I Convenzione nazionale per la pace

Prima di questa convenzione
La convenzione nazionale per la pace
Dai benvenuto
Ai a tutti i partecipanti
Segnata segnaliamo con piacere
La presenza fra noi
Di monsignor Antonio canti strani arcivescovo di Catanzaro
Dell'onorevole Antongiulio Garatti Presidente del Consiglio regionale
Di Marisa Fraga assessore al Comune il rappresentante del sindaco
Ilio Poldo Chieffallo presidente dell'amministrazione provinciale di Catanzaro
Dell'onorevole Costantino ficcante deputata del Partito comunista
Il crampo Medea
Assessore al Comune di Catanzaro
Dell'onorevole Angelo capi Tummino della regione Sicilia
Dell'onorevole Falco Accame
Ringraziamo tutti per la partecipazione notiamo la graditissima presenza è attiva della commissione Facci disarmata la Federazione delle Chiese evangeliche italiani
E incarico di Umberto prodiano del coordinamento Calabro per la convenzione presentare questa convenzione iniziano così ufficialmente i nostri lavori
Compagni
Dirò poche cose in apertura dei lavori di queste nostre giornate piene d'impegno e di voglia di conoscersi di confrontarsi di capirsi per meglio maturare un comune itinerario di una concreta e quotidiana azione di pace per fare per la pace un impegno popolare nei giorni scorsi nell'annunciare questa prima Convenzione nazionale la stampa dava grande risalto al fatto che qui a Catanzaro ci sarebbe stato un crogiolo di esperienze diverse una vasta pluralità di voci una varietà di culture le testimonianze in effetti l'adesione di altri oltre cinquanta organizzazioni ci consentono di affermare che tutto il variegato mondo del pacifismo italiano e coinvolto in questa manifestazione
C'è il pacifismo politico che nella ripresa dei colloqui fra America e Russia trova motivo di maggior impegno c'è il pacifismo ecologico e quello religioso gli organismi di volontariato internazionale i movimenti contro lo sterminio per fame l'aria della non violenza
C'è insomma tutta la gente che aspira a vivere nella libertà oltre che in un continuo dinamico progresso umano
E per e che per questo non si rassegna ma vuole lottare con forza si ribella alle due grandi paure che stendono un'ombra scura sul mondo contemporaneo
La prima e la paura della fine biologica la paura dalla morte
Infatti in un modo quasi inspiegabile silente continui in questi ultimi anni alcune grandi sensazione di pericolo si sono impadronite con rapidità e profondità della coscienza pubblica
Il super sfruttamento delle risorse l'inquinamento dell'ambiente e del pericolo di morte nucleare
Sono minaccia l'uomo che fanno ormai parte importante fondamentale delle analisi e delle denunce di tanti uomini della cultura mondiale oltre che di importanti centri di ricerca e ti azione tutti concordano nell'affermare che l'umanità e ad un punto limite
E che presto si potrà raggiungere il punto di non ritorno
Il Papa poi in ogni occasione denuncia verità ai nuovi Paesi vengono date armi quando tutti sappiamo bene che le zone di miseria e di fame che insistono sul nostro globo avrebbero potuto essere fertilizzanti in breve tempo
Sei giganteschi investimenti per gli armamenti che servono alla guerra e alla distruzione fossero stati invece cambiati gli investimenti per il nutrimento che servono alla ditta ma Giovanni Paolo secondo assieme alla guerra con la sua minaccia biologica
Denuncia la possibilità di un uso giovamento pacifico degli individui degli ambiti di vita di Società intere e di nazioni che per qualsiasi motivo possono riuscire scomodi per coloro i quali dispongono dei gameti dei mezzi e sono pronti a servirsene senza scrupolo
Dunque un sistema i vecchie e nuove ingiustizie mette a repentaglio la vita dall'uomo
Ingiustizia chianche dalla Bohème Churchill Spy emergere laddove dice
A livello mondiale lo sviluppo della civiltà e delle comunicazioni ha reso possibile una più complessa diagnosi delle condizioni di vita e di lavoro dell'uomo in tutta la terra ma ha anche messo in luce altre modalità di ingiustizie tempio paste di quelle che nel secolo scorso stimolare nuova unione degli uomini dal lavoro per una particolare solidarietà del mondo operaio
Ma quali sono nel dettaglio questa minaccia queste emergenze negative che rendono labile ed incerto il nostro futuro la prima e certamente la guerra la guerra non è certo una scoperta di oggi S. è stata sempre una cosa moralmente rivoltante interiormente rifiutata
Ma oggi grande massicci organizzazione si mobilitano contro la guerra
C'è una rivolta morale sempre più generalizzata un dibattito profondo ed esteso che accomuna gente diversa al di là e alti sopra i possibili divisioni ideologiche e sociali e tutto questo avviene anche se l'umanità si è trovata e si trova in presenza di una situazione che possiamo definire cliente mia del fatto bellico di una certa assuefazione di una ordinarietà della guerra
Infatti dal mille novecentoquarantacinque al mille novecentottanta secondo alcuni studi d'Africa l'Asia e l'America latina sono stato teatro sono state teatro complessivamente di centoquaranta conflitti con oltre venti milioni di morti
Ma al di là della sue fazioni al clima di guerra l'accortezza ingaggiata negli ultimi anni dalle due superpotenze praticata garantirsi la supremazia nucleare acconsentito una presa di coscienza individuale e collettiva sul fatto che il mondo non è più lo stesso
La costo del mille novecentoquarantacinque con le bombe di Hiroshima e Nagasaki rappresenta infatti una frattura qualitativa nella storia dell'umanità
All'epoca la cosa non suscitò scalpore anche perché la fame e le distruzioni della guerra nazifascista riempivano interamente le preoccupazioni delle generazioni di allora
Successivamente il principio dell'equilibrio del terrore come fatto necessario per la difesa della libertà divenne un concetto politico comunemente accettato e nel tempo del meglio morto per rosso
Ma nell'ultimo periodo un tarlo roditore comincia ad insinuarsi nell'anima e nella testa delle masse fino ad aprile uno squarcio Troma attico la scoperta di quello che viene definito il cancro nucleare una immensa capacità di distruzione calcolata dalle Nazioni Unite in uno studio dell'ottantuno inoltre quaranta mila testate nucleari qualcosa come tre tonnellate di tritolo per ogni uomo che vive sulla terra
Ma le minacce che incombono sull'uomo non sono solo militari c'è la scarsità di materie prime e dei generi di prima necessità dall'Energia all'approvvigionamento alimentare all'acqua
Lo sfruttamento senza programmi e senza limiti ha comportato anche la rovina dei sistemi biologici nel mare e nelle terre e un degrado dell'ambiente non facile da domina
Sono finiti per sempre scrive da Peppe channel settantaquattro la disponibilità inesauribile di acqua e di aria pure gli spazi per Pillitteri e le nuove frontiere
Le terre inesplorate il ricco patrimonio naturale o mistico che i nostri antenati consideravano come bene inalienabile
Anche le abbondanti riserve geologiche di minerali da ogni sorta e la capacità di generatrice della natura cominciano a risentire delle nostre manomissione
Il mondo che conoscevamo non esiste più e vanno a mano palesando sì un mondo nuovo ed ostile
Ma oltre alla paura della fine biologica esiste una seconda paura e quella economica legata alla crisi dello sviluppo dello sviluppo
Gli ultimi cinquant'anni sono stati caratterizzati nell'Occidente sviluppato dalla diffusione dello stato sociale e democratico
Un compromesso frutto del confluenze di idee democratiche d'ispirazione socialista marxista cattolica e liberale che ha reso possibile fino agli anni Settanta una crescita economica con caratteri eccezionali
La Società della crescita è stata anche soprattutto Società del lavoro tutto era costruito intorno al lavoro e nel lavoro non si vedeva soltanto uno strumento di reddito ma un complesso di valori
Con l'arresto della crescita è andata aumentando in maniera destabilizzante il tasso di disoccupazione
Cioè il non lavoro tanto da divenire il problema principale con cui i governi mondiali dovranno fare i conti nei prossimi anni
La crisi si è abbattuta in un modo traumatico su tutti i paesi in via di sviluppo
Sull'intero sul tetto del mondo ove assistiamo ad uno stato di acuta recessione è una riduzione negli investimenti nelle importazioni nei piani di sviluppo con la conseguenza che è aumentata ma disoccupazione si sono acuite alle crisi sociale ed aggravata la instabilità politica
Nel mille novecentottantadue poi l'esplosione della questione debitoria ha avuto e ancora effetti particolarmente gravi in particolar modo nell'America latina ove il Brasile e l'Argentina sono in una situazione catastrofica
Un centinaio di miliardi di dollari di
Queste che stiamo vivendo sono dunque tempi tristi e duri caratterizzati dalla la metanizzazione della violenza e dalla diffusione di situazioni ingiuste a questo punto se passiamo per un solo momento dalla prospettiva mondiale
Alla dà concretezza di una situazione locale ci accorgiamo che in questa terra calabrese confluiscono certo informato moti e misura diversi i drammi di questa nostra epoca
E molto probabilmente sarà stata questa constatazione
A far decidere il comitato di coordinamento nazionale a scegliere la nostra regione come sede di questa prima convenzione per la pace
