Partito dell'Ulivo. Cantiere aperto. Un nuovo soggetto per una buona politica

Tutti
Se ci accomodiamo possiamo dare inizio ai lavori nella prima sessione
Di questo quarto convegno nazionale di studi organizzato dalla nostro movimento cristiano sociali
Il saluto innanzitutto ai presenti
Il ringraziamento a Mimmo Lucà
Per avermi invitata è consentito di presiedere
Questa prima sessione con il titolo un processo politico reale dentro il cantiere a che punto siamo
Quindi l'onore il privilegio di aprire
Questo quarto convegno
De per quattro anni consecutivi vede al centro delle nostre riflessioni
I nostri a propendere approfondimenti nostri studi
Assisi
Tra l'altro alla vigilia del quattro di ottobre
Festa di San Francesco
Patrono d'Italia
E molto vicino anche come pensiero a molti di noi
Io a me il compito di presiedere ma soprattutto di portare nel saluto iniziale Breve
E che toccherà Riccardo della Rocca l'apertura dei lavori
Seguirà la meditazione di Domenico Maselli e ovviamente l'attesa relazione del coordinatore nazionale Mimmo Lucà
Siamo ormai ad un punto importante un percorso avviato da circa tredici anni fa quello dei cristiano sociali
Ed è arrivato il momento
Proprio per il tema che noi siamo qui affrontando in questi giorni partito dell'Ulivo cantiere avverto di fare anche il punto della situazione
Di tredici anni di impegno costante
Puntuale
Ma soprattutto un impegno di grande sacrificio di ognuno di noi sembra quasi ieri
Quando io giovanissimo Assessore comunale
Nella provincia di Lecce quindi per la prima volta a sentire le belle relazioni di Pierre Carniti
Che ovviamente ci riempivano il cuore ma soprattutto ci davano l'impulso della passione
Terre impegnarci ancora di più
In un nuovo movimento ma soprattutto in un modo nuovo e diverso di fare politica
Abbiamo in questi tredici anni superato tante difficoltà e forze quante ne dobbiamo ancora superare
Perché siamo in un passaggio molto importante
E nell'andare a superare le difficoltà io penso anche per l'esperienza ormai di amministratore locale di questi anni
Che noi dobbiamo indicare soprattutto quella che è stata ed è la positività
Di questo processo
Di questo nostro movimento
Che ha dato soprattutto nella costituzione dei democratici si sani di sinistra
Quell'indicazione importante di un pluralismo forte ma soprattutto ricco di contenuti
E ovviamente partendo da questi contenuti nell'andare a costituire il nuovo soggetto politico
Dobbiamo dare partendo da Assisi
La spinta decisiva e necessaria per la creazione di questo nuovo soggetto che certamente non può e non deve nascere calato dall'alto
Ma bensì deve essere costruito in un laboratorio aperto partendo dal basso dalla società dai cittadini dall'associazionismo
Dal confronto tra i diversi modi di pensare anche delle diverse religioni dei modi di intendere la politica con il rapporto con il territorio e dai diversi pensieri
Contenuti dicevo che devono spingere alla nascita di questo nuovo soggetto Polito politico partendo da due importanti a mio avviso punti di riferimento Etò suoi mosso etica e morale la quale noi non ci siamo mai
Discostati alla quale siamo stati sempre attenti ma sono stati ovviamente nostri
Punti di riferimento
Contenuti come politica soprattutto per l'uomo a favore dell'uomo
Il nostro
Da sempre è stato un impegno no hanno vissuto come un'opzionale ma soprattutto concreto al servizio degli altri
Con i però i contro i punti interrogativi
Abbiamo sempre cercato e continuiamo a mettere al centro l'uomo come impegno politico
Verso il raggiungimento di obiettivi grandi quale sono quelli della giustizia il darà il dialogo con la crescita l'uguaglianza la solidarietà
Soprattutto un impegno di quei politici che guardano e di volgono lo sguardo alle città allagate di giustizia
Sommerse di rettitudine di solidarietà
Mimmo consentimi di citare una frase del Profeta mosso
Fate in modo che il diritto scorda come acqua di sorgente e la giustizia come torrente sempre in piena deve per noi questo essere un punto di confronto e di riflessione molto importante
Dove e come dicevo prima l'uomo è al centro ma soprattutto prima l'uomo più che la pietra parto dall'esperienza di amministratore di autonomie locali dove è importante realizzare le infrastrutture ma penso che sia importante più disegnare le mappe del disagio del disagio umano degli operatori che sono alla ricerca di una qualità della vita migliore dei giovani disoccupati degli immigrati
Con i tanti problemi
Quindi i cristiano sociali che vedono la politica come un progetto vero
E che soprattutto per noi la politica e programma approfondimento tirocinio studio
Ma soprattutto pensiamo che esser dice non senza
Dove il governo del Paese dell'autonomia dell'Europa dove l'Europa non è solo l'Europa delle economie ma della cultura io sto vivendo un momento eccezionale
Con le politiche comunitarie presso la provincia di Lecce dove incontro tante genti che ti arricchiscono ma soprattutto di arricchiscono e ti fortifica lo dal punto di vista del confronto umano
Quindi più che globalizzazione economica prima la globalizzazione umana e io penso e penso che di interpretare il pensiero di tutti che per noi è un delitto lasciare la politica gli abbienti udienze
Proprio perché in un modo di fare di intendere la nostra politica e diverso e queste sensazioni noi abbiamo bisogno di è assai nanizzati ma soprattutto esternare ma presentare
E farle diventare contenuti forti a quelle che questo cantiere ha offerto io questo grande partito nuovo che sta per nascere che diventerà sempre più plurale ma soprattutto denso di contenuti forti dove l'umano pensiero
Viene ad essere al primo piano
Credo di essere stato forse ho esagerato mah la passione con la quale ormai partendo da tredici anni fa
Ci guida nell'andare ad amministrare i nostri enti ma soprattutto a stare in mezzo alla gente con la gente
Credo che ci porta a voi appatta queste riflessioni importanti che spesso e volentieri certamente mi ritrovo puntualmente in quei nostri articoli in quegli articoli che cristiano sociale in uso spedisce e ci fa arrivare nella propria casa
Consentitemi di chiudere con nomi una bella frase di don Tonino Bello l'apostolo ecco e vescovo della pace
A noi tutti caro
Andiamo il mondo e la sua storia vogliamoci bene prendiamolo sotto braccia usiamoli misericordia facciamoli compagnia adoperiamoci perché la sua cronaca diventi storia di salvezza grazie
Passo la parola per l'apertura dei lavori a Riccardo Della Rocca
Grazie
Ma c'è
Stavo dicendo prima di avviare i lavori di questo di questo nostro convegno vorrei ricordare a tutti noi che questa mattina Cuneo
L'Italia ha dato l'estremo saluto all'alpino Langella
Il siano sociali
I cristiano sociali si uniscono al dolore delle famiglie della famiglia di Langella di tutti gli altri che in questi ultimi anni
Hanno pagato un caro prezzo all'in panno sto impegno all'impegno dei soldati italiani e Beugnot di confermare l'apprezzamento per tutti i militari italiani
Che in tante parti del mondo
Laddove la pace la quest'istanza in pericolo svolto un'azione di sostegno alle popolazioni colpite dalla violenza e dalla guerra io credo che come segno possiamo fare un minuto di silenzio
Venendo ai nostri lavori
Noi siamo qui per dare inizio al nostro quarto convegno di studi un'esperienza che è nata come una scommessa e che oggi è una tradizione consolidata e che continua a parlare alla società italiana
I convegni di questi quattro anni segnano un cammino un cammino difficile che ha attraversato gli anni oscuri del governo di centrodestra
E che approda questo due mila e sei segnato dal nuovo governo del centrosinistra
Un approdo questo non meno difficile se guardiamo agli ostacoli che oggi il Governo incontra per giungere ad una finanziaria condivisa che sappia coniugare equità e sviluppo
Risanamento e garanzia della qualità di vita dei cittadini più deboli
Un approdo questo non meno difficile
Se osserviamo lo stato di conflittualità tra le forze politiche della maggioranza che sono uscite da una legge elettorale sbagliata e dannosa una legge da cambiare al più presto
Questo convegno che ci avviamo a a realizzare si presenta più difficile di quello di quelli degli anni precedenti
Negli anni precedenti abbiamo parlato del Parlamento e l'insieme cristiani la Società italiana nuovi fermenti sociali e progettualità politica
I cristiani e il valore della politica senso contenuti a soggetti di una buona politica per l'Italia di domani
La città etica pubblica democrazia la sinistra democratica e le sfide della coscienza cristiana
Questi grandi temi parlano di valori di principi di ideali di aspirazioni talvolta addirittura di utopia
Parlavano anche al cuore e alla speranza
Oggi noi accettiamo la sfida di confrontarci con la concretezza dell'impegno politico qui ed ora
Il tema che quest'anno abbiamo voluto dare al nostro convegno è il titolo
Partito dell'Ulivo cantiere aperto un nuovo soggetto per una buona politica
Accettiamo di parlare di partito di qualcosa che non è
O non è più amato dal cittadino comune
Quel partito che viene percepito talvolta come distante e talvolta addirittura ostile
Vogliamo parlare di quel partito dell'Ulivo che era nei sogni dei nostri padri fondatori come storico incontro e contaminazioni delle grandi culture europee progressiste e riformiste
Ma partito dell'Ulivo che di tanto in tanto sembra perdersi nelle paludi dei piccoli interessi di bottega che si vuole condizionato dal mantenimento di posizioni di potere ed interessi consolidati
Che non riesce a parlare non solo al cuore dei cittadini disattenti ma neanche di quei tanti militanti che pure in più occasioni le primarie di Prodi referendum sulle modifiche costituzionali hanno dato indicazioni precise e autorevoli
Ma noi vogliamo parlare qui e ora del partito dell'Ulivo ne vogliamo parlare perché il tempo è scaduto
Perché dobbiamo dire parafrasando il Talmud se non ora quando
Perché occorre uscire dai tatticismi e dai temporeggiamento
Sappiamo bene che ci sono dei nodi da sciogliere
Non esiste solo il nodo dell'appartenenza o meno al gruppo del Partito socialista europeo
Fatto simbolicamente rilevante ma sostanzialmente in significante
Se pensiamo che oggi all'Internazionale socialista partecipano formazioni come il partito del Congresso di Gandhi e di nero e il partito di Nelson Mandela del Sudafrica
Esperienze culturalmente molto lontane dalla tradizione di matrice marxista e socialdemocratica del socialismo europeo
A nostro avviso
I veri nodi da sciogliere sono altri e noi qui
Dopo aver fatto il punto sull'oggi interrogandoci se il processo politico è reale
E domandandoci dentro il cantiere a che punto siamo domande che saranno al centro della relazione di Mimmo e del dibattito che ne seguirà
Noi vogliamo proporre tre nodi che ci sembrano particolarmente significativi ed urgenti
Il metodo i protagonisti e gli interlocutori
Il progetto e la forma i valori e la proposta
Al primo nodo abbiamo dato il titolo l'urgenza di una nuova cultura politica dentro il cantiere la difficile unità
Se il partito dell'Ulivo sarebbe risultato sarà solo il risultato della federazione degli attuali partiti
Dichiarerà il proprio fallimento e la propria insignificanza
Se sarà un'operazione di gruppi dirigenti alla ricerca spasmodica della conservazione del proprio frammento di potere delle proprie destino personale non ci sarà futuro
L'unica speranza e in un'operazione generosa e lungimirante che sappia raccogliere tutti le grandi energie disponibili nel Paese
Le intelligenze le culture riformiste progressiste per metterle al servizio di una novità storica nel nostro Paese
Novità storica che superi definitivamente le divisioni del Novecento che non si attardi più gli stucchevoli ricerche di identità con lo sguardo volto al passato ma sappia costruire una nuova identità
All'altezza delle sfide che la scienza la tecnologia all'economia i processi di mondializzazione impongono
Questa sarà la riflessione che avvieremo a partire dalla reazione di Giorgio Tonini e dal confronto sul tema il dialogo per un
Al secondo nodo abbiamo dato il titolo partito nuovo nuove forme dentro il cantiere federare decidere attuale
La novità del partito dell'Ulivo non potrà limitarsi al momento dell'incontro tra soggetti politici e culture fondatrici
Dovrà essere il nuovo nella forma
Nelle regole democratiche di vita in Terna nella organizzazione e nella capacità di radicarsi sul territorio nella capacità di usare in modo corretto le tecnologie dell'informazione e della comunicazione
Nei processi aperti di formazione selezione dei gruppi dirigenti e delle rappresentanze
Questa sarà la riflessione che avvieremo a partire dalle relazioni di Stefano Ceccanti
Quale partito la forma democratica le sue regole e di Franco Passuello sul tema un partito aperto e plurale
Il terzo nodo infine al quale abbiamo dato il titolo partito dell'Ulivo quali attese quali proposte
è questo sicuramente il nodo più difficile e delicato
Non aiuta la difficile situazione in cui versano le finanze pubbliche
Ma occorre dire con chiarezza
Che se la politica continuerà ad essere subalterno ad un modello neoliberista che esalta il primato del mercato agli interessi forti le ragioni del profitto e quindi senza sostanziali
Differenze con il centro destra meno retriva
Allora come dire c'è difficoltà nel futuro di questo partito oppure
La prospettiva s'
è quella che si realizzi una politica realmente progressista e riformista dove le stelle polari polari dell'azione di governo siano la lotta alle disuguaglianze cominciando da una politica fiscale che sia reale strumento di redistribuzione di equità
La lotta alla povertà
L'attenzione al disagio ovunque si nasconda la centralità del lavoro la legalità e la moralità pubblica
La pace e la giusta solidarietà tra i popoli una Molise una politica di relazioni internazionali che combatta le inaccettabili disuguaglianze oggi presenti nel mondo
Per questo motivo proprio per metterle al centro i contenuti del Progetto questo tema sarà preceduto da una riflessione a più voci tra Carniti Modiano e Damiano su crescita economica ed equità sociale
Noi siamo convinti che occorra partire da qui se si vuole che il partito dell'Ulivo possa rappresentare l'asse in motore di una coalizione di centro sinistra
Ma se questi sono i nodi all'interno di questa ricerca dovremmo riflettere con serietà e rigore intellettuale sul nostro ruolo e sul nostro posizionamento come cristiano sociali
Quando speriamo e speriamo molto poco quando quanto e speriamo molto presto il partito dell'Ulivo sarà una realtà noi avremo raggiunto lo scopo per il quale siamo nati costruire la casa comune dei riformisti
In vista di quel momento dobbiamo chiederci con l'ottica della verità e non del piccolo interesse personale e di gruppo
Dobbiamo chiederci ancora senso all'esistenza dei cristiano sociali possiamo ancora essere utili a chi possiamo essere un
Noi siamo convinti che la nostra presenza ha ancora un senso che possiamo ancora essere utile
Quand'anche avessimo risolto i tre nodi che sono al centro della nostra ricerca di questi giorni un lungo cammino attende il partito dell'Ulivo
La soluzione di questi tre nodi è condizione necessaria non sufficiente per una presenza autorevole ed efficace del partito dell'Ulivo
C'è una prima sfida ed è quella di mantenere un dialogo costante ed attento con i mondi vitali organizzate della società la capacità di ascoltare di farsi ascoltare ma soprattutto di lasciarsi influenzare
Noi che traiamo origine dall'esperienza del sindacato dell'associazionismo del volontariato e della cooperazione di ispirazione cristiana dovremo continuare a svolgere quella funzione di ponte di frontiera
Che con insistenza abbiamo cercato di svolgere in questi anni
Ma resta soprattutto la sfida della ricerca culturale politica in vista di una nuova soggettività riconoscibile
Una sfida che ancora una nuova definizione di laicità che superi le definizioni del passato un'idea di laicità che liberi energie capacità a voi opponendosi ad ogni forma di intolleranza e di integralismo noi che affondiamo le nostre radici nelle profetiche illuminazioni della stagione del Concilio riteniamo di poter contribuire a questo cammino di ricerca
E anche per questo che ancora una volta le riflessioni del nostro convegno saranno racchiuse tra due meditazioni
Quella di Domenico Maselli su io avevo scritto testimoni dalla speranza invece mi ha detto Domenico che prigionieri della speranza con una nuova e più efficace immagine e quella di Rossana Ghiringhelli
Cristiani e l'unicità testimoni della speranza in politica
Ecco questo è il quadro di dei lavori che ci apprestiamo a svolgere io credo che abbiamo bisogno di un buon lavoro a tutti noi
Grazie Riccardo della Rocca per la sua puntuale
Disamina di quanto avverrà in questi giorni di contegno ovviamente la parola a Domenico Maselli
A è questo
Il tema che mi era stato dato era testimoni della speranza
E questo tema mi ha fatto pensare siccome è una meditazione non è una conferenza anzi vi chiedo scusa perché contro la mia abitudine probabilmente sarò leggermente oltre quindici minuti
Per proprio perché sarà una meditazione e non una conferenza
E mi ha fatto pensare a un versetto biblico che tutti voi conoscete ma che siccome segue dai versetti che tutti conosciamo non li leggiamo mai
E il versetto biblico in Zaccaria capitolo nove il versetto è esattamente il versetto dodici
Ma io leggo dal nove al dodici quindi capite perché lo conosciamo
Esulta grandemente o figliola dissi io
Banda gridi d'allegrezza un figliolo di Gerusalemme
Ecco il tuo re viene a te egli è giusto e vittorioso umile montato sopra un asino sopra un puledro darsi io farò sparire i carri dai prime i cavalli da Gerusalemme gli archi di guerra saranno annienta
Egli parlerà di pace le nazioni e il suo dominio si estenderà da un mare all'altro e dal fiume sino alle estremità della terra
E tre pure Israele a motivo del sangue del tuo patto io trarrò i tuoi prigionieri dalla fossa senz'acqua
Tornati alla Fortezza
O voi prigionieri della speranza
Anch'io anche oggi ti dichiaro che ti renderò il doppio
Questo brano va d'accordo naturalmente con quello che avevate in mente voi
Che si trova in atti
Al capitolo primo
Al versetto sei quelli che erano riuniti gli domandarono
Signore
Egli in questo tempo che ristabilì Rai il Regno d'Israele
Egli rispose loro nonostante voi di sapere i tempi io i momenti che il padre ha riservato alla sua propria autorità ma voi riceverete Potenza quando lo Spirito Santo verrà su di voi e voi mi sarete testimoni Gerusalemme
In tutta la Giudea e Samaria
Fino alle estremità della terra
Prigionieri
Della speranza
Se vi devo dire la verità sarei disperato
E credo che molti di voi in questo momento la pensino esattamente come me
Siamo disperati
Quello che vediamo essere nato nel mondo
è un mondo di distruzione siamo andati a portare la democrazia in Iraq e quello che abbiamo portato è una terribile guerra civile
Siamo andati a distruggere i talebani in Afghanistan e quello che è nato fuori è la diffusione più grande dell'oppio possibile e la conquista la riconquista del Paese da parte dei talebani piano dopo piano vediamo nascere un nuovo Vietnam nell'uno e nell'altro caso
E siamo disperati
Siamo stati bravissimi sotto il governo Berlusconi e dopo quattro mesi ci sembra di vedere che sia difficile muoverci nell'attuale situazione in ciò che è successo in ciò che succede nel nostro Paese
Per cui questo brano
Mi ha profondamente colpito
Saliti alla Rocca voi
Prigionieri della speranza
Il momento ecco la meditazione il momento in cui queste parole sono scritte dal profeta Zaccaria è un momento decisivo nella storia ebraica
Il momento in cui sembra che il popolo di Israele sia finito per sempre
Portati via il Po il regno di Israele portati in cattività poi anche il regno di giunta
Sì
Molti sono scappati in Egitto
Molti sono scappati sono prigionieri in Babilonia quando dice volgari uscirete dalle fosse senza acqua e perché molti di loro erano erano tenuti in prigione dentro cisterne vuote
Venivano messi nelle cisterne che stavano nei cortili e stavano lì fino al momento mangiando un pezzo di pane quando arrivava inattesa della libertà
Capite che cosa significava quel momento per Israele
Momento della disperazione
Senza sapere che quel momento nel momento della preparazione di un mondo nuovo
E lì in quegli anni che nasce la Bibbia
Noi parliamo sempre della Bibbia come se fosse già stata scritta ma in realtà sarà completata attorno al quattrocentocinquanta acquisiamo nel cinquecentoventi sappiamo bene l'anno in cui è scritto il libro di Zaccaria nel cinquecentoventi avanti Cristo
E tappabuchi momenti gli uomini accanto a Zaccaria hanno avuto una grande speranza
Perché
Perché è in atto un nuovo monoteismo quello di Zarathustra un solo quattro
Si è convertito il grande imperatore Ciro
E chi lo ha detto andate a ricostruire il Tempio di Gerusalemme se poi ci pensate bene è il momento in cui nasce nel monoteismo quello che oggi è così importante e che ha tante sfaccettature
Che purtroppo si fanno la guerra invece di amarsi come dovrebbero amarsi perché hanno tutti un solo Dio
Ebbene in quel momento così terribile cinquanta mila ebrei
Tornano a Gerusalemme
Tornano a Gerusalemme per ricostruire il Tempio
E che cosa ha trovato
Che il terreno a loro disposizione è ridotto a non più di trenta chilometri quadrati
Che questi trenta chilometri quadrati non rendono niente perché la guerra Lia assolutamente distrutti e non producono più nulla
Che a turno tutti i popoli gli fanno la guerra e l'imperatore persiano è troppo lontano
E questi disgraziati
Comandati dal principe Zoro va bene
Decidono di costruire il tempio
Il tempio che era stato costruito con tanti mezzi e tanti soldi
Da era da Salomone
Adesso lo costruiscono Stay disperati che non hanno una lira
Ci mettono solo sei anni
Ebbene a chi gli ha riguarda la storia oggi il tempio di Salomone è stato distrutto
Però deve cercherà di edificare più bello il tempio che gli è arrivato da questi disperati e che dura ormai da cinquecento anni ci metterà quarantasei anni con tutti i suoi mezzi e tutte le forze e le ricchezze delitti
Degli israeliti e anche dei romani
Questa gente non aveva niente
Quel tempio è rimasto quel monoteismo è il nostro
Cristo ha potuto venire predicare il vivere perché c'era questa povera gente
Sì attento il giorno voi prigionieri della speranza
State per eredità dell'arte
Passano cinquecento anni
E c'è di nuovo un po'per Roma
è morto sulla croce
I discepoli
L'hanno visto risorgere
Hanno ancora dei dubbi si sia proprio lui se è proprio così e gli dicono è questo il tempo che incida Tirrenia
E Gesù il poveraccio rispondere non sta a voi sapere il tempo che il padre ha preso per la sua propria autorità
Voi
Quando avrete lo Spirito Santo
Mi sarete testimoni sarete testimoni di un morto
Sarete testimoni di una speranza contro speranza
E cambierete il mondo
Oggi le cose sono cambiate
Oggi non ci sono speranze oggi
Dopo la bomba atomica dopo due guerre mondiali
Dopo che per anni e anni ci sono state guerre in tutte le parti del mondo
Dopo che l'ingiustizia sta trionfando e il novanta per cento dei beni sono nelle mani del dieci per cento degli uomini cioè degli abitanti in paesi per il dieci per cento degli uomini perché poi gli anche in quei Paesi i beni sono in poche mani avete mai pensato perché si è detto per giorni che c'erano venti mila morti
Torri gemelle e poi adesso si dice che sono tre mila
Perché a diciassette mila non ero non registrata
Sono morti e non si sa se sono morti se c'erano se non c'era
Non ci pensa a questo come mai Ventimila son diventati tre mila in pochi giorni
Grazie siamo andati a combattere contro convinti di combattere nel nome di Dio contro gli altri che combattono in nome di Theo e quello che abbiamo saputo fare
è creare guerra distruzione in Iraq in Iraq c'erano due milioni quattrocento mila cristiani di varie confessioni sapete quanti sono in questo momento seicento mila
Circa cento mila sono in prigione
Questa è una situazione che abbiamo saputo fare
Dov'è la speranza
C'è una speranza in questi secoli sì c'è c'è è stato ricordato pochi minuti fa una speranza
L'altro giorno sono rimasto colpiti Simo
Quando mi è stato detto
Quale la più grande democrazia del mondo
Non è America
E rinvia quindi
