Verso l'Italia che vogliamo: dalla parte del lavoro. Cesare Damiano e Maurizio Beretta intervistati da Rinaldo Gianola e Antonio Calabrò

Bruno Antonio Calabrò direttore di Apcom e con il collega Rinaldo Gianola vicedirettore L'Unità condurrò questa discussione
L'Italia che vogliamo dalla parte della loro giornata abbastanza importante oggi riunione del Governo con le parti sociali si è parlato del patto del novantatré dalla concertazione delle regole da definire i definire discutere discutere vedremo più tardi saremo insieme fino alle otto e mezzo
E quello che diremo
E quello su cui discuteremo più o meno animatamente sarà trasmesso da Ilie TV indiretta su Nessuno TV Sky ottocentonovantadue cinquantatré emittenti locali insomma partenza platea che vedo abbastanza
Nutrita ci sarà una grande platea da casa ad ascoltarci allora cominciamo le discussioni io invito sul palco Rinaldo Gianola vicedirettore dell'Unità
Stasera
I giornalisti hanno i trespoli per stare appollaiati ai più scomodi sperano di fare domande scomode ci proviamo
I nostri ospiti Maurizio Beretta direttore generale di Confindustria
E Cesare Damiano ministro del lavoro
Cercheremo di avere un ritmo serrato di domande e risposte d'altra parte se le risposte sono chiare si possono dare a rapidamente questo l'invito soprattutto al direttore di Confindustria il ministro Damiano prima domanda per Rinaldo Gianola che tra un'ora dovrà lasciarci perché si torna a lavorare sono i giornali da fare Rinaldo ma volevo partire subito con una cosa
Un argomento di attualità di di giornata perché questa mattina c'è costato questo incontro diciamo il primo tavolo sulla cosiddetta politica dei redditi tra governo e sindacati che uno di quei temi che interessa naturalmente milioni di cittadini e di famiglie italiane
E la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo il contenuto diciamo il resoconto di questo incontro e che un'affermazione di del ministro Padoa Schioppa quando dice propongo al sindacato di riscrivere il patto del novantatré al sindacato e naturalmente anche all'Associazione industriali di riscrivere il patto del novantatré minuto subito in mente
Così la preoccupazione che negli ultimi cinque anni diciamo di governo il governo di centrodestra
Partiva immediatamente dal mondo del lavoro quando si metteva mano a questo patto del novantatré come se si dovesse
Evocare una formula magica allora il fatto di riscrivere questo accordò questo patto importantissimo nella politica dei redditi a di almeno dieci anni in questo Paese mi fa chiederà al ministro Damiano che cosa ci mettete dentro in questa riscrittura cioè da dove partite come fate a garantire in qualche modo quei milioni di elettori i cittadini che in questo momento guardano con grandissima attenzione alla nuova stagione di politica dei redditi di questo Paese
Ma intanto
Dobbiamo agire come io dico sempre con un po'di buonsenso perché se non si ha un po'di buonsenso non si va da nessuna parte
Dunque noi il ventinove di questo mese dobbiamo presentare la legge finanziaria
Escludo che di qui a quella data noi possiamo riscrivere l'accordo il protocollo del novantatré si chiama stiamo parlando di affari e si tratterebbe di un miracolo ma i miracoli qui non si fanno
Poi dato che essere uno di quelli che lo deve riscrivere preferirei evitare
Allora quando si dice riscrivere
Vuol dire in primo luogo stare dentro
Alla logica e ha lo spirito che animo il patto del novantatré
E poi agire
Per tempi successivi in una logica di due tempi o di due Stati
Cosa voglio dire voglio dire che nel novantatré quel grande patto di concertazione che io ho sempre considerato diciamo il punto più alto di definizione degli accordi triangolare dal dopoguerra per la sua capacità di intervenire su un complesso di problemi
Che guardavano al risanamento del Paese
Quel protocollo fu un protocollo che consenti dibattere l'inflazione riportandola a livello europeo
Di sanare un debito pubblico fuori controllo e di farci entrare in Europa a testa alta
Oggi noi abbiamo altri problemi il primo problema è quello di concepire un nuovo patto che dia forza
Ad una logica di sviluppo del paese di nuova competitività
Naturalmente questo si deve fare con
Un altro ingrediente per me fondamentale le comitale tutele sociali
La capacità di mettere insieme di coniugare quindi la ripresa lo sviluppo e la competitività con tutele sociali capaci di parlare alla nuova situazioni
Il protocollo del novantatré è un protocollo complesso si fa un errore teorico oltre che pratico a ricondurre il patto del novantatré esclusivamente alla politica dei redditi non è così quel patto contiene anche la politica dei redditi che un ingrediente fondamentale ma un patto che ha dato indicazioni sullo sviluppo sulla ricerca sull'innovazione sulla formazione che è stato capace di cambiare il mercato del lavoro il sistema pensionistico il sistema sanitario l'istruzione nel nostro Paese
Ha partorito tutta una serie di eventi importanti che hanno caratterizzato le riforme degli anni Novanta
è un patto che anche definito i livelli di contrattazione anche definito la rappresentatività sindacale
Penso alle rappresentanze sindacali unitarie che sono nuovamente come le vecchie commissioni interne un patto bilaterale fra le imprese il sindacato
Quindi questa complessità voi potete pensare che la risolviamo in quindici giorni appunto sarebbe un miracolo allora io credo che tagliando i problemi a sette come si taglia il Mellone allora la prima fetta il primo problema e che cosa mettiamo nella legge finanziaria
Per me la legge finanziaria alcune caratteristiche io mi sono battuto dall'inizio nel governo per combattere contro la logica dei due tempi prima il rigore e poi lo sviluppo e l'equità se c'è posto
Io mi sono battuto per avere rigore sviluppo ed equità insieme e allora taglio rende meglio Prato tra poco a Spinetta finanziariamente errata di verificare finanziaria subito cosa mettiamo nella Finanziaria subito secondo me si tratta di mettere cose molto importanti e faccio un esempio
Se vogliamo parlare come abbiamo fatto questa mattina di politica dei redditi questo governo ha stabilito un tasso d'inflazione programmata al due per cento
Che è vicino al tasso di inflazione reale
Ed è un comportamento discontinuo difforme dal passato Governo che fissava i tassi d'inflazione molto bassi rispetto a un'inflazione che era superiore a quella che stiamo aspettando per l'anno in corso che si attesta
Grosso modo al due virgola tre per cento
Dentro a questo patto che cosa mettiamo mettiamo una cosa fondamentale
Il cuneo fiscale nella finanziaria il cuneo fiscale una manovra che vale quasi dieci miliardi che andrà a vantaggio delle imprese e del lavoro e che per quanto riguarda le imprese un obiettivo quello di ridare Simba alto
Alla competitività del Paese legando
Questo
In sentivo ad un criterio selettivo e trasparente
L'incentivo SITA per il lavoro a tempo indeterminato credo che questo sia un punto importante volta e di segnalazione al paese per quanto riguarda la nostra intenzione di andare nella direzione di stabilizzare il lavoro interrompo su questo perché ma la pena sul cuneo fiscale continuare a lavorare intanto una padella fisiatri passa la pratica dona
La manovra la la manovra di quanti miliardi
Come ha confermato questa mattina Enrico Letta e di trenta miliardi era una manovra di trentacinque miliardi l'abbiamo portata trenta perché per fortuna
I dati che stiamo registrando sono dati che ci parlano di una crescita del prodotto interno lordo verso il numero sei virgola uno virgola sei per cento uno virgola otto per cento che da solo
E più di quanto si sia sviluppato il Paese negli ultimi anni perché il passato Governo ci ha consegnato un paese a crescita zero
E ci sono nuove entrate tributari che importante e c'è anche una crescita di gettito dell'IVA poi c'è tutta una discussione astratta di chi è il merito secondo me il merito è anche sicuramente di un Governo che ha dato un segnale a questo Paese noi quando parliamo di fisco
Non faremo più manovre una tantum e condoni noi faremo una vera manovra fiscale che guarda i ceti medio-bassi per fare
Lei dice trenta miliardi ribadisce le cose di letta
Una parte della maggioranza invece sostiene
Venti ventiquattro ventiquattro bene attesi tra trenta miliardi siamo sicuri sappiamo qual è il dibattito in corso io sono abituato nel confronto con le persone perché è l'unico modo che conosco di fare politica io sto in mezzo alla gente parlo sinceramente
So perfettamente
