8° Congresso della Uil Lombardia

Iniziamo ce l'aveva favorevolmente forza dopo dichiaro attenti lavori nell'ottavo congresso regionale ripropongono di eleggere alla presidenza Compagnoni Jenson sulle su
Uno
Pieno accordo alzi la mano
Il compagno Luigi alzo fu su invitato a salire sul palco
Vola
Buon lavoro
Allora ringrazio la segreteria per questo
Compito che mi è stato affidato
Perché ritengo un compito importante gestire un congresso anche da
Da parte di una presidenza
Perché il Congresso è un momento dell'organizzazione
Che sicuramente Porta a fare analisi
Per quanto riguarda i quattro anni passati ma porta anche ad impostare politiche
Per gli anni futuri e quindi è un momento in cui per l'organizzazione oltre la linea riconferma
Ho del cambiamento delle persone della gestisse però un momento
Politico importante per il dibattito che si crea all'interno di una organizzazione
Io il compito di
Fare una serie di adempimenti che lo Statuto dall'organizzazione
Sì impone
E chiediamo alla presidenza del congresso
Intanto il compagno Luigi Angeletti Ikeda seduto alla mia destra e quindi della l'applauso dei
Ha fatto questa scelta per tentare di evitare perché se no tutti poi rischia nobili allora si è insediato subito nella poi chiediamo alla presidenza il compagno Claudio Negro
A pugliese Serafino Isella Beniamino Monticelli Roberto lato Racca Michele Pavolini Pierluigi e Palese Teresa chi è d'accordo su questo ai nomi che esigono alla segreteria alzi la mano
Chi è contrario giù le mani
Chi si astiene
Approvata all'unanimità quell'invito i compagni chiamati andrà straniere alla sul balcone
Vanno avanza Galbusera scusate un lapsus dal avevo concluso Angeletti con Galbusera
Inoltre allarghiamo la a presenza nel palco vengono chiamati il Renato Ferrari
E sia o Ferrari
Roberta Musume Serena Bontempelli Sonia Frignani Jesi Rosanna papà Lazzarini Lara
Che son pregarti via accomodarsi nella presidenza
No
Prego corporale presenta all'epoca vediamo Jedvaj bisogna
Ma dopo dopo
No
Avvenuta l'insediamento della presidenza
Il mio compito è anche di nominare le commissioni che devono gestire nella congresso partendo dalla commissione verifica poteri la borraccia amiche l Gerli Giampiero Locatelli Bruno Massafra Antonino
La Commissione ti chiedi chi è d'accordo alzi la mano
Chi è contrario
Chi si astiene approvata all'unanimità
La commissione elettorale ma fa Francesco Marini Laura
Gatto Cosima Invernizzi Raffaella e Lino Gallo
Chi è d'accordo alzi la mano
Giù le mani gli è contrario chi si astiene approvato all'unanimità
Comitato sta tutto a Pugliese Serafino Iodice Antonio Paolini Pierluigi palese Teresa Ioli Fernando Ferdinando e Zanelli Angelo
Chi è d'accordo alzi la mano
Giù le mani e chi è contrario chi si astiene approvata anche questa commissione all'unanimità comitato documento finale Negro Claudio più i segretari delle camere sindacali provinciali più i coordinatori delle categorie regionali
Anche su questo chi è d'accordo alzi la mano è la struttura portante dell'organizzazione basso le mani chi è contrario e chi si astiene
Approvata all'unanimità
Diamo allora sto punto ringraziando
Tutti i delegati le delegate tutti gli ospiti presenti che poi durante i lavori dopo la relazione verranno nominati uno per uno perché è importante anche questo passaggio ma adesso ringraziamo tutti perché vorremmo che la relazione
Venga svolta e poi facciamo tutta una serie di di considerazioni che dobbiamo io il compito anche però di un'altra cosa presiedendo questo congresso Durante
I periodi congressuali
Succedono dei fatti positivi e dei fatti negativi
Fatti che lasciano a volte all'interno dell'organizzazione anche dei segni profondi è un segno della vita però quando si è lavorato insieme
A molti compagni che per anni hanno condiviso con noi tutta una serie di attività quando vengono a mancare è chiaro che dispiace a tutti e creano dentro di noi un profondo cordoglio
Non posso elencarli tutti perché sono parecchi voglio ricordarne però uno in particolare e non perché e più importante degli altri ma perché è uno dei personaggi che ha partecipato alla costruzione della UIL di Milano che insieme a Giulio Polotti è il compagno Renzo galeotti che è stato uno dei promotori
Che hanno sicuramente dato un grosso contributo a questa organizzazione
Dato che siamo in una tema diciamo così non molto allegro io vorrei anche ricordare in questo consenso
Anche i quelli che sono che hanno perso la vita
Nella nell'Iraq e hanno così pensando di difendere la democrazia creando le condizioni perché in quello paese si creano delle considerazione delle situazioni di democrazia più ampia io vorrei proporre una minuto di silenzio per quanto riguarda queste vittime all'interno di questa
Ringrazio tutti per questa partecipazione sentita a questa questa situazione
Adesso apriamo i lavori della congresso regionale
Dicendo solo due parole poi do la parola al segretario uscente Walter Galbusera questo per noi è una un congresso
Importante forse come tanti altri da una parte ma è importante perché dall'assise di della votazione di domani
Scaturisce per quanto riguarda la nostra organizzazione una situazione che per anni diciamo anche a Travagliato l'organizzazione per trovare una un modo diverso di operare all'interno della lui Lombardia Milano
Oggi siamo ad raggiungiamo quello obiettivo
Un obiettivo che noi abbiamo stimato all'inizio quando questo problema la confederazione lo aveva posto come un momento di riorganizzazione di creazione di una forza che possa esprimere in modo più concreto
Una politica che ci spetta come io qui all'interno di una regione come queste e l'unificazione di queste strutture regione con il capoluogo che all'interno della regione rappresenta un quaranta per cento di aderenti all'interno della struttura lombarda non riteniamo che abitato a Milano sicuramente uno sbocco
Per poter attivare le politiche necessarie all'interno della provincia di Milano Mattia la Lombardia una coesione all'interno della gestione delle politiche generali
Legate anche alla cambiamenti istituzionali che ci sono stati nel nostro Paese con una serie di deleghe date
Alle regioni e quindi questo tipo di rapporto dovrebbe rafforzare l'organizzazione anche nelle politiche degli anni negli anni futuri quelle qui questo congresso avrà questo importante momento che verrà un'organizzazione uscire da questo congresso con una struttura diversa da quella delle dei congressi precedenti però un fatto importantissimo e riteniamo sia un po'un fatto in cui rafforzi l'organizzazione nei confronti sia esterni che interni per gestire le problematiche che non son poche
E Walter nella relazione penso che le analizzerà in modo particolare quindi do la parola all'accompagnò Walter Galbusera per la interruzione per la relazione introduttiva
Care compagne e cari compagni il mondo del lavoro
E testimone e protagonista nel bene e nel male dei grandi cambiamenti culturali politici economici e sociali
Se guardiamo indietro di pochi anni oggi ci colpisce l'intensità la profondità l'estensione e la rapidità delle trasformazioni
Dieci azionari tassi di crescita di alcuni Paesi un tempo considerati storicamente arretrati
Fanno convivere accanto a forme di sfruttamento Palio capitalistico
Lo sviluppo della più moderna tecnologia è un livello eccellente di preparazione professionale e scientifica di una forza lavoro giovane mentre procede il processo di emancipazione delle donne
Che pure Traverso condizioni contraddizioni e ritardi
Si muovono verso una inarrestabile conquista della parità dei diritti e delle opportunità
La pace e la democrazia messi in discussione dal terrorismo internazionale con gli attentati del due mila uno
Sono le condizioni principali per garantire stabilità sicurezza e sviluppo
Ancora una volta piangiamo la morte di soldati italiani impegnati come ha ricordato il Capo dello Stato
In una missione di pace sotto mandato ONU il nostro cordoglio e accompagnata dalla speranza che il nuovo Iraq nato con la risoluzione mille cinquecentoquarantasei approvata all'unanimità delle Nazioni Unite e il nuovo governo iracheno democraticamente eletto siano in grado di consolidarsi rapidamente con il sostegno di tutta la comunità internazionale
Dobbiamo apprezzare il fatto che la maggioranza delle forze politiche conviene sul mantenimento delle decisioni già assunte per il ritiro del contingente italiano previsto entro la fine dell'anno in corso
Il popolo iracheno che ha mostrato un coraggio enorme partecipando in massa le elezioni nonostante le minacce le stragi non può essere però abbandonato
Per questo dovesse sollecitata in sede ONU la rapida costituzione di una forza multinazionale che contribuisca a garantire il mantenimento della sicurezza per la rinascita del nuovo Iraq
Ben più gravida di conseguenza sarà la crisi dei rapporti tra la comunità internazionale in Iran se non sarà affrontata con la necessaria fermezza in sede diplomatica e dal Consiglio di sicurezza dell'ONU l'Occidente non può accettare
Che si mette in discussione e tanto più in pericolo l'esistenza dello Stato di Israele che oggi e l'unica democrazia compiuta nell'area mediorientale
I palestinesi
Hanno diritto ad un loro Stato che conviva pacificamente con quello degli israeliani
Ma un nuovo patto di Monaco dove le democrazie cedono ai ricatti di governi autoritari nell'illusione di garantire la pace non si dovrà più ripetere
Per questo e per non ricadere negli errori della vicenda irachena è necessario che Lomu ridiventi una sede capace di assumere la rappresentatività degli interessi mondiale l'esperienza di questi ultimi anni si dice che l'ONU esisterà
Chi sarà titolare della legittima e della legittimità internazionale solo e soltanto se gli Stati più importanti si convinceranno rinunciare all'esercizio improprio dell'uso della forza al di fuori del proprio territorio e per la difesa di interessi propri ritenuti vitali attribuendo nel contempo questo potere d'un soggetto internazionale nel quale essi si riconoscono pienamente
Lo stesso documento strategico sulla sicurezza diffuso dal governo americano recita
Dobbiamo essere preparati ad agire da soli se necessario ma riconoscendo che ci sono poche conseguenze durevoli che possiamo ottenere senza la cooperazione con i nostri alleati
La diffusione della democrazia rimane la più efficace a misura di lungo termine per rafforzare la stabilità internazionale ridurre i conflitti estendere pace benessere opporsi al terrorismo e all'estremismo che lo sostiene
Il rapporto con il mondo islamico si pone anche dei Paesi occidentali a partire da quelli europei
Per consentire un'effettiva integrazione della nostra società nel rispetto delle leggi garantendo a tutti libertà politiche religiose come parte essenziale dei diritti della persona
Il processo di formazione di attuazione del terrorismo trovò la sua centralità nella predicazione la predicazione della violenza
Non contrastarla con determinazione significa non difendere anche i diritti dei musulmani moderati che nel nostro Paese sono la grande maggioranza così come di fronte alla richiesta in sé legittima dell'insegnamento del Corano nelle scuole italiane è importante capire quale Islam si insegnerebbe e da chi verrebbe affidata la gestione dei corsi
Giustamente ci ricorda Magdi Allam partendo dalla premessa
E l'Islam è storicamente una realtà plurale che non sono la stessa cosa Islam laico della Tunisia quello radicale dei sauditi quello antisemita del presidente iraniano o quello terrorista di Bin Laden occorre lavorare perché sia possibile dar vita non ad una entità islamica nello Stato italiano
Ma ad un Islam italiano
Che sia pienamente compatibile con le nostre leggi e con i valori fondanti dell'identità nazionale italiana
Questa è una materia complessa e delicata che dobbiamo affrontare con grande disponibilità mantenendo fermi i nostri valori
In un mondo sempre più aperto la politica dell'immigrazione fa parte a pieno titolo della politica estera
Solidarietà e legalità sono principi complementare
In primo luogo dobbiamo essere intransigenti sul rispetto dei diritti degli immigrati
Ci sono troppi scafisti di terra che lucrano sugli i loro per chi risiede e lavora legalmente non possono esserci differenze di trattamento rispetto ai cittadini italiani anzi abbiamo il dovere di pretendere che i datori di lavoro siano chiamati ad esserne garante
In primo luogo per le abitazioni e più in generale dobbiamo combattere tutte le vessazioni di qualunque genere a cui gli immigrati vengono sottoposti
Il principio di legalità può apparire iniquo e per molti aspetti lo è nei confronti di un enorme numero di regolare che vivono nelle pieghe dell'economia sommersa senza commettere illeciti
E che in occasione delle ricorrenti sanatorie tentano di rientrare nella legalità
Questa è la zona grigia che pone le maggiori problematicità e Savini alimentata da interessi vari alcuni comprensibili come quelli dell'assistenza agli anziani ed invalidi altri a sei meno giustificabili
L'assistenza nelle circostanze più drammatiche come gli sbarchi e l'accoglienza per alcuni situazioni specificatamente prevista è un dovere questo non significa però accettare il principio dell'abolizione di fatto delle frontiere europee
Non possiamo correre il rischio di un'offerta di lavoro incontrollato
Il nostro paese ha un tasso di immigrazione di lavoratori di alta professionalità ai livelli più bassi e gli stranieri occupano posti di lavoro degli italiani abbandonano o consigliano sgradevoli ma per quale ragione dovrebbe essere per sempre così
Senza strumenti efficaci ragionevoli di controllo e di governo dei flussi di immigrazione possono sorgere tensioni ancora per fortuna sconosciuti nel nostro Paese tra lavoratori italiani emigrati
Non bisogna dimenticare che uno degli obiettivi strategici per il rilancio dell'economia italiana è proprio l'aumento del tasso di occupazione oggi assai inferiore a quello degli altri Paesi europei
Ma la complessità e la vastità del fenomeno dell'immigrazione non consente proposte semplici abbiamo bisogno di un'efficace politica dell'immigrazione
E non sia una confusa mediazione tra la tolleranza zero villa Ponti e l'apertura delle frontiere dell'Unione Europea
Nonostante queste difficili situazioni le aree di libertà si vanno estendendo come si vanno diffondendo i diritti civili di parola di stampa Edipo
Nel cinquantesimo anniversario dei fatti di Ungheria e doveroso ricordare gli eroi di Budapest che fecero sentire al mondo intero insopprimibile aspirazione dei popoli alla libertà
Libertà democratiche libertà economiche si confermano un binomio oggettivamente in finti
In un momento dove in un mondo in cui gli Stati Uniti manterranno lungo la leadership è strategica sarà l'Europa a fare la differenza si riusciva gradualmente a prendere corpo come identità sovranazionale
Perché oggi l'unica Marco realtà politica ed economica con solide basi democratiche ed un sufficiente grado di integrazione di integrabili ITA
Con potenziali estensioni G8 editoriali e che offre un equilibrio significativo fra mercato e solidarietà meriti e bisogni istituzioni e impresa
L'Europa è parte del mondo il mondo deve vincere la sfida della sua competitività se vuole mantenere lo stato sociale che ha costruito sin dalla fine del diciannovesimo secolo il globali ISMU che come tutti i grandi fenomeni e veicolo di effetti contraddittori espone i Paesi dell'Unione più degli altri alla competizione
Con una concorrenza chi si esercita dentro e fuori i confini d'Europa
L'Europa al dovere di difendersi dalla concorrenza sleale dal dumping sociale dalle contraffazioni ma deve sviluppare la concorrenza al proprio interno
è necessario di fronte a un evidente indebolimento della spinta europea un contributo dell'Italia con rafforzamento istituzionale dell'Europa allargata farà maggiore forza e significato di una formazione dei gruppi più ristretti distacchi
Che in uno o più settori si leghino fra di loro con un grado maggiore di integrazione fino costituire un vero Stato federale sovranazionale capace di coinvolgere gradualmente anche gli altri
Il nostro paese ha votato la distribuzione geografica del voto ha dimostrato come il consenso elettorale non abbia seguito la mappa delle aggregazioni sociali tradizionali o presunte
Il voto del Nord ha documentato come la paura delle tasse sia una motivazione perlomeno equivalente alla paura del precariato
O a quella di non arrivare a fine mese inoltre non ci ha restituito l'immagine che anche il sindacato coltiva di una società fatta di debolezze in cerca di tutela
E anzi quando la società ha percepito che la ricetta della sinistra fosse in sostanza quella di riavviare il meccanismo di distribuzione del reddito premendo sulla leva fiscale si è in maggioranza schierata dall'altra parte
Nonostante di evidenti i successi del governo Berlusconi in materia di economia
Una riflessione sulla questione settentrionale spetta in primo luogo le forze politiche ma anche al sindacato se vogliamo mantenere alla Confederazione un ruolo di rappresentanza complessiva come
Abbiamo detto
Una volta che consegniamo dire il sindacato dei cittadini e non solo dell'interesse specifico di alcuni sia pur rilevanti settori del mondo del lavoro dipendente
è stato eletto il nuovo Parlamento che sia pur con risultati non omogenei registra una nuova maggioranza anche nella conferma di quel principio di alternanza che costituisce la normalità essenziale delle democrazie
Chi ha la maggioranza le camere anche di un solo voto a poteri responsabilità che è legittimato ad esercitare
In passato abbiamo sollecitato il superamento di un sistema bipolare che non riusciva a diventare dei partiti
Di una maggioranza più maggioritaria che nonostante le larghe maggioranze non era in grado di costruire aree di governo omogenee
Al di là dei meccanismi della legge elettorale che ha per ironia della sorte danneggiato Senato coloro che hanno approvato la nuova norma rimane il fatto che un sistema proporzionale con premio di maggioranza e soglie di sbarramento è una risposta convincente
Che salvaguardi in via di principio il diritto di tutte le forze politiche che dispongono di una soglia minima di consenso ad essere rappresentate in Parlamento e garantisce nello stesso tempo spazio sufficiente di governabilità la polizia è vincente
Peretto nessuna legge elettorale sarebbe stato in condizione di per sé di rimuovere le cause profonde che hanno portato il Paese adesso è spaccato in due così come era accaduto nelle precedenti elezioni
Io nomadi e politiche del nostro Paese continuano perché affondano le loro radici in un passato con cui non sono stati fatti i conti fino in fondo
L'aspetto più grave è costituito dal fatto che gli equilibri politici sono ancora fortemente condizionati dalle componenti più radicali ed estrema dei due schieramenti
E così sarà finché rimarrà il potere di condizionamento di queste componenti diviene il più delle volte assai problematico anziché essere la consuetudine la ricerca della mediazione l'allargamento dell'area del consenso per dare al Paese risposte il più largamente condiviso
Per di più l'esasperazione delle differenze con atteggiamenti e linguaggio di violenta rappresentazione reciproca rischiano di trasmettere al Paese un senso di instabilità e di insicurezza togliendo credibilità alle istituzioni
Oggi possiamo percepire con maggiore chiarezza il vuoto lasciato dalla scomparsa della tradizionale forma partito in quanto canale essenziale per garantire la partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni
Solo un forte e radicato sistema di forze politiche democraticamente organizzata può contrapporsi ai cosiddetti poteri forti ora più vivi che mai e più in generale gli interessi particolari e alle corporazioni che li rappresenta
Solo con la rivitalizzazione dei partiti e ciò vale in primo luogo per le forze riformiste si potrà tornare alla normalità della politica tradizionale europea
Quella stessa tradizione che ha costruito lo stato sociale perché si ricostruisce un rapporto vitale tra società civile e istituzioni
Che non può essere surrogato nega Rizzoni primarie
Funzionale ad un sistema con come quello americano che si identifica quasi esclusivamente nei candidati per cui partito si riduce ad un esercito di volontari allestito per l'occasione elettorale dopodiché viene sciolto
Ne dai vari movimenti che si autocertifica no come portavoce della volontà dei cittadini ma sono in realtà piccole oligarchie
Per contribuire ricondurre l'Italia normalità fra le iniziative necessarie
Cioè quella nella costruzione di una grande forza politica autenticamente riformista che abbia tra i valori fondanti quelli del socialismo liberale
Ed è pensionati ed esprimo una forte cultura di governo anche sulla base della tradizione socialdemocratica e laburista europea
