Un nuovo modello di svilluppo produttivo per la Sicilia

Adesso se
Allora invito gli altri amici che sono fuori a prendere posto
Un benvenuti a tutti per la presenza questa iniziativa di Alleanza Nazionale nel contesto della festa tricolore
Anche quest'anno la federazione provinciale di Palermo ha voluto celebrare qui
Al giardino inglese per questo voglio ringraziare il nostro presidente provinciale Giampiero Pannella che qui Cannella che qui da voi con noi e tutta la classe dirigente che ha dato vita questa importante manifestazione
Che ha trattato tanti importanti importanti temi noi siamo alla conclusione
Dell'iniziativa che vede la presenza qui al tavolo di personaggi a voi oltremodo no
Ci sono i nuovi vertici di Confindustria
Regionale e nazionale che ringrazio il presidente regionale di Confindustria dottore Pino Costanzo neo
Neo eletto
Il delegato per il Mezzogiorno di Confindustria nazionale nostro amico Ettore Artioli Artioli
I vertici di Confindustria Giovanni con l'amico Chiriaco
L'assessore Nicola Vernuccio
Poi la presenza importante e qualificante del nostro viceministro l'attività produttive Adolfo Urso che ha che ringrazio per
Avere accettato di partecipare a questa importante nostra iniziativa locale
E colui ringrazio tutti i colori quali ripeto oggi
Hanno voluto essere qui presenti mi riferisco soprattutto al mio amico senatore Battaglia al presidente
Prodi al consigliere Aricò e ci sono anche altri ospiti di altri partiti saluto con piacere il dottore rivela che vedo qui e lo ringrazio per essere venuto Rie la sapete è stato uno dei primi il presidente Havel responsabili del del l'UDC Cibiu quando ti ricordi rivela cominciando a costruire la Casa delle Libertà a Palermo e tutti coloro i quali appunto oggi sono qui
Tema
Quell'incontro che abbiamo scelto e ovviamente un tema attuale Obiettivo sviluppo un nuovo modello di sviluppo produttivo per la Sicilia
Ed è attuale l'argomento perché e attuale nel dibattito politico comincio subito a questo punto scusate mi mi seggo perché come coordinatore dovrò svolge un lavoro appunto di coordinamento e quindi provvisto non di un tono certamente comiziale
Ma
Di poter ecco affrontare insieme i nostri occhi ospiti in un giro
Di interventi che io auspico il più breve possibile più sintetico possibile per dar modo appunto di tornare magari e approfondire gli argomenti che via via andremo trattando il comma uno dello sviluppo per la Sicilia ed si colloca questo argomento
In una giornata in cui proprio stamattina alcuni giornali
è compreso anche il nostro presidente ragionava disfatto intervista galoppino entriamo subito nel vivo l'argomento a a TG tre
Nel giorno in cui appunto si lancia un allarme sulla occupazione in Sicilia
Io devo dire però preliminarmente che
I dati nazionali secondo me l'allarmismo eccessivo perché i dati nazionali
Che in questo momento di cui questo punto possiamo disporre sono di tutt'altro tenore certamente noi viviamo in un momento molto delicato c'è una crisi economica che ormai dura da anni
Legata senz'altro ha problemi internazionali non sto qui a ripeterla ripete viola in carri tutti ma legata anche soprattutto
A un difetto probabilmente di competitività delle imprese che e di modernizzazione del sistema produttivo che però dico il nostro il nostro governo questa maggioranza di centrodestra sta cercando di in qualche modo modificare e i dati che in qualche modo voglio sottolineare alla vostra attenzione per la verità sono sono sono di intendenza leggermente diversa
La situazione del mercato del lavoro secondo appunto alcuni dati Istat
Relativi ai primi due trimestri di questo di questo anno
Riferiscono di una tendenza positiva del mercato lavoro
E nonostante appunto dice l'Istat un ciclo economico debole l'Italia fa registrare per l'ottavo anno consecutivo un consistente incremento occupazionale
Il tasso di crescita soprattutto rispetto al due mila due è stato dell'uno virgola cinque per cento
E mantenendosi in linea con gli anni precedenti e il numero di occupati ha superato la barriera di ventidue milioni complessivi di unità in tutta Italia
Ciò dice il rapporto Istat vendevamo il rallentamento della crescita economica e non l'OPA avuto conseguenze negative sulla crescita e l'occupazione in sintesi che cosa vuol dire vuol dire che
Italia nonostante questi Gatto queste deficienze
In parte strutturali del sistema economico produttivo locale in parte legati a fattori contingenti di economia internazionale Italia resiste e resiste bene a mio avviso perché si sono messi in campo comunque dei correttivi economici che stanno che hanno fatto l'argine
Ad una possibile precipitare degli eventi a un possibile precipitare
De di quegli indicatori economici che bene o male
Dicono che il nostro Paese rispetto ad altri Paesi d'Europa sicuramente più attrezzati di noi resiste e quindi in qualche modo regge il confronto
Allora io mi chiedo ed è la domanda che pongo e per il primo Pro appunto ai rappresentanti degli industriali cominciando dal dal diciamo tra virgolette il più alto in grado qui delegato cioè deve capiamo traghettando lo so novella provoca Monica perché so quanto siete amici
Cominciando proprio da Ettore Artioli pregandolo di concentrare il suo intervento
In un tempo abbastanza limitato per poter ripeto vita vivacizzare il dibattito se questi sono gli indicatori
Ecco come
Come può in qualche modo l'industria italiana
Dare e sa qualche cosa rispetto a quello che in qualche modo una linea politica degli interventi di natura economica e anche strutturali come quelli fatti
Sul mercato del lavoro la riforma delle pensioni che voglio ricordare in buona sintesi ecco rispetto a quello che la maggioranza sta predisponendo il Governo ha predisposto in tema di riforme tema aumentare diciamo il tasso di innovazione
Delle del del del Despair sistema strutturale del sistema produttivo italiano e con rispetto a questo le industrie italiane invece cosa possono fare cosa devono fare pretendono ancora di essere in qualche modo aiutate attraverso sistemi i sistemi di incentivi come io oggi ho sentito evidentemente dalle cronache giornalistico pure l'industria italiana
