Potere, politica, riforme

E amministra ombra Paolo Gentiloni che
Appunto in arrivo
Intanto un ringraziamento a tutti voi è ormai il secondo anno sta diventando una un evento consolidato un ringraziamento ai vertici dalla Margherita che sostengono questa iniziativa ringraziamento al due ministri Linda Lanzillotta e Paolo Gentiloni
Nonché a tutti i docenti Massimo Cacciari innanzitutto al presidente del comitato scientifico responsabili di area Alberto Martinelli Aldo Bonomi
Luciano Fasano e però ringraziamento particolare ai agli studenti che sono i veri promotori di questa iniziativa e direi anche di questa seconda edizione allora cominciamo con lo stato dell'arte dell'Amiata il nostro centro di formazione politica che iniziato come sapete nel nel due mila quattro in una situazione politica naturalmente diversa rispetto a quello attuale sulla base di una intuizione di Massimo Cacciari
Che come sempre si è reso conto anche che l'antipolitica degli anni novanta
Non ha funzionava dal punto di vista della governance se della gestione dei processi decisionali complessi
Purtroppo dopo il collasso del sistema politico dalla fine degli anni ottanta
Hanno sono venuti come dire
Avanti due figure professionali che hanno occupato il voto lasciato da un ceto politico che probabilmente non era più all'altezza della sfida
Il la prima classe è una classe di tecnocrati che ha fatto molto bene prendiamo in considerazione proprio i primi anni novanta
E che però come dire la politica è una cosa diversa rispetto alla pura tecnocrazia rapporto tra politica e pubblica amministrazione
Fa proprio risaltare il ruolo diverso tra questi due ambiti che poi confluiscono nel processo decisionale
E tuttavia negli anni Novanta alla luce appunto di quel collasso di cui si parlava prima c'è stata anche come dire
Una trasformazione dovuta anche un po'al sistema elettorale siamo entrati una fase diciamo così bipolare nella cosiddetta democrazia maggioritaria e competitiva
E possiamo dirlo chiaramente sono venuti come dire avanti dei politici un po'parve non formati e che probabilmente arrivavano da altri settori professionali e alla lunga questo come dire ha nuociuto non tanto al centro sinistra piuttosto che al centrodestra io credo che questo abbia nutrito nuociuto al sistema Paese
Allora di qui la grande intuizione che si ebbe appunto nella nel due mila quattro con il ritardo probabilmente e anche un po'per riprendere a
A riflettere su temi molto alti vedete proprio qui abbiamo da lei Concini quattro aree di studi valori etica pubblica politica
Il nostro Home punto di riferimento Max Weber la politica come professione la politica come vocazione le relazioni internazionali importantissimi economia società e territorio sistema politico italiano sistema dei partiti politiche pubblica
E abbiamo lanciato questa sfida nel momento in cui Berlusconi finiva la legislatura non bene naturalmente
Ma un tratto distintivo da subito del nostro centro e formazione politica è stato quello di non essere assolutamente antiberlusconiani noi guardiamo al futuro guardiamo a una società parte malata quella italiana che deve trovare il binario diciamo così dello sviluppo della competitività deve forse ritrovare una propria identità
E quindi abbiamo selezionato degli ottimi ragazzi sia nella prima sia nella seconda edizione che guardassero veramente avanti che non avessero come dire dei retaggi ideologici che oggi non hanno più senso mi dispiace dirlo perché anche nella costruzione del partito democratico vedo che si sommano cose pezzi cose che oggi non hanno più senso
E abbiamo messo in piedi anche un sito un sito molto importante che fa opinione una newsletter molto piccante tutte le settimane noi cerchiamo di pungere
Prima criticavamo fortemente Berlusconi per le politiche pubbliche che non faceva o faceva male adesso siamo come dire dei cani da guardia nei confronti dell'attuale governo al quale ci sentiamo vicini ma siamo anche piuttosto critici abbiamo anche approfondito un un collegamento internazionale siamo riusciti a mandare dei nostri allievi anche alla conferenza immensi Ester delle due parti per imparare proprio che cosa significa rapporto tra think-tank politica
Partiti università la circolazione in pratica delle idee questo mi sembra molto importante ma una cosa altrettanto importante è che nel frattempo altri a hanno come dire imitato la nostra idea e stanno formando anche loro delle scuole di politica per ora annunciate ma credo che dall'anno prossimo appunto entreremo in una sorta di cooperazione competitiva
Perché stanno nascendo appunto altre scuole questo non può che essere positivo il pluralismo delle idee fa molto bene avremo degli stili diversi noi siamo credo più discontinui visti
Rispetto invece alla tradizione nella scuola nascente bolognese che molto dentro il mainstream il common sense
Del centro sinistra attuale dell'Ulivo lo vogliamo andare un po'oltre perché le sfide dalla società attuale della dell'Italia di domani sono un po'diverse rispetto a quelle di dieci anni fa eccetera eccetera
Quindi come dire anche competizione e sappiamo anche questa è una cosa molto positiva che anche nel centrodestra si stanno formando delle scuole
Noi siamo orgogliosi perché siamo stati come dire anche un po'pionieri e quindi abbiamo un'esperienza di soli due anni che però è ormai consolidata e ci fa guardare al futuro con con con speranza e ottimismo
Devo dire però una cosa che nella mia esperienza faticosa ma molto bella di questi due anni
Non c'è formazione politica se non c'è orgoglio di appartenenza nei confronti di qualcosa se non ci si identifica se non si hanno dei valori da trasmettere se non si ha una cultura organizzativa gli ho detto sempre agli allievi dovete essere imprenditori di voi stessi non aspettate di aiuti dal politico romano tanto meno da Massimo Cacciari che si occupa più di filosofia che di politica
E dico siate imprenditori voi stessi ma credete in questa missione e io credo che uno dei compiti del centro di formazione politica e lo si vedrà nel medio-lungo periodo quello punto di creare questa cultura forte di appartenenza questa identificazione
Trasmettere dei valori che siano dei valori forti
E lo dico con invidia un modello non dico da imitare perché probabilmente un modello un po'totalizzante ma CL da questo punto di vista di vista è un esempio
Ha dei valori diversi dai nostri però c'è una cultura forti di appartenenza e questo secondo me è molto positivo per creare quello scatto che manca e che solo la tecnocrazia non può fare
Allora le sfide sono come si forma e si selezione si reputa una classe dirigente badate bene che un Paese funzionasse seleziona una classe politica che si è in lizza delitti sono migliori degli altri
Hanno delle caratteristiche non comuni non possono essere uguale alla media
Dobbiamo quindi creare delle classi dirigenti virtuose e non lo dico solo per la politica tutti i settori professionali sono deficitari di una classe dirigente autorevole
Una classe dirigente autorevole si basa sulla mobilità sociale nostro uno dei paesi più statici in assoluto
Si basa sulla cultura meritocratica diffusa in politica in altri settori nell'università nell'economia nei servizi dappertutto
Si basa appunto su una socializzazione selettiva attraverso una cooptazione che sia competitiva
Politica non la si può fare per concorso naturalmente ci deve essere una compiti Tsuna cooptazione ma deve essere una cooptazione selettiva meritocratica che sia all'altezza della situazione
E quindi nuove classi dirigenti come fattore di discontinuità rispetto a una tradizione che è stata importante in questo Paese ma non è più all'altezza delle nuove sfide
Lasciatemi dire per concludere che
La terza edizione si aprirà con un convegno sulla leadership e il titolo del convegno sarà leadership e Partito Democratico un ircocervo
Noi pensiamo che in politica la leadership sia importante proprio in questi giorni vediamo quanto il centrosinistra sia deficitario di una leadership Guidi
Leadership vuol dire autorevolezza vuol dire competenza professionale vuol dire capacità di visione prospettica vuol dire visione d'insieme vuol dire anche propensione al rischio e anche un certo decisionismo
Allora il problema lasciatemelo dire non è tanto il partito democratico ma il futuro del Paese ed è per questo che è opportuno creare una grande e forte classe dirigente Craxi
Allora adesso diamo la parola a Massimo Cacciari che ci terrà una lezione su il potere giustappunto e poi ma dopo l'intervento di Massimo Cacciari avremo il alla presenza dei due ministri Linda Lanzillotta e Paolo Gentiloni
Un un confronto con gli studenti
Allievi più che studenti non mi piace chiamarli allievi perché siete molto bravi tra l'altro devo dire che c'è già un'idea di fare un'associazione a partire dai primi anni del due mila sette proprio per dare vita quello che finora abbiamo detto gli allievi che faranno delle domande molto secche ministri spero e credo anche un po'provocatorie
Dopodiché avremo la consegna dei diplomi delle degli attestati di partecipazione
Che è l'evento la cerimonia
Diciamo così per eccellenza di questa mattina e la l'obiettivo la finalità era quell'appunto di diplomati e poi avremo insieme un brindisi natalizio e ci faremo gli auguri per un milione due mila sette una politica che sia capace
Sarò brevissimo perché credo che il la cosa di gran lunga più interessante di questa di questa mattinata sia poi il confronto tra
Paolo Gentiloni Linda Lanzillotta e e voi e le vostre domande
Che attendiamo con impazienza
E quindi vendete la mia non certo come una lezione ma come una sorta di di di gioco di divertimento iniziale
Per
Per porre quella che io ritengo la questione oggi anche di fronte al al futuro
E sempre più incerto ma non è il tema di oggi discutere di questo partito democratico e comunque quello che io ritengo sia il problema che la scuola di formazione politica il centro di formazione politica
Dovrà sempre più approfonditamente discutere
Voi fate politica vide vorreste fare politica fare politica e non soltanto essere politologi
E quindi
Fare politica significa esercitare il potere
Non c'è dubbio il politologo può sapere senza potere il politico se non esercita un qualche potere non è politico ma potere che significa
Partiamo copre divertimento da qui
Potere non è affatto un nome semplice non è affatto un nome dal significato univoco
La radice di potere potestas eccetera la stessa di
Possedere
Cioè chi
A potere possiede qualcosa è padrone di qualcosa
Ma padroni in che senso padrone nel senso di tenerlo in mano di custodirlo come si costruisce un patrimonio no
Chi ha potere non è che possieda o detenga semplicemente un patrimonio chi ha potere
Fa fare qualcosa ad altri
Non detiene un patrimonio e questo mi suonare la parola greca che dice il potere una delle parole greche che dice il potere che ritorni in tanti termini anche nostri no Catto
Catto se ha la stessa radice di un'altra parola greca che indica il fare Cry
Ma Kai Lennon & fare qualsiasi o Yale eccetera è un fare che giunge a compimento
E cioè chi ha creato scuotere
Riesce a far fare fino alla fine riesce a portare a compimento quello che vuole fare
Non fare qualsiasi ma un fare perfetto in qualche modo ha il potere di per ufficiale qualcosa
Ma nello stesso tempo Kratos in greco i suoni in altri termini come gratis che vuol dire duro scuderie
Chi ha potere è duro carta
E riesce a far fare fino al termine del suo Progetto
