L'intervista è stata registrata sabato 25 aprile 1987 alle 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Partito Radicale, Xxxiii.
La registrazione audio ha una durata di 18 minuti.
RAD
Radio radicale ci troviamo all'hotel Ergife dove sarà breve si apriranno i lavori del trentatreesimo congresso straordinario del Partito Radicale
Siamo in studio con Sergio D'Elia segretario federale del partito radicale con voi vogliamo parlare di un argomento specifico che e non coinvolge direttamente
I i lavori di questo congresso e questo importante appuntamento vogliamo parlare con lui di una lettera
Firmata da Renato Curcio da Mario Moretti ed altri due esponenti di rilievo delle Brigate Rosse che viene pubblicata oggi integralmente del quotidiano il manifesto che viene ripresa in prima pagina dagli altri quotidiani ne e parliamo con Luís io ricordo che Sergio ha detto spesso insieme ai suoi altri compagni che non vogliono non si sono iscritte al partito radicale per continuare a fare gli esperti di terrorismo gli interlocutori rispetta questo argomenti ma credo sia importante proprio da parte vostra intervenire sulla merito di quanto affermato da Renato Curcio da Mario Moretti e per gli altri in questa li terra che peraltro abbiamo già letto da radio radicale nel corso della rassegna stampa allora Sergio intanto vorrei che fossi tu a io spiegaci rapidamente che significato a questo documento uscito o dal carcere reso pubblico oggi
Ma io credo che sarebbe un errore gravissimo
Se non si ritenesse importante questo un documento se si considerasse in qualche modo ambiguo o comunque se si considerasse che nulla di nuovo aggiunge
Sul dibattito sul terrorismo e sulla storia che il terrorismo ha fatto ha caratterizzato in in questo Paese dalla metà degli anni settanta impone
Sarebbe un errore molto grave soprattutto alla luce di quella che sembra comunque una ripresa del del nuovo terrorismo io credo che questo documento è molto importante
La sua rilevanza sta innanzitutto nel fatto che questo documento porta le firme di
Uomini che hanno fatto la storia delle Brigate Rosse
Alcuni sono i suoi i suoi fondatori quindi sono voci autorevoli e in questo senso vanno registrate vanno rilevate per la giusta e con la giusta importanza importante inoltre
Questo documento perché viene dal carcere e viene da un'area della detenzione politica che quest'area del silenzio che io definisco punto aria del Silenzio che si colloca un po'nel a me a mezzo del guado tra la sponda diciamo degli irriducibili e l'altra se fonda di quelli approdati da tempo ormai alla alla democrazia molto rilevante a parer mio o anche in considerazione di quella che un'apertura del dialogo con lo Stato la società civile che in qualche modo secondo me va colto che tutti Devon devono cogliere perché importante che esponenti delle Brigate Rosse oggi e esponenti come Curcio come come Moretti come Bertolazzi Iannelli dicano la loro sulla
Questione del terrorismo sulla loro storia sulla storia di una fase tragica di di questo di questo Paese
Ecco nel
Merito
Anche importante rilevare che questa dichiarazione mo'mette la parola fine a un'esperienza sto unica politica
Nel momento in cui rileva che non esistono oggi le condizioni le ragioni sociali che in passato in un contesto di democrazia bloccata di fortissime tensioni sociali avevano dato vita appunto alla storia delle Brigate Rosse
Ecco Sergio in questo documento appunto Curcio Moretti e gli altri che erano esaurite ma non conclusi processi e le regioni che hanno dato vita ai movimenti degli anni Settanta quei movimenti che sono poi sfociati nella lotta armata ma in qualche modo per la prima volta
Questi esponenti delle Brigate Rosse dichiarano chiuso un certo ciclo e di lotte
Prendono le distanze abbastanza seccamente da altre aree del detenzione politica dalle cosiddette aree omogenee definendo le estemporanee e va be'lì che e soprattutto non riconoscendo legittimità alla alla critica la del proprio passato che da queste aree del terrorismo del detenzione politica è venuta ecco qual è la tua valutazione e la tua risposta per come esponente di questo movimento che nel carcere se creato che
Ha ha fatto nascere un nuovo dialogo fra il Paese fra la società civile e e gli ex terroristi a questo proposito io vedevo uno una contraddizione
Perché nel nel momento in cui loro dicono che questo dialogo da loro Alberto rivolto a tutti i protagonisti nella storia di questa s'Torino la storia del terrorismo in questo Paese rivolto quindi a chi ha fatto la lotta armata occhi ha portato attorno alle organizzazioni combattenti a chi anche senza agire
