Intervista a Donata Gottardi sulla Direttiva servizi al Parlamento europeo

L'onorevole Gottardi deputata europea iscritto al gruppo del PS eletta nei Democratici di sinistra con le vogliamo parlare della direttiva servizi che vorranno votata in seconda lettura in questa sessione del Parlamento europeo probabilmente in via definitiva
C'era giunto compromesso sia il consiglio che tre grandi gruppi politici al Parlamento europeo qual è la sua valutazione di questo compromesso
Allora innanzitutto dico che da come è partita la direttiva come stiamo arrivando votare domani alla direttiva i passi in avanti grazie all'impegno del Parlamento europeo ci sono sono davvero straordinari considero un percorso positivo quello che è stato fatto proprio grazie allo sforzo al Parlamento europeo già nella prima lettura perché vero che
Possiamo pretendere di più potremmo pretendere di più sarebbe utile a vede anche forse qui insomma sarebbe stato utile avere qualche cambiamento in più rispetto alla formulazione del compromesso che è arrivato dal consiglio però il testo decisamente è un testo che può essere condiviso che può essere votato
C'è stato a mio avviso è questa è un segnale non vi invece non positivo una sorta di
Vinti arretramento in quest'ultima fase invece del Parlamento che ha scelto sceglierà domani come immagino insomma tra l'altro domani di la votazione a maggioranza qualificata quindi ancora più difficile pensare di poter far passare degli emendamenti Diversi rispetto
Alla votazione che già già stata in Commissione mercato interno
Quindi penso che il risultato finale sarà quello e ci saranno pochissimi variazione sul DTT di aggiustamento tecnico mentre credo che il Parlamento avrebbe potuto fare un'operazione
Ulteriore su alcuni punti che invece sono stati in qualche modo consegnati alla Commissione quindi domani ci sarà questa procedura molto particolare
Grazie alla quale il Parlamento approva il il compromesso raggiunto in seno al Consiglio e la Commissione fa proprie con un nostro e i tenente con una dichiarazione interpretativa fa fa proprie alcune perplessità
Che noi avevamo come gruppo anche PS e inserite in alcuni emendamenti in modo da rendere meno ambigui alcuni delle delle dichiarazioni alcune delle disposizioni che finiscono invece per essere adottati nella direttiva è una procedura abbastanza inusuale
Sulla quale io continuo a mantenere qualche perplessità nel senso che abbiam provato in commissione Mercato interno a dire ma perché se la Commissione accoglie queste nostre preoccupazioni non deve essere invece il Parlamento ad esprimere con il voto
Dei cambiamenti e ragionevoli sui quei pochi cambiamenti ragionevoli che potevano essere apportati in sede di votazione in plenaria in modo da seguire la procedura normale però il compromesso è stato difficile la battaglia è stata lunga il risultato comunque un risultato buono alla fine la mediazione tendenzialmente sarà questa noi stiamo arrivi provando a sostenere come delegazione italiana forse come come Unione sta adesso cercando anche di contattare i miei colleghi
Alcuni miglioramenti che non credo però insomma francamente lo devo dire insomma non so se riusciremo ad avere il voto positivo
Però se c'è un punto debole nella nella dichiarazione della commissione il punto debole riguarda i servizi sociali di interesse generale
E sono i servizi sociali l'interesse generale su cui tra l'altro il Parlamento sta già intervenendo
C'è una elaborazione anche sui servizi sociali d'interesse generale ora è un punto debole perché indica solo alcuni servizi come serviti sottratti alla direttiva
E non tutti i servizi sociali di interesse generale o comunque quelli che indica li indica quasi come se fossero esclusivamente quelli sottratti all'applicazione della direttiva quindi alla
Qualche esempio di quali sono
Gli emendamenti che il sogno sul massiccio serviti quelli che sono assolti tra mi ritroviamo certamente anche grazie agli emendamenti che pensiamo di accogliere sono
Ci sono gli alloggi popolari l'assistenza all'infanzia il sostegno alle famiglie le persone temporaneamente o permanentemente in stato di bisogno
Ora io sono Felice che siano indicati questi come servizi ma non posso pensare che questi siano gli unici servizi sociali di interesse generale da considerare rilevanti perché certo c'è riferimento alle persone temporaneamente o permanentemente in stato di bisogno ma non si capisce perché assistente all'infante sostegno alle famiglie gli alloggi popolari
