Leonardo Sciascia - Il romanzo quotidiano edizione 2004 del Premio Mario Francese

E allora buongiorno e benvenuti
State per sedervi
Noi stiamo per cominciare
Tocca a me
Dare il via a questa prima giornata del convegno che nell'ambito del premio francese edizione due mila e quattro si dedica alle o Nardo Sciascia alle Nord Sciascia diciamo in breve giornalista dell'occasione che mi si dà per essere qui per prima parlare con voi ringrazio sia ufficialmente a nome dell'ordine
Sia a nome mio personale intanto l'ordine dei giornalisti di Sicilia ero Franco Nicastro qui che nei presidente e la famiglia francese
è la famiglia Sciascia eh la fondazione Sciascia la Fondazione Banco di Sicilia noi tutti siamo qua dandoci una mano Perra un incontro convegnisti col che soprattutto una ritorno alla memoria o una riunificazione della memoria che insieme mette Mario Francese a venticinque anni dalla sua scomparsa è Leonardo Sciascia a quindici anni dalla sua scomparsa scomparsa no
è presenza e di questa presenza che ci dà e che ci offre sicuramente avremo modo di tirare le conseguenze nel corso di queste due giornate perché poi ci sposteremo a a Racalmuto domani e continueremo sino alla premiazione di cui certo vi parlerà il presidente Franco Nicastro intanto io nel ringraziare l'università è il suo rettore sempre disponibile è sempre partecipare e che quei professore Silvestri do al voi per prima la parola grazie
Grazie grazie a voi per essere qui grazie per essere presenti per ricordare in queste sale in questa sala in questo edificio che Fuccaro a Sciascia caro tanto che scrisse alcune pagine
Importanti pagine forti che ancora sono nel ricordo nel la memoria di tutti noi
Ricordare Sciascia ricordare francese io
Devo dire che il premio francese mi interessa eccome come operatore culturale come soggetto attivo nella nostro contesto anche per affermare in modo concreto
Una linea di attenzione di lotta di stare in guardia della società civile che per motivi che a me non insomma comprensibili sembra che si sia concentrata in questi ultimi anni quando si parla della lotta alla mafia sembra che si è cominciata
Pochi anni fa no
La Sicilia nella sua parte più attenta in culturalmente più attiva da Sicilia nella sua parte intellettualmente più vivace ha cominciato già da sei colli a occuparsi di questo problema data di cento anni e la nostra attenzione
Data con sacrificio personale di francese ma di tanti altri giornalisti l'altro giorno scorre Evo il un ripigliamo il volume di Pantaleone mafia e droga che è stato stampato nel mille novecentosessantasei
E c'era già un elenco impressionante di vittime della mafia fra i giornalisti quanti giornalisti uccisi dalla mafia che ha avevano pagato con la loro con la vita la loro attenzione alla loro con capacità di risveglio della società civile nei confronti di questo di questo gravissimo fenomeno
Collettivo quindi
Mita molto piacere che sì lui parli concretamente di francese che se ne I Pardi si rilievo chiamare che Sibari di Sciascia
Che con i suoi romanzi metteva in guardia la società civile dalla mafia dalla pervasività della mafia nella nostra società
E quindi grazie per aver pensato all'università con cui peraltro abbiamo questi rapporti questo legame
Perrella nostro corso di giornalismo a metà anche per incontri per gli ottimi rapporti che ho sempre avuto personalmente ma che l'Università istituzionalmente ha sempre avuto e con l'ordine dei giornalisti Italy mi d'Italia e di Sicilia
Due parole su Sciascia Sciascia amo questo edificio Sciascia visse in questo edificio e scrisse pagine importanti nella sua produzione non giornalistiche bui si appassionò cambia anche luglio credo
Vittima della seduzione che questo edificio esercita su chiunque vi si accosti per più di due ore
L'edificio è un palinsesto continua si offre alla lettura e sollecita continui richiami e rimandi storici sollecita indagini continuiamo a fare indagini e continuiamo ad avere e importanti risultati che arricchiscono la storia di questo edificio
E quando lo si legge lo si legge tenendo presente ciò che Sciascia scrisse
Ciò che c'è già scrisse al proposito di quella incomprensibile incomunicabilità fra chi conosceva l'esistenza dei graffiti dei prigionieri dell'Inquisizione al piano terra le cosiddette carceri Filippine e chi invece studiata come fece P tre i graffiti dei prigionieri dell'Inquisizione nel carcere qui accanto nel carcere cosiddetto del penitenziario della penitenza è stato cioè c'è proprio rievoca una frase di Gentile che parla della incomunicabilità fra i vari corpi dello Stato alle e le parti dello Stato per dire
Era ben strano che questi due e palinsesti perché di questo si può nelle parlare proprio è così ridefinì proprio il il P tre questi due palinsesti del carcere
Fossero notti a soggetti separati fra di loro e che l'uno non parlo dell'altro e l'altro non parlasse non parlasse ecco questa è una è un notazione importante che si salda con le ultime ricerche che abbiamo fatto nel nell'ostelli con gli ultimi Scarlini ha parlato del gente Quatriglio che è appena arrivato in un articolo recente e con gli scambi fatto che fanno vedere che in questa zona esisteva già un'importante edificio nella nel nel mille duecento probabilmente ne fra il mille cento e mille duecento di probabilmente d'impostazione normanna ma lavori che sono stati fatti qui accanto è venuto fuori una scala
Che fa pensare una scala che sale viene a saldarsi con la sala qui dietro con la sala che è stata dedicata a Marcello Carapezza un altro innamorato del dello steli
Del della sua storia
E e questa questa scalata
Fa venire in mente l'episodio narrato da Sciascia in Morte dell'inquisitore della della segretario del giudice ci sta nell'osso che scappa dell'inquisitore ci sarà che scappa lungo una scala
Quando Fra Diego la Matina uccide uccide l'inquisitore ecco e loro da fuori questa scala che ci suggerisce questa suggestione certo così o soltanto un'ipotesi
Non può essere più di questo però bisogna vedere come ancora adesso siamo appassionati e siamo allievi di Sciascia seguiamo le sue indicazioni e gli siamo grati per avere dipanato questa storia è ricordato come anche una vittima a ogni tanto il la capacità di resistere alla capacità di opporsi alla capacità anche di come dire a reagire energicamente alla tortura al all'oppressione che oltre che fisica vuole essere essenzialmente morale e culturale potermeli parlare in questa sala che fu la sala dei giudizi dell'Inquisizione non non è altro che una riparazione storica che mi fa particolarmente contento sono molto contento che si parli di quel sono contento che si ripararli di giornalistico nel francese che hanno dedicato la loro vita al esaltazione dei nostri valori al contenimento valori positivi dalla nostro gettai al contenimento del delle sue parti negative e hanno pagato nel buio pagato per questo
Sono contento che si parli di Sciascia perché questa è un po'anche casa casa di Sciascia vi ringrazio la vostra attenzione vi auguro di cuore buon lavoro e sono sicura che troverete bene in questa sala grazie
Il Rettore proprio a immediatamente creato contatti ha rintracciato uno strano affresco riportando proprio passato è presente ovviamente accendendo Novi lumini per Maurya
L'io cercherò di non dimenticare le cose che per compito mano mano vi devo dire certamente sarò Breve e intanto passo la parola alla presidente dell'ordine Franco Nicastro
Che di dirà di questa edizione del premio francese con il convegno di Sciascia qualche cosa di più puntuale
Grazie cento al lettore
Ma
Questa del le una delle tante edizioni dell'ebreo francese ha una sua storia
Già Mario Francese
Non ho bisogno di spiegarlo
è un personaggio molto conosciuto che ha legato il proprio nome a una pagina importante del giornalismo siciliano ha dato un grande testimonianza di professionalità noi siamo sempre impegnati nel ricordarne la memoria e che a un certo punto era sembrava scomparsa l'abbiamo non recuperato perché rappresenta una testimonianza
Di impegno civile di grande di elevata professionalità vuole avrete letto sui giornali che quest'anno abbiamo pensato di premiare Lucarelli la giornata della di questa manifestazione questa manifestazione troverà domani
Diciamo l'epilogo con al premiazione di Lucarelli
Lo abbiamo scelto perché riteniamo che nel quadro o generale Louise rappresenti un modello di televisione che merita di essere segnalata e premiata
Oggi invece noi parliamo di Sciascia cominciamo questo convegno che abbiamo pensato di legare al nome di francese per la ragione che appresso Pd Rocco
Di Leonardo Sciascia ha scritto Gesualdo Bufalino restano i libri e sono certamente un grande conforto
Ma non bastano e non bastano vorrei dire a definire completamente il percorso la vastità la complessità della produzione di un uomo non userò la parola intellettuale che fosse non piaceva neppure lui
E di uno scrittore che era impegnato nell'osservazione acuta della attualità e della realtà
Coscienza critica a volte ossessiva della irrazionale dimensione del potere
Infaticabile ricercatore della verità in un paese dove la menzogna avvolge le storie più truci ancora oggi questo ruolo di Sciascia questo ruolo di Sciascia diciamo è stato interpretato con la forza della ragione e sforzandosi di ragionare non solo attraverso i libri ma anche con una presenza assidua sulle pagine dei giornali
Pochi altri scrittori è stato anche questo osservato hanno come lui lasciato tracce di memorie fatto del giornalismo un elemento centrale fondamentale dalla propria opera Sciascia era e il resta quindici anni dalla morte una firma nota soprattutto per quel pubblico che per fortuna ancora esiste diciamo fuori del grandi platee televisive
Che non si ferma al consumo di un'informazione effimera
Ed è a questi lettori che Sciascia porta parlava sia quando consegnava le sue note al piccolo giornale del suo Paese
Sia
Quando scriveva sul grande prestigioso quotidiano nazionale e lo faceva con il suo inconfondibile stile asciutto con la forza di una sofferta visione etica razionale
Una combinazione di Toni di stili che come ci ricordava l'altro giorno
Il collega l'assassinio su il collega la sera faceva dire a Italo Calvino
Sai fare qualcosa che nessuno sa fare in Italia
Devo dire che mai Sciascia si allontanò diciamo così da questo registro
Che è soprattutto il registro giornalistico neppure quando si impegnava nelle sue celebri battaglie più roventi
Del resto questa era la sua concezione dalla stampa una tribuno da usare contro la compromissione e contro il potere
Il suo modello giornalistico era incentrato sull'elemento costante dalla concretezza
Tanto che il suo sguardo si posava spesso sulle vicende della cronaca minuta c'è anzi una sua annotazione sulla stampa
Che offre fosse la chiave più autentica del modo di dal suo modo di interpretare il giornalismo e riguarda i giornali locali e proprio quelli minori
Ai quali Sciascia guardava con curiosità eresia il quale assegnava un compito preciso
Quello di fare Oppini opposizione seria sui fatti quotidiane sulle cose da fare prendendo così il ruolo di opposizione vera che in molte amministrazione viene mancando
è un po'quello che molti anni dopo già si pensa e si dice sul giornalismo e sui suoi orizzonti ma Sciascia aveva anticipato come spesso gli capitava i tempi dell'analisi oltre che il contenuto questa capacità di interpretare il giornalismo a partire dal genere più classico che è la cronaca lo avvicina molto alla dimensione ai temi caldi della professione
Per questo l'ordine dei giornalisti di Sicilia ha ritenuto di dedicare un convegno alla figura e all'opera di Sciascia giornalista invitando scrittori studiosi giornalisti comunque testimoni che hanno qualcosa da dirci ed ai quali abbiamo qualcosa da apprendere
Un'occlusione di studio di riflessione su una parte preponderante dalla produzione Cha Cha la non poteva che essere collocata nell'ambito delle iniziative che con cadenza annuale come dicevo poco fa
L'ordine siciliano promuove nell'ambito del Premio intestato alla memoria di Mario Francese ucciso lo ricordava la collega Palazzolo venticinque anni fa dalla mafia
Su piani e con ruoli naturalmente diverso in fondo erano accomunati da quello che Sciascia chiamava un destino di verità
Che cosa fosse per lui la verità Sciascia lo ha spiegato più volte quando Pilato domanda Cristo Cristo non dar risposta su cos'è la verità però la verità esiste cacce ci sono i fatti e naturalmente anche nei fatti c'è l'ambiguità c'è la possibilità di interpretarle disco accettarli come si vuole dissolvere le anche pirandelliana mente
Però un fatto diceva Sciascia è un fatto
Per Sciascia questo destino di verità che crede nella forza autentica dei fatti
Era cominciata con le prime esperienze gli scritti giovanile su piccole riviste poi nel mille novecentocinquantacinque la proiezione nel mondo giornalistico aveva preso una piega e uno spessore di tutto rispetto quando aveva e chiesto di con la quando aveva diciamo gli era stato chiesto di gli era stato porto l'invito a collaborare con il giornale l'ora
Ma io su questo c'era era prevista anche una significativa palpitante testimonianza di Vittorio Nisticò
Che voi sapete non è nelle condizioni di intervenire fino a stamattina mi ha telefonato
Noi rivolgiamo da questa sede anche un affettuoso augurio a Vittorio al quale abbiamo con il quale abbiamo anche un rapporto davvero filiale
Questo rapporto con il giornale L'Ora con alcune lunghe pause sarebbe durato per oltre un trentennio l'ora come sapete erano un giornale di di passione
Era di grande passione civile ma anche di forte rigore intellettuale professionale lasciato l'otto ricordare uno che ha avuto senza altri meriti se non quelle generazionali
Il privilegio di avere mosso i primi passi di giovane cronista di avere svolto un tratto significativo della propria formazione professionale in quella redazione dirette appunto da un impareggiabile la maestro come mistico
Come lo stesso Sciascia avrebbe poi ricordato quel rapporto con loro si sviluppò in un contesto di saldi legami umani e personali ma anche di grande libertà intellettuale
Sulla quale non faceva avevo e non poteva fare velo
Anche qualche e non lieve sfumatura di diversità politiche
Ma ma anche ricordate il rapporto che Sciascia intrattenne con il il Giornale di Sicilia la testata concorrente che addirittura offrì dallo scultore un posto stabile di praticante giornalista
Sul momento Ciacera arresti io ad accogliere l'offerta che gli portava Roberto Chu nel allora direttore del Giornale finì per aderire ma poi se ne ritrasse Luino non era fatto per il lavoro di redazione
E siccome il giornale non gli chiedeva di timbrare il cartellino
Avvertì l'empito morale di rinunciare allo stipendio e di continuare a estero un semplice collaboratore come non teme anche l'UE diciamo faceva solo le cose che gli piaceva fare
Va comunque ricordato che la produzione giornalistica di Sciascia è disseminata tra tanti altri giornali grandi medi piccoli piccolissimi
Dall'Espresso corre alla sera alla stampa solo per citare i più noti e per ricordare proprio quelle testate dove lo Sciascia polemista pubblicò gli interventi che poi suscitavano le discussioni più accese
Quello che ci ha poi lasciato a futura memoria come testimonianza scomoda
Di un giornalismo senza tempo che se ricomposto in una sorta di romanzo quotidiano ed ecco perché non abbiamo voluto dare questo titolo al convegno nel quale si rappresenta il teatro della memoria
Quale sia stato poi il valore di questa lezione si può facilmente capire dal fatto che quindici anni dopo siamo ancora qui a parlarne grazie
Ricerca della verità destino di verità ha detto Franco Nicastro
Questa ricerca di verità che poi come vocabolo indefinibile eccome aspirazione speranza sempre e comunque dentro tutti noi
Non c'è dubbio che accomuna le persone i personaggi lo scrittore e giornalista che ricordiamo nella
Quando parliamo di convegno scusate vorrei un poco sciogliere questo questo nostro dialogo perché in fondo dialogo è vorrei scioglierlo dalle ingessatura che di solito questi incontri possono produrre
Perché chiamiamo convegno quello che in fondo oggi è un appuntamento che non è solo appuntamento della memoria anche questo vocabolo lo tante volte lo facciamo girare a vuoto
Un impegno
Un impegno comune perché chi è qua dentro sono certa ha conosciuto e ha frequentato Sciascia io cerco di accantonare i miei ricordi io non l'ho non ho avuto con lui la frequenza e la familiarità
Dell'amico Aldo sci McCain domani coordinerà ma come ricordavo alla figliola di Sciascia alla signora qui presente che con la quale graziosamente e mi sono intrattenuta era una persona che che mi ha dato molto come suggerimento come esempio come sottolineature e quindi questo che per me nel compito di oggi mi sembra quasi predestinato come sorta di appuntamento
è appuntamento di voi tutti quindi in questo dialogo io pregherò i relatori che che sì
Che verranno a questo tavolo che chiamerò uno per uno di non esser lunghi se vogliamo anche ritornare poi sulle corse
Intanto avevo detto al controllo perché lo scrittore che e qui lo scrittore che fu caro Sciascia lo scrittore che attraverso lo riconobbi di iniziare ma lo suggeriva Franco Nicastro apre Consolo io gliel'avevo detto
Se voleva aprire il Ida le nostre relazioni nostri interventi di oggi mi ha detto seguiamo l'ordine e allora obelisco l'ordine mi porta immediatamente il nome di
Marcello Benfante e allora tumore del microfauna mi sono appuntata il titolo
E vediamo se vero tutti il il memorabile traccia della verità la parola ritorna
Social Scene Marcello
Allora il titolo della mia relazione Luca il memorabile il teatro della verità in Leonardo Sciascia per un verso tutta l'opera di Sciascia può considerarsi in qualche modo giornalistica ovviamente nell'accezione più nobile del termine in quanto centrata su una costante attenzione etica all'attualità sebbene rivisitata attraverso il filtro della memoria chiave Doro
Di qui ci ha c'ha parlato in un famoso racconto
Qui parlava di Verga di Capuana che dischiude o Serra
Ma si può anche dire che tutta l'opera di Sciascia compresa la sua produzione specificamente destinata a quotidiani e periodici e anti giornalistica poiché vocata per intento che scelte stilistiche alla lunga durata
Il suo sforzo morale intellettuale fu sempre quello di sottrarre non solo ovviamente l'elzeviro ma anche l'intervento polemiche ogni genere di articolo alle leggi effimere del carpe diem giornalistico per mezzo di un esausta ricerca della verità di uno stile impeccabile una cultura profonda senza mai cedere tentazione della calligrafia o delle erudizione fini a se stesse
Anche là dove la divagazione
La divagazione colta soprattutto tendeva ad assumere un andamento gioiose fin quasi ludico
Come lapidariamente sentenziato Claude Ambroise gli articoli sui giornali sono però vediamo in ambulanza sono scrittura autentica si riferisce ovviamente a Sciascia essendo egli ribelle
La prosa Cha Shana alla dicotomia scrittore scrivente
In quanto formalmente sotto la mente concepita come un contributo non deperibile non transeunte di alto profilo tutta la pubblicistica di Sciascia e dunque eminentemente letteraria
E in particolare gran parte del suo giornalismo può essere ascritto senza alcuna difficoltà orrendo ora a un filone narrativo
In questa prospettiva il giornalista non può essere disgiunto dello scrittore tout-court anche perché la caratteristica preponderante della scrittura Sciascia la e proprio l'ibridazione dei generi
Il suo collocarsi sull'ambiguo crinale tra romanzo e San cistica tra fiction e inchiesta tra divagazione metà letteraria e puntiglioso dossier questo bifronte Isma'non è privo di implicazioni che attengono alla politica sociale a quella che con con una piccola forzatura forse potremmo definire la sua filosofia
Pochi scrittori hanno fatto il giornalismo si è detto una pratica centrale della loro opera come Leonardo Sciascia
E ciò perché sia e gli atti sia perché egli attribuiva la stampa periodica valori luministica o pedagogico e su questo ci ha detto abbastanza puntiglio puntualmente Giuseppe Traina
