma cooperativa pensano alla all'adesione a Legacoop
E e anche queste cose se pur piccole io credo fan fanno parte della nostra identità della nostra missione del nostro sistema valoriale grazie
Grazie grazie grazie anche per tele di Herat è un peccato meritato una sala piena vale diremo racconteremo un po'allora chiudiamo la sessione di oggi con alcuni avvisi innanzitutto
Domattina e dobbiamo iniziare le nove quindi qualcuno dovrebbe farsi carico di passare stasera per i ristoranti Trastevere a passa alla voce
Perché tutti quelli che mancano qui saranno già là dietro alla pajata e tutte quelle robe lì
Allora cerchiamo di fare in modo di iniziare domattina alle nove perché noi abbiamo ancora dieci perso dieci amici che devono intervenire
E vorremmo far parlare tutti a meno che non ci siano dei ripensamenti notturni
Che domattina noi registreremo anche molto con molta passione insomma ecco
Però visto quello che dobbiamo far domani ogni intervento allunga l'attività Hermine del congresso quindi se proprio non ci sono cancellati Oni
Date un'asma Grittini agli interventi non mi rivolgo da attacca l'ha fatto visto che fra chi deve parlare domattina zeri vicepresidente non metterti in competizione con la la relazione del presidente per favore ecco bene vi saluto tutti buona notte
Allora spero
Eppure veramente
L'articolo
Dovuto c'abbiamo narra qualunque cosa
O meno bellissima relazione è una classica bella sono
Proprio
Tra
Solo
Un danno
La dobbiamo all'ideale
Buongiorno a tutte
Fare le commissioni certamente
Buongiorno a tutte e tutti i delegati le delegati gli invitati gli ospiti
La giornata della delle donne l'otto marzo
Ci dà l'opportunità come dire di colorare di rosa ancora di più questa presidenza ma non è solo un colore ma è un impegno cioè ci assumiamo quelle che siamo qui anche l'onere di e presiedere la mattinata ma con molto piacere
E e con molta partecipazione
Io due il parole molto semplici e in relazione appunto a questa giornata che per noi non è mai stata una questione di festa non solo perché ci sono intorno a questa giornata è spesso più problemi che elementi di festa da festeggiare dispetto al le problematiche delle donne ma perché noi abbiamo sempre vissuto anche questa questione come elemento di ulteriore impegno anche rispetto a quello nostro di cooperatori ecco per attrici la cosa credo migliore intanto per avviare questa questa mattinata all'insegna anche dell'otto marzo dell'anno delle pari opportunità
E di leggere a tutti voi a tutte voi il messaggio che la ministra
Delle pari opportunità Barbara Pollastrini già indi inviato e che quindi riassume anche molto bene quelli che possono oggi i temi all'attenzione i temi di impegno su questo terreno così importante poi credo che spetterà e come abbiamo già visto al nostro congresso
Non solo parlare di questi problemi ma impegnarsi su cose molto concrete che sono quelle di cui abbiamo già parlato ieri di dare una equilibrata giusta democratica rappresentanza la presenza delle donne
In una visione paritarie di vera democrazia paritaria e quella di impegnarsi per lavorare all'interno di tutti gli ambiti perché questo possa avvenire
E io e quindi leggo
Il messaggio della ministra
Ringrazio la Liga copre per l'invito
Purtroppo concomitanti e improcrastinabili impegni legati alla giornata dell'otto marzo mite dispone di essere con voi in questa importante
Occasione di riflessione sul lungo e proficuo cammino della lega delle cooperative e mutue
Molta strada è stata fatta da quella data in molti traguardi sono stati raggiunti soprattutto negli ultimi anni nei quali la lega coppe di ventuno impari ferimento importante per l'intero movimento cooperativo del nostro Paese
Tuttavia molto resta ancora da fare non devo ricordare a voi che l'Italia pur dando segnali chiari di ripresa economica sta faticosamente venendo fuori da una fase di profonda stagnazione
Che ha investito tutti i settori del lavoro e dell'economia
Favorire la crescita economica è un elemento importante non solo per far crescere gli standard di vita ma anche per lo sviluppo sociale e politico
Perciò se è vero che lo sviluppo economico rende una società più aperta tollerante e democratica
La lega delle cooperative rappresentato un modello che producendo ricchezza i valori nelle dinamiche dell'economia ha contribuito a diffondere l'eguaglianza distributiva e quindi lo sviluppo politico e sociale
A questo punto vorrei fare con voi una piccola riflessione sulle cooperative al femminile
Delle molte cooperative femminili e del loro prezioso contributo
Non si può tacere oggi il movimento cooperativo femminile ha rappresentato e rappresenta un volano di crescita rendendo l'economia più competitiva a livello nazionale ed internazionale
Ricercando soluzioni innovative ed efficaci ed affermando una cultura d'impresa condivisa
Le donne soprattutto le donne imprenditrici son diventati sempre più consapevoli della propria capacità dei propri talenti delle proprie attitudine all'innovazione
Ma sono altrettanto consapevoli che ha la capacità non corrispondono riconoscimenti adeguati le posizioni apicali nei vari settori di lavoro sono troppo di rado ricoperte dalle donne che vedono le proprie aspettative frustrate da quello che giustamente è stato definito tetto di cristallo
Spero e mi auguro che presso la lega delle cooperative le donne abbiamo una giusta collocazione ed una concreta parità di opportunità
Capace di garantire a tutte partecipazione e realizzazione
Perché la realizzazione della parità e delle pari opportunità nel lavoro e nelle carriere non è solo un imperativo della nostra coscienza civile ma anche un esigenza economica e sociale
Il mondo femminile costituisce ormai un grande bacino di talenti e di saperi per un mercato del lavoro che ha sempre più bisogno di qualità di creatività per affrontare la sfida del mercato globale
Alla politica il dovere e le responsabilità di vigilare contro ogni repressione e al tempo stesso fissare nuovi traguardi di parità credo che questo sia un messaggio molto importante che impegna anche tutti noi
Iniziamo
Iniziamo il il congresso dividere il lavoro di come dire
Di di coordinamento di questa di questa presidenza sarà divisa stamattina tra mi e Wanda Scotto che è presidente della re Didier da poco da pochissimo della regione della lega coppe della campagna credo che sia un altro segnale molto importante di una inversione di marcia ed è anche della nostra organizzazione
Prima dell'inizio dell'intervento di iniziamo con Giorgio Gemelli presidente di Legacoop Calabria c'era un'esigenza di non so se prima o dopo di una comunicazione sì che riguarda il sistema di votazione essendo una questione molto rilevante ai fini poi anche delle regole delle votazione del Congresso credo che sia importante anche e che venga posta subito perché poi sarà oggetto anche della decisioni di decisioni relative Mario Martucci fa questa comunicazione
Allora
Voi sapete che ai sensi dello Statuto
Per l'elezione degli organismi dirigenti
Il principio è del voto segreto salvo che il novanta per cento delle componenti dei dei presenti non decida per il voto o palese
E quindi è una dei la commissione elettorale che si è riunita ieri sera
Ricordo ritiene opportuno che su questa questione si pronunci il il congresso al fine poi di organizzare i lavori rispetto al tipo e al sistema di votazione che si andrà a ha detto definire e la proposta unanime che avanza la Commissione elettorale
Alla luce proprio del diciamo dibattito congressuale che vi è stato delle scelte degli orientamenti che sono emersi in tutti i congressi regionali ritiene di proporre al congresso che si proceda all'elezione degli organismi dirigenti con il voto palese e il Congresso è chiamato quindi a votare su questa proposta
Allora mettiamo in votazione
Sì giustamente sentiamo se ci sono opinioni valutazioni proprio diverse ore
A sostegno Turf se non mettiamo a votazione la decisione divora la votazione palese
Allora chi è favorevole
Chi è contrario
E chi si astiene
Quindi la decisione presa all'unanimità
Grazie passiamo allora il primo intervento della mattinata Giorgio Gemelli che presidente di Legacoop Calabria ci ha chiesto di intervenire subito perché impegnato poi nel lavoro delle commissioni
Sì grazie
La relazione che ha fatto ieri Giuliano Poletti
I risultati della giornata di ieri che insomma mi pare
Per un'organizzazione come la nostra
Molto molto importante per le per la presenza la qualità anche degli interventi le cose anche detto a muso duro
Pongono obiettivamente e questo congresso come un congresso
Molto importante del rosso organizzazione
D'altronde è un congresso che naturale il riflesso della campagna congressuale che abbiamo scelto di fare
La campagna congressuale risultati avuti per esempio nei congressi regionali ci consegnano importanti indicazioni e visibili riconoscimenti
In tutto il territorio nazionale
Intanto sono il derivato dall'aver lavorato in questi anni con una forte motivazione verso un progetto di rinforzo rinvigorimento del modello cooperativo del suo utilizzo
I risultati prodotti seppure ancora parziali ripropongono il modello cooperativo con un come modello utile per rispondere alle sfide in essere ai nodi dello sviluppo del nostro Paese
Quelli soprattutto della riaggregazione dell'espansione del tessuto produttivo dello sviluppo del welfare e dell'occupazione
Oltre alle grande partecipazione dei cooperatori che abbiamo avuto nei congressi i riconoscimenti
Dei nostri interlocutori istituzionali economici e sociali nel gratificare ci ci pongono anche il tema di una nove più motivata responsabilità per il prossimo futuro
Per queste ragioni l'esperienza fin qui fatte Chili motiva anche in rapporto ai limiti che dobbiamo essere convinti di poter superare
La sensazione che sia nel paese di un cambiamenti in atto che va modificando la consolidata geografia economica del paese sociale e sociale del Paese determina un nuovo quadro di opportunità
I segnali di ripresa che contrastano con un ancora non adeguata progettualità politica specialmente della parte che prioritariamente deve fare questo mestiere
Impongono a tutte le forze in campo il dovere anche di riprogettare iniziative e insieme il futuro dell'insieme del Paese
Si ripropone il tema del volo delle rappresentanze organizzate
E per un'evoluzione da come esse sono uscite dal dopoguerra organi di rappresentanza organizzate come la nostra
Quindi anche noi che possiamo giocare un ruolo importante perché siamo in grado di interpretare le esigenze della società
Le organizzazioni come la nostra hanno il compito di contribuire a riformulare in positivo
Il tradizionale il rapporto tra politica e società
Esse infatti possono assumere un ruolo forte di contrappunto alla politica
E tenterà d'un riposizionamento per essere interlocutori attivi e propositivo nell'individuazione di politiche di sviluppo del Paese
In questo senso occorre per dollaro rizzare appieno l'essere movimento nazionale
E quindi valorizzare le esperienze positive realizzate nei diversi contare i contesti geografici e trovare in queste esperienze gli elementi che li accomunano per potere sistematizzare tradurre in prassi condivise tutto qua
Un sistema di rappresentanza orientati in tal senso può alimentare un modello concertativo di azione che stimoli anche i governi le istituzioni
E valorizzando gli interessi generali del Paese nella competizione europea e mondiale può tendere a fare emergere la nostra potenzialità delineando un moltiplicatore virtuoso di proposte progetti competenze e modelli
Tutto ciò con un più con un di più rappresentato dalla formula imprenditoriale capace di mitigare il mercato e di misurare la produttività in rapporto alla qualità dello scambio mutualistico rendendo attuale il modello cooperativo rispetto alle istanze sociali
Tutto ciò può contribuire ad alimentare un ambiente favorevole di cui abbiamo estremo bisogno e di qualificare sempre più le nostre relazioni con i principali interlocutori e con la classe politica
Questo ovviamente comporta per noi l'ulteriore qualificazione rafforzamento della rappresentanza
Anche lo stesso tema dell'unità della rappresentanza così come emerge dalle assisi regionali
Io penso che ieri il presidente di Confcooperative né parlare avrà sentito i suoi responsabili regionali avrà avvertito che nel Paese c'è qualcosa che si muove in questa direzione
Così appunto come emerge dalle dalle assise regionale può dare corpo e sostanza ad un'iniziativa unitaria in questa direzione convinti che lavorare per l'unità cooperativa non è solo un'opportunità ma una struttura strategia per tutelare meglio il modello per favorirne lo sviluppo e soprattutto per rafforzare la sua autonomia
Tutto ciò è particolarmente importante decisivo per affrontare uno dei nodi strutturali dello sviluppo italiano che la questione meridionale
Anche per queste ragioni i presidenti delle regioni meridionali
Hanno ritenuto nella campagna congressuale di proporre un documento che partendo dal lavoro fatto e dalle riflessioni precisa precedenti come quelle fatte nel seminario nell'ultimo seminario di Napoli del due mila e cinque ponesse l'esigenza di una verifica puntuale per gettare le basi per un salto di qualità
Che consente di cogliere le opportunità che si aprono l'assunto nonostante i problemi gravi che ancora frenano il suo sviluppo
Abbiamo teso senza trascurare i limiti a denunciare temi contingenti
Registrando in vista intanto che il dibattito e alimentato dagli orientamenti europei dalla nuova programmazione dei fondi alimentata dagli impegni che anche dagli impegni che il governo ha assunto sui temi dello sviluppo
Obiettivo con cui anche noi dobbiamo misurarci è quello di avviare ad alimentare un processo che genere un tasso di crescita nel Sud superiore a quello del resto del Paese al fine di diminuire la forbice con il tasso di crescita europea
La ripresa della nostra iniziativa politica su questo tema deve partire da questo dato
Da questa problematica per riprendere un confronto sui temi assieme alle altre organizzazioni di categoria sindacale per la costruzione di un confronto di merito anche con il governo nazionale con i governi regionali
Dobbiamo contribuire anche noi a rafforzare il tema dello sviluppo del Sud come opzione strategica per l'economia italiana
Il Sud non è solo il luogo dove si concentrano criticità ma anche l'aria del paese dove più limitate lo sfruttamento delle risorse e dove si possono valorizzare diverse opportunità e la nostra azione legittimata dalla presenza e dall'impegno che abbiamo sviluppato in questi anni
Dal panorama di questi anni infatti emerge una cooperazione meridionale che si parla di Kandor con una presenza significativa Corno suo autonoma azione programmatica e politica che la legittima come soggetto strutturale importante di un processo positivo
Le leghe Coppo del Mezzogiorno sanno sotto sostenendo alimentando progetti di sviluppo intessendo ai vari livelli un sistema di relazioni istituzionali e imprenditoriali
Ciò ci porta registrano un dato molto interessante per la cooperazione e cioè che essa anche nel Sud è ormai generalmente individuata come uno dei soggetti che può contribuire a concorrere a politiche di sviluppo
Questo è un salto di ordine politico culturale di cui dobbiamo tenere conto perché potrà guardare la cooperazione da soggetto debole minuti minoritarie complementare rispetto alle tradizionali politiche del lavoro e dell'impresa
Al soggetto deputato a creare ricchezze ampiamente della base produttiva e occupazionale
Penso che questo sia il risultato prioritariamente frutto del lavoro e dell'impegno della classe dirigente di Legacoop nel Sud
Soprattutto di quella di espressione delle imprese cooperative meridionali
Che hanno contribuito strumento si oppure in un quadro complessivamente deboli punti di eccellenza importanti soprattutto per lo spirito di emulazione che si comportano il contesto come sappiamo non è favorevole ci sono molti svantaggi ma anche mo'anche importante opportunità
Da una parte l'allargamento dell'Unione Europea aumentarla conti per la competitività dall'alto si apre una partita interessante nel due mila dieci con l'apertura dell'area di libero scambio nei Paesi della riva sud del Mediterraneo
Si sta lavorando sulla nuova dicevo sulla nuova programmazione due mila sette due mila tredici con l'intento di recuperare un'azione utile che individui priorità e direttrici che facciano convergere risorse comunitarie ordinarie attraverso il coinvolgimento del partenariato partenariato economico e sociale
Le politiche le risorse previste sono su a supporto di azioni volte tra l'altro alla rimozione del capo infrastrutturale per lo sviluppo della logistica per la valorizzazione dell'agroalimentare per il risanamento e qualificazione delle citate la costruzione di un'adeguata e diffuso sistema di Guelfa
Resto naturalmente dieci decisive le azioni rivolte alla lotta alla criminalità organizzata a tutti i fenomeni di illegalità lotta al sommerso la qualificazione dalla pubblica amministrazione al taglio degli sprechi e delle deficienze alla riqualificazione del sistema scolastico
Si lavora su un'azione che si ponga l'obiettivo di conseguire una crescita significativa una politica che guardi al miglioramento del contesto economico ambientale e sociale alla promozione dello sviluppo locale alto forzamento alla valorizzazione del mercato
Con una strategia di integrazione tra politiche di incentivazione del sistema produttivo e politiche di miglioramento del contesto
Sulla base dell'esperienza accumulate si sta cercando di far passare l'ottica che la politica degli investimenti pubblici deve essere sempre più una politica dell'offerta dell'ampliamento della base produttiva e occupazionale è sempre meno una politica della domande del puro sostegno al reddito
Proprio perché la connessione tra le risorse finanziare sviluppo non è meccanica Mara presente di risultato ricette guidate di sollecitazione ripetuto
Il punto di svolta sta nella decisione di destinare risorse ad usi produttivi al miglioramento del contesto la riduzione del disagio sociale alla valorizzazione del capitale umano e del patrimonio alla costruzione di opere pubbliche utili alla collettività
Per questo è importante il volo dei governi regionali per affrontare una profonda trasformazione legittimare anche nel Mezzogiorno la scelta federalista e un confronto solidale con le altre aree del Paese
La questione ancora una volta strettamente connessa la capacità o meno di affrontare l'occasione in modo diverso rispetto al passato
Queste sono state per esempio le piattaforme le proposizioni alla base delle tesi congressuali che hanno portato le leghe Coppo meridionale a recepire alla celebrazione del loro congressi
Diventa decisivo dunque il volo delle organizzazioni economiche e sociali meridionale di Legacoop tra queste che vanno sempre più assumendo il ruolo di soggetti attivi proponendosi come soggetti costruttori della programmazione territoriale
Di modelli locale di sviluppo di progetti di qualificazione dell'offerta produttiva di qualificazione delle risorse
Su questi temi come Legacoop dobbiamo portare avanti la nostra azione
La politica della Cop più che alla semplice per semplice crescita quantitativa deve essere orientata la qualificazione dell'offerta cooperativa
Accettare questa sfida sulla base di un rinnovato slancio progettuale e operativo vuol dire proporsi come soggetto autonomo capace di creare imprese lavoro in grado di coniugare in modo efficace esigenza del mercato ed esigenze della società utilità sociale agire economico
Il rilancio la verifica e la via dove necessario di rapporti di cooperazione tra la cooperazione nazionale l'aria meridionale può favorire processi di fertilizzazione incrociata
Il congedo il congestionamento produttive insediativo delle aree più sviluppate del Paese può avere nel Mezzogiorno una sua naturale risposta evolutiva sviluppando una complementarietà con la struttura insediative produttiva locale con capacità di generare valore aggiunto nel complesso del movimento
L'espansione della cooperazione di consumo e distribuzione legata alla valorizzazione dei prodotti della dell'agroalimentare al meridionale
La partecipazione Programme di infrastrutturazione materiale la partecipazione alla costruzione di reti di Guelfa lo sono temi di impegno che abbiamo davanti e su cui non partiamo da zero
Abbiamo esperienze che vanno incoraggiate
Siamo coscienti che tale azione sarà tanto più efficace ed efficiente se è basata su una maggiore responsabilizzazione collaborazione di tutte le aree coinvolte valorizzando Autonomie complementarità crescono le caratteristiche distintive di nuovo processo di partenariato
Noi siamo consapevoli di credo tutti che l'esperienza realizza di quest'anno è stata importante e positiva non ci nascondiamo che ci sono stati anche limiti e talvolta anche fallimenti che hanno comportato a volte anche pesanti tributi su questa questione abbiamo discusso a volte anche animata mai animatamente adesso mi sembra utile guardare all'oggi al futuro al lavoro dei prossimi anni
I modi per realizzare questo lavoro possono essere diversi tenendo conto delle positive esperienze del passato e dell'utilizzo di nuovi strumenti
Temi del genere non possono essere risolti se non con discussione approfondita a partire appunto da questo congresso in cui sarà necessario assumere delle decisioni operative per dare gambe nel futuro al Progetto
E al programma di lavoro che proponiamo su questa base si può lavorare per ricentrare con coerenza l'impostazione delle strutture di sistema
Ovviamente l'auspicio che a partire da questo congresso si delinea un approccio coerente grado olistico al raggiungimento dell'obiettivo di rafforzare il movimento cooperativo nel Sud
Affinché sia capace di contribuire al risanamento e allo sviluppo
Questo obiettivo sarà più facilmente raggiungibile Sergio Remo come un sistema al cui interno esistono ruoli diversi e riconosciuti autonomia imprenditoriale responsabilità in capo cioè sull'evasione a ciascun soggetto definiamo compatibilità e comportamenti
Con queste condizioni penso il sistema cooperativo alla nostra organizzazione insieme alle altre forze può veramente di venire un'opportunità per il Sud quindi per il Paese
