Tavola rotonda "La democrazia nell'Italia della prima Repubblica DC PCI: antagonisti e complementari?"

Cominciamo questa terza sedizione la seconda che si fa a Frascati idee del caldi storia
Contemporanea in questo momento ci a seicento seicentocinquanta persone stanno partecipando alle iniziative che in contemporanea si stanno tenendo punto nascita
Sapevamo diciamo di questa consistenza quest'anno l'offerta di iniziative del Festival è pressoché raddoppiata rispetto alla sezione precedente dando vita anche a nuovi filoni come per esempio l'officina delle arti quindi al di là delle tavole rotonde al di là dei momenti di riflessione sui temi di di gli hanno in hanno
Vengono posti all'attenzione del pubblico del Festival
Nell'officina delle arti artisti scrittori anche imprenditori parlano del loro lavoro delle loro opere e diciamo dell'intersezione dell'incrocio che c'è tra le loro opere e le vicende le situazioni
Dell'Italia contemporanea
Più tardi prestigioso critico d'arte Enrico Crispolti parlerà dell'arte pubblica di come quindi gli interventi artistici le opere d'arte possono riconfigurare gli spazi urbani
Gli spazi pubblici domani Marco Delogu
Un'importante fotografo presenterà ingresso libero su Rebibbia cattività
Sergio Staino ci parlerà dell'Italia vista con gli occhi di di Bobo Daniele Vicari presenterà il suo film il mio Paese un documentario sull'Italia che lavora Porto Marghera ma anche i centri di ricerca di Roma quindi insomma la nuova sezione le ha pare una una situazione nuova anche interessante di in congiunzione appunto tra la storia e gli altri mestieri e le altre
Quest'anno il festival ha un contenitore problematico che è quello denominato cittadinanze beni comuni
Cittadinanza diritti responsabilità le forme di rappresentanza oggi di poter partecipare anche come singoli cittadini ai processi decisionali quindi tutta la complessità di questa questione
Uno degli aspetti che verrà anche approfondito è quello essere cittadino inglese cittadino francese cittadino italiano oggi significa anche essere un cittadino che viene da altri Paesi e noi approfondiremo per esempio quest'anno che cosa significa in Europa
Essere cittadino inglese francese italiano ed essere anche per esempio di religione islamica che tipo di problemi questo può comportare qual è la situazione all'interno dei singoli Paesi europei beni comuni
Perché vogliamo riflettere su diciamo su quelle risorse collettive che possono sviluppare ulteriormente una una civitas una condizione di Civitas approfondiremo il tema della democrazia
Ci alla tavola rotonda di oggi affronterà un aspetto diciamo del tema della democrazia
Ci ci sarà una riflessione sulla Costituzione italiana su costituzioni di altri paesi europei
Il tema delle civiltà Thai delle culture ineludibile il tema del futuro
A partire proprio da un approfondimento de della condizione per i giovani come condizione autonoma nata appunto negli anni sessanta e quindi i linguaggi culture stili di vita e così via
E i luoghi della modernità negli spazi della convivenza oggi soprattutto le grandi mentre ma questa appunto è il programma lo conoscete l'avete visto io volevo parlargli soltanto di una cosa che rappresenta oggi forse la nostri ma la nostra massima direzione di lavoro nel senso
Nel senso che diciamo bene o male Varzi oggi rappresenta un appuntamento e un nodo dove si coagulano temi e competenze di alto livello
E qualitativo questo era il nostro principale obiettivo non l'abbiamo raggiunto perché non si raggiunge mai ma siamo su una buona strada abbiamo ormai tracciato su questo dei dei risultati e dei soliti la cosa su cui stiamo lavorando adesso è come questo nodo di competenze storici e non solo che vengono dalle maggiori università italiana europea e mondiale quindi questo
Pur coagulo Pillitteri competenze di risorse studio che varchi in qualche modo rappresenta in che modo Gemma in che modo certa dei sei dei segni
All'interno anche del nostro territorio e nelle sue articolazioni formative nelle sue articolazioni culturali e sociali e in che modo queste articolazioni
Diventano anche espressione di dati allora le scuole dodici istituti dei Castelli Romani e della Provincia di Roma che sono stati l'anno scorso vivaci spettatori di varchi quest'anno sono diventati attori hanno partecipato attraverso un lavoro che da gennaio ci ha portato fino ad oggi
A definire anche il programma le iniziative oggi pomeriggio per esempio Varzi ospiterà i laboratori i Progetti i prodotti delle scuole ma da questo rapporto con le scuole iniziano che un altro cammino su cui anche l'astro il sindaco di Frascati e l'assessore alla cultura di Frascati gli assessori di però da Erode noci invitano ancor di più a portare avanti le scuole alcuni temi i parchi di quest'anno diventeranno progetti didattici delle scuole e quindi inizierà un percorso che non finisce domenica all'una e mezza quando il pranzo finale conclude Tabacchi ma andrà avanti nel corso di tutto l'anno e le stesse scuole diventeranno un circuito Durante in tutti i mesi dell'anno di iniziative di tavole rotonde dibattiti presentazioni di Nizza la stessa cosa dovremmo fare per la città
Di Frascati che sarà se al di là del Festival durante tutto l'anno di alcuni appuntamenti importanti con l'università le università abbiamo cominciato un esperimento conoscenza della comunicazione per cui varchi è diventato seminario ufficiale degli studenti di scienza della comunicazione un modellino
Che possiamo in qualche modo poi ventate di estendere il tutto ai Dipartimenti di storia contemporanea delle tre Università di Roma a luglio ci siamo visti con le associazioni culturali dicastero e vogliamo hanno chiaramente non si faceva in tempo per questa edizione produrre
Una serie di iniziative e richiedenti che diventi non parte importante della prossima edizione viva quindi
Il patrimonio di alte competenze di studio di discussioni e di ricerca diventa un corpus dentro il territorio e nello stesso tempo l'espressione più alta del territorio
Entrano e si innestano del corpus diva chi questo è un po'una direzione di marcia che stiamo portando avanti per farsi Gebhard chi sia un festival verrà che metta radici guardi diciamo il mondo ostili per quello che compete al varchi naturalmente perché poi il mondo a Frascati ci tiene tutti i giorni per tanti altri
Motivi ma per quello che riguarda noi
Il mondo viene a Frascati il mondo della storia il mondo della riflessione sulle vicende contemporanee nello stesso tempo Frascati Castelli Romani nelle loro espressioni
Entrano in contatto e quindi varchi può diventare da un lato un appuntamento che speriamo assuma un un valore sempre di più nazionale ma anche un laboratorio permanente che porti avanti
Il lavoro che si avvia durante il Festival
Le istituzioni presenti a cui cedo subito la parola
Sono le istituzioni Comune di Frascati la Provincia di Roma la regione Lazio che danno il loro sostegno al Festival voglio solo sottolineare che non si limitano a questo
Ma in qualche modo sono protagonisti di un tavolo
Di proposta di un tavolo di idee e il programma che quest'anno presentiamo svolgiamo Abbati porta il segno anche delle proposte delle idee della volontà delle istituzioni che quindi sono in tutto e per tutto promotori del festival come si dice in gergo qui abbiamo oggi nostri ospiti due importanti dirigenti i politici Alfredo lei Marco Follini non c'è da parte delle istituzioni un appoggio esterno a Vacchi fanno parte diciamo della maggioranza
La parola
Ebbene innanzitutto do il benvenuto al bentornato a quanti conoscono conoscono Frascati saluto anche l'assessore Rodano che ci ha raggiunto
E con l'assessore edito ormai è un'habitué di Frascati non soltanto per motivi di amicizia ma forse perché questa nostra città sulla cultura sull'arte lo spettacolo sta investendo risorse nell'incidente proprio per essere un corto di ricevimento certo spero nella regione ma sono convinto non solo nella regione si ci troviamo nella Sala Consiliare di Frascati fino a questa nota abbiamo tenuto
Un movimentato a San Quirino consiglio comunale non dico dove la maggioranza ne dico dove la minoranza molte delibera abbiamo preso a maggioranza spero che oggi diamo l'unanimità invece è un'iniziativa molto bella come questa di vari
Io penso che dobbiamo riflettere son contento che in questo momento i quattro spazi della città oltre seicento studenti e cittadini stanno ascoltando
Si sono impegnati partecipano stanno insieme ecco una parola che è importante stare insieme per approfondire tematiche storiche ma non solo
Quest'anno parchi apre una lettrice nuove frontiere anche rispetto all'arte la riflessione di doveva alla cultura e penso che sia fondamentale in un momento questo del ventunesimo secolo
Che qualche volta ci lascia perplessi durissima che invece deve avere soprattutto nelle giovani generazioni una spinta un'energia nel comprendere nel canale e perché no nel criticare
Abbiamo assistito che stiamo assistendo troppo spesso al discutere confrontarsi di politica soprattutto sui media in maniera a volte fuori luogo strillato di superficie
A volte cercando la sopraffazione e faccio riferimento anche poche ore fa quando si devono esprimere concetti o memorie
Io penso che i giovani non devono essere abituati a questo la mia generazione attentato anche in maniera molto forte di farsi sentire di farsi ascoltare ha riempito piazze strade credendo in alcune certezze in alcuni valori in alcuni reali
A volte giustamente perché è stata una generazione molto punta a volte sbagliando seguendo magari delle concezioni storiche che nel corso del tempo si sono rivelate sbagliate
O per lo meno in parte erano
E allora noi indichiamo e questa è l'intenzione di varchi a comprendere ha soprattutto ragionare insieme vostri insegnanti a persone adulte perché ragionare su quello che è stato in Italia nel mondo qualche decennio fa o forse anche in maniera contemporanea moderna in questi giorni vi aiuterà anche nel corso della vostra quello che va che si propone quest'indagine storica un osservatorio che mira soprattutto a formare ed informare non ci dobbiamo far scappare questa importante iniziativa soprattutto occasione formativa per la città di Frascati si pone anch'essa possa terza edizione amici del consorzio
Veramente Città aperta all'arte alla riflessione all'appunto io invito gli assessori a riflettere su quello che sta avvenendo in questa città la settimana scorsa Giulia sensata graditissimo ospite alla notte bianca nella scienza essendo Frascati il più grande centro scientifico d'Europa
E proseguiremo con una serie di iniziative fondamentali
In questa calda estate abbiamo avuto i più grandi eminenti personaggi dello spettacolo internazionale
Abbiamo avuto in questo settembre molto bello altre manifestazioni sicura prestigio proseguiremo in questo autunno sarà molto caldo molto il bello dello stare insieme
E allora sta per nascere una nuova frontiera che vogliamo comunicare della e lo dico ai giovani che qualche volta detto con i loro colori loro suoni nelle piazze e nelle strade nostra
Vogliamo creare grande laboratorio imbarchi ci aiuterà come ha detto Fortini per riportarli
Come per questa iniziativa ad essere protagonisti attori e non soltanto coloro che subiscono o che perlomeno sono soltanto spettatori di fenomeni vogliamo farvi cimentare non soltanto nelle arti ma nell'essere protagonisti di una nuova generazione soltanto così si stacca la spina da altri modelli si stacca la spina da altri effettivamente di di e soprattutto comprendere per quanto importante in quello che dicevo prima stare insieme la forza la vitalità ed energia del saper vivere bene
Vi ringrazio ringrazio partitura gli onorevoli che fra poco non dico si cimenteranno si confronteranno sul tema molto importante l'onorevole RAI finirono io Follini a tutti gli altri ben tenuto con la speranza di ritrovarsi tutti insieme nella quarta edizione che già si preannuncia straordinario Benvenuti al Sud
