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La nascita dell'euro, la Convenzione, gli sviluppi del processo di allargamento.
Il 2002, un «anno unico» per Romano ProdiCamaldoli, 14 luglio 2002 - Romano Prodi interviene al tradizionale seminario del Regno, quest'anno incentrato sul ruolo del cristianesimo e della democrazia nel futuro dell'Europa.
Il 2002 è un «anno unico» - esordisce il presidente della Commissione Ue.
«Ha visto la nascita dell'euro, della Convenzione e gli sviluppi del processo di allargamento.
Non esiste alcuna novità politica paragonabile a questa.
E' cominciata una nuova sfida verso la quale il nostro … atteggiamento appare ancora del tutto inadeguato».
Prodi si sofferma a lungo sull'euro sostenendo che non si tratta di un evento puramente economico: «E' la prima volta che gli Usa prendono atto che esiste l'Europa».
Affronta inoltre il tema dell'allargamento dell'Ue, fino ad anticipare la questione «delicata» dei confini esprimendo un'opinione netta riguardo ad un possibile ingresso della Russia nell'Ue.
«E' un'ipotesi che per ora non può essere presa in considerazione.
Sconvolgerebbe tutti i rapporti».
Grande rilevanza, nel discorso di Prodi, al tema della Convenzione Ue.
L'ex premier sottolinea come essa sia nata quasi «in un momento di massima disperazione», quando «serviva uno strumento democratico per evitare lo stallo del sistema», i veti incrociati in cui spesso rimanevano bloccati i paesi membri.
«Non sappiamo ancora se oggi la Convenzione è diventata un grande strumento democratico - afferma il presidente della Commissione - ma sono più ottimista dell'anno scorso».
Forse i suoi lavori - ipotizza - dureranno più a lungo del previsto, ma se questo serve per formare una volontà comune la cosa non ci deve preoccupare, perché si tratta di «una sfida mai vista».
Il 2002, un «anno unico» per Romano ProdiCamaldoli, 14 luglio 2002 - Romano Prodi interviene al tradizionale seminario del Regno, quest'anno incentrato sul ruolo del cristianesimo e della democrazia nel futuro dell'Europa.
Il 2002 è un «anno unico» - esordisce il presidente della Commissione Ue.
«Ha visto la nascita dell'euro, della Convenzione e gli sviluppi del processo di allargamento.
Non esiste alcuna novità politica paragonabile a questa.
E' cominciata una nuova sfida verso la quale il nostro … atteggiamento appare ancora del tutto inadeguato».
Prodi si sofferma a lungo sull'euro sostenendo che non si tratta di un evento puramente economico: «E' la prima volta che gli Usa prendono atto che esiste l'Europa».
Affronta inoltre il tema dell'allargamento dell'Ue, fino ad anticipare la questione «delicata» dei confini esprimendo un'opinione netta riguardo ad un possibile ingresso della Russia nell'Ue.
«E' un'ipotesi che per ora non può essere presa in considerazione.
Sconvolgerebbe tutti i rapporti».
Grande rilevanza, nel discorso di Prodi, al tema della Convenzione Ue.
L'ex premier sottolinea come essa sia nata quasi «in un momento di massima disperazione», quando «serviva uno strumento democratico per evitare lo stallo del sistema», i veti incrociati in cui spesso rimanevano bloccati i paesi membri.
«Non sappiamo ancora se oggi la Convenzione è diventata un grande strumento democratico - afferma il presidente della Commissione - ma sono più ottimista dell'anno scorso».
Forse i suoi lavori - ipotizza - dureranno più a lungo del previsto, ma se questo serve per formare una volontà comune la cosa non ci deve preoccupare, perché si tratta di «una sfida mai vista».
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