Un miliardo di un tavolo con i dipendenti in una democrazia ma non ci pensiamo mai che mentre da una parte e si estende il terrore dall'altra parte la non violenza Candiana nonostante tutte le i guai che ci sono stati in India la corruzione eccetera ha portato la democrazia di un miliardo di persone in Cina
Dove c'è ancora una dittatura
C'è anche una piccola speranza
Che viene dal nome dell'errore che in questo momento si cita in Cina
Che è il creatore della Repubblica cinese
Su piazze e su un piazze era un credente cristiano non violento
E su piazze continua a vivere dentro il popolo cinese e dentro la mentalità anche di alcuni Dei dominanti in città
E si parla del Sud a
Fratelli pensata per il Sud Africa nel mille novecentosessanta si pensava che il diciotto milioni di neri avrebbero massacrato i seicento mila bianchi
E il Sudafrica è riuscito non solo non basta a non avere massacro
Ma vere una commissione dove prima si è detto che non c'è pace senza giustizia
E poi si è detto che non c'è giustizia senza perdono
E lo stesso Sudafrica
Ha potuto recentissimamente a Porto Alegre
All'assemblea del Consiglio mondiale delle chiese vede un messaggio mondiale dato da Desmond Tutu che naturalmente gli italiani non hanno potuto sapere perché nessun giornale italiano ha riportato nemmeno una notizia del Consiglio mondiale
Di Porto Alegre
Una speranza che dal Sudafrica si è posta anche contro le grandi le grandi multinazionali dei farmaci
Che per la prima volta sono stati sconfitti
C'è una speranza
Se riusciamo di nuovo
A vivere come i rilievi
Corbelli edito nella pasta
Come lievito che non vuole trasformare la pasta in lievito
Ma che vuole che la pasta
Diventi mangiarle per tutti
Noi possiamo essere questo lievito
Se riusciamo ad essere multipli se riusciamo a capirci se riusciamo di nuovo a parlare il linguaggio dell'uguaglianza
E il linguaggio della pace tra le religioni sapendo che il messaggio è uno solo Dio è uno solo il messaggio è uno solo il popolo di Dio è uno solo il popolo dei figli da Bra è di fronte a questo
Che noi dobbiamo essere disponibili al servizio
Disponibili al dialogo
Disponibili all'incontro sapendo che Gesù ha portato sulla croce come dice Paolo
Non solo il nostro egoismo
Ma anche la legge fatta in precetti per darci la suprema legge che la libertà
Grazie
Domenico Maselli per le riflessioni importanti che ci ha consegnato e chi c'era trasmesso
Con la sua meditazione
Adesso passiamo subito la parola alla coordinatore nazionale dei cristiano sociali Mimmo Luca per la sua relazione un nuovo soggetto quell'una buona politica
Siamo riusciti per il secondo anno consecutivo a far coincidere le giornate di Assisi con lo sciopero dei giornalisti
Non è mai successo nel mondo
Io ho l'impressione che il prossimo anno Donghi annuncia il prossimo anno vedremo tra Lourdes Loreto titolare una sua evoluzione più propizia
Ma sì abbiamo deciso di impegnare codesto Assisi
In una discussione sul futuro dell'Ulivo perché siamo spinti dall'idea che il processo di costruzione di questo nostro partito del partito democratico ossia al punto sul quale si concentrano molte contraddizioni molte speranze di questa fase
Anche le nostre di speranze ed è per questo che abbiamo scelto di impostare questo convegno su tre fuochi
La costruzione del partito dell'Ulivo così noi preferiamo chiamarlo
Laicità democratica riformismo sociale
Tre fuochi come evidente intrecciate in modo Nistri Cardile
Inscindibile
è nostra ferma convinzione che il partito unitario dei riformisti democratici
E l'unico vettore che può farci raggiungere i risultati oggi necessari
Può liberare il centro sinistra dalle vischiosità che oggi lo impacci hanno può delineare un nuovo orizzonte per l'Italia che desideriamo
Può suscitare nuove passioni civili e politiche rimotivare lo spirito partecipativo di tanta gente e di tanti settori dell'opinione pubblica democratica
Noi pensiamo che il nuovo soggetto dunque si debba fare senza se e senza ma
E pensiamo di essere categorici su questo
Ci sono nel nostro partito persone e gruppi che minacciano di abbandonarlo il partito nel caso si faccia il nuovo soggetto unitario
Noi siamo collocati esattamente all'opposto
Se il nuovo soggetto non si dovesse fare ce ne andremmo nomi
E sarebbe per noi impossibile restare in un partito che si fosse reso responsabile
Di questa
Questo rinvio di questa che noi riteniamo una sconfitta
Impossibile perché se accadesse il partito avrebbe gravemente contraddetto quel profilo di forza politica aperta e plurale che noi abbiamo contribuito affonda e che non dimentichiamolo hanno il suo DNA la prospettiva dell'unità dei riformisti italiani
I cristiano sociali sono nati per questo
Questa era la missione questa e rimasta la missione dare vita ad una casa comune per fare incontrare il riformismo cristiano con quello laico e socialista
Noi non siamo per le forzature cui però la forzatura la fa chi vuole ancora rinviare un obiettivo così importante
Il processo di convergenza tra i riformismi del centro sinistra è iniziato almeno undici anni fa e gode del favore di larghe fasce di elettorato che cos'altro si deve ancora aspettare
Unire l'area riformista dell'Unione
E la condizione necessaria sia per dare coesione stabilità e vigore
Alla maggioranza e all'azione di governo sia per dare forza all'iniziativa riformatrice che deve condurre l'Italia fuori dalla sua interminabile crisi
Questa è la ragione che viene prima di tutte le altre
Il partito dell'Ulivo s'ha da fare perché questo è l'unico modo per dare risposta alla forte domanda di cambiamento
Che da tanto tempo si esprime nel Paese è una domanda che le forze politiche dell'Unione sono finora è riuscito ad interpretare solo in parte
L'Italia vuole cambiare vuole guardare avanti lasciarsi alle spalle gli incubi del declino il retaggio di una società immobile ingessata rassegnati
La risposta non può più tardare
Io sono convinto che se la costruzione del nuovo soggetto acquista quel respiro e quell'apertura quella portata che i problemi del Paese esigono e tanta parte della società attende
Allora sarà possibile mobilitare esperienze di cittadinanza politica attiva oggi perfino impensabili
Al consiglio nazionale di giugno
Valutando la situazione politica abbiamo parlato di luci e di ombre
Da allora sono emerse sviluppi positivi a nuove emergenze
Tra le cose positive vanno messe senz'altro tre cose
Un andamento dell'economia meno depresso di quello che si era pensato
La sostanziale tenuta della maggioranza
Almeno fino a questo momento
Nonostante fibrillazioni e irrazionalità di vario tipo grazie alla buona prova data dai gruppi parlamentari unitari dell'Ulivo
Il delinearsi di un buon profilo nell'azione di governo
Questo profilo alto riconoscibile deve diventare l'assillo della maggioranza e del governo stesso
Stiamo toccando con mano quanto sia evidente questa necessità nella nostra politica estera
Dietro il riesplodere della crisi in Medio Oriente
Questa crisi ha spinto il governo ad accelerare il cambio di rotta necessario
Dopo le assurde scelte del governo Berlusconi
E proprio tento questa accelerazione imprevista il nostro governo riuscito dare un'ottima prova di sé forse la migliore
Si è conquistato sul campo l'apprezzamento e la stima di quasi tutti i protagonisti della crisi riuscendo oltre tutto sul piano interno a tenere unita la maggioranza e a fare assuma una qualche responsabilità anche all'opposizione
è ancora presto per fare un bilancio predefinito di questa vicenda sappiamo che la missione di pace in Libano esposta a rischi anche gravi
E che ci sarà bisogno di continuare nell'azione politica diplomatica che ci ha condotto fino agli ottimi risultati raggiunti
Quel che già si può dire però è che l'iniziativa del governo
Guidata in modo davvero coraggioso insieme avveduto da Massimo D'Alema
E riuscita in una impresa che fino a ieri era difficilmente pensabile
Cessate il fuoco assunzione di responsabilità delle Nazioni Unite con il consenso
Generale ripresa di una fase negoziale tra Israele e Palestina
E tutto questo può fa e tutto questo può ora le condizioni per una propone ora le condizioni per una prospettiva davvero rilevante
Superare la stagione dell'unilateralismo americano rilanciare un reale multilateralismo e rimettere in campo con un ruolo adeguato l'Europa continuando a curare i rapporti con l'amministrazione americana
Ecco quando parlo di profilo alto dell'azione di governo non sogno l'utopia penso a qualcosa che in politica estera abbiamo già dimostrato di saper fare
E c'è un secondo campo nel quale il governo Prodi ha caratterizzato suo profilo e il cambio di rotta forse più importante
La ripresa della concertazione
Berlusconi e il suo governo l'avevano sistematicamente svuotata e Adele romanzi puntato dividere il sindacato nel tentativo dico Turner una parte in una vecchia logica di schieramento e di collateralismo
Il ritorno ad una logica negoziale con le parti sociali e il modo migliore per uscire anche dal rischio di una deriva del tipo governo amico che a volte il sindacato paventa
Nel negoziato ciascuna delle parti fa valere i propri interessi propri punti di vista sfuggendo
Ad ogni logica collaterale
Ed un terzo campo in cui ci sono tutte le premesse per segnare la svolta il suo profilo politico e l'immigrazione
Una questione divenuto ormai endemica che pure presente al giorno dopo giorno il carattere di un'emergenza drammatica
Gli sbarchi della tratta dei clandestini sono incessanti e nel Mediterraneo i corpi dei migranti si ripescano a centinaia
Di fronte a questa situazione davvero difficile
Nostro Governo sta cercando di riparare i guasti prodotti dalla Bossi-Fini e prepara con la nuova legge sulla cittadinanza un vero mutamento di politiche e di strategie pre bloccare l'immigrazione clandestina
Governare i flussi d'entrata dell'immigrazione regolare
Affrontare le crescenti difficoltà del processo di inserimento e di integrazione
Tutto questo chiama in causa in modo forte diretto oggi più di ieri la nostra responsabilità politica visto che una Dinoi Marcella Lucidi esercita una responsabilità di governo proprio in questo campo nevralgico
Io credo che possiamo anche approfittare di questa occasione per fare Marcella i nostri migliori auguri di buon lavoro e ringraziarla per l'attività preziosa che sta svolgendo il ministero e anche se non c'è potete fare un afflato
Credo che che arriverà nelle prossime ore
Noi per primi dobbiamo essere più consapevoli che la questione dell'immigrazione oggi una vera cartina di tornasole
Su questa difficile prova nell'accogliere integrare persone famiglie culture si giocherà la credibilità del modello sociale europeo
La sua capacità di rinnovarsi di vincere le sfide poste dalla globalizzazione
E la bussola di una tale prova per noi è chiara
Seguendo l'insegnamento di Ermanno Gorrieri noi facciamo dell'uguaglianza ed è la solidarietà il criterio guida di una sinistra democratica degna di questo nome
E questa anche la bussola con la quale abbiamo seguito per parte nostra la costruzione della Finanziaria due mila e sei che proprio oggi dovrebbe passare al vaglio del Consiglio dei ministri
E a giudicare dalle telefonate in Consiglio dei ministri piuttosto complicato piuttosto complesso difficile
Ed è probabile che non si concluda questo oggi è probabile che ci sarà un trascinamento vedremo insomma ma
E sicuramente una discussione complicata
Può darsi che abbia anche un riflesso sulla partecipazione di domani
Di qualche nostro amico ministro vedremo
Nella situazione difficile che ci è stata lasciata in eredità dalla destra lo sappiamo
Riprendere la via dello sviluppo è compito difficile
è una strada stretta non può essere indolore anche qui però deve essere chiara l'inversione di rotta
Il rigore necessario non deve addossare sui costi a chi già da troppo tempo ha subito le conseguenze del liberismo all'italiana
Quella che ha promesso miracoli per tutti e che invece ha tolto i più poveri per dare ai più ricchi
Questo sarà possibile se risaniamo
E rilanciamo la crescita con una politica economica efficace
E nello stesso tempo diamo centralità ad una nuova politica sociale
E una forte durato una stagione della crescita deve avere solide basi di sostenibilità
E di consenso
Ben sapendo che sviluppo sociale e crescita economica solo insieme possono darsi ed alimentarsi reciprocamente per questo non siamo d'accordo con chi dice prima rilanciamo la crescita e poi pensiamo alla ridistribuire i frutti di quella crescita perché non si può distribuire la ricchezza che non si produce
E una ricchezza Dust distribuire però c'è già ed è quella che i più furbi hanno accumulato attraverso un'evasione ed un elusione fiscale troppo tollerante e persino incentivante dalla coppia Tremonti Berlusconi bisogna dunque cominciare subito
Così daremo alla società un segnale forte e chiaro
I tempi sono davvero cambiati
Distribuire in modo meno disuguale la ricchezza d'altra parte una delle condizioni irrinunciabili per rilanciare la crescita
In questa direzione il Governo si è già mosso con alcuni segnali precisi soprattutto sul versante della lotta all'evasione e alla elusione fiscale aspettiamo di vedere tuttavia il testo definitivo della finanziaria per entrare più nel merito delle diverse misure
Analizzare insieme senso di marcia l'indirizzo complessivo della manovra finanziaria del due mila sette del due mila e sei
E tuttavia l'equità noi sappiamo
Che era già stata indicata tra gli obiettivi di legislatura nel Documento di programmazione economica due mila sette due mila undici
E da questo punto fermo non bisogna distogliere l'attenzione
Non nascondiamo però che in qualche occasione l'impressione trasmessa all'opinione pubblica è che il governo sia interessato esclusivamente al risanamento e sviluppo economico ci aspettiamo dunque misure efficaci ed innovative rivolte ai disoccupati alle persone che vivono in condizioni di povertà economica e sociale
Alle famiglie con figli a quelle con anziani non autosufficienti ai giovani lavoratori precari ai ragazzi che intendono costituire una nuova famiglia
Per ognuna delle condizioni sociali richiamate non sono richiamate a caso in questo elenco
L'Italia si trova come spesa pubblica dedicata all'ultimo posto non nell'Europa dei quindici nell'Europa dei venticinque e fra pochi mesi vedremo cosa capita con l'Europa dei ventisette
Migliorare le politiche rivolte a quei soggetti e il modo concreto per tener fede all'obiettivo della maggiore equità
E questo vuol dire destinare risorse più adeguate e mettere in campo interventi innovativi più efficaci
Piano di sviluppo dei servizi per l'infanzia e per la famiglia
Riforma degli strumenti monetari a sostegno delle famiglie con figli
Tassazione meno onerosa per le famiglie numerose e per quelle con un solo reddito
Riforma degli ammortizzatori sociali per i disoccupati
Diritti sicurezza del lavoro e futuro previdenziale per i giovani che vivono la precarietà dei nuovi contratti di lavoro reddito minimo di inserimento per contrastare la povertà fondo nazionale per la non autosufficienza e anche qui l'elenco non è casuale
Noi sappiamo che non è possibile promuovere tutte queste misure con la legge finanziaria del due mila e sei però si deve cominciare subito indicando il senso di una svolta con un vero e proprio pacchetto equità un insieme di misure da implementare ed a sviluppare lungo tutto il corso della legislatura con un piano programmato di interventi e di investimenti
Tutto bene allora nell'azione del nostro governo non proprio ed in parte non lo sappiamo ancora
Le ombre ci sono non sto qui a ripetere i limiti di coesione
E gli eccessi di protagonismo già segnalati in altre occasioni
Mi limito a rilevare che lo spettacolo dei ministro di lotta e di governo che privilegiano la logica di partito su quella della loro responsabilità generale non è edificante
Siamo preoccupati del modo in cui ci sono ministri che hanno annunciato che non voteranno la Finanziaria
E domani potremmo trovarci con la crisi della maggioranza
Siamo preoccupati del modo in cui alcune vicende sono state gestito quanto meno comunicate al Paese
Penso ai già citati provvedimenti di liberalizzazione
Alla penosa immagine data nell'iter della legge sull'indulto
E da ultimo al modo in cui emersa e si è sviluppata la vicenda Telecom
A questo proposito la buona fede di Romano Prodi non può certo essere messa in discussione
L'intervento forte determinato
Pronunciato ieri alla camera non lascia alcun dubbio nel merito
Resta il fatto che certe ingenuità
Qualche disinvoltura dello staff di Palazzo Chigi nella comunicazione
Nelle relazioni esterne hanno sicuramente offerto lo spunto per una odiosa campagna di aggressione del Governo e del Presidente del Consiglio da parte dell'opposizione
Un'offensiva che poteva forse essere contrastata con maggiore collage collegialità ed efficacia
Ne è derivato un evidente danno d'immagine che proprio in queste ore per fortuna è stato almeno in parte riparato con gli interventi
Convincenti del Presidente del Consiglio e degli altri leader del centro sinistra in Parlamento
Ieri la Camera è stata finalmente messa nella condizione di discutere dei destini del più grande soggetto che opera nel campo delle telecomunicazioni settore tra i più strategici per ogni sistema Sparks
Dunque il Paese deve affrontare l'Italia deve affrontare problemi enormi ma la governabilità
E la stabilità in questi anni si sono rivelate sempre più problematica
E non è solo un problema di schieramenti
A questa vera e propria la causa di questo scarto sta in gran parte nel fatto che la lunga transizione del sistema politico italiano rischia oggi di regredire per effetto della legge elettorale concepita e approvata dalla destra
A questa vera e propria regressione del sistema politico si possono far risalire altre
Ragioni di difficoltà la nostra incertezza la nostra incerta maggioranza al Senato la frammentazione della nostra coalizione la stessa crisi della destra
Questa situazione oltretutto alimenta ipotesi a Nostalgia che rischiano di aggravare anziché tamponare la crisi si parla di grande coalizione
Il partito centrista di allargamento della maggioranza
Ecco la riforma elettorale e una vera emergenza
Sappiamo che su questo tema non c'è unità anzitutto all'interno dell'Unione ma questo non ci fa rinunciare all'iniziativa ci dice se mai che la responsabilità di cambiare la legge non può restare affidata solo alla dialettica dei partiti
Ed è su queste basi che oggi condividiamo la scelta di coloro che in queste settimane stanno promuovendo un'iniziativa per indire un referendum abrogativo dell'attuale legge elettorale appoggeremo questa iniziativa come cristiano sociali partecipando intanto la campagna di raccolta delle firme
Convinti che se tra le forze politiche prevarranno i calcoli della convenienza prende nel Paese esiste ancora una volta una maggioranza sufficiente per vincere il referente
Questa valutazione sulla politica ci riconducono al tema centrale di questo convegno il partito unitario dei riformisti è il processo che deve costruirlo
Da quando dopo le elezioni si è riproposto il tema qualcosa di nuovo si è mosso
Tra le cose più importanti c'è la determinazione di Romano Prodi
Davvero confortante la lettera con la quale il leader ha detto la sua in vista del seminario che si terrà speriamo tra qualche giorno ad Orvieto
Noi siamo pienamente d'accordo con me lo spirito e il contenuto di quella lettera
E lo siamo anche quando a conclusione della nota
Il presidente del consiglio indica le elezioni europee come l'occasione per tenere a battesimo la nuova formazione politica siamo d'accordo ma non tutti lo sono
E tra questi ci sono anche persone che contano persone importanti
La costruzione del Partito democratico deve uscire dalla retorica di chi lo proclama ma intanto non fa nulla di serio per realizzare ed anzi sotto sotto l'ottenne e non lo vuole
Questi sono più pericolosi degli oppositori dichiarati
E condividiamo quindi l'appello accorato che su questo punto Piero Fassino rinnovato in una occasione pubblica tradizionalmente molto importante per i DS come la chiusura della festa di pesa
A conferma di un impegno che dura oramai da molti anni in questa direzione
Cantiere della Casa comune dei riformisti ha dunque aperto tutti sono costretti a riconoscerlo Fassino anzi dice che il partito unitario ormai un ragazzo di undici anni
Perché l'Ulivo è stato fin dall'inizio un partito processo partito in divenire in evoluzione cantiere coperto dunque
Più che apre questo però non è una garanzia sufficiente nell'Italia delle opere pubbliche che restano in cantiere per anni e poi rimangono incompiute
Si porta avanti la costruzione fino a quando lo stato di avanzamento dei lavori consente di lucrare i finanziamenti
E poi si blocca tutto no non basta che il cantiere sia aperto vogliamo che l'opera sia portata a compimento in tempi politicamente nazionali
E presto si sa è nemico del bene Mai tardi è parente del mai
E intollerabile è il ritardo che si è accumulato
Nel Paese le condizioni esistono da tempo e solo settori anche importanti di Margherita e DS hanno impedito che ci si trasformasse che si trasformasse in un nuovo partito
Il partito dell'Ulivo s'ha da fare ed è perciò lecito chiedere a tutti gli addetti ai lavori di prepararsi a turni serrati mettendo in conto anche gli straordinari
Non per continuare a produrre parole convegni ma per fare i fatti
Noi quasi inutile precisarlo cercheremo di fare al meglio la nostra parte
Perché nella società l'opinione favorevole all'unità dei finti riformisti
Assai diffusa
Ma fino a quando speranze attese continueranno a restare deluse
Cantiere aperto diceva
E qualche prima fondazione è stata gettata cominciando dai gruppi parlamentari unitaria siamo passati attraverso tre elezioni in cui abbiamo messo sulla scheda il simbolo dell'Ulivo ed è andata sempre molto bene l'Ulivo sempre preso più voti dei partiti
Che lo compongono ma bisogna accelerare i gruppi unitaria in Parlamento sono un passo importante un passaggio coraggioso ma non basta
E bisogna assumere decisioni che rendono davvero irreversibile il senso di marcia
Continua costituzione dei gruppi dell'Ulivo nelle assemblee elettive di regioni Province e Comuni convocazione dei congressi dei partiti nella primavera del due mila e sette
Formazione di un'assemblea costituente con il coinvolgimento del popolo delle primarie delle associazioni e delle degli amministratori locali
Anche perché il nuovo partito non può nascere come sommatoria di DS e Margherita
Le resistenze che fanno Stagnaro i lavori del cantiere unitario vengono quasi sempre motivate con due argomentazioni
Che spesso si rafforzano l'una con l'altra
Le strategie di consenso e la volontà di preservare culture e identità
Il partito unico dei riformisti non si può fare si afferma
Perché nel Paese sussiste un nocciolo duro di voto cattolico e moderato che mantiene una pregiudiziale anticomunista e anti laicista
Il cui la difficoltà di fare si dice un partito insieme ai postcomunisti e insieme a chi
Come si è visto per esempio nelle dicendo che la procreazione assistita sulle questioni eticamente sensibili esprime posizioni inconciliabili con quelle dei cattolici
Guardate un obiezione da non sottovalutare noi stessi non abbiamo mai sottovalutata non intendiamo farlo ora
Basta analizzare il voto cattolico le ultime politiche per rendersi conto che al centrosinistra
E mancata una bella fetta del consenso cattolico che in qualche misura e in alcune aree territoriale ad antico insediamento cattolico democratico ha preferito l'UDC penso al Veneto penso al basso Piemonte penso al Lazio penso alla Campania penso riparte la Sicilia
Io però resto convinto che le cose sarebbero andate diversamente
Se alle politiche si fosse arrivati dopo un dialogo aperto e condotto secondo il metodo della laicità democratica
Anziché sull'onda di polemiche che hanno irrigidito le identità fino a farle talvolta diventare delle caricature ideologiche
E soprattutto se avessimo segnalato tutti insieme e meglio il forte investimento dell'Ulivo e della coalizione sui temi della famiglia della sicurezza sociale della solidarietà tra le generazioni
Tanto è vero io voglio segnalare qui il dato che emerge da questa indagine poi presenteremo in maniera un pochino più dettagliata
Che abbiamo affidato alla S. V. G.
