"La cultura democratica nell'Italia che cambia"

Ovvero
A tutti
Pochi minuti il presidente del nostro partito onorevole vicentine rivolgerà formalmente il saluto del partito
Sta arrivando quindi per occupare questo lasso
Ristretto di tempo
Voglio ringraziare modo particolare
Senatore a vita Leo Valiani che ha accettato di precede i nostri lavori con un comitato di vicepresidente del quale fanno parte l'onorevole Biasini
L'onorevole Cifarelli Renzo De Felice Gilmar Naldi
Egualmente ringrazio per l'opera che svolgeranno in questi due giorni fitti di lavoro perché dobbiamo terminare per domani alle ore i diciotto quando io concluderò dopo l'intervento alle diciassette del senatore a vita
Norberto Bobbio
Stamani avremo oltre saluto del Vito vicentini che sta entrando
Il la introduzione di Leo Valiani
Cioè e la relazione di Romeo quale
Con grande
Gentilezza non rileggerà il testo che abbiamo diramato in tempi in tempi utili
Male
Scusa Rosaria situazioni sostenuti non può se no sempre in tempi utili così come ha fatto Galli della Loggia e ha fatto Valiani dopo vicentini Pamela Valiani dopo Valiani Romeo e dopo si inizierà in mattinata il dibattito che si sospende la alle tredici e trenta
Per riprendere alle quindici e trenta o sedici secondo la l'intesa che raggiungeremo
A quel momento la parola
A Puno vicentino
Voglio farla terrà scusi divertente
Signori amici
Vedo
Nel programma io son venuto lì undici in quanto perché così alle dieci e un quarto ma ordinato Spadolini io son puntuale evidentemente perché pensava di essere in ritardo lui di Obama
C'è un poco da dire de Finetti
Vedo o vi vedo nel programma che si parla di collusione
Da parte mia
Ora forclusione è una parola solenne importante io non farò nessuna collusione
Ma mi limiterò
Come devo
Essendo la parola
Agli autorevoli relatori a tutti coloro che vorranno intervenire di poggiare un saluto
Il tema è un tema estremamente difficile
Di ordine generale e quindi avanzò verso meno difficile perché facile poter dava i contenuti diversi
Tre le relazioni annotato invece ottimi contenuti Diva e tutti su una linea come ricerca di oggetto di studio
Io mi trovo io sono esattamente dieci anni in questi giorni
Presidente
Volontari Vittorio Cini smise accapo presidenze della Fondazione come dono più nota in Italia e certamente la più nota all'estero dall'italiana
Che è appunto la Fondazione Giorgio Cini
E ho partecipato e appena otto e assistito
Decine di convegni cultuali
Che essendo poi la fondazione o avendo la Fondazione una larga presenza
Villette a vasi una delle cose che più mi infastidiscono ma che sono le più frequenti
In quelle occasioni non in questa
La retorica della cultura
Cioè invece che o prevale culturalmente
è facilissimo e lo sento
Non c'è una volta sì e una volta uno favella retorica della futura la cultura che muove l'universo la cultura che deve salvare Venezia tutto quello che sia possibile immaginare
Ecco noi qui siamo ben lontani da questo rischio
Come si vede anche dalle relazioni
La sua parte
E anche difficile stabilire cosa sia la cultura perché la parola cultura sappiamo bene si presta a interpretazioni o Enzo può infatti far essendo poi un prodotto storico e non un oggetto interpretata Fini in modi molto molto diversi
Al limite
C'è una sentenza abbastanza celle pure della Cassazione
Che avendo
Quindi essendoci allora è un ricordo dell'altra esperienza ministeriale del settantacinque
Una legge che dava il due per cento alle riviste cultuali diceva viva e l'aliquota normale alle altre riviste scartata attuale alzare dalla aliquota del due per cento
Una rivista tra le più ignobili e oscene di Cavarzere pornografico nove voti comma può più cose molto Comus perché devo dire a me poi infastidiscono molto ma che dovendo firmare il decreto che la esclude ho dovuto pure vedere alcuni numeri
Senonché alcuni anni dopo qualche tempo fa è venuta fuori una sentenza della Cassazione quindi con l'autorità della Cassazione
Che ne dice che anche quella rivista noi infarto perché la cassazione ovviamente giudicava in diritto cioè fissava il principio ma che qualunque rivista e qualunque pezzo di carta stampata e cultura
Perché è pur sempre qualche cosa di più chi legge anche oscenità in confronto a chi non legge
E che quindi spettava a qualunque pezzo di carta anche il più ignobile il più osceno perché rientrava in questo larghissimo concetto di cultura
Ecco noi siamo anche ben lontani e ovviamente da questo secondo tipo di cultura richiamandomi ancora momento alla Fondazione Cini
Beh una fondazione il suo vero compito culturale lo svolge per esempio
Mantenendo e difendendo
E facendo la manutenzione e la conservazione di un grande complesso basse
Dove si sovrappongono mille anni quasi Pistorio ottocento fino al principio dell'Ottocento l'ultimo pezzo cominciando dal novecento dopo Cristo e ci sono ancora dei dei dei pezzi di quella iniziale
Abbazia
Conservando questo monumento come documento della storia del paese
Ma più in là promovendo riunione il che in citino a pensare a discutere a esaminare i problemi
Oppure con sé consentendo e dando ai singoli la possibilità di avere mezzi di studio a disposizione e anche mezzi materiale per poter studiare consuete ma importanti borse di studio
Questo può essere il compito di una fondazione culturale
Nella concezione che tutti noi certamente abbiamo che
La futura cioè il progresso qualunque fasto della vita si compie per capacità individuale
Perché l'individuo operava il soggetto un uomo nel senso quindi la cultura che come ANCI mi pare anzi Gramsci definiva come capacità dell'uomo di modificare la realtà nella quale opera nel modo un minimo
In questo senso quindi c'è un impegno che può essere ripeto di un tipo come una fondazione in quel senso
Ma quando questo si trasferisce OPA ad un partito
In un certo senso e lo si è visto anche dalle relazioni
Si identifica con l'attività stessa politica
E quindi il mondo che normalmente non fa politica attiva come si suol dire ma che partecipa in altro modo
E più chiamato a una mimetizzazione sui fatti che sono avvenuti una loro valutazione storica e ad alcuni impostazione per l'avvenire
Questo vale per una fondazione ma vale soprattutto per un partito noi evidentemente la concezione dell'intellettuale collettivo
Di Leni mediana o o leninista memoria è quanto di più lontano sia dalle concezioni nostre così come le concezione della cultura come un fatto autorizzabile ottiche viene elargito poi al popolo che subisce o che deve accettare le indicazioni che vengono date in una concezione assolutamente libera libera affabili individualistica del mondo è chiaro che in tutto questo non c'è posto
E quindi per un partito
La capacità di fare cultura e anche e anzi è tutto la capacità di operavamo è politicamente
E quindi allora la funzione che convegni di questo tipo hanno più di lui meditazione o di indicazione che politica come nelle relazioni che ho visto
Come considerazione che fanno molto pensare che sono di estremo interesse ma che coincidono sostanzialmente con quella che la capacità di elaborazione politica
E quindi poi per quanto riguarda ancora l'azione politica e un partito è la sua capacità o la capacità della della politica in generale del Paese dell'azione politica dei alla locale la possibilità di ogni individuo di ogni cittadino di partecipare alla creazione diciamo come una fase Goss della sua storia cioè in quella che è la vicenda alla quale partecipa come cittadino nel suo Stato nella sua nazione nel nostro caso appunto in Italia e quindi poi si la cultura una funzione molto importante di studio di medicazione di meditazione di indicazione di mezzi intellettuali
L'azienda l'azione politica e l'attività politica questa funzione di allargava il di dare cioè sempre più a ogni cittadino anche da un punto di vista economico materiale la possibilità di partecipare alla vita del suo Paese
E di fare cultura manifestando la sua capacità creativa anche in in questo senso
Molte volte la cultura non piccoli sottili li subisce ma li accetta e viene in un certo senso dopo o è connesso quando noi pensiamo Allo sviluppo economico e sociale che l'Italia ha avuto negli anni cinquanta e per una parte degli anni sessanta
Giustamente noi ci chiediamo e le risposte sono molte e complesse come mai questo sia avvenuto
Beh questo non è stato una conseguenza di impostazioni culturali e di farsi cultuali
è stato fatto o o un avvenimento storico dal nostro Paese e cioè che ha cambiato molto il volto dell'Italia
Di una capacità globale degli italiani perché avevano un livello di preparazione e di capacità intellettuale individuale che potevano manifestare questo
La imprenditorialità che si è sviluppata negli anni dopo il cinquanta
Propria di un Paese che non è un paese di Zulu di Negri di ignoranti
è un Paese se io penso al Veneto che è la mia regione dirigente diffusamente pure Palasharp senza con questo aveva eletto Benedetto col ceduti o Maalox
Però di gente che aveva delle basi
Che che era pronta a manifestarsi e poiché le condizioni generali lo consentissero
Ed ecco allora che al crearsi di queste condizioni generali in un fenomeno complesso che non ne così semplice individuare l'importanza che ha avuto per esempio indubbiamente la liberalizzazione degli scambi l'entrata dell'Italia nel mondo creando meno casi più ampie concorrenza più forte nel mondo libero ci pensa economicamente
Le larghe possibilità del credito che in alcuni momenti sono sembrate eccessive quindi con whiskey anche notevoli in una condotta importante che allora venne da parte della Banca d'Italia
A tutela soprattutto giustamente del piccole aziende piccolissime di credito casse uguali piccole banche popolari come quelle che erano le più ad arte le più propense a Bava il credito alla piccola media imprenditorialità che si andava sviluppando per l'accennava è soltanto ad alcuni aspetti
Il bassissimo livello basso livello consolato in quegli anni ai salari e stipendi
Di cui fu così in indicazioni venne o nella relazione e le si sapeva ma nella relazione ultima che Menichella fece come governatore della Banca d'Italia una delle ultime che fu certamente un grande elemento di sviluppo
La capacità di lavoro intensa e di parsimonia cioè di risparmio degli italiani
Tutte queste non sono cose futuriste molti di questi imprenditori derivavano da situazioni meno che artigiane i lavoratori venivano dai campi
Con una mentalità di grande intensità di lavoro e ancora oggi un operaio italiano chiunque abbia esperienza di fabbrica essa dell'operaio italiano extra gli operai che lavorano di più e meglio al mondo
Non c'è confronto chi ha avuto da gestire aziende negli Stati Uniti o in Italia
Beh non c'è un apporto di quella che è la capacità di lavoro dell'operaio italiano e l'intensità di lavoro che dedica anche gli Stati Uniti cioè uno che non è agli ultimi Paesi capitalistici del mondo la Germania
Ecco ci sta vicino superata la fase degli scioperi che del resto nel cinquanta sessanta non c'erano cominciavano dopo questo fu un elemento importante insieme con il basso livello dei Sahrawi
E la Columbia avarizia anche degli italiani
Giustamente può più perché venivano un clan pause da origini contadine
Almeno in alcune regioni parlo ancora del Veneto ma anche la Lombardia o il Piemonte tutto lo sviluppo delle Province Cuneo
Tutte quelle che conosco abbastanza bene del Piemonte questa mentalità contadina di risparmio che ha portato ad accumulare e che ha portato allo sviluppo sono alcuni elementi è quella culto è venuta dopo e cioè e questa liberazione questa capacità imprenditoriale questo miglioramento delle condizioni individuali di ciascuno
Questo ha determinato da Parolari Cossa ma una rivoluzione
L'Italia che non aveva avuto al super forme di liberazione la sovrasta nello sviluppo economico
Anche se poi chi lo faceva poi mentre votava democristiano votava comunista come operaio votava chissà che cosa la realtà è stata una grande fase di liberazione dell'individuo e di libertà quindi individuale
Oggi in questi ultimi anni si è ripreso lo sviluppo come alcuni pericoli io non mi stanco di ripeterlo questa non è la sede che il maggior rischio che le le influenze specialmente al di alcune non le piccole e le medie e piccole ma dei maggiori o le medie Cogorno
E quando le cose vanno bene per ragioni di ordine generale perché lì cominciano gli investimenti sbagliati
Puntando sempre suo qualche sviluppo che poi può non esserci e quindi la capacità dell'imprenditore si vede quando le cose vanno male ma si vede negli investimenti che fa quando le cose vanno bene perché quando le cose vanno bene si fanno gli investimenti sbagliati
Quando le cose vanno male la capacità sta nel salvare quello che è lo sviluppo successivo dell'impresa tagliando quello che non distrugga l'impresa e che l'assalì
Questo sviluppo di questi anni ha avuto e ha ed è in corso una funzione analoga ma con qualche cosa di più
Che è stato rilevato fosse da qualche
Da qualche analista estimo più che da noi cioè questa chiamiamolo anche qui confluenze eccessiva questa domanda e riconciliazione che è avvenuta in confronto al mondo dell'impresa
Il mondo dell'impresa della capacità individuale della creatività individuale che aveva contestato anche se poi gli operai nelle fabbriche lavoravano bene come dicevo prima oggi invece ha una lauda rispondenza questo all'infuori non è nessuna glorificazione di farsi governativi ma questo è avvenuto negli ultimi quattro o cinque anni
Questa qui conciliazione
Del mondo anche del lavoro del mondo sindacale dell'opinione pubblica in generale l'impresa non è più il nemico
Non è più il luogo della conflittualità sociale è uno strumento di produzione da tutti accettato vi conosciuto in un certo senso da tutti difeso
E quindi poi attraverso la bossa e l'allargamento di essa la partecipazione che il mondo del risparmio feat acquisisce a questo
E quindi un po'meno anche di titoli di Stato e un po'più forse di questi settori
E quindi ma non voglio andare a cose mie la inopportune già che ci sarebbe stato in questo momento in cui questa riconciliazione avveniva e in cui cessi di risparmiatori si affacciavano la borsa di introdurre norme puramente nominali di esproprio di Sassa azione mensa verrà fatta una fase in cui questo fenomeno avvenga e poi si vada veramente riportava in ordine anche in questa materia nel settore
Giuridico nel settore della disciplina e anche conseguentemente nel settore tributario
Da questi sviluppi cioè da questi fatti di espansione della lecco negatività e della capacità e della situazione economica di ognuno anche la cultura trae naturalmente molto alimento ed è una delle sue va così e nello stesso tempo questa riconciliazione avvenuta a mio pareva eh
Anche per che sia pure di qualunque eccessiva c'è stata una politica
Non diciamo di il sostegno o di ieri assistenzialismo
Ma vi è una certa assistenza
Che ha fatto superavamo e anche difficoltà disoccupazione che oggi nelle cifre va considerato in modo ben diverso da quello che hanno il ventinove e trenta esempio
Perché allora le forze di lavoro avevano limitato esclusivamente agli uomini molto più limitate di oggi oggi le cifre delle percentuali di disoccupazione vanno anche sincero patate
L'assistenzialismo con tutti i suoi guai però ha sorretto impaurite questa bianco questa riconciliazione
La difficoltà oggi o tra le tante difficoltà ed io vi assorbirlo
E che non ci sia più l'assistenzialismo ma che sia lo sviluppo economico del Paese che si sostituisce creando occupazione
E togliendo largamente la spesa pubblica di un assistenzialismo che nello sviluppo economico del Paese non c'è più bisogno che ci sia e diventa spero io chiedo scusa ma credo che ho parlato tredici o quattordici minuti quindi non eccessivamente ho cominciato a parlare di una delle cose che mi sono più care come la Fondazione Cini
E ho parlato poi dall'altra cosa che mi altrettanto cara e alla quale sono legato che il nostro partito il piacere e la gioia di vedere oggi
Autorevoli esponenti del mondo della cultura e studiosi anche non per il nostro partito che sono qui con noi per esaminare questi problemi grazie
Praticamente io sono stato chiamato a presiedere questo convegno e così do la parola me stesso
Perché devo anche svolge nella prima delle relazioni non elezione dattiloscritta la potete leggere io nel leggere solo alcune parti aggiungerò invece alcuni problemi
Direi attuali che l'anno a mio avviso credo per desiderio dello stesso pubblico messi a fuoco e spenderò anche qualche parola necessariamente sulla relazione molto stimolante provocanti di Galli Della Loggia che mi chiama direttamente in causa chiamando in causa il Partito d'Azione del quale io fui uno dei gli organizzatori dell'esistenza di uno dei deputati
Sul problema della cultura democratica
Devo dire che condivido una considerazione fatta da Visentini e io sono più vecchio di lui e quindi la sento anche dal maggior numero di anni nella nostra gioventù
Le la cultura raramente era qualificata politicamente
Discutemmo ricordo
Della riforma Gentile
Senza
Tanta considerazione del fatto che Gentile era fascista
Poi naturalmente gentile l'abbiamo combattuto col fascismo non naturalmente non abbiamo approvato il suo assassinio ma studiando Gentile io lo studio ai soprattutto come accade al a molti della mia generazione nelle patrie galere
Studiavamo il pensiero di Gentile
E così studiavamo il pensiero di Marx e il pensiero di Croce
Senza diretto riferimento ai partiti politici croci fu presidente del Partito liberale marxista duramente l'ispiratore di tutti i partiti socialisti socialdemocratici e comunisti europei
Senza tanto riferimento alle precise prese di posizione politica lama politici azione della cultura e posteriore
Che la generazione posteriore e forse anche di uno dei risultati della lotta al nazismo e al fascismo della Seconda Guerra mondiale
Comincio anche forse anche prima i regimi totalitari sopprime Ivano la libertà della cultura oltre alle libertà
Politiche quindi ogni battaglia in difesa dell'esistente libertà politiche ogni battaglia in difesa per la riconquista delle libertà politiche di vent'diventava anche una battaglia per la culturali così
Si è diffuso questo concetto di cultura democratica di cultura comunista di cultura liberale di cultura cattolica che però c'era perché cattolici il loro mondo culturale l'avevano sempre gelosamente custodito
Certo che un elemento mitico di leggenda e col piacere di poter parlare davanti a Pacciardi
Io parlerò di un altro cinquantennio dopo de L'assassino di Rosselli ma antitutto vorrei ricordare che perché cronologicamente più vicino il cinquantenario della prima vittoria che l'antifascismo la democrazia riportarono
Con Pacciardi come comandante militare nella battaglia di Guadalajara
Quanti è quella fu una lotta per la democrazia
Per la rivoluzione sociale anche perché c'erano anche grandi componenti del popolo spagnolo che non di democrazia politica politico non per la democrazia politica si battevano per parla abolizione dello stato della politica per la rivoluzione libertaria anarchica sociale diretta
Ma nell'insieme la guerra di Spagna fu interpretata come una lotta non solo per la democrazia ma anche per la cultura democratica infatti gli intellettuali
Accorsero tutti spesso per dare fastidio a Pacciardi sul suo fronte egli era il più simpatico dei comandanti a ali grandi scrittori alieni in Grecia Malraux che accorsero a Madrid
E adesso c'è un ridimensionamento nella storiografia che diceva fu veramente una lotta per la libertà della cultura dalla lotta in Spagna come sempre
Lo fu e non lo fu lo fu
Perché il franchismo aboliti la libertà della cultura poi lentamente dovette pezzo per pezzo concede alla non lo fu perché ci fu anche nella stessa Repubblica spagnola
La penetrazione di un elemento altrettanto ostile alla libertà della cultura dello stesso franchismo cioè la penetrazione estremista senza le armi della Russia staliniana la guerra di Spagna lo si sarebbe potuto a sostenere non è non c'era la possibilità armi specialisti volontari inviati dalla Terza Internazionale ma
Ad onor di Pacciardi va detto che quando si volle interferire da parte di queste forze nella vita interna libertà lì di libertà della Repubblica spagnola egli rifiuto fu uno dei primi forse l'unico capo delle Brigate Internazionali in generale delle forze con combattente in Spagna e che si prefigura stanno di ad operare queste forze in azioni di polizia contro quegli anarchici che se avessero vinto avrebbero però anch'essi per motivi del tutto diversi opposti a quelli se negli anni distrutto quella libertà stessa che aveva ma la libertà appunto degli altri va difesa anche quando non coincide
Continua la nostra concezione nella libertà e di questo precedente glorioso non meno glorioso della vittoria di qua dalla Carrà che lo vite alla testa dei garibaldini dobbiamo dare atto abbracciarti ed ecco perché
Ho voluto premettere ciò me ne dà il destro la presenza di Pacciardi ma il problema è un problema generale
Su che cosa si basa la democrazia moderne e contemporanee si basa sulla rivendicazione dei diritti naturali giù naturalismo che può essere religioso può essere laico secondo dove si si tua
Dove noi istituiamo
La nascita la genesi dei diritti umani si nel le leggi di Dio o se nella natura stessa dell'uomo
Immanente quindi trascendente però è sempre il giusnaturalismo e il suo completamente cioè il contratto all'Isola
Che è alla base della democrazia moderna né alla base ma ne costituisce anche il limite intanto le democrazie più salde sono quelle nelle quali le rivoluzioni di pensiero giusta pluralisti contratto liste hanno avuto maggior diffusione cioè i Paesi anglosassoni poi quanto al più a che al contro per quanto riguarda il contratto all'ISU che non è il giorno a terrorismo ma anche per quanto riguarda il giusnaturalismo la Fracci
Ci sono dei paesi fra i quali si trova l'Italia non Italia soltanto ma la Germania la Russia
Che hanno conosciuto giusnaturalismo il contratto all'Isola
Più limitatamente e spesso per riflesso di idee venuto dall'estero o addirittura portate nel caso del contratto all'Isola
Dalle armate della Rivoluzione francese alla fine del Settecento in Italia qui le basi del giusnaturalismo del contratto li sono quindi della democrazia stessa sono sempre stati più fragili
E più facilmente non a caso il fascismo vinse qui e
Il nazismo vinse in Germania
Lo stalinismo ma già prima del leninismo vinsero in Russia non a caso le democrazie in questi Paesi hanno più facilmente dovuto cedere il campo ad ideologia prassi a regimi autoritari dittatoriali totalitaria Spagna naturalmente rientra in queste
Certo il fascismo è stato sconfitto il nazismo è stato sconfitto nella Costituzione della Repubblica italiana
Elementi naturalistici elementi contrattuali spicci sono Fusi e anche direi radicati
Tuttavia rimane il problema
Del di come questi ideali riescano a permeare la legislazione dello Stato e la prassi quotidiana
Perché ci sono le forze chi hanno reso difficile
Il progredire degli ideali democratici quindi anche della cultura democratica in Italia lo stesso discorso vale per la Germania ma in un contesto diverso non sono scomparse con la caduta del fascismo non è scomparso il clericalismo
Non sono non è scomparso ma sia largo per lungo tempo l'influenza dello stalinismo leninismo ormai era stato estirpato nella sua realtà effettiva non come mitologia che permanevano erroraccio arrestati effettiva con i processi di Mosca ma lo stalinismo in Italia
Quarantacinque faceva soltanto di grandi progressi e la Chiesa stessa l'altro totalitarismo quello cattolico
Conosceva la forza di diffusione quale non aveva
Più conosciuto da secoli
Il problema IReR quindi di
Difendere
La democrazia
Diminuendo la forza delle forze la forza delle potenze del strutture delle mentalità
Non in chiaramente non compiutamente democratica
Come è un problema eterno che anche il problema della compatibilità delle libertà da concedere ai nemici della libertà
Problema eterno la socialdemocrazia tedesca
Quando Hitler marciava verso il potere soleva dire anzi scriveva sul suo quotidiano
La sostituisco SIAL democratici virgola era aste il del bond Farfa sonnifero las la socialdemocrazia non l'abbandonerà per primo
Il terreno dalla Costituzione come seconda non ebbi più il tempo di abbandonarlo perché si trovano in campi di concentramento insieme il comunisti e poi anche ai cattolici era forze erano poche in Germania ma c'erano finirono in campi di concentramento a forze liberali e democratiche
La democrazia va difesa
Anche con la forza fisica
Anche in Italia fu difesa insufficientemente sì io penso Pacciardi Oronzo non hanno conosciuto prima di me marchio conosciuto a i nostri compagni romani popolari romani Cencio Baldazzi
Alla testa degli Arditi del Popolo fossero stati seguiti fossero stati più numerosi quelli che
Volevano difendere la democrazia anche con le armi nel mille novecentoventidue forse qualche tragedia l'avremmo risparmiata poi bisognava riconquistati e anche per la riconquista c'è stato la necessità del ricorso alle armi
Cioè il giusnaturalismo il contratto lirismo hanno sempre il loro limite che la democrazia stessa
In una fusione difficile ma necessaria fra individuo e società e sta quando uno di questi tre termini viene privilegiato a scapito degli altri due
La democrazia e do fa cammina verso la discesa l'individuo sopra lo Stato
Guido De Ruggiero nella sua magistrale opera sulla storia del liberalismo europeo doni ma sento non si arriva alla democrazia
Quando
Si mette al di sopra dell'individuo la società o al di sopra dello Stato la società vengono fuori il giacobinismo
Il leninismo quando si mette lo Stato al di sopra la società dell'individuo viene fuori il totalitarismo
Ti ex
Le tre componenti individua società sfatato hanno bisogno di un armonioso chiosa convivenza fusione ed è questo il problema eccetera
Una grande socialista e democratico francese Torres che fu anche un grande storica quindi faccio può esserci tanto in un'Assemblea di uomini di cultura diceva che il problema ed egli era
Prima di essere già socialista era forte sostenitore della tesi repubblicana quando la Francia era appena uscita dalla dal Secondo Impero e dal pericolo di una restaurazione monarchica diceva che la migliore difesa
Della repubblica malgrado tutto
La capacità di organizzare la Costituzione italiana
Nel mentre
Trova mio avviso la giusta armonizzazione dei Tre Termini individuo società è stato e manchevole quanto all'organizzazione della Repubblica è questo e direi il male del quale noi soffriamo cioè non si è ancora trovato il modo unitarie di armonizzare cosa che avviene spontaneamente nei paesi anglosassoni fra le esigenze degli individui della società e l'autorità dello Stato democratico
Questo lo stop ed a questo nasce anche la proposta politica che fu del Partito d'azione che poi Pacciardi molto coraggiosamente nell'isolamento ha ripreso della repubblica presidenziale che a nostro avviso fui l'autore del manifesto elettorale del Partito d'Azione nella primavera del quarantasei in cui si reclamava la Repubblica presidenziale però l'idea non fu mia soltanto non solo non fu mia non fu un anche soltanto di Calamandrei che la difesa consistente
Avremmo un convegno a Roma Oronzo lo ricorderà nel gennaio del mille novecentoquarantasei con un relatore che era consigliere della Corte dei conti non so se sia ancora in vita mi pare Angelo Giugni
Che si pronuncia in favore della Repubblica presidenziali credo che questa rivendicazione sia stata rivalutato dal quarantennio
Passato naturalmente e
Io non voglio
Dire qui che il Partito d'Azione aveva sempre ragione crea spesso torto naturalmente il torto però forse non fu quello che Galli della Loggia gli attribuisce che fu un torto marcio
Quello dell'anti Giolitti Isma'di origine salve Mignanego Vecchiano del Partito d'Azione collanti Giolitti Isma'era diffuso non non era soltanto in Salvemini o in o in Gobetti il repubblicani storici erano naturalmente anti Giolitti anni i socialisti non Turati anni
Dico non Tura chiare perché una parte degli stessi socialisti riformisti erranti giolittiana
Modigliani Reef favorevole Nitti quando Nitti Eva l'avversario del rivale di Giolitti Turati era dell'impianto un perché voleva iscrivere
Giolitti nel gruppo parlamentare socialista ma il gruppo parlamentare per quanto dominato dei riformisti non avrebbe fatto Giolitti non avrebbe chiesto a quella iscrizione ma direi l'anti Giolitti ISMU fu nella lotta politica del secondo dopoguerra un elemento marginale ci fu solo l'episodio alla Consulta di Parri e disse che non c'era mai stato frase infelice che evidentemente se ci avesse pensato di più non avrebbe pronunciato che non c'era mai stato democrazia
In Italia prima della liberazione prima del venticinque aprile
Che era stata naturalmente democrazia Croce fu facile rettificare chiude la democrazia c'era stato e non solo con Giolitti del resto anche con altri uomini di governo delle vite dell'Italia pre fascista però democrazia zoppa come Salvemini che pure aveva rettificato Galli della Loggia nota il suo il suo giudizio la storico il suo giudizio antistorica giolittiano segnalo ma insomma Giolitti che aveva condotto non potevamo dimenticare il fatto che il partito fascista non soltanto era stato aiutato da Giolitti con inclusione nelle liste elettorali del mille e cento ventuno e quindi con le lezioni trentacinque deputati fascisti ma col rifiuto di Giolitti di disarmare le squadre fasciste
Chiesto da in Parlamento da Matteotti e Daria alcuni altri rifiutato soggiornanti
Con la considerazione che apparentemente molto democratiche che erano già in centottantasette mila lì da buon contabile era un grande contabile ha un grande amministratore ha fatto fare l'inchiesta polizia erano centottantasette mila i fascisti
E non poteva sciogliere quindi le squadre fasciste perché erano già un fenomeno di massa
E così naturalmente poi arrivammo alla guerra civile in Italia
Inizialmente allora e poi nella sua fase conclusiva vent'anni dopo cultura
Resistenza
Dire invece che il problema fondamentale sul quale il il Partito d'Azione fu sconfitto fu un problema duplice
Primo quello della eppure azione
Si dovevano epurare le leggi fasciste spezzando la continuità giuridica dello Stato si deve avevano epurare o no i fascisti dalle leve di comando dello Stato e lo associa e qui il Partito d'Azione rimase in minoranza rimase in minoranza proprio nel cinico che esso avrebbe potuto rappresentare cioè il ceto medio ceto medio era stato il più fascista
Di tutti questo Salvatorelli l'aveva notato già nel mille centoventuno
Ho detto Salvatorelli perché vorrei dire che per il Partito d'Azione fra gli storici Salvemini fu meno importante di Salvatore Falgarini era contrario al partito forse aveva anche ragione nel senso e che qui vorrei citare Conti quale a Roma sosteneva la stessa cosa che Salvemini a New York
Cioè che questi partiti della Resistenza erano dei fenomeni transitori
Sarebbero durati quanto la resistenza stessa quella gente sarebbe ritornata ai vecchi partiti e quindi Salvemini diceva in Italia quelli del Partito d'Azione tornino al partito socialista se sono socialisti al Partito repubblicano se sono repubblicani infatti così e
Accaduto non per Totti io son rimasto fuori dall'una e dall'altra mi sono ne sento ti gruppetti gruppuscoli che hanno cercato di costituire il partito aziende non ci siamo mai riusciti il che prova che effettivamente quella previsione di Salvemini era era giusta e del resto lo stesso fenomeno era caduto in Francia dove pure in movimenti di resistenza hanno finito la loro vita coi dileguarsi de L'Unità della lotta anti rivelazione
Non fu naturalmente senza costi questa sparizione deportazione
Non è il Partito d'azione ma la scomparsa del Partito d'Azione caro Galli della Loggia ha dato enorme spazio al a quello che tu chiami gran scisma che in realtà il comunismo staliniano perché Gramsci era fuori di tutto questo era morto sconfessato dal suo partito in in carcere
L'abbiamo come Morato a Parigi ma non fu come Morato in Unione Sovietica io ancora in mente la commemorazione di Parigi
Con Mozzi che parlo dell'esperienza torinese con Gennari che parlo molto vagamente perché essendo dei dirigenti comunisti
Sapeva che le cose non andavano bene fra Gramsci e l'Unione Sovietica l'Internazionale comunista che Gramsci era morto
Fuori fuori nell'ambito dello stalinismo Rosselli
Che esalto grafici
E vive in gran c'è un pensatore di genio
Capo della futura
L'evoluzione
Erosione naturalmente ma anche le illusioni contano nella storia e poi qualche giorno dopo Rosselli fece a Parigi come Pacciardi Spagna
Aveva dei
Corso delle trattative con il Partito comunista
Creare insieme un quotidiano
Poi il quotidiano fu creato senz'Loiero ancora comunista uscì dal partito e per il Patto Hitler Stalin creando quel quotidiano la voce degli italiani Rosselli voleva aderire all'ultimo momento a seguito delle persecuzioni in Spagna ritiro la sua adesione e pochi giorni dopo fu assassinato nettamente dalla parte opposta dalla parte fascista anche questo un cinquantennio da come onorare
Qua dalla farà la vittoria
L'assassinio dei Rosselli la sconfitta tutto questo avveniva in un clima rivoluzionari e nel clima rivoluzionario la speranza o se volete l'illusione della riduzione che ci guida la ragione e del successo iniziale
E della sconfitta del Partito d'Azione e ci dall'insegnamento su quello che bisogna fare oggi
Colmare quel vuoto che con la scomparsa del Partito d'Azione non è più stato colmato nella cultura democratica né nella politica democrat la rivoluzione l'Italia ha una tradizione Russia
E questo il partito repubblicano prima del melone centoquattordici era considerato il vera un partito rivoluzionaria a maggior ragione Partito Socialista sindacalismo rivoluzionario gli anarchici veniva se volete dal mito del Risorgimento
Risorgimento come rivoluzione fallita mancata interrotta
Da Oriani in avanti ma in realtà da Garibaldi in avanti da Mazzini in avanti
E nella storia della cultura italiana oltre che nella storia della politica italiana in realtà
Io sono contrario al ai discorsi sono sempre stato mi Minini Visco gli applausi quando vado a commemorazione tra resistenze perché dico sempre che non credo al primo al secondo Risorgimento furono due fenomenologie
Repubblicano ma la maggioranza della Resistenza vende da partiti che non erano i partiti risorgimentale
E il Risorgimento a modo suo fu sia una rivoluzione mancata mantenere evoluzione vittoriosa
Perché la destra storica fece una rivoluzione in Italia fra il mille ottocento sessanta e il mille ottocento settantasei una rivoluzione amministrativa e persino come disse mi pare
Farini una rivoluzione linguistica perché qui niente bisogna persino i dialetti che si parlavano obbligo a tutti a parlare il piemontesi magari gli avesse obbligati a parlare il
Toscana
C'è stata una rivoluzione
Del risarcimento
Ma lasciò aperti tutto il problema che il problema di ogni rivoluzione di come il Paese il popolo la maggioranza della gente che lavora e che non si occupa di politica entra nelle istituzioni
Questo è il problema che l'Italia liberale non ha saputo risolvere e questo creava la situazione rivoluzionaria permanente Mussolini quando diceva queste cose prima del mille novecentoquattordici aveva ragione anche se aveva torto in tutto il resto non sto questo limitato
Fatto dalla constatazione di una situazione rivoluzionaria che per me allibrarle braccio
Questa idea
Ripeto di Mazzini indica ribaditi segmenti con ovvie differenze fra l'uno e l'altro TV Oriani se volete di Crispi se volete
Nel movimento socialista delle Partito repubblicano storico del sindacalismo rivoluzionario
Rimase per quanto svuotata in parte dalla visione di tanti sindacalisti rivoluzionari e anche di tanti di altri partiti socialisti repubblicani via dicendo di sinistra al fascismo
Fascismo pretendeva di aver operato questa rivoluzione degli over immesso il popolo nello Stato la seconda guerra mondiale dimostra il fallimento di questa
Popolo non si era immessa nello Stato andava alle adunate gridava Duccio ceto ma nello stato c'era meno di prima
Perché ci fosse realmente noi pensavamo che ci volesse la Repubblica questa era la tesi del partito repubblicano storico su questa tesi si formò Giustizia e Libertà come coalizione di socialisti socialisti non marxisti Rosselli frammenti lusso che allora non era ancora marxista diventò marxista contro gli altri vogliono cessato DS perché prova la il suo coraggio intellettuale coraggio fisico di lusso era leggendaria
Repubblicani liberali di sinistra
Il nodo fu identikit Udine do atto nella regolazione repubblicana cioè nella pregiudiziali istituzionale
E per questa battaglia per la Repubblica enfatizzazione sacrifico
La Malfa diceva sempre
Abbiamo fatto la Repubblica e ci siamo morti sopra
Non era una buttate così fu l'intransigenza del Partito d'Azione
Il Partito repubblicano fuori dei comitati di liberazione che indusse il Partito Socialista dove Nenni oscillava Pertini era fermo ma nel mio oscillava fa i suoi sentimenti repubblicani personali e gliela aveva debuttato da repubblicano rivoluzionario e l'unità d'azione col Partito comunista che invece era disposto anche con Togliatti non con i militanti comunisti di base naturalmente che la pensavano come noi o addirittura molto più e molte Ermini più estremi Dinoi
A
Accantonare pensava il Partito Comunista la questione istituzionale o comunque non considerarla decisiva
Vorrei dire a Galli della Loggia che alla difesa di Giolitti cioè
E ma noi non ci conoscevano più perché fu fatta una campagna sistematica durata decenni nelle case editrici nei giornali nell'armadio quindi la televisione come una quando nacque per estromettere
Il fenomeno del Partito d'Azione dalla conoscenza degli italiani ebbene questa solamente il prezzo della sconfitta politica
Questo prezzo noi l'abbiamo pagato l'abbiamo per decenni sostenuto da soli
Quelli che siamo rimasti siamo ignoti anche ai Galli della Loggia il quale ha scritto interessantissimo articolo sulla storiografia italiana sul Mulino nel quale parla di tutti sporche
Della prevista storica di partito d'azione che esiste ancora
Data da scialbo a Franco Venturi sulla quale dico lo convinse una volta pubblicare un lungo interessante articolo sull'Ansaldo e che certo e tutto
Può essere accusato di tutto fuorché di provincialismo perché dedica la maggior parte del suo contenuto storia europea ed extraeuropea non soltanto la storia italiana ma nella polemica contro il provincialismo della cultura italiana
Galite dagli undici menzione neanche Brunilde questo accade
Io ho un debito verso Pacciardi perché una volta ho recensito la seconda edizione della spia del regime di Ernesto Rossi dove Luigi citati quasi ogni pagina del recensione mi è sfuggito il sonno
E infine faccio parlare gli scrissi subito gli scrissi subito Varotari ragione
Ma anche ma non ci sono tanto la dimenticanza individuale c'è stata una campagna sistematica per estromettere la cultura rappresentato dal Partito d'Azione
A favore della cultura
Dico fra virgolette tra Luciano perché Francia non c'entrava niente tant'è vero che pubblicarono pubblicarono mutilate
Censurato e purgato e anche le sue opere presso Einaudi una prima edizione e la cultura cattolica adesso però inutile in dono al pettine
E non mi dilungherò più a lungo le riforme che non furono fatte quando c'era una notevole facilità di farle perché il governo Halliday pieni poteri legislativi su richiesta di una mappa che lo pose come ultimatum a Bonomi nel momento della formazione del governo
Primo governo della liberazione del giugno del mille per cento Fazio chiese pose tre condizioni la prima era che la promessa di andare alle urne
Per l'elezione di un'Assemblea costituente per la scelta fra monarchia repubblica fosse resa impegno legislativo secondo che appunto il potere governo avesse i pieni poteri di gessati mi terzo che fosse modificata la formula per il giuramento non più di fedeltà al re ma di fedeltà relazione
La rivoluzione legale così la giudico Calamandrei nei commenti del commentario della Costituzione italiana scritta con Alessandro Levi era qui e fu questa battaglia fu vinta fu persa la battaglia per
Far valere hip Pini poteri legislativi che il governo aveva che ebbe fino al diciotto aprile del mille novecento quarantotto per cambiare le leggi le strutture dello Stato quali erano state ereditate dal fascismo e dalla monarchia anche pre fascista e non fu affidato questo potere di del quale il governo non si valse per non non per l'unanimità sulla quale la coalizione governativa di allora si basava
Non fu data questa facoltà neppure all'assemblea costituente Calamandrei chiese che almeno la Costituente rivendica a sé come Assemblea che aveva questo diritto essendo costituente
Che si rivendica sia se la facoltà di cambiare le leggi le strutture dello Stato la L'Unità ancora dei tre partiti di massa comunista socialista democratico cristiano blocco questa e così siamo rimasti in quarant'anni di lentissimo riformismo e non poteva essere diversamente perché col sistema parlamentare attuale le riforme fatte in fretta sono soltanto sbagliata
Col sistema parlamentare attuale dobbiamo rassegnarci ad a vere riforme molto lente molto graduali con ma passi piccolino avanti passi indietro se vogliamo delle riforme più radicali dobbiamo cambiare vi ho già detto in che senso
La Costituzione
Dare al Parlamento una capacità riformatrice rapida profonda
I versi cosa che adesso di fatto il Parlamento non ha e non soltanto per gli articoli che le previsioni costituzionali sottopongono certi criteri ma per tutta una struttura del potere legislativo imita
Tuttavia per quanto questo questa lentezza delle riforme possa essere esasperante che possano dei ripiani dei mali come quello della giustizia
Non direi che questo il guaio peggiore di cui Sofia
Il guaio peggiore di cui soffriva ma a mio avviso è persona cosa che abbiamo sostenuto con proprie con Salvatorelli
Per decenni e la debolezza del potere esecutivo
Il governo funziona in Italia male ma funzionò finché c'era un solo partito che o la maggioranza assoluta del partito avverso
Hanno il era la democrazia cristiana molto più clericale allora di come non sia oggi ma
Direi molto più capace anche perché aveva la maggioranza assoluta anche perché aveva un capo come De Gasperi a decidere rapida
Dopo siamo stati che siamo nella e questo in dibattimento dell'autorità dello Stato e quello che fa sì che al grande sviluppo della società civile di cui ci ha parlato Bruno Visentini di cui ci parlano Rosario Romeo calibro già molto bene tutte e due nelle loro
Relazioni questo grande sviluppo della società civile della società economica della cultura stessa entro certi limiti perché la cultura soffre invece della debolezza del potere esecutivo del potere legislativo attraverso la decadenza della scuola atto dei grandi dalle elementari anzi dalle materne fino all'università
Ma insomma questo sviluppo della società non ha tenuto dietro uno sviluppo dello Stato lo Stato è diventato sempre più arcaico e questo fa sì che oggi la corruttela sia a livelli intollerabili la delinquenza io non mi ripeterò perché su questo mi leggete annoia sul Corriere della Sera
Al inascoltato in Parlamento ma credo non del tutto inascoltato pre cittadini la delinquenza con le contiene scarcerazione di criminali assassini camorristi mafiosi sa person merci
Ecco questo se riconduce alla debolezza naturalmente del potere esecutivo oltre che del potere legislativo del potere giudiziario
Che fare
Io ho trovato una nota di speranza in Romeo e ancora più chiaramente in Galli della Loggia
Che dicono ma quel ceto medio che allora appunto non poteva votare per il Partito d'Azione perché s'era fascista o filo fascista
Perché era monarchico perché era clericale o filo clericale mentre il Partito d'Azione era antifascista naturalmente repubblicano laici ma questo ceto medio
Ha progredito
I tecnici i professionisti di oggi non sono più quelli non sono più quelli di quarant'anni fa non sono quelle che hanno formato per vent'anni l'ossatura del regime fascista
Non esalterà in anche oggi
Basti pensare al fenomeno dell'evasione fiscale basti pensare a come la mafia riesce a strumentalizzare
Tanti rappresentanti di questi ceti per imporre la liberazione la scarcerazione dei propri imputati in per gravi gravissimi reati appena
Ma
Nell'insieme c'è un progresso
Che cosa che cosa fare
Aperto il dibattito istituzionale io gli ho già detto le mie preferenze
Il programma
Io credo che il programma del Partito d'Azione sia ancora scritto da la Malfa con la Cuba collaborazione di Adolfo Tino e di radianti si è ancora valido
In tutti i sei punti salvo uno
Che invece è caduto e che già allora era anacronistico e che fu una delle ragioni dell'insuccesso del Partito d'Azione la razionalizzazione delle credo che l'esperienza ci ha dimostrato che questa che era un'idea di tutta la cultura democratica europea fra le due guerre mondiali
Che si avvaleva della nuova economia Dickens anche se Kenzo personalmente non fu fautore delle nazionalizzazioni ma gli economisti i suoi amici liberali di sinistra e soprattutto laburisti in Inghilterra sostennero e attuare una qualità nazionalizzazione neanche li han dato buoni frutti men che meno
In Italia salvo proprio quelle fatte in regime fascista per alla grande
Possibilità che un dittatore a vita bisogna dirlo cose di scavalcare tutti gli interessi costituiti e di creare Liri in una forma più elastica
Di come le nazionalizzazioni siano state fatte altrove o siano state fatte in Italia stessa con la nazionalizzazione l'energia elettrica nel primo governo col primo governo
Centro sinistra ma tolto all'esperienza del Liri le nazionalizzazioni non hanno dato buoni risultati ed ecco questo credo che sia un punto da togliere del programma di allora non è la prima io non dico di ricostituire
Questo no
Parte d'azione si sciolse perché appunto doveva scomporsi nei suoi elementi fondamentali socialisti repubblicani noi facciamo i tentativi per ricucire lo strappo
Tutti i tentativi di terza forza di forza socialista liberale autonoma Totti tentativi falliti Hills tentativo di trasformare il partito socialista in un partito liberalsocialista
Che fu il tentativo
Di Riccardo Lombardi di per qualche tempo di Guido Calogero e di Francesco De Martino non è riuscito neanche esso il partito socialiste si è staccato dalla subordinazione i comunisti hanno trovato la sua autonomia ha ritrovato la sua vecchia
Linea di sviluppo
Turati Anna socialista riformista con Craxi ma è rimasto come era logico che rimase il partito
Socialista di prima avuto la trasformazione maggiore partito repubblicano e credo che il merito indimenticabile di Ugo la Malfa e di Oronzo Reale
Sia proprio questo di aver ammodernato il partito repubblicano dove naturalmente Andromaca un ambiente molto precettivo
Pacciardi li accolse a braccia aperte Conti fu più riluttante
Ma insomma riuscirono a portare questo partito supposizioni come va be questo si capisce come il tradizione
Sì ma io sono per tenere l'anima Simeana nel mio testo Ricchiuto proprio dicendo sui se le democrazie moderne
E questo con questo chiuderà anche adesso
Sono basate su e giù dal terrorismo cioè sulla rivendicazione di diritti umani
Questa rivendicazione ha dei limiti
E di limiti sono segnalati proprio da Mazzini dei doveri dell'uomo cioè i diritti devono corrispondere i doveri perché se i diritti non corrispondono ai doveri
Il rivendicazionismo discreta anche i diritti discreti anche lo Stato
Di diritto in questo Mazzini fu profetico Mazzini rappresentò anche gli quello che si rimproverava Mazzini amarsi poco rimprovera anche al Mazzini rappresento la reazione romantica
Al giusnaturalismo il contratto al ritmo del Settecento
Però a differenza di Marx Mazzini che vedeva nella palingenesi generale la soluzione nobilissima nobilissimo proposito ma le rivoluzioni comuniste hanno smentito in Russia in Cina nel Vietnam Cuba dappertutto Mazzini affido invece il correttivo ai doveri dell'uomo cioè all'integrazione vedi di con gli profitti ed è questo il nostro problema
Come integrare questa rivendicazione di diritti che pervade tutta l'Italia che il dato fondamentale nella situazione odierna
La situazione politica e non solo della situazione culturale odierna con la affermazione dei doveri di doveri verso lo stato dei doveri verso la collettività
Perché senza di ciò la democrazia stessa non reggerà nei paesi anglosassoni questo contemperamento dobbiamo dirlo e lo dico io che sono laico e certamente non simpatizzante neanche per il protestantesimo non non credo perché i mali dell'Italia vengano la mancanza di una riforma protestante la Germania fu il primo Paese che ebbe la riforma protestante con l'utero mal della Germania spesso vengono attribuiti addirittura all'utero anche questa esagerato la religione ha naturalmente
Un peso ma il peso più positivo la nei paesi anglosassoni protestanti o no
Perché i giusnaturalismo cioè la rivendicazione dei diritti dell'uomo viene lì integrata nella coscienza collettiva con la considerazione che questi diritti sono i diritti divini quelli ancora della Bibbia dei dieci comandamenti
E questo però correttivo in Italia non funziona
Come l'ha funzionato in Germania malgrado la riforma luterana qui le chiese sono chiese autoritaria
Non sono chiese diffuse come nel mondo non conformista
Anglosassone non solo chiese diffuse nella società soltanto sono chiese nella società nello stato al di sopra dello se sta al di sopra dello Stato questo non possiamo ignorarlo qui devono essere i laici a portare il correttivo all'estrema rivendicazione di diritti
