Religione e spazio pubblico

Allora
Sentite
Riprendiamo i lavori
Vediamo di accomodarmi
Ricordo i dieci minuti tassativi perché c'è parecchia gente parecchie persone che devono intervenire nella mattinata
Invito a parlare Pierluigi Barrotta
Sì sottoporre alla vostra attenzione tre tesi una tesi ampiamente filosofica da cui discendono due tesi più strettamente politiche dato la complessità dell'argomento e Ibra pochi minuti che ho a disposizione penso leggerò alcune righe che ho scritto su questo argomento la prima la
Non so
Fioroni del precedente incontro qui a Norcia e poi va a trattare l'argomento di questo incontro e riguarda una definizione a quanto meno una caratterizzazione di conservatorismo liberale
Ora ingente la teoria del conservatorismo liberale con questi ultimo periodo quinta
è stata esposta più o meno modo segue tra i conservatori libera sono conservatori per quanto riguarda i valori tradizioni esso liberali in quanto antistatalisti in campo economico messa in questi termini il conservatorismo liberale la teoria che mette in in un rapporto di congiunzione due diversi sebbene in linea di principio compatibili punti di vista ora io credo che questo sia un modo un po'approssimativo per caratterizzare cosa si deve intendere per conservatorismo liberale
Più corretto affermare che esiste un rapporto di implicazione in altre parole la mia tesi e che oggi conservatorismo implica l'anti statalismo tipico del liberalismo anche e soprattutto nella sfera dei valori
Un conservatorismo statalista e oggi difficilmente sostenibile
Ora il ragionamento che sorregge questa tesi deriva da ciò che alcuni studiosi di scienze sociali hanno definito le affetto di spiazzamento dell'intervento dello Stato sulle tradizioni locali
In breve per ridurre tutto in pochissime parole
L'intervento dello Stato tende a De responsabilizzare gli individui nei confronti di se stessi della propria famiglia e delle comunità a cui appartengono
Infatti se lo Stato che deve garantire valori come la solidarietà e la giustizia l'individuo non si sente più responsabile per la loro realizzazione
La libertà senza responsabilità che ne consegue
Duce la diffusione
Poi quali l'egoismo e il disinteresse per il bene pubblico
In un clima culturale di questo tipo non è sorprendente Chiomenti lo scetticismo anche nei confronti dei valori religiosi
Vari fatti sembrò sostenere questa tesi
Ad esempio lo scetticismo e relativismo sui valori religiosi sono assai più diffusi in Europa che negli Stati Uniti ed è noto che la cultura statalista è assai più diffusa in Europa che negli Stati Uniti
A suo alta per quanto riguarda gli Stati Uniti c'era mai le norme ad indagini statistiche che dimostra
Di mente
Possiamo religiosi a partire realizzazione del new deal di Roosevelt
Insieme ad altri valori con esso società Lucio reciproca Astra cittadini su cui si soffermò a suo tempo anche Tocqueville
Valente queste allora sì che è una tesi che meriterebbe sì ma questi nessi causali una discussione ben più ampia ma ciò basta per sostenerla per difenderla
Sebbene si possa essere liberali senza essere conservatori oggi essere conservato a proporre di valori e delle tradizioni implica essere antistatalisti e liberali
Ora ciò dicendo due tesi politiche
La prima e che dovremmo essere liberali e antistatalisti anche in campi strettamente connessi ai valori
Su ciò è possibile trovare interlocutori all'interno della Chiesa cattolica
Un primo esempio che è stato assai dibattuto all'istruzione
L'intervista del cardinale Scola
Poi lasciare a inizialmente perplessi ma se si va a vedere va esattamente nella direzione che ho appena accennato Scola non parla di affetto di spiazzamento dell'intervento dello Stato sulle tradizioni locali
Ma tutta la sua intervista va in questa direzione nel campo dell'istruzione una gestione diretto dello Stato non valorizza ma anzi mortifica la diffusione dei valori religiosi cristiani
Un altro
Guido ciò che dici una parte anche autorevole della gerarchia
Già cercare anche di anticipare nuove strade ora Alessandro che vorrei proporvi ma
Per una posizione coerentemente conservatrice nel senso che io qui ho spiegato debba proporre l'abolizione
H se lo spread
Procuratore all'interno la chiesa cattolica
Voracità giusto le stime dei morti
Direttore dell'atto in istituti di Roma un intellettuale assai col tempo a Papa Giovanni Paolo secondo cita un fatto e a Duchamp giuramento in favore dell'abolizione del Concordato
Entrambi hanno somiglianze fortissime con il già citato effetto di spiazzamento
Il fatto è il seguente
Negli Stati Uniti pelle le relazioni tra Stato e Chiesa sono semplicemente regolati dal Primo emendamento le come come noto semplicemente afferma la libertà religiosa
Eppure i movimenti cristiani
Inclusi quelli cattolici sono ancora abbastanza diffusi oggi in fase di rinascita al contrario in Gran Bretagna la chiesa anglicana e oramai moribonda
In Italia ci si lamenta sovente della progressiva scritti stilizzazione del Paese
Il ragionamento che forse spiega il fatto è il seguente
La predominanza di un gruppo religioso sancita dallo Stato rende ostili coloro che non appartengono a tale religione nei confronti delle Regioni dominante
L'immigrazione che la diminuzione delle nascite potrebbero rende il futuro il fenomeno ancora più gravi
Una chiesa protetto dal Concordato e anche una chiesa cui si impedisce di formula tesi convincenti
La seconda tesi politica che a cui vorrei e qui concludo Cercanías punto bene
è riguarda il concetto di spazio pubblico
E sicuramente corretto dire che la religione ha un ruolo importante lo spazio pubblico ma attenzione spazio pubblico non vuol dire spazio protetto dallo Stato
Spazio pubblico riguarda tutte quelle istituzioni intermedie che ansia come ho detto grazie questo banali se l'effetto di spiazzamento hanno a soffrire da un intervento dello Stato
Quindi se noi vogliamo però questo riunioni qui a Norcia sono stati interessanti hanno suscitato dibattito perché hanno come dire offerto un terreno d'incontro tra laici e cristiani e cattolici
Credo che se vogliamo continuare a essere innovativi
Dopo aver sdoganato diciamo così grazie anche all'impegno del presidente Pera il termine conservatore ora c'è da fare un ulteriore passo e l'ulteriore passo e sottolineare la componente l'aggettivo liberale del termine conservatore liberale
Per far questo una di queste cose esser coerentemente antistatalisti non solo nel campo come dicevo prima dell'economia ma anche e soprattutto nel campo dei valori come detto si possono trovare interlocutori
Nella Chiesa cattolica mio citati un paio ma se ne possono trovare molti di più anche se do ragione a quello che diceva ieri il senatore Compagna su questo ci sarebbe molto da dire
Molto da predicare tra virgolette nei confronti la stessa Chiesa cattolica posizioni spesso non è non eccessivamente specificamente coerenti presentando molte spacciatore grazie
Contenuti lascio la parola sua eccellenza monsignor Luigi Negri che il presidente la Fondazione internazionale Giovanni Paolo secondo
Proprio
Faccio due brevi osservazioni critiche e poi una conseguenza di carattere culturale e pastorale
Credo che noi possiamo ormai vedere con ampiezza distanza positiva
Il grosso contributo che Giovanni Paolo secondo ha dato alla cultura della chiesa la coscienza critica della chiesa
E d'altra parte sappiamo già ammirare la modalità con cui Benedetto decimo sesto riferendosi a questo magistero ne svolge magistralmente scusate il giro di frasi degli aspetti importanti come quello del discorso direi che sbuca dunque una prima osservazione
Mi pare che Giovanni Paolo secondo ci abbia insegnato una un bilancio critico realistico della modernità di quei due o tre secoli di cui parlava il presidente Pera un un Bilancio che è stato ed è un meraviglioso documento di realismo critico senza accedere al catastrofismo e senza cedere a dire lirismo che sono stati i due peccati mortali di tanta cultura cattolica
Credo che bisognerà rivisitare io a fondo la terza parte della rete intromise e quella come dire sintomatica indicazione che l'uomo del terzo millennio si trova di fronte a gravi pericoli
La Menzogna e la paura
Segni di un alienazione profonda dell'uomo nella sua umanità certamente superiore al all'alienazione verifiche si verificava quando è partito il grande movimento auto liberatorio dell'Illuminismo
Una Bilancio critico che sostanzialmente ripropone questa tesi
Che l'abbandono del del senso della tradizione e in particolare la coscienza della incarnazione Didio in Gesù Cristo comporta conseguentemente la perdita di consistenza dell'uomo
Sostanzialmente il Papa ci ha insegnato che la modernità arriva a una vera e propria disgregazione antropologica una vera e propria disgregazione antropologica
Papà tante volte ripetuto la frase diventata ormai leggendaria del cardinale de Lubac
è possibile costruire un mondo contro Dio ma una volta che lo si sia costruito contro Dio ci si rende conto che lo sia costruito contro l'uomo perché Dio è necessario all'uomo
E il Concilio Vaticano secondo ripreso molte volte da Giovanni Paolo secondo aveva già indicato le due linee
Di questa disgregazione antropologica la manipolazione la manipolazione sociopolitica l'uomo diventa cittadino anonimo della città umana oppure particella di materia e l'ideologia techno scientifica che oggi ci domina al di là della crisi delle grandi ideologie totalitarie sta scrivendo pagine nere e infami sulla manipolazione dell'uomo ridotto come diceva il cardinale Caffarra a qualcosa in una qualcuno
Questo è stato un bilancio che il Papa dicevo ha costruito con estremo rigore con grande realismo e che ha saputo comunicare in modo profondo ed elementare
C'è una seconda osservazione che prosegue questa e dà ragione di uno stupore
Perché a un certo punto mentre ci inoltravamo in questo Bilancio e lo facevamo nostro ci siamo dovuti render conto che stava succedendo qualcosa di nuovo qualcosa di inaspettato
Qualche cosa che non derivava da questi antefatti il Papa ne aveva già parlato
In quel discorso sui evangelizzazione da hai date Isma'dell'ottobre del mille novecentottanta che in qualche modo secondo me è il punto di riferimento di tutto il magistero
L'aveva scritto
Come non riconoscerlo con ammirazione l'uomo resiste davanti a questi assalti ripetuti a questi fuochi incrociati della teismo pragmatico neo positivista psicanalitico esistenzialista marxista strutturalista nietzschiano
L'invasione delle pratiche la destrutturazione delle dottrine non impediscono
Ma il contrario perfino fanno anche sorgerà il cuore spesso dei regimi ufficialmente atei come in seno a società chiamate consumistiche un'indebita di le risveglio religioso
Ci siamo trovati quasi improvvisamente e certamente per merito del Papa che ha compiti consulta ha parlato contemporaneamente ai cristiani all'uomo all'uomo nella sua umanità
Ci siamo trovati di fronte al rinascere delle dei due grandi riferimenti della tradizione occidentale
Il senso religioso cioè la Reding la ragione
Perché il senso religioso si esprime qui ce l'ha insegnato benissimo don Giussani il senso religioso si esprime attraverso la ragione come ci ricerca della verità c'è del vero del bene del bello del giusto quindi
E immediatamente al di là del campo dell'esperienza
Dell'esperienza immediata
Questa tradizione classica che confluisce che si sintetizza con la tradizione cristiana e che crea l'Occidente l'Occidente di cui Benedetto ha parlato aree che il Tour
Greco ebraico e cristiano
Ci siamo trovati di fronte a due interlocutori che per la prima volta si sono guardati senza sospetto e hanno incominciato a dialogare a Rimini ho usato questa espressione che mi sembra sufficientemente per spicco
Il tempo presente il tempo futuro eh nel dialogo fra laici non laicisti e cristiani non clericali
Cristiani non clericali
E laici non laicisti questo secondo me è il fulcro del momento
Positivo il nuovo del momento che stiamo vivendo e in cui e di cui una iniziativa come quella che stiamo vivendo ricerche che segnala e quanti in modo in qualche modo accoglie in creme entra le estreme sono
Il il cinismo
Che è una forma di fondamentalismo e i fondali ISMU della ragione della ragione tecnico scientifica che si erigeva criterio ultimo dalla valutazione dei problemi anche morali
Mi dicevano che in questi giorni sia Veronesi che Galimberti hanno sottolineato che l'unico compito dalla Regione è quello di prendere atto delle cose dei dati senza chiedersi perché
Dall'altra il fondamentalismo come dire della della cattiva religione che diventa ideologia che diventa forma di violenza e che cerca di imporre la visione religiosa alla società
Dentro all'interno c'è questo dialogo fecondo fra laici non laicisti
Cattolici non clericali e questo secondo me è una reciproca sinergia il mani il testamento Magiste regali di Giovanni Paolo secondo è senza alcun dubbio la fine separarsi
E la Fides et ratio proclama LAN la sinergia strutturale oggettiva e la sinergia storica fra fede e ragione con un reciproco incremento di queste due dimensioni questo è il momento presente
Una un'iniziativa come quella che è stata vissuta l'anno scorso e quest'anno si metteva il centro di questa novità l'accoglie e in qualche modo intende accudirla nella chiesa e nella società perché il nuovo passa di qui
E non dobbiamo perdere neanche un momento a guardare ciò che sta alle spalle anche sia contingentemente il potere anche se ai mezzi dei mass-media al suo servizio las la civiltà la la crisi di una forma culturale religiosa può sopravvivere per secoli alla sua fine obiettiva
Come ci è stato dimostrato da Eduardo Gibbon nella crisi e nella caduta dell'impero romano l'impero romano è sopravvissuto per secoli alla fine della cultura che lo reggeva
Perché queste forme queste forme strane sono spesse volte ospitate nella storia l'ora vengo all'osservazione pastorale che per il mestiere che mi hanno fatto fare un anno fa
Vi è più consueto di quelle culturali e critiche che pure hanno fatto l'interesse minimo per tanti anni
Dove sono i cristiani non clericali
Dobbiamo intenderci bene
I cristiani non clericali sono nella chiesa
Nella Santa Chiesa di Dio una santa cattolica d'apostolica
La Chiesa certamente oggi come oggi ed è stato un un grande merito di Giovanni Paolo secondo una varietà di articolazioni
Una varietà di forme in cui l'unica esperienza della Chiesa si vive
Ma i cristiani nonché dei cali non sono da trovarsi fuori della chiesa in forme più o meno strane di aggregazione in piccole solidarietà di carattere sostanzialmente intellettuali di spicco spiritualista è il popolo di Dio
Il popolo di Dio è una grande risorsa di fede di cultura di carità e dimissione
Altro che devo sionismo come Stato improvvidamente ha detto chi passa con l'occhio intelligente dentro la grande tradizione della fede popolare
Sì Grant colto che oggi la cultura nuova si sintetizza con la fede del popolo cristiano
La fede delle sagre patronali
La fede dei pellegrinaggi alla Madonna la fede praticata in modo in modo come dire quasi istintivo dal popolo cristiano no aver tirato via come pastori gli occhi dal popolo cristiano per pensare che la nostra prima preoccupazione fosse il dialogo con le ideologie mondane è stato un gravissimo peccato un gravissimo peccato
Certe non basta accontentarsi di questo fatto
Occorre educare ecco perché la chiesa oggi deve giocare tutta la sua autorevolezza sulla capacità di educazione la chiesa e madre di vita mostra così c'è agli atti locandine tra i sino anche la la paternità la maternità voi mi insegnate non è innanzitutto sostanzialmente quella genitale
Se poi quella genitale non diventa una paternità per una maternità nell'educazione perché si può essere padri e madri genitali emettere bambino nel cassonetto che non è esattamente il modo di assumersi la responsabilità della paternità del metano occorre che la Chiesa educhi
O cose che la Chiesa intervenga su questo su questo intatto su questo imponente va valore che la Chiesa in tutte le sue articolazioni in tutti i suoi modi dalla famiglia alla parrocchia alla diocesi ai movimenti ai gruppi e alle associazioni nella varietà di esperienze c'è un'unica esperienza che deve esser fatta
Per cui ad ogni articolazione della chiesa vale l'osservazione che sia insieme che sia che è insieme istituzionale carismatica
L'istituzione non vive senza al suo interno il carisma e l'India e il carisma non vive senza avere un riferimento strutturale e normativo all'istituzione occorre che noi innanzitutto i vescovi ma poi subito dopo i parroci
Sì o no si assumano questa responsabilità di rendere la fede un cammino un cammino di diceva Giovanni Paolo secondo
Nel numero dieci
Dalle Redentore hominis un cammino di assimilazione dell'esperienza di Cristo perché nella Chiesa il cristiano è chiamato a fare esperienza di Cristo a fare esperienza di Luino il sacramento a fare esperienza di lune la parola proclamata a fare esperienza rovina la carità vissuta
Allora così
La fede diventa cultura
Diventa criterio di giudizio sul mondo sulla realtà d'del presente e del passato e finisce allora questa orrendo complesso di inferiorità che i cattolici anni italiani hanno sulla loro storia sulla storia dalla tradizione cattolica
Diventa criterio di giudizio sul passato e sul presente diventa coscienza del presente diventare ethos
Perché la fede che diventa cultura mette le condizioni per l'ethos della carità e diventa impeto missionari Giovanni Paolo secondo ci ha insegnato che se la fede non diventa cultura non è stata realmente accolte pienamente vissuta umanamente ripensato
Questo la Chiesa deve fare rendere la fede popolare la religiosità popolare
Inizio di un cammino di educazione dentro la quale la chiesa
Da al popolo una cultura accrediti come coscienza critica e sistematica dell'esperienza dalla fede e quindi nati in grado tutti i cristiani di entrare nella vita sociale con un'identità chiara e con una chiara capacità di interlocuzione
Abbiamo seguito Paolo Giovanni Paolo secondo quando con una intuizione straordinaria ha chiesto al popolo cristiano in un impeto di comunione ecclesiale di chinare la fronte di fronte a Dio e chiedere perdono
Degli atteggiamenti non coerenti con le vangelo vissuti in certi momenti
Ma lasciatemi dire
Che i peccati che fermano la chiesa non sono le incoerenze morali le incoerenze morali devono essere confessati con pulita e verità di fronte al Signore sono le incoerenze ideali
Non accudire il popolo cristiano
Per andare alla ricerca di dialoghi con l'ideologia mondane per farci dare la nostra piccola riserva sempre più ridotta è un peccato ben più grave di tutte le gli equivoci morali o di tutte le incoerenze morali
Non so che cosa intendesse Gesù Cristo quando diceva che il peccato contro lo Spirito difficilmente sarà perdonato ma io credo che sia omettere di servire il popolo cristiano nella sua esigenza di educazione se non è proprio un peccato contro lo Spirito è un peccato vicinissimo a quello contro lo spirito grazie
Dopo le molte cose dette le testimonianze ardenti che sono state date mi è difficile
Cura
Intervenire in un modo che posso contribuire fattivamente comunque come gesto di riconoscenza per l'invito di amicizie proprio semplicemente a dare un contributo modesto di questo tipo cioè mi pare che a questo punto del dibattito
Si possa
Opportunamente fissare un agenda di questioni che il titolo dell'incontro contiene religione spazio pubblico
Quindi non intendo risolvere pongo un elenco di quel di tre questioni che mi sembrano interessanti per poter andare avanti
E il primo a questo la consapevolezza teologica del soggetto religioso secondo lo spazio pubblico civile
Terzo lo spazio pubblico politico
Ecco io credo nel dibattito che abbiamo fatto queste tre livelli mi sembra interessante certo senso questo è tutto nel mio contributo tener presente queste tre livelli esistono si differenziano pur essendo strettamente congiunti
Comincio dal fondo per quanto riguarda la questione
Dello spazio pubblico politico mi pare importante quello che diceva ieri Berardinelli richiamando l'ispirazione
Liberale originaria c'è innanzitutto la laicità come difesa dall'invasione del politico nell'esistenza
Uno dei mondi vitali come direbbe Number Massimo
Da questo punto di vista mi pare importante sottolineare forse più di quello che dibattito adesso è riuscito a fare appunto la differenza tra il politico e civile io credo che la garanzia prima perché vi sia uno spazio di laicità corretta stia nel fatto di e non ridurre secondo e invece la difetto della tradizione liberale originarie il dibattito a livello di è stato individuo costato mercato individuo
Ma invece di dare il debito rilievo al momento civile
Perché è lì che si forma lo spazio culturale e antropologico per poi riconoscere anche lo spazio in modo corretto lo spazio l'arco politico
Ricordo quello che disse scrisse in un modo molto opportuno il rabbino capo di Francia quando uscì il punto documento della Commissione Stasi in Francia sulla legge sul vero e compagnia bella
Componendo un intervento molto interessante di fronte ad uno diritto delle del capo islamico e uno assolutamente blando per dire una parola gentile dei vescovi francesi in cui invece il rabbino capo con una grande con lo scorso che in un testo che il consiglio di costrutti considerati proprio su questi temi che stiamo trattando in quanto dovendo tra le varie cose venne a dire che la che lo stato e laico la società civile no
Ecco io penso che esse si mette l'accento su questo sì da un baricentro giusto tutto il discorso
Il problema è proprio quello che si è di allargare il il concetto dello spazio pubblico