Può mettere a disposizione del nostro Paese e qualche cosa in più qualche anche a costo di qualche piccolo sacrificio in più per contribuire insieme lo sforzo che sta facendo la collettività allo Stato
Il sistema nazionale per uscire da questa impasse di agganciare una ripresa e una produzione una è un è un un aumento di di di produttività e di occupazione che sembra ancora ritardare
Grazie presentato non offre fresco parlare in piedi perché così il tempo sarà più
Stretto perché la posizione allora lamentato che ringrazio per l'invito che ringrazio per l'invito a parlare di temi che sono hanno di così
Quotidianamente vicini e così importanti per la organizzazione che noi rappresentiamo nell'ambito di un semplice per una suddivisione di competenze che fa un po'parte tutte le le le organizzazioni così anche quella confindustriali e nella quale però probabilmente il tipo di attenzione del tipo di rapporti relazioni che si sono stabiliti negli ultimi mesi fra nel diciamo nelle competenze nazionali di Confindustria quelle meridionale sicuramente con la regione Sicilia ci favoriscono nello stringere un canali di comunicazione che portano al certamente la Sicilia da essere il sud essere molto al centro all'attenzione delle politiche di Confindustria
Probabilmente non soltanto per un fatto di relazioni di cortesia ma per l'attenzione che in questo momento Confindustria tutto il sistema industriale probabilmente il sistema economico italiano
Sta ponendo al sud conscio che la capacità di crescita del prodotto interno lordo del nostro paese è sicuramente affidata alla capacità di crescita in quelle aree dove margini di crescita ci sono
E se e alcune aree del Paese sicuramente quelle che hanno trainato la locomotiva italiana per tanti decenni in Veneto l'Emilia Lombardia
Prima di tutte hanno raggiunto un livello di crescita economica che facilmente che difficilmente può comporta continuare a Adamo ad andare avanti con il trend attuale
L'attenzione ad alcune arie sicuramente il Meridione
Italia ma prima fra queste e fondamentale anche per coloro che hanno interessi e e e e che consuetudine di di attività economiche in Austria parti del Paese proprio perché al Sud è affidata la possibilità che il che il il sistema economico italiano
Posso accrescere possa svilupparsi possa continuare un percorso che per decenni ha visto l'Italia
Nelle vette del sistema economico internazionale tra i primi Paesi industrializzati tra i primi tre paesi con capacità di crescita che fra i primi Paesi paesi con capacità di produrre ricchezza e che ci vede invece negli ultimi anni sempre più sventati senta male
Pertanto da ridurci come abbiamo visto qualche settimana fa nelle classifica internazionale addirittura dietro Paesi africani di cui nessuno riesce a pronunciare il nome
Se questo sta avvenendo sta avvenendo perché probabilmente a un sistema economico che nel dopoguerra
è andata avanti come dire con una gran voglia con una grande disponibilità con Grant avesse con una grande coesione
Nel crescere nel cercare nuovi lidi nel cercare di affermarsi nel cercare di impegnare e intere generazioni italiane affinché il nostro sistema fosse leader
Esso si è via via andato a a a a sostituire
Un sistema che si è un po'rilassato minore capacità innovativa di minore voglia di affermarsi minore ricerca minore capacità di innovare Miglio minore che capacità di guardare cosa succedeva dell'intero globo e di tenere il passo dei paesi più industrializzati
E quindi un declino che sicuramente ha marcato gli ultimi dieci quindici anni del sistema economico italiano e che poi a ci ha portati a subire a subire in maniera decisamente forse più rilevanti di altri competitors internazionale quelli che sono stati gli eventi internazionali degli ultimi hanno che hanno profondamente marcato il sistema economico internazionale
Come venir fuori da tutto questo come cercare di risollevare l'economia italiana come evitare di perdere ancora il passo dei paesi che camminano di più
Sicuramente guardando non al domani ma al dopodomani dei sistemi economici internazionali
Probabilmente cercare di ritta ripetere modelli di sviluppo che poi negli anni Sessanta negli anni Settanta ci hanno consentito di arrivare ai livelli di competitività che l'Italia
A traguardato in quel periodo non è possibile se si guarda ancora a una voglia di crescere un sistema di impresa tradizionale in un sistema economico tradizionale quando il costo del lavoro non è più competitivo con quelli dei Paesi emergenti la massa dei soggetti disponibili a lavorare come dire in quindi per la per grandi producente industriale non è competitiva con quella di Paesi come la Cina come l'India con i Paesi dell'Est dove anche numericamente le popolazioni sono talmente cospicue da offrire risorse al lavoro i di massa lavoro ripetitivo alla vallivo al lavoro
Ricco solo di produzione ma non di innovatività di di di capacità
Di a di di di trasferire intelligenza e e ricchezza innovativa ai prodotti al e ai servizi messi nella luce dal sistema economico e quindi se vogliamo traguardare nuovi positivi risultati dobbiamo cercare di essere un passo avanti i nostri competitori
Cercando di guardare a prodotti e servizi a a meccanismi di e marketing a meccanismi di diffusione distribuzione delle merci e la logistica in maniera molto avanzata tanto che questo possa determinare il conferire valore aggiunto alle nostre attività economiche
Se questo è vero sicuramente perché questo avvenga è necessario che però il sistema Paese nel quale ci muoviamo Galoppi agli stessi a ritmi e probabilmente solo per questo la pressione del le le spinte letti le le le sottolineature che da Confindustria dalle altre organizzazioni
Di impresa provengono negli ultimi mesi Mania pressante sono quelli di una forte modernizzazione del sistema paese per una forte modernizzazione del sistema Paese bisogna Paz puntare su alcune aree principali infrastrutture