Grazie
Qui vita tra di noi e Salvatore senatore Salvatore Bonadonna di rifondazione del partito di Rifondazione Comunista vicepresidente della Commissione finanza del Senato
E a cui diamo volentieri la parola interviene anche a nome del segretario del partito Franco Giordano grazie
Buongiorno grazie presidente grazie
Per l'invito
Vi porto il saluto di del segretario Franco Giordano e della segreteria del partito
Essendo del senatore sono come dire in libertà provvisoria ove dice mentre i parlamentari deputati siamo impegnati
Nel voto sua missione
E questo un po'motiva anche la la difficoltà o impossibilità di partecipare
Da parte di di Franco Giordano
Ma mi fa in ogni caso molto piacere essere tra di voi
Perché per quanto ormai da tredici anni abbia lasciato l'attività di movimento per l'attività politica
Trentacinque anni di lavoro sindacale nella CGIL a dir rapporti intensi con no la cooperazione mi fanno sentire bene in un ambiente come come questo
E quindi Miff mi fanno dire di di quanto leggendo la relazione di Poletti del Presidente
Sì coglie della consapevolezza di una organizzazione forte radicata con cento vent'anni di storia
Di una organizzazione che oggettivamente
Costituisce una delle ossatura e portanti di una società che ancora resiste per fortuna a processi di disgregazione
Se cogliamo l'insieme del movimento cooperativo oltre l'allegra se cogliamo l'insieme del movimento sindacale
Comunque possiamo giudicare i le singole scelte i singoli comportamenti
E consideriamo perché non possiamo non considerarlo
La debolezza anzi la Progress il progressivo indebolimento del sistema politico e del sistema dei partiti
Non possiamo nonno cogliere come le forme strutturate di movimento
Penso alla cooperazione pensa al sindacato rappresenti no
Un antidoto forte a processi di frammentazione di esasperazione individualistica di rottura dei criteri di solidarietà dei rapporti di solidarietà
Di rottura della visione
In qualche modo
Organica e equilibrata dei rapporti dei rapporti dei rapporti sociali in una fase in cui la spinta alla dalla globalizzazione liberista porta verso la rottura
Di questi elementi di di questi elementi di solidarietà
Io ho apprezzato molto nella relazione i riferimenti da questo punto di vista non soltanto non tanto quello soltanto quelli diciamo così
Autocritici
Quelli rivolti a individuare i limiti che ciascuna organizzazione Chai le vicissitudini
Dice esco un organizzazione quanto piuttosto quelli del rivolti a dare una indicazione forte di prospettive
Viviamo in una fase difficile
Una fase anche di governo segnata da
Enorme difficoltà sia essa figlia della legge elettorale sia essa figlia di una oggettiva o forse soggettiva incapacità delle forze dell'Unione di rappresentare di raccogliere una domanda diffusa di cambiamento rispetto al quinquennio precedente sta di fatto che insomma la esperienza di governo e la esperienza dalla maggioranza è un'esperienza travagliata che però incontra da una parte la critica anche giuste motivata
E dall'altra parte una forte sollecitazione indicazione a tenere duro
A trovare gli elementi di mediazione di consistenza a resistere a costruire le dimensioni di consenso non soltanto parlamentari ma soprattutto sociale e io credo che questo sia un elemento importante
Da questo punto di vista la interlocuzione con il movimento cooperativo con il movimento sindacale con i movimenti organizzati nella società e in questo caso movimenti che rappresentano pezzi significative dall'apparato produttivo del nostro Paese con capacità di proiezione internazionale
Pezzi importanti di potenziale di capitale culturale
E di investimento sociale fattuale appunto la lo spirito cooperativo non possono non no essere gli interlocutori non esclusivi ma certamente fondamentali per costruire un norma apporto nella società e per costruire quel cambiamento che non avviene noi pensiamo perché c'è un governo illuminato o perché c'è un Presidente del Consiglio illumina ma avviene perché nella struttura molecolare dalla società si producono quelle sì intanto quegli elementi di risanamento rispetto ai corrompe in menti che si sono avuti nel corso di questi anni quindi elementi di risanamento di recupero ma anche di aggregazione di capacità di capacità propulsive di capacità propulsive nuove da questo punto di vista io credo che anche in rapporto alla a come dire
Alle prospettive dell'economia dal nostro dal nostro Paese alle alla necessità che la nostra economia nazionale Recuperi quote capacità produttive ma anche alla esigenza che questo recupero avvenga non soltanto nell'Rispetto delle dei limiti ambientali ma se ma insieme a queste delle domande di equilibrio e di equità sociale e di equità sociale ecco io penso che la cooperazione debba accettare
E mi pare che hanno alla relazione questo si sia una sfida molto molto molto forte molto forte molto impegnativa una sfida che io la dico così
Può rappresentare una risposta più efficace e in ogni caso socialmente più alta più qualificata
Rispetto a quella che si può vincere sul terreno della competizione
Da questo punto di vista io credo che il tanto chi in chiamare alla competizione e all'invito alla competitività
Che comprendo
Se ci si riferisce alla necessità di alzare il livello di efficacia e di efficienza della nostra economia e soprattutto dei nostri servizi
Non capisco più quando la esasperazione delle con uno della competizione della competitività
Finisce col rompere un elemento fondamentale che è quello della coesione che quello dalla coesione sociale
Io credo che da questo punto di vista sia quando parliamo della struttura economica del nostro Paese in generale
Sia quando parliamo di un pezzo importante che ha riferito alla alla gestione dei servizi pubblici e alla gestione dei servizi pubblici locali non possiamo non cogliere come gli elementi di riferimento dalla competitività debbano coniugarsi con quelli della cooperazione senza di che senza di che noi ci troveremmo nelle condizioni di un conflitto enorme e probabilmente insanabile
Tra l'equilibrio dei conti dell'impresa e l'equilibrio minimamente soddisfacente del servizio erogato ai cittadini da questo punto di vista io credo che ci sia un po'di ottimismo c'è un investimento da parte della lega delle cooperative ma temo che ci sia un eccesso di a di ottimismo quando si pensa che dalla disegno di di legge cosiddetto Lanzillotta sulla riforma dei servizi pubblici possa derivare
Un automatico risultato positivo per i cittadini e per il Paese io non penso che questo sia penso peraltro e pensiamo che ci sono alcuni servizi e alcuni beni
Sui che esso e me io è preferibile e necessario è necessario sottrarre alla dinamica di mercato
Pensiamo ai beni comuni modo fondamentale all'acqua
Che pensiamo debbano essere considerati beni comuni uscì beni comuni
Non privatizzabile i
è in qualche modo da gestire in condizione extra mercanti
Come
Individuazione diciamo così
Di una
Di dalla definizione di un sistema e di un terreno
Nel quale
I rapporti sociali le condizioni minime che garantiscano il benessere delle cittadine e dei cittadini degli uomini e delle donne
Sia un assoluto aprivo ori rispetto al mercato e alla impresse
L'impresa cooperativa la cooperazione può essere un punto di grande equilibrio in cui è da questo punto di vista lo può essere nella misura in cui la cooperazione
Contemporaneamente si considera impresse
Ma soprattutto ha il senso della comunità ha il senso della società ora io capisco che il mondo cooperativo
Come del resto l'insieme dei movimenti
A una contaminazione storica
Con le organizzazione il tradizionale del movimento operaio Termoli rapporto con il movimento sindacale
E io credo che
Proprio in ragione dei processi di trasformazione di domani delle domande di trasformazione dei tentativi e delle proposte di risposta a queste domande anche il movimento cooperativo è chiamato a
Non soltanto a partecipare ma dare delle risposte
Io non lo so per carità
La lega delle cooperative è un'organizzazione talmente forte e radicata da non avere bisogno certamente di di consigli
Però
Proprio per
Il radicamento l'ampiezza la forza la storia e quindi la sedimentazione politico culturale
Della della lega delle cooperative francamente penso che dovrebbe confrontarsi complessivamente
Con una dimensione più ampia di una cosa pure importante qual è il processo di costruzione del partito democratico dal nostro Paese
Per carità come si fa a essere
Indifferenti rispetto a un processo di questa natura
Ma penso
Che tutti i nomi e quindi anche un'organizzazione forte importante come la lega dei bambini misurarsi con quello che noi abbiamo chiamato e che si autodefinisce in qualche modo il movimento dei movimenti e che opera a livello nazionale ma che opera a livello europeo che opera a livello internazionale
E credo che
La presenza del movimento cooperativo in questa dimensione sarebbe un elemento di grande il rinnovamento e di grande forza a livello nazionale a livello del Paese ma penso
Che anche nella ristrutturazione riorganizzazione del mondo politico e delle forze politiche proprio ne in vista di un'alternativa di società
Che non vedo assolti il primato del del mercato ma che veda il rapporto tra mercato e domanda sociale in una condizione di di equilibrio
E che comunque veda la domanda sociale capaci di guidare le scelte e le scelte le scelte di mercato penso che anche da questo punto di vista il movimento cooperativo Possa debba dare una risposta è un contributo molto molto molto alto
Mi fermo qui rinnovando a tutti voi l'augurio di buon proseguimento e di buon e di buon lavoro
Confermando sia per la funzione di questo momento personale viene
Sul sui temi su cui anche prossimamente si ragionerà
Che riguardano appunto il diritto societario e quindi anche diciamo direttamente e indirettamente le condizioni della rende le ragioni sociali dal dal movimento cooperativo ma anche da da parte del partito di Rifondazione Comunista unno come dire un saluto è una disponibilità anni continuare
Sia in sede locale sia in sede nazionale il confronto più utile e più produttivo a tutti voi
E a tutti noi alle cooperanti alle donne dalla cooperazione mi preme e sento che sia
Mio piacere personale
Rivolgere oggi hanno augurio è un saluto particolare grazie
Avvertiamo
Salutiamo il ministro dello sviluppo economico Pier Luigi Bersani che poi prenderà la parola abbiamo la parola a Ettore pieni presidente della Lega Pesca salutiamo anche il ministro del lavoro Cesare Damiano è presente tra noi salutiamo il professor Guido Bonfante Greggio professore dell'Università di Torino
Che ha dato tanta scienza anche alla cooperazione il senatore Guido Galardi
Ma condivido pienamente appoggio la relazione del presidente Poletti compreso anche la proposta relativa all'assetto di organizzativa di lega Coop diciamo che questa condivisione agevola facilita anche la possibilità di selezionare il mio intervento
Selezionò con cura solo alcuni temi quelle che a torto o a ragione ritengo o che mi stanno più a cuore la prima riflessione ruota intorno alla ristrutturazione finanziaria messa in moto da lega Coppo per sostenere la crescita delle piccole e medie imprese cooperative
Finalmente anche le quindici mila cooperative diffuse e radicate sul territorio e vengono posto al centro dell'attenzione della strategia politica finanziarie di Legacoop
è nota a tutti noi che in moltissimi casi la disponibilità finanziarie delle piccole e medie cooperative
Non sempre sono in grado di sostenere lo sviluppo il mercato globalizzato la internalizzazione spesso anche per mancanza di capacità di auto accumulazione
Le piccole e medie imprese cooperative
Non solo quelle diventa mentre in quelle che era presente solo della pesca vivono spesso in uno stato di sottocapitalizzazione di scarsa capacità patrimoniale e con bassa efficienza gestionale
Sono cooperative capace magari di produrre prodotti di qualità ma che hanno difficoltà di accesso al credito e di competere col mercato internazionale
Queste cooperative oggi più che ieri possono guardare con maggiore fiducia alla ristrutturazione di Coppa fondo una ristrutturazione che apre la possibilità di mettere in moto una massa consistente di risorse finanziarie
Con la reale occasione di realizzare progetti di crescita e di sviluppo e che appunto possono con volgere tutti non soltanto le grande impresse ma anche quel e soprattutto del piccole medie ci troviamo in buona sostanza di fronte a una accattivante sfida cambiamento rispetto al recente passato le cooperative piccole medie possono solo se lo vogliono usufruire di nuove opportunità
Questo cambiamento era presente un apporto imita soprattutto per il Mezzogiorno
Le cooperative con se vogliono essi hanno fantasia possono in qualche modo partecipare anche o lo sviluppo più complessivo della Legacoop
Io credo che sia un'opportunità più o meno inedita una tendenza ad una un tentativo di un riequilibrio tra le dico la media e grande cooperative
Ci troviamo di fronte ad una attenzione di tipo economico finanziario per le cooperative di Mineo ma Vivenzio di minore dimensione
Che sono oggi poi quelli in cui la lega coppette RAI in ultima analisi la forza del suo radicamento territoriale sociale fermarsi però sugli aspetti sono economici sarebbe un'analisi imparziale è anche forse politicamente miope
Sollevo invito incitò tutti noi ma in particolare la presidenza e la direzione delega cotto attraverso tutte le conseguenze naturale di questo positivo è forse
Tardivo approccio
Questa a l'attenzione alla piccola e media impresa cooperative soltanto dal punto di vista economico deve quindi tradursi a mio avviso nei fatti concreti
E quindi Dio vera anche nel un'attenzione di tipo tra virgolette politica un'attenzione politica e organizzativa gestionale
Da dalle arie debole ai piccoli settori al Mezzogiorno significa anche però maggiore considerazione al di là del peso specifico te ciascuno rappresenta ciò che chiediamo e che la setta azione dei paradigmi economici presenti anche Legacoop
Non può tradursi in in marginalità politica di ruolo e di funzione del di coloro che apparentemente hanno un peso economico minore
Continuare a tenere in margine le piccole associazione le aria deboli Mezzogiorno è un errore che ferisce la democrazia cooperative e ghettizzato anche forse è intelligenza
Nel comporre il nuovo gruppo dirigente
Gli organi di governo e di direzione di Legacoop bisognerà fare uno sforzo per dare più spazio anche a coloro che economicamente sono più deboli oppure presunti tali prendiamo solo per fare un esempio il settore della pesca che rappresento al tira e anche a prescindere
Di chi attualmente evidentemente la rappresenta è visibilmente l'associazione sottostimata negli organi anche se rappresenta e quaranta per cento della produzione cooperative del settore
Nessun settore in lega Coop vanta questa percentuale avviamento i dunque sono piccoli ma ai piccolo si può chiedere di essere grande più di tanto allora la posizione di leader del settore
Di Lega Pesca e ci viene riconosciuto da più parti di ho compreso anche quello istituzionale
Ma nella lega pence lega accoppo questo riconoscimento c'è ma forse un po'passivo forse un po'sbagliato forse un po'disattento
Non vi è dubbio che i fatturati in numeri le cooperative i contributi associativi corrisposte devono avere in un'organizzazione come la nostra il peso giusto che giustamente visita però noi chiediamo che
I
Parametri come dire totale economici vengono rapportati anche e in una dimensione come dire politica è evidente anche perché è evidente che stando la realtà dei fatti dal punto di vista della quantità deve della di rappresentanza nell'ambito di Legacoop la Lega Pesca resterà quella che è un anno
Lega Pesca non sarà mai in grado di competere e nello vuole fare né a questa produzione col penso il ruolo della grande distribuzione organizzata di produzione e lavoro o dell'agroalimentare
Ciò vale soprattutto se l'unico parametro che viene preso in considerazione è quello della consistenza numerica in assoluto e non nell'ambito di ciascun settore sollecitiamo in particolare un un rinnovamento dei gruppi dirigenti esistono oggi ha tutte le condizioni Perre improntare i processi di selezione con nuovi criteri
Più trasparenti e libri puntato sul merito e non sul numero e sulla potenza muscolare
Un gruppo dirigente che dovrà essere più dinamico e innovativo e dovrà trascende re i vecchi e logori criteri quali ad esempio la tessera
Larga geografico o l'aria settoriale in cui opere si opera
Per quanto riguarda la questione della politica settoriale riteniamo che l'economia ittica
Può avere o oggi un potenziale di sviluppo solo nel campo ambientale e della alimentazione e rispetto a quest'ultimo punto lasciatemi tornare ad un tema a me caro per sottolineare che la lega Coppo forse forse continua a sottovalutare il valore il ruolo e la funzione che gioca l'alimentazione né un sistema economica
Sia forse sottovalutato e che siamo assediate dal CID d'una sorte di nemici per un Paese che forza conosciuta anche alla fame non a caso in Europa a las per gli Enza
L'attenzione che si dalle meditazioni sono forti in particolare pensiamo alla Germania alla Spagna alla Francia e la Gran Bretagna la Danimarca
Non a caso del resto timidamente l'aggettivo alimentare ha fatto la sua comparsa nel nome anche del nuovo ministero agricolo
Oggi predomina la guida al mangiare o bere bene sempre l'ombra una l'alimentazione come socialista tempo libero come spettacolo e cultura ci troviamo di fronte a una società preoccupato e non solo per la qualità ma anche per la sicurezza che esalta il biologico che parla di spese mediche di consumo critico selettivo come non guardano al successo di suo futuro e del Gambero Rosso che peraltro sono cresciute nella produzione di sinistra
Vi è la necessità quindi una organizzazione che superando la logica siano passati notizie abbiano mi mi mi mi preme chiudo almeno con un altro concetto e chiudo subito infine vorrei fare una riflessione ad alta voce su un tema ricorrente che trova difficoltà di sbocco mi riferisco al problema delle processo unitario le fusioni e le aggregazioni processi unitari try Tita diverso anche se singole non sono mai come noi abbiamo potuto appurare process come dire facce nell'inseguire il processo dell'Unità cooperativa forse abbiamo sottovalutato le difficoltà che gli elettricisti come mosche pare e chiamo non la persistenza degli aggregati
Ogni soggetto piccolo o grande che sia per il fatto stesso di esistere
Ha una sua organizzazioni alle sue regole alla sua storia e soprattutto al suo spirito di appartenenza e di sopravvivenza generalmente dotate di un sistema immunitario che tende a rigettare i corpi estranei
E se può li distrugge per tutelare mantenere interroga la propria natura la propria essenza
La scelta è tra i modelli diversi non avviene mai quindi sotto vuoto e da qui e crude e chiudo la complessità dell'operazione che presuppone una volontà molto determinata che ieri non ho intravisto nelle parole di Marino Marino ci propone accordi condizionati che comunque non dobbiamo accogliere la strada è in salita
Per tentare di avviare concretamente questo processo credo che si debba puntare su intese politico programmatiche più che suo formale dichiarazione oppure unità di intenti generica e generale ringrazio
Grazie intanto salutiamo il segretario del partito dei Democratici di sinistra Piero Fassino che Fo interverrà diamo la parola al ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani
Grazie io vedo con piacere che questo vostro congresso
Non manca la presenza numerosi esponenti del governo e quindi sto nel mio e parlo un po'se ci riesco
Diciamo di crescita di sviluppo voi sapete i dati sono notti che abbiamo in corso
Una ripresa che certamente da interpretare
Ma che è qualcosa di più di una congiuntura
Stiamo prendendo l'ultimo trimestre dell'anno scorso una velocità per la prima volta dopo anni superiore a quella della media europea e questo è il fatto di export e fatto di ripresa di Investimenti ancora in misura molto flebile di consumi
Questo abbrevio ci consente di affrontare un due mila e sette che
In un quadro che viene dato per riflessivo e per con una prospettiva di indebolimento
A livello mondiale europeo in particolare forse noi possiamo mettere a segno qualche risultato in più rispetto alla media europea
Anche perché oltre a essere sulla spinta diciamo di un buon finale del due mila e sei
Abbiamo anche attivato le misure a cominciare da quelle alcune previste la finanziaria che secondo me qualcosa porteranno verso tanto per fare qualche esempio oltre riforme tipo liberalizzazione eccetera ma i programmi sull'efficienza energetica per esempio io sono sicuro che qualcosa porterà ora quel quali sono i caratteri questa ripresa e tutto traino come qualcuno dice sulla Germania certo il traino c'è
Ma c'è una qualcosa che invece si riguarda più più a fondo qualcosa di strutturale
Che a mio avviso è composto da la percezione di un cambio di passo che se è stata da un anno a questa parte
E di qualcosa i versi più profondo che si si è mosso in questi in questi ultimi anni
Cambio di passo è un segnale netto dal lato del risanamento noi abbiamo o messo diciamo delle barriere degli argini andamento la finanza pubblica vengono percepiti dai mercati come argini solidi
E abbiamo dato segni inequivocabili di riprese la fedeltà fiscale
E questo è il primo grande punto secondo abbiamo innescato dei processi di riforma che oltre avere alcuni effetti pratici immediati ha un effetto psicologico
Rilevante promettono proprio perché promettono per il futuro
Dei risultati concreti significativi questa cosa liberalizzazione per esempio è curioso che Mammano gli osservatori sia lontano da noi nel senso che sono osservatori internazionali quindi l'OCSE quindi Fondo monetario la BCE l'Europa eccetera
E e più vengono valutate queste misure in termini di affetti gli effetti pratici
E dovrebbe essere esente queste che ne sa qualcosa su quelle materne
E credo che quindi questa prima parte il cambio di passo
Possono essere confermate rafforzata nel corso del due mila e sette poi c'è un fenomeno più o di fondo che riguarda l'apparato produttivo che con tutta evidenza è riuscito a prendere le misure meglio della globalizzazione dell'Euro
