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SOMMARIO / Roma, 14 marzo 2003 - Il Partito Radicale dà voce alla dissidenza democratica irachena, cercando di far conoscere - finalmente - all'opinione pubblica occidentale i volti, i nomi, le storie e le lotte e le speranze di alcuni esponenti del popolo iracheno, martoriato e massacrato da oltre trenta anni dal dispotico regime di Saddam.
Quella che viene raccontata nella sala della sede radicale di Roma, è una realtà terribile: centinaia di migliaia di persone deportate, massacrate, sterminate col gas, donne decapitate e teste esposte davanti alle abitazioni.
Un vero e proprio "inferno", … questa la parola più usata dagli esuli iracheni per descrivere la situazione nel loro paese d'origine.
Insieme a questo, c'è anche il ringraziamento al PR che si batte per i loro diritti umani, e la speranza che la comunità internazionale non si faccia ingannare dall'illusione pacifista, ma intervenga finalmente a "cacciare" Saddam, per poter vivere pacificamente in un "Iraq Libero!".
Quella che viene raccontata nella sala della sede radicale di Roma, è una realtà terribile: centinaia di migliaia di persone deportate, massacrate, sterminate col gas, donne decapitate e teste esposte davanti alle abitazioni.
Un vero e proprio "inferno", … questa la parola più usata dagli esuli iracheni per descrivere la situazione nel loro paese d'origine.
Insieme a questo, c'è anche il ringraziamento al PR che si batte per i loro diritti umani, e la speranza che la comunità internazionale non si faccia ingannare dall'illusione pacifista, ma intervenga finalmente a "cacciare" Saddam, per poter vivere pacificamente in un "Iraq Libero!".
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