Le nuove sfide della difesa italiana

Proposta riformista
Perché la politica acquisti sempre più rilevanza in un orizzonte sovrannazionale globale
Dentro il quale si determinano oggi i fenomeni e si prendono decisioni che incidono sulla vita dei cittadini
A maggior ragione intorno a un tema il modello di difesa che ci colloca immediatamente su quell'orizzonte
Con l'Europa
Per un ideale di pace che ci orienta sempre e comunque
Marco Minniti avvierà con un suo intervento alla nostra riflessione
Prima di dargli la parola voglio salutare tutti gli intervenuti
Un ringraziamento particolare al Ministro della Difesa
Ringrazio coloro che non potendo essere con noi per impegni improrogabili hanno inviato a rappresentarli i loro più stretti collaboratori
Saluto anche i parlamentari del gruppo dei Democratici Tc di sinistra difesa della Camera e del Senato
Allora introduce Marco Minniti
Innanzitutto devo ringrazia
Ringrazio per questa importante partecipazione
Ringrazio l'ammiraglio Di Paola capacità maggiore su di essa
Capo di Stato maggiore delle forze armate
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Marina aeronautica comandante generale dell'Arma dei carabinieri
Ringrazio tanti ufficiali generali superiori che oggi sono qui perché coloro che senza impreziosiscono il nostro convegno ringrazio rappresentanze riconosciuto
Ringrazio la rappresentanza delle imprese di variare la difesa
Che qui rappresentato dal presidente dell'Aia
Vi ringrazio tutti
Mi sia infine consentito fare un doppio ringraziamento particolare Primo al ministro Antonio Martino
Abbiamo in questi anni
Discussione
Mi scuso spesso
A volte anche con posizioni molto differenti d'altro canto questa è la democrazia
Debbo però dire che anche nei momenti più aspri dibattiti
Non è mai venuto meno da parte sua il principio di orientarsi sempre comunque al rigore e all'onestà intellettuale e tutto ciò ha reso più semplice e più limpidi sia le convergenze sia di Piacenza
Infine un ringraziamento a Piero Fassino
Che ha voluto con la sua presenza
Ulteriormente completare questo pane molto importante
Lo ringrazio perché su questi temi una una antica sensibilità
è una sicura anzi sicurissima competenza
Vedete non si può parlare delle nuove sfide la difesa italiana
Se non li si colloca dentro uno scenario che in questi enti ha subito fortissime e altrettanto rapide trasformazioni
Due date fanno da spartiacque
L'ottantanove con la caduta del muro di Berlino
E l'undici settembre con l'attacco terroristico alle Torri Gemelle
La prima più lontana
Rappresenta la fine di un equilibrio bipolare durato più di mezzo secolo
E la nascita di un mondo che ha proposto insieme
Nuovo Porto unità nuovi spazi democratici ma anche nuove tensioni instabilità in diverse aree del mondo
Con la sfida dell'undici settembre la minaccia terroristica
Ha cambiato nel profondo quello che era stato un paradigma fondamentale per le politiche di sicurezza
La separazione tra sicurezza interno ed estero
Nello scenario strategico seguito a quel drammatico evento il confine tra sicurezza difesa diventato più labile anche in termini geografici
La linea di frattura tra l'aria strategicamente stabile quell'ancora instabile
Corre tra l'emisfero settentrionale quello meridionale con alcuni comune i Balcani verso nord e l'India verso il Sud
La dimensione e la sicurezza di un Paese sempre più si gioca fuori dei confini nazionali
Tutto questo ha fatto assumere al tema della difesa ha caratteristiche del tutto inni
Dopo l'undici settembre gli Stati Uniti l'ammirazione Bush pare il documento sulla sicurezza nazionale
Il titolo è a mio avviso rivenditore e mi anticipa i contenuti la sicurezza nazionale si identifica con la sicurezza del pianeta
Per poterla garantire si afferma in linea di principio la possibilità
La necessità
Della guerra preventiva del first strike
In sostanza si afferma
Pur di difendere i miei interessi sono pronto a colpire dovunque dovunque sento minacce i miei interessi nazionali
C'è in questa impostazione una critica di fondo al multilateralismo
Ritenuto paralizzante una critica che viene da lontano
Che viene da una profonda rivisitazione dello stesso intervento
Cui l'Italia partecipo nei Balcani ed in corso
La NATO dopo l'undici settembre
Attiva da articolo cinque c'è qui l'ambasciatore Moreno che ringrazio per la sua presenza
Al viva attiva l'articolo cinque del Trattato
Ma gli Stati Uniti decidono stranamente
Metto stranamente molto tra virgolette di non avvalersi
Di andare in Afghanistan da soli pur dentro un ampio schieramento che sostiene quell'intervento
Non nella coalizione che definisce la missione ma è l'ammissione che definisce la coalizione
Nasce così la formula dei Wikileaks
Conosciamo bene le conseguenze una siffatta impostazione in ogni caso
Oggi dopo tre anni si può trarre un bilancio e si può dire che la strada delle scelte unilaterali
Non ha ridotto questa è la mia valutazione latte merita della sfida terroristica
E non ha prodotto un assetto più stabile del pianeta
L'idea classica della guerra questo è il punto non è in grado di affrontare la sfida del terrorismo moderno
La lotta questo terrorismo e per definizione multilaterale
Nel senso che ha bisogno di condivisione di informazione di valutazioni comuni di forte flessibilità e di fortissima cooperazione
La risposta anche convinta con cui la comunità internazionale sia trovata a fianco degli Stati Uniti dopo l'attacco alle Torri Gemelle che ha avuto concreta applicazione nell'azione militare in Afghanistan è stata purtroppo
E sottolineo cento volte purtroppo colpevolmente dissipata
Si è reagito sulla base di un'impostazione teorica che risentiva anche di una profonda diffidenza nei confronti dell'Europa
Diffidenza in parte giustificata
Bisogna parlare esplicitamente di queste cose
L'Europa infatti ha reagito alla sfida del terrorismo internazionale con lentezza
Rivelando quasi una diversa sensibilità non è un caso che il documento sulla sicurezza
Europea giunge alla fine del due mila e tre
Cioè due anni dopo l'attentato alle Torri
Questo ritarde conseguenza certo delle più complesse procedure decisionali dell'Unione Europea ma forse anche il segno di una sottovalutazione del problema
Nel dicembre due mila e tre
Infatti viene approvato a Bruxelles il documento sulla sicurezza europea
Dal titolo un'Europa sicure in un mondo migliore
La differenza tra i titoli dei due documenti
Dottrina della sicurezza nazionale un'Europa sicura In un mondo migliore
Rende i icastica mente al di là dei punti di contatto sulla comune valutazione del quadro e le nuove minacce la differenza tra due impostazioni
Tra due diverse risposte
L'intervento in Iraq ha rappresentato un punto di rottura forse il più acuto nel secondo dopoguerra
Il contraccolpo nelle nelle relazioni tra Europa e Stati Uniti è stato molto pesante
La stessa Europa
E risultata alla fine profondamente divisa
Francia e Gran Bretagna entrambe con fondatrici della politica di difesa e sicurezza comune
Ad esempio si sono ritrovati in campi politicamente opposti all'interno dell'Unione europea gli stessi normali processi decisionali su questi temi sono stati di fatto sostituite la decisioni prese da gruppi di stati però o anti invasione
Dietro la crisi del rapporto tra Europa e gli Stati Uniti che è stata una crisi vera e forte
E che oggi appare in parte almeno sulla via della soluzione rimane tuttavia non sciolto un nodo di rilevanza strategica
Si comprende cioè e questo è il cuore a mio avviso il documento solenne che il tema della sicurezza non può essere affrontato seriamente
Se non si mette un campo in campo un progetto per un nuovo ordine mondiale che solo può consentire un governo politico del pianeta
Si pone quindi una questione centrale che non voglio in alcun modo eludere
E cioè il tema della cosiddetta esportazione della democrazia
Non sottovaluto
L'importanza anche dentro la strategia di sicurezza internazionale
Di promuovere la diffusione della democrazia
Comprendo anche il fascicolo se mi è consentito l'utilità di un'idea che considera l'esportazione democrazia come in ultima analisi uno strumento anzi lo strumento per difendere non lo so e democrazia
E tuttavia nonostante ogni sforzo di comprensione rimane mio occhio un'evidente contraddizione
Tra l'uso dalla forse la costruzione di una democrazia
Sarò un po'retrò
Ma a mio avviso il fine continua ancora non giustificare i mezzi Mezzi non limpidi inficiano gli stessi finti
L'esperienza della storia ci dicono che la democrazia difficilmente esportabile coglie si diffonde si espande si costruisce nel tempo passo dopo passo anche con mezzi forti dal punto di vista della politica ma non si impone
Il rischio è di produrre una endemica instabilità
Con alla fine l'angosciante ed estremo paradosso di una democrazia che per affermarsi in quanto tale finisce per mangiare Sisters
In sostanza non c'è sicurezza lo dico con grande chiarezza Sezze affidata esclusivamente alla risposta militare
Non si può né si deve scuderia di principio ma solo la forza
Questa escussione condannerebbe un Paese alla insicurezza è una coalizione di governo all'impotenza
Il punto è che illustra la porta deve essere effettivamente considerato come l'ultima ratio si ricorre ad essa dopo che la politica e la diplomazia hanno compiuto ogni sforzo per raggiungere una soluzione pacifica dei problemi
Ed in ogni caso in ogni caso non si può prescindere da principi di legittimità e di consenso
Lo dico con la consapevolezza di chi ha fatto parte di governi che in passaggi
Significativi nella vita del nostro Paese si sono assunte sedere importante responsabilità anche su Buso dalla forza
Tuttavia penso non sfugga a nessuno soprattutto a questa parte
La rilevanza il travaglio che la decisione di questo tipo comporta
Se diamo poi uno sguardo al mondo diciamocelo con franchezza non vedo in difetto l'uso della forza
Vedo semmai in difetto l'uso della politica
Il punto vero è stabilire le regole entro le quali l'uso della forza pure se è legittimo non c'è dubbio che un tema così delicato debba essere ancorato ad una visione multilaterale che in qualche modo sottragga la fragilità delle scelte unilaterali o peggio all'arbitro
Noi pensiamo per l'oggi e per il domani che non sia possibile
Un impegno delle forze armate italiane fuori dei confini nazionali senza un mandato diretto e preciso delle nazioni
Quando facciamo questa affermazione rispettiamo anche sulla nostra storia
E adesso tempo siamo consapevoli della fragilità degli strumenti che oggi all'omonima
Certo per quanto ci riguarda per quanto mi riguarda la riforme le azioni del non ha raggiunto un obiettivo soddisfacente
Il bicchiere mi sembra sinceramente più un mezzo vuoto che pieno
E tuttavia pur in presenza di tali limiti non credo sia possibile concepire un governo del pianeta al di fuori di quel consesso
Sulla base di questi principi forti non abbiamo condiviso l'intervento in Iraq sin dal primo momento
è noto che non avremmo deciso l'invio di truppe nel piatto iracheno restiamo tuttora convinti della validità di quella nostra posizione
è un inficia affatto il giudizio sui nostri soldati ne fa venire meno il nostro sostegno nei loro confronti o affievolisce io ricordo il dolore per tutti coloro che in quelle un altre missioni hanno perso la vita
Fra cinque giorni ricorda il secondo anniversario della strage di Nassiriya
Il pensiero di tutti noi va a quei caduti
Ai loro familiari a quanti gli sono stati vicini
Non intendo neppure sottovalutare
Il valore degli sforzi e dei risultati prodotti dal popolo iracheno è stato eletto all'Assemblea Costituente
è stata approvata anche se con zone di forte dissenso nuova costituzione
A dicembre verrà eletto il nuovo Parlamento
Si tratta di un'altra fase che si sta aprendo
Passi in avanti
Passi in avanti anche molto importante tuttavia la situazione irachena
Lungi dall'essere stabilizzati
Ancora oggi incombe il rischio di una possibile guerra civile la prospettiva di una rottura dell'unità del Paese non è affatto del tutto scongiurato
Oggi l'Iraq è una straordinaria questioni aperte
Sia per quanto riguarda la sua sicurezza sia per quanto riguarda la sicurezza internazionale
Affrontiamo allora il tema con freddezza
E senza inutili spirito polemico
Oggi anche alla luce delle Volver sì la situazione la presenza di un contingente militare nell'attuale configurazione non rappresenta più a mio avviso la soluzione del problema ma parte del problema
Di queste questioni discutono apertamente anche i vertici militari americani come è noto tredici Paesi hanno lasciato il teatro iracheno o si apprestano affatto
Io condivido molto
Il percorso che ieri Piero Fassino una sua intervista importante alla stampa tracciato
Considero quel percorso assolutamente convincente
Per quanto mi riguarda penso che il tema del futuro dell'Iraq vada affrontato proponendo un forte elemento di discontinuità nel mandato la composizione di una porta di sicurezza e di mantenimento della pace
Che accompagni la stabilizzazione per un periodo a mio avviso ecco dico con franchezza anche non breve
Questa è a mio avviso la via
Mai vista
Per individuare una positiva strategia di uscita
Che in qualche modo tenga conto delle preoccupazioni delle valutazioni che oggi presidente Talabani ha consegnato anche agli italiani
Una via d'uscita basata sul trasferimento effettivo e completo dei poteri all'Autorità irachena sull'assunzione di una nuova responsabilità più forte e diretta da parte delle Nazioni Unite
Dentro un quadro di impegno multilaterale che in coinvolga complessivamente l'Unione europea e Paesi arabi moderati
So bene
Che quello che propongo è una via più difficile
So bene che non tutto è nelle nostre menti
Ma oggi anche per i passi in avanti che ci sono stati questa via e più possibile
Ed in ogni caso per la mia modesta valutazione assolutamente ineludibile questo non significa
Abbandonare l'Iraq ma passare ad un'altra fase
Collocare il destino di questo paese in una cornice multilaterale diversa più credibile c'è bisogno
Di una forte iniziativa dell'Italia in tutte le sedi affinché si costruiscono le condizioni per un nuovo scenario di impegno della comunità internazionale
Di una strategia diciamola così
Più inclusiva e coinvolgenti subire più inclusiva e coinvolge
Se non ora quando
Se non è questo il momento più opportuno quando è il momento più opportuno a dicembre ci saranno le elezioni per il nuovo Parlamento
Scadrà il mandato del Consiglio di Sicurezza e Nazioni Unite ci sarà da rifinanziare la nostra missione una straordinaria finestra di opportunità ma anche di responsabilità
Vorrei ricordare
Che anche quando si parlava dell'Afghanistan e della possibilità di una missione impegnative le Nazioni Unite in quel Paese che avesse anche l'obiettivo di assorbire
Enduring Freedom ai più ciò appariva come assolutamente impensabile
Il massimo
Il massimo con il quale veniva considerata questa idea era una buona intenzione
Oggi a esatte una missione decisiva per l'assetto l'Afghanistan e si sta realizzando l'unificazione con Enduring Freedom
Un'unica missione Nazioni Unite nato con due
Distinti comandi operativa
La cosa peggiore
In politica estera ma forse anche la politica in generale e quando il realismo diventa paralisi
Quasi un alibi per iniezione
Il due mila e sei sarà un anno chiave per l'Iraq
Se non si fa nulla se non accade nulla continua a pensare che non sia possibile prolungare la missione Antica Babilonia così come e che bisogna avendo presenti anche gli attuali limiti operativi
Riproporre il tema del rientro del nostro contingente
Chiedendo al governo italiano oggi di predisporre un calendario certo e concordato
Lo chiediamo oggi dall'opposizione
Dopo disporremo domani dal governo che saremo chiamati a questa responsabilità
Non tutte a casa dunque non un semplice impegno ne discuteremo con i nostri alleati con il governo iracheno ma un atto forte che cambi la qualità del nostro impegno questo significa poter aiutare l'Iraq anche in un altro modo
Sviluppando le distinte attività di addestramento delle forze armate e di polizia irachena spostando risorse significativa nel campo della cooperazione economica sociale
Con altrettanta chiarezza
Riconfermiamo per l'oggi e per domani l'impegno italiano in tutte le missioni che si svolgono oggi sotto l'egida diretta e nazioni
No al Kosovo all'Afghanistan passando per la cura del look nel sud del Libano le Forze armate italiane stanno svolgendo un compito importante per garantire la sicurezza e la pace
Un volo riconosciuto anche con l'assegnazione contemporanea ad un comando italiano della missione KFOR in Kosovo e ai Safina ecco pianista non era mai avvenuto
In questi anni l'Italia le sue forze armate hanno fatto degli straordinari passi in avanti e se sono oggi un significativo patrimonio del Paese e come tali devono essere considerati non ho mai condiviso i tentativi che qualche volta si intravedono di mettere loro delle magliette politiche
Si tratta invece di considerarle come un punto di continuità positiva
Dentro le dinamiche di una democrazia dell'alternanza che da parte mia considero una conquista da difendere e da consolidare
Io penso che la prossima legislatura chiunque vinca le elezioni debba avere sui temi della sicurezza della difesa un carattere costituente
Non può esserci tuttavia un'efficace politica di sicurezza nazionale ed un affidabili disegni internazionali se non si completa il progetto di sicurezza e difesa europea
Stiamo discutendo di questioni decisive nella vita del Paese in sostanza si tratta di proporre per l'Italia
Una collocazione strategica che la veda saldamente inserita in Europa protagonista delle politiche di integrazione europea in questo campo e anche per questo anzi proprio per questo alleato serio ed affidabili gli Stati Uniti
La nostra posizione si muove in sintonia con il documento Salani ha il suo baricentro l'idea di una forte molti apra all'integrazione dell'impegno italiano per la sicurezza
Questo è il filo rosso che ha guidato il nostro impegno Sonia Prina quando stavamo al governo sia oggi all'opposizione
Il processo di integrazione europea è tanto necessario quanto difficile
Ma tutto questo rappresenta un motivo in più per impegnarsi
Dobbiamo superare difficoltà connesse con l'allargamento dell'Unione reagire positivamente anche di fronte a battuta di arresto molto seria
Segnali di una vera e propria crisi derivanti dall'insuccesso del referendum popolari in Francia e in Olanda
Così come dobbiamo superare la situazione di imbarazzante stallo venutasi a creare nei rapporti tra Turchia sulla questione di Cipro
Ne ho parlato anche con l'ambasciatore turco presso
Il campo dalla difesa è quello dopo l'avvento la polenta unica dove in questi anni
Si sono prodotti più significativi passi in avanti e tuttavia bisogna continuare a procedere con speditezza anche attraverso cooperazioni rafforzate o strutture l'Italia non può restare fuori dal gruppo di testa questo è il rischio più grande che io oggi vedo non si può pensare di affrontare il tema delle preoccupazioni dei rischi di un che derivano da un assetto unipolare del pianeta
Senza affrontare apertamente il tema di un credibile progetto di difesa europea
Non è un tema degli altri
Ma il cuore di una moderna politica riformista
In concreto si tratta di sviluppare un'efficace capacità militare dell'Europa un progetto già articolato con educazione di importanti strutture programmi la formazione di gruppi di combattimento quali parti della forza di intervento rapido all'istituzione dell'Agenzia europea per la difesa dall'iniziativa dei ministri a difesa di Francia Italia Paesi Bassi Portogallo e Spagna riguardo la creazione di una forza europea di gendarmeria
Ah EUROMARFOR una forza navale non permanente formato da Francia Italia Portogallo e Spagna dislocata principalmente mediterranea
L'Unione europea è già alla guida di operazioni multinazionali importanti quali altri a Sarajevo a scopi in Congo ha più chance
Questo
E già oggi l'Europa della difesa
Un buon punto di partenza
Non si tratta di pensare al progetto europeo come un provetto antagonista con gli Stati Uniti
Non solo per ragioni di volontà politica che è chiarissima ma perché sarebbe una cosa materialmente e tecnicamente impossibile
Sarebbe comune mare controcorrente
Alla fine quando si nuota controcorrente ci si stanca ma non si fa un passo avanti il problema vero è come a bere una difesa europea con autonoma capacità di intervento integrata con gli assetti dell'alleanza transatlantica
Penso che anche de ancora parità il principio così caro a Madeleine Albright delle tre dice
E c'è di quelle tre di che evitate garantivano una forte integrazione
Ma posso dire che l'accento va messo su tutte e due i termini della questione integrazione ma altrettanto forte e autonoma capacità di intervento
Tutte e due le questioni vanno sottolinea
Sono stati fatti passi importanti in avanti nell'integrazione per un euro per l'alleanza atlantica
C'è qui l'ambasciatore Minuto Rizzo
Quale ci parlerà anche di queste cose
Dagli accordi di Berlin Plas per assicurare integrazioni interoperabilità e cooperazione tra nate né europea alla risoluzione del problema per interfacciare ripartire i comandi di vertici
Un'alleanza atlantica e sta profondamente cambiato
L'allargamento ad Est era nato il fatto che i nemici di ieri sono gli alleati di oggi
Le missioni fuori area l'assunzione dell'impegno contro il terrorismo come grande gli show dell'alleanza sottintendono una ridefinizione della mission della neve
Il progetto difesa europea e l'alleanza atlantica non possono essere pensate né come separate né come separati
Tuttavia ho visitata di rimuovere ogni ulteriore ostacolo ed anche se mi è consentito qualche magari ben celata resistenza passiva
Procedere speditamente alla posizione una forza militare europea tenendo presente che essa è l'unica prospettiva realistica per superare i limiti anche di bilancio
Che i singoli Stati incontrano per realizzare una politica di sicurezza e difesa che abbia la possibilità di dare una risposta efficace al terrorismo e sia contemporaneamente garanzia di pace
L'Italia notista delle politiche di bilancio ha vissuto un quadriennio pesantissimo
Mai
Nella storia repubblicana in rapporto la funzione Difesa e prodotto interno lordo era sceso sotto l'uno per cento
Il valore critico raggiunto quest'anno dalla risorsa segnala la funzione difesa zero virgola trentaquattro il punto più basso di una sequenza decrescente che ha segnato il corso dell'intera legislatura
L'obiettivo annunciato dal governo nel DPEF del due mila e due
E cioè tendere progressivamente all'uno virgola cinque per cento del PIL si è dimostrato non raggiunto e oggi appare in tutta sincerità compromesso anche con l'obiettivo di medio periodo
Al forte impegno chiesto alle forze armate corrisposto una progressiva e costante diminuzione delle risorse finanziarie che ha portato la situazione ad un punto di assoluta insostenibilità
Una situazione che ha preoccupato la stessa mi staziona difesa
Che già nella relazione contenuta nota preliminare lo stato di previsione per l'anno due mila tre
Affermava che se si fosse andata avanti oltre quindi mi si sarebbe compromessa l'efficienza operativa dello strumento militare
E qui il limite purtroppo oggi è stato già ampiamente super
Anche la composizione della spesa risulta fortemente squilibrata
E lontana da quel bilanciamento ottimale che la vorrebbe equamente ripartita dalle spese per il personale e quella per l'esercizio e l'investimento per il due mila e sei le previsioni assegnano circa il sessanta per cento le spese per il personale soltanto circa il quaranta per cento
Per quelle per gli investimenti ed esercizio questo a prescindere dai tagli previsti da leggi finanziarie che si approvata senza modifiche dal Parlamento
Peggiorerebbe ulteriormente la composizione della spesa riducendo al lumicino le risorse per l'ammodernamento e l'esercizio
Nessuna struttura moderna
Fu a lungo reggere questa ripartizione
Non è possibile
Negli ultimi anni dunque
Si è chiesto molto la difesa e si è dato poco
Anche il confronto con gli altri Paesi europei conforma questo assunto tenendo conto che Paesi comparabili con il nostro come la Francia e Regno Unito investo rispettivamente l'uno virgola settantadue per cento il bue quarantasei per cento del PIL
E che se si va e duecento e che se si va dai duecentotrenta euro pro-capite spesi Alitalia e quattrocentocinquanta dalla Francia e trecento la Germania ai seicentocinquanta della Gran Bretagna
Di fronte a questo panorama europeo profondamente diversificato che naturalmente fa a pugni con l'idea di un progetto comune di difesa europea
Mi sembra più che mai necessaria a fronte di questi dati individuare dei parametri di convergenza tra gli Stati europei per quanto riguarda le politiche nazionali bilance quegli Austrian
Anche questa è una sfida da vincere
C'è bisogno di avere le voglie di convergenza che rendano più omogenee le quote di bilancio più ogni paese europeo investe del Kantor
Vorrei ricordare che una legislatura passata per quello che vale
La curva del bilancio la difesa si è sempre stata il lieve ma costante crescita
Oggi si tratta di invertire una tendenza negativa facendo risalire la curva delle risorse finanziare assegnare alla funzione difesa
è un impegno che non ci sentiamo di dovere assunti
So bene che sia più una sfida molto delicata
La condizione economica del nostro Paese nuovi e vecchi buchi di bilancio l'eterna l'alternanza delle priorità tuttavia su questo si tratta di fare una chiara ed inequivocabile scelta politica
E noi questa scelta politica l'abbiamo già fatto
Ed è in questo quadro che vanno affrontati i problemi dell'industria la difesa
In un Paese che ha progressivamente perduto una posizione competitiva su molti terreni industriali
Quello chimico farmaceutico informatico delle comunicazioni della meccanica e dove le grandi concentrazioni è rimasto in campo
Di fatto forniscono soltanto servizi
Negli USA la difesa è l'unico settore ad alta tecnologia potenzialmente competitiva
E quindi appunto per questo una risorsa strategica per il Paese
Prima ancora che un fornitore indispensabili di beni e servizi destinati alla sicurezza nazionale
In questi anni sono fatti molti passi in avanti
Ed abbiamo oggi in uso alla Difesa protagonista in molti settori di eccellenza
Anche i piani di ricerca modernamente sviluppo in materia di beni e servizi poteva aggiustare la difesa debbono misurarsi tuttavia con i profondi mutamenti di scenario
La stessa diffusione delle tecnologie duali sta favorendo Anas di un nuovo settore industriale caratterizzato a forte contenuto tecnologie avanzate
Il programma di governo nella prossima legislatura dovrà necessariamente evidenziare palesi sei rafforza le aree di eccellenza tecnologica produttiva all'interno di questo settore
Già nella legge finanziaria in discussione oggi al Senato vanno garantite maggiori risorse e su questo siamo già fortemente impegnati
Ma vanno anche operato alcune correzioni di rotta
Non abbiamo condiviso non ho condiviso come è noto la scelta di uscire da alcuni programmi europei in particolare quelle dei privati trasporto Elbrus a quattrocento euro