Che nel governo a proposito della manovra quantità e modalità ci sono delle idee diverse ma io ho una idea che secondo me è fondamentale ribadita da tutti alla fine ci sarà l'accordo perché senza unità nel governo non si va da nessuna parte
Sui numeri della finanziaria probabilmente potremmo discutere anche a lungo perché naturalmente c'è stata un'evoluzione di questi numeri no perché nel corso di questi mesi abbiamo avuto numeri anche decisamente più alti rispetto al bisogno che aveva il paese di una scossa quando anche il ministro Padoa Schioppa sosteneva che i conti di questo Paese erano un'emergenza paragonabile a fare novantadue
Però tenuto conto di questi trenta miliardi e dell'intervento sul cuneo fiscale che potrebbe essere un vantaggio per l'impresa e mi sembra che la dialettica di questi mesi tra Confindustria e governo si sia in qualche modo evoluta nel senso che ho l'impressione che gli industriali italiani questa discrezionalità della selettività per la riduzione del costo del lavoro non l'abbiano decisamente apprezzata quindi mi chiedevo se la posizione si è modificata oppure aspettate di vedere quali sono definitivamente i contenuti della Finanziaria per fronteggiare questo tema del costo del lavoro
Guarda c'è
Noi continuiamo sulla selettività a dire e diciamo
Detta così non ha senso e invece e cerco di spiegarlo in maniera molto semplice
La logica del taglio del cuneo fiscale e contributivo è una logica diciamo che tende a dare come ha detto il presidente del Consiglio e non solo lui
Una scossa da una specie di come dire i turbo che è arrivata in una fase in cui abbiamo bisogno di prendere una ripresa che c'è che però non è fortissima e dare alle aziende italiane quindi il respiro necessario per salvaguardare l'occupazione per fare un ricerca innovazione e per come di agganciarsi ai migliori in Europa
Allora
Io così in questo dibattito sulla selettività io ne ho sentite tante devo dire nomine convince quasi nessuno
Perché poi si dice allora la diamo a chi fa più ricerca e a chi meno a chi è più virtuoso o a chi meno chi sta meglio perché esso è più bravo glielo diamo
Cioè il problema è sempre come spiegare agli altri dicendo tu che per di più ai più difficoltà e magari non per colpa sua perché sta in un settore
Che è più competitivo perché sono arrivate le produzioni cinesi
Perché ai delle infrastrutture insufficienti e il camion poiché invece di due consegna al giorno ne fanno una cellula siccome già stai male Sai che c'è di nuovo vedi gli arrangiarti lo diamo solo a quelli più vecchi
Io lo trovo come dire inconcepibile per le aziende lo trovo se posso dire inconcepibile anche per spiegarlo a quei lavoratori che starebbero in azienda quindi dicono guarda siccome già voi siete un po'più come dire difficoltà degli altri vedete di fare per conto Vostok che noi ci occupiamo solo di quelli che sono Belli e fortunati ecco io credo che come dire affrontare questo problema in questa chiave non sia non sia serio perché non ha nemmeno una sua praticabilità noi dobbiamo invece dire con grande forza che l'operazione del cuneo fiscale e contributivo è un'operazione così come lo abbiamo sempre come dire sottolineato che non deve andare a vantaggio come dire
Di interessi libri di breve di breve respiro deve dare invece la possibilità di consolidare la capacità delle aziende
Di crescere di competere di fare innovazione con prodotti a più alta a più alto valore aggiunto e quindi come dire dare dare certezza a tutti ecco questa è la logica allora se si condivide questa logica la selettività
Boh ma non ha senso i il signor ministro dice o sulla tempestività
Di un criterio particolare non le imprese che non modico più esportano di più beffando meglio una cosa Maxwell esempio chiamiamo ma non sono le possiamo sentire ma quelle che assumono a tempo indeterminato questa proposta convince Confindustria o no perché ha una valenza sociale molto formula magica pronti Piaggio mi
No vorrei comica poi abbiamo qualche visto che darà la informazione autentica però non ha detto quelli che assumono
Quindi chiesto quelli che non hanno detto quel tempo in determinate implicazioni tempi perché è una differenza molto importante perché un conto è quello che si dice lo stock cioè gli occupati a tempo indeterminato
E quelli che assumono invece è il flusso allora noi diciamo che il ragionamento deve essere fatto su tutti gli occupati
Quindi questo deve essere chiaro e chiedo che questo sia Walter noi come dire lo chiediamo evidentemente
Come via per tutti
Però non deve come dire
Non sfugge a nessuno che nei settori come dire industriali come dire segnatamente nelle imprese organizzate i lavoratori a tempo indeterminato sono circa il novanta per cento dello stock
Quindi questo è un punto di intesa possibile sul quale lavorare la selettività a tempo indeterminato vuol dire per quasi tutto il piano la traduco Maranto sul quale si si possono fare degli degli approfondimenti
E ripeto in il problema per quanto riguarda il settore diciamo industriale e diciamo che rappresenta Confindustria
Il tempo indeterminato non solo rappresenta il novanta per cento dello stop anche ai lavoratori che vengono assunti a tempo determinato nell'arco di due anni oltre uno su due diventa a tempo indeterminato
Volevo allora a questo punto chiede una cosa a Damiano ma se la situazione delle industrie italiane Cuesta e se il criterio di selettività e l'assunzione a tempo indeterminato
Se il governo fa la riduzione del cuneo fiscale quale il guadagno per il lavoratore dipendente o non ancora dipendente a tempo indeterminato
Cioè che cosa ci guadagna il mondo del lavoro dalla riduzione del cuneo fiscale quale parte di questa riduzione va a finire lì e non qui
Spiego subito se posso alce posso abbia intanto io ho lavorato su questa proposta del cuneo fiscale come Maurizio sa
Insieme a Padoa Schioppa e ho scritto il testo inserito nel Documento di programmazione economica e finanziaria
Mi auguro che quel testo rimanga perché io sto parlando di carta scritta mo'sto parlando di idee personali mie quello il testo della il documento di programmazione io mi sono basato su questi concetti pende rispondo alla tua domanda
Prima questione che può sembrare banale se noi facciamo una manovra che vuole essere una scossa per il Paese
Dobbiamo ovviamente agire sul terreno della competitività a vantaggio delle imprese dell'equità a vantaggio del lavoro e questa manovra di cinque punti io adesso non voglio fare dei conti precisi non compete a me ma facciamo finta non mi sbaglio di molto che valga dieci miliardi e giusto no più o meno
Dieci miliardi bene Primo criterio a chi vanno noi abbiamo scritto io ho detto
Tu Maurizio mi sentita qualche mese a questa parte ripetere sempre le stesse cose che io sono molto noioso da questo punto di vista però cerco di non cambiare strada un giorno sì e un giorno no perché mi pare che in politica bisogna mantenere un po'la rotta
Io dall'inizio ho detto quelle risultato dieci miliardi deve andare alle imprese e al lavoro
Stabiliremo in che misura
Si tratta di ripartire questo beneficio faccio un esempio ho sentito Epifani dire il quaranta per cento al lavoro io dico che mi sembra una buona proposta
Opinione mi
La concertazione farà ovviamente il quadro completo
La parte che riguarda l'impresa a un principio di selettività che gli ho proposto il collegamento col tempo indeterminato cosa dice questa misura si agisce sullo stop come io penso vuol dire che nelle imprese avremo uno sconto che va a favore dell'impresa per chi ha un lavoro stabile
Che a tempo determinato non avrà quello sconto cioè l'imprenditore non avrà quello sconto automaticamente
Essendo il lavoro a tempo indeterminato con un costo uguale a quello a tempo determinato parlo del contratto a termine
Faremo così questo costerà un po'di meno automaticamente quell'altro costerà un po'di più io dico la stessa quota ombreggiata determinare sia calma
Una cosa per volta
Sto parlando delle imprese quindi ci sarà un incentivo immagino ad assumere stabilmente è un leggero disincentivo ad assumere con contratto a termine poi io ho scritto
E ho rispettato pedissequamente quello che sta scritto nel programma dell'Unione anche quello che ho scritto io insieme ai miei colleghi
Che noi vogliamo che lavoro stabile costi meno è il lavoro flessibile o precario costi di più perché incoraggiare scoraggiare se vogliamo dei percorsi di stabilizzazione tante che nel DPEF sta scritto che il lavoro parasubordinato lavoratore a progetto associati in partecipazione la variante fiscale delle partite IVA noi a questi soggetti vogliamo aumentare i contributi previdenziali