Quindi ciò sia perché gli attribuiva questo valore illuministico pedagogico tali da ricondurre a un ambito che potremmo definire di religione laica cui dovere civico sia perché interpreto e visse con una specie di estemporanea diario civile
Non tanto nei termini del diario pubblico Vittorini hanno quanto piuttosto tra più precisamente in quelli del Diario romano di Brancati
Il giudizio severo implacabile che espresse varie volte sul carattere menzognere servire di certo giornalismo allineato con ulteriore contributo costruttivo la parte di intellettuale
Parola come si è già detto che Sciascia non amava molto che non cessò mai di utilizzare grandi e piccole festante insomma dal Corriere la sera al foglio Racca molte se malgrado tutto come strumento di partecipazione al dibattito culturale del Paese
Per affermare l'in prestigio e dovere di moralità e libertà d'informazione posta al servizio del cittadino
Il quarto potere per Sciascia non assolverebbe suo compito di controllo e compensazione delle consorterie politiche economiche e della costruzione del consenso se non svolgesse una costante opera di smascheramento di interessi occulti ed i dietrologi ideologiche
Ha detto infatti Sciascia lo scoprire altari altarini dovrebbe essere funzione assidua di coloro che hanno a che fare con la carta stampata e con altri mezzi che comunicano che formano l'opinione questo ricordava in a futura memoria
Si può forse supporre che Sciascia avesse predisposto qualcosa di simile una diversificazione strategica della comunicazione secondo la quale come ha scritto Giuseppe Traina i giornali sono la tribuna dalla quale il moderno letterato può far sentire la sua voce inevitabilmente polemica contro il potere costituito
Perché l'intellettuale nella visione di Sciascia e di cuori Air
Si colloca naturaliter all'opposizione
Direttore di importanti testate come gallerie non argomenti Sciascia intervenne sistematicamente con incalzante puntualità su quotidiani settimanali e riviste
Disseminando una vasta produzione sempre di valore e qualità altissimi che costituisce una sorta di ciclica Enciclopedia o dizionario della memoria
Molti dei suoi saggi e delle sue rubriche divennero poi tramite rielaborazioni più o meno profonde libri imprescindibili che a tutt'oggi sono considerati fondamentali punti di riferimento del dibattito culturale non solo italiano
E al tempo stesso tutta la sua produzione letteraria testimone di una inestinguibile curiosità intellettuale per uniche et nunc tenacemente abbarbicato alla quotidianità
Ma più che a un'oscillazione attinente a diverse forme di intervento nelle varie articolazioni della Galassia Gutenberg si tratta di quella che potremmo definire uno sì Monica compresenza
Di una voluttà della memoria e di una sensibilità civile votata alla polemica al già chiuso la testimonianza morale
La ricerca di un memorabile parola che torna ovviamente nella sua produzione un memorabile spesso infinitesimale da sottrarre amorevolmente al risucchio ingordo dell'oblio
Sì è andata così intrecciando gli imperativi di un'utilità sociale ovvero di una coscienza e storie tata nella scrittura
Così che il Teatro della memoria mi insondabile mistero della sua messinscena è stato non di rado il contraltare riposante dilettevole di un onere etico politico vissuto dall'uomo di lettere
Con un opprimente senso di colpa come nel caso della partecipazione ai lavori della commissione parlamentare
Di inchiesta sul sequestro e l'omicidio di Aldo Moro
Cronache pista
Parola che lui desumeva da Stendhal da Savarese
Com'è che ti sta della microstoria Sciascia prediletto di investigazione del minimale del frammentario ma è stato anche suscitato le di questione di Chiarelli amplissima portata che hanno sovente turbati qui ti torpore di un'opinione pubblica sedata da un potere omologante
Alle eclatanti provocazioni ancorché talora involontario quasi che hanno sovente scatenato le ire dei benpensanti ex cattedra
Si è affiancata sempre una predilezione che potremmo definire lillipuziane per l'infimo della storia per una micro fisica fatta di dettagli pressoché imperscrutabili insofferente pertanto un tipo di giornalismo Trebbo ante e massimalista
Questo gusto per la minuzia si situa nell'interregno tra un disincantato fatalismo e gli imperativi eroici della ragione
Infatti come ha scritto Sciascia il caso alla memoria il gioco del combinarsi di occasioni coincidenze rispondenze ricordi il connettersi e concatenarsi dapprima impercettibile delle cose viste e lette immaginate sospettate sognate che assumono poi rapporti di causa di affetti
E tutto si dispiega dice ancora Sciascia si fa nette necessario nel nostro sentimento nella nostra ragione nel nostro modo di essere sarebbe da dire magari a sproposito il caso e la necessità degli universi minimi s'intende
Isolate disorganico menta citabile custode geloso e pudico di un individualismo incroci bile eppure mai rintanato negli angusti di un avaro soli psichismo egli ha sempre assolto con rigorosa passione una funzione pubblica di critica problema tipizzazione
Delle sedimentazione i conformisti che spesso assumendo il metro della contraddizione e perfino dell'auto con tradizione
Pur non essendo affatto un presenzialista Sciascia c'è sempre stato tempestivo nella denuncia e nella contestazione dei meccanismi biologici di certo animismo indotto
Questa solerzia nel sollevare il caso l'affaire creando l'ho inserendosi magari obtorto collo in una disputa suscitata da altri e comunque sottraendo le false costo prendono le false coordinate di un contesto confuso ha ovviamente trovato nelle colonne dei giornali il pericolo più adatto
Ma sarebbe inesatto dedurne che Sciascia li abbia scelti o subite come mero strumento di divulgazione il suo atteggiamento è molto più complesso e sottile
Per Cerci il giornale soprattutto il luogo deputato alla pratica di un anti storicismo del possibile e del reversibile
Ove il rapporto dialettico con la verità o meglio con le verità si costruisce in progress senza mai posati Zac si assumere un irrigidimento eccessivo
Sede di commenti a caldo il quotidiano offre infatti il vantaggio e il privilegio di una circolazione delle idee più impetuosa vitale mutevole è un magma che risulta abbastanza refrattario la stratificazione alla sedimentazione
In tale accezione propedeutica preparatoria non definitiva nel definitoria la prassi giornalistica consiste nella formulazione di atti relativi che solo successivamente nella stesura letteraria assumeranno una sorta di trance nazione divenendo assoluti infatti assoluti come quelli di cui si parava
Relative assoluti come quelli di cui parlava nel famoso libro bibbia per le mosse il sistema dell'informazione giornalistica nella sua polipo finca labirintica attitudine la dispersione alla divergenza appare dunque a Sciascia con una specie di biblioteca Borghesiana squadernato al che si contrappone ma in modo integrativo alla costellazione eternamente splendente della letteratura
E su questi temi rimando ovviamente alle libro di Massimo Onofri
L'astro di Sciascia detti in altri termini giornalismo si presta occupare una terra di mezzo tra il caos della realtà e il post morale fatto alla letteratura quell'universo imperitura in cui si verifica il riscatto dell'irrazionalità della vita
Pur senza indulgere affascinati ma forse un po'forzate interpretazioni neoplatoniche che assegnano la concezione Sciascia letterato una sorta di condizioni derivati per un Anica non c'è dubbio che la rete di conduzione della verità alla letteratura in un equivalenza bidirezionale
Letteratura verità ma anche la verità e letteratura assegna la scrittura perfino nelle sue forme infide di impostura e travisamento retorico
Pensiamo all'abate Vella per esempio un grande potere ed è mistificazione che si pone in alternativa la mendacità di una realtà altrimenti indecifrabile
Non succeda nella letteratura ma consustanziale adesso seppure in forma di Hubble sul giornalismo Cha Cha hanno e il tramite privilegiato di quella che Massimo Rocca denominato la controstoria d'Italia e l'autobiografia di una nazione
In questo senso va interpretata l'affermazione di Sciascia secondo cui nero su nero conterrebbe in nuce tutti i libri scritti in quel periodo il giornalismo è ovviamente in primo luogo le riviste letterarie sono quindi nella variegata produzione di Sciascia l'ambito più idoneo alla sperimentazione
O per i laboratori d'una militanza intellettuale civile costantemente insoddisfatte problematica in cui è possibile realizzare un difficile equilibrio lungo il filo teso tra le stanze di una fondamentale coerenza Poetica morale e quelle dura doverosa
Auto con tradizione ma oltre a essere forma larvale di una letteratura in divenire il giornalismo l'annotazione il Diaries moscia Shana questo frammentario
Musivo torri tratto sono anche il trend unione il cordone ombelicale con la realtà quel mondo dei fatti non ancora emblematizza atti ed è sempre Rizzati Coppi cioè le loro drammatiche naturale relativismo pirandelliano
Per cui citando ancora no offrisse Sciascia utilizza il romanzo storico per fuoriuscire dalla storia
Indubbiamente qui aggiungo io il giornalismo USA il giornalismo PRI mettersi nella storia
Nell'ucronia di Sciascia il giornalismo e la misura il vincolo di un richiamo al presente e la lezione Diderot Tiana di deroga molto più di Volterra il suo riferimento illuminista l'impegno intellettuale indefettibile
Anche quando sembra pendere davvero propende davvero l'aspetto neghittoso e svagato di una vacanza come dice nella cronaca detta Mata Hari a Palermo tra i piccoli fatti del passato trascura anti
Per insufficiente approssimazione o bastevole fecit reticenza dagli storici di professione
Lungi dall'essere cristallizzata la dimensione letteraria o per una serie di inversione di rovesci cronologici ossia per dirla con Borges ogni scrittore crea i suoi per cui precursori là sopra modifica la nostra concezione del passato come modificherà il futuro
E così pure ogni opere ogni fatto costringono un incessante reinterpretazione retrospettiva
Sciascia si colloca in questo in perfetto Moto perpetuo R. Bu per Sciascia
Per mezzo di una tessitura ironico parodistica di citazioni e di rimandi come ben dimostrato Attilio Scuderi nel suo recente saggio Lo stile dell'ironia
Il paradosso speculare di Petrarca lettore di d'Annunzio in limine Mortis stabilisce un interscambio temporale è un eterno ritorno
Che rende possibile non solo la contemporaneità di Authority Soutine epoche lontanissime ma addirittura lo scandaloso anacronismo di un'influenza del successore sul predecessore questa fuga oltre il tempo oltre la storia o per gli stessi nessi di causa ed effetto
E cioè oltre la stessa razzi ordinatrice e trattenuti Sciascia da una vigilanza per così dire Testament testamentaria
A futura memoria in una circolarità tra piani e momenti di scrittura tra serie scansione di un uguale inveramento che non è quella del cane che si morde la coda come diceva nella postilla finale del mare color del vino
E possibile anzi probabile che il domani a Zeri Lorraine venti il passato certamente Lori considera in e in qualche modo vi scriverà daccapo nonostante ciò è proprio nella scrittura che l'episodio l'avvenimento il documento l'atto quell'atto relativo di cui si parla ma prima vengono posti in una luce di verità e si assolutizza in qualche modo ancora più di una pacificata e distaccata letteratura e il giornalismo comunque il pamphlet a farsi garante di questa ricerca di verità Sciascia si oppose con forza e questo è un punto fondamentale
A proposito di ogni considerazione sulla sua opera si oppose con forza chi voleva in maniera subdola ricondurre le tesi espresse nel nel nell'affaire Moro
A un puro gioco di raffinate addotte supposizioni in qui riferimento popola Cervantes ad esempio fosse inteso come porto pura chiusa chiosa metà letteraria
No Foucault chiaramente la verità del Parre sia aste coincide col suo rischio ecco la sua emarginazione nessuna verifica e più probante della messa a bando delle Retico della sua persecuzione della sua lapidazione ancorché diciamo metaforica
Perciò il candore di Sciascia la sua impudente impudenza simile a quella di Giufà attesta e certifica le ragioni di un dissenso scettico è pessimista chiosata incrinare
Unisse unica e trasversali consensi
E come Giufà come Candido Munafò del del Candido romanzo anche Sciascia scomodo obiettore e talora divenuto mostro par viscida figlio figliastro diseredato o scomunicato grazie
Teatro della verità ha detto Marcello Benfante che ha fatto un'analisi critica puntualissima ha ricordato per quello che ci riguarda né il tema come Sciascia considerava se proprio una funzione illuministico pedagogica quella della della del giornalismo e come in fondo affidasse al giornalismo alla capacità di snidare
Dietrologie di farsi avanti per togliere i livelli
Delle lasciar nuda Lanna calcina
E in in realtà questa questa funzione del del giornalismo non sappiamo quanto
Ancora si possa svolgere ma certamente
Nonno è chiaro che il giornalismo a cui Sciascia non aveva era e il giornalismo di inchiesta e anche questo ci riporta alla alla al nome di Mario Francese il giornalismo di inchiesta che sollecita monto l'ordine dei giornalisti il suo presidente che ci come certamente sollecita a conservare gli atti di questo convegno convegno nel quale immagino si incroci la attenzione proprio peculiare dello studioso del letterato dall'esperto a quello dei colleghi al ricordo vivo poi e come il vi posso dire estremamente concreto
Sul fatto che riguarda il ricordo dei colleghi adesso se rigorosamente devo attenermi alla all'ordine che alfabetico Mickey di questo non nostra piccola brochure
La vorrei chiamare qui Beppe Benvenuto
L'avevo intravisto ecco è qua arriva perché dopo di Luís avremo con un solo
Beppe velcro phone aperto
E se c'è un tema ce lo dici tu
Allora scusate
Ma volizione fino a pochi istanti fa questo sono sfumati Sato due sicari allora
Nami relazione se così si può dire sarà un po'come dire
Poi raffazzonata probabilmente perché
Come dire
No
Sapeva tanto tempo c'era questo convegno Polo scoperte in realtà
Nemmeno una settimana fa io sto spesso a Milano avevo la mia biblioteca Milano e qui ho una cosa un po'più come dire la ridotta
Comunque
Io voglio provare a
A ragionare un po'
Su una cosa che a me piace
Che è quella
Delle zone miste
Degli ibridi
Poi mi spiego
E un po'della poliedricità o dell'eclettismo di Sciascia
Piccola premessa mi piacciono i personaggi eclettici ha una passione un po'malsana per i personaggi eclettici
Quelli che fanno tante cose che non so che di che sono difficili da definirsi
Che hanno
Delle curiosità varie mi viene da dire una parola pomposa
Degli interessi vasti
E poi mi mi piacciono anche i personaggi
Che mutano UE si correggono insomma un po'cangianti un'altra parola pomposa
Di Sciascia mi interessavano due cose una mi viene quasi
Dopo dico io ho a che fare un po'con l'editoria
Il cui un po'mi interessava il lavoro editoriale mi è stato suggerito mentre fuma una sigaretta
In effetti c'è tutto un lato conosciuto però insomma non conosciutissimo anche perché l'anno scorso è uscito un bel libero che ho qui davanti che si chiama Leonardo Sciascia scrittore Vittore ovvero la felicità di fare libri
Che come credo sia noto a tutti ha avuto anche qualche disavventura perché poi è stato ritirato ex cioè
Questo libro racconta due cose secondo me
Una va be di un più quella più nota del dell'editor
Del suggeritore di libri del
Del costruttore di una casa editrice curiosa come la Sellerio insomma umanistica strana
Che ha un profilo umano una forse un'ideologia ecco su batterei su questo punto che ha un profilo e non a un'ideologia
Forse come Sciascia
O in parte come stracci
E che però un Progetto
Di letture viene da dire ad ampio raggio
Se uno legge queste bande le questi risvolti di copertina queste varie indicazioni che questo bel libro
Riporta trova
Questa curiosità strana
Anche in parte dentro l'altro giorno
Vedo che qualcuno ancora qui si sono a Palermo si è parlato del cannone
Dentro certi canoni della tradizione in alto per altri aspetti un po'fuori un po'laterale ma non contro
Anche questo secondo me è abbastanza
Interessante
E poi leggendo questi risvolti di copertina
Questi suggerimenti editoriali
Mi vengono in mente vi sono venute così
Da da appuntare
Alcune robe interessanti
Alcune robe interessanti in particolare rispetto a due problemi
Uno
I prende la storiografia
La parola grossa sarebbe il rapporto fra Sciascia la storia questa è una cosa molto grande riguarda sfiora la metafisica oppure l'epistemologia insomma roba un po'troppo impegnativa per le mie deboli forze lati perché rispetta la storiografia cioè al fare storia
Alla storia d'Italia
L'altra cosa che mi sembra più marginale ma che amene incuriosisce rispetto al giornalismo letterario
Parto da quest'ultimo più semplici
Dentro Sciascia rispetta il giornalismo letterario ha delle idee molto conservatrici
O fra virgolette conservatrici
Anzi pesa una cosa che io condivido però che spesso non non è condivisa che fosse molto buono il giornalismo letterario che passa per essere cattivo
Cioè quel giornalismo letterario che che che al suo Zenit il suo punto più paradossalmente
Più riuscito più interessante in un periodo diciamo non interessante almeno per chi ha delle opinioni diciamo in senso lato liberaldemocratico
Ho antitotalitaria
Cioè il ventennio
Per esempio
A un certo punto ora trovo la pagina
Troverò il nostro
Non lo troverò naturalmente lo troverò
Ecco a proposito di un libro un autore tutti noto che Gesualdo Bufalino
Ma a proposito non di Gesualdo Bufalino delle dicerie dell'untore ma di un libro di saggi o di divagazioni
O di come si chiamava una cosa ai Periodo degli antenati tiratura cui generali di questo ibrido che la letteratura giorno e del giornalismo letterario cioè delle zie Viero
è un periodo in cui si parlava si usavano spesso termini come cose viste capitoli eccetera
A proposito di questo tipo di letteratura
Sciascia come suggerisce consiglia
La lettura di questo libro che è una sorta di raccolta di cose che potevano stare bene anche in un i giornali di quel periodo lì con questi argomenti secondo me Bree sono abbastanza convincenti
Son tutte cose molto Brevi risvolti di copertina come tutti sanno sono poche battute sono dei lampi no
Comunque io leggo male però spero che si capisca
Il libro era cere perse e dice
Ci siamo accorti poi parlando appunto di questo tipo di ibrido ibrido positivo fra giornalismo e letteratura
Ci siamo accorti poiché anche i capitoli gli elzeviri le cose viste non sempre si capisce non tutti erano parte dell'edificare dell'edificio
E poi c'è una parentesi
Che dice che finirà con l'apparire molto più saldo che al passaggio importante vasto e ricco di quanto si credeva e ancora si crede chiusa la parentesi punto
C'è chi è prassi
Sì che Prato sono due autori molto cari a lasciasse ma sono anche due out più ciechi che prassi direi anzi senz'altro simbolo di questa stagione
Cominciano a essere ristampati con sorprese godimento da parte del pubblico più giovane e poi ancora
A questa Luís INEA che tout-court possiamo dire
Del miglior saggistico del miglior stragismo appartengono le cose che Bufalino raccoglie in questo volume eccetera eccetera ecco il miglior stragismo
Mi sembra la parola chiave è questo tipo di letteratura nelle sue parti letteratura e giornalismo
Adesso le parti più interessanti migliori più curiose più stimolanti o più tra virgolette attuali cioè leggibili anche oggi da un pubblico colto non da un pubblico di addetti ai lavori in senso stretto
A questo quid
A questo valore di aver proposto una cosa abbastanza importante
Aperta pareti di un paese dove romanzo stenta chiusa parentesi e molto chiusa ancora parente dei una forma letteraria originale non so se originale comunque curioso e interessante
Che ibrida appunto ma nello stesso tempo di un libri di o secondo me come dire curioso e e tiene
E parlando bene di questo libro di cose sparse di coevi cere perse cose sparse cere perse Bufalino lui lo ricollega a questo tipo di di di stagione e di autori