Si preoccupano incertezze finanziarie che stanno condizionando fino all'ultimo la via del programma italo francese Rita navali frame
E le difficoltà in cui si vengono a trovare industrie la cui attività necessaria per garantire livelli di operatività al nostro strumento militare
Valga per tutte attivo ad esempio il caso del Gruppo Arion
Che ha visto ridursi in tre anni ad un quarto le commesse per la revisione dei motori dell'aeronautica e si trova sul punto di mettere in cassa integrazione quasi metà delle maestranze che lavoro lo stabilimento di Brix
L'industria la difesa
Deve essere sostenuta dalla committenza pubblica e da una politica industriale che le consente un adeguato sviluppo
In una parola
Si tratta di far pesare in questo campo il sistema paese
Il perseguimento di questo obiettivo può essere su più facile
Da una più stretta integrazione europea richiederà un forte coordinamento e gli strumenti della politica industriale nel campo della ricerca della formazione dell'acquisizione delle esportazioni un ruolo chiave può essere svolto in questo quadro l'Agenzia europea per la difesa quanto più l'industria difesa sarà messo in condizione di partecipare a programmi europei
Di integrarsi in Europa tanto più potrà avere un equilibrato rapporto con l'industria statunitense affrontando su quest'ultimo versante apertamente il tema del trasferimento delle tecnologie
Questo è un punto chiave nella comparazione tanto
Costruire un nuovo strumento militare e vado rapidamente a concludere mi scuso per avervi annoiato
Non è un'impresa facile per nessuno
Voglio quindi ringraziare quanti primo fra tutti i militari di ogni ordine e grado i loro quadri vertici che in questa due imprese sono impegnati fin dalla prime più difficile fase di questa trasformazione
Molto è stato fatto voglio ricordarlo per merito di questo impegno ricco di passione sacrifici professionalità anche il personale civile la difesa ha fatto la sua parte costretto a misurarsi con tagli consistenti di organico e Corace si dà di una riqualificazione purtroppo non adeguatamente sostenute per realizzare una riorganizzazione funzionale coerente con nuove esigenze
In Italia abbia avuto per lungo tempo uno strumento militare bilanciato in ogni sua componente
In grado di corrispondere ad esigenze correlate all'Inter minato quadro geopolitico
Dall'inizio degli anni Novanta ci siamo trovati di fronte a valicare cambiamento che pone esigenze del tutto diversa
E che mi ha visto mette in discussione lo stesso principio di forza Bilancia
La caratteristica principale che oggi si chiede quella della proietta abilità di pacchetti interforze uno scenario operativi che possono essere molto diversi uno dall'altro
Necessario quindi lo strumento flessibile in grado di integrarsi con le forze alleate i parametri su cui agire riguardano quantità qualità e capacità
L'ottimizzazione di tali parametri queste risotto tenendo presente ancora una volta la chiave dell'integrazione europea e della interoperabilità scegliendo incisivamente i settori d'eccellenza nel nostro strumento militare
Noi abbiamo avvertito per tempo quest'esigenza e abbiamo fatto il passo del difficile superamento della leva obbligatoria il passaggio professionale
Il governo con il ministro Martino in questa legislatura viene accelerato il completamento l'esercito professionale ha già dato buona prova di sé
Ma anche fatto emergere problemi strutturali primo fra tutti quello della vino sono già a metà dei bacini di reclutamento
Gran parte degli uomini e le donne che scegliere una sede forze armate provengono dal sud del Paese
E tuttavia questa parte nostro territorio non viene ancora considerato una risorsa su cui investire
Per nuovi assetti organizzativi delle forze armate ma anzi spesso viene chiamato in causa per programmazione di cancellazione di enti di strutture esistenti
Vedete
La prima questione che il fianco sud del Mediterraneo
E nel contesto di nuovi scenari geopolitici un baricentro decisamente significativo la seconda questione e che Calabria Campania Puglia le due isole maggiori forniscono il novanta per cento dei volontari che prendono il posto e soldati di leva
L'ottanta per cento di questi volontari sono assegnati a reparti collocate nelle regioni del Centro-Nord
Siamo di fronte ad un vero e proprio flusso di immigrazione interno che costringe i militari e una vita difficile dominata dal desiderio di poter rientrare nel luogo di origine
è un problema che abbiamo tutti quanti
Le segnalazioni soprattutto per noi meridionali diventano un'ossessione
E io vorrei risolvere il problema non trasferendo segnalazioni ma affrontando il tema alla radice
C'è quindi tra virgolette un interesse particolare
Se l'esercito di leva il trasferimento dallo dall'altro ha avuto un significato di integrazione sociale se per molti ragazzi del Sud il viaggio per raggiungere la caserma rappresentava il primo viaggio fuori dal loro Paese oggi non è più così
Se vogliamo fare svolge al servizio personale ha confermato il ruolo di integrazione sociale dobbiamo far restare i soldati nel territorio dove li riportiamo
Sceglie la professione militare poterla svolgerà restando nella propria realtà territoriale ha anche un significato culturale
Insisto su questo un significato culturale
Può costituire un positivo un modello sociale anche di fronte alle sfide culturali e di modello della criminalità organizzata
Ho bisogno che nessuno coloro che scelgono i fa la vita militare i mandolini nella loro comunità per dimostrare tra virgolette un modello positivo rispetto agli altri
Che hanno invece soltanto il fascino del modello negativo di chi aderisce alle cosche
L'uomo
E l'elemento centrale di ogni strumento militare
E mentre la massima attenzione
Ridare slancio ad un progetto riformatore significa affrontare il tema della riconversione corpi dello Stato dei loro poteri della loro efficienza
A partire dal tema dei diritti della persona degli spazi democratici da garantire a quanti al loro interno operano indivisa al servizio del Paese
Il passaggio esercito professionale non comporta soltanto maggiori oneri per stipendi indennità ma soprattutto l'obbligo di investire anche nella formazione nell'addestramento nel miglioramento della qualità della vita in modo da dare al cittadino sondato la certezza e il ruolo di una professionista
Inseriti in un'organizzazione efficiente e moderna aperta rapporto con la società civile
Il militare il soldato volontario ha diritto a misure di grande attenzione sociale
Per la tutelata la salute ha più adeguati istituti di protezione assicurativa e previdenziale scusatemi se sono pedante ma sono cose fondamentali Research di donne e di uomini
A politiche innovative per la casa per l'abitazione per alloggi di servizio a migliori condizioni di lavoro e di vita
Ha un esercito professionisti si chiede molto dal punto vista del disimpegno
Si deve garantire altrettanto anche sul terreno dei diritti
In questo quadro è ineludibile una riforma dei codici militari
Nei mesi scorsi si cercava di dare una risposta sbagliata ad un problema giusto
Il codice del quarantuno vanno sì cambiati
Ma realizzando una riforma che colloca l'Italia dentro un solido orizzonte europeo e si ancora e si ancorata ai principi della democrazia liberale
Niente di più e niente di meno di questo
Il tema è diritti comporta anche la necessità di affrontare con decisione una riforma da pranza militare
Che sappia tendere al massimo l'arco della potenzialità di questo organismo
Sino a garantire poteri effettivi agli organismi retti al personale militare riconoscendogli il ruolo di patto sociale e quindi un reale potere di contrattazione
Una nuova riforma che tenga insieme più democrazia e più responsabilità
Io ho concluso
Dalla collocazione internazionale
Le missioni all'estero alla sicurezza nazionale
Dalle politiche di bilancio all'industria all'innovazione
Dai forti doveri agli altrettanto forti diritti
Per gli approvvigionamenti le macchine i mezzi alle donne e gli uomini che costituiscono il cuore pulsante delle nostre forze
Questa è oggi la difesa italiana
Siamo tuttavia ad un passaggio assai delicato
In cui i rischi e le difficoltà sembrano prevalere sulle opportunità
Gli sforzi individuali l'impegno la passione non bastano c'è bisogno di un progetto strutturate d'organico
Per riconoscere sino in fondo la difesa italiana un ruolo cruciale nella vita del Paese
Non so se ci sono riuscito
Non so se ci riusciremo domani ma in ogni caso questo è il nostro forte intento politico
Marco Minniti nella nel suo intervento ricco di spunti
Tatiana
Elaborazione appassionata ha ricordato che il ministro Martino è stato in questi anni innaffia principale interlocutore
Ha ricordato che ci sono stati i punti di distanza significativi nelle strategie e nelle politiche in questo ambito ma che è lui il primo
E sergente orfani quale confrontarci litighiamo ministra di darci questa opportunità anche oggi di intervenire grazie
Onorevole Fassino onorevole Minniti colleghi deputati e senatori
Autorità signore e signori a tutti rivolgo un saluto cordiale che indirizzo con particolare calore
Agli organizzatori di questo incontro così attuale così importante e così delicato per le tematiche che tratta e per il momento in cui si tiene una fase ormai pre elettorale che nel pieno di una crisi politica e diplomatica seguita alle dichiarazioni del presidente iraniano su Israele
Di fronte a parole inaccettabili che il nostro Paese ha ritrovato una coesione interna che sulla politica estera sembrava smarrita
Certo vi sono stati distinguo nella fattispecie della protesta ma vi è stata una unità sostanziale
E questo è un fatto positivo
Lo dico a pochi mesi dalle elezioni perché le grandi questioni riguardanti la difesa e la sicurezza del Paese vanno affrontate con serietà e con responsabilità
Sono questioni che riguardano non una o l'altra parte politica ma l'Italia intera
Per questo rapporto con piacere l'invito dell'amico Marco Minniti a partecipare a questa sollecitazione dei DS ad affrontare un tema di tale portata e vedo con soddisfazione tanta qualificata presenza questo incontro
Nella passata legislatura
Sulle grandi tematiche militari l'allora governo di centro sinistra e l'opposizione di centrodestra trovarono accordi capaci di dare frutti fecondi la riforma dei vertici il servizio militare femminile
La fine della leva con la professione iniziazione definitiva delle forze armate l'elevazione a forza armata dei carabinieri
Chi ne ha beneficiato è stato Alitalia in questo medesimo spirito credo dobbiamo ora tornare
Per guardare con visione nuova gli argomenti su cui maggioranza e governo da un lato ed opposizione dall'altro hanno avuto divergenze che sono andate oltre il fisiologico per una grande democrazia quale noi siamo e vogliamo restare
La convergenza di vedute registrata sì dopo i fatti dell'undici settembre si spense rapidamente sulla questione afgana
Come se la partecipazione a RAI Sat avesse una valenza di pace e pertanto fosse accettabile mentre quella alle operazioni terrestri via Enduring Freedom violasse confini di qualche natura
A distanza di mesi con serenità mi domando senza polemica alcuna
Quale sia stato il senso di quel distinguo perché i terroristi si possono combattere né c'è poi delle città ma devono essere lasciati liberi sulle montagne
La fermezza dimostrata nella contingenza afgana ha dato i suoi frutti
Ovviamente nei limiti in cui è possibile in una realtà o quel fanatismo della violenza sono abitudini consolidate nell'ambito di tradizioni millenarie
Eppure mi sono state libere elezioni prima per il Presidente può e per il Parlamento
Vi è un governo legittimo si è avviato un processo di rafforzamento e l'entità statuale come sapete sul territorio anche operante l'attività dei timbri ricostruzione a guida NATO
Per ora nella zona di Kabul a nord e nella parte occidentale del Paese e si sta procedendo all'estensione anche a sud di questa preziosa missione civile e militare
Molti dei presenti a questo convegno sono andati in Afghanistan hanno visto di persona la situazione reale la desolazione la povertà hanno visto il lavoro dei nostri soldati
Domando
Saremmo giunti ad invertire la rotta senza una simile
Avremmo garantito senza un controllo del territorio il più vasto e complesso e completo possibile
In Afghanistan almeno per ora la sfida è vinta ma non possiamo cedere tutto potrebbe precipitare non illudiamoci
La presenza internazionale deve continuare come richiesto dal governo di quel Paese contribuendo alla ricostruzione dal contrasto ad ogni possibile Rinascente minaccia terroristica
E la presenza nazionale sulla cui opportunità anche la gran parte delle forze di opposizione oggi conviene assenso se inserita pienamente nella missione sull'Iraq inutile nascondere le diversità che hanno diviso governa e l'opposizione difficoltà purtroppo aggravate dalle divisioni europee in merito alla guerra prima e dalla partecipazione alla missione di stabilizzazione poi l'Italia non ha partecipato alla guerra l'ha ricordato ho ricordato io lo ha ricordato il presidente Berlusconi non è il caso ritengo di ricordarlo ancora
Siamo andati successivamente quando sulla mossa e non c'era più ma restava un paese da ricostruire fra rischi da guerra civile e infiltrazioni di terroristi e di criminali
Restiamo ai fatti
Le elezioni si sono svolte con una partecipazione che non lascia dubbi sulle aspettative degli iracheni e sulla loro condivisione in merito al processo politico in corso
Belle e nobili sono state le parole del segretario Fassino
Quando ha indicato negli elettori in fila davanti ai seggi a rischio di divenire vittime di un attentato i veri protagonisti della resistenza irachena quella vera quella con la R maiuscola
Chi vi sia dall'altra parte lo sappiamo tagliagole criminali fanatici che non esitano a sacrificare bambini di dieci anni con la cintura dei kamikaze
Non si può essere indifferenti o neutrali davanti a questi fatti
Non si possono anteporre logiche di politica interna quando ci si trova di fronte a queste situazioni l'Italia sull'Iraq sta dando prova di decisione e di intelligenza
Governo e l'opposizione credo possano convergere su una ipotesi di ritiro graduale subordinato alla effettiva situazione sul campo ove via via iniziano ad operare i reparti militari e di polizia formati ed addestrati dalle forze internazionali
Tra ritiro e fugace però una differenza e quella differenza un nome tradimento
Mi piace che di questo si inizia ad avere ampia percezione perché a pagare le possibili conseguenze di eventuali future scelte errate sarebbero le genti di Nassiriya in primo luogo e la credibilità globale del nostro Paese successivamente
Né una cosa né l'altra devono accadere
La spire in Iraq e più ampia dello stesso teatro nazionale
è in gioco la pace di tutto il Medio Oriente che non trova certo sostenitori nei regimi autocratici o fondamentalisti cit per i quali l'odio antisraeliano e una fonte di legittimazione interno
Non voglio rubare il mestiere al collega Fini che sta facendo un ottimo lavoro a sostegno del processo di pace fra israeliani e palestinesi
Di sicuro vanno fronteggiate le azioni a sostegno dei gruppi terroristici che intendono operare partendo dal territorio oggi amministrato dalle autorità palestinesi non è possibile accettare anche solo l'ipotesi che Stati sovrani alimentino il fuoco per la violenza non è possibile
Al tempo stesso in cui stiamo vicini a Israele siamo anche vicini al popolo palestinese di cui conosciamo le vicissitudini
Sosteniamo la crescita della democrazia anche lì perché sono un libero governo
Sottratto al ricatto dei terroristi potrà essere attore della distensione regionale e garantire un futuro più sereno a chi ha tanto sofferto
La spina pertanto e quella di evitare l'Iraq restare unito a consolidare la fragile democrazia
A costruire una nuova entità statuale con uomini che abbiano il senso dell'amministrazione del servizio non è facile quando si ha alle spalle una storia così convulsa e travagliata come quella irachena
La spina però va affrontata sapendo quale sarebbe il prezzo in caso di sconfitta un Medioriente in fiamme
Mercato del petrolio in totale incertezza con ripercussioni drammatiche sulle economie una ripresa del terrorismo un allontanamento fra il mondo occidentale e quello islamico non possiamo permetterci
Al contrario un consolidamento per la democrazia in Iraq potrebbe avere ripercussioni positive in tutto il mondo arabo e musulmano dimostrerebbe che la democrazia è possibile anche in quel contesto che non hanno senso le autocrazie le Follie del fondamentalismo a restare isolati sarebbero i fomentatori di violenza
Dicevo prima delle ripercussioni delle vicende irachene sui rapporti tra Europa ed America
Non gira intorno ai problemi mi chiedo però se abbia avuto senso mettere in contrapposizione il legame con gli Stati Uniti con il conseguimento di una maggiore unità europea
Se mi consentite una battuta quando si parla di questi argomenti io mi sento l'uomo del paradosso
Perché sono tacciato di essere la punta di iceberg dei filo atlantici ma si dimentica che in parte l'Europa è nata a casa mia nel senso letterale del termine
Non posso tradire la memoria di mio padre lo spirito della Conferenza di Messina l'eredità di De Gasperi di Alina guardi Schumann
Anche qui c'è una sfida e pongo delle domande ad alcune di queste potranno rispondere illustri diplomatici che prenderanno poi la parola mi chiedo
Se a distanza ormai di tempo
Dallo strappo atlantico abbia ancora senso parlare di un vago multilateralismo nelle relazioni internazionali quasi che su questa sponda dell'Atlantico
Si pensi trovare maggiori sintonie con Paesi ove la democrazia ancora fragile o del tutto assente rispetta quanto si può fare con gli Stati Uniti d'America
Mi chiedo se si può pensare di fare unico riferimento alle Nazioni Unite con il velato a proposito di trasformarle in un foro antiamericano nonché l'antiamericanismo sia un reato di lesa maestà
Figuriamoci ma lo lascio volentieri ENI euro ai no global e al grande Armando Maradona ultimo dei convertiti dal Castris
Il tanto criticato unilateralismo degli Stati Uniti con le sue appendici della vecchia e nuova Europa e delle coalizione dei volenterosi non è stato forse anche il frutto di una guerriglia condotta a Palazzo di vetro
Quali sarebbero poi le capacità operative di una coalizione internazionale in una missione di pace se privata degli assetti americani
Mi chiedo per ultimo cosa sarebbero le relazioni internazionali
Se le democrazie industrializzate cessassero di condividere di condividere il patrimonio di valori comuni iniziando ad operare su scala planetaria
Come le potenze europee del diciottesimo e diciannovesimo secolo con scambi continui di alleanze ricerca di equilibri più vantaggiosi o di nuove egemoni
Basta uno sparo a Sarajevo per far esplodere un castello pieno di tensioni di odi i desideri di predominio non può allora essere l'antiamericanismo il collante delle prossime tappe del processo europeo
Un processo fra l'altro che anche perché debole e contraddittorio ha subito una battuta di arresto con il referendum francese e olandese e ora deve trovare nuove ragioni per progredire la stasi va superata
Non con spirito di ripicca o con la riproposizione di Vichy visioni nazionalisti
Ma con idee nuove idee forti
Va considerata con attenzione ad esempio quella auspicata dal premier Sharon
Nella recente visita del nostro ministero degli Esteri di conferire cioè poteri reali agli osservatori invitati a controllare il valico di Rafah fra Egitto e piazza per scoraggiare infiltrazione di armi ed i terroristi
Se ne discuterà sembra al prossimo Consiglio europeo
L'Europa è in bilico fra decollo e declino ed il tempo per rafforzare le capacità di pensare ed agire in comune non è infinito
Una politica estera finalmente unitaria ed organica un pacchetto di forze militari comuni con forti capacità di proiezione
Una condivisione del deterrente atomico la ricerca di una posizione unica presso le Nazioni Unite queste potrebbero essere idee forti da rilanciare e su cui discutere
Occorre coraggio e lungimiranza come fu decenni addietro quando si trattava di risollevarsi dalle macerie della guerra e di difendere la democrazia dall'Unione Sovietica di Stalin
Sotto il semestre di presidenza italiana è stata definita la Costituzione dell'Agenzia europea per gli armamenti ne parlava
L'amico Minnie successivamente sono definite le modalità di funzionamento e si stavano raggiungendo l'attivare questo importante organismo credo che si tratti impotenza di una importante tappa per una maggiore integrazione del nostro continente
Integrazione politica e militare anzitutto perché l'agenzia definirebbe programmi comuni di sviluppo di sistemi d'arma e di approvvigionamento standardizzare un dove tante domande nazionale
L'Europa diverrebbe un grande mercato con più forti capacità di programmazione di ricerca e sviluppo
Di efficacia della spesa per la difesa integrazione industriale tecnologica poi degli industriali partecipanti a questo convegno potranno illustrare l'argomento certamente meglio di me e chiaro
Che di fronte ad una grande domanda standardizzata il comparto delle industrie per la difesa non potrebbe che risponde a Rimini in maniera virtuosa con altre aggregazioni con altri progetti comuni con maggiori investimenti
In ricerca anche a contenuto duale
I mezzi di sistema d'arma più rilevanti sono ormai produzioni sovranazionale
Il tornado l fra i nuovi sommergibili e le fregate orizzonte le future FREMM per le quali faticosamente viene trovata la soluzione per il loro finanziamento
La rete di sistemi e tecnologie per dare una Ponce potenzialità nei centri dalle forze terrestri la missilistica il munizionamento da questa strada non si torna indietro
La collaborazione europea non è alternativa a quella euro americana
Il progetto Jess F è un esempio vincente di prodotto comune che consentirà una maggiore interoperabilità e in un porto risparmio di risorse nonostante le difficoltà finanziarie incontrare in questa fase di recessione internazionale d Italia onorato i propri impegni militari ed ha partecipato ai principali progetti di ammodernamento previsti per lo strumento militare nazionale
Il giudizio positivo dal Fondo monetario internazionale sulla finanziaria del due mila sei non può essere ignorato l'equilibrio fra risanamento e sviluppo pone scelte drammatiche in fase di recessione
Ed in scenari mondiali dominati da potenze commerciali emergenti frutti migliori potevano essere colti in fase di espansione internazionale e lo potranno nel futuro se saremo capaci di riprendere la via della crescita economica con più decisione
Alla difesa va il merito di aver saputo dare risposte alla sfida del mutamento di strategia cultura militare criteri operativi infrastrutture mezzi e materiali le forze armate sono cambiate in meglio rispetto agli anni passati
La prima essenziale fase di risposta alla sfida aperta sino agli anni Novanta è stata superata con il sostegno costante di governo di Parlamento
Ma il tempo non si ferma ed il nodo del la spesa militare resta con una spada di Damocle sul futuro fortunatamente in scenari senza più tabù
Senza pregiudizi ideologici senza zone d'ombra
Grazie alle forze armate vitali ha mostrato al mondo intero compattezza determinazione coraggio
Stiamo difendendo la pace con i fatti
Veri reali tangibili abbiamo dimostrato elevata capacità di integrazione multinazionale interforze anche in vere e proprie situazioni di combattimento abbiamo capacità e mezzi adeguati ai nostri figli
Tutto questo è un patrimonio dell'Italia intera
Ed è bello vedere che in tanti pur da diversi punti di vista la pensano così grazie
Grazie femministe no ed intervenire ora
Alla all'ammiraglia Giampaolo di Paola capo di stato maggiore della Difesa grazie
Il ministro come l'assassino aveva Minniti
E
Che li ospiti
Io vorrei accettare la sfida del convegno che si chiama decide che voglio dire che secondo me e questo sarà il tema della mia breve esposizione
Ci sono sei sfide dovrà affrontare sei
A terra anche se di più ma diciamo sei principali
Vorrei far notare come lo le domeniche prima citava
Lo scenario notevole cambiamento che citava due date
Nella colonna Roby di Berlino
La caduta delle torri gemelle cantore fa notare l'ho già fatto notare altre volte di forza una novità crebbe date sono simmetriche undici nove nove undici
Nove novembre l'undici settembre
E si è trattato di due cadute
Una una caduta
Positiva l'altra una caduta fortemente drammatiche negativa
Ma la prima sfida che vorrei sottoporre e che qui non siamo di fronte a una evoluzione
Ma siamo di fronte a una rivoluzione
Cioè lo scenario e Volpe sempre ma ci sono momenti nella storia quando lo scenario cambia accelerazione e noi convenzionalmente nel cambio lacerazione la frattura della cambiamento lo definiamo normalmente rivoluzione sono rivoluzioni
La ma riporta in faccia e delle guerre napoleoniche che hanno cambiato il modo di fare in qualche allora la guerra c'è quella piena maturità del concetto
Di guerra non tra i diversi ma tra nazioni
Sono rivoluzione la prima guerra mondiale
La rivoluzione industriale che entrata nella nella tua di conflitti
è stata una rivoluzione la nuca di trazione del confronto
Bene io sostengo che oggi siamo in una rivoluzione
E la seconda sfide
Comprendere la natura di questa evoluzione innanzitutto una rivoluzione non è una data
Le rivoluzioni le alcune date con cui noi identifichiamo le rivoluzioni sono solo il momento
Diciamo convenzionale di riferimento perché è comodo averlo ma no una data rivolto ai suoi processi in ciò punta dicono esplodere una manifestazione l'undici settembre ha dovuto elettore sono è un elemento manifesto di quel processo l'evoluzione in corso
E l'altro problema che quando ci sono queste che a me mentre i funzionari non tutto cambia alcune cose cambiano altre no è il problema che chi le vive col senno di poi si capisce esattamente cosa cambiava e cosa innovava col senno invece del momento non sempre si capisce
Il problema è capire cosa sta cambiando e e quindi indirizzare le proprie politiche per comprendere i fattori giuste cambiamento e non attardarsi sui fattori sbagliati cioè su quelli che su quelli che non cambiarono sbagliati
In un'evoluzione l'esperienza aiuta esperienza nell'evoluzione il riferimento in una rivoluzione l'esperienza serve poco anzi può indurre all'errore bisogna fare un salto di mentalità
La seconda sfida allora e quali sono
Secondo me ovviamente spero di individuare i fattori Giustino quelli sbagliati quali sono i di librai veri motori di questa rivoluzione che sta venendo parla della mozione lo scenario di sicurezza nel nella natura delle operazioni militari naturalmente
E questi driver sono innanzitutto un crescente con crescente
Disconnessione tra lo sviluppo il sottosviluppo parti sviluppate partisse il Paesi sottosviluppati paesi sviluppati stanno vivendo un gap crescente
Secondo driver e la globalizzazione
La globalizzazione che di fatto star globali tagliando sta aprendo una le opportunità ma nel contempo non appena ugual misura la capacità di accedere a questa opportunità
