XVI congresso della Democrazia Cristiana

Non è saltano per lasciare posto agli egoismi alle corporazioni una società la nostra dove spesso gli interessi Gozzano l'uno contro l'altro senza peraltro trovare una possibilità di mediazione una società cominciata dove lo scontro reale non è più uno scontro ideale che oggi appare sempre più fittizio è vecchio se non insieme riusciamo a riflettere capiremmo che lei divisioni reali tra destra e sinistra calate in questa società in questa realtà avvelena no come non mai l'esistenza umana e avvelenano in modo irreversibile condizionando la vita dei partiti lo scontro vero che è in atto nella nostra società avviene tra chi cerca la conservazione del vecchio e cioè tra chi cerca la conservazione di privilegi e interessi consolidati si nel tempo
E che trovano facile realizzarsi non è nelle corporazioni è chi alla ricerca di un'arena realizzazione e di una prima occupazione anche lo scontro che dice all'interno dei partiti ma soprattutto nel nostro è uno scontro tra una pratica vecchia sorpassata di fare politica tra una pratica vetero clientelare tra chi immagina di poter applicare quasi meccanicamente alla nostra società modelli di vita oramai sorpassati chi immagina di poter continuare ad esercitare una funzione riscoprendo l'anima popolare o per meglio dire populista e chi invece alla ricerca costante di strade nuove da percorrere
Di chi invece immagina stando al passo con i tempi che le società debbano vivere il tempo storico che le è proprio
E quindi devono di volta in volta inventare nuovi metodi di convivenza nuove possibilità di vita comune la nuova DC che noi ipotizziamo sta con quando di nuovo bene con quanto di nuovo si muove in questa società questa nuova Democrazia Cristiana sta di fianco dei più deboli questa nuova di cista piango alle speranze più volte vanificate né contro i privilegi ma soprattutto non ha mai i furbi rimedio sono sicura che gran parte degli elettori democristiani sia ormai alla ricerca di questa democrazia cristiana
Mi rendo conto che un'analisi politica e sociale porterebbe via molto tempo ma prima di concludere permettetemi di fare due riflessioni concerto c'è bisogno in questo congresso di ritrovare l'unità interna del partito ma l'unità non bisogna ricercarla sulla spartizione degli incarichi bensì sul programma politico comune
Certo c'è bisogno di rinnovare questo partito ma guai ad immaginare semplificando le cose che Rinnovamento possa avvenire attraverso il superamento del correntismo cerchiamo con realismo invece di non distruggere quello che a mio avviso resta ancora un patrimonio importantissimo di insostituibile del nostro partito cioè il correntismo ma badate bene inteso certa ONU come degenerazione e quindi occupazione di potere all'interno del Parco Vito ma come patrimonio dialettico che ci permetta di esercitare ancora il ruolo di partito interclassista che è quanto mai necessario in una società così corporativa
Ruolo interclassista che permette quindi di mediare e riportare nell'alveo politico le posizioni tanto conflittuali e disparate della società
Conservare questo patrimonio dialettico differenziato anche in questo congresso è di primaria importanza se si vuole con efficienza e con capacità far fronte all'esasperato bisogno di individualista
Che rappresenta certo un momento di spiegando che i partiti popolari ed una sorte di invece nell'azione del bene comune
Quanti di noi e Dio compresa avevamo salutato come veniamo più grande il fenomeno dell'influsso quanta letteratura è stata fatta su questo fenomeno
Ma quanta incapacità c'è stata da parte nostra di guidarlo se oggi ci troviamo di fronte ad una società fortemente individuale
L'individualismo di per sé porta la SPÖ litigi già azione e di conseguenza alla non identificata Simone dei partiti popolari e di massa
Si spiega in questo modo il rifiorire di liste civiche qualunquisti la disaffezione verso le istituzioni e l'hanno identificazione
E la non identificazione nella rappresentanza politica il correntismo o se vogliamo chiamarlo e sarebbe ora di chiamarlo dialettica interna
è necessario come antidoto a queste forme esasperate di individualismo
Perché ci permette un margine considerevole di mediazione politica ma se per un verso è necessaria questa differenziazione da un'altra è utile l'unità è finito da un pezzo l'epoca in cui la DC riusciva ad essere tuttora il Paese per cui anche le divisioni non ideali potevano passare perché rappresentavano in un certo senso i differenti interessi diffusi nella società oggi noi non siamo più tutto ma una parte del tutto
Io direi una parte importante che vuole continuare a crescere ad interpretare gli interessi del Paese
Ma per fare questo c'è bisogno che molti dirigenti molti parlamentari mettano da parte ambizioni personali arrivasse da consumare questo metodo non può essere più applicabile alla nuova DC c'è bisogno a mio avviso sì certo di elaborazione politica di idee capaci di guidare la società di idee di progettualità capace di trasformare l'esistente
Ed è questa la strada che può a lungo termine dare frutti duraturi
Ma nell'attuale condizione non ci chiediamo cosa fare
C'è bisogno secondo me di riuscire a coniugare in sintonia
Quella che è la nuova socialità diffusa nel Paese
Con la grossa progettualità del rinnovamento Giancarlo in tempi difficili c'è bisogno che il partitone discenda tra la gente
Si scoprì la vocazione popolare che non parla e non deve essere confusa con il populismo cari amici bisogna ricordare che nei momenti difficili
Quello che sorregge gli uomini e la speranza la speranza cristiana speranza che va al di là della storia perché in essa non si consuma è questa speranza che in questi momenti va alimentata la speranza che il domani possa riservare sei tutti insieme lavoriamo tempi migliori
E per fare questo c'è bisogno di impegno volontà capacità c'è bisogno che il partito rinnovi se stesso e le regole della capacità e della professionalità siano rispettate per avere un partito moderno capace di dare risposte efficaci a questa realtà che cambia chiusa è un cammino difficile ma non impossibile nella misura in cui tutti noi uniti ci rendiamo conto della importare la storica e del ruolo che possiamo ancora avere per un Paese migliore e per il mantenimento della democrazia parlamentare
Grazie
Alla parola pare
Grazie
Ringrazio il presidente deve ridato la parola vi ringrazio sì pazientemente in escludere cercherò di essere molto breve perché io sono un delegato di base io e sono intervenuto solamente per fare alcune considerazioni perché ritenevo necessario
Si è letto nei giorni precedenti a questo congresso che in questi giorni nella stampa che quotidianamente viene distribuita sì
Che questo nostro sedicesimo congresso nazionale si presenta in maniera anomala polemiche rispetto al precedente senza grandi notti dei lunghi coltelli domenica psicologico su nell'Uefa fa tutto qui necessarie per affinare posizioni di Bocelli dei candidati
Notti in queste dall'esito incerto fino all'ultimo giorno
Un congresso diverso è stato scritto è stato sono stati intitolati molti giornali
Ecco io sono intervenuto per dire questo che tale interpretazione mi sembra molto sbaglia
E dico subito
Chi è sì è vero che la verità
è un poliedro da tante parti io cercherò di guardarla di guardare questo congresso dalla facciata che mi è più congeniale come militante di base segretario di una sezione piccola
Della Toscana di San Giovanni Valdarno dove non solo si usa a votare per i congressi
Macché consuetudine è consuetudine storicamente consolidata dibattere dei problemi della società e del modo in cui come democratici cristiani
Possiamo cercare di dare il nostro contributo alla loro risoluzione
E su come il nostro partito si debba strutturare e plasmare per avere ancora un senso nella società moderna
In modo che la parola rinnovamento smetta di essere una bella parolacce con la quale vien Friedman Virgilio continuamente la voce che devo domande
E come in Cina di venire un giornaliero il regno di cambiamento e i tagli anche dolorosi con metodologie strutture tipiche di altri tempi o incancrenite dalle umane debolezze
Spiega
Il congresso non mi pare diverso quindi nazionale per il semplice motivo per il semplice motivo il modo di arrivare a convergenze di o a Viterbo a discussioni è praticamente sempre il solito
Accordi o disaccordi tra i membri del nostro Politburo giusti ai quali va il nostro rispetto
Per l'impegno e la capacità che hanno sempre profuso per la Democrazia Cristiana
Ma con i quali non possiamo essere d'accordo sebbene hanno queste Assisi come questo congresso solamente come momento di ratifica di decisioni già prese
Il cosiddetto reflusso del quale si parla tanto negli ultimi anni la fuga dall'impegno politico della gente dalla quale il nostro partito non è immune be'causato da una ragione vera
Da quella che in genere viene chiamata la burocratizzazione far critica della società
Ma se andiamo un attimo a vedere più da vicino a ricercare quelle che sono le cause primarie di questo cioè quelle che partono dall'animo di ciascun nuovo per poi divenire diedi gruppo il fenomeno sociale vediamo chieste risalgono all'appiattimento delle potenzialità che ciascun uomo in quanto tale possiede e all'istituzionalizzazione di una gestione oligarchica che non si può certo fa risalire all'idea struzzi Anna di partito politico
La relazione di limita ha toccato il tema della regionalizzazione del partito
Queste è una strada quella della vicina mento del partito alla gente da perseguire con ostinazione per rendere alla Democrazia cristiana la caratteristica di grande partito del popolo tanto grande quanto maggiore è l'apporto ideale che queste cercherà in ogni persona e quanto riuscirà a tenere conto dicevo
Auguri questa strada starebbe stata ben intrapresa allora se il segretario l'onorevole De Mita al quale parte tutta la mia amicizia almeno se non si fosse presentato a questo congresso ricercando nel confronto dialettico con i delegati la strada per adeguare il partito alla nostra dinamica società e trovare nel congresso negli allegati quel consenso per continuare la sua opera alla guida del partito
Cuesta Nun credo sia utopia è solamente fiducia nella intelligenza e nella libertà di pensiero dei delegati al congresso
Purtroppo e dico purtroppo perché me ne dolgo
La strada seguita è stata un'altra
è stata quella di presentarsi all'appuntamento congressuale già porte dell'appoggio dei leader storici una strada che più che la via maestra mi pare un oscuro piccolo verso la metà del rinnovamento
E che autorizza Indro Montanelli a scrivere che solo dopo che avrà vinto capiremo quale indennità avrà vinto
Se la Democrazia Cristiana rimarrà così come negli ultimi decenni si è configurata un partito la struttura Medioevale
Con i suoi vassalli valvassori né Valvassori
Identificabili con i vari padroni delle tessere il portaborse faccendieri vari
Allora sì allora sei cari amici che saremo l'incidente nella storia perché ecco la storia vera quella che è fatta dall'operosità dall'ingegno dall'esplicazione delle forze di cui ciascuna persona umana è portatrice avremo ben poco da spartire
E le parole Partito popolare di partecipazione rimarranno solo slogan senza significato
è un'ultima riflessione non voglio rubare troppo tempo ad altri amici che meglio di me sapranno esporre le loro tesi
L'amico Zaccagnini nel suo bell'intervento di ieri ha detto fra l'altro che una politica per la pace avrà valore se riuscirà a farsi capire dalla gente comune
Io credo
Che la Democrazia Cristiana
Deve capire anche
Anche questo problema
Anche in queste un problema quello che è il pensiero
Io della gente comune della sua gente
Due e dai democratici cristiani dai cattolici democratici il problema della pace ha sentito è molto sentito fa parte integrante e qualificante del nostro impegno politico
In maniera talmente radicata che non vi può essere sorta di paura per la strumentalizzazione che di questo problema fanno alcune frange del partito comunista
Questa paura tattica
è maggiormente avvertita dal partito struttura
Che si pronuncia in maniera sporadica delegando quasi totalmente il suo ruolo all'iniziativa peraltro brillante ed intelligente del ministro degli Esteri onorevole Andreotti
Al quale va tutto il nostro riconoscimento per l'opera che in questo senso sta svolgendo
Ma non credo che su temi come la pace su temi di queste ha importanza
La Democrazia Cristiana
Debba appiattirsi sulle posizioni del governo di un governo peraltro a guida non democristiana
Dobbiamo quindi sviluppare un'azione costante e tenaci che dia la prospettiva politica alla tensione morale che i cattolici democratici hanno su questo tema
Un'ultima parola permettetemela
Sui rapporti con le altre forze politiche
Non mi trova d'accordo
L'alleanza penta partitica come scelta politica secondo il concetto che la diversità comunista bar relegata nel recinto delle riforme istituzionali
Che è il Partito comunista sia diverso da noi non lo scopriamo certamente io
Tutti i partiti poi sono diversi ciascuno tra di loro
Diversa se non fossero DiVersi si unirà però se non in confederazioni per lo meno in patti di alleanza elettorale fatti questi proposti da De Mita Macchi non hanno trovato molto d'accordo i partiti in quadri il partito laico socialista
Ed allora le diversità vanno analizzate fino in fondo
Nella prassi concreta analizzando le convergenze le divergenze non della mamma o della nonna ma della figlia alla quale rivolta alla nostra proposta
Poi pronto a un tutti adesso tutti quindi
I alleanze serie con le forze con le quali è possibile per idee e rappresentatività costruire piattaforme di governo della società
Ed inesperti
Mi resta difficile
Capire l'abbraccio sviscerato
Che da tante parti
Di questo congresso e in tanti amici del nostro partito diagnosticato
Tra di noi e taluni partiti
Che termino subito e taluni partiti
Che mi paiono più il braccio politico
Di associazioni o li garantiti più o meno massoniche più o meno segrete
Respingere un un dialogo respinge la possibilità di raggiungere taluni accordi con un partito e rappresentativo di elettori che tutti i giorni nelle fabbriche sui posti di lavoro lavorano fianco a fianco con i lavoratori democristiani
Grazie
Cari amici congressisti
Molti si sono domandati
E qualcuno H otto anche l'occasione di sterile polemiche
Perché il segretario politico avesse fatto una relazione così completa
Non solo nelle linee strategiche
Ma anche nei contenuti programmatici
Credo che De Mita abbia perseguito l'obiettivo di tracciare almeno questa è la mia interpretazione un disegno coerente un sistema privo di contraddizioni una linea politica e programmatica unitaria del partito
Una risposta che forse avrà stancato qualcuno ma che costituisce per la democrazia cristiana
Il modo più intelligente di rispondere al grado di fare frantumazione e di degradazione sociale che caratterizza l'Italia degli anni ottanta e che rappresenta il più grave sintomo della crisi che attraversa il nostro Paese che il più definiscono crisi di governabilità
Molteplici sono le ragioni di questo stato di cose
Ma la principale ha detto bene De Mita stante la inadeguatezza del sistema politico
A dare una risposta giusta alle attese ai problemi della società tentando nello stesso tempo di ricondurre ad una sintesi unitaria le molteplici disparate e contraddittorie spinte della società civile
La completezza della relazione del segretario della limitatezza del tempo
Suggerisce di limitare il mio intervento ad alcuni aspetti del processo di frantumazione sociale in essere
Tra aree territoriali che rischia di trasformarsi in pericolose quanto antiquate ivi quanto antiquati ed inutili conflitti
Tra nord e sud nell'ambito e nell'ambito dello stesso Meridione sulla questione meridionali cari amici noi democratici cristiani e dobbiamo essere molto attenti essa corre il pericolo di essere nuovamente emarginata non solo per le difficoltà generali del Paese
Ma anche perché l'attenzione è rivolta al Mezzogiorno in questi ultimi tempi e spesso strumentalmente
è influenzata dai problemi che pone la grande criminalità organizzata
Da ciò discende un grave deterioramento d'immagine e una caduta di tensione della complessiva azione meridionalisti
A fronte di questo va tenuto presente che la penuria per tutto il Paese di risorse disponibili per lo sviluppo in senso stretto rischia di approfondire nel Sud
Il sol copra cambiamento sociale devoluzione del sistema economico
Favorendo e non riducendo l'ulteriore riemerge Reda affermarsi di dinamiche di trasgressione e di eversione
In tale contesto gli spazi democratico formali di reperimento della legittimazione della mediazione dei conflitti sociali
Risulterebbero fortemente ridimensionati ove lo Stato nelle sue diverse articolazione non riuscisse tempestivamente a conciliare la restaurazione dei propri poteri e della propria autorità
Con la conservazioni e danze con l'espansione dell'intervento meridionalisti ITO e con la tutela dei bisogni e degli interessi legittimi espressi con urgenza dalle forze sane del Mezzogiorno
Ricomporre le antinomie che il tipo di sviluppo di questi anni ha sollevato nel Sud
Fra oasi di avanzamento socio economico e vaste sacche di assistenzialismo di disgregazione
Di emarginazione economica e sociale fra città e campagne Frari Esterne e zone interne portare il Mezzogiorno nell'interezza del suo sistema nella contemporaneità
Ed è strano dalla fase di marginalità in cui il rapporto Stato Economia e Società attualmente lo versa questo è in Breve credo il compito peculiare delle politiche meridionalistica degli anni ottanta
Una riflessione seria ed attenta porta a ritenere che la crisi del meridionalismo
Sia riconducibile essenzialmente alla mancanza da alcuni anni a questa parte di un punto di riferimento politico al livello di un grande obiettivo in grado di costituire insieme coagulo per le forze meridionalistiche ed elemento di garanzia e di verifica delle stesse politiche di intervento
E perciò necessario far rientrare nel dibattito politico del partito e del Paese la ricerca di questo nuovo obiettivo e la sua definizione per derivarne l'Internal articolazione e la previsione delle politiche che ne consentano il conseguimento
Un terreno fecondo su cui questo obiettivo può essere cercato e quello della modernizzazione e valorizzazione dell'intero apparato produttivo meridionale
La dimensione dell'obiettivo strategico riferita all'intero apparato produttivo sembra indispensabile per evitare alcuni errori del passato
Che hanno almeno nella prospettiva privilegiato eccessivamente solo alcuni settori mentre ora occorre chiaramente pensare ad un'azione equilibrata ed integrata che tocchi tutti i settori nelle loro diverse articolazioni ed anche nelle loro estreme propaggini
In questo orizzonte i veri protagonisti dell'azione pubblica ordinaria e straordinaria possono esse non possono essere le cose inerti delle strutture produttive infrastrutture o impianti in quanto tali
Ma le forze d'élite della produzione
In particolare gli imprenditori e le imprese le forze del lavoro la loro organizzazione le energie intellettuali e tecniche nelle loro articolazioni professionali e dei ricerca
L'azione da svolgere non è infatti ne è strettamente infrastrutturale come negli anni Cinquanta
Né di industrializzazione talvolta indiscriminata come negli anni sessanta e settanta ma di risanamento conversione sviluppo in senso economicamente efficiente e socialmente voluto
Di tutte le strutture produttive
E quindi di ogni struttura pubblica o privata che insieme con le stesse strutture produttive formano l'ossatura di una società industriale avanza
Naturalmente l'obiettivo di tale natura non può e non deve essere assunto totalmente ed esclusivamente dall'intervento straordinario ma questo dovrebbe svolgere nell'ambito dello stesso obiettivo il ruolo di fattore strategico
In grado cioè di condizionare muovere rendere possibili e soprattutto integrare perfezionare interventi che separatamente
O non sarebbero portati ad effetto o risulterebbero insufficienti e parziali e comunque interi all'obiettivo di modernizzazione e valorizzazione dell'apparato produttivo meridionale
Su questi ordini di problemi costituenti il nuovo obiettivo strategico dell'intervento straordinario
Riceveranno impulsi sono utili adeguati diventerà più facile anche l'impostazione e la risoluzione dell'annosa questione della riforma degli strumenti dell'intervento straordinario la recente legge del se pur essendo transitoria introdotto significative novità
Essa infatti recupera programmazione e riconosce il primario ruolo delle regioni in questa materia
Dobbiamo ora lavorare e sviluppare queste importanti conquiste nella elaborazione della nuova legge organica non trascurando la necessità di batterci per più adeguati stanziamenti per il Mezzogiorno
Ma l'obiettivo politico più urgente cari amici di fondo per la Democrazia cristiana e lari mobilitazione dell'attenzione dell'opinione pubblica sul Mezzogiorno così come fu fatto negli anni quarantotto e cinquanta
Questa volta non più però partendo dalla miseria e dalla rivolta ma cercando di far leggere ad essa e in primo luogo all'opinione pubblica più qualificata un Mezzogiorno diverso in parte avanzato e disponibile allo sviluppo
Non sarà infatti possibile
Ricreare positiva attenzione sul Mezzogiorno se non si conterrà l'immagine oggi prevalente anche se profondamente ingiusta e distorta di un sub violento dissipatore corrotto
E ciò proprio negli anni in cui accanto certamente ad una forte dell'azione che rimane Lita
Si impongono e positivamente tanti nuovi attori sociali in primo luogo imprenditori ma anche tecnici e scienziati professionisti quadri intermedi e lavoratori specializzati
Abbiamo parlato cari amici della questione meridionale dell'impegno del partito per il suo rilancio ma lasciatemi dire che è facile tentare di elaborare il laboratorio la strategia di ripresa del Meridione difficile realizzarla
Immaginando tra l'altro di utilizzare come strumento di intermediazione di mobilitazione sociale
I partiti politici il nostro partito che come gli altri ere perché è in crisi perché stenta a trasformarsi invalido strumento di interpretazione dei nuovi interessi in moderna organizzazione capace di realizzare un nuovo ordine civile
Ma dobbiamo fare una scommessa con il futuro nella quale la DC è chiamata a giocare le sue carte con coraggio ed intelligenza per riprendere un cammino di ascesa nell'interesse del rafforzamento della democrazia e dello sviluppo del Paese
Dopo il ventisei giugno è bastato che la DC si presentasse diversa unità aperta con programmi adeguati perché si registrasse una poltiglia positiva inversione di tendenza
Le elezioni del venti novembre ci hanno dimostrato una DC rinnovata ed unità
Può combattere validamente le sue battaglie riconquistare i suoi consensi tradizionale ciò dimostra che il tema del rinnovamento è un tema non secondario ma costituisce la condizione per il raggiungimento di più ampia ed ambiziosi traguardi ha fatto bene De Mita concludere la sua relazione su questo tema
Nel nostro partito è necessaria una grande svolta di mentalità di metodi di strutture bisogna però tener presente che il processo di rinnovamento avviene inevitabilmente a macchina in moto
E quindi va fatto con gradualità badando bene a garantire da un lato la salvaguardia del nostro patrimonio storico e di viale dall'altro la continuità dei consensi ho chiuso
Il quindicesimo congresso
Sulla spinta determinata dall'assemblea nazionale ha realizzato alcuni novità certamente importanti sul piano nazionale
L'elezione diretta del segretario politico ha contribuito certamente non solo a dare stabilità al vertice del partito ma anche a favorire il processo di disgregazione del sistema correntisti
Ma dove una riduzione dello spazio correntisti che del ruolo delle correnti e non solo indispensabile ma a mio giudizio addirittura condizione di sopravvivenza e nell'esercizio della funzione della partito in periferia
Qui infatti l'incanala mento verso i vertici attuato dal sistema delle correnti di domande di esigenze che potrebbero essere assi agevolmente soddisfatta e composte a livello dei diversi locali centri del partito
E costituisce in realtà invece una febbre endemica del corpo del partito che risulta così percosso da Circuiti inutili ed irrisolti di domande politiche la cui insoddisfazione genera disaffezione sfiducia e cosa ancora più grave calo di partecipazione politica
I Circuiti decisionali del partito specie in periferia non risultano aperti per favorire una dialettica propositiva e progettuale ma piuttosto per privilegiare posizioni precostituite
Alla mera gestione del potere necessariamente finalizzate a fornire risposte di tipo clientelare più che mi commisurate agli interessi generali della comunità e del partito dobbiamo rompere questo meccanismo che è stato fin Zandonai Rita delle nostre strutture periferiche
Ma questa trasformazione non si realizza solo occorre modifica statutaria l'ultima summa della Democrazia Cristiana è un libro enorme che nessuno conosce che nessuno rispetta abbiamo bisogno omicidio un partito diverso
Che discuta
Che magari al suo interno abortite decida per testi e non per vincoli di appartenenza a questa o a quella corrente abbiamo bisogno di un partito nel quale si domanda che cosa pensi
E non a qualche gruppo appartiene di chi sei amico ma il discorso del nuovo partito sarebbe velleitario se non lo realizzasse uno avviando lo da questo congresso attraverso una situazione interna nuova una situazione di unita una situazione di superamento di un'entità o frazioni Smodis un antico correntismo
Amici del congresso
Io ringrazio innanzitutto la presidenza
Per aver diciamo così inaugurato una stagione nuova nel partito cioè quella di conto concede per la prima volta lasciamelo dire la parola più spesso alla base ai delegati i quali credo che siano quelli più legittimati non per togliere nulla ai vertici a parlare alla base a parlare ai vertici del partito perché è necessario che la voce della base venga ascoltata noi conosciamo perché inseriamo seria ma raramente si conosce il pensiero della base
è giusto e io li ringrazio per questo amici del congresso velocissimamente voglio portare a voi poche riflessioni per dirvi che i mille rivoli di questa società sono in piena sia e non hanno già rotto gli argini
Che sarà tanto più difficile
Governare negli affetti che potranno essere devastanti se i partiti non avranno la capacità vi indico di individuare un progetto è una strategia di grande respiro che sappia intervenire con immediatezza oggi senza rinunziare alla prospettiva di un futuro diverso e migliore
E la Democrazia Cristiana che nel mezzo rigore in questo grande guado con tutta la forza dei suoi valori della sua tradizione della sua cultura della sua storia non può non rispondere a questa nuova grande e difficile sfida e perché l'esito sia quello che noi auspichiamo è necessario innanzitutto amici democratici cristiani che in questo congresso si abbandoni il tono scolastico si rinunci ai discorsi faraonici dove diciamo tutto e niente
E si eviti la tentazione di voler esorcizzare il male come quella di piangerci addosso o di abbandonarci a una fatale rassegnazione
è indispensabile che in questo congresso si discutono questioni concrete e non astratte come dopo che tutti insieme dobbiamo lavorare
Con le necessarie pur con le necessarie diversità di valutazioni di critica di idee e di proposte ma tutti con grande consapevolezza
Per concorrere a definire una linea politica chiara che sappia interpretare al meglio le difficili conflittualità del momento che sappia riaccendere una nuova speranza per il Paese
Mentre sullo scenario internazionale il veleno della guerra continua ad espandersi anche se in queste ore nel Libano mio cuore si apre alla speranza
Fuori dai nostri confini nazionali preoccupanti spente rendono sempre più difficile la costruzione di una Europa unita sia per ragioni economiche che sociali o militari
Siamo di fronte a una spaventosa crisi industriale
Tanto più grave se la si considera rispetto a quella mondiale e la si confronta con i nuovi Paesi industrializzati e tecnologicamente più avanzati basti pensare al settore della cantieristica
Per non parlare della siderurgia in generale per capire quanto sia caduto alla nostra competitività sui mercati internazionali il paese sta vivendo in queste ore
Profonde lacerazioni rispetto a una crisi economica che sta rischiando il collasso e la classe lavoratrice
Si spacca con una grave colpa del partito comunista e dal tradizionale conflitto sindacato padronato
Si aggiunge anche al rischio di una guerra tra i lavoratori
Nonché tra gli occupati non occupati tra gli emarginati che rischiano sempre di più di diventare più emarginati piene ambienti sempre più poveri e sempre più esposti al pericoli di arruolamento
Verso le strade della criminalità
Ma è stato detto in questi giorni in ordine alla crisi istituzionale
Deve pure esso che deve pure sussistere
La necessità di un deciso riordino di coraggiose riforme che il cittadino dovrebbe poter rivedere il volto dello Stato
Che si faccia carico dei suoi problemi
Che gli garantisca quei beni essenziali previsti dalla nostra Costituzione ma dov'è questo volto dello Stato chi dovrebbe ricostruirlo chi dovrebbe governare questi nuovi equilibri
Questa difficile fase di cambiamento esprimendo tutta una grande capacità di mediazione di sintesi sia all'interno della nostra società prima che essere in crisi ma istituzioni è in crisi la classe politica
Stavolta sarebbe ben poca cosa se in questo congresso con un voto semmai unitario consacrarsi può questo quello segretario senza tentare una risposta a questi drammatici interrogativi
Ed allora cominciamo da noi amici democratici cristiani lasciamo da parte realmente per sempre gli squallidi giochi delle salvezze individuali o di gruppo
Rompendo definitivamente delle nefaste pratiche delle lottizzazioni e degli accorpamenti che si giovano solo Loria logica di potere
E non è certamente Cuesta la politica non sono certamente queste le cose che si aspettano da noi coloro che votano ancora democrazia cristiana
Il segretario deve essere espressione di una chiara linea politica non di schieramenti precostituiti due mesi addietro
Ma discente chiare e precise
Che non tradisca hanno i valori e di principi ispiratori del partito che sappiano capire quello che si muove nella società che sappiano individuare la strada e gli strumenti per governarla
Ed allora diciamo con chiarezza che non servono più strumenti di politica congiunturale utilizzati finora
Che non hanno più senso le politiche delle partecipazioni statali così come sono state realizzate finora
Rivolta troppo spesso alla stilista Enza di carrozzoni improduttivi o non più competitivi
Prive di qualunque indicazioni priva di qualunque Progetto del partito
Così non hanno più senso quelle politiche che prive del benché minimo respiro
Hanno penalizzato la piccola e media industria chi hanno pur rappresentato e forse tuttora rappresentano il tessuto connettivo di gran parte della nostra economia
Quello familiare
Senza concessione edilizia
Qui in assenza di uno strumento urbanistico che la classe politica non è stata in grado di assicurare per la sua totale incapacità eppure molti di loro per tanti anni
Avranno versato contributi in attesa che lo Stato realizzasse per loro quella casa che non è mai arrivata ed io mi domando dove è stato ripartito in questi anni su questi temi
è qui
E qui che aumenta amici del congresso la disaffezione del cittadino verso le istituzioni e su questo terreno che spesso nascono spinte corporative od eversive
E soprattutto con queste realtà che la Democrazia cristiana deve fare i conti se vuole tornare a legittimare la sua centralità nella società prima che nel governo della repubblica opporre dicevamo intervenire subito
Ma al tempo stesso con un progetto che guardi allo sviluppo ma che sappiano contemperare e mediare gli interessi complessivi che emergono dal sociale
Non possiamo ripetere il rischio di un altro ventisei giugno però poi affermare comodamente che la gente non ci ha capito se l'elettorato ci ha severamente punito
Vuol dire che non ha condiviso la cosiddetta linea del rigore amico De Mita ha giudicato negativamente il tentativo rivoluzionate estrema forse meglio interpretato dall'onorevole Craxi avvicina congresso
Certamente nessuno di rovi nessuna di noi pone in discussione l'attuale quadro politico ma nessuno di noi può sfuggire e i nuovi equilibri politici nel Paese vedono sempre più la Democrazia Cristiana esposte al rischio di un isolamento se è vero che tutti i partiti alleati mirato a consolidare le proprie posizione in danno della Democrazia Cristiana
Si dice che non abbiamo un governo socialista ma un governo a guida socialista belle storie io dico così a volte presidente chiudo così a volte spesso in pubblico ci consoliamo neppure
è pur vero amici congressisti però che il governo Craxi vede la sistemazione dei missili a Comiso
E Bettino Craxi il capo del governo italiano che firma il Concordato con la Santa Sede e il governo Craxi che fa esprimere ai vescovi
L'insoddisfazione per il concordato sesso è con Craxi e con un ministro socialista che si spacca il sindacato
Pur con una grave colpa del partito comunista facendo rischiare al Paese nuove più pericolose avventure è giusto onorevole De Mita che riaffermiamo la laicità del nostro partito
Ma non sarà bene opportuno e giusto che riaffermiamo e con atti politici concreti la nostra ispirazione cristiana e soprattutto qui che si misura il nostro confronto con il Partito comunista
Rispetto a una larga base sociale che non può essere come non è solo terreno di riferimento del Partito comunista quando non si perda sul versante dell'eversione
Cari amici
Fallita l'operazione degli esterni è necessario tornare alla fonte recuperare la grande tensione ideale
La vitalità di vita di un rinnovato solidarismo riproponendo la diverse articolazioni sociale ed in particolar modo ai giovani
Le motivazioni per essere sempre più vicini alla DC
Che sappia capire ed affrontare i problemi della loro condizione
Occorre reagire tutti insieme al ventisei di giugno de por mano con immediatezza ad un progetto che guardi allo sviluppo ma che tenga conto al tempo stesso della efficienza e della solidarietà
Chiedere i rischi ai problemi di oggi senza rinunziare a costruire il domani recuperando un rapporto vero ed autentico tra i partiti istituzione società occorre riscoprire la gioia quello Busto nella politica se è vero che essa e e rimane per noi capacità di comprendere e governare le ansie e i cambiamenti di una società se è vero che sai rimane perché per noi democratici cristiani vocazione di servizio
Cari amici
Le scadenze congressuali in cui più partiti il nostro partito si trovano impegnati in queste settimane
Costituiscono un'utile occasione di riflessione sul modo di essere delle forze politiche nei confronti della società delle istituzioni e dei loro reciproci rapporti
Le recenti vicende relative alla Consob alla RAI alla BNL
Confermano la tendenza dei partiti ad occupare le istituzioni attribuendosi funzioni direttamente gestionali svolgendo quindi ruoli che non sono loro proprio
E questo
Nel mentre le stesse forze politiche invece abdicano alla loro peculiare funzione di raccordo di ponte tra società e istituzioni e dal connesso impegno di indicare le Generali linee strategiche
Sostanziale rinuncia quindi al ruolo di progettualità ancora più grave in una fase in cui le grandi trasformazioni in atto anche di carattere tecnico
La rivoluzione informatica e telematica a cui ha fatto riferimento il nostro segretario
Non a incidente solo di carattere tecnico ma sta influenzando il modo stesso della nostra vita prova qua conseguenze su tutti i problemi da quelli interni a quelli internazionali
Quello che sembrava domani è diventato oggi già oggi infatti oltre il cinquanta per cento della forza occupate nel terziario
Tra meno di vent'anni si stima che le secondario rimarranno tra il quindici e il venti per cento di addetti cioè poco più di quelli che attualmente sono collegati al prima
Rispetto al trentasette per cento gli addetti all'industria attualmente con riflessi di enorme importanza evidentemente non sono nel campo strettamente comico ma anche gli affetti di disaggregazione delle vecchie classi gruppi sociali
E di aggregazione e formazione di nuovi ceti e gruppi
Sempre più si evidenzia come molto più scarso per il passato sia il peso dei beni materiali
E sempre più si accresca il valore aggiunto dato dal prodotto dell'intelligenza dalla capacità dell'intelligenza di trasformazione e di organizzazione
E tali trasformazioni d'altra parte si accompagnano mutamenti sociali
Che non solo hanno visto un positivo superamento degli schematismi ideologici ma anche il pressoché totale di San coraggio da valori autentici gli unici che avrebbero la forza di consentire anche a livello politico una necessaria sintesi di fronte a fenomeni così complessa
E quindi tali innovazioni pongono alle forze politiche è una sfida
Prima ancora che sul come queste forze politiche potranno governare democraticamente un modello di sviluppo
Con caratteri così diversi sul sei le medesime forze politiche avranno la capacità di esercitare un'adeguata guida del nuovo modello e l'alternativa lo si ricordi
Per il futuro dell'uomo sarà sostanzialmente decisa altrimenti a livello del tecnocratico nella ristretta e sedi di organizzazioni economiche e fondazioni scientifiche privata
Di fronte ai ritardi culturali del partito all'atterraggio non esita procedurale di alcuni meccanismi istituzionali
Forte e la tendenza tecnocratica di restituire efficienza alla gestione politica ridimensionando l'importanza del consenso e delegando il potere in me invece
D'altra parte
Una tale tentazione rischia di collegarsi
A seguito dei citati i comportamenti di occupazione delle istituzioni da parte delle forze politiche
Ad una posizione di rigetto propria di consistenti strati di opinione pubblica non tanto verso l'abuso di potere dei partiti quanto purtroppo ho perso i partiti tout-court
E quindi la riscoperta del proprio corretto ruolo da parte delle forze politiche
Corrisponde ai generali interessi democratici sia nel senso del rispetto dell'autonoma sfera delle istituzioni e del loro corretto funzionamento
Sia nel senso di nuova capacità progettuale delle stesse forze politiche nella scienza né tanto meno l'acqua l'economia sono neutre rispetto ai bisogni sociali
La via democratica ancora oggi non può non passare attraverso una grande capacità di risposta dei gruppi politici ai problemi della società
Certo che anche nuove regole istituzionali soprattutto nel Breve possono essere importanti
Considerata anche la difficoltà delle forze politiche a realizzare la ripresa rapida e adeguata del loro ruolo
E possono quindi svolgere quest'uomo queste regole come ha ricordato il segretario una funzione unificante però l'impegno per nuove regole non può essere esaustivo sia in riferimento ai problemi sia in riferimento ai valori mai solo un punto e di partenza
E d'altra parte anche per realizzare nuove regole soprattutto nuove regole unificanti e necessario a monte una precisa ed ampia volontà politica dei partiti nel Parlamento e nel Paese
Le regole infatti non dobbiamo mai dimenticarlo non sono a secco dite ma sono in qualche misura collegate ad un disegno ad un Progetto
Come testimoniano l'esperienza della costituente della Costituzione
E tale larga convergente convergente volontà politica
E in misura consistente ancora da costruire
Per nuove regole come dimostrano i lavori della commissione istituzionale proprio perché i problemi istituzionali non sono separati da quelli di merito
E ciò quindi non in termini accademici ripropone in termini reali la necessità del consenso sul progetto di fondo
E quindi la necessità del dialogo del confronto la ricerca delle convergenze che queste prevalgano sui pericolosi di flussi verso le pregiudiziali verso la radicalizzazione verso lo scontro
Su cui oggi noi assistiamo a pericolose tentazioni
Naturalmente con il nuovo devono confrontarsi oltre che le forze politiche anche le forze sociali i sindacati
Illuminante a questo proposito e quanto ha dichiarato un uomo certamente ne estraneo né ostile al mondo del sindacato Vittorio Foa
E gli ha detto che sul costo del lavoro il sindacato è perdente perché si batte in una logica difensiva come se la lotta all'inflazione fosse un sacrificio da fare all'avversario e non un problema proprio del lavoratore
Per il futuro aggiunge Foà mi immagino un sindacato sempre all'offensiva
Per risolvere i problemi dello spreco delle risorse del deficit dell'INPS dei servizi pubblici costosi e inefficienti ma cari amici
Se noi vogliamo questo se noi vogliamo dei sindacati lo si faccia carico anche di questa esigenza generali di un quadro generale non dobbiamo essere contraddittori non dobbiamo contemporaneamente negare al sindacato un qualsivoglia ruolo di soggettività politica
Se vogliamo che il sindacato si faccia carico di esigenza politica generali dobbiamo riconoscerli anche un ruolo di soggetto politico certo
Un ruolo a questo proposito ha precisato
Di un soggetto politico test in tali questioni è un ruolo positivo di concertazione e non di decisioni definitive
Ma i problemi di regole come si è visto sono strettamente collegati a quelli di merito di contenuto
E ogni partito devi appunto sforzarsi di elaborare la propria proposta risposta alle trasformazioni ai problemi della società
Ponendosi contemporaneamente in ascolto rispettoso nei confronti della ventesima
Per quello che ci riguarda io vorrei brevissimamente toccare solo alcuni punti sulla tematica economica sociale difatti sono i fatti ora a testimoniare
Che come non può esserci uno sviluppo con interventi dirigisti ci e burocratici
Così anche uno sviluppo lasciato a se stesso di carattere solo quantitativo chi abbia come fine ultimo la produzione per la produzione
Uno sviluppo di questo tipo non paga ma non soltanto per quanto riguarda il deboli ma anche in termini generali
E sintomatico l'esempio di paesi per esempio di questi giorni di questi mesi dotati di risorse energetiche di grandi risorse petrolifere
Che hanno condotto uno sviluppo lasciato a se stesso solo di carattere quantitativo di oggi si ritrovano imposizioni in situazioni fallimentari
Occorre certo affermare l'importanza del mercato ma occorre anche sottolineare che il mercato deve avere delle regole e le regole a loro volta vanno finalizzate ad un modello di sviluppo qualitativo per motivi ideali ma anche per ragioni strettamente economiche come l'esperienza di questi giorni ci dimostra secondariamente non è possibile separare l'interno dall'esterno
L'interconnessione l'interdipendenza tra le diverse realtà economiche sociali politiche nazionali e internazionali impongono a tutti di entrare in una logica mondiale
E giusto certa quanto ha detto il segretario inserire sempre più la nostra economia nell'ordine internazionale ma contemporaneamente è necessario operare
Perché questo sia veramente tale e non un disordine nobilitato dalla legge del più forte come è attualmente
La solidarietà oggi non è solo un'esigenza ideale
Ne riguarda solamente i Paesi del Terzo Mondo ma è un'esigenza reale e ci tocca direttamente
In questi giorni l'argomento forse più discusso più più dibattuto di politica interna è quello del contenimento del costo del lavoro ai fini del contenimento dell'inflazione
Ma possiamo contemporaneamente allora dimenticare in termini reali e non soltanto ideali e per quanto riguarda l'inflazione nel mille novecentottantatré in Italia
Su quindici punti almeno tre sono stati determinati da un fattore esterno cioè dalla lievitazione del dollaro
La solidarietà a quel passaggio obbligato il processo di integrazione europea
Appunto non solo per motivi ideali ma anche in termini di necessità oggi c'è una grande domanda di Europa sia all'interno del continente sia all'esterno dei Paesi emergenti dei Paesi del Terzo Mondo
Nei fatti oltre che per motivi ideali all'interno perché noi in termini monetari non possiamo reggere
Alla concorrenza dell'area dello yen e del dollaro se non ci diamo un processo di integrazione anche su questo piano e sullo stesso problema dell'occupazione
Non sarebbe mai adeguata una politica condotta dai singoli Paesi
E contemporaneamente non fosse condotta a livello di concertazione europea anche per le conseguenze che altrimenti si avrebbero sull'economia dei singoli Stati sul problema della bilancia dei pagamenti sul problema della competitività delle aziende per il contenimento del costo del lavoro
E sul piano Esterno c'è domanda di Europa
Grande ma grande come polo di pace non in termini di armamenti
Per i quali del resto non avremmo neanche a risorse finanziarie sì oggi dieci si stanno litigando per aumentare di qualche milione di unità di conto per politiche indispensabili industriali e tecnologica il proprio bilancio
Assolutamente assurdo pensare un'autonoma difesa
Militare non è questo che ci chiedono gli interlocutori esterni di una Europa e sia grande in termini di unità interna e di polo di pace all'esterno ma per essere coerenti a queste affermazioni allora dobbiamo fare sì che una realtà come il PPE questa realtà non viva soltanto di ordini del giorno
Ma questa realtà motivo di esistere al motivo che permanga una nostra presenza all'interno
Solo se questa organizzazione politica riesci a fare sia far decidere i propri uomini di governo i propri uomini di Stato Pia il proprio interno nel proprio seno
Attraverso comportamenti coerenti e non più due dilatori nel processo di integrazione e di pace
E l'Europa d'altra parte non è il punto determinare ma passaggio fondamentale sia per i rapporti nord sud dei per i rapporti Est Ovest
Fra loro strettamente collegati
Il problema centrale è quello della pace ma non di una pace purché sia
è una pace che per essere vera ha bisogno non solo di assenza di guerra ma anche di un progressivo disarmo anche qui sono infatti non solo le motivazioni ideali a mettere in discussione il nostro tradizionale concetto di sicurezza
Infatti l'accrescimento e non la diminuzione dei rischi di guerra e si è verificata in quest'ultimo periodo pone la necessità di superare decisamente identificazione che troppo spesso si fa anche tra di noi sicurezza uguale sicurezza militare uguale logica e prassi del più uno in termini di armamenti questa non mi ha portato ha possibilità di maggiore pace a diminuzione dei rischi di guerra ma un venti di rischi di guerra
La sicurezza vera ce lo testimonia con la sua azione il ministro Andreotti e quella di carattere data quella dal carattere politico del negoziato della trattativa
Ciò porta a considerare a mio avviso non definitivamente chiuso il problema dei missili al contrario induce a sottolineare l'esigenza di ulteriori riflessioni sulla questione
Tenendo anche conto che è indispensabile valutare adeguatamente quali conseguenze può avere anche sul piano della sovranità nazionale della distribuzione dei poteri questa installazione dei missili
Problemi istituzionali quindi depongono anche queste questioni degli armamenti
Che non possono essere visti questi problemi istituzionali solo di una prospettiva a livello nazionale e neppure solo europeo a livello mondiale oggi occorre
Un diverso
Modo di porsi delle istituzioni diverse regole
Anche a livello mondiale se non vogliamo assistere continuamente non soltanto alle tensioni relative la pace ma le guerre del cast doppia quella dei tassi a quella del dollaro a quelle del commercio cari amici
Queste considerazioni molto sintetiche mi sembra evidenziano come i dati di cambiamento e di novità
Portino a riconsiderare non tanto i valori autentici nostri di tradizione dicano di cattolici democratici
Quanto piuttosto quanto abbiamo indebitamente mutuato da posizioni dirigistiche ma soprattutto da posizioni neo liberisti che tecnocrati che
I nostri valori di solidarietà di sviluppo in termini qualitativi di pace vera d Europa sono oggi come mai esaltati dalle innovazioni
E quindi è sempre più evidente come solo coniugando questi valori con i cambiamenti in atto la DC può elaborare una proposta credibile
Poco confermare nei fatti seppure in termini nuovi la sua caratterizzazione di partito popolare
Se noi riteniamo come riteniamo ancora oggi essenziale questa caratterizzazione e non solo nell'interesse del nostro partito ma quello che vale molto di più
Queste di peculiarità Partito popolare non di sinistra a servizio del quadro generale politico del nostro Paese
è necessario che pur confermando la piena disponibilità
A dare precise indicazioni agli elettori circa le alleanze post elettorali evitiamo le ipotesi di apparentamenti elettorali
Che possono portarci in termini quantitativi e qualitativi imposizioni subalterne all'interno di un polo moderato e sempre in coerenza con la caratterizzazione popolare del nostro partito e giusta la precisazione di rigore
Non qualche sia ma perequato e finalizzato all'occupazione
Ma per essere
E sono alla conclusione presidente per essere in concreta coerenza a questo dato bisogna aver presente che non esiste solo una reale ma semplicistica s'è vista di per sé sola sostanza
Distinzione tra un'area debole di disoccupati emarginati da una parte e un'area a forte di occupati dall'altra
Esiste una c'è una terza area di determinati gruppi caratterizzati dal privilegio e caratterizzati molto spesso dal parati dal parassitismo
Noi non dobbiamo dimenticare Granger pisside molteplici indagini hanno evidenziato come nel nostro Paese negli ultimi dieci anni si sia allargata da una parte la fascia dei detentori dei redditi minimi
E al polo opposto ci sia stata un'ulteriore concentrazione di ricchezza di ristrette fasce di cittadini
Un rigore vero quindi non può essere a senso unico non lo può essere
Non solo per ragioni di equità ma anche per ragioni di indispensabili Effetto è risultato di manovra economica non può esserci
Per risultato indispensabile in termini di consenso stiamo attenti che il decisionismo non è grave soltanto in termini di metodo ma il decisionismo per sua stessa natura tende anche a colpire a senso unico anche in termini di merito ed è esempio in questi giorni la questione costo del lavoro costo del denaro
Abbiamo assistito ad alcune posizioni che hanno esaltato un decisionismo frenato sfrenato in termini di costo del lavoro è il giorno dopo invece hanno sostenuto una posizione assolutamente opposta
In termini di costo del denaro lì dove le condizioni tecnico economiche tecnico-giuridiche consentivano molto di più l'intervento
Questo conferma che i rischi del decisionismo non solo solo in termini di metodo verso lo anche in termini di contenuto
E quindi
Noi dobbiamo portare avanti un progetto per per l'equità riesca a realizzarsi perché attraverso l'equità acquisisca il consenso
I problemi della Società d'altra parte che sono alla base di questo progetto sono anche alla base del rapporto tra le forze politiche o comunque o comunque
Sono anche alla base delle forze politiche noi dobbiamo porre
Se non vogliamo ritornare a lottizzazioni come motivo di convergenza e al progetto iniziali ideologiche come motivo di divergenza noi dobbiamo tornare ai problemi anche come motivo di parametrazione dei problemi della società su questo devono confrontarsi
Devono convergere le forze politiche sui problemi della società
Perché come ci ha insegnato Moro come ci ha ricordato Zaccagnini noi siamo il partito delle istituzioni ma dobbiamo essere insieme anche partito degli attentati
Io
Io so che gli amici di esproprio
Sì Presidente ma non ti preoccupare io so che gli amici di Scotti senza la mia guida si sentono un po'soli e quindi la loro rabbia e proteste
Cari amici del congresso
La sostanziale unità
Che il partito sta ritrovando come condizione essenziale
Per il rilancio della propria iniziativa
è stata più volte ritenuta la causa di un dibattito stanco e inadeguato al punto da far ritenere da parte di qualcuno che sarebbe stato più utile rinviare addirittura il nostro congresso
Questo modo di ragionare
E la testimonianza della testimonianza forse più vera di una sorta di pigrizia mentale che rischia di prendere molti di noi abituati per troppo tempo nel passato a dividerci o a unirci solo su problemi di schieramenti interni
A partire dal maldestro tentativo di Palazzo Giustiniani per non andare oltre nel tempo questo è stato un modo semplificante dei nostri problemi
Disabili trovandoci tutti forse alla necessità di offrire risposte concrete alle tante domande concrete che salgono dal paese
Ed è il Paese lentamente ha evidenziato una crescente insofferenza verso i partiti verso tutti i partiti verso il loro intervento in tutti i settori della vita civile
E questi amici del progresso rischia di essere con l'andar del tempo il punto di rottura del nostro sistema democratico
Un punto di rottura che potrà anche svilupparsi senza strappi apparenti lasciando in vigore le regole informali del gioco democratico
Ma spostando i poteri reali verso le lobby nazionali e multinazionali sempre più in grado di controllare
La vita di ogni Paese attraverso la diffusione del proprio potere nei gangli vitali della economia dall'informazione e dei corpi separati dello Stato
A questa crisi che parte da lontano e non certo dalla primavera dall'ottantadue si risponde ritrovando tutti insieme il giusto di leggere più attentamente le tensioni e i movimenti reali esistenti all'interno della società
Una società come quella italiana Conforti vitigni di cambiamento nelle quali i costumi e le professionalità mutano
Radicalmente e globalmente con una rapidità insospettata
Tanto da far pensare che ciascuno dei a ciascuno di noi oggi è chiamato a vivere più volte in una sola vinta tali e tanti sono i saranno i cambiamenti che saremo costretti a registrare e ad accettare
Una società nella quale rischiano di realizzarsi potenti flussi
Di analfabetismo di ritorno che interesseranno milioni di lavoratori e dice di dirigenti nelle strutture produttive nei servizi con il rischio in tal modo di un pericoloso contrasto
Tra una grande quantità di occupati analfabeti e un altrettanto grande quantità di disoccupati alfabeti
Una società che registra nel solo Vicariato di Roma per l'ottantadue venticinque mila morti ufficiali a fronte di cinquanta mila nascite sei mila divorzi a fronte di quindici mila matrimoni
è una società profondamente diversa da quella che noi stessi siamo portati ad immaginarsi
Una società amici del progresso nella quale il sei per cento delle famiglie controlla ancora il quarantadue per cento delle ricchezze reali del Paese
è una società che conserva il fa proliferare nel suo seno squilibrio economico ci e territoriali inaccettabili per un grande partito come il nostro
Un attimo una società nella quale molte distendono i propri privilegi
Organizzando sempre di più gli interessi forti contro uno Stato sempre più disarmato dinanzi ai gruppi di pressione e finisce per rappresentare plasticamente
Il lento declino di un ruolo guida del sistema dei partiti lasciando così aperto il campo del governo reale del Paese
Ai localismi alle grande corporazioni alle grandi lobby finanziarie di questi due amici del progresso dovremo parlare senza pensare di riscoprire il gusto solo intorno ad una inesistente contrapposizione
Ma discutendo invece di come dobbiamo ricollegarci i processi reali presente nella nostra società per poterli guidati ed orientali verso approdi di più salda natura democratica
E qui risiede
La peculiarità della nostra azione politica perché i soldi noi incombe non solo l'obbligo comuni ad ogni partito
Di offrire alla nazione risposte praticabili sul terreno dello sviluppo e delle garanzie democratiche ma anche quella di fare emergere nella società degli anni novanta
Un sistema di valori capaci non solo di dati alla nostra gente una professionalità nuova
Ma di costruire anche una nuova umanità in grado di governare politicamente e non soltanto produttivistica mente i processi di cambiamento in atto ecco questo è il terreno sul quale misurarsi e sul quale battere le tante devianze individuali e collettive come la droga e la violenza ma questo nuovo modo di fare politica
Richiede un partito nuovo un partito capace di trasformare la propria obsoleta struttura organizzativa
Su il cui controllo peraltro oggi si fonda tanta parte del potere interno del partito e dal quale nessuno di noi può dirsi strane un partito nuovo operatività Lizzie dando loro ruolo il significato l'azione di tanti amici che costituiscono nelle comunità locali nelle cooperative e nei luoghi di lavoro
Una militanza reale e che rappresentano un legame tra un freddo con il complesso della società italiana
Sol per rifarci estimo portatori di un programma non elabora con i centri studi di qualche organizzazione parallela
Su questo terreno amico segretario il ritardo e ancora notevole e i margini di tempo sono sempre più ristretti
Mentre l'esigenza diviene più pressante che mai
Ma questo compito immane per i problemi che comporta e per gli interessi che dovrà lettere amici del congresso non può essere affidato solo illuministica mente alle intenzioni o alla volontà del segretario
Ma può e deve essere il frutto di una scelta collegiale
Nella convenzione che ho tutti insieme gestiremo il luogo per il Paese chi chiede o saremo spinti sempre di più certo tutti insieme ad amministrare un potere decadente residuale
Ma da sempre nelle società democratiche il partito modella se spesso sul disegno istituzionale che propone per il governo del Paese
Ecco perché i problemi istituzionali e la struttura del partito
Sono temi che si intrecciano e per certi aspetti si condizionano da sempre abbiamo contrastato tentazioni presidenzialisti
Sia nel partito cioè sul terreno delle istituzioni repubblicane ritenendolo in ogni caso semplificatrice di una esigenza vera sentita nel Paese nel partito
Quella di una domanda di governo tanto più forte quanto più segmentata per dirla il linguaggio sociologico appare la realtà del Paese e del partito
Rispondere a questa esigenza scrivi Brando la risposta sul versante dell'efficienza ma penalizzando quello democratico non solo non appartiene alla tradizione dei cattolici democratici ma finirebbe per essere una risposta politicamente sbagliata
Se questo è vero però amici è altrettanto vero che è finita nella coscienza del Paese prima ancora che nella nostra consapevolezza la stagione dell'immobilismo o delle crescenti lentezza
Ha ragione l'onorevole fornite quando dichiara che sul decreto del Foscolo del lavoro non sono tanto in discussione i tre punti della scala mobile
Quanto le nuove regole del gioco che devono far carico alla maggioranza esistente nel Parlamento e nel Paese della capacità di saper decidere
Ma la decisione passo nel Paese nel Parlamento
Tra opzioni programmatiche alternative e l'onorevole Formica non fa altro che confortare la proposizione democratica cristiana del bipolarismo che cosa profondamente diversa del bipartitismo perfetto imperfetto Versilia
D'altro canto amici lo schema bipolare non è forse quello sul quale si è retta la vita politica nei primi venticinque anni della nostra esperienza repubblicana
Quando il centrismo prima il centrosinistra poi costituirono pozioni politiche e programmatiche alternative alla proposta politica egemonizzata dal partito comunista
L'isolamento in cui si si trova la Democrazia cristiana all'indomani delle lezioni del settantacinque e la crisi politica di quegli anni nasceva anche dalla rottura di questo stemma bipolare
I partiti laico socialisti tentarono di rispondere a quella rottura proponendo se stessi come nuova centralità ma fallirono perché impossibilitati a costituire intorno a se stessi un polo programmatico e politico che fosse realmente alternativa alla sinistra comunista
Lo stemma bipolare però amici dal progresso non è ne dev'essere sinonimo di scontro politico e sociale
Esso al contrario rappresenta il terreno sul quale è più facile e più giusto per tutti costruire una politica comprensibile per la gente
Basata su opzioni chiare programmatiche e su di esse sviluppare un confronto costruttivo quell'altra grande forza popolare alternativo alla Democrazia cristiana certe niente è immutabile ma oggi questa e la lunga stagione politica che ci è dato vivere questo è il modo reale per coniugare l'esigenza di mantenere da un lato in vita un sistema proporzionale
E dall'altro di garantiremo la governabilità vera non fondata su ruoli e centralità contrattualistica mente conquistati
E in questo contesto la presidenza Craxi non prostituisce un'abdicazione dal nostro ruolo di partito di maggioranza relativa ma rappresenta solo una modalità diversa con cui si realizza il ripristinato schema bipolare
Ed in questa chiave l'alleanza Penta partitica assume quel respiro strategico necessario a guidare il Paese in un momento di grande difficoltà ma
Tutto questo non basta
Dinanzi a noi sta all'interrogativo pressante di recuperare al sistema politico nel suo complesso capacità e rapidità di decisioni per essere al passo con la società che cambia
Ed in questa direzione la Commissione bicamerale per i problemi istituzionali rappresenta il fatto di maggior rilievo della nostra esperienza repubblicana e tosti teorici il terreno più vero e più in media otto opere un dialogo costruttivo e decisivo per il nostro sistema democratico anche con l'opposizione comunista
Ma il nuovo e più moderno ordine democratico non sarà possibile amici se non vi sarà anche un diverso governo dell'economia
Che sappia offrire agli interessi contrapposti non una mediazione contrattualizzata quando una proposta in grado di rappresentare il sostenere gli obiettivi generali all'interno dei quali ciascuna spinta anche quelle che hanno meno forza e quindi meno voce possono trovare il proprio quelli no ma anche la propria soddisfazione
Una politica economica insomma che ponga al centro della propria strategia il superamento del dramma occupazionale che Totò ormai da vicino la maggioranza delle famiglie italiane
Troppe voci al mito De Mita e troppi interessi hanno volutamente confuso il ruolo ed il significato di un rigore
Che trova la sua unica giustificazione sesto momento per la ripresa del processo di accumulazione e quindi di rilancio degli investimenti e dell'occupazione
Ma troppo timida è stata spesso la risposta complessiva del partito alla fondamentale esigenza di equità sociale
Una politica dei sacrifici non può limitarsi ad enunciazioni generiche o a varie promesse nel mentre giustamente si appresta a contenere i redditi da lavoro dipendente
Una politica dei sacrifici non può esaurirsi nel contenimento di un solo tipo di reddito
Essa non sarà mai credibile
Mai sufficiente per garantire sul terreno sociale su quello economico la ripresa produttiva se non è in condizione di richiedere sacrifici analoghi acque percettori di redditi o possessori di ricchezze
Meno toccati dalla crisi economica o addirittura avvantaggiati dall'alto livello inflattivo di questi anni
E noi e tonno il governo su questo specifico versante rischiamo di essere ancora indietro
La nostra timidezza a parlare di queste cose
Rischia di rendere più forti o almeno meno deboli quelli che nella realtà del paese invece sono veramente indietro
Come la sinistra politica e la sinistra sindacale The sembrano attardarsi in maniera velleitaria sulla falsa sponda del mantenimento a tutti i costi dei livelli di reddito per una fascia sempre minore
è sempre meno difendibile di occupati
Dimenticando l'esigenza prioritaria di dare una speranza a quanti nel Mezzogiorno e nel Paese sono alla ricerca della prima occupazione
Ma parlare di vincoli amici di equità sociale da inserire come elemento essenziale nella manovra che ore economica significante porli al centro dalla nuova strategia di sviluppo i giovani è il Mezzogiorno che sono gli anelli deboli del nostro sistema di sviluppo
La logica dei bacini di crisi
Contro la quale in verità abbiamo registrato all'interno della maggioranza di governo
Una battaglia quasi solitaria della Democrazia cristiana e amico Marinetti hai parlato dei giovani della Campania della Sicilia e della Calabria abbiamo registrato nella sulla battaglia dei bacini di crisi il silenzio del sindacato
Quella è la logica e la logica insidiosa dei due tempi cioè riscopre con il Piano giovani un nuovo assistenzialismo per il Mezzogiorno
Destinando invece risorse alla ristrutturazione degli interessi forti del nostro apparato produttivo nelle aree a forte concentrazione industriale a nessuno amici
A nessuno sfugge la esigenza di intervenire anche nelle aree tradizionalmente forte del nostro sviluppo industriale
Ma la strategia dall'impresa se non pone al centro dell'intervento ordinario il Mezzogiorno
Riproporrà l'errore storico contro il quale da quarant'anni combattiamo e che mai potremo vincere se gli unici strumenti saranno quelli necessari ma insufficienti dell'intervento straordinario per spenta peraltro apprendere tono e vigore
Amici per una linea di questo genere però è indisse è indispensabile
Realizzare intorno a De Mita una unità
Realizzare intorno a De Mita una unità vera
Cioè faccia rapidamente giustizia
Delle vecchie incrostazioni del potere organizzato ma sappia anche caro amico segretario contestualmente garantire lei specificità di posizioni politiche diverse che costituiscono la grande inesauribile ricchezza di un vero grande partito di popolo
Ma
Signor presidente
Cari amici
Durante
Il dibattito precongressuale
E anche un po'qui
Ci siamo bloccati fino alla noia per stabilire a priori
Se dovessimo essere fra l'altro partito di proposta o partito di mediazione
Ora anche sotto questo profilo si capisce subito in che cosa dovremmo rinnovare il PCI
Passare da questa incapacità di definire tutto come se fossimo estranei hanno gli stessi
Alla capacità più modesta e più produttiva di definire qualche cosa
Ciascuno secondo le proprie capacità
E ricollegandoci al nostro patrimonio ideale
Tramandato cita i grandi che la DC ha avuto
E io in questo momento
Penso ago nella penso a valori
C'era talmente
Le singole cose in politica vanno collegate ad un disegno
Ma non c'è dubbio
Che anche il disegno diventa preciso secondo il modo di cogliere i problemi soprattutto quelli che non sono soltanto tecnici ma sono politici
Perché rivelano interessi perché esigono soluzioni fondate su principi su valori
Ora c'è un problema
Che ha questa capacità
Di fare da cartina di tornasole per verificare l'orientamento complessivo di un partito come il nostro
E sono lieto di rispondere implicitamente
Alle cose che qui ha detto ieri Marini della CISL
Ed è il problema fiscale
Un problema che mi azzardo a trattare in questa sede
Anche per le mie capacità professionali
Volendo dare una testimonianza di come si possa essere attenti alla politica partendo dalla propria esperienza di lavoro e di studio
è un problema diceva Vannoni
Ne è comodo né simpatico un mio amico ha detto quando comincia a parlare io mia innesco perché il fisco è brutto ma è un problema di forte rilevanza politica e morale
Che da solo è idonea a mostrare
Che cosa significhi affrontare su un terreno specifico dominato dalla tecnica il delicato problema dei rapporti fra Stato e cittadini e ancora più delicato fra cittadini e cittadini
Cari amici non è un mistero per nessuno che in questo Paese è un Paese profondamente diviso anche sul piano morale
Non bastano il Mundial
Non basta azzurra a unificare ci moralmente
Non basta neppure la simpatia verso una istituzione che sembri la più legata al popolo una istituzione da preferire alle altre
Questo Paese non si salva diceva Moro se non arriva una nuova stagione dei doveri
E quando si parla di fisco
E quando si parla di fisco si può pensare a qualche cosa di incomprensibile
E qui voi sto ricordando Vannoni io voglio dire cose semplici intelligibili dal nostro partito