Poi sarò velocissimo
Perché credo di essermi già allungato
L'altra cosa
Sulla storiografia
Sciascia di siamo da un certo momento in poi
Ah fra Parigi e non sono assolutamente uno specialista di Sciascia sono lettore assolutamente dilettante chiusa la parentesi
Accentua sempre una sua vena di non so io la chiamo ibrida comunque dove la componente del romanziere o dell'autore si accompagna sempre di più a un'altra cosa
Che è quella delle ridurli dell'erudito del saggista di queste cose strane e difficile da definire a cui facevo riferimento prima
E in particolare secondo me
Propone una sorta di idea di storiografi ha poi altra breve parentesi nelle varie dei vari interventi sparsi qui e là in Sciascia qui non vorrei essere pro fare
Saltare qualcuno sulla seggiola e quindi vorrei esprime in modo nel modo più cauto possibile
C'è anche un elemento sembra proprio dalla storiografia di revisionismo storiografico
Certi anche questa cosa di rivalutazione non è se non è questa marginale ma di del del di quel tipo di giornalismo letterario di stragismo va in questa direzione ma anche altre robe
Certi giudizi sul fascismo
Penso a un giudizio su Bocchini
Non so se credo che tutti sappiate Kluge Bocchini Bocchini fu personaggio che guidò come dire le forze di polizia capo dalla polizia praticamente fino al quasi alla fine del fascismo perché morì
In maniera stravagante nel quarantuno però per tutto il ventennio fu
Il fucile di Mussolini
Ma a parte certe cose penso non so
Ai giudizi che il L'Unità su Croce
Qui e là
La croce non Croce storico non conosce letterato non Croce filosofo Massud giudizi sui rapporti fra Croce e il fascismo che sono ma è un po'revisionista insomma
Lui riprende Borgese e poi riprendo un autore che non è mai citato che a me piace molto che si chiama Giuseppe Prezzolini
Diceva sostanzialmente su un film sulla innaturali il naturale fascismo di naturale fra virgolette di di Croce delle cose analoghe a quelle che dicevano altri
E a e che riprende Sciascia va l'ultimissima cosa sulla storiografia sulla sulla realtà son tante altre cose deve dire
Il recupero dei delle delle delle di pezzi di storia sconfigge gli sconfitti per esempio tutto il discorso su su certi libri di Camilleri avevi scorrendo ma il modello di storiografia che lui propone a me sembra si possa riassumere su una bandella in una bandella una bandella
Ad un libro d'un antichista
Spero che aveva rotto
Segnato che si chiama
Lidia
Storoni Mazzola Annibale perché è finito
Come ha sbagliato pagine a ecco
E su una piccola chiusa ad un libro bellissimo forse uno dei libri più belli che la Sellerio abbia pubblicato che è un libro un racconto breve che il procuratore della Giudea di Anatole France allora dice a proposito questa signora che faceva non so se sia giusto chiamarlo una storia una una lettera a Ciampi uno ibrida secondo me dice questo
A proposito un libro che si chiama una moglie
Scusate ancora
Una moglie Lidia
Storoni Mazzola Nick al dono di far diventare un problema filologico racconto borghesi hanno
Come borghesi sa giocare col tempo stabilire a due rispondenze creare sottili rapporti tra il passato il presente tra la nostra condizione quella degli antichi salto qualche riga
Vale a dire che il rigore dello studio che
A rigore dello studio alla precisa e minuziosa ricostruzione di un testo aperta parente di un'epoca unisce la qualità che pochi storici e filologi possiedono la qualità dello scrittore
La capacità visionarie fantastiche di vivere col personaggio
Coi personaggi
E così è questo il il e così è in queste pagine racconto storico trattino filologico che nasce da un'epigrafe largamente studiata e discussa ma solo ora restituita alla suo umana verità due punti
Come Sul mare della vita nato da due pivot offre un altro libro una che dice di un pagano che già cristiano l'altra di un cristiano che ancora pagano l'ibrido eccetera poi ancora a proposito di Anatole France
E di questo libro bellissimo racconto bellissimo
Dice che è una poco è un'apologia dello scetticismo
Può forse particolarmente salutare in un Cul momento in cui muoiono le certezze al al tempo steso so che di certezze si muore mi sembra che sulla poco dello scetticismo
O se volete dell'ibrido io posso terminare
Grazie
Ringraziamo Beppe Benvenuto il quale si è mosso anche lui in una zona mista acconto gli ibridi Liala segnalanti come da un cappello a cilindro ha tirato fuori
Una serie di cose sparse ma che ordinamento e qui ritrovano un nesso
Chiamerei proprio torniamo alla condizione di Sciascia giornalista Vincenzo al controllo che già ringraziamo di essere qui con noi
Ci parlerà ai del quaderno nell'ora grazie
Nessuna presentazione ovvio sul Vincenzo Consolo esso l'omaggio questo dire di Luís sono Vincenzo Consolo
Grazie
Il tema appunto la rubrica un quaderno Leonardo Sciascia ha tenuto sul giornale L'Ora
Chi sei domanda Danilo Dolci a Leonardo Sciascia durante il dibattito tenutesi al circolo culturale di Palermo il quindici aprile mille novecentosessantacinque e cioè se risponde sono un maestro delle delle elementari che si è messo a scrivere libri fosse perché non riuscivo ad essere un buon maestro delle elementari questa può essere una battuta ma per me è una cosa seria
No non è una battuta perché sappiamo dalle sue Krone che scolastiche pubblicate nemmeno centocinquantacinque
Nel numero dodici di nuova argomenti la malinconia la pena lo smaltimento dell'indignazione per le condizioni di quei suoi alunni di quinta elementare
Alunni poveri figli di contadini e di zolfo Atari
Pena indignazione per le condizioni di Racalmuto de
La Sicilia di allora e di sempre sfruttate umiliata dai galantuomini oppressa dalla mafia
Inadeguato
In incisivo come si sente nell'insegnare si mette a scrivere ma Sciascia aveva già pubblicato le Favole della dittatura nel mille novecentocinquanta e la Sicilia il suo cuore libero di Poesie nel mille novecentocinquantadue
E scrivere per Luís impugnare la penna e come impugnare la spada l'affilata lucide luminosa Spada della ragione
Per dire denunziare e quindi combattere i mali della società le ingiustizie le offese all'uomo alla sua dignità
Aveva scritto Sciascia nella premessa alle parrocchie di Regalpetra pubblicato nel mille novecentocinquantasei parlando del suo paese di Racalmuto
La povera gente di questo Paese una gran fede nella scrittura dice basta un colpo di penna come dicesse un colpo di spada
E crede che un colpo vibrato i led esatto della penna basterà ristabilire un diritto
A fugare l'ingiustizia e il sopruso
Paolo Luigi Courier
Vignaiolo della Turenna e membro della Legion d'onore sapeva dare colpi di penna che erano colpi di spada mi piacerebbe avere il polso di Paolo Luigi per dare qualche buon colpo di penna e ribadisce
Nella conversazione con Danilo Dolci
Io concepisco la letteratura come una buona azione il mio ideale letterario la mia Bibbia e Courier l'autore dei ribelli Courier definirli bello una buona azione
Anch'io in effetti non ho scritto che libelli
Libello o pamphlet
E siamo nel cinquantasei quando già Sciascia avevo pubblicato vari libri di narrativa fra cui gli zii di Sicilia Morte dell'inquisitore il giorno della civetta il consiglio d'Egitto
Ma lì bello dice nel senso di buona azione di impegno civile vale a dire sia in campo narrativo
Che in campo saggistico giornalistico dice ancora in quell'incontro con dolci di ho scritto libri di storia locale in un certo modo nel tentativo di raggiungere un pubblico anche popolare cosa che parzialmente mio riuscita
E il mio impegno
Ormai diventato quasi il ridicolo parlare di impegno ma io continuo a ritenermi uno scrittore impegnato perché fin da quando fin quando c'è una realtà che si deve mutare pena proprio la morte come il caso nostro della Sicilia io ritengo che esiste l'impegno dello scrittore scrittura narrativa dunque scrittura ribelli bellicistica e scrittura saggistica e scrittura giornalistica
E in tutte le scritture Sciascia ha come principio come cifra stilistica la chiarezza il problema della chiarezza e per me come lo si può opporre un giornalista non come lo si opporre un letterato
E qui in tema di chiarezza di scrittura chiara ed estremamente comunicativa siamo nel problema dello stile
Scrive Roland Barthes nel grado zero della scrittura
Lo sconfinare dei fatti politici e sociali nel campo
Di coscienza della letteratura ha prodotto un nuovo tipo diciamo di scrittore situato a metà strada tra i militante e lo scrittore vero e proprio nel momento in cui l'intellettuale si sostituisce allo scrittore nelle riviste nei saggi nasce una scrittura della presenza nelle scritture intellettuale si tratta di scritture etiche in cui la coscienza di chi scrive trova l'immagine confortante di una salvezza collettiva ora crediamo che la distinzione Barty anatre scrittori intellettuale la si possa applicare a tutti gli scrittori a partire da Émile Zola del caso dei rifiuti sto ma nel caso di Sciascia non è possibile vedere quella dicotomia perché in Sicilia in Italia i fatti politici e sociali sconfino con un'alta all'irruenza Costanza e urgenza nella coscienza della letteratura
Che non è più possibile per uno scrittore come Sciascia praticarle una lingua uno stile per una per la scrittura narrativa e un altro per la scrittura di presenza o militante
Sono le grandi cose da dire che fanno la lingua afferma Sciascia e anche credo nella RAI ragione umana nella libertà e nella giustizia che dalla ragione scaturiscono
La ragione che dalla buia miniera di Racalmuto dalla Sicilia lo porta alla luce della ragione di quella città dove la lingua avuto la Samp la sua più alte limpida declinazione
A quelle rive dell'Arno in cui Manzoni volle a sciacquare i panni
Manzoni fino ai frondisti
Debbo confessare che proprio dagli scrittori frondisti Savarese cieche Barilli ho imparato a scrivere
E per quanti i miei intendimenti siano maturati in tutt'altra direzione anche intimamente immerso restano tracce di quell'esercizio scrive Sciascia nella prefazione alla seconda edizione del sessantasette delle parrocchie di Regalpetra
La Fiorentina lingua dei frondisti sì ma scavalcando poi le Alpi e trovando più robusta consistenza in quella lingua geometri Giata
Come la definisce le o par libiche il francese la lingua dei suoi illuministi degli amati Diderot e Voltaire ECURIE la lingua del suo adorabile
Fra virgolette Stendhal
Scrive Italo Calvino al Leonardo Sciascia in data ventisei ottobre mille novecentosessantaquattro la lettere pubblicate nel numero settantasette della rivista francese L'Arche dedicato appunto a Sciascia
Tu sei molto più ricco rigoroso filosofo di me le tue opere hanno un carattere di battaglia civile che le mie non hanno mai avuto essi hanno una univocità e che è loro propria nel pieno del pamphlet ma tua in dietro di te il relativismo di Pirandello e Gogol le trame del Branca di e continuamente tenuta presente la continuità Spagna Sicilia
Una serie di cariche esplosive sotto i pilastri dello spirito filosofico
Io mi aspetto sempre che tu dia fuoco alle polveri le polveri tragico barocco grottesche che tu hai accumulato
E questo potrà difficilmente produsse senza un'esplosione formale della l'Abi le dica pezza della tua scrittura
Scusate
Ma mai e poi mai Sciascia avrebbe dato fuoco alle polveri avrebbe fatto esplodere il suo stile la sua lingua illuministico comunicativa
Poiché polveri esplosioni e tragici continui crolli caligine disordine erano già nella realtà storico-sociale della Sicilia dell'Italia
Libertà e Giustizia erano in quelle realtà continuamente offese offeso per il cittadino l'uomo nei suoi diritti nella sua dignità
E allora Sciascia tagliente penna Spada
Con quella limpida luminosa linguaggio metri Zanta scrisse i suoi romanzi racconti pamphlet articoli di giornali con la Bar tesi alla scrittura di presenza o militante
I fatti poi i fatti siciliani italiani erano e ai nuovi sono tuttavia
Sono ancora presenti direbbe Manzoni
Così gravi e urgenti da spingere Sciascia scriverà intervenire sulle pagine dei giornali a spingerlo a dire a denunziare
A indicare laddove un male i civili ieri in atto ed avrebbe potuto manipola avrebbe potuto manifestarsi
Ma in Luís gli interventi giornalistici né giornalistici erano anche occasione
Di ripercorrere la storia rivisitare episodi indicare personaggi libri autori che quegli episodi si fanno ci fanno capire di cui cinque cono la soluzione
Già danni lontani dalla metà degli anni Quaranta Sciascia comincia a scrivere sui giornali sulla Sicilia del popolo e quindi sul Corriere del Ticino la Gazzetta del Mezzogiorno e Corriere della Sera la stampa e tutte quante sappiamo oltre che su varie riviste come L'Espresso italiane previste straniere
Ma il suo rapporto più assiduo costante direi più connaturale è stato con il giornale L'Ora di Palermo
Inizia nel mille novecentocinquantacinque con un articolo su Domenico Tempio Micio Tempio la collaborazione seppure saltuaria con quel glorioso giornale di frontiera
Ma è dal sessantaquattro al sessantasette che Sciascia tiene su quel giornale della rubrica settimanale quaderno
E il nuovo direttore direttore del Giornale Vittorio Nisticò approdata Paul a Palermo nella centocinquantacinque
Per restare alla direzione di quel giornale fino al settantacinque a invitare Sciascia tramite Gino cortese Mario Farinella a collaborare col giornale
E lo farà Sciascia fino agli ultimi suoi giorni fino a dettare alla figlia poco prima di morire una nota sul suo amato Giuseppe Antonio Borgese
La grande firma di Sciascia si affiancava
Nella storia dell'ora fondata nel nel mille novecento da Ignazio Florio e diretto da Vincenzo Morello
Che avevo come pseudonimo rassegnati
Si affiancava la firma di Sciascia e quella di Verga Capuana Borgese Rosso di San Secondo sera Oscar foglio Brocca
Di Giacomo Guglielminetti Ojetti e alla grande film di Sciascia si affiancavano firme di scrittori e intellettuali all'UIC vicini
Guttuso Caruso Adamo orrendamente Smith Sapegno Sanguinetti Lanza Tomasi e Franco Grasso dolci già trizio Pantaleone e tanti altri
Poi il c'erano gli gli scrittori che lavoravano all'interno del giornale come Quetta come Mario Farinelli Cimino Giuliana Saladino Michele per Riera Franco Nicastro e l'altro
Il rapporto più diretto biossido di Sciascia colore è stato come dicevo attraverso la rubrica settimanale quaderno
Che va dal ventiquattro ottobre mille novecentosessantaquattro al ventisette giugno mille novecentosessantasette rubrica poi raccolte in volume pubblicato nel novantuno dalla stessa editrice l'ora l'ora nell'introduzione da me scritta per quel volume definivo Sciascia scrittore di pensiero
In contrapposizione a quello scrittore di sentimento che era stato Verga
E l'uno e l'altro quindi con due visioni del mondo e con due stile con due lingue diverse l'uno rivediamo con una chiave d'estremamente comune comunicativa lingue centrale
Ho illuministica l'altro con un italiano irradiato DDA letalità come l'ha definito Pasolini
L'uno con una lingua articolata dialetti tra l'altro con una lingua chiusa circolare come di versetti biblici o sure del Corano
E cosa più importante dietro Sciascia e Verga vi erano due biblioteche
Dietro Sciascia vi furono quei dieci importanti libri in cui si imbatte nella sua infanzia e quindi alla sterminata biblioteca del suo vasto inesauribile per sapere
E per cui la lineare chiara scrittura di Sciascia aveva in sede le vaste e profonde risonanze era la sua in modo esplicito o implicito una scrittura palinsesti dica
Di riscrittura de del riscrittura egli parlava in verde invece non c'era nessuna biblioteca ci poteva essere sì isola o Flaubert c'era solo il Luís la memoria di Aci Trezza o di Vizzini la memoria dei proverbi
E dei modi di dire siciliani che gli traduceva appena in italiano
Quaderno dunque e si può dividere per argomenti la Spagna prima di tutto
La Francia abbiamo detto nel pensiero ma come gli ha scritto avevo la Spagna nel cuore
La Spagna della guerra civile la Spagna di Cervantes di Unamuno quello dei poeti della generazione del ventisette antologizzati da Gherardo il Diego
Di Lorca di Alberti di Thiene se nuda Machado Salinas Alexandre Alonso ed altri
La Spagna di Manuela Zanier l'ultimo presidente della Repubblica spagnola l'autore della veglia beni tarlo
Che Sciascia aveva tradotto e introdotto per l'editore Einaudi la Spagna ancora Vielmi in quelli Marro
Della città Marte leghe riunitevi Picasso dell'architetto GRA Udine di Robert Capa della sconfitta dell'esercito fascista italiana guarda la gara
Spagna e quanto di Spagna attraverso lo schema del grande storico Américo Castro è rimasto in Sicilia rimasto nella sua storia né i suoi costumi nel modo di essere
Rimasto in quell'atroce fenomeno dell'Inquisizione
Inquisizione che si quella del Santo Uffizio a Palermo del suo carcere qui
In questo palazzo dell'osteria dei messaggi degli inquisiti
Dei palinsesti del carcere quella Spagna è quella Sicilia di dolore e di orrore da cui sono scaturiti i racconti l'antimonio Morte dell'inquisitore il consiglio d'Egitto
Si chiude sì il Santo Uffizio a Palermo il suo carcere il giorno ventisette marzo mille settecentottantadue
Lena dopo Deiana battuto l'orribile mostro come scrive il marchese Caracciolo viceré di Sicilia al suo amico D'Alembert male inquisizione le carceri continuano in Italia e nel mondo
Laddove in tela il sonno della ragione e si commettono l'udibili oscene vergognosi e violenze di uomini contro gli USA contro altri uomini
Di questo parla B ad esempio le palette delle carceri naziste o stalinista che le carceri di via Tasso a Roma
Così le pareti delle carceri argentini o cileni o greche delle dittature dei colonnelli o di Pino Schett così oggi in questo due mila e quattro
E ancora con maggior ludibrio parlano le pareti e delle carceri americane in Iraq che via Butera ibride e quelle di Guantanamo
A proposito di Inquisizione a Palermo Sciascia scrive ancora sul quaderno il ventuno novembre mille novecento sessantaquattro il diciannove agosto del mille cinquecentonovantatré
Incappò fuoco a due da Mussi di polveri
Nel Castello a Mare di Palermo ed essendo vicino alle carceri tutte le scacciò
Tra quei prigionieri di Castellammare perirono Magistro Giuffredi autore di quel libretto che precorre becca Ria contro la tortura e la pena di morte intitolato avvertimenti
Come
Avvertimenti cristiani e il poeta Antonio Veneziano che nei bagni di Algeri aveva conosciuto è stretto amicizia con Cervantes aveva mandato quando era stato liberato Antonio Veneziano la sua Celia a Cervantes
Cervantes aveva risposto con le ottave per Antonio Veneziano
Tanti tanti sono i temi svolti da Sciascia in quei cento venticinque articoli scritte tra il sessantaquattro e sessantasette per quaderno
Articoli che prendono spunto di volta in volta da fatti di cronaca di mafia soprattutto da letture viaggi incontri accadimenti politici polemiche
Tra queste ultime vogliamo ricordare quella del ventisette febbraio col giornalista dell'Avanti Fidia Sassano
Il quale rimproverava Sciascia di essere stato pessimista nei confronti del futuro della Sicilia nonostante la mira con miracolosa scoperta del petrolio in Sicilia
La presenza del colosso europeo così lo chiama del Petrolchimico di Priolo Melilli e di Gela
E dice Sassano a Sciascia questi bene questi benedetti letterati ma benedetto letterato non era Sciascia allora Ciacera anziché osso siccome erano appena entrati nel governo i socialiste Sassano era un socialista
Aveva aveva detto ironicamente si vede che anche loro adesso hanno la prerogativa di benedire come l'avevano comma uno fatto i democristiani
Cha Cha Cha allora dov'è stato invece ci dispiace dirlo ma benedetto letterato nello Stato Sciascia allora
E lo è stato invece ci dispiace dirlo Vittorini che in quel petrolio siciliano aveva visto il risveglio e il riscatto dei siciliani ed era stato indotto a scrivere le città del mondo uscito postumo
