Napoli Centrale. L'Italia si rifà da qui

Grazie di essere quindi prima di ieri aveva accettato il nostro invito
Credo che la rivendicazione è un luogo deputato ad esprimere le proprie opinioni e quindi abbiamo avuto l'opportunità di ospitare quindi Rossi Doria e quindi speriamo che sia una cosa
Allora buona sera
Io sono Giustino Fabrizio compagni
Conoscete ovviamente Marco Rossi Doria e professor Mauro Calise
Io sono molto contento
Abbiamo
Comincia con una cosa ma molto leggero foto biografo effettivamente perché questa
Anche autobiografico molto proprio grazie
Dunque via mediani è un il posto dove abitava la mia insegnante delle elementari quindi ho avuto questo problema così come ho avuto molti flash
Nel leggere il libro di climatico
Perché sia perché noi abbiamo praticamente
Ricorda
Poi ho trovato una descrizione di Napoli della città della anche della combinazione delle classi sociali che si incontravano nel gioco Federico dovuta un'espressione che non non sento più da molti anni perché noi usavamo gli anni cinquanta sessanta per cento dei giardinetti
Andavamo a giocare ai giardinetti dove già detti ci si era prigioni eterna nel massimo dell'Inter classismo perché si incontrava la gente diciamo i come chiamava differenti insomma quelli che e che quelli che comunque giocavo meglio di noi erano più aggressivi e
E le persone e le persone così insomma i figli di papà le persone perbene cioè c'era di tutto
Naturalmente poi i figli di papà magari giocando a pallone erano più frequenti dei serpenti che e viceversa
Allora Marco ha vissuto e questo lo racconta molto bene il libro ha vissuto questa situazione poi ne ha vissute a altre cioè a ha viaggiato ha soprattutto conosciuto molte culture perché ogni quattro anni doveva vivere un anno per un periodo da vivere un anno negli Stati Uniti
E quindi ha studiato alla scuola americana quindi è entrato nel mondo nella mentalità nel modo di vedere le cose Kamilia mendicanti non da turista Nonda ma dalmata cittadino americano
Tant'è vero che poi è stato in Africa insomma avuto varie
Esperienze tant'è vero che a un certo punto si è trovato anche completamente scisso in queste esperienze lui racconta quando Gagarin atterrò cioè fece andò in orbita fu il primo uomo ad andare in orbita Yuri Gagarin l'astronauta russo
Era il sessantuno credo vado memoria
E a casa dove c'era una famiglia di tradizione di sinistra
Quindi erano entusiasti del fatto che un russo fosse andato nello spazio per chi avesse vinto la corsa con gli americani mentre invece nella scuola americana e la NATO dove andava c'era il lutto nazionale per aver d'aver perso questa gara
E quindi lui era un conto cioè il noi
Era continuamente sposato a casa il noi era da una parte a scuola era da un'altra
Quindi tutto questo non è secondario sia ovviamente nel per racconta di profilo umano di Marco sia credo anche da un punto di vista politico che poi la cosa su cui siamo più attenti in questi giorni
Perché lui si pone nelle parti successive poiché il libro diciamo lui si pone come appunto come un mediatore culturale come un mediatore sociale proprio per questa conoscenza che ha avuto di di queste varie realtà
E che lui ha poi realizzato esplicitato nella sua professione di mai stato su cui
Diciamo qua e quasi tutto noto quello che lui ha fatto
E anche quello che ha prodotto politicamente perché va ricordato che poi Marco ha partecipato anche alla elaborazione del programma di Prodi per il per il settore la scuola quindi diciamo questa sua figura di o
O no
Questa figura così sfaccettata così complessa poi lo porta a interpretare la realtà napoletana in un modo come dire anche qui poroso può ferire
E e da questo punto di vista e singolare poi diciamo io credo che il duro il massimo sforzo di mediatore culturale luglio abbia fatto nella parte finale del libro in cui riportato il colloquio tra lui e Giorgio Bocca già pubblicato da MicroMega
E dico il massimo sforzo perché di fronte io conosco bene Giorgio Bocca e quindi so la quasi no ma anche quanto è detraggono nelle sue asserzioni
E quindi il siamo in maggio la singolarità di questo discorso fra Giorgio Bocca che dice che a Napoli siamo tutti incivili perché non portano il casco vanno contromano eccetera e Marco che dispiega che però un fatto Rizzo ha una spiegazione che ho fatto anch'io a bocca che a Napoli però ci sono pochissimi incidenti non quegli ufficiali perché poi nel le assicurazioni di Concesio molti incidenti
Ma nella realtà ne sappiamo che a Napoli ci sono pochissimi incidenti automobilistici perché le macchine si Scansano perché come dice Marco ai Quartieri Spagnoli
Chi si va contromano però ognuno da paese dà la precedenza rispetto all'altro perché chi va contromano oggi lei domani sarà dall'altra parte
Quindi
Ora però questo forse il la prima domanda che mi verrebbe da porre a Marco
Su queste cose cioè non è che dare poi una rappresentazione cioè comprendere Napoli quella siamo sempre stato e che siamo sempre stati un po'in
Come dire scissi tra queste cose cioè da un lato comprende Napoli può significare giustificarla no e questo è stato anche sempre il il la difficoltà di
I soldi da un valore positivo a cosa che comunque lo sentiamo positive che non sono la napoletanità deteriore ma proprio diciamo il nostro le nostre radici il nostro modo di essere
Quindi da un lato questo accettare e dall'altro obbedisca accettare perché si si capisce bene che non è possibile cambiare le cose in base a delle regole astratte
Dall'altro però Kitty sollecita a entrare nell'alveo istituzionale nell'alveo delle regole fino al Valle nell'alveo della come dire del della civiltà occidentale potremmo dire è un po'esagerando forse
Ma io per il momento mi fermerei qua non so se Mauro
A muovere
Quattro va ricordato avvocato
Si fa particolare ma io ne ho molti domande che ho segnate facciamo allora se ho scritto una di dove c'erano le domande da fare al mare imposti sostiene di non si capisce dove strattonandola risponde poi
Grazie
Perfetto
Allora una delle delle prime dei primi temi che mi pare
Marco metta molto bene in rilievo è l'individuazione di uno dei mali indi versione dei uno dei mali principali di Napoli nel fatto che non ci sia continuità nell'azione la classe dirigente cervice Napoli è una città in cui che è stata governata almeno Danity Imposimato forse anche prima comunque è stata governata si sente ora
Napoli è una città che è stata governata a zig-zag a periodi alterni cioè c'è stata una fase c'è c'è una un grande entusiasmo c'è una grande o una grande effervescenza in una fase e poi però non si dà continuità all'azione di governo e questo è un po'anche quello che dice Point bocca da un punto di vista quasi Antonio Anna antropologico quando dice che il napoletano non ha ebbe un po'eppure pressappochista non dà continuità alle alle cose che fa non in noi siamo capaci di grandi azioni spettacolari di punto quel di grandissimi gesti di di belle giornate però la difficoltà della città è quella di trovare un metodo di lavoro di continuo che diciamo e l'eroismo quotidiano
Che peraltro poi invece Marco individua in molte altre categorie in e in altri cioè individua nella società napoletana ma non lo individua nella classe dirigente
La seconda questione