Questo preoccupa perché insomma non è non è lineare ovviamente questa formulazione perché spacca alcuni servizi
Differente il trattamento di alcuni servizi sociali rispetto ad altri creando ulteriore confusione dentro invece un processo che è molto più linearmente
Avrebbe dovuto escludere tutti i servizi sociali di interesse generale come del resto tutti i servizi di interesse generale sono esclusi da questa direttiva dando quindi la possibilità invece di regolare
Nella direttiva verticale
I servizi sociali che interessa generale quindi ci saranno degli ultimi interventi vedremo se si riuscirà a trovare la maggioranza su questo chi anche perché appunto il testo proposto dalla Commissione
Va bene su una serie di punti che sono quelli appunto della che esprimano le nostre preoccupazioni che sono in particolare sulla sul sulla neutralizzazione del diritto del lavoro quindi sul mantenimento porte di principi di diritto del lavoro nazionali sul diritto penale su altri punti
Rende recependo appunto degli anche lei preoccupazione dei nostri emendamenti
Il testo su per quanto riguarda i servizi sociali mantiene alcune ambiguità e quindi su questo proviamo di nuovo a vedere se si riesce a trovare un punto di ratifiche fordista maggiore dopodiché uscirà forse su questo punto una posizione un po'ambigua che vedremo comunque di recuperare nel momento in cui appunto affronteremo come Parlamento il tema dei servizi sociali di interesse generale di credo che sarà comunque l'occasione per fare ordine
In questa materia che rischia di essere altrimenti insomma di di produrre un risultato non del tutto lineare
La valutazione complessiva però è che è sparito il famoso paese d'origine
Quello che ha preoccupato tutti
Che comunque complessivamente ci sono stati una serie di miglioramenti anche nella nella tra esclusioni e inclusioni insomma è molto più equilibrato il testo
Ripeto a seguito proprio della prima lettura del Parlamento insomma il lavoro principale è stato svolto lì adesso ci sono ancora ancora alcuni punti di compromesso il dalla manda
Il teste ancora fragile insomma già da questo punto di vista il Mail nell'equilibrio non può essere più di tanto toccato e quindi
L'idea è quella di
Domani il Parlamento tendenzialmente si esprimerà accettando tranne per questa parte che che appunto indicato ma insomma sostanzialmente su tutto illa su tutta la direttiva accettando il compromesso che è stato raggiunto
Successivamente dalla commissione dal consiglio sulla base della prima lettura del Parlamento
Dal punto di vista politico però c'è un alcuni deputati europei in particolare quelli dei dei nuovi Stati membri lamentano il fatto che la versione originaria della direttiva Bolkestein sia stata svuotata
Molto venuto meno l'arbitro e il principio del paese d'origine
Numerosi settori servizi sono stati esclusi dal campo
Di di applicazione della direttiva non è che l'obiettivo che era far crescere spingere l'economia europea grazie a questa liberalizzazione dei servizi
Rischia di essere Smith non è che hanno ragione in Paesi che dicono c'è un'Europa dei poveri
Che viene trattata meno bene dell'Europa dei ricchi che sono i nuovi Paesi i vecchi Paesi membri che hanno espresso più preoccupazioni rispetto a questa direttiva
Sì certo conosco queste acque queste posizioni però
Io penso che su temi particolarmente
Particolarmente delicati e particolarmente simbolici e forti come in particolare il trattamento del lavoro
Beh la strada non è una scorciatoia dentro alla direttiva
Passaggio è guardare più in avanti e cercare di avere davvero in Europa molto più armonizzata
Sotto il profilo del trattamento delle persone
Non possiamo pensare di tornare a competere tra Stati dentro all'Unione europea e i riuscirà non competerà collaborare tra Stati dentro l'Unione europea non credo che sia mettendo in competizione un dumping sociale interno
Tra alcuni ha il alcune legislazioni nazionali che proteggono almeno il lavoro e altre che proteggono di più perché sono appunto i Paesi della cosiddetta vecchia Europa insomma i Paesi fondatori dell'Unione Europea
Non credo che la strada sia quella di liberalizzare
I servizi in ogni caso esclusivamente i servizi creando anche qui una situazione di Port disparità di trattamento e la strada è esattamente l'opposto
è quello di mettere in cooperazione i vecchi Stati con i nuovi Stati