E quindi dopo una fase molto critica cominciano essersi dei risultati che arrivano più dall'industria che per i servizi questo mi sono sempre dov'ero presente
E che corrispondo al fatto che la sera dopo lutti in italiano comunque è rimasto nel suo solco di tradizione s'è spostato verso una dato di qualità più significativo spunta dei prezzi buoni poi qui sarà per la qualità incorporata sarà perché al mercato internazionale particolarmente favorevole
Ma insomma se un posizionamento migliore se qualche segno di diversificazione che della specializzazione
Se è un quindi un processo selettivo che ancora in corso che era accompagnato con intelligenza
E che ha dentro delle elementi anche di differenziazione da guardare perché sono differenze dovrebbero a lato settoriali io credo che noi dobbiamo dare un'occhiata particolare l'agroindustria
All'agroalimentare perché su questo per esempio ci sono dei dati che non diciamo collimano con il generale andamento della Metheny credo della Mecca
E quindi stiamo cercando di attivare delle misure non mi dilungo su questo
Che riguardano una cosa che chiamiamo industria per comodità e anche per il gusto di una parola che ho detto altre volte sa di modernariato ma
Che però va intesa nel collegamento stretto fra industrie servizi fra industria servizi attività di ricerca e trasferimento tecnologico
E lì dentro c'è il grande tema della della crescita interni di massa critica dell'impresa questa crescita non si pesa chili si pesa capacità di sviluppare funzioni che oggi sono necessarie
Queste funzioni le sviluppi se ti dà in massa critico se ti metti in Rete con qualcun altro su fondamenta almeno l'elenco neanche perché le conoscete
Bene sono funzioni come sensazione di logistica piuttosto che di marchio piuttosto che cercare insomma
E e qui c'è un tema molto rilevante che per esempio ecco parlando di agroalimentare per dirne una sicuramente un tema cruciale cioè è sempre per far bene da sole giornate se far base fa qualcosa in compagnia perché diversamente non si regge alla competizione
Però non vorrei stare con questa crisi è strutturale cose vorrei sottolineare perché continui
Cioè noi dobbiamo immaginarla come non siamo passando la fase desse una ripresa che alla soluzione questa ripresa è un'occasione non è niente di più che un'occasione buona
Per aver il coraggio di guardare avanti per imboccare la strada giusta però io un'impressione questo se non mettiamo in questa fase è proprio una una un'idea uno di di cambiamento
Noi per la veramente possiamo perdere assunsero quest'occasione cioè noi dobbiamo mettere dentro il sistema
Un po'di scomodità e un po'di di di di oscurità che riguardi tutto è una l'esigenza di di di cambiare
Tante cose e questo non può e l'esiguità la maggioranza di governo non può essere l'impedimento questa cosa
Guai perché poi se non per dare la bicicletta caste pesa ancora questo è il punto
Se con pochissimi voti o niente voti noi alla fine in questi mesi abbiamo fatto una finanziare che sarà criticata e criticabile non supporre che fosse timida
Abbiamo fatto misura liberazione che non si vuole che siano timide abbiamo fatto uno Scala colta mentre la politica estera non si potrebbe Sirti mite
Poi le fai coi mezzi che ai cui voti che hai con le comma dei farle devi andare devi muoverti dei cambia e qui bisogna diffondere il Terek avviamento come un elemento di mentalità comune guardate questa io continuo insiste sul fatto che questo che noi abbiamo cambia chiamato così liberalizzazione eccetera però
Se dentro o c'è qualcosa di di più qui dentro
Cioè noi se diffondiamo l'idea che il cittadino consumatore non è un suddito
Se diffondiamo l'idea che un giovane che vuol far qualcosa deve solo chiedersi se è capace di farle non chi conosce in comune
Se diffondiamo questi
Diffondiamo
Se rifondiamo l'idea che le tasse si pagano perché è l'unico modo per poterne pagare meno se diffondiamo l'idea che se uno vuol fare un'impresa un'attività economica la pubblica amministrazione deve aiutarlo non ostacolarlo aiutarlo
Se diffondiamo l'idea che noi tutte le volte non è che possiamo mettere sempre le spine sul futuro per togliere dal presente perché anche i giovani Sandia ritroveranno attenzione qui dobbiamo vedere come si fa
E se facciamo valere l'idea che non si tratti buttar via nessuna risorse umano materiale eccetera ma che ora che le risorse le portiamo via dai luoghi della rendita il parassitismo verso i luoghi della produttività là dove servono e così via socio di fondiamo questa idea con dei fatti coerenti poi dice ma le idee si diffondono la mentalità poi si cambia prima mentalità poi le leggi non le leggi servono anche cambiare un po'la mentalità perché se no
Io credo che sa se tanti questi così abbiam fatto potevano esser mica obbligatorio fare leggi desolate niente
Cioè che in Europa non esistesse la figura della della ricarica telefonica paga meno sappiamo tutti e che non esista al massimo scoperto in Europa lo sanno tutti
E perché qualcuno non qualche impresa non si alza e dice faccio in concorrenza tiro via questa roba
Perché è una di queste banche che noi abbiamo con tanta Garbo ospitato nel nostro paese non si applicano qualcuna delle misure che applicano a casa loro per favore perché se devono venir qua
Come gli altri
Allora
Se
Se si pensa al mercato i pesi mercato se no bisogna che ci sia anche l'intervento della norma che fa intendere che bisogna andare per qual è per quella parte e quindi e quindi riforme la finanza pubblica non è vero che spenderà di più ci fa faccia crescere per forza corriamo ci sempre negli anni Ottanta abbia speso una barca risolviamo un po'cresce come dei missili e più o meno siamo siamo ancora qua
Ricordiamocelo sempre il welfare se vogliamo gestire averlo universalistico deve essere sostenibile
C'è poco da fare perché se non è sostenibile vuol dire che sono liberi tutti e vuol dire che la risposta sia non solo che i soldi
Questo è il punto centrale e quindi si vuole anche i conti devono tornare la Pubblica ministero io metto la pubblica amministrazione assieme al tema dei servizi professionali è ora di di Piper sarà questo insieme come un insieme
Come un insieme e non è questione di atti a far nulla Onetti non è fannullone fannullone è ora di far delle riforme anche lì cioè se uno fatti mi fanno esempio se nella pur capistazione il pubblico risotto visti non serve più
E ci sono infila i camion la motorizzazione che spazza il collaudo bisogna perdere queste due mila persone chiudere il pubblico turistico e farli fare questa cosa qui
E se gli avvocati
E agli avvocati ai servizi professionali invece di campare su dei contenziosi per un incidente RC auto che non serve a nessuno vadano a fare l'autocertificazione per conto delle imprese
In modo da poter far partire un'attività economica senza che aspettare dei mesi Libyan proposto questo le nostre le nostre riforme sull'attività sulla partenza attività d'impresa cioè bisogni che noi ricicliamo queste risorse laddove sono produttive
E qui son sono riforme che possono essere fatte e che stiamo portando in Parlamento e che potrebbero cambiare davvero la farsa di questo di di questo tema poi le liberalizzazioni non non mi dilungo ultima cosa
Che voglio dirvi e queste ecco messaggio voi e
Ma io dico sempre cooperazione
E fa parte della varietà biologica due sistemi Pretoria l'italiano
La Costituzione tutela la cooperazione riconosce come somma di Ramon siamo che la Costituzione afferma la varietà biologica si è sempre detto caratteriale resta ferma
Stiamo discutendo di questo con Unione Europea voi siete sempre in mezzo a questioni lobbistiche riserviamo però c'è anche un po'più una questione di far fatica a capirsi delle volte perché abbiamo difficoltà in questo dialogo Complesso di ordine logico insomma no cioè perché rise ma quali vantaggi quali svantaggi come si fanno a comparare ci vuole anche un punto di riferimento per capire i vantaggi e svantaggi relativi falliva se forme la varietà biologica perché e varietà biologico vuol dire che esistono le pere esistono le mele
Perché se invece che Matera è buona si assomigliano a mela
Non siamo fuori da questo ordine vide
Allora
E quindi noi stiamo dicendo lì nel dialogo del quale siamo impegnatissimi impegnatissimi tutti quanti come governi stiamo dicendo ma guardate qui non è il caso su queste quest'altra misura vediamo per l'amor di Dio Cervetti stiamo al corpo grosso il problema stiamo parlando una varietà biologica che non Teseo cioè che va assolutamente riconosciuta e quindi vedremo diciamo come questo dialogo continuo polemiche con ne sento in giro ma non ne vedo la ragione noi stiamo difendendo una legge del centrodestra a proposito del cooperazione quindi non vedo siamo impegnatissimi diciamo difendere
Una legge del centrodestra
Poi altre polemiche cosa volete e io per esempio ne subisco tutto il giorno a volta favorisce la grande impresa perché fai la tal misura l'altra volta sì come sei miliardi cioè interessa solo il piccolo è bello e non capisco è proprio all'impresa
Quando arriva la cooperazione Faina liberalizzazioni coatta favorire la cooperazione che poniamo per tutti i piccoli negozi ottico fra l'altro lei fa notare che tutte queste misure socia la polemica che si favorisce per la benzina per le cose dalla cooperazione
E però si dimenticano stavolta che abbia dato un alcune bastonate le compagnie di assicurazioni
Se anche la società
Artiche era in auge fino l'anno scorso no adesso ha preso la sua bocca come le altre no cioè qui non si riesce non si riesce a capire che si può essere un governo dico sempre amico di tutti parenti di nessuno che cerca di di dire stiamo con chi ci prova stiamo confidano l'amante ecco che qui non c'è bisogno di aver tante affinità d'ideologiche per capire che voi potete dare una grossa mano che c'avete un istinto a crescere come si vede dai dati e questo per il radicamento questo per il Mac l'obbligo reinvestire per tanti motivi che se avete un istinto a diversificare di un po'ma per accostamenti con una certa prudenza che c'avete come sistema l'istinto a stare a farsi sistema quindi attorno a temi come la logistica totemico mi servi sapevo che avete
Insiste avete un un sistema orientato valorizzare il lavoro e quindi e quindi avete delle specificità di sono diverse da quelle di altri una varietà biologi volevano un contributo non risolve tutti i problemi a risolverne
Alcuni ecco io credo che ripeto io manderei da qui un appello a tutti quelli che possono non avere affinità sentimentali storiche devono divise tra a considerare questo aspetto qua
Che ha un aspetto paese
E e e perché Iraq e questo ce lo siamo detti più volte anche chi non conoscesse il tema della mutualità chi non conoscesse lo storico versione chi venisse da Marte con uno sguardo un po'anglosassone gli sembrerebbe la cooperativa una singolare Public Company che non ha il vincolo della trimestrale e quindi di Sabaudia può guardare lungo
Voi ditemi voi se uno che cose tra può buttar via una cosa di questo genere coi tempi che corrono no
Dopodiché queste queste vocazioni queste questi tratti di di di distintività che ognuna delle varietà biologica
Sapete l'affetto che abbiamo tutti per per per questi grato identità che sono alla fine l'impresa delle generazioni di imprese del territorio le imprese la partecipazione senza padroni persone distintività perché la qualità la chiediamo tutti e poi chi è più avanti bene
Ma questi sono i dati distintività
Che tutti i vari interessi venga preservati per la varietà biologica dopodiché il ministro sviluppo economico deve anche birre
Che preservando quale identità
Bisogna avere il coraggio di utilizzare di innovare di cambiare Gorizia per poter utilizzare tutti quegli strumenti varie possibilità che riescono a esprimere il potenziale di crescita di investimento che il Paese ha bisogno di aveva dei soggetti economici che esprimono il potenziale non posso che dirmi così finché faccio questo mestiere qua ma siccome si credo veramente con mi auguro che lo facciate sul serio grazie
Quindi da allora adesso la parola il Piero Fassino segretario del partito democratico
Grazie
Dell'invito
Chiedo scusa se poi finito questo saluto mi allontanerò ma come sapete
Sono i voti finali sul decreto di rifinanziamento delle missioni militari
Di pace
Che hanno assunto un valore politico particolare
Avendo
Diciamo avendo
Pier Luigi Bersani in modo molto efficace del suo affrontato le questioni che stanno di fronte al governo io
Ovviamente condividendole
Vorrei invece sottolineare a voi un aspetto che riguarda più direttamente la vicenda politica
Perché penso che
L'impianto che ha proposto Poletti qui ieri che condivido e che bene efficacemente descriveva non solo ruolo del movimento cooperativo ma anche le enormi possibilità potenzialità opportunità che il movimento cooperativo può cogliere in una fase più dinamiche adesso Pier Luigi
Bersani indicava con molta chiarezza
Come l'impulso che il Governo sta dando ad una politica economica che puntare andare duratura
La crescita offre possibilità opportunità rispetto alle quali un soggetto economico imprenditoriale con il movimento cooperativo
Ha uno spazio grande e può giocare un ruolo prezioso questo impianto
Richiede naturalmente di collocarsi dentro
Un sistema politico istituzionale che sia capace di garantire alla Società e ai suoi interessi dei suoi operatori
Tutti gli spazi
Praticabili per assolvere a funzioni immissioni in ruolo che ciascuno persegue
Ora
Io penso ne dobbiamo partire da una considerazione molto precisa e cioè l'Italia è a un bivio
Viene da anni di bassa crescita
Viene da anni nei quali quella bassa crescita si è saldata un'incapacità di aggredire i nodi strutturali che da lungo periodo l'Italia si porta dietro
Viene da anni nei quali
Il nostro Paese è stato sostanzialmente sotto tono per non dire marginale
Nelle dinamiche che hanno caratterizzato sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo politico gli scenari internazionali e mondiali
E
Dire che l'Italia un video significa questo sapere che l'Italia è in uno di quei passaggi cruciali nella vita di una nazione in cui un paese chiamato guardarsi allo specchio definire chi è e dove va
L'Italia deve a ridefinire la propria collocazione europea internazionale
Sia perché cinque anni di governo della destra l'hanno fortemente marginalizzate sia perché se obiettivamente un mutamento degli scenari che richieda ogni paese di ridefinire la propria collocazione sia nella divisione internazionale del lavoro sia nelle dinamiche
Politica
L'Italia chiamata ridefinire la qualità del suo sistema produttivo noi siamo una cresciuti come grande nazione industriale
Intorno produzione di media intensità tecnologica siamo Paesi che in questi anni sono siamo un Paese in questi anni è stato più esposto
Ha processi di delocalizzazione di competizione dei paesi emergenti
Di mercati aperti e abbiamo un gigantesco problema di ridefinire
La nostra collocazione innalzando la qualità e il livello di spesa di azione di specializzazione tecnologica del sistema produttivo in funzione dell'Africa capacità di riprendere come la ripresa dice che è possibile quote di mercato penetrazione su mercati lontani capacità competitiva forza
L'Italia chiamata ridefinire il suo modello di coesione sociale
Perché in questi anni in parte è stato destrutturato
Dalle politiche cento teste prima ancora che dalle politiche dall'idea che il centrodestra alimentato che la Società fosse sostanzialmente una somma di individui soli ciascuno in lotta contro l'altro in una logica darwiniana che ha prodotto guasti
Di cui abbiamo avuto molti segnali e poi perché l'Italia è stata investita pensiamo soltanto le dinamiche demografiche da mutamenti sociali che obbliga Nori a rimodellare ridefinire diciamo lo stato sociale le sue priorità
E i suoi strumenti
L'Italia è chiamata con tutta evidenza ridefinire il suo la sua costituzione materiale formale
Dibattito di queste settimane la stessa crisi politica che poi non si è tradotta in crisi di governo ma c'è andata molto vicino
A reso evidente come sistema politico istituzionale ha bisogno di essere ridefinito rimodellato e occorre portare a conclusione una lunga transizione che da quindici anni non ha trovato ancora un approdo
Se volete l'Italia persino di fronte alla necessità di ridefinire
I caratteri di un'identità nazionale che
In questi anni
è stata non poche volte messa in causa
Non solo dal fatto che l'Italia continua a essere un Paese caratterizzato da due velocità di sviluppo e da una questione meridionale da lungo periodo irrisolta ma anche dall'emergere di una questione settentrionale e quindi dalla riduzione
E l'indebolimento di quei fattori di appartenenza di coesione dissenso di identificazione che non sono un fatto secondario nella vita di un paese di una nazione
Non sono passati tanti anni da quando nel dibattito politico c'era qualcuno che ci proponeva la secessione
Passati qualche anno
E anche se oggi non propone più nessuno quella soluzione i problemi che hanno portato proporrò ad avere quella suggestione sono tutti aperti
Quindi
L'Italia è un è un passaggio di questa natura
Per questo il cambio di governo che è avvenuto l'anno scorso non è semplicemente un'alternanza nella guida del Paese tra due schieramenti di segno opposto è molto di più
E le aspettative che il Paese ha verso il centro sinistra sono molto alte perché il Paese avverte la società avverte una condizione di incertezza di insicurezza di precarietà
Che sollecita chi guida come dire ad affrontare e io penso che noi dobbiamo avere questo impianto
Abbiamo bisogno di restituire al Paese quel quadro di certezze
Che in questi anni sono state fortemente messa in causa indebolite e che si sono tradotte poi in una minore capacità dinamica della società in una mano Review in una minore crescita
Economica in minori opportunità
In un processo di invecchiamento della società che non è stato soltanto dall'allungamento del tempo di vita
Noi siamo un Paese nel quale tutti i giovani stanno più a scuole più università non necessariamente per qualificarsi di più ma perché parcheggiati in attesa di qualcosa che deve venire
E che arriva sempre più tardi siamo un Paese nel quale un giovane entra nel mercato del lavoro più tardi e spesso con un lavoro che per una fase non breve è caratterizzato da un alto tasso di incertezza di precarietà
Siamo un Paese nel quale quattro milioni di posto giovani come li chiamo io tra ventisei e trentacinque anni perché è difficile pensare giovane uno a trentacinque anni vivono ancora nelle case dei genitori
è un Paese nel quale il sessanta per cento dei matrimoni avviene tra Cop tra persone che stanno tra i venticinque e i trentacinque anni
Per cui ci si sposa più tardi si fanno figli più tardi cetacei è tutto tempo di vita rubato
Tempo di evitare un patto ai singoli e tempo di vita sprecato per una società valore in prima di tutto ricchezza umana
Buttata al vento
E io penso che noi dobbiamo avere presente queste diciamo questi dati perché
Se vogliamo mettere in campo una capacità di Forte ripresa economica sociale di ruolo di funzione del Paese dobbiamo partire dalla consapevolezza che il salto da fare un salto forte le potenzialità le risorse ci sono tutte
Lo dimostra lo dimostra anche la dinamica della ripresa economica di questi mesi è bastato che come ha detto giustamente
Pier Luigi ci fosse un governo che ha dato il segno di un cambio di passo ha cominciato attivare delle polemiche politiche perché questo
Insieme naturalmente anche una congiuntura internazionale che ci ha offerto delle opportunità maggiori si traducesse in un Paese che ritrova il gusto
Di investire ritrova il gusto di crescere ritrova il gusto di una dinamica della specializzazione e via di questo passo
A questo punto le potenzialità le risorse ci sono di decisivo diventa eccome la politica capace di offrire una regia che consenta a ciascuno nel suo ruolo nella sua funzione di mettere a frutto al meglio le proprie risorse le proprie capacità le proprie professionalità la propria capacità di investire la propria capacità di spendersi perché poi noi
Noi spesso pensiamo che un Paese cresce in virtù delle politiche che fa chi lo dirige sì questo è vero ma le politiche che fa un governo non sono la sola condizione per crescere
E a parte le condizioni diciamo di natura strutturale che derivano da scenari più ampi c'è una condizione psicologica che diventa decisiva per far crescere un Paese un Paese cresce quando i suoi cittadini percepiscono che vale la pena di spendersi
Vale la pena di spendersi vale la pena vivere di investire vale la pena di provarci vale la pena di tentare e ciascuno si mette in gioco e mette in campo tutte le risorse di cui e capaci la capacità di un governo né solo quella di fare bene quello che deve fare luce anche di creare un clima per cui ciascuno sia sollecitato no a mettersi in campo e a fare io penso che questo sia sia decisivo allora se è così
Il problema di come è strutturato il sistema politico non è una cosa che riguarda soltanto il sistema politico soltanto sistema dei partiti
Perché dalla capacità del sistema politico istituzionale di mettere in campo
Questa regia e attivare diciamo
Questa dimensione psicologica deriva la capacità poi dalla società di cogliere tutte le opportunità che la società di fronte con gli strumenti e le
E le risorse di cui ciascuno dispone
E
Quello che emerge da questi quindici anni che abbiamo alle spalle in cui ci siamo misurati molte volte con la riforma del sistema politico penso le tante leggi elettorali che abbiamo cambiato nei comuni nelle province nelle regioni per il Parlamento penso al Titolo quinto la riforma del federalismo penso alla modifica dall'articolo
Della legge cinquantasei sulle pubbliche amministrazioni e tante altri aspetti di riforma
Del sistema istituzionale
Che cosa ci ha insegnato che la riforma delle sistemazioni totale delle regole è assolutamente necessario
Anche la crisi politica che abbiamo vissuto negli scorsi giorni ce lo dice e non a caso uno degli esiti di quella crisi politica la decisione
Parallelamente al rilancio dell'azione di governo di apparire un confronto tra maggioranza e opposizione per riprendere un percorso di riforme istituzionali che ci consenta non solo di avere una legge elettorale più civile moderna ma anche di portare a compimento una transizione istituzionale
