Registrazione audio di "Vigilanza Rai: Audizione del Presidente, del Direttore Generale e del Consiglio di Amministrazione della RAI", registrato mercoledì 24 settembre 2003 alle 00:00.
La registrazione audio ha una durata di 3 ore e 48 minuti.
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Presidente
Il presidente, senatore Petruccioli ricorda che l'audizione di oggi è stata deliberata dall'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi lo scorso 10 settembre, in primo luogo allo scopo di consentire alla Commissione una prima valutazione dei risultati operativi conseguiti dai nuovi vertici della RAI dopo i primi quattro mesi di attività, nonché di ascoltare una valutazione dei rilevanti problemi industriali, editoriali e di governo stesso dell'azienda che si sono posti in questo periodo anche in relazione alla discussione del disegno di legge di riforma sul sistema radiotelevisivo.<br>In relazione poi alla questione della nuova tornata di nomine, che come è noto sono state oggetto di numerose polemiche anche alla luce delle recenti dichiarazioni della direttrice dei telegiornali regionali, dottoressa Angela Buttiglione, il Presidente fa presente di aver inviato lo scorso venerdì 19 settembre una lettera alla dottoressa Annunziata e al dottor Cattaneo in cui li pregava di soprassedere alle nomine di loro competenza - fra le quali peraltro non rientrano quelle dei capi delle redazioni regionali - fino allo svolgimento dell'odierno dibattito in Commissione al fine di non alimentare polemiche evitabili. Peraltro gli organi di governo della RAI hanno ritenuto di non poter accedere a questa richiesta per motivi di gestione aziendale, e le nomine sono state effettuate nel Consiglio di amministrazione di ieri.<br>Il presidente Petruccioli si sofferma quindi sulla questione del calendario del primo ciclo di comunicazione politica in periodo non elettorale, che predisposto dalla RAI secondo le indicazioni dell'Ufficio di Presidenza della Commissione è stato sottoposto a quest'ultimo per l'approvazione definitiva all'inizio del corrente mese di settembre. Essendo state sollevate nell'Ufficio di presidenza perplessità in ordine alla collocazione della tipologia di tribuna politica considerta più importante ed innovativa - la conferenza stampa dei leaders di partito - alle 23,35 del sabato, in una successiva riunione alla presenza del vice direttore della Testata dei Servizi parlamentari, l'Ufficio di Presidenza deliberava di dare parere favorevole salvo un rigoroso rispetto del predetto orario.<br>Questa mattina è stata trasmessa una nuova bozza di calendario da parte della Testata dei Servizi parlamentari in cui, sulla base delle disposizioni provenienti dai responsabili dei palinsesti, si propone di collocare le conferenze-stampa alle ore 00,40 della domenica, collocazione già di per sé inaccettabile e destinata con tutta probabilità a subire pesanti slittamenti come insegna l'esperienza degli indecorosi ritardi dell'edizione notturna del TG Parlamento. Si tratta a suo parere di un atteggiamento da parte della RAI che tradisce disprezzo per i compiti di servizio pubblico, per la legge e per questa stessa Commissione. <br><strong>Indice degli interventi</strong><br>L'audizione comincia alle 13h40<br>Presidenza del presidente <strong>Claudio Petruccioli</strong>0:00 Durata: 12 min 4 sec -
Davide Caparini (LNP), sull'ordine dei lavori
Il deputato Caparini interviene sull'ordine dei lavori stigmatizzando l'iniziativa del presidente Petruccioli di inviare ai vertici della RAI la lettera cui ha fatto riferimento nella sua introduzione, che esprime una posizione politica personale e non discussa in Commissione, e che non è stata portata tempestivamente a conoscenza dell'Ufficio di Presidenza secondo quanto previsto dal Regolamento. <br>0:12 Durata: 6 min 2 sec -
Presidente
<br>0:18 Durata: 4 min 15 sec -
Alessio Butti (AN)