è
E la questione del rapporto col padre mi sembra che in questo libro ci sia moltissimo il si avverta moltissimo la presenza del padre di Marco che come tutti sapete è stato un grande meridionalista Manlio Rossi Doria
E
Mi domando se anche la sua discesa in campo politica di di questi ultimi mesi non sia da mettere in relazione a questa spinta psicologica c'era questo
Questo vuol rispondere a una frase detta dal padre che gli è rimasta impressa cioè il padre di fronte alle contestazioni di Marco sessantottino
E a un certo punto gli ha detto ma noi la nostra generazione non è che vi stiamo lasciando un modo un mondo migliore di quello che abbiamo trovato
Ecco invece credo che Marco sia stato spinto dalla all'azione politica forse dalla consapevolezza o dalla sensazione di sta per lasciare alle generazioni successive un mondo peggiore di come lo abbiamo trovato
E c'è una frase per esempio che dice a distinguersi dal padre pure di conoscerlo è sempre stato il grande il lungo lavoro di ciascuno
Qui c'è poi tutta la parte che
Io ho sintetizzato prima in apertura
Questo è un passo
Più propriamente politico
O
Marco qui interviene su o sui temi del sulla città
Fa un analisi del del primo Bassolino e poi diciamo della fase più decente la città e dice credo fermamente che ci sia una terza via fra il dirigismo centralistico la via scelta dal deus ex machina che dice risolvo tutto io il Taumaturgo il comandante supremo e il suo posto ossia quella di chi abbandona rinuncia fugge
La terza via quella che ho battuto nel corso della mia vita stare dentro le cose e trovare le soluzioni insieme alle altre persone costruendo coesione sociale
Questione progettuale coesione strategica questo mi sembra il cuore del suo programma politico
E però qui potrei chiedergli come pensa concretamente di realizzare questo tipo di programma anche con quali con quali alleanze
Ci sono poi dei temi più specifici su cui luglio dà delle risposte
Diciamo efficaci si tipo per esempio quella dei rifiuti però qui mi sembra diciamo la la come dire la narrazione un po'da bassa Utica perché ci sono dei temi molto lui affronta ch'lui e il suo movimento affrontano con molta chiarezza come per esempio quello dei rifiuti
Altri invece che vengono molto sfumati e su cui si può avere la sensazione che il movimento non si è poi in grado di dare una risposta di governo complessiva globale al ai problemi della città
Esso mi fermerei veramente
Va bene domande
Allora
Grazie intanto per l'invito lei un'occasione di discutere insieme
Questo
Sì che devo dire come espressione mi piace di più ma su questo poi non è che voglio dire subito una polemica cioè diciamo discutere insieme lavorare insieme questo decidere insieme magari poi rispetto alla forma politica oggi
E io ma questo ci torniamo su fra un attimo anzi
Io ieri pomeriggio ero ero a Pavia a presentare un libro
Completamente diverso
Intanto erano seicento pagine da questo punto di vista come si dice mi è andata meglio oggi
Era un libro di storia
Delle istituzioni in qualche modo storia costituzionale di un De Teran ormai diciamo si chiama Ettore Rotelli
Peraltro e la persona diciamo che ha legato il suo nome Augias Thing della di alcuni dei passaggi più interessanti della riforma del titolo quinto della Costituzione nella nella versione diciamo così
Di centro sinistra
Anche se l'uomo non lo definirei politicamente poi poi diciamo così un progressista
I
E il titolo del libro era forme di governo delle democrazie nascenti mille seicentottantanove del mille e settecentonovantanove
E cioè come si vengono formando questi primi sistemi costituzionali
Dove il Parlamento comincia a decidere e a sottrarre la tesi di Rotelli è molto più lentamente di quanto si sostenga il potere arredi
Si apre si inaugura diciamo con la stagione costituzionale che poi solo con l'Ottocento comincia a realizzarsi in Occidente
E che farà poi bruscamente troncata
Nel secolo successivo dall'esperienza dei totalitarismi
Questa premessa naturalmente non è solo di cronaca e anche per dire che nella mio approccio evidentemente un approccio di studioso ma anche per quel po'che ho potuto fare seguendo un po'da vicino queste vicende napoletane
La mia convinzione è stata sempre questa il il tempo del cambiamento dunque
E il tempo del cambiamento istituzionale
Lunghissimo
Questo naturalmente i cittadini non fa piacere sentissero dire tutti vorrei però cambiare le cose e rapidamente hanno ragione e giusto però
Ecco senza bisogno di tirare in ballo i tre secoli di di cui parla Rotelli
Ma il cambiamento istituzionale lungo
Ed è lungo perché investe diciamo ma Chini di potere
Grandi burocrazie routine sistemi di relazioni che possono anche venire
In qualche momento
Come dire presi di sorpresa in alcuni momenti addirittura sembrerebbe azzerati e che poi sul medio lungo Periodo rito
Ritocchi
Cioè come dire questa storia della lunga durata che è la storia delle istituzioni si potrebbe dire quasi per definizione
E questo e
Un punto molto importante in tutte le analisi in tutti i giudizi che si danno su un
Perché evidentemente se il metro del cambiamento sono i cinque e i dieci anni
I giudizi assurdi assurgono a
Critiche per così dire
Anche meritatamente impetuose se il tempo del cambiamento è una prospettiva più lunga forse giudizi cara
Ma non solo cambiano i giudizi e in questo diciamo evidentemente c'è un punto di connettiviti disaccordo con alcune delle espressioni pur tralasciando il libro ma non è tanto questo perché evidentemente poi ciascuno sceglie la sua prospettiva se uno a un certo punto dice io ho fretta in giudizio diventa
Il più duro
E il problema e
E questo Pomilio allacciò la cosa che un attimo fa stava dicendo Giustino Fabrizio a proposito anche di come alcuni temi a Pagliano più come dire più maturi più sviluppati di altri in questo testo
E in particolare su su su un paio io mi son trovato preso un po'in contropiede per la mia lettura di questa vicenda
E come sempre in generale questo fosse il libro di un di un leader o comunque diciamo di un di un
Di un interprete coraggioso io penso che ci sia un dato di
Come dire di valore personale del mettersi in campo nello scendere in campo in una situazione difficile come quella napoletana che per me è sempre e comunque
Un dato etico politico molto importante
Però ecco in questo c'è eccome anche il clima anche il linguaggio di un leader di un movimento sociale
Cioè di una persona che ha una sua
Esperienza
In alcuni settori molto ricca alle pagine centrali del libro queste che riguardano la tua esperienza di scuola sono come dire
Paradigmatiche in qualche modo di quello che si può fare e che si dovrebbe fare in questo settore
Ecco quando tu dicevi all'inizio
Qual è il nome no ecco ecco ecco il nome cioè in qualche modo io li ho ritrovato un linguaggio una misura una conoscenza e anche diciamo così proprio una un'attenzione sui problemi
Che sono rappresentativi di una esperienza molto ricca
Che cosa invece
Ho condiviso di meno
Ho condiviso proprio
Di meno la riflessione diciamo
Sul funzionamento istituzionale in due passaggi economia proprio colpito lo devo dire poi naturalmente magari mi sbaglio io però insomma diciamo che
La mia frequentazione
Di Bassolino debba soli Nismo in questi anni