Parola adesso all'Assessore alla cultura della Provincia Vincenzo
Poche parole perché di salute in genere hanno
Mi aspetto burocratico
Piuttosto insopportabile qui
Ne inadeguata insomma di queste nostre attività che invece sono molto importanti vedete innanzitutto per la presenza fatemi dire vostra ragazze ragazzi
Che popolano questi dibattiti numeroso
Il merito principale dall'esperienza ormai triennale commessa fortini di queste iniziativa bare chi è quella di aver immaginato di discutere di grandi argomenti della storia della memoria in modo partecipato
Non solo e non tanto in un consesso di studiosi oppure di personalità politiche ma dentro un processo di coinvolgimento più grande
Il tema della partecipazione oggi torna lo è sempre stato ma torna ancor più importante
E gli stessi argomenti che sono in filigrana il filo che regge questa tre giorni intensissima in contemporanea anche un esperimento che ha dato già i suoi frutti dalle versioni passate
Interessante è un po'come un palinsesto in cui uno si sceglie un pezzo e poi un altro i temi sono di straordinario rilievo il tema della cittadinanza
Ha detto bene
Sindaco di Frascati oggi un tema cruciale in una stagione in cui la globalizzazione ci impone di ragionare in termini nuovi di riconoscere le diversità non come appesantimento ma come valore
E di fare anzi della solidarietà della tolleranza dell'incrocio tra le culture di quel meticciato di cui talvolta si parla nella sociologia
Uno dei punti essenziali di questa stagione
Una stagione del tutto nuova
Che dobbiamo da contemporanei vivere con molta determinazione mantenendo viva la questione democratica che ogni tanto
E lei sa da questa o quella vicenda nel nostro Paese ma è il punto
Da cui non prescindere mai
In questa chiave introduco una nota che di questi dibattiti che un po'attiene qualche argomento che mi è capitato affrontare la mia esperienza e cioè come la cittadinanza oggi nell'era di internet e nell'era dell'innovazione tecnologica
Sì con notti in modo più forte e apra anche capitoli inesplorati
Unire libertà soggettività responsabilità
Insomma il tema così fresco e tremendo delle intercettazioni di che fine fanno tutti quei materiali ci pone il problema serissimo per la nostra democrazia dell'incrocio tra le libertà alla trasparenza e la privatizza questo credo che sia uno dei temi
Di un dibattito ricchissimo che va anche fatti credo che poi con Giulia Rodano che saluto dovremmo correre un altro dibattito sulle storie locali nella nostra veste più genuina di assessori
Del territorio un territorio comune no di un territorio che tra l'altro oggi esprime soggettività politica
Soggettività politica molto più di quanto sia stato forse in altre stagioni
Il tema del locale nel globale oggi davvero significativo infine mi ha colpito molto positivamente che sia stato prescelto come punto chiave come parola chiave di questi tre giorni anche il tema dei beni comuni
Forse il tema del nuovo Welfare State come si dice della nuova fase dello stato sociale
Cioè il riconoscimento che ci sono zone nella nostra attività che non attengono strettamente a logiche mercantili
Che appartengono invece a tutti come l'acqua come come l'aria ci sono questi
Punti di una riflessione da non improvvisare quindi quindi fermo tuttavia di grande momento
Nel ridefinire il carattere che oggi possono avere i servizi pubblici cosiddetto servizio universale che possono avere argomenti che non solo di qualcuno non possono essere immaginati in una logica proprietario a democrazia oggi si regge e quindi anche e molto su questo riconoscimento
I Commons come dicono gli specialistici ai beni comuni
So penso per esempio al tema pure questo insonni capitoli affrontarono so delle frequenze
Le frequenze radio televisive che potrebbero essere nella stagione
Digitale dell'innovazione tecnologica riservate per una parte ai beni comuni alla collettività associazioni gruppi metri invece oggi se ne parla in termini di proprietà di compravendita ma qui mi fermo per farne non solo auguri di buon lavoro
Che saluto anche io
Alfredo Reichlin Marco Follini che il dibattito che segue uno dei grandi temi
Su cui dobbiamo interrogarci insomma che ne è dei partiti
Quella storia è finita non è finita ma non è il mio ruolo qui parlarne tuttavia li saluto e purtroppo perderò questo dibattito me lo farò raccontare
Non so faccio i complimenti ma vorrei proporre all'associazione Fortini al consorzio che ha promosso anche quest'anno l'iniziativa insomma forse un piccolo sogno che introduco farla diventare come è stato per altre iniziative Mantova Reggio Emilia cioè uno dei degli appuntamenti nazionali e non solo nazionali
In cui si dibatte di storia cioè la storia come fenomeno di massa di discussione generale non solo quindi come fenomeno specialistico è un augurio è un impegno credo che potremmo prenderci tutti grazie e buon lavoro
Concludiamo l'inaugurazione con l'intervento dell'assessore regionale Giulia Rodano
Grazie psico arrivando buon'ultima circo di anche il ritardo peraltro di cui mi scuso circo di
Purtroppo siamo sotto Bilancio come immagino anche il collega la vita
Pochissime parole quando abbiamo cominciato a discutere con Fortini con il consorzio
Di questa iniziativa
Alla fine
Voi sapete come sono fatte le amministrazioni cenni capitoli di bilancio
E decidemmo che era giusto che con corresse l'esperienza di varchi ad un bando che si chiama grandi eventi
La loro hanno concorso hanno diciamo si sono
Misurati su questa dimensione
E hanno vinto
Quindi i soldi diciamo sono per quello che ci riguarda
Fino in fondo un grande evento
Questa esperienza e finì in fondo un grande evento ora noi siamo abituati a considerare i grandi eventi il grande concerto della star di musica rock
Piuttosto che la grande performances teatrale o artistica uno spettacolare
Io invece penso che sia importante e duttile che crescano eventi di riflessione
E di dialogo d'altra parte questo è una delle cose diciamo degli dei fenomeni più interessanti sud dal punto di vista culturale che sta avvenendo nel Paese
Se si guardano i dati della sia che sono i dati diciamo relativi a quelli che comprano biglietti per andare a vedere delle cose
Ai diritti che si pagano per andare a vedere delle cose
Il per quello che è in maggiore crescita possono le diciamo sono gli spettacoli lei
Le manifestazioni di che vengono chiamate performances letterarie secondo la la casistica della SIAE e cioè sono momenti di incontro e di riflessione intorno a due cose che sembrano in disuso oggi che sono la parola e il pensiero
L'Inter invece emerge tra i cittadini un bisogno di parola e di pensiero
E di rapporto diretto dialettico cioè di vedere in faccia chi parla non attraverso uno schermo televisivo che credo sia uno degli aspetti più interessanti di un agente
Del di questo momento di e di questa generazione
Della loro generazione noi abbiamo ai le lezioni di filosofia dell'Eliseo la fila fuori
I ragazzi vanno alle elezioni di di della notte bianca dell'università la notte tardi affollando la alla festival alla notte della ricerca che abbiamo tenuto una settimana fa
Si sono dovute chiudere le iscrizioni una settimana prima per mancanza di posti una cosa del tutto diciamo clandestina nel senso che nessuno aveva fatto una grande battage sul prezzo su questa cosa quindi c'è evidentemente una richiesta che io sono d'accordo con con Vincenzo vita dove dobbiamo far crescere e vorrei noi su questo abbiamo lavorato in effetti insieme al sindaco porosa
E al Consorzio noi vorremmo far diventare un un punto di riferimento nazionale
Un momento di riflessione di carattere nazionale
Una sorta di Cernobbio della storia
E del pensiero invece che di Cernobbio dell'economia perché io credo che abbiamo bisogno anche di questo
E abbiamo bisogno anche che la politica il pensiero la filosofia la letteratura si riappropri no anche del valore e anche dei primati che hanno in una diciamo dibattito politico culturale che troppo spesso diciamo fa da un lato dell'economia e dall'altra dello scontro ideologico in uno degli unici due canali di di riflessione
E credo che questo sia su questo noi anche come Regione abbiamo voluto investire oltre che sul fatto che i territori che non sono le grandi città
E le dimensioni che non sono il circo mediatico
E non sono anche scusate io capisco che poi rischia di offendere i presenti
Come dire la stretta oligarchia di coloro che vanno in televisione
Hanno una possibilità di come dire cittadinanza e anche hanno una po'hanno una poco devono avere una possibilità
Di parlare e di esprimersi per questo cittadinanze beni comuni come tema
Rilevante e per questo la scelta di un territorio di provincia di grande nobile
Tre tradisce il Co di grandi tradizioni culturali ma di provincia
E che è in grado di mettere in piedi di e dei e di temere di sorreggere insieme la politica la cultura la contaminazione dei linguaggi l'insieme di tante i tanti momenti dis caso ma ad un tempo di spettacolo di riflessione di contaminazione di linguaggi e altro elemento che è in grado di tenere insieme la riflessione storica e l'apertura varchi a questa caratteristica cioè varchi tende ad aprire porte
E tende ad aprire varchi per l'appunto lo dice la parola stessa e tende ad aprire varchi su ciò che è fuori di noi cioè il Brasile e ho visto che
C'è ancora di nuovo Poldo perduto dopo lo scorso anno l'Islam in una dimensione appunto di ricerca comune c'è e questo è l'altro elemento il rapporto è la scommessa di giocare sugli studenti sul territorio sulle scuole
L'insieme di queste cose ne fa una cosa molto particolare io credo che la dobbiamo far crescere Vincenzo dobbiamo lavorare per farla crescere
Mi affiderei anche ai ritmi illustri parlamentari che sono presenti ad aiutarci a far crescere queste iniziative perché l'Italia è il paese di piccoli comuni di pardon di coupon rimedi
I Comuni medi e piccoli l'Italia il Paese di di grandi tradizioni culturali diffuse
Che credo abbiano il diritto e il come dire e anche hanno il dovere
Di difendere come di rinnovare le loro tradizioni ma abbiano il diritto di essere considerate sede assolutamente legittime dignitosa di di esperienza culturali quindi buon lavoro auguri la parola
Bacca
Allora
Facciamo posto ma i protagonisti i primi di varchi
Quindi ha Alfredo Reichlin Marco Follini Giovanni Sabbatucci Roberto Gualtieri e a Guido molte Edo che coordinerà questa tavola rotonda
Vedo
No qua
Presente sì ho capito molte
Nomino prego
Sì
Quando
Va be'regionali benissimo pubblichiamo
No grazie
Presidente
Così
Abbiamo vediamo bene
Allora
Allora il tema di oggi che apre questa iniziativa e la democrazia nell'Italia della prima repubblica Dc e Pci antagonisti e complementari
Allora partecipano due protagonisti della scena politica italiana Alfredo Reichlin Marco Follini appartengono a generazioni diverse della politica italiana
Si vede anche e due storici eminenti della della Sapienza due storici che si occupano di storia contemporanea
Io sono Guido molte Edo sono un giornalista mi sono occupato a lungo di di politica italiana ho seguito la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista
Quindi vorrei cominciare appunto ricordando forse non tutti non so se conoscete il centro di Roma ma alla democrazia cristiana e il Partito comunista erano molto vicini tra loro avevano due sedi a Botteghe Oscure a Piazza del Gesù
Ed erano questa vicinanza non è solo fatto fisico forse erano i due e i due pilastri questi due partiti della democrazia italiana nel nei primi cinquant'anni della nostra storia
Sono due partiti molto importante ovviamente perché sono stati i partiti che hanno dato vita alla alla nostra Costituzione sono stati i partiti che hanno dato diciamo la i fondamenti della democrazia e c'è sono sanno dato il la Democrazia Cristiana come partito di governo ininterrottamente per cinquant'anni il Partito comunista come partito dell'opposizione ma di un'opposizione che non era un di puro antagonismo una posizione e poi vedremo anche con i nostri in con i nostri oratori qui che tipo di politica portasse avanti parte oculista nei confronti anche della democrazia cristiana e più in generale anche soggettivamente nella quadro politico italiano e internazionale
