Convegno dal titolo "I costi del non fare. Quanto costano al paese gli ostacoli che bloccano impianti ed infrastrutture?"

Comunque compagine supporti
Basta scoperto
Verificato Marangoni se ne sta votando il decreto fiscale sentire
Tutti pienezza dei lavori voglio ringraziare
Molto la Camera deputati che ci ospita l'onorevole presidente Bertinotti per cui abbiamo chiesto e c'era c'ha motorizzato a svolgere qui questo incontro voglio ringraziare i dodici parlano del Poggetto che hanno sostenuto questa iniziativa eliminato soprattutto perché non c'hanno vincolato nella costruzione dei risultati ci hanno lasciati liberi quindi questo significa che ogni errore colpa nostra solo nostro
Voglio ringraziare gli esponenti del sistema politico che verranno io credo oggi ci hanno confermato a parte l'onorevole Di Pietro che dopo averci scritto un fax in cui garantiva la sua presenza dopo venti giorni ce l'ha scritto un altro in cui ci diceva che purtroppo non poteva venire a ma gli altri che sono indicate nel programma sarebbero confermati ci rendiamo conto tutti che la situazione è quella che sì la presenza sarà quella che sarà
Voglio anche ringraziare doveroso i cinque giovani collaboratori i nostri che hanno lavorato per un anno per predisporre questo
Questo lavoro allora oggi il nostro obiettivo è molto semplice vogliamo presentare e discutere insieme a voi i risultati del lavoro secondo un'agenda che voglio che sia snella ma efficace proprio snella ma efficace poca schiuma come si suol dire andiamo sui temi sui punti che ognuno di noi ritiene più importanti
Ti posso Marangoni presenterà in venticinque minuti ma prima ci sarà un saluto dall'onorevole Capezzone che mangia che
Comunque venticinque minuti per presentare i risultati devo molti di voi sicuramente tutti parte hanno già avuto in anteprima il documento quindi sanno bene e spero che l'abbiano letto anzi in qualche caso sono anche sicuro che la corte
Quindi va bene
Al daremo poi la parola per cinque minuti attesta ai promotori del progetto ai partito richiamo partner del progetto
Per dare le indicazioni loro valutazioni Lo Coco sono su sui temi che noi abbiamo scontato sulle questioni eccetera
Poi ci aspettiamo diciamo della riflessione dagli esponenti del mondo politico e prevista la che l'onorevole Realacci presidente Commissione ambiente venga
L'onorevole Capezzone presidente come sull'industria te qui presente lo ringrazio veramente molto il senatore Luigi Morando
Dovrebbe Presidente Commissione bilancio della Camera mi hanno appena detto che stanno faceva votazione su cose quindi dovrebbe arrivare
Il viceministro Pinza mi risulta che venga e l'onorevole Stefano Pedica è stato indicato dalla ministro Di Pietro come
In quanto capo della segreteria e dovrebbe intervenire
Il fatto che non ci siano esponenti dell'opposizione non è un atto disc poco rispetto nei confronti dell'opposizione che anzi ma è dovuto una scelta che abbiamo fatto cioè di chiedere a gli esponenti a maggioranza cosa pensano di fare come valutano questo questo tema e quali possono essere le le strade gli approcci le soluzioni per fa sì che l'Italia si muova da qui a quindici anni questo è l'orizzonte temporale nostro studio da qui a quindici anni sui fabbisogni infrastrutturali che servono a modernizzare il Paese
Devo annunciarvi che faremo in Lombardia un incontro analogo e lì ci sarà la maggioranza lombarda quindi discuteremo faremo la stessa cosa diciamo in un'ottica diversa
Io voglio fare un solo una piccolissima
Ricordare i quattro punti che hanno presieduto il nostro lavoro
Innanzitutto la rilevanza per il Paese non abbiamo infrastrutture vecchie pensate per un paese diverso inadeguate a sostenere lo sviluppo economico sociale
Quindi è un tema centrale lo sappiamo tutti
Il nostro lavoro a un ottica prospettica cioè noi non vogliamo criticare aereo mettendolo a quello che è stato Facci ci importa ovviamente ma non è questo il tema il tema è cosa fare da qui a quindici anni
Quindici anni quando si parla di infrastrutture a dire dopodomani
Anzi sappiamo che il settore elettrico già già si quello che è stato deciso influenza Carmine situazione da qui ai prossimi dieci anni
Quindi proiezione in avanti
Quarter sul punto che ha preceduto che ha condizionato il nostro lavoro è l'equilibrio nelle valutazioni
Abbiamo cercato di non votano dei numeri per stupire ma di buttar dei numeri che abbiamo ragionato poi tutto discutibile questo mondo possiamo rivederli per cioè magari ha fatto anche degli albori
Non lo escludiamo
Però non so non abbiamo costruito degli scenari apocalittici per dire che c'è bisogno di nuove centrali l'abbiamo pensato ai blackout permisi It se non si fa né centrale che potrebbero anche in qualche misura in certi casi essere degli scenari possibili l'abbiamo diciamo ragionato in termini diciamo equilibrati
Ultimo punto è la trasparenza nelle nostra assunzione cioè noi abbiamo cercato di dire come siamo arrivati a certi numeri
Cioè
In modo tale che chiunque avrà la voglia di esaminare il documento finale che di tre centimetri agenti non saranno in molti chiamarla voglia ma potrà vedere le valutazioni e le ipotesi che stanno dietro a questo la forza come vorrei uscire da questo incontro sarebbe utile che emergessero delle indicazioni su come procedere
Delle indicazioni utili per questo governo per questa maggioranza o per comunque per il Paese
Ma io credo che un punto sia fondamentale crede solo un'apertura dell'eventuale discussione cioè tema della governance dei Grandi Progetti ce ne dobbiamo ripensare a fondo come governare questi processi infrastrutturale di produzione di realizzazione infrastrutture perché non v'è dubbio che i modelli agli approcci che sono state seguite negli anni scorsi sono da dovrei immaginare
Questo significa che tutti nessuno escluso noi studiosi lei in paese il sistema politico sistema amministrativo devono ragionare terra diciamo fa sì che si viaggerà su una convergenza su certi progetti una convergenza che consenta poi di agevolare le realizzazioni
Questo è quanto volevo dire io cederei la parola l'onorevole Capezzone che veramente ringrazio moltissimo che è riuscito a trovare anche cinque minuti pervenire
A dare il suo contributo a questa cosa poi questo Marengo né presentata in venticinque minuti non uno di più risulta ci dell'amico grazie
Sono io che la ringrazio chi ti ringrazio per questa occasione
Mi scuso anche per il fatto di non poter rimanere ma credetemi siamo in una situazione grave ma non seria come si diceva
Ieri al termine di una giornata di lacrime e sangue urla eccetera si è arrivati all'articolo undici della Finanziaria su duecentosessanta certi questo dà il segno consentitemi di dirlo qui non è questione di destra e di sinistra questa un Paese
Che ha davvero il problema del non fare anche da un altro punto di vista anche dal punto di vista delle infrastrutture politiche anche dal punto di vista delle infrastrutture politiche
Complimenti intanto per il vostro lavoro userò anch'io cinque minuti semplicemente perché vorrei consideraste un partner della iniziativa piccole Piero
Complimenti anche per riletti mediatici che mi pare diano
Come dire un po'di luce in una giornata che per il Paese molto difficile molto negativa io credo chiuderò su questo che sia importante che questi temi siano in agenda
E che nessuno provi a toglierli dall'agenda vedete io faccio parte della maggioranza
E voglio essere leale
Ma essere leali non significa essere sordi ciechi e muti
Io credo che oggi nel mondo le cose che aiutano un paese a fare uno scatto in avanti
Non lo dico come cose
Da elencare meccanicamente ma come tendenza questo sì le tendenze esistono nel mondo occidentale sono tre un grande lavoro sulle infrastrutture
Un grande lavoro sulla semplificazione è un grande lavoro sulle tasse per ridurla queste sono tre cose che sono delle direzioni di marcia sono dei e io credo che noi siamo in una straordinaria difficoltà su ciascuno di questi fronti intatte
E guardate io sono oggi un esponente di maggioranza
Con tutta una serie di criticità però io credo che dobbiamo farci carico del fatto che questa è la quarta legislatura consecutiva
Due destra due sinistre
In cui il percorso delle riforme in questo senso è un percorso che non riesce a fare metri in avanti poi ciascuno a seconda delle proprie preferenze può ritenere che sia andata un poco meglio la legislatura novantaquattro o la legislatura novantasei la legislatura novantasei una legislatura due mila uno
Ma io credo che noi dobbiamo farci carico di questa criticità complessità credo però che sia giusto per ciascuno perché è facile essere critici sull'altra parte
è facile per un esponente di maggioranza di però Berlusconi nella scorsa legislatura aveva una grande maggioranza più cento deputati più vero
Però credo che sia più giusto per ciascuno guardare dello schieramento dove stanno
E noi oggi abbiamo una serie di criticità vere su questo sulla questione strade autostrade su quel tipo di infrastrutture credo ciascuno Sacchi all'aria che tira
Sulla questione rifiuti
Termovalorizzatori c'è tutto questo tema anche con punte che sono sinceramente imbarazzante la realtà campana
Ma insomma quando c'è io lo dico con molta serenità il Colli un occhio Rispetto come Antonio Bassolino che è stato sindaco di Napoli per otto anni
Presidente della Regione per cinque più altri due presto altri tre quindi otto P dieci fa diciotto più altri diciotto anni di responsabilità come segretario del PC in momenti quantum Chai venti trenta trentacinque anni di presenza nei gangli del potere se poi l'immondizia arriva al secondo piano non è colpa di Berlusconi
Credo che questo sia un punto che va no bisogna guardarsi negli occhi perché se no
Sulla questione energetica peggio ancora perché qui c'è stata una va il Partizan Ship dell'errore
Prima pensavamo di essere gli smart dialisi ragazzi svegli che puntavano tutto sul petrolio è andata come è andata poi ci siamo infilati nella tenaglia del gas oggi con i due terzi dell'energia elettrica che è prodotto con chiaramente due produttori Russia Algeria che come da manuale fanno cartello ci stringono a tenaglia ed è così
Ed è una questione non solo di sicurezza energetica è una questione anche di carattere geopolitico e geostrategico io condivido il giudizio da wall street journal con Putin che usa il gas come un tempo Mosca usare i carri armati
Io non sono così ingenuo da ritenere che con Putin anzi debba parlare assicurarsi parlarsi parlarci a testa alta sapendo che oggi si gioca una partita che vede Mosca al centro di un Paolo
Iran Venezuela di soggetti Shammah autocratici e che però detengono le chiavi di tanta parte del sistema energetico Monia che può fare l'Italia rispetto a questo almeno giocare una carta ragionevole di diversificazione
Sull'atto gas occorrono dei rigassificatori
Sul lato Carbone occorre smetterla con la demonizzazione rispetto anche alle nuove tecnologie che ci sono e rispetto a una materia prima vecchi a cinquanta Paesi produttori nel mondo quindi non si può neanche temere una tenaglia come quella che abbiamo sul gas
Bisogna giocare anche meglio la carta delle rinnovabili ma insomma bisogna fare come fanno i Paesi seri che hanno un pacchetto diversificato che hanno diciamo così una dieta energetica equilibrata più nero
Possibile che non si riesca io credo e chiudo su questo che le persone ragionevoli ovunque collocate ci sono persone ragionevoli al centrosinistra
Ci sono persone ragionevoli al centrodestra e su questo ha ragione il nemico Tabacci quando dice che la persona ragionevole magari anche liberali ovunque si trovino stanno male vanno stai bene nello schieramento Restaino ma sta restituendo altra parte no per carità e io credo che il compito sia quello di rafforzare le componenti innovative dei due schieramenti nell'immediato fare un'opera di contenimento dei danni
Ma vede anche la capacità e qui il vostro lavoro di mantenere viva una prospettiva io credo che una cosa guardate tipi parliamoci chiaro nei prossimi mesi la politica entreranno il tormentone dei contenitori cioè ricomincerà a parlare di se stessa
Che cosa fa il centrosinistra e cosa fa il centrodestra si farà il partito democratico dall'altra parte si farà il partito unico chi sarà il leader del due mila undici ma quanto più la politica entrerà in un circuito autoreferenziale tendendo a parlare solo di se stessa
Tanto più voi e i mezzi e gli strumenti non gli mancano avete il compito di incalzare la politica per costringerla a parlare non di se stessa ma di queste cose
E di misurare gli schieramenti i partiti e i singoli parlamentari singoli uomini politici sulle risposte che danno e quali risposte danno su queste questioni concrete e che mi permetto di proporre
Da partner più o meno abusivo questa questa proposta
Gli altri la politica tenderà a parlare dei contenitori
Voi in causate l'incalzante ci sui contenuti con domande precise che si tratti del consiglio comunale e provinciale regionale del Parlamento della Repubblica del governo dei partiti
Io credo che occorra o le domande giuste e sì alla prima domanda non c'è risposta la seconda la terza domanda e determinare per chi sfugge
O per chi dà risposte politicista un costo presso l'opinione pubblica che l'unica cosa che un certo tipo di ceto politico capisce grazie buon lavoro da fare
Non avevo visto che le se sta andando io posso anticipare una delle conclusioni e noi abbiamo deciso di continuare costituendo una sorta di osservatorio su questo tema e di anno in anno vedere finché forse citata
Via si fanno vedere
Come ci si è mossi lungo questa strada del di modernizzazione del Paese come ci si è mossi Vespa un anno novembre dell'anno prossimo non era arriveremo acqua e daremo un voto per tutta me stessa essa fatta ma poi anche gli altri per vedere come si sono mosse grazie mille
Va bene allora io passerei adesso alla alla presentazione del professor Franco Della Porta abbiam fatto che fatto insomma regole sì ma io mi salvo qualche piccolo
Grazie Jon Obiettivo ingrato
Rendere in venticinque minuti nel cronometraggio partito un lavoro che durato più di un anno e che ha portato a un rapporto di più di trecento pagine
Quello che voi avete ricevuto è stato un faticoso lavoro di sintesi in un equilibrio fra essere chiare
Essere sintetici
Come già il collega ne siamo partiti non con l'obiettivo
Di stupire ma comunque siamo rimasti noi stessi stupiti dai numeri che sono usciti da una valutazione che come ricordava nei principi cardine è stata sicuramente prudente
La nostra stima complessiva che come preciserò tra poco riguarda solamente alcuni aspetti delle infrastrutture italiane
Porta a duecento miliardi i costi che virtualmente sostiene il nostro Paese per il non fare
Che cosa vuol dire non fare
Vuol dire non realizzare termovalorizzatori nel settore dei rifiuti urbani
E questo da qui all'orizzonte del due mila e venti che ne abbiamo considerato
Ci porta a una stima di ventisette miliardi di euro significa non riuscire a chiudere il ciclo di una politica ambientale che nasce dalla raccolta differenziata
Che trova nel settore cartario non desse esempi più evidenti
E quindi non realizzare impianti per termovalorizzatore produrre energia dagli scarti del ciclo della produzione cartaria base Marcenaro
Che come vedremo tra poco rappresenta una porzione infinitesimale del settore dei rifiuti industriali e che da solo vale un miliardo di Eur
Significa non riuscire a realizzare un portafoglio impiantistica equilibrato nel settore energetico
E quindi ad esempio centrali elettriche a carbone sulla cui strategicità l'onorevole Capezzone è già stato
Molto chiaro
E che solo per questa voce può costare fino a sette virgola uno miliardi di euro
Significa avere difficoltà a costruire anche le centrali a gas dopo che
Da più parti si è deciso da un punto di vista ambientale tecnologico di puntare su questi impiantistica che ci può costare fino a dieci miliardi di euro nei quindici anni che abbiamo considerato
Significa non riuscire
A a vere una rete di trasmissione nazionale dell'Energia Elettrica sufficientemente diffusa efficiente
Tale per cui
Non
Avremo dei costi che sfiorano i sedici miliardi di euro
Significa non riuscire a costruirebbe gassificatori che tanto ci serve una dei quali ormai da un paio d'anni i giornali parlano un giorno sì e un giorno e l'altro pure