Da sempre si parla di modernizzare il Paese di recupero del gap infrastrutturale del meridione di mettere in condizione il meridione di avere capacità di competere sul territorio analoga quello del resto del dell'Italia probabilmente nel resto dell'Europa ma oggi questo discorso su cui peraltro l'attuale governo ha posto particolare attenzione si ferma dietro Hammill handicap che continuano a rallentare il percorso di una infrastrutturazione veloce come probabilmente la legge obiettivo ci avrebbe fatto sperare non ultimo le difficoltà di spesa che sono difficoltà cosa dire obiettiva del del del sistema italiano che pongono pesanti limiti alla spesa per l'infrastrutturazione del Paese
Ne parlavamo qualche giorno fa con Annibale Colombo ministro Gasparri
è i limiti imposti dalla finanziaria due mila cinque alla spesa per infrastrutture in Italia sono assolutamente antitetici a tutto quanto la legge Obiettivo vuole realizzare quattrocentocinquanta milioni di euro spendibili per infrastrutture nel due mila cinque è un dato assolutamente limitativo che non ci permette di guardare con serenità al futuro quando quattrocentocinquanta milioni di euro novecento miliardi di lire sono poco più di quanto necessita per fare qualche tratto di autostrada se questo limite non viene rimosso sicuramente gli obiettivi del governo si è posto per e il recupero infrastrutturale di alcune aree del Paese non potranno essere raggiunte insieme a questi la necessità di mettere in Rete tutto quanto di positivo c'è nel nostro Paese mette arrestano intelligentemente mettere in rete
La capacità di innovazione che c'è nel sistema economico ma che spesso non si esprima adeguatamente e creare positività insieme a quelli che sono i centri di ricerca naturale l'università e tanti centri d'eccellenza che ci sono in Italia il il il sistema della ricerca
Pubblica finché sì abbiamo una anello di congiunzione più stretto non soltanto fra le grosse imprese ma anche fra le medie piccole imprese il sistema della ricerca con vantaggi che ne che inevitabilmente imporranno una rete ricaduta complessivo per il Paese vantaggio di innalzamento del SIS del del livello culturale medio di stimolo alla capacità competitiva dei giovani che si esprime non che si che si esprima poi in attività economiche tante intelligenze che ancora vanno fuori dall'Italia ma soprattutto settanta un ottanta mila persone che ogni anno ancora dal sud Italia sono tutti quasi tutti
Con un alto livello di scolarizzazione che dal Sud Italia si spostano in altre aree del Paese perché questa intelligenza danno informate non trovano allocazione del sistema economico credo che siano questi i punti su cui riflettere questi sono i punti che promette limite ancora una buono sviluppo economico del nostro Paese insieme a qualche aspettativa
Che si che nel che nel che le rappresentanze d'impresa hanno ulteriormente manifestato in questi giorni con un accordo forte che è stato fatto che crediamo possa essere utile al governo del Paese per dialogare meglio con chi fa economia con chi fa impresa con chi rappresenta i lavoratori in questo Paese
Che la grossa carenza di libertà nel sistema economico probabilmente se alcune grosse riforme pensa la riforma del diritto societario penso a a qualche pezzo del riformare la giustizia sono state fatte del nostro Paese qualche altra riforma e peraltro a costo zero si deve fare e si deve fare rapidamente la riforma la giustizia civile
La riforma del diritto fallimentare e un sistema di liberalizzazione tanto atteso quanto io come dire non rispettato negli ultimi anni nel trend che invece ci pone ai margini di un sistema di liberalizzazioni che vedono ancora una forte presenza dello Stato nell'economia e quindi una competizione non sostenibile dalle imprese private nei confronti di imprese pubbliche
L'ultimo cenno voglio fare l'hai fatto tu in chiusura allora agli incentivi agli aiuti alle imprese
Tensione sta diventando moda criminalizzare il sistema degli aiuti all'impresa
Le il in Europa aiutare le imprese in tutto il mondo anche negli Stati Uniti aiutare le imprese industriali
Ad allocarsi in alcune aree piazze sviluppare economicamente aree depresse normale lo si fa con sistemi differenti ma se pensiamo che il sistema di aiuti alle imprese inglese francese e tedesco
Eroga in termini percentuali molto più alle imprese di quei paesi di quanto non avviene in Italia c'è qualche cosa che non va in questa criminalizzazione non pensiamo che l'impresa industriale posso trovare competitività sui territori non infrastrutturati
Territori in cui danza la la la burocrazia la pubblica amministrazione vanno avanti ancora un passo lento
In territori in cui i gap che più infrastrutturale come breve perché progettisti ci sono ancora forti se non c'è qualche cosa che indennizzi l'impresa per andarsi allocare la in queste zone
Diceva qualche giorno fa il nostro presidente Montezemolo
Come faccio a spiegare un imprenditore che deve fare un grosso investimento ad andare a Cosenza Enna Palermo quando questo vuole allocarsi Romania Bulgaria in Polonia in Polonia oggi la tassazione alle imprese all'undici per cento in Sicilia come in tutto il resto dell'Italia
Le quote sono quattro volte superiori non c'è alcun vantaggio da a occupare risorse Meridione non c'è alcun vantaggio a allocare una nuova impresa al Meridione se non creiamo un vantaggio competitivo l'attrazione di investimenti impossibile grazie grazie Torre
Però il tuo intervento è stato molto diplomatico ma io volevo
Diciamo approfondire anche no no no no approfondire certi argomenti disponibile anche da cogliere degli spunti critici perché quello che in porta ad una classe politica soprattutto capire soprattutto quando ha come interlocutori industriali imprenditori capire esattamente
Che direzione si sta assumendo e ci si sono correttivi da fare o meno e e allora dico io voglio riportare adesso