E di rivendicare la totale libertà delle soggettività presenti nell'ambito del Civile come un luogo di confronto per cui la laicità politica innanzitutto il compito di preservare lo spazio libero del confronto civile
Rispetto a tutti con le strumentalizzazioni e tutte le strozzature che il Po pari poteri tendono a costituire
I vari ambiti vari livelli pesano mass-media e compagnia bella
Vuole spazio pubblico invece politico ecco che dobbiamo senz'altro porre una questione nativa sua caratteristica che non è quelle esattamente dello Spazio Civile
Qui evidentemente lo spazio pubblico politico
Ma invece una compito di mediazione per una gestione comune
Della a realtà poi un tutti in prima istanza statuale
E qui allora la la città è la risultante invece già di una mediazione dell'identità risultante di una finché si che dove laicità la risultante di come un'area di un'area di principi e valori su cui il consenso è già è riuscito in qualche modo a
Concretizzarsi ed un consenso che inevitabilmente si attesta su ciò che non identifica nessun nessuna soggettività come tale
Ecco quindi vuole dire c'è un problema di di pensiero di cosa sia questa mediazione che non coincide con l'identità che d'altra parte e lo spazio poi della gestione comune tra l'identità e i soggetti civili di reati
Ora siamo tutti d'accordo sul fatto questo è stato chiarito Brissot nella sala presente per che non è poi non esistono la laicità statuale neutra idee neutralità un'assurdità anche quasi una banalità per comunque uno stato ha dei valori che sono alla base della sua costituzione del suo ordinamento
Istituzionale e giuridico
Ma naturalmente queste la geometria variabile continuamente dissento della mediazione del consenso che via via si viene ad attuare e certamente ne abbiamo e al dramma del nostro tempo vediamo questo consenso si restringe sempre di più
Però il problema non è tolto con questo seconda questione rapida ma sarebbe una cosa grandissima invece allora a livello civile il problema del e poi di riflesso quello politico statuale il problema del con delle condizione del dialogo
Io vorrei ricordare una questione appunto che poi a getto sul problema della del De della del contributo culturale culturale dei cattolici come veniva ricordato anche dal il mondo monsignor nei e cioè il problema il modello del dialogo di tipo distrutte dico di quello attualmente non faccia la teoria ma solo per ricordare che e Aristotele ci ha insegnato che il dialogo è possibile diciamo non innanzitutto perché ci son delle identità che sequestrano certo ovvietà che di dialogo dell'identità se non cosa ma che cosa in cosa con in casa qual è la condizione interna ecco del dialogo contenta nel dialogo dieci destò Telly che vi siano Secondo il termine greco degli endo Casaccia delle opinioni comuni accreditati
O di opinioni che sono condivise
Ora la questione drammatico del dialogo contemporaneo che questa zona di condivisione è
Sempre più o di stretta
è il discorso che Semenza Cafaro ha già fatto ieri
Molto interessante interessanti sapore prendano ultimo commento ma pone appunto è la questione in modo drammatico perché perché il modello che già presentato implica il fatto faccio un esempio che ci interessa appunto che ci si riconosca che esistano in natura umana di questa natura umana
Sì esplica come esperienza etica in cui si fa riferimento ad una totalità soggettiva e via dicendo
Ora se all'idea di natura sì di di di totalità soggettiva oggi sono esattamente in totali crisi
Allora il più questo pone un problema gravissimo il problema di che cosa siccome si è possibile dialogare con chi non riconosce certi principi fondamentali cioè non si condividono certe opinione accreditata
Allora a questo punto di vista io credo che il problema non sia allora che cioè non
Di uno scetticismo ma Tudor realismo chiedevi e è vero che ci possono essere condizioni in cui è impossibile dialogare
E questa è una dramma cioè il dialogo oltranza non ha nessun senso perché l'oltranza non esiste se non esiste il il il con la condivisione di parametri di criteri secondo cui possiamo dialetti Tzara
Ce lo siamo con un consenso fondamentale non è possibile anche dissentire questa dottrina di rispondere elementare insuperabile credo
Da questo punto di vista l'ora tutto il discorso che è stato fatto sul come dire sulle iniziativa culturale
La ritengo assolutamente strategica cioè il problema è che oggi il politico assolutamente a che fare con una cultura Lita
Che un tempo non era all'ordine del giorno non era necessaria come come impegno voglio dire c'è una c'è una politicità del del culturale una cultura età del politico che sono un fatto assolutamente nuovo
Chiuso ma il problema l'ha avuto solo li chiudo su questo starebbe di capire quando ne facciamo riferimento alla questione la ragione bianche Ratisbona cala che cosa sia ragione
Posso la grande questione oggi è di rimettere in campo questo discorso
Che cosa vuol dire ha ragione
E forse il problema anche da parte cattolica di non fissarsi su delle formulazioni troppo come dire
Essenziali miste troppo astratte
Voglio dire c'è il discorso mi richiamo discorso dire di Rondoni mi è piaciuto molto il tema la persuasione del vero
In che modo il vero può essere persuasivo in che modo si può parlare in modo persuasivo della ragione a questa a realtà fondamentale qui nessuno più sembra credere veramente
Così sono temi come quelli del riconoscimento tra soggetti il problema
Della del desiderio il problema della gratuità ecco temi che potrebbero aiutare a dare un contesto antropologico la cosa dà ragione senza di cui oggi non si riesce più neanche cosa sia servite plastica rottami fame nel modo poi isterie
Ultima questione ma sopravvissero però allora la questione della consapevolezza teologica del soggetto religioso
Perché a questo punto è chiaro che questo diventa poi il problema dei problemi
Cioè in una situazione in cui e c'è da costruire lo spazio pubblico
Nella sua distinzione del politico e civile in cui il civile presenta la difficoltà enorme di un dialogo reale perché manca un consenso fondamentale sui criteri per cui poter dialogare dialetti Zare dissentire
Eccetera o costruire ulteriori consensi
Allora evidentemente la questione della identità teologica del soggetto religioso assolutamente fondamentale
Ora io credo che esattamente questo sia quello che ci ha insegnato in un modo irreversibile cioè con un avvio vivezza forza inedita discorsi Ratisbona
E dove abbiamo avendo ritrovato poi tracce di questo discorso come dire una sua logica anche nella proposta del cardinal Caffarra ieri
C'è un'idea cattolica della laicità ancor prima un'idea cattolica
Della presenza pubblica come tale onorevole suo richiamare il fatto davvero drammatico
Che cosa che bisogna ormai dissi con chiarezza che neanche il Papa cento a dire cioè che c'è un problema di Fidel ISMU cattolico che una piaga gravissima
Cioè la risorgiva Lilli deciso la risorge Enza anche di sentimento ed esperienza religiosa oggi è spesso compiuta all'insegna di un fondamentale Fidelis accusa della ragione dell'intellettualità
E certo su una questione che non interessano sono questioni che sono come lasciate appunto agli specialisti o i discorsi
Come dire
La laterali
Con una
Enorme depotenziamento dell'handling patto storico della fede
In quella grande affermazione di di Del Noce che la storia contemporanea una storia filosofica ecco penso che oggi uniscono dire di Ratisbona ci fa capire che esattamente così oggi più che mai
Ora la riso urgenza di un fede e cattolica che non abbia il senso della propria identità intellettuale e come dire una fede che decide di auto escludersi dal consesso umano
Buongiorno a tutti
Io vorrò cercherò soltanto di condividere con voi alcune riflessioni
Io ero Rega sbocco ENI mi reputo un testimone oculare e non un sentito dire che ne abbiamo sentite dire fin troppe
Veramente poche ore prima ero seduta vicino al presidente dell'università direi che vivo che poi ha ospitato il Santo Padre
L'atmosfera che si respirava reggae a smuovere una spesa un'atmosfera di grande festa c'era una grande appesa per avere Benedetto decimo sesto non soltanto perché il Papa ma perché sicuramente considerato tra i grandi intellettuali della nostra epoca
Toni è successa Rega svolga insuccesso che cinque cartelle fittissima e di studio di una lezione magistrale s'sono state riassunte in uno slogan
Deficiente di qualche giornalista che ha rilanciato con le agenzie di stampa e così è tornata la parola Jihad ripresa dei media
Di tutto il mondo e anche dai dei media arabi e strumentalizzata all'ennesima Potenza
A questo punto bisogna riflettere
Su una cosa oltre che parlare politicamente corretto dovremo imparare a parlare islamica mente corretto perché se no può succedere quello che abbiamo visto succedere nei giorni scorsi
La cosa che mi ha profondamente fatto stare male eh sinceramente che quello che il Santo Padre voleva dire lo dico in parole povere ma voi lo sapete meglio di me perché siete studiosi ed accademici era la sede senza ragione
Può produrre fondamentalismi l'abbiamo visto la ragione senza fede può creare devi già dei regimi totalitari e penso che non roba qualche cosa nel Novecento ne abbiamo saputo
Ma tutto ciò non aveva importanza bisognava buttare benzina sul fuoco è come se qualcuna spettasse al varco un'occasione per poter sparare i colpi queste molto triste perché lo slogan di tutto il viaggio era chi crede non è mai solo
Io credo profondamente in questa affermazione del Santo Padre che in Germania è diventata anche una splendida canzone cantata in tutte le parrocchie perché loro sanno cantare cosa che noi purtroppo non sappiamo fare a volte le nostre messe le nostre liturgie sono molto scadenti ai mi e anche il sacro c'è bisogno per riavvicinarsi addio credo ecco volevo dire io credo profondamente in questa formazione perché ho avuto la fortuna ha avuto la grazia di sperimentarla
Il cristianesimo non è una filosofia e non è un'ideologia è un incontro è un incontro con una persona che può cambiare la nostra vita non dobbiamo avere paura di aprirci ad incontrare Gesù Cristo perché con Gesù Cristo noi non siamo soli e la vita diventa più bella io l'ho sperimentato nella mia vita
E cerco nel mio piccolo di portarlo laddove vado là dove posso parlare là dove posso scrivere là dove possono testimoniare ma cos'è la cosa importante oggi che la testimonianza sia Vera
Abbiamo bisogno di testimoni veri non si può dire una cosa e farne un'altra non ce lo possiamo più permettere
La fede non è un fatto privato lo sappiamo molto bene la fede è un fatto pubblico fa parte della vita certo che noi abbiamo una sfera privata che solo il Signore può guardare e che solo noi vogliamo che lui entri nel nostro cuore
E rimarrà sempre così uno scrigno diceva Santa Caterina
Dove lui può entrare ma noi siamo chiamati a testimoniare con che con coerenza sempre di più le nostre piccole e grandi convinzione adesso per concludere questo questa piccola repressione come si può fare
Cosa si può fare perché a volte ammette le persone vengono e mi dicono io non ho la fede
Io non riesco ad avere la fede io vorrei avere la sede
A volte io credo che l'ho imparato lo dicevo ieri sera a tavola che più di fare dobbiamo essere capaci di farci fare di fare entrare Dio nella nostra vita e chiederà Luís qual è il modo migliore di farlo come io mi scuso forse sembrerà politici incorre ma io penso che dobbiamo tutti tornare a farci molto piccoli pregare e chiedere aiuto a Maria grazie
Grazie per la testimonianza invito Francesco Perfetti ha fare l'intervento
Era
La questione del rapporto fra religione e politica
Introduce a mio parere fu una questione di ben più ampio respiro
Quella dei caratteri fondanti della storia contemporanea
è stato sottolineato autorevolmente lo ha fatto il presidente Pera in maniera magistrale
Che talune categorie come quella espressa dalla celebre formula della libera Chiesa in libero Stato sono da considerarsi ormai inutilizzabili nella situazione attuale perché fanno riferimento a realtà storiche ormai superate a modelli di comportamento politico oltre che ad assetti istituzionali del tutto fuori della realtà ma rimane il fatto che tali categorie continuano ad essere largamente utilizzate
Ah criticamente utilizzate
Di fronte a questo stato di cose credo che sia per comprendere la persistenza in settori pura ampi della società civile
Di quelle formule sia per intendere la radicalità della opposizione al riconoscimento di un menu esso comunque stretto fra religione politica credo dicevo che sia opportuno se non addirittura necessario
Sottolineare il fatto che le idee guida di quello che possiamo definire l'intellettuale laico progressista oggi ancora largamente egemone nel mondo culturale italiano ma non soltanto italiano
Sono essenzialmente due
In primo luogo l'idea della irreversibilità del processo storico
In secondo luogo l'idea della modernità elevata a valore in sei
Queste idee vengono come intuibile da lontano e non è qui ovviamente il caso di ricercarne le origini o di seguirne le vicende
Basterà sottolineare che S fra loro strettamente connesse hanno caratterizzato e condizionato gran parte della storia contemporanea
Conferendole quello che Augusto Del Noce che una belle premiante espressione già ricordata poco fa ha qualificato come suo carattere o connotato filosofico
Hanno trovato il loro punto di fusione di decantazione
Nella categoria una categoria che al tempo stesso l'idea è prassi Di Meo illuminismo
Una categoria che conta conglobati in sede per un verso una delle anime del marxismo il materialismo dialettico come fattore di inevitabilità del processo storico peraltro verso quella che un grande storico della cultura Polar sarda
In quel bellissimo libro sulla crisi della civiltà europea ha definito come la Pertinace volontà di distruzione tipica dell'Illuminismo
Quella tendenza Shore a contestare a demolire con gioia ogni tradizione ogni idea familiare ogni autorità la diffusione del neo illuminismo che nella cultura politica italiana ma il discorso potrebbe essere opprimente esteso anche ad altre realtà e deve essere esteso ad altre realtà
Dicevo che nella tradizione politica italiana ha trovato realizzazione delle cosiddetto liberalismo progressista e nell'azionismo lungo la Lidia che da Piero Gobetti giunge fino a Norberto Bobbio prosegue con tanti suoi epigoni
Ha comportato una secolarizzazione sempre più estesa della società civile politica sotto forma di rifiuto dell'autorità messa in discussione delle istituzioni tradizionali
Negazione di valori indifferenti ISMU etico e religioso espansione dell'attivismo cioè in altre parole sotto forma di rigetto
Di quelle radici storiche culturali religiose che definiscono una identità nel senso pieno del tempo
Il neo illuminismo con le sue certezze consolatorie e con il suo rifiuto di porre e porsi domande ha finito di fatto per autore Varzi al rango di valore inseriti un valore assoluto un valore che non ammette la possibilità di essere contraddetto messo in discussione un valore insomma che arreca nel suo interno una valenza totalitaria
E poco importa che si tratti di totalitarismo culturale o di altra natura
Se oggi nelle ventunesimo secolo si pone di nuovo un problema di rapporti fra religione e politica
Lo si pone sintomatica mentre nelle società occidentali
Nelle società aperte per usare la pregnante dell'espressione pompeiana
Ciò è dovuto proprio a questo retaggio storico e alle caratteristiche con le quali il neo illuminismo o se si preferisce il progressismo
Tanto laico quanto religioso ha plasmato la mentalità di gran parte del mondo occidentale rendendolo insicuro e fragile
Per recuperare la sua forza interiore per respingere la deriva positivistica che è un esito dell'offensiva neo illuminista il mondo occidentale deve riscoprire la propria identità cristiana e comportarsi di conseguenza
Un rapporto corretto tra la sfera della religione e la sfera della politica
Sì inscrive in questa dimensione ed è un rapporto questo che implica una consapevole rigetto dello Stato confessionale ma anche dello Stato laicista
Dire Stato laicista non significa dire Stato laico
Che invece altra cosa cosa completamente diversa
Lo Stato laicista è l'espressione di una ideologia il laicismo appunto che come tutte le ideologie è paradossalmente una forma di religione secolarizzata
Ha ragione il presidente per a ricordare invece come lo Stato laico sia da considerarsi una conquista storica fondamentale dell'Occidente
Proprio per il rifiuto che lo caratterizza di ogni ideologismo
In un contesto del genere appare evidente a mio parere che lo Stato laico ovvero lo Stato pervaso da quella sana laicità di cui si è parlato anche ieri non può ignorare il fatto che certi valori tipici della identità cristiana
Debbano in qualche modo penso per esempio ai temi etici alle scelte il né materia bioetica ispirare l'attività ed il concreto operare anche a livello legislativo dello Stato
E questo è necessario perché quei valori per il fatto stesso di essere tipici della identità cristiana della quale lo Stato laico nel senso ora ha precisato
Cioè lo Stato che è frutto e conquista storica di quella civiltà sono da considerarsi quei valori al pari dei diritti naturali e perciò stesso inalienabili e non negoziabili
In altre parole lo Stato laico lo Stato sanamente laico lo stato realmente laico non può essere uno stato agnostico un relativista o peggio uno stato antireligioso
Lo Stato laico quale si è venuto storicamente precisando all'interno della civiltà occidentale è certo uno stato liberale e democratico o se si preferisce liberaldemocratico
Ma la liberaldemocrazia non è una ideologia è piuttosto uno strumento uno strumento che garantisce il corretto funzionamento di una società aperta è in altre parole una tecnica per giungere come sosteneva un grande teorico della liberaldemocrazia Joseph Schumpeter
A decisioni di tipo politico attraverso la libera concorrenza per un voto libero
Se tutto questo è vero
Ed a mio parere è vero intervenisse l'Occidente cristiano sia storicamente realizzato in un modello di Stato laico fondato sul pluralismo e sulla Società aperta
Garantita dalla libera concorrenza anche politica
Se tutto questo vero dicevo allora anche evidente quale debba essere il suo atteggiamento di fronte ai fondamentalismi che sono l'humus dello Stato teocratico
Ovvero di uno Stato che è esattamente l'opposto dello Stato laico di uno Stato che funzionale alle società chiuse non alle società aperti
è necessario e concludo che l'Occidente nelle recuperare le sue radici nelle riscoprire la propria identità metta da parte i complessi di inferiorità i complessi di colpa
E faccia valere per sostenere i principi e i diritti delle società aperte contro le società chiuse i valori non negoziabili ai quali si ispirano la sua storia duratura il tuo spera
Qual è Nicola Books
Ringrazio dell'invito che mi è stato fatto
Non leggerò il testo scritto per il semplice fatto che ho perduto gli occhiali
E quindi cercherò quindi di di dire così con l'inevitabile approssimazione del parlare abbraccio
Alcune cose che ma colpito sia delle relazioni
Del cardinal Caffarra e del presidente Pera
Nonché degli avvenimenti che in maniera oso dire provvidenziale si sono intrecciati in questi giorni alla vigilia di questo incontro la relazione del cardinal Caffarra
Ad un certo punto
Cerca di proporre una ragione evidentemente la proposta viene fatta ai credenti una ragione che sia capace di motivare il di rendere ragione di se stessa di motivare la fede di render ragione di se stessa
Ma credo che l'intervento del professor Botturi che io condivido ampiamente mette in evidenza il fatto che la stessa ragione donne univocamente intesa da cristiani e da musulmani da da anche magari del mondo laico
Altrettanto dicasi per l'affondo del presidente per Alfonso il fondamentalismo che credo sia tra le pagine diciannove venti
Anche suo molto interessante dove egli secondo me introduce la possibilità di un cambiamento del il concetto di dialogo perché parla di necessita di negoziare
Lo sappiamo bene il dialogo deve giungere ad un ad un negoziato
Per per arrivare appunto a a produrre un risultato
E come è stato letto bene al professor Botturi il dialogo ad oltranza è un non senso
Per fare un negoziato ci vogliono dei preparativi e ci vogliono del ci vuole una condivisione di di presupposti
Quindi credo che le due relazioni
Siano uno stimolo estremamente importante a agli enti promotori del dell'incontro
Per una direi ricomprensione dei fondamentali del dialogo o della ragione
E penso che successivamente un approfondimento del genere vada fatto
D'altronde qui vengo a all'intreccio con gli eventi dei nostri giorni credo che il discorso del Papa Regalbuto
Offra un insperato assisto a questo tipo di diciamo percorso che peraltro già è cominciato da alcuni anni nel dialogo Perak Ratzinger perché tra l'altro tra parentesi vorrei dire che religione spazio pubblico non sono un futuribile sono un una realtà già in atto già in atto nella misura in cui noi siamo qui già in atto nella misura in cui ci sono realtà in Italia che questo danni perseguono al di là del riconoscimento ufficiale eccetera
Quindi quale e l'assiste del discorso di Vegas pur prima di tutto credo che sia proprio nella esemplarità del dialogo tra l'imperatore e il dotto persiano
Una proposta di metodo un metodo che peraltro nella storia patristica della Chiesa e teologica
è stato sempre perseguito almeno fino a qualche secolo fa io penso al dialogo tra Giustino Trifone giudeo al dialogo tra Origene eccelso pagano