Sul su comportamenti sul suo orientamento e di cattolici praticanti cioè di persone su un campione di persone che vanno a messa almeno una volta alla settimana
E insomma di fronte a questo tema della nascita del Partito Democratico
I favorevoli sarebbero il trentanove per cento stiamo parlando di la platea di cattolici praticanti
Che sono prevalentemente spostati sul centro destra come platea complessiva è tanto per intenderci ma il trentanove per cento si dice favorevole
E alla domanda se lo voterebbe il partito democratico il trentasei per cento risponde di sì senza condizione e il ventidue per cento dice sì ma
Secondo determinati criteri cioè dipende da certi fattori complessivamente abbiamo un cinquantotto per cento
Di persone che sarebbe disponibile di cattolici
Praticanti che sarebbero disponibili a votarlo quindi vuol dire che c'è una disponibilità disponibilità c'è un indirizzo c'è una
Una potenziale accoglienza naturalmente non a prescindere dai contenuti dall'identità della cultura politica dalle proposte dal profilo dall'identità anche della classe dirigente
Che quel partito si mette nella condizione di esprimere dal suo insediamento nella sua affidabilità
Differenze anche
Intendiamoci sostanziali nella visione antropologica nella concezione della vita della famiglia esistono tra le diverse culture che debbono darà vita al nuovo soggetto politico in politica però non si negoziano i principi si cercano insieme soluzioni capaci di produrre il massimo bene comune possibile
Se però ognuno bada solo ad agitare i propri valori come bandierine nessuna buona politica potrà prendere forma e il mondo continuerà ad andare come braccio e continuerà a ridurre la vita la sessualità la famiglia ad una variabile del mercato e delle sue logiche sul filo della razionalità politica c'è poi da fare un'altra considerazione
Può darsi che se si fosse andati ancora più distinti senza neppure le liste unitaria e cioè l'Ulivo
La Margherita avrebbe ottenuto qualche voto cattolico in più ma quanti ne avrebbe persi però la coalizione tra i tanti elettori che da tempo votavano nella prospettiva dell'Ulivo
Sembra noi sommessamente che se davvero vogliamo contendere alla destra il voto di molti cattolici la strada che ha paura dell'unità e la più assorta
La strada è un'altra
Scegliere in modo irreversibile il dialogo per promuovere la buona politica la politica che non dimentica e non lascia per strada i valori che l'alimentano che la sorreggono
Sono pochi quelli che oggi nella Margherita e nei DS hanno coraggio di dire che i cattolici democratici e cristiano sociali socialisti post comunisti ambientalisti non possono stare insieme nello stesso partito il problema viene posto in modo diverso
Anche qui non si capisce bene di che cosa si tratta
Quelle componenti attraverso l'Ulivo fanno politica insieme
E il governo Amato insieme a livello nazionale nelle regioni nei comuni da oltre un decennio
Da almeno novantacinque
Sul terreno programmatico oggi le cose che uniscono sono molto infinitamente di più di quelle che dividono
Di più
I due soggetti principali Margherita e DS che debbono dare vita al nuovo partito sono da tempo abbondantemente plurali ciascuno per conto suo
Quanto a provenienze e biografi e dei loro gruppi dirigenti dei loro iscritti dei loro elettori
Ma anche restando sul terreno formale quale realmente oggi l'identità politica delle due formazioni
Dopo oltre un secolo di confronti
Contrasti collaborazione democratiche revisioni non c'è una sola di queste culture che non abbia già assunto al suo interno in diversa misura elementi del altri
Già ogni cultura è meticcia rispetto al suo interlocutore
La Margherita è nata come Partito liberaldemocratico
Che ha superato il partito di ispirazione cristiana e lo ha lasciato alle sue spalle
Accogliendo esponenti del liberalismo laico
E i DS sono nati co-fondato i da più soggetti politici che provenivano non solo dall'esperienza del PC
Ma anche da quella del PSI del pr i e dal cattolicesimo sociale e politico
Il nostro partito insomma anticipato L'Unità dei riformismi italiani
Va da sé che se non si vuole scambiare alla realtà con la retorica ed ex democristiani nella Margherita ed ex comunisti nei Democratici di sinistra sono tuttora prevalenti e noi stessi su questo punto denunciamo a volte un ritardo e perfino un malcostume e di che cosa precisamente si parla dunque quando si invoca una unità tra diversi
Nel processo costituente convergono due tensioni
Unire finalmente le diverse tradizioni del riformismo italiano e mettere in campo una nuova cultura politica una nuova cultura politica non due culture politiche giustapposte
In grado di porre il partito dell'Ulivo all'altezza delle sfide di questo tempo
Queste due tensione si possono conciliare soltanto se si matura uno sguardo rivolto al futuro non so si continua a restare con la testa rivolta al passato
E la costruzione del futuro che ha bisogno di questo nuovo soggetto che cerca una nuova cultura politica che esige un Nuovo Progetto
Salvaguardare le radici delle diverse tradizioni culture politiche importanti per chi oggi vi si riconosce nei partiti e tra gli elettori
Il nuovo soggetto però deve poter attrarre e appassionare anche i tanti che in quelle tradizioni non si riconoscono
Non può dunque nascere sommando in un agonismo più o meno velato soltanto le antiche identità culturale
Il problema non è quello delle identità lo dice molto bene oggi
Rosi Bindi ma della nuova proposta politica
Di un progetto sul quale si possono nel quale si possono riconoscere le culture le sensibilità le esperienze di diversa provenienza e tradizione questo il punto
Ma non ci si riconosce in un nuovo soggetto unitario per parti separate
E ciascuno si riconosce nella sua di parte separata
Questo mandato e fa la differenza
Con questo non vogliamo svalutare le diverse identità politica
Ne vogliamo negare che l'uomo partito potrà essere soltanto un partito plurale
La ragione importante di questo ragione però più importante di questo pluralismo non viene dalle culture dalle identità politiche che hanno
Antiche radici rilegata invece alla realtà inedita di una società così articolata differenziata complessa
Negli interessi e nelle identità da non consentire neppure di immaginare una sua unificazione ed è per questo che serve il pluralismo
Per rappresentare meglio quello che c'è nella società nelle sue dinamiche nella sua complessità
Non è forse questa del resto una delle ragioni di fondo che oggi impediscono alle varie culture di matrice cattolico democratica liberale e socialista di avere un appresa ciascuna per conto proprio
Eguagliata nella società e una progettualità all'altezza dei tempi sono partiti che oscillano tra il dieci e diciassette diciotto per cento di che cosa stiamo parlando
Sono partono sono se volete culture identità esauste fiacche
Se fosse estate
Piacciono se non rinnovano il loro profilo tradizionale quelle culture già oggi sono minoritarie ciascuna per suo conto
Altro che dibattito sul socialismo di questi mesi sulle prime pagine di Repubblica
E debbono allearsi con altri se vogliono diventare maggioranza governa
Altro che è cultura dell'autosufficienza
Un partito politico dunque tanto più un partito del riformismo democratico
Non può limitarsi a rappresentare le identità e il loro agonismo
Deve invece candidarsi a coalizzare energie e identità anche diverse attorno ad un programma beh Sturzo e
C'è bisogno di di scoprire l'acqua calda
E con questa sfida debbono oggi misurarsi nel partito unitario tutti riformisti storici
Riformismi storici ma anche quelli nuovi ma anche quelli nuovi lo dico in particolare cui io scusi mi scuserete se vado un po'fuori dalle righe
Ma insomma fatemi lo scotto
Lo dico in particolare con grande affetto a Rosi Bindi
Che oggi per la Repubblica che se non ci fosse stato sto Consiglio dei ministri sarebbe stata qui con noi
Che oggi dalla Repubblica ci invita con amicizia
E con rispetto a far pesare la nostra comune cultura politica nel futuro partito dell'Ulivo
E quello che noi abbiamo cercato di fare in questi anni nei Democratici di sinistra che cosa ci stiamo stati a fare lì dentro
è tutto nostro lavoro
è stato cercare di far di rendere riconoscibile otto darsi che non ci siamo riusciti e
Però io
Cercato di spiegare più di una volta ma insomma che cosa abbiamo fatto voglio ricordare che quando noi abbiamo incontrato la componente PDS
Nel novantasette novantotto
Segnalo alcune parole chiave la parola famiglia
Non si poteva quasi pronunciare in quel partito
Perché si parlava di diritti individuali famiglia come sommatoria di tante identità c'era il tema dei diritti individuali famiglia o per carità
E insomma novantasette o non venticinque anni fa
La pattuglia gli avanza io voglio ricordare congresso di Torino quello di Veltroni e la fatica del povero Tonini adesso non è ancora arrivata che stava nella commissione politica non si riusciva a mettere la parola uguaglianza un documento conclusivo di quel congresso
Perché si parlava di opportuni pari opportunità mi pare che sia tornata di moda questa questa parola anche nella vicenda del nostro partito non sarà mica solo merito nostro ma insomma noi siamo nati con questa icona dell'uguaglianza forse può anche darsi che sia merito nostro penso la Parodi Maselli sulla sul ma fatica del boia in Parlamento una gruppo parlamentare per Matera l'ordine del giorno il tema di una legge sulla libertà religiosa
Non si è riusciti a parlarne mamma insomma tema marginale
E solo il lavoro di Maselli che ha cercato insomma e penso alla parola sussidiarietà era una parola che sono in confronti della quale si riscontra un atteggiamento di diffidenza di larga parte del gruppo dirigente sussidiarietà che cos'è adesso ci sono l'alto dirigente che fanno persino che sono persino al gruppo interparlamentare con Comunione e Liberazione con i parlamentari della Compagnia delle opere ecco mi pare persino un po'eccessivo mi pare persino un po'eccessivo ne ha già giocate ottiene anche cercare di contenere e se oggi
La S. V. oggi ci dice con questa indagine
Ci dice sempre sui cattolici pratica che il venticinque per cento di chi vota DS
è cattolico praticante
Noi non siamo il venticinque per cento ha impartito gli organismi dirigenti ma non ci interessa questo
Ci interessa che ci sia questa questo consenso questa forza questa credibilità questa affidabilità del partito che non sarà mica casuale
E noi veniamo al secondo posto dopo Forza Italia tre partiti più votati il diciassette per cento dei cattolici praticanti indica Forza Italia e poi subito dopo i DS quattordici cattolici praticanti e la Margherita viene dietro
Al dodici
Siamo il primo partito cattolico della coalizione sarà mica un caso cioè sarà mica nonostante noi
Spero di no
Allora
Voglio andare alla alla alla sostanza
Se oggi DS arrivano a questo appuntamento con le carte in regola e dunque anche merito di questo lavoro o no
E se sul partito dell'Ulivo ci arrivano oggi finalmente anche i popolari
Oggi
Dopo dodici anni
Il merito forse anche dei cristiano sociali che hanno preparato il terreno
Che lavorano in questo cantiere
Da qualche anno
Con fatica con
Una piccola minoranza in salita
Senza mezzi senza finanziamenti
Senza l'attenzione della stampa
Siamo quelli che non hanno mai cambiato idea quelli siamo noi
Noi siamo nati con l'idea del partito dei riformisti con l'Ulivo nel nostro DNA e non abbiamo mai cambiato opinione nel corso di questi anni
Neppure un'esitazione
Pensate quanta fatica per convincere la Margherita di Rutelli di Fioroni
A presentare il simbolo dell'Ulivo alle elezioni europee e poi alle regionali e dunque alle politiche
Nessuna polemica
Non voglio fare poi
Ma per favore e lo voglio dire ai popolari ai miei soprattutto a Castagnetti che insomma bisogna che la si smetta facciamola finita con questa storia che non volete fare la fine dei cristiano sociali ma che fine hanno fatto i cristiano sociali
Noi siamo cui godiamo di un certo rispetto ad una qualche considerazione fuori e dentro questo partito e nell'Ulivo come si vede anche dagli amici dagli ospiti che sono presenti in questo convegno e grazie a Dio stiamo in buona salute
E siamo davvero contenti di dare il benvenuto
Agli amici cattolici democratici della Margherita ai popolari sia pure con un po'di ritardo nella nuova casa comune dai riformista
Lo dico lo dico senza
Senza iattanza senza superbia senza presunzione
Senza supponenza alle volte però non se ne può più di questa spallucce
Gli amici della Margherita saranno cui concerto numero probabilmente arriverà anche Franceschini a momenti
Ci sono altri saranno altri amici questi giorni noi li abbiamo invitati e siamo contenti di aver le cui senza reciprocità alcuna noi non siamo invitati alla festa della Margherita non siamo invitati a Chianciano ma non fa niente
Negli USA è gratuito
Relatore
Segnalo
Possiamo oggi riprendere un cammino questo il punto questa è la cosa che ci interessa di più le polemiche passa possiamo oggi riprendere un cammino di dialogo e di comune lavoro interrotto qualche anno fa era il mille novecento novantatré quando quel lavoro si è interrotto
E non per colpa nostra e Carniti
Gorrieri e gli altri nostri padri fondatori decisero
Di dare vita ai cristiano sociali nel novantaquattro quando il Partito Popolare decise di stabilizzati colpiti di posizionarsi a metà strada tra noi e Berlusconi nell'elezione del novantaquattro si sa come è andata a finire
Noi siamo quelli che non hanno ma cambiato idea lo voglio dire perché saremo anche piccola cosa ma siamo quella cosa lì importante in qualche modo segnalarlo all'attenzione di questi cari amici
E siamo al fuoco tematico e mi ha portato via molto tempo questa
Questa escussione
Su Chianciano
Siamo al fuoco tematico della laicità democratica
Il suo versante più sottoposto a tensione riguarda il rapporto tra le religioni e politica
Ritorno delle identità culturali in politica è stato favorito ed esasperato dal nuovo presentarsi della questione religiosa
Come una questione centrale la nostra epoca diamo dedicato un convegno di Assisi
Negli ultimi decenni
Nel secolo scorso sotto l'impulso di Giovanni Paolo secondo questo ritorno della questione religioso si è si è presentato come volontà di reagire non solo alla secolarizzazione ma dà anche un fenomeno più importante più inquietante
La pretesa da parte del mercato del mercato
Di colonizzare la società e di riempire con le proprie strategie l'incertezza etica che si andava affermando
Si è parlato con accenti orientamenti diversi di ritorno del religioso di nuovo protagonismo delle fedi nella sfera pubblica
Questo processo ha sottoposto a forte tensione non soltanto le cultura secolarizzata e ma la stessa laicità democratica
Ed è accaduto soprattutto dove come in gran parte d'Europa essa era caratterizzato da i residui laicismo storico che non si limita a distinguere tra Chiesa e Stato
Ma coltivo una vera inimicizia tra al Volta nei confronti delle fedi religiose e in particolare della fede cristiana
Il terrorismo globale poi alimentato da settori dell'integralismo islamico irrompe purtroppo come protagonista sconvolgente di questa fase
è un'onda che conosce il suo momento più tragico con l'attentato alle Torri Gemelle
E questa evoluzione ha mutato drammaticamente disegno riemergere della questione religiosa
Ha condotto risposta che pur motivata da seri ragioni difensive hanno finito con l'assumere un segno uguale e contrario come è accaduto negli Stati Uniti di Bush e nel moltiplicarsi
Dette o con
Il terrorismo che si auto motivo nella religione islamica d'altra parte accentuato per reazione al ritorno di una cultura del sospetto nei confronti di tutte le fedi religiose riaccendendo la disputa tra credenti e non credenti per non parlare del re il crearsi di un clima di tensione
E di competizione trarre regioni anche tra cristianesimo ed Islam
La recente crisi seguita all'intervento di Benedetto sedicesimo all'Università di Ratisbona vice fino a che punto il clima si è fatto complicato penso
Ha dimostrato che adesso no Vestone Money gli stessi dirigenti più moderati
Nei Paesi islamici quel che colpisce e che la incredibile fiammata che si è diffusa tra le popolazioni e le organizzazione dell'Islam non è reagito ad una lettura meditata del discorso del Papa
Ma la semplificazione riduttive forzata che ne hanno fatto inviti a
Segno che l'offensiva integralista con la sua Presa consistente sulle masse dei fedeli obbliga tutti i credenti tutti i gruppi dirigenti dei Paesi a forte presenza islamica a tenere fortemente in conto la sua presenza aggressiva
E nuovo protagonismo pubblico della Chiesa in Italia però certamente sue specifiche radici e può essere seriamente letto soltanto dentro questo scenario più generale universale
E l'oggetto più immediato che ha motivato quella rinnovata esposizione penso ai vescovi
è evidente l'imporsi all'attenzione della politica delle grandi questioni di bioetica
Non c'è dubbio che su di esso e sulle sue forme ha pesato un'altra esigenza non subire passivamente l'offensiva dell'integralismo islamico che attraverso i grandi flussi migratori veniva proporsi direttamente nei Paesi a forte tradizione
A forte tradizionale presenza cristiana
Sta di fatto che a questo protagonismo sia opposto ritorno ad una forte vis polemica che ha coinvolto settori rilevanti della cultura della politica di tradizione laica
Negli ultimi due anni temi ultra sensibile la bioetica stanno accentuando distinzione divergenze anche nell'Ulivo
E non a caso chi fa resistenza la prospettiva unitaria si richiama quelle divergenze per ritardare la prospettiva unitaria e perfino per metterla in dubbio
Noi stessi
Che ne abbiamo viste di tutti i colori
Abbiamo sofferto dell'esserci trovati sulla vicenda della procreazione assistita dentro un clima esasperato
E in un referendum che ci ha messo seriamente in difficoltà come cattolici e come cittadini impegnati in politica
Se questo clima non viene superato la costruzione del partito unitario nel sul tema fortemente condizionata irridente
La mediazione raggiunta al Senato in tema di ricerca sugli embrioni e i fischi
Tributati a Bobba e Binetti ritenuti comunque troppo cedevoli
Insegnano qualcosa
Ci ammoniscono a non demonizzare le posizioni anche quando si presentano con toni un po'forza
A prendere atto che non c'è politica senza disponibilità alla mediazione
Il problema semmai sta nella qualità nei contenuti della mediazione nel suo profilo anche normativo
Non svendita o rinuncia ai propri valori ma disponibilità al massimo bene possibile o quanto meno la riduzione del danno
Altrimenti accade che si può risultare infedeli anche rispetto alle posizioni più intransigenti che si sono volute rappresentare
E arrivano poi i rimproveri del cardinale presidente
Ed è un paradosso
La lettera di Piergiorgio Welby al presidente Napolitano riproposto nei giorni scorsi l'attenzione su un tema drammatico e l'accanimento terapeutico e il diritto ad una morte che non assume caratteri di un calvario insopportabile
E davvero tempo di aprire una discussione alta da profondità perché siamo di fronte a questioni che investono sempre più spesso la vita delle persone delle famiglie
Questioni sulle quali è sempre meno giustificabile un ritardo della politica e delle sue istituzioni
Ha ragione il presidente La Repubblica quando con la sua lettera di risposta sollecita un confronto sensibile e approfondito nelle sedi più idonea
Io dico ma non per censurare presidente me ne guarderei bene
Ma dico a condizione che non lo si faccia sulla scia di un comprende una comprensibile ondata emotiva e di una potenziale strumentalizzazione mediatica
L'eutanasia è sparita dai giornali in quarantotto ore non ce n'è più uno se ne parla più
è giusto parlare di queste cose perché significa parlare della sofferenza delle persone
Dell'angoscia di coloro che vivono la solitudine la fatica del dolore
Che sperimentano silenzio drammatico dalla speranza della gioia
Degli affetti è giusto parlare della malattia della morte del dolore ma dobbiamo farlo fuori dalle teologie e dalle semplificazioni politiche
Su questi argomenti il Paese chiede prudenza e condivisione chiede una riflessione non superficiale dunque il dialogo tra coloro che la pensano diversamente
Evitiamo di nuovo le barricate le guerre di religione anche sulla Lazio su sulla sull'eutanasia
Ha ragione il senatore Marino che qui con noi che ringraziamo per essere anche venuto in anticipo rispetto alla tavola rotonda di domani
Ha ragione il senatore Marino quando auspica approfondimenti capaci di ascoltare e valutare il senso etico dell'intenso dell'intero Paese la coscienza del Paese la coscienza civile anche quella religiosa
E dunque in grado di individuare percorsi condivisi senza imposizione per nessuno
Non sono favorevole all'eutanasia
Non sono favorevole all'eutanasia e non credo che ci siano le condizioni per approvare una qualsiasi legge sull'argomento voglio essere chiaro
Servono norme per garantire il rispetto della dignità delle persone anche nella fase terminale della propria vita
Norme che tengano lontano l'accanimento terapeutico che assicurano le terapie contro il dolore che favoriscano il coinvolgimento delle famiglie e che quando il paziente non è più in grado di esprimere la propria volontà a causa dell'aggravamento della malattia
Erano emersi pile dalla sua malattia garantisca rispetto di quanto attraverso il consenso informato e consapevole egli aveva manifestato nel pieno delle sue facoltà
Personalmente
Personalmente penso sia da scoraggiare
Penso sia da scoraggiare e respingere tutto ciò che può determinare uno spostamento di accento e di investimento delle responsabilità pubbliche
Dal diritto ad essere curati assistiti e accompagnati e nei limiti del possibile liberati dal dolore
Soprattutto nelle fasi più drammatiche della malattia alla pretesa di sancire un diritto di domandare la morte
