Visto dall'America

Radio radicale siamo ad un nuovo appuntamento con la trasmissione visto dall'America Corno INCE Matteo Mecacci rappresentante del Partito radicale alle Nazioni Unite una sera Matteo ora per allora vorrei ascoltatori allora come gli ascoltatori saprà questa trasmissione si dedica l'approfondimento dei temi legati all'attività
Alla iniziative delle Nazioni Unite ma non solo alla politica estera degli Stati Uniti ma anche naturalmente all'attività del Partito Radicale transnazionale
Andiamo con ordine parliamo di un primo appuntamento che si è concluso per parlare l'appuntamento quello che si è appena aperto
L'appuntamento che si è chiuso e quello relativo al Bahrain il Forum ovvio futures i cui lavori si sono tenuti dal dieci al dodici novembre in Varenne vi ha preso parte una delegazione radicale guidato Emma Bonino che con Gianfranco Dell'Alba per non c'è pace senza giustizia che era presente anche promette Matteo Mecacci allora materne abbiamo trovato anche di ascoltare in altre occasioni Emma Bonino
Come è andata fin io ero lì presente nella delegazione di non c'è pace senza giustizia rappresentando il partito radicale e nelle indicazioni della la società civile di gruppi non governativi in particolare anche e altri gruppi che era accreditati e che conosce pace senza giustizia stanno con dichiarando in collaborazione con i governi un'azione di pressione e di lobbying per cercare di far avanzare appunto i valori democratici nella regione del del Medioriente
Vi era appunto anche ai rappresentanti di gruppi in particolare gruppi arabi per i diritti umani basti pensare al famoso sociologo egiziano state Dini Brema o all'ex ministro
Irachena per i diritti umani Amin Bakhtiar è un po'la la mia presenza diretta da quella ha avuto un po'il significato di cercare di unire anche le voci di questi diffidenti è che anche da altri Paesi erano presenti dalla dalla Tunisia come dal dallo Yemen
Del Libano ed altri e altri preti ancora anche alle attività e che più direttamente come Partito radicale transnazionale conduciamo
In sede di Nazioni Unite sui temi relativi anche alla promozione
Alla difesa dei diritti umani
E in particolare sul tema della riforma del Consiglio di sui diritti umani e quindi c'è stata un po'un un collochi all'Arena
Se si vuole su su questi temi che ha visto la pressoché totale adesione di molti di questi esponenti anche alla campagna del partito per una riforma del Consiglio della Commissione sui diritti umani che sia
Effettiva e che vada anche a rafforzare un po'il ruolo della della comunità delle democrazie
Sede in sede di Nazioni Unite per quanto riguarda il il Forum del futuro come dicevi appunto Emma Bonino e Gianfranco Dell'Alba ne hanno già parlato io credo di poter dire che ritratti dipinti
Cambi nel tempio di iniziative diplomatiche politica che ha visto in questo caso tra i protagonisti principali
Gli Stati Uniti che meriti che meriti attenzione e meriti anche di potere essere in qualche modo replicata e credo si leghi anche molto a alla
All'impostazione che con la comunità delle democrazie anche il partito radicale perché c'è quella un'infatuazione che vuole cercare di mettere innanzitutto
D'accordo i paesi democratici cioè quei Paesi che condividono
Il rispetto minimo di alcuni diritti fondamentali come quelli appunto del dell'accesso ai diritti politici per tutti i cittadini e il godimento delle libertà
Civili fondamentali alla libertà di espressione il diritto a un giusto processo
Per cercare di mettere a punto all'interno delle dei negoziati internazionale questi elementi come centrali ecco il Paròn del futuro che è stato promosso dal dal G otto
Negli anni scorsi a al centro uno anche questi elementi ecco sono parte centrale del negoziato che affianco ai temi dello sviluppo dell'educazione
Che spesso sono quelle priorità così o i cosiddetti temi sociali
Per i per i paesi sottosviluppati o comunque in via di sviluppo come gran parte dei Paesi arabi
Sono questi elementi della democrazia e della riforma politica sono stati posti al centro dell'agenda di di di questo di questo incontro questa dato modo