Del disastro dello sfacelo di quell'utopia industriale che era stato il petrolio siciliano Sciascia ne vede profeticamente il fallimento così come profeticamente vede il fallimento del Partito Socialista Italiano cui figlia Sassano appartiene come già detto quel partito socialista che alla sua fine come frutto avvelenato ci avrebbe lasciato in eredità un uomo e un partito il cavalier Berlusconi e Forza Italia
Del cui potere lo strapotere
Potere lo strapotere tutti soffriamo e di cui ci vergogniamo
Scriveva Sciascia Sassano appartiene a quella categoria di socialisti che io chiamo soddisfatti
Talmente soddisfatti che ha dalle loro soddisfatte viscere si possano trarre auspici non del tutto rassicuranti per il nostro immediato e lontano futuro
Potrei ancora dire da altri temi ed altri spunti dire di questi illuministe che interviene sempre laddove la ragione offuscata la libertà conculcata il cittadino ripeto ancora offeso
Ed è certo che la sua conversazione sempre dalla Sicilia parte e alla Sicilia si riduce a questi isola che duole al siciliano Sciascia a questa Regione in cui Siciliano onesti si ritrovano sempre con la faccia per terra prendendo un titolo di Piero Chiara quei siciliani di alta dignità
E di di e di tenace concetto che non hanno meritato tutti i mal governi locali e nazionali del passato non meritano quelli nefasti e vergognosi di oggi a Palermo e a Roma
C'è mancato dal mille novecentottantanove ci manca ancora oggi ogni giorno di più uno scrittore è un intellettuale come Leonardo Sciascia ci manca la sua penna la sua spada
Come ci è mancato il sì ma anche quello di un suo con Freire di Pier Paolo Pasolini il Pasolini delle lucciole del Palazzo il Pasolini corsaro il luterano Luther hanno come Sciascia come pochi altri in questo Paese segnato da sempre d'abilità e conformismo soprattutto in questo momento in cui molti si sono convertite sono passati verso un'altra fede
No al tempo delle guerre corsare c'erano molti cristiani si convertirono all'Islam incominciavano a fare
I pirati assieme ai pirati e corsari e venivano chiamati ed erano i più feroci e venivano chiamate Turco sede professione oggi anche fra gli intellettuali giornalisti ci sono ahimè molti tour coast sul corso del professione
Nel deserto e nella malinconia di questo nostro attuale paese in questo nostro contesto occidentale
Ci conforta sapere che è stato qui con noi per noi un uomo come Leonardo Sciascia ci conforta sapere che possiamo tornare a rileggere le sue forti e luminose parole grazie
Causale
Vincenzo Consolo a compiuto la sua buona azione
Perché il veramente ha coniugato il l'efficacia del documento alla sua forza di letterato
Aol voluto esprimersi con la chiarezza che Sacha prediligeva la chiarezza dello stile ma anche il coraggio è il coraggio alle volte
è difficile da manifestare e fa prendere ad alcuni qualche arrabbiatura ma noi siamo contenti
La penna come la spada Franco
è Tocci crede
De al adesso per Sciascia come metafora l'intervento del collega Antonio Maria di fresco Antoniotti bello
Stavo vorrei
E tutti forse dovranno un po'e se le brevi perché abbiamo ancora parecchi relatori
E forse non ci interrompiamo
Io parto un po'alla lontana una sigaretta
Accesso fra le dita Saville e ricordo il fiammifero e il fumo allarga il petto una sigaretta cos'è
Una sorta di calumet per fare pace con se stessi per pensare all'infinito Orando gli anelli di fumo con un dito
Segnalando un messaggio di pausa smorzando il ticket acché del tempo che bastasse il polso destro
E fra le labbra il mozzicone può essere l'unico faro acceso nella notte o nel primo mattino intercettato dal radar della solitudine Leonardo Sciascia fumava
Fumava come si fumava nelle redazioni dei giornali una volta quando non c'erano restrizioni di oggi
E Sciascia pur non frequentando le redazioni quando scriveva i romanzi o gli articoli per i giornali fumava fumava
Me lo ricordo personalmente in occasione delle due volte che andai a casa sua per intervistarlo
La prima per il settimanale L'Europeo quando stava uscendo Todo modo e la seconda per avere il suo parere sul trent'anni di autonomia speciale per il mio libro Sicilia trent'anni di Regione
E durante le interviste di si davano le domande e lui rispondeva per iscritto
Fumava fumava e la sua parola il suo pensiero sembravano dire vale la nebulosa della sigaretta illuminavano la pagina che raccoglieva i suoi ragionamenti
Sciascia l'ho conosciuto al giorno e l'ora questo piccolo grandissimo quotidiano per il pomeriggio al cuore lo scrittore collaborava
Vi tenne due rubriche memorabile di quaderno e se non vado errato anche incidenze e coincidenze
Scusate Sciascia era molto attento alle coincidenze segni e segnale per coincidenza il venti novembre di quindici anni fa quando Sciascia Maurice
Io mi trovo proprio in questa piazza Marina per visitare alcuni locali del Comune di Palermo avrebbe voluto assegnare come sede all'ordine dei giornalisti di Sicilia di cui ero segretario
E all'associazione siciliana della stampa c'era pure se non vado errato rinvio finora per gli stessi motivi
Noi eravamo in questa piazza Sciascia era morto alle sette del mattino di quel giorno venti di un bellissimo novembre
Una delle tante giornate nell'autunno ad honorem che il clima mite di Palermo sa regalarci
Appena giunto in RAI erano gli undici e trenta circa in via Gerda ero attesissimo
Dovevo realizzare velocemente dei servizi per il Gazzettino di Sicilia delle dodici e dieci per il TG due delle tredici del TG uno e sedici e trenta per il TG regionale delle quattordici per il TG regionale nazionale quattordici e trenta e per i giornali e radio nazionale
Le immagini già c'erano erano state anche raccolto alcuna dichiarazione da parte del collega
Roberto Alajmo non avevo tempo per leggere tutti i dispacci d'agenzia ANSA andai a memoria del resto
Credevo di conoscere Sciascia i suoi libri non era difficile il cosiddetto scrivere il cosiddetto coccodrillo sia pure con un nodo in gola perché se n'era andato un uomo grandissimo
Capimmo subito lo testimoniano i telegrammi che vennero tra tutti i vertici istituzionali del Paese da intellettualità scrittori poeti che da allora la Sicilia l'Italia sarebbero state più sole
Senza un punto di riferimento certo senza qualcuno come Sciascia che avrebbe potuto aiutarci a capire il mondo il mondo non solo l'Italia
Perché il mondo stava per cambiare
Era il venti novembre mille novecentottantanove e per coincidenza appena undici giorni prima era crollato il muro di Berlino che era stato eletto il tredici agosto del sessantuno Lallo del giorno della Civetta
E per altra coincidenza Sciascia era nato l'otto gennaio mille novecentoventuno tredici giorni prima della nascita Livorno del PC
Che vanno pure e dello ventuno era l'hanno pure dei Sei personaggi in cerca d'autore di Pirandello che sarebbe stato amatissimo da Sciascia
I suoi sessantotto anni di vita hanno visto il fascismo il nazismo la seconda guerra mondiale nascita dalla Repubblica della Regione Siciliana i governi centristi quindi di centrosinistra il compromesso storico
La strage di via Fani e l'uccisione di Moro
Che dovrebbe ha profondamente segnato anche nel suo impegno politico di parlamentare del partito radicale
Le stragi di mafia il primo maxiprocesso del mille novecentottantasei contro la mafia e lui assistente ad alcune udienze nell'aula bunker dell'Ucciardone
Sciascia dunque è stato testimone di grandi eventi leggendo via insegnando ci a doverli leggere con la lente della ragione
Per smascherare soltanto così ragionando le impostura e contemporaneo o del passato per rintracciare le trame clandestine di oggi di ieri per contrastare nuove inquisizione
E per coincidenza oggi siamo a ricordare Sciascia proprie qui nel palazzo che fu sede dell'Inquisizione e Morte dell'inquisitore ci fece conoscere quarant'anni fa
Un uomo di tenace concetto Diego la Matina concittadino di Sciascia condannato al rogo nel mille ottocentocinquantotto per avere ucciso seppure in catene l'inquisitore del regno di Sicilia CISL è in rosso
Il convento dunque Sciascia il romanzo quotidiano per ricordarne la sua lunga e preziosa attività giornalistica Tito appropriatissimo complimenti Franco
Tanto più che nel suo lavoro letterario lo scrittore procedeva così
Quando l'idea di un libro comincia a prendermi la coltivo amorosamente per tutto un anno a volte per due
Leggo scrupolo solamente ciò che è stato scritto sull'argomento compio ricerche parlo con molta gente e segno su dei foglietti i punti che sembrano che mi sembrano più importanti o talvolta semplici annotazioni
I particolari e nodini di cui intuisco la possibile futura significatività dalla Sicilia come metafora intervista Marcel Padovani
Ma questo suo procedere nella scrittura non rivela un mestiere di giornalista che si appresta a lavorare per un'inchiesta la tecnica dell'indagine dunque veniva praticata dallo scrittore che ne sugli interventi giornalistici si manifestava piuttosto come opinion maker col suo fregando con documentati ragionamenti le proprie riflessioni
E la notizia ma dove era la notizia la notizia era il suo pensiero era la sua opinione che sapevano suscitare discussioni furori polemiche mostrandoci uno Sciascia non meno Corsaro
Di Pasolini
Ed entrambi erano più che attenti alle contraddizioni alle violenze del potere che sempre altrove come Sciascia c'ha insegnato Pasolini e Sciascia ci hanno dimostrato che gli interventi giornalistici degli scrittori
Possano e debbano trovare spazio non soltanto nella cosiddetta terza pagina la pagina bastarda come la verginità Indro Montanelli bensì nelle pagine di attualità dove vivono i fatti i personaggi le storie e se Flaiano altro scrittore e giornalista fa confessare al personaggio cinque nella solitudine del satiro la mia vita è un giornale a mio modesto avviso la vita di Sciascia Bolt tranquillamente definirsi in linea col titolo di questo convegno un romanzo quotidiano
Avendo egli trovato spesso nella cronaca e la storia che indago prima di essere storia e cronaca
Occasione di racconto di analisi di denuncia Sciascia ha saputo constatare che il core compì corrompere secolo modeste di Tacito al distanza di qualche millennio era purtroppo di straordinaria opprimente attualità
Basti pensare a Todo modo che in modo grottesco comune I sotterranei del Vaticano di jeans anticipava la fine di un'intera classe politica
Il nome Icilio di Moro ecco gli Annales di Sciascia ecco la sua grandezza
Una grandezza che sapeva intercettare l'autolinea Andersen come nel caso di volte al Senato ha buone usare S in un quartiere chiamato Palermo nei cui occhi spenti dalla cecità si celavano il mistero del labirinto
L'incammina menti in una sterminata biblioteca
Se la vita è anche l'arte dell'incontro come diceva di recesso del raìs d'incontro tra Sciascia Borges suggello altissime consonanze non soltanto letteraria
C'è una foto bellissima che ritrae insieme borghesi impugna il bastone che difendeva l'aria qua sia Spinardi lo spazio su cui camminare
Anni dopo anche Sciascia si sarebbe sorretta un pastone e il pomello su cui poggiava la mano sembrava lei sa di una spada che avrebbe in fiore accanto parole e parole per raccontarci il suo romanzo quotidiano
La mattina del venti novembre mille novecentottantanove Sciascia ci lasciava sulle persiane abbassate della sua casa in viale scaduto a Palermo si posavano ragnatele di sopra
Testimone consolatorio di un viavai affettuoso di congiunti amici semplici cittadini Sciascia non abitava più qui ma restava resta una speranza te ne vai
Però rimani eccola suo metafora la metafora della ragione la metafora della di diritto della necessità della ragione per invitare Cirrus cesure tra l'etica della coscienza nell'etica della responsabilità ce ne ricorderemo di questo pianeta sta scritto sulla sua tomba a Racalmuto ce ne ricorderemo sempre di Sciascia anche per difenderlo anche per difenderci classi Sciascia memoria presenza
Antonio Maria di fresco scrive spesso poi si era questa questo ricordo di Sciascia
A dei toni lirici e ce lo aspettavamo intanto bello è pensare all'arte dell'incontro
Anche questo di oggi nostro
Un incontro in Sciascia amava incontrare
Chi stimava scrittori pittori amici è vero li cercava e mi sia concesso prima di passare la parola ai trionfi Dora
Ricordare di un incontro che Leonardo Sciascia volle fare ad Agrigento
Mentre appunto si lavorava ad una manifestazione di consegna dell'efebo Doro comma sei puliti
Sette che c'era Marcel puliti fu due tre anni prima che anche questo scrittore ci lasciasse venne volle conoscerlo si appoggiava al bastone noi abbiamo una bella foto
Di questo incontro che teniamo calerà perché il ai i fatti House fatto ci siamo richiamati
I fatti sono spesso significativi e portatori di altre cose
Come della nella chiacchierata che abbiamo fatto e nel ricordo di Ishaq fra a vicino al giornale L'Ora questo ricordo tocca antichissimo nelle documentazioni di Vincenzo Consolo
Cerri continuerà probabilmente e trionfi Dora che
Prego di avvicinarsi
E può darsi abbia un tema più specifico di quello che genericamente io ho indicato o no etereo
Risate bah
Non indigene del Meridione più facile sono rientrato a parlare a braccio andati male da parlando trattandosi di un convegno come questo che qui verranno pubblicati gli atti quindi anche per risparmiare al curatore
Lo sfondamento di estemporaneità che se non vengono fuori è cosa ho scritto anch'io il testo anche per essere più sicuro così questo non va bene
Anche se basta così
Anche per essere sicuro di contenermi in una diecina di minuti una dozzina di minuti come come gli altri sì ma forse non si sente
Presidente decidiamo poco si sente col vicinato
Non mi viene più facile stare in piedi
Quando un paio di mesi fa sono stato invitato a partecipare a questa bellissima manifestazione di stamattina
Il titolo del convegno mi era stato prospettato come Leonardo Sciascia il giornale ora devo dire ancora una fase progettuale hanno fatto benissimo gli organizzatori ad allargare questo tema Cassano ma scritta solo per l'ora naturalmente
Sasha un po'più largo ecco del giornale L'Ora
Mi hanno mi avete chiesto all'ultimo
D arte
Apporre un titolo a queste salvo che allora io l'ho intitolato un affilato in un politico dalla lunga vista dalla lunga
Dalla lunga sta
Mille novecentocinquantacinque mille novecento ottantanove la durata della collaborazione di Leonardo Sciascia con loro
Un trentennio abbondante trent'anni di rubriche che nel tempo hanno cambiato anche con pause titolo dimensioni impaginazione ma mai perso un filo di mordente
Da quando non era ancora uno scrittore famoso all'anno della sua morte
La redazione del giornale con della Palermo la frequentava con assiduità affettuosa non era mai stato una persona molto loquace e prendere la parola in pubblico ridisegnava in volto come è una sofferenza
Era parchi Simo di parole pure in conversazione ma questo suo ha dato caratteriale è noto a tutti quanti
Anche i suoi romanzi non superavano mai un certo abbastanza contenuto numero di pagine non ce n'era bisogno pur nella loro scioltezza e concisione erano restano densissimo i
Una delle più note delle sue rubriche per nostro quotidiano nelle quali fu sempre puntualissimo era stata quaderno che infatti diventò poi anche un libro
Ma l'ultima serie fra noi la chiamavamo anche se non era questo il suo nome il quadratino
Perché erano poche righe collocati in prima pagina in una cornice da color rosso
E fu anche quella che contenne l'ultima cosa che scrisse prima di morire
Ritirando l'altra sera a suo nome il Premio Mondello assegnato di quest'anno non solo per quello che Vittorio Nisticò in Sicilia è stato come il suo e nostro Lola
Ma per la sua complessiva attività giornalistica di una vita
C'è anche quel suo mensile internazionale Mediterraneo euro s'la cui collezione è preziosa per tematica per firme e per veste grafica
Ho usato con commozione le parole magistero magistero professionale culturale creativo
E mi piace molto ripeterle qui
E non solo per l'enorme debito professionale ed umano che sento di avere io colui essendovi stato però solamente accanto per quasi quarant'anni ma proprio in termini del tutto oggettivi
L'ora è stato un giornale a sua volta
Che ha avuto tre cronisti assassinati che ha avuto una bomba sulla tipografia
è un paio di direttori io un mio successore costretti a camminare con scorta di polizia
Sciascia fu certo
Una presenza straordinaria non solo nell'ora ma non esprima davvero niente di originale sulla ribalta generale quelli intellettuali del Novecento degli intellettuali scrittori che hanno caratterizzato il nostro Novecento
Anche se adesso si nota abbastanza mi pare di dover cogliere sottolineare la tendenza a rimuovere il sentire di cui era portatore Luigi
Non viviamo tempi infatti che siano poi tanto inclini alla severità
O disposti ad accettare
Semplice lo erano i modi ma non certo dentro la testa
Scriveva sì con stile semplicissima
Ma dietro le righe si percepiva si percepisce a leggerle ancora
Un pensatore di grande rovello
La cui determinazione nell'esprimersi era proprio il frutto perciò non è per niente contraddittorio
Dei suoi dubbi interiori
E attenzione alla parola che uso
Non significa incertezza di giudizi
Ma l'aver lì sempre preventivamente assoggettati appunto a dubbio come setaccio dell'apparenza
Lui che riteneva la Sicilia essere il confine e il gancio dell'Occidente con l'Oriente
E così tanto rappresentata nella letteratura e nell'arte
Da svanire qui dentro lo aveva scritto
Così in una lettera a Italo Calvino che avevo trovato in internet un paio un paio d'anni fa
Viveva il travaglio della Sicily tu Udine questo splendido neologismo che non siamo ancora certi se dovrà attribuire a luglio a Tommasi ribalta di Lampedusa ma che va bene per tutti e due sicuramente
Tanto
Avendo tanto assorbito il giansenismo anti gesuitico di Blaise Pascal
Rigide asprezze di un altro Calvino Giovanni
Da collocarsi di continuo contro corrente
E a congiungere l'analisi con lo spirito della polemica e questo caratterizzò appunto spessissimo
E con coerente filo
Le sue rubriche scritte per noi l'ultima come ho detto dal letto da qui non si sarebbe più alzato
Io sono sempre stato colpito
Da due deve salire Henze
Del suo essere
Talune sue amicizie
Taluni suoi personaggi protagonisti dico quali
Entrambe più radicate radicate più intellettualmente che per pulsione affettiva aveva due grandi solide relazioni personali
Quella appunto con Italo Calvino
Colui proprio che dette notizia della scoperta fatta di questo giovane siciliano di penna e di pensiero
In una sua lettera a Giulio Einaudi proponendo di per questi una collaborazione a credo Nuovi Argomenti Renato Guttuso
La prima durata quasi una vita
Eppure così DiVersi
L'uno
Dirò Khanbaliq a Fantasia
L'altro un geometrico in tasse nella torre
Poi infatti uno screzio si fu alla fine
E mi impressionato appunto il così forte nesso potuto realizzarsi fra portatori di diversità pur tanto marcate
La seconda amicizia
Che invece sembrava tra due più affini per radici
La tronco con un'irrevocabile colpo di scure
E questa fermezza mi emoziono per la sua rarità
Quando Guttuso anche Luis sodale dell'ora
Menti su una propria precedente affermazione che l'aveva coinvolto facendolo per motivi di prevalente ragion politica
E pur chiedendogli poi per donna
La sinistra aveva detto Sciascia quando si scolla ego dal pc ce l'aveva eletto alla Camera come indipendente per presentarsi invece coi radicali i quali a loro volta lo elessero aveva verso il polso della situazione
Molti se ne accorsero
Soltanto anni ed anni dopo
Ma l'UI già allora
E di Marco Pannella altra importantissima enunciazione con l'altra connettivo vile
Disse che non ne condivideva tutto
Ma che ne apprezzava al far politica in modiche politici non erano
E ora quei suoi personaggi che mi ha fatto riflettere
Traducendo un testo di Manuela Zanier che citato poco fa Consolo quindi non ripeto chi fosse aveva scritto a Sciascia
E io me lo sono trascritto questa citazione a suo tempo e ce l'ho ancora nel portafoglio
Che esso costituisce approvi virgolette
La più alta nobile e solitaria espressione dell'angoscia del far politica
Che ogni uomo politico dovrebbe sentire chiuse virgolette
E senza bisogno di commenti
Questo di Sciascia è sempre stato un assillo costa costante