Ecco questi partiti non esistono più oggi hanno dato vita ad altre formazioni politiche il Partito comunista
Quello che resta il prete comunista oggi sono i Democratici di sinistra Rifondazione il Partito dei comunisti italiani più tante forse un pulviscolo di di di formazioni locali o più semplicemente gente che non appartiene più a nessun partito mentre dalla Democrazia cristiana sono scaturiti almeno due forze politiche che sono presenti oggi di cui Marco Follini uno
è stato uno dei leader non so oggi come poterlo definire perché le situazioni sono in sempre in grande movimento nella politica italiana
E un una parte diciamo della Democrazia cristiana nella lo schieramento del centrosinistra di quello che radio presidenziale è un'altra parte e nel centrodestra ora questo fatto può ecco io comincerei da i due storici se possibile nel nostro confronto perché
Per mettere un po'di carne al fuoco ecco io comincerei da la Roberto Gualtieri se se lui è d'accordo che autore di un libro che ora vi mostro Rita l'Italia dal mille novecentoquarantatré al mille novecentonovantadue
Promosso perché l'ultima opera che può essere utile anche da leggere
Per avere un'idea abbastanza completa di questo rapporto appunto come dice il titolo del nostro del nostro riunioni di oggi che era al tempo stesso di alterità e di complementarità ecco io vorrei che chiedere a Roberto Gualtieri il modo più semplice possibile avendo noi dinanzi a una platea che soprattutto di di giovani che molti dei quali sono nati dopo la fine della prima cioè sono diciamo cittadini della Seconda Repubblica quindi di usare un un linguaggio il più semplice possibile nel senso di non dare per scontata i concetti che per non lo sono ma e questa è una cosa voglio dire un po'strana noi che dobbiamo parlano di cose così remote che però tali ci appaiono perché c'è stato una vera cesura tra Prima e la Seconda Repubblica ecco quindi vorrei chiedere
A Gualtieri un po'di illustrare questo strano rapporto di in questo intreccio di complementarità e di alterità tra culture queste due grandi forze politiche della democrazia italiana
Grazie
Io prima di rispondere alla domanda che mi ha posto molte Edo vorrei
Molto sinteticamente dire perché secondo me occuparsi di questa questione che occuparsi della storia politica della cosiddetta Prima Repubblica e quindi della storia dei suoi due protagonisti principali
Ma non unici DC e PC e anche della storia gli altri partiti è questione che non ha solo un interesse diciamo storiografico c'è un interesse per chi fa lo storico di professione ma una importanza più generale politica e civile
E la ragione secondo me questa
Se c'è una cosa che distingue in modo più evidente oggi l'Italia di oggi dalle altre grandi democrazie europee
Questa cosa questa differenza
è l'assenza in Italia di grandi partiti politici democratici in tutti i Paesi esistono dei grandi partiti politici e questi grandi partiti politici che hanno vari nomi legati alla storia i vari paesi sono degli attori e dei soggetti fondamentali dello svolgimento della vita democratica
E questo è il fatto che ci siano questi grandi partiti democratici è una delle ragioni di fondo perché tendenzialmente oggi i grandi le grandi democrazie europee se la cavano un po'meglio dell'Italia di fronte alle grandi sfide del mondo di oggi che sono le sfide di fare i conti con nuovi popoli nuovi sistemi economici culture diverse la concorrenza della Cina tutte le cose che noi e quindi l'esigenza di rinnovare il nostro sistema produttivo ma di valorizzare le nostre caratteristiche nostra modello sociale europeo ecco in Italia lo legge basta aprire la televisione o leggere un giornale noi vediamo un sistema politico fragile
Frammentato a maggioranza di governo si regge mi sembra su tredici gruppi sottogruppi poppa artisti molto particolari un partito di fatto di proprietà di una persona che è anche l'uomo più ricco d'Italia insomma un panorama del sistema politico
Assai diverso da quello che caratterizza le altri grandi democrazie e questo secondo me anche se poi The condicio giornali non tanto è la principale elemento di debolezza dell'Italia oggi e allora la domanda che sorge se si è d'accordo su questa valutazione perché in Italia a differenza degli altri paesi non ci sono dei grandi partiti
Grandi di numero democratici poi insomma con le caratteristiche specifiche legate alla storia d'Italia
Ecco la mia risposta
è che uno dei motivi principali perché non si riesce si fatica a costruire questi grandi partiti e perché non si è fatto i conti in maniera seria con la storia politica
Della cosiddetta Prima Repubblica cioè con quel lungo arco di tempo che ha visto l'Italia reggersi su un sistema politico particolare che aveva preso attori appunto la Democrazia Cristiana il Partito comunista il picchio socialista eccetera
A un certo punto quel sistema è crollato
Non è stato in grado di affrontare le nuove sfide di un Paese che era diventato moderno e se avverto una stagione la stagione dei primi anni novanta che si è caratterizzata secondo me per due atteggiamenti rispetto a quelle eredità che in quel momento l'eredità che aveva portano delle macerie c'erano diciamo
Le macerie del vecchio sistema politico sul terreno e si cercava di costruirne uno nuovo che sono stati coi partiti di oggi appunto Forza Italia i DS e la Margherita eccetera eccetera ecco quali stato questo duplice atteggiamento
Il principale ideologia più diffusa è stata un'idea di che io chiamo di demonizzazione della storia della Prima Repubblica cioè si è ritenuto che lite che i problemi dell'Italia derivavano dall'aver avuto quel tipo di partiti e quindi la causa del fatto che l'Italia non era moderna eccetera come la Francia o l'Inghilterra era perché in Italia c'erano c'era c'era stata la sciagura di aver avuto la DC Piccini eccetera eccetera e che quindi per rendere l'Italia più normale bisognava fare
Tabula rasa di quell'esperienza di quella memoria di quella tradizione
L'altra
Atteggiamento che è prevalso è stato invece quello della rimozione cioè i protagonisti di quella tra eredità che poi peraltro sono gli stessi che quasi tutti che popolano ancora oggi la panorama politico
Hanno pensato di costruire il nuovo rimuovendo semplicemente il passato dicendo che è ora non siamo una cosa nuova non ce ne vogliamo più occupare chi ha detto io non sono mai stato comunista che ha detto io
Non ero comunista ma in realtà non lo ero insomma il passato non ce ne occupiamo tabula rasa The quindi un atteggiamento simile in realtà in questo caso volto anche a conservare cioè l'idea che fare i conti avrebbe significato anche perdere qualcosa quindi un atteggiamento diciamo così di conservatorismo
Che nascondeva in realtà un giudizio ciascuno pensava che la propria storia era sufficiente a costruire intorno adesso una grande forza politica e quindi poi i vari tentativi che non che non ride non ricostruisco anche perché molti di voi giustamente neanche gli abbia avranno presenti di costruire dei grandi partiti solo a partire da una di quelle tradizioni Craxi L'Unità Socialista D'Alema c'ha provato intorno con la Cosa due Prodi a un certo punto col Primo levi ognuno diceva io
Su queste macerie da parte ecco quindi rimozione o demonizzazione
Entrambi questi atteggiamenti come chiunque conosca di rudimenti della psicologico della psicanalisi dovrebbe sapere producono il risultato opposto cioè producono che il passato non passa o meglio che il passato rimane nella sua componente peggiore più morta e cioè noi oggi ci troviamo ancora quindi ossessionati da questo passato che insieme a noi
I leader sono tutti i leader che vengono da quelle storie la questione del comunismo è stato una delle questioni al centro della ultima campagna elettorale che abbastanza teoricamente sul repressi il passato e presente i partiti somigliano ancora in peggio
A i partiti presenti a diciamo ciò sono assemblati con le macerie dei vecchi partiti cioè non si riesce a cucire dei nuovi partiti e quindi paradossalmente questo passato proprio perché non lo si elaborato è presente
Mentre invece secondo me una seria elaborazione rilettura più equanime di quella di chi pensa che la propria storia non ha bisogno di essere ripensata e chi pensa che quella storia ma la cancellata quindi un atteggiamento diverso secondo me consentirebbe finalmente la vera innovazione politica cioè di costruire dei nuovi grandi partiti
Prendendo ciò che è vivo come un tempo si diceva di quella tradizione e liberandosi di quelle tradizioni e liberandosi di ciò che è morto facendo forse quindi l'opposto di quello che fino questi ultimi anni e avvenuto per questo quindi secondo me occuparsi di nuovo della storia politica della prima Repubblica non è un tema solo per specialisti di storia ma è un tema che interessa anche i grandi problemi dell'Italia di oggi i grandi problemi politici
Io personalmente mi sono misurato per queste ragioni quindi con questo studio fatto le mie ricerche
Non esauriscono assurdamente ovviamente la questione ma che vogliono essere un contributo a una nuova stagione di ripensamento comune della storia della Prima Repubblica
E personalmente appunto per rispondere a questo punto molto fra brevemente non so come vogliamo fare più di un giro quindi sposta più Brevi ecco sì personalmente ho sono arrivato alle seguenti conclusioni risparmiando vite i dettagli
Non c'è dubbio che il sistema politico italiano quello della Prima Repubblica appunto diciamo il periodo dal quarantacinque al novantadue dal quarantasei al novantadue è stato un sistema politico
Particolare un un elemento di anomalia nel senso appunto che si reggeva su due partiti molto particolari
La DC appunto e il PC la DC ero partito peculiare anche rispetto ad analoghe esperienze di partiti cattolici
Perché ha avuto la seguente caratteristica
Che le è stata impressa da da De Gasperi che nel riuscire a far ciò a compiuto un vero e proprio capolavoro politico
E cioè De Gasperi è riuscito a fare della DC un partito che
Intorno all'idea dell'unità politica dei cattolici c'è un partito quindi l'unico partito cattolico un partito votato da tutti i cattolici e quindi un partito che raccoglieva un consenso di una elettorato in gran parte moderato molti altri aspetti anche addirittura molto conservatore com'era
Quel tipo di rettorato dell'Italia Lura e però di ottenere l'unità politica dei cattolici
Su in un partito che invece era nel suo gruppo dirigente un partito democratico antifascista e che al suo interno conteneva anche una robusta componente riformista oggi diremmo cioè riformatrice e progressista
E quindi è riuscito a evitare la nascita alla destra di un grande partito di destra che nell'Italia di allora avrebbe significato proseguire la guerra civile e l'Italia che usciva dalla guerra dalla Resistenza dopo il fascismo eccetera
E quindi però lo stesso tempo di non caratterizzare quel partito con una forza conservatrice ma come una forza appunto centrista in cui moderatismo e riformismo s'intrecciavano e convivevano
L'altro grande partito il PC è stato anche su un partito molto particolare perché era un partito comunista e quindi come tale diciamo legato all'Unione Sovietica un un fondamento ideologico assai distante da quello che sono i pilastri ideologici culturali di una moderna democrazia o di tipo occidentale
Legato appunto strettamente legato all'Unione Sovietica di Giuseppe Stalin niente di meno quindi
Ma un partito che si è caratterizzato e si è differenziato nella sua natura dagli altri partiti dell'Europa occidentale per il fatto di essere riuscito
Ma mano che passava il tempo nona ridurre i propri voti ma ad aumentarli e diventare quindi nei fatti un grande partito di massa che aderiva a a un pezzo importante della società italiana e che anzi è riuscito a ereditare gran parte dell'insediamento storico tradizionale del vecchio socialismo riformista
