Tavola rotonda dal titolo "Il capitale umano formato dall'Università come contributo alla società della conoscenza e allo sviluppo italiano e europeo".

Quindi sento il dovere di di ringraziare di ringraziare per questo lavoro fatto credi ma straordinari importante sul pronto a ringraziare per il tipo di per la seconda fase collega meno europeo in modo da fare i confronti e da potere un po'capire dove il mercato del lavoro emerso per i nostri laureati
Vuole forse una riflessione non entro nei dati ho visto alcune cose che mi hanno veramente turbato
Fatto pensare su su quelle che lo debba essere conseguente su queste rifletteranno i due ministri presenti non voglio parlare parlare ulteriormente perché non può essere un'occupazione di Almalaurea da parte del Governo
Non è legittima ma fare una una un impegno credo
Sempre di interpretare anche quello pare quindi di Mussi
Quindi Damiano che noi dobbiamo vederci questi dati e avere un incontro non sul tipo di implicazione e gli analisti si perché dobbiamo fare
Perché vedo veramente un problema enorme di mancanza di con d'incontro fra
Andamento e domanda dell'occupazione il tipo di Offerta la flessibilità l'adattamento
è chiaro che c'è tutto un patrimonio di studio di cui due possiamo disporre ma è il dovere di chi deve prendere decisioni
Interagire anche perché queste decisioni possano essere più adatte alle necessità cioè evidentemente non è consolante vedere che questa scissione fra tipo di preparazione e mercato del lavoro e generale in Europa e non è solo in Italia abbiamo a vista alcuni dati statistici in cui sembrava che il tipo di risposta e forse addirittura standard altre con qualche deviazione quindi non è che io ne cerchi la diversità italiana ma noi dobbiamo porre rimedio ad alcune particolarità del nostro mercato del lavoro
Ministro
Della università sa benissimo perché ne abbiamo discusso varie volte ora io credo che questa analisi ci aiuti a prendere delle decisioni un po'più serie
E un po'più basate sui fatti ecco questo è semplicemente il saluto il ringraziamento e anche l'impegno perché questo tipo di confronto possa avvenire
Molto molto rapidamente in quanto ci aiuta certamente a fare una politica per all'università
E gli aggettivi gli abbiam visti prima nella relazione no alla flessibilità all'incontro del tutto quello che noi conosciamo benissimo il problema adesso interagire per poterlo adattare al sistema italiano
Ecco io non voglio interferire oltre ma ripeto era un doveroso ringraziamento per iniziativa che è nata
Amatoriale nata è nata così per una passione personale per una passione personale quasi quasi una piccola provocazione no quando cammelli cominciata a a orientarsi su queste cose la ritenevo quasi un gioco a servizio dell'Istituto di statistica in cui lavora no questi Tiki che gli statistici ogni tanto prendono di voler analizzare tutti gli aspetti della vita anche quando contano poco
No e invece ne è risultata una cosa meravigliosa io so che oggi ci siano ventisette delegazioni estere quindi lo ritengo anche un un gioiello della della V del volontarismo della nostra università e quindi della iniziativa che i professori talvolta sono capaci di prendere quindi lo ringrazio come collega universitario più che come premio ministro in questa ultima fase ma classiche
La tavola rotonda e chiamerei moderatore Giampaolo Cerri direttore di Campus
Che a sua volta chiamerà i partecipanti
Giorno il ministro Mussi già al tavolo chiamerei quindi anche il ministro Cesare Damiano
Magnifico rettore Enrico Decleva che il vicepresidente della Conferenza dei rettori italiani il magnifico rettore Winteler che presidente della European University Association
Il professor De Rita Presidente del Censis
L'assessore regionale alle attività produttive della Regione Emilia Duccio Campagnoli il dottor Alberto Forchielli che presiede l'Osservatorio Asia il professor Antonio Golini I dell'Università la Sapienza il dottore Alberto Meomartini di Confindustria
Il dottore Palombini che rappresenta qui l'associazione dei dottorandi ed i dottori di ricerca doc l'ambasciatore nelle Gatti quindi già ambasciatore in in Cina non lungo excursus diplomatico grazie
Ringrazio AlmaLaurea io dirigo un giornale che si occupa di diciannove anni di studenti di università quindi non potevano che essere qui a commentare questo nono rapporto
E lo sviluppo del capitale umano ieri sera un amico qui presente il professor Lucisano tre rotture non studenti della la Sapienza mi ricordava giustamente che che il capitale umano è uno è un bene pubblico
Prima che un un bene individuale perché più si sa e più si è e quindi più si migliora la società in cui viviamo insomma che non c'è un problema educativo come voi tutti sapete prima che un problema produttivo anche perché Francis Bacon quattro secoli fa più o meno ci ricordava che appunto il sapere è un bene che deve essere condiviso lavoreremo così tra l'altro salutiamo quelli che ci seguono via streaming via internet da casa interventi cinque minuti cinque sei minuti in cui ognuno dei relatori a questo tavolo
Interverrà sul sulla propria specifica esperienza e poi vediamo se ci sono c'è la possibilità di un secondo giro più Bree vedi commento o di precisazione dei propri interventi per lasciare al ministro Mussi al ministro Damiano
L'onere di di di di tirare un po'le somme quindi innanzitutto chiamiamo
Il professor Golini che ha fatto sta conducendo uno studio importante demografo ordinario alla Sapienza uno studio importante sugli sviluppi del capitale umano
Di qui al due mila cinquanta e quindici aiuterà a definire uno scenario prego professore
Grazie coordinatore
Volevo cominciare dicendo sottolineando l'orgoglio di appartenere alla facoltà di statistica
E quindi di contribuire con la statistica che le statistiche apprendere come ha appena detto il presidente del Consiglio di successioni più serie
E questo mi mi conforta ci conforta molto
Ora è stato ricordato già dalla professor Cammelli come ci siano due tendenze demografiche sullo sfondo del mercato del lavoro italiano
Dall'altro da un lato una fortissima diminuzione di popolazione giovanile da venti a trentacinque anni e dall'altro numero fortemente crescente di persone da cinquanta a sessantacinque anni
E allora noi ci dobbiamo dobbiamo considerare il questa doppia tendenza demografica da un lato la diminuzione dei giovani può contribuire a aumentare il tasso di occupazione di questa fascia d'età dall'altra però non possiamo non tenere alta l'occupazione
Dei cinquanta sessantacinquenni perché questi costituiscono in questo momento storico per la popolazione italiana
La la classe di età più forte e più consistente
Ora evidenze che per quanto riguarda i giovani lo sottolineo tutte le indagini è quella di cammelli dati Istat all'anno indagine questa bassissimo tasso di occupazione
E nonostante il declino della numerico della popolazione giovane sussiste questo basso tasso di occupazione dovuto anche al fatto che nel mercato del lavoro esistono gravi squilibri qualitativi e cioè lavori che gli italiani ragazzi italiani e le loro famiglie ritengono poco graditi e poi squilibri territoriali
Che fa sì che la mobilità dei giovani sia relativamente ridotta a causa dei ridotti i salari degli alti costi dei trasferimenti ora nella mia indagine viene fuori che il trenta per cento del del dei giovani fra i venti venticinque anni ha un lavoro instabile
E ma dopo dieci anni di età fra i trenta e i trentacinque anni sempre il trenta per cento continua ad avere un lavoro instabile e quindi qui sta il il il cuore del problema e fra fra questa e nel quadro di questa instabilità i laureati sono fortemente presenti fra i venticinque e i trentacinque anni il che vuol dire che c'è una carenza di domanda di lavoro qualificata
Nel nostro Paese forse e proprio qui il punto chiave noi siamo stretti come Paesi siamo compressi
Fra il basso costo del lavoro di Cina e India e di altri Paesi emergenti
E non abbiamo basso costo del lavoro e l'alta tecnologia di Stati Uniti Giappone Germania ma anche di nuovo di Cina e India quindi non avendo né basso costo del lavoro né alta
Tecnologia c'abbiamo un mercato del lavoro
Che favorisce la media qualificazione certo non non ha un'altra domanda non ha un'altra domanda di di lavoro qualificato
E questi i lavoratori questi lavoratori hanno un un salario che nella mia indagine viene fuori intorno per semplificare intorno ai mille euro
Quindi da qui la generazione di mille euro al mese usciti vari articoli anche un libro sulla generazione mille euro e questo è la retribuzione media che noi ritroviamo fra i giovani tra i venti e i trentacinque anni e quando gli abbiamo chiesto quale quale retribuzione loro ritenessero adeguata per la loro preparazione hanno risposto poco di più onestamente mille duecentocinquanta euro e quando abbiamo chiesto quale retribuzione si aspettavano perché essere indipendenti per essere autonomi hanno risposto mille cinquecento euro
Quindi le tre intese fra virgolette sono molto modeste però resta il fatto che fra il mille euro effettivamente guadagnati e in mille cinquecento necessari dal loro punto di vista per condurre una vita autonoma
Ecco fa una bella fa una bella differenza d'altra parte nella mia università Roma la Sapienza vedo tantissimi foglietti ma l'ho visti anche ieri camminando qui per Bologna si offrono postiletto non appartamenti o stanze postiletto
A studenti a trecento trecentocinquanta euro al mese e questa è la situazione la situazione
Veramente preoccupante
Il quindi lei certamente il salario certamente la l'abitazione e altrettanto certamente la stabilità del posto del lavoro tutti tutti i nostri intervistati hanno
Espresso una preoccupazione violentissima per la stabilità
Del posto di lavoro compressi quelli che hanno un lavoro a tempo indeterminato la verità e chi chi ha un lavoro in sé a tempo indeterminato teme che sia all'azienda accedere e quindi che possano perdere il posto di lavoro in relazione a un possibile tracollo tracollo della della azienda il il
Due due quesiti i con risposte molto interessanti sono stati e quelle relative al fatto se i giovani ritenevano che la tecnologia possa ridurre i posti di lavoro questa preoccupazione da parte dei giovani non c'è così come non c'è la preoccupazione che siano gli immigrati stranieri a a a poter togliere loro posto di lavoro
Quindi non si sentono minacciati nella concorrenza
Né dalla tecnologia né dagli immigrati stranieri eccetto che per gli immigrati stranieri il discorso diventa più complesso perché certamente al oggi attualmente gli immigrati stranieri non non non costituiscono elemento di concorrenza per i nostri giovani ma in prospettiva certo la cosa si complica
Perché perché i figli degli immigrati stranieri che ormai a centinaia di migliaia
Frequentano le nostre scuole dovranno a vero un futuro professionale adeguato altrimenti rischiamo rischiamo una una turbolenza sociale chiamiamola così di tipo francese se se i figli degli immigrati non avranno speranza di promozione sociale professionale
E allora per concludere perché mi pare che il tempo sia ridottissimo per concludere mi pare che quando i giovani in relazione a mia domanda rimproverano per il quarantacinque per cento il governo di non fare abbastanza
Letter l'occupazione giovanile né nei confronti dello sviluppo economico
Mi pare che esprimono una giusta preoccupazione
Così come rimproverano anche il i sindacati di proteggere solo chi ha un lavoro e non di proteggere coloro che lo dice cala però se queste accuse ammesso lo sembrate giuste comunque questa è quello che pensano
I giovani certo cit c'è anche una carenza di di azione carenza di reazione carenza di presenza di giovani nella nella realtà italiana una carenza di azione nel senso che forse potrebbero parlo in generale qui non soltanto degli universitari proporrebbero darsi una preparazione più adeguata e migliori strumenti soprattutto in campo informatico linguistico
Per il per affrontare l'impegno lavorativo
Potrebbero condurre una più convinta e partecipata azione politica e sociale impegni nella quale azioni politiche sociali invece hanno dichiarato di avere pochissimo o nullo interesse