Per quasi sei miliardi notate ci ritorneremo quando parliamo dei rigassificatori
Questo con non considera l'aspetto Strategico geopolitico solamente l'aspetto economico industriale
E significa ultimo ma non certo per peso avere un sistema di infrastrutture viarie autostradali che non è al passo coi Paesi europei più avanzati per un costo del non fare di centotrentatré miliardi di
Come abbiamo realizzato questi conti da dove nascono questi numeri un breve accenno al metodo che ne abbiamo seguito il punto di partenza complessivo è un una domanda fondamentale per il Paese e cioè che tipo di sviluppo vogliamo per il nostro Paese
Che tipo di infrastrutture Servono all'Italia da qui al due mila venti che come si ricordava prima in termini infrastrutturali un orizzonte tutto sommato molto breve
Per fare questo
Scusate mi parla complessità di questa figura che però vedrete non è poi così complicata per fare quaestor ne siamo partiti
Da due estremi del problema da un lato da uno scenario complessivo di politiche di sviluppo
Quindi nel porre in relazione l'attuale dotazione infrastrutturale italiana rispetto a quello che sarebbe necessario
Al riguardo a alcuni obiettivi impiantistici in alcuni determinati settori
E dall'altra la nostra analisi è nata dall'esperienza dall'aver toccato con mano numerosi casi di impianti specifici di progetti stili infrastrutture specifiche che non riuscivano
A decollare ma che avrebbero avuto un valore strategico per il Paese qui gli esempi si sprecano si vanno dalla riconversione di alcune grandi centrali elettriche alcuni snodi autostradali
Fondamentali a casi nei rifiuti che sono sui giornali tutti i giorni da da molti anni allora noi siamo partiti
Considerando sul ribadisco solamente alcuni settori nell'ambito del
Infrastrutture
L'Istat da una categorizzazione delle infrastrutture delle quali si parla di ventotto categoriche che vanno da quelle del settore elettrico all'edilizia scolastica dal settore
Sanitario a quello energetico e via discorrendo
Questa tipologia abbraccia ventotto classe di infrastrutture Noè in realtà ne abbiamo considerate solamente quattro quindi al di là della prudenzialità sui calcoli di queste stesse categorie
Non possiamo certo dire che duecento miliardi sono i quattro questo tesi del costo per il Paese ma sicuramente sono una frazione limitata se considerassimo l'intero Paese
Quindi ne siamo andati a vedere per questi tre comparti cioè il comparto dei rifiuti comparto dell'energia il comparto della viabilità autostato tale ben sapendo che lasciavamo in questa prima
Ma studio da parte altri comparti molto importanti
Per questi tre comparti abbiamo esaminato lo scenario attuale qual è la situazione attuale e quale sarebbe presumibilmente la situazione al due mila e venti se si portasse avanti per inerzia la situazione attuale
E poi sulla base di indicazioni normative di direttrici europee di valutazioni nostre ma basate sempre sugli indirizzi
Generali e prudenti quale debba essere lo scenario di policy alla due mila venti
Quindi per fare un esempio quando siamo andati a determinare le necessità di infrastrutture per esempio nel settore dei rifiuti noi ci siamo basati su una serie di obiettivi che la dei legge già cita e lì vedremo fra noi
Dopodiché abbiamo selezionato un numero
Sufficientemente limitato per poter andare a fondo ma sufficientemente ampio per essere significativo di casi specifici quelli che voi trovate nella presentazione sono stati per così dire resi anonimi ma chiede lo specifico settore premente in molti casi identifica facilmente ma ovviamente si riferiscono a casi ben precisi che sono stati esaminati in dettaglio
E a questi casi specifici sulla base anche di esperienze che abbiamo avuto negli anni scorsi in vari settori abbiamo applicato una metodologia consolidata che è quella dell'analisi costi-benefici cioè andare a valutare gli aspetti positivi e negativi di un progetto non dal punto di vista
A del soggetto proponente della singola impresa semplicemente ma dal punto di vista della collettività quindi non una valutazione diciamo di convenienza dell'Intifada dell'investimento mandava da parte dell'impresa ma da una valutazione di convenienza di impatto
Della investimento dal punto di vista del paese della collettività quindi considerando non già solamente il profilo economico ma anche quello ambientale sociale dell'occupazione
E via discorrendo
Sulla base dei risultati dei singoli casi per ciascun settore abbiamo riprogettato i risultati misurati in termini di costo del non fare unitario
Quindi per esempio quanti euro mi costa non termo valorizzare una tonnellata di rifiuti
Quanti euro mi costa non produrre un megawatt da centrale a carbone
Quanti euro mi costa un chilometro di elettrodotto di autostrada non realizzata e l'abbiamo riparametrato a livello di classe infrastrutturale per l'intera nazione e quindi siamo arrivate terminare un costo del non fare
Per le classi infrastrutturale della viabilità dell'Energia e dei rifiuti fino ad arrivare a una valutazione complessiva di sistema
Per il metodo con il quale l'abbiamo fatto
Come dicevo risultato è parziale perché
In tutti questi tre settori che ne abbiam considerato in realtà abbiamo considerato solamente alcune classi infrastrutturale che in qualche caso prese rifiuti urbani probabilmente coprono
Alla larga maggioranza della del panorama in altri settori come quello dei rifiuti industriali copre una frazione minima e in altri ancora come l'energia o la viabilità coprono una buona parte ma ma non tutto
Anzi se questo è l'approccio vediamo rapidamente per ciascuno dei tre settori quali sono i punti chiave del nostro risultato
Per quanto riguarda il settore dei rifiuti urbani la mancata realizzazione dell'impiantistica né stimiamo che da qui al due mila venti costi alla collettività circa ventisette miliardi di euro e questa da sola fa poco meno di una finanziaria
Nel nostro Paese
Questo
Riguarda sostanzialmente due grandi categorie per i rifiuti urbani cioè i termovalorizzatori e gli impianti di compostaggio
E riguarda come dicevo solamente una categoria per i rifiuti speciali del settore industriale cioè gli scarti per Cartier
Tra l'altro e ci siamo focalizzati su questa anche per la contiguità col settore dei rifiuti urbani e per col la logica di chiusura del ciclo rispetto al tema dalla raccolta differenziata
Come siamo arrivati a questi numeri nel settore dei rifiuti
Siamo partiti come dicevo da una serie di obiettivi di policy
Che non abbiamo inventato noi ma che sostanzialmente sono un portato delle direttive europee della normativa italiana
E se volete nel caso dei rifiuti
Sono anche in qualche modo passatemi il termine filo ambientalisti cioè spingono al massimo sui sull'acceleratore per quanto riguarda la raccolta differenziata perché immaginiamo un obiettivo del sessantacinque per cento
Che però abbiamo immaginato un po'più realistico dell'ultima normativa vista anche che non si è riusciti a suo tempo a livello nazionale arrivare all'obiettivo che ci aveva dato Ronchi quindi aveva immaginato l'obiettivo che ci dalla normativa però spostate in avanti di qualche anno quindi al due mila venti
Abbiamo immaginato di arrivare a discarica zero che sicuramente l'obiettivo ambientale ambizioso
E
Abbiamo immaginato che tutti i rifiuti urbani indifferenziati vadano a termovalorizzazione e per quanto riguarda il settore
Della riciclo cartario che il recupero energetico degli scarti che derivano dal ciclo di produzione di produzione a base Macero siano interamente recuperati energicamente energetica
Oggi noi abbiamo un panorama impiantistico che prevede cinquanta termovalorizzatori per i rifiuti urbani che grosso modo trattano l'undici e mezzo per cento della dei rifiuti prodotti
Abbiamo la bellezza di quattrocento discariche che smaltisce sono il cinquantasette per cento dei rifiuti prodotti dati si riferiscono al due mila quattro
Abbiamo duecentocinquantuno impianti di compostaggio che recuperano grosso modo sette sette per cento dei rifiuti urbani e non abbiamo nessun impianto per il recupero energetico degli scarti da cartiera base marcio
Che cosa dovremmo a vera e da qui alla due mila e venti per rimetterci in carreggiata
Dovremmo a vere all'incirca cento nuovi termovalorizzatori da una taglia medio grande per gli standard italiani di duecento mila tonnellate all'anno
Che tratteranno grosso modo il quarantotto per cento dei rifiuti dovremo arrivare a zero discariche
Cioè chiuderanno i quattrocento siti inattività al due mila e quattro
Quindi
Quando si parla di una politica discreta ma valorizzato aree non stiamo parlando di riempire l'Italia di impianti con un forte impatto ambientale sempre di fare cento nuovi impianti peraltro industriale e controllati rispetto
Andando però a chiudere quattrocento discariche quindi il rapporto di uno a quattro
Immaginiamo ottantacinque nuovi impianti di compostaggio per una taglia standard da quarantacinque mila tonnellate hanno arrivando a recuperare del sette per cento i rifiuti e nel Complesso delle due tipologie
Di scarti quattro termovalorizzatori recentemente da centoventi mila Tonello per alle cattive
Per ciascun queste mi han fatto l'analisi molto dettagliata con un bilancio costi-benefici per ciascun caso ovviamente non abbiamo il tempo di di esaminare in dettaglio vi faccio solo vedere uno di questi
Che gli stati essa questo riguarda un termovalorizzatore per una città medio grande c'è una città da trecentosettanta mila
Abitanti il saldo netto del non costruire questo impianto
Parliamo ripeto di una città ma un'area di cittadina di taglia media del centro nord per i quindici anni di vita dell'impianto può costare circa centodieci milioni di euro
Le voci principali molto rapidamente che danno
Che portano a questo risultato sono ovviamente il differenziale nel costo di gestione dell'impianto che allo stato attuale dei costi
In Italia è superiore per la termovalorizzazione rispetto a quello delle discariche sono dati dalla differenziale di emissioni
E poi ovviamente parlando di recupero energetico sono dati dalla valore dell'Energia che viene prodotta bruciando
I rifiuti è una parte importante per i termovalorizzatori ma lo vedremo anche per le altre opere riguarda le ricadute economiche in questo caso sull'economia locale quindi in termini di occupazione di indotto
Di attività commerciali artigianali e via discorrendo
Ovviamente
Qui devo essere forzatamente sintetico ciascuno di questi bilanci che qui è in una tabella riassuntiva né più né meno fa un bilancio aziendale dietro a N tavole di contabilità a generale che vanno a confluire in in questo risultato
Nella
Comparto dei rifiuti noi abbiamo esaminato tre casi diversi per quanto riguarda i rifiuti urbani
Due casi diversi per quanto riguarda io rifiuti
Industriale per quanto riguarda al MoMA l'orizzonte ore più né rifiuti urbani un caso relativamente al compostaggio ovviamente non possiamo vedere in dettaglio ciascun caso
Però
Diciamo che il primo considerava un'area urbana medio grande
Poniamo considerato un termovalorizzatore un po'più piccolo ma al servizio di un'intera provincia e che si caratterizzava per un ulteriore diciamo Benefit ambientale di efficienza che era l'impiego del teleriscaldamento
E in questo caso il non reali eventuale non realizzazione di questo impianto ne parliamo sempre di Progetti quindi di di di progetti reali ma di impianti in questi casi non ancora realizzati evidentemente
Il costo del non fare di cento settanta milioni
Un
Considerazione a sé stante il terzo caso che riguarda proprio una delle aree d'emergenza la quale onorevole Capezzone faceva riferimento nella suo
Discorso dove abbiamo considerato
Anche il caso di una mancata realizzazione di termovalorizzatore in un'area del Paese in emergenza rifiuti di dimensione significativa
Dante che abbiamo fatto una stima sulla base di questo caso di quale possa essere il costo del non fare per l'intera
Emergenza rifiuti nel nostro Paese e siamo arrivati a quasi sette miliardi di euro tenete conto che questo è un tema molto rilevante perché
Nel due mila e quattro il venti il trentasette per cento dei rifiuti prodotti nel nostro Paese è stato gestito in are in emergenza e dai nostri calcoli il costo del non fare nella termovalorizzazione dei rifiuti nelle arene emergenza costa grossomodo un terzo in più ben non fare in condizioni ordina
Gli altri casi che abbiamo considerato riguardano il compostaggio un impianto a quarantacinque mila ton costa circa quarantaquattro milioni di euro
E invece per quanto riguarda gli scarti di produzione carta da macero non fare un termovalorizzatore da Natale di centodieci mila tonale hanno costa al Paese trecentottantacinque milioni di euro
Sempre questo comparto invece unna impianto per recuperare gettito dei fanghi da circa centoventi mila ton
Porta a non avere benefici al Paese non stiam parlando solo del conto economico della cartiera x al Paese di due C quasi duecentosettanta milioni di
Questo è il quadro dei rifiuti
L'altra grande are quella dell'energia
Noi stimiamo che circa quaranta miliardi di euro sia il costo dell'inerzia cioè del non essere riusciti ad del non riuscirà a realizzare al due mila venti l'impiantistica
Perché necessaria e abbiano considerato
Diverse tipologie di infrastrutture nel settore energetico e in alcune il caso delle centrali di produzione diversi scenari
Abbiamo considerato le centrali a carbone ipotizzando due soluzioni diverse ma non costruzione di questa centrale che l'energia non prodotta in queste centrali sia importata dall'estero
Ovvero che regia non prodotta da queste centrali sia prodotta col mix impiantistico e quindi anche di combustibili attuale
La stima dei costi a non fare vada a quattro oltre sette milioni di lire
Stesso ragionamento per le centrali alimentate a gas ipotesi di sostituire questa produzione Colle importo ovvero di utilizzare il mix impiantistico attuale
Viaggiamo da due a dieci milioni di euro qui ovviamente arranger è più ampio perché le variabilità sui costi all'importazione e soprattutto sul costo del combustibile sono molto più marcata
Per quanto riguarda gli elettrodotti la stima parla di quindici miliardi e mezzo di euro e per rigassificatori di quasi sei milioni
No scusa
La tecnologia
Mina
Traditori
No cronometro mi dice che sono ventuno fatto scattare strano precedenti
Scusa
Ci hanno così che facciamo molto prima
Chiesta di le energie
Allora per quanto riguarda nello specifico all'Energia partiamo dagli obiettivi della politica energetica sicurezza flessibilità efficienza tutela ambientale bassi costi sono i nostri obiettivi di fondo
In termini concreti numerici significa un margine di sicurezza nell'elettrico cioè rapporto tra capacità e fabbisogno del ventidue per cento un margine nell'importo del gas del diciotto per cento
Una fabbisogno di rete di trasmissione dei trecento chilometri all'anno
Un
Percentuale di fonti rinnovabili che l'obiettiva libro bianco del governo del ventidue per cento e un mix energetico un bilanciamento fra le fonti che vede legarsi al cinquanta per cento e il carbone al ventidue per cento
Oggi abbiamo una capacità installata nel gas di quaranta
Mila MWh nel carbone di sette mila ottocento una rete di trasmissione quarantacinque mila chilometri un rigassificatore
Quella di cui avremmo bisogno sono sedici nuovi impianti a gas auto cento Mw da cinque
A due impianti a carbone a seconda della taglia cinque da mille megawatt su due dal due mila e cinque quattro mila ottocento nuovi chilometri di rete tre rigassificatori da otto miliardi di metri cubi
Anche qui abbiamo sviluppato alcuni Chiesa specifici
Questa è l'analisi relativa a una centrale a carbone non realizzare due mila Mw a carbone mantenendo l'attuale mix produttivo ci porta a dei corsi a non fare di sei miliardi di euro se il paragone lo facessimo rispetto al costo delle importazioni agli impatti delle importazioni in rispetto a quel del mix attuale il conto scenderebbe a tre miliardi e mezzo DR
Gli altri che Isa relativi alla settore dell'Energia
Ci portano a dire che
La mancata realizzazione di due grandi o di cinque medie centrali a carbone costerebbe al Paese dai quattro ai sette miliardi di euro in relazione due scenari che citavo prima