Altra cosa è il tema del testamento biologico o della dichiarazione anticipata di volontà sono tra quanti ritengono che si possa si debba partire dalle proposte di legge sul cosiddetto testamento biologico depositato in Parlamento e riproposto all'attenzione del legislatore con la decisione
Responsabile e coraggiosa del presidente della Commissione sanità del Senato
Ignazio che ha messo un argomento all'ordine del giorno anche per riprendere le fila di un lavoro importante compiuto da quella camera nella precedente legislatura ci sono le condizioni per approvare una buona legge
Un testo largamente condiviso frutto anche di un confronto serio e pacato in Parlamento di un dialogo con le associazioni dei malati la comunità scientifica Esperti diverso orientamento culturale e morale
Il caso sollevato con grande umanità dal messaggio di Piergiorgio Welby ci rimette insomma di fronte alla controversa questione di come affrontare in Parlamento i temi eticamente sensibili
Nessuno può chiedere ragionevolmente che la condizione per una intesa unitaria su quei temi sia subordinata la rimessa in discussione delle verità della nostra fede
Non ce lo può chiedere nessuno
E nessuno viceversa può ragionevolmente chiedere che le verità della nostra fede siano accettate come tali da chi non di condivide il nostro credito
E questa altrettanto importante
Giustamente papa Ratzinger
Ha nuovamente insistito durante il suo recente viaggio in Germania sulla ragionevolezza della fede e più specificatamente sulla possibilità di un dialogo costruttivo tra fede e ragione
Dal momento che la ragione essa stessa per il credente dono costitutivo della creatura umana
Questo dialogo è senz'altro necessario tanto più in un'epoca dove molti segnali fanno pensare al ritorno di un sonno della ragione di passioni violente e distruttive
Tuttavia è solo questo dialogo va condotto il sedici rilievi scientifici e non è la politica il luogo in cui può svolgersi a quelli veri
La politica certamente si avvarrà dei frutti di un tale dialogo
Perché ogni verità riconosciuta e condivisa come ragionevole può per ciò stesso essere laicamente introdotta nel dialogo democratico
E se c'è una verifica da fare nella colta lezione del Papa Ratisbona del teologo
E il rischio di schiacciare troppo la fede cristiana sulla sua incultura azione ellenistica
Come giustamente ha osservato un uomo uno studioso come Pietro Scoppola
L'incontro tra fede e politica può avvenire dunque nella luce della ragionevolezza e della laicità
Chi sta in politica non può starci per rappresentare i vescovi e neppure la Chiesa
Né ci può stare all'opposto con la pretesa di comprimere la libertà religiosa o di negare grande significato che la fede che l'SD hanno nella vita delle persone e della società
Una lobby laicista non è meno scorretta di una lobby cattolica
E in politica non ci stancheremo di ripeto lo si sta con la passione il mandato per il bene di tutti ci si è stata laici democratici e questo è un criterio dirimente per riconoscere riformismi i riformisti democratici
Quel che serve oggi a convergere attorno al metodo della laicità una laicità fondata su un dialogo rientrato all'intesa che quindi metta al centro le convergenze possibili e l'assume come criterio discriminante il servizio al Paese le questioni reali che attendono soluzione e che prende in considerazione la vita reale concreta delle persone delle famiglie delle comunità
La laicità democratica definisce lo spazio pubblico entro il quale tutte le persone
Credenti e non credenti diversamente credenti confrontano liberamente e responsabilmente le loro opinioni affermano le loro identità promuovono i loro stili di vita
Come credenti siamo tenuti a stare in politica da cristiani laici che sanno assumersi la responsabilità delle scelte di volta in volta operata a servizio del bene comune tenendo conto dei valori e degli interessi di riferimento
Ma un discorso analogo vale per chi si professa laico
I valori in cui crede non possono essere imposti ma solo razionalmente argomentati in un dialogo che cerchi la convergenza possibile
Questa pluralità che si pensa per l'unità a servizio del bene comune esige però qualcosa che sta prima e dopo gli obiettivi e le strategie di un programma politico
Esige un patto attorno ai valori
Su questo
Necessario patto in materia etica nel centro sinistra non si è compiuto alcun significativo passo in avanti
Che fine ha fatto la nostra proposta di costituire un tavolo parlamentare dell'Ulivo per il dialogo e la convergenza sui temi etici
Che fine ha fatto la vostra lettera aperta Romano Prodi del quindici giugno con la quale sollecitavamo un'assunzione di responsabilità affinché la coalizione di centro sinistra li cercasse una sintesi più avanzata di quella definita con il programma elettorale
Come non rendersi conto che questo ritardo influito non poco sulle vicende di questo ultimo Anna
Quando si rinvia a un'iniziativa che può fare avanzare un processo accade che il processo si blocca rischia di tornare indietro
Guardo ad esempio da questo punto di vista il programma della festa munita di Pesaro
Su questi temi a Pesaro non c'è stata nuova apertura al dialogo
E alla ricerca comune né con i cristiano sociali negano altre componenti dell'Ulivo c'è stata invece una comoda chiusura sulla cultura prevalente nella maggioranza del partito lo dico con una qualche sofferenza
Perché incontro in contraddizione con quello che ho cercato di sostenere prima in un'altra parte della relazione ma le cose bisogna dirle
Daniela entrambe
Non solo cattolico ha preso la parola sulle questioni eticamente sensibili a Pesaro
Il massimo di confronto lo si è fatto con Emma Bonino e Carlo Flamigni
E naturalmente con la presenza di Angius Mussi Bandoli Grillini e così via
Non si fa
Non c'era nessuno
è una dissipazione imperdonabile
E persino sciatteria culturale
Come sorprendersi allora se su questi temi si sono avute al seminario di Frascati dei gruppi parlamentare dell'Ulivo due relazioni di scuola
Due relazioni che non sono entrato in dialogo tra di loro
Forse esagera chi denuncia un eccesso di fierezza identitaria nel discorso di Rodotà l'uomo di grande qualità e si sa bene come la pensa
è stato semplicemente se stesso
D'altra parte non poteva che essere così
Si può semmai osservare che Elia è apparso fin troppo dialogico nella sua esposizione ma non sto a quel punto quel seminario semplicemente registrato il ritardo accumulato e non sia pure neppure potuto aprire il dibattito
Cioè queste binario da quel punto di vista è stato caratterizzato dal sentimento della paura
Dalla mancanza di coraggio culturale di audacia
Di audacia
E colmare questo ritardo assolutamente prioritario non si può fare a meno oggi di un patto su principi e valori che facciano da bussola all'agire politico
Non pensiamo ad una rigida o ideologica dichiarazione sui valori che pretenda di dare forma eretica la politica quel che serve è un convenire consapevole attorno a come i valori debbono e possono orientare l'azione politica
Una condivisione che può nascere solo da un dialogo argomentato e razionale che sa di dover trovare l'intesa possibile per questo rilanciamo la proposta del tavolo dell'Ulivo
Il problema una dimensione parlamentare ma anche politica
Riguarda il gruppo dell'Ulivo della Camera e del Senato ma riguarda anche la i DS e la Margherita e non si possono scaricare i limiti e i ritardi dei partiti sugli equilibri e sulle difficoltà dei gruppi parlamentari della Camera del Senato
L'utilità l'abbiamo visto e oggi necessaria e ci chiede coraggio
Partito che voglia svolgevo davvero una funzione nazionale quindi raccogliere i consensi di almeno un terzo degli elettori può essere concepito oggi solo come un partito plurale nel quale convivano più identità e più cultura
Una tradizione politica riformista per quanto nobile qualificata
Si rivela vitale solo se sa declinare al futuro sul servizio al Paese vale per ognuna delle tre correnti del riformismo democratico quella liberale quella cattolica e quella socialista nessun oggi di fronte alle nuove sfide basta a se stesso
D'altra parte se si guarda queste tradizioni alle diverse culture politiche che hanno animato si scopre facilmente che esse hanno conosciuto una continua evoluzione
E costate anche costata anche scelte coraggiose forte discontinuità
Le correnti più avanzata del cattolicesimo politico italiano hanno scelto già con De Gasperi la strada del centro che marciano a sinistra
E su quella strada hanno incontrato prima i socialisti e più tardi gli stessi comunisti
Da dove nasce dunque questa avversione per il socialismo che traspare da certi esponenti cattolici democratici cattolico democratici
Il socialismo democratico europeo era una tradizione nobile plurale non un monolite ideologico
Da tempo in Europa è anche sinonimo di liberaldemocrazia riformista di cristianesimo progressista e partito il labor in Gran Bretagna inizia i suoi congressi con i saldi
Noi non siamo per fare anche in Italia non siamo più laici ADD Tony Blair però siccome questa ci dice qualche causa
E la ricerca quel socialismo certe ancor più le aree solo se vuole stare all'altezza delle sfide che questo tempo impone alla politica
Queste stesse considerazioni consentono di sottoporre a verifica critica le posizioni di segno opposto presenti nei DS e nei DS
Ci si esercita in una difesa del socialismo così aprioristica ideologica da farlo apparire come una identità chiusa immutabile
Una sorta di religione laica condotto mie custodi dell'ortodossia sono posizioni che appaiono dettata più dall'incertezza della prospettiva che da una concezione avanzata e laica della sinistra e delle sue culture
Ma lo voglio dire così in maniera molto semplice il nuovo soggetto politico che noi dobbiamo costruire in Italia non è un nuovo partito socialista
Ed anche in Europa occorre lavorare in funzione di un centrosinistra europeo più ampio e più adeguato al compito non selezionare ideologicamente le forze riducendo
E continua a ritenere probabile d'altra parte che la costruzione in Italia di una nuova formazione unitaria sarà l'aiuto alla ricerca di una nuova unità dei Democratici riformisti del resto già avviata in Europa
è tempo dunque di uscire da un confronto anche su questa questione che si limita a registrare le differenze avendo laicamente presente che abitano nello stesso partito non vuole affatto dire pensarla tutti allo stesso modo
E mi avvio all'ultima parte di questa relazione alle conclusioni
Con il terzo ed ultimo fuoco del nostro tema il profilo riformista del nuovo soggetto cerchiamo di intenderci anzitutto su cosa vuol dire oggi unire
E sviluppare le diverse correnti del riformismo italiano
Il riformismo di destra quello che si presenta oggi sotto le varie aggettivazione di neoliberismo
Può essere può permettersi il lusso di essere senza progetto o meglio non altro progetto che assecondare tendenza del mercato per servire interessi che in esso
Prevalgono e riformismo di sinistra oggi come ieri non può essere senza Progetto
E parlo quindi sinistra non in senso ideologico ma riferendomi alle forze che in una democrazia bipolare si collocano su quel versante
Noi abbiamo bisogno di Progetto
Perché sulle logiche le dinamiche del mercato della società abbiamo una valutazione diversa da quella della destra
Pensiamo che una democrazia degna di questo nome non può semplicemente assecondarle ma deve invece governarle secondo i grandi principi che ad una democrazia danno sostanza
Fare avanzare livelli dignitosi di giustizia sociale e di uguaglianza garantire più deboli dalla prepotenza dal sopruso dei più forti riconoscere diritti e responsabilità di tutti
Anche a chi proviene da altri mondi da altre culture o esprime orientamenti sessuali differenti
Costruire la società le condizioni di una convivenza davvero civile promuovere la pace la cooperazione tra i popoli e le nazioni del mondo
Riformismo dunque non equivale a realismo politico riformismo non è sinonimo di moderatismo
Spesso procederà nel senso che ora ho ricordato significa anche saper intervenire con tempestività creatività coraggio sapersi sempre assumere anche la responsabilità del rischio
Dei costi umani e sociali che ne possono derivare dell'insuccesso
Riformismo dunque ha sempre bisogno di accetti ivi riformismo di sinistra ho detto
E tale il riformismo che dovrà trovare del partito dell'Ulivo il suo soggetto politico di riferimento
Naturalmente è necessario che ci si trovi l'accordo sul senso da dare oggi al concetto di sinistra
Il manifesto fondativo dei cristiano sociali lo voglio ricordare qualifica il profilo del movimento del nostro movimento accoppiando due concetti chiave
Efficienza e solidarietà
L'inseparabile ITA dei valori dell'efficienza e della solidarietà si afferma in quel documento
Costituiscono il cardine della nostra proposta
E in precedenza si afferma si impone una svolta una nuova centralità delle politiche sociali da troppo tempo relegate ai margini del confronto politico e dei processi decisionali insieme al recupero di efficienza l'equità sociale deve diventare obiettivo primario della politica la solidarietà dunque come sostantivo che qualifica sia l'efficienza sia all'equità sociale
Sono queste le radici del nostro riformismo per questo se dovessi scegliere un solo termine per qualificare il riformismo di cui l'Italia oggi più urgente bisogno scegliere l'aggettivo solidale
Riformismo solidale
è questa l'idea forza sulla quale tutta l'area dell'Ulivo può convergere il solidarismo oggi non distingue sono le correnti di matrice socialista e cristiane
Anche liberale più avanzati sono spinti a parlarne dopo che la stagione del liberismo senza regole ha finito col distruggere la coesione sociale lasciando alla politica il compito di quadrare il cerchio
Giungo così a quello che considero
Le conclusioni nella mia relazione al ruolo dei cattolici democratici ed è il cristiano sociale nello sport prospettiva che io cui tracciato
Non posso fare a meno di comunicare qui un mio profondo convincimento Novi per la storia da cui veniamo abbiamo la responsabilità di proporci come protagonisti della costruzione del nuovo soggetto unitario protagonisti
Né sopra né sotto a fianco
E pure questo protagonismo oggi non appare così scontato
Moltissimi e molti ma vengono proprio da quest'area
Anche nei suoi settori più avanzati
Nostalgica del partito di ispirazione cristiana
Fierezza della propria identità e paura di disperderle
Può darsi ma sarebbe poco comprensibile
Per ogni essere ragionevole tanto più per un cristiano ha senso solo quell'identità che in grado non solo di rassicurare individui
E singole comunità ma che si considera aperta alla ricerca incessante del bene comune Del Bene di tutti
Non è forse questo anche l'insegnamento più alto del personalismo comunitario
L'identità politica è sempre una costruzione storica e quindi necessariamente sposta l'evoluzione contiene un nocciolo duro di valori principi passione rivolte anche a forza di convivenza di civilizzazione
E tuttavia questo nocciolo identitario diventa secondo quando disponibile a tradursi sempre in cultura e in progettualità politica completamente agibile nella società e nelle istituzioni
Ebbene quale sarà il futuro di questa traduzione di questa tradizione lei era che vede allontanarsi la prospettiva dei partiti di cattolici a forte ispirazione cristiana
La stessa Margherita si colloca oltre a questa prospettiva
In tanti parlano con qualche strabismo e qualche miopia di silenzio dei cattolici democratici
Non c'è dubbio che di fronte al protagonismo pubblico dei vescovi Silenzi ed impacci sono stati fin troppo visibili
Non sono né civile cattolico ma anche tra le fila dei politici cattolici
Al punto che noi qualche volta siamo stati tra le poche voci che con quel protagonismo hanno ottenuto un'interlocuzione orientata all'ascolto e al dialogo certo ma anche ad un'autonoma assunzione di responsabilità
Non si tratta di timidezza politica ma di un qualche imbarazzo ad esercitare appieno la propria laicità cristiana
Questa però è solo una parte della verità no sull'impegno dei cattolici democratici nell'attuale fase politica
L'altra verifica l'opposto la qualità del ruolo che molti politici credenti stanno svolgendo a cominciare da Romano Prodi ce n'è uno cui Savino Pezzotta che mi pare che non sia proprio del tutto scomparso
Dalla scena sono impegnati con competenza e determinazioni in responsabilità anche di primo piano chi al governo e chi a ridosso di operazioni nel terzo settore
Io non credo che la prospettiva del partito dell'Ulivo de Primera il protagonismo dei cattolici democratici
E anzi la condizione che può favorire una forte ripresa sia sul versante della laicità e al crea la laicità cristiana sia su quello dell'incidenza politica
Il cattolicesimo politico oggi resta diviso persino all'interno delle diverse componenti dell'Ulivo per tante ragioni la logica dell'appartenenza ai diversi partiti
La difficoltà a schierarsi nelle alterne vicende del quadro politico le ricorrenti iniziative di ricomposizione trasversale moderata coltivati anche sul piano parlamentare
La costruzione del nuovo soggetto unitario io credo e finalmente l'occasione per far maturare un dialogo costruttivo tra tutte queste compone
Il nuovo partito dunque non ci condanna la diaspora
Ma ci offre l'opportunità di nuove convergenze da far valere come risorsa
Nel nuovo partito
Sia chiaro a noi non interessa la costituzione di una corrente cattolica o di cattolici nel nuovo partito dell'Ulivo
Noi rilanciamo con forza però di nuovo qui ad Assisi come più volte ci è caduto di fare la proposta di un dialogo e di una collaborazione con le diverse esperienze associative che già abitano dell'Ulivo
E ci rivolgiamo in modo particolare a quei cattolici democratici che in queste stesse ore
Per una coincidenza che può rilevarsi propizia sono riuniti non molto lontano da qui appunto a Chianciano per riflettere per discutere più o meno delle stesse questioni che sono al centro del nostro convegno
Questa del dialogo è una nostra vocazione costitutiva forse non sufficientemente ricambiata
Fin dall'inizio
Mentre cercavamo di rendere il cristianesimo sociale una risorsa capace di contribuire al rinnovamento della sinistra democratica lo abbiamo fatto nella prospettiva di promuovere una più vasta unità dei diversi riformismi dell'Ulivo
Lontana da noi l'idea di cancellare le diverse storie le tradizioni distinte che abitano al cattolicesimo democratico
Ma siamo convinti invece che oggi lo si salva solo rigenerando
E lo si rigenera cominciando col far dialogare finalmente ciò che è stato tenuto diviso da vecchie ruggini da vecchie vicende ormai archiviate
Quelle che siano i singoli filoni cui ci richiamiamo un insegnamento sicuramente accomuna i maestri che ci hanno preceduto
Grandi Sturzo De Gasperi Dossetti Moro Gorrieri
Sono stati tutti cristiani adulti nella fede politici laici capaci di compiere scelte forti orientata al futuro scelte coraggiose che le hanno spesso esposti ad incomprensioni ed emarginazioni
Questo non è il tempo per custodire
Gelosamente la propria identità politica
E il tempo di chiedersi come metterla ancora e sempre al servizio del bene comune la parabola dei talenti
Questo esige l'etica della responsabilità che un cristiano come massima è verrà proposto con un alto senso morale come l'unica possibile per chi fa seriamente politica
Spero di aver dato conto nella mia esposizione delle cento ragioni che esigono l'aveva svolto nella costruzione di questo soggetto da questo convegno noi proponiamo che il seminario di Orvieto dalla prossima settimana decide l'apertura di un processo costituente
Un processo che sia d'un tempo definito nel metodo ben scandito nel tempo credibile quanto l'investimento di volontà ed energie
Quasi tutti oggi riconoscono che il partito dell'Ulivo non può nascere da una fusione fredda da un semplice incontro tra partiti
Il nostro segretario Piero Fassino non si stanca di ripetere e si moltiplicano riferimenti e appelli alla società civile e alle sue organizzazioni
La storia insegna che se davvero si vuole un riformismo con il popolo e necessarie coinvolgerà attivamente le espressioni organizzate della società civile
Va insomma nuovamente promosso il clima che si era respirato nelle primarie di un anno fa allora seduttiva si trattava di unirsi attorno ad una leadership per mandare a casa la destra
Oggi si tratta di unirsi attorno a quella leadership per governare e riformare il Paese per dare sostanza la grande speranza che allora mobilitò il popolo dell'Unione
Anche la questione del nome per noi non è un aspetto di poco conto da parte mia lo si sarà notato non ho utilizzato la dizione più corrente quella di partito democratico
Noi preferiamo chiamarlo partito dell'Ulivo non per una questione nominalistica ma per ragioni di sostanza politica
L'elezione del resto hanno confermato che nonostante tutto l'Ulivo è tuttora un simbolo in grado di suscitare speranza mobilitare energie attrarre voti orto i confini dei partiti
Il padre è un terreno sul quale alla fine si concentrano tutte le difficoltà e quello organizzativo
E si concentrano in particolare sul punto che in prospettiva forse il meno rilevante federazione di partiti o partito unico
La soluzione federativa ne discuteremo domani sarebbe per i suoi sostenitori quella che più garantirebbe pluralismo
La fondazione di un partito unitario si dice porterebbe alla tanto temuta unificazione
E non è un caso che sulla soluzione federativa sono d'accordo i critici dei due versanti opposti dell'Ulivo
Che come noi sostiene la via del partito unitario obietta che la soluzione federativa non comunicare beh il senso di una svolta che il Paese ci chiede
Nel realizzerebbe la coesione e la governabilità dell'Ulivo oggi necessari
La cosa importante tuttavia e di non farà di questa disputa tra via federativa via unitaria una pregiudiziale ideologica
Comunicare al Paese il senso e la sostanza di una svolta reale rendere l'Ulivo più coeso dare adesso una direzione all'altezza i nostri compiti questi sono gli obiettivi che ci stanno a cuore e concludo