Le cooperative tutto insomma quel mondo delle del i sindacati soprattutto nelle regioni centrali le cosiddette Regioni quell'insediamento tradizionale che aveva fatto la forza del PSI
è andato col Partito comunista e perché andato col Partito comunista
Perché Togliatti è riuscito a imprimere a quel partito no nonostante ma anche in virtù della della autorevolezza che gli veniva data da essere l'uomo in Italia dell'Unione Sovietica
Una linea assai equilibrata assai prudente una linea più moderata di quella degli altri per essere semplificare di quella degli altri partiti comunisti europei che infatti si sono progressivamente rinsecchiti ed estinti a differenza del PC
E a quindi costruito questa cosa inedita che non esisteva negli altri paesi di un partito comunista di massa non fondato sull'idea leninista che il Partito Comunista dovrà essere un partito di rivoluzionari di professione di pochi quadri addestrati che dovevano essere pronti alla presa del Palazzo d'inverno la presa del potere invece un partito di massa che aderisse alle pieghe della società italiana
E che quindi inevitabilmente non poteva che assumere un carattere diverso da quello tradizionale classista del modello dei partiti comunisti anzi per certi aspetti PC era addirittura meno classista e meno operai sta delle tradizionali socialdemocrazie europee
Questi due partiti con questa loro peculiarità si sono aspramente combattuti ma allo stesso tempo non hanno mai infranto il patto comune della Costituzione repubblicana la DC non ha mai ceduto alla tentazione o in alcuni casi anche ai suggerimenti alle pressioni che venivano dagli Stati Uniti di mettere fuori legge il Partito Comunista Italiano
Il piccino oramai credo ceduto alle spinte assai potenti che venivano dal dal gran parte la propria base a uscire dal terreno della legalità
A tentare l'insurrezione o comunque a scegliere un atteggiamento di rigida contrapposizione e non invece di fare quello che ha fatto cioè di fare della Costituzione il proprio programma fondamentale
Questa strana configurazione che secondo me è una conseguenza delle caratteristiche della storia d'Italia non è la causa di un'anomalia italiana è la conseguenza del fatto che l'Italia è un Paese più arretrato degli altri paesi europei in cui le masse non erano ancora state
Integrate nella vita dello Stato come era avvenuto degli altri paesi
La mia tesi che questa configurazione non è stata la causa dell'anomalia italiana ma è stata un elemento che ha contribuito a europeizzare e modernizzare
Il Paese in una lunga stagione c'è stato un elemento di forza senza quei partiti fatti in quel modo forse l'Italia non sarebbe oggi quel Paese moderno civile sviluppato che è qual è però il problema è il problema che proprio il successo di quell'azione che poi si è fatta di anche di una conflittualità ma anche compenetrazione per cui poi le lotte agrarie del quarantanove e la svolta riformista di cinquanta di De Gasperi che fa la riforma agraria Cassa del Mezzogiorno il partito di massa il cinquantaquattro la vittoria di Fanfani su una linea di fare un partito centrista moderno anch'esso di massa
Una un sempre un elemento di vasi comunicanti pur nel contrasto assai duro
Ideologico Enzo ma anche di piazza basti pensare la durante la polizia di Scelba il Moccia salta anche molta attenzione anche se appunto non è mai degenerata
Della guerra ci nella guerra civile tutto ciò ha funzionato assai bene finché si trattava di rendere europea è un Paese contadino povero arretrato com'era l'Italia e che l'Italia dei quarantacinque rubiamo ricordarlo in un paese assai diversa e più distante da Paesi europei di quanto lo sia oggi
Era un Paese in cui la maggioranza popolazione era contadina e questo lo è stata fino al cinquantanove quando in Germania io per hanno superato i contadini nel negli anni Ottanta dell'Ottocento era un Paese in cui la maggioranza delle case non arriva la luce non è all'acqua non era il Paese che oggi ci immaginiamo ecco
Quel Paese è riuscito a diventare un Paese civile moderno secondo me grazie a quei partiti
Ma proprio insuccesso della loro azione gli arnesi a un certo punto obsoleti a un certo punto l'Italia proprio perché è diventato un Paese moderno industrializzato sviluppato
Ha avuto bisogno di una moderna democrazia dell'alternanza
Il problema è che quei partiti non sono riusciti a costruirla
E la sconfitta dei tentativi di costruire una moderna democrazia egli alternanza i tentativi alcuni non ci pensavano proprio perché bilingue non voleva farlo disegna il compromesso storico non era quello di una moderna democrazia dell'alternanza ma questo magari avremo modo di tornare mi fermo per ora questo punto la incapacità potremmo dire strutturale di quei partiti di evolvere in una moderna democrazia dell'alternanza di fronte alle sfide nuove degli anni Settanta degli anni ottanta a come dire a quel punto sia costituito un freno è un limite per il Paese che ha cominciato avvitarsi nella spirale del debito pubblico delle contraddizioni degli anni Ottanta il che ha prodotto il crollo drammatico all'inizio degli anni Novanta
A questo punto il problema che noi abbiamo e quello appunto di costruire dei grandi partiti di tipo europeo e una lettura di questo tipo forse quella che consente meglio di capire perché ad esempio sul fronte del centrosinistra
Una grande forza progressiste democratica non può essere costruita solo sulla base dell'eredità del patrimonio storico della sinistra perché siccome in Italia il riformismo è stato anche il riformismo cattolico
Senza la componente del riformismo cattolico non si potrà costruire un grande partito democratico analogo per dimensioni per funzioni alle grande forse socialismo europeo ecco quindi che a seconda di come si legge il passato anche il modo di interpretare il presente le sfide politiche alloggi e cambia e quindi questo è il motivo comunque la si pensi perché io penso che oggi è importante superare la Rimoldi rimozioni con la demonizzazione del passato
è importante ripensare la storia della della Prima Repubblica dei suoi protagonisti
Perché la sfida che il Paese ha davanti se non vuole soccombere e quello di dotarsi finalmente di un moderno sistema politico europeo fondato su grandi partiti grazie
Sole Sabbatucci vorrei se è d'accordò portare anche il discorso su anche sul piano internazionale perché le vicende del DCE del PC quella fine coincidono con la guerra fredda e la loro fine coincide con la caduta del muro di Berlino
Ecco vorrei chiedere se quanto ha inciso la al condizionamento internazionale sulle nostre vicende appunto in particolare della DC che del PC è e se oggi hanno ancora questo questo peso sul sulle nostre vicende
Sì
Ma io credo e penso che Roberto quartiere o nelle persone meglio qualificati a spiegarci questa cosa qui
Molto evidente nel suo libro che sarebbe assurdo se mai qualcuno ci ha pensato cercare di raccontare o di spiegare le vicende della storia dell'Italia repubblicana senza tenere conto del quadro internazionale
Ho citato Gualtieri perché appunto nel suo libro nelle sue alta denso e altri lavori sempre insistito su questo nesso ma del resto è una è una verità evidente un dato di fatto che semmai fosse possibile raccontare la storia di un Paese senza far riferimento al quadro internazionale
Posto ammesso e non concesso che possa esserlo in altri periodi non lo è per la storia dell'Italia repubblicana il quadro internazionale è condizionante qualche volta cogente solo qualche volta
E
Come dire spiega tante cose contribuisce a spiegare tante cose come ci ha appena spiegato appunto Roberto Gualtieri
Attenzione però se sarebbe assurdo improponibile cercare di raccontare la storia italiana senza tenere presente il quadro internazionale è altrettanto distorcente fuorviante
Pensare a una storia della Repubblica come un semplice riflesso di quello che accade nel mondo negli anni fra il quarantatré e il quarantacinque come preferita il novantadue
No
La storia della Repubblica interessante anche per queste perché il
Riferimento il vincolo il vincolo esterno come lo vogliamo chiamare eh
Dai protagonisti della storia politica italiana sempre usato ore interpretato in un modo che qualche volta ci può apparire criticabile ma più spesso è creativo
Come si è detto un momento fa
De Gasperi interpreta il vincolo atlantico in modo tutto sommato positivo per l'Italia
In qualche modo riesce a
Acquisire perse e per il suo Paese una certa credibilità proprio per il fatto di sapersi muovere entro questo vincolo la stessa cosa può dirsi senza per carità volere indulgere a ricostruzione tipo provvidenziali istigò per cui in fondo poi tutti cooperarono per lo stesso buon fine no si davano un sacco di botte appena era possibile
Però in effetti va riconosciuto che anche da parte di Togliatti vi fu una come dire uno uso politicamente intelligente di un dato che per altri versi era negativo e paralizzante cioè l'appartenenza a quel campo al campo opposto a quello occidentale in cui l'Italia aveva peraltro liberamente deciso di schierarsi quindi
Il quadro sicuramente va tenuto presente per raccontare la storia della Prima Repubblica va tenuto presente anche per dare conto della sua fine della sua crisi è un dato anche questo universalmente riconosciuto che la caduta del muro di Berlino la crisi dei blocchi la fine dell'Unione Sovietica abbia fortemente contribuito a rompere il quadro diciamo di necessità di obbligazioni per cui su cui in parte l'edificio della Prima Repubblica stava in piedi
Basti pensare alla dato che è sempre stato richiamato che non è una cosa è certo da scoprire per cui quella identificazione di cui si è parlato prima delle lettorato moderato con la Democrazia Cristiana
Un dato che è stato sicuramente per certi aspetti fecondo e utile per il console
Mento della democrazia repubblicana bene
Quella quel dato si spiegava nel quadro della guerra fredda sì l'elettorato moderato dava i suoi consensi è un partito che in qualche caso era omogeneo ma in altri casi non verrà fatto
Alle tradizioni conservatrici e moderate della classe dirigente italiana lo faceva perché perché la democrazia cristiana sempre presentarsi fin dall'inizio come il Baluardo come il canale più forte più credibile in cui incanalare i consensi per opporsi appunto una possibile vittoria del partito comunista
Nel momento in cui
Il vincolo della guerra fredda viene meno perché viene meno la guerra fredda medesima perché viene meno clamorosamente uno dei suoi protagonisti anche questa sorta di obbligazione che convogliava quasi automaticamente
Anche se non totalmente il voto moderato nei confronti della DC viene meno sparisce
E questa è una delle ragioni per cui entra in crisi radici e per cui entra in crisi
Tutto l'edificio della Prima Repubblica e che era stato costruito in quel contesto e quindi su questo credo ci siano pochi dubbi sto dicendo cose abbastanza notte e risapute
Parlando però di
Nesso fra l'Italia fra il sistema politico italiano
E quello degli altri Paesi europei vorrei aggiungere un'altra considerazione
La questione che pure è stata richiamata
Della anomalia del sistema politico italiano in particolare del di questo carattere del sistema politico italiano per cui esso fa leva si fonda su due soggetti principali
Dei quali l'uno è sempre al governo e l'altro è sempre all'opposizione
E quindi l'assenza di alternanza e quindi una certa fissità di quel quadro per cui come voi sapete se noi guardiamo tutti i le consultazioni elettorali dal mille novecentoquarantotto fino al mille novecentonovantadue compreso
Noi abbiamo questo dato per cui c'è sempre e credo che credo non abbia riscontri in altri i sistemi politici europei per cui c'è un partito che è sempre il primo è un altro partito che è sempre il secondo
Cioè i primi le prime due posizioni della competizione elettorale sono stabilmente occupati al due per Titti