Al dialogo magari a distanza tra Tommaso e Averroè
Si trattava di dialoghi
Dove non si nascondeva la verità dove le differenze emergevano tutte
E proprio nella nella direi nello sguardo reciproco alle differenze si esercitava la tolleranza anche se a volte non lassi tematizzato hanno e quindi credo che il Santo Padre sia nei nell'impostazione dell'in conteggi incontri col presidente prima negli anni precedenti quando era cardinale
Sia anch'recentemente abbia voluto lanciare un segnale cioè cambiamo il modo di intendere il dialogo
Lui dice spesso il dialogo vero aggiunge questa questo attributo diciamo così al dialogo dove archi e intelligente
Dovrebbe dovrebbe suggerire un dialogo capace di andare in fondo alle alle verità
Di comprenderle di dialetti Zardari
Leggevo sulla stampa credo di domenica scorsa un un articolo di Barbara Spinelli
Che si dilungava nella nel prosieguo del dialogo tra l'imperatore
Il dotto persiano cioè dimostrava che al di là del direi della frase come ha detto l'ad Aversa borghese che è stata artatamente vero appresa divulgata
C'è tutta una dialettica tra i due che la dice lunga sul come nel Medioevo si vivesse davvero il dialogo
Non è invece negli ultimi decenni siamo stati abituati ai meeting di Assisi dove il dialogo Wien
E veniva fatto viene fatto dico veniva perché quest'anno c'è una piccola novità che adesso dico
Veniva fatto all'insegna di una tutti i mento delle diversità anzi bisognava essere molto attenti a non a non farle emergere perché altrimenti sarebbe scoppiata l'ala e direi la bagarre come qua e là è accaduto quest'anno la novità del meeting grazie credo
Al messaggio del Santo Padre
E data dal fatto che nel messaggio finale a un certo punto si è parlato di religione pura
Ci hanno detto se è una religione deve essere pura deve rinunziare alla violenza
La religione pure una categoria un poetica il problema è la religione vera
Ma la religione vera indurrebbe appunto
Un confronto e dialettico sulle differenze
Un confronto tra fede e ragione perché come ci ha insegnato la Fides et ratio di Giovanni Paolo secondo fece ha ragione sono le due ali sulle quali vola la verità
Senza queste due ali o con una sola delle due ali la verità non si raggiunge ecco queste cose che ho detto e arrivo alla conclusione
Credo che dovrebbero tutti
In qualche modo portarsi
A ad andare al di là del diciamo della facciata
E a cercare continuamente
Di dare un contributo in un dialogo vero penso che la la strada sia già in qualche modo segnata
Sono convinto che le istituzioni che hanno promosso questi incontri
Sapranno portarla avanti
E allargarsi il più possibile e quindi senza chiusure senza senza timori anche includendo dialoghi con persone del mondo laico del mondo cattolico che sappiamo bene la pensano all'opposto
Non bisogna avere paura
Di cercare il confronto se loro si sottraggono a far loro ma cercare il confronto con costoro che in questi anni hanno portato avanti un'idea di dialogo ma assolutamente svuotata dei suoi reali contenuti grazie
Tutta qualcuno disse che il gioco per dove gli occhiali
Il direttore del mondo Cubeddu per prendere la parola
Sette son preoccupato
Perdere Solti polemici
Dunque il tema delle due relazioni hanno in comune e che analizzano con estrema chiarezza
E quella della relazione tra religione e spazio pubblico in contesti polifonici caratterizzati dalla dirigenza di istituzioni e di procedure decisionali poco democratico permettetemi però di dire che nonostante l'acutezza dei due analisi la loro più o meno con più o meno completa condivisione se rimane per l'appunto a livello di analisi
Vengono scartate molte o forse più importanti soluzioni fino le proposte alla soluzione del problema e anche su questo mi trovo d'accordo ma una soluzione si intravvede soltanto molto probabilmente la cosa più importante che emerge dalle due relazioni e non credo si tratti affatto di cosa di poco conto perché esiste un numero non so quanto esteso o limitato di credenti e dei laici che fermamente convinto che quella soluzione vada cercata insieme
Provvede inoltre ed inoltre che la soluzione a quel problema costituisca la sfida più difficile interessante che attende oggi e nel futuro sia la filosofia politica sia le scienze sociali empiriche oltre ovviamente
Premesso ad Avigliana tradizione alla tradizione religiosa poiché penso di essere tra questi aggiungo che anch'io ho qualche considerazione in parte critica parte propositiva da scorgere in questi ultimi anni dacché è diventato palese che quella distinzione tra sfera pubblica e sfera privata
Che comportava la riduzione della religione nella seconda
Era diventata punto inadeguata risolvere il problema della funzione della prigione nello spazio pubblico e il problema è stato affrontato ripetutamente e comunque sempre la prospettiva della riformulazione di confini dei contenuti e delle competenze le due sfere
Come ha avuto altre volte occasione di dire si è fatto l'errore di scambiare un rimedio pragmatico la creazione delle due sfere
Che rispondeva all'esigenza di sterilizzare la dinamica distruttiva di conflitti
Tra confessioni cristiane e di delimitare l'azione del nascente Stato moderno nei confronti degli altrettanto nascenti diritti naturali per un cannone della filosofia politica e della scienza politica cambiate le contingenze anche perché ora il conflitto non è più tra confessioni per qualcosa in comune avevano ma tra religioni intendendo per religione anche il laicismo secondo quello che ha detto efficacemente pena ieri
Ma tra il conflitto è tra religioni all'interno di Stati nazionali
Il che complica
Anche il discorso riguardante i diritti naturali è chiaro quindi che la distinzione non riesce a più più a contenere il problema
I contenuti delle due stelle si ampliano e si restringono in continuazione sulla spinta di fenomeni anzitutto le innovazioni scientifiche e tecnologiche che nella religione e con le conseguenti implicazioni di carattere bioetico ad esempio che nella religione nello Stato riescono più a contenere e che minacciano la stessa esistenza di legge naturale di diritti naturali
Fatichiamo non poco a renderci conto che in un ambiente democratico
L'attendismo di massa inviso tanto ai credenti quanto agli atti individualisti ha sconvolto il mondo occidentale perché non è riuscito e ovviamente non poteva riuscire a sradicare la stupidità
Il nostro comune problema di conseguenza e quello deve formulare distinzione le sei dei contenuti due sfere e di pensare a quello che potrebbe quella che potrebbe essere oggi la funzione religione nello spazio pubblico
In un contesto storico e sociale caratterizzato da un'incredibile ed inaspettato incremento della stupidità individuale e sociale
Detto con estrema franchezza e parlando ovviamente da studioso di filosofia politica il problema è che la soluzione del quesito di cui discutiamo è insolubile all'interno di un sistema istituzionale democratico
Che nelle sue scelte di fondo riflette rappresenta quella che tanto la distribuzione della conoscenza quanto la distribuzione della stupidità nella società in cui viviamo lo spazio politico infatti oggi diventato semplicemente la proiezione di quelle aspettative individuati che gli individui non riescono non voglio di quelle aspettative individuali
Che gli individui non riesco non ritengono o non vogliono più realizzare individualmente
Ci troviamo di fronte a una radicale modificazione di tutte quelle teorie politiche sociali piano per secoli caratterizzato il riflessione filosofico politica occidentale
Tutti vogliono tutto e nei tempi dei quali ritengono di essere ottimi giudici che questo sia impossibile non li sfiora
Se perché se questo non avviene perché si ritiene gli istituzioni o gli individui che le incarnano non sono capaci di realizzare tutto
Ditemi dove lo spazio politico quanto lo spazio pubblico come sia di limite come si deve esteso in maniera incredibile
Di conseguenza è chiaro che cercare in questa situazione di delimitare le due sfere ed chiede ci si quale sia lo spazio della religione la sfera pubblica il discorso giusto e doveroso che tuttavia riguarda una minoranza continuamente esposte al rischio di non essere capita
E di essere accusate di drammatizzare un problema per il solo fatto che la maggioranza non l'avverte come tali
Il cardinale Caffarra opportunamente ripropone la nostra attenzione ai temi della salute soluzione tomistica cerca di conciliare agli con il principio maggioritario inteso cito come il metodo ultimamente deliberativo nella sfera pubblica
Per quanto sia un ammiratore Santomaso mi chiedo tuttavia se il fine ultimo sia percepibile da tutti gli uomini nel modo in cui lo intende la dottrina cattolica
E soprattutto mi chiedo se quelle leggi e valori propri che l'uomo gradatamente deve scoprire usare ordinarie son parole del cardinale Caffarra
Siano comprensibili da tutti i componenti delle nostre società ormai per effetto di quella stupidità di cui si diceva prima
Ma anche
Sette ma anche e se questo mettiamo che questo fosse possibile capirli ovvero se non esistessero gli stupidi
Ma detto che questo resterebbe comunque il fatto che la scoperta di quei principi il loro uso e loro ordinarli
Avverrebbe in tempi di versi sia perché la loro percezione avverrebbe in tempi diversi e legate le singole capacità intellettuali sia perché ogni società è caratterizzata dal fatto che l'individuo le persone che lo compongono
Hanno età diverse in altre parole anche me ammettendo che esista un fine ultimo dell'uomo
Poiché tale conoscenza non è contemporaneamente data per tutti ho notato tutti resterebbe pur sempre il problema
Che la scoperta e l'ordine avverrebbero in tempi diversi cui il fine ultimo in altre parole rimarrebbe come ideale regolativo a cui tendere ma date le diverse aspettative soggettive di tempo non potrà essere mai raggiunto su questa terra perlomeno l'altra l'alta dimensione e la dimensione priva di tempo e quindi questi problemi non si pongono la conseguenza è che la società buona sarà pur sempre ideale per il cui raggiungimento la religione come la filosofia politica potranno soltanto lottare
Un obiettivo auspicabile quanto improbabile
Giova poco a questo punto osservare che certi tipi di liberalismo attribuendo legittimità ad ogni qualsiasi strampalata aspettativa o pretesa individuali hanno complicato la situazione diffondendo nelle masse l'idea che la politica il mercato le istituzioni avessero il fine del realizzare tutto escludendo l'ipotesi di una loro selezione legata a valori a prospettive di tipo metafisico
Il fatto purtroppo che dobbiamo riformulare la distinzione tra sfera pubblica e spedì Vatta muovendo dalla constatazione che questo è avvenuto e questo non sarà sicuramente faccia e non è facile anche se grazie alla sua relazione e a quella di pena del cardinale Caffarra quella di tela abbiamo consapevolezza dei problemi che dobbiamo affrontare assieme
Ugualmente sul fatto che non possiamo più continuare a credere come invece continua a credere quei laicismo efficacemente descritto da Pera non possiamo più continuare a credere che le credenze religiose poetiche di individui non debbano avere un rilievo nella sfera pubblica penso che non ci siano problemi
Altra questione tuttavia è quella relativa al rilievo che la religione può avere la sfera pubblica in società caratterizzate non soltanto difficile conflittuale con diventa di religioni diverse ma anche in società caratterizzate
Da un attivismo di massa o se volete la versione Hogwarts
Di religioni fai da te quel che mi chiedo detto diversamente quale sia lo spazio pubblico della Regione in una democrazia che non porre discriminanti all'espressione delle soggettività individuale
Penso sia inutile nasconderci che ci troviamo di fronte proprio motivo della legalizzazione
E rappresentazione politica dalla stupidità ad una seria crisi del principio di autorità e un discredito delle istituzioni politiche che è nato dal fatto che sia un desiderio non viene soddisfatta perché qualcuno per motivi più o meno bassi non sostanzialmente non vuole soddisfare che qualcosa sia realizzabile forse perché la scienza il mercato e la tecnologia hanno drasticamente ridotto la quantità delle aspettative irrealizzabili
Non sfiora quasi più nessuno simmetricamente diventato inaccettabile e diventata inaccettabile una religione che si pone anche come una modalità di distinzione tra bene e male e sempre qualcosa che si accetta difficilmente non li accettiamo
Ma altri mi sembra che l'accetti troppo nella prospettiva di fede fai da te credi in Dio poi vedrai che andrà tutto permesso
Però opportunamente ciclistici illustra i grandi errori del lei ci sono più porco in temporaneo ed efficacemente ci mostra come le teorie di Errol se di Habermas non possono essere considerate risposte valide al problema di cui discutiamo
Sto a questo un Tristano cocaina concorsuali si giunge anche che in altri esponenti del liberalismo contemporaneo il problema della collocazione della Digione nella sfera pubblica viene abbondantemente trascurato e tuttavia anche in questo caso non vedo una soluzione e parafrasando Leo Strauss
Mi verrebbe da dire che il problema irrisolvibile nella cornice concettuale della democrazia liberale la tradizione liberale infatti ha cercato di risolvere il problema di Enti cercando la società buona e il bene comune della tradizione cristiana con le buone regole
Sul fatto che con ciò non abbia risolto il problema no nutro più di un dubbio la conoscenza delle buone regole quelle che si osserva che sarebbero vantaggiose per tutte
Presente infatti per il filosofo gli stessi problemi che presenta poi un teologo la conoscenza del fine naturale dell'uomo anche in questo caso i buoni risultati si avrebbero soltanto se quella conoscenza fosse contemporaneamente data e usata da tutti se ciò non avviene sia alla stazione caratterizzata da asimmetrie nella distribuzione della conoscenza che produce incertezza e controversi
All'ostruzione del problema per quanto comune siamo quindi ugualmente distanti è forse se non vogliamo riaprire il discorso sulla democrazia e sul fatto che esistono due specie
Cosa che tuttavia personalmente sono disposto a fare dobbiamo cercare una soluzione prendendo atto del fatto che le due sfere non sono vigile ma soggette a cambiare in relazione all'emergere di nuove conoscenze
Che giuste o sbagliate che siano in questo il fatto hanno l'effetto di rimettere costantemente in discussione di mutare anche l'atteggiamento degli individui nei confronti della Regione
Devo chiude
Lontano da ancora
Però ora lo studioso di filosofia politica non resta che esplorare con maggiore attenzione due ipotesi la prima è quella di chiedersi se la riflessione sul diritto naturale ovvero su quella punizione o distinzione tra legge naturale diritti naturali
Che sono cosa
Diversa da quel proliferare dei diritti umani sociali che a mio avviso è l'origine del problema di cui oggi trattiamo non possa aiutare ad affrontare il problema nel senso che potremmo intende legge naturale come la sfera pubblica e diritti naturali come la sfera privata
La seconda complementare a questa è se cercando di fare come cercano di fare libertaria sia possibile immaginare una società senza politica e senza scelte collettive atti metterà sfera collettiva la sfera pubblica dobbiamo tenercela e si dilata e si restringe secondo contingenze emotivi modalità che non abbiamo più la possibilità che controlla in questo caso infatti resterebbe la società affetta sui diritti naturali fondati sulla legge naturale si tratta penso sia sufficientemente chiaro di ipotesi di lavoro che muovono la convinzione che il problema è la collocazione lo spazio nello spazio pubblico
Della religione sia irrisolvibile nella cornice del concettuale dell'operazione il liberali occidentali
Ma Chiaretti Emma che tengono ben presente il fatto che pensare dalla sfera pubblica nella quale non si riflettono le convinzioni religiose dei cittadini sia un esempio di quella stupidità sociale della quale ho trattato precedentemente
Grazie
Omologo al problema attori fare l'intervento
Grazie per essere sintetico formulano il mio intervento in forma di Brady tesi
La prima il forte e insistente richiamo di Giovanni Paolo secondo e di Benedetto sedicesimo alle radici cristiane dell'Europa non è altro che un invito a recuperare quella che può essere definita l'anima cristiana dell'Europa
Nel mille novecentoquarantasei Pio dodicesimo Espresso tale verità in questi termini la chiesa e il principio vitale della società umane la chiesa e il principio vitale ossia e l'anima della società e questa credo la vera presenza della fede cristiana nella snella sfera pubblica
Secondo l'azione evangelizzatrice della Chiesa e essenzialmente religiosa
Ma i suoi effetti sono anche sociali l'evangelizzazione è un'azione interiore svolta nel profondo del cuore di ogni uomo che però si ripercuote su tutta la società umana su tutto il corpo sociale
Il mandato del Signore quello di portare il Vangelo a tutte le genti cioè non solo alle singole anime ma ai popoli e alle nazioni della Terra per convertirle
Questa missione consiste nella cristianizzati e la società cioè nel dare alla società un'anima una vita soprannaturale
Terzo
La storia europea e la storia di una lungo processo di cristianizzazione della società
Espresso dall'ideale un tempo predicato della regalità sociale di Cristo
Ma è anche la storia di una processo plurisecolare di scrisse a Nizza azione della società un tempo definito rivoluzione di cui Benedetto sedicesimo nel suo discorso direi che sgorga ha individuato alcune grandi fasi intellettuali
Un cattolico che voglia conservare la sua identità non può rinunziare al progetto di cristianizzati la società nei suoi costumi nella sua mentalità anche nelle sue istituzioni nelle sue leggi
Ma deve poi deve ovviamente tener conto del contesto storico in cui agisce e sotto questo aspetto io credo che si possa condividere la formula
Dell'imperativo ipotetico del presidente Pera secondo cui nella situazione concreta occorre un senso del limite e una negoziazione continua tra le parti in competizione quella religiosa e quella laica
Il quarto punto se la Chiesa non è cristianizzato il mondo il mondo secolarizzata Chiesa
Negli anni successivi al Concilio Vaticano secondo è accaduto questo molti cattolici laici ed ecclesiastici anche di alto rango
Hanno accettato come fatto positivo il processo di secolarizzazione della società di cui il marxismo gramsciano era portatore
Ma se la Chiesa si subordina al secolarismo essa deve relegare in secondo piano la sua dimensione soprannaturale e si riduce a una struttura di potere
Il regno di Cristo che non è di questo mondo ben che inizia a realizzarsi nel mondo viene trasformato in al regno mondano svuotando il cristianesimo della sua dimensione soprannaturale
Il cattolicesimo progressista ha voltato le spalle alla chiesa dei privilegi nel nome della Chiesa dei poveri e si è trasformato di fatto in lobby politica
Ora il cristianesimo svuotato del soprannaturale non è solo un partito politico ma è il più potente fattore di disgregazione della società
Quinto punto tra cristianizzazione secolarizzazione c'è uno è necessario antagonismo
Una delle ragioni della sconfitta dei cattolici nel secondo dopoguerra è stata la perdita di una visione militante del cristianesimo
C'è stato un momento a partire dagli anni sessanta in cui si è cominciato a credere che la Chiesa non avesse più nemici
La causa dell'anticlericalismo e del laicismo aggressivo dell'ottocento e del novecento si diceva è stata l'intransigenza della Chiesa che condannando il mondo moderno ha prodotto la sua reazione
Così come oggi si dice che la causa delle violenze islamica il la fermezza di Benedetto sedicesimo nel dialogo con l'Islam
I cattolici hanno mutato il loro atteggiamento verso il mondo moderno praticando un falso dialogo però il processo di scrissi a Nizza azione non si è arrestato l'anticristianesimo è cresciuto al punto che oggi si parla di Cristo fobie
Per indicare un fenomeno che va dall'esclusione di ogni riferimento al Cristianesimo nella costituzione europea
Fino alla produzione di libri e film apertamente blasfemi oggi lo spazio pubblico è occupato dall'anticristianesimo mentre la fede cristiana e debole o assente
Sesto punto il cristianesimo è una religione interiore che non può essere imposta con la forza
I cattolici però hanno il dovere di difendere le conquiste sociali della evangelizzazione cristiana
Nei primi secoli dell'era cristiana i discepoli di Gesù Cristo non hanno propagato il Vangelo con l'appoggio delle legioni romane ma lo hanno diffuso nonostante l'opposizione delle autorità imperiali con le loro parole il loro esempio loro sacrificio fino al martirio
Tra il quinto e l'ottavo secolo l'epoca della formazione delle radici cristiane dell'Europa il Vangelo si è pacificamente diffuso in Europa in Africa in Oriente facendo del Mediterraneo un lago cristiano
Ma nel settimo secolo un'altra fede religiosa fece irruzione nel Mediterraneo imponendo con la forza l'Islam nelle terre cristiane
I nemmeno di cent'anni i musulmani arrivarono a conquistare tutta l'Africa settentrionale valicano Gibilterra occuparono la Spagna invase euro la Francia meridionale
Prima di essere fermati a Poitier nell'anno settecentotrentadue può chiede non fu una battaglia offensiva come non lo furono le battaglie di Lepanto e di Vienna le crociate non furono bandite per piantare la croce sulla Mecca furono bandite per difendere i luoghi santi le terre cristiane
Di fronte a un Islam ma che non arrestava la sua espansione violenta