Quello che è stato una dichiarazione del presidente di Confcommercio vostro dirimpettaia quello che difende gli interessi
Delle centinaia di migliaia di imprese commerciali Italia che ha dichiarato testualmente industriali la devono finire di chiedere incentivi riduzioni
Delle tasse e devono cominciare a pensare a lavorare di più questo ha detto Billè non l'ho detto io quindi ti prego l'ha dichiarato Sergio Billè ieri c'è meno nell'ultimo incentivi e più propensione a rischiare investire e a fare qualche sacrificio maggiore per e il il bene del della collettività anche perché giustamente dalla loro parte
I commercianti si sentono in qualche modo penalizzati perché voi sapete benissimo del sistema anche delle tutele e più proiettato verso l'industria e che non verso il commercio quindi evidentemente anche loro hanno le loro ragioni quindi su questa su questa riflessione a su questa provocazione di Billè magari ci dirà qualcosa il nostro presidente regionale
Di Confindustria Ettore Costanzo al quale però volevo anche
E scusate ma che cede Pino Constanze ragione troncare amico mio Pino Costanzo la la presunta dimissione siamo solamente al minimo lo posso permettere lapsus il nostro amico Pino Costanzo Carretto
Confindustria provinciale per tanti anni al quale però boh voglio però chiedere
Ecco quali sono egli Effetti in Sicilia se ce ne sono se ce ne saranno e se il giudizio complessivamente positivo o negativo
Delle riforme che comunque questo governo ha fatto negli ultimi due anni a cominciare da una riforma straordinaria
Che sta dando dei frutti importanti perché se è vero come è vero che lo stesso giornale di Confindustria Sole ventiquattro Ore non perde occasione giorno dopo giorno a in qualche modo valorizzare gli effetti della riforma sul mercato lavoro prodotti dalla cosiddetta legge Biagi
Che non ha portato precarietà o precarizzazione del del lavoro ma bensì attende attraverso dei tipi contrattuali di lavoro assolutamente innovativo e certamente più flessibile addirittura paradossalmente udite udite ha portato alla stabilizzazione di numerose realtà lavorative occupazionali non ultima la Telecom che qualche mese fa
Proprio grazie a un percorso avviato con la legge Biagi è riuscita a stabilizzare ben quattro mila unità
I dati forniti dal Sole ventiquattro Ore sono tutti nella direzione di un incremento positivo della della occupazione della stabilizzazione paradossalmente
Della de de de dei
Dei livelli occupazionali grazie a questa
Apertura liberalizzazione che c'è stata nel mercato del lavoro soprattutto nell'ente con l'introduzione di nuovi tipi contrattuali non li cito tutti i mali conoscete ormai sono un linguaggio nel linguaggio comune e che hanno in qualche modo in un primo tempo preoccupato lavoratori ma che di fatto stanno cominciando a dare dei risultati quali sono gli effetti in Sicilia soprattutto se è questa la strada giusta che si deve percorrere per modernizzare finalmente il nostro sistema nel Paese il nostro sistema imprenditoriale
Ma permettimi innanzitutto nel ringraziarti ringrazia l'Alleanza Nazionale
Questi dibattiti periodici che noi facciamo che hanno una caratteristica è quello di entrare immediatamente dentro il problema e di affrontarle in maniera organica in maniera che assieme possiamo trovare le soluzioni
La torre sposta volevo rispondere con un no e i risultati di un'indagine che ieri Confindustria a fatto conoscere in una riunione con tutto il sistema dei direttori di Confindustria Genova
Uno studio commissionato ha rilevato che il risultati dell'economia sono percepiti molto peggio di quello che sono nella realtà
Cioè il il cittadino medio italiano ha una percezione di come vanno le cose che è molto peggio da quello che in effetti come dire è qua quello che è l'andamento dell'economia italiana
Ed è questo assioma che si spinge sempre a discutere in maniera più verso l'ottimismo che verso il pessimismo perché l'ottimismo e quello che in qualche maniera spinge l'economia il piangerci addosso il dire che tutto va male poi finisce con innescare processi che vanno esattamente nella direzione opposta come tutti sappiamo e il motore principale di chi investe e le prospettive positive dello ed è l'ottimismo quindi è vero che le cose vengono dipinte genericamente a tinte più fosche di quelle che sono nella realtà
Però è pur vero che in un contesto internazionale in cui già c'è in atto una ripresa ed è una ripresa molto forte
è una ripresa che in alcune aree del mondo viaggia al cinque per cento in altre viaggia al dieci per cento l'Europa non riesce ad agganciare questa ripresa ancor meno in maniera uguale lo sta facendo l'Italia
Le aree più deboli di questo Paese sono quelle che poi soffrono di più
Stamattina CGIL ha lanciato un allarme rispetto alla perdita di posti di lavoro alla perdita
Che conseguenza la mancata competitività con un particolare riferimento assurdo
E e debbo dire che ha ragione nel dire questo
Soltanto omette nel dire o non si considera adeguatamente che questo andamento che riguarda la perdita di posti di lavoro nella grande azienda è un dato che ci sta accompagnando negli ultimi dieci anni
In Sicilia negli ultimi dieci anni abbiamo assistito allo smantellamento delle grandi de quelle che erano state le grandi promesse l'industrializzazione alla Cassa del Mezzogiorno
Abbiamo assistito a un fortissimo avrebbero il ridimensionamento al Petrolchimico della chimica lo smantellamento della gomma il quattro il quasi smantellamento della del tessile una ridimensionamento molto forte dell'auto e così anche dell'Elettronica vicino a noi c'è vuol dire l'Ital tele che vantava più di tre mila e cinquecento persone non più tardi di tre quattro anni fa credo che siano duecento con un centro di eccellenza
Però è pur vero che se fosse se questa perdita di manodopera se questa perdere occupazione
Non fosse stata compensata da una grandissima voglia dei siciliani di fare intrapresa noi siamo e restiamo da cinque anni e la regione d'Europa che ama più il più grande numero di imprese che nascono rispetto a quelle che muoiono
