Convegno Nazionale della Società Italiana di Scienza Politica

Se per piacere potete prendere posto se no perdiamo facciamo perdere tempo ai lavori del convegno grazie
Bene
Permettetemi di dire a aprire i lavori di questo congresso dando il benvenuto al rettore professor Ugo Calzolari
Al presidente della Provincia di Bologna dottoressa Beatrice Draghetti al presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna professor Marco Cammelli
A tutti gli ospiti partecipanti al congresso
Ai soci alle risorse della sinistra
Questo è il convegno
Che celebra i venticinque anni di vita della associazione di scienza politica italiana e così un evento per noi tra consueto il congresso annuale riteniamo come attività sociale diventa quest'anno un evento particolarmente importante per questa ragione abbiamo dato vita a un programma un po'più ricco così che questo evento consueto è diventato qualcosa di più
Forse qualcuno di noi se lo aspettava ma comunque di possiamo assicurare che questo è diventato un congresso record per l'associazione
In tutti in tutte le dimensioni Perrelli scritti per partecipanti numero di sezioni di pane anzi di Pepe di questo evidentemente siamo particolarmente grati all'Università di Bologna
E anche un congresso
Importante vorrei dire quasi anche qui un
Traguardo è stato raggiunto nella diversità e pluralità degli argomenti dei quali ci occuperemo
Conosceremo le ciascuno farà conoscere le proprie ricerche su temi tradizionali della scienza politica partiti democrazia politica dell'Unione Europea relazioni internazionali ma anche su temi di avanguardia nuovi la a politiche l'antipolitica o anche
Naturalmente le cover mente la democrazia tutto quello che possiamo aggiungere a queste nel
Un linguaggio e piogge nella società di oggi riguardante la politica
Il panorama quindi della scienza politica a guardare questo congresso mi sembra abbastanza buono possiamo essere contenti di quello che facciamo
La società oggi circa duecento ottanta iscritti è presente nel sistema universitario nazionale mi riferisco alla presenza dei nostri soci in organismi quale in cifre
Ho il con è presente in naturalmente in vari programmi di ricerca di livello nazionale è in importanti o nelle principali associazioni mondiali di scienza politica
Los allargando
Il raggio dallo European Consortium for Political Research nel cui Executive Board sono presenti i nostri due soci Maurizio Ferrera Luciano Bardi al Wealth International stati scolpiti nel quale rappresento la Cisco e al l'International Political Science Association
Nel la quale come alcuni di noi già sanno il nostro socio Leonardo More Lino è stato quest'anno nominato primo vicepresidente e questo ci dà delle aspettative anche per un futuro prestigiosi in questa situazione
Lasciatemi informare ancora brevemente ma molto brevemente i nostri graditi illustri ospiti di qualcos'altro che fa l'Unione la la società si spera pubblica una rivista dice Enza politica italiana fondata da Giovanni Sartori
Questa rivista sostiene diffonde la ricerca di qualità sul i problemi della politica da qui vogliamo anche andare oltre stiamo programmando da rivista professionale che si chiamerà scienza politica italiana
Per in promuovere e stimolare la ricerca di qualità sulla scienza politica abbiamo istituito dei premi un premio al miglior libro di scienza politica tutti un
Il giovane studioso sotto i quarant'anni
Lo attribuiamo ogni due anni
Il primo premio è stato anche attribuito a un ricercatore dell'Università di Bologna uno scienziato dell'Università di Bologna
Attribuiamo inoltre il premio al miglior Peters presentato da un giovanissimo cosiddetto non incardinato nell'università italiana ricercatore
Quest'anno anzi domani
Attribuiremo il premio del pool
Miglior Beta dello scorso anno successivamente attribuiremo il nuovo
Sono attivi
Nove standing groups che appunto
Svolgono quasi un lavoro di base
Nella organizzazione della ricerca e anche dell'insegnamento della scienza politica nell'università italiana
Questi non mi soffermo su altro alcuni dei nostri delle nostre attività
Come scienza
Recentemente istituzionalizzata nell'università italiana
Anti europea quindi come scienza giovane credo siano risultati importanti
Chiudo questa mia qui mio saluto ringraziando nuovamente il rettore dell'Università di Bologna
Ringraziandolo perché sappiamo tutti lavorando nell'università che un congresso
Scientifico un un congresso di un'associazione porta sempre un po'di scompiglio nelle università italiane che diciamo
Non sono tanto attrezzati a questo scopo
Volevamo organizzare come ho detto un congresso di maggiore rilevanza abbiamo pensato a Bologna Bologna accettato questa sfida il da quello che abbiamo visto la sfida sarà sicuramente vinta è tutto sommato non poteva essere qui a Bologna diversamente
Ringrazio anche permettere Ettore i presidenti dell'associazione che si sono succeduti in questi venticinque anni che hanno portato l'associazione avanti il i compianti Alberto Spreafico e Mario stoppino i qui presenti Luigi Bonanate
Giorgio Freti
Luigi
Scusatemi Leonardo Borri Lino Maurizio Cotta
Hanno sono i presidenti della associazione che vive da venticinque anni ma che è stata fondata anche da due illustri studiosi italiani come Giovanni Sartori che non è qui perché e negli Stati Uniti come Luigi Bobbio
Ringrazio naturalmente chili patrocinatori gli sponsor di questo convegno il patrocinio del Presidente della Repubblica ci ha fatto molto piacere
Ringrazio naturalmente Francesca Zanotti la professoressa Giannotti a
Ha fatto tutto ha organizzato ha coordinato
La segreteria della Società con Stefania Panebianco
Il ristrettissimo numero dei suoi collaboratori sostanzialmente una hanno contribuito anche a questo lavoro lei ringrazio tutti queste queste persone cioè due Francesca Zanotti separabile dal bianco e loro collaboratori perché vi assicuro che hanno dedicato una parte della le energie di una parte della loro vita perché questo congresso
Si celebrasse nel migliore dei modi
Do la parola ai nostri ospiti grazie
Il presidente Attinà
Cara Presidente traghetti
Francesca Zanotti
Finito posso cammelli voi tutti i colleghi
Benvenuti in quest'aula dell'Università di Bologna io sono molto felice di essere qui non è affatto un elemento di confusione una pausa finalmente una boccata d'aria fresca tra un incontro sul bilancio incontro di tipo devastante
Forse si vedono i segni delle ferite insomma
Non pare che si sia esaurita
L'abitudine di considerare l'università malgrado tutto
Un elemento puramente decorativo della vita di una grande società avanzata ebbene questi convegni viceversa Bologna la fortuna di in media di aprirne non di questo livello per carità
Ma in media due al giorno in media questo la dice lunga sulla attività sulla vitalità alla freschezza di una grande festa in generale della di questa università italiana così poco conosciuta da parte di tutti
Di molti quanto meno se Presidente sono felice di essere all'apertura di questo convegno a portare tutti voi
Il saluto dell'Università di Bologna che poi
Attraverso le mie parole esprime anche la sorpresa io ho appreso che il ventitré per cento dei politologi italiani vive nell'Università di Bologna
Devo dire criticamente che se ci fosse un'Authority di vigilanza sull'Accademia dovrebbe duramente intervenire su questa posizione di impartire di monopolio insomma ecco spero che qualcuno non raccolte per davvero questo invito ringrazio la Pro Sesto da note per lavoro che affatto poi so per lunga esperienza che gli interventi delle cosiddette autorità sono tanto più apprezzate quanto più brevi sono e quindi augura a tutti un buon lavoro grazie
Presidente della Regione
Della Provincia scusate
Da tre è stata che
è una spiccia ma non so se considerano tali sera a tutte e a tutti e devo dire che io forse tendo un pochino più di tempo di quello che ha preso il rettore della dell'università ma per intanto ringraziare gli organizzatori di questo convegno che si svolge a Bologna e a cui sono davvero felice di portare il saluto dell'amministrazione provinciale
Davvero qualche riflessione da presidente della Provincia ovviamente mi mi fa piacere farla approfittando insomma di questa occasione io credo che proprio le riflessioni che verranno affrontati in questi giorni intreccino molte delle questioni che noi amministratori ci troviamo di fronte nella quotidiana pratica di governo della città e dei nostri territori e perché negli ultimi dieci anni e proprio successe di tutto
Alla trasformazione profonda della società italiana europea in una relazione sempre maggiore appunto con la dimensione globale si sono accompagnati anche proprio di profondi cambiamenti del sistema politico istituzionale e io credo che questa articolata trasformazione ha visto proprio al centro il livello locale
Io credo che le città e il territorio siano diventati ancora di più negli ultimi anni i luoghi di una verifica e di una sperimentazione delle opportunità e delle contraddizioni del nostro tempo
Penso a domande come per esempio centro periferia globali o locale flessibilità o sicurezza a cui oggi non è possibile dare delle risposte univoche neanche sul piano accademico
E che io credo che abbiano un'occasione di risposta originale nella elaborazione di politiche locali
Perché gli enti locali credo che vadano proprio considerati non tanto come una serie di servizi burocratici
Ma proprio come la cerniera possibile tra dimensioni diverse che sono in apparente contraddizione fra di loro
Invece spesso la dimensione locale in questa modernità globalizzata e considerato un po'un è considerata un po'un livello minore
Nel mondo veloce governato dalla capacità di essere immobili il locale è spesso legato all'idea di stanziale la città i territori sono tali talvolta i visti proprio come fabbriche di in mobilità
In cui tutto al più confinare le diversità di chi non si adegua al modello globale ogni formante e predominante
Io invece credo che sia possibile proporre una dinamica positiva tra dimensione locale e processi globali
In un'idea di globalizzazione che non sia un NI evitabile destino del mondo
Ma un processo in cui è possibile determinare all'interno di una dimensione relazionale più ampia
Le proprie domande di vita ecco in questa dimensione credo che i territori le città la dimensione locale possano essere ancora dei laboratori straordinari capaci anche di generare significato all'esistenza
E in questa ottica è necessario non perdere di vista il rapporto tra politica e cittadini senza anche porvi altre realtà che sia stracolmo dalla concretezza del governo locale
E necessario io credo in altre parole mantenere la dimensione umana e democratica del governare e dell'amministrare
Se il difetto maggiore della politica attuale è uno scollamento dalla realtà del cittadino
E altrettanto vero che ha bisogno del cittadino per poter effettuare quelle scelte che fino a ieri erano determinate soprattutto da convinzioni ideologiche o anche solo da prassi consolidate
Teoria e pratica si confrontano nel rapporto diretto con il cittadino che va ascoltato e democraticamente considerato ciò che in realtà è il centro di tutto l'agire politicamente e del governare
Il territorio che appunto laboratorio di nuove possibilità e occasioni chiede e offre partecipazione e condivisione dei processi di analisi e di sintesi delle criticità
E davanti alla complessità che presentai il processo che porta a fare delle scelte noi amministratori lo sappiamo bene
Saranno proprio le diverse parti del sistema che potranno dare a chi è chiamato a governare una fotografia della realtà e anche una verifica costante della direzione intrapresa
I processi partecipativi sempre più decisivi nella modernità non possono e non debbono però essere l'occasione per una de responsabilizzazione cioè non debbono lasciare sul campo scelte senza paternità
Le scelte le politiche a livello locale Comini livelli di governo più grandi debbono restare responsabilità di chi governa in quanto sintesi delle diverse voci che hanno conferito la delega alla decisione finale
La capacità di comporre interessi diversi in soluzioni originali e autonomi
L'attitudine alla scelta il pragmatismo della decisione la concretezza dell'agire sono oggi un indispensabile strumento contro una tendenza diffusa al populismo e ad un surplace in cui talvolta la politica cade preferendo alla soluzione concreta dei problemi una certa ginnastica retorica sulle pagine dei giornali
A danno della capacità di intervenire veramente sulla vita reale dei cittadini e sulla concreta qualità del loro vivere
Al sistema politico e alle sue articolazioni locali io credo che oggi sia proprio chiesta la capacità di cambiare di fronte ai cambiamenti rapidi della società
Sempre più frequenti ma allo stesso tempo di mantenere una sua credibilità e una sua autonomia
è un compito difficile anche ambizioso però credo che valga la pena dedicare qui si e allora credo che analisi e riflessioni come quelle che si produrranno all'interno di questo convegno non siano soltanto importanti sul piano accademico ma proprio possano essere di grande aiuto e anche dare una mano forte