Siamo l'estremo lembo d'Europa o per dirla con un grande amico di meridionalista uno sfascio ma tengo del Mediterraneo e dei paesi che si affacciano su questo mare condividiamo molte delle loro stesse storture strutturale le contraddizioni economiche sociali
Lei migrazioni bibliche verso tutti i continenti
La dipendenza dal noto interno o esterno che si inoltre la violenza e le situazioni di gravi ingiustizie sono gli elementi con i quali ogni uomo e ogni donna di questa Regione deve continuamente misurarsi
La violenza e l'ingiustizia sono gli elementi costituenti di quella questione calabrese calabrese tempeste complessivamente tutti gli aspetti della nostra vita l'aspetto economico con il divario Nord Sud l'aspetto sociale con gli alti livelli di disoccupazione giovanile intellettuale
L'aspetto morale con la violenza sopra fattrice dalla mafia per in molte zone compromette condiziona ogni possibilità di vita veramente umana insomma una questione calabrese che produce dolore angoscia e miseria e dalla quale emerge una urgenza di giustizia e di pace come forze in nessun'altra regione italiana giustizia e pace ecco se non si colgono in essi che leggono la pace o busti gruppo degli uomini e dei popoli ogni stanza pacifista cade nel nulla non c'è pace senza giustizia come non c'è giustizia senza pace anzi i pilastri della Casa della pace scriveva papa Giovanni nella Pacem in terris sono quattro verità giustizia amore libertà allora non possiamo ridurre il discorso sulla pace soltanto a quello della guerra degli armamenti
è urgente estendere all'attenzione a tutte le altre forme di violenza che non consentono lo sviluppo integrale dell'uomo
Considerare non soltanto il rapporto tra riarmo e Pisa
Tra l'Est e l'Ovest mai anche quello tra fame e sviluppo
Oppressione e libertà
Tra il nord e ICI del mondo
Per il superamento degli squilibri
Abbiam dovrebbero cementate conclusioni mi chiedo Che fare dinanzi al problema della pace
E vero il cancro nucleare e inguaribile
Il genio della favola non può essere riportato nella bottiglia
La distruzione di tutte le armi nucleari e di tutte le installazioni per la produzione degli ordigni farebbe salire il livello di sicurezza solo provvisoriamente
E non investirebbe
E se immediato
In questo consiste il cancro nucleare
Ma questo paradosso perverso non ci vede parlo portare all'inazione
Pur coscienti che impossibile eliminare definitivamente il pericolo mortale noi dobbiamo compiere ogni pur piccolo passo nella direzione della costruzione della pace e comunque auspicabile che aldilà di quelle presenze che sono definite di diplomazia popolare si pervenga ad un impegno più concreto almeno in due direzioni innanzitutto in questo cambio d'epoca che stiamo vivendo caratterizzato dalla rivoluzione informatica il movimento della pace deve porsi il problema dell'informazione
Ora alcuni rapporti sullo stato dell'informazione sul mondo nel mondo ci dicono che oltre l'ottanta per cento per l'informazione dominata dal brutti anglo americani francesi e da la Paz
Quasi certamente l'ulteriore sviluppo delle tecnologie dei satelliti con i grandi investimenti necessari restringere ancor di più nelle mani di pochi il controllo della comunicazione
Esiste allora il grosso pericolo per la manipolazione delle informazioni
Della messa in atto di un processo di colonizzazione culturale ai fini dell'organizzazione del consenso
In particolare l'informazione sulla pace sarà il tratta Bianchi ha in mano le redini del potere allora il problema di una gestione garantita in termini di libertà dignità in verità delle nuove strumentazioni tecnologiche e qualcosa che può e vede interessare il movimento italiano per la pace
Una seconda riflessione e che la è quella che riguarda l'educazione e la formazione cioè la costruzione di una pedagogia della pace per una vasta opera di coscienti stazione sulla non violenza e sull'internazionalismo
è infatti la coscienza dell'uomo che bisogna scuotere trasformando la disperazione inconscia della paura della guerra e la chiusura rigoristica dinanzi alla crisi economica in impegno e mobilitazione diffusa per la pace e la solidarietà
Manifestazioni porte lotta per la verità nell'informazione pedagogia per la solidarietà
Sono piccole cose se vogliamo per la soluzione di un problema mostruoso ma di fronte al mostro al gigante per perso tutto quello che si riesce a fare è troppo poco è troppo piccolo ma quel poco e quel piccolo devono essere fatti e con urgenza
Diamo ora la parola alle autorità per un saluto alla convenzione
è un saluto chi lo sappiamo non è solo di cortesia ma di impegno impegno visibile anche nell'accoglienza calda data da Catanzaro e dalla Calabria a questa convenzione
Diamo ora la parola Marisa paga
In rappresentanza del sindaco di Catanzaro
Ho il piacere di porgere a questa Onorevole Assemblea il saluto della città di Catanzaro chi si sente onorata di essere la sede di un così importante consenso il sindaco si scusa per non essere qui tra minori ma impegni istituzionali inderogabili lo trattengono a Roma
La città di Catanzaro nel rivolgere il benvenuto a sua eccellenza monsignor garantista ai responsabili nazionali delle associazioni ai responsabili dei partiti e delle organizzazioni presenti alle autorità agli illustri relatori ai convegnisti sente vinto forte l'esigenza di dire grazie al gruppo delle associazioni del comitato promotore per la convenzione per la pace è un grazie sentito è un grazie di cuore e si stanno conducendo una battaglia storica è una battaglia che li ha visti e li vede in prima linea è una battaglia il sia comunque e che va ulteriormente sviluppare
La città di Catanzaro e lusingata di partecipare a questo incontro perché gli riconosce altissimo valore sociale obiettivo e soprattutto morali questa iniziativa noi la consideriamo come una pietra miliare nella prostituzione di quel tempio della pace
Tempio della pace a cui da più parti si lavoro e da diverse qualche
E per noi queste iniziativa una risposta
Al pressante appello rivolto da Giovanni Paolo secondo lo scorso ventisette ottobre ad Assisi è una tappa significativa di un cammino accidentato che vede finalmente uno originale coralità sentiamo insieme di percorrere questo cammino ed in particolare qui in Calabria
Dove è più urgente più impellente si sente il bisogno dell'affermazione di una cultura della pace
Sulla pace si sono scritti più di parole ma in questo momento mi sovviene la definizione e Sant'Agostino Abate al dell'appare e gli dissi la pace l'ordine delle in ordine le disposizione delle cose uguali e dissi uguali
Ciascuna assegnata al suo posto
La convenzione e da noi apprezzata per i valori che esprime per gli indirizzi sicché proprio valori della non violenza
De il diario dell'uguaglianza
Della libertà
Bella riconciliazione
Gli indirizzi evidenzia non soprattutto la significazione dell'impegno per la giustizia per lo sviluppo per la fraternità per un più autentico del solidarismo
La pace deve trovare
Sì distanza nella volontà dell'uomo e si deve estendere nelle relazioni familiari e sociali e si deve tradurre come ha detto molto opportunamente Umberto Tropea no in un'educazione alla giustizia la pace
Non è un problema tagliare
Ma quello fondamentale radicale dalla cui soluzione dipende quella dei più gravi e drammatici problemi della nostra e
Oggi a Catanzaro stiamo celebrando cari amici
Una giornata storica sul terreno dell'impegno per la pace
Non è l'unica giornata storica per la città di Catanzaro
Mi viene in mente l'iniziativa del mille novecentottantadue
Quando Catanzaro
L'attacco e la famosa pur marcia per la pace che partita Palermo per arrivare a Ginevra
L'iniziativa organizzata D'Anna che vede
Protagonista la città di Catanzaro e chi abita intorno a queste iniziativa il sostengo delle dei partiti dei sindacati delle altre associazioni la città di Catanzaro quindi non si non si scopre oggi l'impegno per la pace oggi lo riconferma lo rinnova confortata dalle presenze significative di tutte le associazioni che hanno voluto anche questa volta vedere protagonista questa città con tanti problemi
Ma molto semplice ricca vivono
E e di fare ma volontà volta a corrispondere alla boh alla domanda di pace che sempre più prepotente Sale dai bisogni più belli del nuovo in questo segno va incoraggiata ogni iniziativa che produce cambiamento e l'affermazione di una nuova cultura del nostro tempo finalizzata ad un più autentico e nuovo umanissimo
Ringraziamo Marisa paga per il suo ex saluto e diamo la parola Leopoldo Chieffallo presidente dell'amministrazione provinciale
Illustri rappresentanze
L'autorità
Signore e signori
Cari giovani
Il saluto
Effettuò su più fraterno
A nome del Consiglio provinciale di Catanzaro il mio personale a tutti i convenuti
Io non voglio certo di buon lavoro
Insieme
Alla dizione piena
Completa
Profonda sentita vissuta
Per questa manifestazione
Che si svolge in questi giorni
Via Catanzaro nella città capoluogo della regione Calabria
Li dobbiamo ringraziare cari organizzatori
Perché
Questa che ci offrite oltre a riflettere a farci riflettere a discutere
Di un problema
Di così grande
Capitale importanza per l'umanità
Pone all'attenzione d'Italia del mondo la Calabria
Per discutere appunto
