Giornata di studio in ricordo di Alberto Predieri sul Trattato che istituisce una Costituzione per l'Unione europea

Sì
Monica
Mani
Autorità colleghi signore e signori cari studenti
Ho il piacere di portare il saluto a tutti voi
Da parte dell'Università di Firenze che questa mattina non ha potuto ospitare questa l'iniziativa perché la programmazione pregressa nell'utilizzo dell'Aula Magna fatto sì che stamattina stessa fosse occupata e questo mi dispiace molto
Perché celebrare una giornata di studi su su
Su Alberto prelievi non vederla realizzate all'interno dell'Aula Magna a me personalmente dispiace perché che Alberto prelievi e patrimonio di questa città e il patrimonio dei colleghi che lo studiano e lo celebrano oggi ma è anche patrimonio dell'Università di Firenze alla quale ha dato molto noi siamo molto riconoscenti apre ieri per quello che ha lasciato alla sua università e a questa città ma siamo anche grati agli allievi
I prelievi e con sistematicità lo ricorda lo abbiamo già fatto negli anni passati e Beppe Morbidelli e il l'attore principale di questa di questa operazione
E lo fanno con
Grande altruismo grande impegno conservando ciò che ha lasciato alla comunità erri interpreto Rando
I contenuti dei contributi
Scientifica e per ieri ha dato questo per Vieri
Molto eclettico molto compresso
Studioso eccelso ma anche professionista ma anche impegnato politicamente via riuscita a fare cose che una persona normale di Norman non fa se ne fa una per volta riusciva avere c'è tantissimo interessi e a coltivarli tutti in maniera
Davvero e Grecia
Quindi ringraziamento all'UE per quello che ci ha lasciato ma un grande rilevanza gli allievi che addirittura hanno ideato centro studi per legare sempre di più Serpieri scusatemi prelievi alla alla città allo studio alla università il tema che oggi affrontate ovviamente è di grande interesse io non penso nemmeno gli accennarlo
Considerato come dire la presenza di tali tanti insigni studiosi
Debbo
Però almeno
Dire
Che il trattato su cui voi oggi l'interrogante sotto tantissimi
Profili
Rappresenta
Per l'Unione è una tappa una tappa
Importante e leggendo il preambolo se ne apprezza
L'obiettivo specie se si pensa che questa è una
Unione fondata sulle diversità
In un momento
Nel quale prevale l'omologazione dei modelli da una parte ma anche i i localismi dall'altra localismi che talvolta portano addirittura ancora a violente guerre puntare a un'unione a un'unione che tiene conto e si fonda sulla valorizzazione delle diversità mi pare che sia una scommessa non non banale
Perché porta a immaginare un vecchio continente che supera per principio e conflitti
Che rispetta
Le diversità io lo trovo molto affascinante
Presto
Principio io ho sentito molti dibattiti sulla assenza delle radici cristiane dalle preambolo però seguito parlare molto meno di quello che dal a un punto di vista laico trovo estremamente estremamente importante così come è importante trovo
Nel preambolo quel riferimento culturale all'umanesimo
Che in qualche maniera fa immaginare questa città nella quale viviamo comunque conto di riferimento quanti una radice fondamentale storica la futura la futura unione
Per realizzare questa io sono convinto anche per università abbia giocato un ruolo importante sia chiamata a giocare un ruolo ancora
Più importante
Prova ad immaginare
I programmi i progetti la ricerca scientifica e quindi la tendenza a creare l'area europea della ricerca prova a immaginare Progetto Erasmus ed è l'unico vero Progetto che porta questo movimento a livello all'interno del dell'unione di Firenze
Ha avuto l'anno scorso mille studenti le entrate del mille in uscita è la città italiane se italiana che utilizza di più
Questo o Progetto
Ma prova a pensare
Ai progetti sull'internazionalizzazione gli studi e quindi l'aria europea della
Formazione
Per sottolineare il fatto che in questa Europa in questo rione europea l'università se e punto di riferimento di Firenze forse lo è ancora di più per questo richiamo culturale nel preghiamo
Si tratta come voi dite non si sa bene sia di un trattato di una Costituzione un trattato che istituisce una Costituzione da cui ci aspettiamo
Ovviamente delle risposte così come sono prospettate pinne questo invito sono curioso non ascoltano tutto qualche relazione l'ascolto e lo faccio tanti auguri di buon lavoro grazie
Ringrazio il rettore ringrazio tutti presenti
Io porto solamente il saluto sia della Fondazione
Cesi fino al ventotto e Vieri sia dell'Ente Cassa di Risparmio che il finanziatore
Nella la fondazione
Veramente le ragioni
Per le quali sono molto diretto discreto saluto sono diverse la prima come evidente privata che il convegno dedicato Adalberto Frederik che noi siamo per l'appunto la fondazione campetto per Vieri
Fondazione che ha ideato promosso valorizzato
Fondazione che gente sia nel territorio trentino sia nel panorama scientifico operativo italiano da molti anni
Sia sotto il profilo della riflessione di carattere generale sul problemi della intermediazione finanziaria
Ma non solo questi problemi attinenti anche alle strutture generali del diritto dell'economia
Con la particolarità
Rappresentata dal fatto che non ci si limita a valutazione di carattere operativo che pure sono ben presenti sono ben sentito dire ma anche a riflessioni di carattere generale
E di carattere teorico poiché la pratica non può esser venuta e Brussa prescindendo da qualunque il Parlamento più generale nello stesso tempo l'altro criterio di metodo che ci ha dato avverte prelievi
Quello per cui il diritto a un fenomeno unitario di talché non può esserne visto in maniera specialistica parcellizzata ma tenendo conto a tutto tondo e tutte le varie integrazioni che vi sono nelle varie discipline
Che molte volte sono divisi solamente
Per ragioni di carattere universitario scolastico più perché ci sia davvero una linea di confine
A questo poi si aggiunge una natura interdisciplinare soprattutto con le scienze
Economiche che fanno insomma di questa fondazione non sta certamente a me dirlo un punto di riferimento per la riflessione giuridica ed economica
Basti richiamare tutte iniziative che abbiamo fatto quest'ultimi anni dalla riforma società per azioni alla disciplina delle fondazioni dalla normativa in tema di antiriciclaggio alla normativa la quale riguarda le offerte pubbliche d'acquisto e così via ma chiaramente non sono qui
Ricordare il lascito di Alberto pensieri attraverso la Fondazione attraverso anche l'altro elemento condotante rappresaglia dal fatto che prelievi oltre al lascito morale ha lasciato anche con qualche cosa di materiale rappresentato da tutta la sua
Dotati Issey ma biblioteca giuridica economica che appunto ora fa parte
A tutti gli effetti del patrimonio della Fondazione accesissime e a disposizione degli studiosi
è quindi una struttura alla quale la Fondazione non opera solamente attraverso eventi ma opera anche attraverso un contatto continuo con la cultura e ci stiamo apprestando anzi a dargli una come dire una vitalità continua permanente attraverso meccanismi istituzionali di coordinamento in particolare si avanza di Firenze sia con l'Istituto universitario europeo
Ma
Al di là di questo
Ritengo che sia molto importante per questo sono davvero lieto di questa iniziativa proprio per il tema iniziative l'attuale e dedicato al trattato restituisce la Costituzione europea su questo stato detto molto verrà detto molto e ci sono colleghi illustrissime qualificatissime i quali come vedete hanno in animo di affrontare da tutti i punti di vista la complesso io
Mi ricordo mi limito a dir questo
Che
Intanto non è solamente un problema come dire di Teoria generale attinente alla cittadinanza alla legittimazione alla partecipazione alla rappresentanza alla sovranità ma è un tema che più concreto che attiene direttamente all'integrazione europea sia sotto il profilo giuridico sia sotto il profilo economico sia sotto il profilo culturale io credo questo convegno abbia proprio come missione è quello di fatto comprendere
Cosa significhi costituzione europea in tutti i suoi complessi rivoli
Vedete
Molte volte il momento molte volte da qualcuno
Il momento attuale è stato collegato certamente tutti i richiami storici valgono soprattutto come dire come
Richiamo immaginifico che ha
Ma contenti i plebisciti del mille ottocentocinquantanove
Ovviamente
Le cose sono molto diversi non solo per le ragioni storiche ambientali e senza andare a riprendere la vecchia questione che speriamo sempre gli studenti del primo anno se il Regno d'Italia nato per accrescimento è nato per fusione ma soprattutto per la ragione che all'epoca dopo una prima fase transitoria sia giunta una unisco le leggi unificazione un sistema assolutamente unitario più o meno chiaro ma comunque un sistema
Davvero monolitico
Mentre invece qui
Andiamo incontro a un sistema proprio Peterson parla di prelievi caratterizzato sì da una fonti costituzionali sovraordinate ma da un arcipelago di fonti cui contribuiscono tra l'altro anche
Autonomie regionali
Ecco perché c'è proprio la difficoltà di lettura di questo arcipelago onde coordinarlo poi con tutte le complesse procedure dettate dal trattato
Ma soprattutto
La ragione diversità è la ragione che induce a una particolare attenzione è questa e cioè che il processo d'integrazione europea ovviamente non nasce con il trattato
Ma è in atto da moltissimo tempo
Il trattato è forse la colonizzazione di un lungo processo
Certamente il fatto che
Si parli di costituzione evoca
Per mille ragioni tutta una serie di concetti generali sia storici sia il giudice il fatto poi che sia coniugato allargamento ai venticinque Stati anche un effetto di grandissimo rilievo perché anche la quantità certo punto finisce per fare qualità
Però il processo in atto da gran tempo anche se per lo meno i giuristi italiani
O gran parte giuristi italiani e con essi anche della cultura corrente si sono accorti danno moltissimi anni Alberto perché ieri
E qui ritorno appunto alla personalità cui dedichiamo l'iniziativa è stato invece uno dei primi che ha seguito e ha colto questa profonde innovazioni
Il suo libro pianificazione costituzione scritto mio centosessantadue quando
Diciamo del mercato comune si sapeva poco o nulla si diceva forse
Fra qualche anno acquisteremo reato tedesche a prezzi inferiori a quelle attuali questo era l'unico principio che si traeva all'epoca da altra Tato di Roma è costellato di richiami continui invece alla disciplina comunitaria che viene letta integrata con il sistema costituzionale
E di poco successivo duecentosessantatré un saggio
Dedicato provoca con un convegno qui a Firenze è tenuta a Palazzo Strozzi nel quale aveva la relazione ha per oggetto il contrasto con la normativa comunitaria della tassa progressiva sull'esportazione di Cossiga
Poi di lì è stato tutto un crescendo ovviamente implementato
A partire dall'atto unico da Maastricht e quant'altro non voglio stare a ricordare non solo le relazioni i saggi ma per i volumi dedicati
Alle frodi comunitarie da quelle il sistema delle banche centrali a quello complessivo del sistema della concorrenza
Tra queste iniziative
Corre l'obbligo ricordare il fatto di aver fondato insieme Antonio Tiziano la rivista Diritto Unione Europea
Di cui molti tra l'altro de relatori odierni sono illustrissimi collaboratori e membri della direzione scientifica
Il questa rivista parte come e Duso con un saggio Alberto che ieri così intitolato il diritto europeo come formante di coesione e come strumento di integrazione ecco quindi la parola d'ordine che ci deve accompagnare la parola d'ordine credo sia in controluce presente anche la nostra iniziativa
L'ultima considerazione è la seguente
Beh tutto ieri
Ha scritto
Opere su vari settori discipline
Pubblicistiche e affini
Io considero
Però suo volume
Del mille novecentonovantanove
Dedicato a era Steve Young
Il nemico l'amico la guerra il partigiano
La sua testimonianza spirituale
è un libro in cui il diritto è presente
Ma è
Collegato
A tutto un periodo storico
Ovviamente nasce dall'esperienza della guerra
Che come sapete ha investito Alberto per Vieri in tutta la sua crudezza e drammaticità sia lui sia la sua famiglia
E
Come dire si legge in questo libro
Il fatto che le ragioni della guerra nazionalismo lo spazio libero la ricerca di sopraffazione
Per tutta la sera giorni che non stiamo qui a ricordare
E che i cui echi
Proseguono anche dopo la guerra
In virtù in considerazione
Di tutte le contrapposizione nate prima innate durante la guerra
Inizia a ad a vere un perito di stabilità
E come dire avere gli antidoti
A quelle due carneficine della Prima Seconda guerra mondiale con il Trattato di Roma del mille novecentocinquantasei
è chiarissimo in Alberto dodici molte volte guardate il processo costituente che non è solo costituente ma è un processo proprio di rigetto del sistema nazioni sovente aveva condotto ed guerre mondiali inizia ho letto grande
Quindi lui vede ettaro di Roma non solamente un episodio giuridico rilevantissimo mo'all'episodio storico che chiude un'epoca e ne apre un'altra
Quindi tutte le sue riflessioni giuridiche nascono non solamente dalla morte dell'arte come si come direbbero i giuristi ma nasce proprio da una forte passione politica e civile passione la quale avrete dissi
Una esperienza che noi non ci possiamo neanche immaginate quindi anche per questa ragione sono particolarmente lieto della giornata di studi sono particolarmente lieto
Dire le relazioni bielle tutti illustri relatori che hanno aderito alla nostra iniziativa quindi vi ringrazio e a questo punto cedo la parola altro sabato
Dopo l'intervento dei dette Morbidelli
E ancora più chiaro che chi mi ha chiesto di fare questa breve
Questo breve intervento di ricordo di Alberto prelievi si sarebbe aspettato da me quanto meno una qualche esitazione parlare di preghiere in un ambiente che il suo e che lo ha conosciuto e frequentato per tanti anni
E un'impresa che evidentemente va aldilà anche di quelle che sono le responsabilità dell'attuale
Ufficio che io ricopro
D'altro canto io ho accettato con una certa impronti tutine
Una certa impronte tutine che derivava anche dalla convinzione che io avevo un vecchio debito con Alberto Prodi vecchio debito che derivava dal fatto che io sono rimasto assente
Da precedenti onoranze in particolare dagli stessi scritti i nono in onore e quindi ho ritenuto che dire qualcosa oggi fosse non solo una occasione
Celebrativa per il momento stesso in cui si svolge questo nostro incontro ma anche una iniziativa mia personale riparatoria
Cercherò di essere Breve anche se parlare di prelievi come costituzionalista
Implica una serie di riflessioni alle quali non mi sento di sottrarmi
Per cominciare non vorrei banalizzare ma penso che parlando con linguaggio comune possiamo ben sintetizzare il nostro giudizio retrospettivo super e di ieri sottolineandone la modernità prelievi è stato un giurista moderno per cultura per scelta di temi e per presenza nel dibattito contemporaneo del diritto in un contesto spesso dominato dalla drammatica tradizionale egli assicura ha saputo liberarsi
Dei lacci e lacciuoli di quella dogmatica restando sempre attento agli sviluppi più significativi del nostro ordinamento costituzionale
Dalla partecipazione al commentario Calamandrei Levi siamo ai primi passi della scienza giuridica costituzionalistica repubblicana agli ultimi scritti in materia di Europa in finanza in ogni occasione cioè insegnato a guardare liberamente a quanto avveniva dinanzi ai nostri occhi
Sistema dei partiti governo dell'economia
Dalle ambizioni della programmazione ai tentativi di passare da una cultura
Molti versa dice prelievi o vorrebbe dire perversa
Della normazione regolativa di un tempo ad un'esperienza reale di politiche con regolative connotate dalla presenza delle nuove autorità indipendenti Banca centrale Conso
Come luoghi di emergenza dell'ordinamento interno dei vincoli comunitari
La moneta per nuovo chiamata svolge le funzioni di integrazione come in altri tempi
Tutti questi problemi vengono esplorati con un taglio di ricerca che rappresenta un'evidente rottura con gli schemi e con l'impostazione della tradizionale metodo giuridico
Certo nelle pagine del contributo sugli importi per il commentario Calamandrei levi
La constatazione che l'organizzazione dei partiti sia gradualmente influito sull'ordinamento costituzionale e sviluppata direi con taglio che definirei narrativo combinando riferimenti e citazioni di Filosofia politica
Di teoria politica di scienza politica da Bobbio a laschi da Michels a Gramsci
Bar con il tempo la prospettiva si allarga
Non credo che fra noi costituzionalisti vi sia uno studioso
Che più o alla pari di preti ieri abbia preso parte o abbia dato la sua direzione ad iniziative collettive di rito di ricerca coinvolgenti al tempo stesso giuristi e politologi sociologi ed economisti
Ricordiamo il pionieristico fondamentale lavoro sul Parlamento italiano mille novecentoquarantasei sessantatré diretto da Giovanni Sartori
Un'impresa che su cui non si può negare di avere aperto la strada i contributi successivi di Galli di di Palma di strani ed altri quale che sia il giudizio che vogliamo dare su ciascuno di questi ma quella testata ricerca anche aperto la strada a studi e approfondimenti a intelligentemente e generosamente voluti dallo stesso pentito
Da quella sul Parlamento nel sistema politico italiano a quella sul decreto legge fra governo e Parlamento
Da tutti traspare la diffidenza di predire di per i troppo facili
Approcci tra Coni tra cronaca e Denzel ritiro dei giuristi allorché vogliono farsi un'idea della pratica applicazione del diritto che essi studiano
E quindi invece la sua ragionata preferenza per lei più elaborate di cerchie della scienza politica e delle altre scienze sociali
E lei non era frenato dalla preoccupazione di vedere messa a rischio l'utilizzabilità di quelle ricerche dall'intermediazione delle specifiche elaborazioni concettuali delle singole discipline interessate e coinvolte
Giacché sapeva che i giuristi dovevano pagare lo scotto anch'essi della criticità e dell'astrattezza del loro linguaggio e ciò appunto bisognava superare era la separatezza l'indebita pretesa d'un'autonomia scientifica allora più duro più dannosa che forniti
Forse ancora nell'impresa condotta da Sartori preti ieri non si può
Sentire non si sente liberato dai condizionamenti della storia della tradizione della nostra dottrina ma nelle dottrine successi delle ricerche successive
Come muta il suo ruolo da partecipante a direttore della ricerca
Si legge una maggiore disponibilità a cogliere il messaggio delle altre discipline ad utilizzarne più ampiamente i contributi a vivere nella sua pienezza l'esperienza di un approccio multidisciplinare
La riflessione non conduce più anzitutto il principalmente a conclusioni
Meditazioni di drafting come a conclusione del lavoro
Fatto con Sartori a riflessioni e conclusioni di scienza della legislazione ma investe la stessa dimensione istituzionale dell'attività legislativa anche nei suoi rapporti fra gli organi costituzionali
Introducendo il volume sulle autorità indipendenti e qui Morbidelli Molise mi scuseranno se enfatizzò più il ruolo di prelievi
Che quello loro in un
Introduzione che è stata firmata da tutti e tre
Si mette bene in rilievo che gli effetti che possono derivarne in particolare sul sistema politico prefigurano una riconfigurazione di alcuni suoi stessi postulati del ruolo e
Della
Adeguatezza dei suoi attori delle logiche e della funzionalità delle arene
Ed investono i principi della sua legittimazione insieme a caratteri accumulati nel processo del suo consolidamento tremo pratico e nel suo debordare in una società insieme di insiemi
In cui l'interpretazione e l'osmosi diventano ragione legittimazione commuove di strutturazioni dello intero ordine
Programma come vedete complesse una esposizione tour Gilda di interrogativi di sollecitazioni
E però rivelatrice dell'assetto magmatico degli interessi di prelievi che non potevano certo essere so distratti dall'alcuni dimensionali ITA della ricerca giuridica
Sì che Morbidelli ha ricordato il libro di un campo però non ci si deve stupire che alla fine della carriera
Una carriera densa di soddisfazioni e riconoscimenti reti ieri si sia voluto confrontare in una faticosa battaglia forse pluriennale
Con l'opera di un giurista che nella molteplicità dei livelli di approccio ha trovato cercato le risposte alle tante domande ai tanti interessi alle tante curiosità di uno spirito indomabile di ricercatore
Alludo al lavoro sul Schmitt
Che effettivamente è un personaggio
Che ci vuole un grande coraggio
Ha studiato ci vuole un grande coraggio a mettersi impegnarsi al fine di una carriera in un'analisi di un'opera
Che è fatta di tanti livelli e di tanti differenti angolazioni tante prospettive diverso eppure direi che c'era una quasi inevitabile questo incontro come regia dissentiva la molteplicità dei problemi con i quali si andava a confrontare così era inevitabile che si dovesse confrontare come un uomo come scritto
Che al di là quello che può essere il giudizio sulla sua posizione politica sulla responsabilità morale che si è presa nella scorsa la corsa del tempo e della storia purtuttavia era un uomo chi dimostrava
La merito del ricercatore a capire e ad andare oltre singole ricerche circostanziali
Io qui non posso fare menzione di ciò che sta scritto in quel libro
Avrei dovuto dedicare ben altro tempo se addirittura di una comparazione
Fra il lavoro dice Nitti e il lavoro di prelievi Clippers di per se stesso già un lavoro dighe certa dimensione sono due volumi in fin dei conti come voi tutti ricordate
Ma ritorniamo alle ricerche sul Parlamento parlarne significava mettere il dito sulle dinamiche del sistema politico il Parlamento come sede costituzionale del confronto fra maggioranza e opposizione
Da sempre destinate in Italia svilupparsi se secondo schemi ben diversi dal canonico modellino del governo parlamentare anglosassone
Ma anche un altro organo costituzionale fuoriusciva da questo schema
Il Presidente della Repubblica
Un capo dello Stato necessariamente diverso dal monarca che l'ha preceduto nella corsa della nostra storia costituzionale ma certamente di difficile configurazione facendo riferimento alla dogmatica tradizionale del contributo per il commentario su difesa e forze armate
è evidente la preoccupazione di restare negli schemi circoscrivendo il ruolo del capo dello Stato al vertice del sistema militare
Anche se il comando delle forze armate e gli è formalmente attribuito e al ministro di difesa che spetta la responsabilità dell'organo militare tant'è che per le diedi non esita a riprendere la definizione
Di chi come Crosa aveva parlato al riguardo di una infelice finzione giuridica
E però nello scritto di poco successivo sulla posizione costituzionale del presidente del Consiglio dei ministri e palese l'intenzione di dare maggiore consistenza alla figura del Capo dello Stato
Quasi un ammonimento per chi oggi estremizza talune attribuzioni presidenziali al punto di esporle il titolare al rischio di compromettere il suo ruolo di mentore garante
Si nega che l'attribuzione di funzioni di controllo al presidente abbia portate esclusiva ed assorbente nel successivo contributo sull'autorizzazione presidenziale dei disegni di legge governativi si rammenta quanto in costituente si disse sul presidente quale suprema magistratura di persuasione
Magistratura per la quale il capo dello Stato deve tenersi pronto anche quando e non per volontà sua si fa più difficile rapporto con altri organi costituzionali
Una posizione a vederla retrospettivamente più vicina Esposito chi Agua Dino a barile e Crisafulli
Ma comunque la testimonianza dell'attenzione per gli sviluppi del nostro ordinamento
Che ne hanno profondamente connotato la fisionomia
Senza dubbio
Si avvicina la fine
Senza dubbio più legati alla contingenza sono i contributi di preghiere in materia di programmazione economica seppure alla fine riconducibili nella vasta trama di studi in materia di governo e disciplina dell'economia
Il primo studio su piovra in pianificazione costituzione voleva essere la costruzione di un modello di legge di Indirizzo capace di collocare in un contesto scientifico chiaro le scelte del legislatore
Ma come di fronte alle prime autorità indipendenti ritiene di rileverà come è stato detto già che l'Italia non arriva sino allora conosciuta un'esperienza reale di serie politiche regolative così dinanzi al piano Pieraccini egli non può non constatare che pianificare in un sistema di economia mista non significa pretendere di regolare tutto con generiche inefficienti indicazioni
Ma scegliere arresti direzioni di azione di interventi decisivi ed incidenti scaglionati graduati come priorità e intensità
Il piano Pieraccini non tocca nelle forme di una nuova regolazione rapporti fra Governo e Parlamento
Non fa una scelta di metodo ovvero se il metodo e dice pre Vieri e la scelta del metodo caso per caso
Quella che doveva essere un epocale sovversione dei modi e dei tipi dell'azione pubblica e una soluzione troppo poco innovatrice si andrà avanti senza cambiare la prassi vigente
Ma la sconsolata constatazione non chiude il discorso
Il giurista non può fare a meno il rammentare che anche scelte istituzionali infelice ed adeguata inadeguate hanno talvolta prodotto di risultati positivi
Nello stato la volontà politica
USA e termini agli istituti e gli strumenti giuridici ed imprime un impulso energico anche dove ci si poteva aspettare una stanca
E routinaria applicazione
In difetto di volontà politica i risultati saranno ovviamente conformi alle attese della critica cioè negativi
Le due alternative osserva pensieri si aprono anche alle leggi di piano ma a questo punto il giurista incontra i limiti propri della sua stessa disciplina
Come li indagare le scelte economiche e le coerenze in termini di mezzi finanziari ed obiettivi non è opera che spetti allo studioso di diritto
Così indagare sulla volontà politica e compito dei politologi e al momento giusto degli storici
Ancora una volta il giurista non può fare a meno di confessare l'inadeguatezza di ogni sua vocazione solipsistica
Non può non rinviare all'apporto di altre scienze sociali deve ricerca Rick cercarne ausilio e collaborazione
Perché perfettamente concepibile che scelte legislative da lui criticato e censurate provi non è infatti
Successo rapporto di Bezzi finanziario per impegni di volontà politica
Il fallimento non è sempre la conseguenza necessaria di una cattiva legge ma ci vogliono allora altre energie che sfuggono ad una qualificazione meramente giuridica
Già nella presentazione degli studi
In onore gli allievi hanno osservato e lo diceva Morbidelli anche questa mattina che la produzione scientifica di Alberto prelievi supera i termini tradizionali della divisione separazione delle discipline giuridiche
Accanto al diritto costituzionale entrano nella cerchia dei suoi diritti interessi il diritto amministrativo il diritto urbanistico il diritto dell'ambiente il diritto civile il diritto comunitario
Eppure in tutti gli studi che a questi campi diversi e gli dedica il diritto costituzionale entra perché il discorso di pietre di ieri è pur sempre vincolato alla primazia del diritto costituzionale e la connessa sovraordinazione dei principi costituzionali
Questo ricordo potrebbe quindi condurci a ripercorrere i rami delle discipline ora menzionate rincorrendo i temi dell'editoria della legislazione in materia vita attiva delle fondazioni degli enti privati così avanti
Ma vi è un ramo del diritto cui vorrei dedicare alcune finali riflessioni anche per l'occasione che oggi ci fa incontrare penso al diritto comunitario cui pregi ieri si avvicina sempre e non solo quando ragiona di legislatore recalcitrante con la convinzione di confrontarsi con una nuova epifania del diritto costituzionale
La materia societaria come parte della fattispecie complessa del diritto di stabilimento
I nuovi assetti dei mercati finanziari e creditizi la responsabilità della pubblica amministrazione per gli impegni dell'atto unico le europei età dell'economia sociale di mercato
Sono tante occasioni per saggiare la conversione di un sistema che dalla prospettiva dell'affidamento dei fini sociali alla programmazione nuovi a voler perseguire quegli stessi fini con gli strumenti del mercato
Soggetti privati e soggetti pubblici non più restando subordinati ad una legge di programma dai tratti sfuggenti indefiniti ma ad una normazione finalmente regolativa
In cui si combinano regole comunitarie regole nazionali mentre Banca centrale nuove autorità acquistano una centralità altrimenti riservata a sole autorità politiche il mondo del diritto diviene così per Alberto prelievi un cantiere aperto
Ove fa segnare la sua presenza
E come ricercatore e come operatore giuridico sotto il primo profilo attento a cogliere l'emergere delle novità sotto le stratificazioni del sovrapporsi dei livelli ordinamentali
E preoccupato per l'altro verso di razioni rizzare nel sistema mai in grado di trovare equilibri
Se non con il sussidio e la fantasia di quanti dovrebbero essere soltanto come diceva la vecchia dottrina applicatori del diritto
Ma la vecchia dottrina non era cosa per l'uomo che vogliamo ricordare da onorare ci grazie
Grazie Sergio perché credo davvero che tu abbia interpretato in maniera quanto mai raffinata il pensiero di Alberto a questo punto certo la residenza al professor Caio
Ringrazio per l'ONU che qui è stato fatto di che si terrà in questa sede in questa circostanza
La prima parte del di un tentativo di analisi critica degli aspetti essenziale del trattato
Che adottò una Costituzione per l'Europa
Un testo di difficile lettura con Complesso direi un testo sul quale
Le valutazioni politiche che oggi si stanno facendo nei venticinque Stati membri non sempre si nutrono di uno sforzo di comprensione di quelle che sono le novità è chiaro che il significato centrale
Del iniziativa Dini fa contattato caduta una Costituzione per l'Europa
Un significato simbolico quello di formulare un testo che abbia anche coraggio di autodefinirsi come costituzione però e anche Diego che ci sono degli aspetti specifiche cicche avrebbero meritato sia nella redazione che oggi nella valutazione politica un'analisi più precisa sì io penso quello che avviene attualmente nel Parlamento italiano
In cui quasi tutto interventi credo tutti meno uno si sono occupati del preambolo e Formenti e di quello che non c'è nel preambolo piuttosto che del testo evidentemente non
Se non siamo in una situazione in cui
Da me lunghi lontananza da quel minimo di analisi che si vorrebbe fosse fatto negli Stati che naturalmente difficilmente può realizzare chi non ha un un apparato di conoscenze tecniche sufficiente
Per quello che riguarda la questione che tanto a cuore al Parlamento italiano
Vorrei fare una breve brevissima citazione
Perché mi sembra che nel dibattito non sempre si è presente una distinzione fondamentale che questa citazione mette a mio avviso bene in luce vi leggo questo brevissimo brano vi è per tornare agli elementi comuni del diritto coppe io la base di una cristianità poi fatturati divisa
Assunta come perpetuazione di valori non come base che finse credenziale di un ordinamento
Il diritto europeo i diritti nei singoli Stati europei restano autoreferenziali o in questo senso la ci in quanto in un individuo un cento differimento nominato esterno come autorità rispetto al diritto statale
Queste citazione tratta dallo scritto
Di Alberto prelievi appare la rivista il diritto dell'unione ho copia nel novantasei ma sono parole che credo che lì mettono ben in chiaro come ci siano nel dibattito attuale degli elementi di confusione forse anche deliberati
Nel fare l'analisi abbiamo relativamente poco tempo e credo che l'utilità di un occasione come la presente sia non solo di ascoltare delle relazioni ma anche di dare spazio a un certo ordine dibattito quindi io credo che la cosa migliore cominciati nettamente con perché le azioni e fissato il tempo che indicherei venti venticinque minuti come massimo per ciascuno relazione
E innanzitutto darei la parola al al professore i quindi il quale
Non solo una sua questa quale di Presidente Istituto universitario europeo ma di nella sua veste di studioso e anche nella sua attività pregressa di a certamente
Bisso urto una parte di quello che di cui adesso ci andrà a parlare ha contribuito al ai lavori
Che hanno portato alla Costituzione europea al titolo perché Stoker costituzione europea fa pensare a vicende molto lontane sì su un sicuro che attuale Z questo discorso
Grazie Giorgio di recente
Ho
Ho avuto l'occasione di vi leggete iscritti di un convertito famoso tamil non vi Canis mo'al cattolicesimo il famoso Cardinal Newman che fu anche il creatore del dell'università cattolica di di Dublino e Newman
Scriveva allo nell'occasione della creazione di questa università
Che chi faceva il professore non poteva fare che è soltanto che il professore perché non aveva tra né il tempo né diciamo il carattere per essere ricercatore
E invece il ricercatore quello che chiamava Accenture ma Intel professoressa il ricercatore lui non aveva la il talento per insegnare
Queste parole mi sono tornato in mente nell'occasione del dell'apertura di questo convegno perché Alberto quindi ieri era talmente lontano da questa definizione cioè che lui aveva tutti i talenti di di confessore di avvocato ricercatore
Senz'altro lascia un eredità considerevole nel campo del diritto ma se si doveva cercare i padri fondatori della scienza politica o della sociologia italiana
Senz'altro Alberto preghiere dovrebbe anche trovare il suo il suo posto
Ispettore Marinelli diceva che si riferisce nella Costituzione all'umanesimo e dunque ferì Firenze
Purtroppo credo che stiamo celebrando un uomo che che non c'è più fra di noi ma celebrante Cile potrà richiamo anche un uomo un tipo d'uomo che forse Stars sparendo nel senso che questa completezza del sapere della scienza
Collegato anche all'azione
è molto più è molto difficile di scovarlo ormai e sarà sempre più difficile con la separazione purtroppo delle discipline separazione che lui aveva superato quanto tanta tanta qualità
Per tornare alla all'argomento voce paradossalmente o voluto sfatare un argomento che molto fiorentina
E molto fiorentino perché la storia della costituzione europea anche se nel modo piccolo ma questa storia delle Costituzione europea e molto legato a Firenze vi racconterò un po'di questa storia di questo coinvolgimento di Firenze attraverso diverse
Esperienze attraverso diverse
Ma il filo conduttore che vorrei comporre per l'analisi di questa Pistoia fiorentina del della Costituzione costituzione europea
Il filo rosso è quello
L'analisi che faccio del andamento del dell'unione delle istituzioni comunitarie questo
Questi meccanismi complessi d'Europa funzionante funzionano con
Due motori
Ci sono due motori potenti che hanno fatto che dalla dalla cieca dell'inizio degli anni Cinquanta e soprattutto dal Trattato di Roma due motori molto potenti che hanno permesso di arrivare fino a questa quasi Costituzione questo Trattato costituzionale
E questi due motori sono molto diversi nella loro natura in interamente intrinseca il primo motore e quello del dell'agenda burocratico politico
Cioè che l'Europa le istituzioni europee sono dell'istituzione politiche o burocratiche che hanno una grande particolarità
Fino adesso
Contrariamente allo Stato nazione
Le elezioni non hanno giocato nessun ruolo i partiti politici uno volo marginale o quando c'era un ruolo era il ruolo del partito nazionale ma non del di un partito europeo fa stazione dunque l'Europa non il motore di qualunque democrazia che sono le lezioni
Le liti fra i partiti la battaglia politica che porta avanti dei progetti
E come non ha questo elemento delle elezioni basta pensare che le elezioni di giugno due mila quattro
Si sono fatte nell'un silenzio assoluto
Non c'è stato un dibattito vero da nessuna parte su loro OPA su questo trattato costituzionale che è stato adottato una settimana dopo le elezioni parlamentari dunque il motore politico nazionale non scende
Invece c'è l'agenda del del Rho-Pero e questo agenda rotto e spenta respinto
Da le presidenze semestrali semestrale
E spinto da Lecco poste del Parlamento e spinto da un diverse personalità del Consiglio europeo dunque questo è si potrebbe dire lazutina
Ma posso assicurarvi che un aguzzino infernale perché mesi dopo mesi condona la intensa incredibile ma con un'efficacia non meno incredibile le cose si muovono
Ogni tanto c'è un blocco non funziona
E allora quando la pressione si accomuna troppo parte l'altro motore dis di soccorso loro la crisi
Forse che le poche l'epoca di questi due due motori
E terminata non lo so o forse che ci sarà soltanto un motto
Perché che cosa ci dice la Costituzione europea o che che cosa ci dice l'attuazione del la la situazione politica attuale uno che l'agenda politico burocratico sarà sempre più difficile da mettere in moto
Con venticinque ventisei ventisette trenta Stati membri questa agenda sarà molto molto difficile da gestire perché trovare un consenso scovare un un equilibrio sarà quasi impossibile la famosa locomotiva franco-tedesca fatica moltissimo attirare un treno che comporta così tante vetture che frenano invece di andare o che che vogliono andare in direzione opposta
E poi la crisi in ogni modo forse troppo ottimista gestiamo restano ci ha detto no facciamo da Costituzione almeno per i prossimi cinquant'anni
Forse forse prima di tutto un po'dobbiamo adottare questa Costituzione e nessuno sa se sarà adottata ma immaginiamo che questo trattato sia adottato da tutti i venticinque Stati membri allora non ci saranno più crisi io non nel dubbio moltissimo allora non so quali strumenti dovranno essere utilizzati da dall'Unione Europea
Per funzionare più andare avanti se non ci sono più se non c'è più la combinazione di questi allora questo è il mio filo rosso e adesso vorrei tornare alla Pistoia del della Costituzione europea per far vedere che nella scatta Historia
Sono sono s'questi due elementi che hanno contribuito a arrivare fino alla costituzione europea la storia comincia quasi venticinque anni fa
E come mi e e devo dire questo è un scendo personale ma sono stato presente a Firenze in diversi periodi della mia vita con delle interruzioni e ho avuto la grande fortuna ma puramente casuale di partecipare a tre tappe che hanno preceduto l'adozione di questa Costituzione e tre tappe che hanno coinvolto Firenze Istituto universitario europeo
Mille novecentottantadue Alfiero Spinelli si lancia nell'una domande battaglia per l'adozione di un trattato che sarebbe più ambizioso del Trattato di Roma
E Alfiero Spinelli Condillac Guasco la sua energia e la sua passione federalista
