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Alle scorse elezioni politiche era il leader del centrosinistra.
In Europa, invece, Francesco Rutelli fa gruppo con i liberali dell'Eldr, e con il Ppe voterà contro il candidato laburista alla presidenza dell'europarlamento.
I Radicali forse non entreranno mai nell'Eldr, ma oggi ci spiegano perché alle origine del veto di Rutelli, c'è un vero e proprio «imbroglio partitocratico»Roma, 23 dicemvre 2001 - Sulla stampa italiana passa sotto silenzio.
Ma in questo ultimo mese al Parlamento Europeo, Francesco Rutelli si è reso autore di un autentico «imbroglio».La questione è stata quest'oggi … presentata e documentata nel corso di una conferenza stampa convocata dai radicali.
Presenti alcuni europarlamentari della Lista Bonino, tra cui il leader Marco Pannella.Rutelli in Europa è alleato di Tajani e Dell'Utri...Ma andiamo per ordine.
Forse non tutti in Italia sanno che Francesco Rutelli, che nel nostro parlamento siede come leader della Margherita tra i banchi riservati all'opposizione, a Bruxelles e a Strasburgo ha scelto di far parte dell'Eldr, il gruppo liberale dell'europarlamento.
Formazione che fa maggioranza di ferro con il Ppe, «democristiano di destra», a cui sono iscritti - tanto per citare due nomi - gli onorevoli Tajani e Dell'Utri.
Per comprendere meglio la questione, va anche tenuto presente che a gennaio il Pe voterà il nuovo presidente.
L'Eldr sostiene il candidato di centrodestra, l'irlandese Pat Cox, contro il candidato laburista e blairiano David H.
Martin.
Vieta però ai Radicali di entrare nell'EldrMa veniamo al problema che interessa più direttamente i Radicali.
Dopo lo scioglimento del Tdi, gli europarlamentari della Lista Bonino hanno chiesto di entrare nell'Eldr.
Insieme ai suoi due deputati europei Costa e Procacci, Rutelli ha tuttavia posto il veto.
A questo punto è intervenuto Antonio Di Pietro, che ha offerto ai radicali, «nella totale reciproca autonomia», di associarsi al suo movimento, Italia dei Valori, con ciò divenendo - a norma di regolamento dell’Eldr - membri del gruppo liberale al PE.La cosa ha provocato l'immediato intervento di Arturo Parisi - fondatore solo due anni fa assieme a Rutelli ed allo stesso Di Pietro de I democratici - , che ha rafforzato il veto rutelliano alla partecipazione di Emma Bonino, Marco Pannella, Olivier Dupuis, Marco Cappato, Gianfranco Dell’Alba, Benedetto Della Vedova e Maurizio Turco, al gruppo liberale.Pannella spiega l'arcanoI radicali a questo punto non escludono di rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea.
«Con l'affiliazione a Italia dei Valori - ha argomentato nel corso della conferenza stampa Marco Pannella - noi siamo nel pieno diritto, tutti i precedenti suffragano questa tesi».
Il leader radicale considera il veto frutto di un «imbroglio partitocratico» reso palese dal fatto che, quando a gennaio si tratterà di nominare il nuovo presidente dell'europarlamento, i Democratici, la Margherita e l'Ulivo - a differenza dei radicali - appoggeranno l'irlandese Patrick Cox, attuale presidente dell'Eldr.
Le iniziative di Maurizio TurcoPer il momento, nonostante la presa di posizione di Di Pietro, ma anche di Claudio Martelli e del senatore della Margherita Natale D'Amico, la questione dell'ingresso dei radicali nell'Eldr resta bloccata.Il 12 dicembre - come ha spiegato il presidente dell'eurogruppo della Lista Bonino, Maurizio Turco - il segretario generale del gruppo, Bo Manderup Jensen, ha respinto la richiesta dei sette eurodeputati radicali per la mancanza di consenso di tutti i membri del gruppo della stessa nazionalità.Il 18 dicembre Turco ha inviato una lettera al presidente uscente dell'Europarlamento, Nicole Fontaine, informandola dell'adesione dei radicali a Italia dei Valori e invitandola a predere atto che, a norma dello stesso regolamento dell'Eldr, i sette eurodeputati sono da considerarsi membri a tutti gli effetti del gruppo stesso.