Dicevo Vanoni non vi è possibilità di un ordinamento democratico senza un ordinamento tributario serio e ordinato
E gli ricordava che nelle discussioni internazionali qualche volta gli avevano detto ma
Voi cattolici
Non avete questa sensibilità per lo Stato
Voi amate il quieto vivere indipendentemente dalla solidarietà con tutti i cittadini
Naturalmente Vanoli che spingeva questo giudizio ma quando egli trovava incomprensione rispetto al tema del fisco
Si chiedeva se non rischiava di apparire uno svizzero oppure un protestante anziché un cittadino cattolico italiano
La concezione che Vannoni aveva dei tributi era tutta moderna
E gli diceva
Se vogliamo continuare a riposare sulla proprietà privata sulla libertà economica
Sulla libertà politica
E quindi non vogliamo ricorrere ad altri criteri
Ed era chiaro che quando Vannoni parlava di altri criteri l'altro criterio era il comunismo
Il problema fiscale
Non è sono tecnico
Ma è un problema morale e politico perché si tratta di dare a ciascuno quello che gli spetta e di creare le basi di una società onestà
Il dovere fiscale quindi come dire dovere di sotto di solidarietà
E in questo modo è stato presentato anche nella relazione del segretario
Giustamente la migliore dottrina tributaristi Ca'ha ricondotto il dovere fiscale fra i doveri di solidarietà
Politica economica e sociale
Posti da quell'articolo due della stessa carta costituzionale e che fu voluto dai costituenti cattolici penso a la Pira
Vannoni riteneva che è un'alternativa al comunismo si legis si ci legittimasse anche con una concezione dell'imposta
Quale espressione di quella solidarietà politica tra gli individui e le classi
Per instaurare la quale egli diceva siano ascesi nella vita politica
Io credo che se ciascuno di noi
Scende se nella vita politica
Per un obiettivo analogo a quello per il quale pannoloni scese nella vita politica la crisi della democrazia cristiana sarebbe già risolte
Ora
Vannoni poneva delle condizioni precise
Tuttora valide perché il sistema tributario assolva ai suoi compiti
L'imposta deve essere sopportabile
Non deve scoraggiare a produrre di più
Il sistema tributario
Deve fondarsi su un rapporto di fiducia
E di collaborazione tra cittadino e Stato
Che è solo un aspetto particolare di quel rapporto di fiducia che in ogni regime democratico deve intercorrere fra cittadino e Stato
Non è sufficiente gli diceva
Risolvere il problema con delle pene
Ma il soggetto sta nel creare una persuasione politica e morale il primo passo quindi deve essere fatto dall'Autorità stabilendo un rapporto di fiducia col cittadino
Ora la riforma è stata fatta molte cose sono state fatte
Ma quegli obiettivi posti da Vannoni rimangono ancora inattuata
Ma indipendentemente da singoli rilievi
Vi sono alcune considerazioni di carattere politico
Che devono interessare un congresso come il nostro
E
Per rispondere
Ai problemi che qui Marini a posto
Con vigore
Ma con superficialità
Una superficialità non certo arricchita da queste interruzioni
Ricorderò che oggi
C'è il problema della tassazione dei redditi dei lavoratori
Più precisamente la diversità di trattamento
Sia quella prevista dalla legge a favore dei lavoratori dipendenti sia quella consumata in violazione della legge dai lavoratori autonomi
La riforma
Aveva posto con forza il problema della parità di trattamento
A parità di reddito parità di trattamento
Ma poi sono intervenute e su queste cose dovremmo riflettere sia il sindacato che il partito sono intervenute delle distorsioni
Che sono le seguenti
La forza organizzativa del sindacato
E la tassazione per ritenuta dei redditi di questa categoria
Dove non è possibile l'evasione
Produce una legislazione di favore per i lavoratori dipendenti
E qui
A parità di redditi accertati
Il lavoratore autonomo paga di più del lavoratore dipendente
Ho detto
Cari amici ho detto a parità di redditi accertati
E qui si rinviene la seconda causa
La maggiore facilità
Per i redditi di lavoro autonomo visti fuggire a tassazione
Porta e qui sta la distorsione legislativa a continui tentativi talvolta riusciti di discriminare legalmente le due categorie insomma
Anziché come doveroso
Secondo
La vostra esigenza
Di eliminare le cause organizzative e tecniche della evasione
Che esiste il legislatore è venuto a favorirla
Quando ha accentuato la discriminazione sotto la spinta del sindacato
Ai quali ha finito in tal modo per delegare non solo la tassazione dei lavoratori dipendenti ma l'intera tassazione ecco la spiegazione caro Marini
Di un compito che il alquanto che al sindacato non compete ma che compete al Parlamento
Da queste premesse è nata una politica tributaria che non solo tende a diventare lotta sociale band lesse rimessa alla costituzione e al Parlamento ma che si illude di risolvere il problema della sperequazione modellando su di questa una sperequazione di diritto la lotta all'evasione non si combatte con la discriminazione legale che non serve
Mario organizzando la pubblica amministrazione
Anche qui cari amici
Se siamo attenti al rapporto politica istituzione noi dobbiamo respingere la politicizzazione del fisco intendo riferirmi ma ormai anche i comunisti la respingono
La collaborazione dei Comuni all'accertamento e la istituzione dei superispettori
Due iniziative
Che aveva non solo come scopo l'indebolimento dell'amministrazione centrale come è noto la collaborazione dei Comuni delle grandi città
Quasi tutti caratterizzate dallo stesso colore politico è venuta incentrandosi sui consigli tributari modellati come organismi politici
E stato invocato a Toronto il principio della partecipazione
Perché ci vuol poco a capire che quando una legge tributarie fatta c'è un solo problema quella di attuarla secondo le regole dello stato di diritto
Perché
In un regime democratico non è consentito l'accertamento in piazza
Che si concretizza con la pubblicazione della delibera della giunta comunale
All'albo pretorio in un procedimento che dovrebbe essere caratterizzato dal segreto d'ufficio senza che l'interessato possa difendersi dall'accusa di evasione fiscale che subito rimbalza sulla stampa
E può rispondere solo a preoccupazioni di partito non certo a quelle della giustizia fiscale
Ecco perché caro Marini
Noi ci troviamo di fronte ad un vicolo cieco
Essi
La crisi di scale
E in altri Paesi è caratterizzata dall'irrigidimento di specie che non può essere alimentata da un fisco che lì funziona assume da noi una fisionomia del tutto particolare non siamo arrivati neppure a raggiungere il livello che in altri Paesi è ritenuto sufficiente e veniamo al nostro partito e concludo
Il discorso è semplice
Malgrado noi abbiamo avuto intelligenti i ministri delle Finanze
Dopo Vannoni non abbiamo più avuto una politica tributaria
Non tanto come armamentario tecnico ma come insieme di elementari principi orientati
E se è vero cari amici
Che la politica tributaria
E la pietra angolare dello Stato democratico
E che essa è parte integrante della politica economica della quale non può costituire la gamba zoppa come diceva Andreatta
Allora e la nostra capacità politica complessiva che deve essere riesaminata
Pur essendo il partito di Vanoni
La DC dall'impressione di non avere una politica tributaria ma di rifarsi esclusivamente alle indicazione del governo in carica
O per una critica difesa d'ufficio o per contrastarla in Parlamento
Facendo ingiustamente la parte di chi tenda di sabotare le iniziative governative nell'interesse di questa o quella parte
Io non condivido il giudizio di quel deputato il quale diceva che noi una politica tributaria non dovremmo averne ma intanto i provvedimenti passeranno e secondo una prassi che chissà che si va sempre più consolidando noi abbiamo la colpa di tutto il negativo non abbiamo il consenso di chi vuole sfuggire alla scure del fisco ma non abbiamo neppure il consenso di chi vuol fare la lotta all'evasione
E in politica fiscale
Il rigore è per definizione equità in una società matura in una economia matura o un partito come la Democrazia Cristiana il quale avanza il diritto a concorrere al governo del paese non può non ha vere una politica tributaria
E che intendo per politica tributaria intendo
In quei intendo un prelievo che sia sopportabile
Con aliquote che vadano riviste ogni anno e ponendosi il problema dell'incidenza della inflazione per tutti i lavoratori
Una politica che sia caratterizzata da un rapporto di collaborazione fra Visco e contribuente
Con accertamenti motivati e col potere del giudice di pretendere di sospendere le pretese infondate
E con la possibilità di condannare l'amministrazione finanziaria al pagamento delle spese
Ora il partito
Così come
E in grado di esprimere queste strutture la risposta e no
Allora il rinnovamento prima di passare dagli esterni devi ricominciare da qui
Cominciare a capire rendendosi conto che anche l'organizzazione è un fatto di cultura non è attivismo le correnti se hanno qualcosa da dire non hanno bisogno di essere autorizzate
Ma i gruppi privi di idee che sono la cancrena di questo partito devono essere eliminati altrimenti
Altrimenti questo partito non si salva
No
Ok
No al spera svedese obbediamo qua perché il patto di Ubi Uganda
Dal deleghiamo o del Parlamento del gioco dei sogni di Uganda
Ai
In verità circa almeno in base o dell'Italian devo quante capace Wome verso Faggiano breakdance trombe Uganda devo fare pace quelli che se ondeggiano ed essere dentro il Paese success Evelis nostro congresso
No mai Xpress mai Wagner adesso & Friends
Più o foto e poi condiviso negli va bene sono gli occupati tolte politico socio ad economia crea Construction nobilitare ovvio altra fasi SIM Edouard vuoi tu nei confronti la mia
Come presidente e leather
Dell'opposizione parlamentare in Uganda
Porta il saluto ai leaders della Democrazia Cristiana italiana
Insieme agli auguri migliori da parte del Partito Democratico dell'Uganda
Che recentemente il ventisette ventotto di gennaio
Ha tenuto con grande successo il suo proprio congresso nazionale
Esprime la sua ammirazione
A tutti noi
Per il positivo contributo che la Democrazia cristiana ha dato in questi anni
Per la ricostruzione dell'Italia e dell'Europa dopo il fascismo e dopo la fine della seconda guerra mondiale
Invece se ma aderenza Veuve da di Comabbio blog mai del Bundestag del Belgio Pandev carenza più Giampio en & fosca vendere Astrov d'uovo Pietro e Benitez adeguate Africa dev'essere molto agli USA mescolato in forma ovvio a Polizia di Stato in fondo Dario se del partito più domande di legge ho socio anche con il De Astis
Pure al solenne minestra ovvero Kariba anzi asmatici onorevole Andreotti pagava per bere confidence da più care sax in ed estende può
Adesso la grande speranza
Che la Democrazia cristiana abbia
Larghezza di mente ed intelletto visione e coraggio
Per portare il suo messaggio anche al resto del mondo
Incluso il terzo mondo e l'Africa e per portare lì
E per portare lì gli stessi valori che sono il marchio di fabbrica della nostra politica in Italia i valori della dignità umana e della giustizia sociale economica con un ministro degli Esteri del calibro e della grandezza dell'onorevole Andreotti
è sicuro
Che la Democrazia Cristiana possa avere successo in questa direzione
Hai voglia qui fare quattro Gadda feuilleton rossa nuove forse troppa nasce decine applica anni gruppi del pioggia
Spera che possiamo lavorare insieme
Per una più stretta e più e fruttuosa PAC nel CIPE amicizia tra l'Africa e d'Europa nel futuro
Diverse una ora Lebed il postribolo il filo Pirandello Crabs al confine stasa a un da Democrats Sergio Anselmi territorio adesso frontiera Händel cameo comun denominatore poi l'Anas notice fuoco terrestri anni fa progressi
Questo sarà soltanto possibile
Se i democratici europei saranno convinti come lui è che la democrazia deve superare le frontiere territoriali e razziali
E diventare un denominatore comune per la pace internazionale la cooperazione ed il progresso
Difendersi
Gli altri testi
Venne giurare
Quel siamo col Congress prese le avrei tanti alias
Onde devo fare cinquantenni Uganda pagò Samo più cane Campese neppure Civitas in maniera fatti
Il luglio celebreranno un loro grande congresso nazionale che celebrerà trent'anni della loro storia come partito sperate rapidamente che qualche rappresentante della Democrazia cristiana sia presente a quel congresso di saluta tutti con affetto
Anche
Nessun'altra
E
Cari amici
Arianiti
Mi presento dinanzi a voi
Caro Presidente e amici delegati mi presento davanti al Congresso
Con la precisa coscienza di aver posto un problema al partito
Di avere chiesto
Almeno un supplemento di attenzione lo chiedo a voi
Di avere imboccato quasi una sosta in questo correre precipitosamente verso una conclusione quasi scontata
Mi presento a voi e presentò al Congresso la mia candidatura alla segreteria politica
Pieroni prima esigenza di militanti iscritto alla Democrazia Cristiana
Anche se conosco la legge politica dei numeri
Questo congresso non è un congresso ordinari
Non solo per il motivo formale che si tratta pur sempre
Primo caso della credo nella nostra storia di un congresso anticipato
Ma soprattutto perché questo è il congresso del ventisei giugno
Se questo fosse veramente un congresso senza passioni
Lo sarebbe solo perché non abbiamo messo a fuoco
Perché abbiamo convogliato la sua profonda e drammatica carica su un falso oggetto
Il mandato fiduciario e plebiscitario al segretario del partito
Quasi come una soluzione magica per la ripresa della forza e della vitalità della Democrazia Cristiana
Dobbiamo avere il coraggio di unirci se voglia o di dividerci se possiamo su questo terreno certo più duro più astruso dello Stato del ruolo della prospettiva storica della Democrazia Cristiana ecco dunque la ragione squisitamente politica della mia candidatura
Uno sforzo un tentativo un Milan Maffei di rimettere il dibattito congressuale nel suo fuoco provocare la riappropriazione da parte del Congresso del suo vero tema la democrazia cristiana in questo passaggio d'epoca la democrazia cristiana nella società oggi quasi a metà ormai degli anni ottanta il portarci interamente tutti dentro questo tema mi sembra così necessario così urgente che può perché si può benissimo rischiare un atto che può sembrare di contrapposizioni
E infatti se unita ci deve essere tra il luglio
E come potremmo essere un partito se non fossimo intimamente e profondamente uniti
Sì all'unità
Ricercata sofferta e voluta passando attraverso una qualche sfida che non ci risparmi sul piano delle analisi e delle proposte
Il procedere dialettico verso la verità la nostra verità di formazione collettiva
Non si mortifica ma ci esalta e Cino bibite
Essa è la sola verità su cui possiamo costituire nella nostra personale dedizione la nostra unità
Chiedo scusa del Mit ma sono convinto della sua grande tolleranza e comprensione che tante volte ha chiesto per sé ai suoi amici attuali
In questo senso se la mia candidatura è un servizio al partito alla sua vera unità essa è anche un contributo che voglio dare al futuro segretario
Nel difficile sforzo che egli deve fare per non restare prigioniero di una falsa unanimità
Tanta eterogenea e diffidente al suo interno
Che nessun mandato fiduciario potrebbe rinsaldare io rinvigorire torniamo dunque al partito
Al rapporto di fiducia tra la Democrazia Cristiana i suoi elettori
Tra la Democrazia cristiana e la società italiana
è infatti se c'è una crisi nelle relazioni fra il sistema dei partiti e il sistema sociale c'è una crisi del rapporto politico e del rapporto elettorale che tocca la DC che riguarda specialmente il nostro partito perché non possiamo dimenticare che la Democrazia Cristiana intessuto uno specialissimo dia con tutta la società italiana in tutte le sue varie componenti nei più diversi e difficili momenti della storia nazionale
In una società come la nostra
Con una fragile esperienza democratica entrata nel dopoguerra in una fase di vorticoso cambiamento dei costumi di abitudine delle prospettive di vita la di chi si è costituita come grande risorsa ideale ed organizzativa
Per legare gli interessi e ceti diversi ad un progetto politico che era insieme di difesa democratica e di progresso sociale della sicurezza e della pace
La natura popolare democratica della Democrazia Cristiana
Non era fatta da una semplice aspirazione al miglioramento delle condizioni dei più era fatta di questa intrinseca multiformità della sua presenza in tutto il tessuto sociale
Dal suo fermo impegno ad impedire la prevaricazione dei pochi lo squilibrio nella distribuzione dei diritti e dei poteri malattia mortale di ogni democrazia
Sono state queste le più importanti e sensibili corde dell'Arco della nostra forza politica Amici del congresso se queste corde vengono ancora toccate e se sono ancora in grado di indurre adesione mobilitazione entusiasmo e speranza le elezioni a Napoli del novembre scorso ne sono state una risposta evidente
Un'espressione di nuova fiducia popolare dopo l'insuccesso delle elezioni politiche di giugno
C'è lo dobbiamo confessa
Molti fra noi dubitano
Della validità ed attualità proprio di questa natura e funzione del partito
E pensano anche pensano anzi che essa sia ciò che turba i rapporti con la società di oggi
Che rende il partito quasi inadatto ad essere partito centrale della sua dinamica sociale
E così sono fioriti gli slogan ci sono moltiplicate le ricette il rinnovamento più che arrestare un mezzo e diventato un film
Perché il fine sembra essere veramente quello di rimuovere questa anomali rendere cioè la DC un partito che assume su di sé l'idea di una società secolarizzata razionalista
Utilitarista appiattita sugli interessi economici che chiede solo legge e ordine un partito che si modella su questa idea e ad essa conforme alla sua adozione la sua azione e la sua organizzazione
E così che appare all'orizzonte il partito di proposte e affiora in un misto di compiacenza di timori il partito conservatore di massa
Avanza minaccioso anche se ora molto meno sicuro dice il partito del rigore
Del neoliberismo il partito lacrime e sangue del ventisei giugno secondo la lucida riflessione che al Consiglio nazionale di luglio le fece l'onorevole Forlani
Eccoci allora la questione cruciale
Come leggere politicamente il cambiamento della società per evitare gli errori di analisi e di strategia
Se guardiamo in profondità ci accorgiamo che non siamo più di fronte ad una semplice congiuntura economica
Di fronte ad una crisi superata la quale tutto ritornerà ad aggiustarsi in un ciclo lungo di stabilità e di sviluppo
Siamo di fronte ad un passaggio ad una rivoluzione nella quale la società rivendica la sua autonomia rispetto allo Stato si articola e ricerca un suo proprio ordine
Vieni a maturazione e quasi si compie quel processo che iniziato si sul piano economico agli albori della industrializzazione si è ora esteso a tutti i campi della vita sociale e civile
Accanto ai due protagonisti principali della Società industria la borghesia produttiva il lavoro salariato irrompono ormai sulla scena del mondo
Nuovi soggetti
Movimenti organizzazione noi modi di aggregarsi di comunicare di fare cultura nuovi costumi nuovi popoli e nuovi modi dei popoli di unirsi e di progettare il futuro e tutto questo avviene ed è avvenuto non per impulso e forza della politica
Non sotto la guida degli Stati ancora così chiusi nella loro origine nazionale ma per un impulso a una forza che scaturiscono dal profondo delle stesse società moderne unite ormai anche i grandi movimenti etici spirituali e religiose
L'ecologia la pace e lo sviluppo i diritti umani che attraversano le frontiere dell'umanità unendole o separando le in una logica del tutto metà politica e metà statale
Anche il nostro Paese partecipa di questo grande movimento se sappiamo leggere in profondità la stessa frammentazione segmentazione della società italiana non è un fenomeno di degenerazione sfaldamento sociale come sembra pensare De Mita anche nella sua relazione non è la nostra una società malata e una società matura nella quale si sono pure svolti i processi di industrializzazione di urbanizzazione e che ora dopo una rapidità drammatica del cambiamento è già in grado di autogovernarsi e di definire i suoi propri ordinamenti questa nostra società e certa una società secolarizzata laica che che ha accolto l'insegnamento della razionalizzazione così come ci è stato trasmesso dall'economia politica dello sviluppo capitalistico
Ma da ciò non si deve trarre la falsa conseguenze che sia una società che rifiuta ideali identità forte prospettive di lungo periodo questi amici dal Congresso la nostra forza
Il dato politico da cui non possiamo prescindere e che è una società di questo tipo non è materia bruta per le nostre manipolazioni
Con questa società la politica deve dialogare cercare e trovare punti di convergenza organizzare nuovi canali di comunicazione
Per realizzare lealtà e coesione politiche di tipo nuovo è un patto associativo che deve rifiorire nelle relazioni tra l'ordine politico all'ordine sociale dopo troppo tempo in cui la politica ha cercato la sua sicurezza nel patto di assoggettamento edito Bini
Ebbene sì o la guardia
Al modo con cui abbiamo reagito a questa novità radicale della società italiana ci accordiamo dell'errore di analisi e di strategia che il partito ha commesso
Abbiamo scambiato la vitalità la creatività e la culti fornita della vita sociale e culturale e morale Sperone mentre un elemento di destabilizzazione dell'equilibrio democratico dell'ordinato procedere della società
Abbiamo ritenuto che l'astratta coerenza delle nostre proposte potesse essere una risposta adeguata che fosse sufficiente questa astratta coerenza perché la società si sentisse rassicurata guidata e governa
In questo clima un fatto di suo così grande rilievo politico
Qual è stato per Comuni ammissione l'accordo del ventidue gennaio realizzato dal Governo presieduto dal senatore Fanfani è stato lasciato cadere nel vuoto qualche volta schernito
E se
Considerato
Come un cedimento alle ragioni del compromesso sociale contro le ragioni superiori delle astratte proposte di rigore e del Governo che decide
Così noi stessi ci siamo preparati la trappola in cui siamo caduti lasciando che il sei per cento della nostra forza elettorale ciò che è veramente rende imperdonabile il nostro errore e che il dato storico di fronte al quale ci siamo trovati exit troviamo l'emergere della società civile Confort come formazione autonoma che rivendica a sé diritti e doveri libertà e responsabilità
è un dato che avremmo dovuto capire solo se ci fossimo messi all'ascolto della nostra tradizione sia avessimo rivissuto fondamenti e prospettive
Nessuna cultura politica in realtà più di quella democratica cristiana lo diciamo a Repubblica è in grado di capire questo nuovo fiorire della società questo corsi della società
Tutta intera
Questo nuovo fiorire della società questo porsi della società tutta intera in una sua propria dimensione politica
Il dato effettivo il nuovo ben effettivamente nuovo e di cui non possiamo non prendere a formali e che per quanto lo Stato si estende i processi politici non possono più essere ricompresi nell'ambito dello Stato e delle sue istituzioni
Just to su ci ammoniva che troppo reo ciò che appare l'attributo caratteristico dello Stato
L'ordine è concepito come potere diritto forza non è un elemento esclusivo della forma politica esso è insito nella socialità qualunque ne siano le forme prevalente una lezione che De Gasperi e Moro hanno interiorizzato
E trasmesso a noi con gli scritti e i discorsi ma soprattutto con l'azione politica quotidiana sempre attenta ai moti profondi della società che la politica avrebbe dovuto comporre ordinare
Pur volendo essere indulgenti verso gli amici che hanno primaria responsabilità
Bisogna dire che abbiamo rischiato uno strappo rispetto alla più autentica tradizione del partito perché questo strappo ha portato con sé un errore di fondo nella strategia politica della Democrazia Cristiana
Il compito di questo sedicesimo congresso e quello di riparare questo sottratto di ritessere la trama di un ordito ideale e politico oggi più necessario che mai per il nostro futuro e per il nostro Paese
Bisogna dunque a bere la pazienza di percorrere ripercorrere
Tutto l'itinerario della nuova domanda sociale
Per trovare le giuste risposte politiche che insieme rappresenti no la proposta strategica globale della Democrazia Cristiana
Il nuovo orizzonte storico entro il quale si deve spendere la forza e l'iniziativa del partito la nostra nuova frontiera la prima risposta la dobbiamo dare proprio alla primaria rivendicazione della società
Essere se stessa ed essere riconosciuta come tale
L'industrializzazione l'urbanizzazione la contestazione studentesca operaio
Hanno prodotto pur in mezzo a tante sofferenze tragedie una società nuova istruita informata
Ricca di risorse e di opportunità a cui non possono non corrispondere nuovi diritti e nuovi doveri civili e politici il primo terre in cui si sviluppano questi nuovi diritti e nuovi doveri e quello del libero associarsi di individui e gruppi per il conseguimento di Lorenzini
Per la cura collettiva di loro interesse e su questo terreno che fioriscono movimenti organizzazioni orientati ai più diversi stop talvolta ritorna Kondo particolare altre volte a prospettiva altruistica per la difesa di beni collettivi per ragioni di solidarietà e di giustizia
Si moltiplicano le forme del volontariato civile delle cooperative di solidarietà sociale delle strutture autogestite per la soddisfazione di bisogni individuali e sociali Amici del congresso possiamo restare indifferenti a tutto questo
Ecco peggio
Possiamo continuare a rispondere
Con la tradizionale diffidenza degli apparati pubblici
Lasciarsi ancora rappresentare dalle chiusure dalle grettezza e burocratica di un rapporto positivo e delicato con tutto il retroterra operoso della Società italiana di cui pure tanta parte l'azione sociale cristianamente ispirata certamente no
Ne possano seguire le strade obsolete della cooptazione dell'integrazione di queste forme di libertà di espressione sociale nelle forme tradizionali dell'azione pubblica
Riconosciamo a tutti questo diritto altamente civile a spendersi per se stessi e per gli altri attiviamo di canali di comunicazione con le risorse pubbliche
Non si tratta di ripida attizzare i servizi sociali
Per ricadere eventualmente nelle mani di chi specula sul bisogno le sofferenze
Sì burocratizzato semmai e consentiamo alle associazioni al volontariato alle cooperative di gestire servizi pubblici o almeno di autogestire loro spazi d'iniziativa e di operosità
Soprattutto a livello locale
Ciò può costituire
Un'alternativa nuove forme di accentramento alla gestione stanca ripetitiva di tutti quei momenti che più da vicino toccano la sensibilità e la cultura dell'uomo contemporaneo
Amici del congresso dobbiamo compiere un grande atto di libertà
Consentendo a tutti i cittadini di accedere a tutti i pubblici uffici
La maggior parte più importante degli uffici pubblici
E ora sottratto per quanto riguarda la loro attribuzioni a garanzie pubbliche gli accessi ed è invece le volontà forme deteriori e riparte che noi chiamiamo eufemisticamente lottizzazione
Questi sistemi di ripartizione di uffici pubblici fra i tratti fa pensare a forme statali premoderno
Che si fondavano sull'uso privato dei pubblici patrimoni e sulle cariche pubbliche
Ecco un terreno su cui dare una prova non equivoca della nostra modernità e del nostro senso dello stato di diritto
Restituiamo tutti gli uffici pubblici a tutti i cittadini
Non sottoponiamo gli italiani alle discriminazioni
Basate sulle fedeltà politica o peggio personali valorizziamo veramente competenze abilità professionale merito l'esperienza spirito di dedizione lealtà di servizi e avremo liberato la società italiana da una delle sue piante
Avremmo fatto la più incisiva e feconda riforma dello stato che ci sia dato di fatto
La società di oggi sono la società dell'informazione
Restituiamo dunque l'informazione anche nella sua più corposa realtà del servizio pubblico radiotelevisivo ad un più libero uso sociale ad una gestione meno di parte ad uno stile di indipendenza di professionalità dei suoi operatori e ancora su questo terreno ripensiamo alla funzione che i giornali le case editrici centri di studio e di ricerca nelle università
Hanno nel rafforzamento dalla cultura dell'intelligenza di tutto il corpo sociale nel rispetto delle loro autonomie costituzionalmente garantite
Orientiamo lì ad essere strumenti liberi di educazione di coesione di forza sociale
La società però chiede a noi non solo di essere riconosciuta e garantita come società espressiva ma di essere anche era assicurata di fronte alle sue nuove insicurezze paura se infatti gran parte dei diritti individuali erano prima muniti per se stessi di protezione oggi essi dipendono in larga misura dal punto di vista della loro tutela dalla capacità e dalla iniziativa dei poteri pubblici
Ora noi sappiamo che i diritti individuali collettivi e diffusi non ricevono tutela adeguata la giustizia lenta macchinosa ancora affidata ordinamenti supera l'amministrazione non è il solo inefficiente ma nella sua inefficienza e ingiusta soprattutto quelli più deboli
La stessa legislazione non ha preso ancora coscienza di ciò che è cambiato nelle situazioni giuridiche attive e passive di ciascuno di noi e di tutti noi
Non ci muoviamo Nori ci muoviamo ancora lentamente confusamente su questo terreno non perché non abbiamo l'una o l'altra soluzione tecnica ma perché non abbiamo un'idea forte intorno a questa fase storica dello sviluppo civile del Paese
Così anche i problemi drammatici come la droga
La criminalità le aree di nuova povertà le molte sofferenze che ancora colpiscono vasti strati di popolo non si sono capiti nella loro giusta dimensione e la gente viene lasciata sola di fronte al suo malessere
Ecco l'altro vasto terreno
Su cui si lacera il tessuto politico in cui si viene il giorno per giorno riducendo il patrimonio di fiducia degli italiani verso di noi che pure rappresentiamo la grande istanza politica che più di ogni altra in sé le risorse per fare questa il turnover di promozione dell'uomo di esaltazione delle sue risorse e di tutela delle sue debolezze
Amici del congresso
Cosa ci chiede la società sul terreno delle basi materiali della sua propria esistenza pensiamo ai giovani che cercano un'occupazione ai lavoratori disoccupati che non sanno se possono ancora sperare agli strati sociali che sembrano essere consegnati per sempre ad una macchina emargina trincee
La gente sente che l'intero sistema economico nazionale
E attraversato da profondi cambiamenti sacche nei nuovi settori industriali non occorrono più milioni di lavoratori che le nuove occupazioni ritardano e che se ci fossero esige rendono nuove professionalità nuovi modelli di vita
La gente che pulsa
Che la tecnologia ormai il centro propulsore di tutto il sistema economico e sociale
Resta tuttavia impaurita di fronte a questo pacifico ma inesorabile sconvolgimento dei rapporti di produzione di comunicazione e di poteri di in quei pittori del malessere sociale Crespi
Anche perché vi sono decisioni sulle quali non riusciamo ad influire che non riusciamo ad orientare nel senso che il voto che voglia conviviamo con il caos monetario a livello internazionale le strategie delle multinazionali del grande capitale finanziario spiazzano continuamente le decisioni degli Stati si pensi all'accordo tra l'Olivetti e la Titti
Quali allora la domanda più drammatica di fronte alla quale ci troviamo
Proprio quando la tecnologia
Nuovo propulsore predominante dei cambiamenti
Colloca le funzioni e i centri decisionali in aree ristrette del mondo
Noi stiamo rischiando di restare emarginati rispetto alle grandi aree avanzante e nel nostro Paese l'intero Mezzogiorno rischia una vera definitiva emarginazione
Cosa diciamo di fronte a questa domanda
Cosa facciamo io credo che non possiamo continuare a costruire la politica economica
A fabbricare strumenti di intervento pensando che l'economia sia come una grossa macchina cibernetica che si può anche inceppare ma che si può sempre disincagliare purché siano manovrati correttamente grandi flussi della domanda globale
Questa idea ci ha portato ad affidarci fatali istintivamente alla Banca d'Italia e la Ragioneria generale dello Stato
Ah le loro manovre monetarie e finanziarie
Ai taglia i ponti alimenti con un atteggiamento lasciatemelo dire quasi di Pazzini batterista del peggio
Ciò che è veramente impressionante e che non abbiamo costruito strumenti di politica economica propri di un grande Paese industriale
è che non siamo in grado di usare gli strumenti che avevamo che quasi non abbiamo più come il sistema delle partecipazioni statali
Il nostro segretario politico indica questo proposito l'esempio degli Stati Uniti
Dei quali l'occupazione è aumentata in un decennio di quindici milioni di unità grazie alla riduzione traffica del tasso di inflazione
Ora a parte il fatto
Che in Inghilterra con la stessa medicina l'occupazione disoccupazione arrivata ai livelli del mille novecentoventisei
Il segretario politico si è dimenticato di dire che negli Stati Uniti questo il frutto non solo di elevati investimenti industriali per l'innovazione fortemente orientati dalla domanda pubblica
Ma anche e soprattutto di un'azione concertata che vede uniti lo Stato la macchina pubblica le imprese le università i centri di ricerca i sindacati comitati locali per la creazione di nuove attività
E di fronte a tutto questo
Se di fronte a tutto questo penso ai così deboli sussulti della nostra iniziativa in politica economica
Ai professorini del filo al ministero del Bilancio può agli asili comitati
Che presiedono alle nostre politiche industriali ed agricole
Amici del congresso mi preoccupa molto l'avvenire del nostro Paese e vedo avvicinarsi a grandi passi la nostra paventata emarginazione
Non si tratta di una questione solo tecnica
è una grande questione politica perché si tratta di scegliere se vogliamo affidarci agli automatismi dal mercato ed affidare ad essi il nostro spesso futuro di paese industriale
O invece ricorrere ad un complesso gli strumenti capaci di promuovere orientare l'innovazione e il cambiamento produttivo
Mettiamo dunque in moto una politica della domanda pubblica coordinata incentrata su grandi obiettivi una forte politica per l'innovazione tecnologica
Un insieme di politiche che possono farci superare gli ostacoli nel cammino della modernizzazione produttiva incidendo sul funzionamento dal mercato finanziario
Liberato dalle intimidazioni e dalle zone d'ombra di intermediazioni parassitari sull'ordinamento delle società per azioni in linea con quella dei Paesi capitalistici più avanzati sull'organizzazione dell'impiego e della formazione professionale moderno e flessibile
Chi sosterrà questo nuovo processo
Ecco
Dobbiamo scoprire qui in Italia dita la piccola e media impresa
L'artigianato amico del mozzo il localismo produttivo l'iniziativa e la capacità di rischio diffusa fra tutti i gangli anche i più periferici del nostro sistema produttivo
Ecco la vera e grande risorsa nazionale su cui possiamo far perno proprio di fronte alla crisi inesorabile dei vecchi modelli accentrati riproduzioni
Per questa risorsa immensa che si spande nel sesso tutto vivo della Società economica e civile dobbiamo riformulare politica proposte terrà in danno possibile veramente ad essa
Di entrare non passivamente dei processi di innovazione tecnologica e di accedere correttamente ad un mercato del lavoro reso più un mobile e più flessibile
Un passaggio obbligato per questa politica e la riorganizzazione della intera macchina amministrativa che opera nell'economia non è infatti possibile pensare di far convivere settori del sistema economico che accrescono sempre di più i propri livelli di produttività e settori che rivendono invece decrescere continuamente
Né è pensabile agire con misure e strumenti più moderne flessibili nel campo dell'occupazione direttamente produttiva senza contemporaneamente intervenire allo stesso modo su status del personale pubblico inconciliabili con il recupero della produttività
Amici congressisti il Mezzogiorno si colloca in questa missione
In questa politica orientata a rivitalizzare il tessuto economico-produttivo
Così il Mezzogiorno non rimane
Come vuole certa pubblicistica solo cassa mafia e camorra ma diventa il fulcro dell'azione pubblica la cartina di tornasole delle scelte di politica economica
Abbiamo su questo tema amici democristiani un grande patrimonio da quello struzzi hanno a quell'elaborato nel quadro dell'economia uscita dalla guerra in linea con le prime est
Strumenti e politico
Dobbiamo chiedere al partito di tornare a fare della politica meridionalistica il livello più alto del nostro sforzo di governare l'economia per uscire dall'emarginazione
Il nostro impegno per il Mezzogiorno non deve coincidere con un programma di pseudo lavoro per i giovani e con un ennesimo piano di completamento di vecchi e inutili opere della Caf sono naturalmente consapevoli che il rilancio del nostro sistema produttivo si ha bisogno di strumenti economici non può prescindere da alcune compatibilità sul terreno della spesa sociale
Ma è proprio qui che occorre fare la parte più difficile
I consumi sociali
Devono passare da Doni ed elargizioni di un generoso Stato uno Stato provvidenza a scelte economiche da inserire entro tutta la trama delle decisioni di governo da decisioni privato collettivo
E il passaggio dalla finanza all'economia dei consumi sociali
Possibile fuori da una logica unilaterale ed autoritativa se solo restituiremo alla società alla libertà di iniziativa alle persone e gruppi la libertà di programmare la soddisfazione dei loro bisogni
Oggi tutti hanno più capacità più opportunità più disponibilità a rischiare di tante cose
Le facilitazioni a certe condizioni di benessere permettono a ciascuno di costruirsi uno stemma entro il quale soddisfare le proprie aspirazioni
Ebbene bisogna garantire
Che le facilitazioni la diffusione del benessere siano tali che tutti possano avanzare nella vita nella cultura delle donne le attività economiche nelle iniziative sociali senza rovesciare sui pubblici poteri gli altri oneri senza pretendere e tutta sia governato è amministrato dal centro ed apparati burocratici
Come nella tradizione formativa della nostra coscienza civile dobbiamo concepire non solo l'economia al servizio dell'uomo ma volto a una funzione dello stato uguali per tutti uno Stato e in special modo un'amministrazione che si ritira quando più la società civile avanza ma che ritirandosi si riqualifica dando più efficienza di servizi che istituzionalmente deve prestare se portiamo questo processo di trasformazione nel cuore della società civile
E possibile e doveroso ottenere il consenso e possibile a distruggere le aree di immunità fiscale superare le barriere delle disuguaglianze riscoprire metodisti tutti i luoghi la nostra grande fede e che non solo si deve ma si può governare con la società gli interessi che nella società si formò nel vivo ancora figli anche quando si devono chiedere limitazioni e sacrifici il nome e per l'interesse generale è possibile
L'accordo del ventidue gennaio e a questo riguardo un modello di gestione politica del conflitto sociale ed economico non soltanto dal punto di vista metodologico ma anche da quello della complessità intreccio dei suoi contenuti
Non si è trattato solo di comporre ma si è composto per decidere
E lasciatemi dire con grande sincerità di fronte al Congresso
Che il partito non ha colto il significato politico di quell'accordo e non ne ha sviluppato tutte le potenzialità per un avanzamento dell'intero sistema delle relazioni sociali e quindi anche delle relazioni politiche
Questa del consenso amici è questione centrale discriminante in questo congresso
Come ha sottolineato Zaccagnini ieri sera si gioca su questo punto la possibilità di un governo dell'economia quale esso sia ma si gioca pure su questo punto la sorte del governo in sé anche credo la sorte di questo governo non ci si dovrebbe compiacersi del fatto che il quattordici febbraio non sia stato possibile giungere ad una composizione prima di decidere
Dopo il quattordici febbraio tutto rischia di diventare più difficile certo e che l'eredità del ventidue gennaio sia in gran parte dissolta
Dissolvendo anche possibilità politiche che sembravano a portata di mano per una convergenza oltre la maggioranza sul cambiamento di alcune regole del gioco del nostro quadro istituzionale
Nei giorni scorsi
Un giornalista che tra il curioso è l'incredibile
Mi chiedeva il mio punto di dissenso con il segretario
Ho risposto De Mita guarda la società dal Palazzo io guardo al Palazzo dalla società
Non è una battuta
Non è una battuta una trovata Polemica
Otello e
Poseidone essa serve solo amici
Per esprimere in parole povere quel che io penso del ventisei giugno e del futuro del partito
Una cosa dunque terribilmente seria
Bisogna dare atto al segretario
Di aver proposto nella sua relazione una visione delle istituzioni molto più bilanciata rispetto al passato
Di essersi sforzato di invertire la direzione dello sguardo
Di introdurre criteri di verifica democratica dal basso
Dalla parte del cittadino sulle funzionalità delle istituzioni
E tuttavia dire anche in questa parte della relazione congressuale
Qualcosa che ci mostra in definitiva quale sia l'essenza della filosofia politica che presiede a questo fondamentale problema dei rapporti fra società e istituzioni del comportamento politico concreto delle scelte quotidiane
Il Congresso deve riflettere su questo punto
Se le istituzioni sono visti
Come l'unico momento di sintesi possibile
L'unico capace di organizzare il prevalere dell'interesse generale sugli interessi particolari allora la visione che sia della società e più o meno corrispondente a quella dello stato di natura un incoerente rissoso muoversi riparti fra loro in lotta il regno del disordine da Berti via una sorta di guerra di tutti contro tutti
Solo lo Stato ha in sé un principio d'ordine
Solo le istituzioni dello Stato possono trasmettendo questo principio ordinare la società addomesticabile pacifica ma questo non solo è fuori dalla tradizione del nostro pensiero politico e dalla stessa originaria ispirazione che ci guida ma è anche fuori dal genuino pensiero liberale e democratico
E d'altra parte perché porre le istituzioni al servizio del cittadino se questo più che un cittadino membro della polis portatore consapevole e responsabile dei propri diritti ed i propri doveri
Fosse veramente l'espressione di un irriducibile insieme di voi insigni ed individuali tornaconti incappati ricomporsi prima che in una visione politica nella stessa visione etica e religiosa dalla vita sociale ci dobbiamo guardare dall'enfasi inutili se il rigore fosse veramente istituzione ci troveremo di fronte ad un'istituzione nuova del tutto inediti di cui non si avverte per la verità molto bisogno e comunque difficile da trovare nella nostra pur lunga carta costituzionale
Porre il cittadino veramente al centro della riforma dello Stato significa concepire una società che sia fatta da utenti cittadini
Di uomini liberi dediti al bene comune capaci di limitarsi di altri mille di autolimitarsi nella pur legittima ricerca della soddisfazione dei loro interessi
Lo Stato allora non è il recinto in cui rinchiudere una plebe riottosa senza volontà è senza storia
Ma la forma compiuta della società che ha sviluppato fino in fondo il suo principio d'ordine e tuttavia cerca ancora incessantemente garanzia protezione sviluppo
Non quindi l'ideale di una società senza Stato del socialismo utopistico e del socialismo scientifico
Ma neanche uno Stato senza società una formazione storica autonoma che non è più neanche l'incarnazione dello Spirito assoluto ma solo lo sgabello di un potere lontana ed arbitrali
Ecco proprio quello che si dice il palazzo qualcosa che sinceramente non meritano il nostro rispetto e tanto meno la nostra ammirazione
E sorretti da questa visione del rapporto tra la società e lo Stato che noi accettiamo questo bar non accettiamo questo vano di scorrere di ragioneria più che di ingegneria istituzionale si può parlare della rappresentanza politica e dei suoi meccanismi di formazione
Delle assemblee rappresentative della loro organizzazione del Governo e delle sue forme
Ma condizione che si dibatta prima tra noi e possibilmente tra noi e le altre forze politiche che hanno concorso al patto costituzionale la questione fondamentale del ruolo dello Stato nella nostra società oggi come società industriale avanzata alla soglia di una fase post materiale e postindustriale se questo non facciamo allora ci divideremo su falsi problemi e su false tutte
Nessuno si illuda comunque
Che sia possibile riformare le istituzioni oggi in Italia con questa specifica complessità del quadro politico in un momento così delicato del nostro sviluppo economico e sociale facendo appello a Vietti schemi minimali o decisionista tipici non ci interessa la razionalità senza ragione
L'efficienza senza giustizia c'è un criterio per giudicare della nelle società per del buono e del cattivo funzionamento delle istituzioni e quindi della bontà dei progetti di riforma ed è quello di chiedere sì se le istituzioni sono possono diventare più ragionevoli e più giusta nella distribuzione
In tutta la società dei diritti dei poteri dalle responsabilità della ricchezza il resto ci lascia perplessi diffidenti poco convinti ho indicato delle proposte politiche e programmatiche con consegnato al governo al congresso alcuni problemi alcune soluzioni
Qui vorrei richiamare un punto essenziale e a suo modo pregiudiziale
Il vero volto dello Stato amici del Congresso riflettiamoci nelle nostre società non è formato per quanto ti costa dispiaceri dai politici e neanche la legislatura
Ma dagli amministratori dei giudici
I primi amministrano appunto alle pubbliche risorse
Proprio quelle risorse sottratte all'uso privato individuale nel presupposto che la gestione collettiva torni a maggiore utilità di tutti
I secondi sono il presidio delle nostre libertà nei reciproci rapporti tra noi e anche dei rapporti con i poteri sociali di tutti i tipi fino a quello più
Se facessimo come sembra si voglia
La grande riforma
Tutta centrata sui rami alti come si dice dello stato e non ripararsi mai grandi difetti dell'amministrazione della giustizia potremmo forse costruire anche un gigante
Ma
Certo con i piedi di argilla
Il terreno su cui si riforma l'amministrazione e la giustizia non è quello meno in mente tecnico funzionale bisogna scoprire le radici politiche dei diritti e dei doveri dei cittadini verso l'Amministrazione verso la giustizia
Queste radici del resto affondano nella stessa Costituzione negli articoli cinquantuno e cinquantaquattro i quali garantiscono per tutti
L'accesso agli uffici pubblici ma impegnano anche ad esercitare con disciplina economica rimando al testo dell'ente
Presentato al congresso per quanto riguarda l'impegno del partito per le grandi questioni internazionale
Vorrei solo sottolineare qui non c'è perno un modo diverso di guardare le vicende i problemi della vita internazionale
Siamo meno dell'ammonimento di Moro nel mille novecentosessantanove
Sulla soglia della politica internazionale
Non ci si arresta in con una sorta di rassegnato fatalismo
Come si fosse di fronte ad una necessità
Ma ci si impegna per fare semplicemente della legge morale un criterio di azione politica
Ecco un'altra grande spazio
Per l'iniziativa per il partito
Ma siamo noi capaci di produrre mobilitazione passione su temi come questi
La pace la guerra la questione del nord e del sud del mondo la giustizia e l'ingiustizia nella distribuzione dei poteri e delle risorse su tutta la scala mondiale siamo alla vigilia delle elezioni per il Parlamento europeo
E questo dunque il momento migliore per interpretare ed esprimere una nostra identità e in un'altra iniziativa
Non è tanto una politica estera che serve in questo momento ad un partito come dalla Democrazia cristiana
E del resto poche volte come in questo momento ci siamo sentiti così altamente responsabilmente rappresentati alla Farnesina
Ciò che dobbiamo fare veramente e trasferire la politica estera
Nell'orizzonte storico in cui si impegna la forza e l'iniziativa della Democrazia Cristiana
Ma nessun volto amici e nessun programma
Saranno credibili in questa società resa più mature avvertita se non sapremo disegnare uno sforzo culturale coerente
Se non sapremo dare riferimenti sicuri non improvvisati oltranza i conti al nostro discorso politico il programma
Sulla cultura politica ho già detto molto nel documento che vi ho presentato e non voglio ripeto
Consentitemi solo di soffermarmi qualche minuto sul centro della mia proposta politica
Il riformismo e il nuovo riformismo
Ringrazio l'amico De Mita per aver voluto cogliere come spunto si intende solo come spunto poco più di venti righe in una relazione non Brad la questione che opposto alla cultura e all'azione politica del partito
Dico subito sinceramente che non mi riconosco nel nostro riformismo di cui parla il segretario
Esso è un aggregato confuso di varie cose abbastanza diverse tra loro
Mercato e programmazione efficienza ed equità fiscalità e partecipazione dei cittadini disciplina interna il governo comune dell'economia fra i Paesi industrializzati
In realtà io chiedo al partito di riflettere
E il supplemento di attenzione a cui mi sono riferito all'inizio prima di far propria d'una o l'altra ricetta delle mode correnti lo Stato minimo il decisionismo la riscoperta del mercato e dei suoi automatismi regolative di il neo corporativi
Riflettere su che cosa
Riflettere appunto sul fatto che il nuovo modo di essere del rapporto società scattato mette in crisi sia le culture di governo che puntano su una meccanica trasposizione di aggregati e spazi economico sociali nell'ordine politico
Sia le colture di governo che si affidano interamente alla forza salvifica di categorie tipo stata al politico il dirigismo la programmazione l'intervento pubblico lo Stato provvidenza
Questa crisi non è un fatto di scuole
è un prodotto storico il risultato delle vicende di cui si è già parlato che portano a compimento certi processi iniziati nei secoli passati proprio nel segno dell'industrializzazione e del formarsi della società industriale
Come formazione economico-sociale specifica dello sviluppo capitalista
Ciò rende impossibile politicamente
E immagina o una prevaricazione della società sullo stato ancor più dello Stato sulla società
C'è bisogno dunque di una nuova cultura del rapporto società sta che sia a suo modo una cultura pattizia contrattualistica
Che in ogni modo garantisca da prevaricazioni reciproche e spinga invece alla collaborazione al rafforzamento delle rispettive legittimazioni e dell'efficienza dei rispettivi ordinamenti
La mediazione come metodo di governo sociale affonda le sue radici in questa cultura ne costituisce un momento centrale e ne realizza i motivi più profondi
De Mita d'altra parte lo ricordo nelle sue intenzioni allo scorso congresso
La cultura riformista
La cultura che ispira la sua teoria politica ad una concezione graduali sta ha per
Libera che indirizza e accompagna il moto della società
Questa è la cultura che sola sembra essere adeguata a sorreggere questo nuovo grande ciclo dello sviluppo storico che si apre non è lo dobbiamo dire con forza una cultura delle società povere arretrate chiuse negli egoismi dei loro interessi corporativi è invece la cultura che ha fatto grandi le grandi democrazie del mondo occidentale
Gli Stati Uniti d'America in primo luogo la cultura della rivoluzione di Roosevelt dopo la Grande depressione degli anni Trenta della ricostruzione della Gran Bretagna dopo lo sfascio della guerra la cultura delle grandi socialdemocrazie del Nord Europa
Ed è perché non vivo la nostra cultura quella che ha consentito al nostro Paese di entrare nel novero delle società industriali respingendo a un tempo nazionalismi e classismo allora molto agguerriti e infine la cultura del nostro partito quello che ha fatto grande la Democrazia cristiana e ha consentito di guidare il processo di cambiamento del nostro Paese
Nella libertà e nel consenso sociale
Perché allora
Mi potreste chiedere riproporre qualcosa che già nostro che già i nomi che noi stessi
Perché è proprio questa cultura che stiamo abbandonando dalla quale ci stiamo insensibili menta distaccando per entrare in una fase Puglia e confusa senza storia e senza identità
Questa cultura tenuta ferma nelle sue essenza va rinnovato liberata da errori importazioni resa più pronta e incisivi
Alcuni amici anche autorevoli vanno dicendo in giro che il riformismo è morto affascinati forse dal voterà dal moneta ritmo di conio reaganiano o thatcheriana
E sì però non si rendono conto che ciò che è morto del riformismo non era sua sostanza originario ma ciò che adesso si è aggiunto anche nella nostra esperienza recente
E che oggi è chiaramente non più praticabile
Già negli anni Sessanta quando il nuovo Salvatore re diretto da Giulio Pastore noi abbiamo lungamente fortemente pollami polemizzato contro alcune distorsioni dello Stato interventista come allora si chiamava in un editoriale che risale all'aprile del mille novecentosessantadue abbiamo messo in guardia contro l'arbitraria riduzione dello Stato democratico allo Stato interventista
Avvertendo che lo Stato interventista tutto chiuso nelle sue logiche di apparato
Non solo non è il nostro Stato ma non può essere l'ideale di nessuna forza politica che si ponga in una prospettiva di progresso e di sviluppo democratico
E così altrettanto radicali
Sono state le contestazioni di alloro nei confronti di quelle politiche di cui il piano Giolitti si fece Alfieri che puntavano a risolvere i problemi dei consumi sociali in un'ottica di Stato provvidenza in una logica di politiche distributivi in memori dei gravi problemi di accumulazione di espansione della base produttiva che allora si ponevano anche con maggiore gravità di adesso
L'intervento pubblico che genera burocratismo nella gestione delle risorse pubbliche
E la soddisfazione dei bisogni sociali che si appiattisce su forme di deresponsabilizzazione in quale collettive
Questi non sono effetti di una cultura riformatrice ma al contrario estranea ad essa escrescenze malate
In un corpo sano
Il nuovo riformismo amici del Congresso ha preso questa lezione
E passata attraverso la dura necessità dei processi di accumulazione conosce pregi e limiti dal mercato è consapevole del carico di ineguaglianza di sofferenze che sono ancora della sua nella società
Non è né liberista né populiste cerca invece di essere Bach solubile di una democrazia autentica che crede nella società ma conosce e sa usare i meccanismi dello stato tutta la nostra tradizione da Sturzo a De Gasperi
Da Dossetti hanno da Vanoni e Pastore si scrive in questo grande Aldino e ha dato contributi fondamentali allo sviluppo
Di questo pensiero se dovessi ma abbandonare questa tradizione
E dimenticare questo insegnamento ci perderemmo come partito e non daremo più alcun contributo secondo alle attese della Società italiana
Caro Presidente cari amici delega questa proposta
è una proposta non solo ideale
Ma politico
Oggi esiste una possibilità concreta realisti
Che sul terreno del Nuovo riformismo si incontrino in una prospettiva durata il nostro partito erede del movimento cattolico sociale di quello popolare
I partiti prima presso il Partito Socialista Italiano che via via si sono venuti caratterizzando come partiti di libertà e di progresso
Il ruolo del Partito Socialista Italiano in questa prospettiva i decisi e lo è proprio quando questo partito si avvicina sempre più ai modelli
Delle socialdemocrazie europee
Se solo teniamo chiarii affermi alcuni referenti politici di schieramenti
E di strategia generale e oggi realisticamente possibile riprendere il discorso interrotto già alla fine degli anni sessanta quando cominciò ad esaurirsi la carica politica riformatrice del governo di centro sinistra
Ma anche
Per la ripresa di questo discorso occorre partire dal ventisei giugno
Il quale è stato sì una sconfitta elettorale un'interruzione di diffida di confidenza tra la DC e il suo elettorato ma è stato anche un grave scacco Poli
La verità è ancora una volta
Che gli schermi e specialmente agli schematismi c'hanno giocato un brutto scherzo
Adottando una lettura del caso Italia
Come un caso di bipartitismo imperfetto
Che tende alla perfezione la cosiddetta democrazia compiuta non si fanno molti passi avanti sulla strada del realismo e dell'inventiva politica
Se ci si volesse abbandonare alle astrazioni si dovrebbe dire caso mai che il nostro è in realtà un sistema politico non bipolare
Ma multipolare a pendenza non centrifuga ma centripeta il suo destino in effetti si gioca al centro
E niente puro può impedire ai vari partiti un'attenzione verso una centralità anche il piccino né immune da questo destino e ciò in verità lungi dall'essere un limite è una risorsa importante per la sopravvivenza e la vitalità della nostra democrazia
I rapporti con il Partito Socialista Italiano non possono non tener conto di questo fatto
Che non è uscito da una qualche teoria o da uno schema interpretativo ma proprio dalla cogente realtà della storia politica di quest'ultimo decennio
Naturalmente tutto ciò sarà possibile se anche il Partito Socialista Italiano
Accetterà di entrare in questo schema rinnovato di relazione politica con la DC
Esso deve in realtà prendere atto definitivamente
De linearità dei suoi sforzi ed è la loro stessa pericolosità democratica
Di cacciare la DC in una sorte di recinto moderato e conservatore sul quale sia possibile portare ogni sfida ed esercitare ogni pressione
L'animazione strategie
Che dobbiamo dare alle anche all'alleanza riformatrice pentapartito ci consentirà anche ristabilire un corretto rapporto col Partito comunista
Questo tipo di rapporto peraltro rappresenta un impegno per noi e rappresenta un impegno per il Partito Comunista Italiano
Il quale è chiamato a dimostrare a se stessi
Prima che agli altri di Pardi saprà essere un partito di opposizione come ha detto anche Napolitano consapevoli di quelli che sono nelle democrazie i compiti e le responsabilità delle opposizioni costituzionali le quali debbono essere un elemento positivo nella dialettica delle assemblee elettive
Nasce il doppio tuttavia che la giusta richiesta verso il Partito Comunista Italiano
Di un contributo al funzionamento delle istituzioni non si concili perfettamente con la complessiva posizione che noi abbiamo nei confronti di questo partito e che lo stesso Partito Comunista Italiano è venuto elaborando dal mille novecentottanta ad oggi la scelta del Partito Comunista Italiano per l'alternativa è stata in realtà una scelta che venendo dopo gli anni della solidarietà nazionale ha voluto significare un ritiro supposizioni di arroccamento
Una riscoperta orgogliosa delle ragioni di partito contro le ragioni della collaborazione tra le forze politiche ma tant'è la scelta di allora appagato elettoralmente
Favorendo una relativa tenuta del Partito Comunista Italiano
E già questo dovrebbe farsi capire come non si tratti di una scelta che deve essere avvallata ad ogni costo o persino propizia
Anche su questo terreno
La posizione del segretario un misto di legittimazione di discriminazione paga un prezzo alto
è forse troppo a che cosa
Ad una vera strategia politica o ad un schemi
O peggio ad uno schematismo
La contrapposizione tra la Democrazia Cristiana il Partito comunista è un dato politico
Che non può essere contestato ma come ha dimostrato l'esperienza della solidarietà nazionale essa è essenzialmente un dato storico
Scaturisce infatti completamente dalla vita politica come vicenda storica
Via via un prodotto diverso di ogni diversa fase sto
Per per affermarsi ed essere affermata non ha necessariamente bisogno di una pratica di scontro sociale il muro contro muro
Né che sia quasi forzata la vita delle istituzioni perché si manifesti come opposizione frontale troppe forze che non possono tra loro comunica per la natura propria della nostra democrazia
Anche la contrapposizione fuori discussione tra la Democrazia Cristiana il Partito Comunista Italiano deve essere tenuta dentro qualche quadro politico che ha bisogno di essere sempre composto è ricomposto
Anche qui abbiamo troppo presto dimenticato la lezione di Moro troppo presto abbiamo risolto la memoria storica dei contenuti e dello stile della sua leadership se ci mettessimo veramente all'ascolto del suo insegnamento capiremo che la democrazia compiuta non è la democrazia delle alternative sette degli schieramenti in comunicanti ma al contrario della democrazia nella quale è possibile embargo alternarsi di partiti e coalizioni diverse al Governo e opposizione
Propria in virtù del fatto che essa si riconosca in un qualche Comune fondamenti in una ragione storica ideale e politica nella quale la nazione si identifica e identificandosi si unisce
Unificare riunificare la società nazionale
In un intreccio continuo di filiali è un interesse comunitario non di questo o quel partito senza questa unità di fondo infatti ogni alternarsi di forze al governo di un trauma quasi il sostituto di una piccola guerra civile una contesa tra legittimazioni che sono destinati a non incontrarsi una la contrapposizione invece che poggia su un terreno a suo modo unitario non è un'alternativa nel senso forte di questa parola è semmai un'alternanza il fisiologico funzionare di un sistema democratico non inceppato e non limita
C'è d'altra parte
Una profonda contraddizione tra l'analisi dell'alternativa come previsione di comportamenti rilievi anche futuri
Con l'asserita necessità di una convergenza col Partito Comunista Italiano sulla riforma costituzionale o su altri temi dall'emergenza economica e sociale
Ed infine l'introduzione di questo schema bipolare di tipo centrifugo al prefetto politico
Non ha se non forse quello di sottovalutare ingiustamente la multi polarità del nostro sistema politico soprattutto per quella parte che costituisce la fonte delle nostre alleanze e del suo ormai convergere al centro in una naturale concorrenzialità tra forze largamente affine
Ed infine
Altro è il terreno su cui il confronto deve avvenire altri temi del porsi e contrapposti tra forze politiche avverse in una democrazia che avanza quello di una nuova moralità dell'istituzione
Dal riconoscimento dei nuovi diritti civili e politici per le persone e la società che cresca di un nuovo sviluppo economico di una nuova missione internazionale verità
Altro non è dato fa scegliere questo terreno di impegno e di confronto vuol dire anche ridare alla politica il gusto della grande politica quella capace di dare un senso alla storia degli uomini che in questo Paese vivono e lavoro
La linea della grande mediazione nelle istituzioni e quella che può muovere il complesso delle forze in campo nel sociale e nel politico
Nella linea dell'alternanza le quella dell'alternativa può per se stessa far muovere dallo stallo in cui si attarda la dialettica democratica
Se ad una forte capacità di proposta non si accompagna una capacità di intervento che affronti i nodi centrali della società di oggi a prospettiva due mila do spesso Partito Comunista
Non può sottrarsi a questa sfida
Posta dalla società postindustriale ed Elio usciva dal suo ischemici tradizionali accettando di essere un elemento come gli altri nella vita politica
Sottoposta alle stesse regole senza invocare nessuna missione storica e nessuna particolare l'investitura
Il Pizzi deve essere incalzato da subito
Nel suo stesso terreni la concezione egemonica che essa della vita politica ed istituzionali nel nome della rappresentanza di una classe operaia ormai socio Giorgita mente e politicamente inesistente
La visione eredità ancora organi cistite e persino è per certi versi catastrofica del divenire sociale anche il PC insomma
Deve essere posto di fronte alla necessità di fare i conti
Con un programma riformista nostro che non lasci spazio per comode diversi ogni e per nuovi arroccamenti e che soprattutto ne metta a repentaglio la stessa udienza politica ed elettorale
Non necessariamente consegnata in eterno al suo controllo
Amici del congresso
Mi avvio alla conclusione
Il nostro partito e dunque chiamato ad una grande scelta di responsabilità
Un atto necessario è grande verso la sua storia
Se come dice qualcuno
Questo sedicesimo congresso si chiudesse al punto spesso in cui si è aperto esso si assumerebbe nella storia della DC
Una ben triste responsabilità
Quella di lasciare il partito così come dopo e tante promesse mancate e nella più acuta consapevolezza di essere del tutto inadeguato ai conti che la ai compiti che lo aspettano
Ciò che è stato fatto finora non è certo riuscito a disincagliare il partito dalle sue molte ambiguità e dai suoi mali storici
Il Congresso deve quindi se non vuole non può decidere subito sui maggiori problemi della vita interna del partito almeno aprire solennemente una procedura e dar vita strutture che possono affrontare questi problemi elaborando per essi le giuste soluzioni al centro di ogni preoccupazione riflessione occorre porre il processo dei Kiss decisionale interno al partito il continuo delle sezioni dei comitati regionali e provinciali della Direzione centrale della segreteria politica
L'elezione diretta del segretario politico non può trasportasse formarci in un partito carismatico plebiscitario
Siamo ancora
Siamo ancora un partito democratico
Non possiamo delegare ad un uomo solo ogni nostra responsabilità
Ma la strada che abbiamo per far prendere al partito decoro democraticamente le decisioni politica di grande momento
Cioè le assise congressuali si rivela più come un modo di celebrare una struttura elitaria che come un grande convenire attorno ai problemi e alle esperienze di vita di un partito autenticamente popolare
Ma sono le domande che un
Si può ancora conservare la struttura
Associativa del partito che abbia nel tesseramento il suo esclusivo punto di aggregazione di organizzazione
Si può sostituire questa struttura con sistemi elettivi di base aperti a cui partecipino tutti i cittadini che aderiscono idealmente alla DC
Sono questioni
Con altre che le completo nomine dipendono
Che debbono essere riaperte di approfondite non sul piano tecnico ma sul piano politico in relazione all'analisi ormai comuni a gran parte di noi intorno alla nuova funzione del partito nella società qualunque soluzione si darà tali problemi
Non si può non ho non si può ormai non prendere coscienza
Che anche se si potesse restituire funzionalità e correttezza la democrazia interna resterebbe pur sempre il problema di dare un assetto stabile al momento di azione politica e di dialogo elettorale
Nelle tante occasioni in cui ormai questo dialogo richiesti
Come potrà il nostro essere un partito di ascolto
Dice
Interpretazione di impulso e di controllo se non immaginiamo strutture procedure mezzi tecnici adeguati a tutto questo
Da tale punto di vista effettivamente le sezioni per non parlare dei comitati provinciali e regionali per non parlare della stessa direzione centrale non sono sufficienti
Ne sono percorribili le vie di un ulteriore burocratizzazione né quella del ricorso a professionisti dell'azione sociale e della comunicazione politica
Occorrerà dunque affiancare
Le istanze decisionali del partito a tutti i livelli con momenti e forme libere da per in cui gli iscritti e tutti coloro che realmente aderiscono alla dei chi se incontriamo per fare il partito per ascoltare ricercare dialogare Inter Petrali elaborare e quindi immettere nella vita formale del partito questo supplemento di vita materiale
Questa autentica ricchezza culturale e morale l'Assemblea degli esterni è un'esperienza ormai chiusa in gran parte fallimentare