Violenza in termini di così soggettivi riorganizzazione clandestina strutturata in termini militari
Con
Dunque da un la la se da un lato può
Buono come dire i termini della questione del punto in rapporto a tutti quelli che hanno fatto questa specie minore forse non soltanto i tuoi ma con i segreti ma anche tutta l'area cosiddetto del movimento antagonista nello stesso tempo pongono delle pregiudiziali nei confronti di un'area della detenzione politica che
Appunto definita in maniera se voliamo giornalistica area della del della della dissociazione
E nello stesso momento in cui si afferma di rivolgersi a tutti i i protagonisti poi di una parte di questa storia pongono delle delle delle delle giudiziario credo che questa sia se voi una
Un retaggio del passato cioè di una vecchia impostazione del del fare politica l'impostazione di tipo egemonico totalizzante e quindi esclusiva nei confronti delle diversità da loro tipica appunto della storia dell'ideologia della politica del nelle Brigate Rosse noi tra l'altro e non vorrei a questo punto fare dei visti go in una storia in cui tutto sommato si tratta di vedere un dato unico e cioè il dato di violenza politica espressa ecco però il anche volendo fare questi distinguo in passato noi
Decidiamo di fare lotta armata anche contro la concezione di tipo totalizzante statalista tipica terza internazionale a cui soprattutto le Brigate Rosse si facevano
Si riferivano facciamo riferimento
A tubo delle qual è il il processo il ragionamento che ha portato quest'area del silenzio a prendere questa posizione mi sembra la prima volta che personaggi del calibro di Curcio di Moretti
Prendono come interlocutori lo Stato le istituzioni e chiedono loro delle risposte
Loro fanno innanzitutto una dichiarazione che appunto va rilevata per quello che cioè importante e cioè che non esistono più le ragioni sociali e il contesto appunto in evita democratica civile in questo Paese perché essi arrivi a punto deciderà di fare di fare la lotta armata quella lotta armata per cambiarne i connotati per ribaltarlo né riassetti e quindi arrivare ad una nuova forma di organizzazione a una forma di vita all'interno della democrazia nei paesi nei paesi nei Paesi occidentali quindi se questa forma affermazione fatta ed è una dichiarazione molto molto importante come dunque rimane mio qualcosa da cui non si può
Non dissentire e che
Riguarda la questione della soluzione politica sulla questione appunto del dell'uscita definitiva data da quella storia dalla storia degli anni di piombo in questo in questo campo ciò nel campo
Dialogo tra ex terroristi io credo che vadano soprattutto valorizzati alcuni aspetti che siano quelli appunto del gesto anche simbolico e quindi della capacità di offrire una
Una su pone che non sia banalmente nei termini di una trattativa improbabile anche perché in un contesto storico in cui si dice tra l'altro non esservi più o l'organizzazione politico-militare che aveva fa trova l'armata in un contesto completamente diverso quindi una una trattativa che arrivi a una sorta di riconoscimento politico postumo
Quel riconoscimento politico che durante l'operazione Moro non è stato offerto non è stato non è stato concesso
Ecco quindi non è pensabile secondo me una una stretta una trattativa ma un gesto
Unilaterale qual è quello che secondo me e l'affermazione la dichiarazione politica che questi e compagni fanno
Uno quindi un gesto simbolico che metta fine
Ad una storia che poi lascia aperto la possibilità di un altro gesto altrettanto altrettanto simbolico altrettanto unilaterale e gratuito da parte dello Stato che ritenga opportuno maturo per la democrazia per questo stato di portare a soluzione il problema della detenzione politica unitarie ecco quello che loro dicono
Di voler portare avanti una battaglia di libertà che si concluda con l'uscita dal carcere con un gesto da parte dello Stato di amnistia
Nei confronti di tutti i prigionieri politici anche quindi di coloro che non hanno usufruito di strumenti legislativi comune sulla dissociazione o che comunque non hanno fatto autocritica o comunque hanno fatto una atto di revisione del proprio passato
Di
Di terroristi il in che modo lo vedi possibile tu come lo valuta il che significa tra
Ma un processo domanda mi permetto di dire
Qual è secondo me il percorso possibile il percorso che edibile per arrivare alla ad una soluzione di questa fase
Di storia del nostro nel nostro Paese
Io credo che appunto l'area