Uno dei quali per ragioni che sarebbe qui inutile richiamare non può andare al governo e questo indubbiamente è un dato è un dato che noi possiamo considerare se non vogliamo dire anomalo sicuramente peculiare
Perché io però dico che
Fino a un certo punto almeno non è corretto parlare di anomalia del sistema politico italiano ma per un una ragione molto semplice perché nel secondo dopoguerra se noi guardiamo il quadro dell'Europa così come esce dal secondo conflitto mondiale
Noi vediamo che i sistemi politici dei Paesi europei
Sono tutti anomali lei concludono nei confronti dell'altro sono tutti diversi l'uno dall'altro e sono tutti quanti insieme anomale rispetto a quello che si pretenderebbe esseri invece la regola ovvero il modello anglosassone non c'è un Paese nell'Europa
Del secondo dopoguerra che sia atti
Adatti che si conformi a quel modello posto che di modello si posso parlare questo punto di vista
Non lo è la Germania
Dove si c'è un sistema tendenzialmente bipartitico
In realtà non esattamente bipartitico che però fino ai tardi anni Sessanta si basa anche esso sulla regola per cui io uno dei due partiti sta sempre al governo ed è la democrazia che se avesse Cdu-Csu
E l'altro cioè il partito socialdemocratico è sempre l'opposizione questo vale fino a tu quasi tutti gli anni sessanta
Non lo è per Paesi per sistemi molti partiti siccome i Paesi Bassi come il Belgio che hanno dei sistemi per certi aspetti molto simile a quello italiano molti partiti coalizioni che cambiano
E nessun nessun modello dia regolare alternanza all'anglosassone
Non lo è soprattutto per quanto riguarda il sistema politico che per certi aspetti è più vicino a quello italiano cioè quella della Quarta Repubblica francese quella nata all'indomani della guerra e poi soppiantata dall'avvento di De Gaulle e della cosiddetta quinta Repubblica anche lì c'è un sistema multipartitico coalizioni
Che si fanno e si disfano con un tasso di mobilità assai più accentuato di quello italiano e anche lì attenzione c'è un partito comunista quando si dice che il Partito comunista italiano è diverso dagli altri in parte è vero in parte no nel senso che c'è almeno un altro paese la Francia in cui c'è fino hai gli anni ai primi anni Sessanta un partito comunista che è forte più o meno quanto quello italiano
Sta intorno al venti e più per cento dell'elettorato più o meno come il Partito comunista italiano e non può andare al governo è fuori appunto dalla cosiddetta aria della legittimità costituzionale e politica
Quindi
In questo quadro in questo quadro e anche nella prima fase della Quinta Repubblica cioè del cinquantotto Emporio dal sessantadue quando si afferma il principio dell'elezione
Diretta del Presidente della Repubblica in Francia per un po'di tempo la situazione non è quella che poi noi abbiamo conosciuto negli ultimi decenti e quindi il sistema politico italiano da questo punto di vista all'inizio nei primi decenni della sua storia repubblicana non è non possiamo non può essere definito un anomalia in Europa qual è il punto però che a un certo punto lo diventa
E questo avviene soprattutto a partire dagli anni ottanta dall'inizio degli anni Ottanta che cosa succede infatti succede che intanto tre nuove democrazie entrano nel sulla scena europea che sono i Paesi che avevano mantenuto regimi autoritari o che li avevano se li erano dati come la Grecia ma insomma fatto sta che dalla metà degli anni settanta in poi noi abbiamo
Questi Paesi Grecia Spagna e Portogallo le democrazie mediterranee diciamo così quelle che diventano i Paesi dell'euro come diverranno diventano delle democrazie e che tipo di democrazia si danno e si danno delle democrazie di tipo bipolare dei sistemi di alternanza
In Spagna in Portogallo in Grecia abbiamo dall'uscita della ditta del dalla dittatura in poi dei sistemi in cui in dieci
Abbiamo un bipolarismo e anche una quasi regolare alternanza tra forze moderate e forze progressiste
Non solo nel mille novecentottantuno
In Francia vince Mitterand vince la coalizione delle sinistre
E la quinta Repubblica diventa anche se ha un ciò che non era all'inizio un sistema di alternanza fra moderati che progressisti
A questo punto a questo punto il caso italiano diventa davvero un caso anomalo
E
Penso che si debba
Così che si possa ipotizzare e tra i motivi tra i fattori della crisi di quel sistema che si fondava su un sistema di democrazia dei partiti ecco
Per dirla e di quei partiti nello fra le cause della crisi di quel sistema ci sia stato anche il suo apparire il suo essere sentito anche in Italia e per tanti altri motivi che sono stati detti su cui potremo tornare come una anomalia
Viene il momento viene un tempo in cui ciò che appariva come il naturale portato della democrazia ovvero il protagonismo dei partiti
La loro forte incidenza nella vita pubblica e nel nella società viene sentito in Italia comune hanno Malia e anche come un peso
Come qualche cosa da cui in qualche modo ci si deve liberare che e anche a questo a questo dato noi dobbiamo
Dobbiamo fare attenzione se parliamo spiegarci non solo
Le ragioni per cui la Prima Repubblica
Vissuto ha prosperato e a in qualche modo accompagnato e assecondato il progresso politico e materiale del Paese ma dobbiamo anche appunto spiegarci i motivi per cui a un certo punto questa cosa non ha più urletto e Franklin motivi c'è quello che ho appena detto almeno secondo me certe Resta il fatto è questo non dobbiamo dimenticarlo che
Il sistema politico della prima Repubblica come dicevo prima a accompagnato assecondato in qualche modo
Anche forse causato un progresso indiscutibile del nostro Paese non non dobbiamo dimenticare il punto di partenza e non dobbiamo dimenticare questi dati di fondo cioè che l'Italia fra
Uscita dalla dal conflitto mondiale come Paese sconfitto come Paese lacerato e per certi aspetti anche materialmente distrutto dalla guerra dalla dittatura eccetera eccetera e che l'Italia a
Conseguito alcuni risultati assolutamente indiscutibili si è dato una costituzione democratica avanzate su cui oggi possiamo anche discutere se sia da correggere quanto e come ma comunque che ha assicurato un punto di riferimento indiscutibile per per molti decenni abbiamo avuto una Costituzione abbia avuto una vita politica democratica abbiamo avuto la libertà non dimentichiamo vitali anche nei momenti in cui si c'era una qualche cappa di conformismo che pareva in parte effettivamente limitava
Le espressioni e le manifestazioni culturali da è stato un paese in cui la libertà di stampa di opinione di associazione è stata largamente assicurato
L'Italia si è sviluppata
In modo impetuoso in un primo tempo e ha continuato a svilupparsi anche arricchirmi forse meno elevato una volta esaurito il miracolo economico l'Italia è diventata un paese tutto sommato
Prosperò con tutti i limiti che pure noi ben conosciamo
Bene non possiamo non sarebbe
Paradossale sostenere che tutto questo sia avvenuto nonostante la sua classe dirigente nonostante il suo ceto politico di governo e di opposizione a questo ceto politico sicuramente noi
Dobbiamo non solo attenzione storiografica manco un qualche riconoscimento grazie
Allora dagli storici passiamo adesso ai protagonisti della politica al freddo Reichlin
Diamo la parola vicino ampi ad Alfredo
Insospettabili spinge
No e perché se capisco bene
E dove sta l'importanza e l'interesse di incontri come quello di stamattina
Sta nel fatto di parlarsi un poco
Chiaramente enti dirci un po'di dirlo soprattutto i giovani
E come affrontiamo il grande problema irrisolto questo Paese
Paese è profondamente diviso
La questione della storia sta qui
Cioè come questo Paese
Perché questo Paese finora non è riuscito a darsi un'idea di sé
Come storia comune
E così continua in una disputa storiografica fatta di pentimenti di alcun segno di di ciò che non è stato ma che avrebbe potuto essere
L'importanza del libro di Gualtieri come
Senta Tucci a un maestro
Esterne
Il fatto che noi dobbiamo venire a
In queste questioni
Perché la questione che sono si trova l'ha detto quel che tredici partiti non è il solo che sono tredici
è che non non c'è quel collante comune che hanno tutti i grandi Paesi e su cui si regge loro forza per poter affrontare i grandi dei grandi spiriti delle grandi
Avete visto la scena ieri alla Camera
E nemici non imbattersi
La Russa faceva appuntamento che ho visto
Probabili provocava insomma
Ora l'e qui è la grande importanza carissimi ragazzi amici soprattutto a voi mi rivolgo della
Di una riflessione storica quale qualcuno non io su calorico
Qualcuno vista ripropone
Come rileggiamo la storia d'Italia come storie comune quindi con prendiamo coscienza di noi stessi chi siamo realmente non delle tribù ma chi siamo come popolo comune ogni diviso da tante cose ma
Queste sto
Quindi la questione che cosa è stato il Partito Comunista così sarda democrazia cristiana
Qui sta
Anche se questa storia e concluso però ma l'ha detto bene quartiere qui sta invece l'attualità
Del che io cercherò di essere
Schematico poi vi ripeto non è non io non sono
Ma qual è il grande enigma del PC
Questa cosa è che non ha precedenti perché Pcf poiché è durato una stagione colpisce preferito verosimile
Non pendenti lo sai benissimo non ha non è stato fondatore dello Stato
è stato una grande forza di opposizione
Quale limiti mantenuti ci
Cioè l'enigma che il possibili così
La ragione per cui un partito che si chiama comunisti e che si propone una rivoluzione comunista che non c'è mai stata e non ci sarebbe mai potuta essere in Italia cioè si pone degli obiettivi assolutamente irraggiungibili piastre
Ciononostante non solo sopravvive ma diventa un protagonista della storia d'Italia
Chi fa lo stato di costituzionale partecipa alla costituzione
Perché c'è poca sentire a una domanda perché
Secondo me qui e e e da qui che bisogna partire
Perché l'ha detto Gualtieri perché non è il PC che spiega la storia d'Italia ma è la storia d'Italia e che spiega il PC
Perché delle due l'una o la risposta è quella che viene data da tanta gente in cui ci sono anche degli elementi di verità
Tutto questo è accaduto per la stuzzica l'inganno la doppiezza la dell'INPS qui la delinquenza alle le manine
La stupidità dei quelli è perché non avete messo sotto i socialisti non si è fatto il ritmo insomma le spiegazioni oggi lo vedo che esce un altro libro di distanza che dice che la colpa di tutto e di Togliatti ahimè questa è una delle spiegazioni oppure c'è un'altra spiegazione
Ed è quella da
Per non farla per per appoggiarmi a un'autorità storica
Che tra l'altro giorno sentivo una conferenza di Agostino
Querce abeti in fondo il segreto
E non su
E l'estrema debolezza del riformismo italiano
E il genio di uno che si chiama Togliatti
Il quale è questo vuoto e cambia e e e fa del partito comunista lo strumento di qualche cosa che le classi dirigenti invece non non sono non riuscivano a fare
Se poi la tesi di Massimo Salvadori c'è scritto un libro su questo cioè risalire un po'più indietro nella storia d'Italia
E e il modo come è stato fatto lo Stato le masse escluso il brigantaggio gli eccidi gli stati d'assedio i mila novecentouno l'estrema
Ostilità e contrapposizione delle masse poco o i cattolici fuori addirittura dalla dalla vita politica e non non esplicano un buon numero non riconoscevano nemmeno l'esistenza dello Stato
Quindi è un problema enorme di rapporto tra le masse nello Stato
E fascismo ha risolto prima ha risolto il fascismo
Ma che durante il caduto il fascismo bisognava risolvere guerra chi lo risolveva questo problema
Del partito comunista il genio politico di Togliatti è stato quello che si è appoggiato a questa spinta profonda anche grazie al mito sovietico
E però ha fatto di questa spinta una
Per presentarsi per rendere possibile quello che si chiama una riconciliazione
Delle masse su su dire subalterne perché parlare allora di cittadini fingiamo vinse generazione soprattutto io sono un meridionale che cos'era Lozza attuatore il contadino rispetto alle classi dirigenti uno schiavo guasti
Farne un cittadino