Cerca di mettere sul tavolo delle tematiche che oggi ci sembrano normali McHale poca sembravano utopia
Per esempio lui parla già dell'unione
Parla gira del principio di sussidiarietà parla gira del del del la necessità di una moto non parla di moneta unica ma di un riunione monetaria parla di politica estera
E
O ancora mito dei c.t. ricordo bellissimo nell'ottantadue di due incontri che furono organizzati da Altiero Spinelli
All'Istituto universitario europeo nell'ottantadue e nell'ottobre ottobre ottantadue perché voleva avere la sei azioni di accademici
Favorevoli non favorevoli ma diciamo voleva avere una prima reazione prima di portare avanti questo progetto al Parlamento europeo e sviluppare questo progetto
Ma vorrei sottolineare un ancora una volta che anche se una grande parte degli diede di Spinelli sono adesso nei trattati di Maastricht e di Amsterdam di e del nella nelle attuale progetto costituzionale all'epoca veramente Spinelli sembrava non soltanto un idealista
Ma un idealista che proponeva un progetto talmente lontano talmente irraggiungibile che sembrava follia dunque ogni tanto bisogna avere queste grandi prospettive questa follia appena fa progredire le cose
Come lo sapete il progetto Spinelli nell'ottantaquattro fu adottato dal Parlamento europeo
Ma purtroppo fu trasformato
Sotto la pressione di Paesi molto reticenti come la Gran Bretagna il bene Marco e all'epoca la Grecia
Questi tre Paesi contribuirono a sedurre il progetto e dollaro che era un realista
Può porta rapportare questo Progetto davanti
Accetta di accettò di ridurre il progetto al così detto atto unico che era un progetto molto molto più focalizzato tecnico e nel quale la maggior parte dei lei grande tematiche proposte da da da Spinelli erano sparite non tutte ma con una una buona parte
La cosa interessante e che questo atto unico fu adottato con un po'di malumore di alcuni Paesi in particolare a me in particolare dall'Italia e fu mi messo subito
Fu creato subito un piccolo comitato di esperti e di parlamentari in modo di dire andiamo avanti andiamo avanti e questo fu l'inizio del fatato di Masters
Nel quale se furono del diciamo delle ambizioni più più più grande
Perché in un certo modo si accorge che mi chiamò che avevano sostenuto Spinelli non erano completamente soddisfatti con l'atto unico e in questo piccolo comitato c'era un parlamentare belga Erasmo che ritroviamo nel novantatré novantaquattro
A come presidente della commissione istituzionale del Parlamento europeo e che porta avanti un nuovo progetto di Trattato costituzionale
E anche lì o sono tornato a Firenze nel novanta tre e il novantaquattro e armonici chiesi di discutere di questo progetto perché il progetto
Suscitava molto reticenze incompreso all'interno del Parlamento europeo e di fatto questo progetto e a Como che non era un progetto
Del fatto che era un progetto al quale mancava l'ammissione di Spinelli e al quale mancava diciamo un un sul
Io giuridico affinato preciso questo progetto non fu neanche adottato dal Parlamento nel suo insieme
E dunque
Mi ricordo che ci furono delle discussioni molto accese nello turno del nel del novantaquattro
Noi personalmente eravamo molto critici del progetto anche se l'idea era ci sembrava buona
A questo punto il Parlamento che si credeva il motore del cambiamento in Europa in Europa perché già Spinelli diceva non so possiamo continuare con le Conference intergovernative che non funzionano bene
Il parlamento del reparto deve essere il motore
Ma nel novantaquattro il Parlamento si rende conto che e forse un motore ma un motore molto debole non ha la forza politica per andare avanti a questo punto il il il il Parlamento vedendo che non si non non può opporre un pacchetto completo un trattato oggi a compiuto a ai governi decide di di lanciare un'iniziativa perché inizia che inizia e nel novantasei e nel quale
Furone Rocco in fu Flou coinvolto l'Istituto europeo e rigidi dopo il titolo di questo studio per
Darvi un idea come nel novantasei cioè nove anni fa
L'ambizioni era molto limitata e la prudenza era l'ordine del giorno il titolo che fu dato all'istituto europea era di comporre e lo dico il titolo in inglese
Unified anzi in Griffa in modo consegnerò Ken Caminiti il suicidio
Esercizi ogni rapina in legno indigesto rilancio Rizzi
Dunque il compito era di compare ammettere insieme tutti i trattati che i il centinaia di articoli di tutti questi difetti dire diversi trattati dalla cieca
Fino a a a a Masters e e Hans Adam
Compito molto tecnico molto limitato mi ricordo che all'epoca
Questo compito suscitava non soltanto la reticenza per esempio dei servizi giuridici del Consiglio dei ministri a Brussel ma anche qualche ironia
Per caso il direttore dei servizi giuridici del consiglio a Bruxelles è un vecchio amico Pieris francese e che lui diceva non è fattibile non è utile e dunque non si fa
E ci prendeva in giro perché di non potevo non potete riuscire a fare questo lavoro
Per il lavoro doveva essere fatto ha diritto costante non si doveva cambiare nulla
Chiaramente qualunque giurista sa che non si fa mai un lavoro di codificazione a diritto costante perché basta cambiare una parola basta spostare in un articolo basta spostare una una virgola
E qualcosa cambia dunque l'abbiamo abbiamo accennato che era impossibile ma non abbiamo aggiunto nulla in questo lavoro la cosa interessante che questo lavoro dimostrava la fattibilità del della ricostruzione dei trattati della fusione de de dei trattati e ma questo lavoro fu lasciato dal Parlamento europeo su sul l'angolo di una tavola e nello stesso tempo se c'era la grande discussione sui famosi l'effetto overdose
Di Amsterdam io residui del non risolti di Amsterdam e c'era la posizione dei di un certo numero di Stati compreso la Francia che doveva avere la presidenza per portare avanti questo trattato per completare Hans Adam
La Francia aveva una posizione molto molto restrittiva meno si fa si pensava meno si fa più le chances di successo sono grande
Invece la Commissione aveva un Pignone contraria e fu in Karanka incaricato un piccolo gruppo di issare dice
Alcol sotto la presidenza diciamo lì dov'è nato di riflettere su come fare e Giovanni in questo rapporto oppone controlli timidezza qualche piccolo allargamento del programma
Cerca di allargare un po'il vestito ma con un accoltella veramente straordinaria e fra le proposte che fa dice ma si potrebbe con affidare un gruppo di esperti
Per esempio all'Istituto europeo di Firenze che ha già fatto un lavoro su questo tema si potrebbe affidare uno studio sulla fattibilità di una fusione semplificazione dei trattati
Allora detto fatto e siamo incaricarsi di di fare una una nuova proposta questa nuova proposta davanti e
Questa volta fu Giuliano Amato il presidente del gruppo di di lavoro
C'era anche l'amico Antonio Tizzano che faceva parte parte di di di questo gruppo e la l'incarico di nuovo era molto molto modesta
Non si parlava di costituzione la Costituzione era un una parola tabù non si corra poteva neanche cominciare che si è scelto a questo punto di comporre la parola
Trattato fondamentale Basic Frizzi niente di più
In modo e e siamo riusciti a fare diciamo un lavoro che e diverso di quello che è stato lavoro della della Costituzione perché avevamo proposto sapendo che non era senza pro problemi ma abbiamo proposto una costituzione il novantacinque articoli al quale si poteva aggiungere la Carta dei diritti fondamentali e lasciando tutto il diritto materiale diciamo in in trattati separarsi
Persone diverse Faggioni che saranno propriamente di scrisse o discusse oggi l'questo non fu la scelta finale come lo sapete la la Costituzione ancora una Costituzione il trattato una costituzione abbastanza ampio ma mi ricordo benissimo diciamo di questa storia perché e l'illustrazione nel modo nel quale procede Brussel
C'era all'opposizione
Dei governi c'era la Francia che guidava diciamo verso il Trattato di Nizza e che voleva un trattato molto limitato
E c'era dietro le quinte la commissione istituzionale che spingeva a favore di un arroccamento Napolitano era dietro le quinte c'era Prodi dietro le quinte che ci spinge perché voleva avere anche la dimostrazione che era fattibile
E siamo arrivati così mano a mano a portare un documento che anche i servizi giuridici
Dal Consiglio o della commissione la commissione era facile ma del Consiglio era più difficile hanno dovuto accettare che forse il lavoro non era fatto compagno nel non era compiuto anche a causa di questa Clouzot la di non toccate annulla
Questo è normale noi non eravamo dei politici ma mi ricordo Antonio si ricorderà anche di queste discussioni appassionante su come fare come sgonfiare questo questi trattati
Che soffra e soffre soffra sono su so che stavano soffrendo di obesità di di oscurità eccetera e e dunque siamo arrivati a questo punto e in un certo modo il trionfo di Prodi
Fu Nizza perché da da una parte c'è Nizza che un fallimento politico e giuridico e c'è immediatamente nella dichiarazione di Nizza i germi il semi della tappa successiva allora io trovo che questa storia e appassionante perché dimostra come funziona diciamo Brussel tutto l'apparato di Brussel con queste impressioni diverse e con me questa macchina può andare molto avanti
Se se la gente se le cose sono messe nell'agenda la dichiarazione di di di Nizza fu cruciale
E la fortuna fu che la presidenza successiva fu una presidenza belga
Ritroviamo durante ritroviamo la di dunque nella decretazione dichiarazioni di Lacan un progetto molto più ambizioso
E dei conti con l'aria piccola amento del vestito di Giovanna
Nel novantanove fino alla dichiarazione di la cancella ogni specie di abisso che ha permesso di infilare la Costituzione poi vi ricordate questo non è più la preistoria ma era storia io che si sceglie il modello convenzionale
Ha la sorpresa di tutti perché dopo la prima convenzione sulla Carta dei diritti fondamentali mi ricordo ricordo ancora in particolare al consiglio dei ministri mai più
Una volta basta e invece no invece no dunque ci sono questi elementi storici di un ruota che va avanti e che produce allora
Fra sei mesi forse meno sapremo sì questo meccanismo della routine dell'agenda politico ha trionfato e che finalmente il trattato che ha ratificato da quasi tutti uno almeno dei Stati più importanti ho saprei mosse prevale il modello della crisi
Senz'altro se fine maggio inizio giugno i francesi votano no ci ritroviamo di fronte a una bella crisi
E scoppia tutto ed Umbria e dobbiamo ricominciare e non sappiamo né in quale direzione dunque su questo punto vorrei fermarmi perché non soltanto perché il presidente ha richiesto di essere non troppo lungo ma anche perché purtroppo io devo lasciare a causa di altri impegni dunque ringrazio della persona in tensione
Ringrazio a nome di tutti gli il i professori many per questa storia che intreccia attacca vicende più Quentin nonché dai riff Vecchi tempi del perde coccodrillo che però ristorante di Strasburgo non è di Firenze e del resto diceva al Chievo Spinelli che in realtà non ci aveva mai messo piede era semplicemente un nome che poteva essere evocativo
Credo che uno dei problemi che
Questo metodo di crisi divi velocità su per raggiungere un risultato perché altrimenti se si discute troppo non si addicono a conclusione e che si lasciano un po'da parte una serie di questioni che forse potrebbe immeritato
Una maggiore attenzione nel dibattito perché una volta che avremo questa nuova costituzione aspetteremo promette cinquant'anni prima di averne un'altra lavoriamo fosse più snella scritta meglio ma nel frattempo si perdono alcune occasioni almeno questo è una analisi possibili ma bisognerà approfondire dura e bisogna soprattutto vedere che cosa succede vediamo se ci sarà o no la crisi e qui il professor Girolamo Strozzi deciderà intanto quali sono le condizioni per così entrerà in vigore ma anche quali sarà la via d'uscita possibile da una crisi
Grazie presidente io mi occupano infetti di due questioni la cui soluzione
La cui disciplina ha formato Progetto di molte critiche e insoddisfazione
Due questione che fra l'altro incidono anche su una interrogativo
Fondamentale
O per lo meno che attira la passione di molti studiosi
E chi è quello sulla natura del trattato
Io non mi soffermerò molto su questo aspetto perché ritengo del resto la questione abbastanza marginale ossia non produttiva di effettive conseguenze mi giuridiche ne pratichi
Ma indubbiamente io credo non si possa il mettere in dubbio che il trattato costituzione
Sia in realtà un un accordo internazionale fra Stati e lo dimostrano appunto alcune disposizioni del Trattato stesso come quelle di cui mi occuperò relativa alla ratifica
Quelle della revisione
Nonché anche quella del decesso un re eccesso che appare poco compatibile con una carta fondamentale e o l'eccesso è lasciato alla libera iniziativa degli stati membri
Così come appare per lo meno strano che ben quattrocentoquaranta norme
Siano considerate tutte norme costituzionale sullo stesso piano ponendo sia i principi veramente fondamentali quanto norme sostanziali o norme di dettaglio norme tecniche
Contenute nella parte nettezza del trattato ma vi sono delle ragioni pratiche sulle quali non mi posso soffermare chiama consigliato questa strada
Ma d'altra parte non è affatto inconcepibile che un trattato
Quindi internazionale possa costituire da supporto materiale da contenitore di un testo costituzionale che fissi principi essenziali di una convivenza che
Gli stessi Stati firmatari vogliono instaurare
Fra loro
Il problema è che per potersi considerare veramente una costituzione essa deve avere la potenzialità dei deve avere la possibilità di distaccarsi dallo strumento internazionale
Che l'ha fondata e vivere
Di principi e meccanismi istituzionali che sono suoi propri
E non rimessi alla volontà degli Stati fondatori
Ecco il problema è che nel nostro caso questo distacco
Non solo non è attualmente ravvisabile ma neanche e delineato in prospettiva
Dal momento che ogni modifica del trattato costituzione
Necessità sempre della comune volontà dell'accordo unanime di tutti gli stati
Quindi
è se vogliamo una scommessa resta da vedere se in futuro il sistema diciamo costituzionale
Ho costituenti e ora tracciato sarà capace di evolvere verso una sua reale l'indipendenza
E fondare quindi un ordinamento giuridico capace di dotarsi degli strumenti necessari per acquisire una effettiva autonomia
E qui vengo al dunque
Alla il problema della entrata in vigore
Da e previsto che in modo credo eccessivamente ottimistico che dovrebbe entrare in vigore entro il primo novembre del due mila sei
Ora la mancata ratifica
Da parte di alcuni Stati impone una delle questioni la più diciamo appassionanti
Che cosa accadrà se uno o più Stati non firmeranno il trattato costituente
Il
è stato previsto in una dichiarazione allegata al trattato
Che senso Duane alla firma del trattato
Approvato e ratificato da quattro quinti degli stati membri
Alcuni Stati incontrano difficoltà nel procedere alla ratifica del problema si occuperà il consiglio europeo
Originariamente era stato previste alcune versioni che questa possibilità fosse inserita nel testo il trattato è divenuta una dichiarazione
Quindi priva di valore diciamo giuridico ma soltanto di
Aperti solo diciamo una rilevanza è un impegno politico
è una questione appassionante io mi ricordo che quando presidente Giscard veste
Venne a presentare
Pochi mesi or sono il il trattato costituzione all'Istituto universitario europeo
Il presidente Menia appunto che si ricorderà che fu subissato da una serie di domande quasi tutte vertenti su quest'argomento cosa accadrà
Presidente Giscard estende cioè cioè cercato di glissare di scansare una risposta
Ma poi ha fatto chiaramente capire senza fermarlo ma lasciato intendere
Che la risposta poteva essere una
E qui credo che occorra distinguere fra quello che il piano politico fattuale
E quello che è il piano giuridico
Sul piano diciamo puramente di fatto concreto o se vogliamo politico
La risposta
Chi ci ha lasciato intendere presidente Giscard d'Estaing
Semplice tutto dipende da cinque
Quale è stato non ratificherà
Risposta abbastanza se vogliamo un brutale non è che il Presidente abbia detto effettivamente questo ma sotto la pressione delle domande ha ha fatto capire che in sostanza tutto si diceva questo perché se si tratta di un piccolo Stato
O anche di uno stato di nuova adesione
Probabilmente
Il cammino
L'integrazione quindi verso la ratifica del della costituzione non si arresterà certamente la risposta è diverso si si tratterà siano stati degli Stati fondatori
Ho di uno stato un grande
Ora certamente questa è una risposta insomma che non posso disfare Macchi probabilmente sul piano di fatto potrebbe avere un suo esito sul piano giuridico le cose sono molto più complicate a mio avviso
Perché chi non ratifica
I possibili scenari sono un mi sembra si siano questi chi non ratifica contemporaneamente spontaneamente recede cioè non
Intende più fra parte dell'Unione
E forse sarebbe la strada diciamo più semplice ma può anche darsi che chi non ratifica
Non sconta non receda spontaneamente e quindi
Sì Possa iniziare una trattativa un negoziato
Attraverso il quale
Convincere lo Stato che non è riuscita a ratificare
Ah se cedere o a creare un accordo particolare un accordo di associazione per esempio che lo mantenga sempre legata all'Unione ma
Al di fuori
Ma da stelle terza ipotesi è ancora più complessa
E cioè che lo Stato che non ha ratificato si opponga formalmente all'entrata in vigore del Trattato e Costituzione
E io direi direi che lo stato gli Stati che non ratificano sono legittimati
A pretendere di mantenere in vita i trattati esistenti
E quindi impedire
Agli altri Stati di avanzare
Di punto
Ratificare la convenzione
La maggioranza il trattato costituzione a maggioranza
In effetti che in realtà
Il trattato attuale Resta comunque in vigore
E non esiste
Non esisterebbe un'altra struttura nuova cioè quella delineata dal trattata costituzione alla quale
I paesi del sito possano aderire
è pensabile
Non lo scenario in cui si ad un'Unione Europea chiusa forzata non unione europea
Diciamo più ampia e più allargata certamente è impossibile pensare a queste
La convenzione di Vienna sui tre trattati prevede in realtà che alcuni Stati parti di un trattato multilaterale possano fra di loro
Modificare certe norme del Trattato
Ma alla condizione che ciò non pregiudichi diritti degli altri Stati che pure fanno parte della Convenzione
Evidentemente questo non è il caso nostro perché il Trattato e Costituzione
Inevitabilmente modificherà i diritti attuali dei membri dell'Unione europea
D'altra parte ancora poi il consiglio europeo
Decidere
Una volta che sia investito della questione decidere
Che il trattato entri comunque in vigore a maggioranza
Maggioranza dei quattro quinti o quella che sia
Può decidere uno simile eventualità assenza
La partecipazione del Parlamento europeo
Poi il Consiglio europeo modificare il Trattato e Costituzione
Occorrerà addivenire a un nuovo trattato
Che il cambio sostanza l'articolo seicentoquarantotto e cioè
Le mentalità di entrata in vigore del Trattato
Ma anche se
Lo facesse un potesse farlo
Dobbiamo tener conto che i trattati esistenti sono abrogati una volta che entri in vigore il Trattato costituzionale
Dunque gli stati
Che ratificano il trattato costituzione
Non possono essere più parti
Dell'unione attuale
Come si vede
Un problema difficilmente risolvibile sul piano giuridico
Vi sono stati i vari tentativi di
Ovviare a questa impasse
Progetto Penélope la proposta di dell'ex commissario Monti tutti tendenti in sostanza a collegare la ratifica
Con la persiste con la volontà di di rimanere nell'Unione per cui se non si ratifica testate costituzione automaticamente si uscirebbe anche
Dall'unione che però sono tutte
Tentativi Giorgetti che non solo non sono non hanno trovato riscontro ma anche vanno palesemente contro
Quanto stabilito dal Trattato costituzione
Quindi non ci resta che vedere l'aveva malaugurata ipotesi in cui marcata che uno Stato non ratifichi cosa
Sarà escogitato per ovviare a questa situazione
Per quanto riguarda la revisione
è quest'anno un altro punto molto delicato
è un altro dei test per verificare la natura costituzionale o meno del trattato costituzione
Era un'occasione per compiere dei passi in avanti per operare quel distacco cui accennavo all'inizio
Ma è un'occasione persa
Perché per mamme la natura pattizia
Di ogni processo di revisione
Le modifiche richiedono sempre e comunque
Il consenso di tutti gli Stati
Anzi un doppio consenso una doppia non imita
Un consenso nella
Convenzione
Che in sostanza vuol dire unanimità
Un consenso una unanimità nella conferenza che dovrebbe approvare il progetto elaborato dalla Convenzione
E inoltre una evidente se vogliamo prevaricazione dei governi degli stati membri
I quali nell'ambito della conferenza possono modificare piacimento
Il progetto elaborato dalla Convenzione
E senza tuttavia la partecipazione di quei soggetti
Come il Parlamento europeo come Parlamenti nazionali che invece partecipano alla
Convenzione
Tuttavia
Qualche passo avanti se ha avuto nell'iter procedurale che porta alla modifica dei Trattati
Certamente un maggiore senso di responsabilità o di democraticità del processo
Appunto perché la convenzione
Convocata dal Consiglio europeo per esaminare le proposte revisione dovrà comprendere oltre ai rappresentanti dei governi anche quelli dei parlamenti nazionali e il Parlamento europeo della commissione
Inoltre viene inserito anche il Parlamento europeo fra i soggetti legittimati
A proporre le modifiche
E ancora i Progetti revisione devono essere notificati
Ai Parlamenti nazionali
Come sappiamo la revisione trattate può avvenire o secondo la procedura ordinaria
O anche secondo due procedure semplificate
Secondo la procedura ordinaria
I progetti possono essere presentati da qualsiasi Governo degli Stati membri dal Parlamento alla Commissione
Sono trasmessi al Consiglio europeo e questi a maggioranza semplice
Si esprime
E insegne se si esprime in senso favorevole convoca una appunto la convenzione di cui
Parlato prima
La convenzione esame dei progetti
Contenenti le modifiche e addotta per consenso una raccomandazione che presenta alla Conferenza dei rappresentanti degli Stati membri
Non è stabilito
Per consenso quindi non è stabilito se debba necessariamente essere la l'unanimità ma tutto fa presumere che debba esserci unanimità
E non è chiaro se la convenzione
Dovrà
E se la conferenza intergovernativa dovrà attenersi al progetto presentato alla convenzione
O potrà apportare modifiche non previste dal Progetto
E secondo me sicuramente la conferenza intergovernativa e libera
Di apportare queste modifiche in questo senso parlava appunto di una eventuale prevaricazione dei governi Stati membri su quanto è uscito dalla convenzione
Dove
Ripeto sono presenti anche rappresentante del Parlamento europeo
Dei parlamenti nazionali
Poi vi sono le due procedure di revisioni di revisione semplificate
Che riguardano solo le materie della parte terza
Non c'è tempo per entrare nei dettagli di queste procedure
Che sono state introdotte queste procedure semplificate
Soltanto dalla Conferenza intergovernativa
Ciò a dimostrazione che in fondo anche la conferenza degli stati membri
Non opera sono male può operare anche bene
E queste procedure revisione semplificate
Sono state introdotte proprio facendo proprie le preoccupazioni e le critiche suscitate da quell'unica procedura aggravata
Originariamente prevista che rischiava di compromettere gravemente la possibilità
Di adattare la costituzione
Alle future esigenze che certamente si presenteranno nel corso della futura integrazione
Ecco dunque la richiesta di presentare strumenti più flessibili di revisione
Proprio perché nel Trattato di costituzione
A sua volta non è un punto d'arrivo finale
è anch'esso una tappa
Nel processo d'integrazione
Non è un testo rigido e definitivo
E dovrà tener conto necessariamente a recepire l'evoluzione che accompagnerà il processo di integrazione
E tutto ciò possibilmente senza passare
Attraverso
La procedura laboriosa e complessa la procedura aggravata
Attualmente prevista che dunque dovrà essere limitata
Ad affidare a un riservata alle modifiche di principi essenziali è veramente fondamentali
Proprio perché
Questa procedura oltre a richiedere dispositivi tempi estremamente lunghi di complesse trattative intergovernative governative
Appunto esige quello non imita dei consensi
Che non è certamente facile da raggiungere in una unione così ampliata e anche così diversificata
Un'altra questione che accenno soltanto potrebbe essere
Potrebbe porsi
E cioè quando secondo la prossima una procedura di revisione semplificata
La modifica di una tesi disposizione del trattato costituzionale
Avvenga attraverso un atto unilaterale di una istituzione il Consiglio europeo
Si possono creare incertezze
Quanto al rango formale
Della disposizione modificata
Cioè la disposizione nuova o modificata falso farà sempre parte del diritto costituzionale
Delle norme costituzionali
Ho appartiene al diritto derivato dell'Unione
E quindi quali saranno eventuali rapporti fra diritto derivato dell'Unione e queste e questa norma modificata con un atto unilaterale della istituzioni
Certo è e qui concludo
Attenendomi fedelmente alla mezzo ai venticinque minuti
Che l'Unione europea
Anche in questo progetto di Trattato costituzione non è S titolare del potere di decisione
Sono solo gli stati membri titolari di questo porti il che ovviamente come si capisce non è un notevole passo avanti
Verso quel processo di integrazione che vorrebbe appunto
Operare il distacco e cioè vedete l'Unione
Distaccarsi in parte perlomeno dalla volontà unanime degli stati membri grazie
Riassume il professor Strozzi e per questa Guida
Temi difficili del mancata ratifica e anche a quelli successivi del della revisione
Io credo che una delle difficoltà che sono state messe in luce pretende Cobra ematica la la situazione di quello che si verificherebbe se non ci fossero ratifica da parte di tutti gli stati membri
E che le conseguenze non possono essere valutata alla luce del nuovo Trattato ma dovrebbero essere considerate la luce di sistema attuale e questo innanzitutto per l'eccesso ammesso oggi per eccesso Saras previsto una costituzione per me oggi è discutibile che esista
Per quello che riguarda la vocazione dell'Unione attuale anche qui ci vorrebbe l'unanimità di tutti gli stati quindi certamente la via che testo è quella che ci veniva indicata e che poi metto come avevamo un accordo sia pure non con le collegato con la ratifica nel senso che lo stato membro che non voglia ratificate non ratifica carta
Il nuovo Trattato ma bisognerà cercare in qualche modo di ottenere il suo consenso
Liberarsi dalla situazione attuale questo almeno sei ci manteniamo sul campo di Cametti giuridico poi soluzioni politiche se ne diverse possono essere trovate
Vediamo adesso con la guida del professor Luigi Daniele il il nuovo quadro istituzionale che però per la verità non è molto nuovo anche qui non voglio
Sono apporre una mia valutazione quella che ci verrà data molto più in dettaglio dal professor
Grazie Presidente lasciatemi dire in apertura che sono molto lieto di essere con voi
A celebrare Alberto preghiere in questa maniera ringrazio gli organizzatori perché penso che questa riunione dove sono presenti tra i relatori e tra il pubblico studiosi di discipline affini ma non corrispondono identiche diritto costituzionale istituzioni di diritto pubblico
E diritto l'Unione europea ecco mi sembra che questo fatto questo aspetto celle birra muti DC finalità che è stata così una caratteristica fortissima di Alberto predire che stato giustamente sottolineata
Negli interventi gli Morbidelli che dibattono
Il tema che mi è stato affidato il nuovo quadro istituzionale naturalmente è un tema che richiederebbe ben più di dei venticinque minuti che mi sembra che si siano stati assegnati come anche altri altri relatori
Debbo dire però che le modifiche che il trattato costituzione
A Porta appunto precedente quadro istituzionale dell'Unione hanno richiamato tanto nel corso dei lavori della Convenzione sul futuro dell'Europa quanto durante lo svolgimento della Conferenza intergovernativa
Una attenzione quasi direi spasmodica da parte dei mass media ricordate tutti gli schemetto sì che prime Proni settimana i i giornali Cipro però proponevano appunto che indicavano in maniera molto sintetica ma chiara quale erano le modifiche in discussione
E la stessa pubblicistica specializzata si è già occupata abbondantemente di questi temi si può anzi dire che lo spazio riservato a queste modifiche ne ha un po'rubato ad altri aspetti altrettanto importante ma che per fortuna saranno affrontate in questo incontro da relazioni specifiche come per esempio la nuova tipologia degli atti delle istituzioni
Il nuovo sistema o per per lo meno parzialmente nuovo sistema delle competenze dell'Unione
E il riordino questo forse diciamo ecco ancora più importante delle discipline applicabile alle varie politiche dell'Unione che in alcuni casi sono di notevole interesse specialmente faccio l'esempio
Del settore dello spazio di libertà sicurezza e giustizia
Il fatto che si sia tanto parlato delle modifiche istituzionali rende chiaramente è più facile il mio compito oggi esentando Meda una descrizione dettagliata delle stesse
Rendendo superfluo persino il ripercorre sia pure brevemente quella che è stata un po'la storia di queste modifiche i lavori preparatori che hanno condotto avesse dopo dunque per scontato che tutti voi né conosciate la portata e almeno per grandi linee la storia
Il mio obiettivo sarà dunque di presentargli un quadro di queste modifiche utilizzando alcuni parametri che a me pare attraversino orizzontalmente l'insieme di queste stesse modifiche e aiutano a spiegarne il significato
E ad apprezzarne seppure in base ad una Auburn valutazione che obbligatoriamente viene fatta a priori il valore si tratta di tendenze talvolta manifestate apertamente addirittura sotto forma di obiettivi solennemente proclamati
Altre volte emersa in maniera meno clamorosa quasi in segreto e poi date per acquisite senza che fosse il più possibile rimetterle in discussione ed interrogarsi sulla loro fondatezza
Spesso pendenza del genere sono state portata avanti da attori diversi e hanno espresso esigenze differenziate per cui non mancano casi in cui le une e si sono rivelate in contraddizione totale e qualche volta parziale con le altre
E pertanto possibile ed interessanti in alcuni casi studiando in parallelo oppure ovvero Luna immediatamente dopo l'altra in maniera da metterne in evidenza il rapporto eventualmente le frizioni cui il loro interagire ha dato vita come può immaginarsi questa non è la sede ne abbiamo il tempo per affrontare tutte le tendenze che sarebbe possibile evidenziare
Mi dimetterò pertanto ad alcuni esempi che a me sembra particolarmente degni di interesse
Però debbo avvertire che l'ordine con cui passerò in rassegna alcune di queste tendenze è un organo né un po'casuale che mi è un po'venuto io dalle mie riflessioni o la mia fantasia diciamo anche un po'ossessionata da questo testo di studioso
Nello sforzo spero non del tutto vanno di riuscire ad offrirvi oggi un contributo se non memorabile almeno stimolante
Avverto subito che per mancanza di tempo mi occuperò soltanto di quello che una volta era noto come il triangolo istituzionale Parlamento Consiglio e Commissione e che ora secondo la costituzione diventerà un quadrangolare con l'aggiunta del consiglio europeo non parlerò invece del sistema della riforma del sistema giurisdizionale dell'Unione e nemmeno delle altre istituzioni degli organi consultivi spero che negli interventi che seguiranno vi sarà qualcheduno che si riferiva soprattutto immagino alla corte di giustizia
La prima tendenza che mi ha colpito quella che potrei esprimere con il termine di individualismo o personificazione istituzionale
Mi riferisco all'emergere ormai prepotente a livello di Unione di organi individui in altri termini di organi composti da un'unica persona e dunque monocratici
Penso come ovvio al Presidente del Consiglio europeo al ministro degli affari esteri dell'Unione e allo stesso presidente della Commissione i cui poteri già notevolmente aumentate nel tempo risultano ulteriormente rafforzati dalla Costituzione
La tendenza a creare figure di organi individui che ad accentuarne sempre di più il ruolo e i poteri rappresenta certo una novità rispetto ai trattati originali
Che infatti non conoscevano altro che organi strettamente collegiali tuttavia tale tendenza non è nata certa con la con rucola con la Costituzione
E sta sia già manifestata con l'invenzione ad opera del prato di Amsterdam della figura dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune prevista dall'attuale articolo diciotto del tue
Ed ora ed era continuata poi questa tendenza con la definizione di nuovi poteri in favore del presidente della Commissione con il Trattato di Nizza senza dimenticare poi la figura del mediatore europeo che effettivamente e sembra inserito nella struttura istituzionale del Parlamento europeo ma è dotato di una foto uno statuto di piena autonomia
E agisce come uno strumento di tutela non giudiziaria in particolar modo in favore dei cittadini dell'Unione ma comunque di tutti i soggetti residenti nei Paesi membri
Anche il ruolo del Presidente del consiglio e successivamente quello di presidente del consiglio europeo ha subito una vera e propria trasformazione nel senso che indicano da organo con funzioni meramente organizzative interne di rappresentanza esterna del volere del collegio il Presidente è diventato il protagonista di una vera e propria politica
Del semestre con tanto di programma di lavoro presentata in all'inizio e di bilancio finale dei risultati conseguiti presentato invece alla fine del semestre
Tale trasformazione in verità ha avuto luogo a livello soprattutto di prassi e di regolamento interno del Consiglio mentre ha ricevuto un'esplicita consacrazione in nome del trattato soltanto in occasione del Trattato di Maastricht
Che nel campo della pesca attribuito alla presidenza funzioni operative e di dialogo intero istituzionale importanti precise
Tuttavia nel caso del presidente del Consiglio e del Presidente del Consiglio europeo sarebbe del tutto in più in appropriato parlare di organi in di organo individuo e cioè e ciò non tanto per la brevità del mandato un semestre
Quanto perché com'è ovvio la titolarità dell'organo nell'attuale sistema appartiene allo stato membro cui spetta a secondo del semestre la presidenza
E non all'organo individuo di quello stesso Stato capo di governo ovvero ministro il quale a secondo delle formazioni in cui il Consiglio si riunisce
In un determinato momento rappresenta la presidenza
Correttamente infatti il Trattato di Maastricht
Utilizza il termine collettivo di presidenza volendo con questo riferirsi all'insieme degli organi di uno stato membro che eserciteranno a nome dello stesso Stato le prerogative e le funzioni di presidente del Consiglio
E forse del consiglio in un Presidente del Consiglio europeo non è chiaro se il termine presidenza si riferisca anche al Consiglio europeo
Ciò non toglie
Che nella realtà dei fatti e secondo il modo di rappresentare le cose da parte dei mass media e degli stessi governanti
Si è andata diffondendo una visione personificata della presidenza soprattutto per quanto riguarda quella del Presidente del Consiglio europeo
Ciò è stato senz'altro favorito non soltanto dal fatto che tale organo a differenza del consiglio e a composizione fissa
Determinata come senza possibilità di deroga dallo stesso tratta articolo quattro comma secondo del tue
Ma soprattutto dalla grande visibilità che un capo di stato di governo quando si trova ad esercitare la carica di presidente inevitabilmente da al proprio ruolo
Le novità previste dalla Costituzione al riguardo sono senza dubbio di grande rilievo il presidente della Commissione vede accentuarsi la sua posizione di supremazia rispetto agli altri membri del coro del collegio la miglior prova ne
Il potere e che l'articolo primo ventisette paragrafo tre comma secondo gli attribuisce di obbligare un membro della commissione che non sia il ministro degli affari esteri
A rappresentare le dimissioni senza che vengano nemmeno minimamente definite le condizioni per l'esercizio di un tale potere
E dimostrando con ciò che basterebbe il venir meno del rapporto di fiducia tra il Presidente e il singolo membro assegnare il destino di quest'ultimo
Sembra altresì importante sottolineare le novità relative alla procedura di nomina già il fatto che la disciplina della procedura per la nomina dell'intera Commissione
Fatta eccezione parzialmente per il ministro degli affari esteri sia contenuta in una norma articolo primo ventisette rubricata il presidente della Commissione fa pensare subito che il momento cruciale di tutta la procedura sia appunto la designazione del presidente un ulteriore elemento che rafforza la posizione presidenziale e contenuto nell'incipit del paragrafo uno uno dell'articolo uno ventisette
Laddove si specifica che la individuazione da parte del Consiglio europeo della persona da proporre al Parlamento come presidente va effettuata tenuto conto delle elezioni del Parlamento europeo
L'indicazione sembra voleva in realtà porre un vero e proprio vincolo per il Consiglio europeo il quale dunque sarebbe obbligato a scegliere come presidente
Un esponente di quello tra i partiti politici a livello europeo
Che ha ottenuto che avrà ottenuto la maggioranza relativa dei seggi alle elezioni per il Parlamento europeo
In caso contrario il designato rischierebbe una sono sonora bocciatura misura alla quale come recenti esperienze hanno dimostrato il Parlamento europeo
Non sembra pronto a ricorrere
E anzi da prevedere che la designazione del presidente sarà sempre più una questione da negoziare direttamente tra Consiglio europeo al Parlamento
Il presidente così nominato potrà nei confronti di quest'ultimo di un rapporto assai vicino a quello della fiducia parlamentare e potrà avvalersene se del caso come un'arma contro il Consiglio
Passando ora messo degli esteri dell'Unione il giudizio su questa figura parzialmente nuova non può che essere sospese
Il precedente dell'alto sempre segretario pesca non depone molto bene la personalità che ha ricoperto la carica sin dalla sua creazione bizzarrie Solana
Si è rivelato privo di quella statura politica che però evita sarebbero desse una stanza tutta statura da gigante
Che ci sarebbe voluta per cercare se non di contrapporsi alla volontà dei ministri degli esteri degli Stati membri
Questo in realtà non è il suo compito almeno di dimostrare sufficiente autorevolezza per qualificarsi come effettivo interprete di questa volontà nei confronti del mondo esterno all'Unione