Dietro alla controversia li parità ma si legge infatti il dramma di Alexander Dubcek
Dietro il consiglio d'Egitto quello analogo del popolo algerino umiliato e chiude Rizzato dalla Francia
E il nostro testo per il teatro del mille novecentosessantacinque l'onorevole cioè già scritta meritiamo lo tutta Tangentopoli un po'più di vent'anni prima
Sentiva astutamente
E voglio sottolinearlo perché quanto resta fondamentalmente dentro di me di Lori
E in modo laico il mistero dell'anima
L'espiazione delle responsabilità così pervenga definirle
Che si annidano nel rapporto dell'uomo con le idee con la scienza
Con la politica
Con l'arte di governo
E non a caso tre personalità cui ha dedicato tre libri insieme lucidissima ed appassionati
Sono stati Fra Diego la Matina Ettore Majorana
E Aldo Moro
Così differenti fra loro né i presupposti
Così affini nel rispettivo tormento
L'uno per la sua tremenda partita in diseguaglianza di risorse condotta
Con l'Inquisizione spagnola
Un altro per aver probabilmente perché non è che di Majorana si sa poi in postuma mentre molto
Per aver probabilmente misurato fino alla propria conclusiva tragedie il rapporto fra le conseguenze pratiche della scienza e la sorte degli uomini quanto al terzo non posso continuamente fare a meno
Di immaginare quale e quanto diverso sarebbe stato il corso della storia recente del nostro Paese
Se prima gas comparissero
Si fosse alla fine consumato il raccordo fra l'uomo del compromesso storico Enrico Berlinguer e l'uomo delle convergenze parallele appunto Moro che in fondo proprio questa sua così determinata progettualità anche se di lento percorso
Pagò con la vita
Mentre fu invece paradosso l'altro a precludere indirettamente la strada che forse lo avrebbe salvato
E così abbiamo invece poi ha avuto Andreotti Craxi Forlani e tutto il resto di scuro a venire conseguito né fino adesso
Penso che se Sciascia vivesse ancora
Un altro drammatico personaggio alla quindicenne da dedicherebbe attenzione facendo anche di Luís una parabola sarebbe molto probabilmente Adriano Sofri
Queste non solo queste sono le cose che soprattutto collegavano Leonardo Sciascia a ciò che è stata per la Sicilia di quella di quegli anni l'ora di Vittorio mistico
Un giornale officina un giornale motore un giornale che era specchio di tutte le complessità socioculturali di quest'isola
E però insieme anche invenzione e fantasia continua
Che accoppiava insomma al più convinto rigore professionale la più alta libertà intellettuale mantenendo tutto ciò con coerenza anche costosa
Finché lui soprattutto e altri di noi ci fu un modello
E va detto qui che anche conosciamo esce mistico e l'ora furono antesignani
Non fu solo Calvino a scoprirlo e a spingerlo come dire in in circolazione
Il ventinove e il febbraio del mille novecento i cinquantasei su questo giornale ad anticipare pubblicandone un capitolo quel che sarebbe poi stato il suo libro di esordio le parrocchie di Regalpetra
E posso leggere qui sono poche righe
Me l'ha dettata al telefono Vittorio ieri sera
Una lettera Luís di Sciascia del quindici settembre mille novecentocinquantasette che in certo modo testimonia un suo approccio incardinando verso il giornale
Caro distico ti chiedo un favore
Che l'articolo accluso esca entro il ventuno di questo mese in terza o quarta pagina non importa
Si tratta di un concorso che non vorrei perdere e che mi pare abbia termine di scadenza ventidue te ne sarò grato aspetto per incontrarsi una chiamata di Gino affettuosamente Leonardo Sciascia
Io naturalmente incontrato molte volte Sciascia negli anni per le sue frequentazione del giornale quand'era consigliere comunale e poi deputato ma sempre assieme ad altre persone colleghi amici
Soltanto due volte abbiamo avuto colloquio noi da soli e con oggetto preciso
La prima fu a Caltanissetta nel mille novecentocinquantotto la seconda a Palermo nel mille novecento e settantotto
Ed è nell'occasione di questo convegno non mi tornano rimette al ricordo entrambi e mi viene dunque di aggiungerle in cui altri in calce a queste annotazioni che sto finendo diaspora
A Caltanissetta amici aveva quel tempo mandato da giovane cronista
Per fare con qualche collaboratore locale la pagina che ogni giorno veniva dedicata a questa Provincia appunto quel grande direttore mistico di cui sarei stato poi assolutamente impari e Merati e immeritevole successore
Sciascia qui lo conobbi dunque della libreria di un altro Sciascia Salvatore dove sostavo spesso un libraio editore dalla conversazione intelligente e arguta
Allora di Luís che abitava ancora in quel capoluogo trasferito visti da Racalmuto gli faceva l'insegnante alle magistrali era nota solo la sua opera prima da poco uscita appunto le parrocchie di Regalpetra
E di lì a poco Pavia pochissimo sarebbero usciti Rizzi di Sicilia aveva già scritto come si è detto degli articoli per l'ora
E la nostra conversazione passeggiando dopo pian piano lungo il corso verte sulla possibilità di stabilizzare questa collaborazione in rubriche
Anche se lui era tendenzialmente resti io a un impegno scabre preciso e scadenzato e poi invece di rubriche fisse per noi nel tempo quante quante ne
Le zampe illo
Ero messaggero di Nisticò naturalmente quella mattina d'ora di aperitivo perché era stato proprio Vittorio che quella firma nascente assolutamente la voleva associata in modo permanente e non sporadico alla testata
A darmene proposito Orio incarico
Della sua già avvenuta
Iniziale collaborazione al giornale con articoli era stato in precedenza origine proprio una visita Luís a Racalmuto di mistico
Che gli era stato accompagnato da un amico comune a entrambi Gino cortese allora deputato regionale nisseno
Il Gino della lettera che ho appena letto
La seconda volta di un diciamo così nostro tête à tête fu vent'anni dopo quando andai a trovarlo nella stanzetta arredata Liberti che aveva presso le edizioni Sellerio a Palermo
Perché lo di un'opinione sulla scelta che sarà fatta da parte nostra
Di Alfonso Madeo inviato meridionalista del Corriere della Sera per succedermi nella direzione del giornale che si era appena costituite in cooperativa con la presidenza di Messico stesso
E in cui io avevo assunto pur senza smettere di scrivere articoli e commenti un ruolo editoriale
E Sciascia dopo che io avevo illustrato ampiamente le motivazioni Conde non so con quella sua normale la smorfia che sembrava il velo ondata anche quando sorrideva la propria condivisione in una sola
Succinti Sima frase mi pare una buona cosa questa scelta che avete fatto con intelligente criterio buona qui fu davvero anche se di breve durata
Poi parla ma naturalmente anche d'altro come quella prima volta la caratteristica singolare di questi due incontri
Proprio che l'uno riguarda l'inizio prima un po'quasi timido ma poi solido integrati si mai così dire Arturo del suo costante rapporto con l'ora
Mentre l'altro sancisce proprio il carattere da esso finito con l'assumere che era quello quasi di un consulente depositario della nostra fiducia qui si ricorreva per ottenerne conferma ante consiglio
In decisioni importanti
Sarà probabilmente il caso che qualcuno assuma l'iniziativa di curare in unica raccolta tutte quante le rubrica da lui scritte per il nostro giornale e non solo come già è stato fatto quelle andate sotto il nome di quaderno grazie
Anche da e trionfi Dora
La ricostruzione puntuale di un percorso non soltanto certamente giornalistico ma soprattutto la visione di come Sciascia intendeva questo tipo di intervento eccola intendeva la scrittura
Come intendeva vorrei dire interferire con la lucidità che gli era propria e con coraggio che stiamo ricostruendo mano a mano coraggio dell'opinione coraggio della visione delle corse che faceva prendere l'ho detto poc'anzi ad altri qualche arrabbiatura
Di Sciascia come lo ricordava fin d'ora
Presente in questi la nostra realtà nelle assonanze
Perché dalla cronaca alla storia ci portano agli eventi che sono stati segnalati e che è giusto segnalare perché questo convegno che da una parte un saggio da una parte un'analisi da una parte non ricordo
è anche una proposizione attualissima del tempo che stiamo vivendo da un giornale di frontiera come è stato definito da un giornale che ha una sua storia e che si legga a Palermo che è il giornale L'Ora passiamo con Giancarlo Macaluso che prego di venire qua
Aldo Honda altro giornale un piccolo giornale ma un giornale a cui Sciascia dedico parecchia tensione e che dentro la sua Racalmuto si mossa che malgrado tutto
è già lì la testimonianza di Gian Carlo
Grazie Appio compresso mi sento un po'inadeguato rispetto a tanta competenza però ringrazio gli organizzatori che mi danno la possibilità di raccontare e di dare conto di un'avventura di una piccola avventura nata venticinque anni fa a Racalmuto il paese di Sciascia
Un'avventura che ha un nome
E che si chiama malgrado tutto
E difficile andare a all'origine stabilire il momento esatto in cui
Qualcuno di noi avevamo quindici anni disse
Ci vorrebbe un giornale sicuramente c'è qualcuno pronuncia un mai quella frase fu nella primavera del mille novecentottanta
Nulla sapevamo dal mondo ma quella stessa frase ci vorrebbe un giornale l'aveva pronunciata
Missiroli già direttore del Corriere della Sera ci vorrebbe un giornale diceva come in qualche maniera essere sentisse il peso di una libertà che gli mancava nello scrive nelle e nel pubblicare le cose Luís che era il direttore del più grande giornale d Italia
Forse quel bisogno che avevamo di mettere nero su bianco passione idee nacque
Per lasciare nelle parole quei giorni
E quel tempo perché quei giorni e quel tempo non andassero perduti per dare un futuro alla memoria tanto per citare il professore e nacque così il giornale nacque malgrado tutto palestra
Che per alcuni di noi sarebbe stata poi la porta d'ingresso verso la professione di giornalista un titolo malgrado tutto
Senza una ragione profonda che non fosse legata alla duplice consapevolezza che sarebbe stato un giornale sicuramente fragile e sicuramente criticato perché fragile appunto il povero incompiuto insomma un modo per mettere le mani avanti un modo per dire malgrado tutto ecco quello che sappiamo fare
Malgrado tutto meglio di niente o forse malgrado tutti
Studenti adolescenti eravamo e tra le poche cose che avevamo letto c'erano le pagine delle parrocchie le parrocchie di Regalpetra
Un libro di cui
Probabilmente non ci libereremo mai
Con cui faremo sempre i conti
E non solo non
Io Regalpetra esistendo forse tutti siciliani perché tutti noi siamo lì dentro rappresenta in quelle pagine in cui i nostri sogni le nostre debolezze e le nostre sconfitte naturalmente
Quella frase l'ha già ricordata Vincenzo Consolo fu la ragione
Forse segreta la molla che ha fatto scrive scattare l'idea di fondare un giornale malgrado tutto
La povera gente di questo Paese la povera gente di Regalpetra intendeva Sciascia ha una grande fede nella scrittura dice basta un colpo di penna come se dicesse un colpo di spada
E crede che un corpo esatto e vibrati via della Penna basti a ristabilire un diritto a fugare l'ingiustizia e il sopruso
Era perfetta ammetterete per dare la corda al nostro furore di ragazzi
C'eravamo convinti in qualche maniera che si potevamo cambiare il mondo e per cambiarlo bastava un colpo di penna come dire un colpo di spada
Fare un giornale nel paese dov'era nato aveva vissuto tre a traeva ispirazione
E a lungo soggiornava quello che era considerato il più grande scrittore italiano vivente è uno dei maestri di pensiero euro europei più rinomati rappresentò per noi in qualche modo un motivo in più per andare avanti in quel progetto
Di fissare in parole stampate ciò che fino a poco tempo prima era stato soltanto argomento dalla piazza
Non più chiacchiere da passeggio per le insufficienze dell'amministrazione comunale o per il tabù duri a morire in un paese ma colonne di piombo il fatto di di per se stesso rivoluzionario in un Paese abituato ai sussurri ma per cominciare l'avventura
Capivamo ci serviva un pezzo forte una firma importante
Forse incosciente fu lo scrittore nell'accogliere la richiesta ardite spudorate Dinoi ragazzi che per il primo numero del giornale i chiedevamo un articolo ma insomma in fondo si trattava solo di chiedere un articolo Hush Hush
E sembrava naturale quasi perché è uno dei nostri genitori aveva amicizia antica con lo scrittore i dava del tu e lo chiamava Nana come facevano tanti altri in paese e fulmini quindi a propiziazione un incontro lo scrittore lo incontrammo per la prima volta in campagna la noce era di poche parole di sguardi acuti e cinte rogo nel suo modo discreto ammiccante sui libri letti sui nostri sogni sulla scuola poi ci disse cosa volete
Troppo avvezzi alle alle coste dei banchi
E poco a quelle della vita gli assegnammo un tema copiato dal titolo di un convegno che si era svolto poco tempo prima del dirigente staticità e passività dell'uomo del Sud spudorati siamo stati assegnare un tema Sciascia
Ma lui
Scosse la testa non si offese evidentemente forse ne fu divertito
E ci disse no
Non si può fare
Non si può partire da questo tema che era con me
Rassegnarsi a una condizione staticità e passività dell'uomo del Sud ma ci lascio con una promessa avrebbe scritto un articolo e pochi giorni dopo su alcuni foglietti che ancora conserviamo scritti a mano
Fece avere il suo intervento che capovolge Eva e smontava l'ipotesi di partenza forse ci restiamo male
Ma stampando l'articolo in ciclostile facendo la copertina del primo numero di malgrado tutto un pezzo di commento che era già un esempio di giornalismo asciutto sintetico efficace tagliente il titolo era l'uomo del Sud
E cioè se ci dici ci disse in queste poche righe venti righe
Che l'uomo del sì del Sud e cioè un tipo umano riconoscibile e catalogabile giudicabile in quanto uomo del Sud non esiste
Esistono nel Sud condizioni economiche generate dal corso dalla storia che possono anche dare l'illusione di essere state invece generate da una particolare umanità
E l'illusione di qui e suggestivamente intriso il Gattopardo e funziona anche da alibi allibiti classe
La Sicilia del principe di Lampedusa è un'astrazione geografico climatica e l'uomo siciliano che ne deriva e ugualmente un'astrazione il clima e Sciascia che parla naturalmente le lunghe estati gli sciroppi non servono molto a spiegare le condizioni della Sicilia
E il carattere dell'uomo siciliano molto di più serve il considerare la storia delle dominazioni straniere dagli arabi agli spagnoli
L'immagine che si ha nei Promessi sposi della Lombardia del Seicento somiglia moltissimo a quella che fino a oggi possiamo avere della Sicilia
Ma le settecento la Lombardia è già diversa non somiglia più alla Sicilia non c'è più la Spagna c'è l'Austria con le sue sagge riforme la sua amministrazione efficiente e corretta
Che cosa sarebbe stata la Lombardia se fosse passata dalla dominazione spagnola i Borboni di Napoli e poi ai Savoia che cosa diremmo oggi del lombardo
Da quel momento è del mille novecentottanta il nostro comincio il nostro rapporto con Sciascia con il professore come lo chiamavamo un rapporto naturalmente non intenso più perché lui abitava a Palermo e diciamolo pure dopo dopo dopo quella richiesto un po'sfrontata avevamo un po'di timore l'impossibile attive guardava con benevolenza del nostro giornale
Povero giornale perché senza mezzi
Ma era divertito ce ne dire confermo Andorno Gesualdo Bufalino che sull'Espresso scrisse
Poche volte ho visto Leonardo così contento con il giorno che gli Lessinia articolo dove parlavamo di malgrado tutto e avevo scritto che mi sembrava il titolo di giornale più bello del mondo
Era contento Leonardo perché quel titolo di giornale seppure non suggerito Daloui Daloui dalla soprattutto era in ogni caso ispirato attraverso l'intercessione di Sciascia poi altre grandi firme accettarono di scrivere per noi da Bufalino appena citato all'altro grande maestro che oggi qui accettato che ci fa l'onore di ricordare Sciascia insieme a noi Vincenzo Consolo e molte altre firme
E mi scuso se non lecito
Molte furono le occasioni che successe ci diede per riflettere sul modo di fare giornalismo un giorno ad esempio ci consegna un articolo che parlava delle archivio del Comune Greta muto abbandonato Danto dentro neri sacchi dell'immondizia
Ecco diventava cronista sui fatti concreti era il gesto in sé la lezione
Non c'era bisogno di parole un esempio di umiltà e di coerenza
Secondo lui il giornale locale affronta problemi locali
Così anche lui vi si cimentava diceva non parlate dei massimi sistemi ma parlate delle cose che non funzionano nel vostro Paese le strade rotte l'acqua che non arriva il teatro in rovina siate opposizione concreta
Importante che ogni giornale di questo tipo resti un giornale locale che non li a fondo i problemi del mondo e della nazione ma che osservi onestamente criticamente la realtà locale e fu quello che cercavo di fare insomma si trattava di scrivere di cose delle quali titoli potevano verificare o meno la fondatezza perché è lì che si misura l'affidabilità e quindi la Bravo ordine giornalisti dal grado di aderenza alla realtà del suo interventi
Precetto che può essere condensato in due parole verità e onestà
E a questo proposito resta per noi il memorabile intervento del professor Racalmuto in occasione di un convegno che Rutelli che organizzammo sul ruolo dei giornali locali
Convegni al quale presero parte allora i vertici dell'ordine del sindacato regionale dei giornalisti
E ci tengo a ricordare prima persona che subito mosso l'entusiasmo e sostenne quella manifestazione fatta da Giovanni partecipandovi da presidenza dell'Assostampa Marina Pino
Oggi lei non c'è più purtroppo ma il suo grande valore professionale resta un esempio per noi giornalisti siciliani in occasione di quel convegno Sciascia racconto une presso un episodio emblematico e un ed era anche un esempio di come andrebbe fatta una nostra professione senza preconcetti senza ideologia ma con molta passione
Vicenda riguarda l'inviato del New York Times Albert Matthews durante la guerra di Spagna
Ecco cosa Rocco una coscia su ai tempi della guerra di Spagna i giornali americani avevano inviati che stavano dalla parte di Franco
Cioè della dittatura e inviati che stavano dalla parte dalla Repubblica mcKinsey aveva una grande simpatia per la causa repubblicana ma comunque faceva il suo mestiere di giornalista con assoluto scrupolo un giorno è sempre Sciascia che parla i giornali che avevano corrispondenti dalla parte di Franco diedero la notizia
Che un piccolo paese spagnolo era stato occupato dalle truppe franchiste
Mettici sapeva che non era vero allora prese la macchina e andò in quel Paese
E dall'ufficio telegrafico scrisse al New York Times per dimostrare che il Paese era Ancona ancora in mano ai repubblicani quando uscì dall'ufficio del telegrafo però le avanguardie fasciste
Stavano entrando dall'altro capo della strada però Matthews ha smentito la notizia perché il giornalismo e questo disse Sciascia e la verità del momento queste il giornalismo praticato con oggettività
Con serenità Cusco Lupo
Parole che condividiamo sino in fondo naturalmente anche se viviamo in un'epoca in cui i margini per un'informazione
Libera autonoma non condizionata sono sempre più stretti
Eccessi e se ne accorse subito anzi in qualche modo ancora una volta anticipò i tempi paventando un certo giornalismo servile interessato
Ho l'impressione che i giornalisti non siano più sui luoghi o più precisamente disse che pur essendoci e come se non ci fossero tanto le loro opinioni preesistono i fatti
Terribili parole e ditemi voi se non valgono ancora oggi
E sempre per restare a qualcun minimi Racalmuto vi giuro che sto finendo
Ormai sono passati vent'anni Sciascia traccia un profilo del giornalismo italiano che somiglia molto a un de profundis
Col caso Moro in effettiva libertà di stampa è venuto a mancare questa è una terribile grava verità col caso Moro la stampa si è uniformata è un po'diventata come tempi del Minculpop per dire il ministero dalla cultura popolare del tempo fascista
Quando si diramavano le veline e ogni giornale era tenuto a rispettare quell'ordine
