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Milano 11 marzo 2002 - Si è svolta la giornata antiproibizionista in Piazza S.
Babila, presso uno dei tavoli di raccolta firme per le proposte di legge di iniziativa popolare promosse da Radicali Italiani.
Nell'occasione Emma Bonino ha tenuto una conferenza stampa.La parlamentare europea ha spiegato ai giornalisti in primo luogo che "in termini di numeri", è indiscutibile "il fallimento della politica proibizionista".
Da 20 anni a questa parte il proibizionismo ha portato a "un aumento della produzione, un aumento della distribuzione, un aumento del consumo e un aumento quindi del giro … d'affari dei narcotrafficanti, tanto che il commercio di droga è arrivato a essere, in termini di profitti il terzo commercio mondiale".È evidente che questa enorme massa di soldi "consente di comprare intere istituzioni, interi corpi di polizia", è quindi necessario risolvere il problema "di riuscire ad aprire un dibattito su questo tema".Emma Bonino ha inoltre posto l'accento sul fatto che in Italia sta raccogliendo consensi "l'ipotesi di una proposta del governo che va verso il rafforzamento dell'aspetto proibizionista e verso la chiusura di tutte le possibilità di riduzione del danno o di cura con metadone.
Il tutto in appalto, peraltro a comunità private scelte, pare di capire, non proprio a caso.
E da questo punto di vista, tra un girotondo e l'altro, il silenzio dell'opposizione è assordante".Di fronte a questa prospettiva la leader radicale ha chiesto di promuovere "un tentativo di controinformazione affinché l'opinione pubblica sia messa di fronte a un dibattito aperto.
La nostra esperienza ci dice che di fronte a grandi fenomeni sociali non c'è proibizionismo che tenga.
Quello che è possibile e si deve fare è una politica di regolamentazione, di aiuto e di riduzione del danno".Le ipotesi per affrontare il problema sono diverse, a partire dalla "regolamentazione delle cosiddette droghe pesanti che può anche essere graduale e può andare dall'ipotesi della polizia tedesca di distribuire gli spinelli in farmacia, dalla sperimentazione di una distribuzione controllata delle cosiddette droghe pesanti fino alla loro legalizzazione con ricetta medica".
Babila, presso uno dei tavoli di raccolta firme per le proposte di legge di iniziativa popolare promosse da Radicali Italiani.
Nell'occasione Emma Bonino ha tenuto una conferenza stampa.La parlamentare europea ha spiegato ai giornalisti in primo luogo che "in termini di numeri", è indiscutibile "il fallimento della politica proibizionista".
Da 20 anni a questa parte il proibizionismo ha portato a "un aumento della produzione, un aumento della distribuzione, un aumento del consumo e un aumento quindi del giro … d'affari dei narcotrafficanti, tanto che il commercio di droga è arrivato a essere, in termini di profitti il terzo commercio mondiale".È evidente che questa enorme massa di soldi "consente di comprare intere istituzioni, interi corpi di polizia", è quindi necessario risolvere il problema "di riuscire ad aprire un dibattito su questo tema".Emma Bonino ha inoltre posto l'accento sul fatto che in Italia sta raccogliendo consensi "l'ipotesi di una proposta del governo che va verso il rafforzamento dell'aspetto proibizionista e verso la chiusura di tutte le possibilità di riduzione del danno o di cura con metadone.
Il tutto in appalto, peraltro a comunità private scelte, pare di capire, non proprio a caso.
E da questo punto di vista, tra un girotondo e l'altro, il silenzio dell'opposizione è assordante".Di fronte a questa prospettiva la leader radicale ha chiesto di promuovere "un tentativo di controinformazione affinché l'opinione pubblica sia messa di fronte a un dibattito aperto.
La nostra esperienza ci dice che di fronte a grandi fenomeni sociali non c'è proibizionismo che tenga.
Quello che è possibile e si deve fare è una politica di regolamentazione, di aiuto e di riduzione del danno".Le ipotesi per affrontare il problema sono diverse, a partire dalla "regolamentazione delle cosiddette droghe pesanti che può anche essere graduale e può andare dall'ipotesi della polizia tedesca di distribuire gli spinelli in farmacia, dalla sperimentazione di una distribuzione controllata delle cosiddette droghe pesanti fino alla loro legalizzazione con ricetta medica".
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