Ora il fatto di aver raggiunto alle attuali funzioni del signor pesca quelle di Mendo Della Commissione responsabile per le Commissioni per le relazioni esterne dell'attuale pilastro comunitario
C'è da domandarsi se questo possa bastare per rivitalizzare un ruolo finora così defilato
Si tratta di una questione che lascia almeno perplessi tanto più se si pensa al prezzo a mio avviso altissimo che è stato pagato in termini di coerenza interna dalla commissione
è giocoforza infatti temere che la doppia dipendenza del futuro ministro o dal Consiglio europeo e dal presidente della Commissione potrà dar luogo a contrasti
Anche l'aver attribuito al ministro degli Esteri la presidenza del consiglio degli affari esteri
Dove invece il presidente la commissione ha fatto presente e la sesta partecipazione del ministro degli Esteri al Consiglio europeo
Dove invece il presidente la commissione tre è membro ma senza diritto di voto potrà dar luogo ad un clima di indesiderata rivalità tra i due organi Resta infine da dire del Presidente del Consiglio europeo che a differenza delle altre due figure appena descritte rappresenta una completa novità rispetto al passato e ciò sotto due profili
Il più evidente e che si tratta di un organo dotato di una certa stabilità disponendo di un mandato di due anni e mezzo rinnovabile una sola volta
L'altro non meno importante ma forse meno chiaro all'opinione pubblica e che la presidenza non sarà più esercitata da un organo individuo di uno stato membro il capo di stato di governo di quel di quello Stato al membro al quale in quel momento spetta la presidenza del Consiglio
Ma invece da una persona che al contrario non può esercitare un mandato nazionale
Ora proprio questo aspetto cioè l'assenza di un mandato nazionale se accentua la neutralità della carica
E l'indipendenza della persona che sarà eletta rispetto agli altri membri del consiglio
Che infatti restano collegialmente arbitri della sua elezione ma possono deliberare dimissionamento solo in caso di impedimento o colpa grave
Ecco tutto questo ne fa un organo che anziché di tipo politico di caratterizzazione politica avrà una caratterizzazione di tipo tecnico trarrà infatti la sua autorità dalla sua competenza e dal suo prestigio personale qualcosa dunque di non molto dissimile da quello che è diventato il presidente della Commissione
Ed infatti l'idea di cumulare in un'unica persona le due cariche benché improbabile nei fatti non è esclusa dall'attuale formulazione dell'articolo primo ventidue paragrafo
Quanto alle funzioni assegnate al nuovo presidente queste non sembrano differire gran che da quelle che sono attribuite attualmente la stessa carica
Come per il ministro degli affari esteri il giudizio sul Presidente del Consiglio europeo resta dunque sospeso non sia probabilmente lontani dal vero nel prevedere che tutto dipenderà dalla persona che sarà designata
Soltanto una personalità di alto spessore capace di attrarre intorno a sé consenso e di parlare direttamente ai cittadini di tutta Lund l'Unione e dunque di tutti gli stati membri
Potrebbe riuscire nell'arduo compito non tanto di presiedere i lavori del Consiglio cosa che non è tanto difficile quanto piuttosto di animare tali lavori come
Recita allusivamente il paragrafo due dell'articolo primo ventidue
Salto un po'perché il tempo purtroppo occorre passerei subito ad una seconda tendenza che a me sembra emerge emerge da una visione complessiva delle varie riforme di carattere istituzionale
Approvate o almeno tentate in questo esercizio che ha portato alla con costituzione
E si tratta di una tendenza che conduce ad una migliore definizione dei compiti di ciascuna istituzione con la conseguenza conseguente possibilità di tentare di impostare anche a livello di Unione un discorso in termini di principio della separazione dei poteri
In questa prospettiva l'esempio più significativo riguarda la funzione legislativa
Già parlare di funzione legislativa dell'Unione rappresenta un passo in avanti notevolissimo capace di cancellare in un colpo solo anni di incomprensione di malintesi
Diffusi in chi forse ingenuamente non ha mai veramente capito perché un Regolamento comunitario ma pur sempre un Regolamento dovesse valere più di una legge
Avendo scelto finalmente di dire pane al pane e vino al vino e cioè o e cioè che l'unione addotta nei casi e nei campi in cui ciò sia previsto delle leggi europee o delle leggi quadro europea ma di questo parlerà Filippo Donati la Costituzione ha dovuto anche preoccuparsi di definire una o più procedura procedure legislative e prima ancora
Dovrà Aldo decidere quali istituzioni dovessero esercitare la massima funzione che può darsi inducono un ordinamento costituzionale
Qui a malincuore va registrato un regresso tra il testo approvato dalla Convenzione e quello uscito dalle forche caudine della conferenza intergovernativa
Il progetto di Costituzione non soltanto prevedeva una procedura legislativa ordinaria corrispondente all'attuale procedura di codecisione
Ma aveva altresì stabilito che tale procedura fosse gestita oltre che dal Parlamento
Istituzione naturalmente destinata svolge le funzioni legislative da un'apposita formazione del Consiglio dei ministri il Consiglio legislativo
Questa formazione saremo da capo caratterizzato da una composizione molto originale
Ciascuno stato membro sarebbe stato rappresentato da una delegazione composta oltre che dal ministro degli esteri da uno o due altri rappresentanti a livello ministeriale
Dotati delle competenze adeguate per le materie indicate nel nell'ordine del giorno
Con una composizione che poteva arrivare fino a settantacinque membri il Consiglio legislativo avrebbe perciò assunto la Dean le dimensioni di una vera e propria Assemblea
Piccola in verità rispetta i settecentocinquanta membri del Parlamento europeo
E si sarebbe nettamente differenziato interni di funzione e di composizione deve dalle altre formazioni del Consiglio
E si avrebbero esso avrebbe pertanto potuto costituire il primo pasto verso l'instaurazione più volte evocata di un sistema parlamentare di tipo bicamerale
In cui il Consiglio legislativo avrebbe rappresentato la camera delle degli Stati una specie di senato del sistema federale statunitense o di Bundesrat di quello tedesco e il Parlamento europeo la Camera dei popoli purtroppo questa importante innovazione è stata tra le prime a cadere sotto la mannaia della Conferenza intergovernativa
Ciononostante qualche reminiscenza della della precedente configurazione sopravvissuta
Si vede in particolare l'articolo primo ventiquattro paragrafo sei che prescrive la seduta pubblica per le riunioni del Consiglio o per le parti di riunioni in cui il Consiglio delibera e vota su un atto legislativo e che lascia sperare che in futuro l'idea di una separazione netta tra consiglio legislativo
Conciso consiglio al legislatore e consiglio invece organo politico di coordinamento e di politica estera potrebbe essere ripresa
Anche l'inserimento del Consiglio europeo chiuderò con così perché il tempo Roma mi manca
Anche l'inserimento del Consiglio europeo tra le istituzioni valletto come come un segnale nella direzione di un maggiore di una maggiore definizione dei ruoli
Resa inevitabile dalla caduta della struttura pilastri e in particolare del Pilastro pesca nel quale godeva di un ruolo molto ampio che non trova riscontro negli altri pilastri la riconduzione del consiglio europeo al rango di istituzione come le altre ha portato con sé la sua sottoposizione a regole di funzionamenti simili a quelle applicabili alle altre istituzioni e in particolare al Consiglio
Degna di nota e la previsione di delibere oltre che per consenso un
Comodo attualmente praticato anche a maggioranza qualificata con l'applicazione delle stesse regole di calcolo che valgono per il consiglio con la precisazione però già ricordata che né il Presidente del Consiglio europeo nei presidente della Commissione votano il che peraltro porta a domandarsi se invece si siano questi componenti siano capaci di opporsi quando invece il Consiglio europeo deve deliberare per consenso
Il Consiglio europeo resta nondimeno un organo dalle funzioni ibride
Da un lato si delinea sempre di più come una sorta di presidenza collegiale dell'Unione donde il dubbio sull'utilità di un un presidente
Organo quindi interprete link dell'interesse generale dell'Unione quale espresso dai massimi livelli politici di ciascuno Stato
Ad esempio a consiglio sono affidate le nomine di quegli organi unipersonali di cui abbiamo già parlato il proprio Presidente il ministro degli affari esteri
E anche il presidente della Commissione sia pure in condominio con il Parlamento il che ho evoca talune funzioni analoghe che la nostra Costituzione assegna capolista dello Stato in funzione di garante
Di tutti
D'altra parte il Consiglio europeo si atteggia in molte ipotesi come suprema istanza politica che è chiamata ad assumere deliberazioni anche di carattere normativo sebbene mai sotto forma di legge o di legge quadro europea
Atti normativi però della massima importanza
Si pensi alla decisione europea che stabilisce l'elenco delle formazioni del consiglio e a quella sul sistema di rotazione paritaria della presidenza delle formazioni del consiglio diverse da quella a sugli affari esteri
Ma si pensi soprattutto al ruolo del Consiglio europeo o nelle procedure di revisione semplificata previste dalla Costituzione dette anche pass pelle di cui si è già occupato sta Strozzi per cui posso diciamo sorvolare su questo caso se non appunto per sottolineare che alla fine il Consiglio europeo in queste procedure sembra svolgerà i poteri tipo costituente
Essendo abilitato a modificare la Costituzione ovvero ad adottare disposizioni integrative della stessa
Saltando l'ultimo paragrafo con ulteriore tendenza che volevo esaminare la troverete però nel testo della relazione vi verrà distribuita passo alle conclusioni
Come spero sia risultato da quanto detto ma d'altra parte con l'osservazione
Com'
Condivisa da tutti le modifiche istituzionali previste dalla Costituzione possono essere lette in chiavi molto diverse
L'abusato riferimento al bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno permette naturalmente di evitare di pronunciarsi con nettezza sul merito delle singole modifiche o sull'insieme delle stesse
La convenzione e ancor meno meno la la Conferenza intergovernativa non erano e non saranno neanche in futuro luoghi dove si potrà ragionare in termini complessivi e coerenti di riforma istituzionale
Tuttavia nelle condizioni in cui versa il processo di integrazione europea i risultato finale esprime alcune tendenze che come si è visto se coltivate anche in futuro porteranno a dei risultati sempre migliori e vi ringrazio per l'attenzione
Ringrazio vivamente professor Daniele
Aver cercato di adempiuto ad un compito quasi impossibile
La difficoltà in poco tempo di trattare in tutti gli aspetti istituzionali
Naturalmente si sarebbe potuto dilungare sul la composizione sia della Commissione chiede consiglio non sono modifica brevissima scadenza ma certamente sono novità importanti che sono tracciate del trattato che sul rimettiamo a un ulteriore Poggi possibilità di di discussione ma c'è un'altra difficoltà difficoltà ditate
Una valutazione di problemi che non si riescono a immaginare ingegneria istituzionale molto difficile soprattutto quando si preoccupa di organi
E c'è di mezzo come ti dico ottavo al professor Daniele anche la personalità delle persone certo passiamo
Andiamo verso una situazione in cui avremo tre miste omissis Europa ovvio nel senso che avremmo queste tre figure i cui compiti non sono ben delineati fra di loro nella rogo distinzione
C'è un punto che sul quale la mia lettura fosse troppo rapida del del trattato mi lascia un dubbio ma magari fra cappotta essi chiarito più avanti
E il ruolo che hanno sia il presidente del consiglio europeo che il presidente la commissione nell'ambito del Consiglio coprivo perché nella definizione di quello che il Consiglio europeo
Su venti Dicati come membri del Consiglio copia quindi questo farebbe pensare a un non luogo partecipazione al voto ma può darsi che né quattrocentoquarantotto articoli c'è qualcosa che mi è sfuggito
Dobbiamo andare avanti passiamo adesso un'analisi più dettagliata del
Tema delle fonti del diritto dell'Unione ci guida in una prospettiva che non è solo da costituzionalista perché non queste distinzioni non non le accetta un più il professor Filippo da
Grazie presidente io voglio iniziare questo mio questa mia relazione partendo da due premesse
La prima che io parlerò di costituzione ma voglio avvertire che lo faccia in termini non tecnici nel senso non voglio prendere posizione su o quello che ci ha detto il professor Strozzi su quello che ci ha e ci dirà tra poco Marta Cartabia un problema piuttosto complessa
E la seconda premessa e che il tema delle fonti del diritto dell'Unione è un tema che il meriterebbe merita di essere analizzato
Con una tecnica analitica casistica ma ovviamente esigenze di tempo mi impediscono di procedere ad un'analisi troppo dettagliata quindi mi limiterò ad evidenziare alcuni punti rimandando per il resto al testo della relazione scritta
Ora sul piano delle fonti non c'è dubbio che tra le novità introdotte dalla nuova costituzione europea notevole rilievo meritano quelle relative sia al riordino del sistema delle fonti sia alla riorganizzazione dei procedimenti decisionali sono novità che nascono dalle proposte avanzate da quel gruppo di lavoro istituito nell'ambito della convenzione gruppo di lavoro presieduto da Giuliano Amato
Il quale si proponeva di raggiungere due obiettivi quello di semplificare il sistema delle fonti e delle procedure decisionali e quello allo stesso tempo di garantire maggiore democraticità ad essi
Questi obiettivi questo tentativo nasce dalla constatazione che il sistema comunitario e caratterizzato da almeno tre anomalie il sistema comunitario delle fonti mi riferisco fiamme il primo è che ci sono troppi atti e troppe procedure per un sistema ancora basato sul principio di attribuzione della competenza la seconda anomalia riguarda la mancanza di una gerarchia delle fonti
La terza anomalia riguarda invece il collegamento del sistema delle fonti con un sistema istituzionale che come ci ha detto il professor Daniele è un sistema caratterizzato a sua volta da notevoli anomalie
Allora tu primo punto ci sono troppi atti la convenzione ma contatti circa quindici troppe procedure la convenzione raccontati una trentina
Il problema è che il
Il sistema comunitario è basato sul principio di attribuzione il che vuol dire che sono le norme del Trattato che di volta in volta specificano il tipo di atto da adottare e la procedura che deve essere seguito però come l'esperienza italiana dimostra il conflitto tra Stato e regioni a seguito della risistemazione riparto di competenze operato e la riforma costituzionale sotto gli occhi di tutti
Sempre i riparti di competenza sono problematici
Perché non è mai facile tracciare una linea rigorosa di confine tra una competenza all'altra soprattutto in presenza di un trattato di una Costituzione che individua molte competenze in termini finalisti ci e quindi si pongono problemi sulla individuazione della base giuridica degli atti caso emblematico è quello della direttiva sui rifiuti di biossido di titanio lì era un direttiva adottata dal Consiglio
Volta a armonizzare le legislazioni in materia di smaltimento dei rifiuti e il Consiglio aveva adottato questa direttiva assumendo come base giuridica quella norma l'articolo centotrenta del trattato che prevede azioni in materia di ambiente non c'è dubbio che è una azione in materia di ambiente
Ma questa stessa direttiva avrebbe potuto essere approvata sulla base dell'articolo cento che la norma che prevede le politiche in materia di armonizzazione
Di delle norme aventi ad oggetto l'instaurazione del funzionamento del mercato comune
A norma l'articolo cento che prevede un procedimento di cooperazione quindi un coinvolgimento molto più forte del Parlamento europeo
Di fronte a questa direttiva e nato inevitabilmente un conflitto tra la Commissione il Parlamento da una parte che il consiglio ha dall'altra
Quindi dicevo la la la per l'esistenza di più atti più procedure rende questo problema ben diversa è la base legale un problema molto delicato è capace di dar luogo a conflitti interistituzionali
Il secondo problema la mancanza di una gerarchia provoca come a scritto
E come ha spiegato
Antonio Tizzano in maniera molto convincente la mancanza di una gerarchia provoca confusione ed incertezza
Gli stessi atti giuridici direttive regolamenti decisioni possono essere utilizzati indifferentemente per atti normativi per le grandi scelte o anche per atti
Concreta perché tratti esecutivo tipicamente riservati a a a fonti secondari e quindi si è molto ironizzato ad esempio su regolamenti comunitari che si dilungava no a disciplinare le caratteristiche dei molluschi o altre cose come appunto è stato più volte evidenziato
Il tutto è ulteriormente complicato da una proliferazione di atti tipici cioè una serie di nuove tipologie di atti e di procedimenti decisionali che nascono nella prassi al di fuori delle previsioni del trattato per soddisfare le nuove città esigenze che di volta in volta si presentano a fronte dello sviluppo dell'azione comunitaria
La terza anomalia dicevo è che il sistema delle fonti è collegato ad un sistema istituzionale nel quale come ci ha spiegato da Luigi Daniele manca una chiara distinzione di ruoli tra legislativo ed esecutivo
Con il procedere di integrazione comunitaria e sempre è emersa con più forza l'esigenza di rafforzare la legittimazione democratica del sistema e quindi soprattutto di dare maggior peso al Parlamento europeo ad esempio nel caso che vi dicevo prima quello sulla direttiva su rifiuti di biossido di titanio la corte di giustizia chiamata a scegliere tra i due basi giuridiche ha privilegiato l'articolo cento a cioè
Quella norma che prevede il procedimento di cooperazione e che garantisce un maggior potere decisa dal Parlamento perché la stessa corte di giustizia
A ha riconosciuto che la partecipazione del Parlamento al procedimento normativo è un riflesso di un fondamentale principio di democrazia
Ma nonostante le diciamo tensioni dei vari organi e le spinte da più parti avanzati per un rafforzamento del ruolo del parlamento del procedimento decisionale il sistema comunitario permane caratterizzato da una serie di procedure in cui il Parlamento svolge un ruolo tutto sommato secondari
Di qui appunto all'esigenza di collegare il riordino del sistema delle fonti a un riassetto istituzionale del dell'unione ma proprio questo collegamento ha fatto sì che
Gli impulsi diciamo per arrivare ad un riordino del sistema normativo siano stati sostanzialmente rimasti per molto tempo confinati in quella dichiarazione allegata al Trattato di Maastricht nel quale si prevedeva che una Conferenza intergovernativa quella del novantasei avrebbe dovuto riorganizzare il sistema delle fonti sulla base della principio della gerarchia
Ora quindi è molto positivo che questo tema sia stato ripreso dalla Convenzione europea e sia stato affrontato dalla nuova Costituzione la quale Costituzione contiene importantissime novità
Ridefinisce gli atti la tipologia degli atti dell'Unione
Inserisce una esplicita gerarchia tra gli atti tipici dell'Unione valorizza il ruolo del Parlamento nel procedimento decisionale
Quindi generalmente le novità prodotte sotto questo profilo dalla Costituzione sono state salutate in modo molto molto positivo ma non sono mancate critiche
Non sono mancate critiche di chi ad esempio ha detto guardate attenzione queste novità in realtà sono soltanto novità di facciata non cambia niente è cambiato soltanto il nome delle fonti si parla di legge non più di regolamenti direttivi
Ma niente altro
Qualcun altro evidenziato i problemi interpretativi che nascono da questo nuovo assetto e qualcun altro come Roberto Mastroianni ha detto guardate che in fondo paradossalmente questo nuovo sistema comporta un rafforzamento del controllo degli stati membri sul funzionamento complessivo del sistema
Quindi
Alla luce anche di queste valutazioni contrastanti
Occorre domandarsi se quegli obiettivi che il gruppo di lavoro presieduto da Giuliano Amato si era prefisso semplificazione e aumento del tasso di democraticità del sistema decisionale siano stati effettivamente raggiunti per rispondere occorre procedere ad un analisi diciamo delle vari tipi di fonti che sono state introdotte dalla Costituzione analisi la quale ripeto io mi limiterò ha dei flash non potendo procedere ad una
No al non potendo scegliere nel dettaglio tutte le varie novità che sono state previste dalla Costituzione allora
La il primo punto che va sottolineato eccome quell'istanza l'istanza di semplificazione
Portata avanti dal gruppo di lavoro si è tradotto in un abrogazioni tutti trattati e nulla loro trasfusione il nuovo testo della Costituzione ma rimane un testo della Costituzione che ha troppi articoli si diceva prima
Quattrocentosessantacinque articoli sono francamente troppi per un testo che pretende di avere
Il ruolo di una costituzione in realtà le norme di natura veramente costituzionale sono concentrate nelle prime due parti nella parte prima della parte seconda mentre nella parte terza dove sono raggruppate le norme che
Sono contenute nei vari trattati si limitano a esplicitare a sviluppare attuare i principi contenuta nel primo per parti
Però la Costituzione lo stabilisce un livello gerarchico una gerarchia tra le tra tra le varie parti della Costituzione e quindi si può porre un problema che cosa succede in caso di contrasto
O di non coincidenza tra una disposizione della parte primo secondo la disposizione della parte terza
Faccio un esempio
Nel campo della politica agricola comune
A un certo punto la corte di giustizia si è trovata a dover risolvere un caso nel quale venivano in questioni alcuni provvedimenti sanzionatori dotati della commissione
Sulla base di una delle Gatti generica una sorta di delega in bianco contenuto in un atto normativo del consiglio
La corte di giustizia ragionando sulla base delle norme del Trattato ha detto guardate che il trattato consente all'atto legislativo all'atto normativo di concentrarsi su alcuni elementi essenziali
Della della materia ma tra questi elementi essenziali non rientra la determinazione del tipo e dell'entità delle sanzioni e quindi ha concluso che il legislatore
Può sostanzialmente fare una delega in bianco alla commissione conferendo del potere di adottare sanzioni nel campo della politica agricola comune
Qui si pone un interrogativo come può diciamo questo potere svincolato da una solida base normativa conciliarsi con il principio di legalità
Che
Diciamo recepito tra i valori fondamentali dell'Unione e soprattutto come si può conciliare con quel principio della riserva di legge
Stabilito in meno in modo molto chiaro e netto nella parte della di nella Carta dei diritti recepita nel testo della Costituzione
Quindi probabilmente ha seguito l'entrata in vigore della Costituzione conclusioni come quelle che la corte di giustizia tratto in quel caso dovranno essere riconsiderate
Ora io
Qui sempre parlando del diritto primario sì posso si può cercare di fare un delle distinzioni tra le varie norme per vedere se esiste la possibilità di graduare differentemente ma non mi soffermo su questo
Mi limito a ricordare appunto alle differente procedure di revisione del trattato di cui ci ha parlato
Strozzi
Mi limito a ricordare che anche all'interno della Costituzione è possibile individuare alcuni principi fondamentali che possono essere considerati come sottratti alla revisione costituzionale una sorta di super principi
Come quelli che ha individuato la nostra Corte costituzionale
Tra l'altro questa conclusione una conclusione che può poggiare su alcune prese di posizione
Della corte di giustizia la quale a ritenuto certe norme non derogabili attraverso il normale procedimento di revisione del trattato proprio in quanto esprimono certi principi fondamentali
La
La costituzione non contiene norme che volti a specificare il proprio rango nel sistema delle fonti ma è pacifico è ovvio che la costituzione cioè le non le le le fonti primarie prevalgono sul diritto derivato interessante
Quella previsione
L'articolo sei della parte prima
Nella quale si codifica espressamente una suprema si Klose cioè una clausola di supremazia del diritto
Dell'unione rispetta i diritti nazionali non mi soffermo su questa su questa norma che verrà immagino affrontata relazione di Marta Cartabia
Però di limito a dire che sicuramente l'esistenza di una suprema si Klose non potrà incidere su quelle riserve che tribunali costituzionali italiani e tedeschi hanno avanzato cioè le Riserve
Relative alla possibilità di sindacare il diritto comunitario ove lesivo di principi costituzionali considerati fondamentali però è evidente che in un'Unione allargata a venticinque Stati le pretese di un giudice costituzionale
Di sindacali un atto diritto comunitario ancorché la luce di principio di parametri punti fondamentali e imprescindibili della Costituzione in Terna diventa sempre più difficile da portare avanti
Il diritto comunitario derivato qui la maggiore innovazione è quella di aver creato un pilastro unico di a vere eliminato i il sistema dei tre pilastri e di avere diciamo unificato il sistema di aver ricondotto ad unitarietà il sistema e questo Corona quegli sforzi che di cui appunto ci ha parlato IRS meni ad inizio mattinata ora la Costituzione adottavano la tipologia delle fonti basata sulla distinzione tra atti legislativi e atti non legislativi gli atti legislativi solo adesso le leggi europee e le leggi quadro europea non si tratta di novità assolute perché leggi europee leggi quadro europee corrispondono esattamente ai vecchi regolamenti e direttive
In realtà non è mancato chi ha detto ma ci sono delle differenze tra le leggi quadro europee e le vecchi difetti
Ad esempio
La Costituzione
Stabilisce che le legge-quadro Peo vincolano tutti gli stati membri destinatari allora si è detto qui le nuove diciamo leggi quadro pei dovranno per forza rivolgersi a tutti gli Stati membri non sarà quindi più possibile
A vere delle direttive che hanno come destinatari stati singoli cosa che invece era previsto dal vecchio Trust
Dal dal Trattato istitutivo la comunità europea io non credo che questa conclusione sia condivisibile perché dai lavori preparatori della Costituzione de la Costituzione risulta chiaramente che sul punto
Quello che voleva farla convenziona semplicemente mutare il nome quindi utilizzare un nome più confacente a quelli che sono gli atti normativi tipici di una esperienza statale
Ma lasciano del tutto inalterato il contenuto gli effetti delle direttive e questa diciamo constatazione porta a mio avviso anche a non condividere l'altro opinione pura autorevole autorevolmente espresse in uno dei primissimi commentari della nuova Costituzione europea secondo cui le nuove leggi quadro europee non potrebbero produrre effetti diretti in caso di mancata corretta attuazione da parte degli stati membri anche qui e non c'è niente che ci possa dire che la la sia cambiato qualcosa anzi la Costituzione espressamente riconosce che il così detto a chi Comuni Terre viene recepito nel nuovo sistema introdurre la Costituzione e comunque non si può tollerare
Che un rimedio introdotto in via giurisprudenziale per tutelare i singoli di fronte all'inerenti anzi agli Stati membri
Venga cancellato nel nuovo sistema
Ora se quindi diciamo sul piano delle fonti primarie il cambiamento operato alla costituzione è essenzialmente un cambiamento nominalistico
Leggendo i lavori preparatori della Costituzione si nota che il gruppo di lavoro di Giuliano Amato
Muoveva dall'idea che le leggi leggi quadro europeo e leggero Pelé dovessero limitarsi alle scelte essenziali cioè a stabilire grandi principi rimettendo il resto agli atti sub legislativi
Ora un un riflesso di questo che si trova in quella norma dell'articolo trentasei della prima parte relativa ai regolamenti europei delegati
Dove si stabilisce che la legge europea quando deve lega l'adozione alla alla commissione di regolamenti delegati europea appunto del beh alla legge sono sempre riservati gli elementi essenziali in un determinato settore
Ora non è tuttavia possibile ritenere che si posa costruito in un nuovo sistema delle fonti un vincolo di contenuto nei confronti del legislatore cioè che il legislatore debba necessariamente limitarsi a regolare gli elementi essenziali del sistema
Rimettendo tutto agli atti sub legislativi
Si tratta di una autolimitazione che il legislatore se vorrà sì potrà dare ma diciamo nella prassi applicativa non si può escludere che ci siano in futuro delle leggi e delle leggi quadro europeo dal contenuto estremamente dettagliato quindi i vecchi regolamenti che si occupavano delle caratteristiche dei molluschi probabilmente non scompariranno dall'orizzonte giuridico
Tra gli atti sublimi CISL attivi la Costituzione
Individua e questa prove in mente una delle maggiori novità del testo costituzionale il Regolamento europeo Regolamento europeo che a sua volta può assumere due diverse forme cioè qualcuno assume la forma del del Regolamento attuale quindi essere vincolante obbligatori tutte le sue parti oppure a far assumere la forma della direttiva cioè stabilire un obbligo di risultato nei confronti di Stati membri lasciandolo liberi sulle modalità con cui realizzare questi obiettivi all'interno dei regolamenti posi distinguere regolamenti locali delegati euro come e regolamenti europei di esecuzione
Quanto ai primi i regolamenti europei delegati la Costituzione prevede che le leggi e le leggi quadro europeo
Possono consentire alla commissione la facoltà di adottare dei regolamenti che completano o modificano certi elementi non essenziali degli atti legislativi
La legge idee lega quindi deve determinare gli elementi essenziali della materia inoltre deve stabilire gli obiettivi il contenuto la portata
E la durata della delega di potere secondo uno schema che ci ricorda quello della delegazione legislativa previsto dall'articolo settantasei della nostra costituzione
La la Costituzione dice anche che il legislatore può stabilire le condizioni cui è assoggettata alla delega ed individua quali possono essere le condizioni che il legislatore può imporre alla Commissione l'esercizio del potere delegato e che sono la possibilità di revoca da parte del Parlamento del consiglio e la possibilità di subordinare l'entrata in vigore
Del regolamento delegato al fatto che il Parlamento il Consiglio non abbiano mosso obiezioni entro un determinato termine
C'è chi ha detto che di fronte a una norma così formulata
Se il parlamento non si riserva espressamente il potere di revocare la delega la delega diventa irrevocabile
A me nonostante il testo a questa questa conclusione non convince perché varrebbe a riconoscere all'atto delegato un rango superiore una forza superiore rispetto all'atto legislativo che conferisce la delega
E qui si entra nel problema subito è relativo a questo tipo di atti cioè non è chiaro la loro natura e non è chiaro che l'opposizione nel sistema degli atti giuridici dell'Unione perché il fatto che questi regolamenti possano modificare un atto legislativo porta a pensare che siamo di fronte a degli atti con forza di legge
Come di decreti legislativi previsti all'articolo settantasei della Costituzione intanto
Però il gruppo di lavoro presieduto da Giuliano Amato quando ha presentato queste novità
A prospettato una situazione diversa cioè a praticamente individuato
Per questi atti una posizione superiore rispetto a quelle dei regolamenti di esecuzione ma inferiori rispetto agli ai ai agli atti legislativi quindi avremo sostanzialmente
Una
Gerarchia tra gli atti giuridici dell'unione fondata su atti legislativi regolamenti delle cattive e regolamenti di esecuzione ora però questa conclusione del gruppo di lavoro a me non convince pienamente perché non trova riscontro nel testo della Costituzione anzi l'articolo trentatré della parte prima quando parla dei regolamenti ne parla come una categoria unitaria e sostanzialmente poi non non vi sono motivi per riconoscere regolamenti europei di esecuzioni un rango gerarchicamente sovraordinato rispetto ai regolamenti
E o o meglio a regolamenti europei delegati rispetto ai regolamenti europei di esecuzione
E se quindi si ritiene che questo tipo di regolamenti abbiano rango sub legislativo ma non si differenziano dagli altri regolamenti che può essere che possono essere adottati dal Consiglio ne deriva la possibilità di configurare per questi regolamenti quando modifica non atto legislativo
Una figura analoga a quella dei regolamenti delegati prevista dall'articolo diciassette comma due della legge quattrocento cioè atti particolari sui generis
Che hanno la possibilità di prevalere su atti legislativi
Però possano Doro volta essere derogati da atti aventi rango secondario
Per quanto riguarda gli atti esecutivi il principio sancito la Costituzione che di regola l'esecuzione degli atti giudice dell'Unione spetta agli Stati membri soltanto quando ci deriva ci sono delle esigenze fu
Di attuazione uniforme
Può intervenire il Consiglio con regolamenti europei di esecuzione o decisioni europee di esecuzione la sia i regolamenti delegati sierico lamenti di esecuzione richiedono un'espressa delega da parte del legislatore
Se è vero se si condivide quello che ho detto regolamenti di esecuzione regolamenti delegati hanno lo stesso rango gerarchico e quindi la differenza tra l'uno e l'altro probabilmente deriva dal diverso tipo di controllo cui sono assoggettati questi atti cioè i regolamenti europei di esecuzione sono assoggettati a quelle forme di controllo che il legislatore di volta in volta stabilisce mentre i regolamenti europei di esecuzione sono assoggettati al meccanismo classico della comitologia che consente agli Stati membri di svolgere un notevole controllo su di esso
Cerco di essere del presidente allora
Le procedure decisionali qui io veramente il rimando a quello che ha detto
Luigi Daniele rimando a quello che dirà anche Roberto Mastroianni mi limito a ricordare che viene introdotta una procedura legislativa ordinaria che vede consiglio e Parlamento europeo in una posizione di sostanziale parità quindi questa nuova procedura decisionale si inserisce in un sistema tendenzialmente parlamentare in cui il ruolo di legislatori svolto dal Parlamento europeo e dal Consiglio
Da molti non a caso configurato come una sorta di camera degli Stati secondo modelli di stampo federale
Però cosa vuol dire questo vuol dire che abbiamo risolto i problemi di legittimazione democratica non è affatto vero perché permangono tutta una serie di procedure decisionali dove il Parlamento svolge un ruolo secondario i parlamentari
Addirittura sono stati sono privi d'iniziativa legislativa l'iniziativa legislativa è concentrata nella Commissione
Anche la previsione della
Il cosiddetto early warning cioè l'allarme preventivo cioè il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali nel procedimento normativo comunitario
Al fine di garantire una corretta applicazione del principio di sussidiarietà
Comporta senz'altro una deviazione da quelli che sono gli schemi classici del procedimento parlamentari e comunque come è stato giustamente sottolineato comporterà dei problemi operativi perché appesantirà
Il già troppo complesso meccanismo procedurale previsto per la legislazione ordinaria è un meccanismo che preveda di tua tre letture e comporta che molto spesso le leggi europee nascono già vecchi
Allora cerchiamo di di tirare considerazioni conclusive da tutto quello che ho detto
Siamo partiti dalla dal dal dalla constatazione che esistono tre ordigni problemi troppi fonte troppi procedure manca una gerarchia il Parlamento svolge un ruolo marginale allora il riordino delle fonti operate dalla Costituzione senz'altro positivo
Però non la risolve tutti i problemi non scompaiono i numerosissimi atti atipici
Addirittura la Costituzione prevede molti atti atipici cioè diversi da quelli espressamente menzionate nell'articolo trentatré della Costituzione
E e questi atti atipici non scompariranno soprattutto in quella che è la fase esecutiva ormai esse si è instaurata un'amministrazione europea che opera attraverso organi ad hoc pensare pensiamo al ruolo delle agenzie e che opera a attraverso dei meccanismi di soft law ad esempio anche a cori diritto privato e pensare che la nuova Costituzione su
Diciamo metta da parte questa realtà e del tutto utopistico
Quindi la semplificazione delle de del sistema delle fonti è una semplificazione la cui importanza
Non è trascurabile ma non va sopravvalutata
Per quanto riguarda la gerarchia tra gli atti esecutivi e gli atti legislativi certamente l'introduzione di una gerarchia va incontro a delle esigenze più volte avanzate vede il sistema più chiaro
Più coordini più ordinato e più razionale
Però permangono tutta una serie di problemi ad esempio la distinzione tra le leggi europee leggi quadro europee non presumibilmente non eviterà quelle prassi applicative che hanno portato oggi arrendere estremamente e vane ascende la distinzione tra regolamenti e direttive
I regolamenti europei delegati abbiamo visto questi comporta un dei problemi qual è il loro rango qual è la distinzione rispetto ai regolamenti europei di esecuzione non solo ma tutta una serie di fonti la cui collocazione come ci insegna Giorgio Gaio è problematica pensare trattati internazionali ai principi generali del diritto eccetera eccetera non vengono neppure menzionate
Ma
E poi rimangono dicevo quegli atti atipici quindi nonostante l'introduzione di una gerarchia tra gli atti il problema della base giuridica degli atti comunitari non sarà del tutto eliminato
Per quanto riguarda il terzo punto la di il tasso di democrazia del sistema
Qui il suo le anomalie del sistema delle fonti riflette indubbiamente le anomalie del sistema istituzionale abbiamo un sistema in cui e la separazione dei poteri e l'equilibrio tra le istituzioni sono tracciati in maniera non del tutto lineare
Il Consiglio che Coleci senatore continua a condividere con la Commissione molti campi il potere esecutivo l'iniziativa legislativa e ancora incentrata sulla Commissione
Nel campo della politica estera e la sicurezza comune il consiglio europeo
E il Consiglio mantengono saldamente il potere normativo
Il Parlamento si vede ancora oggi emarginato da molti procedimenti decisionali e la procedura dell'allarme preventivo non ha fatto che acuire l'anomalia del sistema e allora se questa se l'auspicio di Giscard estenda era quello di avere una Costituzione che potesse durare almeno per cinquant'anni