E poi forse giovani potrebbero avere una reazione ben più vivace di quella perché hanno nei confronti del Governo nei confronti del Parlamento e della classe dirigente della classe imprenditoriale dei sindacati
In verità il tutto si traduce in una ridotta assoluta carenza di presenza dei giovani anche nella fase di elaborazione di analisi e di proposte tecniche e politiche
Quindi quindi quello che viene fuori ancora una volta e da questa indagine e che una maggiore azione una maggiore reazione è una maggiore presenza di giovani costituiscono forse elemento essenziale
Per una più equilibrata
Vita nella società e anche per un più equilibrato rapporto fra le generazioni grazie
Grazie professor Golini una volta a del del ministro Mussi il rapporto di Almalaurea ricorda un po'il film Smoke dove c'era Kai tempi faceva il tabaccaio a Brooklyn e ogni giorno fotografava un angolo alla stessa ora documentando cambiamento diciamo che dalla fotografia digitale perché c'è un grande grande expertise dietro che Kaitech Campelli ci offre siamo tutti un po'più bruttini onestamente
Signor ministro abbiamo sentito prima indicatori che sono peggiorati soprattutto io mi mi preme ricorda la forbice Nord Sud la forbice maschi femmine nell'anno delle pari opportunità
Non siamo ai tempi per fortuna ancora ai tempi come diceva un prete delle nostre parti don Lorenzo Milani di cui ricorre il quarantesimo e la morte non siamo i tempi più di Pierino e il figlio del dottore però però c'è molto cosa c'è nella sua agenda signor ministro
Intanto il tentativo di accendere il microfono sì che è riuscito va bene
E l'ha già detto il presidente del Consiglio Romano Prodi
Espresso apprezzamento per Almalaurea
Ma siccome può esserci il sospetto di una qualche Aleardi bolognesità
Allora voglio raddoppiare l'apprezzamento
Professore versi Monaco ha ricordato il sostegno all'inizio il sostegno ministero in questi mesi ha dato ad Almalaurea
Vedendo i risultati degli sviluppi del lavoro del consorzio
Non sono affatto pentito di questo sostegno anzi penso che debba essere rafforzato vedo diverse direzioni di lavoro che sono decisamente interessanti
Quella di un'anagrafe degli studenti di cui già abbiamo parlato in altri momenti
Credo che sarebbe una cosa buona se si passasse da quarantanove atenei consorziati a tutti gli atenei italiani consorziati
Credo che il progetto Euro Almalaurea sia preziosissimo
Penso in prospettiva anche che in collegamento di area mediterranea avrebbe uno straordinario valore politica e culturale
E infine visto che accanto al mio amico Damiano vorrei dire che è importante che in tre a vele spiegate anche il ministero del lavoro
Questo
In questo campo
Io voglio dire
Qualcosa su sui dati che stamani vengono presentati
Facendo l'aereo facendola precedere da qualche altra cosa che non non abbiamo discusso oggi che chi che che però conosciamo di cui disponiamo Poli informazioni
Che riguarda Periodo prima della laurea
Oggi guardiamo quel che succede laureati che vengono immessi sul mercato del lavoro
Prima della laurea intanto è bene non dimenticare mai d'altronde cammelli ha ricordato questo dato che
Noi abbiamo un quindici per cento di giovani metà tra ventiquattro e trentacinque anni che hanno la laurea
Certo sono molti di più di quanti ne avessimo cinquant'anni fa
Ma sono molti di meno di quelli che esistono in Europa mai dimenticare questo dato noi abbiamo pochi laureati e pochi iscritti all'università
Quelli che si stracciano le vesti perché l'università è troppo di massa non sanno di che cosa parlano
Sappiamo qualcosa di quello che è successo quale forma del novantanove dopo il novantanove sono e questo è stato un bene come intatti gli iscritti e laureati
Secondo
Ci si laurea prima un paio d'anni prima mediamente queste dovuto essenzialmente all'introduzione del primo livello
C'è un'enorme offerta formativa
Enorme importante ricca abbondante anche troppo
E una qualche razionalizzazione va fatta rapidamente
C'è rispetto al progetto iniziale
Dei tre livelli a deformare novantanove
Un esagerato passaggio dal primo al secondo
Perché se alla fine il risultato della riforma devo dire chiaramente io penso che l'idea deforme novantanove Posse buoni
E che che sia buona
E per questo chiave bisogna accertammo hanno tensione ma se l'effetto dovesse essere un primo livello un triennio anche se se diciamo triennio non acchiappiamo giurisprudenza va be'ma
Parliamo per grandi numeri
Un triennio che diventa un vicolo cieco professionale
E che porta ad un passaggio quasi totalizzante di chi conclude il biennio alla specialistica
Il risultato sarebbe quello che abbiamo allungato il brodo nonché abbiamo riorganizzato il sistema
Ce l'abbiamo
Allontanato all'età della laurea
Quindi bisogna ripensare bene perché il triennio
Abbia i suoi sbocchi abbia un chiara definizione di profili e perché la specialistica sia la specialistica
Sappiamo che dopo un un picco
All'indomani della riforma cominciamo a vedere qualche segno di cedimento di curve che dopo essersi impennate
Decrescono
Questo dato che il primo anno nei primi dodici mesi dell'iscrizione diversità ci perdiamo il ventuno e cinque per cento degli iscritti è un'apocalisse
è un massacro
Perché c'è un massacro al primo anno
D a darsi una risposta compiuta ed correre ai ripari
E poi c'è di nuovo una tendenza comunque tanto per il triennio quanto per la specialistica
Ad allungare
Con un nuovo incremento dei fuori
Corso
Abbiamo bisogno di una rapida severa manutenzione
Della riforma
Qui si parla di quel che avviene prima della laurea
A maggio a Londra
C'è
Importante steppe del
Di del Bologna Process tutti
I Paesi che hanno sottoscritto il programma di armonizzazione dei sistemi universitari dell'istruzione superiore
Andremo con i nostri bilanci verificheremo insieme agli altri
Per vedere cosa bisogna cambiare qualche cambiamento è in corso
E voglio solo ricordare qui sommariamente i provvedimenti contro la
Proliferazione scriteriata delle sedi che sono già contenuti nella legge finanziaria qui si afferma abbiamo fermato un po'tutto perché insomma
Abbiamo novantaquattro atenei tra pubbliche privato più del doppio di vent'anni fa questo era inevitabile però abbiamo trecentosessanta sedi universitarie su centocinque Province
Dodici telematiche Eric riconosciute mio trovate altre cinque riconoscimento non ho niente contro le telematiche
Ma un'università anche se telematica non può essere un computer che distribuisce cassette
Sì all'università di università
In Spagna una Francia due in Germania quante tre in Italia dodici riconosciute cenerà molte altre
A riconoscere
Quindi un uno stop alla proliferazione
è pronto la prossima settimana viene emanato
Dopo lunghe attese il decreto sulle classi di laurea
Che spero sia utile ha guidare un passaggio ordinato di tutto il sistema nuovo ordinamento nei tempi necessari
E che contiene numerosi provvedimenti di freno alla frammentazione
Dei corsi degli insegnamenti degli esami frammentazione e chi ha seguito più
Le logiche dell'interesse di chi insegna che dell'interesse di chi impara
Sto preparando anche una lettera alcun in questa logica
Per chiedere rapidamente una proposta per ridurre i settori disciplinari
Non si capisce perché in tutta Europa sono da settantacinque a centoventi è in Italia trecentosettanta
E qualche volta è sorrette ore ci del disegno intelligente ci deve essere qualche disegno poco intelligente
Chi ha guidato queste
Sempre nella logica di riduzione della frammentazione è pronta e va alle commissioni
Regolamento dell'agenzia di valutazione a cui io do molta importanza spero che costituiscano
Un punto di riordino del sistema di governo
A cui seguirà una complessiva proposta sulla governance universitari
Ed è quasi pronto sono quasi pronte anche le regole rinnovate
Per i concorsi di a ricercatori il cui piano straordinario parte come previsto dei fondi inserite nella Finanziaria
Ai quali vorrei far seguire un più generale disegno di legge sulla questione
Della docenza
Che come sapete ha una struttura bizzarra
Venti mila ordinare diciannove mila associati ventitré mila ricercatori
Nessuna parte del mondo a questa struttura
Ha un'età che una volta sarebbe detto cinese
Negli anni in cui il regime
Era di tipo gerontocratica ora invece si sono parecchio ringiovaniti
Gli ordinari hanno quasi sessant'anni di
Media e dieta insomma
Non funziona il sistema di reclutamento non funziona il rapporto tra reclutamento
Avanzamenti di carriera
Quindi vorrei provare a intervenire per per rimettere tutti in corsa
Con regole più
Più più trasparenti e più competitive rispetto ad altri sistemi universitari
I dati che ci presenta Almalaurea su quello che succede dopo
Quando i giovani hanno concluso che studi vanno sul mercato del lavoro
Spero che costituiscano una salutare scossa elettrica
Ha il potere i politici e ai poteri economici
Ora è vero il fatto su un campione
Quindi ci ci indica
Una certa proprietà sta lì statistica che però a molte probabilità di essere assai aderente alla realtà visto l'ampiezza del campione su cui questi dati sono stati
E lavora
Se non ho letto male le carte
Le carte ci dicono naturalmente una cosa che forse voglio dirla cammelli
Bisogna bisogna sottolineare per non mandare messaggi sbagliati
Ci dicono primo un giovane italiano laureato trova lavoro più facilmente di un suo coetaneo non laureato
Quindi laurearsi conviene
Non è che qui siamo qui a scoraggiare quelli che
Decidono di fare università
Secondo un giovane italiano laureato qui arrivo le dolenti note
Trova lavoro
Con meno facilità di un suo coetaneo europea
Quindi abbiamo accumulato
Uno svantaggio
Non solo
Ma negli ultimi anni la curva dell'occupazione tende a diminuire fino a questo Modesto cinquantadue virgola quattro per cento degli occupati dopo un anno
Ad un anno dalla laurea
E ci sono altri dati allarmanti
Per esempio il differenziale tra uomini e donne meno otto punti ora intendiamoci
Con l'avvento della Repubblica democratica è avvenuta una rivoluzione perché se si pensa alle donne all'università
Cinquanta sessanta anni fa ed oggi e alle donne sul lavoro ed oggi e avvenuta una cosa straordinaria importanza tuttavia resta sempre quella tentino di cristallo per cui il differenziale a svantaggio delle ragazze tende comunque a stabilizzarsi su certe percentuali meno otto all'inizio e questo almeno otto se lo portano dietro negli anni che seguono
Quindi le donne molto brave guardate risultati delle lauree le votazioni il corso degli studi
Quando poi si arriva alle carriere al lavoro qui subito un gradino sotto
Ed è decisamente terrificante invece il differenziale fra nord e sud
Meno ventitré per cento gli occupati il primo anno meno nove cinque dopo cinque anni questo
Ci dice qualcosa de
Del problema dei problemi di questo nostro Paese
Poi questi dati ci dicono che
Tende a crescere
Tendono a crescere contratti atipici il lavoro precario dei laureati
In particolare ha fatto bene cammelli a sottolinearlo nella pubblica amministrazione
Cesa
La vera miniera di lavoro precario è la pubblica amministrazione
E quindi anche l'università e ieri e gli enti pubblici di ricerca no per carità liste se sparissero i precari chiudiamo bottega è chiudiamo bottega
Perché tutto il sistema dell'istruzione superiore ricerca si regge su un vasto esercito di servi della gleba cristallo sotto a tutto
Il problema della diffusione del precariato era pubblica amministrazione pone è anche in queste forme crescenti
Pone anche una questione delicatissima di rispetto del principio costituzionale di terzietà della pubblica amministrazione
Perché il lavoratore precario dipende dall'assessore dal sindaco da direttore generale Nordio non dipende dal cittadino al quale offre un servizio
E infine il reddito
Uomini sempre un gradino sopra gradino mica di poco al mille c'è dopo il primo anno mille cento e rotti euro contro novecentoventisei c'è una bella differenza a parità di qualità a parità di qualifica
E detto questo tuttavia in generale il reddito della o reati fatto cenno cento cento quello di X sei anni fa
Queste
Carte di Almalaurea documentano che il reddito diminuisce