E su questa base in corso di uno stato popolati di mostri dare una base di massa alla costituzione
Questo è il punto che oggi in qualche modo si riprese
Ma io di questo non voglio cantare
Follini cosa ne pensa venti punto poi non è che è stato risolto
Dopodiché bevevate non illudiamoci non date retta questi storici qui perché non è mica vero che andavano d'accordo ripete tipici e la DC
Dove la lotta è stata furibonda io ne sono io ne sono testimone ma dico ma di una violenza estrema
A parte il fatto che io sono di me tanto più sono anche la prova di quello che sto dicendo in quello che ho detto prima che sono diventato comunista senza manco sapere chi era stato mai praticamente cristalli
Problema era l'appello di Ercole Ercoli che sbarcava a Napoli e chiamava i giovani diciottenni erano una macro diciott'anni a prendere le armi
Tagliato gli anticiclone Ercoli manco sapevo di
A prendere le armi e e e e che diventa e che acquista due per vendicare la morte di gemme Pintor che era il mio maestro e amico insomma
Noi siamo entrati così una generazione entrata nel nel nel PC mica mica perché ebreo mica per l'Unione Sovietica entrata della pratica bella per la per il riscatto del Paese per la fine del fascismo per per sbattere fuori sede stesse camicie nere stesse buffonate per ritornare in Europa
L'America mi interessava i film americani mai avrei mai niente della dittatura sovietica quello no
Ora detto questo scusate
Però che capitelli avviene invece il vero incontro con la Democrazia cristiana viene e questo vorrei dire solo un punto di fondo cioè il Comune intendesse a fare insieme la Costituzione
Perché lì avviene se non sbaglio poi correggetemi ma cos'è che è unica al mondo
E cioè la nostra Costituzione repubblicana non la fanno le classi dirigenti
Le quali siano compromesse colpa Shima stavamo tappati per paura di pagare il prezzo fisso e e cercavano
La class per la la Costituzione la fanno gli esclusi
Il popolo rosso è il popolo bianco Ascoli per altre ragioni perché era stato estraneo alla vita
Questi fanno la Costituzione questo è il miracolo
E l'unico è la più grande riforma che l'Italia riconosciuto dal punto di vista morale dal punto di vista non solo istituzionale dal punto di vista politico questo foglio
Per tutto questo è avvenuto poi nell'ambito della guerra fredda su colpisci siamo spaccati come ci siamo spaccati se tutto ha retto e qui c'è il libro di Gualtieri le pagine sul CID legato sì siamo in una rete di Gorle sono molto bene
Perché li si incontra ci dice questa questa cosa se poi vi interessate di storie che fondamentale cioè il messo la mia storia non è comprensibile Sella separò dall'attuale io sono in te e tu sei in me
Perché Degasperi fa un partito di massa per tante ragioni e ci metto Maritain mi ci metto Montini ci metto
La riconciliazione dei cattolici democratici con la democrazia politica cos'è grandissima cimento
Questo strano ircocervo che da una parte la sua forza sta nelle parrocchie e dall'altra la sua forza sta nella mappa stammi bene insomma i il le prime cose ok mesi ho lette sulla rivista forse la cultura democristiana di allora è molto avanzata in una parte più della nostra perché devo dire
Mi son scordato di questo stavo dicendo se no libertà
Grazie al fratello ecco
Molto curiosa perché
Ecco perché da una parte si calmi il Follini perché tutta questa cosa della democrazia delle masse è anche perché non li costringeva a questo perché se loro s'azzardava oppure allo scontro non sapremo mai coloro come sarebbe andata a finire
Io mi ricordo benissimo sul balcone di Botteghe Oscure passare sotto Botteghe Oscure il fiume di basti i contadini volontari Massa Burkhardt rigoroso abbastanza spaventato perché un Hamas gigantesco di questi contadini veneti
Basisti e urlavano contro il comunismo nove DVD uno fa l'appello
E qui tranquilli felice perché tutti finisce che mi dice ma il nome perché vedi che li abbiamo costretti a farci il scimmia
Grazie
Cioè no costretti a organizzare le masse se volevano opporsi alle nostre masse organizzate noi facciamo i sindacati i loro dollari sindacati Riola Bonomi Anna
E in questo si costruiva una democrazia corposa
Profonda che che mobilita le masse in questo rispetto e il punto poi naturalmente c'è tutto quello che aggiunge su cui no adesso mi fermo per insomma faccio troppo a lungo
Non mi ricordo volevo conclude dicendo il problema è molto aperto davanti al Nord perché poi siccome tutto questo è magnifico ne stiamo avrebbero esaltazione però tutto questo aveva un difetto enorme e cioè che non si costruiva una democrazia compiuta perché poi rafforzeremo che si risana e che il suo governo Grammy perché noi non vogliamo governare
Frequentavamo costanti e e e la tragedia di Togliatti che l'uomo che più ha fatto per portare le masse italiane a livello della consapevolezza politica dello Stato devono poi impedirlo
Per quanto che era il luogotenente perché promette di andare al governo c'è questa poi la tragedia e le contraddizioni della storia italiana
Quindi a un certo punto questa roba non ha retto
Io a differenza di quartieri forse non solo sabato ci vuole prudenza io penso che con professori tre invece la via presso la quale potremmo affrontare e risolvere questa questione che Bill invece la Regione
Comunque è andata come è andata Cannes ammazzati Moro l'hanno ammazzato Berlinguer è morto e lì è finita mai
La Seconda Repubblica non è mai nata Cuesta poiché la cosa che bisogna dire questa famosa transazione ma quale transizioni son vent'anni transizione cioè il compito
Del della generazione che vi avevo la mia idea di fare un'altra Repubblica non l'avete Asso
Quindi rimasti così è un
Adesso speriamo che provi forse perché offre su
Detto
Senatore Follini
Tromba riscontri
Allora mettiamola così una volta c'era la botte piena e la moglie ubriaca
Adesso c'è la botte vuota e la moglie astemia
Provo a spiegarmi una volta sera in conflitto vero forte a spron una ragione Reichlin questa leggenda consociativa dobbiamo liberarci Anna perché la DC epici erano due partiti fortemente e qualche volta drammaticamente contrapposti e hanno dato vita non all'alternanza perché in quelle condizioni l'alternanza non c'era
Per il quadro internazionale diciamo anche che non c'era
Voglio non c'era perché Reichlin i voti bellissima no no no non da avrei votato ma quasi però cinquantun per cento comunque in una libera competizione elettorale non non l'avete mai messo assieme né né voi né né col vostro sistema di alleanze però
Non c'è dubbio che appunto
C'era un antagonismo vero
E però democristiani e comunisti erano
Persone civili sapevano stare al mondo
Sapevano convivere e quindi un poco
Il retaggio del CLN della lotta antifascista un po'l'impresa costituzionale comune
Un po'la consapevolezza di essere forti gli uni degli altri perché poi Degasperi doveva guardarsi le spalle da chi voleva intrappolato lo in un blocco d'ordine
Togliatti doveva guardarsi le spalle da chi proclamava l'ora X e quindi aspettava momento giusto per tirare fuori i fucili dai cascinali e fare la rivoluzione con le armi
E quindi c'era anche
Una sorta di reciproca autodifesa che stava alla base del riconoscimento
Che dici epici si sono scambiati a lungo però torno a dire tutto questo faceva parte di una civiltà politica quindi io vorrei che ci libera Assimoco di questo spettro che ci perseguita ogni volta che parliamo della DC del PC della Prima Repubblica
E cioè il sospetto che fosse un gioco di complicità non era così
Oggi noi abbiamo
Appunto la botte vuota la moglie
Astemia perché noi abbiamo una estrema
Virulenza parole
Non c'è come dire la la capacità di ragionare dentro lo stesso contesto istituzionale
Però mentre Reichlin dice io ho paura di un Paese diviso
Io so quanto rischiamo la divisione ma so anche quanto questa divisione oggi si artificiosa e quindi ho paura insieme del Paese diviso e delle divisioni falsa perché
Io credo che
L'elemento che colpisce di più nel dibattito politico di oggi e quanto tutto sia estremamente artificiosità
No ma non è questo il problema è che
Se facciamo l'elenco delle differenze che corrono tra uno schieramento e l'altro
Io credo che inevitabilmente ci rendiamo conto che sono molto più profonde per qualche aspetto molto più laceranti le contraddizioni che stanno dentro i due campi
Ed è molto più anomala la situazione a cui questo bipolarismo ha messo capo rispetto alla situazione di prima era paradossalmente più europea prima
Oggi c'è una situazione che costringe uno come me a trovarsi dalla stessa parte di Calderoli
E costringe uno come Reichlin a fare maggioranza con De Gregorio e con Caruso cioè ognuno di noi ha delle convivenze
Forzoso è dentro le quali non solo non è a proprio agio dal punto di vista esistenziale ma politicamente non ha senso tutto questo
Ora è evidente che tra la DC e il PC c'erano molte anomalie Togliatti diceva che PC era una giraffa
De Gasperi aveva linguaggio meno immaginifico ma la DC nel vecchio sistema politico era un partito idealmente e programmaticamente di centrosinistra ed era un partito logisticamente di centrodestra occupava uno spazio elettorale
Che oggi sarebbe quello del Polo e però questo spazio elettorale lo riempiva con una politica con iniziative con argomenti con mobilitazioni che erano tipiche di un centrosinistra no non quello che c'è
Oggi al governo ma insomma era
Una forte quando De Gasperi dice siamo un partito di centro che guarda a sinistra non è soltanto una battuta
In chiave elettorale da dice poche ore prima del diciotto aprile lo dice per invitare una parte del popolo di sinistra a votare per la DC piuttosto che per il fronte ma
Come sempre questa frase accenna rivela anche una verità politica più profonda
Ora
Perché è importante il ragionamento che ha fatto prima Gualtieri il suo libro e e perché è importante dare una conseguenza a questa ricostruzione
Perché la mia
Interpretazione che il vero passo falso noi lo abbiamo fatto all'indomani dell'ottantanove
Cioè fino alla caduta del Muro tutto si spiega
Cioè
La DC che organizza come può e come sa
Il blocco moderato c'è il PC che ha la testa dentro un rapporto molto antagonistico molto sofferto molto complicato
Con la tradizione socialista
E comunque si contendono il primato di una cosa che destinata prima o poi a diventare fronte progressista il partito laburista il partito socialdemocratico ognuno dai nomi che vuole ma insomma la cosa è quella
All'indomani della caduta del Muro queste due politiche potevano avere il loro svolgimento naturale
E noi saremmo arrivati senza troppa fatica all'approdo europeo che
In tutti gli anni settanta e gli anni ottanta si era era stato agognato da una parte e dall'altra la democrazia compiuta era dietro l'angolo
Bastava soltanto che i democristiani da una parte i comunisti socialisti dall'altra svolgessero il filo della propria politica riportava inesorabilmente
A in personificata una alternanza di stampo europeo invece che cosa accade
Accade che da un lato i democristiani molti dei democristiani la gran parte della classe dirigente democristiana invece di tenere il punto fa il salto dalla barricata
Io contesto l'Ulivo perché l'Ulivo è figlio di questa distorsione della cultura democristiana
Io penso che
La naturale come dire di spot
Tutto portava i democristiani a fare a quel punto
La grande forza moderata conservatrice se vogliamo usare la parola cane non piace ma insomma la grande forza di centrodestra che avrebbe dovuto animare questa metà campo
E invece lì
La DC Martinazzoli il Partito Popolare si prende un'altra strada
La sinistra a sua volta
Decide di essere tutto
E una volta che si è spogliata della identità che per la verità
Ha inciso maniere che vanno ancora indagate sul sul sull'immaginario collettivo del della sinistra
L'identità per la forza dell'est l'identità del mito sovietico una volta che quella roba lì viene tolta di mezzo
L'errore a mio giudizio di Berlinguer consiste nel ritenere che di lì in poi