Come fallimentari sono tutte le esperienze collettive che si basano sul gli artifizi e sull'ambiguità dei propositi e nei programmi ma c'era di chi deve restare un partito di popolo autentico partito della società civile allora essa deve essere anche il partito di movimento
Che si moltiplica in mille momenti di iniziativa in associazioni circoli centri culturali nuclidi per senza giornali tv radio
Ricordo lo scritto di De Gasperi del mille novecentoquarantatré quando immaginava e pensava di costruire la Democrazia cristiana e forse a questo partito al partito movimento che occorre affidare il compito
Vi chiedo pochi minuti ancora occorre affidare il compito di collegarsi in forme nuove e libere
Con tutti gli uomini e le donne i giovani e gli anziani che si riconoscono negli ideali della Democrazia Cristiana specialmente quelli che militando in altre formazioni di azione religiosa sociale e civile
Sentono il bisogno di attingere e insieme contribuire all'esperienza politica del partito
Di questo partito
Che anche in movimento deve farsi carico il gruppo dirigente democratico cristiano tutto il gruppo dirigente e anzi nell'insieme della democrazia cristiano come movimento che la nostra classe dirigente deve essere espressione una classe dirigente che potrà essere selezionata anche in base alla capacità ed esperienze
Ma che trova tutto dovrà essere unita e a riconoscersi dei principi costitutivi fondamentali in quella che è la natura e la vocazione popolare del partito ciò che bisogna assicurare al partito per tutto ciò che esso deve essere deve fare sono strumenti stabili di elaborazione di sostegno culturale
L'idea variamente presente
Nel dibattito
E ha idee anche nelle decisioni di fondazioni di ricerca deve essere attuata
Non per dare come nell'arena un punto di ritrovo di Esperti professionali ma per lasciare lungo tutto il corpo del partito una rete intelligente distruttivo rimborsi ter valgono a promuovere l'autonoma ricerca delle diverse articolazioni evidenti nel partito e operanti per il partito
Questo partito movimento deve essere chiamato anche in piccole grandi convenzioni
Dove tutti si possono ritrovare localmente centralmente per parlare di politica e decidere sugli indirizzi politici attraverso una grande messa in comune
Di informazioni
Esperienze e sensibilità speranza
Il congresso ci attende
Ad una prova che pretende da noi tutti una capacità di proposta una disponibilità ad ascoltare e ad intendere le voci di D'Aversa che debbono esprimersi
Tutte rappresentative di filoni Iberia importanti della storia della Democrazia Cristiana
Così operando potremmo restare al centro della storia del nostro Paese Conti denuncia e con la forza della ragione
Noi siamo stati in definitiva qualcosa di preciso
Abbiamo rappresentato sensibilità in questi tubi convinzioni e speranze che comunque non possono scomparire
The possono restare nel profondo a emergere a secondo delle fasi alterne della storia ma che noi come Democrazia Cristiana non possiamo né dimenticare né tanto meno Prodi fra le cose da cambiare
Questa ai nostra identità Bacco forza e comunque conservata
Per essere noi stessi per rispettare il nostro passato per dare rappresentanza politica a quanti sentono come non questi valori e queste aspirazioni a tanti Ceretti estranei molto spesso alla vicenda politica dei grandi Paesi capitalistici
è in calendario queste convinzioni nella società italiana insieme ad altre forze che forma o vengo da diverse motivazioni convergono su obiettivi di interesse comune
Per questo amici dal congresso ci vuole coraggio
Per questo vale la pena di rischiare
Di mettere a repentaglio anche le nostre personali sicurezze le nostre personali comodità
Avviene
Fa dire tu uccidi te appello
Siamo capaci
Nello stesso tempo
Di rischiare
E di valutare il rischio in anticipo
Altri sono coraggiosi per ignoranza
E quando si soffermano a pensare
Cominciano a temere
Ma l'uomo ma l'uomo che veramente merita di essere giudicato coraggioso
Sì è colui che conosce meglio di tutti il senso di ciò che è dolce nella vita
E di ciò che è terribile
Per poi uscire imperterrito ad affrontare quello che dovrà avvenire questo ci attende amici
No
Sì
No
Dovremmo
Lillo
Signora
Ossia agli amici
Pensavo
Parlare
Spagnolo aveva preparato un piccolo saluto ma la bellissima oratoria italiana mia innamorato di questa lingua che non parlo bene e allora
Porto un saluto
Della Democrazia Cristiana Cilena
Chi lotta per recuperare la libertà è costruire una democrazia
Come voi sapete
Incide da dieci anni
Tutti i partiti politici
Sono fuori da leggi abbiamo perso
Castel proprietà giornale
Ma non abbiamo perso la vita nella dignità nel nuovo il nostro spirito
La Democrazia Cristiana
Sia mantenuto
Segura unità
è da ultimi anni ai neri
Ha fatto un'emergenza
Nella campagna nelle città nelle miniere dappertutto
E grazie a ogni l'Italia nostro Rodolfo seguente
Si è cominciato l'anno scorso una mobilitazione sociale chi ha aperto uno spazio dove si vede il partito nostro il più potente nelle università nei sindacati delle popolazioni dei professionisti ma le donne
E siamo sicuri
Che è il giorno quando sarà la libertà incivile la Democrazia Cristiana sarà il partito più grande avrà il numero dei voti
Presto dimostrare cari amici
Che ai valori della libertà e il valore della giustizia
Non mollano mai
Anche quando le dittature sono così forte e dopo alla nostra è così lunga come una cilena
Sono i valori che rimangono
Perché fanno possibili e che quest'anno
Più attendibile professionistici learning
Del partito abbiamo preparato un programma alternativo
E per quello che venire qui in Italia oggi
Deve essere tra voi
Un motivo di orgoglio ed è una grande gioia voi
Avete fatto una costruzione e dopo il fascismo avete creato lo Stato avete creato la democrazia
E oggi fate una discussione seria approfondita sulla vedi leader noi anche faremo una democrazia moderna differenti
Non possiamo ritornare al passato
La nostra democrazia
Non può essere una coppia dall'europea
Nemmeno una copia della vecchia Democrazia nostra la democrazia deve forse con tutte le forze politiche tutte le ideologie
Perché ad una democrazia che sarà fatta da un patto sociali da un incontro che tutti ci lady
Per fare di nuovo una sua vitalità un lavoro di costruzione di una società chi è perduta nella paura della dittatura per questo ho scorso abbiamo bisogno noi
De solita vita
Di una vera solidarietà
Tra Alitalia tra il Cile tra l'Europa e tra l'America Latina perché si parla molto qui
è l'Europa
Dell'Occidente cristiano
Si parla dei pericoli
Ma l'America Latina partie de anche al mondo occidentale cristiano
E il Cile anche vuol essere democratico e per quello io ringrazio la visita che il segretario Tanit affatto al Cile in compagnia del presidente Piccoli del senatore a rumori
De Bona Lube gli altri amici e vengo scrivere la mia ammirazione la nostra abitazione per la Democrazia Cristiana italiana
La più grande del mondo credo che la seconda saliamo noi in poco tempo perché la dittatura
Bacchetta ancora crolla
Crolla per il corso dei cileni banche crolla per la solidarietà dei democratici cristiani d'Italia di tutto il mondo molte grazie
Va be'
Un'altra ma
Va ridotta
Sì del Congresso Elio credo che
Sia giusto esprimere almeno dal
Parte mia lo facciamo
Un apprezzamento per l'ampio quadro di riferimento offerto dalla relazione del segretario
Politico
Che impegna al di là delle cubature dell'area di consenso ad una seria riflessione
Sulla crisi di fondo che non solo il nostro paese attraversa
Tema di fondo è quello di recuperare in una prospettiva costruttiva
Il processo di frantumazione della società che certo ha una sua ambivalenza da una parte essa segna un nuova articolazione dall'altra ha in sé i rischi di un processo di disgregazione dobbiamo chiederci allora
Qual è il filo rosso che potesse dare non nuova trama capaci di fare dei molti segmenti in cui sembra frammentarsi il corpo sociale
Il nuovo sistema collettivo di un nuovo corpo sociale
E questo filo rosso io credo sembra essere la capacità di guidare la trasformazione senza subirla
Il che vuol dire la capacità di far prendere coscienza delle dimensioni della crisi
Ha ragione perciò l'onorevole De Mita dire che questo è un obiettivo che si pone a tutte le forze politiche ma che certo impegna in modo particolare la Democrazia Cristiana
Dobbiamo allora
Questo è l'impegno a cui dobbiamo assolvere
Individuare una strategia per costruire una cultura della trasformazione se la tendenza è una crescita verso l'alto di tutte le classi sociali
Del nostro apparato produttivo del nostro sistema istituzionale
La sfida che ne deriva che rassicurare su base nuove la centralità della persona
è senza dubbio in primo luogo una sfida culturale
Una sfida non nel senso più semplice
Di aggiungere qualche segmento in più ai livelli di istruzione e di comunicazione
E di utilizzazione comunque della cultura
Ma soprattutto di una qualità nuova della cultura stessa intesa non solo come il sapere il saper fare ma commessa per cambiare
Questa è una dimensione storica nuova che investe i processi formativi che investe come una sferzata demolitrice stimola Trichet insieme
Tutti i livelli culturali istituzionali e professionali
Dai più elevati è più semplice
Se la sfida è allora solo non solo di comprendere ciò che già oggi sta accadendo
Ma quello di divenire capaci nel corso di un normale ciclo di esistenza
Dividere inviti allora un obiettivo primario per certamente la formazione del nuovo a questo livello di consapevolezza e di capacità
Non la formazione di pochi diritti e dirigenti
Ma una formazione diffusa e generalizzato ha questo di bello
è evidente infatti al quale Brivio si trovi la stessa condizione esistenziale del singolo quando la dimensione il ritmo del cambiamento così globale rapido nella sua centralità diviene un rischi che diviene una sfuggente e impegnativa conquista
Quindi solo una dimensione personale più saldamente strutturata più spiritualmente integra più razionalmente colte professionalmente motivata può essere soggetto del nuovo corso della storia
In questa prospettiva la politica universitaria e scolastica
Ed apprezzo che il segretario politico abbia dato ad essa una adeguato rilievo deve porsi l'obiettivo di fare del sistema formativo
Uno strumento capace di far raggiungere alla società civile di misure omogenee al superando persistenti dislivelli e squilibri il livello culturale professionale necessario per affrontare e vincere la sfida del prossimo futuro
La consapevole degli importanti e decisive risultati conseguiti nel corso degli ultimi venti anni dopo l'elevazione dell'obbligo con l'istituzione della scuola media
Bene però alimentare un rinnovato impegno con interventi mirati in direzione di quelle aree del Mezzogiorno nelle quali la carenza di strutture edilizie di servizi funzionali allo svolgimento dell'attività scolastica determinano non sono persistenti e gravi dislivelli sull'esito formativo ma costituiscono la causa prima di una stagnazione sociale ed economica che diviene facile terreno in cui si consolidano e prendono forza espansiva
I fenomeni di criminalità organizzata e di ma
Una visione complessiva dei problemi di sviluppo del Paese deve dunque impegnarci con decisioni a rimuovere le cause non solo economiche di un ristagno che a volte anche un ristagno della volontà e delle istituzioni
Il protrarsi estenuanti di crisi degli organi di governo locale non sembro determinate da difficoltà obiettive costituisce una causa grave d'intralcio e di ritardo
Da una ricerca fatta dopo un recente viaggio in alcune regioni del Sud
Ho dovuto prendere atto che oltre il trentaquattro per cento delle risorse finanziarie
Messi a disposizione dell'edilizia scolastica nel corso degli ultimi anni
In queste regioni non è stata utilizzati quindi la strategia formativa deve essere al centro dell'impegno del partito
Perché deve essere considerata come un volano decisivo del più vasto processo di innovazione che coinvolge l'apparato produttivo e condiziona lo sviluppo stesso del Paese
Questo impegno ad una grande mobilitazione culturale e professionale di cui l'università
Deve costituire la forza trainante capaci di fare avanzare tutto il sistema scientifico deformati gli obiettivi peculiare della politica scolastica che vanno dalla formazione a livello universitario dei docenti di ogni ordine e grado ad un sistema permanente di formazione in servizio all'avanzamento della scuola elementare soldi livelli formativi della scuola dell'obbligo
La stessa riforma della scuola secondaria superiore ed un servo avanzato sistema di formazione e riqualificazione professionali
Non sarebbero perseguibili senza un forte impegno del mondo universitario e della ricerca scientifica e più in generale senza una vasta mobilitazione che includerà anche il mondo economico e produttivo
Qui in questa prospettiva si deve in questa prospettiva si deve risolvere il problema del pluralismo scolastico superando la vecchia correda tra scuola statale e scuola privata
Lo Stato deve essere garante promotore di ciò che in materia di istituzione costituisce patrimonio di interesse pubblico
Cioè il livello degli studi di programmi ribelle degli insegnamenti la formazione la selezione dei docenti livello degli esiti formativi ITT ed è nel quadro di queste garanzie che può e deve realizzarsi lo spazio di libertà delle scuole siano esse direttamente gestite dallo Stato come quelle gestite da soggetti non statali
Quando queste corrispondono ai criteri di servizio di garanzia che dell'interesse pubblico lo Stato definisce ed è tenuto a far rispettare
In altri termini un sistema scolastico avanzato non si identifica né con l'enfasi sul monopolio statale nei colleghi passi sulla privatizzazione dell'istruzione ma con la capacità del potere De Poli politico in questo senso il primato a dar vita a un sistema pluralistico adeguatamente ordinato che sappia far convergere la sfera di autonomia e di libertà verso l'interesse pubblico che è quello di corrispondere
Al diritto dei giovani di ricevere una formazione culturale e professionale meritevole della loro stima e del loro impegno noi abbiamo agito nella scuola e dell'università una generazione particolarmente seria che esprime no forte domanda di formazione di una nuova moralità civile è una generazione che essa offre non solo per l'incertezza del suo futuro di lavoro ma per i segni di degrado della vita civile e politica
Per la scarsa disponibilità degli adulti nella famiglia spesso nella scuola e nella società
Ad essere partecipi del loro interrogarsi sul senso della vita
Sui valori a cui ancorare la esplorazione la costruzione del loro futuro una generazione quella dei giovani di oggi che a differenza di quella del Sessantotto cerca il diavolo dialogo con gli adulti nuove sentire al suo fianco nel rassegnati nei cinici ne ordinò la Torino detti alla conquista di una qualche bilancia di del divisorio potere ma capaci invece di condividere con loro
La ricerca di una dimensione più alta di vittime è la consapevolezza delle grandi potenzialità di questa generazione
Che mi fa pensare che se la DC non esistesse
Dovremmo nuovi oggi inventarlo perché la capacità di indicare una direzione di marcia e di dare un senso al futuro implica un recupero di dignità della politica e del suo primato che non è possibile realizzare se non facendo riferimento a valori non effimeri e diffusi ancorati alla radice morale e culturale del popolo
Che la progressiva laicizzazione assi scalfito ma cento ondoso radicato e che nei giovani costituiscono quasi una nuova scoperta
Dovremmo inventarlo alla DC guardare nello slancio alla coscienza civile per saldare le generazioni nel rifiuto della mediocrità
E del catastrofismo perché senza ottimismo della volontà quello appunto che l'ispirazione cristiana rende forte non ci si può cimentare con le grandi sfide della storia
Nei giorni oscuri che precludeva la seconda guerra mondiale in uno scritto universitario del trentaquattro e invitando i giovani ad essere ottimisti De Gasperi diceva noi non crediamo al cataclisma e alle visioni apocalittiche crediamo e confidiamo invece che anche nelle presenti convenzioni sociali
Il fermento cristiano lavoretto degli editor rigeneratore
E che le nuove TAC conosceranno un nuovo progresso cristiano
Io credo che si accoglie vengo a questo messaggio di ottimismo lui De Gasperi invitava i giovani negli anni bui del trentaquattro la capacità della Democrazia Cristiana di concorrere in modo determinante ad una nuova e più avanzata stagione democratica del Paese
Avrà una sua possibilità di affermazione
Poi
Arbitro accoppiare per ora
Quattro ragazze signorotto erosi rischiare aveva avere assai ecco il presidente sorteggiata loro in termini estremamente limitati signora lei intervento scritto dicendo che a me pare dalla relazione del segretario del partito emerga la possibilità di una unanimità di consensi attorno al quadro politico che restano aperti problemi per quanto riguarda il ruolo e l'immagine del partito e l'organizzazione interna alla democrazia cristiana su questi temi il Congresso può dire parole importanti su questi temi Piero denominata nella mia nella mia nota scritta che appunto le consegno augurandomi e abbia udienza adirati questa chiedo scusa volete
No abbiate pazienza non leggerete sui giornali
Allora
La strada amava
Va
A
Consegnando
Amici io ringrazio voi
Vi ringrazio il presidente di essersi fermati ad ascoltare
E ti chiaro che tardo
Non ascoltando il consiglio di alcuni amici che mi dicevano chi te lo fa fare
Per un motivo
Non certo per vanità
Ma perché consideravo mio dovere
Dare il mio contributo
In un passaggio che ritengo di eccezionale importanza del nostro partito
Qui non si tratta di scegliere questo quella persona qui si tratta di dire cosa vogliamo fare della democrazia cristiana nei prossimi tempi
Perché vedete amici io ritengo
Che questo congresso ci impongono un impegno fondamentale
Passare da una fase di riflessione e diciamolo pure di esasperata autoflagellazione
Ad una fase di grande rilancio del partito
Però tutti assieme dobbiamo mettere in grado di affrontare e risolvere nel modo migliore i problemi del nostro Paese
Mi sono profondamente convinto che ciò sia possibile solo quello vogliamo
Perché dice è vero che le difficoltà sono molte e molto più di quanto alcuni non credo né non appaiono ma non sono tanto le difficoltà obiettivi che debbono preoccupare
Quanto piuttosto la volontà e la capacità di fare le scelte giuste di superare le posizioni di inerzia di comodo di Tocci ripeto tutti assieme come determinante dal nostro domani
Ed è con tale spirito e con questa finalità che dobbiamo cercare di metterlo appunto nostro Progetto Vasco una nostra strategia facendo perno a mio avviso su tre cardini fondamentali
Primo la difesa della pace e costruzione dell'Europa
L'Italia non può atteggiarsi a grande potenza
Ma è certamente una grande nazione
Il sorgo assolvendo a questo ruolo potrà dare piene positivamente il suo contributo positivo
Modernità ed efficienza dello Stato e delle sue strutture puntando ad una crescita morale oltre che civile
Rispettando il dovuto spazio alla famiglia
Terza
Ripresa dello sviluppo su basi di stabilità e di un giusto equilibrio
I problemi economici
Sono a mio avviso problemi chiave
Ed è su questi che io cerco di dare il mio contributo ricordando noi tutti che l'economia non esistono miracoli
Ma modi di ragionare di impegni che se davvero vogliamo risolvere i problemi vanno assunti e portata avanti con assoluta coerenza
Sulla base di accertate rispondenze fra obiettivi e comportamenti
E facendo leva sui ben precise e rigorose direttrici di azione
La prima direttrice
E quella del buon governo delle risorse
Che si pone essenzialmente come problema di risanamento e di riequilibrio della finanza pubblica
Vale a dire di come migliorare la spessa spostando risorse da consumi e investimenti
E di come diminuire il disavanzo lasciando più risorse al sistema delle imprese
Da insufficiente destinazione di risorse agli investimenti produttivi
è stata la Panda di piomba il piede della nostra economia fin dal tempo della raggiunto unità nazionale
Ma no caccia dipendeva dalla scarsità delle risorse complessive
Mentre altri le risorse ci sono
Le difficoltà attuali dipendono dal fatto che il disavanzo pubblico
Assorbe una quota di norme del nostro risparmio
Quasi l'ottanta per cento del credito globale interno
Una situazione grave
Per ISOL per risolvere la quale occorre si proceda con rigore con razionalità cioè con un rigore nei fatti e ventosa
Il primo passo importante
è stato compiuto approvando il bilancio dello Stato nei termini costituzionali fatto importante di questa legislatura
La finanza pubblica è stata così vincolate al rispetto rigoroso di limiti predeterminati distesa
E nello stesso tempo è stata messa in grado di operare con pienezza
Disponendo fin dall'inizio di tutt'di di tutti i mezzi disponibili
Ora però occorre passare con decisione alla seconda fase
Cioè rivendica le cause alla radice
Vanno rivisti in particolare alcuni congegni perversi che stanno portando di fatto la finanza pubblica al di fuori del controllo del Tesoro e del Parlamento
Mi riferisco soprattutto ai trasferimenti alla finanza extra statale
Chi assorbono oltre il cinquanta per cento
Degli stanziamenti complessivi dispensa del bilancio dello Stato altrimenti per cento debito pubblico per le funzioni dello Stato investimenti dello Stato soltanto il trenta per cento
Gli è arrivato il momento
Beh diciamolo chiaro dei democratici cristiani
Dita d'attuazione vera al principio dell'autonomia
Che non può essere solo autonomia distesa svincolata da un'area deresponsabilizzazione
è condizionata contemporaneamente queste l'assurdo
A situazioni di segno contrapposto automatismi imprevedibili da un lato rigidità totale di tanto parlato
Ed è indispensabile stabilire una responsabilità distinta compra stato ed enti erogatori
Non più enti che decidono la spesa
è stato che paga
Ma lo Stato che provveda trasferimenti precisi in base a parametri obiettivi
I soggetti di spesa che agiscono nell'ambito d'una loro effettiva autonomia
Assumendosi le relative responsabilità per quanto riguarda i limiti
Qualità e natura della spesa
Modi di pagamento eventuali scoperti polmoni facciamo questo o la finanza pubblica non si riusciva a risolvere in altro modo
Se a ciò si aggiunge all'impegno di riportare in equilibrio il bilancio di servizi pubblici
E se gli enti pubblici saranno richiamati al principio del metodo della economicità di gestione
Si potranno realizzare i cospicui recuperi di risorse e hanno assi
Si facilita l'attuazione di una seconda fondamentale direttiva
Destinare ha fatto il
La quantità maggiore possibile di risorse ad una politica ampia qualificata degli investimenti
Al di là delle parole
Agli inizi degli anni Sessanta presidente Fanfani lei lo ricorda bene la percentuale gli investimenti sulle risorse disponibili era del ventiquattro per cento
Oggi siamo al diciotto per cento
Occorre una svolta che ci riporti sia pure gradualmente a livelli percentuali a pari a quelli degli anni migliori
Aspetto non meno rilevante
Beh quello della qualità degli investimenti
Cioè per quali obiettivi in balia quelli a quali scelte pompaggi destinazioni vengono realizzati
Vi sono innanzitutto alcune priorità indiscutibile ce le quali vanno assunto impegni chiari
Venne regia
Mentre noi impegniamo diciamo non è tollerabile ulteriore ritardo per le centrali nucleari
Risultato da un'incertezza da una situazione di Venezia siamo diventati importatori Energia
Ed in un altro posto mai di riproduzione alti doppio di quello dalla Francia che ha costruito le sue centrali nucleari con i nostri uomini con i nostri macchinari ai nostri confini
Informatica altro settore prioritarie cisterne sta in quanto è la precedente dichiarò
Che l'informatica se avrebbe cambiato il volto civile dalla Francia
E ciò che più conta approntato la Francia Aldo vanno indietro nel campo delle telecomunicazioni una posizione di indiscusso avanguardia
E ancora l'agricoltura per la casa e il Mezzogiorno non leggo quello che avevo scritto dico soltanto il tema
Ma soprattutto per gli investimenti più prettamente economici
Da oggi sottolineato un problema di fondo di fronte al quale non è possibile chiudere gli occhi
Siamo nel pieno di un progresso tecnologico travolgente
Degna regia nucleare la conquista dello spazio non sono eventi isolati
Si sono avute contemporaneamente scoperte inondazioni le più diverse
Che vanno trasformando l'intera economia
Di attenzione
Per la prima volta e lei lo sa bene il presidente per la prima volta nella storia gli europei rischia di essere superata da altri continenti
Per muoverci al passo con il pesce più avanzate indispensabile acquisire il pieno l'appalto delle innovazioni tecniche permetterci contemporaneamente in grado di rispondere alla nuova domanda dei mercati internazionali dei modi né intenti ai prezzi che questi mercati impongono
L'atteggiamento peggio sarebbe quello di una difesa generalizzate passiva dell'esistente
Di non aprirsi ad una logica di promozione dell'avvenire
Si è parlato di automatismi di
Automazione ormai siamo dentro la fase d'automazione che significa produrre i temi con macchine tecnicamente complete
Questo concesso ormai iniziato e chiaramente iniziato comporterà spostamenti di manodopera da settori dei settori di trasformazione verso il terziario avanzato
Alla lunga ne avremmo vantaggi e prospettive di una migliore qualità di vita
Ma nella fase di trapasso si pongono problemi socialmente non facili
Che richiedono un più qualificato approccio culturale in concreto azioni non in negativo ma dirette a dominare gli albumi dare il progresso
E ciò ci porta a trattare della terza direttrice di azione io ho cercato di dare una sintesi a quello che De Mita ha detto in modo più ampio più analitico
Quella relativa alla gestione delle aziende e dei centri di lavoro
Lo sviluppo degli anni cinquanta e sessanta è e due spinte determinanti
L'alto livello di risparmio di Investimenti
L'altra percentuali di utilizzazione degli impianti delle capacità produttive lasciato le considerazioni
Ma mi si lasci dire
Per non parlare poi spostare risorse da costumi a Investimenti
Se poi gli investimenti non fossero sufficientemente utilizzati video si operasse in modo da produrre a costi competitivi
E lascio il discorso sui costi ivi compreso quello sul costo del lavoro
Ma altro impegno deve essere quello di evitare più risorse normalmente destinati agli investimenti vengono addirittura distrutto per coprire le perdite di gestione
Ciò avviene soprattutto le aziende di proprietà diretto o indiretto dello Stato
Ben lungi dal nostro pensiero
Il voler escludere interventi dirette dello Stato in economia
Ma va bloccata la tendenza in atto di allargare in modo generalizzato la presenza pubblica dirette alle attività produttive con il rischio di burocratizzare nel senso deteriore della parola la nostra economia
Amici
Allo stato per quanto riguarda le funzioni disorganizzati espletamento dei compiti istituzionali
Va assicurato una burocrazia che sia la più alta espressione delle capacità della nostra gente
E chi abbia mezzi a trattamenti adeguati
Ma quando si tratta di imprese che oppone del mercato le regole deve essere che queste aziende sono gestite in modo imprenditoriale
Presso lo Stato decide di intervenire per scopi ben determinati deve intervenire ad operare i pontili templi e metodi ottime le imprese
Operando in modo diverso in modo contrario si distrugge ricchezza e si frena lo sviluppo
Bisogna impedire che ciò avvenga
E noi dobbiamo contrastare il formarsi di una mentalità per in quali giovani sono portati in onda le iniziative del comporto nudisti e partecipazione attiva ma la ricerca del posto fisso
Del posto sicuro sì che troppo spesso quando l'hanno ottenuto non hanno più incentivi a fare meglio ad esprimere le proprie capacità così come è necessario non pesi di tale che vuole progredire
Ed è proprio per questo che noi intendiamo valorizzare al massimo degli imprenditori e dei tanti tutte le sue espressioni
Vogliamo dare contemporaneamente largo spazio a tutte le capacità di lavoro
E là dove non è possibile che i lavoratori assumono nel ruolo di tipo imprenditoriale
Occorre fare in modo che nelle aziende si costituiscono nei limiti del consentito centri di raccolta autonomo o che ciascuno abbia una propria sfera di autonomia assuma una propria responsabilità
Quando si fa il confronto
Fra i vari sistemi politici
è facile constatare che la droga di autonomia iniziativa e spirito imprenditoriale via progresso come da dove vien libertà e democrazia di una migliore qualità di vita e più elevate prospettive di dove civili
Presidente io ho fatto una relazione molto lunga l'ho fatta poi molto più stringata soltanto molti punti in questo mi queste mete turistiche
Però credo che possano risultarne
Chiara la linea essenziale punti essenziali di azione
Un tipo di strategia nella quale lo ritengo ci si posso e ci si deve muovere senza di rinunciare
A ciò che di buono sia stato nel passato ed è stato molto l'essenza respingevo temere il nuovo Pecce nell'oggi e nel domani
Forzando ci anzi di togliere tutto il positivo ed è anche qui molto che il nuovo ci offre
Per quanto riguarda gli aspetti specifici
Possiamo anche avere in posizioni diversificate
O meglio variamente articolate ma non è questo che ci deve stupire copro occupare
Ciò è segno di libertà
Della libertà di chi crede in valori perenni
Ma anche il senso della vita funge da formule di tipo precostituite
Presidente già che ne ha avuto la pazienza ricordate nostre conclusioni di Camaldoli
Quando si diceva vi sono ispirazioni valori che dobbiamo saper tradurre tra nostra responsabilità in azioni concrete sulla base di scelte regolate ragionate a seconda dei tempi di situazioni nelle quali più operiamo
Ma proprio strumenti cioè la nostra responsabilità possiamo avere anche posizioni particolare differenziate
L'importante
E di avere le stesse finalità
D'impegnarsi a trovare punti di convergenza di muoversi su linea comune in di saper fare un lavoro di squadra
Questo deve essere il nostro metodo operativo il nostro impegno di politici militanti in un grande partito popolare di ispirazione cristiana e consapevole dell'importanza di questo momento storico e di allo spigolo del nostro congresso su questi punti concluda
Impegnandosi il segretario ad aprire alla collaborazione di tutti via dai redditi ad un effettivo concreto lavoro di squadra
Ed impegnandosi ciascuno di noi a dare in pieno la propria parte sapendo bene per servire il Paese il partito il Paese significa soprattutto farlo in modo costruttivo
Da dove ripeto in una visione di squadra per ritenuto più necessaria e più utile residui generale che vogliamo perseguire grazie presidente grazie a voi che mi avete contribuito
Lasciano
Inizia
Io credo che il congresso a tutta la sua dignità Saint e la presenza a presiederlo di un uomo come Fanfani è sufficiente
Per per a fare apparizioni non importa se pochi sono i delegati idea ogni delegato a tutta la sua pienezza perché rappresenta una parte del partito quindi io io credo che bene affatto l'amico Ferrari Aggradi bene hanno fatto gli altri a non scegliere particolari ore ma a parlare anche di fronte a poche persone perché queste rappresentano il partito
Molti volevo di portare solo un piccolo contributo un contributo specifico un contributo relativo a il problema degli anziani
Io credo che il nostro partito deve farsi carico di questi problemi i problemi degli anziani sono problemi di tutta la comunità e non possono essere gestiti solo da dagli anziani
Beh degli amici ha ragione De Mita quando dice che la nostra società affascina senza rappresentanza
E gli anziani molte volte non si sentono rappresentati il problema degli anziani un problema economico morale sociale e politico e si è ingigantito col prolungamento dell'età media della vita
Voi certamente sapete che sono sei milioni e mezzo in Italia di cittadini che hanno superato i sessantacinque anni di età
Saranno il venti per cento della popolazione nel due mila più anziani più costi per l'assistenza aumentano gli anziani aumenta una fascia di cittadini bisognosa di particolari servizi
Considerazioni valide per tutto il mondo ma specialmente per Paesi come l'Italia colpiti da spetti grammi
Di crisi economica e di arretratezza delle strutture previdenziali e assistenziali rispetto all'evoluzione della società
Io penso che l'indebolimento della struttura della famiglia aggravato il problema dell'abitazione e conseguentemente il problema della serena sopravvivenza degli anziani
Nessuno può nascondere anche alla luce delle considerazioni che ha fatto il segretario politico nella parte e la sua dalla parte economica della relazione le conseguenze di questa allungamento indizi della popolazione anziana
La situazione è complicata dalla gravità delle ristrettezze produttive economiche e finanziarie in cui si dibatte il Paese
Non ci si può illudere che la soluzione della crisi Possa però venire dar restrizioni che aggravino le condizioni degli anziani
Commettendo un simile errore e questo dobbiamo ricordarlo
Commettendo un simile errore si sottrarrebbe al concorso generale la partecipazione convinta e costruttiva di circa un quinto del corpo elettorale italiano
Questa perdita di partecipazione produrrebbe sconvolgimenti inimmaginabili nel quadro politico che è davanti a noi
Uno stato preoccupato di accrescere i consensi non può sottovalutare l'importanza decisiva del problema degli anziani
E questo vale anche per il nostro partito che ha il dovere della rappresentanza di questi cittadini
Ha il dovere di non disperdere dal sistema produttivo una così vasta classe di cittadini dotati di ricchissima esperienza il nostro è un partito che ha il dovere il dovere di riannodare un dialogo con questi cittadini che per trent'anni e più sono stati i nostri fedeli elettori
Io penso anche che la svolta tecnologica degli anni ottanta
A Ome intera i problemi dei lavoratori anziani e certamente della loro emarginazione nel Duemila avremo oltre cinquecento mila lavoratori prepensionati in rapporto alle difficoltà derivanti dall'approccio con le nuove culture tecnologiche
è indispensabile prendere oggi coscienza e preparare un programma adeguato un piano preciso io credo che occorre impostare una riforma che consente ai cittadini di invecchiare con serenità ma anche di non avere paura delle nuove tecnologie di non avere paura di guardare con speranza
L'amico l'amico ingegner Formica ieri sera accennato a questi problemi io credo che dobbiamo last dare ai cittadini la speranza che le nuove tecnologie non sono contro di loro credo questo io credo che dobbiamo dare noi democratici cristiani vita una riforma che dia a tutti i cittadini giovani e anziani il diritto di partecipare alla vita dello Stato
Io penso che insieme al problema degli anziani noi dobbiamo porci il problema della cultura perché i due problemi sono fortemente legati fra di loro ma quale la nostra cultura è la cultura della vita che si oppone alla cultura della morte e en e che credo
Collegandoli per la loro saggezza al centro della comunità
è la cultura che difende la famiglia amici è la cultura che dipende la famiglia riconoscendo la sua funzione naturale indispensabile è la cultura che si preoccupa dei giovani è la cultura che si preoccupa dei giovani che non hanno né casa né lavoro nel caso nel lavoro
è una cultura che chiedere il solidarismo
è una cultura che crede nella grande forza della partecipazione di cui Fanfani per primo otto anni fa intuì e promosse uno studio dedicando neanche un saggio presidente Fanfani che è stato tradotto in moltissimi Paesi è la cultura che è capace di rispondere alle domande del futuro che può gestire la svolta degli anni ottanta
E ha ragione il segretario quando parla della cultura della trasformazione ma il segretario deve sapere bene che quella cultura della trasformazione è la nostra cultura
Cultura della trasformazione e non dell'effimero perché la nostra cultura è radicata su valori permanenti è la cultura della grande provincia delle associazioni spontanee dei professori delle scuole medie poco fa ne abbiamo in continua di un gruppo la su è la cultura dei licei e delle università
è la cultura sommersa che dobbiamo scoprire e valorizzare e che si contrappone all'ormai logora cultura della vetrina dobbiamo farcene carico
Perché è la cultura cristiana del popolo italiano grazie
Dente amici delegati
Poco più di un anno fa
Moriva il senatore Albertino Marcora e in uno dei suoi discorsi lui che aveva sempre parlato di problemi concreti rivolgeva un caldo invito a guardare oltre il limite della politica
Che cristiani saremmo se dimenticassimo che non si fa politica senza principi senza coerenza senza rigore morale ecco io credo che ancora questa sia la giusta misura con la quale dobbiamo vogliamo a costarci a questo sedicesimo congresso la relazione di Ciriaco De Mita al suo interno alcune notevoli intuizioni che si muovono in questa direzione
Ma se questo è importante non può può non può però essere risolutivo
Queste indicazioni rappresentano il punto di partenza torno a cui costruire il nuovo questo congresso dovrà fornire gli strumenti per andare avanti per far andare avanti il segretario ma per fare andare soprattutto avanti noi e con noi il partito per far sì che tutto non si risolve in un ragionamento in un'esortazione ma si possa invece costituire una volontà una realizzazione per questo ci allarmano alcune avarizia alcuni cinismi che ancora resistono al nostro interno e che nulla hanno a che fare con la cultura dell'unità che così bene ha descritto
Ciriaco De Mita nella sua relazione
Per questo ci allarmano alcune pretese di salire in cattedra senza poi avere la forza per formulare una proposta politica credibile questo nostro partito deve cambiare e noi dobbiamo cambiare
Non è pensabile sono segno di un'insufficienza grave che scontate battute ad Effetto che polverose
Interpretazioni della nostra storia che ci propongono una cultura politica analfabeta rispetto al nostro tempo ma soprattutto rispetto al futuro che abbiamo avanti ricevano da questa macchina inadeguata e per certi versi diabolica che hai congresso della democrazia cristiana ricevono ricevano dicevo l'investitura ufficiale di una proposta politica alternativa a quella fatta dal segretario del mio c'è qualche cosa che non funziona e che quindi va corretta al più presto
Per tutti questi mesi ed anche in questa prima fase del dibattito congressuale
Abbiamo assistito ad un agitarsi incessante lungo rotte personalissime ed inconcludenti
Che ha fatto venire alla mente un'immagine evocata da quel grande poeta satirico che è stato Karl Kraus la cui genialità eccessiva ma straordinariamente sottile lo ha involontariamente reso un profeta caustico di queste nostre vicende cara Kraus diceva che quando brucia il tetto non serve né pregare né lavare il pavimento comunque pregare più pratica
Ed è tanto più pratico soprattutto quanto più le preghiere si risolvono i richieste di qualche scampolo di potere personale molto privato prima della fine
Fine che nessuno vuole dire ma che con i propri comportamenti anche qui in questo congresso contribuisce invece a rendere possibile
Prendiamo ad esempio tutto questo fervore che c'è attorno alla candidatura del segretario De Mita
Potrebbe essere scambiato a prima vista per un segno positivo che sta ad indicare un partito unito attorno ad un segretario che ha avuto l'indubbio merito di intuire quale sia la strada giusta intende percorrerla fino in fondo
Ma mi sia concesso io sono un po'scettico
Per me tutto questo fervore più che evocare un'atmosfera cechoviana della moschea a Mosca dove tutti vanno convinti verso qualche cosa ricorda molto più da vicino al far West e in particolare l'assalto alla diligenza
Voglio dire che più che adesione convinta ad una linea politica e disponibilità ad accettare favorire la dura ricetta di un rinnovamento non più evocato ma attuato mi pare di scorgere opportunismo che volontà di condizionamento da parte di chi oramai sa di non potere più vincere ma non vuole assolutamente perdere
Ma questa nostra particolare situazione di partito inquadrata in una più generale crisi del sistema stesso dei partiti non consente certo di perde Cingano gli equilibrismi
C'è l'esigenza di unità ma per questa democrazia cristiana il nome dell'unità è il cambiamento
Se non è questa la volontà unificante non esiste una nuova cultura dell'unità tutto scade nella vecchia e pericolosa ragione dell'opportunità il professor Sartori in un suo saggio sostiene che la democrazia cristiana sta insieme non perché sia un partito unito ma perché finché commenta a tutti gli affetti la democrazia cristiana incarna per dirla con Pareto l'epoca il regime delle volpi e non quello dei leoni
La forza della DC deriverebbe secondo Sartori non tanto da una sua intrinseca forza quanto piuttosto dalla furbizia e dall'agilità con cui si muove nel bosco nel sottobosco del potere ora io non credo che questa sia un'analisi valida in assoluto
A mio modo di vedere Sartori è stato avviato nella sua analisi da quello che è divenuto l'aspetto preponderante del nostro essere partito negli ultimi anni la gestione del potere ed ha scambiato una parte con il tutto però questa analisi deve farci riflettere con attenzione
Nicola Pistelli già parecchi anni or sono diceva con molta chiarezza che quando manca una prospettiva storica
Corriamo il rischio di vivere il mondo moderno attraverso una serie di compromissioni pratiche che col passare del tempo maturano l'anzianità necessaria per diventare tradizione ed aspirare in tale veste al rango di compromissioni teoriche
Ora se la con quel corse la compromissione pratica con il potere con un potere fine a se stesso resta una logica teorizzata ed attuata fino al punto da divenire la ragione prevalente del nostro stesso esistere
Allora suo malgrado Sartori avrebbe ragione e per la Democrazia Cristiana non ci potrebbe essere il futuro in una prospettiva storica in cui il rapporto tra potere sopravvivenza non sarebbe più così ineluttabile come lo è stato fino ad oggi
Questo discorso assume un rilievo maggiore se messo in relazione a quanto molto lucidamente a mio modo di vedere da tempo oramai Ciriaco De Mita sta sostenendo noi dobbiamo smontare questo perverso sistema spartitorio che avvenne nel Paese ma allora se questa è per noi la regola che vale la rotta che dobbiamo seguire è il rispetto della regola sempre e comunque e non quindi la trasgressione la trasgressione privata della regola
Questo per dire che non ci possono essere atteggiamenti intermittenti quello che riteniamo essere valido per il Paese per lo Stato deve valere anche e soprattutto per il partito
E se non riusciamo a farlo valere per il partito difficilmente potrà valere per il Paese lo sforzo quindi che deve essere chiesto De Mita come nuovo segretario che deve succedere a se stesso è che ci sia con questo congresso un decisivo passo in avanti il quindicesimo congresso ha segnato la fase importantissima di passaggio da partito di mediazione a partito di proposta con questo sedicesimo congresso è indispensabile che il partito diventi lo strumento di questa proposta
Se questo non avverrà ricordando Nicola Pistelli potremmo dire che saremo riusciti a spaventare molte persone permettendoci lusso di spaventarla e per niente
Lungo quale lotta allora diventa importante e necessario muoverci
In questi giorni è stato pubblicato un libro di De Mita ragionando di politica io credo che noi oggi dobbiamo chiedere che questo congresso sia la logica continuazione di quelli blocco comperò un passaggio ulteriore
Non più solo ragionando di politica ma volendo la politica volendo questa politica che pone il suo fondamento il rispetto della regola
Non è più ormai il tempo di descrivere un nuovo partito oggi è il momento di farlo un nuovo partito
Anche perché se aspettiamo ancora non ci troveremo più ad avere a che fare con un partito ma dovremo fare i conti con un qua c'è Argo di fazioni di gruppi dai riti con assoluta e ossessiva priorità a manovre schermaglie fine a se stessa
A questo punto il problema che si pone ai partiti non è granché diverso da quello che si pone anche allo stato di diritto sottomettere la persona all'ufficio
Quando sono le fazioni che assoggettano un partito si ritorna la persona che abusa prevarica dell'ufficio e per essa alla politica personalistica o dei personalismi a livello di partito la conseguenza è che il partito diventa sordo dispetto le domande del Paese tutto dedito come ai propri problemi interni un esempio significativo può essere stato dalla nostra fase precongressuale e anche se vogliamo per certi versi da una certa stanchezza che alcuni interventi hanno dimostrato in questo congresso in questa prima fase del dibattito
Tutto si subordina e si riconduce ad un gioco ossessivo contro persone che approda ad un giro vizioso di gruppi diretto che si ostacolano e paralizzano vicenda
Questo credo che attualmente sia il male più profondo della Democrazia Cristiana che rischia di compromettere anche l'alito di questo congresso e della nuova fase politica che dovrebbe scaturire
Ma una malattia identificata è anche una malattia curabile io credo che De Mita la identificata con lucidità ora deve però poterla curare con tempestività
Ma perché la cura sia tempestiva ed efficace
Non bisogna avere paura della medicina anche si può essere amara o peggio dolorosa
Kierkegaard scriveva che l'era in cui viviamo e troppo melanconica per non sapere che esiste la responsabilità e che questa ancora una qualche importanza ma proprio per questo mentre tutti oggi vogliono comandare nessuno vuole assumersi la responsabilità ebbene io credo che a De Mita si debba chiedere di assumersi la gravosa responsabilità di comandare dirigere questo partito
E questo non in virtù di una tentazione totalitaria ma perché oggi esiste diffusa tra la gente una fiducia nelle persone di una sfiducia nelle oligarchie di partito
E noi dobbiamo avere la capacità di sconfiggere queste oligarchie che rappresentano non la politica ma il vizio della politica perché è nostro dovere restituire dignità alla politica perché è nostro dovere rendere la politica comprensibile alla gente
Per questo non avrebbe senso predicare ragionare il nuovo per poi rifugiarsi nel vecchio io credo che innanzitutto deve essere chiaro i protagonisti di questo grande gioco democristiano che ha un congresso che nessuno chiede loro di perdere qualche cosa ma che più semplicemente si chiede loro di cambiare le regole del gioco
Perché non si è proprio il partito per una sregolatezza a perdere tutto
Certo non è facile ma non sono mai esistite soluzioni semplici le situazioni complesse il fatto è che bisogna pur cominciare e io credo non si possa più aspettare uscire da questo congresso così come ne siamo entrati sarebbe certo risultato peggiore e più per i
L'uso
E io desidero sperare che questa sedicesimo congresso sia realmente il primo passo lungo il cammino del nuovo voluto ed attuato anche perché per quanto ognuno di noi possa essere un amante della poesia e posso trovare rifugio nella poesia sarebbe estremamente limitante dovere ricorrere ad un poeta russo del tuo cento
Per avere il conforto di sapere che verranno tempi nuovi e che sorgeranno nomi nuovi
Trovo molto più pratico anche se magari meno suggestivo chiede l'arresto a questo nostro congresso democristiano e a chi come noi è delegato e al potere di votare i toni patti voto al potere di cambiare questo partito grazie
Intervento e lo ringraziamo
Presidente amici mi ritengo impegnato a non abusare nei nei tempi né nei contenuti del privilegio di poter prendere la parola in questo congresso
Privilegio di cui beneficio in qualità di esterno
E quindi con una implicita rinuncia a mio favore della quale sono consapevole e grato da parte dell'ultimo idealmente degli iscritti al partito che avrebbe certo più diritto di me alla parola
E che forse dovrebbe essere qui al mio posto
Tuttavia posso dire di essere almeno un esterno autentico neppure reduce darla ormai superata Assemblea del mille novecentottantuno
Ma legato a questo partito oltre che dal consenso sui valori di fondo
E sulle grandi linee programmatiche del suo progetto politico
Da momenti esclusivamente ideali quali il ricordo o la presenza di alcuni maestri come boh luci Freddi da un lato Taviani dall'altro incontrati nella mia università
In quella Liguria in cui ancora oggi vi sono molti i democratici cristiani in tutto degni di quella tradizione
Detto questo e riconosciuto quindi non so se con umiltà o con coraggio di essere giunto a questo congresso nient'altro che come un Pellegrino da questa
Muovere verso un superamento o quanto meno un accantonamento di questa singolare categoria degli esterni che fra l'altro corrisponde in misura molto limitata alla realtà
Perché in questi convegni in genere nell'entroterra in cui si muove il partito si incontrano ormai solo degli ex esterni e dei premi interni
Tutti certo con una bagaglio rispettabile è interessante ma anche con una lunga storia alle spalle di dimestichezza
Dei addetti ai lavori che si conoscono tutti e parlano lo stesso Lessico familiare insomma non sembrano più essere sufficientemente sconosciuti e sprovveduti
Due requisiti molto importanti che rivendico come essenziali per gli esterni autentici
E a questo si collega un rilievo non so se più profondo ma certo più impegnativo e più pertinente al nostro dibattito
Perché è la stessa impostazione della Lunga Marcia attraverso l'Italia laica cristiana che si è aperta con l'Assemblea nazionale del mille novecentottantuno e con l'ultimo precedente congresso
E che ha conosciuto la sua ora più sfortunata
Ma forse un giorno potremmo dire più bella sei riscattata con la sconfitta del ventisei giugno
L'ultima linea più arretrata il Piave amici non Caporetto come ha scritto Indro Montanelli
Quella stessa impostazione dicevo così ritualmente annunciata e reiterata di apertura del partito alla società Esterna che deve essere vista come un involontario rovesciamento di Termini
Una concezione generosa ma rovesciata rispetto alla realtà
Come si può pensare che vi sia una società civile Esterna al partito e che questo si debba aprire a quella ma nella misura in cui abbiamo ancora il senso della realtà e delle proporzioni nella misura in cui vi è distinzione e incomunicabilità è il partito che è esterno alla società civile e non il contrario
Ed è il partito che nella società civile deve rientrare e vogliamo che rientri
L'impostazione e la formula della apertura alla società hanno avuto naturalmente un ovvio valore emblematico e sotto questo aspetto indubbiamente positivo
Ma tuttavia riduttivo rispetto alla prospettiva corretta da cui la Società Reale gli individui nella società reale guardano alla DC
Mentre la prospettiva rovesciata usata sinora con le migliori intenzioni dalla DC
è quella di una cosmogonia tolemaica con il sole che ruota intorno alla Terra
Una proiezione tutto sommato analoga alla tradizionale ottica al tradizionale atteggiamento degli inglesi che nei giorni di fitte brume sulla Manica annunciano sui giornali il continente isolato dalla nebbia
Questa prima necessaria correzione di prospettiva è il messaggio che mi sento di portare al congresso con maggior precisione e legittimazione
Più difficile
E sentirsi legittimati a parlare in pochi minuti dei problemi concreti del Paese dell'area della città del settore del terreno di cultura che pure in qualche modo siamo stati tutti qui chiamati a rappresentare più difficile sentirsi legittimati a intervenire nella discussione politica più ampia
Ad esempio sulle riforme istituzionali che più o meno consapevolmente tutto il paese reale attende urgentemente dalle forze politiche a cominciare credo proprio
A cominciare da una legge elettorale che consenta a ogni cittadino di esprimere una scelta per lo specifico governo di maggioranza e di legislatura che ciascuno preferisce
Non per una coalizione che le scelte delle segreterie dei partiti rendono al tempo stesso sempre imprevedibile e quasi sempre uguale alle precedenti Ditri quadri e penta
Un esercizio ripetitivo su sfumature correntizie
Per concludere con poche altre parole che vogliono nuovamente essere di stimolo e di appassionata attenzione per il partito e per il suo ruolo e il suo avvenire nel Paese
Ricordo che la scorsa settimana ad un'ultima Assemblea degli Esterni prologo di questo congresso
Un neo senatore ex esterno di cui al momento stranamente mi sfugge il nome fra una Scoppola e l'altra
Diciamo fra un rilievo e l'altro
Aveva sostenuto l'opportunità di demandare gli atti essenziali degli sviluppi della vita del partito a un comitato di garanti per il quale aveva anche suggerito una serie di nomi obiettivamente di notabili unanimemente riconosciuti quasi quali persone perbene
Quasi che questa rara singolare caratteristica li contraddistingue S da tutto il resto del gruppo dirigente
Ma dove l'ha letto questo nostro neo senatore forse sull'Espresso o su Panorama
Che questa rara il singolare caratteristica di essere dirigenti di prestigio non si applichi anche a piccoli De Mita o Andreotti o Forlani per un verso o per l'altro verso che Scotti o Mannino non siano abbastanza notabili o sperimentati per essere anche loro garantiti comincia ogni scritto degno di questo nome d'altronde della vitalità e del futuro di questo partito e del Paese
Forse non si voleva dire questo fino in fondo ma attenzione perché la dissacrazione dell'immagine del partito non è la strada migliore se si vogliono evitare sia le ingiuste flagellazione altrui sia le ambigue autoflagellazione
Tanto più tanto più che l'attuale segreteria gode della fiducia non solo della stragrande maggioranza della DC
Ma anche con riguardo a ruolo propositivo assunto nel sistema politico italiano della fiducia o delle rispetto della stragrande maggioranza del Paese
Ciò che le resta da compiere dopo questo congresso è di sceverare e di cementare quanto vi è di meglio
Che non è necessariamente quanto vi è di più nuovo o di più antico sia nella maggioranza che né la minoranza del partito
Sì che ne risulti una costruzione diversa
Ma sempre riconoscibile nelle fondamenta e quindi anzi più limpida e più robusta in questo spirito non altro ci chiedono gli avversari diceva De Gasperi che di essere cristiani
Concludo portando a compimento lo spunto iniziale
Temo che in quella inversione di cui ho parlato del concetto di società esterna al partito anziché viceversa
Abbia giocato non solo un equivoco logico ma anche forse una inconscia ma certo malintesa configurazione del partito come luogo Palazzo come luogo ad accesso riservato e come può un partito qualsiasi partito
Essere concepito anziché come fucina di servizi come luogo privilegiato se non in quanto visto e Dusan atto come luogo di potere luogo di occupazione del potere ma questo non è e non può essere in ogni caso non può essere la nostra concezione del partito né sul piano costituzionale né sul piano ideale
Sul piano costituzionale il potere e delle istituzioni non delle segreterie dei partiti
Parafrasando una vecchia parola d'ordine si potrebbe dire tutto il potere alle istituzioni tutto il dovere di servizio al partito
Sul piano ideale ammoniva ancora De Gasperi in un passaggio raccolto da Giulio Andreotti nel mille novecentocinquantadue
Dirsi cristiani nel settore dell'attività politica non significa avere il diritto di menar vanto di privilegi in confronto di altri
Ma implica il dovere di sentirsi vincolati in modo più particolare da un profondo senso di fraternità
Di moralità e di giustizia
La parola all'onorevole Bergomi Ferri vicepresidente ansie su
Non era la sua che venga che venga questore i delegati capiscono anche il tedesco
Nel frattempo nessuno ha depositato il proprio intervento
Si prepari poi per cortesia il senatore paga
Quindi preesistente
Silvio al segretario generale seniority il signore cari amici
Purtroppo o imparato nella scuola soltanto lo schiera linguaggi Cicerone e tizia stare ma hanno annullato il se li fa Titanic identificabili sì
Essendo alle mio Condor senziente la vostra per la lingua molto limitati ne ricordiamo a voi
Nella mia patria lingua
A stenta a tre del quasi dei tecnici spesso Ziad ogni onda
E per primi inerenza degli antichi si era infatti mai fatte
Grazie di Seat presente terrà pari senza testa patti mai tedeschi essenziali non Dion
Ho insistito nei Contri espatriare quasi testare ismi mister President Franz Josef Strauss della mia qualifica di
Vicepresidente dell'Unione cristiano sociale
Esprimo al più presto congresso i più cara cordiali saluti del partito fratello della Baviera per la funzione cristiano sociale assieme o con il saluti del nostro residente per primo ministro della Baviera Franz Lothar scettro Houses
Picchi nemiche anneriti Killing mezzi bar Snakes Emma inermi a presidente continente anche nel raggio eclettica oggi in all'inizio di trucchi pare consacra un suo letto Summer Alex si smonta l'Empire un patente vende azioni utili inviare Titan
Approfitto comprando gioco gli abbia l'occasione dipende che val si arriva al signor Presidente i anche le lei è Cindy Ortiz segretario generale il re Graziano Pini
Teramo la Grande Colombara azione tanto se attribuire fra i due nostri partiti durante negli anni passati
Lizzani RFI Aulenti sinistro in Piemonte OPA per viaggi campati mezzo attuali nemmeno tanto è che i sindaci interesse tasche ignara oserà politici in via il punto Democrazia Cristiana in King PRA gli atti
I numerosi abbiccì io faccia attori di Nuti dall'estero Keith anticipando al vostro congresso se abolitio hanno l'interesse che
Noi tutti dedichiamo alla attività politica della Democrazia Cristiana
Viene patti mai nati gli operai Iazzi intende a istinti cliente punti centrale politicità schiavisti
Di trotto mandi chiarirci le idee e né politico sovietici infatti autisti conti Allan Midrash Schweitzer impegni
Il vostro partito spazi dimostrato sempre durante i dieci anni passati come la grande forza politica centrale
Intellettuale il vostro Paese mondo stante il tutti i contrattempi può essere
Giustamente molto fiero
Esistenza ai andare in quarant'pieni Talini sentireste mo'prato surfattante
Da sindaco vero chiesi di immensa subcontinente annotati Landis l'alleanza Italian al schiavo radicale su Falessi carbon sbarca partner chi
E si deve
Soprattutto ai divo cristiani italiani che Italia molto rispettata come
Tampinava affidabile
E il forte
Bene le della Comunità europea invernali Anza North atlantica
Christié calunnie attive continuazione gogna infetti non si è fatto mai contro esprimendo un sedimento Ames politici azionando
I valori cristiani fondamentali
Sono il collegamento fra i nostri partiti e di cambi vanno e la nostra Coburn azione politica
Ti Tiezzi e tre sei byte infine Aiazzi dritti e non si fa altro aggiunse Italian Ancitel teneste Api Esso e le indennità alieni in politica tardi
La bici
Tolta da quasi quarant'anni la responsabilità governativa per l'Italia
E
Sempre stata la colonna portante della politica italiana
Democratici politica spegni e Nichetti fallimento Bindi appunto il Trebbo pletorici Lantz al Scarante destri sin franchezza Conte a Baron von democratico Andrea statistica
E i gli uomini politici democristiani
Sono in Italia come dalla Repubblica Federale di Germania i Garra anti della pace della libertà
Beh la salvaguardia della democrazia Italo stato del diritto
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La fermai implicazione dell'Italia della al rialzo atlantica
Io
L'affermazione della a lacci e con gli Stati Uniti sono interessi comuni i nostri partiti Iddio nostri Stati
Sei non entra in onda noi non si si estetici maglie
Contrattista Stettin schiera Quartiani pone il Guatemala ex sono nato molti anni si era un Spiritus Tejera timidezza miliardi indecente politici alternando selezioni a Opel Ones Ernesto visti Carol respinti
Dal mille novecentosettanta al nove l'Italia il questo è il berretto del vostro partito
Accettato senza riserve la decisione ottava modernizzazione della NATO
Che Cocquio
Del nostro Paese
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Credibile politica della dissuasione dall'armata
L'Italia ha accettato i suoi ampia indie Tear dell'accettazione dei prossimi salse e col pretesto arreso un contributo importante crearla difesa dell'Europa
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L'accerchiamento chiaro della democrazia italiana in più pessimista e
Il testo questione tipo
Sicurezza comune
E la sua azione decisa
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Che noi non siamo minacciati da nessuna guerra fino a quando noi atti possiamo conservare assieme il coraggio e la forza di essere sempre quanti alla difesa
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Propagare un sentimento di ansia oddio timori
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Dagli scambi complessivi fra Alitalia e di tutta la Germania
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La Baviera a un grande il forte interesse
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Divisi in dieci sapete entri che un dispotismo Edicon scozzese sino allo papà è che tra faccio per noi
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Valenze non del Simonson escogitato Chris democratici politica viti Gasparri con contrattate Nava mi dà contezza non verrebbe senza prediche dentro l'incidenza di ovvero tesi di mensa stili anzi vanta Mascioni pazzo ex vestiti in mia azioni Verzaschi mentre al senso del tempo
Del mille novecentocinquantasette politici democristiani come di gas riformata Aderbale
Hanno cominciato ha ad avviare la comunità Euro PA con la FIOM dei trattati ora io Roma e già allora e avranno
Convinti che resta come invitato d'estate sono molto più che curva alleanza economica Prins Thomas
Nene esso invita rom esterno gratis in politica se in
Tikrit native accerti inizio esame no vecchi in Europa in Houses che invecchia politici Onions finché dal mito Europa occhi in su con e in e sullo stretto e disprezzo partner del prete che mensa fra
Io credo beh che egli
Prima all'invidia offerto essere politici democristiani
Che trovarlo da via al di fuori terra collocava azione
Economica in Europa
Che hanno ad una odio lo politica
Così che europa Sarra anche nel futuro urli
E grande importanti interlocutore della famiglia dei popoli
Verso al Salon stiliste Macra tutti editi Krafft continuazione con Pallotta e neve si chiarezza su confidenziali non stranezze opzioni
Chi altro al di fuori di noi democristiani avverte la forza il la convinzione di condurre Europa in una fu e non sul tuo mossi con Ugo entrarci illibertà
Titti alieni sentiste magra no anziché sette fa scherzi chiaro condizionali e non dovrò Papetti intima visto e Pete Thomas Pynchon tant'è che nel disperdete Saunders andini mi è capitato
Ivi democristiani italiani a hanno TAC quarant'anni il grande birre tutti avvera
Con noi costruito d'Italia e l'Europa
Più di
Riconosciuta con grande ringraziamento presto mi rito Terme
Uno dico molto piacevole
Quindi a Ugo rotte alla vostra azione politica
Cioè il pene d'Italia
è il bene dell'Europa
Beh il pene del mondo libero
Con grande successo assieme con quella l'onta anemizza politica fa di coi noi democratici cristiani europei
Avviare un mobile senior che ha quartier affrontare compatti efferati le sfide dei nostri giorni
Fuori del suo partito
Il consigliere nazionale Aldo calza depositato per iscritto il suo intervento
Il senatore Pagani alla parola
Si intende se c'è perché in caso contrario è pressoché impossibile
Non c'è il senatore paga
Il delegato Perelli
Non c'è era un po'le appello
La signora Bosco Lucarelli presidente nazionale del chief
Ma solennità annunciamo il nome di quelli che depositano l'intervento
Scadono dico lei signora per la mole di essendo che dà il buon esempio prego
Sono qui per la seconda volta a parlare ad un congresso della DC in qualità di Esterna
Come portatrice cioè di di sogni richieste potenzialità della società civile
Quale appaiono all'esperienza associativa di una forza sociale
E di una forza sociale femminile di ispirazione cristiana che si impegna ed operano nel sociale autonoma ma autonomamente in un campo separato e distinto da quello di un portico politico e che proprio per questo ha in sé la potenzialità di farsi canale di trasmissione fra i bisogni emergenti nella società civile in continua trasformazione naturale rigidità delle strutture politiche
Nel recente incontro di qualche giorno fa promosso dal partito con gli esterni sottolineammo come il rapporto partito esterni che il tuo vissuto nel novembre dell'ottantuno con la speranza di avviare per il bene del Paese un dialogo costruttivo della DC con le forze sociali che si richiamano all'Area democratica d'ispirazione cristiana
Richiedesse da parte di tutti una verifica del significato e degli esiti che ha finito per produrre
è stata quindi affermato in questi giorni la necessità per un partito che voglia rimanere coerente con la sua natura popolare e quindi riproporsi come esperienza della complessa realtà del Paese
Di comprendere il cambiamento rendendo sempre più stretto e più reale il suo raccordo con la gente la sua apertura alla società civile alle nuove istanze culturali e sociali che essa esprime e ci sembra che sia stato chiesto agli esterni un aiuto a ricostruire un nuovo e diverso collegamento con la società in continua trasformazione
Condividiamo l'indicazione emersa non abbiamo mai ritenuto che gli esterni si dovesse riferire all'interno delle strutture di partito e nelle scelte ad essa connesse
La responsabilità della conduzione del partito
Delle scelte strategiche e politiche connesse alla gestione del partito stesso all'alleanza di perseguire per la realizzazione del progetto proposto appartiene alla responsabilità
Di Catherine quel partito fa parte e chiedi chi ha scelto di operare specificamente in esso
Neanche riteniamo che gli esterni si possono porre come sarta di raggruppamento degli onesti da porsi come coscienza critica sul piano etico del partito spesso perché sul piano etico ognuno ha le sue responsabilità perché tocca ciascuno risponde del proprio comportamento personale e collettivo
Detto questo è necessario precisare
Che se si vuole realizzare un dialogo costruttivo ed onesto e necessaria anche la disponibilità di quanti operano nel partito
Ad accettare dagli esterni oltre l'apporto di proposte anche quello specifico di critica
Se rappresentiamo la realtà del Paese ci dobbiamo fare anche portatori del malessere della critica che dal paese si leva
L'importante è che il nostro apporto sia sempre in spirito di servizio e finalizzato al bene della comunità
è necessario uno sforzo convinto una disponibilità sincera per riannodare i fili che sembra un interrotti tra società civile e partiti
è in questo spirito cari amici ed è con questa disponibilità che ci sentiamo in dovere di fare alcune osservazioni
Senza scendere alle scelte particolare sui vari problemi molto di quanto è stato presentato come proposta di un partito nuovo sia nell'incontro e gli esterni che in questa sede ci trova consenzienti
Oltre a
Stizzita fra cittadino e Stato perché l'esatto contrario dell'occupazione delle istituzioni da parte dei partiti ci trova consenzienti nel modo di intendere lo Stato e le autonomie locali gli obiettivi di fondo era raggiungere nella soluzione della crisi economica
Il modo di intendere l'ispirazione cristiana il popolarismo del partito la questione morale e molte altre cose
Ma non possiamo nascondervi che tanto più valide ed altri sono gli obiettivi proposti tanto più stridente appare in contrasto con la realtà partitica che a tutti i livelli ci si propone
E nel superamento di questa dicono lì dicotomia che si gioca il superamento della crisi di credibilità o meno di un partito ed è qui in fondo che si gioca la credibilità del sistema democratico