è stata tale nel bene e nel male
Beh io lo chiamerei in tanti Monti ma dirigista proprio no
E qui
Voglio appunto sottolineare il problema non per fare il politologo o diciamo così il
E magari è solo un problema di temi poi dopo Cicci intendiamo dicendo così
Per il dirigismo e
Il contrario
Dell'esperienza di passo perché dirigismo e storicamente
La convinzione che un processo sociale si possano dirigere e che per dirigere la non bastino leader il suo carisma e le sue capacità qualità di mediazione ma occorra una macchina
Nella tradizione occidentale del dirigismo
C'è sempre poi la grande costruzione di macchine che possono essere quelle Colbert piani che possono essere quelle
Più o meno autoritarie che possano essere quelle più o meno illuminante evidentemente polli declinazioni dirigista e cambiano
Ma il dirigismo e in qualche modo un processo
Che guarda al lungo periodo e guarda la costruzione
Di una macchina con la quale dirige
Altra cosa invece è il fenomeno di accentramento tipico diciamo così di grandi leader anche di grandi merger in genere anche in genere come dire gli stili manageriali si dice è un grande accentratore
Ho
è un grande dirigista cioè è uno capace di creare una squadra molto come dire nutrite deficiente al suo servizio oppure uno che sostanzialmente convinto che grazie alle sue capacità grazie su rischi le grazie diciamo al suo intuito
è meglio che faccia da solo
Ecco
La personalità di Bassolino io l'ho vista sempre nel bene e nel male
Come quella
Di un leader carismatico che cerca fondamentalmente di dare tutto
Attraverso se stesso e l'avviamento e poi questo stesso meccanismo a un certo punto
Presenta delle difficoltà proprio quando si va sulla scala dei tempi o sulla scalata alla complessità dei problemi e parte di queste
Difficoltà potrebbero evidentemente essere ha scritto io criticati a Bassolino sempre che poi a un certo punto
Non si rischiasse con Fanny un demiurgo anche oltre diciamo così quello che lui ha ripresentato in questa esperienza però questo perché mi compri mi mi colpisce perché al di là del giudizio adesso su Bassolino in generale diciamo così nei movimenti progressisti come credo in qualche modo in senso generale vada classificato questo movimento che si è raccolto intorno che in questa in questa questa affastellamenti di riforma io io studiati soprattutto nell'esperienza
Americana perché diciamo è quella dove c'è una tradizione di oltre un secolo diciamo di continua formazione
E di movimenti di riforma che poi certo punto raggiungono raggiungono lo scopo eccetera
Però generalmente questi movimenti hanno da un lato quel tipo di tensione su alcuni dei segmenti sociali di cui tu parli in questa
In questo tuo libro
E dall'altro lato hanno un obiettivo molto preciso che la riforma della macchina comunale
E la riforma della macchina comunale
Cioè in pratica e il tentativo di Daria Napoli perché qua tengo un altro punto che soleva vi tu prima
Attenzione perché io appunto a questa antropologia della lunga durata e della capacità di tenuta
Non ci tengo non ci credo nel senso che c'è Tosi napoletani sono fatti in un certo modo ma se dobbiamo cambiare i napoletani in termini di cultura poi diventiamo come Giorgio Bocca e francamente io questa partita non non non mi piace
Il problema vero che non c'è continuità di classi dirigenti ma questo significa semplicemente che non c'è continuità di un'impalcatura statali amministrativa degna
Del ventesimo secolo e lo sappiamo perfettamente perché sappiamo tutti che cosa abbiamo ereditato da due secoli di Regno borbonico e se andiamo più indietro cioè sappiamo tutti e qui torniamo a quella lunga durata da cui sono partito che il tessuto istituzionale di una città come Napoli è debolissimo
Ed è un tessuto istituzionale che rende praticamente impossibile per chiunque secca al posto di comando dirigere ecco qui la parola che ritorna in campo dirigere in modo efficiente processi di lunga durata
A meno che non si intervenga su quel tessuto a meno che non lo si prenda di petto a meno che dicendo non si cambia in due anni magari inventi ma questa macchina comunale va cambiata
Questo nuoto qui agli americani e stato sempre chiarissimo non c'è un movimento di riforma in a me
A partire dal mille ottocentosettanta a tutto il mille novecentoquaranta la stagione come dire
Cuccia Ale e da qui poi nascono diciamolo il quel tipo di classe dirigente che farà il mio diletto sette era ma l'obiettivo precisissimo loro vogliono andare a cambiare l'Ama che
La macchina
Ecco io mi sarei aspettato su questo visto anche c'è un passaggio a un certo punto francamente ecco non non lo metterei fra i temi più approfonditi non so come dire perché anche là ci sono due battute io non penso che si possa risolvere così il problema sono convinto che anzi gli innesti interni
Siano Benvenuti quando vengono fatti bene naturalmente c'è modo e modo di usare la Bassanini insomma son temi complessi
Ma sono temi che in qualche modo
Guardano ad una prospettiva di riforma che a questo punto comincia da vere una risposta a quel problema cruciale che un attimo fa richiamava giusti
E cioè la durata delle classi dirigenti
Senza la quale noi siamo sempre a metà fra la buona volontà o di un grande leader carismatico come è stato sicuramente Bassolino secondo tutti nel primo mandato i giudizi sui mandati successivi differiscono
Di un gruppo di persone che si mobilitano generosamente intorno a questo leader come è stata sicuramente anche l'esperienza della prima giunta Bassolino come sicuramente io immagino ci saranno nel movimento e anche in alcuni partiti oggi in questa fase
Ma sostanzialmente poi
Se non si affronta di petto il problema di come fare funzionare
Al lungo e per allungo significa con una prospettiva che non è di cinque non è di dieci anni
Una istituzione efficiente
Le risposte a questi problemi che sono tutti i problemi inoltre che sono tutti i problemi e no
Che richiedono livelli expertise di professionalità ai vari livelli economico finanziario giuridico tecnocratico ma questa risposta
Non non siamo grazie Dida e alla fine alla fine inevitabilmente gli unici che restano in campo sono i professionisti della politica
Nel bene inerme
Perché naturalmente
Ci sono quelli buoni e quelli meno buoni ci sono quelli più interessati quelli meno interessati ma sono comunque persone che fanno politica tempo pieno
E facendo la tempo pieno anno dopo anno decennio dopo decennio imparano un poco meglio come muoversi e come si dice relazionarsi
Allora cioè come dire
Un mondo che io mi sarei aspettato venire fuori con più forza
Ed è proprio quello
Di come la classe dirigente
Può fare un salto di qualità in questa città perché questo è un nodo chiunque vinca queste elezioni
Da cui non si riesce diciamo così a a sfuggire
E in questa partita
Ruolo chiave c'era la riforma
Della macchina amministrativa
A partire da livelli più bassi affini a livelli più alti su questo terreno alcune cose sono state fatte non poche secondo me
Ma mai con la convinzione la continuità
E soprattutto il senso di una vera e propria missioni cioè come se questa è la bandiera su cui o si fa Napoli o si ricomincia ogni volta appunto e h
Questa è la convinzione che ho maturato in questi anni