Sia cioè in grado ponendosi in alternativa le forze democratiche conservatrici di dare i più importanti problemi risposte concrete anche parziali utili alle soluzioni che si ricerca non fumose ed ideologiche o semplicemente tattiche
Nel contesto italiano il ritorno alla normalità dovrebbe prevedere l'avvio di due grandi soggetti politici democratici uno riformista di uno conservatore
Che si rispettano reciprocamente i senza alcuna pretesa di assorbire le forze politiche che non si ritrovassero in quel Progetti
Il Paese dopo la netta divisione segnata dal voto
Che ha du attribuire sulla base della sola condizione sociale degli elettori ha certo bisogno di quello che è stato definito un doppio processo costituente per il superamento della delegittimazione reciproca
A sinistra bisogna prestare attenzione se si persegue un progetto riformista ad evitare una riedizione in brutta copia del compromesso storico
L'appuntamento referendario sulla riforma costituzionale segnerà con ogni probabilità è senza alcun rimpianto l'abrogazione delle norme approvate dal precedente Parlamento
Sarebbe una grande occasione per la democrazia italiana abbandonare la stagione delle riforme costituzionali decisi a colpi di maggioranza
Che non è risparmiato nessuno dei due schieramenti entrambi vittime delle componenti estreme che hanno imposto troppo spesso decisioni affrettate incoerenti strumentali
Ma occorre anche rendere attuale salvaguardano i principi una legge approvata nel mille novecento e quarantasette e che tutti auspichiamo ritrovi i suoi contenuti nella futura Costituzione degli Stati Uniti d'Europa
Dobbiamo essere grati a Massimo Cacciari chi ha ricordato la riflessione di Machiavelli secondo il quale il modo migliore di rovinare gli Stati ritenere che le leggi anche quelli fondamentali siano immutabili
Modernizzazione e difesa dei principi non sono concetti tra loro incompatibili così come una seria proposta
Di federalismo solidale sarà il cemento più duraturo dell'unità nazionale in uno
Per questo occorre creare le condizioni politiche per la convocazione di un organismo istituzionale capace di individuare un progetto alto di riforme con regole chiare e condivise e sostenuti da un grande consenso nazionale
Ai sindacati è giusto chiedere in via di principio di mantenere coerentemente le stesse posizioni e le stesse rivendicazioni Ranza dal governo precedente il quale peraltro ha sprecato un'occasione straordinariamente importante non rispettando gli impegni assunti nel Patto per l'Italia
Si pone quindi com'è avvenuto nel passato la questione del ruolo del sindacato della UIL in particolare al sindacato italiano oggi va riconosciuto complessivamente un livello alto di autonomia
Dalle forze politiche ma la sua debolezza deriva dal fatto che una parte importante del sindacato e tributaria di una cultura antagonista i prigioniera di una politica massimalista
Lavorìo momento della sua costituzione che avvenne con il ricorso
Con il concorso anche di gruppi politici che non cito ritrovavano nessuna CGIL cinghia di trasmissione del Partito comunista italiano né in una CISL egemonizzato da movimenti cattolici si attribuì la qualifica di sindacato indipendente quasi a voler sottolineare la natura costituente della propria autonomia
Con questo veniva sottolineato non solo il libero confronto con il governo ma anche il rapporto di pari dignità
E quindi la non subalternità reciproca tra soggetti come i partiti la pluralità dell'ordine azioni sindacali di vario ordine azioni imprenditoriali autentiche rappresentanze della società civile
Che alimentavano i rapporti con le istituzioni rafforzandone le basi democratiche ma l'indipendenza va di pari passo con la capacità di lavorare perseguire obiettivi di alto profilo
In passato la nostra organizzazione una mancata di richiamare parole d'ordine capace di esprimere esigenze profonde di interesse generale
Il sindacato dei cittadini da giustiziere equità fiscale la politica dei redditi la difesa della professionalità e del valore del lavoro l'esigenza di far funzionare l'Italia senza dimenticare le battaglie per i diritti civili
Fino all'ultima campagna referendaria in difesa della libertà di ricerca scientifica questa campagna elettorale
Ha segnato un forte coinvolgimento emotivo per la UIL che va al di là di una scelta di partito di schieramento per la prima volta dopo molti anni
Il mio personale ricordo vale elezioni del mille novecentosessantotto alle politiche del due mila e sei si sono candidati sono stati letti alcuni dirigenti o ex dirigenti che si identificano negli ultimi trent'anni di storia del nostro sindacato i risultati positivi ottenuti con la partecipazione spontanea di una grande parte dei nostri militanti Ivano capitalizzati correttamente
Il rapporto dell'amico le forze politiche ha mantenuto sempre un livello elevato di autonomia
Anche quando la democrazia della vita interna era affidata alle componenti che si richiamavano i partiti socialisti
Socialdemocratici repubblicani il profondo e drammatico cambiamento del quadro politico ha reso molto più labili i legami tra i gruppi dirigenti della unire le forze politiche e in qualche modo si richiamavano o si richiamano
Alla verità laico socialista anche per di più e per di più si collocano oggi nei due diversi schieramenti
Nello stesso tempo il lungo processo dista formazione del Partito Comunista Italiano ha favorito nella Win una presenza importante di dirigenti che militano all'interno dei Democratici di sinistra
Naturalmente queste considerazioni fanno riferimento al quadro dirigente del sindacato ai vari livelli
E non all'Oriente ammonta orientamento di voto degli degli iscritti il cui quota ovviamente libero e prescinde dalla visione del sostegno che noi chiediamo ai lavoratori sulle scelte di politica sindacale della UIL
Non avrebbe senso oggi
Della Will anzi ne sarebbe un elemento di instabilità una selezione di dirigenti sulla base degli schieramenti di partito
Significherebbe ripristinare surrettiziamente le correnti ma non è detto che questo modo di scegliere i gruppi dirigenti sarebbe condiviso da una base che ormai da molti anni abituati a ragionare in modo autonomo e che mantiene ancora un certo legame affettivo con i simboli tradizionali
Non ha neppure senso dare per scontata la presenza di azionisti di riferimento che esercitano un mandato su base storica cioè su qualcosa che ha perso ridimensiona del passato o che rischia di scomparire
Deve esserci però la consapevolezza che se un sindacato si trasforma nella retrovia da una forza politica qualunque essa sia per le proprio uomo ma allora come capitalizzare correttamente risultati positivi nelle recenti elezioni
Spendendoli per dare sostanza ad un percorso che lo guida indicato da molto tempo che nel contesto politico di oggi diventa concretamente realizzabile la costruzione di un soggetto politico che unisca tutti riformisti
In questo senso il dibattito sul nuovo partito non solo ci interessa inevitabilmente cito riguarda ma costituisce uno scenario sul quale la UIL può giocare un ruolo in prima persona non per diventare socio fondatore di un nuovo partito
Ma per valorizzare il contributo di tutti i filoni storici del riformismo
E poi muove nell'incontro in un soggetto capace di rappresentare far cooperare i riformisti socialisti e quelli che vengono da una storia comunista quelli cattolici e quelli liberali
La tradizione socialdemocratica e laburista europea in uno Stato laico all'avanguardia nella tutela dei diritti civili
La UIL può dare un po'cesso un contributo al processo di costruzione del nuovo partito
Indicando la soluzione dei nodi strategici di un programma riformista nodi che se non soldi potrebbero ridurre l'unità dei riformisti ad un'ammucchiata buonista e velleitaria senza spina dorsale né prospettiva storica
Solo facendo leva sui contenuti
Diventando protagonista di un confronto vero con governo imprenditori su un piano di pari dignità il sindacato difende il proprio ruolo e contribuisce a far uscire il Paese dalla crisi nelle occasioni più difficili il pluralismo tornare se un valore per la guida è decisivo l'appoggio del l'approccio del nuovo governo che ha tutto il diritto di governare il dovere di scegliere con chiarezza la propria linea
La concertazione non significa obbligo di accordo ma disponibilità a confrontarsi con il sindacato raccogliere proposte comuni delle forze sociali ricercare soluzioni il più possibile convergenti
Sui temi dello sviluppo dello stato sociale che cosa chiediamo siamo un Paese in cui non vengono prese sul serio
Nemmeno le statistiche dell'Istat sarebbe un grande risultato disporre vi statistiche condivise almeno nelle sedi istituzionali
Anche se l'economia va avanti l'Italia cresce poco rispetto agli altri Paesi dell'Unione europea
Che a sua volta cresce meno nei confronti dell'Occidente e dell'Oriente industrializzato
Il nostro paese ha un rapporto tra debito e prodotto interno lordo elevatissimo pare al centosei virgola quattro nel due mila e cinque un deficit pari al tre virgola otto del PIL nel nel due mila cinque
Le cifre sono stimati in crescita impegni con Lione europea
Prevedono un deficit del due otto del PIL nel due mila sette sul fronte dell'occupazione in Italia non ha secondo le statistiche è uno Stato una situazione peggiore della media dei Paesi europei e l'eccezionale Gran Bretagna
Secondo l'elaborazione del gennaio due mila e sei libero di occupazioni dell'enologo crea e passata dal nove per cento del novembre due mila e quattro all'otto per ciclo virgola cinque per cento al novembre due mila cinque
Lazzaro dei Paesi dell'Euro è passata dall'otto e otto lotte fra l'Italia dall'otto al sette virgola cinque la Gran Bretagna da quattro a sei a quattro e otto
Gli Stati Uniti e Giappone rispettivamente dal cinque quattro cinque quattro cinque quattro sette come si vede il differenziale e netto
Fra i Paesi europei continentali da una parte Gran Bretagna Stati Uniti e Giappone dall'altra
Ben diverso e peggiore la situazione del tasso di occupazione dove il nostro Paese con un tasso del cinquantasette virgola sei per cento registrano una notevole differenza non solo con la Gran Bretagna che al settantuno virgola sei per cento ma anche rispetto alla media europea
Che nel sessantatré per cento
Al governo si deve chiedere coraggio senza ignorare la realtà chiarezza negli obiettivi e determinazione nel perseguire essenziale è un approccio che sia esplicito nelle scelte strategiche nelle priorità anche se è ragionevole che la realizzazione degli obiettivi avvenga gradualmente
Una terapia d'urto che appare oggi necessarie non si sostanzia nella parola d'ordine tutto e subito ma deve essere convincente anche sotto il profilo psicologico nelle sue finalità
Nel reperimento delle risorse degli strumenti che intende adottare ivi compreso un metodo il confronto che mira ad ampliare il consenso in Parlamento e nel Paese
Il nuovo governatore della Banca d'Italia ha sottolineato che l'Italia non è condannata alla stagnazione e al declino
Abbiamo problemi seri che possono essere affrontati anche se il tempo per risanare i conti pubblici ebrei
Crescita e competitività sono i problemi principali la quota italiana di export si è progressivamente ridotta passando dal quattro virgola sei del novantacinque al due virgola sette del due mila e quattro
La quota francese e scesa del cinque sette al quattro e no la Spagna rimasti invariati la Germania è cresciuta dal dieci virgola tre all'undici virgola sei
Se prendiamo in considerazione la competitività dell'industria manifatturiera italiana misurata dalla Banca d'Italia
Con il costo del lavoro per unità di prodotto corretto con il cambio dal due mila e uno due mila e quattro si determina una perdita del trenta per cento principalmente per il ristagno della produttività
In Germania la caduta è solo del sei in Spagna del dodici in Francia del tredici ma mentre in Germania nel due mila e cinque il costo del lavoro per unità di prodotto è calato del tre virgola uno per cento in Italia e ulteriormente cresciuto con una flessione di produttività dello zero virgola sette
Questi sono i nodi strutturali che riducono la capacità del nostro sistema produttivo di trarre beneficio dalle opportunità di globalizzazione dalla rivoluzione tecnologica e dalla ripresa dell'economia mondiale
Vogliamo formulare alcune ipotesi per una terapia d'urto che inverta la tendenza nella consapevolezza che non esistono soluzioni facili per problemi difficili
In primo luogo necessario domare il debito pubblico sono state avanzate recentemente alcuni ipotesi di dismissioni del patrimonio della pubblica amministrazione se con la cessione del patrimonio
Si potrebbe abbattere in linea teorica dal sedici al quarantasette per cento del debito pubblico la finalità può essere realisticamente quella di una riduzione programmata e ben gestita
Che porti in tempi ragionevolmente brevi ma soprattutto credibili ad un rapporto tra debito e PIL fortemente ridotto rispetto ai livelli attuali compatibile con una politica di sostegno alle realizzazione delle grandi opere infrastrutturali
Questo non basta dagli anni Novanta l'economia si è insabbiata il nostro sistema difficoltà a competere perché è mancata la crescita e la produttività in altri Paesi e le imprese hanno adeguato il capitale umano e organizzativo le nuove tecnologie l'Italia registra un forte ritardo
Nel migliorare l'efficienza della produttività totale dei fattori in un mondo caratterizzato da un radicale velocissimo cambiamento di scambi mondiali mi hanno avuto un grande impulso ma il nostro Paese entrato in affanno
Kabuto rimedio illusorio delle soluzioni competitive l'incremento della produttività resta l'unica via per fornire una solidale e sostenibile Baa solida e sostenibile base per la crescita dei redditi nello sviluppo del Paese
Sul fronte della competitività la risposta sta nella crescita della produttività de il sistema la produttività del lavoro e solo una parte del problema
Le ragioni e la caduta della competitività dell'impresa e che operano sul mercato vanno ricondotte principalmente a una serie di fattori come il costo dell'energia
De diseconomie provata provocate dalla carenza di infrastrutture in particolare del trasporto la debolezza della ricerca e dell'innovazione
Il basso tasso di occupazione
Una scuola di base ancora troppo tradizionale il forte ritardo della scolarizzazione universitaria un carico fiscale parafiscali fra i più elevati un costo dei servizi bancari e professionali sproporzionato rispetto ai nostri concorrenti
Alcune questioni si possono avviare a soluzione nel medio lungo periodo altre sono gestibili con atti legislativi amministrativi è indispensabile comunque una forte volontà politica che nasca dalla consapevolezza che bisogna invertire la rotta contando sulle proprie forze
Una politica energetica per ridurre il peso delle tariffe
Proprio nel momento in cui i prezzi del petrolio hanno raggiunto il massimo storico oltre che da un freno alla crescita automatica delle accise deve partire dalla scelta di diversificare le fonti rimuovendo tutti gli ostacoli che si sono cinque i manifestanti
A partire dalle centrali a carbone pulito dai rigassificatori e nei termovalorizzatori vanno fortemente incoraggiati gli sforzi di ricco per avere nuove fonti non inquinanti
Mentre inattesa di una tecnologia nucleare
Nuova
E totalmente sicuro alle nostre imprese così svilupperanno attività nucleari come sviluppano al di fuori del territorio nazionale
Le grandi opere pubbliche infrastrutturali molte delle quali sono un bisogno irrinunciabile per la Lombardia come la Pedemontana le tangenziali nuove autostrade soprattutto lattato intesa come assetto a Lisbona Ittierre
Ma no abbiate rapidamente a soluzione il confronto con gli abitanti dei territori interessati essenziale
Ma non può trasformarsi in un diritto di veto oggi il costo della mobilità delle persone delle merci supera del quaranta per cento quello della media dell'Unione Europea
Pertanto necessario chiamare a raccolta le grandi impresa iniziando con quelle italiane
Per programmare in tempi rapidi questi lavori garantendo piani di finanziamento in cui si attivino con le risorse private anche quelle pubbliche con la ragionevole certezza di dare continuità ai progetti che devono essere realizzati in tempi certi
Un vasto e credibile programma infrastrutturale darebbe certo una spinta considerevole una strategia di ripresa e di sviluppo occorre un progetto organico di grandi opere pubbliche
Basato sulla sinergia logistica delle modalità per costruire anche attraverso il ricorso alla finanza di progetto quei tratti autostradali che consentano di agganciare alle reti su gomma
Porti apporti i nodi ferroviari
Secondo l'indagine che ne il nostro Paese è un indice di dotazione infrastrutturale di novantacinque con quei centouno dalla Francia di centoquindici della Germania i centodiciassette del Regno Unito pre cerchiamo solo la Spagna che si sta peraltro sviluppando a ritmi vertiginose
Gli investimenti italiani in opere pubbliche non riescono da anni a superare l'uno virgola cinque del prodotto interno lordo contro il tre virgola sette della Spagna
Tale portuale opere pubbliche va annoverata una nuova politica dalla casa scelte passate poco lungimiranti hanno abolito il finanziamento dell'edilizia pubblica residenziale
Che oggi può finanziare la propria attività principalmente attraverso l'alienazione di parte del proprio patrimonio immobiliare
è necessario soprattutto nei grandi centri urbani potevano progetti adeguatamente finanziati per la costruzione di alloggi a canone moderato l'obiettivo di dare una casa agli italiani a coloro che in Italia risiedono e lavorano legalmente deve essere reso concretamente praticabile
Anche garantendo un'effettiva disponibilità di alloggi alla popolazione residente a canoni che nel rispetto di normali i valori di mercato non devono superare un quarto del reddito disponibile
Per rendere possibile questo obiettivo indispensabile potenziare l'apposito fondo che già interviene a livello comunale nelle condizioni disagiate
Il forte impulso le attività di costruzione delle far crescere l'attenzione ai problemi dell'urbanistica della sicurezza sul lavoro dell'ambiente
Attraverso la politica urbanistica il confronto sui piani regolatori passa anche la difesa dell'apparato produttivo interessi immobiliari hanno favorito una forte tendenza alla deindustrializzazione e normale che sui piani regolatori agiscano lobbista trasversali
è necessario però che tutto avvenga alla luce del sole che il sindacato non sia utilizzato come strumento di pressione per operazioni immobiliari
La sicurezza sul lavoro è uno degli aspetti che misurano il grado di civiltà di un Paese risultati positivi ma non ancora sufficienti si sono ottenuti nella prevenzione degli infortuni delle morti delle malattie professionali
L'edilizia merita una particolare attenzione
Il sindacato ha cresciuto in misura significativa il proprio impegno organizzativo su questo tema ma anche se abbiamo un numero consistente di esperti del sindacato che lavorano a tempo pieno non possiamo essere soddisfatti dei dei risultati nella lotta alla proponeva di infortuni si registra una larga condivisione nella denuncia e nella condanna del fenomeno
Ma bisogna andare più in là
E ricordare che il tema al contrario invece della sicurezza nel senso di ordine pubblico e affrontato con l'impiego di modernissimi strumenti tecnologici a partire da invidio controllo
Ma se questi strumenti sono necessari conto furti rapine perché non dovrebbero essere utilizzati per difendere l'integrità fisica delle persone
Ciò che vale per evitare rapine in banca non dovrebbe valere anche per salvare la vita di un operaio
La tecnologia c'è e siamo in condizione di utilizzarlo subito qualcuno teme la violazione dall'APPA ma è una prefazione incomprensibile immotivata giacché lo Statuto dei lavoratori vieta un uso antisindacale di questi strumenti
C'è molta pigrizia intellettuale che si produce l'immobilismo anche nel sindacato
Se si vuole combattere non solo a parole il fenomeno degli infortuni del lavoro nero che ne è una condizione oggettiva occorre fare uso di nuove tecnologie
Sì esiste sugli aerei una scatola nera
Che registra tutti gli elementi necessari a capire le cause dell'incidente perché lo stesso principio non può valere adottando nella strumentazione potenziando in alcuni video controlli in un cantiere o all'interno di un ciclo produttivo
Nel momento in cui si prepara la carta d'identità informati con annesse le impronte digitali per tutti i cittadini europei e i residenti perché noi come le impronte digitali per controllare chi effettivamente lavoro in regola
Sarebbe necessaria anche una maggiore attenzione a livello istituzionale per promuovere iniziative concrete e ove di accantonare ipocrisie retorica di cui si fa largo uso quando accadono fatti prepararli