I musulmani da parte l'ora annunciarono nel corso più volte nel corso dei secoli e non c'erano ancora oggi il loro proposito di conquistare Roma e l'Occidente queste dichiarazioni non sono una conseguenza del discorso di Benedetto sedicesimo array che risponde ma sono un progetto politico religioso
Che ignora la distinzione tra religione politica e che capovolgendo la posizione del secolarismo
Laico o cattolico svuota la dimensione religiosa della naturale e quindi della sua dimensione razionale
Settimo e ultimo punto l'accordo tra fede e ragione e quindi tra ordine spirituale e ordine temporale fondato come ha ben detto il cardinal Caffarra sul principio metafisico di partecipazione e l'architrave di una possibile rinascita della società o di una pace vera pace sociale
Benedetto sedicesimo ha ben spiegato come la religione cattolica è una religione pacifica perché ha il suo fondamento ha il suo preambolo nella ragione che non può mai essere in contrasto con la natura di Dio
Si potrebbe aggiungere che la religione cattolica è una religione pacifica anche perché è una religione interiore fondata sulla vita della grazia si tratta dell'altra faccia della medaglia
Ma è solo nella vita della grazia che il cristiano attinge la forza per sostenere per superare vittoriosa mentre le grandi prove in difesa della chiesa indifesa della società temporale minacciate oggi come sempre da nemici Esterni e interni
Questo e a mio avviso il compito primario delle minoranze cattoliche a cui fa appello Benedetto sedicesimo e io mi rallegro come gli organizzatori perché credo che questi convegni di Norcia offrano questo compito un importante contributo grazie
Invito Paolo Flores propendo per la parola
Ringrazio per l'invito a parlare in questa assemblea è stato detto moltissimo quindi mi limito a una ha un rilievo che nasce dalla parte finale della prolusione del sua Eminenza
Il cardinale Caffarra che non è stata pronunciata parlando della condizione dell'integrazione tra ragione e fede
Il cardinale Caffarra ha detto che la condizione da parte della ragione deve dare a se stessa la sua intera dignità cui rinuncia quando si sostituisce la ragione pratica con la ragione procedurale la condizione da parte della fede e che esca da una mera utopia dizione di se stessa che rifiuta ogni volontà di rendere ragione della propria speranza
E con la parte non ha pronunciato diceva ma con la stessa sincerità devo dire che il punto in cui vedo più difficile assicurare quelle condizioni
E proprio quello in cui in larga misura si configura il volto della sfera pubblica cioè la produzione del diritto
E mera positività cioè la sua causa efficiente meramente la volontà del soggetto più potente in quel momento
Con questa domanda e interessantissima perché poi in fondo lo spazio pubblico di cui stiamo discutendo ma ieri Trova nella produzione del diritto il suo massimo momento comunque il momento più rilevanti
Di fatto però nella pratica della nella nostra anche esperienza corrente corrente la produzione di diritto viene rimandata per una sedimentazione che ormai secolare
Alla produzione della legge da parte dello Stato
Un grande giurista tedesco della prima parte novecento Eric Kaufman nel suo saggio di ai ai Ford and sex
Uguaglianza di fronte alla legge sosteneva lo Stato non crea diritto lo Stato crea leggi è stato in leggi stanno sotto il diritto
Questa riscoperta del diritto
Come momento che non viene calato dall'alto è fondamentale e secondo me anche per la mia esperienza può avvenire solo attraverso dei processi formativi che ripartano dal basso
Perché poi alla fine le istituzioni sono formate da persone
La gente da fare possiamo pensarla nel modo più prefetto perfetto ma con un processo deduttivo non si arriva da nessuna parte
Allora questo processo diciamo così deduttivo ecco io penso alle amministrazioni più correnti cioè qui abbiamo un sindaco e assessori
Quando nel mille novecentonovanta con legge centoquarantadue gli hanno detto adesso siete autonomi tirate fuori la vostra autonomia avete la capacità di fare degli statuti
Il tutto si è risolto nel comprare molto spesso il modello di Statuto offerto dalla Buffetti a cui si metteva il nome del comune e quindi si ipotizzava un'autonomia che non esisteva perché
Perché ancora l'azione dell'ente locale era vista con qualcosa che si poteva attuare solamente applicando delle leggi fatte dallo Stato
E non tirando fuori quel diritto che invece nasce costantemente tutti i giorni nella nostra diciamo un relazione con l'altro e nel nostro vivere in rapporto anche all'istituzione quindi molto brevemente in questi processi formativi secondo me che possono variare da scuole possono essere anche nell'ambito della stessa istituzione un costante alimento per riscoprire il primato del diritto sul primato
Qui siamo cosicché il segnano della statualità della legge
Dobbiamo necessariamente tener conto di quella base comune minimo denominatore comune sul quale si possa far perno per creare questo spazio pubblico
Ecco un primo principio ispiratore è già stato ricordato ma mi sembra opportuno sottolineano
Il primo principio ispiratore dell'ordinamento pubblico dello Stato di diritto
E il conseguente spazio pubblico e la dignità umana intesa come è stato detto con Cantù come ciò per cui l'uomo non può essere trattato a nessuno cioè né da un altro neppure da se stesso con un semplice mezzo ma deve essere sempre trattato nello stesso tempo con infine sappiamo tutti che la parte seconda della metafisica dei costumi
E il fondamento di questo sta nella dignità sedi Wiggo di ogni uomo cioè di un valore che non ha nessun prezzo nessun equivalente con il quale si possa scambiare il prezzo destinazione e tale dignità s'obbliga ciascuno a un riconoscimento pratico che diviene dovere di rispetto
Questo punto di attacco in un processo formativo che parta dalla base anche proprio per l'operatore del diritto che va dalla non solo dal magistrato che applica la legge o dall'avvocato che ritengo una parte ma proprio l'operatore pubblico sia chi delibera
Chi è chiamato a produrre la norma sia di quella norma la deve applicare interpretare o addirittura tirarla fuori ex novo perché non riesce non si riesce a trovare nell'ordinamento giuridico dove andare a parare
Questo punto in attacco dicevo è spendibile perché un patrimonio comune della nostra tradizione morale e giuridica e non è affatto confessionale e come ha sottolineato anche Spagna relativamente agnostica non dice in cosa consista la dignità as ma solo a che cosa obblighi
A non trattare l'uomo con una cosa alienandolo e violenta
E in questo ungere da snodo de iure di uno spazio pubblico giuridicamente disciplinato senza ricorso diretto a una visione o un fondamento né confessionale nel metafisico teologico
Che però rimane come problema costitutivamente non solo regole attivamente avverto
In ogni caso questo il principio di ogni Stato di diritto fondato molto laicamente tra virgolette sui diritti dell'uomo e disciplinato secondo modelli libera
Il secondo passo può essere l'annotazione di base della filosofia di Michael Polanyi e mi piace qui ricordare la sua logica e la libertà Polani sul sottolineava sostanzialmente questi punti tra teoria politica
E anche si può dire giuridico politica ordinamentale ed epistemologia che si può ampliare anche all'antropologia c'è un legame costitutivo
Ne segue che un'epistemologia riduzioni si capì mi riferisco al Popper inteso in senso riduttivo
Che coerentemente internamente Guarente sta alla base di una società aperta
E alla fine incapace di qualsiasi discernimento sia quanto alle pretese della tecno-scienza di riscrivere
Dal fondo cos'è la dignità umana sia quanto ai presupposti che consentono il confronto tra culture diverse
Eventualmente la loro convergenza l'integrazione qui abbiamo l'esempio proprio del multi pura multiculturalismo che è diventato dissennato insensato
E invece un'epistemologia che al contrario riconosce la centralità dello scienziato e quindi non della scienza ma dello scienziato della persona
E della sua passione per il sapere richiede fonda una società libera non solo aperta in cui la libertà inconsapevolmente spezzano il suo rischio e nella sua responsabilità insomma la Società libera che deve essere desse il principio a cui si è dunque all'operatore che agisce nell'ambito del diritto costantemente è il frutto della partecipazione
Il chiaramente tutto il pensiero di impieghi rima andando indietro Platone Aristotele una partecipazione reale appassionata di uomini aperti alla verità
E agli altri valori che esercitano un'intelligenza viva e tutte le loro competenze acquisite grazie all'inserimento della tradizione di civiltà in cui nascono e raffinate mediante l'esercizio e la disciplina quindi possiamo dire che lo spazio pubblico è una sorta di tradizione
è una torta di traditio di riconoscimento che si fa e diventa costantemente ordinamento giuridico aperto alle differenze nella misura in cui queste sono in linea con la dignità che include presuppone libertà è partecipazione
Ecco in questo senso quindi direi che lo spazio pubblico sì poco si può cominciare a costruire dal basso forse non eviteremo neanche i risultati ma sotto gli occhi di tutti abbiamo questa perdita di primato
Da parte della statualità del diritto in un certo senso meno male ma dobbiamo riscoprire e l'ex novo che questo la globalizzazione ci ha portato no la perdita di sovranità di quote di sovranità da un lato il territorio che non è più così facilmente difendibile le stesse popolazioni che migrano da un punto all'altro del pianeta
Allora su questo la riscoperta il diritto basato su principi che possono essere validi quei e dall'altra parte del globo amplierebbe quella che è stata l'esperienza meravigliosa della res pubblica medievale in cui potevamo contare su interpreti del diritto che in ogni angolo del globo avevano però i principi cardine della convivenza nella loro esperienza quotidiana
Ecco se vogliamo secondo me perché pro procedere con cui questa linea la proposta è questa di potenziare questi processi formativi come primo momento dell'apertura dello spazio pubblico
Vi sono tutti è questo che è stato detto in qualche modo molto rapidamente purtroppo perché il tempo è tiranno solo tutti i caratteri che illustrano quella dignità asse che chiede il riconoscimento e pretende di essere questo pilastro dello spazio pubblico conforme alla persona umana
E allora il formarsi di questa dignità se ci permetterà di scoprire molti più laici non laicisti e molti più cristiani non clericali riguardino pensiamo che esista grazie
Direttore Gianluigi Gigli e prendo la parola
Ma ringrazio innanzitutto gli organizzatori del graditissimo invito salto per brevità una parte che aveva introdotto riguardante un lettera i vescovi di Francia dell'undici gennaio due mila e cinque
Di papa Giovanni Paolo secondo che mi pare però valga la pena di leggere perché si riallaccia bene al temi che abbiamo discusso ieri ed oggi e anche alla report della commissione Stasi citato ampiamente dal presidente Pera nelle due bellissime relazioni del cardinale residente vera e se mi consentite nella conferenza direi che scuro perché ha aleggiato in qualche modo su tutti questi nostri lavori
è stato rivendicato il ruolo importante che la religione può e deve assolvere nello spazio pubblico
Ed è stato sottolineato il metodo di lavoro perché una tale presenza possano dialogare in modo incisivo con quanti non hanno avuto il dono della fede e cioè l'uso rigoroso della ragione
Ma di una ragione consapevole dei propri limiti aperta all'esperienza religiosa capace di andare al di là del dato puramente scientifico peraltro inapplicabile alla conoscenza di molti ambiti dell'esperienza umana
Credo di essere oggi in mezzo a tanta cultura filosofica giuridica e teologica l'unico rappresentante di un altro mondo nel mondo scientifico anche se di una scienza non propriamente galileiana come quella biomedica
E vedo però che alcuni temi di carattere bioetico sono stati ripresi anche da molti degli intervenuti e ieri peraltro il presidente vera sottolineava proprio come il ruolo della religione
Nella sfera pubblica sia tornato di attualità in primo luogo per la pressione dei temi bioetici che diceva
Costringono i legislatori ad adottare provvedimenti che comunque toccano la nostra dimensione religiosa
E d'altro canto ha detto il Papa re che sgorga la moderna ragione propria delle scienze naturali porta in sé è un interrogativo che la trascende insieme con le sue possibilità metodiche
Consentitemi dunque di riprendere alcuni spunti delle relazioni di ieri proprio dal punto di osservazione di un laico cristiano che opera nel mondo delle scienze biomediche per poi concludere sottolineando urgenza è un problema di metodo
Se certo che l'esercizio della ragione non può subire una limitazione a ciò che è verificabile nell'esperimento come diceva il Papa re che sgorga
Tuttavia è altrettanto certo che il dato scientifico condiziona pesantemente anche la filosofia e l'archeologia non pensate che dicono strafalcione
Ciò vale soprattutto nel campo delle scienze biomediche non essendo oggi possibile fondare un'antropologia assenza ancorarla al dato biologico basti pensare al discorso sul cosiddetto un pre embrione a quello sulla natura dell'embrione
Al prelievo di organi dal paziente in morte cerebrale a cuore battente
Alla pratica sempre più spinta dei trapianti di organo
Alle discussioni circa la fine della unitarietà dell'individuo umano in alcune condizioni di grave deterioramento delle sue funzioni cognitive come le demenze avanzate uno stato vegetativo
Ai sempre più efficaci metodi di controllo del dolore alla cosiddetta medicina di desideri da quello dell'estetica a quello del figlio perfetto di cui parlava ieri la Roccella
Si tratta di ambiti di ricerca biologica e di attività clinica che tanti interrogativi hanno sollevato e continuano a sollevare
Attorno a concetti un tempo consolidati come quello delle individualità dell'essere umano il suo essere mantenere le caratteristiche di persona la sede della personalità
Il valore ed il significato della sofferenza
Veniamo ora al problema di metro dell'urgenza che richiamavo l'inizio
Il laicismo pretende di ridurre la fede ha fatto privato di Sin carnale la fede dalla storia di togliere al fattore religioso ogni incidenza sociale
In tal senso esso non è soltanto contro Dio me contro la libertà di espressione dell'uomo è come se alla sensibilità dell'artista fosse impedito di materializzarsi per così dire nell'opera d'arte
Ciò vale per tutte le fedi ma vale ancor più se mi consentite per la fede dei cristiani che si fonda proprio sull'ingresso sull'irruzione di Dio nella storia attraverso l'incarnazione di Gesù Cristo
Questo approccio laicista
Viene preteso oggi anche in campo biomedico facendo correre rischi enormi alla biologia per la quale il dato di conoscenza stesso rischia di diventare relativo per rischi enormi alla stessa pratica clinica che ha perso anche nell'insegnamento ogni visione olistica dell'uomo
E facendo ancor peggio occorre grandi rischi di funzionalismo e di utilitarismo sia alla ricerca sì alla clinica
Quando in nome della libertà e del risultato si lancia in indagini o applicazioni disancorata e da ogni riferimento etico in tali casi una scienza nettamente separata dal riferimento religioso in realtà dominata dalla religioni come è stato detto laicista
Finisce per contraddire alcuni dei suoi stessi fondamenti metodologici
Come il principio della necessità della sperimentazione animale prima che sia luogo alla applicazione sull'uomo oggi ampiamente contraddetto per esempio dalla richiesta di ricerca sulle staminali embrionali
Senza aver risolto a monte preventivamente nell'animale dei fondamentali problemi di Taranto genesi di reazioni immunitaria
Oppure finisce per contraddire le stesse norme di buona pratica clinica nella identificazione dei soggetti da sottoporre sperimentazione
O infine produce risultati contro la stessa libertà professionale del medico e dell'infermiere e contro il loro diritto a operare secondo coscienza
Emblematico in tal senso il tentativo del magistrato che regge il Consiglio nazionale dell'ordine dei medici del Belgio di codificare ribaltando per così dire Norimberga che l'ardua prima letti
La legge fondale etica e non viceversa
L'imposizione della religione laicista nella biomedicina avviene talvolta attraverso vere e proprie operazioni di ingegneria linguistica come quando l'essere umano prima del suo quattordicesimo giorno di vita
Viene derubricato apprese embrione
O quando l'idratazione e la nutrizione assistite sono state ridefinite come intervento medico e non più come assistenza di base ponendo le basi per la loro sospensione nei pazienti considerati ormai non più degni di vivere
Lebens Lutz verte di hitleriana memoria
O come quando l'omosessualità da problema di orientamento sessuale è stata ridefinita come opzione di genere
La religione laicista in medicina uno strumento potentissimo nella da due show nella organizzazione mondiale della sanità
Che è in grado di condizionare categoria professionale governi come si è visto con il pacchetto della cosiddetta salute riproduttiva comprensivo di preservativi sterilizzazioni ed abortì che è stato imposto a tutti i Paesi del Terzo Mondo appoggiandosi sul ricatto degli aiuti allo sviluppo
Laico invece secondo me è colui che seguendo San Tommaso d'Aquino fa della ragionevolezza il suo metodo per valutare le situazioni gli avvenimenti
Se è vero come argomentava il cardinal Caffarra ieri che l'edificio sociale è opera della ragione allora dobbiamo anche raccogliere l'invito del cardinale a far sì che la proposta del credente
Di qualificare la sfera pubblica sia sottratta all'argomentazione razionale propria della deliberazione sia sottoposta a bordo non sottratti Bellatrix
Sia sottoposta all'argomentazione razionale propria della deliberazione pubblica
Così che resti completamente fuori dalla sfera pubblica ciò che ha affermato negato alla luce esclusiva della rivelazione acconsentita dalla fede
Si tratta quindi di un problema di metodo come dicevo prima per dirla ancora con Caffarra si tratta per la posizione di sede
Di uscire da una misura auto posizione di se stessa che rifiuta ogni volontà di rendere ragione non sappiamo se per pigrizia o per paura della propria speranza ed è chiaro qui il richiamo alle parole del primo Papa davanti al sinedrio alle quali corrisponde come ecco attualissima il magistero di Benedetto sedicesimo
Per dirla in altre parole è forse necessario che parlando di etica e di Antropologia in campo biomedico facciamo meno ricorso a Gesù Cristo o alla citazione del magistero del Papa
E che invece si impegniamo a spiegare perché una certa posizione è più fondata scientificamente è più ragionevole e dunque e anche più umana e perché altre posizioni sono al fondo contro l'uomo
La lezione tomista ci invita ad applicare le categorie razionali portate avanti da una retta ragione una ragione che come la verità non può essere di parte
Anche se non può non essere aperta a tutti gli elementi di conoscenza e di esperienza e quindi per il credente non può non essere illuminato dalla fede
Salto per brevità alcuni esempi caratteristici della possibilità di sottoporre a critica razionale gli assiomi della vulgata scientifica dei nostri giorni Stealth prendono di cui abbiamo parlato
Il dato falso epidemiologico secondo cui Lights si combatte col preservativo il fatto che la diagnosi di stato vegetativo permanente è una diagnosi Efron il fatto Rural Salsano la mia embrionali che è un controsenso
Contro l'organizzazione scientifica proprio del del del sistema nel funzionamento dominio del sistema nervoso
Credo che sia necessario ripartire da tale sforzo di ragionevolezza se vogliamo come peraltro dobbiamo cercare un denominatore comune uno spazio condiviso land opzionali episodio di cui parlava Botturi poc'anzi
Un spazio condiviso sul quale fondare la nostra convivenza sociale
Ieri è stato ampiamente sottolineato il ricorso alla categoria del bene indisponibile
è a partire da questo concetto che secondo me è necessario riflettere su ciò che è vita
Sul significato della dignità della vita succhi tale dignità debba riconoscere definire su quale potere l'uomo possa avere sull'uomo forse anche se stesso avete visto il drammatico video clip inviata Napolitano
Dalla vicepresidente dell'associazione Coscioni l'altro ieri
Dobbiamo forse fare meno ricorso a categorie nostre come quella di persona umana
Per riflettere forse di più sulla natura e l'identità dell'essere umano
Visto che vi sono numerose teorizzazioni sulla distinzione tra persone umane dotati di diritti ed esseri umani non necessariamente portatori di diritti
A riguardo cito soltanto a un passante Engelhardt che con la sua distinzione tra esseri umani persone umane inserisce nella società un principio discrimine attivo che può portare alla crisi stessa del regime democratico portato fino in fondo
Però devo dire che anche a Cuba e questa mattina con la sua distinzione tra studi di danno stupidità potrebbero portare ugualmente alla crisi della democrazia basata su una atteggiamento discriminatorio
Allora solo al termine finisco di un tale sforzo intellettuale per incontrare il mondo laico attorno al merito della ragionevolezza potremo forse di costruire una convivenza sociale
Dove l'uomo per noi immagine di Dio possa esser visto comunque come persona umana soggetto irriducibile essere unico ed irripetibile
La cui dignità inviolabile fondamento dell'uguaglianza di tutti gli uomini tra loro e fondamento della solidarietà tra di essi