Si associa a tali considerazioni il deputato Butti, il quale ritiene che la suddetta lettera, che non esprime una opinione della Commissione nella sua interezza, sia destinata a influenzare pesantemente lo svolgimento di un'audizione deliberata da un Ufficio di Presidenza integrato che era a ranghi molto ridotti, e ciò a causa di assenze che non erano certamente ingiustificate data la concomitante discussione della riforma del sistema radiotelevisivo nelle competenti Commissioni riunite della Camera dei Deputati.<br>Egli chiede pertanto che l'audizione non abbia luogo e che sia immediatamente convocato l'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi. <br>0:22 Durata: 3 min 20 sec -
Presidente
Il presidente Petruccioli, riservandosi di spiegare nel corso del dibattito le ragioni che lo hanno indotto all'invio della lettera in questione - peraltro avvenuto venerdì 19 e quindi oltre una settimana dopo che era stata assunta la decisione di convocare questa audizione - ritiene che a norma dell'articolo 6, comma 1, del Regolamento della Commissione nel quale si fa rinvio ai principi generali comuni dei Regolamenti della Camera dei Deputati e del Senato – la richiesta del deputato Butti configuri la fattispecie della questione pregiudiziale di cui agli articoli 93 del Regolamento del Senato e 40 del Regolamento della Camera dei Deputati.<br>Avverte quindi che sulla proposta potrà intervenire non più di un oratore per Gruppo per non oltre dieci minuti. <br>0:25 Durata: 1 min 8 sec -
Antonio Falomi (DS-U)
Dopo interventi in senso contrario del senatore Falomi e in senso favorevole del deputato Romani, la questione pregiudiziale, posta ai voti, è respinta con 11 voti contrari e 10 favorevoli. <br>0:26 Durata: 1 min 55 sec -
Paolo Romani (FI)
<br>0:28 Durata: 1 min 24 sec -
Presidente - Votazione
<br>0:29 Durata: 5 min 22 sec -
Ignazio La Russa (AN)
Il deputato La Russa nel rilevare che in questa occasione il Presidente avrebbe fatto meglio forse ad astenersi dal voto, considerato oltretutto che ciò non avrebbe alterato l'esito della votazione, fa peraltro appello alla sensibilità del Presidente stesso affinché autonomamente valuti l'opportunità di un'immediata convocazione dell'Ufficio di Presidenza. <br>0:35 Durata: 1 min 39 sec -
Presidente
Il presidente Petruccioli fa presente al deputato La Russa di essere assolutamente disponibile a convocare l'Ufficio di Presidenza integrato alla fine della seduta o comunque quando i componenti riterranno opportuno. <br>0:36 Durata: 2 min 16 sec -
Mario Landolfi (AN)
Il deputato Landolfi ritiene necessario lasciare agli atti la propria valutazione sulla non conformità della lettera inviata dal Presidente a quanto disposto dal Regolamento, e in particolare all'ultimo comma dell'articolo 6 che impone al Presidente di comunicare entro quarantotto ore all'Ufficio di Presidenza integrato le iniziative che abbia autonomamente assunto per motivi di urgenza. <br>0:39 Durata: 2 min 1 sec -
Presidente
<br>0:41 Durata: 3 min 55 sec -
Relazione di Lucia Annunciata, presidente della Rai
La dottoressa Lucia Annunziata osserva in primo luogo che il voto del Consiglio di amministrazione di ieri sancisce a suo parere la fine dell'esperienza della cosiddetta «presidenza di garanzia», una formula forse intrinsecamente inattuabile ma per il cui funzionamento ella aveva lavorato senza alcuna riserva mentale. La crisi di questa formula in realtà si è palesata lungo l'iter del disegno di legge sul riordino del sistema radiotelevisivo, una riforma che ella considera dannosa per la RAI e che in realtà ha cominciato a produrre danni prima ancora di essere approvata, e ciò per le stesse modalità con cui si è sviluppata la sua discussione.<br>In primo luogo ella ricorda come nel corso della discussione in Senato fosse stato approvato l'emendamento che fissava la data per la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione; ciò avveniva dopo appena tre mesi dall'insediamento dell'attuale Consiglio, che partiva già con un termine di scadenza ridotto, così ulteriormente decurtato di ben otto mesi.<br>Ad un Consiglio di amministrazione così delegittimato, poi, lo stesso disegno di legge attribuiva il compito di presiedere, con una forte assunzione di responsabilità, alle attività per il passaggio dal vecchio al nuovo regime.