E ovviamente il costo delle importazioni di energia può condizionare la convenienza delle
Centrali a gas il ranger da uno nuovi regola sei miliardi di euro scusate il ogni centrale non fatta costa alla collettività uno virgola sei miliardi di euro e si va a un totale che oscilla dai due ai dieci la mancata realizzazione degli elettrodotti a oneri molto elevati tenuto rapportato al costo dell'investimento rapporto tra costo del non fatto il costo del fatto e uno dei più alti fra le classi infrastrutturale che abbiamo esaminato
Non fare
Un elettrodotto tipo da ottantacinque chilometri può costare ottocento milioni
Agli investimenti in quattro mila ottocento chilometri di reti che sono necessarie porterebbe a un costo del non fare di quindici virgola sei mila
Concludo sono alle immette
Del timing sul sull'Energia corri gassificatori due virgola uno miliardi il costo per la collettività del non fare un solo rigassificatore
Quindi se ragioniamo sui tre rigassificatori ovviamente ritarato portano al contrassegno di e di di fattori non abbiamo ipotizzato scenari apocalittici come diceva prima
Il collega Gilardoni di blackout ma semplicemente diciamo al peggio non pare un rigassificatore fare i tre ragazzi che attori necessarie costerebbe al Paese poco meno di sei miliardi di euro
E concludiamo con la viabilità l'ospite ringrazia arrivato proprio Justin tali come si suol dire per quanto riguarda la viabilità ne abbiamo considerato come dicevo il sistema della viabilità autostradale
Abbiamo ben presente che questa valutazione condizionata anche dal possibile switch tra le modalità quindi il ring confronto con la modalità su ferro
E anche se non ci siamo focalizzati su queste le nostre valutazioni tengono conto di questo elemento perché gli obiettivi che abbiamo sono assolutamente compatibili con un impiego del ferro allineata agli altri Paesi
Un sistema autostradale lontano dalle medie europee costa a noi tutti centotrentatré miliardi di euro
Il fabbisogno di Autostrade per allinearsi all'Europa richiede un investimento di trentaquattro milioni di euro anche qui il rapporto tra il costo del fare trentaquattro miliardi di euro
E il costo del non fare centotrentatré miliardi di euro è clamorosamente elevato cioè per non spendere oggi trentaquattro miliardi di euro noi e i nostri figli si troveranno costi complessivi ambientale di congestione eccetera di centotrentatré miliardi di euro
Questa stima parte da obiettivi di policy della viabilità ovviamente di tipo qualitativo diminuire la congestione garantirà la sicurezza e parte da un obiettivo di infrastrutturazione che ci porta al due mila venti ai livelli mediche a oggi la media europea quindi da centoquindici a centotrentotto chilometri di autostrada per milione
Di abitanti oggi abbiamo nel Complesso s'circa sei mila cinquecento chilometri dobbiamo aggiungerne circa mille e novecento di cui mille trecento nuovi e settecento di ampliamenti
Anche qui siamo partiti da una serie di testa Davis questo è che vi presento è l'esempio relativo a una tangenziale relativa a una grande area metropolitana
Del centro nord Italia quaranta chilometri di tangenziale non costruita costano alla collettività quaranta scusate costano tre virgola sette milioni di euro le principali voci di costo sono se non la realizzo quindi di beneficio se la realizzò sono circa centotrenta milioni di impatto Atmospheric col tre virgola sette miliardi dalla congestione quindi dal tempo
Risparmiato
E seicentoquaranta milioni dalla diminuzione dell'incidentalità oltre a quasi tre oltre a più di trecentosessanta milioni e relativa all'impatto locale
Concludo rapidamente esaminando gli altri che Stati se relativi alla di abilità il caso del quale ho appena accennato
Già la realizzazione di una tangenziale di una grande area metropolitana ovviamente degli effetti rilevanti sulla qualità della vita dell'area senta il tempo risparmiato che di ambiente
L'altro caso riguarda un'autostrada di rilevanza regionale che mette in comunicazione due
Città del del centro nord da una tratta di cinquanta chilometri non realizzata ci costa circa cinque miliardi
Di euro i benefici di queste ricadono sull'intera rete viaria regionale quindi alleggeriscono l'insieme delle strutture esistenti benefici principali sono la congestione l'incidentalità
Il terzo e ultimo caso riguarda la costruzione dell'autostrada nazionale e la riqualificazione di una strada statale per più di duecentodieci chilometri e il beneficio complessivo di tre virgola quattro miliardi
Di Eur la presenza di infrastrutture viarie
Riguardare è foriera di sviluppo per l'intero sistema economico in quanto impatta su incrementi del pila livello locale e a livello nazionale quindi a tutta una serie di affetti molto rilevanti
Io concludo qui per passa la parola ai nostri ospiti grazie grazie
Io penso che venticinque minuti un lavoro di un anno doveva somma sia sforare non ha mai insomma non è la morte
Ecco io avvierei adesso la le gli interventi degli amici partner del progetto
Abbiamo l'onorevole pedica che è un amico ma non è parte che rappresenta il ministro Di Pietro
Appunto ma spedito sto fax dicendo dopo aver rispetto fax che veniva mi ha spedito fax non veniva
Sì va bene allora io chiederei alla professo Gian Maria Gros spietato
Se vuole aprire
Le riflessioni suggerimenti le idee su questo tema
Grazie mille
Grazie grazie a tutti e vi chiedo scusa per come tutti hanno visto che è stata arrivato all'ultimo momento nonostante questo mi fa piacere che si sia parlato degli amici parte perché veramente noi ci riconosciamo
A fondo i questa iniziativa che è stata portata avanti con sostegno di diverse aziende primarie e tra cui anche il nostro sostegno io credo che sia molto importante
Valutare quale il ritorno che il sistema h investimenti fatti dei diversi tipi di infrastrutture sappiamo tutti che costruire infrastrutture e difficile
E costoso ma non è solo costoso in termini finanziari
E soprattutto costoso in termini di risorse non riproducibili
Territorio prima di tutto ambiente ma anche salute dei cittadini
Queste risorse sono scarse sono preziose più preziose in Italia che in altri Paesi e tutti noi ci dobbiamo chiedere
Come vanno impiegate
Io rappresento una società autostradale e per me sarebbe molto facile cavalcare le richieste che si sentono fare dagli operatori economici dagli industriali
Persino dai cittadini dai pendolari i quali chiedono più infrastrutture di trasporto
Ma proprio perché noi siamo degli operatori del settore e quindi conosciamo bene il problema
Siamo perfettamente consapevoli che le infrastrutture di trasporto consumano occupano territorio
E quindi non si può indiscriminatamente pensare di tutti creare replicare le infrastrutture
Ovunque dove cede la domanda
Perché vale anche il contrario
Se c'è un'offerta di infrastrutture la domanda tende a crescere e noi ci dobbiamo crea chiedere il territorio italiano come deve essere impiegato quali attività bisogna favorire e ovviamente
Credo che sia importante
Nell'affrontare questi tipi di scelte che chiaramente toccano al Governo al Parlamento sono scelte politiche che sia importante che gli operatori del settore contribuiscono con delle evidenze
Per quanto riguarda le metodologie ci sono Paesi che con condizioni più stringenti delle nostre basta pensare a Singapore per esempio condizioni più stringenti in termini di territorio disponibile hanno affrontato da tempo il problema della selezione delle attività vi faccio solo un esempio
Si sente spesso dire che l'Italia essendo al centro del Mediterraneo e l'approdo naturale delle merci che arrivano dall'Asia attraverso suo ex e che quindi dovremmo diventare come soprattutto con i porti del sud l'approdo per l'Europa
Oggi non è così ogni cento contadinesca entrano da Suez novantadue escono da Gibilterra e quindi alla Europa ci si arriva attraverso rotte andammo Amburgo i porti del nord
Dovremmo pensare che sia Gioia Tauro che siano Taranto i posti dove sbarcano e possibile ma se fosse così noi dovremmo immaginare che la merce che vai nel centro Europa attraverso tutta l'Italia
è un progetto non lo so
Certamente come infrastrutture che abbiamo non è pensabile e poi il problema grosso è deve attraversare i valichi per arrivare in Europa i valichi alpini ma già oggi i valichi alpini su una strozzatura per le nostre merci
Allora
Io credo che sia importantissimo
Sfruttare questa posizione dell'Italia al centro del Mediterraneo ma che debba essere fatto con intelligenza non immaginare che l'Italia sia una grande pista
Per le merci pesante di scarso valore che arrivano dall'Estremo Oriente ma che invece
Sia il punto in cui le facciamo entrare nella catena del valore aggiunto
Una riflessione la maglietta che arriva sul nella costa pacifica degli Stati Uniti arriva dalla Cina viene venduto tra mezzo dollaro o non dollaro ma poi va sugli scaffali a dieci dollari quindi vuol dire che il novanta per cento del valore aggiunto
è fatto in territorio americano
Perché c'è tutta una attività di valorizzazione di logistica e l'esempio della maglietta la sottovaluta c'è tutta un'attività di valorizzazione dei componenti tecnologici
A basso costo che arrivano dall'estremo oriente che poi diventano prodotti ricchi nei paesi evoluti a questo l'Italia deve puntare quindi quando si parla di logistica dell'Italia e non si deve immaginare un transito di merci lungo le strade e le ferrovie ma si deve immaginare un attività di perfezionamento di arricchimento di questi componenti che come già avviene negli Stati Uniti importati da noi contribuiscono a tenere bassi i costi e rendere competitive le nostre industrie e che però hanno bisogno di un sistema infrastrutturale
Allora questa ricerca mette a disposizione una metodologia che aiuta a capire qual è il valore reale delle infrastrutture
Perché altrimenti ci si ferma sempre al costo giustamente il ministro delle infrastrutture apposto l'accento sulle esorbitante costo che le costruzioni parlo di autostrade in particolare
Le costruzione di autostrade hanno in Italia rispetto agli altri Paesi europei questo è un problema da risolvere non si vede perché da noi le autostrade devono costare almeno il doppio che negli altri Paesi europei ed è una questione di normative di regolazione eccetera ma se questo è uno dei problemi da affrontare problema centrale
Quanto dobbiamo avere di dotazione infrastrutturale e quanto è logico spendere mi avvio alla conclusione
La ricerca qui parte da un parametro che a me sembra logico anche se qualcuno ha messo in discussione cioè noi dovremmo avere almeno la dotazione media per milione di abitanti parlo di chilometri di autostrada
Che hanno altri paesi europei non eravamo partiti avendone molto di più
Poi abbiamo ha avuto un quarto di secolo di blocco delle costruzioni
Avere la media europea mi sembra che possa essere un traguardo certamente non eccessivamente ambizioso
Fra quindici anni pre quindici anni qualcuno dice no ma non bisogna calcolare la dotazione in funzione degli abitanti bensì in funzione dei chilometri quadrati
Allora a questo punto l'Italia sarebbe un po'meno deficitaria
Questa posizione volutamente cavillosa se adottata porterebbe a dire che i grandi investimenti in ferrovie e autostrade si dovrebbero fare prima nel Sahara è secondo in Siberia
E invece vanno fatti là dove c'è della gente e ci sono delle merci che si devono muovere quindi ed è vero che se poi devono fare grandi distanze un po'più di chilometri ci vorranno ma il la prima variabile
E quella delle persone vi do un altro dato si potrebbe prendere la variabile dei veicoli
In Italia abbiamo circa sei mila veicoli circolanti per ogni chilometro di autostrada per fortuna non stanno tutti su quel chilometro ma sono sei mila per chilometro di autostrada la media europea e tre mila e questa è la media nazionale se parliamo delle aree congestionate nord est
Ho Napoli
La situazione è ben diverso
Allora io credo che oltre a quanto costa costruire queste infrastrutture bisogna pensare a quanto costa non costruirle
Io ho trovato estremamente interessante la metodologia che ci è stata proposta in questo studio non pensiamo come gruppo Autostrade di chiedere alla allo stesso gruppo di studio di proseguire questo lavoro per le attività che ci interessa
I risultati gli autori stessi sono molto scrupolose molto coscienziosi mettono il rilievo che si può migliorare però non c'è dubbio che c'è un fondamento
Estremamente convincente non fare queste infrastrutture costa molto molto di più che farle in termini di danni prima di tutto l'ambiente
Alla sicurezza alla vita delle persone
E poi i termini di tempo perso
Ultimamente
La persona che ha grande esperienza di frequentazione col mondo del dei camionisti diceva cosa importa un camionista se deve pagare due euro di più per attraversare il passante di Mestre
Quando il camion fermo in coda tutti i giorni per un paio d'ore costa centoventi euro l'ora
Questa la realtà queste Palenzona al Corriere l'altro giorno
Questa è la realtà con cui dobbiamo fare i conti questa è la realtà delle persone che tutte le mattine per andare da Bergamo Milano qui non c'è il ministro ma una cosa che gli tocca spesso
Devono impiegare un tempo spropositato
Allora e è ovvio che
Sta a chi
Traccia la politica dei trasporti anche proporre dei sistemi che siano più efficienti non è detto che tutti debbano andare in automobile non è detto che tutti debbano andare su gomma altre automobili ci sono anche il pubblico ma certamente il costo del non fare
Va preso in considerazione nel tracciare una politica e io credo anche nel formulare la fattibilità di un progetto
Io sono piemontesi
Si fa un gran discutere in Piemonte
Del Torino Lione e si mettono sotto la lente i calcoli di fattibilità e di sostenibilità finanziaria del Progetto
I miei concittadini i miei corregionali giustamente sottolineano che se Cavour avesse usato gli stessi metodi di valutazione invece di fare il tunnel del Frejus avrebbe potenziato le mulattiere
Grazie
Presidente
è già stato mio qua dal notaio consentito lo svuotamento dei sette minuti previsti ma insomma credo che fosse il caso allora il visto Di Pietro mia scritto devo comunicare mio malgrado che personaggio mentre ovviamente vistosa potrà partecipare conferenza del un evento al quale avrebbe anticipato motore Tiresia come capesante istruzione che come cittadino
Le allorché la manifestazione eccetera abbiamo invece il piacere Adelphi l'onorevole Stefano Pedica lo capo dalla segreteria politica del ministro se non
Il Consigliere non sono molto d'uso queste cose l'associazione grazie
Innanzitutto vi porto mi saluti del ministro come ben sapete anche come anche il viceministro Pinza spinsero sarà stiamo lavorando sul la Finanziaria per migliorare almeno un po'questi costi della vita non solo i costi del non fare
Io faccio un dei piccoli sicuramente il vento più politico che tecnico come ha fatto appunto del dottor
La spiega
Sulla sul vostro studio per noi è appunto un da parte del ministero infrastrutture un grazie proprio perché a aprite le porte a un dibattito che anche per quello che ci riguarda anche per quello che riguarda il ministro Di Pietro
Quello che abbiamo trovato in questo ministero dopo cinque anni di attività del non fare
Cioè abbiamo trovato appunto mentre voi appunto di ricorsi del non fare un'arte del non fare
Il vi voglio spiegare appunto che in questi cinque anni si sono si sono si è parlato molto di questo lo specchietto dell'Italia dove
Erano tutto dunque tutte queste infrastrutture tutte queste linee gialle e rosse del fare nei cinque anni appunti si è constatato che almeno ultimamente noi abbiamo chiuso con quello qui piccoli meno sostegni che la Finanziaria ci sta dando il ministero di infrastrutture la BreBeMi ma anche altre opere infrastrutturali all'interno
Sia del centro nove che del centro sud della Salerno-Reggio Calabria finalmente possiamo dire che che è un'opera completata a livello finanziario perciò nell'arco di questi anni
è un'opera che avrà il costo totale per chiuderla finalmente non solo con le parole ecco quello specchietto che cinque anni fa appunto veniva molto sensibilizzato ed è andata avanti per i cinque anni
Dove c'erano questi importi che nella realtà poi si sono ripresentati come fittizi come elettorali