Come in sede politica io sono ancora per la terza forza al momento fa radio radicale mi ha domandato ma terza forza prima forza
E beh è proprio un piano decine di rapporti di forza nel Partito d'azione del quarantaquattro durante la Resistenza speravamo che si così inizia la prima forza
La proposta di La Malfa di un'alleanza fra Partito d'Azione Partito socialista e il Partito repubblicano per gennaio mille novecentoquarantacinque era di fare la prima forza
Ma la terza forza
Non ci furono i voti
E altroché terza forza
Fumo la decide con la forza settima ottava non so quanti erano i partiti più piccoli
Adesso
Chiedere la prima forza forse ancora sognare forse è ancora prematuro mi accontenterei della terza forza appunto ma dà forza terza non quarta quinta
Repubblicani e Socialisti liberali se ci stanno radicali
Socialdemocratici se ci stanno mi accontenterei però
Appunto non per il rivendicazionismo soltanto perché la porteremo in un vicolo cieco e faremmo il gioco
Di quello che resiste ancora di autoritario di totalitario nella prima e nella seconda forza in quella clericale in quella comunista per democratizzare compiutamente la prima e la seconda forza che hanno fatto grandi passi in avanti
Anche la Chiesa ha fatto dei passi in avanti io fu il contrario a l'egemonia democristiana votai contro il diciotto aprile del quarantotto però lo dissi l'altro giorno al congresso socialdemocratico devo riconoscere che Saragat Pacciardi
E La Malfa che credettero
Degasperi si sarebbe potuto sganciare dalla politica di più dodicesimo e del braccio ci fu quella spanciamento ci furono democrazie cristiane è andata ha progredito in senso laico anche se rimane la Falcucci e tutto quello che la Falcucci significa di criticabile o addirittura di deleterio e così anche il Partito Comunista ha fatto dei passi in avanti soprattutto sul terreno culturale evidentemente se noi guardiamo se noi guardiamo
Lo stalinismo che censurava persino Gramsci
Guardiamo la situazione odierna vediamo dei grossi passi in avanti e anche il mondo sindacale naturalmente quello che Di Vittorio sognava adesso nel mondo sindacale diventato realtà egli allora era minoranza oggi le sue tesi quelle del Piano del lavoro
Sono patrimonio comune la lotta alla disoccupazione la si vuol fare Comelli allora inascoltato
Sollecitata hanno fatto passi avanti la prima la seconda forza ma non passi risolutivi i passi risolutivi delle fanfare
Sì ci riuscirà si riuscirà a costituirsi come forza autonoma e robusta
Quella che dovrebbe essere la terza forza noi naturalmente non siamo qui in un convegno di cultura per dare suggerimenti sulle tattiche elettorali poi questi suggerimenti sono sempre sbagliati tutte le volte che hanno voluto e che nei capi partiti hanno voluto fondere liste eterogenee invece socialisti nel sessantasei repubblicani liberali nell'ottantaquattro mi pare
Invece di guadagnare voti ne hanno perduti l'elettorato italiano non è sensibile a queste cose ma comunque questa non è la sede per parlarne io allora appunto dire invece la cultura politica
Italiana può ricostituire
Quello che non è riuscito a costituire quarant'anni fa naturalmente non deve voler combattere le battaglie di quarant'anni fa
In storiografia io sono non sogghigna Corciano come fanno tutti quelli che hanno letto almeno un mio articolo un mio libro e quindi sostengo con Croce che noi non dobbiamo combattere di nuovo le battaglie del passato
Quelle battaglie bisogna combatterle allora la battaglia dei gesuiti bisognava combatterla quando i gesuiti scendevano in piazza la battaglia per la libertà dall'assolutismo allora
Combattere verso le battaglie del che nel quarantacinque o non furono combattuto furono per dote sarebbe un un grosso errore oggi dobbiamo combattere le battaglie anche in campo culturale
Odierne non quelle del del passato alcune rivendicazione del passato possono essere
Attuale oggi una repubblica presidenziale poteva non essere attuale allora può esser più attuale oggi e così alcune riforme una politica
Di pieno impiego poteva non essere attuale quando la soste la declamava Ernesto Rossi può essere più attuale
Oggi ma sono i nuovi temi che sorgono e che devono essere esaminati Romeo e Galli Della Loggia vi hanno esaminati io vorrei soltanto e con questo direi
Raccomandare chi
Questo convegno e tutta l'azione che nei seguirà cerchi di vedere questi problemi nella dimensione europea
Perché la dimensione italiana è ormai troppo
Nessuno di questi problemi potrà più essere risolto in chiave soltanto italiana anche lì il Manifesto di Ventotene poteva essere il manifesto dei precursori oggi abbiamo le istituzioni europei l'Europa
Già unità è troppo piccola fra i colossi del mondo spezzettate in tanti stati a sovranità aspirazionali assolute Marcia di nuovo seppure con esiti Diversi imprevedibili ma non è detto che siano migliori verso la nuova crisi e credo che questa dimensione europea
Debba animarci
E su questo la cultura laica alla sua parola da dire perché dappertutto in Europa
Forche in Italia la cultura laica e vince
Sono in Italia abbiamo ancora la cultura cattolica e la cultura comunista che si chiama Capizzano indubbiamente ma che insomma sono ancora dei macigni fra i quali dobbiamo aprirci
Lo spazio nel resto dell'Europa questo spazio
Quasi interamente occupato dalla cultura laica che naturalmente alle sue
Diversità le sue divergenze le sue alternative fra socialisti gollisti democristiani e laburisti conservatori ma che in fondo e la stessa cultura
Sì io chiudo adesso con la citazione dell'opera con la quale iniziato la storia del liberalismo europeo di via Ruggero che fu nel ventennio insieme alla storia d'Italia la storia d'Europa di Croce ma venti nella storia d'Europa e la solidità alle di Croce la criticavamo nei confronti del fascismo Conte Ruggero eravamo d'accordo c'è il problema dell'integrazione della cultura occidentale
In quel filone liberale
Democratico
Che appunto si è allargato alle esigenze socialisti con concludeva De Ruggiero le assorbiva Man mano che se perdevano o che avrebbero perso la loro impronta marxista e in questa sintesi liberalismo e di socialismo che la cultura democratica
Per ucciderlo vedeva l'avvenire e ciò in Europa fuori che in Italia ormai è una realtà di fatto deve diventare una realtà di fatto attraverso l'opera concordia discorde nelle polemiche anch'aspre fratino
La realtà
Parola Rosario Romeo per la sua relazione
Benissimo eccellente
In cui
Come ha annunciato pure
Annunciato Spadolini ore
Eccome ha già fatto variabili io non leggero il testo della relazione che è stata distribuita
Dicevo io non leggerò il testo della relazione che è stata distribuita non lo leggerò perché chi l'ha già letta
Ha già dato una prova di pazienza alla quale non è necessaria vi aggiunga anche quello riascoltarla e chi non l'ha letta
Potrà accontentarsi di quello che io ne dirò riassumendo né i punti principali salvo poi ricorre al testo scritto che ormai disponibili perché è stato
Non solo diffuso preventivamente ma
Come le altre relazioni stampato in un inserto della voce
Comincerò Corno alcune precisazioni terminologiche cioè dirò in che senso io adoperò le parole
Perché in queste cose è possibile fare anche una certa confusione leggevo tempo fa che oggi si adopererà la parola cultura per indicare le cose che qualche tempo fa venivano correntemente intese come in cultura la cultura è quello che non è cultura allora per evitare di entrare in queste discussioni
Io dirò che quando io parlo di cultura intendo di intellettuali cioè coloro i quali fanno specificamente professione di riflettere sulle cose e di prendere coscienza razionali
Parlerò degli intellettuali in particolare non in quanto scienziati o studiosi di specifici problemi dalla filologia classico della fisica o della matematica ma in quanto sono dediti allo studio di quei rapporti che legano l'uomo gli uomini in una collettività politico sociale
Non altri aspetti evidentemente importantissimo nella vita intellettuale di occuperanno ma quando io dico intellettuale intendo dire gli intellettuali che riflette le producono una su cultura un insieme di cognizioni che non sono legate alla vita immediato d'ogni giorno ma che però attengono ai rapporti dei nuovi unite in società
Quando invece devo indicare
Ho ho parroco di quei movimenti che investono
Larghi strati di persone che possono ago completo di milioni
Di persone movimenti che percorrono la la società in relazione al raggiungimento di fini politici io parlerò di forze politiche o di forza politico sociali se vuole
Non di cultura
Dirò che queste sono le forze politico-sociali infine quando parlano della società la quale
Per suo conto si muove produce agisce vive dunque mute i suoi costumi eccetera eccetera senza molti portarsi queste sul perché i suoi problemi vengono risolti in sede politica io dico io dirò semplicemente che questi la società nonno dirò che questa è la che sono forse polli ne dirò che è la cultura
E quando parlo di intellettuale Inter e intendo appunto riferirmi alla cultura nel primo senso quando parlo di cultura parlo di intellettuale
Questi intellettuali di cui io mi occupo sono essenzialmente gli intellettuali di origine vai diciamo così
E cioè sono quelli intellettuale che si richiamano a quella rivoluzione che verrà vita davvero culturale europea
Si lega alla eruzione scientifiche del seicento per cui sì pre si pose al centro del nostro modo di intendere di conoscere la realtà
Una
Razionalità che prescindeva dalla verità dalla religione rivelata nel momento in cui appare in questo modo di intendere le cose che poi si trasforma dell'Illuminismo che poi prende forme varie nel vari atteggiamenti e dalla cultura storica romantica devo positivistica dei tempi successivi
Si determina un rapporto nuovo fra intellettuali e società o classe politica
Perché questi intellettuale assumono più di molto più di quanto fosse successo in passato una posizione di contestazione nei confronti delle forze dominante dalla società
Perché prima contestano le forze dell'autorità civile sociale e religiosa che nella vecchia concezione della rete verità rivelata avevano la giustificazione ultima del loro potere
Ma successivamente dopo avere contestato questa delle posizioni assumeranno sempre atteggiamento critico anche verso le nuove forze che ascendono la società dopo nuovo borghesia imprenditoriale capitalista non avrà spesso l'ISU buona stampa in questo video in questo mondo intellettuale
Vi è c'è una tensione tra intellettuali e società e classi dirigenti che in un certo senso è caratteristica delle società liberali
Mi pare Schumpeter disse in fondo di intellettuali sono sempre un elemento di di destabilizzazione in una società hanno un interesse costituito alla instabilità sociale
E in fondo c'è qualcosa di vero in questo perché se tutte le cose del mondo andassero bene così come sono intellettuale non avrebbero posto non avrebbero ragion d'essere
E si sono chiamati a porre quelle esigenze nuove che invece il sistema qual è nel suo funzionamento non registra con sufficiente intensità
Quindi una posizione questa caratteristica di un po'tutta la civiltà occidentale questa attenzione fra intellettuali è soggetta ed io credo che sia così tutto sommato positiva che la storia del negli ultimi due tre secoli ci può confortare su questo ma a noi importa sapere che la forma specifica che questo rapporto ha assunto nell'i vari Paesi
Non è cosa questo attenzione fra intellettuale succeda o intellettuale classe dirigente che si è specifica dell'Italia
Queste in maggiore o minore misura si verifica anche altri Paesi basti pensare alla importanza e all'interesse che questo rapporto
Dialettico e spesso di opposizione di contrasto violento a negli Stati Uniti d'America dove il rapporto fra quasi accademica quasi intellettuale Ecopass politico economiche dirigente e contrassegnato da un'altalena di assensi e talora di dissensi violenti e radicale che hanno non poche o hanno avuto non poche manifestazioni su già nel secolo scorso ma specialmente durante il nostro
In Italia questo contrasto assunto una forma specifica in relazione alla utilizzazione che
Della cultura moderna della cultura appunto nata dal bar corruzione scientifica dalla razionalismo fecero intellettuale
Italiani nel secolo scorso
Asserendo che perché l'Italia lui conquistarsi una posizione di primo piano
Fra le nazioni civili del mondo moderno era necessario che esse si riallaccia asse alla cultura che si era sviluppata fuori d'Italia fuori dei grandi Paesi ritiri fuori dall'Italia nei grandi Paesi occidentali
Cioè a dire che bisognava riallacciarsi con un mondo intellettuale di valori che era sorto soprattutto dell'Europa nordica protestante diciamo così che si era ridotta a voi il linguaggio liberale
Che si era riprodotta poi nel linguaggio dell'illuminismo nel linguaggio della modernizzazione e che condizione
Di questo modernizzazione dell'Italia era appunto il far proprie queste più valori
Questo accadeva in un duplice modo
Cioè da un lato si diceva bisogna aprirsi all'Europa bisogna che noi facciamo proprio di questi valori dall'altro lato si diceva però non passivamente bisogna che la società italiana facendo appello alla sua forza autoctone profonde reagisca in modo creativo in modo attivo
E a questa
Importazione intellettuale
Da questo nacque in fondo la spinta che venne poi fatta propria anche dal da dalle forze politiche risorgimentale che porto alla Fondazione dallo Stato moderna dallo Stato unitario l'Italia dello stato nazionali proprio per il modo però come questo era avvenuto
E ieri
Era abbastanza open accadde poiché infatti che coloro che importarono questa culture ad essa ispirarono la loro azione
Costoro si sentissero
Un po'imposizione di dialogo con il Paese che essi avevano unificato
Questo è un Paese che doveva essere modernizzato credevo avessero localizzato dovessero richiamato alla coscienza dalla sua funzione che doveva essere richiamato a la e alle sue capacità creative dimenticate nei secoli della decadenza e dell'oppressione e quindi ecco che la il rapporto fu spesso un rapporto polemico vi fu una larga cultura di contestazione dello stato dell'assetto uscito dal Risorgimento
Alcuni perché trovavano che in fondo questo Stato non era capace di
Dare
Sbocco alla vitalità reale della società italiana altre perché ne indicavano invece
Le arretratezze de su
Mancanza di rispetto alla vita moderna che indicavano come in costume distruzione di livello della vita economica e le vele da le della criminalità la questione meridionale eccetera
Tenessero lontano il nostro Paese da i modelli che su devono raggiungere
Che insomma più contestavano questa dell'Italia
In un modo molto schematicamente si può dire
Che era un modo
Di destra è un modo di sinistra alcune che volevo unitaria
Più grande
E capace di attenti di realizzare il messaggio del Risorgimento meglio di come l'Italietta non avesse fatto altri che invece dicevano ma questi dare bisogna prima che si modernizzi e sta stesse che essa stessa acquisisca la capacità di vivere nel mondo moderno prima di pensare a primati
O così e cose di questo genere
Ed ecco quindi che di questa cultura si sviluppò in uno sfondo in cui si
I cercava di indagare le ragioni di questa arretratezza e cominciare lo dunque ab ed essere importate anche evitare cosa che venivano proprio da quel mondo da cui si era tinta l'idea dalla modernità
L'Italia è un Paese vero modello di altri perché perché intanto non c'era stata la rivoluzione protestante perché mancando la rivoluzione protestante mancava la mentalità capitalistica perché mancando la una vera modernizzazione dell'economia l'Italia era un Paese in cui ancora Formicola vano le campagne dei residui feudali in cui non vi era il maestro di scuola prussiano ma vi era l'analfabetismo così diffuso
E tutto questo contribuì certamente a tener viva una polemica che ebbe dei risultati
Positivo negative sui quali nelle varie circostanze della varie questioni sulle quali e inutile adesso soffermarsi lei particolare se non per dire che in conclusione una parte di questa critica della critica che riteneva lo Stato italiani inadeguato a risolvere i problemi di una vera su interazione della società moderna fra i italiana fra i grandi Paesi dell'Europa moderna
Una parte di queste critiche giunse al potere con il fascismo perché una parte della critica fisserà il fascismo era proprio questa
Di la critica delle dell'Italietta cui bisognava sostituire un più alto concetto dell'Italia un più alto concetto di sé eccetera
Questa critica venne travolta poi col fascismo stesso la dice la sua vicenda nel momento in cui si identificò con quella dal fascismo poi se le indiscrezioni diede di ricorsi al momento del il trionfo sia al momento della fine
Ma il fascismo significo invece tutt'altra storia per quell'altra critica che invece vedeva nel fascismo proprio la dimostrazione che era vero quel che si era detto che ridare era troppo arretrata che era troppo vecchia che era troppo povera troppo debole per potere pensare a questi grandi disegni che venivano praticati dagli intellettuali
Nazionaliste critici
E il fatto stesso che il fascismo fosse arrivata al potere sembrò la conferma di questo giudizio
Perché un Paese in cui era stato possibile che uno Stato autoritativo si sta all'asse al di sopra delle libertà affermata da tutta la città moderna aprono un paese arretrato che in questa sua su presunta rivoluzione rivelava se stesso il fascismo come autobiografia il fascismo come rivelazione di che cos'era veramente vita
Alcuni tutto questo porto ad un atteggiamento in fondo
Di isolamento di questo cultura nei confronti del Paese questo Paese arretrato
Questo Paese lontano da loro promoter questo Paese incapaci di cogliere con realismo la le sulla visura rispetto agli altri in un paese in cui molti di questi intellettuali
Si sentirono
Estranei stranieri in patria esuli
Che cominciano a guardare con una certa diffidenza
Quando il giudizio che si formulo sulla Italia in cui in quegli ambienti fu spesso un giudizio pesantemente negativo
La io ho ricordato la lettera di Pintor in cui dice di dare un paese debole profondamente corrotto dalla sua storia recente questo il nostro Paese
E dall'altra parte poi uomini come Prezzolini quale dicevo in fondo l'Italia avendo fatto lo Stato nazionale troppo tardi non è riuscita a far interamente e adesso non riuscirà più a farlo e quindi la solo soluzione di rinunciare allo Stato nazionale e dissolversi nell'Europa nell'ambito delle belle speranze europeiste che che specialmente nel primo dopoguerra si aggirarono nel continente come se la meta fosse molto più vicine tangibili quando in realtà non fosse
E alimentando un certo patrimonio rivoluzione che fu anche una forte ma poi
Passato il momento dall'azione simile però invece troppo lontana dalla realtà per avere successo
Ed ecco quindi che il Paese
Al quale di fronte al quale si trovarono
Di intellettuali antifascisti con riguardavano condotto questo tipo di critica
Che era una critica che andava dal liberismo dei liberisti all'Einaudi fino alla critica di Gramsci che invocava una rivoluzione integrale che rovesciasse da cima a fondo la Società italiana per liberarla dalle sue tare storiche
Questi intellettuali si trovano di fronte a un Paese
Nella quale essi difficilmente si riconosce stentavo a riconoscersi
Intanto un paese una larga presenza cattolica
E questo era parso una sorpresa per un Paese che aveva avuto invece decenni di vita in cui il momento cattolico era stato relegato ai margini della vita nazionale
In cui intellettualmente e politicamente era stato la forza secondaria della vita nazionale
E invece adesso appariva una forza maggioritaria
Vi era poi istanza rivoluzionaria
Impersonata dal partito comunista che era un'istanza non utopistica ma che se la ricava nella attese di una rivoluzione
Che avvenisse sulla punta delle baionette dall'Armata Rossa non non qualche cosa che dovesse calare dal siero ma che si Dellai Italie dell'immediato dopoguerra era uno attese di una immagini che
Corrispondeva a stadio dallo diffusi
E dire a voi quella idea che era sorta appunto dalla Resistenza chi era quello in cui costoro questi intellettuale più riconosceva
In cui
Avevano sperato che se realizzasse la rivoluzione italiana in cui si operò concretamente ma che però per la limitatezza delle sue forze e della sua influenza presto quand'è l'ha che fare con l'insieme del Paese se le però per quello che era una piccola minoranza per di più divisa al suo interno incapaci di ordina
Insieme della società italiana
Allora ci si può chiedere ma perché questo
Perché questi Italia apparve in gran parte unitaria mezzo cattolica e mezzo comunista quale era le ha ragione a me sembra che si possono indicare nel fatto che
Crollato
Con la seconda guerra mondiale lo Stato nazionale nella più grave sconfitta capitare avesse subito
Nel senso che i criteri intorno a cui si era organizzata la Società Italiana Volo collettività politico possono smarriti diventa un fatto dominante nella coscienza del paese
I vecchi punti di riferimento non c'erano più i nuovi non erano diffusi o non erano penetrati a sufficienza ed invece quello che premeva era lo scontro sociale
E allora da un lato
Coloro i quali avevano timore dell'Avvenire si rifugiarono nella cultura e nelle strutture del mondo cattolico sola grande struttura che fosse sopravvissuto di dare lo sfascia Mendo di tutto il resto
Ne e questo voleva dire e non tanto nello Stato nazionale come strumento di modernizzazione dell'Italia si poteva contare
Ma nella sua sole del solidarismo nel populismo di una concezione che in un certo senso prescindeva dallo Stato è vera una cosa che non solo poneva la società prima dallo Stato ma che poneva la società internazionale dal mondo le solidarietà del mondo cattolico dal mondo religioso al di là dei confini nazionali
E quindi anche a uno atteggiamento che in fondo il problema dallo Stato lo sentiva molto meno
Che avvertiva Fusco come primaria la necessità di salvaguardare certi equilibri sociali
Che diedero poi invita punta all'Anas di vecchia Democrazia cristiana che in fondo a dove ha operato il larga misura comunque il titolo conservatore di tipo populista
La
Bisogna aviere presente questo perché definire la Democrazia Cristiana come mero partito con tanto di conservazione e cosa inesatta
Definirla una semplice espressione dell'arretratezza italiana e cosa altrettanto inesatta
I partiti conservatori a base populiste hanno in tutti i grandi paese del mondo fondamenta sì religiose
Ho riferimenti religiosi pensata partito conservatore inglese impossibile da pensare fuori della chiesa e che il Partito d'alta e di essere impossibilità vetero fuori dall'Unione delle Chiese con lo Stato
Pensate arreca Nismo impossibile da pensare senza il riferimento al fondamentalismo protestante che animo molti dei suoi sostenitori
Pensate alla stessa Francia il Paese in cui ci sono più mangiapreti al mondo ma che però ha manifestato la sua opposizione più drastica al governo delle sinistre con la manifestazione per la scuola privata e cioè per la scuola cattolica
E in cui il go il gollismo si presenta comunque al Tito conservatore populista il che vuol dire capace anche di fare riforme che spesso i partiti centristi non fanno più in grado di
Muovere verso una socialità avanzata di quanto non facciano i partiti classicamente liberale
Per quanto invece riguarda la la Germania una storia che somiglia molto alla nostra e senza fermarsi su questo
La esistenza della democrazia che siano i verbali non è di per sé prova di arretratezza di quel Paese come prova del fatto che vi sono certe parallelismi Vittorio politico per cui ha essendo stata la forze politiche di tipo nazionale o nazionalisti
Battute in quel Paese come nel nostro le forze conservatrici una differenza grande tra Germania e Italia e data dalla forza che in Germania non ha il partito comunista che in Italia a ma il Partito comunista in Germania era quasi a grandissima fino al mille novecento
Fino agli inizi del mille novecentotrentatré
E se il
Perito nazionalsocialista lo ha fatto sparire mente il fascismo lo ha fatto in Italia riapparire più grande di prima questo si deve alla immensa tragedia di quella che è stata la guerra sul fronte orientale tra russi e tedeschi l'espulsione di Dresda milioni di dirle dalla Regioni da un quarto del territorio nazionale che ha scavato
Un grande fossato tra tutti i tedeschi e tutto ciò che sapesse in qualche modo di comunismo
Così invece non accadeva in Italia perché se coloro i quali sì
Volgevano al mondo cattolico per averne un punto di riferimento credevano appunto che non più lo Stato nazionale soluzione fallita mai solidarismo alla società cattolica dovesse essere fa base delle loro competenze
Dall'altra parte la sinistra riteneva ed era il suo modo di risponde lo stesso problema
Che in realtà quell'arretratezza italiana che aveva portato alla catastrofe nazionale e su cui anche coloro che ovvero dal mondo cattolico erano d'accordo attaccando lo Stato
Mai per liberale come Stato elitario come stato di minoranze come Stato che non aveva saputo realizzare una vera democrazia che invece
Veniva da parte cattolica realizzata attraverso la socialità il populismo cattolico che queste alleanze dovessero invece
E se ed eliminate e potessero essere mirate solo attraverso una sorta di palingenesi sociale un rovesciamento totale che eliminasse gli elementi del ritardo del che la società italiana si trascinava dietro diceva Gramsci presto
Diventato la vulgata dall'età dei Comuni in poi quella divisione tra città e campagna quello pressione dei contadini
Che solo attraverso una rivoluzione agraria che vedesse le forze progressiva dalla città è la porzione delle campi rivoluzione della campagna avevate solo questo luogo tutto rimettere su nuove basi la costosità e aprire la via dell'Avvenire
Di fronte a tutto questo le forze laiche si trovarono
In una situazione
In cui era molto difficile
Riagganciarci a quella tradizione dello Stato nazionale che pure era la loro massima opera perché la rivoluzione che in Italia era caduta era stato precisamente alla creazione dello Stato unitario lo strumento che l'Italia si era data per diventare un Paese moderno era quello erano stato ma ed era da da allora che se l'ho fatto tutta una serie di leggi che avevano trasformato fittizie righe il volto dell'Italia dalla vecchia Italia clericale velina borbonica lorenesi eccetera o l'Italia la quale con tutti i limiti certamente
Oltre non è solo che si fosse perduto alla guerra ma come si era perduta una tale mancanza di modernità dirvi di corrispondenza fra le parole i fatti l'incapacità di realizzazione tutto questo
Fu motivata negli italiani giudizi gravissimi sul proprio conto davanti soprattutto il problema
Di un'immagine dell'Italia
Che non corrispondeva dal nulla l'immagine che era stata tramandata per decenni dei libri di scuola italiane devono far su un'altra immagine dell'Italia
Ed era difficile sapere dove appigliarsi perché certamente ideale di democrazia di libertà di solidarietà internazionale vanno benissimo ma qui non si trattava di risolvere equilibro mondiale qui si trattava di fabbricare uno stato in Italia di stabilire su quali basi ci dovesse stabilire la convivenza
Degli italiani in quanto membri di una collettività politica non in quanto membri di una sella produttivo di Roseto da religiosa o di di cooperative ma in quanto membri di una società Poli
Tutto questo la porto nei primi anni
La culturali che le forze politiche che adesso è Silvio più vigile ah se disturbo isolato nel Paese duro momento in cui l'impianto ben cinquanta il pericolo della per della carica Rizzo azione dalla scuola il pericolo della invadenza clericale dello Stato la mancanza di senso e dall'altra parte la pressione anche violente sulle piazze della sinistra comunista allora staliniana e non parole ma di fatto stalinista tutto questo fece sentire di i aprile forse laiche comodi assediati in un paese infondere più facile assai più facile contare gli avversari che non gli amici
Questi timori non si realizzarono non si realizzano in parte perché la cultura laica commetteva l'errore di considerare i cattolici odierni alla stregua dei neri dello dell'ottocento quelli che volevo restituire a Roma al Papa
Ho di contare i grossi comparti più sovversivo pronta a fare la rivoluzione non è che non ci fossero tentazione sovversive della sinistra italiana ma non erano dominanti non erano tali da poter rovesciare poi rapporto di forza che anche l'acqua l'Internazionale si era stabilito
E a poco a poco dunque si è visto
Che queste forze nere rosse potevano anche essere utilizzate per il governo del Paese poteva essere convogliate verso un migliore gestione dei problemi che l'Italia dovrà affrontare dopo il mille novecento quarantacinque
Questa
Questa fu una prima previsione che però venne presto fatta in termini politici e che condusse
A quella
Politica delle forze laiche che spesso viene ad essere rimproverata ma che in fondo era la sola che loro potessero fare cioè data le forze di cui disponevano cercare di condizionare
Le grandi forze politiche
Giocando sui loro contrasti e in un certo senso come si è detto anche polemicamente governando con i voti degli altri
Ma questo era il solo modo altro su cui in forze di ristretta minoranza potessero incidere sulla vita del Paese più di quanto le forze di cui disponevano di consentissero
E a questo proposito devo dire che l'idea che pure è stata avanzata che in fondo tutti il male del Rivo dal fatto che Nenni non accettò la proposta di alleanza con le forze democratiche divenne fatte nei periodo della Costituente
E che invece scelse la politica frondista per quanto sia un'idea meritevole del repressione non mi pare che risponde alla realtà delle cose perché intanto un'alleanza con quali forze laiche con il partito Co liberale di Cassandro di Cattani quale partito socialista poteva decentemente dato il socialismo qual era allora
Qua
No no no no no no
No io volevo pratico
Il Po il punto è che io non credo che la cosa senza così perché c'era infrange questa riserva di tipo gollista nazionale che non c'era in Italia e questo cambiava profondamente alle cose
Bisogna anche aggiungere che una politica socialista di alleanza con i cento democratico
Era pesantemente condizionata dalla presenza comunista non come numero di voti ma come presenza psicologica politica come pressione che nel modo nel momento vetraio faceva la presenza comunista
Un partito socialista che si fosse spezzato si fosse staccato dell'alleanza come del resto sarà contento
Avrebbe probabilmente avuto la funzione e le dimensioni del partito di Saragat non avrebbe credo potuto spezzare la egemonia che per ragioni ho detto e io non dipendevano da conditi & alleanze elettorali ma dipendevano dalla seduzione ovunque in Italia è uscito dalla guerra non credo che questa alleanze potesse che il partito socialista potesse
Poi passare alla fusione del conservare il venti venticinque per cento dei voti
Con che poi è difficile pensare proverà potuto da solo governare
A meno che non si pensasse a un'alleanza con la democrazia perché allora il che significa un po'presume un partito socialista diverso da quello che c'era in Italia allora Saulle immagino un altro può pensare queste cose ma se uno pensa che cos'è il Partito socialista di allora io non credo che la libertà di manovra dei neri fosse così grande
Una prima quindi correzione che gli intellettuali dovevo fare dovettero fare fecero fu che queste forze dominanti unitario non erano poi così riducibili o ironizza abbina alla creazione di uno Stato moderno in Italia come era sembrato in un uomo muovendo nella battaglia in cui si facevano lotto contro culturalmente di Scelba per libertà dalla scuola eccetera
Ma dall'altra parte una
Sorpresa anche per via più grande fuga quest'Italia
Arretrata e con tutta la tale e con tutto il peso di una disastrosa sconfitta militare di una guerra civile combattuto sul anzi dove verrà combattuta da grandi eserciti stranieri sul nostro territorio per due anni questi tale nel giro di pochi anni
Mostro di essere in grado non solo di ricostruire ma anche ad inserirsi dell'ondata di più grande espansione che il mondo occidentale avesse conosciuto
A questo proposito non voglio riprendere discussioni inutili
Dico solo che dire che la modernizzazione dell'Italia nei pressi del sistema economico italiano altro non è che è una specie di prodotto dall'arte di arrangiarsi per cui le edicole di Napoli può un riesce a sopravvivere
Non si sa bene come e un'idea puramente fantastico se si vuol pubblicistica che spinge riesce a far riscrivere gli articoli di colore ma non dice nulla sulla realtà delle cose
La Montedison la FIAT le grandi imprese del nord o non sono cose che vanno avanti con l'arte di arrangiarsi
Le grandi imprese pubbliche italiane non vanno avanti bene o male ma non vanno avanti con l'arte di arrangiarsi
Si diceva la forza dell'economia italiana sono nemiche le medie e piccole imprese sì ma alcune di queste per imprese pagano il bilancio fatturati di centinaia di miliardi non bisogna credere che siano della Bottego qualcosa del genere
Non si raggiungono le dimensioni che ha raggiunto l'economia italiana solo con l'arte di arrangiarsi
Si tratta semplicemente di non è il caso di riprendere qui la discussione sul sorpasso o meno perché tutti sappiamo l'imprecisione di queste cifre e come il margine di errore sia grande certamente l'Italia si colloca adesso
In una dimensione economica che come reddito nazionale complessive come prodotto lordo pro capite sta pressappoco nella fase cinque la Gran Bretagna
Questo è un grande successo storico che bisogna riconoscere se si pensa da dover ridare la partita
Prima di tutti
I successivi accordi venivano invece agli altri Paesi europei da loro passato imperiale dalla rete di relazioni commerciali di conoscenze culturali eccetera che rivelavano al mercato mondiale ed invece questo non era ebbe vita
Questo dunque in in questo senso dunque credo che non ci siano che non debbono esserci difficoltà nel riconoscere per un dato di fatto che c'è di italiani hanno dimostrato di saper lavora lo dicevo di sentire poco fa hanno lavorato hanno prodotto cito l'organizzazione hanno
Sono riusciti a dar vita a un sistema che produce un volume di reddito che ha fatto
Degli italiani e non il Paese prenderlo industrializzato del mondo o uno dei più industrializzati in assoluto perché se ci si si ci si confronta corno il Lussemburgo è chiaro che Lussemburgo a un concentrazione industriale maggiore del dare
Ma se si tiene presente quella media di dimensioni complessive della società e livello meglio
Raggiunto da arredo procapite non c'è dubbio che sistemico economico italiano ha una sua rilevanza
Tutto questo la
Ha portato alla tesi tanto diffusa e che oggi le leggiamo su tutti i ogni giorno sui giornali specialmente e che è diffusissima specialmente credo nell'opinione pubblica
Della Valle Padana dalle dalle al nord Doni Daria schizofrenica
Questa Italia e unitaria
A due teste c'è da un lato l'Italia lavoratrice produttivo moderna progressista eccetera
Che va bene e poi invece c'è l'Italia politica con i suoi partiti con la somministrazione statale con i suoi modi di fare politica che è quanto di più arretrato detta stabilirsi posso immaginare ci sono due Italie
Una positiva e una negativa espresse due convivono stranamente l'una con l'altra
Questa mi sembra una posizione da respinge
Perché queste suo Società italiana che merita così belle pagelle per quanto riguarda il risultato economici non meriterebbe gli stessi voti se si guarda la sua capacità di vivere come collettività civile
La mancanza di senso diffuso del bene pubblico la mancanza di senso diffuso di ciò che si deve agli altri se si vuole avere dagli altri qualche cosa
Il proliferare degli abusi si dice ma ci sono tanti scandali nella pubblica amministrazione spesso però dall'altra parte c'è un privato che ha corrompe quando c'è un corruttore c'è un faccendiere il quale ha e poi
Permettete di fare appello ognuno coi alle sue esperienze dirette
Può darsi che in me
Qui sorga l'impiegato dallo Stato
Ma voi volete dire piano rovine lo sfascio dell'università solo dovuti solo all'apparato de universitario le prove o non alle folle di persone che con le buone o con le cattive
Hanno preteso l'inserimento nelle strutture universitarie di diventare professori senza sottoporsi ad ad a a nessun bavaglio
E che hanno fatto dell'università italiana probabilmente quella che è a livello più basso mediamente in Europa come capacità dei suoi insegnanti
Questo non è dipeso già
Ed è forse di peso dalla classe politica il fatto che nei giorni che negli ospedali di infermieri cubano biancheria alimenti medicinali eliporto noia
Il fatto che in giorni di gravi incidenti questi medesimi Bernieri si rifiutò di presentarsi in ospedale e quando i medici richiamano risottopongo
A procedere a desiderare si trovò di fronte allo sciopero di solidarietà della categoria a favore del capo infermiere assenteista dalla sala operatoria nel momento in cui affluivano
Ci vuole dire che sono e Coppa dalla classe politica il fatto che tanti
Funzionari tante addetti
Siano quindi da parte
Tante categorie siano riuscita a strappare dal bene pubblico mediante prevalente agitazioni delle quote più grandi di quelle cadesse sarebbero spettate
Si dice colpa della classe politica che ha permesso a queste cose
Cento
Ma colpa anche di una società che avanzata in questo modo che per mancanza di coesione civile eccetera
La colpa dalla classe politica è quella di non aver saputo governare questo sviluppo
Ma di fronte ad essa non si è trovato solo per gli operosi un editore quei solerti operai di cui si parla si è trovata di fronte a categorie organizzate le quali hanno poi con le buone o con le cattive hanno tentato di strappare
E sono riuscita a strappare
Dalla patrimoni dal reddito Pubblico più di quello che doveva essere e quindi le feu da Rita che ci sono in Italia
Le corporazioni di interessi costituiti particolari non sono solo interessi politici sono agli interessi corporativi di grandi categorie sociali
E io credo che bisogna veramente aver la testa nelle nuvole per credere che ridare sì un paesi in cui alla capacità di lavoro corrisponda altrettanta capacità di interdizione
Al servizio il senso del dovere civile di solidarietà in quelle che sono le fondamenta morali su questi sicché su cui erigere si erige una collettività moderne
Se uno crede questa cosa a mio modo di vedere può credere qualsiasi cosa ma vuol dire che una persona che non esce mai per le strade che non ha a che fare con nessuno che non che non conosce nulla di quello che succede nella vita
Dice qua con questo noi vogliamo ho io voglio ritirarmi a censore dei miei concittadini io dico semplicemente che come membro di questa collettività ritengo che queste sì una situazione negativa che si è che riesce ad annullare molti dei vantaggi che anche lo stesso progresso economico tiene perché solo in uno solo o se sia davvero organizzate questi vantaggi possono essere adeguatamente utilizzati
E dunque credo che a questo debba prendere una azione
Che dire voglia corre che questa istituzione barra corrette e con la corretta
Si dice bisogna anche gli italiani si comportino meglio
Cioè una questione morale che si risolve nel fatto che molto spesso il rappresentante dei poteri pubblici non assolvono i loro compiti come dovrebbero Beer l'invadenza dei partiti eccetera eccetera tutte cose sacrosante
Ma bisogna rimediare in che modo rimediare
Credo che predicando i ladri il furto la cattiva cosa
Non credo che questo abbia mai portato a grandi risultati quindi ecco qual è l'oggetto io credo di una azione politica che tenda
A eliminare questi mali sociali ricostituendo in Italia le condizioni di una
Vita collettiva e c'è di una vita politica in grado di difendere l'interesse generale dagli appetiti particolari e di condurre la società verso fini generali nei quali ognuno abbia imposto che si deve non in uno Stato platonico di reale giustizia
Ma in cui però
La il prevalere degli uni sugli altri non finisca poi per essere uno strumento che finisce per strozzare le stesse capacità di progresso del sistema
Ed ecco quindi perché io credo che la molte cose italiano sono state fatte anche bene
Anche sul piano delle riforme durante gli anni Settanta posto tutto dei lavoratori molte cose che furono fatte in materia di sanità di materie di diritti civili e divorzio eccetera ci sono delle cose che hanno contribuito alla innalzamento della vita italiana
Ma
Se uno riflette a che cosa è accaduto
In Italia negli anni Settanta quel famoso sessantotto durata dieci anni non si può render conto che questa è una vera anomalia italiana
Che cioè detenzione di uno sviluppo certamente ha rapito certamente importante ma che però non era poi talmente più rapido di quanto sia avvenuto in altri Paesi
Che poteva contare su una serie di ammortizzatori sociali in un livello del reddito e quindi disponibilità più alta di quanto non fossero stati in altri sistemi questo sistema questo presidente gruppo lo stato italiano non è stato in grado di controllarlo di sfuggita di mano e non abbiamo avuto una decina d'anni in cui sono state distrutte molte delle migliori dei migliori risultati raggiunto a livello con molte le più belle imprese create dagli italiani nel periodo precedente in cui si è diffusa una abitudine generalizzata di indisciplina e civile e secondo me è un'eredità che tuttora continua
E che noi ci portiamo dietro come un elemento di ostacolo al miglioramento della qualità della vita nel senso non ecologico ma nel senso importante di rapporto degli uomini primo che con la natura anzitutto fra di loro
Allora ecco che il problema che si pone alle forze del o a coloro che riflette alte riflettono sulla Società Italia Oggi e il problema di costruire una base a questa convivenza politica che sia dotata di maggiore autorità morale
Alla quale valga la pena di riferirsi alla quale valga la pena di ubbidire di nome dalla quale vale la pena che il carabiniere di alla vita non per i uno stipendio ma perché il carabiniere il nome dalla quale kippah
Che assumo l'impegno di concludere gli altri lo assume perché varrà la pena
Bisogna ridare il senso di questo
Che è un valore etico se volete ma è un valore etico sul quale poi nascono anche i comportamenti
E i mandate dal quale è difficile esigere comportamenti perché gli italiani siano ricostruito l'Italia ma pensando alla famiglia come si sa che è un'ottima cosa
Ma immondo non è fatto solo di famiglia la società italiana comporta altre connessioni più grandi di quelle Lutero individuale o personale in cui
Che c'è stato certamente una spinta che è meglio dall'ozio che è meglio della rinuncia ma che non è sostitutivo gli altri valori
Allora la
Questa
Il tema è stato posto in passato lo sforzo appunto di governare l'Italia con i voti degli altri era un tentativo di fare quello che si poteva fare data la situazione esistente
Quando poi si vide che la situazione
Migliorava si fece l'operazione di centrosinistra che fu un tentativo di allargare la base democratica dello Stato di acquistare maggiori consensi di dare maggio l'autorità morale
Che facesse accettare chiesti indispensabili iniziative riformatrici dans la società dato che noi non non si è mai pensato di poter imporre queste cose col bastone bisognava conquistare una sfera di consensi più larga e quindi si fece questo tentativo io ricordo che poco più di dieci anni fa la creazione di uno schieramento riformatore fu in questa stessa sala oggetto di un convegno che ne facemmo in cui si pratica studio come si potessero mettere insieme forze politiche di provenienza anche sociale anche diverse
E di varia estrazione nella spinta verso un processo deterrà il dato di modernizzazione dalla Società italiana
Questa tematica e risorta adesso che l'Italia per ragioni che è inutile ricordare sul presente da tutti sembra uscita dagli anni più bui
Ed è questo io credo farò oratore ufficiale in questo pensate quello che volete io sono abbastanza vecchio quindi per poter consentire che di me si pensi quel che si crede e io dico che questo è il valore della proposta
Di Spadolini del partito della democrazia e di ogni tentativo che mi fa di definirlo e cioè di un partito che non teme di più
Di governare con i voti degli altri
Che non lo svolga più una funzione o soltanto l'obbligo di cerniera fra gli altri ma che affaccia direttamente appello al paese sono spesso e che si presenti come capace di governare non solo attraverso gli altri ma direttamente in proprio assumendosi la responsabilità
Di azione di governo o di proposte di e ed e di iniziative politiche che sono sue
Cosa che lo sviluppo del società italiane quando a parare sembra consentire più di quanto non avvenisse in passato
E che spetta a noi di chiarire
Nei termini che le rendano che rendono questa proposta quando più concrete possibile
Ma che sono la ragione per la quale questi partiti storici hanno una loro come partito nostro hanno ragione di essere
Mi ricordo che libro recente Gianfranco Pasquino ha detto che i due partiti cosiddetti storici devono giustificare il loro diritto all'esistenza e che questo non è facile
Io rispondo che resiste il diritto all'esistenza di questi partiti storici sta nel fatto
Che essi nascono appunto dalla storia e cioè dalla realtà italiane che vuole sopprimere e più facile a parole che non ha fatti perché poi certe eredità culturali certo atteggiamenti per società rimangono rimangono anche se si escogitano meccanismi istituzionali tendendo a decapitare
E che dunque i fattori cosa giustifica l'esistenza di questi partiti anzitutto il fatto che l'Italia e questo Paese non un altro che è fatto così e dove e e non si può motivare un pezzo semplicemente perché questo pezzo a qualcuno non piace o perché disturba certe geometri
E poi perché questo ruolo e un ruolo che essi devono go assolvere perché se è vero come tutti oggi diciamo che la cultura liberal democratico ormai diventata una sorta di ambienti in cui vivono un anche il modo la Democrazia Cristiana il Partito comunista
Questo una verità da prendere tuttavia con una certa riserva
Perché è vero che certamente che è morto è avvenuto in questo senso ma sarebbe io credo ci ecco nascondersi che all'interno del mondo cattolico vi sono sapere non trascurabile di integralismo cattolico che non sono accettabili perché ha una concezione democratico valica dalla vita e che all'interno del movimento comunista vi sono forze di rottura sociale forze di rancore e di contrapposizione sociale che non sono affatto scomparse
E che dunque di fronte ad esse i partiti democratici laici non possono dire che tanto se ci vanno i idem se ridare curate da usare come se fosse governata dai conservatori Inghilterra o secolare comuniste come se fosse come laburisti nonostante tutto non è la stessa cosa
E quindi ecco che non è a voi del resto che devo predica devo insistere su questo tema e quindi credo che questo sia una ragione per la quale questo nel settore delle forze politiche italiane e delle forze culturali prima ancora si pone questo problema
Ma ho io sono d'accordo che posto questo problema bisogna anche suggerire degli strumenti
E per suggerire questi strumenti bisogna chiedersi che cosa si può fare il mare nasce come si dice dal contatto fra sistema politiche societarie ci sarebbe la società sana e la politica malate vediamo un po'per consacrare anni se ripensiamo questo punto di giunzione
E allora ecco perché la stagione delle riforme istituzionali che è ritornata di grammo adesso ci dice
Da molti ed io sono tra di loro che non si può ottenere un miglioramento della convivenza civile in Italia se non sia ad opera dei mo'le modifiche del sistema che è difficile modificare gli uomini pressoché impossibile
Ma è possibile però modificare le istituzioni che a loro volta poi col tempo a Bitola certi comportamenti e cioè modificano gli uomini
E allora ecco perché in questo incontro che vede come interlocutori principali repubblicani e socialisti vengono vinte discusso le proposte che da questi due partiti sono stati fatti io non sono un politologo né uno studioso di questioni istituzionali
Su queste cose potranno parlare altri molto meglio di me
Tuttavia io e renderei alcune delle proposte che sono state fatte da questi partiti e non lo l'insieme delle proposte che sono sul tappeto
Perché la fantasia dei politologi dei costituzionalisti e molto grande e quindi se nelle ci mettessimo elencare queste cose non finiremo mai
Io direi e più concreto riferirsi alle proposte di questi forse intellettuale politica hanno fatto quale prova se sono state fatte
Un primo gruppo di proposta riguarda la modifica del sistema parlamentare vede dei regolamenti parlamentari
Cioè accelerare certe procedure stabilire vincoli più importanti per le leggi distese stabilire ridurre l'area del voto segreto eccetera
Tutte cose
Buone e probabilmente praticabili senza troppa difficoltà di cui si deve augurare che riesco si parla anche di differenziazione fra Camera e Senato per quando questa differenza c'era pari in termini imprecisi non si capisce molto bene sì dall'autunno attuale quasi vendita di funzione si debba Giulio al Senato con una Camera delle Regioni eccetera eccetera
Però ha detto che specialmente il primo gruppo delle forme hanno il pregio di essere praticabili ai neo Keanu anche il difetto di essere insufficienti non si può rispondere ad una così generalizzata
O disaffezione a verso le istituzioni democratiche semplicemente con questi strumenti