<br>In particolare per quanto riguarda il passaggio al digitale terrestre, il disegno di legge in discussione fissa delle date così ravvicinate per l'adozione di importanti iniziative, quali l'acquisizione delle frequenze e gli adeguamenti degli impianti, da far pensare che si voglia costringere questo Consiglio così delegittimato ad assumere decisioni strategiche della massima importanza prima ancora che la legge sia approvata.<br>In questo contesto ella aveva dichiarato che si sarebbe dimessa immediatamente dopo la promulgazione della legge; in realtà ella aveva avuto la tentazione di dimettersi già all'atto dell'approvazione dell'emendamento anche se poi ha prevalso il senso di responsabilità che consiglia di non dare alla RAI una ennesima amministrazione provvisoria.<br>I fatti successivi, ella ritiene, le hanno dato ragione; in particolare il Consiglio di amministrazione è stato messo tra luglio e agosto di fronte alla prospettiva di dover approvare senza un'adeguata istruttoria l'acquisto di costose frequenze radiotelevisive per il passaggio al digitale terrestre, in assenza peraltro di un piano industriale credibile e di una chiara quantificazione dei costi e dei benefici.<br>Opportunamente il Consiglio di amministrazione ha però dato ascolto ai suoi inviti alla prudenza rinviando la decisione sull'acquisto delle frequenze, ciò che ha consentito alla RAI di evitare di stipulare con troppa precipitazione un contratto che avrebbe dato luogo a problemi politici e legali.<br>Purtroppo però la crisi della formula della presidenza di garanzia ha avuto una conferma definitiva con la riunione di ieri del Consiglio di amministrazione nella quale è stato respinto il suo invito ad una riflessione sulle nomine presso le redazioni regionali, che non possono essere a suo parere effettuate a «spezzatino», prescindendo da un piano editoriale e culturale organico, e la cui urgenza è sembrata determinata da questioni del tutto estranee alle logiche aziendali. <br>0:45 Durata: 15 min 33 sec -
Relazione di Flavio Cattaneo, direttore generale della Rai
Il direttore generale della RAI, dottor Flavio Cattaneo, si sofferma in primo luogo sui risultati realizzati dalla RAI sotto la direzione degli attuali vertici, rilevando come nel corso dell'estate si sia verificata una reale inversione di tendenza rispetto alla crisi di ascolti e di pubblicità che aveva colpito la RAI nel corso dell'anno precedente.<br>In particolare nel periodo agosto-settembre gli ascolti della RAI sono tornati a superare quelli del competitore, con uno share del 47 per cento circa. Anche i ricavi pubblicitari, che nell'anno precedente erano diminuiti del 9 per cento, hanno recuperato alcuni punti percentuali, mentre migliorano apprezzabilmente i ricavi commerciali.<br>Nel complesso gli equilibri finanziari dell'azienda appaiono più che soddisfacenti, e tali da affrontare con una certa serenità anche gli impegni finanziari che deriveranno il prossimo anno dall'acquisto dei diritti per i campionati europei di calcio e per le Olimpiadi. Il dottor Cattaneo si sofferma quindi sulle iniziative per il passaggio al digitale terrestre. Egli ritiene ingiusto affermare che manchi un piano per il passaggio al digitale terrestre, come del resto la Commissione potrà valutare esaminando il piano industriale trasmesso dall'azienda; certamente la dottoressa Annunziata ha ragione nell'affermare che i tempi ristretti non sono di aiuto per l'azienda, tuttavia egli ritiene che la RAI possa far fronte vittoriosamente a questa importante sfida tecnologica.<br>In particolare egli ritiene che la trasmissione in digitale potrà rapidamente offrire ritorni economici all'azienda, anche sulla base di un'interessante e innovativa offerta di servizi attualmente allo studio. Il Direttore Generale della RAI si sofferma quindi sulla questione delle nomine facendo presente che trasmetterà alla Commissione, così come è avvenuto per il passato, i criteri relativi alle nomine effettuate nelle consociate. Diverso è il discorso evidentemente per le nomine nelle redazioni regionali.<br>Egli comunque fa presente che l'urgenza delle nomine stesse era di natura strettamente aziendale ed organizzativa e che comunque, ferma restando la necessità di utilizzare al meglio tutte le esperienze professionali maturate all'interno della RAI, è urgente una profonda revisione e ristrutturazione del modello organizzativo.<br>Il Generale della RAI assicura infine al Presidente e alla Commissione che prenderà informazioni sullo spostamento della trasmissione delle conferenze-stampa disposto dai responsabili dei palinsesti e che si farà carico di trovare una collocazione più idonea. <br>1:00 Durata: 22 min 4 sec -