Il termine molto duro molto impegnativo
Chi ha potere non possiede staticamente qualcosa ma a il potere di fanfare ad altri e fare in cui con gli altri fino al termine
D'altra parte per fare in questo senso chi ha potere deve sapere quello che vuole e saperlo molto bene
Per far fare fino al termine io devo progettare compiutamente
E quindi devo sapere e quindi legame tra sapere nel in tutta la pregnanza progettuale del termine il potere è un legame intrinseco che di nuovo qui suona perfettamente la nostra lingua no
AICCRE vuol dire io posso e so
Non c'è un potere senza sapere un potere che non sa non può essere creato
Anche in tutta la valenza ripeto parte contenti dura del termine
Non può essere creato
è un fare qualsiasi sarà un po'gli enti
Sarà una tecnica ma non è un crack
Perché vi sia potere occorre sapere e occorre avere la possibilità di fare affari di far fare fino al compimento del mio progetto
Anche in tedesco lo stesso no che nel e cani sono esattamente la stessa parola potere il sapere sapere è potere
Non è concepibile un potere che non sa
Spero che in tutte queste parole apparentemente astratte suonino
Alcuni dei motivi delle ragioni per cui pensiamo abbiamo pensato alla necessità anche di un centro di formazione politica non è concepibile sempre meno inconcepibile un potere che non sa se non sai non potrà mai
Non potrai nel senso del creato nel senso del cranio nel senso del far fare potrai eventualmente nel senso di tener in termini conservativi interni statici quello che anche tenerti le tue rendite per l'appunto no aveva una concezione del potere come detenzione di rendite cui stare aggrappato mano Mencacci
Ma non è il potere sono nulla a che fare con il potere per potere degli avere un'idea precisa un Progetto sapere e avere poi l'autorità torneremo su quest'altro termine per far fare per convincere altri di affare Conte fino al termine del tuo oggetto
Un potere che si limiti a detenere rendite non è propriamente un potere e le nostre lingue che sono assai più sapienti Dinoi lo dicono con estrema chiarezza
Con coinvolgendo costantemente le dimensioni del sapere come dimensione del potere
Le nostre lingue sono infinitamente più sapienti di nulla
Ma c'è un altro termine che dice potere né ben avvertirlo perché altrimenti avremo una visione del potere un po'mitica
Noi diciamo potere anche come potenza no in greco ci dice di Nimis e ritorna costantemente nei nostri in quel
Allora cosa significa questo significa che il nostro potere quello di cui abbiamo parlato finora può sempre essere non è l'onnipotenza divina è sempre impotenza il nostro potere sempre impotenza
Noi abbiamo sempre la potenza di potere
Nostro potere non avrà mai non si configura era mai in quella dimensione in quella dimensione apparentemente totale perfetta come per Fitch era come potere di per ufficio che prima indicavo
Perché appunto il potere umano il potere di cui noi disponiamo è sempre un potere impotenza
Non è sempre possiamo potere
Cerchiamo di potere
Ma non arriveremo mai ha un potere come potere di per deficere di portare il nostro Progetto a perfezione quindi è importante sapere essere consapevoli per potere sapere anche i limiti del potere sapere anche che il potere nei limiti nostri nei limiti
Del di quell'uomo di quell'essere che siamo son politico cioè del fare politica è limitato e sempre impotenza
E sempre alla ricerca di potere
E questo importantissimo perché altrimenti nel potremmo presumere che il nostro sapere sia un sapere compiuto e quindi che noi dobbiamo o gettare
La nostra azione politica verso un qualche complimento ma non c'è un orizzonte ultimo dell'azione politica perché il nostro potere è sempre una potere potere
Una possibilità di poter e questo vi suona appunto nel termine di inammissibile ammesso
Noi siamo il nostro potere e sempre impotenza impotenza
E potremmo anche giocare su questo termine e sempre impotenza
Quindi anche sempre relativamente impotente
Ma perché
Ha questa caratteristica il potere
E basta rifletterci un po'
Su quanto abbiamo detto finora
Perché è impossibile distinguere se noi abbiamo inteso il discorso fin qui fatto cioè potere come
Potenza in tutti i significati del termine di far fare è chiaro che l'azione del potere che l'agire politico in quanto e non è pensabile diversamente l'agire politico in quanto orientato a potere perché altrimenti non è fare politica
In quanto piantato potere l'agire politico orientato quindi a far fare sulla base del mio sapere pegno sapere progettuale
Avrà sempre di fronte a sé questa potenza va sempre di fronte a sé una potenza passiva
Se vi è una potenza attiva questo lo insegnava già Aristotele no se vi è una potenza attiva questa potenza attiva a questa potenza attivato ma sempre corrisponde una potenza passiva
Se il potere significa capacità nei limiti che abbiamo detto di far fare occorre che qualcuno commette faccia obbedendo al mio progetto
E quindi alla potenza attiva la dinamicità attiva corrisponde sempre quella che medievali dice una potenzia anch'essa potenza obbedienza Janis
Qualcuno deve obbedire al mio comando
Non posso potere da solo
Alla potenza attiva deve corrispondere una potenza che altrettanto Potenza cioè nel concetto di dinamicità stanno tutti quei termini
Questo è essenziale da capirlo perché esentare capirlo per e questo significa come la grande Sociologia insegnato
Da Simmel fino a Fulco fino all'amico fisica del potere di fuoco dai grandi pionieristici stessa divisi in me all'inizio del secolo fino all'amico fisica del potere che il concetto di potere non può essere astrattamente limitato la potenza attiva perché altrettanto Potenza e anche quella di chi obbedisce
Anche anche quello è un sapere fai e che quindi il potere presenta una connessione inscindibile tra queste due dimensioni
Una connessione inscindibile complicità delle due dimensioni
Non vi è potenza attiva senza potenza passiva
E con il crescere della complessità sociale questa connessione cresce sempre di più questo è il punto fondamentali gli studi e gli analisti di riflessione che noi dobbiamo tener presente cresce sempre di più cioè diventa sempre più arduo trovare un monopolio del potere
La connessione tra le due dimensioni sempre più stretta
Ad ogni settore in ogni settore sociale in ogni dimensione della composizione sociale cresce la connessione delle dimensioni siamo sempre più ognuno potenza attiva il Potenza passivo in uno
L'idea di poter astrarre la potenza attiva
E fino al vertice nella nella nella figurazione antiche non la dittatura
La tirannide astrarre la potenza attiva dalla sua connessione con la potenza passiva diventa crescendo la complessità sociale un esercizio anche i titoli teoricamente sempre più impraticabile
E politicamente sempre più impraticabile perché se il nostro fine fosse quello ancora in qualche modo di astrarre la potenza attiva la potenza passiva e cioè
Una riedizione di strategie di teorie decisioni spiega in questo senso falliremo non
Non per seguiremmo nessun autentico ed effettuale potere perché se potere sapere dobbiamo sapere che crescendo la stratificazione sociale la connessione delle due dimensioni
Delle due dimensioni implicita nel termine greco di dinamismo la commissione di dimensioni diventa sempre più sempre più indistruttibile un cuore del potere un centro del potere un monopolio del potere
Risulta sempre più indecifrabile in catturati
E di nuove grandi maestri c'hanno messo in questa in questa direzione che cos'è il senso della colossale insuperabile opera di Weber intitolato postuma mente i economia e società se non questo il richiamo costante delle della necessità per l'analisi delle forme del potere all'economico al sociale
Alle connessioni della stratificazione dell'economico del sociale dell'impossibilità nel contemporaneo di un'analisi puramente virgolette decisioni stinco astratta del potere
Come fosse come fosse autonomo
Come ci fosse la possibilità di una definizione autonoma del potere a prescindere da quella potenzia ove gli anziani sta il potere richiede alla composizione sociale alla società
Bisogna saperlo questo questo diventa importantissimo oggi che significa questi significa
Significa latte costruzione per usare questo termine fu col piano la decostruzione del potere in un amico fisica per cui la nostra indagine dovesse tutta rivolta alle forme di un come dire di un pluralismo oligarchico
Cioè molte molte Micol fisica del potere appunto e l'impossibilità di ricomporlo di ricompone la teoria
In un quadro
In un quadro unitario
E questo su questo bisogna riflettere
Ma io credo che il termine pluralismo Poli Artico porti fuori strada cioè ci induca a declinare il potere e le teorie del potere in una forma debole in visioni tutto sommato i regni Stinche da cui si può anche trarre poi come fanno alcuni l'idea che essendo appunto
La complessità sociale inducendo questo forme appunto di pluralismo Poli artico in fondo il potere sia o diventi ubiquitario tu lo posso trovare dovunque
Con la conseguenza voi di una di una di una di un potere immanente
Alla moltitudine
Questo questi sono visioni secondo me i registi che alla fine
Non credo che sia questo non credo che sia questo possiamo dire che in effetti viene diffusa ormai ubiquitaria una la definirei sembra contermini medievali una potenzia resistenti cioè davvero è abbastanza
Ovunque diffusa la possibilità di resistere al comando politico
Alla potestas politica
Ma la poté da potenziare i sistemi di appunto come i medievali insegnavano non è
Potere politico effettivo perché il potere politico perché io il costituente non resistente
Quindi non credo che dalla dal discorso che abbiamo fatto dalla difficoltà di trovare di individuare di rintracciare un una qualche forma di monopolio del potere un cuore del potere
E quindi l'esigenza di andare certamente verso un amico fisica del potere
Si debba dedurre che appunto il potere ubiquitario
Che siamo in una situazione di pluralismo Puliafico piuttosto che cosa piuttosto io credo che siamo in una forma
Di
Poli archivia corporativa
Cioè non è un pluralismo Poli Artico puro e semplice mai certamente una Poli archivia cioè una molteplicità di centri di potere ben strutturati
Questo il punto fondamentali dobbiamo analizzare che Coco che come nel mondo contemporaneo si organizzino solo da potenziare insistenti in punti specifici ma anche una capacità effettuale di esercitare il potere aldilà e questo ben organizzato ben strutturato al di là che questo è il problema
Delle forme delle configurazioni tradizionali della rappresentanza questo è il punto
Non siamo di fronte a un semplice e generico io ritengo pluralismo Poli artico
Ma la capacità nel corpo sociale nelle stratificazioni sociali di organizzare e strutturare col popolare dare corpo
A effettivi poteri che si costituiscono completamente al di là delle procedure tradizionali di rappresentanza questo è il punto
Che dobbiamo vedere negli occhi
Quindi non un un indebolimento generico del potere un potere che si diffonde in termini ubiquitari un potere delle moltitudini questi sono visioni ellenistiche queste ideologia quello che dobbiamo affrontare che deve essere al centro anche del lavoro della scuola è come realmente effettuate mente concretamente si vanno organizzando questi Coppini
Si vanno organizzando corpi capaci certo in primis di potenziare esistenti ma anche di potere politico effettuati nel senso che richiamavo l'inizio questo è il problema