La terza tre avere l'esposizione l'esplosione tecnologica della tecnologia in particolare della tecnologia d'informazioni information technology che sta creando nel contesto globalizzato un vero e proprio spartiacque tra niente tecnologicamente
Inserito né in questa corrente dell'impatto il progettino allora
E un quarto
Driver la verso organizzazione
Cioè oggi
Gli stati nazione
Hanno
Stanno cominciando a vedere erosi certe caratteristiche proprie della propria sovranità
E quei professori d'azione può essere positiva là dove e polvere in strutture superiori quali può essere appunto le organizzazioni grandi organizzazioni molti nazionali tra cui per Leo vasta parte del mondo certamente la il consolidamento della realtà europea dell'unione europea
Ma può essere negativa là dove questi meccanismi non si creano e la personalizzazione cibi anche una frantumazione tra capacità dello Stato in questo caso abbiamo gli eventi fortemente negativi della destabilizzazione degli scatti e quindi di tutto ciò che esso comporta
Quindi
La terza sfida e avere il coraggio
Di accettai avendo compreso questa
Rivoluzione in atto abbia di accettare mentalmente che bisogna fare dei cambiamenti drastici mentalità ci deve essere un approccio concettuale
Nuovo
E
Dotarsi di conseguenza delle risposte giuste una volta compreso quali sono il nuovo approccio concettuale quindi nuove dottrine nuovi concetti e nuovi capacità non dico mezzi dico capacità che naturalmente clou anche nelle capacità
E qual è
L'essenza
Di questa approccio concettuale io credo che l'approccio attuale sia stato detto anche prima
Rendersi conto che la
E le sfide la sicurezza sono un continuum un continuum interno esterno non esiste
Una frattura tra l'interno e l'esterno vi non si può pensare a problemi della sicurezza in un modo domestico interno
Che a volte è facile ma che non corrisponde alla realtà delle nuove
Scenari sicurezza c'è questo Contino e le nuove sfide la sicurezza non affrontate in un approccio olistico sinergico di tutti gli aspetti della sicurezza di cui quello militare in uno
Importante ma è uno e gli altri strumenti sono ben noti sono gli strumenti
Della politica gli strumenti dell'economia gli strumenti della formazione gli strumenti del sociale gli strumenti dell'integrazione
Perché
Il prete del cambiamento che ho citato prima stanno creando alta nel mondo
Una
Una frattura che non è neanche che noi convenzionalmente diciamo nord-sud perché ci viene comodo ma in effetti non è non cammina per
Paralleli una frattura tra un gruppo
Anche vasto di paesi ricostruiscono un cuore integrato e la Confederazione nata proprio da tutta questa interconnessione che non vuol dire che non ci siano all'interno di questo cuore integrato delle realtà politiche anche diverse da lei anche delle contrapposizioni ma sempre in un mondo integrate cuoce l'interconnessione dello sviluppo economico l'interconnessione della della del tecnologica dell'information technology e questo lega e c'è invece un grosso o ampio vuoto disconnesso
La a questa linea di
Di
Il contatto tra cuore integrato il vuoto disconnesso che non è un parallelo a una linea molto più uniforme perché poi si può discutere ma per esempio
Dicevano delle l'attore pronto c'erano delle implosione che vanno giù e delle prescrive delle incursioni vengono verso nord
E a questa linea nascono si sviluppano tutti i fattori di crisi che noi viviamo sono a questa linea di contatto
E allora
Ci vuole un approccio olistico sinergico multilaterale multilaterale vuol dire su questo credo siamo tutti raccordo significa che
Bisogna sempre più lavorare nel contesto delle organizzazioni delle grandi organizzazioni trattare di cui Marta una fortunatamente e orgogliosamente l'Italia è parte
Certamente
Le Nazioni Unite se promette
L'europea certamente l'alleanza atlantica e anche altre organizzazioni quale l'OSCE e così via quindi lavorare in queste grandi organizzazioni essere membri responsabilità battaglioni di queste grandi organizzazioni
Quindi una strategia che da affrontare i problemi e le sfide sicurezza laddove questi nascono e credo che richiedano un approccio attivo nell'ambito imprese
Organizzazione
In termini di capacità
Brambilla contributo che lo strumento militare che non ne lo strumento militare è uno strumento è uno degli strumenti olistici
è vero che c'è scritto per la pace sempre credo che questo siamo tutti d'accordo non c'è il problema prima che per la pace significa anche l'utilizzo quando necessario ove necessario quando opportuno opportuno degli strumenti militari
Come sta avvenendo ora come noto in passato come andrà in futuro
Gli strumenti militari devono essere un mezzo al servizio di questa grande politica olistica dall'approccio alla sicurezza
Far presto
E siamo alla barca solida lo strumento militare si deve trasformare e farlo mentre opera
Non richiamerò tutte l'operazione militare sta facendo sono state già fatte
Però e chiaro che noi non possiamo fermarci e trasformarci
Noi dobbiamo valutarlo mentre parliamo e ancor di più
L'operazione stesse di partecipare alle missioni internazionali a essere un membro responsabile delle partecipate interne assumersi responsabilità nel contesto nazionale piombato tenta la trasformazione coinvolgono circolo
Negativo se non c'è fermassimo per trasformarci e non ho più classico o più probabilmente faremmo dell'orrore perché le operazioni sono le attrazioni internazionali sono esperienze sono credibilità e ci aiutano a capire come trasformare
E allora
Lo strumento militare
Si trasforma si trasforma in con continuità
E Letrari ripeto signor Mazzone sono abbastanza note sono chiari che come ho detto altre volte non sono non strettamente che non esiste né può esistere crede un metodo italiano la trasformazione esiste
Una prudenza tra la situazione italiana è quello che fanno le grandi organizzazioni di conoscere significa insistere nella integrazione interforze significa insistere la capacità di operare in maniera molte nazionale quindi con i nostri reati significa insistere nella trasformare lo strumento italiano sempre più di nostro mettere Expeditionary che non vuol dire
Capacità
Di andare fuori vuol dire e sequestro apparati nella consapevolezza il nostro contributo esiste intanto pertanto passiamo operare fuori quindi essere strutturati concettualmente per operare fuori che significa sostenerci quindi capacità di andare fuori gli andarono in maniera integrata tra le forze armate
Fare ma integrata con gli altri alleati e per sostenere questo sforzo non sono avvolti paesi come possono fare
L'Italia oggi collettiva posizione e in grado di farlo
Ma questo è il risultato di un lavoro che è stato fatto
Negli anni da parte di coloro che ci hanno preceduti e che dobbiamo continuare a fare per consentire all'Italia di mantenersi alla
La linea del fronte per avanzata rispetto formazione
Per far questo ci vuole
Personale
Professionale e la legge sul professionale
Certamente va in questa direzione ci vuole personale
Che sia in grado di operare in questo contesto olistico sinergico il che vuol dire che abbia anche gli sviluppi una sensibilità culturale all'approccio alle operazioni
Per la pace
Come scrittori non sempre operazioni per la pace sono operazioni di pace
Altrimenti andrebbero sempre soltanto altri operatori vendono i militari ma sono sempre per la pace
E allora per capire che nelle operazioni per la pace o in molte operazioni di cessione di crisi in molte operazioni Torino disegnata in una sensibilità una conoscenza dell'ambiente con sopra una capacità responsabile di usare la forza
Naso responsabile della forza e ciò che rende caratteristico l'impiego delle operazioni
Di oggi
E quindi ci vuole personale preparato che abbia una grande elevazione culturale e anche umana in questo in questo forse l'amarezza in italiano ci può aiutare chi può dare una vantaggio
La quinta sfida ed è stata detta prima l'ha detto onorevole ministro va detto onorevole Minniti
E la sfida delle risse
Io credo
Le risorse non è un problema
Di un anno Unione problema di questo o di quel governo però sorse sono un problema che riguarda tratta la classe politica
Perché oggi ciò che noi oggi siamo siamo al portato di ciò che ci ha preceduto anni fa
Siamo la punta dell'iceberg Marzotto Jellinek perché la del sistema capacità di pianificare nel lungo termine avendo questa visione innovativa capaci tra di a vere
Attendibilità delle risorse di cui per replicare
Non si è però avere una trattazione continua legata a questo o quel contingente momento difficoltà ci vuole una
Certezza del quadro programmate coperta certezza approdare la deve dare solo la politica ed entriamo all'ultima sfida la sesta e lutti
E per cui forse questo convegno come altri convegni di altre forze politiche rappresentano una manifesta la sfida politica e che il problema della
Dell'Italia delle forze armate italiane delle foto delle forze armate italiane non è un problema dei militari non è un problema delle forze armate
è un problema degli italiani è un problema poi le istituzioni è un problema della politica ecco l'estinzione ingiustamente governa
Una severa riflessione su cosa si vuole che le forze armate italiane siano credo che sia ineludibile e questo credo sia la più grande dell'ultima delle sfide grazie
Grazie ammiraglio una comunicazione soprattutto per i giornalisti nel all'uscita di questa sala sulla sinistra è stata allestita una scala stampa
In di chiedere anzi chiedendo all'ambasciatore Maurizio Moreno
Di voler intervenire voglio anche se a notare la presenza del dell'ambasciatore Claudio Moreno e so che arrivato anche l'ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo che interverrà successivamente
L'ambasciatore Maurizio Moreno è rappresentante permanente dell'Italia presso la NATO
Precedentemente che è stato ambasciatore a Praga dal gennaio due mila a seguito della riforma del ministero degli affari esteri è direttore generale è stato direttore generale nei Paesi dell'Europa grazie
Signor ministro onorevoli e senatori e deputati un'autorità civili militari incentivi partecipanti
Sono lieto Danon attorno alla mia qualità di rappresentante permanente dell'Italia presso il Consiglio atlantico con una funzione che nove prevede John di svolge ormai ma da tre anni
E dimmi a prendere alla parola su una questione tanto delicata come quella della processo di trasformazione che la NATO basta oggi attraversando
Si tratta di una questione cruciale nel quadro complessivo dei nuovi assetti già strada già strategici globali successivi
Alla fine del bipolarismo si tratta di una questione sì riguardi nettamente nel nostro Paese
Che come è noto rappresenta oggi il primo contributori di forza nella sera dell'alleanza
Quasi sei mila uomini sui circa ventisette mila dispiegati dalla NATO nei vari teatrini operativi
Un Paese che ha responsabilità di comando Kim si estendono dalla vicino Mediterraneo con la guida dell'operazione attive Endemol di contrasto al terrorismo da parte di un ammiraglio italiano
Alla pianista Nanni al Kosovo dove l'Italia esercita in questo momento in comando rispettivamente delle missioni AISAF che informa
Senza contare evidentemente la responsabilità che dal prossimo dicembre d'Italia per incarico nero europea assumerà della missione europea in Bosnia Erzegovina
Un complesso di impegni che se da un lato eloquentemente confermano alla vita di tale debilitato era nato
Veri flettono la centralità del ruolo dell'Italia in un'alleanza dove non sussistono Aniasi precostituiti nei direttori nel rendite di posizione
L'Italia gode in seno all'alleanza ma credo di poterlo dire di un prestigio altissimo che riflesso della coerenza ma della nostra politica atlantica
E il riflesso dell'impegno generoso costruttivo intelligente delle nostre forze armate nei principali teatri di operazione
L'esigenza di trasformazione della NATO che il vertice dei capi di Stato e di Governo svoltosi danno scorsa che sta mollando ha riportato al centro del dibattito non nasce oggi
Se fa di qualcuno poteva aver nutrito la speranza che la fine del bipolarismo e la disintegrazione del blocco sovietico avrebbero spianato la via ad una nuova stagione fatta male stabilità e sicurezza
Votando un'alleanza politico-militare costituita nel quarantanove e contratto di voce non ad un rapido declino tale illusione se subito scontrata con una realtà ben diversa
L'affiorare di minacce globali terrorismo internazionale la proliferazione di armi di distruzione di massa
Il moltiplicarsi degli Stati canaglia dei focolai di crisi regionale
A questo confermato l'esigenza di non privarsi di un'organizzazione di sicurezza unica nel suo genere e qui difficile immaginare alternativa
Oltre che insostituibile Baluardo di difesa collettiva alla NATO infatti un'alleanza fondata su valori condivisi
E resta il foro in seno al quale le democrazie una delle due rive dell'atlantica sono chiamati in definitiva confrontare le rispettive percezione della minaccia e ad armonizzare scelte ed orientamenti politico strategici
Anche si sono andati affacciandosi sulla scena internazionale nuovi attori
Eccone il rafforzamento dell'architettura di sicurezza europea la prospettiva agli una suddivisione dei ruoli tra la NATO e l'UE non è più una utopia
L'alleanza non ha perso la sua funzione come ha dimostrato l'insistente domanda Dinato che si è andata sviluppando sì in questi anni
Il numero dei paesi membri e passato attraverso due tornate di allargamento da sedici a ventisei
Ai tre candidati dalla penisola Banana balcanica Albania Croazia Albania Croazia e Macedonia si sono aggiunti di recente Ucraina Georgia
Che credo no nell'adesione alla NATO la migliore garanzia di consolidamento delle ritrovata democrazia oltre che della propria sicurezza
A forme di crescente collaborazione con la NATO hanno mostrato interesse la Russia e credo che questo è il frutto di un impegno di iniziazione italiana dal vertice
Di Pratica di Mare nel due mila e due esiste con la Russia un secondo al rapporto di partenariato strategico che fatto di dialogo politico ha mai fatto soprattutto di cooperazione militare
Paesi dell'Asia centrale del Sud-Est asiatico quelli Israele se i Paesi arabi che già da alcuni anni aderiscono al dialogo mediterraneo
E più di recente quelle del Golfo cosiddetto Grande Medio Oriente destinatari della cosiddetta iniziativa di cooperazione di stampo noi minacce da un lato nuovi membri nuovi partner nuove missioni si pensi a quell'inedita di soccorso avviata proprio in questi giorni tra nata in Pakistan ha una missione umanitaria
Sono tutti elementi che hanno concorso peraltro decelerare l'esigenza di adattamento e di trasformazione di quello che era stato per lungo tempo uno strumento di difesa statica
In un assetto dinamico e flessibile atto non soltanto a reagire ma prevedere e a prevenire una minaccia dai contorni non sempre identificabili spesso sfuggenti
Al di là degli obblighi di mutua difesa
Che derivano dall'articolo cinque del Trattato nord Atlantico l'alleanza e oggi chiamata contemplare operazioni fuori area intese non salta non soltanto a mantenere ma anche a proiettare stabilità e sicurezza nella più ampia accezione
La globalità e la simmetrici da delle minacce ha reso indispensabile ed urgente una tenta riflessione non soltanto sulle capacità sugli aspetti operativi
Ma altre SIM sui presupposti che sono alla base dell'attuale visione strategica
Da parte degli Stati Uniti è apparso chiaro più di recente mi interessa dare nuovo spazio nuovo credito all'alleanza ricercare forme di collaborazione sinergica con l'Unione europea
Nella così Polenza dei limiti messi a nudo in Afghanistan in Iraq dalle coalizioni di volenterosi
Ricevendo un'impostazione portando avanti portata avanti con particolare coerenza determinazione ritarda sia da parte della ministro Frattini poi del ministro Fini del ministro
Martino sia spesso insistito in Consiglio Atlantico su questa esigenza
E prendendo coscienza che lo strappo tra gli Stati Uniti ad alcuni alleati europei sulla crisi irachena scaturiva in primo luogo da un diversa apprezzamento delle nozioni minaccia ne dovrebbe letta la NATO ha riscoperto negli ultimi tempi la sua dimensione politica
Promuovendo su un crescente numero di problemi dal Medioriente tra Corea del Nord all'Iran alla Cina
Fra una settimana parleremo con la partecipazione di esperti Vienna Washington proprio di questi problemi consultazioni intese a favorire una comune percezione dei rischi e delle priorità strategica la posta in gioco è innanzitutto quella di rilanciare e a rafforzare coesione dell'alleanza la solidarietà tram agli alleati queste del resto un'esigenza
Sottolineata spesso dall'assemblea ma parlamentare della NATO calci conforta della a suo tra supporto e del suo suggerimento Assemblea parlamentare di cui erano Minniti autorevole membro
La trasformazione prefigurata vecchia pista di governo al vertice di Istanbul mila a dare alla NATO una nuova spinta
E le risorse indispensabili ad affrontare con tempestività ed efficienza anche in aree diverse da quelle atlantica le nuove minacce
Si tratta di una prospettiva chiamata a misurarsi Siena ambita nato che a livello nazionale con un ulteriori impegnativi approfondimenti che postula una riduzione condivisa di alcuni nodi di fondo che richiede da parte italiana un'attenta riflessione anche nell'ottica di una coerente consapevole partecipazione fare diverse per tappe del processo in corso
Tale contesto particolare rilevanza suo verranno la riunione dei ministri degli Esteri prevista borsello all'otto nove dicembre e poi quella dei ministri della Difesa che l'Italia accoglierà Taormina il nove e il dieci febbraio
L'esigenza di fondo che negli ambienti alleati si pone e quella di verificare la perdurante validità dopo l'undici settembre e dopo attacchi terroristici quali quelli di Madrid e Casablanca Londra ieri Nuova Delhi
Nell'attuale concetto strategico ha basato sulla possibilità di condurre un numero circoscritto e predeterminato attualmente tre di operazioni su grande scala
O se lo si debba piuttosto contemplare l'eventualità di una più ampia gamma di interventi dell'alleanza a minori intensità e con una diversa tipologia missioni di imposizioni e mantenimento della pace
Interventi di prevenzione e gestione delle crisi
Operazioni di soccorso umanitario anche in occasione di catastrofi naturali
Si tratta evidentemente di variabili da cui discendono diverse certo complesse implicazioni sotto il profilo della pianificazione e dell'individuazione dello strumento militare più idoneo
L'orizzonte geografico sembra comunque destinato ad ampliarsi in corrispondenza con dilatarsi di un arco delle crisi che dei Balcani nemica Runyon si proietta verso il Caucaso fino a lambire il Sud-Est asiatico
Mentre in chiave prospettica potrebbe profilarsi per la NATO l'esigenza vini condurre contestualmente un certo numero di interventi a medio bassa intensità in teatri periferici anche per distanza meno verosimile appare infatti oggi obiettivamente la prospettiva
Che essa ma venga a trovarsi coinvolta in uno stesso momento
In una pluralità di conflitti su basta una Scala sua scala globale
Gli assetti bellici in qualche caso pletorici e di fatto inutilizzabile di cui sono data dotati diversi alleati in particolare quelli provenienti dall'ex a patto che non Varsavia
E non stati concepiti essenzialmente per compiti ed esigenze di difesa statica quelle che oggi occorrono sono invece forse dinamica forze di pronto impiego flessibili interoperabile
Dotate di capacità tecnologicamente avanzate anch'tali mandare abita mente neutralizzare il nemico dalla una fisionomia non sempre una certa la NATO ha saputo positivamente interpretare questa esigenza
Dotandosi nell'arco di poco più di due anni della NATO Response Force un dispositivo di intervento rapido multinazionale interforze in grado di essere prontamente schierato nelle stazioni né più diverse
Venere fra la cui costituzione d'Italia ha dato fin dall'inizio un'assai significativo contributo
Raggiungerà la propria capacità operativa nel due mila sei con oltre due venti mila uomini schiera veri in un arco di tempo tre cinque e trenta giorni
Strumento militare strumento umanitario come ma ho ricordato
Lerner e farle presentato un vero e proprio catalizzatore del processo di trasformazione della NATO elementi di tale forza navali sotto comando italiano
Sono stati mese di recente a disposizione per l'invio degli aiuti alla Louisiana su richiesta della NATO e sono attualmente impegnati in particolare la componente terrestre sotto guida spagnola nella campagna di soccorso al Pakistan
Passo avanti la NATO non va in parallelo facendo nella messa a punto di nuove specifiche capacità operative
E battaglioni di difesa e ne ebbe cinque ma la modernizzazione del sistema di comunicazione satellitare alleate i nuovi sistemi per la ricognizione controllo informatico dei teatri operativi la GS
La messa in atto di dispositivi di difesa missilistica Nardi teatro sono esempi di questa capacità della ma DNA ripensamento delle capacità operative
Che la NATO dimostra
In parallelo con lo sviluppo di nuove capacità procedono i lavori intesa meglio qualificare il concetto strategico
E il livello di ambizione di un'alleanza
Che oggi è impegnata contestualmente in situazioni diverse da quelle dei Balcani dell'Afghanistan dell'Iraq del mar Mediterraneo dal Tour del Darfur del Pakistan sono tutte operazioni emissioni della NATO
La nuova dimensione dell'impegnato denaro del dell'impegno della NATO di riflesso posto anche sul tappeto la necessità di ripensare l'attuale concetto di finanziamento basato sulle un principio Cosso Lai Now verde folla questo non ci esonera evidentemente dalla aumentare i bilanci della Difesa ma io credo che anche sul l'impulso dell'Italia alla NATO
A innovato un'inutile tre in un innovativo processo destinata dal proseguire alle prospettive rifinanziamento mi capacità chiave
Per le operazioni attraverso fondi nei comuni sull'altro piano la allargamento dell'alleanza ha reso urgente anche una riforma delle procedure di lavoro delle strutture interne della NATO dove l'Italia e significativamente rappresentata io credo che non sia un caso che il vice segretario generale della NATO continua ad essere un diplomatico italiano
Non è scritto da nessuna parte soprattutto in una nuova nato a ventisei non è un caso che per la prima volta negli ultimi due anni ne abbiamo tenuto un posto di sottosegretario
Nel settore delicato della difesa per gli investimenti
Non è un caso che on rappresentante di Finmeccanica per la prima volta nei giorni scorsi sia stato eletto in concorrenza con un candidato americano alla presidenza del gruppo consultivo industriale della NATO
Io credo che la trasformazione della NATO
Infatti anche attraverso il rapporto che si è andato sviluppando con i partner
La Russia parteciperà da febbraio all'operazione attiva Endemol allo stesso operazione si assoceranno l'Algeria illa Marocco
Io credo che questi rapporti nel con i Paesi in parte non sono un ulteriore elemento Nanni quella macché una visione dinamica della NATO i rapporti con la NATO e l'Uem avevo previsto di dedicare qualche paragrafo ma so che ci sono altri in una oratori
Percentualmente
Le intese esistono esistono venti sembra breve imploso sono intese che hanno grandi potenzialità fiato per operazioni in Bosnia alla dimostrato ma esistono in questo momento
Preclusioni della Turchia legata al problema di chip ROM
Vorrei anche ricordare che proprio in questi giorni sono in corso tra la NATO delle Nazioni Unite delle consultazioni m che dovrebbero portare a firmare un nome Morando non restando in gara tra le due organizzazioni ma sempre più frequente ma sono le prese di contatto conserva nato attualmente in Darfur ha infatti stanno e anche attraverso richieste pervenutami informalmente dal segretario generale dell'ONU
A questo io vorrei limitarmi perché ci sono altri oratori per sottolineare che quella che viviamo in questi giorni in questi anni è una nuova NATO fra la nuova NATO che apprezzo il contributo dell'Italia a cui credo che l'Italia debba a continuare a dare un convinto impegnativo supporto grazie
Va bene è un saluto e un ringraziamento ancora il ministro Martino che ci lasciate era concomitanti impegni di governo
Continuando i nostri lavori voglio comunicare dice il generale Mosca Moschini
E l'ambasciatore Maurizio Moreno non saranno questa mattina scusate scusate sì sì l'ambasciatore Maurizio Melani non saranno stamattina con noi
E perché sono impegnati per una riunione del consiglio degli affari generali e relazioni esterne dell'Unione Europea
Hanno entrambi e di questo li ringraziamo curato di mandarci un contributo scritto
Il contributo dell'ambasciatore Maurizio Melani loro allegheremo agli atti di questa giornata
Per quanto riguarda il contributo del generale Mosca Moschini e qui con noi generale Baistrocchi al quale chiederei cortesemente di poterne dare lettura grazie
Signor onorevoli
Se anche avessero Maggio Sears Cavese nautica signore generali colleghi signori e signore
Sono sempre di legge oggi dei soldi di rappresentare generale Rolando Mosca Moschini che il Presidente il chairman del Comitato militare dell'Unione Europea quindi
Tenterò di portare tenuto conto di tutte dei degli illustri dell'illusione perché mi hanno preceduto di portare qualche contributo
E di dare di dal dal punto di vista del mio europea nel contesto che è stato già delineato ed in particolare di sottolineare quegli elementi che dal punto di vista delle forze armate in generale dello strumento militare e delle forze armate italiane possono avere un riscontro una rilevanza significativa in un quadro in in un quadro di prospettiva futura è stato già accennato alla io lo pio anziché avete strategici alla nuova strategia di sicurezza dell'ONU europea
Lanciata come è stato detto
Nella due mila e tre a dicembre del due mila e tre e sono stati già evidenziati alcuni anzi i principali
Aspetti della di tale strategia è però importante mette in evidenza anche i meccanismi concettuali che operano al livello al di sotto dei dei grandi dei grandi dei grandi principi e dei fondamenti sui quali sì appunto poggia la strategia dell'europea
La un aspetto fondamentale che questi hanno un'incidenza era assolutamente di primo livello sullo strumento militare almeno sullo strumento militare fu del futuro e sul suo impiego
Il primo punto è relativo alla al circolo virtuoso sul quale poggia la strategia sicurezza sviluppo
La sicurezza non è un problema nazionale è un problema globale non europea con questa strategia si definisce per la prima volta attore globale per la sicurezza
E quindi
Lo lo strumento degli strumenti relativi alla sicurezza sono strumenti anche per lo sviluppo propedeutici allo sviluppo
Allo sviluppo in tutti i suoi sensi quello politico democratico se vogliamo sociale della rullo nuovo della della del rispetto dei diritti umani eccetera
Quindi la la sicurezza rappresenta la precondizione dello sviluppo e a sua volta come ho detto in un circolo virtuoso lo sviluppo con l'affermarsi