Il Partito comunista abbia bisogno di una identità altrettanto forte e l'identità giusta è a portata di mano ed è la questione morale per cui Partito comunista diventa il Partito della virtù diventa il partito dei migliori degli onesti
E
Nel momento in cui appunto cade il muro e sì organizzano gli schieramenti in vista di quella che dovrebbe essere e non è mai stata la Seconda Repubblica
La sinistra a questa bandiera nelle mani
Ed è come se bipolarismo italiano dovesse nascere
Sotto come dire il segno dell'etica da una parte ci sono
I virtuosi dall'altra c'è il regno delle tenebre del vizio e poi tutto quello che è successo dopo è largamente conseguenza anche di questa divisione delle parti
Allora io
Sul fatto che
Noi dobbiamo per forza essere a tutti i costi un Paese bipolare ho molti dubbi
Sul fatto che non abbiamo interpretato correttamente il bipolarismo in questi anni ne ho ancora di più nel senso che non soltanto il medico non ci ha prescritto il bipolarismo come ricetta per la nostra guarigione ma a differenza di tanti altri Paesi europei noi il bipolarismo lo abbiamo interpretato come la necessità di assommare
Mettendo a viva forza sotto lo stesso tetto le persone più diverse formando le alleanze più strampalate
E credo che abbiamo fatto un bipolarismo di tipo un po'turco non so se chi è stato a Istanbul sa che c'è gran basare per
Luogo in cui si vende di tutto e i nostri due schieramenti somigliano molto a un a due grandi basare a due caravanserraglio in cui c'è di tutto e questa è secondo me
Come dire la principale difficoltà che c'è oggi sulla strada della alternanza
In Francia Chirac un certo punto ha fatto meno abile penna messo paletto alla sua destra in Germania Schroeder ha fatto la stessa cosa con la Fontaine
Noi invece
Come dire verso i nostri le penne ai nostri
La Fontaine verso le posizioni più estreme abbiamo un'indulgenza infinita perché siccome appunto le coalizioni sono solo dei cartelli elettorali devono essere i più ampi i più vasti possibili perché questa è la condizione e la garanzia Della vittoria e la possibilità di competere questo è secondo me l'errore di fondo che sta dietro questi due schieramenti
Ma probabilmente questo errore a sua volta nasce dal fatto
Che alli intorno all'ottantanove all'indomani della caduta del Muro non siamo stati capaci e questo è un tema che riguarda la generazione di Reichlin almeno quanto la mia anzi forse
La sua generazione in questo qualche responsabilità in più c'è la non siamo stati capaci di dar vita
Alla alternativa canonica più semplice più ovvia che stava più dentro le corde stato dentro la storia del popolo italiano
Che era quella che di lì in poi avrebbe visto democristiani e comunisti continuare a disputarsi la guida del Paese non più in nome
Delle grandi come dire argomentazioni ideologiche che li avevano divisi fin lì ma in nome della capacità che l'uno o l'altro avevano di rispondere ai problemi del Paese non abbiamo perso quella occasione allora
E a dimostrazione che la storia non è acqua ma come dire trascina molte cose
Fa pagare a lungo le conseguenze degli errori che si commettono io credo che di quel passaggio falso noi ereditiamo ancora oggi il costo e le conseguenze e la difficoltà in cui non ci troviamo la come dire disagio nel quale tanti Dinoi si trovano e figlio anche del fatto che allora l'occasione che c'era che era a portata di mano di dare un assetto più semplice e più coerente con la storia alla vita politica italiana noi l'abbiamo perso
Amico ancora un po'di pazienza io chiederei
Il piccolo
Rapidissimo
Dieci minuti in tutto tre minuti i due storici delle poi allora sì no io dovrebbe essere volevo interloquire con le ultime cose che diceva Follini perché in parte le condivido molto e però vorrei introdurre un elemento da storico diciamo di così di differenziazione
E cioè non c'è dubbio che anch'io lo penso
Che
Nell'ottantanove novantadue
Si sono commessi dei gravi errori che ancora oggi paghiamo
Non c'è dubbio che quegli errori siano figli anche di scelte precedenti ad esempio a sinistra
Il modo con cui è nato il PDS ereditando una certa visione
Del della crisi italiana dell'ultimo Berlinguer tutta in chiave di questione morale
Che derivava molto dall'esaurimento della cultura politica dei PC e dell'assorbimento passivo di una certa cultura di tipo azionista la cultura della Repubblica che portava proprio a demonizzare il giornale la Repubblica che portava proprio quella cultura demonizzare i partiti politici la storia dell'Italia repubblicana quella visione lì ha impedito
Al PDS di caratterizzarsi con chiarezza come una forza del socialismo europeo
Mettersi d'accordo con i socialisti e costruire un polo socialdemocratico tradizionale allo stesso tempo non c'è dubbio che la nella DC hanno prevalso quel che restava della DC perché Palombo abbiamo dimenticato che tutto ciò avveniva non in un mondo insomma il un dibattito tranquillo ma sotto i colpi della magistratura sotto nel contesto di una crei crisi finanziaria drammatica del Paese
Per gli Effetti del combinato disposto tra debito pubblico Germania che alza i tassi per l'unificazione tedesca e quindi la lira Strait insomma in un contesto molto che non posso ricostruiamo a molto
Procede l'uso diciamo così ecco non c'è dubbio che nella nel gruppo dirigente post democristiano hanno agito opzioni diverse che hanno spinto alcuni a pensare all'ipotesi di fare un partito moderato di centrodestra altri invece a ipotesi diverse magari sperando di poter recuperare una centralità che era irrimediabilmente perduta
E non bisogna dimenticare poiché tutto ciò avveniva con un sistema elettorale che cambiava sotto le spinte del re Felipe referendum eccetera eccetera mai a Follini voglio chiedere questo accusa tutto ciò
è avvenuto per degli errori congiunturali che in qualche modo sarà presa per sbaglio una strada mentre era alle porte era veramente così possibile l'altra strada o il fatto che le cose siano andate così a sua volta come dire è la conseguenza di cose profonde che erano avvenute e quindi difficilmente le cose sarebbero potute andare altrimenti mi spiego meglio
La DC
Era naturale per un partito come la DC che era appunto un partito di centro che guarda a sinistra come diceva De Gasperi
Trasformarsi in un partito di centro destra di fronte ai problemi che aveva il Paese era naturale per una parte almeno di quel gruppo dirigente e anche una parte minore magari di quell'elettorato
Non collocarsi su quella strada non c'è dentro la storia della DC una componente riformista che esca che noi che ne ha più naturalmente trovar la sua collocazione in un quadro europeo di democrazia e l'alternanza e lo schieramento di centrosinistra secondo me sì secondo me era una era innaturale per tutta la DC
Trasformarsi un partito di centro destra e allo stesso tempo l'ipotesi che comunisti e socialisti o quel che restava di loro dessero vita a un grande partito socialdemocratico consumatori Marco
Follini come posso
Il tema è questo
I democristiani di sinistra
Scegliendo di restare di là hanno inventato Berlusconi ora io non so se questa fosse la loro intenzione ma questo è il risultato che hanno prodotto
Io richiamo la lezione di Moro che non era meno di sinistra degli altri da un certo punto di vista però sapeva che doveva fare i conti a Bari con il mondo che aveva votato per Di Crollalanza ne teneva conto
E riusciva a mantenere il rapporto con quegli ambienti quei ceti quegli interessi in qualche modo aprendo un ombrello su quella parte della società italiana mantenendola ancorata a sé
Nel momento in cui questo nesso si perde in quel vuoto arriva un'altra destra
Ora l'ASP
Voi storici spiegata sempre che la storia non si fa con i se io non capisco perché ci private del divertimento maggiore che chiunque ha nel leggere un libro di storia che chiedersi cosa sarebbe successo se abbatterlo fosse arrivato
Grouchy anziché Blücher ma purtroppo poi pare che siano domande poco canonica io però sono fortemente convinto che se la DC avesse dato l'evoluzione che a me sembra più naturale certo che presentava difficoltà tant'è che l'evoluzione andata dalla parte opposta
Però la storia italiana avrebbe avuto qualche anomalia di meno rispetto alle tante che invece in questi anni abbiamo accumulato ma io sono d'accordo che Berlusconi la inventato
Ma ho ventisei essendo Mao la sigla per Martinazzoli Amato Occhetto cioè diciamo e la il gruppo dirigente di quei tre partiti nel senso nel senso che nel vuoto nell'incarnare
Io sono d'accordo ma io penso che quell'operazione che aveva consentito a Moro di di fare lo Statuto dei lavoratori e contemporaneamente di farsi votare dagli amici di Crollalanza Bari
Non era più possibile perché i fondamenti sociali politici e internazionali che avevano reso possibile l'unità politica dei cattolici e quindi la convivenza
Di quelle posizioni con quell'elettorato
Erano venuti meno per una serie di ragioni internazionali la fine della guerra fredda che avevano costituito il collante il cemento di quell'unità politica politiche la presenza del partito comunista che costituiva il motivo per cui poi quelli stavo insieme
E sociali la fratture tra ciclici operai e che le lavoro dipendente che verso il ceto medio unificato anche e culturali la progressiva
E rimozione di alcune barriere tra cattolici e laici nominati non credenti ecco tutto ciò va eroso i fondamenti della dell'unità politica dei cattolici e ha quindi reso inevitabile
Una divisione della DC problema e il modo con cui è avvenuta secondo me quella divisione che non ha consentito né di costruire un partito di centrosinistra fondato sull'incontro tra riformismi cattolici socialista e comunista né una moderata una forza moderata di centrodestra che ritirasse il meglio
La tradizione la Democrazia Cristiana allargandosi magari alcuni al liberalismo e alcuni ma invece nessuno dei due è stato capace di fare
Il proprio compito ha ha pesato appunto quella visione
Della della del del passato demonizzare ante o di rimozione
Che ha portato ad esempio il PDS a non dare alcuna sponda al momento in cui il Partito Popolare era in crisi mi ricordo l'appello di Gerardo Bianco in prendete tempo Nord picchi di PDS referendum
Via tutto farsi dirigere da Dada Corriere da Repubblica da Mario Segni e di esche sull'altro fronte
Lo sgomento lo sconcerto l'insicurezza le proprie ragioni e quindi Berlusconi che occupa il campo e offre oggettivamente un un riparo dove è tutto questo è stato una vicenda drammatica che forse c'ero anch'io sto spero si sa forse si poteva evitare però è andata così e quindi a oggi a questo punto come dire
Questo lo dico anche per quanto riguarda l'idea no che ormai no ma non è ancora a sinistra
Riproponiamo l'idea del partito socialista tradizionali come dire lo si dice per Livio diciamo per la politica quando il dentifricio uscito non lo rimette in nel tubetto a questo punto come dire è oggettivo che queste quelle come dire le carte si sono rimesse colate e e che un pezzo delle reti e la tradizione della del del riformismo cattolico democratico costituisce un lievito fondamentale per un moderno partito di centrosinistra e allo stesso tempo credo che il centrodestra potrà e dovrà di organizzarsi in forme diverse più legate alle tradizioni del paese di quello che è avvenuto come dire in questi anni e speriamo che come dire una personalità come Marco Follini UE ci servirebbe in entrambi i casi io non so come sarebbe più utile di servirebbe da noi desse servirebbe da loro
Non so cosa farà ma insomma speriamo che abbia un ruolo importante a l'anno voglio andare io di qua non vogliono gli altri perfetto
Alla fine non lo so moderatore sono ora processo sci procura quell'accordare uno solo una cosa che dopo di noi c'è un dibattito con Vanni Pierini e Duccio Trombadori sulla questione novecento a partire da questo libro
Sì sì Emas dopo abbiamo seguire l'attuale sì
Scusi se ci sono delle domande non ben vengano
Brevemente
Va be'vediamo due la
Nel mercato del per l'arresto
Finale
Non se ne parla
E la questo
Sì ma questo