Un conformista stampa italiana acquistato una una uniformità un conformismo che ancora oggi continua parole di vent'anni fa ma sembrano scritta appena ieri tanto sono attuali e tanto valgono per vasta parte di telegiornali e carta stampata italiani e mi piace concludere con una frase che Sciascia usava a proposito del suo essere scrittore frase che fosse mutuo da Victor Hugo
Preferirei perdere i miei lettori piuttosto che ingannarlo lì
Parole che colgono perfettamente la linea di un'intera vita quella di Sciascia come scrittore di uno cioè che ha fatto della sincerità e dell'onestà una bandiera una ragione di sopravvivenza in un mondo che spesso e Loggia
O forse ama l'impostura preferirei perdere i miei lettori piuttosto che ingannati e come potrebbe essere diversamente per un Teletu Ale che interpretava la letteratura come una speranza Henze la scrittura come buona azione
Preferirei perdere mi elettori piuttosto che ingannarlo una frase che dovremmo tenere sempre a mente noi giornalisti e forse sono parole che bisogna manipolare ad uso dei lettori dicendo abbandonate giornali e giornalisti che vi ingannano
La testimonianza quella di Giancarlo che ci ha fatto ricordare toccare con mano quanto disponibile fosse Leonardo Sciascia che era un uomo ricco di consapevolezze ma anche di grande modestia di grande rigore ne sta venendo fuori oggi proprio come un mosaico nel nostro ricordo e sta avvenendo senza mezzi termini così come lui voleva che non ne adoperava adesso devo dire a chi ci ascolta
Che siamo quasi in dirittura di arrivo di per questa prima giornata e stiamo facendo quella che si dice una tirata perché non vogliamo interromperci
E perché e così è giusto che sia naturalmente e i chi interviene
Sarà il più breve
Sarà più prego farà del suo meglio per esserlo perché il discorso è appassionato e naturalmente Pia spazio ne siamo consapevoli abbiamo visto arrivare fra noi Marcello sorge che ringraziamo Marcello Sorgi direttore de la Stampa
Persona che certamente Sciascia avrà apprezzato e che porta le sue testimonianze fra poco
Facevamo affidamento sulla sua presenza come quella di tanti relatori che si sono spostati per venirci a trovare e vogliamo subito dirvi che siamo adesso a quota tre perché la parola andrà va a Massimo Onofri andrebbe con proprio per una quasi per per una contusione così bello che sia a Marcello Sorgi e c'è fra loro Sergio Palumbo che avevamo non dimenticato che per una svista era venuto via dal cast di questa di questo convegno però io come mi ha suggerito anche Vincenzo Consolo sono stata fede fedele a questo ordine così poi io dire alfabetico sì sì proprio a fare alfabetico e allora dico Massimo Onofri
Ecco
La cronaca sotto scacco lui dice ipotesi su Sciascia giornalista
Sì solo una precisazione sul termine si finitudine che prima è stato richiamato ciò cosa non ho sentito male il proposito di Sciascia Tomasi Lampedusa in realtà il termine e di Crescenzio cane
Pittore di un'avanguardia che soffre moltissimo Sciascia dall'altro scrisse lo riconobbe pubblicamente credo che Paolo anche con una prefazione
C'ha perso forse la salute Crescenzia cane e c'è un racconto abbastanza divertente di Gabriele Romagnoli
Uscito sul libro Garzanti anonimi causati dal passaggio passeggeri che racconta questa storia stato cha cha ha cambiato completamente il significato perché invece ce l'aveva tutto un altro significato versione artistico però il suo così ricordiamo anche che ci ha ci teneva a sottolinearlo ma Lu
Ecco infatti qui c'è Natale Tedesco pagaste cosa le conosce molto meglio comunque
Sì la cronaca sotto scacco
I fatti sono ormai noti già registrati nelle bibliografie
La vicenda di Sciascia scrittore comincia sicuramente con la combriccola collaborazione alle pagine di alcuni fogli siciliani
E l'otto novembre mille novecentoquarantaquattro quando subito siciliana pare una nota dedicata a Quasimodo
Nel quarantotto Boy arrivano i primi interventi su Sicilia del popolo
Per non dire di galleria fondata l'anno successivo di cui Sciascia diventerà quasi subito direttore una frequentazione regionali precoce insomma e di molto anteriore alle Favole della dittatura il fulminante libro d'esordio pubblicato nel mille novecentocinquanta si dovrebbe anzi dire che dentro l'apprendistato letterati Simo il nome di Quasimodo significherebbe qualche cosa ma non abbiamo questo capitolo la sua scrittura sorga proprio come consustanziale a certa tradizione elzeviri istiga quella da rubricare senz'altro sotto il nome allora celeberrimo di Cecchi
Cui affiancherei anche gli altri dell'etrusco Cardarelli e del siciliano Savarese
Un nome quello di Cecchi con cui Sciascia significativamente saluta in un memorabile articolo apparso sulla Gazzetta di Parma del ventidue dicembre del mille novecentocinquantacinque la prima traduzione italiana di Borges
Tanto per dire di un gigante del Novecento immediatamente ha scritto però ad una modalità della letteratura che predilige il capriccio le Ranza l'avventurosa divagazione
Che aveva effettivamente trovato nella cultura della terza pagina la sua migliore consacrazione
Pasolini del resto
Con la sua tempestiva intelligenza critica in uno scritto del cinquantasette poi raccolto impressioni ideologia che del sessanta accennando le parrocchie di Regalpetra sollecitazioni notissime queste che pure venivano dopo la conversione a Gramsci volle opportunamente parlare per lo stile non evidente matrice frondista
Era solo l'inizio lo sanno tutti d'una folgorante carriera giornalistica mai interrotta sino alla morte
Una carriera dalla quale vorrei sottolineare tra le infinite almeno tre fondamentali tappe la prima integralmente palermitana sulle colonne dell'ora abbiamo vi abbiamo sentito quando comincia effettivamente occupando questo punto i fertili Sini anni sessanta ne abbiamo potuto valutare tutta l'importanza proprio dopo la lettura di quaderno pubblicato nel novantuno dalla nove Editrice Meridionale
Che gli articoli di quell'esperienza per la prima volta raccoglie segnalando nella qualità di cantiere aperto
Cui CIACE attingeva incandescente materia per i suoi libri la seconda tappa si consuma negli anni Settanta soprattutto sul Corriere della Sera
E mette capo a quel libro straordinario e misterioso e dico misterioso per le sue alchimie intellettuali che nero su nero mille novecentosettantanove che non esiterei a definire tra i più Sciascia anni di Sciascia
Anche un diario in pubblico certo e al modo di Vittorini ma senza correzioni a posteriori per allestire magari un'immagine coerente di se stesso piuttosto il Taccuino di un Brancati che ha letto Borges e Pessoa
La terza tappa a coprire tutti gli anni Ottanta è quella che si chiude sotto il segno della stampa
Sono i tempi delle incendiarie incendiate requisitorie civili che vengono raccolte da Bompiani non ottantanove nel volume a futura memoria
Ma anche quelli degli elegantissimi scritti e compongono fatti diversi di storia letteraria e civile pubblicato da Sellerio lo stesso anno
Un libro giocato sull'impegno d'una memoria tutt'altro che involontaria quindi anti proustiano se volete e come Savini ha la mente rivolta al recupero di un passato intellettualmente felice
A Contra abbellì no della sofferenza presente quella d'una malattia senza tregua e senza scampo
E proprio in queste pagine che Sciascia a far ritrovare la vocazione anzi velistica degli esordi
Ormai però complicata dallo scetticismo radicale degli anni estremi da quel realismo disperato che lo spingeva ad una qualche idea dissolverà realtà
Lo si dice in un senso assolutamente laico di cui aveva scritto a metà degli anni Trenta il Borgese di poetica dell'unità
Dopo Pasolini si è tornati più volte a sottolineare l'importanza che la militanza giornalistica avuto sull'opera di Sciascia da ultima Ricciarda ricorda
Non mi pare invece che si sia mai voluto valutare a fondo e proprio in un ambito di riflessione sulle pagine culturali del giornale italiano i il contributo portato dallo scrittore ad una storia che mi pare nonostante tutto abbastanza gloriosa
Per molti aspetti più interessante di quella dei Paesi europei confratelli come del resto certifica
Il libro di Beppe Benvenuto delicato punto all'elzeviro
Una storia gloriosa
Si aggiunga anche grazie al peso che ha saputo dare la letteratura
Un contributo che non si inserisce al merito quello di Sciascia e delle tra italiani ma che investe prepotentemente anche il metodo e che per tornare a Sciascia riguarda persino il modo d'affrontare questioni civili e politiche
Dentro un peculiare Issime un sistema mentale che sapete che sapeva tenere insieme per così dire fisica e metafisica
Questo per dire che Sciascia non è mai fuggito dalla cronaca anzi se ne nutrito continuamente ed è un certo punto in poi in un senso eminentemente romanzesco
Ma cronaca per Sciascia significava anche esistenza e moralità
In direzione di un'ossessiva riflessione sulle possibilità della verità
Riflessione che non veniva mai meno come quella sulla letteratura del resto
Anche quando la partita si giocava sul piano della polemica politica persino la più contingente a questo proposito l'annoso e ripetuto scontro con Eugenio Scalfari la può dire lunga ho prima detto da un certo punto in poi
E lo vorrei sottolineare proprio perché il rapporto tra cronaca Beretta e letteratura ha conosciuto nel lavoro di Sciascia ad una precisa altezza cronologica un suo momento di non ritorno
Che è stato tematizzato dello scrittore con impressionante lucidità nella parole finali d'un libro esiguo ed apparentemente minore pubblicato da Sellerio nel settantuno
E cioè atti relativi alla morte diremo Rosselli
La citazione che ora riporterò è famosissimo
Ecco la ma forse questi punti oscuri che vengono fuori dalle carte da Ricordi apparivano nell'immediatezza dei fatti del tutto probabili e spiegabili
I fatti della vita sempre diventano più complessi ed oscuri più equivoci cioè quali veramente in corsivo sono quando vi si scrive cioè quando da atti relativi diventano per così dire atti assoluti
Come diceva Gambrinus possiamo impiccare più gente di quel che i giornali ne possono pubblicare anche noi tutto sommato
La vicenda dello scrittore erano rosso è la cui misteriosa morte al Grand Hotel De Palma di Palermo
Fu frettolosamente archiviata dall'abitazione dalla polizia fascista come suicidio per non turbare i già difficili rapporti diplomatici con la Francia democratica
Può essere rubricata come tipico caso di cronaca nera con le sue torbide implicazioni di sesso e droga compresa la presunta omosessualità della vita da vittima scusate schermata dalla relazione con la sua accompagnatrice
La quale a sua volta era probabilmente l'amante dell'autista che scortava mi fermo un attimo perché Savinio ci invita a riflettere sulle fusioni ma io anche sui lapsus questa cosa della profondo Mosè solida della vita la trovo interessante
E ve la consegno non gli fu dato di refuso comunque vada avanti
Ma qua sopra proprio probabilmente l'amante dell'autista che le scortava e Sciascia
Come caso di cronaca nera questa vicenda raccoglie ben saldo alla relazione del pretore dal referto medico al diario della signora nonché ad un articolo di Mauro De Mauro apparto sull'ora del dieci dicembre
Per in volgere di un discorso pieno di sospetti non solo sulle versioni ufficiali del potere ma soprattutto come si può evincere dalla citazione sulla realtà in quanto tale con tutto ciò che consegue ovviamente quanto alla problematica trazione di un'attività come quella del giudicare che è propria dello scrittore ma anche e soprattutto del giudice questo però sarebbe lungo discorso il punto piuttosto questo
Al vaglio di una lente che a quell'offerta dalla letteratura i fatti che sono forse meno ambigui mentre lì si vive diventa la quali veramente sono appunto certamente più scure Complessi ma in ogni senso più veri è chiaro che come Sciascia dichiarò in un libro intervista del settantanove Marcel Padovani si tratta di un'oscurità ben differente dall'ignoranza cito non si tratta più dell'oscurità dell'inespresso dell'informe ma contrario dell'Espresso e del formulato
Chiusa la citazione
Quello che avviene come ho tentato di mostrare dieci anni fa nel mio storici ascia in un'operazione che arriva a riconoscere nella realtà
La realtà della storia presente e passata una specie di Dozza dentro cui significati sono degradati e sfuggenti in una parola inafferrabili
A meno che non intervenga la letteratura come sistema di luminosi archetipi disponendosi ad una peculiare invenzione del vero nel duplice significato di creazione fantastica ante e di ritrovamento nel senso dell'in venire proprio latino
Solo così i fatti potranno diventare da relativi ad assoluti e cioè sciolto i da ogni condizionamento e contingenza che ne posso inquinare la verità sempre morale prima ancora che documentale
Un'operazione vorrei aggiungere che avrà risultati straordinari in due libri la scomparsa di Majorana anche del settantacinque e il Teatro della memoria dell'ottantuno
Legati a due altrettanto clamorosi casi di cronaca il caso Majorana appunto e quello dello smemorato di Collegno
Ma potrei anche citare le cronache ottantacinque laddove quel sostantivo plurale giornalisticamente ovvio
Con una che per piegato ad un diminutivo non si sa se più Standa li hanno o Brancati a no
Va invece ad intitolare un libro che quanto a sospetti sulla realtà in quanto tale se non addirittura scomuniche non è l'Est secondo a nessun altro Sciascia quel che qui interessa però non sono tanto le implicazioni pure normi che tale idea di cronaca nonché di letteratura portato con sé nelle opere del CIACE questo abbiamo studiato in tanti
Interessano piuttosto le conseguenze che tutto ciò avuto sulla Sciascia giornalista corsivista notista politico polemista in quanto tale per rispondere a tale interrogativo basterebbe volgersi ad un libro incredibile e bellissimo
E così metafisico come L'affaire Moro mille novecentosettantotto un libro misterioso
E più passano gli anni più questo mistero cresce che sta nel secondo Novecento italiano comunque possibile fare
Tale da indurci a rivedere le vicende la nostra metratura tre dieci vent'anni probabilmente in un'altra luce a proposito delle libri spuri contaminati eccetto eccetera libro supremamente spurio e misterioso persino nelle sue ragioni esistenziali morali e psicologico a villa della banale evidenza politica banale
Tragicamente banale dell'evidenza politica che l'ha promosso laddove dico nell'affaire Moro sarà proprio questa disposizione diciamo così metafisica condurre Sciascia su posizioni politiche così originali e solitarie
Tali da Valeria la ferocia scomunica da parte dello schieramento largamente maggioritario nel Paese Catto comunista è stato lastrico
Ecco possiamo definire in altro modo che metafisiche le due opposte posizioni di chi dietro le lettere di Moro intravedeva
Da una parte un uomo incapace di intendere e di volere o al contrario perfettamente integro nella sua personalità
Comunque la si voglia pensare quell'uomo recluso in un luogo misterioso fisicamente sottratto ai suoi cari
E dal paese perfettamente dissi incarnato non poteva non perdere i tratti psico biologici di persona per trasformarsi al fine in autore
Insomma in quella figura centrale nel dibattito critico letterario novecentesco la cui morte a partire dagli anni sessanta è stata invocata con giubilo dalla quasi totalità dei teorici della letteratura
La condanna a morte in questo senso potrebbe essere stata emessa da Roland Barthes molti decenni prima
E non è una battuta una figura se vogliamo
Quasi predisposta per quei processi Sciascia anni di Taranto stanze azione
Dei fatti da relativi ad assoluti di cui abbiamo detto
Ma vorrei tornare proprio il giornalista che appunto non ha rinunciato mai nemmeno nel caso delle polemiche più effimere ai suoi formidabili dispositivi retorici di letterato e metafisico vuole fare un solo esempio
L'articolo scritto per Adriano Sofri e pubblicato sull'Espresso del ventotto agosto ottantotto
L'incipit è memorabile vale la pena di indugiare cito quando ho sentito dell'arresto di Adriano Sofri ho subito pensato se è davvero colpevole appena davanti al giudice confesserà
E nonché il fatto che non abbia confessato assuma per me piena convinzione di innocenza
Ma è un elemento di intuizione di impressione cui altri più razionali si aggiungono io non ho conosciuto soffre negli anni ruggenti intorno al Sessantotto l'ho conosciuta e dieci anni dopo e mi è parso di fronte alla vita
Di fronte ai libri nei rapporti umani un uomo religioso
Davvero era tanto diverso prima non riesco a crederlo
Chiusa la citazione
L'incipit come dicevo e memorabile dentro la retorica diciamo così intendere tagli in senso neutro dentro di sé della storia del giornalismo che italiana si potrebbe ricordare Como analogo ma molto diverso il Pasolini delle lucciole del Palazzo
Non ci sono altre anche altri esempi che si possono citare è un incipit appunto che travalica ogni ordinaria deontologia professionale questo mi piace dirlo proprio parlando all'ordine dei giornalisti
Il discorso procede subito al di là d'ogni argomento razionale Comuna specie di piccola scommessa di Pascal
Pare dire Sciascia se sono se quell'uomo di profonda religiosità una religiosità del vivere ovviamente che io ho conosciuto allora non può essere colpevole viceversa un riconoscimento di colpevolezza mi porterebbe a dover problema di Zare quello stesso senso morale con cui da uomo mi rapporto agli altri uomini sono parole si capisce bene che fondano il discorso giornalistico quello che parte da un preciso fatto di cronaca su un presupposto assolutamente etico addirittura di tipo intuitivo
Parole tali da involgere persino lo stesso punto d'onore dello scrittore sotto profilo giornalistico trovo fatto incredibile
E infatti Scalfari lo destinava
Violentemente
La cronaca nelle sue nude evidenze l'arresto di Sofri le dichiarazioni di un pentito che auto ha usando il sito in apparenza non sembrava avere interessi in apparenza
è diffidata appunto emessa sotto scacco
Con ciò stesso la deontologia professionale giornalistica viene di fatto messa in crisi o rivoluzionata
Le cose come sappiamo per Sofri sono andate assai male
Ma non per questo si può concludere che in questo suo tentato scacco arreda la cronaca CIACE abbia avuto torto
Ho molti buoni motivi per credere che in quasi che anche in questo caso come in quasi tutti gli altri avesse purtroppo dolorosamente ragione
Grazie
Grazie a Massimo no anzi che ha riportato così parlando del sistema mentale
Di Sciascia fra cronaca verità e letteratura tale portato proprio la la il timore l'irritazione di Sciascia
De di dello scuro che tante volte gravava sull'apparentemente palese cioè quello che più indispettita evidentemente tutte Sciascia la cosa che tentò certamente di snidare fu quando non si no non è che non venisse fuori la notizia ma che la notizia di per sé proprio nascondesse la verità forse proprio quello che possiamo trarre oggi da un giornalismo complesso e sofferente è proprio questa indicazione che e terribile non soltanto non dare una notizia ma non darla con con quella chiarezza o con i sistemi mentali
Di di Sciascia cioè facendo in modo che la notizia viva e non venga dell'alta e adesso rimaniamo a proprio sui giornali
Un intervento lo vorremmo dalla collega della Gazzetta del Sud Sergio Palombo per poi andare alla stampa
Con Marcello Sorgi come vi ho detto
Hai un tema sì adesso
Leggerò anche il titolo che però è stato suggerito da una frase di Sciascia Leonardo Sciascia e la filosofia di don Chisciotte fra fra virgolette filosofia fra virgolette
A Indro Montanelli nel rispondere ai suoi lettori nella rubrica la stanza del Corriere della Sera
Frequentemente capitava di denunciare con una punta di amarezza che gli italiani hanno scarsa memoria o forse memoria corta
Nel senso che conoscono poco e male la propria storia e dimenticano spesso volentieri i figli più o meno illustri della nazione anche nel passato recente si può dar torto a Montanelli no certamente no