Dove la vita sia accolte difesa come dono e valore dove senza bisogno di PACS la famiglia torni a essere il luogo dove la vita è generata ed educata luogo dove le condizioni di maggiore fragilità possano essere sostenute e non viceversa osteggiata fino a trasformarla essa stessa in un soggetto fragile
Fragile psicologicamente ed economicamente soprattutto quando aperta la generazione quando ha generato molti siti
Un mondo dove possa esser detto una verità sui sessi maschio e femmina Dio li creo
Dove abbiamo dignità sia l'etica dell'impresa di chi rischia del suo senza fare il capitano coraggioso con i soldi degli altri dell'etica del lavoro ben fatto e della responsabilità dove ci sia spazio per la solidarietà nel lavoro e nell'economia e dove le relazioni internazionali possono essere fondate sul rispetto e sulla cooperazione come premessa per la pace
Si tratta come è ovvio di categoria profondamente cristiane ma sulle quali sono convinto che si possa trovare un punto di incontro fecondo con il mondo laico
Senza un tale sforzo dalla ragione e senza un tale incontro tra cultura cristiana e cultura laica
La Società della libertà senza verità
Che è tipica della religione laicista che fa un cattivo uso della ragione cederà il passo inevitabilmente alla religione della verità senza libertà cioè al fondamentalismo islamico della ragione non ha più bisogno
E sarà la fine dell'Europa speriamo di no
Chiamo Sergio Martinelli
A favore di internet
Le relazioni del cardinale senatore Pera sono talmente ricche di spunti da non avere che l'imbarazzo della scelta
Ne colgo tre senza avere la pretesa dell'originalità
Primo il cardinal Caffarra verso la conclusione del suo intervento pone il tema della produzione del diritto
è mera positività cioè la sua causa efficiente meramente la volontà del soggetto più potente in quel momento
Ho rimandato una ragione che sa conoscere attraverso i faticosi processi della deliberazione pubblica la verità circa il bene comune
E all'inizio del suo intervento il cardinale dava per acquisito in modo definitivo il principio maggioritario come metodo ultimamente deliberativo nella sfera pubblica
I fallimenti del metodo democratico che nello scorso secolo portarono al potere Hitler e Mussolini
E stanno portando attualmente al potere i fondamentalisti islamici del Medioriente devono suggerire alcuni correttivi per evitare divergenze fra potere che bene comune
Mi sembra che i correttivi siano già emersi nel corso della storia e che non si tratti che di acquisirli teoricamente politicamente
Una forte costituzionalizzazione dei principi fondamentali della vita sociale e politica con impedimenti a modifiche unilaterali troppo facile
Una ampia diffusa seria autonomia
Una priorità educativa più convinta
Mi permetto di insistere sull'autonomia
Se crediamo nel principio maggioritario come metodo ultimamente deliberativo nella sfera pubblica
Dobbiamo osservare che dalla nascita della Repubblica non sono stati compiuti passi significativi per ampliare le occasioni di decisione dirette
Di partecipazione popolare alle scelte sulle persone per un'autonomia più diffusa e più ricca di contenuti
La democrazia è tanto più rischiosa per il bene comune quanto e più ristretta e più delegati
Gli esiti negativi della demmo burocrazia europea lo testimonia
Oggi tutto è strozzato nelle elezioni quinquennale
Dovremmo avere più fiducia nella ragione dei molti rispetto alla ragione dei poc'
Alla base della partecipazione popolare ci sono le famiglie nonostante tutto ci sono le famiglie e le famiglie sono sempre vicine alle esigenze fondamentali del cuore umano
La famiglia è più vicino di tutti al nucleo creaturale originario alla mano di Dio
E sarà un'attenzione particolare ai principi fondamentali del bene comune è più difficile imbrogliati
La storia dei referendum insegna che i principi fondamentali del bene comune non devono essere usati strumentalmente per interessi di partito così sono perdenti mi riferisco ai referendum sul divorzio sulla sono stati vincenti quando la Chiesa italiana sia fatta garante con chiarezza della superiorità dell'interessi in gioco rispetto agli interessi dei partiti
Questa garanzia di superiorità del bene comune rispetto agli interessi partitici così egregiamente interpretata dal cardinale Ruini può essere ancora un grande servizio della chiesa all'interno dello spazio pubblico
Secondo punto strettamente connesso al primo e al tema del convegno riguarda l'educazione
La democrazia esige un continuo profondo faticoso sforzo educativo
Il punto di partenza dell'educazione è il luogo nel tempo e nello spazio in cui ci troviamo
Questo luogo è determinato dalla tradizione
Il senatore Pera ha affermato la religione è un nutrimento dei contenuti della vita politica verissimo
E il cardinal Caffarra città Lobkowitz la religione in modo semplice per conservare comunicare una tradizione
Il libro che ha sicuramente determinato con maggiore efficacia da secoli la base della nostra cultura della nostra coscienza dei diritti fondamentali della persona umana della nostra coscienza di cittadini è stato la Bibbia
Ora è inspiegabile l'esclusione dell'insegnamento della Bibbia dalle nostre scuole
Che cosa potrà mai capire un ragazzo un giovane di tutta la nostra grande tradizione artistica e letteraria senza la conoscenza approfondita del vecchio e del Nuovo Testamento
E la storia della Chiesa quale autocoscienza potrà avere il popolo italiano privato dello studio della storia della Chiesa
La storia della Chiesa che ha intriso del suo sangue della sua fatica del suo genio la storia del popolo italiano
La storia della Chiesa un fiume di verità un fiume di bellezza un fiume di carità che attraverso i millenni
Questa storia è stata ridotta a Giordano Bruno e Galileo Galilei
E San Pio quinto e il beato Marco d'Aviano e i morti di Otranto non sarebbero sufficienti questi santi a fondare la nostra perpetua gratitudine di cittadini italiani nei confronti della Chiesa cattolica
è vero
Il presidente Pera alle ha ragione si stanno scontrando scontrando una identità e una non più identità
L'espulsione della conoscenze
Della storia della Chiesa della Sacra Scrittura
Dal sistema scolastico dei nostri giorni
è una e di altre fonti della tradizione far sì che la perdita del identità sia conseguenza
Cardinal Caffarra ha concluso la sua relazione scritta con l'affermazione laicità dello Stato oggi non può più significare indifferenza della politica verso la religione e della religione verso la politica
Da piccolo centurione ai confini dell'impero dalla politica chiedo alla Chiesa
Sei preparata ad occupare nuovi spazi pubblici
Da battezzato praticante come oggi si dice mi sento interpellato e resto perplesso di fronte alla domanda non rispondo e riflettere
Sono cosciente che oggi in Italia la Chiesa cattolica ancora un faro di verità e di civiltà che i giovani guardano ancora la chiesa come madre maestra
Che ci sono nel suo seno sia fedeltà alla grande tradizione sia capacità di rinnovamento continuo
Ma sono stato discepolo di un caro vecchio parroco Dondi di Momo antieroi che il cardinale Ratzinger ebbe a definire nel suo libro la comunione della Chiesa
Uno dei più umili e nella suo umiltà più grandi parroci del nostro secolo
Non di limo diceva quando in una parrocchia tutto va bene ma la catechesi va male è una cattiva parrocchia quando in una parrocchia tutto va male ma la catechesi va bene è una buona parrocchia linguaggio pre conciliare ma gira e rigira resta sempre valido Fides leghista udito possiamo sostituire la catechesi con la consapevolezza teologica del soggetto religioso
Gli spazi pubblici chili occuperà il nome della religione Invesco certamente professori universitari giornalisti scrittori certamente i deputati senatori anche ma è presumibile che anche la fanteria del popolo di Dio avrà il suo ruolo potrà occuparlo dignitosamente e fruttuosamente
Lo spero vivamente che non dobbiamo deludere le attese dei laici anche perché come dice il cardinale Ruini in piazza Colonna nel due mila cinque alla presentazione del libro L'Europa di Benedetto
Si può vivere come se Dio esistesse
Soltanto se c'è un popolo che vive veramente con la certezza che Dio e Cristo esistono
Ringrazio le fondazioni per l'opportunità che mi è stata
Assuntina Morresi
Dunque io vorrei approfondire alcuni degli spunti che sono stati offerti dai contributi di ieri riflettendo sui fatti degli ultimi anni parte dei dei due interventi di ieri statale dedicata alla dimostrazione della necessità della presenza della religione nello spazio pubblico
E io riflettendo pensavo che a cominciare dall'undici settembre ma soprattutto con la campagna referendaria sulla legge quaranta in Italia è successo qualcosa di nuovo
Che noi cattolici noi abbiamo percepito chiaramente nella nell'esperienza del tutto l'anno scorso soprattutto noi siamo stati costretti ad entrare nel dibattito pubblico siamo stati costretti a prendere posizioni e a dare ragione pubblicamente nelle nostre convinzioni
La necessità dell'ingresso del cristianesimo nella sfera pubblica emersa dai fatti e dagli eventi soprattutto l'anno scorso
E tutto questo dopo tanti anni risiede di silenzio ma non tanto da parte nostra a quanto è dato totale disinteresse verso di noi
E verso quella che sembrava e distratti una realtà in declino che aveva ben poco da chi è al mondo e ben poco del mondo già non conoscesse quando dico costretti intende innanzitutto costrette a gettarsi in battaglie che noi non avevamo voluto non avevamo chiesto e che volevamo evitare tutt'
Costi
E se il dibattito dopo l'undici settembre è stato molto polarizzato sul binomio pace guerra sul significato della parola dialogo eccetera
La cosiddetta questione bioetica ci è scoppiata tra le mani mentre cercavamo di starcene e ci ha veramente investiti in pieno speravamo tutti che il referendum non si facesse
E quando le firme furono raccolte eravamo in molti a pensare io per prima ero disperata che avremmo perso come nell'ottantuno sul referendum sull'aborto
Pian piano invece nel corso della campagna ci siamo resi conto che non eravamo semplicemente il nemico da sconfiggere
Ma anche un interlocutore necessario voluto voluto dagli avversari ma anche dei nuovi alleati quei non credenti che IMI che hanno chiamato in maniera molto sprezzante gli atei devoti
E i quali andando a cercare le ragioni ultime solide per opporsi alla tecno-scienza hanno incontrato la chiesa
Ed hanno preteso proprio questi nuovi alleati soprattutto loro che noi prendessimo posizione pubblicamente chiaramente hanno chiesto le nostre ragioni e hanno chiesto che l'esperienza millenaria della Chiesa fosse messa in campo
Addirittura ricordiamo tutti ad esempio Giuliano Ferrara l'inizio della campagna
Si chiedeva che la Chiesa si schierasse Perino perché così la battaglia sarebbe stata più dura e noi avremmo dovuto combatterla fino in fondo dando le ragioni le ragioni ultime perché si temeva che la scelta dell'astensione indebolirsi del dibattito come invece non è stato la chiesa è stato un interlocutore indispensabile alla cosiddetta morale laica indispensabile per scoprire fondamenti e trovare i criteri per rispondere ai nuovi interrogativi che la tecno-scienza ci pone
Credo anche di non sbagliare nel dire che questa alleanza fra credenti e laici che è fiorita sul campo di battaglia sia una peculiarità del tutto italiana
E che sia attualmente inimmaginabile in Gran Bretagna o in Francia per non parlare di Paesi Bassi eccetera
Noi siamo stati costretti a rendere ragione pubblicamente delle nostre posizioni dicevo e ma mano che la campagna procedeva ci siamo resi conto che era la chiesa il Baluardo ultimo ed unico
L'unico dalle fondamenta sufficientemente solida reggerà l'avanzata delle nuove tecnologie
Che vorrebbero ridisegnare l'umano e all'avanzata del relativismo che rende l'Islam un pericolo e qui mi permetto aprire una parentesi perché accenno solamente al fatto che l'Islam anche soprattutto nella sua faccia fondamentalista a mio avviso non è sostanzialmente un pericolo perché è la nostra debolezza renderlo tale a mio avviso sono questioni come la diagnosi pre impianto il miglioramento genetico ad aprire scenari pienamente apocalittici non altera al Qaeda vuole sottomettere gli uomini a costo di ucciderli
Ma la diagnosi pre-impianto per esempio prima che gli embrioni uccide l'umano uccide le relazioni umane l'amore materno purifica la razza selezione migliori scarpe peggiori
E quelli che rimangono sono così deboli così destrutturati umanamente che non sapranno mai difendersi da un qualsiasi nemico
Il sacco di Roma c'è già stato nella storia e noi però siamo qua ci siamo arrivati ma il genere umano è stato sempre concepito nel grembo di una donna adesso non no
E quindi lo scenario nuovo e le conseguenze non le conosciamo
La Chiesa quindi ha fatto muro e senza la chiesa i non credenti che pure hanno combattuto accanto a noi esponendosi in prima persona con coraggio e convinzione senza la Chiesa avrebbero affrontato delle eroiche battaglie solitarie
Senza un popolo
Magari insieme a a degli intellettuali ma senza un popolo quel popolo di cui si parlava monsignor Negri all'inizio stamattina
E questa è una novità quindi siamo stati costretti a entrare nel dibattito pubblico l'altra novità mio avviso è stata che a riprova della ragionevolezza delle nostre posizioni
Abbiamo sempre avuto la scienza la scienza quella vera al nostro fianco quella scienza che la vulgata comune dice nostra nemica ora io sono insegnò chimica fisica all'università
La chimica era l'assenza di vaste predilette in Unione Sovietica perché è quella che parte senza postulati si pensa si misura si deduce non non si e non ci stanno grandi domande proprio terra-terra diremo
Ecco io dico che la scienza è amica si è dimostrata mica si sta dimostrando amica perché la scienza dirà ci mostra continuamente che la vita si ribella chi la uccide o a chi la manipola con violenza
Basti pensare alle tecniche di fecondazione in vitro che hanno un'efficienza scarsa pochi bambini nati molti conferma il formazioni
Esperienze devastanti di si sottopone o pensiamo anche alla clonazione terapeutica che fa ridere perché l'Europa la vietato ma la verità è che non funziona
Pensiamo cioè non non non funziona non ha mai funzionato e non funzionerà mai probabilmente non esiste al mondo una sola cellula staminali embrionali derivata dalla clonazione terapeutica
E dire che l'Europa mette i paletti alla ricerca perché vieta la clonazione terapeutica è come dire che l'Europa salvaguarda l'ambiente perché vieta di importare l'acqua da Marte cioè alla stessa proprio ma lo stesso significato
Qua non parliamo le terapie per la cura delle malattie e qui mi ha preceduto l'intervento del dottor Gigli insomma tutte le frottole che sono state raccontate in campo scientifico dalla storia incredibile del veterinario coreano a tutte le bugie sulle staminali
Sono state sempre dalla parte di chi ha voluto forzare la natura
Noi non abbiamo mai avuto bisogno di inventare nulla
Non abbiamo mai dovuto mentire non abbiamo mai promesso nulla a per sostenere le nostre posizioni al punto di vista scientifico siamo stati sempre fedeli al dato di fatto al dato sperimentale
E in mancanza di questo abbiamo adottato il principio di precauzione
Insomma la scienza è amica e dovremmo imparare che parlare di bioetica significa innanzitutto documentarsi scientificamente sulle singole problematiche perché noi non abbiamo paura della verità dei fatti del dato scientifico
Allora per me cattolici la mobilitazione dell'anno scorso è stata di importanza fondamentale è un giorno dovremo pur riflettere sul contributo dato da i funerali di Giovanni Paolo secondo a tutto questo
La mobilitazione dell'anno scorso Aci aperto gli occhi sulla vera sfida dei nostri tempi
La campagna referendaria è stata l'occasione di una specie di nuova alfabetizzazione nei fondamenti della nostra fede perché alla fine questo c'era richiesto conoscenza dei dati scientifici a criteri per giudicarli
Conoscenza del dato il confronto con la tradizione l'esperienza personale per imparare a giudicarlo e a rendere pubblicamente ragione del tutto questo ha permesso il nostro rientro nella scena pubblica
Quel binomio inscindibile di fede e ragione su quel cardinal Caffarra ha centrato il suo intervento si è palesato in esperienza concreta comune e capillari in Italia prima ancora che ne avessimo pienamente la consapevolezza e vorrei precisare onor del vero che l'esperienza della campagna e l'anno scorso è stata spinta dal basso
Il Comitato Nazionale Scienza e vita è stato letteralmente trascinato dalla gente comune abbiamo assistito all'evento curioso
Per per il quale io gli incontri organizzati da chi andava a votare erano vuoti e quelli organizzati da chi si voleva astenere erano pieni
A Perugia quando è venuto Ferrara avevamo una stanza con seicento persone avevamo cacciato centocinquanta perché non c'entravano
Il giorno prima era venuto Fassino las la stessa stanza era semivuota
E gli organizzatori scendevano in strada c'hanno raccontato a chiedere passanti se per piacere volevano salire per riempire un po'perché insomma era brutto era Fassino
Ecco a tutto questo però a tutto questo che ho detto a questa mobilitazione quello che è mancato si fosse stato un bene però volevo dire e mi avvio a concludere a tutto questo è mancato totalmente un interlocutore politico
Sia durante la campagna che incredibilmente dopo la vittoria che manca tuttora
Per interlocutore politico non intendo semplicemente un partito che si faccia carico delle esigenze dei cattolici né singole personalità sensibile a questi temi personalità ci sono altrimenti non saremmo qui
Ma intendo schieramenti trasversali gruppi luoghi della politica in cui ci si renda conto che è su questo che si sta giocando il nostro destino
E non tanto sul cuneo fiscale sulle piccole medie impresso sull'autonomia delle regioni anche se ovviamente la sfera pubblica riguarda anche questi temi
Insomma la politica non si è resa disponibile a raccogliere i frutti della vittoria da un lato né a riflettere sulla sconfitta dall'altro non ha capito assolutamente nulla di quanto sta succedendo
Tenta disperatamente di tener fuori stimi dalla Cia al massimo non c'è piena laconico mette estraendo il momento è questo il vero pericolo che stiamo correndo
L'attacco genetico a cui è sottoposta l'umanità di cui noi in Italia non ci rendiamo conto perché da noi ancora sostanzialmente inattuato sta cercando di avanzare in forme striscianti
Insomma secondo me in Italia la fede è entrata nello spazio pubblico a fatica ma per forza di cose il binomio inscindibile di fede e ragione quello che ha permesso alleanze inedite come quella fra credenti e laici fra donne perciò esse pro life
è necessario quindi esserne consapevoli e lavorare per approfondire consolidare tutto questo e renderlo sempre più evidente grazie
Chiamo Stefano semplici da fare l'intervento
Il primo
Proprio perché ha morso rotture replica a a proprio
Vorrei soltanto dire una cosa che abbiamo deciso di non fare la pausa caffè di proseguire per concludere quanto prima per cui
Fare la colazione alle tredici e trenta nel Palazzo qua davanti la Castellina
Raccoglierò rapidamente le tante suggestioni sollecitate dalle cose interessanti che abbiamo sentito in questi due giorni
Intorno attore spunti uno di carattere per così dire metodologico preliminare
Due maggiormente di contenuto
Il primo
Dolori assumerai sotto l'etichetta degli stili e dunque anche delle tradizioni della laicità
Mentre entravamo qui questa mattina
Ho visto la coppia con una copia del del numero di oggi poteva avvertire che riportava
La frase conclusiva del testo dell'intervento del presidente Pera che il presidente Pera ieri non ha letto
Devo dire che come mi aveva colpito nel testo del presidente così mi ha colpito sul giornale sollecitando in me questa domanda io sono un lettore di Avvenire
Apprendo molte cose
Trovo molto interessante e importante il lavoro che avveniva infatti quotidianamente entrando nel vivo dei problemi
Con pacata capacità di ragionare e di mettere a disposizione di chi legge una maggiore conoscenza informazione sullo stato delle cose
Ma mi domando mi domando
Questo stile dei titoli
Arricchisce
Ho rischia di impoverire indebolire l'importanza di questo lavoro
Io temo che qualche volta Possa indebolirla
E che ugualmente
E simmetricamente utile sarebbe acquisire o meglio esplicitare ciò che ognuno di noi sa e che cioè le tradizioni sono molte e ciascuno di noi è figlio di molte di esse
La ricchezza dell'Occidente è esattamente questa mentre oggi il problema è proprio che quando mi trovo anche in università con qualche collega a difendere le ragioni per le quali è impossibile escludere l'idea di cristianesimo dalla tradizione dell'Europa ecco è facile che mi senta rispondere per l'appunto meglio Fini di nessuno
Che figli del cristianesimo
Forse si può tentare una strada diversa che è quella per l'appunto dello stile
Di una laicità che capacità di sentirsi figli di questa pluralità di tradizioni
Quando avevo quattordici quindici anni e seguivo una scuola di formazione politica destinata agli adolescenti cattolici mi fu messo in mano un testo nel quale si riportavano alcune frasi che mi fu detto anticipatamente perché io ignoravo in realtà quale fosse il trucco
Erano frasi del magistero della Chiesa dell'Ottocento e una era ogni uomo è libero di abbracciare professare quella religione che col lume della ragione reputi vera
E e io dissi accipicchia e poi qualcuno dice perché la chiesa è stata spinta e quasi trascinata solo dall'Illuminismo