La dissociazione vada riconosciuta non tanto come aria in cui appunto si fa una ricostruzione storica oltre che uno lo smontaggio di tipo politico ideologico organizzativo di tutto l'impianto Totti tutto l'apparato del delle organizzazioni combattenti ma come area politica quindi che a differenza dell'area del silenzio che comunque a parte questi segnali di novità di alto di alto contenuto secondo me politico simbolico
Un'area che ha operato per prima la rottura che ha pensato un ritorno
Alla democrazia non banalmente con un ritorno all'indice senza ma appunto un ritorno all'impegno civile e la politica intesa quindi come un ritorno a una dissi una versione normale esistente quale oggi dato ma a quanto di battaglie di civiltà di gli cambiamento innanzitutto sul piano politico istituzionale oggi oggi è possibile noi ritorni
Amo
Non nelle braccia dello stato tale e quale
Ma di un'area soprattutto di un partito della
Della vita democratica repubblicana che discute oggi ad esempio di riforma del sistema politico
Pone delle ragioni delle speranze per cui vale la pena oggi anche in questa democrazia impegnarsi alle rispetto delle regole gioco quindi un ritorno fatto all'insegna della qualità di una di una proposta politica viene di cambiamenti io credo che soluzione politica sia
Questa disponibilità questo ritorno all'impegno politico e civile non necessariamente all'attività politica
Ho pieno ma ritorno alla gente ritorno alla società
E e quindi un ritorno all'insegna soprattutto ritorno nel segno della qualità della proposta politica di trasformazione di trasformazione resistente
Ecco Sergio passando un po'a quella che è l'atto letta di oggi anche del partito radicale si è insediata questa mattina non Sembler consultiva federale alla vigilia del trentatreesimo congresso di essa sono entrati a far parte
Anche alcuni alcune persone che erano tuoi compagni in prima linea Cogei ritrovi tra compagni nel Partito radicale anche in termini lo hanno dichiarato loro stessi nella lettera che hanno inviato all'assemblea di di militanza concretezza e si tratta in particolare mi pare il tre persone Susanna Ronconi Roberto Rosso e Sergio Segio ecco ce ne vuole parlare un attimo non so se avete potuto avere contatti fra di voi prima di questo appuntamento e comunque in che posizione si collocano allora come sono arrivati in serata al partito radicale
Beh secondo me
Punto rispondendo a questa domanda o la possibilità anche di porre un'altra questione
Se voi di disaccordo con quanto affermano Igli compagni delle Brigate Rosse fondatore di questa di questa organizzazione lo chiedo appunto che se è vero che sono esaurite le con di Cioni che hanno portato
A quei livelli di scontro politico sociali anni settanta fino alla formazione di organizzazione di organizzazioni armate
Io credo che oggi sia ancora più rilevante Affi mare che tali condizioni no se mai non mi sono mai state cioè non esistono mai le condizioni di una pressa del potere per FIAT per violento perché si tenne il potere comunque in Melzi si è sempre condannati sempre costretti ad esercitarli ed esercitarli contro le stesse raggio un incontro stesse speranze a cui si era partiti da cui si era motivata quindi la stessa finalità di liberazione di trasformazione sociale di emancipazione
Un ma
ANA sono pregiudicati dall'uso di quei mezzi esercizio ecco io insieme mi accompagni quindi facciamo una critica nostro passato che radicale ma radicale in ogni senso quindi anche radicale nel senso della politica radicale se dichiarazione va fatta e e noi facciamo questa dichiarazione io Maurice Bignami tutti i compagni anche e con Pagni che sono dentro l'assemblea federale del partito radicale Susanna Ronconi Sergio Segio Roberto Rosso dicono Nicola Solimano e quindi è un'affermazione che pone la questione della violenza che rifiutava il metodo violenza come forma di lotta politica e quindi il senso e la partecipazione a questa
Questa assise dentro questo partito
E se voi il ritrovarsi ora incontrarsi con il partito che della non violenza affatto la sua bandiera è riconosciuto per la sua in tutta la sua storia
Tocco il partito della dalla nostra New York quindi la nostra dissociazione non è una una storia processuale una storia giudiziaria è un rito Torno alla democrazia all'impegno politico l'impegno civile quindi alla lotta per la la riforma del sistema del sistema politico per la rifondazione il gioco del gioco democrazia quindi un ritorno alla tolleranza la non violenza non è un caso che oggi ci ritroviamo qui assieme
Noi ex terroristi con il compagni e non violenti e del Partito Radicale grazie
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