E vero verissimo penso anche ad una recente polemica sul caso Moravia per esempio ma ci sono le eccezioni e questo non vale per esempio per Leonardo Sciascia d'altra parte è già stato detto qui uno scrittore e più in generale un uomo di cultura ben vivo e presente nella memoria collettiva quantunque siano trascorsi ormai quindici anni dalla sua scomparsa
Se Sciascia non è caduto finora nell'oblio si deve sicuramente alla sua statura letteraria umana morale
Ma anche all'impegno di studiosi artisti amici estimatori e sono tanti che in questi quindici anni mi hanno voluto approfondire criticamente il profilo intellettuale oppure hanno voluto onorarlo
Con lo manifestazioni e pubblicazioni ecco da questo punto di vista la Fondazione Sciascia che opera come sapete a Racalbuto svolge un'azione veramente intensa e produttiva
E con questi dice diva anche l'ordine dei giornalisti di Sicilia grazie devo dire proprio alla sensibilità culturale
Di Franco Nicastro offre uno contributo
Ha una conoscenza migliore della figura e dell'opera Sciascia are da un'ottica particolare con questa rilettura o riscoperta se preferite dell'attività giornalistica dello scrittore e cioè come si sa Sciascia le è stato detto lo ha ricordato anche ieri Ferlita squeeze su Repubblica
Ha scritto moltissimo sulla stampa alcuni di questi suoi articoli sono stati raccolti in libri notissimi per Dompé penso alla corda pazza cruciverba fatti diversi di storia letteraria e civile
Spesso
E Eltsin talvolta in modo determinante e con l'attività giornalistica per nulla secondario anche questo è stato detto nella produzione Sciascia la arricchisce in termini significativi il quadro complessivo e multiforme ma pur sempre organico dello scrittore che ripropone idealmente come ha detto Claude Ambroise all'immagine dell'onda Elettra appunto al Sciascia non piaceva tanto la parola intellettuale
Ma questa dell'onde le tre forse come dire lo fotografa lo fotografo molto meglio cioè l'onda letto alla maniera settecentesca
Sciascia e in effetti un moderno onde lettre animato da una straordinaria curiosità intellettuale che lo portava
A essere un lettore coltissimo e anche un rabdomante dico cercatore di chicche letterarie
Tutto proteso a riannodare i fili talvolta easy listini o spezzati fra la cultura siciliana è quella europea tra le riviste affluisce lascia collaboro negli anni Cinquanta
Ci fu anche il Belli era un bimestrale diretto da Mario dell'Arco che si occupava di letteratura popolare di poesia dialettale
Mi piace qui soffermarmi su un episodio letterario poco noto legato al Belli riguardante lo scrittore un episodio sicuramente minore ma che offre un saggio esemplare della vivacità ideologica e soprattutto della qualità intellettuale del dibattito che animava e caratterizza un tempo la cultura italiana
Leonardo Sciascia si trovò
Suo malgrado coinvolto in una querelle tra Pier Paolo Pasolini e il poeta ragusano Giovanni Antonio Di Giacomo in arte Ballan tocca una delle figure diciamo una delle maggiori voce della liquidità vernacolare del Novecento siciliano
All'epoca Sciascia non aveva ancora nella notorietà nell'autorevolezza degli anni poi della piena maturità eppure da un documento epistolare quasi inedito si scopre come allora fosse già tenuto in grande considerazione
Nel cinquantacinque Pasolini pubblicò sul belli una tagliente nota in cui Vann'Antò veniva accusato di essere un poeta decadente squisito la cui produzione dialettale risentiva fortemente dell'influenza di Mallarmé e di Eduardo
Dall'alto per difendersi dall'attacco pasoliniano citò un elogiativo appunto sulla sua poesia in vernacolo che l'amico Leonardo Sciascia aveva pubblicato due anni prima proprio sul belli
Ma Vann'Antò cerco anche un maggior sostegno da parte di Sciascia egli scrisse per avere pure un parere sulla sua traduzione dal francese in dialetto siciliano di una poesia di Eluard
Ecco la risposta epistolare di Sciascia una lettera spedita da Racalmuto e datata ventinove agosto mille novecentocinquantacinque devo aggiungere tra l'altro che Sciascia amava molto e lo disse anche l'intervista che anni fa concessi anche a me per la RAI
Amava molto Vann'Antò e proprio sull'ora scrisse nel mille necessari nel mille centosessanta quando comunico uno splendido coccodrillo che tra l'altro è anche poco noto
E con la lettera di Vann'Antò caro Vann'Antò il mio punto vi vista sulla sue e versione da e noir
Nasce non dal caso particolare ma da una filosofia che mi sono formato nei riguardi delle versioni in generale che poi quella di Don Chisciotte che diceva una versione essere come il rovescio di un tappeto
Le versione mi pare debbano nascere sotto il segno dell'utilità
Le versioni poetiche i pretesti le considero tutte come esercizi per il resto mi pare di non essere d'accordo con Pasolini il quale non tiene conto che quel che c'è di astratta e sublime nella sua poesia
Nasce da una penetrazione in certi strati dell'anima e della cultura popolare siciliana dove l'astratto e il sublime naturalmente Germinal ma avrò occasione di tentare
Un più articolato discorso auguri di buon lavoro e un abbraccio dal suo Leonardo Sciascia
La polemica tra Vann'Antò e Pasolini però era destinata a continuare a farsi più rovente in in un'altra e più autorevole sede la rivista il contemporaneo
Spostandosi dalla sfera letteraria a quella ideologica perché Pasolini credeva che fosse stato ordito un complotto ai suoi danni
Dai redattori marxisti del settimanale diretto da Carlo Salinari strumentalizzando e cito appunto una frase di Pasolini un socialista sentimentale come Vann'Antò
Il contemporaneo offrire opportunità Vann'Antò di restituire la stoccata all'autore del Canzoniere italiano e stroncò duramente sotto il profilo filologico l'interpretazione pasoliniana della baronessa di Carini
La famosa leggende popolare che tutti conoscete siciliana del sedicesimo secolo
Pasolini invece era convinto che l'attacco andasse oltre la mera sfera letteraria e se la prese non solo con Vann'Antò ma anche con Salinari e compagni che a suo giudizio gli avevano teso una trappola
E così come Vann'Antò aveva richiesto l'aiuto di Sciascia contro Pasolini pure Pasolini a propria difesa contro la presunta campagna denigratoria nei suoi confronti imbastita
Dal contemporaneo chiamo in causa direttamente Italo Calvino che frattanto era entrato in contatto epistolare con lo stesso Sciascia Vann'Antò pure sul contemporaneo citò il benevolo appunto ci Asciano del Belli sulla sua poesia forse sperando in un pubblico intervento del conterraneo
Ma questa volta lo scrittore di Racalmuto prudentemente preferì rimanere fuori dalla mischia i rapporti con Calvino e Pasolini tra l'altro erano eccellenti
E come dicevo prima lui era molto legato sia intellettualmente che effettivamente ha Vann'Antò
Quindi probabilmente lo fece perché essendo in buoni rapporti
Con entrambi i contendenti non voleva prendere una posizione netta a favore dell'uno o dell'altro
Ma forse anche perché la lunga e aspra polemica aveva finito per attizzare un fuoco che ormai andava ben al di là di una semplice schermaglia tra letterati grazie
Grazie vengono fuori chicche significative di un percorso che alle volte poteva anche essere accidentato ma in cui rimane ovviamente il gusto di Sciascia per la la la verità e anche per la compostezza
Vorrei dire una cosa fare un'osservazione la lo ricordo a all'amico Franco Di Castro la la parte che riguardava giornalisticamente rapporti di Sciascia col Giornale di Sicilia sarebbe venuta fuori dalla relazione e dall'intervento di di Roberto Arcioni che purtroppo per ragioni di salute nonne con noi e quei faccioni ori però che sicuramente l'con avrà fornito all'organizzazione all'intervento vennero che eccomi dice Franco Di Castro che c'è e che sarà pubblicato con gli atti di questo convegno che che già non siamo che essi stanno facendo assolutamente preziosi anche rapporti di Sciascia con la televisione
Non stanno venendo fuori Mellow faceva notare Mariapia Farinella che fra noi che però avrà occasione
Nella così il suo sua breve introduzione a documentario che a sua firma sarà proiettato allo spasimo insieme ad un altro documentario susseguente denso Montisi è quello di Maria Pia che è molto noto che si chiama il sogno della Regione appunti per un viaggio intorno a Sciascia e proprio da lì da questo da questo video che è interamente di Sciascia in cui protagonista e solo lui
Lui ha le sue verità e il suo modo di esprimersi attraverso quel mezzo verranno fuori gli accenni anche a questo suo rapporto con la televisione io vorrei così invece come annunziato chiamare qui Marcello Sorgi
Marcella Bella vederti
Grazie diventa grazie Franco grazie a tutti voi mi sembra veramente una cosa molto molto ben fatta questo convegno su Leonardo Sciascia e l'idea che iniziativa venga dall'ordine dei giornalisti
La trovo soste un po'originale è utile per prenderla da da questo spigolo vi chiedo scusa del ritardo io non ho ascoltato tutti gli interventi
Pure le relazioni lo scontato erano di grande qualità e quindi premetto che io porterò una testimonianza più per delle vere e proprie conclusioni anche perché mi è capitato varie volte in questi anni di di ricordare Leonardo Sciascia e di riflettere appunto sul suo rapporto con con i giornali
Vede io ho avuto Sciascia prescritto come cura e quindi questa è stata la mia occasione per conoscerlo perché a casa nostra non usava prendere cattivi voti in italiano invece a me capitò una volta secondo in terza media
Di prendere un un cinque o un quattro non mi ricordo in italiano scritto quindi fui subito sottoposto diciamo a una terapia intensiva di Leonardo Sciascia e di Carlo Levi che erano due amici di famiglia e mentre levi era solito frequentare casa nostra e quindi c'era un rapporto anche personale poi
Avevano molto da la Sicilia cosce lascia cessa capitava meno di vederlo e quindi l'occasione di conoscerlo fu così metà più o meno adolescenziale
E in un periodo in cui Luís per intervento di di questo gruppo di suoi amici siciliani tra cui c'era mio padre si stava liberando di quel peso tremendo credo all'insegnamento nonché che loro che lo costringeva sfratti telefoni sono sempre i momenti meno opportuna
Che lo costringeva insomma impiegare una parte del suo tempo diciamo la verità ce lo ricordiamo non era affatto una persona facile non era e non era per niente immediato stabilire con lui un rapporto diretto io me lo ricordo sempre appunto con questi lunghi silenzi queste sigarette questo senso di meditazione
Sofferta
E però è l'affascinante era molto affascinante no ricordo anche questo episodio quando Franco Restivo che l'allora presidente della Regione Siciliana
Io ottenne un comando cioè sostanzialmente uno libero dall'insegnamento lui sì sì intimoriti di questo di questa parola comando e quando sentire al telefono Restivo di diceva lei ha avuto un comando dice ma cos'è questo comando Restivo io rispose lei è comandato di stare a casa sua a scrivere e pensare
E dal dal loro insomma poi lo rividi alla lo rivide al giorno e l'ora lo rividi negli anni visti con Lola
E ho anche lì un un ricordo particolare perché nel libro che che Onofri ricordava poco prima
Come uno dei suoi più belli la scomparsa di Majorana a un certo punto lo scrittore Sciascia ebbe un intoppo cioè non riusciva a trovare una conclusione credo che questo per uno scrittore sia una sofferenza terribile no
E quindi veniva veniva a queste riunioni pomeridiane che che mistico faceva
Al giornale se ne stava abbastanza in disparte finché una sera non si sa come raccontò che però ha finito il suo libro ma non riuscivo a concludono perché aveva un'idea per la testa ma non riuscivo Poiano descriverla c'è AN a rubarla collegato la con il resto del romanzo l'idea che lui aveva era che Majorana quella che poi scrisse cioè che Majorana sotto sotto a un certo punto si era trovata davanti a una scoperta insopportabilmente pesante anche per uno studioso suo
Valore ce l'ha scoperta la scissione dell'atomo insomma il principio della del della bomba atomica e che forse questo l'aveva spinto a isolarsi e forse aveva anche questo governo poteva aver spinto a ad uccidersi anche se non credeva al suicidio mentre raccontava questa questa questa conclusione che era appena imbastita Nisticò disse subito io mi ricordo benissimo che nella mia infanzia calabrese si raccontava di un convento
In cui pare che si fosse ritirato uno straniero forse un americano che questa americana avesse un grande rimorso insomma di nacque intanto uno delle gite più impossibili e io mi ricordo è la mia vita cioè una cosa
Concluso a dorso di mulo scendendo in una specie di fogli BA
Della quale c'era questo convento con un caldo terribile uno cosa ai limiti della sopravvivenza ma insomma semplicemente per andare a vedere un posto dove non c'era più niente ma dove Sciascia ambientò la conclusione del suo libro cioè la la la convivere la strana convivenza negli ultimi anni della vita tra il pilota che aveva sganciato la bomba su Hiroshima è lo scienziato che aveva scoperto il principio di quella bomba conclusione poi valsa infinite polemiche se ne parlava poco più di un mese fa stress al Festival del cinema letteratura con Gianni Amelio che soltanto per averla sfiorata non per averla sposata nel suo film dovette sopportare poi finita polemiche perché insomma non non non era assolutamente dimostrata il terzo ricordo che ho di Leonardo Sciascia legato ai giornali riguarda Gaetano spero d'occhio che è un altro direttore molto amato mancato giovane una decina d'anni fa anche dal direttore che mi assunse alla stampa siamo alla fine degli anni ottanta e quindi siamo anche alla fine della vita Leonardo Sciascia
Con uno Sciascia indebolito dalla malattia che mal sopportare le conseguenze dell'ultima sua grande polemica quella sui professionisti dell'antimafia quando lui scrive
Quell'articolo sul Corriere si scatena contro di lui una vera e propria canea cioè proprio non non c'è nessuno che chiedo aiuto nessuno devo dire tranne tranne nomi della stampa che lo difendiamo per l'affetto antico che esche pubbliche gli portavamo e perché poi Luis era stato in varie stagioni collaborato la Samp chi pugnalato lire uscito a puntate sulla stampa e lui si accorge di questo insomma alla sua maniera perché come sapete non telefonava mandava dalla mente dei bigliettini
Ha si accorga di questo ci fa sapere che non si trova più benevolo Corriere
Comincia tutto una trattativa strana fatta appunto di bigliettini lasciati in portineria dire finché una sera mi telefona e dice ma io in consiglio Lescar Trocchia senza dire perché l'ho incontrato e così andiamo a trovarlo si fa un grande pranzo
Pranzo
Lungo che comincia verso le due e mezzo fatto delle più pesanti pietanze siciliano e la pasta con le sarde i calamari ripieni la cassata la caponata di contorno un pranzo che lascio scaldo che ha steso poi è che nel nel corso di questo pranzo si fa una conversazione alla Sciascia quindi una conversazione è piena di interruzioni
Piena di momenti in cui si non sentiva solo il rumore delle posate sui piatti
E a un certo punto scaldo Chiara è una cosa che aveva vissuto a lungo in America e che aveva una mentalità ma anche molto americana racconta della tecnica delle indagini che si fanno sui rifiuti in America questo contro Sciascia come se si fosse rianimato
Comincia a farsi descrivere questa tecnica noi cioè si informasse dalla stessa che era stata adoperata nei confronti di Al Capone
Vi chiede se sia cambiata nel tempo se fosse cambiata nel tempo e in che modo insomma la seconda parte della colazione si svolge tutta sull'arte su come si fanno le indagini sui rifiuti in America finisce il pranzo ci alziamo
Un po'faticosamente da tavolo sulla porta scaduto Kyoto e coraggio di Chieri ma professore lei tornerebbe a collaborare con la stampa e Sciascia lo guarda risponde ma sa io sono soltanto un letterato forse le manderò qualcosa per tutto libri usciamo prendiamo l'ascensore scaldo che comincia a prendersi le pillole per il cuore perché aveva paura di morire e dice Accredia abbiamo perso una giornata cioè in fondo ce lo poteva dire prima
Perché se io son venuto da Torino qui è stato molto gentile no guarda che secondo me non ti ho detto di no allora lì poi cominciano lunga filippica dell'americano contro il siciliano che dice perché voi siciliani siete ambigui non dite mai
Le cose chiaramente secondo me mi ha detto di no dei suoi articoli per tutto libri io siti pubblicherò ma cosa volete che chiama ne faccia il Corriere aveva i professionisti l'Antimafia ne avremo Manzoni passano dieci giorni che arrivano articolo di Sciascia sulla mafia
Io ho voluto raccontare di questi tre episodi perché secondo me sono diciamo almeno il secondo e il terzo sono l'indizio di un rapporto di un del tipo di rapporto che Leonardo Sciascia aveva con i giornali in questo senso
Devo dire che le cose che ho ascoltato sono tutte molto motivate e anche un molto serie molto approfondite insomma hanno lo spessore
Di uno studio ma io non mi sento di condividere fino in fondo nel senso io credo che Leonardo Sciascia quando disse a scaldo che io sono un letterato diceva la verità
E e credo che il rapporto di Leonardo Sciascia con i giornali fosse il rapporto di un letterato con i giornali
Credo che Leonardo Sciascia avesse capito dei giornali una cosa che possono capire solo i giornalisti e cioè che nei giornali si trovano le storie e che nei corridoi dei giornali si trovano pezzi di storia talmente bene che poi non possono essere pubblicate
Questa è la guerra e quindi la sua frequentazione alla riunione del loro al pomeriggio o quelle volte che si affacciava alla stampa della lisina volte che veniva a Torino
Ma aggiungo
La sua frequentazione della politica che nasce dopo il caso Moro è una frequentazione tutta mirata alla sua attività di scrittore eccetto tutta e e quale poi la differenza fra il letterato e il giornalista che comunque parliamoci chiaro giornalista più o meno deve raccontare la verità cioè se non racconta la verità non è credibile come giornalista e poi soprattutto incorre in un numero di guai infiniti
E il letterato
La verità si può consentire di prenderlo a pretesto insomma Leonardo Sciascia non avrebbe mai accettato che Majorana si fosse ucciso
Perché era depresso
O perché come è sempre stato detto in seguito non riusciva ad accettare la propria omosessualità no alleato cha cha gli piaceva ridere quello s'era ammazzato perché aveva inventato la bomba atomica non lei effettivamente troppo bella questa storia cioè troppo bella per essere vera
Però
Talmente bella che non ci può rinunciare e quella letteratura consente diciamo tra sforando la la realtà in letteratura nella letteratura consente di di di di di raccontarla allo stesso da questo punto di vista io devo dire nella polemica tra Sciascia ed Eugenio Scalfari ero più d'accordo con Sciascia e trovo che il suo libro il caso Moro è uno dei libri più tra virgolette giornalistici però Fini è incerto e a Totti sarebbe piaciuto poté scrivere un articolo in cui si diceva che Moro era stato ucciso dall'accordo tra Berlinguer Zaccagnini
E quando è un articolo fortissimo Cesano avesse potuto scrivere e lo scriveva molto volentieri eguaglia che diciamo tutti quelli che si occupano del caso Moro con tutto il rispetto del fatto che lui trovava la stampa di di regime in quel periodo ma io non sono conosciuto tanti colleghi che ci hanno speso veramente lavori del son diventati matti con il caso Moro c'è gente che ancora oggi distingue fa Moro quater Moro ter Moro penta perché poi c'è stato un sacco di di processi insomma sicuramente giornalista lo storico che più si avvicina dove tesi Leonardo Sciascia e Giorgio Galli Magalli sente nato dieci anni per le persone per dimostrare quella tesi e questo era il punto nello stesso modo si può tranquillamente interpretare il suo avvicinamento alla politica certo Sciascia trovo infinitamente noioso la sua frequentazione del PC
Trovo che questo partitone con la doppia verità con la disciplina di partito ve lo ricordate come nel pc degli anni settanta era assolutamente frequentabile si innamorò di Pannella perché in Pannella vedeva il peggio e il meglio da prima Repubblica c'è vedeva la cosa più vicina a quella che è l'unica pensava e quindi c'è alla fine fu Pannella associativa guarda che tu lo puoi dirlo può iscrivere tranquillamente che molestato