Ad affermare riconoscere il primato alla libertà di coscienza peccato però che poi mi fu spiegato che questo era questa è una proposizione del Sillabo
Tutti sanno il sommario dei principali errori dall'età nostra
Allora è vero
Che io mi sento figlio di ciò che il Concilio così bene ha detto della dignità disumane
Che cioè niente può fare l'uomo se non seguendo la sua coscienza
E tuttavia non trovo niente di male nel riconoscere che per arrivare a questo risultato su questo si è realizzato ma felice convergenza di vocabolari di tradizioni di linguaggi che in qualche modo così appartengono a tutti
Degli esempi naturalmente potrebbero moltiplicarsi è stato citato giustamente Beccaria ringrazio coloro che come Beccaria hanno contribuito a far sì che la scure di Mastro Titta adesso stia a prendere polvere al Museo delle torture
A Roma ecco l'Occidente questa ricchezza poi naturalmente sul piano personale biografico io sono Felice e ringrazio Dio per questo di avervi essere figlio di due genitori che a suo tempo mi insegnarono il Padre nostro e mi hanno anche aiutato non dimenticarlo più ecco ripeto nel mio lavoro quotidiano io questo problema
Come mi confronto con chi sostiene meglio figli di nessuno che del cristianesimo
Non sono convinto che uno stile da tradizione assediata
Aiuti a far crescere il senso di una laicità condivisa vengo in due punti di contenuto che invece volevo affrontare uno rapidamente perché è stato detto molto bene è meglio di quel che io potrei fare in alcuni interventi che mi hanno preceduto la questione della sfera pubblica
Siamo purtroppo vittime di un corto circuito permanente fra almeno due livelli che è bene tenere che sarebbe bene tenere distinti il livello diciamo così delle istituzioni della laicità delle istituzioni e livello della società civile della sfera pubblica anche di quella che Rossi chiama la cultura di sfondo l'Italia è certamente caratterizzata per la sua storia la sua tradizione da una condizione molto particolare quella cioè di una non c'è niente di male a riconoscerlo non compiuta laicità nel senso della non neutralità delle nostre istituzioni e della nostra Costituzione c'è un articolo sette all'articolo otto che differenziano evidentemente e inevitabilmente il ruolo della tradizione cristiana rispetto a quella di tutte le altre Regioni alle quali viene naturalmente riconosciuta piena libertà
Di culto nel momento in cui la Società diventa più complessa SIP localizzano i sistemi di valore le idee del bene
E gli stili di vita
Può ciò che allora era naturale
Crea tensioni e conflitti che in Italia possono essere anche più forti che altrove e può portare ad una reazione per la quale una indisponibilità a considerare con spirito laico e pacato il problema di questo livello della laicità delle istituzioni
Può comportare un rafforzamento della spina all'espulsione della religione
Laddove essa ha tutto il diritto e il dovere cristianamente di rimanere ovvero la sperimentazione la vita di trazione della società civile in maniera tale che poi per esempio tutti gli uomini politici di fede cristiana che sono impegnati in politica appunto possano legittimamente
Spendere il loro ruolo
Difendere i valori che saranno però e continueranno a essere l'espressione di una società civile non di un rimpianto per una posizione qualcuno dice di privilegio che non è più nella forza delle cose
Il cardinale Ruini
Chiudendo il Forum del progetto culturale la Conferenza episcopale lo scorso mese di dicembre
Disse parole importanti a questo proposito aprendo significativamente al modello della democrazia deliberativa che è stato riprese anche qualcuno degli interventi di oggi
E d'altronde qui il discorso può essere veramente aperto
Anche alle altre Regioni che conoscono questo tipo di tradizione
Il Cardone che è uno dei più noti intellettuali musulmani del quattordicesimo secolo distingueva tre livelli di governo
E tre possibili forme di governo il governo morale e scusate il governo naturale quello per il quale il sovrano governa secondo le sue inclinazioni ai suoi interessi il governo
Laico se il governo democratico e diceva il governo teocratico è certamente migliore perché realizza il bene in terra del califfato ma non tutti i popoli se non tutte le fasi della storia lo hanno conosciuto tutti possono però accedere alla forma laica
Secondo ragione del Governo politico ma proprio questo è l'ultimo punto ed è e la questione della la questione della ragione
Io credo lo dico
Modo estremamente rapido che si debba riflettere sul rischio di una semplificazione
Che crea come è stato sottolineato in molti interventi difficoltà di confronto
Ragione non è ragionevole razionale non è ragionevole in alcuni interventi ho anche sentito questa tentazione di semplificare questa pensione e perché perché mantenerla significa farsi carico di una sfida che è la il riconoscimento che il potere morale non è il potere della regione per quanto essi rimangano strettamente l'uno con l'altro intrecciati
Includendo meno della Roma prossimi cent'giunta etica & scienza quella che dice come le cose sono ma nulla dice su su come l'uomo essere ma proprio la ragione pratica che è stata evocata ieri così felicemente in prospettiva cristiana cardinale Caffarra
Se non si ha il coraggio di mantenere questa tensione fra il potere morale il potere della ragione purtroppo rischia di cresce la tentazione umanamente così comprensibile
Di pensare di dire che il pensiero diverso non è un pensiero diverso è un cattivo pensiero
è una non retta ragione o addirittura una ragione storta
Temo che occorre per esempio nelle questioni di bioetica anche accettare l'idea che il ragionevole qui cito evidentemente Rolls
La capacità di perseguire senza nulla cedere sull'intransigenza dei propri principi e valori
Di perseguire principi di equa cooperazione che consentano anche su questa base di riuscire a stringere meglio su ciò che è assolutamente non è negoziabile
Tanto per fare un esempio non nascondermi
Io sono assolutamente contrario all'eutanasia
Però per esempio ritengo che ciò di cui si discute in questi giorni non necessariamente debba rientrare sotto l'etichetta dell'eutanasia
Lo si potrebbe argomentare e così forse anche in altre situazioni d'altronde il cristianesimo come il pensiero laico può utilmente lavorare su questa distinzione di razionale e ragionevole
Che comporta bella di potere morale di potere della ragione cristianesimo ovviamente ha dalla sua ciò che è stato detto
Durante la celebrazione eucaristica oggi e se non ritorna in rete come bambini
Cioè il principio del dono della gratuità e dell'amore
Io
Soldi andare controcorrente
E dico che come cattolico mi sono sentito ferito e umiliato vedendo il Santo Padre
Costretto a precisazioni puntualizzazioni
In questo in questi ultimi giorni però purtroppo proprio il fatto che è stato costretto per il senso di responsabilità
Conseguente alla sua posizione ci dice che forse quel alcune cose non dovevano essere
Concludo proprio per questo citando la sua enciclica ZAS ma incide dica che ho trovato straordinaria e sorprendente
Il Papa nell'enciclica cerca l'unità del genere umano sollecita l'unità del genere umano sulla carità evidentemente ma per esempio davanti al silenzio incomprensibile di Dio
Nell'esperienza del male
E del male dell'uomo e dice noi abbiamo la certezza che Dio ci salva con l'amore ecco questo è il messaggio supplemento
Di certezza e speranza che il cristianesimo può avere peraltro alla fine dell'enciclica c'è l'elenco dei santi che ci salveranno ci sono San Francesco Don Bosco
Il Cottolengo e non c'è nessun professore di filosofia e questa forse è una
Notizia che ci conforta e ci fa guardare con maggiore fiducia tutti
Salvatore Rebecchini
Grazie prendo spunto
Dalla frase del il testo del abbinata a fare l'esperienza cristiana custodisce promuove ragioni di vita ed ora significati che la sfera pubblica non può ignorare se non volle dilapidare quei capitali sociali di cui ha bisogno e declino
Questa formulazione del contesto del sistema economico
Sulla base così di quella che è la mia esperienza la mia formazione cioè in altre parole vorrei mettere in evidenza come ho l'esperienza veramente religiosa cristiana e degli etica cristiana contribuisce al buon funzionamento anzi Dario direi un poderoso contributo al funzionamento dell'economia di mercato facendo due esempi tratti da due filoni dire
Letteratura economica che vanno molto per la maggiore oggi ma prima di entrare nel merito di questi miei due esempi voglio rendere omaggio in questa in questa sede alle radici culturali del sistema di economia di mercato produttrice
Sistema di economia di mercato produttrice di benessere e di ricchezza come mai nella storia dell'umanità
Che ovviamente non svelo nessun mistero per tutti voi che le radici culturali del sistema di economia di mercato sono profondamente radicate nella cultura religiosa cristiana medievale Tardio medievale
Come ampiamente dimostrate argomentato in maniera molto brillante da tantissimi pensatori tra l'altro liberalismo
Cito innanzitutto il contributo della professoressa maggiori Hutchinson che era un'allieva utili von Hayek che per prima ha indicato nei teologi neo scolastici della scuola di Salamanca
I precursori teorici dell'economia di mercato
Tesi che poi è stata avallata e sostenuta da altri grandi pensatori come Schumpeter e da ultimo o comunque anche del più di recente dal Rothbard
Che identifica negli scolastici non semplicemente gli anticipatori di un generico spirito capitalistico in contrapposizione al Webber perché molto precedenti
Alla riforma protestante ma soprattutto molto interessanti come i precursori delle teorie economiche della scuola marginali stavo striglia h cioè di quella scuola di quel filone di pensiero economico che è veramente antistatalista anti Inter vestiti vista io oserei dire veramente autenticamente liberale
E questo quindi è di buon auspicio per un per la ricerca di un una convergenza tra pensiero cattolico il pensiero liberale vendemmie due esempi di come appunto la teoria economica sostiene riconosce l'importanza e il contributo e quindi dello spirito religioso e dell'etica cristiana e cattolica in particolare il primo filone di pensiero
E quello che fa riferimento al cosiddetto contributo del capitale sociale
Inteso come l'insieme di chiamiamole così tradizioni civiche patrimonio di fiducia reciproca a reti di solidarietà
Associazionismo civico che promuovono la realizzazione di comune accordo di attività Progetti e imprese che consentono di autori viene utilizzare meglio in maniera più efficiente dei capitali fisico
Consente né in altre parole di realizzare qui i cosiddetti beni collettivi testé lasciati alla sola scelta individuale solo niente basi appunto al al all'equivalenza tra il rendimento marginale che producono il costo marginale sono tendenzialmente sottoprodotti vi faccio un esempio per essere più chiaro un tipico bene collettivo
è quello che può l'iniziativa di un di una famiglia che indesiderabile lire il suo giardino e la sua e la facciata della sua casa un ritorno marginale Perilli individuo per la famiglia ma un ritorno molto elevato per la collettività perché di quelle bene beneficiano anche gli altri senza che questo possa essere internalizzato no nella decisione
Beni collettivi molto importanti sono le infrastrutture presente la costruzione di una diga che regola il flusso delle acque di tutti quelli che quindi accedono a quel corso d'acqua dei delle implicazioni può avere dei benefici che se lasciati alla sola decisioni individuale di tipo marginali distico non verrebbe prodotta ma che invece inserite in un'ottica i colleghi
Dissidi collettività di solidarietà reciproca possono trovare la ragion d'essere un bene collettivo molto importante la fiducia che per esempio cementa animale le iniziative di carattere di credito cooperativo che poi sono alla base delle vere e proprie banche cooperative il meccanismo di fiducia che si instaura in una in una collettività e quello che ti consente di vincere di superare no queste distorsioni
Materiali e questo che molto importante quindi mi mi sembra è una evidentissima quindi richiamo a questi concetti di solidarietà di patrimonio di fiducia che sono poi la realtà che viene spesso anzi moltissimi casi Daria realtà di tipo appunto religioso e uno spirito
Che si può fare risalire anche alle nostre tradizioni perché ricordava oggi monsignor Negri e le nostre tradizioni religiose che poi trovano anche un'espressione in queste iniziative di carattere economico
C'è un libro molto bello di Robert PUTT manda un americano
E che traccia è una mappa delle tradizioni civiche nelle regioni italiane le collega tra l'altro al più o meno diverso grado di sviluppo ma naturalmente Pat mano fa il salto riconoscendo che la base delle tradizioni civiche
E lo spirito religioso però animali se abbastanza interessante è questo il primo esempio
Secondo esempio di come lo spirito religioso all'etica cristiana e cattolica può aiutare lo sviluppo tutta la teoria
Questione di letteratura economico che si richiama al cosiddetto buongoverno la good governance traslata tra l'altro dalla teoria dell'impresa
Se oggi una vastissima analisi anche empirica che dimostra come il diverso grado di sviluppo di paesi di regioni avviare e così come il diverso lì dal diversa dinamica la diversa di velocità di crescita è molto legata a questi i concetti di buon governo dove per buongoverno
Non si intende soltanto le le leggi le norme e i regolamenti
Che gestiscono la macchina economica al sistema
Della pubblica amministrazione o il sistema di governo ma anche molto importante come dire la cultura i valori che sono condivisi dai partecipanti a questo gioco cooperativo che la produzione di beni economici
Mette tra l'altro misura il grado appunto di impatto che hanno concetti molto
Se volete molto semplici o comunque insomma semplici da capire ma molto difficili da misurare come presente la dizione
A a alla alla legalità o la o o lo lo spirito pollo e di cooperazione o il rifiuto della corruzione ore il tentativo comunque nel la disponibilità a separare gli interessi privati
E dagli interessi pubblici sono analisi con tutti i limiti che la scienza statistica comporta però molto scientifica e soprattutto molto sostanziate
Tant'è vero che in un'istituzione come la banca mondiale soprattutto in seguito all'inserimento di un personaggio come Wolfowitz collaboratore di Bush da poco nominato presidente
Si sta cercando di inserire come elementi nella valutazione anche delle politiche di credito dire di assistenza finanziaria i paesi in via di via di sviluppo per promuovere se non altro la consapevolezza e l'adesione all'importanza del di questi principi di buon governo che ripeto sono poi alla base delle nostre concezioni
Etiche e che derivano dal dalla nostra religione
In in in sintesi quindi il mio messaggio quale e che bisogna Ritter riscoprire questi valori questi valori che sono così contenuti nella nostra tradizione nella nostra memoria che ci viene appunto dalla catechesi
Monsignore Negri ricordava l'importanza di educare
E chiudo con una citazione di un di un pensatore che forse non è proprio politically correct in questo ambiente col Grotius che se non sbaglio l'autore della infausta espressione sì Deus non dare lettura e cosa dice che l'ozius con una grande straordinaria però mi permetto di citarlo per questa capacità di sintesi un uomo è incapace di governare una reazione sei incapace di governare una città incapaci di governare una città se incapace di governare una famiglia incapaci di governare una famiglia sei incapace di governare se stesso ed è capace di governare se stesso se la sua ragione e incapace di governare le sue passioni
E quindi l'auspicio quale e che nel grande dibattito nelle grandi proposte che si fanno per tornare a essere un Paese l'importante è un Paese che cresce un Paese dinamico si torni anche ad educare all'esercizio delle virtù cardinali la Fortezza la prudenza la giustizia e la temperanza grazie
Chiamo Marco Olivetti
Pongo deve essere
Se una persona chiamata al podio cioè un Marco Olivetti che è un costituzionalista
Tra l'altro diciamocelo multa Simpatia intellettuale e come dire di orientamento spirituale con questo mio quasi omonimo che sono Marco Maria Olivetti normalmente mi firmo Marco M. puntato limiti
Queste lo dico per non dare al mio omonimo e amico io sono filosofo lui è un costituzionalista
E quindi non vorrei che si pensasse ventinove alla conoscenza personale singoli individui che Marco i divieti costituzionalista dice quello che sto per dire che il porto tutto sommato non è esente da a rapporti con questioni anche giuridiche
Ma io intendo attenermi sul Tirreno filosofico quali che siano i possibili prolungamenti del discorso
Sono dicevo filosofo anzi insegno filosofia della religione e quindi un po'anche professionalmente mi rendo conto che è un tema come quello che proposto alla meditazione nel nostro incontro
Cioè religione spazio pubblico e così anche come il tema è stato affrontato dalle relazioni introduttive
è un tema che pochi come pochi altri mette in questione è la distinzione sfera pubblica spera sfera privata la distinzione stessa tra pubblico e privato
Mostrando come si tratti di una distinzione che va appresa con giudizio con molto giudizio che
Direi anticipando un po'quella che sarà alla conclusione un po'tecnica delle mie considerazioni con giudizio riflettente il termine è un termine tecnico di alcuni filosofi
Ricordo ormai molti anni addietro un memorabile convegno organizzato da Vittorio Mathieu in quanto direttore dell'Istituto Castelli in questa veste loro organizzato su il pubblico e il privato ebbene la questione religiosa come poche altre induce a riflettere e appunto a fare oggetto di giudizio riflettente come dicevo questa separazione
A è stato ripetutamente detto che la religione non è affare privato c'era ancora qualche anno fa aveva e largo credito è una teoria sociologica
Della cosiddetta secolarizzazione in cui appunto la secoli utilizzazione reinterpretate in termini di privatizzazione della religione i fatti si sono incaricati dimostrare essi stessi con quella validità contro la quale ogni argumentum non vale sono strati di incaricati dimostrare come queste interpretazioni della privatizzazione fosse lungi dall'essere descrittiva
Ed invece volesse essere fortemente e tendenziosa mente prescrittiva
Salvo poi ad essere stata travolta dagli eventi però io almeno dire questo e quindi nella sorridere diciamo oppure su quella interpretazione della Sea con Larizza azione come privatizzazione
Non intendo portare l'attenzione sulla su questo aspetto tutto sommato di secondaria importanza e a me pare di non grande valore né teorico né descrittivo
Della valenza pubblica della religione intende invece proprio vive qualche breve cenno sulla distinzione pubblico e privato per mostrare come storicamente essa è connessa in un modo essenziale alla questione religiosa
Perché la distinzione tra pubblico e privato è una distinzione che ha una sua e particolarmente con riguardo alla religione ha una sua epoca in cui si è formata è l'età moderna età moderna dare persino tecnologicamente
è nella seconda metà del Settecento che si teorizza una religioni privata e moda religione pubblica
Certo Sembler che teorizza appunto questo altri mitologico Nicolodi come allora si chiamavano lo seguono e debbo aggiungere che questo è l'illuminismo l'operato perché poi nell'Illuminismo radicale
In realtà alla religione viene riservato soltanto la dimensione pubblica con un nome che abbiamo imparato da un suo cioè la religione civile
Sul terreno privato sul terreno privato non è permessa che in qualche modo una religione naturale
Un razionale ma poi che cosa è questa religione naturale
Che è un minimo un ma che di di di di di crediti in sé che poi tende ad essere cancellato
Va in circolo dedicano si crepe di alla voce religione e redatta da Didion spesso
La mette religione si come te religione naturale perché qualche foglia di fico su un termine che di per se stesso forse non avrebbe dovuto figurare classico perdi
Dato reale e prosegue di lavoro
O l'appello ossi moral U etiche dunque questo per dire come sul piano della persona della singola persona in realtà la religione naturale non è che un eufemismo per l'espunzione della regione alla quale può essere riservato soltanto magari il la dimensione civile perché certamente questa è un'altra teoria sociologica certamente svolge una funzione no il funzionalismo e le interpretazioni funzionari stile della religione che oggi vanno proclama dure
Quindi è il minimo moderato che a ancora mantiene questa distinzione tra Regione private regione pubblica
Tante medesimo un po'rappresentante di questo se si pensa che nel suo saggio sulla risposta alla domanda cosa sia i lumini Isma'dice l'illuminismo va posta essenzialmente in questioni religione rivendicando dunque la libertà religiosa di Contra lamiera tolleranza
Ma curiosamente poi per dire come si tratta di una terminologia che in quell'epoca va consolidandosi faticosamente con una pratica anche di elaborazione concettuale oltreché terminologica
Stranamente inverte camper Ubu
Modo molti interessanti inverte rispetto al nostro uso ormai tradizionale del linguistico tradizionali inverte la valenza di pubblico e di privato
Perché parla di uso privato della ragione in materia religiosa da parte del pubblico funzionario in quanto costui sarebbe privato di una libertà che invece l'uso pubblico che sarebbe quello del simbolo pensatori del del pensatore libero che fa parte di una di una opinione pubblica