A chi è chiamato quotidianamente a governare di complessità di un territorio per questo vi auguro davvero buon lavoro grazie
Una carovana professor Cammelli
Posso bene intanto
Con sentito caloroso saluto da parte della Fondazione che presiedo la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Ha cercato di dare un contributo al vostro incontro cosa che ho fatto con piacere per l'importanza del prestigio della cosa e anche per il fatto che la professoressa Zanotti impossibile resistere qualunque tentativo di sottrarsi sarebbe stato vanno e quindi ho pensato che fosse meglio come il dire assecondare scherzo l'ho fatto con vivo piacere anche per per la parte di profondo legame
Schierò naturalmente che con l'università e che ho avuto con alla facoltà di Scienze politiche e dunque anche con la posta materia un legame che vedo ancora ricordato in questo cartello che sfuggito all'attenzione della collega Zanotti
Che mi indica come preside della Fondazione del Monte di Bologna Ravenna e quindi è un segno che la parte accademica l'hai salvata
Lascia la strada deve proprio sfuggito perfetto segno che comunque eccetera anche perché si è stato per tanti anni per impresse
Ha facoltà di giurisprudenza è che c'è un mix luoghi meniamo per vedere
La considero un'attenzione che però mi legittima a a dire due cose che uno lo faccia parte adesso qui come universitario particolarmente compiacere perché ebbi la fortuna appena laureato in giurisprudenza di trascorre i primi anni dalla mia formazione a Scienze politiche
Di Bologna alla scienza e politiche di Bologna della fine anni sessanta molti colleghi sono un po'in calo otiti ma era una splendida facoltà ma certamente anche adesso ma era una splendida facoltà in cui ho imparato molto e mi permetto di dire chiudendo che quando una scienza un gruppo disciplinare una comunità scientifica
Raggiunge queste dimensioni e questa forza beh forse allora è anche il momento di potere come dire essere più de contrattempo chino più sciolti un pochino più tardi
Disposti a quel mescolamento di carte a quei confronti anche con i giuristi
Come i giuristi che i giovani nell'isola senza podi nelle scienze politiche negli anni e alla fine anni sessanta ebbero compiacere e grande fortuna possibilità di praticare buon lavoro grazie
Mi permetto di portare i saluti del presidente dottoressa Donnini e dell'assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna che all'ultimo momento ha avuto un contrattempo e non è non può essere qui da voi molto dispiaciuta di non potere presenziare lavori e così come il saluto della nostra prescritte Anna stagni che in questo momento è all'estero ma che ci sarà domani darmi l'indirizzo di saluto nell'aula absidale e che anch'essa si scusa
Tuttavia anche io non mi voglio sottrarre in brevissimo naturalmente perché non voglio togliere tempo e i lavori a un a a dire quanto sono lieta che il mio dipartimento Dio credo di che lo dirigo
Abbiamo lavorato molto per fare questa come io spero che voi vi troviate bene ma ringrazio soprattutto prosa latina e il direttivo per averci dato l'opportunità di cercare di fare il meglio possibile speriamo che a ciò siamo riusciti e soprattutto al professor Cammelli e agli altri istituzioni pubbliche e private che hanno voluto contribuire al nostro sforzo e che ovviamente ringrazio molto
Direi che il professor latina abbia già detto tutto direi che la peculiarità di questo convegno è quella non solo che eminenti prestigiosissimi professori italiani e stranieri siano venuti a questo convegno e di questo naturalmente li ringrazia così come ringrazio il pubblico per esser venuto così numeroso a questa manifestazione ma sinceramente devo dire che la speranza
Il diciamo il bilancio positivo che si può fare di questa associazione è che nei Settanta di circa settanta Pennella che approfondiranno balleranno tutti i temi della politica italiana e internazionale delle relazioni internazionali e così via
Molti sono anche i giovani tanti giovani italiani e stranieri il che vuol dire che questa giovane disciplina perché appunto stiamo festeggiando il venticinquennale
Anche se era partita prima Michael solitamente avvenuto solo venticinque anni fa a sfondato proprio nel mondo degli studi con le metodologie classiche degli scienziati politici che sono stati i nostri maestri
E conseguentemente e sono lieta di questa peculiarità che Bologna può dare perché devo dire che il nostro lettore anche stamattina in Senato Accademico ha continuato a dire largo ai giovani finanziamo i giovani la ricerca per i giovani e quindi chi è proprio a Bologna si realizzi questo grande apporto ecco che questa grande e poi compartecipazione anche dei giovani Auteuil prestigiosissimi professore che ci hanno voluto onorare il famoso Piero eccedere quindi non mi rimane che augurare buon lavoro a tutti per l'altra metà i partecipanti anche per le giornate successive
Grazie ancora
Allora la sessione continua con la tavola rotonda quindi prego il relatore la tavola rotonda di venire a prendere
Posto
Due
Diciamo buona sera
Diamo subito inizio ai lavori della tavola rotonda
Come sapete il titolo dalla tavola rotonda la democrazia italiana una transizione permanente e centrato sulla seconda espressione che è un ossimoro transizione permanente devoto eoliche consultato stamattina definiscono di transizione come passaggio da una situazione o condizione a un'altra
Per parlare compiutamente di transizione e quindi dovremmo essere in grado di descrivere interpretare sia le situazioni e condizioni dalle quali sono state prese le mosse sia quelle che costituiscono un riconosciuto punto di arrivo
Il sistema politico italiano ha cominciato a transitare grosso modo una quindicina di anni fa e siamo in grado di descrivere interpretare con dovizia di dati gli argomenti le condizioni di partenza ma sul punto di arrivo c'è consenso solo per dire che ancora non ci siamo arrivati
Mentre il dibattito intorno dove si dovrebbe arrivare e ricchissimo di opzioni fra di loro contrastanti
è un dibattito continuo incessante che spesso dà l'impressione di correre su un tapis roulant talché l'espressione utilizzata nel titolo della nostra un tempo più appropriatamente potrebbe essere sostituita dicendo transizione istituzionale è un ossimoro più elegante che ha il vantaggio di ispirarsi all'illustre precedente fornitoci da i messicani che per più di mezzo secolo all'operato in un regime politico ufficialmente definito come rivoluzionario istituzionale
I cinque interlocutori della tavola rotonda mi hanno cortesemente dato delle brevi anticipazioni di quel che si accingono a dire e mi sembra che tutti ciascuno sorretto dalle proprie dottrine e intimidazioni siano d'accordo su ciò che ho appena suggerito
E che in nessuna maniera la nostra sedicente transizione assomigliare classiche trasmissione alla francese che durano poco e che certifica con l'avvenuta trasmissione producendo la Costituzione
C'era ancora succinti sicuramente di caratterizzare le posizioni dei nostri interlocutori nello stesso ordine in cui come moderatore mi sembra utile parlino
Cominciamo con Mimmo Fisichella
Che del tema di oggi si è molto occupato da professore e molto lo approfondito come senatore
Egli sceglie il bipolarismo come il carattere dominante della transizione e lo vede in crisi
Chiedendosi se ci stiamo avviando alla nuova transizione e quindi se sia falliti il bipolarismo
Se si stia andando verso il nuovo bipolarismo o per converso c'è questo capitolo sia già chiuso e ci si stia incamminando verso il nuovo multipolarismo
Marc Lazar dice duplici da Panebianco che venuto Paggi visitata shampoo grazie Mark che è l'italianista principe fa i politologi d Oltralpe molto scritto intorno a voi e dirige vari ricerche sulla politica italiana
Pensa chiaro e tondo che di transizione non sia molto utile parlare densi di evoluzione verso nuove forme di organizzazione
Partecipazione e operatività della democrazia e si ripromette di farlo in serrata comparazione col caso francese
Chiamanti a destra di Fisichella
Mi pare sulla stessa lunghezza d'onda d'altra parte ha spesso lavorato in collaborazione con la sua egli introdurrà degli utilissime analitiche distinzioni in tema del concetto di transizione sul significato
Di ardue interpretazioni che per noi assumono i numeri ordinali quando discutiamo di prima seconda e da un po'di tempo perfino Terza Repubblica arrivando a ipotizzare che le modifiche più importanti son quelle che hanno segnato la direzione dal basso verso l'alto e meno quelle degli organi formali deliberativi stricto sensu per tacere degli Ibis re di Ibis del nostro riformismo costituzionale
Renato Mannheimer
Anche gli seguendo dottrina e inclinazione esaurisce
Un tema di fondo di cui si è discusso molto negli ultimi tempi esaminando come si siano venuti modificando gli atteggiamenti del cittadino nei riguardi del politico concludendo su una nota non ottimistica
Sulla quale si trattino lo scrittore gente non ottimistica del senso di una misurabile crescente alienazione del pubblico nei riguardi della polis
Ultimo il
Nei Simpson Angelo Panebianco
Ultimo but not least Angelo che era bianco illustrerà criticamente una transizione che non è transitata concentrandosi sul definitivo tramonto della retorica delle grandi riforme
I mutamenti di lessico e di orientamento che si evidenziano del dibattito e nelle decisioni autorizzative in tema di riforma costituiscono un'ennesima riprova dell'ossimoro da cui ho preso le mosse grazie per la vostra cortesia verso cominciamo con un giro che seguirà la stesso Elayne Kuhn che ho dato nella mia presentazione quindi la parola mimo fisiche
Grazie
Clausole per Giorgio Faletti naturalmente
In greco crisi vuol dire transizione e quindi talvolta noi usiamo la parola crisi e poi diciamo c'è stata la crisi ora inizia la tradizione in realtà stiamo di cui Lando due parole apparentemente diverse per dire la stessa cosa
E tuttavia questo in qualche modo è entrato nell'uso
Così forse continuerà continuerà ad essere e naturalmente nell'arco di dieci minuti si possono dire alcune cose schematicamente e così procederemo c'è stata certamente un travaglio se non voti a posare la parola crisi un travaglio del precedente assetto politico istituzionale quella che è stata definita nel linguaggio pubblicistico la Prima Repubblica e che era caratterizzata secondo l'analisi che aveva fatto a suo tempo
Vanni Sartori è che altri autori poi avevano raccolto o in qualche modo anche ampliato orientato in qualche modo direttamente era caratterizzata comunque da un sistema di pluralismo estremo polarizzato soprattutto in una prima fase salvo poi
Perdere alcuni caratteri di questa polarizzazione di questa di questo estremismo per così dire ma rimanendo comunque un sistema di tipo multipolare
Questo sistema questo assetto politico-istituzionale ad un certo punto entra in crisi lo ha ricordato
Giorgio Freddi
Grosso modo quindici diciotto anni fa
Si verificano una serie di vicende
Che possiamo soltanto richiamare la fibrillazione del nord che all'evento alla protesta della allega e il muro di Berlino Tangentopoli
Ma si evidenzia con un aspetto anche fondamentale la incapacità del sistema partitico di quell'assetto di realizzare riforme costituzionali e riforme elettorali perché questo tema non nasce quindici anni fa il tema delle riforme è un tema
Che percorre una parte significativa della storia della cosiddetta Prima Repubblica
Ma c'è stata una lunga fase durante la quale
Le forze politiche di allora erano ostili alle riforme costituzionali e istituzionali la democrazia cristiana perché riteneva che il suo assetto di potere
Comunque le fosse garantito anche dal sistema proporzionale l'allora Partito comunista perché giudicava il proporzionale come un elemento della democraticità del sistema politico e così via
Il sistema partitico
E incapace di quelle riforme che all'ora in qualche modo manifestavano la loro necessità
E che manifestassero questa necessità è stato evidenziato
Dal risultato del referendum sulla riforma elettorale
Perché è stato il referendum che ha abrogato il sistema elettorale proporzionale le forze politiche ancora allora erano il larga parte favorevoli al proporzionale
E è stato sono stati i cittadini che hanno
Liquidato per così dire il proporzionale mettendo il sistema politico e la sua classe dirigente di fronte alla necessità a quel punto intervenuta l'abrogazione
Di trovare una nuova formula elettorale
La nuova formula elettorale quella che è stata definita nel linguaggio nel linguaggio giornalistico il Mattarellum con un sistema
Per tre quarti maggioritario in collegi uninominali a turno unico con una parte proporzionale
Ed è su quella base che sono state che sono state tenute alle tre consultazioni politiche generali precedenti quella dell'aprile scorso
Queste tre elezioni
In qualche modo realizzano un sistema bipolare cioè in questo caso una transizione tra il precedente assetto che era tripolare multipolare vogliamo definirlo come vogliamo
Oppure no
Cioè si è andati verso il bipolarismo o non si è andati verso il bipolarismo qui bisogna distinguere la meccanica dagli il dato meccanico rispetto al dato culturale