Per un effetto di maggior costo della flessibilità e terra vere dopo quarant'anni di lavoro un miglior risultato pensionistico aggiungo che per quanto riguarda la parte pensioni
So che non la discuto adesso vorrei anche introdurre una misura in base alla quale il lavoro parasubordinato per in momenti di non lavoro abbia i contributi figurativi ai fini pensionistici anche questo per guardare al futuro dei nostri figli la parte lavoro a questo punto cosa succede ai lavoratori con la concertazione decideremo se di questo cento quaranta va ai lavoratori nel pensionati o si fa una manovra di carattere fiscale rimodulare le aliquote Berlusconi ha fatto una manovra la scorsa legislatura
Ha regalato sei miliardi a chi sta sopra noi vorremmo dare questi soldi a chi sta sotto e molto semplice il contrario anche questo è un elemento di discontinuità poiché si preferisce anziché a rimodulare le aliquote medio-basse avere il la restituzione del drenaggio fiscale questi sono dettagli di trattativa al buio non mi sento di anticipare tutto meglio star dentro i dieci miliardi sì tutto questo dentro i dieci mila
Orizio questo sessanta quaranta a Confindustria va bene o no
Noi pensiamo onestamente che per la ragione di questa misura abbiamo sempre detto che il vantaggio deve essere in maniera prevalente a favore delle imprese proprio ripeto perché non deve andare a consumo no ma a rendere i prodotti più appetibili sui mercati internazionali e quindi a farli costare di meno
E poi che però riteniamo anche come dire comprensibile l'idea di usare una parte di questa manovra
Diciamo così in questa versione qui per aiutare i consumi che può essere un sistema come dire anche questo noi pensiamo che è poiché ragioniamo di contributi
La il rapporto corretto sia quello come dire di come si pagano i contributi
Quanto è oggi a carico delle aziende quante oggi a carico del lavoratore questo rapporto è all'incirca di due terzi e un terzo pensiamo che sia coglie un punto di riferimento un punto di riferimento accettabile ma come dice il ministro certamente come di a questo sarà come dire oggetto di un confronto concreto al tavolo al tavolo della contrattazione della concertazione
Sessantasei è parente del sessanta non stiamo lì a discutere del sei per insomma ci sia il il il punto è il la cosa importante
A vere come dire in fretta questo strumento perché la nostra impressione e che ci sia un due mila e cinque due mila e sei che sta facendo registrare una crescita non straordinaria ma come dire
Di un qualche interesse noi abbiamo recentemente rivisto leggermente al rialzo le nostre previsioni pensiamo che il PIL possa crescere quest'anno del di un uno e mezzo per cento
Che rispetto alla crescita zero diciamo e comunque un qualche cosa dobbiamo cercare in fondo monetario di stamattina dicono addirittura una e otto volendo sono ancora migliori noi devo dire lo lo vediamo sul piano diciamo
Della dell'economia reale e siamo più prudenti saremmo felici di essere come dire se potesse capitare di esserci sbagliati leggermente per difetto
La questione diciamo la sfida che abbiamo davanti è far sì che il due mila e sette che come dire nelle previsioni non è così positivo pois mantenendo un un segno più
Davanti alla crescita possano mantenere un tasso simile a questo uno e cinque o le sei del grazie allora in questo come dire la misura del taglio del cuneo fiscale e contributivo è fondamentale
Perché da questa una specie appunto di sovralimentazione e deve consentire di mantenere la crescita questo io ci aggiungo due modeste riflessioni
La prima e che
Come si dimostra la ripresa di questi mesi e in larghissima misura diciamo frutto del lavoro del sistema
Delle delle impresa come dire quando dico impresa e dico anche le persone che ci lavorano ma
Diciamo sono due gli elementi la produzione industriale che è cresciuta
Nei primi mesi dell'anno e una ripresa delle esportazioni il che vuol dire diciamo che il mondo che produce ha già cominciato a fare i suoi compiti a casa il suo sforzo lo sta facendo quindi dobbiamo dobbiamo accompagnarlo
La seconda riflessione di carattere diciamo più generale ma vale la pena di spenderci qualche secondo e che poiché tutti gli indicatori di cui ragioniamo in particolare due cioè il rapporto tra il deficit e il PIL il rapporto tra il lo stock del debito il prodotto interno lordo
E appunto hanno
Un denominatore comune che questo prodotto interno lordo se riusciamo a farlo crescere anche gestire il rapporto e i parametri diventa più facile quindi il punto vero è noi dobbiamo avere una grande unica stella polare la crescita la crescita l'attrice
E anche ad una catena e andare via volevo fare una domanda poi una un argomento di discussione che so il nostro pubblico essere molto sensibile
Damiano accennava prima il problema del lavoro a tempo determinato come incentivare diciamo le imprese in questa forma contrattuale
Allora ti voglio chiedere se nella finanziaria
C'è qualche cosa che riguarda la legge trenta il mercato del lavoro dobbiamo aspettarci delle novità in quei termini che sono stati usati diciamo nella dialettica del centrosinistra di superamento modifica aggiornamento della legge trenta oppure non ci sarà niente di quel tutto questo nella finanziaria
Dunque tutti quelli che io ti saluto mi scuso della partita quando la vedo un treno io sarò Renato deve fare per
Come si sa
La legge finanziaria può contenere misure che abbiano una qualche relazione con le entrate finanziarie
Non può contenere misure che non abbiano questa relazione quindi pensare ad una legge finanziaria che sia una specie di contenitore dentro il quale si caccia tutto è sbagliato
Parallelamente alla legge finanziaria si possono fare altre operazioni di modifica
Sui temi del lavoro
Nella legge finanziaria ci sarà molto ma non necessariamente ci sarà la legge trenta
Quando si parla di temi del lavoro noi dobbiamo guardare ad un complesso
Di questioni che vanno
Dal
Contratto a termine
Rivisitato negativamente al passato Governo
Al part-time
Agli appalti di opere e servizi alla cessione di ramo d'impresa fino alla legge trenta fino al grandissimo tema dei nuovi ammortizzatori sociali
Quelli quando parliamo di lavoro per favore non fermiamoci alla legge trenta parliamo del lavoro che un complesso di norme che il precedente governo ha varato cambiando negativamente la situazione tante
Che il risultato di questo cambiamento per me negativo sta in due cifre se voi guardate quello che è successo nel due mila uno nelle nuove assunzioni
A quel tempo parlo di nuove assunzioni non dello stock occupazionale che alle caratteristiche che ricordava Maurizio Beretta
Erano nel due mila uno per l'ottanta per cento indirizzate verso il lavoro a tempo indeterminato
I dati di previsione due mila sei del ministero del lavoro di Excelsior dicono che le assunzioni a tempo indeterminato saranno grosso modo il quarantasei per cento
Ottanta quarantasei
Io come sapete sono moderato nel senso ostinato difendo le mie idee sono graduali sta vorrei come ministro del lavoro introdurre delle misure che ci facciano dire che il prossimo anno
I nuovi assunti saranno almeno il cinquantun per cento a tempo indeterminato cioè cambiare la tendenza risalire verso tassi di conversione dal lavoro flessibile al lavoro stabile che siano apprezzabili allora questo è il punto di partenza e allora cosa ci sarà nella Finanziaria e quali sono le cose che abbiamo già fatto ma intanto la prima questione Cuesta quando noi parliamo di precarietà in Italia dobbiamo sapere che quantitativamente secondo me non abbiamo un dato molto dissimile da quello che capita in Europa per il momento
Ma se i nuovi assunti saranno così largamente precario flessibili è ovvio che anche questo dato quantitativo in Italia alla fine perderà terreno rispetto agli standard europei ma qual è il vero problema
Negativo dal punto di vista qualitativo e che in Italia a differenza di altri paesi europei la flessibilità non ne dei giovani in ingresso al lavoro riguarda i giovani
Riguarda le donne fra i trentacinque e i quarantacinque anni di età cioè la parte vitale e importante della costruzione della propria vita
Riguarda gli over cinquanta quelli che hanno la disavventura di perdere un lavoro a seguito di un processo di ristrutturazione difficilmente agli allocabili
In più i giovani rimangono intrappolati nella precarietà un conto ai miei tempi in quindici giorni un operaio veniva stabilizzato
In trenta giorni un impiegato veniva stabilizzato io capisco il lungo periodo prova