Un'analisi del sistema delle fonti comporta o o meglio porta a concludere
Che questo sistema certamente migliorato per effetto della Costituzione sarà assai verosimilmente destinato a subire ulteriori evoluzioni con il procedere dell'evoluzione comunitaria grazie
Grato dal professor Donati pietà sua esposizione vorrei rassicurarlo sul fatto che non sono io che ho fatto su una delle campane cercare di fallo concludere nel tempo
Previsto un due brevissime commenti uno relativo alla mancanza di trasparenza
Delle delle fonti nel senso che come ci dice la parte quarta del trattato bisogna far riferimento al principio continuità giuridica quindi a giurisprudenza corte giustizia quindi come era stato su come conosciuta sostenuto bisogna anche tener conto dell'esistenza di affetti di reticente ma fosse dall'occasione dopo cinquant'anni di esplicitati dire qualcosa sulle condizioni eccetera
E la seconda osservazione riguarda un il Regolamento europeo che come sempre stato detto avrà una natura
Varia nel senso che potrà assumere gli aspetti della direttiva comunica spetti del Regolamento e potrà può metterne al suo interno avere siamo uno che l'altro corno problemi di applicativi in particolare in relazione al fatto che laddove assume gli aspetti una direttiva occorrerà una normativa nazionale di attuazione quindi ci saranno dei problemi a pezzi e questa è una fonte cioè si fa presto a unificare però poi bisogna qui distinguerei e allora forse non si è fatto in quest'operazione di semplificazione qualcosa che gioverà a snellire il l'attrattività di attuazione
Veniamo adesso l'ultima relazione questa sarà svolta dal dal professor Ruperto Mastroianni che ci parlerà delle competenze dell'Unione immagino soprattutto le competenze normative no questo grazie
Grazie presidente grazie anche ovviamente la fondazione cessi fine Alberto previene il parere mi consentito di partecipare a questo incontro entrando subito
In media stresso io premetto di volermi occupare di tre argomenti naturalmente nei limiti del tempo a disposizione
Anzitutto e soprattutto direi il quadro della ripartizione di competenze tra Unione e Stati membri nel Trattato costituzionale
L'utilizzo questa definizione un po'cerchiobottista il Trattato costituzionale per evitare espressamente di prendere posizione sulla natura di questo di questo di questa fonte
Seconda argomento parlerò delle modalità di esercizio delle competenze particolare delle nuove modalità di applicazione del principio di sussidiarietà secondo il protocollo allegato al Trattato
Ed infine ma molto brevemente se avrò il tempo di farlo del conseguenze dell'attribuzione dell'esercizio delle competenze normative e quindi il principio della supremazia del diritto e l'unione sul diritto interno
è appena il caso di ricordare che è una critica tradizionalmente rivolte trattati comunitari riguarda l'assenza di disposizioni in merito alla delimitazione di competenze normative tra la Comunità e ora l'unione di Stati membri il sistema attualmente vigente sostanzialmente mantiene lo schema funziona mistico e trattato cioè con l'indicazione prima articoli di obiettivi da raggiungere e di rinvio la parte sostanziale del testo per l'indicazione più precisa delle singole politiche e quindi è la base giuridica capace di fornire concreti poteri alle istituzioni comunitarie secondo procedure codificate
Un sistema misto dunque capace di esaltare il carattere dinamico e potenzialmente invasivo dell'integrazione comunitaria in particolare grazie al contributo da un lato di due disposizioni passepartout
Vale a dire le norme in tema di armonizzazione legislazioni definite basi giuridiche universali
E l'articolo trecentootto in tema di poteri cosiddetti sussidiario dall'altro notoriamente anche di un fattivo intervento della corte di giustizia in sede di interpretazione norme comunitarie con l'ausilio di metodi ermeneutici capaci di garantirne la più ampia applicazione dunque il loro effetto utile
Entrata in vigore trattato istitutivo Unione Europea interveniva in due direzioni da un lato abbozzare un tentativo di sistemazione riparto di competenze
Limitato tuttavia all'inserimento di alcuni principi generali il caso ovviamente il principio attribuzione nonché dei principi di sussidiarietà e proporzionalità per quel che concerne le modalità di esercizio di competenza
E dall'altro con l'attribuzione all'unione di nuovi settori intervento in materia come si dice particolarmente sensibile fino a quel punto estranea al processo di integrazione si pensi per tutti ha diritto alla procedura penale
Contribuiva in parte a complicare le cose ponendo l'ulteriore problema dalla ripartizione Interna orizzontale delle competenze tra Unione comunità
Considerati i rischi di sovrapposizione di materia dimostrate dal contenzioso in corso tra Commissione e Consiglio in merito alla corretta base giuridica per interventi di armonizzazione in materia di reati ambientali
La questione di una più chiara ripartizione delle competenze non poteva quindi non ripresentarsi nel procedimento che ha portato alla firma il Trattato costituzionale a differenza delle precedenti revisioni nuovo Trattato opera in effetti una semplificazione di intero sistema in primis grazie all'abolizione dell'attuale sistema dei tre pilastri e delle disposizioni comuni finale sostituiti con unico testo che racchiude risistemando l'ho tutto il diritto scritto primario dell'Unione Europea
E va detto che lo sforzo di chiarezza di fatto occupato gran parte del lavoro della convenzione sacrificando altri obiettivi tra cui una spinta decisa verso l'integrazione
E ciò deriva in parte dal mandato ricevuto dagli Stati con la dichiarazione di là che non rientrato a una pausa di riflessione e di consolidamento dei risultati acquisiti piuttosto che a un'ulteriore sostanzierà avanzamento processo integrazione
Emblematico è infatti il testo della dichiarazione di là che nella parte dedicata una migliore ripartizione definizione delle competenze dell'Unione
In quella sede in sostanza si potevano si ponevano tre questioni in primo luogo come rendere più trasparente la ripartizione di competenza tra Unione e Stati membri in secondo luogo se fosse necessario un riordino delle competenze e in terzo luogo come assicurare che un nuovo assetto di ripartizione delle competenze non si traduca in una ampliamento strisciante delle competenze dell'Unione
Come si vede nessun riferimento ad ampliamenti e le competenze dell'Unione piuttosto una garanzia di rispetto di quelle degli stati membri pro un'implicita richiesta infatti avanzata da più da più ambienti di eventuali rinazionalizzazione di materia
L'impressione è quella di una volontà da parte degli stati membri di porre un po'il freno ad un fenomeno di ampliamento delle competenze comunitarie che tuttavia conto che negli ultimi anni è sembrato in netto rallentamento ciò anche in ragione delle posizioni espresse da alcuni ambienti nazionali ha riflessi anche in importanti e ci sono delle Corti costituzionali in particolare della Corte Costituzionale danese di quella tedesca
Quest'ultima spinta si appunto di affermare la propria competenza a valutare la conformità degli atti e le istituzioni ha trattato istitutivo in punto di rispetto alle competenze comunitaria
E se il potenziale conflitto conflitto espresse quelle incisioni sembra sia stato ci sia mente ricomposto va da sé che la posizione espressa dalla corte costituzionale tedesca evidenziamo problema di fondo
Sollevato in più sedi tanto a trovare i nello stesso Trattato costituzionale in serie di codificazione del principe la supremazia del diritto comune
In sede di breve commento risultati acquisiti
Va affermato immediatamente che il sistema attuale ha subito alcune importanti modifiche per quanto le stesse appaiono più di facciata che di contenuto
D'altronde era stato avvertito sin dall'inizio che che del processo di revisione che affrontare le questioni
Relativi alle ripartizione di competenze rischiava di rivelarsi un esercizio non facile se non addirittura una missione impossibile posto la natura affatto peculiare del processo d'integrazione europea e la conseguente estrema fluidità della sua attività
D'altro canto però sarebbe stato inconcepibile giungerà elaborazioni un trattato costituzionale privo di disposizioni in tema di competenza
E nel terzo tentativo di giungere a composizione di queste due esigenze trattato costituzionale opera un riordino delle competenze dell'Unione con l'inserimento di un intero Titolo terzo la parti prima della Costituzione a queste dedicato e risulta un sistema che da un lato a coglie pienamente con alcuni aggiustamenti la chi giurisprudenziali in merito alle nozioni di competenze esclusive e concorrenti
Come è noto si tratta di nozioni che sono sinora assenti nel testo i trattati se si escludono apparizioni sporadiche come nel caso l'articolo cinque trattato Cemi atteso di sussidiarietà e dell'articolo quarantatré trattato in un europea in merito alle cooperazioni rafforzate
Peraltro anche queste apparizioni sporadiche senza alcuna indicazione in merito alleata ai contenuti delle varie tipologie di competenza la data costituzionale aggiunge poi la categoria dei settori delle azioni di sostegno di coordinamento di complemento
Di certo non estranea testo vigente trattato CEE ma sinora non esplicitata come categoria sui generis
No che disposizioni specifiche dedicati attività peculiari apparentemente non incardinate tra quelle codificate e particolari coordinamento delle politiche economiche occupazionali
E la politica è stata e sicurezza comune
Il Trattato costituzionale propone dunque anzitutto due disposizioni di carattere generale che con che contengono i principi fondamentali in merito all'esercizio delle competenze comunitarie
Da prima di questa provvede a fare chiarezza sulla distinzione tra delimitazione delle competenze ed esercizio delle stesse precisando che la prima e governata principi attribuzione mentre solo per la seconda trova applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità
Alla ad ognuno di questi principi viene poi dedicato una una successivo paragrafo onde l'articolo undici della prima parte con una formulazione sostanzialmente identica a quella attuale
Murdoch che segnalate alcune novità quante precipue attribuzione a novità sta nel fatto che chiarito in maniera assolutamente esplicita che in virtù del pre CIPE l'attribuzione l'azione e l'Unione ad agisce nei limiti delle competenze che le sono attribuiti per realizzare gli obiettivi stabiliti quindi c'è una esatto sì affermato tale coincidenza tale competenza risultanti alla parte sostanziale trattato e gli obiettivi della Costituzione cosa che non risultava quanto meno in maniera così netta nella non risulta la stessa attuale
è questa ricostruzione si ascrive a pieno titolo nell'ampio disegno di un più rigido inquadramento l'attività e l'unione trova conferma in due ulteriori elementi di novità
L'abrogazione della lista delle azioni in cui oggi all'articolo tre trovo esplicazione invettive alla comunità
E le modifiche apportate al testo l'articolo trecentootto riproposto all'articolo diciotto la prima parte sotto la rubrica clausola di flessibilità e si cui si tornerà su questo nella tra un attimo
Sempre tema di nuova formulazione principe attribuzione fa segnalata anche la volontà e Stati membri precisare che le competenze sono da loro attribuiti all'unione nella costituzione e non dalla Costituzione mentre il testo vigente trattato c'è risulta che sia le competenze che gli obiettivi vengono intesi come conferiti dal presente trattato
Ciò al fine di rendere più possibile chiaro anche alla luce dell'ambizioso nomen utilizzato per il nuovo trattato e attribuzione di competenze frutto della volontà degli Stati che si esprime nella Costituzione non proviene dalla Costituzione stessa
E questa precisazione fa il paio con ulteriore affermazione contenuta nel medesimo comma
Per cui qualsiasi competenza non attribuita all'Unione nella Costituzione appartiene agli Stati membri affermazione questa del tutto ovvia
Ed infatti già oggi in contestata ma funzionale nell'ottica del più preciso quadra mentre l'attività e l'unione su cui si basa l'intera disciplina delle competenze
Fate qui ci poteva sussidiarietà se il testo è secondo come l'articolo undici riprende espresse servisse la formulazione secondo come articolo cinque trattato CE
A cui aggiungere aggiunte appaiono anche qui emblematiche in primo luogo nel presentare la valutazione di efficacia che letti istituzioni sono tenuti a svolge nei confronti di ogni azione dell'unione rispetto a quella degli Stati membri
La donna precisa ora che per Stato membro va inteso sia a livello centrale sia quello regionale e locale
Si può presumere questa precisazione avrà come conseguenza una certa appesantimento dell'onere a carico delle istituzioni comunitarie di giustificare all'azione in concreto estendendo a livello su statali la propria analisi sull'insufficienza l'attività degli stati membri
Ulteriori aggiunte queste fuori portata simbolica un trattandosi di richiami a norme vincolanti per forza propria riguardano un rinvio a protocollo sull'applicazione del principio di sussidiarietà proporzionalità
E soprattutto un significativo richiamo la vera novità in tema di sussidiarietà vale a dire attività di vigilanza da parte parlamenti nazionali su rispetto alla procedura prevista dal protocollo medesimo
Decadere di competenza attribuita all'Unione sono quindi oggetto di una posizione di disposizioni di carattere generale che hanno innova nulla rispetto al sistema attuale competenze esclusive sono quelle in cui si esclude la competenza normativa degli stati membri sabato Rizzo azione dell'unione o interventi di attuazione degli atti di quest'ultima
In quanto le competenze concorrenti si ribadisce che il potere intervento normativo spetta entrambi i livelli ma che l'intervento statale consentito soltanto fintanto che l'Unione non ha esercitato la competenza o abbia deciso di cessare di esercitarla
Fatto sta che lire come l'Unione debba decide cessare esercitarla questo problema diverso
La ripartizione delle competenze viene poi fatto oggetto disposizioni specifiche riferiti alle singole tipologie di competenze con indicazione delle materie in cui trasferimento si realizza
Nessun elenco invece delle competenze statali in avendo la convenzione deciso da un lato di evitare fenomeni di cristallizzazione dei settori esclusi
Dal trasferimento alle come alle competenze dell'Unione
Dall'altro di non fornire l'impressione che la competenza dello Stato siano attribuite al Trattato costituzionale non originari
L'articolo tredici quindi propone una lista i settori in cui l'Unione gode di competenza esclusiva essenzialmente ricavata la giurisprudenza la corte di giustizia età tale tra le quali però si evidenzia per l'indicazione non già di un'intera materia del regolare ma delle concrete finalità l'intervento comunitario quella di la definizione di regole di concorrenza necessari al funzionamento del mercato interno e va rimarcato che la formulazione della norma appare tale da presenta realista come esaustiva e che dovrebbe escludere conosci mentre nove competenze esclusive per via interpretativa
Non è invece stato Steve-O ma solo esemplificativa residuale l'elenco delle competenze concorrenti una lista aperta ma in concreto vincolata in virtù del principio attribuzione alle disposizioni di carattere sostanziale contenute la parte terza Trattato costituzionale
A ciò va aggiunto che lo stesso Trattato lattico quattrocentoquarantacinque al terzo comma esclude che il procedimento semplificato di revisione posso avere ad oggetto l'ampliamento delle competenze
Nel nel nell'ambito della nozione di competenze concorrenti comunque rientro delle azioni non necessariamente riconducibile ad unità in quanto o si fanno rientrare tale competenze concorrenti anche azioni molto meno incisive
Di quelle che comportò la prima emissione ispettore competenze nazionali cioè come il caso i settori della ricerca e lo sviluppo tecnologico e dello spazio noto nonché quelli della cooperazione allo sviluppo del diritto umanitario
Per i quali a Costituzione prevede che l'esercizio della competenza comunitaria non preclude l'attività statali statali cosiddette competenza parallele
Il Titolo terzo si chiude con un'esposizione dedicata alle cosiddette clausola cosiddetta clausola di flessibilità e la nuova definizione che il trattato costituzionale attribuisce alle tradizionali competenze sussidiare della attuale articolo trecentootto e premesso che già da tempo articolo centootto era stato sostanzialmente confinato alla sua funzione originaria marginale l'integrazione delle lacune
Vanno segnalate anche qui alcune novità che concernono sia il procedimento si le condizioni sostanziale per ricorrere a questa clausola
Dapprima punto di vista trattato costituzionale mantiene l'iniziativa in capo alla sola Commissione nonché il requisito della unanimità dei consensi del consiglio ma aumenta i poteri al Parlamento europeo chiamato ad approvare le misure con la procedura del parere conforme e la Giunta è secondo comma dell'articolo diciotto richiede alla commissione di operare nel quadro a procedure in tema di controllo il principio ausiliarietà una sorta di richiamo qualificato ai Parlamenti nazionali rispetto alle misure presentate dall'articolo ai sensi dell'articolo diciotto
Quanto alla sostanza confermata natura residuale eccezionale dei poteri conferiti alle istituzioni la novità e novità presenta una certa dose di ambiguità
Da un lato la nuova formulazione appare ampliare dal punto di vista strettamente materiale l'ambito applicazione della norma
In quanto riferimento al funzionamento del mercato comune peraltro inteso nella prassi in maniera abbastanza generoso di comprensiva
Presente nella formulazione attuale viene sostituito da un più ampio richiamo a tutte le politiche della parte terza
E quindi a settori che con le completamente al mercato comune forse in termini in termini rigorosi non dovrebbero avere nulla a che vedere
Dall'altro lato si aggiunge il tuttavia che le misure fondata sull'articolo diciotto non possono comportare un'armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari e Stati membri nei casi in cui la Costituzione lo esclude
Lo scopo più che evidente quello di evitare che è ricorso a questa clausola serva ad aggirare i divieti di armonizzazione e la Costituzione invece addotta in diversi settori in cui l'intervento comunitario viene ridotto a misure di sostegno
Definitiva soluzione sposata in sede di redazione Trattato costituzionale comporta certo una maggiore visibilità del sistema a ripartizione delle competenze accogliendo finalmente nel testo del Trattato istitutivo ai distinzione tra le varie categorie di competenza attribuito all'Unione
Quanto all'esigenza di evitare l'ampliamento strisciante le competenze dell'Unione prescindendo per il momento da valutazione sull'effettiva opportunità di un tale obiettivo
Per i motivi esposti certo si è giunti ad un irrigidimento la natura non esaustiva dell'elenco le competenze concorrenti la presenza di base giuridica di carattere orizzontale
E soprattutto le disposizioni in tema di ravvicinamento legislazioni mantengono opportunamente a disposizione delle istituzioni comunitarie un certo margine dinamicità nell'esercizio delle competenze tuttavia ricorso l'articolo centosettantadue della parte terza e seguenti che riprendono il contenuto gli attuali articolo novantaquattro seguenti in tema di armonizzazione distrazioni viene in qualche modo limitato
Dalle diverse clausole specifiche che in vari articoli trattato costituzionale che come ho detto ne vieta l'utilizzo e numerose materia per le quali gli Stati hanno inteso conservare un forte controllo si pensa settore dell'occupazione della sanità dell'industria della cultura della Protezione civile dell'istruzione e così via
In questi settori intervento di armonizzazione è vietato anche qualora tutte le altre condizioni per l'utilizzo delle disposizioni in tema di armonizzazione sono rispettate in particolare Ance sita dell'intervento per la realizzazione buon funzionamento del mercato interno
Per quanto concerne molto velocemente l'esercizio delle competenze
Ha già detto Filippo Donati che il procedimento che porta l'adozione degli atti comunitari da sempre si contraddistingue per la sua complessità e lunghezza
A un procedimento che naturalmente impone dei tempi lunghi arrivando addirittura a volte a tre diverse letture da parte del Parlamento europeo
Con
Il rischio di arrivare faticosamente all'adozione di atti che nascono già vecchi
In quest'ottica esemplificazione ci saremmo aspettati un intervento della trattato costituzionale nella direzione di sveltire la procedura
Anche perché i segnali di in questa direzione erano presenti nel testo della dichiarazione di Lacan
La soluzione adottata invece dalla convenzione quindi poi dalla Conferenza intergovernativa è stata invece quella di preservare intatta l'attuale struttura procedura di codecisione che certo viene estesa a un numero più ampio di materia rispetto alla sistema attuale che è positivo
Ma comunque ne viene sostanzialmente mantenuta la struttura complessa con i tempi necessari per svolgere l'intero procedimento
Quindi nessuna novità di rilievo nella direzione di uno snellimento delle procedure legislative
Anzi darà atto lettura al testo costituzionale nonché dal protocollo sulla principi su segreta proporzionalità
Emergono elementi che vanno potenzialmente quantomeno in direzione diversa in particolare mi riferisco alla complessa procedura ex-ante e ex-post che concerne il controllo del rispetto del principio della sussidiarietà
Sistema che prevede numero sei oneri a carico della Commissione e di chiunque svolga attività di iniziativa legislativa sostanzialmente alla Commissione
Sia nella fase prodromica l'adozione degli atti quindi svolgerà ampie consultazioni consultare parlamenti nazionali
E soprattutto prevede degli obblighi motivazione che sono molto più stringente rispetto al sistema attuale basti citare quella passo del protocollo in cui si richiede alla commissione di fornire elementi che consentano di valutare non soltanto l'impatto finanziario della proposta
Ma anche le conseguenze quando si tratti di una legge quadro pena sostanzialmente le attuale direttiva sull'era sulla regolamentazione che sarà attuata agli stati membri ivi compresa se del caso registrazione regionale
Quindi non solo sono facilmente intuibili difficoltà che la Commissione dovrà incontrare in questo in questa delicata fase di motivazione della proposta considerato che una insufficiente o motivazione potrebbe fornire l'alibi per un annullamento dell'atto
è vero che attualmente il principio della sussidiarietà inteso alla corte di giustizia in maniera non eccessivamente rigoroso in punto di motivazione ma i segnali che provengono da protocollo potrebbero essere
In qualche modo destinati anche alla corte in Center per azione del principio
Del del meccanismo dell'early warning quindi della darmi preventivo
Ne parlo breve molto brevemente è un
Realismo che consente ai Parlamenti nazionali alle singole Camere che lo compongono di ritardare l'adozione di un atto di riesaminare secondo procedure peraltro non codificate il testo di una proposta qualora si ritenga che questa non sia conforme a principio di sussidiarietà e a questo punto scompare di corpo il principio di proporzionalità che invece nella fase precedente
Era considerata anch'esso del protocollo
Quando le reazioni arrivano a un numero codificato di camere o di Parlamenti nazionali ciò comporta l'obbligo per tutte le istituzioni di seminare ha proposto per quanto concerne la fase ex post sicuramente lo scopo della modifica del trattato è quello di rafforzare il controllo giurisdizionale rispetto del principio
E anche qui anche qui il principio di proporzionalità scompare
Nella versione definitiva della trattato costituzionale previsto che la corte di giustizia competente a conoscere dei ricorsi presentati per violazione
Mediante un atto legislativo al principio segreta proposti secondo le modalità tipiche del ricorso annullamento
Dagli stati membri solo questo su questi soggetti vengono citati tra i soggetti cosiddetti privilegiati
O trasmessi da questi ultimi in conformità con il rispettivo ordinamento giuridico interno a nome di un Parlamento nazionale di uno Stato membro o di una camera detto Parlamento nazionale
E c'è anche un ruolo per il Comitato delle Regioni
Alla vita della norma si richiede evidentemente la comparsa dei parlamenti nazionali delle singole Camere che li compongono tra i soggetti sia pure indirettamente legittimate impugnare gli atti comunitari
La soluzione certamente innovativa ma che può comportare dei problemi innanzitutto al punto di vista terminologico
Come noto attualmente ricorsi per l'impugnazione degli atti comunitari sono trasmessi alla Corte dai governi per conto degli Stati membri
Non è facilmente comprensibile il significato e la locuzione per cui i ricorsi sono trasmessi dagli stati a nome dei parlamenti nazionali o dalle Camere che li compongono
E comunque chiaro che significato all'esposizione nel senso di richiedere gli stati membri di mettere in piedi un meccanismo per cui i governi stanno costretti a trasmettere alla corte a nome dello stato membro che appartengono ricorso impugnazione gli atti legislativi se questa volontà dei parlamenti nazionali
Le riserve però so concernono soprattutto il merito il sistema prefigurato a protocollo rischia introdurrà nel contesto istituzionale comunitario un elemento di conflitto interno
Tra Parlamenti ed esecutivi nazionali che proprio mentre sarebbe stato più saggio confina nel contesto proprio c'è quello nazionale
E in particolare meccanismo di controllo ex post comporta una curiosa sovrapposizione di ruoli in quanto la volontà del Parlamento nazionale intesa come diverso da quello stato a cui appartiene
Volontà che in sede di Consiglio dei ministri certo si esprime attraverso il governo ma non è certo a questo solo attribuibile
In definitiva soluzione adottata in sesto costituzionale appare principalmente finalizzato a tutelare le prerogative costituzionale interni
Degli enti periferici espressi da quei sistemi e la formazione di una camera e Parlamento nazionale rispetto le istituzioni centrali certo non vogliamo minimizzare questo fenomeno che è molto in l'importante da tutelare ma probabilmente si tratta di questioni che difficilmente possono esseri versata sul versante comunitario
Soprattutto in sede giudiziaria
Salvo mettere seriamente in discussione il self restraint si considera mostrato alla corte al momento di valutare scelte di politica legislativa con gli occhiali e il garante rispetto del diritto
Due battute brevissime sulle sezioni consentito sull'esercizio le competenze normative principi supremazia noto che uno delle novità più celebrate della trattato costituzionale quello di aver per la prima volta codificato il principe la supremazia del diritto dell'Unione rispetto a quello gli stati membri
E quindi sotto la duplica detto dell'Unione l'articolo sei della prima parte sancisce che la Costituzione il diritto adottato le istituzioni nell'esercizio le competenze a questa tribù lite prevalgono sul diritto gli stati membri
E in una dichiarazione approvata la Conferenza intergovernativa reati da quest'articolo si precisa che la conferenza constata che l'articolo sei rispecchia giurisprudenza la corte di giustizia e del tribunale di primo grado
Premesso che il principio supremazia non poteva certo non comparire un testo costituzionale a sua stesura adoprati convenzionali merita un breve commento
Si può quindi piolo conservare che ad essere pignoli la disposizione pecca per difetto limitando il principe la supremazia fonti del diritto che non esauriscono l'intero sistema delle fonti comunitaria
Non compaiono ad esempio i principi generali del diritto e gli accordi internazionali stipulati all'Unione
Se non è realisticamente a temere alcun problema interpretazione della portata e la clausola considerato anche il tenore della titolazione da appena letto certo più corretta sarebbe stata l'adozione di una formula più semplice onnicomprensiva quale il diritto dell'Unione prevale sul diritto gli stati membri
Più delicato però è più serio sinceramente appare problema di chiarire la portata e l'inciso per cui il principio la supremazia concerne il il diritto adottato l'istituzione dell'Unione nell'esercizio delle competenze a questa attribuita
E posso che precipua sopra il sia trova è contento applicazione nell'esercizio di attività giurisdizionali e amministrative nazionali si pone la questione di chiarire a chi spetti il compito di accertare se l'esercizio e le competenze sia venuto meno nel rispetto alle competenze attribuite
E colore fosse inteso ma io ritengo che non debba essere questo il caso come riserva della verifica a livello nazionale dell'esercizio le competenze di che già hanno la posizione la Corte costituzionale tedesca e l'ho parlato prima l'articolo sei comporterebbe una serie di conseguenze non poco conto
Mettere in discussione la soluzione consolidata giurisprudenza la corte di giustizia per cui principe la supremazia si estende senz'altro rapporti d'ordinamento comunitario e naso interessa compreso quindi il diritto derivato e il diritto Costituzione nazionale
Una pronuncia della Corte cost Della Corte
Dal Consiglio costituzionale francese di pochi mesi fa ha affrontato il problema rivendicando la posizione apicale della Costituzione Interna rispetto alle fonti comunitarie
Ma questo è un ottimo assist per la reazione di Marta Cartabia di oggi pomeriggio mi fermo qui vi ringrazio per l'attenzione
Prima di dare spaccio qualche breve intervento dove è un brevissimo secondo giudico se ce ne sarà motivo da parte dei relatori due
Osservazione che servono che l'intervento che si preparino e ci sono se faccio nei suscitate dalla Belle che l'azione del colosso Mastroianni
Innanzitutto c'è una indicazione che è stata ricordata che in molte materie che non si può fare che avvicina Mentor legislazione però non c'è un escluso un'esclusione del delle misure di incentivazione che sono una tecnica che per esempio il legislatore federale degli Stati Uniti fu ugualmente utilizza per contenere lo stesso risultato e forse il limite limite che si va verso un tradizionale modo di fare delle più vicino mentre oggi frazione ma non esclude altre iniziative
La seconda e ultima osservazione riguardo un punto sul quale non mila mettevo certo che consuma cioè non si sia soffermato perché stavo sempre guarda che l'orologio e quindi ma una delle novità
Che si sia poteva aspettare dalla dal Trattato costituzione
Era una individuazione delle competenze che rimarrebbero riservate agli stati membri dal momento che fino adesso abbiamo solo avuto un accrescimento di competenze a livello centrale già a livello dell'Unione senza che si ma fosse mai tutelato qui l'articolo uno cinque modificare leggermente la situazione perché si continua a parlare di identità nazionale
Menzione alcune funzioni essenziali ma sono poche ugualmente essenziale poi su quelle non è che esclude che l'Unione possa far qualcosa in particolare per quello che riguarda il mantenimento del Lupi l'ordine pubblico la sicurezza nazionale quindi questo è un tema un po'credo che non non sia sufficientemente sviluppato ma fosse il tema per la la nuova costituzione quella tra cinquant'anni cominciamo a lavorare prima che si metta ad opera che l'Università copia
Vediamo se c'è qualcuno che vuol fare un intervento non so poi quali sono le modalità prego quel suo essere Rossi forse uno questa al centro perché poi
Grazie verissimo tutta bellissime relazioni volevo aggiungere una cosa quello che ha detto Roberto Mastroianni
Sul fatto di aver incluso la concorrenza fra le competenze esclusive questa veramente una novità una novità inaspettata direi perché conosce il diritto comunitario
Quindi non è vero che il Trattato ha codificato le competenze lasciate appunto la lo strisciare delle nuove competenze infine è affiorato
Perché a differenza di tutte le altre elencate tra competenza esclusiva la concorrenza non è stata mai sin qui considerata competenza esclusiva nemmeno dalla corte di giustizia quindi non abbiamo una giurisprudenza proprio giustizia a supporto
Ma c'è di più se consideriamo qual è la conseguenza pratica del fatto di considerare la concorrenza almeno nei termini certo non tutta la concorrenza
Ma nei termini in cui il trattato costruzione da considera esclusiva la conseguenza pratica perché non si applicano al principio di sussidiarietà perché com'è noto riceve sussidiarietà non si applica alle competenze esclusive
Il che per la disciplina della concorrenza ha delle conseguenze paradossali perché tende a contraddire tutta un'evoluzione anche molto recente di quella che è stata la disciplina comunitaria da concorrenza che va invece verso un decentramento crescente in capo all'otto per all'autorità nazionali
Perché questa strana questa stranezza perché si tratta senza dubbio di una stranezza d'aver incluso appunto la concorrenza tra competenze esclusive ci possono essere due spiegazioni
Ha prima
E che forse quando si è pensato a questo tipo di concorrenza si intensità in salsa di aiuti di Stato e cioè si pensasse che c'era una parte comunque la disciplina della concorrenza che appunto gli aiuti di Stato non doveva essere in alcun modo disciplinata se non dalla comunità dall'Unione
E se non c'è un'altra spiegazione di carattere politico ex-post che forse è anche quella più probabile cioè se consideriamo le pressioni che sono stata da parte della Germania ma anche di altri stati
Sul commissario Monti a seguito di alcune decisioni alquanto scomode forse questo è stato un tentativo di salvare di mentre Magna ma avanti
Rispetto future rinazionalizzazione io il dubbio ce l'ho e non so se c'è qualcuno che che mi corrisponde
Sì Guzzetta Università di Trento
Siamo
No via cautela impedisce di valutare quali saranno gli effetti a breve a medio e lungo periodo di questa scelta sempre più ricorrente nell'ambito comunitario di attingere a categorie o comunque la nomina del diritto costituzionale
Tradizionale
Proprio perché
Rimane aperta se questa sarà un omaggio diciamo così
Piuttosto simbolico o sarà gravido di conseguenze dopo Mantica
Problema si pone con evidenza con riferimento alla Costituzione io però mi vorrei soffermare e
Proporre un problema soprattutto al all'amico Donati con riferimento a un'altra categoria che quella della legge
Ora nella risistemazione del sistema delle fonti con tutti i limiti che egli ha evidenziato però mi pare evidente e da sottolineare il fatto che per la prima volta dopo cinquant'anni
Cessa una sorta di agnosticismo assiologica go con riferimento ai procedimenti cioè la decisione di stabilire che la legge in via generale è approvata anche dal Parlamento
Pone delle conseguenze sul piano interpretativo e sul piano sistematico molto interessante con riferimento proprio a tutti i casi dubbi
E secondo me integra e fa fare un passo avanti a quella che era la giurisprudenza comunitaria che è stata citata ma che non sempre è stata così chiara
Ora un problema concreta da questo punto di vista si pone per esempio con riferimento alle riserve di legge contenute nella Carta dei diritti fondamentali
Si pone in particolare laddove si creino dei casi in cui i diritti fondamentali debbano essere limitati in settori nei quali il Trattato prevede come procedimento speciale un procedimento che non è quello della tradizionale codecisione
E allora
Quindi siamo in agitazione in cui tra virgolette con tutte le forzature del casa dovute a una domanda insomma
Rozzamente formale siamo di fronte a una situazione in cui tra virgolette sono due basi legali c'è un riferimento nel nella Carta fondamentale alla legge tout-court e quindi se ci dovessimo limitare a questo si applicherebbe la regola generale
C'è una materia nel ipoteticamente nella quale invece è prevista una una una disciplina speciale
Allora la prima questione vivere possiamo tentare applicare criteri specialità
A mio parere però il Crespi verità in un caso del genere non si applica perché manca quel rapporto di continenza tra Gesù se specie se non siamo in un sono sono due diciamo realtà che in qualche misura sono incommensurabili diritti singola materia e qui forse poi dare proprio l'utilizzo e la valorizzazione della circostanza che si sia attinto ad una categoria non qualunque ma una teoria del costituzionalismo in cui cioè il concetto di legge di riserva di legge in materia di i diritti fondamentali ha un significato storicamente consolidato che quello cioè di consentire la intervento della rappresentanza democratica nella limitazione diritti fondamentali
E quindi diciamolo lo dico molto molto così problematica mente ma per esempio questo è un caso in cui e per l'esistenza di quella superamento del legno si sisma sia logico in tema di fonti è per ragioni diciamo storico concettuali con riferimento alla legge si potrebbe sostenere che tutte le volte in cui l'Unione debba limitare i diritti fondamentali quale che sia il settore di competenza si possa invocare l'intervento del diciamo della della procedura l'utilizzo della procedura
Ordinari e principalmente volevo una una considerazione su questa grazie
Qualche altro intervento prego
Già prese in considerazione
Temi sono stati tanti quindi richiederebbero molte osservazioni vorrei farne solo tu una di carattere generale nel senso che mi sembra molto opportuno questo glissare
Sul tema trattato costituzione e piuttosto che interrogarsi sulle etichette da inviare alle cose cerchiamo di guardare come sono fatte le cose
E quindi
Come dire
Nel momento in cui ci sono aspetti di carattere tecnicamente il nazionalistici o nel momento in cui si possono utilizzare modelli concettuali tipo buon costituzionalisti toscano di farlo
E anche con un certo coraggio quei secondo aspetto cioè credo che alcune temi che sono stati affrontati potrebbero essere affrontati usando ma certo certo tutta la prudenza del caso
Ma anche l'antico insegnamento ombre finché che è nato da quando si è cominciato a fare costituzione cioè progettiamo e vediamo che succede
E anche mettiamo in evidenza i significati delle scelte di politica istituzionale sottostante certe scelte
In questa prospettiva penso che in alcuni aspetti in particolare per quanto riguarda il quadro istituzionale andrebbero forse affrontati con un po'più di coraggio
Solo un osservazione sul versante possibile quella che riguarda la presidenza del Consiglio europeo
Può essere non irrilevante notare quanto sia diverso il meccanismo dalla Presidenza del Consiglio europeo rispetto ai meccanismi della presidenza