Ma l'ho maturata ancor più che sui libri di cui abbiamo parlato l'inizio
Nella
Come dire
In capacità qua c'è una frase che mi ha colpito a un certo punto ecco tu scrivi
Bisognerebbe studiare perché fenomeni innovativi di fronte a una cultura dirigista non riescono a consolidarsi
Io sto già detto che di cultura dirigista e non visto poco però il problema vero e proprio come farlo consolidare
I fenomeni innovativi
E forse in una città come Napoli
Un po'di sano dirigismo cioè di un dirigismo che fosse impregnato dei valori dello Stato
Dei valori della
Prima atto
Del servizio pubblico
Beh questo tipo di dirigismo forse questi fermenti innovativi che ci sono e che io credo tu stai contribuendo
Ad alimentare
Beh forse questi fenomeni innovativi diciamo
Avrebbero più tempo dico consolidarsi e di diventare sistema però è questa un po'la scommessa
E su questa scommessa credo che tutti dalle diverse parti politiche su cui poi ci siamo andati a posizionare dovremmo cercare di dare una mano
Sì io
Cercherei di rispondere in maniera un po'com'mista a queste importanti sollecitazione
Ma innanzitutto come è nato questo libro questo libro è nato
Per un'esigenza che io penso sia importante
Da un lato
C'è un movimento c'è un'elezione
C'è
Un'attenzione per una modifica della cosa pubblica chiamiamolo in termini un po'generici
E dall'altra parte c'è qualcuno
Che si pone anche bio graficamente al al centro del Processo scende c'è la Repubblica Lecce
Il leader diciamo di turno ecco io penso che chi si propone
E chi si mette in gioco che mette la faccia non so come dire deve anche poter dire chi è con le sue forse le sue debolezze
Non so se si tratta di coraggio anche di una specie di spirito di servizio
Io sono interessato a sapere che vita fatto di mio rappresentante al Senato o alla Camera dei deputati penso che sia importante non è una questione di
Inciuci
è una questione di capire come si sono formate le persone che ambiscono ad un ruolo pubblico io penso che sia importante stato perso gli occhiali che sul lato destro
A una certa età sono importanti anche loro
Ecco quindi questo libro è nato da un'intervista in cui c'è stato questo intreccio sollecitato
Da Maugeri che a me pare che sia stato anche molto pungente mi ha mi ha mi ha costretto a dire le cose che nella mia educazione familiare in genere non si dicono però cercato di smussare di non dirle fino in fondo forse per un fatto anche appunto di pudore però è stato bravo anzi bravissimo dire in questo che mi ha costretto a fare questa operazione
Ecco io penso che questa sia una cosa se una cosa che fa capire una parte del del discorso
E da qui parto per rispondere alla faccenda di mio padre io e mio padre
Che tu su cui tu mi avevi sollecitato e forse risponde in parte anche vivono neanche di mio nonno si è risponda anche in parte a un all'inizio del dell'intervento Di Mauro
Nella mia famiglia
Il movimentismo avuto poca cittadinanza
Cioè il io
Non riesco francamente a vedermi come uno che guarda poco alle istituzioni e alle modifiche istituzionali
E molto ai movimenti
Quindi
Può darsi che non sia ancora maturato nel movimento decidiamo insieme che giovanissimo
O anche in me la competenza che tu riferisci agli Stati Uniti di un di un tempo prolungato diciamo che hai citato
Di andare verso le istituzioni per farle funzionare in un certo modo
Però ecco che ci sia in decidiamo insieme e che ci sia in me una propensione movimentista che all'inizio di questa esperienza già da i mesi di dicembre gennaio febbraio continuamente in maniera un po'facile di ciccia fuori
Diciamolo dal centrosinistra ma in particolare da un quadro dirigente intermedio dei DS cioè per cui ho l'impressione lo dico un po'in maniera banale forse quindi me ne scuso che si vogliono creare un un obiettivo facile da attaccare cioè Rossi Doria si l'ennesimo movimentista
I movimenti sorgono poi vanno via il problema
è io invece dalla mia storia familiare da mio padre ci fu il cruccio delle istituzioni invece
Cioè io ho cercato di spiegare questa cosa
Cioè il Q il cruccio della costanza nel mio lavoro sociale c'ho avuto come un'ossessione che ha lavorato con me in questi anni lo sa perché quella cosa che si chiama scuola della seconda occasione per chi non balla ne è un esempio diciamo Pechino riesce andare alla scuola della prima occasione diventasse ordinamentale
C'è una fissazione di studio delle leggi c'è una fissazione di studio di quale dispositivo del ministero si può utilizzare per rendere stabile un servizio sociale per trasformare un progetto che funziona in servizio
Io quindi penso
Che mio padre mi ha trasmesso questo mio padre
Era uno che appunto è stato criticato perché voleva dare voleva consolidare le esperienze di movimento cioè
Il pc degli anni Cinquanta lo attacco perché faceva la riforma agraria cioè uno lei una legge dello Stato per dividere la grande proprietà mentre diciamo il Partito Comunista occupava le terre
Io l'ho citato questo fatto lo chiamarono diciamo il signor ammazza Gatti perché appunto
Faceva questa cosa e mio nonno si occupava di legislazione sociale nella città di Roma voleva che si facessero le visite obbligatorie nei primi tre giorni di vita i bambini nati nell'agro romano che che ci fosse un dispositivo per questo
Nella mia famiglia abbiamo Rosita respirato esattamente il contrario allora
Devo detto questo diciamo queste e il e il rapporto con il padre il padre e la legge
E io devo ormai a cinquant'anni
E passa con un padre morto da parecchi anni che l'anno scorso avrebbe compiuto cento anni che poi è stato ricordato dall'attuale presidente della Repubblica dice al centenario di mio padre
è stato fatto da da Giorgio Napolitano quindi tutte queste cose ritornano perché le racconto adesso qui le racconto adesso qui perché lo Stato il simbolo la legge che è molto e molto introiettato
Io in una prima stesura di questo libro ha raccontato un episodio
Della mia vita professionale a ventun anni ero ancora abbastanza un estremista di sinistra davvero movimentista
Un po'movimentista diciamo
Entro nella scuola pubblica faccio l'anno di prova
Faccio l'anno di prova
Mi dispiace di averlo per per molti diciamo cancellato questo fatto e dopo l'anno di prova c'era la promessa e quindi il giuramento alla Costituzione alle leggi della Repubblica
E poi si offrivano i pasticcini dal direttore dopo che età aveva dato la qualifica diciamo per l'anno di passaggio ti dava la qualifica tu dovevi controfirmare la qualifica
Questa è la prima dei decreti delegati prima di tutte queste cose che son venute poi io sono stato tra gli ultimi che ha fatto queste cose qua si vince il concorso si fa all'anno di prova
Sì controfirma la qualifica dopo che il direttore venuto in classe tre volte e ha visto come insegna e cosa fa e ha studiato il tuo registrato insomma tutte queste belle cose qui
E dopo fai il solenne giuramento e
E così insomma racconto questo perché poi ci fu un anarchico bolognese
Il quale si mise a fare un non so qualche d'uno di voi si ricorderà si mise a fare uno sciopero della fame perché era terribile dovere
Diciamo applica entrare di ruolo nello Stato dicendo che uno giurava alla costituzione e alle leggi della Repubblica