Evidentemente quest'area grande fiducia
Come dire nell'intrapresa e quindi investe su se stesso e compensa in questa maniera la perdita di manodopera che avviene con la grande industria
Però c'è un fenomeno che purtroppo continua ad essere estremamente negativo ed è quello che c'è una grande attesa di questa collettività nei confronti di mamma Regione e noi continuiamo come dire a ad alimentare questa tesa no e non c'è giorno che non passi e che passa che non guardi che non leggiamo che c'è la stabilizzazione di qualche precario perché alla stabilizzazione di qualche cosa
C'è un sistema evoluto sì espandersi evolvesse parla di economia reale diconomia seria l'economia drogata attraverso incentivi che vanno nella direzione del fante del finto privato ci porta a tristi
Risultati del passato ed è quello che purtroppo sta avvenendo in Sicilia
In un contesto generale che sta soffrendo quello che sta moltissimo andando bene è il il datore di lavoro Regione e su questo noi vogliamo mettere fortemente l'attenzione perché dovremmo fare un momento del riflessione vedere cosa fare allora cosa fare
Intanto occorre un grandissimo contratto che venga fatto fra la politica il privato ed è quello che in questi giorni sta accadendo attraverso ripetuti incontri
Con sindacati con l'associazione di categoria e con il governo regionale perché si faccia un grande patto e che deve essere articolato su due tempi un tempo a Breve
E per breve in tempi intendo quel periodo che ci divide dalle prossime elezioni
Perché purtroppo ogni tanto ci sono le lezioni che sono un grande fatto democratico però interrompono ogni processo come dire operativo in qualunque Paese dove vengono fatti e su questi due anni vanno fatte alcune cose ne citerò alcune nel campo della finanza
Sapete mi avete spesso sentito dire che il supermercato banca e provvisto in Sicilia di alcuni scaffali
Non vengono venduti o tutta una serie di prodotti non viene poi venduto tutto il prodotto che riguarda il medio lungo termine non viene prendendo del private equity e non vedere non viene venduto il venti o il capitano non vengono vendute
Quelle forme di partecipazione al rischio d'impresa che sono come dire è garanzia di successo nel Paese fortemente voluti operazioni di venture capital in Sicilia ne sono state fatte quattro negli ultimi due anni una l'abbiamo fatta noi per cui già fatta adesso sono in tre questo è un dato molto importante non ci sono
Non c'è nessun sistema che finanzia la partecipazione al capitale di rischio delle imprese
E in un contesto in cui il sommerso il trenta per cento e che c'è una grande esigenza di trasparenza che c'è una grande esigenza come dire di emersione queste forme di incentivazione non fanno altro che peggiorare
Come dire il dato non si può andare avanti con un'economia che dipende dall'ottanta per cento creduta Breve
Allora bisogna fare una forte azione di pressing nei confronti degli istituti bancari perché leggi come la tre otto otto che sono state fatte da questo governo ma anche una legge brillantissima
Che aiuta la crescita e la nascita di operatore di venture capital ma soprattutto aiuta l'inserimento nel capitale di rischio delle riprese io faccio parte del comitato
Per conto alla Conferenza Stato Regioni abbiamo accreditato una ventina di soggetti nessun'opera in Sicilia ci sono duecentoventi milioni di euro
E poi bisogna affrontare il grande tema del credito speciale degli suoi Mediocredito che vede in Sicilia un istituto storico e che viene messo da parte è come dire privato del capitale
Pochi mesi fa centoventi milioni di euro levata la capitale delle FS
E non viene messo nelle condizioni di operare siccome l'azionista regione è un azionista forte bisogna fare un tagliando una grande azione per vedere cosa farne di questo istituto che potrebbe essere un grande volano per una economia in un contesto che vede l'assenza totale di studi medio credito ed istituti di credo speciali
La semplificazione io non capisco perché si fanno commissari straordinari per per esempio i i rifiuti o il sindaco di Palermo per la viabilità e nel suo debbano fare istituti di questo tipo in un contesto in cui occorre mettere le condizioni impresa di nascere in sei mesi no in quattro anni
E allora
Che se decidiamo su quali settori investire dobbiamo pure decidere che magari per un periodo particolare salvaguardando tutto salvaguardando l'ambiente salvaguardando la sicurezza salvo andando quello che vogliamo
Però dobbiamo stabilire percorsi di semplificazione
Per permettere a quelle imprese che vogliono sorgerà nasce in questo territorio di potere operare in un tasso di tempo brevissimo
Internazionalizzazione non possiamo crescere con un mercato di cinque mila abitanti
E non possiamo crescere se facciamo un'internazionalizzazione fatta da trecento soggetti che fanno settecento missione che finiscono per essere come dire viaggi di piacere non sono finalizzate hanno sviluppo di prete di settori importanti del nostro territorio
Dobbiamo immaginare poche missioni importanti in cui il sistema paese in questo caso il sistema Regione scelga dove andare il nostro bacino del riferimento resta sempre il bacino del Mediterraneo
Per potere fare dell'azione di pressing molto forte per permettere il nostro sistema economiche voluto i nostri prodotti forti che sono la che alimentare che sono il vino che sono la chimica fine
Che sono le elettroniche che sono grandi al Affi settore anche dell'artigianato di potersi imporre in alcuni paese con una forte spinta del governo regionale
E poi la ricerca e l'innovazione
Troppa poca ricerca ed innovazione noi stiamo facendo un grande sforzo come imprese private per scontro per spingere l'investimento nei in questa direzione abbiamo consolidato i rapporti con le tre Università siciliane li stiamo rafforzando stiamo preparando una giornata siciliano della ricerca l'innovazione
Per per comunicare al Paese che cosa gli sta facendo e che cosa va fatta