Di tale
Grande tema
Non si parla
In questi giorni della Calabria per
Tutti i suoi mali che l'affliggono ma anche riflettendo su di essi si parla per lanciare al mondo da questa realtà un messaggio nuovo perché è sempre l'uomo il messaggio che si può lanciare agli uomini del mondo
Perché la pace si consola
E la pace sì questo bene prezioso che è la stessa ragion d'essere
Dell'uomo e che in questi tempi tumultuosi di trapassi di civiltà
Viene spesso giornalmente quotidianamente ad essere messa in discussione da questo consumismo tumultuoso che avviluppa l'animo dell'uomo lo distrae lo pone
Così ad adagiarsi
In un benessere fittizio
Che spesso quando meno l'uomo se lo aspetta
Gli è letale necessario
In questi giorni in cui
Qui si riflette ci si consulta
Spingere in avanti
Un nuovo assai più partecipato sentimento
Di pace e di amore perché le disuguaglianze possano essere
Additate come uno dei mali
Più gravi che sottinteso sottintende il concetto di pace
Comunque intenso
E naturalmente
Non possiamo sottacere
Quanto in questi ultimi periodi in quest'ultimo decennio stanno facendo illustri personaggi ebbene anche di ricordarli
Sottoporli alla nostra attenzione
Illustri personaggi
Che ormai
Calcano la vita culturale del mondo Papa Wojtyla messaggero di pace in lungo e in largo da una parte all'altra
Del mondo si catapulta
Come una colomba bianca a portare
Sempre e comunque sentimenti di amore di fratellanza di pace comunque
Cercare di seminare
L'atto che il terreno e più arido un insieme di amore
E perché non ricordare i nostri presidenti della Repubblica in questi ultimi tempi da Pertini anche accorsi
E lo stesso Presidente del Consiglio dei ministri che nell'ultimi negli ultimi quattro anni affatto Chiellini messaggero di pace cercando di rafforzare la unità europea sicuro e sicuri come siamo l'Italia convinti
è una fraternità europea una solida cultura europea si pone come baluardo di mediazione
Ai due grandi blocchi del mondo che per tante volte ci hanno fatto temere il peggio
E il nostro pensiero va anche in questo momento a questi tantissimi i focolai di guerra che nel mondo producono lutti e sofferenze
Questi i popolari di guerra che sono lì a testimoniare ancora che siamo molto lontani dal raggiungere questo orizzonte rossi io verrebbe pieno di speranze in cui l'uomo diventi e si senta fratello di altro e naturalmente
In questa riflessione non si può non calarsi
Nella
Ragione le la ragione stessa che porta alle guerre che porta al sangue che porta alla violenza
Le ragioni e lo diceva anche bene
Dopo e hanno sono da ricercare la povertà nell'ingiustizia sociale
Perché il binomio giustizia e pace obbligo mio inscindibile
E questo binomio deve essere tenuto presente da tutti da tutti coloro i quali hanno responsabilità comunque
Nella vita sociale
Nella vita istituzione
Perché
Se non vi è pace in noi stessi
E difficile che si possa poi
Portare avanti un discorso convinto di pace verso gli altri nella società
E quindi gettare insieme elevato che possa
Naturalmente in fondo remore
Nel cuore degli uomini e quindi per quanto ci riguarda
Come i partiti come istituzioni se si vuole veramente contribuire perché la pace si affermi comunque intesa la pace questo bene prezioso
E necessario che ci ha scritto un uomo ponga in essere nella sua attività il massimo di sé stesso
Perché non si abbiano rimproverare nulla
Perché si possa elevare il concetto di vita di vita serena diritta giusta amici e quindi dei partiti ci auguriamo anche essi
Sicuri garanti del pluralismo in una democrazia composita che vogliamo sempre più si affermi devono cercare di specchiarsi i partiti devono trovare una identità propria culturalmente legata democratica nella quale le faide non prevalgono all'interno degli stessi e invece prevalga la ragione del dibattito in già porto indipendenza delle verità che ha spinto i partiti
Avesse aveva società e così le istituzioni
Quanta richiesta di cristallina
Attenzione le istituzioni vi è da parte del popolo da parte della Società quanta dedizione si vuole quanto Grande
Amore spassionato si vuole spirito di servizio che sia nelle istituzioni perché le stesse possano veramente
Essere all'altezza dei tempi e questo è in questa direzione lo diceva
Il presidente dell'Assemblea dice che non sia soltanto un saluto quello delle autorità e qui stasera
Prendono la parola ma sì anche una riflessione intima su cosa si possa fare si debba fare intimamente su cosa
Si deve pensare perché ognuno di noi contribuisca nei limiti delle proprie possibilità perché la giustizia trionfi e quindi la pace prenda radici profonde nella cultura che ci appartiene e nella società ecco quindi che necessario un nuovo modo di essere perché si capisca che i tempi ai quali dobbiamo proiettarci aspettano
Grande impegno maggiore attenzione
E maggiore giustizia sociale quindi le intelligenze nel mondo che si intrecciano
Cerchino
Di evitare
Rinfocolare ulteriormente delle grandi ciminiere di guerra non si vada più in direzione di armare la mano inesperta vigente piena di povertà perché sia non di e litighi con altra gente e di uomini
Perché fanno guerra ad altri uomini si pensi a un grande Progetto di sviluppo nel mondo
Si pensi a un grande progetto nel quale i fratelli più ricchi vadano in soccorso dei fratelli più poveri
Solamente andando a cacciare ad estirpare la mala R. parte la povertà a delle indistinte sociale riteniamo io ritengo chiaramente si fa una grande azioni di pace nel momento in cui l'amore prevale sull'odio la tolleranza prevale sulla prepotenza nel momento in cui si afferma il sentimento dell'amicizia e della paternità
Su quello dell'odio e su quello della sopraffazione nel momento in cui la democrazia si consolidava sull'autoritarismo nel momento in cui in definitiva prevale costantemente e continuamente l'amore verso il prossimo
In questo momento la pace sarà cosa fatta accerto e difficile in un mondo così maculato di ingiustizie che questo si raggiunga vado più mettere tutti noi l'impegno perché ciò avvenga e vi ringrazio quindi Amici per questo questa possibilità che mi avete dato predatori studio la Calabria di discutere vitale Nobile
Tema
Mentre interveniva Leopoldo Chieffallo che ringraziano abbiamo visto entrare grasse della convenzione delegazioni del Nord il sud
E possiamo dire che
è arrivato un momento in cui il nostro la il nostro lavoro il nostro dialogo sarà veramente a chi lo spessore come l'abbia come l'avevamo voluto e come avevamo cercato che forse sono giunte anche le adesioni che non stanno tra i cinquanta
Del comitato promotore segnaliamo la versione
Per de L'Associazione italiana ciechi di guerra
E segnaliamo con particolare calore un'adesione del Gruppo promotore convenzione per la pace della provincia di Alessandria
Che si terrà fra il dieci e l'undici aprile la prima convenzione locale dopo questa convenzione nazionale che salutiamo con grande calore
Ha aderito al movimento solidale
Aderito con un suo documento la cooperativa culturale ma pochi anni
Ha diritto con un suo documento il Comitato di solidarietà per il Cile
Diamo ora la parola
Ad Anton Giulio Galati il Presidente del Consiglio della Regione Calabria
Signore e signori autorità promotori e organizzatori
Volentieri nella mia qualità o concesso il patrocinio del consiglio regionale della Calabria a questa convenzione
Ed ho accettato l'invito ad intervenire personalmente ai sul lavoro
Perché le motivazioni che hanno indotto il comitato organizzatore
A precedere la Calabria come sede degli stessi vengono in buona sostanza coincidere con quelle poste
Alla base della conferenza promossa dal Consiglio Regionale Calabro nei giorni otto dieci marzo mille novecentottantacinque a Vibo Valentia sulla pace solo alternative
Prendendo la parola nel corso dei lavori di quell'assise il presidente nazionale delle ACLI Domenico Rosati qua presente
Da noi appositamente invitato a svolgere un intervento proprio a motivo dell'apprezzabile meritoria serie di iniziative assunte
Dalla sua associazione su questi temi così si esprime
Ho fatto e credo sia nota una critica è un'autocritica riguardo la carenza che c'è stata in Europa nel movimento della pace
La mancanza cioè di una dimensione politica che comprendesse tutti gli aspetti e non si limitasse a un solo obiettivo
Questo però non significa immaginare che tutto sia perduto e che si debba ricominciare da zero
Credo vi siano anche delle conquiste di presa di coscienza e di maturazione dalle quali si può partire
Mi pare utile ed interessante che le regioni tornino ad incontrarsi su questo tema
In quell'occasione bisognerà trovare il modo di coinvolgere anche la realtà della società civile che sono impegnate nella costruzione della pace raccogliendo nelle conclusioni di quella conferenza alcuni dei motivi illustrati nell'intervento del presidente Rosati
Mi feci promotore di una proposta relativa al lancio di una costituente regionale per la pace
Che funzionasse la casa da cassa di risonanza dei problemi posti soprattutto nell'area mediterranea Carrà porto tra le aree del nord e del sud dell'Europa e tra quest'ultimo e ai territori e alle culture del terzo mondo Africa