Un anno due anni tre anni ma se quell'impresa quella persona la vista l'accurata ha fatto il tutoraggio l'ha fatta crescere gli ha insegnato se la tiene o la caccia via se la tiene
E se la tiene vuol dire che fa uno scambio di là è la tua intelligenza la tua professionalità la tua bravura
In cambio ti do una sicurezza di vita la possibilità di Afula vere ha un lavoro stabile la possibilità di costruirsi una carriera una famiglia una convivenza quello che il suo futuro
E allora rimangono intrappolati rimangono intrappolati
E il tasso di conversione a cui accennava adesso Maurizio Beretta vale per l'industria ma non vale per l'insieme dei settori perché ci sono settori ad alto tasso di precarietà concludo dicendo questo
Nella finanziaria cosa ci sarà
Beh guardate che avere lo sconto fiscale che andrà alle imprese collegato al lavoro a tempo indeterminato e una svolta aumentare i contributi al lavoro parasubordinato è una svolta ovviamente che renderà più conveniente l'altro
Cammino abbiamo già fatto dell'innovazione per quanto riguarda il settore dell'edilizia sulla sicurezza sul lavoro l'utilizzo del documento unico di regolarità contributiva è già operativo sarà il passaporto per avere gli sconti fiscali l'obbligo dell'assunzione un giorno prima dell'inizio lavoro per combattere le assunzioni post mortem
L'obbligo di avere i tesserini di riconoscimento fotografico e con i dati anagrafici
La chiusura di un cantiere edile nel caso in cui si riscontra il venti per cento di mano d'opera e la riapertura soltanto se quei lavoratori verranno regolarizzati
Nuovi incentivi e risorse per i nostri ispettori che svolgono un lavoro nel territorio infine
Ho aperto
Un tavolo di concertazione sui temi del lavoro nero con le parti sociali che prevede per me di portare nella Finanziaria un fondo per l'emersione
E la stabilizzazione del lavoro e l'estensione del DURC dell'assunzione un giorno prima a tutti i settori della produzione come elemento di regolarizzazione del lavoro e inoltre abbiamo aperto ieri è un tavolo di concertazione perché vogliamo riscrivere il testo sulla sicurezza e sulla salute del lavoro nei luoghi di lavoro anche questo con le parti sociali NI propongo entro la fine dell'anno con Di Pietro dire leggere una cosa molto importante di appalti
Pensate al massimo ribasso afferma afferma sulla acquietato ci torniamo agli appalti che andiamo sono stato interrotto pazienza no ma tanto ritorniamo approcci torniamo perché
Il tema nostro dibattito è l'Italia che vogliamo richiesto e immagino che l'Italia che vogliamo non si fermi alla finanziaria allora visto che ci sono gli imprenditori
E il governo io vorrei affronta ma se i temi anche per grandi titoli per capire appunto qual è la direzione di marce arriveremo anche gli appalti perché agli appalti all'iter Celegato tutto un ragionamento complessivo sull'andamento al sistema Paese
La crescita Maurizio
La crescita di questa Under una otto le previsioni il Fondo monetario però l'avventuroso lo sbaglio Sollum quattro
Un po'peggiori ma comunque non negative questa crescita dei vizi di fondo e comunque la più lenta del resto d'Europa e legata come tu ricordavi una tendenza all'export che l'anno prossimo potrebbe diminuire ci sono delle grandi incognite cito ancora il Fondo monetario la inflazione possibile all'andamento dei tassi l'alto prezzo delle materie ergetica e così via continuando è martedì squilibri le bilanciato ma c'è insomma gli squilibri della dell'economia internazionale
Noi siamo in questo momento positivo più lenti di tutti
E questa crescita è vero che ha una produzione industriale maggiore ma una produttività ancora molto bassa rispetto ai nostri concorrenti non solo i cinesi ma anche gli europei ragioniamo un attimo i produttività
Che chiama in causa la qualità del lavoro ma chiama in causa anche la qualità degli investimenti
I Preto italiani hanno investito ma dicono i critici meno di quanto avrebbero dovuto
Questa è la prima obiezione APT chiedo di rispondere la seconda
La qualità dello sviluppo come si costruisce
Ho tentò diciamo una risposta sulla prima questione poi vediamo la seconda ora
Se i dati sono questi
Io Condi e chiedo che ci siano tutte le ragioni per contestare un'analisi che mi sembra un pochino superficiale perché se ridursi Ali che investono poco letto perché se con tutti gli altri fattori che vedremo fra un secondo
Come dire ai minimi storici qualitativamente e lo vediamo fra un attimo e malgrado questo la produzione industriale cresce riusciamo ad esportare sui mercati difficili vuol dire che le imprese come dire in larghissima parte il loro lavoro lo hanno fatto devono continuare a farlo non si fermano non possono essere soddisfatte mai appagati
Ma se non lo avessero fatto come dire questi spazi sui mercati internazionali che sono come dire ormai veramente
Una competizione senza possibilità di prendere fiato non li avrebbero recuperati
Allora io credo che questa idea di dire siccome come tutti gli atti devono essere neri anche
La verità e che noi abbiamo un problema di produttività che come insegnano tu come dire sei un cultore di queste materie diciamo
Tutte le teorie economiche contemporanee vanno molto al di là dei fattori tradizionali capitale e lavoro perché c'entra al territorio centra la legislazione centra la capacità di efficienza di un sistema Paese centra la dotazione infrastrutturale
Ecco in tutte queste cose noi siamo in una condizione come dire fortemente svantaggiata rispetto ai nostri concorrenti
Delle infrastrutture e inutile che parmense lo vediamo tutti i giorni anche come dire in questa regione che ha dovuto storicamente fare battaglia per tentare di essere diciamo allineata
Ha possibilità di movimento e di mobilità sul sul fronte della come dire del Complesso normativo di questo paese è come sparare sulla Croce Rossa cioè in un Paese che vuole fare la crescita per aprire un'attività intenzionale occorrono ottantaquattro autorizzazioni in alcuni settori
E il paese che sta in basso a tutte le classifiche internazionali per capacità di rispondere alle esigenze diciamo di chi vuole aprire un'attività e al più basso come dire porta la più bassa posizione in classifica per capacità di risposta della pubblica amministrazione
A un settore pubblico soprattutto a livello locale assolutamente invasivo che fa della cattiva concorrenza ed alza il prezzo di un sacco di servizi per le imprese ma anche per i cittadini
Allora io dico che aveva ottenuto questi risultati con questi problemi e diciamoci la verità con una rapporto negli ultimi anni non facilissimo con il sindacato non tanto per un problema di costo del lavoro
Quanto per un problema di certezza perché quello che oggi manca e la possibilità di essere reattivi con la stessa velocità con cui si muovono i mercati e l'economia mondiale allora il problema è che essi importante stabilire delle regole certe eccessi abbiamo bisogno di lavorare il sabato per fortuna perché vuol dire che come dire la domanda Tina bisogna stabilire delle condizioni per cui sappiamo che se si lavora il sabato non so le remunerazioni sono queste le il trattamento fiscale questa ma deve essere automatico perché il mercato non aspetta sei mesi di contrattazione aziendale
Per decidere se si può o non si può lavorare il sabato
In base a un accordo nazionale che è stato già stabilito
Allora questa come dire problema delle certezze della esigibilità di meccanismi che devono essere come dire assolutamente contrattualizzati ma che devono essere però certi nella capacità di applicazione e con tutto questo è un problema che con gli appesantisce
L'aspetto produttività ed è per questo che noi oggi guardiamo con molto favore alla proposta che è venuta dal Governo e che noi come dire accogliamo con grande interesse di aprire una sessione di politica dei redditi
Che punti a interpretare l'accordo del novantatré perché reinterpretare l'accordo del novantatré alla luce dell'obiettivo competitività e produttività vuol dire affrontare questi temi
Vuol dire affrontarli tutti insieme e vuol dire se posso come dire così chiudere con una battuta che però non è tale cioè essere un po'più coraggiosi laddove abbiamo anche qualche circostanza positiva come le
Diciamo il alla la capacità della contribuzione fiscale adesso un po'più coraggiosi e dire facciamo qualche taglio in più
Di spese improduttive e credo che ognuno di noi sa quante ce ne siano come viene ai vari livelli sociale di questo Paese e facciamo programmi certi di grandi investimenti che sono utili a tutti
Ministro