E poi per ultimo bisogna velocemente rimodulare riformare quello che c'è ancora di Agenda due mila
Per evitare questo sistema di interventi a pioggia che intervengono su tutto e che poi non risolvono niente per cercare di mirare su alcuni settori che sono gli asset essenziale di questa stagione
Soprattutto il turismo non è possibile che abbiamo dodici milioni di presenze quanto Malta o dodici milioni di presenze quanto Rimini avendo il trenta per cento al patrimonio
Artistico italiano
Quindi questo patto che stiamo Amba andando avanti abbiamo già incontrato i sindacati lunedì asso incontreremo le associazioni di categoria
E poi col Governo regionale vogliamo stabilire per fare poche priorità che debbono essere realizzate nei prossimi due anni
E poi mettere le basi per un impegno a medio termine che riguarda soprattutto le infrastrutture che non possono essere fatte in un vaso di tempo così breve
Però sceglie endo cosa fare in termini di ferrovia intermediano porte interne di autostrade del mare sull'education perché si spingono le allestita formare quelle particolari professionalità che la nuova globalizzazione impone ed infine andare direttamente invertire quella rotta che ha impedito e il processo delle privatizzazioni di questi giorni
L'ulteriore blocco di un'altra privatizzazione regionale che è quella della dell'Italtel lì
Per cui si è bloccata una grande come dire iniziativa da parte di grandi induce alle europee nei confronti della della Sicilia perché poi si vada alle ex municipalizzate si vada tutto quel pubblico che ha finito per saturare settori privati ma che potrebbe essere un grande davano volano
Di sviluppo
Grazie grazie Pinault io ti ringrazio è stato l'intervento completo che ha toccato tanti punti non privo di anche
Accenni critici sull'internazionalizzazione di risponderà sicuramente il ministro uso io personalmente sono convinto
Le visite di delegazioni di imprenditori all'estero stiano portando dei risultati perché mi risulta poi che parla da Adolfo Urso
Tanti sono i contratti che vengono conclusi in occasione di queste iniziative alle quali ha partecipato credo proprio il nostro ricordi era col ministro Urso qualche settimana fa in Romania mi pare che anche lì
Belgrado scusami Belgrado
Benissimo alle mura in Romania dove credo che che risultati positivi siano venuti e un altro accenno spunto critico ho colto nel tuo intervento quando parli di valorizzazione delle nostre risorse ambientali
Io qui perché evitato con un tema che forse nel caso nemmeno di approfondire in questo dibattito proprio pongo una domanda dico lo sviluppo nel rispetto dell'ambiente
D'accordo quindi un turismo ecocompatibile
Perfettamente d'accordo ma come facciamo a sfruttare le nostre risorse ambientali se non creiamo poi le condizioni per ricevere coloro i quali queste risorse devono avvenire a guardare questo il problema fondamentale il problema è che purtroppo c'è c'è c'è una specie di di di di estremizzazione e di certi concetti che evidentemente fanno partire poi per la tangente alla stampa l'opinione pubblica quando in realtà le cose vanno ridimensionate mi riferisco alla polemica assurda che se creata in queste settimane a proposito del del sacco delle olive le cose non stanno così
Ad un problema di fondo che deve chiarire la politica assumendosi le sue responsabilità e proprio questo
Rispettare il territorio ma non farlo un totem assolutamente intangibile il territorio deve essere al servizio dell'individuo
E io non vedo niente di scandaloso se si recuperano degli edifici esistenti per renderli più accoglibili per consentire ai turisti di visitare le nostre bellezze naturali in Svizzera
Stanno facendo un grattacielo sulle altri un grattacielo avrete sentito e nessuno piatta
E nessuno fiata e non credo che gli svizzeri abbia una coscienza ecco ambientale inferiore alla nostra questa soltanto una riflessione andiamo avanti
Adesso e il turno di e Nicola Vernuccio assessore Provincia l'attività produttive non ci sono domande mi scusi perché non non è per il non sono previste domande un po'di pazienza il turno di Nicola Vernuccio assessorati da brutti alla provincia di Palermo
Al quale voglio chiedere come si avvertono a livello
Micro economico qual è evidentemente il tessuto seppure importante
Economico di una provincia come quella di Palermo come si avvertono a questo livello i cambiamenti che comunque sono in atto i provvedimenti che vengono adottati per che vanno nella direzione della direzione della modernizzazione del Paese sui quali abbiamo visto il giudizio degli industriali è un giudizio
Mediamente positivo anche se
Le pretese poi e di cambiamento di modernizzazione e di riforma sono tante tantissime ma abbiamo a disposizione soltanto cinque anni
E in questi tre anni e mezzo quasi quattro di riforme sono state fatte tante se poi si pensa che soltanto in questi cinque in cui tre anni e mezzo abbiamo fatto più di quanto non era mai stato fatto nel nostro Paese in quarant'anni dico il ragionamento e il giudizio e facile da da da diciamo da da dare allora Nicola Vernuccio questa questa domanda pregandolo cortesemente così come hanno fatto gli altri di contenere i tempi perché vogliamo va a tornare con un altro giro di interventi tutto grazie buonasera più no scusi abbia pazienza ma io sono sfortunato ogni volta che conducono dibattito c'è sempre lei che deve abbia pazienza
Ma insomma strutturato pro abbia pazienza grazie per favore perché se no perdiamo il filo del ragionamento e invece poi alla fine se c'è spazio sicuramente vediamo se qualcuno può intervenire alla fine alla fine grazie grazie a tutti
Allora
Devo dire che anche gli interventi precedenti sia dell'amico Ettore che evitino Costanzo hanno messo in evidenza che sicuramente una serie di provvedimenti che sono stati fatti dal governo nazionale hanno inciso e stanno incidendo sul territorio