Antonio Iervolino (UDC)
Il senatore Iervolino ritiene di dover fare alcune precisazioni in quanto presentatore al Senato dell'emendamento al disegno di legge sul riordino del sistema radiotelevisivo che introdusse una data di cessazione dell'attuale Consiglio di amministrazione. Egli fa presente che la sua iniziativa non intendeva in alcun modo delegittimare un Consiglio di amministrazione e un Direttore generale che stanno a suo parere operando in maniera molto apprezzabile.<br>Il suo intento era invece quello di accelerare l'entrata in funzione del nuovo modello di governo dell'azienda introdotto dal disegno di legge in discussione, fondato su un Consiglio di amministrazione più ampio e rappresentativo nel quale potrebbero auspicabilmente essere eletti anche gli attuali consiglieri.<br>L'oratore auspica quindi che si possa ricostituire quel clima sereno che fino alla fine di luglio ha caratterizzato i lavori della Commissione. <br>Osservazioni e quesiti dei Commissari1:22 Durata: 4 min 51 sec -
Giuseppe Giulietti (DS-U)
Il deputato Giulietti condivide in primo luogo le considerazioni della presidente Annunziata sugli effetti dirompenti che già adesso ha provocato sulla gestione della RAI un disegno di legge di riordino del sistema radiotelevisivo che è peraltro giudicato severamente non certo dalle sole opposizioni, ma da autorità indipendenti europee, così come dal presidente degli editori Montezemolo o dal cardinale Ruini.<br>Le valutazioni espresse dalla presidente Annunziata, e che hanno fatto tanto scandalo, in merito ad uno scambio in atto tra posizioni di potere all'interno della RAI e l'appoggio parlamentare al disegno di legge di riforma sono state ieri esplicitate con la usuale chiarezza dalla Lega Nord che ha posto brutalmente il problema del trasferimento di RAIDUE a Milano come condizione per l'approvazione della legge. Ma se si intende realmente entrare in questa inaccettabile logica, allora è bene che si dica quali iniziative si intendono intraprendere per rendere effettivo questo spostamento, quali trasferimenti di organici, quali accordi sindacali, e come questo si riflette sul futuro di altre sedi di produzione che si afferma di voler rafforzare quali Torino o Napoli.<br>Infine il deputato Giulietti chiede ai consiglieri di amministrazione di far conoscere alla Commissione con la stessa franchezza della presidente Annunziata se intendono rimanere al loro posto anche dopo l'eventuale approvazione della legge. <br>1:27 Durata: 12 min 8 sec -
Replica di Marcello Veneziani, consigliere di amministrazione della Rai
Il consigliere di amministrazione della RAI, prof. Marcello Veneziani prende la parola per precisare che il suo rifiuto di accogliere la proposta della presidente Annunziata di soprassedere alle nomine è stato determinato dalla assoluta mancanza di motivazioni aziendali o professionali che giustificassero tale rinvio.<br>Rispondendo al deputato Giulietti egli dichiara che valuterà al momento dell'approvazione della legge se esistono le condizioni per la sua permanenza nel Consiglio di amministrazione. <br>1:39 Durata: 3 min 49 sec -
Antonio Falomi (DS-U)
Il senatore Falomi condivide le considerazioni della presidente Annunziata osservando come la questione delle nomine vada inquadrata in una situazione in cui la direttrice dei telegiornali regionali, dottoressa Angela Buttiglione, denuncia una soffocante ingerenza del potere politico.<br>Ne sia testimonianza la vicenda di Bologna, dove si procede alla sostituzione dei vertici della redazione dopo che questa è stata accusata di parzialità dal sindaco della città, senza alcuna giustificazione se non la segnalazione di taluni disservizi, reportages non diversi da quelli che si possono vedere su qualsiasi altra redazione regionale e che fanno sicuramente parte dei doveri di informazione completa e non reticente ai cittadini che ogni buon giornalista deve osservare.