Da troppo lungo da troppo tempo incompiuta però l'esperienza di questi quindici anni si dice che la riforma del sistema politico
Non cammina soltanto sulle gambe del degli aspetti istituzionali
Cammina anche sua riforma dei soggetti politici e senza una riforma dei soggetti politici non si cambiano le regole
Prova ne sia che ci siamo infilati in un sistema elettorale di tipo bipolare maggioritario e abbiamo il Parlamento diciassette gruppi parlamentari ventitré partiti come se figli tutti di una cultura proporzionalista
Già quindi il problema della riforma del suo dei dei soggetti politici è parte costitutiva della riforma del sistema o registi USA perché ho fatto tutto il suo discorso perché ieri nella relazione di Poletti a un certo punto c'era un riferimento al partito democratico
Beh ma il paio democratico esattamente la risposta a questo nodo
A ai due nodi che ho cercato di evocare da un lato noi abbiamo bisogno di affrontare dipingiamo l'Italia è a un bivio abbiamo già di affrontare una fase nella quale l'Italia deve ridefinire i caratteri di quello che è questo Paese non per i prossimi sei mesi ma per i prossimi dieci quindici anni
E dall'altra abbiamo bisogno di fare in modo che il sistema politico istituzionale che deve guidare questa questo processo sia nelle condizioni di essere distinti
Detti essa capace di fare
Queste due ragioni portavano a un problema che
è cruciale e per essere Breve io faccio faccio riferimento alla riflessione che facemmo tutti insieme nel due mila uno quando perdemmo le elezioni
Oggi sono passati un po'di anni dal periodo novantasei due mila uno e guardando un po'più distaccati nel tempo qualsiasi persona che sia intellettualmente onesta non può non riconoscere che ha tra novantasei e due mila uno l'Italia si è stata governata mediamente bene
Certamente meglio di come è stata governata i cinque anni successivi
Eppure noi governando mediamente bene e come ricorda giustamente espresso Pierluigi finendo nel due mila uno
Com unta tasso di inflazione un debito pubblico un deficit che stava nei parametri europei mentre nel novantasei era
No era tutto fuori fuori quadro consegnando cinque punti di avanzo primario al governo del centrodestra mentre noi abbiamo trovato le casse vuote e via di questo passo abbiam perso le elezioni
Dicemmo nel due mila uno attenzione che è un riformismo senza popolo non basta che un riformismo dall'alto non basta
Questa riflessione vale anche oggi a maggior ragione che siamo tornati alla all'azione di governo perché è chiaro che la credibilità nosta dipende prima di tutto la come governi a siamo io non ce la facciamo
Ma che il riformismo senza popolo e non c'è riformismo e il popolo senza riformeremo quindi è chiaro deve o o governiamo bene cioè però può non bastare
Può non bastare
E anzi sicuramente non basta in presenza tra l'altro di una maggioranza molto composita come equilibri così risicati un sistema politico molto turbolento incerto
Quella capacità di rimettere il Paese in movimento è affidata in primo luogo al fatto che ci sia un grande soggetto politico che nella società agisce tutti i giorni per costruire le condizioni perché è una politica si fa senso potevate questo qui
No lo dico perché spesso nella vulgata c'è una rappresentazione della sfida un cui ci misuriamo che riduce la portata della sfida noi non facciamo Palermo carico perché la Margherita e i DS hanno dei problemi non faccia potevo capirlo perché è uno strumento che mettiamo a disposizione dell'Italia per fare per mettere in campo una politica che sia capace di restituire a questo Paese un futuro o sia chiaro che è questo il nodo se no
Non vale neanche la pena di discuterne dire mettersi ad ragiona
Cioè la sfida è come noi diamo a questo Paese un grande soggetto politico che sia capace di guidare una fase strada di di straordinaria intensità per il destino il futuro del Paese perché ho fatto tutto questo ragionamento per arrivare
A questa conclusione
Che se è così la costruzione di un grande partito che abbia questa ambizione che ha l'ambizione di unificare in termini rappresentanza politica un un riformismo che è stato storicamente plurale
Non è un problema che riguarda soltanto i soggetti partitici soggetti politici in senso stretto
è un grande processo politico e sociale
E se noi vogliamo essere in grado di unificare il riformismo dobbiamo sapere che il riformismo storicamente non si è espresso soltanto né i suoi partiti
Ma riformismo si è spesso storicamente in questo Paese in grandi organizzazioni sociali di cui il movimento cooperativo è certamente è stato uno dei protagonisti che sono quindi direttamente interessati a questo progetto politico che mettiamo in campo
Sono interessati ai contenuti del progetto politico che noi mettiamo in campo in quanto il movimento cooperativo per definizione è portatore di una cultura riformista che non poche guardare con interesse alla alla
All'obiettivo di costruire in Italia un grande partito che unifichi la rappresentanza politica del riformismo
Ma badate non è soltanto un interesse culturale e politico
è un interesse che ha delle ricadute secondo me su tutto l'insieme di sistema della rappresentanza sociale del nostro Paese
Perché se ci facciamo mente locale un attimo dal punto di vista dalle forme organizzative non dal punto di vista dei contenuti
Ma dal punto di vista delle forme organizzative l'intero sistema della rappresentanza sociale del nostro Paese e figlio della rottura antifascista del quarantotto
CGIL CISL e UIL
Più centrali cooperative più organizzazioni del commercio più organizzazione dell'artigianato poi sul piano dei contenuti ciascuna di questa organizzazione non è al quarantotto è chiaro sono maturati i processi che hanno determinato autonomia unità innovazione eccetera ma sul piano le forme organizzative no
Allora io penso che nel momento in cui la politica si pone il problema di unificare se stessa la politica che si richiama riformismo guardate questo processo investe in qualche modo anche le forme della rappresentanza do l'organizzazione sociale
è un tema
è un tema che non so è vostro quindi non l'ho riso non lo affronto noioso già mille problemi a far quell'altro risale però
Però se
Tanto più tanto più badate se noi vogliamo in una moderna concezione dalla politica non tornare a vecchi collateralismi
Tanto più e se non vogliamo tornare a vecchi collateralismi ma tornare invece a un rapporto che è fondato sull'autonomia dei soggetti sulla convergenza sugli obiettivi
Beh Mana a un processo di unificazione politico è difficile che sfugga anche il porsi la domanda se non sono necessari processi di unificazione anche sul della rappresentanza sociale parente si evita quindi lo dico perché questa riflessione riguarda una riflessione che ci riguarda tutti e ci riguarda in modo riguarda in modo particolare un grande soggetto del
E la cultura del pensiero dell'esperienza riformista italiana che il movimento cooperativo detto questo e a partire da queste considerazioni a maggior ragione risulta come evidente come sia sia del tutto fuori misura una rappresentazione del movimento cooperativo dell'impresa cooperativa o come una sopravvivenza di un secolo di Ustica di secoli scorsi
No
Continua a esserci spesso mi mangia il movimento cooperativo che come dire evoca Pelizza da Volpedo ma non è così
Fortemente operativa un grande soggetto economico moderno e anzi in questi anni noi abbiamo visto voi ne siete stati protagonisti in campi decisivi della colonia e dell'organizzazione sociale del paese come la forma cooperativa ha trovato una nuova vitalità non nuova attualità
Abbiamo interi settori del Paese che se non fosse per la presenza cooperativa non vedrebbero grandi soggetti imprenditoriali italiani dalla distribuzione alle imprese di costruzione al settore agroalimentare come m'insegnate voi
E abbiamo avuto una crescita di attività cooperativa in tutta una serie di nuove attività di tipo terziario o di lavoro parasubordinato di quella Moro grigio che a metà strada tra il dipendente
E l'indipendente che nella forma cooperativa trovato spesso la risoluzione di questa di questa diciamo forma non definita
Io penso e quindi noi dobbiamo essere in grado di costruire le condizioni perché il movimento cooperativo cresca sempre di più
Veniamo da anni curiosi no
In quel movimento cooperativo è cresciuto il fatto che come dire sia cresciuto infastidito parecchio
E ne abbiamo avuto diciamo la prova qualche mese fa diciamo ancora
Presidente
Quindi
Io penso che invece noi abbiamo il dovere di battersi perché in un sistema un'economia di mercato plurale nella nella organizzazione dei suoi soggette movimento operativo possa essere messo nelle condizioni di cogliere tutte le opportunità e anzi la forma cooperativa
Si dimostra spesso essere capace di dare risposte in termini di forma societaria di forma d'impresa laddove non sempre la classica folle impresa pubblica o privata in grado di risponde e quindi questa è una enorme potenzialità che noi dobbiamo essere in grado di cogliere e mettendo in campo tutto ciò che è necessario mettere in campo tutto ciò che se sale significa offrire strumenti normativi
Sappiamo tutti che siamo in un quadro normativo nuovo che
Questo è stato uno dei campi di battaglia di questi anni che però non ha esaurito tutti i problemi che abbiamo Poletti giustamente evocava tutto il tema della governance come un tema che richiede di ulteriore ulteriore scavo in termini sia di elaborazione sia di soluzioni sia di soluzioni normative abbiamo lanciati offrire opportunità
Quelle che di cui parlava Bersani in termini sostanziali e cioè una politica economica che sia in grado effettivamente di aprire come come stiamo facendo
Una più alta e forte capacità di investimento in vari settori una politica di liberalizzazione che libera il paese di molte incrostazioni di tipo rigo polisti coi che
Riducono opportunità di investimento di concorrenza
Una politica di maggiore mercato in settori che fino ad oggi non sono stati caratterizzati da una prevalente compreso il mercato offre possibilità enormi e io credo che noi dobbiamo creare le condizioni perché quell'opportunità possono essere colte da tutti
Compreso il movimento cooperativo a parità con che ha pari dignità di qualsiasi altra impresa che non può subire nessuna forma diciamo di discriminazione o di
Sottovalutazione cultura
Ricordiamo tutti il come
Nel corso della travagliato dibattito sulle navi della vicenda Unipol-Bnl
Una personalità del mondo economico italiano non irrilevante se ne uscì con l'infelice battuta ma cosa vogliono le cooperative perché non si occupa dei supermercati
Che era una battuta che la significativa diciamo appunto di una sottovalutazione di una non considerazione del fatto che invece il movimento cooperativo di suo impresa a tutti gli effetti una parte
Decisiva del sistema economico produttivo industriale terziario di questo Paese e ha diritto di essere messo nelle condizioni di operatività e di azione come ogni altra impresa la politica cosa deve fare deve fare
Deve creare le condizioni perché questo possa avvenire niente di più
Io sono per lo slogan non la politica in ogni posto e sia la politica al suo posto che mi sembra diciamo una formula che dice con grande chiarezza
Quello che la politica del fare nell'autonomia dei soggetti sia istituzionali sia sociali a cui si riferisce quindi in un ruolo che è quello di predisporre le condizioni vuoi di quadro normativo vuoi di politiche e di finalità che consenta al movimento cooperativo di agire e fare in modo che così il movimento crede cooperativo possa crescere poi se cresce dipende ovviamente
Dalla professionalità e dalla capacità dalle risorse di cui il movimento cooperativo di sport ma questo questa è l'unica cosa di cui siamo certi che il movimento cooperativo di professionalità e risorse dispone davvero grazie
Per me è un giusto principio di riequilibrio io darei la parola adesso ha una dirigente donna di una nostra importante struttura di promozione e di sostegno finanziario da ora Iacobelli
Fai come
Buongiorno a tutti
è la prima volta che dopo più di venticinque anni di lavoro nel movimento intervenendo a un dibattito congressuale e quindi sono piuttosto
Così emozionata una parte e contenta di questa opportunità che mi viene data anche perché co-fondato è legato me anche se molti dei miei colleghi uomini avrebbero meritato di essere qua posto mio perché
Rappresentano il fondo in termini di professionalità tanto quanto me più di me quindi ringrazio particolarmente per questa opportunità che mi è stata data però direi che questo mio intervento oggi risponde anche ad altre due considerazioni ad altri due elementi non a parte il fatto che secondo me è lavorare nel fondo mutualistico di Legacoop consente di avere un osservatorio sul movimento e quindi sulle dinamiche evolutive che il nostro mondo sta attraversando sicuramente privilegiato
E quindi pur avendo svolto io praticamente un ruolo più tecnico che politico sindacale sono stata portata ad incrociare situazioni dinamiche opportunità e anche potenzialità di intervento per uno strumento come profonda si puramente di grande interesse che hanno offerto grandi possibilità di riflessioni a me e ad altri
Naturalmente il secondo elemento che mi spinge oggi a questo intervento che mi rende particolarmente felice di farlo
è il fatto che quest'anno si celebra l'Anno europeo o delle pari opportunità
E quindi credo sia doveroso per una donna che lavora nel movimento cooperativo in un in un luogo così come dicevo prima l'osservatorio così importante
Dedicare e stimolare l'attenzione dell'assemblea congressuale sul tema della presenza femminile nel nostro movimento
Dicevo che Attraverso l'esperienza fatta da Coffa quando sono stata siamo messi nella condizione
Di osservare una serie di
Elementi e di dinamiche che il movimento cooperativo sta sta affrontando come capacità e potenzialità di contare di più all'interno dell'economia del Paese
Partendo dal presupposto che l'impresa cooperativa e come tanti hanno detto prima di me sicuramente la forma d'impresa che più di altri consente il raccordo tra la produzione e la società civile quella che più di altre consente nel panorama produttivo italiano l'affermazione piena del concetto di democrazia economica
Ecco partendo da questo presupposto credo che alcune alcuni temi su cui è necessario riflettere come opportunità e come potenzialità per il movimento siano sicuramente
La capacità di far vette del del sistema ma in una logica nuova nella logica del comma del collegamento non più tra nord e sud ma tra Area diverso sviluppo cooperativo su tutto il territorio nazionale
Farneti ancora come capacità di una progettualità che punti allo stesso tempo al rafforzamento dei leader del mercato cooperativo ma anche a quello delle imprese medio piccole
E infine capacità di far Rete attraverso la sinergia tra territori e settori strumenti non solo soprattutto finanziari ma non solo ed in prese un secondo tema su cui riflettere con il quale ci stiamo confrontando la necessità imprescindibile di migliorare il dimensionamento dell'impresa
Per cui le più grandi cooperative oggi sono comunque imprese piccole medie se rapportata al contesto competitivo in cui operano
Ormai il me il nostro mercato domestico non è più il mercato nazionale ma quanto meno il mercato europeo
Un altro tema su cui credo siamo tenuti a riflettere
E l'opportunità per le imprese cooperative di giocare un ruolo primario nella privatizzazione di importanti segmenti di attività di servizio prima ad appannaggio pubblico
Così come la possibilità di crescere come ruolo nel settore del web fare e della socio sanitari in particolare nell'interlocuzione nuove e più attiva con il pubblico
Come soggetto imprenditoriale che più facilmente in grado di interpretare i bisogni dell'utenza per quel collegamento con la società civile e con un ventaglio di stakeholder molto articolato di cui dicevo prima
Infine ma sto indicando alcune priorità o di fronte alle quali ci troviamo c'è la sfida dei mercati internazionali che rappresento non in un'opportunità per la collocazione del prodotto italiano all'estero ma anche la possibilità di promuovere il modello di impresa cooperativa al di fuori dei confini nazionali
Ecco rispetto a queste ad Al a queste priorità
Di fronte alle quali sicuramente quelle che ritengo tra le più rilevanti in movimento cooperativo si trova vorrei perché credo che questa sia la sede giusta sottolineare alcuni orientamenti che uno strumento come il fondo mutualistico si è dato per venire incontro al fabbisogno delle imprese cooperative che si trova ad affrontare queste sfide
Confondo come voi sapete a tredici anni di vita ha realizzato una raccolta che ad oggi ammonta a duecentonovantuno milioni di euro
Fino ad oggi ha perseguito una strategia che ha mirato a coniugare la realizzazione della mission con la salvaguardia dell'integrità patrimoniale del fondo
Nel tempo anche modificando il suo regolamento interno ha cercato di adeguare le sue molte modalità di intervento ai processi evolutivi che hanno via via interessato il tessuto cooperativo di lega Coppa peraltro nella cartella vedete
Interessato a sentimenti non riesce a capire tutto bene scusate
Dicevo che avete in cartella le modifiche alle condizioni di accesso al Regolamento modi confonde deliberate nella nostra ultima Assemblea di alcuni giorni fa
Quindi diceva a questo proposito opportuno sottolineare le più recenti innovazioni apportate all'OPA all'operatività del Fondo e mi piace sottolinearne alcuni in particolare
Il fondo intende operare per volontà del socio lega Coppola come voi sapete in una logica di una relazione più programmate interattiva tra il fondo stesso di territorio di settori al fine di realizzare una più efficace utilizzazione delle risorse annualmente raccolte secondo linee di sviluppo condivise per imprese o gruppi di imprese e in una logica di monitoraggio congiunto che vede appunto le sulla struttura tecnica del fondo ma anche la rappresentanza territoriale settoriale direttamente coinvolta raggiungimento di alcuni operai oggettivi progettuali
Un secondo elemento all'introduzione di elementi di Muddy aspetti di maggiore competitività nell'offerta di servizi che si traduce fondamentalmente nella minore onerosità degli stessi
Inoltre sia previsto l'ampliamento delle possibilità di accesso al capitale modalità di intervento che attraverso il corrispondente impegno richiesto ai soci come capitalizzazione rappresenta il vero volano per lo sviluppo
A questo proposito va sottolineato che si prevede la possibilità per il fondo di moltiplicare non solo il capitale dei soci cooperatori ma anche quello eventualmente sottoscritto da altri soggetti finanziatori sia di sistema che pubblici
Ancora sono state previste agevolazioni più rilevanti concessi a progetti che insistono sul territorio a basso insediamento cooperativo ha particolare rilevanza sociale
E che prevedano forme di integrazione tra impresa o processi di internazionalizzazione
Oltre alla costituzione di plafond specifici tra cui va ricordato in particolare quello a favore di progetti innovativi
Un ultimo aspetto il maggiore orientamento che si intende attribuire agli interventi del Fondo
In termini di durata degli interventi stessi nel senso che proprio per garantire l'accesso più diffuso al fondo da parte le imprese cooperative
Saranno privilegiati gli interventi la rotta attività degli interventi infine il fondo lo è stato detto nelle relazioni introduttive la relazione introduttiva e negli interventi successivi
Participi parteciperà attivamente alla costituzione di uno strumento finanziario nuovo che sia di supporto all'integrazione all'internazionalizzazione delle cooperative di maggiori dimensioni l'obiettivo quindi da quello che vi ho detto è quello di rendere l'attività di confonda sempre più coerente con i bisogni di supporto alla promozione allo sviluppo e consolidamento delle imprese cooperative
Pure in un contesto di forte sinergie di specializzazione tra gli strumenti finanziari mi riferisco in particolare a CFI alle finanziarie territoriali e alla stessa società che supporterà le imprese di maggiori dimensioni
Vado velocemente a chiudere sul secondo aspetto che mi interessava su cui mi interessava intervenire e quello della presenza e delle va della valorizzazione delle donne in tutte le articolazioni del sistema
Credo che oggi in questa sede data sul sottolineato che a riconoscimento dell'apporto specifico del tutto originale
Che la componente femminile dai potrebbe dare all'evoluzione della forma cooperativa di impresa
Non corrisponde ancora oggi un'adeguata valorizzazione delle donne
Imposizioni di vertice ne viene allora ancora riconosciuta pur con lodevoli eccezioni una presenza attiva nella formulazione delle politiche di sviluppo territoriali e settoriali della Lega
è un tema questo della nostra presenza che credo d'altra parte l'accentuazione che ne è stata fatta nella relazione introduttiva credo segni un una nuova attenzione a questo tema credo che un importante punto di partenza potrebbe essere quello di porre una maggiore attenzione all'analisi dell'evoluzione della presenza femminile all'interno del sistema
E alla definizione di strumenti per la sua crescita quantitativa e qualitativa
Anche da questo punto di vista per la specificità della situazione ecco quando potrebbe essere insieme
All'ufficio studi lega ad esempio che ha già prodotto studi analisi sulla presenza femminile né imprese cooperative di lega Coppone importante osservatorio in grado di misurare l'apporto femminile alla profonda alla promozione d'impresa cooperativa così come confondo potrebbe farsi promotore di interventi di formazione mirata rivolta alle donne
Per esempio nell'ambito delle due esperienze di master in Economia e gestione delle imprese cooperative e di altri interventi di formazione manageriale che il fondo contribuisce a realizzare sul tema della formazione agli interventi a favore dello sviluppo di competenze manageriali al femminile si inserisce lo spazio che il sistema d'impresa che si presenta una sua forte distintività come il nostro adesso deve riconoscere alle presenze al contributo dei giovani che peraltro hanno ed avranno per la prima volta come è stato detto anche questi Dorina in apertura