Beretta toccava un punto chiave e di polemiche attuali che quello della pubblica amministrazione e la produttività il funzionamento e la pubblica ammissione e del pubblico impiego
Per essere ruvidi fino in fondo
Sui giornali nei giorni scorsi sul Corriere della Sera e ieri sull'Herald Tribune c'è una ripresa molto forte della polemica sugli statali fannulloni così vengono definiti da Ichino così sono definiti dall'Herald Tribune con una quota di scarsa efficienza della macchina pubblica per responsabilità anche della qualità del lavoro su questa polemica sulla proposta di Ichino la dico in soldoni licenziamo i fannulloni lei che ne pensa
Ma il punto di partenza è questo poi parliamo Della puliti dalla pubblica amministrazione naturalmente
Ma sono secondo me un po'delle boutade
Non è obbligatorio leggere tutti questi articoli secondo me nel senso che una volta sì parlava di lavoratori fannulloni in genere adesso ci si concentra sul pubblico impiego che ci siano inefficienze questo è sotto gli occhi di tutti
Che il problema delle inefficienze si risolva con lo slogan licenziamo il fannullone mi sembra francamente molto sbrigativo
E non tiene conto di una situazione estremamente complessa come è stato ricordato
Da Maurizio Beretta quando noi parliamo di competitività e di produttività che deve salire finalmente il sì stiamo un po'sganciando
Da un vecchio modo di giudicare questo argomento un tempo
Anche tutti quelli che scrivono questi articoli ci spiegavano che per far crescere la produttività e la competitività di un Paese bisognava picchiare duro sul costo del lavoro e sulla flessibilità
I risultati sono sotto gli occhi di tutti in Italia c'è un sistema retributivo scompensato perché la differenza fra salario netto il salario lordo e amplissima e la vogliamo ridurre ma è sotto gli occhi di tutti io di lavoro me ne intendo che oggi parlare di mille duecento euro netti mensili vuol dire parlare della retribuzione media di riferimento
E che ci sono secondo Banca d'Italia al sei virgola cinque milioni di lavoratori dipendenti che stanno fino a mille euro netti mensili e dieci milioni di pensionati che hanno fino a ottocento euro mensili
Questo è un po'una fotografia della nostra realtà per la flessibilità io sono sempre stato un fautore della buona flessibilità per me lo dico chiaro le impresa e devono avere a disposizione flessibilità perché se e buona risponde ad un criterio il criterio quale oggi non siamo più al grande modello della produzione fordista e taylorista ai tempi miei
La FIAT Mirafiori aveva negli anni settanta cinquanta mila dipendenti un solo stabilimento c'erano le grandi imprese l'Olivetti ne aveva trenta mila l'Olivetti non esiste più ne sono rimasti in mille l'abitazione a quindici mila persone
Quel modello non c'è più loro modello lineare
Pensiamo pensavamo che investi mento sviluppo occupazione reddito fosse tutto in automatico non è più stato così
Pensavamo che i mercati avrebbero assorbito all'infinito produzioni di lunga serie di bassa qualità non è più così
Pensavamo che quel modello fosse un modello che non avrebbe avuto fine non è così oggi il modello di impresa in corpora al suo interno una flessibilità necessaria
Bisogna saper rispondere in tempo reale è una domanda che ti arriva da Singapore piuttosto che dall'Australia piuttosto che dal cortile di casa fate questo e allora siamo come il mare e la sensibilità buona da definisce nella dei tavoli una storia stavo dicendo
Per me la flessibilità buona è una soltanto
L'imprenditore ha diritto di assumere temporaneamente persone che si aggiungono al suo organico o di fare orario in più di quello che il normale orario attraverso il contratto degli straordinari
Quando e di fronte ad una richiesta di aumentare la produzione che lui non poteva provvedere non era programmabile e improvvisa al di fuori di qualsiasi previsione
Allora delle due l'una o perdi la commessa oppure ti attrezzi temporaneamente per soddisfare quella richiesta che renderà più robusta l'azienda consentirà di redistribuire risorse e in quota parte di assumere una parte di quelle persone magari stabilmente che cos'è la cattiva flessibilità la cattiva flessibilità e quando chiaramente e succede
In una parte del sistema produttivo
Quando tutti i mezzi un lavoratore a progetto in un lavoro che non ha niente a che vedere col lavoro a progetto perché semplicemente è un lavoro subordinato in quel caso tu hai due vantaggi la flessibilità che non è buona e ai un costo che è troppo basso che ti rende conveniente quella modalità noi vogliamo scoraggiare queste deviazioni e incoraggiare la buona flessibilità sapendo
Che non si può più ricondurre il problema della competitività semplicemente costo del lavoro flessibilità della manodopera ma come ha ricordato giustamente Maurizio Beretta oggi un'impresa moderna ha bisogno di che cosa
Di un ambiente favorevole nella quale non sia costretto a fare ottanta pratiche per aprire la sua attività di una burocrazia veloce
Di un territorio cablato fibre ottiche comunicazioni con delle infrastrutture che consentono di avere rapide comunicazioni con un costo dei crediti bancari che non sia così alto rispetto al resto dell'Europa come il costo delle assicurazioni come il costo dell'energia se noi agiamo su questi fattori
Rendiamo competitiva l'impresa e guardiamo in un'ottica nuova quella che io chiamo la risorsa umana che va valorizzata retribuita nel modo giusto formata perché è una componente essenziale del successo dell'impresa moderna che sfida la globalizzazione
Maurizio ti va bene questa definizione di flessibilità buone flessibilità cattiva perché probabilmente ma la guardo da chi fa cronaca economica molti anni va benissimo per alcuni settori industriali probabilmente va meno bene per i settori e servizi e rimane comunque aperto il problema della flessibilità e dell'adattamento dalla pubblica amministrazione
Presso la prima osservazione che mi viene in mente e che il problema numero uno da evitare che tra la flessibilità buona atteso a cattiva non ne prendiamo nessuna stiamo nella condizione rigida in cui spesso mo'troppe aziende si trovano ad operare e questo come dire perdiamo un po'di treni
La flessibilità
Ripeto per noi deve su una flessibilità contrattata che quindi per definizione diciamo da una flessibilità buona perché è frutto di un confronto per furto di un meccanismo pattizio che stabilisce che a determinate condizioni come dire si possa accedere ad uno strumento che consente di conseguire risultati che dicevamo
Per quanto riguarda diciamo la flessibilità che chiamate cattiva che ovviamente andrebbe vista caso per caso io penso che dobbiamo anche fare uno sforzo
Che troppo spesso come dire si è evitato di fare e cioè quello di prendere atto come dire che se è vero che è finito il modello fordista come grande paradigma per tutti
La pluralità di figure di meccanismi diarie di settori economici fa sì che quello stesso modello contrattuale non può essere necessariamente come dire buono per tutti cioè il sistema che con una taglia
Copriamo qualunque così acquirente non funziona allora dobbiamo essere in grado di fare un grande un grande sforzo per capire quali sono le specificità dei settori per capire qualcosa e giusto in un campo e cosa non è giusto in un altro cito un esempio per tutti tanto per è evidente che se noi pensiamo di applicare ho pensassimo di applicare al turismo il modello paradigmatico di un sistema ed esercenti faremmo delle cose poiché non allora quello che una flessibilità come dire fisiologiche in un settore può non essere in un'altra ma o sappiamo essere analitici e andiamo come dire a gestire questi meccanismi altrimenti il rischio di generalizzare fasi che non si riesca a rispondere
Alle sollecitazioni sollecitazioni che di nuovo in molti casi sono diverse da settore a settore e da a seconda del settore come dire vivono confronti a livello internazionale molto diverso
Sistemi industriali si devono confrontare banalizzo no con i tre Paesi Argante tasso di sviluppo e a grande come dire ormai intensità manifatturiera come l'India la Cina il sistema dell'est Europa
Il turismo ha bisogno di confrontarsi magari a volte con una realtà molto più vicina e che stanno crescendo portandoci via quote di mercato importante dobbiamo lavorare in situazioni come dire tenendo conto anche qui delle flessibilità e delle articolazioni
Nella mia scaletta i temi caldi ministro ce n'è uno a cui lei ha fatto cenno poco fa cioè il lavoro nero e di conseguenza gli immigrati avrà sicuramente letto quell'inchiesta dell'Espresso molto bella in cui un inviato del settimanale si camuffa da immigrato e va a lavorare in Puglia