Il problema dell'attuale Poli ampia che rende sempre più difficile il principio della rappresentanza universale o meglio lo vende lo fa apparire sempre più puramente artificiale
Una composizione artificiali di interesse
Vogliamo vedere più da vicino questo questa questione prima di concludere rapidamente
Le procedure
Le procedure della rappresentanza che appaiono che ci appaiono anzi che si dicono
Se ci badate artificiali
Appaiono funzionali ci appaiono
Perché richiede ritengo che queste questioni poi sollevino proprio ho mai dimensioni di senso comune
Ci appaiono funzionali le funzioni della rappresentanza le procedure della rappresentanza per cui si si dovrebbe pervenire appunto ad una ad una
Ad una qualche forma di rappresentanza universale
Che supera o per nel senso del non della negazione ma del superamento dell'inveramento
La il potere della delle diverse delle diverse diciamo corporazioni ma non nel senso tecnico del termine non di questi di queste strutture di questi organismi di questi corpi
Che l'esercito ma effettivo potere nei limiti che prima si diceva che si diceva all'inizio
Ebbene
Le procedure della rappresentanza ci appaiono artificiali o o meglio appaiono funzionali soltanto a determinare per usare un con una parola latina una potestas
Cioè il termine latino proprio indicava il potere politico
Tecnicamente indicava proprio le forme del potere politico
Cioè
Le forme della rappresentanza le forme tradizionali della rappresentanza le procedure della rappresentanza ci appaiono io credo funzionali a determinare il potere di amministrare lo stato delle cose
Riconosciamo Luigi le il riconosciamo loro legittimità in questo senso in questo limite ma nei termini e potere
E questa è la la conclusione ritengo più importante nel termine potere
E risuonava qualcosa di essenzialmente diverso e di più non
Nono posto ma diverso e di più e cioè quale il termine della auctoritas
Nel senso letterale del termine cioè poteva era capacità di amministrare
Capacità di dirigere lo stato delle cose nello stesso tempo auctoritas Augeo trasformare aumentare sviluppata il novanta dopo dovete a sequestro
Per questo Augustus
Non è colui che mantiene il potere e governa la struttura data del potere ma è l'innovatore
E nel termine politica e nel termine potere politico entrambi risuonavano
In termini mai veramente nella nostra tradizione culturale mai veramente composti sempre in tensione varate sempre in tensione il termine potestas il termine auctoritas
Ma mai la possibilità di un potere inteso semplicemente come potere amministrativo
Come potere compositivo dei diversi interessi o dei diversi Coppi dei che detengono sempre più come ricordavo un potere effettuare mai soltanto come la capacità di amministrare in qualche modo la Puglia sia corpora
Il problema appunto quello ritengo sempre di più quello di come le procedure attuali di rappresentanza possano giungere ad un potere autorevole
Autorevole
Questo il problema
Che credo debba essere posto al centro anche del nostro della nostra scuola del nostro e del nostro studio
E io ritengo che sia un problema nient'affatto astratto concretissima
Perché ognuno
Ognuno di quei settori minori di quelle dimensioni che formano questa chiamiamolo se volete pluralismo Poli anarchico io preferisco dire Puglia archi accorporato altre ragioni che ho detto ognuno di questi settori nulla di queste dimensioni lotta per il riconoscimento disse
E riconosce auctoritas può riconoscere potestas
Al potere che si determina attraverso le forme di rappresentanza tradizionali ma riconosce notate è così riconosce auctoritas soltanto a quel potere che era urlare rappresenta che rappresentasse
Al potere che amministra e coordina e si limita a questo i diversi interessi può giungere a riconoscere potestas
Può giungere conosce una legittimità amministrativa
Ma si sente veramente autenticamente rappresentata non in termini soltanto artificiali di composizione artificiale soltanto da quel potere riconosciamo portoni tasso soltanto quella potestas che rappresenta se
Queste nella logica fisiologica della corporazione
Ma è un problema immenso
Per le forme di rappresentanza democratica tradizionale
Perché io non ci arriviamo alla separazione tra la dimensione del potere come protesta se la dimensione potere con molto Unitas e ci arrendiamo questa separazione credendo di poter
Appunto facilmente più o meno facilmente attraversarla un'amica Arci si dentro
Oppure questo diventa il problema politico fondamentale cioè onori derubrichiamo la politica a lungo esercizio del potere come amministrazione dello stato delle cose
O se noi riteniamo che il potere sia indistruttibile dalla dimensione dell'autorità se dalla dimensione innovativa dell'autovettura dobbiamo sapere che ci troviamo di fronte ad una Puglia chi accoccolata
In cui i diversi segmenti re sono sono disposti a riconosciuto vita soltanto chi rappresentasse stessi
E poi giù giungere riconoscere certo potere di amministrazione di composizione del tutto artificiale
Destituito di qualsiasi base ideale o culturale
Ad un
Governo delle cose
Ma potere potere politico è il complesso delle dimensioni che prima ricordavo
E qui ne va proprio del significato del destino della del del per di di questi termini politica e potere
Certo
L'idea che a volte che a volte correi di ricostruire un'autorità politica una autorità Sculli etica un'auctoritas del potere
Attraverso invenzioni mitico ideologiche
Appellandosi alle radici di questo o di quello
A destra e a sinistra
H tanto stracci di identità
Questo è patetico
Questo è assolutamente patetico anche perché dovremmo sapere che ormai lo spirito europeo eh come diceva anice gli storici dunque un DURC è piuttosto a voi
E quindi l'idea di poter per ricostruire scale gerarchie di valori eccetera ecco questa è l'identità buona su cui ricostruire uno autorità Ascoli di cacciatori questo è patetico
Come abbiamo detto e ripetuto nella anche nei nostri nei nostri incontri questo non significa relativismo spicciolo perché io sono convinto che la mie idee
Possano aveva un avvenire
Masse
Che non posso sulla base dell'iride costruire alcuna nuova scalari alcuna nuova gerarchia di valori
Perché lo spirito europeo del da un secolo e mezzo ha massacrato scientificamente politicamente e culturalmente questa prospettiva
Quindi l'idea di ricostruì auctoritas attraverso scorciatoie mitico ideologiche è semplicemente patetica
Ma il problema c'è eccome
Il problema c'è eccome
Cioè il problema è come riconoscendo tutto ciò e cioè quindi le conseguenze dalla complessità sociale
Del ruolo decisivo delle grandi potenze del contemporaneo che si organizzano in modo comprovato
Le grandi potenze economiche finanziarie tecnico-scientifica culturali dell'informazione
Le grandi potenze che si costruiscono all'interno dalla composizione sociale non quest'anno allo Stato allo stato sciolto fluido
Moltitudine ma che si costruiscono che costruiscono potere effettuata all'interno della composizione sociale come a partire da questa circolazione costruire nuovi sistemi di rappresentanza
Che possano che possano di nuovo in qualche modo coniugare la dimensione e la potestas con quella dell'autorità su questo il problema
Questo problema che come scuola dobbiamo affrontare questo è il problema che dobbiamo prima di tutto sapere
Poiché altrimenti se non lo sapremo necessariamente qualche problema si impone in ogni istante nell'azione politica in ogni istante
Non potremo che cerca che continuare a coprire la la questione attraverso appunto scorciatoie di tipo puramente ideologico alla caccia di identità assolutamente perdute
E senza comprendere che questo problema è la nostra destinazione e la soluzione di questo problema la nostra destinazione
E Dio sa se questo tema non è attuale anche nel dibattito per la formazione del nuovo Partito democratico infine grazie
Bene adesso interpelliamo i due ministri che il potere ce l'hanno senza lo Stato Dario Fo of o forse dovrebbero averlo
E la retorica se non hanno l'autorità
Allora io
Non faccio nessun preambolo e o alcuni studenti iscritti nel porre delle domande comincerei con Roberto Adamoli
No facciamo proprio questo emendamento sì
Sì quindi una breve premessa una domanda la premessa è questa non c'è dramma una condizione nella quale il Governo sta registrando un certo calo di consensi non in virtù di riforme impopolari come sotto avviene ma in virtù di una tensione riformista troppo debole
E questo pensa al fatto che viene l'opinione pubblica nel paese una grande domanda di riforme domanda che deve essere raccolta finalmente dal governo D'Este declinata secondo che i principi di cui si parla Frascati meritocrazia innovazione ma anche federalismo e autonomia
A questo proposito penso avendo appunto specifico per il ministro all'introduzione di forme di federalismo differenziato
Penso per esempio all'introduzione quindi di un sistema di autonomia locale regionali che consenta presenta la Lombardia da Lombardo di assumere quel potere quelle competenze che la vicini al sistema della Catalogna in Spagna presenti quindi la domanda è è questa pièce spazio per ottimismo sia sul fronte di restare sveglio da tensione riformista al governo sia sul fronte della ripresa del processo federalista secondo questa logica che spiegavo prima grazie
Ma io credo che
La situazione attuale
Connotata sicuramente da questo obiettivo calo di consensi del governo da questa percezione diffusa anche al di là dei sondaggi ha molto a che fare con le cose che diceva Cacciari prima
E cioè io credo che questa finanziaria una volta che sarà possibile leggerla capirla tutta perché è un'impresa non semplice sia quantitativamente che dal punto di vista proprio per la sua lettura
Probabilmente ha dentro oltre a un'operazione di risanamento finanziario importante alcuni contenuti riformisti
Il punto è che non è inserita in quella
Visione che un potere con auctoritas cioè una visione progettuale di cambiamento di modernizzazione di innovazione
Che avrebbe dato più forza anche al complesso delle disposizioni della Finanziaria
Che viceversa sono percepite un po'come quello che Cacciari diceva l'amministrare cioè una serie di decisioni anche molto importanti relative a settori i più vari che tuttavia non sono legate o almeno non ci sono
Diciamo percepite come legate a un progetto per il Paese
Quindi penso che i prossimi mesi siano per il Governo questa grande sfida
Inserire la finanziaria che sarà attuata e sarà molto impegnativo attuarla data la sua dimensione e la complessità dei suoi contenuti in un progetto e rafforzare questo progetto
Attraverso una serie di iniziative che ne definiscano più o chiaramente la l'identità la direzione di marcia e consenta hanno a tutti quei gruppi sociali che oggi attraverso la loro frammentazione la protesta attraverso la loro protesta frammentata
Esprimono appunto questo potere
Corporativo di riconoscersi in quel progetto e quindi in qualche modo conferire il loro potere come direbbe
Cacciare il potere potenzia demenziali is a cooperare alla realizzazione di quel progetto credo che questo sia il problema più Complesso
Di un governo di governare in un sistema sociale ed economico articolato come il nostro
Nel senso che il Governo centrale non è un governo che gestisce
Tutte le leve della società e dell'economia non gestisce dal centro il sistema istituzionale ma deve essere capace di dare un quadro di riferimento ha un senso