C'era una feriscono sotto che molti non hanno letto che era quello che ogni costo quel quell'asterisco rappresentava la voce salvo reperimento fondi e questo salvo reperimento fondi che noi diciamo in tutt'Italia
E quell'arte del non fare che il centrodestra ahimè con i fatti
Ha dimostrato di non saper fare per aiutare i paesi italiani infrastrutture credo che anche nella Società Autostrada suo avete sofferto questo problema perché gli specchietti non riguardavano solo le strade strade interni tradizionali ma la Società Autostrade credo che abbia sofferto di questo salvo reperimento fondi
La stessa cosa l'Anas
E qui punto ci sono dei rappresentanti nelle società di costruzioni cioè Mammano che passavano i mesi gli stati di avanzamento venivano bloccati le società venivano messe in una condizione di miseria all'interno nelle costruzioni e ogni cinque o sei mesi veniva dato un tra virgolette finanziamento per alleggerire il pregresso e come ci siamo trovato di buchi questi buchi queste voragini che noi siamo in un'operazione che sono circa tre mesi non la chiamiamo operazione verità siamo girando appunto in tutte le regioni però per dire per dichiarare anche come ammesso anche lo stesso Formigoni che tutto quello che è stato detto voi non è stato fatto
Allora questo quest'arte della non fare questi costi che voi avete denunziato oggi che ci preoccupa non ci preoccupano costantemente ci preoccupa anche il viceministro Pinza perché non stiamo recuperando questi finanziamenti per aiutare il Paese Italia ma aiutarlo per fare qualche cosa non tutto noi non ci mettiamo
A far vedere una cartina dell'Italia per queste Bugie che poi oggi appunto ne stiamo pagando le conseguenze e voi vi ringrazio per aver giustificato immotivato questi cinque anni di non lavoro perché queste sono risultati dei cinque anni di un malgoverno
Però ecco questo non vogliamo fare io spero il prossimo anno di rivederci tutti insieme per dire che cosa abbiamo fatto in un anno di lavoro che cosa il ministero delle infrastrutture ha fatto che cosa appunto abbiamo programmato anche con parte che arriveranno appunto da fuori speriamo insomma ecco troveremo sicuramente alcune soluzioni ma una soluzione per migliorare il Paese Italia ecco noi questo vogliamo fare ma non vogliamo non vogliamo che alcuni paesi vengono qui per trovare un Eldorado
Noi vogliamo sensibilizzare il Paese Italia come elemento di costruzione italiana non vogliamo appunto vedere persone che possono Boy vedere nella nostra debolezza una fase di prevaricazione ecco su questo
Io dico solo che voi avete nel due mila e venti dite di portare appunto per inerzia nel due mila venti a avvenire questi risultati che ci mettono paura oggi ecco io dico che nei cinque anni di centrodestra se arrivavamo al due mila e venti sicuramente questi inezia sarebbe stato il crollo delle infrastrutture ho reso appunto Poli politico questo intervento perché perché appunto il professor Akros dietro che diceva anche diceva appunto nel suo intervento che io condivido al cento per cento di questa sicurezza e di accelerazione di alcune opere bene io vi vi dico solo due opere che nel centrodestra punto sono state fatte un in Sicilia
Un'opera una strada statale
Che aveva inaugurata durante la campagna elettorale sono stati arrestati cinque funzionari dell'Anas perché Leo parere sono stati fatti talmente accelerato che hanno reso impraticabile una via una strada statale in Sicilia che era quella l'autostrada credo che la la la Palermo-Messina cioè delle opere per accelerare e renderle non sicure
Ecco allora su questa accelerazione è un'altra è un altro malessere di questo di questa attività che l'amico Lunardi non c'è qui poteva appunto testimoniare l'altra cosa e la BreBeMi che noi abbiamo finanziato ma non finanziato come Stato ma abbiamo aiutato
La società come altre società la Quadrilatero eccetera ad autofinanziarsi c'è il project financing tanto decantato in questi cinque anni forse lo stiamo applicando
Allora ecco questo è la volontà tanto del governo di trovare tanti tante appunto risorse Esterne e non c'solo il soldo finanziamento dello Stato per arrivare a quel costo al chilometro che diceva giustamente il professor Gross Pietro che e paradossalmente il doppio il triplo degli altri Paesi europei stiamo facendo uno studio su questo siamo accorti in risparmiare appunto questi costi noi vogliamo svilupparli per migliorare con un per peggiorare il Paese Italia bene ecco anche sulla BreBeMi e qui chiudo il Governo Berlusconi ha inaugurato per tre volte l'inizio dei lavori la BreBeMi è ferma ancora c'è non è mai iniziato ha delle carte solo e si sono inaugurate per tre anni un pezzo di carta perciò quella cartina dell'Italia che è risultato il fallimento di cinque anni di di opere perché sfido chiunque a dire abbiamo fatto qualche cosa vedete datata che che situazione è stato eletto le dichiarazioni dell'amministratore delegato Moretti ecco questo è quello che ci siamo portati avanti
Spero e lo ripeto questo vostro se questo contro sicuramente del lavoro che possa continuare per dire che cosa invece noi stiamo facendo perciò dai colossi del non fare all'arte del non fare forse appunto ecco dire oggi e poi valutare di anno in anno che cosa non abbiamo costruito per il nostro Paese Italia grazie
Grazie
Noi guardiamo avanti quello che è successo fino a oggi ovviamente ci interessa ma non è l'oggetto di questa cosa noi vogliamo stimolare che oggi al governo a operare affinché nei prossimi quindici anni ci si muova nella direzione interessanti
Grazie nella grazie
Quindi quindi
Anche perché se avessimo dovuto aprire un dibattito sugli esclusi circa cinque anni avremo dovuto anche invitare diciamo esponente del Governo
Trascorso
Come ho detto in apertura non era l'obiettivo di questo incontro
Allora io darei la parola adesso ad alcuni dei promotori
Della o meglio dei partner dell'iniziativa io ricordo ancora perché arrivato più tardi che io sono grato una serie di soggetti che c'hanno sostenuto in questa iniziativa ma le sono ancor più grato perché non ci hanno condizionato nei risultati siamo stati vive il fatto di avere tanti sport tanti soggetti che ci aiutano fa sì che noi non dobbiamo non era a risposta aperta nessuno e quindi questa è una cosa è una cosa di cui andiamo a cui teniamo particolarmente
Quindi detto questo un importante partner e sicuramente Terna abbiamo qui il direttore genera
Di Terna Luca D'Agnese a cui do la parola
Grazie buongiorno
Ringrazio anch'io diciamo a nome di Terna è personalmente
Per questo progetto che oltre diciamo pezzi per l'indipendenza sottolinea da prime quindi diciamo questa componente che dà poi do autorevolezza le conclusioni anche per due elementi sicuramente molto consoni al nostro modo di vedere questa problematica in particolare in Italia il primo l'approccio metodologico utilizzato questa analisi
Rigorosa di costi e benefici che simile a quello che noi stessi utilizziamo all'interno della nostra attività istituzionale di redazione del cosiddetto piano di sviluppo della Rete che un documento che viene approvato dal ministero dello sviluppo economico ogni anno
E all'interno del quale noi calcoliamo proprio i benefici che questi investimenti che vengono in ultima analisi pagati dal consumatore attraverso la tariffa producono per il sistema il secondo elemento diciamo che apprezziamo è questo un po'dell'impostazione filosofica complessiva
Centrata sull'equilibrio l'oggettività nell'analisi che crediamo particolarmente importante in una situazione come quella italiana in cui invece come vedremo anche con esempi specifici nel nostro settore prevale spesso un po'la logica dell'emergenza della reazione immediata
Mentre in particolare nel settore la trasmissione elettrica l'elemento che alla fine può risultare vincente proprio quello della persistenza nel tempo di obiettivi
E di linee di indirizzo costanti che consentono alla fine di superare quelle difficoltà per l'occupazione del territorio che veniva citata prima che rappresenta per l'ostacolo principale alla realizzazione di questi investimenti
Bisogna dire che nel settore elettrico in italiano si sono negli ultimi anni fatti grandi sforzi proprio perché c'è stata a mio avviso anche la percezione di un'emergenza il che certamente a diciamo consentito di accelerare
Degli investimenti sono stati fatti grandi investimenti nel settore della produzione tra investimenti fatti e realizzati parliamo di oltre trenta mila Mw che rappresentano una copertura di oltre il cinquanta per cento della domanda nazionale
E quindi diciamo rappresenta sia una crescita la capacità produttiva se anche un cambiamento del mix a favore di centrali più efficienti e meno inquinanti più economiche
Si è fatto qualcosa non tanto nel settore della trasmissione
Per l'Italia errori negli ultimi trent'anni rimasta indietro rispetto all'Europa nello sviluppo e la trasmissione elettrica quindi non è un fenomeno recente i chilometri kilowattora trasportati per chilometro di linea
Sono cresciute in Italia del sessanta per cento cioè la domandava Grillo e la produzione aumentata mille chilometri di linea molto meno mentre in Europa questo rapporto si è mantenuto sostanzialmente costante
Le linee autorizzate dal due mila uno due mila e tre di parlando del massimo livello di tensione quattrocento mila volte sono stato in Italia in tre anni due
Negli ultimi tre anni sono diventate sei il numero che dobbiamo avere per riuscire a realizzare quei numeri di tre quattro l'anno quindi abbiamo triplicato la velocità ma ancora non basta dobbiamo Mentana da cinquanta al cento per cento
Abbiamo bisogno di nuovi approcci in questo settore
Perché l'approccio direttamente top da un in cui si dice la linea deve passare di qui chiaramente non è compatibile con le esigenze del Paese
Per questi nuovi approcci è necessaria la volontà e la capacità delle istituzioni non solo centrali ma locali di mantenere aperto un dialogo che non cambia ogni volta direzione
E non riparta ogni volta dei punti iniziali
Molto resta da fare resta da fare molto sul fronte dei costi le energie in Italia è chiaramente più cara che in tanti altri Paesi europei
Questo essenzialmente dovuto al costo della produzione di energia fondamentalmente per quell'effetto dei combustibili che veniva citato prima e perché diciamo questi investimenti ancora non hanno potuto dispiegare i loro effetti la produzione incide per il settanta per cento della bolletta italiana la trasmissione per meno del tre per cento
Questo è un altro elemento che dà l'idea di come gli investimenti e la trasmissione che son rimasti così indietro non ritorno così alto proprio perché consentono di ottimizzare la variabile fondamentale per la bolletta energetica di questo Paese
La ottimizzano eliminando le congestioni
Aumentando la sicurezza in una situazione in cui la sicurezza nell'energia elettrica del nostro Paese dipende ancora fondamentalmente dall'importa e anche gli ultimi eventi da questo punto di vista testimoniano come il sistema elettrico europeo sia fondamentalmente interdipendente
E quindi tutto questo sforzo e necessario se vogliamo avere energia a costi più bassi ed Energia più sicura i tempi per realizzare le infrastrutture di trasmissione in Italia sono lunghissimi la maggioranza delle grandi direttrici a tempi tra il momento in cui vengono proposte per la prima volta e quelli che entrano in funzione
Spesso superiore ai vent'anni
è chiaro che con questi tempi
Pensare che oggi un'esigenza sul fronte energetico la risolvo tra vent'anni in un contesto in cui mercato energetico e liberalizzato e quindi i produttori fanno le centrali dove ritengono più opportuno e spesso il dove il più opportuno e dove gliele autorizzano Mondovì c'è la domanda
E chiaramente una discrasia temporale che va ridotto
Va ridotta certamente avendo un migliore dialogo all'interno del settore e avvicinando gli le esigenze di una produzione della trasmissione del consumo
Ma anche avendo le idee chiare dal punto di vista della policy sud dove il nostro sistema energetico deve svilupparsi
Questo è l'ultimo punto che diciamo ci tengo a sottolineare che in cui forse l'Italia pecca maggiormente perché poi i tempi per la realizzazione delle infrastrutture su lunghi dovunque
Non è che andando in America o nel resto d'Europa si faccia linee elettriche un anno dopo che se n'è ravvisata l'esigenza però quello che è particolarmente problematico in Italia e questo tema della coerenza nel tempo del e soprattutto nei diversi livelli dell'amministrazione dell'insieme delle decisioni
A vere un'autorizzazione per costruire una linea in Italia oggi non basta la famosa ormai linea Matera Santa Sofia che stiamo finalmente costruendo
Come Terna era stata autorizzata già nel novantuno e poi bloccata successivamente
A bere
Una
Coerenza tra i vari segmenti della filiera elettrica non è più possibile a o ricercare questa coerenza attraverso il Monopoli integrato perché il sistema ormai liberalizzato e dei verticalizzato
E quindi la coerenza deve essere fornita
Dalla capacità di chi indirizza il sistema attraverso l'approvazione del piano di sviluppo e attraverso le indicazioni di politica energetica di mantenere queste indicazioni costantemente
Infine e necessario un elemento che per noi è particolarmente importante che il fatto
Che nel momento in cui vengono approvate le linee strategiche questa approvazione da parte degli organismi politici a partire dal governo dovrebbe essere a nostro avviso un'approvazione certamente come dire molto pensata
Noi oggi abbiamo un piano di sviluppo della Rete che indica chiaramente
Dal nostro punto di vista lo proponiamo quali sono gli investimenti da fare
Dove grossomodo devono essere localizzate
Questo piano è stato sempre approvato dal ministero dello sviluppo economico è stato condiviso con le regioni poi quando si va a proporre lo stesso investimento sul territorio
La situazione cambia completamente
è chiaro che la fretta di approvare e di dire si va a beni fin quando è sulla carta
Per poi fare emergere le difficoltà in modo successivo è uno dei problemi che determina proprio questa distanza tra il momento diciamo di dichiarazione della policy il momento di approvazione
Questo non significa ovviamente richiedere che il nostro piano non venga approvato ma significa fare in modo che il processo di discussione della strategia e delle infrastrutture sia un processo vero
Un processo in cui si discuta anche in maniera più a Cesa e quest'anno come Società già abbiamo iniziato a farlo aprendo la discussione del nostro piano un comitato di consultazione in cui compaiono diversi operatori del settore rappresentati dei consumatori ma che alla fine queste decisioni siano una linea guida davvero efficace anche nella fase di realizzazione
Il
Io penso che questo sia il tema di governance pesante ma dei lager ripensare modello di governance
Quello che mi ha detto alla fine intendo dire cioè il coinvolgimento anche a realtà locali deve essere fatto prima insomma se no poi alla fine ci si trova
Colucci
Passiamo tanto compatto di ha visto l'autostrada abbiamo visto l'elettricità passiamo al settore ambientale in particolare
Rifiuti
Ci sono svariati partner che hanno lavorato con noi interessati al tema della termovalorizzazione eccetera purtroppo Tomaso Tommasi ma chiamato non può venire Marcegaglia che ci ha sostenuto cioè ce ne sono questi Italia la stessa Federambiente la stessa diciamo Assocarta la presenza d'acqua dal presidente di Assocarta
Che è interessata al tema dello smaltimento di rifiuti industriali invece prevede questo è un tema piuttosto grosso dare la parola per aprire qualche riflessione Pietro Colucci presidente filorusso
Oltre che presidente dopo amministratore delegato di questa Italia attacca che è uno degli operatori del settore grazie
Filosa ambiente raga l'associazione nazionale che raggruppa le imprese operanti private operanti nel settore dell'ambiente
In particolare si occupa di raccolta e trattamento di rifiuti urbani di rifiuti industriali
Abbiamo Studi Progetto che come avete visto apre introduce diciamo gli argomenti a proposito dei rifiuti partendo dal presupposto che in questo momento in cui il nostro sotto la traversa uno dei periodi maggiori criticità della storia del settore stesso