Passo propri portavoce all'interno del dell'organizzazione
Concludo con una riflessione viviamo in un Paese che complessivamente ridente a segnali di profondo decadimento e non si parla solo di indicatori economici come ci è stato detto ma di struttura valoriale di motivazione di autostima
Addirittura di equilibrio mentale come è stato fatto osservare da una ricerca un po'provoca Trichet che nei giorni scorsi è stata pubblicata su uno dei quotidiani che va per la maggiore da parte di una professore di università inglese
Ci troviamo quindi in un tessuto del paese veramente
Problematico
In questo quadro puntare su due componenti della società come i giovani e le donne è un segnale di grande vitalità di innovazione che può rappresentare un complessivo vantaggio competitivo per le imprese
E per il mondo della cooperativa della cooperazione nel suo insieme quindi credo che l'aver introdotto con forza questi due temi
Della presenza femminile della presenza e della valorizzazione giovanile in questo nostro congresso stia insieme a data anche altri aspetti che sono stati discussi e presentati all'attenzione di tutti
Un grosso segno di apertura all'innovazione grazie
Sono
Sono presenti il presidente di AGCI Maurizio zaffiri presidente dell'UNCI Luciano D'Ulizia che successivamente interverranno adesso do la parola al ministro del lavoro Cesare Damiano
Grazie
Dell'invito ma io
Ho letto la relazione di Giuliano Poletti e ho anche visto
Il vostro manifesto quindi vorrei parlare come faccio di solito a ragion veduta almeno per le cose
Che mi riguardano più da vicino e quindi riguardano per la vostra attività
Il primo punto dal quale vorrei partire questo come si evince anche dalla relazione intanto noi ci troviamo
Di fronte ad una realtà molto dinamica è molto importante per il Paese in dieci anni infatti le cooperative hanno raddoppiato il volume di attività i soci e soprattutto gli occupati argomento
Che mi sta e ci sta
Particolarmente a cuore
La seconda cosa che io ho condiviso molto
Della relazione
E che c'è un'ispirazione di fondo
Molto molto forte direi connaturata anche al carattere
Della struttura cooperativa che e la valorizzazione del lavoro e della risorsa umana
Anche questo è un tema fondamentale elemento del DNA del sistema cooperativo al quale dobbiamo lavorare comunemente
E un altro aspetto
E che indubbiamente
Voi avete una visione dinamica del futuro dello sviluppo penso in particolare a tre argomenti
Il primo è quello di guardare all'Europa giustamente anche quando si parla di sistema cooperativo la visione
Europea deve essere considerata la seconda questione è un fatto di realtà è un fatto di scelta
L'idea della crescita dimensionale dell'impresa
Di questo si è parlato moltissimo in Italia nel corso dei decenni dalla grande impresa al Piccolo è bello c'è stato tutto un dibattito molte volte
Teorico e superficiale io credo
Che l'Italia abbia bisogno di grande impresa
Che la struttura della piccola media impresa sia altrettanto importante che un'eccessiva frammentazione
Porta inevitabilmente ad una diminuzione di quegli elementi di competitività e di qualità di cui sistema bisogno quindi lavorare per una maggiore dimensione una maggiore capacità di mettere in rete il sistema credo che sia un obiettivo sul quale lavorare il terzo argomento che voi avete presentato che io anche questo condivido il tema della semplificazione
Della rappresentanza lo richiamava anche Fassino nel suo intervento io con questo non voglio assolutamente fare nessun parallelismo fra i processi di semplificazione nella politica e nel sociale credo che ormai da lunghissimo tempo abbiamo acquisito un dato di fondo che c'è una totale autonomia una dialettica necessaria quindi ritornare a improbabili cinghia di trasmissione o collateralismi sarebbe francamente un atteggiamento al di fuori della storia e della realtà però anch'io mi pongo questo problema e di questo sono profondamente convinto vale per la politica e vale per il sociale
Prevede re un processo di semplificazione della rappresentanza altrimenti i rischi di una frammentazione o di una deriva corporativa sono molto forti e molto presenti soprattutto perché a livello del sociale se pensiamo anche le organizzazioni sindacali avere la capacità di connettere contemporaneamente
I problemi della tutela della rappresentanza delle varie dimensioni di impresa e delle varie posizioni del lavoro e sempre più complicato
Quindi io credo che questo e voi avete posto il problema sia un problema assolutamente fondamentale anche perché come si sa se parliamo di cooperazione
In Europa ci sono degli attacchi molto espliciti alla cooperazione si pensi al fatto che qualcuno vorrebbe discutere dei trattamenti fiscali al sistema cooperativo classificandosi come aiuti di Stato sono poteri forti che si stanno muovendo in questa direzione io lo voglio dire con estrema chiarezza il governo noi dobbiamo difendere con tutte le nostre forze l'attuale legislazione perché guai a noi se dovessimo
Su questo terreno fare dei passi indietro
Ora per quanto riguarda alcuni argomenti concreti dei quali vorrei parlare
Ma intanto noi abbiamo ormai alle spalle una legge finanziaria che mi auguro in tempi rapidi produca diciamo degli effetti visibili superi quelle contraddizioni che pure si sono determinati delle quali dobbiamo tener conto
Ora quali passi sono stati fatti ma io voglio citare alcune quote cose per le quali ho cercato come si dice di battermi con una certa forza
Una e ad esempio il cuneo fiscale
Il cuneo fiscale mi pare che voi lo apprezziate tra le misure che sono state varate non le apprezzate tutte ci mancherebbe di arresto apprezzare tutto
Sarebbe abbastanza complicato come dico
Essendo un negoziatore di antica data quando ci si alza da un tavolo di trattativa e si è un po'tutti scontenti fosse quello che l'accordo migliore perché tutti contenti o soltanto una parte contenta
Non porta al risultato sperato ora il cuneo fiscale è una risorsa importante che tornerà al sistema delle imprese
Sono strutturalmente cinque miliardi adesso vedremo di risolvere i problemi che ci pone l'Europa io ad esempio mi sono battuto perché come avete visto
Questa parte di risorsa diventasse una risorsa
Che si trasforma in un cd incentivo per la stabilizzazione del lavoro
Io a questo credo molto mi pare che sia un punto al quale il Governo vede lavorare con energia
Non sto teorizzando il ritorno al posto fisso
Non sto teorizzando una logica di rigidità del lavoro io sono assolutamente favorevole a tutte le logiche di flessibilità incorporate nell'attività moderna dell'impresa guai a noi se dovessimo disconoscere questo elemento
Che è un elemento che deriva anche dalle trasformazioni strutturali nel rapporto fra produzione e mercato un tempo al mio tempo quand'ero giovane
Era chiaro il dominio esclusivo della grande impresa nelle grandi determinazioni e il dominio esclusivo della produzione sul mercato
Oggi non è così chiaro il dominio esclusivo della grande impresa e non ne assolutamente più così per quanto riguarda il rapporto produzione e mercato oggi
Il mercato e in grado di determinare gli andamenti della produzione e quindi creare quegli effetti di discontinuità che necessariamente nella modalità organizzativa nell'innovazione della tecnologia e nell'utilizzo della risorsa umana richiedono dosi di flessibilità che un tempo non erano previsti
Quindi questo è un elemento di cui dobbiamo tener conto distinguendo ovviamente a fare la buona flessibilità disposizione dell'impresa e la precarizzazione del lavoro contro la quale dobbiamo combattere
Ora il cuneo fiscale va in questa direzione cioè aiuta l'impresa per la stabilizzazione perché io vorrei nel tempo creare anche un sistema di convenienza del mercato del lavoro che in qualche modo incentivi non solo d'impresa sana trasparente leale nel mercato ma incentivi alla stabilizzazione faccia costare come io dico sempre una lira di più
Il lavoro discontinuo il lavoro flessibile a disposizione dell'impresa che tale deve rimane e questo è stato
Un punto sicuramente fondamentale accanto alla lotta contro l'evasione fiscale le rendite per la tutela del consumo
Così come sempre sul terreno del lavoro cosa che incrocia molto con le cose che ci sono nella relazione di Giuliano Poletti noi abbiamo lavorato sulle tutele del lavoro con alcuni
Passi rilevanti di giusto discontinuità per quello che mi riguarda io vorrei citare una cosa in particolare
La questione del lavoro nero
La relazione
Cita a questo argomento con molta forza e con molta chiarezza ora quando noi parliamo di lavoro nero
Parliamo di un fenomeno che ha assunto qui in Italia
Delle proporzioni sconosciute in precedenza io non so quali statistiche voi abbiate però ho sentito recentemente Michele Tiraboschi parlare di quattro milioni e mezzo di persone che lavorano al nero in Italia
Io sono diciamo sempre molto più prudente nelle stime e mi limito a dire tre milioni e mezzo di persone e queste sono le stime che ho ricavato Istat eccetera ma si tratta pur sempre di una cifra enorme sconosciute in precedenza
E si tratta di una cifra che sottrae alla legalità il venti per cento del prodotto interno lordo di questo Paese
Ora quando parliamo di lavoro nero noi parliamo di una situazione che tocca molti punti
Tocco alla tutela di chi lavora
Quando c'è lavoro nero ci sono più infortuni e in molti casi gli infortuni mortali
Il nostro paese ha un record di infortuni mortali quando parliamo di lavoro nero parliamo di concorrenza sleale tra le imprese
Ecco una buona ragione per una grande alleanza fra governo e parti sociali Impresa e lavoro per combattere il lavoro nero ed è questo un motivo per i quali ho scelto nella lotta al lavoro nero un punto fondamentale dell'azione di governo io sono uomo molto pratico come siete voi
Nel senso che amo anche confrontarmi con i dati di realtà e allora vorrei portarvi un dato di realtà pensate al settore dell'edilizia io cito sempre bene
Voi sapete che io introdotto con il pacchetto sicurezza nel decreto Bersani ad agosto dello scorso anno alcune normative sono tante queste normative in particolare
Io ci tengo ad una normativa che è quella che prevede la sospensione di un cantiere dell'edilizia quando il venti per cento dei lavoratori sia al nero
Che cosa è successo perché non basta fare le leggi bisogna anche vedere qual è l'effetto di queste leggi sul tessuto concreto della società
Noi abbiamo sospeso da settembre a gennaio circa seicento cantieri in tutta Italia
Il quaranta per cento sono stati riaperti qual è il primo fenomeno che si è verificato che le piccolissime imprese la catena dei degli appalti subappalti piuttosto che pagare le sanzioni scompaiono
E quei lavoratori vengono assorbite dall'impresa capofila
Che cosa ci dice Lina Lina e ci dice che nelle oltre duecentocinquanta mila assunzioni da settembre a gennaio nel settore dell'edilizia risultano in questo caso all'INAIL cinquantamila posizione di persone sconosciute
Io non so se son tutti emersi dal nero do per scontato che una quota sarà costituita da lavoratori al primo impiego ma anche se dal nero grazie a questa misura
Fossero emerse quaranta quarantacinque mila persone vuol dire fare emergere dal buio dal nulla dalla nebbia una città media italiana
Vuol dire che probabilmente questa azione è servita anche a togliere quell'acqua nella quale nuotano gli infortuni e forse abbiamo salvato qualche vita umana e se qualche
L'impresa piccola che vive in una logica
Che intrecciata comma sopravvivenza nero mancanza di tutela e scomparsa io sono contento che sia scomparsa
Perché in quel modo eliminiamo anche quegli elementi di concorrenza sleale che impediscono all'Italia di andare verso standard di qualità dei quali parliamo sempre nei convegni ma che nella pratica hanno del
Questo è un dato e guardate che l'INPS mi dice che non in sei mesi ho il dato su cinque mesi fino a dicembre grazie a questa immersione abbiamo incassato ventitré milioni di euro in più di contributi previdenziali ora
Cinquantamila su tre milioni e mezzo e l'uno virgola cinque per cento e poco ma io sono un grado a lista dico che poco continueremo ma questa è una
Svolta
è un'intenzione concreta cose che prima non si erano fatte al di là di tutte le dichiarazione dei chiodi dichiarazioni o sentite tante tra l'altro il tante io ho sentito una che diceva
Allargare di una sorta di supermercato il lavoro le forme di impiego flessibile combatteva il lavoro nero no noi abbiamo avuto un aumento della precarietà e contemporaneamente del lavoro nero
E quest'anno sia di mancanza di futuro che grava sui nostri figli che incontrano quando fanno gli studenti universitari
Il lavoro nero l'affitto in nero a cinquecento euro per un posto letto in una città universitaria
E incontrano il lavoro discontinuo quest'anno si è dovuta la commistione fra aumento della precarietà aumento del lavoro nero e soprattutto la certezza di non avere tutele adeguate nel momento in cui entra in questo circuito dal quale è difficile uscire
L'a combattere queste cose io credo che sia fondamentale io ho voluto anche da questo punto di vista portare un esempio faccio un secondo esempio
Sulla precarietà
Non ci voleva un genio
A vedere che né i nostri call center sparsi per tutta Italia abbiamo i nostri figli con la laurea soprattutto le ragazze e con il diploma
Che hanno un lavoro a progetto io non ho niente contro il lavoro a progetto sia chiaro io non lo toglierò il lavoro a progetto io non cancellerò la legge trenta l'ho già detto io voglio correggerla in modo profondo abbiamo anche scritto che cosa vorremmo eliminare
Ma vorrei
Eliminare le distorsioni nell'utilizzo dei rapporti di lavoro
Io sono una persona molto semplice e né ritengo negoziatore abbastanza sperimentato se un lavoro e a progetto che cosa ci deve essere un progetto
è banale dirlo
Se uno fa l'apprendista che cosa ci vuole la formazione
Rapporti d'apprendistato chiedono a tre mesi non mi convincono e stare al call center con la cuffia e se devi fare la pipì chiedi sostituto assente come la catena di montaggio FIAT con un lavoro a progetto non mi convince
Quella non è buona impresa quello un utilizzo distorto degli strumenti che la legge che mette a disposizione che se non riportiamo all'utilizzo corretto
Fate il danno all'impresa che siccome comporta correttamente però anche qui abbiamo fatto delle normative sarà poco guardate però quella normativa la circolare del ministro l'avviso comune la finanziaria
Beh ha consentito di riconsegnare alle parti sociali la contrattazione di azienda o di territori abbiamo fatto undici accordi hanno fatto hanno fatto
Torno indietro nel tempo hanno fatto la contrattazione undici accordi bene
Sono passati dal lavoro a progetto al lavoro subordinato a tempo indeterminato nove mila giovani nove mila gioca
Anche queste per carità di fronte
Al fatto che abbiamo un milione e mezzo
è poco ma il segno di un cambiamento di una discontinuità il mio obiettivo di passare da nove mila venti mila entro la fine di aprile quando scade questa norma della finanziaria per aiutare il sistema non annegare la buona flessibilità ma ad utilizzarla in modo corretto
Io credo che in queste nostre visioni ci sia come si dice una sintonia importante perché questo vuol dire agire anche con buonsenso poi voi sapete che a causa
Di queste mie azioni concrete mi sono guadagnato uno striscione che girava per l'Italia in cui si diceva che Damiano amico dei padroni vattene ma queste sono le contraddizioni che derivano dall'estremismo di cui dobbiamo portare ogni tanto l'approccio problemi
Io penso che noi abbiamo compiuto quelle azioni concrete che voi abbiate bisogno di azioni concrete allora sulla legalità
Io ho letto con grandissima attenzione un passaggio della relazione di Giugliano
A proposito di quelle imprese che assumono la veste giuridica delle cooperative e che hanno come core business lo sfruttamento illegale della manodopera e come il lupo che si traveste da agnello mi chiamo cooperativa sociale nel settore socio sanitario bisogna dirlo chiaro e il mio scopo è l'intermediazione di manodopera non è lei
Non è
E noi di questo dobbiamo assolutamente avere la capacità di occuparci
Produrre quell'attività di revisione che voi giustamente chiedete
Le cooperative spurie sono un problema le cooperative fuori dal sistema sono un problema
I contratti pirata sono un problema
E noi vogliamo occuparci una cosa per volta come dico sempre io spero che mi dia nel tempo visti i chiari di luna ma una cosa per volta una cosa per volta ce ne stiamo occupando conversari perché insieme al ministero dello Sviluppo abbiamo come si dice in comune la possibilità di fare qualche azione così come sulle gare al massimo ribasso
Ora le gare al massimo ribasso sono un altro capitolo
Dell'azione definita anche a livello europeo sappiamo che avevano uno scopo persino sa mo'ma che cosa sta succedendo sta succedendo che voi siete messi di fronte come operatori
Nella gara al massimo ribasso con ribassi soprattutto in certi territori talmente accentuati
Che è evidente che vince chi salta due cose la tutela e il costo del lavoro regola
Questo meccanismo un meccanismo infernale ma spezzato allora anche qui cose pratiche come dico sempre non fiori ma opere di bene allora con Di Pietro
Noi abbiamo fatto un decreto correttivo per quanto riguarda il meccanismo degli appalti pubblici anche qui poche cose ci vorrà qualche mese di tempo
Abbiamo introdotto il concetto di tutela e di diritti come componente che ispira anche la formazione del costo di un appalto
Abbiamo in qualche modo scorporato il costo del lavoro
Devo dire che Di Pietro riconosciuto al ministero del lavoro una forza rilevante c'è la determinazione delle tabelle salariali per l'appalto
Io farò riferimento alle tabelle salariale dei contratti nazionali stipulati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative
Anche qui fare un po'
Ricrea che altrimenti non si capisce di che cosa parliamo
Il costo della sicurezza anche questo fa considerato a parte e abbiamo messo una clausola nella quale ad esempio l'accesso agli appalti pubblici e negato quell'impresa che è stata scoperta in precedenza con il lavoro nero è soggetta a sanzione
Cose semplici cose semplici che io spero che vadano rapidamente in azione perché se non andiamo in questa direzione senza gridare troppo io non amo queste qui io non amo gli annunci non voglio stupire nessuno io vorrei fare delle cose un po'per volta con gradualità possibilmente con il consenso delle parti sociali
Tutte queste misure
Sono state misure condivise dal sindacato dall'impresa
Perché credo che ci siano degli interessi comuni al di là poi della rappresentanza degli interessi che rappresentano rappresentino quindi un elemento di discontinuità concludo dicendo questo guardate noi proseguiremo
Questa azione sarà un'azione di concertazione
Io ce l'ho nel DNA ce l'ha nel DNA questo governo sicuramente abbiamo anche un recente passato con qualche zoppica mento ma insomma nessuno è perfetto si può sempre migliorare Dio o un punto fondamentali di fronte a me e la mia preoccupazione mia preoccupazione sui nostri figli ti Giovanni e ciò
Sono quei giovani che come sappiamo
Stanno troppo lungo a casa perché non hanno un'alternativa
Non si sentono di formare una famiglia di qualsiasi genere essa si apre io su questo sono piuttosto laico
Che incontrano da studente universitario il lavoretto al nero
Che pagano come ho detto l'affitto al netto anche lì se facessimo una cedolare secca sugli affitti per fare emergere gli affitti al nero non farebbe del male al Paese secondo
Faremmo qualcosa di utile perché in qualche modo si rendono le situazioni un pochino più
Trasparenti
E che incontrano anche la discontinuità allora io dico solo questo naturalmente le sintesi le farà il presidente del Consiglio quando apre i tavoli è una prerogativa giustissima che io ho rivendicato d'arresto regia unica
Presidenza del Consiglio in modo tale che ci sia un andamento armonico noi abbiamo bisogno di dare una risposta dove abbiamo ammortizzatori sociali di vecchia generazione
Risalgono al modello produttivo degli anni sessanta due difetti
Il primo difetto e che coprono l'impresa grande e secondo difetto che coprono il lavoro stabile chi rimane fuori l'impresa più piccola chi ha un lavoro discontinuo così non va perché noi siamo a sincrone rispetto all'Europa
E quest'anno sia di stabilizzazione di mancanza di futuro deriva precisamente da questo da un tasso di lavoro nero che assolutamente particolare rispetto agli altri Paesi europei ma anche la sensazione che quando tu perdi il lavoro
E ai lavoro rinnovato ogni tre mesi oppure decide di cambiare lavoro se una persona che non si sente dentro una rete di tutele noi dobbiamo inventarci una nuova rette di tutte le si chiamino essi di reti di sicurezza sociale ammortizzatori sociali che agiscono
Su una tutela di reddito di transito ad una condizione
Io ti do la tutela ti offro la formazione reimpiego se non li accetti esci fuori dalla tutela questo dev'essere
Perché se no si chiama assistenza è un'altra cosa è un'altra cosa
E poi un qualcosa che dia una risposta a questi giovani in previsione di pensione che saranno troppo basse
Proprio perché dal due mila trentacinque avremo il sistema contributivo puro ecco questi secondo me sono problemi di grande priorità di interesse nazionale perché se lavoriamo sulle giovani generazioni che da noi si aspettano molto possiamo dare una risposta del resto concludo
Voi avete centoventi anni di storia sembrano molti ma mi pare che dalle cose che ho sentito colletto si apre una Energia giovane di cui il Paese ha bisogno soprattutto che guardiate al futuro questo mi sembra la cosa migliore
E credo che in questa direzione dobbiamo lavorare
Grazie
Ministro Damiano credo che abbiamo molto apprezzato le sottolineature di tutta quest'insieme di interventi che vanno a determinare condizioni di paletti molto ben precisi tra le imprese sane e le impresa invece non sane ma questo è un discorso che credo tutto il mondo della cooperazione qui rappresentato cui tiene moltissimo
In tutti i settori dal settore del sociale i settori più produttivi credo che quindi condivideremo essere con grande attenzione tutti gli interventi che vadano in quella direzione
