Memoria e verità a tredici anni dalla strage di via dei Georgofili

Allora buongiorno cominciamo con un po'di ritardo
D'altra parte ormai i i ritardi sono inevitabile vista la situazione anche del del traffico delle complicazioni inerente
è una giornata allunga la giornata di oggi giornata lunga
Da un punto di vista delle degli impegni che abbiamo ma anche dal punto di vista del carico
Delle riflessioni e dei ricordi che inevitabilmente il ventisei di maggio andiamo facendo
L'anno scorso dedicano questa giornata a una sorta di testimonianza o una sorta di elaborazione del dolore del ricordo che Lazio l'associazione vittime della strage di via Georgofili ci proposero c'avevano proposto loro questo tema
Questo rapporto di come si vive
Dopo che un evento così
Drammatico assurdo
Stravolgente
Colpisce persone testimoni
Giovani meno giovani una situazione che in qualche modo entra nelle vite per sempre
Fu una giornata
Molto toccante alcune persone parlano per la prima volta
Molti si ritrovarono insieme in qualche modo dopo diversi anni
Ogni anno che noi ricordiamo questa terribile giornata questa strage purtroppo abbiamo qualche persona in meno vicino a noi
E questo ci fa sentire ancora più tristi ancora più più soli e nello stesso tempo motiva ancora di più la nostra azione
L'anno scorso aprire
Queste la giornata come oggi c'era Daniela Checcucci che purtroppo in questo in questo anno ci ha lasciato
Ed è stato una le perdite distacchi sono sempre tristi e dolorosi ma per Daniela forze nei confronti dell'associazione la sua vivacità al suo sorriso suo mondo positivo e coinvolgente di fare ci ha lasciato un vuoto ancora ancora vivo
L'anno scorso dicevamo che è un'altra persona era non era più con noi e ci mancava moltissimo ed era il giudice che Lazzi che aveva fatto
Per l'Associazione per le indagini per tutta questa vicenda molte comunque e così
Altre altre vite si sono aggiunte a quelle delle vittime di quella terribile notte io ho una strana vicenda in questa situazione anche quella che nella mia vita due volte mi sono trovata a a coprire in qualche modo incarichi pubblici e una come preside della facoltà di Architettura e una come assessore alla cultura della legalità
E in tutte e due queste mie vicende ho intrecciato anche la mia vita con quella della strage
In qualche modo la perdita di un ragazzo giovane
Come Capolicchio che era anche mio scolaro un mese spesso avviene quando si fa questo mestiere
è stata per me il tramite con con l'associazione con Giovanna Chelli con Francesca contante spezzone che arredo questa vicenda non soltanto una vicenda giudiziaria una strage un situazione pubblica da seguire da da seguire con con interesse con lo zelo che compete chi a interessa la cosa pubblica ma anche in qualche modo con una vicenda che si intreccia anche con esperienze personali
Che ogni anno ma non solo il Milan insomma ogni ogni ogni poco riaffiorano nella Nieri
Mi mi sia permesso questo questo piccolo questa piccola notazione
Perché di fronte a queste cose non riesco a essere
Ah se etica non riesco a essere puramente razionale mai intrecciano comunque sentimenti
E situazioni oggettive
Stamattina noi abbiamo una nostra giornata che come tempi attiene a una una parte più più formale che quella dei saluti delle autorità che sono qui con noi io non ho salutato i il Presidente Martini
Che il presidente della Giunta regionale e il presidente vincente il presidente del Consiglio come pure qui con noi al tavolo sono credenti
I rappresentanti della provincia di Firenze nell'azione Manzi e e l'assessore siriani per il Comune di Firenze
Passerei subito la la parola a all'assessore Ziliani per un breve saluto
Penso grazie
Nel mio sarà davvero un breve saluto anche se vorrei non fosse formale io
Scopo davvero un fa molto piacere poter rappresentare qui indegnamente il sindaco in questa occasione qui in Consiglio regionale perché per tutti noi naturalmente l'attentato la bomba di via dei Georgofili
Per tutti Nocera Intini è una ovviamente una ferita
Aperte ciascuno di noi ricorda in modo particolare
Con vicende specifiche io posso solo dire che a me capitò la settimana dopo la
La la bomba
Di avere l'onore di essere eletto presidente del consiglio regionale
In modo così partico inaspettato
E la
Come dire quel periodo fu un periodo importante ovviamente per per le per l'istituzione anche se a noi appariva immediatamente Singh significativo il fatto che la strategia delle bombe che colpirono
Milano Roma Firenze
Si inseriva come dire in un
In un periodo
Di crisi del sistema politico somma di crisi profonda in cui un sistema politico sia in dava si era disfatto liquefatto il sistema
Dei partiti la crisi istituzionale che aveva verticalmente diciamo liquefatto questo sistema
Era in una fase di transizione una transizione poi come abbiamo visto molto lunga per molti aspetti incompleta però certo quello era il momento di crisi diciamo più forte
Di crisi anche di consenso di legittimazione del sistema politico
Non e del sistema istituzionale naturalmente
Non spetta ovviamente perché poi le le indagini hanno avuto il loro evoluzione e non necessario ora a tredici anni di distanza
Diciamo svolge una riflessione retrospettiva su questo però
Ci appariva allora
Non so se è chiaro ma rilevante il fatto che questa strategia si inserisse in quel momento diciamo in un tentativo di condizione ecco la lilla il sistema politico istituzionale che peraltro seguiva diciamo al referendum del diciotto aprile nel quale cittadini diciamo avevano dato un segno di di di richiesta di forte cambiamento a questo a questo sistema
Ecco allora per me fu un'esperienza particolare anche sotto questo profilo naturalmente la città inutile dire quanto di fosse di simbolico oltre che ai Verdi drammaticamente concreto e ed tragicamente diciamo
Per per per cinque persone che persero la vita lì e per le famiglie ma ma inutile dire quanto vi fosse di simbolico anche nella scelta diciamo ecco del degli Uffizi del patrimonio diciamo mondiale ecco che in qualche modo si colpiva è anche della risposta della città
Che fu una risposta forte del Paese naturalmente e forse da lì qua anche da quella risposta politico istituzionale dei cittadini
Si può capire perché diciamo la crisi del sistema politico istituzionale non è degenerata diciamo in qualcosa di molto
Negativo vicino
Da allora
Così il Consiglio regionale la Regione sviluppo e dall'ore anche prima somma molte iniziative la legge regionale sulla cultura della legalità che poi ha portato a tutte le iniziative che anche qui avete potuto vedere credo che
Vada assunto ecco in tutta la sua pregnanza
Politica nonché diciamo sul lato diciamo storico ma anche ma soprattutto politica la domanda con la quale l'associazione
Dei familiari diciamo e gli altri istituzioni hanno aperto questa questo tredicesima diciamo anniversario
Cioè si poteva evitare si potevano evitare quelle quelle quella strategia delle delle delle bombe diciamo gli attentati del del novantatré naturalmente sul piano
Delle indagini tutto questo non non è il nostro terreni diciamo però c'è una domanda politica insomma che che che emerge che va anche oltre le responsabilità individuali specifiche
Di chi qui il covo di Riina non diciamo non indagò non non non non verificò eccetera e cioè il fatto che quando un sistema politico istituzionale entra in fibrillazione di in crisi come qua quello come in quel caso avvenne diciamo il punto è
Che insiste diciamo il sistema delle istituzioni delle a difesa della del dei cittadini diciamo e delle istituzioni democratiche
Deve avere una sua forte tenuta sempre insomma ci devono essere meccanismi che e persone che reggono questo sistema io credo che la non sia una provocazione ne è una domanda
Diciamo retorica ma sia una questione politica forte che viene che viene che viene posta
Io qui mi mi fermo
Ovviamente per con un abbraccio ecco l ai familiari come è stato un abbraccio lungo detti in questi tredici anni diciamo ecco perché naturalmente tredici anni come appunto veniva scritto oggi possono sembrare lunghi e questa è una vicenda che ha avuto una sua anche soluzione giudiziaria importante rispetto ad altre che invece nono non l'hanno avuto l'hanno avuta contraddittoria eccetera tredici anni sono tredici anni di un dolore continuo per le perdita per la per l'assenza e quindi un l'abbraccio della città diciamo ai familiari delle vittime è una
Come dire esortazione a ciascuno di noi a continuare un lavoro che non è mai finito perché appunto la mafia e diciamo tutto quello che intorno a un sistema mafioso
Girare in primo luogo la delegittimazione delle istituzioni democratiche è sempre un pericolo immanente perché ha bisogno di un lavoro continuo di tutto il paese a
Diciamo a combattere grazie
Grazie all'Assessore finiani intona però la l'assessore Manzin della provincia di Trento
Buongiorno a tutti io porto il saluto Nello provincia assoluto del presidente Matteo Renzi alle otto l'Italia intervenute ma soprattutto ai familiari delle vittime all'associazione dei familiare che le le rappresenta
Mi associo a chi mi ha ha preceduto perché la nostra presenza non sia una presenza formale retorica oggi credo c'è un convegno ben strutturato per cui noi siamo qui soprattutto per partecipare ascoltare dare sostegno laddove possibile laddove necessaria credo nel nel nel titolo voi della giornata se un po'tutti i motivi le regione per cui non è siamo qui insomma la memoria
Di quella di quella notte di quei giorni lo stralcio e dolore di che fu fu colpito direttamente ma anche lo stralcio allo sgomento di una città ferita
Me anch'siamo anche qui perché sentiamo l'anelito il diritto alla verità quella verità profonda nel tante volte in questo Paese rimasto un diritto incompiuto non soddisfatto
è vero il processo al condannato
Rimasto in Cassazione sono condanne definitive all'ergastolo però tutti come per queste stragi come per altre abbiamo la consapevolezza che c'è un livello di responsabilità hanno raggiunto non è individuato fino in fondo
E questo credo che ci imponga impongo un po'tutti che la ricerca della verità non soltanto sulla strage di voi no e oggetti
Parliamo male strage novantatré come quelle che l'hanno preceduto non si debba fermare
Mi piace allora un po'ricordare
Perché mi sembra più giusto delle parole che il giudice che l'azienda a pronunciare durante la requisitoria del processo di primo grado
Giudici parlava di clamore di silenzi e cioè il clamore
Delle bombe della sofferenza dello stralcio del sangue
E il silenzio di chi come l'UE fino all'ultimo giorno pur non rifiutando le emozioni
Ha lavorato in silenzi ha lavorato con determinazione con caparbia
Con la voglia di raggiungere la verità perché non c'è giustizia senza verità alla fine
E quindi io credo che ci si è ancora molto da fare l'istituzione credo che la politica spesso debba fare autocritica in questi anni non abbiamo avuto o non sempre
La comune volontà di agire in un senso la comune volontà a tutti i livelli di recidere per le arterie
Che alimentano la mafia la criminalità tutti sanno ce lo siamo detti tante volte negli affari della mafia la sua stessa sopravvivenza bisogno di interlocutori l'interlocutore nelle istituzioni
A tutti i livelli
E quindi credo che noi dobbiamo ancora fare molta strada in questo senso non a caso se vi ricordate bene
Le bombe del novantatré Milano Firenze Roma furono definite le bombe del dialogo un'espressione raccapricciante quasi un ossimoro qualcos'rifiutare ma che band dicevano quella poteva essere aumenterà la strategia di quegli anni in qualche modo la mafia riteneva o sapeva
Che poteva avere degli interlocutori addirittura che poteva tratta e quindi su questo versante nove
Ancora le istituzioni e la politica
La magistratura deve ancora fare dei passi avanti noi credo che dobbiamo andare a questo a questo lavoro un grande un grande sostenne quindi occorre che laddove non è invece siano possibilità ancora di perseguire pervenire a quelle verità profonde non abbiamo raggiunto noi lo dobbiamo fare ancora con
Determinazione
Le indagini vanno portate a termine ma credo responsabilità delle politiche dell'istituzione sia come dire appoggiare e sostenere tutti coloro e sono ancora tanti
Quotidianamente sono in prima linea
In prima linea per combattere per la legalità quando si combatte per la legalità in fondo si combatte per la libertà e per la democrazia
Io mi fermo qua assoluto soprattutto ripetere familiare delle vittime Verin grazie
Grazie assessore Manzi infetti non c'è giustizia senza verità cosa molto bella
Darei la parola al presidente Nencini grazie prego presidente grazie Mariella buongiorno
Ringrazio e saluto molto volentieri anch'io i familiari di quanti hanno perso la vita in quel giorno di tredici anni fa ricordo molto volentieri un giudice un magistrato
Gabriele Chelazzi che svolse la sua azione con straordinaria intelligenza proprio in giorni particolarmente difficili
è stato scritto che come reca il titolo del convegno che la memoria il salvadanaio dello spirito
Lo ha scritto l'inglese ormai un secolo e mezzo fa intendendo per spirito le radici della comunità un comune sentire un in un criterio di consentire valori comuni e condivisibili coralmente condivisibile
Ne siamo al tredicesimo anno lo ricordava prima l'assessore siriani in cui ricordiamo un avvenimento drammatico nella storia d'Italia e nella storia di questa straordinaria città e quando parliamo di memoria in questo caso è associabile ampi in particolare due termini che qui sono stati più spesso ricordati
Un termine la giustizia e l'altro termine la libertà in questo caso la parola memoria
è stata opportunamente citata accanto alla libertà da un grande poeta fiorentino che abbiamo perduto pochi mesi fa Mario Luzi quando scrisse
Che la libertà è una palestra nella quale occorre andare ogni giorno se non vi andiamo ogni giorno il valore della libertà rischia di perdersi concretamente quindi una palestra nella quale andare ogni giorno
Io concludo questo saluto ricordando che il coltivare la memoria lo possiamo fare in in vario modo in diverse maniere
Questa è una delle iniziative è già stato detto da chi presiede questo incontro all'assessore Mariella Zoppi che può essere considerata sia come iniziativa isolata
Sia come una delle iniziative che stanno all'interno
Di ciò che stiamo per ricordare fra pochissimi giorni
Il due giugno lo ricorderemo in tutta la Toscana sarà ricordato naturalmente in tutta Italia sia il primo voto alle donne sia il referendum per repubblica monarchia che vide la Repubblica vincere ho ricordato questo fatto perché proprio qui il due giugno nella mattinata