Dal punto di vista meccanico a me pare che sostanzialmente con riferimento alle tre legislature precedenti e si possa parlare di un assetto in qualche modo bipolare fermo restando sia sempre chiaro che bipolarismo non significa bipartitismo
E sono concetti profondamente diversi e non è necessario in questa sede
I in istituire ulteriori ulteriori precisazioni
In sostanza nonostante il lungo precedente multipolare tripolare multipolare in vigenza di questo sistema prevalentemente maggioritario sia pure con una serie di fattori distorsivi sui quali è stata richiamata l'attenzione forse con troppa enfasi
E abbiamo avuto delle coalizioni dotate di basi numeriche in grado di consentire la governabilità e la vera e la durata dell'esecutivo
E abbiamo avuto sostanzialmente un'alternanza
Certamente nella legislatura nata nel domanda quattro sia una scissione la scissione della Lega
E la crisi del centrodestra e non a caso il centrodestra perde nel novantasei il che evidenzia in qualche modo
In qualche modo il sistema elettorale
Attraverso sue specifiche modalità ha finito per penalizzare nella scissione e la coalizione che ne è colpita nella legislatura nata nel novantasei c'è nel centrodestra e nel centrosinistra un cambio di presidenza del consiglio ci sono cambi di presidenza del Consiglio ma ciò non esclude la persistenza di per sé della meccanica bipolare
Nella legislatura nata nel due mila e uno c'è una costanza sostanziale di governo e di presidenza del Consiglio nonostante un'amica che è una micro crisi di governo quindi a me pare che la meccanica
Bipolare in qualche modo Attraverso sia pure una riforma certamente non perfetta
Abbia presentato otto alunni suoi elementi di riconoscibilità
In questo senso è sotto questo profilo e in quest'ambito
Si può dire che la transizione
Dal sistema multipolare al sistema bipolare
è stata ragionevolmente e apparsa ragionevolmente in via di superamento
Più complesso il discorso sotto il profilo culturale
Cioè sotto il profilo della cultura bipolare
Si è realizzata in qualche modo con delle criticità con degli aspetti di problematicità una linea di tendenza bipolare ci sono elementi culturali di bipolarismo
Qui i fattori di incertezza sono certamente più alti
Anche al di là dell'enfasi polemica dei detrattori del sistema elettorale e del suo profilo ampiamente forse non totalmente maggioritario ma queste incertezze e le connesse claudicante se per così dire dell'assetto bipolare sono prodotte prevalentemente dalla formula elettorale con la quale si è votato nel novantaquattro nel novantasei nel due mila e uno
La mia risposta è no
La mia risposta è che i problemi certo assai seri ma forse anche alquanto ingranditi per esigenze partigiane
I problemi del bipolarismo della cosiddetta Seconda Repubblica
Rinviano prevalentemente va da sé non completamente perché è ovvio che fenomeni di tale vastità si iscrivono in contesti Poli con direzionali in contesti molto di fatto regali
Dicevo questi elementi di criticità rinviano ai lasciti culturali
Non positivi della realtà precedente ai profili ideologici e chiusi e di molte forze partitiche di più di una famiglia politica
Tali lasciti sono andati oltre i confini terminali della Prima Repubblica sono del resto i lasciti che pur nella crisi della prima Repubblica le hanno impedito
Una qualunque riforma in prima persona della legge elettorale
Modificata poi solo in ragione delle effetto abrogativo del referendum popolare
E sono i lasciti
Che non soltanto hanno reso faticoso il cammino del sistema bipolare ma che successivamente hanno condotto alla nascita del sistema elettorale orrido con il quale abbiamo votato nell'aprile scorso
Io ritengo che l'obiezione che si muove spesso contro il marco il Mattarellum lo dobbiamo modificare è stato modificato perché
Non è riuscito a tale formula a cambiare in senso bipolare la cultura delle forze politiche
Sia una obiezione eccessiva
Io ritengo ma su questo poi ci diranno cose più puntuali sicurissimamente i nostri colleghi che a vario titolo si occupava di comportamento delle della degli o del del pubblico io ritengo che il pubblico e sia più bipolarista delle élite politiche in questo Paese
E ritengo che
Tre
Elezioni politiche generali siano state un tempo
Ridotto
Rispetto
Alla esigenza
Così vasta di orientare riciclare in classe B poi in chiave bipolare il sistema partitico
Una impresa che incide sull'elemento culturale non è mai una impresa che si realizza nell'arco di pochi anni e necessaria una durata più ampia perché si possa pervenire
Ha un risultato incidente sulla capacità della cultura di modificazioni significative
D'altro canto non mancano taluni segnali di semplificazione bipolare
Nel sistema
Politico del nostro di questo di questo nostra fase nonostante il parcella ritmo partita dico
Pensiamo per esempio all'ipotesi del Partito Democratico nel centrosinistra all'ipotesi del partito della libertà o come si chiama nel centrodestra queste sono pur sempre in qualche modo delle spinte che evidenziano
La esigenza di un superamento di quelle remore culturali che nel derivando dalla esperienza della Prima Repubblica ed essendosi trascinate nella cosiddetta Seconda Repubblica
E meritano di essere
Superate
Tuttavia un insieme di fattori ha condotto alla modificazione del sistema elettorale
Cioè è stata certamente una valutazione non adeguatamente analitica delle ragioni disfunzionali del bipolarismo
C'è stato il timore di una sconfitta catastrofica del centrodestra con il Mattarellum
Ci sono state vocazioni cosiddette neo centriste alleate di fatto con le forze minori specie collocate nell'area della sinistra radicale
Anche come indirizzo di lotta per il superamento nel centro destra della leadership di Silvio Berlusconi
Questo cosa significa questo significa che a mio avviso sia riaperta folle incognite relative
Una transizione che sia pur faticosamente andava verso il traguardo di una soluzione positiva
E una transizione comporta sempre costi alti
Prima mi si chiedeva da parte di un cortese giornalista ma che che valutazione ma e la valutazione
Mi pare relativamente agevole un sistema politico
Che costantemente in fibrillazione e un sistema politico che non offre garanzie di prevedibilità
Alla società civile al cosiddetto sistema economico sistema sociale sistema professionale sistema delle impresa e così via
Un sistema politico che ha una sua misura di stabilità e un grande fattore per la capacità operativa della cosiddetta società civile nel nel suo complesso
La mancata stabilizzazione del quadro politico comporta appunto costi alti
Questi costi alti includono una ricaduta nel tripolare Isma'
In altri termini è inevitabile una ricaduta nel Tri Polaris mo'io non credo non credo che questo sia necessariamente l'esito al quale potrà aggiungere questo sistema politico intanto c'è un primo elemento da considerare ed è la durata del governo in carica
Ed anche naturalmente della coalizione di maggioranza come base di governo i due aspetti sono in qualche modo distinti ma naturalmente e sono anche intrecciati
Poi c'è l'interrogativo di fondo ed è un interrogativo sistemico che è necessario prendere in considerazione
A quale scopo tendono le spinte cosiddette neo centriste
A ricreare lo schema destra centro sinistra tipico dell'ottica tripolare nella concezione che questa sia per così dire l'autentica vocazione del sistema politico italiano
E questa può essere certamente una lettura perché vi è certamente un segmento della classe dirigente del nostro Paese della classe politica del nostro Paese che ritiene che il tripolare Isma'con un centro con certe caratteristiche
Capace di muoversi nei confronti delle due ali
In una secondo modalità di volta in volta capaci di sfruttare al meglio l'alleanza ero con l'uno con l'altro e considerato da alcuni segmenti della classe dirigente del nostro Paese l'autentica vocazione del nostro sistema politico
Oppure altra ipotesi
Sì ho finito non appena sono alla penultima non ha più l'ultima alle alla penultima battuta oppure altra ipotesi
Questa
Questa transizione tende alla decomposizione di due poli in vista della nascita di un centro forte
Quanto basta per aspirare al ruolo di polo alternativo alla sinistra
In una configurazione sistemica nella quale il dato di transizione tripolare sia strumentale all'edificazione di un nuovo bipolarismo così affronta affrancato sia dalle scorie ideologiche chiuse
Tipiche del tripolare Isma'della Prima Repubblica e sia anche delle disfunzioni della cosiddetta Seconda Repubblica questa è l'altra ipotesi che non si tenda ad un tripolare Isma'attraverso
Queste vocazioni neo centriste ma si tenda piuttosto ad un nuovo bipolarismo
Configurato non più come centrodestra verso centrosinistra ma come centro verso sinistra
Oppure ancora possiamo fare una terza ipotesi si vuol dar luogo a un sistema partitico che sia solo marginalmente tripolare ma in realtà caratterizzato dalla presenza al centro di una coalizione non di un partito
Di una coalizione predominante coalizione formata dai versanti moderati della buona il centro sinistra e dell'attuale centrodestra per così dire sempre destinate a governare
Ecco questi sono i tre grandi interrogativi si volta ornare al centro altri Polaris Mozzi vuole
Un tripolare Isma'per scardinare l'attuale bipolarismo e crearne un altro si vuole costituire una coalizione dominante al centro che in qualche modo marginalizzati tutte le forze necessariamente minori che a questo punto vengono collocate al centrodestra o al centro ad alla destra
Alla sinistra
Di questi solo tre grandi interrogativi
Sono
Tre interrogativi rispetto ai quali e concludo
E diventa cruciale
La scansione dei tempi
Cioè l'agenda del sistema politico italiano
Nel corso dei prossimi mesi e danni perché ci sono passaggi che hanno a che vedere con le modificazioni del sistema politico partitico
Che hanno a che vedere con la modificazione del sistema elettorale come pare si voglia realizzare che hanno a che vedere con eventuali riforme costituzionali
Debbo dire
E concludo davvero poi mi eventualmente mi riservo se ci sarà un secondo giro di aggiungere qualche piccola cosa
Che
L'esperienza di queste legislature non depongono a favore di tentativi di nuove riforme costituzionali
Io sono in commissione Affari costituzionali da quattro legislature ho fatto parte della Bicamerale
Ho visto quello che ha fatto di negativo il centrosinistra con la sua riforma costituzionale quello che ha fatto di negativo il centrodestra con la sua riforma costituzionale
Mi sono ad un certo punto rallegrato che la Bicamerale abbia concluso i suoi lavori perché se li avesse portati a conclusione sulla base di quelli che erano certi intendimenti di questa classe dirigente di questa classe politico-parlamentare ne sarebbero uscite delle dei risultati di vasta negatività
Credo perciò che il discorso sia oggi più politico che istituzionale
Più politico
E che istituzionale vuol dire naturalmente intervenire su quel che è rimasto della riforma del sulla riforma del centrosinistra perché quella del centrodestra è stata cancellata sulla riforma del centro sinistra cercando di modificarne una se agli aspetti negativi
Leggo che c'è c'è il proposito di di di proporre
La riduzione
Del numero delle Province c'è stata una sorta di eruzione
Destra centro sinistra tutti uniti nella creazione di nuove Province tutti predicavano tutti predicavano il Gianfranco Pasquino ride perché sa che questo è un mio vecchio cavallo tutti predicavano il il federalismo e tutti creavano nuove province tutti sollecitavano nuove province
Prefetto questore comandante provinciale dell'Arma comandante provinciale della Guardia di Finanza e così via una follia naturalmente cose di questo genere a cose di questo genere bisogna porre riparo altre
Al altri grandi interventi prima di aver chiarito una serie di questioni politiche
Mi perderebbero estremamente cauto in questo tipo di impegno e scusatemi se forse sono andato qualche minuto
L'angolo di visuale romano non è risultato molto confortante vediamo se a Parigi ci vedono un po'meglio ci
Innanzitutto vorrei dire che sono molto onorato dell'invito e ringraziare per questo invito gli organizzatori del convegno chiedo subito scuse per il mio italiano sperando che sano un po'capito
Ovviamente gli ho prenderò uno angolo diverso sull'argomento di questa tavola rotonda che intitolate la democrazia italiana una condizione permanente io direi cercare di rispettare il tempo così avremmo forse il tempo anche né un dibattito con il pubblico
Che secondo me sarebbe piuttosto più interessante piuttosto detti parlare in transizione di parlare di democrazia il mutamento
Che voglio dire con questa prospettiva
Per me in questa prospettiva l'Italia è un caso fra diverse altri casi di mutamenti della democrazia con ovviamente alcune specificità
Pensavo fare fare un intervento con duelli né di riflessione la prima appunto su una riflessione sull'i mutamenti della democrazia nel caso italiano e in un secondo tempo che non potrò fare
Per il momento forse in secondo giro lo farò con una comparazione con la Francia