Rinforza a la sicurezza stessa questo è un aspetto fondamentale perché l'intervento militare in queste condizioni non può essere visto come a sé stante come come una una capacità una un'azione indipendente dal resto ma va vista va vista non solo in coordinamento con le altre tre componenti ma in una più molto più stretta integrazione di quanto si possa pensare in un in un primo momento è questo il concetto della multidisciplinarietà cioè il concetto secondo il quale la strategia di intervento del mio europea comporre si articola si fonda su diverse componenti tra i quattro alle quali la componente militare ma questa è soltanto una forse la più importante in certe fasi ma comunque una di tante altre componenti che operano di fatto sul terreno preciso che questa strategia tentata in diversi teatri e adesso all'opera nella nella in Bosnia Erzegovina come tutti loro sanno con l'operazione Altea
E con sta ottenendo dei risultati molto molto significativi anche se questi non vengono troppo pubblicizzati di fare
Il problema della sicurezza espresso in questi termini implica la necessità di oltre a tutti gli altri fattori che abbiamo ci consente considerato il visto in precedenza alla necessità d'della cooperazione fra Stati
Quindi la sicurezza va visto va vista in termini inclusivi intervengo nell'aria di crisi per far sì che quell'area e gli attori in quell'area entrino a far parte del processo di sviluppo che
Che col mio intervento Unione Europea un'azione italiana intendo intendo sostenere o promuovere è chiaro che anche in questo in questa prospettiva si innesta il concetto della della multi dalle molti laterali Isma'più efficace cioè e questo si rivolge e questo concetto si riferisce in particolare all'interazione con le grandi organizzazioni internazionali
Un altro punto che soltanto sfioro
Che che però ha una estrema importanza l'approccio dell'unione europea di una dissi il secondo il quale l'Inter secondo il quale l'intervento va orchestrato secondo una visione globale senta globali
Per poi intervenire localmente al tempo dovuto con lo strumento debito
Per poter aiutare la risoluzione delle questo questo presuppone chiaramente che il fondamento dal punto di vista diciamo della funzionalità sì del di questa nuova strategia sia la conoscenza
La conoscenza e nel senso della della della
La possibilità di poter
Disporre di un quadro di situazione che consenta di monitorizzare la situazione
Planetaria concentrando l'attenzione sulle aree di crisi in tutte le loro dimensioni
La conoscenza quindi dal punto di vista militare potremmo ridefinirla come in la la diciamo l'insieme l'interazione sinergica di informazione pianificazione e comando e controllo
E le nuove strutture
Che dovrebbero sostenere questo nuovo approccio alla alla alla conoscenza militare cioè finalizzata all'impiego dello strumento militare quale componenti di una strategia multidisciplinare
E ovviamente le strutture dovranno ovviamente a essere strutture di tipo reticolare
Non gerarchizzati o con un minimo di gerarchizzazione perché come è noto il principio di principi di gerarchi vari principi gerarchia rallentano e e condizionano il flusso della conoscenza che invece no è la base dei decisioni la la gerarchizzazione delle reti è fondamentale per l'assunzione delle decisioni ma non per la conoscenza della situazione
Ho quindi punto questa visione globale per mondo semplificando al massimo dal punto di vista della Dea per fare cosa
Per intervenire tempestivamente
E per intervenire in maniera efficace si voglia intervenire tempestivamente ma non non produrre grossi risultati o o comunque disperdere non usare in maniera efficiente fondi i fondi disponibili tempestivamente è il il il la l'aspetto della tempestività legata al concetto di rapido il responso tempestivo non significa necessariamente rapido rapide non significa necessariamente tempestivo ma se andiamo analizzare un po'più uno più nel dettaglio la le due le due possibili tipologie d'intervento l'intervento cosiddetto preventivo che qualcosa comunque diverso da lì da lì da da dalla da da ciò che normalmente si intende
Con intervento preventivo dell'Unione europea cioè intervenire prima anche la crisi esploda
Secondo o intervenire intervenire invece in termini reattivi laddove là dove la crisi sia già sia già emersa e ma ma si si debba o si voglia intervenire successivamente ecco entrambi questi concetti portano alla necessità lo sviluppo analitico di questi oggetti alle si sa di dotarsi di una capacità di intervento rapido
Che non europea si è autodefinito con un livello d'ambizione
Veramente elevato direi estremamente de Manning perché in nuove le novità i batta il gruppo è stato già accennata questa capacità una sorta di omologo della nel refrain seppure con caratteristiche e dimensioni diverse
Prevedono la capacità di intervenire
In dieci giorni dal momento dell'assunzione della decisione politica d'intervenire intervenire significa non essere pronti a muovere ma essere già operanti inviati in teatro quindi c'è anche il fattore
Aggiuntivo di aleatorietà della distanza o della della tipologia diciamo geografica oggi o strategica dell'operazione da intervenire quindi rapide responso
Ma rapide responso non è militare non è solo militare contiene una componente fondamentale militare il parcheggio
Ribatte pronto
Ma contiene anche tutte le altre componenti opportunamente articolate nel tempo nello spazio per funzioni che dovrebbero consentire di di rendere divari quell'efficacia che spesso e volentieri è mancata molti interventi militari per quanto condotti
Condotti in maniera esemplare dal punto di vista tecnico professionale
Quindi la seconda componente la conoscenza severo da questa poter intervenire preventivamente o o intervenire rapidamente ma anche serve a poter sarà strutturare sa comare
Costruire una capacità militare d'intervento idonea come ho detto a conseguire l'efficacia
Dell'intervento stesso
Ed in questo ed in questo entra in gioco la in questo ingaggio collare il fattore della che è stato più volte accennato
Della multidisciplinarietà cioè della capacità di poter sa comare costruire le diverse componenti chiedevano che sono che sono poi
Diciamo fanno parte di quel di quella
Di quella progressiva articolazione della dell'intervento per la sicurezza che è propedeutico allo sviluppo e quindi all'autosospendo amento sia dal punto di vista la sicurezza sia da quello dello Sviluppo economico democratico sociale
Dell'aria di crisi
Abbiamo detto il Vate proprio lo strumento lo strumento militare diciamo punta di diamante della della della del paga giocabile responsa doma l'altra capacità di cui si è dotata non europea ma del gruppo già operativo sin dall'inizio di quest'anno
L'altra capacità di cui si è dotata non europea
è la cellula
Di pianificazione civile e militare che è proprio quella opera nell'interno dello stato maggiore militare ma racchiude in sé tutte le componenti della dell'un'europea e persino la commissione dico persino perché
Tutti loro sanno che esiste un problema di integrazione Inter Pillar tra i pilastri denominata per cui la Commissione lavora talvolta in maniera non del tutto coordinata col Consiglio viceversa con la cellula civile militare che sta operando veramente in maniera in maniera diciamo con risultati anche vanno al di là delle aspettative integra anche
Elementi in significativi professionali dal punto di vista della commissione quindi indica anche la commissione in questo sforzo
D'altra parte se andiamo a vedere un attimo non europea a dal punto di vista delle stirpi più o meno una vita di cinque anni e non di più orientativamente novantanove cinque sei anni
I risultati ottenuti sono è vero che abbiamo che è stato seguito anche il modello nato c'era già un'esperienza precedente però i risultati ottenuti sono davvero strabilianti in termini di tempo tenuto conto che tutte le decisioni vengono vengono portate a venticinque a venticinque Paesi quindi
E c'è il Colella la necessità ovviamente di raggiungere un consenso sia dal punto di vista delle operazioni sia dal punto di vista dello sviluppo delle capacità e qui torniamo andiamo una facciamo un piccolo flash sulle capacità è stata si è parlato dell'agenzia per la difesa
No non mi soffermo se non su un punto un organismo veramente dinamico interessante costruito in maniera apparentemente anomala come un oggetto come un oggetto estraneo un corpo estraneo non europea sotto molti aspetti ma ma che sta operando in maniera molto efficace ecco un presupposto fondamentale per il funzionamento dell'agenzia
La disponibilità di un requisito comune l'agenzia non lavora non lavora soltanto
Ho principalmente per i singoli paesi membri l'agenzia lavora per l'Unione europea quindi è necessario che l'Unione europea il comitato militare e gli organismi nel il comitato politico e di sicurezza siano in grado di varare dei requisiti comuni
Che possono poi servire all'agenzia come piattaforma per lo sviluppo di nuovi programmi l'agenzia non è un ente di approvvigionamento e sul piano della standardizzazione dei programmi nazionali
Cui è stato fatto cenno i risultati ottenuti non sono granché sono molto modesti perché è ovvio perché tutti i programmi nazionali o gran parte dei programmi nazionali no sono già sono già vincolati da una serie di
Di di paletti finanziarie di pianificazione e di lavoro che che sono che sono difficilmente eludibili per cui per esempio per i nove riconobbe
Dato mi pare che ci siano ventitré o ventiquattro programmi su venticinque Paesi membri che continueranno o almeno sembra vogliono continuare a procede indipendentemente quindi dal punto di vista del ciò di ciò che
è stato già fatto si sta già facendo è molto difficile
è molto difficile
Difficile ricondurre ricondurre a una a una a una logica di efficienza delle iniziative e questo è un punto d'iniziative singole dei dei vari Paesi e questo è un punto molto importante a mio modesto avviso e a quello del signor generale Mosca Moschini equa rappresentanza oralmente
è non hanno molto senso parlare di difesa a livello nazionale
Non ha molto senso perché lo Stato soprattutto allo Stato ma neanche notato come l'Italia ma
E per quanto un per quanto vogliamo volle vogliamo ancora definirlo una potenza di medio livello non è in grado di di incidere sulla situazione in nazionali in maniera efficace se non attraverso la cooperazione internazionale abbiamo ancora detto e questo no è stato già detto più volte ma queste sempre più vero
è una tendenza che che che crescerà nel tempo quindi il nostro ruolo il ruolo di un paese membro dell'europea il ruolo di una nazione
Deve essere sviluppato nel contesto delle alleanze del delle delle organizzazioni internazionali quindi parlare di nuovi requisiti italiani o di ristrutturazione dello strumento italiano
è ha senso solo è giusto è validissimo ha senso solo se fatto a meno questa è un'opinione personale naturalmente attraverso cioè in in nel contesto dell'unione europea
La la voi sapere che che sicuramente che che lui europea sta adesso dando uno sguardo anche l'oltre l'orizzonte è in corso di sviluppo la cosiddetta lontana invece anche da una visione a più lungo termine che dovrebbe proprio fornire come prima
Come primo obiettivo dovrebbe dare allora all'agenzia per la difesa uno strumento concetto che lavora diciamo in maniera in cui è un primattore di questo viatico questa di questa nuova di questa nuova attività
Dovrebbe dare l'agenzia la difesa proprio il il il la guida concettuale per lo sviluppo di questi di questi nuovi programmi e concetti ecco nel senso nel senso delle capre nel termine in termini di capacità c'è da dire
è stato già assegnato dal signor Capo di Stato maggiore difesa ma c'è da dire che il concetto di capacità non è
In mezzo lo strumento militare nel senso brutale dell'hardware
Ma è un Complesso di di e il Complesso di tutte quelle componenti che che o inclusa quella militare incluso il mezzo che danno la possibilità di conseguire un certo affetto sul terreno in un'area di crisi compreso compreso il processo decisionale a livello politico perché se il rabbino pacchetto di risposta rapida era Rapid Response Package deve muovere in dieci giorni dalla decisione è chiaro che che la decisione politica deve essere presa entro certi tempi altrimenti lo strumento militare in mezzo non è in grado di operare sul terreno
Questo nuovo concetto di capacità tra l'altro sistemico diciamo
Dà spazio a due aspetti fondamentali a due a due biglietti vincenti ci fa guardare in due direttrici fondamentali primo
L'innovazione
L'innovazione la rivoluzione a cui è stato fatto cenno implica una rivoluzione anche nel contesto e capacità mila non necessariamente più costosa più costosa di quanto di quanto ma certamente richiede che certamente richiedere risorse
Se secondo punto la visione Synergy la visione diciamo sistemica consente primo distrutta di realizzati progettare le sinergie tra le diverse componenti soprattutto nel contesto di CIPE multidisciplinare
Secondo sfruttare tutte le esternalità che comunque
Trovano troppo si quelle positive naturalmente che comunque si realizzano quando più componenti operano nei terreni sul terreno
Quindi vi è un nuovo concetto da aggiungere a quello dell'integrazione interforze dell'integrazione multinazionale dal punto di vista delle forze militari ed è quello dell'integrazione multidisciplinare
Perché se lo strumento militare non è in grado di preparare il terreno alle con pale altre componenti chiamiamole così civili
No di supporto alla allo sviluppo allo sviluppo e quindi supporto al superamento della crisi
E non è in grado di interagire con loro in un unico sistema informativo ecco il problema della conoscenza multidisciplinare lo strumento militare farà un farà farà farà il suo mestiere
Nel senso tradizionale della difesa il nemico l'amico ma non riuscirà a risolvere il problema e quindi saremo costretti a rimanere per decenni nelle aree di crisi per mantenere per tenere sotto controllo tutti cattivi nella zona perché non riusciremo a far decollare
O comunque sarà molto lo ha vinto questo processo è già successo e lo sappiamo bene tutti in molte aree ma questo che cosa comporta
In è fondamentale in tutto questo quadro non riuscirà a recuperare quell'efficienza
Ed è questo un primo aspetto a livello ai il primo livello di queste efficienza va recuperata a livello nazionale in ambito nazionale che consenta primo di liberare il delle risorse finanziarie che possono essere investite nell'innovazione nelle nuove capacità secondo di valorizzare con investimenti sostanziali
La componente umana perché in questo nuovo tipo di strumento militare l'uomo il fattore umano a lo vediamo
Ovviamente sotto i nostri occhi ma ma un'importanza crescente sia dal punto di vista del suo valore
No del suo valore in termini di vite umane capacità e possibilità di spendere la sia dal punto di vista delle capacità che che il singolo individuo deve dimostrare sul terreno durante durante l'operazione
Concludo con con una riflessione su su ho già detto in partenza che
Che
Un problema un problema fondamentale è quello di riuscire a operare nel contesto
Come nazione nel contesto delle nazioni cioè di operare di di comune accordo con comunità di intenti trovare una visione comune
Del mondo e del problema della sicurezza in tutti i suoi aspetti per poter operare insieme quindi produrre quella sinergia che che necessari in primo luogo a livello di visione politica ma poiché anche a livello di visione industriale vediamo la gente e di strumento militare naturalmente
Questo è è importante è ovviamente fondamentale in tutti i suoi in tutti i sospetti ma ci dà un esempio su su di questo punto per esempio rapporto dal europea la NATO
Si è più volte accennato non oggi
Ma in passato alla alla a una presunta complementarità trainato Unione Europea
Beh non ha senso questo questa gialla questa definizione implica che si sia una suddivisione di compiti c'era europea fa certe cose la NATO ne fa altre che di fatto non è vero
Potrebbe esserci una complementarità de Area di area geografica d'intervento sappiamo che adesso l'Europa è una un attore globale anche lo è anche la NATO potremmo avere una compatibilità con con complementarità temporale qualcuno ancora si attacca concetti come da sulla base del tempo
Vedi caso dalla Bosnia quando c'è da fare le cose seriamente interviene la NATO poi arriva all'Unione Europea e distribuisce i panini ecco no anche se in Bosnia no non sta succedendo proprio questo ma qualcuno potrebbe interpretare situazioni questi termini non è non è assolutamente questo il caso non vi è a maggior ragione ed è questo l'aspetto fondamentale è una complementarità in termini di capacità perché le capacità degli dei venticinque
Stati membri sono in gran parte quella nana diciannove membri sono gli stessi tra poco saranno ventuno i membri in comune quindi dal punto di vista di di una nazione come l'Italia non vi è o di una nazione qualunque membro le volevo bene diciamo quasi tutti mi voleva e non vi è assolutamente alcuna differenziazione intermedi capaci dallo strumento lo stesso
Qual è allora il discorso il discorso è che il amato giudizio molto ovviamente del tutto personale la NATO nasce deve a alla sua funzione fondamentale ma la in quanto anello di giunzione per una alleanza transatlantica ma la l'Unione europea
Dovrebbe operare all'interno di questa alleanza fondamentale no in maniera unitaria
E invece si arriva si giunge al paradosso che il grado di integrazione militare dei paesi membri dell'Unione Europea è maggiore nell'ambito dei europea
Là dove ci dovrebbe essere invece incerto c'è c'è sì c'è stato un certo di battimani dove potrebbe essere più giustificato un certo da piuttosto che nell'ambito NATO dove no valgono di più i rapporti bilaterali con con la potenza maggiore quindi la la la la diciamo il rapporto NATO Unione europea va va sicuramente rivisto all'IVA non sono certamente in grado di farlo ma va sicuramente rivisto a livello di impostazione perché l'attuale approccio del sul basato sulla complementarietà
Non ha non ha non ha più molto significati
Ho e ora quindi pare possibile
Comunque se se io ricordo i tempi in cui con col signor generale Cecchi lavoravamo lo stato maggiore dell'esercito dieci quindici anni fa
E in cui cominciavano a partire le prime operazioni le prime operazioni delle forze armate italiane né Somalia e Mozambico
E poi in Bosnia eccetera
Ebbene da quella a a quell'epoca dieci quindi anche in dieci anni fa pur noi operando nella nella nel nel direttamente essendo direttamente implicati con la pianificazione operativa e quindi essendo pienamente partecipi di quelle attività certamente io credo io credo che che signor cavi sono già sesto condivida questo punto no non ci saremmo mai aspettati aspettati che tra dopo dieci o quindici anni
Dieci quindici anni l'esercito le forzano esercita le hanno e alle forze armate italiane sarebbero state in grado di fare no quello che oggi fanno quindi vi è un sabbia è stato un salto di qualità un salto di qualità e di capacità concrete anche quantitativo seppure in un quadro di riduzione delle risorse che è stato straordinariamente straordinari ve lo dice chi ha lavorato per tanti anni all'interno dalla struttura almeno dell'esercito che quindi si & Co
O è per è però ancora possibile andare avanti e cioè il punto cruciale è che in questo momento
Secondo secondo noi
Dall'Unione Europea essi è esiste un attraverso un'europea e se non in contraddizione con la con l'Alleanza Atlantica
Esiste la possibilità di fare un ulteriore salto qualitativo funzione salto di qualità divo ed è il salto qualitativo avverte questo salto quelli è possibile
In un quadro di risorse che certamente diverso da quelle da quel da quelle tendenzialmente attuali è possibile soltanto attraverso una visione delle forze armate
Dello strumento militare che noi che non sia limitata allo strumento militare stesso ma si è allargata prima di tutto a livello nazionale e poi a livello europeo ha tutte le componenti
Multidisciplinari dell'amministrazione pubblica che concorrono alla sicurezza in quanto elemento fondamentale per lo sviluppo dell'Italia e del del del resto del mondo come sostiene la la nuova strategia dell'opera grazie
Grazie generale ho apprezzato molto stamattina la puntualità con la quale grazie a voi siamo riusciti ad iniziare i lavori io vorrei con la stessa puntualità riuscire a pre vedere per alle dodici e quarantacinque circa la possibilità che che Piero Fassino concluda questa mattina
Chiederei ora di intervenire all'ambasciatore Alessandro Minuto Rizzo
L'ambasciatore è segretaria generale delegato della NATO praticamente il numero due del del Patto Atlantico
Aventi anche la funzione di presiedere il consiglio direttivo in caso di assenza del segretario generale arrivato a questa qualifica dopo una lunga carriera diplomatica grazie ambasciatore presa proprio e apprezzate per grazie per la precisazione
Grazie mille ringrazio per l'invito
è sempre molto difficile lasciare lasciare Brix nel quando si lavora in Oria nel tre internazionale
E tutto è sempre importante dove si è ma quindi mi sento ecco mi sento veramente a casa mia davanti a tanti amici e ce ne sono molto contento di essere qui
Naturalmente come sempre con l'organizzatore del pensato al convegno e data gli intervenuti chiudete in una missione impossibile perché ho tenuto sopra ma tutti per cui veramente una scommessa sulla capacità intuitiva
Di chi deve parlare nello scegliere il diciamo il valore aggiunto che vuole dare alla propria formazione poi vedremo i voti che darete alla fine alla fine della sessione a tutti noi
Guardando il titolo in cui si parla di sfide e si parla di difesa e si parla di tagli e mi sono domandato quale quale poteva essere il mio compito qui oggi
Io credo che
Sia il momento di far di avere un approccio critico è un approccio analitico piuttosto che descrittivo perché la porta descrittivo credo è utile interessante da informazioni ma lascia un po'indietro quello che il quadro di riferimento
Quindi credo che bisogna cercare di capire innanzitutto in che mondo viviamo e quale tipo di sfide abbiamo davanti quindi io partirei per non perdere troppo tempo guardando al sistema multilaterale atleta multilaterale che lo abbiamo ereditato dalla seconda guerra mondiale e dalla guerra fredda
E la mio commento è che questo sistema multilaterale è sottoposto a molte pressioni in questo momento a molte persone in senso negativo e che lo conducono ad una maggiore fragilità
Se non stiamo molto attenti se non poniamo rimedio a questa situazione questo una cosa che ci deve preoccupare e parlando con molta franchezza perché dico questo perché le Nazioni Unite
Hanno certamente un'alta autorità morale e politica però no ma contemporaneamente molte difficoltà organizzative e manageriali come sappiamo tutti l'Unione Europea con i successivi allargamenti e la pausa la Costituzione a forse almeno in questa fase speriamo solo una fase transitoria perso una parte la sua spinta propulsiva
L'amato che pure ha sempre avuto fino al agli anni e la caduta del muro di Berlino delle priorità molto chiare
Con la guerra in Iraq e con la mancanza di consenso politico che ne è seguita ha avuto una battuta d'arresto per cui si sta riprendendo adesso quindi è un quadro che non ci deve dare molte soddisfazioni da questo punto di vista d'altra parte credo è difficile immaginare strumenti nuovi
Lo stesso tempo credo anche credo che noi qui siamo tutti d'accordo e anche dei precedenti interventi compreso il ministro Martino emerge chiaramente noi dobbiamo preoccuparci prioritariamente di andare il più possibile verso un mondo multilaterale ed in equilibrio
Per evitare di tornare alla situazione tradizionale della comunità internazionale
Fino alla seconda guerra mondiale che era fatta di precaria alleanza mi sembra l'abbia anche detto il ministro Martino mirate ad obiettivi limitati da breve termina e quindi in un quadro direi di instabilità strutturale dalla comunità internazionale
Quindi Dio commento è cerchiamo di rafforzare le organizzazioni di riferimento quindi le Nazioni Unite la NATO l'Unione europea
La ricerca l'interesse nazionale ci deve essere ma anche qui credo che siamo d'accordo dovrebbero avvenire all'interno di questo quadro di riferimento
E anche vero d'altra parte che non possiamo ignorare la realtà di oggi in base a cui secondo me non solo secondo me naturalmente ogni comunità nazionale
E in un certo senso più sola e deve cercare di potenziare i propri strumenti a cominciare e naturalmente dalla diplomazia e dalla difesa
Per poi passare molte altre cose la globalizzazione non è solo un fatto economico di comunicazione non riguarda solo gli internet i mercati ma riguarda anche la la sicurezza
E qui vorrei dire che ricordare perché non se ne parla spesso che tradizionalmente lo l'Europa si è occupata di problemi all'interno del continente stesso
E gli altri continenti entravano in gioco solo il modo secondario e marginale o perché no delle coloni o perché c'erano delle materie prime ma comunque non certamente devi secondaria nel quadro attuale invece le nostre responsabilità sono molto maggiori
E quindi la globalizzazione
è un processo inarrestabile è un processo verso cui andiamo in tutti i settori compreso la sicurezza è anche vero e questo emerge da molti interventi anche in settori diversi da quello della difesa
è vero che quasi tutte anzi dire tutte le collettività nazionali sono spaventate dalla globalizzazione quindi c'è da una parte una spinta e meritati dall'altra c'è una grande preoccupazione
E quindi questo problema viene vissuto in maniera abbastanza drammatica da tutti
Le crisi che noi abbiamo davanti nell'ambito ragionevole della nostra aspettativa diciamo così di vita secondo me non può essere ancora una volta non solo secondo me non saranno dei Confidi tradizionali quelli cui siamo abituati storicamente
In compenso avremo una serie di nuove minacce
Che però possono essere anche più complesse e più difficili da affrontare
E parlo e ancora una volta non dico niente di nuovo di conflitti locali di questioni riguardanti l'uso di risorse strategiche dell'attentato della tendenza la proliferazione nucleare allo sviluppo delle armi istruzione di massa all'esistenza di Stati falliti
Cito un esempio soltanto alla propensione alla proliferazione nucleare né al perito la coreana che può sembrare così lontano da noi ma che invece è molto importante l'emergere di potenze nucleari nell'aria meridionale
I drammi dell'Africa del Sudan del Darfur la Sierra leone eccetera eccetera
Credo comunque che anche questo mi sembra che sia una cosa condivisa che non li abbiamo un interesse
Trasse diretto non è soltanto una questione morale ad intervenire e occuparci di questi problemi per evitare come dicono gli inglesi che finiscono sui gradini di casa nostra
Quindi la prima conclusione anche se provvisoria e che i membri più influenti membri più importanti quelli che si considerano più responsabili della comunità internazionale fra cui certamente l'Italia non solo non possono sottrarsi alle loro responsabilità
Ma in realtà esse sono sempre maggiori proprio per l'Oscar scenario complessivo che è sempre più complessa