Ricordo quando ero ragazzo dal mille novecentosessantotto si è discusso tanto sul tema della proletari Zazie home dell'intellettuale ma non è che è successa una cosa che gli assomiglia
E che forse era una discussione che coglieva un punto di tendenza e niente affatto
Immaginario
Mille cento Euro dopo un anno i laureati in mille trecento dopo cinque anni
Siamo sul livelli
Di salario operaio
Anche un po'più bassi sì sì sì lo so anche più basso sì anche più bassi e lo so cosa cos'è un assegnista di ricerca a un un dottorando anche più vasto
C'è una questione enorme dei redditi da lavoro e in particolare dal lavoro
Ad alta qualificazione
Che bisognerebbe prendere di petto
Concludo con un'osservazione però perché se prendiamo la questione solo dal Pizzo della formazione del del del del del del dell'Offerta
Di quel che esce dall'università eccetera il discorso resta
A metà
La verità e questa è la voglio dire in modo un po'
Così un po'duro
La verità e chi a dover semplicemente seguire
La domanda
Di lavoro
Che viene dal mercato del lavoro
E dalle imprese
Non dovremo migliorare università dovremmo chiuderne mezza
E se si misura il rapporto Almalaurea con l'ultimo rapporto Unioncamere sugli ultimi seicentosessanta mila assunti
Trentaquattro per cento scuola elementare
Altro tolte scuola media inferiore diploma
Molto meno che le medie europee Laure otto cinque se si va a guardare una parte di quell'otto cinque dei laureati assunti dove sono
C'è una certa tendenza a mettere analfabeti alle macchine e laureati ne consente
Il problema è
La bassa con posizioni intellettuale
Del mercato del lavoro Italia
Ed è facile capire perché se guardiamo le cose dal lato degli investimenti
Badate tra i tanti numeri che noi ci diciamo
Ce n'è uno che chi è chi è inquietante
Perché è vero noi abbiamo un sistema di piccole piccolissime nano impresa e microimprese
Quindi
Questo crea una difficoltà in più ammassi ci investimenti in ricerca e sviluppo eccetera
Ma se si prende un dato incontrovertibile chi è il valore aggiunto cioè la ricchezza netta nuova prodotta
E si guarda alla voce resse Archer interpellò per
Di investimenti in ricerca e sviluppo
Italia due virgola tre
Per cento
Medio europeo cinque virgola cinque per cento Germania sette virgola cinque per cento
Stati Uniti otto virgola sette per cento siamo già al quadruplo Giappone nove virgola sei per cento
E noi dobbiamo intervenire su tutta la tastiera del sistema
Alzare la qualità della formazione
Cambiare la struttura del mercato del lavoro con gli adeguati investimenti esattamente l'innovazione
E non farci mai più portare per il naso fuori strada
C'è una ripresa italiana due per cento e c'è una inaspettata ripresa dell'export che sta sopra il tre
Ci sono però alcuni settori in cui la ripresa dell'export è sopra l'otto
Non sono solo le macchine utensili chi erano un settore credo tradizionale italiano ci sono anche queste Tori che si immaginava sarebbero stati ammazzati dalla concorrenza dei Paesi emergenti la Cina l'India eccetera eccetera
Il tessile calzaturiero l'abbigliamento all'arredamento
Più otto e otto
Se andate a guardare meglio hanno ripreso all'export
Esattamente quelle aziende quei settori di produzione chi hanno più massicciamente investito nell'innovazione di processo e di prodotto
In quelli settori lì la voce e mercato del lavoro non è quella che conta di più
Devi dà voce costo del lavoro non è quella che conta di più
Non è quella determinante
La voce determinante è investimenti in ricerca e sviluppo e l'innovazione è l'innovazione
Allora si produce e si esporta e si compete
E si alza la qualità
Del sistema perché si ha bisogno anche di progettazione di lavoro più qualificato di addetti più specializzati eccetera eccetera
Insomma io penso che
C'è bisogno di continuare di
Non solo di continuare ma di fare un salto in una politica che economica una politica e una politica economica una politica della formazione che punta tutto sulla qualità
E dunque punta sullo sviluppo del capitale umano
Io non dico più Lisbona perché sono realista
Meda un po'noia che nei convegni a domenica tutti dicono di sbornia poi
Perché Lisbona vuol dire in questa legislatura cioè nei prossimi quattro anni a partire dalla finanziaria due mila otto
Quaranta miliardi di euro per la formazione superiore e la ricerca
Mi sembrano tanti sono più più modesto nella richiesta
Mi contente era in media OCSE
Per l'università e la ricerca
Vuol dire uno e due sul PIL per l'università vuol dire
Uno e cinque sul PIL per la ricerca vuol dire dodici miliardi di euro che non è uno scherzo perché in quattro anni vuol dire tre miliardi di euro in più all'anno
A cui spero che corrisponda anche un balzo degli investimenti pubblici e privati
In innovazione
Perché se agiamo come si diceva una volta proprio nell'economia politica classica dal lato dell'offerta e dal lato della domanda può darsi che la spuntiamo di una cosa sono sicuro
Non c'è la cava dei soldi
E i soldi o che ci sono vanno spesi bene
Ma bisogna stare attenti a due cose
Primo all'idea che
Risparmiando ossia un menta automaticamente l'efficienza in questi settori qualitativi
Alla fine
Il risparmio rischia di essere una spesa
E uno spreco
Perché si buttano via anche quei pochi soldi che si mettano
Qui c'è bisogno di investimenti
Naturalmente di investimenti richiedono riforme le due frasi prese separatamente
Niente soldi senza riforme è giusto
E anche l'altra niente riforme senza soldi perché non si possano fare e giusta anche queste
Non vorrei che dette tutte e due insieme diventi una specie di comma ventidue
è un rischio serio che non dobbiamo correre credo che occorra rapidamente dopo il primo anno di questa legislatura che è stato complicato per tutti in cui abbiamo assunto anche scelte coraggio senso conti pubblici
Occorre ora mettersi su una strada
Sulla quale possiamo incontrare e le riforme
E i soldi necessari
A far fare un salto di qualità
Al sistema economico e al sistema della formazione della ricerca
Grazie al ministro Mussi che evidentemente c'era anticipato anche molte conclusioni
Passiamo al ministro Cesare Damiano ministro nel rapporto Almalaurea ci sono c'è una percentuale forse un po'inquietante che e ripresa l'istituto dalla raccomandazione infatti fra i vari metodi d'ingresso al mondo del lavoro se non sbaglio il cinque virgola sei dei nostri laureati ancora
Lo fa grazie a una segnalazione al datore di lavoro il che fa pendant
Con il contatto che viene dalle famiglie dai conoscenti tutto porta un venti per cento quindi questo
In materia di reclutamento è interessante e poi signor ministro le le leggo rapidamente due cose che sono arrivati dai nostri spettatori piastrinica e sono gli utenti ammalare di intenti i dello di ottocentocinquanta mila del database Matteo Bossini psicoterapeuta di trent'anni dice sono agli inizi pago tasse elevatissime contribuisco la pensione di mio nonno dato che ovviamente la mia già data persa
Giovanna dessert o dice ho venticinque anni Laura in economia cinquecento euro al mese in Francia un giovane laureato nel novanta per cento dei casi si propone un contratture ante termine
Quindi lavora tra predeterminato in Italia mi si propone un rimborso spese ci sono anche altre richieste di questo tipo
Evidentemente il precariato so che lei prima parlando con la stampa è tornato su questo tema cosa ci può dire ministro
Ma intanto devo dire che non mi sorprendo per questi dati purtroppo adesso lei mi ha fatto una domanda precisa sulla raccomandazione
Nel mercato del lavoro italiano
Tutto ciò che passa attraverso la cosiddetta intermediazione domanda-offerta di lavoro nei centri per l'impiego
E residuale basso
Anche se sta migliorando
Nel tempo anche sotto il profilo della qualità dei servizi offerti dai centri per l'impiego e purtroppo prevale il sistema del passaparola e della raccomandazione per l'assunzione delle persone non solo dei giovani
Questo mi sembra un dato purtroppo consolidato e presente da tempo
Così come
Non mi ha sorpreso molto il risultato della ricerca che è stata condotta quando si dice che cala il lavoro stabile mi ha più sorpreso il dato del calo dell'occupazione cala io guadagno aumentano le differenze di genere e tra nord e sud
Anche queste tendenze
Purtroppo da
Alcuni anni a questa parte sono tendenze evidenti
Nel mercato del lavoro ora io vorrei cercare di situarlo e queste tendenze in una spiegazione è anche dando qualche indicazione circa le cose che a mio avviso si dovrebbero fare
Intanto io sono molto d'accordo che facendo queste indagini utilissime per comprendere lo stato dell'arte soprattutto in un tempo nel quale nei convegni
Si parla molto e astrattamente di sviluppo di qualità di ruolo della risorsa umana della formazione di ruolo strategico dell'università
Mettere a nudo contraddizioni evidenti credo che serva per chiarire
Qual è la linea sulla quale vogliamo andare senza però disperdere un dato di fondo che richiamava anche qui Fabio Mussi per non dare ai nostri giovani per così dire un messaggio sbagliato
Laurearsi conviene questo va detto
Non vorrei che prevalesse il cosiddetto modello produttivo flessibile del Nord Est perché sta portando come si dice risultati sempre più difficili nell'ultimo periodo nel quale modello alla ricchezza di occupazione disponibile
E all'offerta di lavoro da parte del sistema dell'impresa e purtroppo ha corrisposto in quel modello ricco alla diminuzione dei tassi di scolarità e la scelta della via prese vado a lavorare nuovamente a quindici anni per soddisfare dei bisogni primari la formazione non mi serve salvo poi trovarsi ha pochi anni di distanza quando quel modello
Batterà in teste avrà delle oggettive difficoltà nella globalizzazione dell'economia d'essere Giovanni senza preparazione culturale professionale e senza avere la possibilità di Moore impiego e tendenzialmente esclusi dal mercato del lavoro
Soprattutto quello di qualità
Guai a noi se dovesse passare questo modello quando un giovane dovesse dire atti cosa mi serve studiare no studiare e fondamentale studiare serve chi ha una laurea
Sì occupa prima chi ha una laurea si occupa medie tendenzialmente può avere un guadagna migliore ma naturalmente dentro a questa lettura ci sono tutte queste contraddizioni ora per individuare meglio il problema io dico questo
Si riferisce ad una classe d'età che non coincide con la vostra ricerca però io voglio segnalare questo dato di un'indagine campionaria dell'Istat sulla forza lavoro
Per quanto riguarda l'occupazione a termine in rapporto all'occupazione totale dunque si fa un gran parlare di questa occupazione a termine quindi sto dicendo il contratto a termine le collaborazioni a Progetto lavoro occasionale eccetera eccetera secondo le definizioni Istat che cosa si può dire si può dire che il dato relativo alla percentuale di occupazione discontinua in Italia non è diverso da quello che mediamente capita in Europa cioè quantitativamente ma non è che abbiamo una diversità tant'è che dall'anno due mila all'anno due mila sei secondo trimestre siamo passati dal dodici virgola sette al tredici per cento secondo il dato dentista
Qual è una prima differenza che noi qui ravvisiamo se prendiamo la classe di età quindici ventiquattro anni vediamo che l'incidenza del lavoro flessibile intanto nel due mila non è il dodici virgola sette per cento ma il trentuno virgola cinque per cento che sale nel secondo trimestre del due mila sei al quaranta virgola tre per cento se noi dovessimo prolungare questo campione dell'Istat anche le classi di età relativamente superiori fino ai trentacinque anni noi scopriamo una cosa abbastanza semplice ovvia persino banale
Che la cosiddetta questione del lavoro discontinuo del lavoro flessibile del lavoro precario insiste in particolare sulle classi di età giovanili
E questo non esclude anche coloro che hanno una formazione scolastica di alto profilo
Come la laurea
In particolare all'interno di questo campione sono sicuro che si possa dire che
La
La parte femminile quindi le donne nel mercato del lavoro hanno una percentuale ancora più alta di quella che è già una media estremamente rilevante quindi noi qui siamo di fronte diciamo così a di una situazione strutturale che ci pone