Ci rendiamo conto delle difficoltà che si frappongono alla conduzione di un partito di massa rispetto alla conduzione di un partito di élite
Ma il primo anche maggiore potenzialità capacità
Appare qui è evidente la necessità che il partito si faccia carico di un organico lavora di formazione o politica della sua base e dei quadri dirigenti a tutti i livelli a cominciare dalle sezioni
Per renderle capace di svolgere il difficile lavoro di osmosi tra valori di fondo da perseguire realizzazione storica di quali valori nella politica di ogni giorno
è questa una condizione essenziale per assicurare al partito un rinnovamento naturale
In coerenza con le capacità e le istanze della società e con i fermenti espressi particolarmente dal mondo giovanile e femminile
Riconosciamo che il compito di questa formazione spetta anche ad altri soggetti sociali
Ed in tal senso come associazione femminile di ispirazione cristiana siamo pronti ad assumere la nostra parte di sperperi sponsor avvilita e gli impegni che ci competono
Ma certamente questo non può sostituire la formazione tecnica o politica che deve essere proprio di un partito
Molti degli argomenti trattati in questa sede Cisolla inciderebbero ad esprimere il nostro pensiero
Ma riteniamo prioritario focalizzare l'attenzione sulla cosiddetta questione femminile
Nell'ultima parte della relazione De Mita troviamo il merito all'apporto femminile alla realizzazione della società democratica passaggi Lucidi ed osservazioni da condividere
Due donne sono indicate peraltro insieme ai giovani e gli anziani come un riferimento essenziale della politica
Ma ad onta di quanto detto è giocoforza riconoscere che la Democrazia Cristiana ha perduto il dialogo con le donne
Nelle ultime elezioni in modo sorprendente di inspiegabile la decidono ha avuto la capacità di includere nelle proprie liste una rappresentanza femminile che fosse più che simbolica
Intere regioni non hanno presentato esponenti femminili pedina alcune la presenza era evidentemente strumentale
è un aspetto che nemmeno l'analisi dei risultati delle ultime elezioni fatta dalla vicina messi in rilievo
E su cui invece si doveva meditare
Questa Assemblea cari amici e un'altra a riprova del mancato dialogo del partito ha con le donne
Se andiamo a vedere quante sono le delegate donne che il partito ha saputo esprimere
Il
La rappresentatività della componente femminile della società italiana qui Lanaj neanche simbolica
E questo è un fatto grave
Pare un partito popolare che vorrei essere in dialogo con tutte le componenti della società italiana perché soprattutto si accinge a dare il proprio apporto per la costruzione della società futura
Una società che deve essere costruite vissuta da uomini o da donne insiemi
Per forza di cose il Nobel proposta dal partito sarà sola misura maschile
L'organizzazione del lavoro delle istituzioni dei servizi sociali del modo stesso di fare politica starà solo a misura maschile
Il è così si rafforza separatezza e solitudine e si allarga il solco fra il partito la società civile
In ma è necessario che il partito si soffermi ad analizzare tale situazione quella individuarne le cause
A nostro parere
Una delle cause di ciò è da ricercare nella diffusa mentalità che considera la realtà femminile come un fatto settoriale a se stanti
Nel cambiamento in atto di fronte alle prospettive aperte dalla rivoluzione tecnologica che a breve termine eserciterà la sua influenza in tutti i settori della vita culturale e sociale
è necessario interrogarsi sulle attese di tutta la società in evoluzione
Una società composta di uomini e di donne di donne e uomini
Una società in evoluzione alla ricerca di un rinnovamento in cui l'ha riconosciuta parità uomo donna sia tra l'altro l'espressione di un cammino verso l'attuazione di una maggiore giustizia
L'attuale organizzazione della società produce solitudine crisi esistenziale un progetto politico nuovo che tra l'altro non è poi se non un progetto riorganizzazione della Città dell'uomo
Bene un progetto politico nuovo deve fondarsi sulla divisione alternativa che renda possibile modalità di vita diverse
E che crede nel fatto che uomini e donne hanno bisogno di vivere insieme sia al momento familiare sia il momento riparativa ossia al momento partecipativo sia quello ricreativo
Ciascuno uomo o donna che sia dove poter armonizzare una vita familiare nobilita lavorativa alla vita partecipativa la vita politica
Ma in questa visione che è necessario verificare le proposte politiche tutte le proposte politiche
Riguardanti una nuova organizzazione del lavoro una nuova organizzazione dei servizi una nuova politica per la famiglia una nuova politica economica e fiscale senza richiami a vecchi artificiose distinzioni di ruoli precostituiti tutto questo chiedono le donne rivendicando ho finito rivendicando Sempre maggiore una maggiore la presenza all'interno delle istituzioni sociopolitiche
Non solo e non tanto per migliorare la loro qualità della vita ma per migliorare la qualità della vita di tutti
Da parte nostra Barry fiutare se turismi e separatismi mettiamo a disposizione delle valga astista Aricò la nostra specifica identità collettiva di associazione femminile
Nella speranza di aiutare la DC ad aprire quel dialogo
Compiute la metà del Paese da cui un partito popolare che si appresta a costruire un progetto di società futura non può esimersi servono a restare nella storia ed essere protagonista di storie
Nel Rino Arcangeli
L'intervento voleva riccioluti
Si vede che si fida di me
Allora diamo per depositare
Eccolo qua c'è Arcangeli
Ho depositato l'intervento presso l'ufficio di presidenza Grassi
Cari amici
Al di là delle analisi
Ci sono state fatte sul calo elettorale da Democrazia Cristiana
L'analisi del nostro segretario
Pecca molto di cui di super recepita e in qualche misura di arroganza
All'indomani dicevo
Dalle analisi delle ultime elezioni politiche rimane molto diffusa e non facilmente confutabile quest'opinione
Ci troviamo di fronte ad un partito
Cioè per aver gestito per molti anni
Nel bene e nel male
Gran parte della realtà italiana
Non ha saputo rendersi conto per tempo
Dei mutamenti che avvenivano nel paese
Soprattutto in ordine al rapporto cittadini e istituzioni
E accaduto così
Cioè mentre la casa crollava
Gli occupanti non se ne accorgevano
E di comportamenti anziché adeguarsi al pericolo crescente rimanevano disgraziatamente quelli di prima
Di quale colpe si tratta
è inutile elencarle tutte
Perché tutte sono riconducibili ad una più grande
La democrazia cristiana dell'ultimo ventennio
è stata e tuttora rimane un partito malato di narcisismo
Tutto proteso avvocato Conte abbonarsi
Che ha dato fu spiegarsi
A guardarsi a rimirare sei per esaltarsi o condannarsi
Perdendo così progressivamente con lo slancio vitale
Che è invece che ebbe sin dagli anni Venti con don Sturzo
E negli anni Cinquanta con De Gaspari
Ai vertici come la periferia oggi questo partito
Realmente dilaniato da interessi e personalismi
La ragione del potere occorre dirlo
Si è sostituito al potere della ragione
E ciò che più preoccupa comunque
Perché è che le cosiddette nuove leve stanno superando ne è testimonianza all'ultimo congresso giovanile
Su questa strada anche i più brillanti e Scaltritti maestri
Stiamo perdendo il senso della realtà
Perché manca il contatto vivo sofferto conta e costante con questa realtà
Un partito è vivo
Se rispetta i tempi sa riproporre i propri valori
La sua abilità vitalità non postare nella riscoperta di formule che lo rendono forte
Quanto nella capacità di proporne di nuove sempre legate ai suoi ideali ai vertici come la prima riga
Magari è tutta la realtà riusciamo solo a sfiorarlo
I grandi temi della pace della fame nel mondo della riforma delle istituzioni dalla scuola dell'ambiente e via discorrendo sono fatti propri da altri partiti
Mentre da noi sono rimasti quasi tabù oggetto esclusivo degli addetti ai lavori
Riconfermando poggia o per il carattere moda moderato da molti attribuito al nostro partito
Il rischio di tutto ciò risiede la possibilità non remota
Cioè quel ventisei giugno rappresenti soltanto alla vigilia di una misurata ancora più amara
Contro questo rischio incombente occorre avvicinarsi alla gente
Ma soprattutto occorre avvicinare la gente al partito nove invitarla farla sentire protagonista la ragione di quell'emorragia di cui la Democrazia Cristiana ha fatto esperienza io ma all'indomani del ventisei giugno
Dice che proprio in questo
Il partito non è più il lievito non è più sale non è più punto di riferimento è strutturalmente ormai incapace non solvibile are nuovi consensi ma di conservare i vecchi perché incapaci di vere proposte politiche è di dire
Provengono è vero da diverse regioni anche dal NARS Pinter e giornalistiche Persotti varie etichette
Da noi va di moda in Lombardia Isma'nascondono un'accozzaglia di stupidità e qualunquismo molto più pericolose perché ammantati di certi luoghi comuni che fanno molta prese su alcuni settori dall'opinione pubblica
Ma sono quelle ma sono queste le idee che sappiamo proporre sono solo queste nuove idee
Se così fosse fosse dovremmo esserne seriamente preoccupati
Oltre che ad essere segni evidenti di un ulteriore frantumazione del sistema politico italiano
Questi regionali esimi altro non sono che è espressione di un popolo provincialismo politico fatalmente destinato a ridisegnare a livello locale i soliti schemi di lottizzazione al potere
Il nostro partito e sia il partito decentramento Silvio il partito delle grandi battaglie per le autonomie locali
Ma è anche e soprattutto quel partito che ha saputo proiettarsi oltre i confini nazionali per la creazione di un'ora punita contro tutti i nazionalismi alle pretese egemoniche di uno Stato su un altro
Proprio partendo da questa consapevolezza mezzo cuore lottare per dare più forza e l'autonomia locali
Dobbiamo e con la quale impegno guardarci da certi generici regionalismo i che la dicono lunga ai non mio pc di quale ismi si tratta
Per uscire dalla crisi
Non servono tante parole
Occorrono comuni Progetti chiari o gli più guardie conosciuti da tutti presso i quali tutti possono discutere
Sì dalla vita così ad una nuova stagione di partecipazione di quanti iscritti o simpatizzanti guardano il partito come ad una forza capace di dire starsi dopo lungo torpore
Per riprendere slancio ed iniziativa
Il mio pensiero è rivolto non tanto alle centinaia di migliaia di iscritti
Quanto ai milioni di elettori chi a dispetto di tutto testimoniano il giorno dopo giorno in fabbrica nella scuola in ogni ambiente di lavoro la loro beltà il loro attaccamento Gianluigi interessato al partito
Costoro sono la vera forza invisibile la Democrazia cristiana
L'anima diabolica di un'abile
Il vero motore del partito adesso questo partito appartiene totalmente
Nessuno pertanto creda neppure il segretario del partito di poter continuare a pensare all'infinito di poter se ne impadronì lire è patrimonio di Totti è un patrimonio comune
Rinnovamento ideale morale e politico culturale tutte parole che sanno d'aria fritta se anche dopo il congresso continuassimo ad agire come abbiamo fatto finora
Come è credibile questo bel democristiano quando parla di rinnovamento c'è poi il suo vivere ed operare tutt'altro significa no
Mi auguro che la questo congresso questi temi non rimangono soltanto i buoni propositi qua diventano Bertolotti noi occasione di comprensione alla politica con la P maiuscola
Senza dover doversi trovare al prossimo congresso a dire ancora le stesse cose
Se con ira se così accadesse sarebbe davvero l'inizio della fine grazie
Parola delegato Chiappini Giovanni consigliere nazionale
Segretario regionale in Germania
Cari amici del del congresso
Questo congresso si celebra ad otto mesi
Da quella data del ventisei giugno
Che è una data che parecchi e ha ragione
Hanno hanno detto storica per la democrazia cristiana
A cercare di trovare le cause di questa crisi
A cercare di vedere dove sono stati gli errori che abbiamo commessi
A cercare di inserire se ci crediamo la crisi della democrazia cristiana all'interno di una più generalizzata crisi di tutti i partiti e dell'intera istituzione diceva ieri Zaccagnini che non ci siamo resi conto di quanto il mondo la società la gente a cui ci rivolgiamo non sono più quelli di ieri
Un partito popolare quale la Democrazia Cristiana che affonda le sue radici in una storia fatta
Più di valori che di affari
Non può assumersi la grave responsabilità di rinchiudersi in se stessa nella gestione di un malinteso senso di potere che ormai non è più gestibile né da noi né da altri partiti
Pena
Il continuo allargarsi di questo solco tra Paese reale e paese legale che poi è la vera crisi delle istituzioni e di tutti i partiti
In questo congresso si stanno affrontando parecchie questioni
Dicevo che questo congresso si celebra otto mesi dopo la data del ventisei giugno ma anche che si celebra quattro mesi prima la data del diciassette giugno
Quando i cittadini di tutta Europa saranno chiamati nello stessa giornata
Ad eleggere per la seconda volta il parlamento europea
Si tratta di una data che deve farci riflettere non meno che la data del ventisei giugno
Il vertice europeo di Atene ha dato l'ultima dimostrazione in termini cronologici di come a causa degli egoismi nazionali come gli egoismi nazionali possono distruggere un patrimonio per il quale ci siamo sempre battuti e ci siamo battuti soltanto perché profondamente convinti
Una mini come De Gasperi Schuman Adenauer riuscirono a gettare le basi per un cammino comune
Rispettando evidentemente tutte le diversità delle diverse componenti
Ma hanno sono riuscite a gettare le basi
Soltanto sulla solidarietà
Di un patrimonio sulla solidarietà che è un patrimonio di una cultura cristiana e sono riuscite a farlo all'indomani di un conflitto che vide vincitori e vinti che vide vittime e sopravvissuti
A distanza
Di quasi trent'anni da quei trattati fondamentali l'Europa oggi si divide su questioni mercantili che costituiscono sognando un aspetto di una vita comunitaria pensiamo per un attimo al di là delle smentite di forma
Che vengono puntualmente fatte ma che lasciano comunque il tempo che trovano ai crescenti nazionalismi che si registrano nei Paesi della Comunità europea
Pensiamo a tutte quelle discriminazioni che nostri connazionali che vivono all'estero devono subire quotidianamente
Fra quattro mesi amici della Democrazia Cristiana noi sapremo se saremmo riusciti a far credere agli italiani in un nastro Progetto di rilancio dell'Europa
Un rilancio che deve essere incentrato sul marmo & hanno come dicevo prima sogno sulle trattative di carattere mercantile
Non dimentichiamo che la realizzazione di un'Europa delle persone non può ignorare la presenza di tutti quei lavoratori stranieri che sono stati considerati e lo sono tuttora
Sognavo una variabile dipendente di un mercato del lavoro che peraltro è entrato in crisi
La realtà drammatica e non so fino a che punto nota anche a voi
è che i nostri lavoratori per esempio anche nella Repubblica federale tedesca solo spinti dalle stesse condizioni sociali di vita culturali
Dalla ghettizzazione culturale a rimpatriare
E se il rimpatrio non rimpatrio in un Mezzogiorno che non è in grado certamente di reinserirli nel tessuto produttivo è che forse non è nemmeno in grado di garantire loro elementi basilari dirla di sopravvivenza
C'è dunque da affrontare una questione meridionale è questa questione meridionale va riproposta con maggior vigore e con maggiore convinzione probabilmente anche a livelli europei
Gli italiani che vivono in Germania
E che sono in buona parte meridionali
Sono la sintesi drammatica evidente di una irrisolta questione meridionale
E se vogliamo anche di una questione europea non ha ancora affrontato
E la realizzazione di quell'idea europea di quella Europa dei popoli non potrà essere perseguita è perseguibile se queste due grandi questioni non saranno saldate
Insieme e non sarà l'affrontata congiuntamente e noi
Che sta ci diciamo orgogliosi Eredi
Dell'europeismo
Di Alcide De Gasperi non avremo il diritto di continuare a farlo
Se non avremo il coraggio di essere convinti che si sia arrivati alle soglie del punto di non ritorno
Non riusciremo mai a sensibilizzare alla nostra comunità sull'importanza di votare il diciassette giugno non solo di votare per la Democrazia Cristiana
Se non saremo profondamente convinti che solo una rinnovata solidarietà cristiana tra ricchi e poveri tra Paesi ricchi e Paesi poveri potrà salvare l'Europa comunitaria da una crisi irreversibile
Se nell'attuale braccio di ferro
Tra un'Europa dei popoli e l'Europa dei governi e della burocrazia dovesse vincere quest'ultima non avremo alternative che dare ragione
Al leader della socialdemocrazia tedesca ville Brant quando dice che al bagagliaio che il bagagliaio c'è sarebbero i paesi poveri non è più lecito
Frenare la corsa della o delle locomotive che sono i Paesi ricchi di tutto questo il partito dovrà tenerne conto anche nel momento in cui si tratterà di
Elaborare il programma elettorale tenendo presente che democristiani che vivono all'estero sono già pronti come lo erano anche prima a dare il loro contributo frutto della loro esperienza diretta
E concludo
Cercando di di limitarmi Corno un ultimo minuto non saremo più disposti lo dico con con estrema chiarezza
A trasformarci noi democristiani che viviamo all'estero il strumenti passivi di propaganda noi non andremo a confrontarci con i nostri connazionali su un programma elettorale che non ci veda compartecipi ecco responsabili
è ora di dare è giunto il momento di dare piena attuazione all'osso tutto
Che sia pure da pochissimo tempo da poco più di due anni dà piena dignità ai democristiani scritti che vivono all'estero ci è stato chiesto di eleggere democraticamente i dirigenti delle sezioni
Di eleggere i dirigenti dei comitati regionali componenti delle direzioni segretari regionali all'estero l'abbiamo fatto in sei Paesi sulla base di una comunità democristiana
Che paga per intero e di tasca propria la propria quota associativa
La parte di nostra competenza
L'abbiamo fatta
Ora tocca al nostro partito a questo partito
Assumersi le sue responsabilità nella globalità delle sue componenti però che lo faccia prima che sia troppo tardi
Io
Delegato
Delegato Currò Antonio
Strano siamo verso loro del tempo non sono ancora qua
Cioè Geloni Fabrizio Massa Carrara
L'onorevole Natale Pisicchio
Consigliere nazionale
Guardate che non siamo allo stadio e
A lei leninista un attimo solo
Il delegato cerchio giù
Delegato
Emanuele giudice
Binetti in Mauro Lorenzon delegato della Germania
Io uso più puntuali neanche i tedeschi non c'è più religione
Neanche una simile nei concorsi
Suggestioni
Delegato Costantini Giovanni
Carminati nove dedicando
Grazie rischiano
Sia solo
Cari congressisti
Ritengo opportuno
Sottoporre alla vostra attenzione
Alcuni in contanti i problemi della vita del nostro partito
Essi sono la vita della sezione
Perché a questa componenti ancora così importanti nella vita del partito deve essere dedicata la massima attenzione da parte del Congresso
Io credo che per valorizzare la vita politica il dialogo e la funzione delle azioni
Per la sua dinamica interna dobbiamo fare uno sforzo di riflessione
Per pensare come si può rivitalizzare il dibattito interno
Però nell'immagine di un partito aperto io penso in questo momento all'ipotesi degli esterni
Quella che è un segretario di cessioni una sessione tutta meglio può offrire
Al dibattito interno
Ma che cosa si riduce quando io una sera Hicks di qualsiasi giorno viene convocata l'Assemblea sezionati
Noi non possiamo proprio nell'ipotesi di aumentare e di approfondire il dialogo fra partito e società
Per ridurre che iscritto un esterno debba essere costretto anche io un'Assemblea tipo dove si svolge un dibattito serio e approfondito
Che questo iscritto o questo Esterno
Abbia alla fine da scegliere farà discutere fu fra liste contrapposti e soprattutto debba scegliere
Quindi vuole mini che in quella lista vi sono io credo che la necessità di dare uno spazio
Sia l'iscritto all'esterno sia quello di ritornare al vecchio sistema elettorale quello che permetteva la scelta
Di una lista in quell'iscritto e in quelle stando di oggi che vuole esprimersi perché riconosce in questa lista una volontà politica di portare un contributo al partito ma anche la possibilità
Bisceglie altrettante persone che sono all'interno delle varie liste che cosa produrrebbe questo che cosa produrrebbe questo nella coscienza
Belle stanno e nella coscienza dell'iscritto la possibilità detto regnare con il suo prodotto la scelta di una classe dirigente che non Sempre è la migliore di una sola lista che non Sempre è la migliore e in quei concetti arroccati a volte su cui ci fanno portatori determinate viste chi vi parla è uno che sostiene ha sempre ha sempre avuto
Una funzione dove anche in termine
Di vista e di corrente
Ma non per questo dobbiamo vivere la capacità la forza e il coraggio di dire che soltanto quando andiamo al vaglio dei nostri iscritti ed i nostri elettori possiamo dire di aver detto Carosi che in qualche modo incontro il favore della realtà esterna ed è per questo
Che sostenere il sistema che permette ai più ampia libertà d'azione agli iscritti agli esterni
Possiamo rivitalizzare in qualche modo i dibattiti
Nelle nostre sezioni è questo un preciso ben preciso Laurito che a questo che da questo congresso deve nascere senza avere la paura perché è una classe dirigente che sa che essi aperta
Che sa che scelta dopo un dibattito maturato anche io una contrapposizione sarà sempre una classe dirigente migliore di quella che invece e scelta per un consenso dato senza senza
Tanti dibattiti interni
Penso
Che anche ai congressi comunali provinciali e regionali debba essere ridata deve essere ridata la sua funzione dialettica
Io credo che tutti abbiamo memoria farebbe i congressi di dieci anni fa quando approntavamo per un comitato comunale i delegati delle sezioni
Quando a proporlo per un per un congresso provinciale i delegati della Provincia era veramente la diva del partito
Era veramente il pranzo in cui quei cento centocinquanta duecento delegati che provenivano da recensioni rappresentavano la realtà reale di quel momento del partito oggi invece perfetto del volto su liste comunali comprensoriali
Congressi comunali e provinciali si riducono ha soltanto a un lavoro degli a detti
Alle cose politiche e questo crea una frattura ancora più grave fra il partito è la realtà su cui ci circonda il nostro ambiente
Anche queste sono applausi che bisogna meditare chiederei di riportare perché l'unico scopo di queste proposte ha la volontà di arricchire il dibattito delle nostre decisioni che a volte sono così poveri
Di iniziative
E di approfondimento
Un'altra proposta
Che mi sembra utile a presentare alla vostra attenzione è quella delitto di produzione nel nostro sistema
Dice a metà della classe dirigente
Delle primarie mai non possiamo per emettere che tante persone diventino amministratori comunali
Amministratori provinciali e regionali senza essere passati al vaglio di una selezione di un'elezione interna di partito ben più dopo un dibattito approfondito
Attacco importante oggi la funzione dell'ente locale perché quando la persona per carità non si vuole escludere nessuno non si vuole escludere nessuno che per capacità e professionalità
Il partito in qualche momento o in determinati momenti dica anche pesto bisogna inserirlo nelle liste nessuno vuol tagliare spazio a tutto quello che serve come sintesi politica
Però la ricerca di una selezione della classe dirigente che dare andare amministrare indios in altri enti locali dev'essere fatta in modo più corretto io volevo che questi amministratori sacchiano
Che non vanno a far carriera ma che vanno ad amministrare gli interessi della società civile per conto del partito questo è un punto su cui dobbiamo affari fra a a far riflettere i nostri amministratori tre carrierismo
Poca aria rese ma abbiamo visto in questi anni in questi anni per non dover riflettere su queste cose sono questi i punti di amarezza su cui dobbiamo constatare dove la vita periferica del partito viene a mancare
è un'altra osservazioni
La diffusione
Della nostra stampa del partito la discussione è il popolo per carità io non vorrei presentare questa mia proposta
In termini personali nella nostra sessione abbiamo da un bando
Cercato di diffondere alla domenica il nostro quotidiano il Popolo
è una diffusione che costa che ha dei costi perché bisogna a portare la nostra stampa per le case sono cose che non ci ha messo in difficoltà
Perché credo che se famiglia Cristiana abbia raggiunto la tiratura di questa di un milione e mezzo di copie lo sia per io è un valore che le parrocchie hanno in questa opera di diffusione
E non dobbiamo neanche Venere di scimmiottare altri partiti se anche noi una volta tanto quello spirito di militanza e di servizio cerchiamo di diffondere uno strumento importante quale il nostro quotidiano del partito perché rappresenta comunque e sempre Los quando sono giornaliero continuo di dare una risposta a tutti i problemi che si agitano nella nostra società
Quindi curare l'edizione domenicale e credo che su questo ci siano compiuti quante
Sia dei dirigenti nazionali sia della dirigenza periferica regionale provinciale e comunale e selezionate troppa indifferenza
è nella nostra stampa era sola nostra stampa il dibattito nel partita non arriva organica formulato ad altri strumenti d'informazione
Gradita soltanto perché sono i democratici cristiani tutti
Da dai responsabili nazionali ai militanti e agli elettori che trascurato la stampa su cui dobbiamo vedere che ai nostri giorni giovani
Si fa l'uomo sui giornali che tutto hanno ma certamente quando tutto contro la Democrazia Cristiana
Questo è un altro al punto che io sottopongo alla vostra attenzione e mi scusi Presidente sono piccoli accenni che io deciderò
A porre e anche se rubo qualche minuto visto che cinque o sei delegati non erano presenti credo che sia
Penso che se ruberò qualche minuto a quelli che hanno rinunciato non porto proprio via niente a nessuno
è un'altra cosa
Sì ma io vi chiedo
Anche anche se non faccia parte alla redazione del popolo
Io vi chiedo comunque uno sforzo per la deduzione dal nostro quotidiano perché altrimenti tutti gli sbalzi del rinnovamento vanno a finire che ce li andiamo a prendere nell'e altri quotidiani e mandandolo sto a in alto quotidiano l'opera ma ignorato al fine di essere qualcosa di inutile in questa società che li diamo negli altri giorni
Inoltre ho visto buona
Prospettiva la proposta di modifica della legge sull'apprendistato
Io credo che tutti alla nostra età abbiamo di giovani che crescono ci rivediamo attorno non dobbiamo chiudere gli occhi proprio anche per accogliere quella che è la realtà
Di oggi migliaia e milioni di giovani sono disoccupati ebbene lo sforzo che dobbiamo fare è che la legge di attribuire dell'apprendistato venga migliorata venga modificata che pare metta al limite se possibile
Quando un giovane ha terminato le scuole d'obbligo almeno fino a che non si non gli si presenta davanti un'occasione e duratura per la sua vita di un'occasione di lavoro possa trovare nel parcheggio
Di sette otto anni quanto possa durare e noi speriamo il più che sia possibile la possibilità di trovare un posto di lavoro precario perché l'alternativa Baggi cose
La disoccupazione e nelle grandi città che cosa succede succede testo succede che i nostri giovani sono vittime di tutte quelle abbaglianti
Va bene Presidente sto terminando sta per Mina ma credo proprio appunto che la legge sull'apprendistato debba essere migliorata perché reale e possibilità di lavoro anche precario
E dare una risposta ai milioni di giovani che oggi solo disoccupati
La signora o signorina c'è un urlo
Devo comunicare che l'onorevole Michele Tantalo acqua presso di me della corrispondenza congressuale vale a dire necessarie per la delega siccome non rintracciano abbiamo ripeto dovuto ricorrere a questo mezzo grazie
Amici della presidenza e dell'aula sono una di quelli che nell'autunno dell'ottantuno e nella primavera dell'ottantadue
Ha vissuto l'esperienza dall'esterno
Si rassicurino tutti non sono qui solo a fare un esame di coscienza perché come il segretario di vita ha detto ad un giornale il partito non si rinnova recuperando all'esterno che ci fa la predica
E credo che abbia perfettamente ragione sono madre di due figli essa che le parole se non sono suffragate dai fatti non serva
Non è un esame di coscienza quello che ci farà recuperare il sei per cento perduto nelle scorse politiche
Non è il riesaminare ci colpevolizzando e ci che ci farà risolvere per esempio l'ingiustizia di una scuola cattolica fortemente sperequata rispetto a quella di Stato in dispregio al dettato costituzionale che ci assicura una scuola libera
Ci sono comuni nei quali il contributo regionale viene usato principalmente per coprire le spese delle scuole comunali e quel che resta Sir resta per le scuole private che al novanta per cento sono promosse dai cattolici per lo Stato
Per lo Stato c'è un risparmio hanno di almeno due mila miliardi è un servizio senz'altro non inferiore a quello pubblico
Questa è un'indicazione concreta non è una lamentela in campo nel quale il nostro partito deve battersi in sede locale e soprattutto in sede legislativa
Mi occupo da anni degli anziani specialmente di quelli ricoverati nelle casse di risparmio sono sono i più soli il più tristi
Quelli cioè abbandonati scaricati dalle famiglie il più lontano possibile
Dove la vista della loro persona invasa da cento limiti mentali e fisici non alteri il ritmo di vita di una famiglia giovane attratta dai falsi valori
Egregi signori ci avviamo tutti verso quella meta
Forse è il caso che come democratici con le cristiani come cittadini di una società da sempre fondata sui valori della persona e della famiglia
Noi cominciamo ad operare perché l'anziano riprende il suo posto nelle nostre case dei nostri cuori di uomini che sono portatori di valori umani e spirituali
Riprendiamo la nostra vecchia cultura le nostre vecchie usanze e tradizioni cioè il rispetto l'affetto la consentirà la considerazione per coloro che fino a qualche tempo fa
Hanno occupato quei posti che oggi sono nostri del mondo del lavoro nella scuola della famiglia nella politica
Nella relazione dell'onorevole De Mita
Si fa riferimento ad una migliore sistemazione delle pensioni benissimo ma non è tutto non basta dobbiamo recuperare la persona dentro un disegno culturale di più ampio respiro
La frase che campeggia qui in alto al di sopra del simbolo dello scudo crociato e certamente suggestiva
La Democrazia cristiana e vista infatti come un partito democratico popolare nazionale di ispirazione cristiana per guidare la trasformazione politica sociale e civile
Dell'Italia nel quadro di una rafforzata solidarietà europea
Cioè dentro chiaramente un intero programma e per molte generazioni
Cioè dentro un progetto fondamentale che è quello della ripresa del partito
Dobbiamo allora interpretare delle ipotesi di lavoro che ci permettano da subito di avere una più incisiva presenza
E parliamo
Io ho un momento di riflessione sulle cause della sconfitta di giugno che senz'altro da attribuirsi alla mancanza di un progetto ideale infatti dei programmi politici del nostro partito
Oltre a richiami ad una generica ispirazione cristiana
Non esiste l'individuazione coerente di un bene comune che possa essere Criterion e contesta in cui tali interessi trovino una giusta collocazione
Il problema sembra proprio questo la mancanza di un lavoro sistematico di produzione e di verifica di un progetto ideale ma che possa diventare anche pratico
La DC deve puntare sull'ideale cristiano e su una progettualità umana culturale e politica ideale infatti produce un'etica e l'etica un'esperienza umanamente significativa
Molti di noi si sono battuti per la difesa della vita per la salvaguardia della famiglia per la libertà di educazione per la pace cioè per il primato nel
Però la legge che regola l'aborto si è parlato addirittura di ricomposizione nell'area cattolica perché gruppi e movimenti si sono dati compassione ad un lavoro comune
Quel famoso trentadue per cento si è paventato si è guardato in faccia e ha continuato a lavorare Insiel messo a fare la predica
Si è rimboccato le maniche e ha ricominciato a tessere una tela che è stata la cerata
Si è messa a ricostruire una mentalità una passione un rispetto per l'uomo anche per quello che non può ancora far sentire la sua voce per dire voglio vivere
Gli amici del movimento e della vita del quale faccio parte hanno fatto a poche chiacchiere ma hanno aperto trecentocinquanta centri di accoglienza per la vita in tutta Italia al nord e al sud
Hanno costituito nuovi nei quali è possibile offrire innanzi concreti per un'alternativa all'aborto
Si è continuato a lavorare anche dopo gli accordi dell'ultimo congresso DC ai quali dai quali era nata la fondazione solidarietà che forse per difficoltà al momento non superabili sebbene votata con deliberazione unanime dall'assemblea degli esterni dell'ottantuno e costituita nella nell'aprile dell'ottantadue
Dall'allora segretario politico piccoli
Raduna unanime deliberazione assembleare come un segno di pericolo facciamo un appello pressante alla Democrazia cristiana affinché ritrovi la propria anima e chiediamo che venga resa operante la Fondazione solidarietà costituita come luogo d'incontro di Progetto e di lavoro non solo sui temi della vita ma anche su quelli della pace ed è la fame nel mondo ho letto un articolo giorni fa su un giornale gli esterni liquidati in un appello ci si riferiva all'incontro del diciassette e diciotto febbraio all'Ergife militari gli esterni sono stati trattati con cortesia ma ridimensionati con fermezza
Vorrei ricordare che anche gli esterni fanno politica che sono una parte della politica perché vivono e agiscono in tanti ambiti sociali nell'associazionismo cattolico cattolico nella scuola nel sindacato nel mondo del lavoro nelle cooperative nelle università e sogni quelli fra i più creduti perché ritenuti uno dei mali di legami tra la politica ufficiale e l'elettore gli esterni sono considerati tali fa di nuovo la speranza di un rinnovamento non di potere ma di mentalità non di autorità ma di progettualità ci auguriamo che la proposta dell'onorevole De Mita di creare ambiti per un colloquio ed un arricchimento vicendevole quando esterne non sia solo una promessa ma anche una realtà una realtà un po'diverta ci auguriamo da quella dell'esenzione in ambiente che si trova la novità dell'ultimo congresso è stata fondata questa una delle tante sezioni d'ambiente nati in un centro culturale e purtroppo si è constatato come sia sfalsato il rapporto tra la sezione d'ambiente nella locale sede provinciale del partito
Tabulati che non arrivano in tempo per i congressi regionali e quindi molti iscritti che non possono esprimere il loro voto altra cosa strana già grande
Si è scoperta che in certe occasioni invocata espressa da un iscritto alla sezione d'ambiente vale la metà di quella di un iscritto ad associazioni territoriali
Sono a contestazioni cos'è una costatazione di di come sia difficile rinnovare progettare agire a sostegno della Democrazia Cristiana al suo fianco per la sua ripresa
Tutti i presenti esterni e interni ne sono profondamente convinta palla mandandola Democrazia Cristiana più forte più salda più credibile più legata ai suoi motivi ispiratori in una parola io autenticamente popolare a dimensione di ciascuno di noi di tutti coloro che in diverse forme per diverse strade operano per italiana democrazia se ogni ogni giorno di più guidata è sorretta don partito agli uomini e donne credenti perché si lasciano interpellare dalla propria fede e cercano di tradurre le esigenze mi sento e sociali e politiche come dove siete andati
Dell'attività pertanto
Dottoressa
Si pagano i signori delegati gli onorevoli parlamentari di provvedere alla verifica poteri e quindi ritirare la delega definitiva
La verifica poteri come noto all'ingresso e dove c'è pure l'ingresso per i delegati quindi per piacere provvedete
Il mio intervento riguarda soprattutto i problemi legati alla montagna è un intervento scritto
Non voglio
Togliere spazio agli altri delegati che facilmente avranno porzioni più complete
Profonde nelle mie di modo che Consejo
Perché noi italiani possa recepire grazie
Grazie
L'onorevole Bruno Rossi
Siamo
Cari amici
Il più caldo consenso
Che
Il congresso a Espresso
Alla relazione dall'onorevole De Mita
Si è verificato quando egli ha affermato con giusto vigore
Che la Democrazia Cristiana non è un incidente della storia
Perché quel riscontro così largo
Di questo congresso
Di fronte ad un'affermazione che
Poteva apparire che in una certa misura era ovvia
Soprattutto in bocca al segretario dal nostro partito
Perché il punto centrale
Perché la nostra sensibilità comune ha colto
L'esistenza di un tentativo di analisi
Dalla nostra essenza e dalla nostra storia di partito
Che tenta di interpretare la Democrazia Cristiana
Soltanto come il singolare risultato della saldatura intorno ad essa
Di una quantità di forte della disomogenee
Che si sono accorpate intorno alla democrazia cristiana identificando la quale unica forza capace di contrapporsi al Partito comunista sulla grande scelte di metodo di valori e di campo
Negli anni duri dal dopoguerra
Che hanno mantenuto il loro consenso ad essa per affetto del costituirsi del cosiddetto sistema di potere democristiano
Che sarebbero in procinto di abbandonarla per tornare agli originari lidi essendosi attenuata la radicalità delle contrapposizioni politiche
In modo diverso
Ma per certi aspetti non dissimile da quello che diceva Croce quando metteva tra parentesi il fascismo
Taluno pensa che anche la Democrazia cristiana potrebbe essere marginalizzata ridimensionata ridotta all'Orto concluso dell'elettorato cattolico
Sforzo naturalmente i toni ed estremizzo queste posizioni
E se tuttavia esistono nel sottosuolo
Nelle attese e nella illusione nelle illusioni di certa cultura e di certe aree politiche
A tutto ciò il Congresso adatto e da adeguata risposta
Il segretario ha avuto il merito di richiamare con efficacia l'originalità di questo nostro partito
La continuità della sua storia il suo radicamento sociale
La sua attenta consapevolezza del mutamento
Il suo permanente ruolo di aggregazione di interessi non settoriali la sua vocazione a realizzare sintesi non intorno ai biologiche ma a valori
Ma certo da oggi
L'ampiezza del mutamento in atto che investe il modo di produrre e di vivere
Che crea nuove occasioni nuove attese nuove povertà
Che modifica i rapporti sociali che cambia gli equilibri politici tempo né perentoria adeguamenti delle istituzioni e dei comportamenti non richiede soltanto valori permanenti richiede scelte politiche declini
Nate nell'esigenza di oggi moduli organizzativi capaci di dare nuovo insediamento la nostra presenza equilibri interni che garantiscano efficienza e partecipazione
Richiede certe quello che l'onorevole Zaccagnini
Ci ha indicato come metodo nel suo significativo discorso di ieri
Da Cadini ci ha detto
Questi non sono tempi di scontro ma di dialogo e di in conto
Ma mi sembra difficile
Applicare questa regola all'universo e non tanto per incominciare alla democrazia cristiana e in primo luogo a questo suo spesso congressi
Le correnti
Nella loro migliore stagione hanno espresse acconsentito quel tanto di dialettica possibile in una democrazia bloccata
Ora il quadro e diverso
Ma resta il problema di far convivere pluralità di esperienze e sicurezza di guida sensibilità diverse e unità di linea articolazione di responsabilità
Ed efficacia decisionale
La relazione del segretario ha rappresentato certa un'importante indicazione su questi temi esistono reali
Vanno affrontati in Long ricercando contrapposizioni ma sintesi applicando cioè nel partito lo stile e il metodo che nei momenti più alti dalla nostra storia ci ha reso vincenti dal paese
Tutto ciò nell'approfondimento spregiudicato dei grandi temi che la realtà ci pone e che siamo chiamati ad affrontare con la necessaria lucidità
Il primo di essi è quello della trasformazione in atto della nostra struttura produttivo
Il problema dei problemi è quello dell'economia nazionale
Dalla relazione di De Mita emerge la consapevolezza che stiamo vivendo uno dei grandi momenti di svolta della storia economica
Personalmente vivo nella mia terra e nei compiti istituzionali che mi sono stati affidati l'impatto diretto di questa svolta
Attraversiamo la fase di cambiamento più tumultuosa che si sia registrata dal dopoguerra in poi
Un cambiamento non concomitante come altri a rivoluzioni scientifiche di grandi dimensioni ma conseguente ad una rivoluzione tecnologica che cambia il modo di vivere e di produrre
Questo cambiamento costituisce una sfida di civiltà a cui non si sfugge
Se ne esce vinti o vincitori
Di fronte adesso c'è una sola via di uscita
Trasformare il processo recessivo in un'occasione di riconversione industriale e in definitiva in un processo di avanzamento tecnologico dell'apparato produttivo
Prodi ha ricordato
Che in questa rivoluzione l'Europa sia presentata come il ventre molle
Condivido le sue diagnosi
Siamo entrati nella lunga crisi sviluppatasi dal Kippur in poi come secondi nell'ordine mondiale dopo gli Stati Uniti e prima del Giappone ne usciamo terzi dietro Stati Uniti e Giappone
Il nostro continente
E chi ha esperienza comunitaria lo sa è tutto proiettato con sfumature caratteristiche diverse nella difesa della sua presente ricchezza della difesa dell'esistente
L'Europa in questi anni difendendo i settori maturi ha speso in essi immense energie
Il Bilancio cene
è tutto devoluto alle garanzie della conservazione non lascia nulla o poco alla innovazione
Se noi europei
Avessimo sviluppato la stessa tecnologia nell'elettronica nell'informatica che hanno Stati Uniti e Giappone avremo oggi in tutta Europa due milioni di occupati in più ed altri due milioni entro il mille novecentonovanta
Ha scritto le Monde di recente ormai viviamo nell'Europa delle tende ossigeno in un'Europa dove cioè
Dove per pressioni locali per pressioni generali
Che non riusciamo e non vogliamo affrontare si rinuncia al cammino della storia
Nella siderurgia europea per esempio sono stati versati tra il settantacinque e l'ottantadue cinquanta mila miliardi di lire mentre nella ricerca dei settori innovativi le somme sono state globalmente inferiori
Nella siderurgia italiana quella pubblica registreremo due mila miliardi di perdite nello per l'ottantatré
Su un assegnazione del ceo all'irrigui di mille e cento miliardi per quest'anno ottocento coprono perdite della siderurgia e solo cento sono per gli investimenti nelle telecomunicazioni
Fornisco questi dati per sottolineare come siamo di fronte ad un'allocazione delle risorse che è una totale distorsione rispetto agli obiettivi generali teatro parliamo
Non abbiamo
Noi abbiamo altra via che è quella di un rapido adattamento all'innovazione
Ma questo non può avvenire solo sulla linea
Che alcuni indicano con una Pseudo nazionalità
L'adattamento può avvenire solo
Sulla linea che i nostri valori e la nostra storia cilindrica
Noi amici non siamo illuministi
Sappiamo che non esiste la soluzione giusta solo perché tecnocratica mente supportata
Sappiamo che le crisi
Storico sociali e siamo nel mezzo di una di esse
Si governa noi si superano avendo dei riferimenti in declinabile di strategie e di valori ma disponendo anche della flessibilità necessaria per costruire le aggregazioni vincenti
Noi non siamo vittima di ideologizzate rigidità
Sa abbiamo in particolare che occorre evitare il rischio delle gestioni sociali che distruggono risorse
E danneggiano tutti ma sappiamo anche le controindicazioni delle razionalizzazioni selvaggio
Economiche solo apparentemente perché non conteggiano il costo di conflittualità incontrollabili o controllabili a prezzi molto alti
Ma la crisi
Esige soluzioni obbligate che investono scelte politiche generali
E se si chiamano politica dei redditi certo di tutti i redditi
Recupero di produttività
Rientro dall'inflazione
Contenimento delle indicizzazioni delle tariffe all'interno dei tassi programmati
Tutto ciò come premessa
A una nuova allocazione delle risorse
Che contenga le spese correnti e i consumi e privilegi gli investimenti dei settori produttivi quelli veri quelli capaci di essere occupazionali sul serio perché attualmente o potenzialmente Zanni
Ed espansivo
è intorno a queste scelte generali che si debbono costruire le linee di comportamento e di governo nazionali e locali
Io registro insieme a voi che la lunga stagione delle giunte rosse
Che dal settantacinque in poi
Hanno costituito una parte significativa del panorama politico nazionale sembra in eclissi
Noi ci ostiniamo
A ritenere che la politica alla fine sia ragione e non altalenante assi e Maggio di potere
E pensiamo per ciò che sia nei governi nazionali che in quelli locali alla fine il crinale se crinale ci sarà passi per la scelta o per il rifiuto di queste opzioni generale
Ad esse riferiamo i nostri orientamenti e le nostre proposte
Certo nel rispetto di tutti ma chiedendo a tutti
Al centro e la periferia a Roma e nelle regioni e nei grandi comuni italiani a tutti il coraggio di governare il mutamento e la capacità di assumersi il rischio delle conseguenti responsabilità
Cari amici
Concludendo questo mio intervento
Vorrei
Raccogliere un invito che ci ha rivolto Denitto
Egli
Ci ha invitato a scrutare l'avvenire sapendo cogliere la sfida del notturno dei ricordi dal trentuno nazione
Io vengo da una città
In cui nacque
Circa cinquecento anni fa
Un tale che per singolare premonizione dei suoi genitori venne chiamato Cristoforo
Quest'uomo non solo sfruttò l'ignoto
Ma lo vinse
Dopo averlo affrontato
Ma prima di affrontare l'ignoto
Quel Cristoforo
Detto anche Colombo
Studiò le carte dei padri
Ripercorsa i loro sentieri
Sviluppo le loro conoscenze fece tesoro della loro esperienza
Io credo e spero che con meno credo a De Mita e spero che con meno crediate voi che noi dobbiamo fare lo spesso
Senatore Petrilli
Lo sguardo è unico che non è venuto a parlare almeno vado alla verifica poteri
Onorevole presidente colleghi ed amici delegati quelli che come me
Hanno avuto la ventura di partecipare a tutti i sedici congressi nazionali della Democrazia Cristiana
E non credo che siano molti fra noi ricorderanno
Che in ciascuna di queste occasioni d'incontro
Il tema europeo è stato presente come un elemento caratterizzante anche se non differenzia ante della nostra azione politica
Vorrete consentire oggi a me
Quale presidente internazionale del movimento europeo e quindi responsabile
Di una federazione e pluralista e Lori nazionale
Di forze politiche di molti Paesi
Di ricordare questa costante della nostra ideologia e del nostro programma
Che ci accomuna tanti altri partiti e a tanti altri Paesi ma che anche per tradizione per continuità
Ci differenzia e ci onora e ci condiziona come un impegno a cui tener fede Sempre ma soprattutto nei momenti duri della crisi e della difficoltà noi siamo dunque un partito internazionalista e solidaristico
Questa nostra natura
Di forza politica aperta e popolare
Portatrice di valori supremi come la pace la libertà la giustizia
Intesa realizzare questi valori nell'azione nella continuità
La dimostriamo da sempre
E ci sostiene con coerenza e con esemplarità
La dimostra AMMO questa nostra natura quando i nostri pionieri ci insegnarono il coraggio lungimirante dell'apertura alla cooperazione economica
L'abbiamo dimostrata nelle lunghe ore della vigilia europea
E nel travaglio dell'integrazione
Quando tanti uomini di nostra fede e di nostra formazione fecero dell'ideale europeo la motivazione della propria scelta ed era proprio a vita
L'abbiamo dimostrata ieri
Nel Parlamento europeo
Dove la compattezza intelligente e determinante dei parlamentari democristiani
Ha consentito l'approvazione di quel nuovo progetto di Trattato
Che dovrebbe adeguare le istituzioni comunitarie alla nuova realtà
Mutata e sfidante
Con un gruppo di amici
Confortato dalla decisione di tanti e tanti altri amici io presento al congresso una mozione
In essa si ribadisce la fedeltà antica alla costruzione comunitaria
Si ricorda ai democristiani l'impegno che fra qualche settimana li vedrà mobilitati a difendere il nostro programma e le nostre liste
In occasione della seconda elezione per il Parlamento europeo
In essa si richiamano parlamentari e governanti democristiani a far proprio il nuovo trattato
Che unanimi abbiamo voluto a Strasburgo
E a battersi per quell'aumento delle risorse comunitarie che consentano di fare concrete politiche coerenti con le sfide che ci confrontano da tutte le parti
Nella nostra mozione infine si ricorda il dovere e l'urgenza di aprire la comunità alla Spagna e al Portogallo
Che da anni attendono con la democrazia riconquistata di far parte con noi della grande patria nuova
Amici delegati votate a questa mozione che è un appello
Ma non dimenticate quando il congresso sarà terminato e tornerete alle vostre case al vostro lavoro di tutti i giorni
Non dimenticate questo appello che noi vi rivolgiamo a nome di tutti quelli che hanno creduto nell'Europa che ad essa hanno dedicato la il proprio impegno
Che in essa conservano ancora intatta la propria speranza e la speranza di un mondo diverso
Dove le realtà statuali tutte le realtà statuali dalle istituzioni alle politiche siano alla misura dei nuovi problemi
E la speranza di un assetto diverso del mondo dove la pace e la solidarietà siano garantite dallo sviluppo e dal lavoro umano
Non da una rincorsa ad armamenti che distruggono ricchezza e annullano immense emergenti virtualità
La speranza di un modello diverso di società
Più attento all'uomo all'ambiente alla qualità della vita un modello in cui il risorgerà naturalmente il consenso popolare
Verso quelle forze politiche che pongono come bandiera della loro ideologia e come fine ultimo del loro programma la persona umana
La persona umana con le sue esigenze spirituali culturali e materiali la persona umana con il pieno diritto delle sue libere scelte
Questa Europa delle nostre speranze non sarà fatta solo dai noi democristiani ma con il concorso solidale convinto di tutti gli uomini d'oggi
Ma noi democristiani abbiamo in questa costruzione per tante ragioni di fede e di continuità e di coerenza il massimo della responsabilità cerchiamo dunque di fare e di dare qui ed ora la misura utenti Cai attuale della nostra testimonianza
La parola al presidente il senatore rumor
Cari amici
Ritengo superfluo richiamare lo scenario internazionale inquieto e preoccupato in cui si colloca il congresso
Altri lo hanno già fatto e particolarmente teste l'amico Petrilli
Mi limiterò a ricordare come lui che siamo alla vigilia delle elezioni europee
In un momento cruciale per l'avvenire dell'Europa
E nonostante l'impegno generoso del Parlamento europeo
Senza un colpo d'ala l'Europa corre il rischio di diventare una entità priva di ogni capacità di incidenza delle grandi vicende internazionali specialmente ai fini della pace dello sviluppo
Non meno inquieto e lo scenario interno è vero che vi fa riscontro positivo in questa fase l'assenza di problemi emergenti di linea politica
L'Alleanza democratica di governo e coerente con le indicazioni e le scelte di tutto il partito corrisponde alle esigenze reali del Paese
E oggettivamente senza alternative nel quadro degli attuali equilibri democratici degli attuali indennizzi delle forze politiche
Non è neppure in discussione la nostra linea alternativa al Partito Comunista
Che malgrado il tormentato travaglio interno resta bloccato fino al rischio in parte in atto di una involuzione verso toni e pratiche per scontro sociale
Mentre sul piano della politica e se estera arresta ondeggiante fra l'adesione quanto meno indiretta la strategia dell'Unione Sovietica e un terza forza Isma'intriso di idealità neutraliste
O una crisi di fondo permane nel Paese crisi economica ma anche crisi morale i sfiducia di distacco
Crisi di orientamento di persuasivi punti di riferimento
E su questo o quel congresso è chiamato a riflettere e a discutere su una crisi che investe tutte le forze politiche e sociali per incidere cosa si debba fare noi della Democrazia Cristiana
Riconosciamo risiede dopo il ventisei di giugno siamo come un pugile che non si è ancora ripreso dallo stordimento
Uno stato d'animo che ha influito anche sul dibattito precongressuale
Ed è stato anche a mio avviso un errore rinviare fin qui un'analisi di fondo un'autocritica serene
è inutile ripetere valutazioni sulla impostazione elettorale macero atto essa influisce sempre sul voto sull'esito del voto
Vi è anche vero che ci sono cause lontane cause di lungo periodo
Paradossalmente possono in apparenza paradossalmente le cause dalla nostra crisi di consenso vanno ricercate anche nelle conseguente a dei nostri successi lo sviluppo e la crescita democratica del Paese la sua espansione economica il saldo e diffuso ancoraggio occidentale la stessa crisi ideologica ha portato dentro al partito comunista
Se guardiamo anche in faccia la realtà la nostra grande capacità mediatica ha perduto ad un certo momento il suo smalto e la sua forza dilatando sì e Steno Ambrosi progressivamente
Sorge accendo a forme di assemblearismo prive di reali Selke selettive che hanno portato il sistema all'immobilismo all'assistenzialismo
Intendiamoci
Non è stata certo responsabilità solo mostra
Ed è stata in una certa fase necessaria per fronteggiare nel Paese emergenze come quelle della contestazione dei mass quella del terrorismo virulento e dilagante
E per altro verso anche la crisi economica susseguente all'impatto con l'emergenza petrolifera era sconvolgente tempesta monetaria
E soprattutto stato un merito storico della Democrazia Cristiana se nel bene e nel male tutto è rimasto nell'alveo del sistema
Una fase obbligata ripete
Ma che anche favorito una prassi atomistica e corporativa per cui tutti hanno preteso ed ha avuto una sorta di diritto di veto
Protagonisti primari della fase espansiva e di quella dell'emergenza dei loro acquisti positivi ma dei loro risvolti negativi siamo stati per forza di cose i primi a pagarne lo scotto
Ma vi sono anche ragioni di più immediate di disagio
Detto più chiaramente
La presidenza socialista ci crea qualche problema specie ora che si incomincia e le decisioni sul costo del lavoro lo stanno a dimostrare a fare politica
Così come quelle così come qualche problema ci crea l'iniziativa e l'obiettivo delle forze laiche di contare di più come del resto legittimo nello dal loro punto di vista col ventisei giugno la Democrazia Cristiana ha mantenuto la maggioranza relativa ma si è anche confermata in concreto la prassi dell'alternanza
Quella cioè che poteva apparire come un'eccezione può diventare non una regola ma una pratica ed esiste sullo sfondo l'incognita pur sempre latente dell'alternativa
Non mi pare però che in presenza di questi dati noi abbiamo avviato fin qui un'organica ed adeguata strategia di presenza ed iniziative
Che senza creare difficoltà al governo anzi arricchendole di meditati contributi potesse più messo in risalto il nostro ruolo il peso del nostro sostegno il valore delle nostre proposte
Ora in verità De Mita della sua relazione aperto una prospettiva di lungo periodo e di largo forse troppo largo respiro è un ricco contributo di
è unico contributo di proposte è venuto via via emergendo dall'INPS interventi di questo congresso in particolare quello ricco e appassionato di Scotti questa mattina
Ma vi sono
Mari sono ragioni più intime complesse del disagio almeno per buona parte nei dei nostri militanti dei nostri lettori di più chiara radici ideologiche
La crescente diffusa secolarizzazione ha come appannato per taluni aspetti la fiducia nella presenza cristiana in politica i affievolito la suggestione dei suoi più alti valori
Si guarda con intuizione giusta ma che comporta anche il rischio di semplificazioni pericolosi al ricupero religioso di lungo periodo
Perdute alcune generose battaglie
Si è quasi portati cioè da una parte Ari flussi integralisti dall'altra a sottovalutare l'importanza di una presenza democratico cristiana nella dialettica non solo culturale e sociale ma anche politica
A ritenere impossibili è improponibili
Battaglie no finalizzate a trasferire meccanicamente nella società civile valori in cui crediamo ma che non possiamo certe imporre
Ma tenere aperti gli spazi e canali democratici che consentano la loro libera espressione
Il Partito Popolare prima la democrazia cristiana poi nascono non dimentichiamolo
Proprio da queste più complesse e complesso e comprensive motivazioni ideali della sua realtà sociale dei problemi civili e politici
Ebbene piazzare ora
Io credo nell'attuale validità della nostra ispirazione di fondo
Credo della validità delle nostre scelte politiche fondamentali confermate anche dalla convergenza altrui
Credo nella vitalità della Democrazia cristiana e nell'essenzialità del suo ruolo le prospettive future della società italiana
Ma cari amici l'ha detto De Mita l'usufrutto dell'eredità sta per finire nella coscienza nazionale
Occorre a rimettersi in movimento per riconquistare un capitale di consensi che sono virtualmente ancora nostri
Soprattutto occorre un vigoroso colpo di reni una riscossa dell'intelligenza e della volontà un cambiamento radicale della mentalità alla quale ci siamo assuefatti abbiamo abbiamo visto situazioni forse meno complesse ma pur sempre difficili
Non dobbiamo farci bloccare dalle difficoltà
Va a rispondere con una proposta e iniziativa di lungo e cadenzato Periodo con chiari gli obiettivi e ci sono a mio avviso tre obiettivi che vanno perseguiti fondamentali
Primo
Ricoverare ride lineare l'identità della Democrazia Cristiana
Ho fatto di recente un forte richiamo ai valori ai valori della nostra ispirazione delle nostre scelte ideologiche la libertà
Il personalismo comunitario il popolarismo solidaristica riformista l'Inter classismo dinamico il rifiuto dell'integralismo
Delle nostre scelte politiche
La collaborazione democratica l'Unione ISMA europeo l'alleanza atlantica il processo distensivo la pace
La parità quindi delle intuizioni fondamentali di Sturzo di De Gasperi e di morte
Questi valori e queste scelte non sono venute meno
Tocca a noi ritradurre Lina nuova realtà sociale più complessa e con diversa sensibilità rinnovamento del partito deve esserne certi
Rinnovamento primi sangue amento mobilità di classe dirigente di uomini mai il paragone con un impegno di questo spessore dev'essere soprattutto rinnovamento di intuizioni e di forza operativa
All'interno il discorso può apparire scontato
Quando si noti la realtà stagnante dei nostri gruppi e correnti ormai svuotati di slancio e frantumate realtà nelle quali bisogna incidere in profondità e turbamento
Non è un discorso che vale anche all'esterno per i cosiddetti esterni
Il loro contributo è stato ed è importante
Ma attenzione alle formule ieri del collateralismo oggi del parallelismo
Mi paiono tutte consuntivo
Senza ripristinare solidarietà vincolanti io credo che il problema numero uno da fronteggiare sia comunque
Che l'apostasia pressante ed esigente per tutti
Ed è quella come rivitalizzare di interpretazione laica dell'ispirazione cristiana
Come rendere visibile la forza animatrice dei nostri valori in una società postindustriale democratica dialettica conflittuale
Sono proprio di questa cultura d'altra parte i grandi temi dell'attualità in cui viviamo
Il tema della pace PRI sicura che non significa piatta via critica equivalenza tra democrazia occidentale e socialismo reale
Dei diritti civili contemperati ai doveri di difesa sociale
Dell'autonomia del cittadino e delle comunità contro la crescente soffocante burocratizzazione del Welfare State
Che per esempio in molte regioni rosse assume i contorni di un pericoloso l'avvolgimento totalizzante
Secondo obiettivo ridare al sistema politico
Efficienti aderenza all'attesa legittima del cittadino
Il problema e di riforme istituzionali certo
Ma la questione vera è politica e va risolta Monti sono d'accordo con De Mita quando dice che bisogna cambiare e concordare le regole del gioco perché alla democrazia anzitutto metodo sono anche d'accordo che la riforme istituzionali non si fanno senza il concorso dell'opposizione la cui partecipazione prima ancora che un'opportunità è un diritto
Ma il punto è che le regole devono essere rispettate lealmente in concreto e da tutti
Vi sono al vi sono alcune regole che sono connaturati alla democrazia che la maggioranza governa e che l'opposizione esercita il controllo
Che la centralità del parlamento inteso come luogo centrale del dibattito e delle scelte politiche ognuna di queste regole non può però diventare la foglia di fico per nascondere pretese o passi assembleari perché allora il sistema si inceppa non funziona diventa espressione di un è un feudalesimo e l'ordinato al procedere della vita e dello sviluppo della nazione ne vengono ritardati e spesso distorti
Un rafforzamento dell'esecutivo è necessario anche qui intendiamoci il problema è politico il governo debbo Lerner governare scendi tele e favorire il massimo di consenso sociale
Ma non può essere o diventare una parte
Perché è suo dovere esprimere gli interessi generali
Deve dar voce agli interessi legittimi delle parti sociali più deboli fuori dalle rappresentanze corporative
Terzo obiettivo la ricomposizione del tessuto sociale oggi frammentato e disarticolato
Il recupero dei valori ripristino dell'efficacia e quindi dell'autorità delle istituzioni a cominciare dal rapporto cittadino lo stato e dell'amministrazione della giustizia anche in relazione al problema del sono finalizzate a questo obiettivo reso più difficile perché si opera in un quadro nuovo linee dinamiche che la trasformazione tecnologica impone e perché è un esterno in una società che sarà diversa problemi endemici come quello del terrorismo debellato ma non vinto ricordiamolo della grande criminalità con i suoi non limpidi risvolti politici della corruzione che allarga lo spazio di diffidenza fra i cittadini e la classe dirigente amministrativa
Dell'evasione fiscale
Ed emergono problemi nuovi come quello della droga e antichi Banon adeguatamente avvertiti come quelle della Nardella emarginazioni
Per non parlare di quelli della famiglia di quella monoreddito specialmente iniqua mente è mortificata dal Volta al limite della sopravvivenza
Quelle dei giovani che lei inutile ricerca del lavoro anche ostacolato da Chiusi in meccanismi di privilegi occupazionali riduce spesso alla frustrazione morale e alla sfiducia nella società e nelle istituzioni
Sono questi i grandi problemi con cui la società ma soprattutto noi dobbiamo confrontarci
Cioè lo impone la nostra genuina ispirazione ideale
Perché se non affrontassimo compensi piccolo vano
Vigore come temi centrali di una nuova ricomposizione sociale questi problemi allora
Elegante ed animatrici
Tutto ciò deve innervare la politica più generale del rigore necessario per la restaurazione del sistema economico e produttivo
Ma che non può essere disgiunto dal tema della lista Uniti istituzione della ricchezza della concezione del solidarismo che è ben altra cosa dal parassitismo
Bisogna coniugare rigore solidarismo rigore perché va ricoverata una rarità fin troppo ovvia
Che non si divide una torta quando non c'è rinvigorire l'efficienza e la competitività dell'apparato produttivo è un interesse comune comunque sembra a e nessuno sembra contestare che per questa bisogna tenere fermi i criteri del mercato in cui anche l'intervento dello Stato deve rientrare nei limiti dell'economicità e della pubblica utilità
Balle QuickTime poni che la ricchezza raggiunga tutti i cittadini tutta la comunità con un supporto proporzionale le possibilità è il solidarismo sceglie le ragioni vere ed è il più deboli per i più poveri ed è mirato a sciogliere i nodi essenziali una salita ispirata da universali valori personalistici è comunitari come la società a cui noi aspiriamo
Una politica siffatta non può rinunciare a scelte di grande respiro e di grande modernità così come non può non scegliere i ceti insieme con i quali costruiti i ceti più deboli vicini
Ma anche i ceti emergenti nella cultura della scienza nell'industria e nel terziario nelle campagne
Gli uni agli altri interessati al cambiamento e alla creazione di nuova ricchezza
Avendo il coraggio di colpire le zone veramente parassitarie e di favorire la mobilità dei settori obsoleti è in crisi il rischio irrimediabili
Cari amici
Abbiamo tutti ascoltato con grande interesse la relazione del segretario dell'iter essa mi pare apprezzabili
Come base per una piattaforma di linee di obiettivi suscettibili di favorire sostanziali convergenze per un impegno non facile di tutti e di ciascuno consentiti vernici i toccare un problema di struttura interna
Va definita con intelligenza Baccomo urgenza
Quella non ancora risolta discrasia che permane
Tra i poteri del segretario eletto nel congresso
E le altre istanze decisionali che trovano la loro legge ragion d'essere
Da allora e l'IGT legittimazione non dimentichiamolo nella natura stessa della Democrazia Cristiana come partito articolato popolare e nazionale
Le cosa peggiore sarebbe rimanere in una sorta di limbo
Ho accennato prima che altre volte amici abbiamo dovuto fronteggiare situazioni difficili
Ma mai forse situazioni così complesse
Ed anche drammatica
Richiamo ancora una volta la necessità di una ben fondata cultura della pace contro tentazioni razionali ma anche di arrendevolezza in un mondo minacciato da conflitti dal terrore nucleare
Ho richiamato anche loro opache se non ritrova la sua coscienza unitaria corre il rischio di essere cancellata come protagonista
Richiamo i grandi problemi interni l'esigenza di dare al Paese il segnale di una svolta d'un nuovo costume di una prospettiva vi sono energie che chiedono solo di essere considerate incoraggiate senza il reggimento azioni di un impegno di serietà e di novità
Come ieri fummo i protagonisti della riscossa e della ricostruzione democratica del Paese
Così oggi ci si offre ancora la possibilità di prendere in pugno da bandiera un altro balzo in avanti persona presto che conta oggi per noi che deve contare per tutti noi amici del congresso
Uefa lago tutti i delegati Pelusi Jean Viverone delegato dello sbarco Enrico
Sono pregati di recarsi all'ufficio verifica poteri perché c'è stato uno scambio di idee
Il delegato Benigni Carlo ha perso il documento di riconoscimento inquadramenti pone magari ma è meglio che ce lo venga a prendere
Prego farà l'ultima
Signor presidente care amiche e cari amici
Io credo che in questo nostro sedicesimo congresso
Arriviamo tutti
Con una domanda nel cuore e nell'intelligenza è una domanda
Che ci portiamo dentro
Da quel pomeriggio del ventisette giugno
Ed è una domanda
Che dobbiamo con lucidità e passione affrontare
Perché compito di questo nostro congresso rispondere
Rispondere per il popolo italiano rispondere per noi rispondere per la democrazia il segretario vendita a questo ci ha chiamati quando in maniera anticipata e quindi straordinaria avvenuto il congresso ha richiesto il congresso perché lui stesso io credo avvertiva come
In maniera insufficiente procedesse all'interno del partito l'analisi
Delle condizioni organizzative politiche ideali dell'analisi di quel voto drammatico del ventisei ventisette giugno e dunque non le cose le dobbiamo dire costi quel che costi siano esse dure perché se per noi son vere le cose vanno dette
Allora dobbiamo ascoltarci
Insieme a ragionare ragionare sulla domanda alla quale dobbiamo rispondere
Ed io credo che la domanda alla quale noi dobbiamo rispondere è quella che interessa la natura stessa del nostro partito il nostro essere democratici cristiani
Essi hanno in questo era di grandi trasformazioni esserlo in questa passaggio d'epoca come è stato giustamente detto