I lavori della Conferenza avevano infatti chiarito come uno dei nodi nevralgici per la creazione di un nuovo ordine internazionale fondato sulla poi civica convivenza forse è strettamente legato ad una più equilibrata ed adeguata impostazione di quel rapporto
Lei in fasi poi attribuita al momento politico istituzionale rappresentato dall'ente Regione discendeva dalla convenzione pure essa confermata dai lavori di quella conferenza che la pace è un luogo della politica e chi ad essa non può assicurarsi uno stabile Azzi è sicuro avvenire se non rovesciando i termini di una diffusa per sull'azione secondo cui invece la guerra sarebbe semplicemente la continuazione della politica con altri mezzi
A noi sembrò e siamo tuttora fermamente dello stesso avviso
Che nel contesto italiano fosse proprio compito dell'istituto regionale e delle istanze rappresentative Nesta Espresso avviare quest'opera di conversione della politica come usualmente intesa per la maggiore contiguità e consonanza delle sedi istituzionali regionali
Con le esigenze vitali più immediatamente e diffusamente avvertite presenti fra i gruppi le comunità i movimenti in cui si articolano le popolazioni stanziate sul territorio
Le istituzioni regionali sono dotate di una maggiore e più diretta appresa con i bisogni le speranze di progetti per la gente comune
O l'anelito delle nuove generazioni con l'appello degli strati sociali più emarginati e discriminati da un sistema di vita inteso come espressione della volontà di potenza e dintorni
La politica che le istituzioni regionali possono e debbono contribuire a ricreare e rilanciare
Va inteso nel senso classico del termine
Come impegno il programma d'azione mirati a favorire le relazioni collettive
Ad alimentare la solidarietà e la giustizia nei rapporti sociali apporre le ragioni di una convivenza tra gli uomini da cui risulti radicalmente di minatori il modello competitivo dell'amico nemico senza questo nuovo ed insieme antico modo di intendere la politica non si dà pace
Così come gli obiettivi e di progetti di pace sono l'unica vera alternativa all'attuale degradata cultura politica
Basti riflettere su come la molla dell'aggressiva difesa del proprio particolare
Della propria fazione al limite della propria trionfalmente a stia alla base di una cultura politica chi enterale e di mera raccolta del consenso che ha costituito anche nella nostra regione la condizione più naturale di crescita per il tarlo mafioso
Basti riflettere come clava politica degli armamenti
Della industria bellica dell'incremento delle spese militari
Ed un certo tipo di sviluppo che marginalizzare i più deboli e di meno competitivi esista un vero e proprio intreccio scientifico perverse vizioso quanti nell'ultimo bastino queste riflessioni per capire come proprio dalla Regione Calabria sia partita la proposta di una costituente regionale per la faccia
Non importa che alla proposta non sia stata data tutta la risonanza che forse avrebbe meritato
Non importa che le esili strutture organizzative di questa Regione Dante lo ammettiamo il suo scarso peso politico in un contesto in cui la politica non è stata ancora convertita ai valori della pace abbiamo impedito che le ragioni di quella proposta provassero un riscontro istituzionale adeguato al livello di altre regioni
E certo però che quelle ragioni sono reali e che esse une calano in qualche modo avuta se è vero che oggi la prima convenzione italiana per la pace viene promossa in terra di Calabria
E se è vero che attraverso questa convenzione le iniziative che ne seguiranno quelle ragioni le ragioni della pace le ragioni della giustizia tra i popoli le ragioni di una nuova politica avranno voce più forte per essere udite e gambe più lunghe per camminare nel futuro di tutti gli italiani grazie
Successivamente alla relazione di apertura di Aldo De Matteo vice presidente nazionale delle ACLI a quale daremo la parola fra un attimo Umberto troppi hanno del Comitato di coordinamento Calabrò ha alcune comunicazioni logistiche importanti
Importanti appare vogliamo segnalare l'adesione a questa convenzione di due importanti organizzazioni sociali coordinamento nazionale degli enti di promozione sportiva e la federazione dei circoli aziendali che aderiscono alla convenzione
E la presenza fra noi appena arrivati ai quali diamo is il nostro saluto dell'onorevole Anderlini ed un onorevole avere faccia diamo la parola per la relazione di apertura ad Aldo De Matteo vicepresidente nazionale d'area
Carissimi
Anzitutto un ringraziamento doveroso
Alle otto unità presenti
Hanno sostenuto la nostra idea
Di realizzare in Calabria
La prima convenzione
Della pace
Ed hanno espresso nei loro interventi
Le ragioni
Della decisione e dal e dell'accoglienza
Un ringraziamento anche al comitato organizzatore calabrese e dalle associazioni
Di cui esso è espressione
Un saluto caloroso ai delegati
Ai delegati Calabresi e a quelli che vengono da lontano
Amici c'è molta gente in giro c'è molta gente ancora in viaggio domani saremo certamente di più
Vorrei chiedervi
Di inviare
Un messaggio vi saluto e di augurio
Sincero e fraterno
All'onorevole Sandro Pertini
Presso il Policlinico Umberto primo di Roma
Convenzione nazionale della pace
Riunita Catanzaro compartecipazione basta e rappresentativa
Forze morali culturali e politiche
Unite comune intenzione costruzione pace
Inviati fraterno sincero saluto ricordando wow buonissimo invito a svuotare gli arsenali
Per riempire granaglie
Grazie il lunga vita Presidente Pertini convenzione nazionale pace Catanzaro
Amici
La convenzione non è un fatto normale o formale è un avvenimento
Se vogliamo essere più espliciti e l'avvenimento che segna un momento di un processo particolarmente importante
In questo processo ciascuno porta la ricchezza di molte esperienze
Delle differenze i metodi e gli obiettivi
Di tradizioni e di prospettive
Ma tutti assolutamente tutti si conoscono come soggetti di pace
L'avvenimento di oggi sta proprio qui
Affermiamo insieme con il dialogo
Che il nostro Paese a volontà e scienza
Capacità culturali e sociali
Competenze di singoli e di organizzazioni che operano per la pace ne ha in abbondanza
Se dicessimo che gli operatori di pace
Singoli o collettività
Agiscono per una sorta di eredità che proviene loro o dalle rispettive culture ispirazioni tracce Remo un ritratto distorto e parziale
Quasi una caricatura di noi stessi
Siamo viceversa convinti che la cultura la fantasia e le energie della pace siano ancora molte e che travalichi no anche i moltissimi su soggetti qui rappresentato per quanto ci riguarda
Possiamo affermare con modestia idrica
Che nessuno di noi e qui per patrimonio genetico
Ma per scelte religiose di vita per scelte culturali e politiche costruite nella quotidiana esperienza
Scelte che possono essere sostenute con la perseveranza di chi è fortemente radicato nell'epica del primato dell'uomo dei rapporti di giustizia fra gli uomini
Ci ha portato qui dunque prima di tutto il significato profondo della pace il bisogno di affermarla positivamente come valore da perseguire
Con gli strumenti dell'impegno umano della storia nella storia quello di noi tutti e la pratica di ogni giorno proiettata sui grandi scenari l'itinerario che ci ha condotto qui dal crollato illustra in modo chiaro perché come siamo arrivati a convenzioni
Non è possibile ripercorrerlo nel suo lungo sgolarsi fatto di mesi e mesi di incontri nei quali ci siamo occupati più del riconoscimento lucido delle diversità che i lavori di limatura
Non abbiamo sentito tanto il bisogno di diplomazie verbali quanto di un parlare limpido e liberato dai fili spinati in sovrappiù
E dopo Rossi invece ricordare perché abbiamo promosso questa convenzione
L'abbiamo voluta perché abbiamo sentito il bisogno di uno spazio di dialogo e di solidarietà
In cui molti potessero essere vivaci protagonisti e altri potessero diventarlo
L'abbiamo voluta così perché abbiamo convenuto che in questo modo nessuna delle aree di pensiero e di esperienza qui presenti avrebbe dovuto o potuto rinunciare alla sua specificità
Infine ci siamo dati appuntamento in questa convenzione perché nel metodo del convenire nello scambio che si produce dialogando c'è un grande interagire di valori e di esperienze che porta a produrre idee cultura di pace
Per questo non abbiamo voluto una convenzione strumento e nemmeno una convenzione organi nostro compito Pino Neri fissare un seducente e variegato ritratto delle famiglie riunite
Ma è togliere la vitalità di tutti i luoghi di lavoro abituali in questo nostro Paese
Di fronte al quale ci sentiamo responsabili
Per arrivare a questa convenzione siamo partiti dalla nostra esperienza
Ma anche da un approccio teorico un tentativo di fondare le nostre intuizioni e il nostro progetto di convenzioni su basi solide
Nel frutto il programma dei gruppi di studio e di temi sui quali sono articolati facce vita quotidiana pace globalità pace sicurezza pace disarmo una descrizione dei campi di lavoro meditata
Tanto ascoltando ispirazioni e aspirazioni quanto osservando la realtà nelle sue dinamiche profonde
Si tratta di intensificare oggi un dialogo che può significare domani per tutti un fare in modo meno episodico e più solido
Ma la minore episodicità
E la maggiore solidità