In Europa, invece, Francesco Rutelli fa gruppo con i liberali dell'Eldr, e con il Ppe voterà contro il candidato laburista alla presidenza dell'europarlamento.
I Radicali forse non entreranno mai nell'Eldr, ma oggi ci spiegano perché alle origine del veto di Rutelli, c'è un vero e proprio «imbroglio partitocratico»Roma, 23 dicemvre 2001 - Sulla stampa italiana passa sotto silenzio.
Ma in questo ultimo mese al Parlamento Europeo, Francesco Rutelli si è reso autore di un autentico «imbroglio».La questione è stata quest'oggi … presentata e documentata nel corso di una conferenza stampa convocata dai radicali.
Presenti alcuni europarlamentari della Lista Bonino, tra cui il leader Marco Pannella.Rutelli in Europa è alleato di Tajani e Dell'Utri...Ma andiamo per ordine.
Forse non tutti in Italia sanno che Francesco Rutelli, che nel nostro parlamento siede come leader della Margherita tra i banchi riservati all'opposizione, a Bruxelles e a Strasburgo ha scelto di far parte dell'Eldr, il gruppo liberale dell'europarlamento.
Formazione che fa maggioranza di ferro con il Ppe, «democristiano di destra», a cui sono iscritti - tanto per citare due nomi - gli onorevoli Tajani e Dell'Utri.
Per comprendere meglio la questione, va anche tenuto presente che a gennaio il Pe voterà il nuovo presidente.
L'Eldr sostiene il candidato di centrodestra, l'irlandese Pat Cox, contro il candidato laburista e blairiano David H.
Martin.
Vieta però ai Radicali di entrare nell'EldrMa veniamo al problema che interessa più direttamente i Radicali.
Dopo lo scioglimento del Tdi, gli europarlamentari della Lista Bonino hanno chiesto di entrare nell'Eldr.
Insieme ai suoi due deputati europei Costa e Procacci, Rutelli ha tuttavia posto il veto.
A questo punto è intervenuto Antonio Di Pietro, che ha offerto ai radicali, «nella totale reciproca autonomia», di associarsi al suo movimento, Italia dei Valori, con ciò divenendo - a norma di regolamento dell’Eldr - membri del gruppo liberale al PE.La cosa ha provocato l'immediato intervento di Arturo Parisi - fondatore solo due anni fa assieme a Rutelli ed allo stesso Di Pietro de I democratici - , che ha rafforzato il veto rutelliano alla partecipazione di Emma Bonino, Marco Pannella, Olivier Dupuis, Marco Cappato, Gianfranco Dell’Alba, Benedetto Della Vedova e Maurizio Turco, al gruppo liberale.Pannella spiega l'arcanoI radicali a questo punto non escludono di rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea.
«Con l'affiliazione a Italia dei Valori - ha argomentato nel corso della conferenza stampa Marco Pannella - noi siamo nel pieno diritto, tutti i precedenti suffragano questa tesi».
Il leader radicale considera il veto frutto di un «imbroglio partitocratico» reso palese dal fatto che, quando a gennaio si tratterà di nominare il nuovo presidente dell'europarlamento, i Democratici, la Margherita e l'Ulivo - a differenza dei radicali - appoggeranno l'irlandese Patrick Cox, attuale presidente dell'Eldr.
Le iniziative di Maurizio TurcoPer il momento, nonostante la presa di posizione di Di Pietro, ma anche di Claudio Martelli e del senatore della Margherita Natale D'Amico, la questione dell'ingresso dei radicali nell'Eldr resta bloccata.Il 12 dicembre - come ha spiegato il presidente dell'eurogruppo della Lista Bonino, Maurizio Turco - il segretario generale del gruppo, Bo Manderup Jensen, ha respinto la richiesta dei sette eurodeputati radicali per la mancanza di consenso di tutti i membri del gruppo della stessa nazionalità.Il 18 dicembre Turco ha inviato una lettera al presidente uscente dell'Europarlamento, Nicole Fontaine, informandola dell'adesione dei radicali a Italia dei Valori e invitandola a predere atto che, a norma dello stesso regolamento dell'Eldr, i sette eurodeputati sono da considerarsi membri a tutti gli effetti del gruppo stesso.
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