Per far ripartire un processo che sia un processo invece di armonizzazione normativa in modo da poter oltrepassare le frontiere trovare non dico tutto uguale perché questo ovviamente
Capisco bene che è impossibile però quanto meno una serie di standard molto più comuni
E devo dire che nonostante tutta la insomma c'è c'è un'altra c'è una c'è un altro testo che sta passando in questo momento che passerà nei prossimi mesi
All'attenzione del Parlamento che questo libro verde della della commissione sul nuovo diritto del lavoro come affronterà le sfide credo che lì ci sarà da giocare una partita decisiva
E in qualche modo questo libro verde
Interrompe l'idea che tutto che tutto il diritto del lavoro in particolare e la protezione dei lavoratori possa essere giocato
Sulla sul metodo aperto il coordinamento sui piani nazionali per l'occupazione che troppo spesso sono stati insomma parole un po'scritte solo per soddisfare
Standard formalmente
Europea Emma che poi alla fine nei singoli Paesi non hanno avuto un impatto effettivo
Cercando invece di capire come
In una situazione come questa con un'Europa sempre più larga e nello stesso tempo con un mondo sempre più globalizzato dobbiamo invece cercare di creare davvero una Rete di protezione sociale di protezione del lavoro che sia ripeto non ogni forma ma molto più coordinate molto più armonizzata in questo modo si riducono poi allora tutti gli affetti di possibile dumping sociale che si creano all'interno altrimenti rischiamo di rimettere in competizione
Alcuni Stati con gli altri Stati credo che la strada non possa essere questa
Ma debba invece essere quella di costruire assieme davvero un modello sociale di riferimento e quindi tutto il contrario di questa posizione ma cercando insieme con loro non non noi per loro ma insieme con loro
Di trovare nuove basi di riferimento per la protezione del lavoro
Un'ultima domanda se permette in Europa si chiude questo dibattito sulla direttiva Bolkestein la liberalizzazione dei servizi in Italia si apre il dibattito sulla sulle liberalizzazioni dopo il decreto Bersani Henderson cella iniziativa lanciata da Rutelli nel ministro Lanzillotta cosa pensa delle del del del programma di liberalizzazioni del governo italiano
Beh intanto dico che qui in Europa non c'è solo la direttiva servizi il pacchetto servite molto più ampio la direttiva servite a un pezzo di questo e non a caso al con esclusione fanno riferimento ad ulteriori provvedimenti e quindi il pacchetto servizi a livello di Parlamento europeo molto più ampio perché prevede certo la direttiva servizi ma prevede poi i servizi di interesse generale
I servizi sociali di interesse generale dei servizi sociali l'interesse generale una disposizione che già che che è già stata approvata anzi due testi che sono già stati provati dal Parlamento uno
Sulla liberalizzazione nei servizi professionali
Che è esattamente dentro a un una parte sicuramente della del decreto Bersani e l'altro le partnership pubblico-private che è un altro degli argomenti sui quali sta intervenendo appunto il testo del disegno di legge Lanzillotta per esempio
Quindi
è un non abbiamo solo come riferimento la direttiva servizi lei null'altro a livelli Parlamento europeo ma c'è un processo anche a livello di Parlamento europeo abbastanza omogenea rispetto al processo che si realizza all'interno del nostro Paese
Credo che occorra più copie più collaborazione tra governo e di
Nostra presenza al Parlamento europeo anche per cercare di dare delle linee omogenea anche nella nella nell'impostazione
D'altro canto qui questo coordinamento in in parte si è già realizzato potrebbe essere migliorato insomma occorre ancora più collaborazione ma questa collaborazione già c'è
Per esempio nel caso delle libere
Delle dei servizi professionali e proprio grazie alla delegazione italiana abbia fatto passare un emendamento che si occupa di tariffe minime di a Polizzi di di verifica sull'opportunità di eliminare le tariffe minime quindi lasciando anche un Paese libero se no se vuole di mantenerla ma di dare delle indicazioni che ovviamente vanno nello stesso senso in cui poi si è votato nel Parlamento nazionale quindi credo che
Questo questo sforzo in un momento come questo debba essere ancora
Più insomma un già c'è credo che dovremmo cercare di incrementare ancora di più il la rete di relazioni tra quello che viene deciso nel Parlamento nazionale quello che viene deciso dal Parlamento europeo visto che insomma
Le due strade inevitabilmente si devono saldare
Grazie onorevole Gottardi