Bisogna anche essere convinti tutti quanti che l'approccio che ho descritto sia l'approccio giusto
Naturalmente questo è facile a farsi ancora una volta in termini analitici ammesso che sia facile
Però le conseguenze operative non sono così semplici la quadratura del cerchio come gli specialisti ben sanno dovrebbe essere quella del molte rate molti ralli multilateralismo efficace aperte chiuse le virgolette
Che dovrebbe mettere insieme l'agire in comune dei Paesi e la rapidità delle decisioni due elementi molto difficile data datata
Da considerare insieme
Io credo che in questo dibattito su cui non vorrei entrare qui ma che è un dibattito molto importante l'ultimo caso secondo me di motivati ma richiede foto a quell'ora la campagna del Kosovo che tutti noi qui ricordiamo molto bene
Per la responsabilità che noi stessi abbiamo avuto e che in fondo è considerato ancora un caso di grande successo malgrado allora fossero vivessimo in maniera diversa ma rivisto oggi è stato è stato pestato un bel successo
Col senno di poi certamente io credo che sia proprio così
Se noi guardiamo al sistema diciamo così mondiale nel suo complesso io credo
Che rimanga ancora come nucleo centrale l'area cosiddetta ero atlantica quella che unisce l'Europa ed il Nord America perché dico questo
Perché malgrado le grandi differenze sia economica che culturali filosofiche politiche che spesso esistono
Quest'area rappresenta comunque l'aria più omogenea in termini esistente al mondo in termini istituzioni democratiche di condivise di economia di mercato e di esistenza dello Stato di diritto
Sappiamo bene quali sono i punti di forza e anche quali sono i punti di discussione in questo
Non sappiamo per esempio che negli Stati Uniti e via la sensazione qualche volta
Che da parte degli europei ricevono sottovalutazione delle minacce
Sappiamo anche negli Stati Uniti qualche volta si pensa che gli Stati Uniti stessi abbiano un peso sproporzionatamente alto delle responsabilità di sicurezza da cui l'esigenza di un dialogo politico
Approfondito è continuato
Multilateralismo dialogo politico necessita di esercitare la responsabilità rappresenta una fascia tra una buona fortuna faccia della medaglia
L'altra ma non vorrei entrare molto in questo perché se ne è già parlato ne ha parlato al capo di stato maggiore il ministro e la trasformazione dello strumento militare di cui si è parlato anche quest'le divisioni corazzate della guerra fredda
Non servono più
Questo è molto chiaro mi è stato detto che nei Paesi Bassi in Olanda durante la guerra feroce non mille carri armati sarà chiaro che mille carri armati probabilmente occupano metà dello spazio dall'Olanda o quasi e quindi questo una cosa che va assolutamente rivista abbiamo bisogno di
Diverso è forze mobili sostenibili non voglio entrare in questo tema perché è stato già trattato non è di mia competenza
Comunque questo tipo di trasformazione quello che ci cerca di fare prima di tutto la NATO
Perché e qui vorrei anche ricordarlo da un punto di vista per un momento giuridico istituzionale la NATO rimane per i suoi Paesi membri e quindi per l'Italia
Il suo punto di riferimento e la base della difesa europea collettiva non esiste in campo europeo una strumentazione giuridica che sia pari a quella che esiste sulla base del Patto Atlantico quindi la NATO rimane ancora oggi per l'Italia la base della difesa collettiva uno dei suoi compiti principali è quello di evitare un deficit di capacità fra Europa e America
Che renderebbe la cooperazione più difficile e metterebbe anche in discussione la cooperazione politica
Prima si è parlato di varie e di varie come dire
Valori via giunti di questa e quell'organizzazione per quanto riguarda l'Alleanza atlantica con una volta per non fare una cosa troppo descrittiva ma entrare semplicemente in in quelli che sono i i concetti principali che poi magari si possono anche ricordare di più la prima e l'organizzazione la e la Real membership e praticamente sono i Paesi l'unica organizzazione in cui Stati Uniti Canada ed Europa siedano insieme
Prima si è parlato molto
Mi pare ne ha parlato il generale Baistrocchi soprattutto di Europa i autonomia europea e non complementarietà tutto naturalmente discutibile tutto è legittimo però bisogna ricordare che gli Stati Uniti considerano che il rapporto con l'Europa è molto importante però essendo essi Paese membro della NATO pagando il venti per cento del bilancio
Considerato che il dialogo l'Europa deve partire dalla NATO quindi credo che questa è una cosa che non ci dobbiamo dimenticare
Inoltre quello che è molto importante soprattutto da ricordare in un contesto come questo in presenza
Andato via il ministro Martino ma so colui condivide condivide questa mia opinione
Il rapporto civile militari è particolarmente importante alla NATO perché dico questo perché a un non tecnico può sembrare una cosa secondaria invece non è affatto una cosa secondaria ma con la centrale
Questo vuol dire praticamente che l'opinione militare della componente militare dell'Alleanza viene portata all'attenzione politica così come senza nessuna interferenza esterna
E questa è una cosa credo di cui dobbiamo essere molto importanti io ricordo che l'ammiraglio Venturoni che
Frutto qui che è stato l'unico italiano pratica del Comitato militare mi diceva sempre che questa era la cosa più importante dal suo punto di vista dopo dopo su
Lunga esperienza militare in Italia il fatto di poter esprimere a portare al potere politico un'opinione senza alcuna interferenza era per una cosa
Di grande interesse
Si è parlato molto di di di di di dietro lontananza geografica di problemi e della globalizzazione di questo che quello che si può fare in varie parti del mondo
Si è parlato anche della missione in Afghanistan ma che adesso è la è la più importante missione dalla NATO ma ancora una volta che non ne vuole parlare in termini descrittivi perché questo è noto è stato già detto ma vorrei ricordare l'importanza politica di questa missione della NATO
In Afghanistan perché essa il come dire il consenso dell'intera comunità internazionale le Nazioni Unite sono completamente dietro questa missione io sono stato io stesso in giugno
E i rappresentanti relazioni tra Kabul erano preoccupatissimi che la NATO potesse diminuire il suo la sua il suo intervento e molto preoccupati che ci sia un disimpegno per cui questo un ruolo di grande importanza qualcuno può dire ma luce in fondo noi cosa ce ne importa larga ne sono e così lontano io mi ricordo all'inizio di questa missione c'erano delle voci di questo genere
Ed erano perfettamente legittime però in realtà questo è forse la prima missione di un tipo di missioni che lo rivedremo in futuro molto spesso
Perché è vero che l'Afghanistan spaventosamente lontano e terribilmente costoso per apre la nostra difesa e soli problemi che noi tutti abbiamo e tutti i paesi membri per avere un'operatività in in Afghanistan d'altra parte è in una all'interno di un'area geografica così sensibile così delicata
Fra il Pakistan e l'India alle due potenze nucleari
L'Iran il potenziale potenza nucleare l'Asia centrale esso ex sovietica che non intervenire in Afghanistan sarebbe credo una cosa criminale perché non è una lo dico in termini egoistici perché priverebbe la comunità internazionali un punto di equilibrio che importantissimo e credo che noi dobbiamo vederla molto in questa maniera qui
Il secondo il secondo un poco l'importanza all'Afghanistan perché non è militare quello della droga
Non molti sanno ma è ben conosciuto le nazioni degli specialisti che settanta l'ottanta per cento delle rovina consumata dai giovani europei in Italia in Francia in Germania viene dall'Afghanistan
E quindi c'è una come dire una una un importante ragione perché ci sia uno sforzo alla comunità internazionale per pacificare l'Afghanistan
Il mondo si allarga continuamente l'anno prossimo la prima esercitazione della meteora sponsors
Avverrà nelle Isole di Capoverde
Non stenta credo che non è una battuta di spirito avrà veramente nelle Isole Capoverde ho ricevuto io il ministro degli esteri delle Capoverde
Il quale dopo essersi lamentato del cielo grigio di Bruxelles mi ha detto come potevamo occupare le isole capo ed è stato il più a lungo possibile non solo contenti quindi questa è l'atteggiamento delle autorità laica povero perché off-road ed della NATO veri molto perduta donato alla sponsors non voglio vorrei anzi tralascio vogliono io ho lavorato tutto ieri e ieri l'altro a parlare col suo intervento perché quello che mi era stato preparato la NATO era un po'troppo burocratico trovavo ma credo che non devo abusare della vostra dalla vostra pazienza
Vorrei dire soltanto due cose sui rapporti con le altre organizzazioni internazionali con l'Unione europea prima di tutto
Questo è un problema è un problema lo dico a voi politici perché se solo voi che potete dare uomini di governo futuri uomini di governo lì perché non possono essere i funzionari a trovare a trovare la soluzione a questi funzionari possono immaginare i meccanismi io poi e l'impulso politico e la direzione politica deve valere attualmente è vero sì che tra l'Unione europea è nato ci sono degli accordi tecnici quelli che si chiamano Berlin Plas in Codice
E che consentono operazioni con gli assetti nato dall'unione europea e la Bosnia ne è un esempio
Però è anche vero che dal punto di vista del dialogo politico tra le due organizzazioni c'è molto da fare c'è molto da fare e diciamo la verità le cose che stiamo dicendo qui oggi sono condivise da noi
Ma ci sono alcuni Paesi io non voglio entrare perché sono funzionali internazionale nel metri nominare Paesi non lo posso fare ma ci sono alcuni Paesi che non gioca lo stesso gioco che stiamo giocando nove e quindi bisogna intervenire su questi e ci deve essere come dire non bisogna esagerare
Se posso usare una termini in Paolo Treves me la democraticità secondo me bisogna Mino rizzare questi Paesi e cercare veramente di convincerli
Che questo rapporto fra Unione Europea nato è un rapporto essenziale del rapporto importantissimo ci può girare intorno quanto vuole il problema è lì
Un non si può pretendere come alcuni fanno nell'Unione europea che gli Stati Uniti dialoghino direttamente con l'Unione europea perché gli Stati Uniti o l'ho appena detto lo dicono ogni giorno considerano essendo membri della NATO che quella è la base di partenza per un dialogo
Rispettabile voglio può essere condiviso non condivido ma questa è il dato politico di fondo e quindi su questo ci dobbiamo ci dobbiamo soffermare
è anche vero che avendo tutti gli stessi bilanci della difesa avendo tutti le stesse forze armate non possiamo duplicare le cose dobbiamo per forza essere complementari complementare nel senso di usare l'intelligenza in un duplicare cose
Che esistono già da una parte e quando i Paesi membri sono gli stessi in realtà quindi in quel senso di non lasciare solcare il mille burocrazia di una parte dalla altra a creare i propri i propri gadgets perché quello è un gran discorso che può anche sembrare logico poi alla fine non conviene non conviene a nessuno
Quindi in conclusione è stato anche già detto l'Italia oggi a alla NATO una grande come dire una grande grande rispetto perché è un vecchio alleato e uno dei paesi membri fondatori ogni tanto qualcuno mi chiede mi scusi ma lei
Come fa a a parlare la NATO le che rompe le fa nel Mediterraneo e gli ho spiegato che e quando ci fu la la la ratifica del Trattato di Washington scusa al Parlamento italiano se bisognava chiamare cambiare il nome dell'alleanza
Perché si chiama Alleanza dall'Atlantico del nord e si decise che non aveva molta importanza
Il fatto che è un Paese che in primo piano che sta praticamente in tutte le operazioni di pace che è molto rispettato e quindi credo che questo investimento non debba andare perduto e quando questo lo dico dal punto di vista dalla NATO dal punto di vista come Italia
Anche il più recente me Mei la sorveglianza marittima o la difesa del cielo
Quindi è una costante
Probabilmente
E il fatto che non siamo fatti e non siamo riusciti a farci capire eppure direi che l'analisi uniforme anche stamattina l'abbiamo sentito ripetere
Il primo
Che sicuramente gli scenari sono molto al di là dell'elemento
Che può differenziare se partecipare a certe missione come partecipare ma sicuramente l'elemento che una politica della difesa sia fortemente integrata sia alla politica internazionale questo è evidente
Che al tempo stesso questa politica della difesa debba poter far riferimento su del delle capacità
E dei mezzi adeguati in questo scenario è fuor di dubbio che se questo scenario non è più uno scenario soltanto della difesa
Ma assume dopo l'undici settembre
In questo caso del due mila e uno
Una grande valenza in che in termini di sicurezza interna ed esterna evidente che capacità e mezzi debbono arrivare a livello di eccellenza cosa che non è stato nei decenni precedenti dove pur se salvaguardata l'industria della difesa dell'alta tecnologia
Se a questo aggiungiamo ecco se ne è parlato poco
Che sempre di più e così interpreto anche il concetto di pace la sicurezza per tutti come elemento di chi
Gestisce o va in missione di pace
E dei cittadini che vivono queste missioni come cittadini di un Paese
Che in una situazione politica non soddisfacente è evidente che l'elemento l'investimento tecnologico per la sicurezza di tutti chi va in missione di pace e chi è oggetto di missione di pace dovrebbe portare a una significativa apprezzamento di quelle che sono le capacità
E i mezzi che devono essere utilizzati quindi gli investimenti nel campo tecnologico ho cercato nella mia esperienza di presidente dell'AIED anche cercare di convincere in un'epoca in cui economia
Crescite economiche erano elementi determinanti per far per De dare gestire una certa selettività di Investimenti
Di porre oggetto dell'attenzione e questo qualche cosa che forse sfugge ai più sfugge anche ai cosiddetti taxpayer
Che il settore della tecnologia e dell'industria della difesa è un settore non soltanto neutro
Inteso che restituisce ovviamente anche gli investimenti fatti nel campo della ricerca e nello sviluppo di prodotti ma è anche un settore fortemente attivo
Per quanto riguarda la bilancia commerciale ed economica
è un settore che sicuramente occuperà non elabora intensi occupa circa cinquanta mila detti è un settore che fattura per circa dieci
Miliardi di euro in Italia questo punto stante
I successi e le esperienze fuori frontiera soprattutto di Finmeccanica
Ed è un settore che comunque Partei partecipando pur partecipando all'un per cento della crescita del PIL
Mediamente viaggia intorno al diciotto per cento
Del suo contributo alla bilancia attiva di pagamenti
Quindi anche un settore economicamente
Che fa ritornare ricchezza al Paese ben più di quella che il Paese da in termini di investimenti
E questo non è una diagnosi
Di qualcuno è una designer diagnosi sicuramente importante che viene fatta da molti centri di studio sia italiani che internazionali
Ed è ovviamente è stato oggetto anche di particolari studi economici che abbiamo anche presentato in vari convegni in cui di fatto anche in Periodo per così dire recessivo a un effetto keynesiano di crescita e di sviluppo perché è un
Studi da anche recenti anche nazionali hanno dimostrato che un investimento di un dollaro a nel giro di tre anni un ritorno intorno
Più che doppio rispetto all'investimento fa
Quindi la situazione è una situazione dal punto di vista dello della situazione dello scenario importante dal punto di vista delle identità della del settore importante
Guardiamo le prospettive visto che sta per nascere per arrivare una nuova nuova legislatura e quindi le presenze
Sia del governo sia della delle forze di opposizione quindi nel gioco delle alternanze
Nella prossima legislatura comunque a tutti e due gli schieramenti si presenterà una situazione abbastanza chiara
Soprattutto per chi siamo in Italia sicuramente siamo molti non riteniamo che il processo anche d'integrazione europea potrà certo rallentare
Ma rimane un obiettivo ovviamente da perseguire
Indi e indipendentemente dalla dalla situazioni recenti che hanno determinato uno Stasi
E la situazione merita dia attenzione soprattutto se si fa riferimento a un documento recente di metà anno
Che si chiama non a caso l'economia della difesa fatto dalla
Dalla ministro della difesa francese
Che parla ovviamente di quella che è la situazione europea non soltanto dal punto di vista ovviamente dei mezzi de la difesa ma anche dal punto di vista della tecnologia tetro
Tecnologico e delle capacità realizzativa dell'industria Tropea
E soprattutto si fa riferimento a quello che il futuro che ci attende perché indubbiamente
L'onorevole Minniti ricordava priva della presente legislatura quando si parla parlavamo uno virgola uno per cento del PIL
Con la grande speranza e gioia di arrivare all'uno virgola due che sarebbe un risultato inatteso alla situazione attuale
Beh sicuramente questo è vero ma è anche vero che noi siamo in una situazione in cui dal punto di vista la ricerca e lo sviluppo
Siamo il sesto Paese
Nella Loi noi siamo dopo Spagna
Questo gli apici del documento tenendo conto anche dei contributi esterni dei ministri la ricerca scientifica dell'industria siamo al sesto posto dopo Spagna e Svezia
Quindi il futuro lontano quello proprio di un settore che vive su una ricerca a lungo termine di una delle circa ventennale noi siamo dei sei Paesi firmatari della loro e quindi lasciatemi dire
Dei sei Paesi guida in questo settore siamo all'ultimo posto
Se parliamo poi quelli che sono gli cosiddetti investimenti quindi del PIL rispetto al PIL
Siamo quasi inclassificabile ormai e per quanto riguarda il discorso degli investimenti quelli che loro chiamano investimenti capitali relativamente alla la quota destinata agli investimenti capitali siamo ovviamente in una situazione molto
Di media bassa
Cosa dice questo documento
Dice che non so quando ormai in un futuro non molto lontano
L'Europa Dora sapessi difendere
Saper dare sicurezza ai propri cittadini
Dovrà gestire i suoi rapporti di alleanze di concorrenza con l'amico americano
Dovrà avere delle capacità tecnologiche uguali e in alcuni casi laddove lo ritenesse opportuno sotto l'egida dell'onore senza mente o non sotto l'egida dell'o no dovrebbe partecipare delle missioni di pace autonomamente
Questo sta a significare che il loro tra guardano un impegno di circa il due per cento medio europeo
Per quanto riguarda la quota di PIL vedi viene viene dispiacere difesa destinati rispetto al PIL
è un venticinque per cento di investimenti nell'ambito di questo Budget di investimenti da da destinare ovviamente
Tali nuovi mezzi tecnologici
Posizione oltremodo lontana per quanto riguarda l'Italia
Posizione
Che se noi non consideriamo immediatamente nei nostri progetti
E nelle nelle e nella riallineamento
Veloce e non soltanto lento a questo tipo di livello che poi sarà l'uno virgola otto che poi sarà il venti per cento non importa
Sta a significare che noi in una situazione europea più integrata
Di gestione più internazionale al di fuori degli schemi nazionali
Saremo costretti a pagare come contribuenti senza patrimonializzare
Questa progressione di Investimenti a beneficio delle nostre strutture non soltanto le nostre capacità militari ma a discapito delle nostre crescite a livello industriale e a livello internazionale in questo settore
Lo sforzo che ha fatto l'industria e difesa in questi in questi anni più recenti è stato notevole
Abbiamo in un certo qual modo dimostrato soprattutto la componente di Finmeccanica la capacità di investire su certi mercati di essere presenti di creare ricchezza di prepararci a un futuro in cui le nostre presenze non potranno essere più all'interno dello schema tradizionale nord oppure il Sud
Ma dovranno essere in vari Paesi europei per rispondere alle esigenze
Le richieste che verranno dal mercato europeo globale e soprattutto ovviamente vi chiederanno non tanto la volontà che un'altra caratteristica del nostro settore
Di richiamare intelligenza ma è quello di formare intelligenza della futura classe dirigente europea
Oggi come oggi il sessanta per cento
Degli occupati essenzialmente di Finmeccanica ma del settore anche delle piccole e medie imprese
Sono contatti con una scolarità elevatissima che va dalla laurea alla diploma anche per l'attività prettamente manuale
L'altra caratteristica e che i nostri investimenti sono fatti in preparazione di uno scenario in cui aveva detto
L'ammiraglio Di Paola in cui gli elementi di elettronica gli elementi di software agli elementi di informatica gli elementi telecomunicazioni
Diventeranno sempre di più un elemento portante qui i nostri investimenti e quindi ne avete fatti Zelanda devo mentire hanno la caratteristica di dualità
Essendo questi settori specificatamente i collegati alla crescita comunque economica dei paesi del nostro mondo in un arco situazione globale
Noi oggi mille tra le ore atti diplomati
Essenzialmente nel settore ogni anno sono nei programmi europei e nei programmi a Roma
Americani imparano a gestire programmi complicati compressi imparano a diventare manager imparano a diventare classe dirigente industriale per il futuro
Questi sono gli elementi
Essenziali
Di un settore
E come ovviamente e questo va detto anche politici perché è evidente che non siamo lavori intensi non riusciamo non possiamo creare situazioni
Dal punto di vista occupazionale significative mamme ma si adattano a quello che siamo e che vorremmo essere
C'è un settore dove la competizione
Della Cina
è lontana dove la competizione sui nostri eletti capacità tecnologiche ovviamente rimane nel contesto europeo e nel contesto americano
Forse apparirà il Giappone dopo che i limiti del suo Budget sono sono stati ovviamente annullati
Un settore che comunque prepara e si adatta a quello che ovviamente la nostra condizione passata nella nostra condizione futura dal punto di vista economico e dal punto di vista della formazione dei nostri Giovanni
Quindi io direi che
Se dimentichiamo queste settimane in cui molti di noi
Accompagnano danno una mano i nostri ai nostri clienti clienti militari
A far capire quanto sia essenziale la continuità e la programmazione in questi settori dal punto di vista in investimenti in questo settore
Volevo lanciare un messaggio per così dire
Per la futura legislatura dove ovviamente noi possiamo fare molto e molto dipende da noi
Ma sicuramente un settore che la continuità
E la lontananza del ritorno dell'investimento richiede ovviamente una politica continuativa e una politica esplicitata fin dall'inizio nella sua dimensione qualitativa e quantitativa altrimenti
Qualcun altro forse racconterà
Ci saranno state quattro mila ore di volo di Eurofighter
Ma sicuramente non c'è stata continuità c'è sempre stata la rincorsa di finanziaria a recuperare risorse che ovviamente vengono promesse e poi non vengono date grazie
Sono presenti in sala delegati del coach dico certe coi rendicontare chiederei al colonnello Ermanno questi utili di intervenire
Incapaci in loro rappresentanza grazie
Sì siamo grati agli organizzatori di questo convegno per aver esteso l'invito gli organismi elettivi del personale militare esprimiamo sincera riconoscenza per la sensibilità dimostrata nel dare spazio di parola anche un loro rappresentante
Quando l'altro ieri c'è stata prospettata la possibilità d'intervenire il nostro primo pensiero è stato quelle dover sfruttare al meglio questa prima occasione il coinvolgimento diretto della rappresentanza militare
All'interno di una riflessione politico istituzionale sulle prospettive di nuovi compiti riservati la difesa italiana
Per questo motivo si è ritenuto opportuno predisporre una traccia scritta
Sperando in tal modo sia di contenere la comprensibile emozione di esprimerci al cospetto di vertici politico-militari e di esponenti politici di pregressa esperienza governativa nel settore della difesa
Sia soprattutto per evitare il Comune errori di deviare dal tema odierno
E lasciarci trascinare dall'impulso di dare sfogo alle amarezze Vialli obiettive ragioni del diffondersi di un crescente malumore tra i colleghi in tutta l'organizzazione militare
Nonostante la gravità del presente nonostante lo spettro di una manovra finanziaria che renderà la situazione insostenibile forse catastrofiche
Con riflessi sociali ancor più pesanti a carico di tutti i militari e con sacrifici presumibilmente maggiori in misura inversamente proporzionali al grado posseduto
Oggi ci sforzeremo di frenare di ricacciare all'interno dei nostri petti il grosso Madone che a volte pare soffocare cinque
Con questa scelta non intendiamo affatto esprimerò al pedinamento rinunciatario e neppure sottomesso la logica assolutoria della coperta corta
Che in prospettiva non potranno rivelarsi aberrante e lesiva dello standard di sistema difensivo faticosamente conseguito negli ultimi quindici anni nella circostanza odierna vogliamo piuttosto presentarci proporci alle autorità agli illustri presenti
Nel ruolo di parte sociale cosciente e responsabile in quanto membri di rappresentanze militari ormai adulta
Molto diversa rispetto all'organismo frettolosamente istituito per arginare incanalare attraverso il filtro di burocratismi regolamentari
L'onda delle contestazioni sociali degli anni settanta che finì per travolgere i cancelli e le barriere presidiate di tutte le strutture militari insieme alla incredulità di molti e dalla resistenza di alcuni rispetto a un passato quasi trentennale vissuto e sofferto con il marchio ingiusto del sospetto
Della contrapposizione della lamentela scontata
Oggi la rappresentanza in quanto espressione di collettività militare che necessariamente assorbe in muta comportamenti aspirazioni ed esigenze dalla società civile
Avverte il bisogno primario di svolge un ruolo partecipativo responsabile anticipando anche attraverso il suo modus operandi il riconoscimento giuridico di una sua diversa collocazione tra i soggetti istituzionali
Lasciamo perché una parte le richieste economiche anche perché ci tornerebbe difficile elencarne le priorità
Non Riego chiamino ti impegni descritti nel libro bianco rimasti ancora insoluti
Prendiamo la delusione il disappunto per provvedimenti attuativo di in itinere che non solo non sono esaustivi dell'interesse il personale ma in alcuni casi addirittura contrari sulla base di queste premesse rimarchiamo subito che qualsiasi onori scenari politico-militari i pudori interesse per la difesa italiana
Ci dovrebbe assolutamente evitare l'errore il ricorrente di ipotizzare la risorsa umana quale elemento scontato o peggio ancora
Di attribuirle la valenza di un semplice dato quantitativo da incrementare o da ridurre in base alle disponibilità finanziarie o asseconda le finalità e gli orizzonti delle ambizioni nazionali
Persistere in questa considerazione minimale del cittadino con le stellette significa certamente tardare a rendere giustizia all'essere umano che veste l'uniforme
Ma comporta altresì una grave lacuna per una seria futuro logica militare ed un portiere indica qualunque progetto di difesa nazionale né posta di Riva