Ben vengano ma forse non sono sufficienti
Vi sono altre proposte tra queste la proposta che è stata recentemente era stata avanzata già anni fa
Non ricordo la cui domanda Randolfo Pacciardi la storia di questa proposta ma dell'attualità è stata ripresa dal direzione socialiste di recente ed è ripreso in una forma vaga in cui non si capisce bene che cosa questo Presidente debba essere se un presidente di una Repubblica parlamentare eletto dal popolo oppure un vero presidente cioè capo anche dal governo
è anche vero però che Giuliano Amato che forse dovrebbe essere tra noi ha precisato che dovrebbe essere questo che nella proposta socialista si vuole una repubblica presidenziale
Concreta ad anelli
No all'America ha certo è questa qui è l'interpretazione che si dà di ciò che succede quando la cosa vale per la porta dell'Italia questa
Io io però approfitto di questi interruzione per dire
Non sono assolutamente convinto che si debba
Dare all'Italia una classifica di insufficienza politica per cui qualunque voi modernizzazione l'Italia non si può fare perché ciò che va bene per i Paesi progredite non va bene per l'Italia spetta una sorta di pagella disco preventiva forzatura lei è un po'gli affitti di case questa proposta ha però un pericolo che non bisogna dimenticare cioè che è un una votazione del Presidente
Rischierebbe di polarizzare la situazione italiana di riportare di ricondurre l'Italia effettivi boh di Britti bipolarismo accentuato del cui superamento noi ci compiacciamo
Ma che forse questa proposta potrebbe invece riportare in campo Big cosa da riflettere
Attentamente io ho in passato espresso in mio favore a questa soluzione
Non perciò non sono convinto che si possa procedere senza adeguata riflessione eccetera
Infine credo che c'è però qualche altra cosa che nasce dal senso comune e che la insofferenza di questa società verso Easy io lo strapotere dei partiti
Verso le oligarchie che dominano i partiti più ancora che per sì partiti perché io non credo che si possa dire che gli italiani non vogliono partiti
Quello che non voglio leggi solo dei partiti dentro i quali visione dei gruppi quali si Haute reggono siamo dovuti perpetuo non nomino tutto
Allora allora se questo è se questo è bisogna su questo al fermare la nostra attenzione e queste e una riforma credo non meno importante sul piano istituzionale di qualunque altra
Ed è una riforma che dal dodici al nostro partito a prezzi degli importanti
C'erano fu quella che muovendo dal riconoscimento che i partiti hanno riconosciuto legalmente non solo un finanziamento ma una funzione pubblica perché nella costituzione di esse si parla come gli organi che concorrono alla formazione della volontà politica degli italiani eccetera
La idea di un statuto pubblico
Che imponga certe regole di democrazia interna e ne sottopongo l'osservanza alla competenza dalla Corte costituzionale do che è stata avanzata i documenti di questo stesso partito da molti anni
E c'è una bellissima relazione firmata Cifarelli Ungaretti e per della già nel mille novecentosessanta etico a questo proposito che hanno modo di vedere meriterebbe di essere ripresa
Perché questo
Spetterebbe questa sensazione che hanno gli italiani di essere tenuti fuori dal famoso Palazzo lo sforzo di creare una democrazia e quello di dare l'impressione che dentro il palazzo non si entri tutti quanti Petrosino perché si è anche altro da fare
Ma si possa vedere chi entra e chi esce
Io non sono contro i partiti insieme
Sono contro il sistema uninominale
Per una ragione essenziale perché qui insistiamo nominale spetterebbe i partiti Orne ridurrebbe di molto e le esperienze che noi abbiamo fatto che si fanno anche in altri paesi sono tutt'altro che entusiasmante su che cosa possa voler dire
Letto il prevalere del localismo sulla indirizzo politico generale i partiti sono uno strumento essenziale per la vita di una collettività politica moderna è una società promoter e né democratiche o la società di partiti
Non può estrosità di notabili che poi gli ho solo sa spesso per quale ragione si sono resi noti o possono rendersi no
Il ma detto questo questi partiti sono dunque a favore anche vere devono la classe di politici di professione
Credo in questo di poter parlare fin d'interesse professionale ma non è questo che conta
Il perché la politica e cosa che richiede un impegno di tutti i giorni ma questo non vuol dire la creazione di una casta di aristocratici che soli hanno il diritto di governare io fra i professionisti dalla politica
Voglio avere il diritto di scegliere quelli che hanno proprio la mia fiducia come quando c'è un avvocato non voglio che mi si obblighi capire se tu con l'avvocato civile deve andare per forza in quello studio no
Io voglio avere la scelta di seguirne l'avvocato che mi piace e cioè a dire se io credo nell'idea del partito la Democrazia eccetera
Voglio anche avere la libertà di scegliere colori quale meglio impersonano queste cose so benissimo
Che non possono essere i comuni cittadini ma è diverso il fatto che i comuni cittadini siano soli a guardare oppure che si possono scegliere tra appunto questo io credo che una proposta di questo genere
Risponde a un bisogno diffuso colpisce un punto fondamentale che è quello del cattivo rapporto e della distacco della sfiducia che esiste tra la società italiana e il sistema politico
Cosa da non drammatizzare perché non è che noi abbiamo l'abisso sotto i piedi domani o l'anno prossimo ma queste cose ci si pensa quando l'abisso lontana non quando si presenterà io credo che una riflessione seria su queste cose
Ed anche un'iniziativa politica di questo genere
Possa essere il contributo che un una forza intellettuale e anche politiche come quelle che qui rappresentate può dare alla costruzione di uno Stato che si è veramente uno Stato democratico una collettività in cui italiani se ne conoscono come la cosa di tutti
Come la cosa in cui gli affari di tutti sono decisi dell'interesse di tutti
Ma pubblichiamo revochiamo solo
Siamo
Rimaneva
La relazione di Rosario Romeo avverto un discorso sul modello democratico istituzionale
Che l'Italia possiede in questo momento
E che si vorrebbe in un certo senso cambiare attraverso l'elezione diretta del capo dello Stato
L'uso più frequente del referendum in modo con questo cocktail
Elezione del Capo dello Stato a suffragio universale e uso di un referendum è corrivo
Alterare la struttura istituzionale italiana
Con il rischio di finire come Napoleone terzo e le esperienze
Francesi
E un cocktail esplosivo di cui bisogna rendersi conto con molta attenzione come diceva Rosario Romeo senza indulgere a ottimismi circa la forma presidenziale dello Stato
Perché io che modestamente lo studiata tutta la vita
Ho dimostrato credo di aver dimostrato che il regime presidenziale attraversa crisi certe volte superiori a quelle che attraversa un regime parlamentare
Ma non è su questo che io voglio richiamare la vostra attenzione io voglio richiamare la vostra attenzione sull'alterazione profonda che ha subito in questi anni
Attraverso la partitocrazia il modello democratico italiano la relazione di Rosario Romeo così lucida e vigorosa
Già ha posto in luce adeguata l'importanza fondamentale che viene ad assumere la questione morale dico fondamentale
Per la cultura laica nell'attuale momento storico perché dalla risposta che le forze politiche daranno nei prossimi anni su questo tema
E dalle iniziative che sapranno condurre dipende a mio sommesso avviso in definitiva la sopravvivenza dello Stato democratico nel nostro Paese
Definiamo questione morale almeno i repubblicani
Con l'antica ma sempre attuale terminologia
Il problema politico che incombe su di noi di organizzare gli anticorpi destinati a lottare contro le infezioni acute che minacciano l'esistenza della nostra Repubblica
Queste infezioni sono in brevi tratti la ricomparsa naturalmente in forme nuove e mascherate del nostro eterno nemico il feudo
La rinascita del privilegio di Stato nel senso giuridico della parola
La proliferazione attorno alla struttura dello Stato repubblicano di una vegetazione parassitarie camorristica che come scriveva Arcangelo Bisleri serve di scudo a tutte le sopraffazioni e corruzioni
Ed ancora la comprensione di alcuni diritti dei cittadini
Fino al punto come ha giustamente sottolineato Giorgio Ruffolo nel numero quattro di Micromega di fare smarrire nei cittadini la coscienza di possedere
Però è la ricomparsa nella struttura politica italiana di un sistema di estrazione del plusvalore attraverso il potere
Corsi distorcendo tutte le altre legittimazioni ad esercitarlo esistenti
La creazione di una nomenclatura alimentata da tavoli di ranghi tenute aggiornata in ogni partito
E distribuita in posti chiave di enti pubblici economici culturali sociali e financo in organi di controllo dello Stato apparato allo scopo di lucrare attraverso l'influenza politica il patronato all'estremo anche la simonia e la corruzione adesioni sostegno finanziario connivenze e consensi elettorali
La tentazione delle pratiche di cui parliamo ha radici antiche e profonde
Il collasso dello Stato Reggio e fascista e il vuoto di potere relativo portò i partiti del Comitato di liberazione nazionale a designare i commissari reggenti per gli innumerevoli enti del cosiddetto parastato
Creato dal fascismo per assicurare il suo programma nello Stato interventista
Già allora la sensibilità del nostro partito del Partito Repubblicano Italiano forse in guardia i partiti del Comitato di liberazione nazionale di cui il Partito repubblicano non faceva parte del grave pericolo che correvano
Ammonizione puntualmente riscontrata e confermata dalla vicenda Campelli Vanoni e dalla denuncia di Finocchiaro Aprile all'assemblea costituente
Fu il voto del partito repubblicano che salvo in quella occasione la situazione che poteva prendere anche una piega molto pericolosa
Ad ogni modo il senso dello Stato e la moralità degli uomini dell'Assemblea costituente
Ridusse al minimo in quella fase gli inconvenienti che si di produssero più tardi in modo sempre più preoccupante
Con la nascita delle correnti di partito le loro necessità di finanziamento
Che causarono i primi scandali e l'inizio del processo di per deperimento dell'autorità dello Stato e dell'eguaglianza dei cittadini sottolineo questa ultima conseguenza l'eguaglianza dei cittadini
Il tessuto rigare Kiko dei partiti italiani partecipi del condizionamento operato nei secoli Dalla Chiesa dal feudo e dal dominio straniero
Memore anche delle esperienza ventennale del partito unico di diritto pubblico bene sia adattato al meccanismo moltiplicatore di occupazione spartizione di settori sempre nuovi della società civile
Nella paradossale presunzione
Che così operando si dava a tempi mento al dettato dell'articolo quarantanove dalla Costituzione della Repubblica che recita tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente con metodo per concorrere con metodo democratico
A determinare la politica nazionale
Quello che impressiona cari amici
è che da parte dei laici degli spiriti liberi vi sia stata sottovalutazione del fenomeno del feudalesimo di ritorno
Che
Avendo noi scambiato all'inizio per sindrome degenerativa e morali esclusive di questo o quel partito della Democrazia cristiana soprattutto un quadro patologico sistemico che invece di giorno in giorno si estendeva e che si continua ad estendere sino a comprendere la vita del sindacato
Che viene corrotto e ad estendersi ancora fino ad investire il funzionamento dei comuni delle province e delle regioni con amministrazioni di sinistra
Quindi è una sindrome sistemica testa praticamente logorando e annientando il sistema democratico
Come aveva rilevato token Viel il regime folle un tale influisce ponte evidentemente sulla formazione della personalità individuale dei cittadini
E perché perché presenta caratteri antisociali per la radicale opposizione tra una concezione aristocratica del diritto
La concezione dell'essere membri della porti dovrà sia e ogni idea di eguaglianza politica e giuridica
In questo senso esattamente agisce nella nostra struttura istituzionale la spinta feudale simile che viene oggi prodotta dal combinarsi del modello organizzativo del partito italiano
Con le norme non molle di patronato che viene distribuita
A livello nazionale e locale nei più disparati settori della società italiana
Dai consigli di amministrazione delle aziende municipalizzate a quelle dell'UE SEL dai consigli di amministrazione dei grandi e medi enti pubblici economici
A quelli delle casse di risparmio dei consigli di amministrazione dei teatri stabili di prosa e dell'opera sovvenzionati con denaro pubblico
A quelli degli enti fiere della RAI TV della aziende autonome e financo dei comitati di controllo regionale gli organi che dovrebbero garantire nelle regioni il controllo della spesa
In questo gigantesco organigramma cari amici
Alimentato da una nomenclatura di tipo sovietico ecco la trasformazione dello Stato democratico è stato sovietico
Che trae origine dalle tavole dei ranghi di ogni partito e agevole ricostruire seguendo le affiliazioni la piramide feudale al cui vertice e io avrei segretario di partito
Di volta in volta in concerto con il principe protettore e nella fascia media il Valvassori e Iva al Bassini
L'organigramma proietta la sua ombra e la sua forza dirompente all'interno di ciascun ente d'apparato
Dove i protettori e protetti alterano inevitabilmente ogni ricambio di uomini basato sulla meritocrazia
Operando con tecniche spartitorie che spesso coinvolgono le forze sindacali condizionando le in un gioco nel quale S perdono dignità e funzione
Certamente esistono anche casi in cui si resiste a questa spinta poderosa di tutto un sistema perché la degenerazione sistemica
Ma sono casi in cui difendersi dalle raccomandazioni dal sottobosco e dall'affarismo
Comporta prove di coraggio e di indipendenza non indifferenti
La dinamica feudale
La dinamica feudale nel processo di reclutamento formazione promozione ed alimentazione della nostra classe politica
Inevitabilmente e questa amici la conseguenza più grave insieme con quella della graduale occupazione della società italiana
Finisce per simpatia
A scardinare il nostro sistema di governo frazionando il dividendo i poteri sovrani di legislazione giurisdizione e Governo
Rendendo sempre più ambigua ed incerta la distinzione tra diritto pubblico e diritto privato
Sotto questo profilo la riforma regionale che pure ha liberato tante energie ad avvicinato il potere al popolo la riforma regionale che noi abbiamo voluto con tutte le nostre forze
Gioca un ruolo paradossale di rafforzamento della spinta Feudale simile
Che trova negli enti territoriali regionali provinciali e comunali l'anello debole della catena dei controlli
è un discorso allargamento del patronato di partito all'area culturale dello spettacolo dell'organizzazione del tempo libero dei circensi
Da questa situazione balza agli occhi dell'osservatore come conseguenza diretta un panorama di diritti compressi i cosiddetti diritti smarriti
Come ha scritto me lega sull'Espresso di frustrazioni individuali e collettive di cui c'è traccia qua dentro profonda è inutile che ci nascondiamo dietro un dito
Dire quali Anza sostanziale tra i cittadini e questo che porta a moti di ribellione come quelli della Doxa come quelli del delle referendum Dozza che porta il settanta per cento degli italiani a rinnegare la magistratura come forza indipendente
Anche quando si dice beh vediamo di graduare questo senso della responsabilità civile
Di progressiva di Spaces dissapore disaffezione delle istituzioni ma non è un problema tra Repubblica parlamentare ora Repubblica presidenziale
è che e il sistema democratico di eguaglianza dei cittadini che non funziona e non c'entra proprio niente la forma di governo
Di sempre maggiore distacco del Paese dalla sua classe politica
E quello che è peggiore di tutti i cari amici e che il frutto più amaro del sistema feudale e che riguarda un convegno di intellettuali come questo
Di impoverimento progressivo delle riserve di cultura di professionalità e di stile del personali governo
Vi riconoscete voi nello stile delle della classe di governo attuale rispetto a quella che avevamo vent'anni fa trent'anni fa
Nella praticamente porca la miseria
è mia profonda convinzione
è mia profonda convinzione
Che se non corriamo ai ripari con interventi urgenti a riparatori
Nei prossimi anni la Repubblica correrà pericoli mortali
Non sono stato mai in vita mia un pessimista debbo dire che comincia ad esserlo in maniera forte
Occorre procedere coraggiosamente risolutamente
A condurre nell'alveo naturale del concorso alla determinazione dalla politica nazionale perché questa è la loro funzione costituzionale
I partiti
Eliminando ovvero gradualmente che cosa
La loro Prensa di retta sulle attività di gestione del potere
Dobbiamo tagliare vi è al plusvalore attraverso il potere
Molte proposte sono state già avanzata in questo senso dal partito repubblicano
A livello nazionale e locale
Ricordo qui l'interessante ultima proposta della federazione del partito repubblicano di Torino
Ideali dei consigli di amministrazione dell'UE SL di lasciare i loro incarichi
Con una dichiarazione pubblica del partito
Che orienti la cittadinanza sulle ragioni etiche e politiche gestionali che di determinano il ritiro degli uomini e delle donne del partito repubblicano da questo settore
Altrettanto ritengo debba essere fatto per le designazioni repubblicane per le casse di risparmio
Per i consigli di amministrazione delle società municipalizzate
Per i consigli di amministrazione dei teatri stabili che non si riesce a capire perché debbano essere in mano a personale politico
Dell'opera delle istituzioni musicali e soprattutto per i Comitati regionali di controllo
Non è ammissibile che il controllo a livello regionale sia esercitato da emissari dei partiti
Il ritiro dei componenti repubblicani significherà che si aprirà in Parlamento nel Paese una discussione che non potrà non portare ad una revisione radicale della legislazione che io ritengo MIP miope inadeguata improvvida
Che ha sancito un così miserevole stato di cose e la distorsione del modello democratico in atto nel nostro Paese
La questione morale questione repubblicana e dunque il grande tema dei prossimi anni perché su verso si gioca la credibilità e la sopravvivenza della Repubblica
Della ripresa dalla lotta contro il parassitismo l'oligarchia l'ineguaglianza i nostri tradizionali temi di lotta per cui siamo nati a partito
Si gioverà il popolo dei diritti spariti il popolo delle file
Il popolo tartassato dei balzelli trattato con arroganza e sufficienza nella comune casa dello stato e noi facciamo molto poco per evitare questo insicuro
Vilipeso perfino quando il malato perché la Repubblica non è riuscita ad assicurare la non esserci invita dello sciopero all'interno degli ospedali
Un popolo spiritualmente già di cittadini mi dispiace avevano meno ma io ritengo il nostromo apologia spiritualmente un popolo di cittadini
Quello che è terribile amministrativamente ancora di sudditi
Il Partito repubblicano da sempre saputo da quale parte stare
Al grido alle armi cittadini che propone di Ruffolo in Micromega
Noi repubblicani da tempo rispondiamo con la nostra antica invocazione di pensiero e di azione dagli al tronco del nuovo feudalesimo e del parassitismo
Cari amici
Innanzitutto io
Voglio
Assolvere ad un dovere
Spirituale e morale fondamentale
Cioè in un convegno come questo parlare quale presidente dell'Associazione mazziniana italiana
Io ho chiesto io ho chiesto che l'associazione fosse specificamente invitata ad essere presente al congresso al convegno debbo dire che questo fatto che mi onora ma mi Spaur franche e la risposta B se c'è il Presidente cioè la mazziniana no c'è molto di più quando si tratta della matrigna ma io non voglio parlare dei vivi e nemmeno fare delle commemorazioni ma vorrei dire che in questo convegno dopo le relazioni che abbiamo sentito nell'atmosfera di oggi con i pensieri che abbiamo in testa con i tormenti che abbiamo nel cuore Giuseppe tra Marollo avrebbe detto delle cose molto e credo che avrebbe soprattutto sanato una lacuna
Meno cose me lo consentano amici egregi quali Leo Valiani
Quali
Rosario Romeo e quando il professor dalla loggia di cui ho letto la relazione e mai mi sono tanto arrabbiato in vita mia ma questo glielo dirò domani in polemica mai mi sono tanto arrabbiato in vita mia
Ieri ero in aereo e leggevo questo venendo da Bari a Roma ogni tanto gesticolava vuole guardavano come se io fossi matto
Ebbene qual è la la cura
Ed è Signore Iddio io sono stato tra i fondatori modestissimo del Partito d'Azione mi sono battuto per il Partito d'azione della mia città d'origine al fondo della Puglia della nobiltà erano di più
E quando fummo al congresso di Cosenza
C'era Oronzo Reale ho scritto che non c'era mi sono sbagliato ma ero credo molto a sud angosciato dal fatto del suo incidente sulla via del ritorno dal congresso di Cosenza
Ebbene io ho presentato e fatto votare poi le cose al destino sono tante un ordine del giorno per la fusione tra Partito d'Azione Partito Repubblicano
Qui io sono importatore modestissimo se beninteso non mi auto non mi levo sulla punta dei piedi per sembrare di statura più alta ma il portatore di questa esigenza
Di free ritrovare nel Partito d'Azione quello che ho sempre detto l'ala Marciante del partito repubblicano
Ma Signore Iddio sarà stata una mia sbagliata espressione dell'ala Marciante del partito repubblicano c'era molto di più
Però noi non possiamo questo partito repubblicano questa scuola repubblicana che risale al Risorgimento il Mazzini Cattanei Bobby Ghislieri e Colajanni e così via via via Conti
Pacciardi l'abbiamo ricordato stamattina e nere questo viene cotto totalmente ignorato come se a un certo momento questo Partito d'Azione fosse nato nel vuoto fosse una escogita azione nel vuoto
Io trovo che quando si discute non bisogna essere abbarbicati al passato nessuno deve far valere i quattro quarti di nobiltà
Però indubbiamente non è possibile parlare in Italia della scuola democratica se non si risale alla scuola democratica per eccellenza che è quella che viene dal Risorgimento è quella che è venuta fino al crollo del fascio
E questa è una un punto di partenza secondo me di straordinaria importanza
E va rivendicato non perché siamo noi repubblicani ma perché senza venire questi punti di orientamento io credo che non arriviamo a nessuna soluzione
Me lo consenta Guglielmo Negri l'ultimo che ho ascoltato il servo vorrei delle sue argomentazioni un fervore mi consenta di dire con Keanu tanto per ricordare amici comuni qua a Roma
Belloni hanno se gli piace quest'altra espressione però senza dubbio
Dei sinistri impedisce hanno questo di ogni discorso quando noi poi tutto lo riduciamo alla riforma dei regolamenti alla riforma delle leggine all'impedire questo quest'altro occorre un'altra concezione Signore Iddio mi leggete fede avvenire e Mazzini dice a un certo punto contrasta l'auto misure individualistico poi se la prende con e avrà anche il porto Lucio la prendo con tutti i suoi conta pre
Però a un certo punto ha questi contrapporre un'altra concezione il dovere ancorato alla concezione di questi valori superiori l'umanità dice se voi rimanete sul terreno del diritto non potete costruire un agile società migliore
E dacci oggi nasce il suo empito di fede onde
Io debbo dire all'età che offre qui siamo fra amici della posso dire essendo nato nel mille novecentotredici sento ancora come una lettura elettrizzante
Quella di fedi avvenire specie col finale la descrizione e la civiltà classica che moriva e del cristianesimo che irrompeva fino al finale di Galileo che è stato stroncato dall'Inquisizione eppure dice eppur si muove noi tutti questi testi li consideriamo come e il Vangelo family i cristiani ligio al meno
Per quelli che non i democristiani quel non hanno letto manco uno ma ad ogni modo questo è un punto di riferimento io ritengo amici miei che questo convegno non debba essere un convegno in cui noi repubblicani diciamo ecco la migliore ideologia e la nostra
Ma dire che noi che l'avvenire
Deriva da uno dal dire mi dispiace non ci sia l'amico Spadolini siamo il partito della Democrazia tu pure troppo poco
No siamo partito Lerici venite comunque siete non siamo il parroco di San Matteo che non voleva poi sapere se fossero nobili o non nobili per caste o non Castelli battono rilevate
Le vie lei fanciulla che dovranno portare la statua della Madonna quando ha visto che non si può però dice venite comunque siete
Questo no
è troppo poco per un partito della tradizione del partito repubblicano ma ancora di più perché questo è l'argomento fondamentale non faccio un discorso di partito e molto poco perché si pone nella condizione di fronte a due crisi
Enormi di ideologia l'ideologia del del cattolicesimo del vecchio stile diciamo del ante il Concilio Vaticano secondo e qui ci sarebbe da fare un lungo discorso ed è chiaro che non lo faccio
La la crisi del classismo ai tutta l'ideologia marxista di fronte a questo motore diciamo siamo il partito la Democrazia tout-court come il parroco di San Matteo questo per me è assolutamente insufficiente
E non è può essere nemmeno base
Di quel ragionamento però abbiamo fatto però vogliamo essere più il partito l'ha ricordato Rosario Romeo che governa coi voti degli altri partito cerniera quindi allargare no il problema fondamentale che bisogna vere
Norme ideologia ma idee
Non Kurt Koch schematismi teorici non una specie di ricetta che si tragga fuori tutti i momenti con riferimento a questa da questa impostazione generale ma una concezione del mondo una Weltanschauung
E questa concezione del mondo non possiamo dire che si è espressa col fatto di democrazia in genere che è troppo poco e soprattutto con le singole articolazioni di singole leggine ma insomma quando noi diciamo dobbiamo tagliare le unghie ai partiti nelle designazioni partitocratiche B andate in provincia
Ma che cosa vi dicono Totti ripeto tutti ripeto tutti gli amici
Raccomanda Tizio per quel posto raccomanda quell'altro vedi che ci fanno fuori dall'abitazione allora siamo degli ipocriti e quando diciamo così argomenti o vogliamo parlare con sincerità repubblicana età democratici che si augurano
Che da un insieme del rinnovamento morale venga fuori un qualche cosa che dia speranza al nostro Paese perché io condivido
Il pessimismo che Guglielmo Negri a poco fa argomentato e L'Espresso
Questa è un'annotazione che mi premeva di fare l'ho fatta forse con troppo pathos ma del resto non me ne stupirei ma è un'annotazione che ritengo fondamentale edilizio è la chiusa di quello che il mio modo di pensare in relazione a questi argomenti
E poi voglio se mi date un po'racconti
Quindi poiché rossonero
Vorrei dire agli amici
Che
Sarò breve vorrei che il morire gli amici che c'è un punto sul quale
Mi pare che debba essere sottolineata una regata
E mi consentirà di dirle il carissimo Rosario Romeo col quale già anticipavo criticamente queste cose considerazione
Dice Romeo
Nenni non poteva fare quello che viene che quello che ha fatto suo il prodismo
Nenni non poteva staccarsi dai dal partito comunista
L'amico Mauro Mita interrotto io sono d'accordo con lui pone un po'lento l'esperienza di Bloom e la diversa situazione che c'è stato in Francia ma poniamo tutto quel che volete però nel Nenni deve tener presente dobbiamo tener presente
Che Giannini aveva sentito questo problema
E infatti noi ricordiamo che quando ci fu la crisi del governo Bonomi la prima crisi del Governo Bonomi
Ne indi sentito quello che la Malfa richiedeva gli proponeva gli suggeriva il risultato fu che dalla sera alla mattina Togliatti cambio opposizione partecipo al secondo governo Bonomi è invece i socialisti rimasero fuori forse questo spauriti Nenni egli ha sempre pensato alla stanza dei bottoni
Forse questo ma quello che so e lo indusse ad avere ben altro atteggiamento che sappiamo non era unanimemente seguito nel partito socialista però io debbo sempre dire giacché parlo uno storico come l'amico Romeo vorrei fare questo riferimento storico
Vorrei sempre dire noi dobbiamo ragionare come la sera della battaglia di Novara non la sera di Solferino
Cioè la sera della battaglia Novara quale fu il merito storico che salvò la monarchia la fece diventare quelle intorno a cui si catalizzano di non rinnegare lo statuto ma in quel momento e era crollato tutto non è che quello sapeva che dieci anni dopo Magenta e Solferino
Non sempre in questo senso quindi dire che Mendini sarebbe avrebbe avuto il partito straziato il partito battuto secondo me me lo consenta Rosario Romeo e un difetto che si che Croce ci avrebbe detto non confondete il giudizio storico col giudizio fra ad ogni modo Nenni
Fece un altro errore ancora più grave di non rendersi conto che egli gialla costituenti aveva avuto l'indicazione di una forte erano più voti e i suoi che non quelli del Partito comunista
Quindi aver fatto il fronte successivamente dimenticando che quelle in uno schieramento finché c'erano in piedi fascismo e nazismo la guerra e che non aveva più nessuna ragion d'essere
E significato è mettersi nella posizione di capo ufficio propaganda della Democrazia Cristiana di consentire la democrazia cristiana di essere plebiscitaria
Ma io vorrei aggiungere un'altra cosa anzi altre due cose poi avrò quasi finito le altre due cose un queste noi ci domandiamo
E debbo dire che Romeo ha risposto brillantemente a un ordine di quesiti di questo genere come vedere ci domandiamo come è accaduto che poi praticamente democristiani anzi forse cattolici e forti comuniste si sono talmente affermate in Italia e quindi ne è derivato quello che nella relazione della Loggia né derivato questa specie di complesso di inferiorità
E poi pro peraltro queste forze laiche hanno commesso l'errore di essere Giolitti agli esseri Salvemini anni Gobetti anni e quindi con ciò hanno anche destabilizzato dal punto di vista spirituale la posizione laica e democratica in Italia
Ora io vorrei far riflettere al solito tenendo presente la concretezza storica Signore Iddio
Quali erano i protagonisti dell'Italia in pezzi quella di cui qualcuno ha come me qualcuno Oronzo altri amici hanno proprio la diretta è consapevole conoscenza per averla vissuta nella maturità degli anni a trent'anni
Quale in quel quell'Italia c'erano due soli punti di arroccamento e delle parolacce
Ed ero le organizzazioni del Partito comunista se c'è un merito storico del Partito comunista e che in Italia è stato sempre presente
Non è mai non è sino in Italia i laici sono andati via confino galera la Mortella esili o le battaglie all'estero però l'organizzazione comunista in Italia è stato sempre presente capillarmente presente
Lo sottolinea Giorgio Amendola in un libro che noi tutti conosciamo ma quello che importa e che quando è crollato tutto
C'era da una parte e la Chiesa cattolica con l'appoggio degli alleati d'Occidente ricordo io
Le lotte a Napoli per sostituire i gli inglesi amici di a Scalisi con Poletti che voleva portare un qualche rinnovamento e qualche possibilismo
E a Scalise significava la Duchessa d'Aosta l'ambiente napoletano tutto il resto l'abbiamo visto come ha pesato negli sviluppi successivi il congresso dei comitati liberazione nazionale
Lo facemmo con l'appoggio io fui l'organizzatore lo facemmo con l'appoggio gennaio del quarantaquattro fine giornata e quarantaquattro
Con l'appoggio degli ambienti democratici inglesi soprattutto americani ma contro l'ostilità non solo del governo etto di Brindisi avrebbe significato granché
Ma di tutto lo schieramento direi Cerci gli hanno tanto per intenderci che voleva ben altro e soprattutto che noi fossimo una riserva stabile con la Moratti al centro del Mediterraneo ora quindi abbiamo da una parte la Chiesa cattolica appoggiata agli alleati
E dall'altra al di là del mare io so di vari al di là del mare c'erano le divisioni di Tito e dietro Tito cioè era un impero vittorioso che si è impiantato sull'alba ci sta ancora
Allora questo tende la gente che non sapeva di dottrina politica che era quella che era che viveva nei Paesi dell'Italia meridionale dove i carri che è agricoli la sera con le stanche alzato sembravano delle siepi di di fucili in presentata a me e così via ricordiamo Matera di allora
Ebbene in questa situazione sono verso quelle due forze che si è prevalso la svolta per noi se ben ricordate a un certo momento fu la ribellione di Tito
E quando di recente ho visto il film molto bello anche perché l'attrice notevole parlo di Claudia Cardinale il film la la ragazza di Bube
Ebbene la reazione che hanno coloro che non hanno vissuto allora ma che vedono da attraverso l'opera dell'artista c'è un grande regista lì
Che rappresenta dice siamo stati al punto di diventare la Grecia di confine siamo stati al punto di caderci dentro di diventare una specie di Jugoslavia Cecoslovacchia perché volete non ponete limiti alle tragedie umane
Magari un'Italia spaccata in due accento nel garage perché noi ci opponemmo nel Mezzogiorno al consolidamento della monarchia perché era una Vandea appoggiata dall'Occidente contrapposto forse con una spaccatura dell'Italia perché non ne sta scritto
Nelle leggi di Hammurabi che l'Italia non dovreste essere divisa in due
Ora queste forze hanno pensato all'esterno
E cominciato l'attenuazione fu con la ribellione di Tito
Poi con la difesa Piquet Truman fece della indipendenza della Grecia con la guerra civile eterne sanguinosa terribile alle frontiere abbiamo visto questo abbiamo dovuto fare fronte a questo con la famosa elezione del diciotto aprile ora io dico
Se questa è stata la ragione non è la carenza della scuola del c'è una notazione che della nella relazione di Romeo che io trovo molto giusta ma è una relazione
Della quale noi repubblicani non non dobbiamo
Prescindere tentato naturali
Dice Romeo
Sono crollate gli Stati nazionali tant'è vero che di lì è venuto poi addirittura la delegittimazione che si vuol portare in termini europeisti e federalisti io protesto sempre in mezzo al ai federalisti puri quando dicono dobbiamo delegittimare dipende lo stato attuale dicono un momento gli Stati nazionali sono l'ingresso di Dio nel mondo delle code le dei popoli che diventano consapevole di sé e della propria missione dobbiamo superarlo organizzarli come Mazzini vide come tutti quanti
Ci hanno insegnato nel corso dei decenni ora per me il il punto direi di riferimento e che
Noi quando diciamo che lo Stato nazionale Rin pezzi e che quindi non si poteva sostenere diciamo qualche cosa che tutt'al più poteva riguardare una parte della collettività ma non certamente i repubblicani ed è da questo filone indipendenza dei repubblicani e della coscienza repubblicana dai tali crisi del vecchio stampo adesso quale era stato l'opposizione permanente istituzionale fondamentale non soltanto istituzionale ma sociale ma educativa ma politica della concezione del mondo
E derivava da questo ed dalla critica fortissima di Amendola in un senso di copertina e l'altro avverso lo Stato liberale che venne fuori Partito d'Azione
E insomma quando noi del Partito d'Azione Gerolamo convince noi intanto ci convinceva amo per la bella oratoria allora era soltanto scritta di Guido Calogero non per l'esempio così di anticipazione di pacifismo e di non violenza di Capitini
Non già per le argomentazioni di uomini abbastanza fa conti come Tommaso Fiore e così via era insistevamo alle reprimende che ci fece Croce perché il nostro il panino col prosciutto un po'di liberalismo e un po'di socialismo eccetera
Ma noi resi ai eravamo ancorati su di un giudizio fondamentale cioè che i partiti dell'Italia prego fascista erano falliti
I due partiti dell'Italia pre fascista cioè il partito liberale il partito socialista erano falliti partito lo comunista l'aveva responsabilità che matura il ventuno deriva dalle cospirazioni aveva lì alle spalle un impero il movimento staliniano tutto quello che volete
Presente col fascino
Ricordatevi che noi
Quando nell'adesso s'intende tutti ove sette Boves stalli ritira miglia stanno invece ma quando noi l'abbiamo detto le prime volte noi sapevamo anche di aver vissuto quell'epoca nella quale in cravatta con la Russia
Ed io ricordo non gli antifascisti che dicevamo finalmente i tre l'ha fatto la bestialità di combattere su due fronti arrivi pure in un mese agli Urali ha vinto lo stesso
Ricordiamoci che nel momento nel quale su terre sul mare il nazismo sembrava irrefrenabile
E allora noi tutti pensammo che forse nel crogiolo di questa enorme tragedia umana di questa guerra sarebbe nato un qualche cosa di nuovo un conta però aggiunge Brock ITO una di quelle novità storiche questo c'era anche le parti l'azione ma per quanto riguarda l'Italia noi dicevamo sono falliti i liberali classici
Sono falliti i socialisti coloro mossi Polito tutte le bestialità sembravano i figli Agitprop del fascismo per come si sono comportati negli anni dal mille novecentodiciannove al mille novecentoventidue
E il risultato fu facciamo una forza politica nuova e questa forza politica nuova io già vedevo Doria confluire verso il partito repubblicano appellerà
L'idea di uno a cui piaceva la foglia d'edera ma nel complesso nasceva da due grandi filoni che questi non vanno sottovalutati Ono e il filone della critica alla posizione liberale che si assuma
E in avendo la prima dalla guerra Ugo la Malfa dopo la guerra questo è
E l'altra era la critica al di là del socialismo che deriva ad essere in vari modi
Espressa e rispetto alla quale se c'era un partito una corrente che poteva ritenersi seriamente a posizioni ideologiche a grande capaci di mordente politica nel Partito repubblicano
Ma la controversa coi socialisti è stata caratteristica dei repubblicani ma la contro è la lotta al classismo non l'abbiamo mai accettato quale fan qualunque adesso si dice sono ideologie superate
Ma voi allora non le subimmo queste non abbiamo sbagliato su questo terreno
Quindi quando noi ci troviamo nel momento in cui ha ragione lasciato in questa immagine ha ragione Mazzini
Rispetto alla Chiesa del Sinodo del dell'infallibilità pontificia hanno ragione coloro che dicono ormai lo stalinismo era tirannia tutti i paesi sono che hanno subito questo stalinismo imperiale questo comunismo imperiale
Si riscatta andava a questo punto che noi possiamo riferirci ad un'ideologia democratica italianissima risalente al Risorgimento che è stato il collettivo che ha avuto la sua estrinsecazione tradito Valiani non le parlo certo per fanatismo ideologico o partitico
Ebbene in questo momento noi diciamo puramente e semplicemente ci basta il partito della Democrazia venite come volete e poi puntiamo semplicemente alle istituzioni cioè noi noi dobbiamo contrapporre un'altra Weltanschauung
è un qualche cosa io non ce l'ho in tasca non è un qualche cosa che si determini con voto di congressi ma per me è fondamentale che non si riscatta un popolo se non in funzione di nuove idee specie se queste idee annuo dal dal dalla loro parte il successo la conferma Rocco il radicamento nelle prove nella maniera di pensare e di sentire delle collettività queste idee sono quelle che hanno possibilità
Di appendice e quindi
Io vorrei conclude
Riferendo che a un altro dato
Adesso c'è il revival del Partito d'Azione
Miglior talvolta dico scherzosamente
Che come quel tale che ha fatto di tutto per John già la frattura al suo matrimonio
Al la separazione e poi divorzio e dopo gli viene l'entusiasmo della moglie che ha fatto di tutto rinnega
Ho un po'è questo in tanti italiani è il Partito d'Azione adesso la essere azionista che prima per me era quasi quasi essere qualificati questo un vecchio pazzo chissà che cosa allora giovane pazzo adesso invece diventa una cosa una posizione una qualifica fascinosa
Io credo però dobbiamo andare né in un senso nel senso opposto
Adesso certamente non si può ricostruire quello che al nella storia è stato dimostrato insufficiente c'è stato soprattutto la grande crisi per raccontare le cose così io mi ricordo col così
Colorita mente invoco qui la testimonianza di Oronzo Reale quando noi allora
E dal segretario dell'organizzazione del partito d'azione
Si potrebbe dire che essendo segretario dell'organizzazione ecco la ragionevole delle cause della crisi è partito l'azione se lo pensate Ditano reale lo pensa ed io gli ho
Ho letto nel pensiero Rummel reale e c'è una tradizione che prima ancora che lui pensi una cosa per sfottere me io già l'ho pensata e gliela dico
Però debbo dire a me pesa però debbo dire noi allora avevamo sezioni del Partito d'Azione piene dice non dico l'errore
Bellissimo lo ricordo con con poesia di la Malfa che tornato da Milano dopo il venticinque aprile disse ma lì il Partito d'Azione trionfa tutti hanno in tasca la testa del Partito d'Azione
Ed è vero che c'era la testa ma che come venisse utilizzata e alla maniera di salva alle chiuso questo
E l'altra illusione l'avremmo noi quando nell'Italia centrale non so Castelfidardo che dividevo o giungere tutta intera l'Umbria o la la Maremma o altrove avevamo le le sezioni qui mica stelle sezioni del Partito d'Azione
Magnifico poi un bel giorno
Conti e gli altri della tradizionale dirigenza del partito repubblicano dessero si rifà al partito
E queste sezioni si si svuotarono perché in gran parte erano i repubblicani e con l'ala Marciante derrate del partito repubblicano
Ora io dico non si va non si torna indietro nella storia e quindi costituisce senza dubbio una un argomento da pubblicisti non un argomento data da politici o da coloro che vogliono essere
Che voglio riflettere sulla politica non sono stato mai uno che vi si è qualificata intellettuale anche perché non ho mai messo firma manifesti voi sapete con delle prime attività degli intellettuali per anni e anni stata quel di firmare i manifesti
Ma per me è fondamentale che noi non volendo o non volendo per fare qualcosa di antistorico ci rendiamo conto che dobbiamo interpretare quello che era la realtà etico politica del Partito d'Azione
Ecco io quando voglio dire qualcosa che esalta il Partito d'Azione intermedi modernità ma nello stesso tempo lo consolidati in relazione a quello che poi è stato influire degli eventi ricordo due episodi
Ricordo l'appello di la Malfa
Quando
Sì sì era in trattative dopo l'elezione del due giugno per entrare del partito repubblicano allora Pacciardi fu quello che volle di più questa novità
E viene ricordo che a quelli che di dicevano ma in sostanza andrà così andrà con lanciano le citazioni si facevano addirittura BKT posti in direzione lo stimava in comitato centrale nel consiglio del comitato direttivo eccetera
Ebbene la risposta di Pacciardi la Malfa fu beh questo è un antico e glorioso partito al quale ci dobbiamo rivolgere con interesse e con umiltà e questo era la dimostrazione dell'alta sensibilità politica di un uomo come la parte
E l'altro quello che io trovo poi di libri sulla mafia trascrizione scriveranno a bizzeffe ma l'altra è quella di chiamare
Ecco gli uomini devono prende posizione in quel giorno ma avere dietro di sé un background storico e una prospettiva di chiamare a rispondere di fronte al Paese Ingrao e Giorgio Amendola per rispondere a questa fondamentale domanda
Bettin voi che cosa volete fare vincente e in Italia volete fare un un un sistema comunista uno Stato comunista
Ed essi su questo terreno non potevano risponde ma questo significava anticipare la valutazione in termini concreti di quella crisi che poi mandano sia andata essenze calandosi andata estendendo e di oggi una delle componenti di un certo ottimismo e di una certa capacità di valutazione
Concludo
Dicendo il mio consenso
Con le gli apporti ci sono stati qui dati specialmente quello che mi ha molto convinto è stato Leo Valiani al dibattito che impegna a questo compito
Debbo dire che in relazione a questo dibattito si è posto il problema se il il senso politico la classe politica debba poter essere all'altezza dei suoi compiti del momento del moderno Stato democratico in quei casi io per me dico che forse hanno ragione i Vecchi Credenti che in quel momento dicono la Provvidenza
E quando mi ricordo di un Presidente del Consiglio non certamente Repubblica al quale io andai a dire rispetto ad una occupazione di una ferrovia di una stazione ferroviaria e la prima avvenute in Italia
Che gli doveva andare in televisione e dire guardate che questo è reato ed è un qualche cosa di pericoloso vi assicuro che io vidi dichiaro cittadini con la forza dello Stato noi impediremo che questo accada non ci importa chi lo faccia e di qualsiasi colore sì
Vidi sbiancare quel presidente del Consiglio il quale viene per evitare ogni ogni pericolo ogni tentazione se ne tornò nel suo collegio elettorale per non rimanere a Roma dove poteva essere tentato di prendere posizione che cosa voglio dire sir riforme
Ma bisogna avere il coraggio delle proprie idee e avere il coraggio delle posizioni e veramente estremamente raro
Noi dobbiamo contribuire ecco perché non mi soddisfa la semplice espressione partito alla democrazia
Ma voglio che sia voglio suggerire che sia il partito del dovere
Voglio che sia il partito della della questione morale voglie perché se il partito dell'intransigenza col coraggio il coraggio di ciascuno di noi
Di fronte ai suoi amici di fronte ai suoi organi di partito locali o generali il coraggio di alzare la testa se necessario dir di no e di essere più amici di prima
Noi invece abbiamo diciamocelo
Contra Antezza abbiamo molto spesso semplicemente l'assenso formale molto spesso contribuiamo anche noi alle deformazioni partitocratiche e oligarchica io sono contro le oligarchie
Io vorrei affrontare molto rapidamente
Un tema un po'più particolare non scendendo nei particolari ma un tema che rispetto al tema generale propone già un passaggio che mi auguro a questo convegno faccia rapidamente alla all'esame di tutta una serie di questioni particolari appunto
E cioè quello che mi interesserebbe toccare brevemente il rapporto che esiste tra alla
Strategia delle riforme istituzionali sempre più
Viene da più parti avanzata e l'odierna diciamo propensione all'ingegneria istituzionale e la cultura democratica da cosa nasce da quale tradizione politica
Da quale visione politica discende questa propensione all'ingegneria istituzionale alla grande riforma perché sia chiaro quando parlo di ingegneria istituzionale parlo della grande riforma non della serie
Delle continue piccole riforme istituzionali che qualsiasi sistema politico può conoscere da cosa nasce quindi questa visione
Questo disegno di ingegneria istituzionale con quale cultura democratica è compatibile con quale visione della democrazia contatti
E qui esistono due visioni fondamentali della politica una concepisce la politica come un grimaldello in fondo per rifare la società la visione demiurgo della politica Bobby la conosce bene le cui origini lontane sono nella tradizione platonica insomma
E la visione progettuale sposa un modello un progetto di società si avvale del potere politico per portarla innanzi per imporlo porta in un termine analisi una visione dello Stato come Stato etico
Ma se lo Stato etico persegue ovviamente suoi propri fini sostantivi è portatore di un progetto di trasformazione della società
Allora deve soffocare i Progetti contrari e alternativi e quindi questa visione la politica finisce molto spesso non necessariamente ma finisce così molto spesso per sfociare nell'intolleranza per negare la democrazia
Come sistema di garanzie e di contrappesi per negare cioè la liberaldemocrazia e se mai la tradizione giacobina che si esprime
In questa visione della politica non la tradizione democratica se per democrazia intendiamo un qualche cosa che comunque non può rinunciare al portato della liberaldemocrazia che forse va oltre ma sicuramente
La liberaldemocrazia è condizione necessaria sforzo non sufficiente come molti di voi hanno detto ma sicuramente necessaria della libera democrazia la visione alternativa la seconda visione e che affonda invece le sue radici nel contrattuali Isma'concepisce la politica non come riduttivamente non comune epifenomeno del sociale ma come difesa della società anche se come guida razionalizzazione del sociale esistente
Questa visione porta spesso a concepire la politica come una semplice mediazione tra gli interessi esistenti cioè può inclinare a tendenze apertamente conservatrici
Come non deve
Non è necessario che faccia questo perché come ho appena detto questa visione può benissimo
Sposarsi con interventi correttivi e di guida del mutamento sociale
Non esclude il Progetto la guida delle trasformazioni della trasformazione esclude che questa trasformazione Possa essere promossa dal potere politico politico facendo violenza sociale
In questa visione
Si esprime la visione della democrazia come rispetto delle regole del giuoco eccome sostanzialmente governo equilibrato non necessariamente moderato ma come governo equilibrato che un vecchio concetto democrazia
Allora da queste due contrapposte visioni da democrazia e scusate se sono riduttivo se in voglio stare nei limiti del tempo discendono da queste due opposte visioni contrapposte visioni discendono anche due opposte maniere riguardare all'ingegneria istituzionale
E di concepire le riforme istituzionali mi sembra che entrambi abbiano ampio diritto di cittadinanza ma siano rappresentate nel Paese anche se talune un atto all'una maniera di intendere
La strategia di riforme istituzionali mi sembra appunto sbaglia
Nella prima ottica quella della politica di New Jack Reacher il primo terreno di cambiamento sulla via del cambiamento della società è lo stesso sistema politico