Siamo fra le dieci poi potrebbe dieci Paesi più industrializzati del pianeta ciò nonostante la terza città di tale se a catasto rifiuti come si potrebbero nelle strade come si potrebbe vedere a Calcutta piuttosto che a Manila
Questo perché per mancanza di operatori qualificati che se fossimo in grado di risolvere problemi no per mancanza di mezzi finanziari a sostegno delle infrastrutture che si potrebbe realizzare per risolvo il problema e l'ambiente Italia no
Siamo in questa situazione e mancanza di scelte fondamentalmente mancanza di scelte significa non condivisione sui modelli
Di sviluppo del settore o sulle soluzioni che potrebbero dare una risposta a problemi concreti il settore dei rifiuti urbani ai cittadini che questi figli producono all'impresa che produce rifiuti serali è un problema quindi culturale che però si trasformi un problema economico
Sotto forma di maggiori tariffe per quelle per cui i cittadini che mille cui amministrazioni non sono stati in grado di dare delle soluzione ai loro problemi
Maggiori costi per le imprese per lo smaltimento dei rifiuti e talvolta rinuncia a realizzare a localizzare opifici industriali sapendo di non poter fruire di un sistema di smaltimento efficiente accurata e capillare e soprattutto a basso costo
Che apre uno scenario inquietante sul meccanismo dei rifiuti del smaltimento illecito di rifiuti nello stesso tempo rende poco competitive del nostro impresa rispetto altre imprese europee
Qual è
Ha purtroppo siamo davanti a una diciamo simpatica Carella anche all'interno dei partiti la stessa maggioranza ma in questo caso oserei dire che diciamo il problema è trasversale riguarda entrambi gli schieramenti realtà emergenziali come alcune regioni del Sud non sono i soli esempi che vanno citati
Posso usare un uno fra tanti e quello di Torino
Dove scarica liquido in cui con il Comune smaltisce rifiuti ormai ha raggiunto livelli imponderabili tra poco sarà visibile fra da da ogni punto la Valle Padana
E ha costretto l'amministrazione comunale a alla lapidaria conclusione per la quale i termovalorizzatori vanno considerati di destra e le discariche di sinistra
Questo ovviamente ci fa ci deve far riflettere su quali possono essere le difficoltà che gli operatori come noi sono costrette a incontrare per mancanza di scelte oggettivamente noi non siamo in grado di dare soluzione che questo è un problema che riguarda la politica la politica deve indicare gli indirizzi strategici
Ne possiamo soltanto dare come dire un percorso perché caparbiamente continuiamo a credere che sia ancora possibile cercare un modello che sia in grado di sopra un problema così annose così spinoso
Purtroppo va diviso fra i vari come dire enti preposti a questo la politica deve finalmente adottare un modello che non sia soltanto l'analisi del problema ma anche la scelta di soluzioni stabili
C'era riuscito anni fa con Nielsen con il modello Ronchi che in qualche modo ha fatto da apripista al settore individuando finalmente degli obiettivi di raccolta differenziata da raggiungere individuando una soluzione per la parte che non è recuperabile dei rifiuti che era la termovalorizzazione
Eppure giorni fa in un convegno
Abbiamo assistito a una a simpatica Carella fra un esponente del governo che contestava amministrato dall'ex ministro Ronchi di aver lasciato una quota parte dei rifiuti da incenerire e inceneritori come tutti sanno solo a suo dire uno degli elementi che invitano alla a non fare la raccolta differenziata cioè sapere che esiste un sistema d'incenerimento a valle la raccolta disincentivi si incentiverebbe va raccolta differenziata ovviamente il senatore Ronchi ha preso la parola ha contestato il fatto che la le ragioni in cui si è raggiunta la soluzione del problema cioè Lombardia Emilia Romagna fra fra per citarne due figlio le ha ci sono delle altre sono in via di soluzione raccolta differenziata ai livelli massimi proprio perché c'è la maggior presenza di inceneritori
Parimenti le regioni che meno fanno raccolta differenziata sono quelli che non hanno un sistema di incenerimento Campania Puglia questo ovviamente un paradosso che però come dire apre uno scenario sinistro su quanti si può su quali e quanti siano i tempi concorrono alla politica per dare un modello però questo è il compito della politica sotto dopodiché nazionale perché vuole competenza il nostro caso quasi tutte diciamo locali regionale provinciale e comunale quindi alla politica nazionale il logo compito e l'onere di dettare la strategia sulla soluzione dei problemi agli operatori l'onere e l'onore di assumere questa strategia dice tentare di risolverla con soluzioni tecnologiche e con capacità imprenditoriale pubbliche private perché indifferente in questo caso il il problema entrambi l'obbligo di comunicare
Di fare comunicazione sul sulla sul sul modello che si intendono Tare sulle soluzioni che son se ne sono state individuate per far capire agli utenti
In prese o cittadini che quella soluzione è la soluzione unica possibile
Per operano per una definitiva compimento di un di un sistema che potrebbe ancora venire un poteva ancora essere uno dei motori di sviluppo per questo Paese grazie
Grazie nel
Ancora un problema di governance questa volta sull'indirizzo del sistema politico
Raffaele Morese presidente di Confservizi nazionale oltre che di Trambus
Qui a Roma mi ha chiesto di intervenire perché è una conferenza stampa fa pochissimo quindi Franco l'intervento poteva immaginare grazie
Chiedo scusa ma le coincidenze
Sono questi
Ovviamente fatto da Gilardoni lo studio non può che essere uno studio apprezzabile serio quindi io sono un incompetente ma siccome
L'ha fatta Gilardoni io lo prendo l'orlo lo prendo
è aspetto
E secondo me ha bisogno di diventare una cosa stabile che aiuti nel tempo a costruire poi delle decisioni in positivo se Gross Pietro come al cammello mi dà una mano lo possiamo far diventare un punto qualificando dalla nostra Commissione perché
Riguarda tutto il sistema qui il conflitto
E fra la convenienza di tutti e le convenienze private e le convenienze singolare non è che i costi del non fare sono i costi per tutti dentro questi costano Bargi stanza H di gente che ci guadagna quindi è e non è che c'è il vuoto c'è un pieno che viene riempito da quelli che dal non dalla non realizzazione ci guadagna venne da lì dobbiamo costruire la convenienza di far prevalere sempre di più questa esigenza
E quindi se potessimo lavorare per trovare il modo per farlo diventare un dagli un altoparlante più forte piove io lavorerò in questa direzione perché via veicolo Speer facciamo parte della commissione infrastrutture io se il presidente e il vicepresidente quindi abbiamo questo non lo sapeva
è questo per dire che ho trovato di grande utilità questo approccio
Che ovviamente si ferma sulla soglia del e quindi che facciamo
Perché io non avendo competenza sul merito e quindi non ti posso contestare il dettaglio del dalla metodologia la prendo per buona e anzi ne sono convinto
Mi interessa usarla ai fini deve di vedere sulla base di quello che voi avete detto
Che che stimoli si possono avere per andare avanti
Uno è un po'
Come dire lo
Triste nel senso che
A questo tavolo e qui credo che parliamo fra persone che condividono il problema
La competitività di questo Paese non basta non votando più fare svalutazioni non potendo Paul picchiare sul costo del lavoro
Come si è fatto per una decina d'anni rimane il tema della infrastrutturazione del del paese cioè riuscire a fare competitività mettendo a disposizione dei cittadini e delle imprese
Un sistema di reti e di infrastrutture che sia
Come dire
Capace di dare poi la spinta
Cinque anni girato dodici non parliamo dei cinque anni passati va be'non parliamo di cinque anni passati cinque anni passati sono stati fatali insegna datevi da fare vedete che potete favorita del governo un fa niente fa poco infatti le finanziarie passavano come
Cose
Diciamo che non mettevano le mani in tasca la gente che non intervenivano Coppoli ti chiedi di direi di orientamento alle eh avendo passaggi due anni in questa attesa è chiaro che adesso l'attesa è diventata spasmodica pensa l'agenda spasmodica la fa voglia di di realizzare cioè
Sotto il profilo dell'esigenza di accrescere la competitività di questo Paese attraverso il potenziamento delle infrastrutture e delle reti la finanziaria è deludente
Stiamo fermi ci sia stiamo ferme
Ancora a sta vedere come
Stimolare il sistema di impresa ad acchiappare la ripresa produttiva ma sì fede una grande fatica a trovare soluzioni nella direzione di potenziare invece quello che rimane en a mio avviso ma ho visto dalle orecchie hanno che cercando di capire quello che ci sta parola raffinate a modo come sono state qui usato io sono un po'più greve quindi vado un po'più sulla
Dicendo che questo resta un problema resta un problema
Penso che
Non è un solo un problema di risorse
è un problema anche di risorse ma non è solo un problema di risorse
Quindi è sperabile che fatto quest'anno questa operazione di sostegno al sistema dell'impresa perché acchiappi no la ripresa ci sia invece una politica fra l'altro in parte accennata perché il piano il questo Progetto dei di Bersani sullo sviluppo dovrebbe prefigurare questo e prevedibile che nella prospettiva est problema risorse sia orientato in questa direzione resta un problema di
Di regolare e di governance e resta un problema di soggetti sul problema della delle regole della governance quindi
Ammesso che ci fossero le risorse nessuno è sicuro che i costi del non fare siano superati perché come veniva detto prima se sa quando
Di già si sa poco quando si incomincia ma non si sa quando si arriva
E qui le regole sono ancora molto
Farraginose c'è la catena dalla decisione che lunghissima
Non ha ancora sedi di concertazioni vere
C'è il rischio che i processi di corporativi Zazie ione aumenti nel non diminuiscano
Questo non c'è ancora una concertazione vera non è stato instaurato una concertazione vera dopo i cinque anni di non concertazione gara almeno una l'ammenda egualitario per tutti non c'era
Adesso non non quella che c'è non è concertazione c'è un processo di corporativi Zazie non è durissimo
E attenzione a non farlo ad Hadar a non farlo consolidare perché se si consolida la concertazione è morta vince chi picchia il punto pugno sul tavolo o c'ha una lei di Montalcino che sospetta
Di e con la voce lieve
Un giudice se un ce l'ha a disposizione
Ma è ma così non si governa ma così non si corre quindici a abbiamo bisogno di ricostruire terreni di concertazione
Metodologie di coinvolgimento delle popolazioni
Se no siamo fritti io Klecha Beppe Braida e rigassificatori avete fatto solo tre settori ma la lista lunga
Cioè entro perdente gassificatori che impattano tutti con lo stesso problema così costruisce il consenso
E questo è una metodologia che dovrebbe diventare un costume
Una capacità di saper presentare la cosa
Perché siccome informare significa compromettersi
Uno coinvolgere persone e in forma condizione che si può compromettere quello che offre è una cosa appetitosa perché se non è appetitosa rischia di pigliare due schiaffoni in faccia di non realizzare più l'obiettivo
Quindi abbiamo bisogno di regole che ci fanno lavorare in maniera tale da costruire un consenso solido e poi c'è un problema degli in dell'imprenditorialità
Se bisognasse imprenditori incredibili
Bisogna perché uno vada in mezzo alla gente dice c'è bisogno di fare questa operazione per fare questa operazione occorrono certe cose bisogna fare anche qualche sacrificio perché vi dovete beccare una una cosa che
Crea dei problemi però chi va là fa è uno serio e quindi l'ha credibilità di chi la fa e decisiva quindi più noi discutiamo sui costi del non fare più impegnando il sistema delle imprese ad essere sempre più credibili
Perché questo è un è una garanzia decisiva per poter realizzare un consenso diffuso esco al consenso diffuso far avvicinare i costi
Del non fare
Che sono fondamentalmente economici ai costi politici che comunque bisogna tener presente perché solo Point facendo coincidere questi due riusciamo a mettere in pista un livello dei intervento che cita sicurezza sulla competitività
Piazza Raffaello
Noi nel nostro piccolo come ho già detto più volte però qua c'è un entra ed esci quindi mi fa piacere Petr lo noi l'anno prossimo faremo uno studio e vedremo come ci si è mossi lungo
Il sentiero dello sviluppo infrastrutturale se ci si sarà a Mosca vogliamo agire da stimolo al sistema
Questo è il nostro piccolo uomo poi ovviamente i politici le intese centrano quali ben più importante Tommaso ma noi ci giochiamo d'accordo con alcuni media importanti però non da soli
A tal fine grazie Raffaele
Onorevole Pizza la ringrazio moltissimo per il suo intervento so che deve andare quindi la prego
Grazie ha detto discorso politico oltre la foto Morese del mio posso inventarmi un saluto un signore no io sono do volentieri devo dire ho deciso di venire quando ho visto il titolo al parte l'autorevolezza del coordinatore
Perché è un titolo assolutamente inusuale
Non a caso può può saltare dice che i nostri uffici studi perché
Vado nel profondo
E magari se quando voi andrete avanti con annunciato adesso per l'anno prossimo se anche qualcuno di loro potrà partecipare lo farà con grande trovato grande piacere
Perché era tale state facendo un'operazione culturalmente
Cioè guaio culturalmente sono d'accordissimo e che è coraggioso perché totalmente controcorrente perché le persone non si sono mai per vedere quali sono i corsi a non fare ma si verificano sempre per verificare quali sono i costi del fare tendenzialmente per protestare contro il fare
Questa è la realtà nostro paese però dipingiamo come povero afflitto tutti eh sì ma non è così siccome tolto qualche zona purtroppo e siccome non è così c'è un conservatorismo di fondo da nostre popolazioni per cui immediatamente quando c'è l'iniziativa che richiamo a sì quelli che spesso fantasmi alcune volte c'è un problema segnatamente scatta la reazione difensiva
Che a volte si uniformi nodo siamo esalazioni volto si rumori note sia le polveri sottili una volte qualunque addetto ai campi magnetici De Sica dei magistrati di grande moda l'anno scorso sono sorridenti in queste son delle dalle variazione
Il dato di base che scatterebbe vocazioni è il seguente non ci disturbate
Stiamo bene così non modificate la nostra situazione da quelli in questa intravediamo solo per i cani cattivi per cui accanto a un come insomma rischi del non fare ci sono un milione di chi di silenziosi convegni mai proclamati mareali
Sui rischi sui costi del fare
Allora rimane da capire chiedo perché se vi sono grato perché si inziative per questo dico anche pensano se il ministero per collaborare con voi naturalmente se voi lo ritenete insomma
Certo
Qual è quali sono le strade da percorrere certezza sarà corta
Che è quella napoleonica di sempre una legge e con questo il sedere problemi Lunardi già speso una vita dico la vita politica insomma passate legislature qui comunissimi intenti tentò di partire di fare delle modificazioni normative che consentisse dell'azione azioni
Però alla fine è chiaro che questo va fatto e cioè tutto quello che serve per ottimizzare i processi legislativi processi e mi sentivo affatto
Ma ricordati che se non c'è la coscienza di base le cose non funzionavano regola può avere la miglior legge possibile ma poi quando mi le persone vanno compare un binario cioè interpretare
Devono sapere che i binari non si occupano come avviene in tanti altri Paesi
E questo attenzione perché noi abbiamo sempre avuto due tipi di a atteggiamenti tutti uno dall'alto proclamiamo essa delle opere poi ci si stia quei ci cambiamo la giacché torniamo cittadini andiamocene a protestare
E con questa cultura perché se queste colture sempre ragione molto semplice perché il nostro popolo da per scontato lo sviluppo
Siccome ci siamo sviluppati ininterrottamente per cinquant'anni in alcuni anni a ritmi vertiginosi in altri mi buoni e in altri così così ma comunque non abbiamo mai avuto problemi grave
Poi ci interessava poco che magari la Francia da sono zero due per cento in più
O la Spagna senza distanze molto a distanze molto maggiore quindi abbia sempre avvertito i problemi collegati allo sviluppo ma resta di sostenerlo non c'erano cultura dello sviluppo del nostro Paese