<br>Il senatore Falomi si sofferma quindi sulle problematiche connesse al passaggio al digitale terrestre, osservando che la perentorietà con cui il disegno di legge di riordino del sistema radiotelevisivo, peraltro non ancora approvato, fissa i termini della sperimentazione destano perplessità non solo per gli inevitabili effetti distorsivi sui prezzi delle frequenze che la RAI deve acquistare ma anche per i non chiari costi dei nuovi prodotti editoriali che dovranno riempire la programmazione in digitale e per l'incertezza dei ricavi.<br>Da questo punto di vista sarebbe necessario avere spiegazioni sugli impegni effettivamente assunti dal Governo per il finanziamento della sperimentazione, dal momento che a quanto si sa il Tesoro si è impegnato unicamente ad accelerare il pagamento di vecchi crediti vantati dalla RAI per circa 123 milioni di euro queste sono peraltro risorse comunque già dovute all'azienda, e non è chiaro se siano già state impegnate in termini di competenza per altre finalità.<br>Il senatore Falomi infine si sofferma sulla questione della bozza di calendario delle tribune politiche trasmessa dalla Testata dei Servizi parlamentari.<br>Al di là dell'evidente inaccettabilità di una collocazione delle conferenze stampa in piena notte, ciò che stupisce è l'impossibilità di modificare il palinsesto spostando nel fine settimana solo una delle quattro trasmissioni di Bruno Vespa, un'impossibilità che fa pensare quasi ad una privatizzazione di spazi della televisione pubblica. <br>1:43 Durata: 14 min 19 sec -
Ignazio La Russa (AN)
Il deputato La Russa si sofferma in primo luogo sulla questione relativa alla lettera inviata dal presidente Petruccioli ai vertici della RAI per chiedere di non procedere a nomine prima dello svolgimento dell'audizione.<br>Egli ha sempre valutato con stima e rispetto l'autonomia di giudizio e il senso istituzionale del presidente Petruccioli e non può quindi che rammaricarsi per il fatto che egli abbia assunto un'iniziativa a suo parere dettata da evidenti pressioni della sua parte politica.<br>Lo stesso discorso, in realtà, vale per la presidente Annunziata. Egli le da atto di aver esercitato fin qui il suo ruolo con grande equilibrio e spirito di servizio per l'azienda; proprio per questo però appaiono tanto più censurabili gli atteggiamenti assunti negli ultimi giorni, fino all'uso, imperdonabile in una persona così attenta alle tecniche di comunicazione, di un'espressione, quale «voto di scambio» che identifica una precisa fattispecie penale per valutare dei processi politici a lei non graditi e comunque pienamente legittimi.<br>Lo stesso atteggiamento assunto sulle nomine sembra funzionale ad un gioco di sponda fra lei stessa e l'opposizione di sinistra, e forse alla decisione di passare direttamente alla politica attiva.1:57 Durata: 13 min 36 sec -
Replica di Lucia Annunziata
La dottoressa Lucia Annunziata dichiara di non aver nessuna intenzione di abbandonare il giornalismo per la politica attiva. <br>2:11 Durata: 2 min 47 sec -
Paolo Gentiloni Silveri (MARGH-U)
Il deputato Gentiloni Silveri rileva nel dibattito odierno e negli attacchi al Presidente della Commissione e alla Presidente della RAI la conferma di una preoccupante tendenza, che si esprime anche attraverso le pressioni per la nomina di nuovi responsabili delle redazioni regionali a vivere con fastidio da un lato la figura di presenze istituzionali di garanzia, sia pure di natura completamente diversa, e dall'altro il pluralismo politico e culturale all'interno dell'azienda. <br>Tutto ciò appare quanto mai grave nel quadro della straordinaria anomalia del rapporto fra politica e media che caratterizza il nostro Paese, in particolare da quando il proprietario della televisione privata ha assunto la guida del Governo del Paese.<br>Il deputato Gentiloni Silveri si sofferma quindi sulla relazione del dottor Cattaneo, rilevando come in essa sembrino riecheggiare i toni forzatamente ottimistici usati nelle audizioni in Commissione dal suo predecessore, e che avevano poi trovato una dolorosa smentita nei dati.