Anche se altrettanto ovvio che l'applicazione delle tecnologie non è di per sé sufficienti a garantire la fine degli infortuni del lavoro nero ma costituisce un deterrente efficace a contrastare questi fenomeni
In questo contesto è il caso di ricordare che sulla base del nuovo Codice degli appalti
Si chiede all'IMI estrazione pubbliche che operano come stazioni appaltanti di decidere modalità
E la possibilità privilegiando l'offerta economicamente più vantaggiosa e non il massimo ribasso che è stato finora il modello
Determinante e più diffuso
Gli investimenti pubblici nella ricerca devono essere potenziati indirizzati verso grandi progetti come quelli sulle nuove fonti energetiche i nuovi materiali d'informatica e la cura delle malattie più gravi
è cruciale a questo riguardo alla riforma dell'università deve torna bisogna tornare a premiare chi merita mettere in competizione di Atene superare il valore legale del titolo di studio attraverso meccanismi di accreditamento europeo
Purtroppo l'Italia agli ultimi posti tra i Paesi OCSE per la capacità di attrazione degli studenti laureati e al primo per la mobilità dei cervelli in uscita
Il tema dei servizi è cruciale in particolare per il nostro Paese non solo per lo sviluppo ma anche per salvare il modello sociale
Una maggiore concorrenza sui servizi che interessa un comparto pari al settanta per cento del valore aggiunto dell'intero Europa mobiliterà ebbe un volume enorme di risorse questo è il punto cruciale del recupero di produttività che non può essere scaricato sulle attività manifatturiere
E in ultima analisi sull'in generale sui lavoratori di quell'impresa è esposti alla concorrenza internazionale
Occorre estendere la concorrenza su tutti i settori regolamentati e procedere tempestivamente alla riforma degli ordini e dell'intero sistema professionale italiana
Mantenere barriere all'entrata nel mercato costruisce allora attribuire ingiustificati vantaggi
A favore degli iscritti agli albi vai in questo senso la proposta elaborata recentemente la CGIL CISL e UIL
L'esistenza di eccessiva regolamentazione scoraggia gli investimenti stranieri
I servizi pesa in misura significativa sulla produzione industriale e i benefici che ne traggono i consumatori dovuti a queste forme di protezione sono minime c'è solo l'imbarazzo della scelta per fare qualche esempio
Ai farmacisti spetta per legge il ventisei per cento dei prezzi dei farmaci rimborsabili e il numero dei farmacisti è contingentato
Ma le catene della grande distribuzione potrebbero creare un banco medico affidato ad uno reati in farmacia e in possesso di tutti i titoli richiesti dalla legge in cambio di una percentuale variabile prime quattro
Il dieci per cento di riduzione per inciso lo stesso discorso si potrebbe estendere pompe di benzina nei centri commerciali
Come il passaggio notarile obbligato in una quantità senza confronti con gli altri Paesi europei ma anche qui il numero dei nota rimane assolutamente limitato
Mentre le imprese manifatturiere debbono continuamente migliorare l'efficienza dei processi produttivi la qualità dei prodotti per fronteggiare la concorrenza
I prestatori di servizi quelli protetti dalle bandiere naturalmente quelli protetti dagli ostacoli regolamentari possono tranquillamente farne a meno
Se vi fosse omogeneizzare la regolamentazione dei servizi in Europa l'Italia potrebbe godere di uno metro dal venti al trenta per cento della quota di servizi scambiati con altri Paesi
Nel vasto mondo dei servizi ha un peso primario quello bandi settore bancario tutti i servizi delle banche italiane sono assai costosi e di qualità insufficienti si viene esclusi dal credito se non si possiede già un capitale equivalenti
Le informazioni sono insoddisfacenti e spesso i consigli non buoni
Su un tema così importante e indispensabile costruire con il nostro sindacato del credito un grande progetto di bilancio dell'efficienza del sistema bancario italiano Canon acacie viene attribuito dalle banche estere
Un altro aspetto importante quello della semplificazione burocratica per il sistema produttivo
E dei servizi gli sportelli unici devono effettivamente divenire l'unico interlocutore a cui affidare le pratiche
Occorre polpo accedere ad una robusta delle delegificazione che semplifichi una normativa fatta oggi di trenta mila leggi in vigore
C'è bisogno di ordine razionalità accessibilità
In questa occasione dobbiamo rivolge un apprezzamento alla Regione Lombardia che ha deciso con voto unanime del Consiglio il riordino della normativa regionale mediante testi unici
Nel due mila e nove ci sarà in Lombardia un sistema normativo composto da non più di cento leggi contro le quasi settecento attuali raggruppando per settori omogenei le regole ore le settori omogenei le regole ora sparsi in una pluralità di atti il fisco è una titolare dell'economia e insieme della democrazia perché lo strumento fondamentale di politica economica si pensi ad agevolazioni che possono incentivare la crescita delle aree più deboli del Paese oltre ad esercitare una funzione di giustizia sociale
è uno strumento delicato e complesso per gli effetti indesiderati che può produrre ed è facilmente utilizzabili in chiave demagogica spesso e proposto in termini semplicistici superficiale
Il nostro sistema deve fare i conti con lo stato della finanza pubblica decentrando le fonti di entrata per i servizi prestati dalla Regione e dagli enti locali noi guardiamo con convinzione al federalismo fiscale
Che una volta attribuite alla realtà territoriale più deboli una quota adeguata di solidarietà farebbe emergere più chiaramente le responsabilità e i meriti degli amministratori pubblici di fronte ai cittadini
Il prelievo fiscale funzionaria consentiva una politica di redistribuzione dei redditi sì ma finché vi saranno i veri nomi di evasione ciò non potrà avvenire assisteremo fatalmente un meccanismo fiscale che nasceva inalterate le differenze sociali
Infine il fisco è anche un importante strumento di politica industriale e dell'occupazione oltre che di controllo dell'infrazione
Quando come auspichiamo sì pone un tetto alla crescita automatica
Delle accise e delle imposte di fabbricazione sui combustibili
Ogni decisione in materia fiscale determina uno spostamento di risorse per questo è indispensabile decidere le priorità
La riduzione del cuneo fiscale e contributivo di almeno cinque punti un provvedimento che mira a ridurre la forbice tra retribuzione netta e costo del lavoro
Sì saranno fiscalizzati contributi previdenziali entravano beneficio in parte anche i lavoratori
Ai fini di una maggiore trasparenza del sistema sarebbe più corretto addossare alla fiscalità generale quella parte di oneri che si intendono ridurre l'impresa
Rimane aperto il confronto sulla parte più propriamente fiscale del cumino che dovrà essere affrontata in primo luogo per la retcon la restituzione del drenaggio fiscale
In generale
La riduzione del cuneo fiscale e contributivo è un intervento assai consistente ai fini dell'aumento della competitività ma non bisogna illudersi di riuscire a conquistare i mercati agendo in via principale sul costo del lavoro riproposto in chiave
Di svalutazione competitiva surrettizia vanno affrontati ricondotti a sintesi proposte di intervento sul sistema di imposte nella consapevolezza che le soluzioni non posso ignorare l'equilibrio dei conti della finanza pubblica centrale e periferica il produzione del quoziente familiare
La trasformazione dell'IRAP è un'imposta che esclude dalle basi imponibili costo del lavoro la riduzione selettiva dell'ICI della TARSU accompagnata da una necessaria revisione degli estimi sono materie su cui dovremmo sviluppare un'attenta riflessione
Ogni sistema fiscale funziona meglio quanto più risponde ai requisiti della chiarezza dell'equità la prima condizione la qualità e l'efficienza nell'amministrazione pubblica che richiede una forte azione sindacale e una sempre più efficaci organizzazione del lavoro
La seconda condizione l'esistenza di un sistema di incentivi che produco oggettivamente un conflitto di interessi nelle transazioni economiche di ogni natura
Dagli idraulici e i medici non si pretendono fatture perché si ritiene a torto o a ragione che sia più conveniente un pagamento in nero
è necessario aumentare le percentuali di spesa che possono essere detratti ed estendere le spese detraibili
La repressione dei comportamenti illegali deve essere sempre accompagnata da incentivi adeguati la terza condizione
è una vera emergenza economica e morale che si colloca che si collega alle due precedenti ed è una nuova stagione di lotta all'evasione l'economia sommersa soffoca la crescita economica e produttiva perché falsa le regole della concorrenza e danneggia le imprese
Che operano correttamente occorre concentrarsi sui settori più critici con misure anti-evasione instabili che la chiusura definitiva dell'epoca dei condoni applicare sanzioni che abbia un carattere di certezza razionalizzare l'impianto legislativo e burocratico
Un'evasione stimata attorno al trenta per cento del prodotto interno lordo è una spaventosa normalità Diana ma non servono misure speciali le sanzioni civili e penali attuali sarebbero più che adeguate si producesse con la loro efficacia
Prima di tutto la verità è che da tempo immemorabile nel nostro Paese il combinato disposto di contenziosi condoni pessimo funzionamento della macchina amministrativa sono una parte visibile delle imposte accertate diviene gettito effettivo che entra nelle casse dello Stato
La percentuale delle riscossioni sugli accertamenti e passata negli ultimi anni da un due due del due mila e due
A uno zero cinquantuno Aldo del due mila e quattro
Per scendere nei primi undici mesi del due mila cinque allo zero virgola trentaquattro
Per ogni però ogni cento lire cento euro di
Invasioni accertate si ritengono che si ritengono tali lo Stato mi scuote
Lo zero virgola trentaquattro alla fine
Del percorso la situazione allarmante soprattutto non sembra cambiata da lunghi anni a questa parte in un Paese moderno e civile lo sforzo deve essere quello di privilegiare l'adesione spontanea dei cittadini ma sarà indispensabile avviare un lavoro lungo e complesso
Fatto di iniziative capillari di console accertamento affidato la rinnovata efficienza di tutto l'apparato amministrativo senza attendersi in tempi brevi effetti miracolosi
Nelle condizioni attuali la verità è che ogni anno l'equivalente di un'intera manovra finanziaria va perduto nei meccanismi della riscossione
In assenza di elementi formali che determinano una ragionevole certezza
L'accertamento del reddito e del volume di affari del lavoro autonomo delle imprese minori
è stato individuato nel tempo in un elenco interminabile di strumenti nonostante tutto ciò siamo sempre fermi alla constatazione che il reddito medio di un lavoratore autonomo
E più basso di quello medio di un lavoratore dipendente
è importante una norma introdotta nell'ultima legge finanziaria che rende partecipi comuni nella lotta all'evasione fiscale
Attribuendo loro una significativa quota delle imposte Ricupero
Parlare di istruzione significa parlare del futuro secondo il rapporto annuale sull'evoluzione dei sistemi educativi dei Paesi OCSE ai Paesi industrializzati dell'Occidente l'Italia continua ad essere debolissima soprattutto nei due segmenti chiare dell'istruzione universitaria e dell'istruzione permanente in tutti i Paesi riconoscono la centralità del problema educativo l'asprezza della competizione internazionale ma non tutti riescono a produrre questa consapevolezza
I fatti concreti i nostri quindicenni
Si collocano sotto la media
Nelle prove di lingua matematica scienze risoluzione di problemi
La spesa non si produce risultati soddisfacenti perché è prevalso una certa quantitativa e non qualitativa per esempio l'Italia e l'ultimo dei paesi per corsi di aggiornamento sul luogo di lavoro un altro esempio eloquente il basso numero di lavoro di laureati anche dalle generazioni più giovani mentre in tutto il mondo la disponibilità di Novella reati è un fattore chiave per lo sviluppo
I nostri docenti sono pagati meno della media in modo uniforme ma in compenso sono in numero tale da portare in Italia i primi posti nella spesa per studente dal confronto delle ore di lezione obbligatoria dei vari Paesi
Emerge una situazione sorprendenti
Tra i sette e i quattordici anni ieri quattordici anni John italiani possono contare su più di otto mila ore di insegnamento il più lungo del mondo contro una media di sei mila ottocentocinquantadue cinquantadue ore
La Finlandia chi è ai primi posti nella classifica mondiale dell'insegnamento ne ha meno di sei mila studiando bene evidentemente le sei minori della Finlandia producono tanto quanto o più delle nostre otto mila la difesa della scuola pubblica così come afferma la Costituzione è un principio da difendere con fermezza ma con la consapevolezza che la superiorità della scuola pubblica deve affermarsi sul terreno della qualità e del merito
Se questa premesse che alla detiene più forte la richiesta di interventi di sostegno a favore degli studenti
Secondo le condizioni economiche della famiglia per quanto riguarda borse di studio libri trasporti e mense modificando l'attuale tendenza in atto a rimborsare emette costose per istituti privati anche a famiglie oggettivamente benestanti
Le la recente firma del contratto dei dirigenti scolastici ha garantito miglioramenti normativi e aumenti consistenti legandole una parte al raggiungimento di obiettivi concordati tra il pressing dei dirigenti scolastici regionali
Il trattamento economico dei docenti certamente inferiore alla media europea rimane scarsamente dinamico la crescita è limitata agli scatti di anzianità e non riguardi precari
Le attività aggiuntive sono scarsamente remunerati alcuni tentativi di diversificare i compiti come l'introduzione del tutor sono stati respinti da gran parte delle scuole inutile ricordare come è finita la proposta del concorsone del ministro Berlinguer
L'egualitarismo salariale ancora solide radici nella scuola italiana d'altra parte sarebbe improponibile accreditare l'idea di un'insegnante elementare o di media superiore pari a quella di un libero professionista
Una parte di coloro che difendono la situazione esistente
In via di principio non sono però ostili a premiare gli insegnanti migliori ma si interrogano come farlo
Ci si chiede chi valuta cosa si valuta se la qualità dell'insegnamento la preparazione del docente e risultati
è giusto che si discuta approfonditamente ma trascinare il dibattito l'infinito sarebbe solo un danno per la scuola pubblica alcuni importanti scuole private si pongono il problema ed Aviano sperimentazioni istituendo per i propri docenti premi di risultato
In funzione di differenti parametri come le competenze scientifiche la didattica i risultati ottenuti dalla classe le relazioni con gli alunni e con le loro famiglie
La scuola pubblica deve competere su questo terreno si vuole affermare la propria egemonia culturale
In tutto il mondo è ripreso il dibattito su università l'obiettivo è quello di aumentar le università di eccellenza concentrando docenti migliori gli studenti più dotati
Finora il nostro Paese è accaduto il contrario le riscossi per le Risorse Fini pubbliche che finanziano l'università sono distribuite in misura
Uniforme
Anche i tentativi di valutazione della qualità delle singole si premesse prima una competizione Mirri meritocratica tra le università
Che porrebbe le condizioni per superare il valore legale del titolo sono stati interpretati dal governo dal governo Berlusconi in direzione opposta come nel caso di riconoscimento dei crediti per gli studenti che cambiano tenero c'è dobbiamo imparare dagli altri le passi migliori allora guardiamo all'esperienza di Blair che ha trasformato le università in soggetti davvero autonomi gli ha garantito attraverso una quantità straordinaria di borse di studio gli studenti capaci e meritevoli
Appartenenti a famiglie non benestanti di esercitare un vero diritto allo studio
Invece a conti fatti nel nostro Paese i figli dei ricchi di un cospicuo numero di evasori frequentano università pubbliche finanziate in buona parte dalle imposte pagati dai ceti economicamente più modeste
Il governo delle dinamiche retributive e la difesa del potere d'acquisto è una delle missioni principali del sindacato questa funzione è stata messa a dura prova dalla globalizzazione e dalle difficoltà interne internazionale
Alcune fasce della popolazione compresi i ceti medi hanno subito un abbassamento del tenore di vita
Esiste con tutta evidenza una questione salariale le quote che omento contrattate ai contratti nazionali secondo le modalità del protocollo Ciampi che oggi appare superato hanno approssimativamente salvaguardato il potere d'acquisto per alcuni anni
Poi con l'introduzione dell'Euro si sono modificate le dinamiche inflattive
In particolare a causa degli elementi di natura distorsive speculative che hanno influito sul nostro sistema di formazione dei prezzi al consumo oggi necessaria una forte crescita la maggiore diffusione dalla contrattazione articolata mantenendo un contratto nazionale di garanzia dei livelli essenziali economici e normativi comuni a tutti i lavoratori che un determinato comparto e chiaro che la contrattazione di secondo livello povere esplicite funzione di scambio
In genere flessibile sette flessibilizzazione delle prestazioni a fronte di riconoscimenti retributivi oppure puoi distribuire ai salari parte dei risultati economici considerati sotto il profilo degli aumenti di produttività
Del fatturato o degli utili occorre estendere quest'ultima praticato a livello aziendale a quello del contesto socio economico insiste una produttività a livello ambientale determinata da una uniformità
Di sussistenza di utilizzo dei fattori produttivi in aree territoriali ed economiche omogenee pensiamo ai distretti industriali
La retribuzione di questa produttività sociale è la diretta conseguenza del riconoscere che in un dato contesto territoriale il fattore lavoro esprime una produttività diverso e superiore e tira fuori moderazione va costruita a partire da questo da da questo dato si tratta peraltro di un dato piuttosto facilmente e precisamente misurabile a livello di un contesto omogeneo come un distretto ma anche sia pur con maggiori margini di approssimazione a livello territoriale più esteso come Provincia e Regione quanto le modalità pare velleitario pensare di vendere esigibile una reale contrattazione integrativa a in tutti i luoghi di lavoro
Più efficace sarebbe senz'altro prevederne un paio di livelli con caratteristiche territoriali che naturalmente dovrebbero essere alternativi e non aggiuntivi all'eventuale contrattazione aziendale
In questo contesto appare ragionevole ipotizzare un ritorno alla durata triennale del contratto nazionale di lavoro che potrebbe esso stesso definire contenuti livelli ai quali attivare la contrattazione di secondo livello
Nessuno può pensare a strumenti che automaticamente poi determinavano in modo rigido
Credetemi non in modo rigido il i livelli retributive nei vari territori qui invece siamo ad una proposta che vuole recuperare soggettività e titolarità al negoziato nel territorio
Nessun automatismo predeterminato discriminatorio ma promozione della libertà di contrattazione dell'autonomia negoziale paradossalmente viceversa il permanere dell'attuale situazione
Costituisce la vera gabbia la difesa del potere d'acquisto dei lavoratori delle aree più sviluppate
Per il polo d'impiego molte riflessioni sono analoghe a quelle del comparto privato gli ostacoli sono maggiori da specchi specificità repubbliche impiego richiede oltre ad un rilevante trasferimento di risorse a livello decentrato di sottolineare che la contrattazione necessita di percorsi certi con tempi con controllo preventivo sugli indirizzi così da evitare un impoverimento dalla capacità contrattuale per effetto per interventi di controllo prima e dopo l'avvio della stessa con il risultato di impedire l'autonomia delle parti la ricerca delle soluzioni
Nella dimensione istituzionale costituzionale sindacato rappresentanza e rappresentatività forme di lotta partecipazione sono aspetti essenziali
Che non sono sfuggiti alla lungimiranza dall'assemblea costituente che le ha affrontate negli articoli trentanove quaranta e quarantasei
Della suprema Carta da tempo e aperti il problema di individuare i criteri di rappresentatività in particolare ma non solo ai fini dell'efficacia generale dei contratti
La UIL Lombardia da sempre ha posto in luce i gravi limiti della scelta referendaria per la validazione degli accordi di fronte ad una parete modello di massima democrazia si nasconde in realtà il rifiuto della democrazia rappresentativa
Strumento naturale del sindacato riformista proprio in funzione degli obiettivi di interesse collettivo che non coincidono con la somma degli interessi