Se mi limito al caso italiano io prendo un esempio di refezione teorica fra tanti altri che è stata fatta sulla democrazia la democrazia dell'opinione o la democrazia del pubblico
In Francia e non solo in Francia un autore molto famoso per questo questo motore si chiama Bernardo Manna che ha scritto un libro che una prima versione è stato pubblicato in Italia poi una seconda versione francese poi inglese poi tedesco poi svetta in Svezia in tutti i Paesi si chiama sì dubbia non no o pesantezza Principi del governo rappresentativo
Non è perché un francese che lo difendo oggi ovviamente non c'è nazionalismo nella mi nel mio intervento
Però questo libro è molto interessante perché per non dare molto in fretta Derna ma non cerca di fare una distinzione storica dei mutamenti della democrazia ancora una volta per non dare molto in fretta
Secondo lui all'Ottocento c'è stata la democrazia dei parlamenti
Poi al ventesimo secolo c'è stata la democrazia dei partiti
Poi saremmo adesso entrati in una nuova fase che sarebbe la fase della democrazia o dell'opinione lui parla della democrazia del pubblico
E secondo lui questa ultima versione questa nuova fase e quasi inevitabile cioè non scelto possibilità di andare indietro
Ovviamente dà una mano e un teorico non interessa tanto i casi specifici
E quello che penso e questo che questo libro delinea un quadro teorico molto interessante per capire il caso Italia perché ovviamente sicuramente i tratti che indica per la Manna per definire la democrazia del pubblico o dell'opinione sono chiari e molto chiari specialmente per noi
La personalizzazione della vita politica l'importanza dei media la crescita del numero di lettori indecisi può razionali
La riduzione dei club ruolo di partiti
E il declino delle culture politiche tradizionali anche insediate nei diversi territori
Ovviamente conto si legge questo libro si pensa quasi meccanicamente Alitalia
Eppure io vorrei discutere il modello
Sì
E vero ed è una manna che ha scritto questo libro nel novantacinque concepito un po'prima ha quasi profetizzato come tanti altri quello che è successo e che succede sempre in Italia
Ovviamente l'importanza della personalizzazione
Il ruolo dei leader alle capacità non utilizzare indifesi sostegni la relazione diretta crollati di vigevano in il declino del ruolo di partiti il declino delle culture politiche tradizionale
Il numero crescente di lettori che fanno la scelta all'ultimo momento secondo i dibattiti e l'offerta politica eccetera
Però
Secondo me e ne discutiamo molto cambia una manna secondo me lui non ha visto elementi che vanno contro il suo modello e che pur
Intonso no presenti secondo me nel vostro Paese
Che sono questi elementi che fanno discutere il modello
Primo elemento
La grande debolezza della democrazia dell'opinione
Quello che mi stupisce
E il fatto che questa forza dei leader di cui si parla spesso né i mutamenti delle democrazie europee occidentali in Generali specificamente d'Italia
A esattamente lo verderame dai si dice in francese cioè non solo rovescio dalla metà iniziò esser stanco quindi altro alcune parole in francese
Il rovescio della medaglia il leader e forte però e soprattutto nel caso di Silvio Berlusconi sopra esposto
Alla televisione sopra esposto alla competizione politica wondo perde subito non so lo il suo campo in difficoltà e lui stesso che esposto si mette molto in difficoltà
Nel passato conoscevamo il sistema c'erano diversi partiti in Italia come in Francia come nelle democrazie che potevano vincere o perdere le elezioni
Però la durata divinità del leader del partito vincente o perdente poteva andare al di là della vittoria o della sconfitta elettorale
Nel caso della democrazia e dell'opinione il leader si e forte e siamo quasi impressionati tutti della forza del leader specialmente perché sa usare deleteri dizione e tutti scriviamo su questa forza però nello stesso momento questo leader a da fare con il sintomo della sconfitta che lo mette subito in discussione l'abbiamo visto con Berlusconi però l'abbiamo visto in Francia
E questo che volevo dire se abbiamo un secondo tempo però il caso di giornali Cespa emblematico
Nel due mila e due quando eliminato al primo turno d'elezione presidenziale
Presente subito le si demolizione è vero che oggi vorrebbe ritornare però in condizione molto difficile per quindi questo il primo elemento discussioni del Montello questo modello
Molto interessante di Bernabé Manna di questa vittoria della democrazia dell'opinione dell'iter può essere discusso perché ci sono elementi di di Porlezza all'interno del modello della democrazia dell'opinione
Secondo elemento disc di discussione
Quello che mi stupisce molto questo il vantaggio di parlare in Italia come straniero perché così o cosiddetto sguardo dell'Indiana quassù la vostra realtà
Quello che mi stupisce molto e che precisamente perché avete conosciuto abbiamo conosciuto dieci anni di Berlusconi del berlusconismo
E il fatto che la democrazia representative va in Italia invece di essere indebolita
Invece di essere indebolita è stata secondo me rafforza
La forzata dal fatto che c'è una sfida nuova Bob quella incarnata da Berlusconi come modello della democrazia e del pubblico e dell'opinione
E che in quindi forse come mai durante questi dieci anni c'è stata affermata c'è stato affermato il ruolo che la Costituzione il Presidente della Repubblica ha avuto un peso istituzionale forse ancora più forte che nel passato e secondo me e questo un elemento discussione i partiti politici di cui volti te in permanenza sono sul declino secondo me diciamo per andare molto in fretta che è più complicato
E più complicato non solo come l'ha dimostrato fra diversi Autori Mauro Calise sul ruolo dei partiti nel sistema politico oggi
Però anche sull'elemento e lo so che l'elemento di discussione col mio amico vivo ogni volta che ci vediamo ci vediamo molto
Io come francese
E questo non mi dà nessuna vittima legittimità scientifica però come francese io sono stupito del ruolo occorra oggi di partiti politici in Italia nella società
Non solo con il numero di iscritti che esistono nei partiti niente da vedere con il numero di iscritti in i partiti francesi però anche con un un un un solo esempio
L'Italia alla differenza della Francia e ancora un paese nel quali partiti possono chiamare a mobilizzazioni di strada a manifestazioni quando il centrosinistra dal potere tante volte la Casa delle Libertà Forza Italia chiamato manifestazione a Milano o nel che cita dove c'erano centinaia di migliaia di gente
Il piccolo partito di Rifondazione comunista ha fatto una manifestazione alcuni Raffa anni fa a Napoli nel quale c'erano centocinquanta mila persone in Francia impossibile un partito quando vuole chiamare una manifestazione fa una cosa soprattutto non chiamare come partito la manifestazione perché non c'è se non c'è nessun quindi cerca di creare associazioni diverse per chiamare la manifestazione quando la sincera cerca di organizzati me l'infezione in manifestazione oggi contro il governo di Vesta se il partito socialista
Vuole organizza manifestazioni soprattutto non organizza perché non ci sarà nessuna quindi credo che questa l'idea è la seguente secondo me e il secondo elemento di discussione del modello di Berna Manna esiste o ancora un peso non solo della democrazia Representative Mandelli organismi che fanno questo
Questa democrazia rappresentativa e aggiungo un altro elemento forse mi dispiace molto di dirlo a causa della massa prende la mia formazione di storico lo so che ci sono altri colleghi qualche anonima formazioni storni storico però io sono molto colpito della presenza del passato nel presente del la politica italiana due esempi la permanenza e questo io dico ne sa molto di più di me
La presenza e la permanenza dell'atterrita di eternità detto avete capito idealità specialmente in questa città di Bologna nel centro
Dell'Italia però anche la forza la potenza che può avere il dibattito l'argomento usato come risorsa politica di Bird a Berlusconi alle ultime elezioni dall'anticomunismo cosa che non esiste in Francia malgrado il fatto che come sapete il comunismo è stato forte e più staliniano più operai lista finita
Terzo elemento di discussione del modello della democrazia dell'opinione del pubblico primo la debolezza all'interno del modello
Secondo elemento il fatto che c'è sempre secondo me non solo una permanenza della democrazia Representative appello forse un array attivazione sono un po'provocatoria lo faccio a posto terzo elemento mi sembra molto interessante appunto perché c'è stata la sfida di Berlusconi ripresentata dal caso Berlusconi
Terzo elemento il fatto che in Italia più forze che in altri Paesi e più che in Francia
Sì sono stati inventate e manifestate forme nuove di partecipazione politica
L'importanza delle manifestazione dei girotondini importanza dei manifestazioni pacifisti il ruolo degli associazioni importanza di tutti questi movimenti sociali l'importanza anche dell'evento del quindici ottobre scorso dalle primarie anche se i partiti hanno giocato un ruolo e era ragione per questo
Per la quale queste primarie hanno avuto un'importanza tale in Francia e negli altri Paesi perché era visto fa il suo vero questo un altro dibattito
Forse come una possibilità nuova di legame fra partiti e società civile
Insomma anche se possiamo vedere molto limite a queste associazioni a questi movimenti sociali sappiamo bene che è solo una certa categoria di gente che ci partecipa noi noi noi personalmente per il nostro tipo di mondo c'è la gente che vive in grandi città la gente che ha un alto livello di educazione la gente che è molto impegnata
Molta gente che viene dal settore pubblico
Lo sappiamo però imminenti c'è un indice di una trasformazione insomma avete capito mio ragionamento e concludo su questo
Sì l'Italia è un caso interessante non come Andom maniglia
Per un caso interessante con le sue specificità dei mutamenti della democrazia sì è vero l'Italia forse almeno in Europa forse con il caso inglese apportato molto in avanti il fenomeno della democrazia e dell'opinione del pubblico
Però
Nello stesso tempo a causa prese sempre precisamente di questa sfida
Alcune forme di democrazia Representative sono stato lì lanciate e poi e non solo bilanciate però voi adesso siete d'una banalità terribile
Ha dette a ogni elezione importante l'alternanza come noi siamo veramente gli stessi ogni volta che c'è lezione nazionale cambiate le maggioranze quindi da un certo senso c'è una banalizzazione della democrazia e poi ultimo argomento
Non solo avete tutto questo però avete un altro caso una forma di inventa il vita antichità avete capito creatività forse di nuove forme di partecipazione democrazia grazie
La banalità di cui parlava alla sbarra verso del nostri su e giù elettorali anche una spiegazione nelle radici basse
Spiegazione che chiunque sia al governo in questo peso io mi occupo di politiche pubbliche di amministrazione
La prestazione dell'apparato non cambia
L'elettorato prevalentemente incavolato contro il governo e quindi cambia maggioranza di cinque vedremo solita corridoio
No no no il voi vivo
Il voto
Non mi piace la rimane stabilito sono sono tollerante no io non guida magro paga no che propaganda Ilvo Diamanti e non tanto davvero vi ringrazio dell'onore che mi ha fatto in questa in questa sede partecipare a all'apertura di questo di questo congresso no sono ipersensibile perché in questi anni sono stato chiamato Ivo il do Ivano Ivano
Il Rio più volte di recente e di cognome da Monti Damiani dammi anti fino al massimo di amanti che
Io sono molto geloso del mio cognome che un plurale diamanti e del mio nome che mio padre mi ha dato perché lui pensava nessun altro si chiamasse così a suo figlio doveva essere diverso da tutti gli altri
Non aveva interne Tassone avrebbe scoperto che solo in Italia ce ne sono circa due mila che stanno più o meno tutti nella zona tra Livorno
Per non parlare del della Finlandia la sono con le due e le ma ce ne sono tantissimi scusate questa discrezione era proprio
Una battuta certamente non non era mia intenzione fare propaganda politica in questa sede salta
Vorrei e anch'io con me professor Freddi
Anticipato ragionare un attimo sul piano del linguaggio anzitutto sul linguaggio
La scienza sì nutre e si alimenta di linguaggio una differenza tra linguaggio comune linguaggio scientifico che il linguaggio scientifico deve definire
E noi definiamo ciò che avviene in Italia da
Circa quindici anni
Più propriamente da tredici anni con
Questa formula transizione
Non è vero che si tratta di una formula usata nel linguaggio giornalistico
O nel linguaggio politico
Non è vero perché basta fare un Censimento rapito
Dei titoli dei contributi fatti da colleghi
Presenti anche qui in sala
Negli ultimi quindici anni sul caso italiano per vedere che la prima parola che rientra la più usato è proprio questa transizione
Quindi transizione e usata all'interno del linguaggio scientifico come definizione di ciò che sta avvenendo in Italia dopo il novantuno dopo il referendum del novantuno