Se il tema odierno attiene alla prospettiva di innovare la funzionalità e l'operatività delle forze armate nell'ambito delle attività di cooperazione europea ed internazionale protese come dice lo stesso tema
Ad assicurare dipende lo sviluppo pacifico e democratico delle relazioni tra i popoli
Appare determinante per la credibilità di qualsivoglia strategia politico-militare riflettere anche sull'esigenza di valorizzare appieno il personale militare
La cui missione non è più concepita quale mera resistenza e contrapposizione ipotetica minaccia ma si concretizza e una partecipazione dice le conoscente la difesa di valori basilari della convivenza civile
Operatori di pace ed esportatori democrazia così veniamo a qualificare qualificati negli ultimi tempi
Ci chiediamo però si è sia sufficiente nella mentalità dei vertici politico istituzionali
La motivazione è racchiusa nella forma del nostro solenne giuramento
Per assegnarci compiti così altamente impegnativi che richiedono oltre a risorse materiali adeguate anche il supporto di una concreta esperienza etico sociale maturata all'interno della struttura militare
Non ci si improvvisa al fieri della pace della democrazia si non si è stati primi Ducati a tali valori dall'interno delle istituzioni in cui si vive e si opera quotidianamente
Sempre che la società militare resti a parte integrata con quella civile in aderenza un processo osmotico in continua evoluzione se Italia assioma è condivisibile appare illogico qualunque tentativo di isolare di confinare il mondo militare all'interno di una rigida Tite Tura di norme amministrative di codici penali
Specie se questi ultimi si dovesse rivelare particolarmente severi punitivi nei riguardi di chi spontaneamente non più coscritto sia obbligato a servire la nazione culturalmente sino a questo momento le note vicende parlamentari hanno bloccato il percorso del testo di riforma
Nell'ordinamento penale militare oggettivamente non condivisibile della sua impostazione troppo specialistica per l'impronta che appare involutiva repressiva
Per la mancata insufficienza recepire il nodo dettato costituzionale l'Italia ripudia la guerra e perciò inadatto a prevedere le fattispecie di rilevanza penale collegati alla differente tipologia operativa del tempo di pace
Ma tralasciamo i motivi di dissenso
Vediamo spieghiamo invece che la ripresa dibattito parlamentari ci sia tempo e spazio di confronto per introdurre le correzioni più volte invocate
Delle quali proprio del con riferimento al tema odierno li citiamo alcune innanzitutto occorre recepire finalmente i principi e costituzionali e quindi a circoscrivere i limiti e le comporti in mente illeciti riferibili all'uomo in uniforme
Utilizzando la stessa unità di misura applicati agli altri concittadini
Allo stesso modo si dovranno definire il ruolo e la competenza del giudice naturale dell'imputato militare
Tenendo conto che la logica di un esercito professionale porterebbe istituire apposite sezioni specializzate della magistratura ordinaria
Presso le quali potrebbero confluire l'esperienza maturata dalle attuali componenti dell'ordinamento giudiziario militare da loro indubbia capacità di addentrarsi all'interno della complessa organizzazione delle forze armate
Inoltre le malandati forma dovesse di sostenga di supporto alle missioni operative fuori area per agevolarne il buon esito
E nello stesso tempo dovrà garantire una maggiore protezione fisica sia i nostri colleghi che rischiano la vita sia le popolazioni indigene che non sono più oggetto di razzie conquista ma destinatarie nostri interventi umanitari e di pacificazione
La realizzazione di queste riforme ideale richiede tempo e serenità di confronto esteso rischia di menti parlamentari e magistrati ai vertici militari gli a tutte le parti comunque interessate
Sarebbe però opportuno che l'autorevole opinione del signor Ministro della Difesa
Di chi è ministro della Difesa si avvalesse del contributo di un ufficio legislativo in possesso di un bagaglio di conoscenza più completa e più profondo del variegato mondo militare
Un obiettivo che si potrebbe facilmente conseguire prevedendo a similitudine di alti incarichi di staff la selezione del responsabile predetto ufficio mediante il sistema rotazione tra tutte le forze armate
è evidente tema giustizia penale militare moderna Edinson teoria con i principi costituzionali non basta formare il militare del ventunesimo secolo
Il giovane volontaria bisogna insieme l'addestramento professionale d'una educazione costante ai valori fondamentali della società civile tra i quali quello della solidarietà umana che citava lo stesso capo supremo de la difesa
Assume una rilevanza prioritaria anche in occasione delle missioni operative
Per questo motivo riteniamo apprezzabili le molteplici iniziative finalizzate ad alimentare diffondere questo insostituibile valori sociale siano essi iniziative estemporanee ed occasionali in supporto economico morale e colleghi sfortunati oppure spontanee confluenti in associazioni Arienti scopi etici generali
Oppure iniziative promosse dagli stessi vertici militari come quella di contribuire alla costruzione Norton a trovo più in e compone lontanissimo Sri Lanka
Tutti insieme però per quanto utili non sono sufficienti a coinvolgerà appieno il personale militare io a soddisfare il suo innato bisogno di sentirsi parte conoscente responsabile l'organizzazione cui aderito volontariamente per passione
Lo strumento pensato nel lontano settantotto la rappresentanza militare ormai superato per vetustà e concetto ispiratore
Bisogna rivedere il ruolo di un organismo rappresentativo in funzione dei nuovi esigenze della difesa
E in risposta all'emancipazione sociale del cittadino con le stellette in particolare della nuova generazione coniugando la pineta di potenziare l'efficienza dell'istituto né militare con quella di una più ampia partecipazione convinta responsabile
Certamente ciò richiede l'impegno di tutti uno sforzo politico legislativo non indifferente rivedere competenze e responsabilità della rappresentanza militare e per ridefinire la sua stessa collocazione giuridica più appropriata
Le relative scelte dovranno essere fatte senza pregiudizi e riserve mentali ma neppure con il disimpegno di facili esplicative soluzioni anche perché ci sembra che nell'ambito della distrazione nazionale ed europea e compari pavimento lo specifico settore difesa sicurezza non visiono formule magiche scontate
Mese in più ottimali gli organismi rappresentativi elettivi tali cioè da garantire la più ampia partecipazione del personale
Ed insieme uno sua profonda adesione a quei valori che sono propri dell'istituzione pubblica di cui fa parte
Le organizzazioni sindacali delle forze di polizia civile ad esempio a distanza di ventiquattr'anni loro nascita non sono ancora riuscite a infondere Ca'del proprio personale rappresentato valore basilare della Sorin solidarietà
Come purtroppo rimarcano sovente le cronache reazioni spropositate gli operatori di polizia nel corso di manifestazioni non violente o di loro comportamenti poveri di umanità nei confronti di immigrati privi di tutto
Concludiamo l'intervento con una riflessione
Fra le diverse risorse materiali e morali di cui ha bisogno il militare specie in questo momento storico quella fondamentale si identifica con la sua fede nel giuramento prestato
Con la sua fede nella nobiltà del suo servizio la sua fede nella difesa e custodia dei valori sociali espressi dall'intera collettività nazionale
Purtroppo come qualunque altra fede essa non è incrollabile
Ma tende a vacillare allorché si registra un calo dell'attenzione politica
Quando si avverte una scarsa considerazione nella società
E principalmente quando si percepisce sia pure da lontano la sensazione di essere impiegato in attività in missioni ritiene utile ritenute inutili dalla maggior parte della collettività nazionale
Grazie
Chiama
Interviene ora il senatore giardinieri tuo che è capogruppo anzi è nato per la difesa dei Democratici di sinistra
Grazie gentili ospiti buongiorno Marco Minniti ha sottolineato l'importanza che come Democratici di sinistra diamo alle nuove sfide della difesa italiana per la pace
E la presenza di Piero Fassino credo dice che questa importanza e per noi
Di primo rilievo chiamati come siamo are interpretare i concetti di pace stabilità sicurezza perché è chiaro
Il precedente concetto di stabilità e quindi di pace ha fatto il suo tempo in questo nuovo scenario il criterio domestico di difesa
Militare perde di oggettivo significato a favore di un altro concetto quello della sicurezza appunto
Possiamo collocare la consapevolezza delle nuove sfide
A quelle niente sarà come prima dell'undici settembre due mila uno
Forse potremmo aggiungere che con il portato della vicenda irachena è sopraggiunto un altro niente sarà come prima
Perché quella vicenda posto in grave sofferenza il rapporto tra i quattro maggiori partner europei e tra questi e gli Stati Uniti
Ed il suo seme in difficoltà ora anche la stessa amministrazione Bush un rapporto che per lungo tempo a consentito la gestione delle crisi spesso supplendo alla fragilità dell'ONU come nei Balcani
Questa sofferenza rimane in campo sia pure attenuata
Dall'intesa importante sulla risoluzione ONU quindici quarantasei per l'Iraq
E proprio la quindici quarantasei cui si è pervenuti dopo una maggiore disponibilità
Degli Stati Uniti rispetto alle chiusure iniziali dimostra che nonostante le note lacune delle Nazioni Unite senza all'ONU e assai difficile trovare la forza morale e politica per risolvere i conflitti e garantire pace è stabilita
Ed in questo ambito non si discute l'impegno militare italiano all'estero sappiamo che l'uso della forza può diventare necessario per la pace
Quando questo avviene il prezzo non può essere la rottura o la sofferenza tra europee gli ho tra Paesi dell'alleanza atlantica non a caso abbiamo sempre votato a favore di tutte le missioni anzi abbiamo chiesto come è noto di essere messi nelle condizioni di poter votare a favore di tutte le missioni militari italiani all'estero escluso Iraq
Dalle fratture prodotto easy sull'Iraq
C'è
Un dato positivo
E se hanno accelerato un dibattito nell'Unione europea concentrato così sul come assicurare in caso di future crisi consultazioni rapide ed efficaci tra i Paesi membri in modo che si posso aggiungere
A posizioni ed azioni comuni infatti e paradossale se ci pensiamo che nell'Unione vi siano norme consolidate per identificare infrazioni nell'ambito del mercato unico
Mentre viceversa nella politica di sicurezza e di difesa gli atti si prestino spesso a interpretazioni controverse
Altresì positiva e la possibilità introdotta dal Trattato costituzionale
Che affrontare difficoltà note dopo i referendum affinché la cooperazione rafforzata sia applicabile all'intero spettro delle attività della politica europea di sicurezza comune le ambizioni dell'Europa devono però fare i conti con il salvadanaio
La differenza tra fra bilancio della difesa
Degli Stati Uniti è la somma di quella dei Paesi europei è enorme particolarmente nella ricerca e sviluppo
Un rapporto di otto a uno ma a parte che il basso livello della Spesal persi per difesa sicurezza la frammentazione europea in questo campo rispetto alla centralizzazione statunitense
Aggrava ulteriormente la situazione complicando le scelte politiche di fondo finalizzate a quell'assunzione di maggiori responsabilità ed impegno dell'Europa che gli stessi Stati Uniti auspicano da questo punto di vista la costituzione dell'Agenzia europea per lo sviluppo delle capacità di difesa
Della ricerca degli armamenti che ricordava
Stan poco prima il ministro Martino a un indubbio valore strategico politico purché le sue potenzialità si affermino in concreto purché ci si creda purché gli si dia concretezza
Intanto il processo di concentrazione dell'industria aerospaziale
L'avvio della politica europea di sicurezza di foresta non hanno eliminato la debolezza strutturale propria della dispersione dovuta alla dimensione nazionale
è pur vero
Che al di fuori delle istituzioni europee la spinta delle maggiori industrie della difesa ha portato alla firma dell'accordo quadro inteso a facilitare la ristrutturazione e le attività dell'industria europea di settore in rapporto anche a questo scenario gli Stati Uniti definirono iniziative di una certa apertura con i programmi del presidente Clinton di riforma del controllo delle esportazioni
Della dichiarazione dei principi purtroppo l'amministrazione attuale a rallentato ogni iniziativa sia di riforma del controllo delle esportazioni sia per la DOP a abbandonato l'impostazione di segno multilaterale precedente per perseguire anche in questo campo accordi bilaterali con i singoli Paesi
Questa linea determina una situazione contraddittoria non solo all'interno dell'unione europea ma anche in relazione ai paesi europei firmatari dell'accordo quadro per un verso appunto
Parte nere di quest'accordo e per l'altro contraddittoriamente partner bilaterali con gli Stati Uniti
Per superare questo stato di frammentazione occorrerebbe definire un rapporto bilaterale
Stati Uniti unione europea che vada progressivamente oltre gli accordi bilaterali con i singoli Paesi
Certo pesa la dichiarata possibilità dell'unione europea di rimuovere l'embargo sulla vendita di armi e tecnologie sensibili alla Cina e tuttavia per l'Europa
Appare difficile non considerare la Cina come un'opportunità con la quale collaborare in un numero di settori come la ricerca le fonti di energia alternativa il progresso medico scientifico la protezione dell'ambiente
Ecco in questo complesso contesto nel quale gli interessi delle nazioni si incontrano si sovrappongono si separano e si intrecciano a seconda che si tratti della riforma dell'ONU per la Costituzione europea
Della politica industriale dual use o solo della difesa o della gestione delle crisi internazionali in questa dimensione l'Italia ha seguito percorsi contraddittori
In certi e in alcuni passaggi sbagliati come nella vicenda irachena
Ne ha sofferto il nostro tradizionale sistema di alleanze e di equilibri della politica estera in definitiva alla pace ed anche ai nostri principali amici di Stati Uniti e utile molto di più l'Europa nel suo insieme piuttosto che partì di essa ecco perché serve una politica italiana capace di concorrere a far maturare le condizioni per l'Europa della difesa
Che al pari delle euro può essere un formidabile fattore di aggregazione
Aggregazione non alternativa ma rafforzativa dell'alleanza atlantica
Purtroppo le politiche di bilancio vanno in tutt'altra direzione gli stanziamenti per la funzione Difesa con la finanziaria di quest'anno
L'ultima finanziaria della legislatura hanno toccato i loro minimo storico ci siamo allontanati e non avvicinati a cui l'uno virgola cinque per cento del PIL com'era avvenuto invece nella scorsa legislatura
Dove c'era un graduale una graduale crescita di queste risorse
L'uno virgola cinque per cento del PIL ritenuto necessario per uniformare le risorse per il nostro che il nostro Paese destina alla funzione Difesa
Uniformarlo a quelle degli equivalenti partner europei risorse oggi sufficienti a provvedere al pagamento degli stipendi del personale e poco più
Assolutamente inadeguate rispetto al ruolo di un grande Paese come l'Italia
Il personale assorbe il settantadue per cento delle risorse soltanto il tredici per cento e dedicato agli investimenti e il quindici per cento all'esercizio siamo lontanissimi dall'ideale di partizione delle risorse
Quaranta per il personale trenta per le attività in coro so trenta per gli investimenti considerando che nel due mila e due il rapporto della funzione difesa rispetto al PIL era all'uno
Punto zero otto per cento siamo ad una riduzione dello zero virgola ventiquattro per cento rispetto al PIL
Tale riduzione detta così sembrerebbe lontana lontanissima dalla realtà allora in termini reali
Questa riduzione corrisponde a poco meno di quattro miliardi di euro le conseguenze sono valutabili
Nell'accentuata incertezza circa la tenuta del modello di difesa e degli impegni e vincoli internazionali
Assunti dal nostro Paese nell'ambito del sistema di alleanze strategiche di cui facciamo parte eh dei programmi dico operazione industriali definiti
Ultimo il caso Friends guardando al futuro dopo quattro anni di tendenza riduttiva ricostruire ricostruire l'equilibrio che si è rotto come sottolineava
Marco Minniti nell'introduzione non sarà facile ma è necessario invertire la tendenza perché si è giunti davvero al limite di tenuta del tessuto connettivo della struttura
L'attuale finanziaria decurta ulteriormente
Un miliardo e seicentonovantadue milioni di euro dagli investimenti fissi lordi e dai consumi intermedi discrezionali questa forte contrazione di risorse per gli investimenti e deleteria per tutta la filiera industriale della difesa e dell'aerospazio rimasto uno dei pochi settori strategici strategici del nostro Paese
Per il suo forte contenuto di alta tecnologia e capacità di innovazione commosso come sottolineava il dottor esatta
In questo quadro difficile
Non dimentichiamo la centralità del fattore umano degli uomini e delle donne che sostanziano lo strumento militare
Anche tenendo conto della nuova
Problematica conseguente alla sospensione anticipata del servizio di leva sospensione da noi condivisa tuttavia il trattamento economico pere i militari
Di truppa volontari prevede ancora nei primi quattro sei anni in luogo dello stipendio quattro sei anni nonno dodici mesi
Nei ventiquattro mesi
Prevede ancora il luogo dello stipendio una paga giornaliera con tutti gli effetti negativi che questa comporta sia sotto l'aspetto previdenziale sia sotto il diritto della retribuzione in caso di malattia
Più in generale sappiamo che la condizione militare in senso esteso come giustamente ha sottolineato il colonnello rischi urli in rappresentanza del personale soffre
La scarsità di finanziamenti
Perché si riverbera sulle condizioni di vita del personale militare era ancor più ripeto sui volontari di truppa anello più debole della catena ma un anello
Che colloca lo strumento militare in una dimensione assolutamente nuova
Come se noi avessimo cento mila nuovi agenti di polizia e carabinieri
Questa e la nuova dimensione della volontario di truppa dunque io penso per concludere cerco di tagliare qualcosa come Michele Marco
Penso sia rilevante dare attenzione ai diritti alle condizioni di lavoro e di vita agli spazi democratici alla consapevolezza del ruolo svolto dal personale nello strumento militare riformato
Ultimissima considerazione
Siamo ormai giunti all'epilogo della legislatura rispetto a cinque anni fa oggi possiamo affermare con assoluta certezza
Che è chiaro anche ai profani
A tutti i nostri concittadini e concittadine anche i più distratti i più lontani dalla gestione della cosa pubblica che sicurezza e difesa sono beni primari senza i quali possono essere compromessi lo sviluppo la crescita democratica civile ed economica della nostra comunità come parte di quella più ampia europea globale
Questi beni primari per essere preservati e garantiti abbisognano di adeguate risorse finanziarie da tutelare rispetto alla logica congiunturale dei risparmi di bilancio per mettere al riparo le minime esigenze finanziarie necessarie alla missione assegnata dal Parlamento alle forze armate c'è da chiedersi
Non sia il caso di riflettere seriamente sulla necessità di decidere nella prossima legislatura
Un provvedimento vi legge apposito una sorta di legge della difesa e della sicurezza che gradualmente
Nell'arco dei cinque anni della legislatura Harvey cui la quota appeal dando certezze di risorse nell'arco temporale indicato
Consentendo scelte programmatorie suo pulsioni che per loro stessa natura vanno oltre la dimensione congiunturale
Dunque una credibile percentuale di risorse da ancorare al Perilli che sia intangibile
Ferma restando la possibilità di un suo innalzamento
Qualcosa di analogo è avvenuto in Francia
E io credo occorra che anche noi facciamo una riflessione in proposito ecco questo creerà questa credo sia la questione che ci consegna
Il tempo presente con la quale misurarsi con spirito by partisan sappiamo che occorrerà un lavoro rigoroso serio e competente
Di ricostruzione per riportare non solo l'apparato pubblico e del Ministero della difesa ma tutto il sistema Paese verso obiettivi in linea con ciò che l'Italia si aspetta e merita ma sappiamo anche per quanto ci riguarda
Di avere la determinazione per farlo grazie
L'ultimo intervento prevista quella del dottor Giuseppe Bonino amministratore delegato di Fincantieri
Sì
Signore e signori buongiorno
Vorrei ringraziare prima di tutto gli organizzatori del convegno per l'opportunità offerti Amery parteciparvi
Cercano di prendere brevissimo tempo perché credo che tutti i tratti aspettiamo l'intervento dell'onorevole Fassino quindi cercherò di essere proprio sintetico
Credo che tutti i dati li conosciamo che la difesa è un sistema
Forse non tutti però e non sempre abbiamo chiare le implicazioni
L'azione basata sulla mia l'ormai lunga esperienza di manager impegnati nella gestione
L'impresa di questo settore
Parlare di sistema significa soprattutto due cose
Individuare le sue componenti e i loro reciproci rapporti
Si possono indicare il sistema SIS schematicamente forse molto schematicamente tre componenti principali
Quella politica quella militare quella industriale
La prima alla politica il compito di definire la politica di sicurezza e difesa del Paese
Per noi questo significa sottolineare che sono il Parlamento il Governo atto deve assolvere questo compito indicando gli obiettivi che devono essere perseguiti
La seconda componente quella militare ha il compito di attuare questa politica
Le forze armate con i loro uomini e l'organizzazione e le strutture i vertici i mezzi costituiscono lo strumento con cui il Paese garantisce la sua sicurezza e difesa
La componente industriale vero assorta assicurare la disponibilità di capacità tecnologiche e industriali adeguate all'esigenza delle forze armate
Vorrei sottolineare il termine adeguate
Perché è evidente che l'industria di una media potenza come l'Italia
Ma come ormai sono anche tutti gli altri Paesi europei non può far fronte a tutte le esigenze
Ma deve concentrarsi sulle sue aree di eccellenza in modo da mantenere un alto livello di efficienza di assicurare alle forze armate strumenti avanzati
Apprezzi competitivi
Nello stesso tempo mi preme accettò venerare che la mancanza di capacità tecnologiche supporto logistico
Non riduce solo il grado di economia soprattutto nell'attività di supporto logistico il piatto Breathing ma anche quello di utilizzo efficiente del equipaggiamenti a disposizione
Perché limita la capacità di padroneggiare le tecnologie disporre
Questo ne porta la prima riflessione sulla inevitabilità della specializzazione che non vale solo per l'industria
Ma mi sembra anche per lo strumento militare
Nel quadro del lento forse troppo lento ma inesorabile forse inesorabile
Processo di integrazione europea ogni Paese dovrà progressivamente ritagliarsi un ruolo specifico nel campo della sicurezza e difesa
Nessun Paese potrà permettersi di presidiare autonomamente tutte le capacità militari così come non lo potrà più fare
Per tutte le capacità tecnologiche
Ogni volta che si parlava di finanziaria di vincoli di bilancio
C'è un dibattito che si apre alcuni sembrano pensare che sia possibile interrompere un processo di crescita tecnologica
Che richiede la continuità dei programmi per poi riprenderlo successivamente
E invece è vero che il mancato avvio di programmi di ammodernamento già previste pianificati danneggi rischia di distruggere ogni pianificazione aziendale
Né si ripercuote non solo sui risultati economici delle imprese del settore ma anche ed è ancora più grave sul loro sviluppo tecnologico condizionando negativamente ogni prospettiva strategica
E paradossalmente quanto si spera di risparmiare rischia di provocare con una spesa molto maggiore per recuperare il ritardo o per far fronte agli inevitabili contraccolpi sul piano sociale
Come ben sappiamo l'Italia anche a causa di alcune scelte sbagliate e di una debolezza strutturale di alcune importanti grandi gruppi industriali ha visto progressivamente assottigliarsi il numero dei settori ad alta tecnologia
Presidiati
Così come il numero delle grandi imprese
Oggi alcuni settori non ci vedo più presente lo ricordava prima l'onorevole Minniti e se si considerano solo i settori tecnologicamente più avanzati la presenza italiana e soprattutto legata al comparto dell'aerospazio sicurezza e difesa
Tutto questo è potuto avvenire qualcuno di voi che state questa salato ricorda troppo ricordare da quel grande progetto industrie risanamento industriale finanziario di Finmeccanica
Un progetto
Mi piace ricordare che è avvenuto su un mercato senza alcun intervento degli aiuti da parte dello Stato
E partendo dei libri portare temporale e dando una specifica missione
Ecco da questo l'ultima considerazione è una delle ultime che forse tutto quel fervore di iniziative
Ambiziose per certi versi affascinante
Integrazione delle industrie europea che aveva dato luogo a grandi giù il vetro che stimolava ora anche la competitività interna alle imprese
è finito
I soggetti che operano oggi sul mercato europeo sono gli stessi di qualche anno fa
E mi sembra con un incedere abbastanza lento ripetendo programmi già già fatti
Forse c'è un errore c'è stato
E quell'integrazione partiva dall'industria piuttosto che dalla politica critical commette
Ma io vorrei lanciare una piccola proposta
Ricorderete le battaglie che sono state fatte per fare prendere Alitalia un posto nei paesi di puntare l'ora si discuteva della famosa Aloi
Aggancio che fu più uscito
Penso che una riflessione su questo
Da cui consegue non solo con la ristrutturazione industriale
Ma anche l'integrazione politica europea vada fatta per un'accelerazione in questo senso
Integrazione industriale che non può fermarsi
Non può nemmeno competere con gli Stati Uniti d'America
Un'indicazione
è stata fatta da Minniti nel suo intervento riguarda il problema delle tecnologie e non è solo
Adesso
Non è solo il trasferimento delle tecnologie ma anche la possibilità per l'industria europea di poter esportare il proprio prodotto in America nel campo delle navi bruco Sozzi curare c'è
Una famosa legge americana John sarà racket che vieta agli americani di operare nani che non c'ero costruito interamente in America questo non solo confisca militare ma anche commerciale
Questo vuol dire che dobbiamo ovviamente fare la guerra a nessuno ma su tutti i temi che dobbiamo tenere conto per poter sviluppare effettivamente una capacità industriale che sia di supporto
Un'ultima cosa quando si parla di integrazione ci viene in mente che l'integrazione comporterà ristrutturazione
C'è sicuramente una sovracapacità
Io penso che le industrie della difesa aerospaziale che esistono oggi non possono più scendere
Per livello dimensionale e allora dobbiamo pensare che se i programmi militari non saranno sufficienti
Assicurare lo sviluppo tecnologico e produttivo di queste aziende
Penso che dovremmo considerare che comunque la concentrazione dei tecnici di ingegneri