Individua in ogni caso l'efficacia di legge erga omnes presupponeva contrattuale fa la mancata sottoscrizione di un contratto anche da parte degli organi numericamente più forte sindacale imprenditoriale
Tuttavia non toglierebbe valore ad un accordo tra alcune controparti non rappresentative della maggioranza né dei lavoratori e degli imprenditori che rimarrebbe di natura privata
E utile generalizzare le regole del Pubblico impiego anche perché rendono trasparente la consistenza organizzativa di ciascun sindacato anche livello territoriale e mettono fine alle fantasiose ed abnormi autocertificazione degli scritti che oggi non sono sottoposti a verifica alcuna lo sciopero degli autoferrotranvieri del due mila e tre a Milano ha messo in luce le difficoltà del sindacato di gestire la contrattazione salariale nel comparto dei servizi pubblici responsabilità però va cercata in molte direzioni
Occorre da parte del governo una politica salariale coerente nel pubblico impiego che garantisca una contrattazione decentrata vera che tenga conto dei differenziale del costo della vita nelle diverse realtà del Paese della qualità dei servizi
Gli autoferrotranvieri di Milano sono scesi in sciopero sia perché a Milano il costo della vita è più alto sia perché ritenevano di trave giustamente un vantaggio da un'azienda in attivo presentata dagli amministratori come un esempio di buon governo
L'insieme delle regole per l'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali non sembra avere necessità di particolari i particolari modifiche
Le regole di legge o di contratto che allo stato disciplinano l'esercizio del diritto di sciopero
Nel momento in cui mi conoscono l'intangibilità del diritto di sciopero garantiscono anche un'esigenza primaria
Quella di tutelare i cittadini attraverso una procedura di comunicazione preventiva la prestazione di un servizio minimo ritenuto necessario alla civile convivenza e per garantire la sicurezza
è indispensabile
Evitare a effetti negativi oltre misura per i cittadini trasformando le fasce più deboli dalla popolazione nei destinatari finali dei più gravi disagio il sindacato dei cittadini deve essere tale
Anche in queste circostanze dobbiamo però anche comprendere meglio l'esigenza del lavoro per evitare di ricorrere rincorrere situazioni che rischiano di sfuggire rimane così come è assolutamente inaccettabile che rinnovi contrattuali vengono effettuati con anni di ritardo
E altrettanto essenziale che il recupero di una dimensione contrattuale che presuppone interlocutori imprenditoriali pubblici e privati che debbono essere rigorosi altrettanto affidabili e sanzioni credibili ed esigibili quando siano loro a non rispettare le le procedure d'altra parte la vicenda contrattuale non può durare in eterno perché i danni che ne derivano rischiano di superare i benefici occorre per questo riprendere a diffondere con forza alla cultura dell'arbitrato prima ancora che definire né di aspetti procedurale
L'articolo quanta sei della Costituzione evoca la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese
Non può reggere un sistema che chiede ad una componente importante come quella del lavoro di assumersi solo responsabilità senza alcun potere effettivo né di controllo né tanto meno di gestione
In una situazione così difficile occorre sfruttare l'opportunità dell'entrata in vigore del nuovo codice societario
Che ha introdotto forme di governance nella società nelle società di capitali che consentano Taranto l'istituzione del comitato di sorveglianza questo modello di gestione
è simile a quello adottato nelle società tedesche di grandi dimensioni che prevede esplicitamente la presenza di rappresentanti dei lavoratori accanto ai rappresentanti del di azionisti
Non vi è quindi alcune inquinamento di ruolo per il sindacato che in questo questa ipotesi non è coinvolto nella gestione dire
Da Winter e coglie l'opportunità di avviare un confronto con il sistema dell'impresa e assieme a CGIL CISL il modello dualistico di governance non può rimanere circoscritto
Agli enti previdenziali
Il mercato del lavoro è il termometro dell'economia
Ma anche della qualità della contrattazione dell'efficienza del sistema formativo dell'equità della gestione dei rapporti di lavoro che richiedono flessibilità e tutti è mancata un'adeguata legislazione di sostegno che peraltro è prevista nel Patto per l'Italia nell'accompagnare l'introduzione delle nuove forme contrattuali introdotte con la Treu prime con la Biagi poi noi auspichiamo la riforma degli ammortizzatori sociali a partire dei criteri che governava l'indennità di disoccupazione legate in modo inequivocabile a percorsi formativi adeguati fino ad arrivare ad introdurre nel nostro ordinamento nuove i più moderne forme di assistenza sociale previdenziale
Ed anche in materia di formazione non possiamo esimerci da sottolineare che la spessa al di là della Parenti innovazioni introdotte nel sistema di governo continua assegnare elementi di scollamento dal sistema produttivo la stessa formazione continua e ancora oggi una meta da raggiungere che potrebbe fare un salto di qualità
Attraverso i fondi interprofessionali
L'articolato normativo dalla legge Biagi contiene elementi che avvicinò indubbiamente l'Italia al contesto europeo offrendo per la prima volta riconoscimento giuridico a nuove forme di lavoro atipico riportando l'emersione il mercato del lavoro flessibile
Questa legge oltre ad aprire le funzioni relative dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro i soggetti privati sulla base dell'accreditamento della cooperazione con i soggetti pubblici per la prima volta riconosce offre un ruolo primario
Alle parti sociali così come i Comuni e le università le scuole alle Camere di commercio offrendo loro la possibilità di incidere direttamente nell'azione di governo del mercato del lavoro fino consentiva recessione diventa sia dell'intermediazione
Ed è la selezione la nostra organizzazione nel corso degli ultimi anni mi ha maturato esperienze in modelli a cui fare riferimento anche in questo campo a partire due accordi sottoscritti
All'interno del patto per Milano pertanto il contributo e l'attenzione che possiamo offrire non sarà puramente teorico ma supportato da anni di esperienza maturata sul campo
La riqualificazione personale permanente è una sfida per riconvertire il materiale umano riscoprire il piacere di imparare a riconquistare un'identità professionale in un'economia di mercato che non vuole essere una società di mercato
Ed è naturale che in questo contesto una chiave decisiva nel successo starebbe nel rapporto qualitativo tra enti formativi impresa e sindacati attribuendo a questi ultimi in particolare il compito di indirizzare l'offerta di lavoro verso nuove mansioni emessi
Il dibattito dentro e fuori sulla legge Biagi detenuto un terreno di confronto troppo spesso fuori dalla realtà intriso di ideologia e di propaganda dopo la legge Treu del novantasette la flessibilità è fortemente aumentata
In un arco di tempo relativamente breve l'Italia è passata da una situazione di più elevate rigidità ad una posizione intermedia tra il peso occidentale
La maggiore flessibilità è stata realizzata sul lavoro temporaneo sulle collaborazioni coordinate continuative allargando oggettivamente il divario tra la fascia forte la fascia debole del mercato del lavoro che sente una maggior minaccia di precarizzazione chiede più sicurezza
Questo scenario che non è limitato al nostro Paese anche se è più forte nel nostro Paese giustifica la furia iconoclasta contro la legge Biagi
No l'impatto precarizzato anche della legge trenta e una leggenda metropolitana i numeri infatti ci dicono che dal due mila e tre al due mila e cinque da quando è in vigore il decreto legge due sette sei contratti a termine di qualsivoglia natura non sono cresciuti erano il quaranta quattordici virgola due dei contratti di lavoro dipendente nel due mila e due sono il quattordici virgola cinque oggi le forme di contratto che destavano più timore job sharing gioco ancora staff leasing che peraltro sono tutte forme di lavoro a tempo indeterminato sono stati quasi del tutto ignorati dalle imprese
Il lavoro Progetto è regolamentato in modo più stringente di quanto fosse il collaboratore la figura del collaboratore coordinato e continuativo la cui esplosione ebbene anteriore la legge trenta e alla legge tre
Esiste un problema di precariato prolungato che riguarda una certa quota di giovani lavoratori che va affrontato ma non è stato creato nella tre uno e della Biagi
E poi l'otto dalla debolezza professionale di questi giovani e da un costo del lavoro
Che l'impresa giudicano eccessivo rispetto alla loro produttività
Qui bisogna agire rafforzando professionalmente più deboli accompagnandoli con servizi all'impiego efficienti riducendo in modo mirato il costo del lavoro operando sul cuneo fiscale e contributivo
Le critiche che vengono da autorevoli rappresentanti politici e sindacali meritano di essere presi in considerazione
Secondo Tiziano Treu i nuovi tipi contrattuali introdotti dalla legge Biagi sono più confusi che utile agli stessi operatori
L'applicazione della legge sarebbe stata modesta in particolare per staff leasing job on call inoltre l'enfasi eccessiva sulla moltiplicazione dei contratti flessibili avrebbe contribuito a creare un clima di incertezza
Sempre secondo Treu per correggere la situazione abnorme dei collaboratori non basta modificarne il nome
O come superare i vantaggi contributive rispetto al lavoro subordinato portandolo progressiva parificazione dei contributi sociali per tutte le forme di lavoro
Per Ichino invece il pericolo dell'applicazione rigorosa della Biagi ai collaboratori sarebbe quella di portare alla soppressione di centinaia di migliaia di posti di lavoro oggetto in realtà fasulli
Siamo certamente di fronte riflessione argomentati
Che vanno in direzione opposta ma è difficile sostenere ragionevolmente che i nuovi contratti di flessibilità della legge Biagi abbiano condotto il mercato del lavoro italiano nel baratro della precarietà
Soprattutto perché le nuove tipologie introdotte come lo staff leasing e il gioco ancorché sinora sono state poco utilizzate sono contratti a tempo indeterminato a cui si applica l'articolo diciotto dello Statuto
Semmai il rilievo più preoccupante potrebbe venire dall'osservazione di Ichino che considera il progetto una misura che per dare maggiori tutele rischia di far tornare il sommerso molte posizioni di lavoro
In realtà anche soprattutto in questa materia non esistono soluzioni facili
Per problemi difficili la legge Biagi è stata assunta dal governo come simbolo di liberismo del mercato del lavoro e dalla CGIL come simbolo del precariato
Per questo dobbiamo distinguere i teologi e propaganda da una seria politica del mercato del lavoro per di più questa radicalizzazione è impedito anche una riflessione seria sul lavoro nero
Che interessa ancora milioni di persone da ridotto al minimo l'attenzione su un contratto così importante come quello del part anche non è mai decollato con grave danno per una fascia importante della popolazione
Nessuno può pensare di riproporre la centralità di un modello di relazioni industriali di tipo conflittuale antagonista per porre le basi
Per costruire un nuovo diritto del lavoro in grado di far convivere i valori della giustizia sociale con gli obiettivi altrettanto necessari dell'efficienza e della competitività dell'impresa
è necessario invece perseguire obiettivi concreti con le l'emersione graduale del lavoro nero la trasformazione dei lavori precari lavori stabili un maggior contributo formativo nei contratti di elemento lavoro
E prima di tutto un potere più incisivo del sindacato nella gestione del mercato del lavoro nulla può restare immobile in una realtà che si trasforma rapidamente
Come ci ricordano in modo un po'brusco gli accordi sottoscritti numerose importanti imprese tedesche dove si è passati dalle trentacinque ore
Dalle trentacinque ore all'aumento degli orari di lavoro a parità di retribuzione anche la legge Biagi pare quattro è migliorata soprattutto dalla contrattazione
Pensiamo alla durata del contratto di apprendistato che spesso appare incongruente con la qualità delle mansioni svolte alle nuove norme sul part-time oggettivamente disincentivanti per i lavoratori che dovrebbero fruirne
Ed è certamente da perseguire il graduale aumento dei contributi per i collaboratori o comunque per le situazioni temporanee ai fini di eliminare una delle cause più distorsive del nostro mercato del lavoro in realtà il dibattito sulla legge Biagi mette in luce l'arretratezza di una parte della sinistra del sindacato italiano
Si scambia la causa con l'effetto dimenticando che senza sviluppo il nostro Paese aveva sempre più occupazione precaria e sempre meno tutele in questo dibattito
Le persone più ragionevoli mettono in luce il limite vero della legislazione non per i contenuti del Patto per l'Italia della legge prima Biagi ma del mancato rispetto degli impegni assunti dal governo per adottare un sistema diffuso di ammortizzatori sociali
E di politiche formative
Questo diventa l'obiettivo principale che anche per Biagi costituiva l'architrave di un moderno mercato del lavoro la CGIL non può pensare
Che la sua per quanto legittima
Indisponibilità a sottoscrivere il Patto per l'Italia produca oggi l'abrogazione postuma di quelle intese per affermare un'improbabile diritto di veto
Dobbiamo invece dare priorità alla discussione con il nuovo Governo per la costruzione delle tutele del lavoro atipico in termini di ammortizzatori sociali
Formazione permanente forme di previdenza ed assistenza sanitaria integrativa accesso al credito riducendo anche per questa via la differenza tra stabilità e precaria
A Marco Biagi vittima di una campagna di odio senza precedenti va riconosciuto un grande merito quello di aver affrontato la materia è così difficile con la semplicità
La determinazione e la concretezza di un professore che univa ad una competenza indiscussa una sensibilità sociali altrettanto elevata la sua idea di fondo di combattere il precariato facendolo emergere sottoponendolo a regole e tutele per trasformarlo in lavoro stabile e degna dei migliori riformismo
L'invecchiamento della popolazione di tutto l'Occidente industriale
Aumenta la domanda di servizi e contemporaneamente riduce la capacità definanziamento la popolazione attiva cala rispetto a quella totale
Fissando con ciò limiti precisi al finanziamento del sistema tramite la leva contributiva ed è sempre più difficile scaricare i costi del welfare sulla sulla sanità sulla sulla collettività in generale
La sfida del nuovo welfare appunto questa creare tutele assicurazione opportunità di crescita
Per tutti questi lavoratori e ne hanno bisogno rimediare agli inconvenienti della discontinuità composizioni ad hoc con un efficiente sistema di formazione continua e Collocamento
Si tratta in definitiva di operare l'istituzione di una vera assicurazione contro la disoccupazione
In cui certezza dei sostegni economiche affidabilità dei percorsi all'interno del mercato del lavoro tendono ad annullare la drammatica alternativa tra conservare ad ogni costo il proprio posto definire estromessi dal mercato del lavoro
Un altro ragionamento che il sistema di welfare deve affrontare e quello della non autosufficienza in particolare degli anziani
In materia di pensioni essenziale mantenere una coerente linea strategica le considerazioni che abbiamo fatto in passato sono ancora attuali eliminare prima di tutto per invece garantire regole di determinazione la pensione uguale uguale per tutti al di là della verifica del funzionamento dalla legge e dire la sua integrale applicazione occorre affrontare sin d'ora una riflessione sul agevolazione incentivanti in grado di prolungare volontariamente l'età media di pensionamento
Nello stesso tempo dobbiamo ribadire la nostra contrarietà ad una donna di quarant'anni di anzianità e sottolineare due obiettivi strategici per la difesa del potere d'acquisto delle pensioni
Il primo è quello di garantire un meccanismo di scala mobile più efficace di quello in atto il secondo molto più impegnativo ma ancor più rilevante è quello dell'aggancio almeno parziale della dinamica delle pensioni alla dinamica delle retribuzioni
Per la sanità è inutile nascondersi che nei giorni sono in crescita e che è sempre difficile lotta agli sprechi e alla razionalizzazione della spesa con l'accordo ponte di un mese fa la Conferenza Stato Regioni si registra già un disavanzo per il due mila e sei di cinque miliardi di euro
Siamo pronti a discutere con la regione tutte le iniziative necessarie per garantire un'efficace e tempestiva sanitari ma ci aspettiamo un interlocutore autorevole e disponibile
A costruire un rapporto costruttivo con il sindacato improntato
Al reciproco disc dista rispetto e aggiungo alla comunicazione
All'informazione preventiva tutte le più importanti decisioni che in materia sanitaria la giunta regionale dove si assume nei rapporti con il governo regionale L'Aquila mantenuto in questi cinque anni quell'approccio che era stato definito al settimo congresso si rivendicava gestire un sistema di relazioni concertative tra Regioni parte sociale
Il momento istituzionalmente più rilevante è stata la firma del Patto per lo sviluppo che ha definito obiettivi condivisi procedure di concertazione campi di applicazione e che è ancora in vigore
In questo contesto abbiamo potuto aprire come confederazione strutture di categoria confronti che hanno portato l'intesa importanti
Per tutta la scorsa legislatura tra Regione parti sociali è stato attivato un vero e proprio tavolo di concertazione
Al quale le scelte di governo della Lombardia
Attinenti alle materie di competenza sono delle parti sono state discusse in parte anche negoziati riteniamo questo un grandissimo risultato
La nostra esperienza dimostra che quella concertazione lo strumento di governance attuabile a prescindere dall'affinità politica delle parti in causa
Le recenti aperture rimaste in verità allo stato di dichiarazione intenzioni da parte dello stesso presidente di individuare un comune terreno d'incontro aperto tutti i riformisti
Sono il prodotto sul terreno della politica di un contesto che riconosce la centralità del concerto degli interessi collettivi organizzati
Come motore del governo di una collettività
Tuttavia
La svolta riformista non c'è stata e la spinta concertare si è affievolita oggi bisogna prendere atto che dall'inizio della legislatura solo un accordo è stato raggiunto per quando per quanto significativo quello sulla competitività dell'impresa
Il rapporto con il governo regionale tende sempre più a minimizzare sì in questione di ordinaria amministrazione
Le se le scelte strategiche devono tornare ad essere oggetto di confronto
La terza legislatura che di Formigoni
Ha di fronte a sé il compito di dare risposte a due grandi motivi questioni strategiche il rilancio della capacità competitiva del sistema Lombardia attraverso politiche di molti fattori diretti e indiretti dell'economia e un rinnovamento del welfare per rispondere ad esigenze nuove composizione sociale nuova
La non autosufficienza la previdenza e la tutela per i lavoratori discontinui la casa
Non pensiamo che il presidente Formigoni possa credere di affrontare questi temi prescindendo dal consenso dalla capacità di rappresentare mobilitare interessi reali delle grandi associazioni dei lavoratori e degli e degli imprenditori
In questi giorni stiamo decidendo l'unificazione tra Camera sindacale di Milano e l'Unione regionale la nostra realtà e una delle ultime pare strutture dello il confederale realizzare un progetto deliberato già da alcuni anni
Abbiamo discusso a lungo cercando di dare le perplessità che si ponevano risposte convincenti sottolineando la finalità del progetto con l'intento di costruire insieme
Una nuova struttura rafforzandone il ruolo politico e razionalizzando nell'uso delle risorse un riconoscimento doveroso va alla segreteria della Camera sidecar eliminano io suo segretario Roberto Monticelli per avere portato coerentemente a conclusioni un progetto sul quale abbiamo cercato di costruire il più vasto consenso dell'organizzazione
Ai vantaggi politici di un'interlocuzione più forte con tre soggetti istituzionali di enorme rilievo come Regione Provincia e Comune di Milano si aggiungono i vantaggi organizzativi e finanziari
Prodotti dalle possibili sinergie che debbono essere realisticamente correttamente interpretate come maggiori capacità di maggiore capacità progettuale politica organizzativa di sviluppo del territorio oltre che come coordinamento e sostegno alle attività di servizi la nuova struttura dovrà dare di più il meglio delle due preesistenti
La sede comune della UIL di Milano Lombardia deve essere assunta come obiettivo politico organizzativo da perseguire con determinazione e con la gradualità necessaria