A Paesi che hanno scelto come in particolare gli stracci nitidi affiancare alla iniziativa le iniziative militari che vi sono stati in questi ultimi anni nella regione anche una offensiva di tipo diplomatico di potere inferire quali temi prioritari appunto la necessità di di riforma politica nella la riunione proprio poi anche a seguito di della interazione che vi è stata con alcuni degli esponenti
Del mondo arabo di cui parlava in particolare sociologo Saad Ibrahim ma anche altri sono doveroso fare alcune idee che poi hanno trovato espressione dirette nelle proposte fatte in particolare dalla presidenza inglese che è la presidente del G otto quest'anno che Cocco presiedeva richiama quella del Bahrain anche come Paesi ospito anche questa inferiore del fondo il futuro e che hanno riguardato in particolare la propose l'istituzione di una fondazione per la il futuro prevista è una fondazione che ha come scopo anche quelle di proporsi mancare movimenti che mirino alla promozione della democrazia nei paesi del mondo arabo che sia un'istituzione indipendente dal curando al controllo governativa e questo è stato
Poi il motivo di frizione con alcuni dei Paesi arabi rappresentati a a Manama in Bahrein com'era come era inevitabile affianca ancora detto anche
La proposta di istituzione di un fondo per il futuro cioè di un mio fondo finanziario che serva ma così sostenere le attività imprenditoriali e di sviluppo che di che intraprendono nella regione quindi a fianco dei temi
Diciamo così i consueti di dibattito di queste conferente che vedono insieme ai Paesi ricchi e poveri che spesso si limitano appunto a questioni relative a allora lo sviluppo economico che è stata la possibilità proprio per un'impostazione che è stata scelta da da alcuni dei Paesi e questo fa riconosciuto in questo caso dagli dagli Stati Uniti anche il tema è il tema della democrazia poeta metta e concludo con alcune difficoltà nel senso che gli è stato uno posizione
Esplicita e crescente da parte di alcuni paesi regimi del mondo arabo in particolare dell'Egitto dell'Oman dell'Arabia Saudita e del Kuwait è che hanno come di solito accade fede multilaterali consuete come ognitempo
Ribadito come in qualsiasi iniziativa di sostegno economico o finanziario gruppi che operassero all'interno dei loro Paesi avrebbero dovuto sarebbero dovuti Sos sottostare
Ai controlli illegali previsti dalla dal paese spesso e questo significa che in Paesi in cui la libertà di espressione la libertà
I contatti anche con l'esterno non è non è garantita proprio il sociologo Saad Eddin Ibrahim
Fu
E imprigionato per due anni dalle radici meritano con l'accusa di aver ricevuto illegalmente fondi dall'Unione europea per il monitoraggio delle elezioni un'accusa che poi si risolve lo del tutto infondata ecco questo tema è tornato
Ai feriti attualità perché proprio la necessità di potersi garantire il controllo su i finanziamenti che i gruppi indigeni o comunque appunto locali ricevono dall'esterno anche se della Fondazione
Del nella regione e che quindi non dipende direttamente da nessun governo a Patrick che questi governi abbiano impedito l'adozione di un documento finale che francese un po'o l'agenda per il prossimo anno su su vari punti nonostante questo oppure la Fondazione e il fondo sono stati annunciati si tratta al momento di
Istituzioni che si fonderà su governi che hanno volontariamente Espresso il proprio sostegno economico e finanziario a questa iniziativa e quindi si fa un passo avanti pur non con il consenso assoluto c'è da temere che nelle prossime settimane in particolare il governo egiziano che nella regione ha un po'la leadership di rappresentanza politica su questioni relative al cupa a diciamo da temi di di rilevanza internazionale
Para non può salire la pressione per cercare di bloccare anche alcuni dei Paesi arabi come in particolare il Qatar che hanno già dato il loro sostegno offerto di ospitare la Fondazione sul proprio