Conferiremo il gonfalone d'argento alla detto va di Fortugno
Prego prego prego
Il vicepresidente del consiglio regionale della Calabria
Un uomo ucciso mentre con me compiva il proprio dovere
Più di un anno fa
Anche lì vittima della criminalità organizzata
Quindi la memoria si può coltivare anche rendendo la costantemente nel presente
Non so se sia giunto il momento come talvolta ci viene richiesto
Il momento di pensare anche in Toscana ad una proposta di legge
Che riguardi le vittime della criminalità organizzata tutte le vittime della criminalità organizzata già ci sono regioni che hanno provvedimenti legislativi è una normativa di questa natura
Talvolta è stata sottoposta anche a Noemi
Questa esigenza elmetto il termine esigenza fra virgolette
è un'ipotesi sulla quale probabilmente converrebbe scavare e lavorare per comprendere se una normativa di questa natura possa trovare diritto di cittadinanza anche nelle tante leggi della regione toscana
Buoni buon lavoro un buon convegno grazie Mario
Grazie presidente Nencini credo che questa idea di riflettere su una legge regionale in materia fino a un'idea da da accogliere in fondo i i i convegni e servono anche per trovare nuovi momenti di di riflessione per poter trovare anche nuove possibilità di azioni potremmo il anche darci un appuntamento a Breme prima dell'estate per ripensare a questa a questa idea che c'ha lanciato presidente Nencini
Con il Presidente Martini abbiamo intercetta di fare una piccola inversione è un piccolo cambiamento rispetto a al programma per non a bere come dire questo momento
Più più formale per non protrarre lo più di tanto e per quel sito darei subito la parola a Giovanna Maggiani Chelli e poi iniziamo la la tavola rotonda prevista prego Giovanni
Allora buongiorno a tutti innanzitutto ringrazio a nome dell'associazione anche perché il nostro presidente questa mattina non ha potuto essere presente
Tutte le istituzioni che ci hanno sempre supportato in questa nostra chiamiamo la battaglia la Regione toscana il comune di Firenze la Regione Toscana tra l'altro finanzia tutte quelle che sono le nostre iniziative la provincia di Firenze
E vorrei ringraziare il procuratore nazionale antimafia il procuratore vigna il procuratore Nicolosi la magistratura che ha accettato
Il nostro invito e Paolo Bolognesi il presidente dell'Unione familiari stragi che stamattina rappresenta in in questo contesto tutte le vittime delle stragi
Di questo Paese
Dopodiché passò a leggervi il nostro comunicato
Come ogni ventisette maggio è tempo di bilanci abbiamo lavorato tanto durante questo ultimo anno qualcuno avrà sicuramente avuto modo di constatarlo
Ci siamo confrontati con la magistratura e altre istituzioni con la politica con i media della carta stampata della radio e della televisione
Un breve rapidissimo riepilogo
Sul versante della magistratura abbiamo seguito molto da vicino la nomina del nuovo Procuratore nazionale antimafia il procuratore Grasso
In una sorta di triste presagio fu scelto dal giudice Gabriele Chelazzi per celebrare il nostro decimo anniversario dalla strage non potevamo che volere la sua nomina a quell'incarico
Abbiamo fatto un incontro sul terrorismo nell'auditorium dell'Università Novoli in quell'occasione ci fu detto che è inutile rivangare le vecchie cose del processo di Firenze sulle stragi del novantatré
Che potevamo dare l'impressione di non essere stati soddisfatti che quel processo avesse delle pecche non è così
Quel processo ha certamente definito fondamenta portanti ma è anche stato in modo fatto in modo per costruirci sopra per andare ulteriormente avanti nella ricerca della verità
E noi proprio di questo siamo convinti l'idea sempre uscita da quel convegno che si potrebbe trovare la chiave di lettura sui mandanti esterni a Cosa Nostra per le stragi del novantatré nella caduta del muro di Berlino è come dire
Quella verità non l'avrete mai ma potete continuare a Roma andarci sopra per mantenervi il giocattolo da Trust urlargli finché avrete vita e vi volete occupare di cose che riempiono la posta tra vuota vita
Così ci si scorda che noi abbiamo avuti morti e di giocare non ne abbiamo più voglia vogliamo la verità anche per poter chiudere questa partita che per noi è solo dolore e non certo gratificazione di vita
Abbiamo presentato poi un libro di un magistrato fra le cui pagine ce n'era una che spingeva la ricerca della verità uno dei pochi magistrati a vederla così
Ci è stato detto durante la presentazione del libro del procuratore Luca Tescaroli le voci dell'oblio che la verità c'è già
Che è quella legata agli ergastoli al Gotha di Cosa Nostra che in fondo abbiamo avuto le leggi per i risarcimenti e a Firenze la partita è chiusa
Non era questo che voleva il pubblico ministero nei processi di Firenze Gabriele Chelazzi con il suo processo
Lo dice bene la sua requisitoria in primo grado non crederemo mai che un magistrato come Gabriele Chelazzi un uomo che ha sacrificato tutto nella vita e addirittura la vita stessa per questa causa
Abbia messo insieme due pareti di documenti d'indagine oggi tutti avviati all'archiviazione sbagliando tutto
Era troppo intelligente troppo tenace e conosceva bene le cose doveva solo trovare le prove
Non ha fatto in tempo a trovarle la casa che si era prefisso di costruire oggi consta di sole fondamenta dentro le quali noi viviamo confinati manca sicuramente il tetto che Chelazzi sapeva di non poter mettere
Serviva un input dall'alto e non lo avrebbero mai dato ma le solide mura quelle sì lei avrebbe costruite
Oggi mancano automobili per coprire le distanze benzina per riempire i serbatoi computer adeguati per raccogliere dati di indagini
E i poliziotti vengono destinati ad altri incarichi queste le maggiori difficoltà alle quali la magistratura noi pensiamo si trovi di fronte per far fallire un'indagine basta togliere i finanziamenti
Ma manca anche la tenacia e la perseveranza data dalla ragione quella in cui credeva che la sì
Ci spiace che la magistratura si senta oppressa dalle nostre richieste ma cosa potremo mai fare i nomi sereni non viviamo più da tredici anni è la mancanza dei nostri parenti che ci opprime
A ognuno il suo
Come potremo mai chiedere giustizia in altre sedi dove là in mezzo a quella politica che è la stessa che ha negato autorizzazioni a procedere per molti politici collusi con la mafia
Nessuna Commissione parlamentare d'inchiesta per ora per quanto potremmo ci opporremmo
Possiamo accontentarci di sentire dire che prima o poi ci daranno i documenti di archiviazione su queste indagini quasi a dire così potrete verificare che non abbiamo potuto fare nulla che non c'era la prova penale
Siamo speranzosi che ce li diano e speriamo che ce li diano gratuitamente perché ci spetta no ma non siamo altrettanto speranzosi che siano tutti i documenti di indagine archiviati la storia d'Italia è costellata di documenti incompleti e inconcludenti
Le stragi del novantatré non sono le prime stragi di sangue in questo Paese e tutte le indagini sono finite male per mancanza di volontà comune di tutte le istituzioni
Inoltre dal due giugno prossimo con inaudita decisione presa dal precedente Governo addirittura quarantotto ore dopo le ultime elezioni di aprile i segreti di Stato e i documenti sensibili saranno ancora più irraggiungibili
Speriamo proprio che il governo Prodi rimedia quello che useremo definire lo scandalo dell'ultima ora
Per questa via si cerca di negare la verità sui nostri morti e sulla rovina di vita dei nostri figli impedendo l'accesso ai documenti sui quali la verità sta scritta
Se davvero c'è in questo Paese come noi ci auguriamo una parte politica sana
Non potrà certo trovare accettabile questa blindatura della verità che Viviana i fondamenti stessi di una qualunque aspirazione o pretesa di trasparenza e credibilità
I cittadini e gli elettori sapranno giudicare di sicuro non voi con chiunque abbia a cuore la verità osserveremo con la massima attenzione l'evoluzione dei fatti in proposito
Ultimamente abbiamo poi seguito passo passo l'arresto di Provenzano cosa della quale ovviamente siamo stati molto soddisfatti
Sul versante delle istituzioni non sempre le cose sono andate bene infatti abbiamo faticato moltissimo a fare applicare la legge duecentosei sulle nuove norme in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice ancora oggi non tutto è completato su quel fronte per le nostre vittime e abbiamo dovuto affrontare l'enorme fatica di imbastire le pur tanto agognate cause civili per giusti risarcimenti
Questo è stato determinante nel generare in noi uno spirito di necessità critico quando il governo il precedente ha risolto le questioni economiche della signora Biagi della sua famiglia in modo meno indolore
Ben più celere e remunerativo i precedenti i trattamenti diversi da vittima vittima pesa no siamo tutti figli di uno stesso stato e spiace che non lo si capisca proprio quando si parla di libertà e democrazia
Abbiamo seguito il processo di Palermo per la mancata perquisizione al cosiddetto covo di Riina
Non possiamo entrare nel merito delle sentenze ci mancherebbe altro ne è nostra intenzione farlo ma la responsabilità morale ha un peso e nessuno può esimersi davanti alle proprie responsabilità
Sappiamo bene che i magistrati e il procuratore nazionale antimafia non risponderanno al nostro quesito ma noi lo abbiamo messo lo stesso su di un manifesto che spero abbiate visto tutti
E che è stato affisso contemporaneamente a Roma a Milano e a Palermo
Del resto insisto i morti non sono acqua fresca ognuno i propri figli vuole vederli crescere non vederli sacrificare sotto le macerie o bruciati vivi in tempo di pace per l'utilizzo di trecento chili di tritolo durante una deprecabile trattativa
Non si può cavarsela dicendo che non c'è responsabilità penale lo Stato prima di tutto ha una responsabilità morale verso le nostre vittime e verso i parenti delle vittime piaccia uno sul versante della politica il disastro è stato totale
Basti pensare all'incontro stampa prima del recente incontro elettorale per le elezioni politiche
In cui come unione tra i familiari delle vittime delle stragi presieduta da Paolo Bolognesi abbiamo presentato un nostro programma visto che nei programmi di entrambi gli schieramenti non eravamo stati presi in considerazione
Ebbene a quell'incontro a Firenze non c'era nessuno
Solo un rappresentante della politica di sinistra a Milano Bologna e Napoli è andata un po'meglio
Abbiamo seguito le proposte per la nomina del presidente della Repubblica
E la politica è stata pronta a criticarci quando abbiamo detto la verità ricordando la vergogna che ancora oggi brucia costituita dal tentativo nel due mila di mandare a casa Rina
Qualcuno appare davvero avesse pensato potessimo stare zitti al momento opportuno
Non ci si è domandati se davvero rappresentanti della politica avessero cercato a suo tempo nel due mila di dare un salvacondotto agli stragisti
Non ci si è preoccupati di capire come mai noi dicevamo queste brutte cose in un momento tanto delicato per un certo leader ma davvero qualcuno è disposto a credere che possiamo passare sul cadavere dei nostri morti e tacere la verità quando è più che mai indispensabile tirarla fuori dovremmo tacere per amore di un qualsiasi leader chiunque esso sia
Ma cosa si pensa noi siamo quale pelo sullo stomaco hanno fatto certa gente mentre accarezza la testa dei propri figli e si bea della propria tranquillità visto che sono i figli degli altri ad essere morti
A chi fa ragionamenti di questo tipo rispondiamo che i nostri morti ci impongono di non fare sconti a nessuno e senza distinzioni di orientamento politico
Inseguendo questo ragionamento apro una parentesi sul fronte delle aspettative verso le istituzioni ci saremmo aspettati dal nuovo Presidente della Repubblica
Almeno una citazione della lotta alla mafia nel suo discorso introduttivo se invece non lo abbiamo capito ci scusiamo fin d'ora
L'attuale presidente al tempo della strage di Firenze era presidente della Camera e ha scritto a tutti noi le testuale parole ogni sforzo dovrà essere compiuto per assicurare alla giustizia gli autori
E i complici di così orrendi misfatti per sradicare la violenza e l'eversione
Dato che non tutte le responsabilità sono state individuate e punite noi ci sentiamo legittimati a sperare che il presidente di tutti
Voglia vigilare in modo particolare affinché quelle sue parole di allora non restino un auspicio e si trasformino finalmente ingiustizia conquistata
Non parliamo poi di quando abbiamo visto i politici di entrambi gli schieramenti recarsi a fare un reality sul falso covo di Provenzano ci siamo allarmati visto che le nostre vittime i nostri familiari sono con ogni possibilità vittime di una ignobile trattativa tra Stato e mafia abbiamo temuto il peggio in mezzo alla ricotta nella stalla di Provenzano
Solo dopo abbiamo capito che si voleva far passare il messaggio che la mafia vive nelle stalle e non nei palazzi del potere della politica
E che la magistratura e le forze dell'ordine mai avrebbero dato il permesso di piantare tacchi a spillo sulla scena ancora tutta no analizzare di crimini efferati come le stragi del mille novecentonovantatré
Ebbene qualcuno ogni tanto provi a vergognarsi e cambi mestiere perché se un qualsiasi altro professionista avesse Comense una mistificazione del genere oggi sarebbe sotto processo
E ancora e poi chiudo sulla politica questa sia incredibile questa voglia di alpinisti ed indulto quasi fosse la priorità del Paese certa o che in carcere si deve stare male
E chi non è pericoloso potrebbe trovare strade alternative ma non possiamo fare a meno di dire attenzione agli errori già commessi pensante a personaggi come Tommaso Cannella
Legato a Provenzano oggi in libertà grazie agli sconti di pena a personaggi come Aldo fra venti implicato nelle stragi del novantatré che con la scusa del mal di pancia è andato a casa solo dopo anni dalle stragi
Ripeto in carcere si sta male ma sottoterra si sta peggio
Se c'è un problema di sovraffollamento delle carceri che lo si affronti con competenza e cognizione di causa evitando accuratamente che tra le pieghe di provvedimenti di clemenza e quindi di facile consenso
Si mandino a casa non i ladri di polli
Ma chi ha ben altre responsabilità lo sappiamo tutti che anche in carcere c'è chi ha potere Pechino
Sul versante dei media abbiamo visto dalla nostra parte i soliti coraggiosi giornalisti di sempre pronti a darci una mano ma sempre gli stessi