Di marcia una direzione rispetto alla quale i soggetti che operano negli istituzioni e la società si muovano in modo coerente
Il federalismo fa parte di questo Progetto sia nel senso che fa parte della modernizzazione del sistema istituzionale ed il sistema dell'organizzazione pubblica e del sistema fiscale ma anche nel senso che deve riuscire a dare in modo più diretto
Rappresentanza agli interessi articolati sul territorio nella società e tuttavia una sistema federalista organizzato in modo che che Paolo converga inoltre oggetto paese
Noi ci stiamo provando naturalmente fare questa riforma attuare una riforma che è scritto a grandi linee con una coerenza dentro il Titolo quinto significa a vere una governo in un sistema politico che ha una forte autorevolezza
Perché il sistema federalista implica una ridefinizione dei poteri locali sul territorio e quindi anche una
In qualche misura una perdita di potere d'interdizione in una serie di settori io sto definendo questo cosiddetto Codice delle autonomie tutto il sistema dei comuni e delle province devono un po'di discutere la propria funzione in vista di un disegno di maggiore trasparenza di maggiore semplificazione e in funzione di questo si sta anche mettendo a fuoco un sistema di federalismo fiscale che dovrebbe a rafforzare questa percezione dei delle risorse che finanziano i diversi livelli istituzionali quindi rendere più trasparente più percepibile per di più il cittadino la finalità delle proprie tasse la finalità delle delle risorse che si danno alla al bilancio pubblico
Federalismo vuol dire ovviamente anche differenza differenza vuol dire anche a rompere concezioni di tipo egualitarie lista
Che sono molto tradizionali della cultura del centrosinistra
Io credo che aver aderito con grande entusiasmo al progetto federalista ha sicuramente corrisposto ha una tradizione che ha valorizzato l'autonomia amministrativa
Ma forse non è fino in fondo luogo ancora raccolto tutte le implicazioni trasformazione anche della cultura politica di centrosinistra perché la questione che si pone attraverso l'attuazione del federalismo che riconoscimento delle differenze
In termini di capacità di amministrazione di capacità di di produzione di reddito inquinanti in qualche modo consolidamento di queste differenze pur nella affermazione del principio di solidarietà
Questo è qualcosa che io implicito connaturato il federalismo ma che non sarà così semplice da diciamo tradurre in decisione politica
La questione del nord pone con grande forza a questo punto e la pone
Chiamando il Mezzogiorno all'assunzione di una forte responsabilità nella gestione della cosa pubblica
E quindi di un solidarismo come dire di un solidarismo il responsabile di un solidarismo che fa appello però ai doveri
E che in assenza di
Ho istituzioni territori comunità che si facciano davvero carico di questi doveri di questi responsabilità tali netta ma anche le conseguenze
Sul piano della ridistribuzione delle risorse sul piano della non soddisfacimento di bisogni che non siano bisogni determinati da obiettive differenze economiche ma da invece come direttore Criscito e di responsabilità
Quindi io credo che il cammino delle riforme la riforma federalista
Devi uscire dalla retorica che ha un po'caratterizzato l'ultimo decennio facendone come dire un punto rituale
E deve passare invece l'attuazione di un disegno che innova profondamente il rapporto tra istituzioni e cittadini e il rapporto tra territori anche nel Paese per questo ci vuole una politica che sappia a raccontare convincere e indicare un approdo in cui la differenza non sia come dire disuguaglianza ma sia una sfida crescere per tutti quanti
Bene alterniamo al ministro del territorio al Ministro dell'etere allora la parola Toni
Si fanno domanda per il ministro Gentiloni
La riforma che porta il suo nome a sicuramente l'apprezzabile merito di aver evitato che nel passaggio dall'etere al digitale terrestre si riproducesse lo stesso sistema di oligopolio quindi aprendo poiana
A una pluralità di soggetti anche se sappiamo bene mi lasci dire che l'attuale sistema ereditato la Gaspare anche talmente acrobatici non ha nulla a che vedere con il varo digitale terrestre
Che presuppone interattività servizi e nonna mentre qualche stupida partita di calcio cambiando gli semplicemente canale insomma quell'ora panetteria circense ma per la massa ma non è certo quello il digitale terrestre
Detto questo quello che le volevo chiedere invece sul digital de Wald
Quindi il fatto che ancora larga parte di strati della popolazione soprattutto di aree del paese rimangono fuori dall'accesso alla banda larga ai grandi canali dell'informazione alle grandi autostrade dell'informazione come come li chiamava Al Gore nel secondo mandato Clinton quali azioni intende porre in essere il suo ministero per colmare o quanto meno ridurre questo digital device da che sappiamo l'accesso alla banda larga l'accesso all'informazione e quindi non come prima un problema di eccesso di informazione quando si parla di spot ma qui parliamo di un accesso all'informazione sappiamo che ancor prima che essere un politico un problema un problema economico da parte l'ex monopolista di Stato o dei suoi competitor evidentemente un problema politico perché avere accesso all'informazione vuol dire avere accesso a forme di democrazie più evolute e avere accesso alla banda larga vuol dire sapete potersi informare poté parti parte partecipare al dibattito e insomma è un elemento di democrazia
E
In merito a questo c'è anche un altro problema e qui chiudo siamo l'ultimo Paese dell'Europa a quindici e veniamo da quanti alcuni Paesi come la Lettonia e l'Estonia rispetto all'adozione del WiMAX cioè la banda larga senza fili
Quando saranno liberate definitivamente dai militari le frequenze che permetteranno l'accesso a banda larga senza fili a interi paesi intere aree regionali
Oggi non raggiunte non raggiungibili dalla DSL dalla banda larga
Grazie
Il dire che pensavo di fare una discussione sul tufo
Partito democratico
L'auctoritas
Ma in parte in parte esce c'è qualche nesso naturalmente innanzitutto la
La ringrazio per le per l'espressione riforma Gentiloni che però non è ancora perfetta direbbe direbbe carceri cioè non non è stata fatta fino fino in fondo anzi è solo all'inizio
E naturalmente serve come come giustamente lei diceva a in una fase di grande trasformazione del mercato televisivo ad aprire quei colli di bottiglia che il nostro contesto italiano
Il tema invece dello sviluppo
Dei servizi di di banda larga delle reti come si dice di di prossima generazione dei servizi collegati a queste del digital device d'
Forse può essere anche interessante comunque un esempio delle questioni che prima Cacciari dici ci portava o o perlomeno della complessità della situazione che abbiamo davanti
Noi stiamo parlando
Della necessità di ammodernamento della nostra infrastruttura di
Telecomunicazioni
Che è un'operazione che si sta facendo in tutti i Paesi europei che comporta un ammontare di investimenti molto elevata
Adesso a seconda dei diversi Paesi ma comunque siamo nell'ordine dei
Dieci quindici venti miliardi di di euro nei prossimi x San di investimento
Se volete un costo unitario che forse è più semplice il singolo collegamento così sosta so si sostiene nell'industria
Di servizi a banda larga costa circa un migliaio di è
Naturalmente è un processo complesso perché in parte si tratta di ammodernare
La Rete esistente in parte si tratta di modificarla con l'inserimento di di di fibra in parte si tratta di completarla dove non c'è ancora
Il risultato è strategico per tutti i nostri sistemi economici
E forse anche a che fare con il pluralismo informativo lo sviluppo di nuovi servizi informativi l'accesso internet la televisione su protocollo internet eccetera
Come si si guida un processo del genere in un paese
Come il nostro
Noi tra qualche giorno Linda Lanzillotta e Luigi Nicolais che il ministro del
Della Funzione pubblica e dell'innovazione
Tu tre giorni istituiamo un comitato nazionale banda larga fatto da tre ministeri
Quindi prima cosa abbiamo un'organizzazione complessa del governo in cui
Un tema tutto sommato
Così strategico ha competenze diversificate nel governo
Togliamoci dalla testa che la grande operazione di ammodernamento di cui si parla possa essere sviluppata con investimenti pubblici fondamentalmente con investimenti pubblici il proprietario della Rete Oppo meglio non della Rete siano Scalpelli si si offende il il proprietario diciamo di gran parte della Rete
Telecom è un soggetto privato
Ed è insieme ad altri operatori che hanno altre reti o altri pezzi più più piccoli il principale protagonista in questo processo di ammodernamento e tuttavia è in una fase in cui tanti motivi distribuisce più dividendi che non portare avanti investimenti
Contemporaneamente ci sono molte risorse pubbliche a livello provinciale regionale che vengono investite per lo sviluppo della banda larga
Allora
La partita si gioca a mio parere solo sulla capacità del governo che cosa fa il governo il detentore del del potere in teoria di quello centrale
Innanzitutto crea un luogo nel quale cercare di fare sistema mettendo assieme i diversi ministri che hanno competenza in questa materia
Chiamando l'impresa cercando di da un lato verificare che le imprese facciano investimenti e dall'altro di creare le condizioni perché ci sia un ritorno di questi investimenti perché altrimenti ovviamente sarebbe impossibile
In terzo luogo cerca di come si dice con una brutta parola di ottimizzare di mettere a fattor comune le risorse le Investimenti le spese che
Diverse amministrazioni pubbliche sul territorio le Regioni le Province eccetera stanno facendo
In quarto luogo cerca di rimuovere i colli di bottiglia
Che ritardano l'innovazione
O ai Max che prima veniva citato
Io dopo una
Battaglia di di parecchi mesi sono ormai abbastanza ottimista che per chi non conosce bene la materia è chiaro che il il WiMAX consente di colmare il digital device e di rendere possibile l'accesso alla Rete
Molto rapidamente soprattutto in quelle porzioni di territorio in cui l'infrastruttura fissa l'infrastruttura materiale non è diffusa
Penso che ne entro il il primo semestre del prossimo anno si possa arrivare a concludere assegnando
Le licenze probabilmente questa materia o almeno la vedo finalmente un pochino più sbloccata quindi rimuovere
Le strozzature all'innovazione infine rimuovere i colli di bottiglia creando più competitività nel mercato anche questa è una funzione fondamentale del governo del Governo centrale
Per fare tutto questo naturalmente
Serve qualche cosa ultimo commento rapidissimo che voglio fare collegandomi a quanto diceva Linda sulla Finanziaria
Da questa Finanziaria c'ha tanti difetti anche se io credo che abbiamo contenuto riformista di risanamento dei bilanci e non solo molto molto rilevante
Tuttavia la cosa fondamentale che a me
Il modo in cui è andata la Finanziaria in questi due o tre mesi
è venuto agli occhi non è tanto il contenuto questa
Ma hanno Lost straordinario spettacolo di debolezza della politica che la Finanziaria messi in evidenza
Ma cioè Lalla
Noi ci troviamo a a quindici anni dall'inizio della transizione italiana
Con una politica con con un livello di debolezza di fragilità
In cui a mio avviso c'è una specificità rispetto al discorso