Immediatamente una domanda cioè la domanda e questa circa la flessibilità dell'impiego io non sono mai stato contro la buona flessibilità ritengo che la flessibilità oggi sia una componente ineludibile del modello produttivo dell'impresa che si confronta con la globalizzazione
Soprattutto dopo che il venir meno del modello produttivo del fordismo degli per il Loris morti ha avuto il suo apice fino alla seconda metà degli anni Settanta
Non solo ha reso le imprese più piccole le ha disperse nel territorio Mecca ambiato anche il rapporto fra produzione e mercato un tempo la produzione dominava sul mercato
Oggi è il mercato che con le sue volubilità e le sue flessibilità impone anche dei cambiamenti produttivi e quindi e necessario inglobare un tasso di flessibilità nel sistema produttivo quella che io chiamo la buona flessibilità per cogliere le opportunità di mercato quando si presentano in quel momento e per quel periodo
Ma qui nasce il problema per quanto riguarda il mercato del lavoro l'accesso flessibile
E una situazione di transito soprattutto per le nuove generazioni o è un lungo periodo di intrappolamento dal quale non si esce io temo che soprattutto con le politiche del precedente governo e io non voglio nei criticare in particolare né non considerare nelle mie valutazioni
Sicuramente si è lanciato un messaggio al Paese nel quale messaggio
Si è generata una confusione opportunistica fra giusto utilizzo della buona flessibilità nel sistema produttivo con il cattivo utilizzo della precarietà
Perché nel primo caso la buona flessibilità obbedisce ad un principio
Ho bisogno di essere flessibile nel secondo caso la precarietà obbedisce ad un secondo principio non è detto che io abbia bisogno di essere flessibile ma voglio occupare quelle persone perché posso lasciarle a casa quando scelgo i soprattutto perché costano di meno del lavoro stabile questo noi lo combattiamo con tutte le nostre forze queste la prima questione qui degenerazioni allora un conto io sono uno di quelli che arriva dal modello industriale della fine degli anni sessanta quindi di quelle che venivano assunti dopo la scuola in trenta giorni perché faceva l'impiegato gli operai venivano assunti in quindici giorni e diventavano stabili
Carriera piatta bassa retribuzione
Tutele
Pensione certificabile sulla base calcoli molto semplici gli ultimi anni di retribuzione poi voglio ricordare dato che qui giustamente sono stati riportati dei dati relativi alle basse retribuzioni che un lavoratore della FIAT dopo trentacinque anni di catena di montaggio ai turni
Avendo anche quella piccola indennità guadagna oggi per tredici volte mille duecentocinquanta euro netti messi
Questa è la retribuzione di un operaio della FIAT dopo trentacinque anni di lavoro la catena di montaggio aggiungete una quattordicesima che di solito non è equiparabile ad uno stipendio pieno giusto per avere un'idea di quelle che sono oggi i livelli
Retributivi
Ma un conto era in quel modello una stabilizzazione veloce il cosiddetto posto fisso un conto oggi e nel nuovo modello
La mancanza di una previsione di stabilità nel lavoro il prolungamento anche nelle e TAC centrali della vita della precarietà della condizione lavorativa
Noi ci troviamo e anche qui molti casi sono stati riportati in situazioni nelle quali presso
Sono e che rinnovano il loro contratto a termine trimestre per trimestre prolungano questa loro condizione per dieci o quindici anni
Un conto avere un contratto a termine quando hai tra i venti e i venticinque anni un conto quando passati quindici anni ne I trentacinque letta nella quale le generazioni precedenti
Avevano già scelto se fare o non fare una famiglia dei figli abitare coabitare fare il mutuo per la casa e tutto quello che era la conseguenza della vita normale
Ecco qui noi siamo di fronte bisogna dirlo con chiarezza
No Onna la necessità di negare la buona flessibilità del sistema produttivo
Ma la necessità di combattere le storture che si sono verificate nel mercato del lavoro nell'utilizzo dell'impiego flessibile
A danno ovviamente soprattutto delle giovani generazioni ora se noi vogliamo che la flessibilità sia una condizione di passaggio e non una condizione di vita che cosa dobbiamo fare per combattere queste distorsioni ma intanto se vogliamo parlare di qualità della formazione di qualità del lavoro qui c'è un problema
Che viene rilevato dall'indagine
E se il sistema produttivo italiano si orienta su un sistema che è fondato sul basso contenuto tecnologico e sul basso costo del lavoro
Noi non possiamo ragionevolmente sperare che ci sia nel medio lungo periodo una corrispondenza fra elevamento del numero e della qualità formativa
All'università e offerta di lavoro qualificato
Questo primo problema
Quindi bisogna sicuramente lo diceva anche Mussi orientare lo sviluppo verso la qualità con quelle dosi di ricerca di innovazione di investimento che vadano in questa direzione del resto il nostro Paese non ce la può fare nella globalizzazione
Se dovesse fa alzare il suo modello di produzione di sviluppo semplicemente sulla bassa tecnologia sulla media tecnologia sul costo del lavoro sull'eccesso di flessibilità disposizione d'impresa
Del resto anche i cosiddetti Paesi emergenti
Non sono soltanto più concorrenziali penso alla Cina all'India sul basso contenuto tecnologico stanno risalendo rapidamente nella scala della qualità e arrivano a competere sull'alta qualità delle produzioni
Di questo noi non dobbiamo mai dimenticare quanti ingegneri vengono sfornati dalle università della Cina dell'India si parla forse quanti ottocento mila all'anno immagino quindi siamo ad una cifra che rappresenta come si dice già il segno del futuro questo è un primo problema il secondo problema io credo che sia questo
E di cambiare il sistema delle convenienze del mercato del lavoro io su questo mi sono fortemente orientato e si può parlare anche ovviamente di pubblica amministrazione anche se non è un campo di mia diretta competenza in che modo cambiare il sistema delle convenienze ma io vi sottopongo un quesito molto semplice
Possiamo ragionevolmente pensare che un governo come il nostro Oriente il sistema in modo tale che il lavoro a tempo indeterminato il lavoro standard il lavoro stabile
Costi meno di prima
E che contemporaneamente il cosiddetto lavoro non standard a tempo determinato flessibile costi più di prima
è una banalità anche queste ma guardate che questa banalità nasconde la ricostruzione di un sistema di convenienze che spinge in una direzione in un'altra la manovra che noi abbiamo fatto con il cuneo fiscale per la parte di riduzione di costo del lavoro alle imprese come è stata qualificata
Io non ho avuto dubbi fin dall'inizio insieme a Fabio Mussi credo che come abbiamo avuto dubbi su fin dall'inizio abbiamo battuto questa strada
Va bene il costo del lavoro diminuisca per le imprese
Tre punti non sono poca cosa sono cinque miliardi di euro strutturali a partire dal due mila otto a vantaggio del sistema che spero vengano reinvestiti in ricerca in innovazione ma ad una condizione
Quei soldi vanno al sistema se vanno esclusivamente questo no e l'abbiamo ottenuto al lavoro a tempo indeterminato o che diventa a tempo indeterminato abbiamo in sostanza reintrodotto un incentivo alla stabilizzazione già inventato dal precedente governo di centrosinistra che il governo di centrodestra aveva cancellato perché il sistema delle convenienze il nostro e diverso da quello precedente
E contemporaneamente abbiamo aumentato il costo del lavoro flessibile
L'aumento dei contributi previdenziali perché fa un lavoro a progetto dal diciotto al ventitré per cento va esattamente in quella direzione abbassare il costo di ciò che si stabilizzano legge stabile e aumentare il costo di quello che invece flessibile
Io arrivo a dire una cosa anche qui faccio come si c'è un'esagerazione così te lo permetto anche se non ne nel mio costume come fa di ossa
Di dire che un domani vorrei al termine del nostro progetto di lavoro che il lavoro stabile costasse una lira di meno del lavoro flessibile
Come il risultato di un nuovo sistema di convenienze che spinga alla ricerca di una stabilizzazione dei percorsi formativi e di una qualificazione della risorsa umana di conseguenza sull'innalzamento della qualità
Del modello di sviluppo io credo che questo sia un punto e su questo punto abbiamo lavorato concludo perché mi pare che il tempo sia un tempo molto molto breve
A disposizione la seconda questione che la previsione del futuro guardate noi sui giovani dobbiamo investire perché altrimenti come i dati ci dimostrano qui si crea un corto circuito fra formazione impiego qualità dell'impiego e qualità della retribuzione
Noi abbiamo in mente qualche risorsa c'è che potrebbe essere utilizzata pro quota in questa direzione io mila me lo auguro di ad esempio innovare quelli che tradizionalmente si chiamano gli ammortizzatori sociali
Chiamiamoli diritti di sicurezza sociale cioè la domanda che io mi faccio siamo in grado di portare questo sistema
Italiano a livello del sistema europeo
Con una nuova logica perché gli ammortizzatori sociali in Italia in sostanza vanno a vantaggio soltanto dell'impresa più grande e soltanto di chi ha già un lavoro stabile
Dobbiamo invece cambiare la tendenza e avere una copertura di carattere universale
Che passa attraverso il fatto che tu quando non lavori o sei discontinua in un'indennità di disoccupazione di stile europeo ma ad una condizione
Che si introduca la logica della formazione del reimpiego come obbligo
Nel senso che se tu hai una tutela sociale devi informarti nei periodi di non lavoro e devi accettare il reimpiego altrimenti esci fuori dalla tutela sociale
Io credo che questo sia un altro elemento sul quale lavorare e per i giovani qui si parlava di pensioni io pago la pensione mio nonno e non sono sicuro di avere una pensione è vero
Che le pensioni giovani con il contributivo dal due mila trentacinque non dimentichiamolo mai andranno in pensione quelli che hanno cominciato a lavorare dopo il novantasei
E sono coloro che avranno il sistema contributivo applicato totalmente fatto della somma di tutti i contributi
Ma se tu
Per un periodo è la tua vita sei nel lavoro nero nel lavoro grigio nel lavoro discontinuo nel lavoro a bassa retribuzione dei buchi di lavoro alla fine avrà i quattrocento euro al mese ai valori attuali di risultato pensionistico
Allora noi dobbiamo correggere questa tendenza lo stiamo già facendo l'aumento dei contributi previdenziali che abbiamo già fatto va in questa direzione ma io mi proporrei un'altra innovazione
Quella di prevedere dei contributi ai fini pensionistici di carattere figurativo nei momenti di non lavoro e poi soprattutto qui
Parliamo di università non solo la totalizzazione di tutti i contributi versati indipendentemente dal dove li hai versati
Ma anche una possibilità di riscatto del periodi Laura molto laurea molto più favorevole dell'attuale per ricostruire un profilo pensionistico
Che sia in qualche modo di garanzia nel momento in cui decolla ad un certo punto dal due mila trentacinque il sistema totalmente contributivo anche perché non dobbiamo dimenticare un'altra questione della quale mi pare non si sia parlato
Che riguarda anche gli studenti universitari e quelli che sono diciamo laureati freschi ed è l'alto tasso tipicamente italiano di lavoro nero che riguarda i giovani nell'università e nel periodo successivo sita che una componente della diminuzione del tasso di occupazione che è stato registrato dall'indagine di Almalaurea
Guardate che in Italia ci sono a seconda dei dati statistici dei tre milioni e mezzo ai quattro milioni e mezzo di lavoratori al nero è una componente importante di questo lavoro nero è formato del giorno
I giovani che hanno anche un certo livello di scolarizzazione non è un caso che un secondo fronte di battaglia oltre a quello contro la precarietà sia quello contro il lavoro nero io ho cominciato da i cantieri dell'edilizia lo dico sempre una norma che ho inserito nel decreto Bersani Della vostro dell'anno scorso quella in base alla quale si scopre che in un cantiere dell'edilizia c'è più del venti per cento lavoratori al nero questo cantiere viene sospeso sapete che cosa ha portato in cinque mesi