Del Consiglio dei ministri
Nel senso che lei evidente
Attraverso la Tim presidenze questo tipo di presidenza strettamente tecnico
C'è un meccanismo di turnazione come tutti sappiamo
Mentre la presidenza del Consiglio europeo assume un significato potentemente diverso nel momento in cui viene affidato ad un personaggio che fuori
Dal Consiglio stesso
Ridurlo ad un chairman del problema dello del Consiglio europeo mi sembra estremamente riduttivo ben vero che se c'è una presidenza della Repubblica europea e la presidenza collegiale costituito dal Consiglio europeo
Ma è anche vero che all'interno di questa la presidenza del consiglio europeo assumono spicco istituzionale molto forte
Accordo certo dipende dalle persone che siederanno su quella sedia ma come appunto la critica del costituzionalismo in genere dovrebbe suggerire importante che sia stata messa la sedia
Una seria come quella è suscettibile di usi fortemente diciamo significativi nel senso di dare un'istituzione con un significato non strettamente tecnico interprete voglio dire gli interessi collettivi aggregate dell'Unione
Polemicamente se vogliamo o almeno virtualmente potrebbe essere polemica verso l'ASP componente dispiegata o plurale della presidenza collegiale istituito nel Consiglio
Quindi direi che certo che vorremmo vedere chi e come siederà su quella sedia ma è un forte suggerimento che quella sedici sì
La seconda considerazione che strettamente connesse sarò ancora più telegrafico di prima scusate ma insomma son cosa un po'presa
Il discorso ratifica anche coi penso che forse ci vuole un po'più di come dire coraggio
Impronte tutine ecco nel guardare a questi fenomeni non c'è dubbio che il legame dei trattati non possano essere rotto unilateralmente da una parte di coloro che però mi chiedo fino a che punto quelli che vogliamo restare lega ricorressero prestare legati al vecchio regime siano in grado di tenere pericolo quelli che invece volesse andare più avanti
Quei il discorso mi ricollega lei a quello che ha detto ma in apertura il sistema europeo giocata un procedere flusso per così dire momenti di crisi frammenti di crisi non nascono e non sono nati anche nel passato soltanto la resistenza di Cocu ma anche dal fatto che l'esistenza di qualcuno trovato una forte opposizione
E il punta dei piedi voglio dire da parte di quelli che vogliono andare avanti altre termine la dissenso di alcuni Paesi sulla peraltro gratifiche però non può o non dovrebbe essere semplicemente una cosa di cui si prende atto passivamente si rimane come perché insomma gli altri non dovrebbero rimanere passivi non a caso il pre-invio
Di questo problema di crisi alla al Consiglio europeo e molto significativa a mio avviso perché significa Alia non semplicemente affermarsi una riaprire la discussione
E e trovare una sede politica in cui il futuro dell'Unione possa essere giocato tra queste varie parti altra parte un un riferimento storico cioè tutti questi fenomeni ci sono riferimenti storici che possono essere usati dirà nel mille ottocentosessantasei
La confederazione e germanica si spezzò proprio perché c'era una una radicale distinti indifferenza su questo e c'erano delle strategie costituzionale opposte sappiamo tutti com'è andata a finire
Non vedo altre persone disposte o interessate a intervenire Luca farei un punto che vissi Moggi comma completamente questa volta
Commenta
Ci un massimo di cinque minuti fa Massimo e magari invertiamo lo Udine partiamo con il polso Mastroianni
Io sarò molto più breve dei cinque minuti
Contro ogni aspettativa però mi limito solo a rispondere alla domanda di Lucia Nuccia Rossi penso davvero ha sottolineato che la la novità dell'indicazione della poetica concorrenza
Come competenza esclusiva ma non non mi sembra una cosa così importante francamente perché non mi serve importante perché quello che dice l'articolo tredici alla comma uno e che la competenza esclusiva si limita alla definizione delle regole di concorrenza necessario al funzionamento del mercato interno e penso che nessuno possa dubitare che la definizione regole concorrenza relative al funzionamento mercato interno sia di competenza dell'unione piuttosto gli stati membri dicevo che in questo settore di Faenza e tutti gli altri a definizione la competenza esclusiva viene fatta non sulla base dell'intera materia trasferita ma delle modalità di applicazione della competenza
E poi io distinguerei tra decentramento e
Sussidiarietà è chiaro che se la riunione di CID è di far svolgere politiche di concorrenza dalle autorità giurisdizionale amministrative nazionali questo è una forma di esercizio
Ma non è certo una modalità di applicazione del principio della della sussidiarietà quindi nel nel caso di competenze esclusive evidentemente la sussidiarietà non si applica evidentemente il funzionamento del mercato interno è competenza esclusiva dell'Unione quindi può anche decidere l'unione di far svolgere queste politiche a livello decentrato ma appunto la decisione dell'Unione non è certo un modo di esercizio di poteri normativi nazionali in base al principio della sussidiarietà mi fermo
Dunque io
Per competenza di materia Mili due parole per rispondere ai rilievi di di Guzzetta
Il quale muove da una nozione sostanziale di legge
E dice che essendo la parte secondo la Costituzione la carta diritti costellata di riserva di legge tutte le volte in cui la Costituzione prevede una riserva di legge non sarebbero più ammissibili interventi limitativi della libertà dei diritti dell'uomo se non adottati
Attraverso un intervento sostanziale del Parlamento europeo
Ora questo ovviamente una valorizzazione del Parlamento europeo è senz'altro auspicabile però ci sono secondo me a almeno due considerazioni da presente la prima è che la l'articolo centododici della parte seconda
Stabilisce che i diritti riconosciuti dalla Carta dei diritti
Per i quali altri parte della Costituzione prevedono disposizioni si esercitano alle condizioni e nei limiti ivi previsti cioè questa disposizione sembrerebbe proprio richiamare quel criterio di lex specialis che invece Guzzetta
Esclude
E i il secondo secondo rilievo che secondo me ancora più decisivo e che la Costituzione adottano nozione di legge produzioni legge formale non è una nozione di legge sostanziale abbiamo la nei all'interno del testo costituzionale varie ipotesi in cui la legge viene adottata senza che il Parlamento abbia un prosciutto un ruolo decisionale effettivo ma viene semplicemente consultato
Con questo
Ovviamente non si vuol dire che le riserve di legge previste nella secco nella parte seconda possano essere bypassate certo questo è un problema interpretativo un problema Complesso
Ed è un po'tipico dei testi che ambiscono ad avere il rango di norme costituzionali quelle di prestarsi a diverse letture a diverse interpretazioni e sarà a mio avviso decisiva la giurisprudenza della Corte di giustizia per chiarire ambito il portato delle varie riserve di legge previste nella Costituzione
Sì volevo dire che anch'io condivido
Che l'istituzione di una Presidenza del Consiglio europeo elettiva piuttosto che invece a rotazione come è attualmente è sicuramente una
Modificano novità potenzialmente dirompente
Però vediamo un po'così queste potenzialità hanno una o la verità di dispiegarsi
E su questo io non sono molto ottimista per due motivi
Prima di tutto o guardo all'esperienza del delle persone non sono sono state scelte come presidente della commissione
Allora gli istanti Uto c'è un discorso nella scelta di questi di questi ruoli unipersonali organi individui che tiene anche conto di una rotazione tra Stati membri e questo già introduce un
Un parametro che non è presente lentamente in un discorso comunque di costituzione nazionale per la scelta so del capo di Stato valutazione massima sarà tra i partiti politici ma non tra regioni fino adesso praticamente non abbiamo avuto questo problema
E ma questo però non non non non è del tutto irrilevante perché è chiaro che noi abbiamo visto la torcia dimostrato che gli stati nel mettersi d'accordo poi su chi dovrà essere il presidente della commissione tendono a scegliere chi
Esponenti degli Stati minori
L'attuale presidente della Commissione e presidente del Portogallo
Prima abbiamo avuto proprio che invece insomma nazionale cittadino di uno Stato tra i maggiori però prima ancora e o a sante ex primi Primo Ministro della del Lussemburgo Lussemburgo avuto due volte alla presidenza la Commissione gaston torna e Giansante per la verità entrambi cattivi esempi sul secondo dunque bisogna poi vedere se in che misura diciamo questo pendenza
A individuare il candidato con un esponente di uno stato non particolarmente grande perché così siamo tutti contenti infine Conti non con non continuerà e io temo che possa continuare perché non credo sarà interesse dei capi di Stato e di governo di trovarsi di fronte ad un presidente molto forte
Dal secondo motivo diciamo di pessimismo è da tenuto alla di deriva dall'assenza di una classe politica di alto livello europea
Prendiamo per esempio in caso di Giscard d'Estaing
Ma scade stecche credo che abbia agito poco bene ha dato coi al suo ruolo di presidente della convenzione un grande
Così in un'immagine dinamica dei decisionale eccetera eccetera
Beh ma Giscard sempre la il cittadino medio italiano e direi per i cittadini di meriterà maggior parte degli stati membri eccetto la Francia era un perfetto sconosciuto
Ora domani che dove si volesse pensare a Cesate se anche una persona che è una persona sicuramente di prestigio ecco presentarlo come mister Europa
Io non so che impatto avrebbe sulla sulla non non non credo che sia qualche cosa di nemmeno lontanamente paragonabile all'impatto che può avere un capo di di Stato come Ciampi
Rispetto all'intera popolazione intera cittadinanza l'intero elettorato del dell'unione questi sono i due motivi che mi inducono ad una certa perplessità sulla su sul ruolo sulla carica dentro ero cosciente sono perfettamente d'accordo che vi sono delle enormi potenzialità non so se verranno sfruttate
Da per quanto riguarda problemi legati alla ratifica
Mi sembra del tutto ovvio che così come ci sono dei problemi seri sul piano soprattutto giuridico
Altrettanto impensabile che il trattato costituzione divenga carta straccia sia gettato nella spazzatura alla punta del come si dice da alcune parti quindi è ovvio che una soluzione ci sarà sul piano politico
Probabilmente non saranno impensabili anche strumenti potremmo dire di incentivazione all'esodo se necessari certamente una soluzione politica sarà raggiunta come siamo abituati nel in questo lungo processo diciamo integrazione comunitaria i colpi d'ala non sono mai mancati senta insomma siamo riusciti usciti fuori da momenti anche di ARPA assenti di paralisi enti sicuramente anche questa volta si troverà la soluzione
Non credo che nessuno in questa sala resterà deluso
Perché il fatto che vista luogo inoltrata e la grande varietà degli argomenti trattati non svolge col una conclusione
Forse qualcuno invece resterà deluso
Sì rimasto in questa sala nella speranza che dell'intervallo primato alla ripresa dei lavori al quattordici e trenta fosse organizzato un pasto perché non è previsto un programma e quindi non mi resta che rinviare coloro che sono interessati al dibattito al seguito con la presidenza del POR del Porsche attizza grazie
è arrivato
Allora diamo inizio ai lavori della seconda sezione
Di questo convegno
E nella aprire i lavori nella seduta pomeridiana
Consentite anche anni di associarmi
Alla ricordo e all'omaggio ad Alberto prelievi
Che io ho conosciuto e frequentato solo negli ultimi dieci anni della sua vita
E tuttavia è stato una frequentazione così intensa e profonda
Così sentita che ancora a distanza di tempo vi riesce difficile parlarne senza emozione
E senza nei senza mantenere la grande ammirazione per questo straordinario studioso
Al di là dei sentimenti personali che restano naturalmente privati
Quello che suscitava la frequentazione con Alberto prelievi era l'ammirazione per un ingegno e una cultura fuori del comune
In tutti i campi non solo del diritto comitiva riconosciuto lo sa bene la sua straordinaria capacità di lavoro
è stato questo ricordato stamani
E io vorrei solo ricordare per la parte che più mi concerne
E quella del diritto comunitario come Alberto prelievi
Fosse stato fra gli studiosi non di origine comunitari sta uno di quelli che aveva immediatamente incolto come ha ricordato Morbidelli questa mattina
L'importanza di questa disciplina ma soprattutto
Come vedo se fosse riuscito ad azionare quella sorta di cervello elettronico che egli possedeva e per il quale azionando un bottone aveva in pochissimo tempo memorizzato
Tanto il diritto quanto la prassi e la giurisprudenza comunitaria per cui gli si poteva parlare
Come se fosse stato uno studioso della materia da tempo immemorabile
Riusciti in poco tempo a conoscere padroneggiare questa disciplina
E quindi per lei fu molto lusinghiero raccoglie accogliere il suo invito a fondare una rivista che in costituisce in un certo senso un'autentica testimonianza di interdisciplinarietà perché non solo perché fondata da studiosi provenienti da diversa formazione ma anche perché appunto aperta Agli sia nella sua struttura organizzativa comitato di redazione eccetera a colleghi delle altre discipline sia perché accoglie nelle sue nei contributi che intervengono contributi di studiosi di altre discipline
è un segnale di interdisciplinarietà
Di cui io sono molto fiero e contento e che però mi ha fatto a cogliere con qualche sorpresa
La lettura sul sito dell'associazione dei costituzionalisti italiani
Del contributo di un collega costituzionalista di cui non ricordo il nome
Che mi accusa di volere erigere steccati fra le discipline
Internazionalistica costituzionalistica dico con sorpresa che forse abbiamo visto due film diversi
Ora la mia sceneggiatura non era abbastanza chiara per il film che ha visto il collega perché il lavoro che egli Cisal sostegno di questa affermazione è un lavoro che era un inno alla richiesta di interdisciplinarietà nello studio del diritto comunitario
Certo con qualche
Qualche lamentela
Perché leggere
Non da parte di un giovane studioso ma di autorevoli studiosi
Che in Italia
Prima della costituzione della gerarchia delle fonti della tipologia degli atti non si era occupato nessuno
Naturalmente non può che suscitare qualche sorpresa
In chi ha questo tema non oggi da venti anni fa aveva dedicato anzi aveva scoperto il tema
Come si è ben accolto il Parlamento europeo come si è accorta la Commissione come si è accorta anche qualche autore straniero che la copiati integralmente ecco allora
Di scoprire che prima di allora del venti anni fa nessuno si era occupati questo tema suscita qualche perplessità ed ecco la ragione per cui mi ero permesso di chiedere ai colleghi delle tante discipline di per favore in traditrici ne siamo felici
Ma ricordando che ci che su questa materia c'è una dottrina che ha una stratificazione cinquantennale
Questo era l'unico rilievo che mi ero permesso per ma nel contesto di un invito ai colleghi di tutte le discipline di venirci a invadere come del resto avevano autorevolmente fatto personaggi come Federico Sorrentino che non vedo in questo momento o per citare una un grande maestro di questa sede universitaria Paolo sparire
E altri che in questo momento non cito eccola Federico ecco che non menziono per non per evitare esclusioni quindi incursioni
Incursioni felici ce ne sono state tanti anni fa siamo felici che da alcuni anni queste continuino quindi tutt'altro che staccati al contrario
Un invito ad abbatterlo
Detto questo sono punto con a maggior ragione è contento questo pomeriggio di moderare la sezione dedicata più che è una struttura e alle norme come avvenuto stamattina
Con le bellissime relazioni io devo complimentarmi con i colleghi di questa mattina perché veramente abbiamo avuto delle delle relazioni
Altrettanto le avremo questo pomeriggio dedicate ripeto non più alla struttura e a sistema normativo maschi a filoni ecco più vicine a una sensibilità di da costituzionalista e allora
Su questa premessa altro i lavori riapriamo con una relazione del professor Caretti che si occupa della tutela dei diritti fondamentali
E al quale cedo volentieri la parola
Grazie presidente
Il tema del mio intervento
La tutela dei diritti fondamentali e certamente uno di quelli che ha attirato di più l'attenzione dei costituzionalisti per ovvie ragioni
E direi che questa attenzione non nasce a seguito dell'approvazione del nuovo Trattato costituzionale europeo ma nasce molto prima
Nasce quando si è cominciato a parlare di quella che sarebbe poi diventata la Carta di Nizza del due mila
Proclamata solennemente da nel due mila punto ma come sapete non inserita allora nei trattati ecco se si scorre la letteratura pubblicistica italiana su questo tema che è ricchissima e che ripeto non non comincia dall'approvazione del del nuovo trattato
L'impressione che se ne ricava è che la reazione dei costituzionalisti di fronte alla
Tentativo di formalizzazione di una carta dei diritti a livello europeo sia stata accolta generalmente con grande diffidenza e con molte critiche e molte perplessità
Le ragioni sono
Il timore che
Nascesse un nuovo modello di tutela dei diritti fondamentali
Più debole rispetto a quello proprio delle esperienze costituzionali nazionali e quindi con una perdita di garanzia dei diritti
A danno dei cittadini degli stati membri
Infatti se voi scorrette questa letteratura sulla carta di inizia a voi vedrete come le critiche si appuntano sul sui limiti
Di questa carta in termini di disciplina sostanziale dei diritti critiche sulla tecnica normativa adottata dove i diritti sono più enunciati che disciplinati sulle lacune che questa carta contiene soprattutto sul versante dei diritti sociali
Ecco io
Ho impostato questo intervento
Per cercare non dico di contestare questa linea di tendenza che è generale nella dottrina pubblicistica italiana
Ma per offrire alla riflessione qualche spunto che potrebbe correggere
Non contestare perché molti dei rilievi fatti sono ovviamente fondati ma per correggere almeno in prospettiva le valutazioni sul su questo tema
Il punto di partenza sul punto centrale di questo intervento sarà dunque quello di cercare di chiarire qual è il significato che si debba attribuire
All'inserimento all'incorporazione della Carta dei diritti nel nuovo trattato
E credo che sia necessaria una premessa
Cercare di individuare qual è questo significato
Richiede una contestualizzazione non si può partire soltanto dal lettura della seconda parte del Trattato costituzionale europeo ma cercare di capire come si è arrivati
A all'inserimento della Carta dei diritti e cioè guardare un po'indietro quali sono le vicende
Il percorso che prima dell'inserimento della carta dei diritti del trattato
Il percorso che il diritto comunitario a svoltosi sul Tirreno della tutela dei diritti
E poi un ultimo punto che vorrei trattare è quello delle prospettive
Che si riescono a intravedere da una lettura del di questa parte del trattato e quali problemi complesse e difficili da risolvere riesce restano aperti
Ora dicevo che è necessario guardare un po'indietro per prima di arrivare a qualche considerazione sul significato dell'incorporazione della carta del nuovo trattato
Perché a me pare che questa incorporazione rappresenti
Nient'altro che una tappa di una lunga evoluzione non è qualche cosa di radicalmente nuovo alle spalle almeno due tappe fondamentali la prima era presentata dal come è noto dallo sviluppo di una consistente Issime giurisprudenza della corte di giustizia in tema
Di diritti di tutela dei diritti fondamentali a partire dalla notissima sentenza stavo per del mille novecentosessantanove progressivamente la corte di giustizia
Assi assume questo ruolo di difensore dei diritti fondamentali riconducendoli questa è la base giuridica della sua competenza tra i principi generali dell'ordinamento comunitario e come tali
E come tali utilizzabili come parametro per il giudizio di legittimità degli atti delle istituzioni comunitarie
Si è trattato di una
Giurisprudenza che non solo a di volta in volta arricchito una sorta di catalogo di diritti fondamentali
Da tutelare ma che poi si è riflessa anche in alcune modifiche testuali dei trattati l'articolo sei del trattato
Sull'Unione Europea correndo dal paragrafo due infatti reca una dizione l'Unione rispetta i diritti fondamentali quali risultano dalle tradizioni
Costituzionali comuni degli stati membri in quanto principi generali del diritto comunitario è esattamente la codificazione la traduzione in una norma del trattato di una
Acquisizione giurisprudenziale
Quindi
Questo è un primo dato che credo vada tenuto presente naturalmente lo accenno appena non ho tempo di entrare
Nei particolari ma mi pare un punto da tener presente un sistema di tutela dei diritti fondamentali nel diritto comunitario esisteva già prima
Della Carta di Nizza e prima dell'incorporazione della carta
Nel nuovo trattato costituzionale si trattava di un sistema nato in via Pretoria con delle caratteristiche molto peculiari e molto diverse
Dai sistemi di tutela dei diritti fondamentali che siamo abituati a conoscere attraverso le esperienze costituzionali nazionali su queste caratteristiche tornerò
Più tardi
Ecco rispetto a questo primo dato diciamo a questa prima tappa che cosa ha rappresentato la Carla proclamazione della Carta di Nizza
Ha rappresentato il primo tentativo di formalizzare e di formalizzare ciò che attraverso quella giurisprudenza era già stato acquisito non è un caso che nel in molti dei commenti che sono seguiti nel dibattito che in seguito all'approvazione della Carta di Nizza ricorderete il famoso dibattito sugli affetti solo politici o anche giuridici della Carta di Nizza
Molti studiosi hanno rilevato quale si dovesse intendersi il carattere il tipico proprio della Carta di Nizza non un documento che creava qualche cosa di nuovo
Ma come un documento riassuntivo di acquisizioni già presenti nel diritto comunitario si è usato non a caso il termine dette con riferimento alla Carta di un re statement oblò cioè una sintesi una formalizzazione di principi e acquisizione e di e diritti già
Oggetto di tutela
Questa impostazione questa definizione in questi termini della Carta di Nizza è stata sostenuta tra gli altri da pace ma
Come sapete anche dalle conclusioni di molti avvocati generali in questa fase che sta tra la proclamazione della Carta di Nizza e la sua incorporazione ricordo soltanto non perché presieda
La riunione di questo pomeriggio ma del resto è un passo stracci tanto dai saggi che se non si sono occupati di questa materia le conclusioni rappresentate dall'avvocato generale schizzano nel febbraio due mila uno nella causa centosettantatré novantanove in cui si afferma
In ordine al significato giuridico in un solo politico della carta si sostiene questa tesi sulla base del fatto che si dicesse in realtà rafforza enunciazioni che sembra nella riga misura riconoscere diritti già previsti altrove quindi da altre fonti
Questa seconda tappa dunque l'approvazione della proclamazione della Carta può essere intesa come una sorta come la predisposizione di una sorta di strumento
Di consolidamento di una giurisprudenza pregressa e insieme però anche strumento interpretativo
Di quella che è la fonte più generica dei diritti immaginata dalla corte che poi codificata in trattati e cioè lei tradizioni costituzionali comune
Ecco la terza tappa di questa lunga evoluzione e appunto l'incorporazione
Della Carta nel nuovo trattato costituzionale e questo raro costituiva come sapete
Uno dei mandati che la dichiarazione di larghe ne affidava alla seconda convenzione studiare le modalità e le conseguenze dell'incorporazione della carta nel trattato insieme studiare le modalità di adesione dell'Unione Europea alla Chengdu
Sture esaminare i lavori della convenzione su questo punto
è molto interessante sapete che si è occupato un gruppo sul particolare il cosiddetto gruppo Carta si è occupato di affrontare questi temi dicevo che nell'esame dei lavori
Che si sono svolti all'interno un seno questo gruppo
Presentano un elemento interessante e cioè testimoniano
Del preoccupazione costante
Di chi si è occupato di questo tema
Di mantenere dei forti rapporti di continuità con quelle vicende che Dio appena descritto
Questa linea di tendenza ha poi portato a si è riflessa in alcune decisioni
Anche che sono destinate a creare dei problemi
Nel senso che in certi casi questa tendenza a mantenere il rapporto di continuità con il passato è stato troppo forte penso se ad esempio al fatto che
La carta viene citata in uno dei primi articoli inserita
Nel nella seconda parte si mantiene all'articolo nove comma tre
La dizione che era propria dell'articolo sei del trattato su Maastricht e quindi creando i probabilmente una serie di confusioni perché c'è un riferimento a diritti che sono riferibili a fonti diverse non più soltanto la carta ma di nuovo le tradizioni comuni quanta
Lo stesso fatto di avere mantenuto
L'inserire non solo si è inserita la Carta di Nizza nel trattato mantenendo nel sostanzialmente inalterato
Il contenuto ma si è inserito anche il preambolo anche questo è stato molto discusso e abbiamo oggi il paradosso in qualche modo di un trattato che ha due preamboli uno all'inizio e uno all'inizio della prima parte uno all'inizio
Della seconda ma perché anche questo si si capisce se si leggono
I lavori del gruppo Carter perché proprio quel preambolo che alludeva soprattutto a principi e valori e non a specifici diritti era stato il modo per trovare il compromesso in seno alla prima Commissione per arrivare all'approvazione
Della carta
Un altro elemento di continuità che emerge dai lavori del gruppo carta e che si riflette in alcune decisioni queste invece innovative nel testo della carta e la distinzione tra diritti e principi
Cioè distinzione introdotta su proposta del gruppo carta diritti da una parte i principi e i principi alludono ai diritti sociale
C'è una distinzione anche questa si capisce e si ricollega al passato cioè alla prudenza con cui ebbe la corte di giustizia era entro cui la corte di giustizia era intervenuta sul terreno della tutela dei diritti sociali se si guarda a questa giurisprudenza s'sono si contano sulle dita di una mano le sentenze della Corte in punto di tutela dei diritti sociali mentre sono tantissime
Quelle in materia di diritti quindi anche questo testimonia di questa linea di tendenza
Prudente
Allora se si tiene presente
Tutto quello che c'è alle spalle dell'incorporazione della Carta dei diritti
Quale
è il significato che assume
L'inserimento nella carta nel nuovo trattato
Credo che potremmo
Esplicitare questo interrogativo nel modo seguente quali sono gli elementi di continuità rispetto all'esperienza precedente quali sono invece o quali possono essere o quali a mio avviso sono invece gli elementi di discontinuità
E di novità che l'inserimento della carta presente
Gli elementi di continuità mi pare che siano i principali elementi di continuità mi pare che siano le seguenti innanzitutto l'avere mantenuto l'elencazione dei diritti sotto sei titoli che alludono a principi di carattere generale come sapete la dignità la libertà l'uguaglianza la solidarietà alla cittadinanza e la giustizia
Ecco all'interno di questi titoli vengono elencati in singoli diritti
Ma questa enunciazione dei singoli diritti appare più che come una enunciazione esaustiva delle potenzialità applicative di quel principio
Come invece è una elencazione meramente esemplificativa
Mi pare che la tecnica da questo punto di vista utilizzata dalla carta prima e mantenuta nel nel trattato allude ad una tecnica del tipo di quella che noi utilizziamo quando si commenta l'articolo due della Costituzione a clausola aperti
In realtà quelli che si vogliono tutelare sono dei principi all'interno dei principi c'è una esemplificazione sotto questa i titoli ma questo non chiude il discorso delle fattispecie tutelarli
Secondo elemento di continuità è che se questo è l'impianto di fondo che viene mantenuto alla carta rimane un ruolo centrale del giudice comunitario
Un ruolo centrale che da questa elencazione non vede affatto annullata
La sua come dire capacità di interpretazione creativa
Proprio perché condotta più sulla base di valori e principi tendono secondo le tecniche delle costituzioni nazionali sulla disciplina specifica di singoli diritti
Terzo elemento di continuità la ad avere mantenuto
Una mancata predeterminazione dei limiti
Che possono essere apposti all'esercizio dei singoli delitti avere mantenuto sotto questo profilo delle clausole generali che fanno riferimento al contenuto essenziale dei diritti al principio di proporzionalità
Delle limitazioni introdotte in vista del perseguimento di finalità di interne interesse generale quindi questi mi sembrano di principali elementi di continuità che lega Nord l'inserimento della carta alle vicende pregresse però mi pare che ci siano anche degli elementi di discontinuità che mi vanno sottolinea
Il primo
Se è vero come ha appena detto che quella elencazione di diritti
Riduce ma solo fino a un certo punto
La capacità di interpretazione creativa del giudice comunitario proprio perché agganciata al principi e valori
Certamente però mi pare che la limiti quantomeno sotto il velo sul versante della selezione delle fattispecie tutelabili si passa da un giudice che nell'esperienza precedente
Aveva una pressoché assoluta discrezionalità sulla base di parametri molto generici le tradizioni comune costituzionali comuni di selezionare le fattispecie tutelabili ecco questo potere di selezione risulta indubbiamente corrette o quanto meno contenuto dalla inserimento nel trattato di una carta dei diritti
Secondo l'immenso di discontinuità o di novità se ne parlava stamattina è l'introduzione della riserva di legge in materia di
Disciplina dei diritti dell'indisciplina dei limiti all'esercizio dei diritti
Ora qui se ne è parlato stamattina avete sentito ci sono come dire si sono manifestati opinioni
Almeno parzialmente diverse su come vada inteso questo Teal'questa riserva di legge in un trattato che è molto confuso
Che sembra contraddirsi quando usa questo termine in una parte nell'altra e tuttavia a me non pare privo di significato
Che si sia voluto ancorare alla legge alla legge non solo quella dello Stato ma anche quella europea la disciplina dei diritti certamente la prassi ci dirà
Quale delle interpretazioni che stamattina si sono confrontate finiranno per per prevalere
In terzo luogo
Lo stesso fatto che la carta così come incorporata sia centrata essenzialmente su valori e principi se per un verso certamente giustifica le critiche
Di
Diversità alterità rispetto ai cataloghi alla disciplina costituzionale dei dei dei diritti fondamentali
Dall'altra parte non è estranea all'esperienza delle giurisprudenze costituzionali nazionali
Perché proprio sulla base di questo cioè della giudizio per valori e principi pensate alla giurisprudenza della nostra corte costituzionale che si IMI
E inseriscono si sono sviluppate quelle tecniche di giudizio per bilanciamento che sono appunto tipiche
Dei giudici costituzionali nazionali
In quarto luogo
Un altro elemento che mi pare di potere a scrivere a quelli di discontinuità
E il fatto che il il rilievo che viene dato alla tutela dei diritti nel nuovo trattato non solo attraverso l'inserimento della carta ma anche serio riconoscimento
Esplicito in uno dei primi articoli del rispetto dei diritti tra i valori dell'Unione come una delle finalità
Dell'unione
Penso che in prospettiva potrebbe essere in grado di correggere
Un altro degli elementi tipici del modello di tutela attuale che è come tutti sapete
Centrato su una concezione funzionali Istica dei diritti la tutela dei diritti e funzionale al perseguimento delle finalità dell'unione che sono finalità essenzialmente escono credo che
Questa
Questo elemento possa essere in grado almeno in prospettiva di carri se non di ribaltare il rapporto tra finalità economiche e tutela dei diritti quanto meno di riequilibrare
Quinto elemento di discontinuità forse il più importante almeno a mio avviso è legato al fatto che
Con l'inserimento della carta dei diritti nel nuovo trattato la tutela dei diritti
Esce dall'ambito di
Dalla sfera dei poteri soltanto del giudice comunitario e si radica invece sull'organizzazione e sui poteri sugli altri poteri
Comunitarie ristabilisce cioè un rapporto tra la tutela dei diritti fondamentali e organizzazione del potere politico
Con e ai poteri normativi che mi sembra sia l'elemento del quale da sempre nelle esperienze costituzionali diritti si sono alimentate da tutela dei diritti non è mai stata soltanto una tutela del giudice è stato una tutela
Appoggiata alla struttura di potere al potere legislativo perché la tutela dei diritti non ha bisogno soltanto di difese negative contro limiti e interferenze indebite da parte del legislatore ma ha bisogno di una attività promozionale
E un'attività attiva promozionale qui ci sono alcune disposizioni
Mi pare importanti e significative nel trattato
Dovessi dire sempre all'articolo centoundici l'Unione europea gli Stati membri rispettano i diritti osservano i principi e ne promuovono l'applicazione secondo le rispettive competenze
Ecco si tratta di un elemento questo che ritengo vada particolarmente sottolineato perché potrebbe uso sempre il condizionale perché sono solo degli spunti che lasciano intravedere delle possibili prospettive
Lascia intravedere l'avvio di quella che Marta Cartabia ha chiamato una policy europea dei diritti
Ecco se valutiamo insieme questi elementi di continuità e discontinuità Travel pare che emergano due dati il primo è che e l'incorporazione della Carta dei diritti nel nuovo trattato se vista alla luce dell'esperienza precedente confermi l'originalità del processo costituente europea che da sempre procedere
Secondo un andamento che parte dalla prassi arriva ad una formalizzazione delle acquisizioni in questo caso parlo della prassi giurisprudenziale
Per poi ripartire da questa formalizzazione per tappe successive
Naturalmente questi elementi di novità
Non nascondono i numerosi problemi
Aperti dalla incorporazione della carta dei vini
Ne ha ha accenno soltanto dal punto siamo già alla fine
Allora soltanto per per accendi il primo
Primo problema nasce da una grave lacuna
Del trattato
Quella di non aver saputo raccordare la tutela sostanziale dei diritti con la disciplina processuale dei diritti ai fini di una effettiva giustiziabilità dei diritti
Il gruppo cartario aveva discusso di tutta una serie di proposte sotto questo su questo versante
Dirette ad esempio ad istituire una procedura speciale davanti alla Corte di giustizia per la tutela dei diritti o almeno una riformulazione dei presupposti e che oggi consentono
Agli ai singoli l'accesso al al giudice comunitario nessuna di queste di queste proposta è stata accorta e questa è ovviamente una grave lacuna
Così come il Trattato non si è dato carico di risolvere un problema ancora maggiore quello del raccordo tra le varie corti che oggi si occupano di diritti le corti
Nazionali e le corti europea
Altro problema lo accenno appena la difficoltà
Della tenuta di alcune clausole generali contenute nella Carta dirette a regolare il rapporto tra i diversi sistemi di tutela dei diritti europeo nazionale ad esempio mi chiedo quanto possa durare
Effettivamente nel tempo una clausola che dice che la carta vincola gli stati membri esclusivamente nell'attuazione del diritto comunitario voi sapete che questa è una linea
Sempre più difficile
Da da tracciare non solo ma se si applicano alle disposizioni della Carta dei principi dell'effetto diretto e indiretto si potrebbe arrivare ad un'applicazione Diretta
Del delle disposizioni della carta ad opera dei giudici comuni anche al di là ovviamente di questa linea formalmente tracciato
Ancora mi domando
Quanto possa reggere una clausola ripetuta su
Solennemente per cui la carta non comporta alcun ampliamento delle competenze conferite all'Unione anche qui basta vedere come disciplinato in altra parte del trattato
Il rapporto tra competenze statali e competenze regionali impostate tutte sul criterio della contea per concorrenza e su quel criterio flessibile della sussidiarietà perché questa clausola appaia difficile da
Reggere nel tempo
Concludo con tre osservazioni mi pare che se teniamo presente di tutto questo
E ci sia un dato incontestabile il livello di integrazione ha ormai investito in pieno il livello costituzionale toccando al cuore la materia costituzionale ossia la appunto la tutela dei diritti
Un aspetto che per un verso rappresenta la massima espressione della sovranità statuale e per altro verso l'elemento principale della legittimazione degli Stati nazionali
Proprio per questo credo che proprio la ragione l'indubbio rilievo di questo di questo punto spieghi perché
Il livello di integrazione che si è inteso perseguire con questa incorporazione della carta sia ancora un livello prudente lacunoso e paradossalmente proprio in virtù delle clausole tempi ricordavo impostato in termini di separazione
Che tutte queste clausole tendono a immaginare due sistemi separati nel momento stesso invece in cui si punta alla integrazione dei modelli di sul feretro
Quindi questo ci spiega che probabilmente siamo di fronte non al punto d'arrivo di questa lunga evoluzione ma ancora ad una tappa intermedia i cui sviluppi per i problemi più delicati
Dei di rapporto tra le corti sono interamente affidati per il momento alla prassi
Ora l'idea che si realizzi davvero un sistema integrato di tutela dei diritti
Non centrato su queste veicoli clausole generali di separazione tra ordinamenti ma un livello integrato nella sostanza della tutela
Dei diritti e concorsi costi concorsi nazionali ed europee che operino in Rete secondo regole di reciproco reciproca collaborazione appare certamente oggi ancora
Una meta molto lontana
Molto lontana e per arrivarci certamente ci sarà un perito pieno di problemi perché l'inserimento della cattiva centrato sull'orlo ad alcuni ne pone tantissimo probabilmente problemi di conflitti di confusione
Di difficoltà di assestamento
Tuttavia io mi chiedo se queste difficoltà questi problemi debbano in qualche modo spingere i costituzionalisti degli stati membri a rigettare questa ipotesi
Cioè ad assumere un atteggiamento di contrasto forte sottolineando soprattutto questi la natura di questi problemi o se invece non valga la pena di lavorare perché questo avvicinamento del modello di tutela europeo dei diritti Ali modelli ai tratti essenziali dei modelli di tutela nazionali non realizzi invece una prospettiva per la quale valga la pena di impegnarsi grazie