A mia pareva devo dire su un territorio come quello la Provincia Regione di Palermo che presenta un tessuto imprenditoriale rappresentato al novanta per cento da mite in prese avrei azzardato anche maggior coraggio da parte del connazionale devo dire che le forme di flessibilità del lavoro di cui questo territorio la necessità non sono cioè già da Lecce Piacenza alcune avremmo avuto bisogno di cose un po'più avanzata e per questo che io sono di quelli che sostiene che sicuramente nel nostro Paese dobbiamo avere politiche
Economiche industriali che siano differenziate sui vari territori del Paese stesso
Io penso che alla richiesta ad oggi della riduzione dell'IRAP da parte dei industriale una richiesta corretta ma una richiesta che non può essere plasmata
In tutto il territorio nazionale ma va indirizzata su alcune arie sulle aree che sicuramente hanno bisogno di aumentare le capacità
Di attrazione come ha detto Ettore Artioli lo abbiamo ancora una vecchia problematiche infrastrutturali per rendere appetibile
Il nostro territorio ai capitali ex regionali dobbiamo dare dei meccanismi d'incentivazione perché docenti l'azione che rispetto al passato sono attenti e oggi sicuramente una cultura invece nei nostri territori c'è perché c'è una cultura dei sindaci c'è una cultura degli amministratori locali che stanno attente a selezionare interlocutori anche imprenditoriali
Una cultura che porta però neve diciamo imprenditori ex regionali che abbiano realmente interessa investire a non venire a sfruttare il nostro elettore come altre volte magari è capitato ora dico io faccio un esempio abbastanza veloce
Noi come diceva prima Costanza abbiamo avuto la crisi della grande industria ex regionale molto più spesso industria pubblica è scusatemi ma la FIAT io non potrei che considera l'anch'essa negli USA fortemente appannaggio pubblico sovvenzionata dallo Stato non per questo abbiamo un modello di sviluppo dei trasporti in Italia che un modello tutto su gommato
Dico penso che la riflessione ad oggi c'è una possiamo fare tutte è stato un modello che ovviamente è servito senza questo essere una critica a sostenere l'industria principale metalmeccanica dello Stato
Italiano è ovvio che questo è uno dei prezzi che appare il nostro territorio noi che siamo una terra che sicuramente non può che approfittare del l'area di libero scambio del famoso accordo di Barcellona della Euromedia di temporaneo quello su cui io sono il ministro Urso si è impegnato già da tempo subiamo il fatto che sicuramente abbiamo avuto una nella nostra insularità abbia avuto un modello di trasporti che è stato tutto su gommato
Noi oggi abbiamo bisogno in questa terra per estremamente Centore mi terraneo di a vere
Trasporti navali seri questo significa avere porti che funzionano infrastrutture portuali di un certo tipo sì ci sta incominciando a ragionare sia dalla Regione dalla Provincia al Comune
Se cominciamo a ragionare di fare un'unica autorità portuale fra Palermo e Termini Imerese se no anche tra pari dentro ma tutto questo stare attenti obbedisce al fatto che siccome ci dobbiamo confrontare con sistemi che sono compiuti dall'ente
Anche lì
Dobbiamo essere in grado di offrire capacità organizzative che stanno sui mercati globali
Non possiamo pensare di essere capitale Lomé terraneo solo per nome solo per posizione geografica lo siamo se siamo in grado di competere con gli spagnoli se saremo in grado di competere con i tifosi
E proprio per quello che diceva anche Pino Costanzo raffrontandoli sul terriccio quella che il perito bizzarria nel nostro territorio ovviamente non possiamo competere
Sui settori labor intensive dove c'è molta manodopera perché vi faccio un esempio noi abbiamo fatto delle John Venture con fra i gli operatori della lavorazione del pesce del nostro territorio provinciale quindi rivista Bagheria aspra tutte diciamo le conserve via del Pesce
Con i pescatori gli armatori tunisini ma facendo per un'analisi di territori abbiamo visto che è un ingegnere tunisino esso parlando del Paese nordafricano più occidentalizzata
A contratto collettivo nazionale rispettata un costo medio di costo industriale cioè quindi la complessità dei costi che un'azienda scarica sul lavoro compreso l'amore non è l'azione dell'imprenditore di seicento euro al mese
Ovviamente voi capite qual è
Imprenditore imprenditore inventano non fa per il vicenza erano possiamo chiedere imprenditori di stare da noi
Per farci una cortesia per sviluppare il nostro territorio impedito rovente cubica il proprio capitale dove meglio remunerato questo punto io mi devo aspettare che molte in preda ai siciliani andranno a fare
Impresa nell'aria in Nord Africa allora questo cosa ci porta perché non è che ne possiamo rimettere barriere che non faccio uscire imprenditori RAI ci porta a pensare a vero quale deve essere questo modello di sviluppo la nostra terra
è ovvio che manda su cosa però non si può che targare attraverso una
Capacità culturale
è quindi di ricerche d'innovazione che stacca i quattro passi avanti rispetto a quello dei Paesi del Nordafrica ma non dobbiamo essere i i competitors concorrente prese in Nordafrica ma dovrà essere gli alleati principali
E per questo devo dire che nel come diceva il nostro amico
Lo Presti
Da lì come Provincia Palermo siano cercano di portare avanti nel nostro piccolo una politica e cerca di mettere assieme in una visione di sviluppo orizzontale e non verticale tutti i Paesi che fanno parte della rete lo scambio dove la Sicilia ovviamente pienamente dentro a pieno titolo come i Paesi anche largamente europeo
Perché se non cerchiamo di invertire
Questo modello di sviluppo nord-sud uso un modello che sia Est Ovest dove tutti i Paesi che fanno parte quest'asse si mettono assieme per cercare di creare momenti di cooperazione imprenditoriale vera e propria non di scambi per negli scambi commerciali ma di cooperazione in verità reale