Quelli disposti a rischiare perché a noi troppo legati li abbiamo conosciuti nelle aule di giustizia e hanno imparato ad apprezzare ci anche attraverso la nostra sofferenza analogamente per la televisione la radio ricordiamo di nuovo i soliti coraggiosi di TG e trasmissioni più o meno libere
Non siamo certo stati ammessi nei salotti televisivi che contano il bassissimo grado di indipendenza e di qualità generale dei media è sotto gli occhi di tutti
Dopo questa panoramica vogliamo aggiungere solo poche cose a conclusione del nostro intervento
Noi abbiamo un dovere quello di fare la nostra parte la faremo fino in fondo questi costi quel che costi ci opporremo a qualsiasi tentativo di archiviazione definitiva sulle indagini circa i più che probabili mandanti esterni alla mafia per la strage di Firenze dei concorrenti
In quel massacro come dice il nostro avvocato Danilo non nato
Questo anche sulla scia del nostro esposto in Procura che verte anche a rendere note i trentanove nomi di politici e non che prima della campagna stragista del mille novecentonovantatré riceve entro il famoso papello divina
Non importa come finirà noi comunque resiste Remo resisteremo resisteremo alla ricerca della verità più piena senza la quale non c'è giustizia per le vittime ma nemmeno dignità della Repubblica
Continueremo ad osservare la politica e non tace eremo mai verità inconfutabili
Cercando nel nostro piccolo di contribuire alla riforma della politica che i cittadini perbene si meritano e reclamano questo naturalmente per quello che riguarda le nostre conoscenze dirette
Allo stesso modo cercheremo sempre di partecipare a trasmissioni televisive perché se soprattutto così che si tiene viva la memoria di quel tragico con fatto lo faremo a costo di pare apparire a libanesi
E se anche nessuno ci chiamerà non siamo del resto stati noi a dare così tanta importanza ai media è stato chi le televisioni le possiede
Continueremo a scrivere anche quando le agenzie non basteranno più i nostri comunicati perché vedete prima o poi un giudice a Berlino ci sarà lo dice la storia del mondo vi ringrazio
Grazie a Giovanna libretto
Porte e appassionato intervento e come dire
Questa ricerca
E costante tenace di di verità
A questo punto io chiederei a Franca selvatici di venire apprendere le redini nella nostra mattina
E inviterei il procuratore generale Pietro Piero Grasso che non manca mai divenire alle nostre code e lo ringraziamo
Sentite a mente
Per la sua partecipazione a Piero vigna che anche lui ci sta ci sta aiutando moltissimo in questo nostro porno ti lascio il posto ti lascio tutto qui
E poi il procuratore Nicolodi e
Non so se c'è dal
Ricoveri che che può venire qui
Ora buongiorno
Io sono una giornalista di Repubblica e ho avuto la ventura di seguire
è l'indagine sulle strage di via dice decimando a Fiesso tutte le stragi del novantatré che furono coordinate dal dottor vigna e condotte
Da tutto anche Lazio e dal dottor Nicolosi che è il ricordo
Ricordo che vi fanno fatto
Questi magistrati nel corso delle indagini noi dicevamo che erano bunker Rizzati viveva lì infatti dentro la sala bunker praticamente ci passavano proprio giorno e notte e hanno lavorato in una maniera secondo me è straordinaria
Tanto è vero tanto è vero che e queste stragi
Hanno sono figli sono hanno
Oggi delle numerose condanne definitive
E all'ergastolo la massima pena e sappiamo moltissimo di come sono maturati di come sono state organizzate
Allora la domanda che vorrei rivolgere appalti ricoveri
Perché di fronte a a tutte queste condanne c'è ancora questo senso di incompiuto che cos'è che vi tormenta
Allora
Direi che
Le le comunità processi che hanno il processo voi i processi che siamo arrivati in cassazione quindi il processo iniziata a Firenze avuto strada facile perché si è dimostrato con prove indiscutibili che il livello esecutivo organizzativo e anche dei mandanti interni a Cosa Nostra
Erano loro che siamo arrivati quinti alla condanna in ergastolo
Però io considero che il processo se si diciamo se non Coco vediamo la vicenda delle stragi del novantatré considerando il processo cioè di e lo schiacciamo esclusivamente sul movente mafioso e sulla in quanto il alla sbarra ci furono soltanto criminale di Cosa Nostra noi facciamo un torto alla alla realtà
Facciamo un torto alla realtà e quindi anche alla verità
Il perché facciamo un torto alle realtà perché parlare di Cosa Nostra
Che nel novantatré mette l'Est le bombe esclusivamente pere
Pattuire con lo Stato un nuovo comunque o un nuovo rapporto interrotto con diciamo con il crollo del muro di Berlino per chi o quanti parto sempre da lì perché Cosa Nostra si mette sul piede di guerra e fu fa le cose sul serio semplicemente perché quello è il crollo del muro di Berlino
A un certo punto la mafia che in questo Paese era asservita a in funzione anticomunista e per a diciamo a vere dalla mafia questa funzione e lo Stato era arrivato a patti scellerati
E patti di potere patti anche economici e l'aveva coinvolta o per lo meno chiudeva gli occhi di fronte Ailly suoi traffici illeciti
Un certo punto crollato il muro di Berlino quindi venuto meno il pericolo comunista
Il ovviamente questi patti scellerati tra Stato e mafia
Il diciamo uno dei due contraenti lo Stato le istituzioni cercavano di recedere da questo fatto bene la mafia a mostrato i denti ha detto
No signore voi mi avete usato mi avete fatto fare
Le cose così come abbiamo fatto finora continuiamo a a a farle se non le facciamo dimettiamo a ferro e fuoco il Paese questo in linea generale
Quindi c'è un motivo mafioso motivo mafiosa era rinvenirli diciamo lì atto attualizzare un patto una trattativa tra Stato e mafia che appunto con il crollo di un bel muro di Berlino
Stava venendo meno ecco qui certamente se noi parliamo di stragi del novantatré lì proprio marchiato a fuoco in quelle stragi c'è proprio questa trattativa di mezzo quindi le stragi sono anche servite
A a diciamo a far capire alla alla all'Oscar allo Stato che loro stavano facendo sul serio e quindi dovevano scendere a patti Riina si sa che cercava era Luís il diciamo il capo dei capi e quindi era Luche pattuiva
E in questa trattativa Lum presentava anche un una lista di richieste che era il che è il famoso castello questo fa appello conteneva delle richieste
Precise che dovevano diciamo alleggerire la pressione dello Stato
Su Cosa Nostra ad esempio rivedere il la legge sui pentiti allentare il quarantuno bis della legge sul sul carcere duro rivedere il sequestro dei beni chiudere il carcere dell'Asinara e di Pianosa
E questo era il movente mafioso ma noi non possiamo parlare esclusi cioè se vogliamo capirne il motivo se vogliamo la verità quindi verità nel vocabolario dice ciò che corrisponde esattamente a una determinata realtà
Bene quel le la la sentenza in sé non rispecchia totalmente alla realtà perché non è rispecchia perché le stragi nel novantatré come diceva prima il l'assessore siriani se si vanno inquadrate nel cui un contesto storico testo storico e quello del dopo Muro di Berlino e che come conseguenza proprio Diretta della caduta del muro di Berlino
In quel periodo c'era era scoppiata Tangentopoli Tangentopoli è stato un sussulto d'di legalità di questo Paese un ritorno alla legalità
Ecco in questo ritorno alla legalità nel novantadue stavano proprio soccombe endo
Tutti i partiti che fino ad allora avevano governato questo Paese e quindi presumibilmente era in tutti i partiti che in qualche modo erano stati di riferimento o per lo meno il più grande partito cioè la Democrazia Cristiana riferimento dell'Amati Cosa Nostra
Per poter punto portare avanti indisturbata i suoi illeciti traffici illeciti traffici che erano estremamente remunerativo
Ecco se noi non pensiamo anche al contesto in cui queste stragi sono avvenute noi facciamo un cattivo servizio alla verità
Ma allora la verità giudiziaria perché la verità giudiziaria ha dei limiti la verità giudiziaria non può parlare di contesto
Non può parli non può mettersi a condannare onda un movimento perché va guarda ad Est tra piuttosto che a sinistra
La veri la verità giudiziaria riguarda esclusivamente fatti personali creati compiuti da persone vanno condannati su quella base ma la verità è un qualcosa di più ampio va oltre la verità giudiziaria
E che quella verità
Che anche noi diciamo se non controlliamo e studiamo bene
Il il contesto in cui sono avvenute le stragi diventa una verità completa capibile tramandati idee tramandati le ha ai nostri ragazzi tramanda delle diventa leggibile il nostro e la nostra storia e la storia futura
Il
Lei mi ha chiesto cosa appena perché penso che si debba andare oltre la mafia perché la mafia come si sa magistrati ci hanno insegnato che non è seconda a nessuno quindi non parliamo oggi di mandanti esterni
Parliamo Prodi complice
Di quelli che fanno in modo che la mafia s'non sia soltanto una crea una organizzazione criminale ma sia una con organizzazioni prima nave fortemente fortemente agganciata i territori
E per far questo la mafia ha bisogno di contatti con politici con persone le lavano il denaro con le istituzioni per cui non saranno mandanti esterni ma saranno conniventi o saranno dei corre ci sono dei correi con la mafia per le stragi nel novantatré
Non poteva movimentare una tonnellata
Di tritolo se non avesse avuto persone che conoscevano bene il territorio ricordiamoci che nel non era la prima volta che la mafia si spostava dei territori perché il che domina
E veniva nel continente a metter bombe non poteva non avere degli appoggi in loco
Ricordiamoci che il
Che non avrebbe potuto eseguire le stragi se non ci fossero state delle compra delle connivenze a livelli a livelli di persone che conoscevano molto bene e avevo una con la cultura del della strage
Perché non ci convince il fatto che si dica genericamente nella sentenza che si voleva colpire e monumenti si voleva distruggere il l'l'arte in Italia pere piegare mettere in ginocchio lo Stato secondo noi
Hanno un grande senso
Capire cosa conteneva uno quei monumenti cosa contenevano gli obiettivi io ad esempio sono andata a vedere
Quali erano gli accademici dell'Accademia di Biggeri Giorgos fuori una l'Accademia dei Georgofili è una ha origini lontanissime nasce alla fine del Settecento
E si occupa di problemi legati alla alla terra
Che ci sono stati molte persone che sono iscritte a questa accademia nette nel novantatré quando sono scoppiate le bombe iscritto a quell'accademia c'era Spadolini e Spadolini all'epoca era presidente del Senato
Qua siamo andati a vedere abbiamo saputo che San Giorgio in Velabro ad esempio era la chiesa di riferimento di un ordine cavalleresco militare in cui erano iscritti uomini dei servizi segreti
Persone di alto rango dell'esercito
Erano iscritti politici
Poi addirittura abbiamo saputo ultimamente che la parte della facciata della de de del degli l'atto in cui è stata messa la bomba a San Giovanni in laterano ha qualcosa a che fare
Con lo IOR e che poi la la la banca come sapete del Vaticano
Bene secondo Noè il movente occulto di quelle stragi cioè il movente
Che quindi il messaggio occulto non tema quelle stragi che occulto per noi ma molto chiaro perché a chi era indirizzato è voglio dire sta anche nel cercare di decifrare la natura è il perché proprio sono state messe lì le bombe
Io non credo al caso fortuito
Ma anche perché gli abitacoli
Si poteva mettere allora la macchina ovunque
Io a volte alla fine con piazza del degli Uffizi in quel periodo quinti potevano benissimo se volevano colpire gli Uffizi metterla in piazza degli Uffizi nessuno gli avrebbe detto nulla
Io direi
Grazie multe
Io ora mi rivolgo alla procuratore nazionale antimafia Grasso
Nella sua prima audizione alla commissione la commissione sta stragi
Il procuratore parlo delle stragi del novantatré come di stragi impunite
Avendo partecipato in prima persona le indagini immagino che non si riferisse alla parte mafiosa quindi immagino che anche il procuratore nazionale sia convinto che ci sia qualcos'altro oltre la mafia dietro a queste stragi
E vorrei chiederti che cosa
Io ringrazio
L'associazione per l'ospitalità ringrazio per la cura nel preparare questo questo interessante giornata si riprenderà a tutti
E che innanzitutto
Personalmente mi prende sempre con un'emozione che mi impedisce di partire subito
Entrare nell'argomento nella domanda perché
La mia emozione deriva dal fatto di avere passato insieme
Collega Nicolosi al collega Lazzi che ricordo sempre con ma certo
Certe mozione passato due anni a indagare qui il a Firenze insieme a loro allorché il procuratore vigna mi applico alle indagini sulle stragi
E quindi questo passato che ritorna sempre e che non mi ha in realtà mai abbandonato come un sottofondo che sempre rimane come un
Così come un una musica che si sente lontano
E che però è sempre presente mi induce
Sempre a affrontare questo argomento
Che già vissuto come indagini Linea Diretta poi e proseguito con una sì collaborazione con che Lazzi quando prese il mio posto la mia stanza addirittura la procura nazionale antimafia poi lui continuò con l'applicazione e poi ancora dopo la sentenza dopo tutto le indagini fatte dal procuratore di Palermo in collegamento con gli altri uffici
Fino ad arrivare all'attuale
Attività che nel continuare e nel
Gestire la bellissime eredità che mi ha lasciato il procuratore vigna
Mi fa continuare a interessare sempre di questo tema quello del per le stragi
Dico questo perché proprio nella la sensazione che non ci fosse qualcosa di completamente definito
L'abbiamo sempre avuta ma l'abbia avuta sempre tutti
L'intuizione che ci fosse qualcos'altro oltre quello che si è accertato io intanto volevo fare il punto già è stato detto ma i risultati che si sono ottenuti in queste indagini sono dei risultati eccezionali non dimentichiamo quante stragi sono rimaste impunite in Italia quanti misteri
Sono il risolti nonostante il tempo da un punto di vista giudiziario con quanta
Sagace impegno dedizione e sacrificio i colleghi fiorentini
Hanno saputo districare imboccare subito la strada giusta delle indagini accertare tutte le responsabilità
E credo che non sia rimasto nessuno degli esecutori
Materiali con l'ultima appendice dei due formoso
Nessuno è rimasto impunito dei esecutori materiali e dei mandanti interni
E all'organizzazione
Questo mi pare che sia un dato
Da un lato incontrovertibile dall'alto un vero successo
Che dobbiamo tenere sempre in gran conto
Detto questo rimane il questa sensazione che non è soltanto la sensazione di qualcosa in più che c'è dietro tutto ciò
Ma
Io adesso non non mi voglio rifugiare come già è stato detto