Grazie al professor Caretti grazie per queste considerazioni
Devo dire molto chiare e stimolanti
Io mi astengo da una serie di commenti che suscitano le sue osservazioni perché dovremmo aprire dedicare questa tavola questa sessione unicamente al tema della tutela Vitiello
Due piccole osservazioni sui punti su cui non nono la medesima posizione onde non del tutto simile appeal sui gli altri invece largamente condivisa
Primo io sono convinto anch'io che non sia opportuno non sia stato e non sia opportuno regolamentare il traffico fra le varie corti perlomeno a questo stadio
Nel senso che è bene che sia la prassi a sviluppare è i rapporti fra di loro e anche attualmente alla composizione dei possibili conflitti
Per ora le intese
Perlomeno a livello europeo fra la corte di Lussemburgo e quella di Strasburgo funzionano bene
E di questi giorni una sentenza della Corte di Strasburgo che evita di venire diremmo noi di Bolzano sfrucugliate la Mazzarella alla corte di giustizia
Riprendendo l'aggressione
Della posizione degli avvocati generali e della tutela delle parti rispetto alla pur impossibilitato i rimedi replicare all'avvocato generale e la Corte di Strasburgo per evitare di riaccendere un precedente contenzioso
Evitato di rispondere osservando che la materia non era di diritti di ricadenti sotto la giurisdizione della Corte medesima
Quindi c'è un reciproca intesa per cercare di armonizzare le rispettive posizioni visto che quella di Lussemburgo la corte Lussemburgo
Sì e programmaticamente dichiaratamente si attiene agli enunciati della corte di Strasburgo
E poi si vedrà se in sede di adesione alla Convenzione europea dell'uomo che prevista già la Costituzione
Sarà il caso di di fissare qualche paletto non tocco il tema ancora più delicato dei rapporti fra la Corte tra le due corti europee e quelle cose nazionale sul punto che il professor Caretti lamentava cioè della mancata tutela giurisdizionale della relazione della carta
E questo punto è stato sia nella gruppo carta ma anche in seno alla corte lungamente discusso
In relazione alle come dire alle richieste di prese di posizioni che ci venivano informalmente rivolte
E devo dire che è stato unanime l'orientamento negativo a riguardo
Per due ragioni perlomeno per due ragioni fondamentali cioè il fatto di prevedere un ricorso diretto alla corte di giustizia per violazione dei diritti sanciti dalla Carta
Per due ragioni primo perché negli omologhi modelli per lo meno tedesco e spagnolo
Questi esperienze stanno dando qualche risultato preoccupante e si cerca di fare marcia indietro Casale Lampar adesso lei a vincere ma questo è il primo motivo e quindi non andare noi a chi offrite ai offrire il destro per inondare di ricorsi alla e e secondo perché appunto in sede di un giudizio di annullamento di un atto comunitario la fantasia degli avvocati trova sempre il modo di tirare dentro qualche diritto fondamentale lo si fa già oggi in cui la carta ufficialmente non sarebbe vincolante
Lo si farebbe ancora di più
Quando la carta dovesse diventare una quindi ci saremmo sotto il cappello di ricorsi
Di altra natura ritrovati invasi di strumentali ricorsi per violazione da quindi quei sono i due motivi fondamentali il terzo poi collegate che in compenso è stata allargata
La la condizione la ricevibilità dei ricorsi individuali che era la vera ragione per la quale ci si lamentava della mancata tutela dei diritti
E sanciti dalla Carta cioè il fatto che i privati avessero un accesso limitato alla corte
Con la modifica della norma sul ricorso diretto dei privati e quindi l'allargamento delle posizioni digeribilità
Questo Home obiezione è stata superata quindici anni di privati il modo per invocare la violazione della Carta
Sui contenuti della carta io mi chiedo anch'effettivamente ogni volta che la rileggo se le piccole modifiche che sono state apportate tra
Il due mila e oggi siano veramente tanto piccole e sia sente la stessa carta di Nizza eviti non voglio tirarlo in ballo di ufficio magari se Andrea Manzella che alla prima a tanto ha partecipato magari ci dice qual è il suo sentimento rispetta la figlia vecchia se la nuova
E la riconosce uguali certo queste spiegazioni che sono condizionanti dell'intera operazione della carta e che non sono le stesse spiegazioni di Nizza ma sono di nuove pensate che ho letto una lettera ai giornali quindi non in un articolo scientifico in un
Journal Sosa il Corriere della Sera
Un cittadino che scriveva per lamentarsi ma io volentieri mi sotto metto alla carta sia per i doveri che per i diritti però è possibile che non debba sapere qual è la vostra quale sia la portata degli uni e degli altri perché rimessa delle spiegazioni misteriose che io non conosco
Questo in una lettera ai giornali per dire che è una sensibilità non solo dei giuristi in una sensibilità diffusa
E poi i diritti e i principi ma
Questa distinzione non c'era nella vecchia casa
E quelle conclusioni che il professor Caretti ha cortesemente citato si riferiva a a un diritto sociale
Che oggi diventerebbe un principio
E quindi non sarebbe va quindi voglio dire non è un un aspetto marginale la distinzione la distinzione che sa di introdotta con le conseguenti
Con le conseguenze differenziate sul piano dei diritti ma ripeto
Il tema è affascinante ebbene interessante problematico ma dobbiamo andare avanti quindi lo ringrazio veramente per questa apertura di sì di in interessa che ci ha fatto su questo tema
E passiamo a dal professor Celotto che invece ci parlerà di un altro tema affascinante che poi si lega strettamente perché tema della cittadinanza e doppiamente disciplinato anche quello tra le stranezze della carta una parte lì è una parte di ruoli prego
Grazie
Io ho cercato di riflettere di cittadinanza su due piani cioè da un lato ha proprio sul piano normativo per guardare la disciplina contenuta nel Trattato costituzionale e dall'altra sul piano sistematico per rievocare un po'il valore la portata dell'assenza del concetto di cittadinanza
Dal primo punto di vista cioè dal punto di vista normativo
Il lavoro di ricognizione è abbastanza semplice perché in fondo tutti coloro che hanno studiato la cittadinanza nella costituzione europea hanno detto che la Costituzione europea complica e non semplifica la disciplina della cittadinanza
E prova palese che ci sia questa confusione e questa sovrapposizione di norme per due ordini di ragioni
Da un lato cioè l'articolo dieci che non rappresenta il testo unico sulla cittadinanza come invece sembrava si volesse per perseguire poi le note finalità di semplificazione il riordino dall'altro c'è il problema appena richiamato della paradossale due duplicità di disciplina che crea notevoli problemi interpretativi accenno rapidamente
Al due questioni allora l'articolo
Dieci della parte prima
Compie l'operazione riassuntiva che sappiamo unificando riproponendo i gli articoli dal diciassette al ventuno il trattato Comunità europea e quindi ripropone l'idea di cittadinanza dell'Unione i diritti di circolazione e soggiorno di voto
Di leggibilità di protezione diplomatica di petizione ribadisce inoltre la stessa disciplina generale cioè che una cittadinanza come sappiamo complementare derivativa che si aggiunge e non si sostituisce
Perché non è testo unico
Sulla cittadinanza lo si desume facilmente scorrendo le altre disposizioni della stessa parte prima perché nella parte sulla vita democratica dell'Unione emergono tutta una serie di altri diritti dei cittadini
Penso all'eguaglianza articolo quarantacinque alla rappresentatività e partecipazione alla vita democratica spigoli quarantasei e quarantasette all'accesso ai documenti articolo cinquanta
Ma ancora nella parte terza dove possono tutte le disposizioni che dovrebbero dare attuazione specificazione diritti di cittadinanza troviamo comunque delle integrazioni procedo cui per cenni gli articoli centoventicinque centoventisei centoventisette sulla circolazione e soggiorno il voto ancora il trecentotrentaquattro trecentotrentacinque sul mediatore il trecentonovantanove sull'accesso quindi la disciplina Resta sparpagliata il quadro eh palesemente disorganico
Quello che si può rilevare e che quindi l'articolo uno articolo dieci della parte prima non è il Testo unico della cittadinanza ma è comunque la norma generale la norma di riferimento generale
La confusione viene alimentata dalla duplicazione delle discipline perché come sappiamo riproponendo la Carta di Nizza integralmente in questa parte noi ritroviamo nella parte seconda gli articoli novantanove cento sul diritto di voto l'articolo centodue sull'accesso l'articolo centoquattro
Sulla petizione il centocinque sui circolazione e soggiorno
Il cento sei sulla tutela diplomatica e consolare
Questa duplicazione tuttavia non è una duplicazione innocua perché si creano notevoli problemi interprete interpretativi e applicativi quando cerchiamo di coordinare queste serie di disposizioni
Noi abbiamo due clausole di coordinamento su questo punto uno era clausole di coordinamento generale già più volte richiamata cioè la clausola di articolo
Parte seconda centododici paragrafo due quella che cerca di limitare fare interagire la Carta dei diritti con le altre parti della Costituzione
Cosa dice i diritti riconosciuti dalla presente carta per i quali altre parti della Costituzione prevedono disposizione si esercitano alle condizioni e nei limiti ivi definiti
Cioè in questo modo cosa accade per la per la cittadinanza
Che viene sottratta all'applicazione delle clausole orizzontali previste invece nella parte seconda il Trattato costituzionale viene sottratta alle garanzie della riserva di legge del principio di proporzionalità della sussidiarietà del contenuto essenziale i diritti
Però non abbiamo solo questa clausola di coordinamento perché abbiamo anche una clausola di coordinamento per la cittadinanza nella nello stesso articolo dieci parte seconda
Parte prima che al paragrafo secondo ci dice tali diritti sono esercitati secondo le condizioni e i limiti definiti dalla Costituzione
Quindi la norma generale sulla cittadinanza stando alla sua lettera
Ci dice che la cittadinanza va esercitata nei limiti condizioni definite dalla Costituzione in generale stando all'interpretazione letterale
Quindi vorrebbe dire a mio avviso che vanno applicate anche le clausole previste nella parte seconda e quindi tornerebbero a doversi applicare la riserva di legge la proporzionalità
E così via quindi la sovrapposizione ci crea una scarsa chiarezza su quali sono poi secondo l'Inter
Senza lo spirito del costituente europeo i limiti a cui deve soggiacere la cittadinanza io
Ho cercato di riflettere su quale potesse essere il coordinamento fra queste diverse clausole e alla fine metta non ho trovato una soluzione ma mi è tornato in mente soltanto la classiche le classiche pagine di rosso quando Rossi ci raccontava dell'antinomia insolubile dell'antinomia reale
E la rinveniva proprio nell'antinomia contenuta nel medesimo testo normativo però se si riferiva alla Costituzione danese del mille novecentoventi che paradossalmente recava un diverso numero di componenti della camera alta in quanto lo stesso articolo era scritto in maniera approssimativa ora forse questa è l'idea Prodi antinomie insolubile che mi torna alla mente rispetto a questa sovrapposizione di norme ovviamente sarà
Un'antinomia che sarà risolta dalla prassi e dall'applicazione però è uno dei sintomi un po'dello di questo cattivo coordinamento generale Tecce in questo così ampio Trattato costituzionale
Comunque questi sono problemi che la prassi sicuramente risolverà e quindi in fondo dal punto di vista normativo possiamo dire che grandi novità riguardo alla cittadinanza non mi sembra che ce ne siano nel Trattato costituzionale perché in fondo il concetto di cittadinanza europea nella sua peculiarità era già emerso nel mille novecentonovantadue e si è tanto si è riflettuto e commentato prove su quest'idea di questa strana cittadinanza perché è una cittadinanza come sappiamo complementare derivativa una cittadinanza che si aggiunge
E quindi in fondo asse in questo modo alla seconda parte delle riflessioni quello un po'sul senso sul concetto di cittadinanza
La cittadinanza europea è uno di quei concetti di cui tanto si è parlato anche stamattina anche si è accennato questo pomeriggio in cui si utilizzano nuovamente questi nomen juris queste categorie tradizionali
Però applicando al in maniera differente
Questo l'abbiamo visto accade per la costituzione accade per la legge però per la cittadinanza forse c'è qualcosa di diverso perché perché mi è venuto alla mente parlando né soprattutto con dei colleghi di Storia del diritto
Che l'idea che la cittadinanza non sia un qualcosa di unico di unitario e molto più antica della costituzione europea o della cittadinanza europea creata con Massimo perché perché la cittadinanza proprio dello sviluppo medievale ha già conosciuto questa idea di più livelli di cittadinanza procedo per cenni rapidissimi io
Sono andato un po'arresto di armi queste cose per rivedere che in diritto romano inizialmente sappiamo che la cittadinanza veniva attribuita non singolarmente i cittadini agli uomini ma veniva attribuita all'Agenzia
Poi nell'evoluzione diviene proprio l'attribuzione di capacità giuridica e alla fine della civiltà romana assume un significato simile a quello che poi ne conosciamo negli Stati nazionali tradizionali cittadinanza come godimento dei diritti politici
Quand'è che il quadro della cittadinanza storicamente cambia profondamente cambia col sesto secolo quando ci sono le invasioni barbariche da che cosa accade con le invasioni barbariche
Allo stanziamento dei Longobardi in Italia
Il cittadino romano non perde il suo status giuridico
Quindi da un lato continua ad applicare a godere dello status civitatis Romanus come cittadino a cui si applica all'ex romana però dall'altra è anche suddito longobardo e quindi comincia ad emerge un'idea fortemente è un'idea molto rosa che però evocativa mente può essere suggestiva di doppio livello di cittadinanza
Con il passare del Medioevo a questi livelli a questi due livelli si aggiungono poi tutta quella serie di rapporti di protezione tipici del mondo feudale
E quindi così sempre per cenni si arriva tutta una serie di rapporti di sudditanza di carattere contrattuale
Di pacta di contractors di cittadinanza che fanno aumentare per ciascun soggetto i suoi diritti di appartenenza di cittadinanza
Questa e l'idea in fondo medievale di cittadinanza la cittadinanza non è l'appartenenza ad uno stato ma è una sorta di legittimazione di titolarità ad appartenere a diverse comunità e quindi si poteva essere
Appartenenti all'intero appartenenti al Comune appartenenti alla Chiesa
Quindi avevamo tutta una serie di livelli di cittadinanza
Perché noi in fondo invece riteniamo che il concetto di cittadinanza sia un concetto unitario ed esclusivo perché questo è il concetto che invece si è sviluppato
Con l'affermarsi delle signorie e dei principati quando si è tornati all'idea esclusiva di cittadinanza e cittadinanza come appartenenza allo stato ecco che poi soprattutto con l'avvento degli Stati nazionali è emersa fortissima la nozione statuale di cittadinanza la cittadinanza è una sola la cittadinanza e l'idea proprio di sudditanza di appartenenza allo stato questo il concetto a cui poi diritto costituzionale degli ultimi secoli si è legato ed è questo il concetto ad esempio che emerge nella legge italiana del mille novecentododici dove emblematicamente erano vietate le doppie cittadinanze perché ovviamente rispetto all'idea di cittadinanza come esclusività non si potevano avere doppia cittadinanza
Perché ho fatto tutto questo excursus storico per vedere come prima della cittadinanza europea già esistevano così più livelli di cittadinanza ma per vedere accorgersi anche che in fondo lo sgretolarsi di questa mozione unitaria di cittadinanza sia precedente all'Unione Europea perché già a partire dal dalla fine della seconda guerra mondiale sono emerse nel quadro di riferimento una serie di cittadinanze ulteriore di ciascuno di noi ovviamente sempre a livello un po'intuitivo e grossolano noi potremmo parlare dille di una cittadinanza umana di vasta in azioni del sale di una cittadinanza regionale di una cittadinanza legata alla residenza amministrativa a cosa voglio riferirmi voglio riferirmi ad esempio come ci compra con cittadinanza umana
A quella cittadinanza che riguarda i diritti civili c'è alla cittadinanza riconosciuta all'uomo come persona a prescindere dall'appartenenza a una singola nazione è la classica cittadinanza che emerge nelle carte internazionali di diritti non solo quelle generali tipo la carta ONU del mille novecentoquarantanove ma anche delle tipiche organizzazioni continentali tutela i diritti
Non solo la convenzione europea dei diritti dell'uomo ma anche la parallela convenzione americana dei diritti
Che poi non solo riconosco la titolarità di questi diritti ma prevedono anche una giustiziabilità perché non solo se la Corte di Strasburgo ma siamo che la corte di Costa Rica che in fondo svolge Olena loghi che riconosce quindi la titolarità di diritti rispetto alla cittadinanza dell'essere persone
Ancora nell'ambito degli Stati federali
Esistono le cittadinanze dei singoli Stati federati
Che diventano molto importanti soprattutto per il riconoscimento dei diritti sociali questo è un tema ora non mi dilungo ma è un tema di grande attualità per esempio anche in Italia nei nuovi statuti regionali perché molti Statuti regionali evocano e fanno riferimento all'idea della comunità regionale a cui legare il riconoscimento di determinati diritti
Io ho cercato un po'di scorrere fra i testi degli statuti però trovato che lo statuto della Regione Lazio volo della Regione Abruzzo quello della Regione Calabria chiaramente fanno riferimento alla comunità di residenti
Per riconoscere la titolarità di determinati diritti
Soprattutto lo Statuto Lazio all'articolo sei riconosce e garantisce l'eguaglianza di ogni componente della comunità laziale nell'esercizio dei diritti civili sociali economici e politici
Non è indirettamente un'attribuzione di città in Anza però ci dà l'idea di come l'appartenenza a questo gruppo legittimi determinate conseguenze
Ancora la cittadinanza legata alla residenza la cittadinanza amministrativa sappiamo che legislativamente già da tempo
E emersa l'idea della partecipazione politica a livello locale a prescindere dall'essere cittadino dello Stato col diritto di voto col diritto di eleggibilità
Ma soprattutto ad esempio anche nei servizi sociali con una l'attribuzione il godimento dei servizi locali in sanità scuola assistenza sono legati alla residenza in un determinato ambito locale
Del tutto a prescindere dall'essere cittadini dello Stato molto spesso
Quindi questo quadro storico si fa emergere che non è una grande novità l'idea della cittadinanza europea come cittadinanza complementare derivativa forse voglia essere un po'provocatorio nel dire questo perché ovviamente
è stata salutata fin dal mille novecentonovantadue come una novità enorme l'idea di questa cittadinanza che si aggiunge questa cittadinanza complementare
Però a leggerla in questo quadro più ampio forse non è una cosa così nuova l'idea di poter avere più cittadinanza perché il concetto di cittadinanza è cambiata nel tempo
E quindi in questo io vedo una differenza nel riutilizzo dei concetti classici da parte della Costituzione europea
Perché il concetto di legge il concetto di costituzione non li abbiamo legati più fortemente più storicamente a dei a dei dogmi ha delle idee ben precise invece il concetto di cittadinanza non è più forse solo l'appartenenza ma è un qualcosa di più ampio cosa voglio dire conclusivamente che in questo modo rispetto alla cittadinanza che forse non c'è una svaluta azione del concetto di cittadinanza a creare questa cittadinanza complementare derivata nell'ambito dell'Unione Europea sappiamo che un
Importantissimo riconoscimento di valore politico una ampliamento verso l'idea della creazione comunque di questo legame fra i popoli
Però anche dal punto di vista proprio concettuale probabilmente l'utilizzo di questa nozione è anche un ricorso storico c'è questo tornare a questa mozione ampliata e arricchita di cittadinanza
Che ci fa tornare in mente un po'questa situazione medievale in cui si poteva essere titolari di più cittadinanza grazie
Grazie dottor Celotto se effettivamente un excursus interessante
E questi qui anche questi richiami ai precedenti storici devo dire che personalmente resto però più toccato dal fatto che tra il Medioevo ed oggi ne aveva assoluto delle fasi di feroce nazionalismo rispetto alle quali poter affermare oggi che il cittadino europeo e anche cittadine euro i cittadini dello Stato mentre anche cittadine europee
E abolire le discriminazioni fondate sulla CIT Venanzo costituisce dal punto di vista politico però un fatto rivoluzionario
Visto lo lo iato che ci separa da periodi così lontani dal punto ed è anzi direi forse il sinteticamente anch'io pur essendo stato tendenzialmente anzi notoriamente un po'antiretorico delle cose europee
Però devo dire che questo concetto di cittadinanza e di quelli che mi ha più colpito pur nella relativa consistenza
Dei diritti che esso comporta dal punto di vista simbolico e politico a me pare è un fatto importante e devo dire che la corte ci sta lavorando bene sopra valorizzandolo per tanti aspetti e dandogli dei contenuti che trascendono anche quanto prescritto dal Trattato
Sul lato opposto mi pare che questo concetto e i diritti che comporta coi abbia un altre ferite invece quello di
Maggiore attenzione nella disciplina di attribuzione della cittadinanza
Perché proprio il fatto che la cittadinanza comunitaria è legata a quella di uno Stato membro e che comporta poi tutta una serie di diritti
Impone agli Stati
Una maggiore attenzione nell'attribuzione della cittadinanza
Voglio raccontare
Un caso recente della che è capitato alla corte di giustizia e di cui mi sono dovuto con qualche devo dire anzi anche
Morale occuparmi due coniugi cinesi
Si sono inventati un meccanismo diabolico per consentire a di tassi stessi di Avvenire un secondo figlio essendo in Cina vietato avere un secondo figlio
E a questo secondo figlio una condizione privilegiata rispetto a quella che avrebbe avuto una scende in Cina e allora dopo avere studiato le varie leggi nazionali hanno scoperto che in Irlanda
Il si attiene alla cittadinanza irlandese purché si sia nati su questo territorio ancorché Irlanda del Nord e quindi Gran Bretagna
Perché secondo la Costituzione irlandese basta essere nati nel territori irlandese in senso geografico per acquistare cittadinanza inabili dopo di che questi due signori hanno concepito una bambina e hanno fatto in modo di farla nascere in Irlanda del Nord
Ottenendo che in questo modo e salisse la cittadinanza di uno stato membro irlandese e fosse già residente in un altro Stato nei dopodiché invocando le norme del Trattato sul diritto di stabilimento eccetera
Hanno chiesto neanche la bambina restasse il in Gran Bretagna e pose fosse accusa assistite quindi ottenesse la il diritto a restare con rissa anche la madre cinese
E questo ha dato luogo ad un procedimento scarso accende
Che poi si è risolto ripeto con un coinvolgimento anche iscritti emotivo su questa vicenda sedotto non solo positivamente dalla bambina
Spiare ottenuto malgrado forti impegno del governo britannico a a negarli i diritti di prestito di restare e di essere assistito dalla mano ma ho tenuto il sostrato ulteriore e cioè che il l'Irlanda modificando la propria costituzione
A sopra e i rendendo più difficile l'acquisizione della cittadinanza perché ha chiesto qualche collegamenti in più
Rispetto alla nera perché effettivamente abbassare anche una ero in transito sul territorio cosa che si acquista la cittadinanza
E avendo io ho concluso a suo tempo a favore della bambina poi la corte al seguito di mie conclusioni mi sono ritrovato in Irlanda
Proprio nella settimana precedente il referendum con le mie conclusioni che alto agita fattezze
Però o contro i fautori della modifica costituzionale quindi per dire che e attualmente il l'acquisì l'attribuzione della cittadinanza
Non è più ovviamente un fatto unilaterale
E ancorché non vi sia un limite internazionale o comunitario all'attribuzione io credo che un un tua delega da parte delle istituzioni a questo riguardo sussista visto che la l'attribuzione stradine alza comunitario conseguono tutti questi esenti
Bene allora adesso finalmente abbiamo la unti il tema che il professore
Credo
Donati stamattina sollecitava di trattare alla poetessa Cartabia cioè costituzione europea e Costituzione italiana
Grazie professore in realtà sarebbe più interessante proseguire sulla scia del del caso che lei ci viene ad annunciare perché è un caso in cui si intrecciano esattamente il problemi diritto costituzionale europea e nazionale con implicazioni davvero interessanti
Tuttavia io mi atterrò un pochino non schema più tradizionali il tema che mi è stato affidato è davvero impegnativo e potrebbe essere trattato sotto molteplici aspetti sotto molteplici angolature
Si potrebbe fare un raffronto Trai l'impostazione di contenuto delle costituzioni nazionali o della nostra Costituzione rispetto al Trattato costituzionale europeo
Si potrebbero valutare come ha fatto bene
Di recente uno scritto in corso di pubblicazione su una delle nostre riviste già Ziller le influenze delle costituzioni nazionali sul Trattato costituzionale ma gli angusti limiti dello spazio di una relazione mi hanno suggerito di attenermi a un terreno
Forse il più tradizionale forse più prevedibile ma altrettanto importante che è quello di valutare l'impostazione rapporti tra le costituzioni nazionali la Costituzione europea
Innanzitutto sotto il profilo della teoria delle fonti come si rapportano questi due livelli di fonti del diritto
Nella nell'immagine della rapporto fra ordinamenti che questo Trattato costituzionale intende disegnare
Per fare per trattare questa problematica ho pensato di suddividere questa esposizione in tre brevissime parti innanzitutto richiamare con poche frasi in estrema sintesi lo stato attuale dei rapporti tra ordinamento costituzionale dell'Unione europea e Costituzioni nazionali
Un pochino più diffusamente vorrei soffermarmi invece nella seconda parte su quelle disposizioni del trattato che in modo diretto o implicito incidono sulla configurazione dei rapporti fra questi due ordini costituzionali per concludere ponendo problematica mente offrendo alla vostra riflessione problematica mente qualche elemento diciamo così
Di disordine o di imprevedibilità che si potrebbe creare nell'applicazione di eventuale applicazione di questo Trattato costituzionale ad opera delle Corti costituzionali e mi riferirò soprattutto alla una recente decisione del Consei consentissero nel relativo alla ratifica del Trattato costituzionale europeo resa nello scorso novembre
Poche parole per rammentare a me stessa innanzitutto qual è lo stato attuale dei rapporti tra costituzione europea e Costituzioni nazionali
Beh sappiamo bene che dal punto di vista dell'ordinamento comunitario il tema è molto semplice
La corte di giustizia sin dagli inizi sin dagli anni Sessanta enunciato il principio della primo te in termini assoluti specificando in varie occasioni che questo principio vale anche rispetto alle Costituzioni nazionali
Nessun dubbio dunque sul punto di vista comunitario sappiamo altrettanto bene qual è il punto di vista di alcune ordinamenti nazionali fra cui il nostro quello tedesco
A cui si è aggiunto di recente come ci ricordava il professor Mastroianni il Consei francese e anche nella sentenza di dicembre il Tribunale costituzionale spagnolo e cioè che per quanto sia vera per quanto sia da riconoscere senza esitazioni la capacità del diritto comunitario di prevalere ed erogare persino alle costituzioni nazionali esiste però un nucleo intangibile di principi e diritti
Che non possono essere pregiudicati lesi
Diminuiti in nessun modo dal dire dalle esigenze del diritto comunitario
La cosiddetta dottrina dei controlli menti
C'è un altro elemento che importa qui ricordare per quanto sembri apparentemente un po'più lontano da questa problematica che è la tematica del riparto delle competenze
Perché almeno dal punto di vista costituzionale italiano ma anche di altri ordinamenti costituzionali e accettabile il principio della primo tempo perché ha in qualche modo si sottintende che esso si manifesta
E si applica nei settori comunitari
L'impostazione della Corte costituzionale italiana sul dualismo in fondo
Sottintende esattamente questo tema delle competenze l'ordine costituzionale europeo può prevalere perché ha degli ambiti delimitati e questo tema è un tema scottante per i rapporti tra ordini costituzionali come abbiamo imparato leggendo la sentenza del tribunale
Costituzionale tedesco sul Trattato di Maastricht e poi ripreso dalla Corte Suprema danese nel caso Carlsen
Questo lo stato attuale del diritto del rapporti tra ordinamenti costituzionali europeo e nazionali in termini evidentemente molto semplicistici molto essenziali ma grosso modo insomma l'ossatura su da cui partire è questa
Quali sono i principi del Trattato costituzionale che su tale impostazione possono manifestare un'influenza e in che direzione manifestano questa influenza
Evidente come mi chiedeva professor Donati che il mio punto di partenza non può essere che l'articolo sei la suprema si Klose la scrittura
Di una della clausola del del principio del primato che viene per la prima volta introdotta nel diritto scritto dell'Unione Europea
Questa previsione attirato molta attenzione qualche inquietudine ed è stata da subito interpretata come un possibile sviluppo per utilizzare un'altra celebre espressione del maestro che qui oggi ricordiamo in senso precederà attivo dell'ordinamento comunitario
Scrivere la suprema si Close è stata percepita sin dagli inizi dalle prime bozze come un passaggio verso questo evoluzione in senso federale altra parola tabù queste rimasta tabù la parola costituzione è stata usata ma di federazione non si è più parlato perché la scrittura esplicita di questa clausola
Potrebbe alludere così sono state le prime interpretazioni ad una definitiva gerarchia fra costituzione europea e Costituzioni nazionali sulla scia di quanto è accaduto in altre esperienze federali americana che soprattutto americana
Ad aggiungere inquietudine all'inquietudine è stato poi lo spostamento sistematico di questa clausola tutti sanno che inizialmente era prevista nell'articolo dieci della prima bozza uscita dalla convenzione
E l'articolo dieci a sua volta ricompreso all'interno di un titolo che si definisce competenze dell'Unione quindi la collocazione sistematica vera parlando di competenze specifichiamo il principio della supremazia quando poi la clausola della suprema se Klose immigrata all'articolo prima cinque attori numerato sei
Ha cambiato anche collocazione sistematica ed è andata a sistemarsi in un titolo ben più generale denominato definizioni obiettivi dell'Unione
Ovviamente questo spostamento a sollecitato le più diverse interpretazioni e soprattutto il problema che già oggi si è posto questa mani nelle riflessioni
Di Ali alcuni di noi e soprattutto del professor Mastroianni di quale sia il rapporto fra il primato la supremazia e la delimitazione delle competenze
Per certi aspetti il proprio il problema è semplice da risolvere il tenore letterale dell'articolo sei dà delle indicazioni abbastanza precise lo rileggo per facilitare il prosieguo del ragionamento
La Costituzione e il diritto adottato dalle istituzioni dell'Unione nell'esercizio delle competenze a queste attribuite prevalgono sul diritto degli Stati membri
Dunque è vero che l'articolo sei ha mutato sede nel trattato ma il riferimento implicito alle competenze non dovrebbe dare adito a gravi dubbi
Si dovrebbe cioè ritenere che il principio del primato vale previa verifica del rispetto delle competenze da parte delle istituzioni dell'Unione
A conforto di questa lettura rassicurante di e poi anche la dichiarazione numero uno che è già stata citata questa mattina che in buona sostanza ricorda che questa in previsione del trattato va intesa così come è stata applicata ed elaborate dalla corte di giustizia benissimo questo ragionamento è molto chiaro e molto rassicurante a mio avviso per quanto riguarda il diritto derivato per quanto mi riguarda il diritto primario non è così evidente innanzitutto perché il tenore letterale dell'articolo sei è chiaro nell'esprimere che riferimento all'esercizio delle competenze scusate riguarda il diritto delle istituzioni
La Costituzione e il diritto a dotato dalle istituzioni nelle competenze
Per certi aspetti del resto e persino insensato porsi il problema del rispetto delle competenze da parte del Trattato costituzionale proprio posto che proprio nel trattato costituzionale che troviamo la definizione delle competenze
E peraltro aspetto di sono delle parti del trattato che evidentemente non sono suscettibili di una delimitazione hanno una naturale vocazione ad un'applicazione estensiva e cioè sono tutte le parti che contengono diritti principi valori che come abbiamo visto e a e vedremo ancora tra un attimo sono particolarmente sovrabbondanti
Ma in questo testo che evidentemente ha avuto un una vocazione chiaramente a esprimere anche l'unificazione culturale dell'Europa attraverso la ricchezza di questi richiami
Allora se così fosse
Se ciò è il principio del primato e destinato a valere nell'ambito della delimitazione delle competenze solo per il diritto derivato mentre in riferimento alla Costituzione al Trattato costituzionale la delimitazione sul terreno delle competenze non fosse valida
Il nostro ragionamento potrebbe finire qui con una sorta di de profundis delle costituzioni nazionali destinate a subire un degrado su un livello gerarchico inferiore
E un'elevazione a punto di riferimento generale attesto fondamentale ad opera della Costituzione europea
Non sono così semplici le cose
Evidentemente non poteva risolversi in questi termini ne vorrei innanzitutto qui richiamare una norma che è già stata
Da molti ricordata e cioè quella che in riferimento all'applicazione dei diritti che sono tra le parti in cui più facilmente si può verificare questo
Debordare della costituzione europea dei limiti di competenza nell'articolo duecentoundici si rifà riferimento alla tradizionale dottrina dell'incorpora esce anche prevede il la naturale vocazione dei diritti fondamentali europei rivolti verso le istituzioni europee la naturale vocazione delle Costituzioni nazionali
Destinata ad operare in riferimento alle istituzioni nazionali con quei casi di sovrapposizione
Che invece verranno attratti naturalmente a livello europeo
E proprio grazie alla combinazione di questo articolo sei letto alla luce dell'articolo centoundici e degli altri delle altre clausole orizzontali che per esempio si può giustificare
La lettura che del principio del primato ha dato il Tribunale costituzionale spagnolo nella sua decisione del tredici dicembre due mila quattro tutti sono al corrente del fatto che investito
Dal Consiglio di Stato spagnolo proprio sul punto della compatibilità tra l'articolo sei del trattato e la supremazia della Costituzione nazionale
Il con il tribunale spagnolo non ha ravvisato un motivo di contrasto e quindi ha escluso la necessità della revisione della Costituzione nazionale a differenza dell'omologo francese
Perché elaborato una interessante distinzione tra il principio di supremazia riferito alle costituzioni nazionali e il principio di quello che loro definiscono primazia
Applicabile invece al diritto comunitario in cui la differenza dei due concetti si giocherebbe proprio sul fatto che la seconda soltanto è subordinato è subordinata nel suo campo di applicazione una delimitazione di competenze
Quindi questo punto della possibilità in varia forma
Di applicare l'ambito di applicazione del principio di attribuzione delle competenze anche alla primo te della Costituzione europea
è un punto che amo rassicurato il Tribunale costituzionale spagnolo e sono sicura sarebbe fatto proprio anche dalla corte costituzionale italiana che mi pare si muova proprio in lungo questa scia di ragionamento
Ma vi è un'altra disposizione
Che ha rivestito e rivestirà probabilmente un ruolo davvero di grande rilievo nell'interpretazione dell'articolo uno sei del Trattato costituzionale
E che probabilmente sarà il vero contrappunto
All'affermazione della supremazia della Costituzione europea
Ed è il precedente articolo uno cinque
Vari gli ho nei suoi contenuti ma famoso soprattutto per il richiamo che esso contiene alla identità nazionale degli stati membri
Espressa anche nella loro struttura fondamentale politica e costituzionale
L'Unione rispetta l'eguaglianza degli Stati membri così recita l'articolo uno cinque
Davanti alla costituzione e la loro identità nazionale insita nella loro struttura fondamentale politica e costituzionale
Questa disposizione
Che in verità
Non è del tutto nuova rispetto al diritto vigente perché nell'attuale articolo sei scusate il bisticcio con i numeri ma mi riferisco ora il Trattato sull'Unione europea esiste una clausola relativa al rispetto delle identità nazionali
Però nuova nel riferimento che essa esplicitamente opera al diritto all'identità costituzionale degli stati membri
Ed evidentemente questa disposizione ha fatto molto riflettere alla luce proprio della giurisprudenza di quelle Corti costituzionali che vedono nella possibilità di preservare i principi inviolabili diritti inviolabili della loro costituzione
L'identità stessa dell'ordinamento costituzionale nazionale
Si è cioè detto
Che grazie a questa disposizione i controlli miti non sono solo più una dottrina nazionale da opporre al diritto europeo ma sono stati fatti propri dall'ordinamento europeo il quale avrebbe riconosciuto che in qualche misura il primato incontra delle limitazioni proprio quelle richieste rivendicate da anni dalle Corti costituzionali di alcuni Stati membri
Alfonso Celotto Ida altri colleghi hanno sottolineato che quindi non ci sarebbe più quella sorta di contrapposizione tra le due divisioni da cui siamo partiti
Primo te il diritto comunitario verso scontro limiti punto di vista nazionale
Ma questa è originaria contrapposizione si sarebbe in qualche modo pacificata nell'accoglimento da parte del Trattato costituzionale proprio di quella dottrina
è possibile che sia così vi è però un'insidia che è stata rivelata da uno studioso spagnolo Ricardo Alonso García che penso sia utile almeno porre in termini problematici
E cioè chi sarà l'interprete di queste identità costituzionali nazionali
Cioè in qualche misura grazie al riconoscimento dell'articolo cinque diciamo così la dottrina dei controlli miti sarà accettata