E allora
Noi dobbiamo capire quanto è accaduto
Dobbiamo capire quanto è accaduto perché solo così potremo cercare le vie
Per rifondare ricostruire la nostra presenza di democratici cristiani
Nell'Italia che io ma in tanta profonda e inimmaginabile trasformazione io mi ricollego al consiglio nazionale fatto dal partito
Dopo le elezioni delle ventisei ventisette giugno
Mi ricollego alla perché credo che la in quel Consiglio nazionale più che in ogni altra sede
Abbiamo fatto uno sforzo di comprensione via Calco nel lutto duro delle cose accadute abbiamo sviluppato ed intrecciato un confronto e abbiamo cercato di capire e di sviluppare un'analisi mi ricollego alla perché credo che con grande intuizione in quel Consiglio nazionale
L'onorevole Arnaldo Forlani con un intervento che anche in questo congresso e stato più Berté ricordato
Disse a noi tutti e anzi spesso che la Democrazia Cristiana non poteva non doveva trasformarsi in un partito repubblicano di massa
Ma allora qualcosa era accaduto
Bondi allora un problema di non essere stati capiti
Non vi era dunque un problema di errata vuoto di porre un messaggio fra noi e il popolo italiano
Vi era stato uno spostamento della collocazione politica editoriale del partito
In quel periodo che ci divideva dal quindicesimo congresso palco andrà alle elezioni vi erano stati atti e fatti e comportamenti e posizioni che in qualche modo ma al di là delle intenzioni stesse avevano dato una percezione della collocazione politica editoriale del partita diverso ed altri
Ed io sono venuto qui
Convinto che su questo problema al di là delle posizioni di partenza al di là di quelle che si chiamano le posizioni di corrente
Tutti dovessimo fare uno sforzo per ricollegarsi a quel dibattito e a cui l'analisi che non trovava soltanto in quell'intervento Mauro in una serie di porsi il Doni che parlavano perché ci interrogavano nel Pavese a noi vicine come Panici collocati nel sociale nell'impegno culturale nello stesso impegno religioso
A noi lontani per mentalità dislocazione di popolo per attentare anzi a dire darò non cambiate e quella è la strada continuate su quella strada quasi attendersi altre trappole décolleté e a continuare a dislocare oggi in un terreno l'ordinanza per nuovi sono venuto qui
Per chiedere mi insieme a voi
Che cosa dobbiamo fare qual è il terreno del lavoro politico che dobbiamo intraprendere le ho ascoltato con tutta l'attenzione di cui sono stato capace con tutta l'intelligenza di cui possono essere fornito la relazione del segretario dei miti
L'ho ascoltata con una qualche fatica come tutti voi
Ma è una tattica ti ho fatto volentieri
Ti ho fatto con il dovere della militanza politica in uno era difficile che deve ascoltare e leggere i passaggi ieri meditare e riflettere
E Dio devo dire
Con grande lealtà
Con grande sincerità ti ho trovato tante cose cambiate in questa organizzazione e in questa proposta del segretario dei miei
Ho trovato delle posizioni di per sé da quelle che io avevo ascoltato in altri momenti e in altre fasi dell'esposizione e del pensiero politico del segretario delitti
Certi viene un modo di procedere un modo di organizzare il discorso un modo di porgere le situazioni
Che in qualche momento allontanano
Dalla tradizione dell'organizzazione del discorso democratico cristiano
Le sue geometrie le sue organizzazioni di pensiero non sempre sono tal dette legate alla storia e alla vita del nostro partito ma questo è un motore
Questo è un modo di organizzare il pensiero che costringe a guardare più in là palazzi eretti a capire e io devo dire che quando ho trovato alcuni punti mentali dell'autorganizzazione di questo pensiero e di questa proposta ho avvertito una sorta di vista
Ho avvertito una sorta di incompiutezza ho avvertito una sorta di difficoltà appena ritiene a capire nel profondo e nel difficile il movimento reale della società italiana certo ho capito l'aspetto di organizzare di sistemare
Il discorso sulle istituzioni certo ho capito la ricerca non è nuova profondamente invocava in questo discorso
Di una ricerca delle fonti della nostra ispirazione cristiana ma nonostante questo ho sentito un attimo rigidità una freddezza nei confronti della società che si muova veneti palpita
Che mi ha lasciato come ti posso dire interdetto e mi sono introdotto avanti in questo basco della relazione guardando questi alberi cercando il parroco il punto il riferimento che anima questo però spero ha trovato segretario De Mita panico De Mita un bosco solo in mezzo alla radura
Il bosco ti volevo vedere rivolevo parte
Permesso male dovrebbe essere nel suo Likud può
Penso che anche tu ti sei trovato un po'brusco
Comunque scosso offrono scusate scusate Nerone un fatto istintivo un posto solo un bosco solita una scusate di un'altra non solo un altolà solitario in mezzo alla radura Lai in mezzo al bosco
Ora l'arbitro
Del pop ed è il segretario questo il segretario che ci chiede di governare in solitudine Tiezzi chiede chiedere Vinilmania tutto il ponte aereo e di organizzare Nouiri qui quote attraverso l'assioma intelligente ma allora Platinette sui siti un attimo di attenzione perché il mio discorso difficile alternate fosse quasi incomprensibile per voi viene ad essere dispiegato fino in fondo con quali
Nel frattempo anemia contabilità quaranta anni tira ma anche ER
Scusa piani l'attuale ha preceduto il pensiero per colpa mia non ti ha torniamo all'immagine questo libero del potere solitario queste segretario che ci chiede di governare in solitudine perché anch'basi che questo partito non abbiamo una capacità di esprimere con l'assuefazione e con il suo ruolo politico una classe dirigente eletta e collegialmente CPT insieme al segretario
Sì allora io cui pure un po'la mia analisi qui puntano la mia comandata
Per quello eroismo dando di pura il filone del pensiero e del ragionamento
The tornando a questo punto ho incontrato il mezzo ad argomenti a situazioni ma e condivisibili io mi fermo a riflettere ancora
Perché non credo televisiva
Il vizio del decisionismo di credo che vi sia una errata impostazione dei complessi problemi che in questo momento
Devono governare presidiare ad informare la natura popolare la natura democratica la funzione nazionale di un partito come il nostro
Ed è proprio da una sfiducia forse nella società nella sua capacità di offrire energie è quindi nella sfiducia in qualche modo nel corpo del partito di produrre le sue capacità di governo vedi classe dirigente che con un atto di generosità
Si cerca la solitudine per riportare nel circuito vitale il partito ma su questa strada non si può camminare
Su questa strada si sbaglia su questa strada si diventa preda
L'involontaria ma sicura delle agenzie esterne
Delle nuove epidemie intelligenti di coloro che andranno in giro a cercare la classe dirigente con nel merito cratone troppo con altri strani strumenti ritenendo che il partito donna abbia la capacità di fornire classe dirigente si cerca poi per questa strada involontariamente si sollecita la cortigianeria di coloro che vogliono essere cooptati
E allora noi
Dobbiamo in qualche modo completare perfezionare nel contrastare sequestro è necessario questo disegno che nasce da un atto di generosità
Che nasce da un atto di solitudine materia per base in qualche modo da una sfiducia e da un pessimismo che noi dobbiamo aiutare a superare per noi e per il partito
Perché guardate amici
Guardate amici del congresso la Società italiana e piena di energie di insegnamenti abbiamo sentito questa mattina l'onorevole Scotti
Questo nuovo che con poco ha portato all'interno di questo congresso le ragioni beh il popolare smosso cha Ale le ragioni antiche non è uniche ma anche quelle significative ed importanti di una presenza del concerto di questo partito
Per i motivi per i quali milioni di uomini di lavoratori di giovani si muovono dalle loro case vanno nel lavoro vanno nelle città vanno nelle campagne
Vedo organizzano la presenza testimoniata giorno per giorno degli ideali democratici cristiani
Torniamo alle origini amici del congresso
Senta lei dei momenti di difficoltà più dura è risuonata fra di noi questo appello
Tornare alle origini tornare alle origini non significa guardarsi malinconicamente indietro
Cercare nei testi sto terminando presidente gli insegnamenti delle cose da fare ma agli insegnamenti della ispirazione sì
Non vi siano coloro che danno assensi pubblici be'sussurri a mugugni privati
Non vi sia in questo congresso l'immobile foresta di birre un'ampia e attende divertirsi in movimento di fronte al potere solitario
Di fronte al potere solitario la foresta si muove peccati e ogni cosa perché lasciavo tutti insieme legati studiavo amici un diverso modello di partito Giacomini in questo congresso pesi Giano già qui in questo congresso con le nostre deliberazioni finali
Per questa parola pendenza Litta
Partecipazione partecipante siano i motivi fondamentali dei prossimi due anni
La parola all'onorevole ministro a Scalfaro
Poi prenderà la parola il presidente nazionale delle ACLI Rosario
Un saluto al presidente Panzani
Il contante
Dignitari pazienza presiede questi nostri lavori
Un saluto al Presidente dell'assemblea di questo momento al segretario politico De Mita
A piccoli a tutti questi che
Sono sul banco e dell'autorità e degli imputati contemporaneamente
è un saluto a voi
E un saluto a voi
Schierati
Con applauso generoso
Alle tesi più diverso in questo partito interclassista
Che alla benevolenza come avete accolto me di accogliere tutti con generosità quasi con tono di amnistia generale
Vi chiedo un po'di pazienza
Con noi
Del governo di pazienza voi ne avete sempre tante
Poi che giustamente vi attendete sempre ben di più
E almeno per quanto mi riguarda
Certo di dare quel poco che posso che sempre insufficiente insiste ed è insufficiente di fronte alle attese e allora questa vostra antica e recente pazienza io chiedo un prolungamento per questa
Mio intervento
Ecco questo congresso
Non ci pone a una scelta
A un bivio
Può darsi che io mi sbagli
Ma devo dire che anche nei discorsi che ho inteso una volta si diceva Inc indegne secondo un dialetto antico da una parte e dall'altra
Non esiste un punto di contrapposizione sostanziale
Tanto meno siamo a quel crocevia e la nostra spazzate esperienza ce lo ricorda certi congressi dove sembrava che schierandosi da una parte forse la vita e dall'Ansa fosse la fine del mondo
Così netti
Quel crocevia che possono portare almeno nella logica delle rispettive contrapposizioni a salvezza Popper dizione
Mancando questo punto di distinzione così vivo
Forse di divisioni
Si è detto che si dice tuttavia
Ma viene meno la ragione stessa del congresso
O quanto meno
Si spengono i fari della curiosità
Sia la curiosità e la tesa all'interno che all'esterno qualche giornalista che mi ha fermato nell'intervallo ha detto ma in fondo
Non è che qui c'è uno schieramento che chiede una cosa e un altro che si contrappone nettamente dall'altra
E allora qualcuno ha concluso che alcuno conclude ancora ma in fosse il congresso non viola poi indispensabile c'era una ragione c'era materia per un congresso
Ecco devo dire forse qui dice interviene come da ciascuno di noi la mia mentalità
Di rispetto soldi uomo che tenta di essere un rispettoso della legge per via di un'antica toga che ancora se non esternamente o viva sulla mia anima
Ecco anzitutto la ragione fondamentale cent'
Vede lo statuto del partito
Non c'è bisogno di essere un bivio a una scelta a un punto determinante
Ogni
Certo tempo lo statuto prevede il congresso che siamo qui ha rispettato e lo statuto del partito
Il congresso è un fatto fisiologico è un fatto naturale un fatto normale non è un fatto eccezionale patologico esplosivo
Assolve i temi per questo piccolo passo si licet parva compone re Magnus
Anche noi cattolici eravamo abituati a studiare i concili ecumenici con un grosso problema
Uno schieramento contro l'ortodossia e quindi bisogna poi è nato il Vaticano secondo o Riccardo De Mita non dico mica che qui siamo al Vaticano secondo laico è vero
è in atto il Vaticano secondo contro nessun tema e tutti i temi
E tutti
Perché cito queste perché
Perché vorrei fare un partito considerazioni
Quali sono stati in questi anni questi tempi della segreteria De Mita
Per ridurre così al nocciolo talune obiezioni talune critiche
Alla sua gestione
In sostanza almeno come lo raccolte io sono state due
Anzitutto
Un desiderio un bisogno un diritto
Di una maggiore collegialità più una maggiore partecipazione
Io non faccio parte della direzione
Se questa richiesta è stata fatta certamente motivata
Però bisogna che ciascuno di noi nel momento in cui chiede questa maggiore collegialità non dimentichi una cosa perché noi a volte vogliamo una cosa
è il contrario della medesima e qualche discorso più ascoltato abbia dato la sensazione di Siva e auricolare di questa capacità di chiedere una cosa e l'opposto
Favorendo in un certo giorno abbiamo votato
Perché il segretario politico sia eletto direttamente dalla base questo non è un fatto procedurale
Questo è un fatto politico di sostanze
Il che non vuol dire che noi abbiamo una monarchia assoluta anche perché non ho mai sentito che De Mita desideri presentare la sua posizione con successione ereditaria Congo senza la legge salica
Ma
Noi abbiamo un segretario politico che eletto dalla base non può essere un fatto eguale al segretario politico eletto in seconda istanza dal consiglio nazionale altrimenti non so perché ruotano eletti in questo modo questo non dandogli dei pieni poteri
Però non è da sottovalutare altrimenti quando siamo chiamati a scegliere un sistema votiamo diverso e abbiamo una soluzione politica diversa
La richiesta però rimane di questo richiesta desiderio dis di collegialità maggior una seconda critica commento io ho inteso Desiderio di una maggiore credo che i termini qui non siano mai appropriati comunque anche se imprecisi di una maggiore coesione con gli alleati
Di una minore con polemica ci fu dolo qualche critiche durante la campagna elettorale
Una più sostanziale solidarietà
Occorre credere di più nelle collaborazioni governative di maggioranza che abbiamo oggi
Ma dunque nessuno apposto delle critiche di fondo dicendo
Che si è cambiata linea politica che sia stato una distorsione nessuno ha presentato una critica un'accusa che dice
Che il partito è stato portato su un binario che lo snatura lo porta fuori di una su una linea dottrinale ideologica tradizionale
Allora si chiede una correzione di linea
Una maggiore precisione un animus più intenso
Tanto è vero che noi siamo giunti a una forma di gestione unitaria o io non credo che anche queste siano soltanto delle tecniche voglio sperare che non lo sia se esistesse una posizione di distinzione di discriminazione su un punto fondamentale nel partito non credo che si starebbe per ragioni di vetrina supposizioni
Di collaborazione di una partecipazione di una gestione unitaria c'è altro che bisogna aggiungere perché questo non si può non ricordarla
Che ancora lontano il processo di rinnovamento
E forse non sarà male che lo discutiamo un po'Veneto sapere perché ognuno di noi parla di questo ma ognuno ne dà un contenuto diverso e io devo dire
A tutti loro che hanno la bontà di ascoltare che probabilmente io faccio parte di quel gruppetto
Di parlamentare della Democrazia Cristiana che quando parla di rinnovamento dovrei dire con licenza parlando perché io da trentotto anni che sono deputato voi capite che fosse meglio che chiavi che parli di qualche altro tema ma non credo che il rinnovamento sia inteso soltanto nel rendere uno un altro ma è un problema di sostanza perché sia rinnovamento è soltanto cambiare i volti delle persone è un passo ma non è credo quello sostanziale
Un altro dal fatto che io credo grave al quale dobbiamo porre mano tutti è che il partito ha bisogno di una organizzazione viva e moderna
Dove si può dire che c'è e diremmo una cosa lievemente ardita soprattutto quando noi guardiamo a talune grandi città dove il calo elettorale è stato particolarmente doloroso
Se questa è la situazione se questo è
Il tema io dico che allora noi dovremmo guardato il congresso e questo dipende da voi
Cercando di esaminare qualche impostazione fondamentale
Perché non assorbiti da polemiche accese
Da ritenuti particolari pericoli gravi per la Democrazia Cristiana
Come
Situazioni di rottura interna noi possiamo noi dobbiamo a mio avviso di vedere con attenzione la realtà politica il nostro impegno di cittadini e di cristiani cioè di vedere un momento il midollo
Delle cose la ragione prima delle cose
In quale realtà politica noi viviamo
Noi viviamo in una realtà dove viene la collaborazione fra Democrazia Cristiana socialisti di due liturgie diverse
E i laici
Una collaborazione che viene comunemente chiamata essenziale
Chiamata indispensabile chiamate insostituibile ma io chiedo
Latte la riteniamo una collaborazione obbligata
La di chiamiamo la collaborazione costretta
La riteniamo una collaborazione subita
Perché se dovessimo ritenere questa linea politica come un fatto che noi subiamo devo dire che nulla vi sarebbe di peggio
Anche noi abbiamo il dovere di essere attivi hakka negativi nella vita politica
Ma vi sono ragioni positive
Maggiori positive di fondo
Voi consentirete
A chi ha una lunga anzianità di dire che fa le cose che io ricordo costantemente la dissi in qualche altro congresso della saggezza degasperiana e l'invito alla Democrazia Cristiana di ricordarsi di non essere mai sulla ma il sole neppure nelle vittorie mai sola
Poiché noi non abbiamo una tradizione così forte così radicata così antica di cattolici nella vita pubblica
E l'estensori vuol dire a un certo punto fatalmente essere posti in angolo
Di cui la saggezza di De Gasperi di una collaborazione costante mi rivolgo a quelli del mio tempo
Che ricorderanno le polemiche anche nel mondo cattolico
Perché a De Gasperi a un certo punto inattesa di un atteggiamento della socialdemocrazia
Lasciamo le sedie libere dando degli incarichi ad interim ai ministri
Quando una polemica enorme specie da quelli che sanno tutto perché hanno una vista così breve che non raggiunge neanche i vertici del loro naso quando il lungo
Dunque a dire nel fondo la esigenza di una collaborazione fa una tradizione cattolica che se non è totalmente politica però come tradizione culturale di pensiero è una condizione enorme
Se questa tradizione di pensiero e di cultura
L'avessero dei laici
Noi saremmo in ginocchio i loro santuari da molto tempo
Vi è una tradizione
Di collaborazione dunque con
La trafila latrina socialista in Italia che ha avuto divaricazioni ricomposizioni ancora divaricazione
Con la tradizione liberale con quella Repubblica
Ma vi sono delle ragioni attuali attuale ora io do soltanto due cenni uno estremamente positivo sull'altro lo sottopongo all'Assemblea
Mai abbiamo avuto in questi giorni la firma del Concordato
Poi consentirete al sottoscritto a questa età se anche diritto di tanto
Di muoversi su io ricordi un po'un ricordo preistorico ma bisogna avere pazienza ve
Io ricordo all'Assemblea Costituente quando si è discusso e famoso articolo sette
Ricordo quando Togliatti prese la parola e noi abbiamo avuto la precisa sensazione che larga parte del suo schieramento non fosse neppure stato avvertito che il vertice aveva deciso non più di sparare su questo articolo ma di votarlo
Si aveva la sensazione di truppe alle quali comandante non l'aveva detto che l'invito non era più da una parte né dall'altra ma allora
La ubbidienza vi era
Altro che cieca e assoluta non dico che la vide a cadavere perché il cadavere in quell'epoca era un po'di moda
Ma
Io non dimentico lavoratori a smagliante calda umana ricca in certo senso anche affascinante romagnola di Nenni quando disse no noi questo non lo votiamo
Ricordo
Che se non queste le parole questo concetto andate a rileggere i testi dell'assemblea costituente Togliatti in fondo con la lucidità fredda che gli era tipica disse
I socialisti non votano votano contro
Non ci preoccupa non sono queste le parole vero Baldo del succo tanto il giorno in cui chiameremo a raccolta gli operai questi parlando con noi non andranno da loro che era un concetto di una bellezza unica
E allora
Non si può se mi consentite non fermarsi un momento meditazione
Quando il voto comunista oggi sul concordato e scontato
Per una scelta politica che io ritengo intelligente senza dubbio
Fatta allora con le motivazioni che Togliatti porta dicendo i cattolici possono entrare nel mio partito devono sentirsi indi dal passo tutta
Ma non posso non sottolineare che passati i quarant'anni
Da quel no di Nenni
La firma è del presidente del Consiglio socialista ritengo che a questo storicamente
Io ritengo che questo fatto storicamente sia un passo decisamente positivo poiché su un documento di quel genere non è che non sarebbe stata positiva la firma di un democratico cristiano ma è evidente
Che la firma di un uomo di mondo laico dal documento un tipo di respiro di presentazione vorrei dire di ampiezza di fronte ai destinatari che sono i cittadini italiani
Che è estremamente opportuno
Ho detto questo al Presidente del Consiglio e lo ripeto qui a voi perché ne sono convinto
Qualche altro lato positivo attuale e qui il discorso diventa molto delicato
è quello che tocca la situazione sociale di questi tempi
A un certo punto si è determinato nel mondo sindacale non sto facendo gli elogi del fatto in quanto tale una situazione di rottura
Cioè a un certo ma anche il Governo si è trovato di fronte alla CISL alla UIL alla parte socialista della CGIL a Confindustria danze che dicevano io accetto questo dialogo questa proposta del governo e alla posizione di lana e dei suoi che dicevano no
Cosa poteva fare bene
Se il governo avesse detto io sospendo
Avrebbero affermato un principio che in un regime democratico chi ha ragione la minoranza avremmo affermato un principio di follia sul piano democratico
A meno che il governo avesse dato dall'inizio
Signori io inizia una trattativa però c'è l'unanimità
Oh io non firmerò chiara come dire io amo un settore di questo schieramento riconosco il diritto di veto mi chiedo se questo a qualche virgola Dio ma dice di libertà di democrazia
Sottolineo questo fatto del chiedere questo fatto sarebbe avvenuto senza una presidenza socialista
Non faccio altro citazione perché non voglio che sia di di una polemica in un mondo laico perché ne abbiamo già nove le polemiche senza che mettiamo un dito fra laici dove a un certo momento non credo che tutti ormai sanno
E qui voglio aggiungere una cosa
Non si può negare che vi è stata una serie di approvazione comunista
Attenzione però
Da una parte come ho detto era essenziali a dispetto di una volontà democratica di una maggioranza
Ma attenzione
Un sindacato indebolito da pressioni politiche
Contagiato
Da una eventuale esclusiva azione antigovernativa
Può determinare dei danni seri
Non è interesse di nessuno che il sindacato si è indebolito attenzione
Non è interesse di nessuno che il sindacato abbia una minore capacità e possibilità di rappresentare il mondo che ha il diritto e il dovere di rappresentare il discorso è di una delicatezza estrema e ad essere sottolineato
Sindacato ha diritto di essere autonomo e forte
Sul forte
Guai
Se noi in una posizione dialettica dovessimo aiutare indebolirlo sull'autonomo io sono fra coloro che non ha mai creduto
Che un sindacato interpretato da comunisti sia autonomo e sganciato dal partito comunista poiché se questo fosse vorrebbe dire che il Partito comunista non è più il Partito Comunista perché questo è nella logica
Non è non è un capo di imputazione
è la logica un partito che essenzialmente anzitutto un partito di lavoratori settore cede ed il sindacato che aggancia questi lavoratori con la possibilità di sganciarsi al battito mi chiedo è vero che poi questo partito
Ha sempre cercato giustamente dal suo punto di vista
Di agganciare altre categorie anche no non non mi sono spiegato bene e vedo che talune categorie pensando che valido comunista vincesse si sono lanciati al santuario presto
In questa in questa Italia terra dalle molte vite molte queste cose capitano è vero poi capita anche di avere persone poverine fanno una prognosi e si sbagliano quindi devono poi Falmouth in diete dicano io comunque è un santuario vado e andò a un alto insomma anche la religione pluralistica sul piano politico per
Non dimentichiamo un'altra cosa
Che io vorrei lo dico da sullo di goderne
Ci sono quindici i democratici cristiani in questo governo quindici
Quindici su trenta una volta i governi ogni sette otto dieci ma
La vita va avanti il mondo migliore c'è un possibilità di espansione
Noi come vocazioni siamo bravi e allora si capisce va
Trenta più il presidente del Consiglio
O sono ventinove col sottosegretario ma insomma se sbaglio sbaglio di una non è un un errore grave
Quindici presenze sono nostre
Vorrei che noi facessimo un momento di pensiero cc classi più pronti a un governo dodici sono quindici di un altro colore
Vuol dire andò tutto loro
E non è che non dobbiamo farci un pensierino su queste vie come responsabilità come pesantezza di presenza come possibilità di presa e questo è un discorso
Vicepresidente del Consiglio esteri tesoro interni Paggi per che istruzione quindici
Se ce ne fosse stato qualcuno in più potevamo stivali al due giugno ai Fori Imperiali
Già possiamo rappresentare una presenza
La nostra presenza un dovere
Assoluto
Cioè di fedeltà e di lealtà al governo
Posso dire ringraziando il presidente i colleghi di tutti i colori ritrovati nel come è mio dovere ma questo mi dà grande conforto in un rapporto di assoluta lei Altaïr serenità con tutti a cominciare dal presidente del Consiglio
Ma bisogna che noi ministri può paterna cattiverie ma Dio ma creato lì da vedere via che noi ministri abbiamo la capacità di pensare all'oggi oggi
La domanda
L'errore maggiore ho chiamato errore in poi ciascuno di voi può metterci la terminologia che richiede più viva
L'errore maggiore che possiamo fare è quello essendo in un governo di preoccuparsi di non perdere il posto nel governo che verrà perché questo è cosa assolutamente intollerabile
è necessario che la nostra presenza nello Stato sia ben finalizzate
E qui non voglio fare una valutazione pessimistica ma oppure il dovere di dire talune cose
Come lo Stato oggi
Lo Stato è alquanto affaticati
Lo Stato in parte debole
Lo Stato e poco autorevole
Lo Stato dove sempre credibile
A volte disorganico
Con una grossa difficoltà una sintesi politica
E come sono gli uomini dello Stato
Cioè quelli che incarnando lo Stato non i politici
Ecco molte volte sono incerti
Anche perché
Poco protetti dispiegano fra poco anche
L'entusiasmo che fondamentali in ogni professione se non cessa e le pile sono scariche l'hanno resa signor riduce in modo enorme
Perché vedete secondo il sottoscritto i funzionari dello Stato hanno almeno tre diritti
Almeno tre
Il primo diritto del funzionario dello Stato cioè di colui che incarna la volontà dello Stato e di non essere lottizzati primo diritto dei funzionari dello Stato
Le protezioni politiche sui funzionari da qualunque fonte vengano sono un fatto nettamente negativo nettamente negativo
Perché spingono i funzionari
Quando sanno di muoversi in un ambiente dove ognuno alla protezione accertarle virgola comunque punto
Secondo
Secondo riducono pesantemente
E seriamente
La carne divinità della loro del loro diritto e dovere di carnale lo Stato e questo condanno di tutti
E intanto nudo possiamo dire la voce e la forza di dire no
A chi si inserisce nella lottizzazione in quanto noi per primi rinunziamo a questa disastrosa strada nei confronti dello Stato
Secondo diritto dei funzionari
I funzionari hanno diritto diritto di avvio delle spalle coperte dalla responsabilità politica quando operano della loro competenza e nel rispetto della legge
Diritto
Fino a quando il loro impegno è nella norma non vi è dubbio
Il politico
Che ha ritenendo di salvarsi in un momento di acque mosse
Dovesse abbandonare il funzionari
Non è un politico è un irresponsabile
Terzo
I funzionari hanno diritto che siano discriminati coloro che eventualmente non siano dei galantuomini diretto
Per difendere coloro che salvano lo Stato con sacrificio con dignità con prestigio e ve ne sono moltissimi
Terzo Settore lo Stato gli uomini dello Stato i cittadini
I cittadini sentono ancora scarsa fiducia nello Stato
Queste cose ce le dobbiamo dire qui perché è inutile che ce le diciamo nei timpani chiacchierando dobbiamo dircele qua
Una diagnosi cruda non infallibile ma io ritengo quanto meno che posso mutande prove delle cose che dico
Non sempre il cittadino si sente garantito dallo Stato e nello Stato
Cittadino molte volte vive in una situazione di non sicurezza o di sicurezza troppo scarsa
E lo prende il senso della paura
Se tutto questo si aggiunge
Alla insicurezza sulla pace
Con i grossi pericoli che ci sono nel mondo
E con le turbative le speculazioni che si fanno su questi immensa realtà in questo immenso diritto dell'uomo che il diritto alla pace
Insicurezza
Nel settore della giustizia
E voi mi assolvere i tempi molti di voi sanno che io sono tuttora magistrati
E che sento queste come la vocazione primaria che mi ha toccato
Mi sento la dignità le sento l'onore altissimo
Quindi mi comprenderete sì io sottolineo il grandi meriti
Vera enorme maggioranza della magistratura italiana il coraggio il sacrificio
Tante al sangue dallo stato dei momenti più terribile più duri
Mamma anche lei di verità
Ma anche a lei di verità se non riconoscesse che insieme a volte di sono qualità che si insinuano
Che creano turbative degli interrogativi di dubbio
Delicati
Dei timori di inquinamento Dindo un serenità non per i limiti
Connessi alla natura dell'uomo mappe ad una
Tal quale
Capacità spinta di scegliere una parte quando il giudice deve essere al di sopra
E a volte con taluni momenti in cui arresti e scarcerazioni
Hanno avuto poca spiegazione
Nella pubblica opinione
Che per vedere fino in fondo la giustizia ha bisogno di capire questo tema c'è in tutti i poteri dello Stato quando noi parliamo come l'Araba Fenice
Quando noi abbiamo dei discorsi che noi stessi non riusciamo a capire cosa abbiamo detto
Allora diamo i cittadini che dicono si allontanò dalla politica e signore mio si allontanano non riescono ad afferrare ma il primo diritto che le dobbiamo riconosce nella democrazia è il diritto a capire ma questo non c'è solo per i politici non c'è solo per l'esecutivo per tutti anche per il potere giudiziario
Occorre fare in modo che il cittadino si renda conto nel modo migliore cioè riesca a seguire interpretare
Si aggiunga questo la insicurezza sociale
Sul domani della loro
Quando nel mio posto di responsabilità sento che vi è una stazione ferroviaria occupata che vi è un blocco
In un'autostrada che vi è qualche agitazioni di questo genere è dovuta al fatto che degli uomini non under lavoro sono in cassa integrazione
Devo dire che io sono sofferente di fronte al fatto che non riesco ad accettare
Che lo Stato stia a guardare inerte di fronte ad atteggiamenti che sono contro la legge
Ma non posso non tenerne conto che vi sono uomini che sentono che il loro diritto al lavoro che prima di essere costituzionale un diritto umano non solo è contestato di fatto
Non solo è contestato di fatto ma quello che mi fa sgomento è che di fronte a una prospettiva futura non sanno quando come e in che momento questo diritto portarvi sorgere realizzarsi non vi è credo tormento più forte per un uomo dei confronti
Di se stesso della sua dignità e della famiglia
Questo tormento dobbiamo sottolineare e in questo lo cito solo perché è stato citato da molti il problema dei giovani
Poi noi parliamo di violenze di droga di tante cose ma
Se questo nostra Società riuscisse a un certo momento dare delle prospettive quanti giovani probabilmente sarebbero salvati danze attrattive negative
E dobbiamo sottolineare anche in questo turbativa dello Stato un certo calo nel senso morale come dovere da compiere
Come il rispetto della legge
E non Comella di invitati non applicato dalla legge come partecipazione alla responsabilità come pagare di persona come far pagare a ciascuno il suo
A tutto questo don dobbiamo dato una risposta
Abbiamo dato una risposta con la presenza dello Stato
La prima presenza dello Stato e nella chiarezza della linea nella chiarezza di parola del farsi capire in quello che lo Stato vuole
Io non ho
Almeno a toccare un tema delicato di questi giorni
Io ho firmato
Verso la fine di dicembre come ministro dell'Interno
Un contratto
Previsto dalla legge
Con le forze di polizia
Firmato in termini giunto in porto
Merito TG tutte e due le parti perché non siamo a vedere non vi è dubbio che essi i sindacati e ha parlato una persona di un sindacato ve n'è un'altra se i sindacati avessero piantato delle grane se il governo quindi
Buon senso senso di responsabilità dalle due parti sia firmati
Fino a dicembre
La legge perché la legge
D alla riforma della polizia prevede che questo contratto debba poter osso
Un voto del Parlamento diventare legge norma
Dopo due mesi
Gli ostacoli non sono finiti
Allora il mio disco su quali o non è che gli ostacoli sono inventate nascosta
Ma voi mettetevi dei panni
Del poliziotto del carabiniere dell'agente di custodia della guardia forestale
Beh finanzieri in cima
Ha detto che è finito che firmato ma come si può creare un rapporto di fiducia con questa potenza di incomprensibilità
La presenza dello Stato con la chiarezza delle posizioni con la coerenza nei fatti la gente così buona che non ci chiede neppure la coerenza si accontenta di Vega di noi uno sforzo perché ai fatti seguano le parole
Una presenza dello Stato come costante impegno nel migliorare la normale amministrazione
Non accusatemi subito di essere contrario alle riforme
Senonché da quando ho cominciato giovanissimo questa esperienza mi son permesso di dire una cosa e la ripeto adesso dopo tanti anni la più grande riforma e non render perfetta migliorare la normale amministrazione quanti sono coloro che andando in pensione hanno la bava alla bocca per aspettare che la pensione
è possibile che noi non riusciamo a uscire da queste situazioni che creano una serie di disgusto Pd fatiche è possibile ma
Dicendo queste cose vorrei non essere frainteso
Mi metto sul banco degli imputati
Non sto facendo l'opposizione al governo e perché questo troppo comodo o faccio il governo o faccio l'opposizione perché altrimenti che spazia lascio agli altri sesto al governo faccia il governo poi al momento delle critiche faccia la critica me no no
No devo dire con tanto rispetto al mio amico Scotti che il fatto del palazzo e della società
è un fatto che ed interessante ma quando uno è il ministero pensare che non sia nel palazzo via pensare
Bisogna pensare
Bisogna pensare che sia in trasferta e quella trasferta è un fatto diverso è vero
Occorre che abbiamo il coraggio governando
Di intervenire con delle sanzioni
Io non ho il polso tenero e negli uffici dove sono stato a volte ho lasciato qualche traccia pesante
E non mi sono pentito anche per non aprire anche nei politici questo sindacato nuovo
Perché o noi riusciamo a toccare seriamente
Quando si trova di fronte a persone che avendo responsabilità non rispettano i diritti dell'uomo soprattutto delle persone particolarmente indifesi
La presenza dello Stato alla periferia
Specie attraverso un'intensa collaborazione ogni livello Tonga e regioni con le Province coi Comuni questo il tema essenziale di questo ministero dell'Interno questo è il tema vitali poiché è tutto il tema che riguarda la criminalità e i settori patologico ma il settore è fisiologico è il fatto che destinatari del lavoro del ministero dell'Interno delle competenza delle Regioni delle Province e dei Comuni è sempre l'uomo lo stesso uomo e occorre questa collaborazione
Occorre una presenza di uno stato credibile che rispetta ad ogni costo le promesse che fa per ricostruire ogni giorno da foto di fiducia con i cittadini
Perché il cittadino deve sentire che lo Stato è anche una realtà sua che lo Stato non gli è nemico non è incomprensibile non diffida di lui che lo Stato può e vuole vincere superate le difficoltà dell'uomo vincere i mali
Attuare l'articolo due della carta costituzionale la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo e qui qui si inserisce l'importante discorso dell'impegno del cittadino cattolico di fronte allo Stato uno Stato che deve essere veramente di tutti
Uno Stato nel quale ogni cittadino di qualsiasi fede si riconosca uno Stato che deve essere voci e interprete di ogni cittadino senza discriminazione senza privilegi sappiamo bene
Che l'essere cattolico non da titoli o ragioni di maggiori diritti
Ma cento all'impegno di interessarsi violento si è responsabili di sacrificarsi di pagare di persona per il bene comune dalla collettività per questo stato
Perché fosse unito
Tanti cattolici hanno dato la vita
Per questo stato perché tornasse a essere libero e tornasse a essere comunità di uomini liberi tanti credenti hanno pagato il prezzo del dolore del sacrificio e del sangue per questo Stato democratico aggredito dal terrorismo e dalla criminalità
Tanti cattolici illustri e semplici hanno pagato con la vita il loro servizio la loro fedeltà il lodo credo democratico ma nessun cattolico degno nessun italiano credente ab mai chiesto preteso
Più diritti più riconoscimenti mai
Allora
Perché i cattolici come tali sono entrati nella responsabilità politica
Quali motivi gli scopi le finalità
E soprattutto che cos'era e rimane essenziale il tutto questa serie di questioni di lotti di guai di incertezze e di stanchezza essenziale solo l'uomo
Il credente si accorse
Cioè mettere in essere una famiglia Cristiana
Vivere una professione da cristiani
Vive ad una realtà parli nata quasi intima da cristiano non rispondeva a tutto il dovere di un cittadino credente
Un dovere che sorge nell'uomo se crede
Di essere un cristiano Sempre
Poiché è essenziale Servilio dell'uomo
Essere disponibile all'uomo
Pagare la propria Bonetta di pensiero di azione di responsabilità di sacrificio di amore per l'uomo
Fino a quando questa monito non è pagata l'uomo cristiano è un singolo che pensasse
Che dell'umanità dall'umanità tra RAI ciò che gli serve
Ma non restituisce nulla per gli altri
è parte passiva parte morta per la collettività è un peso è solo un peso per gli altri uomini e non ho detto
Cosa deve fare
Quale il d'impegno e il dovere del cristiano per la collettività o dallo Stato perché il concetto di collettività e quello di Stato si riducono all'uomo
Una sottolineatura che riporta vere fosse un po'strana ma che sento indispensabile
Noi siamo Chiesa
Noi in quanto credenti
Siamo chiese
Ecco io vorrei un richiamo fondamentale dinanzi allo Stato
Dovere della chiesa come unione di credenti come a responsabilità di gerarchia
Di ricordare
Quale responsabilità storica
Grava sul mondo cattolico italiano di fronte alla libertà e alla democrazia nella nostra patria
Sei libertà e democrazia in Italia dove solo un giorno tramontare la responsabilità storica la responsabilità storica non potrebbe non cadere in particolare sono i cattolici e i cittadini di tali perché ha sino a oggi democrazia e libertà
Non possono venir meno sa il mondo cattolico è convinto c'è il mondo cattolico e ben schierato per questi valori se il mondo cattolico e attivamente schierato per questi valori per questa democrazia
Che nasce dall'uomo edite dal Duomo per questo Stato democratico come si dice oggi la misura di uomo
Da questa impostazione da questa visione globale uno sguardo sulla realtà per tentare qualche confronto
E ne discendono taluni interrogativi
Le interminabili crisi regionali provinciali comunali dove pesante la percentuale dei personalismi avvolti delle fazioni del pensavi asse
Sono in assonanza con questo tipo di impegno
La visione del potere che a volte fine a se stesso cioè il potere ad ogni costo a vari livelli a parentela con questi impegni lo spirito di sacrificio è uno spirito di sacrificio vivo attuale reale
La chiarezza nell'esprimere il proprio pensiero e nello rispettato il pensiero altrui
è fondamentale lo vediamo se questa visione diventasse dove ciascuno di noi vita di ogni giorno
Quale tormento invaderà del nostro animo per avvicinare i giovani Toto esentato i loro ideali che non vogliono per lottare contro i mali che aggrediscono l'uomo la violenza il denaro il potere comunque
La fame
Posso fare una parentesi
Noi su questo tema della fame abbiamo raccolto qualche anno addietro una specie di lezione dal mondo radicale
E a volte ci sentiamo irritati vogliamo raccoglierla con umiltà perché questo tema c'è questa sofferenza c'è questo male c'è un impegno l'abbiamo preso vogliamo rispondere vogliamo sentirlo vogliamo è stata all'altezza di questa responsabilità la droga l'immoralità
Mi consentite
Non posso fare questa elencazione di Mario
Senza ricordare per chi l'ha conosciuta Perkin forse non l'ha conosciuta da vicino una nostra collega la onorevole vittoria Quarenghi
Scomparsa
Poche settimane addietro dopo una lunga sofferenza una collega dall'ingegno vivace
Dall'anima trasparente
Che lasciava sentire con grande delicatezza da lontano il profumo di una consacrazioni addio per essere più disponibile per l'uomo quanta testimonianza per difendere i principi per difendere i valori per difendere la sostanza dello
Fai male e soprattutto uno lo sto avvolgimento per la verità la sua manipolazione la sua mortificazione
Si potrebbe dire che questo non è discusso dal ministro dell'Interno
Faccio questo discorso per due ragioni una perché sono uno dei pochi che ha avuto la ventura ormai il dono di Dio mi permetto di dire di vivere il momento storico eroico l'inizio di questa ripresa di questa libertà
Di questa carta costituzionale ma inoltre perché credo che sia proprio un compito del ministro dell'Interno
Di vedere quali sono le radici della vita democratica dello Stato e quali sono i mali affinché i cittadini si sentano quali sono ce ne difendano non ne cadono vittime ma sentono il dovere di schierarsi per votare contro i sarebbe già un successo enorme se tutti fossero convinti che i mali sono mali davvero
Ecco che cos'è indispensabile che noi ci schieriamo per la verità
Vedete ci sono tante battaglie per fare la difesa della pace ci sono le grandi manifestazioni le marce io non ho nulla da dire quando tutto questo è il fatto con purezza di intenti con rispetto del vero ma attenzione
Che la guerra l'atomica non sono una causa sono un effetto
Il primo male al mondo è il negare la verità e la turbativa della verità e il e il tormentare e rendere non comprensibile la verità da cui discende la guerra guardate che cosa è capitato in Russia in questi ultimi mesi con questo raffreddore permanente che ha portato a morte il loro vertice
Questo potrebbe servire delle battute ma sarebbe sprecare un pensiero
Ma qual è il disprezzo della dignità dell'uomo quando un Governo di presenta qualsiasi coso perché l'uomo per ragioni naturali ha diritto all'abilità e nessuno gliela può contrastare
E allora
Se questo congresso stop concludendo Presidente se questo congresso sarà servito che ciascuno di noi compia questo grande dovere di rigenerazione
Il rinvio di ritirare i volontari intendi sarà stato un punto di partenza Dediu forte
A te e De Mita io faccio un augurio
Di aiutare di promuovere questa ripresa
Questo divenne dello spirito dei fondatori e trarne motivo di meditazione di nuovo impegno impegno dinnanzi alla storia affaticata della nostra patria è impegno dinnanzi a Dio in cui diciamo di credere
E impegno dinanzi all'uomo così ferito così tormentato a volte ribelle a volte abbandonato all'onda aggressiva senza più voglia di lottare
E ozio senza più forza di credere di amare
Nessuno da solo risalirà la china ma insieme
Veramente insieme questa ripresa può essere fatta e allora concludendo riprendiamo un momento in senso dello Stato che è il senso della comunità il senso degli altri è il no all'egoismo e c'è comunità senza verità
E l'egoismo non è contro la verità
Il senso dello Stato essenziale per ogni cittadino
Perché ogni cittadino si elemento vivo della comunità consapevole dei diritti e dei doveri Todesco usabili di tutto ciò che di bene e di male per l'uomo si genera si agita si compie nel mondo in cui dire
Senso dello Stato e cercare il bene comune
Più e prima del bene proprio senso dello stato interpretato e l'autorità commissioni odio dell'uomo come un grave dovere i commi rispondo che è una chiamata scendendo le scale del potere con serenità senza pretendere
Di essere inseriti nel martirologio cristiano
Senso dello Stato e al rispetto della legge eguaglianza birra fra i cittadini e compiere ogni giorno il proprio dovere aver diritto ai sia per aver diritto a esercitare i propri diritti il senso dello Stato e amore di patria
E somma di valori umani è la ricchezza di civiltà di storia di cultura di valori dello spirito di enorme ricchezza
Dei valori religiosi il senso dello Stato per ricchezza e realtà di rapporto umano è umana solidarietà e il senso dell'uomo dei suoi diritti della sua dignità dei suoi valori
Avrei potuto rifare l'elenco della criminalità e dei Tornado ismi di vario colore
Ripeto nelle cause nella terribile insistente seminagione di odio che durò decenni e non sempre è terminata
Ricerca delle ragioni storiche sociali di tanto male
Nell'assenza onde la deficienza dello Stato dell'ingiustizia delle miserie morali denunziato e l'abbandono da parte di troppe persone di ogni legge di umana morale di ogni richiamo di umana coscienza avrei potuto far tutto ciò
Avrei potuto almeno elencava i meriti di uomini dello Stato a cominciare dai più umili e grandi capaci di sacrificio senza chiedere nulla
Ma ciò che più mi pare nevai mi pareva e amici e vi ringrazio e a richiamare me stesso
E gli altri al midollo della nostra presenza del nostro dovere della nostra responsabilità
Che la grazia di Dio ci son spinga e ci son regga in questo nostro impegno dinnanzi all'Italia grazie
Ha battuto il record destò
La fascia
A parare al presidente delle ACLI Rosato
Signor presidente
Caro segretario Amici del congresso io vorrei subito rassicurare il Presidente che starò assolutamente nei termini anche perché mi è stato raccomandato di tener presente che un bel discorso non so come sarà il mio
Deve essere come la con delle signore né troppo lunga se no si copre tutto né troppo corta se no si vede subito ogni cosa
è difficile comunque amici a questo punto del dibattito non apparire schierati su una delle posizioni che sono state espresse ma per me
è doveroso premettere
Che è un contributo il contributo che mi accingo a portare al congresso vuole essere il contributo delle ACLI di tutte le ACLI alla Democrazia Cristiana a tutta la Democrazia Cristiana
In un atteggiamento di grande rispetto che è il riscontro del valore delle reciproche Autonomie in cui tutti crediamo e che quindi esclude ogni possibilità di interferenza
La relazione del segretario De Mita
Così aperta verso il futuro sollecita meglio esige contributi di approfondimento e di sviluppo che non possono essere formali se vogliono essere costruttivi
Per me del resto è obbligato un riferimento alla elaborazione delle ACLI
Che appunto qui rappresento recando il saluto e l'augurio più cordiale al congresso di questo partito la Democrazia Cristiana
Nel quale nella buona e nella cattiva Ventura mi sento di dire nella buona e nella cattiva Ventura delle ACLI e della Democrazia Cristiana
Hanno militato e militano tanti iscritti alleati
A me sembra in questo spirito che sia necessario rendersi conto definitivamente del fatto che un'epoca è davvero finita
E non è tanto l'epoca del cosiddetto potere democristiano o dell'egemonia dei partiti
Quanto l'epoca di una struttura economica
Che era in costante espansione
E tale da sostenere nel contempo un elevato onere di costi sociali e un vasto ambito di inefficienze
Come quell'efficienza che peraltro è preziosa leccata ai complicati meccanismi della democrazia
Si è molto parlato qui di crisi dello stato sociale che non va a ballare Rizzato come assistenzialismo ma va considerato come una delle conquiste storiche delle società industriali di massa
Che cosa è stato in definitiva lo stato sociale nelle società capitalistica dell'Occidente
è stato indubbiamente tante cose
Ma sicuramente è stata una delle risposte che le classi dominanti hanno dato alla pressione dalla protesta dei lavoratori dell'industria che ne minacciava il potere i lavoratori
Sotto spinte ideali molteplici tutte collegate a drammatiche condizioni di bisogno reclamavano potere anche con la violenza rivoluzionaria e la risposta alternativa venne data su due binari
Da una da un lato l'estensione progressiva del suffragio elettorale e dall'altro appunto un sistema di garanzie di una qualità della vita il più possibile sicura e cioè la piena occupazione
E dar riparo dagli eventi dannosi e cioè la tutela della salute le pensioni e così via
E questa in sintesi la storia di quello che in genere si chiama riformismo
Una categoria che ha visto impegnati uomini e movimenti di estrazione marxista liberaldemocratica e cristiana
Ma con un Tina identico ampliare il consenso alla democrazia costruendo lo Stato democratico anche con forti i prelievi dai profitti da destinare al miglioramento delle condizioni popolari
Oggi
Al di là di riprese più o meno veritiere e stabili vengono a mancare per uso insieme di fattori compreso l'aumento dei costi di produzione
Le risorse necessarie a mantenere l'equilibrio su cui si reggeva il compromesso dello stato sociale
Ma uniti ma un sistema che non sia più in grado di offrire sicurezza esposto a tutti i rischi da quello della ribellione anarchica a quello della soluzione autoritaria
E non è un caso che le teorie su cui si basano le moderne suggestioni dette decisioni Stinche
Tendano a semplificare la complessità dei comportamenti umani dentro regole e procedure che consentano di assumere una determinazione nel tempo e nel modo ritenuti giusti
Ora non può sfuggire che queste teorie considerano Benzi la democrazia come una opportunità da coltivare ma non come una condizione necessaria da mantenere ad ogni costo
E il quadro si aggrava se si aggiunge che le risorse dell'informazione elaborata e trasmessa in tempo reale consentono al potere di incanalare scelte e comportamenti sull'inedite e di precostituire riferimenti obbligati riducendo il margine di opzione fino allo zero
E questo lo scenario sociale e politico nel quale dobbiamo misurare la nostra capacità di discernimento
Ne basta dire che presto modificandosi la stratificazione di classe e dilatando sì la crescita dei ceti medi non vi sarà più conflitto organizzato tutto riducendo sia di episodi di guerriglia corporativa e da transazioni personalizzate
Il problema esiste ed è grave
Si tratta del venire meno delle basi materiali sulle quali si è realizzato il cosiddetto riformismo
Riformismo una parola che vede essere certamente usata ancora lottato De Mita e lo ha fatto Scotti
Ma parli collocata dentro l'involucro della storia presente e va declinata necessariamente in modo differente da un passato che non tornerà più
In questo scenario allora riformismo può essere ancora e sempre impegno del potere politico in una democrazia governante per una destinazione sociale delle risorse
Se queste in termini relativi diminuiscono bisogna fare delle scelte più severe è un'impresa di riconversione non solo economica ma anche culturale
Che non si può e non si deve chiedere a riservare solo ai partiti e dalle istituzioni
Ma che deve coinvolgere tutte le energie morali e culturali in una giornata percezione dei pini degli strumenti e delle priorità da perseguire
Noi delle ACLI ci ostiniamo a chiamare tutto questo programmazione e il segretario De Mita tolto il senso che la nostra sollecitazione
Chiedendo ci nella sua relazione di partecipare ad un grande impegno culturale per definire una proposta organica capace di perseguire i due grandi obiettivi della ripresa e della occupazione
Noi accogliamo l'invito e proponiamo subito una unificazione del titolo dell'impegno non se è consentito ripresa e occupazione ma ripresa per l'occupazione
Una ripresa economica delle condizioni indotte dallo sviluppo tecnologico di per sé infatti non produce occupazione aggiuntiva anzi se si vuole essere coerenti la riduce bisogna dunque che la priorità dell'occupazione sia assunta subito in termini di piena consapevolezza politica e perseguita anche con strumenti di intervento integrativi di tipo non assistenziale
Alla suggestione del salario minimo garantito per ciò
Preferiremmo la scelta della divisione del tempo del lavoro e delle risorse per il lavoro secondo un piano per il quale non mancano tra la gente e sensibilità e disponibilità se la proposta è credibile e trasparente
L'altro polo del nostro ragionamento riguarda il problema del consenso
Non tanto e non solo il consenso delle attuali parti sociali il cui ruolo può persino venire ridimensionato dallo sviluppo storico
Quanto il consenso della gente del popolo nelle sue molteplici espressioni aggregative propositive
Avvertendo
Che in una logica democratica consentire non è sinonimo di dire sì ma piuttosto sinonimo di partecipazione al dibattito di concorso alla formazione delle decisioni di assunzione di responsabilità
è presente la preoccupazione dell'importanza decisiva di questo consenso per mantenere un carattere democratico alle operazioni di governabilità che pure bisogna compiere o non prevale e lo dico anche sull'onda emotiva delle reazioni a qualche eccesso di reazione agli episodi degli ultimi giorni
Una tendenza a privilegiare il fatto che finalmente un governo com'era suo diritto ha preso una decisione pur in mancanza di un consenso pieno di tutte le parti sociali
Ripeto non è tanto l'episodio quanto il sintomo che a mio giudizio rivela e la preoccupazione che ne deriva riguarda non solo il movimento sindacale ma anche i partiti ed in particolare la Democrazia Cristiana
Il movimento sindacale è chiamato a confrontarsi con una crisi di ruolo e di rappresentatività che è legata in gran parte alla modifica della struttura produttiva e della stratificazione sociale
Se il Partito Comunista sobillare le masse S. blocca i trasporti il Partito Comunista sbagliare BA denunciato
Ma sarebbe un errore scaricare solo in questa direzione
Tutta l'attenzione
Che invece è necessaria per ridisegnare in una società in profonda mutazione e Coni baricentri che si spostano una funzione di tutela e rappresentanza
Che cambia di oggetto perché mutano i soggetti ma che non può ne deve perdere ruolo e di incidenza
Una dialettica tra i sindacati e persino inevitabile
Ma il sindacato ha bisogno a mio giudizio di tutte le proprie energie e quindi di tutte le componenti per passare il guado e giungere all'appuntamento con il futuro
Salvaguardando la propria vocazione di forza democratica
Che promuove un fine di giustizia nel rapporto con i lavoratori e con le istituzioni rappresentative
Per questo le ACLI anche a costo di qualche incomprensione hanno scelto come loro spazio di riproporre con forza a tutto il movimento sindacale la strada dell'unità
Ricordando che i Curiazi furono sconfitti perché si fecero sorprendere uno ad uno dall'ultimo ratio e oggi gli Orazi non mancano davvero
Ma per questo ci siamo rivolti con qualche solennità anche alla Democrazia Cristiana
Voi sapete quanto alle ACLI stia a cuore un'autonomia conquistata dopo gli anni del collateralismo ebbene noi abbiamo detto e diciamo
Di non temere di essere accusati ancora di collateralismo se dichiariamo alla Democrazia Cristiana di essere totalmente disponibili a metterci in sintonia
Con una proposta politica che si pratica di evitare al Paese lascia a cura di una incontrollata radicalizzazione sociale nel vivo di una crisi economica che durerà ancora a lungo
Noi pensiamo in altri termini
Che la questione del consenso sociale
Vada riproposta maggior ragione nel momento in cui il quadro politico è caratterizzato dal confronto delle alternative in tutte le loro gradazioni non ci può essere quindi disinteresse
Verso tutte quelle iniziative
A cominciare da quella dell'onorevole VB o a quella ventilata oggi dal segretario socialista della CGIL Del Turco
Per cominciare a realizzare momenti di scongelamento in Parlamento e nel Paese
Che facilitino ai sindacati a tutte le componenti il compito di riprendere almeno il dialogo per riformare una nuova stagione dell'unità
Ecco
La stessa riforma delle istituzioni per la quale si chiede giustamente una larghissima partecipazione politica ha bisogno per realizzarsi efficacemente di un quadro di dibattito
Il più possibile sereno e costruttivo nel Parlamento e nel Paese
E questo non c'è se si consumano lacerazioni sociali e si alimentano polemiche inutili e dannose
Voi sapete amici del congresso
Che le ACLI lavorano da tempo su una ipotesi di riforma della politica attraversa un'attivazione delle risorse di una società civile
Che deve crescere inconsapevolezza e capacità di espressione per concorrere insieme ai partiti ai sindacati alle istituzioni alla costruzione del futuro del Paese
Probabilmente
I nuovi liberi e forti
Ai quali dovrà forse essere rivolto un nuovo appello non per un nuovo partito ma per una nuova politica sono già dentro le pieghe di una società civile che non è tutta buona
Ma che nella sua parte buona si sente emarginata spesso respinta dalla politica spesso soltanto sfiduciata i delusa de Mita
Ci ha proposto appuntamenti decisivi come ad esempio la lotta alla criminalità e dalla droga
Noi non mancheremo e da parte nostra opere Remo perché altri appuntamenti si realizzino sui temi del lavoro e della pace
Siamo rimasti colpiti dagli accenni con cui ieri l'onorevole Zaccagnini affrontato con un Lessico che ci è familiare il tema della pace del disarmo
Noi rispettiamo i tempi e le necessità della politica in questo campo ed apprezziamo e sosteniamo tutte le iniziative diplomatiche volti ad abbassare la soglia del rischio
Ma come forza espressiva della gente comune sappiamo che abbiamo un obbligo diverso quello di vivere il tema della pace soprattutto come un problema di informazione di formazione di iniziativa popolare noi abbiamo tentato di mettersi alla prova su questo terreno come iniziative come la marcia da Palermo a Ginevra nel maggio mille novecento ottantatré
Quando abbiamo recato un messaggio di pace non ad una sola parte ma i responsabili della delegazione sovietica e della delegazione americana
Ed in più occasioni abbiamo constatato
Guai a lasciarla senza risposta verrebbe meno una grande risorsa morale per una nuova giù stagione politica
Abbiamo presente cari amici
La domanda di Moro si salverà questo Paese
La nostra convinzione i non è solo la nostra è che questo Paese non si salverà se non insieme
Per questo riteniamo necessario lavorare età cristiani con tutti i credenti e con tutti gli uomini di buona volontà
Per costruire una unità morale e civile nel Paese
Perché la politica tutta la politica trovi ancora un impulso a scegliere nei tempi mutati le permanenti ragioni dell'uomo buon lavoro
E giovanile se
Cari amici del congresso
Nel dibattito congressuale di questi giorni si inserisce una un importante elemento di novità una voce nuova quello del movimento giovanile DC
Dopo
Dopo il recente congresso di Maiori il movimento giovanile che è già giunto ad una soluzione di gestione unitaria si presenta oggi rinnovato nella struttura nei metodi e nei contenuti
Mentre ricerca con profonda capacità di provocazioni e con una notevole carica trasgressiva una propria specificità politica
Emerge cioè chiaramente una struttura giovanile che vuole esercitare un ruolo di movimento politico finalizzato alla comprensione del nuovo e alla comprensione dei mutamenti sociali in atto
I giovani della quinta generazione cari amici
Guardano con interesse e con curiosità ma non certo senza angosce a questo congresso in cui si gioca comunque la nostra credibilità per la direzione e la guida del Paese nei prossimi anni
Del resto le ultime elezioni politiche che hanno fortemente penalizzato la Democrazia Cristiana hanno mostrato una sensibile area di consenso del mondo giovanile verso il nostro partito
I giovani di questo nostro tempo vogliono dirà la Democrazia Cristiana che non può non affrontare la complessità di un mondo giovanile giunto ormai alle soglie del terzo millennio
La realtà giovanile appare oggi disgregata carente di strumenti validi per operare nelle istituzioni e sensibilmente toccata dal vuoto culturale e politico che investe la società e la mancanza di un obiettivo trainante anche nei piccoli segmenti della vita politica quotidiana rende il quadro sociale complessivo ancor più incerto
Come si è
Affermato recentemente in questi anni la dimensione totalizzante della politica
Ha distolto la politica stessa dal senso generale della storia riducendola purtroppo ad una immediatezza irrilevante da qui io credo la crisi delle grandi ideologie la crisi delle utopie la crisi dei grandi progetti politici la crisi più generale dell'uomo e della sua capacità di convivenza nella città cioè la crisi della politica
Ma noi non possiamo fermarci qui noi non possiamo ratificare la crisi dobbiamo in qualche modo reagire dobbiamo cioè raccogliere quei frammenti positivi che ci consentono di sperare nella ripresa per il nostro partito
Esistono quindi io credo molti frammenti di speranza soprattutto nel mondo giovanile poiché emerge una nuova sensibilità politica molto attenta ai bisogni della gente molto attenta alle relazioni primarie
E molto attenta soprattutto alle diverse forme di solidarietà presenti nel nostro Paese
Si veda per tutti la crescita dimensione del volontariato in Italia
Oggi la politica si esprime anche in queste forme questa rinnovata visione della politica mostra quanto siano aumentarle soprattutto nelle nuove generazioni le attese di autonomia di autorealizzazione e di partecipazione sociale e politica
Ma la coscienza degli individui cari amici oggi è sollecitata più concretamente da messaggi che strappano ognuno dal proprio orizzonte particolare spalancando me uno più vasto
I problemi della pace
Norme in discussione il quadro politico e tanto meno
Ma è della criminalità organizzata il problema dell'inquinamento ambientale il problema dell'inarrestabile evoluzione della Società delle delle tecnologie avanzate ebbene cari amici tutti questi problemi coinvolgono tutti quanti noi in prima persona
E non pone problemi che interessano solo gli altri o solo una parte dell'umanità
La quinta generazione cari amici attende precise risposte a queste attese soprattutto dalla Democrazia Cristiana che deve continuare oggi più che mai ad esercitare un ruolo di guida nel sistema politico del nostro Paese
Troppo spesso le rigidità istituzionali ed organizzative hanno frustrato queste attese e non si sono adeguate al processo di modernizzazione della società
Da qui io credo l'esigenza di un modello di partito nuovo che questo congresso dovrà sancire
In questo momento di forte frammentazione del consenso si rende opportuno disegnare uno strumento partito veramente capace di produrre progetti e di costruire intorno ad essi l'adesione e il consenso della società
Ma il progetto non deve riguardare semplicemente problemi di ingegneria istituzionale
Il progetto deve essere finalizzato ai grandi problemi dell'uomo che stanno occupando oggi la coscienza dei giovani il progetto deve essere finalizzato allo sviluppo della qualità e delle condizioni di vita dei cittadini della comunità nazionale
Temi di fondo come la pace la droga l'obiezione di coscienza la fame nel mondo l'occupazione giovanile la famiglia l'inquinamento ambientale le vecchie e nuove povertà all'emarginazione
Ebbene cari amici tutti questi problemi che di questi temi devono avere spazio nel progetto di rinnovamento della società la democrazia cristiana deve produrre
Una concreta risposta questi problemi
Ricca di progettualità di forti ideali di utopia renderà la democrazia cristiana vincente proprio perché nella dimensione progettuale saprà contenere la parzialità degli interessi in gioco privilegiando il fattore aggregante della scienza politica proprio questa rinnovata razionalità della politica ci consentirà di ricostruire di organizzare di governare la società e la DC governerà il cambiamento non se si limiterà a registrare il mutamento della società ma se saprà realizzare i bisogni della gente
La DC deve cioè di acquistare un rapporto diretto con la gente con i giovani con le donne con gli anziani per capirne le contraddizioni per capire dagli orientamenti e per capirla le tendenze
Queste sono le attese della nostra generazione e per darne risposta concreta io credo solo la democrazia cristiana con la sua specificità può attingere a risorse di pensiero e di valori che trascendono ogni tentativo di limitazione della sua portata storica
Proprio di fronte a queste attese i giovani della Democrazia Cristiana devono farsi protagonisti di un rinnovamento della politica
E appunto su questi temi che avevamo proposto al partito momenti di incontro e di confronto vogliamo anzitutto stimo stimolare l'iniziativa legislativa dei più piccoli gruppi parlamentari sull'obiezione di coscienza sulla fame nel mondo e intendiamo proporre un Consiglio nazionale congiunto tra partito e giovanile sulla condizione giovanile sulla disoccupazione sul
Sì
è una nuova prospettiva dell'impegno politico dei giovani nella Democrazia cristiana un impegno che deve farsi proprio ora carico di profezia carico di cultura e carico di ricerca del bene comune
Questo io credo il nuovo senso della politica la politica come testimonianza nei confronti della società
La politica come servizio verso la comunità e la politica come impegno per affrontare le distorsioni del sistema
Dobbiamo cioè mostrare tutto il nostro coraggio tutta la nostra disponibilità tutta la nostra creatività e tutti i nostri ideali umani cristiani di pace libertà e di giustizia
Questo io credo e il nostro impegno è la nostra sfida per fare rifiorire la stagione delle speranze proprio per far rifiorire questa stagione delle speranze noi dobbiamo ribadire che la democrazia cristiana delle guardare con attenzione umana e politica ai disoccupati agli emarginati ai tossicodipendenti ai vecchi e nuovi poveri
Cioè dobbiamo andare insieme alla ricerca di un nuovo solidità di nuovo solidarismo come garanzia di equità dobbiamo andare insieme alla ricerca di un nuovo solidarismo come reazioni contro le ingiustizie e soprattutto un nuovo solidarismo come De burocratizzazione dell'assistenza cioè non è con la burocrazia o col mero assistenzialismo che si crea la solidarietà
Perché cari amici rapporto con l'anziano con l'handicappato con il tossicodipendente con l'emarginato non è un rapporto da servito utente ma un rapporto da vitalità
E proprio
Questo nostro sì alla vita ci deve fare riflettere sulla nostra storia e sul nostro retroterra cattolico democratico appunto perché Moro Bashere Mattarella che hanno pagato con la vita la loro fedeltà alla democrazia bene proprio Polesine loro c'erano molti segnato sul valore della persona umana della giustizia sul valore della giustizia e della possibilità di confronto come alternativa allo scontro
E per chiudere due temi importantissimi che riguardano in modo particolare il mondo giovanile la pace e la questione morale
Purtroppo sta emergendo una cultura internazionale legata ad un sistema di guerra in cui la mancanza di conflitti armati è purtroppo solo occasionale
Qui la drammaticità delle tensioni presenti oggi sullo scenario internazionale lo dimostra basti citare il conflitto libanese il conflitto in Iraq Iraq l'Afghanistan e America latina occorre io credo restituire dignità e concretezza alla pace come contenuto
Dobbiamo uscire radicalmente dalle contraddizioni sul tema della pace dobbiamo ritrovare nella serenità della nostra coscienza cristiana la forza per denunciare le distorsioni che derivano da questa cultura di guerra