<br>In particolare egli segnala come, sulla base dei dati forniti dall'azienda, nel primo semestre di quest'anno lo share della RAI tanto di prima serata che dell'intera giornata sia vistosamente calato rispetto all'anno precedente, mentre sulla base delle rilevazioni della Niersen nello stesso periodo gli introiti pubblicitari della RAI sono diminuiti del sette per cento mentre quelli di Mediaset sono aumentati dell'1 per cento.<br>Il deputato Gentiloni Silveri chiede quindi di conoscere se il trasferimento di RAIDUE a Milano sia tuttora limitato all'allocazione di un paio di uffici per il Direttore Generale alla sede di Corso Sempione, come era quando la Commissione si è recata in visita al centro di produzione milanese prima della pausa estiva. <br>2:14 Durata: 14 min 30 sec -
Replica di Francesco Alberoni, consigliere di amministrazione della Rai
Il dottor Cattaneo fa presente che i miglioramenti di audience e di ricavi da lui descritti non si riferiscono al periodo preso in esame dall'ultima relazione della Nielsen ma ai mesi successivi all'insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione e di lui stesso.<br>Il consigliere di amministrazione, professor Francesco Alberoni, in riferimento all'intervento del deputato Gentiloni Silveri sottolinea come non sia corretto attribuire a questo Consiglio di amministrazione risultati di gestione che si riferiscono ad un periodo precedente e, rivendicando di aver portato nel nuovo Consiglio di amministrazione una propria specifica esperienza professionale che ritiene di dover difendere, sottolinea i risultati estremamente positivi ottenuti in soli quattro mesi della nuova gestione. <br>2:28 Durata: 2 min 36 sec -
Paolo Romani (FI)
Il deputato Romani esprime rammarico per l'intervento della presidente Annunziata che sembra ispirato piuttosto a scopi di polemica politica che a senso di responsabilità nei confronti dell'azienda.<br>L'affermazione che le nomine proposte siano il frutto di uno scambio tutto politico e diretto a favorire l'approvazione della riforma del sistema radiotelevisivo, mentre da una parte appare talmente grave da giustificare le dimissioni immediate della Presidente senza attendere la promulgazione della nuova legge, risulta al tempo stesso immotivata e arbitraria, se non viene accompagnato dalla puntuale indicazione di quali soggetti siano stati nominati per favorire quali forze politiche.<br>Non si possono infatti fare affermazioni tanto gravi senza assumersene la responsabilità fino in fondo. <br>2:31 Durata: 7 min 18 sec -
Giorgio Merlo (MARGH-U)
Il deputato Merlo, nel condividere le valutazioni espresse dai colleghi dell'opposizione, richiama l'esigenza di un corretto rapporto fra centro e periferia e di una maggiore trasparenza.<br>In particolare egli si sofferma sulla discutibile gestione di Rai Sport che vede ad esempio una svalutazione della sede di Torino con l'emarginazione del responsabile Carlo Nesti, proprio mentre dovrebbe essere dedicata particolare attenzione a Torino e al Piemonte in relazione alle Olimpiadi invernali.<br>In proposito egli ritiene che la Commissione debba al più presto procedere ad un'audizione del direttore di Rai Sport, dottor Paolo Francia, anche per avere dei chiarimenti su incarichi da lui ricoperti in una importante società sportiva che sembrano configurare un rilevante conflitto di interessi. <br>2:38 Durata: 5 min 11 sec -
Mario Landolfi (AN)
Il deputato Landolfi esprime in primo luogo vivo apprezzamento per il lavoro fin qui svolto dai nuovi vertici della RAI e per i risultati ottenuti.<br>Proprio alla luce di questa valutazione positiva però egli non può che deplorare gli atteggiamenti assunti ultimamente dalla presidente Annunziata, osservando come un manager pubblico non può intervenire così pesantemente in un procedimento legislativo diretto alla riforma ordinamentale dell'impresa da lui amministrata.<br>L'oratore rileva poi la strumentalità delle critiche rivolte dall'opposizione alle nuove nomine nelle redazioni regionali, viste come una sorta di occupazione da parte della maggioranza: non bisogna dimenticare che in passato la RAI è stata lottizzata secondo una logica che attribuiva all'allora partito comunista la terza rete, e che la sinistra seppe abilmente organizzare una occupazione capillare di questa rete anche attraverso il controllo delle redazioni regionali. <br>2:43 Durata: 11 min 32 sec -