Dal
Di rumore rifugiarmi detto il fatto della prova penale però noi magistrati
Di quello ci occupiamo
Non è un modo di rifugiarsi io ho avuto tanti maestri
Nella mia vita incominciare da Falcone e per proseguire poi al nel la nella storia dell'IMI rapporteur in esperienze con altri colleghi col procuratore vigna e poi con Gabriele Chelazzi e poi con Nicolosi ed tutti quelli con cui abbiamo lavorato il problema nostro da magistrati è sempre quello della prova indagini a trecentosessanta gradi
Ma dei portare al dibattimento deve portare a giudizio Elli allora sì al risultato
Soltanto quando si riesce a la vede elementi per cui c'è una probabilità di un esito favorevole altrimenti sono dei dei boomerang delle onde di ritorno che travolgono tutto eh fanno mettere nel nulla
Tante tante cose buone che la magistratura riesce a fare con impegno dedizione e sacrificio questa è un nostro modo
Io dico qualcuno lo può definire prudente ma non è una prudenza
Che sia nel che debba essere vista in negativo
Ce n'è uno e non è nemmeno la l'aver il coraggio di andare avanti o di attaccare potentati forti economici il potere e quant'altro
è un modo di procedere della giustizia perché secondo me e quello che dai maggiori risultati perché tiene fermo che così come hanno fatto
I colleghi che l'arsenico Losi la sentenza è un macigno probatorio sì come tutte le cose come la verità processuale non è mai la verità assoluta
è una verità processuale ci sono sempre delle dei buchi
E si cerca con si cerca e si tenta di continuare a con Marley adesso
Io non
Non dimentico
Che
Ci sono tanti interrogativi
Io
Ricordo
Che dal tutte le acquisizioni probatorie
Veniva fuori che il progettato attacco al patrimonio artistico dello Stato alla Chiesa per quanto riguarda Roma
E poi l'altra a Milano aveva una duplice finalità inizialmente si si valutò anche quella di orientare la situazione e in Sicilia verso una prospettiva addirittura indipendentista
La eversione dei comportamenti è stata riconosciuta in sentenza
E poi c'era la
Questo venuto fuori con chiarezza
La causale di attuare una vede a dimostrazione di forza attraverso azioni
Criminose eclatanti le quali sconvolgendo l'Italia avrebbero dato la possibilità magari
A un entità Esterna a Cosa Nostra
Di proporsi con una soluzione che poteva riprendere in pugno una situazione economico politico sociale che era certamente in crisi dopo vicende
Come Tangentopoli come le stragi di Falcone e Borsellino come altre la caduta del muro di Berlino risale all'ottantanove dico
E comunque
E quindi si ragionava Corps di questo su questi elementi si si continuava a cercare quando era vivo Chelazzi ecco con Nicolosi si ex sempre cercato di capire se c'era un mediatore politico
Se
Perché anche all'interno di Cosa Nostra
Sì hanno delle verità incomplete non abbia avuto tanti collaboratori che c'erano aperti spirale ci hanno aperto spiragli di luce ci hanno fatto
Ce l'hanno acceso i fari su determinate cose c'erano fatte comprendere tante cose
Però badate bene che anche all'interno di Cosa Nostra ha una sua verità che non è mai completa ecco il motivo per cui anche collaboratori pienamente attendibili non sono riusciti a fornirci fino in fondo le chiavi di lettura
Dei rapporti ieri degli eventuali rapporti esterni delle relazioni Esterne di Cosa Nostra
Perché per esempio
Per la strage di Falcone tutti sapevano che Falcone era un epidemico numero uno di Cosa Nostra e che quindi per loro in guerra contro lo Stato uccidere un nemico era una cosa normalissima ma
è solo quello
Ma probabilmente no
Stesso discorso per
Le stragi
E poi ipotizzabile qualcuno ci ha fatto capire certe cose come ci possedesse una convergenza di interessi
Di altre entità
Che non siamo stati in grado di fissare con elementi certi
Che avrebbero certamente avuto dei vantaggi
Dal da questa attività di natura terroristico eversiva
Come l'uso di queste modalità di queste quantità enormi di esplosivo che fanno vittime innocenti
Allora i
Era logico doveroso controllare tutti
Questi elementi
E per raggiungere la prova su questi elementi edicola prova processuale
Necessario rispondere a tutta una serie di interrogativi
Intanto trovare e trovare le relazioni di Cosa Nostra
O di esecutori materiali o di mandanti interni a Cosa Nostra con personaggi Esterni
Poi è questi rapporti
A questi rapporti a queste relazioni a questi contatti bisogna dare un contenuto
è bisogna che venga fuori dal contenuto di questi contatti l'accordo sul reato
Poi occorre vedere la compatibilità della causale del reato concordata rispetto a tutti coloro che concorrono il reato
Poi bisogna vedere il contesto di spazio e di tempo in cui l'accordo è stato in effetti raggiunto per potere attribuire la forma del mandato per compiere quelle
Azioni vedete
Quanto è difficile la prova da un punto di vista pratico per cui non è rifugiarsi Pietro la prova penale
Noi continuiamo continuiamo con tenacia
E poi
La cosa più che più ci ha fatto pensare l'ultimo episodio quello in cui non ci sono state vittime ma per noi il più denso di dubbi e di significato
Cioè io alludo alla strage del trentuno ottobre novantaquattro
La strage dell'olimpico che non ha fatto vittime
Per una fortunata
Coincidenza
Poi c'è da dire vedere se pure fortunato oppure indotta
Secondo la quale quel telecomando non in vi ho quelle impulso che fece che doveva far saltare un'autobomba vicino a un
Furgone dove devo andare i carabinieri e nell'ambito di una manifestazione all'olimpico di troppo
Perché
La data dopo tantissime indagini né anche nella requisitoria di primo grado non si è riusciti ancora a trovare la data di questo episodio
Col tempo con la certosina pazienza di Gabriele e di Nicolosi e di tutti coloro che lo hanno collaborato qualcuno neanche in quest'Aula mi fa piacere ricordarlo perché dietro tutto questo ci sono lavori anche di persone che rimangono oscuri
E devo dire che
Perché il trentuno ottobre novantaquattro data sicuramente accertata
Dobbiamo sempre vedere le cose storici Zandonà vedendo cosa succedeva frattanto in Italia cosa succedeva all'interno di Cosa Nostra
Che
Che prospettive che aveva Cosa Nostra dopo che tante stragi già commesse sostanzialmente non avevano condotto all'alcol ad alcuno di quei risultati che siano riproposti
E in che termini per coloro che avevano il quadro di comando delle stragi e pensate via Faoro Georgofili Firenze Roma Milano
E che era successo
Autunno novantatré avevano preso atto della mancanza di visibili sul Tati dopo le cinque stragi che precedenti
E quindi
E in che relazione
Stava questa decisione di commettere questo ulteriore strage e quell'opzione politica per esempio che si andava creando abbiamo visto che si stava creando come un nuovo partito di Cosa nostra Sicilia Libera
Che poi però non ebbe alcun esito in che rapporto erano queste cose
Visto che era fallita la strage
Perché non è stata più replicata cosa è cambiato
C'è una relazione entra l'esecuzione fallita al trentuno ottobre novantaquattro e l'abbandono del progetto
Ma
è fallita
Per un incidente o qualcuno ha fatto in modo che fallisse c'era qualcuno contrario a questa strage all'interno di Cosa Nostra o qualcun altro un'altra entità l'ha fatta fallire anche queste sono domande che ci siamo posti
Bagarella con ispiratore anche di questa strage
Era stato messo in minoranza o in
In una situazione di debolezza tant'è che l'esecuzione della strage non è stata fatta volutamente c'è qualcuno che all'insaputa degli stessi esecutori ha fatto in modo che fallisse anche questa è una domanda e se è così perché lei chi è intervenuto
E questa strategia di continuare le stragi
è finita oppure no
E la trattativa
Che certamente è stata accertata fotografata al minuto dalla indagine dibattimentale in cui stesse ricostruito tutto
Tutto ricostruibile
Questa trattativa
è finita
è ancora in corso
E finita con la cattura di Provenzano
Sono belle domande
A cui cerchiamo sempre di dare disposte continuiamo non abbiamo mai smesso un attimo di pensare a e di avere presenti tutte queste cose ogni cosa che succede
Le se ti amo tutto come in un computer monitoriamo tutto rivediamo tutto
C'è un gruppo nel mio ufficio che ha creato gruppo stragi che ha creato procuratore vigna Acquaro ho partecipato io quand'ero lì adesso da procuratore ho mantenuto continuiamo a lavorare
Beh
Due giorni fa ci siamo ancora riuniti ecco qua il collega Melillo e qua e ha partecipato conteniamo continuiamo a seguire tutte le indagini che ci sono in corso e sono tante
Alcune si chiudono perché ma è normale che si chiudono perché non si è raggiunto non sono aggiunti quegli elementi che consentano concretamente di andare avanti di avere dei risultati che possano riprodursi in risultati processuali
Scadono anche i termini in Italia abbiamo i termini delle indagini ma siamo pronti sempre a riempirle
Basso uno spunto investigativo basta un niente e noi riapriamo quelle indagini son passati tredici anni ancora abbiamo indagini pendenti
Non abbiamo mai smesso
Questa
Questo è il nostro impegno e questo pensate io non ho mai la ricerca della verità ecco questo il titolo di questo memorie verità B oggi proprio questi due elementi ripetiamo a fuoco
Uno spaccato dalla memoria che ci fa ricordare tutto quello che è successo e la ricerca e la verità è che qualcosa ancora di concreto
L'arresto di Provenzano
Dimostra che anche se le cose sembrano impossibili poi si realizzano mi pare che sia questo il messaggio
Il mito della inafferrabilità dell'invincibilità della mafia di Cosa Nostra e dei suoi rapporti esterni
Beh ed essere messi in crisi
è stato messo in crisi vedendo i mafiosi dietro le sbarre a Firenze così come negli altri processi così come il maxiprocesso e continua continuiamo in questo in questa attività
Nulla impossibile se ci si crede e noi ci crediamo
Ora Provenzano rispetta l'anno scorso abbiamo un piccolo risultato abbiamo assicurato alle patrie galere uno dei responsabili delle stragi di Firenze
E questo è un risultato è venuto dopo tanti anni ma è un risultato allora mettiamo nel carniere e continuiamo
E non c'è dubbio
Che la magistratura affatto
E continua a fare per intero con impegno con dedizione le indagini non abbiamo mai smesso ci sono indagini pendenti
Caltanissetta Catania a Palermo collegate a Firenze sono appena concluse ma siamo pronti a inizialmente
E allora pensate che a quando ero procuratore a Palermo riaperto le indagini su Mauro De Mauro perché ci son venuti a due elementi abbiamo riaperto le indagini su Portella della Ginestra
Abbiamo scoperto e fatto un processo a un ispettore di polizia penitenziaria morto nell'ottantatré perché si son son venute fuori nuovi elementi
Quindi non disperiamo mai
Crediamo in quello che facciamo
Ci dedichiamo tutti e continuamente a tutto ciò
C'è stato un certo certamente
Ci è vicino alla memoria
Di tanti colleghi che non sono più un fra noi o perché uccisi dalle bombe della mafia o di altri ho tolti dal lavoro
E dalla fatica e dallo stress
Come Gabriele Chelazzi beh io ho sempre l'immagine di un vecchio film che ho visto da bambino era una carica di cavalleria in cui c'era quello che portava la bandiera viene colpito immediatamente quello che era dietro afferra questa bandiere continua nella carica beh questa è l'immagine che mi piace
Del mio lavoro
Tanti morti hanno lasciato a noi un'eredità pesante una responsabilità
Che sembrava delegata ad altri
Hanno lasciato un vuoto incolmabile come quello di Gabriele Chelazzi che vorremmo ancora canta annoia continuare tutto quello che facciamo
è venuto a mancare un magistrato eccezionale un uomo giusto che aveva fatto della ricerca della verità il suo credo e noi continuiamo a credere in quello che ha fatto grazie
Presidente Martini la Toscana sembra la Regione
Più lontana possibile dalla mafia dalla mafiosità va anche per per tutte le nostre varie caratteristiche per come diceva anche il tempo fa molti anni fa il procuratore vigna tutto questo volontariato tutta questa partecipazione
Alla alla vita pubblica e tuttavia e tuttavia le indagini sulle sulla strage di via dei Georgofili ha dimostrato che una perché il il Fiorino è stato caricato con il tritolo
In un in un nel garage di un appartamento di Prato abitato da un signore che viveva a Prato da tantissimi anni originario della Sicilia con tre figli perfettamente integrati
Nel nella Società Toscana uno dei quali faceva il vigile del fuoco ma che non ha potuto dire di no a i familiari boss di mo'boss mafiosi di Alcamo se non sbaglio vero
E ecco
E questo mi fa riflettere anche su quello quello che non vediamo della Società Toscana cioè vorrei capire se la Regione si preoccupa delle possibili infiltrazioni degli investimenti di denaro mafioso in Toscana del e possibile inquinamento del dell'economia
In Toscana
E e se questo non mette a rischio la nostra regione anche in futuro
Il tema del rapporto fra ma toscana non è nuovo non è non è nato nel nel novantatré
Novantatré abbiamo forse le pile abbiamo sicuramente l'episodio più più importante più clamoroso più preoccupante
Per le cose che sono già state dette fin qui
Però già negli anni ottanta vi fu una una sollevazione di attenzione delle istituzioni
Io ricordo ero non ero ancora sindaco di Prato insomma è già vi furono un asset molte manifestazioni
Di comuni
Della regione stessa
Manifestazioni tese soprattutto a a a mobilitare l'opinione pubblica di fronte ai rischi di un'infiltrazione mafiosa che non era un rischio era un una certezza stava avvenendo
In forme magari non ancora metastatiche
In forme
In forme non ancora diciamo così
Accettate con acquiescenza dalla popolazione anzi rispetto alle quali c'era anche una certa resistenza
Ma che potevano essere molto pericolosi
Basta sfogliare le negli annali delle dei dei giornali insomma la vicenda della merceria di di campi
Le vicende degli imprenditori Pratesi che in situazione di difficoltà economica
Si rendevano disponibile ad accettare prestiti da da persone che poi entravano insomma i le vicende furono tante
E secondo me su questo punto
Su questo tema del rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata in Toscana non dobbiamo mai abbassare la guardia
Perché a mio avviso non esiste territorio al riparo
Possono esistere comunità che resistono un po'di più
Che sono meno facilmente permeabili
Ma non esiste il territorio a rischio cioè a diciamo al riparo da da ogni rischio questo non c'è
L'episodio che tu ricordavi del del giovane il vigile del fuoco che cioè a me fa tornare in mente il mutatis mutandis la vicenda dei giovani