Ecco qualche altro
Posso rispondere intanto a questo questo intervento io devo dire che non sono del tutto d'accordo non sono neanche del tutto d'accordo con quanto ha detto Reichlin creare molti altri hanno detto che con la morte di Moro
Finisce la Prima Repubblica la Prima Repubblica vive ancora per una decina d'anni con regole personaggi
E e che formule che sono tutto sommato le stesse di prima la morte era morta ad un'ora da un colpo molto forte ma
Quello di cui noi stiamo parlando non è l'interruzione del dialogo fra la Dc e il Pci
Quello di cui stiamo parlando è perché dalla DC e
E dal pc una volta esaurita si l'esperienza della Prima Repubblica non si era tenuto fuori non si erano dei Fori Soggetti altrettanto forte altrettanto credibili questo secondo me è il punto perché rimpiangere il mancato sviluppo di un un ulteriore più profondo dialogo fra la DC e il PCI significa
Ignorare quello che invece qual è il problema cioè la crisi di quel modello politico e l'instaurazione di una democrazia dell'alternanza in Italia io non credo
Che
Il compromesso storico attenzione non era la grande coalizione alla tedesca che poi dava luogo a una compiuta democrazia dell'alternanza il compromesso storico nella
Intenzioni del suo ideatore era qualcosa che dovrà durare per sempre
Era l'idea che le forze del progresso si mettessero tutte insieme nel superiore bene della società della collettività governasse ero per sempre tutte insieme e quella era un'altra cosa è una strada che non portava secondo me
In nessun posto in quel momento che dal punto di vista che non ci siamo
Proposti per quanto riguarda
Sempre restando in tema le responsabilità cioè il perché
Questo passo falso a cui accennava Follini perché dopo che tutta che l'impalcatura della Prima Repubblica venuta meno non sono nati quei soggetti forti nel campo moderato nel campo progressista per dare corpo umano democrazia dell'alternanza
Io qui devo dire che sono d'accordo con Follini più che con Gualtieri
L'errore fu o da ambo le parti è in particolare fu da parte della ex DC degli omini che ha una stima allora guidato l'abbiccì dice Gualtieri ma come potevano a loro con la loro storia
Andare a destra qualificarsi come centrodestra ma nessuno glielo chiederà De Gasperi aveva addirittura detto gradi c'era un partito che guardava a sinistra ma ciò non gli ha impedito di occupare funzionalmente quella parte
Dello schieramento politico di rivolgersi a quel settore dell'opinione pubblica
Messaggera molto chiaro noi siamo quello che siamo siamo riformatori ma quale partito quale schieramento di centrodestra europeo non è anche riformatore che
Forse la la democrazia cristiana tedesca non ha fatto le riforme addirittura inventate modello renano figuriamoci però il problema non è questo il problema di dire
Noi stiamo qua e non stiamo con quelli che stanno di là la sinistra è altra cosa noi siamo altra cosa rispetto alla sinistra così si crea la democrazia dell'alternanza
Altrimenti si crea un altro modello quello che noi stiamo sperimentando adesso quello per cui ognuno dice noi siamo la destra ma siamo anche la sinistra e se quegli altri vanno al potere la fine del mondo la catastrofe allora qui è il punto
Il punto è porsi come parte che fa proprie anche istanze che sono Asterio punite alla parte avversa ma che si colloca comunque entro un recinto preciso che si mette da una parte e accetta di confrontarsi con l'altra cosa che in teoria noi abbiamo in pratica però come tutti sappiamo
Non non funziona ma la Radice secondo me sta nella scarsa esperienza che lei d'Italia ha fatto della democrazia dell'alternanza in una Scardino un deficit di cultura liberale per cui si può andare tranquillamente al governo e all'opposizione senza per questo bisogno di spararsi
Piccola chiosa prima Alfredo Reichlin
A un tantino accusato Nuovi Storici di avere una visione così a posteriori un po'conciliativa ire mistiche intanto qui
Non stare a fare troppe distinzioni fra le due parti di questo tavolo siamo tutti un po'storici beh Forlin tra l'altro è stato uno storico della democrazia e Cristea era a chi ne ha scritto libri anche lui e siamo tutti un po'politici o meno lui di più sicuramente lui è un politico veramente
Ma io no no no io sono un anziano professore ormai è tardi per però diciamo che per la politica la seguo e mi mi appassiona quindi non c'è tutta questa distinzione
Che cosa dice no attenzione noi ci combattevamo il fortemente duramente lo so l'ho detto anch'io anzi per rinforzare questa questa immagine di un contrasto che era vero
E per niente come dire di facciata dirò di più
Tra chi l'ha detto
I democristiani noi li costringeva a mo'a essere quello che sono state cioè un partito con forte base popolare perché c'eravamo noi sennò che eravamo pronti a occupare
Quello spazio
Va detto anche il contrario
I comunisti noi noi potrebbero dire i democristiani li costringevano a essere costituzionali e legalitario perché se non avevamo un sacco di botte
Perché c'era Scelba attenzione Scelba certa era l'anima era il volto poco popolare duro della democrazia cristiana
Ma se il la lotta politica in Italia è rimasta entro i confini della legalità
E questo è avvenuto anche perché se il dato della partenza dell'Italia alla mondo delle democrazie occidentali non è stato messo in discussione c'era anche e questo è avvenuto anche perché c'era qualcuno con i manganelli e qualche volta in me con qualcos'altro oltre i manganelli
Che era lì pronto a mettere un un'altra quindi bisogna dire entrambe le cose quanto e finisco alla grande questione perché il PC è diventato quello che è diventato essendo quello che era perché è un problema che tutti noi ci dobbiamo porre al quale non possiamo sfuggire
Certo le capacità in qualche caso il genio politico dei dirigenti comunisti e di Togliatti in particolare sicuramente certo come ha detto prima Reichlin
La assenza la debolezza di una tradizione riformista in Italia sicuramente sicuramente però due cose vanno dette intanto che a uccidere quel poco che c'era rimasto di tradizione riformista hanno fortemente contribuito i comunisti per loro motivi
Precisi per prenderne in qualche modo l'eredità e anche la struttura organizzativa tutto quel patrimonio di sindacati di cooperative di associazione di enti locali i comunisti se lo sono preso ma per farlo hanno dovuto non dico fisicamente ma comunque e culturalmente eliminare tutta la tensione riformista socialista che in Italia esisteva
Attenzione attenzione la colpa di questo è dei comunisti ma in primo luogo dei dirigenti socialisti di allora se noi i quali di quella tradizione quasi si vergognavano non ne volevano sapere Avano paura di non essere i primi della classe di non essere abbastanza rivoluzionari
Perché i comunisti erano più dinamici erano più forti sul territorio e l'orario anziché errori riscoprire la loro identità se ne sono sbarazzarsi per essere più comunisti dei comunisti per dirla in termini molto
Brutali quindi nella fra le spiegazioni fare le cause per cui Piccini è diventato così forte c'è anche che la tradizione riformista in Italia era debole e coloro che avrebbero dovuto rappresentarla si guardarono bene dal farlo anche questo è un dato che va tenuto presente
Voglio dire due cose prima
Quando io parlo di tempo insomma non mi pare che
Sbaglierò ma insomma
Il riformismo non è un'ideologia
Di riformismo è un fatto storico cioè è il fatto veramente qui mi appello agli storici ne sanno più di me che una zona del mondo che poi si chiama l'Europa
è avvenuto qualcosa di peculiare e cioè le classi dirigenti hanno fatto un compromesso società
Questo è il Riformista
Il riformismo eh
Quello sforzo sempre di parlare Giorgio Ruffolo è il compromesso tra il capitalismo alla democrazia
Imposto in qualche modo
Dalla sinistra ma anche tra le classi dirigenti
La STU quando parliamo di storia italiana non ci dobbiamo dimenticare di questo fatto che non è un è l'opera dei pupi io mi sono impadronito del del riformismo socialista e quell'altro
In Italia la classe dirigente italiana
Non ha mai voluto fare ho saputo fare questo compromesso che non è ad nomina ma ecco cosa molto più vasto
Compromesso
Il capitalismo italiano è una certa se
Lo vediamo ancora in questi
Il capolavoro della Democrazia Cristiana è che su questa base ha costruito
Un modello sociale ed economico del tutto peculiari
Che a suo modo è stato un sostitutivo del compromesso socialdemocratico
L'economia mista Dini
Tutto il l'imprinting brogli che sappiamo il capitalismo senza capitali Mediobanca gli enti eccetera non sto a dire i libri barca li abbiamo letti e sappiamo
Il problema è che oggi l'abbiamo questo dico Lotito Follini problemi che oggi abbiamo di fronte è che possiamo e sulle il tuo uno schema perfetto
Ma è uno scherzo
Perché è saltata questa roba
Perché il mondo è dominato da un'altra logica e cioè la rivoluzione conservatrice
Il fatto che si è creato uno squilibrio enorme tra il cosmopolitismo dell'economia e il localismo della politica la politica sta sotto
Il vero problema è perciò io penso a un nuovo partito
Cioè che cosa come armare è di nuovo alla politica se non armiamo la politica non capiremmo faremo mai un partito di una tutto quello che è un la politica non è in grado di fare
Non è in grado partiamo ligio guardiamo le cose di questi giorni
Quello che sta emergendo tele come mostruoso tutto finisce nel nel nella storia di Rovati torno insomma ecco
I giornali sono quello che sono
La politica sta sotto i politici da un comando
I mercati governano i tecnici amministrano i politici vanno in televisione punto basta questa
Uno
Sul fatto che la politica stia sotto sono drammaticamente d'accordo con RAI tre ma è una constatazione di tutti i giorni però per riguadagnare qualche scalino non tantissimi perché non risalire Emo al punto che le perché pensa Luís
Per riguadagnare qualche scalino io credo che la politica debba
Io dico al contrario liberarsi dello schema oggi sta dentro uno schema
E deve ritornare alle identità
Vedete negli anni settanta rumor chiamò Andreotti e gli disse nella DC c'è fortemente bisogno che nasca una corrente di destra
E Andreotti li di sassi rumor gli disse sì bisogna fare questa corrente devi farla tu
E Andreotti gli disse ma è proprio necessario farla Termoli disse sì certo partito ne ha bisogno e Andreotti gli disse allora falla tu ora io credo che questa idea che in politica si distribuiscono i ruoli il proprio e quello degli altri porta ad una Babele
Che poi è quello che vediamo tutti i giorni perché insomma è un po'paradossale che il governo di centrodestra pratiche il colbertismo e il Governo di centrosinistra liberalizza i naturalmente
So che liberalizza soltanto fin dove incide sulle categorie altrui su quelle che votano per l'altra parte apprezzerò se Bersani arriva fino al mercato dell'Energia alle municipalizzate comunque
è un segno dei tempi che
Ci siano politiche
Tradizionalmente stataliste
Che appartengono al centrodestra e politiche privatizzate Ricci liberalizzatrice che appartengono al centrosinistra è il segno che come dire le parti in commedia non sono state ben distribuite allora io credo che noi se proprio vogliamo a tutti i costi andare avanti sulla strada del bipolarismo su cui mi permetto di lasciare qualche domande qualche puntino di sospensione
Però noi dobbiamo ancorare i soggetti politici a una cultura a una progettualità ha un'identità che oggi è venuta meno siccome oggi quello che conta è l'occupazione degli spazi
E io se trovo uno spazio libero
Non importa se idealmente molto lontano da me sono naturalmente portato ad occuparlo allora credo che noi dobbiamo liberarci di questo malvezzo e se partiti e dirigenti politici e ritornano a quella che la loro identità a quelle che è la loro come dire il loro codice genetico forse qualche scalino lo risaliamo
Grazie
Ma
Abbiamo rubato un po'di tempo all'Italia del Novecento la possiede il Novecento dove ogni viene presentato adesso da Vanni Pierini e da Duccio Trombadori
Mantenuta tale domanda