Territorio nonché di finanziarla con dieci milioni di dollari quindi si tratterà di un torrente di vedere un dibattito analogo a quelli che ai piedi di Nazioni Unite spesso riescono a bloccare la presa di decisione da parte di questo di questo organismo in questo caso nel forum del futuro non è non era prevista e non è diciamo così pratica consolidata anche che quello che in genere accada l'adozione di documenti per consenso e quindi nonostante questo blocco si può procedere si può andare avanti con chi ho voglia di
Sostenere queste posizioni ecco le prove portate quest'ultima sottolineatura che hai fatto perché almeno venendo qui dall'Italia c'è stata una certa lettura da parte della stampa forse dovuta non solo la superficialità ma comunque al nonostante l'alto numero di rappresentanza è presente in tutti i Paesi anche ad altissimo livello altissimo albero ci son sempre un po'di sottovalutazione nei confronti di eventi di questo tipo cosa come mai ci vuole perché
Ma il motivo è perché diciamo si è abituati a la sostanziale irrilevanza o inefficacia delle riunioni
Multilaterali che a livello internazionale vengono vengono organizzati in particolare quando mettono insieme i Paesi che di Tino dialoghiamo distanti gli uni dall'altri sulla condivisione degli obiettivi finali che queste riunioni si danno e in particolare il Forum del futuro all'ambizione di fare avanzare appunto la regione mediorientale un po'sul modello di quello che furono gli accordi di Helsinki per il per l'Est Europa ha to alcuni tematiche precise quindi si tratti di un menu un po'scelto alla carta in cui sono stati posti alcuni temi
Come tema di dibattito comune però sui quali pietà esistono profonde differenze perché poi al di là delle i proclami fatti anche da alcuni Governi arabi sono allora adesione ai principi democratici in realtà sul concetto di democrazia e su questo poi cosa questo poi davvero in realtà finiti
Vi è una notevole distanza fra questi Paesi quindi c'è una anche sulla base del lavoro che iracheni che purtroppo non riesco al momento a fare su questo su questo tema c'è una sottovalutazione perché si ritiene che sia impossibile in qualche modo a convincere commenti nonna forzosi appunto come quelli della diplomazie dell'effettivo politica dei regimi di questo tipo in realtà quello che e anche la riunione in Bahrain ha dimostrato se vi è un azione politica decida
Costante e supportata ai massimi livelli i Paesi democratici hanno proprio per il legame
Economico che spesso lega comunque anche in questi decenni al mondo occidentale hanno la possibilità di inserire questi questi temi all'interno dell'azienda come primo passo e poi riuscire magari a strappare qualche qualche risultato quanto meno e iniziale e di principio che posso poiché il consentire di mettere quanto meno sulla difensiva
Questi Paesi la sottovalutazione anche del governo italiano
Diretta sicuramente il ministro degli esteri Fini non era presente ed erano presenti oltre al segretario di Stato Rice il il ministro degli esteri inglese Straw il ministro degli Esteri e spagnolo quindi Paesi anche che non hanno un interesse
Diretto istituzionale in in questo processo al momento ma
Forse non tanto presso Porto colluttazione ma per cercare di non disturbare troppo
I rappresentanti dei paesi arabi che erano presenti che sicuramente hanno uniti si Imperia rispetto richiesti di democratizzazione
E di tutela dei diritti umani che vengono portate avanti sia dalle organizzazioni
Non governativa chieda anche da alcuni governi forse la scelta più che della sottovalutazione è stata quella di preferire non esporsi ai massimi livelli in un contesto che poi ha visto appunto una una rottura che
Però è una rottura che per una volta a a degli aspetti positivi perché consente ha ha consentito in questo caso il nonna diciamo così abbandonare delle proposte con quelle dell'istituzione di una fondazione
A sostegno dei movimenti democratiche sicuramente sono degne di essere sostenute con forza