Arabi di nazionalità inglese perfettamente inseriti da anni e anni e anni nella vita britannica che addirittura con titoli di studio elevati che a un certo punto
Decidono di diventare il kamikaze di fare saltare la la la metropolitana di Londra
Mutatis mutandis ovviamente si si si può cogliere che esiste una dimensione dell'eversione
Obbligata costretta consapevole sono nelle sue varie versioni che magari è in fase letargia Ica per un certo periodo
E poi a una certa data una certa ora esplode
Cosa fai questo è uno dei grandi problemi moderni della prevenzione e della vicinanza
La Regione su questo vorrei potrei esordire dicendo non ha nessuna competenza per favore non c'è data anche queste insomma
Cioè a quelle che abbiamo non abbiamo soldi per ampia sufficienza per gestirle non ci date anche questa naturalmente solo una una battuta io penso che le istituzioni abbiano un compito che non è ovviamente quella di reprimere cioè di fare l'ordine pubblico la giustizia il controllo del territorio che è competenza del delle forze di polizia dei carabinieri e della magistratura
Noi non possiamo svolgere questa funzione io ho sempre combattuto contro l'idea del presidente di Regione sceriffo che c'ha la sua polizia che c'aveva i suoi strumenti secondo me si crea un cavo se una confusione un conflitto fra fra
Le forze che diventa negativo
Però noi possiamo svolgere invece un altro compito che quell'intanto di supporto alla mai di supporto
Politico ideale morale allo sforzo del della magistratura delle forze dell'ordine perché intanto questa è la prima è la prima questione
Dare il pieno supporto soprattutto laddove di vi è un film può essere io non ovviamente non voglio entrare adesso in troppe riflessioni politiche ma vi possa essere anche una collusione di parti dello stato della politica
Con la criminalità a maggior ragione le istituzioni allora debbono esprimersi
E dire che sono a fianco della magistratura delle sue indagini della sua determinazione
E a fianco delle associazioni del de dei dei di quella parte della società civile che siano le vittime o che siano le i familiari delle vittime o che siano le associazioni che si battono per la legalità per la trasparenza per la democrazia esprimere il massimo sostegno
Questa è una prima questione
La seconda e quella ovviamente relativa alla
Alla diffusione della cultura della legalità
Io penso che giustamente vigna quando tu hai fatto riferimento alle sue dalle sue di alle sue dichiarazione di un di di un di una volta di un tempo sottolinea l'esistenza di certi anticorpi nel nel nella comunità toscana nei confronti del diciamo della cultura mafiosa in senso lato questa è una terra
Civile che al senso civico che non hammam che non ama i condoni che non amava le le le zone grigie
Anche se poi insomma ovviamente questa
è una comunità di uomini e donne normali insomma non è che sia però è una terra fatta di tante realtà
Di volontariato di di di associazionismo dove vi è un un senso della cittadinanza che è particolarmente sentito non dimentichiamoci che i Comuni sono nati qui
Io spesso vado in giro incontro i miei colleghi sindaci quando parlo della Regione Toscana che è nata nel mille novecentosettantasei si mettano arriverebbe dico sì va bene noi siamo importanti perché siamo la Regione
Ma loro sono importanti perché sono nati nel mille cento nel mille duecento nemmeno addirittura prima
E quindi per dire quante radicata e profonda la storia del del senso di appartenenza alla comunità quindi questi sono valori importanti su cui fare affidamento però nemmeno noi siamo aperta a riparo da dai rischi io ricordo io ero sono ho vissuto la mia vita ho lo sapete l'ho vissuta in gran parte a Prato durante gli anni della crisi forte dell'industria tessile fra fine anni Settanta inizi anni ottanta
Noi ritenemmo non so triennio un quinquennio ecco quasi indecente di di di di grande preoccupazione
Perché soprattutto il settore delle piccole picco piccole imprese
Che erano in grave crisi di liquidità che si sentivano bussare alla porta da fantomatici finanziatori che avevano denaro pronto che mettevano a disposizione per le ristrutturazioni degli Investimenti
Noi corriamo un rischio mortale rischio durissimo
E non è che questa cosa non ha lasciato il suo segno diciamo a vent'anni di distanza possiamo dire che il tessuto ha resistito non si è lasciato travolgere anche si è battuto per espellere
Però il problema rimane
Problema rimane come un cancro come ho oggi succede nei tempi moderni ci sono dei cancri che riesci
A a rigettare o a stoppare ma si possono ripresentare sono quelle malattie che hanno Lerici dire qua e le recidive spesso sono peggio delle della prima ecco io
Volentieri solo voluto oggi a dire queste cose perché anche perché voglio sottolineare una cosa io non sottovaluto affatto l'importante anche anche psicologica morale che ha sulla popolazione Toscana il tema della microcriminalità
è evidente che se ti entra uno in casa magari mentre ci sei
E ti porta via alla l'argenteria è una cosa che psicologicamente sulle su sulla popolazione determina un senso di di di insicurezza al livello massimo
Però dico sempre questa è una è una battaglia fondamentali da combatterò non vorrei che il anche la mediatizzazione sul tema del che ci sta diciamo la verità sul tema della microcriminalità finisca per mettere in secondo piano quello che io ritengo comunque ancora oggi la priorità e c'è la battaglia contro la grande criminalità anch'qualche volta poi c'è un nesso fra fra le cose ma insomma noi dobbiamo sicuramente combattere il le bande che che che assaltano le ville
Ma dobbiamo soprattutto stare attente che la nostra terranno la nostra regione non diventa
Diventi terra di conquista della grande criminalità
Ecco questo io volevo dire e sento brit pop concludo così
Se dovessi dire qual è oggi il contributo che un un un livello istituzionale come la Regione può dare è una battaglia di questo tipo io lo lo riassumere intorno a questi pochi principi
Uno sostenere la battaglia per la verità per le con su essere al fianco del lavoro della magistratura dare il massimo sostegno morale culturale politico Secondo diffondere la cultura della legalità e della trasparenza favorendo la partecipazione dei cittadini
Terzo fare ogni sforzo oppure in questi anni non semplici
Perché il meccanismo lo sviluppo economico e civile e sociale della nostra terra vada avanti perché il più grande antidoto al al all'infiltrazione
E anche la capacità del tessuto economico e sociale di stare ritto tasse di di funzionare di essere efficaci perché allora le tentazioni sono minori insomma la resistenza del tessuto e più forte
E su questa cosa che noi lavoreremo e devo dire che sono molto contento che anche stamattina siamo di nuovo qui tutti insieme a ribadire questo impegno e a verificare un elemento di grande sintonia su questo tema grazie
Grazie presidente procuratore vigna io ricordo credo come fosse ora il giorno in cui lei ci parlo della possibilità che ci fossero dei mandanti a volto coperto
In queste stragi
E
Spesso mi sono domandata in questo periodo
Sede giusta anche in questo caso la riflessione che alcuni studiosi di cose di mafia ritengono fondante nella storia della lotta alla mafia e cioè che quando dei momenti in cui si può vincere in quel momento e accaduto altre volte lo Stato si ritira per esempio toglie mezzi
Per esempio toglie uomini alla alla lotta contro la mafia per cui finora non è stato mai possibile colpirlo a morte ecco è un'analisi giusta questa ed è analisi giusta perché appunto ci sono non dico mandanti a volto coperto ma complici
Eastern
Ed è qui puntando allo Stato grazie buongiorno a tutti appunto particolare al Presidente della Regione
Alla l'associazione teme il collegio allora il mio intervento si articola su una premessa
Alcune osservazioni una lettura è una proposta
La premessa è questa nel giorno della memoria vorrei che il nostro pensiero andasse non solo tra i cinque morti ai feriti di Firenze
Ma anche ai quindici morti e ai centocinquanta feriti
Oggetto di una strage mafiosa avvenuta per l'appunto qua dieci anni prima all'antivigilia Di Natale
Perché dalla stazione di Firenze
Secondo la ricostruzione fatta anche nella sentenza definitiva
Fu dato l'impulso a un congegno esplosivo
Che poi esplose nella grande galleria dell'Appennino
Quella che era stata già oggetto della strage dell'Italicus
Nell'agosto del mille novecento settantaquattro
E per l'appunto fu a Firenze dai magistrati di Firenze che la prima condanna all'ergastolo
Di un calo Pippo Calò
Anche se lui non è d'accordo
Come non sono d'accordo altre persone nel valutare altre circostanze
La seconda premessa è che e Nicolosi lo ricorda
In che decidemmo di contestare a Cosa Nostra
Cosa che poteva apparire abbastanza singolare
La aggravante di aver agito per finalità di terrorismo o di avversione
Allora non esisteva una definizione di terrorismo
La definizione di terrorismo testata introdotta nel luglio del due mila cinque
E fra l'altro si considera condotta di terrorismo quella che provoca un grave danno al lo spartito
E che ha omessi fine fra gli altri
Quello di costringere lo Stato affare o ad omettere qualcosa
Qui fra gli altri Fini le era quello di costringere lo Stato a modificare come è stato già rammentato alcune leggi
Che soprattutto dopo le stragi di Capaci e di via D'Amelio erano ospitate emanate poter lottare contro la mafia
Direi poi è un apprezzato molto quello che è stato detto
Per esempio
Il mio collega Piero Grasso
Ha parlato di questa verità
Che nemmeno viene fuori avvolte dalle dichiarazioni dei collaboratori
Conosco cosa nostra si è come ogni fenomeno umano costruttori città
Quando parlo Buscetta Buscetta diceva che fra uomini d'onore si deve dire la verità
Ma avendo io ho parlato
E su questo punto di ritengo molto più attendibili di tanti pentiti
Con numerosi capi mandamento che stanno al quarantuno bis
Quando gli ho posto questo problema della verità
Che dovrebbe essere detta a un altro uomo d'onore la risposta è stata dottore seguì la saggia gliela dico masse nulla sa si figuri
E questo mi sembra una cosa logica come lo stesso Buscetta avrebbe detto che certe persone condannate per le stragi non avrebbero potuto essere autori delle stragi
Dente gli si fosse trovata la prova
Dista azionamento di trecento quattrocento chili di esplosivi a Roma
Come incerto D'Emanuele che bio contatore di figlie e nipoti era anche un spacciatore di droga e anche assuntore di droga
Quindi vedete come si modificare e come essi storicizza anche Cosa Nostra così
Per quanto riguarda gli obiettivi si figuri se non ci siamo messi a studiare la valenza degli obiettivi
Ma dovreste sapere se avete letto gli atti
Che a Roma era stato preso di mira per colpire il palazzo dell'Anguillara
In via Piave di Trastevere dove c'era una bella chimera e chissà quali fantastici pensieri poteva portare la presenza della chimera
Fatto sta che siccome alla Camera di Commercio
C'era una telecamera si pensò de andare a fare la strage alla Chiesa di San Giorgio al Velabro
Quindi non sono cose
Da nulla queste qui
Anche gli obiettivi prefissati quelli che erano ai Georgofili e così via eh queste sono quello che ci hanno detto gli stessi collaboratori che hanno confessato
Di aver partecipato alle stragi
Illa secondo punto qui ho fatto la premessa delle osservazioni e una lettura
Gabriele
Che i razzi e Dio
Fumo convocati
Per parlare di queste stragi
Il due luglio due mila e due
Dalla all'ora commissione parlamentare antimafia
Il tempo concesso fu di circa venticinque minuti
Dieci minuti o forse meno litri Silvio
Facendo un piccola ricognizione storica
E poi fu Gabriele Chelazzi al quale furono concessi quindici minuti esatti
E Gabriele visse in questo modo
Signor presidente anche in un quarto d'ora penso di poter dare qualche riferimento dice così perché la volevano addirittura rinviare
Che potrà servire come criterio guida nell'esposizione che farò più avanti
Mi fa piacere
Riprendendo un dato banale finché si vuole ma per me non è banale
Illustrato dal procuratore nazionale che ero io e dopo essere stato per centottantacinque udienza in un anno e mezzo davanti alla Corte di Assise a Firenze a svolgere il primo grado
Quindi dopo essere stato davanti ai giudici che con faccia un sfascia o senza fascia rappresentano il popolo italiano
Poterla presentare Facchin rappresenta il popolo italiano in quest'aula qualche cosa che in quella sede giudiziaria
Non avveniva ragione di ingresso
E discorso che faceva il mio amico e collega grazie
Non sarà solo questo l'unico accento
D'altra parte ho alle spalle nove anni di full immersion
Nella vicenda delle stragi
Ma per me l'applicazione dura tuttora nell'ultimo dei procedimenti
Quello che è ancora in piedi e che va alla ricerca non in virtù di un teorema di responsabilità concorrenti a quelle di Cosa Nostra nella vicenda di stracci
Ebbene questa applicazione è tuttora in corso che procuratore nazionale
La rinnovata pochi giorni orsono per altri sei mesi per tre giorni alla settimana alla procura di Firenze
Così questi nove anni abbondanti nell'Est di full immersion nelle stragi sono destinati a durare almeno altri sei mesi ma dureranno ancora di più
Quella fu una parentesi mia
Io credo di avere impegnato non tanto i miei sforzi ma le migliori intelligenze delle quali io disponevo
In campo investigativo e che stimavo come le migliori intelligenti pesi svelare queste trame
In Italia a partire all'inizio da Beppe Nicolosi
Per passare poi con d'applicazione a Piero Grasso poi a Gabriele Chelazzi poi a Giovanni Melillo che stimo in modo particolare
E queste persone non da sole con altri colleghi dell'ufficio in continuo contatto lo ha detto Pietro
Con magistrati di Caltanissetta di Palermo hanno lavorato su questi fatti
Alla luce di tutto questo prosegue Gabriele in base alle esperienze a di uomo e di magistrato
Poter mettere quello che so quello che ha capito e niente di più che questo a disposizione di un organo importante come la Commissione parlamentare antimafia
è per me motivo di soddisfazione ma anche di grafico
In questo quarto d'ora vorrei dire una cosa molto semplice è ovvio che ci siamo impegnati al massimo per individuare le singole responsabilità
Perché non è stato molto semplice nemmeno identificare le responsabilità in materia per quanto riguarda il momento deliberativo interno il momento organizzativo il momento preparatorio quello esecutivo per tutto quello che concerne Cosa Nostra
E non c'era altro che Cosa Nostra sotto questo aspetto ritengo che le responsabilità siamo state individuate una per una