E io mi ricordo che invece l'avevo fatto questa cosa ero andato avevo comprati pasticcini avevo ventidue anni mi sembrava una cosa che io entravo diciamo negli ordinamenti eppure sentito appunto di quella culture ero ben felice contento mi ricordo questi pasticcini nella scuola di Torre Annunziata con tutte le colleghe anziani che applaudivano
Ero felice e contento io non sono mai stato male diciamo rispetto ai processi istituzionali e di istituzionalizzazione mi stava anche un po'antipatico forse l'anarchico di Bologna quindi perché io l'avevo fatto pregiudizio vera una tradizione era un rituale
E volevo i soldi dallo Stato per il resto dei miei giorni perché non dovevo vuoto dovevo diciamo firmare una cosa e giurare fedeltà alla Costituzione e alle leggi della Repubblica che male c'era il punto diciamo
Ecco quindi io non mi ritrovo nel in questa cosa ne personalmente e voglio dire neanche come movimento perché
Motivi per protestare a Napoli ci sono a bizzeffe perché la vita impossibile praticamente in questa città per molti versi è pertanto i cittadini poi vedremo il risultato elettorale però
Questo quasi a prescindere perché sono d'accordo che i tempi sono lunghi però il movimento decidiamo insieme che
Forse ma rappresentato dal libro io sono d'accordo con te che rapsodica la seconda parte l'ho scritta di notte durante la campagna elettorale
Figurati un po'diciamo potrebbe essere scritta molto meglio approfondita e probabilmente è anche vero che non c'è tutto e che alcune parti sono forte altri invece deboli o addirittura debolissima
Non è questo secondo me il problema il problema è che decidiamo insieme non è nato come movimento di protesta
Come movimento in cui c'è demagogica cioè c'è stato una sorveglianza interna contro la demagogica
E il fatto che questa sorveglianza sia potuta avvenire che quindici sia stato anche lì un qualche cruccio istituzionale un senso di responsabilità deriva da due cose a mio parere primo dal fatto che ci sono state varie anime
Imprenditori lavoratori del sociale e quindi non diciamo una deriva intellettuale movimentista lasciata da sola e questo è un grande merito primario direi di questo movimento
Ingiuste le critiche da questo punto di vista siete figli degli imprenditori di Napoli di un certo tipo di impresa no perché della cera
Senso di responsabilità senso di intrapresa tutte cose diciamo che servono all'interno della costruzione del discorso pubblico a mio parere
E la seconda questione e che
E forse ha ragione ma ora in questo non per il dirigismo e quindi faccio autocritica se bollette ma per l'accentramento da parte di un certo e quindi cambiamo la parola ma soprattutto cambiamo la sostanza
Per la mancanza di dirigismo nel senso che ci sta dicendo te una serie in norme di persone con competenze nella pubblica amministrazione che possiamo genericamente chiamare single Cervantes
Sono venuti verso di me per dire va bene almeno diamo sostanza su quei punti dei programmi su cui non sei forte tu quei punti che non stanno nella parte centrale del libro
O almeno avviliamo iniziamo questo processo
Quindi io penso che da questo punto di vista poi si vedrà c'è la grande scommessa se questo movimento diventa un movimento civile dentro la città di Napoli se riesce a influire il ceto interno ai partiti organizzati se riesce a spostarne le attenzioni verso le parti migliori di ciascuno ci sono mille scommesse culturali politiche da fare su questo terreno però io penso che sia
Ma dice dico solo imprecisa questa questa fare questa faccenda e qui forse rispondo alla terza via di cui di cui ha parlato Tecce quali alleanze
E questo è un grande è un grande problema secondo me
Vediamo in generale vediamolo con degli esempi banali
Perché la gente arrabbiata
Con il centro sinistra
A Napoli
A me pare perché per una cosa
Che voglio definire in maniera un po'strana scusate me ne non Sanna campa cioè c'è qualcosa che
Ci è mancato rispetto per l'interlocutore cioè io quando faccio la riunione per mostrare le mie parti assolutamente
Appena abbozzate del programma di decidiamo insieme collassa comma dicendo dicono sì ma
Perché mi vengono a proporre il piano strategico o il piano di Napoli l'ultimo giorno in conferenza stampa e non abbiamo potuto discutere prima e qui cerco di rispondere anche all'insieme l'insieme non è per me un assemblearismo poi decidiamo insieme quanto sono belli
Quanto siamo belli facciamo le cose insieme un po'appunto sessantasei sessantottino
Ecco il rispetto
Del dell'interlocutore cambio i sensi unici a Chiaia
Ma devo parlare con qualcuno che sta lì tutti i giorni a battere la cassa e vedere se guadagna o no oppure si fa la mostra cosa fondamentale diciamo
A Capodimonte mai pacchetti per il turismo si preparano quattro mesi prima sei mesi prima vogliamo creare un flusso di contatto
Una una porosità
Per cui la scelta possa avvenire da parte per l'amor di Dio di chi è pubblico amministratore mai in cui ecco io penso che questa faccenda veramente fondamentale e penso che forse ha ha ragione Mauro che si tratta dell'accentratrice un ma questa accentuazione non è del singolo c'è questa accettazione ha fatto scuola non è il e non è Bassolino forse il problema perché poi Bassolino effettivamente libere carismatico ha un'esperienza politica delle spalle larghe ma poi ce ne stanno un'altra di cinquanta che non cito non sono carismatici non c'hanno le spalle larghe
E quindi
E questi cinquanta poi fanno quelle cose lì e Bassolino non lo sa neanche al limite io mo'non è che lo voglio salvare per l'amor di Cittiglio poi di Piero e voglio dire ha ha creato una cultura una scuola di questo tipo
Allora dobbiamo rivedere il nostro Lessico probabilmente dobbiamo vedere questa questo nodo dirigismo accentramento non solo ripeto una questione di parole
Dobbiamo soprattutto intervenuti nel sul tessuto amministrativo
E sono d'accordo perché quelle alleanze di cui parli te si possono effettivamente costruire se si lavora sul tessuto amministrativo qui io voglio dire due cose
La prima riguarda il bilancio
Il bilancio è tutto in una città
E io ho l'impressione
Che abbiamo bisogno tutti di un salto di qualità su questa faccenda cioè che noi avremmo bisogno di una stagione di sperimentazione seria
Poi vedremo se ci vuole anche la sperimentazione pilota di
Piccole
Prove di bilancio partecipativo quelle un'altra cosa però abbiamo bisogno di una sperimentazione seria e costante
Della scissione tra indirizzo e gestione cioè questo è un tema fondamentale proprio nel senso istituzionale che veniva richiamato io penso che
Il ceto politico di centro sinistra in questa città faccia continuamente confusione non riesce a stare al suo posto
Pone problemi di indirizzo e alla prima emergenza entra nella gestione
E che la macchina comunale non può crescere se ci sta questa cosa dice ma si rischia la paralisi lo so c'è anche questo rischio
Però dei passi in avanti seri da questo punto di vista vanno fatte
E quindi la discussione va va
Centrata su intanto su questa faccenda qui
Non entro nel dettaglio
Perché secondo me c'è anche una una deriva volgare di questa cosa personalistica quello ha fatto quello quell'altra fatto quest'altro