Il progetto di unificazione che abbiamo presentato prevede il bilancio unico della nuova struttura ma anche due contabilità separate per garantire maggiore trasparenza e consentiva una verifica sull'efficienza dell'utilizzo delle risorse
Integrazione delle strutture preesistenti con un unico gruppo dirigente si realizza sia nella questione politica che sul terreno delle sinergie più concreti non si tratta di una confluenza di una delle due strutture nell'altra
Ma della nascita di un soggetto nuovo con ambiti di interventi competenze risorse più ampia
A. rav organismi statutari unici segreteria direzione comitato centrale con leggi capaci di rappresentarne la pluralità per quanto concerne poi le questioni politiche gestionali più strettamente di interesse nella struttura dell'area milanese la segreteria convocherà riunioni delle categorie dei membri del Comitato centrale dell'area milanese per discuterle ed acquisirne il parere l'orientamento in merito così come doveva essere statutariamente garantito che per i futuri congressi le camere di Milano siano rappresentate negli organismi della nuova struttura in proporzione al peso reale
In termini di iscritti dell'area milanese il processo di unificazione del resto è un valore aggiunto
E non una semplice razionalizzazione politico organizzativa ciò vorrei in primo luogo per l'iniziativa politica nel rapporto con gli interlocutori istituzionali
Ma aprendo non potrà certo essere di per sé l'unificazione delle strutture ma la qualità della proposta e la determinazione con cui la si persegue che potrà certamente ampliarne portata all'efficacia
Nella stessa misura dovrà essere rafforzata la nostra capacità elaborativa e progettuale
Senza voler attribuire modificazione alcuna natura miracolistica
L'organizzazione può ottenere migliori risultati con una massa critica di risorse raddoppiate che consente economie di scale nazionalizzazioni tanto più attribuendo ai componenti della struttura orizzontale compiti specifici accrescendone responsabilità e competenza
Il ruolo di una struttura più forte deve essere quella di fornire la UIL nella regione maggiori strumenti di informazione di assistenza di formazione
Accanto la costruzione di progetti mirati lo sviluppo organizzativo in particolare a favorire la crescita delle aree in cui si registrano i maggiori ritardi compresenze storicamente deboli dell'organizzazione
Ma che realisticamente consentono margini di crescita significativa
Con l'obiettivo di rendere più diffuse dopo cena e la nostra presenza in Lombardia
Discreti della UIL lombarda sono aumentati tra il due mila uno due mila e cinque del cinque virgola sette per cento in particolare tra gli attivi la crescita è stata del quattro virgola nove e tra i pensionati del cinque virgola sei
Tra questo congresso e quello precedente la metà delle camere sindacali lombarda è stata interessata al rinnovamento del segretario responsabile del gruppo dirigente
Il regolamento deve essere affidato la reale capacità di avvicendare gruppi dirigenti non semplicemente su basi anagrafiche
Ma in possesso dei requisiti necessari a gestire responsabilità sempre più complesse
E deve godere di un largo consenso delle realtà interessate il contributo migliore possibile in questa direzione e quelle in primo luogo di allargare i gruppi dirigenti valorizzando le nuove generazioni che entrano nel mondo del lavoro ad ogni livello
Bisogna dare segnali chiari di rinnovamento e di allargamento con nuove attribuzioni di ruoli il grande impegno richiesto sul fronte del proselitismo e un calo costante degli stati retribuiti restrizione di agevolazione di varia natura
Sì e da una parte non sembrano accelerare progetti di unificazione tra settore o geni spingono alcune strutture a promuovere direttamente al di là di quelle tradizionali delle vertenza dell'assistenza legale
Convenzionalmente atti attività convenzionalmente attribuito alle strutture confederali
Ci rendiamo conto che siamo di fronte ad una tendenza di forte crescita dei fabbisogni e di interessi legittimi organizzati tra le strutture della UIL
Ma dobbiamo esprimere il dubbio che una scelta di libero mercato delle attività di servizio da offrire ai lavoratori e pensionati potrebbe finire col disperdere risorse e favorire processi di negativi occorre invece ribadire che è fondamentale alimentare di risorse economiche ed umane le prime linee dell'organizzazione dalle quali dipende la capacità di essere sul luogo di lavoro fare proselitismo tesseramento in ultima analisi provvedere
Le risorse economiche dunque di quelli della UIL i sostegni o le categorie territoriali deve essere la prima preoccupazione dell'organizzazione o come spostare risorse dal centro alle categorie sul territorio
La nuova struttura ha bisogno del contributo concreto dei territori delle categorie sulle materie di specifica competenza per queste riproporremo il metodo di lavoro che già abbiamo adottato per l'assistenza sanitaria
E sotto Sisto iniziare che dovrà essere esteso ad altri comparti come trasporti infrastrutture politica dalla casa Energia e che si realizza nel coinvolgimento di territori e categorie sia nella colazione poi nell'elaborazione di proposte
Che nei confronti istituzionale
Con l'acquisto recente di due sedi
Nella Valcamonica a lecco abbiamo raggiunto un primo obiettivo
Di avere tutte le sedi della UE che Lombardia di proprietà delle strutture interessate
Dell'immobiliare elaborò la sua volta di proprietà dello binazionale o di fondazioni vicine alla UIL
Come la Fondazione Altobelli cui appartiene la proprietarie la sede di Cremona
Siamo fieri del risultato e continueremo in questa direzione
Sulla base di queste premesse bisogna costruire più forti presenze organizzativa per questo la nuova struttura nei limiti delle risorse disponibili e deve assumere la responsabilità
Di finanziare progetti a termine più impegnativi che oltre al reperimento di una sia pur essenziali agibilità di spazi fisici ne garantisca anche il funzionamento
La fattibilità di ogni progetto di intervento dovrà essere subordinato risulta cioè a condizione che in tempi ragionevoli si raggiunga l'autosufficienza delle realtà interessate
Se si vuole raggiungere una dimensione più qualificate consistente per le iniziative di formazione dei quadri sindacali e necessarie la disponibilità di di categorie territori ad un progetto che mette in comune le risorse necessarie per dare continuità ad un programma formativo più esteso
Quando le cose appaiono difficili e complesse occorre riflettere selezionare gli obiettivi individuali di strumenti scegliere alleanze nessuno è autosufficiente
L'utilità di ciascuno di noi ancor più di un'organizzazione come la UIL consista nel contribuire senza alcuna arroganza
A migliorare la nostra società favorendone lo sviluppo economico sociale e civile
L'apporto come possiamo dare il frutto della nostra storia e della nostra identità un riformismo tenace abituato a fare i conti con riflessioni scelte scomode
Ostile alla propaganda al massimalismo al populismo intransigente contro le campagne d'odio dei nuovi Robespierre
Contro ogni forma di violenza negli attrice del pluralismo e della libertà
Contro coloro che distribuiscono arbitrariamente patenti di legittimità Orsini tengono in diritto di esercitare le funzioni di buttafuori ideologicamente autorizzati
Voglio cogliere l'occasione in questa circostanza per esprimere la totale condivisione credo di tutti noi per le recenti posizioni assunte dalle organizzazioni sindacali milanesi unitariamente in occasione per le celebrazioni del Primo Maggio
Noi non siamo i ragazzi del coro dobbiamo combattere conservatore di ogni tipo e chi persegue la logica del tanto peggio tanto meglio
Nel secolo ventunesimo la classe lavoratrice non Ada perdere soltanto le proprie catene
Sconfitte le ideologie autoritarie che hanno insanguinato il secolo scorso e superata la concezione antagonista dei rapporti di classe la società moderna vive e si sviluppano i conflitti di interesse
Ciò avviene la diffusa consapevolezza che esiste una solida ed estesa aria di beni regole comuni che esalta il ruolo partecipativo di tutte le classi sociali
Nelle istituzioni nel sistema economico e nell'impresa concepita come l'esercizio di un potere legato ad una responsabilità poiché non si distribuisce ciò che non si produce è necessario fare ripartire la crescita rimuovendo le cause strutturali della crisi della società italiana
Che poi deve mantenere forti valori di solidarietà
Nello stesso tempo indispensabile restituire centralità ai valori del merito e della responsabilità a partire dalla ricerca scientifica
Scientifica dall'istruzione rafforzare un sistema contrattuale decentrato che sia di stimolo alla competitività delle imprese e alla crescita delle retribuzioni garantire uno Stato sociale che deve fare i conti con una popolazione sempre più anziana
Combattere efficacemente il fenomeno tragico dei morti sul lavoro e degli infortuni
Governare un mercato del lavoro difficile senza illusioni dirigistiche garantendo a tutti ammortizzatori sociali connessi a percorsi formativi spendibili sul mercato
Realizzare le misure necessarie a favorire un contesto effettivo di pari opportunità per quella che è stata definita l'altra metà del cielo il mondo femminile
Gli stati democratici moderni laici ma non
Dai fascisti e non necessariamente concordataria che tutte Ivano come bene assoluto
I diritti politici e civili dei cittadini si fondano su un patto sociale che annovera tra i doveri più importanti quello di contribuire secondo equità alle specie della collettività
Il nostro paese non ha bisogno di leggi speciali né di vessare i cittadini ma di uno sforzo eccezionale culturale amministrativo per ridurre l'evasione di dimensioni allarmanti che produce l'equità insopportabili in mina le basi della crescita
Su queste basi si rafforza l'identità della UIL ma anche in confronto con le altre operazioni sindacali il rilancio di un vero rapporto unitario non può nascere dalla convergenza su piccoli interessi ma da una capacità di sintesi che valorizzi l'apporto di tutti
Questo è un valore che i sindacati italiani
Prigioniero della logica assembleare purtroppo ha perso da tempo dobbiamo restituire normalità Alitalia per farla ripartire questa è la risposta più efficace ai bisogni dei ceti deboli alle inquietudini e incertezze dei giovani
E alle necessità di sviluppo del Mezzogiorno che passa anche attraverso una battaglia senza quartiere non solo di carattere repressivo contro la criminalità organizzata
Mi permettete una citazione conclusiva in questa occasione importante
Per cogliere il senso dell'impegno individuale di fronti ai grandi eventi che ci sovrasta
Ernest Hemingway pone in testa ad uno dei suoi libri più belli lo scritto di un poeta inglese del diciassettesimo secolo
Nessun uomo è un'isola in devo in se stesso ogni uomo è un pezzo di continente una parte della terra
C'è una zolla viene portata dall'onda del mare d'Europa nei diminuita come se un promontorio fosse stato al suo posto o una maggiore ammicca o la tua stessa casa ogni morte Duomo mi diminuisce perché io partecipo dell'umanità
E così non mandare mai a chiedere per chi suona la campana Issa suona per te
Ringraziamo Walter per la per la sua relazione abbondantemente motivata sono presenti ai nostri lavori la delegazione della CISL Lombardia
Compresenza del segretario generale Carlo Borio Franco Giorgi della segreteria e Rita prova anche salutiamo verticalmente
Anche la delegazione della CGIL con la presenza del segretario regionale Maurizio Zanetti Pelucchi Giancarlo Bonacci Gianni Nicolla Nicolosi
Del penso parte della segreteria e altri che sono o all'interno della struttura
Per quanto riguarda la delegazione della dei DS è presente Riccardo Sarfatti consigliere regionale anche candidato alla presidenza Luzzi hanno
Luciano Pizzetti consigliere regionale è Adriana
Oriani del gruppo DS Lombardia che salutiamo
Sono presenti inoltre Veronelli per la Ce ne ha Lino Maiocchi per la CLAAI Lombardia
Sul mare marketing Giancarlo per la Confesercenti Ronchi Patrizia per la Fonit cooperativa Roberto Costa direttore del Confcommercio Rai Mølby Fabio con fatti e Angelo Castiglioni dell'Unipol che salutiamo
Cordialmente
Devo fare una comunicazione si deve riunire urgentemente la commissione verifica potere ITO raggelato Racca Michele Gerli Giampiero Locatelli Bruno Massafra Antonio
Allora proseguono i lavori dando la parola a a Bormio per la a per i saluti
Noi Chiesa ci notte conosco troppo bene
Va be'ma un detto
Prove di Abruzzo a tutti sul progetto
Buongiorno a tutti
Un
L'ho sentito al unico per le sfide implicita
Alla relazione della segreteria che ho sentito far riferimento in termini generali
Al presente e al futuro del sindacalismo
E in particolare se posso sintetizzare così al seccato della funzionalità sindacale qui da noi in Lombardia
Per quel che mi è possibile cercando di non andare oltre alla natura il tempo di un intervento di saluto non voglio sottrarmi ai temi sollevati la Galbusera
Essi vanno collocati dentro la mole delle questioni aperte che riempiono le pagine dell'agenda sociale a livello regionale ed entro le difficoltà del nostro agire sindacale unitario mi riferisco non tanto all'unità di natura funzionale che mettiamo in campo sul singoli e specifici progetti obiettivo
Ma le ragioni di senso di metodo e di strategia
Che sono venute a mancare all'unità sindacale
La rappresentazione dell'affermazione
Delle attese del mondo del lavoro e degli interessi di coloro che rappresentiamo non è un risultato automatico che il sindacato può garantire oggi ai propri iscritti
Siamo chiamati ad interpretare la nostra parzialità in un quadro sociale politico economico e finanziario sempre più complessa che vive di trasformazioni continue e la regia del cambiamento non è né politica nel sociale
Dunque
Oltre ad essere sindacato più forte per l'Occidente quello italiano che molto deve alla Lombardia e anche un sindacato che deve far fronte a difficoltà nuove straordinariamente impegnative
Tra DS ci sono sicuramente le risposte che non riusciamo a dare al problema dalla incertezza occupazionale della riduzione individuale dei rapporti di lavoro ma c'è anche un'idea di sviluppo ed il benessere che non ha più denominatori comuni sufficientemente condivisi
Come c'è una rinuncia alla partecipazione
E dunque indifferenza talvolta ostile a forme di aggregazione sociale come quella di cui noi siamo portatori
L'attività antisindacale ha da molti anni ormai nuovi sospendo Ettore a cominciare da quella politica che ha cancellato la concertazione che mal sopporta il ruolo dei corpi sociali intermedi hegeliana imbrigliati nello schema del bipolarismo all'italiana
Un modello che ha inquinato le relazioni sociali e che ha fortemente condizionato le prerogative degli attori sociali
Se il cambio di maggioranza e di governo segnerà delle novità in proposito lo vedremo presto
Spero che le però le parole dedicate in campagna elettorale all'urgenza del dialogo sociale ed alla concertazione si traducano in iniziativa politica
Spero che come sindacato confederale si punge con forza a questo obiettivo nel rispetto dei ruoli e funzioni diverse capaci di farsi complementari senza omologazioni
Quella del governo amico infatti una categoria interpretativa che non ci appartiene
Il sindacato deve costituire un problema per la politica
Per gli schieramenti politici per il Governo qualsiasi governo perché il lavoro la sua centralità alle politiche che lo accompagnano sono un problema di questo Paese
Che non si risolve cancellando una legge Maria annotando con pazienza le reti di un circuito virtuoso che la rincorsa delle emergenze ha messo un corto circuito
In un quadro di difficoltà come quelle che hanno segnato la recente storia sindacale parlare di tenuta dei livelli di sindacalizzazione
Potrebbe sembrare Valley Dario ma è un dato di fatto ma non è un dato tranquillizzante
Troppi sono i lavoratori sul quale la nostra proposta associativa non fa appresa
Per essere credibili dobbiamo dare segnali concreti di un'inversione di tendenza
Allargare la contrattazione collettiva e garantire stabilmente un insieme di protezioni capace di dare sicurezza a tutti i lavoratori
Solo in questo modo potremmo conquistare la fiducia dei giovani che oggi guardano al sindacato come una complicazione del sistema
Per allargare la contrattazione collettiva noi abbiamo bisogno di ripensare i livelli attraverso i quali essa si realizza
Penso che tocchi anche a noi per quello che la Lombardia rappresenta in termini di lavoro e di impresa
E poi perché il decentramento il federalismo ci fanno titolari di un livello di confronto che prima non c'era
Sollecitare a livello nazionale una ripresa di dialogo tra le parti sociali
Non è in discussione la funzione generale e ordina attiva del livello di contrattazione nazionale
è il secondo livello di contrattazione che deve vedersi delegate prerogative che non hanno più ragione di essere centralizzate
Anche così il sindacato torna a essere riconoscibile vicino ai lavoratori
Riprendere da qui un percorso di unità e indubbiamente impegnativo
Non possiamo però scansare i problemi rimandare a tempi migliori o sperare che altri delle risolvano per noi
Sui rapporti con la Regione si è già detto molto vorrebbero tornare molto brevemente su due questioni
Avanzando unitariamente alle osservazioni alla proposta del Piano socio sanitario per il prossimo triennio abbiamo detto alla Regione Lombardia che se le ragioni che motivano le scelte della giunta della Giunta regionale vanno come pare di capire nella cosiddetta devolution non è possibile avviare il confronto
Quello che per la Regione è un segnale positivo di cambiamento per noi è un segnale che mette in discussione i valori e principi fondamentali della convivenza civile ed alla coesione sociale
Principi di libertà e di democrazia di uguaglianza e di solidarietà
Abbiamo davanti a noi due mesi decisivi per l'esito del referendum
La nostra battaglia per il no deve uscire dagli schematismi ideologici dobbiamo spiegare cosa significa
Avere tante Italietta e che si metteranno in corso a ciascuno per il proprio programma scolastico ciascuno per la propria idea di assistenza sanitaria ciascuna per la propria idea di sicurezza
Ma al di là del referendum se la Giunta regionale realmente interessata ai temi dell'autonomia regionale
Della sussidiarietà verticale e orizzontale per la solidarietà della coesione sociale
Della responsabilità di tutti rispetto al bene comune allora il terreno proficuo di confronto è quello della definizione dello Statuto regionale
Terreno sul quale l'iniziativa e la Giunta regionale colpevolmente assente ormai da troppo tempo
Assenza che non può essere sostituita
Ne è della né dalle affermazioni contenute nella parte introduttiva della proposta di piano socio sanitario né da progetti legislativi regionali parziali qual è quello sulla sussidiarietà
Quando si tocca il tema sta tutto e ci si chiede come mai una regione come la nostra sia ormai la sola a non essere riuscito a produrre un suo atto politico più rilevante può capitare come è avvenuto a me di sentirsi rispondere a mezzo stampa che la Lombardia un progetto più ambizioso
Non sapremo mai quale perché chi l'ha detto la loro presidente la commissione Statuto della Regione non solo non è più presidente ma non è più nemmeno consigliere regionale visto che gli elettori gli hanno preferito qualcun altro
Anche la proposta di legge regionale sul sul sulla sussidiarietà è in qualche modo dipendente dalla mancanza di volontà politica che ha impedito il varo dallo Statuto
Il metodo della partecipazione della concertazione che richiama e implica anche quello delle responsabilità
Non può che essere la prioritaria concreta e coerente e modalità di attuazione di gestione del principio della sussidiarietà verticale e orizzontale
Ma un conto è farne oggetto di una legge ordinaria è un altro incardinarla nei principi fondamentali dell'ordinamento regionale
Solo Statuto può elaborare compiutamente l'esperienza positiva dal Patto per lo sviluppo
E la politica del parte navigato che in questi anni hanno rappresentato una possibilità di partecipazione alle scelte e alle decisioni regionali
Troppo importante per essere esposti al rischio del ricatto politico o della fragilità di buone intenzioni senza sbocchi concreti
Lo chiediamo in forza dell'autonomia che ha valore essenziale dell'agire sindacale
Abbiamo una precisa soggetto qualità sociale e politica che ci fa interlocutori di tutti ma portatori d'acqua per nessuno
Sull'autonomia possiamo costruire il nostro futuro possiamo costruire anche un'idea nuova del sindacato con tutti quei più che stanno nel titolo del vostro congresso
Più partecipazione più potere e più responsabilità più contrattazione più giustizia sociale è un augurio ed un impegno grazie buon congresso