Pertanto anche le due persone a cui faceva cenno il procuratore nazionale
Assoggettato dinanzi a custodiale qualche mese fa
Siamo nel due mila e due le stragi su uno del mille novecento novantatré
I due fratelli Giovanna e Tommaso formoso
Che o saranno condannati all'ergastolo dall'assise di Mila no
Vanno a completare il quadro delle responsabilità
Ma se questo è stato l'impegno fondamentale
E non poteva essere diversamente perché poi davanti ai giudici
Dovevamo portare delle persone con un'accusa esattamente definita in termini di fatto e di anagrafe del fatto
Vale a dire il luogo e tempo
L'impegno principale
Che non ha assicurato risultati a carattere definitivo fino ad oggi è stabilire il perché di queste stragi
Infatti quella che per i tecnici o meglio per i pratici del professor si chiamarla causale ancora richiede di essere approfondisce
I fatti strage sono sette hanno occupato undici messi non ci sono stati i precedenti nella storia arruffato unitario di sette fatti di stragi Inna undici mesi
Vicenda giudiziaria unità e irripetibile nella storia Repubblica
Nei capi d'imputazione per semplificazione scritto che una delle motivazioni
Era da condurre all'intendimento incontenibile di Cosa Nostra d'indurre alle istituzioni dello Stato al recente
In qualche modo a ripetere determinate decisioni che si erano tradotte in legge
Abbiamo contestato la finalità di terrorismo tuttavia loro mi insegnano
Fiducie ben riposte
Loro mi insegna politici
Che poi bisogna spiegare meglio bisogna andare più in profondità
Per capire com'è che questa finalità questo obiettivo ha prodotto che si colpissero determinati obiettivi che sia liste non in Sicilia ma fuori
Che si attenua se l'obiettivo di ai quali è inutile disconoscere una notevole viso omogeneità
Si passa da Costanzo alle chiese ai monumenti
Anche a Milano
C'è da spiegare la ragione per la quale from fatte a un altro intercorrono alcuni casi pochi giorni in altri un periodo di tempo lungo
Perché non è stato replicato un attentato che fallisce
Era indispensabile che si arrivasse abbia a data altro non lo si sapeva prima l'abbiamo data
Era importante riuscire a stabilire non solo la data di questo attentato ma anche di depurare la ricostruzione dell'attentato da elementi di confusione
Chi si voleva colpire perché non è stato replicato perché a un certo momento le stragi finiscono sembrerebbero tanti piccoli perché ma avendo a che fare con fatti stragi nessun perché è piccolo
Sia quando una strage si fa sia quando si decide di non replicare
è il quesito centrale al quale penso se sarà negli intendimenti della commissione
Fornendo elementi e dati
Di contribuire come un approfondimento che mi sia consentito non si può chiedere al giudice aldilà di una certa soglia
Questo diceva Gabriele Chelazzi
Quindici minuti
Due luglio due mila e due
La legislatura è finita Old impressione nel due mila e sei
Vieira la proposta che questo fosse l'incipit della nostra audizione
Ma più chiamati
Eccetto non vado io a propormi a organi politici
E allora il punto finale è la proposta
Se non ci volete dare
Non volete dare a che ora conduce le indagini
Questi elementi e dati Celly possedete
Volete nominare una commissione di inchiesta sulla strage avvenuta a Firenze tutto grazie
Ecco ora dalla parola Giuseppe Nicolosi che continua a indagare sulle sulle stragi e sui risvolti rimasti ancora oscuri continua credo con crescenti difficoltà sia per il tempo che passa sia perché indagare sugli esecutori e sugli organizzatori interni credo che sia relativamente più semplice rispetto a un'indagine sui mandanti a volto coperto comunque sui complici nella politica o nell'economia o forse anche nei servizi segreti
Ecco quindi mi sembra molto chiaro quello che ha detto il procuratore vigna che forse testimoni quella bandiera di cui parlava
Il procuratore nazionale Grasso dovrebbe passare forse anche nelle mani del del Parlamento
Anche se credo che il procuratore nazionale non voglia comunque abbandonare la strada giudiziaria
Ecco io vorrei capire come si può a tredici anni da quegli eventi continuare andare avanti a indagare senza rischiare
Quello che è stato definito forse impropriamente ma che si può comprendere senza rischiare una caccia alle streghe e di cui ha parlato l'ex presidente dell'Accademia dei Georgofili
Il professor scarna Guzzi come si può fare a indagare nella direzione giusta senza impazzire dietro a tante tante come si può dire illusioni tanti e tanti fantasmi
Nel ringrazio anche perché per l'intervento che mi è stato richiesto ringrazio la dottoressa selvatici per questa domanda che mi consente di porre alcune riflessioni a chi ci ascolta riprendendo evidentemente anche alcune dell'affermazione sono state fatte dal dottor Grasso e dal dottor vigna innanzitutto però consentitemi un un ricordo si tratta della memoria quando si parla di strage evidente la memoria corre immediatamente alle vittime per noi che siamo stati come dire
Partecipi di questa grande attività di indagine per me in particolare il ricordo non può che andare a Gabriele Chelazzi
Per il quale ogni parola detta da parte mia sarebbe come dire molto
Direi superflua ricordo vedove arrivata Caterina che saluto affettuosamente
Fatto questo detto questo
Volo mi piace riprendere un'affermazione che ha fatto il rappresentante signor ricorrere delle il rappresentante delle vittime delle stragi ha dato la definizione che ha trovato sul vocabolario di verità e cioè
Ciò che corrisponde esattamente ad una determinata realtà bene esattamente quello che non accade fisiologicamente in un processo il processo non
Può
Obbligatoriamente percorrere la strada per far coincidere la verità processuale con la realtà esiste una tra chiamiamola così realtà processuale che è quella che viene ricercata con gli strumenti con i mezzi che ci offre il Codice e soprattutto anche con i mezzi di valutazione della prova che è sempre lo stesso codici ci offre
Gabriele Chelazzi che era una persona straordinaria perché quello che ha illustrato brillantemente come sapeva fare lui davanti alla Commissione antimafia
Me lo diceva nel suo modo a volte sbrigativo ricordati
Che se hai capito tutto
Ma non riesce a dimostrare quello che hai capito sei un pessimo magistrato un pessimo Pubblico ministero cosa voglio dire
Con questa esortazione
A me pare spiegava mi diceva ci dicevamo quello che con noi in maniera molto un po'più come dire elegante si potrebbe dire a proposito della coincidenza tra realtà e verità
Processuale
La Franca selvatici mi chiedeva ma quali chance abbiamo di poter proseguire la premesse che dinanzi a fatti come questi
Che c'hanno impegnato anche molto dal punto di vista non solo materiale non solo dal punto di vista professionale ma deve anche dal punto di vista emotivo è evidente che non smetteremo mai di essere per così dire sopra al fatto distare sopra il fatto
Voglio citare anche poco un'affermazione non so se il procuratore vigna se la ricorderà una volta ci incontravamo ci vedevamo spessissimo evidente eravamo vivevamo mettevamo insieme una volta divisi dice Piero mi sa di essere un po'velleitario mi rispose in maniera arguto dicendomi guai se uno non è velleitario se il magistrato non è velleitario intendendo dire
Non c'è bisogno di spiegarlo che la strada da percorrere per accertare la verità deve esser
Fatta tutta fina quando è possibile farla e anche un po'oltre
Ma tenendo presente quei parametri a cui si faceva riferimento prima della della verità della verità processuale
Una una precisazione che mi pare e si è letto si legge nelle pieghe di quello che è stato detto ma io la vorrei dire un po'più esplicitamente l'organizzazione mafiosa che si chiama Cosa Nostra
E tra virgolette tristemente nota nel mondo per essere la più pericolosa che esiste per una sua caratteristica direi esclusiva e cioè per quella che viene definita la sua capacità di infiltrazione che altro non non significa che la capacità di questo l'organizzazione di stabilire contatti relazioni con il mondo ufficiale quindi con l'ambiente imprenditoriale ed economici con ambienti istituzionali con ambienti di di apparati quindi quando si indaga su questa organizzazione quindi nel nostro caso di un'organizzazione che ha pensato organizzato portato materialmente ad esecuzione questi attentati è inevitabile
Che l'indagine
Attesti dimostri queste relazioni questi conta
La nostra difficoltà quindi quale quella di dare un significato processualmente accettabile a questi contatti che troveremo e abbiamo trovato e nemmeno e se ne troveranno sempre
Di di di altri a allorché si investiga su questa su questa realtà
L'accertamento di quelle che possiamo definire abbiamo pensato di di come responsabilità concorrenti ai fatti di stragi quindi deve fare il conto con questo tipo di
Di realtà di realtà storica
E siccome vogliamo sporgere celebrare non
Suggestive come dire
Rappresentazioni esteriori del nostro lavoro ma l'abbiamo sempre fatto
Con una conducenza cioè per portar degli imputati davanti a un giudice per affermare né e per verificare lì la loro responsabilità ecco siccome sempre questo abbiamo fatto
Non bisogna nascondersi di un dato
Franco scusami mi chiedi di processi e di indagini
Lo capisce chiunque che una difficoltà di investigare un fatto che si è realizzato e di fatti che sono avvenuti tredici anni orsono con l'ultimo collaboratore noto perlomeno io non so se oggi c'è qualcuno sta collaborando ecco a me non risulta l'ultimo collaboratore noto di un libro
L'uomo auto
E Giovanni Brusca che resa la cui collaborazione risale alla agosto del mille novecentonovantasei ecco questo dato storico dobbiamo inevitabilmente tenerlo presente punto secondo
Il materiale che abbiamo acquisito in tutti questi anni di lavoro può costituire e sicuramente son sicuro che il lavoro straordinario in particolare di Gabriele
Lo potrà sempre attestare quello che lui stesso chiamava cioè lavoriamo facciamo questo affrontiamo questo tema se vuol dire che sarà il materiale di riscontro anticipata quello rispetto a quello che potrà a cadere rispetto alle dichiarazioni di un possibile collaboratore nuovo che oggi diciamo ad oggi
Non si presenta sull'orizzonte molte le conoscenze
Specifica quindi dico allora non ci arrendiamo continuiamo a lavorare però è evidente che il nostro lavoro incontra questi limiti che sono i limiti fisiologici direi a chi svolge in il nostro lavoro è evidente che non ci tireremo mai indietro siamo sempre presenti
Sul sul tema con la stessa passione con la stessa entusiasmo di sempre ma consapevoli anche di di questi temi e quindi siccome il lavoro è stato svolto e rilancio l'ultima affermazione è stata fatta dal dal dottor vigna rilancio
Questa questa che lui ha fatto e sta proposta che in in altri termini significa se perlomeno vista dal mio dal mio angolo visuale se tutto quello che abbiamo o accertato può non essere sufficiente per celebrare dei processi affermare delle responsabilità penali in un'aula di giustizia sicuramente tutto questo materiale può è Assur e è suscettibile di una valutazione in sede diversa da quella giudiziaria e sede migliori
Di quella politica evidentemente
Non non esiste quindi ognuno comma sì assuma diciamo la propria capacità di valutare fatti e circostanze perché nessuno
In dubitarne sono sappiamo tutti che le stragi sono avvenuti in in un periodo in un contesto storico politico peculiare
Con quindi sicuramente delle convergenza d'interessi rispetto a a ai fatti di strage venivano portati nel Paese e quindi penso che anche sia diciamo responsabilità politica debba
Assumersi diciamo l'onere di trarre le proprie valutazioni da questo lavoro che abbiamo svolto e che continueremo a svolgerlo grazie
Grazie tante non so se ci sia qualcuno che vuole intervenire si accosti prego accerterà critica ma certa quei incisione
Se invece non vuole intervenire nessuno anzi
Buongiorno colgo l'occasione per l'indicazione del nome tutti i toscani ovviamente la il procuratore vigna procuratore Grasso loro presenza non è facile
Avere la fortuna di avere tutti i giorni a disposizione poter loro una domanda
Vorrei porre in termini semplici sulla domanda al procuratore Grasso attualmente in carica da come procuratore nazionale antimafia alla parte della risposta se volete dottor vigna pone domande semplicemente questo se ritengono gli strumenti legislativi a loro disposizione
Al giorno di oggi sufficientemente aggiornati ed appropriati per poter consentire al meglio a loro di svolgere il loro lavoro
Sul terreno ovviamente del contrasto alla fine organizzata in specie quella mafiosa
La ringrazio
Metodi più
Ovviamente
Veda l'impianto normativo rimasto il medesimo sostanzialmente no
Direi addirittura il quarantuno bis stabilizzato anche se ammorbidito
Da decisioni della corte costituzionale
In vista della fine anche rieducativo che deve avere la pena
Sicuramente quando il quarantuno bis ha prodotto dei collaboratori e di grossi spessori
Era diverso
A parte che veniva a parte certe intemperanze che c'erano state da parte della polizia penitenziaria e quindi vanno del tutto disapprova beh non si può rivestire un mafioso
Con la montatura dell'agente di polizia penitenziaria questo è un atto indegno
Quello che era e che funzionava era l'isolamento allora nella secondo l'idea mi son fatto io
Nella personalità del mafioso grosso vale subito illa vale soprattutto per reggerlo in un isolamento per reggerlo il consenso del prestigio
Ora l'isolamento rompe il il prestigio anch'quindi destruttura la personalità di taluno
Tant'è vero nel parlare come alcuni di quelli in colloqui investigativi registrati
Con quelli che stavano al quarantuno bis a volte gli ho detto allora lei l'ha mandato vedo se glielo folk levare e la mando fra quelli comuni per la morte di Pio
Capito è la perdita anche andare fra i detenuti comuni è la perdita di uno status innanzitutto in questo sistema come dire non raccomandabile carcerario che abbiamo stare insieme ad altre otto persone
Probabilmente tube strutturante tentare da soli no dove si può far ginnastica anzi correggere si può qua dalla televisione ecco quindi l'impianto va bene l'impianto normativo come lei sa se io o una Ferrari ma non ci metto la benzina probabilmente una Cinquecento mi vince no
Se c'è la benzina
Insomma non è vero quello che diceva Zenone
Fra Achille e la tartaruga
Allora qui c'è una riduzione drastica
Sei su tutti fatta dal precedente governo ovviamente il Parlamento su tutti i ministeri
Che vorrebbe applicare la golden rule la di Praga una inglese va bene