Sono un po'vittima diciamo di attacchi personali in queste settimane quindi non voglio rispondere in questi termini non penso che sia utile ad una discussione di alto profilo che invece è necessaria lo dico molto seriamente
La seconda questione è la questione del decentramento
Questa questione e molto seria cioè noi secondo me la cosa vera che ha fatto Rosa Russo Iervolino è stata una un inizio una via di decentramento nelle dieci municipalità questa è la cosa più importante forse più importante del Piano regolatore generale che era un atto importante ma dovuto questo è un atto politico innovativo a mio parere poi posso sbagliare
Però attenzione come sempre è partita male nel senso intanto a proposito di senso dell'amministrazione
Il fatto che ci siano due sistemi elettorali che non corrispondono che ci sia un turno unico secco a maggioranza semplice da una parte e il doppio turno dall'altro
Questa è una cosa che noi abbiamo discusso probabilmente tardivamente ma l'abbiamo anche proposto ma non ha riscontrato un motivi di dibattito
Sarà pericoloso tra l'altro secondo la questione del coordinamento tra i dieci nuovi presidenti e del rapporto tra il potere del sindaco che voi sapete che nella nelle norme attuali ha molti poteri alcuni semplicemente enunciati ed altri più spin più è meglio specificati e i nuovi presidenti cui potere diciamo non sono molto chiare
Il pericolo
Di qualcosa che è in grande successo in Italia proprio con la riforma del titolo quinto e le successive situazioni che conosciamo cioè che il decentramento crei confusione anzi che efficacia ed efficienza
In una città già in crisi è motivo diciamo di considerazioni di vario tipo allora penso che su questa partita ecco ci sia stata un inizio coraggioso ma anche una faciloneria
Sono individuati gli ambiti ma non il Regolamento torno a ripetere i il coordinamento il rapporto tra centro e ogni Minucci parità e il rapporto tra le municipalità non è chiaro
Ecco questa questa cosa qui sarebbe importante che i cittadini
Che quei centri quei fuochi di cittadini attivi che ci sono perché io li sto incontrando e perché li conosciamo da anni in tutte le municipalità possano entrare in gioco
Ecco quando ad quando avviene questa cosa cioè che la gente si attiva
E poi c'è un problema di costruzione istituzionale sto facendo un un un un esempio concreto noi dobbiamo capire come quella cosa lì dei cittadini che si attivano a Scampia piuttosto che al rione Traiano e quindi quelli del Rione Traiano si devono mettere d'accordo con quelli Soccavo Pianura
E devono vedere
Quali sono i loro poteri per aggiustare le strade quali sono i loro poteri per i bandi per i i progetti sociali
Derivanti dal bilancio della trecentoventotto del due mila e non devono litigare con quelli di Scampia non devono ecco tutto questo questa attivazione dei cittadini
Questa attivazione che è la democrazia partecipativa che non sostituisce per l'amor di Dio la rappresentanza ma l'affianca la rafforza
Come entra in gioco a Napoli oggi e negli anni prossimi con questo decentramento dall'alto che
Che è nato un poco morto è nato un poco asfittico
Ecco mi piacerebbe che da parte del centrosinistra ma forse da parte di tutta la politica napoletana ci fosse un po'più di rispetto per chi pone queste cose e e secondo me Siss si rischia di perdere un'occasione però sono convinto che comunque il problema rimane sui tempi lunghi siamo d'accordo quindi sarà riproposto inevitabilmente grazie
C'è qualcuno che vuole parlare
Partecipativa questa riunione
Dire due cose a proposito della generazione futura
La l'espressione del Papa è stata tutto sommato anche rubata in questi giorni da un grosso politico che ha detto che sarà la prima volta che una alla nostra generazione lascerà ai figli una situazione peggiore quindi ha fatto scuola con il tuo libro
E perciò va be'a maggior ragione probabilmente ha fatto da consulente in qualche somma dico questo perché nella mia attività qualche mio progetto che dico così liberamente poi lo vedo realizzato bene
Per la la mi resta anche a me la domanda alleanza politica però hai risposto benissimo da non devi fare molta autocritica sulla parola dirigista perché secondo me effettivamente è un esempio di dirigismo non sono d'accordo col dottore Calise perché in effetti lei ha fatto o un confronto tra dirigismo e accentramento o managerialità
L'esempio che viviamo oggi da parte del bus di Bassolino absit iniuria verbis è il peggiore esempio di assenza di managerialità e la l'esempio di dirigismo nel volere
La ricandidatura del nostro ex sindaco è stato il peggiore esempio di di managerialità e il migliore esempio di dirigismo
Questa è una delle delle motivazioni per cui io anatomicamente perfetto cuore al centro con la punta rivolta a sinistra
Praticamente voterò Rossi Doria perché per coerenza per coerenza ha detto io sono sceso in campo sapendo che Jervolino non scendeva
Quando è scesa è ovvio Rossi-Doria mi consentite c'ha gli attributi non poteva dire no no per carità non ti conosco io cono non ti conosco
Non ti conosco aspetta Marco non ti conoscevo non ti conosco prima ovvero attraverso i giornali leggo parecchi giornali mi sono fatti va la mia opinione d'accordo grazie scusate il
Rincara
Quando lei ha parlato di Bassolino
No ma ricordata una cosa Bassolino nei casi conta legislatura a Pavia Manacorda ma taglia la corda probabilmente perché quella processo lungo che bisognava indirizzare non c'entra e quindi non ci sarebbe stata nemmeno futura per lunghi per quella che poi sarebbe stata la città dopo come mai c'è stata l'aria Paoline dominata prosecuzione di quello che
A Mila indirizzate a Bassolino
Emendamento
Certo
Nome naturalmente io non penso che abbia tagliato la corda ma questa è una come dire è un tema su cui si sono appassionati tutti napoletani
Mi sono appassionato sì sì ho visto ho visto ho visto provvisto e naturalmente io penso semplicemente che mi si è andato a fare il ministro del primo governo a guida comunista
E per uno che ha la sua storia politica questo era praticamente impossibile da rifiutare
Se ciò si si è rivelato un bene per la città ne dubito sei se ciò si sia rivelato un bene per lui ne dubito io ne dubita anche lui ma credo che lui abbia pagato un prezzo
Con coraggio a tutto ciò ma ci sono storie personali come quelle di
Come quelle
Prendi Marco Rossi Doria che tutti rispettiamo ci sono le storie personali anche di Antonio Bassolino e perché le conosce sa che quella è stata una decisione molto travagliata
E giocata tutta dentro la sua storia personale e non certo dentro un calcolo di medio puliti Periodo di convenienza personale
E io vorrei dire se invece le cioè vorrei sapere purtroppo non lo so
De siete un maestro di strada dolomitico allora io vorrei sapere un poco pertanto non lo so e mi interessa moltissimo molto molto molto sarebbe
Tratturo tradurre cosa avete fatto a fine del essere chiamate Padova ma estremista lei l'ha letto con
Bene che ci vuole del tempo per fare delle cose ma basta all'inizio Gemmo molto
L'iniziativa
Va beh io penso invece che bisogna iniziare bisogna anche invece lavorare sulla costanza sui tempi lunghi per quanto riguarda il maestro adesso non mi pare proprio la sede di approfondire però insieme a molti altri e quindi non da solo è questo ripone ripropone il tema dell'insieme che pure è stato toccato