Insieme alle primarie
Servono politiche forme di riconoscimento e formazione dei gruppi dirigenti che siano davvero trasparenti verificabili e decisiva in questa direzione sarà anche la qualità del rapporto che sapremo stabilire con l'esperienza della società civile e con i luoghi reali dove l'evocazione la capacità dirigenti maturano e si esprime
Sono queste le istanze queste le linee di proposta dei cristiano sociali e i nostri lavori in questi giorni le precisa l'anno le arricchiranno una cosa è certa non staremo a guardare ai margini del cantiere
E come potremo farlo d'altra parte ce lo impedisce la nostra passione politica una passione che non si nutre soltanto di agonismo noi siamo gli eredi della sinistra cristiana la nostra passione è una sorgente ben più profonda
Ci sentiamo parte della grande storia del movimento operaio
E non possiamo smarrire il senso del cammino di milioni di donne di uomini del lavoro della solidarietà che non hanno votato solo per se stessi ma hanno conquistato per noi e per tutti l'uguaglianza la giustizia la democrazia
Sta qui ancora e sempre il senso della nostra impresa
Per quanto piccola sia la parte che ci ha dato di fare partecipiamo di questo luogo e di questo cammino
Da sempre noi cristiano sociali abbiamo sperato e agito perché la costruzione nuova oggi in cantiere prendesse consistenza
Era questo che aveva nel cuore e nella mente Ermanno Gorrieri quando proprio qui ad Assisi era il sedici settembre mille novecentonovantaquattro pronunciò queste parole
Quanto Hanoi non ci pensiamo di aver rotto gli indugi e di aver attraversato il fiume
Abbiamo creato una testa di ponte che forse potrà aiutare qualcuno a raggiungere questa sponda
E forse arriveranno questo dico io
Lo diciamo senza presunzione non pretendiamo che la nostra sia l'unica scelta giusta
Siamo tuttavia convinti dice Gorrieri che non sempre lo stare coi piedi per terra può contribuire a muovere la storia
Siamo nel mille novecentonovantaquattro era al suo l'invito ad usare a nutrire il sogno e la speranza con il coraggio della nostra responsabilità
Grazie a Mimmo Lucà grazie per la passione e per i messaggi che ha lanciato questa sera
Certamente converrebbe che certamente saremo protagonisti per la costruzione di questo nuovo soggetto politico e certamente non staremo a guardare immagini del cantiere come dicevi poc'anzi
Prima di passare la parola a Gianni Cuperlo
Couperose
Do lettura
Del messaggio del presidente della Regione Umbria carissimo Mimmo mi dispiace e molto non poter partecipare al vostro convegno ma come potrai penne comprendere o impegni istituzionali davvero inderogabili
Vorrei però far giungere a tutti voi il mio più sincero augurio di buon lavoro
E sono certa che il vostro come sempre sarà un buon lavoro e soprattutto rappresenterà un prezioso contributo di dibattito e di pressione per la costruzione del partito dell'Ulivo
Quella che tu stesso hai definito la casa comune dei riformisti
E che dovrà essere capace di accogliere al suo interno tutte le anime ed esperienze che in questi anni hanno dato prova di voler camminare insieme sulla base di valori comuni e condivisi
Un caro saluto a tutti Maria Rita Lorenzetti
Prego
Gianni
Prego dottore
Per cui perfetto
Allora
Si sente
Abbastanza sì
Allora
Possiamo iniziare questa seconda fase questa seconda sessione della giornata
Dopo la relazione di Mimmo Lucà me a me tocca moderare dibattito io ho proposto agli ospiti del convegno Gianni Cuperlo Francesco Saverio Garofani e
Savino Pezzotta ho proposto se
Insomma se sono disposti ad accettare delle domande e a diciamo organizzare un dibattito a presentarvi un dibattito con delle risposte Brevi naturalmente loro sono liberi quando lo ritengono di fare degli approfondimenti
Cerchiamo di usare un genere diverso dalla relazione lunga insomma
Allora io comincerei con Francesco Saverio Garofani che è un deputato
Dell'Ulivo destato responsabile della cultura della Margherita
Visto che
Lui si sta apprestando ad andare a Chianciano a un convegno che sta che si svolge in parallelo e che è stato anche un po'trattato un po'ma anche maltrattato ma insomma da Mimmo nella relazione volevo chiedere se diciamo questa concomitanza allude ha una possibilità
Cioè è un atto di fiducia nella Partito Democratico e quindi diciamo allude alla presenza futura dei cattolici nel partito democratico
Posso oppure se questa duplicità di appuntamenti in realtà segnala una diffidenza un'impossibilità una resistenza degli apparati
Rispetto alla nascita del Partito Democratico Chianciano è una dimensione che riguarda la vita interno della Margherita oppure apre alla prospettiva di un partito democratico
Buonasera a tutti intanto volevo ringraziare Mimmo per questo invito che lui definirebbe unilaterale io Oro mentre quando avrò responsabilità
Più importanti nella Margherita lo
Ricambierà ho volentieri o forse spero che sia già il tempo quello di un appartenenza comune nuova dico subito che ho apprezzato la gran parte delle riflessioni che hanno introdotto questi questi lavori compreso diciamo l'orgoglio di partito che in una situazione come questa va comunque compreso il legittimo
Ma anche l'onestà intellettuale con cui Mimmo a riconosciuto alcuni limiti alcuni anche profondi gravi non non non certo
Diciamo marginali come quelli che riguardano la cultura della maggioranza del suo partito definiva sulle questioni eticamente sensibili quindi vicende importanti al centro del dibattito io
Sono tra coloro che credono sinceramente la prospettiva del partito democratico e credo e questo condivido totalmente le conclusioni della relazione di Di Luca
Credo che il Partito democratico io preferisco contrario di lui chiamarlo così poi magari velocemente spero il perché ma non credo che sia questo il tema di una divergenza tra noi
Credo che il Partito Democratico non soggetto politico che andiamo a costruire Possa
In qualche maniera valorizzare le culture politiche le identità le storie le appartenenze
Che ancora si separano
Non è adesso il momento di tornare sul passato credo è appunto la ricostruzione di Mimmo sia in qualche maniera anche discutibile il percorso che ha diviso i popolari
Integre siano sociali a valutazioni non solo politica ma anche molto profondamente culturale la riflessione sullo strumento del partito di ispirazione cristiana l'autonomia dei cattolici in politica
Servirebbe più di un convegno di una dolore d'onda per sciogliere
Alcune divergenze tra di noi se fosse possibile
E io credo quando avrò finito qui domattina andrò a Chianciano come ha detto Claudio
Che intorno al convegno di Chianciano a questa improvvisa ricomparsa dei popolari sulla scena politica italiana dopo che per tanti
Troppi mesi credo troppi anni l'Associazione dei popolari che doveva in qualche maniera accogliere l'eredità politica e culturale del
Congelato perché tecnicamente congelato il partito
Appunto sia una polemica in parte giornalistica lo dico anche da ex giornalista al giornalista diciamo come si suol dire prestato alla politica in parte anche praticamente motivata
Se fosse soltanto diciamo il modo per organizzare portare alla luce quel che resta appunto dei popolari in funzione di una competizione interna alla Margherita e credo che interesserebbe veramente pochi sicuramente non me lo anche scritto l'altro giorno sul giornale sull'Europa al giornale La Margherita
Se invece fosse il primo parte primo passo per un percorso oltre il perimetro il confine del popolarismo verso quell'itinerario che anche Luca tracciato di ricomposizione
Di un'area cattolico democratica la definisco anche senso che intorno a questa definizione c'è anche qui molta
Polemica qualche
Molti non sono d'accordo ritengono anche esaurita quella quella definizione quella cultura
Ma io continuo a usarla credendo che sia invece ancora viva interessante immerse fosse appunto il primo passo verso una ricomposizione un'aggregazione sarebbe secondo me molto interessante e anche molto utile anzi direi indispensabile per la costruzione per i lavori del cantiere del partito democratico
Io non so se facciamo una cosa più più veloce e poi magari ispido spero anche mi come insomma
Quindi facciamo
Speriamo di mi prendo prendo l'impegno di tentare di fare più domande il
Gianni Cuperlo che diciamo volevo chiedere una questione che riguarda pure porre una domanda che riguarda la il lavoro di costruzione del partito democratico io lo conosco da qualche anno ed est Gianni è stato sicuramente una delle persone che ha maggiormente lavorato sul piano culturale nel gruppo dirigente dei dei DS per c'ha mo'nel nella stagione degli anni novanta per portare diciamo dopo la svolta
La nascita del PDS
Il partito su
Diciamo a fare i conti con tutto ciò che riguarda la cultura di governo e riformismo mi ha molto colpito
Una sua riflessione prima dell'estate che di fronte probabilmente alle insomma al tavolo a una divisione come è stata quella sui temi etici della fecondazione alle difficoltà che sono insorte alle minacce di abbandonare l'impresa da parte di componenti ora della Margherita ora del dei DS qualora si andasse avanti sono state Partito Democratico rilanciare sia pure in forme nuove l'idea di una di uno di uno strumento federativo per il partito democratico non temi che questo stock questa dimensione sia sono in qualche modo un fatto di rassegnazione di fronte a logiche di apparato nel senso che DS Margherita indubbiamente è molto difficile una sintesi tra DS e Margherita però sarebbe probabilmente non pensi voglio lo pongo in termini domanda che sia un atto di rinuncia di fronte al fatto che intanto in questi dieci anni DS Margherita sono diventati i giallorossi Pessi realtà multiculturali
E qui in qualche modo attraversate per molti aspetti da culture simili
Sulle tecnologie sono molto tempo
Io penso che DS e Margherita siano come dici tu già oggi delle realtà allora interno plurali e questo lo considero senza dubbio un elemento di di ricchezza
Voglio provare in paio di minuti a spiegare quella quel quell'ipotesi insomma quel ragionamento che ho provato a fare dovevamo al Consiglio nazionale delle
Del nostro del mio partito
E io sono tra quelli in questo sono del tutto d'accordo con l'impostazione iniziale che dava Mimmo la sua relazione sono tra quelli che pensa che questo nuovo soggetto politico chiamiamolo Partito Democratico chiamiamolo partito dell'Ulivo sia non da oggi ma da molto tempo oramai una necessità
E una urgenza per questo Paese
E se dovessi dire in una battuta con una battuta perché la ritengo una necessità ed un'urgenza non avrei molto da aggiunge l'ad uno dei passaggi della relazione di Lucca di qualche minuto fa quando lui ha detto adesso non non ricordo le parole precise ne sono il senso era questo
Noi non basti amo non siamo sufficienti da soli non basti amo è si può aggiungere nessuno da solo è sufficiente a fare e che ad affrontare ma magari su questo si può tornare più avanti
I mali antichi problemi antichi di questo di questo paese ora io quando dico non siamo sufficienti da soli non Bastiano
Penso a che cos'è ad esempio la matta
Del consenso del principale partito della coalizione del centrosinistra oggi in Italia la mappa elettorale quella delle ultime elezioni
E questa mappa ci dice che noi Democratici di sinistra che siamo la principale forza della dell'unione
Siamo oggi un partito che in aree strategiche delle note del Mezzogiorno state dal dieci al quindici per cento dei consensi
Siamo un partito che inoltre la metà del Nord Est
Mi sono gli appassionato alle problematiche di quella parte del Paese dove sono tornato dopo qualche anno
Così come in importanti città del Mezzogiorno Palermo Catania Messina siamo un partito che sta sotto il dieci per cento dei consensi
E in tutte le principali città del paese fatte salvo le ragioni le regioni del centro non superiamo il venti per cento dei consensi elettorali
Io credo che questi dati questa mappa riflette un problema una difficoltà direi persino ad alcune aree del paese una marginalità
Che mi sembra giusto insomma onesto tra di noi di conoscerlo è prima di tutto una marginalità culturale prima ancora con la marginalità politica
Naturalmente i numeri in politica contano e questo è uno dei punti che secondo me spinge urgentemente nella direzione che indicava anche anche minimo
Qual è l'altro aspetto però che se da un lato noi diciamo e credo sia giusto dirlo
Anche per ragioni banalmente numeriche e perché in politica pesa non contano di rapporti di forza oggi un soggetto politico più grande più ampio e necessario
Per garantire il governo di questo Paese il cambiamento di questo paese dall'altro lato una volta che abbiamo evocato questo problema che abbiamo la responsabilità di dire
Quale deve essere il profilo quale deve essere l'identità quale deve essere il Progetto di questo nuova forza e qui io mi sono permesso né con occasioni di sottolinea un aspetto che non è semplicemente autocritico ma e che è riferito proprio al modo con il quale anche noi anche il gruppo dirigente del mio partito affrontato questa discussione
E lo ripeto anche in questa in questa occasione per rispondere alla questione che poneva Claudio ecco io ho avuto l'impressione in questi ultimi mese in questi ultimi anni che anche chi tra noi penso ai massimi esponenti
Dei Democratici di sinistra Appio sostenuto la tesi dell'Ulivo come un nuovo soggetto politico e quindi la necessità e l'urgenza di arrivare a questo traguardo
A prevalentemente usato degli argomenti a sostegno di questo Progetto di questo obiettivo che sono quelli che più volte noi abbiamo sentito echeggiare nelle nostre assemblee nelle nostre riunioni l'ITC Tosi soltanto e necessario
Arrivare a quel traguardo perché anche l'Italia ha bisogno di un soggetto politico di un partito
Del trenta per cento del trentacinque per cento dei consensi che sia un elemento di stabilità in una maggioranza di governo come quella del centro sinistra molto frastagliata molto frammentata
C'è bisogno ad un certo punto è stata evocata la figura retorica del timone riformista di un perno riformatore dentro la maggioranza
Ecco io ho ho l'impressione posso sbagliare naturalmente che queste siano tutte argomentazioni giuste
Ma siano anche argomentazioni molto politiche e se posso dirlo in un termine un po'più gergale persino Polito logiche e il fatto che noi abbiamo concentrato su questi argomenti
Le ragioni fondanti di questo soggetto politico ha finito con il lasciare secondo me è un po'colpevolmente in ombra in seconda linea
Una discussione molto aperta molto partecipata è anche molto importante
Sulle era dice le ragioni profonde di questo progetto sul profilo ideale culturale che significava anche discutere dal nostro punto di vista del motivo o dei motivi per i quali in aree fondamentali e strategiche per l'avvenire di questo paese oggi la sinistra riformista è una forza marginale culturalmente ed elettoralmente marginale
E in questo senso l'appuntamento di Orvieto e chiudo su questo accade benissimo perché in qualche modo credo di aver capito dall'ordine dei lavori dallo svolgimento del modo in cui è stato pensato si muove esattamente in questa direzione forse però mi limito a dire questo forse però questo intervento sarebbe stato necessario farlo un po'prima avrebbe aiutato
Avrebbe aiutato per una ragione e qui dirò la sola osservazione che un po'mi differenzia
Nel nel ragionamento più politico sull'approdo del partito democratico dalla relazione di Mimmo avrebbe facilitato le nostre riflessioni la nostra discussione questo percorso
Perché il fatto che noi non abbiamo affrontato per tempo questa discussione alla base alla radice con sincerità
Ha finito temo Perry il favorire l'emergere e l'affermarsi su di un versante sull'altro dei toni più rigidi e più ultimativi di questa discussione
Essendo in qualche modo statali targata una verifica di fondo sulle ragioni profonde ideali politiche valoriali identitarie oltre che programmatiche
E politiche come ho detto prima quelle c'erano del traguardo che volevamo ripuliamo raggiungere è stato quasi inevitabile che si giungesse ad una maggiore evidenza delle posizioni più nette e radicali quelli del sì subito quelli del no mai
Ed è stata quasi una conseguenza logica vuole dire che si arrivasse ad un dibattito su un traguardo così ambizioso così storico per un Paese come il nostro addirittura la Fondazione l'atto fondativo di un nuovo partito che si candida ad essere il primo partito del Paese The responsabilità di governo per diffusione per radicamento
Addirittura arriviamo capisco la lo la soluzione retorica usata da Mimmo anche in rapporto al dibattito interno i DS ad una discussione dove ci si può confortare sull'Obiettivo dicendo
E noi lo vogliamo raggiungere questo obiettivo senza se essenza no
Io personalmente sono sempre molto inquietato dal dibattito politico del senza se e senza ma sia che si tratti di ragionare
Della pace e della guerra sia che si tratti di ragionare dell'atto fondativo del nuovo partito personalmente amo molto la politica infarcita disse e amo molto la discussione infarcita Dima
E credo che noi avremmo bisogno di recuperare esattamente questa dimensione senza essere spaventati non dei tempi che non possono essere ovviamente eccessivamente lunghi
Ma senza essere spaventati dalla possibilità di affrontare una discussione molto sincera sulle ragioni le radici e gli obiettivi di fondo di questo nuovo soggetto politico
E credo appunto che non dobbiamo temere la discussione
Neppure da questo punto di vista la mediazione o il compromesso che sono elementi virtuosi secondo me della politica io mi porto spesso presso una bellissima citazione definizione non citazione forse la più bella che mi è capitato di Lecce
Del termine compromesso che ho trovato in una libricino molto molto bello di Amos Oz di questo grande scrittore ebreo
Di preciso si chiama contro il fanatismo quindi relazione attimi molto più ampi di quelli che stiamo trattando male però
Ad un certo punto non so se tarda del compromesso in questi termini dice questa parola compromesso gode di una pessima reputazione nei circoli d'Europa in particolare fra i giovani
E dice il compromesso è considerato come una mancanza di integrità di dirittura morale di consistenza di onestà il compromesso è disonesto Non nel mio vocabolario
Nel mio mondo la parola compromesso è sinonimo di vita e dove c'è vita ci sono compromessi
E finisce dicendo il contrario di compromesso non è integrità e nemmeno idealismo che nemmeno determinazione o devozione al contrario di compromesso fanatismo ora è chiaro che noi stiamo facendo una discussione dove nessuno al di là delle posizioni che esprime rischia la deriva del fanatismo però penso che dovranno avere un atteggiamento molto aperto sulle forme e sugli esiti di questo percorso
Io capisco e chiudo su questo già parlato troppo
La osservazione finale di Mimmo nella sua introduzione a proposito del rischio
Di dare di trasmettere all'esterno un senso parziale dimmi di atto di questo progetto lo riferiva l'ipotesi di recuperare l'idea di un percorso federativo tra diverse forze
E mimo giustamente dice il messaggio forte la svolta passa attraverso l'idea di un nuovo soggetto politico che sia incontro tra culture diverse tradizioni sensibilità diverse ma che dia il senso di una processualità
Più accelerata io capisco questo argomento e lo dispetto e può darsi che sia l'esito necessario vorrei soltanto che fossimo tutti d'accordo nel ritenere che dobbiamo lavorare perché questo sia l'esito più largamente condiviso
Perché questo esito che è sicuramente il più auspicabile anche dal mio punto di vista laddove invece fosse raggiunto attraverso la come dire perdita di parti di pezzi di singole culture contributi che invece in questa operazione
Hanno tutto il diritto è la possibilità di stare io credo sarebbe un impoverimento
E questo lo dico anche in relazione al mio partito
Perché la speranza che non ci sia nessuno nessuna componente del mio partito che si pone di fronte a questa grande e ambiziosa possibilità con l'atteggiamento di chi dice io non ci sto
è sarebbe io la vedrei un po'come una sconfitta che non riguarda soltanto noi ma che rischierebbe di aveva un'influenza anche sulla qualità del percorso che si
Antilia in questa fase
Nel dibattito che dentro i DS si è fatto in questi mesi in questi anni e spesso si è citata
Sì evocata l'esperienza socialista francese di e pinne e la rifondazione che all'inizio degli anni settanta non mi ricordo se fosse settantadue
Caratterizzò il rilancio e anche la trasformazione di quel partito sotto la direzione politica di François Mitterrand
Mi pare che in quell'occasione in quel congresso la scelta dei socialisti francesi del nuovo partito che nasceva
Fu quella di darsi un arco di tempo credo due anni per un percorso federativo verso l'atto fondativo del nuovo soggetto politico quel percorso federativo non durò due anni durò cinque anni ma si tradusse in un atto secondo
Condusse poi ad un successo elettorale importante restituì a quel movimento politico la centralità che aveva perduto negli anni precedenti io non sto dicendo che questa è la soluzione
E non sto dicendo che bisogna fare così perché altrimenti il processo nascerà necessariamente monco
Dico che rispetterò qualunque soluzione si giunga a definire ma che spero sinceramente che quella soluzione sia il frutto di una discussione molto serena molto aperta
Che tenga conto della necessità di coinvolgere in questo percorso
Quante più quante più forze quante più culture quante più sensibilità e ragionevolmente possibile
Perdere dei pezzi lungo la strada ripeto la riterrei una sconfitta per tutti e non soltanto per la parte che se ne va
Scusa scusa Claudio prendo soltanto trenta secondi la parola per salutare e Dario Franceschini che ci sia
Raggiunto
E a cui chiedo ovviamente chiedo di venire di venire qui al tavolo