Che che faceva Cacciari e che ovviamente riguarda tutta Europa cioè qui noi siamo ancora diciamo alla premessa per poter affrontare il nesso tra potestas autorizzasse noi qui abbiamo e il discorso del partito democratico e della riforma della legge elettorale sono dei almeno degli avvicinamenti a questo problema perché ci mancano le condizioni di base cioè
Una frammentazione di questo genere
Un'impotenza di questo genere che poi fa dire quelle cose di quel Paese impazzito eccetera ma in realtà sono i processi di cui parlava Massimo con una soggettività della politica però che non si è frantumata in questi quindici anni e non ancora ritrovato quindi in fondo si parla molto di fase due
Stiamo attenti a non ha non immaginare che la fase due di questo governo possa essere soltanto un discorso di
Indispensabile di spostamenti doti accenti programmatici perché se la fase due non affronta anche il problema della straordinaria debolezza della nostra politica io temo che rischia di non verificarsi semplicemente di non di non accade
Giorgio Bernoni
Buongiorno
In cui uno dei temi centrali che abbiamo approfondito quest'anno in particolare nell'ambito dell'area tematica curata da Aldo Bonomi
E la questione della rappresentanza degli interessi
In realtà la questione della crisi della rappresentanza degli interessi che non a caso credo Massimo Cacciari ha richiamato anche nella sua lezione introduttiva
A questo proposito Alessandro Profumo mercoledì scorso durante un bel convegno organizzato a Torino sul rilancio dell'area riconversione della di Mirafiori
Ha affermato che la crisi della presenta di rappresentatività non riguarda soltanto il sindacato
O la politica ma riguarda anche le organizzazioni datoriali
Ma formazione forte da parte di un di un banchiere
Io addirittura rilanciato una sua vecchia proposta ovvero quella di accorpare Abi e Confindustria in un unico soggetto
La domanda che rivolgo al ministro Lanzillotta è questa che cosa pensa della prima affermazione
E come giudica las la proposta la seconda proposta
Alla quale sorpresa una visione ben preciso del ruolo del delle banche diciamo nella società
Banche come organizzazioni come aziende imprese a scopo di lucro e non con altre per finalità sociali grazie
Ma
La questione rappresentanza degli interessi
E della rappresentatività delle organizzazioni gli anni tema appunto mi spiace non ci sarà Gorgona minaccia la sua ora di gas due in più di mezz'ora senza sigaretta non regge qui Davila fumare ma
Noi lo abbiamo visto anche la vicenda della finanziaria questo tema e io credo che il tema della modificazione profonda della struttura produttiva
Italiana
E della rapporto tra organizzazione datoriale
Tradizionalmente egemonizzato dal sistema delle grandi prese crisi della grande impresa e anche in qualche misura il credo rapporto tra i grandi gruppi industriali sistema dell'informazione
C'è e noi lo viviamo quotidianamente un Bondo che rappresenta Mai più dell'ottanta per cento del tessuto produttivo italiano che quello fatto dalle piccole
E media impresa e dal sistema delle professioni di nuovi servizi
Che solo in parte è rappresentato dalla organizzazione che maggiormente interloquisce col Governo nella gestione per la gestione e la concertazione delle politiche pubbliche
Questo relazione privilegiata e anche rafforzata dal fatto che
C'è un rapporto tra alcuni dei maggiori giornali e
L'organizzazione datoriale e alcuni diciamo dei leader di questi organi organizzazione degli anni e comunque esponenti delle più grandi prese questo crea un corto circuito per il quale a mio avviso talvolta
Il governo nel processo di concertazione
Non riesce a
Interpretare con appropriatezza con coerenza rispetto alla realtà quelle che sono le priorità dei bisogni del mondo imprenditoriali e quindi c'è un problema di rappresentanza di rappresentatività
Dato anche peraltro dalla diciamo frantumazione
Dell'organizzazione di questa poi tessuto diffuso perché cioè da una parte la grande organizzazione alla Confindustria che vive queste contraddizioni della transizione
Del sistema produttivo italiano e dall'altra c'è una frammentazione di altri soggetti che rappresentano micro settori o di rappresenta un in modo molto settoriale quindi il problema della rappresentanza degli interessi e della rende il sistema delle relazioni attraverso cui si costruisce la concertazione le politiche pubbliche è un problema molto grande
L'altro aspetto di questo che io ho riscontrato su tutto in questo semestre di costruzione della finanziaria e che noi abbiamo sempre di più politiche pubbliche che vengono gestite a livello territoriale
Che non si raccordano con le politiche nazionali cioè la realtà della federalismo e dell'attuazione del Titolo quinto che nel settore per esempio delle politiche economiche degli incentivi all'impresa delle politiche della ricerca e dell'innovazione
è molto avanzato
In realtà non rifluisce non si connette con il processo decisionale a livello nazionale e cioè noi abbiamo da ricostruire proprio largamente dice circolazione dei processi decisionali e della connessione tra i vari livelli di azione
E soprattutto di coordinamento quella che uno dei temi secondo me straordinariamente importanti per l'azione delle dei governi in questa fase Velardi riorganizzazione della dell'assetto dei poteri pubblici e dell'economia che è organizzare un'efficiente multilevel governance da noi è ancora molto arretrato
è molto arretrato perché qualcosa è successo e anche qui io credo che la classe politica nazionale non se n'è accorta per cui ritiene di poter a produrre degli effetti significativi
Sul piano dell'economia della sua aggetto dal centro attraverso poteri che sono ormai assolutamente marginali rispetto alla dimensione ciò che si muove nel Paese grazie all'azione di altri soggetti
Quindi questo una e una delle mutazioni profonde che stanno avvenendo
E di cui ci si sta ancora accorgendo troppo poco o comunque ci si sta accorgendo senza affrontare in modo diretto in modo prioritario questo tema
La questione della rapporto tra Confindustria Abi cioè dello unificazione è un tema che va avanti da
Qualche anno latte apposta Profumo la posta senza non sono non erano anche in via Luigi Abete che
è un imprenditore che poi è diventato un banchiere e ha spinto molto in questa direzione
E Alessandro Profumo pone la questione di quale debba essere il ruolo delle banche nel nostro sistema economico cioè se la banca è un'azienda come le altre e quindi deve occuparsi solo di fare il valore per gli azionisti o se a una funzione per così dire sociale cioè si si deve occupare di sostenere lo sviluppo economico
Io credo che sicuramente le banche devono essere devono operare come aziende porsi in una logica porsi in una logica di mercato di competizione
Il punto è capire se questo sia in contraddizione con il ruolo di sostegno finanziario alla crescita economica
In teoria in un sistema sanno di mercato non dovrebbe essere in contraddizione il punto credo che della sistema bancario che non a caso Alessandro Profumo mi sembra abbia capito e stia cercando di tradurre iniziativa e quello di raccordare
La dimensione globale del mercato finanziario dentro cui si muove oggi ormai una grande banca e quindi di misurarsi con competitor che hanno una dimensione molto grande con la capacità di essere nella Rete dei territori e soprattutto in Italia essere istituti che finanziano una rete di piccole e medie imprese in cui i grandi banche che operano con logiche puramente finanziarie spesso hanno difficoltà a interagire e hanno difficoltà
A a interpretare
Di questo noi abbiamo assolutamente bisogno perché come dicevo il tessuto produttivo italiano fatto di piccole e medie imprese non quel credito deve sostenere quel sistema
Quello che mi sembra si stia realizzando è la saldatura tra i grandi gruppi bancari transnazionali come Unicredito come ormai Intesa San Paolo e queste rendite reti del credito sul territorio
Per esempio le banche di credito cooperativo cioè tutte queste reti che hanno una dimensione e una scala una cultura più capaci di interagire con l'impresa che che sono quelle che il nostro tessuto produttivo ecco io credo che la strada si è un po'quella perché il rischio che altrimenti in prese
Focalizzate al mercato globale perdono la capacità di interloquire con un tessuto produttivo che non è più quello degli anni Ottanta dove c'erano le grandi prese che oggi i fatti sono quelli dentro le quali le nostre banche o svolgono un'operazione anche di sostegno attraverso partecipazione all'assetto azionario ma solo con alcuni gruppi noi abbiamo invia invece bisogno di un sistema più frammentato quindi occorre credo coniugare le due dimensioni
Bene adesso la domanda Simona Bonfante
Signori ministri io anzi mi posso permette di rivolgermi al ministro Gentiloni anche per soddisfare la sua voglia di parlare di alta politica e di autorità sempre per io e penso ne possiede convenire sulla così sul sulla sull'idea che la politica debba
Ma se per raccontare un futuro debba saperci raccontare il futuro che ha in mente naturalmente agire di conseguenza perché quel racconto
Esatto Rizzi dieci Sissi incarni in degli attori diventi realtà
Ora io probabilmente è stato soltanto un problema di comunicazione ma non ho ancora capito che tipo di racconto abbia avuto in mente il centrosinistra in particolare questo governo né
Alias Scurati interpretare i segnali che vengono dalla sua azione azione quotidiana che cosa avete in mente pensate che la fase due debba essere l'analisi di interpretazione dell'azione sino ad ora compiuta
Non debba essere piuttosto il contrario che ci si è arrivati
Guida l'azione
Sì ma l'idea io penso che
In una parte fondamentale del governo ci sia un'idea
Certamente questo è oggetto di di di discussioni nella coalizione perché non tutti hanno condividono questa questa impostazione
Chi l'ha sintetizzata meglio secondo me è stato
Il precedente Presidente della Repubblica
Carlo Azeglio Ciampi
Qui non non mi ricordo se era un'intervista un articolo di uno due mesi fa
Nel quale in sostanza
Eravamo già nel pieno della discussione sulla Finanziaria diceva
A questo Paese serve una missione serve un ammissione intesa appunto come un grande traguardo grande obiettivo
Criticava in fondo il fatto che questo non fosse emerso l'esistenza di un grande traguardo nelle proposte nel lavoro di questi mesi
E in buona sostanza proponeva come missione quella della della ripresa della crescita dell'economia
Mi pare che lo dica anche oggi tra l'altro in un'intervista
Al Corriere della Sera lo stesso lo stesso Presidente Ciampi
Non è il messaggio che univocamente questa Finanziaria il governo ha dato in questi mesi
Credo che
Quindi immense mi si chiede qual è il messaggio che bisogna dare al Paese messaggio bisogna dare al Paese a mio parere che il problema drammatico dell'Italia negli ultimi dieci anni ma un problema che alle sue radici
Addirittura negli anni Ottanta quindi non non è un problema recentissimo nella nel suo determinarsi
E il fatto che noi siamo l'ultimo paese nell'ambito dei Paesi occidentali come tassi di di crescita e di sviluppo
Andiamo più lenti degli altri paesi
Ormai da molti anni pur in una situazione di parziale ripresa dell'economia
E quindi di
Ripresa di sviluppo anche in Italia
Al momento questa condizione resta una condizione del Paese fatto di essere il paese più lento il Paese con minori tassi di crescita e quindi di innovazione
Di possibilità di redistribuzione eccetera
Naturalmente
Questa non è un'idea completamente condivisa nella coalizione di governo