Io non credo appunto nel nel nel fare le cose da soli penso che appunto ci voglia un'opera paziente di negoziazione collettiva io penso che su questo ci troviamo anche con Mauro diciamo che è una è una fatica e non non è un mondo perfetto da proporre a una città ma è una negoziazione tattico USA e quasi perenne diciamo non non c'è via di uscita non c'è via di scampo da questa a mio parere bisogna accoglierla e questo fa parte dell'adultità detto questo noi ci siamo occupati di costruire lo dico in tre parole una scuola di seconda occasione per quei ragazzi che a quattordici anni non riescono andare a scuola e ci siamo
Inventati e poi consolidato una metodologia per cui c'è un'integrazione tra il sociale l'educativo la didattica che un po'funzione un porno perché ci sono degli insuccessi oltre che dei successi da cui impariamo più che dai successi
E alle volte non riusciamo nemmeno a imparare da quelli e
E che però
Adesso diciamo sta all'interno di un circuito nazionale di scuole della seconda occasione uscito la settimana scorsa un libro lesse la seconda occasione in Italia edito dall'hip rase trentino che il miglior nostro
Centro di studi pedagogici e di pedagogia applicata d'Italia in cui ci sono tutte le esperienze in Italia del Nord del Centro e del Sud di cosa si fa con i ragazzi che non riescono a stare a scuola
E noi ne siamo semplicemente una parte nel fare questo diciamo abbiamo avuto un fortunato intreccio con tante esperienze europee che non riguardano affatto i ragazzini ma la progettazione partecipata come si costruiscono
I quartieri insieme ai cittadini come si fa delegazione come si fa a rispettare la legge come si cambiano le procedure
Di governo e anche di rappresentanza e così via quindi è stato un cantiere che va avanti speriamo che riesca ad andare avanti ho i miei dubbi perché tenere le cose in piedi è la cosa più faticosa di tutte appunto
Sì risultati completi glieli dico i numeri mille duecento ragazzini che non andavano a scuola negli ultimi otto anni seicentoquarantotto sono riusciti apprendere la licenza media di questi il settanta per cento hanno continuato con dei percorsi di orientamento e di formazione per almeno due anni
E con un tessuto costruito insieme alle famiglie ne abbiamo quindi persi un bel po'
E però abbiamo anche costruito una metodica che è riconosciuta diciamo
è una cosa importante che voglio dire poi concludo questo perché non è ripeto il tema di stasera
E che abbiamo accettato un problema una questione fondamentale la cultura dei risultati cioè abbiamo dell'entità che non siamo noi stessi
Che ci dicono qui hai fatto bene qui non hai fatto bene qui sei forte cui sei debole io penso che questo problema della verifica sia non l'ho detto prima
Una questione fondamentale noi non possiamo piantarci da solo la messa a dire che l'abbiamo cantata bene quanto siamo belli
Cioè una cultura amministrativa alla costruzione di una macchina nuova per la nostra municipalità deve a bere delle terzietà che sono disposte a vedere
Rispetto a quello che noi decidiamo siano le priorità programmatiche le cose da fare quali sono gli obiettivi raggiunti ci vuole una cultura un poco più
Un poco meno sciatta un poco più rigorosa ecco io penso questo moltissimo
Io vorrei
Fare un'ultima se vuole tornare un attimo su un tema che è quello del su cui c'è stato il posi contrasto almeno nominalistico maggiore cioè quello del dirigismo o altri o accentramento
E suggerirei un'altra una terza definizione poté vedere che cosa nel insieme nel se ne pensa
Cioè posto che il giudizio sulla prima sul primo Bassolino fino a quando da una avuto un incarico di governo dai il nella gabinetto D'Alema è positivo
E posto che invece il giudizio successivamente è controverso probabilmente io credo che più che definirlo dal punto di vista della cioè io credo che la percezione che negativa che il cittadino napoletano ha avuto è che quelle istanze di partecipazione di rinnovamento di cambiamento si siano trasformate nella seconda fase
In un sistema di potere
E userei questa come definizione c'è un sistema di potere in cui la fase dell'elaborazione politica
Dell'elaborazione anche concettuale si è ridotta presso che a zero
E invece ha avuto il sopravvento la gestione del potere la pura gestione del potere cioè le nomine Lele la il contrasto anche diciamo il compri il il con il
Con competere nelle il il contrastare Illy anche gli alleati gli altri alleati spesso scomodi nella gestione del potere e credo che tutto questo abbia poi ristretto sempre di più la dimensione diciamo gratificante no della centrosinistra e poi abbia prodotto perché è vero quello che dice Marco
Che il suo movimento non nasce come movimento di protesta però sia è stato alimentato comunque si alimentato da una insoddisfazione
O presente nella società napoletana che sicuramente se fosse dieci anni fa non non c'era decenni fa non non avrebbe trovato questo tipo di spazio perché dieci anni fa sarebbe rifornita nelle punto nei partiti nelle istituzioni questa questa questo dissenso questo malessere
No io in genere diciamo ma questo magari una deviazione professionale come dire io sistema di potere
Per me è un e un altra ontologie cioè diciamo così i i tautologia cioè noi studiamo sempre il potere e il potere fa sempre sistema quindi quando qualcuno mi viene a dire adesso c'è un sistema di potere
Io dico a
E prima invece diciamo così quindi
Sì è vero prima c'è stato un momento Tangentopoli è sembrato che fossero come si dice azzerate io però confesso che all'epoca ero piuttosto attento come osservatore non ho visto volare via teste nei conti bancari quindi
Anzi diciamo quindi in genere
Gli unici veri azzeramenti dei sistemi di potere e anche quelli in genere dopo dieci quindici anni si scopre che non hanno funzionato sono le rivoluzioni e per evoluzione in genere gli storici
Usano il termine quando c'è un po'di sangue anzi molto diciamo così che che scorre se no il sistema di potere fondamentalmente c'è continua a funzionare
Quindi io non non non non non quell'espressione che a un certo punto è venuta fuori anche sulla stampa è stata come dire la scoperta
In qualche modo dell'opzione cioè la la novità
E questa è la domanda la novità è stata rappresentata per un certo periodo ed è un dato questo molto importante in questo Paese attenzione perché è su questo che la riflessione dovrebbe essere fatto
Dal fatto che nel momento in cui sono entrati in crisi i partiti che sono stati per sempre per cinquant'anni le faccende dei sistemi di potere e che venivano visti o un po'più come sistema di potere Oppo meno a seconda se sulla faccia ci mettevano un po'di ideologia
E di programmi in più o in meno diciamo poi il potere lo gestivano sempre ma quando i partiti riuscivano a venir fuori con dei programmi con delle visioni
Lo vedevamo un po'meno al potere e un po'più le visioni diciamo così poi il potere ci doveva essere perché quello sta lì da sempre praticamente con regole un po'diverso eccetera
Qual è la grande novità
E qui torno al problema delle mie perplessità rispetto
Alla dinamica attenzione di movimento io non lo uso mai nel senso non so come lo usino nel centrosinistra se deve essere della serie questo movimento eccetto il main movimenti su una cosa molto importante perché sono un fenomeno diciamo di rigenerazione praticamente dalla politica senza i quali la politica