Io do la parola adesso Luciano SITA presidente di Legacoop agroalimentare comunico intanto che si riunirà tra poco la commissione elettorale nella sala e quindi chi è coinvolto può prenda il topo andare alla sala per inizio della commissione grazie
è una bella gara dura parlare dopo un intervento così vedo sommovimenti quindi vi chiedo almeno per chi è interessato a proseguire l'ascolto un po'di attenzione io intanto voglio sottolineare la positività del percorso fatto per arrivare al congresso e i tanti contributi esterni che lo hanno caratterizzato anche in questa stessa sede
Credo che il conforto molto ampio sia stato importante ma ancor più il credo che sia stato importante la il confronto con le istituzioni con il mondo volando avremo quello delle rappresentanze
Un confronto di grande valore se sappiamo ascoltare tesaurizzare anche pensieri proposte diverse dai nostri è un grande esempio di dialogo ascolto che arricchisce la democrazia e contribuisce a una ricerca di convergenze di coesione
Sui problemi che possono migliorare il nostro movimento ma anche il nostro Paese e se volete
Un messaggio positivo alla politica perché sappia trovare la strada per dare stabilità e continuità di governo al Paese e all'economia
Come impresa e noi abbiamo bisogno perché senza ciò la sfida per il futuro
Per noi diventerà ancor più dura soprattutto se per ragioni politiche qualcuno vuole delegittimare ac il nostro Paese soffre di capacità di progettare il futuro anche per stagioni e delle istituzioni nazionali troppo instabili e Brevi
Noi dobbiamo uscire da questa situazione noi siamo un'organizzazione di impresa de che ha bisogno di un orizzonte del governo dell'economia più lungo
Che dia più certezze che permetta di costruire anche politiche di sistema Paese di supporto alle imprese che abbiano un ottica di medio lungo periodo
Perché come dicevo dobbiamo affrontare una sfida competitiva un bisogno di crescere e di produrre valore
Che non si risolvono nel breve periodo anche se occorre accelerare i processi perché il fattore tempo e sempre più di valore strategico
Per di più come impresa e cooperative
I problemi della crescita per competere
Passano Attraverso questioni che devono esaltare era il radicamento territoriale e la partecipazione dei soci
Quindi la convivenza fra diverse dimensioni di impresa che possono trovare risposte al futuro in un sistema che deve mettere a fattor comune
In Rete in sinergia è in relazione da progettare le eccellenze che oggi si caratterizzano come sistema
Se crescere è una necessità per competere dobbiamo farlo con modalità non univoche ma che mettano in primo piano la produzione di valore durevole per i nostri soci
Ma come organizzazione di impresa con di imprese cooperative e noi dobbiamo anche tenere alti i valori
Della nostra distintività che sono da realizzare da non considerare mai esauriti e da sviluppare
Con capacità progettuale e creatività senza schemi prefissati
Distintività che deve andare oltre il rispetto delle regole a questo proposito ascoltavo con interesse quello che diceva il ministro Damiano
Se dalla della PIL che si produce il ventitré o il ventisette per cento si tratta di economia sommersa
E di lavoro nero e il tasso di occupazione non regolare nel nostro Paese oggi al cinquantotto per cento be'devo dire che a mantenere alto nonostante il basso livello di questa media
Questi tassi
Di positività è sicuramente il movimento cooperativo perché è il rispetto delle regole
Per noi è importante per una democrazia economica nella quale tutti possano confrontarsi a parità di condizioni
E non possiamo che essere impegnati a far sì che il mercato sia sempre più regolare perché questo è un modo per fare emergere anche le nostre capacità imprenditoriali
Parlavo di distintività per dire
Che per noi la nostra distintività deve essere un cantiere permanente di progettazione da gestire compartecipazione coinvolgimento ascolto
Curiosità voglia di conoscere e sperimentare noi dobbiamo arricchire
La nostra distintività renderla più nota più visibile più attrattiva
Più rappresentativa della forza dell'attualità della cooperazione
Ciò per i valori della trasparenza della responsabilità sociale della intergenerazionali età per il coinvolgimento di giovani e donne
Di professionalità e talenti nuovi per progettare risposte cooperative ai nuovi bisogni della società per avere quindi contributi dal mondo della cultura dell'università
Ma anche da chi non la pensa come noi
Noi dobbiamo nutrirci di relazioni di confronti con la società in cui vivono le nostre in prese sforzandoci anche di coinvolgere questa società
Nei nostri processi di governance perché le nostre sedi istituzionali ne siano arricchite con il pluralismo di idealità e di saperi DiVersi
E credo che questo sia un grande modo per esaltare la nostra laicità la nostra autonomia e è o da e sia un modo per dare un contributo concreto all'Unità cooperativa
Oltre che un contributo allo sviluppo di una società più aperta e qua e solidale
Noi abbiamo a questo proposito una sede di ricerca
Di valorizzazione delle esperienze eccellenti
Una sede laica che coinvolge un gruppo significativo di cooperative
E di imprese pubbliche e private parlo di impronta etica che ha consolidato diffuso le pratiche di responsabilità sociale e di sostenibilità
Che sono peraltro state pluripremiata e che hanno fatto da traino ad uno sviluppo di queste pratiche anche nelle in prese private più avanzate
Fra l'altro proprio due giorni fa è stato eletto un nuovo presidente di impronta etica
Pierluigi Stefanini al quale come Presidente uscente rivolgo un caloroso augurio di buon lavoro
Credo che impronta etica sia un esempio di impegno
All'eccellenza nella responsabilità sociale che onora
Il movimento cooperativo che ne è stato l'ideatore e che meriterebbe l'attenzione e l'impegno più vasto di tante altre cooperative aderenti alla nostra organizzazione
La sfida competitiva è particolarmente impegnativa anche per il settore agroalimentare del nostro Paese
La globalizzazione del mercato l'internazionalizzazione del servizio distributivo e la costante riduzione della catena del valore
Producono rapidi processi di concentrazione standardizzazione delle produzioni delocalizzazioni produttive e forte selezioni degli operatori
Il nostro Paese si presenta debole
A questa sfida troppa frammentazione di impresa che mancanza di campioni in grado di competere sui mercati globali
Debolezza nell'esportazione insufficiente forza e organizzazione del mondo agricolo
Sistema di filiere cooperative tutto sommato ancora debole
Imprenditoria privata che si è ridotta a pochi casi eccellenti preferendo vendersi a grandi gruppi privati
Quindi incursioni di gruppi finanziari alla ricerca di speculare su queste debolezze e ci sono già candidati eccellenti per le prossime prede
Di contro abbiamo capacità di produrre eccellenze tipicità che abbinano a qualità distintive valori ambientali storici e culturali
In questo contesto la cooperazione si rivela sempre più una formidabile risposta ai problemi di radicamento nel territorio distintività competitiva
E capacità di produrre valore e valori per la comunità in cui opera
è stato questo il tema della nostra recente assemblea nazionale
Noi stiamo lavorando per dare forza e valore alle filiere agricole cooperative
Per accelerarne la crescita e dare loro prospettiva i tempi sono stretti ma dobbiamo farcela noi stiamo lavorando per estendere la consapevolezza nella cooperazione nel sistema delle rappresentanze nelle istituzioni
Di un grande valore strategico per il Paese dell'economia agricola ascoltavo a questo proposito richiamo del ministro Bersani alla grave all'agroalimentare
Ed è un problema che abbiamo bisogno di affrontare con la consapevolezza di una ex necessità di strategia di Progetto Paese che Nale Kemp porti attorno a un tavolo le vari i vari soggetti che possono concorrere ad accelerare i tempi di un rafforzamento di questo sistema
Noi lavoriamo uniti oltretutto per costruire unità cooperativa
Perché abbiamo costituito un tavolo unico della cooperazione agricola
Che è un primo passo importante un primo segno che l'Unità cooperativa si può costruire non solo in alcune grandi in paese dove da tempo e già funzionante ma anche a livello delle strutture di rappresentanza
E quindi è un incoraggiamento per andare avanti caro Poletti per raccogliere le aperture che ha dato ieri Marino e permetterci tutti alla prova per fare dei passi avanti
Che siano anche paralleli a quella semplificazione del sistema politico di cui stamattina ci ha parlato Fassino
Noi lavoriamo per costruire relazioni virtuose e non solo fra le filiere ma anche con il sistema cooperativo
Con la distribuzione in primo luogo per ricavare motivo di crescita reciproca e soprattutto per costruire una reale politica di sviluppo nel Mezzogiorno
Affronteremo in questi giorni successivi al congresso i problemi organizzativi editi Degas Copagri agroalimentare in incontri che organizzeremo con i regionali di lega Coop
Perché in stili insieme possiamo cercare di accelerare questo nostro avanzamento verso un sistema agro industriale capace di competere nel Paese
Ed è né e in Europa la nostra parte che vogliamo svolgere e questa per dare un contributo alla crescita della cooperazione e allo sviluppo del nostro Paese grazie
La parola Maurizio ZAFI Presidente Agi cinque
Ora nella
Cari amici cooperatori
Ringrazio Giuliano Poletti tutta la vostra presidenza
E i tanti dirigenti dei agro che ci onorano della loro amicizia per l'invito a questo vostro importante appuntamento rivolgo a tutti voi il saluto il mio personale quello della presidenza nazionale e di tutta l'AGCI
Molti degli argomenti proposti nella relazione sui quali state dibattendo non sono nuovi
Ma per lo più ripetono questioni di vecchia data tuttora in parti irrisolti
Che è ancora opportuno ribadire a Gigi sostiene in gran parte i vostri assunti le cooperative sono a pieno titolo soggetti attivi sul mercato al pari delle altre imprese
Protagonista dello scenario economico del Paese sia in termini quantitativi sia con riferimento alle capacità di generare occupazione era detto nel loro insieme sono un paradigma produttivo consolidato strumento avanzato di progresso sociale e di democrazia economica ciò in virtù di specie specificità che sarebbe troppo semplicistico oltre che concettualmente fuori luogo
Riferire alle agevolazioni fiscali da più parti poi per additate in modo strumentale come indebiti aiuti o ingiustificati privilegi
La nostra specificità più essenziale va invece ricondotta
Ha una storia ormai secolare come la vostra caratterizzata dalla costante perseguimento dell'interesse generale nel rispetto dei valori di solidarietà mutualità pluralismo e democrazia
Oltre che dalla virtuose sintesi tra il fattore capitale è il fattore lavoro e nel evoluzione fino ad oggi di solidarietà ed efficienza
Quando parliamo di responsabilità sociale
Verso il contesto verso la comunità ove operano e come sistema verso l'intera collettività le cooperative dobbiamo con forza di affermare che il sei insita nel DNA delle imprese cooperative
Anche questo ci fa rifiutare componenti la ipotizzata creazione di fondazioni di qualsivoglia tipo articolazione poiché si tratta di soluzioni utili per altri contesti ed esperienze ma non per noi
Proprio con riferimento alle generalizzazioni alla genere Jenne reazione dei soci che nel tempo hanno contribuito alla creazione dei patrimoni del movimento cooperativo e alla crescita del movimento cooperativo
Un punto ci pare conseguentemente significativo
E così affronto subito uno degli aspetti per AGCI irrinunciabile anche se so che sarà fonte di discussione
La salvaguardia e la valorizzazione della figura del sociologo oratore per tutti noi e per tutti voi patrimonio prezioso irrinunciabile
Conseguentemente vale ancor più per AGCI la scelta di riportare da voi ribadita al centro dell'impresa il socio in quanto elemento costituente della medesima e cardine dei processi decisionali che in essa si svolgono
Proprio per questo non è cambiata e non cambia la posizione nostra al riguardo restiamo fermamente convinti che il lavoro svolto dal socio in cooperativa
Presenti peculiarità tali da rendere inadeguata a priori qualsiasi ipotesi di disciplina che intenda assimilarlo ad altre fattispecie contrattuale
La posizione del socio che presta la propria opera in cooperativa
Divenendo così titolare di un rapporto del tutto specifico che si fonda sul basilare concetto di scambio mutualistico va infatti in mantenuta autonoma
E distinta da quella del lavoratore dipendente ferme restando le esigenze di ogni garanzia rispetto alle sue prestazioni fisiche intellettuali e alle sue aspettative
La partecipazione del socio alla vita dell'impresa e alle scelte gestionali richiede di essere valorizzata e difesa da eventuali meccanismi che ne condizionano i diritti o ne rendano più esiguo le aspettative
Per inciso conteniamo a
A ritenere utile ridiscutere l'eliminazione di quella norma
Del codice civile che prevedeva il limite massimo tre mandati consecutivi per gli amministratori delle società cooperative facenti riferimento alla disciplina delle S.p.A.
A nostro parere occorre contrastare le logiche di autoreferenzialità manageriale e le pretese di esenzione delle cosiddette tecnostrutture dai necessari controlli formali e professionali
Qui si lega la questione della governance nel caso delle cooperative qualsiasi formula predeterminata ci appare inadeguata se non si prevede una gamma di strumenti da ricercare sperimentare caso per caso il che e possibile in ragione dei più ampi margini di autonomia statutaria introdotti dalla riforma del diritto societario
Al fine di realizzare l'effettiva partecipazione e il vero controllo da parte dei soci
Le autonome scelte devono essere coerenti con gli irrinunciabili e tradizionali principi radicati nella storia più che secolare del movimento cooperativo
Ciò principalmente tramite l'adozione di criteri di rapporto all'interno delle aziende
Che permettano di assicurare la trasparenza della gestione anche dal punto di vista dei vincoli di democrazia di partecipazione e di rendiconto non solo riferito risultati economici quanto soprattutto alla realizzazione dei valori cooperativi
Non si possono infatti assimilare
Quanto ad assetto disciplina e rappresentanza le piccole strutture senza personale qualificato professionalizzato e con un fatturato esiguo da un lato alle realtà consolidate ben strutturate con articolazioni interne e dimensione patrimoniale da grande impresa dall'altro
Siamo d'accordo con un'altra delusione espressa da Poletti
La necessità di trovare una strada per rilanciare il ruolo di interlocuzione e la capacità del movimento cooperativo di incidere nella lavorazione della sintesi politica
Chi è affidata alle istituzioni stante l'impraticabilità a quanto ci costa e al di là degli accatta avanti accattivanti reiterati appelli di una via unitaria
Che ve che veda oltre che camminare a fianco a fianco convergere organicamente le centrali
E legittimo e anzi doveroso nei riguardi delle nostre associate ipotizzare qualunque altro percorso utile rispendere indoor tout-court qualsivoglia pretesa
Di tendenza egemonica abbiamo allora anche noi ha avanzato l'idea di costruire piattaforme da azioni comuni preventivamente discusse quanto meno su terreni specifici problemi concreti
Con regolazione adeguata delle rette per della rappresentatività e della rappresentanza anche qualitativa oltre che quantitativa
Questa strada ci sembra percorribile piuttosto che altre ma siamo disponibili a considerare qualsiasi soluzione valida su un piano razionale che consenta però il rispetto dei valori identitari
Questi sussistono ormai non tanto a causa di incompatibili profili o di differenze ideologiche di fondo quanto piuttosto in ragione di possibili difficoltà
Di conciliare le esigenze di tutela di base associative oggettivamente molto differenziate
Per noi deve poi continuare l'avvicinamento alle associazioni di rappresentanza di piccole e medie imprese non cooperative l'avevamo cominciato con Pasquino
Che sono assimilabili ai nostri sodalizi sotto diversi profili e in primis sul piano fondamentale della competitività a fronte delle di delle sfide poste dal mercato globale
è infatti nostro prioritario compito ed obiettivo principe quello di fornire ai sodalizi aderenti gli strumenti e i servizi più idonei a delle rane in grado di imprenditorialità
E a garantirne la migliore collocazione sul mercato in rapporto all'evoluzione dei contesti socioeconomici di riferimento e generale
Indispensabile e consolidare e noi abbiamo un programma ad hoc la nostra presenza nel nel lo scenario europeo sia presso gli organismi categoriali generale come copre loro cooperativi Europe perché abbiamo abbiamo appena qua contribuito a affidare come strumento di Riccardo generale sia quelli di tipo settoriale se Copaco circa ecco già da adesso
Abbiamo respinto convogli ogni tentativo di negare in via di principio che l'impresa cooperativa non possano come dati imprese dotarsi degli strumenti indispensabili per il proprio sviluppo e consolidamento e quindi la sua presenza in settori come il credito le garanzie alle assicurazioni
Nell'evoluzione dei mercati in generale dell'economia questo è un percorso fondamentale del soprattutto sentito dai giudici
Perché va considerato essenziale per la soluzione del problema della sottocapitalizzazione delle dimensioni e delle strutturazioni di cui le cooperative non solo storicamente ma soprattutto quelle aderenti a noi che sono piccole piccolissime soffrono e della scarsa fiducia che ordinariamente viene adesso accordata
Soprattutto in ordine alla concessione di finanziamenti sia per lo start-up sia per il consolidamento
Altro punto anche noi come voi dobbiamo affrontare i problemi ma allo stesso tempo le opportunità
Che sorgono dall'accelerazione in atto del processo di decentramento delle competenze istituzionali e amministrative che coinvolgono in larghissima di parte la vita delle nostre imprese
Siamo i primi a condividere la necessità che ogni territorio persegua obiettivi coerenti con le proprie scelte programmatiche di regola con la cultura del tessuto produttivo di imprenditoriale proprio e le stesse situazioni geografiche
In assenza però di normative quadro nazionali e ove non siano in vigore i regolamenti cogenti regolamentazioni cogenti europee
Va auspicato che vengano adottate soluzioni omogenee
Per non correre il rischio che le diverse discipline locali possono produrre
Differenze ingiustificate nel trattamento di uguali attività produttive per cooperative che operano a distanza di pochi chilometri ancorché in località solo separate da un confine regionale
Mi avvio alla conclusione
In Italia c'è più bisogno oggi di cooperazione rispetta ieri e tutti gli interventi che si sono susseguiti
I direttamente o indirettamente l'hanno dimostrato non dimentico mai
Quello che ho letto rispetto a una ricerca degli Stati Uniti
Dove si diceva che la chiave di competitività delle cooperative e pari a quella di chi evidentemente riesce ad aggregare in una impresa chi partecipa di più e che sente di più l'ammissione dell'impresa stessa
Dobbiamo lavorare per far sì che le nostre imprese restino al passo coi tempi
Senza perder terreno sul piano della competitività in ragione di meccanismi di governance inadeguati poco epici Arci poco democratici ma soprattutto perché non si deve far smarrire il valore di fondo
Dell'agire cooperativo che quello che ci deve garantire il la capacità di competitività
Auspichiamo che tutti nel movimento non solo la Lega riconoscono prima o dopo l'importanza lungo questo cammino di momenti di confronto costruttivo tra le organizzazioni e di dibattito interno sulle scelte da assumere per continuare a cogliere le effettive potenzialità
Del movimento cooperativo alla ricerca delle soluzioni concrete per il futuro anche alternative purché efficaci ai problemi dell'oggi e Penny di guidare le scelte per affrontare quelli di domani
Sono in questo modo adempieremo alla responsabilità che ci compete
Come categorie d'impresa di dare un efficace efficiente apporto che per noi assunzione di impegni mai concepito come occasione per richieste di favori
Per la sintesi politica che spetta alle istituzioni che governano il Paese
Quello che ribadisco come Poletti e che per le imprese
Che le imprese hanno bisogno di certezze ho sentito sita aggiungo anche di orizzonti definiti crediamo che i nostri soci e le nostre impresa le nostre organizzazione saranno dalla parte di chi è capace
Da una legislatura a un'altra da un Governo a un altro di consolidare perfezionare le soluzioni utili realizzate indipendentemente da chi esempi ne sono la riforma Vietti e la riforma Biagi perfezioniamo re ma non si possono irridere
E sottolinea ancora perché non venga dimenticata la stagione delle riforme per la semplificazione amministrativa e burocratica
Avviata qualche anno fa dalla loro ministro Bassanini purtroppo non ci pare che i provvedimenti attuativi poi susseguitisi e le applicazioni anche di questi giorni ne confermino lo spirito quindi c'è bisogno di ritornare allo spirito delle riforme Bassanini
Con l'augurio di ulteriori splende di successi concludo vi ringrazio per l'attenzione e altre cento vent'anni
Ringraziamo il presidente ZAFI per il suo contributo e diamo la parola ad Aldo Soldi in Presidente Associazione nazionale cooperative consumatori
Abbiamo deciso di mettere il futuro al centro del nostro congresso
Sicuramente abbiamo fatto bene
E molti degli interventi che ci sono stati che abbiamo ascoltato ci hanno invitato a guardare al futuro e ci hanno anche riconosciuto una capacità di guardare al futuro
Il futuro però sarà molto esigente
E decisivo allora vere noi per primi una consapevolezza profonda
Noi la cooperazione italiana siamo una grande forza al servizio dei propri soci e del paese intero non una formula politico imprenditoriale vecchiotta
Figlia della storia e figlia di altri tempi
Noi cooperatori siamo e dobbiamo sentirci un pezzo importante del futuro di questo Paese del futuro economico del futuro sociale e del futuro democratico
Portatori di una formula originale