Abbiamo sospeso quasi seicento cantieri secondo l'INAIL soltanto nell'edilizia sono emersi dal nulla
Cinquanta mila lavoratori score noi tutti che erano probabilmente al nero con un incremento di gettito di ventitré milioni di euro di contributi pensionistici a vantaggio di questi lavoratori e delle case del Leeds
Io credo che su questi versanti noi dobbiamo agire se vogliamo in qualche modo dare una risposta
Sul tema relativo al sistema delle convenienze e al modello produttivo di maggiore qualità un altro tema e chiudo e questo noi abbiamo in Italia inutile dirlo piccolo sarà bello ma l'eccesso di piccolo non è utile perché l'eccessiva frantumazione del sistema produttivo porta a tutti questi fenomeni di difficile corrispondenza
Tra il livello della formazione delle nuove generazioni e la qualità del lavoro utilizzato e soprattutto porta verso questi estremi di flessibilità e di discontinuità del lavoro che la ricerca anche evidenziato concludo dicendo questo naturalmente io sono molto interessato abbiamo già avuto un incontro dei mesi scorsi all'attività che voi state facendo non solo perché oltre ottocento mila curricula sono una cosa formidabile
Ma perché come diceva Fabio Mussi beh qui il lavoro c'entra c'entra a tutto tondo c'entra a tutto tondo perché se noi vogliamo come io credo sia necessario a vivere la possibilità di incrociare
Offerta e domanda di lavoro non solo nel territorio ma a livello europeo soprattutto quando parliamo di alta qualificazione l'utilizzo di questi database l'utilizzo di questi profili di questi curricula
E l'incrocio fra questi dati i dati dei centri per l'impiego i dati delle agenzie del lavoro diventerà indispensabile a questo punto di vista ne parlerò anche con Fabio Mussi
Non mi pare inopportuno interrogarsi sulla possibilità di correggere anche i precedenti decreti governativi che escludono i consorzi più delle università all'iscrizione dell'albo delle agenzie per il lavoro
è una domanda che noi dobbiamo porci sulla quale probabilmente dobbiamo intervenire perché questo formidabile lavoro
Di censimento di profili professionali di qualità e tutt'uno con l'incrocio fra la disponibilità di forza lavoro di alta qualificazione l'innalzamento degli standard qualitativi del modello produttivo ma questo vuol dire favorire ovviamente l'incrocio fra domanda e offerta di lavoro noi a questo stiamo profondamente interessati e credo che si possa da questo punto di vista sviluppare un utile ottima collaborazione fondata sulla vostra lunga e qualificata esperienza
Grazie al ministro Damiano avrei dovuto fare il Bertinotti del Marini della situazione
Dispiace non non l'ho fatto marzo ma i tempi erano interessanti e valeva la pena ascoltarli procediamo allora rapidamente per stare nel nel tempo che ci siamo dati
Professor Decleva preside dice
Ferite standard antitetici saltare
Professor De Rita
Professor De Rita a lei la parola io le volevo solo dire questa dalle cronache giudiziarie l'Italia delle plusvalenze
Che cosa che che ha a che fare con il capitale umano e la la difficoltà a svilupparsi prego professore
Ma io sarò spero che uscisse
Perché
Argomento richiederebbe forse un po'più di tempo ma vorrei richiamare un fatto fondamenta
Qual è il rapporto su cui si muove Almalaurea
Il rapporto del conto che il controllo del rapporto fra produzione e mercato direbbe
Ha detto adesso il ministro Damiano cioè quant'è la corrispondenza fra lo studio universitario e il mercato del lavoro
Diciamoci la verità
Noi siamo nel mondo universitario come nel mondo dalla produzione come eravamo nel mondo la produzione produciamo e non abbiamo il senso del mercato
Oggi tutta l'industria produce in base al mercato l'università con produce ancora in base a su ha una sua autoreferenza
E questo è causa di qualche problema
Io ricordo la prima ricerca che facemmo nel mille novecentosessantacinque proprio su questa corrispondenza professionale dei laureati la fece la solita statistica italiana fu diretta da Luzzatto Fegiz la fece
Soriani che poi diventò Presidente dell'Istat nel mille novecentosessantacinque credo del sessantasei allora scena questo problema il problema di capire quanto la produzione di universitari potesse corrispondere al mercato dei dirigenti e quadri alti
E questa stabilimento è stato rapporto duro di mercato questa voglia di dire non produciamo per il mercato facciamo una produzione in qualche modo sia legata alla professionalità fu invece distrutta in quegli anni
Fu distrutta da culture diverso dalla cultura in che diceva no bisognava aumentare a tutti i livelli la scolarizzazione la cultura diversa andava dalla destra cattolica che anziché cacci Badaloni qualcuno lo ricorderà alla sinistra della sinistra
La signora Rossana Rossanda il PAI dicevano no la scuola l'università non deve informare per la produzione non deve formare per il lavoro
Per formare l'uomo per l'uomo deve formare l'uomo per il cittadino ma non l'uomo per la produzione la negazione del del rapporto domanda offerta
Fu durissimo
Fu durissima tant'è vero che quei meccanismi di tentativo di fare rapporto domanda offerta penso
Al piano decennale del ministro Medici penso al rapporto Saraceno penso al piano Giolitti furono distrutte nel nel sessantasette sessantotto da alcune cose la liberalizzazione degli accessi
E poi via via negli anni settanta la moltiplicazione della e la diffusione degli studi a tutti i livelli
La scolarizzazione come va loro primario senza legame con il discorso domande offre produrre senza sapere qual è la domanda
è stato una scelta io sono uno degli sconfitti degli anni Sessanta da questo punto di vista perché in fondo hanno vinto specialmente dopo il Sessantotto hanno vinto coloro che volevano un aumento della scolarizzazione a tutti i livelli senza alcun problema
Beh io mi domando
E loro mando me lo domando mentre me lo sono domandato
Quasi consentendo quello che diceva il ministro Mussi mentre qualche minuto fa se non siamo arrivati al punto che bisogna cominciare a riflettere su che cosa ha prodotto
Questa proliferazione dell'offerta senza domande
Perché è inutile dire ma non lo no non sono non c'è più sbocco dopo un anno dopo cinque anni parla sempre si è sempre meno assorbimento c'è sempre meno
Meno guadagna il fatto vero è che la non corrispondenza è un problema di lungo periodo ma è un problema di ciclo economico
Noi oggi abbiamo creato una dimensione di offerta troppo forte e quando il ministro dice un po'meno università un po'meno sedi periferiche un po'meno telematica
Un po'meno corsi di là un po'meno materia un po'meno
Rigore
Di fine studio perché al punto che molti cambi del personale non sanno più cosa sia una una laurea triennale fatta in con un curriculum strano con dei debiti particolari dei crediti particolari indica il ministro
Anche questa dimensione della fine di un ciclo
Il ciclo della primazia dell'Offerta senza domanda non vale più
Per chi fa abbigliamento o chi fa arredamento e non vale più forse neppure in chi ha proliferato in una Offerta troppo forte di personale sua avvisa qualifica
E allora anche un accenno che ha fatto il Presidente del Consiglio tentare di incentivare di per risistemare l'Offerta diceva sottovoce bisognerebbe in prima fila vi sarebbe pagare quelli che si iscrivono a chi mi chiede ingegneria perché evidentemente devo riequilibra l'offerta anche in quella maniera
Oggi il problema dell'università non è quello di andare ulteriormente avanti nella amplificazione dell'offerta nella proliferazione dell'offerta il ciclo è finito
Bisogna cominciare a risistemare l'Offerta riqualificarla a ricompensare prima a in qualche modo scelto non a farla
Sequela a una domanda che conosciamo poco e che anche tutta da migliorare per certi versi ma che non sia questa specie di frammentazione totale
Per cui si vede gentilizi si sentono professori orgogliosi Sieni di aver aperto loro quattro di avere quattrocento di aver aperto
Nuove università nuovi corsi di laurea in paesini dispersi dell'arazzo dell'Umbria della Campania in pratica sapendo che non c'è per quelle materie nessuno sbocco professionale
Ecco queste uno riferimento che faccio
In parte di storia personale il rapporto domanda offerta
Su cui ci siamo esercitati negli anni Sessanta è stata in qualche modo vinto da coloro che hanno dimostrato una grande forza una grande potenza di proliferazione della macchina che offre oggi quelli i responsabili di quella macchina l'offerta dovrebbero fare una riflessione un un problema con un momento di autocoscienza chiedi autodromi mio per tentare di ricalibrare nella nel nel numero di facoltà nel numero di corsi lauree nel numero di di università nel numero di dimensioni proliferanti di Offerte quelle che sono quelli che più direttamente possono trovare un minimo di raccordo con una realtà professionale discorso sarebbe troppo complesso ma a quest'ora è meglio predica previa
Grazie professor delitto la parola subito al vicepresidente della Crui professor Decleva le università italiane i rettori non si nascondono i problemi presente l'autore otto principale se non anche se non esclusivo sul sul terreno il capitale umano
Come pensate di reagire a questi indicatori in
In leggero ribasso presso premetto che mi sento alquanto superfluo a questo punto perché molte cose sono state dette molte delle cose che andrebbero dette non c'è il tempo per dirle e quindi mi sembra che più che tanto non si possa a accennare ma io prendo atto anzitutto di quanto ha detto il ministro Mussi
E cioè che occorre un'opera di manutenzione io aggiungerei presto raggiunto lui in altre parole che non siamo più in garanzia verso l'ha ricordato appena adesso De Rita
E che quindi talvolta le opere di manutenzione sono costose
Quindi da questo punto di vista la richiesta che noi come sistema universitario facciamo abbiamo fatto esplicitamente formalmente
Al Presidente del Consiglio è che si apra veramente un tavolo di considerazione da un lato del fabbisogno reale in termini di risorse e dall'altro lato naturalmente tutto il corrispettivo in termini di iniziativa e di interventi che non possono ricalcare interventi
Già avuti io o o o non ha voti comunque non possono essere semplicemente interventi generici anche se in parte occorrono perché ci sono dei disavanzi comunque da colmare ma devono essere interventi mirati ora da questo punto di vista quello che io non sottovaluterei quello che nonostante tutto è successo in questi anni al di là delle dei risultati che d'altronde non dipendono semplicemente dal sistema universitario
Cioè il rapporto tra mondo dell'università e mondo del lavoro mondo dall'impresa mondo della produzione
è migliorato non abbastanza assolutamente non abbastanza però io ricordo volti dei territori ricordano ho express idea oppressive di allora ricordano in che clima si fecero il le i primi confronti con le cosiddette parti sociali quando si doveva far partire le le lauree triennali
Un riunione assolutamente formale fatta semplicemente per arrivare a verbalizzare che si era fatta quella riunione rispetto ai quindi si poteva partire con le nuove Lare questo è quello che è successo cinque o sei anni fa
Io sono convinto che quando spero tra non molti mesi faremo di nuovo coi quel tipo di di di di riunioni
Per l'applicazione delle nuove classi di laurea di laurea magistrale il clima che registreremo sarà notevolmente diverso non dico che sarà un clima ideale
Non club non dico che avremmo risolto tutti i problemi di reciproca di reciproche relazioni ma certamente questi rapporti sono cresciuti io considero questo un dato importante
Sul quale naturalmente bisogna costruire notevolmente e rispetto al quale bisogna anche tener costruire nell'ambito della riconsiderazione delle lauree delle lauree magistrali e aggiungerei dei master
Di cui non abbiamo parlato ma che sono elementi centrale il raccordo tra università e lavoro professionalità
Il dottorato a sua volta presenta aspetti che vanno il ministro non ci ha detto che in realtà è in programma anche una revisione del sistema del dottor di dottorato