La capacità anti dominare dei sistemi complesse può essere sicuramente utilizzata in altri settori eppure richiedono di grandi investimenti grazie
Memento californiana prima l'ambasciatore Minuto Rizzo quanto il tema di questo convegno fosse così ampio e impegnativo
E consentisse tante variazioni tanti approfondimenti è vera così devo dire che questi approfondimenti stamattina sono emersi nelle vene ringraziamo di Toyama ringraziare tutti tutti coloro che sono intervenuti
Tutti coloro che hanno partecipato in questo è tempo che vi è sicura Dinoi è stato davvero utilissimo
Ringrazio anche accanto alla presenza del personale militare è quella del personale civile della difesa è quella delle loro rappresentanze sindacali
C'è un percorso che con tutti voi abbiamo fatto un percorso che intendiamo continuare
Un percorso che è un capitolo significativo del nostro programma e credo che ne sia stata
Testimonianze alla presenza in questo convegno del segretario dei Democratici di sinistra
Che con la sua sensibilità con la sua attenzione ora concluderà i nostri lavori grazie a tutti voi Piero Fassino
Voglio che naturalmente ringrazio tutti voi raccolto il nostro invito
Questo convegno devo dire che dura qualità alta altissima
La partecipazione conferma duttilità di questo momento di confronto
E naturalmente ringrazio per primo il ministro che come ha già ricordato onorevole Minniti è stato in questi anni è sempre un interlocutore con il quale sia quando abbiamo convenuto sulla quando abbiamo dissentito
è stato possibile però avere un confronto vero senza eroi utile reciprocamente
Così il come ringrazio l'ammiraglio Di Paola miraggio
Il generale Biraghi sarà il Gottardo generale generale
Tricarico generale Cecchi
E tutti gli altri ufficiali che insieme a loro sono qui ti ringrazio
Ammiraglio grazie
Ringrazio
Così come naturalmente l'ambasciatore Minuto Rizzo e ambasciatore Moreno
In molti altri amici nostri ospiti esperte di politica militare rappresentanti dell'industria ma l'ingegner bordeaux
L'ingegner Zappa i tanti che appunto questa mattina con noi hanno riflettuto
Noi abbiamo voluto promuovere questo convegno
Come uno dei gli appuntamenti più complesso lavoro che stiamo mettendo in campo per la definizione del programma di governo
Il centro sinistra
Che ci porterà come partito il tre dall'uno al tre dicembre ad avere un momento di sintesi a Firenze in una conferenza nazionale
Dei democratici di sinistra per il programma di governo e che a fine gennaio vedrà l'unione di centro sinistra varare il programma di governo
E nella affrontare i tanti temi
Affrontare una coalizione che abbia l'ambizione di governare un Paese abbiamo ritenuto naturalmente che i temi
Della difesa e della sicurezza
Internazionale interna
Siano temi assolutamente decisivi assolutamente strategici
Con una particolare consapevolezza a cui ha fatto riferimento
Onorevole Minniti a cui ha fatto riferimento
Il ministro e anche l'ammiraglio Di Paola e cioè la consapevolezza che affrontiamo temi su quale assolutamente necessario cercare di individuare strategie condivise
Politica estera e politica di difesa che tra l'altro sono sempre più connesse stamattina abbiamo parlato in buona misura di politica estera parlando di politica di difesa
Sono temi che nelle grandi e moderne democrazie sempre di più
Vengono affrontate con una condivisione larga tra chi ha la responsabilità di governare tra chi è all'opposizione
Se qualcuno che urla che se tornasse libero sarebbe
Deteriori fuori
Perché scelte di politica estera scelte di politica di difesa sono scelte che impegno in un paese per un arco temporale lungo
Il ministro Martino ha dovuto gestire come responsabile politico
L'impegno militare ieri italiano in molti paesi in cui quell'impegno è stato deciso dai governi di centrosinistra
Così come se come noi auspichiamo la prossima primavera il centrosinistra vincerà le elezioni sarà chiamato a
A dare continuità impegno significativi in molte aree del mondo che sono state in questi anni
Assunte decise dal governo di centrodestra
Ed è chiaro quindi che è necessario realizzare una cercare di individuare una convergenza che consenta l'assunzione di una comune responsabilità
Attualmente
è un vincolo che può essere assunto in quanto ci sia da parte di tutti questa consapevolezza e quindi si comprenda la necessità
Di affrontare questi temi
Sempre partendo da un punto di vista il punto di vista prevale interessare quello dell'interesse nazionale dell'interesse del Paese di come corrisponderà al meglio
Agli interessi dell'Italia è come cercare di realizzate
Io condivido pienamente la relazione
Che ha presentato qui Marco Minniti che peraltro non da oggi come sappiamo sapete tutti voi e
Il nostro responsabile in questi settori una interlocutore accreditato è autorevole per voi
E anch'io queste considerazioni finali vorrei partire da i due riferimenti iniziali da cui è mosso ha preso le mosse la relazione
E cioè affrontare oggi i problemi della sicurezza e dunque di una politica
Di difesa deve muovere da due referente il primo
è dopo la caduta del muro di Berlino si è prodotta una straordinaria accelerazione
Ha processi di interdipendenza di globalizzazione
Che fa sì che il destino del mondo sia sempre di più uno
E che anche ciò che accade molto lontano da noi in realtà ci riguarda e ci investa direttamente
Noi siamo stati abituati per decenni a guardare ai conflitti che avvenivano in vari scacchieri del mondo come guerre locali e anzi era entrata nel nostro gergo questa espressione
E con questa espressione noi volevamo dire due cose una distinguere guerre che avevano un ambito territoriale definito da due guerre mondiali che avevano sconvolto il mondo ma non era soltanto una distinzione
Di ampiezza quantitativa
Riferirsi alla espressione guerre locali ogniqualvolta succedeva un conflitto a noi
Come dire era utile chiamarla guerra locale perché in qualche modo usare quell'espressione diminuiva la nostra responsabilità faceva pensare che essendo una guerra locale era un problema di quelli che stavano lì dove quella guerra
Si manifestava si produceva e solo indirettamente ci investì
In qualche modo era anche un alibi culturale quella categoria se vogliamo dire così noi siamo in un mondo in cui di guerre locali non ce ne sono più
O meglio ci sono molti conflitti che hanno come teatro una realtà locale determinata ma ogni guerra di questo mondo ormai investe la sicurezza del pianeta
E determina quindi la esigenza di una capacità di risposta del pianeta a ogni conflitto dovunque
Dovunque accada
Che veda un'assunzione di responsabilità dell'intera comunità internazionale
Ogni crea ogni crisi ogni guerra si riguarda è questo un punto primo di riferire investe la nostra
Il secondo punto di riferimento e che in questi anni
A partire dall'undici settembre come diciamo spartiacque drammatico e simbolico
Il mondo ha dovuto fare i conti con un'offensiva terroristica
Che ci presenta un terrorismo sottospecie nuove rispetto al terrorismo che pure noi avevamo conosciuti in altre fasi
Noi viviamo in un Paese che ha conosciuto l'insidia terroristica degli anni
Settanta ottanta prima di un terrorismo nero e poi di un terrorismo rosso
E tuttavia erano terrorismi che avevano un una strategia molto diverso da quella che abbiamo conosciuto in questi anni era un terrorismo che sceglieva le proprie vittime per il valore simbolico che quelle vittime aveva avevano
Un magistrato un poliziotto sindacalista un carabiniere
Un ufficiale un imprenditore dirigente politico
Lo si colpiva per il suo carattere simbolico anzi la strategia era quello di colpire lui perché rappresentava quella simbolo e isolarlo dal resto della società e render lodevole in quanto lo si isolava nella sua dalla società
E lo si poteva colpire
Oggi noi siamo di fronte a una strategia che è esattamente l'opposto
è una strategia che punta
A colpire in modo indifferenziato
Il che affida la forza
Devastante della della finalità terroristica alla capacità di produrre il massimo effetto di devastazione di vittime in termini
Umane materiali
E ci siamo trovati di fronte a un'asta ha quindi un turismo diverso
Punto terrorismo che vuoi quando colpisce dico degli impiegati degli uffici
Dell'attore di New York coi lavoratori che al cambio turno erano nella metropolitana
Di Madrid poi i cittadini che stavano sui treni dalla metropolitana di di Londra o i bambini della scuola di Beslan mai e di o i turisti di Sharm el-Sheikh di Mombasa di Bali e avanti di questo passo
Un terrorismo la cui caratteristica è quello di consapevolmente scegliere di colpire in modo indifferenziato chiunque e ovunque
Il che rende ovviamente missile terroristica non solo drammaticamente ancora più pericolosa ma
Pone un gigantesco problema di sicurezza che non ha confini e nona atterrito il terrorismo conduce la sua guerra in modo diverso da una guerra tradizionale guerra senza bandiere senza divisa senza territorio
Conduce una guerra che colpisce chiunque ovunque e quindi era in del tema della sicurezza dei cittadini cioè della sicurezza ovunque di chiunque una prega rendez priorità
E allora se è così se noi dobbiamo muovere da queste due riferimenti tante altre tanti altri naturalmente in uno scenario complesso ma questi due certamente essenziale Tardelli delineare il campo diciamo dello scenario
Noi dobbiamo partire dalla consapevolezza che non c'è pace senza sicurezza
E che quindi il tema della sicurezza del mondo è uno delle grandi questioni che va affrontata per assicurare al mondo pace come reciprocamente è funzione di una politica di sicurezza però
Essere capaci di analizzare pace ovunque Non c'è pace senza sicurezza non c'è sicurezza del pianeta se non c'è pace le due i due termini dobbiamo tenerli insieme e sono reciprocamente interdipendenti
Allora quali possono essere i cardini di una strategia che abbia che parta da questo premesso
Il primo cardine che noi indichiamo lo abbiamo lo ha detto nella sua relazione Marco e poi è stato ripreso in seri interventi
è il multilateralismo meglio la consapevolezza che
In tempi di interdipendenza di globalizzazione
La sicurezza e la stabilità del mondo richiede una un coinvolgimento di tutti di principali protagonisti della vita del piano
E che nessuna nazione neanche la nazione che pure la più forte del mondo dal punto di vista politico e militare da sola in grado di garantire la sicurezza del
La nostra critica all'unilateralismo a favore del multilateralismo non nasce da un pregiudizio ideologico nei confronti di qualcuno ma nasce da questa concreta e pragmatica consapevolezza
Che i problemi del mondo sono di tale dimensione edittale per di tale dimensione globale edittali interdipendenza
Che per essere affrontati governati e in primo luogo il tema della sicurezza questa caratteristica si richiede una
Assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti politici e istituzionali che nel mondo ok
E qui c'è
Affrontare il tema del multilateralismo come una prima chiave di risposta ai temi della sicurezza impone di affrontare una questione con una certa radicalità
E la questione che va affrontata una certa radicalità e che se si vuole effettivamente un multilateralismo efficace occorre un salto di qualità nella costruzione di soggetti sovranazionali
Che abbiano s'forza potere Risorse e una propria sovranità
Noi viviamo in un mondo che vive tutti i giorni una contraddizione
Palese
Non c'è tema che non assuma dimensione globale
è globale la produzione sono globali gli scambi e globale la circolazione delle donne e degli uomini trasferimento delle tecnologie è globale gli assicura la sicurezza
Ma non è globale la sovranità politica perché questo è un mondo che continua per l'essenziale a essere incardinato sull'assoluta sovranità delle nazioni e sul sistema di relazioni tra sovranità nazionale
Questa contraddizione diventa via via più esplosiva
O si determina un salto di qualità
Nel costruire luoghi e sedi di sovranità più ampia della sovranità nazionale
Oppure sarà difficile essere capaci di dare al mondo quella governance di cui ha bisogno a partire proprio da un tema cruciale come quello della sicurezza varate c'è un esempio molto preciso
Che
E natura scusate no e naturalmente questo però significa appunto che se è così allora però alle istituzioni sovranazionali occorre dotare occorre trasferire una quota sia pur piccola
Di quella sovranità che oggi è incardinata essenzialmente e Global nelle essenzialmente nelle nazioni
Il tema di uno non più forte il tema di istituzioni sovranazionali più forti ma non è solo un tema che riguarda loro perché lo stesso ragionamento che si può fare loro si potrebbe fare per il WTO o piuttosto che una rivoluzione mondiale della sanità organizzazione internazionale del lavoro
La necessità di istituzioni sovranazionali su scala continentale e non a caso l'Europa e luogo dove questa esperienza che avanza perché altrove
Pongono un problema
Il mondo non lo si governa sulla base soltanto delle politiche che fanno gli stati e non è la somma di centottantacinque politiche nazionali che consenta la governance del mondo
Si pone sempre di più il problema di costruire istituzioni sovranazionali vere e forti
Ma questo significa dotare quelle istituzioni dei poteri delle risorse degli uomini delle prerogative della quota di sovranità che necessaria
C'è un esempio concreto che dimostra questo
Tra poche settimane noi celebreremo i dieci anni della pace di dentro
Per garantire la pace ha detto la NATO su mandato delle Nazioni Unite a schierato sessanta mila uomini
Poi sono un po'scesi ma all'inizio sessanta mila euro
Negli anni della guerra che ha portato la faticosa fase ripeto i caschi blu dislocati in Bosnia furono sei mila
Risulta evidente la contraddizione se erano necessaria mi sessanta mila persone per mantenere la pace come si sarebbe potuto fermare la guerra mandando nel dieci volte di me
E sono i premi essa è la vergogna
Di fronte al mondo di questa
Inadeguatezza
Perché se anziché trecento caschi blu olandesi se fossero stati tre mila davanti a Srebrenica forse a sorpresa le cose andavano diversamente da come sono andate
Ma loro non ha mandato sessanta mila ne ha mandati sei mila non perché l'onorevole se mandare ma perché l'ONU è come si chiamava quando nacque una Società delle Nazioni e gli azionisti di quella società sono gli Stati nazionali e se gli Stati nazionali non capitalizzano cioè non investono l'amministratore delegato la società non fa gli investimenti necessari
E allora la crisi dell'ONU di cui spesso si parla ogni volta che c'è una crisi la prima cosa che fanno tutti gli uomini polizze del Monte a chiedere che l'ONU intervenga poi spesso sono gli stessi che non danno l'ONU le risorse e gli strumenti per intervenire
E allora qui c'è un nodo
C'è un modo che sta di fronte a noi che sta di fronte alla comunità internazionale
Serve una governance globale
Che attualmente è un processo politico logistico per lunghissimo figuriamoci ma bisogna cominciare a costruire dei luoghi delle sedi che siano primi nuclei di una sovranità globale dotata delle risorse degli strumenti dei poteri
Necessari a realizzare a perseguire fini
Di stabilità di sicurezza e di pace
Tra l'altro
è così che secondo me può essere affrontato bene anche il tema dell'uso della forza
Perché è evidente a chi tutti quelli che siamo a questo sale non soltanto a noi
Che l'uso della forza è un'eventualità
Che la politica non può escluderlo
Del tutto legittimo teniamoci bene e
Eticamente apprezzabile che ci siano che vi sia anche chi pensa che all'uso della forza non si deve ricorrere mai ma questa che è una posizione eticamente e culturalmente apprezzabile
Per chi ha il dovere di governare non è sufficiente
E chi ha una responsabilità di governo chiunque esso sia essa che nel governare la sicurezza del proprio paese del mondo può essere necessario anche ricorso all'uso della forza ma proprio perché è una drammatica eventualità come chiunque capisce dal punto di vista dei costi umani prima di tutto e sociali che comporta questa eventualità ma ancorata dei parametri a dei criteri
Deve essere un'extrema ratio ovviamente
A cui si ricorre dopo che hai ventisei ricorso a tutti gli strumenti diciamo
Politici e e si sia dimostrato la la sanità e l'indennità di quegli strumenti
Deve essere deciso da un organismo riconosciuto perché sia sottratta a quella decisione a rischio di essere interpretato come Scelta parziale corrispondente agli interessi di qualcuno contro gli interessi con l'altro anziché agli interessi generali della collettività
Va deciso sulla base di basi di legalità
E va deciso sulla base di un criterio di proporzionalità tra mezzi e fini
Be a tutte queste cose cui questi quattro criteri questo ne potrebbero aggiungere altri di cui quattro principali
E richiedono che di essere gestiti da un soggetto politico che abbia la forza di Gestielle sano rimangono del tutto
Astratti
E quindi tanto più
Se si vuole disse sì con diciamo senso del realismo politico non si vuole escludere la possibilità di usare la forza
Quando necessaria sia necessità per usarla appunto in termini a fini di pace e di sicurezza che siano riconosciuti e che abbiano il consenso dei cittadini era opinioni pubbliche che ci sia un'istituzione forte in grado
Quando si arriva un'eventualità così drammatica di poterla dotta quindi questa è una prima grande questione che noi poi
Poniamo a voi stessi lo poniamo l'attuale governo italiano lo poniamo all'Unione Europea tornerò più avanti sull'Unione a questo tema di come si affronta il mondo la la governance del mondo rilanciando
Un tema il tema della sovranazionalità delle istituzioni e di una governance incardinata su istituzioni di natura globale che costituiscono un primo nucleo di sovranità globale è questione che sta di fronte a noi d'altra parte
Non c'è area del mondo nella quale non ci si stia dando e non si sa non si stia accelerando processi di
Istituzionalizzazione sovranazionale non è solo l'Europa che si è data l'Unione europea e ha costruito l'unione europea come diciamo una soggetti con una propria soggettività politica istituzionale il Nafta il Mercosur il
Il discusso progetto dell'altra che ha dato luogo in queste settimane a Buenos Aires dopo l'abbiamo visto il rafforzamento dell'Asean quando perfino l'Africa
E il continente che accumula le maggiori contraddizioni lì come sappiamo di ogni genere si pone l'obiettivo entro il due mila cinquanta del mercato unico africano io non so se ci sarà
Forse no ma il fatto che si ponga l'obiettivo è significativo dal punto di vista politico della consapevolezza che non c'è più nessuna nazione che può pensare il proprio futuro soltanto dentro la dimensione nazionale ma che ognuno di noi ha chiamato a stabilire sempre di più una connessione tra la dimensione nazionale una dimensione più larga dello Stato nazione
E a partire da questo ragionamento che noi affrontiamo anche la questione il problema dell'Iraq e di come affrontare
Quella che il limite ha chiamato l'apertura di una nuova fase nella vicenda perché qualche modo di una terza fase stata una fase che è stata la guerra in Iraq voi sapete qual è il nostro giudizio
Non abbiamo ragione di cambiarlo c'è stata una seconda fase che quella in corso che è tutta la fase di transizione post guerra
E che ha avuto nel due mila e cinque in questo anno in corso un anno cruciale decisivo
Perché questo due mila cinque è stato sì segnato in Iraq da una situazione di grande stabilità e sicurezza tutti i giorni leggiamo bollettini che si parlano di vittime di attentati di atti di violenza di guerriglia di una situazione molto difficile però il due mila cinque non è stato solo questo
E due mila cinque sei aperto con le elezioni dell'Assemblea costituente a cui hanno partecipato otto milioni di iracheni e fu un fatto che tutti abbiamo salutato come straordinario e proseguito con la nomina
Di un nuovo governo che ha sostituito il Governo che era stato nominato e insediato dagli americani quindi certamente più autonomia e più rappresentativo
E proseguito con la nomina del leader curdo Talabani ha Presidente a Repubblica nomina di grande significato per il valore di quella personalità e del suo profilo
è proseguita ancora con l'adozione della Costituzione con il referendum che l'ha approvato fra qualche settimana comunque a cavallo della fine dell'anno ci si dovrebbero essere lezioni per la l'insediamento del Parlamento e tutto questo configura che cosa una transizione che via via sta costruendo le istituzioni della democrazia perché
E a partire di qui non è dunque insensato pensare che il due mila sei sia l'anno nel quale fatti messi in essere tutti questi processi istituzionali si acceleri il passaggio il trasferimento di dei poteri e della sovranità piena
Alle autorità irachene che democraticamente via via sono state istituite
E che questo consenta dunque
Di calendarizzare il rientro delle truppe
Attualmente in Iraq
Sia italiane sia di altri paesi
Affrontando come diceva giustamente
Minniti il problema di come si accompagna in ogni caso l'ulteriore proseguo della transizione democratica anche sul terreno della stabilità e della sicurezza
Questa in questa impostazione con l'impostazione che
Se morire le altre forze centosei è stato reso esplicite più volte che è riassunta nella formulazione che presidente Prodi ha più volte dichiarato e cioè che se noi saremo elezioni presenteremo al Parlamento un calendario per il rientro
Dunque chiunque comprende che in calendario per il rientro non è che in ventiquattro ore andiamo via tutti calendari per reazione ritiro immediato in ventiquattro ore
Facciamo finta di credere delle cose che non sono mai state dette un calendario di rientra significa questo
Significa che noi siamo convinti che nel corso del due mila sei ci siano le condizioni per un l'apertura di una terza fase della crisi della vicende
Caratterizzata da una investitura molto più ampie piena di titolarità delle istituzioni democratiche irachene che nel corso di questi anni e soprattutto nel due mila cinque sono state costituito e che questo possa comportare
Diciamo
Un la definizione di un calendario di rientro accompagnato discutendo con l'autorità e Rachele anche dalle decisioni necessarie
Dalle autorità irachene e in sede ONU dalle decisioni necessarie per garantire stabilità e sicurezza perché ciascuno di noi vogliamo che l'Iraq prosegua questo cammino che non torni indietro
Questo ragionamento che ho fatto fin qui mi porta
A un altro punto
E cioè se noi vogliamo costruire un ordine una sicurezza del mondo
Che sia capace di
Essere fondata sulla comune responsabilità della comunità internazionale quindi la P rima chiavi di volta che io offro a questa nostra riflessione quella del multilateralismo declinata nei modi con cui ho cercato di farlo
C'è una seconda chiave è strettamente connessa
E che proprio guardando la vicenda irachena dove possiamo individuare essere necessaria
E cioè benissimo noi diciamo che
La politica deve essere deve sapere che può
Può dover contemplare anche
L'usura la forza
Ma la forza uno strumento della politica
E non è sostitutivo della politica
E allora qui c'è un tema un secondo grande tema
La comunità internazionale
è capace di dotarsi di una strategia di strumenti politici con cui affronta conflitti e crisi
In ragione tale che effettivamente l'uso della forza sia ridotto al minimo e sia sull'estrema ratio quando tutti gli strumenti della politica non ce l'hanno fatta
Quant'è che oggi non avviene così
Oggi nove volte su dieci una crisi matura marcisce e quando marcisce interveniamo con la forza
Ma è debolissima la capacità di avere una strategia politica che sia capace di intervenire prima che le cose siano così gravi da non poter far altro che intervenire sulla forza traduco in altrettanti
Se non vogliamo che l'unico modo per la sicurezza al mondo sia una sequenza infinita di guerre preventive e chiunque capisce che non è così
Già la vicenda iraniana ci dice che è più complicato perché chiunque capisce che la vicenda Rania non può essere affrontata secondo lo schema era che no
Beh ma allora il problema che noi abbiamo eh noi dico la comunità internazionale tutti quindi anche
Le forze politiche
Questo nostro Paese eh siamo capaci di costruire una strategia di politica preventiva
Che riduca al minimo
E gli spazi delle guerre preventive è questo il problema
Se non vogliamo che sia una sequenza infinita di guerre preventive ci sarà il problema di dotarsi di una strategia Quarato io lo dico
Perché io sono uno che ha fatto come in tanti altri Comuni niente e tanti altri
Manifestazione sarà eccetera per il no alla guerra in Iraq perché siamo convinti che sia stato un errore
Il che non significa
Diciamo che nessuno di noi ha mai avuto nessuna forma di non dico di simpatia ma neanche di concessione nei confronti del regime di Saddam se
Tuttavia proprio chi come me o come Marco come altri che sono qui in questa sala hanno detto no alla guerra
Hanno avvertito avvertono un un problema che è morale prima ancora che politico
Che non basta dire no alla guerra se non sono in grado di ottenere gli stessi obiettivi e con altri strumenti
E se io non voglio che appunto la può la sicurezza del mondo si abbia come unico strumento l'uso della forza che ripeto
Può essere contemplato e e va contemplato a certe condizioni ho cercato di dirlo
E allora c'è bisogno di mettere in campo una strategia politica
Quale sia politica che esce che che faccia che come dire individua alcuni terreni che oggi spesso non pratichiamo pratichiamo meno del giusto faccio degli esempi così Katia
Io penso che sia parte di una pilastro di una strategia di politica preventiva
Sostenere e promuovere in tutti i Paesi processi di secolarizzazione che portino alla separazione tra la dimensione religiosa la dimensione politica la dimensione istituzionale
Guardate che il grande problema dell'Islam è questo
La storia della Turchia ci dice che è così
La Turchia è un Paese islamico democratico perché Ataturk che i giovani turchi prima di tutto mi sono in campo una politica di secolarizzazione
Che determinò una distinzione netta
Tra la sfera religiosa la spesa politica la sfera istituzionale
Ricostruì lo Stato turco come uno Stato laico fondato su quella distinzione
Allora questo è il tema la crisi iraniana non ci pone questo tema
E allora questa questione è una questione rilevante
Come si sostengono e si promuovono
Ovunque
Riforme che vadano in questa direzione
Tra l'altro in Islam questa dialettica c'è perché se non c'era presentiamo l'Islam come un mulo Moggi uno mo'un tutto omogeneo rappresentiamo un'isola che non c'è come sappia guai a rappresentarsi l'Islam come il volto di Bin Laden uno di Al Qaeda
L'Islam sono anche le ragazze e i ragazzi di Beirut che sono scesi in piazza dopo l'assassinio di chiarire che hanno rivendicato imposto il ritorno a una democrazia più rappresentativa di quella che c'era prima
L'ISAF sono anche le donne marocchine che si sono battute hanno fatto cambiare il codice civile del Marocco per rispettare e tutelare i diritti delle donne che erano
Assai poco rispettati e riconosciuti