Di seguire più da vicino i nostri lavori Dario io nessuna viene da da da Chianciano io la saluto doppiamente intanto come intanto principalmente perché il mio Capogruppo capogruppo dell'Ulivo alla camera poi un esponente ovviamente di primo piano di primissimo piano della
Margherita e che poi in qualche modo la saluto anche perché come mai e come tornare in famiglia bere che Dario è stato con noi per molto tempo
E quindi vi diamo il benvenuto con grande affetto con grande simpatia
Io
Proseguo il
Ribatte volevo porre una domanda Savino Pezzotta
Ma il progetto di costituzione del Partito democratico può essere un'opportunità per i cattolici italiani lei avverte il
Un propri problemi problemi ma sulla presenza dei cattolici nel centrosinistra lei avverte una carenza di visibilità questa mattina in un'intervista a Rosi Bindi parla del rischio che il Partito Democratico nasca
Nel pre con la prevalenza delle culture liberali
Socialiste ecco è un è un tema che lei avverte guardando il partito democratico almeno per il momento da fuori
Ma posso presso il tempo è quello che posso fare un ragionamento un po'più largo rispetto a quello che avverto perché io ho tante sentimenti
Ma adesso la prima il trio sentimentale che guardo veramente dall'esterno quello che sta avvenendo
Tu mi sto leggendo I viaggi di Gulliver
Perché quello che sta succedendo mi sembra un po'presto insomma che ogni tanto si è piccolino intanto si è grandi ognuno si mette dove si nuove se quanto e come sta andando alla situazione politica italiana mi sembra un po'il racconto che si fa quando il re di Lilliput spiega come si fanno i ministri
Prego provate a leggerlo che forse qualcosa per cui un po'di angoscia rispetto a una situazione politica che non mi sembra molto chiara me ne dispiaccio nove
Non lo dico criticamente lo dico perché se non si è in grado di riflettere su queste fibrillazioni su questa tensione il fatto che per due giorni il Consiglio dei ministri stia discutendo alla finanziaria
Dice chiaramente quali sono i problemi che stanno in quest'area politica enoteca facciamo finta
No perché se facciamo finta non affrontiamo le questioni però è bene dirlo
Perché si sono vinte le elezioni ma si rischia di perdere il governo
Ma si perde non tanto perché duro non dura un'altra ragione perché io continuo a pensare siccome anch'io vengo da dal nord dal nord non si non Nordest dal nord
Se passano alcune cose che ho sentito
Lo sforzo fatto con le ultime politiche si vanifica in pochissimo tempo mettere una tassa su sui settanta mila euro legale sono ricordo bene ma vuol dire andare a colpire dalle mie parti un segmento di persone fa scattare un meccanismo perverso nato che non tagliare
Erano meglio alcuni tagli precisi ben orientati io nazionalizzazioni d'intervento che non un movimento di questo genere che fa arrabbiare la gente e non risolvere questioni io direi che questo bisogna io ma lo dico per onestà per l'attenzione che ho ad alcune cose
Per venire un po'a alle questioni ma nella relazione di di Lucca si era tanto orgoglio
E però Ahmed risultava difficile una cosa se i cristiano sociali hanno indovinato tutti e hanno già tracciato la via perché mi hanno invitata
No ma lo dico perché è un argomento che tutti noi stiamo dicendo la mia strada il migliore doratura io l'ho detto prima che tu hai detto dopo così non si va da nessuna parte
Perché allora ricomincio anch'io a dire quello che ho detto prima quello che ho detto tanti anni fa e avanti non serve
Io direi che il tempo un po'dell'umiltà
Ce n'è che è una virtù che non abbonda molto in politica
Perché ricercare delle strade comuni significa avere quel tanto di umiltà di pensare che ognuno di noi è portatore di percorsi di strade che corrispondono alla propria storia la propria intuizione se no facciamo discorsi strani le diverse
Qual è il mio problema rispetto alla politica e poi arrivo ai cattolici
Il mio problema rispetto alla democrazia italiana
E come uscire da questo bipolarismo fibrillante
Che non si capisce mai bene dove va a finire
E non penso a un ritorno al proporzionale così almeno sgombriamo il terreno
Non penso al ritorno al proporzionale
Io non penso neanche che la soluzione del bipolarismo italiano e delle sue incongruenze sia risolvibile attraverso le architetture legislative ci siamo esercitati troppo
C'è una questione politica
Che sta dentro il bipolarismo
E allora bisogna affrontare le questioni politiche per quelle che sono perché così non senese mio parente
Allora io credo che bisogna avere chiarezza che per la democrazia italiana l'alternanza è una necessità
Il che vuol dire cambiare molte cose anche negli atteggiamenti e nella cultura politica
Per questo credo sia opportuno
Che si vada a una semplificazione degli schieramenti
Ma lo dico per la democrazia non per le cose che mi interessano
Perché antepongo alle cose che mi interessano sul piano culturale sul piano politico mio un tema di come puntare funzionare bene la democrazia italiana oggi in una situazione di Polaris
E che questo è il tema sul quale bisogna ragionare
Perché se non ragioniamo su questo allora dico io mi faccio la mia parte perché col due per cento condiziona uno schieramento
No perché bisogna dire quello che lo sappiamo tutti lo vediamo ogni giorno lo stiamo sperimentando in questi giorni
Perché il tema vero è come rendere vera l'alternanza la governabilità insieme
E fare in modo che un governo che vi generazione D'Amuri una legislatura e io mi auspico che questi duri una legislatura e che non sia sottoposto giorno dopo giorno fibrillazioni
Ah stiramenti e a contraddizioni interne se no non si va da nessuna parte che l'immagine che alla gente e quella di una cosa che fanno i politici e non è più una cosa che detesta dentro la democrazia pertanto si allontana
E il rischio che la la persona non era quello che conosco io io non frequenta i salotti non frequento certe cose frequentano gente normale e che magari parlano di male non dice le cose politicamente corrette ma l'impressione che ho è un disincanto anche dalla nostra gente delle delle lavoratrici dei lavoratori e i pensionati rispetto alla alla dimensione politica
Per cui abbiamo una responsabilità almeno noi che un po'ci interessiamo anche in questa direzione che viene prima se facciamo un partito se no facciamo un altro
Lo dico perché mi sembra che stiamo spostando il dibattito su altri terreni
E io adesso vorrei che il dibattito fossero riportato al suo cuore cioè come far funzionare la democrazia italiana come farla funzionare bene come renderla più partecipata
Per fare questo e per ed io lo dico guardando al centrosinistra
Però penso che fare certe cose ai un'influenza anche sul centro destra
Come le cose fatte dal centrodestra hanno avuto una grande influenza sui modi di fare politica del centro sinistra perché sia rincorso un certo modello di fare politica sbagliando a mio parere occorre proporne uno nuovo per fare questo è chiaro che serve un punto di aggregazione che renda possibile l'alternanza e che non sia condizionato dalle Franjo dagli altri elementi ma lo dico che serve perché serve alla democrazia
Perché prima dei nostri interessi politici di passioni viene la democrazia
Che non è chiaro questo concetto ma dato che non andiamo molto lontano perché allora io posso dire che la mia cultura il mio modo di essere e migliore tutti quelli che gli altri tanto sessantatré anni a sessantatré anni uno che ha avuto sempre più o meno le stesse idee
Se ne tiene no
Il mio problema torno a dire serve un soggetto nel centro sinistra che sia in grado di condizionare la modalità del governare e di essere diciamo il baricentro dall'alternanza questo cambierà anche il centro destra
Se si fa un'operazione del genere cambierà anche il centro destra e non sarà un male per la democrazia italiana adesso bisogna farlo per farlo questo e non serve il partito delle primarie
Non è il fatto che si faccia un partito perché ci sono state primaria mira anche un po'fastidio
Un partito non a tra loro
Le primarie sono lo strumento sono un mezzo
Ma non solo una cultura politica
Per fare un partito serve una cultura politica un orientamento serve un contenitore
Ecco il bisogna pensare che cosa si può costruire a me non piace lo dico
Così serenamente
Che si parli di un paio di un nuovo partito
Uno partito non mi interessa
Penso che il processo sia per costruire un partito nuovo
Ovvero come si esce dalle categorie del partito che abbiamo elaborato nel Novecento
E vale per tutti
Varia ancora un partito fatto di segreterie di apparati di congresso che ed io di oligarchie interne o un qualcosa di diverso che serve per fare un partito nuovo
Il problema è se facciamo il partito nuovo o se facciamo il partito dall'Ulivo
Perché se no per carità si può fare qualsiasi Rollo
Io credo che invece lo sforzo vero e se sia in grado perché presto risolve anche Lelli problemi dalla collocazione internazionale cioè guarda io andrò in un partito dove che sia in grado di portarsi anche i democratici americani è una provocazione
Ma lo dico perché noi abbiamo proprio il bisogno
Di pensare un partito nuovo
Nelle forme nei modi nel con me raggruppa raggruppa le persone di come tiene insieme le culture
Che aiutano a organizzarlo e di come queste colture non vengono assorbite per essere omogeneizzate ma valorizzate per quelle che portano perché queste colture sono alla richiesta ma sono anche adesso
Io parlo sempre dalla gente che conosco io ma voi potete pensare che al mio compagno
Chi è stato comunista per tanti anni adesso di valori a dire il socialismo non resiste più del tutto c'ha già avuto un trauma per il comunismo solito allegoria che socialismo no ma vale anche per me cattolico democratica la stessa cosa cioè questi qui votano e
Perché alla fine questi votano però facciamo i lobbisti
Era a Cagliari con le vecchie colture non solo una cosa buttata via sono radicate nella cultura del nostro popolo stanno dentro la Costituzione repubblicana lo vogliamo dire o no
Ci sarebbe stata la cultura repubblicana se non c'erano queste colture
E allora troviamo pensare di fare il partito nuovo abolendo questa nuova è impossibile perché io il giorno dopo mi organizzo diversamente
In questo caso dico che il contenitore la forma partito vale più dei contenuti
Perché è un contenuto in sé allora io avrei invece di essere chiamato a Orvieto a discutere di tante cose
Avrei preferito che Orvieto sic discutesse della forma partito
Che cos'è il partito nuovo oggi in Italia
Il partito nuovo del riformismo come ci stanno le storie dei socialisti farle socialisti in senso lato no esco un istituto a calare Ali dentro questo partito come esista la mia cultura di cattolico democratico
Perché se la mia contrarietà Toledano pratico deve svanire e se deve svanire me ne sto a casa mia
Ma siccome io ritengo che questa cultura
Che si è una cultura che può ancora dare
E può dare nel dialogo e nel confronto con gli altri non nella separazione
Nella distinzione non è confronto nel viale Po io ci vorrei essere ma per quello che sono
Perché se mi chiedete di scomparire forse richiede che dobbiamo fare una cosa nuova per cui non c'è più niente beh io non ci sto
Ma bisogna saperlo che è così
Ecco perché dico oggi il tema del partito nuovo cioè dico a lei il contenuto e come ci si sta dentro questo contenuto contenitore viene prima dei contenuti
Perché lo voglio sapere
Perché voi sui contenuti quando abbia trovato le forme i modi possiamo discutere ragionare e valutare
Possiamo anche arrabbiarsi possiamo anche a vere dentro lo stesso contenitori elementi di maggioranza o di minoranza dove lo scandalo
Va bene che che il tema per me è questo e e lo dico da uno che sta al di qua un attimino che non ho sedie da da difendere posti da prendere o cose di questo genere
Sui cattolici
Bisogna fare una distinzione
Che non sempre viene fatto
Un conto è parlare dei cattolici come gli appartenenti a una confessione religiosa
è una fede io sono un cattolico
Che sta nella chiesa
Che chiedo ai miei Vesco di parlare
Di lire ed intervenire ma appartiene alla dimensione ecclesiale alla mia dimensione richiesto che è una cosa
Poi dico c'è una cultura che è già un fatto di mediazione tra l'ispirazione di fede è una prassi politica che è quella del cattolicesimo democratico popolare preferisco il termine popolare perché è un termine RAI
A me fare i cattolici democratici joule usare il cattolico non mi piace
Uso il popolare perché è una ispirazione è un una cultura politica è una cultura politica che trae origine da un'ispirazione religiosa ma è una cultura politica
Like
E non mi metto la bandierina
Laica
E credo che questa cultura politica abbia ancora qualcosa da dire e voglio trovare il modo e la forma per cui questa distinzione io la mantengo sempre
Tra il mio appartenere alla Chiesa il mio essere un uomo di chiesa
Perché sono un uomo di chiesa
E quello che traduco per responsabilità mia sulla dimensione della mia laicità nell'impegno politica
Ma quella è la mia responsabilità che non coinvolge la mia chiesa coinvolge la mia soggettività e la soggettività di coloro che si mettono con me per fare una battaglia una cosa del genere non sempre questa distinzione viene fatta
Io credo che sia importante farla
Perché se no non non capiamo non riusciamo ad andare avanti
Se è così
La presenza in un nuovo soggetto adesso la presenza visiva
Non metto la mia cultura sotto
Perché se è vero quello che diceva Mimmo e lo rivendicava con orgoglio Kennedy ai democratici sinistra alcune poche cose proprio di questa cultura sono passate
E sono passate perché mi ha organizzato una struttura dentro i tra i Democratici di sinistra
Fare una si traduce
Non si traduce anche per un'altra cosa non è che prende i Democratici di sinistra c'è una componente chiara distinta che si vede che si chiamano cristiani su sociali e da un'altra parte non possa esistere una cosa è similare
E se no non ci siamo
No perché no ma bisogna essere chiari e che vuol dire avere una struttura organizzata tu sei una corrente dal partito democratico della sinistra più o meno una componente che ha i suoi strumenti ai suoi dirigenti ai suoi processi formativi fa classe dirigente era immette nei pub nei Democratici di sinistra perché la stessa cosa non può venire anche in un futuro partito nuovo
Non è così scontato perché nella relazione di Mimmo non era proprio del tutto scontato
Perché la paura del federarsi tante volte anche queste ma ci sono modalità e forme diverse l'arte del raìs
Ma io credo che questa sia un'esigenza se vogliamo oggettivamente questo non vuol dire che si esclude ciò che di nuovo oggi matura nella società
Le nuove forme di aggregazione le nuove le nuove presenze
Questo non vuol dire che non bisogna tener conto che il partito nuovo deve avere una forte articolazione territoriale Forte dico una forte autonomia un partito federato ma federato dal punto di vista dei territori dei luoghi perché non bisogno arriva a presentare quella che è la dimensione di Hare che soffrono lo stress come il nord e di aree che hanno bisogno di altre cose come sotto
E non si rappresentano facendo finta che siamo tutti uguali ci rappresentano nella misura in cui questo è un partito Federer federalista
Nel senso dalla sua composizione dal suo rappresentanza dei suoi modi non solo le culture politiche ma anche i territori le sue articolazioni i nuovi soggetti che emergano che si ritrovano poi in una in una piattaforma comune
Certamente ci sono degli elementi da ripensare
Molti
Va ripensato il tema dalla mediazione
Il tema della mediazione caro alla cultura cattolico democratica nasce
Sulla dimensione sociale
E sul conflitto di interesse economici e sociali che stava nella società
Il problema è se questo concetto della mediazione vale ancora oggi quando no il la politica e investita non solo dei problemi economici e sociali macchina problemi etici
Io credo che il concetto di mediazione vada cambiato vada rivisto vada riposizionato
Non è più uguale a un tempo
Proprio perché entrano in vigore altri elementi che riguardano una visione antropologica
E sulla visione antropologica difficile mediare
Ma bisogna saperlo prima
Oltretutto io direi che invece di vedere anche questa definizione del della non disponibilità dei valori indisponibile
Invece vederla con un a priori come una proibizione va rovesciato il concetto
Questa dimensione questa dizione di valori indisponibili a un dato positivo che va preso
Che è quello che dice che su certe cose ragioniamo le
Ci sono dei limiti alla politica e alla scienza bisognava introdurre il concetto del limite
Una politica senza limite è stata un disastro in Europa
Noi abbiamo bisogno soprattutto in questi tempi che riguarda certamente le questioni de della biologia ma riguarda le questioni dalla comunicazione riguarda le questioni del vivere
Ci sono delle cose che non sono disponibili alla politica perché se no la politica diventa un'idolatria
E io non la posso accettare
Porre oggi la questione di quali limiti alla politica è un discorso laico
Non solo cattolico
è un discorso laico è una laicità che si rapporta anche alla dimensione politica vogliamo approfondito il tema cioè rovesciavano vedere sempre tutte le cose in termini proprio di previsioni io sono convinto che il dire che ci sono dei valori indisponibile significa salvaguardare la libertà e la dignità delle persone dal mio punto di vista vorrei discutere così
Pinyin dove la libertà e la dignità delle persone può essere offesa dall'intervento dalla politica dalla scienza perché il mio riferimento rimane sempre la persona la sua integrità la sua libertà e la sua dignità
Rovescia il concetto
Perché se non lo dovesse o entro dentro anch'io in una in una cosa che non mi va bene chiama può andare bene alle strumentalità che vengono da altre parti ma io devo cercare il positivo deve cercare alcuni elementi che facciano anche la differenza
Ed è allora che siano queste alcune alcune questioni e dovete dicono no a un problema
Di come avverto meno voglio capire se quel che nasce sono l'incontro tra i vecchi partiti per fare un nuovo partito o se parte una stagione in cui si crea il partito nuovo
E perché se non è così per carità facciano come abbiamo fatto con la relazione trenta persone hanno scelto il Parlamento italiano e non l'abbiamo votato grazie
Chiedo al padrone di casa quanto abbiamo in questo dibattito di tempo cura o faccio
Va bene troviamo un pochino recita
Difeso dall'ex
Io naturalmente sono in una condizione inserita in una posizione d'inferiorità perché naturalmente le mie domande sono molto il dediche e per fortuna di i relatori invitati rispondono in modo molto più ampio soltanto come spunto visto che Francesco Saverio Garofani aveva nella prima nella prima risposta dato una risparmi insomma un segnale positivo sul diversi aspetti della relazione di Mimmo Lucà visto diciamo che ormai rientra nell'ambito di una ricerca comune è quella di diciamo di di porsi il problema di come rappresentare i cattolici nel processo di costruzione di questo partito nuovo
Io pongo Bongo il tema insomma vediamo se se se ti va di approfondire questo tema del come una corrente di tipo tradizionale quindi che forma una classe dirigente da offrire al Partito Democratico
Ma naturalmente questa soluzione diciamo andrebbe incontro a rischio di essere molto lontani da un partito nuovo una corrente di tipo culturale ma in questo caso io penso che andremo incontro a rischio di una divisione
Non voglio dire etnica ma insomma di una divisione molto rigido nel Partito Democratico se addirittura Rispetto alle diversità di origine DS Margherita o altri partiti dovessero nascere delle diciamo dei punti di riferimento identitari addirittura che ha che chiamò con richiami ancora più forti di quelli dei partiti di appartenenza
Oppure una presenza non organizzata c'è affidata a una Rete molto più leggera ma in questo caso credo che andremo incontro al rischio che Pezzotta poco fa segnalava quella di una scarsa visibilità mi sembra che
Il tema dei cattolici ebrei magari ossia alle prese quasi con delle difficoltà esistenziale
Grazie Claudio per questa domanda
Sembra importante prima di rispondere a questo punto specifico riguardante la forma organizzativamente possibili ed erano di una presenza cattolico democratica nel partito democratico
Soffermarmi sia pure con i limiti di tempo che i nostri ospiti ci invitano a rispettare su alcune osservazioni emerse sia in quanto detto prima Cuperlo e quanto detto da ora Savino Pezzotta che condivido profondamente che possono anche sembrare
Critiche vuoto critiche mettendoci tutti sul banco un po'da anche degli imputati per come il discorso del partito democratico è stato posto riguarda la domanda del perché cosa ci induce e a rompere gli indugi a metterci non un'avventura così difficile anche importanti
Abbandonandolo storie e case accoglienti
Abbiamo detto considerazione riveduto alcune parole sono entrate anche nel circolo mediatico il motore riformista al timone
Ebbene condivido profondamente volo ed è certa detto poco tempo adesso Gianni su questa insufficienza se la spiegazione riguarda soltanto pur importante livello del governo della governabilità
Delle sud
Delle risposte che occorre dare ha alla crisi della democrazia
Da questo punto di vista io credo il discorso rischia di essere troppo freddo poco coinvolgente pro perché invece del partito che andiamo a costruire ha bisogno di passione ed emozione di intelligenza di disponibilità bisogna scavare più a fondo bisogna mettere sul tavolo argomenti più coinvolgenti
E Savino nella sua
Intervento Records quasi relazione diciamo
La indicato con forza e il termine il tema vero o che ci sta di fronte e che non è un tema soltanto italiano è la crisi della democrazia per questo io penso
Che sia più bello anche chiamarlo Partito Democratico non partito dell'Ulivo perché il tema della democrazia è un tema qualificante
Ed è il tema di una politica che ha secche terzo sempre più centralità potere teso
Nelle nostre comunità