Vi del mutamento sociale devono venire dalla politica
Allora il sistema politico deve innanzitutto garantire un sufficiente policy output come diciamo spesso interni una sufficiente produzione di efficaci decisioni legislative e politiche al di là se necessario di preoccupazione di garantismo e di equilibrio tra poteri
E infatti non a caso tutta una serie di riforme istituzionali domandate dagli avvocati della grande riforma vanno a incidere proprio sul garantismo sulle quelli dei trasporti
è questo il retroterra culturale da cui nasce mi sembra l'attuale ventata decisionista Obiettivo di questa visione a livello di riforma istituzionale la riduzione del pluralismo politico
Che è specchio non dimentichiamo che il pluralismo sociale che ancora dopo oltre un secolo di vita unitaria caratterizza il nostro Paese che semmai solo lo sviluppo economico di questi ultimi due-tre decenni ad aprire
Ad aprire profondamente modificato è avviato a superamento favorendo un'effettiva integrazione nel nostro Paese
E quante differenze peraltro ancora permangono dico pensiamo solo al tema nord-sud un tema dimenticato in questi ultimi anni Ovo largamente dimenticato in questi anni la nostra cultura democratica in particolare dalla cultura decisionista affrontato solo sei ma in chiave assistenziale molto spesso
Questa riduzione del pluralismo politico auspicata da cultura decisionista viene pochissimo identificata riduttivamente nella riduzione del pluralismo partitico
Che è una vecchia tesi gli uni conservatorismo tra parenti da attuarsi questa riduzione del pluralismo partitico o con una drastica riforma del sistema elettorale che abbandona il principio proporzionalisti covo con l'elezione diretta del capo dello Stato
Poi la improvvisata proposta Craxi ma è una vecchia linea comunque l'elezione diretta del capo dello Stato porta una tendenza bipartitica questo è inevitabile o del capo del governo della palla proposta meglio del gruppo di Mila
Ora non esaminerò in questa sede e stringono la esaminerò in questa sede i motivi o meglio i meriti o meglio i demeriti direi di questa proposta di queste proposte di riforma del sistema elettorale o del
Ho e di elezione diretta dell'esecutivo
Ma i due Pumbaa due punti mi sembra proposero vanno sottolineati perché sono di grande portata e toccano direttamente il tema del rapporto tra cultura democratica ingegnerie istituzionali
Il primo nasce dalla certezza della cultura decisionista di quanti comunque si affidano a las alla strategia della grande riforma
La certezza che dalla riduzione del numero dei partiti discende necessariamente una maggiore governabilità
A questo punto mi è sempre stato molto a cuore a bordo lo sa bene abbiamo su questo più volte anche sui giornali partiva nulla di meno vero ipotizziamo che una riduzione avvenga ipotizziamo pure la riduzione nel numero dei partiti
E la scomparsa
Che tanti vogliono dei partiti intermezzi
Il sistema rimarrebbe come nelle sue linee fondamentali il sistema rimarrebbe quello che è cioè un sistema di governi di coalizione irrimediabilmente di governi di coalizione irrimediabilmente tripolare
Rimarrebbe l'esigenza allora nell'almeno nel breve termine
Rimarrebbe un esigenza di alleanza
Tra i tra due dei tre grandi blocchi a meno di pensare a una modifica molto accelerata della del della ripartizione del consenso elettorale francamente questa non mi sembra dietro l'angolo con nessun sistema elettorale
Rimarrebbe l'esigenza di governi di coalizione quindi rimarrebbe nel breve termine l'esigenza dell'alleanza cattolici laico socialiste
Che ci governa da trent'anni di una continuità netta tra centrodestra centrosinistra penta partito in questo senso i temi di alleanze trappole
Non essendo certo ipotizzabile a breve neppure medio termine l'alternativa per la variabile internazionale su questo non mi non mi soffermo
E allora io mi chiedo e vi chiedo in cosa la sparizione dei partiti minori la forzata aggregazione poi la forzata aggregazione intorno al sì al dunque questo ad una per questa strategia una precisa a una precisa etichetta
In che cosa favorirebbe il meccanismo di formazione delle coalizioni lo scontro di chi PSI che mi sembra già Fontanini tanta paralisi decisionale
Ne risulterebbe invece ingigantito se oggi è stata talora possibile uscire da certi en passant ICE è stato proprio grazie al ruolo dei partiti intermedio
Dei partiti cerniera che sarebbe ormai il caso di chiamare visto l'entità dello sconto partiti cuscinetto forza in mancanza dell'alternativa che forse dovremmo lasciare libere di esplicarsi a livello locale ma questo un regionale ma questo è altro discorso non discorso di questo convegno ma in mancanza dell'alternativa
Però il discorso importante quella di verificare se l'alternativa non sia
Formula praticabile a livelli sub nazionali di governo ma comunque in mancanza dell'alternativa dobbiamo allora conservare almeno la possibilità dell'alternanza nell'ambito di un'alleanza appunto quella tra laico socialisti e cattolici
Che la la grande asse portante della nostra storia repubblicana e che e che deve non deve nel senso prescrittivo e normativo ma nel senso predittivo che durerà a lungo che deve durare a lungo ancora lungo almeno
Almeno credo che in questo in politica
Bisogna pensare in termini di una legislatura forse di quello che può avvenire nella seconda ma non tanto di più
Viste in questa luce le proposte di riforma del sistema elettorale o la proposta di elezione diretta del governo della presidenza nascondono a mio avviso mi sembra nascondono solo il desiderio il PSI di aumentare la sua capacità contrattuale nei confronti democrazia cristiana
Ma non modifica modificherebbe le minimamente
Le condizioni fondamentali del processo formativo delle coalizioni di governo cioè non favorirebbe lo minimamente la governabilità su questo punto si è messa in moto
Un secondo punto dell'ultimo e un secondo dubbio sulla strategia della grande riforma istituzionale viene dalla visione di sistema politico che è sottesa da questa sottesa a questa strategia
E il funzionamento dei sistemi politici non dipende solo da fattori strutturali
E i fattori strutturali non sono certo solo i fattori istituzionali non sono certo l'ossatura normativa istituzionale del sistema politico
Ma sono anche il portato di una struttura socio economica che a sua volta sedimentazione di secoli di storia di un Paese che differenza appunto un Paese un sistema d'arma
Ma anche considerando i fattori strutturali tutta la loro ricchezza
Occorre ricordare quindi non solo come fattori istituzionali Sicurpol considerarli fatto ristrutturare euro ricchezza occorre ricordare sempre che il funzionamento dei sistemi politici dipende anche oltre che da fattori strutturali da fattori comportamentali
E cioè dal comportamento degli attori politici privilegiati dalla qualità cioè dal comportamento della classe politica elettiva delle strutture amministrative dei poteri lo sa ma sostanzialmente soffermiamoci vomito su comportamento sulla qualità della classe politica
Senza una riforma dei partiti e dei comportamenti e la classe politica inutile qualsiasi riforma istituzionale
E qui tocchiamo credo il vero punto dolente del funzionamento del nostro sistema credo che sia inutile semplificare anche per ragioni di tempo il grande impoverimento consacrarsi politiche politica che d'altronde mi sembra sia sotto gli occhi di tutti ma allora se questo è il vero problema
Allora quanto diventa importante non è la grande riforma istituzionale ma se mai una serie di interventi riformatori che consentano un miglior funzionamento delle istituzioni di queste istituzioni non di quel da realizzare a venire da modificare che nel contempo vi attivino il rapporto tra elettori ed eletti tra rappresentanti e rappresentati
Cioè che vengano incontro a quello a quello iato a quella frattura
Tra Paese che da secoli
E allora sì alla differenziazione funzionale di Camera e Senato per esemplificare molto rapidamente sì alla riforma della presidenza di un conto di una presidenza del consiglio che deve rimanere però quella che è cioè una presidenza eletta dal Parlamento
Sì alla riduzione nel numero dei deputati alla modifica dei collegi collegi odiare allarga
Con le ciliare allarga di tipo elezioni europee consentano una modifica dei meccanismi del voto di preferenza consentono quindi una selezione di classe politica di maggior livello di visibilità nazionale non di visibilità locale
Con tutto quello e questo si può portare dietro anche nel meccanismo appunto dell'espressione del voto di preferenza
Sì forse anche alla soglia elettorale che non tocca questo tipo di di analisi da soli elettorale compatibile forse va introdotta bassa e alzata progressivamente ma è compatibile con questo disegno ma noi invece all'abbandono del proporzionalismo Noah diversa configurazione della Presidenza della Repubblica ci sono dei punti chiave su cui bisogna tornare
E solo da una serie di interventi che permettano di elevare la qualità della classe politica che possiamo sperare salvezza per il funzionamento del nostro sistema sono gli elementi comportamentali che condizionano la performances complessiva del nostro sistema non quelli strutturali
Quindi trovo perfettamente d'accordo con alcune delle cose sono state dette sta male
E quanta qualità della classe politica suo onestà e tensione morale i presenti in questa sala l'intellettuale a cui questo convegno ha fatto appello i vinti di ieri riprendere
La vecchia polemica e polemica definizione di Amendola giustamente rifiutata dalla cultura democratica possono ancora insegnare molto ai vincitori
E qualora questo non sia possibile cioè come non sia possibile modificare il comportamento di chi non vuole modificarlo
Mi sembra difficile sperare in questo io credo che i vinti di allora possono sicuramente ampliare il consenso nel Paese il loro consenso nel Paese
Io sono certo che contrariamente all'immediato dopoguerra i tempi comincino a essere maturi
E il Paese comincia a essere maturo
Per penalizzare
I signori del consenso fondato sul clientelismo sul particolarismo delle domande politiche da soddisfare attraverso leggi e per premiare il partito la Democrazia la cultura democratica il familismo non è certo finito a terra tornare a quanto diceva
Non usava questa espressione ma Romeo sottintendeva questo tipo di analisi della società italiana il familismo non è finito
Ma forse è proprio per merito dei vinti il senso dello Stato cioè della collettività sta per trovare spazi nuovi e questo è tutto ovviamente il mio pure
Tornare al tema di questo incontro nostro e il tema dell'incontro e la cultura la cultura democratica
Coi si è parlato invece dei problemi attuali problemi di riforme istituzionali
Problemi di miglioramento della gestione del paese che non ha veramente un'attinenza così stretta con il problema della cultura
E
Ringrazio molto nella professor Romeo per avere detto definito che cos'è la cultura predetto per me questa è la cultura e io sono d'accordo con lui
La cultura prodotto dagli intellettuali
Che studio dei rapporti politici e sociali della collettività
Naturalmente di fronte a questo io economista non storico non biologo eccetera
E mi chiedo subito ma ed economisti sono intellettuale o non solo intellettuale
Naturalmente io sono portato a ritenere che gli economisti siano intellettuali perché non sarei economista seduti forse queste mi considerasse non un intellettuale un partecipante della cultura
Ma come intellettuali si trovano però e un poco a disagio
Quando sente dei discorsi
Degli altri intellettuali che non sono economisti
Per un'abitudine che gli economisti hanno e purtroppo quando non si ottengono fedele a questa abitudine commettano errori gravissimi
E di stare sempre sulla realtà
Rivedere un po'che cos'è la realtà
Ma non la realtà di ieri la realtà di oggi
E molte volte le ideologie e sono il prodotto di realtà di ieri
Non di oggi
Scusatemi se forse con il mio parlare qualche volta possono essere un poco
Eccessivo e non non è la mia intenzione mi tensione spiegare le questioni
Ora lo studio lo lo spiegare la realtà di oggi
Con la storia e certamente lo spiegare e con uno strumento logico con uno strumento conoscitivo per conoscere che insostituibile
Però bisogna guardare la realtà di oggi
Non la realtà di ieri
La realtà di oggi
Quando io sento parlare ripetutamente mi spiace che non ci sia il senatore Valiani che io ammiro
Ripetutamente del Partito d'Azione
Ma il Partito d'Azione siamo di fronte dalle esperienze nettamente diverse
Di quelle che sono le nostre esperienze attuali
Partito d'azione fu il prodotto di un momento di oppressione prodotto tra intellettuali
Che non si erano accorti che non avevano niente nel Paese non c'era la base non potevano avere nessuna appiglio
Avevano delle buone idee poi è stato il l'ottima cosa
Che il Partito d'azione si sia sparpagliato tra gli altri partiti abbia portato agli altri partiti ciò che aveva addebitato e tanti e suggerimenti che poi si sono mostrati utilissimi
Questo che sto dicendo
Io ritengo particolarmente rilevante quando noi parliamo o degli interventi e economici degli interventi politici economici ma e realtà sulla base di ieri no dobbiamo guardare gli oggi
E ma sapere che cos'è oggi e l'Italia si è profondamente trasformata
Profondamente trasformato
Intanto noi dobbiamo dire
Che qui in Italia noi abbiamo avuto una vera democrazia soltanto in questo dopoguerra mi dispiace per contraddire con coloro che mi hanno preceduta ma
E in fondo abbiamo avuto il suffragio universale all'inizio del secolo poi è venuta la guerra
Ancora naturalmente sofà giorni per sale non era stato assorbito è venuto il fascismo
E dopo il fascismo e Luton altra guerra ecco che finalmente questa manifestazione
Unanime di volontà politica questo essere tutti i partecipanti alla vita politica è soltanto un fatto di ora e allora se è soltanto un fatto di oggi
Quale insegnamento ne possiamo aprire dalla società politica di ieri
Una società che era ridotto ad alcuni governanti è e a molti governanti la società non quale non tutti avevano il diritto a vuoto ma soltanto classe possidenti o che avere un certo livello di istruzione aveva diritto avuto che qualche cosa possiamo a noi trarre dei di quegli avvenimenti oggi siamo di fronte ad un mondo nettamente diverso ad altri avvenimenti certamente la classe governante
Può essere che qualitativamente sia inferiore a quella di ieri ieri erano la classe dell'intento anche oggi sono tutti possono diventare governanti non
Come ieri che soltanto coloro i quali venivano o dagli studi o dal censo potevano essere governanti
Ma delle trasformazioni sono venute ancora
Molto più rilevanti
Noi abbiamo avuto una migrazione nell'interno del nostro Paese perché e biblica credo che neppure
Gli ebrei hanno avuto una migrazione così biblica come ed avuto noi anche quando si sono trasferiti dall'Egitto a Israele o da Israele all'Egitto
Perché è ben la metà della popolazione italiana negli anni cinquanta e sessanta si è trasferita e si è trasferita dalle campagne alla città
Dal sud al nord dall'Italia all'estero questo venti venticinque milioni di abitanti italiani si sono trasferiti
Ed allora noi vediamo che dopo un periodo in cui la società italiana era rimasta chiusa immobilizzata dal fascismo
Quando il fascismo ha obbligato tutti a rimanere sulla terra
All'agricoltura la popolazione sull'agricoltura superava la metà della popolazione del Paese
Allora sul cinquantacinque per cento e non potevano muoversi voi vi ricordate
Dopo questo periodo dei mobilizzato l'Italia in una cultura e la cultura nel senso vero e proprio veramente inferiore
E dove è chiaro che era cultura era molto confessionale perché la campagna sempre più confessionale della città
E dopo questo periodo noi possiamo dire che siamo come prima
Che riferimento ci serve il precedente
Scusate se
Che cosa ci possono dire intellettuali
Nell'immediato dopoguerra del primo della guerra che erano al fuoriusciti che possono dire di fare di conoscenza di pertinente veramente di pertinente con oggi se noi non rimessi a non andiamo a rivivere quello che loro hanno detto secondo la struttura di oggi che esiste
Ora che cosa sia l'Italia oggi rispetto a ieri
Qui sono pochi dati che però possono dire intanto oggi giorno noi abbiamo un'Italia che parla l'italiano
Non si parla più il dialetto che vuol dire questo il grado di istruzione
è molto diffusa oggi si parla io si parla né cosa
Ma è unico è unico è tanto più meritevole Grant
è
Una
O l'Italia che veramente ventre allora c'era un analfabetismo all'inizio di questo periodo del cinquanta per cento cinquanta per cento comprese quelle di ritorno perché quando non leggono più e diventano alfabeti
Oggi invece
Oggi oggi è diverso e in altra forma non è l'analfabetismo è già qualche così in avanti
Gli ha qualche cosa in avanti jolly
Malerba leggerà nel giornale sportivo ma leggono
E se e è l'assenza no
Beh ma la coltura diciamo non si fanno salti anche nella cultura
E credo che sia è questo il modo di procedere
Ora vi dopo adesso alcune cifre per far vedere la trasformazione l'Italia nel cinquantuno
Aveva un reddito un reddito che era il diciassette per cento di quello degli Stati Uniti d'America oggi è il sessantanove per cento
L'Italia aveva un reddito che era il quarantatré per cento di quello della Francia oggi ha il novantotto per cento
Aveva un reddito per il quarantasei per cento di quello dell'Inghilterra oggi ha superato il cento per cento quindi lievemente superiore
Aveva un reddito del sessantacinque per cento da Germania oggi al novanta per cento
Qua vogliono dire qualche cosa a queste cifre
Voglio dire qualche cosa d'Italia ormai è entrato nel novero delle grandi azioni economicamente avanzate evidentemente
Ci sono due grossi guai nel nostro Paese e queste pure hanno grande importanza politica e Mezzogiorno
E la pubblica amministrazione nel settore pubblico
E Mezzogiorno non nel senso che il Mezzogiorno non abbia proferito il Mezzogiorno è progredito
Per le zone avanzato anzi ad un tasso lievemente superiore a quello del Nord del Centro Nord
Ma evidentemente le prime basi di partenza molto diversi e in valore assoluto ci sono ancora distanze
Berretto pro capite circa cinque milioni ed è molto importante
La Mezzogiorno c'è molta disoccupazione quattordici per cento e più
Rispetto al Nord dove siamo al di sotto del dieci e possiamo arrivare all'otto per cento anche meno in certe zone industrializzate
Anche in quelle zone c'è in disoccupazione perché l'industria sta gradatamente espellendo manodopera anche qui l'Italia si sta trasformando l'Italia di classe non è più l'Italia di classi
Era Italia di classi allora l'Italia nel secolo passato e anche all'inizio di questo secolo ora sta diventando Italia di gruppo Italia di corporazioni Italia di settori l'uno contro l'altro
Non più di classi
Noi
Ora che cosa poi si può fare in questa in questa situazione io a Brivio molto quanto ho messo giù
Il problema è un problema molto complesso
è un problema da risolvere non con riferimenti troppo strette e ciò che è stato una volta è un problema da risolvere con immaginazione guardando a ciò che è oggi la nostra Italia
A ciò che significa questa trasformazione all'interno della struttura
Se il pensiero dell'economista è quello di riportare la cultura la struttura del Paese sempre ma non la struttura dire lo ripeto la struttura passata la struttura presente che il passato deve servire soltanto per capire il presente
Dolcino e non abbiamo più classi perché lo sappiamo benissimo il lavoratore oggigiorno
Dipendente sia ridotto altissimo dipendente si è ridotto molto al di sotto della cinquanta per cento sul quaranta per cento quindi tutti i lavoratori dipendenti abbiamo
Problemi che esistono nel nostro Paese
Problemi che esistono sto Paese sono chiari davanti a tutti
Ma io ho letto in una relazione mi pare
Che si fa molto affidamento sulla mano del mercato
Sì la mano del mercato è utilissima
Va deregolamentazione che noi andiamo a proporre deve essere fatta
Ma noi saremmo molto illuse saper pensassimo che il mercato possa risolvere i problemi di società così complesse come sono le società moderne
Le società moderne che hanno necessariamente una grande vita collettiva perché noi viviamo in una vite immerse nella collettività
Ha bisogno accanto alla libertà della produzione dei beni che noi consumiamo e compriamo e sul mercato
Anche
La possibilità di costruire un'economia collettiva di sostegno e di completamento o di complemento
E questo non può essere che lo Stato a farlo e qui naturalmente il punto dolente nostro
Se noi vogliamo consumare più beni di consumo individuali dobbiamo anche avere i beni pubblici che ci consentono di
Godere di questi beni
Quindi abbiamo bisogno di questa
Attività pubblica ma non solo per questo
Non si deve credere
Che la mano del mercato sia tale saggia da risolvere anche i problemi della produzione individuale
L'uomo sbaglia continuamente nei suoi calcoli
E lo si vede perché e che nei periodi di massima libertà di reti Anarchia ne abbiamo avuto sempre ripetutamente secrezioni di crisi e situazione di perdite
Di perdite di beni e situazione di depressione che sono state anche veramente feroci quindi c'è bisogno
Di una guida della economia
Libertà equità della economia nello stesso tempo
Ma c'è anche un fatto che è molto rilevante in più al quale noi non prestiamo abbastanza attenzione e questo è un fatto politico di grande rilevanza
Ed è questo
Che la capacità di produzione
Dal nostro sistema produttivo è tale per cui noi potremmo rapidamente raddoppiare il reddito e noi come gli altri Paesi non soltanto noi perché la tecnologia avanzata senza limiti
L'unico ostacola la tecnologia e il mercato
Il mercato che non è preparato il mercato che non accetta il mercato che rifiuta questa è il solo ostacoli
Ora
Che cosa significa questo
Ecco questo significa che la produzione non può andare oltre quelle che l'assorbimento dipende dal mercato e allora se non va oltre
Allora si forma la disoccupazione
E qui il segreto dalla disoccupazione perché comunque un uomo si produce sempre di più
E allora emesso necessari sempre meno uomini per produrre anche per produrre di più sempre meno uomini quindi c'è uno squilibrio questo è da vedere con grande grande preoccupazione
Un grosso squilibrio tra le capacità produttiva del sistema e la capacità di assorbimento perché
Una comperato l'automobile poiché può prendere due
A un certo momento non sa più cosa farsene per automobili
Mangiare a un certo momento non può più uno per il sì oltre quelle che le sue esigenze
Perché noi potremmo fare molto di più Italia voi vedete voi vedete l'Italia vedete l'India già che produce grano al di fuori dalla sua possibilità esporta gran Olimpia Paese affamato
Chiamo sempre affamato
L'Italia potrebbe produrre grano che vuole voi sapete le gli Stati Uniti asportano grano alla alla all'agricoltura prego a all'agricoltura ma c'è un tre quattro per cento di persone di lavoratori che la quindi allora c'è un altro problema il problema di armonizzare la produzione
E la retribuzione con il tempo libero
Noi dobbiamo rivedere tutta la struttura
Del tempo di lavoro
Non si può soltanto lavorando sempre di più e guadagnando sempre di più che poi dopo è un guadagno che non serve a nessuno
Ma si deve ridurre il tempo del lavoro in modo che sia consentito lavorare a tutti
E questo è qualche cosa di molto difficile ma qualche cosa che si deve fare
Al di là di un certo limite vale di più ore di libertà che no no una a aggiunta reddito già posseduto
Al di là di certo limite poi mi pare proprio la Malfa che disse questo
Eh scusate meglio che lavorano in due padre e figlio piuttosto che lavori padre tutto il giorno e il figlio sia mantenuto dal padre
E questo è
Veramente il punto dolente è il punto di difficilissima da risolvere contro il quale esiste il contrasto e dal datore di lavoro e dell'industria e di molta parte dei lavoratori
Ma chi può fare questa trasformazione
è soltanto lo Stato lo può portare avanti soltanto lo Stato non può guidare questa trasformazione
Quindi
Ritornando una venendo alla conclusione di queste norme a parole
Una un sommesso suggerimento
A far sì che nel guardare
La vita di oggi
La politica di oggi assicurarvi quella di ieri soltanto come individuazione di metodologia per capire ciò che oggi ma non come indicazione di ciò che oggi
E quando noi parliamo di che cosa si deve fare questo nel campo
Naturalmente dello economico
Noi dobbiamo mettere i piedi sul tutte e due i piedistalli quello del mercato è quello della programmazione o dell'economia pubblica
Il solo mercato non ci porta avanti di nulla la sola programmazione non ci porta avanti di nulla
E questo abbiamo deridere il senso
Dalla politica del partito repubblicano quando parla io voglio vedere il contenuto
Nel programma
Non mi interessa sapere gli uomini voglio vedere che programma il contenuto è questo il punto difficile di armonizzare questo contenuto ma contenuto che deve vedere l'uno
E l'altro fattore fattore privatistico e fattore collettivistica o perché viviamo come individui ma viviamo immerso dalla collettività e parte integrante della collettività
E certamente il fattore morale è un fattore di primo piano io non mi fermo perché ritengo che il mio compito è parlare di ciò che conosca meglio nonché nomi intenda di morale ma ci sono altri che se ne intendono forse più di me e certamente
E siccome tutti ne hanno parlato la riforma istituzionale è una riforma da farsi ma nella
In quanto mira ad un miglioramento morale o ad evitare certi dei tradimenti
Perché qualunque sia la forma dello Stato qualunque siano i suoi organi
è uno Stato che ben funzionasse la gente sono dei galantuomini uno Stato che mal funziona se la gente non lo sono grazie
Alle
No
Va terre magistrati militari diplomatici e forze dell'ordine di
Militare in partiti politici
E degli anni ed è in cui si è stata rivista fra quelle non accolte no vi era la noi in Senato
La presentò Spadolini la norma che prevedeva che trattandosi di denaro pubblico e di gestioni chiedo veri che avrebbero dovuto essere trasparenti non solo si dovesse come si è fatto ampliare lo schema
I carri ma sottoporre questo bilancio prima a un controllo interno di organi
Contabili eletti a voto limitato cioè con la rappresentanza delle mie de delle delle minoranze e qui viene la risposta anche anticipata
La obiezione che fa Galli della Loggia a queste in media allo statuto pubblico nella sua relazione scritte che svolgerà più compiutamente domani lo dico mi sono servito
Galli della Loggia teme ma qui s'si possono regolare per legge i partiti
E ancora questa regolamentazione non sarà non darà adito a controlli del potere esecutivo di dell'apparato pubblico dello Stato
Ma la risposta è che leggi molteplici di questa Repubblica a cominciare dalla sua costituzione regolano i partiti non solo nell'articolo
Quarantanove ma che poi ciò che la legge può fare e dare forza ai controlli interni alla istituzionalizzazione Nesi partiti
La Francia cari amici possiede dal mille novecento uno ed è grande alleggerire un libertà una legge generale sulle associazioni l'ostilità
No al fenomeno associativo dello statuto di Carlo Alberto
Dello stato autoritario liberare del Parco del regime fascista e anche del nostro
Far sì che le associazioni trovino posto soltanto nel nostro ordinamento in quei mesi piccoli articoli dell'inizio del Codice civile che le si limitano a denominare le associazioni non riconosciute a stabilire chi paga e i cocci se per caso ci sono dei limiti
Ma dal mille novecentouno
E grande legge di libertà della più volte perfezionata ma intatta nelle sui muri maestri una legge francese sul sulle associazioni
Quello che i repubblicani in materia hanno proposto è una formula del riconoscimento generale dei partiti politici
Il deposito vero Michele della loro statuti presso la cancelleria della Corte della corte costituzionale
L'attribuzione della personalità giuridica di diritto privato perché non debbono intestare a prestanome i loro beni fino e immobili e per finire i beni mobili registrati camioncini no perché in queste condizioni e si è odio oggi evitino
Un contenuto minimo di questi statuti quanto organi soci ammissione espulsione
Garanzie del processo di di decisione
Una regola
Per la elezione del voto segreto per l'elezione a cariche pubbliche a cariche interne dei partiti e delle candidature a cariche pubbliche
Ed è ciò per la quale
Ed è ciò per e e questo la schiena segreta e ciò per cui ci si batte debolmente e invano all'interno del Partito comunista oggi come all'interno Kotoko come come all'interno del sindacato e sembra una gran una grande conquista
L'autoconvocazione degli organi con un certo in concerto quorum la durata non più che semestrale dei come degli eventuali commissariamenti dal centro di organi periferici
Gli organi periferici invertito il sistema del doppio grado di ricorso questo non dice
Tutte queste norme previste nello statuto Puma il progetto di statuto pubblico repubblicano del sessantacinque e che se sarà bene nel futuro ormai legislatura fare oggetto no di iniziativa anche per lamentare non limitano la libertà dei partiti di darsi secondo le loro tradizioni politiche il regime interno che meglio vogliano limitano prescrivono solo delle forme esterne un contenuto minimo inderogabile
Della loro della della loro democrazia dell'EUR democrazia interna
Si avvicina allo statuto pubblico proposto da Ignazio Silone
Tiene conto no delle conquiste nel pensiero istituzionale in materia di partiti fatto nel frattempo io vorrei ancora ricordare a Galli della Loggia che su questa medesima linea l'ultimo Progetto
Prima Pubblico in materia di partiti politici reca la firma di un vice segretario del partito socialista
Di una di Valdo IVA di Valdo Spini
Ed è stato a quel progetto e la sua discussione una soffio di aria forte e pulita nei nostri dibattiti parlamentari e si può solo ironizzare osservando che
Per altre circostanze forse non per questo non solo per questa qualche settimana dopo Valdo Spini non era più vicesegretario del perché de del Partito socialista ma tant'è sorge dai dibattiti interni dei partiti dalla critica al modo a loro a loro modo riessere l'esigenza netta è chiara di una statuto pubblico dei partiti che garantisca un minimo dire di di democrazia e poi che sopravvenuto anche il segretario del partito Spadolini io ricorderò
Che un non dimenticato piccolo libro i partiti e lo Stato pubblica pubblicato dai dal Resto del Carlino con Maranini e gli altri vinci guerre nel negli anni Cinquanta si muoveva già sul sulla medesima linea
Ecco
E il filone elezione
Prima e e e i maggiori
Quindi
Credo che i tempi siano più che maturi
E prima che diventino invece merci
Sarà bene che questa iniziativa venga da noi assunta anche in sede anche in sede legislativa dico un MOI che comprende Progetto repubblicano e il progetto socialista di Galli della Loggia e molti e infine e non pochi altri all'interno riprende chiude dei dei partiti all'interno dei partiti di di e di democrazia
Perché diversamente
Diversamente
Se il canale di espressione politica rappresentato dai partiti e viene ostruito altri soggetti politici prendono il campo il centro dello schieramento
Ciò che a noi piace delle proposte di manipolazione delle leggi elettorali volte a far sparire i piccoli partiti non è tanto UA consorziare le obbligatoriamente per legge e non è tanto l'astuzia
Provvidenziale mediocre che li regge quanto il fatto che esclusi dal Parlamento
I cosiddetti partiti ribelli o extraparlamentari esclusi dal Parlamento i partiti che rappresentano le minoranze linguistiche etniche del nostro Paese quegli stesse tendenze e movimenti quelle dell'area o quondam extraparlamentare quelli delle minoranze etniche dovrebbero ampi canali di repressione politica
E i canali e gli altri canali pressione politica sono o corporativi ponte otto o terroristici
E noi già in materia di corporazione di terrorismo noi che abbiamo sottoscritto e sostenuto la campagna per la libertà e per la beh per la verità e per la giustizia nel caso Tobagi
E cosa dover per sappiamo che cosa dover pensare ci sono spettri solo da vent'anni è scomparso il tritolo in Alto Adige solo da meno di dieci anni
è scomparso il tritolo terrorista in un Paese come questo voi volete cacciare dal Parlamento le formazioni non i piccoli partiti del centro laico o quelli più grandi o che stanno diventando grandi come il nostro prima che diventino grandi
Strozzando l'in fasce e voi volete cacciare dal Parlamento le forze eppure quelle forze di espressione le cui espressione può non piacere
Ma è nel loro diritto
E si esprime no ed è nella complessità della storia del nostro Paese la ragione per la quale e se devono potersi esprimere anche nelle sedi ve anche me anche nelle sedi parlamentari
La relazione Valiani e quella Galli della Loggia hanno anche quest'altro punto in comune
Valiani aprendo e conclude sui diritti dell'uomo
Galli aggiunge e precisa che oggi la parola riforma ha cambiato in parte l'espressione la bandiera della riforma a in parte cambiato la sua
Era che il suo la sua impresa
Perché la riforma tende soprattutto ai diritti dei cittadini e cioè nell'area nostra quella che a noi importa anche o sindacato l'Unione Italia Under lavoro che ha scritto sulla sua bandiere la parola d'ordine del sindacato
Del sì e del del del sindacato dei del sindacato dei cittadini noi abbiamo questo orizzonte davanti a noi
E male hanno fatto quei partiti
Quegli uomini patito in quei momenti dei partiti che in certi che hanno lasciato la bandiera e l'onore di questa parola d'ordine al partito radicale che poi in seguito ha cominciato a occuparsi di fame del mondo cioè d'altro
E solo nell'ultimo congresso sembra in una delle sue commissioni all'Ergife che l'abbia chiede che che la che l'abbia ripreso
Ebbene a b e bene ha fatto il partito socialista apprendere su di sé la bandiera della parità fra uomo e donna con iniziative anche queste che si possono discutere ma prende quella bandiera è giusto
E lo dico io repubblicano appartenente a un partito dove quella bandiera era di verità ma non appassionatamente no non del tutto e non sempre appassionatamente appassionatamente impugnato eppure noi dobbiamo andare verso quella direzione se vogliamo andare in qualche e in qualche luogo e per chiudere su questo
Nella punto il governo che oggi
Da poco ha lasciato la il proscenio della vita pubblica italiana
I due governi e poi dovrei al occorrerebbe aggiungervi nella preparazione anche i due governi Spadolini hanno anche questo onore
Per chi parla di questioni di di libertà di avere concluso accanto al concordato che può non piacere ma che il pagamento di un conto vecchio né un conto che inizia dalla mozione la mozione basso verso la Malfa
Nel mille novecentosessantasette un'epoca in cui ricordiamocelo sembrava un ardimento esigere dalla Chiesa cattolica
No e dalla Democrazia cristiana che venisse adempiuto un impegno della Costituzione quello per della revisione del Concordato ma accanto a queste sono state stipulate le confessioni con quattro confessioni
Minore le intese con quattro confessioni mito evitare protestanti e negli ultimi giorni
Tullia Zevi ha potuto sottoscrivere quell'intesa con la con con la con la confessione ebraica ma perché in questo Paese
è nato alla politica negli anni cinquanta o sessanta il ricordarsi quando ancora si doveva difendere il diritto dei pentecostali ad essere pentecostali delle comunità realtà protestanti hanno a non essere a a non essere umiliate
Nel Paese
Dove
Le la sinagoga di Roma è stata insanguinata
Da
Un attacco che si poteva prevedere prevedere e prevenire come come di polizia beh in questo Paese
E se pervenuti anche ad un in questo giro di anni a un regime dei culti nel quale vi è pur sempre una in una parte attenuata ma una parte delle delle di un'eredità negativa della nostra storia
Le clausole che ancora non ci piacciono del clan del del del dei né del coro del concordato ma un regime dei culti fondato su questo base su queste basi e questo non è risultato risultato da poco ma se noi leggiamo i rapporti
Di Amnesty International Inc rapporti nel mio nel mondo che ne troviamo che l'Italia si trova sì fra i Paesi dove vengono rispettati i diritti dell'uomo ma si trova tra questi Paesi in cura
Dietro la Francia dietro l'Inghilterra dietro la rimarca dietro quanto il Canada l'Australia la Germania Federale
è persino l'ultimo atlante dei dei diritti dell'uomo e sei eloquente a riguardo e sapete che cosa rimproverano a noi
Queste sedi internazionali non dei politici italiani interessati a polemiche una polemica di campagna elettorale ma queste tribunali morali internazionali che hanno l'autorità che hanno ci rimproverano la lunghezza dei nostri processi
Quattro anni e mezzo oltre erano undici
La lunghezza delle nostre carcerazioni preventive
La scarsa indipendenza della nostra stampa
E ancora
è gran vanto
Di questo Paese che una sentenza della Corte costituzionale abbia sancito nel mille novecento settantasei Nanni oscuri della vita italiana la libertà di antenna e senza la libertà di antenna
Dove sarebbe il Paese oggi per come era incamminato in quel torno di tempo e dove stava e dove stava andando e dove stava andando o pre o o precipitando
Non ho quando ci si chiede
Anche meglio dieci
Sì esito del tra del Milan
Dominando meglio
Ma Giorgio ma Giorgio fa osservare che con la libertà d'antenna avremmo quella libertà d'antenna nel settantasei avemmo le emittenti con una ampliata alimentare Pinna avremo dieci TG due io osservo semplicemente questo che per un democratico sono meglio dieci TG due che è uno solo è un
Non ho e quello lasciamo nonostante e l'amico la l'amico Ghirelli che è una degnissima persona che che lo dirige lasciamo la lasciamo perdere
Vengo e concludo all'ultimo punto che riguarda non quello che altri diranno meglio di me sui fondamenti
Della nostra libera cultura i sulla assedio dei costi non non andare a quale ristretta
Ma
Noi
Dobbiamo
Cerco di sopprimere o una
Cerco di sopprimere una parte ma dobbiamo rispondere a noi stessi
O l'interrogativo che ci pongono insieme Romeo quando parla della necessaria intransigenza della cultura senza la quale spettri degli anni Cinquanta e sessanta non sarebbero stati fugati
E. Galli Della Loggia
Quando dice che noi in fondo ci stiamo a da Jeanne dopo in situazioni di carattere conformista
Cioè con siamo in sensibilmente a un regime chiuso della cultura che è frutto di un regime chiusa della politica e accettiamo che mentre e che meccaniche mentre nel Paese
No
Sì fu Sivier vengono innanzi pone più libere disinibite di cultura che viene dalle professioni le culture di partito si Wanda si vadano progressivamente ossidrica Ando in in o o significando nei rituali
è un'accusa nell'uno e nell'altro caso di scarsa audace intellettuale la nostra è vero come la nostra Società e in alcune sue ambienti una società differenziale
Così in altri ambienti la nostra cultura è una cultura rispettosa cioè titoli di linguaggio certe insofferenze manifestate
Anche con splendori di stile che erano della cultura dei primi anni del secolo che erano delle culture gli alimenti che sono state ancora della cultura degli anni quaranta e cinquanta
Andò su nuovi per noi sono stato sono tanto suggestive perché le leggiamo presso gli storici ore leggiamo nelle grandi re printer delle antiche delle antiche riviste ma guardandosi intorno non troviamo nulla che assomigli
Oppure troviamo
Le Veneri letterarie del di Repubblica immaginiamo ma sono bene dei rispettose anche sono sono veri sono bene riflettori anch'io allora per non
Allungare Ungari il discorso
Il discorso mi limiterò
Mi mi scuso con Valiani se ho allungato di un poco ma mentre io allunga a voi si faceva anche il pubblico per i successivi oratori e quindi è a loro beneficio che questo è avvenuto che che e che queste ora che questo è avvenuto
Al ancora io lo dirò solo per e allora dirò solo per ed ha lo dico solo per chiudere con una formula che noi repubblicani noi socialisti noi liberali noi sociale socialisti democratici noire
Noi radicali se mi è permesso se è permesso dire questo a chi viene dal Partito Radicale
Di di Weber e di Mario Pannunzio seppure da famiglia repubblicana noi non abbiamo il problema di edificare delle altre culture chiuse di partito che si basano Ichino su se stesse
Chiudere i confini e le frontiere di un partito nel tetto Britain arrivò rispetto all'altro e ciò facendo legittimino gli universi chiusi di cultura del partito nella di quello che poi e meno chiuso di un tempo quello comunista o di quello che tende a chiudersi di nuovo coi nuovi Berretti verdi
De di Comunione e Liberazione che quei che quello cattolico non è questo il nostro problema nel Paese
Di fondare una cultura chiusa di partito
Noi dobbiamo avere l'ambizione di essere noi parlo per il mio partito come repubblicani noi del nostro insieme per la interessi strategici che ci che ci che ci uniscono di essere partiti al servizio della cultura non di una cultura ideologica determinata della cultura in generale della sua libertà mani di manifestazione
Contro i vecchi peggioramenti il monopolio della stampa o dalla televisione contro i nuovi imprigiona menti le culture assessori delle culture delle centocinquanta ore il sottogoverno manovrato il furto della cultura
Ecco dove i partiti laici per primi hanno un compito strategico è un compito comune
La tutte la la tutela di ciò che è vivo nella cultura ma non parliamo di tutela perché si è una parola difensiva e arretrata
Lo un parafrasi diamo un vecchio slogan
Abbattiamo
Gli steccati e lasciamo passare la cultura del Paese la cultura del vedevo dell'Europa e di questa parte di molto in di mondo di mondo occidentale dove sono considerate come grottesche e anacronistiche le nostre
Rispettose ed Inferentia riforme di manifestazione da gente piccola di tempi piccoli
Lanciato iscritti pregherei gli oratori a limitarsi da diciamo avevano a disposizione sono quelle che sono a dieci minuti ciascuno la parola all'onorevole Battistutti
No non
Come
Ma specifico specifico io
Seicento dalla ringrazio il presidente
Conoscono vice segretario liberale che pensa porto il saluto del son partita ma
Volevo che l'unico egli stesso dicesse resta comunque ebbene che il pubblico pensando come siamo grati a Battistuti al suo partito per questo intervento grammo presidente
Grazie amici e ringrazio anche il segretario del vostro partito per l'invito debbo portare oltre per quasi già prescritto le scuse del segretario del mio partito che ha dovuto partire come l'amico Gonella è buon testimone
Per la Sicilia e desidero quindi rivolgervi oltre al ringraziamento anche poche parole di saluto consapevole che c'è un numero notevole di iscritti a parlare
E che è bene che in assemblee come queste siano gli esterni ai partiti che esprimono la loro opinione
Trovo un nesso
Se mi è consentito da questo vostro
Incontro interessantissimo di oggi
E ma di fare una manifestazione che abbiamo svolto noi alcuni mesi fa che porto a una stesura di un documento unico manico de Felice qui presente di trentotto intellettuali viale liberale d'una manifestazione prossima che terremo
Ai primi del mese di aprile a Venezia una consulta della di Aguilar culturale liberale
Ma è una connessione che vuole solo di tema non è solo di date
Ma è anche di uomini perché scorrendo gli inviti di queste varie manifestazioni ritroviamo alcuni punti delegati della cultura liberale
Che porta il loro contributo a queste difformi diverse manifestazioni
C'è una forma se mi è consentita di Lessico famigliare quando noi ci incontriamo a parlare di queste cose
Un po'perché la cultura politica dei quadri dei nostri due partiti sia formata leggendo senza fare torto a nessuno pensa come io penso che felice lo stesso all'amico Filippo penso Giovanni Sartori
Penso a quel grande protagonista dalla cultura democratica che è Norberto porcherie
E questo non voglio fare torto a nessuno dimenticando i nomi di mi fermo qui dico solo che c'è questo lessico Camilli familiare tra di noi
E c'è anche una strana sorte la nostra cultura liberaldemocratica
Una cultura egemone per lungo tempo e poi minoritaria decisamente minoritaria
Una cultura immaginata per molti anni e oggi assorbita nella pretesa da parte di qualcuno che la componente liberaldemocratica sia presente in tutte le componenti politiche
Tanto da far ritornare la memoria la polemica tra Gobetti e del Mugello
Sul tutti liberali e su una vocazione che si allora poteva sottintendere una spiegazione al partito unico oggi sottende forse il desiderio di coprire carenze insufficienze strutturali che sono di alto ideologia ma come nelle è stato scritto dalla relazione che ho avuto modo di leggere
C'è qualcosa di nuovo che si muove in questo Paese
Ci sono diversi fattori di novità che camminava con tempi di accelerazione notevoli
Io vorrei solo individuarne che semplificava mentre
C'è una riscoperta di alcuni valori legati all'individuo
Che porta oggi a spostare
L'attenzione dallo Stato di diritto allo stato dei diritti
C'è un la consapevolezza di una nuova forma non più di riformismo da anni Settanta
Ma di nuovi fondi un'esigenza di riforma turismo concreto e serio empirico che dopo il fallimento condivido in pieno il passaggio di Galli Della Loggia su questo è una valutazione di quegli anni e dopo il fallimento di allora
Porta a delle sperimentazioni più ponderate più serie meno dirigistica
E c'è anche un fattore antico che si va riscoprendo
Che per me così se in questo se vogliamo Dall'Oca per aiutare Abu credo ma per passare anche la russa individuare una costante nella cultura liberaldemocratica io credo che questa costante la si possono leggere in una continua vocazione della lotta ai privilegi
E se questi privilegi una volta ricevevano nelle classi
Dice di nuovi ceti qui siedevano nell'economia o dello Stato lo strozzo comune nel quale ci dobbiamo muovere oggi è quello di capire che si è formata una nuova rete di privilegi che sono connessi alle strutture della politica
Alcuni di queste battaglie liberali e repubblicani hanno già avuto modo di combattere le anche in sede parlamentare
E non è da oggi che una forma di collaborazione talvolta anche di simbiosi con gli amici socialisti l'abbiamo tentata alla ricerca di queste convergenze io credo
Che si però ci si debba chiarire molto anche dei rapporti che esistono e devo resistere ai nostri partiti
Perché da questo punto di vista credo che i temi di applicazione siano diversi
Credo che un processo comuni di razionalizzazione dello Stato ci debba vedere coinvolti
Penso che l'impegno per una società flessibile
Per i nuovi diritti di libertà che insorgono e condivido appieno quello che diceva Paolo Ungari prima una regolamentazione di questo fenomeno dei partiti e la decelerazione dei partiti stessi
Ma al di là di questi che possono essere espunti appunti di una battaglia politica credo che noi dovremmo soffermarci molto su un problema di metodo e lo dico senza nessuna polemica
Di un'aria laica in questi anni e si è dato al laicismo una interpretazione molto datata molto antica
Una interpretazione che aveva il suo valore e viva dio se l'aveva negli anni degli amici del Mondo ma che in una società sempre più laica e anzi laica in maggioranza come la nostra
Oggi deve assumere un significato di forme noi dico noi come responsabili politici abbiamo dedicato mesi e mesi ad un dibattito ad esempio sull'ora di religione dimenticando lo sfascio della scuola nel nostro Paese
E allora fosse della inciso nobili ad abitare una lettura un po'diverso da coperture di metodo
Una lettura
Che ci porti a capire diceva il vecchio Casanova laicismo come mancanza di quei giudizi
O come pop battezzava una ricerca senza fine la sperimentazione il dubbio il rifiuto di dogmi
Il rifiuto di ogni certezza sia essa legislativa o sia essa di valori
Ecco e da questo punto di vista quello che un esempio ripeto non per fare la polemica politica
L'ordinamento cocciuto Vitalone e di ma mi
Abbia potuto dimostrare con il voler celebrare un esempio una conferenza sull'Energia fosse dimostrasse l'applicazione di un metodo di confronto con persone che la potevo pensare in maniera difforme ma per operare una scelta io desidero mantenere l'impegno e quindi chiudo ringraziarvi per questo e sono convinto che un incontro di questo tipo potrà rappresentare una occasione non solo per fornire un ubi consistam ma molti intellettuali di aria liberaldemocratica
Ma credo anche per consentire di ripagare la diaspora che si è avuta sempre in questi ultimi decenni di intellettuali che miglioravano all'interno dello schieramento politico con l'estrema mobilità
Io sono convinto sapete quello che dicevo di maggiori scrittori sudamericani che ritorneranno perché il loro ombelico e seppellito da queste parti con questo augurio presidente io la ringrazio di nuovo e Virago buon lavoro nell'interesse comune
Elemento e anche per l'esemplare resina almeno avremmo concessioni più spazio proprio Vergari rappresentante di un partito amica ed alleata grazie ancora la parola al professor Picozza
A
Non ho capito fa
Io vorrei fare un intervento naturalmente molto breve tenete conto che io non sono un politologo ma se mai uno storico
Sulla relazione dell'amico Romeo che per quaranta pagine mi ha affascinato con una straordinaria bravura una capacità di sintesi una capacità anche di visione innovativa su molti problemi che d'altra parte quanto tutti si aspettavano Daloui che è un uomo straordinario
Via poi invece preso una sorta di delusione dalla pagina quaranta in avanti laddove si viene a parlare di problemi politici concreti sia pure tenendo presente quella specie di scenario