E il messaggio che è tenuto dalla finanziaria a mio parere non essendo chiaramente centrato su questo e sull'altro punto che a mio avviso andava centrato e cioè
La gravità della situazione dei conti pubblici da risanare io penso che noi avremmo dovuto essere più chiari con questi due passaggi fondamentali
Gravità dei conti pubblici da risanare
Le misure indispensabili per rilanciare la crescita
Credo invece che si sia data
La sensazione a una parte dell'opinione pubblica e soprattutto alla alla Poli archi a di cui parlava prima Cacciari cioè alle tante rappresentanze sociali e di interessi
Che in fondo ci fosse una situazione economica nella quale il problema della redistribuzione della torta delle risorse dei degli incentivi degli sgravi fiscali delle disponibilità economica fosse il problema al centro nella manovra finanziaria
Ed è chiaro che se non non ci sono fortissimi quei due messaggi e cioè
La drammatica situazione dei conti pubblici generata da un fatto molto semplice cioè che negli ultimi cinque anni avevamo avuto quindi bassissimi tassi di crescita e un aumento continuo nella spesa pubblica quindi queste due cose messe insieme hanno provocato quello che hanno provocato primo messaggio secondo messaggio dobbiamo fare tutto il possibile quindi in termini di liberalizzazioni di restituzione di competitività i mercati di innovazione di Investimenti in alcuni settori
Per un unico obiettivo la missione di rimettere in moto di rimettere correttivi di rimettere nella corsa della crescita del nostro Paese
Io penso che la difficoltà nel dare questi due grandi messaggi ha provocato alla fine un messaggio di mezzo in questa finanziaria
E cioè che in fondo la situazione da affrontare non fosse così grave e la priorità degli obiettivi non fosse così chiara e quindi nel contesto di cui abbiamo parlato finora di una politica debole
E gruppi di interesse molto forti e radicati con cui la politica deve confrontarsi la partita della finanziaria si è svolta in un
Interminabile
Gioco tra queste parti a redistribuire una torta che apparentemente era una torta consistente disponibili
Messaggio a mio parere molto molto grande quando si discute tra di voi appunto del fatto che chiusa questa pagina che comunque credo porta a casa
Risultati l'attivista politico molto molto negativi ma dal punto di vista del merito alcuni risultati importanti per i conti dello Stato e non solo quando si parla di fase due si parla mio parere di una fase nella quale noi questa missione di cui parla appunto il Presidente Ciampi
Di rimettere condizione l'Italia di ripartire per lo sviluppo la dobbiamo riportare al centro come con alcune grande riforme come alcune operazioni di liberalizzazione
In fondo quello che tiene assieme i discorsi che facciamo di liberalizzazione e i discorsi di riforma delle pensioni per dire due cose che non c'entrano molto l'una con l'altra
E in fondo lo stesso tipo di di logica la logica cioè di una politica che investe sul futuro che rimuove le strozzature che ci sono alla competizione
Che investe sul futuro creando la possibilità che alcuni servizi fondamentali del del nuovo welfare possano resistere allungo nel tempo si torna naturalmente qui all'interrogativo generale che anima la nostra mattina che era appunto il centro della della lezione di di Massimo Cacciari perché più che cercavo di dire anche prima e cioè che
Questi non sono problemi di comunicazione ecco
Togliamoci io mi sono occupato di del rapporto tra politica e comunicazione governi locali governi nazionali per molti molti molti anni
E sopra il fondamento e per esperienza personale che quando ci sono
Delle difficoltà delle incapacità da dal dal più da parte del governo del potere politico sempre si dice che c'è un problema di comunicazione Diderot e di governi di destra di sinistra è sempre così
Allora non ci raccontiamo la balla che che il Governo ha comunicato non ha comunicato
C'è un problema di rapporti di forza dentro la coalizione di governo tra le forze riformiste e le forze radicali e massimaliste il primo problema e c'è un problema di strepitosa di di potere troppo impotente per per usare le parole di Cacciari cioè di strepitosa debolezza della politica
Come si affrontano questi due problemi il primo in una discussione libera e aperta
Tra le le diverse visioni della politica di governo che a mio parere far guadagnare il paese molto meglio che non una discussione tra venticinque ministri io ho venticinque partiti ognuno che tira l'acqua al suo mulino invece di una discussione aperta su due visioni e dall'altra aggredendo il nodo politico noi lo chiamiamo in gergo Partito Democratico penso che sia l'unica risposta reperibile sul mercato al problema della straordinaria debolezza della politica grazie
Bene grazie ministro Gentiloni io ritengo che poi ci sia anche un problema di leadership l'ho detto prima che lei arrivasse
Allora adesso io ancora due domande da parte degli studenti e poi da Ray la parola per altrettante due domande ai nostri coordinatori di area Aldo Bonomi Alberto Martinelli
E però nella mia funzione di cerimoniere sono venuto meno prima alla al protocollo vorrei ringraziare i presenti onorevoli Franco Bassanini Pierluigi Mantini
Il segretario un regionale dei DS Luciano Pizzetti il vicepresidente la Provincia di Milano Alberto Mattioli e missili e impegni scusate se non non vedo altri data ringraziare
Essi darei la parola ad Alessio Moretti una domanda rivolta al ministro Lanzillotta sì adesso ne dovetti fiscalista lo studio tributario Yuri di Milano io pongo questa domanda anche se il ministro Gentiloni ha già anticipato un po'la risposta
Il decreto Visco luglio introdotto norme fiscali anche le trattative in dello statuto del contribuente porterebbe manovra bis altre norme fiscali anche nel partire
Non fino alla Finanziaria altre imposte miliardi di euro di imposte e tasse
Numeri contribuenti si chiedono se non sia il caso di superare questa situazione minorenni domanda la seguente non credo che sia giunta l'ora di cominciare la fase di turno cioè di riportare al centro dell'azione di governo il consumatore grazie
Nel senso che
La risposta è sì
Ma noi l'abbiamo ripetuto più volte io credo che le cose che lei cita avete perché quello che
Il cittadino non riesce ad accertare nono non è tanto io credo di pagare le tasse necessarie dovute
A finanziare i servizi a finanziare anche il disavanzo e il debito pubblico
Ma quello che rende la cosa inaccettabile che questo comporti questo carico enorme di oneri burocratici di complessità di adempimenti
Di anche come dire ottusa comprensione dei meccanismi con cui operano le imprese e le piccole imprese o la vita quotidiana delle persone
Io credo che una delle cose che noi dovremmo fare una revisione del sistema fiscale no
Non delude le tre o quattro grandi imposte che vengono le entrate ma tutto il resto tutto il sistema di di degli adempimenti
Dei meccanismi delle detrazioni dei meccanismi delle compensazioni vederlo
Da una parte rileggerlo fare una grande operazione di lettura del sistema fiscale
Il la cui missione sia a parità di gettito no discostare tutto questo al servizio della semplicità della vita delle persone ecco se noi riuscissimo a dedicare i prossimi tre anni a questo obiettivo e cioè i direttori Pati quello che paghi adesso però io in cambio ti elimino tutto quello che c'è in mezzo e anche alcune misure la cui irrazionalità e vissuta come un accanimento persecutorio e qualcosa che genera uno spirito di anti-Stato cioè di estraneità perché tu non mi capisci cioè tu mi puoi chiedere di pagare ma non mi puoi imporre delle cose così io razionali e così negativa per la mia vita quotidiana quindi pesto credo la semplificazione del sistema fiscale e la sua ha ragione Porlezza sarebbe una delle grandi missioni di conciliazione tra l'altro tra cittadini e pubblici poteri quindi questo assolutamente sì e parla e l'altra cosa che io credo che dovremmo proporre che invece di liberalizzazioni queste cose che si chiamano così richiamiamo creazione di nuove opportunità perché siccome liberalizzazioni sa di come dire
Pena Rizzante persecutorio per qualcuno nel senso che le categorie si è destinatario settori si sentono vittime di aggressioni ecco noi dobbiamo rappresentare anche queste politiche in termini più positivi come creazione di nuove opportunità nei settori che saranno oggetto di regolamentazione già questa sarebbero dei risultati importanti tuttavia alla base io credo cioè in premessa
Io rafforzamento della politica e soprattutto l'assunzione da parte della politica e del governo di queste missioni
Di queste missioni e se le emissioni sono assunte con convinzione della politica
Io credo che possono saranno comunicate e saranno capite siccome io credo che i cittadini poi capiscono se il messaggio che si dà e la missione che si dà e vera utile e nell'interesse generale
Se c'è questo messaggio da parte della politica con convinzione e determinazione io credo che anche il consenso poi viene
Allora l'ultima domanda all'allievo Marco Zamboni
Buongiorno io volevo fare un intervento richiamandomi ai valori che sono emersi prima durante l'intervento di Cacciari e lanciare un'idea chiedendo cosa ne pensano entrambi ministri
Sì io parto dalla convinzione che per fare politica bisogna sporcarsi le mani servono idee ma servono anche voti
Weber direbbe ci vuole convinzione ci vuole responsabilità
Alla luce di questo secondo me è un'azione di governo data la situazione politica attuali in cui la maggioranza è molto debole in Parlamento
Non sarebbe più efficace se concentrata su alcuni obiettivi minimi raggiungibili
A noi non serve al centro sinistra il Paese non sarà una retorica delle riforme serve uno degli obiettivi in cui credere
Io vi invito come invito il centro sinistra spendersi politicamente per delle idee valide ed evitare che ci ci sia questo gioco di posizionamento in cui ogni partito
Lancia la sua proposta ecco vi ringrazio
Sì naturalmente
Torniamo alla al tema di cui attorno al quale stiamo discutendo
Tutta la mattina
Certamente c'è un problema di rappresentazione all'esterno della coalizione nella sua coesione o meno della sua unità
Non c'è dubbio che l'idea che ciascuna forza
Spinga sui suoi interessi particolari può contribuire a dare un'idea di
A disorientare il pubblico i i cittadini-consumatori gli elettori non c'è il minimo dubbio
Tuttavia è difficile che problemi di questa natura si risolvano con la la buona volontà o con delle regole di comportamento o invitando i singoli partiti o i singoli ministeri
A a un galateo più rispettoso dell'esigenza di coesione che viene dal pubblico e dagli elettori
Certo bisogna evitare di esagerare sono d'accordo che alcuni comportamenti eccessivamente disinvolti ieri abbiamo avuto dei ministri che manifestavano contro provvedimenti del governo ciò alcune cose forse sarebbe utile evitarle comunque
Ma la radice di questa questione non è una radice che possiamo
Credo aggirare
Io la vivo la racconto così e poi passo la parola
Linda perché non vorrei che ci dice di pessimo troppo sul tema
Noi abbiamo coltivato
Un Progetto che col tempo si è rivelato un'illusione
Anche se facciamo finta ogni tanto che sia lo stesso progetto quando è nato il progetto che abbiamo chiamato Ulivo
Nel mille novecentonovantacinque
Il progetto che abbiamo chiamato Ulivo era l'idea che una coalizione politica la coalizione di centro sinistra in Italia
Attorno a un simbolo il simbolo dell'Ulivo potesse trasformarsi in un soggetto politico a tutti gli effetti