Al Forum che si è tenuto in Bahrain ai lavori del summit mondiale per la società dell'informazione i cui lavori si aprono quest'oggi a Tunisi andrà avanti fino al diciotto novembre un summit promosso dalle Nazioni Unite c'è anche un un'iniziativa da parte delle segretario Kofi Annan apparsa su diversi quotidiani mondiale in Italia sulle sole ventiquattro ore una lettera del segretario generale delle Nazioni Unite in Italia l'articolo intitolato una rete per tutti i problemi da dirimere sono relativi
Alla questione delle governo di internet ma anche alle iniziativa per dar vita ad uno sforzo globale per l'allargamento della possibilità di accedere alla Rete quindi come dire internet per tutti
C'è un qualche parola da spendere sui temi al centro di questa iniziativa ma anche soprattutto quello che potrà dire che da per i radicali assume molta più importanza creativi al tema della libertà intanto sollevato diverse dubbi il fatto che questo summit è sua socio in società dell'informazione si tiene in Tunisia sita in Tunisia
Un Paese che certo non brilla per le libertà
Per i diritti civili che stesso internet è sottoposto ai filtri governativi
Dall'altra parte c'è il tema anche relativa la possibilità appunto di manifestare il dissenso anche in occasione appunto di questo evento internazionale che cosa possiamo dire a riguardo e e tutto
Posso dire che partito radicale seguito da vicino questo questo summit in particolare la la sua preparazione da da alcuni anni in particolare Marco Cappato e Marco Perduca hanno partecipato ai lavori
Preparatorio organizzati dalle Nazioni Unite sia a Ginevra
è chiaro Tunisi proprio per organizzati ma scegliere la fede di questo summit poi organizzarne un po'l'agenda i lavori la posizione che è stata assunta nel corso di questi anni al partito radicale che appunto se
La Tunisia era il Paese che si sceglieva per ospitare questo summit un summit delle Nazioni Unite su una delle libertà fondamentale che sono anche io alla base della Dichiarazione universale sui diritti fuma anche a un documento fondante della Nazioni Unite occorreva avere delle garanzie
Di riforma
Ma democratiche liberare dal governo tunisino che di tutta evidenza non si prospettavano
All'orizzonte e proprio gli episodi di questi giorni di cui anche le cronache dei giornali hanno parlato con assalto a giornalisti stranieri che hanno cercato di contattare i dissidenti locali
Dimostrano è proprio questo voglio ricordarlo già da radio radicale se ne è parlato
Il partito radicale a promosso a partire da oggi fino a di un digiuno di sostegno all'iniziativa che è stata preda per la prima volta da membri dell'opposizione a regime di Ben Ali che appartengono sia al gruppi laici e comunque quindi sia dei LEA ha alcuni gruppi anche di sia di sinistra c'è il Partito Comunista tunisino ad esempio anche gruppi i cosiddetti
Moderati islamici cioè dei gruppi che
Hanno subito da parte del del regime di della lilla privazione della nella libertà religiosa in quel Paese questa questa iniziativa che è stata breve all'inizio ormai da oltre un mese dal dieci ottobre da otto esponenti nell'opposizione tunisina è volta è stata volta ed è tuttora volta a richiamare l'attenzione della comunità internazionale e in particolare delle Nazioni Unite su quali siano poi l'eco delle alle condizioni di vita
E in Tunisia per quanto riguarda la la libertà d'informazione e noto che in Tunisia e ha uno stretto controllo su internet anche il figlio del partito radicale insieme ad altri tiri internazionale come quello di Reporters sans frontières il cui presidente è stato impedito di entrato in Tunisia proprio per le critiche questa organizzazione affatto a a questo Paese
E e e tuttora nelle carceri tunisine sono presenti i giornalisti oltre a alcuni blogger di internet te oltre a anche esponenti dell'opposizione
Politica a quel regime quindi i il partito radicale in particolare anch'io personalmente
Stiamo
Abbiamo aderito a questa iniziativa di firmeremo fino fino a venerdì per in particolare chiedere alle istituzioni internazionali e i governi democratici che saranno presenti intime via di esprimere il sostegno alle richieste