è nostro dovere quindi compiere ogni sforzo utile per riprendere il dialogo Est-Ovest duramente interrotto in un momento delicatissimo pari panorama internazionale
Ma la pace è un tema molto vasto contanti implicazioni economiche oltre che politiche
La problematica Lesotho sviluppi rapporto dal Sud la pace e comunque problema molto più vasto è un problema complesso e complessivo ma noi come i giovani non possiamo non vedere la pace come utopia cristiana per dirla con l'Aprilia
E dove vogliamo dare rilevanza storica all'utopia riaffermando come dice con lo striscione la che la vera alternativa la guerra e la politica cioè noi consideriamo la pace come elemento rigenerativo dalla politica
Per questo noi apprezziamo la posizione di esprit che ieri da Canini beni ventosa che mi ricordavano il suo intervento quando sott'parlo si sottolinea la necessità di un movimento per l'espansione della democrazia dei diritti dell'uomo e delle libertà personali quindi per noi la pace e anche Profezia e dobbiamo tutti insieme costruire e studiare la pace
Per progettare la convivenza umana
E infine sulla questione morale sulla moralità oggi ci giochiamo la credibilità e della credibilità ci giochiamo il consenso dobbiamo fare chiarezza e operare scelte coraggiose ribadiamo il nostro no deciso alla P due e a tutti i poteri occulti
Eliminandone ogni nei film e io qui
Voglio esprimere la mia la piena solidarietà dei giovani democristiani e credo anche la Pina solidarietà il tutto il congresso a Tina Anselmi e con profonda capacità e l'inclusione voltando per garantire limpidezza e trasparenza alla democrazia nel nostro Paese
Guai cari amici ad allentare l'impegno su questo tema
Dobbiamo continuare tutti insieme con determinazione costante e visibile per garantire la moralità del nostro partito
Dobbiamo cioè pensare a strumenti di difesa sistematica della moralità politica
Introducendo criteri per la selezione dei dirigenti e criteri per la votazione Besta è la nostra sfida per dare alle nuove generazioni speranza nel futuro e per dare alla politica slancio ideale e certezza di valore
Al è legata Giovanni Oria ritenerla scarpe
Sia
C'è
Ci va bene
Se una camera cd
Si chiama Sky
Marcava
Ma non è
Cari amici
Dopo il risultato del ventisei giugno
La epigrafe più grave e più pesante sulla nostra sconfitta mi pare la posa in Luigi Pintor quando affermo
Che la DC era come Cartagine doveva essere distrutta
E francamente questa immagine onirica così sgradevole così tormento osé
Mi suggeriva un'altra immagine questa ditta dissapore metaforico positivo quella con la quale arma Melville e chiude il suo libro Moby Dick la balena bianca Balena bianca così come metaforicamente ci definisce Giampaolo Pansa
A balena bianca che trascina nelle viscere del mare il suo irriducibile nemico il capitano Achab
Legato al suo Ramponi ormai senza vita
Era un'immagine di sapore indubbiamente ottimistico
Perché ci raffigurava avventurati in un mare difficile quello della politica di rigore quello della politica da cinghia stretta
Un mare che certamente non paga i partiti di massa
Come ha dimostrato l'insuccesso della coalizione sociale comunista francese guidata da Mitterrand avevo quando è passata da Lamberto l'assonanza un rigore
Come ha dimostrato l'insuccesso del cancelliere austriaco Krajicek chi che dopo vent'anni è stato sconfitto alle elezioni sulla politica di rigore
Come avrebbe dimostrato la stessa Thatcher in Inghilterra se le anomalie del sistema inglese non l'avessero sottratta a una sconfitta
Sopravvenuta nonostante il flusso nazionalistico legato alla vittoria alle falsa come ha dimostrato più seri recentemente il l'insuccesso del Governo con in Asia e a Brema sui tagli alla spesa sociale
Ma
Noi non potevamo fare le scelte opportunistiche di breve periodo abbiamo dovuto fare una scelta difficile
Adeguandoci e in questo c'è il valore di lungimiranza degli indirizzi programmatici proposti da Ciriaco De Mita al quindicesimo Congresso il precedente
Abbiamo dovuto adeguarci ripeto e ante litteram a quanto dice recentemente uno studio del Censis intitolato appunto per uno Appunti per uno scenario del medio periodo in sintesi questo studio afferma tre cose per chi voglia saldarsi alla realtà sociale e politica del momento
Uno collocarsi appunto nel medio periodo due governare la frammentazione sociale tre rivolgere l'attenzione ai soggetti collettivi ai momenti decisionali intermedi la sottosistema
Tutti questi dati profeticamente si scorgono in nuce negli indirizzi programmatici che Ciriaco De Mita anteponeva al quindicesimo Congresso
E questo dunque spiega apparente anomalia del sedicesimo congresso
Un segretario sconfitto alle elezioni che si viene circondato da un consenso quasi plebiscitario
Questo plebiscito è la risposta più acuta e più incisiva che potesse darsi alla sinistra profezia di Gianni Baget Bozzo secondo il quale sarebbe inarrestabile il processo di conflittualità interna del fu Partito cristiano
Ebbene evidentemente
Quelle quegli indirizzi programmatici non erano una carta di transito congressuale ma erano una chiave di lettura all'interno del caso Italia equità ambrata saggia matura analiticamente pregnante
E allora
Il partito può adesso affrontare con spirito unitario
E tentare di allentare i vincoli della doppia crisi che avvolge il nostro sistema repubblicano crisi di democrazia in entrata
Perché i partiti non riescono a reggere al sovraccarico di domande sociali crisi di democrazia e in uscita perché non riescono a produrre decisioni e in questa chiave a me pare fuori luogo speciosa la polemica sul presunto decisionismo di Ciriaco De Mita quando in questa fase storica
è di decisioni & discente che la democrazia repubblicana dimostra d'aver bisogno
E d'altra parte mi pare confondere un problema con la sua soluzione suggerire come proposta alternativa alla mediazione
Quasi che la moto la mediazione non so se la natura il senso stesso della politica quasi che non si possa dire che la la mediazione sta alla politica così come la maternità sta alla donna ed è per tutti un problema di finezza e non una tesi congressuale riuscire a tre angolare la politica dei principi con la politica degli uomini e la politica delle cose
E tuttavia mi pare che la Candura della candidatura di sotto di Scotti come ha già sussurrato il ministro Martinazzoli possa essere salutata positivamente e per almeno tre motivi
Uno perché è salda il pluralismo del dibattito
Gli uniformi Smoke è una variabile sciatta del conformismo
I monopoli di verità ai Monopoli di potere sono sempre incidenti deprecabili della storia e della politica
Due perché gli equilibri a sul versante sociopolitico
L'interessa che non può essere esaustivo per il nuovo est istituzionali insomma
Scotti è l'autore l'artefice l'accordo del ventidue gennaio e può aiutarci a scongiurare l'epigrafe che Mario Tronti ha lanciato sulla tomba del Partito Socialista affermando che non esiste un partito socialista al governo ma esiste un governo di uomini che dirige il partito socialista
In terzo luogo perché essa rappresenta la sanzione la cauzione del nuovo corso politico
Ebbi a dire a Napoli ripeto in questa sede che sotto questo profilo si può scorgere un nesso di causalità tra la ricandidatura di De Mita e la candidatura di Scotti
Senza questo nuovo scorso probabilmente egli non avrebbe potuto affrancarsi dal vecchio centralismo correntizio avrebbe dovuto rimanere imprigionato
Al modo di sparring di sparring partner secondo le rigide regole che Franco Evangelisti presidente impareggiabile fare della Federazione pugilistica ben conosce
E ancora
Il presente e il domani alla Democrazia Cristiana passa inevitabilmente attraverso il nodo dei rapporti col Partito comunista
E qui oggi nel momento in cui la democrazia cristiana si mantiene saldata ai problemi agli slanci della società
Trova come proprio interlocutore come proprio di mostri contraddittore i fatti di questi giorni lo dimostrano ampiamente il Partito comunista
Lo ha privato l'ha trovato suo contraddittore sul problema della pace
Dove se è vero che i parlamenti e i governi danno risposte parziali suggerite dalla critica della ragion pratica è anche vero che non possono rimanere insensibili alla critica della ragion pura che anima i grandi movimenti della storia e quello cattolico democratico e quello comunista
Noi accerto non possiamo ribaltare la dottrina della doppia deterrenza ma possiamo rappresentare vigilanza e stimolo per mantenere vivo il presentimento del giorno dopo del day after e ancora
Troviamo il Partito comunista con interessato alla crisi dei soggetti collettivi politici
Per cui non è indispensabile non è esclusivo coinvolgerlo nel recupero istituzionale del sistema democratico ma è forse opportuno fargli capire comprendere che non vi è oggi cultura di governo e cultura di opposizione di forme di fronte all'ingovernabilità globale del sistema per cui non si è forza di alternativa domani se non si è già oggi forza di governo
E non si è compiutamente forza di governo oggi se non si concorre a rendere compatibile l'alternativa di domani con le regole del sistema
La recente proposta del governo diverso opportunisticamente lanciata dal partito comunista che mi pare sancisca l'ingresso del terzo sesso in politica al di là ripeto del suo manifesto ricorrenti opportunismo mi pare
Esorcizzare il problema non certo affrontarlo
E non solo queste non mi paiono almeno esercitazioni svagata e sul bipolarismo ma ragionamenti sul divenire impossibile della nostra democrazia
Del resto se c'è un bipolarismo imperfetto e quello che si è andato creando nei governi locali con un tavolo fisso quello socialista e un palo variabile interpretato a turno la la Democrazia Cristiana e dal partito comunista
Questa condizione va rimossa
Perché non calza il dinamismo dell'Italia delle cento città
Che vuole nuova decisionalità e nuovi sottosistemi e istituzionali e politici bisogna insomma e questo non tanto perché vengano riprodotti in sede locale gli equilibri politici di scala centrale bisogna ripeto a prendere compiuta anche la democrazia e dei governi locali
E voglio chiudere perché Dio già annoiato abbastanza e ho già messo a dura prova le mie corde vocali
Invitando il segretario
De Mita
Nella vasta aria che tira leggerà non so quanti siano classici neoclassici o anti classici
Spero che da chiunque ti provenga TG uno ha una grande forza di dissolvenza
Teti consenta di entrare nella giusta dimensione del presente che il solo modo concreto per preparare il futuro
Caro Presidente cari amici
Se qualcuno poteva pensare alla vigilia della sua celebrazione
Che questo potesse essere un congresso di transizione
è stato immediatamente dissuaso dalla relazione introduttiva dell'amico De Mita
I tempi che viviamo non consentono infatti i tatticismi sono in gioco il nostro ruolo e la nostra stessa identità
Io mi sono mescolato
Alla orgogliosa reazione dei delegati
Quando De Mita ha parlato della nostra centralità non c'è stata impennata di Nostalgia
Ma consapevolezza di un nuovo tutto intero ancora da esercitare per ripristinare regole proprie di una democrazia moderna
Abbiamo perduto il ventisei giugno contro ogni previsione una sconfitta secca che non ha precedenti stimola riflessioni sulle sue ragioni che vanno al di là delle strumentalizzazioni contingenti
C'è chi parla anche fra di noi di congresso appiattito su un risultato scontato
Non Mendo
Che il dibattito precongressuale ha più vissuto della curiosità di conoscere se De Mita ce la facesse a coagulare intorno a sé una maggioranza superiore a quella dell'ultimo congresso
Credo che lo sforzo di capire
Piede lo sforzo di capire dove e come possa approdare un partito non ancora cicatrizzato nelle ferite della sua perdita elettorale
Ma da qui a dire come pure alcuni sostengono che sconcertante
Che è un partito dopo una sconfitta elettorale celebra il proprio congresso senza sostanziali contrapposizioni
Significa anche se non soprattutto che il vecchio prevale ancora sul nuovo che il nuovo spenda prendere consistenza rispetto alle nostre vite urge di ormai superati scontri personalistici
Se è forte e oggi l'esigenza di realizzare il massimo di unità possibile intorno ad un leader capace di disabilitare la balena
Mi si mi pare contraddittoria la posizione di quanti non potendo più assistere a me c'è gratificanti lamentano in questa nostra assise astrattezza ed evasione dai temi più scottanti
La Democrazia Cristiana bisogno in tutti gli anni Ottanta della sua unità interna
Ma questa non può essere il risultato di una impotenza mista a rassegnazione la vittoria scontata di un candidato ma un traguardo da raggiungere con l'ostinazione e consapevolezza
I processi interni in un partito come il nostro sono lenti e difficili nessuno si illuda che evitato il Mac c'è siano cessate come d'incanto le ragioni della distinzione
Ma nessuno pensi ad un rinvio per impraticabilità del campo
Sarebbe difficile per tutti i ripetere una partita che potrebbe anche non disputarsi mai più
Spingono verso l'unità ragioni interne ed esterne dopo il ventisei giugno nessuno neppure chi si chiama fuori dalle responsabilità e più come prima
Insidiata da una vorace concorrenza dei partiti laici e socialisti
In quell'aria centrale di abbiamo dominato per decenni la Democrazia cristiana deve recuperare tutta intera la propria identità
La gente vuole sapere da noi chi siamo e cosa vogliamo in una società sviluppata e se non ama più le mediazioni spesso sbiadite pasticcione
Reclama fortemente una proposta globale di governabilità dei processi in atto
La mediazione vorrei farlo rilevare a Scotti se non vuole rischiare d'apparire questa sì
Arroganza intellettuale Ispica deve intervenire dopo mai prima di un processo di elaborazione o di una proposta definita e la proposta
Che dà dignità una collocazione politica la mediazione è un accidente che non assicura sembra il protagonismo politico
Il nostro partito corre oggi il rischio d'essere tagliato fuori dai processi in atto
Stiamo pagando per un modello di sviluppo che ci ha in parte culturalmente estraneo ma che pure abbiamo contribuito a realizzare degli anni ruggenti delle trasformazioni sociali
Abbiamo preferito fin troppe mediazioni quando la nostra consistenza di forza centrale dello schieramento politico ci avrebbe consentito di dare un segnale più deciso di direzione e di movimento oggi non serve più mediare o mediare soltanto oggi corriamo il rischio della subalternità anche rispetto agli schieramenti in atto anche se siamo componente insostituibile per qualunque maggioranza di dover i partiti vivono tutti la crisi di rappresentanza il distacco nella pubblica opinione non è figlio tanto del progressivo aumento dell'assenteismo elettorale
In una società in trasformazione sia influenzati pur sempre dall'andamento su scala europea
Della partecipazione alle scelte il distacco della pubblica opinione dicevamo è il risultato piuttosto di una frattura ben più profonda fra società ai partiti
E mentre la prima si lega ai processi Napoli organizza ed utilizza anche sulla testa degli schieramenti politici tradizionali i secondi restano prigionieri di schematismi ideologici
Di logica di governo di abitudini pigre di gestione del potere
La comunità nazionale è spesso più avanti nel bene e nel male dei partiti politici questi tardano di impadronirsi dei processi in atto corrono tutti il rischio Bessarione irretiti
Sono d'accordo perciò con De Mita quanto ci invita a prendere atto che l'ha richiamata modificazione dell'agiografia sociale fa saltare i vecchi schemi di interpretazione della realtà
Profonde trasformazioni sono infatti intervenuta nel Paese
Ma il passaggio che pure è il segno ha il nostro un segno distintivo la società agricola società industriale non ha risolto tutti i problemi collegati allo sviluppo
Ci sono ancora distanze tra Nord e Sud meglio tra aree ricche del Centro-Nord e vari interni e del Mezzogiorno
Ciò mentre la crisi economica non accenna a rientrare ed è forte la domanda di riconversione tecnologica resa ancora più attuale by fondati i segnali di ripresa internazionale
C'è bipartito sull'assistenzialismo della nostra economia
Ma esso è fortemente condizionato da una cultura incapace di guardare al di là di schematismi e di strumentalizzazioni
Il paese è costretto a coesistere tra la disoccupazione fisiologica delle aree depresse e quella indotta del processo di ammodernamento degli impianti emerge perciò qua comunque forse non sembra evitabile
Il contrasto tra il richiamo alla coerenza di una linea del rigore e le mille aperture di ombrelli protettivi al minimo accenno di difficoltà as occupazionale
Perciò proposte di integrazione della manovra economica se da un lato potrebbero raffreddare le asprezze delle lotte in corso
Danno tuttavia il segno dei limiti di una manovra ben quando non tiene conto del nodo della spesa pubblica del parassitismo produttivo resta ancora timide riduttiva anche se per come avanzate per il significato politico che essa assume dello scenario sindacale ed a sostenere con grande lealtà e fermezza
Profonde trasformazioni sono anche intervenute sul versante istituzionale
Nuovi livelli si sono aggiunti è la parola a quelli tradizionali che non sempre siamo stati capaci di organizzare in maniera corrispondenti al disegno costituzionale
Un po'come Kronos ci stiamo mangiando i figli che noi stessi abbiamo propria
Le Regioni prima le unità sanitaria dopo sono l'esempio scolastico di come si possa cambiare senza incidere profondamente sul complessivo tessuto istituzionale del Paese
Le nostre più significative riforme spesso hanno ubbidito a logica di Alleanza le regioni ad esempio o a modelli già superate di organizzazione dei servizi le unità sanitarie locali ad esempio fino a quando non dà conto di una complessa riforma istituzionale ogni novità avulsa dal più generale contesto corre il rischio se non di abortire di vivere in sofferenza
Viviamo la contraddizione di uno Stato che lascia immutati i propri modelli di organizzazione centrale del potere anche quando sono intervenute profonde innovazioni istituzionali
Sarebbe interessante un'indagine approfondita per conoscere quante approvazioni e quando i condomini gestionali dal mille novecentosettanta in poi sono stati posti in essere dal legislatore nazionale a favore del centralismo Cerro
Occorre rimeditare sul ruolo delle regioni oggi ahimè troppo amministrative come opporre sottoporre all'edizione il modello di organizzazione dello Stato a livello centrale fino a quando non ci sarà un'autorità di coordinamento e di indirizzo
Sarà inevitabile sfuggire alla regola della conflittualità istituzionale dello strappo di pezzi di competenze e di potere
L'intolleranza pro per autori di vari livelli ha creato i presupposti di un divorzio istituzionale che sarebbe il caso di scongiurare
Personalmente
Vivo da tre legislature la nevrosi riformista in materia di autonomia locali
Certo che le dobbiamo raccordare con il più generale disegno di riforma istituzionale intanto
Il mille novecentottantacinque alle porte e il Parlamento unanime quindi anche noi ha ritenuto di far marciare su un binario diverso di riordino dei poteri locali ci riusciremo
Ho notato favorevolmente l'accenno fatto da De Mita
Sulla all'autonomia finanziaria dei Comuni ma l'autonomia finanziaria che è poi essenziale all'autonomia politica degli enti locali è cosa diversa dall'autonomia impositiva che pure viene sollecitata ad altri amici
Sono d'accordo che occorre ripristinare il potere d'accertamento tributario in testa ai comuni ma codesto potere non assicura tutti i Comuni l'autosufficienza finanziaria ed è giocoforza puntare su una provvista mista delle risorse comunali
Ecco come anche di fronte a una legge apparentamento e matura
Per essere varata si pongono interferenze di rilievo istituzionale ancora come possibile eludere la più generale discussione sulla riforma fiscale
Sulle riforme istituzionali partiti e quindi anche noi ci giochiamo il ruolo della democrazia nel Paese e De Mita ha trattato in maniera esemplare questo tema a lui congeniale
Se non ripristiniamo le regole della democrazia parlamentare e il Parlamento continua a gestire col Governo spazi di potere propri dell'esecutivo o continua ad essere prevalentemente espropriato della funzione legislativa
Impegnato com'è ormai danni in via prevalente in una corsa contro il tempo per convertire in legge i decreti legge
E il Governo continua a mancare di autorevolezza ed è costretto a un contino compromesso con le opposizioni anche se peculiari e fondamentali riforme proprio del suo programma di governo
Il Paese davvero imboccherà la strada irreversibile degli ordinamenti paralleli attraverso i quali nuove regole alcune Hunter imperversa e criminali gestiranno i rapporti con i cittadini
Concorrono ad allentare le maglie protettive rispetto al formarsi di questo nuovo perverso ordinamento la disfunzione istituzionale e l'imperfetto funzionamento degli apparati pubblici
L'incrinatura del principio della certezza dei poteri la labilità dei confini di competenza la lentamente la scomparsa di ogni forma di controllo ed il clima di diffuso lassismo nel quale si colloca all'erogazione di servizi pubblici essenziali
Tutto ciò non spiega il fenomeno criminoso nello spiegano le spinte al guadagno improvviso facile ma illecito in una società consumistica che accantona valori e principi di una civiltà fondata sul lavoro
Sul quadro politico non vi sodo dissensi
Tutti noi siamo convinti che l'attuale alleanza di governo non ha alternative De Mita Aglieri contrapposto ai nostalgici del preambolo titolari di un incombe Chapik brevetto di linea politica
Una lettura più moderna delle alleanze vista come scelta strategica di autentica maggioranza politica per un periodo non breve della nostra esperienza democratica
Ma se non vi sono alternative nessuno è autorizzato a pensare a una collocazione statica della nostra forza politica discutiamo e ci comprendiamo con tutti
Con i partiti della maggioranza e dell'opposizione anche e soprattutto con il Partito Comunista Italiano il cui apporto sul versante delle riforme istituzionali e da noi auspicato è ritenuto rilevante
Il discorso allora attorno al partito alle sue strutture ai suoi quadri
E se la partecipazione alla vita politica nelle file della Democrazia Cristiana non è soltanto un'avventura intellettuale
Io vorrei ricordare a scopi che fa parte del nostro patrimonio culturale concepire
Una democrazia cristiana intimamente collegata al processo di democrazia compiuta in un Paese con qualche alternanza ma di fatto ancora senza alternative
E De Gasperi ci ha invece ha ammonito che il traguardo più ambizioso per i democristiani sarebbe stato quello di assicurare un avvicendamento senza avventure delle forze politiche alla guida del Paese
Questo congresso amici presenta molte opportunità e qualche opportunismo il carro del vincitore si sa quasi mai ospita solamente che sia battuto lealmente per la vittoria
Vi sono infatti molti ortopedici pronti a ingessare per ripristinare regole spartitorie Cencelli anni
Non abbiamo cerotto risolto la dicotomia tra il nuovo elezione diretta del segretario ed il vecchio armamentario pattizio i rappresentanti talvolta anche senza rappresentanza
Benito ha detto bene che la linea politica nel quadro di un corretto rapporto di collegialità all'interno degli organi propri del partito e quella che il congresso sulla base di una relazione di intenti belle che al segretario
Sarà difficile
Fare riemergere antiche logico addirittura prevalenza e convincenti
Un segretario eletto come abbiamo stabilito di eleggerlo noi o autorità sufficiente nell'interpretare la linea congressuale o non si spiega perché debba essere eletto direttamente dal congresso
Se non si vuole tornare indietro
Se non si vuole tornare indietro semmai dovremmo affidare al regole aggiornate la scelta dei collaboratori ma questo vale a futura memoria
Per adesso
Se la nuova segreteria
Utilizzando poteri di legittimazione
Che sono un altro congresso può delegare saprà dare una spallata tutto ciò che è vecchio avrà corrisposto in maniera corretta alla domanda di cambiamento che sale
Non solo dall'elettorato democristiano ma dall'intera società civile del Paese grazie
Quindi
Amici del congresso
Non è senza emozione che prendo parte e prendo la parola per la prima volta ad un congresso della democrazia cristiana
Sento comunque anzitutto il dovere di ringraziare tutti i tutti i dirigenti tutti i militante della DC per gli atti di fiducia fatti nei miei confronti cerca gli incarichi per i problemi istituzionali a livello di dipartimento ed a livello di Commissione bicamerale per le riforme istituzionale ma debbo aggiungere subito che ho trovato trovo forza per andare avanti anche nel tentativo di contribuire a far cogliere le potenzialità di un corretto rapporto fra in termini ed esterni nella constatazione
Di un'effettiva volontà di dialogo di confronto fra i diversi settori del partito ed in particolare a livello di segreteria di direzione e dei gruppi parlamentari
Ciò ha permesso in ogni caso l'individuazione in comune da parte dei commissari democristiani nel nella Bicamerale di un approccio sistematico alle riforme istituzionale e subito da sottolineare però come non si sia trattato di una elaborazione improvvisata in vista di un affannoso recupero in corsa dell'operato di altri partiti
Si è trattato della ripresa e dell'aggiornamento di una grande tradizione di pensiero e di azione che viene da molto lontano
Forse noi tutti siamo ancora un po'troppo condizionati dalla tesi che ha dominato nei trascorsi decenni queste ha presentato i democristiani e i cattolici democratici
Come strani barbari arrivati alla guida da Repubblica sugli scudi americani e sotto la pressione di masse sanfedisti
E spinti poi dalla mancanza di senso dello Stato a governare sulla base del della miscela esplosiva di corruzione e assistenzialista
La realtà
Come ha sottolineato di recente di Congar del cattolicesimo democratico può contare i in Occidente su una lunghissima elaborazione
Che pur con cadute sbandamenti ha portato attraverso la grande cultura cattolica dalla crisi negli anni Trenta all'acquisizione definitiva del popolo quale soggetto originario del potere derivato da diva
Al che è per noi in Italia si è aggiunta la grande lezione di Sturzo e degli ex popolari guidati da De Gasperi e dai professorini guidati da Bossi
Il personalismo cristiano che tanta parte ha avuto nella elaborazione della Carta repubblicana non si sostanzia nella delineazione di una vaga centralità dell'uomo ma comporta la prospettiva precisa di una partecipazione effettiva all'esercizio del potere
In chiave comunque non di mero consenso passivo bensì di di decisione attiva per la realizzazione del destino individuale e collettiva
Di qui la riproposizione da parte dei commissari democristiani della scelta determinante dalla Costituzione repubblicana quella che fa del cittadino dei suoi diritti e dei suoi doveri della sua libertà e della sua socialità il perno vitale dello Stato democratico
Niente incide qui l'impegno ad affrontare la questione sempre più grave della governabilità di una democrazia complessa e questo prendendo le mosse secondo il magistero di Aldo Moro dai rami altissimi
E si richiedono il consolidamento dei valori comuni della divisione di una persona umana a più dimensioni quali fissati dall'articolo due e tre della Carta costituzionale
Sugli obiettivi e sulle regole di una democrazia pluralista garantista riformatrice e questa è la via per superare la contrapposizione fra interventi né i rami alti gli interventi nei rami bassi della governabilità
Il contrasto fra i fautori del decisionismo i fautori del garantismo fra le grandi riforme costituzionali delle piccole riforme amministrative
Tale via dovrebbe consentire anche di superare il contrasto fra primato della politica e primato delle istituzioni
Non ha senso immaginare che le riforme istituzionali sia un freno alla potenzialità dell'attività politica della costruzione di nuovi equilibri fra le forze politiche
Per la ricomposizione di un sistema segnato da squilibri disaccordi anche profonde
Le riforme istituzionali debbono servire a realizzare la sottoposizione alla legge di tutti gli attori della nostra democrazia
La grande battaglia del costituzionalismo cristiano ebraico è stata l'affermazione di un principio di illegalità che consentisse di precisare potere e contropotere e di fissare così le responsabilità di ognuno
Adesso a ben guardare siamo in presenza di un processo costituente che punta ad estendere il principio di legalità all'azione di di parti politiche sociali sempre più interdipendenti con la sottoposizione di tutti alla volontà
Popolari in vista della realizzazione dell'interesse generale
In realtà le uniche riforme valide rimangono quelle che partono dalle esigenze di un cittadino diventato più maturo ed esigente
Per arrivare alla determinazione delle responsabilità del cittadino sul piano elettorale come sul piano del funzionamento delle istituzioni ed in generale per quanto riguarda tutta la vita dello Stato della società
Ebbene sottolineare come il cittadino del quale si parla non è quello configurato dallo Stato liberale e spinto alla ricerca di garanzie di libertà di un potere che rimane Esterno
Lontano ma il cittadino operante dello stato sociale di diritto impegnato a comporre libertà ed eguaglianza attraverso una sempre più piena partecipazione alla vita politica economica e sociale
Alla luce di questo criterio ispiratore estatica avanzate dai commissari democristiani nella Bicamerale la proposta di un riordino istituzionale
Che investa congiuntamente il sistema elettorale il rapporto Governo Parlamento l'assetto degli apparati pubblici il ruolo dei partiti
Si continua da più parti a insistere sulla presunta paghetta delle proposte democristiane potrà valutarli avendo riguardo unicamente alla questione della proporzionale e del premio di maggioranza
Gioca qui la convinzione che il problema di fondo sia quello di inventare un Macchiavello capace di porte Medea tutte le disfunzioni istituzionali il fatto è che quel Macchiavello non esiste
A ben guardare anche se si riuscisse
Con un drastico intervento sul sistema elettorale sulla forma di governo ad arrivare a maggioranze omogenee all'esecutivo stabile non per questo si arriverebbe automaticamente al superamento del malessere istituzionale
Questi sostantivi offerti dalla progressiva perdita per il cittadino della certezza del diritto e della possibilità di intervento e di controllo sui centri di ricucire di decisione e di esecuzione
Resta il fatto che solo dando al cittadino la sicurezza della legalità e la partecipazione effettiva al potere con la responsabilità ultima per le decisioni determinante circa la vita del paese nell'ambito comunque del sistema rappresentative del governo parlamentare
è possibile rinsaldare una democrazia efficiente e al servizio della persona umana in questo contesto diventa per taluni profili meno rilevante il punto di attacco dell'intervento e riformatori in campo istituzionale
Si può partire dal sistema elettorale come nel rapporto Governo Parlamento come dalle relazioni individuali e collettive con gli apparati pubblici con la pubblica amministrazione
E la magistratura come dai rapporti cittadini partiti l'importante che venga messo in cantiere un processo riformatore che tocchi tutti gli aspetti sopra richiamati
Avendo di mira la valorizzazione della capacità di scelta da parte del cittadino
Ma è importante poi creare le condizioni per un accordo il più ampio possibile fra le forze grandi e piccole del Paese senza dare spazio diritto di vecchio alla luce della consapevolezza che ciò che riguarda tutti da tutti deve essere approvato
Su tale base la Democrazia cristiana è riuscito a dare un proprio contributo determinante ai lavori di partenza dalla commissione bicamerale per le riforme è vero non è vero che in queste Commissione fino ad ora si sia perso tempo e ci si sia limitati a giochi tattici fra i partiti in realtà grazie anche all'impegno democristiano è stato avviato un confronto con tutti i partiti che può portare alla preparazione di una riforma incisiva ed equilibrato
Si sta precisando per taluni aspetti
Uno sviluppo imprevisto o forse solo più accelerato di quella terza fase delineato da Moro ed avente uno dei momenti salienti nel confronto fra tutte le culture e le forze democratiche del Paese
Dopo un momento nel quale il confronto è stato finalizzato alla riduzione delle contrapposizioni ideologiche in vista dal risposto comune all'emergenza
Magenta sembra aprirsi un momento nel quale il confronto serve per stimolare l'adeguamento di tutte le formazioni grandi e piccole ai cambiamenti della società italiana
La richiesta al maggior partito di opposizione di impegnarsi al pari degli altri al tavolo delle istituzioni intanto è valida in quanto comporti la disponibilità a realizzare tua anche con esso
Una reciproca e definitiva legittimazione di tutte le forze popolari grandi e piccole di questo Paese come forza di governo
In modo da arrivare finalmente a una democrazia competitiva nella quale una regola di maggioranza abbia il suo reale contrappeso nella possibilità dell'alternanza
Non si tratta di bloccare l'aspirazione di per sé legittima delle forze intermedie di consolidarsi e di sfruttare l'onda elettorale a loro favore
Si tratta di diventare tutti consapevoli che intanto i partiti possono continuare a svolgere la funzione di guida della democrazia repubblicana in quanto sappiano ritrovare assieme il punto di appoggio di tale democrazia e cioè la volontà del popolo sovrano questo mettendo in grado
USA questo mettendo in grado l'elettorato di scegliere effettivamente fra opposizione alternativa
Mentre all'Inter
Vero è però che se la situazione alla commissione di bicamerale positivamente in movimento essa rimane in bilico per così dire permangono in effetti nei partiti e fra i partiti non solo e non tanto posizioni divergenti che di per sé possono costituire un valido arricchimento quanti invece soprattutto tendenze o all'immobilismo o alla fuga in avanti
è la tentazione però l'informazione di garantirsi rapide ascese o di in qualche caso magari Soffici
Declini e di precostituirsi posizione di forza rispetto alle altre sulle base di premi e di e di rendite e di premi palesi ed occulti di centralità o di nazionalità ma tutto questo fa emergere anche un grosso rischio per la nostra democrazia del quale non sempre si è adeguatamente consapevole
Esso nasce dalla convinzione illusoria e comunque assai pericolosa
Che sia possibile alla fine mantenere lo status quo per sfruttare a proprio favore le contraddizioni del sistema politico istituzionale magari appellandosi alla fine all'opinione pubblica per una delega per interventi traumatici
Mentre all'interno del quadro politico
Si svolgono dibattiti bizantini o fu cose diatribe sui alternativa si o d'alternativa no suo alternativa subito ad Alternativa mai nel paese montano spinti al distacco dalla politica
Spinte verso una personalizzazione di potere che di per sé non è in contrasto con una democrazia ordinata ma che può portare a sbocchi plebiscitarie incontrollabili
A queste si intrecciano le spinte verso uno stravolgimento della democrazia contrattata con la prevalente della parte in grado di volta in volta di farsi maggiormente valere e di prevaricare
Sono al di fuori dell'inquadramento degli interessi settoriali dell'interesse generale
Con un'ingiustizia crescente nei confronti dei più deboli
Non sembra sia le porto un un dittatore ma dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti la possibilità di un degrado sempre maggiore della convivente dello stato e nella Società con lo spazio per poteri occulti per la femminilità organizzato di qui l'impegno a rendere sempre più proficui i lavori della commissione bicamerale
L'obiettivo
Sì
Ho finito allora no no
Solo un minuto
Tucidide ha detto anche questo
Che gli uomini sappiamo che dominano la dove possono fin quando non incontrino un ostacolo materiale critiche
E proprio in Grecia e poi a Roma e poi nel Medioevo cristiano nel mondo moderno l'ostacolo quell'ostacolo è stato collegato alla realizzazione del Governo dalla legge solo governo degli uomini
Ci hanno insegnato che senza una legge giusta lo Stato si trasforma in un grande la Trocino
La giustizia che deve essere realizzate con la con quella legge non è solo la giustizia sociale ma la giustizia di una convivenza ordinata nella quale sia dato non il suo nella quale adesso ognuno sia libera e responsabile per sé e per e per gli altri nella quale un potere adeguatamente regolato garantisca la sopravvivenza dello sviluppo evitando di mare distruttivi e promuovendo il bene comune
Questo e non altro
è la posta in gioco sul tavolo dell'istituzione
Nemici del progresso
Il fantasma sia gira
Nelle nostre assemblee nel nostro dibattito ed è quello della centralità perduta della democrazia cristiana
Io credo che non siamo stati spodestati dal voto del ventisei giugno
Ma dal corso delle vicende italiane a partire da più lontano dal referendum sul divorzio dalle Regionali del settantacinque
Allora Moro Oberti che il destino non era più tutto nelle nostre mani e addio una fase di ricerca di nuovi equilibri politici e sociali abbiamo dimenticato l'ipotesi di quegli anni l'alleanza dei produttori cioè l'incontro fra i grandi esponenti dell'imprenditoria italiana il Partito comunista accettato nell'ambito dalle forze di governo
In quella stagione le grandi famiglie si predisponevo ma al presunto declino della Democrazia cristiana e ai nuovi equilibri
La tendenza negativa fu arrestata riuscimmo a rimontare la corrente con Zaccagnini che si impegnò a recuperare il rapporto tra la politica e i valori e offrire una nuova credibilità del partito
La solidarietà nazionale superò il discorso della centralità in crisi introdusse una fase diverso
Un risultato positivo in tema di difesa delle istituzioni e di superamento della crisi economica
In quali dicono allora le certezze del comunismo italiano si avviava nei partiti della sinistra un processo di riconversione al cento
Dopo la tragedia di Moro interrotti i processi di Rifondazione delle grandi forze politiche sono venute crescendo le spinte per i governi dei capaci dei tecnici per i governi del presidente
La domanda di nuove formule di governo era riflesso di spostamenti di equilibri ma è anche una domanda di recupero delle istituzioni attraverso nuove regole per garantire rappresentatività ed efficacia all'azione di governo
La democrazia compiuta è l'obiettivo finale di un processo di revisione e di adeguamento delle istituzioni
Non capisco perché preoccuparsene significherebbe preparare l'alternativa
Significa invece considerarla fra gli scenari prevedibili del futuro e stabilire le condizioni di sicurezza democratica dentro la quale si potrà svolgersi sotto i binari il ruolo che in un'alternativa prevedibile avranno le maggiori forze politiche non significa essere per il bipolarismo ma riconoscere che nelle alternativa fra coalizioni composte fra forze diverse
Emergerà la rappresentatività di taluni partiti in ragione del maggior consenso popolare
Se le coalizioni non saranno un simulacro di accordo per la spartizione del potere ma rappresenteranno l'intesa su programmi obiettivi definiti e il consenso si otterrà su questa base il rapporto fra partiti e cittadini acquisterà una trasparenza reale
In una società frammentata
In un anno e mezzo di una crisi che rende più forti le spinte dis Greganti la centralità non è il luogo geometrico dal quale divine per le controversie per reggere le briglie della governabilità
Ma una conquista progressiva di soluzioni adeguate allo sviluppo generale è una ricerca non un'identità da riconquistare per petizione
Alla domanda di governabilità sono offerte da altre risposte elusive incorruttibile
I comunisti vedono il tema dell'alternativa come la messa fuori gioco della democrazia cristiana e come il Re Mida sono disposti a tramutare in pubbliche virtù anche i vizi attribuiti oggi ai nostri alleati
Anche la Democrazia cristiana potrebbe redimersi in un quadro di democrazia consociativa questa è la via trasformista l'alternativa denuncia un'orgogliosa pretesa di egemonia collegata alla presunta diversità del Partito comunista
Per questo il PC guarda la riforma istituzionale con ottica riduttiva e non si accorge che questo è il terreno di una legittimazione per un'alternativa secca pace diga aggrega e il consenso e intorno alla sua alternativa è anche il terreno a oggi di un confronto con la sensibilità la responsabilità la rappresentatività di un partito popolare come il nostro
è un'occasione per convenire su nuovi equilibri istituzionali e per procedere a meno ambigui processi di rinnovamento dello stesso partito comunista
Era del resto l'obiettivo della terza fase di Moro
Alla domanda di istituzioni diverse i socialisti rispondono confondendo tra loro autorevolezza e autorità e per dirigendo le scorciatoie delle soluzioni centralisti
La cultura decisionista queste soluzioni rispondono a un nevrotico bisogno del padre ad una ricerca di un carisma rassicurante
Penso che è una semplificazione non serve perché affida a singole persone o a singoli ruoli lo sforzo di sintesi di proposta che le forze politiche non riescono più ad esprimere siamo stati accusati per lungo tempo di non scegliere perché la nostra abilità sarebbe quella di navigare fra le classi per fra i gruppi concedendo da una parte l'assistenzialismo rifugiandosi dall'altra dietro una mediazione estenuante
L'accusa ingiusta e parziale come tutti gli schematismi ma contiene una lezione
La mediazione esercitata per l'allargamento del consenso democratico è un merito storico della Democrazia Cristiana
Ma oggi la pura negazione di fronte alla forza degli interessi corporativi più garantiti alla diversificazione dei soggetti sociali all'esplodere di vecchi e nuovi bisogni sarebbe una soluzione conservatrice
La lotta all'inflazione il risanamento dell'economia non sono la conversione al monetari istmo e alla ragione di una parte sociale
Ma l'unico riformismo possibile che quello che chiede alla solidarietà sociale i sacrifici per uscire dalla stagnazione
Per dare lavoro speranze alla generazione di giovani che sono esclusi dalle prospettive di inserimento nella vita occupazionale
Questa è l'equità difesa della causa buona ed è anche l'assunzione di una responsabilità politica perché la democrazia diventa fragile se si scontra con la se le attese dei figli si scontrano con la miopia dei padri
Dobbiamo agire sapendo che la struttura produttiva i modelli di lavoro
I percorsi personali e di lavoro saranno caratterizzati da grandi novità da mobilità da varietà il lavoro cambierà più volte nel corso della vita è l'intero suo stemma sociale quello formativo scolastico che dovrà reggere una sfida durissima
Candidarsi a guidare i processi di trasformazione non è l'involuzione tecnocratica del Partito popolare la nostra proposta diretta all'intera società
A tutti i gruppi sociali a quanti sono interessati a conciliare le libertà individuali e gli equilibri sociali più aperti con la modernizzazione indispensabili
La DC si candida a questo ruolo senza cedimenti
La nostra proposta si basa sulla
Su un consenso ampio oltre le scorciatoie di classe
Che ha fatto di noi una grande forza popolare il Partito repubblicano di massa non lo abbiamo realizzato nel mille novecentoquarantacinque non vedo perché dovremmo farlo oggi per finire dimezzate
Nella nostra storia la scelta degli ultimi è una costanza che proviene dall'ispirazione cristiana che è sempre incitamento al cambiamento
Veniamo da lontano da antiche lotte sociali il solidarismo non era richiesta di sottomissione ai deboli ma la chiamata di tutti hanno la responsabilità per lo sviluppo
Ieri scegliere i Paesi poveri in una società più segmentata quand'era necessario superare discriminazione di classe era semplice
Stare con don Milani significa liberare Da Rin cultura milioni di uomini stare con Vannoni era far prevalere dello scontro sociale la regola superiore di una programmazione a difesa
Dei meno garantiti
Oggi la scelta è più complessa occorre distinguere tra bisogni reali bisogni artificiosamente indotti lo stato sociale è una nostra conquista ma sostenerlo secondo l'esperienza nota significa ignorare la sua improponibilità
Come risposta a tutte le aspettative crescenti
Governare non lire non è dire dei sia tutto
E riformatori non è oggi ti segue un'intermittenza del cuore ma che orienta i consensi di vecchi e nuovi soggetti sociali in una difficile transizione e riesce a fermare un'etica riversa del lavoro della responsabilità
Il luogo dell'assise uno e della cultura di se stesso
In una democrazia di partecipazione il sindacato ha rilevanza politica della programmazione dello sviluppo la recente frattura ci preoccupa perché il ruolo di partecipazione del sindacato dell'ultimo decennio appartiene alla storia dell'avanzamento democratica del Paese
Ma vorrei ricordare anche a Marini che di questa storia è utili cioè garante tutta la Democrazia Cristiana non solo una parte di essa
Il successo della nostra proposta dipende però da un grande fattore di sintesi di iniziativa e di movimento dalla salute della DC come partito politico capace di comunicare con la società
Presenta fra la gente aperta ai contributi delle esperienze del mondo cattolico democratico
Non possiamo pensare di svolgere quella che Moro chiamava la splendida funzione del partito di ispirazione cristiana
Rivolta a tutta la società anche a chi non condivide la fede religiosa il modello coerente di vita se affrontiamo le difficoltà di oggi con il partito vecchio consumato che abbiamo di fronte
Non possiamo affrontare le grandi trasformazioni del presente se il nostro strumento di raccolta del consenso è il partito che ha ridotto le sezioni a banchi di pegni per la raccolta di tessera anonime che di adesioni irreali
Che si preoccupa di conquistare il potere all'interno per avere il corrispettivo nel poter Esterno che esercita fantasia nel libro una divisione artificiosi e la proliferazione selvaggia di gruppi sottogruppi correnti senza animazione culturale e ideale
Il partito pigliatutto che invade la società civile esorbita dai suoi confini pretende di organizzare gli interessi e di rispondere alla domanda della gente attraverso l'esercizio del potere è la mina vagante della credibilità morale e politica
La moralità pubblica
è l'autoriforma dei partiti per delimitare le proprie competenze per distinguere fra il compito dalla politica che decisione previsione del futuro scelta di Indirizzo nelle competenze di quanto hanno di quanti hanno ruolo specifico responsabilità tecniche competenze professionali che vanno rispettate elesse libere di esplicarsi
Il partito della corruzione delle tangenti va sconfitto non si tratta solo di lottizzazione i governanti gli amministratori che diventa l'imprenditoria appaltatori impresari
Compiono un'intollerabile abuso e attirano sulle istituzioni la calata delle piccole grandi lobbies che offendono il senso morale della gente e uccidono la dignità della politica che progetta il servizio il partito nuovo dovrà essere una struttura di grande spessore culturale con capacità propositiva immerso nella società
Interlocutore dalla domanda politica della gente quella che si esprime anche in maniera confusa magari attraverso la cultura del localismo e dell'autonomismo radicale
Il tesseramento e trasparente se seleziona deiezioni note inviate
Le sezioni nei grandi e medi centri vanno ristrutturate sul profilo di spazi istituzionali dalle circoscrizioni alle USL ai servizi sociali dove esercitiamo rappresentanza responsabilità
Compiti di partecipazioni e dove incontriamo i bisogni e le inquietudini della società
Le sezioni di ambiente non sono una marginalità politica ma un modo diverso egualmente dignitoso di essere partito
Vanno sviluppate perché partono da una base Raf reale di lavoro e di esperienza di vita dilatano la nostra presenza al di fuori delle mura entro le quali siamo tentati di parlare fra lui
Il rapporto con la restare Sterna non può essere mediato soltanto dal contributo di quanti esterni al partito sono espressione della società
è il partito che deve farsi Esterno se stesso è necessario promuovere la fondazione culturale per localizzare il patrimonio di idee dell'aria di ispirazione cristiana
Se la DC non si libera dall'arroccamento nei vecchi apparati per creare il contatto con altri soggetti sociali
Con altre associazioni riconoscendo il loro valore politico se non ci convinciamo che i partiti sono essenziali alla democrazia ma non sono tutta la democrazia
Non saremo un partito aperto un partito della Società ma una casta una corporazione
Il mondo cattolico al quale guardiamo con la sensibilità di una comunanza ideale non è oggi un interlocutore che si raggiunge attraverso un rapporto da istituzione istituzione
La comunità cristiana a una grande ricchezza di esperienze religiose diffuse
Di gruppi più o meno grandi che traducono la testimonianza di fede iniziativa di solidarietà e umane in attività di ricerca in servizio e al loro ai Centofiori di questa stagione di vitalità dell'impegno cristiano
Che occorre rivolgersi e agli interessi che coltivano per noi dobbiamo guardare ai vecchi e nuovi bisogna quelli materiali a quelli esistenziali
A quelli che tempo hanno forme di emarginazione che si chiama la tossicodipendenza l'anziano gli handicappati gli emarginati
Delle grandi aree urbane
Dia un terreno di incontro fra la so dire Daria età il volontariato dei castigliani degli uomini e donne che si fanno Società per soccorrere le vecchie e nuove povertà e il nostro rifiuto dell'ossessione statalisti Ca'nel realizzare i servizi sociali
Il dialogo deve avvenire anche sui temi della pace della nonviolenza dei diritti umani civili della scuola della cultura
Alla cultura della pace ci chiama la Chiesa con i suoi pastori con i laici adesso ci sono interessati milioni di giovani di donne e di uomini escludono ansiosi segno oscuri delle minacce alla convivenza comune
Noi siamo una grande forza nazionale con legami internazionali comparti di fratelli di comune ispirazione cristiana
Siamo convinti che la risposta alla domanda di pace di nuova solidarietà
Dai fra i popoli non è affidata soltanto al realismo delle scelte di governo il Cile il Salvador non sono lontani come nuova è la Polonia di Walesa
Chi ha vissuto il travaglio della cultura cattolica democratica fra le due guerre sa quanto si asterrà la via democratica che rifiuta il dilemma tra la soluzione reazionaria peraltro già John è comunista e la nostra solidarietà deve stare l'impegno a dare voce nel concerto dei Paesi democratici a chi non ha voce rappresenta una voglia di dignità
E di libertà
Testimoniare una cultura della pace significa riflettere sulle radici culturali sull'involuzione dall'etica collettiva che hanno generato il terrorismo in Italia
Oggi non se ne parla abbiamo rimosso anche il ricordo perché la cultura dell'effimero preferisce ignorare le cause remote delle malattie sociali
Si tratta del funzionamento della scuola e dell'educazione dei giovani Della Fiore elemento delle occasioni di socializzazione della crescita dell'isolamento individualistico del rapporto fra mezzi di informazione libertà individuali
E di gruppo la politica se l'estranea a queste preoccupazioni
Non reagisce alla minaccia l'uomo e si fa lontana dai sentimenti della gente comune
Si è detto che questo è un congresso senza passione
Non tutte le passioni cari amici sono un segno di vitalità
Vi sono passioni tumultuose caduche vi sono passioni tardive patetiche io non non Nostalgia dei nostri riti mediterranei delle nostre torride
Non è tempo di facili entusiasmi di partigianeria chiassosi ma di riflessione realismo
La passione politica vera e quella contenuta nei confini delle idee della disponibilità personale di una grande moralità nei comportamenti individuali e collettivi questa passione muove le cose persuade e stimola impegnarsi
Non serve lamentare il rinnovamento mancato come se riguardasse sempre la responsabilità del vicino o introdurre caro Scotti vecchia distinzioni sessantottesima che tra chi è dentro e che fuori dal Palazzo
Anche perché dal Parassole ci siamo tutti insieme o non si salva la democrazia cristiana
Una convergenza più ampia sull'elezione del segretario sarà un segnale di novità importante perché frutto di lealtà di senso di responsabilità e non di un mediocre patteggiamento
Resta il problema delle immarcescibile corrente Itota me delle battaglie di ieri
Resistono attenda un nemico che non c'è o è cambiato poche forse dentro di noi
Non è credibile chi propone di scioglierle per decreto
Ma chiunque compirà gesti e assumerà decisioni utili a destabilizzarlo dall'introduzione di quorum alti nelle elezioni interne
Ai criteri alternativi di selezione della classe dirigente compierà un segno di credibilità di affidamento e di responsabilità per il nostro le nostre sorti dobbiamo volere non il rinnovamento una parola che ormai abbiamo mutato in pietra ma un cambiamento radicale se vogliamo che il futuro non sia il tramonto sperato dai più tenaci avversari a una nuova Lunga Marcia
Avrei voluto rispondere
Per non parlare stasera
Se non per doverosa testimonianza
Agli iscritti della Democrazia Cristiana calabrese che nell'annata espresso mandato e dicendo di portare la voce e non avrei parlato e avrei risposto con le parole di di Milo il duca
Nel quarto di Gesù evocando il Purgatorio
Ma la via core mi diretta
Sopra di piangere più che di parlare
Ma stamani
Dopo la santa messa
Come l'ICI è conato di Gerico
A Gesù passante per la sua cittadina
Ho chiesto lume per me
E per tutti quanti
Si parla lancia il grido d'allarme non date Thatcher nulla non di ascolteranno non importa alte e basta l'adempimento del tuo dovere
La tua parola sarà un match sarà certamente un seme per gli amici dalla Calabria
E forse non L'Aquila
E allora ai tepori dell'alba
Ho voluto per le gare
Questi
Pochi lì e limiterò quindi il mio intervento
Ad alcune rapide riflessioni nella speranza di trovare una qualche cortese attenzione
Da parte di questo congresso
La mancanza e la scarsa incisività del dibattito
Specie durante le assemblee ebbero congressuali
E troppo spesso si sono risolti in una notarile meccanica con dalle tessere magari alla fine di un litigioso mortificante intreccio di furbeschi tatticismi ed interessati patteggiamenti
Lo scarso spazio concesso al confronto delle idee alla ricerca responsabile serie e severe
Della Ragione Orsa Crise interna all'ascolto disponibile ed attento delle domande di cambiamento per il popolo democristiano e la società civile della sua complessa e variegata articolazione continua a rivolgere
Alla politica e alla democrazia cristiana
La sostanziale indifferenza
Che la vigilia congressuale
In una parte più e meno altrove
Frettolosa ed arruffona ha manifestato di fronte alla questione morale che certo interessa anche la democrazia cristiana e che tra le cause del nostro ultimo preoccupante calo elettorale del ventisei giugno
Hanno certamente contribuito a creare in molti di noi stanchezza scetticismo e sfiducia che solo in parte la corpose appassionata relazione del segretario politico è riuscita ad allontanare o a ridimensionare
Non abbiamo ragioni onorevole De Mita per mettere in dubbio la sua tensione intellettuale politica e la sua sofferta dichiarata volontà di avviare senza ulteriori colpevole indugi un reale processo di rinnovamento del partito
Non l'abbiamo ne vogliamo strumentalmente ricercando ogni costo
Magari per inventare discriminanti politiche che oggettivamente oggi non vediamo anche sulla base della sua proposta politica e ci sembra raccogliere tanta parte
Delle intuizioni e delle posizioni dell'onorevole Forlani ed onorevole Mazzotta
Abbiamo però seri dubbi e non poche perplessità
Sulle capacità complessiva del partito alla periferia più che al centro di bigiato un re in comportamenti concreti ben visibili tangibili le idee guida che certamente la nuova segreteria politica saprà dare
Teniamo in soli e questa preoccupazione vogliono consegnare al congresso
Per il partito apparato il partito delle tessere delle furbizie antiche negli interessi consolidati dei congressi truccati ideologiche lotti già CT degli arrivismo e arrabbiati per gli organigrammi per fabbricati il partito insomma del ventisei giugno
In Borrelli soffrì che lucida del nascere questo dipartimento della Democrazia Cristiana che lei onorevole De Mita ci ha promesso un nella sua terminale in relazione a cui questo congresso
Come non non non tira l'arresto simili perplessità
I tre congressi sezionale provinciale regionale
I giochi ai quali abbiamo assistito improvvisati protagonismi che abbiamo registrato e che si sono anche espressi in un'era di Pantigliate la proliferazione
Di individualismi congressuali alla mia regione Calabria hanno presentato tenda sei liste non sempre sostenuti la reale individuazione culturale politiche
E spesso messi in atto dati ricercava comunque una manciata di voti da portare in cambio ad ogni possibile benevolenza a qualche dio romano pronto a riceverli comunque
Tutto questo amici al congresso
Tutto questo onorevole De Mita non ci offre fondate ragioni di motivate ottimismi perché l'avvertiamo getta ombre sinistre anche sul congresso nazionale e sulle logiche agli schieramenti che certo non vanno nella direzione auspicata
Di una necessaria rifondazione culturale morale e politica del nostro partito
Si tratta
Allora di promuovere con coraggio e senza tentennamenti
Una massima ma mobilitazione delle coscienze
Per creare un nuovo costume democristiano
Lei sono i furbi scoraggi gli arrivisti scommesse indegni ridimensioni soprattutto incapaci per valorizzare finalmente la professionalità vera le energie autenticamente sale non gol e non compromesso
E così del resto
E si costruisce il partito aperto dite pure da anni si discute quel partito cioè che and her Peter esprima arricchendosi la società civile in una continua solita ricerca del bene comune che presuppone non l'arroganza non l'egemonia ma non il TAR della politica la disponibilità capire a servire le ragioni vere alla gente la sua aspirazione legali le sue attese legittime
Il bene comune ha scritto Sergio Cotta nella prefazione al volume oltre l'egemonia la politica
Non può avere altro fondamento per l'uomo intenso della globalità delle sovvenzioni e non soltanto in quella politica perciò di esso aggiunge lo studioso sono componenti essenziali cultura e moralità il bene comune insomma definisce l'ambito la politica non è definito no Oriente la disciplina non è precostituito e disciplinato da is
Se il rapporto si rovescia allora l'uomo e la società vengono subordinata al potere e in questo modo perde la sua umanità la sua anima essi brutalizzo
Il discorso del rinnovamento allora non è
Una ingegnosa trovata uno slogan pubblicitario per sopravvivere
è una necessità da soddisfare una rivoluzione culturale politica la porterà avanti con grande determinazione è rigorosa coerenza al centro e alla periferia
A Roma e a Cosenza in Calabria per questo non basta una dichiarazione di principio su cui
Pure si registrano ipocriti convergenze e fittizie unanimità
Tutti a parole coniugare il verbo rinnovare tutti si dicono disponibili a impegnarsi in questa versione per poi andare con i fatti e con i comportamenti
E con i comportamenti verso traguardi di segno opposto e perpetuano il costume antico dell'arroganza
E dell'occupazione del potere a ogni costo di qui le nostre preoccupazioni non si dubbi
Ma anche tutto il nostro impegno per contribuire a ricostruire dall'interno del partito un desunto etica e culturale senza il quale il rinnovamento è una carta Hubbard esco operazione di facciata senz'anima e senza Parigi
Per questo non noi che pure
Amiamo poco le tentazioni e le prassi accenda TG non siamo contro la richiesta del mandato ambio chiesto al Congresso l'onorevole De Mita per la nuova gestione del partito
Alla quale con lei
Alle collegialità furbesca di interessate
Per troppo spesso ritardano frenano paralizzano recessione le certe
Preferiamo la gestione monocratica della quale però ci attendiamo segni concreti nella direzione di una lega l'inversione di tendenza sul sereno difficile esaltando il rinnovamento
Del nostro modo di essere come partite come politici
E nei prossimi mesi
Onorevole De Mita saremo giudicati proprio su questa nuova frontiera dovremo rispondere di fronte al Paese
Non sulle intenzioni ma sulle scelte concrete
Che devono portare sempre e comunque il segno certa l'inconfondibile del coraggio e della coerenza sono queste certe la nostra credibilità sia quando era un ulteriormente e usciremo dalla coscienza etica e civile del Paese
Per imboccare definitivamente illegali gioviale d'un malinconico tramonto senza queste scelte del resto non c'è nemmeno un'unità vera del partito non già l'Italia ma anche il tremendo dell'idea che non può esserci proposta ove nominò la inerzia del pensiero è la paralisi delle iniziative non può esserci unità ove non si ricrei all'interno della coscienza di ciascuno un autentico costume democristiano per indisponibilità testimoniare
Con i comportamenti quotidiani la fedeltà agli ideali sembra attuali dei cattolici democratici
Su questo terreno
è solo per questo
Riteniamo ancora possibile mi mangio un partito e sia capace di guardare forte delle sue stesse tradizioni al futuro che incalza e sarà comunque a misura del nostro impegno
Era il partito e si attende il Paese e ci domandano i giovani nelle onde gli anziani
Che vogliono vedere soprattutto e sperare e tornare in questo partito che ancora a questo grande futuro
è il partito che chi comanda onorevole Romiti il nostro Mezzogiorno stanco attendere ma non rassegnato una svolta radicale in direzione una pur divisive coraggiosa politica meridionalistica
La domanda del partito di studi Sturzo che deve tornare ad essere il partito dei liberi e forti
E per questo motivo ora aveva dei miti e ho finito
Ho finito Presidente
A questo messaggio di Sturzo che il messaggio di impegno e di speranze bisogna avere il coraggio di tornare anche per questo non vogliamo ripetere
Quando nel sedile tredicesimo congresso
Le quindicesimo congresso l'appello che l'onorevole formali e l'onorevole Mazzocchi
Nello Reader vendo facevano e hanno rivolto ai notabili del partito residui dei c'è la casa dei pali quella casa aperta ai problemi dell'uomo e Annalina dalla società vestito di Lecce la casa dei pali la casa delibere dei forti
Elencato nella Venezia Giulia Di Benedetto
Sarà Bremen sarà prego
Signor presidente di Amici del congresso
Pensare che dovrebbe essere privilegiata la ricerca delle identità della Democrazia cristiana e del suo ruolo nel Paese
Eppure se siamo onesti fra di noi c'è qualcosa in questo congresso che nell'aria non quadra
Un qualcosa che i delegati avvertono ma non individua con chiarezza
C'è la coscienza della sconfitta del ventisei giugno c'è la sia il bisogno di analizzare per rilanciare di scavare per ricostruire di riflettere per reimpostare e riprogettare
C'è la paura amici del congresso di nuove sconfitte
Si sente le spalle il fiato del partito comunista vogliamo gli allungare il passo ma la strada davanti a noi è in salita dopo anni di libera circolazione in pianura anche se non in discesa
Una crisi economica spaventosa una solidarietà europea fortemente incrinata
Un quadro mondiale drammatico una pace in pericolo una società che chiede rivendica un nuovo equilibrio basato sì su sacrifici ma su certezze del futuro
E tutto questo in un Paese come il nostro dove la credibilità dei partiti è minata
Dove il rapporto partiti società è in crisi ove il linguaggio politico italiano corre il rischio di divenire incompreso è incomprensibile
Uno scenario quindi complesso e difficile
Nel quale però ci siamo tutti nel quale viviamo con il quale dobbiamo fare i conti e per la soluzione del quale ci giochiamo il nostro ruolo la nostra credibilità e il nostro futuro nel Paese
Il ventisei giugno
E alla base del nostro congresso il ventisei giugno si staglia davanti a noi in questo congresso il ventisei giugno amici ci dice che siamo quasi in riserva e che dobbiamo dotarci di nuovo carburanti carburante che non si trova dobbiamo dirlo nel congresso in stazioni di servizio di questa o di quella corrente
Ma nella nostra capacità di partito di rilanciare la Democrazia Cristiana come partito di servizio al Paese di guidare o meno una nuova stagione sociale ed economica nel paese in una società post industriale questo è il problema vero del congresso sulla soluzione del quale tutto il partito deve dare il proprio fattivo contributo con serenità di giudizio e capacità di Indirizzo
Con umiltà e senta arroganza da parte di nessuno senza pretesa di essere una parte sull'altra esclusiva portatrice della verità
Senta tecnicismi ma con la convinzione che le prospettazioni che emergeranno non potranno scalfire il ruolo popolare
Del nostro partito non potranno irrobustire i ricchi a danno dei poveri salvare gli occupati rispetto ai disoccupati un Progetto di giustizia sociale nel quale la Democrazia Cristiana
Deve stare con chi sta peggio per farlo star meglio
Vedrete allora che l'analisi del ventisei giugno sta in noi tutti non solo Hindemith certo alcuni strumenti sono stati sbagliati
Ma il ventisei giugno è imputabile a tutta la Democrazia Cristiana è imputabile amici dal Congresso ad anni ed anni in cui la nostra proposta politica di mutamento
Anni in cui abbiamo subito accordandoci alla proposta altrui anni in cui abbiamo formato i governi con la calcolatrice per definire il numero di ministri e sottosegretari torrente per corrente
Non accorgendoci che il Paese andava avanti velocemente illudendo ci che il consenso c'era comunque dovuto al punto tale che non abbiamo saputo utilizzare nemmeno le tante grandi cose fatte dagli uomini della Democrazia Cristiana sono stati anni in cui lo scandalismo contro di noi era divenuto norma di comportamento
Anni in cui in qualsiasi amministratore democratico cristiano denunciato consentiva agli altri di tappezzare le piazze d'Italia
Come se l'ha visto la disonestà non appartenesse alle singole debolezze umane ma forse la disonestà patrimonio della Democrazia Cristiana mentre nel frattempo giganteschi azioni di corruzione o concussione di uomini e di strutture di altri partiti passavano in silenzio o quasi o comunque come semplice cronaca quasi che fosse delittuosa sono se compiuta con il marchio della democrazia cristiana la disonestà amici dal Congresso non me la carta d'identità della Democrazia Cristiana
Il sangue che pulsa nelle nostre vene pensando e pulito un sangue che non sporca e non imbratta ma sangue che lava e riscatta come il sangue dei per santi Mattarella di Vittorio passione e di Aldo Moro
Amici congressisti e cortesi ospiti altro che il partito di regime o partito di corrotti altro che incidente della storia la democrazia cristiana è stata e de incidente nella storia e per la storia del popolo italiano quella dei sì fatta di migliaia e migliaia di amministratori locali
Onesti e puliti quella democrazia cristiana che ha riscattato reso grande questo nostro Paese
Quella di città e quella di De Gasperi di Vanoni di Fanfani
Di Moro di Andreotti e Zaccagnini di piccoli a Forlani e che oggi e deve essere quella di De Mita e quella di Scotti di tanti uomini dei quali il nostro partito ha tratto la propria capacità di servizio
E allora amici certo lealtà e sostegno compatto al governo ma capacità di dare respiro strategico a questa collaborazione nella reciproco rispetto
Dei valori e dei luoghi ove pesi responsabilità non possono che essere coerenti al consenso elettorale
Interrompendo e respingendo
Il mal vezzo per quanto di buono si fa e merito altrui e quanto di sbagliato sono colpa di imputazione della Democrazia Cristiana