Di una che lei a Crespo ubriaco ma poi quindi insomma sono usi addirittura alternati sotto il profilo terminologico ma tutto questo per dire che la distinzione e la separazione tra pubblico e privato è un fatto moderno non dirò semplicemente illuministico ma semplicemente moderno naturalmente a questo fatto sta retro stanno una serie di di di di fattori storici si può andare da considerazioni che può fare il filosofo professionista il principio del Cogito un certo tipo di soggettivismo che non a caso aveva problemi poi in termini di teoria della comunicazione
Ci sono ovviamente a spetti economici si possono ricordare le incrociarsi e tutto quello che hanno rappresentato per lo sviluppo industriale l'urbanizzazione il capitalismo in Europa ci sono aspetti politici ovviamente perché tutto questo presuppone quella creatura moderna che allo stato
Lo Stato come si dice magari un segreto in un settore litigio
Lo Stato come è stato che ha avoca a sé la in quanto competenza delle competenze secondo che si diceva incerta terminologia giuridica
Avvocato se la competenza religiosa ma naturalmente
Per contrapporsi e sottrarsi all'autorità della Chiesa nonché a quella dell'intero nel diritto fondale la contrapposizione pubblico privato sarebbe semplicemente impensabile dunque un fatto moderno e mi sembra che sia del tutto
Sensato che si rifletta sul fatto che questa scissione della modernità porta o alla totalitarismo oppure ad un a considerarlo assolutizzazione del prevale privato che & in una ogni ogni come dire non nel senso edificante ma nel senso descrittivo ogni solidarietà ogni sodali città ogni tre Lazio validità della persona
Il senatore professore vera nella sua relazione
Dice qualche cosa che tra le altre mi sembra molto meritevole di essere meditata laddove parla di un limite che
E questo limite
E anche quello tra pubblico tra dimensione pubblica dimensione privata tra sfera pubblica e sfera privata e dice questo limite deve essere oggetto di c'è ma è non si non è facile identificare quale esso sia
Sapere un limite c'è non significa sto citando s'devo chiudere film non significa sapere una volta per tutte quelle e dove e queste considerazioni che mi sento di condividere di Marcello Pera
Lui è pone sotto il titolo di un giudizio ipotetico no credo che appunto sia piuttosto il giudizio riflettente e quello che va richiamato e chiudo dunque sulla considerazione filosofica un giudizio riflettente non è un giudizio suo tutti distico relativistico
Il giudizio riflettente ancorché sia quella a cui manca una regola generale sotto cui sussumere il caso particolare però essenzialmente per la sua natura l'universalità e Milano universalità certo che questa universalità e universalità prudenziale è università con una universalità che oggetto di speranza anche nella relazione di sua eminenza Caffarra si è parlato molto di speranza il team è ritornato
Io sono qui anche come membro del consiglio scientifico di una fondazione che è qui presente la Fondazione Nova SPES ecco io ritengo che sia posi sola speranza non è la virtù dei dei poli penso a un filosofo diciamo da filosofo Crippa modestamente questo tipo di professione
Che sia possibile una fortuna
Una riflessione critica sulla speranza Risonanza addirittura come del tuo figlio Sofica non evanescente ma fortemente critica ma queste sono argomentazioni tecniche
Che ovviamente non farò qui e vi ringrazio per la vostra attenzione
Salvatore Vitiello
Anch'io un omonimo
Che fa lo stesso lavoro e che si diverte ad andare in giro a prendere a pugni vescovi il vescovo di Civita ci di Civitavecchia ne sa qualcosa
Quindi ho già avvisato la Congregazione per il clero di questo mulini a non si sa mai se sentivo sabato Vitiello che prende a pugni vescovi non sono io anche se qualche vescovo magari esclusi i presenti qualche volta le tirerebbe più no dicendomi che ero il filosofo Salvatore Vitiello è un prete esattamente semplice di campagna conosco il pollo perché l'ho anche incontrato e ammonito personalmente
Vorrei iniziare questo intervento dedicando
Non con un pugno ovviamente non lo ha ammonito nello stesso modo
Vorrei iniziare questo intervento dedicando un pensiero a suor Ornella Sgorbani ti non perché il Santo Padre
Non perché il Santo Padre l'appena citata nell'Angelus perché l'intervento era già pronto prima
Ma perché fa parte delle missionarie della Consolata ed è una congregazione fondata dal beato Giuseppe alla mano canonico del Santo parola consolata io abito a cinque minuti a piedi al Santuario
Ed è protagonista di quella straordinaria fioritura di santità che permise a fine Ottocento una profonda e vivificante interazione tra religione e spazio pubblico
In verità vivificante più per lo spazio pubblico che per la religione
Nel tempo che mi è dato vorrei proporre alcune riflessioni sui limiti che religione spazio pubblico devono rispettivamente riconoscere e ritenere l'un l'altro sono tutti i ben noti limiti dell'esercizio della libertà religiosa sia nell'ordinamento civile che nella dottrina ufficiale cattolica
Mentre l'ordinamento civile individua il limite del dell'esercizio della libertà religiosa nel rispetto e nel mantenimento dell'ordine pubblico
Anche se non sempre così perché la Chiesa del Carmine dove io abito è stata oggetto di un a ottobre di un episodio terribile
Di aggressione da parte degli squatter s'che liberamente hanno scritto nazi Ratzinger e con le budella dei preti indicheremo Pisano e nessuno è intervenuto e ringrazio pubblicamente in questo contesto il presidente Pera che due giorni dopo creo il caso nazionale rispetto a quella indegna aggressione
La dottrina cattolica si spinge però un po'oltre l'ordine pubblico non a caso il mantenimento la salvaguardia del bene sociale che da lei indicato e più esplicitamente del bene comune del bene delle persone
Quasi sottintendendo che il mero ordine pubblico in se stesso e incapace se incapace di guardare al bene della società e della persona è una pura idea e non è né utile né realizzabile
Ancora
La dottrina cattolica sottintende in tale posizione un'idea precisa ed oggettiva di bene comune inteso in chiave personalista e ragionevole mi si perdoni
Idea che lo sappiamo non è da tutti condivisa poiché non se ne condividono i presupposti ora lo spazio pubblico che decide i limiti dell'esercizio della libertà religiosa in maniera più o meno religiosamente laicista
Quali limiti accoglie dalla religione per l'esercizio del proprio potere
In altre parole in un rapporto di vere reciprocità ad Intra in Occidente e pronto lo spazio pubblico ad accogliere le eventuali limitazioni che la religione potrebbe e forse dovrebbe
Porre all'esercizio del potere
Perché uno spazio non tutelato è un non spazio così come un parere il panorama senza limiti è un non senso
Un limite lo spazio pubblico per quanto invasivo però lo ha sempre di fronte la coscienza personale di ciascun membro della società
Ma ben sappiamo quanti metri con quanti mezzi la coscienza dei singoli e delle masse sia oggi facilmente manipolabile quanta deficienza formativa e di informativa ci sia così che nei fatti quello che dovrebbe essere il limite naturale dello spazio pubblico viene a cadere
Nello testo senza radici del presidente pene dell'allora cardinal Ratzinger il futuro papa Benedetto decimo sesto proponeva come possibile per come possibile via per il superamento dell'impasse laicista occidentale la reciproca limitazione tra fede e ragione
Una ragione che non è misura di di tutte le cose ma che è capace di aprirsi al ministero
Ed una fede che non è semplicemente autoreferenziale ma coglie la purificazione la critica della ragione rifuggendo ad ogni tentazione di fondamentalismo tesi nota e che entrambe le relazioni hanno ampiamente ripreso e sviluppato mi si permetta tuttavia una domanda quando la ragione accolto questa provocazione della fede
Perché la mia impressione è che la fede almeno quella cristiana abbia ampiamente ha colto gli stimoli della ragione basti pensare alle grandi tappe della delle iniziazione raccontate dal Papa nel discorso dire che sgorga la fede occidentale ha accolto la sfida della ragione e quando la ragione con cui si è confrontata era una ragione umana cioè rispettosa della strada della struttura ontologicamente religiosa dell'io
Ne è uscita potentemente rafforzata maggiormente capace di dare ragione della propria speranza una fede umanizzante che rende più uomini e non mortificante che porta alla morte
Quando al contrario la fede ha incontrato una ragione ridotta e riduttiva del reale
Una ragione che ha preteso di essere misura di tutte le cose sede distaccata per sopravvivere si pensi a tanto scetticismo dal sapore Carey ematico pentecostale
E perfino in taluni ambienti cattolici c'è
Verso il pensiero in generale e verso il pensare la fede in particolare condivido il giudizio espresso prima da qualcuno sulla sul pericolo del file Isma'ancora oggi nella Chiesa cattolica
Staccandosi dalla ragione però la fede espone se stessa al pericoli spero pericolosissimo rischio di non essere più una fede umana e umanizzante
Perché se è vero che contro la natura di Dio non agire secondo la ragione
E se la fede atto umano allora è altrettanto vero che contro la natura di Dio credere senza ragioni ancora e contro natura umana immagine del Creatore una ragione non una perdita al mistero
Le culture altre da quella occidentale
Nelle culture altre da quello occidentale la fede non ha sempre colto la sfida della ragione
Tuttavia a mio avviso non solo per colpa della fede stessa ma anche per una deficienza della ragione incapace in quelle culture di quella maturità critica che purifica senza distruggere
Incapace di reale apporto edificante che costruisce rispetto alla fede
Se come ricordato più volte dal Santo Padre esportiamo solo tecnologia senza preoccuparci dimostrare almeno nelle nostre società per non essere accusati di colonialismo culturale da dove tutto questo sviluppo tutto ciò nasce non facciamo un buon servizio né alla ragione né alla fede nel loro reciproco rapporto in ordine alla costruzione e allo sviluppo di quelle civiltà ci sono poi mi si consenta di nuovo limiti assolutamente illegittimi alla religione che nessuna società che voglia dirsi civile sviluppata può tollerare
Sono i limiti imposti dalla paura e dalla minaccia
Il limite della violenza che è stato ampiamente usato nella storia oggi non è più tollerabile
In nessuno il caso soprattutto quando ad un legittimo argomentare ragionevole si reagisce con intimidazioni violente chi sostiene che la propria religione e la migliore del mondo a l'onere della prova
E la prova non poche sussistere nel sottoporsi alla critica della ragione
Qualche abbozzo di prospettiva
Se ci fosse un'educazione del popolo tutti starebbero meglio commentava don Giussani all'indomani della strage di Nassiriya
Quasi a dire che la risposta la sola risposta che alla violenza anche la più feroce di ragionevole si può dare deve essere l'educazione del popolo educazione al retto uso di ragione spazio pubblico e al senso religioso religione l'educazione e la vera libertà di educazione devono tornare ad essere il centro delle preoccupazioni della Chiesa e della società
Mentre noi costruiamo negli anni settanta i cinema parrocchiali gli altri formavano i registi in cui noi proiettava amo i loro film
Lo spazio pubblico vuole mantenere la proprio se lo spazio pubblico vuole mantenere la propria autonomia deve dare spazio alla religione auto limitandosi potrebbe sembrare contraddittorio ma non lo è se si pensa che la religione e in assoluto il fatto più universale della storia con buona pace di tutte le scuole storici Stich che a riguardo
Sia in senso di a priori come il fatto più universale sia in senso sin cronico e che il senso religioso è l'ambito in cui l'uomo mette in gioco non solo qualcosa di se stesso ma il tutto disse
Il significato l'origine la fine l'affezione
Nell'atto di fede mettiamo in gioco quanto di più intimo c'è innovi il nostro cuore affermava Benedetto sedicesimo nella lezione tenuta al convegno dell'addio di Roma lo corso
Concludo l'uomo prese realmente glielo ha creato da Dio esistente lui una un un anelito assolutamente insopprimibile che quello alla libertà
Indi lo stesso possiamo trovare non solo il logos di cui l'uomo è specchio ma anche una ontologia della libertà
Perché liberamente Dio ha creato liberamente ha inviato il suo figlio e vuole che liberamente lo accogliamo di questa ontologia della libertà siamo stati resi partecipi per usare la categoria tomista cara al cardinal Caffarra
Per questo possiamo sperare che almeno di fronte alle violenze anche recenti l'uomo occidentale riscopre a che forse tra tutte le religioni il cristianesimo garantisce più compiutamente la libertà la ragione e la persona grazie
Prima delle conclusioni lascio la parola breve intervento a Giorgio Spangher
E poi
Luisa Santolini
Vi chiedo scusa io non avevo nessuna intenzione anzi allegorico rinunciare
Alcune cose mi sembrano che si debbano in qualche modo io parto da vi abbiano veramente a guardare il il titolo del convegno
Si compone di una parola un'altra parola una congiunzione una ricca a seconda di come Conconi amo questi elementi noi abbiamo ipotesi diverse
Se togliamo la rigida e togliamo la congiunzione abbiamo l'identificazione di redenzione spazio pur e la tesi fondamentalista non ci sono più potrei approfondire ma abbiamo poco tempo era il mio intervento che volevo fare e che al quale avevo rinunciato
Se eliminiamo
La e
Scusate se e e eliminiamo se eliminiamo lei lasciano soltanto religione spazio pubblico con una riga nel mezzo che può essere più forte o meno forte
Che è una posizione un'altra posizione posizione diciamo dentista
Io sono favorevole
A collocare la è nel mezzo fare di giorno spazio tenendo le due entità
In qualche misura se parte ma comunicanti la è il ponte tra la religione e lo spazio pur che cosa passa su questo ponte a mio sommesso
è necessario che la religione sia in grado di dare risposte oggi non tra duecento anni alle domande del nostro tempo
Ed è a mio parere necessario che lo spazio pubblico recepisca nel tradurre in atti normativi nelle leggi
I valori che la religione ci esprime filtrando gli attraverso l'esperienza diciamo dello spazio questa è la costruzione se Hong Kong come uno dei due spazi interferisce sull'altro il timore è che facciamo una notevole confusione
A mio parere
Due ipotesi vanno eliminate la è non sta separata va collocata nel mezzo della vini ed è il ponte di congiunzione fra i valori che la religione esprime e le esigenze che lo spazio pubblico oggi a questa è la mia grazie
Orchestra di parlare non non ne parlerà più di trenta secondi quindi lasciare lo spazio doveroso il procuratore Lagarde alabarda tirarlo per le conclusioni
D'Andrea Nava altezza assicura che lo faranno anche gli amici e qui al tavolo appuntamento per l'anno prossimo quindi speranza
Nieri tra laici e quindi anche più numerosi anche prima appassionati e se fosse possibile di quello che è avvenuta in questi tre giorni quindi non grazie nella fondazione al ma io non trenta secondi sanno solo per diventa brama ringraziato tutti mi sembrava giusto e doveroso ringraziare Gaetano Quagliariello il quale
Dovendo concludere sicuramente insisterebbe auto ringraziato non credo insomma così male fino a questo punto non sarebbe comunque arrivato
Quindi mi sembrava giusto fare una quindi dargli la parola veramente con un senso di gratitudine perché questi incontri sono comunque impegno sono comunque una tattica sono comunque una responsabilità e quindi certamente non non sono scontati in partenza
Quindi il fatto che sia andato tutto così bene e tanto che non ci rimetteremo premessa intorno a un tavolo per decidere che cosa si farà l'anno prossimo in bell'auspicio
Per tutti noi ma anche per il tipo di riflessione che stiamo portando avanti credo che siamo a un piccolo semi che può dare buoni frutti che si innaffiato a dovere possa crescere e credo che questo sia un sia caduto su un terreno fertile quindi le speranze ci sono grazie soprattutto a voi
Volevo ringraziare appunto non solo i relatori ma ai Gaetano per la fatica che ha fatto cedo la parola
Grazie Luisa per non smentirti rispetto diciamo alla mia autostima
Questi convegni sono dedicati accessori addio
E quindi vanno come titolano e quindi credo che sia doveroso che io dia a Cesare quel che dice essere quindi e poi può immaginare appunto col come mi considero finiamo sul per differenza e dire che insomma i tuoi ringraziamenti vanno sinceramente estesi alle tre fondazioni io credo che
Hanno iniziato a collaborare quest'anno e
Ci sono tutte le premesse perché questa collaborazione cresca e credo sia una delle cose più importanti di questa edizione dei nostri devo ringraziare poi
Tutto lo sto
Tafuri Magna Carta che quello che veramente fa lo sforzo organizzativo tra le altre cose noi abbiamo questa per volere del del direttore generale Sergio Corbello il mio questo fatto di assegnare una evento ad una persona del nostro staff in modo tale che questo evento possa crescere assieme alla persona chi è che veramente ha svolto il lavoro in questo caso e la dottoressa Diana Raciti al no all'lei farli noi
Ecco detto questo vengo alle conclusioni io o il compito ingrato in questi incontri di Norcia se prendete gli atti dello scorso anno ve ne accorgerete
Alla fine di dover mettere i piedi nel piatto e di dover in qualche modo dare una traduzione politica
Ai nostri in contro i nostri discorsi
Credo innanzitutto voglio dire una cosa prima di passare a questo compito un'ultima cosa credo che faremo
Questo sforzo è questa riflessione per migliorare l'edizione dell'anno prossimo Luisa chiedo una collaborazione a tutti mi sembra che questa sia andato ottimamente probabilmente dobbiamo costruire delle sezioni di dibattito in modo tale che il dibattito possa diventare anche più omogeneo e dare poi anche uno spazio per possibili repliche per
è perché appunto degli spunti anche contraddittori che vengono fuori dagli interventi possano non esser lasciati cadere ma appunto essere forse presi penso che questo significa
Che che molto presto inizieremo a lavorare all'edizione dall'anno prossimo tutti quanti insieme e questo credo che sia il primo impegno che dobbiamo
Dicevo
Traduzione politica una traduzione politica necessaria perché noi da questi incontri di Norcia è successo lo scorso anno succede quest'anno ce ne andiamo di solito con una sensazione di consolazione
Perché in
Parliamo uno stesso linguaggio abbiamo delle stesse preoccupazioni
E ci accorgiamo che pur se siamo delle minoranze nei nostri ambienti di riferimento rispettivi ecco ad abbiamo dicendo in fronte hanno voi la possibilità di confrontarci magari di cresce
Non dobbiamo farci secondo me eccessivamente
Far prendere la mano da questa sensazione consolatorio perché
La situazione esterna dobbiamo saperlo
è una situazione
Difficile che ci vede molto spesso in un una posizione per la quale predichiamo nel deserto non ci deve spaventare questo siamo però appunto quella che il cardinale Ratzinger ha definito una minoranza creativa
Pensiamo ad una cosa pensiamo a questo tema noi ci siamo posti questo problema questo tema
Il rapporto tra religione spazio pubblico riflettendo sulle vicende drammatiche che dal inizio del secolo dall'undici settembre in particolare si sono succeduto
Ora l'avevamo individuato
Ovviamente non sapendo dell'attualità che questo tema avrebbe assunto per quanto accaduto in queste ultime settimane
Ebbene nello stesso giorno noi appunto giocavamo diciamo a carte coperte non sapevamo cosa sarebbe accaduto
Altri lo sapeva perché nello stesso giorno nel quale Benedetto sedicesimo ha pronunziato la sua
Lezione
A Ratisbona
Lezione che ha avuto quelle conseguenze che sono giunte fino all'uccisione di solleone la io credo che sia stato molto importante
Molto giusto da parte don Salvatore Vitiello ricordarla quindi parlavamo ieri ma anche questo un segno della nostra minorità
A all'esterno ora devo dire che appunto fino alla giornata di oggi all'Angelus è stato una vergogna come non sia stata ricordata un persona che appagato e ha pagato in quel modo con la vita come se fosse un fatto del tutto ordinario oppure come sempre mettere l'accento su quella morte avrebbe potuto significare compiere un altro atto di imprudenza
E così mentre abbiamo avuto manifestazioni di piazza di popolo per degli ostaggi che poi fortunatamente sono stati liberati mentre abbiamo avuto un'attività diplomatica infinita
In casi precedenti ecco sacrificio alla morte di don Leo nella passata del tutto dimenticata senza nemmeno uno che fosse chiamato a riferire il il
L'ambasciatore somalo oppure senza che ci fosse nemmeno un question-time che celebrato alla Camera o al Senato credo che appunto si è un segno che i tempi ma ecco mentre tutto questo accadeva
Un gruppo di intellettuali laici così si definiscono svolgevano un convegno su il
Pericolo dell'invadenza della Chiesa cristiana all'interno dello Stato
Sponsorizzati dal Grande Oriente d'Italia con creando i pagine su tutti i maggiori quotidiani d'Italia
E appunto mentre sì celebrava il
Sacrificio di dal mio nella e
Evidentemente il cardinal Ruini ricordava
L'importanza per la chiesa di reagire e di difendere un principio di espressione la libertà di espressione ancor prima che la libertà di religione
C'è stato chi senza grande scandalo ha detto che quell'intervento violava
Il concordato e che era contrario al Concordato
Ora
Io non vorrei dare troppo spazio
Alla tesi del professor Cubeddu sulla stupidità
Perché sappiamo bene che gli uomini sono stupidi intelligenti buoni cattivi che molto spesso queste cose