Dipenderà dal livello dello prodotto del nostro lavoro come dalla libera volontà di ciascun perché questa non è un'operazione di coinvolgimento bensì un'attività di convenzioni nessuno è chiamato a trascinare l'altro mentre tutti hanno l'apporto l'occasione di proporre e di argomentare
Dunque la competizione un uomo politico
Intendendo con questo
Un luogo in cui si pensa e si interagisce in uno scenario che supera gli angusti confini delle politiche locali
Desidero rilevare un altro dato che caratterizza la convenzione l'inedito spessore della presenza anche dei cattolici
Anche qui c'è un cammino da valutare non soltanto una presenza da registrare
Il magistero di Giovanni Paolo secondo
L'incontro di preghiera mondiale di Assisi
La campagna contro il commercio delle armi il cammino dei Beati costruttori di pace
Le manifestazioni religiose per la pace hanno spinto la chiesa ad un maggiore coinvolgimento e moltiplicato la presenza e l'iniziativa dei cristiani nei vari movimenti
Le coraggiose denunce dei missionari dell'impegno della Chiesa del terzo mondo hanno posto all'attenzione di tutti la centralità del di unico rapporto nord-sud
L'impegno di migliaia di obiettori della Caritas delle comunità di accoglienza ha rafforzato l'attenzione alle varie marginalità sociali nazionali ed ha evidenziato i guasti che la militarizzazione della società e dell'economia comporta la stessa la stretta connessione tra giustizia e pace
Richiamata in particolare dai vescovi americani nella lettera sull'economia ripropone le ragioni della politica del cambiamento sociale delle lotte di liberazione di interi popoli
Una presenza quindi inedita quella dei cattolici ma non casuale
Perché i in Calabria
Ed è
Pure la scelta della Calabria un fatto casuale
Lo stesso obiettivo della convenzione
Di creare un movimento popolare per la pace
Animato da una reale solidarietà sociale trova infatti un riscontro profondo nella scelta del luogo dell'incontro
In questa Calabria lacerata da un diffuso malessere sociale
Dove la criminali criminalità organizzata si sposa in modo perverso ad una povertà del tessuto civile
La Calabria in questa espressione della realtà di tutto il Mezzogiorno
La prima solidarietà da creare assumendo
Che non è una piccola enclave di sottosviluppo di un'economia complessivamente ferite matura ma una realtà corpo USA e decisiva che incide sulla produttività dell'intero sistema nazionale
E quella che riguarda il mondo dell'economia e del lavoro
Tanto più inaccettabile e allora
Una politica economica che vede crescere
Anziché diminuire il divario tra il Nord e il sud quando la disoccupazione viene assumere l'immagine del giovane della donne del meridionale
Non si possono tollerare esemplificazioni di sapore conservatore
Così diffuse in una fase in cui in nome del risanamento dell'economia si fanno scelte che colpiscono gli interessi della gente e si riducono gli spazi di uno sviluppo solidale
I dati dell'occupazione di uno sviluppo
Che non produce lavoro
Ci richiamano la necessità di delineare una politica capace di sostenere un nuovo trend di sviluppo per il Meridione si tratta in sostanza di valorizzare le risorse disponibili secondo le vocazioni naturali quelle umane in primo luogo
La risorsa un uomo non può essere considerata eccedente e di mali del Meridione non possono trovare spiegazioni come ha fatto recentemente ministro della nostra Repubblica in un Sud spendaccione contrapposto ad un Nord parsimonioso
Invocando una sorta di questione settentrionale anziché riproporre la centralità ecco della questione meridionale
Si tratta di affrontare oggi prima che sia troppo tardi anche il pericolo di una ripresa di forti correnti migratorie verso il Nord questa volta da parte di tecnici e lavoratori intellettuali
Ma il primo compito che abbiamo di fronte
Ed è questo un ambito che ci interpella ci coinvolge direttamente
è quello di favorire lo sviluppo del suo tessuto associativo di base in tutte le sue espressioni e questa la maggiore carenza del Mezzogiorno la sua povertà civile una no una eredità di uno sviluppo distorto tempi fluisce pesantemente in ogni sede settore basta pensare alla mancanza di stimolo e di controllo sulle istituzioni locali e allo spazio che di fatto si lascia ad attività eversive soprattutto alla difficoltà
Per la formazione di un nuovo ceto dirigente nelle regioni meridionali e proprio sul terreno dell'incontro della disoccupazione con la malavita si producono i danni più ricca irreparabili
Che rendono ancora più debole il tessuto civile delle regioni del Sud
Secondo le stime del Censis sulla cosiddetta illecito spara le organizzazioni criminali hanno un fatturato che è uguale a quello dell'India della FIAT messi assieme e danno lavoro
Direttamente o un indirettamente a oltre un milione di persone giungendo perfino ad elaborare una sorta di rete di assistenza e di previdenza per coloro che cadono in mano la giustizia ed è chiaro che in una simile Vieri ora deteriorata situazioni
Sarà impossibile una lotta vincente contro la malavita organizzata
Finché non si opporrà un'alternativa di sviluppo e di lavoro soprattutto per i giorni
Gli stessi drammatici avvenimenti di questi giorni che hanno al centro istituti di credito ed enti locali calabresi
Stanno in definitiva a testimoniare una realtà sociale ed economica gravemente deteriorata
Ai livelli di guardia della tenuta civile
Proprio da questo humus sociale
Tormenta la nostra convenzione vuole partire per dare radice concretezza al suo progetto
Si dirà che il mondo non sente il bisogno di noi
Ma io credo che dovremmo consigliare cautela subissato convintissimi venivano proposti quando
Qualche anno fa molti di noi sostenevo notti disarmare era una parola che stava nel vocabolario della politica
E si diceva allora che pronunciarla metteva fuori della politica la parola politicamente appropriata era bilanciamento degli armamenti in nome del principio della deterrenza
La parola di Sarno e oggi entrata pienamente nell'esiguo nelle prospettive politiche
Non solo a causa del nostro impegno diciamo
Però che se i popoli della terra non avessero insistito tanto le cose sarebbero forse andate in modo diverso quella parola non sarebbe stata la chiave del vertice del Polo Nord che dopo il gelo ha portato pure la prima vera di questi giorni
Carica di attese credo tuttavia che possiamo convenire sul fatto che siamo qui anche per dire che il vento primaverile che soffia tra i grandi non culla i nostri soldi sentiamo anzi maggiore responsabilità
Perché proprio ora l'attenzione e l'impegno non possono venire mi
Quando riprendono le trattative
Come a Ginevra
Quando il terzo paniere di Helsinki e ritorna ad essere materia di discussione politica quando insomma si aprono le speranze e diminuiscono le paure
Allora chi opera secondo la sua Semenza deve entrare nella breccia ed allargare
è tempo di più attività più preghiera più impegno per il diseredati del mondo più animazione più politica questo in sostanza il problema del movimento della pace nella nuova fase
Il dialogo di questa convenzione può essere un contributo che è uscito del movimento il movimento dalle strettoie di un carsismo ciclico peraltro tutto da dimostrare
Non si può negare infatti la cronica difficoltà
Che il movimento della pace incontro ogni volta che si propone di dare continuità diffusione per radicamento alla volontà di partecipare di contare che tanti uomini e donne esprimono nei grandi momenti di tensione mobilitazione ma questa difficoltà oggettiva non giustifica la teorizzazione dell'andamento carsico del movimento della pace come una condizione obbligata
E l'inevitabilità della divaricazione tra i grandi momenti e le piccole iniziative su questo ci confronteremo mettendo in campo
Tutta la nostra esperienza
Questa convenzione promossa da chi è impegnato quotidianamente sul terreno della pace
In tal caso il carsismo non riguarda l'impegno ma solo i suoi momenti di quotidianità e la capacità di proiettare lindi segno strategico di carattere generale
Si esce da sotto terra quando la quotidianità cessa e si prende la scena
Ma la convenzione propone già
Nell'articolazione dei suoi lavori una prospettiva per l'impegno nel nuovo contese
Propone la coniugazione tra quotidianità e globalità il tessuto ampio di chi sta di fronte alla storia
Propone la precisione nella lettura delle realtà materiali il tessuto a maglie strette di chi non elude i problemi propone l'ampiezza e la profondità nella lettura dei segni dei tempi ci sembra già un modo di stare nelle novità
Di munirsi nei suoi confronti di ricercare interlocutori validi anche se scopo di di dotarsi di argomenti e di competenza
Siamo giunti a questo approdo
Perché non abbiamo diviso
Chi è in politica
Da chi ne sarebbe fuori e chi è nelle opere semplici da chi dovrebbe dedicarsi invece alle grandi strategie
A ben vedere
La sfida che ogni operatori di pace sente pesare e la divaricazione fra i momenti della quotidianità e quelli dell'impegno politico generale
Ed è questa sfida
Che deve trovare risposta
Non una risposta unica ma molte risposte
Riscontrando della di via Bari che azione tra il quotidiano e lo straordinario in modo diverso presente prima di tutti noi nel nostro modo di comunicare lavorare piuttosto che nelle cose
è un dato delle nostre abitudini prima che della storia