Dei fatti dai DC un attori tunisine che sono quelle di garantire la possibilità di operare in modo legale e nel rispetto delle libertà civili alle organizzazioni non governative tunisine richiesta che
Appunto non viene
Normalmente rispettata
Da dal regime tunisino e dall'altro lato anche la liberazione dei prigionieri politici che tuttora sono nelle prigioni
E tunisine e che vengono stimati in alcune in alcune decine in particolare credo sarebbe importante che anche
E in questo senso anche
Marco Cappato e Perduca si sono espressi oggi e chiedere che le istituzioni italiane rappresentate il governo rappresentato dal ministro stanca in Tunisia esprimano dei segni concreti di solidarietà
Al cliente di nazioni unite durante il summit rispetto alle richieste dei degli oppositori tunisini ma anche magari dando un segno concreto di solidarietà che queste persone cercano per non rimanere isolati quindi ed essere più vulnerabili
Da parte del regime tunisino magari appunto andando a trovare a incontrare queste queste persone e discutere con loro data l'occasione di questo summit proprio dei termini che sono nell'agenda delle Nazioni Unite che spesso però il governo tunisino mette mette nel cassetto
Chiudiamo per il momento qui questa finestra dedicata con la Tunisia ci sarà sicuramente modo ritornarci sopra ad occuparci dei lavori del Consiglio di Sicurezza dell'ENAC limite da non si sa la notizia l'avevamo già di fatto anticipata al all'attenzione del consiglio che era già da qualche settimana una bozza di risoluzione
Relativa alla rinnovo del mandato
Permanenza della spedizione militare americana della coalizione guidata dagli americani in Iraq questa bozza poi giunta al voto nella giornata del nove novembre scorso il Consiglio di Sicurezza approvato all'unanimità questa mozione sponsorizzata Gran Bretagna Danimarca Giappone Romania promette dagli Stati Uniti estende il mandato fino al trentun dicembre due mila sei anche se poi i prevede la possibilità di una revisione del Paese decisione a metà di questa proroga al quindici giugno due mila sei
Contempla anche la possibilità che il governo iracheno possa chiedere in col convinto di interrompere questa spedizione militare la quali considerazioni possiamo fare su questa voto del consiglio di sicurezza che ha fornito le basi legali insomma per il la la la presenza continuativa della coalizione guidata dagli americani
Sì va detto che questa risoluzione è una delle molte risoluzioni che ormai sono state approvate dal Consiglio di sicurezza
All'unanimità dopo la caduta del regime di Saddam scene dopo alcuni metri già Nazioni Unite riconobbero la sovranità a quel tempo della coalizione
Provvisoria degli degli alleati che erano intervenuti militarmente in Iraq e successivamente poi con il passaggio di poteri io al governo provvisorio e poi con l'elezione del Parlamento iracheno avvenuta gennaio scorso vi sono stati delle risoluzioni bilancieri che appunto hanno riconosciuto questi nove a autorità in particolare il governo provvisorio e adesso si è proceduto alla rinnovo di una di una di una nuova diciamo Risoluzione di autorizzazione per la presenza delle truppe in età che che avviene alla vigilia della voto per le elezioni
Parlamentare quindi poi all'elezione del nuovo governo iracheno fra scelto sulla base dei risultati delle elezioni parlamentari e da quello che letto un po'la scelta fatta
In particolare dagli Stati Uniti di spingere dalla Gran Bretagna e di spingere per una risoluzione eccessi approvata adesso vuole evitare un po'che questo questo tema di discussione
Vada un po'ad appesantire il processo di costituzione il nuovo governo che vedrà si prevede già intensi negoziati in particolare con i gruppi che rappresentano la la minoranza sunnite irachene in alcuni dei quali sono fermamente
In opposizione a qualche di presenza militare
Militare in Iraq per cercare appunto di di avere un quanto meno un un anno alcuni in media a disposizione a come dicevi tu dopo già Chimenti ci sarà una una prima revisione della della situazione ma comunque alcuni metri e per la formazione di un governo che non debba dovere appunto