Ammazzato da da Berlinguer da Zaccagnini perché sicuramente così perché non lo dimostrano in Parlamento perché anche la commissione
L'indagine finirà in questo modo cosa che naturalmente non si verificò però lui ne trasse un grandissimo sposa io lì fui testimone anche di pietosi tentativi di dei suoi amici più cari compreso vini immancabile Vittorio distico di portarlo via dal centro Calamandrei di impedirgli di candidarsi con i radicali ITGI che finiva male ma lui oltre che da Moro era già stato attratto da da Tortora nel frattempo cioè perché addosso gli arrivava al caso tolta ed era anche quel dono storia
Troppo bella per per non per non essere seguita da da da un uomo che amava così tanto la letteratura e quindi
Per questo dicevo che non non mi sentivo di fare le conclusioni un po'perché ognuno per fare le conclusioni delle ascoltare tutti interventi un po'perché io sono convinto appunto che si rispetta più Sciascia considerandolo un letterato cioè che noi giornalisti abbiamo avuto moltissimo Daloui
Che i giornali per cui lui ha lavorato
Sono stati come dire illuminati da questa dalle da questa collaborazione però lui ha avuto tanto dai giornali cioè e dai giornali ha avuto dal quel pool ha avuto dei giornali la parte più bella cioè insomma la la possibilità di entrare in quella specie di buco la serratura che ti porta dietro le quinte noi ti fa sentire della vita dei giornali la cosa più bella no cioè le chiacchiere i particolari le ipotesi le invenzioni appunto tutto quello che poi a un certo punto supera i limiti la cronaca e diventa invenzione non c'è un pizzico di invenzione in tutti i giornali fatto bene però fatti bene però insomma certo i giornali non possono essere inventati di sana pianta da un grande scrittore come Leonardo Sciascia
Di quelle invenzioni ha fatto tesoro e oggi tante di quelle dimensioni che sono dei suoi libri inorgoglisce con un po'noi giornalisti che non ce le siamo potute consentire vi ringrazio
Contributo proprio che entra nel vivo di Sciascia uomo quello che ha fatto un giornalista come e Marcello Sorgi giustissima
E la sua osservazione che però nulla nega al nostro tema
E ci dice io lo penso come letterato un letterato straordinario che a attingeva straordinariamente
Ecco come dal buco della serratura dai giornali da questo pozzo di San Patrizio che era alla realtà giornalistica
è infatti noi abbiamo guardato penso poi rileggendo Cillo capiremo meglio abbiamo guardato a questo letterato straordinario e ha i suoi rapporti col giornalismo e ai riflessi intercambiabili fra giornalismo è letteratura
Adesso vorrei
Esortare
E il professore tedesco che è qui con noi a concluderlo attira fuori brevemente definitiva di oggi
E poi di a Maria Pia Farinella se vuole dirci qualche cosa preparandoci alla nostra al nostro spostamento
Allo spasimo vorrei dire a tutti noi che a cioè giù un pullman nell'auto servisse che per il pubblico che vuole andare allo spasimo farà traghetterà
Allora diciamo siamo proprio danno come va be'però dire siamo proprio nei termini prestabiliti da questa brochure perché all'una e quindi alle tredici e trenta dovevamo concludere
è in calo Pando così stiamo arrivando professore Natale Tedesco vieni da noi
Ecco è un comando sei stando comandato
è un comando perde sul serio perché io
Vorrei che Franco lo confermasse dico non avevo non sapevo per niente di dovere intervenire stamattina
Tanto più poi dicendo che dovrai fare specie di conclusione per carità se non se l'è sentita Marcello Sorgi che forse sapeva che doveva concludere figuriamoci io che non lo sapevo affatto
Però
E quindi per dirla come piace delle volte a ricordare col conferenziere francese io non ho avuto il tempo di preparare la mia improvvisazione però trattandosi di Sciascia e di nuovi che avete gossip ben parlato di di questo rapporto di Sciascia col giornale questo lo posso dire subito e devo dire anche che quando il titolo del convegno che lasciasse il giornalismo è stato trasformato in Sciascia il romanzo quotidiano era rimasto un po'perplesso
E invece trovo che chi ha pensato a questo nuovo titolo affatto bene
Perché il giornalismo è contenuto nel problema del romanzo quotidiano come no quotidianità e qualcosa di più che va anzi oltre la quotidianità
Le se
E possibile dire ancora qualche cosa io vorrei dire due cose che secondo me sono fondamentali uno sono tutto sommato anche due mie pallini delle cose che ho scritto su su Sciascia e e cioè uno il fatto che nella formazione intellettuale di Leonardo Sciascia
Sia
Diciamo così l'aspetto
La genesi
Francese della sua formazione
Cioè le mento francese della cultura localistica è fondamentale ma non meno fondamentale
E la sporto l'influsso della cultura spagnola
Questo
Intanto aneddotica mente diciamo così anche gli ho praticamente come dire dimostrabile perché all'inizio e alla fine del suo scrivere
C'è la Spagna è un fatto indubitabile
La prefazione al suo primo libero tutti un libro importante diciamo no
E un una prefazione che parla di Castro e della Spagna l'ultimo libro suo che io ho messo insieme per il suo per il suo dico libro saggistico per per suo incarico perché me ne me l'ha me l'affido è un libro sulla Spagna è anche il fatto che era felice questo lo posso dire come testimonianza personale
Disse di finalmente scrivere sua El Pais per lui era comuni colorazione più di tante altre inflazione che aveva perché finalmente scriveva sullo giornale che era e il giornale
Di una Spagna
Avanzata di una Spagna che stava che stava mutando e che stava andando avanti e chiede in cui lui riconosceva la la la gioventù che gli aveva a sua volta riconosciuto Americo Castro
Quindi questa è la è la prima cosa cioè se uno non capisce che con la sua
Ragione illuministica
Capace di illuminare la ragnatela sociale
Vederne tutte le ombre e gli scuri non c'è anche un'attenzione all'insorgenza
Agli interrogativi esistenziali che gli vengono dalle lezione degli Unamuno degli Ortega e Gasset eccetera eccetera
è una cosa che se si perde gran parte della complessità dell'opera di Leonardo
Sciascia devo dire che pur senza fare questi nomi
E e e senza dire esplicitamente la cosa di questo si era accorto
Il mio indimenticabile maestro Salvatore Battaglia quando scrivendo un la verità pubblica di Leonardo Sciascia noto proprio questo rapporto tra la capacità di rappresentare il reale
Commenta illuministica è invece l'attenzione agli interrogativi esistenziali e di questo devo dire
Che Leonardo fu molto ma molto contento
L'altra cosa
Perché potrei dei dilettante le tante tante cose alcune forse se avessi preparato il mio intervento l'avrei diviso fra considerazioni critiche e anche un po'di aneddoti perché per esempio un aneddoto che che mi divertì mi divertire ben molto sarebbe come raccontare che essi
Che io per esempio o che avevo letto soltanto un libro suo nelle cinquantanove sessanta
Il lo mi vidi recensito da Louis sullo va nel mille novecentosessanta
Lui insomma eravamo giovani tutte e due e lui un po'meno di me ma eccetera è e questo fatto
Mi stupì moltissimo perché non lo conoscevo
C'è questa attenzione a un giovane studioso ma in realtà tutta la sua vita è stata la scoperta anche di molti giovani appena conoscevo un giovane in qualche valore gli si attacca alla ed è stato quest'si è ripetuto pure con Antonio Di Grado si è ripetuto con tutti
Quelli che Luís ha potuto incontrare e l'eticità anche del suo scrivere su giornali che non gli erano particolarmente o riviste anche non per non particolarmente congeniali il fatto per esempio che mi ricordo che una volta l'UPB spesso mi convocava a casa per domandarmi cose per per chiedere quando si era i due il rapporto era anche più intrinseco per esempio perché e lei aveva gli avevano offerto di scrivere su Playmen
Nell'UE aveva le quote Smith mi domandava e sai mi danno anche molti soldi ma non mi pare giusto scrivere su questo giornale ecco sì aspetta ma voi non l'avete noto all'UE aveva forse dei problemi che non erano propriamente quelli di Calvino e dicevamo al mi danno anche molti soldi
E disse che devo fare sì proprio così a me che poi non non avrei potuto vispo fare le risposte qui da da da sapiente però insomma lutto all'anno cui sui giovani amici e gli ho detto
Leonardo il problema è uno solo che cosa scriverà e su su Playmen
E allora lui sorrise eh mandò a Playmen quel Berti bellissimo
Racconto articolo su cromo lei
Dove parlava di Mussolini delle sauté risma eccetera eccetera con un umorismo straordinario che ero un antartico compattamente diverso
Dalla sede in cui veniva ospitato e quindi questa era la sua eticità non il rifiuto di scrivere su altri giornali
Che delle volte anche dovuta e no al certe in intemperanze dischi e perché bisogna scrive su quel giornale mi scriveva sul Giornale di Sicilia ma è chiaro che il suo giornale era
Allora
Però lui non si ebbe naturalmente perché era lui e posso dire la parola il cacciatore che io ebbi da Mauro De Mauro
Quando io che scrivevo pulire giovanissimo sull'ora Paul una volta ho scritto per Dante per il centenario Dante Alighieri sul Giornale di Sicilia
Mauro De Mauro e Geoffrey Dora può a testimoniare che tipo che era mi fece proprio lo devo ripetere la parola Conca zia torre di prima
Perché avevo scritto sul Giornale di Sicilia questi problemi Sciascia non c'erano
Non c'erano perché perché lui avrebbe attacca avrebbe firmato sempre un su articolo in cui si sarebbe distinto avrebbe detto la sua parola
E questo dette la parola parola mi fa pensare ho concluso
Con l'altra osservazione che avrei fatto oltre al rapporto tra la cultura francese e quella spagnola
La su cui il suo essere un grande giornalista era dovuto anche al fatto che nell'assunto che nel suo concepimento e nella sua scrittura c'era
Rapporto preciso e un'intenzionalità precisa per intendere la parola come azione eccome bellezza
C'è un suo racconto che purtroppo non è stato non è stato messo nel mare color del vino che non tutti lo conoscono che la sesta giornata no
L'assessore gli errori della sesta giornata sono quelli che dopo perché dopo quando le cose sono tutte avvenute quando la riduzione c'è stata prendono pure loro la bandiera rivoluzione perché si accodano col vincitore beh Luini
Dice una cosa importantissima dice che se uno scrittore non scrive parole che diventano azione
è inutile che scriva cioè per lo meno non compie totalmente non assolve completamente alla sua funzione al suo ruolo quindi la parola come azione però se come lui aveva giustamente la anche detto Marcello Sorgi
Aveva soprattutto di da tener fede anche al sud al suo impegno di letterato ecco perché in un altro straordinario racconto questo sì credo molto più conosciuto l'antimonio
Parla della parola che si fa bellezza
Che ne basta che che in un racconto si introduca per esempio la parola Aragona si cambia
Ecco che il mondo si apre attraverso questa parola
Che si fa bellezza e quindi il rapporto frazione
La parola come azione e la parola come bellezza e intrinseco alla scrittura di Leonardo non si può
Assolutamente aggregarla né a agli scrittori impegnati nel vecchio senso del dell'impegno né ai letterati
Letterati in una polemica
Spesso mi sta venendo in mente l'aggiunto
In una polemica con Bassanini
Su Tommasi e per Tommasi ma in realtà la la polemica vera
Con con Bassani non era dovuto a solo su un giudizio diverso che allora lui aveva su sul Gattopardo ma era perché
Bassani
E di aveva detto che è un libro come il il Gattopardo
Metteva in crisi e allora Leonardo Sciascia gli rispose
Non ricordo cosa mi sta venendo a memoria ora quindi non so proprio bene le parole precise testuale non ve le posso dire gli rispose dice io non sono uno scrittore che possa messa in crisi
Da un libero io sono uno scrittore che può essere messa in crisi da ben altre cose e in questo era molto Vittorini hanno
Vittorini poi Brancati ecco i due modi di essere scrittori che insieme illusi
Coincidevano essi sintetizzano hanno ragione per cui un convegno come questo su
Sciascia il giornalista
Sciascia il romanzo quotidiano è veramente un bel tema Sciascia hanno un tema non dal convegno accademico ma io non mi vergogno di essere anche accademico sono Kakà De Mico di tipo particolare perché e con questa breve con questo aneddoto voglio voglio voglio finire anche per alleggerire questa questo finale un po'impedire fin qui accanto con cui ho concluso che esce perché dico
Kaká del mio speciale perché una volta Sciascia scrisse una cosa deliziosa sul malgrado malgrado tutto
Dicendo a a dei giovani che dovevano fare una una giuria letteraria
Disse dice non mettete i giornalisti selettore per voi ce n'è pure per voi e e e professore di università nelle giurie
Allora io gli ho detto Leonardo ma guarda che io
Modestamente sono un professore sita perché mi hai messo in due giurie a che c'entra tu sei un'altra cosa bene questo è uno dei ricordi più belle
Dell'ambiente
E ringrazio
Ricordiamo ricordiamo l'amicizia l'amicizia che unire
Sciascia a Natale Tedesco io così li incontravo sempre insieme in Galleria quando mi sedevo fra loro per farmi dire qualcosa
Di Sciascia farmi spiegare come dicevo io ma lui si sottraeva diceva che non mi dava mai spiegazioni
Qualcosa o parlare di cronaca venuto fuori e abbiamo finito
Ancora una volta la parola prima come spada poi come azione io direi anche la parola come risorsa la parola del letterato che scrisse sui giornali
Auspicando sempre chiarezza nella pagina di un romanzo è nella pagina di un giornale prima di spostarci allo spasimo
Io pregherei Maria Pia Farinella di dire assai brevemente Maria piede però l'unica voce femminile dove la mia
Che con grande coinvolgimento non so non so dirvi se con emozione
Così cordino parlare di rapidamente di questo tuo momento televisivo con Leonardo Sciascia
Egle scusa ma c'è una connessione tra la mia femminilità e la brevità dell'intervento Savoia Neumeier rispondo elevando subito Maria Pia che rispondo subito anche se malvolentieri sì c'è
Ti sarai accorta che malgrado tentiamo di sgomitare ci toccano sempre sono angoli non è toccato a me oggi che ho avuto il piacere di sentire tutti così però vive
Il compito ma devo dire che le presenze femminili sono un poco alla corda calata ma lo stesso so che lei è sbagliata ma essere bellissima devo fare come il collega Mentana parlare comune maschile
Allora intanto comunque ringrazio Franco Nicastro Egle colleghi dell'ordine per ma avermi dato l'occasione di proiettare nell'ambito di questa manifestazione
Questo video il sogno della ragione appunti per un viaggio intorno a Sciascia è un video oramai storico perché è stato il primo documentario su Sciascia interamente prodotto dalla RAI la televisione italiana dove io lavoro ed è del mille novecentonovantadue
Ma l'occasione del video
è quella di diciamo ecco il titolo sarebbe un po'i rapporti tra Sciascia e la televisione
Ma il sottotitolo è la verità di Sciascia non la verità su Sciascia in questo mi vorrei agganciare a quello che ha detto Marcello Sorgi cioè le testimonianze in questo video non ci sono testimonianze esce lascia che parla Sciascia da se medesimo
Perché è perché l'idea base è stata quella di andare a ripescare innumerevoli interventi in video che ci sono sushi di Sciascia
Perché perché Sciascia che era schivo per natura per carattere
Però non mi diceva ma Dino tutti sanno come scrittore abbiamo sentito per uno scrittore estremamente conciso
Ma come lavoratore era ancora più conciso faceva interventi lapidari spesso scritti e tutti quelli che sono qua ricordano che cominciava interventi dicendo dirò prontissimi a parole io sono costretta divenne ancora di meno
Però appunto per ritornare a questa concisione a questa suo
Diciamo passione sintesi e passione però per la parola dell'definiva precisa muta che dovrà essere precisa arguta
Nonostante ciò rimangono nelle redazioni della Rai nelle varie sedi in tutta Italia
è soprattutto nella cineteca nazionale moltissimi interventi di Sciascia invidio perché poi lui rispondeva su tutto e a tutti anche solo perché era una persona cortese che non sapeva dire Dino allora quando io ho fatto questo materiale tra l'altro è stato un lavoraccio perché le sedi non erano collegate elettronicamente però c'era un corpus di materiale in cui è lui stesso che parla è lo stesso che racconta ma di tutto
Dai professionista dell'antimafia alle sue passioni letterarie al problema estenda al Manzoni Brancati e così via Pirandello naturalmente che lo riconosce come padre il problema della giustizia allora appunto la cosa fondamentale Hoecke
In questo corpus che io ho costruito poi con un corpus letterario cioè di brani che vengono dei suoi romanzi dire fuori Sciascia
Strauss
Allora si è parlato della verità del momento e anche della verità c'è una verità del momento televisivo no perché la televisione mette a nudo lei chi gli sta di fronte è qual è l'unica cosa sono vorrei fare una piccolissima citazione perché questa la correzione di questi video di questo video è collegata alla mostra fotografica
Come vedete devo andare velocemente in fondo dunque a proposito della fotografia ce la mostra la Sicilia al suo cuore
Sciascia dice la fotografia dei ritardi un momento che contraddice altre verità di altri momenti e aggiunge non le più oggettivo impersonale più vero della fotografia
Io direi che la telecamera almeno nel suo stato grezzo del girato perché nella cineteca della RAI ci sono moltissimi grezzi di di Sciascia grezzi in bianco e nero o a colori
Perché lui è stato intervistato negli anni con varie tecniche cinematografiche e così via
Dunque il gelato non solo è come la FAO brutto grafia ma ha molto di più mi riallaccio a quello che diceva Marcello Sorgi c'ha le sue pause interminabili ciascuno questo suo parlare c'ha le volute delle sigarette che sono sempre accese
Allora la telecamera fissando l'immagine la parola contestualizzando in uno spazio in un tempo determinato secondo me mettendo chi le sta davanti ruba in qualche modo l'anima
Allora attraverso questi frammenti televisivi si può leggere dentro Sciascia si può andare oltre alle valute le volute di fumo
Che scherma non lo sguardo
Eh sì può scrive Corriere uno Sciascia nascosto minuto dimenticato
Il grande valore di questo video il valore per cui Frasca l'edizione la subito comprato il video costo pochissimo dieci milioni per la RAI che l'ha prodotto e tenerla proprietario e venne immediatamente rivenduta France Television che l'ha mandata in onda in Francia
In versione originale solo sottotitolato appunto perché c'era la voce di Sciascia sottotitolato in francese
E poi apre questo grandissimo successo ne parlò Beniamino Placido ne parlo recando minore aderire al Renato Minore ne parlano un po'tutti ma perché perché presenta uno Sciascia inedito
Per molti versi goulash essa felice e sconosciuto avrebbe detto Gabriel García Márquez
Uno Sciascia che di fronte al pessimismo della ragione ritiene che sia un atto di fondamentale ottimismo il fatto di scrivere di continuare a scrivere dando ragguaglio di una realtà così terribile in un certo senso denunciandolo
Una chance Cha che alla fine del mio video è chiaro che poi la selezione come dire come in una qualsiasi antologia la fa il curatore no
Un eccesso che cita la battuta di Woody Allen nella ribalta perché Woody Allen diceva Dio è morto Marx pure e anch'io non mi sento tanto bene esce lascia dice
Dio è morto Max pure e io mi sento bene perché voglio continuare a vivere e voglio continuare a pensare voglio vedere dentro le cose voglio giudicarle per come sono voglio essere libero
Basta finito sono stata a Brera
Prego embrava greve brava allora vi
Nel ringraziare tutti da partendo anche dagli oratori e da da tutti gli interventi sottolineando vorrebbe lì ricordarvi che c'è il pullman pasto otto che domani noi continuiamo con altro uscirmene a Racalmuto
Concluderemo con la premiazione e l'allarme questo nostro convegno edizione due mila e quattro su Mario Francese grazie