E trova condizioni terribili non soltanto contratti violati proprio contratti inesistenti e poi violenze sopraffazione poi migrazione legale quel prostituzione ciò insomma un inferno vero i a un passo Alitalia non dall'altra parte dell'Adriatico di dentro il nostro Paese
E sugli immigrati c'è un aspetto probabilmente da regolarizzare forse con attenzione preventiva e repressiva molto maggiore e c'è però anche una politica dell'immigrazione da ridefinire
Su questo doppio aspetto
Il controllo e la sicurezza è d'altra parte nuove politiche dell'immigrazione la posizione del governo come si muoverà
Ma naturalmente le politiche dell'immigrazione saranno affrontate meglio quello che potrei fare io da Amato e da Ferrero che hanno questi compiti ma naturalmente io sto
Cooperando visto il riesame degli aspetti della loro azione li ha resi socialità fare
Dico il complesso delle politiche la Bossi Fini come si dice
Fanno riferimento ad altri ministri però io sto lavorando intensamente per affrontare i problemi delle ricadute sul lavoro è anche qui voglio fare con il mio costume degli esempi questa mattina ero in una trasmissione con questo giornalista con Paolo Garimberti
Per discutere di questo problema gravissimo allora
Quando parliamo di lavoro in Italia noi oggi dobbiamo abituarci ad affrontare i vari gradini perché abbiamo il lavoro della grande impresa
Dove tutto è trasparente c'è un confronto sindacale c'è una tutela poi abbiamo il lavoro flessibile
Poi abbiamo il lavoro precario poi abbiamo il lavoro nero poi abbiamo il lavoro forzato il caso
Chiaramente delle campagne della Puglia che non può essere identificato con il lavoro agricolo perché ci sono imprese sane come lavoratori in regola ma purtroppo ci sono ormai
Parti pesanti che riguardano questa condizione io
Credo che la stima che si fa di quattro milioni di persone sul lavoro nero per il diciotto per cento del prodotto interno lordo sia una stima agghiacciante che porta verso il basso la competitività del sistema
Io penso ad una grande alleanza per sconfiggere il lavoro nero e peggio ancora il lavoro forzato tra impresa sindacato e governo perché io lo ripeto
L'impresa che utilizza il lavoro nero mi fermo al lavoro nero oppure alla precarietà
Fa concorrenza sleale all'impresa che si comporta correttamente e sarà fuori mercato l'impresa virtuosa
E questo è un danno al sistema produttivo così come un danno l'enorme evasione fiscale che colpisce il nostro Paese che obbliga quindi a fare delle politiche che non sono le politiche migliori cosa fare è chiaro che c'è un aspetto preventivo c'è un aspetto repressivo io la dico così o tenuto il coordinamento nazionale di tutti i miei ispettori Forze di Polizia Guardia di Finanza carabinieri che io coordino
è venuta fuori una cosa molto semplice quegli immigrati
Che giustamente noi guardiamo con preoccupazione per i rischi a cui si sottopongono per la pressione che esercitano sulle nostre coste che sbarcano a Lampedusa eccetera sono immigrati purtroppo che si imbarcano sapendo dove devono andare a lavorare nella raccolta del pomodoro dei mandarini o dei cocomeri ad un prezzo che un prezzo assolutamente non possibile per quanto riguarda i nostri standard normali anche questo è un punto di attrazione di cui dobbiamo tenere conto allora se non spezziamo questa catena
Come spezzare la catena io dico questo
Insieme al ministro Ferrero noi vogliamo emanare due norme perché nelle cose giuste si fanno anche delle cose che possono avere dei risvolti immediatamente negativi
Si chiude il cantiere perché sono irregolari trovi l'immigrato quell'immigrato avrà lo svantaggio
Di aver patito la condizione di sfruttato al nero
E verrà preso rispedito al paese d'origine oppure si disperde nel territorio noi vorremmo una regola per la quale quel lavoratore tempo l'immigrato abbia un permesso di transito in attesa della regolarizzazione
E vorremmo che quando un lavoratore immigrato denuncia il suo caporale la sua condizione di lavoratori in nero ottenga la cittadinanza attraverso la trasparenza del suo lavoro perché questi sono atti di civiltà che noi vogliamo introdurre nel sistema allora ci vuole un'azione preventiva chiaramente ci vuole un'azione anche di carattere repressivo di Intelligence come si dice
Perché se c'è un'azione coordinata fissato che accadono in quali stagioni accadono queste situazioni si può ovviamente intervenire per operazioni esemplare di bonifica come quelle che si stanno cercando di fare perché il fenomeno è davvero un fenomeno ormai dilagante e fuori controllo però io mi domando
Quelle cose sono sotto i nostri occhi i caporali che raccattare non le persone per le strade sono sotto gli occhi i nostri nelle nostre città
Forse troppi occhi sono chiusi di fronte a questi fenomeni e guardate che non basta una buona legge nazionale la legge nazionale rimane appesa al soffitto se non c'è una contrattazione sindacale un'azione sul territorio gli enti locali e le forze di ispezione laddove i fenomeni si annidano che intervengono per risanare una situazione se non c'è questo sforzo di intelligenza e di cooperazione generale nel territorio noi non poniamo un freno ad un fenomeno che degradante per i livelli di civiltà ai quali noi siamo affezionato
Io chiederei Maurizio Beretta una riflessione su un altro versante la politica dell'immigrazione noi abbiamo una grande capacità di attrazione perversa
In direzione del lavoro forzato abbiamo una scarsissima capacità di indire di attrazione per l'immigrazione di alto livello pochissimi professori universitari che vengono dal resto del mondo pochissimi ricercatori pochissimi talenti d'Italia comprese straordinario è tra i meno attraenti per le risorse creative questa immigrazione di qualità che poi finisce sotto
Le forche caudine della Bossi-Fini equiparando professori versi Italia a un immigrato con bassissima qualità professionale
Finisce per penalizzare non soltanto l'impresa ma sistema-Paese sull'immigrazione di qualità per rendere questo Paese attrattivo
Come si può intervenire
Quali ci possono essere intanto Piccoli e normali diciamo accorgimenti perché qui stiamo parlando di immigrazione ma noi abbiamo problemi con imprenditori fornitori partner managed stranieri che come dire nelle nostre sedi diciamo all'estero mentre fanno come dire
Vengono sottoposti a procedimenti umilianti e come dire molto spesso decidono di cambiare Paese
Noi abbiamo aziende importanti che lamentano il fatto di avere appunto un po'di lavoratori dipendenti di qualità di cittadinanza straniera adesso non ricordo ogni quanto se quante settimane ma parliamo di settimane devono tornare a casa dopo farsi ridare un visto provvisorio
Per poter tornare qui
Allora diciamo il punto numero uno è quello di a vere
Come dire la foglia e la consapevolezza di fare un po'di governo di questa materia noi abbiamo dato l'impressione all'immigrato clandestino che questa fosse come dire una specie di Bengodi dove chiunque arrivava poteva fare più o meno quello che voleva andare dove andrà e abbiamo largamente fatto capire a tutta l'immigrazione di qualità che insomma siccome venire qui era molto faticoso se andava da un'altra parte tutto sommato faceva prima
Ecco questi meccanismi diciamo vanno corretti e possono essere corretti
Con grande ripeto con facilità perché bastano piccole piccoli accorgimenti a volte nemmeno delle norme coi basterebbe sapere che se coglie un imprenditore vuole venire qui a fare del business cioè è diversa come procedura nota una da un immigrato che deve regolarizzarsi
Però l'altro meccanismo più importante io penso e che noi ci puliamo troppo spesso in questa come riaffermazione l'Italia un Paese molto attraente
Purtroppo tutte le classifiche internazionali che ripeto saranno tutte come dire sbagliate saranno tutte
Ingenerose nei nostri confronti però è strano che vanno tutte nella stessa direzione ci dicono che noi non stiamo diventando un Paese attrattivo per via
Terremo il terreno il terreno e io mi permetto di dire oltre alle cose grandi cioè al fatto che ripeto siamo un Paese complicato siamo un Paese che non incoraggia la cultura proibizionista
Il per tante cose anche che citava il ministro Damiano e sulle quali io sono come dire totalmente d'accordo
E come noi come dire chiudiamo gli occhi davanti alle cose più evidenti
Cioè questo ci spiega perché perdiamo attrazione
Ma se noi continuiamo a considerare
