25 SET 2002

Confcommercio: «Riforma del settore radiotelevisivo, l'emittenza locale deve esserne protagonista» (con Gasparri)

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 3 ore 21 min

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L’emittenza locale chiede un ruolo da protagonista e Gasparri sottolinea davanti aagli oepratori del settore l’impegno dell’esecutivo in questo sensoRoma, 25 settembre 2002 - Convegno nazionale organizzato da Aeranti –Corallo e tenutosi a Roma presso la sede della Confcommercio alla presenza del Ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri, di alcuni membri della Commissione di Vigilanza Rai e di alcuni rappresentanti del mondo dell’editoria.In discussione le prospettive del settore radiotelevisivo locale e il dibattito sul Disegno di legge approvato il 6 settembre dal Consiglio dei Ministri in materia di riforma del sistema radiotelevisivo.Il Ministro Gasparri ha ricordato alla platea degli operatori del settore dell’emittenza locale gli obiettivi portati a compimento da parte dell’esecutivo in carica, a cominciare dallo stanziamento di 20 milioni di euro all’anno alle tv locali con la Finanziaria del 2002.

Alle imprese radio-tv, Gasparri ha ribadito di condividere la richiesta di sgravi fiscali per investimenti in pubblicità, “ma bisogna vedere – ha aggiunto Gasparrri - se ci sono spazi di carattere finanziario al ministero dell’Economia”.“È ovvio – ha proseguito - che se la spesa pubblicitaria fosse in parte sgravata da oneri fiscali contribuirebbe alla ripresa dei consumi”.

Gasparri ha poi sottolineato l’importanza del pluralismo radiotelevisivo e ha auspicato una regolamentazione più snella che consenta agli operatori del settore di orientarsi meglio rispetto “al ginepraio attuale di norme”Quanto alla delega chiesta dal Governo per l’emanazione del Codice della radiotelevisione, si tratta di una delega “compilativa” che terrà conto dei contributi e delle osservazioni delle Commissioni e della Conferenza Stato-Regioni.Il Coordinatore di Aeranti-Corallo Marco Rossignoli ha ricordato l’importanza di approvare “al più presto” le nuove norme sulla Par condicio contenute nel Disegno di legge in materia approvato nei mesi scorsi dal Governo.Rossignoli ha ribadito come per gli operatori del settore sia assolutamente necessaria “una modifica del Decreto Ministeriale n.378 del 1999 per giungere ad una più equa ripartizione dei fondi”.“E’ di tutta evidenza – ha precisato il Coordinatore di Aeranti-Corallo – che il criterio del fatturato non sia idoneo a valutare la capacità patrimoniale di un’impresa.

Meglio sarebbe – ha concluso Rossignoli – fare riferimento al patrimonio netto dell’impresa, com’è avvenuto con il rilascio delle nuove concessioni televisive locali”.

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