In una sorta di partito della coalizione
Chi di voi ha seguito più da vicino le vicende politiche negli ultimi anni si ricorderà
Delle ripetute frequenti e numerose
Iniziative tentativi che sono stati fatti per dare alla coalizione dell'Ulivo una robustezza simil partitica regole assemblee degli eletti
Che dovevano essere determinanti accesso
Salvo poi constatare ogni volta che
Terminata la campagna elettorale in modo più o meno soddisfacente con una vittoria con una sconfitta il marchio della coalizione Ulivo tendeva a essere rimesso dentro un cassetto
Il progetto di cui parliamo oggi pur avendo lo stesso simbolo che è il simbolo dell'Ulivo è un progetto che a mio avviso è molto diverso da quello del novantacinque
Cioè noi non stiamo più parlando
Del tentativo di dare pesantezza da soggetto politico quasi da partito a una coalizione larga non siamo più prigionieri di una impostazione che pure c'è stata o almeno non dovremmo essere più prigionieri di un'impostazione che pure c'è stata per decenni in Italia e cioè che a sinistra non ci possono essere non dico nemici ma distinzione e che quindi dobbiamo cercare una soggettività politica in cui si era chiusa tutta la sinistra
Non ci si fa con un'impostazione di questo genere io penso che noi ne abbiamo preso atto
E che la difficoltà in cui è un po'
Incastrata la la scelta la prospettiva del partito democratico sia in parte determinata anche da questo cioè dalla fatica che facciamo a lasciarsi alle spalle
Quel progetto che aveva come simbolo Ulivo mai la cui idea era facciamo della coalizione larga il protagonista della politica Alonso a un discorso diverso cioè costruiamo un nuovo partito per guidare questa situazione per dargli finalmente forza quello a cui assistiamo in queste settimane
Il percorso che va avanti e poi si ferma e fa fatica la tendenza di molti ad aggrapparsi a quelli che Massimo prima chiamava stracci di identità
Immaginando che che che chissà perché che la che la forza della politica dipenda
Dal recupero di identità di di di di di cent'anni fa e che risiede in quello e soltanto in quello la forza della politica
Queste difficoltà secondo me derivano in fondo dalla radicalità del progetto partito democratico che noi ogni tanto perdiamo di vista e perdendola di vista scene di Isamu Oriano anche un po'è un progetto molto forte
Siano perché è l'unico completamento possibile anche per gli effetti che determina nell'altro campo della lunga transizione italiana sia perché rompe una tradizione pluridecennale
Che oggi secondo me anche per i rapporti di forza che ci sono uno due dei due rami del Parlamento fa vedere tutte le sue debolezze
L'idea di un indistinto della coalizione di centrosinistra non regge più il che non vuol dire che deve saltare anzi che la coalizione di centrosinistra può rafforzarsi ma solo nella misura in cui è molto chiaro dove stava la barra del timone e la barra del timone poi fa accordi con con le forze che li consente o no di avere la maggioranza
In Unipol frammentazione come quella attuale io penso che sia molto più difficile andare avanti ecco perché concludo con una cosa che ho già detto prima non dimentichiamo che il pezzo forte della fase due
è la politica
Bene Alberto e Aldo volete
Fare qualche
Ma e io direi in situazioni come queste ormai tutti abbiamo pregi fatto molti di questi incontri
Ci si trovi in genere d'accordo sulla nave soprattutto sulle soluzioni proposte
La domanda che sempre mi affascina di più perché certe cose che sembra così ragionevoli non accadono
Ad esempio sono totalmente d'accordo con Linda Lanzillotta quando dice il problema di una riforma fiscale primo problema è quello di semplificazione che un sistema farraginoso imposte tasse balzelli vari è quello tra l'altro di creare confusione maggiori possibilità di elusione naturalmente o meccanismi ad evadere rendere più difficili i controlli soprattutto rende cittadino così disorientato
Riduce diciamo il suo magari già basso tasso il senso civico
Allora siccome io temo temo fortemente che proprio questa semplificazione in realtà non avverrà
Mi chiedo perché e chiedo perché nomadi
Prenotare noticina altri esempi però ci sono varie possibilità di spiegazione
Siamo noi una minoranza più intelligente le più onesto e più lungimirante a parte intrinseco elemento di superbia in questo sarebbe una brutta cosa perché non dimentichiamo che la democrazia è pur sempre un sistema in cui il potere ce la chi rappresenta la maggioranza
Oppure non siamo in grado di spiegarci recentemente Benetton darsi questa grave soprattutto per chi come me insegna da anni vuol dire che allora lo stato di fallì quindi quali sono le ragioni per questo non avviene
Questa è la domanda generale poi specifica all'indagine anch'io sono assolutamente d'accordo il federalismo fiscale e uno dei modi più seri tra frontale tra l'altro la questione settentrionale accende richiamare come tu hai detto
Che tipo di federalismo fiscale proprio qui ci sono molte differenza riguardo a Paolo Gentiloni che invece sempre molto rapidamente
Nel quadro generale di riforma resistere alle comunicazioni
La riforma dell'assetto proprietario della Rai
Che natura avrà ma non chiedo soltanto che cosa pensi depurazione visto ovviamente un certo potere ce l'avrai ma quale secondo te la soluzione è possibile cioè tra quelle facendo una sorta di combinazione l'ottimale possibile che veti quale che permetta tratto di superare questa anomalia assolutamente italiana io consiglio di amministrazione che nominato dai politici mentre ci dovrebbe essere una chiara distinzione sta così l'amministrazione ha nominato agli azionisti il tesoro più altri privati qualora entrassero e la Commissione di vigilanza che invece deve essere di nomina politica
Ah scusate dico queste cose anche avendo presente che ci sono alcune più venti mila meno persone che stanno tutte verdi con le camicie nere delle cravatte verdi stava andando verso piazza Duomo e questo obiettivamente anche un dato in quanto nel conto
Allora
Cerco di fare il bravo partirei proprio da questo
Ragionamento che dentro la scuola abbiamo sempre fatto questo giochino tra me e Massimo la politica come potenza e la politica come accompagnamento a me toccava accompagnamento all'unico aggiornamento sua potenza ovviamente
E voglio andar dentro questo discorso quando la politica è stata potente nel secolo lungo nel secolo breve la politica è stato potentissimo
La politica è stata potentissimo al punto che le due guerre sono espressioni volgari grandi guerre mondiali sono esperienze della politica qualcuno dice Massimo emiliani di destra e controlli che gli anni di sinistra ad agosto no due grandi scontri
Però poi nel secolo breve invece non è il secolo lungo la politica è stata potentissima quando ha inventato
Una cosa una grande visione visione del welfare par d'essere chiari è stato per far stare i la grande visione della politica
Dopo la seconda guerra mondiale in avanti
E veramente tutti quanti noi cerchiamo di avere gli stracci dell'identità l'atto perché è quella la nostra identità gli stracci che volano sonori in cui per costruire nuovo partito guardiamoli il triste e che anche la zucca rimasta lì perché la finanziaria
Parliamoci chiaro non è un problema di comunicazione o non comunicazione è un problema di categoria politica questa Finanziaria è costruita sulla categoria politica conflitto capitale e lavoro è stato il mezzo che viste le distribuisce
è la Finanziaria giustamente di Bertinotti ma da questo punto di vista nella sua categoria politica questo è il problema ma giustamente
La Filosofia della finanziaria è questa e non è un problema di comunicazione o meno
E quindi diciamo subito che non ci siamo tutto dentro il secondo premio se coloro e dobbiamo affrontare il nuovo secolo nel nuovo secolo a mio parere proprio votando le categorie dalla potenza e non facendo il sociologo che accompagna sono chiare le categorie nuove sono il conflitto potentissima tra la globalizzazione che ti entra in casa
E distrugge l'antropologia dei soggetti la dimensione dalla comunità originaria la dimensione dei luoghi e dei territori questo è il problema del conflitto tra flussi e luoghi quindi la politica se ha una visione deve mettersi
In mezzo tra i flussi della globalizzazione e chi sta nei luoghi questo è il problema cambiare apparati ma il partito democratico si deve costruire sul paradigma della globalizzazione o nei luoghi non sul paradigma del conflitto capitale e lavoro questo è il punto nodale della politica
Da cui terzo punto e poi mi fermo
Discende c'è anche in questa situazione assai complicata mi rendo conto in cui sono egemoni quelle del capitale e lavoro e non quello del conflitto tra Consiglio nuovi e quindi è ovvio che Linda Gentiloni Rutelli mi dicono no non si può perché sai noi dobbiamo invecchiare benissimo però qui alcune cose dobbiamo dircelo
E queste le ho sempre dette in privato Otto e mezzo la formazione diciamolo anche in pubblico perché occorre entrare dentro questa categoria significano tre cose fondamentali cosa mi sarei aspettato se c'è un ministro ove già Presidente del Consiglio che ha deve sul turismo e sul made in Italy beh sul made in Italy mi sarei aspettato che si occupasse di coloro che si occupano di made in Italy MD impresa i distretti il territorio Cetera
E si occupassero di Kobe accompagnarli nei flussi della globalizzazione avete citato tutti il modello Profumo con un modello che funziona
Tra i flussi della globalizzazione i comitati locali del territorio benissimo applicate a volte la politica visto che lo fanno già
Le grandi popolate insomma per capirci no e quindi se mi fa tanta invidia fatele pure voi insomma perché poi questa il problema poi anche che si è riusciti a farlo anche voi riuscite anche a dialogare meglio con quei soggetti rispetto a questo quindi turismo mi sarei aspettato questo
Mi sarei aspettato da Gentiloni
Oltre ad occuparsi di quelle cose di cui ha discusso finora
Cioè almeno una battaglia politica sul fatto che dentro la comunicazione e le televisioni ci sono migliaia di soggetti di partite IVA che sono al lavoro
Ma è mai possibile che l'unica soluzione sia vedere questo universo di precari che vanno assunti tutti nella pubblica amministrazione
Ma tutti quelli che la volevano
Mai anche se e io lo dico perché cioè un sottosegretario milanese che ha Vimercati e io vi dico ma cosa fa ma che abbiamo ovviamente abbiamo Berlusconi Telelombardia Giubergia Balzac oppure quelli che lavorò in questa filiera ora occuparsi di questa nuova composizione sociale va bene o non va bene secondo me lo sarei aspettato che questi e dalla Linda gliel'ho già detto mi sarei euro
Mi sarei aspettando che si occupasse della dissoluzione dalla comunità originaria e quindi di cosa significa i Comuni le Province gli enti locali che sono quelle definitive da cui si riparte
Per combattere rispetto a questi grandi flussi della globalizzazione se si fanno anche queste cose incredibili la in camicia verde diminuiscono se non si fanno prenderanno quel tempo
Grazie
Ma io credo che
Perfettamente ragione economica motivo per cui si continuano a scrivere le leggi fiscali è perché non si cambia paradigma
E perché è vero che c'è una la radicale nel governo ma è vero che quella cultura è profondamente pervasiva di una parte
Ampia del governo e che
Libri l'innovazione politica che Paolo descriveva molto bene come essenziale alla costruzione di questo soggetto nuovo che il Partito Democratico