Convivono insieme
E se questa tesi si estremizza si arriva poi
A ritenere che esistono due
Antropologia differenti c'è già chi l'ha sostenuto riguardo a quelli che si trovano a sinistra e quelli che si trovano a destra cerchiamo appunto non dare anche il nostro contributo per rafforzare quella che è una tesi pericolose
E allora se non ricorriamo a questa tesi ci dobbiamo chiedere perché
Accadono queste cose perché possono accadere
Perché delle cose che sono fuori dal mondo del momento nel quale i pericoli sono sotto gli occhi di tutti sono stati qui molto bene evidenziati sono i pericoli di due totalitarismi convergenti
Un totalitarismo debole è un totalitarismo tra virgolette forte io son d'accordo con l'intervento di Gigli con quanto ha detto perfetti che poi tra questi due derive alla fine e quella effettivamente fondata
Che finisce per prevalere e per utilizzare strumentalmente l'altra allora perché nel momento nel quale evidentemente si sono queste cose
E possibile che l'opinione pubblica venga indirizzata ancora su preoccupazioni antiche e completamente superate ecco io credo che dobbiamo riconoscere
Che in Italia esiste un problema specifico che non si è ancora del tutto consuma e dobbiamo essere coscienti
E dobbiamo evidentemente fare qualcosa rispetto a questo problema
E questo problema è il fatto che lo Stato il che l'Italia è stato il grande è unico Stato moderno che si è fatto contro la Chiesa
Questo il tema anti eventuale perché abrogarlo molti mi Problemi rispetto al possibile incontro tra
Cattolicesimo e liberalismo la ritardato e l'arresto più difficile
E d'altra parte
Sì sì sì non non non non interloquiamo ora poi dopo non alle mie spalle
D'altra parte d'altra parte
A anche fissato una subcultura che ancora gioca un suo ruolo importante all'interno del dibattito pubblico e che ancora ha una sua efficace
Io credo che appunto l'intervento di Barrotta cui si diceva
Bisogna andare verso la il superamento del Concordato oppure l'abrogazione del Concordato sia una di quelle utili provocazioni che dovrebbero caratterizzare questi incontri ma a condizione di ricordare
Che il concordato
E non è stata quella saldatura di clerico fascismo così come esso è rappresentato
All'interno dei nostri manuali e molto su e sicuramente all'interno della nostra subcultura
Così come la stessa formula del Libero Stato in Libera Chiesa che pure e una formula certamente sulla quale si può dubitare ne parlavo con possenti il quale diceva giustamente dovrebbe essere emendata essere libero Stato e Libera Chiesa ma nel contesto nella quale fu lanciata da Cavour era una formula tutt'altro che anticlericale e che anzi racchiudeva la consapevolezza della necessità che la religione venisse a rafforzare le istituzioni liberali che si erano da poco messe i in moto
E quella fu la formula che fu ripresa da tutta quanta una corrente del liberalismo italiano che arriva fino a Minghetti e che fu poi solo su dopo superata dalla richiesta di garanzie positive
Nei confronti della ipotetica invadenza della Chiesa così come va ricordato che il concordato fu un frutto che maturò lentamente
Maturo a partire dai venti drammatici del nostro Paese
Che noi non ricordiamo perché riteniamo che la storia del nostro Paese inizi nel mille novecentoquarantacinque con l'antifascismo
E infatti appunto ci sono state anche delle regioni che hanno proposto per questo e perché si è antifascista non paghi il biglietto sull'autobus letto oggi sui giornali
Ma è una storia che
Ha il suo momento di lievitazione di svolta nel corso della prima guerra mondiale e nel corso del riavvicinamento che la chiesa cattolica compie nel rispetto alle ragioni dello Stato nello all'interno di un conflitto che costò la vita a cinquecento mila Italia
E poi dopo essa si preparò e fu preparato come un frutto che doveva lentamente maturare e fu preparato su entrambi i versanti fu preparato dallo Stato liberale innanzitutto
E dalla Chiesa cattolica il fatto che questa storia sia arrivata a conclusione con il nel momento nel quale vi era il regime fascista
Rappresenta la seconda condizione storica negativa che ha rallentato il dialogo tra liberalismo e cattolicesimo che ha fatto della nostra storia una storia particolare
Non solo il momento della fondazione dello Stato unitario ma poi anche il momento della conciliazione avvenuto
In un ambito diciamo tra virgolette sfavorevole a questo dialogo si potrebbe andare avanti ricordando le vicende della dell'articolo sette ma
Quello
Che tengo a dire e che questo retroterra deve essere danno voi ripensato è corretto
Perché questo retroterra è il senso comune che costituisce ancora oggi lo sfondo sul quale si pone si pongono evidentemente le tesi di quanti di fronte alla situazione nella quale ci troviamo di fronte ai problemi del tutto nuovi
Che
Caratterizzano il rapporto tra spazio pubblico e religione continuano apporre problemi di un altro tema
Io penso che questo è un impegno che noi dobbiamo assumere dobbiamo assumere e dobbiamo cercare di far diventare queste cose senso comune e di reagendo di fronte alle sciocchezze che molto spesso sono frutto di ignoranza e anche di ignoranza ignoranza crassa perché questo appunto è anche una storia che si è voluta
Alfredo Mantovano ma ricordato nel suo intervento la stessa storia concordataria si è voluto
Non si dice che appunto già il Concordato del mille ottantaquattro era un superamento nel suo articolo uno a quello che era l'impostazione originaria del rapporto tra carne tra Stato e Chiesa e che già in quel modo in quella situazione
Prima di eventi drammatici
Veniva consigliata la necessaria collaborazione quindi si passava da uno schema separatista ad uno schema che invece appunto prevedeva come necessario un contatto tra queste due dimensione
Io di appunto si pongono se vogliamo appunto sto se riusciamo a a a liberarci dei residui di una stagione passata sono completamente diverse questi sono problemi che è un'impostazione che in qualche modo è stata superata è stata superata da e venti
Epocali io vorrei per quel che riguarda il nostro Paese ricordarmene in particolare tre e credo che questi siano in qualche modo emersi anche dal dibattito al fondo di un modo di regolare il rapporto tra religione est
E spera pubblica io credo ci sia innanzitutto l'esperienza concreta
Di
Giovanni Paolo secondo
E che ha portato nel nostro Paese l'esperienza di una chiesa del silenzio che anche volendo non avrebbe potuto essere mediata nella sua dimensione istituzionale
E che quindi ha rivendicato ancor prima della caduta del Muro un intervento diretto e senza mediazioni della Chiesa nell'arena pubblica
In seconda questa cosa si è combinata negli anni novanta con la fine del partito unico dei cattolici che era stato lo strumento della mediazione fino a quella momento
E poi gli affetti di questa
Dal modificarsi
Che sotto i nostri occhi dell'agenda politica della sua e della sua ed e e delle sue urgenza
Perché laddove alcuni temi quelli che appunto fanno riferimento ai principi preti
E che sono centrali nel magistero della Chiesa erano temi che erano al margine del dibattito politico
Oggi questi sono i temi sui quali si formano gli schieramenti politici sono i temi dirimenti nella scelta politica
Evidentemente questo ha modificato completamente
Quel rapporto che storicamente quella regolazione del rapporto tra sfera pubblica e religione così come nella storia d'Italia schiera in qualche modo assestata nel primo cinquantennio nel primo cinquantennio repubblicano
E in questa situazione noi oggi ci troviamo ad un vero fare uno sforzo ulteriore di riflessione e di ricerca di quella terza via pervenire appunto all'esempio di spandere tenendo conto di altre cose di altri
Di altre circostanze che erano completamente fuori dalla considerazione di questo di questo problema
Anche qui forse appunto possiamo ricordarne tre principali
La prima e quella
Dell'arrivo in Italia di numeri un numero di persone sempre maggiore che proviene da altre civiltà e che è portatore di altre religio
è un dato di fatto
A me non piace l'espressione meticciato di civiltà ma Chilla creata cioè il cardinale Scola avuto l'accortezza di dire
Della ricerca o di obiettivo ma si tratta di una constatazione di una situazione di fatto con la quale evidentemente
E in secondo l'uomo secondo problema di cui abbiamo dibattuto
La presenza
Nel nostro impegno
Al nostro interno di una corrente culturale relativistica la faccio breve perché non ci capiamo che evidentemente svaluta qualsiasi differenza
Che ritiene che non vi sia la possibilità di fissare
Una
Supremazia della nostra tradizione
E questo
E il secondo evento evidentemente che modifica il il problema
Il terzo il
Otto
Ora
Il terzo aspetto e infine va considerato
La presenza di una corrente di islamismo radicale che si pone apertamente il problema dell'abbattimento della nostra civiltà e comunque nell'abbattimento e l'Occidente
E all'interno di questi canoni che il problema del rapporto della regolamentazione tra spazio pubblico e religione va posto
Se non vogliamo essere astratti e all'interno di questi canoni che va ricercata una terza via
Oddio buona per favore
Sì per favore
Allora vorrei vorrei finire vorrei finire finiscono finisco brevemente e la vorrei vorrei innanzitutto pregarla è stato per tutti quanti noi questo un incontro molto
Importante anche molto in il edificante per quale motivo ce lo deve rovinare con questo suo atteggiamento ecco allora per favore
Per favore
Sulla base della buona solo sulla base della buona educazione sulla base della buona educazione la prego di farmi finire veramente sto compreso
No
No
Allora io credo che io credo
Io credo che all'interno
Io credo che all'interno
No
Credo che all'interno di queste
Va bene
Atti
Voglio concludere
Brevemente io penso che
E all'interno di questo quadro che noi dobbiamo ricercare
Quella strada intermedia tra i due integralismi possibili che qui è stata sin dalle relazioni iniziali
Indicata e credo e questo credo sia l'aspetto più importante che dobbiamo cercare di farlo non solamente in teoria ma dobbiamo cercare di individuare quelle proposte sulle quali all'interno di queste coordinate laici e cattolici possono effettivamente operare per per trovare un rapporto corretto tra religione spazio ora non c'è dubbio che l'attualità ci proporrà sin dai prossimi giorni alcune scadenze e queste ci devono evidentemente vedere impegnati
Si prepara un dibattito sull'eutanasia si prepara una battaglia sui cosiddetti PACS sappiamo perfettamente quali sono i temi che verranno al pettine anche se su questo la a dovremmo prestare anche un'attenzione a quanto ci ha detto Assuntina Morresi nel momento nel quale ha sottolineato che
Queste posizioni molto spesso passano in maniera strisciante evitando il confronto pubblico e appena
Credo che sotto questo aspetto quanto è accaduto all'inizio su di questa legislatura riguardo alla legge quaranta sia assolutamente indicativo di un modo di procedere
Non si è affermato il legittimo
Proposito dirvi vedere le decisioni che erano state assunte attraverso il referendum
Con un dibattito parlamentare l'assunzione nel caso della responsabilità di una scelta differente
è passata invece un'altra strada per la quale quella legge è stata svuotata quella quel successo e quella legge è stato svuotato poco poco dall'Inter piano piano dall'interno in alto utilizzando da una parte la dimensione amministrativa e dall'altra la dimensione europea
Si è arrivati al punto che un ministro sulla base della propria coscienza
Questo è quello che è stato teorizzato delle urgenze della propria coscienza
Senza nemmeno comunicarlo al suo governo ha preso una posizione che di fatto veniva a vanificare il risultato non solamente di un processo legislativo ma di un processo legislativo che in qualche modo aveva avuto la conferma
Anche da un risultato preferendo e credo che questa strada verrà sempre di più assunto però io penso che non ci possiamo fermare e questo vorrà credo che sia il punto col quale potremmo uscire da questo seminario non ci possiamo fermare alla
A
A inseguire diciamo così l'agenda politica che ci verrà proposta noi dobbiamo anche impositivo trovare dei momenti nei quali riusciamo a coniugare le nuove esigenze che sono alla base del
Di un rapporto corretto tra religione spazio
Io sotto questo aspetto mi assumo l'onere di fare tre proposte
Molto brevemente sulle quali potrebbe potremmo sviluppare un dibattito una riflessione ma soprattutto un'iniziativa politica
Perché credo che di questo ci sia la necessità se non vogliamo in qualche modo essere un passo indietro rispetto agli anni
La prima che riguarda i diritti in alienabili della persona si collega a quanto detto a quanto detto dal professor dal presidente Pera ieri su l'importanza che la tradizione cristiana a nella
Nell'aver fatto maturare la coscienza culturale della pari dignità tra uomo e donna
Ecco noi dobbiamo sapere che nella nostra Italia insiste
Una
Realtà delle donne immigrate
Per la quale
L'assassinio della ragazza di Brescia è solamente la punta di una
è stato denunziato dalle rappresentanti delle organizzazioni islamiche che quattrocento mila donne in Italia vivono in condizioni di segregazione o di quasi segregazione
E che la loro condizione di libertà
E peggiore rispetto a quella che le donne si trovano a vivere in d'realtà dell'Islam moderati di in paesi islamici moderati come la Tunisia o il Marocco
Cosa vogliamo fare rispetto a questa realtà vogliamo far finta di nulla vogliamo
Ritenerla
Una cosa sulla quale non deve essere attiva alla nostra iniziativa in questo modo faremmo resteremmo il fianco faremmo il gioco dei cosiddetti multicultura listi ai quali nel momento nel quale le organizzazioni islamiche sono andate a
A rivolgersi per denunziare i casi di infibulazione che subiscono le bambine e le donne islamiche in alcuni casi
è stata chiusa la porta in faccia ed è stato risposto che quello è un dato che rientra nella loro tradizione
E che evidentemente prendere un'iniziativa su questo terreno avrebbe voluto dire assimilare Aiello ospitale la Gould è alta invece col fu questa bene su questo tema
Alfredo Mantovano con altri parlamentari ha presentato una richiesta di commissione d'inchiesta nei confronti
Di di per conoscere questa realtà e per poter prendere delle iniziative
è un tema che sfida la coscienza laica e sfida le comodità dei laici io credo che dovremmo farlo nostro e che le tre fondazioni insieme dovrebbero da qui al prossimo incontro di Norcia lavorare affinché questa proposta ossa trovare compimento
Secondo seconda proposta
E quella che concerne
La costruzione della cittadinanza
è un tema questo fondamentale perché se noi non ci poniamo questo problema di religione di rapporto tra spazio pubblico e religione tra qualche anno tra qualche decennio parleremo solamente in astratto
Perché nei fatti e nel concreto il problema sarà raggiunto sarà risolto attraverso schemi che sono completamente differenti
Da quelli che possono invece essere promossi traumi da un incontro tra laici cristiani o se man
Preferite come è meglio dire tra credenti e non crede
Ora stanno passando su questo progetti di cittadinanza che danno la centralità al solo dato burocratico escludendo qualsiasi riferimento all'identità nel momento del quale la città di Dante il permesso di lavoro prima
E la cittadinanza poi diventano delle pratiche ex esclusivamente burocratiche noi abbiamo perso la possibilità di costruire una cittadinanza che sia ispirata ad un giusto rapporto al a quella terza via che abbiamo indicato come necessarie da percorrere nel rapporto tra spazio pubblico
E religione
Ora su questo vogliamo far qualcosa o no vogliamo porlo al centro della nostra riflessione e fare delle proposte inattivo delle proposte che ci vedranno protagonisti e non solamente in una posizione di retroguardia
Dire no ai cinque anni
Abbiamo l'onere di una proposta alternativa nella quale il dato identitario abbia la sua centralità e infine una terza iniziativa credo che sia assolutamente necessario se la prima riguarda i diritti della persona est nella seconda l'integrazione questa riguarda l'educazione ed è anche qui il rapporto tra laici e cattolici
Credo che Possa avere una sua centralità dobbiamo riprendere trasformare in testo normativo e portarlo in discussione nelle camere la proposta che per prima è venuta dal cardinale spola di una nuova scuola laica di una scuola cioè della quale lo Stato garantisca
I presupposti accrediti l'esistenza di presupposti che sono i presupposti della cittadinanza e controlli i risultati finali ma che per il resto lasci libero
Le ipotesi educative differenti
Anche quelle che hanno nel momento in cui sono rispettose dei presupposti anche quelle
Magari che vengono da religioni differenti dalla religione cattolica di confrontarsi tra di loro e in qualche modo di PIL compete liberamente sul mercato
è una proposta che ha una sua centralità negli anni avvenire perché la alternativa a questa proposta è semplicemente la riproposizione della scuola unica
La riproposizione della scuola unica che non è stata la scuola laica ma è stata le a scuola dell'egemonia comunista
E se il comunismo era una religione civile e come tale
Evidentemente
Al poi la la sua egemonia aveva dei limiti e aveva addirittura appunto degli spazi della città
Nel momento nel quale la scuola unica divenisse una scuola ad egemonia religiosa e di un'altra religione evidentemente noi avremmo posto
I presupposti per la sconfitta della libertà delle nostre future generazioni
Io credo che questi sono tre terreni concreti tutti e tre pongono il problema della rapporto tra religione spazio pubblico accertano di declinarlo nella dimensione più
Più più circostanziale più pragmatica quella di ogni giorno
Credo che su questo noi ci dobbiamo affidare anche ad un terreno sua a a ad un metodo empirico dobbiamo andare anche per tentativi ma dobbiamo assolutamente sperimentare qualcosa dobbiamo assolutamente tradurre in proposte l'incontro tra laici e cattolici che abbiamo in qualche modo sviluppato all'interno di queste
Di queste giornata
Perché se rimaniamo solamente ad un livello intellettuale rischiamo di rimanere all'interno di un acquario di tornare a casa più consolati certamente ma di aver messo un altro piccolo presupposto alla nostra sconfitta
Non lo vogliamo e credo che allora da il tempo che passerà da questa edizione di Norcia alla prossima edizione di Norcia deve essere un tempo fattivo
Credo di credo di interpretare il sentimento di tutti voi se chiediamo al sindaco di Norcia prima di congedarsi e di andare a a colazione di dieci due parole che veramente siano le parole conclusive di questo convegno
E non è
Nell'altro
Allora veramente tarda quindi non mi di lungo assolutamente i contenuti
Di queste due splendide giornate credo feci lascino tornare a casa certamente tutti molto molto più ricchi
Io la mia formazione come dire di carattere tecnico scientifico non mi consente di avere una preparazione umanistica tale da aggiungere sotto il profilo dei contenuti qualcosa di interessante per una platea così specializzata
L'unica cosa che posso tentare di offrire come contributo della Città di Norcia a questi dibattiti della comunità di Norcia magari ricordare a tutti quanti voi che siamo appunto
Nella città di Benedetto nella città
Del santo tra cui Benedetto sedicesimo ha presso il suo nome e presso vorrà anche dire qualcosa e quindi la città la nostra comunità si è fatta l'attrice di una proposta importante alla quale noi teniamo molto che in qualche modo comunque ha a che fare con i temi posti da queste due giornate di Norcia
Il ventiquattro ottobre del mille novecentosessantanove papa Paolo sesto sessantaquattro chiedo scusa a Papa Paolo sesto proclamò
Benedetto da Norcia patrono principale d'Europa
Lo fece con cinque motivazioni specifiche che più o meno suonavano così io messaggero di pace operatore di unità fondatore del monachesimo occidentale maestro di cultura e civilizzazione Araldo della fede cattolica
Aggiunse a queste cinque motivazioni il titolo di patrono di tutte le europee
Dalla città di Norcia noi abbiamo fatto partire un messaggio importante ai padri costituenti della Commissione europea
Noi non crediamo che l'Europa possa essere solo espressione di un di condizioni politiche di condizioni di mercato riteniamo che l'Europa abbia bisogno di trovare valori fondanti valori condivisi e riteniamo che la sintesi più alta che possa sicché posso esprimere come dire appunto la sintesi tra i valori laici i valori cattolici possa essere rappresentata dal opera che i monaci di San Benedetto dall'opera che viene lettini al di là delle condizioni politiche economiche di qualunque
Latitudine dove loro si sono trovati possa essere presa come sempre Possa in qualche modo entrare a far parte di quel prologo alla Costituzione europea come fondamento importante come radice importante della nostra cultura della nostra civiltà quindi a una platea
Così qualificata la città di Norcia chiede se possibile di continuare a spingere su questa strada della ricerca delle comuni radici cristiane della nostra Europa in un momento in cui il laicismo il multiculturalismo il relativismo attaccano pesantemente la nostra civiltà nel momento in cui cattolici faticano a trovare il coraggio di difendere le loro posizioni io chiedo a voi aiutare i miei figli Daniele Ludovico di sette dieci anni
A crescere in un mondo che posso ancora dir loro che vale la pena di spendere
Tutti tutto se stessi per difendere questi valori che vale veramente la pena di difendere ancora grazie a tutti quanti voi avete