Intervista a Lia Sartori sul dibattito al parlamento europeo sulla direttiva c.d. Bolkenstein in materia di liberalizzazioni dei servizi e di mercato del lavoro

Lia Sartori deputato europeo è scritta al gruppo del PPE eletta in Forza Italia a lei abbiamo chiesto una valutazione sul compromesso che ci stavano giungendo al Parlamento europeo sulla direttiva Bolkestein al termine di una riunione controverso ribattuta del Parlamento del Partito Popolare Europeo proprio su questo provvedimento che vuole liberalizzare i servizi sul territorio dell'unione ascoltiamo direttamente cosa c'ha detto Lia Sartori
Nel Parlamento rispetto a questa questa direttiva ci si poneva con con animo diverso no anche all'interno degli stessi gruppi in base a al
Al Paese di origine invasa da culture ma traspare in base anche alle all'idea che sia di un futuro di Europa no a chi crede chiesi esche più facilmente
Da una situazione poco di qualche difficoltà favorendo favorendo il la liberalizzazione massima e chi invece e più portato ad attenuare a pensare di di che conservando un po'l'esistente sia più facile sia più facile difendere i diritti dei più deboli questa in fondo alla grande era la grande scommessa alla fine se ne esce con un compromesso che io credo possa avere domani il voto abbastanza ampio abbastanza ampio sicuramente maggioritari un'aura che per quanto mi riguarda rappresenta sicuramente un piccolo passo sul
Strada dalla liberalizzazione però sicuramente un primo passo cioè diciamo
Si affronta l'esigenza di avere un mercato interno che comprende oggi quattrocento cinquanta e domani quattrocentottanta milioni di cittadini anche in Europa e anche per il settore dei servizi
Si comincia timidamente ma si incomincia e tutti sanno che la difficoltà è sempre iniziare poi in fondo i tempi che all'interno la stessa direttiva sono messi per sì ha detto che comunque entro cinque anni la cosa va ridiscussa se e già o diciamo così un traguardo per chi comincerà il giorno dopo costruire per a vere maggior liberalizzazione io piuttosto di niente confesso che
Sono contenta di avere questo primo fatto a questo primo passo
Sorriso questo compromesso può Reggio sia Maxicono messi a riguarda un'ampia maggioranza certo ci saranno come sempre
Cioè il mondo si divide in tre a si divide in chi vorrebbe avere tutto e subito a s'intende in in questo caso il piano della liberalizzazione
In chi non vorrebbe e non vorrebbe nulla ma soltanto difenda l'esistente
E in chi persegue la via del possibile Mike
Questa è la via possibile oggi navi è possibile oggi che ripeto sicuramente un primo passo certo non tutto quello che sa che che molti avrebbero voluto sicuramente qualcosa di più di quello che altri non avrebbero voluto
D'altra parte io faccio sempre una considerazione
Quando noi parliamo tanto di Cina la Cina dobbiamo guardano non soltanto perché lavoro non senza regole non soltanto perché producono a prezzi bassissimi
Ma anche perché hanno alla fine un mercato interno di un miliardo e mezzo di abitanti era noi abbiamo sotto mano mercato di quasi cinquecento milioni
E non lo stiamo utilizzando questo secondo me è un primo passo sulla questa principio preso origine proprio passo indietro notevole rispetto abbia vedere rispetto a cosa erano rispetto a a un'ipotesi volte sta Intel Core
Sul quale però la commissione non ha mai lavorato e sono accetto tutti siamo bravi
Nel buttar giù una direttiva e la Scala la no
Il lavoro che ha fatto la comunità Parlamento in realtà avrebbe dovuto farlo la Commissione vuole dire
E non ha fatto come ha fatto la vecchie commissioni soprattutto visto che qui stasera e trovato
Sul groppone chi non aveva non aveva scritta no
Il Parlamento si è trovato a gestire una direttiva che era complicata edifici devono dire soprattutto vissuta comuni un impatto fortissimo allora rispetta la direttiva sicuramente sicuramente e ha ha rinunciato ad alcune ambizioni ad alcune aperture rispetto a quello che c'è oggi c'è un passo avanti
Io mi accontento del passo avanti