E naturalmente anche qui contempo e dei riscontri che devono come dire misurare anche
Il valore di certe indicazioni anche di certi sfoghi
Perché l'ho i è fuor di dubbio ahimè emergeva chiaramente
Da quelle statistiche che in coda a tutto sta l'insegnamento sta alla ricerca stanno alcuni settori del pubblico impiego e della stessa università stanno i dottori di ricerca
Quando ancora non si è fatta una normativa che valorizzi i dottori di ricerca all'interno dalla pubblica amministrazione poi naturalmente ci lamentiamo che le imprese non che le imprese non tengano conto non ameno temini dottore di recente ma se la cosa non viene fatta
Neppure nell'ambito della pubblica amministrazione ma ripeto l'ora e tarda le cose da dire sarebbero molte
Io quello che mi permetterei soltanto di auspicare
Che davvero tutto quell'insieme di opere di manutenzione e che il ministro ha cominciato ad avviare che il governo nel suo insieme deve promuovere trovino un riscontro a tempi molto rapidi
Perché io devo dire non posso non dire che la situazione del resto
Non non penso che la situazione bolognese sia migliore
Anche se voi siete comunque più bravi di tutti ma non così bravi
Da trasformare in una situazione di estrema difficoltà di estrema precarietà del sistema universitario nazionale sulla quale Oro o si interviene rapidamente o tutti i discorsi che facciamo sono totalmente inutili perché nel giro di di pochi anni dopo nel giro di in qualche caso di pochi mesi tutte le università italiane si troveranno in deficit gravissimi questo per un sistema di finanziamento interno è spiacente
Per per un rettore dover insistere sempre su queste tematiche ma questi sono punti sui quali non si può transigere su sul ponte di passaggi essenziali la manutenzione costa
Noi siamo disposti a fare la nostra parte che anche una parte di riconoscimento per carità di cose che non vanno ce ne sono tantissime
Probabilmente ne sappiamo molte di più di quelle di certi colleghi che Dillon c'erano i danni e e guasti dell'università senza conoscerli più davvero perché in università ci mettono piede
Assai poco le conoscono assai poco però quello che respingiamo e uno stereotipo che non corrisponde alla verità
Il sistema universitario italiano nonostante tutto è vivo e vitale e può essere un soggetto attivo in un processo di rilancio del Paese purtroppo non dipende da noi decidere se questo rilancio
E questa volontà di rilancio ci sono davvero
Grazie professor Decleva Magnifico Rettore per anche per la passione nel suo intervento il dottor Meo Martini gli industriali rappresentano altro fattore importantissimo voi avete le vostre idee Nora non rinuncia per rappresentarle siete impegnati penso alle lauree scientifiche
Però a volte come viene fuori da da da delle ricerche Almalaurea i vostri associati più che le vostro sindacato di categoria
Per esempio danno un valore molto basso al master all'esperienza Erasmus ieri il magnifico rettore di Palermo ci parlava di master non universitari che hanno un nuovo appeal
C'è un po'una la slabbratura fra
Grazie anch'io sarò rapidissimamente
Perdonerete se ragiona proprio Flash
Innanzitutto è già stato sultanato un grande apprezzamento che il nostro mondo rivolge avevo da Almalaurea con particolare poi apprezzamento per la dimensione europea è una finestra di conoscenza che ci interessa molto credo così professor Cammelli sarà contento di sapere che a breve anche da Louis si aggiungerà annovero devono scritta collegata da Almalaurea non sono d'accordo con cammei di carico dato anche il ministro Mussi su una cosa su un messaggio di pessimismo che non va dato
Non va dato anche perché tutte le cose che sono in cantiere no no so che il ministro Mussi condivide il fatto di non dare una spina saggio pessimista anche perché tutti i lavori diciamo in cantiere oggi tra mondo del da domande vago mondo dell'impresa
E il mondo dell'università cominciare dal diano col ministro sono molto
Positivi
Mia madre che non ha fatto nella città
E quindi non conosceva ben già mi sporchi e pedagogisti che negli anni l'abbia giocatore era di moda usava i Promessi Sposi come manuale pedagogiche la buona milanese me diceva citando Renzo La sette dei Promessi sposi l'uomo si giudica dalle azioni le azioni che sono già in cantiere sono azioni
Confortanti
Flash l'impresa è consapevole è stato detto al ministro Damiano il ministro Mussi che la quota che d'Italia perda nel commercio internazionale
E quota in Azzi in in settori tecnologici
Cioè la preoccupazione del Cina dell'Oriente
Non è per il basso costo del lavoro cioè questo dobbiamo dirlo ripeto ottocento mila ingegneri all'anno la Cina la Cina ricorda il professor Golini è il paese al mondo che lancia più satelliti artificiali nel nello nello spazio non abbiamo Biondi me di professione sono un dirigente dell'ENI presidente la grande società o un punto di vista privilegiato
Sì posso dirlo nel senso che ne assumiamo sei settecento ottocento laureati all'anno di cui alcuni stranieri e devo dire che i laureati che entrò nel gruppo ENI sono laureati strepitosa mente brave quindi il problema del Paese non è quello di creare un'eccellenza formativa che c'è già ma è quella di diffusione di queste diciamo buone pratiche formative
A livello territoriale perché è chiaro che l'innovazione ha sostanzialmente un carattere sociale se voi girate d'Europa come per tanti anni ho fatto io lavorando vedete che dove si sviluppa il reddito ed occupazione
Più stabile non è semplicemente dove c'è una buona università
O dove c'è una buona impresa o c'era un muro una buona istituzione quello che fa sì che un territorio si trasforma in un'area di sviluppo e l'innovazione e le relazioni che ci sono fra questi tre
Sistemi non a caso dico che l'altro giorno è stato presentato dall'associazione sindacare da Assolombarda Milano rapporto sul lavoro a Milano dove si vedono i benefici diciamo e le virtù del dialogo noi abbiamo tante cose veramente l'elenco semplicemente in cantiere ma una ne voglio sottolineare di dialogo fra mondo delle imprese mondo diversità perché non vorrei che
Ne uscisse una interpretazione dati di AlmaLaurea come l'università forma ed impresa
Non assumete voi sapete che le caratteristiche del dalla nostra struttura produttiva
è sostanzialmente basata sulla sulla media piccole imprese guardate che neppure un potente nei confronti pare cerca questa è un'opportunità perché l'università ha bisogno di risorse finanziarie
E la piccola media impresa ha bisogno di dialogo con l'università per poter fare ricerca cioè il paradosso italiano che sussisterebbe con le condizioni ideali per poter implementare programmi di sul podio cerca perché le grandi imprese il ministro Mussi ha citato la percentuale di che ci differenzia come spesa per la ricerca del resto d'Europa ma le grandi imprese italiane investono in ricerca esattamente quello che investono francesi e tedesche che fanno anche forti forti diciamo programmi pubblici di ricerca ovviamente è un problema che non abbiamo più piccola media impresa di quanto fanno dati ma cito solo tre
Dati stiamo facendo un lavoro sulle star importante dalla dalla lavori cammelli emerge che lo stage lo stage un valore aggiunto che si dà sull'occupazione
Secondo discorso i master
Molte imprese partecipa ad operazioni master non abbiamo esperienza anche qua a Bologna molto importanti e master uno dei canali privilegiati di assunzione
Nel nostro gruppo il Progetto lauree scientifiche un progetto esaltante perché mette insieme scuole secondarie non dimenticate che ministro sa cioè noi abbiamo una tradizione di scuola tecnica in Italia che non può essere persa
Che non può essere persa noi siamo preoccupate per vedere il numero di ore che la proposta del governo nella riforma delle scuole tecniche dedica al all'insegnamento tecnico in senso stretto Progetto Rava scientifica e cosacche codifica un rapporto virtuoso tra ministero in paese
Università e scuole secondarie perché lì è un altro e un altro nodo e penso che i risultati che stiamo stiamo avendo son molto positivi
Il progetto che se i progetti che stiamo sviluppando per l'housing universitario cioè collaborazione fra mondo del paesone sita perché sia favorita la mobilità ma una parola sola prima di computer sul un po'un lavoro stiamo facendo a Milano che quel coordinato per la pattuglia sita dal professor Decleva con otto università
Pavia la associamo ammirava anche perché il punto è una delle costole accuse Matteo ASITA milanese e sta facendo un lavoro che è molto interessante sulle competenze cioè l'università è assurdo che venga a chiedere all'impresa ma tu di quanti laureati bisogno fra cinque anni quanti laureati in informatica
E bisogna a parte le difficoltà che abbiamo a capire e il ministro risate oggi ci sono cinque mila quattrocentotrentacinque corsi di laurea
Cinque mila quattrocentottantacinque la gran parte ignoti al mondo del lavoro perché alcuni sono né difficile la comprensione
Financo del del titolo allora stiamo facendo cercando di fare un lavoro o fare un corso guidarla con da cinque un manuale ecco però abbiamo fatto stiamo facendo un lavoro signor ministro che è molto interessante stiamo confrontando università milanesi e Assolombarda sulle competenze cioè al di là delle conoscenze nei casi specifici quando un neolaureato interaziendale cosa deve saper fare presso Decleva coordina questo lavoro farà parte settaria di una sua responsabilità da parte e stanno nascendo forse sta nascendo la metodologia che può essere il riferimento per il confronto nella riforma delle classi spendibile fin da subito cioè sono lavori che credo che inducano a ah ottimismo ottimismo dico un'altra cosa
Citavo le mie esperienze o dirigente dell'ENEL noi i laureati di primo livello riempiono ingegneri
Sono oggi il sette l'otto per cento i nostri assunti
Li assumeremmo volentieri sedi trovassimo
Perché a Milano quest'anno abbiamo i canti all'assunzione di ottanta laureati di primo livello in ingegneria che abbiano un voto decente e una minima condizione suonato ad alfabeti inglese non riusciamo a trovarli quindi diciamo che c'è il dialogo serve anche a calibrare il il il tipo di competenze che mondo universitario riesce esprime però non riesco al di là dei segnali
Peraltro di difficile interpretazione per quest'anno campionamento statisti per molto compresso per via dei laureati vecchio vecchio regime i puri
Di un pubblico come legati e libri noi siamo già interessato ai capaci che è una categoria orizzontale che taglia detta che deve e che si possono solo secondo noi sviluppa nel confronto fra mondo dell'impresa mondo devono esita grazie grazie
Dottor Meomartini professor Winkler della European Association of University rise
Lisbona Bologna Process quale latitudine del dei degli atenei europei rispetto al capitale umano
Strade campi di nessun
Sita alla società della conoscenza
Devo dire che ascoltando le diverse presentazioni e tutta la discussione degli intervenuti
La mia sensazione è che l'Italia si trovi
Innanzi più o meno alle stesse tendenze alle stesse opportunità e alle stesse problematiche delle università di tutti gli altri paesi europei quindi dobbiamo cominciare a migliorare il dialogo intra europeo proprio su queste problematiche
Ad ogni modo per riuscire a plasmare il futuro
è altrettanto importante confrontare
Il nostro continente con determinate tendenze
E anche con i vantaggi e gli svantaggi che i diversi sistemi universitari presentano altrove nel mondo
A questo proposito faccio riferimento in particolare alle sfide che pongono sia gli Stati Uniti che il l'Est dell'Asia
Vorrei a questo proposito parlare di due tendenze di un'opportunità dei due problematiche per quanto riguarda le tendenze in particolare credo che sia stato già chiarito il fatto che ci sarà un espansione dell'educazione a livello terziario
Comunque per quanto riguarda i giovani di venti venticinque anni la loro partecipazione ai programmi di studio universitari ci sono già dei paesi in cui il tasso di partecipazione
A andato oltre il cinquanta per cento
Il motivo principale alla base di questo fatto e che c'è interessa interesse per la formazione in generale