Ci può essere Little ci può essere in gruppi ma non è diffusa in mezzo alle persone perché è andato più scontata il contrario di quello degli anni Cinquanta il civile dieci quanti italiani sapevano che il primo punto e allo sviluppo non lo sapeva un così ma il concetto era era questo il problema del secolo di rendersi conto che gli ultimi quattro anni ci hanno insegnato che lo sviluppo non è un dono del Signore ma ognuno se lo guadagna oppure si perde
E questo è il loro questo è penetrato a sufficienza le coscienze io dico di no cioè è penetrati inizialmente c'è un po'diverso dal passato quando veniva dato per scontato però questa è una bandiera che va sempre tenuta alzata
Cioè se nel nostro Paese non riusciamo questa e la linea diretta da parte del governo non riusciamo a rendere primario all'interno del nostro Paese
Questo dato che lo sviluppo non è una sicurezza ma ciò dobbiamo guadagnare per quello dobbiamo anche confrontare concerti oneri sociali che delle volte sono connessi allo sviluppo
Ma i proclami eremo noteremo mai niente in concreto
Questa è un po'la l'handicap competitivo
Della della della nostra cultura nazionali ovviamente non si cambia due secondi quindi facciamo la parte normativa dopo quello che è possibile fare sono Cupra Di Pietro se ne ne occuperà il Governo a sua globalità
Ma teniamo sempre forte ecco questa questo concetto che voi oggi a andate espone di lo dico perché
Siccome sono un politico vecchia maniera polizia salotto vanno benissimo per quattro giorni a stimare fino a venerdì mattina ma da venerdì sera fino a domenica sera Giuseppe d'Italia
E bisogna andare a parlare con tutti
Bisogna ascoltare tutti ma soprattutto alla fine bisogna del cosa che cosa si vuole ecco io trovo che questa centralità del tema dello sviluppo deve essere spiegato e rispiegato
Senza arrestarsi mai però alla fine determina progressivamente i mutamenti di coscienza mi rendo conto che ci sono i facilitatori cioè quelli che pensano che è un bel colpo d'accetta legislativo
Risolva tutto Benigni sono stati dati però quelli che collaborano incombe il giovane gli economisti che collabora con me
Hanno fatto un po'di indagini hanno visto mi pare che sostanzialmente ogni opera provoca una reazione giurisdizionale
Da parte del Comune interessato superiore al trenta trentacinque per cento di comuni cioè non essere semplicemente una proteste hanno proteste che si traduce in uno polizia giudiziaria e quindi credo che qualcosa vada modificata
Prima questione seconda seconda questione
Che poi è quella principale è una questione di mezzi
Io son d'accordo che elezioni son finite da un pezzo epilettiche ci preoccupiamo che la distribuzione delle colpe e responsabilità e di giudizio il passato
Passato va preso per quello che c'è il passato ha lasciato un del polso storico questo deposito storico è dato da un debito pubblico altissimo ed a costi
Per necessità di
Reperire risorse pubbliche per sta dentro parametri minimi è quello che l'ha fatto il margine riduci macerazione governo ma l'interesse dà credito al passato pena riparleremo insomma Aldo qualcuno ne ha voglia insomma il pettine alla storia però il dato di fatto è che quando ti presenti nel due mila sei ai quindici miliardi in meno
Questo il dato
Qui si poi ce lo diciamo delle vecchie lire fa ancora più impressione duecentotrenta mila
Anche se il dato di fatto nonostante che abbia avuto l'andamento delle entrate piuttosto buono anche imprevedibilmente buono
è questo dice dell'il realismo del dibattito sulla Finanziaria ma io sto al tema delle infrastrutture non non sipario
Della Diba disse una finanziaria fra qualcuno sempre salottiera me da buddista salottiero brillante che spiegava che doveva farla finanziare quindici miliardi sì potevamo farla con quindici miliardi facciamo rientrare in deficit al due virgola otto per cento e poi
Allora il come via di oggi era meglio non farlo perché vuol dire che c'è zero per infrastrutture
Non deludente come dice Morese GTV sul quale io avrei qualche dubbio massicciamente zero vuol dire che c'era a zero per apparato pronti e vuole che il Paese si arrendeva
Come si è arreso negli ultimi anni c'è si arrendeva alzava le mani e risiedo siccome non posso far diversamente rientra nei parametri mastica il resto e resto non gioco
Mi tiro via prendo situazione per quello che elogi spiega perché si spiegava negli anni passati si diceva
Tagliamo le tasse valorizziamo il mercato interno ci prendiamo dalle importazioni con le dogane con i dazi perché perché non sa che passi competere questa è la tesi di base
Guardia di questo genere semplicemente Suicide non buone e le cattive semplicemente suicide e dismessi va è un Governo che se ne va ci abbandona il suo Paese
Allora è evidente che designava farla molto pianti alla finanziaria guidata decide che cosa metterci
Cosa mezzi sì subito dopo le spese obbligate il dirle Hillary recuperi obbligatori c'è dove quindici mila di cose che dovevamo mettere questa domanda nome da due cose uno era l'apparato produttivo e l'altro in infrastrutture
Una l'apparato produttivo cioè noi quest'anno abbiamo benino cioè fine dell'anno vedremo nel sette e otto per cento
Di miglioramento di interni incremento del PIL non male se si pensa che in tutti gli anni precedenti che abbia fatto un punto e mezzo in cinque anni insomma
Quindi abbastanza bene non permette di governo prassi alle circostanze di tipo economico internazionale sul voto per la grande ripresa Germania
Però è un apparato che è un po'più debole allora se troviamo Kunis di risorse dove lo mettiamo principalmente nel tentativo di renderlo competitivo l'apparato produttivo
Ecco la ragione del taglio del cuneo che cos'è semplicemente questo c'è l'abbassamento del costo del lavoro una misura abbastanza generalizzata che dalla competitività Preve non a lungo
E a lungo tutte le cose di cui parlava prima Morese ceto di fondi che ci sono per innovazione diffonde per innovazione industriale i fondi per la finanza d'impresa
Le facilitazioni sui prototipi il turismo il Sud per alcune zone nel tentativo di ridare al nostro Paese un tasso di sviluppo fra il due il tre per cento anziché rimanere confinato quando va bene fare una mezza il dove e quando va male fra lo zero zero
Questo è il primo dato
Il secondo dato e non il costruttore
E questo problema insomma
E perché all'indomani della dell'apertura del governo lo dico non per reclamizzare ora interessa niente son riduzione delle cento di classe dirigente i dati obiettivi sono quelli che sono ci siamo trovati due dichiarazioni come delle Ferrovie che diceva che smettiamo di fare andare i treni e latrine dell'Anas che dice Chiti dei cantieri
Ora una domanda è stato svolto i gruppi rivolte gruppi dirigenti c'è dove eravate
Queste cose perché non le avete dette durante questi anni man mano che si accumulavano e quindi ovviamente sia determinato adesso una sostituzione dei gruppi dirigenti però al di là di queste alla fine ci vogliono dei soldi
E caso è stato operato è stato dato un'immissione violenta di denaro sulle ferrovie che sono il punto più critico in questo momento delle infrastrutture
E perché è stato fatto con la la manovrina di luglio c'è stato immesso uno virgola otto miliardi con questa Finanziaria due virgola quattro e otto mila miliardi di vecchie lire non sono certamente poco in queste condizioni ristrettezze
Insomma è significativa più modesti o state messe dell'Anas
è qui che previo strutture bisogna vederlo per quello che c'è Noè si è creato un deficit molto potente finanziariamente le infrastrutture supporto all'interno di ferrovie
Per azione macchiati spesi Senato via poteva dare dei degli ulteriori elementi ma insomma le delle Ferrovie nel due mila sei avevano abbiamo chiesto tre virgola tre miliardi sulla rete corrente gli andati zero tre
Ed è evidente che poi sincopato di sistema no EUR la TAV si blocca l'eretico le reti ordinarie non Marzano in materiale rotabile si invecchia eh dico
Non è una situazione accettabile queste via purché reagiamo come paese allora priorità numero due da finanziare fra queste
Ecco una cosa sola terrà finiremo secolo era stato trascinato può spiegarle perché
Precisa trova discussione molto divertente sulla finanziario
Colombo vertente per un vero sarà prestante peraltro nei giornali si discute si sconta un tutte le marginalità della finanziaria quanto costa il bollo dell'auto e non so
Maggio qualche euro di più penso che riuscirò a sopravvivere
Che cosa determina la curva IRPEF
La corrente determina qualche decina di euro in più per quelli che son zone basse e proprio deve pagare lire Didio come se avesse da finanziare sulle spalle le persone alto reddito per le quali mi ascrivo pagarmi Nesti centoquaranta euro in più all'anno senta di niente
Lì c'è un vero è una vera grande cosa di cui nessuno parla perché è grande cioè ci sono c'è il potenziamento di assegni familiari c'è c'è per la prima volta si torna fa la politica dalla famiglia
Ma siccome grande i figli all'interessata interessano mai poco perché interesse diede dieci euro in più in tasca
E questo non è stato autorizzato e da
Sta insomma ma è caduto dire queste cose
Sulla sulla Finanziaria perché
Si parla d'altro in sole tre legge queste sono le due scelte che che contano
Io sto cercando di vedere una cosa cercato di creare una conclusione logica da una situazione che è la seguente per quanti miracoli si possono fare disparità pubblici oppure insomma
Vogliamo che siano migliori l'anno prossimo le cose dovremmo aver rimesso i conti in ordine
Le entrate sono piuttosto buone le previsioni di sviluppo secondo me sono anche un pochino migliori di quelli che fa il Fondo monetario
Che sono che sono già discrete e quindi ci può essere di tutto questo però in ogni caso la disparità pubblico su quelle che sono hanno delle limitazioni oggettive
C'è viceversa una strada una straordinaria disponibilità di capitale privato sulle infrastrutture
E il problema è quello di come riuscire canalizzare
E la ragione delle disparità molto semplice perché le infrastrutture danno la redditività lineare nel tempo
I vari fondi pensione investitori istituzionali non sono gli astanti quindi non sono interessati ad un andamento di questo genere
Di tipo speculativo nel breve magari brillantissimo sempre del disastro ma sono in i
Interessati invece degli andamenti lineare della redditività allora il problema è sul quale si sta lavorando poi il come
è tutto ed è tutto da vedere di prato sul quale sta lavorando è quello di come riuscire a indirizzare delle quote di capitale privato importanti nei confronti per la relazione di infrastrutture
Questo è anche un ruolo diverso con questo concludo e ringrazio questi euro lo anche diverso dello stato del Padoa Schioppa è visto Padoa Schioppa ha già detto ma è una di quelle frasi che passati nel dimenticatoio
Delegante problema è quell'eccitazione delle ventiquattro ore no poiché tutto ciò che supera ventiquattro ore non riesce a stare
Quando ha detto ma in fondo noi siamo stati abituati a due ruoli dello Stato uno Stato che facciano tutto è lo Stato che faceva niente
Quello il primo per anni e anni anni e l'altro cha avanza e l'altro è la teorizzazione degli ultimi anni ma insomma fosse lo Stato c'era un tempo anche per uno stato promotore
Cioè che riesce a organizzare o comunque da una mano perché si organizzano bene la legge privati io credo che sia questo il problema che abbiamo per l'elezione di alcune infrastrutture in modo particolare nel settore viabilità nel settore ero porti e nel settore porti di cui ho sentito parlare meno degli altri
Elementi essenziali
Grazie ministro
Se devo esprime un'opinione molto sommesso lei ha parlato si è opposta a Cuba da finanziare ovviamente avrà parlato apparato la finanza no io non credo che qua il problema sia veramente quello della finanziaria che sta anzi risorse persi in certi casi si voglia dire a me
Può essere di vincerle ma
La nostra impressione sommessa poi bisogna ragionare che ci siano altri problemi che bloccano la realizzazione la prima ancora della disponibilità del risorse finanziarie mia solo dal problema dei soldi o già risolto qualche problema finanziaria
No purtroppo c'è anche questa diciamo c'è anche questo per oggi sono altri blocchi cioè forse contano almeno altrettanto quanto come giustamente radici avere sospirava sono e nove molto molto disponibili a investire fra sotto il problema è trovare il meccanismo per perché si faccia più in fretta
Io passerei la parola comunque io l'allegato infinitamente
Gradito moltissimo e sicuramente apriremo una collaborazione
Quello suo ministero
Il Papers la parola il presidente di Assocarta Giovanni Dell'Aria Burani oltre che presidenza su carta
Importante imprenditore una delle maggiori del nostro Paese
Risolvono i rifiuti industriali
Penso che toccherà a questo tema grazie dottor tiratori ci sono il presidente di Assocarta che è l'associazione che raggruppa le centoventi sei aziende catari e italiane che producono dieci milioni sono dati del due mila e cinque dieci milioni di tonnellate di carta e cartoncino e consumano oltre nove milioni di tonnellate di fibre
Queste fibre sono per il quaranta per cento fibre vergini
Viene la cellulosa è apparsa in legno che vengono dagli alberi come si sa
E
Cinque virgola cinque milioni di tonnellate di sono invece tutte in fibre riciclate
Questo significa siccome le fibre riciclate vengono in parte dal settore industriale e in parte vengono dalla raccolta differenziata questo significa che nel solo anno due mila e cinque le cartiere italiane questi grandi riciclatori
Hanno tolto dalle discariche due milioni e mezzo di tonnellate in meno di Roma
Ma non solo hanno ottenuto un Ricupero
Che è arrivato al cinquanta per cento di tutta la carta e il cartone che viene immesso sul mercato
Ovviamente di fronte a queste cifre ci sono gli scarti industriali che in cartiera sono rappresentati dalla lavorazione di queste cifre da una parte dai materiali impropri che si ritrovano nella casa da maggio
Per una parte invece dai fanghi che derivano dalla imbiancatura della carta
Gli uni e gli altri si possono gli uni e gli altri scarsi si possono fermo valorizzare
Fuori d'Italia questo ci fa normalmente
E si fa su una media che a livello europeo e del cinquanta per cento ma sentiamo poi vedere il singolo stato scegliendo lo Stato abbiamo tanto per non citare la solita Austria e Germania abbiamo anche l'Olanda vero Stati dove si brucia praticamente l'ottanta novanta per cento
Il costo per non fare questo dato dalla buona e meritevole fatica professori Marangoni
E Gilardoni
E sono notevolissimi e adesso abbiamo una base di partenza che ci dice esattamente di che cosa si tratta e si tratta
Di una cifra che per quanto riguarda centodieci mila tonnellate di scarti di pool per può andare loro la nota scolata molte esattamente da trecentoquarantanove a quattrocentotrentacinque milioni di euro
Il costo del non fare invece per dei fanghi sempre di dei dica tira fa da centoventinove accento sessantuno milioni di euro sono cifre impone in Ticinese
Che ci dicono ancora una volta come alla base della nostra situazione ci sia un discorso che gira e gira arriva la competitività del sistema anche questo è uno dei tasselli per cui noi non riusciamo come sistema cartario a essere competitivi a livello di altre nazioni europee
Allora un tassello da una parte un tassello dall'altra si vedono poi quelle differenze che poi compaiono sui giornali dove si dice siamo indietro siamo indietro perdiamo delle posizioni allora che cosa fare evidentemente superare questo non fare
Dove qui e mi riferisco alle parole anche dell'onorevole Pinza non c'è un problema di denaro perché e di finanziamenti perché gli imprenditori sono disponibilissimi
Hanno i capitali sono disponibile a investire per arrivare a questi risultati
Che cosa manca
Manca prima di tutto un consenso della base
Ha parlato molto bene Morese a questo riguardo e ci ha spiegato ci ha detto cose che conosciamo benissimo come si debba partire dal basso perché poi questi impianti vanno a incidere sul territorio
Però va anche detto che il problema nasce anche dall'alto
Non c'è a livello governativo
E non cessa mai stato una politica continua sieri efficace che scenda dall'alto verso il basso e che spieghi come queste cose vanno fatte perché servono al Paese servono all'industria e serve una alla competitività generale del sistema