Mobile
Storicizzato di questa nostra Italia perlomeno dagli anni del Risorgimento fino a ieri lo scenario talmente vario talmente complesso che è quasi impossibile sintetizzarlo e ridurlo a linee portanti essenziali come come Romeo a farlo
Forse io odio la democrazia una concezione un po'differente mi ha sempre appassionato studiarne la genesi
Mi sono convinto che la democrazia non produce eguaglianza democrazia nasce dalle Quaglia
Cioè esercitano un effettivo contatto interscambio di vedute una possibilità di dibattito soltanto gli eguali cioè il farmaco della frontiera americana i quali si lasciavano l'aratro con la zappa nel solco si riunivano per difendere interessi assolutamente comune che fossero le guerre indiane vero fra i problemi dell'approvvigionamento eccetera e essendo uguali ragionava lo stesso qua
Cioè non è che la democrazia dei va oltre fabbricare in sostanza il consenso questo si collega alla visione che emergeva
Da dalle parole di Romeo dalle pagine che io ho ascoltato qui con me in questo momento
E cioè che la società italiana è cambiata radicalmente si è differenziata sia variegata in un modo estremamente multiforme cui è molto difficile quando sento parlare di referendum il referendum nucleare ma credo che sia un un caso di di follia di follia pura perché chiaramente io per primo se vincessero Vaime centrato nel cortile del potere di no
Voteremo e poi io sono convinto che senza nucleare non riusciremo a superare la crisi energetica posso di vagliare io non sono un ingegnere nucleare ma la mia impressione quando si dice abbiamo solo il due virgola otto di apporto di energia elettrica attraverso quelle poche centrali nucleare allora il due volte facevo aperta sostituirlo ma la Francia il sessantadue per azione Kiki stato riversate in un raggio di centocinquanta chilometri si sono sei o sette centrale nucleare al di là della frontiera e il vento viene da noi allora o tutta l'Europa sposa questa tesi e decide fino accettabile oltre ad di chiudere se tale problema che le chiediamo soltanto noi
Il tentativo secondo me di captare la benevolenza di una parte più emotiva più razionale del Paese a scopi puramente elettorali e però questo anche ci dice che è difficilissimo avete si raccordi firmavano un ragionamento
Dirige il mettere insieme delle persone che per cultura maturità dell'età tendenze sono estremamente differenziare e allora vengo a un punto che mi pare quello più discutibile dal mio modesto punto di vista della relazione Romeo cioè laddove si parla di riforme costituzionale
Perché sappiamo che al prossimo
Congresso del Partito Socialista verranno discusse queste proposte di riforme coi e qui in questo modo sottoposti ufficialmente al parere del paese magari oggetto anche queste di qualche referendum
E via di questo passo incomincio vero
Dalla differenziazione delle competenze fra i due rami del Parlamento certo questa sarebbe una operazione estremamente giudizioso soprattutto se si potesse estendere la capacità direttamente legislativa dei due rami così come accade qualche volta in Commissione ma si tratta come tutti sanno di decisioni marginali minime appena nasce un piccolo conflitto di natura politica
Differenziazione cade tutto va in Aula e i due rami del Parlamento si devono pronunciare con la estrema lungaggine
Quindi educativa che ne
In Parlamento a oggi viene accusata viene accusata viene viene riconosciuto ai né con con scoramento dà molta parte del paese come una semplice cassa di risonanza di decisioni che vengono assunte fuori di un Parlamento che deve mettere lo spolverino accettare ciò che è stato deciso dalle segreterie dei partiti
Dopodiché se qualcuno si permette di dissentire viene anche tacciata di essere un franco tiratore cioè di essere un personaggio scomodo uno uno sleale che non rispetta le direttive del partito allora il rimedio sarebbe il voto palese ma il voto palese rischia di far cadere il franco tiratore onesta che veramente dissente esca ritiene che il mandato popolare di via il diritto di non associarsi certe decisione
Lo espone al rischio di essere punito cancellato dalle liste accantonata per sempre e allora si è proposto di stabilire l'obbligo anche questo abbastanza Stra vincolante in modo curioso che il parlamentare
Uscente debba di necessità essere inserito nelle liste delle nuove elezioni ma quali liste
Nel suo collegio oppure in un qualunque collegio perché altrimenti se lo si vuole punire basta metterlo in un collegio dove il partito su prende pochi voti dove l'elezione dubbie
Cioè ma dove incominciano le mie perplessità proprio alla pagina quaranta dalla relazione dove Romeo scrive è vero
Seconda ulteriori precisazioni preferì mentre al sottosegretario Amato
Una certa ambiguità è volutamente conservata suggerendo che le elezione diretta parlando di questa dell'innovazione possa unirsi e un aumento dei poteri del Presidente della Repubblica che ne faccia anche il capo dell'esecutivo
E subito dopo si dice è chiaro che da parte socialista si esclude l'elezione diretta del capo del governo eh no del Presidente della Repubblica
Ma allora vediamo di chiarirsi per ora si parla di presidente La Repubblica quali potere vogliamo aggiungere al Presidente della Repubblica
Al di là di quelle già molto prestigioso grande garanzia democratica che vi sono attualmente addebiti se non quello di poter agire come capo dell'esecutivo guardiamo alle cose il loro know diciamo che si vuole
Una repubblica presidenze è l'Italia un Paese maturo per questa soluzione io credo che il un regime presidenziale
Tutto ancora da discutere ci sono esempi come quello americano in questo momento tutt'altro che edificanti abbia senso solo in un Paese bipartitico in un Paese in cui con il cinquantuno per cento dei voti sia la maggioranza assoluta sia la maggioranza rispetto all'altra parte la si accantona la si pone in condizione di non pesare sulle decisioni e si governa così possiamo noi con la carattere estremamente varie e complesse delle opinioni delle tendenze degli atteggiamenti delle forze politiche italiane possiamo noi vincolare il futuro per cinque anni consecutivi a me è nato questo sospetto che tutto questo rumore che si fa su riforme toccasana riforme che darebbero la stabilità che darebbero l'efficienza che restituirebbe no all'azione politica un carattere di grande incisività ci sia invece non so se maliziosamente o casualmente nascosto il falso scopo cioè che si si che si spari su bersagli che sono sostanzialmente insignificante invece si vogliano altre soluzione
Vedo per esempio che si cita qui altre volte è stato fatto non è però nel primo che fa questo richiamo a autorevoli sostenitori della tesi
La tesi del governo presidenziale citando tra l'altro personaggio con l'indagato pregevoli nana come Randolfo Pacciardi ma addirittura nomi illustri lo stesso Valiani
Che nientemeno che Piero Calamandrei
Ma il piccolo particolare che sembra sfuggire che si parla di assemblea costituente siamo quarant'anni fa come se nulla fosse accaduto allora in cui la Repubblica dovrà essere difesa
Da una possibile insidia monarchica dalla possibile contrapposizioni a una fetta o da un legame passivo se vogliamo
Degli italiani per il principio monarchico sembrava che per i instaurare la Repubblica
Per convalidare l'agli occhi dei cittadini occorresse darle una seconda quale struttura a piramide
La struttura di vertice in cui ci fosse avessimo un uomo che potesse in qualche modo sostituire il monarca nella fantasia popolare ma adesso sono passati quarant'anni sono più hanno spazi e monarchici direi che i monarchici addirittura si rendono persino un po'umoristi sì è vero come le loro beghe fra Amedeo Vittorio Emanuele nel quarto
Quindi non c'è più nessuna Nostalgia nessuno potrebbe oggi proporre in Italia con un minimo di buonsenso una restaurazione della monarchia con questo non voglio ferire i sentimenti per ricchi
Legato ancora hanno tradizioni patriottiche o a ricordi del Risorgimento dico solo che allora ma promette facevo io ero troppo giovane inesperto essermi formato allora un opinione ma certamente non nessuno può rimproverare a Calamandrei all'Aglianico Pacciardi aver in qualche modo vagheggiato una soluzione
Di tipo presidenziale ma ripeto per un Paese che era talmente diverso da quello di oggi che è perfettamente lecito anche cambiare opinione siamo maturi per avere un governo un capo del governo così autorevole così il determinante nelle decisioni per cinque anni consecutivi anche ammesso che ottenesse un certo consenso
Spesso questo consenso sarebbe legato a motivi di motilità momentanea successi dell'ultima ora ha un'aura di di favore che può aspirare per un momento in una certa direzione e poi dobbiamo per cinque anni
Veder governato il Paese come sapete il meccanico americano come complesso le elezioni a del Senato e della Camera che si alternano e quindi danno spesso risultati che mettono in minoranza il presidente quindi col diritto di veto con tutti somale le complicazioni di questo delicato meccanismo che però forniscono qualche garanzia è la nostra democrazia matura per una prova del genere a me pare
L'altro punto rivoluzionario sempre a cui per lo meno si rifà ecco mi è parso di cogliere forse più vario nel tono che Romeo ha usato nella sua relazione una certa simpatia una certa propensione per almeno una una larga apertura a queste possibilità che mi lasciano invece fortemente perplesso stabilire che la riduzione esclusione dal Parlamento dei partiti che non raggiungono un certo quorum dev'essere limitata
Ai partiti non più storici quelli storici devono essere garantiti in tutti i modi ma se il partito dei Verdi dovesse domani avere il sette per cento è un altro partito
Storico avesse soltanto più il tre per cento in due l'uno per cento dovremmo dire allora che i padri storici devono prestare a tutti i costi
Una legge una norma che riduca i piccoli partiti tacere valide per tutti
E noi rischieremmo con questo di semplificare forze intellettuali motivi ideali tradizioni di grande nobiltà e di grande peso perché spesso abbiamo visto in passato del partito repubblicano
Mi ha dato prove evidenti non è soltanto il numero dei voti che conta ma è anche la qualità dei valori che in quel voto si esprime non voglio ricordare su un piano molto più materiale quello che diceva Enrico Cuccia che i voti non si contano ma si pesano
In economia molto promette non è così ma in politica di sì
Voti si pensa ci sono voti anche di isolati anche di di gruppi minoritari che non sono rinunciabili che sono talmente illuminanti talmente significanti nella tradizione e nella vita
Quotidiana della della politica del nostro paese che non ci sono
Non sono punto come dicevo rinunciabile
Estremismo
Si dice accusare di estremismo dice Romeo pagina quarantadue proposte di questo tipo si può dire la scarsa efficacia in termini di razionalizzazione del sistema politico ma in sostanza degli vede un con un effetto benefico cerca se si eliminano alcuni dei contendente intorno al tavolo della discussione la discussione si presume che diventi più facile che ci siano meno interlocutori ma con quale sacrificio
Giustamente Romeo denuncia le ristrette oligarchie che si autonomi questo perpetuarsi del potere politico in poche mani che rischia poi di tenere conto di nobili di e di interessi
Potenti che cerca di sopraffare I tempo
Dice anche che organi oligarchie partitiche possano esercitare il controllo delle elezioni oggi stiamo vivendo un momento politico in cui sembra di grande importanza conservare ottenere la presidenza
Del consiglio in vista delle elezioni io non mi intendo di queste cose ma mi domando come al di là di una certo alone di una certa immagine di un'ultima visita a qualche città di provincia in cui chi propagandista politico si presenta ancora con una carica importante può quindi raccogliere in qualche applauso di più un qualche così contorno di folla maggiore ma credete veramente si può credere veramente che questo incida cioè o si pensa al tempo di Giolitti in cui le le lobby politiche venivano poi premiate con concessione di tabaccherie o di banche in otto ma questo ancora senza nell'Italia odierna io forse sbaglio ma domando a voi avete del maggiore esperienza della mia se il sedere a Palazzo Chigi
Oltretutto in un periodo di stasi in periodi di immobilismo e quindi motivo per sollevare risentimenti e malcontento sia ancora una posizione di forte quindi non non riesco bene a capire che cosa significhi il controllo delle elezioni la conclusione di sostanza
Mi pare che Romeo sia fortemente avverso al potere di crisi delle oligarchie poteri di crisi vuol dire che in sostanza gli esponenti politici designati democraticamente dalla base
A un certo punto ritengono che le alleanze che hanno retto fino allora loro stare insieme sia sia diventato in sostanza invivibile che non si possa continuare che si debba quelli ripensare rinegoziare rimettere tutto quanto indiscussi ma questa è l'anima stessa democrazia
Che cosa significa ed ero il potere di crisi se non quella di dire basta per questa strada noi noi gruppo noi noi il partito non ci sentiamo più di procedere vogliamo castigare questo tipo ecco un'ultima considerazione tutto questo discorso che sarà stato fatto certamente vuole molto più tecnico da competenti mi pare come dicevo in principio un uno sparare sui farsesco
Il problema non è questo PRA è tagliare la dissociazione del Paese dalla classe politica
è un sistema che rende estranei che provoca l'assenteismo marcato che provoca il cambiamento di opinione casuale e legato all'ultima emozione della settimana o della o addirittura della giornata
è in sostanza una forma di immaturità indotta perché il Paese non è maturo tale fatto moltissima strada
Il problema della regola della della immoralità e Praga e di e di vedere in che misura si può contenere la classe politica nelle sue mansioni fondamentali che sono quelle di governare il Paese e quindi di controllare anche il malcostume e non fare se non certo appunto
Protagonisti questi sono le ragioni cioè a Torino è stato proposto dalla la Malfa di sottoporre di sottoporre le nomine della volte sono una sequela di scandali senza fili senza fili io vi posso ce ne passa da ho ancora un minuto producono allora un esempio straordinario che sempre tentato di denunciare e magistrati vengo chiamato dal presidente da ultimo totalmente in carcere
Perché facesse il console no non in carcere prima che andasse in casa perché facesse il consulente di un progetto cinematografico di abbastanza Tana che l'auto ma
Sì perché si era stabilito che si dovesse fare un film da mandare a nell'altro giro delle delle sale per di volgare diciamo alla medicina
Palestra farle visita dare confidenza eccetera vi fu anche fatto capire che alla fine di questa serie di riunioni come consulente avrebbe anche avuto un compenso che ho subito recepita
Scoperti che questo film doveva servire a riavvicinare la popolazione
Ai malati di mente per i quali c'è diffidente ma i manicomi sono chiusi insomma nessuno con la Suma uno che è stato dimesso ad una casa di cura per malattie mentali perché ha paura che sulla linea di lavoro questo credo il provvedimento magari io qualche utensile sulla testa del suo vicina quindi e questo era una forma di propaganda
Ma nella seconda seduta mi precisarne anche che questo film non era affatto a favore dei malati di mente ma deve essere svolto realizzato dai malati i quali dovevano fare badate bene il regista il costumista lo scenografo non parliamo degli attori l'elettricista
E a questo punto incominciare e domanda ma quanto avete stanziato il CED avremmo stanziato un miliardo e mezzo
Affittiamo un capannone industriale
Abbandonato lo riattiviamo per due anni e allora a questo punto ma è chiaro che dietro c'era una sequela
Così destinazioni discutibili di fondi pubblici e con una lettera c'era una lettera ce ne sono dimesso ma penso che il progetto sia andato avanti lo stesso non è più saputo nulla ma questo per dire dove come si può esercitare un controllo tu severo la proposta il giallo la madre è stata appunto quella di sottoporre le nomine del lavoro non sono più al vocazione politica spesso molto ambigua e misteriosa ma a una comitato di persone al di sopra della mischia che non aspiri non nessuna carica e che possano giudicare le le le le pezze d'appoggio i titoli
Per i quali queste persone la proposta è stata giudicata molto bella ma per il momento è inattuabile De Palma è stata rinviata a migliore da ecco questo è un piccolo episodio se vogliamo locale mio poi Ventura piccolissimo
Ma rivela dove è il vero problema perché la gente è questo che vede questo che pensa quando un amministratore pubblico va in galera la gente prova nel senso di di di giubilo ma anche un senso di mortificazione non sa più a chi credere
E nel momento che l'elettore non sa più a chi credere in una società come questa estremamente mobile innovativa dinamica
Una volta sino all'operaio era per avere una certa una fase un blocco il contadino adesso insomma pensate alla marcia dei quaranta mila insomma
Ha fatto vedere che la nostra società è estremamente stratificata e differenze
è a questo Paese che bisogna rispondere e bisogna rispondere in fretta perché la situazione globale non è così roseo come si cerca di farci credere basta poco il petrolio sta già salendo
Peraltro il giorno che il petrolio abbia di nuovo raggiunto i livelli al il giorno che il dollaro sì Siri si rivaluti sui sui mercati monetari
Il paese torna ad avere la il fiato corto stretto alla gola e allora le chiacchiere non serviranno più occorre la maturità occorra preveggenza occorrerà serietà occorrerà intransigenza morale ed è su questo punto che io veramente
Auspico che il Partito repubblicano che ha in questo campo una tradizione molto bello molto limpida si faccia veramente protagonista non seguiamo i dirottamenti sui falsi scopi
Non pensiamo che le riforme giuridiche e istituzionali possano cambiare la situazione dentro qualunque tipo di riforma il corrotto rimane corro
E immediatamente a distanza di poche ore ha già trovato il nuovo Macchiavello per continuare ad arraffare abusivamente non ci sono
Purtroppo Matulli mi toglie la parola perché ho detto che tu alla costituente
Allora
Chiedo scusa le cose da dire sono innumerevoli ma
Spero
Chiedo scusa
La parola
La parola al professor Luciano Pellicani non c'è
Sì sì ecco
Alicante
Stiamo maltempo no ma vengono gli altri nove
L'accusa per quello qua no cosa no no non rallentano
No invece aveva arriva
Mi sono attaccata
Dieci minuti per favore purtroppo
Caro quasi telegrafico allora
Io vorrei soffermarmi
E quindi chiedere la vostra attenzione su un problema che è stato appena sfiorato neanche sfiora cioè il problema che sorge subito la domanda che una volta che si tocchi questo questa grossa materia la cultura laica in Italia
è la domanda che nasce spontanea dice sì va bene ma perché i laici sono stati così deboli fino ad ora quali sono le radici di questa debolezza e di questa
Scarsa capacità di uccidere sulla realtà mi riferì quando parlo di scarsa capacità di incidere sulla realtà naturalmente dico qualcosa che va valutato in termini relativi scarsa rispetto al bagaglio di conoscenze e di tecniche giuridiche economiche che sono proprie della tradizione laica liberale e socialista liberaldemocratica
E che sono poi appunto queste conoscenze queste tecniche le conoscente le tecnico con le quali non solo sono stati costruiti gli stati democratici moderni ma è stato costruito anche lo Stato democratico Italia quindi c'è uno stato indubbiamente però appunto sia nella relazione di Romeo si anche nell'intervento che Romeo fatto stamattina questo tema il tema della debolezza non è stato
Toccato
Naturalmente si potrebbe anche affermare che in un certo senso questo è un problema un po'che tale nostre spalle
Tale nostre spalle nel senso che siamo entrati con gli anni Ottanta in un'epoca storica diversa da quella immediatamente alle nostre spalle appunto
L'epoca storica che si è concluso con gli anni settanta
Era caratterizzata dalla massiccia presenza nella società italiana qui alternative
Al modello liberaldemocratico il modello socialdemocratico di organizzazione della società
Da una parte soprattutto la cultura cattolica
E dall'altra parte ovviamente la cultura comunista uno cultura marxista nelle sue varie articolazione
Alla fine degli anni Settanta se ricordate bene si fecero gli ultimi dibattiti
Nei quali dibattiti queste due alternative a quella marxista quella comunista Grancia anche a Matera come volete e quella cattolica in qualche maniera sembrava che avessero qualche cosa da dire e che potessero essere un alternativo addirittura potessero essere in combinata un'alternativa
Da Canini dichiarò che anche la Democrazia Cristiana aveva una forte spinta anticapitalistica latte l'aveva sempre avuta questa forte spinta anticapitalistica era notorio
L'anticapitalismo organico della del Partito comunista
E questi due partiti sembravano appunto le sul punto non solo di schiacciare i piccoli partiti i partiti intermedi partiti tutti tradizione laica ma addirittura sul punto di mettersi d'accordo di fare un bel matrimonio e di dare la risposta per il Paese una serie di risposte del paese stava aspettando le cose non sono andate così non sono andate così soprattutto perché alla fine degli anni settanta e gli anni Ottanta emerse una cosa molto importante e
Con quell'armamentario
Di tecniche di conoscenze di modelli di organizzazione da società dello Stato eccetera non si va verso la modernità ma si vetrine retrocede
E oggi ci siamo arrivati in una situazione che veramente eccezionale per certi versi una situazione in cui l'unica cultura entro la quale si discute dei problemi politici e la cultura appunto chiamiamolo laica nelle sue due articolazioni principale la liberaldemocratica è la liberal socialista o socialdemocratico come voi volete
Tant'è che qualche anno fa
Forlani
Definì partito la Democrazia cristiana un partitore pubblicati ma su un partito che si avviava a diventare un partito repubblicano di massa
Tant'è che recentemente Bobbio ritornato anche su questo tema dice no ma in fondo il Partito comunista ormai i tempi assomiglia sempre più a un partito socialdemocratico no
Quindi
Sembra proprio che queste due Grandi sub culture che hanno dominato per quarant'anni la scena politica italiana
No abbiano fiato corto soprattutto il tempo storico lavora non lavora certo per loro lavora per la cultura democratica però allora a questo punto nasce ancora più forte la domanda ma perché la debolezza dei partiti di di tradizione laica
Non non possiamo solo spiegarla in termini storici che la storia speranza pericolose ma spiega tutto perché si applica sì ma il metodo della spiegazione
Di tipo storico storici schivo come volete voi dovremmo arrivare ad Adamo ed Eva
Risalendo la corrente del tempo ad Adamo ed Eva
Oppure al Big Bang
A Bang Bang dovremmo arrivare risalendo nel come fanno gli studiosi di gli astronomi di Arcetri salire nel tempo a cercare appunto di trovare Lem radici ultime che affondano appunto nella notte dei tempi
Quindi qualche mania dobbiamo anche cercare di capire quali sono i vizi strutturali che è presente e che sono in punto di principio modificabili correggibile
Ora io quello che ho constatato la io tutti abbiamo costa da negli ultimi anni Eccher come dire un minimo di azione concertata fra i partiti che si richiamano appunto ai valori che poi sono i valori di Giustizia e Libertà diciamo pure francamente sono i valori lo sento meno giustamente fa riferimento la sua relazione al fatto che alla finché il programma di Russell in qualche maniera ne sia pure in maniera distorta i vari è stato realizzato
Non è passata nella linea liberal conservatrice moderata non è passata neanche la linea socialista rivoluzionario massima visto quello che volete voi è passato il binomio Giustizia e Libertà a quale giungeremo anche la terza via diciamo la ragione comunque domanda come mai in questi ultimi anni non c'è stato un minimo di coordinazione ho pochissima coordinazione fra i partiti di democrazia
Partiti laici partito in questa tradizione di cui stiamo parlando
Serva grave mila centosettantanove le stelline ci fu il primo convegno storico per certi versi fra repubblicani realtà rappresentanti a futura
E dei partiti repubblicano socialista e socialdemocratico e liberale mi pare storico che per la prima volta in Italia almeno che si riunivano in maniera formale ufficiale uomini esatto uomini
Altamente rappresentativi fra l'altro c'era anche il senatore Spadolini e non solo lui appunto a discutere di questi problemi
Però non c'è stato poi una prosecuzione o meglio la discussione sul piano appunto dell'elaborazione culturale è continuato ovviamente in tante sedi le tante sedi dove appunto queste cose vengono discusse eccetera
Ciò che è venuto a mancare finora e da questo punto di vista mi pare che questo convegno quanto meno presenti questo aspetto
Molto positivo cioè che si presenta come un tentativo di riprendere un discorso che era stato interrotto
Discorso che peraltro noi socialisti a un cercato anche di riavviare qualche anno fa ma non per colpa nostra non fu possibile quindi saluto senz'altro con con ottimismo anche
Questa ripresa del discorso e vado alla conclusione dicendo che si dobbiamo e abbiamo il diritto e il dovere di salvaguardare le specifiche tradizioni ci sono anche delle ragioni più meschine di carattere aziendalistico
E impongono anche che hanno il loro peso
E che non possono certo essere cancellate se non saremmo veramente irrealistici Nella padri Machiavelli o di Gaetano Mosca fare un discorso politico prescindendo dagli interessi che si sono incrostati che si sono costituiti beh questo quanto meno io non lo farò mai
D'altra parte so per esperienza che nel mila centosessantanove uno l'unificazione fra il tronco socialista il tronco socialdemocratico in Italia è fallito per delle ragioni che non sono ragionevoli rimasto ragioni per difendere quella di quindi pur riconoscendo questo e sta il fatto però che uno spazio di manovra per
Coordinare meglio l'azione di questi cinque partiti ve ne sono cinque i partiti
Messi insieme costituiscono i vari grossomodo il venticinque per cento del corpo elettorale cinque sono troppi diciamolo pure francamente ma potrebbero essere come di non apparire troppi se ci fosse una maggiore coordinazione
Sul piano politico
Dopo tutto il loro interesse dovrebbe essere quello di ridurre l'incidenza dei due grandi partiti democristiano e il partito comunista sapendo anche consapevole anche del fatto che ripeto il tempo storico lavora
A favore appunto dell'ipotesi che furono appunto di Giustizia e Libertà e comunque di coloro che in qualche maniera lavoravano nello stesso atto solco e quindi
Questo significa che non possiamo non guardare al futuro con moderato ottimismo però questo
Ottimismo mi è stato francamente si è raffreddato subito non appena ho sentito la l'intervento del professor Firpo
Mi è sembrato proprio che in questo intervento ci fosse in buona sostanza forse sbaglierò a interpretarlo
Naturalmente sono suscettibili di errati c'è fosse soltanto una predisposizione diciamo al non a non modificare nulla
A tenere le cose ferme così come sono con una contraddizione mi è sembrato di vedere dentro il discorso a contrazione nasce da queste da una parte abbiamo un Paese molto maturo non immorale dall'alto una classe politica immorale beh allora ci vogliono grandi riforme
Non piccole riforme allora bisognerebbe addirittura mettere caricare la parola riforma di quei significati che erano propri della parola riforma quando essa veniva adoperato adesso io da Gentile orda Antonio Gramsci qui chiudo perché se no come dire vengo meno all'impegno che ho assunto di parlare
Molto poco grazie
Gravissimo gravissimo apprezzare complimenti per atterrare brevità è perfetto per l'avviamento la parola ad Alberto Ronchey da
Fino al
Ma prima dei tradizionali o meno tornerà oramai la minima
Reale al vento nonché lanciare
No raccomando la concisione perché all'amico rompe rapper conciso guarda questa è la Barletta anche perché però pennarello molto sottile e quindi può ingannare
Diciamo imbarazzano subito il campo da
Temi troppo vasti diciamo la storia agli storici e la cronaca i cronisti e ho letto con molto interesse le relazioni
I nostri amici
O con sorpresa trovato anche
Nella relazione dell'amico Romeo una critica notevole
Allora cigno pessimismo minoritario c'è mistico
Va be'i laici che li ha messi in difficoltà e non gli ha messi in condizione di spiegare certi fenomeni diverse volte ho trovato persino questa relazione di di Romeo una sorta di ottimismo craxiano che l'altra parte discutibile vaga dopo vedremo perché
Diciamo che il tema di questo convegno per fare la cronaca i rapporti tra repubblicane e socialisti
Questa è la verità diciamo utile che giriamo intorno alla questione
Ora su questo argomento io ricordo che La Malfa nel settantasei in quell'intervista sul non governo
Nel settantasei
Diceva
Il PSI quell'epoca di De Martino
Ha raccolto il peggio
Il clientelismo democristiano e il massimalismo comunista
Beh allora
Diciamo che inseguito
Quanto meno il massimalismo
Comuni Mach punite caduto di questo bisognava prendere atto e io devo confessare che ho avuto difficoltà negli ultimi anni più volte a capire certe
Certo i rifiuti dei repubblicani un dialogo un modo di discutere con i socialisti che tutto sommato
Avevano ripudiato il massimalismo
Ma congresso di Palermo avevano approvato la piattaforma chiaramente nettamente riformista
Con una forte maggioranza
Ma per la prima volta diciamo se ricordo bene dal congresso di moderati mio novecentosei
E si trattava turismo Sturno riformismo attenzione diverso da quello di Turati perché trovate ancora credeva nelle nazionalizzazioni offre ora
Mentre i socialisti di Craxi
Non mi sembra che
Fossero rimasti al mito delle nazionalizzazioni
Va be'si può criticare per l'ho già vista perché
Tutto sommato
La maggioranza capitanata da persino eccessiva che è stato diretto con
Con un polso
Spesso duro ma bisogna pure capire la storia d'un partito chi è vissuto tutto questo secolo tra scissioni correnti lacerazioni
Guerra tomento c'è un pendolo nelle vicende politiche interne un organismo politico e va be c'è stata questa reazione psicologica i socialisti il momento in cui hanno capito che erano prossimi all'estinzione
Nel settantasei in Italia hanno deciso di Craxi se altrimenti non si spiega il fenomeno Craxi
Non propri spiega il fenomeno Craxi io per esempio mi sono malato più volte ma persino il signore di Radicofani qualche volta aveva ragione non potete dire che Craxi ha sempre torto ha avuto sempre torto
L'unità
In verità
Finalità altrimenti non si spiegano i però altro altro obiezione nei riguardi dei socialisti gli scandali locali sappiamo bene queste cose ma c'erano già prima
Non è che all'epoca sì De Martino Partito socialista fosse un partito di puri e duri eccetera
Ecco io a confronto
Il grande socialisti centoventi milioni di Torino ma vi siete dimenticati del cane democristiani ma i petroli di mosse lì per esempio esitata vicine e che una pallida migliaia di miliardi ne sono cose ma non scherziamo non scherziamo
Tutto questo per un certo periodo è stato strumentale nei riguardi dei socialisti
Egli era in fondo un
Un impedimento
A capire non solo quel fenomeno ma Pavia a procurarsi prospettive politiche
Per il resto che cosa abbiamo avuto un vero sulla scala mobile che ho visto criticato anche da molti repubblicani in certi momenti io non capivo perché
Perché quel decreto nella sostanza significava il superamento del diritto diretto dei del tribuno della plebe del segretario del PC
Sulla politica economica del paese la restituzione di certi potenti sulla politica economica del paese al governo come espressione del Parlamento era tutto qui il decisionismo era se non sbaglio
E quello che la Malfa aveva più volte sostenuto che si dovesse fare
Diciamo che
Qual è l'altro merito di Craxi non esclusivo di Craxi
Fate certe vicende discutibili dopodiché estera ma che poi oggi non sono più tanto discutibili alla luce di certi ultimi fatti
Dal colonnello North e compagni che poi è quello di Sigonella tutto sommato colonnello North
Nel New York Times ha detto
Craxi ha avuto questo merito
A ha sfidato
Un sistema Tony partitico
Che poi aveva sempre un governo monopartitico vivo dire che qui ho pensato da Spadolini perché Schena di Craxi ospitato tatuatori e dal mille novecentottanta che la demolitrice non dirige governo tranne la breve parentesi di fare e i socialisti hanno avuto i loro otto volte qui faccio l'elenco delle difficoltà qua avuto a capire
Certi atteggiamenti dei socialisti anzitutto il costume del fatto compiuto politico
Se i socialisti vogliono avere
Un rapporto con i partiti vicini
Se pure tra due sponde un po'diverse repubblicane liberali da una parte socialiste sfiorano ci dall'altra secondo la distinzione che sta a cuore a Spadolini devono devono avere a lire quel tanto
Capacità di dialogo e rispetto verso gli alleati che permetta di discutere prima su certi problemi devo dire che quando Martelli a settembre primi di settembre è tornato va al congresso della esperire Van Gogh vaga
E ha annunciato la svolta socialista sul nucleare sembrava che Cernobyl fosse esplosa un'altra volta sembrava e emessi no se nobile era sposata il ventisei aprile non era esplosa un'altra volta
Sono questioni complesse e non c'è dubbio
Però per esempio perché Craxi sostiene dice
Definisce Stranamore chi che ancora oggi sostiene le ragioni del nucleare ma guardate che anche Sakharov dice d'aver sacro dice ma questo
Nel mille novecento minacciato cinquanta eravamo
Due miliardi e mezzo
L'estate scorsa a luglio la popolazione nella terra ha raggiunto i cinque miliardi dice fa capire non credo che nel due mila il mondo
Potrà funzionare senza remote miliardi poi sette poi dieci senza lato mo'
Vogliamo discutere discutiamo però inutile dire che
Che lei sono cinici possono Stranamore questo è un linguaggio
Non non da gente pratica fermati anche perché poi a voler essere pragmatici
Che cosa si scopre non vanno avanti nel progetti nucleari gli Stati Uniti né si spiega
Secondo i loro piani stanno per arrivare al numero di centoquaranta centrali
Sono pieni di petrolio di vita naturale di carbone
Non sono un economia importatrice di tutte le materie prime come noi invece vanno avanti del nucleare il Giappone sovietica la Francia la Svizzera la Germania eccetera eccetera
Altro esempio
Tokyo pareggi G cinque
Il sorpasso Inghilterra sul quale poi si discute ancora
Sui giornali stranieri ho visto del che questa cosa viene contestata da molti ma insomma adesso non discutiamo se abbiamo sorpassato anche il perdono e il fatto è che
E il fatto è che
Queste cose
Hanno effetto negativo non già perché si voglia essere a tutti i costi pessimisti io son d'accordo col Romeo che pessimismo e ansia anche con Craxi perché poi la pensano allo stesso modo i su questo problema
Che pessimismo quali quaresimale avvilisce vero
Ma allora l'ottimismo eccessivo deresponsabilizza una nostra esperienza e che questo Paese ha funzionato bene sempre dopo i disastrosi dopoguerra grande ricostruzione appese come c'è da dire che le cose andavano bene disastri
De Sass
Certo Repubblica settore aveva al settore privato direttore all'industria
Passi siano inventava il marketing americano con spese enormi distorto a turno eccetera le fondazioni eccetera eccetera i partiti volevano all'assistenzialismo svedese
Con un reddito pro capite tanto inferiore avevamo volevamo carceri con regolamenti canadesi io scandinavi e struttura sudamericane
Sindacalisti negate avanzavano rivendicazioni eccetera eccetera
E così oggi
Dopo questa sorpresa
Cioè in seguito alla crisi degli anni settanta adesso diciamo sorpasso dell'Inghilterra
Vogliamo stare nel club dei cinque l'Italia è forte siamo bravi siamo forti attenzione qui già si sente mi negli ultimi tempi già i contratti nel pubblico impiego
Hanno concesso aumenti salariali per circa il dodici per cento
Ci sono i medici paramedici professori quello dei metalmeccanici adesso nei contratti integrativi ai contratti aziendali eccetera eccetera
Bisogna insomma essere essere cautele in questo secondo me l'ottimismo
Spesso spericolato temerario e accusa ingiustamente
I pessimisti riessere di vecchi azionisti
Voi vecchi minoritari del Risorgimento frustrati no e spesso certe volte devo dire pessimismo ha delle ragioni Queen questo io sono ancora la mafia
Quindi anche il club dei cinque poi oratorio visto comandata la storia sposta un pasticcio è stato c'era un comunicato molto ambiguo
Che confermava l'esistenza del del tre dei cinque
Poi si potevano riunire in sé eh sì ma che cos'era e crebbe cinque adesso tanto i cinque Paesi
Che cosa che informano con le loro monete il canestro sul quale poi si pagano i diritti speciali diritti di prelievo del Fondo monetario internazionale sono anche i paesi che hanno abolito del tutto il protezionismo valutario vincoli il ma valutare
Cosa che noi non abbiamo voluto fare perché a suo tempo ne non vorremmo far parte del gruppo dei chip adesso puoi andare
A Parigi poi tornarsene indietro come Vittorio non è Orlando senza nemmeno i seicento mila morti la prima guerra mondiale mi sembra veramente una cosa non accettabile
Diciamo così
Il vero problema è
Perché Piloti e io non parlerei tanto di cultura laica principi che la cultura laica va avanti da fare
Non sempre non sempre perché certi nostri amici professori diversità
Voi sapete urtano contro
Delle
Nelle università per aver la carta dello rincari Cortona contro delle resistenze politiche organizzate nate vedere a Pisa che cosa succede o in altre minacce
Perché in questo Paese che tutto sommato felice
Dimostrato laico nei referendum i laici non hanno una rappresentanza politica adeguate
Secondo me anzitutto perché non c'è il minimo dialogo Fantozzi nel mondo la tra tra queste due costruito componente liberaldemocratica cioè liberali repubblicani dalla parte socialisti sui condannati dall'altro
Per voi tasca ti posso porre il problema anche in termini di riforme istituzionali non ci credo più
Se i socialisti caro Romeo avessero voluto il sistema presidenziale qui non entro nel merito momento poi più tardi forse avrebbero posto il problema in sede di Commissione bilaterale Bozzi invece non hanno posto l'hanno posto adesso
Cioè in clima preelettorale va be
D'altra parte o tutto il presidente del mio temo che finirebbero male come è finito da vent'anni il presidenzialismo americano nordamericano mancherebbe come incide qui aveva ragione Sergio per l'altra c'erano tre candidati
Alle spalle della destra Allende della finestra comici democristiani di sinistra guinzagli anche fondi USA sono di godano succederebbe proprio la stessa cosa perché non c'è nemmeno di un alpino scema insomma però sarebbe comunque un disastro
Se però il problema di avere rappresentanza politica
Adeguata a ciò che si rappresenta in quanto a tradizione beh allora io direi che qui non basta a discutere
Suma beh siamo d'accordo certe contro su futuri su Gobetti o sui Salvemini un suo Jolie dipendente occupiamoci della RAI TV
Gli strumenti gli strumenti del potere politico sono questi ATV è un monopolio di enorme soverchiante esorbitante Potenza per l'informazione almeno finché non ci sarà l'interconnessione ebbene l'altro ieri hanno diviso la RAI TV per tre
Dal sessantotto esiste il problema manca fu l'autore insieme con Bernabei favolistico della prima lottizzazione con l'organigramma del sessantotto allora lottizzazione da questo in ogni ufficio c'era un direttore in ogni redazione un direttore democristiana duplice socialista io mi ricordo che diceva i socialisti ma perché il vostro deve sempre più stupido del del democristiano dico magari qualche volta che ci chiedete il direttore di corsa o meno posti barca condirettore dico non vedo perché questa regola
Poi la lottizzazione fu perfezionata con la riforma
Quando furono creati due reti
Poi ancora in vista della inevitabile sbocco dalla vicenda cioè deferimento del PCI che avvenuto adesso vi è stato consegnato un terzo dalla RAI TV si studi la rete tre e adesso ne abbiamo la RAI TV divisa per tre ve ne accorgete cosa significherà in campagna elettorale qualche strapuntino per i laici qua e là adesso non mi preoccupo nemmeno gli iscritti ai partiti
Poi insomma
Problema è questo
Che non si vede perché
Più grossa industria culturale del Paese
Debbo non breve prevalere certi criteri io non io non chiedo nessuna discriminazione contro gli appartenenti ai partiti per carità deve essere penalizzato e descritto un partito ma in questo modo con questa lottizzazione chi non è iscritto a nessun partito che non è protettore aveva adottato da nessuno non conta nulla
Diciamo di più un uomo con una testa grossa se sta con un piccolo partito va in un posto piccolo un uomo la testa piccola stessa con un grosso partito va lungo supposto
Un uomo che ha una uomo che ha una testa notevole ma allo stato nessuno deve uscire deve andarsene questa è la situazione e di questo io vorrei anche chiedere conto ai socialisti
Allora il professor Sylos Labini parola al professor Sylos Labini Granziero lei la parola professor Sylos Labini
Inoltre
Quindi mi riferirò alla relazione di Romeo
E all'interrogativo che lui pone ma lo pone ancora di più
Galli della Loggia perché il
Chi
Il filone culturale e politico
Liberaldemocratico o liberal socialiste
Che era così importante è che culturalmente ha mantenuto
Importanza politicamente
E così poco rappresentato questo credo che sia un interrogativo che
è stato sempre presente né i relatori in quelli che sono intervenuti io penso che snellire
Ma nella risposta bisogna ricordarsi che siamo in presenza di fatti sociali
Che sono assimilabili ai
Composte di chimica organica molto complicati e non a quelli nella chimica inorganiche
Ma una componente molto importante che accennata perdute due relatori
Della Loggia parla domani o purtroppo
Ciò doveri amari di un concorso universitario un maxiconcorso atroce centonovantotto ed è penoso per tutta la classe politica perché sia per i posti che sono stati varati da tutti i partiti anche laici
Terribili come sei i professori venissero come l'insalatina o l'erbetta o le Margherite fine che già cominciano a fiorire
Nei prati e sia perché furono fatti dei concorsi fasulli che hanno bloccato quel poco di efficiente che c'era nella pubblica amministrazione concorso di selvatico i cento metri riservati agli ultraottantenni a
Riservati
Dieci minuti ci mette il prima bisogna augurarsi che arriva
Soltanto per scrivere giudizi individuali devo riempire come minimo ottanta pagine cioè un volumetto ha chiuso la parentesi perché questa è una ferita Gore
Aperta col sale perché non solo la fatica bestiale ma anche se il senso del perché si fa avesse fatica bestiale
E tutti
Più o meno sono assassini
Come diceva Gaia allora nella componente una componente appena accennata due relazioni che secondo me molto importante
E che l'importanza poi ecco perché ritengo da che vada seguita attentamente perché da un tempo molto recente
Si è fortemente ridotto
Anche se nella coscienza e non è totalmente presente
La paura del comunismo ora nell'avventura e credo che l'anti Giolitti Isma'le colpe di Salvemini
Di cui io ero capo strettamente legato è un po'quasi per ragioni familiari oltre che intellettuali le colpe Salvemini capo riconosciuto come Galileo ricorda fatto all'autocritica ma non è non è così importante più importante fu la paura del bolscevismo negli anni ventuno ventidue che spinse tanta gente anche non voleva il fascismo ad aiutarlo anche liberali com'è noto a tutti Lippi sempre controricorsi però queste cose note anche creazioni e i barbieri bisogna vederle con chiarezza Salvemini nelle diverse analisi un fascismo che però era un'analisi di un combattente allora
Voleva persuadere anche gli altri Paesi che facevano male appoggiare il fascismo perché anche negli altri paesi c'erano forti componente imporre precise come che era il baluardo
Contro il bolscevismo lui criticava cercava di ridurre il peso
Di questa argomento
Ora io penso che questo argomento aveva un peso molto forte
La grande paura spinse tanta gente che non era affatto fascista come verso il minor male questo è riconosciuto da tutti gli storici ma bisogna vederlo perché la paura allora non era così
Fantastica ebbe e insomma quello che sta succedendo in Russia
Era era tremenda quello che è successo poi
Stermini di contadini cosiddetti ricchi perché ci avevano due vacche e perché ci avevano qualche salariato nemmeno sempre fisso questi famosi capitalisti terribili questi poveri qua punto coltivatori diretti un po'meno poveri degli altri
Poi i processi
Spaventosi angosciosi ma anche in questo dopoguerra le notizie sui campi di concentramento che prima non erano prese troppo sul serio quindi una paura che e non era soltanto la paura di perdere i soldi anche di perdere la libertà cioè non era soltanto una paura miserabili c'era una componente e non era del tutto infondata anzi diciamo che c'è un certo fondamento
Questa paura che è stata fortissima
Ma fino a un tempo recente
Questa paura io quanto e testimonianze potrei portare anche di un personaggio che è diventato un leader democristiano
Che disse un mio parente siamo in guerra né quarantacinque quarantasei io debba andare in guerra alludendo ai comunisti ma non avrebbe fatto uomo politico se non c'era
Ma una serie la Federconsorzi sapeva che faceva quello che poi Ernesto Rossi e gli altri e io su un piano molto modesta
Faceva cioè carne di potersi mettere i piedi sotto i piedi tutte le leggi ma corre Bonomi era stato il Baluardo anticomunista nelle campagne e mio padre che era stato liberale di vecchio stile
Quando era molto giovane
Non era mai stato fascista a differenza liberali era stato portato a vedere la scena nel dopoguerra i rossi e i neri mi diceva Romeo stupore era pure espresso dalla ma perché perché davanti alla paura dei rossi avvenivano linee e i russi erano organizzati Pompei il meccanismo delle cellule della capillarità un poco perché potrebbero utilizzare anche le strutture dei sindacati fascisti erano strutture burocratiche rivitalizzante furono messe servizio anche della furono immediatamente l'elemento Leone pure quindi la paura era rinnovata si presentava in forme nuove a e spingeva questa divisione e ma allora molti dei laici andarono o appoggiarono qua c'è o collaborarono poco i democristiani con cui con cui ma lo stesso Ernesto così aveva rapporti abbastanza sistema Corbelli perde convinta non farò i nomi allora non c'era interesse né nei leader lei Ernesto
Con
Perché c'era tra l'altro c'è il bar da come prestigio Alia perché lui non è non è che il tipo di scelta ma aveva amicizie
Abbastanza forti con altri che lui stima e io stesso una volta per opera di Ernesto Rossi detti una certa mano per esempio segni per il petrolio quando avevo una fama terribile una fama di sovversivo un po'è cambiato il mondo possono cambiato io
A quindi c'era questa e allora nei rossi e neri neri c'erano molti della delle correnti laiche fece questo era questa divisione questa paura non era soltanto integrare anche internazionale gli Stati Uniti con le cattive o con le buone e bisogna dare atto
Che furono più le buone che negative
Era possibile anche una maggioranza comunista appoggiata dai socialisti non si sa che cosa sarebbe accaduto
Ma almeno come sbocco temporaneo questo era possibile quindi anche la spinta internazionale creava e venuta fuori la cosa la democrazia bloccata tutto questo sono cose note ma le cose note vanno viste sotto i riflettori quando sono così importanti e perché stanno cambiando
Io penso che il cambiamento sa in questo che i comunisti fanno sempre meno paura soprattutto negli ultimissimi anni vogliamo dare una data come la scoperta dell'America cioè una data simbolica è il decreto della scala mobile
Lo stesso governo Craxi non credo che ci fosse niente reso pienamente conto della enorme posta in gioco che era politica non solo di politica
Economica e il cippo una specie di Konko sia tra i comunisti sia tra gli altri di stupore anche che quella formula che poteva attirare tanta gente e avesse invece fosse messa in minoranza uno stupore misto a un'amara soddisfazione
Ma stupore e uno stupore
Amaro senza soddisfazione
Da parte dei comunisti e i comunisti fanno meno paura
Tante cose possono a cadere adesso che prima non poteva non non fatto che non siano ancora cadute non vuol dire che invece non siano di enorme importanza anche le persone prima di prendere completamente coscienza di qualche cosa ci mettono il tempo c'è prendete lo lo dico perché qui ci sono molti fumatori e far provare a sua il fumo uscì il rapporto Perri a Principe non successe nulla zero di zero eppure questo rapporto per le diceva cose terribili
Da quanto ci ha voluto perché perché gli negli Stati Uniti i fumatori passassero dal sessanta al quindici per cento e adesso arriva in aereo i che fuma
Io sono un fumatore pentito sono tredici anni che non fu più a a ci sono voluti diversi anni perché scavava la talpa dentro ecco il martellamento quell'idea che gira cioè voluto parecchio tempo e non è una cosa rapida questa per il fumo figuriamoci per la paura del comunismo ai per la nuova per pendenza del Partito comunista sempre più forte cioè una spinta come avete letto l'articolo di Caro Monte sono rossi fonda diceva sino avevamo tutti i torti ma in fondo aveva più ragione Lugli noi ed eravamo affascinati