Ciò porterà ad evitare dividere solo di quotidiano e di straordinario
Prima di tutto però ci spingerà a riconoscere
E questa frattura già si sta saltando nei nuovi soggetti di pace
E quotidiano all'obiezione dei giovani che affermano il nord loro no alla violenza
Preferendo un servizio civile alla patria in luogo di un servizio militare
è importante per tutta la società il sostegno del loro diritto
E perché non paghino la loro scelta con destinazioni che avviliscono motivazioni competente
E quotidiano all'obiezione di chi ha il coraggio di rifiutare un lavoro ben remunerato pur di non produrre strumenti di morte costoro devono trovare accoglienza e disponibilità soprattutto tra le organizzazioni dei lavoratori
Occuparsi ogni giorno del povero
Del debito estero della vita del terzo mondo delle armi dell'educazione alla pace dell'ecosistema o di altro comporta uniti più di attenzione di pensiero che già oggi costituiscono un nuovo patrimonio degli operatori di pace
Fra di noi coloro che dicono di impegno
Immediatamente più politico sanno quanto valgono le competenze anche se diverse di fronte alla stessa concretezza della scena
Ebbene queste sono le caratteristiche dei nuovi operatori di pace
Una grande offerta di saperi gli angoli di lettura di capacità operative alla pace questo esprime e questo può rilanciare la convenzione
La pace non è un fatto del
L'aspirazione alla pace e il più intimo il più convinto il più diffuso sentimento popolare
Certo la storiaccia insegnante o che spesso anche le guerre hanno avuto un certo consenso popolare
Ma i lutti e le tragedie della guerra
Hanno sempre modificato le reazioni istintive bellicista e hanno favorito l'acquisizione d'una vera coscienza di pace
La vera organizzazione delle Nazioni Unite
Il vero organismo che si propone di cancellare la guerra del dalla storia non risiede solo al Palazzo di vetro di New York
Ma è radicato nella coscienza dei popoli che abitano la Terra
Solo quando ci si allontana dalla realtà dei sentimenti e dei bisogni del popolo si può accettare senza scandalizzarsi la logica barbara della guerra o quella sottile ma non meno odiosa forma di terrorismo
Che la reciproca minaccia
Della catastrofe nucleare sulla quali molti continuano a credere che si dedicano o si possano reggere gli equilibri del mondo
Nel dinamismo della ricerca della costruzione della pace occorre riscoprire il valore
E di ruolo fondante della soggettività popolare
Solo dalla possibilità
E dalla capacità del popolo di essere soggetto ed artefici del proprio futuro scaturisce la condizione essenziale per l'umanità di realizzare il suo habitat di pace operosa duratura universale
La soggettività popolare si esprime innanzitutto nella sua creativa identità culturale di cui il popolo da alcuni decenni è stato via via espropriato il privato
Ad opera di un'industria culturale che ha appiattito la stessa coscienza personale e comunitaria
Il popolo è stato relegato i ridotti al rango di consumatore passivo di una sua cultura manipolate deturpata
E che per di più si va esaurendo lasciando il posto
A forme di cultura costruite totalmente fuori dai vissuti dalla gente
La cultura artificiale sta ormai pervadente ogni angolo dell'esistenza umana minacciando alla radice la stessa possibilità di essere poco
L'impegno per la costruzione della pace richiede di invertire questa tendenza
Ridando alla gente la sua insostituibile soggettività culturale
Da una cultura stereotipata di massa è necessario passare ad una cultura creativa vitale sapienziale di popolo
Tessere le fila di una ricomposizione popolare
Nell'Apple tecnici forme di espressione di valori aspirazioni comportamenti rappresenta un traguardo intermedio che non può essere saltato nell'itinerario impervio verso la realizzazione dell'opera di pace
Che si radica che si alimenti nel sentimento della volontà e nell'operosità del popolo
Abbiamo in sostanza identificato un'autentica miniera nella quale scavare per conoscerci e per operare
E se è costituita ne siamo sempre più convinti dalle radici popolari della pace
Operare per la pace nelle associazioni e nei sindacati nei movimenti e nei partiti negli ordini religiosi nelle specificità is esistenziali e attività di Pompa
Abbiamo scoperto insieme questa dimensione degli operatori di pace
E in essa l'impegno profondo vivo nel nostro Paese della società organizzata per la democrazia nei confronti della pace
Abbiamo ritrovato dunque un popolo non generico e idealizzato
Ma questo nostro popolo che dica la complessità dell'oggi le sue tensioni e crisi
Ebbi risponde con una gran dei una grande gamma di espressioni associative ed organizzative risponde con le sue competenze e vuole renderle più vaste e più forti
Da questo punto di vista
Tutto l'itinerario della competizione si è posto come tema quello di liberare alimentare riorganizzare la capacità popolare di capire ad operare come forza di pace
La pace il bene comune della politica
Non il minimo comune denominatore tra parti politiche diverse
Sarebbe una visione questa riduttiva
Non siamo qui perché dobbiamo continuare a dividerci sulle cose più importanti
Mentre possiamo anche evitarlo su questioni generali come la pace che riteniamo inconsciamente anche noi un obiettivo fuori dall'influenza del nostro impegno
Noi siamo qui perché la pace la cosa più importante
Più importante perché il destino dell'uomo e la pace
Più importante perché il tema faccia valenza epocale non riguarda né singole persone né un movimento nella sola politica ma investe gli ambiti dell'esistenza attraversando la complessità
E facendo sì questione mondiale
Più importante certo del pentapartito o dell'alternativa democratica più importante degli obiettivi che ciascuna parte politica intende in competizione con le altre perseguire
La pace e il bene comune della politica
E in un tempo in cui la politica sembra ridursi all'occupazione del potere
Quando addirittura non diventa avventurismo senza principi
La pace rimane forse
L'unico orizzonte d'un nuovo modo di fare politica
Consapevoli però che l'orizzonte bensì quale percorrendo mille strade ci muoviamo non è quello dei signori della guerra guardi fabbriche oppressione ma è quello del popolo della pace disarmo sviluppo liberazione
Sarebbe ingenuo credere che la costruzione della pace sia un processo lineare senza difficoltà
Anzi nel nostro Paese il cammino del movimento della pace non è stato estraneo ad incomprensioni e sovente ha subito rotture
è certo comunque che il percorso chiacchierato questa convenzione è servito a superare molte reciproche diffidenze
Senza il pass
Ma con legittimo orgoglio
Possiamo dire che oggi il movimento della pace taglia-leggi guanti
Più aperto
Forse più unito noi gli alleati abbiamo semplicemente svolto insieme a tanti altri che con generosità si sono impegnati un servizio che è stato giudicato utile
Quello di farci in qualche modo garanti del pluralismo di questa convenzioni ma il merito non è nostro molto invece si deve ad una cultura sedimentata
Frutto dell'impegno pacifista che ha toccato tutte le componenti voglio dire che siamo diventati tutti un po'più tolleranti è un po'meno superbi
Siamo tutti più disponibili al dialogo anzi lo cerchiamo come l'aria che si respira
Basta del resto scorrere l'elenco dei gruppi che partecipano a questa convenzione
Per scoprire quante differenze ci sono tra di noi
Ad un osservatore esterno
Ascoltando forse nei prossimi giorni tante differenze di accenti e di dialetti potrebbe sembrare persino inspiegabile il nostro ritrovarsi insieme
Eppure il cuore di questa iniziativa è proprio la comunicazione
Che parte da esperienze diverse e con i rispettivi fondamenti culturali
Non di rado si salta questa fase di conoscenza reciproca
Per tendere subito ad obiettivi comuni ciò però forza d'incomprensioni
Qualche volta a strumentalizzazioni comunque a costruire sulla sabbia ma addirittura sulle sabbie mobili
Siamo qui per comunicare
Ai soloni della politica potrà sembrare una perdita di tempo
O a un un innocuo raduno può folcloristico di gente che viene da tutt'Italia ecco per comunicare a me pare invece che siamo tutti consapevoli del valore politico
Culturale educativo che ha il nostro incontrarci
Sul piano politico in quanto il dialogo la solidarietà la fiducia sono gli stessi valori che possono sostenere la politica internazionale
Sul piano culturale cresce la consapevolezza che la pace non si esaurisce nella politica ma ci chiama la scoperta gli alla condivisione di valori e tutto ciò naturalmente deve avvenire nella coerenza della prassi
In una politica più in cui ispirata a valori ringrazio
Una cultura della pace che si è venuta visto come ci si aiuta fraternamente una cultura della pace che si è venuta richiedendo di numerosi apporti
E quali vogliamo qui ricordarne almeno due l'elaborazione del movimento delle donne
Gli articolato in modo sempre più interessanti ed incisivo la rivendicazione di un nuovo modo di consumare e di produrre con la necessità di aspro mettere alla guerra e la violenza dalla società e dalla storia
E gli esiti confortanti un sempre più diffuso e capillare lavoro educativo sui temi della pace sviluppato da numerosi gruppi di volontariato talmente comunità di accoglienza da molte associazioni cattoliche laiche