Orgogliosi della nostra storia pronti e un foglio così di guardare avanti di costruire nel Paese c'è bisogno di cooperazione e non siamo solo noi a dirlo
Ce lo ha confermato una bella stagione di congressi regionali e ce lo sta confermando questo congresso nazionale
La forma la cooperativa si è manifestata adatta a rispondere ai bisogni delle persone
Nelle condizioni ambientali sociali ed economiche più eterogenee
Lo è stata e sicuramente lo sarà ancora nell'economia globalizzata c'è bisogno e c'è spazio per la cooperazione
Il futuro però sarà molto esigente
Dobbiamo affrontarlo da protagonisti con la consapevolezza che dicevo prima
E con una consapevolezza in più
Noi veniamo da un passato recente che tremendo
Se non mettiamo in fila la riforma del diritto societario come era partita
La vicenda Unipol-Bnl l'attacco in campagna elettorale che sembra un secolo fa ma era esattamente un anno fa
Il perfido ricorso di Federdistribuzione gli attacchi mai sopiti noi abbiamo un'idea della straordinarietà del periodo trascorso
Ho detto perfido riferendomi al ricorso di Federpesca distribuzione perché ha un potere di possibile divisione al nostro interno
Che lo rende particolarmente insidioso noi finora abbiamo difeso la cooperazione con forte unitarietà e credo dobbiamo continuare a farlo
Ecco allora che non era scontato trovarci a fare un congresso con un clima interno tranquillo
Con forti apprezzamenti Esterni per fare questo ci vuole un una bella forza
Una forza sana
Vivace reattiva radicata nel territorio per resistere per non soccombere non era scontato che questo accadesse e noi dobbiamo esserne giustamente orgogliosi il futuro però sarà molto esigente abbiamo bisogno di interesse
Sempre più efficienti e competitive perché il mercato anche se civilizzato come lo definiva ieri Giuliano è un grande banco di prova anche per le cooperative
Ci sono settori nei quali la dimensione fattore decisivo di efficienza e di competitività e occorre favorire in questi casi fusioni ed integrazioni
Altri dove le piccole dimensioni sono invece funzionali al tipo di attività e al ruolo economico ma è comunque indispensabile efficienza
La cooperazione è tutta non è solo quella delle cento grandi impresse
La lega e le associazioni devono favorire avvolte promuovere processi di integrazione di sinergia di collaborazione fra cooperative in alcune filiere penso per esempio agroalimentare grande distribuzione
Questo può essere di evidente significato per l'intera economia nazionale
Il futuro però sarà davvero molto esigenti se noi sosteniamo l'importanza del pluralismo imprenditoriale
Noi non dobbiamo omologa Arci ma dobbiamo essere distintivi stare nel mercato con i nostri principi i nostri valori la nostra etica le nostre coerenze
Non abbiamo guardate altra strada e non ci sono nemmeno consentite delle facili scorciatoie
I nostri prodotti mi vien voglia di dire ai nostri servizi ciò che la cooperazione offre al Paese
Deve avere un elemento di sostenibilità sociale sostenibilità economica e sostenibilità ambientale chiara e riconoscibile
Io credo a dire il vero
Che questo patrimonio di valori e di coerenze sia oggi molto diffuso al nostro interno
Io credo che noi per fortuna non abbiamo bisogno di paladini dell'etica cooperativa essendo questa parte integrante dei comportamenti quotidiani di migliaia e migliaia di cooperatori
Quando diciamo siamo diversi lo siamo davvero
Non bisogna però abbassare la guardia per almeno cinque buone ragioni
Perché la distintività è un fattore competitivo sempre più importante per le nostre imprese
Perché nel bene e nel male l'immagine della cooperazione fortemente unitaria
E singoli comportamenti sbagliati si ripercuotono su tutti si ripercuotono addirittura sulla formula cooperativa
Perché è questo che si aspettano da noi gli osservatori esterni lo abbiamo sentito tante volte fra ieri ed oggi e su questo non ci saranno fatti sconti perché senza coerenza con i nostri principi
Non c'è bisogno di cooperazione nel nostro Paese e quindi non c'è futuro per la cooperazione nel nostro Paese
Perché abbiamo infine conquistato col comportamento di tanti
Una forte reputazione ed è nostro dovere difendere quanto tanti hanno conquistato
A me piacerebbe che il congresso
Assegnasse compiti precisi alla lega e dalle sue associazioni di vigilanza e di intervento in questo campo perché questo fatto prima di tutto a garanzia delle cooperative
Il futuro sarà molto esigente e noi dobbiamo colmare la differenza fra quello che siamo e come siamo percepiti
E decisivo allora il rapporto con il mondo della cultura per aggiornare anche il pensiero economico e sociale a proposito di cooperazione e decisivo interloquire con questo mondo
Dare la giusta immagine Dinoi e trarre nuova linfa per il nostro agire e per il nostro pensare non bisogna mai smettere di pensare
Dobbiamo comunicare di più e meglio nei tantissimi modi con cui oggi si può comunicare aggiungo con cui oggi si Debré
Comunicare i grandi media si sono occupati di nuovi durante la vicenda Unipol-Bnl e ci siamo sorpresi oltre che di tante altre cose
Dell'approssimazione con cui parlavano di noi
Ed in parte siamo riusciti a recuperare diffondendo semplici verità su quello che siamo è rimasto un interesse più pronto a dire il vero a manifestarsi sua spetti polemico scandalistici
Ma bisogna utilizzare l'interesse che è rimasto come Associazione nazionale delle cooperative di consumatori
Abbiamo provato accomunò care la vostra la nostra volontà di stare dalla parte dei consumatori insistendo sulla necessità di aprire e liberalizzare il mercato
Abbiamo avuto spazio perché abbiamo saputo mettere assieme cose nuove e concrete la vendita dei farmaci da banco con idee e proposte politiche
Ne abbiamo sicuramente tratto un beneficio d'immagine probabilmente non solo a vantaggio della cooperazione di consumatori
Dobbiamo fare e far sapere
Dobbiamo assumere posizioni pubbliche autonome e che rispondono alle esigenze delle imprese cooperative dei loro soci
Comunicare deve essere parte integrante del nostro lavoro per scegliere pubblici mezzi e messaggi occorre un progetto un progetto ben ragionato non si improvvisa in questo campo
Io credo il Congresso farebbe bene ad affidare all'idea alla direzione che e leggera un progetto attorno al nostro modo di comunicare aggiungo una notazione noi spesso comunichiamo numeri ma questo lo fanno tutte le imprese
Non basta
Occorre sempre più comunicare cosa c'è dietro e dentro i nostri numeri perché dietro e dentro i nostri numeri ci sono consumatori tutelati
Lavoratori rispettati bisogni essenziali soddisfatti insomma anche nel comunicare
Bisogna sapere essere distintivi
Il futuro sarà molto esigente
E per affrontarlo abbiamo bisogno di giovani
Abbiamo bisogno di continuare ad aprire le nostre finestre le nostre porte sono aperte fin dai tempi dei propri pionieri
E fare entrare aria nuova
Giovani che adottino la forma la formula cooperativa e credo questo presenti in maniera nuova anche il problema della promozione cooperativa
Giovane che ci aiutino a capire e a leggere un mondo in continuo cambiamento anche con i loro oggi Giovani che favoriscano il ricambio generazionale al nostro interno nelle Impresit come nelle strutture associative giovani su cui investire
Da formare a cui trasmettere i principi e valori ed a cui affidare responsabilità significative prima che spuntino i primi capelli bianchi
Noi ne abbiamo bisogno
Dobbiamo lavorarci seriamente non possiamo permetterci di chiuderci ad invecchiare
Ne va del futuro delle nostre imprese
Non ci mancano né i mezzi né il coraggio e per questo dobbiamo lavorarci seriamente ci serve come ci invitava a fare stamani Bersani per guardare lungo
Dobbiamo riconoscere l'importanza del ruolo delle donne e favorirne la crescita guardate uso un dato di casa per evitare generalizzazione troppo facile
Io dico che non è possibile
Che nella cooperazione di consumatori i dipendenti sia
O donne al settanta per cento ed i dirigenti siano donne al sette per cento
Non è
Una simpatica indagine ci ha detto che le donne sono donne dirigenti degli ultimi cinque anni sono triplicate che è un grande risultato perché son passate da cinque a quindici
Non è solo un problema di democrazia e di opportunità
è un problema di risorse di intelligenze e di sensibilità
Che rischiamo di mandar perdute e noi sappiamo bene quanto bisogno abbiamo di risorse di intelligenze e di sensibilità il futuro sarà molto esigente anche con la cooperazione di consumatori
L'aumento della concorrenza da un lato e la riduzione della modifica dei consumi dall'altro rischiano di produrre e in parte stanno già producendo effetti non positivi sulla gestione delle nostre impressi
Abbiamo difeso più di ogni altro il potere d'acquisto delle famiglie italiane
Abbiamo valorizzato il prodotto nazionale aiutando anche tanti piccoli e medi produttori ci siamo riposizionati con forza dalla parte del consumatore
Abbiamo ricevuto importanti riconoscimenti da ultimo l'etica Howard riconosciuto a Coppi tale nel due mila e sei
Il nostro futuro
è fatto di efficienza di attenzione ai costi di crescita in tutti i formati su tutto il territorio nazionale di relazioni più intense con la cooperazione di altri paesi
Molta socialità molta solidarietà forte consumerismo ampliamento dell'Offerta
Ieri abbiamo ricevuto l'invito a internazionalizzare portato con molta forza dal ministro Bonino e abbiamo ricevuto la valorizzazione delle nostre radici sul territorio portato con altrettanta forza dal presidente della Camera
Bisogna scegliere
Io credo che la scelta giusta sia quella di continuare accrescere con forza nel nostro Paese
Guardare con interesse alle esperienze che abbiamo in corso di presenza all'estero la nostra cooperativa e presenti in Croazia e rafforzare il rapporto con la cooperazione di consumatore di altri paesi europei perché lì c'è un filone molto interessante di lavoro di espansione anche per quanto riguarda i la produzione italiana
Il nostro futuro
E fatto di una evoluzione del sistema di governo a cui stiamo già lavorando basata su cinque elementi primo principi di comportamento etico nazionalmente condivisi
Perché la governance delle nostre impresse nasce dalla carta dei valori non nasce soltanto dal Codice civile
Protagonismo dei soci anche se sono centinaia di migliaia
Rapporti nuovi e distinzione fra proprietà e gestione
Chiarezza nel rapporto fra gli interessi dei soci della cooperativa e i comportamenti delle società controllate dalla cooperativa medesima
Maggiore apertura verso l'esterno non partiamo da zero
Mai giusto evolvere contribuendo così al dibattito ed ai lavori nazionali dove sia chiaro
L'esigenza di aggiornare di modificare i sistemi di governance non riguarda soltanto le grandi
Cooperative
Io credo che sul versante della autoregolamentazione ci convenga fare sul serio
Abbiamo sentito interventi in questo congresso che ci hanno inflitti che ci invitano a porci il problema abbiamo anche sentito qualcuno
Che ci dice ponete il problema del vostro governo atti del del vostro governo e apriamo un confronto io credo che sarebbe molto opportuno andare a questo confronto inevitabile con delle idee precise
E credo che sarebbe anche meglio andarci con delle idee e anche con qualche comportamento da qualche punto da questo punto di vista quindi io credo che ci convenga fare molto sul serio
E come cooperazione di consumatori contribuiremo a fare sul serio
E aggiungo che assieme alla governance delle cooperative dovremo affrontare quella delle strutture di sistema sempre più importante e sempre più complesse o perché noi siamo un sistema necessariamente unitario
Io non dico niente per ragioni di tempo
Che ho già abbondantemente superato
Sulla questione dei rapporti con le
Con le governo
Faccio solo una riflessione rapidissima su una cosa che ha detto stamane il ministro Bersani
Perché quando sentiamo un ministro dire
Che il consumatore non deve essere più un suddito
Allora le le ragioni per le quali noi ci troviamo spesso d'accordo con questo ministro
Non dipendono dal fatto che c'è una supposta attività a affinità politica dipendono dal fatto che la cooperazione consumatori esisterà centocinquant'anni perché il consumatore non sia più un suddito
Ed è qui e c'è un punto di affinità c'è un punto di confronto
Mi limito solo a porre un problema che a me pare molto importante peraltro stamane il ministro Damiano l'ho affrontato con grande nettezza che il problema della legalità voglio dire anch'io che nel nostro Paese esiste un problema serio di legalità nel mondo economico e nel mondo del lavoro con cui le aziende serie come le nostre troppo spesso si trovano a confrontare e troppo spesso soffrono è un grande problema
è una turbativa del mercato e della civiltà è forte al Sud ma non solo al sud
Va combattuto noi ci stiamo a fare la nostra parte anche pagandone dei prezzi
Un'ultimissima battuta su di noi
Sulla lega delle cooperative
Siamo un movimento forte e vivace
Abbiamo fatto una bella stagione di congressi regionali anche inaspettata sotto alcuni punti di vista
Ma c'è moltissimo da fare
C'è moltissimo da fare anche sul piano organizzativo
Con questa novità che viene emergendo dal Congresso di un impegno più forte e rinnovato attorno ai rapporti fra le centrali cooperative
Rispetto al quale io mi pongo una domanda semplice abbiamo sentito dire tante cose stamani anche molto importanti da Piero Fassino e da altri rispetto al percorso di unità
Io mi faccio una domanda semplice serve alle nostre imprese
La risposta secondo me è sì
E se la risposta è sì non dobbiamo lavorare in quella direzione non ci interessa se questa è va abili pari passo con il Partito Democratico con con con cos'altro è è bello parlarne è interessante ma la domanda di fondo è serba le nostre operative sì perché le fa più forti e meglio rappresentate quindi un percorso da seguire
Con grande
Coraggio e determinazione
C'è moltissimo da fare noi
Abbiamo passato quattro anni indifesa attaccati come non mai proviamo a passare quattro anni noi all'attacco
Quattro anni all'attacco dei nostri problemi perché ne abbiamo tanti all'attacco dei problemi delle nostre cooperative perché ne hanno all'attacco dei problemi del Paese per quanto naturalmente ci compete
Abbiamo fatto un manifesto per entrare nel congresso
Io credo che dovremmo fare un bel programma per uscirne un programma con linee e di impegni in qualche caso con scadenze e con delle vie
Col quale il Congresso impegna la Direzione che leggerà e la sua presidenza
Un programma chiaro che credo i lavori di questa stagione congressuale ci mettano nelle condizioni di fare con molta forza con adeguati contenuti e con il necessario livello di unità
è un modo per far fare un passo avanti al nostro movimento alle nostre imprese al Paese intero
Dobbiamo provarci e sicuramente ce la faremo
La parola a al presidente undici Luciano D'Ulizia
è presente al nostro congresso Carlo Pigna pignolo poco in rappresentanza della CISL e lo ringraziamo
Carico operatore caro amico corretti
Io
Potrei sottoscrivere
Per intero la tua relazione
Perché la condivido
E soprattutto la condivido nella prospettiva europea
Però debbo dire che due relazione come dirò poi
Vanno aggiunti alcuni punti
è inutile che io lo sottolinea ancora la cooperazione
Ha dimostrato la sua capacità di affrontare i problemi
Che sono di fronte a noi
I problemi della crescita i problemi del mercato i problemi dell'occupazione
I problemi delle opportunità che dobbiamo dare alle persone meno fortunate di noi
Cioè tutti i problemi che pervadono la società
Io lo dico sempre chi non ha una casa si rivolge alle cooperative chi non ha un lavoro ci rivolto alle cooperative
Chi ha necessità di assistenza che questo Stato molto imperfetto non da si rivolge alle cooperative
Allora la cooperazione oggi
Con la sua funzione anticiclica perché questo ecco io se posso fare
Una sottolineatura alla lega delle cooperative e come sa Poletti
E anche chi l'ha preceduto tipo Pasquini sanno perfettamente io no
Non vado bene perifrasi non vado Persotti intesi dico le cose come sono
è stata sottovalutata la funzione anticiclica della cooperazione
Quando l'UNCI diciamo scriveva che a distanza di dieci anni eravamo negli anni novanta la cooperazione
Avrebbe raggiunto quei traguardi che oggi sott'olio sono sotto gli occhi di tutti
E lei qualcuno faceva spallucce otto per cento nove per cento a volte spallucce eravamo sì al due tre per cento del PIL
La cooperazione oggi rappresenta una realtà oltreché sociale una realtà economica
Ma perché ha in sé
Le capacità e quindi era il metodo che da
La risposta ai problemi cioè quella funzione anticiclica che permette al metodo cooperativo alle imprese cooperative al movimento cooperativo
Di dare queste risposte ma scusate ma non ve ne siete accorti
Che si deve localizzava che si portava l'impresa in altri Paesi
Che cosa è successo una cosa molto semplice cerco di spiegare che cos'è questa funzione anticiclica
Che non ho visto usata nel vostro Lessico
Mentre l'impresa neo capitalistica delocalizzata le imprese cooperative hanno messo insieme le capacità professionali lavorative
Di volontà
E hanno costruito
Nuova occupazione nuovo valore e hanno salvato l'Italia dalla recessione questa è un'altra cosa che non è stata detta bisogna dire
Negli ultimi cinque anni se voi fate il rapporto tra ricchezza prodotta dalle cooperative
E non ricchezza prodotta dalle imprese neo capitalistiche che sono fuggite
Dal mercato italiano le imprese cooperative il movimento curativo hanno salvato questo Paese dalla ricezione
Questa era sacrosanta verità che dobbiamo dire forte e chiaro senza vergognarci dei risultati che il movimento volativa conseguito
E allora
Vediamo chi è questa quando si fanno poi le domande caro Poletti
Se la cooperazione proseguirà
Non me
Nera sulla capacità dei dirigenti delle imprese cooperative mare nel DNA della cooperazione la cooperazione crescerà Sempre si dirama perché prima non è cresciuta
Perché il mercato era chiuso
Prima avevamo mercato giusto
La cooperazione ha bisogno di mercati aperti
Di essere fenomeno ecco perché l'Europa e il mondo internazionale come siamo cresciuti noi sono cresciute le altre imprese
E io prima domandava per al vostro presidente al nostro presidente dell'Aci
Come andava la cooperazione del mondo cresce va avanti si sviluppa perché acquistate funzione anticiclica dà lavoro a chi lo chiede
Organizza il lavoro organizza il consumo organizza chi ha un bisogno sociale quindi travalica la cultura politica e qui purtroppo non siamo d'accordo
Non siamo d'accordo con i partiti vecchia diceva parla uno che fa parte della situazione politica e che vuol dire
Io uso la politica per la cooperazione non faccio usare la cooperazione dalla politica io sfido chiunque a dire che oggi l'undici perché al suo Presidente deputato
è condizionata no è più forte e meno condizionata perché condiziona la pulito
Quindi cari amici
La nuova cultura
E che quindi sposo in pieno
Le tesi del vostro presidente la cultura cooperativa deve crescere e deve riconoscersi
Nel ratifiche abbiamo e che vogliamo conservare nell'isola slogan del Coni imprenditore dell'anticiclicità del lavoro crea lavoro anche se sono grosse
Che vengono da un piccolo movimento cooperativo ma sono cose vere trovasse reali sono cose che ci servono
E allora su questi su queste basi con questa visione con una nuova cultura del lavoro e della cooperazione noi abbiamo un futuro importante ma perché
Siamo al servizio dei lavoratori siamo al servizio dei consumatori siamo al servizio dei meno fortunati è questa la missione e da qui una funzione più grande di quella politica perché il cooperatore perché il movimento cooperativo perché l'impresa cooperativa
Nel momento in cui concepisce l'idea la mette in atto e solo in via Ravizza e dà risposte concrete da soluzioni concrete
Quindi non è la cultura politica che deve
Per ribadire e direi io costringere la cultura come la dance viceversa lo dimostrano i vostri centoventi anni di storia di battaglie per l'avanzamento sociale per l'avanzamento del lavoro
E la cultura cooperativa che in qualche modo riesce a determinare una svolta della cultura politica e allora se non sapremo
Attraversare questo Periodo che non è un periodo semplice
Qui è stato detto da eminenti personaggi che il movimento è stato attaccato e io vorrei più che parlare di voi parlare di noi
E questa è un'altra cosa che dovrebbe distinguere i cooperatori
Voi noi
Noi siamo cooperatori noi dobbiamo lavorare insieme ma altrimenti che cosa ci distingue dagli altri che vedono sempre l'avversario sempre quello da combattere
Noi dovremmo dire noi cooperatori noi del movimento cooperativo dobbiamo insieme affrontare i problemi e allora io debbo dire che oggi abbiamo un governo e non faccio per carità una difesa
Una difesa d'ufficio oggi abbiamo un governo
Che riconosce il ruolo
Le funzioni e forse anche il progetto del movimento cooperativo
Abbiamo un Parlamento che finalmente ha preso atto della grande rilevanza e importanza e dal grande l'uomo del movimento cooperativo
E queste sono due cose importanti per noi
Perché il Governo precedente
Addirittura
Voleva
Distruggere la cooperazione io debbo dire
Che lungi si è battuta Berta mente
Il realmente per far vincere il centro sinistra
Perché il pericolo cari amici era imminente pensate voi se avesse vinto un'altra volta la destra se avesse vinto ancora una volta Berlusconi oggi in questo congresso non ci sarebbe stata questa atmosfera oggi in questo congresso avremmo dovuto discutere di come difenderci
E allora vedete come una piccola organizzazione può può determinare le scelte del movimento cooperativo se lungi non si fosse schierata e non avesse schierato al proprio Presidente probabilmente oggi non staremmo qui con un governo amico e con Parlamento amico
Io voglio rivendicare al mio movimento mora dio questo merito quindi il sottovalutare
La capacità progettuale di previsione
Politica dei movimenti più piccoli è un errore che io debbo segnalarvi perché i risultati ci sono
E sono anche attribuibili ma io voglio parlare Dinoi del nostro movimento cooperativo della lega dell'UNCI della Golf cooperative anche dell'AGCI
Un'unità forte Nord unità di facciata che serva solo a dire che parla uno e non parlano quattro