C'è interesse per l'acquisizione di competenze generiche che consentano di essere più flessibile anche per far fronte alle sfide del mercato del lavoro futuro
Un'educazione alla formazione generica va bene anche per una società che desideri essere innovativa e questo è un punto da ribadire con chiarezza
Nel contempo dev'essere anche chiaro che le università non riescono più a destra
Un istituto un'istituzione di élite per appunto un lite illusi va della società o illusoria della società
Le università devono spostarsi devono spostarsi proprio al centro della società e devono assumersi delle responsabilità responsabilità di poter fornire un adeguata formazione alla maggior parte della popolazione ed è chiaro quindi che le università debba non proprio muoversi in tal senso
Desidera questo appunto a fare riferimento a una seconda tendenza
Cioè il processo di Bologna la riforma di Bologna ha portato all'attuazione di un nuova architettura degli studenti tutta Europa molti programmi di studio hanno subito delle modifiche dei cambiamenti e molti programmi di studio stanno per essere modificati cambiati
Ed è chiaro che alla luce della prima tendenza di cui parla voi le università
Devono porsi un quesito cioè chiedersi se c'è un adeguato orientamento verso il mercato del lavoro da parte dell'educazione terziaria in ambito OCSE questo discorso viene affrontato sotto forma della professionalizzazione dei programmi di studio
E vorrei fare riferimento a quello che diceva il ministro Damiano cioè non è la produzione che spinge il mercato ma il mercato che spinge la produzione e questo aspetto deve essere chiaro anche alle università
A prescindere da queste due tendenze parliamo adesso di un'opportunità che sta davanti alle università europee menzionata dal professor standard bellydance
Ma un non portualità che comunque va chiarita anche nell'ambito di un progetto tipo Almalaurea cioè aumentando la dimensione europea
Dei nostri programmi di studio aumentando anche quella che la mobilità orizzontale nonché verticale in ambito europeo io credo che possiamo dare ai giovani un'ottima opportunità per far fronte alle problematiche di diversità
Sociale e culturale che diventeranno sempre più importanti anche nel mondo del domani quindi possiamo dotare ai nostri studenti
Di conoscenze relativamente alle altre culture alle altre lingue e queste orrende era
I nostri studenti non sono in grado di far fronte allestite del futuro ma permetterà loro magari di riuscire meglio di ottenere dei risultati migliori e di altre Regioni tipo gli Stati Uniti io ho l'Asia orientale
La educazione e la formazione degli Stati Uniti ancora troppo mono culturale invece noi possiamo cogliere un'opportunità avvantaggiasse rispetto alloro a appunto andando in una direzione che si è spostata rispetto alla mono culturali tappe io rivestita europee devono essere anche consapevoli dei due problemi incomincerei con un punto negli Stati Uniti c'è per esempio un'alta Offerta di laureati
Sulla forza lavoro in generale
Negli Stati Uniti però nel contempo abbiamo anche meno disoccupazione tra i laureati e tra l'altro i laureati percepiscono dei redditi più alti che da noi
Il problema è le università
Il problema è che le università europee si sono opposte e perché tutto questo si verifichi negli Stati Uniti
Per risolvere questo enigma alle università devono collaborare con l'industria con i ministeri e con altre parti della società
Gridano alcuni numeri
L'otto virgola cinque per cento di coloro che hanno tra venticinque ventinove anni in Europa e hanno anche una formazione terziaria sono disoccupati negli Stati Uniti
Questa percentuale soltanto del due virgola sei per cento quindi capite bene che la media europea è praticamente equivalente a oltre tre volte la cifra americana
Ovviamente ci sono delle differenze tra un Paese europeo e l'altro ma anche in Norvegia paese che appunto
è stato già illustrato anche in precedenza non si arriva a superare la percentuale americana per quanto riguarda Point
Il discorso della situazioni né di remunerazione dei laureati il loro reddito è interessante vedere che se consideriamo per esempio il plus che una istruzione superiore può dare in termini di arresti Tomba rispetto a un'istruzione secondaria negli Stati Uniti coloro che hanno completato e
Il primo livello di istruzione superiore hanno un reddito doppio rispetto a quelli che hanno distrutto nessuno secondaria nel Regno Unito che uno dei paesi migliori da questo punto di vista negli in Europa all'aumento dell'ottanta per cento qui c'è un fenomeno interessante che forse va in direzione opposta rispetto a quello che succede in Italia negli Stati Uniti praticamente abbiamo le ragazze con un avrei detto addirittura
Doppio se fanno si eseguono istruzione secondaria è un'istituzione superiore rispetto a un'istruzione secondaria
Abbiamo visto invece degli andamenti diversi per quanto riguarda l'Italia e resto dell'Europa comunque perché gli studenti americani possono essere sicuri di avere una maggiore opportunità di occupazione perché riescono a percepire se redditi più elevati anche se rispetto alla popolazione attiva sono molti di più i laureati negli Stati Uniti la mia risposta è che occorre un dialogo a livello europeo per riuscire a individuare le motivazioni di tutto ciò
Desidero concludere esprimendo un desiderio questo mio desiderio che ovviamente l'obiettivo principale di Almalaurea è quello di valorizzare l'utilità della banca dati
Per riuscire a fornire buone opportunità di lavoro e buone opportunità occupazionali ai laureati e questo è un fatto positivo visto gli alti tassi di disoccupazione ma visto che in Europa
Abbiamo la tendenza nei ad a vere più responsabilità istituzionale e meno responsabilità ministeriale e siccome abbiamo la tendenza verso la diversificazione del sistema di istruzione superiore
Da un lato abbiamo delle istituzioni che si concentrano moltissimo sulla ricerca e dall'altro invece delle istituzioni più didattiche è semplicemente ecco visto che c'è una tendenza verso un'autonomia istituzionale verso più responsabilità istituzionale maggiore diversificazione in Europa e visto che diciamo siamo molto più simili al mondo dell'industria e dell'economia perché occorre che ci sia no degli attori molto forte cioè le università nella società della conoscenza è importantissimo che Almalaurea dia l'opportunità alle università
Di fare il cosiddetto apprendimento istituzionale cioè le università hanno bisogno di apprendere singolarmente come rispondere meglio alle varie sfide poste dalla Società della conoscenza come rispondere meglio al mercato del lavoro anche e dobbiamo proprio valorizzare e potenziare questo fenomeno di apprendimento istituzionale e quindi questo è il desiderio che desidero infine esprimere grazie
Augusto Palombini
Col
Estero perché i dottorandi poi vanno a ingrossare le fila dei nostri cervelli in fuga prego Augusto
In molti casi è così beh intatto Associazione dottorandi e dottori di ricerca intanto trovo che va be'di Boutros Prato poco in questi giorni il dottore di ricerca l'anno sono ormai oltre otto mila
Cioè quasi il quadruplo di quelli che possono essere ragionevolmente assorbiti dal mercato la ricerca universitaria enti nella migliore delle ipotesi
Quello che viene considerato negli special Search dal secondo la Kater opere ricercatore prende oggi poco più di ottocento euro al mese che oggi l'ultima cifra ulteriormente deportata poi dall'aumento delle aliquote
Io provvedimento per carità positivo ma farlo a spiegare appunto che un terzo deve essere quando tolto dalla da un segno di ottocento euro un po'difficile quindi su questo quesito la problemi che che si impongono i la DIA
Promosso ha raccolto oltre sette mila firme su su un su una proposta dovuti sedere mille euro al mese che pop proporremo presto ministro Mussi credo che questo rientri però in un discorso più generale che è stato in questi giorni posso terraneo
Ma emerso proprio nella giornata di oggi in questa in questa interessantissima l'analisi a fronte appunto di uno strumento così prezioso come dimostrato essere AlmaLaurea che io ho conosciuto nel dettaglio oggi ieri insomma conoscevo meno il pro e il la domanda che viene se c'ha intorno un paese che è in grado di servizi e piano di questo di questo strumento perché a fronte di moduli bellissimi come quelli abbiamo visto per l'inserimento dati per la ricerca internet oggi è inondata di avvisi del tipo cerca si specialista esperto nella materia X piuttosto che Y Laura specialistica altre lingue parlate e scritte
Almeno tre anni di esperienza nel settore per collaborazione sotto forma di stage cosa che crea anche di problemi semantici su cosa dovrebbe essere uno stage quindi quando parliamo di faccia diciamo recepimento delle competenze dobbiamo tener conto di questo nel fatto che il privato investe in ricerca un terzo l'investimento complessivo dei tassi sono pubblici al esattamente l'opposto di quanto avviene all'estero
Che c'è oggettivamente un problema
Questo per quanto riguarda privato scosso sarebbe sarebbe ovviamente più lungo lo togliamo qui la cosa che mi ha stupito molto in visita conoscevo in parte mi sono i dati presentati ieri dai neri e Centorrino è oggi sotto sottolinea di un intervento di Andrea Cammelli sul pubblico sul fatto che a distanza di molti anni dall'aura di cinquanta i quattro anni una laurea rimanga nel pubblico invariata la la percentuale di personale tipico
Questo sia che lo si voglia si può leggere in due modi uno che si tratti di personale tipico diciamo di lusso di collaboratori che hanno interesse comunque a mantenere un elevato standard quindi rimanere esterni o che si tratti di vero precariato di vera diciamo di ciò che consideriamo normalmente un precario ma in entrambi i casi sono due dati certi e cioè che c'è un'incapacità delle del amministrazione pubblica una mancata interesserà internalizzare le competenze uso volutamente il termine internalizzare che è l'opposto di quello che è molto più di moda che quello di esternalizzare
E dall'altro che questo consente in molti casi di aggirare il concorso pubblico con tutto ciò che ne consegue in termini di clientele a tutti i livelli e che mi fa piacere che sia stato anche sottolineato in qualche modo questo vediamo è un problema culturale è un problema culturale perché non non serve non so neanche farsi fuorviare troppo degli atti del del collocamento dopo
Dopo la laurea o in quanto un'indagine rispondo recente ci dice che il ventotto per cento dei laureati tra impiegati sono sotto inquadrati
Hanno una mansione che non è adeguata alle loro competenze con punte che in alcune regioni per le donne arrivano a quaranta per cento quindi un fenomeno che ha un suo rilievo allora è chiaro che c'è un problema di mancanza di capacità di comprendere il valore economico decenne elevate competenze che ne abbiamo cioè che per dirla rifacendosi a intervento del professor Golini di oggi fra il modello della del delle nazioni che possono competere per un bassissimo costo lavoro e quelle delle azioni che possono competere per un elevatissimo livello tecnologico la cerchia tendiamo a seguire il primo modello quando Remo le carte in regola per cercare di imitare piuttosto secondo la domanda che verrebbe da porre
A far somma al alla politica e se si riesce a costruire un Paese in cui Almalaurea posso servire e questo per essere meno paghi significa si riesce a a riformare il mercato del lavoro affari fa riforma ma riforma della legislazione del lavoro che a mio avviso di cui a mio avviso il Paese ha bisogno prescindere dal dal nostro limitato caso competenze ma comunque abiti
Pensando anche a questo pensando e qui mi spiace sì qualcuno può non essere d'accordo con questo pensando agli Stati a pensare a un'introduzione di una di una legislazione simile a quella francese in cui lo Stasi può fare da sei mesi
Prima di laurearsi dopo la laurea più permesso fare Starr
Pensare a una a una a una diversa considerazione dei ricercatori Giove ricercatori che si formano e di dottorandi pensare a una riforma della pubblica amministrazione per un governo che ha avuto il coraggio secondo me l'originalità di intitolare un ministero non troppo tradizionalmente alla funzione pubblica ma l'innovazione della pubblica amministrazione