Però fare riduzioni grazie plastiche a catena su tutto vuol dire non avere obiettivi non vuol dire semplicemente non avere obiettivi prioritari
Quindi vuol dire pareggia tutto
Quindi non si può nemmeno parlare di Achille Ratti che il problema sia l'accelerazione della giustizia se non gli dai neppure i mezzi per ma funzionare oltre a certe riforme di processi normali se possono fare si può far tutto
Un pochino questo quello che manca quindi un'azione di polizia e di magistratura come ho sempre pensato detto la si può ammorbidire in due modi
O o facendo leggi non particolarmente intelligente
E alcune sono state fatte oppure facendo mantenendo leggi buone ma facendo mancare le risorse son questi due il primo e più appariscente no
Quell'altro e più direbbe Luís come ha detto un libro più silente più inabissato
Più silenzioso
Invisibile
Do anch'io la mia versione
Allora abbiamo questa dicono
Diciamo che
Siamo vivendo uno dei periodi più difficili della storia dell'Italia repubblicana
E il quadro di analisi
E questi passaggi tra un non legislatura all'altra certamente non sono indolori non sono indolori per una magistratura che ha sempre gli stessi obiettivi che ha continuato sempre a lavorare che ha bisogno proprio di serenità non l'ha avuta sempre attacchi delegittimanti
Una magistratura che vuole mezzi non li ha avuti sarà un problema di averli è una magistratura che a un sistema legislativo che via via negli anni è stato messo le in crisi anche sotto il profilo della lotta alla criminalità organizzata
Perché è cambiato innanzitutto il clima politico
Proprio dicevo il procuratore vigna io dico sempre procuratore vigna permesso il procuratore nazionale qui
Dice le priorità beh la lotta alla mafia non è mai stata sentita nella precedente legislatura come una priorità
è scomparsa dei media viene solamente citata quando viene coinvolta la politica del rapporto mafia e politica per il resto non è un problema
Non viene più riportato nei grandi quotidiani nazionali ma viene delegato né i fogli locali
Anche lì quotidiani a tiratura nazionale quindi è un problema locale ognuno si cuocere nel suo brodo per tutti i problemi di presso l'opinione pubblica non è informata dei problemi
Delle estorsioni degli appalti pubblici tutto quello che continua a essere prepotenza prevaricazione
Mancanza di libertà di democrazia e giustizia soprattutto nei territori di trae origine tradizionale della ma della della mafia di Cosa Nostra subito diciamo anche ora
Quindi
Sono diluiti mezzi
Si è innalzata la soglia probatoria
Sono sopraggiunte delle norme come tutte quelle riconducibili sotto la dizione del giusto processo
In aderenza quello che la riforma costituzionale dell'articolo centoundici della Costituzione che non poche approvarsi
E però con quella norma contiene anche una norma anche essa costituzionale che parla della ragionevole durata del processo
Quale legge è stata fatta in applicazione di questa parte della dell'articolo centoundici della Costituzione
Quando io ho prospettato questo problema mi è stato detto che la norma che è stata fatta è quella con la quale è stato tolto al Pubblico ministero par facoltà di impugnare le sentenze di assoluzione in primo grado
E così abbiamo accorciato una parte
Non puoi non può impugnare
Cosa che chiaramente diciamo mette in minoranza rispetto a questi poteri Pubblico ministero accusa e rende fra l'altro la Cassazione
Un un giudice diverso da quello perché prima era quasi esclusivamente di legittimità a parte il discorso del difetto di motivazione mangiamo troppo al tecnicismo adesso certamente e anche un giudice di merito
Quindi abbiamo stravolto il sistema abbiamo fatto leggi ad personam sia a favore che contro
Quindi anche e timbri diventato più difficile indagare anche sul rapporto tra della collusione della mafia e politica
Pensiamo alla norma sulle intercettazioni secondo cui se e nelle intercettazioni un mafioso telefona a un parlamentare e salta tutta l'indagine perché tu devi bloccati
Devi chiedere al Gip l'auto l'autorizzazione a usare quelle interne il Gip deve chiederla alla commissione parlamentare l'indagine viene scoperta è chiaro che è finito a lato indagine
Allora a me io queste levarle non utilizzarle perché ti fregano le indagini
Questo è il risultato adesso certamente una norma di garanzia che tutela i parlamentari questo la ratio e lo scopo però di fatto basta che un mafioso deve fare un parlamentare disco e il gioco è fatto e il gioco è fatto no questa la
Allora spunti
E ancora per esempio la riforma della sulla la legge sui pentiti no eh ha messo dei paletti che andavano messi ho messo ordine in una legge che e però è disincentivante
Perché
Per esempio il fatto di dare tutti i beni allo Stato anche quelli acquisiti legittimamente mentre un mafioso Walter Burani misure di prevenzione poco il suo difensore farsi restituire i beni ereditario quelli che non si riesce a dimostrare
Che siano acquisiti con l'attività mafiosa il pentito i deve dare tutti allora diventa un cittadino modello
Mentre tutti in Italia l'evasione fiscale insomma non è una novità
è lui il collaboratore deve essere un cittadino modello deve dare tutti i suoi beni poi deve dire deve dire tutto e subito e perché se si è scordato qualcosa per del programma di protezione non si può più riprendere e questa non è certamente una norma una legge incentivante dall'altro lato quei benefici che si hanno con la collaborazione ti posso ottenere con tutte le introduzioni ai benefici introdotti con la legislazione normale
Allora perché collabora ecco la crisi di vocazione del collaboratore
Collabora non soltanto quelli che o temono per la propria vita in maniera e allora è un rifugio
O hanno di quelle pene o hanno trentacinque anni quarant'anni e non vedono prospettive se hanno un ergastolo solo questi sono coloro che sono spinte avevo l'ergastolo il timore per la propria vita
E allora capite che senza collaboratori dall'interno della mafia senza testimoni
Con le intercettazioni che vengono delimitate con tutte queste cose ma con quali mezzi dobbiamo continuare a combattere la criminalità organizzata anche in regioni
Come quelle del nord dove l'armata si assume una sua un suo atteggiamento diverso
Non è più il controllo stretto del territorio del sud ma è un'infiltrazione del sistema economico nei flussi finanziari e vengo al discorso economico
E quelle infiltrazione nell'economia delle imprese
Che e prendono i soldi al Sud o nel traffico di stupefacenti ed investono al Nord e però inquinano l'economia perché io quei soldi a tasso zero non sono più un competitivi
Per il mercato non c'è più la libera concorrenza perché ha i soldi senza dover richiedere una banca per chi assume dei lavoratori senza metterli in regola
Cioè un turbamento di tutto il mercato e si risente sul nell'economia di una regione
Anche se non ci sono manifestazioni visibili di presenza mafiosa questo e quale io vorrei sapere fra le priorità a Lombardia e il Veneto in Piemonte in Toscana in Emilia
Siamo ci si prendiamo conto di questa situazione permessa fra le priorità per cercare di entrare con le indagini nell'economia abbiamo i mezzi per poterlo fare a parte di inseguire i rapinatori delle ville
Queste sono le tante domande mi pare di aver esaurisca risposte sarete
Mi pare di poter dire che forse allora hanno ragione gli analisti di mafia che dicono che quando lo Stato potrebbe vincere si ritirerà spesso nazionali
E non ha nemmeno il ritirare vede perché le almeno dice uno che di massa tradire senatore Macaluso questo rapporto della mafia con la politica ha un rapporto di collisione e collusione
Collusione va be'i voti io non guardo troppo considerò l'appalto dopo qua
Però vuole il politico che la mafia si mantenga entro certi limiti
Perché serve anche al controllo diciamo così non solo del territorio ma del vivere quotidiano purtroppo e sei sembra
Questi però se la mafia eccede
Allora il discorso diventa di collisione pecche specie la la riprova
Quand'è che si fanno le vere leggi la vera legge contro la mafia che si ristruttura il professor senso antimafia nel giugno del novantadue nel giugno novantadue
Poi con quarantuno bis giorno e la sera in cui viene ammazzato
Borsellino voglio dire quindi a quel punto lì ecco perché anche sotto un profilo teorico se fosse vero questa questione
Il discorso che io ho fatto o come spesso forti provocatorio mente come quando dico che lo scoop con tutto il riguardo per la Polizia di Stato sono nell'arresto di Provenzano lo scoop persone quarantatré anni di latitanza ora non fa non ride non facciamoci storia dice la navetta e volevo vedere
Che vuole quarantatré anni che gliela fidate dice no ma si cercava negli ultimi dieci anni e diamanti sembra poche Marta Abba no voglio dire quindi lo scoop è i quarantatré anni latitante l'arresto ecco una cosa normale perché è un latitante normalmente viene arrestato soprattutto quando vive a casa sua
E quando manda pigliare panne o a far levare panne a casa sua
E siccome l'avvocato ma la settimana prima le abbia detto le morto e siccome fisicamente non è morto dunque io ne traggo certe conclusioni menti permetti bellissime ma e discorsi i fatti son questi
Abbonato vicende morto Porretto le Bibo c'è una un film del Fontana sembra se capiterà un fantasma
Quella quella nella
Cavedio ma insomma abbiamo Max che si scherza davvero
Quindi lo scoop è quello lì dal vede dove io ho visto ho una non lontana cioè a dire non volontà di colpire la mafia è in un preciso momento storico
Quando viene creata la figura dell'associazione di tipo mafioso settembre novantadue
Ottantadue una norma non vivesse esterno tutti sarebbe buoni fari legislatore no non ammazzare basta quei dieci delle festa Fini
Una norma per vivere ha bisogno di altre cose norme di contorno che l'ha sorretta no
E strutture
Quando vengono create le norme di contorno e le strutture a partire dal gennaio novantuno ma perché perché prima cioè il pericolo reale del comunismo che poteva realmente in un Paese dove c'era il Partito comunista più forte l'Italia
Fare delle avances
E allora i mutui era Amboni dappertutto questo è la dimostrazione pratica
Se no qual è quella anche se il nostro legislatore non ha mai avuto prospettive no ha agito sempre sulla onda di emozioni una la prima volta e si trova parole terrorismo e dopo il sequestro Moro già perché prima sorsi un'area sequestrata
Perché le Brigate Rosse primo sequestro avvenga dollari non lo fecero mi settanta allora
Quindi è un legislatore disattento senza idee prospettive lo vede anche nel terrorismo internazionale si fa una legge nell'ottobre due mila uno
Ci voleva tanto a pensare a quello che si è scritto nel luglio due mila cinque
Cioè accanto a pensare
Boh
Quindi queste sono comunque è quello lì il momento in cui lo Stato non ha voluto che il primo conteniamo in questo duetto Abelardo piace
Allora per completare quello che ha detto il procuratore vigna
Il tra l'ottantadue e il novantuno c'è però qualcosa in più che si fa a parte le nuove leggi regina poco su questo però con quella legge dell'ottantadue si incominciano le indagini sui patrimoni dei mafiosi
Si fa il maxiprocesso nell'ottantasei io ero giudice a latere la corte d'assise ho fatto quel processo si porta la mafia la sbarra si incomincia andare gli ergastoli che poi diventeranno definitivi il trenta gennaio del novantadue
Però dico mandano dico dico settantasei parity procede ebbe certo Mapuche ANC io mi faccio io distinto per storicizzare
Che sulla scorta della legge dell'ottantadue senza legge di contorno senza regia applicazione osservatorio si è fatto comunque discorsi entrate alle banche sennò gli scontri di Bush a Buscetta come ritrovare i senza gli assegni bancari e tutte le attività ebbe settantanove era stato ucciso per dico dico quindi diciamo per storicizzare se previsto se ne sono gli manca un pezzo tra l'ottantadue e novantuno un un qualcosa del Successo ecco solamente questo di
Chissà ci sono altri
Mentre
Io volevo riprendere un ammontano a richiamo fritte Bellucci
Intervento qui però nelle in qualità di cittadina ma da linguista volevo ripetere una parola che la parola appunto verità
Allora la parola verità è una parola che si riempie di senza progressivo nonna un
Un limite per cui possiamo dire la verità ce l'abbiamo tutta l'altro elemento è sacrosanta President esitazione che la verità processuale è cosa ben definita
Che non è una fotocopia della verità fattuale che tende ad avvicinarsi progressivamente la verità fattuale che anzi sarebbe ben pericoloso un giudice pensasse di essere portatori di verità sostanziale
Non c'è dubbio anche che i processi per la per la strage di ieri disloca offrire hanno riportato a dei risultati incontestabile che non sempre si sono avuti
Ma qui da noi anche rintracciare al discorso di Giovanna Maggiani Chelli che diceva e noi faremo la nostra parte
Allora per arrivare alla verità io credo che ci sia un percorso lungo e in cui ciascuno deve fare la propria parte a fare la parte devono essere in tanti l'associazione fa la propria spesso e ci ritroviamo a vedere
Che il dialogo si polemizza fra l'associazione e la magistratura
Se si sottrae
Altri castelli di coloro che devono concorre alla verità sì sì sbaglia anche in rapporto fra questi due soggetti che rimangono soli
Allora quali sono gli altri mente mettiamo lì si mette in gioco in Italia non abbiamo un quarto potere perché non abbiamo il controllo dei media perché stelle suonino attori è andiamo a vedere apporti allora fra secondo e terzo
Veniamo all'analisi lettura in cui dai vertici della delle di del del Governo cedette per fare i magistrati bisognava essere antropologicamente diversi
Si sono fatte delle leggi
Accenna un particolare si è perfino pensato
Di sottrarre la formazione dei magistrati all'organo di autogoverno della magistratura e di mescolare formazione valutazione dei magistrati voi capite che controllare la carriera di un magistrato
Vuol dire anche con una norma come questa attaccare l'indipendenza istituzionale della magistratura
Detto questo e quindi venne
è chiaro che la magistratura ha fatto la sua parte ma delle grosse difficoltà a fare la propria parte mandiamo neanche per scontato il fatto che alcuni passaggi e di governo automaticamente questi problemi saranno risolti
Quindi io credo che sia giusto che tutti i cittadini l'associazione ma tutti i cittadini Bellino su questo perché
è vero che dottor vigna nelle nella deposizione all'antimafia c'è anche un bel passa di di
Gabriele Chelazzi sui rapporti fra mafia e politica cioè quindi era chiaro che lui diceva