L'ISMA sono appunto gli gli otto milioni di iracheni che sono andati a votare gli altri milioni sono andati ad approvare la Costituzione
C'è una dialettica tra forze
Riformatrici riformiste progressiste il che puntano
Essenzialmente tutte prima di tutto acquisire processi di secolarizzazione nei loro Paesi e forze integraliste io credo che noi abbiamo il dovere tutto questo di aiutarlo di sostenerlo per questo un punto essenziale
Da questo punto di vista l'importanza per la sicurezza del mondo del dialogo interreligioso
Perché il dialogo interreligioso significa riconoscimento reciproco superamento di interni integralismi apertura e quindi favorisce processi secolarizzazione
Secondo
Processi di integrazione politici
Noi abbiamo aperto le le porte dell'Unione Europea la Turchia
E abbiamo
Aprendo le porte della dell'Europa la Turchia e determinando una condizionalità cui quell'apertura era legata favorito processi evolutivi positivi tutti
La soppressione della pena di morte l'allentamento della repressione nei confronti dei curdi la modifica in senso più europeo di una serie di
Articoli del Codice civile e altre cose
E abbiamo rafforzato così
Qualcuno pensa
Diciamo ci sono spesso segnali che sono inquietanti e preoccupanti
Che quello che accade in Venezuela sia come dire una situazione delicata che qualche che può anche supporre quel Paese a dei rischi dal primo dicembre Venezuela sarà integrato nel Mercosur che secondo me hanno fatto bene Brasile Argentina Paraguay Uruguay
A integrare sa perché in quanto lo integri di chi glieli potrei chiedere larga di stare dentro gli standard dell'aria in cui sa integrato e così poté eterni
I Balcani nei quali noi siamo così impegnati in termini politici e militari varate la soluzione vera quella la soluzione definitiva è che noi non possiamo minimamente allentare la prospettiva di integrazione europea di questi Paesi
Anche perché tra l'altro tra il due mila sette due mila otto entreranno Romania Bulgaria e quindi a quel punto l'Europa c'è un buco nella pancia
Stanno rione europea grezza Bulgaria Romania Ungheria
Slovenia
E specifiche il buco dei Balcani ma a parte questo aspetto nel marginale letteralmente nella integrazione territoriale c'è l'aspetto politico
Se noi non vogliamo
Che ripartano sanguinosa e drammatica guerre balcaniche i conflitti non esplodono nuovamente vogliamo dare una
Sistemazione a quell'area che è complessa perché Complesso definire lo status finale del Kosovo siamo in in presenza di passaggi molto delicati nel rapporto tra Serbia e Montenegro eccetera
L'Albania è un Paese che per quanti passi fa abbia fatto in avanti e ancora naturalmente in una fase di transizione lunga B se no la Macedonia
Dove abbiamo appunto isolate Unione europea per garantirà l'accordo di orchi e tutto questo ha un senso in quanto noi lo finalizziamo un processo di integrazione che portando questi Paesi dentro determina anche il superamento di tutti i conflitti o quanto meno loro forte allentamento
Quindi politiche di integrazione come uno strumento fondamentale la politica di una politica preventiva capace di prevenire i conflitti e di dare soluzione
Tutta l'attività del democratiche Institution Building
Ecco perché noi diciamo
Bisogna che la De
La democratica
Guardate io ho sempre invidiato da da uomo politico italiano la straordinaria attenzione che per esempio i paesi nordici
La Norvegia la Svezia l'Olanda hanno a questo tema
Il quale quando contribuiscono a caso nulla a crisi conflitto non solo contribuiscono in modo rilevantissimo i caschi blu in proporzione alla loro popolazione credo siano tra i Paesi che ne danno di più
Ma sono anche Paesi che mandano robuste rappresentanze e civili nelle aree di conflitto robusta intelaiatura di organizzazioni non governative programmi di formazione di addestramento tutto il tema dell'Instituto de Moraes democratiche degli è una elemento fondamentale di politica preventiva perché non perché è una situazione non precipiti non arretra in ma si determinò tutti gli anticorpi immediatamente democratici che fanno sì che
Una crisi da da una crisi si esce si riesce irreversibilmente
Tutta la cooperazione economica e come la cooperazione economica può essere legata una condizionalità positiva
Siamo di fronte al delicato problema dell'Iran
Io penso che la comunità internazionale faccia assolutamente bene a pretendere dal governo iraniano
La certezza che le tecnologie nucleare a cui il governo iraniano vuole accedere siano finalizzate a usi pacifici
Questa è una garanzia una sicurezza che il mondo ha diritto di avere
E credo che dobbiamo convincere le autorità iraniane dell'opportunità di questo anche dal loro punto di vista e siccome l'Iran non è un Paese isolato dal mondo anzi è un paese che è stato destinatario in questi anni di grandi flussi di investimento
Di tanti Paesi in primo luogo europeo tra cui l'Italia
Beh costruiamo a a partire da una cooperazione economica e da una condizionalità positiva quelle modalità di rapporto che facciano capire autorità iraniane che è un interesse non solo nostro anche loro
Che tutti si sia sicuri tutti si sia sicuri
Nella di fronte a temi così delicati così ancora
Noi abbiamo avuto gli anni settanta ottanta prima che cadesse il muro di Berlino uno strumento fondamentale nel superamento dei blocchi militari
Nella in una grande stagione di negoziati multilaterale internazionali per il disarmo del ma gli armamenti nucleari degli armamenti chimici
Di alcune armamenti particolarmente odiosi come le mine antiuomo
Delle armi batteriologiche
E per alcuni aspetti anche di armi convenzionali caduto il Muro di Berlino in questi
Quindici anni che ci separano tutto questo tema sistema che come dire in qualche modo è stato dato per scontato siccome non c'erano più due grandi blocchi non c'era il rischio che ci forse una guerra governati grandi blocchi tutto sommato si è pensato che il tema della riduzione degli arsenali di una scuola stagione di
Riduzione di riduzione e la proliferazione di armamenti e forse
Non fosse più essenziali io penso che oggi anche questo è un altro tema anche questo è un altro tassello di una politica preventiva
Così come è ovvio è parte essenziale di una strategia di politica preventiva una capacità di contrastare il terrorismo con un'azione forte continua costante che parta prima di tutto da una grande azione di intelligenza che mette insieme tutte le conoscenze tutta l'operatività capace di individuare le organizzazioni terroristiche loro non con i loro cellulari loro rettile loro complicità i santuari finanziarie certezza qui
Questo è un punto se vogliamo governare il mondo si tratta di mettere in campo strategie appunto
Che facciano sì che il mondo possa essere governato i conflitti possano essere gestiti affrontati superati sapendo che può anche darsi che ci sia un momento in cui il ricorso lo sarà forse inevitabile ma a quel a quel punto anche il consenso su una scelta di questo genere sarà maggio e nelle opinioni pubbliche in quanto si siano costruite strategie che hanno cercato in ogni modo su altri fronti di dare soluzione ai problemi in ogni caso si ridurranno
Se si agisce così
Il rischio
Questo mi porta a una terza questione
E la terza questione
Il rapporto transatlantico
Perché io penso che sono totalmente d'accordo con le considerazioni che ha fatto l'ambasciatore Minuto Rizzo Moreno e altri
Io penso che oggi il rapporto transatlantico non è meno essenziale di quanto non lo sia stato nel lungo periodo dell'epoca bipolare
Naturalmente è altrettanto essenziale per finalità diverse questo va da sé
Lei
E cinque
Nei e cinque decenni che hanno caratterizzato l'epoca bipolare dalla fine della seconda guerra mondiale all'ottantanove era evidente che il rapporto transatlantico affondato prima di tutto sulla percezione di un di un
Di un rischio comune di fronte ad un blocco che veniva percepito come un nemico comune
E questo aveva cementato fortemente le relazioni rapporti eccetera
Caduto il muro di Berlino venite venuto meno al blocco sovietico
De composta sì la stessa Unione Sovietica
è chiaro che il rapporto transatlantico non è più funzionale a questo tanto più che come ricordavano bene Moreno Minuto Rizzo processi di integrazione che la NATO per prima ha determinato per la sicurezza e la stabilità a conferma del mio ragionamento precedente hanno portato dentro alla NATO quelli che erano i nemici di ieri
Almeno fino alle porte quasi della Russia
è chiaro che i cambia diciamo la finalità
Tuttavia non è meno essenziale e non è meno essenziale per una ragione culturale e politica
Ed è che nel mondo della globalizzazione dell'interdipendenza
Un forte e solido legame tra Stati Uniti Europa che sono portatori
Di valori visioni del mondo interessi e culture comuni e tanto più importante in un mondo in cui diventano protagonisti anche soggetti che sono portatori divisioni culture
E i modi di guardare al mondo il suo futuro diverso
Sezione qui c'è non è mica per caso che negli ultimi anni è tornata a essere usata la categoria Occidente che sembrava essere una categoria obsoleta
Ed è tornato in termini culturali a Catone Occidente perché nel momento in cui c'è un protagonismo a così grande dell'Islanda nel momento in cui diventa un grande protagonista della scena mondiale la Cina
Il mondo è più complesso dal punto di vista delle culture che devono incontrarsi e riconoscersi intergovernativo
Ma io ne ho avuto un lungo periodo in cui i valori dell'Occidente tout-court erano i valori del mondo
Noi oggi viviamo in una fase di vita del pianeta in cui quel tout-court non è così scontato non può essere dato per scontato
E quindi c'è un solido c'è una solida intelaiatura di interessi comuni ovviamente prestazioni tra le due sponde dell'Atlantico ma c'è anche come dire prima di tutto con grande corpus valori comuni di visione
Del mondo del suo destino che comunque
E credo che quindi da questo punto di vista rapporto transatlantico un rapporto assolutamente essenziale
Perché lo si possa fare vivere bene mi pare che è necessario che ciascuno dei due protagonisti come dire
Compia un salto in termini di atteggiamento però
Cosa voglio dire
Voglio dire che l'Unione europea deve essere più consapevole di come in questi anni gli Stati Uniti hanno vissuto drammaticamente l'insidia e l'attacco del terrorismo
Mi mettevo dice nella sua relazione non c'è dubbio che l'Europa ha tardato ad avere una percezione un solo della gravità della pericolosità di cosa rappresentava
L'undici settembre ma anche di che cosa produceva nell'East nel vissuto nel sentimento nel modo di essere dell'America
Questo è un punto che non possiamo
Non diciamo acquisire
Di cui essa è consapevole fino in fondo perché soltanto se si ha piena e consapevole percezione di cosa ha rappresentato quella sfida e cosa rappresenta l'insidia Teresa per gli Stati Uniti si possono comprendere anche atteggiamenti comportamenti e scelte
E si può quindi ragionare interloquì se se ne comprende
La radice
E viceversa è chiaro che sempre di più noi dobbiamo chiedere agli Stati Uniti di guardare all'Unione Europea in quanto il mio
L'Unione europea non è una somma di capitali tra cui di volta in volta scegliere quella che più conveniente o più fede
L'Unione europea è un soggetto politico istituzionale e che vuole essere considerato sempre di più come sta
Il legame transatlantico anzi sarà tanto più forte in quanto si rafforza il rapporto tra gli Stati Uniti e l'Unione europea nella sua soggettività
Se c'è una critica
E l'unico aspetto che mi concedo di questo mio intervento siamo critica polemica politica se c'è una critica ma lo faccio senza intenti polemici sono convinto che l'evento di analisi se c'è una critica che io faccio al Governo di centrodestra di questi anni di aver cambiato
Il col riposizionamento internazionale dell'Italia in modo significativo
Nel senso che l'Italia per cinquant'anni ha vissuto la propria più il proprio posizionamento internazionale sulla complementarietà tra la scelta atlantica la scelta europea Luna teneva l'altra Luna veniva vissuta in funzione e in relazione all'altra
Questi cinque anni noi abbiamo avuto molto spesso la scelta di subordinare gerarchicamente la scelta europea alla scelta tra
Io una ricerca tra l'altro spesso solitaria che non ci ha dato di più
Allora il legame transatlantico essenziale e fondamentale ma proprio per i ragionamenti che facciamo del mondo il mondo della globalizzazione del dell'interdipendenza essenziale questo rapporto si è sempre di più
Tra Stati Uniti e Unione europea e l'Italia deve essere promotore attiva perché sia così e la lealtà atlantica dell'Italia che forte e che noi vogliamo che continua a essere forte e solida
E abbiamo dimostrato di credere
In questa solidi terrier senilità quando abbiamo governato questo Paese quando
Per esempio l'Italia è stato capofila dell'interramento europea in termini politici e militari nei Balcani e l'ho fatto tutti i giorni convenendo con l'amministrazione americana quello che bisognava fare quindi diciamo evocato riprova di che cosa
Nostra fretta ma noi questa lealtà resta aperta la la pensiamo dentro un rapporto sempre più solido tra Stati Uniti Europa perché quanto più solido rapporto tra queste due
Entità tanto più quel rapporto transatlantico è in grado di essere incisivo nel confronto con le altri grandi potenze come gli altri grandi soggetti del mondo dalla Russia alla Cina all'America latina che si organizzava l'ASI eccetera
E naturalmente io convengo con tutte le considerazioni che ha fatto cui Minuto Rizzo e anche Moreno la NATO quindi continua a mantenere quella funzione che naturalmente ha sempre di più una funzione politica che l'ha pensata anche questa dentro il nuovo scenario l'orizzonte
E non soltanto nel
Siamo come
Strumento di azione in Europa con tutta la riflessione che abbiamo fatto in questi anni i danni sul fuori area al servizio della pace e della sicurezza della stabilità
Accanto a questo questa terza chiave che gli offrono cioè il legame transatlantico ce n'è una quarta tra
Fin qui indirettamente già evocato
E cioè la necessità di un forte protagonismo europeo
Noi viviamo una fase difficile del processo di costruzione dell'Unione Europea lo sappiamo
Il referendum francesi e olandesi ci hanno messo di fronte una crisi di consenso di fiducia di credibilità
è cambiato qualcosa nella percezione profonda di una parte non piccola delle opinioni pubbliche dei Paesi dell'Unione europea
Fino a pochi anni fa un cittadino guardava l'unione europea come lo spazio in cui aveva la certezza di essere più protetto più sicuro e più cento si è affermata in una parte dell'opinione pubblica questo ci dicono che i due referendum una percezione esattamente opposta
E tuttavia
Dalla dalle dai problemi che ha di fronte l'Europa non esce rinazionalizzare dove politica
Nessuna nazione europea può pensare il suo destino suo futuro da solo
Neanche le più potenti come la Germania o altro
La dimensione continentale è una dimensione essenziale per qualsiasi problema
Probabile qui non abbiamo discusso perché erano diciamo l'oggetto che sta la la competizione cinese è un grande tema no competizione economica cinese vaccino paese di un miliardo e trecento milioni di persone settori fare i conti con un Paese che ha quale dimensione deve avere il fisico
Scusate l'espressione e fisico non c'era nessun Paese di sessanta settanta ottanta milioni abitanti c'era solo la grande entità di quattrocentocinquanta milioni di abitanti qual è l'Europa
Che continua a essere con questa dimensione il più grande è concentrato di tecnologia di produzione di sapere di
E con questa dimensione si misura con la Cina sono
Non c'è
E quindi è chiaro che la scelta europea una scelta essenziale se guardata dall'ottica la sicurezza ancora di più
Il tema della sicurezza del mondo e del nostro continente no può essere affrontato per nessuna
Per nessun aspetto soltanto con una politica nazionale occorre che ogni politica nazionale assuma la questione della sicurezza come una priorità ma collocata dentro una dimensione spaziale più la
E quel multilateralismo per indicato come una delle chiavi
Fondamentali per affrontare i problemi e la sicurezza a nella vere un pilastro essenziale una l'Unione europea forte una delle condizioni per poter per poter
E quindi per questo noi diciamo che bisogna riprendere la marcia integra sionista
E aspetto fondamentale della marcia integrazioni sta europeista è affrontare i temi della politica estera
E di sicurezza comune
Di una politica di difesa comune
Di obiettivi non solo di obiettivi comuni ma di strutture politiche operative
E quindi anche di un'industria degli armamenti che sia di questa dimensione di questa scala per le ragioni che ingegner Zappa rendendo il mondo hanno indica indicato qui è un richiamo le loro riflessione sono già Luco
Peraltro l'Unione europea già oggi di fronte a impegno di richiamarla diritti andavano
Moreno e altri interventi
L'Unione europea già ecco
Diciamo un suo impegno militare in molti Paesi
Addirittura in alcune teatri come la Macedonia sostituendo diciamo presenze che prima erano sotto altro cappello
è venuta in questi giorni la richiesta da parte del primo ministro Sharon di Israele di dislocare
Una forza al i cui termini vanno discussi diciamo europea
Sul confine tra l'aria di casa
Per l'Egitto
Io penso che bisogna guardare a questa richiesta con
Grande disponibilità e apertura
In primo luogo perché segna un atto di fiducia da parte di Israele nei confronti dell'Unione Europea che segna un'evoluzione positiva dei rapporti tra Israele e l'Europa
In secondo luogo perché la prima la pace in Medio Oriente una priorità su cui
Bisogna investire
E quindi io penso che
Si debba
Seriamente prendere in considerazione questa proposta e chiedo al governo italiano alla prossima riunione
In in sede comunitaria in cui riunioni in cui si affronterà questo tema di andare con la l'atteggiamento di chi pensa che bisogna accogliere questa proposta e bisogna discutere con il governo israeliano che ovviamente col governo egiziano perché bisogna discutere con tutti i governi interessati come dare corso conoscerti Cogema io dico di più
Evocò una questione una suggestione
In un mondo in cui quasi tutti i muri sono caduti c'è in Europa un muro che sta in piedi
E che sta nell'isola di Cipro
Dove due comunità sono separate e dove da lungo tempo c'è una presenza di caschi blu
Io mi chiedo se stante che una parte di quella Cipro sta nell'Unione Europea
Dal primo maggio del due mila quattro e stante che l'altra comunità una comunità turca fortemente legata con la Turchia a cui noi abbiamo aperto le porte del tre ottobre come i negoziati se non sia tempo che l'Unione Europea si ponga il problema
Di proporre all'ONU di sostituire quei caschi blu con un contingente europeo
Che probabilmente sarebbe un altro concorso assumendosi direttamente la responsabilità della sicurezza di tutte e due le comunità per favorire forse quell'accordo tra quelle due comunità che fino ad oggi non è stato possibile
Tutto questo e ci porta però alla considerazione l'ultimo tema
L'ultimo tema e che non si fanno le nozze coi fichi secchi neanche in politica di difesa
Ed è evidente che se noi vogliamo avere un impianto di questo genere
E ma abbiamo bisogno di risorse adeguate di politiche adeguate parliamo di modello di difesa giustamente quindi ingegner Bono ha giustamente detto che quando si affronta questi temi bisogna avere un approccio sistemico è assolutamente giusto
Ma tutto questo richiede politiche e risorse
E oggi sono assolutamente insufficienti perché se noi mettiamo insieme lo zero virgola ottantaquattro per cento del PIL a cui è arrivato con questa Finanziaria lo stanziamento per la difesa con il fatto che siamo il Paese in tra in Europa che ha il più basso investimento in spesa pubblica per la ricerca mettiamo insieme queste due cose e ci rendiamo conto che
Cosa non funziona abbiamo tutto in tasca un telefonino
E telefonino si fanno in tanti Paesi soprattutto li fa un'eccezione tanti li fanno in Finlandia
C'è una ragione per cui Finlandia di farmelo li compriamo perché filande spendo danni il tre per cento del PIL per la ricerca e noi spendiamo lo zero cinque tra la differenza tra tre zero cinque c'era differenza tra chi compra e chi produce semi
E noi quando fa affrontiamo temi come questo non è che non possiamo sapere che c'è la necessità di uno sforzo grande in termini di ricerca di adeguamento tecnologico di sostegno all'idea all'industria degli armamenti all'industria spaziale
Di adeguamento del modello di difesa e di continuo aggiornamento tecnologico come perché come giustamente ricordava di Paola questa dimensione tecnologica ormai una variabile fondamentale insomma sappiamo tutti ci abbiamo tutti imparato che conta più logistica di quanti proiettili ai no c'è tutto voglio dire un un un grande un grande eco tette crollò dico logistico che è parte essenziale nervatura di un modello di sistema Radius di un modello di un sistema di difesa moderno e nuovo
E io penso che non ci siamo
Non ci siamo noi abbiamo delle forze armate che sono uno straordinario patrimonio di competenza di professionalità
Questo convegno è anche mi pare la dimostrazione di questo io colgo anche questo convegno per esprimere il ringraziamento la gratitudine del nostro partito di tutto il centrosinistra
Alle forze armate tutto quello che fanno oggi in Italia e nel mondo e all'immagine che offrono
Fatto bene
Marco ricordare che siamo alla vigilia di un turista anniversario della morte dei soldati a Nassiriya voglio anch'io ricordare loro e tutti quelli che sono caduti rappresentando l'Italia in vari teatri governo
Però appunto
Questo patrimonio di professionalità di competenza dico di più questa straordinario patrimonio di generosità di solidarietà di umanità di cui i nostri
Parte forze armate sono portatrici quando agiscono in tanti teatri ha bisogno di essere riconosciuto ha bisogno di essere sostenuto ha bisogno di essere valorizzato e diventare anche questo un asse del sistema Paese
E questo significa che fin da questa finanziaria che in corso di discussione bisognerà cercare di segnare almeno un piccolo primo
Una piccola prime versioni intendenza io assicuro l'impegno dei nostri gruppi parlamentari perché questo avvenga anche per evitare il fare brutte figure come per esempio rischiamo di fare sulle fregate
Italo francese Laffranco l'anno scorso ebbe
Diciamo
Così affrontando già allora perché già nella Finanziaria l'anno scorso erano a rischio di sì siamo l'unico Paese che pensa che i marinai sono una fanteria diciamo no perché se non si costruiscono le navi è difficile mandare i marinai in giro per il male e quindi non possiamo non possiamo
Pensare che si fa una politica una politica senza onorare la necessità di dischi di metterà a disposizione del delle nostre for fermate gli strumenti le risorse finanziarie tecnologiche gli armamenti che sono che ne sono necessaria
Qui Nieddu ha posto un problema
Voi dite vita vediamo di riflettere e di farci avere anche pareri e suggerì no proposte nel senso chiedo ha detto
Sempre di più questa questa materia richiede una programmazione pluriennale che richiede una strumentazione sia in termini normativi sia in termini finanziari che vada al di là della normale scansione annuale di Baggio de di Bilancio io credo che sia una cosa molto giusta vogliamo lavorare appunto va determinare uno strumento che consente a questo così come io credo che una delle cose che dovrà fare
Un Governo di centro sinistra se ci sarà sarà quello di inserire finalmente cosa che fin qui non è mai stata fatta
Come è stato fatto e con il centrodestra e non sono stata neanche la ricorrenza e così sta prima nonostante qualcuno di voi lo sostenesse
Di inserire come capitolo apposito di bilancio la fonte finanziamento delle presenze militare italiane all'estero perché noi siamo un paese che manda i soldati in giro che porta ogni volta deve trovare il modo di pagarli prendendo i soldi alla cooperazione agli aiuti allo sviluppo prendendo i soldi di cui di latte
Questo non funziona ti devi dare la strumentazione ed evitare la strumentazione
Necessaria
E naturalmente tutto questo significa anche riconoscere appunto il valore delle forze armate il suolo il loro ruolo io convengo assolutamente con una serie di considerazioni che ha fatto qui rappresentante
Del Cocer e degli altri istituti di rappresentanza che ringrazio di essere qui
Così come quella riflessione che ha fatto nella sua parte conclusiva la relazione Marco e cioè quando sottolineava anche
Il valore sociale che ha per il territorio in cui le forze armate sono dislocate quella presenza
Pensiamo a come Verdi sboccato
Negli anni della guerra fredda per evidenti ragioni strategiche di difesa del nostro Paese non solo del nostro Paese
Una parte significativa del sistema militare di difesa italiano sul confine orientale abbia prodotto un fatto sociale nei decenni e non soltanto un fatto militare
No
Allora
Noi abbiamo alcune aree del Paese dove diciamo sappiamo che lo stato esposto tutti i giorni alla sfida con la criminalità organizzata e periodicamente se la discussione se usare o non usare l'esame se non voglio aprire questa discussione
Perché fosse chiara i giornalisti non sto poi la questione che sto ponendo non è usare l'esercito lettori sono un'altra cosa
Ma il solo fatto che in quei territori per esempio ci fossero acquartieramento dei militari
Terni per l'attività ordinaria che devono fare le forze armate la loro attività sarebbe già un fatto
Che determinerebbe una presenza è un rapporto sociale che probabilmente contribuirebbe alla legalità al di là se poi utilizzarli o no concretamente nei confronti di
No
Anche questo e quindi io penso che noi dobbiamo guardare sempre di più le forze armate anche appunto come una componente essenziale della vita della nazione della nostra comunità e anche con delle responsabilità e delle funzioni sociali insomma e ho finito davvero
Quello che noi vogliamo abbiamo avuto direi vogliamo costruire
E che noi crediamo in un'Italia che sia capace di assumersi responsabilità perché nel mondo della interdipendenza della globalizzazione la sicurezza di ciascuno coincide con la sicurezza di tutti
Ed è responsabilità di ciascuno essere capace di assumersi responsabilità che sono comuni
Un'Italia che sia fattore di stabilità
Di pace e di sicurezza e che contribuisca attivamente a determinare stabilità sicurezza e pace là dove non c'è un'Italia che sia promotrice di multilateralità
Perché nella chiave della multilateralità noi individuiamo lo strumento per costruire quelle sovranità quella sovranità globale attraverso più forti istituzioni sovranazionali che è necessario per governare il mondo
Un'Italia che creda fortemente nella alleanza transatlantica e nella scelte europea e torni a far vivere queste due dimensioni come fortemente complementari
Un'Italia che
Nelle sue forze armate sa che sono
Un aspetto essenziale del ruolo dell'identità della credibilità dell'affidabilità
Dell'Italia nel mondo e che vuole quindi agire perché forze armate italiane quando sono chiamate e lo sono chiamati spesso
Compiti di stabilità di pace di sicurezza lo possano fare nel migliore dei modi grazie
Arrivederci a tutti e grazie ancora