Oggi il nostro un tempo dominato dall'economia per alcuni aspetti sempre di più dalla tecnica dalla tecnologia Ignazio Marino che continuiamo a chiamare professore
Per la stima che prevale si trattava poi la nuova pressione politica Enza perché un professore sempre più importante di un politico
Caccia e ci ha detto che ha scritto cose molto importanti e molto suggestive su questo su questo piano
Quindi il tema è un approfondimento delle ragioni culturali e delle regioni democratiche che ci spingono a metterci in viaggio verso il partito democratico ben oltre quindi il tema di una soluzione meccanicistica
E non di ingegneria politica
Argomenti politologi ci han detto Gianni condividano
Se fosse così basterebbe una coalizione
In grado di funzionare un po'più coesa di quella che finora abbiamo visto alla prova ma insomma non ci sarebbe bisogno di un partito nuovo
E perché la presenza dei cattolici democratici è decisiva
Dentro questo partito nuovo
Che qui io individuo due ragioni una possiamo definirla un po'diciamo sbrigativamente un'esigenza tattica elettorale
Mimmo nella sua riflessione
Lo ha fatto emergere c'è un tema e riguarda il consenso
Le ultime elezioni politiche in questo hanno svelato l'insufficienza del centrosinistra e dell'unione siamo stati penalizzati e non soltanto come Margherita
Siamo stati penalizzati perché nella nostra alleanza non è risultata sufficientemente visibile
Una presenza un ruolo un protagonismo
Della cultura politica a cui ci riferiamo una cultura politica che invece ancora sia pure in maniera contraddittoria spesso anche un po'distorta perché comunque il tarlo se possiamo sentire della secolarizzazione
Ha toccato nel profondo l'animo dalla nostra società ma cioè molto ancora profondo un sentimento religioso
De Mita qualche volta parla di superstizioni lui è meridionale dà anche una valenza positiva
Ha la parola
Insomma credo che sia un argomento ben va in concreto da tener presente quando parliamo delle ragioni che inducono a rafforzare e rendere visibile ha detto Savino Pezzotta una componente una corrente una presenza l'altra è una ragione più profondamente prettamente culturale
Che ha a che fare con quella visione antropologica di cui parla spesso il cardinale Ruini
Sulla quale non ha tutti i torti diciamo
Savino ha fatto una un riconoscimento esplicito
Una visione antropologica che va oltre le questioni a mio avviso soltanto quelle che definiamo eticamente sensibile riguarda anche il modo di concepire la persona all'interno della comunità rapporto tra il potere e l'economia tra il potere e la libertà delle persone
Su questo c'è uno specifico
Della cultura
Cui facciamo riferimento io dico dell'ispirazione cristiano in politica qui che ha a che fare con quel limite che oggi non è soltanto appunto un limite della politica ma è un limite rispetto al peso schiacciante di una tecnica che onnipotente o quasi su questo io ho apprezzato l'intelligente provocazione di Gianni Cuperlo qualche mese fa una
Vicolo su L'Unità dopo il referendum quando si poneva il tema del limite della riuscì la libertà della ricerca come un elemento qualificante del nuovo partito
Che andiamo a costruire qui c'è un dibattito difficile e parte e che forse vede le posizioni più distanti
Il tema del rapporto tra la libertà della ricerca il limite che noi invece evochiamo
Credo che sia necessario in questa fase far coincidere il massimo dell'ottimismo con il massimo del realismo
Credo che non ci sia altra strada e qui sono anche d'accordo d'accordo sul fatto di non forzare troppo le situazioni di non cercare le la situazione nell'interlocutore magari illudendosi di cotti poteva essere più forti non rapporto di forza e io sono tra coloro che spera spero anche di impegnarmi perché in questo percorso
Di costruzione in questo cantiere non perdiamo pezzi per strada e mi auguro che i DS riescano essere persuasivi essere uniti essere convinti della bontà del progetto è arrivarci quanto più possibilmente uniti così come auspico che questa strada non divida nessuno nella Margherita e a questo proposito apre una ricca la piccola parentesi tattica diciamo di più basso profilo credo che Orvieto
Farebbe bene a indagare approfondire più le ragioni punto culturali migliaia negli aspetti fondativi
Programmatici anche anche organizzativi della forma partito
Piuttosto che impegnarsi in dispute relative al calendario sulle date dei congressi sui regolamenti insomma questa parte più burocratica la lascia un po'sullo sfondo senza paura invece di affrontare anche con molto coraggio onestà intellettuale i problemi appunto che dividono parte anzi metodologicamente credo che sarebbe opportuno cominciare da quelli su cui le posizioni sono più più distanti
E in questo senso Claudio la forma organizzativa che la presenza dei cattolici democratici assumerà nel nuovo partito secondo me verrà dalla forza delle cose anche dall'esperienza sarebbe una cosa importante se noi diciamo sancendo questa pace
Chi è arrivato prima è chi arrivato dopo sperando di andare tutti comunque è una cosa nuova riuscissimo già da subito Mimmo a mettere in campo
E a pensare con qualche sforzo di fantasia qualche strumento qualche luogo di incontro qualche luogo di elaborazione non sarebbe brutto
Pensare a un foglio una rivista un'associazione insomma accompagnare questo percorso mettendo subito in campo gli strumenti di una visibilità organizzata
Mimmo e mandare i bigliettini sui tempi io
No dice di fare in fretta a Rio
Non spesso
No no
Gianni io volevo interesserebbe sapere il
Se essa mio infatti assolutamente no volevo chiedere mi interessava sapere chi osa pensare di questo dibattito tra cattolici sulle modalità di presenza
Ma e qui
Beh qui davvero io mi muovo in punta di piedi Andrews tendenzialmente lo faccio sempre però queste proprio una materia dove non posso che aveva un atteggiamento di Grande cautele di grande attenzione di grande interesse ma il fatto stesso che sono molto qui oggi è per me motivo di come dire di apprendimento non certo l'occasione per dire delle cose su questo punto almeno che voi non conosciate molto meglio di me
Io se posso fare un'osservazione la la farei prendendo spunto dalla dalla cronaca
Mimmo ricordava nella sua introduzione che il congressi del partito laburista in Inghilterra si aprono con la lettura dei Salmi
E Tony Blair ha appena tenuto al congresso di di Manchester del partito laburista il suo discorso di commiato politico
E Tony Blair è il primo leader laburista che nell'ultimo secolo per tutto il Novecento riuscito a portare per tre volte il successo e al governo quelle partito
E ed è un uomo dalla fortissima religiosità
E è un anglicano
Sposato con una moglie cattolica
I figli di Blair frequentano delle scuole private cattoliche di grande qualità
E prestigio e la stampa inglese da tempo Lara racconta Padova di una probabile di una probabile conversione del primo ministro inglese al cattolicesimo all'atto dell'abbandono del suo il terzo mandato anche Gordon Brown un uomo dalla forte religiosità nove anglicano credo sia presbiteriano
In quel Paese la militanza cristiana e storicamente spesso collocata sulla frontiera progressista
E questo nel solco di un impegno diciamo così per il miglioramento delle condizioni di vita delle persone come motivazione fondamentale più che sulla base di una più classica atteggiamento compassionevole
Cioè lì prevale il senso della responsabilità dell'individuo rispetto alla comunità e non a caso il cristianesimo sociale è una corrente molto importante del partito laburista corrente alla quale aderiscono tutti i principali leader di quel movimento politico
è
Io ho letto la bellissima biografia pubblicata in Italia su Toni Blair ha scritto un giovane storico siamo andati a umano
E in questa biografia si racconta come Blair scopre pressappoco nello stesso momento la sua religiosità nasce in una famiglia non religiosa
E la passione per la politica scopre la religiosità e il Partito laburista più o meno dello stesso periodo non è un magazzino non è un adolescente un giovanotto laureato a ventitré ventiquattro anni
E e lui stesso spiega questa coincidenza spiegando come dicendo come il servizio alla comunità così intende l'impegno pubblico l'impegno politico
Per noi è interno al solco comune alla sua testimonianza religiosa e la sua militanza politica
E noi sappiamo voi sapete meglio di me che in Gran Bretagna tutto questo a un tratto di moralismo molto forte
E senza comprendere il peso di questo tratto moralisti come faremo anche fatica a capire
Da dove nasce lascia curata tra virgolette politica estera più recente del primo ministro inglese e la posizione che lui assunto in particolare sulla guerra in Iraq la posizione di Blair in questo e persino diversa da quella del presidente degli Stati Uniti l'invasione dell'Iraq per il turista inglese e giusta
E giusta come principio perché risponde a un'esigenza che non è solo politica ma è appunto l'esigenza anche morale drammatico e nuove ma tutto può accadere nell'esperienza di uno statista comunque importante come Luigi
Vi ho annoiato con questi riferimenti ad un paese diverso dal nostro tondi del politico diverso dal nostro su quel piano di non come una cosa alla fine per rispondere a domande di Claudio chiudere
Perché la mia impressione e che il tema dei cattolici nella politiche nella sinistra e nel centrosinistra non è dico una banalità un'ovvietà perdonatemi ma dicevo all'inizio mi muovo in punta di piedi non è una non è un problema italiano non è una nostra una vostra peculiarità non è un'altra pagina dell'eccezionalità originalità di questo nostro Paese ci sono
Esperienze diffusa nel socialismo europeo di questa relazione la più nota fosse quella francese che fa capo a Chuck del loro diverso credo diverso è il caso oggi della Spagna dove permane un elemento di forte conflittualità al di là della vicenda Zapater Jana proprio per le ragioni storiche
E l'evoluzione storica di quel Paese quello che voglio dire è che in tutti i grandi partiti socialisti europei
Il ruolo dell'identità cristiana e molto forte molto forte a conferma del fatto che il socialismo europeo
Anche qui lo dico in modo un po'autocritico non si risolve nel gruppo socialista di Strasburgo e tanto meno nel bizzarro modulo di adesione
Su cui ha fatto qualche battuta incautamente ironica Martin Schulz capogruppo di quel partito al Parlamento europeo di Bruxelles
La realtà è che questi partiti sono in molte situazioni io ho citato l'esempio inglese ma potremo parlare anche di altri Paesi sono delle realtà nazionali multiformi plurali al proprio interno e dinamiche
Dove la relazione tra religiosità e impegno politico ha una tradizione una storia e anche una forza persino morale
Che in alcuni casi ho citato l'esperienza più recente del new labour sulla politica estera di questo sono abbastanza convinto ha rappresentato una chiave di fondo una chiave decisiva per comprendere alcuni fenomeni politici più recenti
Poi c'è il tema del contributo che questa esperienza può dare ad esempio ad un progetto ambizioso come e la nascita di un partito democratico nel nostro Paese il tema di cui state discutendo volte ma a cui ha dedicato pagine importanti della sua introduzione Mimmo Lucà e qui io mi limito a dire questo entri in campo la capacità che però non è solo la capacità dei cattolici dell'Ulivo è la capacità dell'Ulivo nel suo complesso
Di Nonda rinunciare mai a quella paziente ricerca di sintesi più alte più condivise su questioni che possono apparire irriducibili ad una posizione comune
Io non so se ha ragione Savino Pezzotta probabilmente ragione Luís ne sa più di me sul fatto che la politica deve riscoprire nel senso di un limite e che ci sono temi Problemi questioni rispetto alle quali c'è una indisponibilità che dovrebbe essere prima di tutto della politica
A metter mano o metter bocca o peggio ancora mettere legge mette norma però ho l'impressione che noi siamo davanti a una sfida un processo anche faticoso
E però una faticosa ricerca che può essere virtuosa che la ricerca ostinata e paziente di queste soluzioni
E anche sui temi eticamente sensibili qui non Ignazzi adesso è uscito un attimo ma lui ne sa veramente mille volte più di me anche sui temi eticamente sensibili ci sono dei precedenti da questo punto di vista non vorrei dire delle bestialità per cui mi limiterò al titolo ma l'approvazione nel nostro Paese di una legge sul trapianto degli organi è stato un risultato conseguito attraverso questa ricerca di una mediazione e di un compromesso alto
Tra le ragioni cattoliche e le ragioni di altri modi di pensare e di approcciare quel problema
Allora bisogna cercare di avere la consapevolezza che anche se non è facile esistono sentiero che va percorso
Sentiamo della mediazione del dialogo della ricerca di una soluzione comune condivisa a volte può accadere
Che questo sentiero si restringano e su alcuni temi può persino accadere che questo sentiero scompaia dalla vista
E che come nei cartoni animati non ci sia più la pena di segnare la riga bianche ci si fermi di fronte al vuoto però anche in quei casi io credo la rapidità con la quale da un lato la scienza dall'alto la coscienza delle persone
Sanno ragionare sui temi della vita della riproduzione della vita della morte della giusta morte se esista un termine appropriato per definire una giusta molte non lo è sicuramente ma ci siamo capiti
Dobbiamo pensare che la fiducia è anche quella di sapere che una fase di attesa può consentire a quel sentiero di riapparire
E questo è per me credo un elemento di incertezza e di fiducia
L'ultima cosa che voglio dire non c'entra nulla con la domanda di Claudio ma la dico perché ho citato all'inizio di questa risposta Tony Blair e uso ancora una volta Toni Blair ed è questa
Io sono convinto che il ragionamento che ha fatto questa Mino Pezzotta ci sia un fondo intimo di verità io non so se il contenitore come lui ha detto e più importante del contenuto o viceversa anche su questo può darsi che abbia ragione luci
Sono però convinto che lui ha posto un problema decisivo che riguarda le modalità modo d'essere di funzionari di questo partito nuovo come l'ha chiamato e io aggiungo le forme della partecipazione dell'accesso alla politica e anche della selezione della classe dirigente
Perché ritengo che dentro questa scommessa che noi stiamo per fare e per condurre a termine così io mi auguro avvenga questo tema della selezione della classe dirigente dell'accesso alla politica di verrà la cartina di tornasole della sincerità
Di questo processo
Perché la selezione della classe dirigente anche nella politica così come nell'economia nella finanza nella formazione l'università ma anche nella politica che non è zona franca
è un tema che qualificherà questo nostro percorso e allora che cosa mi serve Tom Toni Blair mi serve a dire questo che lui ha fatto un bellissimo discorso al Manchester bellissimo
Sul piano della retorica poi perché la passione della comunicazione politica anche i discorsi hanno un senso evocativo discorso molto intenso
E il suo discorso di commiato e coinciso con un'età quanti anni a Tony Blair cinquantatré anni cinquantaquattro anni ha fatto il primo ministro quarantaquattro anni Zapatero ha fatto il premier di Spagna quarantaquattro anni a starne aveva no no quarantatré quarantaquattro credo va be comunque trovarne
E Astral che l'ha preceduto ne aveva quarantatré
Dopo che la Spagna è tornata la democrazia il primo ministro storico di quel Paese Felipe Gonzales di anni ne aveva quarantasette e lo sfidante di Gordon Brown o di chi sarà in Gran Bretagna si chiama David Cameron e di anni ne ha trentanove
Io non ne faccio una questione soltanto generazionale
Però questo è un punto che fa la differenza oggi tra l'Italia e la Spagna tra l'Italia e la Gran Bretagna
Ed è un punto che riflette la natura chiusa e corporativa del nostro sistema politico
E allora io lui mi limito a concludere su su questo dico solo è vero che le generazioni se hanno delle cose da dire se hanno delle cose da fare il potere se lo prendono perché nella storia non è dato di qualcuno che abbia il potere lo eserciti e di fronte ad un altro dice accomodarti c'è una lotta per il potere c'è sempre stata una lotta per il potere ma noi in questo Paese mi mi limito a dire questo rischiamo questa la mia opinione una condizione patologica
E lo stesso Partito Democratico lasciate che lo dica in modo provocatorio in una sede così amica come queste che essendoci lo sciopero dei giornali tanto più nessuno avrebbe ripreso essendo io che lo dico
Ma lo stesso partito democratico non può non può non può essere la scialuppa per una classe dirigente che ha moltissimi meriti ma non può essere questa
Perché noi
Impoverire il minimo il senso e anche il coraggio di questa operazione
E quindi io penso che questo Progetto al di là dei programmi che discuteremo ad Orvieto delle radici ideali del programma delle forme organizzative io credo profondamente che questa scommessa sia agganciata
Come non mai in precedenza ad un atto di straordinaria generosità e lungimiranza della classe dirigente che questo progetto ha messo in campo se questo atto di generosità di lungimiranza vi sarà allora anche il processo che noi abbiamo sarà al di là della rappresentanza delle diverse culture sensibilità religiose non sarà un grande processo partecipato che restituirà l'opportunità della politica
A migliaia a decine di migliaia centinaia di migliaia di persone e noi saremo giudicati per questo
Siccome sono siamo fuori dei tempi io rinuncio la domanda mi rimetto alla clemenza di Savino Pezzotta
Vado vado Flash e qui mi è arrivato un biglietto ai giovani ma io non non li escludo cose nuove ho detto solo che vorrei esserci con la mia cultura
Perché non escluderei esserci il mio problema non escludere qualcuno ma esserci è un'altra cosa
è un'altra cosa
No il decoro il problema non è e chi li rappresenta i cattolici e come si rappresenta una dozzina bipolarismo
Ma il tema vero su cui loro devono discutere
Io non penso glielo dico quando parlo del partito nuovo
E cerco di evitare sempre di usare il partito dell'Ulivo il Partito Democratico ma dico partito nuovo
Non ho mai pensato né a una corrente cattolica o qualcosa di similare
Credo però
E una volta definito con lei contenitore in modi e le forme della presenza vi sia comunque per la storia italiana possiamo parlare degli inglesi e francesi
Degli americani ma noi parliamo in Italia con una storia con cinquant'anni di storia di democrazia fatta in un certo modo con certe contraddizioni in Italia c'è stata la Democrazia Cristiana testare partito comunista che in Inghilterra non c'è stato
è una differenza sostanziale
E non possiamo dimenticare la perché adesso per carità
Allora io dico è importante in Italia se il progetto è quello del partito nuovo che cattolici diano almeno vita
Quelli che hanno scelto di stare nel centro sinistra gli altri faranno quello che vorranno
Perché non penso l'unità dei cattolici non mi interessa non era nella dimensione bipolarismo che diano vita almeno un movimento politico-culturale che sia strettamente legato al centrosinistra
Ma mi sembra una che non si presenti alle elezioni ma che fornisca cultura proposta politica classe dirigente per quel quello che è il partito nuovo
Perché se non c'è questo guardate che i rischi sono tanti
Non è escluso non non l'ho mai esplosione anche in tempi diversi che un cattolico possa rappresentare la sua testimonianza individuale in qualsiasi tipo di partito è una scelta sua libera necessaria non la voglio inibire
Il mio problema è un altro
Non è una testimonianza
E la presenza di una cultura politica
E torno a ripetere di una cultura politica
Non del cattolicesimo di una può cultura politica Pietro anche trae ispirazione dal cattolicesimo ma è una cultura politica laica
Questo è il mio problema io non voglio fare l'indipendente di sinistra scusate l'avevo già fatto e già sperimentato non è che abbiamo prodotto granché se non dalle dalle testimonianze belle testimonianze io voglio incidere sulla politica
Non mi interessa essere marginalizzato solo su alcuni temi voglio fare politica a tutto campo
Certo le questioni eticamente sensibili ma io in questo ci metto tutto eh
Io non sono e non voglio ridurre la presenza di questa cultura su elementi di minorità
Mi non mi piacciono neanche le trasversalità su questi temi eh
Perché la trasversalità alla fine porte una visione minoritaria del mio impegno preferisco che ci siano due posizioni al massimo ma questo che io dico allora è possibile pensare che nell'abuso del partito nuovo i cattolici che scelgono di stare da una parte a vivere loro forma di aggregazione di proselitismo di adesione per portare gente a questa ipotesi o no
Allora ero pongo ai se notano da un'altra parte per carità liberissimo oppure diciamo che questa cultura che alla cultura del cattolicesimo democratico
Che io ti preferisco chiamare cattolicesimo poi oppure non usare neanche il termine cattolico del popolarismo perché più laica
Perché non è poca la confessione
Perché lascia libera la mia chiesa alla quale voglio bene che pertanto la voglio lasciare libera non investire nelle mie scelte politiche se questa cultura del popolarismo è una cultura che dichiariamo finita benissimo ce ne prende atto
E buonanotte siccome io ritengo che non sia finita ma la vostra presenza qui dice che non è finita
No popolari e sociali dice che non è finita io dico se possiamo continuare con questa diaspora guardate possiamo dire le cose per quelle che sono tanto io le posso dire
Si riuniscono a Chianciano e va bene
Si riuniscono ad Assisi e va bene sempre cattolici discutono la cosa si riuniscono a Roma e va bene
è possibile andare avanti che nel centrosinistra gli stessi cattolici si riuniscono in tre parti diverse ora è arrivato il tempo che comizio almeno dialogare tra loro e trovare un modo comune di essere presente in quest'area questa è la mia proposta basta grazie
Con il
Siamo arrivati alla conclusione però
Per noi è importante