Domenico Nania (AN)
Il senatore Nania esprime una valutazione estremamente positiva dei risultati conseguiti dal Consiglio di amministrazione e dal Direttore Generale in questi quattro mesi.<br>Tali risultati sono stati resi possibili anche dall'equilibrio con cui la presidente Annunziata ha fin qui svolto il suo ruolo di garanzia, equilibrio che è però purtroppo venuto meno con le posizioni da lei assunte negli ultimi giorni.<br>A questo proposito il senatore Nania ritiene necessario chiarire che la funzione di un presidente di garanzia si deve esprimere all'interno di un collegio in cui egli dovrebbe appunto garantire i diritti delle minoranze nei confronti di una maggioranza, ma non certo con l'assunzione di atteggiamenti con rilevanza esterna difformi da quelli sostenuti dalla maggioranza dell'organo stesso, un errore questo nel quale è incorso anche il presidente Petruccioli con la lettera dello scorso 19 settembre.<br>Purtroppo la presidente Annunziata ha cominciato a venire meno ad un'interpretazione rigorosa della sua funzione quando si è pubblicamente espressa contro una legge di riordino del sistema radiotelevisivo, che pure con le nuove norme sulla disciplina del Consiglio di amministrazione appare fortemente garantista nei confronti delle minoranze.<br>Da questo momento in poi gli atteggiamenti della Presidente sono apparsi sempre più politicamente orientati; la stessa ostilità ad un rapido passaggio al digitale terrestre - alla luce della sentenza della Corte costituzionale che impone sì alla RAI di rinunciare alla pubblicità sulla terza rete e a Mediaset di trasferire Rete Quattro sul satellite, ma solo a condizione che resti invariato il quadro tecnologico - si può maliziosamente interpretare come un tentativo di impedire un cambiamento che consentirebbe a Rete Quattro di continuare a trasmettere in chiaro.<br>Non diversamente le perplessità manifestate sulle nuove nomine sembrano dettate, più che dal desiderio di salvaguardare la RAI dall'ingerenza della politica, dal tentativo di difendere un sistema dell'informazione radiotelevisiva che è stato per anni lottizzato dai partiti della prima Repubblica, con assoluta prevalenza della sinistra e totale esclusione delle correnti culturali che fanno riferimento alla destra. <br>2:55 Durata: 13 min 33 sec -
Davide Caparini (LNP)
Il deputato Caparini concorda con le critiche dei commissari Landolfi e Nania circa l'atteggiamento assunto dalla dottoressa Annunziata nei confronti delle nuove nomine, che al di là delle esibite esigenze di assicurare un equilibrio complessivo all'informazione nascondono in realtà la volontà di perpetuare l'egemonia politico-culturale fin qui esercitata dalla sinistra sull'informazione radiotelevisiva.<br>In proposito egli chiede al direttore generale Cattaneo di fornire alla Commissione al più presto informazioni sull'episodio di una giornalista della sede RAI di Milano che ha pubblicamente attaccato i vertici dell'azienda accusandoli di essere asserviti al Presidente del Consiglio.<br>Il deputato Caparini contesta poi l'interpretazione fornita dalla Commissione dell'atteggiamento assunto ieri alla Camera dei Deputati dalla Lega Nord, che non ritiene affatto di dover scambiare il proprio voto favorevole con un presunto trasferimento di RAIDUE a Milano, ma che ritiene invece che il riordino del sistema radiotelevisivo debba essere fondato su un reale e concreto abbandono del modello centralistico delle comunicazioni e sulla valorizzazione delle realtà e delle culture regionali. <br>3:08 Durata: 5 min 51 sec -
Replica di Giorgio Rumi, consigliere di amministrazione della Rai
Il consigliere di amministrazione, professor Giorgio RUMI, nel ringraziare i commissari Landolfi e Nania per le parole di apprezzamento da loro rivolte al Consiglio di amministrazione fa presente, rispondendo ad una domanda del deputato Giulietti di condividere le valutazioni della presidente Annunziata circa l'inopportunità che la RAI sia sottoposta ad una sorta di «semestre bianco», per cui è anch'egli determinato a rassegnare le dimissioni non appena verrà promulgata la legge sul riordino del sistema radiotelevisivo, a meno che naturalmente non sia modificata nel frattempo la norma sui termini di cessazione dell'attuale Consiglio di amministrazione. <br>3:14 Durata: 1 min 18 sec -