Ringraziamo ringraziamo Borio
Diamo la parola pezzetti della CGIL Lombardia
Sì io vi porto il saluto della CGIL Lombardia della segreteria e della segretaria generale che impegnata in una impegno internazionale quindi non ha potuto partecipare al vostro congresso quindi questo è una raccomandazione di un saluto che mi sento di porta io ho sentito attentamente e la relazione come tutte le relazioni ovviamente hanno avuto espatriato in modo completo Espresso le vostre riflessioni che ovviamente non con non compete a me
Entrare nel merito vorrei portare fare alcune considerazioni per quello che può essere la necessità di un tempo prete che può essere quella di un saluto che nascono da queste considerazioni che la CGIL
Sta facendo e ha fatto io penso che con la nascita del nuovo governo noi possiamo registrare l'apertura di una nuova fase politica
Che dovrebbe riuscire a caratterizzarsi e queste lavorano specie l'augurio che abbiamo in una forte discontinuità rispetto all'esperienza e ha i rapporti con il Governo precedente e diventa una fase questa impegnativa per tutti la fotografia della realtà che oggi noi abbiamo di fronte e che ci ha consegnato il governo precedente certamente non è però sia nella va nella relazione che ho sentito questa mattina viene è stata tracciata è stata espressa ma vorrei sinteticamente segnalare alcuni punti fondamentali che su cui noi dobbiamo avere la consapevolezza di individuarli non come problemi gli altri ma come problemi del Paese quindi anche nostri
La stagnazione economica e la crescita zero l'aumento del debito pubblico incostante forte crescita e soprattutto il peggioramento delle condizioni di vita
Di lavoro di molti lavoratori e pensionati è una fotografia seppur schematica con tutto quello che questo significa a cui noi dobbiamo fare riferimento è una situazione che costringe tutti a una azione a una riflessione di senso di responsabilità per poter avere quel grande capacità di poter concorrere a definire con le nostre idee le nostre proposte e gli interessi che noi rappresentiamo a far sì che il Paese cambi regime passi da una situazione di negatività a una situazione di speranze di sviluppo
Questo è un problema che ha tutto tondo il nuovo governo credo con su cui attendiamo le prime scelte concrete per dare il segno di quella che è la volontà nuova dei commessi modificano le condizioni materiali questo Paese ma sicuramente non possiamo pensare che CGIL CISL e UIL possono permettersi di essere interlocutori
Assenti in questa sfida per il Paese certo noi abbiamo una grande autonomia dobbiamo salvaguardarla non abbiamo a che fare con governi amici abbiamo a che fare con i problemi del Paese
E se abbiamo a che fare con i problemi e con del Paese dovrà avere una forte consapevolezza che non basta chiedere ma bisogna anche proporre non basta denunciare ma bisogna avere una grande consapevolezza che autonomia e questa bisogna sempre rivendicarla deve riuscire nel prossimo futuro a sposarsi con più coesione unitaria
Noi abbiamo bisogno di questa cui solitaria per a vere
Più consapevolezza che le nostre proposte possono diventare le proposte che vengono poi di assunte nelle scelte di politica economica e sociale che questo Governo dovrà cimentarsi a fare
Quindi noi chiediamo a questo governo di produrre quella discontinuità
Nel merito ma anche nel metodo di in cui ci si è così si rapporta con grandi organizzazioni di massa come come le parti sociali che sono portatori di positività di Progetto e di una visione di dove deve andare e su quali scelte bisogna imboccare le le nuove le scelte di politica economica e sociale quindi e necessario che anche noi
Con tutta la responsabilità del caso partecipiamo afa superare questa divisione che il Paese sta subendo divisione prodotta ovviamente questo è il punto di vista della CGIL da una gestione da una politica del Governo precedente che atteso a costruire sulla divisione le sue condizioni di governo noi dobbiamo avere la forza e la responsabilità che la nostra azione programmatica attenta a ritornare a rifare entrare in campo il maggior rispetto delle diversità e nello stesso tempo la forza necessaria per far passare le proposte che sono proposte che noi pensiamo tutte le tutelino meglio gli interessi di chi ne vogliamo rappresentare ne vogliamo ripresentare l'insieme del Paese ecco perché c'è bisogno di un sindacato confederale sempre più forte ma l'ellisse la rappresentanza dell'insieme del fa
Se non dimentichiamo che rappresentiamo una parte importante del Paese che sono i lavoratori e i pensionati
Che hanno subito condizioni peggiori negative rispetto al potere d'acquisto delle retribuzioni parlo dei lavoratori e delle condizioni di vita a partire dalla guerra dei tagli che ci sono stati di milioni e milioni di cittadini tra cui la parte essenziale sono i pensionati
Quindi se ne dobbiamo entrare al merito la CGIL sappiamo le posizioni espresse da Sisal sono chiare io vorrei qui ribadirle come elementi che sono utili al dibattito per le autorità nella nuova politica di sviluppo la centralità la deve a riprendere il lavoro la sua qualità e la capacità di ridare al lavoro non solo un ruolo dove recupera dignità e diritti delle persone sono chiamata a questi ma un ruolo di propulsione per imboccare concorrere allo sviluppo di qualità
Sviluppo di qualità senza la valorizzazione dal suo su umana non può essere lo sviluppo di qualità è uno sviluppo che continua le dinamiche in cui sulla riduzione dei costi tra cui il costo del lavoro si giocano le condizioni della competizione
Ma le condizioni dello sviluppo si devono basare sul rispetto dei diritti e soprattutto sul rispetto del fatto che a concordare in una competizione economica di un'impresa
Primi fra tutti ci sono i lavoratori e le loro capacità professionali perché così non riusciamo a far imboccare al Paese un salto di qualità e quando gli si chiede di introdurre elementi per dare più credibilità al futuro e quindi battere le precarietà si dice di ridare qualità al lavoro guardate non c'è una disputa su nominalistica anch'io condivido che fosse bisogna entrare nel concreto per confrontarci rispetto a come si batte la precarietà senza dover fare aggiornamenti e troppo spesso guidati da qualche ideologia di troppo però battere la precarietà è una priorità però si batte la propria la la la precarietà è una priorità non bisogna confondere questo con un'indistinta logica di azzeramento delle necessità di un governo delle flessibilità il governo delle flessibilità è un dato di fatto
Che la differenza nell'impostazione tra quello che è stata la legge tre io e quella che è stata la legge Biagi c'è una piccola differenza di fondo tra le due leggi che la legge Teo dava centralità al rapporto di lavoro dipendente
E a tempo indeterminato le scelte non che introdotte con la legge trenta s'introducono una serie di Lipari dazioni fuori dalle Causin causali ma soprattutto un percorso in cui conduce la flessibilità in un arco di tempo temporale per avere uno sbocco ha un lavoro stabile quindi il superamento di queste condizioni destruttura il sistema il diritto del lavoro e produce una instabilità complessiva del sistema questo è il primo punto da fare quindi governo delle flessibilità significa reintrodurre meccanismi quelle flessibilità che ci saranno ci sarà e ci devono essere
Sì o no propedeutica a un percorso temporale che porti alla stabilizzazione del rapporto di lavoro
Sono queste le cose che per guarda caso nella scelta con la legge trenta sono venute a mancare per criteri dinamiche di impostazione di quella legge ma soprattutto perché oltre a questo sono stati aboliti gli incentivi
Prima fra tutti il credito d'imposta tendenti a incentivare la strutturazione di un rapporto Eurostat vado a conclude scusatemi se mi sto portando via troppo tempo io vorrei venire a un punto importante per quanto ci riguarda livello a livello lombardo della nostra attività a livello regionale
E necessario provare a mettere in campo io penso che noi abbiamo bisogno come lo rivendichiamo con il governo centrale di una discontinuità anche nei rapporti con la Giunta regionale lombarda noi misuriamo una necessità
Quella di fare riconoscere a questa già a questo governo regionale il ruolo delle parti sociali mi sembra di registrare oggi che il livello delle relazioni e la capacità di coinvolgimento preventivo soprattutto il confronto
Che la Regione Lombardia deve mettere in campo con le parti sociali per le da finzioni di progetti di legge o programmi o indirizzi di politica economica sociale in questa regione
E oggi al punto molto negativo io penso che insieme e ho sentito con attenzione anche l'intervento di Boario che su questa parte condivido dobbiamo riproporre al centro l'esigenza di un nuovo modello di relazioni perché non può esserci che in una regione come la Lombardia si pensi che sia autosufficiente si continua strade l'autosufficienza non considerando le rappresentanze collettive di questa parte di questa importanza come ci giace qui che mi sembra che insieme da sola rappresentiamo attorno ai due milioni di iscritti sul nove milioni di abitanti ha già Lombardia non è poca cosa vuol dire non non non dare a non dare seguito alle teorie ai principi contenuti nel patto per lo sviluppo dove la partecipazione e il coinvolgimento in confronto erano assi di riferimento
La volontà politica perseguita un'altra che non è quella città nel patto perché gli scritti di dente sono scritti un percorso con dei principi la volontà politica è quella di usare le organizzazioni le parti sociali per fini che politicamente non sono ovviamente Fini condivisibili io penso che noi dobbiamo costringere la la Giunta regionale lombarda insieme unitariamente a un modello di relazioni per far questo bisogna anche apre un rapporto nuovo
Con le associazioni imprenditoriali per vedere se insieme si condivide la stessa analisi sì insieme si può imporre un nuovo modello di relazioni a questo mi permetto di chiedere o su questo
Vorrei poi andare alle conclusioni c'è bisogno di provare anche qui nella nostra regione di costruire un percorso di cornice unitaria sugli appuntamenti che abbiamo di fronte io sono convinto che il documento unitario che si sta predisponendo suo il piano socio sanitario no che aiuta un'azione di incisività perché le nostre proposte unitariamente convenute hanno abbasso l'avere una capacità di pressione e di il risultato positivo lo dobbiamo fare anche su altri punti ho detto sul modello di relazioni io penso che sia opportuno cimentarsi sulle materie del lavoro si qui in Lombardia sulle materie del lavoro
Perché da noi può essere poco nasce da un momento di confronto libera aperta ma che potendo era alla ricerca di posizioni tali questo nel di per il dibattito più complessivo che sicuramente su questo tema saremo coinvolti anche nel prossimo futuro ma anche perché uno degli appuntamenti già avremo qui immediati e quello che anche su questa materia ci avremo un progetto di legge che sta per essere presentato e non è opportuno presentarsi di fronte a una proposta di legge in modo sparso io penso che la forza nonostante per e si sente più incisivi nel ruolo che vogliamo svolge di rappresentare gli interessi e lavora per i pensionati la si possa condurre meglio costruendo coesione unitaria iniziativa unitaria
Io penso che questa strada
Al di là delle scetticismo e dell'esperienza del passato possa servire per poter veramente realizzare tutte quelle idee quei progetti che i programmi che sono contenute nelle nostre elaborazioni individualmente fatte come singola organizzazione
Ovviamente io ho anch'io mi richiamo al fatto che abbiamo un appuntamento importante cioè quello di ridare dibattere queste modifiche alla legge la legge alla Costituzione italiana con una azione unitaria che si può sì sì possiamo mettere in campo livello regionale che ci permetta di fare affermare il no a questa modifica di legge oltretutto fatta concreti ieri e meccanismi di una maggioranza risicata che sono contrari allo spirito del coinvolgimento su punti essenziali di riforma di questo Paese che ha un bisogno necessariamente di maggioranze qualificate perché si parla degli interessi di tutti non solo di una maggioranza che in questo momento Governo e poi magari non governa più sono questo Paese rischia di essere bloccato rispetto alle regole che non riesce più a darsi per definire un'azione comune io vi ringrazio buon congresso è sposata
Ringraziamo totalmente per la l'intervento propositivo fatto al nostro congresso prima di dare la parola alla segretario generale Luigi Angeletti sono pervenuti dei telegrammi che io leggo nel ringraziarvi per l'attenzione rivolta mi con il vostro invito a partecipare ai lavori del vostro congresso è con rammarico che vi informo di non poter aderire all'impegni precedentemente assunti e non differibili
Nel salutare veicoli in premi dei Borgia dei più convinti auguri di buon lavoro romano bellissima
Causa impegni congressuali nostra categoria che ci tengono impegnate nel territorio del nostro Paese sono impossibilitato a partecipare ai lavori poco congresso ti giungano in più sul il senza Titti della mia
Mi ha sentita stima migliore gli auguri di un ottimo svolgimento del del congresso il segretario generale della UIL pubblica amministrazione Salvatore Bosco Caro Walter ti ringrazio per l'invito al vostro congresso non potrò essere presente perché sto ultimando la preparazione del mio voto a un incontro con delegabile
Con la regione Emilia Romagna auguro al petto e delegati buon lavoro e molti successi organizzativi Dennis Melloni segretario UIL e miglia
Romania ci ha raggiunto Franco Giuffrida nella segreteria della CGIL Lombardia
Allora invitando tutti ad entrare quelli che sono all'esterno che diamo la parola al bar Angeletti e per la conclusione dei lavori della mattinata
Allora io
Vi devo chiedere scusa innanzitutto
Perché io cambiato un po'l'ordine dei vostri lavori
Ma purtroppo siccome avete l'abito di concentrare i congressi tutti negli stessi giorni io ieri Veneto oggi Lombardia domani in Puglia e quindi per questo motivo sono come dire a costretto a intervenire in maniera un po'irrituale
Non ai termini
Lei ma a lì praticamente all'inizio
Ovviamente
Non
Cercherò di fare una replica
Un Replay alla relazione di Walter ampia quindi ha affrontato tutti i nostri problemi
Ma mi limiterò a dire quello che secondo me bisognerà
Discutere
Perché quello che dobbiamo fare nei prossimi mesi
Noi abbiamo fatto non a caso il congresso questo sì non è avvenuto per caso il congresso all'indomani
Delle elezioni politiche
Del nostro Paese perché le elezioni sono
Punto importante della vita politica sociale di un paese democratico
La democrazia insiste soprattutto nel fatto che le persone i cittadini abbiano la possibilità il diritto di indicare quali sono i programmi le forze politiche le persone
Che ritengono meglio di altri utili alla guida del Paese
Sia per questo noi abbiam prettamente deciso di svolgere i nostri resti all'indomani delle elezioni politiche per poter discutere come parte sociale importante quale un'organizzazione sindacale come la nostra
Proprio su quello che noi ci aspettiamo
Che la nuovo maggioranza del nuovo eh
Concentrarmi su tre questioni molto semplici
Ha perlomeno nei titoli
Qual è il problema principale che a questo Paese
Si dice molto spesso che
Dal nuovo maggioranza
Il dovere la volontà di ripristinare un rapporto non solo formale ma speriamo anche sostanziale con le parti sociali quella che viene chiamata la politica la concertazione o il dialogo sociale
E molto spesso nella nostra memoria storia
Cioè l'idea che normalmente i sindacati vengono coinvolti
Per discutere per affrontare per assumersi delle responsabilità nei momenti in cui bisogna fare qualche sacrificio
E quindi noi siamo sinceramente preoccupati che questa
Diciamo così eredità non positiva del passato
Ci venga di nuovo riprodotta
Questa concezione del dialogo inteso proprio Chianti chiamarci quando bisogna che ha licenziare le persone o ristrutturare le aziende
Dopodiché merci quando bisogna fare dei sacrifici venga come dire sia il vero spirito che anima molta parte del dibattito in questo Paese
Noi siamo un'organizzazione sindacale molto responsabile abbiamo un'idea chiara non nuova lucida e e antica
Del gli interessi collettivi degli interessi pubblici
E pensiamo che di rappresentare quella parte della popolazione italiana
Che più di tutte le altre a se come dire a un profondo senso del l'idea degli interessi pubblici
Quindi non ci sottraiamo non ci sottrarremo
Però per fare delle discussioni proficue
E dei confronti proficui e quindi possibilmente anche assumere decisioni proficue occorre che ci sia una sufficiente visione comune di quale la realtà di questo paese per poter poi mettere in campo qualche ricetta che sia sul serio funzionale ai problemi non
Funzionale ad altre ad altre logiche
Non
Il Paese nona nessuna emergenza finanziaria
Non stiamo nel novantadue
Abbiamo i debiti che abbiamo sempre avuto
Non sono nemmeno particolarmente cresciuti il deficit pubblico che che tanto animale anzi
Della del nostro establishment
E
Più alto dei parametri di Maastricht ma noi siamo stati uno dei pochi Paesi
Dei grandi Paesi europei a rispettare i parametri di Maastricht che visto che la Francia Germania e l'hanno sistematicamente violato dal momento in cui è entrato in funzione
Quindi nuovi non pensiamo che questo sia il problema
Anzi pensiamo che questo sia un problema facilmente risolvibile
Basta rinegoziare con Bruxelles
Una rientro dentro i parametri di Maastricht graduale nel tempo e soprattutto fare l'unica cosa che serve per ridurre il deficit pubblico aumentare
La ricchezza del Paese
Questa è una questione fondamentale
Il vero problema che noi abbiamo che alla società italiana e i lavoratori in Italia più lì ovviamente degli altri ceti esattamente questo
La nostra paese la nostra società economica alla nostra struttura economica non è più in grado da molto tempo di produrre un aumento della ricchezza
In misura tale da essere paragonabile agli altri paesi europei in misura tale da risolvere tutti i nostri problemi o quanto meno di dare soluzione alla gran parte dei problemi che abbiamo
Questo è il vero problema
Quindi bisogna concentrarsi cimentarsi discutere di come si affronta questo problema dopo ovviamente aver convenuto che questo è il vero problema
Noi abbiamo una società che si è lentamente nel senso che ci ha messo un po'di anni ma da molto tempo da molti anni praticamente immobilizzata
Rinchiusa in se stessa non è più capaci a è come se avesse come dire
Una malattia che gli impedisce di svolgere le normali funzioni vitali di quindi di continuare accresce a dare prospettive a far sta bene è sempre meglio bene e una concetto quasi assoluto diciamo così a migliorare la condizione dei propri cittadini
Se non c'è questo la lotta per redistribuire una ricchezza che non aumenta diventa ovviamente sempre più dura
E io rischio e che in questa lotta di ridistribuzione della ricchezza che non cresce
Chi perde sono quelli più deboli ed è esattamente quello che è accaduto degli ultimi anni
Noi abbiamo perso
In termini di potere d'acquisto abbiamo perso in nel termiti spartizione della ricchezza e altri hanno vinto perché ovviamente
Si sono hanno avuto risultati molto migliori delle delle persone degli interi di quelli che noi rappresentiamo
Questa questione
Cioè questa redistribuzione in negativo della ricchezza non è solo un problema di giustizia
Un problema di giustizia sociale
Per un sindacato questo basta e avanza per non essere d'accordo per un essere soddisfatto e per cercare di rinverdire la rotta
Basterebbe questo motivazione ma questa paradossalmente e anche una motivazione del tutto parziale e non è nemmeno la più importante
La motivazione più importanti che questo
Fenomeno che è avvenuto della io quale inefficiente distribuzione della ricchezza
Ha prodotto anzi secondo me è stata la causa principale non unica
Ma la causa principale del declino economico di questo Paese
Voi direte per quale motivo visto che tutti leggiamo tutti i giorni
Che
I problemi sono altri che bisognerebbe fare o più Investimenti fare innovazione
Fare più ricerca rendere più competitiva del nostro sistema imprenditoriale non visto che
No competitività delle nostre imprese e giustamente assunta ha come simbolo del problema e come ricetta per uscire dalle difficoltà economiche
Questa definizione
Del fatto che le nostre imprese siano competitive o debbano essere più competitivi e
Una parte del problema
Perché sia una rappresentazione parziale non dico falsa parziale e bugie migliori sono quelle che dico una parte della verità
Perché le bugie peggiori quelle stupide sono quelle che negano la realtà
Quelle più efficaci sono quelli che dicono solo una parte della verità