Ma in quest'ultima direzione occorre uno sforzo ulteriore
L'educazione alla pace deve infatti entrare sempre più nel mondo della scuola e penetrare con più convinzione nei nostri gruppi nelle nostre associazioni
Consentitemi a questo punto una riflessione
Associativa autobiografica
Gli atti per molti anni sono stati in Italia scomode
Per tutti coloro che erano interessati a dividere i lavoratori
E a tenere separato il movimento sindacale
L'unità sindacale è stato l'obiettivo primario delle api negli anni Sessanta agli inizi degli anni settanta
E lo spirito unitario è stato coltivato nella nostra associazione negli anni duri delle divisioni ideologiche delle contrapposizioni e gli storici ricordano quegli anni parlo dell'Enciclopedia e non soltanto dei di piccoli studi ecco ricordano quegli anni nella vicenda della della mia organizzazione come gli anni dell'unità sindacale
La pace è divenuta per le attrici nuove nome di questo mai sopito spirito unitario tra la gente
E proprio la coscienza ad una umanità divisa e sull'orlo della catastrofe alimentato una dimensione più ampia dell'impegno sociale e politico
La faccia così cominciato ad impegnare a partire dall'iniziativa degli atti siciliane contro l'installazione degli euromissili la gran parte delle energie di tutto il movimento vista l'opzione zero e staccato non sostenuta con grande convinzione in quella fase e mai abbandonata
Ci sono grandi iniziative che segnano i momenti di maggiore tensione ideale politica il las l'assessore
Di Catanzaro ricordava la marcia Palermo Ginevra la partecipazione alle manifestazioni unitarie di Roma di impegno negli organismi internazionali le manifestazioni europee dell'assente della Confederazione mondiale del lavoro della quale facciamo parte
E questa esperienza che noi portiamo
In un tempo che ci vede impegnati su grandi sfide che fanno della pace
Come un cantiere aperto a tutti e non soltanto agli specialisti ai sapienti via gli strati
Il compito che mi è stato dato
Di aprire ufficialmente questa convenzione non mi consente di entrare
Nelle questioni particolari e perché lo faremo nei gruppi e nelle prossime plenaria
Ma credo doverosa una precisazione
Il fatto che questa convenzione non abbia egemonie
Non significa che non ha idee non ha proposte non a orientamenti
La prima idea certamente quella del disarmo
Noi tutti crediamo di poterci arrivare non tutti crediamo di poterci arrivare nella stessa maniera ma tutti sappiamo che va posto subito un argine alla folle politica di riarmo perseguita dalle grandi e delle piccole potenze
Nell'attuale disgelo di rapporto est-ovest
Si apre alle forze della convenzione la possibilità di una forte ripresa della mobilitazione per l'eliminazione dal continente degli euromissili
E dei missili a corto raggio un obiettivo questo che nella presente congiuntura internazionale diviene prioritario per l'intero movimento pacifista europeo
E c'è poi la questione dello scudo spaziale
Anzi nessuno di noi piace mettere la divisa militare anche alle stelle
E non solo per lasciarle agli innamorati lo slogan che abbiamo visto in in una delle ultime manifestazioni nazionali ma anche perché per molti di noi cielo il timore
Di colui che ha detto pace in terra agli uomini di buona volontà
Tutti vogliamo che all'est e all'ovest
L'Europa smetta di essere un immenso arsenale
Al posto dei missili vogliamo le casse vogliamo la scuola vogliamo la vita
E il disastro di Chernobyl ha convinto anche i più dubbiosi che le bombe nucleari sono un micidiale boomerang e la già fragile teoria della dissuasione nucleare sembra alquanto inclinati
Non c'è più spazio per la sfiducia per la diffidenza che fino ad oggi sono state le fondamenta dell'edificio del riarmo la fiducia diventa obbligatoria per tutti coloro che amano la vita
Ma soprattutto vogliamo dire chiaro che ora che la volontà di pace dei popoli della terra entri nei santuari della diplomazia negoziale
E con essa una nuova idea di sicurezza la mia sicurezza non può fondarsi sull'insicurezza sulla paura del buio presunta Bersani
La sicurezza ove il Comune o non è
E su queste basi è tempo che si aprì una nuova grande stagione stagione del pacifismo europeo
Solo pochi anni fa
I temi del volontariato internazionale dell'impegno contro lo sterminio per fame della cooperazione e dello sviluppo sembravano estranea alla cultura pacifista
Oggi tutti sappiamo che pace sviluppo camminano insieme così come il riarmo il sottosviluppo rimangono due facce della stessa medaglia
Un gruppo di associazioni qui rappresentate da oltre due anni
Sostengono una campagna contro il commercio delle armi
è solo uno dei mille problemi che ci tormenta l'eppure singolarmente ribelli della tipo dell'interim interdipendenza tragica tra la miseria e la fame del terzo mondo a cui il nostro Paese avente il novantatré per cento delle ardite produce e i loschi affari ecco dei mercanti della morte
La legge per la regolamentazione del commercio delle armi sono Pinza alla deputati che hanno sostenuto questa nostra questo nostro impegno rischio ormai un nuovo affossamento ne parliamo poco fa anche con l'onorevole accanto
Sarebbe il terzo consecutivo in tre legislature
Così la nostra triste porzione dirà anche
E dimenticata
E Talamone citato nel mondo e nei tribunali come porto di traffici illeciti per il nostro governo resta un ridente località della Maremma toscana
Dove sbarco Garibaldi nel mille ottocentosessanta per procurarsi armi anche luglio ecco questo c'è questo ritorno dove e dove i romani magari quelli che hanno maggiore memoria forse del ministro della difesa Spadolini ecco ricorderà quindi romanico di portarono un'importante vittoria sui Galli duecentoventicinque avanti Cristo
La sfrontatezza non ha confini
Ma soprattutto la lobby dei mercanti continua il suo percorso in questi giorni rastrellando commesse di svariati miliardi alla Fiera di banco
Quindi la cooperazione da popolo a popolo piuttosto che soltanto da governo a governo con i paesi in via di sviluppo
L'impegno per Rispoli solver e quelli immense drammatica nuova forma di colonialismo che il debito estero che crea dipendenza economica e appiattisce la miseria dei Paesi poveri l'idea di un nuovo ordine internazionale fanno parte del patrimonio di tutte le forze della pace
La sicurezza alimentare e cioè il diritto alla vita di ogni uomo di ogni donna di ogni bambino in ogni remoto angolo della terra e la nostra sicurezza di popolo dell'opulenza la sicurezza vera insomma in un mondo sempre più interdipendente assume le sembianze della solidarietà
Senza dimenticarci tra le tante solidarietà quelle con il Terzo Mondo che abbiamo in casa
Sos razzismo è stato per molti di noi di imperativo di un impegno etico e politico di questi ultimi anni un impegno però
Che non si può pensare concluso
Con il varo della legge per gli immigrati extracomunitari della fine dell'anno scorso giacché quello
Dell'immigrazione terzo mondiale
è un problema di tali proporzioni da travalicare l'ambito di una pur necessaria legge che garantisca il diritto al lavoro degli immigrati
Il problema è molto più vasto
Perché bisogna ora garantire loro un'effettiva accoglienza in condizioni paritarie di dignità virando al pieno inserimento nella comunità civile
L'obiettivo insomma per tutta la convenzione ora quello di temi delineare le premesse di una società interculturale multirazziale e multireligiosa che risponde in definitiva alla sfida di un'immigrazione dal Sud al Nord del mondo destinata a cambiare l'assetto geopolitico dell'Europa e del piani
Del resto l'impegno su questo problema che ci porta in qualche modo in casa sedimenti vissuto rappresenta il primo passo della definizione di più non più
Rinviabile Progetto di pace mediterranea
Le gravi tensioni
E compiti tra le ragioni del Nord o del Sud dell'Est e dell'Ovest che si sono accumulati nel bacino mediterraneo facendone un crogiolo infuocato è sicuro che l'Italia di una politica estera capaci di valorizzare finalmente
La vocazione mediterranea del nostro paese mi sto avviando alla conclusione
Inaugurando in innanzitutto un assurdo politico
Di tenore ben diverso di quella instaurata sia a partire dall'installazione dei missili a Comiso
Una politica tesa a ridurre il tasso di militarizzazione del Mediterraneo e dei rapporti con i Paesi rivieraschi dell'altro
Si rende necessario l'avvio di un intenso scambio di uomini e risorse prodotti nel contesto di una cooperazione intervenite Errani ha tre punti all'attivazione dello sviluppo a un concentrato dei paesi della riva sud occorre in altre parole moltiplicare gli accordi bilaterali e multilaterali tra i Paesi del Sud Europa e quel del del Nordafrica del Medioriente destinati a favorire lo sviluppo di un'intensa rete di rapporti economici culturali e scientifici
Gli obiettivi sono diversa il risanamento dei gravi problemi agroalimentari della costa sud
Il ristabilimento degli equilibri e consiste in bici del Mediterraneo lo scambio di terminologia appropriata alle esigenze di sviluppo dei paesi della costa meridionale ed orientale
A ciascuno di noi inoltre non sfugge l'importanza della grande questione
E i diritti umani
Ma neri spingiamo una visione angusta e di fatto a senso unico
Diritti di libertà e diritti di solidarietà
