12 GEN 2002

Pakistan: Il discorso alla nazione del presidente Musharraf

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Pervez Musharraf nel suo attesissimo discorso alla nazione ha lanciato un appello al presidente indiano Atal Vajpayee affinché tra Islamabad e New Delhi nasca un ''rapporto di armonia'' e di dialogo, ma ha condannato la politica indiana nella regione contesa del Kashmir.

Positive ma caute le reazioni internazionaliUltimo aggiornamento: 12 gennaio 2002 h22.00 (CET)Il presidente del Pakistan, Pervez Musharraf in un messaggio videoregistrato alla nazione, ha oggi lanciato un messaggio al governo di New Delhi.

Necessario l'intervento di osservatori internazionaliMusharraf ha auspicato che si
sviluppi tra le due potenze nucleari un "rapporto di armonia", ma ha denunciato il ''terrorismo di Stato'' del governo di New Delhi e ha parlato di ''violazioni dei diritti umani da parte delle forze di occupazione indiane''Il presidente pakistano ha espresso preoccupazione per l'evolversi della crisi nel Kashmir e ha chiesto che la situazione sia tenuta sotto controllo da osservatori internazionali.La posizione di Islamabad sul Kashmir non e' quindi mutata, il contenzioso deve essere risolto con negoziatiLa lotta al terrorismoIl Pakistan - ha assicurato Musharraf - non consentirà che il suo territorio sia usato per lanciare attacchi terroristici in qualsiasi altra parte del mondo, e il Kashmir non può essere usato come pretesto per azioni terroristiche all'estero.Proprio in tema di lotta al terrorismo il presidente pakistano ha annunciato che il governo di Islamabad ha messo al bando due gruppi estremisti islamici, uno sunnita e uno sciita e ha condannato il fondamentalismo islamico che ha danneggiato l'immagine del Paese e ha creato uno stato nello stato.Musharraf ha chiarito che il Pakistan condanna l'attacco contro il parlamento indiano del 13 dicembre e ha assicurato che se verrà provato il coinvolgimento di cittadini pakistani nell'attacco, verranno puniti con severità, secondo le regole del diritto internazionale.

No alla richiesta di consegna dei 20 pakistani Per quanto riguarda la richiesta indiana di consegnare 20 terroristi ricercati Musharraf ha opposto un no categorico.

"Non è in discussione la consegna di nessun pakistano.

Se avremo prove contro di loro allora li giudicheremo in base alle nostre leggi"."Nessuna nuova madrassa potrà aprire senza una registrazione.

E ogni madrassa coinvolta in attività militanti sarà chiusa".

Così Pervez Musharraf ha spiegato che le scuole coraniche (madrasse) in cui vengono predicati l'odio e il terrorismo invece del vero Islam, verranno chiuse e ha annunciato severe restrizioni per l'apertura di nuove scuole.

Poche ore prima del discorso alla nazione il governo di Islamabad ha proceduto ad un'ondata di arresti che hanno coinvolto duecento militanti dei gruppi integralisti musulmaniUn discorso contro il terrorismo e il fondamentalismo, insomma, che ha però duramente condannato le azioni del governo indianoLe reazioniPositive ma caute le reazioni internazionali al discorso del presidente pakistano.

''In India - ha dichiarato il ministro degli Interni Lal Krishna Advani in visita negli Stati Uniti - c'è molto scetticismo verso Musharraf''.

Insomma, per New Delhi bisogna ancora aspettare se alle parole seguiranno i fatti.

In ogni caso una risposta ufficiale al discorso del presidente Pakistano arriverà domani.Un portavoce del Dipartimento di stato Usa ha espresso un giudizio positivo, affermando che le dichiarazioni di Musharraf ''permetteranno ai due paesi di contenere la tensione'' Il ministero degli esteri della Federazione Russa ha apprezzato ''il tono positivo delle intenzioni annunciate dal presidente pakistano'', ma ha chiarito che Mosca ''giudicherà l'essenza della posizione pakistana dai reali passi intrapresi da Islamabad per sradicare l'attività terroristica'' ''Desidero lodarlo per le mosse che ha annunciato al fine di reprimere il terrorismo, inclusi passi contro coloro che cercano di minare la stabilità interna del paese e coloro che sostengono il terrorismo all'estero''.Così l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Ue, Javier Solana, ha espresso il suo plauso per quanto affermato da Musharraf, che ha ancora una volta respinto ''tutte le forme di terrorismo''.

L'Alto esponente Ue si è rallegrato inoltre per l'impegno assunto dal presidente pakistano di cercare una ''soluzione pacifica alla disputa del Pakistan con l'India sul Kashmir'' e ha esortato i due paesi a ''ripristinare prontamente il loro dialogo''.

''Noi applaudiamo la difesa coraggiosa e decisa di un Islam moderato e tollerante e la condanna di tutte le forme di settarismo ed odio religioso''.

Così il portavoce del premier britannico Tony Blair ha commentato il discorso alla nazione del presidente pakistano Pervez Musharraf.

La Gran Bretagna ''si augura che l'India risponda in modo positivo a questo messaggio ed alla messa al bando di due gruppi separatisti Kashmir sospettati di essere legati all'attentato di dicembre al palazzo del Parlamento a Nuova Delhi''.

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