In e quindi io credo queste effettivamente che Stella politica e capace di autoriformarsi Ilio pensa di estero riformarla perché da sola non si autoriforma io vedo voi avete anche molti elementi per riaprire le indagini grazie
Posso posso dire una cosa sola su questa speranza della politica prego prego si cerco ma volevo dire questo all'inizio di questa legislatura di questa consultazione elettorale
Visto che c'era una legge elettorale che finalmente finalmente no condivisibili o no dava ai partiti la formazione delle liste unicamente ai partiti
Esso abbiamo visto io lanciato un appello di trovare un'occasione unica per cui la la politica finalmente si può assumere la sua responsabilità e dire sono io a fare la lista decido io chi mettere in lista
I tempi non sono maturi abbiamo visto i candidati mi ha visto gli eletti ma non sono maturi e nella politica né negli elettori
Questa era questa dobbiamo tener conto di questo dato quando parliamo di politica
Dobbiamo tenerne conto non possiamo pretendere dalla politica cosa che la politica non è in grado di dare perché questa è la politica di oggi formata formata così ma siccome la democrazia prevede anche questo ma io ho detto ma guardate che non scandalizziamo Ucci i mafiosi votano le famiglie dei mafiosi votano gli amici dei familiari dei mafiosi votano gli amici degli amici volta tutti voltano e quindi ecco bisogna isolare questa parte
Fare in modo tutti i movimenti culturali lì ai giovani le associazioni tutti quanti Fondazione Caponnetto tutte quelle che agiscono in questo campo cercare di cambiare la classe dirigente e le basi della società
Perché non si produca più un effetto del genere così come si continua a produrre però solo così potremo avere speranze nella politica scusate questa digressione
Ma
Nazionale annullati
Avvocato Schifani
Io
Entro fuori ruolo
Sento di chiedere di garanzie il cittadino processato
Un buone maniere ceduta locali
Circa
Di quantificazione
Mi sembra
Quello che poi oggi che c'è un'esigenza di lavorare nella società
Ma parliamo delle scuole materne o dalle scuole
Partiamo dalle scuole materne villa sull'orlo del vino poi tanti cosa si vedeva alcuni una terminologia
Riguarda e qua alle scuole elementari e ripristiniamo il sussidiario dei libri dei testi diversi micidiale
E siamo in una strada omicida subito a una legalità e poi sicuri e cerchiamo aspetti nasca qui politico finale cioè dobbiamo partire così allora ciascuno di noi membro con
Io cercherò di fare in un avvocato in studio di andare disponibilità
Avrebbe di legare
La sicurezza
Ce ne saranno altri dodici perché
Ma
Io ero noi chiaramente errori laboratori tuberose
Dopo questa riflessione nell'ambito di una cosa che non piacerà
Procuratore Aldo Grasso Turigliatto fu
Domanda
Così
Quando
Nei risultano bisogna il pugno che non ci siano lungo sudore cioè come vorresti e tenuto conto che in questo momento fermo nasce
Io vado
Nessun rapporto esistono ventesimo migliore non c'era un rapporto e non c'era ordine allora
Pensate cantanti fermata eliminare
Lei sa del governo passato così agli organismi gli altri politici che guerra santa scorre rapida datare il volume della spiega selvaggio dell'esenzione concause impressionante deve valutarlo la separazione delle carriere allora di allora quando a voi
Domando l'avvocato che non è di terra politici e ha neanche associazioni che crede fermamente nella neve anche che si radica avviliti che ci siano Davide è un mondo migliore
E che esigerà portare negli atti giudiziari sta dei dinamicità nella giurisdizione l'autenticità necessaria Bianchi davo alterare piuttosto lascia
Lascia molto a desiderare
Che cosa dobbiamo mi dovete dire che cosa si tiene
E i politici affidate parlare di legalità sicurezza
Dell'organo faticosi ma Bellerophon
Irreparabile umidità
De mi ha colpito
Con la testa vediamo almeno di alcuni magistrati avvocati deambula messa curabile darci ragione dico queste cose sì l'Occidente ha mandato e si cominciano a dialogare si ritrova una diciamo di alcuna o ed avere una schiera lealmente esseri umani denunce e conferenza per il cittadino onestamente
Perché la sicurezza si attende dall'imputato cittadina del reato tecnico sostenere parlarne via domande giustizia risposta
Un avvocato aggiungendo mi rivolge riferendosi il cui apparato dei
Dottor Grasso maggiordomo seppur lieve giusto avvocato giusto Pubblico ministero
Allora
Molto brevemente
Può darsi che mandando in là con l'età sempre di più si ritorna bambini membri per anno anche alle scuole elementari Matteo parlare di materne a parlare di legalità
Fino a ora tutti i giorni cioè un giorno sì e un giorno no vado nei licei oltre che nelle università ma
Vedo che insomma
La nostra sa quanta gente viene stimolata
Naturalmente non basta pesto perché una legalità serve soprattutto alla prevenzione
Io cerco di imprimere due volte
Perché quando gli UFO il discorso sino tubo mette la macchina in seconda fila ma non la metti perché tu vedi biciclette che c'ha il sentimento che legalità
Di Roma ha osservato la legge notte tosta un fariseo né ipocrita una mentre la seconda fila perché Physics Nottola mettete
Allora i due concetti basilari sono l'articolo tre della Costituzione se voi avete il concetto dei uguaglianza accoglienza solidarietà fregate qui delle centocinquanta mila leggi che sono nello Stato perché sarete sempre legate
Però cosa vorrei dagli apparati
Primo
Che fossero meno
Perché in Italia indagine e di ieri l'altro del Sole ventiquattro Ore cento ottanta mila iscritti
In tutta Italia
Vorrei quindi che voi faceste anche delle statistiche europea
Per vedere come vi calibrate
Anch'la città che cena meno e a Ostia quella scena di Milano
Ma in tutti cento ottanta mila
Spesso con stipendi voglio dire abbastanza indecoroso
Stipendi guadagna
Allora è ovvio che questa avvocatura così diffusa a qualcuno gli importi venire in mente anche di non fare l'avvocato
Nel senso in questo breve teologica eccetto ma lascia fare gli associati alle cosche mafiose
Proprio non è possibile
Penso che in fondo questa rottura fra noi e voi ci sia ma sia un po'simulata
Perché se la giustizia lunga non vacche bene quando si è centottanta mila
Ma non non non c'è dubbio sia perché voglio vedere i si metta fine allo Stabile
Cercherà una via transattiva
Ma
Cioè sempre la migliore ovviamente
Quindi questo naturale vorrei che il presidente
Della come si chiama della camere penali che si chiama Ettore Randazzo che è siciliano
Non avesse scritto nel suo libro che io ebbi per ricevere quasi di presentare in Maremma con lui presente che lui mai produrrebbe un documento falso in dibattimento
Macché se un altro avvocato lo producesse Luigi lo utilizzare
Questo è scritto nel suo libro
Al che gli dissi suscitando applausi fra gli abitanti di Porto Santo Stefano ma abbonato a lei
Quando se ne va grafologa è un cittadino dovrebbe esserlo anche quando se la mette
Come fa a scrivere questa cosa
E poi tante altre cose di cui ragioneremo nel famoso tavolo
Allora io
Io vorrei dire solo due parole temi vorrei collegare a quello che ha detto la signora giochi stamattina iniziando questo
Convegno
E mi riallaccio anche al discorso che ha fatto l'avvocato adesso tirando in campo l'educazione alla legalità perché io sono insegnante lo sono da trentacinque anni e quindi dunque io sono sono stata in questi anni ammicca il collega di Daniela chic Fucci
Per questo sono qui oggi perché la in questi anni mi aveva sempre portato il volantino dei vostri convegni mi sentite senza di Ostia
Allora quest'anno che lei non è più qui io sento proprio dovere di venire qui e di portare la sua testimonianza
Sono emozionata scusate un momento vorrei dire che voi parlate di morti di feriti
Ma le vittime non sono solo i morti i feriti le vittime sono quelli che hanno sofferto perché hanno affrontato malattie dolori
In seguito a queste cose avete parlato di Chelazzi che si è ammalato per questo c'è uno stress c'è una un danno biologico che fanno questi avvenimenti
Daniela nel novantatré io ero io sua collega e mi ricordo venne a scuola dopo pochi giorni era la fine dell'anno scolastico non si poteva permettere di smettere
Ma era veramente era fuori di testa era veramente sconvolta non l'abbiamo tenuta impegnata in cose materiali cose da poco ma cominciamo una cosa ne faceva un'altra il suo pensiero era altrove
La casa devastata perché Daniela quelli abitava vicino dove è scoppiata la bomba la sua casa è stata devastata
Lei si è ritrovata di notte in camicia col bambino allora ragazzino piccolo allora Federico per la mano
E questo ragazzino non ha parlato per giorni perché era sotto choc e quindi la veniva a scuola questo ragazzo non parlava gli era rimasta la gatta sul macerie c'è qui Paolo poi è andata da Paolo
La data è rimasta dove andare tutti i giorni a portar da mangiare alla gatta sulle macerie questo Mimmo che non parlava aveva al suo lavoro da fare quindi noi abbiamo vissuto con lei il suo dolore
E allora io voglio dire questo che tutto questo dolore di chi gli sta intorno di tutti questi che chiede giustizia non sono solo i morti
E i feriti lei si è ammalata tre anni dopo si è ammalata di tumore ha condotto la sua battaglia con forza con dignità è sempre stata presente a scuola
Ha fatto lavoro sul campo di educazione civica l'abbiamo abbiamo lavorato come colleghi di classe insieme non cos'è la mafia abbiamo cercato di spiegarlo
E fate bene a venire il dottor che Lazzi tanti anni fa è venuto alla scuola in via rete a parlare io ho insegnato alla scuola media fate bene a venire perché il un conto leggere sui libri un contralto
è la testimonianza diretta
Ecco i nostri ragazzi e Daniela raccontato i nostri ragazzi quando hanno chiesto
Eravamo insieme ha parlato di quella notte della bomba e che i ragazzi questa cosa non se la dimenticheranno più lei non ne parlava volentieri
Ma i ragazzi che hanno ascoltato cosa ha detto Daniela questa è una lezione di antimafia che si ricorderanno per tutta la vita
Io questo lo vorrei dire vorrei capire proprio
Non è come leggere
Io ve lo dico davvero allora io ho fatto lezione l'ho spiegato tante volte abbiamo fatto vedere i film l'anno scorso chiama Danielle abbiamo fatto vedere alla luce del sole di un pugliesi i ragazzi hanno un impatto emotivo diverso fra leggere e sentire
Voi che parlate che fate quindi veniteci anche nella scuola media venite non sono piccoli per capire sono grandi a sufficienza per capire e quindi questo volevo dire e grazie
Io ora finisco infatti volevo soltanto dire una cosa alla alla professoressa che ha detto che il quarto potere in Italia non esiste volevo farle notare soltanto che mi sembra che ci siano giornalisti in Italia
Che sulle questioni di mafia sono a notevoli livelli una fa nota Alicata Travaglio eccetera ma
Bene se lei se lei chiedesse il giornali Berlusconi o anche la catena Debenedetti fanno una una continua battaglia antimafia
Ha ragione ma nel e ci sono dei giornalisti che mi in mezzo a mille difficoltà continuano a parlare e a studiare e a fare di cinismo
Il l'altra questione che invece volevo porre questa sua ed è rapidissima ma per far concludere
La l'assessore ed è questa
Giusto il tempo fa mio figlio che fa l'università mi ha detto una cosa che mi ha agghiacciato sul piano della legalità perché mi ha detto va bene io cerco di studiare più che posso veramente lui non moltissimo ma insomma
Io cerco di stare più che posso ma tanto lo sappiamo poi il post Nippon Steel ci vanno le persone raccomandate o quelle che hanno i genitori che li piazzano
Provvediamo
Mi scusi lei sta preside di Architettura ma lo vediamo all'università in maniera clamorosa
Non vediamo i tantissimi settori della pubblica amministrazione ecco l'educazione alla legalità più un politico potrebbe concordi concorrere affare non potrebbe essere questa nel riportare trasparenza proprio nella pubblica amministrazione
E nelle professioni
Beh
Direi che la risposta è ovviamente sì
Come si porta trasparenza nelle pubbliche amministrazioni nella vita quotidiana
Forte vigna diceva con l'articolo tre della Costituzione abbiamo già detto tutto
E questo è e e vero
In realtà noi conosciamo poco l'articolo tre della Costituzione come anche gli altri articoli
E soprattutto gli udiamo male
In politica non diamo il buon esempio
Non diamo il buon esempio perché spesso la politica è protettiva invece che essere reattiva
è un in qualche modo sta diventando sempre di più in questo Paese
Un insieme di come dire Mutuo Soccorso per categorie e per gruppi
Non denunciasse spessa non è capace di fare un effettivo rinnovamento che è quello che poi ci siamo chiesti tutta la mattina parlando di giustizia
Che vorremmo che che ci fosse che si potesse stare
Il l'imperativo il vecchio imperativo di Marte lutti King di di don Milani di tutti gli mi riguarda
è una cosa che spesso dimentichiamo
Più affrontiamo più in di riguarda siamo più pronti ad accusare mancante e cosa che quant'altro che non ha assumerci responsabilità in prima persona in questo alla politica ovviamente è carente
E connivente
Quanto è possibile uscire da questo tunnel non saprei dirglielo
Non saprei dirlo a nessuno non saprei dirlo neppure a me stessa Cetto ognuno di noi può portare un granello si può portare
Le testimonianze nelle scuole
Si può fare emergere i fenomeni che conosciamo di connivenze mafioso malavitose nella nostra regione
Si può dare limpidezza tutti quelli che sono i procedimenti e e le attività che facciamo dando Conte cittadini
I cittadini devono fare la loro parte è stato detto anche questo stamani ognuno deve fare la sua parte
I cittadini devono chiedere queste cose devono pretenderli non devono coprirle magari inserendo sì in processi in cui fa comodo inserire se io uno scontro in atto
Non è necessario che mi metta dalla parte del più potente e doveroso che mi metta dalla parte di quello che secondo me ha ragione nel giusto
Quest'oggi non sempre avviene non avviene all'interno dei partiti non ne avviene all'interno della società non avviene nell'università
E questo forse è un primo sintomo che noi i tutti insieme con questo imperativo del mi riguarda e voglio cambiare qualche cosa dobbiamo fare se no tutto resterà così sereno
Probabilmente non riusciremo mai altro che a fare doverose commemorazioni un po'tristi perché le commemorazioni sono tristi ma non particolarmente efficaci
Da chi oggi pomeriggio alle alle alla ha facoltà di architettura nella sede di Santa Verdiana nell'aula dedicata a Dario Capolicchio in piazza Ghiberti ci sarà una a la presentazione di due tesi di laurea sulla strage di via dei Georgofili in ricordo di Gabriele Chelazzi