La seconda formula che viene adottata e l'altra formula che anche questo non è giornalistica previene usata da noi e se io ormai è un criterio per definire linguaggio scientifico non è un altro non è o altro da quello di censire le parole chiave il lessico degli scienziati politici o sedicenti tali cioè noi
La seconda parola e prima seconda terza Repubblica noi abbiamo due grandi famiglie di interpretazioni
Riso con l'interpretazione di ciò che è avvenuto dopo novantuno ma famiglia che usa il privilegia la categoria e quindi la definizione della transizione un'altra famiglia che privilegia la formula della Prima Seconda Terza Repubblica e La Repubblica numerata
Guardate che c'è chi oggi parla di Terza Repubblica
Mauro Calise popolo se vogliamo andare nel giornalismo colto Giuliano Ferrara che però attende che cada il vero fondamento dalla Seconda Repubblica cioè la magistratura
Ma c'è anche chi parla del di Prima Repubblica Prima Repubblica e che questa è una Prima Repubblica ho una repubblica in attesa di liberarsi dell'i caratteri della Prima Repubblica lo stesso Clouzot Fisichella indicato qualcosa di questo genere cioè di una Repubblica non riesce a liberarsi in qualche modo del suo passato
Però io vorrei fare prima di illustrare minimamente le differenze fra queste due interpretazioni che cosa stanno a sottolineare vorrei dare un ulteriore
Contributo lessicale che secondo me è rivelatore
Esiste l'uso del concetto di transizione associato alla parola democrazia tra gli studiosi di politica
Risiede si riferisce ai Paesi non democratici
Alla ricerca della democrazia
Tutta la letteratura internazionale sulla transizione riguarda i Paesi sudamericani paesi dell'est africani quelli in cui si costruisce la democrazia
Quelli dove si passa da un sistema un regime alla francese di non democrazia a un regime di democrazia la transizione nel fatto che noi parliamo così tanto di transizione visto siamo scienziati politici
Sottolinea il fatto che noi immaginiamo che veniamo da un'assoluta una situazione non democratica o di democrazia no ma la Mark l'anomalia italiana la domanda democrazia anormale
E ci stiamo avviando cerchiamo di avviarsi a una situazione di democrazia normale e che quindi ancora non lo siamo
E significativo è sintomatico che noi mutuiamo questo tipo di linguaggio nell'utilizziamo anche con continuità però è vero diceva professor Frati all'inizio principale significato della transizione
Non è tanto quello del mutamento
E del passaggio
Si va verso un modello
Di democrazia tra virgolette compiuta eravamo una democrazia incompiuta chiusa
Stiamo cercando di costruire una democrazia nuova
Anche questo su non è un caso sottolinea
Un approccio ed è un approccio progettuale una concezione in questo caso della politica della democrazia ma anche degli studiosi della politica della democrazia di tipo positivista quasi illuminista
In parte giuridico istituzionali sta
Cioè la possibilità per noi di progettarsi
Una democrazia normale avendo evidentemente un modello di democrazia normale o di democrazia compiuta
E quindi chi parla di transizione
Ha in mente una transizione che avviene per riforme riforme del sistema
Degli elementi che caratterizzano il sistema
Chi immagina che perde parla c'è chi immagina un futuro oltre alla transizione l'immagine attraverso grandi riforme e grandi riforme fatte da grandi attori istituzionali
Colleghi
Presenti a questo tavolo in sala illustri immaginano proprio queste
C'è questa transizione non si è compiuta
Perché non è andata in porto la riforma istituzionale immaginata dal centrosinistra con la Bicamerale o questa ultima riforma istituzionale definite delineata dal
Dal centrodestra se questo fosse avvenuto noi saremmo finalmente giunti nella Seconda Repubblica e saremmo usciti dalla transizione
Guardate che
Chi parla invece di Seconda o Terza Repubblica sposta normalmente l'attenzione nei suoi testi nelle sue ricerche
Dei fattori agli attori dalle istituzioni agli attori ai soggetti
Si è fatto riferimento prima libro di Mauro Calise sulla Terza Repubblica Mauro Calise autore di un altro libro da un perché ha un bel titolo evocativo
Quello
Del partito personale
E quindi della Repubblica personale della personalizzazione della politica il che ne ha fatto credo contrariamente alle sua intenzione una specie di ideologo del partito il personale
Cioè in realtà l'idea di chi parla della Seconda Repubblica e che c'è un cambiamento definito
Dagli attori di riferimento
Prima era la repubblica dei partiti
Per usare anche il linguaggio di Manenti
E poiché da fare una repubblica dell'opinione un'area una democrazia del pubblico centrata sui presidenti sulle persone per cui la via la strada che viene in qualche modo immaginata mai in modo diretto ma in modo diritto in Italia questo non è mai avvenuto non lo dirò fra poco
Ma di fatto per piccole riforme e che noi
Si progetta poco alla volta una repubblica presidenzialismo diffuso
Anzitutto dove le resistenze istituzionali sono più bassa parlava poc'anzi freddi di ciò che avviene nelle amministrazioni locali
Si è riformato anzitutto dal basso dalle amministrazioni locali
Per cui ogni scarica è stata di fatto personalizzate
E si è affrontato con la crisi quel deficit di consenso che aveva travolto in qualche modo il nostro sistema dal basso attraverso l'azione diretta dei sindaci pensione diretta dei presidenti le province alla fine fino a giungere all'elezione diretta dei presidenti delle Regioni
Siamo diventati cori poco alla volta una sorta di l'uovo del prisma presidenzialismo periferiche mentre di fatto avanzava al centro
Di fatto nuovo una nuova forma di personalizzazione aperta dalla democrazia di pubblico da colui che nel maggiore interprete sicuramente Silvio Berlusconi ma poi in qualche modo imitata riprodotta anche dagli altri
Noi siamo diventati di fatto una sorta di Repubblica fondata sul premierato sul ruolo del presidente del del consiglio e non importa che non venga eletto direttamente e poi ci sono sempre
Quei meccanismi
Ad attivi
Quelle arguzie quell'astuzia attraverso le quali poi tu voti una coalizione ma attraverso quella coalizione voti anche il presidente
Che ha il nome di quella coalizione caso e libertà per Berlusconi
Democratici oppure Ulivo per Prodi
E siamo diventati una repubblica vagamente presidenziale
Dove il presidente ha poteri sempre maggiori di controllo di contrasto tanto più quando è cresciuto in quanto più è cresciuto e una democrazia dello pubblico dell'opinione il ruolo del Presidente del Consiglio che è anche
O può diventare o è stato presidente
Di del più importante gruppo mediatico italiano ed ecco che il presidente diventa della Repubblica una sorta di
Garante contro potere
Non per fare comparazione quella faccio davvero come si conviene
Tavola rotonda dove ho già sto già esaurendo il tempo e mi ha riservato però siamo quasi come un presunto semipresidenzialismo alla francese Marc
Col Presidente ed è il Vito il presidente del Consiglio della Repubblica che si bilanciano reciprocamente che si oppongono essi contrastano l'un l'altro
Quando rappresentano o sono espressione diciamo di aree e anche di sistema di culture politiche diverse
Per cui la seconda Repubblica è la Repubblica personale la democrazia personale la Terza Repubblica sarebbe definita dal ritorno dei partiti e quindi la Repubblica di nuovo
Dei partiti sancita dalla legge fatta in fretta e furia nell'autunno scorso dal centrodestra con è evidente obiettivo primario dei indebolì eccidi di ridimensionare il vantaggio
Del centro sinistra comunque saremmo in una nuova fase nella quale ritornano i partiti controllano le nomine dei presidenti a livello locale o ridente mente
Anche attraverso i progetti che vengono fatti istituzionali si addomestica il ruolo del Presidente della Repubblica si potenzia il ruolo del premier
Ecco
Dal mio punto di vista fatta questa premessa che poi dato il tempo è quasi intero mio intervento era
Stata questa mia premessa sulle definizioni della transizione dei passaggi di camion e di democrazia a me resta l'affare semplicemente Grassano fare alcune osservazioni che voglio volutamente in quel fin questo caso provocatoria tavola rotonda e serve anche a questo
Allora la prima osservazione che faccio è che
Questo Paese in transizione da quindici anni
Almeno da dodici anni cioè dal novantaquattro
Vuota con
Un sistema cieco con un sistema politico diverso attori politici diversi e comunque in transizione almeno da dodici anni ha fatto quattro elezioni
Queste quattro lezioni hanno sancito
Di volta in volta la vittoria dell'altro schieramento
Quindi un sistema aperto
In questi dodici anni ci sono stati almeno una decina mi pare di governi
In questi dodici anni fatto fare un conto rapido i due Print noi abbiamo assistito bipolarismo con tutte le altri sedici ha parlato Fisichella raccordano bipolarismo piuttosto sostanzioso con molte sigle
Guardate in una dal dal novantaquattro a oggi nel centrosinistra abbiamo assistito a
Dunque trentanove sigle di partito che son presentate a livello nazionale più quattro diverse definizione a livello di coalizione ventidue il sito di partito nel centro destra tre a livello di coalizione
Nell'insieme sessantotto sigle che si sono affollate nella competizione nel nelle diverse competizioni elettorali sessantotto sigle di cui sessantun si deve di partito
Beh
Scusatemi una transizione che per dodici anni che dura quindici anni non è una transizione una tradizione che si adeguai si adatta a un bipolarismo con settanta sigle di partito di coalizione probabilmente una condizione
è un modello quasi istituzionale al quale ci siamo adattati
Tenete conto che in questi quindici anni siamo cambiati
Beh non siamo quelli della cosiddetta Prima Repubblica siamo bipolare sicuramente abbiamo il peso del Presidente del Consiglio sicuramente maggiore ripreso il presidente La Repubblica viva dio sicuramente maggiore di prima
Siamo una repubblica scusate lo dico proprio io fatta ma con un federalismo fatto male ma federalista più federalista della Spagna
Certo il problema è che siamo cresciuti per proliferazione di poteri locali presidenti dovunque moltiplicazioni di province conflitti di tra Regioni è stato tra regione e regione tra Regione Province tra regioni e città
Però è indiscutibile che oggi il potere delle periferie sia molto maggiore del passato allora qual è il problema problema che noi siamo un sistema
Fondato su una modalità di legislazione di cambiamento non normata e non governata dal sistema politico
Tutto a questo riformismo riformismo implicito che avviene per strappi dal basso e dalla società
Da parte di attori politici e sociali che producono appunto degli strappi a cui seguono degli adattamenti successivi ma abbiamo una serie di soggetti rivoluzionari che hanno prodotto questa situazione certe movimento referendario che dopo produce di conseguenza la riforma elettorale e per conseguenza anche l'elezione diretta dei sindaci abbiamo altri soggetti riformato rivoluzionari sicuramente questo modello molto raffazzonato di autonomia Isma'regionalismo è figlio della lega e soggetto rivoluzionario rappresenta di fatto a modo suo le le pelle pulsione le tensioni del Nord Berlusconi un soggetto rivoluzionario sicuramente interpreta affonda questo modello di bipolarismo senza di lui è difficile pensarlo chi pensa di organizzare qualcosa dopo dovrà fare i conti con un modello che si regge sul berlusconismo sull'antiberlusconismo
Altri soggetti che hanno cambiato tutto beh sicuramente le forme di partecipazione di cui parlava in precedenza Marc Lazar che hanno ricucito alla base i movimenti l'esperienza dei comitati su base locale che hanno come dire cementato un po'tutto
I sindaci noi siamo un Paese
Una repubblica l'ho detto altre volte lo ribadisco preterintenzionale siamo una democrazia preterintenzionale
Siamo diventati così abbiamo un nostro modello siamo cambiati nel corso del tempo
Per prove per errori per spinte per adattamenti
Guardate per chiudere
Effettivamente se voi poi ci pensate noi discutiamo di un Paese che dà l'idea di essere in transizione e così instabile
Ma lo dico per i molti colleghi che si intendono minimamente di statistica voi sapete quale Lerna il coefficiente di correlazione
Su base territoriale su base provinciale delle due coalizioni di oggi rispetto al novantasei
Uno cioè centrodestra punto novantadue centrosinistra punto ottantasei vuol dire che quasi tutti i cambiamenti di questa realtà dal punto di vista politica sono avvenuti in assoluta continuità sul territorio cioè che quando si è arrivato al massimo dire
Come dire riduzione della complessità è uguale dieci anni fa
Sapete qual è il lei arredi il Codice di correzioni Forza Italia il partito di plastica futuro il partito personale quasi punto novanta dal novantasei a oggi vuol dire che è radicato socialmente c'è c'è
Un'ultima notazione proprio per queste il problema è proprio questo
Noi ci stiamo muovendo da dieci dodici anni in un Paese che anche a livello istituzionale funziona esattamente come si rappresenta socialmente io faccio ogni Totti anni un'indagine sull'auto percezione degli italiani di propongo una decina di