Deve però o fare nella politica quello che noi chiediamo alla società innovazione insieme a rischio e cioè cambiamento perché se il partito democratico eh la riproduzione no della medesima cultura che così si travasare in un nuovo contorni contenitore non sarà capace di produrre l'innovazione per la quale viene creato allora
La idea che la politica economica si fa con la fiscalità della ridistribuzione attraverso il bilancio pubblico è unica diciamo molto diffusa nel centrosinistra che non sta solo nella nel partito di Bertinotti
E qui qui c'è questo uso dello strumento fiscale così come dire pervasivo così
Teso a a al militare sul singolo fenomeno e non la leva fiscale come una ma coordinatore no della modo di redistribuire la ricchezza ma come uno strumento per fare politiche politiche non solo una politica generale la fiscalità questo va assolutamente superato
Uno dei modi per farlo è una semplificazione del sistema fiscale legato al federalismo
No
Quindi questa è sicuramente una strada però la questione questa che la battaglia per il Partito democratico deve coincidere come una mutazione culturale e delle dei fondamentali della visione della società e delle politiche per rispondere a questa nuova lettura della società
La sutura della delle classi sociali la struttura produttiva immutata ci sono accenti che viviamo in un altro modo che producono in un altro modo
E ha quelli che bisogna guardare idea quelli che bisogna rispondere con delle politiche che sono diverso da quello di un secolo che si è concluso e che ha avuto la sua nobiltà ma non rappresenta più questa realtà
Credo che la Finanziaria io forse la finanziaria di questo hanno spero che potrà essere vista come la saldatura tra il vecchio e il nuovo e anche l'agenda diciamo di modernizzazione l'agenda delle liberalizzazioni dev'essere una spiegata letta in raccontata
Come il vostro momento appunto per fare una politica economica diversa in cui il potere di acquisto la forza del cittadino del consumatore sia meno attraverso una redistribuzione del bilancio pubblico ma attraverso una nuova regolazione dei mercati che essendo più trasparente più efficiente crea maggiore giustizia sociale quindi la distribuzione non la fai quella fiscalità che colpisce quello è quello in tutto il suo e dei suoi fasi della vita della sua giornata
Ma attraverso un modo più efficiente di far funzionare l'economia dentro i quali liberamente si muovono i consumatori e i produttori di servizi oggi o di merci e di beni ecco
Questa visione nuova della società ancora non c'è dentro il centrosinistra
E ce la dobbiamo portare quindi il problema non è la mediazione
Nella coalizione è la costruzione condivisa di una nuova lettura della società con il Partito Democratico che è un grande Progetto
Però non è niente di scontato comunque comporta una messa in discussione profonda dei paradigmi dei canoni della della cultura tradizionale del centrosinistra o almeno di parti sostanziose della sinistra e anche del centro
Dunque il Partito Democratico è un processo impegnativo
Bisogna rimboccarsi le maniche perché niente e regalato se no siamo destinati a un'altra frustrazione un'altra disillusione per cui fatto il contenitore Partito Democratico ci potremmo ritrovare tra due anni a una prolusione del professor Cacciari che ci ripropone la differenza tra potere autorità s'
Sì
Del due del cioè difficile
Con viste le osservazioni di di Martinelli e Bonomi fare telegramma insomma ci provo
Martinelli diceva quale quale sarà il punto di caduta sulla televisione pubblica
Mi dicono l'argomento fondamentale della marcia dei venti mila tra l'altro
La il il no alla al canone cioè
Ma io penso che abbiamo tre o quattro problemi da risolvere il primo che assomiglia alla televisione pubblica troppo alla televisione commerciale
Cioè per tanto tempo la commerciale ha inseguito la RAI invece negli ultimi anni è accaduto il contrario
Secondo che dipende troppo dalla pubblicità
Non succede in nessun altro Paese occidentale
Terzo che ha un tasso di innovazione
Che in alcune televisioni pubbliche e avanti al sistema commerciale che danno invece enormemente indietro guardate io per esempio sono il ranking dei portali sul web delle televisioni pubbliche negli altri paesi il ranking del del portale RAI nella tra i tra i portali internet italiani siamo molto molto più indietro
Infine ha un rapporto storico con la politica con i partiti la cosiddetta lottizzazione
Che è una componente della sua costituzione materiale che però non regge più perché con questo bipolarismo iper frammentato che abbiamo la simbiosi tra il servizio pubblico e la politica diventa devastante e forse all'origine di molti dei problemi
Che cosa secondo me la la riforma sicuramente può portare che cosa invece sarà molto oggetto di discussione
Sicuramente può portare alla creazione di una fondazione
Che interrompa questa strana anomalia che c'è da due anni che nel sistema italiano secondo me un errore e cioè che l'azionista della televisione pubblica e il governo
L'azionista deve tornare ad essere diverso dal governo sarà una fondazione
Possiamo arrivare al fatto che il vertice di questa fondazione venga nominato con sistemi che ne assicura di no un'assoluta neutralità rispetto alle maggioranze pro tempore
E il possibile in grado di autonomia dai partiti che è possibile assicurare
Infine e questa è la scommessa a mio parere più difficile
Possiamo ridisegnare la l'assetto di questa nel nostro servizio pubblico
In modo tale da consentire di superare quei limiti che dicevo prima quindi renderlo meno dipendente dalla pubblicità
E più in grado di fare innovazione per farlo credo che bisognerà distinguere anche societariamente dentro la RAI due diverse società una che fa televisione pubblica una che fa che invece è finanziata direttamente dalla pubblicità
Nel saranno oggetto di discussione molto anche molto accesa perché
Come è ovvio come sapete la discussione sulla televisione in particolare sulla RAI dopo quella sulla sulla nazionale di calcio è quella che più appassiona
I nostri concittadini è quella su cui tutti hanno una loro giustamente con la loro ricetta da proporre ed è per questo che io mi mi avvicino al disegno di legge del governo con una consultazione pubblica che partirà nei prossimi giorni durerà un paio di mesi in modo tale da scremare le questioni prima di presentare il disegno di legge
Ultima annotazione sul tema ricordiamoci che parliamo di una cosa importante perché è verissimo quello che dice Bonomi e io lo lo sottoscrivo anche
Se se volete con spirito critico verso il nostro lavoro che quando guardiamo al mondo della comunicazione non dobbiamo fermarci alla alla le grandi reti di telecomunicazione o al broadcasting ma dobbiamo vederlo nel nella sua complessità
Tuttavia ecco non ci dimentichiamo che quando facciamo i discorsi sulla politica
Insomma noi abbiamo vissuto in Italia un tentativo di colmare attraverso la televisione il la l'
La mancanza di autorità s'alla protesta Sporting Club con con Massimo cioè c'è un motto che il populismo televisivo per superare le polli arricchire molto semplicemente perché
Di fronte a alla alla televisione almeno alla televisione che abbiamo conosciuto
Fin qui perché adesso
Sta cambiando cambierà
Nelle grandi platee generaliste c'è c'è la tentazione per la politica di immaginare il pubblico con un pubblico indifferenziato di telespettatori e non come un pubblico di diverse
Soggettività organizzate eccetera e la il tentativo populista
Coniugato al possesso dei mezzi televisivi è una delle risposte possibili alla crisi del potere politico in questi anni noi che in Italia l'abbiamo vissuto da vicino credo che non ce la dovremmo dimentica
Sono d'accordo comunque
Con il discorso invece che faceva Aldo Bonomi
E cioè che noi
Ragioniamo sul futuro avendo
Nella maggior parte della degli atti delle decisioni della coalizione di centrosinistra
Criteri scelte che affondano le radici su quello che è stato il il secolo scorso no
In parte anche inevitabile perché non nelle di i Parodi i paradigmi nuovi fanno fatica ad affermarsi
E poi perché Lalla non stiamo parlando solo di una discussione culturale come Bonomi sa benissimo ma
Del fatto che poi rompere questi paradigmi significa anche rompere meccanismi di consenso sociale organizzato di reti di un di associazioni di sindacati eccetera
Bisogna farlo Chicco secche a mio parere forse in più di quanto si fa
Forse bisogna decidersi a fare
O meglio la dico in un altro modo per concludere in che modo io risponderei alla domanda poco un po'
Alla fine risolutiva che faceva Martinelli ci ma perché c'è adesso fare discorso Linda dice il federalismo fiscale ben ma e poi effettivamente
Non vorrei che un'ulteriore conferma della debolezza della politica sia una discussione in cui due ministri parlano di compie le cose non vanno già ben ma voi
Come si dice a Roma nido lavorate dove dove ecco
Un problema in più che a mio parere
Dobbiamo affrontare nelle prossime settimane perché io penso che sia indispensabile per dare una svolta alla situazione
E che ci vuole più chiarezza e più coraggio nelle discussioni politico-programmatica che stiamo facendo
Sapendo che noi abbiamo un problema
Se voi vi guardate la storia di tutte le svolte politiche degli ultimi decenni in Europa e molto difficile che queste svolte siano maturate quando gli schieramenti che ne sono stati protagonisti erano al governo
Non c'è dubbio che è più forte è più facile costruire grandi cambiamenti di paradigmi
Su sulle macerie delle sconfitte o comunque sulle difficoltà che non nelle situazioni in cui al tempo stesso tu devi avere il il coraggio del cambiamento radicale ma devi anche gestire la coalizione degli anche prevede un assetto un equilibrio di governo io penso però che siamo a un punto in cui oh boy sul tema della fase due del governo e della costruzione del partito democratico buttiamo il cuore oltre l'ostacolo con maggiore coraggio
Oppure rischiamo prima o poi di dover affrontare
Di di trovare le condizioni migliori ma in un altro senso quindi facciamo visto che siamo sotto Natale faccio il comico il proponimento per le prossime settimane per i prossimi mesi
Di mettere in questa battaglia sia quella nel governo sia quella politica più forza e più coraggio perché altrimenti potremmo credo
Pentirci né più tardi di non averlo fatto abbastanza grazie
Bene passiamo adesso la cerimonia vera e propria alla consegna degli attestati di partecipazione allora chiederei ai docenti insalata di venire qui per annali come dire per rendere più a simbolico e più autorevole del l'evento
E insieme ai due ministri al rettore Cacciari a tutti gli altri docenti chiamerei uno per uno i gli allievi per un per la consegna un attestato di partecipazione
Naturalmente sono sessanta allievi a proposito di globalizzazione alcuni sono in giro per il mondo sia Bruxelles interista ampolla eccetera per cui oggi mi sembra che sia non solo una cinquantina però hanno passato molto bene tutti gli esami e quindi sono prontissimi e sulla rampa di lancio sia per diventare grandi politici sia per diventare per fare il partito democratico è una una precisazione però mi a mi dovete lasciare fare e riguarda una nostra allieva anch'che oggi non è presente perché durante appunto il corso di formazione
Ha subito un grave incidente nel mese di di marzo proprio mentre si recava a una un momento elettorale con Francesco Rutelli si chiamano in Giada mai Heron