La contraffazione dei prodotti un fatto folkloristico da guardare come dire con molta indulgenza e non pensiamo invece che quello che prendiamo sulla bancarella contraffatto
E il punto finale di una filiera criminale e sommersa dall'inizio alla fine
Che ci ruba soldi alle casse soldi alle nostre pensioni soldi alle nostre scuole soldi ai nostri lavoratori regolari e pensiamo invece che sia un fatto
Come dire ripeto folkloristico da incoraggiare
Noi ci facciamo dei danni pazzeschi e ce li facciamo da noi
Quando vengono dei piccoli medi imprenditori americani e vedono che all'uscita degli Alberti importanti vendono i cd rom contraffatti
Ma chiari si fanno anche loro una risata ma come ci spiegano dicono questo essendo un Paese che non protegge i brevetti la proprietà intellettuale è un Paese dove non venire a fare del business e meglio andare da un'altra parte
Questo quindi a volte veramente servono scelte comportamenti che siano coerenti con queste meccanismo in questi io sono assolutamente d'accordo con la viceministro Danieli
Le imprese italiane che sono come dire strutturate che sono regolari sono stanche di dover competere
Con un sacco di concorrenza sleale e la concorrenza sleale sono i Paesi che fanno il dumping sociale la concorrenza sleale sono queste tipi di atteggiamenti e di attività tra le che vengono come dire diciamo tollerate o comunque non contrastate
Come come andrebbe fatto cioè abbiamo assistito lo dico come dire con un personaggio che dal punto di vista altre cose e molto lontana ma abbiamo visto addirittura alla Kimi azione di un sindaco che ha scoperto una cosa evidente che ci sia il racket ai semafori e che solo per avere detto questa cosa è stato quasi destabilizzato allora
Se uno scopre che forse come dire sequestrare le merci contraffatte arrestare tutta la filiera di chi le produce redistribuisce magari è un segnale come via di serietà di questo Paese
Non lo so stiamo dicendo delle cose ovvie che da noi sembrano molto difficili questo rischia di fare di questo Paese
Non un Paese attraente
Ma un Paese dove ci si arriva in maniera residuale dobbiamo fare un grande lavoro per contrastare questa deriva
Mi pare che su questo tema ci sia un accordo di massima quindi cambiamo tema eh
Parliamo di un'altra cosa su cui l'accordo forse più complicato leggo un titolo della Stampa
Di un paio di settimane fa arriva la mezza pensione con arriva la mezza pensione contro la trappola dell'età
è una proposta che viene attribuita al governo di avere una parte di pensione è una parte di retribuzione come meccanismo incentivante disincentivante per chi deve andare in pensione
Il titolo è divertente l'argomento più complicato
Su questa strada si cammina o no
Ma
Se arriva la mezza pensione vuol dire
Che noi consideriamo il fatto primo che ci sono lavori e lavori lavorare alla catena di montaggio per trentacinque anni non è come stare all'università di insegnare per trentacinque anni
Stare ad un forno di fonderia non è come fare il dirigente della pubblica amministrazione
Considerato queste se si aggiunge
Che letta visita si sta allungando
Che la percezione che io alla mia età non è quella che vive a mio padre tanto meno mio nonno e peraltro vissuto fino a novant'anni
E che quindi noi arrivati all'età che un tempo si considerava l'età della pensione immaginiamo di avere di fronte a noi ancora tempo incerte condizioni nelle quali il lavoro piaccia sia sufficientemente soddisfacente uno vuole magari continuare a lavorare
Uno vuole
Vivere pienamente la sua vita anche in un'età più avanzata sotto tutti i profili in modo convincente
Il governo studia e io ci sto pensando se non sia proponibile ad una parte dei lavoratori una cosa fatta così
Rimani anziché andare in pensione
Metto a tempo ti prendi metà pensione ti tieni metà stipendio e accanto a te si prende un giovane che tutti preoccupi di formare per trasmettergli le tue competenze perché altrimenti le tue competenze andrebbero disperse
Naturalmente per fare queste cose si vogliono alcuni ingredienti
Una mentalità nuova che stenta a farsi strada ovviamente una nuova percezione della vita e del lavoro è una mentalità nuova anche nel sistema delle imprese che
In molti casi preferiscono maggiormente il livello
Del modello organizzativo tradizionale bisogna fare come si dice un salto in avanti io penso che questa sarebbe una buona idea da costruire da sperimentare anche lentamente che fa parte di una rivisitazione dell'atteggiamento che noi dobbiamo avvenire culturale politico e sociale del rapporto tra vita di lavoro pensione prima seconda terza è forse quarta età
Di fronte al fatto che la scienza e il benessere aiutano le persone a vivere in un tempo infinitamente più lungo
Di quello che le generazioni passate avevano a disposizione ma intanto lo scalone della riforma Maroni lo aboliamo
Guardi lo scalone per abolirlo costa tanto
Io sono molto esplicito molto serio quando parlo con le persone perché non sono un demagogo che fa promesse poi se ne va e chi s'è visto s'è visto io qui cito voi ci tengo alla mia faccia
Abolire lo scalone costa un bel pacco di miliardi allora facciamo il punto di questa situazione
Io sono stato addirittura indicato dalla stampa di essere tra coloro che proponevano di alzare l'età pensionabile a sessantadue anni quindi son dovuto intervenire perché è assolutamente falso al contrario io mi pongo un problema
Che deve essere chiaro a tutti perché se no sembra che questo governo voglia alzare no e già alzata l'età pensionabile
Noi abbiamo in eredità la controriforma di marroni
Che dal primo gennaio del due mila otto costringerà le persone con trentacinque anni di contributi ad andare in pensione solo si avranno sessanta anni dieta
In secondo luogo cosa che sfugge
La controriforma Maroni anche nel sistema contributivo quel conto corrente che i nostri figli si costruiscono con i versamenti dal primo giorno di lavoro all'ultimo e chi è risponderanno sotto forma di pensione più bassa della nostra soprattutto se si versano pochi contributi per questo li voglio alzare quando fai un lavoro a progetto o se non hai contributi quando sei disoccupato per questo voglio i contributi figurativi a vantaggio dei nostri figli
Anche in quel caso Maroni ha imposto una regola che non risulta ancora all'opinione pubblica
Per la quale se non hai sessantacinque anni di età come uomo e sessanta come donna col sistema contributivo che è la quintessenza della flessibilità tu in tensione non ci puoi andare poi solo andare sei quaranta anni di contributi
Io come ministro mi pongo un problema
è possibile consentire alle persone dal primo gennaio del due mila otto di andare in pensione avendo trentacinque anni di contributi prima dei sessant'anni re introducendo un principio di Scelta flessibile
Io voglio rispondere a questa domanda so che risponda a questa domanda vuol dire trovare soluzioni alternative discuteremo con le parti sociali e quali sono le soluzioni alternative per consentire questa possibilità di scelta e mi piacerebbe per il sistema contributivo francamente
Lasciare una soglia di età a partire dalla quale è più bassa di quella di Maroni le persone essendo il sistema in equilibrio per definizione
Decidano loro se rimangono al lavoro o seppure vanno in pensione sono anche disponibile a dire che se rimani al lavoro più a lungo e garantisce un maggiore equilibrio del sistema e giusto che tu abbia pelli incentivi che ti spingono nella permanenza del lavoro considerando ovviamente le differenti posizioni di lavoro un lavoro usurante non un lavoro gratificante anche queste cose vanno tenute in considerazione quindi quando parliamo di riforma pensionistica
Dobbiamo interrogarci sul complesso dei problemi vuole anche dire ad esempio pensare ad una diversa indicizzazione delle pensioni medio basse questo è un altro problema così come dobbiamo pensare al decollo della previdenza integrativa su queste cose ci stiamo interrogando stiamo agendo
Bene
Alla metà attenzione alle riforme
Dalla mezza pensione alle riforme
Allora in termini generali io penso che bisognerà farci come dire una seria e serena riflessione proprio perché invitato da cui partiamo e che la vita media grazie al cielo e voglio dire si allunga si è allungata di molto
E onestamente in tutte le considerazioni che faceva il ministro che sono reali bisogna però aggiunger ce n'è un'altra
Che nella media un lavoratore di cinquantasette cinquantotto anni che andava in pensione dieci o quindici anni fa aveva come dire una certa un certo ritorno dal sistema pensionistico oggi ce lo può avere quasi raddoppiato in termini di durata nel tempo e questo è un problema voglia che poi con la matematica deve fare