Definizione e gli dico ma secondo voi in cosa si distinguono gli italiani rispetto agli altri paesi al primo posto c'è sempre l'arte d'arrangiarsi al secondo posto la creatività
Siamo assolutamente banali nell'arrangiarsi per fortuna e dopo dodici anni questa tradizione probabilmente più che transizione dovremmo cominciare a pensarla come un nuovo modello di istituzione un modello di democrazia
Ideale assolutamente no assolutamente no cioè come Marc Lazar ci dice sempre voi siete laboratorio della democrazia
Siamo le caviglie cioè va benissimo e il problema è che alle carie magari
Piacerebbe a volte essere anche osservare anche loro gli altri tant'è vero che nel due mila due quando si ritrovarono al secondo turno con le pay di mandare un e-mail dicendo benvenuti nel club delle democrazia normale
Allora proprio per chiudere
Io credo che il usare continuare a usare la formula transizione legata la democrazia
Definisca almeno tre problemi
Un problema di assoluta indefinitezza non siamo in grado di definire ciò che sta avvenendo se non siamo in grado di definire di accettare non riusciamo ad affrontarlo
Due la seconda notazione subiamo sulla base sociale e sul piano sociale
Guardate che questo non sta generando tracolli
In realtà il problema grosso e coloro che sembrò più sconcertati di tutto questo non sono manco colpiti i soggetti politici ma i politologi ai politologi la transizione fa paura mi fa paura perché da un lato
Gli mancano quei bei paradigmi che gli permettono gli permettevano di definire di fissare ciò che avviene dateci un paradigma per sollevare questo mondo questo sistema nei quali nel quale siamo dall'altra perché sono nostalgici siamo nostalgici
Sì parliamo di transizione siamo nostalgici di quella bella Prima Repubblica incompiuta dove chi stava l'opposizione resta all'opposizione che era in maggioranza e stava in maggioranza dopo le cose tutto sommato visto come sono andati i quarant'anni di democrazia andavano anche bene
Però almeno per nostro interesse dovremmo a mare le fasi di mutamenti perché nella Prima Repubblica non contano niente
Tocca adesso Renato Mannheimer sono curioso un po'di sentire se se qualche forma di
Ordinazioni incrociata fra lui e Diamanti su questo tema oppure no impollinazione se stesso se impollinazione allora no non lo so
Tutti voglio dire tutti hanno criticato l'approdo transizione
Perché forse hanno ragione fu fu hanno criticato anche la parola italiana perché gorgo quasi tutti hanno sottolineato che Doggett ciò di cui più di cui discutiamo non è limitato Alitalia riscontriamo tracce del nostro percorso in diverse
Esperienze e io volevo molto brevemente dedicare pochi minuti a parlare di quel soggetto di cui già Lazar eterna hanno
Fatto riferimento che in quasi che modo sì se ci pensate e stato al tempo stesso determinante rideterminato dei mutamenti più che di transizione sono mutamenti perché tradizione
Appunto ipotizzo un punto di partenza e forse anche mi via del punto di arrivo mentre io non ho idea
Assolutamente di due spingiamo e cioè ritiene questo famoso Pubblico questo famoso élite o meglio un mucche in più di elettorato
Questo elettorato possiamo chiamare come vogliamo alienato terza Italia politica disinteressato distaccato ma insomma che quali in misura vedrete vero
Cercherò di illustrarlo molto rapidamente in qualche misura dell'attore assolutamente poco citato da politici e talvolta anche da studiosi di questo mutamento più che di transizione
Un attore noto dicevo negli Stati Uniti vi ricordate zero limite voto e di di quanti anni fa decine di anni fa quel libro
Questo processo è già avvenuto in sintomatica correlazione con il mutamento delle Nicchi
Delle modalità e dell'importanza della comunicazione come dirò tra pochissimo c'è una relazione stretta
Tra le modalità ma non causale ma InterComm di interconnessione tra tecniche modalità di comunicazione e sorgere di questo la elettorato a me alienato non piace ma non ho trovato una cosa migliore elettorato alienato distaccato così via
Voi sapete benissimo come è andata almeno in Italia nella crescita di questo genere di elettorato noi siamo passati da un'epoca di vi ricordate appartenenza sub culturale
Quelli più giovani non non si musulmano neanche vissuta
Di radicate appartenenza che comportavano un'elevata partecipazione no si andava a votare tutte le lezioni non tanto per scegliere
Da questo prequel programmi anche adesso si sceglie naturalmente tra questo o quel programma ma per manifestare una propria identità
A non tanto una valutazione di policy mamma l'esenzione dell'identità queste subculture ci risparmiamo tutti non ce lo siamo detti molte volte ci sono andati irrompendo in certi casi come nel caso dei cattolici si eroso il legame no tra identità scelta di voto e che cosa ha portato a questo
Che cosa ha portato nel nostro Paese la illusioni di appartenenze sul culturali che davano d'identità anche politica io sono democristiano io sono comunista ha detto nessuno direbbe io sono di Forza Italia io sono dei DS anche quel che lo porta a meno che meno chiuso preludi cibo ce ne sono con l'orgoglio che si diceva un tempo
E ha portato a un vuoto di identità politica in termini di identità e anche di intensità della stessa
Ha portato in
Tilt
Specie nei giovani un vuoto di identità politica
Questo è uno dei lasciti che dipendere così al rischio della Prima Repubblica e qualcosa qual è stata la conseguenza di questo vuoto di identità politica
Portano via sino
Se no poi non smetto più
E che sta
Come sempre è stato lo sapete bene un progressivo allontanamento un progressivo disinteresse una progressiva percezioni di
Difficoltà e della politica per una parte consistente dell'elettorato italiano non per voi
La politica la cosa di cui noi discutiamo è una cosa assolutamente lontano in complessi devo dire che i media qui presenti aiutano invidio danno per scontata la conoscenza
Di certi avvenimenti e di certi fatti di certe dinamiche politiche che non torna non c'è il riassunto delle puntate precedenti come c'è nei telefilm
E tanti davvero non non non capiscono allora la politica viene vista come una cosa da costoro da questa che ho possiamo chiamare la terza Italia politica adesso dirò perché
Arrigo rapidamente alle conseguenze sulla transizione né come non saliente come un una roba che si gioca negli ambienti romani non importa che siano romani a Roma ma insomma trovata che non riguarda la mia vita
Cosa ha portato questo cura questa
Vuoto di di di di di identità a una terza una sorta te è stato usato per per l'Europa questo ma io vorrei qui riportare anche nei singoli Paesi di percezioni di deficit di rappresentanza
E cioè tutti questi partiti
Che una volta io mi sentivo che mi rappresentava quattro anzi facevo a meno di pensare bene su tutte queste tematiche della politica e la politica estera politiche interne il PIL tutte cose complicatissime tanto io sono un comunista il partito comunista mi in qualche modo agiva da facilitatori o democristiano con le vuole
A una sorta di che vede i partiti
Lontani distaccati lo sapete bene avete tutti voi studiato questi questo processo che porta spesso
Alla tentazione o di non votare del tutto tanto son tutti uguali oppure di cercare furbi nuove idea di i pescatori Bossi alla fine Berlusconi come partito diverso come diversa modalità più vicina a me cittadino ha di lontana dall'ideologia che non mi rappresentano che non capisco e che non capisco di rappresentare ora
Questo ho
Pezzoni Italia lontana
Si è
Cresciuto fortissimamente
Tra un attimo dirò secondo me da qua
E oggi è così rilevante da determinare l'esito elettorale
Da questo punto di vista non è vero che l'Italia divisa a metà tra destra e sinistra le città d'Italia
è divisa a metà ma da un altro punto di vista da una quota la più numerosa grosso modo se crediamo i sondaggi ma di questo discutiamo un'altra volta
Fatta da due terzi dei cittadini che in qualche modo si sentono legati
A un partito o più spesso a una coalizione Lowry votano magari cambiano all'interno della coalizione ma insomma son quelli che No More grosso modo li votano sempre la stessa cosa e e circa grosso modo più o meno un terzo di cittadini
Si dice trentacinque per cento adesso sapete come sono queste stime
Che possiamo chiamare alienati
Che
Non si sentono né di destra di sinistra hanno una piccola preferenza per il cento vesto per il centrosinistra e se vanno a votare tendono a ribadirla anche se sono disponibilissimi a mutare la propria coalizioni di tra virgolette appartenenza o di riferimento e non lo fanno sempre voi sapete si stima quattro cinque per cento ha cambiato ma le quello quello che ci interessa qui è la la disponibilità a farlo che decidono sempre credere ai sondaggi all'ultimo minuto quello che fa questi sono sono diversi dagli altri
Questo terzo e diverte sono quello medio basso come profilo sociale come livello intellettuale
Voi non mi conoscete nessuno furto sicuro qualcuno come me ma Toldo non leggono i giornali guardano tanto la televisione lo sapete ma di più quei bellissimi programmi di intrattenimento
Credo trash se volete
Hanno un'idea che i partiti sono tutti uguali e
Nella Lulu
Formazione
Sono attratti dai messaggi semplici i legati alla propria esperienza
Colf
Naturalmente se fatte un quesito sull'auto collocazione fanno fatica a collocarsi a destra o sinistra di solito dicono ma non so non si colloca non oppure si colloca nel centro e sapete che il centro per come dice dei sondaggi una sorta di rifugio per molti in realtà centro vero vero vedevo si può dire di centro che lo vedo solo una minima parte di coloro che nei sondaggi si colloca merce
Va bene qual è l'effetto su questo l'effetto è quello che è già stato sottolineato anche dalla Sardegna Arrigo
Rapidissimo e da Manna naturalmente questa grande crescita di importanza della comunicazione o meglio di un certo tipo di comunicazione
Va be'è stato già detto nel due mila uno è ridicola allora si era parlato così di mobilitazione drammatizzate cioè di una modalità di comunicazione specifica per questo genere di elettorato è una comunicazione diretta alla persona molto coinvolgente molto sugli interessi immediati meno tasse per esempio non su cose complicate il PIL il cuneo cosa sarà la e una sorta adesso
Il futuro devo fare più esami perché la forza di dare definizioni sbagliate se no mi brucio
Di concretizzazione diciamo della comunicazione se se ci pensate inizio di tutta la storia e nel primo caso della concretizzazione della comunicazione
E cioè con referendum sul divorzio lì fu forse la prima elezione in cui invece che di contrapposizione tra appartenenze chiese ideologiche sito o una roba concreta che si però mia cugina io sono contro il divorzio ma insomma io questa esperienza
Da allora si è andata avanti con questo trend di progressivo distacco del lettorato e di concretizzazione allora che cosa che cosa comporta
Tutto o sensibile chiedo scusa a elementi concreti allora l'ICI
Oppure a valori ma generici la pace
La pace è un valore assolutamente coinvolgente per questo genere di ritardo naturalmente la pace generica se voi articolati un pochettino diventa troppo complicato chissà dove l'Afghanistan
è difficile da sapere e sedici è confinante con l'Iraq
Voi qualcuno ride ma non è vero da
Una buona percentuale di voglio risparmiare i sondaggi libero ritiene questo e hanno forse ragione il allora i valori che non richiedono una un contenuto ideologico uno sforzo conoscitivo su questo
Loro questi sono mobilitati cosa vuol dire tutto questo e perché cinta con la transizione l'esistenza di questi sono tantissimi
Beh vuol dire che appunto tutto dipende molto dipende da modalità comunicative
è vero che c'è dell'altro come ha già sottolineato giustamente Lazar ne parliamo tra un secondo se un cono secondo ma da questo punto di vista gli studi sulle motivazioni loro
Il le tecniche comunicative lo stile di leadership a ultimo quesito un'importanza stava orda questo punto it
Lista c'è chi come è stato per un certo periodo il centrodestra il più attrezzato culturalmente per una tradizione di studi di marketing da questo punto di vista
Da un punto di vista il funzionamento della democrazia che cosa significa questo
Significa che
Ci sono questi due terzi che grosso modo più o meno all'incirca votano sempre a Sesto collezioni seri come sempre a votare
Questo terzo di volta in volta spinto omino dalla mobilitazione drammatizzate spinto dalla comunicazione decide se votare o meno magari all'ultimo momento decide sono questi che decide sono questi i pochi che determinano i risultati
Paradossalmente
Il voto del mio edicolante che è uno di questi che io vi voglio presentare
E che è convinto che l'Iraq sia confinante dell'Afghanistan che che decide l'ultimo momento per chi votare dopo il dibattito
Beh conta
Forse più di quello di tutti noi perché è il voto con tutto il rispetto credevo ai miei colleghi professori ai miei maestri credito d'il suo voto di Luigi conta sicuramente più del mio e determina in larga misura e quindi la capacità di persuadere Luigi
Che si può persuadere con certe tecniche