Io mi auguro che con questa serie di dati che noi oggi incominciamo porta di fronte all'opinione pubblica e con un'azione che possa essere continua ed efficace si possono superare queste difficoltà che oggi noi incontriamo i termovalorizzatori le cartiere sono disponibilissimi a farsi alle non hanno potuto farli fino adesso però ostacoli che non sono di carattere economico ma sono di carattere dovrei dire ambientale
Tra grazie Nottola dell'area come ricordavo presentando lo studio la parte degli scarti del settore cartario rappresenta una frazione molto piccola del problema del dei rifiuti del settore industriale
Credo rappresenti lo zero cinque per cento della del totale quindi né ci siamo concentrati soprattutto su sugli urbani per motivi si spiegavano c'è un interfaccia diciamo dal punto di vista tra urbani industriali nella carta sicuramente l'analisi sulla parte industriale molto interessante potrebbe essere un qualcosa su cui riflettere predizione anno prossimo
Io cambierei settore ma ancora ma non radicalmente passando la parola al dottor da centri presidente di Federutility che come ben sapete rappresenta al mondo delle locali utilizzi quindi tocco una pluralità di settori Energia idrico eccetera
Qui noi ci siamo focalizzato sul settore energetico ma sicuramente c'è molto non fare anche in altri comparti per esempio l'idrico come pensare ti passo la parola va be'se si apriamo il capitolo del non fare biblico è un mondo intero insomma
No non mi ero neanche non l'ho neanche fatto mente locale ma potremmo parlare delle ore su quei si pensi che in questo settore si parla di un fabbisogno di cinquanta Miglio miliardi di euro di fabbisogno Investimenti voi potete pensare cosa vuol dire nel contempo le nostre reti perdono circa quaranta per cento dell'arco quindi si adoperò Energia per pompare ancorché
Terza eccetera eccetera
Mi limiterò soltanto ad alcuna riflessione sul vostro tanto vi ringrazio mi sembra un'idea geniale
Di interessata dal permettetemi anche di
Il permettervi qualche di permettermi qualche suggerimento come dire propagandistico di comunicazione per esempio sarebbe utile trasformare questi duecento mila euro in IRPEF da non pagare in scuole da costruire in computer da mettere su ogni scrivania di un di un ragazzo che va a scuola insomma fargli fare evidenziare cosa vuol dire di altro così duecento mila euro che potrebbero essere a disposizione
L'altra questione che mi permetto di sottolineare odi proporvi nel vostro studio per lo sviluppo futuro è una colonna parallela di quanto si guadagna risparmiare o diciamo meglio quanto costa il non fare il risparmio questo per esempio in campo energetico una cosa
Otto svolto seria ora le nostre aziende vendono trasportano gas ed energia elettrica può sembrare un po'strano che chi rappresenta si ponga il problema di vendere meno
Il problema però è che il mercato avesse compresso al punto tale per cui non essendovi un libero mercato checché se ne dica la disporre la la congiunta
Tenaglia da una parte del monopolio di fatto che rappresenta ENI e dall'altro la il tentativo di regolazione del prezzo a valle da parte dell'Authority a prescindere dal mercato
Fanno sì che in maggio c'è una specie di stritola mento
Delle delle aziende che lavorano nel settore quindi una diminuzione della pressione della domanda rispetto all'Offerta che è bassa che abbassa soprattutto per il gas per ragioni fisici e per ragioni geopolitiche ci prefigge l'avete anche rappresentato voi cioè la mancanza per esempio di rigassificatori di diversi
Quindi il risparmio in questo senso potrebbe far sì che la dinamica del rapporto tra domanda ed offerta fossero un po'più corrette e forse anche gli operatori ci guadagnerebbe
Vorrei poi mettere in rilievo come nel settore energetico e questa propensione al non fare
Vivo una situazione assolutamente unica diciamo nella storia del nostro pianeta vorrei dire siamo in una realtà in una situazione estremamente energivora
Cioè c'è una situazione di crisi non perché i prodotti costano troppo prodotti realtà non costano troppo se è vero che lo Stato in tutto l'Occidente può raddoppiarli gravando ci le tasse
C'è un problema di domanda molto forte che viene da altre parti del pianeta dalla Cina e dall'India
E che fa sì che non vi sia che non si riesca a stare dietro alla alla domanda insomma sul versante dell'offerta che si creino grandi monopoli internazionali
Insomma viene fuori come le vecchie logiche le antiche logiche di governo a livello nazionale dell'Energia sia assolutamente superato ed inadeguato
Occorre minimo a livello europeo o comunque avere un approccio più complessivo che censiscano il fabbisogno le dinamiche ed abbia una politica congiunta
La solitudine degli Stati rispetto a questo problema è assolutamente incapace di affrontare il problema cioè è velleitarie ogni idea che ogni Stato posso diventare autosufficiente forse lo può fare ma è una visione statica
è una visione che non non re non terrà nel tempo a livello europeo minimo occorre fare una divisione del lavoro
Sul fare Energia occorre mettersi d'accordo su chi fa che cosa
Da questo punto di vista quindi fare non vuol dire fare tutto
Io leggo la buona volontà delle Regioni molte regioni dicono che vogliono diventare autosufficienti bene un buon bilancio
Energetico è un fatto assolutamente positivo ma dopodiché voi capite che quando la Cina e l'India continuano a chiedere grandissime quantità di energia
E spostano i prezzi e soprattutto portano via fisicamente questa energia dal mercato
Beh la la regione più avveduta non può risolvere questo problema allora i preme a livello europeo almeno dividersi i compiti certo l'Italia può diventare un ambo abbiamo detto del gas per la sua posizione strategica
Ma qui non si riesce a far rigassificatore
Cioè certo certo che voi ponete allora mi sembra e vado che sconfini inevitabilmente il vostro studio dall'economia alle relazioni istituzionali
Come da una parte addirittura la formazione dello Stato risulta inadeguate ruolo tradizionale dello Stato risulta inadeguato
Dall'altra vi sia un bisogno di governo globale di questi processi
E per contro invece tutto è bloccato
Da
Micro gruppi che riescono ad impedire qualunque processo che ha una valenza di questo genere cioè mi sembra che la vecchia comunità nazionale quella cui noi ci riferiamo ai stritolata da questi due elementi
O no il Global e l'altra la forza e cinquecento individui possono assumere per un intero Stato permisero proprio per impedire un'opera fondamentale dal punto di vista strategico certo questo va pensato cioè qui c'è un problema di di ripensare le istituzioni e la politica stessa
Questo credo in questa misura venga soltanto in Italia
Credo in questa misura avvenga soltanto in Italia
Questo meccanismo impedisce che si sviluppi davvero libero mercato
Si sviluppi davvero libero mercato anche qualora le regole riuscissero a formarlo in realtà la mancanza di strutture perché perché vi sia un mercato corre vi sia la materia occorre vi sia il mercato la sede dove questo si son resi scambi anche questo mi sembra difficilmente difficilmente realizzabile
Da questo punto di vista io penso corra fare un salto di qualità nel pensiero che come vedete anche se io rappresento delle delle delle però è il problema è di un riferimento politico istituzionale certo
Che riesca ad avere delle regole condivise
Ma un sistema politico certo al momento della condivisione nella moment nel momento del voto non può esservi un referendum quotidiano su ogni cosa perché questo impedisce il dispiegarsi della macchina delle istituzioni ma la macchina dello Stato
Le democrazie che funzionano sono democrazie di massa partecipate in alcuni Paesi si fa un congresso all'anno dove in quell'anno in realtà si decidono molte cose si fanno lezioni battaglie e cinque anni dopo di che si lavora
Non vi può essere una continua frammentazione disgregazione del quadro sulle decisioni poi pratica
Grazie al Presidente di CAI
Ma sicuramente il tema posto e anche per certi versi l'esordio che ho fatto quando spiegava la metodologia c'era il problema è che politica si vuol fare per le infrastrutture il paese questo necessariamente comporta un bilanciamento tra i processi di di scelte di decisione
Proprio di di una democrazia evoluta con a un fatto tecnico industriale con un problema di tempistiche di procedura che deve essere compatibile
Ecco i tempi dell'economia col passo che hanno che hanno gli altri Paesi sicuramente nel campo della politica energetica tematiche molto complessa che va al di là dei confini dei confini nazionali
Riguardo poi a ai costi del non fare il presidente di Assocarta a parlava di un pezzo del ciclo della della filiera cartaria
Nel passare alla parola al presidente di Comieco che come ben sapete il consorzio che si occupa della della raccolta del riciclo della carta emerge anche a come dire specularmente un bell'esempio invece anche di benefici del fare mi sembra no ecco magari chiederei alla dottor Romiti presidente di di di comico in qualche modo di integrare l'altra faccia della questione che ha presentato al dottor Bellaria parlandoci sì dei costi del non fare sui rifiuti a capire ma anche del beneficio del fare nel caso proprio della del riciclo cartario grazie
Grazie
Sì in effetti oggi si parlava si è parlato di guardare al futuro guarda la foto guardare ai prossimi anni cosa si può fare io però volevo fare un richiamo al passato
Non per criticare e contestare ma semplicemente per tutto estrapolare dal passato quegli elementi di successo più poteri poi di proporre per il futuro
Quali sono i limiti successa qui voglio fa riferimento come ecco come è stato ricordato il Consorzio principe degli imballaggi cellulosa ci quindi tra carte del cartone
è riuscito con i suoi tre mila cinquecento soci ma soprattutto con otto anni di impegno
E di grande lavoro a raccogliere circa un milione trecento mila sono a sei carta annualmente penserà il taglio del l'anno due mila sei
Ho detto come è riuscito e forse è più corretto dire come ecco è riuscito a coordinare il lavoro per raggiunge questo risultato
E come ecco
Coordina e lavora con le municipalizzate lavora con il cittadino quindi che viene informato di qual è il suo compito CRO di portare la carta nel cassone giusto per la raccolta coordina poi lavoro con limitati
Raccolte del macho di selezione Mashiro quindi la cattura maggio poi con le cartiere che fanno la la vera operazione di riciclo della carta per poi arrivare al trasformatori che tutte e nove in balli nota quindi Cunego fa questo questa attività di coordinamento
Quindi il Paese Italia che nel novantasei dieci anni fa
Importava dall'estero un milione di tonnellate di carta ma Cimini importava un milione tornate di fibre da utilizzare il nostro sistema cartario
Nel due mila quattro è diventato nel Paese né trasportatore
Su questo mi ha fatto appunto lo studio questo Marangoni Ching sottolineano che esso mentre dove si evidenzia come il Paese Italia possa risparmiare avendo sottratto risorse che andavo in discarica EPO utilizzando come materia prima per il suo settore
Quindi se queste ad esempio è risultato del lavoro fatto il lavoro ecco detto svolto negli anni perché non siamo ancora arrivati al cento per cento perché ancora non siamo arrivati c'è gente fattibile ovviamente in alcune regione a raccogliere quello che dovrebbe essere accolto perché evidentemente manca ancora la convinzione politica di fare cioè la raccolta difensore fare c'è questi passaggi qui non possiamo parlare di Investimenti gravosi non possiamo parlare di impegno a lungo termine
L'esempio raccolta differenziata è dimostrato che può essere fatto abbastanza rapidamente
Purché ci sia la volontà politica locale di fare raccolta quando Napoli la volontà politica si manifesta il know how è presente ci sono varie soluzioni sono applicabili ci sono le strutture per fare la raccolta si è visto
Che in alcuni Paesi anche del Sud e quindi non è che se vuole di pizzicare nord sud anche al Sud quando si è fatto il passaggio politico decisivo i risultati sono arrivati in tempi abbastanza brevi
Quindi parlare di raccolta che cresce nell'ordine del trenta quaranta per cento in in sei mesi è un dato che riscontrabile
E dimostrato parlerà colta della carta e cartone
Allora per il futuro secondo me dobbiamo semplicemente fare presto arrivare a determinare localmente la Ford la volontà di fare la raccolta e poi applicarla
Questo era un primo dato un primo risultato da parlare
L'altro aspetto dovete dare ce lo ricordava la raccolta della carta
A
All'inizio ringrazio interno materiali impropri merceologico qua c'è quando lo cittadino mette la carta nel cassonetto
E insieme a carte mette anche altro materiale che quello che viene chiamato per lo scarto di più dei falchi abbinati a una che fa uno scarto proprio fa lo scarto che la selezione del materiale improprio che ha nella cellulosa nel ma cresce Losito
Tutto della all'aspra potuto sul tema io muore solo ricordare due aspetti
Riprendere due aspetti
Questo materiale questo scarto ha un valore in Georgia energetico sale per cui può essere utilizzato per produrre energia
Produrre regia
Utilizzando rifiuto vuol dire rende più competitivo il sistema trattano così da anche rendere più competitivo l'ambiente perché a differenza di me qualcuno pensa in maniera erronea
Per andare verso il contributo Paris nel club privato di Kyoto se ne produciamo energia da rifiuti produciamo energia in maniera alternativa
Quindi riducendo le emissioni dicevo due
Perché anziché avere una fornitura di energia
Da fonti alternative e poi una dislocazione in discariche quindi con emissioni di CO due dalla discarica di questo materiale possiamo semplicemente valorizzare e quindi recuperare
Regia di questo materiale riducendo complessivamente le missioni quindi anche quello che all'impatto ambientale stesso io mi sembra equa
Grazie no grazie mille dottor Romiti
Io credo che questo ripeto siamo sempre molto interessante perché ci fa vedere non solo i costi del non fare male per essere positivi e propositivi in Italia si fanno anche perché cose quindi anche i benefici del del fare ecco sempre rimanendo nella scomparso dei rifiuti
In particolare sulla tematica dei dei termovalorizzatori uno dei banner che devo dire ci ha seguito con grande entusiasmo su questa vicenda l'azienda che si occupa proprio dei servizi ambientali di Genova allarmino
Io passerei la parola all'ingegner Paolo Momigliano presidente di AMIU
Di Genova per avere il suo punto di vista che forse anche qualche come dire
Indicazione sulla politica di hanno da questo punto di vista grazie
Grazie noi abbiamo seguito con molto interesse molta passione questo lavoro
Credendo ci dall'inizio perché
Riteniamo che possa essere un contributo fondamentale a coloro che cercano di fare nel senso che io leggo il sottotitolo del del nostro incontro anche nel senso di domandarci quanto costa al Paese gli osti conto costano al paese gli ostacoli che bloccano coloro che vogliono realizzare impianti infrastrutture
Noi siamo uno di
Di quei cento impianti dove vorremmo realizzare uno di quei cento impianti di cui parla il il lavoro servono cento impianti di termovalorizzazione si dice entro il due mila venti
Dando come postulato sessantacinque per cento di raccolta differenziata che giustamente è stato indicato come un obiettivo ma evidentemente un obiettivo difficilmente realizzabile molto ambizioso difficilmente re raggiungibile quindi con questo obiettivo servono cento impianti allora io volevo intanto testimoniare da un lato il senso di straniamento che noi abbiamo lavorando in questo strano Paese perché andando in Europa girando partecipando a congressi vedenti impianti eccetera la situazione che noi ci troviamo a descrivere di difficilmente descrivibile nel senso che ormai i nostri partner europei non capiscono come l'Italia stia jazz gestendo questo settore
E come continua a gestirlo noi abbiamo dei dati che sono Guido quattro-cinque dati brevi brevissimamente noi abbiamo una situazione in cui i nostri rifiuti crescono proporzionalmente più del PIL gli ultimi dieci anni l'Italia ha avuto una crescita del sessantatré per cento