Dopo un po'praticamente comincia a
Da andare
A scartamento ridotto
Però
C'è c'è un punto in particolare sul quale io la mia interpretazione che cos'è cambiato all'inizio degli anni Novanta qual è il fatto nuovo il fatto nuovo è che son venute fuori delle leadership
Chiaramente visibili individuabili
Per cui si poteva dire
Sta funzionando bene lo sta funzionando male perché c'è un leader che abbiamo eletto direttamente che si assume la responsabilità delle nomine che dice questi assessori li metto io e se non vanno bene vi mando a casa
Allora mi scusi io sto dicendo quello che è successo in tutta Italia all'inizio degli anni Novanta
è questo il fenomeno che a un certo punto è venuto meno
è venuto meno a un certo punto un po'in tutt'Italia
Perché c'è stata in tutt'Italia anche qui attenzione perché rischiamo di essere un po'ma policentrica o celtici o Bassolino centri ci diciamo così è venuto meno un po'in tutta Italia perché
Perché intanto siamo all'inizio di questo tipo di rivoluzione chiamiamola così carismatico presidenziale liederistica qualunque nome di piazza ma in cui sostanzialmente la novità rappresentata da uno che viene eletto direttamente lui Loewe
E chi ha il potere a norma di legge di rovinarsi gli assessori allora questo mette in moto un meccanismo di rapporto diretto con i cittadini che naturalmente dura fino a che questa forza del leader e intatta o perché intatto il carisma o perché è intatta la sua visione o perché intatto il rapporto con i cittadini
Quanto può durare
Una leader sì carismatica
Ditemi
Ripeto dipende intanto dai fattori che in qualche modo si mettono contro dipende dalla tenuta anche individuale personale dipenderà qualche errore di percorso
Però attenzione perché questo nodo qui
Resta in campo sulla vicenda istituzionale napoletana e
Nazionale un giorno dopo l'elezione del sindaco la vera domanda sarà quanta autonomia c'è il sindaco
Di decidere e scegliere i suoi assessori e quanto deve venire a patti eliche a me la frase decidiamo insieme
Lo dico in termini istituzionali non mi piace perché recitiamo insieme significa a quel punto che i segretari dei partiti
Si mettono intorno a tavole dicono tanto a me tanto attesi ovviamente i partiti hanno un ruolo importante ovviamente partiti devono funzionare bene ci mancherebbe altro che non siano rappresentati
Ma la novità il corto circuito che ha fatto per un certo periodo
Pensare alla gente di poter contare di più è stata l'idea di potersi eleggere il proprio sindaco e finché andava bene lo continuavano a votare quando non andava bene non andavano a casa un meccanismo semplice chiaro diretto e trasparente
Questo nodo qua in campo ancora oggi
Ed è secondo me la domanda rispetto a cui poi non è che ce la possiamo prendere sempre un Bassolino dicendo
Poi alla fine ha fatto non ha fatto magari fra quarant'anni siamo ancora decidere se Bassolino che dovrebbe aver ottantacinque ottantotto corrisponde fino in pieno alle al il problema vero però
E che perché funzionino bene delle amministrazioni cittadine ci vuole una trasparenza e chiarezza di responsabilità al vertice queste è stata la vera rivoluzione del novantatré trasparenza partecipazione e leader forti ed autorevole
Io penso che se questi leader avessero investito
Sulla vera risorsa propria e cioè la macchina istituzionale perché i partiti non erano dalla parte del leader
Avrebbero avuto la possibilità di far durare di più
La loro forza
Non avendo fatto questo investimento avendolo fatto fino in fondo adesso dovremo andare alla cronaca di un passaggio cruciale per me il novantotto non è solo importante perché Bassolino a un certo punto basta fare il ministro
Ma perché in quel momento in quei mesi si interrompe un Progetto coraggiosissimo coraggiosissimo
Che Bassolino aveva intrapreso di riforma dalla macchina comunale con la venuta al Napoli di usciti Mehmet cerco straordinarie qualità professionali
Con un investimento massiccio su una scuola di alta formazione del primo corso di me eleggeva il pubblico non l'hanno fatto Bocconi a Milano ma l'abbiamo fatto a sto a in una scuola di formazione nella cui
Proprietà era entrata con grande capacità di visione il comune di Napoli
Quell'esperienza lì che era all'esperienza chiave di svolta per il secondo tempo del Bassone Dino si è chiusa bruscamente in quel passaggio il Polo corto circuito della moto questione alle ricostruzione magari sbagliata
Ma è la ricostruzione di un passaggio che vede sempre un leader forte
Riconosciuto dai cittadini con pienezza di mandato che usa questo mandato a un certo punto con una visione di costruzione istituzionale che possa dare alla ma anche dalla capacità di funzionare anche quando videro un certo punto o Cisco o se ne torna a casa o semplicemente si scoccia non so
Ma è questo il meccanismo ed è il meccanismo per cui tornando al libro da cui eravamo partiti tutti i grandi
Monarchi o primi ministri lumi nati sono passati alla storia per il cambiamento istituzionale per quel salto di qualità dello Stato che sono riusciti a fare questo è dovuto di lungo periodo e questo il nodo secondo me che oggi ancora sul tappeto
Per le forze di centro sinistra e per chi le guida era se questo nodo verrà affrontato noi potremmo fra dieci anni risiedenti intorno a questo tavolo
E indipendentemente o quasi da chi dovesse vincere le elezioni ritrovarci una Napoli migliore se questo nodo verranno rimanda
Con l'idea che ci sono altre emergenze e altri problemi da affrontare noi fra dieci anni saremo facendo esattamente lo stesso discorso
Io concludo perché c'è il comizio finale a San Domenico Maggiore voglio ringraziare tutti voglio dire solo un'ultima cosa su questa cosa un po'elettoralistica forse
No io sono convinto che
Se se io diventassi sindaco eserciterà in quei poteri che la legge da al sindaco in maniera più ampia più indipendente più forte e più autonoma di quanto lo possa fare sia Rosa Russo Jervolino che valutarlo e quindi ho questa presunzione lasciato me lo dite perché penso che ho questa presunzione per che sono convinto che si debba fare
Poi voglio aggiungere due cose però su questo la prima è che
C'è da aprire il dibattito ulteriore che non è sostitutivo
Sulla democrazia partecipativa
Non penso che ci debba essere l'annullamento di una rappresentanza forte nel senso che Mauro sta dicendo nel senso che è stato anche in qualche modo sollecitato prima
Penso che ci debba essere un affiancamento perché c'è un problema di far salire il senso di responsabilità collettivo dei cittadini rispetto al governo della cosa pubblica e che la sola bene legga la sola delega non consente non consente
Quindi io penso che le due cose c'è un Bilancio di potere diciamo da costruire con le municipalità come ho detto prima con alcune cose nel consiglio comunale che devono funzionare meglio fermo restando
La cosa paradossale di questa fase di questo snodo di questi giorni
Paradossale veramente Mauro lo dico e che sarei io quello
Più capace di fare quello che stai dicendo te
è questa è la situazione in cui ci troviamo forse dovremmo aspettare un po'di tempo io mi auguro di no