E all'interno del partito cari amici non è più possibile insostenibile perpetuare nelle sezioni
Il contrabbando di tessere di voti di liste contrapposte finalizzate a documentare ad occupare il potere fine a se stesso gli iscritti non ci seguono più amici della Democrazia Cristiana
Dobbiamo consentire alle sezioni di scegliere uomini non correnti se non si scioglie questo nodo tutta la oratoria congressuale
Va a farsi benedire amici del progresso il segretario politico eletto dovrà necessariamente tenerne conto e fornire gli opportuni strumenti statutari ecco Nancy se tutto questo è vero come è vero
Cerchiamo assieme descrivere in questo congresso una pagina importante nella storia del nostro partito traendo tutti assieme una lezione da quanto ieri ha un'alta nobiltà d'animo ci ha detto Benigno Zaccagnini
Vogliamo un partito nuovo ma nelle sue radici antiche un partito che riscopre a tutta la sua tensione ideale un partito che cerchi il dialogo e non lo scontro il rinnovamento e non l'occupazione del potere
Un partito allora che sono così può lanciare da questo congresso quell'atteso messaggio che è un messaggio di fiducia e di speranza nel futuro e nella Democrazia cristiana grazie
L'onorevole Lima
Che alle ventuno e tre no dopo le ventuno e trenta non si accettano più iscrizione a parlare
Quindi se c'è qualcheduno che ancora
Va bene cari amici cercarla parola si affretti anomali
Cari amici
Uno dei temi dominanti della relazione De Mita relazione alla quale intendo dare la mia adesione e quello che pone l'accento sul partito inteso quale moderno ed essenziale strumento di vita politica
Siamo un partito di massa attento ad alleanze capaci di rinsaldare nel rapporto con la società partito chiamato a esprimere una sua costante progettualità non possiamo neanche sottrarci alla polemica contro la facile demagogia ad oggi comoda perché ad altissimo indice di gradimento
Che vede in ogni iniziativa dei partiti un atto di prevaricazione verso una società democratica non meglio definita nel suo esercizio di libertà
Si dimentica che proprio i partiti sono strutture portanti della nostra Costituzione
Progettualità di un grande partito di massa
Abbiamo perso la campagna elettorale perché abbiamo lasciato Olbia dire colorire la nostra immagine di partito popolare
Sì andiamo a vedere le ragioni della nostra professione ci rendiamo conto che la scelta strategica non è stata suggerita come ovvio da ragioni pubblicitarie
Ma dalla convinzione che soltanto come partito elitario possiamo rinnovare ci e come partito elitario pilotare il vasto elettorato della Democrazia Cristiana
Una scelta politica che merita rispetto ma una scelta politica che a me sembra sbagliata
Che parte dalla convinzione che oggi sia possibile togliere potere di gestioni alle Maffei in queste ore ce ne stiamo accorgendo con quanto sta accadendo all'interno del sindacato
Ad una letterato che ha accresciuto la sua capacità contrattuale che chiede un polo di attrazione che dia sicurezza sicurezza di libertà di crescita democratica sicurezza quindi di moralità
Convengo che queste espressioni lontane come sono dal più sofisticato linguaggio delle più complesse analisi possono apparire financo ingenua
Ma sento il bisogno di parlare Breve e in modo immediato
L'elettorato della Democrazia cristiana oggi e la Democrazia Cristiana questo elettorato vuole partecipare al rinnovamento del partito il rinnovamento del partito non può essere oligarchico
Un siffatto rinnovamento non è capito non può essere capito
Il rinnovamento deve passare attraverso un costante dialogo con l'elettorato e il nostro è un vasto elettorato molto composito la cui matrice e la matrice cattolica
La lunga pratica di governo è il ruolo assunto di intermediazione fra i partiti arresto non Fertile questa matrice ha ridotto la portata progettuale di attrazione del polo cattolico ha ridotto la nostra capacità di colloquio con l'elettorato
Disorientato da un partito senza volto
L'immagine della Democrazia Cristiana soprattutto nelle grandi città ha perso la sua fisionomia di partito popolare
Capace di garantire l'evolversi della democrazia la maggiore partecipazione delle masse all'esercizio della libertà
Oggi la nostra funzione non può essere quella di mediare fra i partiti di governo ma deve accrescere spazi di libertà alle grandi masse
Da qui la competitività di modelli come il nostro e quello comunista ma anche la necessità di un dialogo fra questi modelli
Il merito maggiore il merito storico della Democrazia Cristiana sta nella vede ha cresciuto gli spazi di effettiva libertà di effettiva democrazia nel Paese
Nella pratica di governo invece nel rifugiarsi in una mediazione sempre più meccanica del potere si è spento il ruolo della nostra centralità al punto che oggi è possibile coltivare l'illusione che in una democrazia avanzata come la nostra questa centralità possa essere sostituita da una élite dai motti tentacoli
Storicamente la crescita del Paese come trasformazione democratica dello Stato di diritto e avvenuta attraverso la grande avanzata del movimento cattolico e di quello comunista
Come non cogliere nella trasformazione del sud del Paese trasformazione che è stata enorme rispetto alla preistoria dello Stato unitario una vittoria del mondo cattolico ed alle sue lotte avvertiamo e non da oggi la necessità di ritrovare una perduta centralità non nella capacità di mediazione fra i partiti Mahāyāna nuova in una nuova organica crescita del Movimento Popolare in una capacità di risposta alle grandi masse
Che ancora oggi sono rimaste sulla soglia dello Stato
Da qui la necessità di un dialogo costante sui problemi di una democrazia avanzata sulla perdita della civiltà contadina sulla necessità di trasformare per esempio il sud non votandolo della sua cultura
Non è pensabile oggi nel Paese una nuova centralità un'alternativa che non passi attraversa una grande trasformazione
Una trasformazione che oggi è in atto e che tutti siamo chiamati a gestire cioè nel futuro perfezionerà la nostra democrazia creando più poli di alternanza ma che oggi chiama i partiti a una corresponsabilità e quindi al rispetto di elementari regole di convivenza
Illudersi che possa esistere un polo non un polo ma un pendolo socialista laico oscillante tra noi e i comunisti può servire a strappare qualche spazio di potere in più
Ma significa negare la stessa possibilità di un'alternativa laica
Sottrarmi ai naturalmente al processo di crescita e di trasformazione nel Paese
Non c'è uno scontro in atto tra la Democrazia Cristiana i socialisti è bene che questo governo duri
Si può piuttosto discutere sul modo di governare il Paese
In questo clima diventa difficile confrontarsi sui grandi problemi istituzionali
Un terreno questo su cui i comunisti si dicono d'accordo e disposti a confrontarsi a continuare il confronto fra i partiti democratici
Ma perché questo dialogo fra i partiti che ha possibile è necessario un governo che tratti le condizione di una pace sociale
Oggi il Paese e così profondamente lacerato che chiedere sacrifici economici diviene molto difficile se non si inventa un modo di governare diverso
La crisi economica impone a tutti i partiti al sindacato un'eccezionale sforzo di volontà un'assoluta mancanza di egoismo politico anche e soprattutto con questo occorre confrontarsi con i comunisti
Non è pensabile che il Partito Comunista si dica disponibile a fondamentale riforme senza rendersi conto del prezzo politico e queste impongono la storia dirà se nei suoi anni di guida politica la Democrazia Cristiana saputo pagare questo prezzo
Il Partito comunista oggi deve sapere sottrarsi dalla tentazione di guidare il dissenso esasperando le lacerazioni della crisi economica
Sulla crisi economica si aprono due grandi questioni che intrecciano il rapporto con i comunisti la prima la gestione complessiva della società
Siamo dinanzi a una fase più acuta di crescita del neocapitalismo dove maggiori sono le contraddizioni
Grandi fasce di dissenso di sfiducia nelle istituzioni sono motivate prima che da un benessere rilevato si illusorio da una profonda insofferenza verso un potere che risiede fuori dalle istituzioni
Questo può essere il tema di un incontro tra due grandi partiti popolari come la Democrazia cristiana e il Partito comunista
Altri potranno sottrarsi al dibattito ma non il movimento dei cattolici democratici
è questo un tema che coglie peraltro nella sua essenza la questione dalla pace
Il contrario della pace
Non è la guerra e anche la guerra il contrario della pace è un mondo che contrae gli spazi di libertà dell'uomo
La sua possibilità di piena espressione beh un mondo allenato quindi dimezzato che rifiuta parte di se stessi
Incapace quindi di definire il territorio di nuova lotta politica
La seconda grande questione sulla quale va ricercato un dialogo con tutte le forze popolari e il Mezzogiorno
Per quanto possa apparire paradossale
Proprio i temi dei quali parlavo e che a prima vista possono sembrare successivi alle richieste del Mezzogiorno trovano nel Sud il territorio di confronto politico più fare
La questione dal Mezzogiorno oggi nel momento più drammatico della crisi politica del Paese
Della crisi del neocapitalismo va affrontata radicalmente anche con un po'di utopia
Se è utopico voglio dire battersi perché si inverta la vecchia tendenza di un Mezzogiorno zona depressa all'interno di qualunque processo di trasformazione
Oggi sono cresciute le condizioni di vita di tanta parte del Mezzogiorno di aumentarla però la distanza tra nord sud
L'Elettronica matematica l'informatica l'abbia chimica all'editoria
I centri cioè decisive dello sviluppo sono estranei alla cultura del Mezzogiorno che arretra pesantemente impedito a concorrere al formarsi delle grandi scelte
Così la crisi istituzionale finisce e questo è un elemento pericoloso Coni coinvolgere il Mezzogiorno con i suoi dati negativi di crisi economica lontano come dai centri di sviluppo
Il Sud sopporta in maggiore misura delle altre regioni d'Italia il più grande furto della storia dello Stato unitario la speculazione selvaggia
Chi ha favorito
Vastissime aree di super profitti enormi trasferimenti di ricchezza e alla proprietà immobiliare
E da alcune grandi aziende capitalistiche mentre sono stati colpiti da il redditi da lavoro dipendente i ceti produttivi più deboli il reddito fisso il Mezzogiorno
Quindi in mezzo al giorno con le sue contraddizioni per un terreno di confronto politico
Il maggiore consenso che la Democrazia Cristiana in queste regioni
Ci impone un'ottica istituzionale che faccia passare la soluzione della crisi balla ipotesi di avanzamento del Paese nel Mezzogiorno
Da uno sviluppo del Sud che non sia dipendente dal nord da un aggiornamento della cultura dal Mezzogiorno
Il nostro successo
Nel Mezzogiorno la nostra capacità di essere un partito di grandi masse nel Sud ci impone di costruire la forma di un nuovo potere di una nuova cultura di una risposta istituzionale dovremmo avere tutti in questa prospettiva maggiore orgoglio di partito maggiore tenuta maggiore capacità di difesa delle nostre idee
E dei nostri uomini
Siamo dinanzi a una crisi Chianti apre un'ampia discussione non soltanto al nostro interno o all'interno della sinistra italiana ma fuori dalle mura ed al riparo di vecchie certezze di radicati pregiudizi convenzioni o illusioni
Nell'affrontare la crisi non basta dire le cose sono difficili non ci sono risposte già pronte quindi facciamo meglio le cose del passato
Questo ragionamento sembra concreto e invece costituisce una fuga dinanzi al dovere a la realtà
Dinanzi a un quadro istituzionale che deve cambiare perché mutati sono i rapporti tra le forze sociali perché stanno mutando o sono già mutati i modelli nelle forme produttive esistenti
Ogni sacrificio deve essere commisurato alla ricerca del nuovo alla possibilità di una certezza
Siamo di fronte ai grandi problemi
Alle grandi scelte internazionali alle logiche della ristrutturazione capitalistica vi è una qualità lavoro
Una organizzazione del tempo libero dell'orario di lavoro del lavoro studio del lavoro e del territorio che dà valore alla persona alla famiglia all'impegno politico alla vita
Vi è anche la necessità di inquadrare le decisioni gli avvenimenti in una cornice più vasta
Nel respiro del quadro europeo
Un quadro al quale dobbiamo guardare con quando con grande attenzione e impegno non soltanto perché sollecitati dall'imminenza dello scontro elettorale
Ma perché sospinti da convinzioni storiche e morali e politiche cioè da un europeismo profondo nelle matrici e già lievitato da una seconda esperienza
Bisogna pensare in grande accettandone sfida la sfida che viene dai tempi dal confronto con gli altri popoli le altre democrazie gli altri sistemi di produzione di lavoro
Un partito come il nostro che si senta e voglia essere portatore di storia deve possedere all'intuizione del cambiamento e non perdere gli appuntamenti decisivi con il Mezzogiorno con i giovani con le grandi masse con l'Europa
Grazie senatore
Signor presidente cari amici ovviamente cercherò di essere brevissimo
La relazione di De Mita fugato il dubbio che tra Aster pregiato tra moltissimi il Dinoi anche tra non demorde democristiani alle alla vigilia di questo congresso
Quel dubbio che diceva che dopo l'esito scontato del Congresso rischiava di non avere alcun significato politico
Altri come me invece hanno atteso il discorso del segretario politico
Per vedere come questa relazione avrebbe prospettato al popolo democristiano la piattaforma per rendere possibile concreta l'opera di rinnovamento del nostro progetto politico
Cioè come De Mita sarebbe passato dal puro ragionare di politica alla fase più difficile di proposta
Ciò che
Abbiamo sentito nella relazione di De Mita si dice che ormai questo dubbio fugato perché mi sembra sia pure sia pure in termini problematici
è stato offerto alla riflessione dei democristiani la linea di un disegno politico lungimirante che non si preoccupa soltanto della riconquista di spazi di potere perduto
Ma si prefigge soprattutto di stimolare una nuova cultura del Governo capace di fronteggiare il pericolo della frammentazione della società l'esigenza di unificare i momenti delle scelte l'urgenza di reinterpretare i valori storici della nostra tradizione di Partito Popolare Democratico
Il primo dato politico che dobbiamo cogliere e che c'è anche lo sforzo nella relazione del segretario politico ma anche nel dibattito che ne è seguito discendere da una generica cultura del Governo a una nuova capacità di governo
Cioè si può elemento della fase di riflessione per una frase più difficile quello della proposta politica
A mio giudizio la relazione del segretario non solo tiene conto anche del risultato il ventisei giugno
Scorso e quindi della RAI delle ragioni della sconfitta della Democrazia Cristiana ma apre anche una concreta prospettiva di impegno
Quando indica non solo a parole il difficile cammino per riprendere la strada di uno sviluppo giuste libero come opera di seconda ricostruzione del nostro Paese
è strumentale
Ciò che hanno sostenuto alcuni giornali della sinistra e ciò che hanno sostenuto anche alcuni amici in questo congresso la sottovalutazione che si si è tentato di fare verso la parte più programmatica proprie propositiva politica del discorso di Demitri ne ci può preoccupare questo né ci deve preoccupare per l'impegno che noi abbiamo per il futuro perché il fatto che la crisi che la DC sta attraversando sia da collocare nel quadro di una più complessiva crisi del sistema politico accresce
Non riduce la consapevolezza delle difficoltà di rispondere alla sfida che tocca a noi nella misura in cui siamo stati e vogliamo continuare a essere partito nazionale
Noi abbiamo riflettuto alcuni di noi su questi problemi con preoccupata attenzione nei numerosi incontri fatto a Leonardo da Vinci
Prima e dopo il ventisei di giugno ottantatré
Dove ci siamo sforzati e non solo di analizzare il presente ma anche di guardare al futuro non quindi in chiave di comoda lettura ai fini interni o di gruppo ma con lo sguardo rivolto alle sfide delle dal nuovo che avanza ma chi può dare chi può dare certezze in questo momento così difficile politiche istituzionali e sociale del nostro Paese probabilmente nessuno
Ma una consapevolezza sì possiamo maturando estiva ma durante della coscienza denutriti scritta citavi i simpatizzanti della Democrazia Cristiana che nel nostro partito non può andare avanti nel centro e nella periferia così come è avvenuto negli ultimi anni
Che occorre sforzarci per costruire il nostro progetto politico su nuovi valori capace di far riconquistare
Non più spazi di potere ma spazi di consenso un consenso che non è presupposto mai dialettico e richiede una rinnovata capacità di proposte una rinnovata classe politica che a tutti i livelli si in grado di realizzare ed allora il problema non è di di dimenticare o meno il risultato del ventisei di giugno ma di impedire che questo risultato
Posto in qualche modo essere utilizzato come freno al processo di rinnovamento per il nostro partito avviato col quindicesimo congresso
Di questo siamo preoccupati tanti di noi
Tanti i nostri militanti dei grandi centri così come nella periferia del nostro Paese
Dov'è la crisi del partita del partito è vissuta ancora più drammaticamente in presenza di strutture inesistenti
Di una protervo a difesa di chi nel partito comanda per inerzia o o per mero attaccamento al potere da anni Santo di questo potere per tenere fuori chi vuole impegnarsi in politica
Certo non sottovalutiamo e non possiamo farlo l'importanza dei grandi temi sociali istituzionali economici
Ma quali proposte cari amici riteniamo che i nostri amici impegnato in periferia che combattono tutti i giorni in trincea difficili sono disposti ad accettare
Probabilmente quelle indicazioni che aiuta a loro a dare risposta ai problemi che ogni giorno il militante il dirigente politico riceve nelle fabbriche nei comuni nei campi nelle sezioni di partito
La domanda preoccupata di tanti giovani cattolici che hanno paura della guerra e che vogliono il nostro più incisive impegno per la pace
E ha fatto bene Zaccagnini ripigliare e accentuare sottovalutare questo tema
La domanda di lavoro che viene al mondo giovanile la cui frustrazione l'hanno detto altri ma bisogna sembra sottolinea l'alimenta la drammatica diffusione della droga e della dei punti della delinquenza comune politica la richiesta di maggiore giustizia sociale
Degli anziani degli handicappati delle classi emarginate delle aree di povertà hanno delle belle
Queste risposte cari amici pure dobbiamo dare in questo congresso se vogliamo rendere credibile il nostro messaggio politico
E se vogliamo fondare su valori diffusi per sentiti nella società di oggi il nostro progetto di ricostruzione di un nuovo e più giusto ordine al nostro Paese
E allora ci accorgiamo che il problema è certamente di una nuova alleanza riformatrice e Dinoi mediazione di interesse ma anche che ciò che conta per la gente non è soltanto il livello il profilo della mediazione politica e la DC
Dovrà fare quanto il risultato finale di tale mediazione in direzione dei bisogni nuovi di una società che tutti diciamo diversa ma la cui diversità spesse volte più presupposta che ha analizzato in questo senso la scelta che il nostro partito è chiamata a fare in questo congresso nel Paese non può essere definita solo in funzione della nostra responsabilità verso la storia e la nostra
Tradizione ma in funzione della necessità di legittimare oggi la presenza del nostro partito
Ho apprezzato nella relazione del segretario in modo particolare alcuni punti su cui voglio fare brevissime osservazioni
Il ruolo della pubblica amministrazione il quadro delle riforme istituzionali il ruolo della scuola nel quadro della politica di risanamento è ripresa l'impegno di tutela
E i nostri connazionali all'estero e l'attenzione riconfermato al mondo rurale
Certo il problema della riforma della pubblica amministrazione costituisce il primo impatto nell'analisi della nuova società nell'impegno dell'adeguamento delle strutture amministrativa dello Stato ai nuovi bisogni libertà dei cittadini
Ha ragione il senatore Carlo quando sostiene che il risanamento della spesa pubblica passi in primo luogo per un Mugen The processo di revisione degli apparati burocratici
In cui si articola il pubblico potere amministrativo ma ha ragione anche il segretario politico quanto colloco e ha collocato come ha fatto nella sua relazione
Questo tema nel quadro delle nuove regole per consolidare la nostra democrazia e di costruire un rapporto di certezza di trasparenza e di equità tra cittadini e lo Stato
Noi abbiamo sostenuto e dobbiamo ancora sostenere una riforma della Presidenza del Consiglio
è incompleta se non contestuale a quella delle strutture dell'amministrazione diretta indiretta dello stato e che lo stesso problema del rilancio delle autonomie regionali e locali Libia parla del Ministro Scalfari
Non Scalfaro non riuscirà ad avere l'incidenza politica do tutti voluta nel quadro del coordinamento del nostro sistema pluralistico se il modo di amministrare a tutti i livelli non diventa più efficiente più imparziale
Ciò potrà essere assicurato semplificando le procedure ma anche ridando fiducia e serenità al personale
Solo il problema del personale della pubblica amministrazione noi abbiamo un primato come partito politico rispetta gli altri partiti politici questo primato deve essere realizzato il no con costi in proposte concrete e la DC deve presentare in Parlamento
Io finisco cari amici dicendo che ho voluto soltanto fare alcune osservazioni
Vi è in questo contesto un clima che è necessario superare il clima della sconfitta subita che solo di pochi di possono sostenere non fosse venuto la società cambia e noi abbiamo avviato con ritardo l'opera di rinnovazione nel nostro progetto politico
Ora dobbiamo colmare i ritardi con coraggio e con determinazione tutti insieme ad ognuno con la consapevolezza di poter contribuire alla ripresa del nostro partito
Il rinnovamento carissimi amici ho chiuso o si fa o non si fa una terza strada non è data per vinta
Domattina alle dieci ecco
Ingresso alle
Quel giorno presidente Gallone componenti Tesini ponti Cantini
Fontana
E l'onorevole Gianni Fontana rinunciare a parlare ha lasciato l'intervento scritto hostess del consigliere in a
C'è
Cari amici grazie doppiamente per la vostra presenza a quest'ora
Io
Credo che al congresso della democrazia cristiana rifacendomi a quanto ha detto stamane l'amico Scotti il problema non sia tanto se guardare dal palazzo la società o se guardare dalla società al palazzo credo che la nostra ottica deve essere invece quella dei democratici cristiani che con le proprie idee la propria cultura il proprio patrimonio storico in una parola la propria identità
Guardano alla Società e al Palazzo certo anche con la stessa tensione morale e ideale vorrei dire se mai a mio avviso dovrebbe essere maggiore questa tensione in chi sta nel palazzo ed è proprio nella nostra capacità quindi di sapere porle poi questo patrimonio al servizio del cittadino dell'uomo dell'intera comunità
Credo che siamo tutti d'accordo che la crisi dei partiti ha origine soprattutto nel ritardo culturale rispetto alle profonde trasformazioni in corso nella società industriali mature
E allora non possiamo che pone in primo piano l'esigenza di attrezzare il nostro partito a comprende il nuovo la complessità dei fenomeni che stanno mutando radicalmente le attività produttive le organizzazioni sociali i comportamenti collettivi e individuali
Ecco perché io credo e mi limito solo da fare alcune brevi considerazioni
Che riguardano l'approfondimento di un settore che è già stato trattato nella relazione di De Mita
Che è stato trattato in altri numerosi interventi in modo particolare quello del ministro della pubblica istruzione Falcucci
E che quindi è il settore che mi tocca anche direttamente pervenire sposa abilitati o nel partito ma che al di là di questo io considero decisivo per uno sviluppo socio economiche culturale del paese
Quello dell'adeguamento del sistema formativo e sentiti vitaliano a ritmo incalzante dei progressi della ricerca e delle loro applicazioni nelle nuove tecnologie
Con il conseguente impatto tanto sul mondo produttive del lavoro quanto sul versante dell'istruzione superiore e università
L'impegno prioritario per uscire dalla crisi economica finanziaria non deve farci dimenticare specie di fronte al principale problema che è quello che credo angoscia di più oggi i cittadini il nostro popolo le nostre famiglie quello della disoccupazione in particolare di quella Necci giovanile
La necessità di offrire in coerenza con i nostri connotati di partito popolare una prospettiva di speranza che giustifichi anche i sacrifici richiesti
Che sappiamo indispensabili per risanamento della nostra economia proprio come presupposto per aprire poi una nuova fase dello sviluppo
E noi sappiamo
Che questa prospettiva si giocherà in larga misura proprio sul terreno della formazione dei giovani
Ed è la valorizzazione della ricerca e dell'innovazione tecnologica di tutte le energie umane che costituiscono la principale ricchezza dell'Italia
Credo di poter dire nei per un'esperienza anche che sto facendo che l'attenzione delle forze politiche per questi temi e crescente del presente anche nell'opinione pubblica
E allora a maggior ragione la Democrazia Cristiana artefice principale del più imponente Processo di scolarizzazione mai conosciuti in Europa
è chiamata a creare le condizioni affinché questo processo si traduca anche in termini qualitativi e attivando il rapporto circolare scuola lavoro in relazione alle diversificate richieste di nuove professionalità
Ciò presuppone il concorso di tutte le istituzioni formative sia di quelle che sono emanazione dello Stato
Sia quelli di competenza regionale e degli enti locali sia di quelle che sono espressione della comunità sociale e deliberò associazionismo per la realizzazione di un progetto educativo che coinvolga effettivamente la società nel suo insieme
E proprio perché siamo un partito di ispirazione cristiana e al primo punto del programma del Partito popolare di lo spunto del mille novecentonove la famiglia proprio a cominciare dalle famiglie che oggi
Di fatto in maniera molte volte surrettizia sono largamente espropriate del diritto costituzionale disse gli anelli e modalità di educazione dei propri figli
Non si tratta di una scatta questioni di principio
Né tanto meno di una difesa d'ufficio di una presunta scuola confessionale che del resto gli stessi vescovi italiani hanno nettamente rifiutato nel loro recente documento in questa materia
In causa e anche l'efficienza del sistema scolastico cui certo non giova il monopolio statale
è sintomatico che in Francia dove un progetto del governo socialista
Minaccia la sopravvivenza della scuola non gestito dallo Stato la maggior parte dell'opinione pubblica come è stato pubblicato in un'inchiesta da le Monde ci sia ribellata a tale eventualità
E che contro di essa abbia preso posizione fra gli altri un autorevole esponente della cultura laica
Come l'accademico Jean Vuitton secondo il quale solo le sue parole testuali l'esistenza di due tipi di scuola convergenti e non concorrenti
è una garanzia di buon funzionamento per tutti e due aggiunge la scuola libera obbliga la scuola dello Stato a rimanere fedele alla ragione accogliente attenta come deve essere l'intelligenza
Quando è fecondata dall'amore
Si può dunque affermare che la stessa laicità nel cui nome anche in Francia si continua a tenere aperta la questione scolastica ad esigere invece una pluralità di scuola che siano al tempo stesso pungolo e verifica l'una per l'altra
Nel caso nostro poi c'è il dettato della Costituzione
L'attuale piano amento esso come noto sancisse accanto alla libertà di educazione di cui sono titolari in primo luogo i genitori e inoltre gli studenti attraverso le provvidenze per il diritto allo studio la libertà di insediamento e libertà delle istituzioni scolastiche
La garanzia di un effettivo pluralismo scolastico
Delle istituzioni e non riduttivamente nelle istituzioni presuppone a sua volta il superamento Diana con Istica e contrapposizione tra iniziativa pubbliche e private in questo campo conformemente ai principi costituzionale
A tal fine debbo dire che i gruppi parlamentari della DC sia della Camera che del Senato si accingono a presentare un disegno di legge quadro sull'istituzioni scolastiche paritarie collocate all'interno di un sistema integrato di servizio scolastico
L'iniziativa si muove sulla linea dell'attuazione del nostro ordinamento di quella che giustamente De Mita nella sua relazione ha detto la Costituzione scolastica
Senza privilegi per nessuno ma per una reale parità tra scuole statali e non statali e fra tutti i cittadini che al sistema scolastico si rivolta
E desidero sottolineare anche in risposta pretestuose polemiche ispirate a concezioni dette con laicista che con questa CELTA la democrazia cristiana
Non intende tutelare un patrimonio pur significativo di esperienze educative
Di matrice cattolica ma valorizzare tutte le potenzialità convergenti in un unico servizio pubblico
Allineando così l'ordinamento scolastico italiano a quello dei principali Paesi d'Europa e andando incontro alle sollecitazioni provenienti dallo stesso Parlamento europeo
La libertà di insegnamento
Poi non si deve confondere con l'accesso indiscriminato alle cattedre
Dobbiamo dirlo che una scuola seria
Non si può fare senza insegnanti seri e allora il reclutamento degli insegnanti però per Regis deve essere una palazzina definitivamente chiusa nella nostra legislazione proprio per la centralità che ricordo siamo alla funzione docente non possiamo continuare con auto moltissimi di reclutamento e Conservatorio del precariato con decine a cui talvolta qualche collega parlamentare magari per un po'di può pubblicitaria
Poi si presta a presentare
La rivalutazione della serietà degli studi il rilancio dei compiti educativi di una scuola di tipo non nozionistico non sono immaginabili senza una classe docente selezionate preparata una classe docente di cui lo Stato puri
Il sistematico aggiornamento didattico con il contributo anzitutto dell'università degli istituti regionali appositamente costituiti dell'associazionismo volontario e naturalmente degli stessi insegnanti ai quali bisogna fornire
Lo dico con forza insieme agli strumenti di una formazione moderna la sicurezza necessarie per esercitare consapevolmente il proprio ruolo
Questo processo io vi ordino di creazione di nuovi spazi libertà
Di recupero del nesso inscindibile fra il sistema scolastico formativo e mondo produttivo sociale
Non si mette in moto con monumentali riforme globali che detti lo dall'alto rigide norme richieda al contrario un metodo riformistico graduale sperimentale
Tradotto in provvedimenti coerenti con la strategia complessiva Insiel te che consenta di il massimo cadeau di flessibilità ciò vale per la scuola dell'obbligo vale per i nuovi programmi delle elementari vale per la scuola secondaria superiore
Vale per i corsi di formazione professionale gestiti dalle Regioni che devono essere finalizzati alla logica unitaria dell'intero sistema formativo
Per evitare dispersioni e spreco di mezzi finanziari e di risorse umane
Concentrando invece gli sforzi sulle finalità comuni di un equilibrio quantitativo ma soprattutto qualitativo tra l'offerta di professionalità ed esigenze del mercato del lavoro
Vale infine per la stessa università mai
Se ho ancora ci
Più e più al principio inutili la riqualificazione del sistema universitario non dipende infatti solo dalle sue possibilità di recuperare più buono d sede primaria
La ricerca scientifica ma anche da un livello di autorizzazione didattica che si nastri alle spalle l'attuale polverizzazione di studi son circa nove mila insediamenti oggi per favore il potenziamento delle attività in dettaglio interdisciplinari così come avete in tutti i Paesi più avanzata
Un riequilibrio dell'utenza studentesca vorrei questo punto sottolineano su tutto il territorio nazionale il rapporto anche all'effettivo opportunità o fare dal mercato il lavoro è condizione essenziale per l'assestamento è ripresa del sistema formativo questo processo di riequilibrio presuppone però a mio avviso una diversa regolamentazione degli accessi universitari
Che contempli l'ipotesi stessa di introdurre per i corsi di laurea diploma un esame di ammissione a prescindere anche dagli effetti che si attendono la riforma secondario superiore nel senso di un attenuata
Pressione sul sull'ente ska sul sita certo bisogna incentivare la fretta trovare forme incentivazioni agli studenti ma io credo anche che occorre pensare a un nuovo sistema di tassazione degli studenti secondo fasce di reddito e ciò non solo per riaffermare un principio di giustizia
Ma anche per consentire un parziale autofinanziamento e ottenere in definitiva immaginiamo un'università che sappia come insegnare e ancor più che cosa insegna nell'epoca che diciamo della rivoluzione tecnologica uno parole in ultimo soltanto sulla ricerca
Che attinge l'energia intellettuale dal sistema formativo superiori recital
Qui noi registriamo l'invecchiamento
Del nostro personale di ricerca sono tutti sui quarant'anni
E questo è un prezzo troppo elevato che noi abbiamo pagato per sanare fenomeni come il precariato inevitabilmente legate all'espansione massiccia dell'istruzione fino al liberalizzazione degli accessi che all'imposta legislatori interventi di carattere straordinario
La conseguenza è che la docenza universitaria l'attività sentiti Ca'rischiano di restare preclusa di intere generazioni e queste un presto che l'Italia pagherà duramente in futuro
Dobbiamo quindi inventare modalità che riapre i giochi le porte di un settore destinato a condizionare fortemente la nuova fase di sviluppo del Paese il problema da ricerche in Italia non è tuttavia soltanto quello di quanto spec
Avrei voluto che soprattutto su questi altri problemi concreti ci misurarsi boh in cui è in gioco per larga parte l'avvenire dell'Italia ma una sfida di tale natura non può essere affrontata con successo
Senza un partito finalmente rinnovato
Che pensa la politica ed esprime una forte progettualità che si dà strumenti operativi adeguati una classe dirigente capace di assicurare con continuità il rapporto con la società civile
Questo è ciò che dal congresso si aspetta di nostri militanti ed elettori ma io credo anche molti cittadini che pur non votando ci sentono che la presenza politica
Della democrazia cristiana come partito di idee come Partito delle libertà e di una nuova solidarietà sociale è una garanzia insostituibile dello sviluppo democratico della comunità nazionale grazie
Dopo di lui vale l'onorevole ci ha sottosegretario agli Interni e poi con alunni
Ecco e anche come rappresentante nazionale dell'Unione guardi ma anche come portatori di esperienze riguardanti le nuove professionalità e di quadri in particolare esprimo la viva soddisfazione che per la prima volta nel documento del segretario politico è stata data piena cittadinanza ai quadri al riconoscimento del loro ruolo sociale economico e sopra tutto loro valenza politica del resto più volte nel corso di questo congresso è stato sottolineato come negli anni ottanta si caratterizzeranno sempre più per una tendenza alla atomizzazione della società di massa
E dall'emergere di nuovi ceti che non si riconoscono più
Né i tradizionali punti di riferimento politico e sindacale e che nel contempo chiedono che venga restituita autonomia alla società civile per limitare invasioni dei partiti e dei sindacati riportandoli ai loro compiti istituzionali
Due sono le ragioni di fondo a nostro avviso che rendono necessari urgenti l'ammodernamento delle regole della convivenza sociale
In primo luogo l'emergere di nuovi soggetti sociali che sono portatori di una cultura non di massa né conflittuale ma che si basa sui valori della professionalità delle persone
E che sta porno portando all'obsolescenza delle vecchie logiche di aggregazione del sociale basate sulle classi contrapposte e sui loro stabilimenti che sono le categorie vecchie categorie merceologiche
Pertanto la crescente articolazione della Società italiana pone ai partiti l'urgenza di realizzare una vada moderna mento
Di metodi e procedure di sintesi degli interessi includendo sia i vecchi che i nuovi soggetti poi che questi ultimi privi di una loro legittima rappresentanza hanno dimostrato di saper reagire sì scusi da tale processo più con mezzi politici che sindacali
L'altro dato di fondo ci dice che siamo di fronte a un nuovo scenario sinora sottovalutato le innovazioni tecnologiche stanno determinando un profondo cambiamento dei processi produttivi ed organizzativi
E per tra l'altro e per traslazione come ha ricordato il nostro segretario politico nella intera società italiana la quale sta passando dalla società per classi ad una società prevalentemente per ruoli e per funzioni
Con il fiorire di una variegata e noti Ulissi ma numero di figure professionali
I quadri assumono un punto strategico nella trasformazione sociale in corso in quanto sono stati i primi ruoli ad emergere additivi e da rivendicare un loro riconoscimento come soggetti sociali e politici autonomi
Il problema dei quali quindi va al di là della categoria e diventa prima di tutto politico
Sul piano generale da quanto si è detto si deduce che per noi dietro la battaglia dei quadri
Vi è lo scontro tra la vecchia cultura della conservazione e la nuova della modernizzazione del cambiamento tra i vecchi assetti e interessi di potere e i nuovi ceti da Nuova Società che sta avanzando chiedendo poté rappresentanza e diversamente dalla precedente anche responsabilità
L'onorevole De Mita ha giustamente ricordato che vi è un dato nuovo e critico nel processo in atto i quadri e i nuovi ceti non sono una nuova classe ma portatori di nuovi valori di iniziative responsabilità
Sarebbe pertanto un inserimento pensare di ridurre il fenomeno quadri e ceti emergenti a un semplice fatto rinvenibili vendicativo
E a non aver capito il ruolo storico e politico che questo ceto può svolgere per il cambiamento anche sul piano istituzionale oltre che su quello sociale del Paese
Da parte nostra da parte della classe dirigente di governo e dell'economia si tratta di dare una prima risposta alla nuova società
Ai nuovi soggetti collettivi di rappresentanza di interessi come le associazioni di quadri sviluppando il pluralismo in vista della riforma istituzionale dobbiamo registrare nel frattempo che non ci sembra una risposta positiva
La riesumazioni i modelli neo corporativi che anche se non hanno funzionato in pieno il quattordici febbraio porta comunque a dei Monopoli e ha delle esclusioni
Anche ma anche nel recente decreto legge che comunque ha avuto il merito di ristabilire il primato della decisione delle istituzioni
Nella sostanza si dimostra che perdura il monopolio delle vecchie classi quella operaia e quelle intuito Riale
Che tutelano al cento per cento i loro interessi per esempio con il mantenimento del punto unico di contingenza o con il costo con l'abbassamento del costo del lavoro
A scapito dei nuovi siti che non rappresentano ed è dimostrato dal fatto che nessun provvedimento è stato preso per quanto concerne il fiscal drag ora se le forze politiche avalla sennò la logica di conservazione illustri
Espresse poi nel mito neo corporativo che escludeva di fatto la rappresentanza dei nuovi ceti produttivi e lasciassero che permanga solo la mediazione degli interessi delle vecchie classi
è evidente caro amico Scotti anche se non sei presente ma chi si è richiamata a questo nell'intervento di questa mattina
Che si esaspera ebbe un fenomeno di rigetto politico da parte di Citi che non potrebbero riconoscersi in un sistema che li estranea e che ignora le loro istanze i risultati elettorali del ventisei giugno
Sono i figli del patto sociale del ventidue gennaio mille novecentottantatré in quanto il partito della sfiducia e della protesta si è radicato anche tra le professioni emergenti
E quindi a quella trappola che stamattina Scotti ha ricordato indubbiamente ha contribuito anche questo patto la Democrazia Cristiana ha perso consensi infatti a destra proprio tra questi ceti per i quali negli ultimi dieci anni il potere reale di acquisto ha avuto un depauperamento del venticinque per cento mentre per altre fasce sociali le posizioni si sono mantenute alla pari o sono addirittura migliorate
Di qui la nostra richiesta di una rappresentanza autonoma con l'immediata legittimazione giuridica dei quadri delle associazioni professionali come dalla proposta di legge della democrazia cristiana centocinquantadue
Primi firmatari gli onorevoli Bubbico ed allori la legittimazione però soprattutto politica per il ruolo che ci spetta come interlocutori del potere politico e delle istituzioni
E indispensabile come nuovi soggetti sociali di concorrere alla rifondazione delle rappresentanze nel quadro della riforma degli assetti istituzionali
In modo che si compia diversamente la sintesi degli interessi con gli antichi e i nuovi soggetti altrimenti esclusioni e monopoli faranno correre il rischio che sul piano politico società moderna diventi per l'Italia sinonimo di società senza rappresentanza come ha avuto occasione più volte di sottolineare l'onorevole De Mita
La rifondazione delle rappresentanze dunque per noi il primo punto di una riforma istituzionale più l'ispirazione di fondo che una serie di concrete proposte ma due proposte vi vogliamo qui affermare la prima ed è in corso attualmente alla Camera in sede referente la sua approvazione il suo esame
Chiediamo la modifica dell'articolo due mila novantacinque del Codice civile perché venga in essa riconosciuta la figura dei quadri e il diritto alla rappresentanza quindi la legittimazione delle loro associazioni nazionale ad operare negli ambienti di lavoro
Diciamo sin da ora che la sola modifica dell'articolo due mila novantacinque sarebbe un puro atto formale privo di sostanza per i problemi dei quadri se non accompagnato da norme tese a rimuovere gli impedimenti oggi esistenti Sinan qual diritto di consultazione delle organizzazioni dei quadri
In azienda
Come seconda proposta chiediamo una revisione della legge trecento dello Statuto dei lavoratori
Prodotto della cultura del numero del monopolio delle rappresentanze e la cultura della conflittualità specie laddove non si riconoscono in rappresentanza dei quadri una parete a diritti con quelle riconosciute alle altre categorie di lavoratori
Ma il discorso è molto più ampio e si non si riferisce solo la nostra categoria
Danni il sindacato sta perseguendo il diritto ad esprimere proposte in rappresentanza della totalità dei cittadini ed essere e diversità di fatto un potere legislativo un diritto di veto
Come lo dimostra la recente iniziativa del segretario generale della Cisl per bloccare la legge sui quali quindi l'azione di spossessamento del Parlamento aggiunge anche dai sindacati perché peraltro non rispondono ad un po'ad alcun corpo giudicante si è costituita una rappresentanza sindacale che va ben al di là di quella rivendicativa conflitto contrattuale divenendo il di tipo politico che forche ricorda anche talune esperienze per un mistiche
Una rappresentanza politica che ovviamente contestiamo ma che prima di tutti la collettività respinge come dimostrato dalla critica crisi di rappresentatività del sindacato
Si è lasciato che per troppo tempo i sindacati confederali travalica se non gli argini dei loro compiti istituzionali di negoziatore di contratti di lavoro
Sia consentendo loro di acquisire un potere immenso di natura politica che tra l'altro non sono stati in grado neppure di gestire per mancanza di competenza
Sia accettando lì come rappresentanti dico di categorie estranea al contratto come pensionati disoccupati inquilini eccetera
è una rappresentanza post pizza che alla lunga è crollata spulciando in partitini pensiamo al partito dei pensionati qua ad altre forme organizzati per il primo aspetto pensiamo a un dilagare pensiamo al dilagare negli anni ottanta del cosiddetto controllo sociale giunto persino sulle infrastrutture sociali civili e scolastiche
Che hanno comportato detti degenerazioni in termini di permissivi da qualità dei servizi e moralità
Negli anni Novanta
Occorre sostituire il controllo sociale ormai solo di natura sindacale ideologica con il controllo dei cittadini legati al senso dello Stato attraverso forme di democrazia diretta e partecipativa
Si tratta di realizzare oggi quello che non si poteva fare ieri sia per la crescita culturale dei cittadini sia utilizzando il progresso tecno tecnologico come strumento democratico
La telematica può consentire ora forme di collaborazione dei cittadini addirittura in tempo reale
Questo è il primo passo per realizzare una democrazia sostanziale almeno sui punti che toccano direttamente la vita di ogni giorno del cittadino
Dopo gli anni della riduzione del giudizio elettorale e del secolo conseguente rifiuto politico questo e l'unico modo per restituire al cittadino la convinzione che il proprio voto serve ad incidere sulle scelte ma come dicevamo noi siamo preoccupati per il sovraccarico di decisioni che incombe sulla vita politica in particolare sull'attività del Parlamento
Per questo vediamo positivamente un'energica opera di delegificazione che si che significa uno snellimento del lavoro parlamentare una sfera di maggiore autonomia al governo e all'amministrazione rispetto
Al mutare dei governi stessi
Per dare maggior peso alla società civile e le sue rappresentanze nella formazione delle decisioni politiche riteniamo che vada dato un ruolo più serio rilevante al club esso opportunamente modificato dovrebbe essere una organismo di tipo tecnico legato alla rappresentanza di problemi dell'intera società
Di chi lavora ai diversi livelli e di chi non lavora più penso ai pensionati fino ad allargarsi alle rappresentanze di consumatori
Pertanto rappresentanze sindacali professionali e sociali in sintonia con i mutamenti intervenuti nella società
Questo discorso ci lega alla riconosciuta necessità di rendere più forte e più stabile l'esecutivo conferendo maggiori poteri al Presidente del Consiglio valutando attentamente il meccanismo della sfiducia costruttori costruttiva o comunque di una durata del governo legata in qualche modo alla durata di un accordo politico preventivo della coalizione
Mi avvio alla conclusione dunque sottolineando un altro elemento la necessità di rinnovamento del partito l'urgenza che si trova un meccanismo che regoli la vite Interna in modo da costringerlo ad aprirsi non solo appena a parole e in occasione di congressi agli esterni
Ma a quelle persone che non hanno fatto della politica una professione ma che non vogliono rinunciare a far politica attiva solo perché non controllano testo che c'è stata comunque gli sembra una positivo passo avanti il rapporto permanente di raccordo con gli esteri che ci è stato enunciato né dell'azione dell'onorevole De Mita
Infine il discorso qua nel rapporto con la DC
Tralasciamo qui di ricordare che la democrazia cristiana in passato è stato il primo a occupa partito ad occuparsi a scoprire direi quasi in tempi in cui nessuno si occupa del problema poi sia lasciato invece che altri le leggesse lo deputati
Ma è proprio nel presente nella recente linea di modernizzazione della democrazia cristiana dove i principi della professionalità produttività ed efficienza trovano un denominatore comune con la cultura dei quali e dei ceti emergenti nello stesso documento che la democrazia che che impegna la democrazia cristiana con l'elettorato impegno confermato successivamente da vari dirigenti di partito
Si ritiene indispensabile la richiesta dei quadri di assume una propria autonoma fisionomie rappresentanza professionale secondo la proposta di legge di radici che si pone nel più ampio disegno di democrazia industriale
Chiediamo oggi alla democrazia cristiana e vere pre presentato uno ordine del giorno a questo riguardo nel corso di questo congresso
Che venga riconosciuta la figura di quadri la legittimazione dei loro associazioni professionali nazionale ad operare negli ambienti di lavoro
Che è stata la proposta originale politica della democrazia cristiana che per peraltro avuto un ampio consenso proprio nella settimana scorsa
Da parte di tutte quante le forze politiche in sede di Commissione lavoro
Noi riteniamo che occorre procedere in questo senso senza tentennamenti senza tentare di andare a recuperare bandiere quasi abbandonate quale quella iniziativa del partito repubblicano
Anche se si deve indubbiamente resistere a molte a a molte sollecitazioni perché altrimenti si commetterebbe chiediamo un grave errore politico e che si andava ben a rafforzare il consenso delle versi delle verso le forze laiche senza rende poterne recuperare nei confronti da Democrazia Cristiana
Ma il fatto politico di rilievo e che attraverso il riconoscimento di quadri protagonisti di il cambiamento viene legittimato l'ingresso della nuova società che si aggrega e struttura in base al ruolo delle persone anziché alla contrapposizioni ideologica delle classi
Io stesso crollo dell'unità sindacale determinata dall'obsolescenza sia delle vecchie logiche di aggregazione basata sulle adozioni da Rita ideologica ed astratta della coscienza di chiazze di classi
Sia della cultura del numero della consueta conflittualità che ha esaurito la sua carica propulsiva colloquio come lo dimostra il fallimento degli scioperi indetti nella scorsa settimana della CGIL tutto questo deve portare ad una profonda riflessione sul futuro politico di questo partito la Democrazia Cristiana governato sino ad oggi in base ad una politica che faceva perno su un blocco sociale di alleanza tra classe operaia c'è Chimenti
Tutto ciò era possibile in una società divisa per classi
Ma abbiamo l'impressione che gli una società frammentata che si aggrega per ruoli sì è necessario una ricomposizione sociale ed una nuova organizzazione degli interessi
Attorno ad obiettivi concreti Ida a valori che esaltino la capacità di innovazione la creatività la volontà di partecipazione dei ceti emergenti valori che sono propri della cultura personalistica della Democrazia Cristiana
L'onorevole De Mita
L'onorevole De Mita a giustamente reclamato una sorta di interclassista dinamico
Ora la forza politica che sarà in grado di privilegiare un'alleanza con i ceti emergenti dell'innovazione detentori del potere del sapere che il vero capitale di una società tecnologicamente avanzata
Il partito che sta pratico emergere privilegiare l'alleanza con i ceti detentori del potere del sapere rispetto al blocco conservatore rappresentato da frange operaie e imprenditoriali delle vecchie classi
Sì candita a governare la terza fase della rivoluzione industriale di questo Paese
Pertanto democrazia cristiana oggi deve fare una scelta che a nostro avviso per la sua tradizione per la sua cultura non potrà essere certamente quella di privilegiare neo conservatorismo grazie
L'ho consegnato sì sì hanno consegnato il testo e rinunciano a parlare l'onorevole tedeschi il dottor Giovanni
Altiero
Poi devo dare una comunicazione che domattina la seduta comincia alle otto e tra qualche minuto sono in grado di dire l'elenco delle persone che parleranno
Adesso la parola all'onorevole Ciampi sottosegretario
Terni si prepari il dottor banche
Mi ci congressisti novella fra intimi vorrei
Tentare di definire alcune concetti che non mi sembrano opposti tra loro anche se rappresentati dalle varie posizioni
Dialettiche espresse in questo prime giornate del congresso
Il tema di questo congresso
Mi pare sia a costruire un partito nuovo per la società post industriale
C'è una crisi di militanza politica c'è un inaridimento della organizzazione periferica si tratta
Di capire come possiamo
Ritornare ad essere il luogo della speranza si è detto anche dell'utopia oltre ad essere strumento di proposta e l'azione politica
Su questi temi in fondo si è impegnata l'intuizione
E la relazione del segretario del mito
A noi spetta il compito di riorganizzare in mezzo alla gente nelle città nelle condizioni culturali e sociali di oggi il popolarismo
Che cos'è popolarismo
Se non quella tradizione quell'esperienza che vive nel tessuto comunitario di base oggi logorato dai Grandi Progetti di trasformazione
La società frammentata ricerca la sua identità sia detto la sua unità di popolo e di nazione
E salari composta nei suoi valori fondamentali guidata da una grande forza popolare nazionale democratica che le interpreti la volontà di riscatto
C'è una cultura dei decenni della crescita
In cui la concorrenza tra i partiti e tra le masse popolari era tutta sulla rivendicazione e la soddisfazione dei bisogni primari sulle riforme sociali sulla redistribuzione delle risorse allora crescenti
Questa cultura oggi è in crisi
Oggi è residuale non è più emergente
Oggi è possibile recuperare la guida della società facendo sì portatori di una nuova cultura di governo delle istituzioni
Che faccia lei era leva sulle aree più personalizzate
Sia produttive che tecniche che intellettuali insomma sulla più matura anima popolare di oggi
Che ha superato l'anonimato di massa
Quindi va salvaguardato il Welfare State
Ma l'ha trasformato l'assistenzialismo che è proprio del periodo dei diritti dello sviluppo in una crescente diffusione di responsabilità di competenze di professionalità
Al fine di garantire sia la democrazia reale
Che la produttività complessiva del sistema nell'equilibrio costi-benefici queste sono le esigenze proprie del Periodo di questo periodo della recessione dell'occupazione decrescenti
Così possiamo rimettere in moto i meccanismi di accumulazione di produttività e di reale partecipazione per ricreare ad un tempo le condizioni del risanamento economico e quelle dello sviluppo
Della efficienza e della dignità del lavoro
I partiti della sinistra europea hanno già sperimentato quanto sia difficile gestire il superamento della recessione sulla base di una loro inadeguata cultura di governo
Formatasi precedentemente nei decenni dello sviluppo e dominata da esigenze di equa distribuzione oggi quando sembra che da distribuire vi siano solo i sacrifici
L'originalità di una rinnovata collaborazione tra democrazia cristiana laici e socialisti
Sta proprio nel saper affermare questa nuova cultura di governo dove però il rigore non sia sinonimo di destra e popolare sinonimo di populismo
Non è un'operazione di destra
Anche se rischia di esserlo o per deformazione altrui opere intrinseca debolezza nel sostanziale la di contenuti di sviluppo e di modifica reale dei meccanismi entrati in crisi
Il problema oggi è quindi di saper governare la uscita della crisi senza perdersi nelle aridità tecnocrati
Uscire dalla crisi con un progetto di sviluppo che vada nella direzione della giustizia e quindi nell'interesse generale del Paese mantenga ad un tempo le basi necessarie di consenso
La sfida quindi non può esser vinta senza consenso senza la diffusione e la maturazione di nuove sensibilità valori comportamenti senza giocare quindi in essa tutta la nostra storia la nostra forza popolare di partito democratico cristiana
Le scorciatoie quand'anche tentate tecnocratica centraliste sono state fuorvianti non hanno raggiunto l'obiettivo
L'operazione diventa sì di destra se sia incapace di nero parla in un movimento popolare in un nuovo patto sociale in cui la forza della cultura e della tecnica ne siano Sile punte avanzate
Ma no nelle sole sostenitrici
Se un arido pragmatismo economico facesse dimenticare queste esigenze di ampio respiro commetteremmo un errore gravissimo
Lo so siamo di fronte a problemi nuovi rispetto ai quali partiti sono un po'tutti impreparati
E non solo i partiti ma anche i sindacati le forze sociali
Non sono il Partito comunista ma anche la CGIL mostra ritardi sintomatici
Di una maggiore rigidità e di una minore maturazione culturale della base pagata con la rottura nella recente vertenza sul costo del lavoro
Dunque il rinnovamento della DC passa su questa linea
Tagliando il potere delle clientele dove ci sono e delle deformazioni correntizie riqualificando il processo di formazione delle volontà e quindi della militanza che è in crisi e del potere interno
Si delinea così il nuovo ruolo
Democratico Cristiano di un partito popolare riformista di ispirazione cristiana che guida l'uscita dalla crisi ed il risanamento del Paese per la via morale economica istituzionali
In questo terreno negli anni ottanta
La DC incontra una forte concorrenza civile e politica che nasce dall'area laica e socialista
Cresciuta leggendo urbanizzati ed auto diretti alleati spesso con quelli del capitale produttivo anche al Partito Comunista tentò negli anni settanta
L'insediamento su questi ceti emergenti ma si è fermato a metà del guado frenato dal bagaglio ideologico e dalla memoria storica
Oggi il Partito comunista in crisi di identità
Ma non per questo è fuori del gioco reale del Paese
Alla DC ai socialisti ai laici spetta a guidare il Paese in questa seconda ricostruzione come l'ha definita Demi
Ma c'è bisogno di tutti perché il compito è arduo e coinvolge le fondamenta della nazione
C'è bisogno della maggioranza compatta come dell'opposizione del sindacato come dagli imprenditori in uno sforzo comune ciascuno nel suo ruolo dialettico ma costruttivo
Se il Partito comunista si attarda nelle sue remora ideologica pre moderne
E sulla strada della revisione profonda certa è più difficile il nostro comune cammino
Ma proprio per questo è sempre attuale la ricerca costante di mantenere collegata alla forza popolare del Partito comunista alle responsabilità democratiche dal processo di crescita complessiva del paese
Quindi l'obiettivo della democrazia compiuta rimane l'obiettivo storico della Democrazia Cristiana cioè l'obiettivo del secondo Risorgimento italiani
Dove non riuscirà classe dirigente liberale agli uscita la Democrazia Cristiana
L'unità di popolo nello Stato democratico ma il disegno storico va compiuto l'unificazione reale cioè di tutti gli italiani la maturazione delle diverse ideologie nei valori democratici e di civiltà della Costituzione
Per questo amici siamo fieri dei nostri padri per questo ancora i nostri giovani caro Lucetti possono provare l'orgoglio di essere democratici cristiani
Se questa linea
è perfino utile
Su questa linea e persino utile Sir responsabilmente vissuta la competizione con il Partito Socialista Italia
Il quale privilegiando la sua anima riformista su quella massimalista aspira a sostituire la Democrazia Cristiana nella centralità di guida del Paese
Tutti sappiamo che l'alleanza band apartitica
Terra se lei fatti riuscirà a superare la sua intrinseca frammentazione e concorrenzialità tra partiti in una grande capacità decisionale di sintesi nella realizzazione del programma concordato
Lo sviluppo di questa linea coerente ed efficace altro il centro e dalla periferia
Potrebbe divaricare il partito socialista dal partito comunista
E quindi mettere in crisi le alleanze di sinistra in molte amministrazioni locali e regionali sempreché il Partito comunista non si collochi sia pure a suo modo
In posizione di collaborazione no rispetto al governo ma rispetto alla strategia di uscita dalla crisi fondata sulla responsabilità e sul recupero di produttività del sistema
Ecco che si staglia l'iniziativa democratica cristiana anche per le prossime elezioni amministrative nell'ottantacinque
Con il provvedimento di riordino delle autonomie locali in discussione al Senato la DC da Caserta Budget innestare o di la linea di responsabilità e di rilancio insieme dell'autonomie locali per fare anche a DS e delle protagoniste essenziali dell'azione complessiva dello stato dell'autonomia per il risanamento del Paese
E in fondo è qui anche la ripresa di credibilità della battaglia europeista della Democrazia Cristiana contro i contrattuali Smith contro le auto Artie siano esse della Thatcher o siano esse di Mitterrand
Purtroppo amici al congresso
Queste linee divaricano
è difficile
Affermare una sintesi
Fra ciò che
De Mita ha detto nella sua relazione e ciò che dialetticamente Scotti esasperando a contrapposti
A mio parere da questo congresso debbono uscire tre sfide
Che caratterizzi nel luogo il ruolo della Democrazia cristiana negli anni ottanta
Sono tre stile da costruire da servire da vincere
Da costruire con la gente da servire con gli atti concreti e coerenti del Governo
Da vincere nei risultati e quindi col consenso recuperato e largo degli italiani
La sfida per il rinnovamento della Democrazia Cristiana la sfida per il risanamento del Paese la sfida tecnologica per la nuova occupazione
Per il nostro rinnovamento è necessaria una vera e propria bonifica morale
Dobbiamo liberale gli elettori dallo choc ha prolungato dovuto al contenzioso morale che pesa sulla classe politica anche democratica cristiana
Come una sorta di impicci manco complessivo di male oscuro divoratore
Poi occorre un supplemento d'anima per un recupero di speranza d'identità cristiana per rifiorire con successo oltre la crisi dell'inverno per vincere quindi il Complesso del declino
Infine occorre ricostruire la nostra forza e quindi la nostra organizzazione su precisa Battaglia e proposte politiche
Eh no né viceversa Rita limitando l'impresa impossibile di ricostruire la militanza all'organizzazione sulla rigidità delle tessere senza anima di un partito senza idee e progetti su cui mobilitare la gente
Il risanamento del Paese
è questo il terreno su cui dobbiamo misurarci e su cui vanno aggredita con fatti coerenti non solo la drammatica emergenza economica ma anche le disfunzioni delle istituzioni e dall'apparato nel dello Stato sul fronte della governabilità della prevenzione della giustizia della lotta al crimine della gestione dei servizi e della spesa pubblica
Quindi riverificare l'intero sistema pubblico e privato
Pezzo per pezzo organo per organo alla luce dei criteri della responsabilità prima ed è l'efficienza poi significa ridare vigore anche al disegno costituzionale
Ricondurre la compatibilità l'esigenza di Rapelli decisioni della società industriale con quelle pure necessaria di pluralismo e di partecipazione proprie della società democratica
Efficienza quindi come equilibrio tra costi e benefici
Tra risorse bisogni ma anche responsabilità come imputazione singola e collegiale degli atti di cui si risponde davanti ai cittadini sono tutti i principi di profonda moralità
è in fondo quella famosa coscienza dei doveri senza la cui affermazione la stessa stagione dei diritti e delle libertà come diceva Moro diventerà infine e da ultimo amici e concludo la sfida tecnologica per la nuova occupazione non è solo sfida di efficienza non è solo sfida di qualità è anche una scelta strategica una chiave di soluzione per risolvere la crisi altrimenti irrisolvibile
Specie nei confini angusti di una sistemazione con l'unità europea che non progredisce la crisi dell'agricoltura la crisi dell'industria la crisi del terziario la crisi dell'occupazione insomma
è uno spostamento di risorse dai consumi che vanno limitati agli investimenti culturali scientifici tecnologici per ricapitalizzare il sistema produttivo
E quello pensionistico quale polizza di tenuta per i decenni futuri è sfida tecnologica e comunitaria ad un tempo abbiamo detto
Ecco Newman da questa sfida con i nostri valori antichi
Con quelli dei mille mondi vitali delle piccole e delle medie imprese delle città e degli atenei che si rimette in moto amici lo sviluppo si creano posti di lavoro qualificati si evince la disoccupazione giovanile si ridà orizzonte speranza alla società
Sta già quella del Sud
Vi vorrei leggere l'elenco delle persone iscritte a parlare per
Domani mattina cominciamo alle otto
Buona Alberti bui anni Martinelli quali gli inviti Tunisia dei Giuseppe Cristofori Benzoni io Jervolino Sartori Formigoni
Martinazzoli Zichichi Andreatta giornate a tempo
Gava Mastella Bodrato Carollo diritto ha consegnato il testo anche
Il dottor splendori dell'Ufficio sanità del partito dottor Pancheri cioè
Bonalumi se n'è andato quali limiti
Eh sì
Sì sì
Va bene
Poi l'onorevole Antonio
Il rispetto per chi è presente ancora in questo momento impone moralmente il dovere di esprimere comunque
Il nostro pensiero
Per contro il rispetto dalla correttezza procedurale
Potrebbe far chiedere lo alla presidenza la verifica del numero legale
Io scelgo comunque perché altre persone più significativamente rappresentative nel partito di me lo hanno fatto scelgo anch'io di rispettare coloro che sono rimasti per esprimere alcune considerazioni
Io sono un delegato lombardo alla prima esperienza congressuale
E sento dentro di me tutto il peso della responsabilità di spendere in modo degno i voti anche se pochi che un certo numero di iscritti mi hanno affidato dopo una faticosa ma esaltante esperienza nel dibattito precongressuale
Consumata all'insegna di una democrazia cristiana che cresca dal basso contro i vertici e SMI e contro le combinate correntizie
A fatica mi sono ambientato in questo palazzo votato al rinnovamento in ogni suo particolare configurazione anche dal punto di vista estetico
Una prima contraddizione l'ho vissuta non appena ho varcato la soglia del sempre emotivo passaggio al metal detector allorquando giunto il mio turno all'Ufficio per l'assegnazione dell'alloggio
Mi sono sentito chiedere a quale appartenenza di Area occorrente facesse riferimento
Successivamente man mano che il Congresso prendeva corpo anch'io ho vissuto e sto vivendo
Momenti di entusiasmo e momenti di sincera riflessione critica soprattutto rapportata alla mia personale esperienza di democratico cristiano
Lavoratore in una grande fabbrica del gruppo aeronautico Agusta che proprio in questi giorni sta avviando una preoccupante il periodo di cassa integrazione
Con questi presupposti era inevitabile che l'intervento di Franco Marini esaltarsi insieme a quello di tanti altri anche il mio orgoglio di militante nel sindacato
Che ha trovato in questa sede lo sfogo naturale nel plauso alla CISL per il suo atteggiamento contingenti
Ma nella tarda serata di ieri
Un lucido obiettivo il sincero intervento dell'onorevole D'Onofrio
Mi ha aiutato a leggere le tematiche calorosamente enunciate da Marini con gli occhiali dall'opportune fredda razionalità dettata dalla necessità per il partito di non valutare i fatti sull'onda delle armi utili dall'emotività
Da democristiano concordo con D'Onofrio quando afferma che se è doveroso e giusto oggi plaudire alla CISL è altrettanto giusto affermare in pari tempo che ciò vuol dire sancire un'autonomia reciproca
Perché c'è stato e ci sarà sicuramente il momento in cui scelte di governo volute anche dalla Democrazia cristiana non troveranno consenso magari dal sindacato e dalla CISL
Per cui in questo congresso mi ritrovo spesso nel corso del dibattito
Nella necessità di fare il punto di andare a capo e magari a rileggere la pagina per capire bene quale dovrà essere quel modo degno di spendere quei voti di cui ho parlato all'inizio
Consentite amici però che anch'io tenti di portare un contributo al dibattito con alcune riflessioni che ho fatto tenendo conto di convinzioni personali si ma anche di quanto ho potuto ascoltare in questi giorni da questa tribuna
Se è vero che dal congresso uscirà ciò che vi entra così abbia dire recentemente il ministro Mino Martinazzoli
Ritengo che la tanta relazione del nostro segretario politico abbia fatto entrare in questo congresso forse troppo
Perché lo stomaco politico del nostro partito Possa digerirlo e assimilarlo dà la misura giusta
Per il suo accrescimento e per il suo sviluppo necessaria in una società che quotidianamente tende a sfuggire dalla celerità dei suoi mutamenti
La relazione del segretario è stata a mio parere apprezzabile e interessante da un verso perché attratta puntigliosamente di tutto un po'