Discutere di questa questione immediatamente tuttavia sono previste appunto le clausole di possibilità per il governo iracheno di chiedere
L'uscita dalla dall'Iraq
Delle delle forze militari laddove appunto lo si ritenga opportuno e necessario va detto che sia i partiti che fanno un po'riferimento alla componenti finita che quelli che invece rappresentano la la minoranza curda hanno ribadito in moltissime occasioni e l'avidità del presidente iracheno Talabani in Italia qualche giorno fa lo ha reso più chiaro anche ai nostri cittadini che le autorità irachene al momento non hanno nessuna intenzione di chiedere un ritiro delle truppe
Straniere perché lo ritengono ritengono necessaria la loro presenza attese poter controbattere alle iniziative
Delle dell'insurrezione
Che tuttora molto attiva in alcune parti dell'Iraq e per avere il tempo necessario alla costituzione di una di una forza militare irachena che sia in grado di combattere in modo efficace autonomamente contro contro queste forze quindi si tratta di un processo che ormai da alcune decine
Manda un paio d'anni piuttosto lineare da questo punto di vista viene e che farà poi nei giorni scorsi anche la presenza del segretario generale dell'ONU in Iraq Corsi Annalena è che ha espresso sostegno al processo politico democratico in corso in Iraq auspicando anche un maggiore coinvolgimento della della minoranza sunnita nel
Il nuovo governo che sarà istituito dopo le le elezioni
Di dicembre ma questo evento credo spieghi meglio di qualsiasi altra cosa nei fatti come le Nazioni Unite il piano parte non solo formalmente con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza del processo in corso
E quindi
Anche il foto dell'autorizzazione delle forze militari che avviene attraverso le risoluzioni ma anche con una presenza politica
Ma a partire a questo punto anche dal dal segretario generale dell'ONU che credo possano in qualche modo dissipare i dubbi sulla necessità di trovare un formato diverso e maggiormente
Coinvolgente le Nazioni Unite per giustificare la presenza delle truppe come alcuni esponenti
Dell'opposizione e in Italia sono sono andati dicendo negli ultimi negli ultimi medie nelle ultime settimane e va detto che proprio anche in questi ultimi giorni vi è stata nel dibattito politico all'interno del centro sinistra sicuramente anche un condimento è una sottolineatura di come
La la situazione attuale
Della presenza delle truppe italiane in Iraq non sia illegittima mafia una presenza che attraverso un processo di consultazione innanzitutto col Governo iracheno ma anche con gli altri forse alleata
Possa essere discussa in modo non precipitoso con un ritiro immediato
Bene ci abbiamo allora velocemente alla conclusione della trasmissione con una segnalazione partendo da un editoriale pubblicato sulla Washington post si tratta di un intervento di Adria carati Nijinsky che uno degli animatori di Freedom House se ben conosciuta anche dagli ascoltatori di radio radicale in quanto spesso arrivato al punto che siete anche assieme al Partito radicale transnazionale gratis che torna sul tema della promozione della diffusione della democrazia si parla anche di un saggio che è stato al centro delle nostre trasmissioni che cosa possiamo ricordare che cosa anche possiamo approfittare per segnalare
Tengo così troviamo inique territoriale parlando
Brevemente lo riassumo parlare degli eventi che vi sono stati un po'negli ultimi anni cosiddetto effetto domino delle cosiddette rivoluzioni colorate a partire dall'Ucraina e la Georgia in ridiedi distante
E aggiungere anche alla alle la vicenda del Libano
Che recentemente e facendo poi un'analisi distaccata Adrian carabinieri chi sottolinea come a una prima lettura possono sembrare che questo questo aspetto di rivoluzione visti i problemi che tuttora anche in quei Paesi
Persistano debba essere in qualche modo in qualche modo ridimensionato perché appunto non è non non è tutto oro quel
Quel che luccica e che quindi dopo quel piede in rivoluzione quartieri movimento che