Da questo personaggio stanno rientrando saluto ai socialdemocratici o liberale socialisti ecco sul serio o noi che in che misura è un processo le può possono convincere rapidamente il processo con atti di coraggio Panda avanti rapidamente oppure invece la il coraggio può mancare e allora si può sgretolare e il Partito Comunista a è possibile questo all'eredità può andare ai ai laici di vario tipo
Il tante cose possono succedere credo che sia una un momento di grande indeterminazione secondo punto è l'ultimo e poi chiudo
La l'atteggiamento di Romeo la posizione di Romeo già avuto occasione di dirglielo sul Welfare State e quindi sull'intervento pubblico mi pare molto molto giusta ed equilibrata in un periodo in cui molti o si buttano verso il mercato e la deregulation
O viceversa cercano di arroccarsi lui prende una posizione di equilibrio critico che è quella che va preso a una volta abbandonato i dogmatismi le fedi
A o nel mercato o nella pianificazione anche il mercato preso verso non è che ha brillato granché se uno a vedere l'America Latina se mette le mani che a me io non c'ho molto da mettere ma con con il liberismo i che hanno portato e la stessa pace l'abbiamo superata non solo perché siamo andato avanti noi quantitativamente
Ma anche perché la Thatcher ha fatto del suo meglio per frenare lo sviluppo con quella determinazione quella forza che solo le donne possono avere per il sesso forte da che è solo questione di muscoli e anche lì
A la propria posizione ma è quella giusta è quella in fondo di Sean Penn del capitalismo moderno anche perché se no non è mai stato tutt'via pienamente liberista se non altro ha utilizzato la protezione doganale come strumento importantissimo poi l'armamentario
Si è arricchito soprattutto in questo secolo soprattutto dopo la seconda guerra guerra mondiale però se è così c'è un terreno in cui repubblicani liberali socialisti ovviamente riformiste incalliti
Del riformismo come me se questo è vero allora va bene parlare della riforma dello Stato nel senso che le istituzioni più alte ma non si deve perdere di vista la riforma dello Stato in quanto apparato dell'amministrazione del Welfare State
Delle imposte del sistema scolastico ecco qui mi pare che in questo periodo di ripresa una ripresa gamba collegata al declinante paura
Per il comunismo
In questa ripresa culturale e si spera anche politica
Dell'aria liberal socialista ecco fino adesso è stata abbastanza trascurata una una nuova trascuratezza si è parlato troppo vi sono problemi importantissimi Obama abbiamo visto quante differenze ci sono tra persone
Preparate oneste prove e preoccupate dell'interesse pubblico
Sulle varie formule della delle repubblica presidenziale o meno ecco non trascuriamo non consideriamo quanto in basso Ibra
Come secondario problema della riforma dello Stato inteso come pubblica amministrazione per poter gestire nei modi migliori non gli interventi soffocanti ma anche gli interventi che condizionano stimolano lo sviluppo anche lo sviluppo dalle forze private una volta che si vede che non c'è
Necessaria contraddizione opposizione fra la la il mercato a quell'iniziativa privata e tra lo stato
Purché lo Stato sia capace flessibile dinamico e chi vuole questa linea e non quello del liberismo selvatica credo che qui
O di liberare socialismo debbono mettere questo come uno dei punti più importanti di un programma politico grazie
Abbiamo
Purtroppo devo raccomandare
Poi seguirà onorevole Martelli
Io mi chiedo RAI voi Serrano
Non a caso finalmente di
In termini ecco
Prima di intervenire
Due o tre punti con dei della
Vorrei fare confermato Lulli i deputati
Alcuni germi
Dubbi conobbe una mia idiosincrasia profonda verso la parola laica perché non vuol dire niente oliere
Contrapporre alla religione marxista religione cattolica una nuova religione regione di laicismo tutti gli altri sanno la mia opposizione a usare da solo
Lo da solo la parola democratica se non si qualifica quale democrazia e quindi ho sentito parlar tutto di liberaldemocrazia in questo momento voglio sbarra farmi ancora di queste etichette che è un'etichetta a mio avviso perdente dobbiamo parlare
Se come dissero dissero meno stamattina che la cultura quella parte degli intellettuali produca un parlare soltanto di cultura e come ha detto poco poco fa quella cattolica e quella marxista sono soltanto i delle subculture
In fondo ha ragione un filosofo francese quando ha detto che in una prospettiva non tanto lontana saremo tutti liberali
E ci libereremo solo come liberali destro liberale di sinistra
Perché la scomparsa dei detenuti e non fa scomparire i valori e i valori sono quei tradizionali da cui Dario dei tempi di Platone ed Aristotele si discuteva il valore della libertà e il valore delle quali anzi e quindi si vedremo ma all'interno e nell'ambito di una stessa cultura di una stessa grammatica
Quindi il problema vero però che emerge da questo è come coniugare i valori che noi scegliamo con la realtà
Che cambia come dice il titolo di questo convegno è o perché è una cosa molto semplice fare delle professioni di valori
Si fa soltanto della retorica il problema politico è trovare gli strumenti con cui coniugare questi valori con la realtà come mediabili con la realtà
E sempre le cose
Con questa premessa come dice giustamente Romeo quando parlo di cultura parlo di intellettuali
Un problema molto importante a mio avviso è stabilire rapporto fra la cultura i partiti
Perché a mio avviso c'è una tentazione nascosta da parte dei partiti di avere il monopolio della cultura di essergli inferti dal puntura di far del protagonismo culturale che è assolutamente sbagliato azionabili
In una città moderna che un'asta pluralistica c'è una distinzione di funzioni di compiti non è capito molto spesso andava i convegni di cultura dove ci sono anche gli uomini politici e questa responsabilità della stampa
Si dà rilievo solo alle dichiarazione che fanno gli uomini politici vi sono relazione estremamente importanti che portano con le nuove nel dibattito culturale queste vengono completamente ignorate interessano soltanto quei tre o quattro affermazioni che fanno l'uomo di politici come al nostro convegno non c'è più Pellicani al nostro convegno delle stelline facciamo la prima osservazione critica alla micro Dario Romeo io accetto la tesi della scrive schizofrenia
In Italia a pagina trentuno
Fra
Una società economica
Che è profondamente cambiata
Mente
Una società politica non è cambiata
L'unità la critica da un punto di vista che forse è giusto io invece la vedo giusta da un altro punto di vista teniamo presente Gaspare e è cambiata non solo perché c'è stato il miracolo economico che ti ha portato dei traguardi ma la grande trasformazione in corso oggi e non abbiamo ancora non abbiamo anche un siamo ancora sufficientemente soffermarci su su di essa che che è la rivoluzione elettronica
La tenuta un'elettronica creando nuove mode nuove forme di produzione
Scompagina Ando quelli che erano i tradizionali rapporti fra le classi apportando nel ritmo produttivo nuove conoscenze tecniche e scientifiche è una rivoluzione profondissima della rivoluzione più profonda del nostro secco
Del nostro tempo
In fondo in fondo beh non ritorniamo al neolitico vado quindi olimpico questa la grande trasformazione antropologica d'umanità
Ora quando io parlo di una città schizofrenica
Io dico che c'è una società che si è ha subito un processo di modernizzazione questo processo di modernizzazione non ha investito i partiti
Sarà forse da colpa del dibattito che abbiamo avuto ieri presentando i libri di Bobbio e di Spadolini giù Salvemini
Ma su Gobetti scusate
Sarà forse di anticipazioni che hanno ingenerato immediatamente molte polemiche di Gardella road dove si parla Croce Salvemini Gobetti eccetera eccetera
Io dico Signori queste persone sono da studiare in sede storica ma ai problemi che dobbiamo affrontare Croce Salvemini come che non ci sarà un assolutamente niente
Che è stato un altra grande rivoluzione
Oltre la rivoluzione economica c'è stata un'evoluzione culturale le norme in questo dopoguerra sulla quale dobbiamo fare con la quale dobbiamo fare i conti cioè se noi guardiamo nel mercato editoriale è stata la grande metto la parola tra virgolette perché dopo la leggo importazione delle scienze lascia sociali quando un libro di macro economica destinata i tecnici come la macro economia bidoni PC attira quaranta mila copie vuol dire che qualcosa in Italia è cambiato
Che ci sono di bisogno di nuove conoscenze
Derivate dalle scienze sociali economiche politologi che
Di ingegneria costituzionale di cui il Paese per funzionare ha bisogno e quindi c'è una cultura che è cambiata e che si è arricchita rispetta la cultura tradizionale che si basava appresso praticamente solo e soltanto sulla filosofia e sulla storiografia
Oltre a questo
Rivoluzione culturale dell'importanza del peso che nella gestione del Paese hanno oggi le CIR sono tali non bisogna dimenticare anche le scienze naturali le scienze fisiche
E qui vedo Colletti che noi dice perché Colletti stato uno dei protagonisti della lotta contro la reazione romantica contro la scienza e bene senta la centro assai industriale avanzata non funziona
è questo il nuovo patrimonio culturale di cui si devono appropriare i partiti
Non è un'importazione di mordersi primo de straniere Tito per esempio un silenziatore finanze americano You Can't un premio Nobel
Capo della squadra di Udine il quale scrivono importantissima articolo di bibite denunciando quelli che sono i suoi maestri i suoi maestri sono tutti italiani i grandi maestri della scuola delle scienze di finanza italiana
E qui scusate
Se farò un po'di non dico di autocitazione ma io credo che l'unico se noi vogliamo riallacciare
Questa diffusione delle scienze sociali in Italia alla nostra tradizione beni pene si sale fa il nome di Marco Minghetti
E più grosso pensatore europeo che ha dell'Italia anche se gli italiani non lo leggo una devo dimenticarlo le sue opere sono state tutte tradotta Rotella destro Marco Minghetti e il primo a denunciare
Non solo l'invadenza dei partiti nella pubblica amministrazione sono l'attuale lottizzazione non solo è la persona che ti chiarisce anche il problema del i rapporti tra correttamente da separatista cattolico-liberale sempre piste i problemi dei rapporti fra lo Stato e la Chiesa è anche il problema dell'insegnamento Marco Minghetti cercando di spiegare come si dovevano corsi poteva conciliare l'economia con la morale attraverso la politica
Si richiama proprio alle scienze non ha una ideologia cattolico laica ma le scienze sociali che son proprio quelle che si possono permettere di coniugare di coniugare i principi con la realtà quelle scienze sociali che perché hanno avuto una forte affermazione in Italia proprio a cavaliere del secolo
Va a finire pensare alle grandi ricettive del Bruni altri per diffondere scienze sociali del quale si richiama a tutte a Marco quindi e basta vedere delle battaglie politiche culturali che sono seguite Minghetti
Come Minghetti il grande rappresentante alla testa Strokes storica
è colui che ha costruito lo Stato italiano il quale insisteva sempre attento soprattutto nostro è un problema di amministrazioni imparare l'amministrazione imparare al principio amministrazione volle una scuola di Scienze Politiche sociali e amministrative
Tutti i suoi discorsi sono improvvisazione noi con i discorsi retorici abbiamo e la nostra classe politica dimenticato il momento amministrativo
Quindi se vogliamo affrontare il problema della governabilità degli stalinisti viali che il nostro problema dobbiamo chiamare
Romeo non prendono comunque chiaramente non dobbiamo chiamare illustri storici o gravissimi Storti come Roberto dobbiamo chiamare a questo tavolo politologi economisti professore di scienza delle finanze perché su e professor vive vi siete all'estrazione
Va be'rosso fuoco
Spadolini che ne ha fatto uno
Con l'Istituto la Malfa siccome il tempo è scarso quando
Dai
Generale salto dopo Salvo Calderoli
Esatto
Interporto in due quindi salto tutta una serie di spunti estremamente interessante da reazioni Rosario Romeo perché preferisco magari discuterli con lui tranquillamente a tavola senza avere un presidente come che me lo sento un po'
Allora
Pazzi nome che vi dovreste dovresti conoscere spazi Mario Pasi
Lo Stato moderno disse che questa Costituzione era vecchia prima di nascere
Ora
Se noi vogliamo approntare il discorso sulla riforma della Costituzione dobbiamo prima chiarire da che cosa vogliamo uscire
Il nostro non è un regime parlamentare è un regime assembleare
Se vogliamo arrivare un regime parlamentare
Che è contrassegnato da un solo principio il primato politico dell'esecutivo
Ebbene le soluzioni tecniche ci sono basta indicare perché la classe politica indichi Fini e i tecnici dell'idea costituzionale possono dire quali sono i modi se vogliamo andare a un regime parlamentare
Io ho dei dubbi che la classe politica e voglio andare a un vero regime parlamentare che ci sia il primato politico dell'esecutivo
Qui come ombra Romeo ha indicato una serie di rimedi molto duttile dimenticato uno che per me il più importante la delle dichiarazione
Sulle delitti frazione anche i comunisti cominciano a essere sensibili
Vogliamo invece a chiedere a un regime presidenziale
Io non vorrei che come è stato fatto diverse volte in questa sala si è demonizzato il regime presidenziale
Andiamo a riletti dibattiti alla Costituente non c'era solo Calamandrei che l'avrebbe fatto così per perché c'era la monarchia c'è stato un dibattito serio da parte anche di grossi esponenti del partito repubblicano
Conti la Costituente dei conti la potete comprare
All'uscita che è uno dei tesori più importanti della spalle costruzione il mi pagano c'erano carini Chiara parassiti
Autentiche rifletteva tecnicamente
Quindi non demonizziamo io non sono né pro né contro non demonizziamo il regime presidenziale ragiona ragioniamoci sopra se volete pacatamente
Ma come repubblicani dobbiamo dire una cosa chiaramente
Si possono fare delle riforme nel sistema riforme di sistema cioè è quella di tornare al governo parlamentare ma se noi vogliamo un regime vogliamo arrivare un regime presidenziale la via maestra è un'Assemblea costituente
Questa classe politica non può cambiare la forma dei la una proroga così radicalmente la forma di governo ci vuole un'assemblea costituente
E poi ci vuole un referendum secondo la grande tradizione costituzionalistica che ci hanno insegnato gli americani di cui quest'anno celebriamo il secondo centenario della loro costituzione la Costituzione che ha funzionato stabile per duecento anni vuol dire che una costruzione funziona grazie
Grazie allora
Sergio Morante intervenga la parola allora
Io c'ero anch'io
Condividere se non ho inteso l'impostazione di fondo delle relazioni che ho letto
Prima che venissero almeno due di esse letto in questa Sala
Condivido l'impostazione di fondo se si intende che in Italia c'è un rapporto in qualche modo
Anomalo tra cultura e democrazia
E che deriva dal fatto che le tradizioni che si ispirano alla alle concezioni classiche e per la verità anche le concezioni moderne la democrazia
Restano poi minoritaria nel panorama politico
Pur dentro un sistema politico e sociale che in larga misura dominato proprio da principi democratici
Viceversa le concezione la democrazia che derivano da compromessi più o meno recenti
Con le culture confessionali totalitarie
Sono quelle che si spartiscono la maggioranza dei consensi
Sia nel campo della visione politica dei rapporti sociali quella che si esprime attraverso il voto
Sia in quella delle adesioni culturali
Che si esprime nelle scelte dei canali informativi
Dei referenti intellettuali e del senso comune culturale
Ciò dipende dal fatto che la tradizione liberale in Italia non si è sviluppata in correnti
Che tenessero conto di presupposti solidaristici della libertà
Viceversa in altre aree culturali questo è accaduto basti pensare Agli valori della fairness o del trust nella concezione socialista nella concezione socialista Fabiana e ingenerato il liberalismo umanitario
Da un lato cioè di peso forse dalla conflitto tra Stato e Chiesa
Soprattutto nella fase post risorgimentale ha inaridito le fonti umanitarie solidaristiche del liberalismo chi è finito così col contrapporsi talvolta in modo anche Gretto al solidarismo cristiano e al nascente socialismo dall'altro lato l'evoluzione successiva al primo conflitto mondiale l'ottobre sovietico il fascismo hanno prodotto la scissione comunista e il prevalere quindi dell'ortodossia marxista nell'orizzonte culturale del movimento socialista
Ciò che non ha certo favorito la considerazione unitaria di libertà e di eguaglianza
Entro una stessa prospettiva ideale
Questo blocco dello sviluppo del liberalismo di sinistra e del socialismo liberale
E quindi questa paradossale condizione di minoranza della cultura liberaldemocratica in una società fondata su basi politiche liberaldemocratiche
Non è stato senza conseguenze nella edificazione pratica della democrazia italiana
In particolare nella gestione dei poteri dello Stato
Qui è prevalsa la tendenza ad accrescerne le attività distributive distributive non di rado in un'ottica elettoralistica clientelare
E a trascurarne invece ruolo costitutivo cioè della statuizione di regole chiare e certe per favorire la realizzazione concreta dei diritti individuali che pure erano sono oggetto di affermazione che restano prorettori
Da ciò segue livello scadente dei servizi pubblici
Sicuramente non l'altezza di un grande Paese civile e che tuttavia sono la diretta conseguenza delle politiche solo simboliche
Ispezione universalizzazione delle prestazioni sociali come il caso le pensioni la salute e della scuola
Ciò detto ci sono almeno tre ragioni importanti
Che emergono dal bagaglio di valori del socialismo liberale che si oppongono le proposte
Sarebbe meglio dire alle velleità di smantellare lo stato sociale e di rinunciare ad attivare politiche pubbliche per l'erogazione dei servizi sociali
La prima ragione che in mancanza dell'intervento pubblico la Società per beh grandi preziosi benefici qui benefici sociali cui non è possibile applicare prezzi di mercato
Ciò vale per esempio per quello che riguarda la qualità della vita
Per le cause che la rendono più o meno intensa e che dipendono dalla diffusione dell'istruzione di base delle competenze professionali dell'efficienza delle amministrazioni pubbliche dalla quantità e qualità delle infrastrutture per la crescita economica e così via
La seconda ragione che lo sviluppo tecnologico spesso estende gli effetti sociali
Per gli affari delle stesse transazioni private questo il caso dell'inquinamento progressivo della atmosfera della biosfera
Che rende indispensabili politiche ambientali la terza ragione che le innovazioni scientifiche le mutate condizioni di vita
Allargano il campo delle possibilità e delle opzioni di vita individuali e sociali costringono a rivedere tutto il sistema di valori morali tradizionali
Su cui si fondano le scelte dei singoli della collettività
In questo campo si pongono veri e propri problemi di riconsiderazione e ridefinizione dei diritti che poi la vicenda politica e sociale se ne sarà capace si incaricherà di trasformare in diritto positivo
è questo il caso per esempio dei nuovi atteggiamenti morali intorno alla famiglia
Ai comportamenti privati
Alla morte con dolore
Che richiedono di discutere la possibilità di politiche adeguate presente nel campo del rispetto dell'identità personale e professionale
O il rapporto al divorzio alla Bortot alla stessa eutanasia
Non meno importanti sono le questioni che emergono dalla riconsiderazione dei rapporti tra cittadino e Stato
Per esempio nel campo drammi fatto della giustizia
E in generale per quel che riguarda la definizione degli obiettivi delle amministrazioni pubbliche
I rapporti tra cittadino le istituzioni
Dove divenuta problematica l'effettiva possibilità di scegliere uomini e programmi
Sì che conduce a riconsiderare perlomeno indotto noi a riconsiderare leggi elettorali che rapporti governo Parlamento ancora per quel che riguarda i rapporti precisi dei cittadini tra di loro
E mi riferisco che a Campo tutte le politiche per la difesa del consumatore e in generale per una migliore definizione della responsabilità civile
Di fronte a questo insieme di questioni potere pubblico non può nel recidere da ogni intervento
Ne pretende di monopolizzare gestire direttamente tutto quanto
Noi non vogliamo nella Società delle gomitate
Dei neo liberisti ne cittadini resi eunuchi dall'assistenza onnipotente dello Stato
Lo Stato rappresentativo deve invece spendere e implementare il ruolo di indirizzo e di controllo delle politiche del politica relative delle politiche sociali
Attivando con l'innovazione istituzionale le energie e le capacità che ci sono ma che giacciono politicamente inerti nella società
E deve regolare i benefici costi di questa azione secondo criteri di efficienza e di equità socialmente condivisi
Una cultura democratica in grado di governare la trasformò le trasformazioni sociali dell'Italia che cambia
Non può quindi trascurare l'etica pubblica intesa come tentativo di armonizzare autonome decisioni individuali in modo tale da dar luogo ad esiti collettivi di benessere così soddisfacendo quei valori morali che ispirano la formulazione delle politiche pubbliche
è questo il senso di quella centralità dell'individuo di cui per la prima volta si parla nelle tesi socialista
Promuovere in Italia lo spirito pubblico
Definire un'etica pubblica è un compito impegnativo e complesso
E credo sia il compito principale di una moderna cultura democratica che non si lasci ridurre a prediche può precetti
Affermare come si è fatto che la prima riforma morale consiste nel non rubare può esser vero ma innanzitutto rivela ancora una volta l'arretratezza della nostra situazione pubblica
è un certo degrado anche del nostro dibattito intellettuale
Se bastasse invocare il Vangelo il settimo comandamento per risolvere i problemi irrisolti de la democrazia italiana i problemi della sfera pubblica i problemi della partitocrazia
Non ci sarebbe bisogno di tutto la cultura moderna non ci sarebbe bisogno né di socialisti né dei liberaldemocratici basterebbero preti parroci e pulpiti
Così non è
Abbiamo bisogno di ispirare un rinnovamento della Repubblica
E delle istituzioni repubblicane che ci avvicini alle concezioni moderne della democrazia
E insieme allarghi la sfera dei diritti dei cittadini
In questo senso
Si muovono le indicazioni dei socialisti per l'elezione diretta del Presidente della Repubblica e la capacità di attivare con al referendum forme di democrazia diretta di schietta partecipazione popolare alle decisioni collettive più impegnativa
Non si può in questo senso sostenere un giorno meglio i referendum delle elezioni anticipate
E il giorno dopo esattamente il contrario facendo di un programma che strangola i referendum la condizione per il varo di un nuovo programma e di un nuovo governo
Sarebbe stato concluso a questo punto il mio intervento senza il precedente intervento dell'amico nonché il quale ha chiesto delle repliche avendo posto le domande
In modo così
Diretto
Mi pare che si sia scusato con i repubblicani ma quali ha polemizzato con i socialisti
Su tre punti
La scelta di moratoria nucleare
La scelta presidenziale
E l'ultimo episodio di nomine all'interno della RAI
Per quel che riguarda la scelta
I moratoria nucleare nelle condizioni delle tecnologie nucleari italiane e a questo punto cioè non in rapporto a una dimensione vasto del problema ma agli esordi semmai di questa possibilità c'è solo da osservare sul piano di metodo
Che avverrà definito Stranamore il senatore Andreatta
Non era soltanto effetto come dire di un magnetismo fisico una somiglianza
Deriva dalla osservazione no obiettiva obiettiva questa caricarono tecniche da parte di Andreatta era stato trattato in modo del tutto ideologico
Il problema e quindi non in modo razionale o pragmatico come si invitava a fare da parte di chi la pensa diversamente ma su questo punto sul piano del metodo bisogna semplicemente osservare che l'Occidente diviso
La comunità scientifica internazionale divisa
Vi sono valutazioni diverse che possiamo cercare anche di come dire
Limare o smussare
Trovando delle dei punti di di di se non di convergenza di minore distanza in ordine a questo problema certo che se si parte da un no ideologico al nucleare e dall'altra parte si risponde con un sì altrettanto ideologico la questione diventa di per sé insolubile
Se ci si cala nel concreto da realtà italiana delle possibilità devo di fronte della complesso delle politiche che in materia energetica ambientale possiamo avviare forse si possono ridurre le distanze
Per quel che riguarda la scelta presidenziale
è la prima volta che sento un Roentgen berlingueriano perché l'argomento che ha usato esattamente identico a quello chiuso Berlinguer eccede articoli che lanciano il compromesso storico su Rinascita fra settantadue settantatré e cioè che in fondo una riforma di questo segno in Italia o qualunque cambiamento vorrei chiedere a Ronchetto
Rischia quesiti di tipo cileno l'Italia è più vicina al Cile di quanto non lo sia l'Europa con un'aggravante nel caso di nonché che sono passati dodici anni e di mezzo ci sono stati i governi laici e socialisti
Che non e che Berlinguer queste cose dice nel settantaquattro ripetere nell'ottantasette mi sembra francamente imprudenti
La scelta presidenziale
è stata evocata anche da Matteucci
Noi non abbiamo posto
Come gli ha sul tavolo un modello ci sono varie repubbliche di tipo presidenziale
Con presidenti eletti dal popolo ma che hanno ruolo figura poteri diverso e noi non abbiamo detto questo piuttosto che quell'altro lei abbiamo separato ipotesi presidenziale da quella uninominale
Ho da diverse ipotesi di natura elettorale a noi interessa riprende il filo di un ragionamento sulla grande riforma e francamente e difficile immaginare una grande riforma delle funzioni pubbliche in Italia
Che non faccia vicino alla democrazia italiana
Grosso modo
Al tipo di democrazia prevalente nelle grandi nazioni dell'Occidente fondate su meccanismi istituzionali ed elettorali che ruotano intorno all'idea presidenziale e all'idea uninominale
E a clausole
O soglie di accesso per le formazioni minore sia ben chiaro che qui l'ultima cosa che passa per la testa noi e di attentare alla vita dei partiti oggi esistenti credo però sia già preoccupazione comune anche dei partiti più piccoli
Questo sfrenato fenomeno dire tonalismo che contagia ormai ambiti locali o regionali leghe varie e corporazioni e persino generazioni dei nostri cittadini
Sulla RAI sull'ultimo episodio
Beh intanto vorrei ricordare un che che se la RAI e divisa per tre può darsi che sia vero secondo me divisa un po'di più che per tre lo stesso poi accennato degli strapuntini laici
Beh secondo suoi colleghi di stampa la stampa libera i giornalisti sono divisi per due e cioè dimezzati
E quindi difficile attribuirsi in assoluto una superiorità di indipendenza professionale rispetto a coloro i quali lavorano nell'area pubblica magari con tessera di partito
Seconda osservazione
Se
Direttori e dirigenti della RAI sono per lo più funzionari che fanno una carriera interna magari incominciando la loro formazione nei partiti o negli organi di partito
Farebbero
Altri giornalisti con la testa grossa il partito piccolo se non ho capito male
Questo dipende da tante ragioni e non dipende quindi soltanto da una protervia sistematica continua aggressiva da parte dei partiti
Infine sempre su questo punto se si vuole affrontarlo seriamente
Noi abbiamo provato a farlo abbiamo lanciato nel corso di questi anni ripetutamente messaggi proposte disegni di legge che affronta su una questione che c'è che è grossa e che non si può cancellare con una battuta
è giusto che esista un servizio pubblico radiotelevisivo è giusto che abbia il monopolio dell'informazione secondo noi no è giusto che esista ma non deve avere il monopolio elettrico cambierebbe molto le cose
Secondo punto della questione esistenti tutta Europa in regime di monopolio di semi monopolio un servizio pubblico radiotelevisivo in tutta Europa in misura magari meno come dire tra virgolette volgare è esposto alle incursioni il potere politico a ogni giro presidenziale in Francia c'è tutto un giro di direttori dirigenti presidenti
Delle sette stazioni in cui si suddivide il monopolio pubblico che fa molta più imprese in Italia lo stesso accade in Germania recentemente anche in Inghilterra
Si può migliorare la situazione è questa condizione
Probabilmente si può emancipare di più e significativamente il servizio pubblico da interferenze o invadenze di partito
Anche se si sarà aiutati dalla attenuazioni la tendenza che c'è stata e che rimane molto forte
A far sì che organi indipendenti organi di stampa indipendenti a loro volta si comportino come partiti
Mi auguro gli amici repubblicani vogliono considerare le idee quindi sulle quali ci siamo soffermati
Senza pregiudizi essenza dietrologi
Sono idee proposte e tendenze che possono muovere insieme l'orizzonte istituzionale e le relazioni tra i partiti che non si fanno in un giorno che richiederanno tutte le procedure democratiche cui all'uso Matteucci ed altre ancora
Assemblee costituenti referendum istituzionali
L'importante sarebbe già essere d'accordo su questo punto che insieme vogliamo esercitare un ruolo propulsivo
Insieme autonomi distinti un ruolo propulsivo
Io penso che la premessa della cultura democratica cui ci richiamiamo è innanzitutto la fiducia nella democrazia e nella libertà e stare dalla parte dei cittadini e del loro diritto a decidere su ciò che li riguarda
Abbiamo insieme concorso Aboni governi a buoni risultati non disperdiamo lì non consentiamo che altri sfruttando nostri errori e nostre divisioni rimettano indietro l'orologio della politica italiana
Grazie onorevole Martelli la parola dal professor
La parola al professor Galasso voi avrà la parola l'onorevole Amato
Professor Galasso
Io
Io debbo dire
Buona
Ieri
Soprattutto dopo quello che ha detto il professor Sylos Labini
Deve capire che nell'accingermi a a prepararmi l'intervento di questa sera miniera subito venuto in mente di parlare dei problemi concreti di cui si è avuta qui tanta eco che sono già nelle relazioni presentate al convegno e che dall'intervento
Di Roncaglia questo ultimo di Martelli hanno avuto così largo spazia nel mettermi però a preparare poi il mio intervento devo confessare che mi sono lasciato prendere da tutt'altre preoccupazioni e probabilmente in ciò che vi riassumerò
Vedrete una specie di fuga per la tangente
Rispetto la tangente geometrica rispetta a quella a quella serie di questioni ed essendo state qui approntate però debbo dire che certe volte c'è anche bisogno di uscire un po'fuori
Del cerchio di queste di determinate questioni quando l'aria al centro del cerchio si è fatto un po'troppo pesante un po'top troppo greve
E toglie forse la possibilità di pensieri che sono meno immediati apparentemente meno concreti ma forse non meno necessari forse addirittura più indispensabili
Io
Volevo più o meno di costruire il dato di cui tutti hanno un po'parlato la divaricazione tra la classe politica il paese e mi pareva di dover andare a cercare le origini di questa divaricazione di cui negli ultimi anni ci siamo sempre più occupati
Nel non cesso della così detta contestazione alla fine degli anni sessanta beninteso non cominciando dal sessantotto ma cominciando da ciò che negli anni prima del sessantotto ha poi determinato il sessantotto e questo simili prestava anche ad un aggancio con quel punto della relazione di Romeo dove Romeo nota che lui i timori e le paure di una clericali d'azione della società italiana
Ancora vivi all'indomani della guerra e che fecero molto esaltare il termine laico un termine che tutto della pubblicistica e della cultura italiane che di difficile esportazione e intelligenza nel significato in cui lo adottiamo nuovi presto studiosi le culture
Premier e assolutamente intraducibile
Perché
Voleva dire che non era prete
Ecco invece vero mi sono rifatto nell'intervento che poi consegnerò agli atti del convegno a questo elemento anche per notare che poi i timori di sparizione dell'Italia Tricolore riprendo anche i cui termini di nome rispetto all'Italia russa Endesa
Furono nella contestazione superati anche per l'elementare fatto che la contestazione scalzo in tutti insieme l'Italia Tricolore l'Italia russe l'Italia nera riaprì un processo del tutto diverso
Dando inizio ad una crisi cui affetti si sono visti e si vedono tuttora
Però io mi ero anche posto il problema di giudicare se veramente poi fra la società politica italiana e la società civile italiana ci sia tutta la divaricazione di cui ogni giorno parliamo
E per riassumere mini soltanto in due o tre parole la mia opinione la mia opinione è che tutta questa divaricazione che si dice non cioè e non c'è per ragioni molteplice voglio anche aggiungere subito non tutte positive
Nel processo iniziato sì alla fine degli anni sessanta la classe politica ha riportato indubbie vittorie
Ha resistito alla sfida della così detta contestazione
Sì è dimostrati in grado di assicurare la salvaguardia e la continuità dello Stato
E ha potuto anche se contare al momento opportuno successivo la fase di sviluppo attuale del Paese nella quale tuttora viviamo
La classe politica tuttavia non si è rivelata altrettanto in grado di riaggregare la società e le sue forze intorno a valori e a riferimenti etici politici riconosciuti né tanto meno intorno al tavolo di un suo prestigio e di una sua credibilità che vengano generalmente ammessi
Dopo il fallimento degli anni Sessanta nel trasmettere alle giovani generazioni sui miti e i suoi valori la classe politica si è infatti atteggiata agli occhi della pubblica opinione
Come dominata da preoccupazioni essenzialmente ed esclusivamente di potere costituendo l'immagine che venne si conosce ma a sua volta la società italiana dell'ultimo ventennio ha indubbiamente dimostrato la vitalità e la creatività che ad essa vengono attribuite
E che certamente non sono sufficienti in sede tecnico storico economica di illustrarne i grandi progressi economici e sociali
Ma pure colgono sicuramente un tratta un pentito della biografia dell'Italia di oggi e soprattutto colgono il modo come l'Italia di oggi si sente creativa e vitale rispetto ad una la società politica statica e scholae erotica
Però anche qui c'è un rovescio della medaglia
Perché la più ricca più emancipata più moderna Società italiana degli anni ottanta non si è rivelata e non si vede neppure Issa in grado di esprimere coagulazione di interessi e di valori
Sufficienti a definirne una fisionomia complessiva e ad assicurarne il processo di autorizzazione di sviluppo materiale e morale attraverso guide e autorità nuove e diverso
è significativa da questo punto di vista a mio avviso la vicenda delle forze che tra gli anni settanta e gli anni Ottanta sembrarono esprimere con maggiore immediatezza
Specie a livello di piccola borghesia e di alcuni ambienti culturali l'esigenza della nuova Società italiana come sono stati soprattutto i radicali
A cui va perciò riconosciuta la benemerenza di una sintonia storica del parco il paese che è stata opportuna e vantaggioso
Ma questa è forza i radicali appunto
Sono poi le sempre rimaste ad un livello di inverte vibrazione di fluidità che ne ha progressivamente ridotto sia le capacità rappresentative che quelle di agitazione di proposta propri loro risponderà alla società tradiva in esse
Questi connotati della società alla quale mi riferivo sì che i partiti cosiddetti storici della Repubblica hanno segnato
Un punto allora attivo per il fatto che la società nuova italiana che pure protesta inizi ritiene separata da quella politica
Sì in realtà si comporta come se fosse ancora fortemente legata ai partiti storici il che si vede soprattutto da i risultati elettorali
Che l'americano alla mediazione politica dei partiti appunto ormai storici della Repubblica
Bisogna però riconoscere che la Permanente capacità di aggregazione di rappresentanza del consenso istituzionale e sociale dei partiti è venuta a dipendere in misura crescente questo mi pare un fatto importante
è venuta a dipendere in misura crescente da una forte attenuazione
Del loro ruolo di guida di proposta dei modelli di imposti dizione normativi amministrativa
E da una corrispondente forte accentuazione di una prassi deteriore eticamente e politicamente per cui l'udienza riscossa dai partiti dipende in misura incredibilmente alta
Dalla loro assunzione di un ruolo di semplici canali di trasmissione e di soddisfazione della domanda sociale
L'equilibrio complessivo del sistema e la tenacia e capacità di resistenza che esso manifesta sembrano quindi collocarsi al punto di incontro tra da un lato und e potenzia
Sto del ruolo dei partiti che ne accresce la fisionomia di potere arbitrario invadente se non oppressivo
E dall'altro lato una società fortemente polarizzata intorno a spinte schiettamente particolaristiche
Che ne pregiudicano la possibilità di una rappresentanza più adeguata alle sue stesse necessità più generali più di fondo e che trovano i partiti molta rispondenza nei suoi aspetti più elementare ben più
La società più moderna che è maturata nel Paese
La società più libera e più ricca la società della competenza e della tecnica la Società dai mille lavori e dalle mille esigenze la società che si appella fin troppo spesso ai valori dell'ecologia per così dire fisica immorale
Rivela in se stessa tratti sconcertanti a botte
Di violenza e di immoralità e non esistono esigenze di adulazione magari elettoralistica della società
Che tolgano e firmano dal dovere di dire
Queste cose
Un segno di forte ambiguità avvolge così nel bene e nel male tutto il complessa della realtà italiana
Riflettendo siccome è ovvio anche nelle grandi linee di politica generale da quella della politica estera a quella della politica finanziaria e della spesa pubblica
Ecco perché a me pare che il termine crisi e assai insufficiente per connotare la stagione che per l'Italia sia aperta venti anni prima
Poiché l'evidente apparenza di questo processo è quella di una profonda e complessa trasformazione chi cerca Comba incomprensibile travaglio le vie e i modi della sua realizzazione realizzazione che non trova oggi più i modelli che all'Italia emersa dal disastro della seconda guerra mondiale sembravano proporsi con lampante immediatezza le socialdemocrazie scandinave inglesi
Democrazia occidentale Società industriale del polenta un po'di oltre England e un po'di California in altri Terni già l'Italia appare oggi al passo con molta delle punte una volta stimate pressoché irraggiungibili nel breve periodo del mondo modello idea Oppido leggiadro negli anni quaranta e cinquanta inoltre molta parte di questo mondo moderno è stato largamente dei mitizzata dalle sue crisi interne e da una migliore più diretta e meno provinciale conoscenze frequenza di esso da parte Italia
Un po'lontano forse dai problemi concreti e immediati ciò dovrebbe a mio parere rendere preminente nell'Italia di oggi la riflessione etico politica
La ricerca e l'invenzione di valori nuovi e superiori della vita associata i compiti politici di ideazione programmatica e di individuazione di persuasione di idee e sentimenti
Per cui la Repubblica possa essere sentita e vissuta come una moderna polis
Con la carica di passione e di impegno civile che è caratteristica delle tradizioni più solide così come dei momenti più alti nella vita etico politica delle comunità umane
Sono problemi che non riguardano beninteso soltanto l'Italia
Ma una parte dei Paesi occidentali maggiore di quanto non si pensi specialmente in quella Europa occidentale il cui status mondiale è uscito così immutato dai due ultimi grandi conflitti
La riflessione italiana sia invece accentrata su alcuni problemi di grande importanza ma meno strategici di quell'acqua le ho accennato
Una questione morale imprescindibile ma impostata con prevalente genericità di Termini e di contenuti
Una questione di ingegneria costituzionale che appassiona il Paese solo per il significato che in esso ne riesce a percepire di un salto di qualità della vita pubblica ma non certo per i dettagli di analisi e di proposte tecniche con cui è condotta una serie di problemi anche se essenzialmente tecnici di finanza pubblica dei quali comunque stiano le cose la gente nell'in credibilità e irriducibilità
Che si dimostra di alcune condizioni definite rovinose il deficit pubblico il disavanzo del bilancio dello Stato si è convinta che siano assai meno incidenti di quanto non si dica
Raccogliere dunque la spinta al mutamento interpretare e guidare la trasformazione in atto il grande compito a cui sarebbero chiamati i partiti la cultura dell'Italia contemporanea
Ma questo compito va assolto innanzitutto sul terreno delle idee della vita morale troppo tardi si è capito forse che la fine delle ideologie non significa affatto la fine delle idee e troppo tardi si è capito che l'avvento della Società della tecnica più avanzata
Ed è il massimo benessere non ha meno bisogno e meno sette di valori e di fede di quanto non ne avessero le società tradizionale o forse non lo abbiamo capito sì dimensioni perciò drasticamente la discussione istituzionale nella quale entro anch'io nelle pagine che saluto di questa relazione
Si ridimensioni drasticamente la discussione istituzionale non è necessario toccare il fondamento parlamentare del regime nella sua articolazione bicamerale
Forse qualche piccola riforma ne potrebbe comprendere molto alti molte altre per esempio la riduzione del numero dei parlamentari
Che risolverebbe nel modo più democratico e più civile anche la questione del Barrage elettorale se lo si ponesse mai introduce
Si riformi lo Statuto dei partiti nel senso delle indicazioni che mi sembra siano venute più volte in questo convegno di uno statuto pubblico dei partiti non si capisce bene perché gli enti morali le fondazioni le società economiche le Società di studio eccetera siano sottoposte in Italia a controllo pubblico
E quelle associazioni così importanti che sono i partiti
E che non sono di diritto privato perché la cosa dalla Costituzione e nello svolgimento della Costituzione se hanno acquistato una fisionomia pubblica di primaria importanza escano da qualsiasi sindacato
Possibile
E considerazioni parallele
E in certo senso riducenti
Non per amore dell'immobilismo o per disconoscimento della importanza tecnica di queste questioni potrebbero essere avanzata a proposito delle questioni che ho definito sopra di tecnica finanziaria ed economica
Ma il nodo del problema italiano soprattutto per quanto mi riguarda gli aspetti culturali resta quello del riorientamento morale ideale e del Paese
Bisognerebbe ricreare in Italia quella
Stavo per dire religione civile se mi passate il termine risparmio parole che fu una caratteristica per esempio della Terza Repubblica in Francia e della piccola Italia liberale
Quel
Quella religione
Civile che portò l'Inghilterra alla parte che ha avuto nel secondo conflitto mondiale e che è stata anche propria del nostro Paese nei primi anni dopo la liberazione e non è vero che per questo si debba partire da zero
Proprio la traduzione la tradizione della cultura che definiamo laica autorizzata affermare ciò con particolare sicurezza e d'altra parte come negare il credito e fiducia morale ad un Paese che in pochi decenni certo infrangendo le tavole dei comandamenti teorici della industrializzazione della modernizzazione eccetto dando lo spettacolo
Di vitalità anche deteriori al quale ho accennato prima affatto tuttavia quel che ha fatto l'Italia si parte da basi culturali ideali morali già importante
Nella tradizione laica esse sono rese ormai più importanti dal confronto con il ristagno democristiano in un'aria socio logistiche Tecce e tecnicistica nelle sue proiezioni concettuali
E con il lento ma inarrestabile processo di sfaldamento dei monumentali edifici marxisti ci di filosofia della storia di dottrina politica di teoria economica
Il parallelismo tra cultura laica di cultura socialista o gravitante intorno al c.t. al Partito socialista è indubbio
Mosso da un discutibile sforzo di riattualizzazione di Proudhon la cultura socialista si ritrova per oggi attendere ad un radicalismo che a me sembra dispersivo e talora anche fuorviante
Cultura di potere da un lato e cultura della domanda sociale dall'altro
Che si sommano mi sembra molte volte negativamente nella loro giusta porsi e riescono solo parzialmente a dar luogo ad una vera cultura di governo della trasformazione come pretendono tentano di porsi sia quella democristiana sia quella comunista invece di ricercare o inventare improbabili terze vie terze forze in una realtà da gran tempo non più bipolare
La cultura laica si deve e si può avvalere con maggiore fantasia e compiuto coraggiosa decisione dell'idea di democrazia intesa come grande forza autonoma rispetta le altre del mondo contemporaneo
Da quelle del liberalismo a quella del socialismo da quelle delle idee confessionali a quella delle idee tradizionalisti
Già con lo stato sociale quella idea sta prendendo una grande rivincita sulle sue presunte vincitrici e per questo sia detto per inciso occorrerà guardarsi
Dal buttare a mare in blocco tutto il riformismo per eccessivo deviato che possa poi essere risultato degli anni settanta
E già con la politica dei redditi di cui sarebbe necessaria una rivisitazione aveva segnato un grande punto di innovazione originale e coerente
Esercitando né sino in fondo le potenzialità teoriche in applicazione ai problemi reali di una società il cui destino democratico e la sola alternativa
Ad un destino o totalitario o volgare si vedrà che la democrazia non è affatto una pura porti petizione dottrinaria
Nastro pressante mentre stanno mettendo proprio
La parola all'onorevole Amato
Io ringrazio la Presidenza in realtà ero venuto ad ascoltare ma siccome la relazione di Romeo aveva suscitato in me un grande interessa allora già che oggi sono in vacanza
Ne profitta così per comunicargli rapidamente alcune osservazioni che mi son venute leggendo la relazione di Romeo
Sì ma dà voce dovuto poter proporre preparare arriva sempre apertamente
Dunque io ecco condivido molto mi fa piacere che qualcuno abbia avuto il coraggio di farlo le le prime le prime quattordici pagine della relazione di Romeo che poi sarei curioso di sapere io sono arrivato tardi quanti hanno citato dicendo che le condividono perché in quelle quattordici pagine
Si spiega tendenzialmente il contrario di ciò che tendenzialmente l'intellettuale tendono a fare nei convegni
E cioè gli si spiega che appunto ci sono alcuni condizionamenti che loro portano dentro che impediscono loro di avere una percezione corretta della realtà
E Romeo si sofferma sui condizionamenti che caratterizzano l'intellettualità laica italiana dai de prendendola da lontano ma neanche molto insomma lui studioso del Risorgimento la prende da quel periodo là
Dal rapporto con la destra storica con l'Italietta di quel tempo e poi gli intellettuali del pre fascismo il fascismo e così via
E spiega come in qual modo l'Italia nei suoi progressi nei suoi pregi riesca regolarmente ad essere cancellata una scossa dall'attenzione con la quale l'intellettualità laica a sarà regolarmente guardato
Alle vicende dello Stato dalle vicende del del del del ceto di governo alle vicende della politica
Ora ecco io farei soltanto una integrazione a questo che condivido interamente in pratica se non capisco male Romeo butta mette in gioco due dei condizionamenti cioè l'ho in mente quello io ce la metterei uno prima prima di tutti
Cioè l'intellettuale c'è in primo luogo un condizionamento professionale
Cioè ritiene che sia e questo è anche nobile ritiene che sia suo dovere criticare l'intellettuale come le minoranze il sale della terra il sale deve essere aspro e acido e quindi se che dice se si esprime in termini positivi non assolve al suo mestiere questo non si può ritenere scontato diciamo è anche giusto in qualche modo che ci accusino il secondo è il condizionamento storico del quale lui parla che vediamo quotidianamente insomma cioè prendere atto che l'Italietta
Dal può essere un'Italia diversa dall'Italietta suona molto difficile per molti intellettuali abituati ad aprir bocca se il secondo concerto stampo che gli deriva dalla storia
E questo è ciò che e ciò che si è un argomento che svolge condendo Lupoi di dati sullo sviluppo italiano e così via Romeo molto secondo me molto molto molto bene
Ecco un capitolo che fa parte del condizionamento storico che non non credo che sia ancora stato scritto a sufficienza in Italia
La quota di condizionamento comunista e della cultura comunista sulla intellettualità laica negli ultimi trent'anni
è un capitolo secondo me molto importante fa parte del condizionamento storico ovviamente
E spiega come la stessa intellettualità mai che abbia finito per concorrere ad una gran confusione di analisi che ci sono state sul nostro Paese finendo in qualche modo per subire l'egemonia della cultura comunista
Tra perché la sulla sull'intellettualità liberare la cultura comunista ha avuto un primo aspetto il primo aspetto storico è stato quello di assorbirla
E di assorbirla per ragioni in fondo anche plausibile che sono quelle che già spiegato Amendola Giorgio parlando di sé
In fondo a Giorgio Amendola è sempre stato un liberale che è diventato comunista per l'inconcludenza dei liberali che ho coi quali ha storicamente convissuto soprattutto suo padre
Il suo aderire al Partito comunista è stato il dire beh insomma con questi almeno faccio qualcosa