E mi avvio rapidamente alla conclusione
Io
Per l'UNCI dico
Che la federazione
Delle centrali cooperative
è un pannicello caldo
Io a nome dell'un cd Thorkell unità organica del movimento cooperativo va fatta subito nell'interesse delle imprese cooperative
Vedete cari amici quando il vostro presidente
E sta qui era il senatore Pasquini
Io ho promosso la federazione ma parliamo di quindici anni fa
Altri tempi altra storia
E la lega firmò insieme all'Agci all'undici una federazione che porge Emo come proposta Confcooperative questa è la storia è la storia che non può essere negata
Accolgo l'anice disse che era un'idea
Un'idea che probabilmente non avrebbe sortito allora la federazione era propedeutica all'unità organica del movimento
Oggi siamo in ritardo
Oggi non possiamo fare passaggi intermedi oggi abbiamo bisogno dell'Unità organica del movimento cooperativo magari amici carico operatori cari Presidenti cooperativa
Ma se voi lo volete
E io so che in periferia nelle province il problema della cooperativa a è uguale al problema della cooperativa B ma perché non dobbiamo arrivare a un movimento unitario forte che ha un progetto alto grande importante di Nuova Società noi siamo quelli che hanno la cultura necessaria per far cambiare questa società per fare degli esclusi delle persone che si sentano dentro la società
Per affrontare i grandi problemi sociali e allora il movimento cooperativo noi non ci possiamo autolimitare ci dobbiamo solo auto regolare ma con un progetto Grande alto in Europa nel mondo
Allora così la cooperazione acquisterà non solo più dignità ma più ruolo per dare risposte a chi non ha un lavoro a chi non ha una casa a chi si sente emarginato e allora l'entusiasmo crescerà perché noi abbiamo questo DNA vogliamo servire vogliamo essere utili con intelligenza progettando il nostro futuro
Scusate io credo i che è questa la strada che dobbiamo
Attraversare percorrere l'unità organica del movimento cura di ciò che incontrerò
In questo mio dire in questa mia proposta
Degli atteggiamenti di scetticismo
Siamo Diversi veniamo da mondi diversi da culture diverse
Non ce la facciamo bisogna crederci
Dobbiamo crederci ma dobbiamo crederci per i nostri lavoratori per le nostre cooperative della gente che aspetta una risposta da noi ma chi gli ha dato questa risposta
A tutti eversore diversamente abili che aspettano un lavoro a tutte le persone che non hanno una risposta sanitaria sociale pensionistica da questo Stato che è largamente latitante
Ma chi glielo dà una risposta a chi cerca una casa che costa a valori e e incredibili e che i lavoratori non si potranno permettere mai allora siamo noi
Che con L'Unità organica riusciremo ad affrontare in modo vero pieno tutti questi problemi quindi io agli amici a noi della cooperazione a nome del movimento cooperativo lancio quest'appello in questo congresso
Delibera dell'unità organica io mi impegno a convocare immediatamente il congresso dell'undici che credo mi seguirà su questa strada
Questa sarebbe la svolta così ci presenteremo al Paese in Oropa come un tutt'uno forte con un progetto sociale ed economico in grado di dare quelle risposte che tanta gente aspetta dono grazie
Invecchiano dosi se avvenissero contributo
Sono qui al nostro congresso in rappresentanza della UIL il segretario generale Claudio casca assi Carcasi e Tourist sempre della UIL e li ringraziamo
Per la loro presenza diamo la parola a Giovanni da Oddo lì residente Legacoop toscana
Potenza
Ecco questo congresso
Mi pare che segnano in maniera inequivocabile un livello di maturità
E di
Capacità di elaborazione politica nel senso di
Assumere le sfide del riposizionamento di questa grande esperienza nel vicenda economica sociale italiana
Di cui credo possiamo essere orgogliosi
Questo Farhate riaperto sta portando frutti enormi
Positivi
Credo che da qui sia doveroso partire
Per tentare con la relazione di Poletti che
Largamente condividiamo arricchire questa nostra operazione
Insieme alle tante definizioni e precisazioni che Poletti fa
A me interessa in modo particolare estrarre quella piattaforma che mi pare
Lui definisca come una proposta per un'Italia nuova
Un'articolazione di possibili occasioni di vita di lavoro di sviluppo cooperativo
Ma anche di impiego intelligente
E utile di questo patrimonio al servizio di un Paese che sta nella positiva congiuntura inseguendo i suoi nodi strutturali
Sostanzialmente la proposta si articola
Però su di una gamba non voglio semplificarne altre
Quella cioè di pensare la cooperazione la nostra cooperazione
Come quell'insieme di impresse in grado di assumere innanzitutto e prioritariamente le sfide
Del terziario e dei servizi
Pubblici privati
Vero nodo scorsoio dell'apparato produttivo del Paese
Macché come anche questa mattina ci è stato ricordato non possono ne è essere visti come disgiunti
Dalla industria e dall'agro industriale
Ma anche addirittura come
Parziali se gli assumessimo come
L'unico terreno di confronto
Il tema dell'industria il tema dell'innovazione il tema dell'assunzione delle sfide che la scienza e l'applicazione di questa insomma
Di ciò che dobbiamo produrre di ciò che dobbiamo produrre ragionate ciò che dobbiamo possiamo vendere
è un tema che completa bene lo scibile nel quale dobbiamo fare questo riposizionamento
In questo sono molto d'accordo con quanto ieri sera diceva affini
A proposito dell'assunzione peraltro richiamando la relazione
A proposito di quanto il tema delle città e dell'assunzione definitiva di questo punto alto di congestione o anche di possibili derive dell'organizzazione civile
Delle nostre popolazioni quanto l'assunzione del tema delle città
Diventi fondamentale
Lì si addensano i servizi Lissi genera
La crescita civile delle comunità
Lì c'è certamente un problema di riordino funzionale anche abitativo lì c'è una grande sfida
Per la cooperazione
Se questa piattaforma
Ovviamente che io richiamo solo con una sintesi estrema
La vogliamo assumere come il terreno sul quale restituiamo intelligenza imprenditoriale
Capacità di risposta assunzione delle sfide
Per non possiamo prescindere dal chiedersi che cosa nel frattempo noi siamo e che cosa altro eventualmente ci serva
Noi siamo
Certamente quel fattore di pluralismo di impresa come di
Variabile biologica insomma la terminologia per certi versi secondaria
Una grande esperienza economica e sociale che a mio parere non può in nessun caso pensare di illudersi di sostituire lo Stato di sostituire la politica
Dedita invece a riflettere di più e meglio su che cosa sia nel frattempo l'architettura
Dell'impresa cooperativa che è uno dei fattori di successo forse il principale fattore di successo oltre che ovviamente una grande storia santa competenza la passione la condivisione dei fini
La regola democratica
Siamo
Quindi uno degli elementi che consente al capitalismo moderno di meglio affrontare le sfide che gli individui in questo caso da protagonisti pensano di assumere in prima persona
Anche con l'auto imprenditorialità è un passo nella direzione di alzare la coscienza civile di coloro che si misurano con questa sfida senza alcuna superiorità
Per questo è anche un fattore di coesione sociale
Cioè contribuisce al di là delle quantità e delle grandezze numeriche contribuisce efficacemente
A far sì che moltitudine di individui
Si riconoscano in un progetto
In pratica incapacità di impresa in protagonismi economici
Ma siamo anche ormai
Qualcosa di più e io credo potremmo anche riflettere meglio
Sunset quanto siamo anche qualcosa di diverso
Specie in alcuni settori quando ci si misura con il mercato
Quando il mercato in quei settori se non lo condizioniamo certamente lo presidiamo significativamente ed efficacemente vuol dire ne assumiamo ruoli portanti di architrave
Tra domanda e offerta ecco sì nel settore della grande distribuzione tra i consumatori e l'industria che produce beni
E così nel servio nei servizi sociali
Tra uno stato che si alleggerisce
E ovviamente una capacità cooperativa di rispondere soddisfare le esigenze delle persone a partire dai bisogni dei più deboli
Funzioni nelle quali transitano fattori di coesione e scambio di informazione ma anche un grande elegante che mette in relazione gli individui con l'interesse comune uno degli ingredienti di un possibile riformismo
Però c'è anche un rischio
Qui si è sentito molto parlare anche ieri sera proposito
Del richiamo ai vincoli dell'assunzione piena di responsabilità specie quando si è parlato
Di unità cooperativa
Nella logica fede Rafa
La mutualità
Quando si mette in transito
Dalla sua dimensione individuale
E persegue la dimensione collettiva che ha tipica peraltro delle espressioni moderne
Oggi si declina più in forma collettiva che non in forma individuale
Ebbe comincia tra guardarsi verso l'universalità comincia a compiere un tragitto che non può in nessun caso essere solo e soltanto ricondotto forse nemmeno legislativamente
Dentro l'alveo del puro e semplice rapporto tra Somma
Assumere il tema della universalità della funzione indispensabile se si sta sul mercato
E peraltro le leggi recenti il nuovo diritto societario fissa anche delle regole a tal riguardo
Ma aver imboccato questa strada
E cioè essersi misurati anche da questo punto di vista con una dimensione davvero non più né mai corporativa ma dedita ad intercettare e interpretare l'interesse collettivo
E i bisogni collettivi
Beh insomma
Qualche elemento di novità è possibile trasfigurazione ce la consegna
Se siamo cui sto e se siamo in transito anche verso noi stessi
Un approdo
Più ampio
Meno chiuso il carattere politico di questo congresso mi pare che sancisce la dimensione precisa a tal riguardo
E se quella è la piattaforma e assume siamo e assumiamo definitivamente la dimensione dei problemi che il paese ha
è bisogna domandarsi che cos'altro ci serve
Servono risorse
Primo punto le risorse che sono oggi concentrate in Unipol io penso noi pensiamo che possano essere orientate in quota parte
Anche a progetti di sostegno ad annunci
A culture di sviluppo cooperativo a pratiche e al desiderio appunto di stare in queste sfide non possiamo ignorare il tema ci chiama l'Italia
Ci chiamano certamente i titolari di diritti e di bisogni noi per la parte che ci compete non possiamo certamente sottrarci
Le risorse vanno finalizzate c'è un problema di progetto industriale
Che abbiamo a suo tempo accantonato per aver assunto con il tema è il metro dell'etica la misurazione degli eventi
Io credo che la questione sia davanti a noi e a mio parere ha poco senso rimuoverla o ignorarla
In tal senso credo che le cooperative responsabili
E anche lega coppe per la propria quota parte debbano e dovrebbero aprire un ragionamento
Dedito ad sdoganare questo tema per riproporci hanno nella maniera più giusta
Seconda esigenza serve un patto con la cultura e la scienza
Serve cioè una nuova legittimazione
Che è resa obbligata dal fatto che il mercato è per noi il luogo nel quale la missione si sostanzia diventa
La forma
E poi anche la modalità con la quale ci definiamo non solo il luogo
Una nuova legittimazione che non può prescindere da un rapporto diverso
Con i luoghi dell'innovazione della cultura
Con le nuove generazioni con le nuove tecnologie cioè con quelle altri venti preoccupanti asimmetriche che finiremo per accumulare
è certo un problema di comunicazione è prima ancora un problema di che cosa dobbiamo comunicare e soprattutto di come assumiamo
Questo come un terreno di ricostruzione di un rapporto certo con la cultura e la scienza prodotta dal pubblico ma anche ormai con quella da quella informalità
Che si produce per il suo settanta per cento nella Rete globale
è un grande tema dal quale non possiamo rimanere estranei terza questione e ultima
Ci serve una lega Coop
Che ormai Complessi questo traghettamento questo passaggio
Da
Una idea prevalente di possibile governo di tutte le dinamiche con la cultura del pensiero unico
Ad una nuova lega capace di governare le diversità è un punto di qualità che Poletti affronta con decisione nella relazione
E sul quale voglio stare
Non riuscirei ad immaginarmi
Non genericamente una pratica ma nemmeno una idealità teorica in termini di unità cooperativa
Più o meno organica o federata
E a tal proposito non saprei vedere qual è il passo intermedio verso la meta
Se l'uno all'altro
Se non assumessimo il tema delle distintività delle diversità
Non come qualcosa che sregolata mente ci logora asse dall'interno
Ma come una cultura e si arricchisce di contaminazioni e che ci porta a parlare davvero di unità utile in quanto DiVersi
Non Diversi quindi da annullare retrocedendo restituendo ad una fantomatica dimensione del pensiero unico il compito di delibere tutti gli aspetti non è questa la strada
Nelle culture nelle comunità moderne
Io credo che una chiave di volta di questa possibile strada
Servono regole certamente serve condivisione forte di un impianto
Che chiama in causa gruppi dirigenti chiama in causa per quanto mi riguarda anche la formazione
Dei contesti competitivi e politici nei quali molti di noi si sono formati
E dai quali ovviamente abbiamo saputo evolvere come è giusto che sia in una società
Che moltiplica i propri centri di attrazione e libera agli individui
Io penso che la chiave di volta possa essere un ruolo più forte delle imprese cooperative
Anche negli organismi dirigenti tutti
Senza farne battaglie ideologiche
Senza assumermi come i temi dirimenti dell'oggi ma nemmeno di un domani biblico né i suoi tempi
Più imprese cooperative negli organismi dirigenti solo il segno di una maturazione rispetta la quale non possiamo tardare prescindere da questa verità
Potrebbe significare Tartu fiscalmente negare l'entità dello spessore della sfida Poletti lancia e che questo congresso vede innumerevoli ospiti e interlocutori raccogliere
Serve più rete nazionale
Del territori a Lizzano e per certi versi le nostre grandi esperienze a partire dalle regioni
In assoluto storicamente imprenditorialmente e per quell'humus politico e culturale meglio propense a sviluppare cooperazione
Più Rete nazionale tra territori tra esperienze operative capaci di generare imitazioni
E un paradigma da portare a nuova sintesi tra settori e territori
Il radicamento la territorialità senza la dimensione competitiva dei settori non ha successo
Ma i ranghi sono diversi
E io credo che anche questo sia un punto che dobbiamo affrontare con relativa
L'affrontare con tranquillità ma mi pare che lo Statuto vicende vigente in tal senso una bussola
Infine più capacità di analisi
Ai nostri annunci dobbiamo far seguire non una capacità di produrre studi anche sulle grandezze economiche che solo un metro meno opinabile
Non inopinabile
E quindi di grande aiuto ma la capacità di intercettare le dinamiche profonde della società
Non è un problema
Di un gruppo di studiosi che si chiudono in qualche stanza è che sfornano indagini
è la necessità di diventare un mondo di sesso a partire dalle esperienze virtuose
Che le singole cooperative fanno e che debbono sempre di più saper trasferire dentro il nostro mondo
Degli organismi e della vita di Legacoop come luogo nel quale la contaminazione diventa anche selezione delle esperienze
Un mondo di sesso che parta da mettere in Rete insomma
Se noi abbiamo questa piattaforma se siamo chiamati a queste sfide
Se le risorse
Ci dicono gli altri che le vedono e non sappiamo esserci innanzitutto del nostro capitale intellettuale
Beh se possiamo mettere al servizio di questo grande disegno del Paese
E della nuova cooperazione
Una stagione positiva
Io credo che tutti dobbiamo fare uno sforzo
Penso che abbiamo mandato di quattro anni davanti
Dobbiamo lavorare da subito perché certamente si generi una evoluzione una riproduzione dei gruppi dirigenti
Ma da subito io credo occorre puntare ad una stabilità e al tempo stesso ad un innalzamento delle capacità che ci sono nel movimento e che in quella logica di reticolo globale che si fa anche locale io penso che potremmo efficacemente a trovare fuori da questa cultura
Io ho davvero la sensazione che potremmo correre più rischi di quelli che invece noi vogliamo con intelligenza compassione e anche con grande ambizione cogliere al servizio del Paese della cooperazione
La parola per l'ultimo intervento di questa mattinata Stefania Marconi per la presentazione di un non documento ac sulle donne oltre che il suo intervento
Buongiorno a tutti
E per me è un vero piacere
Portare alla mia gente alle cooperative dice cooperatori di Legacoop il messaggio delle donne delle cooperative ci dell'Africa
E dell'Asia delle Americhe e dell'Europa che insieme all'interno dell'Alleanza cooperativa internazionale del suo comitato
Lavorano per la promozione delle pari opportunità e l'eguaglianza di genere nel movimento cooperativo e nelle cooperative
Il tema scelto per la celebrazione della Giornata internazionale delle donne
Che per noi non è soltanto un'occasione di celebrare i progressi degli avanzamenti che in tutto il mondo le donne stanno ottenendo ma piuttosto quello di riflettere su tante questioni ancora aperte sugli ostacoli visibili e invisibili che ancora persistono nel movimento cooperativo a tutti i livelli per la piena partecipazione
Delle donne
Vedete in tanti Paesi
Le donne stanno rappresentando davvero un elemento di cambiamento e guardano alla forma d'impresa cooperativa comune elemento nuovo capace di rispondere ai propri bisogni
E quindi noi tutti credo
Abbiamo l'obbligo morale ed etico di favorire e di sostenere questo percorso
E laddove purtroppo in tanti Paesi le donne non hanno diritto di essere soci di cooperative
Si stanno organizzando stanno creando impresa al femminile
Che sono in grado di cambiare l'approccio delle attitudini delle comunità locali di tanti governi al loro credo vada anche il nostro saluto oggi di cooperatori italiani
Il tema scelto azione cooperativa per fermare la violenza contro le donne
La violenza contro le donne e il crimine più comune ma anche il meno punito al mondo
Le Nazioni Unite riferiscono che almeno una donna su tre è stata picchiata o ha subito violenza durante la propria vita
E che la violenza domestica e la più diffusa a forma di abuso nei confronti delle donne in tutto il mondo indipendentemente dalla Regione cultura etnia educazione classe e religione
E per questo motivo che quest'anno il tema della giornata internazionale delle donne porre fine all'impunità della violenza contro le donne e le ragazze
Lo scopo e quello di aumentare la consapevolezza rispetto ad un problema che rappresenta un onere troppo alto per le donne per le loro famiglie e per la società
E priva le donne della possibilità di partecipare pienamente alle attività economiche sociali
Nonostante siano stati creati strumenti legali e politici a livello internazionale regionale e nazionale riguarda le diverse forme di violenza sia pubblica che privata
Purtroppo l'implementazione di tali strumenti e ancora un problema reale in molti Paesi
Quando le istituzioni falliscono nel rendere perseguibili i responsabili e le società esplicitamente o tacitamente condanna condonavano questo tipo di violenza
L'impunità non solo incoraggio ulteriori abusi ma passa anche il messaggio che la violenza maschile contro le donne sia accettabile e normale
L'Alleanza cooperativa internazionale del suo comitato di parità di genere ritengono che il movimento cooperativo Possa contribuire a cambiare le attitudini per salvaguardare il pieno godimento dei diritti umani
E delle libertà fondamentali delle donne di tutto il mondo assicurando il rispetto delle leggi che proteggano le donne dalla violenza
Le cooperative in molti Paesi già si occupano di violenza contro le donne all'interno delle cooperative stesse queste esperienze devono essere documentate condivise
Sappiamo ad esempio che le cooperative di abitazione in Nordamerica e in Europa offrono consulenze alle famiglie in cui si suddiviso Ono stati casi di violenza
Ida dotano linee di condotta intransigenti di non tolleranza alla violenza
In Asia le cooperative del settore lattiero caseario hanno istituito dei programmi educativi sia per le donne che per gli uomini ed hanno incoraggiato la creazione di gruppi di sostegno a favore delle donne vittime di violenza
Molte cooperative in tutto il mondo hanno avviato campagne di sensibilizzazione su questo tema
Noi siamo consapevoli della correlazione tra povertà e violenza contro le donne
Il miglioramento del livello di vita e dei servizi attraverso l'impresa cooperativa può dunque avere un impatto positivo quando si accompagni a programmi educativi e campagne mirate arrendere la violenza
Un fenomeno inaccettabile
Le donne entrano in cooperativa per migliorare la propria vita per avere delle opportunità che permettano loro di raggiungere condizioni di vita migliori di proteggere se stesse dei propri figli dalla violenza in particolare a livello domestico
Oggi li facciamo appello a tutte le organizzazioni cooperative del mondo affinché agiscano per fermare la violenza contro le donne continuando a lavorare per fornire opportunità alle donne affinché esse possano fare la differenza
Nelle nostre cooperative e nelle nostre comunità
L'Alleanza cooperative internazionale richiama tutti i propri associati ad agire
In linea con lo spirito della promozione delle parità di genere perì minare la violenza quella visibile e quella invisibile contro le donne e le ragazze
Nelle comunità locali e nei diversi paesi provate ad immaginare che cosa sarebbe sì ad esempio nello stesso momento in tutto il mondo le organizzazioni cooperative aderenti all'Alleanza
Le proprie impresa i propri soci decidessero di agire fortemente contro questo aspetto provate ad immaginare che effetto moltiplicatore
Un e venti di questo tipo fatti in tutti i Paesi del mondo che aderiscono all'alleanza potrebbe aprire ecco io credo che anche su questi temi si giocherà il futuro del movimento cooperativo grazie
Grazie Frentania questo importantissimo messaggio dell'anziano e per l'impegno che da fin da questo momento prendiamo prima di andare a pranzo vi voglio informare i membri della commissione politica dovranno riunirsi alle quattordici e trenta e nella sala e lei cooperante Richey delegate hanno un incontro alle sedici e trenta al primo piano
Ripeto commissione politica quattordici e trenta sala delegate sedici e trenta primo piano grazie sono