Detto naturalmente dipende dal sistema elettorale parlo adesso tutto smetto di scherzare ovviamente ma questo come dire portate il pesi diversi nella rilevanza nella salì Enza come si diceva dei dei voti e la democrazia del pubblico ed è come appunto dice Mana
Il ed è sottovalutata sia talvolta ad alcune
Analisi sia la cosa più straordinaria spessissimo dai
Dai leader politici alcuni meno e alcune di più da Berlusconi naturalmente DTT più conto altri di meno ma non sempre io credo che questa presenza e via così colpito di questa
Quota di elettorato malgrado tutto malgrado la continuità territoriale
Malgrado tutti gli altri gli elementi che pure sono stati che sono stati qui sottolineati sia poi il motore che spiega molti dei comportamenti e dei non comportamenti nella nostra
Nella nostra democrazia naturalmente a questa infatti già azione dell'importanza di questo
Attore della transizione
Sono state fatte obiezioni discussioni Lazzaro ne ha
Dal terminale sottolineata qualcuna sulle quali possibile discutere discutere il molto dico a Malta adesso sulla uno zero fine di Berlusconi che di lei vedremo
Sulla mobilitazione capacità di mobilitazione dei partiti
Perché si appunto come nel seggi Rotondi può avete visti oppure le mobilitazioni grandine mite cioè non so a meno che non sia su tematiche che mobilitano questi questi qui cioè la pace ma se passi dalla pace alla concretizzazione della pace
Dopo quindici più e quindi non so quanto queste obiezioni queste obiezioni queste fenomeni che pure esistano limiti non il finito limitano il ruolo fondamentale di questa terza Italia politica grazie
Vediamo se Angelo mi aiuta a tirare le somme
Guardi noi allora
Non mi ci provo proprio a tirare le somme e anzi cerco di parlare pochissimo perché credo che il pubblico dopo queste interessanti
Di questi interessanti interventi Goglia più riflettere che ascoltare un altro punto di vista e quindi brevemente dirò questo credo che la ragione di fondo per cui tutti si sono trovati a mal partito nel maneggiare questa cosa chiamata transizione è che né per percepiamo la futilità del ragionamento sulla transizione perché perché beh che i le società i sistemi politici cambino mutino da questo è ovvio e naturale la vita tutti che in tutte le società a tutti i sistemi politici quindi anche questo
I e e sperimentano cambiamenti la maggior parte dei quali certo preterintenzionale di perché tra l'altro la maggior parte delle cose importanti che accadono
Nella società sono appunto
Ho dovute una mano invisibile o effetti perversi comunque non decisi da da qualcuno ma in realtà la la vera ragione per cui ci si trova a mal partito nel maneggiare il termine transizione e che in realtà tutti più o meno confusamente sanno che è finito un ciclo perlomeno un ciclo in cui sono state sospese è stata usata ampiamente usata e abusata una certa retorica della grande riforma e questo che è finito
Diceva giustamente il professor Fisichella guardate che la grande discontinuità che abbiamo sperimentato è di circa sedici anni fa quando c'è stato il crollo dei di alcuni partiti storici dalla Repubblica e questo ha portato voi
Al referendum che non sarebbe mai passato se la classe politica non fosse stata in una situazione di uno stato confusionale ma in realtà il problema e la e la retorica dalla grande riforma precede di molto quel precede di almeno un decennio il il quella discontinuità
Sì perché in realtà che cosa accade accade che a un certo punto poiché il sistema dei partiti si trova in forte difficoltà siamo all'inizio degli anni ottanta cinque
Per varie ragioni perché c'è una sfida di India dei socialisti che però non riescono a sfondare elettoralmente
C'è una crisi di consensi del partito centrale
Della del sistema cioè la democrazia cristiana c'è un esaurimento strategico del Partito comunista
Siamo all'inizio degli anni ottanta e allora la via di fuga l'alibi la via di fuga e la riforma costituzionale visto che il sistema dei partiti in crisi tentiamo di affrontare la cosa talk affrontando la Costituzione toccando la Costituzione
Dopodiché abbiamo avuto tentativi a non finire di cambiare la Costituzione tutti falliti sistematicamente per il gioco dei veti incrociati
Fallimenti in due bicamerali nella cosiddetta prima repubblica fallimenti nella Bicamerale della Seconda Repubblica fino all'ultimo fallimento il la riforma del centrodestra sconfitta duramente nel referendum del venticinque giugno a questo punto chi se la sente più di usare la parola transizione non è quella linguaggio quelle retoriche non sono più utilizzabili bisognerà cercare altri alibi non è casuale che sistema dei partiti man mano che si usura l'alibi delle grandi riforme
Mette in campo altre altre retoriche il partito democratico il partito unico del centrodestra sono altri convinti argomenti retorici che in qualche modo devono coprire alcune difficoltà permanenti
Però una delle ragioni per cui la parola transizione non può essere usata per e perché
Coloro che più o meno confusamente magari litigando tra di loro c'è avendo in mente soluzioni istituzionali diverso e questo non è tanto rilevante
Puntavano a fare era una cosa molto precisa cioè quello che è saltato e quello che si è constatato in venticinque anni quindi secondo me con la chiusura di un ciclo e che c'è una cosa precisa che non può essere modificata in Italia perché il sistema italiano non è in grado di modificarlo e dell'istituzione di governo
Istituzione di governo perché in realtà dietro a tutta la retorica la grande riforma c'era l'idea che si è rivelata irrealizzabile di rimediare a quello che alcuni ritenevano un errore del costituente il complesso del tiranno governo debole rispetto all'istituzione parlamentare
Il bicameralismo perfetto che a sua volta è un impoverimento di indebolimento del governo perché garantisce a molti gruppi poteri di veto e quindi tutto tutto quel
Tutta quella quella quel gran cancan che c'è stato dalla commissione di bozzi fino al venticinque giugno con modelli contrapposti che poi il premierato il semi Presidente non erano rilevanti questo non era il punto rilevante il punto rilevante il Paese questa era la domanda che stava sotto a questo è in grado a di superare il complesso del tiranno quindi ridare vita in un ambito democratico
A un'istituzione di governo più forte di quella che pensarono i costituenti potesse d'Italia permettersi due gli schieramenti a differenza di allora
Sono in grado di legittimarsi quantomeno al punto reciprocamente
Al punto che nessuno teme che se vince l'altro la sua stessa sopravvivenza sarà in gioco perché la ragione per cui si andò a quella soluzione
In sede di Costituente le due ragioni erano questi il complesso del tiranno da una parte e il fatto che le forze politiche che pure collaboravano alla alla stesura dalla costituzione non si fidavano affatto lunare
No
E punto interessante
E secondo me molto istruttivo e break comunque va va va esaminato e che a distanza di decenni allora con cambiamenti radicali delle forze politiche cambiati i protagonisti cambiato il contesto internazionale
Non c'è più piccini non c'è più la DC non c'è più nulla di quello che c'era allora
Questi due elementi
Il complesso del tiranno
E l'incapacità degli schieramenti di legittimarsi al punto di non avere paura gli uni degli altri
In caso di vittoria della controparte sono rimasti e questo è precisamente l'elemento che secondo me ha impedito quali che fossero le formule che i modelli istituzionali questo è meno rilevante di arrivare a fare quello che stava sotto la grande riforma c'è un rafforzamento delle istituzioni di governo non è affatto casuale credito che l'unica riforma costituzionale era rilevante passata riguarda il Titolo quinto
Cioè la diffusione dei poteri tra centro e periferia perché quella riforma non bilanciata da un rafforzamento istituzione di governo non è in controtendenza
Rispetto a un sistema di poteri di diletto diffusi che noi abbiamo ampiamente conosciuto nel nell'era nell'età diciamo precedente la discontinuità
La riforma del Titolo quinto non bilanciata eh
Perfettamente in linea anzi
Va ulteriormente a rafforzare insieme alla moltiplicazione delle Province inizia sono tutte cose che stanno all'interno della tradizione repubblicana che in come noi l'abbiamo sperimentata è conosciuta
Nei cinquanta anni precedenti
Questo mio viso non ho conclusioni salvo che i giochini si sa i giochi si sono rotti tutti nel non ci sono più Balocchi secondo me a questo punto e e anche quindi gli alibi e e quindi il sistema politico data dato l'immobilismo di fondo sul rispetto al problema centrale
Che si riteneva e secondo me correttamente il sistema politico avesse deve andare alla cercare nuove risorse retoriche osservo una cosa ha proposto raccordo cento la democrazia d'opinione
Cambiamenti di ruolo dei mass media si però c'è una particolarità del caso italiano che va ricordata che viene dalla storia l'Italia ha conosciuto
Parlo solo del diciamo dell'epoca repubblicana delle poche parlamentari quindi togliamo Mussolini leader forti
Da Crispi a Craxi a Berlusconi
Quello che l'Italia invece non è in grado di fare
è risultata incapaci o non vuole fare che ha ottime ragioni per non voler fare
Proprio per quella mancata legittimazione reciproca di di cui parlavo e dare ai leader un potere forte di tipo istituzionale
Questo l'Italia non lo fa per cui emergono leader che hanno risorse personali che limpidi pongono al centro del sistema politico bene
Ma un una leadership perché è forte e non solo in virtù delle qualità del video
Ma anche in virtù dell'istituzione di governo che controlla questo la democrazia italiana registriamo tuttora e questo è un elemento di grande continuità in mezzo a tutte le discontinuità che tutti avete detto che ci sono che che
Non c'è
Concludo osservando che
Il fatto di non trovarli non dare un ancoraggio istituzionale al centro per me è stato le cose che diceva di Avati che sono giustissime sì per quanto riguarda con immagine molto efficace del presidenzialismo i diffusi che ci sono non c'è dubbio ma per quanto riguarda il centro la parte centrale del sistema se tu non dagli ancoraggio istituzionale a lei ai cambiamenti che intervengono questi cambiamenti rimangono largamente effimeri o possono facilmente quando le personalità
Tramontano passano essere largamente facilmente facilmente Ri riassorbiti può essere un bene può essere un male ma questo riguarda la sfera di giudizio di valore e non la nostra sera grazie
Mi pare che rancio stato ottimo abbondante fino adesso quindi io chiederei ai agli interlocutori della tavola rotonda di
Fare l'esatto contrario di quello che hanno fatto per adesso c'è sforzarsi a un massimo di concessione e quindi senatore dicevo minuto l'uno gli undicenni birra generose dico tre
Una somma insomma
Anche perché come avete potuto notare punti di vista politico polemicamente contrapposti andare al tavolo con parole sono sordi ventotto sabato Mosaico c'è una visione poliedrica ma dopotutto
I nostri circhi sono riusciti a riscrivere l'elefante quindi seguendo mi pare il medesimo ordine che abbiamo adottato per un primo giro Mimmo Fisichella
Sì in un attimo
La transizione si può anche il concetto si può anche usare e si può forse anche definire se intendiamo per transizione il passaggio da uno stato all'altro perché questo poiché il concetto naturalmente l'idea dello stato precedente deve avere una sua definizione lo stato successivo può essere più denso di interrogativi ma la dinamica mi pare che sia essenzialmente questa su che cosa ho centrato il il mio intervento
Consapevole che qui sarebbero stati presenti anche colleghi che si occupano appunto della cosiddetta opinione io ho concentrato il mio intervento sui dati strutturali e sistemici
Perché io credo che i dati strutturali e sistemici siano fondamentali nel rapporto per esempio tra i partiti il sistema partitico è la cosiddetta opinione pubblica
Nel rapporto tra il sistema mediatico e la cosiddetta opinione pubblica nel rapporto tra il sistema sindacale e la cosiddetta opinione pubblica se
Il sistema partitico
Il sistema mediatico il sistema sindacale che possono essere anche l'alternativa fra di loro naturalmente non entro ora in queste specificità sono forti
La opinione sì adegua se viceversa il sistema strutturale le strutture ivi incluse le strutture istituzionali
Hanno difficoltà operative l'occlusione acquista un rilievo la specificità dell'opinione che volatile
è questo il problema e quindi la capacità l'affida l'affidamento sulla opinione come fattore per così dire di previsione dell'avvenire e più fragile che l'analisi delle strutture e per questo che mi sono concentrato lì nella piena consapevolezza lo voglio dire al collega Lazar che il tema dell'opinione percorre per esempio la storia la cultura francese
Perché già nella prima metà dell'Ottocento infrange a quanti in Francia quando con la restaurazione in qualche modo si pone già il problema della opinione e ci sono dei grandi dibattiti sul tema della opinione sul significato della opinione pubblica e così via