Diritti civili delle persone diritti sociali di popoli
Fanno parte di un'unica inseparabile grande questione
Come non fermare la nostra attenzione sui popoli che soffrono l'oppressione di dittature sanguinarie
Come non pensare al Cile Paese a noi vicino per cultura e tradizione democratica e alla dittatura divino OSCE che continua a resistere
Alla forza della ragione democratica
Come non pensare ai popoli che soffrono per discriminazioni razziali con il Sudafrica
Ai popoli che non hanno ancora una terra come il martoriato popolo palestinese
Ai popoli che vedono cancellato il loro diritto all'indipendenza come il popolo eritreo
Ai popoli che sono vittime di inaccettabili invasioni straniere come in Afghanistan o di quelli con il Nicaragua in cui la minaccia di aggressioni esterne impedisce di intraprendere con decisione la via del pluralismo e della democrazia
Diritti umani sono dunque i lati innanzitutto i diritti dei popoli
E questa nostra convenzione
E vicina a tutti i popoli ai quali l'ingiustizia impedisce di avviarsi
Sulle vie dell'autodeterminazione e della pace e della non violenza
Non possiamo esimerci dal riaffermare
Che i diritti irrinunciabili dell'uomo sul diritto al lavoro il diritto alla casa diritto all'istruzione diritto all'assist questi diritti per larghe fasce di cittadini dei paesi tradizioni democratiche in Europa come negli Stati Uniti sovente ventuno misconosciuto
Ma al tempo stesso diritti umani sono le libertà civili la libertà di pensiero la libertà religiosa
La libertà di organizzare Sindacati Indipendenti nessuno di noi ha dimenticato Solidarność e ciascuno di noi è convinto che i popoli dei Paesi del mezzo hanno diritto a godere delle libertà civili
Di più che questo rispetto dei diritti umani è una vera e propria garanzia di pace
Nessuno di noi può rassegnarsi di fronte alla pena di morte
Una ragazza sedicenne di colore paura
Viali vende la sua figlia
La convenzione trovi il modo di far sentire la sua voce perché questo grave fatto non venga consumato
Un diritto umano infine si diffonde nella coscienza di ciascuno di noi
E il diritto a godere di una natura non contaminata
E a lasciare ai nostri figli una terra abitabile
La pace sempre più si colora di verde ci sono punte di inquinamento ambientale davvero paurose preoccupanti nei Paesi industrializzati mentre la deforestazione e la desertificazione minacciano l'immenso patrimonio naturale dei paesi in via di sviluppo
La natura è una risorsa dell'umanità ma soprattutto un debito verso le generazioni future a cui non possiamo lasciare in eredità
Un mondo sempre meno abitabile o peggio che assume sempre più i contorni di una gigantesca pattumiera
Lo sviluppo tecnologico non può prescindere dalla qualità della vita della gente
Ben presto il nostro pianeta risulterà inabitabile se non sapremo individuare gli strumenti capaci di correggere gli effetti negativi delle varie tecnologie
Fare violenza la terra
Deturpare la creazione e un nuovo sottile modo di fare la guerra
Ma questa guerra noi non siamo disposti a sopportare neppure il nome dello sviluppo tecnologico della cultura che lo sostiene dello giustifica
Una cultura pervasiva suadente che sollecita soprattutto le ambizioni personali non mette in ombra fino a distruggerlo il valore della solidarietà e che mortifica le stesse potenzialità positive ed evolutive delle nuove tecnologie Chernobyl ha mostrato che niente è più come prima il fatto di difesa ambientale e di sicurezza nucleare
Alimentare tecnologica e ormai in crisi la semplificazione che contrappone un nucleare cattivo
Quello militare ad un creare buono quello civile la salvaguardia dell'ambiente divenuta nella coscienza di molti un termine essenziale della costruzione della giustizia e della pace ed è qui delle preoccupazioni
E concludo compiuto e la cosa migliore
E dei picchieri preoccupazione degli ecologisti trovano una speciale sintonia risonanza nella pubblicazione con l'amore per la madre terra del poverello di Assisi che ispira l'impegno ecologico dei movimenti cattolici pace e giustizia e salvaguardia dell'ambiente dunque come fondamenti di una nuova solidarietà apre in Italia
Le questioni che sono state richiamate
In questa introduzione mostrano già l'ampiezza del disegno
E le motivazioni del nostro convenire sono le direttrici del nostro impegno sono la base di un'edificazione che ha bisogno di risorse ideali e di passioni civili costituiscono altresì un modo
Io che può apparire ambizioso e proprio Gambino di fronte al pericolo di inseguire progetti utopici era solito rispondere se mi si accusa di essere troppo ambizioso mi confessano colpevole se mi si dice invece che il mio sogno non potrà attuarsi risponderò che è possibile e proseguirò per la mia strada questa nostra iniziativa si svolge in un momento ho particolare dell'espressione che si usa della vita del nostro Paese ci sono questioni all'ordine del giorno della politica che sono centrali anche nel nostro dibattito vediamo all'orizzonte grosse perturbazioni insieme ai pericoli diciamo pericoli di interruzione della legislatura ci siamo interrogati più volte sul tempo
Della convenzione
E dell'opportunità di tenerla nonostante tutto abbiamo fatto questa questa scelta di tenerla
Nonostante tutto c'è un in maggio che usava spesso La Pira parlando delle nuove generazioni alla ricerca della speranza dell'unità della giustizia della pace che si adatta secondo me alla nostra impresa diceva la figlia le ronde di percepiscono i segni della stagione nuova che sta per venire e si muovono irresistibilmente malgrado possibili segna versi verso l'alto stagione avesse conforme
Come le rondini è sempre la Pira le nuove generazioni lasciano il continente freddo dell'inverno storico e si muovono verso il continente tiepido della primavera storica che malgrado tutti i venti contrari cercano
Andiamo verso un irresistibile e di reversibilità storica di primavera da questo traguardo siamo affascinati e per raggiungerlo siamo disposti ad impegnare tutte le nostre energie
Attenzione intanto diamo il per do come è capitato a me l'onorevole Castelli che è arrivato da poco
L'adesione a questa convenzione del coordinamento darsi
Istmo e l'apartheid in Sudan
Bocche ci comunica che c'è in
Un percorso per arrivare presto ad una convenzione per la pace
Della convento alla convenzione
Di donne in lotta per la pace comunichiamo la gradita presenza l'onorevole Famiano Crucianelli
La visione di dirigenti il foglio d'informazione e di opinione del collegamento tra le donne in lotta per la pace l'adesione del movimento ecclesiale di impegno culturale che è qui presente tra noi
In adesione
Pur aderendo questa organizzazione all'interno dei coordinamenti delle organizzazioni di volontariato dell'Associazione italiana amici di Raoul Fornero
Alcune indicazioni
Da parte del coordinamento nazionale prima domani il
Presso il Pio decimo dove terremo i gruppi riunione del coordinamento nazionale alle ore otto
Seconda secondo avviso i conduttori dei gruppi moderatori dei gruppi sono pregati di tenere presente che c'eravamo impegnati come coordinamento nazionale a presentare una piccola sintesi dei lavori di gruppo entro la
In modo da dare darla la consegnarla ai relatori in Assemblea Dora la parola Torino d'a Torino De Marco
La comunicazione di alcune altre di alcuni altri appunti
Ma per indisponibilità di Greenpeace intervenuta solo ieri sera non ci sarà purtroppo questa sera la proiezione del film è previsto quando soffia il vento il film ma viene sostituito con un'altra pellicola di tematica pacifista la bomba di Giacomo Campiotti con musica di Lucio Dalla che se trattenuta al Teatro Comunale come da programma alle ore ventuno e trenta come da foglietto in cartella e garantito il transito porto dagli alberi che al cinema e viceversa con partenza dagli alberghi dalle ore venti e trenta vent'venti e quarantacinque ogni delegato e ora invitata a utilizzare il pool Manna che va all'albergo assegnato ho a ciascuno domani i lavori di gruppo si svolgeranno al seminario regionale San Pio decimo con il servizio dei pullman è che precisato nel piano trasporti che ogni delegato ha nella sua cartella i gruppi del tè
Ma numero uno e numero due si svolgeranno di mattina dalle ore nove alle ore dodici quelli delle delle tematiche numero tre e numero quattro di pomeriggio dalle ore sedici alle ore diciotto come già ha accennato i relatori e coordinatori dei gruppi sono pregati di fare spendere un rapporto finale ad ogni gruppo oltre alla sintesi dei lavori di cui si è già accennato il rapporto finale va consegna atto alla segreteria o all'ufficio stampa entro le ore diciannove e trenta di domani sera precisiamo ancora che la tavola rotonda con i partiti di domani sera è stata anticipata alle ore diciannove ove sempre qui al Palasport i delegati impegnati nei gruppi di pomeriggio verranno trasportati direttamente dal seminario al Palasport al termine dei lavori di gruppo mentre gli altri delegati liberi da impegni di gruppo o sono pregati di arrivare al Palazzetto entro le ore diciannove e possibile per chi lo desidera consumare la colazione al sacco presso il bar del palazzetto grazie
Chiudiamo questa sessione plenaria ci troveremo dell'attività di gruppo domani
Buone sera a tutti