Ma la ragione del conflitto si sposterà sull'individuazione di chi sarà l'interprete di questo nucleo duro delle costituzioni nazionali perché è evidente che dal punto di vista nazionale saranno le corti nazionali a voler dire l'ultima parola su questo problema e dal punto di vista comunitario penso che la corte di giustizia abbia diritto di dire la sua
Quindi in qualche modo il problema rimane ancora aperto e dovrà trovare una soluzione esattamente in quel canale di comunicazione che già al proprio il professor Caretti professor Trezzano accennavano prima
Come che sia l'esito di questo possibile motivo di conflitto però è interessante questo articolo uno cinque anche alla luce di altre disposizioni e mi limito qui per esempio a richiamare l'articolo nove già citato da altri quest'oggi
Dove si parla di nuovo delle tradizioni costituzionali comuni come sorgenti dei diritti fondamentali perché qui davvero la combinazione di questi elementi e di altri che vedremo tra poco nella Carta dei diritti
Sottolinea
La lungimiranza di quella profezia che c'è c'è di cui ci parlava oggi professor Morbidelli
E vista dal professor preghiere e cioè che si tratta di un arcipelago di fonti costituzionali
Destinate a convivere perché il Trattato costituzionale in vari aspetti riconosce esplicitamente richiamare in via proprio livello costituzionale degli stati membri
E quindi non si tratta certo di una supremazia assoluta destinata a schiacciare le tradizioni nazionali ma diciamo così a un riconoscimento che dovrà poi essere rielaborato
Per fare un po'il punto della situazione passare rapidamente le ultime osservazioni riguarda gli scenari futuri al Consei costituzionali insomma mi pare che qui si possa in qualche misura trovare una conferma esplicita di alcuni principi che derivano dalla chi communautaire e cioè da un lato che si preserva
Almeno a livello di carta dei diritti di tutela dei diritti fondamentali in linea di principio la divisione di compiti fra le costituzioni nazionali loro bilocale Izzo destinate agli ambiti nazionali la Costituzione europea destinato operare
Nel caso delle istituzioni comunitarie
Ci sono poi dei casi mistiche creeranno dei problemi delle tensioni e delle attrazioni verso il diritto comunitario
Salvo il punto di quello che potremmo dire il primato invertito cioè quel livello degli ordinamenti costituzionali che sono destinati a prevalere o comunque a non subire la prevalenza della Costituzione europea
E fin qui sembra tutto molto chiaro questo ripeto il punto di vista che ha assunto il Tribunale costituzionale spagnolo
In vista di quella decisione che ha rinvenuto una totale armonia tra le costituzioni nazionali questo Trattato costituzionale europeo
Vi sono però degli elementi che secondo me potrebbero fare svolgere i rapporti fra questi due ordini costituzionale in termini un po'diversi
Rispetto a quelli fin qui immaginati e vorrei richiamare solo due brevi osservazioni anche se molte altre se ne potrebbero fare una è rispetto alla già accennata la ricchezza di principi e valori frase già nati in modo molto ampio nel testo costituzionale europeo
E la seconda invece fa leva su una disposizione orizzontale della seconda parte sulla carta dei diritti e precisamente l'articolo centododici
Dicevamo prima anche questa Trattato costituzionale
Contiene forse più delle costituzioni nazionali un'amplissima enunciazione di valori di principi prendiamo l'articolo due
Formulati tra l'altro in termini assai più ampi di quelli a cui avvezzo il costituzionalista nazionale pur abituato a trattare con delle nostre norme chiare
è vero ma il costituzionalista si dice dovrebbe già essere un po'più abituata alle norme frase già tre molto ampia ma qui stupisce leggiamolo insieme l'articolo uno due l'Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana
Della libertà
Della democrazia dell'uguaglianza dello stato di diritto del rispetto dei diritti umani compresi i diritti delle persone appartenenti a una minoranza
Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzate del pluralismo
Dalla non discriminazione dalla tolleranza dalla giustizia dalla solidarietà dalla parità tra donne e uomini
Si può aggiungere a questo che è solo la punta di un iceberg perché se anche leggiamo alcune parti della Carta dei diritti
L'ampiezza di respiro diciamo così con cui sono formulati non è da meno quando si parla della dignità umana del diritto alla sicurezza
Ma guardiamo ancora l'articolo otto sui simboli per esempio
Allora i casi sono due e poi doppio tratti il doppio preambolo e altri riferimenti ancora che insistono no su questo questo tenore questo tipo di impostazione
I casi di fronte a questa parte del Trattato costituzionale possono essere solo due o si tratta di un esercizio di pura retorica
Destinato a non avere mai nessuna conseguenza nessuna applicazione in termini giuridici inafferrabili per il giurista e per il giudice chiamati ad applicarli
Oppure si tratta
Di principi che comunque per il fatto di essere contenuti in un testo giuridico in un atto giuridico
Avranno delle conseguenze applicative e avranno delle conseguenze nel senso dire esaltare enormemente i poteri dei giudici chiamati ad applicare lei
La corte di giustizia innanzitutto ma anche i giudici nazionali che poi entrano in contatto quotidiano con la corte di giustizia grazie allo straordinario potentissimo mezzo del rinvio pregiudiziale
Passiamo alla seconda secondo ordine di osservazioni l'articolo centododici quella distinzione costituzioni nazionali per competenze salvo il caso dei controlli imiti però da qui nell'articolo centododici probabilmente una norma destinata a vanificare in grande parte quel tipo di costruzione perché soprattutto i paragrafi tre e quattro sia enuncia il principio per cui i diritti fondamentali
Tutelati dalla Costituzione europea anch'che trovano un loro corrispondente nelle Costituzioni nazionali dovranno essere interpretati in armonia con le tradizioni costituzionali nazionali
Lo stesso vale per i diritti che trovano dei corrispondenti nella convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
Via cioè qui un principio che a mio parere e destinato a diventare in qualche modo il super principio di coordinamento fra le due sfere ordinamentali
Di evitare i conflitti cosa che del resto è già sempre accadute grazie alla sapienza della corte di giustizia che nei casi problematici ha trovato degli accomodamenti sin dall'epoca dei famosi casi irlandesi di Orlando è particolarmente offre molte occasioni di Conflitti costituzionali ora che ci penso il caso sulle minoranze linguistiche la Bortot eccetera
Cioè si invita a trovare una ricomposizione del professor Onida anni fa scriveva l'armonia fra diversi in sede interpretativa cosa che appunto per molti aspetti credo
Che sarà un principio destinato ad avere un'applicazione di gran lunga prevalente alla regola dei rapporti normativi in base ai criteri che prima abbiamo identificato in base all'interpretazione degli articoli sei e cinque del Trattato costituzionale
E questa è una prospettiva certamente interessante saldo che anche qui come sempre c'è l'insidia nascosta in questo caso l'insidia e che tramite questa otterrà di armonizzazione di pacificazione costituzionale
Si insinui una si insinui una sorta di omologazione
Costituzionale
Perché è inevitabile è inevitabile che il confine tra l'armonia e l'omologazione sia molto labile
Allora e qui vorrei richiamare ancora scusate abbiate un attimo di pazienza ma è un punto di riflessione a cui tengo
La posizione del Consei costituzione nel perché qui secondo me è che lo si condivida o no ha indicato una strada che potrebbe essere la strada maestra per evitare per scongiurare questo rischio
E mi riferisco alla sentenza cinquecento qui cinque del novanta del due mila quattro
Quando non tanto nella parte sud sua più famosa che quella a tutti nota per quel con Sella ravvisato una serie di contrasti tra il Trattato costituzionale la Costituzione francese chiedendo la preventiva revisione della Costituzione francese come era già avvenuto a Maastricht
Ma nella primissima parte della decisione quella cioè che usando la terminologia della corte italiana noi diremmo ora fatto ogni sentenza interpretativa di rigetto o di rigetto interpretativo come si suol dire cioè in cui ditta di individuare il conflitto con la Costituzione europea imponendo però la propria interpretazione nazionali ai valori costituzionali europei
Faccio solo due esempi minoranze e laicità
In tema di minoranze si sa il problema era enorme con la Francia perché la Costituzione europea tutta la tradizione del costituzionalismo europeo
è propenso a riconoscerle minoranze tant'è vero che l'abbiamo letto un attimo fa nell'articolo uno due tra i valori fondamentali si dice direi i diritti
Delle persone appartenenti a una minoranza e poi ancora nella Carta dei diritti c'è riferimento
Ai gruppi culturali religiosi etnici eccetera
Per la Francia un problema enorme
Perché dalla rivoluzione francese in poi il principio costituzionale mai smentito è quello della unitarietà del popolo francese tant'è vero della nazione tante grazie tant'è vero che credo ci siano stati
Dei problemi anche con gli altri strumenti internazionali di tutela delle minoranze la convenzione quadro del nell'ambito del Consiglio d'Europa eccetera perché la Francia pur non negando dei diritti individuali anche sul piano culturale non riconosce i gruppi non riconosce le minoranze etnico linguistiche
Ebbene su questo punto
Il passaggio del Consei consistesse nella interessantissimo perché dice prendiamo i diritti della Carta esamina tutti quelli che potrebbero interferire con i diritti delle minoranze dice
Perfetto per la Francia non c'è problema perché il Trattato costituzionale non riconosce diritti collettivi
Quanto meno discutibile
è vero che l'articolo uno due è stato minuziosamente costruite in modo da dire i diritti delle persone appartenenti alle minoranze
Ma è anche vero che altre parti del trattato potrebbero dare dei problemi e soprattutto questo potrebbe dare dei problemi a un paese come il nostro che ha una tradizione ben diversa un articolo sei a un articolo due che invece forse sul piano del pluralismo proprio dei gruppi e a una tradizione diversa ma il consenso ha messo le mani avanti
E la messa in mani avanti anche su un altro terreno molto scottante per la Francia che è quello della laicità
Perché nella Carta dei diritti non sto parlando del dibattito sul preambolo ma mi sto riferendo invece
All'articolo due e settanta della Carta dei diritti quando parla di libertà religiosa eccetera si afferma che tra l'altro questa libertà di pensiero coscienza e religione implica la libertà
Sto leggendo di manifestare la propria religione o la propria convinzione individualmente o collettivamente in pubblico e in privato
Mediante il culto l'insegnamento le pratiche l'osservanza dei riti
è evidente che questa disposizione potrebbe mettere qualche inquietudine a un Paese che ha una legislazione sui simboli religiosi molto rigida molto discussa
Non dico che ci sia una contraddizione letterale insanabile però parlando di manifestazione
Delle proprie convinzioni religiose anche coi diritti e con le pratiche in pubblico e in privato evidentemente qualche problema interpretativo si potrebbe porre ebbene anche su questo punto il Consei costituzione la riconosce che non c'è alcun tipo di problema conta rispetto alla tradizione francese sulla laicità dello Stato
Perché la Costituzione europea va interpretata alla luce della Convenzione europea la quale lascia un margine di discrezionalità degli stati membri quindi la Francia può continuare a fare quello che sin qui ha fatto anche qui rispetto alla situazione italiana forse non è esattamente nella stessa linea di tradizione di interpretazione della libertà di religione ma comunque il punto è interessante che vorrei sottolineare e lo dico positivamente apprezzando la posizione del Consei costituzione nel è che anche qui scusate se di nuovo mi riferiscono espressione del professor Onida ha in qualche modo Espresso la diva box costituzioni in sé del proprio ordinamento nazionale
Si è posto come interlocutore autorevole
Carico di una fierezza anche di una tradizione costituzionale che sicuramente metterà la corte di giustizia in condizione di dover tener presente le interpretazioni per il Consei l'ha proposto
Ora io credo che qui si giocherà la partita diciamo così del pluralismo costituzionale rubo un'altra volta l'espressione al professor Cannizzaro o dell'arcipelago costituzionale che l'ordinamento costituzionale europeo vuole essere
Se cioè ci saranno altri interpreti capaci di seguire la strada scelte dal Consei costituzione nel la ricchezza unità nelle diversità come proclama il motto della costituzione europea sarà vero anche a livello costituzionale
Se questo non sarà vero se cioè le corti nazionali innanzitutto non saranno in grado di esprimere questa voce delle Costituzioni nazionali
Probabilmente questa ricchezza sarà destinata a stemperarsi nell'opera di armonizzazione che allora diventerà davvero un'omologazione culturale
Ma da parte della nostra corte costituzionale italiana noi abbiamo avuto già un segnale molto significativo nella sentenza numero quarantacinque che non ha esitato del due mila cinque a riferirsi proprio una norma della Costituzione europea proponendone un'interpretazione forte dunque siamo certi che le nostre tradizioni costituzionali saranno in buone mani grazie
Ecco lei l'eloquio affabulatore della professoressa Cartabia fa perdonare le le la diamo il superamento dei limiti di tempo
Che le erano stati riservati però effettivamente i temi erano complesse e difficili e naturalmente anche quelli richiederebbero un po'di tempo
Io giusto per a completare i suoi riferimenti a diciamo ad una formulazione ad essere generosi ridondante della Costituzione aggiungerei l'articolo tre duecentonovantadue dove nell'indicare i fini dell'azione esterna dell'Unione in pratica si inserisce l'universo mondo dalla pace Allo sviluppo all'aiuto alle popolazioni a al buon governo mondiale e via di questo passo
Che effettivamente fanno rimpiangere nella taciti Anna
Stringatezza del trattato di Roma
E che le rivela no il peso perché la convenzione il merito la convenzione un buon metodo ma non è che sia un metodo preferito perché alcuni aspetti negativi ci sono e questa ridondanza e proprio il frutto della desiderio di accontentare un po'tutte le componenti per cui ciascuno ci voleva inserire qualche cosa e alla fine abbiamo questo testo che poi può essere anche interpellato come dice la professoressa cantabili dice come un limite alla attività della corsia Cynthia ma io devo vorrei solo molto brevemente e
Anche banalmente
Che io trovo ogni volta che sento questi discorsi di rapporti tra costituzione europea Costituzione nazionale diritto comunitario costituzione azzerate corsie stizzito corti costituzione corti costruzione nazionale
Un po'dei provocatori e seminatori di zizzania
Perché il non la gentilissima collega per carità
Ma il il concetto il problema la la difficoltà concettuale perché tutto quello che viene detto ingiusto ma dimentica splendore ero solo un aspetto e che tutti fenomeno comunitario
E nato e si sviluppa su un'ambiguità tacitamente concordemente accettato e cioè che a livello comunitario si pensi che loro prevalgono su tutto ivi compresa la Costituzione
E che la Gronda Nord nel lì e a livello nazionale si si va bene tutto però non ci toccate però la Costituzione i valori supremi sono Rosy Bindi siamo noi che rovesciato ora su questa ambiguità e tu costituzione sistema
E quando per esempio le sostituzioni stabiliscono apertamente il principio del privato le costituzioni nazionali
Voi non avete idea delle varietà di formule che inventa nubi che adesso con i colleghi di nuovi Paesi abbiamo dei seminari nei quali ciascuno spiega agli altri come il suo paese ha risolto nella Costituzione il problema del primato
E allora quello scrive in un modo quell'altro spiega un altro perché ciascuno vuole raggiungere il risultato di affermare il primato però poi ogni formula rivela dei limiti e delle carenza come già aveva fatto steso che se io in Costituzione scrivo che il diritto internazionale prevale ovviamente non su un bel Costituzione perché lo sto scrivendo lì dentro ma prevale sul mio diritto nazionale pongo il problema quinte rispetta la Costituzione e soprattutto ancorò al diritto nazionale il privato cioè gli dà un fondamento nazionale
Come facciamo tutti finta che la Costituzione stabilisce il primato ma in realtà se è una questione sancisce il primato per definizione essa stesse a dare questo valore eccole
D'altra parte sul livello comunitario il prima della sancito a livello giurisprudenziali non a livello normativo quindi era ancora se quelle più deboli e tuttavia e si è affermato
Con il con forza forse lo sarà meno con questa pessima norma nella quale si è tradotto il principio e permette appunto tutte queste disquisizioni filologiche
Solamente perché la chiarezza di un principio giurisprudenziale è stata inquinata da una formulazione infelice ma per fortuna c'è è fatto salva la interpretazione giurisdizionale Arlacchi giurisdizionale che consentirà di interpretare nei ma che la corte di giustizia potesse già in passato
E se resta anzi dovesse essere essa stabilire se le competenze sono state rispettate o meno perlomeno dal sistema era chiaro quale si poteva discutere
Ma se lo volessimo andare per assurdo
E avendo anche alla luce della recente giurisprudenza supponiamo ma dico per assurdo che una corte costituzionale
Stabilisca che in quella norma comunitaria non è applicabile che è contraria
Ai controlli imiti e attenta alla specificità costituzionale in teoria noi avremmo un ricorso della commissione alla corte di giustizia per violazione del diritto comunitario sede giurisprudente orifizio anale come è avvenuto
Cioè quelle richieste al massimo per procedimenti formali presto sarebbe chiare c'è anche il procedimento
Favo ma chi se lo sogna
Ma chi si sogna di fare una cosa del genere e chi si sogna a livello al Lussemburgo
Di andare a attentare alla specificità costituzionali uno Stato ni
Certo c'è il rischio non dell'armonia ma della assimilazione dell'omologazione
Ma dove questo rischio e nel fatto che abbiamo una carta Unica
Oggi i diritti non sono più quelli delle singole costituzione sono consegnati a durare all'omologazione va a fare la Carta dei diritti fondamentali non la fa la corte di giustizia la farà con la con la giustizia interpretando la Carta dei diritti fondamentali e speriamo che la interpreti avendo concorde lì delle specificità nazionali ma il problema c'è
Ed è un problema che solo diffidando delle capacità di self restraint e di saggezza della corte di giustizia e direi alla rovescia della saggezza ed essere presente le Corti costituzionali si può immaginare che può essere portato a livelli così estremi da provocare un conflitto dico non è che sia escluso in principio ma bisogna pur fare affidamento perché il diritto non è soltanto scontro di norme scritte era è anche la capacità del sistema
Di agire con razionalità quindi quando lo immettiamo il problema interim in quei termini conflittuali
Se attivamente in qualche modo provochiamo
Una
Un un conflitto perché incerto se il discorso del posto in quei temi bisogna trovare una soluzione ma allora paradossalmente la soluzione è la peggiore che ci sia e c'è un ricorso alla corte che per definizione deve interpretare la portata delle competenze comunitarie con condanna condanna dello Stato la cui Corte Costituzionale avesse osato contraddire la cosa
A me non arriviamo a questo punto non ci arriveremo spero mai credo mai e bisogna tener conto che tutto questo nasce perché c'è una bibita diffondersi Sam che poi è l'ambiguità che ha permesso al sistema di crescere sviluppare di avevi successe che ha avuto e perché non siamo mai andati a chiederci col braccio di ferro l'uno all'altro prevalgono prevalgono io prevale i toni lo prevale il tuo però forse prima al certo momento non prevarrà il più allora se io ti posso dire a un certo momento non prenderne più vuol dire che io in qualche modo ho conservato il diritto di limitare i tuo privato e quindi questo primato non è proprio interamente tu ma in parte fondante si fonda anche sulla mia costituzione sulla mia capacità di reazione
In questa ambiguità punto dire organi di una istituzione di un ente che non ha la competenza competenze che non alla prima oltre priorità effettiva assoluta sugli stadi ma deve contare anche sull'apparato costituzionale è stata e disagi che comunque adesso sono assoggettati su questa ambiguità il sistema regge
Giorno bisognava andare a a a a scelta a sciogliere a scoprire il punto andremo a un angosciosa olio che mette a a a rischio se serve però detto questo e giustissimo che si analizzi bene più quella problematico però per evitare
Che a questo show down non si arrivi mai ma ripeto io sono molto fiduciosa nelle capacità di sempre sette e nella saggezza di tutte le Corti coinvolto in questo disse
Allora c'è vediamo un po'i tempi lo dico anzitutto a me stesse ma la promessa calva abbia estremamente stimolante nella le osservazioni che ci ha fatto il passiamo invece resta un versante
Dei tutto diverso all'azione esterna dell'Unione di cui ci parla il professor Cannizzaro
Grazie presidente per quando c'era ai tempi le mie relazioni solitamente sono considerate tratto di recupero il linguaggio ferroviario nel tratto che consente di recuperare un po'i termini in tempi che sono allungati prima e devo dire che un po'sarei tentato invece di cambiare l'azione improvvisamente di mettere da parte queste poche paginette e di seguire invece le linee di questa fresco di chiarire questo segnale che ma insomma poi probabilmente presentino accuserebbe di fare il neo Costa e allora metto e torna l'azione esterna
Però prima vorrei pagare contributo emotivo Alberto prelievi è sempre per me un motivo di grande piacere che onore rimozione e personale partecipare alle celebrazioni scientifica che si tengono in suo ricordo io passato vari anni
In una stretta consuetudine scientifica umana con Alberto pidiellino
E credo che forse è un po'il tributo che mi viene da pagare in questo momento il ricordare una sua storia e la celebre Celebre Franco il picco una piccola cerchia così di colleghi e amici che lo circondava più da vicino
Che mi è venuta in mente proprio vedendo queste ricchissime relazioni che i colleghi hanno prodotto confronto delle mie poche pagine scritte velocemente
Mi è venuto in mente la storiella che Alberto amava raccontarci quella dell'elefante bianco
Io non ve la racconto vi lascio semplicemente immaginare il contenuto e la portata della relazione degli zoologi italiani sull'elefante bianco di fronte i tomi dei colleghi francesi inglesi e tedeschi poi magari in privato racconterò
Parlargli azione esterna
Beh
è chiaro era fatta a posto l'ho fatto apposta
Per Oberto due centratura conosci sicuro insomma sperano quindi poi magari la racconti tu quando mi commenti
Anche nella scelta del tema che vorrei trattare esitato a lungo l'azione esterna complessa è formata da decine e decine di articoli vi si inseguono diversi figli argomentativi
Io credo quasi in tutte le relazioni perlomeno in quelle mattutine ci sono stati dei cenni a problemi azione esterna ci son problemi di competenza mi ha parlato brevemente Mastroianni
Problemi istituzionali mi ha parlato del miele problemi di rapporti fra fonti normative
E così via
Lo
A me sembra inutile pensare di poterli trattare tutti che invece vorrei trattare un po'l'architettura del sistema del della sinistra non che rappresenta un po'la grande novità della costituzione del Trattato costituzionale alla fin fine nel cercare di eliminare qual è l'architettura del sistema di relazioni esterne altro non farò che commentare due disposizioni
Che strapazza lunghe
E anche ridondanti diceva Antonio cioè l'articolo tre duecentonovantadue e l'articolo tre duecentonovantatré
Cercando per l'appunto di vedere qual è la dimensione costituzionale del sistema chi azione esterna o di relazioni esterne
Nell'Unione
La dimensione costituzionale che indubbiamente c'è in qualsiasi sistema qualsiasi sistema del disciplinare le proprie relazioni esterne delinea un proprio modello di carattere costituzione devo aggiungere anche sempre in via preliminare che su questo tema io ho già riflettuto già consegnato anche in forma ascientifica qualche contributo
Che tuttavia vorrei tornarci sopra un po'per vedere se alcune delle modifiche che la Costituzione comma ha portato a queste norme
Comporta la necessità di cambiarne l'interpretazione un po'per suggerire qualche riflessione ulteriore che ho maturato nel frattempo
Ma in generale
Vorrei partire dal una premessa di carattere diciamo sistematico sempre sperando di sottrarmi all'accusa di fare il mio costerà di dire che nella mia nel mio ordine mentale i sistemi chiamiamoli federali agli stati composti o quel che sia ordinano o le proprie la fine Sterne essenzialmente sulla base di tre modelli
Il primo è quello tradizionale quello ben conosciuto che potremmo chiamare modello unitario abbiamo uno Stato federale verso l'interno unitario verso l'esterno unitario vuol dire unitario per davvero cioè in cui c'è una riserva assoluta del Potere estero allo Stato centrale all'ente centrale
Riserva assoluta vuol dire politica estera e relazioni esterne tutte e due
E questo il modello sicuramente che ci ha tramandato la Costituzione gli Stati Uniti
Ma andando a vedere per esempio nella norma sulla devolution in Gran Bretagna troviamo ho sempre affermato il principio dell'unitarietà del Potere estero dall'ente centrale
Tanto che in alcune Kyo Rizzo azioni costituzionali delle relazioni esterne sa di composti questo stato considerato come l'unico modello logicamente possibile compare argomentazione alcune molto serie altre per la verità un po'meno ma insomma nel racconto in altra sede in un secondo modello che si va affermando nonché non esistesse anche prima ma insomma dire che ora si va affermando sempre di più nell'evoluzione più recente del federalismo potremmo chiamarlo il modello dell'autonomia
Ed è un modello in cui ferma restando la politica estera in capo lo Stato centrale
Abbiamo una limitata autonomia nelle relazioni esterne degli enti decentrati io credo che forse posto o fare dire che verso questo modello mi pare che tenda il titolo quinto della Costituzione italiana anche se poi insomma in qualche maniera limitato nell'applicazione legislativa
Io
Invece
Un modello analogo ma rovesciata e quello al quale si è sempre tra il signor mente ispirata
La comunità europea cioè nell'ambito comunitario quindi prima del Trattato di Maastricht noi avevamo o una certa autonomia dell'ente centrale sul piano delle relazioni esterne
Ma invece un totale monopolio semmai contemperato attraverso forme di coordinamento degli enti decentrati nell'ambito della politica estera
A questo modello si è poi in qualche misura sovrapposto al piano piano secondo un processo storico che mi guarderò bene dal delineare una diversa articolazione dei rapporti quando l'Unione comincia a dotarsi di una politica estera
E che abbiamo un modello che tende a riconoscere in capo ad ambedue le categorie di enti ente centrale venti decentrati poteri esteri sia nella forma della politica estera
Se nella forma delle Relazioni Esterne o comunque di un potere di operare con effetti sul piano esterno
Come funziona il sistema delle relazioni dei rapporti fra politica estera e relazioni esterne in questo sistema
Direi ho pochi dubbi nell'affermare che nell'Unione Europea i due sistemi fossero pressoché del tutto autonomi cioè un modello in cui in sostanza l'unione a Potere estero derivante dalla politica estera un potere estero derivante relazioni esterne ma in maniera completamente asimmetrica
Ah simmetrica vuol dire che la portata della competenza è diverso
Che gli strumenti attraverso i quali si realizza la competenza diversi sia sul piano istituzionale sia sul piano normativo
Ecco questo in questa diversità di un apparato istituzionale normativo di Fini che caratterizza una politica dell'Unione la politica estera dall'insieme della sinistra Herne che poi invece riguardano tutte le altre politiche l'Unione e quello che noi sostanzialmente chiamiamo i pilastri
Poiché uno degli scopi della dal Trattato costituzionale consegnato dalle varie dichiarazioni delle conferenze intergovernative e l'abolizione dei pilastri e l'affermazione di una unitarietà del Potere estero dell'Unione europea
Questo è un po'la linea argomentativa di quello che vorrei dirvi
Abbiamo superato i pilastri lo stabilimento
Di una azione esterna al Titolo quinto lo dico agli amici costituzionalisti e tutti abbiamo il nostro titolo quinto voi avete il vostro noi abbiamo il nostro che ci sta dando anche notevoli difficoltà lo stabilimento di un unico titolo quinto nel Trattato costituzionale intitolato azione esterna
Significa che oggi abbiamo una unitarietà del Potere estero dell'Unione oppure no ecco a questa domanda per rispondere un po'questa domanda io analizzerò le due norme le disposizioni delle quali gli ho detto
Però vorrei dirvi che è stato in generale fra politica estera e la sinistra ne i rapporti non possono essere semplici quando soprattutto ecco questi due aspetti sono governati attraverso sistemi istituzionali e normativi diversi
Vi è innanzitutto un'esigenza di coordinamento
è ovvio che non possiamo vere un'azione politica alla quale non corrisponda un'azione delle politiche materiali sul pene stanno che mi sia in sintonia
Alle quali invece corrisponde una contrastanti esigenze di autonomia
Se
Traverso le politiche materiali l'Unione potesse realizzare Skopje attività di politica estera verrebbe meno
Ho l'isolamento del sistema istruzione normativo che si è creato nei pilastri e quindi in sostanza noi avremmo scopi di politica estera realizzati attraverso il metodo comunitaria
Ovvero
Scoppi di politiche materiali Elisa attraverso il metodo intergovernativo
A mio avviso questo è il motivo per il quale noi abbiamo visto una tensione
Fra queste due esigenze nel corso della storia delle relazioni esterne dell'poter estero dell'Unione in buona sostanza da un lato abbiamo visto la tendenza a concepire attività di politica estera come attività che materializza te
Prive di un contenuto norma materiale a chi di indirizzo politico puro
Mi suggeriva alla Crisafulli
Dall'altro lato invece abbiamo avuto relazioni esterne che dove avrebbero dovuto essere De Poli ITC zattere
Cioè tesse alla realizzazione rigorosa degli scoppi
Per i quali poteri erano stati trasferiti in quel settore alla comunità europea
Quindi da un lato deve politicizzazione dall'altro dematerializzazione
Con ovviamente grossi problemi di coordinamento
Nella prassi che è possibile ricostruire io credo di averlo fatto per bene insomma spero che qualcuno vi si dedichi prima o poi
Non sono mancati degli strumenti il coordinamento gli strumenti tendenti a gettare un ponte fra questi due sistemi completamente diversi
Credo che insomma si possono definire vari
Strumenti un coordinamento politico in cui magari per l'appunto si partiva con azioni di politica estera alla quale faceva poi si accompagnava poi in azioni di politica materiale
E poi degli strumenti un po'più più robusti una vera e propria azione di assorbimento di alcune politiche materiale nell'ambito di un atto di politica estera
Lo qui il riferimento che io potrei fare quella l'accordo con il Libano che era un accordo interpelli è vero che è stato basato essenzialmente sull'articolo ventiquattro quindi politica estera
Una attività di
Estensione
Della competenza e quello che si è poi realizzato attraverso le varie fasi attuazione dell'articolo trecentouno quindi l'azione coordinata in cui l'azione materiale segue un allargamento dei fini operata da nazioni politica estera
Dei momenti di interferenza in cui abbiamo visto atti di politica estera come un proprio contenuto materiale e io mi chiedo se questo non sia il caso di quella vicenda molto interessante che è stata risolta
Non in maniera brillantissima dal Tribunale di prima istanza del caso seggi cioè di quella organizzazione spagnola in seggi ricca in una lista di terroristi con un atto di politica estera in impugnabile eccetera eccetera e d'altra parte abbiamo avuto sempre costanti Contini attività di interferenza
A parte delle politiche materiali nel campo della politica estera si pensi a tutti i casi di clausole sulla democrazia inserite nel SISMI accordi internazionali della comunità eccetera eccetera
Ora la mia domanda è aver raggruppato in un unico titolo con dei momenti normativi e strutturali di raccordo le varie disposizioni
Ci consente di dire che stiamo oggi avendo stiamo avviandoci verso una unitarietà del potere estero dell'unione
Innanzitutto sgombro subito il campo da ogni ipotesi l'azione esterna non è una nuova competenza questo Creso emerga anche solo dalla lettura delle disposizioni
All'azione esterna contribuiscono atti di politica estera che una competenza ma
Forse concorrente l'articolo sedici dice che non è concorrente probabilmente ha ragione
Perché non spiega alcuni degli effetti tipici della competenza concorrente io dubito per esempio che spieghi effetto preclusivo sull'azione esterna degli Stati dubito che essa si applica il principio di sussidiarietà e così via
All'azione esterna contribuiscono poi delle politiche che se certamente sono di carattere esclusivo la politica commerciale altre che probabilmente sono concorrenti o parallele
Poi abbiamo varie disposizioni sugli accordi che sono difficilissima letture che comportano anche difficoltà interpretative notevoli
Non è certamente una competenza è un insieme di competenze ma come vanno esercitate queste competenze
E io vi propongo due chiavi di lettura e verifichiamo se una di queste può essere corretta la prima è quella dell'autonomia cioè
Ecco
La politica estera va esercitata secondo i propri strumenti
Istituì propri canali istituzionali il proprio sistema di Fini ma anche le politiche materiali dell'azione
Esterna dell'Unione vanno esercitate nel perseguimento dei medesimi fini
E questo discorso è il discorso che emerge in maniera abbastanza netta dall'articolo duecentotré novantadue che è zero
Contiene un catalogo di Fini generalissimi troppo generali alcuni dei quali sono quelle dell'articolo undici altri però sono finalità di carattere squisitamente materiale
E poi il paragrafo tre dice
Che nell'elaborazione che attuazione dell'azione esterna
Mi vari settori compresi nel presente titolo e delle altre politiche nei loro aspetti esterni l'Unione rispetta i principi e persegue gli obiettivi di cui appare ai paragrafi uno e due
A me questa sembra leggendo la una seria novità questo potrebbe voler dire per l'appunto che noi abbiamo svincolato le politiche materiali che sono incardinate nel Titolo quinto vedremo non tutte
Le abbiamo svincolate dal principio di attribuzione
Cioè S potrebbero essere esercitate perseguendo e finalità e per l'appunto diceva Antonio Tizzano sono generalissima così generali così politici politiche politiche da consentirci di immaginare che l'Unione possa fare politica estera con la politica estera oppure con le politiche materiale dell'azione esterna
Per esempio con la politica commerciale comune
E allora la avremmo più livelli di intervento sul piano esterno potremmo continuare a pensare alla politica estera come alla decisione politica quando c'è quando si trova il consenso unanime per esempio
Mentre invece l'Unione per seguirebbe finalità di carattere politico con le politiche materiali sulla base di un comma metodo completamente diverso quindi sulla base la
Proposta della commissione di un voto spesso a maggioranza con una partecipazione più incisiva del Parlamento europeo e soggette al controllo anche rispetto ai fini dell'articolo trecentodue della corte di giustizia chiedo scusa ho sbagliato duecentonovantadue trecentodue milonga nell'orecchio per un motivo che fra un po'vi dirò io ho due obiezioni nei confronti di questa interpretazione che peraltro oppure suggerito da qualche parte
Una prima di carattere letterale
Solo le politiche del titolo quinto avrebbero questa libertà di variare su tutto il fronte d'attacco cioè in sostanza di perseguire qualsiasi fine e le altre ma le politiche del titolo quinto ora non le numero ma sono poche ci la politica commerciale comune poi ce ne sono altre di grande rilievo politico emotivo ma di scarsa integrazione insomma non l'aiuto umanitario non son queste le politiche attraverso le quali si fa sempre un'azione di politica estera rimangono fuori alcune politica sta importanti quelle in tema per esempio di visto d'asilo all'immigrazione quella d'un tema d'ambiente spesso la politica estera si fa sull'ambiente
E però
Paragrafo terzo dell'articolo duecentonovantadue mi dice che anche le altre politiche nei loro aspetti esterni possono perseguire questi simile
Che mai vorrà dire aspetti esterni da un lato mi pare eccessivo pensare che possa voler dire solo quando si stipulano accordi internazionali
Questo perché chiaramente un orientamento politico può essere perseguito non solo attraverso la stipulazione raccordi ma sovente anche attraverso atti interni
Per citare un dictum della corte un dictum perché non c'entra molto con gli scorsa mi sembra molto indicativo a volte la politica se quegli accordi a volte gli accordi per una politica e quindi in questo caso sarebbe riduttivo pensare che solo facendo accordi ma se invece pensassimo
Che
Il perseguimento dei fini dell'articolo duecentonovantadue posso essere fu compiuto da tutte le altre politiche quando hanno effetti esterni questo vorrebbe dire mandare a farsi benedire in buona sostanza il principe attribuzione
E che mi sembra francamente un po'eccessivo c'è un altro motivo per il quale questa interpretazione non mi sembra convincente ed è la presenza di una clausola c'è una clausola di salvaguardia e l'articolo tre centri otto che è stata modificata nella sua formulazione letterale dal nuovo Trattato costituzionale
La clausola di salvaguardia
Tecnicamente assai complesso descriverlo in pochi minuti ma appunto lo scopo di difendere l'autonomia del sistema della politica estera e l'autonomia del sistema delle politiche materiali
Evitando per l'appunto che si possa fare politica estera con un metodo comunitario o politiche materiali commento di politica estera
La norma la disposizione è stata modificata dal Trattato costituzionale prima c'era scritto che l'attuazione della politica estera lascia impregiudicata
Lascia impregiudicato l'esercizio delle competenze previste dagli articoli che prevedono le politiche materiali
Oggi c'è scritto che lascia impregiudicata l'applicazione delle procedure