Dall'altro appare invece sfuggenti e su alcuni temi anche poco propositiva
Perché forse volutamente purtroppo adattata ad un potenziale riconoscimento da parte di tutte le componenti ufficiali del partito che tanto rispettosamente
Ma un po'troppo paternalistica mente il senatore Fanfani presidente del congresso ha chiamato alla raccolta del vogliamoci bene
La controrelazione dall'onorevole Scotti la cui candidatura corredata dal suo progetto politico abilmente proposto questa mattina al congresso
Rimette sicuramente in discussione il carattere unanimi stinco dell'impostazione generalizzata si in tutto il lavoro precongressuale
Anche e per colpa del fatto che il concorrente di De Mita ha indugiato troppo privando propri militanti gli elettori che egli ha esaltato di un utilissimo occasione di confronto e di dibattito nelle sedi proprie della scelta dei delegati congressuali
Voglio comunque rendere grazie all'onorevole Scotti perché con il suo intervento qui in Congresso ha riaperto la porta di un respiro politico che la stampa e la televisione avevano ormai ermeticamente chiusi
Personalmente ritengo che la sinistra o meglio il progressismo non è il prodotto delle etichette o dei personalismi bensì dall'entusiasmo delle idee ed è la realistica concretezza nelle proposte
Se oggi il nostro partito preminentemente
Si trova davanti il problema di far ricrescere il partito sul terreno difficile perché in continua evoluzione dalla Società italiana per avere frutti utili al suo sviluppo
Non possiamo dimenticare o far finta che oggi più di ieri la democrazia cristiana non può più identificarsi nello Stato e nella società bensì deve attrezzarsi di quegli strumenti che in concorrenza con altri dovranno confrontarsi sui problemi dello Stato e sui problemi della società
Via una parte nella relazione di De Mita quella rivolta ai problemi interni del partito che vorrei ripensare in una riflessione a voce alta
Perché a mio parere proprio il partito si è fatto di persone prima che di tessere dovrà essere il cuore propulsore di analisi e di risposte ai problemi che la quotidianità pone all'uomo nella sua individualità e alla comunità nel suo faticoso ma inevitabile convivere con i problemi comuni
Vi è una diffusa crei coscienza critica che si sta sviluppando alla base e che attende l'occasione gli strumenti anche statutari
Per crescere dal basso in modo diverso da quello verificato anche in occasione di questo nostro sedicesimo congresso
Basta pensare seriamente a quale titolo e in nome e per conto di quali scritti tanti di noi delegati sono qui in Congresso con la grave responsabilità di decidere cose importanti per tutto il partito con la coscienza di essere il prodotto di aggregazioni lottizzate ai tavolini provinciali e regionali
Piuttosto che essere l'espressione del pensiero
E delle dibattito e delle decisioni avvenute tra gli iscritti
In questo momento particolare per il partito tutti noi dovremmo sentire il bisogno impellente di capire in profondità
Che l'iscritto prima di essere identificato nel numero di una tessera deve essere accolto come persona e che in quanto tale a una intelligenza una libertà una personalità e una moralità che vanno assolutamente rispettate
Dunque si identifichi amori scritto quale soggetto fondamentale della struttura a maggior ragione dobbiamo attribuire alla sezione il ruolo di ambito primario dentro il quale si amplia le informazioni si aggiorna la cultura si eleggono in autonomia in democrazia i delegati alla rappresentanza del partito nei diversi organi a tutti i livelli sia della struttura interna quanto in quelli della società civile
Troppo spesso tanti amici in virtù di un metodo negativo nella gestione del partito consolidato sia ormai da tempo hanno avuto ed hanno tuttora la pretesa di proporre sulla carta
Documenti politico-programmatici risolutori di tutti i problemi ma che di fatto risultano sterili affretti pieni di frasi fatte di concetti scritti per forza
Di enunciazioni di impegni che molto spesso non sanno resistere alla quotidianità di problemi e si dissolvono talora con facilità
Perché nati nell'assenza di una credibile riproposizioni ideale in grado di giustificare un progetto di società
Ciò che conta in sintesi non è l'analisi particolare del singolo problema
Ma la proposizione di un progetto per l'uomo nella società e di un criterio di valutazione dei singoli problemi che sia di traccia sintonizzando e per tutti che non vuol dire suonare tutti lo stesso strumento ma con strumenti diversi
Volte discriminati e contestati nelle strutture di fabbrica proprio in quanto democristiani
Penso ai disoccupati e cassintegrati che ogni giorno mentono per colpa di una tragica logica interpretativa di quello che dovrebbe essere strumento di Risanamento anziché occasione che di sperpero di risorse prodotte proprio anche dei lavoratori stessi
Penso ai giovani e a quanti altri non sono più disponibili a quella sorta di Cristiana sopraffazioni in atto ormai da troppo tempo ad opera di molti democristiani che a diversi livelli occupano posti di responsabilità e di potere nelle strutture del partito
I negativi risultati elettorali del ventisei giugno avrebbero meritato un rilancio di mobilitazione a tutti i livelli con determinazione e coraggio
Per valutarne insieme le cause vicine e lontane e per decidere insieme le iniziative più opportune
Dopo otto mesi siamo ancora qui alla ricerca di una risposta
A quella punizione data ci dall'elettorato e facciamo fatica a fare emergere il nostro progetto di società
Perché è piuttosto che scavare in profondità e graffiare le incrostazioni
Per individuarne i fondamentali lineamenti confrontandoci con serenità sulle reali differenze
Preferiamo gratificare nazi in nome di una unità che appare allo stato attuale la forza dalle impossibilità anziché il risultato delle convinzioni
Non dobbiamo scandalizzarci amici dalle differenze tra di noi proprio perché è un grande partito democratico popolare interclassista inevitabilmente raccoglie una somma di esperienze
Di testimonianze di bisogni e di interessi
Ed è qui che dovrà scattare la molla della mediazione interna o meglio del confronto serrato dentro la struttura
E solo dopo questo passaggio sarà possibile seriamente il discorso di unità sulle proposte doverose peraltro nel rispetto di coloro che in ultima analisi votano tutto il simbolo e non solo una parte di esso
Lo scandalo semmai sta nel mettere insieme solo gli interessi penalizzando i bisogni dimenticando le esperienze gli ideali della nostra ispirazione
Va recuperata la capacità di dibattito politico in tutte le sedi in cui i democratici cristiani hanno motivo di stare insieme
Soprattutto nelle nostre sezioni per dare gli scritti gli strumenti le informazioni e le linee in grado di aiutarli ad essere centri di opinione nel loro ambiti quotidiani
Per avere questa voglia bisogna compiere lo sforzo dovere di recuperare i nostri profonde riferimenti ideali che soli possono giustificare l'azione di tipo politico
Che sono lì sono l'elemento basilare unificante nelle proposte che dal partito partono verso la società
Inevitabile amici e vado verso la conclusione che senza riferimenti ideali si giunga la mancanza di un progetto globale
La cui definizione deve essere coerente con la caratteristica di partito popolare
Vi è dunque un dato fondamentale che soprattutto i dirigenti responsabili dovranno verificare da acquisire
La militanza politica perde significato laddove sia assente la democrazia partecipativa
Quando cioè le assemblee di sezione e di tutti gli altri organi statutari vengono convocate per la semplice ratifica di decisioni già prese
Di spartizioni già compiute di scelte subite imposte portate gli scritti già in fase di attuazione senza che le sedi istituzionali abbiano potuto non tanto decidere ma neppure discutere
Disattendere le istanze provenienti dagli scritti vuol dire imboccare la strada della perdita di legittimità nell'azione dirigenziale da parte dei responsabili
Il Congresso infine la sede in cui delegati possono ricercare decidere dinamiche interne completamente nuove e forme statutarie che penalizzino i facitori dalla pericolosa azione di svendita del partito in alcune realtà del paese
Che penalizzi l'immagine gli stregoni del rito sacrificale nel quale gli ideali progetti politici il ruolo storico la democrazia interna vengono donate gli dèi dalla sterile a volte interessata amministrazioni a questo proposito e data l'unanime volontà di rinnovamento
Espressa da questa tribune in questi giorni
Sarebbe opportuno che la presidenza proponga al Congresso la costituzione di una commissione di lavoro con il compito specifico di raccogliere le diverse indicazioni emerse dal dibattito al fine di offrire al Congresso stesso almeno nel corso dell'ultimo giorno dei lavori
L'opportunità di sancire con un voto vincolante per i futuri dirigenti quanto meno le linee fondamentali e i ponti fissi intorno i quali ed entro un tempo stabilito dal Congresso
Il Consiglio nazionale dovrà lavorare per giungere ad una ravvicinata approvazione di un nuovo testo
Questa è una proposta che formalizzo seduta stante la presidenza e che domani mi farò carico di presentare con un ordine del giorno grazie
Grazie
La parola all'onorevole Antonio si si prepari Egitto Marelli
Ricci
Mi sia consentito in un breve intervento esprimere ciò
Che ritengo si debba dire in una importante momento come quello attuale importante perché viene dopo il giugno ottantatré importante perché anticipa di qualche mese il giugno mille novecentottantaquattro
Ecco perché trovo intelligente e pieno di significato il simbolo dello Scudocrociato con la dell'Europa non solo per ciò che significa per l'anno in corso
Che è l'anno delle elezioni europee ma per il significato parallelo e qualificante che hanno per noi i contenuti ideologici della Democrazia cristiana e della scelta europea
Il partito cui ciascuno di noi ha dato la parte migliore o da della propria vita e dell'impegno politico e sociale si trova in una situazione difficile dopo l'imprevisto risultato elettorale del mille novecentottantatré risultato
Che è stato qui giudicato discusso criticato valutato in tutti i modi possibili tanto più difficile tale situazione se la poniamo dinanzi al raffronto che tra qualche mese verrà fatto con il risultato delle elezioni europee
Per valutare se la DC sia ancora in discesa o abbia prestato il suo cammino all'indietro di confronto con le elezioni europee non potrà comunque essere un teste valido anche se ci impegneremo al massimo perché vi è un precedente che non va sottovalutato e dimenticato delle contemporanee elezioni nazionali ed europee del mille novecentosettantanove
Quando fra le due prove elettorali pressoché contestuali perdemmo nelle secondi quasi tre punti
L'esame della situazione l'analisi ampia contenute nella relazione del segretario politico
Ci ha ricondotto ai grandi temi che riguardano il ruolo della DC nel Paese
Le sue motivazioni storiche la funzione del nostro grande partito nella società che si evolve e cambia la possibile sua capacità di essere ancor meglio il partito centrale dello schieramento politico italiano
Come sua vocazione come funzione affidatagli e riconosciuta lì dai cittadini e dagli elettori
Un congresso può e deve rappresentare il momento più importante della vita del partito nella misura in cui lo stesso viene celebrato con il convinto apporto di coloro che rappresentano la vera base del partito che deve avere la capacità di perpetrare i cittadini gli elettori l'opinione pubblica il mandato che il congresso si accinga ad affidare ai dirigenti che leggerà sarà soprattutto quello di avere la capacità di creare un rapporto più sostanziale meno formale fa i democratici cristiani i cittadini gli elettori e i dirigenti dei Democratici Cristiani
Perciò
I nuovi dirigenti dovranno saper gestire il partito riprendendo il discorso delle origini e confrontando la proposta politica di allora con la nostra linea di oggi
E nel contempo riuscire a dimostri riuscendo a dimostrare quanta parte di tale proposta sia stata oggi fatta propria anche da altre forze politiche nella misura in cui queste Aldo compreso quali siano o siano stati i punti oggetto della domanda politica dell'opinione pubblica
Riprendere con vigore il discorso sulle linee fondamentali significa ricordare i cittadini
Donde partirono a metà degli anni Quaranta le visioni e le proposte di una società che per grandi linee si costruisce nella libertà e democrazia nella giustizia sociale dell'avanzamento civile
In un parallelo sistema
Economico all'economia di mercato opportunamente delle regole regolato il tutto in un quadro internazionale che proiettato verso la pace nella sicurezza fosse compatibile con tali scelte
E fra queste anche la proposta europea idea giovane ed insieme democraticamente rivoluzionaria mi piace lo spirito dei giovani che qui dicono l'alternativa alla guerra e la politica e l'Europa è
Una risposta politica alle esigenze di questo nostro mondo convulso questa Europa
Che della visione politica dei democratici cristiani rappresenta il tentativo di una proiezione esterna fra popoli di comune civiltà che si impegnassero a costruire un'Europa che tali principi
Accogliesse e ne facesse la regola fondamentale della vita comune
Ecco cari amici meraviglioso parallelismo che io oggi trovo tra le nostre scelte l'Europa che molto opportunamente oggi viene ricordata nel simbolo del congresso
Dando a tutto ciò ripeto il significato di una concezione della vita basata sui principi da noi scelti per noi stessi da noi proposti per l'Italia e poi dai nostri grandi interpreti internazionali
Schumann Adenauer e De Gasperi offerti per una nuove migliore società europea che realizzi e consolidi la pace e torni ad avere rilevante ruolo civile culturale umano per tutto il resto del mondo
Io credo fermamente cari amici
Che il nostro partito debba impegnarsi
Ancora di più di quanto non abbia fatto fino ad oggi nella tematica europee
Io vi ho sempre creduto fermamente quando sembrava che potessimo dare un contributo più impegnato attraverso il Parlamento eletto a suffragio universale diretto non ho esitato a lasciare il governo alla Camera dei deputati per la scelta europea a tempo pieno
Questi anni di ulteriore esperienza hanno rafforzato in me tale convincimento l'attuale Parlamento europeo forte di forza politica è carente di poteri giuridici e politici a affrontato con entusiasmo e di Gorée la tematica fondamentale dell'Europa con esami e valutazioni critiche delle situazione attuale abbiamo individuato nella necessità di una modificazione dell'assetto istituzionale europeo una delle spese esigenze fondamentali per un più adeguato valido e meno lento corso dell'Europa
Troviamo anche qui i temi istituzionali di cui tanti in questa sede soprattutto il segretario politico hanno parlato con quasi prevalente riferimento ai problemi interni del paese ed un giusto riferimento a questi problemi
L'adeguamento delle istituzioni è sempre una necessità indilazionabile se si vuole consentire un cammino attrezzato con le strutture che i diversi momenti della storia richiedono
Sia che si tratti di enti sub nazionali esempio le riforme variamente richieste sia che si tratti del nostro Stato sia di sistemi sovranazionale ed internazionali per esempio quella che si richiede del per loro
Io qui vorrei dire
Qualcosa delle istituzioni europee che trovano nella DC il partito più convinto il più impegnato
Quando nel settantanove arrivammo al Parlamento europeo ci accorgemmo chiaramente della difficile situazione europea e della inadeguatezza delle istituzioni esistenti
Su tale
In tale direzione sono state prese tre ordini di iniziative prima
La reiezione del bilancio della Comunità europea nel dicembre settantanove atto di grande coraggio e pure di ingenuità procedurale perché non servì a modificare sostanzialmente il bilancio e diede luogo a ritardi
Servì però a dire chiaramente che noi non eravamo d'accordo su come andassero le cose europee
Seconda iniziativa la commissione politica
Del parlamento europeo attraverso un esame critico sull'attuazione dei trattati in vigore approvò alcune risoluzioni istituzionali che servissero a migliorare il sistema all'interno delle norme già in vigore e qualche passo in avanti si è fatto in materia
Terza e più importante iniziativa il progetto di Trattato l'Unione europea vi abbiamo lavorato per due anni e pochi giorni orsono ne è stato approvato il testo dopo una sofferta complessa e approfondita procedura
Esso rappresenta la principale proposta per l'evoluzione istituzionale europeo
Il Parlamento europeo ha ritenuto suo che suo compito fondamentale fosse quello propositivo interpretando la realtà venendo incontro alle aspettative dei cittadini iniziale momento di trent'anni fa
Momento delega Renzi e intergovernative delle preoccupazioni prudenti verso un cammino troppo nuovo è troppo importante per il nostro futuro si deve considerare superato attraverso la prova positiva di questi enti trent'anni l'Europa deve sganciarsi dagli egoismi nazionali e deve essere gestita da istituzioni democratiche proprie e non essere alla Mercedes i momenti di umore vario dei governi nazionali che non possono capire mai nei giusti ruoli
Col coprire mai nei giusti modi un ruolo sovranazionale
Questa la sostanza politica della proposta che passata al Parlamento europeo nei giorni scorsi con il cento per cento dei voti democratici cristiani
Tutti gli altri partiti sono rimasti ancora una volta dietro di noi e da alcuni fra cui i grandi partiti comunisti e i socialisti si sono frantumati sul piano generale europeo la bontà della nostra proposta politica di allora la ritroviamo nel fatto che l'Europa ha garantito la pace e da sei si è allargata nove poi a dieci domani sarà dodici ciò vuol dire che la prove le prove dell'esperienza
Hanno convinto anche altri Stati
Prima dubbiosi o contrari
Faccia oggi il congresso di tali proposte motivo di serio impegno per il nostro futuro ma il più importante e interessante risultato cari amici cari o segretario politico un risultato che ci esalta e ci inorgoglisce
E che quei partiti e fra questi gli altri grandi partiti italiani che nel mille novecentocinquantasette votarono contro ossia stenderlo sul Trattato di Roma
Oggi votano con slancio almeno quelli italiani la proposta di una seconda e più avanzata tappe europee
Quando ho ascoltato al Parlamento europeo il discorso positivo di Berlinguer nel rilancio sul rilancio europeo la mente andava al discorso e dal voto dei comunisti nel mille novecentocinquantasette quando alla Camera dei deputati italiani respinti italiana respingevano con vigore trovando qualche eco anche nei socialisti la proposta comunitaria
Quanti altri
Tanti punti vi sarebbero quanti altrettanti punti vi sarebbero da ricordare sui tardivi pentimenti o le marce a ritroso fatte ad altri partiti
Sulla posizione di partenza dinanzi a proposte di grande fondamentale respiro politico corrispondenti alla nostra tradizione della nostra cioè di civiltà ecco cari amici
Ecco onorevole de Mita un suggerimento utile che trova riscontro in un esame critico di quanto è accaduto in questi anni spesso sopravanzando ci mentre noi ci attardava amo nella lotta interna per correnti opera altri sistemi deteriori
Ritroviamo le idee di base avvertiamo le di più l'orgoglio e l'importanza e rilanciamo le con coraggio e convinzione
Delle dita le vicende europee ne troviamo un valido esempio e lo faccia un partito aperto pulito responsabile capace di essere quello che fu con Sturzo con De Gasperi ecco Moro
Ma segnato il teste rinuncia a parlare tonnarelli c'è
Subito dopo senatore Cavaliere cioè
Signor presidente e amici grazie
Prima di aprire questo mio ente intervento volevo portare il saluto della la Regione Friuli Venezia Giulia a questa immensa platea
In particolare
In particolare la provincia dico dalla Provincia di Gorizia che anzi approfitto il momento per venirla a visitare che troverete molta più accoglienza di quanto trovato io qui a Roma e i nostri amici delegati che non sono nominati
Signor presidente Amici l'appuntamento congressuale e sempre per qualsiasi il partito una tappa importante pertanto anche per la DC è importante questo appuntamento
Penso che dopo la relazione del nostro segretario e la relazione di Scotti
Sia fuori discussione almeno per quanto riguarda la stragrande maggioranza il l'appoggio che andrà al segretario De Mita anche e sottolineo anche se a mio avviso alcuni temi dovranno e potranno essere sviluppati nelle sede sezionali e periferiche del nostro partito
Dobbiamo dare atto al nostro partito che ultimamente ha avuto la capacità di definire quell'immagine della democrazia cristiana all'esterno e soprattutto all'interno
Di un partito non più capace soltanto di mediare tutte le situazioni e tutti i problemi fino alla nausea
Ma quello di averci fatto toccare con mano che noi democristiani e che la DC soprattutto non è più una il quadro politico della vita italiana il solo perno che nel bene e nel male ha contribuito alla stabilità democratica del nostro Paese ma che la DC essendo una sola componente del Governo e non il partito del Governo
Può e deve essere libero da vincoli e da costrizioni subalterna
Libero quindi di dissentire
Libero quindi di di sentire sulla sull'operato dell'esecutivo
E questo secondo me permettete mi è una delle dimostrazioni più limpide di quanta democrazia e rispetto per le altre forze politiche noi democristiani abbiamo
Ho sentito dagli interventi che dal sedicesimo congresso al congresso nazionale uscirà una determinazione e cioè il pentapartito rafforzato
Ne sono convinto e sono anche d'accordo
Tutto ciò però necessità da parte nostra un'attenzione continua proprio perché i nostri alleati di governo molte volte negli ultimi tempi hanno dimostrato che le ha rispetto che noi democristiani abbiamo verso di loro non è pienamente corrisposto
Infatti non riesco a seguire illustri esponenti del Partito socialista quali l'onorevole Martelli e l'onorevole Formica quando parlano di ricercare le condizioni come prospettiva futura a medio termine di un'alternativa alla Democrazia Cristiana
Pretendendo di occupare con non so bene quale tipo di investitura tutti gli spazi e di coperti dal nostro partito in questi anni
Dimenticando molto ingenuamente a mio avviso che cosa ha rappresentato che cosa rappresentiamo noi democristiani per il Paese
Non riesco a seguire nemmeno quando i nostri da sempre e sottolineo da sempre amici repubblicani parlano della nostra presenza della scena politica come a un già l'ha ripetuto incidente storico atto ad un sollecito cambiamento
C'è questa continua ricerca di svilire di sminuire il nostro partito
Partito capace come nessuno secondo me di rinnovarsi e di credere nella libertà e nella siamo al gol salvaguardia della persona partito capace e non per strumentalizzazione di combattere una società più giusta e più è capaci come non mai di sfoderare gli ideali che sono all'essere proprio della libertà e della giustizia quelli ideali in nome dei quali abbiamo perso il nostro amato Moro bassi lei
Mattarella e tutti gli altri uomini che per la libertà e per il progresso del proprio Paese hanno dato l'unica cosa che ora nessun'altro potrà loro dare la vita
Ed è per questo che il loro sacrificio non deve essere vanno
Dobbiamo meditare profondamente sul nostro ruolo di democristiani dobbiamo riapre o per riappropriarci della nostra primogenitura dove il sociale la giustizia la parità dei diritti il rispetto della vita
La salvaguardia dei più deboli erano e saranno ancora il nostro credo
è vero a questi barbari questi barbari sottolineo ci hanno colpito al cuore e con noi le loro famiglie ma hanno fatto male i loro calcoli se con questi gesta hanno pensato di poterci liquidare o intimorire
Perché noi sapremo ed avremo il coraggio e perché no anche la rabbia di continuare a dare avanti perché convinti come non mai che solo nella libertà il Paese può crescere in pace
Pertanto il rapporto con gli altri partiti deve essere di rispetto di parità reciproca in tutti i campi e in tutti i sensi perché noi democristiani siamo capace di ricevere anche uno schiaffo
E lo possiamo anche capire se chi ce lo dai un amico ma essere continuamente schiaffeggiato e preso a schiaffi allora non lo possiamo permettere perché vuol dire che chi ce li dà non è più un amico ma soltanto un avversario
Le regole del gioco non devono essere esclusivamente a nostro carico chiarezza pertanto sulle giunte locali dove troppo spesso siamo oggetto di discriminanti di Pia nel eviti penalizzazioni
C'è un diritto dovere alla parità dignità di ognuno ma è altrettanto un diritto dovere avere l'umiltà di riconoscere il peso politico che ogni forza in funzione di libere scelte
E qui la Democrazia Cristiana sin dal primo centro sinistra proprio consapevole perché consapevole del mutare dei nostri tempi ha costantemente incalzato quella forza politica
Così forte nel nostro Paese quale il Partito Comunista a diventare un partito europeista convinto
Proprio perché questo partito deve diventare un partito interclassista che non deve più ancorarsi a cui schemi Marx marxisti impregnati di lotta ideologica di massa
Danni e non per strumentalizzazioni Amici miei ci stiamo operando per contribuire a democratizzare completamente attraverso questo stimolo del riformismo il Partito comunista
Un modo anche questo di per dimostrare la vera natura democratica del nostro partito l'intendimento serio e costruttivo di affermare con i fatti la reale volontà di un moglie di un miglioramento effettivo della nostra società
Da tempo infatti siamo convinti
E la democrazia in Italia sarà veramente completa solo quando riusciremo a raggiungere lo stato di democrazia compiuta
Cioè quell'alternanza di forze popolari diverse ideologicamente ma tutte rispettosa e garanti delle regole democratiche
Certamente questo è un discorso lungo faticoso è anche molto pericoloso ma noi proprio perché forza di maggioranza relativa
Abbiamo il dovere e il diritto di tentare questa strada
Abbiamo certamente anche delle colpe e penso che nessuno di noi voglia disconoscerla
Quanti
Una parte di noi amici e non ci accusano di avere trascurato qui fondamentali valori che hanno fatto proprio l'essere democristiani questo amici miei ci deve fare riflettere profondamente questa crisi di valori che addirittura palpabile tra il nostro partito e la gente questa vergognosa identificazione della DC come partito di potere di mafia
Deve essere a tutti i costi eliminato con i fatti con l'esempio con l'esempio limpido che solo l'onestà può dare cominciando innanzitutto a fare politica di servizio iniziando a osservare a capire che il far politica con onestà e dirittura morale è uno dei più eclatanti servizi perché con essa abbiamo la possibilità di fornire giustizia e qualità di vita
Il mettere in pratica i valori anzidetti non è conservatorismo sterile ma è un'espressione di grande volontà e di intelligenza politica che la democrazia cristiana moltissime volte ha dimostrato di avere dobbiamo dunque essere capaci interprete di un modello di società così mutevole così eterogeneo dobbiamo avere il coraggio politico di far conoscere sente un femminismo i ma con ponderatezza razionalità
Il fine di vita sociale che noi come partito intendiamo portare avanti
La DC
Pertanto più volte detto come partito in te interclassista laico ma principale oserei dire unico garante dei valori intrinseche i cristiani non tacciate mila presuntuoso ma tale primogenitura forse ci appartiene di Vieri di diritto
Perché l'abbiamo difesa bene o male in questi trent'anni e più di storia democratica del nostro Paese l'abbiamo difesa
E nel momento in cui abbiamo lasciata gestire ad altri questo problema ne vediamo i risultati
La difesa della libertà e della giustizia e l'impegno per la pace dei popoli l'apertura delle frontiere la difesa della vita umana come dicevo prima e dei più deboli il richiamo alla responsabilità personale questi temi che hanno fatto grande la democrazia cristiana
Grande di democrazia e di libertà
La DC dunque abbiamo detto un partito di ideali ma in ugual modo un partito di impegno di proposta impegno per la pace impegno per il disarmo
Per un mondo non più terrorizzato o ancora peggio abituato al terrore impegno a indirizzare i nostri sforzi politici economici e sociali anche per alleviare i Paesi più poveri
Dove per fame o per malattia e per povertà e per la non libertà si continua disperatamente a morire come se niente fosse e dove i crimini e le malversazioni contro le persone convivono quotidianamente
Anche questo dobbiamo portare dobbiamo dire a questo congresso pace per tutti per avere più sicurezza
Perché questo tema è uno dei più Fandango fondamentali cardini di giustizia del vivere sociale
Se non ne saremo capaci o se o se sarà la solita routine di parole dovute oltre ad aver perso tutti qualcosa di noi stessi potremo veramente vergogna c'è
Per quanto riguarda poi la DC come partito
Nel mondo del lavoro vorrei fare solamente un accenno avevo preparato qualche cosa ma certi spunti di quel da questo congresso mi hanno fatto
Fare delle valutazioni diverse sappiamo tutti di questo cancro chiamato disoccupazione di questo di queste persone di questi operai di questa gente la più eterogenea chiede che chiede al Paese alle forze politiche non ve non elemosina ma chiede un sacrosanto diritto sancito dalla Costituzione
E noi democrazia cristiana come partito di popolo e di maggioranza relativa dobbiamo dare delle risposte
Però non riesco a capire
Qui mi dispiace che gli onorevoli le persone che possono contare
Non siano al tavolo e questo e anche una forma di mancato rinnovamento di continuamente di mancato rinnovamento da parte del dal partito della Democrazia Cristiana peccato che non ci sia l'onorevole De Mita perché avrei avuto il piacere di dire che anche questa volta in questo congresso
Ha mancato
Una tappa di rinnovamento perché penso che la prima regola di civiltà sia il fatto di ascoltare di essere ascoltati e non di venire qui a parlare di belle parole e poi andarsene via come se niente fosse
Volevo dire che per quanto riguarda il mondo del lavoro la DCA è e parte importantissima di questo di questo fattore però volevo chiedere ai responsabili economici i dicasteri
Alcune precisazioni che comunque sviluppo un attimino qui
Abbiamo pensato alla nuova manovra fiscale
Io per motivi di lavoro sono costretto ad adoperare i numeri come qualcuno ad opera qualcos'altro quotidianamente
Abbiamo mai pensato signori miei alle nuove aliquote IRPEF che sono state accettate anche dalla Democrazia cristiana e vi faccio solo un esempio molto pratico
Abbiamo dei pensionati che la maggioranza di questi pensionati non riescono a prendere undici milioni all'anno di pensione
Sto pensando alle pensioni minime alle tensioni sociali
Bene questo accorpamento di aliquote IRPEF ha portato a una ritenuta secca del diciotto per cento fino a una quota di undici milioni per non parlare poi del ventisette per cento fino a una quota di diciotto milioni
Questo non è questo non è venire incontro secondo me alle istanze della povera gente e della gente meno abbienti
Abbiamo parlato poi
Di assegni familiari qui non sto mettendo in discussione il discorso che non sia giusto che dopo una certa fascia di reddito
Possano venire tolti gli assegni familiari ma è il principio che è stato violato il principio degli assegni familiari il principio della famiglia dove viene tolto un sacrosanto diritto degli assegni familiari se è vero come è vero
Che la contingenza e uguale per tutti perché dal più piccolo al più umile quando si va a fare la spesa
Il costo è uguale allora non mi spiego perché i figli non siano uguali
Queste sono le domande e le risposte che la povera gente che la che i nostri iscritti ci chiedono come come la DC può permettere che si è che si è Benetton in nome di che cosa può permettere che si effettuano queste cose
Per non parlare poi ho sentito una delegata per quanto riguarda il discorso dei contributi di contributi dalla scuola io sono dentro in un in un meccanismo dove dove i contributi alla scuola privata alla scuola materna privata vengono quotidianamente o a Bilancio annualmente negati proprio perché in nome di quella politica di sinistra dove tutto ciò che è privato tutto ciò è dannoso ecco la DC dove deve chiedersi anche cosa deve fare e come può rispondere a questi problemi
E per finire un ultimo rapporto della democrazia cristiana con il giovane con gli anziani
La crisi politica e ideologica che tutti i partiti soffrono Nico nei confronti dei giovani è risaputo ed evidente
Abbiamo sentito anche prima
Il delegato del movimento giovanile le difficoltà che abbiamo nel penetrare nel loro mondo e cercare di avvicinarli e altrettanto risaputo però mi sono chiesto una cosa
E ci siamo chiesti in molti di noi perché la Democrazia cristiana sui temi fondamentali della società quali la pancia l'uguaglianza parla lo stesso linguaggio di questi giovani
Ma perché allora dicevo riscontriamo questa scostante sa da parte loro questa diffidenza nei confronti dei partiti e soprattutto del partito della Democrazia Cristiana
Qui non si tratta di dar loro ragione di dare ragione ai giovani solamente vere dei calcoli esclusivamente commerciali dove appunto il cliente ha sempre ragione no no amici miei non è questo il problema non è cioè il volere a ricercare il loro consenso a tutti i costi
Il cui il dato di fondo è la non capacità in questo caso del partito della Democrazia Cristiana di spiegare con i fatti
Che essi non sono uno strumento usato per fini di potere ma sono il mezzo indispensabile per continuare a portare avanti i problemi di questa società in continua trasformazione
Qui il partito deve attrezzarsi organizzativamente affinché questo appello
E affinché l'appello che rivolge venga poi messa in pratica per troppe volte a mio parere tutti i partiti chi più chi meno hanno abusato della loro fiducia e dell'impegno che dal loro mondo veniva ed ecco allora i risultati il quasi totale disimpegno del mondo giovanile in campo politico
Anche qui con il nostro costante impegno ecco il nostro costante amore nei loro confronti dobbiamo dimostrare di essere quel grande partito che siamo eppure nel rapporto con che il partito ha verso gli anziani deve essere contraddistinto e specifico e molto infatti è molto facile infatti usare mi si consenta questo termine per scopi non proprio sociali le categorie più deboli
Ma mi sembra e penso di non venire smentito che grazie a Dio il partito della Democrazia cristiana e che noi democristiani abbiamo sempre avuto molto rispetto e molta attenzione verso gli anziani anche se non abbiamo fatto nulla
Abbiamo operato costantemente senza platealità ed esibizionismo
Pur con le nostre carenze ma sempre attenti e sensibili secondo me con umiltà
Esistono è vero forme di malcontento e di protesta sfociate anche in avventure elettoralistiche ma se da una parte e questo ci deve far riflettere
Dall'altra a mio avviso dimostra che lo scarso successo avuto va interpretato che la maggioranza degli anziani del mondo degli anziani ancora fiducia nei partiti
Elementi essenziali per il cambiamento impegno quindi nostro deve essere quello di creare sempre più le condizioni che la terza età non sia più vessate non rispettata dimenticato scarsamente considerato troppo poco e poche volte prendiamo in prestito secondo me è la loro esperienza lasciandoli nella loro solitudine il rispetto e la dignità alloro dovuta non è una concessione ma un preciso obbligo morale sociale dovere quindi di fornire un futuro non umiliante misto regole obbligo morale e civile di considerarli ancora parte attiva del nostro sistema
Impegno a fornire un adeguato servizio di collettività giusto riconoscimento di una vita spesa per costruire ricchezza e benessere al nostro Paese
Troppe ingiustizie nei loro confronti vengono ancora secondo me democraticamente tra le virgolette perpetrati e ciò non è ammissibile per noi democristiani non esiste no cittadini di categoria o di casta inferiore siamo tutti uguali
Per concludere
Devo dire solamente una cosa una cosa a cui credo moltissimo
Che tanto più giusti ed onesti noi democristiani sapremo crescere tanto più grande e più giusto crescerà il nostro paese grazie
Grazie
Onorevole Presidente
Io la prego di raccogliere le mie scuse
Per averla per costringerla ad ascoltarmi anche se per meno di venti minuti mi auguro le mie scuse le rivolgo altresì alla stampa quella che è rimasta presente
Ai resocontisti di questo convegno
Ai funzionari del partito che sono ancora fermi qui in mezzo a noi al personale di vigilanza
Alle gentilissimi e hostess che hanno dato un senso di Grazia a questi nostri lavori mi scuso
Che ho dimenticato ma chi mi ascolta
E per ultimo le scuse ai miei fans
Perché
Probabilmente mi auguro mi ascolteranno per l'ultima volta alla Democrazia cristiana
Se parlo
E perché ho il dubbio che come altre volte e accaduto
Le macchine si possono inceppare e de l'intervento così come è accaduto in altri due convegni non è apparso sugli atti ufficiali del parti senza nessuna malignità
Perché ritengo che non ci sia personaggio
Che non abbia o abbia voluto non fare apparire gli atti
Ma sentendo parlare e perché desidero lasciare
Una mia chiara e non equivoca assunzione di responsabilità a questo importante congresso della Democrazia Cristiana
Perché nella mia vita direi nel mezzo della mia vita
Non ho saputo per insegnamento avuto di Randy alle assunzioni da assumere ed essere con tutto per essere contro tutti
E direi un comportamento
Che non vorrei dire mi ha distinto ma mi ha fatto aderire alla Democrazia cristiana quando avevo quindici anni trenta e più anni orsono
Pensando che fosse fino in fondo il partito capace non solo di registrare questi miei sentimenti ma di attuarli fino in fondo
Da questo congresso ma già in questo congresso
Si dovevano porre le premesse per una possibile ripresa della Democrazia Cristiana
Anche
Se
Doveva accordarsi il vischio
Di arrivare ha delle differenziazioni
Perché ritengo il momento difficile per la DC
In quanto questo nostro partito
Corre inesorabilmente purtroppo il rischio di un declino indefinibile
E se questo sforzo è stato compiuto lo si deve agli amici Marini e Scottish
E pur non appartenendo io
Al loro raggruppamenti
Sono arrivato con uno una mia lista di confronto per De Mita
Devo dare atto agli amici Marini e Scotti che rompendo una già decisa cristallizzazione
Sfidando la imposta tendenza al ristagno e dell'acquiescenza
Determinata da un accordo come sempre realizzato e la testimonianza degli accordi realizzata sulla testa di questi Telegatti
E che il congresso dopo le nove di sera si svolge nelle hall degli alberghi
Determinata da un accordo come sempre realizzato prima del dibattito congressuale quindi
Celebrato sulla testa degli stessi delegati
Hanno permesso a molti di noi di ritrovare
Attraverso l'intervento di Marini e Scotti
Di ritrovare entusiasmi ed interessi per rimanere ancora fermi in questa battaglia politica
Oggi
Certamente
Non è più di moda come lo Stato per il passato
Il tema che ci avvenisse per tanti congressi
Napoli Milano
Firenze
Centro sinistra sì centrosinistra no Partito comunista si Partito comunista no oggi questa classe dirigente che dirige questo partito che io definisco classe dirigente di potere
Ha superato questa situazione ha ispessito azioni
Le realtà periferiche hanno ampiamente superato anche questo interrogativo
E non sono poche le amministrazioni comunali che hanno trovato utile operare accordi ed è a realizzarli anche col Partito Comunista Italiano
Molto spesso sono stati coloro che con più violenza forse anche in questi nostri stessi congressi anzi in questi nostri stessi congresso gridavano
O facevano gridare dalle tu
Che venivano con i pullman allo scandalo scompiglia attualmente oggi ritengo che è il vero tema sarebbe quello di come ricostruire veramente
La democrazia cristiana
Non bastano più i richiami al passato mi ritengo molto inutili è strano che dobbiamo richiamarci astucci alle nostre ai nostri padri alle nostre radici per potere di scoprire o rilanciare la Democrazia Cristiana il italiani
E allora mi domando
Che cosa ci sono stati a fare cosa c'è a fare questa classe dirigente politica che non è in grado di trovare in se stessa la capacità per riscoprire e rilanciare la terza fase che era stata individuata da me
Non possiamo riproporre i concetti dossettiani e Dio li ritengo inutili del governo e partito o disquisire sulla stessa politica economica come fa
E le l'amico Andrea
Sulla necessità dell'effettivo rigore e dell'equità della spesa se poi dobbiamo riscontrare cari amici quanto avviene nelle amministrazioni periferiche
Manca una struttura di partito e mancando una struttura di partito in grado di affrontare dei dibattiti questi temi
Ma soprattutto mancando una struttura di partito capace di far gestire in periferia
Le linee e gli orientamenti delle politiche che a Roma qui in questa sede diciamo di voler attuare però in modo avulso da quella che è la realtà poi del partito in periferia
Ed ha più tempo che parliamo e forse anche troppo di un efficace azione di riforma e dimora il moralizzazione della vita pubblica e di rinnovamento del partito
Ci sono scritti i libri e si sono riempite pagine di giornale
Ma quanto di quello che è stato detto è stato possibile poi realmente concretizzare
Io a me stesso dicevo che tre cose ci sono realizzati in questo convegno prima si è ristretto
Lo spazio concesso ai concesso agli ossa alla alla agli elettori alla gente ai cittadini ma questo era pur necessario in questo congresso che partiva già un animistiche a mente non c'era necessità
Di allargare nella concessione delle tessere d'ingresso per Flapper Farrah applaudire dissentire
La folla che veniva non per convinzione ma spesso perché toglie proiettata
Nei palchi nelle logge di questo convegno Loggia in verità
Cara Presidente e io ben conosco
Perché a Milano
Avendo ad alta voce sollecitato dal loggione del Palazzo dello Sport
La richiesta di rinnovamento del partito rischia non solo dalla folla picchia trizio dei picchiatori ma da qualche lei lo ricorderà ma da qualche deputato picchiatore che oggi siede dietro le mie spalle tende si tentò Visca lamentarmi
Dai Oggioni di quel palazzo del congresso di Mila io chiedevo allora rinnovamento per la democrazia ed oggi De Mita mi vince del rinnovamento Lomu
E Dio dovrei votare De Mita del di rinnovamento lo vuole con i picchiatori dell'epoca
Con coloro che per gridare io rinnovamento venivo scaraventato fuori dalla platea dal Palazzo dello sport di Milano e allora sta a significare che io non ho capito niente io
Oppure quelli che è più grave perché mi addolora per aver vissuto la mia vita vicino a Pastore vicino alla pineta
Vicino dopo dona che attende quel tre mi addolora oggi nell'aria Zac vicino a Moro e vicino a Zaccagnini
è che la sinistra in questo congresso
Diciamocelo con molta verità è sparito
E a farcela ritrovare è stato solo un personaggio un uomo un grande uomo il vero leader il vero segretario del partito la Democrazia Cristiana Benigno Gentilini era Zaccagnini che la bolla ieri portava il suo assoluto perché riconosceva insacca gli l'uomo che aveva saputo frenare il crollo del partito della Democrazia Cristiana riconosceva il solo insacca di l'amore la pelle la capacità
Il sacrificio
Riconosceva l'animo della Democrazia Cristiana
Solo in Saccani che ha saputo svegliare il noi quei sentimenti che da ragazzo
Ci hanno visto aderire e dopo partecipare attivamente anche se in modo persecutorio come dire un po'per essere la sinistra in quella mia Calabria lontana terra di Calabria dove ieri al novantanove per cento era d'oro e oggi al novantanove per cento anzi al cento per cento dell'aviazione ma non nel G normalmente
Nel cambiamento del vestito perché la musica presidente è rimasta la stessa
Qua è rimasto musica e musicanti gli stessi e da più tempo
Rende che parliamo di questa moralizzazione io mi domando se non sia necessario per rilanciare la democrazia cristiana
Ripartire facendo un'analisi che prima di toccare i problemi della moralizzazione pubblica sì alla forza di toccare se stessa di toccare noi spesso questa moralizzazione interno del partito
Io non sono tra coloro che ritengono che in questo congresso sia necessario è fondamentale dimostrare per Arata per necessità per emergenza
Una realizzata unità no non ritengo debba essere così ritengo che ancora queste la vecchia DC quella di fare apparire all'esterno le corse invece che all'interno in realtà muovano ingrandiscono ma c'erano
Presente l'anno dopo alla alla furbizia ormai della lettore non più con occhi chiusi questo partito sempre più sempre più polemico nella in se stesso
E da più tempo
E il rinnovamento comporterà certamente il superamento di molti ostacoli
Ostacoli che forse De Mita
Non è ben chiari oggi perché forse ritiene e questa unanimità che ha tentato di trovare attorno a sé sia un'unanimità che gli possa permettere una gestione diversi piccante del partito ma sono stati molti a ricordarli che questa unità è un'unità che lo controlla piccoli ieri è stato molto duro nel
Dirgli che le cose vanno fatte ma assi
Comporterà quindi il superamento di ostacoli specie in quelle frange che esistono in questa democrazia cristiana
In quelle frange che per poter proseguire sono molte ampia ancora in questa democrazia cristiana altro che Rinnovamento
Che per poter proseguire nella gestione dell'esistente sono pronti ormai ad invocare su tutto e su tutti l'intervento degli organi disciplinari se non gli stessi organi dei probiviri per fare così scempio dei fellonia
E se questo accade un po'ovunque cronaca di questi giorni di alcuni fatti presidente accaduto in due giorni non lontani dalle medie
Immaginate un po'immaginiamo quello che può succedere poi nell'ambito degli organismi dirigenti della DC peritoneale calabrese di specie
Dove chi lotta per il rinnovamento
Spesso e spesso per lottare per il rinnovamento c'è costretti a trarre conseguenze morali e politiche che ogni uomo d'onore ed ogni e parlamentare ogni consigliere regionale sensibile al lo spirito al di là della lettera dall'articolo sosta di casette dalla Costituzione
Non può fare a meno di trarre è classificato con ricerche danteschi alla maniera degli stalinisti di cui scriveva SOSE dischi in primo cerchio chi vuole allora veramente il rinnovamento
Diciamocelo francamente cari amici basterebbe guardare quali e quante solidarietà sono state espresse a manico Azzaro
Per una forte e decisa denunzia che ha fatto ma tanti altri amici che come lui in periferia stanno svolgendo un compito una battaglia per il rinnovamento periferia diventa in queste cose pretende chi vuole veramente il Di Nola mento non lo ha parola ma trasportato dalle parole di questo congresso alle realtà periferiche di questo vuole in periferia diventa un eretico un sovversivo
Un rivoluzionario un equivoco quando poi non si giunge a definirlo un infiltrato di società segrete col compito di destabilizzare il partito
Sono avvenimenti questi presidente che accadono sin periferia ma per le per le loro implicanze certamente di più vasto respiro non possono essere sconosciuto in periferia c'è chi lotta per il rinnovamento ma quali gli aiuti avuto dalla segreteria De Mita
A quali lettere De Mita ha risposto quando si è chiesto l'intervento della segreteria
Bene De Mita doveva farsi carico di chi aveva più voti DT rappresentava più tessere e non di chi esprimeva più idee in periferia
Bene chi ha lottato per il rinnovamento c'è in periferia il tentativo di caccia alle streghe
Del sistema deteriore strumentale volto a demonizzare chi non si adegua ad un sistema di corruzione
è stato fortemente denunciato in un processo ormai noto a Catanzaro dallo scandalo Cassiodoro in cui gli imputati furono definiti ladri di potere
Ebbene perché in queste nostre richieste De Mita non è intervenuto
Bene o dobbiamo oggi si manda ai probiviri quando queste denunce lui facciamo ormai non possiamo più intervenire sulla realtà regionale perché provochiamo l'intervento dalla magistratura
A fare l'intervento per il noto scandalo di Cassiodoro è stato il sottoscritto
è il giorno dopo la magistratura intervenendo affatto undici arresti tra cui il vice segretario regionale amministrativo il segretario provinciale amministrativo del partito
Sì il vice sindaco democratico cristiano l'assessore all'Urbanistica democratico cristiano ben undici Democratici Cristiani abbiamo chiesto al partito l'intervento
Un altro mio intervento in Consiglio regionale
Che chiedeva una
Una specifica un uno specifico intervento sulla formazione professionale ha prodotto l'intervento alla magistratura trova il centottantasei persone sono andato in galera solo a Reggio Calabria e si attendono altrettanto tra Catanzaro e Reggio Calabria è il partito all'interno e Dio vengo mandato ai problemi perché giorni orsono ho chiesto in consiglio regionale perché venisse fornita il Dandi conto della spesa dell'agricoltura dei fondi della c'è che indubbiamente nascondono altre situazioni dell'ex ebbene non è possibile più rimanere in un partito The Punisher gli uomini onesti è favorisce invece un certo tipo di attività certamente
Certamente perseguibile ai piedi e dalla legge
Bene in un Paese di grande civiltà giuridica come presumo essere il nostro non è consentito a nessuno introdurre un attimo spera di epurazione di persecuzione specie quando ciò avviene sollecitato da qualche esponente democratico cristiano
Che vuol fare il il componente della direzione e sta vendendo i suoi voti per potere realizzare due componenti di comitato altro per Rinnovamento sta vendendo i suoi cento mila voti di un congresso presidente non fatto
Di un congresso non patto nessuna assemblea è stata tenuta ho dovuto ricorrere gli ultimi due giorni alla magistratura perché centottantasei centotrentasei assemblee su duecento dodici sezioni non venissero convocate l'ultimo giorno quando il regolamento prevedeva il dieci per cento nei giorni del convegno ho dovuto chiedere l'intervento della Procura ed il procuratore ha convocato le
Sia mette nelle segretario provinciale
A rinviato aggiornato abbiamo rinviato il congresso ma le assemblee così come era prevedibile non si son fatti
Per cui veniamo qua non delegati dal ah veniamo qua con un imbroglio congressuale per il quale avevamo chiesto per venisse annullato totalmente il congresso e invece su questo imbroglio c'è chi tenta la scalata alla alla alla direzione del partito
Avendo centoventi mila o cento trenta mila voti per un pacchetto di tessere vendute qualche bidone
E che l'aria Zac
Dà spazio a certi personaggi
Quindi da qualche esponente dicevo democristiano che dovrebbe sapere esseri un suo partito
La Democrazia Cristiana un partito dalla tradizione liberaldemocratica di vocazione pluralista ed attento a valori alla struttura dell'Occidente libero
Ma purtroppo
A certe
A certi errori si incorre spesso
Io sentivo stasera le riflessioni dell'amico Lusetti delegato giovani
Quando tentò di mettere assieme tutto
Brigatismo società segrete P due e massoneria
Mi convinco mi convinco purtroppo e dopo due anni dall'esplosione del caso P due il problema non so per quali motivi ed il partito questo dovrebbe chiarire ecco dove alla presidente di quella commissione io vado Mona dare tanto la mia solidarietà ma sollecitarla definire
Quelle quei problemi perché dopo due anni dall'esplosione del caso più due il problema conserva purtroppo la sua attualità
Ed ecco perché ritengo non si possa non sollecitare all'accertamento dei fatti precisi per evitare che vengono coinvolti tanti cittadini in un indiscriminato sospetti io voglio augurarmi che la commissione d'inchiesta parlamentare con serenità
E quando si parla di alcune cose elegge gente Iceman Dry a Roma parlerà di queste cose ti fischieranno come la Massoneria
Vogliamo curarne che la commissione d'inchiesta parlamentare con serenità il vigile cura dell'interesse pubblico
Porky definitivamente il lume sul fenomeno sulla sua natura e sulle sue dimensioni
Senza impantanarsi nel mille rivuole tutti i più vari interessi tendono a deviare dalla grande propri queste mie perplessità di manifesto perché a causa di certi avvenimenti anche se periferici ma abbiamo visto l'intervento del delegato giovanile
Rimangono metodi di lotta ed una mentalità che è di chi vorrebbe andare pur di bloccare il cambiamento
Al di là della stessa legge fascista del mille novecentoventicinque
Quando si prevedeva la possibilità di adottare provvedimenti nei confronti di chiunque fosse sottoposto a sospetti le azioni cattoliche allora
Hanno dovuto pur pagare lo scotto di questa legge e a questi comportamenti che insorge sempre più marcata l'insofferenza di tanta gente chianche provocato i risultati elettorali delle ultime politiche
Dobbiamo cambiare questa decimati
Chi deve cambiare questa DC la periferia poche ha il novanta per cento del partito occhialuto il novanta per cento del partito non ha cambiato la Democrazia Cristiana alto ma agile ogni volta dica bisogna cambiare la democrazia cristiana
Ma chi deve cambiare la Democrazia Cristiana
Abbiamo cambiato cambiamento non può più realizzarsi né con le parole belle frettolose brutte o da dizionario o enciclopedia né con altri rinomati studi di carta scritta ne abbiamo parecchio perché scarseggiano sono le buone intenzioni se i democratici cristiani volessero mettersi veramente all'opera
Basterebbero i testi di Moro per ultimo perché per trovare la in quei testi cosa può essere il nuovo partito della Democrazia Cristiana
Come negare e l'insistente richiamo ai vecchi valori cere confermano la veridicità
Ma esistenza oggi di un partito gestore specie in periferia di una democrazia populista e demagogica una democrazia che per quanto avviene Catania periferia che non è la sola
è solo una finzione rimanendo gli strumenti elaborati iscrizione tesseramento organi
Deliberanti per la formazione della dirigenza non nelle mani dell'elettorato del partito bensì nelle mani di coloro che dominano l'apparato
Il grado di partecipazione di cui l'elettore DC fluisce scarso quasi inconsistente ecco perché le sezioni sono vuote e non può essere questa attribuito a cattiva volontà dell'iscritto o al rifiuto dell'attività e dell'impegno politico degli script democratico Cristiano non è difficile non occorrono particolari studiosi non occorrevano gli esterni per chiarire le cause di tutto ciò è che le decisioni vengono elaborate da pochissime persone sicché nulla la scelta degli iscritti e la tua che a volte che vengono chiamati in Assemblea scadenze congressuali o elettorali al massimo vengono privatizzate avviene cioè sulla base di presenza azionaria che abbiamo sempre rilevato ma mai proprio poi veramente eliminato molto s'sono così che viene imposta una certa dirigenza quando non passa attraverso scelte le tv questa una dirigenza che ha prodotto una vera crisi del decentramento evidente a tutti al fallimento delle stesse unità sanitarie locali o delle comunità montane dove i posti
Vanno ad essere assegnati in funzione all'amicizia al rapporto di servilismo e alla capacità della produzione finanziaria del posto stesso poteva quella del decentramento è solo una politica di grande riforma dovevano essere così la Red jolie se corresse fossimo stati capaci di esprimere un indirizzo un costume nuova tutta la vita politica non dovevamo accettare le regioni sono come un decentramento un trasferimento burocratico di competenza dallo stato duro dimensione più più ferimenti il problema doveva essere politico doveva rappresentare una riforma rivoluzionaria che avrebbe dovuto soddisfare la richiesta di partecipazione più diretta dei cittadini alla vita dello Stato in verità non è mancato purtroppo che con estrema disinvoltura pubblicizzato il ovvio comportamento di Cristiano altro che Cristiano per operazioni di potere per diventare o rimanere il centro di un tipo di organizzazione sociale i cui valori sappiamo essere falliti che vorremmo oggi riscoprire guardando al nostro passato
Se questi motivi che non mi fa non vi sono questi i motivi che non mi hanno fatto trovare d'accordo porno una classe dirigente della mia regione che voleva nascondere i problemi del partito che voleva nascondere
La
Partecipazione la presenza voleva nascondere la presa di posizione politica in questo partito assumendo come tema fondamentale del dibattito il problema dalla Calabria problema che non può essere posto se prima non c'è una classe dirigente in grado di saperlo gestire anche quello in modo nuovo altrimenti gestiremo il vecchio come lo abbiamo gestito per tanto tempo vorrei ed è il Mezzogiorno la Calabria
Nonno si può non possiamo commettere l'errore come per il passato di proporre il problema del Mezzogiorno della Calabria secondo il vecchio metodo del dualismo tradizionale della nostra economia giacché sappiamo che se ciò facessimo il programma specie per la Calabria
Risulterebbe come per il passato come l'ha gestito la vecchia classe dirigente che questa serie si candida come nuova classe dirigente egualmente assistenziale paternalistico Granelli ci Stato democratico del cinquantanove scriveva ma Stato democratico lo è una lettura perché ha oltre venticinque anni di appartenenza al partito se vogliamo che alle parole seguano i fatti non possiamo più limitarci alle diagnosi abbiamo bisogno di atti concreti dal cinquantanove ad oggi diagnosi ciascuno di noi ha proposte Jones
Io direi speriamo che questo congresso che sembra avviarsi a rappresentare una nuova diagnosi Possa quantomeno
Almeno rappresentare anche un modo per avere un partito diverso gli elettori hanno bisogno di fatti concreti
Questo convegno dovrebbe riscoprire avrebbe dovuto riscoprire i valori della sinistra della democrazia cristiana purtroppo non ci sono stato in merito va solo all'amico al grande personaggio insomma io nutro grande scetticismo e ancor peggio un profondo pessimismo
Specie essendo venuto a questo congresso essendo stato in mezzo ai delegati avendo sentito cosa dice con i delegati avendo capito che spesso il delegato da quel po'sto e facile dica una cosa dopo in compagnia quando si trova quando viene pubblicizzata la sua espressione qua trasforma alza le spalle dice speriamo che venga il nuovo
Io avrei voluto che i delegati fossero stati a avessero richiesto con più decisione assunzione di responsabilità ad ambo i candidati che si sono presentati come segretario del partito
Questo congresso deve porsi seriamente il problema del rinnovamento tutti sentono il bisogno di un grande sforzo di fantasia e di coraggio politico per cambiare ciò che va cambiata questa nuova decidere sapere fare i conti con la società e con i giovani
Non è più possibile ridurre il problema del partito ad una nuova modifica dello statuto o dei metodi elettorali interni o come qualcuno desidererebbe a riaggiustare ancora l'articolo il vecchio articolo otto
Dal settantanove all ottanta dopo ci sono stato l'ottantadue lo abbiamo riaggiustata o ancora lottando aggiungendo
Aggiungendo ancora ad una norma che
Sa di persecuzioni una nuova che prevede per gli iscritti e di dirigenti che denunciano gli illeciti e di facili arricchimenti la pena della fucilazione
Cioè espresso un mio pessimismo ebbene per vi prego di perdonarmi e perché questa DC di questo congresso
Esce da questa DC da questo congresso ne esce abbastanza moderato con una forte spinta quasi plebiscitarie dune animistiche un partito dalla gestione del potere che ancora non sai tarda recepire le istanze di rinnovamento morale che da più parti ma ci vengono sollecitate un partito specie in periferia parlo per esperienza personale spesso ancorata ad un cattolicesimo tradizionalista ed abitudinario acque classe di potere severamente richiamata dalla stessa autorità ecclesiale scavalca
Dalle stesse analisi dei cattolici poté
Il partito di domani che fa politica che si organizza per realizzare certi programmi che vuole una democrazia avanzata e moderna che non ha complessi d'inferiorità di fronte ai propri alleati o alle opposizioni non può riproporre
Specie in periferia una classe dirigente senza una seria azione se lettrice e continuando a lasciare alle tessere e queste si si sa e si sanno collocare questo compito così delicato ed importante Lovati
Deve saper dialogare discutere con tutti anche con quei dirigenti periferici e non da presentano grosse quote azionarie di tesseramento ma questo non è venuto neanche in questo congresso e non continua a chiudersi invece come sta per chiudersi
Burocratismo dei suoi uffici e della conta delle tessere e dei posti di potere esso deve saper mobilitare le sue forze non solo per spronarli alla conquista di voto ma per metterle al servizio delle idee dei programmi in una parola la concezione organica di una politica la tessere di volti le correnti e del potere sono dell'autentica astrazione vuote di significato senza un patrimonio ideale senza i programmi e la volontà politica per realizzarli tutto ciò non serve più a sollecitare Desio ma come le ultime elezioni può etiche ci insegnano a continuare a perdere consenso fra qualche giorno amici del congresso amici Democratici Chris sì anch'io compio trent'anni discrezione alla Democrazia cristiana e anche di battaglia nella Democrazia cristiana
Non vorrei che dovesse essere per me un anniversario che irrimediabilmente ormai può segnare la fine di una mia esperienza vissuta vicino e agli insegnamenti di pastore di la Pira di Moro di Zaccagnini
E che l'andamento di questi lavori certamente
Non può non dà forza armi stanchezza
Pessimismo amarezza sarà il metodo che verrà utilizzato per la composizione del consiglio nazionale e deciderà ormai se varrà la pena ancora che io rimanga o meno nella democrazia cristiana
Esposito ha lasciato il testo qui ci sono ancora questi iscritti a parlare se c'è qualcuno Pellegrini no vetro
No di Napoli no
Da Antonio
No Di Benedetto
No
Binetti
No
Ecco
Binetti vero ecco poi Palermo
Signor presidente cari amici sono orgoglioso e fiero di parlare a questa immensa platea e in presenza di tanti lustri sedi parlamentari
Platea poco adatta al ad un operaio che vive il problema diverso da quello che vivono gli operai italiani il problema dell'immigrazione
Sono anche Piero
Che dall'inizio di questo congresso si è detto molto più sui problemi dell'emigrazione che su altri problemi e quindi credo che lo sarebbe superfluo dire e quello che dovrei diede io sull'emigrazione però o un compito da svolgere ed è quello che mi è stato demandato dai democristiani italiani Germania
Quindi volente o nolente vede lo devo fare
Ideologo istriani italiani Germania e in Europa partecipano i sostengono il processo di rinnovamento del nostro partito iniziato si con il quindicesimo congresso nell'aprile ottantadue e sperano che questa sia la volta buona per essere portato avanti anche dopo questo sedicesimo congresso
I particolari i democristiani italiani Germania ritengono che nell'ambito di questo congresso
Già al tempo ed attenzione dovrà essere dedicato ai problemi dei lavoratori italiani all'estero infatti è stato fatto i lavoratori italiani Germania
Solo siano parte integrante scusate e doveroso e necessario insistere sul fatto che i seicento mila lavoratori italiani in Germania siano parte integrante della comunità nazionale e che sia il nostro partito
Sia il nostro Paese debbano fare ogni sforzo necessario affinché anche gli italiani all'estero possano Pat partecipare alla vita politica sociale culturale della comunità italiana a salvaguardia della pari dignità di tutti i cittadini in quanto tali i democristiani italiani in Germania prendono atto corso di sparse con soddisfazione dello sforzo sinora fatto sia dal partito sia dalle organizzazioni adesso vicino in favore dei lavoratori italiani all'estero tuttavia chiediamo che questo impegno venga confermato incrementato con maggior convinzione da parte
Dal nostro partito sul piano politico che di chiamo che il partito si impegni in modo particolare affinché il disegno di legge sul voto degli italiani all'estero venga al più presto approvata dal Parlamento
La stessa cosa dicasi anche per il progetto di legge sulla riforma dei comitati consolari chiediamo inoltre la ristrutturazione degli Istituti italiani di cultura all'estero
Chiediamo ai nostri parlamentari europei l'approvazione di un documento che fissi in maniera inequivocabile i diritti e i doveri dei lavoratori migranti che vivono nei Paesi della Comunità europea ed in particolare il diritto a parte ci dare alla vita politica sociale nel paese di accoglimento tipo come il diritto di voto comunale attivo e passivo dei paesi di nuova residenza la comunità degli italiani che vivono alle e spero chiedono soprattutto un maggiore impegno del nostro partito nel campo culturale in modo
In modo da dare la possibilità sia noi sì ai nostri figli la possibilità di mantenere la nostra identità culturale che riteniamo indispensabile ed importante per una vera e sana integrazione europea di cui siamo protagonisti attivi
Concretamente chiediamo uno sforzo maggiore per l'insegnamento e la di Stella diffusione della lingua e della cultura italiana all'estero
Un sostegno finanziario maggiore per la stampa di migrazione nonché la messa in onda in collaborazione tra la RAI e le Società televisivi dei paesi d'accoglimento di programmi televisivi culturali e formativi per gli italiani all'estero
A nostro avviso è necessaria una maggiore attenzione e considerazione all'organizzazione e alla scali alle strutture del partito all'estero attualmente e l'attività di partito si basa uno unicamente sul volontariato insufficiente a garantire qualsiasi continuità di lavoro
Il flusso di informazioni è necessario affinché le sezioni più distaccati sia nega in grado di svolgere il proprio lavoro e quasi completamente nullo a questo come o sito noi chiediamo l'istituzione per la Germania di tutte quelle strutture organizzative necessarie per il buon funzionamento del partito all'estero
E necessario anche assicurare umilio fuso di formazione dalle centrali organizzativa delle del partito alle sezioni che si trovano nei paesi del denigrazione magari con una diversa utilizzazione della struttura del partito
Che necessità la stessa perché le le dà atto devastanti vita svolta chiediamo una maggiore presenza e sensibilità da parte dei parlamentari europei e nazionali
Perché solo la presenza regolare dei responsabili politici del nostro partito a tutti i livelli e in grado di dare al lavoratore italiano all'Est la certezza che i loro problemi vengono capiti in patria e che si ottiene si operi per riso ovvero solo con la presenza personale dei responsabili politici del nostro partito si potrà dare agli italiani all'Est la fiducia e la certezza necessaria per vivere senza traumi la difficile situazione
Economica e occupazionale in vista delle elezioni del Parlamento europeo del diciassette giugno i devoti crea democratici cristiani all'estero chiedono
Strumenti e strutture adeguate per una campagna elettorale efficiente strumenti e strutture che devono rimanere anche dopo le elezioni ai parlamentari europei del nostro partito e a tutti i democratici euro pieghe chiediamo un manca ciò peso politico al Parlamento europeo il rispetto della direttiva comunitaria sulla scolarizzazione dei nostri figli con l'inserimento della lingua madre nelle normali lezioni scolastiche l'abolizione totale delle frontiere e l'effettiva libertà di circolazione chiediamo infine une unico chiediamo infine al ai parlamentari o europee di farsi carico affinché
Presto si arrivi ad avere un unico Stato europeo un unico passaporto un'unica moneta e il riconoscimento dei titoli di studio rilasciati da un qualsiasi Paese membro della Comunità europea grazie grazie
Mi pare che non c'è più nessuno ne avevamo un altro elenco di persone ma non c'è più nessuno di delegati che devono parlare allora chiudiamo la seduta del senato mattina riprendiamo alle
L'elenco l'ho letto poco fa
Ci