Ma a mio avviso e non a caso lo ricordavo io ma lo ricordava anche Angelo Panebianco il referendum ha avuto quell'esito perché c'era lo sbandamento dei partiti il referendum sulla riforma elettorale
Perché se no Conte non non sarebbe non avrebbe avuto l'esito che ha avuto allora nel rapporto tra dimensione strutturale
E dimensione della opinione
A me pare che il dato in qualche modo più rilevante più forte sia quello di una accurata analisi del dato strutturale
Fermo restando che poi c'è anche una retrazione retroazione evidentemente del dato
Della opinione sulle sulle strutture nel loro complesso
E fermo restando che per esempio il passaggio da un indebolimento del sistema partitico a un rafforzamento del sistema mediatico può fornire come com'è ovvio come è ovvio può dar luogo a modificazioni anche significative
Una sola osservazione se ho inteso bene ma posso avere inteso anche male
Il tema della banalizzazione della democrazia
E la palla di graduazione della democrazia e anche un risultato della personalizzazione della democrazia la democrazia si banalizza se la politica si personalizza
Il ve lo specifico di tutti i regimi politici
E la loro identità istituzionale e il loro profilo istituzionale più tutti vorrei arrivare a questa afferma più le persone si mostrano più banalizzano la politica
Più emergono i limiti delle persone e il dato istituzionale
Ciò che specifica dal punto di vista comparativo i regimi politici e che fa la forza o la debolezza nel momento in cui c'è una personalizzazione della democrazia vuol dire che siamo in presenza di un indebolimento
E di una banalizzazione della democrazia tante altre cose si potrebbero dire perché tali e tanti sono stati gli stimoli prodotti dagli interventi dei colleghi ma questo aspetto volevo però mettere in evidenza che il tipo di analisi che ho voluto accennare
C'entrava
Sulle grandi forze politiche sul sistema partitico sul sistema elettorale e naturalmente residualmente sul sistema istituzionale perché abbiamo essenzialmente registrato i fallimenti delle riforme istituzionali
Come idee Rita atti incidenti ai fini di un'analisi di quella che può essere la evoluzione di un sistema partitico o verso la sua crescita
O anche verso il suo declino
Marcello se troppo stanco ménage a tre minuti italiano tre minuti si
Subito per rispondere a Fisichella quando ho parlato per forse non mi sono espresso bene forse possono aver sentito bene si quando parlavo della banalizzazione della democrazia era nel senso che Durante tanti anni ci sia abbiamo studiato la stabilità dell'Italia e invece adesso in Italia come per esempio in Francia avete un sistema regolare di alternanza politiche a ogni edizione nazionale io vorrei fare solo due tre riflessioni un minuto
Su ciascun argomento il primo sull'argomento dei leader Panebianco assolutamente ragione cioè una delle grandi differenze fra la Francia l'Italia per esempio il fatto che in Francia c'è con la quinta Repubblica perché prima non esisteva
Un organizzazioni istituzionale perché da poteri istituzionale al leader che non esiste in Italia mi sembra una refezione importantissima e che è infetti
L'effetto seguente l'effetto seguente che per il momento vediamo una trasformazione della dottrina gollista
Che tramonta completamente la dottrina gollista sulla presidenzialiste azione era il fatto che il candidato lezione presenziale era l'incontro fra un uomo e l'opinione
Questo determina Sarkozy ha trasformato il vivente l'Unione per il momento popolare non come partito del presidente però come il partito presidenzialista
La differenza enorme che va fino al fondo della logica presidenzialista lui a riuscito a ottenere la DG Ignazio nel candidato prossima elezione con la scelta di militanti lo faranno a durante l'inverno contro la voglia del presidente Chirac
Che appunto era nella stessa e anziana dottrina quindi questo è un elemento importante di trasformazione dovuta alla logica istituzionali
Secondo elemento di vi fece un dell'iter per
Spera in alto
Forse il laboratorio il laboratorio italiano passa al laboratorio francese la grande novità
E il fatto
Della candidato ora delle candidatura di Ségolène Royale
Che è un esempio Stroke ordinario di trasformazione non solo perché fa contro il partito l'interessi del partito però Renato sta per il momento per il momento vincendo all'interno del partito socialista senza alla televisione senza la televisione
La gioca non solo con sondaggi però con internet
E io mi chiedo forse attualmente assistiamo in Francia il conte questo evento incredibile di seguendo quali anch'forse e la fine del della televisione come foro centrale dell'opinione forse e la novità del fatto che lei ha giocato tutto Pagni blog internet eccetera e sicuramente avrà se lei è certa come candidata avrà bisogno di andare altri di giorno in questo e l'elemento importante per per lei però per il momento lei ha rifiutato ogni trasmissione televisiva questo è un elemento forse importante
Per il futuro
Ultima riflessione
Il livello di soddisfazione in confronto della democrazia l'ultima l'ultimo sondaggio eurobarometro il fatto nella primavera due mila e seria
Da la cosa così ti lascio per riflettere livello di statista di soddisfazione verso la vostra democrazia
In di tagliasse lo ritrovo sì livello di soddisfazione cinquantatré per cento
Protezione in un anno nove punti quarantatré per cento di persone che non sono soddisfatti della democrazia italiana in Francia
Primavera due mila sei libero di soddisfazioni quarantacinque per cento otto punti meno livello di non statista non soddisfazione cinquantadue rovesciamento
Diamanti
Eccomi qua
Mi limiterei a un'osservazione che
è già stata fatta da tutti a partire nel
Soro dal professor Fisichella
Proseguire poi chiusura di Panebianco
Cioè se l'Italia ai suoi le sue ragioni storiche i suoi buoni motivi
Che spiegano la sua incapacità di realizzare definire le grandi riforme dopo la costituzione non abbiamo per più avute e tutte le grandi riforme ad esempio ma anche quelle elettorale sono avvenute per strappo
E per destrutturazione
Però se c'è una fase nella quale parlare di transizione e anche di grande riforma per superare questa transizione c'è una fase in cui questo è meno proponibile B quella proprio con l'attuale lo diceva adesso Marc Lazar lo ribadisco cioè i problemi della democrazia italiana
Suoi
Le sue patologie oggi si incrociano con problemi che riguardano tutte le democrazie occidentali tutte le democrazie occidentali
Il principio ad esempio di legittimità
O di governabilità non esiste un sistema politico non esiste un Paese europeo tra i maggiori che oggi garantisca riesca a garantire attraverso il suo sistema ad esempio elettorale nell'esprime il suo sistema istituzionale maggioranze stabilire continua
Pensate a quello che è avvenuto in Spagna per quanti voti Zapatero si è affermato pensate a ciò che è avvenuto è stato tenendo in Francia pensate a ciò che è avvenuto in Austria che spezzò che sta avvenendo in Germania
Si tratta di paesi come asset istituzionali ben più solidi ben più forti
Del nostro la Francia in Francia ad esempio si assiste a una cosa assolutamente incredibile per un governo dotato dei suoi poteri
E peraltro di coerenza tra governo e presidenza della Repubblica che una legge tra virgolette di bandiera come quella del contratto di primo impiego possa venire smentita contrastate contraddetta dalla piazza cosa assolutamente inconcepibile
è impensabile
Così per la stessa ragione noi assistiamo oggi alla trasformazione in democrazia del pubblico in Francia dove Sarkozy ma anche evidentemente Ségolène Royale sono dei candidati assolutamente televisivi infine proprio per ricondurre alla nostra alla nostra situazione la questione del centro tutti questi espedienti queste soluzioni che si cercano per superare la difficoltà di trovare maggioranze stabili guardate che da sempre la nascita dei partiti del popolo dei populismi
Negli ultimi anni e dei popoli che si fa un partito sono conseguenze di grandi coalizioni pensate ad esempio all'Austria
Che producono di fatto sfiducia e generano distacco tra la società e l'emergere dei populismi Haider ad esempio così come noi assistiamo oggi in Germania un governo che la Merkel da noi giustamente apprezzato per i risultati che produce ma non in termini di opinione pubblica
Io mi attendo semplicemente i primi le prime elezioni vedi lender nei quali il
La sede UE perda un bel po'di voti e voglio vedere quanto durerà questo nel governo di unità questo governo questa grossa coalizione cioè oggi siamo in un momento nel quale io direi che dobbiamo scusate non è la sede esatta per dire questo dobbiamo pensarsi come un laboratorio permanente nel quale gestiamo quella che una situazione che è destinata a durare a lungo questa situazione che chiamiamo di transizione senza specialmente perché lo sappiamo come altro chiamarlo ma che di mutamento di cambiamento della democrazia in questo però noi siamo più bravi più abituati di altri
Grazie
L'intersecarsi tra riflessioni su aspetti strutturali che invece altre più soft sull'opinione pubblica dà luogo
è stato interessante perché mostra la complessità e il nesso tra questi due elementi tra l'elemento istituzionale quello dello quindi pubblica dove uno ha effetti sull'altro secondo me in maniera interrelata
Vorrei dire che ha ragione naturalmente Marc Lazar
Nel sottolineare l'importanza di nuove tecnologie come internet che in Francia anche negli Stati Uniti lo sapete
Sono state rilevantissime per ora in Francia molto spesso più all'interno diciamo che mi ha i militanti di parti di gin partecipanti negli Stati Uniti viceversa
Ma viceversa negli Stati Uniti il processo è andato ancora più avanti
E probabile in Italia ancora molto arretrato tutti i tentativi spero ora non non hanno dato grandi esiti ma insomma speriamo che si prosegua perché internet dalla possibilità di riflessione di dibattito
Di approfondimento e di confronto individuale se viene usato bene come hanno fatto in Francia e che a me non fanno i nostri leader in Italia provate a guardare i siti internet dei partiti vedrete
Come cosa fanno
Dall'uovo uno proponimenti testualmente il contrario di quella
Invece superficialità dovuta agli affetti dei media io vorrei concludere però domandando vi no domandandosi perché tutti siamo d'accordo non si chiama transizione si chiama mutamento benissimo
Ma dove dove dove dove andiamo io son nessuno l'ha detto nessuno lo sa naturalmente possono esprimere un minimo di preoccupazione naturalmente sbaglierò come sempre però
Se voi guardate è vero che l'Ariosto che stazionano Grazia nostre di più di di alte anche se è un pochino diminuita no ma lo è come eravamo proprio previsti fin quando
Ma e ci sentiamo anche più italiani di un tempo e siamo più orgogliosi da quando il il senso di appartenenza nazionale ha perso le etichette richieste sia un pit però se provate a fare qualunque domanda di senso civico di comportamento civico
Di partecipazione civica edizioni diretta Civitelli andiamo
Malissimo e allora siamo molto esposti forse più di altri per la mancanza di questo se mancanza vecchia storia quella della cultura civica italiana diciamo carenza o con una cultura civica particolare che ci salva sempre
Molto più esposti a questa possibili pericoli della fatto che le nostre la nostra democrazia sia molto in bagno alla comunicazione mediatica pericoli o vantaggi naturalmente ci salverà come sempre nostro buonsenso di italiani che altri non hanno
Grazie vinceremo il Mondiale non solo solo una una rapidissima osservazione Flash Sud diamanti
Sono totalmente d'accordo sul fatto che non ha più alcun senso in questa fase parlare di grandi riforme
E sono molto curioso di vedere come faranno quelli che ci hanno campato sopra dovranno appunto in età sempre cose dicevo altre altri linguaggi ma al tempo stesso non credo però che le istituzioni in un continuo ciò che le forme istituzionali non conti cioè quindi verissimo che questa è una fase in in Occidente comporta delle delle situazioni simili
Al di là delle forme istituzionali ma nel medio-lungo termine le differenze istituzionali pesa poi sugli esiti delle società secondo me e pesano anche come diceva giustamente il il professor Fisichella nel condizionare tweed opinioni nel renderle più o meno volatile quindi credo credo che come che non si possa però come dire spesso sottovalutare anche le differenze di rendimento nel lungo periodo è entrato a prescindere da somiglianze che possono darsi nel Breve
Ho difficoltà simili che le democrazie possono incontrare e le differenze di rendimento di di medio lungo termine dovuto a differenze di assetti istituzionali
Grazie se i dati di sondaggio che ci ha ricordato pochi minuti fa Marc Lazar di rapportiamo a quello che capita basta a tavola direi che il livello di soddisfazione dei politologi italiani e più basso di quello del pubblico generale
Questo detto tutti avete le piantine
Recarsi a San Giovanni in Monte da qui è semplicissimo avete che il tempo per Roma più lunga passeggiata per i portici
Io danni sono nella confidenza di Francesca Zanotti e vi assicuro che il menu di stasera non dovrebbe essere perso grazie buon viaggio e buon appetito
Dobbiamo