E la rispettiva portata delle attribuzioni delle istituzioni previste dalla Costituzione per l'esercizio delle politiche materiali
Il secondo comma e esattamente rovesciato al primo cioè l'attuazione delle tre politiche materiali cachet impregiudicata l'applicazione delle procedure e la portata delle attribuzioni previste per la politica estera
Ma
Cosa mai vorrà dire il cambiamento di formulazione dell'
Non lo so la prima ipotesi potrebbe essere che in sostanza quando si persegue una politica materiale all'unanimità alla fin fine si lascia impregiudicato
La portata l'applicazione delle procedure la portata dell'attribuzione dell'organo e quindi si potrebbe fare in sostanza politica estera con una politica materiale solo rispettando il principio dell'unanimità
Questo mi sembra francamente un po'un po'semplicista
Direi che su questo citando una frase che oggi Luigi Daniele applicato ad altri casi di difficile interpretazione non si può non lascia sospeso il giudizio sull'interpretazione di questa disposizioni che mi sembra comporti una serie di problemi
Ma se all'ora
Quanti minuti tre ho finito
Non ho fatto no non sono stato riuscì non sono riuscito a realizzare la tratta di recupero di cui dicevo prima non mi fa un resoconto bene finisco
Dall'altra parte se andiamo a vedere invece l'articolo tre centri duecentonovantatré
L'articolo duecentonovantatré prevede un ipotesi rovesciata
Cioè non più l'autonomia delle politiche ma l'esercizio coordinato delle politiche prevede una nuova fonte di diritto dell'Unione che la definizione di obiettivi e interessi strategici che poi non è nuovissima perché alla fine sono le vecchie strategie comuni
O che in buona sostanza e qui tralascio gli argomenti tecnici per dimostrarlo sono atti di politica estera attraverso i quali si possano svincolare atti di politiche materiale quindi prevede un'azione coordinata di qui la domanda che inevitabile per affinché le politiche materiali possano perseguire atti chiedo scusa finalità di politica estera e necessario avere quest'atto d'interposizione fra il Trattato costituzionale e l'atto e diritto derivato cioè esiste un effetto preclusivo di quest'atto rispetto all'atto delle politiche materiali che possono perseguire finalità di politica estera qui o varie obiezioni ma una che intendere illuminati intendo porgervi che mi pare fondamentale
E cioè che
Se in sostanza si è rotta questa interpretazione l'articolo duecentonovantatré funge da articolo trecentouno gigante in gergo comunitario cioè funge da quell'unica ipotesi attraverso la quale si può allargare il novero delle
Delle finalità delle politiche materiali che quello dell'attività sanzionatoria e questo mi sembra per altro verso difficilmente sostenibile
E allora
E allora noi attraverso l'analisi tecnica di queste disposizioni finiamo mi pare
Per arrivare alla conclusione che per fare politica estera con le politiche materiali ci vuole l'autorizzazione del di un atto pesca secondo l'articolo duecentonovantatré
Invece lo si può fare autonomamente ma con i rischi che dicevo prima secondo l'interpretazione più facile ma anche più discutibile dell'articolo duecento novantadue
Mi pare che aprendo la propria relazione oggi i rumeni abbia utilizzato un termine ha parlato di quasi costituzione io non so se di sfuggita ce l'ha fatta apposta
A me ha ricordato la definizione il quasi Gollum che era un giurista ma insomma molto efficace
E da lì poi per approssimazioni successive uno pensa alle varie nozioni un po'strane di tessuto non tessuto non arte col fai Cooperation muffe tutte queste definizioni negativo
C'è un bel libro di Perelman di qualche anno fa che s'intitola lei non siamo addetti al mini Antoine
Mi chiedo se parlando di azioni esterne non dobbiamo parlare di quasi azione esterna grazie
Grazie al professor Cannizzaro sì ma si può ricordare di quel giovanotto che aveva commesso qualcosa lo doveva fare però aveva detto che la ragazza era quasi incinta insomma era un poco poco incinta quinto e allora no di fronte a un'analisi così altamente sofisticata come per posso Cannizzaro io mi astengo da da commenti che dovrei rubare altro tempo e saporita una soglia solo notare una cosa l'articolo ventotto non solo il mozzato nei passaggi
Non solo è mutato nei passaggi che tu citavi
Ma mutate anche rispetto al suo equivalente attuale perché mentre attualmente l'azione esterna non può la pesca non puoi i i ampie ti sulla politica COMU sul sul più pilastro comunitario nel trecentootto invece i divieti al reciproco quindi quanto è significativo che il la limitazione unilaterale non ci sia più Masia bilaterale
Chiedo scusa se ti ho un po'pressato ma vorrei cercare di dare un minimo di spazio al dibattito e quindi pregherei subito il collega morissi risorgere l'ultima relazione della pomeriggio
Sì io sarò brevissimo anche perché in qualche modo
Condivido una qualche responsabilità di ospitalità
E quindi è importante dopo relazioni così tecnicamente e approfondite che i tecnici prendano posizione faccio le loro osservazioni
Io qui esprimo una doppia infedeltà un'infedeltà storica mio maestro che Alberto prelievi perché nonostante i suoi sforzi non è mai riuscito a farmi fare il giurista e una seconda infedeltà perché indubbiamente io sono assolutamente eccentrico rispetto sia al vostro approccio ma oserei dire anche rispetto al vostro tema
Cercherò di rubarmi pochissimi minuti d'altra parte la mia relazione scritta e quindi poi sarà messe in Rete distribuita nelle forme dovute
Prendere spunto all'ultima cosa che ha detto Cannizzaro citando il mini che io stamattina per ragioni didattiche non ho potuto seguire la non dico la mozione ma insomma la metafora della quasi costituzione
Probabilmente non ho parlato con il mini però forse più che quasi Costituzione siamo di fronte a qualcosa che voi state giudicando con una complessità pari alla complessità obiettiva di questa storica fonte del diritto e dei diritti ma forse siamo di fronte a una carenza di costituzione materiale rispetto a una costituzione formale e questa è la grande sfida come una Costituzione di questo tipo potrà riuscire a costituirsi una costituzione a costruirsi una costituzione materiale storicamente sono sempre partiti da processi di segno opposto
E uno degli elementi che mi fa riflettere su questa che è una sfida ed è quasi un ossimoro
E che rilevo da modesto scienziato dell'amministrazione analista di politiche pubbliche che
Questo trattato istitutivo della costituzione non parla di uno degli elementi fondativi
Delle nostre costituzioni materiali e in particolare delle costituzioni materiali che più sono legate alla costruzione di un'identità europea
E più sono legate comunque la realtà dei processi politico istituzionale del nostro tempo non parla non solo di governi locali non parla di città
Si parla di cittadinanza nel suffisso Nuccio
E il fatto che non si parli di città naturalmente voi potete obiettare la faccio molto brevi Amanda testo scritto c'è una disamina pur da non addetto ai lavori di quanto come equamente si parli di regioni governi locali
E di come sostanzialmente sia stata fatta questa scelta di citare le municipalità nel trattato
Lasciandone come dire l'onere a ciascuno stato membro e il decidere quali sono gli enti o quali sono i poteri locali da individuare
Però in realtà come categoria per l'appunto comunitaria quella di città non c'è e assente e e e tenendo conto quello che è stato lo sviluppo della stessa nozione di città nella storia culturale più profonda del nostro continente
Questa carenza come dire alimenta indubbiamente difficoltà identitari notevole
Ma questo l'aspetto come dire se volete più sociologico più cultura lista per così dire l'aspetto che ha delle conseguenze Polito logicamente un po'più pregnanti e il fatto che il non parlare di città
Significa non parlare di quella che è la realtà dei governi locali dei nostri tempi e del peso che hanno i governi locali i nostri tempi nel funzionamento dei sistemi politico-amministrativi dei nostri tempi e non parlarne
Significa non alludere a uno degli elementi di modernizzazione di questi sistemi politici come dire più profondi e radicati con tutte le virtualità al con tutte le contraddizioni e difficoltà successi e gli insuccessi ma indubbiamente con un processo di modernizzazione politico-amministrativa direi di cultura politico-amministrativa
Che al di là delle forme di Stato e di governo dei singoli Paesi a rappresentate sta rappresentando una sorta di crescente koinè politico istituzionale che fa da sostrato davvero materiale al rapporto fra cittadinanza e il territorio
Quali sono gli elementi
Me la cavo molto rapidamente e non vi preoccupate gli elementi di questa koinè io ne individuò tre o quattro su cui con alcuni colleghi stranieri stiamo lavorando per fare un rapidissimo accenno il presidente non si preoccupi
Che sono abbastanza notori però la cosa importante è che pur in forme istituzionali e giuridiche diverse le ritroviamo presenti in quasi tutti almeno i Paesi fondativi dell'Unione Europea
Il primo elemento è il fatto di stabilire per i governi locali per i governi delle città una missione che non è affatto consustanziale sulla loro storia più profondo cioè il doversi occupare essenzialmente di sviluppo e e il dover mettere in moto politiche pubbliche locali che rendono i loro territori più attrattivi e più competitive
Con tutto ciò che questo significa naturalmente in termini di gamma di politiche locali ma con una conseguenza che a mio avviso è molto rilevante
Che
A livello locale assume un significato ben misurabile ben accertabile è assai poco metaforico come invece mi pare da osservatore non addetto ai lavori avvenga a livello comunitario la nozione di governance
Che noi definiamo naturalmente in inglese ma che come sanno tutti coloro che hanno un qualche ricordo di liceo già Dante Alighieri chiamata nel libro quarto del Convivio governarsi Onetti proprio nel senso in cui noi lo traduciamo dall'inglese oggi vale a dire le istituzioni non visti nella loro configurazione statica ma le istituzioni che producono politiche pubbliche che ne valutano gli effetti che nel correggono le risultanze
Non solo il Governo sta nel senso di processi decisionali e qui davvero riferimento all'arcipelago preghiera d'obbligo
Particolarmente articolati in cui i ruoli si mescolano e in cui le connotazioni istituzionali tendono a sfumare sì
E quindi noi osserviamo le nostre città processi decisionali che sono in parte orientati a modelli corporativi o neo corporativi tutto ciò che va sotto l'etichetta di concertazione
Assistiamo processi decisionali che vogliono dicono o a volte tendono a somigliare a modalità di democrazia di democrazia deliberativa sì con una letteratura ormai sterminato nel mondo anglosassone particolare americano
A modelli di processi decisionali sostanzialmente orientati alla soluzione di deficit di consenso al sostegno delle politiche pubbliche medesimo
Assistiamo anche una progressiva marginalizzazione della democrazia rappresentativa
Non soltanto per lo scarso rilievo che hanno i consigli comunali o le assemblee che vi si possono in qualche modo assimilare al di là delle loro etichettature formali ma perché non è lì che per dirla come il vecchio Habermas Cisco si fonda la sfera pubblica locale
Un secondo elemento invece da un colpo d'accetta scusate faccio un piccolo passo indietro come alcuni colleghi stiamo facendo una ricerca a livello europeo
Perché abbiamo preso in considerazione due mila settecentoventitré il comuni con più di dieci mila abitanti secondo un campione stratificato
Sui paesi che ora fanno parte dell'unione
E nessun Paese nessuno degli intervistati ci dice che ritiene le proprie competenze in materia di sviluppo di politiche a sostegno della competitività territoriale adeguate c'è una domanda costantemente crescente su questo su questo versante
Dicevo la seconda prospettiva chi compone questa sorta di con e a cui mi sono richiamato e la prospettiva della dei pubblicizzazione della gestione dei servizi collettivi qui la faccio molto breve ma diciamo lì il mutamento la metamorfosi della nozione di utente in quella di clienti
E
Il fatto che la stragrande maggioranza dei dipendenti degli enti locali
Che una volta era nato ad operatori come direbbero gli aziendalisti Front Line in realtà sia ormai rappresentata da figure manageriali che non hanno nel rapporto diretto produzione erogazione del servizio nessun relazione se non quella per l'appunto di controllori di valutatori di ascoltatori di domande che di risultati conseguiti
Anche qui metafore anglofilo e come outsourcing o contratti un dato sono come dire nell'ordine normale
Di qualunque sia la dimensione dell'ente le quali di cui parliamo ma nell'ordine normali di organizzazione delle prestazioni
La terza tre grande trasformazione
E quella che riprende come dire constata che gran parte delle politiche pubbliche che più influenza la nostra esistenza individuale e collettiva viene a livello locale ed ENEL gran parte di queste politiche pubbliche non può produrre efficacia se non modalità di coinvolgimento a vario livello partecipativo di coloro che ne sono i destinatari
C'è una tendenza anche qui chi assumere tori che diverso in assolutamente diffusa
A coinvolgere i cittadini nel senso di una loro responsabilizzazione collettiva non soltanto come destinatari delle politiche locali che si forma
Queste tre grandi trasformazioni si associano a modalità di organizzazione dei processi decisionali che prendono figure nuove almeno per paesi come dire
Più tetra agrumi a organizzare anche il loro diritto amministrativo di conseguenza come il nostro tipo i piani strategici tipo Governance territoriali multilivello tipo modalità di
Definizione delle agende politico-amministrative in funzione della capacità di modificare le situazioni preesistenti cioè in tutti introducendo progressivamente dosaggi importanti di monitoraggio e soprattutto di valutazione d'impatto
Tutto questo e molto altro ancora ed io sono fedele all'impegno preso di essere estremamente breve compone la realtà politico amministrativa delle nostre città intese come governi locali
E tutto questo urta a mio sommesso avviso con la preoccupazione direi la cultura istituzionale che ha ipotizzato che sta alla base della costruzione della forma di governo comunitario
Questa è infatti sulla democrazia rappresentativa che per carità va assolutamente difesa tutelata ma come modalità essenzialmente esclusiva di declinare quello che lo stesso trattato chiama democrazia di prossimità secondo me deriva dal fatto di non aver considerato come variabile essenziale a una possibile costituzione materiale della costituzione europea il governo locale e la città vi ringrazio
Grazie caro professor Morris avente ammirevole per la estrema sinteticità del suo intervento su temi tra l'altro effettivamente Eccentrici mal di particolare interesse anche per noi quindi lo ringrazio doppiamente e ora abbiamo venti minuti a disposizione per avere anche noi una fettina di dibattito anche da questo versante eventualmente del tavolo
Nel caso di Alicia Busato venne nell'interpretazione delle delle relazioni e quindi magari a per un'eventuale replica
Ecco se qualcuno vuole intervenire sui temi
Ecco cioè il professor con dinanzi
Avremmo bisogno forse di una sedia
No va be'ecco lì magari passa Biljana sei
No intenso la brevità mi consenta di rimanere in piedi
A proposito della relazione relativa alla cittadinanza è vero che non ci sono grandi novità che faccio nella prefazione la ricognizione
Delle norme della Costituzione rispetto al passato però qualche novità sia pur marginale c'è intanto nell'articolo uno tre che la Costituzione si dice che lo spazio di libertà sicurezza e giustizia ma anche il mercato interno sono offerti dall'unione ai suoi cittadini questo riferimento che mancava e quindi non è cittadino degli Stati membri che è l'affermazione tradizionale contrattato
E che poi ritorna rispunta forse per un difetto di coordinamento nella parte terza dove si parla delle singole libertà titola parla di cittadini degli Stati membri ma la Ferrari negli obiettivi dell'Unione invece vi è questo tratto unificante che mi sembra di qualche rilievo
Secondo aspetto nell'articolo uno dieci
Sparisce primo comma rispetto diciassette cioè la cittadinanza d'unione non viene più istituita viene data un po'come una sorta di pre requisito in un certo senso preesistente quasi alla creatura dell'Unione
E la cittadinanza dell'Unione e quindi non non deve più essere i qualche modo concessa o creata è presente nel sistema con riferimento alla all'osservazione che poi ha fatto in coda la relazione del professor cerotti posso Pizarro
Cioè che ha ricordato la giurisprudenza c'è né questa questa sorta di condizionamento sia pur politico anche se non giuridico atto sui modi attraverso cui gli ordinamenti nazionali conferiscono la cittadinanza
Mi piace ricordare allora un punto di una sentenza una delle prime sentenze che si occupava Chen anzi al caso distanza l'Unione ci quel caso Micheletti
Che risale a molto tempo fa ma che aveva un paragrafo dieci molto problematico nel paragrafo dieci si diceva gli stati membri sono liberi di concedere la cittadinanza ma nei limiti previsti dal diritto comunitario allora quasi fossero questi limiti nessuno ne sapeva individuare effettivamente allora
Invece forse adesso possono cominciare ad individuati ma mano che la sostanza e l'Unione si rafforza diventa importante
Forse anche il diritto comunitario comincia ad esigere una sorta di attacco sociale tra la persona fisica e il territorio comunitario che era richiesto come sappiamo nel diritto internazionale dalla giurisprudenza della Corte intasare giustizia ma che invece il diritto comunitario sembrava non esigere limitandosi a a recepire quello che i singoli ordinamenti nazionali disponevano adeguato sotto quest'aspetto mi sembra che la Costituzione porti qualche piccolo passo avanti mi fermo qua grazie
Grazie dinanzi
Vediamo se ci sono altri interventi
Professor Daniele
Mi scuseranno i colleghi non è che voglio mettermi so fare le pulci alla loro bellissima relazione ma volevo più che altro una domanda rivolta alla professoressa e pertanto la cui relazione mi ha veramente affascinato ma alcune delle preoccupazioni accennato questo fatto ma volevo forse che si sviluppa sui più questo qualcuno del preoccupazione dello di questo impossibile più aggravato stato di convivenza fra valori contro limiti diciamo delle costituzioni nazionali e costituzione europea solo tutto carta non sono questo problema non è in qualche maniera irrisolto in un certo all'articolo duecento e undici cioè nel momento in cui si dice che i principi i diritti previsti dalla Carta valgono soltanto per le istituzioni e per gli stati membri quando applicano il diritto con dell'unione in qualche maniera cioè questo non è una separazione di ambiti molto netta che probabilmente preclude l'insorgere di di quelle preoccupazioni a cui potranno invece ha cercato di rispondere consta di costituzione la dall'articolo settanta per esempio
Libertà religiosa signor presupporrebbe un intervento da parte delle istituzioni comunitarie in materia di libertà religiosa non sei ottobre gli interventi puramente affidati a alle all'autorità nazionale ecco è un dubbio che mi è venuto poteva vediamo se Eva Marton riesce a chiarire un po'meglio grazie
Non voglio abusare del potere di intervento anch'io due Ticosa relazioni una sulla relazione del professor Caretti un'altra stradina sta in carta del sulla prima io sono sempre un po'perplessa da queste comparazioni tra la costruzione europea la costruzione nazionali nel senso che certo naturale compararle ma dire che la Costituzione europea in qualche caso è peggio di quelle nazionali temere una compressione temere un'omologazione
Io non vedo questo rischio perché la questione europea a degli ambiti precisi che sono su Clement are sì danno una garanzia su situazioni in cui oggi non c'è una protezione perché oggi per quanto come dice giustamente lo so Caretti la tutela giurisdizionale se poi limitata però oggi quando andiamo quando un individuo subisce un pregiudizio da un atto comunitario
Non può chiedere alla corte corso nave di annullarlo
Non può nemmeno andare a Strasburgo quindi c'è prima di tutto la vera assunzione della carta la prima per quanto sembri banale è proprio questa di colmare una lacuna cioè di andare a creare una protezione che e ora assolutamente ora che ci siano l'ordinamento che ha così tante competenze e che intacca potenzialmente la vita degli degli individui dunque creare un prevenuto uno strumento di protezione contro le istituzioni comunitarie è vero che c'è un potenziale ambito di sopra di sovrapposizione col diritto interno nella misura in cui la carta e la costruzione si applicano anche all'attuazione delle norme comunitarie degli che ci può essere il conflitto
Però la prima diciamo Abizaid appunto chiarire che la prima funzione è proprio quella di per costruire una tutela laddove non c'è
E laddove c'è una sovrapposizione potrà aiutare senz'altro la corte la giurisprudenza corte di giustizia che ha detto che non è solamente limitata ai casi in cui si applica il diritto comunitario incontro sugli Stati membri anche presente quali Stati membri invocano i limiti invocano per esempio limite dell'ordine pubblico quindi in realtà la la tipologia delle così della dell'applicazione può estendersi anche per questo verso
Quindi sinceramente faccio un po'fatica anche a sentir parlare di omologazione perché lacca la Carta dei diritti per la parte diciamo così che si applica comunque anche agli Stati stabilisce assente solo degli standard minimi
Quindi non per quanto possa essere meno avanzata di certe costruzioni nazionali in certi punti comunque
è detto e ripetuto più volte che l'applicazione dei diritti e la carta non pregiudica in peggio nessun diritto nazionale quindi non vedo nemmeno un potenziale contrasto di queste costruzioni
E poi per riagganciarmi a quello che diceva Luigi Daniele anch'io vedo di fatto in questa in questa disposizione sul primato che sono molto affascinante del finalmente credo che di Fagionato per il professor Tiziano quando sottolinea questa ambiguità perché abbiamo un trattato Costituzione se lo guardiamo come costituzione
Possiamo dire che prevale la questione europea sua costruzione nazionali se lo guardiamo come trattato torniamo alla sentenza granita della sentenza fra Gadda Della Corte opzionale in cui ha detto guardate che ne possiamo comunque sempre a denunciare l'ordine di esecuzione
Siamo in questa fase intermedia di un ordinamento che non è più internazionale interamente ma non ancora
Federale e quindi questa ambiguità e diciamo in un certo senso anche fisiologico è connaturato al fatto che appunto contabile sia trattato che Costituzione
E come diceva Luigi Daniele anch'io credo che alla fine per il primato dobbiamo distinguere
Per quanto Concento al mente e non sia possibile però le disposizioni della de sui diritti sono in ogni caso soggette a tutta una serie di garanzie incrociate
Standard minimi rinvio a Strasburgo rinvio le consensuale frazione Cossali comuni per cui il primato sono un primato laddove non ci sia laddove ci sia una disposizione più favorevole più garantista altrimenti il primato escluso dalle stesse disposizioni della carta
Che appunto afferma ma questo lo questa loro flessibilità questa loro cedibili ettari aspetto alle fonti sia delle tradizioni costituzionali che del di di Strasburgo non dimentichiamoci
Invece per il resto per quello che è per esempio la non so aiuti di Stato cioè il mercato Lissi il primato credo che sia forte e cioè che la riaffermazione del primato
Corroborata da quella dichiarazione che rinvia la giurisprudenza correntisti sa cos'è giusto in realtà forse qualche stato membro avrà pensato
Con quella dichiarazione di limitare il primato delimitare la portata articolo sei realtà larga perché non esista definizione più perentoria e ampie onnicomprensiva del primato di quello che ha dato la giurisprudenza corte di giustizia quindi quando nella dichiarazione dice il primato è limitato come cadetto a corte Giustizia e Libertà si dice che il primato esteso a tutto quello che ha detto la corte di giustizia che molto di più di quello che ammettono le Corti costituzionali
Quindi credo appunto che ci che ci sia un po'questa questa natura un po'ibrida del primato in questo momento
Che è collegata sia quello che diceva Proust Ortezzano cioè alla doppia natura di fatto entrambi costruzione se proprio anche dal fatto che effettivamente per le risoluzioni sui diritti fondamentali esistono comunque garanzie interni al sistema che dovrebbero esse stesse a mio avviso precludere la violazione di diritti da parte della Costituzione laddove sia meno garantista delle Costituzioni nazionali
Punto c'è solo tempo per quattro telegramma insieme le ricordo
Il il primo
Nel sempre la macchina questa mattina della riserva di legge che sarebbe stabilita una parte seconda
Bisogna essere sicuri che questa sia la finalità perseguita dalla trattato H tutta la Costituzione perché quando c'è un riferimento alla legge
Formenti e si è inteso questo riferimento come alla venti sulla corte europea dei diritti dell'uomo cioè una normativa generale quindi ha reso ritenuto che anche la common law fosse una dei su una giustificazione sufficiente
E quindi questo sussulto fa che spetti semplifica il problema che altrimenti diventa molto complesso per ecco cosa legge cosa non è legge
Sì seconda osservazione che l'attiva agli diritti fondamentali questa forse il più importante
Sono rimasto un po'colpito direi non condivido pienamente la lettura positiva data della concede con sei costituisce nello perché quello che ha fatto con sei costituisce mi sembra che quello che non dovevo fare i giudici nazionali quando si occupa di diritto comunitario domani di turni una copia
Di mettere gli occhiali nazionali in questo caso diritto francese vedere una disposizione che dice una cosa dice non non la intendiamo alla luce del diritto francese noi le minoranze non è diritti e minoranze non riconosce lancette
La la laicità dello Stato dei determina che non ci sono dei limiti di età il conflitto effettivamente è un conflitto che come diceva giustamente Hutton Tiziano difficilmente si può porre retate limitate competenze cioè però mi sembra che bisognerebbe che i giudici non non siano incoraggiati in questa tendenza accecati addita come delle letture devianti nazionali di testi che certamente può dico qualcosa di diverso
Il terzo punto un'osservazione a quello che diceva il presidente questo pomeriggio sulla tutela giurisdizionale che per me è la lacuna principale in questa materia diritti fondamentali qui non si danno grandi non c'è una un grande spazio per cacciare questi diritti finché si rimane come dice l'articolo duecentoundici nell'ambito delle competenze dell'Unione liquidi non c'è una grande possibilità però laddove per esempio c'è oggi è un Regolamento Manni sarà una legge non però una legge quadro che rispetto alla quale uno anche un regolamento europeo che non potrà essere impugnato nonostante la maggiore apertura che c'è nel trattato rispetto alle ai mezzi d'impugnazione
Non se sarebbe importante trovare un qualche strumento cioè il fatto che la corte di giustizia dice non per carità non venite a noi perché già ce l'inondazione a Strasburgo ci manca ancorché anche a Lussemburgo arrivano migliaia di ricorsi
E poi Brema resta io son d'accordo che la corte di giustizia non può dare una risposta però il problema dell'esigenza di una tutela giurisdizionale
Rimane rimane l'esigenza di una tutela che sia collocata nell'ambito del sistema dell'Unione Wonders l'abito del sistema nazionale cioè ci deve essere a livello del sistema di unione qualche possibilità di far valere delle violazioni da parte delle istituzioni
E ultimissimo osservazioni perché non vorrei lasciare Cannizzaro sulle Fante bianco insomma che come come si sa nessuno li portano e compagnia nessuno di noi sa bene che cosa dovrebbe fare anche suo possiamo intuire
Non so se la le sue conclusioni sono state conclusioni Cuccia ha voluto della lasciar meditate stanotte anche qualche altra notte insomma nelle impedire che dormiamo pacificamente però non so se l'articolo tre duecentonovantadue nella sua lettura l'attuale che ci ha dato
è veramente qualche cosa che determina un'incisione sulle competenze materiale perché quello che ci viene detto che rispetto a casi in cui c'è una competenza in materia politica commerciale comune eccetera che la comunità quando fa un accordo domani l'Unione quando fa un accordo onde poco passo unicamente delle politiche il problema che si è posto per esempio per le istituzioni finanziarie internazionali Banca mondiale
Fondo monetario internazionale note un poco pacificamente dell'aspetto commerciale
L'Unione dell'aspetto finanziario la Banca Mondiale dell'istituto
Devono anche tener conto dei diritti dell'uomo di questa clemenza cioè non c'è un'estensione di competenza è uno degli elementi che deve essere tenuto conto prese in considerazione nella valutazione e quindi non si è poi cavare dall'Obiettivo un aumento della competenza
Sì questo è significato mi sembra che io lo dico coloro che insomma come me erano preoccupati del sonno nelle prossime notti forse potremo dormire un po'più tranquilli
Allora mi pare che il giro degli interventi esaurito anche per ragioni di tempo e quindi possiamo passare eventualmente a brevissime repliche io fui sullo stile una corsa Giorgio Gaia
Che senta
Perché adesso posso perché in definitiva e un altro metodo attraversi il quale con un colpo al cerchio e uno alla botte Hubble ha passato in fondo il Trattato costituzionale con piccole modifiche approvate rapidamente e va al referendum
Se avesse fatto un'analisi rigorosa probabilmente o non l'avrebbe dovuto passare o avrebbe dovuto passarlo con molte più incisive modifiche costituzionali che avrebbero rischia di passarla quindi guardiamo adesso ripeto non è una risposta di rigorosamente giuridica non lo dicevo anche in relazione a quanto prima avevo osservato sulla relazione della presenza carta che il modo i giudici ieri i giudici supremi riescono a trovarlo per evitare le antinomie che il sistema o non vuole o non è capace di risolvere e poi scusa ma e il il forse non ho capito bene ma il rimedio per la violazione della Carta c'è e che i gli atti delle istituzioni comunitarie che dovessero violare sono impugnabili
E e sono oggi impugnabili in maniera più larga perché quando hai tolto il requisito dell'individualmente e civile né che il centro
Ecco vedete però dico perlomeno la corte finora non ha potuto farlo
Perché ha ritenuto di non poter andare al di là di quello che era la chiara volontà degli Stati membri sia nel trattato originario sia dopo le modifiche dei trattati di revisione ora c'ha un indicazione politica sulla con la modifica dell'articolo non ricordo i duecentotrenta ed altri duecentotrenta che allarga il campo del di ricorso dei privati quindi specialmente se dovesse essere invocati violazione diritti fondamentali io credo che quella giurisprudenza restrittivo ormai non ha più ragione d'essere
E insomma nei bilanci della col nell'equilibrio fra le due esigenze un carico eccessivo tanti spettatori esperienza nazionale meno positiva negli ultimi tempi e filtro di questo tipo
Non credo che forse la soluzione sia stata più saggia ma insomma realmente ognuno ha le sue opinioni allora io Chiti andiamo magari per ultimo Enzo Cosimi non sono stati devi fare no
Io non vorrei essere responsabile di notti insonni neanche delle mie per la verità ma non so se sono d'accordo con l'obiezione che mi ha fatto il professor Dario perché l'articolo centotrentatré nella sua versione attuale tirano sotto gli occhi e la mente ma che cito a memoria
Indica una serie di obiettivi per la politica commerciale comune e c'è poco da fare quelli sono gli obiettivi che la politica commerciale comune deve perseguire che sono essenzialmente gli obiettivi di carattere commerciale economico liberalizzazione del mercato mondiale stabilizzazione e quant'altro
Che poi di fatto la politica commerciale comune è stata fatta in maniera tale che se uno stato viola i diritti dell'uomo anche se è a favore della del libero mercato l'accordo lo si può lo si può sospendere e forse anche Sting querele
Questo è altro discorso è un'estensione che ha trovato luogo nella prassi non so se bene su quale fondamento giuridico
Probabilmente semplicemente sulla base interpretazione un po'
Tuttavia l'insieme dei fini dell'unione ma insomma direi alla luce del principio attribuzioni avrei dubbi che quella interpretazione fosse giusta
Oggi invece l'articolo duecentonovantadue mi dice per esempio che fra gli scopi della politica commerciale comune die integrazione tutti paesello come nel mio Mondiale eccetera eccetera Che tipici
Obiettivi di politica commerciale eppure anche preservare la pace prevenire conflitti per cui legittima il fatto che nei confronti di un Paese che non preserva la pace che non previene i conflitti ma anzi magari gli attizza a questo punto potrebbe essere congruo non prestare linee di credito oppure non fare grandi promesse commerciali ma non perché non e congruente all'evoluzione della liberazione ma nel mercato mondiale ma perché e così viola il triplo
Ora si potrebbero anche immaginare degli esempi un po'diversi questa mia vita significa fare politica e se attraverso la politica commerciale
Non ha non accadeva anche prima accadeva in via di fatto ora ora secondo me sulla base dell'articolo due bah duecentonovantatré
Occorrerebbe che il consiglio in qualche maniera stabilisca questi obiettivi interessi strategici cioè in sostanza dico attenzione che da quelle parti del mondo non fondata amici della pace quindi sull'attenti prima di aprire linee di credito
Ecco in questo senso l'articolo duecentonovantatré e questo è un po'la conclusione che hanno articolato più di tanto che avrei voluto trasmettere meglio articolo duecentonovanta consente che un coordinamento prima effettuato in via di prassi ora si effettua attraverso azioni normative il problema è quando non c'è questo coordinamento normativo e quando non c'è questo coordinamento normativo per i motivi che Emma me pare che non siano facilmente superabili
E la politica commerciale comune non può totalmente perseguire finalità di pace e giustizia fratellanza universale questa la conclusione poco soddisfacente poi mentre la prassi e continuerà a farla sgomita Amdo quella come ha fatto
Nei decenni precedenti però mi pare che giuridicamente queste conclusione sia quasi ineludibile
No parlato troppo prima mi dispiace mi scuso pubblicamente imponenza perché non ho preso anche parte del suo tempo per la sua relazione
Le domande una fa
Comunque telegraficamente anzitutto al professor Gaia non volevo fare un'istigazione a delinquere invitare i giudici nazionali e tanto meno le Corti costituzionali a imporre interpretazioni non consentite
Vero non si può fare questo quello di di imporre dei contenuti che non sono compatibili con le normative previste nel trattato costituzionale tuttavia penso che questa situazione
Non sia sconfinato in una forzatura del significato letterale perché e in realtà qui c'è stata un'evidente incapacità del livello politico di arrivare a delle definizioni precise dei contenuti precisi su determinati valori
Difficoltà comprensibile perché se già è difficile fare compromessi tra diversi orientamenti per scrivere una Costituzione nazionale come ben sa il costituzionalista italiano
è evidente che trovare il consenso su venticinque Stati membri nella formulazione di materie magari ambigue magari scottanti ha lasciato spazio delle formule così generiche per cui l'interpretazione del con sella non è contrastante è una di quelle possibili
è una di quelle possibili che se espresse ed espressa con il vigore che ha fatto il consenso sarà presa in considerazione anche dagli altri giudici stia rimarrà silente evidentemente sarà sovrastata da altre interpretazioni
Quindi ha un ruolo di supplenza credo delle istituzioni politiche che è inevitabile che accada alle altre domande del professor Daniele della professoressa Rossi
Anche direi sono abbastanza cumulabile soprattutto non vorrei davvero abusare del tempo
Sicuramente è vero avete ragione in molti casi ci sono delle garanzie interne rispetto ai conflitti costituzionali legati alla separazione delle competenze articolo centoundici alla valutazione delle norme della Carta come standard minimi
Però questo coprirà una parte
Soltanto cioè quel non impedirà dei casi grigi
Di sovrapposizioni
Forse in questo caso è la mia relazione d'avere stata carente sul piano delle semplificazioni pratiche non sono i viene tra i tanti l'esempio del caso delle unioni degli omosessuali Castaldi decise dalla Corte di giustizia
Di come si fa a parlare di standard minimo come si fa a dire se la come la la con un principio certo che l'Unione non ha una competenza definire quale deve essere lo status delle unioni omosessuali
E tuttavia per il tramite della disciplina delle pensioni di reversibilità arriva a toccare anche questa materia
Quindi credo che alla luce della casistica la la la lettura proprio della giurisprudenza ma il caso Omega moltissimi proprio di tutti questi ultimi anni scinde verde eccetera
Mostrano che quelle garanzie pur non essendo prive di valori non coprono la fantasia del reale che invece spesso pone un problema di armonizzazione che come giustamente ha detto il professor Tiziano in realtà raramente mai arriva a livello di una proclamazione di un conflitto una scossa tellurica di questo genere non si è verificata e probabilmente non si verificherà
Proprio grazie alla capacità di armonizzare da parte della corte di giustizia
Grazie veramente siamo alla fine può mi pare questa risposta vorrei rafforzarla
Soltanto con un'affermazione che mi diciamo che rinvio poi ad alcune sentenze in cui effettivamente la Corte ha dato alla porta del diritto comunitario un valore che trascende la sua effettiva forza caso Pizzi orlati so che certi caso gli stipendi degli alti funzionari austriaci insomma in cui effettivamente non c'era ambito di applicazione per il principio della di tutela dall'altra sia poi è stata estesa l'ambito di applicazione del diritto comunitario quindi e le zone grigie sono anche più numerose e rischia di diventarlo costretto comunque abbiamo abusato fin troppo la vostra pazienza vi ringrazio di essere rimasti fin qui ringrazio i colleghi
E queste illuminanti veramente belle relazioni e ringrazio gli organizzatori a nome dei quali visto che non non ne vedo non vede Trésor Morbidelli
Però accetto solo con il sit
Non so come dire qualcosa allora nove dei quali la diciamo grazie bene grazie buonasera