Pensare una riforma che rimetta veramente al centro dell'attenzione le le competenze che non vuol dire appuntare questo quel punteggio a questo o quel pezzo di carta ma pensare in termini nuovi secondo la filosofia nuova in cui la il lavoro atipico o peggio lo stage per quanto riguarda motivato il privato sia sconveniente perché non si capisce esattamente qual è il valore economico dell'aver una persona che lavora che mettere su competenze pienamente a servizio della creazione di ricchezza o di benessere per la società nel suo complesso
All'inizio degli anni novanta Sabino Cassese disse che il problema all'amministrazione pubblica in Italia era la mancata connessione fra competenze presenti e ruoli che si vanno a occupare la mia sensazione anche alla luce di quello che ho visto in questi giorni e che a quindici anni di distanza non è che abbiamo fatto tanta strada
Grazie Palombini Tuccio Campagnoli in qualità di assessore regionale di giovanili tuttora dottori laureati ne ha fatti assumere credo oltre trecento sette una best practice a livello nazionale ce la racconta assessore
Ma io vorrei impegnare
La parte importante dei secondo il mio intervento a rivolgere plauso un plauso davvero non rituale anche da parte nostra da parte della Regione Emilia Romagna credo di poterlo fare anche per le altre regioni italiane a questo lo straordinario lavoro che ci offre Almalaurea
Oggi anche grande strumento delle università non solo italiane ma Europee un plauso che per tutti
Naturalmente rivolgiamo dal professor Andrea Cammelli che di questo progetto stato ebbe l'architetto ed il promotore instancabile aggiungo una particolare soddisfazione per la presenza qui a Bologna e in Emilia Romagna di tante delegazioni straniere dall'Europa sino al Giappone che testimone nel modo migliore di questo successo
Vorrei anche in un secondo soprattutto esprimere uno auspicio che potrebbe divenire magari anche una proposta
Abbiamo sentito
Da Presidente del Consiglio dall'intervento dei ministri Mussi e Damiano quanto sia da considerare importante lo strumento che Almalaurea ci mette a disposizione
Un vero e proprio pannello di controllo dell'investimento più importante del Paese
Quello sulle sue universitari sul suo patrimonio
Distruzione di professionalità cultura e scienza per il futuro credo di poter dire che uno strumento molto importante anche per le regioni italiane
Perché
L'azione anche le regioni italiane sono chiamati a fare le istituzioni delle città e dei territori italiani sono chiamati a fare
Sempre più lo dirò tra un secondo per rispondere alla sua domanda deve considerare considera con molto convinzione
Università conoscenza risorse umane come la parte più importante degli interventi che siamo chiamati a fare anche per ciò che riguarda lo sviluppo
E allora l'auspicio e la proposta è questa perché non fare in modo che questo appuntamento che ogni anno così autorevolmente
Rappresenta la presentazione del rapporto di Almalaurea divenga anche l'appuntamento di una specie di Forum di controllo di ciò che sono idee risultati per farsi che questo investimento migliori sempre di più come vogliamo e nelle direzioni che debbono essere seguite che sono indispensabili per il nostro paese
A questo a questo ufficio questa proposta
Che credo potrebbe essere davvero
Significativa perché insomma
C'è un'etica dei numeri potremmo dire oggi
La conclusione di questa giornata ci servirebbe nel nostro Paese anche per il tema istruzione cultura università e rapporto con
Lo sviluppo economico del Paese una specie di protocollo di Kyoto no cioè una specie di distrutte otto che ci dica che bisogna raggiungere quei risultati che la strada è molto lunga ma insomma bisogna a seguirla
Ecco a questo ufficio proposta
Che faccio profittando naturalmente dell'attenzione che abbiamo ascoltato alla giornata di oggi dei ministri Mussi e Damiano aggiungo una testimonianza a testimonianza è quella l'ho già detto
Della importanza crescente
Dell'importanza centrale direi che le regioni chiamate a parlare di sviluppo chiamate a parlare di sviluppo anche in chiave europea i prossimi cinque anni saranno gli anni del nuovo programma comunitario rivolgono tutte quante al tema patrimonio della conoscenza funzione dell'università
Per parte nostra è cosa di questi giorni Linda quindi la dico volentieri
Abbiamo deciso di impegnare la parte più importante delle risorse che verranno dai prossimi programmi comunitari esattamente nella direzione di considerare le università o li decisivi per la competitività e per la qualità nella nostra regione e investire quindi in questi programmi ecco forti anche
Di una esperienza che abbiamo fatto
Quella cioè già nei tre anni che sono trascorsi di costruire un programma rivolto al sostegno della ricerca della ricerca per l'innovazione nel quale abbiamo investito centocinquanta milioni di euro e che ha dato
Questi esiti perché abbiamo ho voluto che le imprese le imprese impegnate selezionate in progetti per l'innovazione per la ricerca sono risultate oltre cinquecento quest'impresa
E vi è qui anche allora la testimonianza che nel nostro Paese sono anche energie positive da mobilitare
Qui sono una parte significativa di quelle quattro mila medie imprese di successo che rappresentano la nuova energia possibile accanto alla grande industria italiana per lo sviluppo del Paese bene
Con queste imprese se costruito un programma che ha fatto sì che
Venissero attivate oltre settecento collaborazioni con nelle università e a dire il vero mille cinquecento non solo trecento
Giovani ricercatori impegnati in questi progetti di ricerca
E quindi questo ci dice che c'è la possibilità di costruire questo percorso e ci incoraggia a raddoppiare questo impegno il ministro Mussi già ricordato giustamente quanto è difficile la strada verso gli obiettivi di Lisbona dobbiamo essere realistici noi quindi vogliamo raddoppiare in quell'impegno che nella nostra regione si è sviluppato
Per realizzare che cosa
Per realizzare ancora investimento possibile delle università in infrastrutture per la ricerca
Per guardare ad un punto molto importante che in questi anni abbiamo verificato e che risulta anche dai dati che ci sono offerti dalla lavoro di Almalaurea
Questo lavoro autonomo un un futuro dei nostri studenti e dei nostri laureati Fibe cavato un buon risultato la creazione di nuove impresa e derivanti dalla capacità di ricerca dei laureati
E quindi vogliamo investire in questa direzione ma vogliamo investire soprattutto nell'altro punto che ci sembra essere stato sottolineato dalla ricerca di oggi e cioè
Questo percorso che deve accompagnare deve favorire il rapporto tra chi
Esce dall'università e il mondo dell'impresa c'è una valutazione da fare la riforma i tre anni di cinque anni
Ciò che accade al laureato dopo un anno ciò che accade dopo cinque è molto importante lo dicevo il dottor Meomartini che ci sia un percorso qualificato
Che crei opportunità e che crei conoscenze che sia magari flessibile ma appunto non precario e quindi lavorare in questa direzione starei per dire su questo punto per concludere
Impariamo dai cinesi
C'è qui l'ambasciatore Menegatti grazie la cui opera si è creata tra le altre cose un importante connessione tra le università italiane e la Cina
Abbiamo avuto la possibilità grazie all'impegno del ministro Mussi di vedere anche la Università di Bologna parte del campus Italia-Cina presso la Università Hutton Ginny di Shanghai
E noi Regione Emilia Romagna abbiamo voluto assieme all'università proporre già quella università all'idea di costruire
Un percorso di rapporto professionale degli ingegneri della ton gin con le imprese provenienti dall'Emilia Romagna insediati in Cina sapete che cosa
Ci hanno detto i signori rettore presidente dell'Università di don Gino i suoi collaboratori primo fate molto in fretta abbiamo fatto la corda dicembre hanno detto cominciate ora cominceremo ad aprile perché a giugno i nostri universitari sono già impegnati
In tutte le imprese che all'università si rivolgono se non fate in fretta non troverebbe più nessuno
E poiché ci hanno anche detto però
Lo dico dottor Meo Martini noi lavoriamo così e cioè facciamo un contratto a tre l'università i giovani l'impresa
Per assicurare loro un percorso di tre anni di effettiva a qualificazione nel percorso dell'università è
Facciamo allo stesso modo e se facciamo così io credo possiamo raccogliere
L'auspicio è la sfida che ci diceva la relazione del professor Cammelli
è un impegno molto importante per il futuro non solo delle università e dei giovani ma del nostro Paese raccogliamo lo per davvero a partire dalle tante cose possiamo e dobbiamo fare di razzi assessore ambasciatore Menegatti
La sua straordinaria conoscenza dei di questi scenari del fare esiste ci aiuta a capire che tipo di capitale umano ci vorrà per raccogliere quelle sfide
Grazie signori ministri gentili professore
Mi sento un po'come delegato italiano alla fine alla conferenza di pace quando ebbe a dire tran confido nella vostra naturale cortesia tutto il resto certamente nel contro vedendo conto dell'ora
Vorrei quindi rispondere a alla suggestione di Mia Martini cioè a cercare di guardare anche il bicchiere mezzo pieno tradizionalmente io guardo lo vedo sempre vuoto Maurice vorrei correggerne soprattutto vista la tarda ancora
E quindi citare un esempio di buona cooperazione tra governo Confindustria
Università e questa proprio collocata in Cina
Siamo nel settembre scorso verso la metà
Questo governo affronta la sua prima vera missione internazionale con un viaggio in Cina con al seguito forse la missione confindustriale più forte ma anche con cinque ministri di governo che accompagna il presidente Prodi
E dopo soste molto importanti sempre dal punto di vista delle aziende
E anche della penetrazione poi dell'immagine della cultura italiana fatte a Nanchino e accantona si è Shanghai
E a Shanghai ospiti delle due maggiori università appunto la Fudan nell'atto oggi così opportunamente citate da Campagnoli
Ministro Mussi e il presidente del Consiglio Prodi hanno potuto lanciare un programma di cooperazione già avviato direi con intelligenza concreta dal ministro Moratti va ampliato
Quindi quattro università italiane all'inizio il Politecnico di Milano il Politecnico di Torino la Louis con Confindustria dietro
E la Bocconi poi l'Università di Bologna e probabilmente altre università si aggiungeranno nel tempo si alleano nel formare il futuro personale che servirà
Alle aziende che servirà ai due sistemi paesi per costruire un rapporto economico più approfondito e più largo
è un programma
Che vede felicemente operare governo università e Confindustria
Io credo che quello è un modello che da Shanghai può essere esportato in alcune tra le altre maggiori più importanti cita della Cina Pechino ne annovera cinque o sei ormai di università di valore mondiale lo stesso discorso potrebbe valere per tanto se guardiamo al futuro e se pensiamo che l'Italia deve vincere la sfida della globalizzazione
Non sono quattro soldi in più che possono aiutare l'industria adesso non vorrei essere picchiato ma credo che sia soprattutto l'università chiedete fornire lo strumento fondamentale e qui rispondiamo probabilmente all'appello
Il professor Wenger
Quando parlava di Institute Sean meno e quindi di come fare incontrare quella domanda è quello offerto quella offerta dalla domanda che probabilmente non si è incontrata e che ha spinto mio predecessore sulla sedia dei ritardi uscirsene andasse la Price grazie grazie dell'ospitalità che mi è dovuta come ex ex alunno di questa diversità come pensionato e poi dire anche con la vita di Andrea di Andrea Cammelli grazie
Grazie ambasciatore professore Roversi Bonaccorsi ci congeda con una
Conclusione
Otto e ci scusiamo per la lunghezza forse eccessiva e ringraziamo per la disponibilità la pazienza che avete avuto complessivamente comunque è stata una giornata di notevole interesse
Grazie ai ministri grazie ai colleghi grazie al professor mentre tutti coloro che hanno parlato arrivederci