Credo io ho avuto delle testimonianze anche concrete da amici che ho che non sono più comunisti che lo furono no negli anni immediatamente successivi alla guerra o a cavallo della guerra che questa motivazione Amendola Diana si sia ripetuta per molti anche dopo
E questo ha ha ha creato intanto una cosa molto consistente nella vicenda culturale italiana
Creando un polo d'attrazione che è stato il più significativo il più consistente per decenni
Tanto che un intellettuale in nei decenni trascorsi finiva in qualche modo per percepirsi come significativo se veniva preso sul serio dalla cultura comunista
Allora bastava dire che tra le cause del male c'erano anche cause economiche per essere invitati da Abbado al a dare un'intervista all'Unità
E allora a l'intervista sull'Unità insomma è sempre un amplificatore c'era c'è molta gente che vive di amplificatori derive
Poi negli anni Cinquanta non c'erano tutti quelli che le tecnologie hanno messo a disposizione dopo
E sì non era difficile diventare compagni di strada con grande facilità
Non mettersi in urto frontale con quella cultura significava essere emarginati in realtà
Dire per esempio che quello che era successo negli anni Trenta andava studiato storicamente io ai guai che ha creato fortunatamente per la storia della cultura italiana De Felice
Gran confusione di analisi evidentemente e qui mi rifaccio alle pagine di Romeo perché uno ad un certo momento finiva per non essere un intellettuale serio si non ammetteva che le cause erano strutturali del problema da lui indicato
E una volta che aveva indicato tra le cause le cause strutturali si infilava in una specie di scivolo che portava dritto appunto alla al castello della cultura comunista che è un castello funzionale a che cosa un partito il quale benevolmente accoglie tutte queste indicazioni o le ha raccolte perché erano indicazioni che portavano verso la sua necessità storica la dimostrazione della sua necessità storica le cose vanno male
Le cause sono strutturali occorre il taumaturgo che ancora non è entrato nella storia per risolverle
E quindi
Siamo qui noi inattesa di risolvere tutti questi problemi che voi ci dite che non sono ancora risolti
Di qui è un enorme condizionamento anche sui contenuti culturali
Ed il compito difficilissimo della cultura Mike di districare tra questi contenuti laici
Contenuti i laici che in quanto tali partissero e partano dalla premessa che una società si sviluppa democraticamente se si sviluppa da sì
Aiutata riequilibrata
Promossa per certi versi dai governi e dai governanti ma non trasformata da un trasformatore unico che sia governo di uno o più partiti
Condizionamento sui contenuti dicevo che io vedo quotidianamente nella mia vita di socialista l'ho vista
La vedo anche nel nell'area culturale nostre insomma
Faccio un esempio concreto il più banale che mi viene in mente di attualità
Le tesi programmatiche socialiste
Lo lo snello sicuro e ne sono stato contento che sia stato detto sono di basso profilo
Perché sono di basso profilo perché manca il respiro del progetto globale
Volutamente mancata esprima anche al problema anche ad un progetto globale
Perché il progetto globale lo fa qualcuno che ritiene che una società debba essere globalmente trasformata da nuovi un qualcuno che ha costruito la propria utilità storica e che non sa identificare persegue altro ruolo che non quello di trasformatore globale
E se qualcuno arriva a dire che un partito è utile in una società se assolve ad alcuni compiti se ci ficca dentro alcuni concesse promuove certi processi storici
Ma che non c'è spazio per il trasformatore globale va in lista di chi va in cassa integrazione quel partito perché infatti c'è finito in cassa integrazione in qualche modo in questa fase
Perché non sa identificare per se stesso un ruolo diverso da quello del del grande trasformatore progetto che ha bisogno del progetto globale
In questo senso ancora io mi rifaccio alla relazione di Romeo che dice qua ci sono dei problemi da risolvere in questa società e compito della cultura laica e avere delle bussole delle chiavi dei valori chiamiamoli come vogliamo che ci permettano di affrontare quei problemi ma non di avere il progetto globale
Cioè di avere l'altissimo profilo di accettare una società nei suoi processi di trasformazione che esse capace di darsi e di orientarli e riequilibrare lì nell'ambito dei dei punti problematici che da soli rimangono problematici
Ancora oggi è difficile far passare qui
Ma ancora oggi in casa mia
Ecco l'assenza del progetto globale e qui manca il progetto vedo gente che si guarda con con con con con il pianto negli occhi perché gli manca qualcosa non manca niente
Non manca niente manca manca il fatto che noi fortunatamente non viviamo in una società arretrata che ha bisogno di qualcuno che la trasformi perché poi in questo non sono ideologico
Io sono un ammiratore di Gramsci devo dire la verità insomma perché ritengo che rispetto alla società degli anni Trenta in cui Gramsci ha vissuto e le società che aveva vicino e poi i drammi che ebbe la democrazia nei Paesi che lui ebbe modo di conoscere meglio prima di di di
Di di di di fare una brutta fine che ha fatto insomma ecco quel tipo di impostazione aveva una sua legittimità storica non ne ha nessuno in questa società
E la difficoltà comunista è tutta qua
La difficoltà della cultura laica e quella di tirarsi fuori finalmente da quell'imbuto lì insomma e non avere il complesso di inferiorità per il fatto che lavora su un terreno reale e non su un terreno presunto ma questo ecco comporterebbe alcune conseguenze ma qui lascio la parola appunto Romeo comporterebbe la conseguenza che non ci si vergognasse delle cose che vanno bene
E ci si limitasse a preoccuparsi delle cose che vanno male invece ancora il Complesso di vergognarsi delle cose che vanno bene rimasto che alligna ancora molto nella cultura ma anche anche qua in alcuni interventi appunto
Insomma io non vedo perché dov'è finito Alberto nonché ai non vedo perché ci non vedo perché ci vogliano
I seicento mila morti per per una vicenda come quella di Parigi insomma è un patto controverso quello come tutti i patti di questa stagione interni e internazionali
Ricco ma non c'è dubbio che insomma lì l'unica questione che mi pare si potesse fare era se ha fatto bene Goria ad andarci e poi venire via
O se era meglio che non ci andasse neppure insomma Maggia porre la questione in questi termini significa porla diversamente dal dire ma che cosa vi aspettavate voi piccoli straccioni che vi prendessero sul serio a Parigi
E questo anche da parte di una parte dell'intellettualità laica è venuto fuori ed è la solita Italietta che non c'è più di cui parlava Romeo ma insomma in questo ce lo dobbiamo dire visto che siamo qua tutti intellettualità laiche
Ora ha detto detto questo così come chiosa ma credo che appunto questo capitolo del condizionamento della quota di condizionamento comunista
Che parte del condizionamento storico dell'intera cultura laica evitare questo capitolo meriti scrive meriti scriverlo
E qui andando ai problemi io sono incuriosito in queste settimane
Da un problema in particolare che poi travalica da questo convegno al clima nel quale lo facciamo Esterno cioè nella questione dice va be l'Italia è migliorata del resto anche Romeo che poi al mio Vangelo oggi e quindi adesso mi attendo
Lo dice nelle sue ultime pagine Alitalia migliorata ottimo sviluppo eleggere per ai servizi fanno schifo no
E in questo in questo fondamentalmente vero anche se a quanto detto così la un po'troppo generalizzato se posso fare una critica Romeo l'unica che Di Fazio
E che nelle pagine finali per non smentire gli intellettuali italiani finisce per praticare il vizio contro il quale predica nelle prime pagine della sua relazione un po'dal momento in cui cita il Rapporto Giannini in là
Secondo me viene preso dal furor comincia che la sequela così tipica un pochettino alghe che che abbiamo tutti perché poi la cosa
Che ci vien fatto di fare ma
Ecco i servizi vanno male vero e fino a un certo punto
Fino a un certo punto perché le stesse USL badante pare che io non mio vivo nel centro-sud anche se vengo eletto al nord ma pare che in diverse parti del dell'Italia settentrionale
Le USL e funzionino in modo positivo così mi è stato detto insomma e tutto il Bari ma ora non voglio aprire stabilito nella quale
Non mi interessa io ma no Valiani io accetto la prego basta nominarle le usa narrare
Ecco no invio parte dalla premessa che le USL e non va a me sta bene la premessa che le cose non funzionano veniva ricorsero citato qualche amico che delle qualche osso funziona ma lo posso cassare non mi importa
E si dice va be'questo questo governo ha fatto attendere l'inflazione l'economia ma insomma perché i servizi non funziona è colpa è colpa vostra chiunque ha governato per quattro anni una responsabilità per le cose che non hanno funzionato i quattro anni c'era
Però ecco andiamo andiamo alla guardare un po'bene questo problema dei servizi in Italia
Cerchiamo di capire quante complicate e molteplici cause via
E arriveremo alla conclusione che io Ostuni tempo addietro a un seminario che feci negli Stati Uniti quando mi posero questa domanda
Io risposi che con gli strumenti politici e istituzionali di cui oggi disponiamo in Italia questi li considero problemi insolubili
E che quindi se un esigenza di riforma istituzionale c'è
E di riforma istituzionale anche drastiche questa nasce proprio in primo luogo dalla constatazione che altrimenti noi questa fascia di problemi la dobbiamo con acquisti come fascia di problemi insolubili perché rapidissimamente
Basta che noi scorriamo storicamente le vicende che hanno attraversato la sanità i trasporti le poste la pubblica istruzione negli ultimi quindici anni perché ci accorgiamo di quanti e le veleni da un lato elementi non velenosi ma comunque inevitabili anche positivi dall'altro ci sono entrati dentro
E come tutto questo abbia creato un'Inter ricco che è destinato rebus sic stantibus a rimanere intrico
C'è una cultura sindacale post sessantotto Isca generalmente raddrizzata corretta nel settore privato che nel settore pubblico ha continuato a imperiale come prima
Con alcune incursioni di una cultura della illegalità diffusa che è uno degli effetti negativi del post sessantotto che Sifra mischiano alle periferie con questo fenomeno
E sgradevole dirlo ma qui le fonti non hanno bisogno di essere particolarmente augustee non so quanti di voi hanno letto sull'Europeo di qualche settimana fa un divertente servizio sulle Poste
Dove spiegava come Gava riesce a fare questo poni express che sarebbe la grande innovazione del servizio postale italiano
E per per Gava Gava litigava junior Gava al ministro delle Poste
Per ridare la possibilità pagando non il francobollo normale ma trenta mila lire venticinque mila lire per fare arrivare la lettera il giorno dopo la grande innovazione è la seguente
Che i pacchi postali no normalmente che cosa succede oggi che i pacchi postali vengono imbarcati per un intero compartimento su un treno
E allora in uno stesso Sacco ci sono le lettere destinati a Torino a Biella Vercelli a Grugliasco a Rivoli
Lo dobbiamo stesso Sacco
Il treno viaggia costo Sacco dentro passano numerose ore
Arriva a Torino e lei il sacco viene aperto per la prima volta e allora Grugliasco con Grugliasco Novara col Novara Biella con Biella bellicosi e via cantando se ne passa una settimana
Qual è la grande idea del Pony Express che viaggia un postale sul treno che apre il sacco durante il viaggio era il sistema che si usava nel sessanta
Era il sistema che si usava nel sessanta con francobollo normale
Ora per avere la stessa cosa vent'anni dopo si pagano venticinque mila lire ma la grande innovazione il ritorno al lavoro sul treno
Che una vicenda evidentemente non brillante di relazioni sindacali degli anni Settanta aveva cancellato
E va be'poi torniamo a costare eccetera è capire voglio dire questa e chiaramente con un effetto negativo di una cultura sindacale della inefficienza
E anche ora per essere rimossa ha bisogno di di venticinque mila lire contro le cinquecento di un francobollo normale
Tu in qualunque riunione quando è l'ora distribuisce la Voce Repubblicana cos'è inesorabile estratta inesorabile
Bene sono
Non ti ho mai trovato in Vaticano alle diciannove ma credo che faresti la stessa cosa anche lì quando è arrivata terza regionale
Anomala
Poi però
Distribuire amare una settimana Renna prendo il treno
Anche questo è un po'è un primo aspetto insomma una cultura sindacale che nel settore pubblico è rimasta un un secondo aspetto assolutamente fondamentale e che a partire dagli anni Settanta abbiamo
Messo in una centrifuga il nostro sistema istituzionale abbiamo moltiplicato i soggetti responsabili di questi vari servizi
E quindi sanità e quindi trasporti in larga parte per i trasporti locali formazione distinta la pubblica istruzione e regioni enti locali e così via
E abbiamo costruito processi decisionali all'interno dei quali concorrono ciascuno con una quota elevata di potere decisionale un numero elevatissimo di Soge
Cioè noi abbiamo creato una centrifuga istituzionale senza esserci preoccupati di creare dei contrappesi centripeta in questo sistema
Perché nel frattempo il sistema centrale rimaneva quello che era con tutte le sue debolezze con tutte le sue lentezze
Che a questo punto andavano a sommarsi anziché a bilanciarsi con la moltiplicazione dei centri decisionali periferici questo io non lo considero un fatto bene non lo considero un fatto positivo mai stato improvvido
Averlo introdotto nel sistema senza modificare il sistema centrale per renderlo capace di equilibrio
E invece il sistema centrale e ha fatto e ha finito per fare da amplificatore delle lentezze delle complicazioni introdotte attraverso le moltiplicate periferici
Un moltiplicatore a sua volta moltiplicato dall'elevato numero degli interlocutori politici un governo debole un Parlamento dotato di forti poteri come tale ma che esercita come potere di blocco
E come poteri che danno spazio alle periferie anziché il Parlamento non è il correttore delle periferie né per definizione l'amplificatore ed è anche giusto che sia così fra l'altro tanti interlocutori politici
All'interno ecco il che genera fra di loro concorrenzialità che
Moltiplica le difficoltà perché poi c'è una frammentazione della rappresentanza
C'è una possibilità di giocare ruoli diversi e e c'è in gioco dei quattro cantoni parliamo in corda di corda in casa dell'impiccato
Immagini oneste che un partito come il Partito repubblicano
Sarebbe così unilateralmente dalla parte dei medici nel momento in cui i medici rischiano di mangiarsi una fetta gigantesca del bilancio dello Stato in disavanzo
Se non fossero un partito piccolo che deve salvaguardare un'identità anche elettorale che è largamente identificata con quella categoria anziché con le altre
E allora introduce nella vicenda un posizione e quando la voce repubblicana scriveva visto che è arrivata dalla parte dei medici al punto che uno se si poteva aspettare dalla parte dello Stato
Che chiedeva che sul il peso sul disavanzo delle delle pretese dei medici possa in qualche modo valutato ma capisco la difficoltà insomma in una concorrenzialità così a spero questo partito che a questa categoria finisce per darle un peso superiore a quello che magari le sue stesse idee lo porterebbero a fa
Oppure il ruolo lì la la la fra la la concorrenzialità nei ruoli insomma basta comportarsi da maggioranza
Fare un decreto sulla scala mobile che esige da una maggioranza compattezza perché questa è una decisione che passa contro l'opposizione perché il giorno dopo la maggioranza si strange ci sono subito i mediatori
Perché in ruoli consentono questo insomma se io mi colloco qua l'altro si deve collocare in un altro ruolo e comincia a fare il mediatore e addio compattezza della maggioranza fedeltà un fatto strutturale voglio dire non dipende dalla volontà degli uomini dipende
Dalle caratteristiche del sistema
Ed è e ha e qui viene la questione istituzionale capito ecco no noi siamo in questa situazione oggi
E quindi tutte le volte che abbiamo provato ad affrontare queste questioni in questi anni questi ostacoli oggettivi sono stati più forti più forti di noi che non poteva che essere così perché la nostra forza era una debolezza
Abbiamo bisogno di un sistema istituzionale che salvaguardando tutto questo patrimonio di di di pluralismo come viene giustamente chiamato
In robuste Isca l'apparato centrale e gli dia la possibilità di arrivare a delle decisioni in tempo reale
La proposta di elezione diretta va in questa direzione cioè noi non possiamo amici miei fare delle analisi spietate su questi problemi come sono quelli di servizi eccetera e fare dei credo che condividiate tutto quello che ho detto e poi dire va be'qui dal punto di vista istituzionale insomma diamo una rito Cattinara una ripeto catino al Parlamento e da queste contraddittorio insomma
Questo è il gioco dei ruoli siccome i socialisti hanno proposto la l'elezione diretta allora io devo assumere un ruolo diverso cioè e il circolo vizioso che sta operando su se stesso e a questo punto insomma i francamente anch'io devo dire la cosa cilena non non non no nell'Italia del mille novecentottantasette non non ha proprio senso insomma
Weimar fu Weimar ma Weimar insomma facciamo l'analisi di Van marce poi perbacco ma noi non possiamo usare cose così grosse così come se fossero noccioline insomma
Va in mare storia di un altro periodo storico di un Paese di una Repubblica mai legittimata con una destra reazionaria che non c'era mai creduto e con una sinistra percorsa da spiriti eversivi pesantissimi
E con un povero partito socialdemocratico trainato da da un piccolo partito di centro che navigavano in acque tempestose Issime quella fu una repubblica debole per questo cadeva in mare insomma non perché era presidenziale
Ora
Ho parlato anche troppo dico ma ecco io posso chiedere una cosa all'intellettualità laica ecco richiedo la coerenza della regione
Ed è quindi se noi facciamo determinate analisi queste analisi portano a certe conclusioni
Ecco e allora discutiamo con calma e con serenità le conclusioni a cui porta ecco noi lanciamo ci contro degli slogan è che sono slogan presi in prestito da altri Enrico su questo l'ultima cosa io vedo un'unica vera obiezione ad un passaggio presidenzialisti
è vero il passaggio presidenzialisti comporta via potere i partiti
Ma aspetto che siano la Democrazia Cristiana il Partito Comunista a farmi questa obiezione non me lo aspetto da nessuno
Grazie onorevole
Vecchio presidenzialista paga vantato erotico immerso candidato continua il dibattito la parola adesso all'onorevole Battaglia poi al professor Colletti poi all'onorevole Vassalli
Poi al dottor Petracca e poi gli altri ancora ossia dalla presidenza all'onorevole Cesare va bene
Bar raccomandata la brevi dato io non mi sono irrisolvibili spiegano allora a riaprirla nei due numeri primi minimo dalle notevoli ostacoli
Delle amiche che agli amici
Io
Ho qualche difficoltà a parlare dopo l'intervento
Nell'amico così caro e così intelligente come Giuliano Amato
Di cui otto Rezzato
Una parte del suo intervento
E in particolare quello che riguarda lo spirito laico in definitiva che dovrebbe presiedere sempre all'azione politica
Ma di cui francamente non ho compreso una serie di altre osservazioni
E penso che sia il caso di rileggere l'intervento di Giuliano
Con mente fredda
Per intendere bene quali siano i punti di
Il senso di consenso o di dissenso
Più che di conseguenza
Perché ho l'impressione che si alcune delle affermazioni fatte qui da Amato fossero convalidati da una lettura più attenta
Allora probabilmente sarebbe il caso di ripetere qui lo sa l'invito che gli sia fatta al termine del suo intervento
Ad analizzare a ragionare con razionalità
Allora scambiarci slogan ah non buttarci gli uni sugli altri alcuni slogan
E per esempio mi è sembrato sorprendente
Che un uomo dell'intelligenza e così fine come Giuliano
Abbia scambiato
Per difesa corporativa di una categoria la rivendicazione di un ruolo professionale identificato nel momento contingente
Nella posizione depressa e complessa del ruolo medico dentro il sistema sanitario italiano messe armato sorprendente francamente
Comunque abbandono riservandomi la lettura che altri faranno poi immagino qui
Risparmio tempo
Abbandona il testo scritto che con grande diligenza aveva redatto che ho dato alla stampa da alcuni amici della presidenza
Perché era troppo lungo vado diretto la per a quella che a me è sembrata la principale tesi della reazione di Rosario Romeo
è una tesi che coincide con quella fermata qui da Valiani
Dalla relazione di Galli della Loggia
Accennata da Visentini stamane ripresa da Filippo ospita assai meno rinunciatario oserei dire di quanto non abbia rilevato Pellicani
Riproposta con energia e poi nell'intervento di Matteucci
A me sembra che la tesi principale di Roma e ossia che
In sintesi
Che la crisi che viviamo essenzialmente crisi di Stato dello Stato
Crisi di istituzioni pubbliche
Dovuta anzitutto
Allo strapotere dei partiti
Rispetto ad una società che si è ristrutturata in modo da potersi espandere da potersi modernizzare in modo autonomo rispetto al potere politico
è una visione che a tanto maggior valore che perché deriva
Da uno storico comportato da amici così valorosi
Di uno storico che coglie i dati e il significato dei fenomeni sociali basandosi sui dati concreti nella loro connessione storica appunto
Ed è una tesi di fondo che credo si debba accettare comma politicamente come partito
Che coincide con la valutazione che possiamo dare come uomini politici che vivono la vita nel Paese
E che credo anzi sarà al centro dei problemi politici della prossima legislatura come più avanti vorrei dire
Dunque la crisi non è di natura economico sociale
Sebbene vi siano naturalmente come sempre elementi di difficoltà nella vita economica
Anzi al contrario
La società è cresciuta nel suo complesso sia civilmente che eroga e che è uno e che economicamente
Ed è cresciuta in modo tale da sorprendere anche gli osservatori più severi della realtà italiana
La modernizzazione del Paese in altri termini è un dato di fatto
Ma c'è una debolezza sia etica che politica delle istituzioni repubblicane uscì della Resistenza lo Stato resta l'anello debole per così dire del processo che si è rimesso in moto dopo la liberazione del Paese
Allora c'è una prima osservazione
Che riguarda noi come dirigenti di un partito impegnato nella lotta politica
Se si tratta
Se si tratta di perseguire la rifondazione dello Stato
E per così dire di dare un'anima
A istituzioni impallidito e nel loro rapporto con i cittadini
Allora bisogna operare in concreto
Perché si verifichino una serie di condizioni politiche che permettono almeno di perseguire l'obiettivo ed individua almeno due condizioni
Certo non sufficienti ma tuttavia almeno necessari
E la prima condizione che si realizzi anzitutto quelle riequilibrio politico a favore delle forze laiche di cui si intravvedono i segni da qualche anno
La prima condizione cioè che si attenui
Il bipolarismo che ha dominato l'APT italiana per quasi quarant'anni
Senza di che cari amici repubblicani senza di che raggiungere l'obiettivo diventerebbe difficilissimo se non impossibile
Ed è la battaglia in corso da tempo
Vorrei dire dal tempo del primo governo a guida laica del Governo Spadolini
Ed è una battaglia difficile
Della le cui difficoltà espressione anche la crisi di governo assai tormentata che viviamo in questi giorni
E vorrei dire con franchezza
Che si amerebbe che il mondo della cultura laica italiano avesse chiari
I termini politici e l'estrema complessità di questa battaglia concedendo a coloro che la combattono
Quel consenso e quell'aiuto
Che a la Malfa in anni lontani
Sono tanto spesso mancati
Per incomprensioni per diffidenza o per visioni particolari che non tenevano sufficiente ch'sufficientemente conto nega la realtà in cui si opera nel disegno complessivo che si perseguito
C'è ancora qualche diffidenza intorno a non la sento
Ieri sera intendevo un amico uno degli ingegni più vivi della cultura la rete italiana
Che aveva qualche difficoltà a parlare qui oggi
Ma se non parla qui vorrei domandare ma dove deve parlare
La seconda condizione che occorre sottolineare
è che si giunga davvero se il problema è di rifondare le istituzioni allo Stato
Si giunga davvero a realizzare un complesso di norme
E di prassi
Che pongano freni serie istituzionali all'invadenza dei partiti
All'occupazione della Società come disse un giorno Elia aggravata sì in tutto il corso degli anni settanta
Ed è appunto il problema della riforma istituzionale
Di qui vorrei dire qualcosa più avanti
Tuttavia occorre tener presente un osservazione che condiziona
Il discorso stesso che iniziato Romeo
E nota che il nostro ambizioso disegno
Richiede la creazione di uno schieramento politico
In grado di dar vita ad una nuova fondazione della comunità nazionale
Che prenda il posto di quello indicato da Giovanni Amendola nell'appassionato ed incrollabile fede dello dello Stato nazionale
Non credo naturalmente che quando
Romeo parla di schieramento politico egli pensi semplicemente ad una maggioranza parlamentare una coalizione di governo
Penso che identifichi giustamente un concetto più ampio
E osserva
E osservo che
è proprio nel tentativo di radicare un nuovo senso di identità nazionale
Che ha significato importanza decisiva la Costituzione repubblicana rispetto al quale non possiamo averi il giudizio che è andato Matteucci del suo intervento così bello per altri versi
E sulle istituzioni repubblicane piaccia o non piaccia
Che si fisse si rinnova il rapporto di fondo diciamo il rapporto mai da politico tra le forze uscite da Liberazione nazionale che sono anche le forze che stanno nell'Italia di oggi perché non ce ne sono a
Questa comunità
Non può avere successo se lascia alle proprie spalle una parte dei figli e dei valori su cui la comunità nazionale riprova ritrovo la propria unità chiudendo
Un regime importanti come fu il regime fascista
E quando acqua un regime se ne sostituisce un altro
Non si creano soltanto nuovi istituiti giudici si metta in essere in verità un sistema integrato di istituti dei valori e di forze politiche e di false anche non soltanto politiche fatte di energie indipendenti eticamente attive tutte forze legate quasi strette diciamo da un patto di sangue
Si realizza cioè una condizione una creazione storica peculiare non arbitraria impossibile a dimezzare
Contesto istituzionale forze politiche osservò un giorno lama
Sono un tutto unico
E credere che si possa avere il rovesciamento di un assetto costituzionale senza che si passi attraverso la sconfitto il collasso delle forze politiche che quell'ordinamento sostengono
Eppure astrattezza
Vale per la nostra situazione odierna
In tutti i sensi tra
Problema della rifondazione che abbiamo di fronte
E risiede lo schieramento
Necessita del contributo di tutte le energie politiche e morali che riuscirono a battere il fascismo e a creare la speranza della Repubblica
E che si sono poi via via perso nel corso degli anni
Come ignorare
Che nel progressivo indebolimento della rete dello Stato repubblicano ha avuto una parte fondamentale
Accanto alla debolezza politica e culturale del partito cattolico
Ha avuto una parte fondamentale anche l'arretrata ideologia primigenia e gli infiniti errori di disegno di azione politica del Partito comunista in molte fasi della vita italiana come ignora e come ignorare che quell'ideologia e qui disegni politici hanno avuto quasi sempre solo un rapporto incerto è vago con i valori e gli istituti della Repubblica e che proprio per ciò hanno contribuito all'indebolimento dello Stato
Ma come ignorare anche
Che qui legami fissati quarant'anni fa
Sono tornate ad operare nel momento più grave
Più tremendo della crisi delle istituzioni cioè di fronte alla sfida terroristica
Quali forze politiche culturali si trovarono allora insieme
A difendere le istituzioni dall'attacco concentrico micidiale della violenza eversiva da una parte e delle intemperie antismog garantista dall'altra parte quali chi stava cantando nuovi accanto a Pertini trovammo allora Sciascia
Ho trovammo Berlinguer
E trovammo lune non trovammo l'altro per motivi casuali per un fatto tattico
O per ragioni più profonde
Attinenti alla concezione i valori dello Stato democratico
La risposta a queste domande
Implica la riproposizione della questione tuttora aperta del ruolo e dell'evoluzione del partito comunista diciamocelo pure francamente ed è la spiegazione
Ciò che venivo dicendo credo
Se la concezione assolutamente peculiare che il nostro partito ha sempre avuto delle ragioni e del dialogo col Partito comunista
Lo stimo la revisione del suo bagaglio ideologico lo svincolo dei suoi legami internazionali è un conto
Il positivo risultato di questo stimolo può avere un valore politico contingente
Ma il problema della partecipazione dell'energie morali e politiche interpretato dal Partito comunista nel processo di rifondazione dello Stato
è tutto un altro è assai più alto conto che bisogna considerare
E quando ci proponiamo dunque
Come Romeo suggerisce
La creazione di uno schieramento politico capace di rifondare un rapporto corretto tra Stato e società civile
E non guardiamo chiaramente all'ingresso del Partito comunista nel governo nella nuova legislatura
Guardiamo alla necessità di cogliere il punto chiave della nostra crisi cioè la crisi delle istituzioni
Guardiamo a necessità di raccogliere tutte le energie politiche e morali che si identificano con i valori della creazione storica del nuovo Stato nato dal post fascismo
Guardiamo all'esigenza di non sfrangiato di non di Vigliar
Proprio il tessuto che occorre rinvigorire
Un grande problema politico
Un grande problema politico
Che esige un'azione politica di grande accortezza e di grande senso della prospettiva perché sarà in una maniera o nell'altra come problema di rifondazione dello Stato al centro della vita politica nella prossima legislatura
E allora
Se questo è il problema dobbiamo anche stare attenti
Che nella prossima legislatura il problema della rifondazione dello Stato della comunità
E del loro rapporto reciproco
Non sia artificiosamente trasformato
Dal problema di riforma delle istituzioni a problema di riforma del sistema elettorale
Come qualcuno
Senta ben di fare
Perché oltre la riforma delle istituzioni che comprende anche un problema elettorale altro identificare il problema nella riforma elettorale che mira non a riformare le istituzioni ma mira a modificare lo schieramento politico
Ora vorrei dire all'amico Valiani
La scelta che qui bisogna operare
Non è di carattere astratto tra regime parlamentare regime presidenziale
E tanto meno è tra il regime parlamentare attuale
è un non meglio definito regime presidenziale
Che ne si sconta
La scelta invece tra disegni che in Italia in questa condizione storica e politica
Facciano non facciano fronte all'esigenza di stringere i partiti
Di ridurre i loro spazi di ricondurli nel loro alveo di riportarli al loro ruolo politico che è fondamentale
Rafforzando nel loro ruolo
Ma limitando la loro invadenza
Ora
Modificare la condizione
Presente dei partiti vitale strafottenza non si può
Se ci si limita a rivolgere un appello moralistica Paolo alla riforma interna dei partiti
Modificare la condizione dei partiti si può al contrario
Se da una parte si creano istituzioni forti e perciò funzionanti e perciò anche autorevoli e portò capaci di imporsi rispetto ai partiti
O dalla Loggia se Tulagi per iscritto son sei pagine io cerco la Salle salto se sei pagine ma credo pure che effettivamente la cultura democratica
Costituzionale italiana qualche cosa ha prodotto in questi anni e ha prodotto come valore dire un disegno sufficientemente organico per poter evitare una domanda così
E si modificano i partiti se accanto alle riforme istituzionali
Si innestano meccanismi di selezione diversa della qualità della classe politica
Nell'uno senza l'altro
Ma nell'altro senza loro
Come vorrebbe in definitiva la democrazia cristiana
E quindi punto a una parte che devo saltare per brevità
Il complesso delle proposte
Che se il terreno
Fondamentale
Sul centro del sistema istituzionale Governo Parlamento e rapporto Governo Parlamento la cultura democratica espressa in questi anni in parte sono una relazione di Romeo in parte soltanto
A vorrei dire che si possono raccogliere
E non raccolte sei mi pare per quanto riguarda l'altro il problema della forza della funzionalità del Parlamento quattro connesse tra loro per quanto riguarda il rafforzamento dell'esecutivo in uno stato che chiaramente lo esige come lo esigono tutti gli stati moderni
Cinque per quanto riguarda il rapporto specifico avviso istituire tra la tra Governo e Parlamento non lecito tutte non le faccio dico che sono connesse che sono un disegno organico
Sono cento questioni diverte che sono state espresse dalla cultura costituzionale democratica in questi anni
E che forse chi vive in Parlamento riesce a percepire
Con maggiore immediatezza rispetta chi vive una vita diversa
Ma credo che esista
Un disegno organico
Che parte da un obiettivo si muove con coerenza e logica e riesce età e riesce ad avere una forza convincente
Di riforma sostanziale del sistema parlamentare
Estremamente imperfetto e poco razionale che ne attualmente di via e accanto a questo naturalmente la selezione del personale politico
Perché è chiaro che la proporzionale elemento di stabilità democratica un valore cioè assai più importante la stabilità di governo
Ma è anche chiaro che il sistema delle preferenze legato alla proporzionale
è una cosa che ormai fa piangere
Favorisce il coagulo delle lobby di sostegno delle candidature crea la necessità di costituire gruppi fazioni e correnti entro i partiti determinati conseguente la necessità di ricorrere a un massiccio finanziamento extra legale
Diventa infine così fonte primaria di corruzione della vita pubblica
Abolire le preferenze e introdurre la canta la proporzionale del computo dalla rappresentanza il sistema di candidature personali in comunità territorialmente limitate che in sostanza il sistema tedesco tutto qui che poi ha funzionato bene e che si può adeguare un sistema che riesce
A modificare la struttura dei partiti deformata dal problema delle preferenze
E a migliorare la qualità e la classe politica
Tutto questo ripeto è un discorso organico
Che è un obiettivo e mi pare una forza non c'è alternativa disse
Se non il passaggio da un ponte ad un problema completamente diversi che è quello su cui l'amico Martelli è poi tornato
è poi tornato questa sera nel suo intervento e che la dicono che aveva anche se anche gli ripreso
E chiarendo che problema del regime presidenziale nella visione socialista e a suo parere è un problema di proposta di immagine essenzialmente di carattere elettorale se ho ben inteso
Non sarei sicuro
Anche da una conversazione che ho avuto con il maggiore
Con Ilana malato che il maggiore
Costituzionalista ed estensore vorrei dire delle
Delle tesi costituzione del Partito socialista che si esattamente così può darsi che sia così io la prendo per una cosa seria che mi anzi mi pare una cosa seria importante pericolosa e pericolosa
Perché anzitutto il passaggio da un sistema all'altro
Come fu ad esempio per la Francia del cinquantotto che è paradigmatica in questo senso
E non può avvenire questo passaggio senza che le forze dei regimi che si vuole abbandonare si siano collassare sostanzialmente in senso politico
E se sì collassano le forze presenti
Forze democratiche pur con tutti i loro difetti
C'è il problema di domandarsi quale avventura si apre di fronte a noi
E d'altra parte se abbiamo stabilito
Che il problema numero uno della vita italiana
E la convergenza di energie morali e politiche la convergenza tese alla rifondazione dello Stato
Allora sembra abbastanza chiaro
Che la spietata logica bipolare di un sistema presidenziale ai sono risultato di creare non convergenze ma fratture
E lo stesso capo dello Stato
Espressione di una maggioranza politica uscito da uno scontro elettorale
Come può pensarsi che divenga in Italia quella figura rappresentativa dell'intera nazione che si addice alla nostra condizione di paese sezionato e talvolta frammentato
Ma ricordiamoci l'importanza che la figura nazionale di Pertini avuti momenti drammaticità Italia
Non posso fuggire
Se vogliamo stare sulla realtà delle cose non sulle astrazioni politologi che il dare un solo partito
E in concreto amici al Partito socialista
Una funzione determinante nell'uno o nell'altro dei due schieramenti presidenziali che si affronterebbero significa creare una situazione che dà appunto ad un solo partito una rendita di posizione
Che può addirittura aggravare le forme negative attuale di comportamento politico che largamente tutti Deflorian
Perché infine
Anche questo è un problema che il presidenzialismo di per sé non risolve
Il problema mora
Che è frutto
Nella sua soluzione
Di un equilibrio complessa
Di garanzie di forze di contrappesi di check and balances come si dice
Che nel nostro sistema sono assai deboli
Queste forme di garanzia dei contrappesi verrebbero scardinate sostanzialmente dal presidenzialismo ed è invece questo sistema di garanzia e di contrappesi che va creata anzitutto se vogliamo condizionare l'onnipotenza dei partiti come chiave di volta del rinnovamento dello Stato di non ho la forza etica dell'istituzione
Il sistema presidenziale
E il bipolarismo
Che viene isterica vilmente connesso e il sistema maggioritario come osservava Ron Carey che vi è pure egualmente connesso
Funzionari in società che non sanno disomogenei come la nostra
E che abbiano cumulato beni civili profondi stratificatisi nel tempo di larga tradizione democratica
Di cui la nostra situazione attuale attualmente obiettivamente di fare
Cioè può essere il sistema presidenziale un punto di arrivo di un lungo processo nord l'apertura di una partita in una condizione di crisi
Male allora qui e concludo e concludo con la citazione di Minghetti che ho avuto piacere che Matteucci
Fasciste per suo conto
In questo studio famoso per capelli Sima citazione anche nel linguaggio questo studio famoso che Matteucci citava sui partiti politici la pubblica amministrazione
Il difetto che noi ci proponiamo di emendare scriveva Minghetti negli anni nell'ottocentosettanta
Consiste nell'indebita ingerenza del partito politico
Nella giustizia
Nella giustizia
E nell'amministrazione
Ma troppo spesso avviene che agli uomini vedendo i mali che nascono dagli ordinamenti onde retta lascivi compagnia veneta loro
E non sentendosi da tanto di emendarli
Sono tentati per disputa per disperato di montarli di piante
Laddove se guardassero anche ai mali che da altri ordinamenti derivano tempere avrebbero da assai i loro potabili ardori
E pur divisa hanno i rimedi agli inconvenienti che vengono dal governo di partito dovranno rassegnarsi a sopportarne parecchi perché nel consorzio umano è vano sperare di aver tutto netto e senza difetto
Che è poi la giustificazione di fondo
Del sistema imperfetto fondato su partiti che però sono animati da grandi riserve
Di energie politiche e di passione morale
La parola al professor Colletti
Mentre il professor Colletti viene la tribù una io vorrei ricordare agli amici abbiamo a disposizione gratuita vorrei dire che noi lavoreremo fino alle ore ventuno altrimenti detto le nove
Gli iscritti a parlare sono ancora sei se noi limitiamo a dieci minuti ciascuno l'intervento questi sei potranno parlare stasera
Altrimenti sorgerà la speranza e la di domani nella quale l'ingorgo sarà tale che a coltellate si dovrà prendere poiché il posto alla tribuna ecco questo vorrei dire agli amici per la serietà stesa nostra ed è al completo la parola passò Colletti
Maglie però di essere ebrei anche perché non ho quasi nulla da dire e prendo la parola soltanto perché altrimenti qualcuno poteva sospettare che io avessi chissà che cosa ha da dire
Il il primo punto che vorrei richiamare dopo che la discussione ci ha fatto perdere di vista le relazioni che e questa è già molto importante perché i convegni generalmente sono delle perdite di tempo
In questo convegno dove anche le perdi tempo non sono mancate a mio avviso abbiamo tuttavia un elemento molto positivo di partenza cioè le relazioni io all'amico Romeo già espresso telefonicamente i consensi e naturalmente anche i secondari inevitabili punti di dissenso
A Valiani ho avuto occasione di dire brevemente questa mattina stessa Dario ho molto apprezzato il suo intervento
Che era atteso al problema della terza forza
Vorrei adesso dire chiamò letto con piacere ho apprezzato che non significa come al solito sottoscrivere dalla a alla zeta
La relazione di Galli Della Loggia che vorrei anche non lo farò in questa sede perché porterebbe il discorso troppo per lunghe vorrei anche difendere dalle dalle messe in guardia dalle cautele
Con cui la pubblicazione di questa relazione è stata accompagnata da parte di Giovanni Spadolini
Sulla Voce Repubblicana io non probabilmente dico debbo essere totalmente incompetente
Ma non nono colto questi elementi di sacrilegio
Nella relazione di Galli Della Loggia naturalmente tutto è opinabile ma io credo che un punto importante Galli della Loggia l'abbia toccato
E del resto alcuni degli interventi che abbiamo ascoltato questa sera lo confermano e cioè che nella cultura liberaldemocratica c'è anche una dose notevole di masochismo
Una intenzione considerevole di lavorare per gli altri comunque chiusa questa premessa
Io vorrei esporre in forma geometrica se è possibile
L'interrogativo con cui ero venuto qui per assistere a questo convegno tutte le relazioni sia quella di Romeo sia quella di Galli della Loggia e e sostanzialmente anche quella di Valiani
Ci hanno spiegato come mai l'Italia del dopoguerra
L'Italia politica si sia trovata dominata da due forze che adesso l'economia non intendo assolutamente demonizzare
A loro modo sono delle forze simpaticissimo
E cioè entrambe però come la caratteristica di essere sovranazionali
Il mondo cattolico e il mondo comunista
Io credo che in particolare la prima parte della relazione di Romeo che del resto distilla studi i suoi di di lungo corso
Dica delle cose che sono al tempo stesso elementari per la loro evidenza e fondamentale
Dunque un Paese nel momento in cui con il fascismo crollava
Lo Stato creazione delle del
Del Risorgimento
Si è trovato di cui il
Dominato da queste due forze estranee alla storia risorgimentale italiana ecco mettiamola in questa forma che non urta era credo i nervi a nessuno
Due forze
Che si sbaglierebbe a qualificare entrambe come totalitaria
Perché il totalitarismo Degas una categoria di bisogna adoperare con precisione no di quelle forze una era totalitaria l'altra poteva essere una forza che avrebbe potuto forse mettere capo a una forma di dispotismo oscurantista la Salazar o ma questo carico non è totalitarismo ha un'altra cosa
Dopodiché questo è il primo punto del nel breve ragionamento geometrico che vorrei fare
Dopodiché tutti i relatori hanno
Con vari argomenti constatato che rispetto a quel periodo quarant'anni fa
La società italiana è enormemente cresciuto
è enormemente cresciuta e contemporaneamente
Hanno constatato che in mondi ideali di quelle due forze sovranazionali quella cattolica
E quella comunista entrambe anche qui sono d'accordo con Romeo poi si erano amalgamate queste due forze con la situazione italiana no quindi in qualche modo avevano preso atto del di dover operare all'interno del teatro italiano
Quelle due farse mentre i costruita italiana è cresciuta economicamente
Si è sviluppata con una società industriale moderna quelle forse sono in qualche modo è entrata in crisi Beha lei non a caso di quelle si parla drammaticamente da parte delle e del mondo cattolico della secolarizzazione
E non a caso dico il
Si constata da parte di Bufalini
Ultimamente anche che c'è una crisi del marxismo insomma il Partito Comunista queste cose ormai le sa
Quindi è il secondo punto del ragionamento
Terzo punto del ragionamento con lo sviluppo e la modernizzazione della sulle va in questi quarant'anni si è capito anche che l'Italia malgrado tutto malgrado le fosche previsioni delle forze politiche
Era diventato sostanzialmente un Paese a maggioranza laico
La prova di questa quel no qui c'è anche un elemento autocritico perché naturalmente non prevedevo e le cose sarebbero andate in quel modo c'è stato il da da due referendum molto significativo
E non solo quello sul divorzio che relativamente concepibile ma quello sull'aborto
E ora quando quel referendum vince con una maggioranza come fu quella che ebbe il i il sia l'aborto
Significa che una parte e notevole della Società italiana che esche data come cattolica non ubbidisce più alla Chiesa
Ora questa disubbidienza in qualche modo dico precostituirsi una condizione assimilabile a a quella laica
Ecco che poi uno credo non creda di cui non Ente Supremo dico questo non non scalfisce il il laicismo
è allora se tenete presente in questi punti che sono avvenute elencando e che si desumono dalle relazioni presentate all'inizio di questo convegno perché non è che io quindi introduco ad arte lo svolgimento del convegno dopo questa seria basse predisposta dall'intellettuale ed agli intellettuali incaricati di lo svolgimento del convegno secondo me avrebbe dovuto essere tutt'altro
Comincio col dire che io non capisco affatto che significhi il titolo del convegno esso non voglio essere distruttivo
Mi sono annoiato terribilmente a sentir parlare della cultura italiane della cultura laica la cultura laica
Va benissimo si pratica nelle negli studi e nelle nelle università nelle case private delle della gente che studia non è argomento da discutere in un condominio tanto meno in un convegno di partito
Io ritenevo che Poste quelle premesse che ho brevemente ma spero chiaramente richiama l'impegno del Consiglio dovesse essere tutt'altro
E cioè vedere se prese per buone quelle premesse e nessuno finora le ha volute sovvertire de a mio avviso potrebbe farlo quali sono i comportamenti politici individui
Che discendono da quelle premesse culturali allora se quelle premesse culturali consistono nell'aver individuato le ragioni della genesi storica del bipolarismo
Cattolico comunista
Se quelle premesse si sono prolungate argomentando le ragioni per cui sono venute meno le condizioni reali che nel quarantacinque quarantasei furono alla base del bipolarismo
Cattolico comunista
Secondo me questo convegno avrebbe dovuto elaborare ma avendo essenzialmente come protagonisti e interlocutori gli uomini politici
Una sola conclusione cioè se questo è vero vediamo senza a parte le questioni delle federazioni o confederazioni elettorali del presentare le liste insieme o o separati a parte le questioni delle riforme istituzionali
Di cui non è questa la sede per discutere perché se ne discute improvvisando e da parte socialista e da parte repubblicana e quindi si fa perdere del tempo e poi ci sono degli interventi che discussi scuro sulla cultura laica che vive tranquilla
Il punto da discutere questo essendo
Gli italiani in maggioranza laici e non avendo questa maggioranza all'Aica
Ho un'adeguata rappresentanza politica allora che cosa si può fare senza nessuna e pretesa
E utopistica senza voler bruciare le tappe ma marciando alle al minimo quindi mettendo anche da parte per ora o perlomeno in questa sede i problemi delle riforme istituzionali
Che tuttavia a mio avviso e sono necessarie inevitabili quali possano essere i comportamenti politici cioè che fare
Diceva legni
Che fare
Politicamente per dare un minimo di ancoraggio reale
A questa terza forza
Che nei fatti esiste perché non esiste una cultura socialista è una cultura liberale queste sono sciocchezze una cultura socialista non esiste
è esistita è più alta
Con la fine delle del marxismo della Seconda Internazionale cioè quando morirono cause che poi quelli dell'Internazionale due e mezzo ma Xander Otto Bauer è finita allora
E il socialismo come tale non esiste più una cultura socialista possono esistere se volete dico dei tratti folkloristici
Per quanto sto parlando di cultura nel senso stretto dalla parola così come lo ha definito il coro Meo questa quindi esiste una cultura democratica che naturalmente che naturalmente le quelle da parte di un partito socialista viene interpretata con una sensibilità maggiore poniamo ai problemi della giustizia sociale
Mentre la parte e e di un liberale ricoverata interpretata con una sensibilità maggiore per le garanzie delle dell'individuo della persona così mite quindi un problema di mettere d'accordo due culture non esiste
E il e il principale esponente della cultura socialista Norberto Bobbio
Eh beh insomma di quelle
E
Io credo che non intendo assolutamente conferire una connotazione negativa l'osservazione che sta facendo dico non c'è nulla di specificamente socialista
Nelle e nella cultura di Bormio cioè la preoccupazione appunto della giustizia di il l'attenzione ai problemi dell'eguaglianza e così via ma è una cultura liberaldemocratica
Ho allora il punto fondamentale
Esso sto prevede andando per le lunghe e questo è e cioè che cosa si può fare
Perché questa maggioranza laica nel Paese gradualmente arrivi a trovare una proiezione politica al di là delle al di là delle
Delle forze che attualmente rappresentano perché non voglio togliere nulla ai meriti di queste forze Dio ne guardi però certamente queste forze attualmente non sono perché loro proporzioni adeguate a rappresentare la maggioranza laica del del paese