Presidente
Il presidente Petruccioli si sofferma in primo luogo sulla questione della lettera alla presidente Annunziata e al direttore generale Cattaneo nella quale egli chiedeva di soprassedere alle nomine fino all'audizione di oggi; egli fa presente che l'esigenza di assicurare la massima trasparenza al rapporto fra la Commissione e il Consiglio di amministrazione in questa delicata fase gli si è palesata dopo che giovedì scorso egli ha avuto notizia di un articolo apparso su «La Voce di Rimini» nel quale gli si attribuivano arbitrariamente interventi su questa o quella nomina.<br>Per quanto riguarda le polemiche sui risultati gestionali della RAI e l'adozione di diversi parametri temporali di riferimento, egli ritiene che, pur con la necessaria prudenza in particolare in considerazione delle peculiarità del periodo estivo nelle dinamiche del mercato radiotelevisivo, non si possa che esprimere soddisfazione per i miglioramenti intervenuti nell'ultimo periodo, in particolare dopo la grave crisi di immagine che ha colpito la RAI sotto la gestione del presidente Baldassarre e del direttore generale Saccà e auspicare che tale tendenza si consolidi e si sviluppi. <br>3:15 Durata: 10 min 25 sec -
Replica di Lucia Annunziata
Intervenendo in sede di replica la presidente Annunziata ribadisce come le sue critiche al disegno di legge di riordino del sistema radiotelevisivo non siano assolutamente determinate da pregiudizio politico, ma dalla consapevolezza dei gravi rischi cui l'azienda viene esposta da una riforma che impone pesanti vincoli, in particolare temporali, di riorganizzazione amministrativa e di ristrutturazione industriale, affidandone la responsabilità ad organi di governo che la riforma stessa contribuisce però ad indebolire e delegittimare.<br>Per quanto riguarda l'invito rivolto dal deputato Romani a indicare esplicitamente le appartenenze politiche che giustificano le perplessità da lei avanzate sulle nomine, la dottoressa Annunziata fa presente che ella aveva unicamente inteso sottoporre alla riflessione del Consiglio di amministrazione l'intempestività di talune delle nomine proposte, che sembra funzionale ad uno scambio fra il consenso ad una riforma che non piace a tutti neanche nella maggioranza ed il conferimento di quote di potere all'interno dell'azienda.<br>Sarebbe inelegante, oltre che lesivo di diritti costituzionali delle persone interessate, che lei nella sua posizione facesse dei nomi; peraltro ella ritiene che la valutazione complessiva sulla natura di questa tornata di nomine potrà farla la Commissione stessa non appena avrà preso visione delle nomine stesse. <br>3:26 Durata: 5 min 46 sec -
Presidente
<br>3:31 Durata: 1 min 20 sec -
Replica di Flavio Cattaneo
Il direttore generale Cattaneo ribadisce in primo luogo che la valutazione dei risultati conseguiti dai presenti organi di governo della RAI non può che riferirsi ai soli quattro mesi estivi, nel corso dei quali vi è stata una significativa ripresa, anche attraverso un rilancio di investimenti, così nella fiction come nell'acquisizione dei diritti su opere cinematografiche, e attraverso una valorizzazione, che peraltro dovrà essere ulteriormente sviluppata, delle risorse umane e tecnologiche dell'azienda.<br>Dopo aver dato assicurazioni al deputato Merlo circa il forte impegno della RAI nella promozione delle Olimpiadi invernali, il dottor Cattaneo si sofferma sulle considerazioni del senatore Falomi circa i costi del digitale terrestre, ribadendo le positive prospettive di rapido ammortamento degli investimenti.<br>In proposito egli assicura che i 123 milioni di euro che il Governo si è impegnato a liquidare alla RAI corrispondono a vecchi crediti non ritenuti esigibili da parte dell'azienda.<br>Da parte del Governo poi vi è stato l'impegno ad un aumento del canone dedicato, che dovrebbe ammontare a circa 45 milioni l'anno.<br>Il presidente Petruccioli dichiara conclusa l'audizione ringraziando gli ospiti intervenuti.<br>La seduta termina alle 17h15. <br>3:33 Durata: 14 min 53 sec