Più di tutti gli altri Paesi europei la Francia quarantadue l'Inghilterra quaranta la Finlandia il ventitré questo dimostra un sostanziale fallimento delle politiche Third da Ronchi in poi perché continuiamo a rimanere gli ultimi della classe così sia con come siamo gli ultimi
Nelle percentuali di recupero abbiamo trentatré per cento contro il quarantuno della Danimarca contro sessantatré per cento dell'Olanda e così via siamo i primi invece per quello che riguarda i rifiuti conferiti in discarica abbiamo cinquantasette per cento contro il diciassette della Germania
Il tre per cento
Dell'Olanda e siamo gli ultimi Perrelli nelle percentuali di incenerimento abbiamo undici per cento control ventitré della Germania il trentaquattro dell'Olanda al cinque cinquantacinque della Danimarca
Ora nonostante questo appunto a mio avviso manca ancora la consapevolezza di questa situazione
Il caso di Genova è emblematico nel senso che noi dopo sei anni di un iter amministrativo faticosissimo lunghissimo dove si sono pronunciati Consiglio regionale consiglio provinciale
Gli atto
Le circoscrizioni i quelle giunte abbiamo seguito questo iter anche partecipato perché evidentemente la democrazia elettiva comporta al fatto che nel momento in cui ci sono delibere che vengono assunte
Da amministrazioni più volte
C'è una partecipazione che poi è stata accompagnata dalla partecipazione in convegni in assemblee in circoscrizioni confronti col comitati eccetera siamo arrivati a nel settembre di quest'anno finalmente la decisione di realizzare l'impianto ovviamente
Abbiamo già una almeno una dozzina di ricorsi al TAR pendenti perché poi c'è anche tutto il problema della giustizia amministrativa che viene impegnate immediatamente appena si cerca di fare
Attualmente la situazione è quella per cui andando noi
Al voto amministrativo a maggio abbiamo alcuni partiti della maggioranza che stanno ponendo come condizione per partecipare al al programma
Di governo della città il fatto di ieri ricominciare da capo e quindi rivedere questo iter
Questo iter che nel momento in cui venisse approvato finalmente la partenza del Progetto porterebbe sei sette otto anni terrà fino vedere finalmente l'impianto
Ma l'altro problema è quello che ogni volta che c'è una scadenza elettorale si rischia di finire nella casella sbagliato tornare al via ricominciare daccapo allora quello che si diceva non è soltanto un problema di finanziaria
Di capacità economica del paese ma è un problema
Di volontà politica e di capire se noi possiamo ancora permetterci di gestire in maniera ideologica dei comparti che ormai sono a tutti gli effetti dei comparti anche di tipo industriale
Allora per questo noi diamo molta importanza a questo lavoro e siamo grati
A chi l'ha redatto perché noi confidiamo molto che attraverso questo tipo di sensibilità nuova si riesca a far capire quanto sia importante il fare quanto sia costoso per questo Paese il non fare
Grazie presidente
Allora io ho parlato col venduto Filippone di queste che ringrazio creato nel senso che il presidente mi è stato negato il West è già intervenuto un po'col doppio cappello siamo agli sgoccioli dell'incontro quindi d'accordo con lui lo ringrazio veramente molto per questo
Come dire rinviamo ad altro evento il suo intervento quindi l'onere perché ero un onere visto che di solito percepito come l'ultimo ostacolo
Buffet
Non includere alla caro amico Daniele Fortini che presidente di Federambiente ricordo come tutti sanno che l'ambiente
Rappresenta
E la Confindustria delle ex municipalizzate lasciate
Le spese nel settore ambientale
Io stato vicepresidente quindi un po'la conosco
Comunque presentano quota più importante dell'attività di gestione dei rifiuti nel nostro paese grazie Daniele
Grazie professore non è un congresso di partito quindi fare le conclusioni non è un grande significato so fare l'intervento conclusivo ma a parte le battute e non voglio essere
L'ultima voce poi che che che fa traboccare il vaso due battute soltanto
Credo che il pregio di questo studio
Sia quello di aiutarci poi dovremo vedere come accompagnano una navigazione che consente più soggetti dei decisori politici ai cittadini comitati tutti gli aventi causa diciamo
Potere essere interessati dalle risultanze di questo studio e magari anche collaborare associarsi pere il prossimo appuntamento di approfondimento
E in questo credo che riceve fondamentalmente il valore dell'impresa che abbiamo appena avviato perché questo studio ci aiuta a far cadere un velo
E cioè se parliamo come stiamo parlando di infrastrutturazione di modernizzazione induce esazione del Paese
Non c'è dubbio che quell'approccio ambientalista che ha segnato Marangoni all'inizio ma che ha ripreso molto bene il presidente Gross Pietro e cioè il fatto che noi quando parliamo di queste cose dobbiamo comunque considerare gli impatti ambientali la compromissione del territorio l'alterazione la manomissione delle delle risorse e quant'altro in un territorio peraltro con cui nel nostro Paese delicatissimo delicatissima fratricide come lo è dove le risorse ambientali appunto sono preziosi al tempo stesso non riproducibili parliamo di suolo parliamo in atmosfera parliamo di acque
Dobbiamo prestare un'attenzione ossessiva ossessiva alle rispetto di queste caratteristiche ma
Questo studio ci aiuta a far capire ed è per questo dovremo dare una divulgazione molto forte ci aiuta a far capire che non fare non vuol dire preservare
Tutelare e salvaguardare
Non fare
Non significa assicurare la protezione integrale dell'ambiente
Salvaguardare e tutelare mantenere la natura sanno guardare gli ecosistemi alcuni un po'Mezzaroma di pare non è così non è così neanche un parco
Neanche un parco può permettersi una salvaguardia integrale di quelli che sono i fenomeni naturali e spontanei in quel parco accanto perché anche un parco ha bisogno di manutenzioni straordinarie d'ordinaria ha bisogno di interventi ha bisogno di cura allora proteggere e salvaguardare l'ambiente di questo Paese nel momento in cui ci sono quattrocento discariche dove nascondiamo i rifiuti
E che lasceremo in eredità nei secoli alle generazioni future non è una scelta ambientale
Non fare non vuol dire proteggere l'ambiente perché non fare vuol dire continuare a mandare i rifiuti in discarica e compromettere l'ambiente e compromettere continuare a compromettere fare delle scelte differenti dentro un contesto che è comunque ambientalmente ispirato diciamoci alla alla sostenibilità cioè vale a dire il recupero di materia che comporta le raccolte differenziate e via e via e via
Ma fare quello e poi usare le tecnologie più progredite da avanzate che possono permetterci dentro un contesto di sostenibilità ambientale ed economica
Di risolvere il problema delle discariche ovvero di abbattere significativamente quel cinquantasette per cento di rifiuti che ancora mandiamo in discarica è una scelta ambientalmente intelligente progredita
è una scelta di progresso intervenire per realizzare termovalorizzatori impianti di compostaggio impianti per la valorizzazione delle materie recuperate vuol dire avere cura dell'ambiente
Vuol dire avere cura dell'ambiente
Chi non ha cura dell'ambiente dice be nascondiamo rifiuti nelle buche ovvero ovvero utopia purtroppo impraticabile
Rifiuti zero non dobbiamo più produrre rifiuti
Ovvero tutto ciò che si produce deve tornare ciò che era in origine cosa purtroppo ad oggi impraticabile studiamo studiamo perché questo forse chissà domani
Può essere possibile e quindi non rinunciamo a studiare su questo perno oggi consapevolmente nell'arco temporale ci siamo dati con la riflessione e l'illuminazione di scenario diciamo così che sarà fatta grazie alla collaborazione
Presso Mangoni professor Gilardoni
Il quindici anni venti anni non ci mettono in condizione di poter pensare che rifiuti zero ma io temo neanche discarica zero sia un obiettivo praticato
Mi accontenterei e qui mi associo una battuta finale a quello che diceva il presidente Momigliano dell'agenda di Genova mi accontenterei
Che laddove i municipi i comuni le Province le regioni hanno deciso di fare
Che sia consentito loro di fare
Basterebbe questo guardate si un dato che lì manca ma ne abbiamo parlato tornerà nelle nostre discussioni ne produciamo trentuno milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani all'anno
Raccolte differenziate spinte politiche del riciclaggio e quindi al recupero di materia spinte politiche spinte di
Produzione del composte me ci può sopportare ragionevolmente a livello nazionale adesso siamo al ventuno per cento e fra raccolta differenziata e riciclaggio
Trentacinque per cento di qui a qualche tempo non non voglio dire quarto nazionale trentacinque per cento
Residuerebbero venti milioni di tonnellate dalle quali non si può recuperare materia ovvero composto se queste tonnellate di rifiuti venti milioni fossero avviati alla termovalorizzazione
Tutte avviate la termovalorizzazione e non alle discariche come oggi accade noi avremo la possibilità di risparmiare sulla bolletta energetica del Paese cioè il fabbisogno di energia elettrica del Paese il cinque per cento
Risparmieremo cinque per cento di import
Di combustibili fossili
Risparmieremmo rispetto ai parametri di Kyoto il cinque per cento di emissioni in atmosfera con tutti i danni ambientali che produce avendo una risorsa disponibile
Una risorsa disponibile i rifiuti risorsa disponibile che invece nascondiamo sottoterra quindi lasciandoli poi a chi ci dovrà pensare cinque terzo delle importazioni cinque per cento vicino al recente fabbisogno nazionale genetica potrebbe essere prodotto dagli impianti questo emerge quindi dalla produzione regia soldati impressionanti ci arriveremo forse chissà e magari spero che prima sia stata inventata qualche altra diavoleria ma questo è un dato io mi accontenterei
Non i cento termovalorizzatori che speriamo non sia la notizia di domani mattina ce la facciamo già fatica
E sa qualcosa riprese Giulia Peugeot o il Presidente Samoggia di Firenze che che che in sarà preso da una formidabile fatica ad ampliare ad ampliare un pochino quelli esistenti vedi Milano vedi ove l'Emilia mora Romagna dire che serva a qualcuno di nuovo di recente speriamo l'ordine tradizioni come una provocazione perché il senso vero è
Né ci accontenteremmo di passare
Dai tre milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani si sono oggi termo valorizzate almeno sei
Per poter raggiungere sulla media europea quel diciotto venti per cento che come veniva ricordato ai dati precedentemente esposti ci porterebbe almeno vicini
Agli standard non della Danimarca non dell'Austria non della Svezia ma almeno a quelli di Germania e Francia questo sì
Tre milioni di tonnellate in più avviata la valorizzazione alla termovalorizzazione in questo Paese significa sette otto impianti sette otto impianti di cui tre quattro nuovi e tre quattro
Ampliati
Non è una cosa spaventosa non modifica
Idee il microclima de de de de de del Paese non altera la Biosfera di di di di questo paese anche che questi impianti possono essere invece utili perché diluisce il conferimento in discarica diminuisce l'impatto sul territorio in termini di consumo di di di territorio e porta un beneficio in termini di risparmi combustibili fosse le cose ci siamo detti
Ci basterebbe questo ecco ci passerebbe presto ma intanto cominciamo a far cadere un bello e cioè quello che non fare vuol dire salvaguardare l'ambiente vuol dire proteggere dalla Grecia perché non è così non fare invece compromette e danneggia grazie
Grazie presidente
Penso che la tua sia stata veramente una bella conclusione perché
A me mutuando una una delle principali così dichiarazione del gli ambientalisti e quale futuro vogliamo lasciare ai nostri figli
Questa affermazione riguarda il problema dell'inquinamento eccetera ma potrebbe anche essere diciamo adattata al tema infrastrutturale quale futuro vogliamo lasciare ai nostri figli
Degli ingorghi autostradali costante
I rifiuti e disperse per le campagne del Salernitano
La ecco allora è questo il futuro che porta a braccia aperte figli questo
Lasciati al buio al freddo occupo
Ecco per far cassa sarà e questo voglio dire mi mi piace dove è andato in pensione che potrà non sputare anche sui media che perché il futuro dei nostri figli
E anche a noi stessi per il fondo sta parlando in quindici anni e quindi tutti noi ci saremo fra quindici anni e quindi va be'
E l'ho detto cioè io voglio solo concludere con una cosa noi andiamo avanti su questa strada
Con un programma di attività per il due mila sette in cui
Faremo le seguenti almeno le seguenti quattro cose primo misura teme i benefici di alcuni progetti realizzati
Professor caschetto
Cento
Con l'autostrada abbiamo già un accordo chiuderemo alcuni casi e vedremo
Che benefici si sono stati sono stati conseguiti
Nella realizzazione di queste infrastrutture piacerebbe anche farlo prettamente esattore di Milano di cui io sono stato il promotore pelli benefici sono enormi ma quella un ponte in cioè sassi quindi non lo faremo però magari sì
Poi secondo punto presentazione presenteremo questi risultati a livello anche su territorio quello regionale ad assumere non saremo noi qualche ma il collaboratore eccetera mano sensazione e diffondere la riflessione su questa cosa
Certo miglior modo per diffondere è quello di utilizzare i media
Credo che anche oggi ci saranno i media penso ai tre è presente altre che diffondendo una cosa il concetto del costo del non fare un concetto che capiscono tutti mia suocera la capito cioè voglio dire io ho una grande stima mi associo però è un è un e quindi andiamo a andiamo avanti su questa strada perché credo che questo può essere importante che in questa sala ci sono persone
Competenti che hanno vuole importanti testi decision maker come si suol dire ma poi bisogna che si scenda anche alla questo e questo lo faremo usando i media e anche organizzando delle presentazioni a livello regionale è anche un invito all'associazione a darci qualche indicazione in questo senso già da Terna per esempio che ha avuto qualche
Terzo punto estenderemo l'analisi ad altre classi infrastrutturale noto come abbiamo visto una parte in fondo piccola del della del sistema infrastrutturale italiano perché dei rifiuti abbiam trattato alcune cose del tutto pure l'energetico solo alcune cose presentano al Palazzo dei gasdotti
Sul problema dei rifiuti sul problema viabilistico e dei trasporti aveva toccato porti una cosa piccolissima che è il che l'autostrada per nient'altro di delle norme system colgono osservava il problema
Pinza ministro Pinza il problema dei dei porti cioè ci sono mille cosa che possono essere diciamo se no io eccetera quindi estende avremo l'attenzione il focus ad altri comparti
Ultimo
è nostra intenzione come ha già più detto altre detto ma lo ribadisco
Misurare quello che facciamo quello che il Paese fa cioè da qui avente a dodici mesi come ci siamo mossi come il paese si è mosso
Verso questa strada se in fondo agiamo come stimolo a chi ci governa in un certo senso quel poco che possiamo fare
E questo lo facciamo ovviamente d'intesa con alcuni media perché
Questo ovviamente serve a ad atteso qualcosa
Questo è quanto che io vi ringrazio infinitamente per il sostegno che certe dato per la presenza ringrazio anche in anticipo per lei dei suggerimenti le critiche che ci vorrete dare siamo ben felici di avere da voi indicazione anche critiche siamo perfettamente consci che il nostro lavoro è perfettibile che abbia introdotto delle ipotesi che potrebbero essere oggetto di discussione come ho detto in apertura sono ipotesi prudenti
Perché se ascoltassimo per esempio il valore del tempo perso indicato da Palenzona vi garantisco
Venirne l'intervista al Corriere vi garantisco che i nostri risultati si moltiplica per cinque in termini costo da mostrare
Ecco invece non abbiamo preso dei dei valori prudenti non vogliamo stupire con dati che poi non sta né in cielo né in terra
Che così all'insorgenza sicuramente sono ben meditati e sono veri dalla sua non vogliamo vogliamo andare con i piedi di piombo e insomma questa la nostra non lo so se quindi ogni vostro contributo ogni vostra idea intorno qui ci sono persone tutte che hanno competenze un ruolo in queste tematiche somma e più che benvenuto
Cioè
Un piccolo buffet chi vuole ovviamente invitato grazie a tutti