Ascoltare Dario Franceschini non solo come esponente della Margherita ma perché capogruppo del gruppo dell'Ulivo alla Camera
Che la prima esperienza importante storica nel Parlamento italiano io credo che quindi mettere insieme Dario Franceschini mettendo insieme queste due esperienze può dare un contributo importante alla discussione che stiamo facendo grazie
Sono io che ringrazio voi
Sono anche contento d'essere arrivati in tempo per ascoltare la quasi tutta la tavola rotonda
Dunque la strada da Chianciano acqua
Ho letto la relazione di Mimmo
La strada era un po'curvo e non so se questa è una metafora spero di no penso che aveva rischiato rischiata una lettura e quindi ho avuto modo di apprezzare il taglio che ha dato e anche le proposte quegli euro concrete insomma su cui cominciare a lavorare
Ma soprattutto insomma il la consapevolezza che attraversa tutta la relazione della grandezza dei temi che abbiamo davanti e della voglia di affrontarli nel senso che noi siamo un po'
Siamo Padrin potuti prendere dall'idea che insomma questo tempo che stiamo vivendo sia un tempo tutto sommato in cui non ci sono più le grandi scelte prima un passato in cui c'erano le grandi contrapposizioni ideologiche il mondo diviso in blocchi insomma
E invece siamo di fronte a un tempo dis di scelte straordinarie che chiama schierarci che fa schierare la gente anche al di là delle sigle o delle
Ho delle forme sferiche i partiti o la politica li propone ma che li fa schierare da una parte o dall'altra quindi un tempo di certe straordinarie in cui e e in particolare un tempo di cambiamenti veloci straordinariamente veloci
Che in Italia si inseriscono anche in un
Transizione politica
Che non è ancora conclusa
Allora è evidente che nella transizione insomma l'importante è non smarrire la strada
La transizione italiana ne avevamo tutti pensato che fosse breve c'eravamo illusi che può sembrare che bastasse una legge elettorale nuova maggioritaria insomma
Che bastassero un Murphy non potrò Matica di un pezzo della classe dirigente italiana per finire di colpo in un sistema maturo
Bipolare basato sull'alternanza abbiamo visto quanto è difficile
Quante volte
Si è cercato di rimetterle in discussione comincia dall'ultima legge elettorale messa mi pare però che oggi doveva aver la consapevolezza che la transizione non è finita e noi viviamo ancora in un tempo in cui i nostri dibattiti a differenza di altri paesi
Sono prevalentemente dedicati alla soluzione del problema degli assetti
Non perché siamo tutti in maniera ci e ci piace parlare all'infinito di questi temi anziché affrontare
Dare molto più spazio ad un confronto sulle cose da fare sui contenuti ma perché siamo ancora in una fase di di transizione di cambiamento certo nei sistemi compiuti bipartitismo bipolari assestati
è evidente che non fanno le discussioni infinite che facciamo noi non dobbiamo farle per concludere questa transizione evitare che riparta una qualche volta punto tentazione riemerge l'idea di cominciarne una nuova completare questa transizione completare il sistema bipolare parlare anche delle cose positive che abbiamo alle spalle oltre che di quelle negative in fondo il fatto che in Italia
Ci sia stata l'alternanza di governo che siano maturati sensi di appartenenza nuovi nell'opinione pubblica questo caso l'opinione pubblica credo molto più avanti rispetto
Alle resistenze della della classe dirigente queste comprensibile perché insomma la classe dirigente sono
Più sensi di appartenenza collettiva che non più identità collettive individua più storie individuali che pesano l'opinione pubblica in questo caso è molto più avanti Dinoi e in qualche misura ci sta pazientemente aspettando da qualche anno
Per questo dobbiamo andare avanti con commissione sulla strada del partito democratico soprattutto perché è una domanda che ci viene dagli elettori una domanda che in taluni casi anche semplice
è una domanda in particolare rivolta all'elettorato di centro sinistra cioè meno frammentazione meno divisioni meno sigle meno facce guardiamo anche queste
Queste giornate solidi per di preparazione la finanziaria insomma c'è bisogno di questo meccanismo per cui ogni partito e più piccola il partito più abbia bisogno di visibilità più e piccole fiorito di visibilità e la visibilità la si conquista molto più facilmente creando dei problemi all'interno della propria collezione piuttosto che parlando del ho confrontandosi sui problemi e con gli avversari
E quindi c'è al fondo anche una domanda dell'elettorato questa Herrera lo spirito delle primarie era prevalentemente questo è una forzatura dire che gli elettori alle primarie sono andati a votare perché volevano il Partito Democratico anche perché il dibattito è partito dopo dibattito vero
Ma c'era sicuramente una domanda riducete la frammentazione soprattutto rivolto al centrosinistra
Ma poi c'è un'urgenza
Tutti noi parliamo del partito democratico come è giusto pensando che sia un argomento una grande prospettiva politica per la quale impegnarsi
Io credo anche per la mia generazione insomma il compimento di un percorso è una battaglia che vale la pena è sopra il motiva motivare un'intera l'intero percorso politico individuale ad una generazione raggiungendo l'obiettivo
Ma non è soltanto non è più soltanto un problema del futuro guardate io continuo a dirlo sono insisto niente Mimosa Donato cosa cioè e è un'urgenza del presente perché
Insomma la nostra coalizione
Diciamo ebbe l'eterogenea articolata bel casino potremmo dire per rendere meglio del meglio l'immagine se in queste come avvenuto dall'inizio della legislatura
I gruppi dell'Ulivo in Parlamento
Ma i gruppi dell'Ulivo funzionano naturalmente se c'è dietro un processo politico accetti una
Che che appunto questo del partito
Svolgono una funzione
Solo per la consistenza che hanno per i suoi due terzi che è prevalentemente io pensavo facendo i capogruppo diventerò matto
Perché la insomma mettere insieme i DS e Margherita fatto tutto così in fretta in realtà il settanta ottanta per cento del lavoro da Anna Finocchiaro il mio è di tenere insieme la coalizione
Perché i partiti minori ogni giorno se ne sbarca uno ogni giorno uno è un problema
Se in questo quadro anziché esserci luogo che per forza sono cerca di mediare di chi di convinzione di di di forzare di far sintesi sì forse quella concorrenza fisiologica inevitabile tra DS e Margherita separati
La coalizione dove andremo a finire
Proviamo a pensare le cose che mi stavo spalle le missioni all'estero decreto Bersani la finanziaria insomma se DS e Margherita ogni tanto riemerge qualche tentazione di questo tipo per forza il processo non è compiuto se ci facessero concorrenza tra di loro
Quindi voglio dire l'esigenza non è soltanto quella di una processo politica anche un problema per andare ad Atene per il governo
Fare le cose fare tutte le cose possibili rispetto a quello che ci siamo impegnati davanti agli elettori
E poi soprattutto c'è invece
Un dato storico in qualche misura che tutta tutti noi siamo chiamati
A compiere un percorso incontro tra i riformismi italiani che ha delle radici molto profonde che è cominciato concretamente
All'inizio degli anni Novanta
Quando l'incrocio di diversi fattori Tangentopoli il crollo del muro di Berlino prima di tutto la legge elettorale insomma ha cambiato il sistema politico italiano e ci ha spinto verso un sistema bipolare Macchi aveva delle radici profonde anche prima io ho letto con attenzione
Condividendo la somma l'intervista tutte semplificate naturalmente come sempre capita di D'Alema in cui dice Berlinguer oggi avrebbe fatto il partito democratico e sostanzialmente vero perché l'Ulivo è nato così in fretta all'inizio degli anni Novanta
E novantaquattro novantacinque mettendo insieme persone che fino a due mesi prima ve lo ricordate il novantaquattro novantacinque
Fino a due mesi prima dei consigli comunali erano contrapposte maggioranza abolizione improvvisamente percorsi partito nel giro di un anno si sono fatte cambiate le maggioranze Rigoni patrese nella NATO l'Ulivo
Come ha potuto funzionare tutto così in fretta perché aveva le radici profonde nella storia politica italiana insomma in quell'aspirazione all'incontro tra i riformismi italiani che stavano nella DC e stavano nel PC stavano negli altri partiti laici che non poteva compiersi perché la storia del mondo le condizioni italiane lo impedivano quando è stato possibile quell'aspirazione all'incontro si chiamava solidarietà nazionale
Può confronto compromesso storico insomma cose diverse tra di loro ma che mostravano una una aspirazione un desiderio una tendenza quando è stato possibile concretizzarlo se concretizzato e quel percorso va compiuto perché non siamo a fondo
Possiamo a compimento
E abbiamo fatto dei passi
Anche in questo noi siamo sempre sono indichiamo sempre il bicchiere mezzo vuoto piuttosto che mezzo Piero mi sono abbiamo fatto delle cose non secondarie un anno fa
Undici anni fa
Se un anno fa cioè nel settembre del precedente le elezioni
Si fosse detto verrà cambiata la legge elettorale
Sì però sistema proporzionale che quello che spinge a cercarle identità a contarsi si diceva più liste ci sono cosa smentita dalle lezioni più liste ci sono più funzione
A fare la lista dell'Ulivo alla Camera
Immediatamente dopo l'elezione a fare i gruppi parlamentari unici che sembra un obiettivo destinato a concretizzarsi dopo qualche decennio e insomma e poi mettere in moto un processo politico che ha
Per la prima volta
Perché questa è la vera novità quando parliamo di partito democratico o partito dell'Ulivo che piace più a Mimmo ma insomma la novità non sta nella nell'aggettivo qualificativo sta nella parola partito nel senso che sei mesi fa
Era tabù parlare di partito al massimo con qualche sforzo e qualche maldipancia si diceva soggetto politico
Perché insomma di proprio facciamo un partito che vuol dire automaticamente
Per sciogliere attraverso un meccanismo di confluenza quelli precedenti era un tabù e oggi abbiamo un dibattito aperto dentro la Margherita dentro i DS che a un dibattito chiaramente che abbiamo del partito che forme che tempi che modiche tappe e guardate che sono cose
Sono avvenute tutte in un tempo molto breve
Da questo punto di vista io credo che noi non abbiamo il dovere a cominciare dalla seminario di Orvieto la settimana prossima di non deludere questa aspettativa
Non possiamo più e e utilissime depressi o usa una fase di dibattito di confronto ma dobbiamo da Orvieto cominciare a dire delle cose e delle scadenze delle tappe negli impegni perché ci guardano
I si aspettano appunto perché gli elettori sono più avanti di noi ma insomma dico quanto tempo dobbiamo aspettare che costruì a te le condizioni tra di voi
Per fare questa per fare questa certe fare questo passaggio certa ci sono dei passaggi non c'è dubbio ci sono dei problemi perché ci sono delle appartenenze perché se il tema delle famiglie europee che andrà risolto su cui dovremo confrontarci certo nessuno ci perdono avrebbe nessuno ci perdonerà M se noi non partissimo del processo di costruzione del partito perché non siamo completamente d'accordo con l'approdo finale
E quindi in attesa di mettersi d'accordo sull'approdo finale restiamo fermi questo non ce lo perdona Rebbe nessuno
Dobbiamo partire non c'è dubbio che partendo siccome il problema della globalizzazione la politica l'esigenza di un incontro tra coloro che nel mondo stanno dalla stessa parte che siano i socialisti
In molti Paesi europei democratici negli Stati Uniti il Partito del Congresso in India l'alleanza fra democrazia cristiana e dei socialisti in Cile sono tutte cose diverse che derivano dalle cose ma sia dalle loro storie nazionali ma sicuramente stiamo tutti dalla stessa parte
E nel mondo globalizzato si capisce caspita dove dove la divisione lo capiscono anche nello schieramenti negli schieramenti dei partiti conservatori e allora è evidente che c'è l'esigenza di costruire una cosa che mette insieme i riformismi socialisti
E i riformisti non socialisti
Che in Europa sono sproporzionati numericamente lo sappiamo bene mai nel mondo non sono poi così sproporzionati quindi questo problema c'è noi siamo dei non siamo sulla luna siamo dentro questo filone forse questa volta siamo un po'più avanti e credo
Rispetto a questo argomento che insomma il fatto che nasca in Italia un partito che raggruppa il trenta il trenta per cento almeno il trenta per cento degli elettori di un Paese
Grosse importante come l'Europa che esprime il presidente del Consiglio che esprime i due vice presidenti e consigli sono comporterà che qualcuno in Europa anche Martin Schulz capisce che insomma qualche cosina bisogna mettere in moto è difficile dire
Formulari
Quindi non diamoci una scadenza e soprattutto non non sarebbe imperdonabile appunto non partire perché non abbiamo ancora concluso definitivamente non abbiamo sciolto tutti i nodi scioglieremo durante il percorso del resto guardate che la risposta quando
Ci chiediamo ci sono le condizioni
Ma proviamo a rovesciare la facciamo un raggio tra una
Un esponente un quadro dei DS un deputato dei DS indotta tra Margherita
Dove sono le differenze in politica estera in politica economica in politica e sociale
In politica istituzionale
Chiaro che ci sono ma sono trasversali assolutamente dentro i due partiti sono molto più forti in taluni casi dentro il partito
Che rispetto al corpo dove sono queste differenze perché abbiamo alle spalle un percorso comune radici ma anche dieci dodici anni di governo e opposizione insieme
Poi ci sono dei problemi Giarda smettere al problemi che dovrà affrontare
Tutto il tema della bioetica
Che fino a qualche anno fa è stato confinato
Perché la possibile farlo nella libertà di coscienza oggi non sarà più possibile perché saremo sempre più chiamati a scelte legislative perché non la scienza non
La velocità la velocità Dell'Acqua costringe interrogarsi a e ha assumere scelte su questo io credo che noi dobbiamo sapere che se vogliamo fare un partito
Non basta un programma quello basta una collezione fare un partito serve un terreno di valori condiviso e per questo noi dovremmo fare
Da lì cominciare da lì il confronto anche solo introdurre l'ascolto
So che Mimmo ha citato nella relazione come di Frascati e il fatto che da lì deve partire una discussione assolutamente sì
è molto più utile che noi cominciamo il confronto per fare il partito dalle cose sulle quali sappiamo ci sono più difficoltà
E sarebbe guardate questo da questo punto di vista i cattolici democratici possono svolgere fino a fondo somma tradurre in pratica l'insegnamento che hanno avuto cioè il dialogo l'ascolto evitare che su questi temi così delicati ognuno si sieda sulle proprie posizioni
Senza ascoltare l'altro come se la coscienza di un laico e un cattolico non dovessero interrogarsi allo stesso modo di fronte all'inizio della vita all'eutanasia a al diritto dei figli avere genitori genitori dei figli insomma sono tutti temi di cui fino qui siamo arrivati anche del referendum nella legge quaranta senza avere nessun luogo di ascolto poi certa se la libertà di coscienza
Alla fine me alla fine di un percorso in cui si prova a convincersi non è il punto di partenza io la penso così celebre da dico senza tanti saluti
è la libertà di coscienza è l'atto finale prima proviamo ascoltarci e come da questo punto di vista credo che i cattolici democratici che sono
Per vari percorsi dentro il
Il
In questi dea del Partito Democratico debbano debbano lavorare ha ben sapendo che alle spalle
Questo kit capitato ai cristiano sociali nell'ultima fase nel percorso dentro i Democratici di sinistra e capitato complessivamente cattolici nella politica italiana cioè la capacità che abbiamo avuto
Di far sì che temi che fino a qualche anno fa o qualche decennio fa più indietro andiamo siano diventati acquisiti i valori di tutti è un fatto positivo perché questa è la nostra funzione
Essere sale della terra convincere cioè pensiamo soltanto per dire la politica la famiglia dieci anni fa
Non vent'anni fa devo ricordi così ormai Ferrara novantuno novantadue si facevano i primi statuti facemmo un emendamento che riceva si riconosce il ruolo che la famiglia come dunque senza doversi ed ha bocciato ora le politiche della famiglia son diventate per il centro sinistra una una bandiera perché evidentemente somma ragionando credo che da questo punto di vista anziché rinchiudersi a difesa del proprio fortino orgogliosamente anche sui temi etici dovremo dimostrare questa capacità di dialogo d'ascolto di idee e di persuasione
Sapendo che il partito democratico e che chiudo sul tema che che avete approdati Partito Democratico lo dovremmo dire anche rispetto ai rischi che ci sono sono ormai ci si può ficcare lo dico a Gianni tranquillamente in naso in casa a vicenda perché se no
Anche rispetto ai problemi che ci sono in una parte dei DS che soffre quest'idea che il partito si sposta sul posizioni più moderate ma insomma un partito che nasce avendo rappresentante un terzo italiani
è talmente grande che per sua natura com'è poi tutti i partiti i partiti di queste dimensioni tutti i Paesi occidentali dentro a di tutto non è un partito di identità è un partito in cui convivono posizioni filoni culturali
C'è una sinistra c'è una parte più moderata ci sono laici cattolici e che la fine naturalmente fanno la sintesi
Ma ognuno portali la la propria storia propria richiesto l'originalità delle proprie posizioni tombino aver paura di andare in casa d'altri dobbiamo porterà una cosa nuova che sarà per forza la casa di tutti e non c'è dubbio che in questa casa c'è non spazio
C'è un grande bisogno che il cattolicesimo democratico i cristiano sociali sulla memoria spiega bene sono sono dentro questo filone culturale
Il cattolicesimo democratico abbia un ruolo perché non è il problema lo diceva bene Savino adesso di
Insomma del il credente mi credenti son dappertutto ci mancherebbe altro
Non è il problema dice certo quando viene citato faceva anche Gianni adesso ma il problema è un po'diverso non è certo ci sono esponenti cattolici che hanno anche guidato partiti socialisti presso il Portogallo
O c'è il tutti stiamo dell'organo cui terra stretta ma non è questo il problema in Italia perché ogni Paese ha la sua storia non è un problema di cattolici nel centro sinistra che sono alcuni milioni votano tutti i partiti
Il problema è che il cattolicesimo democratico in un secolo è diventato uno dei riforma de de de dei filoni principale del riformismo italiano
E lì dentro non è un problema di presenza dei cattolici di Opel sta sondaggi somma in numero assoluto sono dei cattolici votano i DS di quelli cosa Margherita percentualmente no quindi non è un problema di riconoscere una cosa ovvia
Il problema è di capire che tra i filoni culturali insieme alla socialdemocrazia insieme alla libera ad Alda alla cultura liberaldemocratica c'è una cosa in Italia che ha cento anni di storia che ha sedimentato
In nella quale questo dobbiamo cominciare delle possono riconoscersi tranquillamente e forse si riconoscono anche persone che magari non hanno fatto una scelta di fede
Perché si riconoscono in quell'idea ecco il programma in cui le radici quelle in quelle cose che sono state e questo filone deve avere un ruolo nella costruzione del futuro Partito Democratico senza spaccare Manzi ricomponendo
Da questo punto di vista io sono assolutamente convinto del picchio Marini di Chianciano di Assisi somma il fatto che si discute in luoghi diversi e con sfumature diverse insomma
Ma
E secondo me la premessa la consapevolezza che c'è questo tema
E che bisognerà costruire in fretta un luogo non per farla corretta perché non è stagione di correnti ma insomma perché se diciamo una cultura politica la vogliamo tenere viva dobbiamo costruire quanto meno le condizioni perché questo spazio
Non sia frammentato e diviso ma che abbia dei luoghi di incontro al di là della momentanea appartenenza a a partiti o a ora o formazioni politiche diverse
E son convinto che ci aspetti guarda una una una stagione straordinaria in cui sono i nostri valori saranno fondamentale per la forma tutte le sfide della globalizzazione del mondo che cambia la sfida di governo e da questo punto di vista
Insomma credo che
Lo spastici Sire che vada hanno in qualche modo spetti anche il compito lo voglio dire anche se rischia di cadere nella Nostalgia volendo respingere ma insomma anche il compito di completare un messaggio che ci hanno dato tante persone che hanno avuto storie diverse Dossetti Zaccagnini
Ermanno Gorrieri io
Mi sono quasi commosso leggendo la frase che con cui Mimmo finendo la sua relazione quella frase de de di Ermanno del mio Novecento adeguato per chi ero ero qui
Ero qui Assisi ascoltarla quando dice quanto quanto noi non non ci pensiamo di aver rotto gli indugi di aver attraversato il fiume abbiamo creato una testa di ponte che forse potrà aiutare qualcuno a raggiungere questa sponda esattamente quello che è avvenuto
E quelli che citano come dato negativo l'esperienza dei cristiano sociali Brindisi sarebbero annullati
Non conoscono piccolo sono stati cristiano sociale cioè la dimostrazione che in una condizione numerica difficile e molto anticipatamente rispetto ai tempi che non erano ancora maturi hanno avuto il coraggio di fare una scelta per dimostrare che anche nella sinistra anche nella sinistra italiana è possibile esserci portatori non della propria singolare esperienza di fede ma portatore di una cultura politica oggi credo che ci siano le condizioni perché tutti noi che in questi anni di grande transizione quindi di grande confusione di sbandamenti hanno visto tutti i nostri percorsi si sono incrociati si sono contrapposti si sono attraversate vicenda oggi ci siano le condizioni perché attraverso una ricomposizione facciamo sì che le idee del nostro futuro diventino non solo per noi ma per tutti uno strumento formidabile per affrontare il futuro fra
Grazie etico terza cena perché ci sono dei lavoratori che ci aspettano