Diciamo così netta in mora orecchie media e poi un duro lavoro un difficile lavoro una difficile opera di di ricostruzione della della democrazia e del consolidamento delle libertà che tutto perché è scontato che richiede
Che richiede uno sforzo uno sforzo notevole al tempo stesso
Poi Adriana cita un rapporto diffido apparato di cui appunto abbiamo
Parlato anche in questa trasmissione e in particolare cita una una cifra che risulta dall'analisi completa da questo centro studi che riguardano la transizione dalla dittatura alle democrazie che sono avvenute nel corso degli ultimi trentacinque anni e che sono state conteggiate numero di settanta transizione ciò che è stata o quanto meno comune iniziale destituzione Dio regime in settanta paesi attente cinque anni di distanza lo studio
Conclude
Circa la metà di questi settanta Paesi sono divenuti delle delle democrazie e consolidate quindi l'interrogativo che è stato posto a questo alla base di questo studio è quali siano state le condizioni che abbiano consentito nella metà dei casi di consolidare la transizione verso da Democrazia mentre l'altra metà mi era stato un fallimento e ciocche
Che è emerso e che proprio il ruolo svolto da i movimenti di resistenza civica e non violenta nel corso della frizione e quindi la loro presenza o meno
Nel corso di una transizione dalla o di una rivoluzione
Democratica sono stati in nei trentacinque casi in cui latrati c'era vuota successo vi era stata una presenza importante decisiva da parte di questi movimenti mentre nella gran parte dei casi in cui la trasmissione non ha avuto successo vi era stato o un intervento militare Esterno o un colpo di Stato o comunque una devoluzione che aveva visto da parte delle forze di opposizione usare
In modo consistente
Mezzi di tipo di tipo violento e quindi le un po'le conclusioni a cui di un cliente ariani in questo in questo rapporto che appunto le opere la democratizzazione è un questo è anche il titolo del del del dell'editoriale elettriche pagare della democrazia cioè le i precetti democratici vanno fanno un passo avanti trattrice verso di democrazia fanno un passo avanti e poi un passo indietro destra
Un passo è finita cioè non sono precetti che è possibile prevedere in modo in modo scientifico tuttavia
Risulta ormai evidente ebbe proprio dalla andrebbe dalla pratica dell'esperienza che che sostentare il sostegno andremo viventi
Civici che c'è da loro alla violenza come strumento di azione è un investimento che diciamo così la migliore garanzia che corsia di iniziativa di appunto messa in discussione di origine apposta poi consolidarsi con la con l'entrata in vigore di decisioni Indigo Verni che possano garantire e libertà fondamentale di cittadini visitate quindi un po'della più ridacchia neanche di quanto noi radicali
Tempo e Marco Pannella in particolare a teorizzato da ormai decenni cioè degli anni che la non violenza sia strumento che appunto prefigura i fini che si vogliono realizzare che e quindi i chi vuole conquistare una società in cui l'hanno la violenza non predominio in cui il diritto
I diritti
Individuali siano siano garantiti anche le forti che si oppongono a coloro che privano società di questi diritti che scelgono nonviolenza poi saranno meglio in grave saranno forse unicamente ed è forte in grado di poter garantire che appunto ha quei diritti poi in realtà siano rispettati e avremo credo la la soddisfazione agli inizi di dicembre ancora non possiamo dare la data precisa no probabilmente fra il due dicembre
Di riavere la presentazione di questo rapporto con andrà in caratteri chi e in particolare il chairman di Freedom House Peter Ackerman
La presentazione appunto anche in Italia esclusiva nella nella sede del partito
Radicale proprio per presentare anche alla classe politica italiana grazie giornalistiche risultati di questo studio e le connessioni che appunto
Tutto questo ha con la con la politica radicale che dal Bahrain la Tunisia appunto o alle Nazioni Unite cerchiamo ogni giorno andini portare avanti bene grazie
A Matteo Mecacci rappresentante del Partito Radicale transnazionale alle Nazioni Unite