Il nostro è un Paese dove l'ottanta per cento delle persone che lavorano quindi l'ottanta per cento di voi e dei vostri soci di vostri colleghi di tutti gli altri persone gli altri milioni di persone in questo Paese lavorabili per produrre dei servizi o dei beni di largo consumo
A milioni di clienti
Poi c'è un venti per cento scarso che produce dei beni e dei servizi che vanno alle imprese agli investimenti
Questa è la realtà
Non dirlo o parlare solo di quel venti per cento significa dire una cosa non vera
E quindi sulla base di quello si fanno delle scelte assolutamente sbagliati
Che non ci porteranno da nessuna parte
Ma voi non siamo più e non lo saremo mai più un Paese la cui economie quel benessere globale generale e trascinato
Dalle esportazioni
Noi abbiamo bisogno di aumentare il nostro cuore di esportazione
Ovviamente
Più né aumenti hanno di più miglioria
Più soldi entrano
Diciamo così nelle tasche degli italiani in senso lato e la nostre gol più si creano buoni posti lavoro e l'economia migliora ma non sarà mai più la soluzione come avvenuto come questo invece è stato vero negli anni nei decenni che sono un passo trascorsi e che sono ormai alle nostre spalle
Perché sul mercato globale
Ormai quello che facevano gli italiani
Negli anni cinquanta sessanta sessanta settanta è un po'anche negli anni ottanta lo fanno altri
E non è il nostro compito non è la nostra missione non è il nostro futuro
Di averi milioni di persone che producono dei beni
Che devono vendere ad altri perché loro non sull'abbastanza ricchi
Per poterli acquistare
Questo lo fanno adesso i cinesi
Un gli indiani
E noi non abbiamo nessuna voglia oltretutto sarebbe pure stupito pensarlo di ritornare a come eravamo negli anni Cinquanta o negli anni Sessanta
Questa è una cosa fondamentale perché la lettura dei motivi delle difficoltà di questo Paese e la chiave di volta
Per stabilire quali sono le buone ricette
E il fatto che in questi anni nel nostro Paese si sia trasferito un reddito dalla strada maggioranza dei cittadini verso una minoranza e la causa principale non obbliga non vuole essere convocato ma la causa principale delle difficoltà della nostra economia
Noi voi siamo entrati da parecchio tempo in un mondo nel quale
Sì produce ciò che si vende
Non si vende ciò che si produce
Ed è una profonda differenza una profonda rivoluzione quando io ho cominciato a fare il sindacalista nei metalmeccanici
C'era qui una grande fabbrica automobilistica
L'Alfa Romeo no questo era la città dell'Alfa Romeo per i sindacati
In quegli anni si dieci quando si discuteva con alla Finmeccanica allora esili girandole fare tante Giuliette dovete fare tante cose no perché questo è un modo per garantire l'occupazione aveva un senso perché probabilmente in quegli anni
Valeva la logica del di forte no comprando tutte le macchine che volete purché sia l'onere di modello di
E qui perché comandavano i produttori perché il mercato era dominato dai produttori noi consumatori nella parte nella funzione consumatori compravamo solo quello che i produttori vicino all'occhio che sono tra quello che loro produceva
Adesso è esattamente il contrario loro producono ciò che noi compiamo
E se noi non compriamo loro non lo producono e chiudono le fabbriche o licenze non le persone
Funziona corsi
Non e non è bisogna fare un un discorso etico se ci piace
Questo appartiene a un altro campo
Noi dobbiamo sapere e che funziona così e che quindi in un paese due tra i più ricchi del mondo dove nel giro di poco tempo
Sia avvenuta la più
Sostanziale
Dal punto di vista quantitativo e la più veloce dal punto di vista temporale trasferimento di ricchezza dalle tasche dei lavoratori dipendenti e dei pensionati di tutti coloro che vivono a reddito fisso nei confronti del sistema delle imprese dei professionisti dei commercianti
Dei dei rilievi artigiani cioè di tutti coloro che in qualche modo posso hanno potuto
Adeguare i loro reddito non dico volontariamente ma che hanno avuto una qualche chance di incrementare la loro ricchezza
Questo è ciò che è avvenuto
Noi abbiamo fatto un calcolo che si sono trasferire per tre punti del PIL
Settanta miliardi di euro
Una cosa gigantesca
In pochi anni
Attraverso quello che abbiamo vissuto no l'aumento dei prezzi aumento di tariffe l'aumento di tutti i servizi
Poi ci totali quelli più fortunati che come diceva Walter non solo sono in grado di avere il monopolio e di evitare la concorrenza nel servizio che offrono nella l'oggetto che ti vendono o ma addirittura ci sono casi ineguali non solo stabiliscono quanti persone possono avere questo privilegio di venderti quel per quel servizio no il notaio ma ci sono addirittura corporazioni così potenti che stabiliscono pure chi
Cioè lo eredita nato
Non solo quanti lo dai Cisolla pure quasi con nome e cognome
E questo è e si allargando
E e ha coinvolto parecchie persone quindi non è vero che il Paese si è impoverito noi ci siamo impoveriti
Lì ieri ero a al congresso della del Veneto dove la Weaver vennero cioè papà è intervenuto il presidente della Giunta regionale Galan
Che come sapete non appartiene alla vecchia cioè a partire la vecchia maggioranza
E alla nuova minoranza
Il quale ha detto ha fatto un lungo un breve corso sarà stabilito dei dati perfetti precisi perché ha cercato di contestare no però dicendo la verità che in fondo è vero che la ricchezza negli ultimi dieci anni
Del lavoratore dipendente non è diminuita perché aumentare del quasi del due per cento
In termini reali e
Livelli degli autogol autonomi
Sono vent'anni più del dieci per cento
Quindi sono si sono praticamente impadroniti
Di tutta la ricchezza quella quindici anni abbiamo prodotta non tanta in più
No abbiamo lo davo però un po'l'abbiamo prodotta
Il quindi un po'è cresciuto magari Tundo l'uno per cento dovuta allo due o zero tre ci sono praticamente i padroni di tutto quali effetti ha avuto
Dal punto di vista economico dal punto di vista dello secondi ce lo sappiamo ciò dobbiamo ricordare tutte le volte che quale le i risultato che il i consumi sono scesi
E la produzione è scesa
E siccome non si può più compensare vendendo ai tedeschi o i francesi
Perché non è più possibile
è ovvio che il risultato è stato che l'apparato produttivo
La nostra nostro a Padova ha piegato le gambe
A questo si è aggiunto un altro problema
Che non su quali non abbiamo mai voluto sufficientemente riflettere ma che sarebbe bellissimo bene invece che si fors'anche il soggetto di un dibattito generale culturale del nostro Paese
Che il tipo di capitalismo che lo abbia
Noi spesso
Che cosa facciamo
Facciamo una rappresentazione della realtà o secondo schemi ideologici antiquati da rottamare o secondo i nostri desideri
E quindi abbiamo continuato a rappresentare il capitalismo italiano i capitalisti italiani Comes si fossero esattamente più o meno
Paragonabile ai tedeschi e francesi gli americani e gli inglesi eccetera eccetera ma non è così
Il nostro sistema capitalistico quindi no la nostra classe di imprenditori
Ha avuto
è diverso
Come sapete da noi in impera le il capitalismo familiare è diversa
Ha avuto dei grandi Mary di e questo forma di capitalismo ai grandi vantaggi
E flessibile si adatta gli imprenditori siccome lavoro per per la loro corsa sono lavorano anche venti ore al giorno e c'era eccetera pero c'è anche dei lati negativi
Consigliera l'azienda come se fosse la villa di famiglia
Con la logica feudale
E l'azienda e di proprietà privata ma un bene pubblico perché produce ricchezza
E quindi non è una proprietà fondiaria a parte che capite anche se dovessimo è stato spazzato via per questo motivo
I nostri capitalisti hanno questo problema
Hanno molti di essi hanno una logica feudale
Secondo hanno un nemico mortale
La natura
Prima o poi ti capita che nasca il figlio scemo
E quindi non è vero che si possa lasciare glieli davo per impresa al figlio scemo perché quello lì la fa fallire la chiude in un'ala intelligenza la buona volontà la capacità del padre
E quando questi fenomeni non accadono per due o tre che sono più o meno sopportabile la società ma quando accadono per centinaia di migliaia
Si producono gesuiti però quindi molti capitalisti che cosa hanno fatto hanno cercato di
Non proseguire la strada dei investire ricercare innovare il darsi da fare
E accettare e vincere le sfide della globalizzazione
Ci sono i famosi una parte si è illusa che questi problemi li dovesse risolvere qualcun altro
Non perché quello che c'è fuori dall'azienda non sia influente e non debba migliorare
Come i servizi la la liberalizzazione l'efficienza dei servizi sono tutte cose ovviamente importanti però se uno non pensa che il suo problema io doveva risolvere il Governo e sindacati
Ed è l'unica soluzione in campo ovviamente se passa questo messaggio le conseguenze sono sotto lo i nostri occhi voi abbiamo un apparato industriale che funziona per una parte per molte quelle imprese che hanno un anno non ci sono illuse
Non hanno aspettato che gli si dicesse di dieci punti le le tasse che non gli si facessero pagare tasse Gesine dei club lavorato che si indagare accettassero che la gente diventasse servile
Venisse assunta a basso costo licenziato dopo cinque minuti abolire il più possibile regole controlli e quant'altro e sia invece da da fare sapendo che bisognava compete quindi fare investimenti fare ricerca ci sono persone in paese
Che hanno fatto questo e che oggi vanno bene
Perché hanno scelto questa strada
Che cos'è che non è andato bene tutti coloro che hanno si sono illusi
Ci sono inclusi che c'era una scorciatoia
Un po'meno tasse è un po'più di flessibilità
Questo è stato il danno che ha provocato il governo passato
Il governo passato ha dato un messaggio sbagliato
Il muso le gli imprenditori che questo potesse essere la via la soluzione
Secondo il governo passato a scientemente
Non solo io alla teoria che erano non erano bravissimi in ciò creduto per un po'
Ma il governo passato ha invece scientemente fatto in modo che la redistribuzione della ricchezza del Paese andasse
Più o meno non si può essere perfetti
Più o meno
A quella che lui considerava la base di massa la sua base sociale
Di riferimento
E lo ha fatto non solo non facendo
Che è stata la manopola più importante non facendo politica economica perché poi pensava che il mercato avrebbe aiutato
E
Soprattutto non facendo una modifica del nostro sistema fiscale
Chi era l'altro strumento per rimettere in piedi o per cambiare o per correggere le distorsioni
Un voi non esiste la logica della come die del dirigismo nessuno è scemo
Però esiste la politica economica serve a creare dei vantaggi e degli svantaggi che reali vantaggi vedi per le l'atteggiamenti virtuosi e chiari gli svantaggi per gli atteggiamenti non virtuosi
Se in un paese
Si tassa con il dodici virgola cinque per cento
Le rendite finanziarie
Che con il trentatré per cento del reddito da lavoro
Voi quali pensate che possa essere il risultato nel come dire nella allocazione delle dei dei soldi
Esattamente quello che è avvenuto
Per cui giustamente giustamente si fa per dire era naturale imprevedibile che il giovane ricco di famiglia invece di chiedere al padre di entrare di investire i soldi nella sua azienda dava esito scusa dammi i soldi che compro un palazzetto poi lo rivende ci guadagna due trecento milioni di Europ venti milioni di euro a seconda di dimensioni senza colpo ferire pagando pure poi Rivas
Era naturale che venissi così no e perché nei fatti è avvenuto esattamente così
Tutto questo è il vero problema che abbiamo quello su cui bisogna adesso mettere
Un punto diverso una nuova politica economica significa questo bisogna redistribuire la ricchezza come il presupposto per il rilancio della economia
Noi come conseguenza la Bolivia io i tempi che per venti anni abbiamo propagandato realizzato con gli effetti che abbiamo sotto gli occhi una stupidaggine
In termini economici appartiene ad una società che non esiste se non nell'immaginario degli sciocchi
E la strumentalizzazione dei furbi
Questa società esatta funziona come lo Pica da prima
Quindi il redistribuire la ricchezza e la cosa fondamentale da fare adesso come la leva principale
E insieme a questo bisogna fare tutto il resto le cose su cui ovviamente non mi dilungo perché sono assolutamente fanno parte del momento con cui ci rivediamo le cose sulla investimenti a ricerche BA BA BA
Così la sua mente necessaria
Fondamentali ma non da dire facciamo prima queste poi e poi faremo quell'altro
E per fare questo
Per cominciare a fare questo
Bisogna mettere le mani
Da subito
Al nostro sistema fiscale che il più scandaloso che io conosca
E scandaloso voi glieli faccio due esempi per quanto è scandaloso
Che non solo quello della evasione fiscale su cui mi permetterò dire una battuta dopo
Ma il fatto che in Italia la media delle tasse personali sul reddito personale che pagare gli imprenditori e più bassa di quella che pagano i propri dipendenti
Questo è scandaloso
Se uno lo va a raccontare come mi è capitato di raccontarlo a degli ambasciatori di altri paesi riguardano cogli occhi stralunati e quando vedono i dati del ministero non quelli che ci possiamo cucinare rimangono sbalorditi
In Italia il cinquanta per cento della ricchezza ma al lavoro dipendente
L'altro cinquanta per cento e ricchezza ma arredi Ron da lavoro dipendente
Le tasse il settanta per cento delle entrate fiscali viene da lavoro dipendente
E voglio fare una battuta che vi sembra una battuta
Secondo voi
Fino a quando non ha deciso sostituiremmo
Come contribuenti agli evasori ci sarà mai una maggioranza politica così suicida
Da rischiare di perdere voti
Facendo una vera lotta all'evasione io credo Dino e comunque non sono disposto a scommetterci
Questo è il punto
Noi dobbiamo ridurre le tasse sul lavoro adesso non quando avremo
Combattuto l'evasione fiscale e avremo i soldi per
Per per ridurre le tasse ai cittadini onesti che pagano le tasse
Perché in questo Paese funziona sempre la stessa logica
Si è impoverita pagano le tasse per i ricchi indichi le tasse non le pagheranno mai
Non avverrà
Oggi bisogna ridurre le tasse sul lavoro da subito la prima cosa che devono fare e devo ridurre le tasse sul lavoro
Cioè solo le buste paga
Perché allora
Sia coloro che sono favorevoli in buona fede
A una seria lotta all'evasione sia pure solo di turbanti e anche coloro che non avrebbero fare saranno costretti a farlo
Se invece c'è sempre una scappatoia una scorciatoia
State tranquilli che in nostro della nostra classe dirigente sceglierà sempre la scorciatoia questo avviene eroe nel Mezzogiorno perché non c'è stato mai sviluppo perché è sempre stato una scorciatoia invece di fargli un'autostrada invece di fargli una ferrovia
Invece di fare il una centrale elettrica chiamare hanno legato le zie ai soldi energetici seguiti costa di più ti diamo i soldi
Meno costoso questo di marcatore girati a Roma arriva ogni tanto trasportare la merce corpi qual è la scorciatoia il Governo i governi davano i soldi a fondo perduto regali con criteri guai importanza una scorciatoia
E purtroppo non si va in Paradiso
Attraverso le scorciatoie perché noi non siamo il Paese più furbo del mondo
Per cui gli altri fanno certe cose noi invece pensiamo che si possano aggiunge lo stesso risultato facendo delle scorciatoie questo è il problema noi dobbiamo sapere che questo è il vero problema dobbiamo combattere l'evasione
Sicuramente ma per combattere l'evasione occorre e i governi le amministrazioni potere pubblico sia costretto a farlo
Non abbiate alternativa
Dove li dobbiamo avere chiaro questo che la prima cosa da fare è esattamente questa
Redistribuire il reddito attraverso una operazione fiscale
Questo riduce anche
Il costo del lavoro
Che ovviamente va ridotto
Il c.t. oggetto uno fiscale non contributivo perché i contributi devono continuare a essere pagati perché la maggioranza dei lavoratori dipendenti
A ormai il sistema contributivo se noi riduciamo i contributi li riduciamo la pensione e spero che questo sia rimasto dentro il cervello di molti persone noi abbiamo ad uno sciopero generale
Sulla parola decontribuzione e chiaro
Nel due mila e due quando il governo ci ha proposto la decontribuzione e noi abbiamo detto no
Perché non né accettabili io nemmeno lo è accettabile la furbizia di dire lottato
Fiscalizza il lavoro dove non ci rimette percome essere imprese pagasse
Paga lo Stato al posto dell'impresa e lavoro Dore agli stessi contributi
Un anche questo perché alla prima crisi finanziaria o la prima necessità
Di
Di ridurre la spesa pubblica la prima cosa che salta questo
Questo governo i prossimi governi dei prossimi anni a prima cosa che faranno e questo può ridurre anche perché gli effetti negativi sono così diffusi la nel tempo fa vent'anni si raccolgono reggente della fregatura che hanno preso che è una cosa che politicamente si può fare
Quindi bisogna invece ridurre il cuneo fiscale perché questo è esattamente quello che serve e serve pure alle imprese ovviamente bisognerebbe avere un certo discernimento
Nel ridurre il carico fiscale alle imprese e e non farlo come sempre tutti quanti insieme perché a quel punto l'FT sarebbero molto marginali bisognerà almeno aveva una relazione del tempo
Prima alle imprese che sono soggette alla competizione
Poi a quelle che devono modernizzarsi nei servizi poi Arminia le banche le assicurazioni ma molto alla fine perché S lucrano come nodo in un regime di vero di monopolio
Sulle nostre tasche per cui per quando uno deposita i soldi in una banca invece di avere degli interessi attivi idee dare quei soldi sopra
E questo la dice lunga su come funziona il nostro Paese il veri centri di potere
Questa è una delle cose fondamentali da fare
Così come dobbiamo sapere che abbiamo bisogno di cambiare il nostro modello contrattuale
Perché abbiamo bisogno di cambiare il nostro modello contrattuale
Per un motivo molto semplice
Perché se non ci sono alternative a una strategia sindacale
Che punti al Milan recupero
Per l'incremento del potere d'acquisto dei salari i delle pensioni
Le pensioni possiamo risolverlo attraverso una forma di rivalutazione che per altre polis la legge e che sono ormai eppure passato un po'di tempo e quindi bisogna semplicemente oh Bombay modificare quel meccanismo che programmaticamente in farsi chi le pensioni debbano scendere in termini di potere d'acquisto è una cosa scientifica perché aumenta meno dell'inflazione programmato
L'inflazione reale già viene calcolata con indici che non sono reali sulla mente realistici quindi implacabilmente accende per cui uno quando va in pensione dopo cinque o sei anni anche se quando c'è andato la pensione da decente
Di consentiva ieri mi bastano cinque o sei anni
Che entra subito in una soglia di povertà subito
Quindi abbiamo bisogno di questo nei salari
Per aumentare i salari noi non è possibile illudersi che basti i contratti nazionali
Per un motivo molto semplice perché i salari nazionali al bene che vada quando siamo bravissimi riesco andare pari
E siamo abbiamo già fatto il nostro dovere non farli impoverire
Per aumentare i salari devono essere collegati all'aumento di produttività cioè affatto che si fa come in tutte le società che funzionano si investono cento euro e se ne ricavano almeno centodieci
Questo e il vero problema la nostra vera frontiera
Dove semmai
Ci troveremo di fronte a discutere di fare un nuovo patto sociale un nuovo accordo luogo certa azione non so in che forma in che modo e con quali obiettivi non abbiamo più nulla da scambiare
Nulla
Non è l'unica cosa che possiamo fare
E fare una cosa dire che se ci pagano meglio siamo disposti a lavorare meglio
L'unico scambio
E ma per far questo bisogna farsi che il sistema di contrattazione
Il nuovo e gli attori dello scambio non sono i segretari confederali
E nemmeno di segretari generali di categoria
E la stragrande maggioranza del nostro Paese il luogo dello scambio gli attori dello scambio sono
Le aziende i territori
I distretti
I livelli sufficientemente omogenei per poter fare una trattativa che abbia un senso
Questo è un bene
Per i lavoratori e anche per il sindacato il primo poi cominceremo la CGIL che è rimasta con la mente di qua con qualche decennio fa
E gli spiegheremo riusciva a convincerli che questo è un bene anche per la CGIL
Questa la nostra frontiera quello che noi dobbiamo fare
Vede c'è un'altra riflessione succhi e pur dobbiamo fare che riguarda il cosiddetto mercato del lavoro e la legge Biagi la legge trenta
Che come vedete come dire diventata l'oggetto quasi ideologico della del dibattito politico e sindacale
Noi
Quanto che siamo un delle persone serie
Che cercano di far funzionare il cervello
E cercano sempre di avere delle opinioni che sono frutto del di un ragionamento e non delle opinioni che sono il frutto della lettura delle dichiarazioni di qualcun altro
O delle parole d'ordine di questo inizio del Caio Sempronio
Abbiamo fatto
Una seria riflessione quando abbiamo cominciato a discutere la legge Biagi in Italia c'erano due milioni e mezzo di co.co.co.