Deve fare dei punti quindi dobbiamo ragionarci nel sistema il giorno in cui sarà il sistema contributivo completo completamente a regime
Ognuno potrà presumo scegliere tra andare prima come una pensione più bassa andare più in là con
Per quanto riguarda però le scelte che poi diventano come dire opzionale quelle che si diceva prima ecco io vorrei però cui è fare un richiamo
Che noi non possiamo accettare una logica come è stata quella del cosiddetto bonus Maroni
Per cui le aziende sono una casella postale cioè uno decide se resta se non resta se lavora quattro ore se lavora due giorni sa perché cioè il meccanismo ovviamente non è gestibile allora il problema
Mettiamo nelle condizioni e che come dire deve essere in ogni modo chiaro che è una scelta che deve essere fatta come dire insieme con due volontà quella del lavoratore e quella dell'impresa
L'ultima questione perché stiamo andando a chiudere torna al patto del novantatré alla riscrittura del patto del novantatré è un tema però più generale di politica e di rapporto tra governo parti sociali governabilità del Paese consenso
Con il sindacato dicono alcuni si concerta
Il sindacato dicono altri per esempio il professor Monti si consulta e poi il governo decide la differenza tra concertazione e consultazione non è soltanto terminologica
Implica una scelta di politica economiche di politica sociale allora così indagato che si fa il governo dice si concerta e però una parte del Paese una parte consistente autorevole dibattito economico di così consulta evitiamo che il sindacato rallenti troppo le possibilità delle riforme e gli ostacoli così qua fatto con governi di centrosinistra
D'Alema Amato e così via continuando che si fa col sindacato
Ora io premetto un ragionamento che
Come si sia un po'curioso ogni associazione e sono quaranta le associazione con le quali io mi confronto
Considerando che CGIL CISL e UIL hanno un peso Confindustria un peso delle minori hanno un altro peso ogni associazione vorrebbe perse
La concertazione e per gli altri la consultazione lo dico perché c'è un po'questa tendenza commedia concerti e quegli alterego vergognare ma lo dico così come un vago
Sentimento che sento aleggiare io quando parlo di concertazione e l'ho già detto
In tante occasioni mi muovo anche in questo caso secondo uno schema classico io sono molto classico
Lo schema classico quale io sono per la concertazione lo praticata da una parte del tavolo quando ero nel sindacato poi per me la contrattazione è stata come si dice una pratica costante della mia vita grandi accordi con grande impresa i grandi contratti quindi sono pratico contrattazione
So distinguere contrattazione concertazione consultazione dialogo sociale e così via l'abbiamo studiate tutte
La concertazione e la ricerca per la convergenza
Con i partner sociali io voglio
Tentare fino all'ultimo minuto la convergenza con Confindustria CGIL CISL e UIL e le altre associazioni su temi specifici e dentro una cornice generale per me questa è la vocazione fondamentale
Detto questo
Se in alcuni casi o in un caso generale la convergenza nonni totale
Il governo teme decidere e il Parlamento all'ultima parola perché queste sono le regole fondamentali della democrazia ma guai a noi se ci limitassimo a delle consultazione avendo già tutto fatto prima no io voglio costruire avendo delle mie opinioni Costruire insieme arrivare a delle determinazioni comuni
Questa è una ricerca che va sviluppata fino all'ultimo però ripeto un governo rappresenta l'insieme
Degli interessi di un Paese e alla necessità il dovere di trovare un punto di equilibrio nell'ambito di una logica di vera concertazione con le parti sociali Beretta
Siamo non è un mistero che Confindustria segnatamente la presidenza di Montezemolo l'attuale quello di presidenza diciamo a
Julio puntato sullo schema del confronto della contrattazione quindi della concertazione quindi non è non è una novità
Proprio per questo io credo
Che ci possiamo permettere al ministro Damiano come dire complessivamente al governo
Un come dire quello che lo chiamiamo nuovamente un piccolo avviso ai naviganti diciamo così anche se possiamo suggerimenti
Ne siamo totalmente d'accordo saremo anche in questa diciamo sessione di politica dei redditi un interlocutore presente attento diciamo che guarda certamente alla tutela della propria rappresentanza ma gli interessi generali ecco io penso che quello che ci serve oggi per tutti i temi che abbiamo toccato per qualcun altro che abbiamo solo sfiorato ma diciamo per tutte le cose che devono essere diciamo manutenute e cambiate serve un grande coglie un grande coraggio prendere un grande coraggio un grande senso di responsabilità
Perché diciamo se anche trovassimo
Un punto fantastico di concertazione che non aiutasse il Paese ad andare avanti non faremo probabilmente un buon lavoro quindi noi dobbiamo tentare tutta la strada in tempi però ragionevoli e certi ma dobbiamo avere un punto di riferimento forte agricolo di fare un paese più moderno più efficiente anche più solidale capace di guardare alla sfida internazionale e atipici e a vincere questa partita
Questo io credo che sia diciamo un po'il compito a cui sono chiamati i soggetti che contribuiscono a disegnare il futuro di questo Paese e il Governo più di tutti
Ministro io le devo un piccolissimo risarcimento di tempo l'ho interrotta poco fa sugli appalti pieces una cosa va be'dimentico gli appalti e poi probabilmente una battuta sul War quindi Beretta val la pena farla sul sull'avvertimento sul coraggio riforme vivere
Bene ma è un è un avvertimento molto delicato quello che fa Maurizio Beretta del resto è vero la Confindustria di Montezemolo ha cambiato strada rispetto alla situazione precedente io sono molto contento perché ha scelto la strada
Della concertazione del dialogo del resto come si vede tutto questo spumeggiante di posizioni di battaglie giornalisti che in fondo un po'la preparazione
Di una concertazione che sta cercando il suo punto di equilibrio si confronta con problemi
Che sono abbastanza tosti perché una finanziaria da trenta miliardi non è effettivamente una cosa di poco conto sulla questione gli appalti la ringrazio che mi consente
Di completare questo quadro io mi auguro sul problema degli appalti insieme a Di Pietro di arrivare entro la fine all'anno ad una rivisitazione del Codice degli appalti
Nel senso che abbiamo due problemi uno quello del cosiddetto general contractor che riguarda i grandi appalti di opere pubbliche con le loro trasparenza necessarie
L'altro e quello degli appalti al massimo ribasso io dico che uno dei grossi problemi che causa
La precarietà intanto il sociale una concorrenza poco leale fra imprese e questa logica degli appalti al massimo ribasso per i quali io vorrei
Considerando tutte le regole europee
Che dentro i capitolati di appalto al massimo ribasso finalmente ci sono sperimentazioni locali in questa direzione
Chi forse un riferimento a clausole sociali a standard di sicurezza e un riferimento ai livelli retributivi dei contratti nazionali di lavoro per impedire questo avvitamento al ribasso per quanto riguarda le retribuzioni e le tutele per i lavoratori
Tutte queste cose sono oggetto di una discussione di una concertazione con le parti sociali del resto
Le misure che abbiamo varato da quella circolare sui call center che si propone la regolarizzazione come quell'emendamento presentato per la sicurezza nei settori dell'edilizia hanno avuto come si dice una condivisione delle parti sociali sia della Confindustria delle altre associazioni di categoria sia ovviamente delle organizzazioni sindacali questo dimostra che con tanta pazienza
Passi avanti si possono fare in una direzione che questa finanziaria dica al Paese che siamo in una situazione come sì sì di svolta guardate disco ha fatto degli annunci importanti
La lotta all'evasione fiscale porterà dei benefici che oggi non possono essere contabilizzati ma che ci saranno
Il fatto finalmente di equiparare la rendita ad una tassazione di stampo europea la dice lunga sulla volontà di questo governo di cancellare una iniquità a svantaggio del profitto e del lavoro
Quindi questa è la direzione giusta ripeto rigore ma
Sviluppo equità perché di questo il Paese assolutamente bisogno è questo il punto d'equilibrio che dobbiamo trovare
Queste
Finisce il nostro dibattito io ringrazio il direttore generale di Confindustria Maurizio Beretta ringraziarmi fra lavoro Cesare Damiano ringrazio voi e che ci ha ascoltati da casa buonasera