Ecco quindi in che senso ecco questo l secondo me doveva essere il il tema delle nel convegno cioè che cosa e e queste forze che gravitano in quest'area
Io concludo dicendo che un impegno politico minimo
Fatte salve tutte le altre differenze tra le forze interni a quest'area
Un impegno politico minimo perlomeno dall'impostazione del convegno data nelle relazioni doveva discendere e cioè l'impegno a lottare contro il bipolarismo
Ma un impegno politico reale
Che significa
Per esemplificare riferendomi al Partito repubblicano il Partito repubblicano
Non ricorderò questa cosa per far ridere tolto tutt'altro per un arco di tempo del dopoguerra in poi è stato un partito che ha gravitato intorno a un sole che era la Democrazia Cristiana
Questa condizione di solo lei della Democrazia Cristiana eh
Sostanzialmente è tramontata la democrazia cristiana rimane un partito e il partito maggiore italiano ma non io dico il il ruolo che ha avuto nell'epoca del centrismo
E ancora dico dell'epoca del primo centrosinistra
Quel ruolo non l'ha più di qui è un compito
Per i partiti minori
Di decidere la loro nuova collocazione credo che credo che che questo sia un tema già affiorato nel discorso stesso di Spadolini
C'è un discorso se ricordo bene del mille novecentottantatré che c'è ricordo la data in cui Spadolini dice è finito il tempo in cui il partito repubblicano faceva la cerniera
Domanda
E e chiudo è veramente finito questo templi subito ascoltato l'intervento
Di di di battaglia l'ho avuto l'impressione che per Battaglia dico questa cerniera ricco sia ancora attuale
Se è questa io penso che se fosse questa l'interpretazione giusta dico penso che pur militando all'insegna di un partito mai così servirebbe molto male la causa delle della forza laica in Italia
Con il che non non sottintendono minimamente che nessuno si debba arrenderà iper al Partito socialista Craxi o così via voi sapete o se non lo sapete ve lo dico brevemente
Ci sono dei punti in cui opera concordo altre in cui dissento possibile sono un filo nucleare
Addirittura irrazionale
Proprio di quel filo Nuclear Rismondo che e seccava tanto non mi ricordo più se sia Martelli o a Giuliano Amato Angelo sono nuovi ma senza la giacca
è ecco ora e il però appunto di quelle
Sia la volontà politica di fare quel passo per garantire almeno quella condizione minima
Perché poi non domani ma dopodomani possa prendere forma qualcosa di simile a quello che Valiani questa mattina chiamava la terza forza
Sì a questa volontà politica bene ma allora era di questo che si che avremmo dovuto discutere tutto il tempo
Che non sia questa volontà politica io dubito che il tempo speso in questo convegno è già stato speso tutto bene all'infuori naturalmente di quello dedicato all'ascolto delle relazioni tra
Ringrazio a nome di tutti il professor Colletti la parola e all'amico Giannino erano prosegue il professor Armani ritardi Giannino devi parlare o no facciamo
Reale ciao vive una misura
Giannino come Valeria comandare agli amici di avere la no no domani sì allora perdono
Non gli ordini alle otto nelle nuove guardabile quindi brevità
Inevitabile radunato nel
Io devo dire che
Vorrei raccomandare neri convertire allevatore di continuare non siamo figli e figliastri la parola Giannino venuto meno dei dieci minuti che il presidente ci fa delle mia
Con grande Bologna concesso innanzitutto perché
Va naturalmente preso atto di una condizione che è sentita con grande senso di responsabilità da chi parla
E cioè quella in un consesso come questo
Che si sta sciogliendo o in meno ma di Adele titoli forse di gran lunga inferiore rispetto a quelli di molti altri che si sono fino a questo momento seguiti a questo microfono e quindi le mie osservazioni sono fin dall'origine
Seguono questa premessa che è una premessa di presa d'atto dei nostri limiti dei miei limiti in particolare prego ancora un secondo gli amici di allontanarsi con maggior Silenzi
La questione fondamentale che mi ha spinto a prendere la parola
E una riflessione
Di fondo
Devo dire non tanto culturale nel senso più stretto del termine
Cioè non tanto una riflessione sul come e sul perché
La cultura laica liberaldemocratica così come viene affrontato questo problema dall'azione di Romeo e dall'azione Galli della Loggia vogliono far conversazione fanno fuori per cortesia
Prego dicevo non tanto perché questa cultura di cui molti hanno sottolineato il fatto che abbia svolto una funzione egemone realtà nella vita culturale del nostro Paese non abbia trovato adeguata espressione politica ma sia se non ho capito male la somma combinato disposto le due relazioni sia stata sotto l'egemonia politica da una parte della Democrazia Cristiana dall'altra sotto l'egemonia ideale di pensiero
Della sinistra della sinistra marxista
E dico io non intendo riferirmi a questo problema perché stamattina sarà sicuramente per i miei verdi anni sarà sicuramente perché gran parte di questi problemi dagli affrontiamo molto più attraverso la lettura di libri e la polemica storica storiografica che per averli vissuti personalmente
Io devo dire e lo dico con molta schiettezza
Non sono stato particolarmente ben impressionato
Dalla relazione iniziale dell'amico Dalia
Proprie impressioni che io devo dire
è una forza politica come quella repubblicana
Che
Introducesse un convegno di questo tipo
Con l'hobby da risolvere del tipo e della complessità che ha il Paese in questi anni
Dopo un'esperienza di governo come quella di questi ultimi anni e io non parlo solo dell'esperienza di governo a guida socialista Paro dall'alternanza laica quindi nel senso più alto del termine la prima prova di lunghi anni di governi non democristiani
Deve iniziare con l'introduzione di scusatemi la
Tra l'Alitalia durezza
E fino alla parte conclusiva politica ai miei occhi quello di un ragazzino e io lo dico subito
Sembrava una conferenza teletrasmissione da Radio Londra dei territori occupati
Perché aveva come problemi di maggiore attualità quelli nobilissimi della diaspora del Partito d'Azione io dico labilissimo la diaspora il porto d'azione ma da quelli come maggiore attualità e si concluderà poi con un'osservazione politica su necessità cioè di realizzare a tappe più o meno forzate un fronte comune che comprendesse i fermenti che inducevano a credere il relatore che oggi il Partito d'Azione eh
Sia pure diverso e modernizzato una forza politica che si può tentare di ricostruire con la somma che gli amici socialisti degli amici radicali e così via
E io devo confessare la mia
Grande perplessità all'incapacità di comprendere una relazione introduttiva di questo tipo
Apprezzo molto di più
Apprezzo molto di più lo sforzo che mi è sembrato uno sforzo molto lucido talvolta anche un pochino disperato tra l'azione di Galli della Loggia dove dopo la provocazione io almeno così la considero scuro voglio spendere una sola parola su questo complesso di subalternità l'eredità Savignano Gobetti alla sin da un problema che a me sembra il problema fondamentale su cui riflettere devo dire che l'ho trovata dalla solidale Della Loggia molto più che in tutte le altre
La relazione
E cioè il problema che la cultura famosa democratico e Italia che cambia deve affrontare e e su questo concordo pienamente il problema di come diavolo fare funzionare come realizzare come correggere
Il Welfare State in questo Paese lo Stato assistenziale con tutte le sue strutture le sue pecche e io credo che le analisi che sono contenute in quelle azioni siano le analisi di gran lunga più attuali di tutto quanto sta nelle relazioni che hanno introdotto questo convegno e dico questo con profondo senso lo ripeto ancora una volta di modeste di responsabilità
Perché se condivido e apprezzo naturalmente tantissimo il taglio
Di storiografia dello sviluppo con cui l'amico Romeo ha introdotto nella sua relazione una rilettura di questi anni anche di sviluppo economico del nostro Paese
Invitando in parole povere la cultura laica democratica quindi repubblicani socialisti a non dividersi né per eccessivo pessimismo come forse troppe volte i repubblicani tendono a far ben eccessivo ottimismo come invece troppo spesso gli amici socialisti hanno fatto in questi anni di governo può apprezzando questo io dico non ci può servire questa osservazione da noi dobbiamo entrare individuare un problema concreto il problema concreto
Che sia un problema qualcuno ha detto prima di me oggi che non affondi le sue radici semplicemente la compressione del perché i quarant'anni fa il Partito d'Azione non riuscì a compiere la sua parabola
Ma che sia ben vari problemi
Di una democrazia occidentale che nell'economia io sottolineo questo questo dato che nell'economia oggi priva di dei unità
Io
Dico l'amico onorevole Amato cui anche l'Unire endo il giusto tributo per l'intelligenza e per l'abilità sopraffina con cui ha saputo tutto stregare anche questa platea
Stregare anche questa platea che io credo che non tutti ma molti io la mia impressione è che dopo altri cinque dieci quindici minuti forse l'applauso per il presidenzialismo sarebbe stato addirittura scrosciante unanime quindi giusto tributo all'intelligenza l'abilità unico l'amico ma nato diceva l'inizio del suo intervento
A mio modo suonando una specie di piffero verso una sensibile a la con Luciana di ritorno che pure è presente aleggia anche in questa sala
Attenzione aspetta fammi finire a pagina ragazzino di esporre la sua la sua la sua piccola provocazione Sonata questo bistrot dicendo per lunghi anni per decenni la sinistra marxista ha tenuto la cultura laica democratica e quindi ha tenuto i partiti che da quella provenivano
In uno stato di subalternità perché perché da loro si esigeva ogni volta di dire il problema economico il problema è strutturale chiunque avesse detto questo sarebbe stato invitato da Baa due all'intervista sull'Unità
Sull'Unità sul presente e così è rimasto nel gozzo a al all'onorevole amico
Amato e io dico che sequestro per certi versi dal punto di vista la polemica storica storiografica delle ragioni del come e del perché negli anni cinquanta e sessanta solo chi faceva cultura marxista ovvero quella matrice entrava in un certo tipo di circuito può essere vero
A quello che io dico la cultura laica e democratica oggi i repubblicani soprattutto non possono accettare
E il fatto che suonando questo piffero
Si tenti di spacciare l'assoluta mancanza di cornice di riferimento economica la mancanza di obiettivi a cui destinare gli interventi alla politica economica del nostro Paese come un punto di forza e non di debolezza della capacità di interpretare i nostri tempi
Perché a chiunque non per spirito di parte e non voglio fare facili battute polemiche verso le politiche economiche governo Craxi e così via ma a chiunque non può essere sfuggito dei repubblicani soprattutto me lo sto spero che
O degli elementi proprio più forti più evidenti dell'impostazione di politica economica di questi anni è stato il dire sarà molto breve
è stato in lire guardate le famose grandi manovre le grandi manovre di trasformazione riforme di struttura negli anni Sessanta del centrosinistra quelle hanno rappresentato attraverso la loro costruzione di grandi miti di trasformazione il terreno il banco la secca su cui si è arenata con la possibilità di fare del nostro Paese una democrazia migliore più governata dal punto di vista dell'economia con le minorenni
Con minore
Ingiustizia sociale nella redistribuzione del reddito e quindi di qui una riproposizione degli interventi fatto viali settoriali quindi la politica del lavoro che si muove su certe cose
La politica monetaria ma questo gli amici socialisti non ce lo dicono che realtà continua sui binari della Banca d'Italia come poi ricorda Massimo Riva su Repubblica che hanno consentito a questo come ai governi precedenti
Anche di avvantaggiarsi sulla scena internazionale grazie alle difese di un certo tipo di politica monetaria praticata dalla Banca d'Italia
Però quello che conta è che non ci sono più queste grandi comici di riferimento che non si dividono più grandi problemi i problemi le discriminanti che sia la corsa del Mezzogiorno che sia la questione dello sviluppo
E io sarei devo dire più convinto di questo tipo di posizione
Che è una posizione che esce dall'esperienza socialista di governo di questi anni
E sarei più convinto sedi vedessi riflesso il prodotto di quanto il pensiero in politica economica della sinistra europea negli ultimi dieci quindici anni ha prodotto davvero e cioè i famosi richiami al mito della crescita economica come unica strada da perseguire passare lo sviluppo
E anche questo è un tema su cui oggi non ho sentito nessuno qui parla questo è un tema invece molto forte nelle altre nelle altre economie tra democrazie occidentali avanzate cioè in forme diverse comparti di diverso ci sono però Forti pensatori della sinistra partiti politici che da quindici anni dall'epoca della crisi energetica dicono guardate non è più attraverso la crescita che si realizza lo sviluppo
In Italia va bene Giorgio Ruffolo ma sono posizioni che che nella del pensiero economico dalla sesta europea si possono fare dicendo a dieci quindici vent'anni fa
Ma
Questo tipo di impostazione economica del Governo di una democrazia non discende da quel troncone che un troncone nobile secondo me perché pone dei problemi di conservazione ambientale pone dei problemi di ripensamento delle tradizionali politiche di sviluppo regionale cioè pone dei problemi a noi una forza che in teoria siamo eredi di questo patrimonio la marziano di politica economica che si costruiva esattamente su quelle posizioni
E io potrei accettare quindi forti tipo di abiezione da un pensiero che facesse tesoro di queste indicazioni che emergono sono forte nelle altre democrazie dell'Occidente non tanto forse dei Parlamenti ma sono forti nel nel confronto politico e culturale di cui ha nel nostro paese questo non c'è invece e questo è un elemento che mi porta a dire che l'osservazione che magari della Loggia sul sulle contraddizioni sulle sperequazioni dell'Guelfa realizzato in tutte le maniere con cui vengono con cui viene descritta da Galli Della Loggia il sistema assistenziale del benessere al nostro Paese sono il problema su cui bisogna confrontarsi
E questa è la prima osservazione una seconda molto più breve la seconda molto più breve è forte e forte il malessere che io provo quando molti amici repubblicani e ho sentito anche oggi pomeriggio molti esponenti la cultura laica democratica
Rimproverano i repubblicani soprattutto se non ho capito male
Di non assumere un atteggiamento sufficientemente responsabile di fronte al fatto che in questo Paese esiste finalmente un partito socialista che si è spinto così avanti sulla via dell'occidentalizzazione dell'accettazione delle regole dell'economia di mercato
E insomma del tutto così bene così tanto
A quella scommessa per cui Ugo la Malfa per anni lo ricordava sempre
Seppe attendere questa evoluzione socialista prevarrà centrosinistra ecco dice voi di fronte a questa non sapete rispondere con senso di responsabilità non si renda conto che con le vostre critiche contraddicendo la parabola della Sinistra democratica italiana
La mia tipo di obiezione e questo noi dobbiamo Kolci seriamente il problema
E senza fare polemica di parte anche qui ma tentano di riflettere
Se davvero questo troncone socialista
Con cui non bisogna avere timore di confrontarsi chiamandolo per nome il Partito socialista dell'onorevole Bettino Craxi presidente del Consiglio può essere ancora considerato un'eredità proveniente una trasformazione interna che si rifaccia questo o quell'anima del movimento socialista italiano e questo io devo dire la verità non credo ciò che appena finito di dire
Ho tutto ancora una volta l'animo del non credo ciò che appena finito di dire Colletti cioè che non esista più pensiero cultura socialista non esista più pensiero culturale liberale non ci credo sono semplificazioni illogica e irresponsabili
Mi rendo conto dell'assoluta provocazione dell'assoluta mancanza di titoli per fare affermazioni di questo genere ma dobbiamo porci il problema se questo partito socialista e una costola
Che possa essere ricondotta questo o quell'anima del PSI sia quella di cosa si ha cura di Turati Treves di chi volete voi questo problema noi come repubblicani come con uomini voi soprattutto di cultura dovette pur dello perché se la risposta è sì in qualche misura è vera la critica che viene fatta allora
Ai pessimismo i repubblicani alle critiche che tanto i repubblicani e noi avremmo avuto che fosse stata addirittura di più sono risuonate contro il governo Craxi e l'impostazione a programmatica con cui questa forza dice di interpretare la modernità e la modernizzazione di questo Paese
Se la risposta come per molti versi a me sembra debba essere e invece no perché c'è stata una mutazione genetica
Perché davvero forse questo partito socialista rispetto alla vecchia anima del movimento socialista italiana che io non sopravvalutate che non rimpiango e qualcosa di geneticamente diverso e allora non può essere accettata l'obiezione
Che proviene dico a da da parte di coloro che dicono guardate che Ugo la Malfa fu il primo che accettò di dover attendere dover soffrire patire di dover anche pagare prezzi elettorali per aspettare l'evoluzione occidentale della sinistra
Dopodiché e concludo
Se invece io ho torto e hanno ragione tutti coloro o la maggior parte di coloro che da questa tribuna hanno lanciati messaggi in direzione diversa e opposta io devo dedurne alcune cose
Prima cosa e che intera stagione della metà degli anni Settanta su cui anche in quel caso il Partito repubblicano Ugo la Malfa spese molte delle sue energie e pago un duro prezzo elettorale cioè quote l'occidentalizzazione del Partito comunista
Evidentemente qualcosa che va dimenticata evidentemente qualcosa che può essere rappresentata dopo oramai quasi dieci anni anzi più di dieci anni come il più colossale errore politico che i repubblicani hanno compiuto e questo se non ci deve interessare come immediato problema politico perché è un problema di alleanze alle porte con i comunisti ci deve interessare però come riflessione per il futuro
La seconda cosa e concludo e che di fronte a forze che si dicono interpreti della modernità e che come ma Toten ha fatto da questa tribuna dicono guardate che i problemi
Delle sperequazioni sociali del nostro Paese problemi dell'università che non si può riformare della scuola che non si può riformare e così via sono problemi insolubili fino a che questi saranno gli strumenti istituzionali quindi dobbiamo cambiare strumenti istituzionali
A me sembra una forzatura inaccettabile
Una forzatura inaccettabile come inaccettabile il fatto che questa forza politica sia poi nella sua programmati cita incapaci di darmi delle risposte su quali devono essere gli agganci a Libero di economia presenta internazionale a cui nostro paese deve mirare deve badare cioè non ci possiamo dimenticare su questo finito davvero
Che chi ha battuto i pugni e non voglio fare colore
I sette cinque tre che ha battuto i pugni su questo e mi faccio la battuta che Romeo ha fatto un certo punto la sua relazione dicendo tu lo stimi abbastanza il tuo Paese
Io sento anche la durezza di questa accusa perché a volte mi sembra di essere tra quelli che non presumono abbastanza delle delle virtù e della forza di questo Paese
Va bene quando ci fu la scelta dello SME cioè dell'aggancio che spezzava la logica delle valutazioni successive
Che tanto bene andavano anche a tanta parte dell'imprenditoria italiana questo non ce lo dobbiamo dimenticare e l'agganciamento Licia degli obblighi di competitività attraverso cui poi le grandi imprese pur rafforzate alla trasformazione tecnologica ed industriale
Su quella scelta quelli che oggi battono i pugni si astengano in Parlamento
E fu Ugo la Malfa che dovette ricordare all'onorevole Cicchitto
Che diceva i socialisti si astengono perché l'Italia non è forte abbastanza per poter competere con le altre democrazie occidentali furono regolata che dovete rispondere tuta stile abbastanza al tuo Paese perché noi non siamo pur con tutti i nostri difetti la nostra situazione di emergenza nella condizione di essere la Grecia la Spagna o il Portogallo
E allora attenzione amici perché su questi punti io credo forse con meno voli pindarici culturali ma con maggior senso di responsabilità politica bisogna che una forza come questa con queste ambizioni
Sappia fare fino in fondo i propri conti altrimenti si finirà per applaudire troppo in fretta e troppo più spesso gli altri di quanto non si possa poi portare gli altri a confrontarsi con le proprie posizioni
Grazie a Gianniello sei andato fuori cinque minuti ma insomma ti perdoniamo il professor Armani segue come sua compagna
Ma io ho dato l'ora tarda sarò telegrafico vorrei riprendere
Vano telegrafici sfiorare tu mi conosce abbastanza parlo pochissimo
Vorrei che a riprendere la provocazione di Colletti commenti ci ha detto avremmo dovuto discutere sul modo con cui
Avviare il Linceul Lilli e le l'aggancio con la nuova realtà italiana che si sta sviluppando avviarla sul piano delle realizzazioni concrete come può una forza laica che conti che voglia contare più di quanto non abbia contato finora
Incidere sulla realtà italiana per accompagnare questa crescita che pure si vede dal titolo del nostro convegno l'Italia che cambia
Ebbene io credo che uno degli elementi che unifica la relazione di Romeo e la relazione di Galli della Loggia
Sia essenzialmente il richiamo alle degenerazioni la particola partitocrazia all'occupazione delle istituzioni da parte dei partiti
E da economista naturalmente una deformazione professionale e vorrei brevemente soffermarmi su questa occupazione dal punto di vista delle istituzioni economiche
Ebbene noi abbiamo Romeo lo ha ricordato stamattina
Abbiamo avuto delle esperienze per esempio di intervento dello Stato nel sistema economico a partire dagli anni trenta in parte diverse
Da quelle che sono state le esperienze di altri Paesi non abbia avuto le nazionalizzazioni e quando le abbiamo avute nel sessantadue
Con la nazionalizzazione elettrica lo stesso la Malfa che pure era stato uno dei sostenitori fece l'autocritica successivamente per come si è determinata poi nel concreto questa nazionalizzazione
Abbiamo quindi delle istituzioni per esempio con il sistema delle partecipazioni statali con la presenza dell'industria dello Stato nel nel della mammella strutture industriali nostro Paese
Abbiamo un'esperienza che ha percorso diciamo strade in parte diverse da quelle di altri Paesi
E pure questa presenza oggi è uno strumento attraverso il quale i partiti entrano nel sistema economico occupano società
E io che vivo da molti anni nel sistema delle partecipazioni statali e quando poi finirà questa mia esperienza andrò a Capolago per stampare le mie memorie probabilmente che non potranno essere pubblicati in Italia perché dovrei forse finire in galera deve avere diciamo così attentato alla onorabilità di questo o quel personaggio
Dicevo che io che vivo molto da molto tempo delle partecipazioni statali mi accorgo
Di questa occupazione crescente dell'economia che i partiti esercitano sul con la pressione sul sistema delle partecipazioni statali anche quella poca parte del sistema che ancora svolge una funzione imprenditoriale
Ebbene io credo che oggi la realtà italiana che cambia porti a una prospettiva di allentamento di questa pressione solo che si
Restituisca
Alla privato ma non al privato per fare più mercato e meno Stato come qualcuno sostiene ma di restituire al privato semplicemente quello che il privato non ha potuto a vere in altri anni
Non ci dimentichiamo che li rinasce negli anni Trenta perché in realtà una crisi economica aveva buttato nel grembo dello Stato una realtà industriale che altrimenti privati non ebbero potuto sostenere oggi privati
Possono effettivamente riprendere una presenza nel nostro sistema economico la stanno ripresenta l'hanno ripresa in parte con le recenti privatizzazioni sono state fatte
Io credo che se si percorre questa strada
Noi possiamo effettivamente togliere dalle mani dei partiti soprattutto i partiti maggiori uno strumento importante di degenerazione della loro presenza nel sistema nella società italiana
E io credo che questo ci debba far riflettere perché questa è una linea diceva Giannino che non abbiamo
Di
Strategie di politica conobbe e questa è una linea che secondo me può avere una significato economico
Da un lato perché effettivamente può consentire allo Stato per esempio di ripensare la sua presenza nel sistema economico non c'è bisogno di interventi diretti lo Stato può mantenere anche accentuare
I propri controlli attraverso sistemi indiretti di controllo
Come avviene in tutti i Paesi industriali avanzati che hanno avuto esperienze di questo tipo prima di noi
E quindi sistemi indiretti di controllo piuttosto che sistemi diretti di presenza questo significa che non il sistema politico debba abbandonare al mercato e alle generazioni del mercato l'andamento dell'economia ma significa condizionare tutta una serie di scelte attraverso sistemi che non siano la Consob della legge duecentosedici ma che siano qualche cosa di molto più
Incidente che siano anche una legislazione antimonopolistica se questo è necessario che siano strumenti di trasparenza di controllo sui bilanci delle società che non necessariamente passino attraverso la presenza diretta nel sistema economico io credo che su questa riflessione
Che poi si accompagna ad un'altra riflessione sulla delegificazione che mi pare Nicola Matteucci giustamente ha ricordato noi siamo strangolati da un sistema di leggi mentre tutta una serie i provvedimenti possono essere riportati alla sfera amministrativa
E attraverso queste riflessioni noi possiamo in un certo senso condizionare da un lato la caratterizzazione di una forza laica sulla quale vogliamo speriamo di poterci ritrovare con gli altri partiti col Partito socialista
Con i liberali socialdemocratici dall'altro
A togliere dalle mani dei partiti soprattutto di partiti maggiori uno strumento di degenerazione di condizionamento che vi assicuro io che sto nel sistema delle partecipazioni statali è sempre più strangolate è sempre più pesante
Ebbene questo è secondo me una linea importante di intervento sulla quale vorrei trovare all'appuntamento i pareri Partito socialista e Partito Socialista
In questi anni non ha fatto altro che seguire la linea della democrazia cristiana sostanzialmente ce l'ha ricordato qualcuno con le ultime nomine alla RAI sulle quali Martelli francamente ha dato una risposta molto debole io credo e e il Partito socialista in tutti questi anni non fa che sostanzialmente cercare di Erode le posizioni della democrazia cristiana e di sostituire uomini suoi con l'uomo ideale democratico uomini della democrazia in Istria
Beh io credo che questo non sia il sistema sul quale una forza laica debba operare per migliorare il Paese per togliere il la pressione della partitocrazia sul sistema dell'economia bene
Su questo io credo che dovremmo aspettare il partito socialista un discorso serio discorso di rielaborazione degli strumenti della presenza dello Stato nel sistema economico ma non mi pare
Che il Partito Socialista ci senta da questo orecchio e questo è un discorso ecco questo è un contenuto del nostro convegno dovrebbe essere lanciato verso gli amici socialisti perché ci si incontri e ci ed edifici e si rifletta su questi aspetti che vi francamente vediamo sui quali vediamo francamente che il Partito Socialista
Non riflette abbastanza grazie
Mani la parola professor compagna don Luigi
E poi c'è l'amico Giacalone dulcis in fundo
Dopodiché noi chiuderemo i lavori questa sera riprenderemo domani mattina alle nove e trenta parlerà l'imputato per eccellenza che il professor dall'annuncio
Non essendoci più Romeo siccome se ne è molto parlato vorrei intervenire sulla relazione di Galli della Loggia nella relazione di Galli della Loggia soprattutto nella seconda parte
Prendendo come punto di riferimento le analisi di Sylos Labini
Si nota appunto l'Italia che cambia come nel Periodo tra il mille novecentosettantuno e mille novecentottantatré sia avvenuto in modo esplosivo Galli Della Loggia calcola addirittura un aumento del venticinque per cento di quelle che Paolo Sylos Labini chiamava le classi medie urbane
Ora questa interpretazione di Sylos Labini
Che dimostrava quanto inutili e direi insulse e obsolete era nome interpretazioni classiste
Della società italiana e della cultura classista risale addirittura a dodici anni fa erano proprio i tempi della relazione di Romeo al nostro precedente convegno sulla cultura democratica
Questa esplosione delle classi medie urbane e quindi questo pluralismo di nuove professioni e di nuove professionalità
Ha visto invece negli stessi anni un comportamento da parte del sistema politico
E della legislazione che è venuto fuori in quegli anni disegno totalmente opposto rispetto alle ai dati di Sylos Labini e alle considerazioni che giustamente fa
Galli della Loggia
Allora se noi potevamo già prevedeva eh
Nella prima metà degli anni Settanta il Saggio sulle classi sociali Sylos Labini del settantaquattro
Potevano prevedere questa caratteristica noi dobbiamo anche tener conto di come e quanto quello che stasera all'onorevole Amato chiamava un serto condizionamento sindacale ha giocato nell'arretratezza del mosto
Ancora uso un'espressione di Galli della Loggia mercato politico di tipo consociativo
Ecco io condivido quasi tutto di quello che ha detto stasera all'onorevole Amato però non accetto e non per patriottismo repubblicano oltre non c'entra niente il patriottismo repubblicano la sua polemica nei confronti di quanto costerebbe
La richiesta dei medici nel contratto unico no quello che va contestato è come si possa pensare che vi debba essere un contratto unico
Per i paramedici che abbracci insieme l'infermiere il portantino il cuoco è il primario da questo punto di vista io no no nessuna solidarietà corporativa con i sindacati autonomi dei medici perché questi sindacati autonomi dei medici sono i colpevoli di aveva ceduto all'idea
Del contratto unico laddove invece reputo sacrosanta la richiesta di un volo medico sganciato è io ricordo
Un medico una persona perbene
Il quale ai tempi di questa bella formula
Della cultura del mercato politico consociativo del contratto unico disse e i paramedici hanno i medici ci toccherà rivendicare
La condizione dei parà infermieri quindi il problema dei medici e cito i medici perché sono quelli più all'ordine del giorno di questi ceti medi urbani
Non è un problema corporativo
Ed è viceversa corporativa e pallido sindacale la pretesa di negoziare il loro trattamento economico il loro status normativo
Con sindacati confederali ai quali sappiamo che aderisce anche a essere ottimisti a tener conto delle loro valutazioni meno del dieci per cento
Quello che invece è evidente e che per queste classi medie urbane era rinunziabile quelle caratteristiche di professionalità e come quindi debba essere sganciato dal trattamento sindacale la loro condizione
E come si tratti di uno di quei casi in cui la legge e la riserva della legge
E irrinunciabile
Ora perché mi riferisco a questo esempio dei medici perché allargando sempre sul continente sanitario la visione di quello che è accaduto nel sistema politico italiano
Nella seconda metà degli anni settanta nonostante come dice Galli della Loggia era già ampiamente prevedibile
Questo tipo di articolazione della società italiana questo tipo di ceto meditazione che dimostrava quanto invecchiata era la cultura classista
Ma proprio in quegli anni è venuta fuori non a caso nella formula politica dell'unità nazionale questa brillantissima quell'antica tra virgolette riforma della sanità
E io ricordo alcuni amici di partito lo ricordano un otto parlamentare repubblicano un uomo di buon senso il senatore viaggio Pinto è il quale disse amici miei
Le unità socio sanitarie o ne volete socio o le volete sanitaria l'uno e l'altro impossibile è quinto aveva capito tutto con antico buonsenso e allora da questo punto di vista qui non è una questione
Di facile battaglia di narcisismo moralistico è da questo punto di vista mi dissocio del tutto con l'interpretazione che delle vicende di Torino Haddad oggi pomeriggio il professor Filippo
Perché esiste certamente presidente dell'uso sul Maiolo che commissionava il professor Pietro prestazioni cinematografiche
Però e mi dispiace in questo non sono d'accordo neanche con Galli della Loggia per quello che ha scritto sulla stampa o per quello che tanta altra gente ha scritto su Repubblica venti giorni fa in occasione dello scandalo di Torino perché nello scandalo di Torino nessuno
Ha fatto riferimento al fatto
Che chi ha preso i soldi era anche Luca Cordero di Montezemolo è certamente Luca Cordero di Montezemolo non ha violato la norma sul finanziamento pubblico dei partiti ma una questione morale su Luca Cordero di Montezemolo presidente del con
Mille quattrocento miliardi stabiliti recentemente relatore l'onorevole Lo Bello
Non l'ha fatta nessuno
E allora come si fa a parlare
Di un cinque per cento di cannibali partito pratici e di un novantacinque per cento di Società Civile
Bella Liberti parassitaria è stato questo lo schema di interpretazione dei fatti di Torino ha cominciato l'articolo di Pansa aveva questo schema a Torino le persone perbene
E le persone capaci vanno nella FIAT
I disonesti e i cretini vanno a fare i consiglieri comunali
Io
Mi domando non acchiappa chiede Luca di Montezemolo che una domanda volgare
Però vi chiedo mi chiedo mi domando
Fino a che punto possa esistere questa distinzione in un sistema in cui ci sono sette mila e quaranta consiglieri di amministrazione di unità sanitaria locale eh mi debbo dire da questo punto di vista che mi pare poi Rispetto
Alla usurpazione partitocratica
Abbastanza giacobina e abbastanza vile la proposta di ridurre il numero dei parlamentari quando non si è capaci di ridurre il numero dei consiglieri di amministrazione delle USL ha ragione Galli della Loggia quando dice
Dopo su un'Petter dopo Webber eccetera è evidente
Che il professionismo politico
E costitutivo delle democrazie occidentali
Ma la grande atipicità dell'Italia rispetto alle altre democrazie occidentali
E che noi abbiamo una quota di professionismo politico talmente alta talmente estesa talmente profonda che comincia appunto a livello di potere invisibile che non è la P due ma sono i sette mila e quaranta consiglieri di amministrazione dell'unità sanitarie locali
E allora da questo punto di vista mi rendo conto
Anche delle buone ragioni per cui Galli Della Loggia differenza di Omero e meno sensibile alla questione dello statuto pubblico dei partiti però
Io non mi illudo
Che perché ci sia una legge le cose
Siano queste sono illusioni della vecchia cultura illuministica però non c'è dubbio che se ci fosse stato un regime diverso
All'interno dei partiti perché poi quando noi proponiamo i correttivi che cosa proponiamo i pestaggi lo hanno fatto a Milano adesso lo chiedono anche a Torino ma sono sempre in qualche misura misure interne
Per cercare di correggere un pochino secondo buonsenso per lo meno secondo buon gusto ma qui c'è un fatto questo sì veramente istituzionale drammatico che il controllo
Esterno sull'attività degli enti locali oggi chi lo fa lo fa la magistratura a di questo possono essere contenti Panza può essere contento lo sciacalli modi Eugenio Scalfari ma certo non è un valore della democrazia politica
Bene fanno i magistrati a mettere le manette ma il problema del controllo esterno sull'attività degli enti locali è un problema decisivo perché un regime possa essere credibilmente ed effettivamente democratico e allora
Concludo perché chiedo scusa di aver preso troppo tempo a me sembra che tutto sommato
Nella sua chiarezza che poi corrisponde a un vecchio tema della cultura democratica la proposta di Romeo abbia una sua efficacia e poi non è vero
Che nella polemica fra Maranini e Vittorio De Caprariis
Maranini non fosse anche Illy per lo statuto pubblico dei partiti anzi è un tema comune mi pare lo abbia ricordato Ungari oggi citando anche filone è nientemeno che Spadolini all'epoca degli anni Cinquanta
La polemica fra dei Caprari sei Marianini
Fu suscitata dall'articolo del mondo quando dei Carracci a mio giudizio giustamente a Galli della Loggia forse no perché posizione contro l'articolo di Maranini su i baroni e la politica però
Una democrazia e tale
Se il suo ceto politico dichiarata mattina Romeo con un'immagine del giudizio efficace professionisti della politica va bene però voglio sceglie il Meridione
Non possono essermi imposte da quella che mi richiamava la nomenclatura e che ha la caratteristica di essere del tutto invisibile e che il vero potere invisibile
Sono i sette mila e quaranta consiglieri di amministrazione delle USL sono tutti gli enti sub comunali subregionali eccetera
I quali non vanno neanche a personaggi che si sono presentati alle elezioni sono arrivati quindi secondo terzo quarto non eletti e vengono vinti Zatti no queste ancora un vecchio requisito dell'Italia
Dei notabili che non c'è più è stato travolto però non ci illudiamo neanche che tutto il bene sia da parte dei vegetariani perché non mi sembra che Luca Cordero di Montezemolo possa definire un vegetariano grazie
Grazie alle piccole compagnie infine ha mai ha detto Davide Giacalone l'ultimo degli interventi Luigi magnifico come
Affidato agli atti
Io Giunti a quest'ora il rispetto per coloro i quali sono rimasti presuppone che uno parli compiuto non parte cioè che rinuncia e dica ora c'è una via di mezzo ho consegnato al presidente Cifarelli il testo delle cose che è venuto a dire spero venga messo agli atti qui sì qui voglio vorrò solamente svolgeva qualche considerazione
In particolare con alcune delle affermazioni
Contenute nella relazione molto bella che domani terra professor dal Galli della Loggia prosa che avevano già parla di un periodo molto importante e decisivo credo un paradigma
Per la riflessione sul ruolo delle forze laiche
E cioè parla dell'esperienza del Comitato di liberazione nazionale e del Partito d'azione nel Comitato di liberazione nazionale
E più avanti e la sua relazione professore della della Loggia dice sostiene che in gran parte
Uno spirito
Che fin da allora avvertiva i pericoli della partitocrazia
Avrebbe forse dovuto tutelare maggiormente le forze di democrazia laica liberaldemocratica da esperienze come ad esempio quella della solidarietà nazionale che hanno Fabrizio professor della Loggia hanno aperto
La possibilità degli attacchi pesanti
Culturali all'area liberaldemocratica
Ebbene volevo parlare proprio molto molto brevemente di quell'esperienza del Comitato di liberazione nazionale
Perché il Comitato di Liberazione Nazionale ebbe due espressioni di governo molto diverso il bambino una a direzione di Ferruccio Parri è uno di Alcide De Gasperi
E credo che non a caso Ugo la Malfa ci consegnò e consegnò alla storia
Una importante riflessione sulla inadeguatezza della direzione di Ferruccio Parri di quel governo della Comitato di liberazione nazionale
Pur dicendo a un'altra
Congresso mio centosettantotto pur dicendo la mappa che in realtà quei governi Puno di grandissima importanza perché avere tolto Abbado io e al Governo emanazione del re
La possibilità di effettuare un rimpastino averi richiamato al Comitato di liberazione nazionale il governo fu quello l'Atto fondatore della Repubblica
Perché in quel modo il governo del CLN potette nere il referendum istituzionale che altrimenti avrebbe tenuto il governo Badoglio dico questo non per puro esercizio di carattere storico
Ma perché la polemica
Contro la direzione di Ferruccio Parri del Governo
Ragionava su questo
Se noi teniamo fuori le forze di maggioranza le grandi forze politiche ed in testa tutto il partito cattolico
Noi forze di democrazia laica liberaldemocratiche avremmo perso la quella possibilità di condizionamento delle forze di governo delle forze di maggioranza
Che essa ci dà la possibilità di svolgere un ruolo nella storia futura del nostro Paese
Se noi rivendichiamo e teniamo la direzione di questo tipo di governo nelle mani di forze che sono forse erano e sono ahimè e agli noi forze di minoranza in effetti noi perdiamo l'unico strumento che è quello del condizionamento abbandoniamo le grosse forze politiche al gioco delle pressioni che il loro mondo esercita su questa forze e quindi non riusciremo a modernizzare a fare polvere la democrazia in Italia
Ebbene questo tipo di polemica a me pare di grandissima attualità e la vedo riemergere di grandissima attualità proprio in ragione di molte delle riflessioni che vengono fatte e che questa sera da questo microfono sono state fatte penso per esempio
Per dirne una particolarmente provocatorie che ha colpito sicuramente l'intervento del professor Colletti
E cioè quell'esperienza fu importante è questo un paradigma del ruolo delle forze laiche
Perché fino a quando è essa sono come sono
Forze di minoranza numerica
Nel Parlamento della Repubblica italiana
E se difficilmente possono pensare di potersi appropriare stabilmente della capacità di direzione
Vengo o delle maggioranze politiche
Difficilmente possono pensare questo senza venire meno dure regole direi elementari la democrazia e che chi ha più voti cioè chi conta di più chiara il consenso comanda ripeto ha il diritto ma a soprattutto dovere svolgere questo ruolo
Ebbene a me pare che attorno a questo nodo si sia fatta una certa confusione
E cioè l'avete detto e ripetuto che l'Italia si è modernizzata e si è voluta cosa del tutto
Impossibile da contraddire
Che è cambiata
Che economicamente più forte è che quindi è più lontana da quelle forze che erano lontane dallo Stato di diritto e lontane dallo spirito del capitalismo quali la cultura cattolica la cultura marxista
Questo porta le forze la cultura liberaldemocratica a essere forze sostanzialmente egemoniche nella battaglia politica
M&A cari amici se ciò fosse vero sarebbe assolutamente coerente
Che queste forze politiche si battano per una sistema istituzionale è sostanzialmente maggioritario cioè tendente a un sostanziale bipolarismo che mette in evidenza è forza questa egemonia creata in questi anni
Ahimè le cose non stanno così
Nel senso che noi ancora oggi rimaniamo fermi alla difesa del sistema di carattere proporzionale
Non solo per un problema di carattere darwiniano di sopravvivenza della specie dei presenti ma anche e soprattutto perché riteniamo che esiste sì un ruolo delle forze di democrazia laica
Che è importante conservarle pur nella loro relativa debolezza elettorale ma che questa conservazione utile perché questi esercita condizionamento sulle grosse forze politiche e se io dovessi rispondere la famosa domanda più volte fatta da questo palco e cui però nella sostanza non si è risposto
è ma perché queste forze di democrazia laica o liberaldemocratiche continuano a essere così numericamente deboli
Ma la mia risposta è la seguente perché in quarant'anni di storia repubblicana si sono trasformate le forze della parte cattolica il partito cattolico e nella sostanza il Partito comunista
Cioè esse continuano a essere numericamente deboli
Perché hanno utilizzato gran parte del loro forza nella trasformazione delle forze politiche che vedevano lontane dal contesto istituzionale sociale ed economico nel quale l'Italia veniva crescendo
è questo un nel lavoro di carattere negativo B poniamo ragionamento inverso poniamo che sia interesse elettorale
Cioè di crescita reale numerica e di maggiore rappresentanza parlamentare delle forze liberaldemocratiche a vere un partito cattolico sostanzialmente integralista
Alla Comunione e Liberazione è un partito comunista rilanciato supposizione di carattere operai sta
Cioè lontano dalle evoluzioni occidentali diciamo così scusate la verità ma per il rispetto di cui sopra
Schiacciato verso queste posizioni è evidente che in questa condizione il successo o lo spazio elettorale delle forze di Democrazia laica sarebbe superiore a quello che abbiamo oggi ma vi sembra questo disegno politico razionale
Da potersi perseguire pensando che sia nel bene del paese ebbe mi sembra arduo sostenere sostenere ciò per il semplice motivo che noi siamo consapevoli che queste forze raccolgono ancora oggi
E lasciatemi dire per il tempo ragionevolmente prevedibile raccolgono oggi ancora la maggioranza dei consensi elettorali
Ed è quindi interesse della democrazia italiana che queste forze siano un po'meno somiglianti alle loro origini alloro fonti culturali e politiche cioè siano forze della Democrazia cristiana e che in fondo a insieme a tanti demerito e corruttela ha in fondo sulla sua storia gli anni del centrismo da ricostruzione italiana
è il partito comunista che come ricordava assai bene e assai poco scontato ahimè in questo passaggio amico Battaglia questa sera dei momenti di crisi reale e profonda della democrazia italiana
Abbiamo potuto avere al nostro fianco forse come quella del Partito comunista perché esso era diverso dal partito del tanto peggio tanto meglio ciò è merito della della capacità di trasformazione del merito di idee che le forze liberaldemocratiche hanno rappresentato le hanno fatto in questi anni non tutte le difficile catalogarlo per partito
Ed invece legata calo del Palio di bici sostenere che paga liberale dell'onorevole Malagoli svolgesse questo ruolo ma il partito di Ugo la Malfa che in qualche modo trascendere superava i confini del partito repubblicano beh quello sì con la polemica a sinistra
è mai prevede catalogare l'operazione di modificazione della sinistra di classe della sinistra ideologica
Fatta da Ugo la Malfa tra gli atti di masochismo elettorale a me mi pare di dover la catalogare tra gli atti di lungimiranza storica che guardavano alla necessità di salvaguardare le condizioni democratica nel nostro Paese
Questo è il no e allora per concludere questo benissimo interne
Possiamo noi continuare a ragionare
Sul bisogno
Da una parte di condizionare o modificare i grossi schieramenti politici grosse forze politiche quelle che raccolgono la maggioranza dei consensi elettorali
E dall'altra
A dire no noi non siamo condizionatori di altri noi vogliamo improprio guadagnare la forza di governo del paese
Posto che io sono favorevole al monocolore repubblicana devo dire che mi sembra un programma difficilmente perseguibile
Noi siamo naturalmente perché tutti i partiti sono necessariamente a vocazione maggioritaria cioè credo non in quel che pensano e sperano di vedere quel che penso con cinquantun per cento dei voti
Siccome questo nella storia prossima mi pare non molto vicino mi pare che difficilmente Cuesta possesso una divisione reale il problema serio ricarica mensile
Su quali temi e con quali strumenti si esercita il condizionamento degli schieramenti politici di maggioranza cioè con quale programma incontro alle proposizioni e allora interrogarci qui ed ora
Su
Le posizioni espresse su problemi come quelli che la giustizia o della sanità della pubblica amministrazione dalla gestione del debito pubblico cioè nella sostanza sui problemi
è all'ordine del giorno della crisi del nostro Paese
E dell'impegno delle grosse forze politiche credo che interrogarci su questo sia compito arditamente intellettuale profondamente politico e questi giungono conclusioni in realtà per l'attività politica
E le attività culturali e di ricerca intellettuale se l'attività politica è fatta con onestà con impegno e con modalità io ancora oggi non riesco a vedere quali siano di fare
Ma prima
Ennio Commenda
Da privati una volta in quarant'anni
E bisogna compiere atti e gesti conformi per non perderle per accrescerlo
Questo è il problema del partito io ringrazio il termine la giornata tutti coloro che sono intervenuti nel dibattito domani abbiamo ancora venti iscritti a parlare più la relazione
Così importante l'amico Galli Della Loggia
Allora occorre essere precisi alle nove e quarantacinque
Di colore esatta tanto il quarto d'ora accademico per consumato perché inutile rilevano nel mezzo nove e quarantacinque comma oggi alle quattro si inizia Galli Della Loggia pare la per circa un'ora
Sviluppando i temi che letto della voce hanno già visto EIRE tutti coloro che hanno ricevuto il testo della relazione
Poi ci sarà una parente roventi fino alle due
Verso le quattro ci saranno le repliche dei relatori
Non so se il Carroccio ora replicare comunque nome ho chiesto
Il replicare
Alle cinque parola Bobbio alle sei parlerò io
Problema che questi tempi debbono essere rispettati perché c'è poi un complesso di impegno e di erri cominciando da quello di Bobbio
Sono intorno alle diciannove diciannove e trenta e che quindi ci chiedono di adoperare tutti i tempi utili alle ore nove e quarantacinque alle ore quattordici
Praticamente chiudendo la discussione come è giusto nella mattinata anche se prolungata
E riservando il pomeriggio e la replica dei relatori a una a una specie di intervento conclusivo che per la sua autorità il suo prestigio l'affetto che noi abbiamo per lui
Abbiamo attribuito a Norberto Bobbio qui voglio ancora rivolgere un ringraziamento doppio per essere listato a Roma
Anche di partito perché ci siamo mossi da Gobetti e siamo arrivati oggi alla comprendere
Tutta
Area laica le sue complesse espressioni e io devo dire che per la prima volta dopo venga
Oggi mi è sembrato di essere
A uno dei veri grandi convegni elmo
Sessanta quelli in cui non c'era un partito dietro
A un cubo d'opinione che a sua volta ricerche Valerio
Le inserzioni della cultura italiana e mai come oggi mi sono sentito parte di questa cultura e non espressione di un partito grazie