Che la forma
Più ignobile
Di precarietà
Non so quanti di voi conoscono le regole
Che presiedono ad un contratto di collaborazione coordinata e continuativa
Ma siccome non vengono ritenuti i lavoratori dipendenti
Non hanno nessuno dei diritti di un lavoratore dipendente né piccolo né grande nessuno
E
Due milioni e mezzo di collaboratori non sono una cosa normale in un paese chiare
Ventidue milioni di persone che lavorano
Sono un caso patologico era l'evidente il fatto che in realtà quello lavoro dipendente che lavorava in un'azienda aveva gli orari al aveva lavoro prescrittivo eccetera eccetera Solo che veniva considerato uno che poteva essere assunto e licenziato gli si pagano ferie indennità di malattia bah la si è una donna la signora uno donna rimaneva incinta non aveva nessuna tutela nulla
E il dieci per cento di contribuzione previdenziale che non era una cosa secondaria come incentivo ad aumentare il numero dei co.co.co. questo è il problema quando si dice che si vuole difendere la dignità delle persone
Non bisogna pensare a difendere la dignità di due persone bisogna ripensare difende la dignità di milioni di persone
è chiaro
O era e Noemi e quella cosa è inaccettabile un cancro
è un cancro e come i i tumori
Lei cellule cattive mangiano quelle buone come è noto fino a quando l'organismo non viene distrutto
Ci vuole cambiare la legge Biagi discutiamo
Si vuole abrogare la legge Biagi è una stupidaggine perché li precipitammo esattamente come stavamo e non stavamo meglio
Avete capito qual è il senso della nostra posizione
Noi non abbiamo nessuna intenzione di ritornare ad a vere milioni di servizi nei posti di lavoro
E il fatto che vengano trattati bene non cambia la loro natura servile cioè la assoluta discrezione del datore di lavoro
La differenza tra un lavoratore un servo e che il lavoratore non è che trattato meglio o peggio necessariamente ma ha dei diritti
Il servo anche quando gli era stato bene tale rimane
Questo è ciò che conta nel cosiddetto mercato del lavoro e la flessibilità è una cosa necessaria
In un paese
In un Paese fuori mercato non è sopra inibire
Sono che va fatta con intelligenza
Ma capito che cosa sta succedendo sul serio in quella in quella del viado paese in quella del mia società non si fanno dibattiti ideologici perché si parla del destino delle persone
Non degli schieramenti
Politici o della posizionamento dei leader sindacali o dei leader politici si parla di persone in carne ed ossa
E allora noi dobbiamo cominciare a fare una riflessione su un altro aspetto
Su una perché occorre fare qualche cambiamento che non è un dibattito teologico flessibilità sì flessibilità no precarietà si prega di non legge trenta uno complessivo le Genzano è un'altra cosa
A un certo punto la sì la flessibilità e del tutto necessari ma la flessibilità deve essere uno strumento perseguire la produzione
Di beni e di servizi perché ovviamente le fabbriche rientrano sempre di meno quindi quando parliamo di produzione parliamo in senso lato
Di seguire l'andamento dell'azienda che non è per purtroppo uniforme
Una volta noi dice scusa vuole il mercato del lavoro vita ti piacerebbe io gli ho risposto con una battuta io da segretario della UIL per me il mercato del lavoro è molto semplice tutti i dipendenti pubblici o i dipendenti di grandi imprese
E possibilmente all'ottanta per cento iscritti al sindacato possibilmente la guida quello è il mondo che mi piace
Non mi sembra che sia a portata di mano
Non mi sembra che sia a portata di mano quindi cerchiamo di fare delle cose di buonsenso la flessibilità è una cosa necessaria
Ma qua per questi motivi perché non tutti imposti lavoro solo duraturi nel tempo
Ci sono dieci mila esempi che noi viviamo ci sono i lavori che ci che si possono fare per due mesi per tre mesi
Che poi l'azienda cambiali non fa più quelle produzioni Cine bisogni mobile c'è bisogno di flessibilità
Purtroppo ci ha bisogno di fisica possiamo aumenta il glande aggettivi ma poi alla fine i sostantivi rimangono
Ma se
Come noi ci siamo illusi
Il lavoro flessibile
Diventa compiti non aggiuntivo
Al lavoro stabile
Nuovi introduciamo un cellula tumorale
Nel corpo
Noi abbiamo sottovalutato ventidue abbiamo sottovalutato tutti
Perché negli anni novanta
Siamo stati ossessionati dall'idea che bisognava dare lavoro purché sia
Ed era una cosa non celebrare
Cioè non era una cosa un disegno politico a dare alle persone che incontrava in molte zone del nostro Paese che ti dicevano scusa mio figlio disoccupato qualunque posto di lavoro qualunque lavoro piuttosto che vederlo per strada
Non capendo che ha i meccanismi di mercato funzionano purtroppo così che noi pensiamo che erano solo aggiuntivi cioè c'è il lavoro esaltanti milioni di posti buoni posti lavoro
Poi c'è aggiungiamole anche qualche qualche uno due di posti di lavoro non non buoni e questi non fanno danni fa farlo sta meglio di come stavamo
Invece se diventano competitivi
Distruggono quelli buoni quindi bisogna far costare un po'di più il lavoro flessibile
Non bisogna abrogarlo bisogna semplicemente farlo costare un po'di più l'uno per cento
Non bisogna fare sconti sui contributi in genere i salari non devono essere più bassi devono semplicemente essere un po'più più costosi
Vede che non è che me l'ha abolita la flessibilità ma ne faranno uso a costo ragionevole e razionale
Vedere il il quando qui negli anni novanta ci siamo fatti delle stavo per dire una parolaccia dell'ex masturba mentali sul lavoro interinale
Non con la preoccupazione che che
Poi non ha avuto una grande espansione se non quella fisiologica perché costa un po'di più
Perché all'impresa lo devi pagare un po'di più e quindi infatti non l'ha fatto
Ne ha usato quello che era necessario quando obiettivamente e quella era la soluzione più ragionevole più economica questa è la nostra scelta noi vogliamo fare un mercato del lavoro che è prudente alle persone
Che le protegga qui
In Italia nel due mila e sei nel due mila sette due mila otto nonché le protegga a chiacchiere poi vengono letteralmente abbandonate
Quando ha vediamo questi atteggiamenti ideologici sul tema della pagaia flessibilità sia da leader politici che Craxi capiscono quando devo raccogliere i voti raccontando fa
Barzellette
Non quelle che sono tali anche quelle che non dovrebbero essere barzellette ma vengono raccontare barzellette
Ci preoccupiamo no
Perché questo è il problema noi oggi dobbiamo fare tutto quindi accortezze mercato del lavoro per far sì che in questo Paese le persone possano aprire una realistica prospettiva e sapendo che i buoni posti di lavoro si fanno solo se l'economia funziona
Se questo Paese torna a crescere
E che si fanno sul serio delle buone politiche in questa direzione nonché si fanno debole politiche per cinque per cento per il dieci per cento delle dei cittadini italiani e raccontando che quello lì il bene collettivo non noi siamo contrari a una società a basso costo
Le società a basso costo non hanno un grande futuro nell'Europa occidentale nel ventunesimo secolo forse in altri continenti ma non loro OPA dei dei venticinque
Così e per fare una società che non sia una società a basso costo una società che cresca
Una società veramente competitiva
Là sì che può fare ad una condizione che almeno la stragrande maggioranza
Dei abitanti dei residenti dei cittadini in quella società migliori le proprie personali condizioni
Allora non esistono nel ventunesimo secolo ne facilitava ricche con i cittadini poveri
Questo esisteva nei regimi fascisti che utilizzavano le risorse per finanziare la potenza dello stato e per cui era comprensibile che convivessero dei potenti Stati con delle popolazioni
Che tanto potenti e tanto benestanti non fossero la democrazia presuppone un'altra concezione di società
Una società libera
E libera perché i cittadini sono liberi
Non le istituzioni i cittadini devono essere liberi
Una scelta benestante è una scelta una sostituta società che crea delle opportunità è una socialità quali chi ci abita i cittadini presi singolarmente crea solo nelle condizioni di avere aspettative positive
Questo è ciò che noi vogliamo quello per cugino intendiamo batterci
E abbiamo bisogno di un sindacato
Che sia uno strumento utile per questo obiettivo
Il sindacato è uno degli strumenti più potenti
Che un lavoratore dipendente un pensionato a
Per cercare di sul serio di vivere meglio
E io
Pur avendo assistito e partecipato a un tanti dibattiti sul destini del sindacato sul futuro sulla loro essenziali sulla nostra essenzialità sul PIL Axe serviamo non serviamo a qualcosa e tutte queste cose qui
Ho sempre pensato che in fondo se noi analizziamo sul serio come è fatta l'Italia
Il problema non è che sta venendo meno uno detenuta meno
Ovvero a meno il bisogno di sindacato
Neanche in quelli che adesso hanno quindici anni e che fra dieci anni
Ci si augura che trovino un lavoro e che quindi diventino come dire dei potenziali nostri scritti
Non è questo che veramente
Il vero problema e se c'è un'offerta di sindacato
Paragonabile
Alle loro richieste
Se le domande che vengono poste al sindacato hanno delle risposte efficienti efficace che corrispondono che siano delle soluzioni a questa domanda
Voi
Abbiamo delle ottimi chance
Il nostro modello di sindacato si è sinora
Dimostrato vincente
Non è ovviamente detto che lo sia anche in futuro
Però dobbiamo capire perché finora Estado un modello vincente
è stato un modello vincente sicuramente per quella questione che dicevo io che la richiesta di sindacato è
Non diminuisce
Perché le persone sono
Ah lo sento più problemi
Hanno sempre maggiori incertezze
Maggiori preoccupazioni maggiori ansie
Sia quando devono trovare un lavoro si riduca l'hanno trovato sia pure quando andai in pensione e così via quindi hanno sempre bisogno che qualcuno che un'organizzazione qualche cosa nella società sia un luogo che lo ascolti e che dia delle risposte
Quindi questo è una cosa positiva
Voi se diventassimo un sindacato di schieramento
Cioè un sindacato che interagisce come sistema politico
Distruggere il nostro futuro
Non avverrà repentinamente
Ma state tranquilli che nel non aveva nemmeno in decenni
Si misurano in pochi anni
Perché questo bisogno di sindacato c'è per un motivo molto semplice perché la risposta politica
Non c'è non è sufficiente chiamiamola così non è sufficiente
Noi abbiamo discusso ma ha fatto finta di non discutere di che cosa è stato per il nostro Paese la fine dei partiti ideologici
Che erano il vero collante dello una parte consistente della popolazione attiva politicamente e socialmente
Il sistema bipolare
Presuppone la fine dei sistemi anzi è venuto proprio come conseguenza della fine dei partiti ideologici
Se noi per pigrizia
Per codardia per ignavia
Continuiamo a pensare come se invece non fosse successo nulla
Noi siamo destinati a sparire ed è bene che avvenga
Un sindacato di schieramento a queste presupposti nel suo DNA
I governi ci giudicano per quello che fanno
Non per quello che dicono di fare né per il colore che hanno
Questo i nostri iscritti i lavoratori non c'è lo perdonano e non ce lo perdonerete libero
Questo è l'atteggiamento che dobbiamo fa a vere
Nel nostro DNA
Noi abbiamo una cultura politica
Tra le migliori per non dire la migliore che c'è in questo Paese
Quella che quando è prevalsa
Ha prodotto miglioramenti
Quando non è prevalsa il paese è stato indietro
Più questa cultura politica che noi chiamiamo laica e riformista
E stato oppressa
Più paese andato male
Se uno guarda la storia la storia d'Italia non neanche negli ultimi cinquant'anni anche prima da quando siamo nati
Si accorge che esattamente ci sembra questo parallelismo quando i Socialisti Laici riformista va in galera il Paese c'era il fascismo
Quando erano capi di Stato i Paesi accresciuto
Non è merito nostro se non quello di essere i loro pronipoti
La nostra cultura e l'unica cultura in grado di governare società complesse
Moderne libere
Per questo abbiamo un ambulante del grande però cari amici e compagni
Noi non ci possiamo e non dobbiamo cullarci nell'illusione
Noi il nostro problema non è avere solo delle buone idee il nostro problema vere la capacità di trasferire le nostre buone idee in azioni in attività politica sindacale
Quelli abbiamo il nostro problema
La come il è un'organizzazione che ha questo problema
Quando parliamo di rinnovamento non è una parola che d'occasione che si dice dei congressi con in tutti i congressi a cui ho partecipato e appassionata implacabilmente
Alla fine di ogni cosa si dice chiunque parla
No sia un termini Bolelli c'ho avuto solido assolutori a seconda della del dottor dove si stanno
Chiusa questa termine per
Per tranquillizzare tutti
No noi abbiamo un'assoluta esigenza di farlo
Noi dobbiamo essere un sindacato che funziona belli meglio di qualunque altro che ha un tasso di inefficienza più basso di tutti quanti perché non ci possiamo permettere il contrario i nostri servizi devono funzionare meglio degli altri
Bisogna metterci persone capaci
Non amiche
Persone che sanno fare quello che gli si dice che quello è il loro dovere fare
Abbiamo bisogno che dentro i posti di lavoro ci siano i sindacalisti della UIL che sappiano parlare perché sanno quello che devono dire ed annulla sul vicente determinazione buona volontà di battersi perché pensano che quello sia esattamente quello che è giusto fare
Questo è ciò di cui lui abbiamo bisogno questo è il rinnovamento di cui non abbiamo bisogno
Il sarebbe un delitto non fa
Noi siamo un'organizzazione che condanna da crescere
Vi sembrerà strano mi sembra una battuta del Sele AO generale ma vi garantisco che esattamente così e se ci riflettete per le cose che ho detto cinque minuti prima
Su che sul sulla necessità di quale politica è buona per il Paese vi renderete conto che siamo condannati a crescere
E quello che vogliamo fare noi non siamo qui
Per vivere tranquilli
E comunque vi dovreste sceglie un altro segretario generale
Perché io non sono non penso che il mio compito
Sia quello di farli vivere tranquillo
Di essere conformista
Di scansare ac dagli scontri
Di farvi vive tranquillo con i governi o con le amministrazioni locali o con gli altri sindacati
No io penso che noi abbiamo un dovere preciso di quello di fare una buona politica un buon sindacato è un dovere
Politico e morale
Per questo la parola rinnovamento
Un ritornello
Noi dobbiamo far sì che questa organizzazione si apra sul serio ai tante persone che sono disponibili a fare questa politica a darci una mano a farci diventare grandi
E a farci diventare più grande
Allora non dobbiamo avere paura di niente
Nega i governi che verranno né di quello che verrà se ci sarà più o meno amico nel senso che converrà più spesso di quello che abbiamo conosciuto fino a poco tempo fa sulle nostre proposte sulle nostre ricette
Perché noi per le cose che diciamo e per le cose e noi diciamo sempre quello in cui crediamo
E poi cerchiamo pure di fare ciò che diciamo
Pensiamo che il continuo la società su nel ventunesimo secolo
Per far sì che tutte quelle cose sulle persone sulle speranze sull'opportunità che dobbiamo creare hanno bisogno di un sindacato così
Questo è il sindacato che noi vogliamo
Però bisogna essere determinati
E non conformisti noi nei prossimi giorni le prossime settimane cominceremo a verificare quanto a differenza passa purtroppo tra ciò che noi pensiamo ciò ciò che io ho cercato di dire di nucleare più o meno lungamente
E le posizioni che saranno in campo
E e vedrete che ci sarà udienza noi confidiamo sul fatto che di avere tante buone ragioni e tanti buoni argomenti per convincerli che abbiamo molte volte ragione che bisognerebbe fare con ciò che noi diciamo
Però se questo non dovesse succedere
Noi non cambieremo opinione
E non è che improvvisamente diremo sempre signorsì non è la nostra natura e non lo faremo
E ovviamente ci aspettiamo
Che le migliaia di delegati
Della UIL le centinaia di migliaia di iscritti militanti che abbiamo dei posti di lavoro siano sul serio impegnati in questa battaglia perché questo è ciò che ci compete grazie
Allora ringraziamo Angeletti adesso ci fermiamo per la pausa pranzo alle due e mezza si dovrebbe riprendere la dibattito
Aspetta perché totalmente
Cioè se nessuno segnali valore da cui il genere mangiare
Allora si accorge che aggredisce sarà