è ovvio che rispetta degli scenari che si vanno a per ampliandosi manda prende il bar due mila dieci è veramente dietro l'angolo la Sicilia Berrabah è passata cordata il rischio serio che mai corriamo se non riusciamo a pigliare con una serie di atti questo processo che si sta portando avanti e di essere bypassati la Spagna è molto più competitiva di noi noi abbiamo alcuni che culturali che stiamo cercando di superare devo dire anche con una serie interventi al Governo nazionale stiamo cercando di fare capire e abbiamo fortuna quasi industriale e non solo
Diciamo corpi intermedio rappresenta industriali molto spesso in alto decori e non è così
Ma dobbiamo fare capire ai produttori a tutti gli imprenditori da quelle settore primario secondario terziario
Che bisogna anche essi le le eliminare le divisioni e avere associazioni chiaramente ritenessimo
I interessi di corpo
Fate conto solo un esempio segue andati Spagna le associazione agrumicole sono due in provincia di Palermo solo sono quarantaquattro alla voi capite che non ci può essere capacità di competere sui mercati internazionali si abbia una frammentazione
Di
Rappresentanza degli imprenditori che così elevatissima perché poi ti devi confrontare con la grande distribuzione con la riduzione Tito affronti solo sul potere di forza ora in questo ora per chiudere ovviamente
Cosa può fare un ente locale come il nostro ma la Provincia secondo me può fare moltissimo è una delle cose che sicuramente dovremmo chiedere al Governo nazionale in termini di organizzazione proprio per l'aspetto perché per la velocità che la burocrazia della vera e ci sono alcuni strumenti importantissimi
Che sono importanti per lo sviluppo del nostro Paese che oggi vanno rivisti per esempio gli sportelli unici
Sua tellurici che nascono nei paesi nelle città come momento di velocizzazione procedure l'imprenditore oggi hanno mostrato le rendono limiti perché aggregano a comunità locali troppo piccole
Non possiamo come succede ma penso ceduti Italia
Che se è un imprenditore va a Bagheria trovano patologia servirà a Palermo un'altra se va a casa da Ciampi ancora
Allora c'è bisogno anche la di essere ancora più innovativi bisogna alla fine accentrare e cercare di avere patologie comuni e quindi usare anche l'ente provinciale io qua e là presente ovviamente faccio un discorso di parte
Come momento di coordinamento per reale delle politiche di sviluppo di un territorio
Questo secondo me è una strada che dobbiamo intraprendere e da parte nostra secondo me
Veramente Cione mica avere più coraggio della forza della maggioranza e questo governo a livello nazionale
Molto più coraggio e molto meno diciamo preoccupazione gravemente normale che ci sia la volte sui cori stonati di interessi di parte del giustamente sono però chi governa la responsabilità di pensare al bene collettivo e non quello vende settoriale che io penso dentro un sindacato rappresenta
Grazie
Grazie grazie
Grazie Nicola adesso vorrei passare la parola a Annibale Chiriaco che il vice presidente di Confindustria giovani
Al quale voglio chiedere ecco qual è il punto di vista dei lì degli imprenditori della classe giovanile dell'imprenditoria siciliana
Riguardo al modello di sviluppo che possiamo immaginare
Che possiamo in qualche modo delineare o che si va delineando grazie anche a questi passaggi storici che si stanno compiendo e che daranno i loro frutti nel immediato futuro grazie
Grazie Nino grazie ti prego Annibale ho visto che presi molti o pochi preso molti appunti Magalli divide in due parti qualcosa non va giro di interventi perché così cerchiamo di velocizzare il tutto grazie
Grazie Nino grazie la la festa del Tricolore grazie Alleanza nazionale per avermi dato la possibilità di essere qua tra voi a esporre un poco
Le idee che i giovani imprenditori del della Confindustria hanno quando in nel territorio nazionale partecipiamo ai venti come questi eventi diciamo di natura e di matrice politica ma ed è gara da parte mia un grazie anche alla for informalmente quindi personalmente alla al partito di Alleanza Nazionale che col suo presidente provinciale Giampiero Cannella ha permesso di essere al sottoscritto qua seduto al tavolo con illustri relatori e soprattutto con i nuovi vertici di Confindustria Sicilia quindi con l'amico Pino Costanzo col quale ancora
Non era capitato di partecipare insieme a un dibattito nella sua nuova veste e poi soprattutto anche all'amico alla presenza dello vicepresidente di Confindustria Ettore Artioli al quale mi unisce un un'amicizia di vecchia data voglio dire forse se oggi sono qua lo devo anche anche all'amico Ettore posto questo che una chiosa personale entriamo nel nel merito della questione
Entriamo nel merito del delle idee degli spunti di riflessione che in modo abbastanza puntuale sono emersi questa sera ma in questi casi in modo molto succinto io credo che sia importante dopo aver appresso queste nozioni dopo avere appreso un po'gli spunti che ognuno nelle proprie categorie di rappresentanza a a Espresso e mettere in evidenza un po'quello che noi giovani nel del del sistema confindustriale diciamo
Noi siamo più di undici mila nel nel contesto nazionale
Quando partecipiamo a eventi del genere
Ecco che e in quest'ultimo periodo ecco che emerge una Vollard ecco che emerge una volontà la volontà che i gli sviluppi dei territori passano sempre di più basta guardare questa sala basta passano sempre di più dalle nuove generazioni
Noi crediamo che il un ricambio forte generazionale trasparente sempre più evidente sia alla base degli sviluppi dei territori
Basta pensare è questo un poco è un cenno di riflessione quello che è capitato in trent'anni nella né in Spagna in trent'anni in Spagna una nuova classe dirigente si è affermata una nuova classe dirigente ha saputo attingere ai fondi all'utilizzo dei fondi strutturali
Ha saputo combattere con battaglie forti con battaglie strenua anche quella creerà la battaglia dei monopoli è riuscita a abbatte aveva abbattere anche il muro dei monopoli è oggi la Spagna da primo fanalino di coda dell'economie del dell'Europa è riuscita a diventare dire quasi una locomotiva s'di sviluppo ed è fortemente attenzionata ma non soltanto basti pensare alla all'Europa ma teniamo in considerazione la Cina un'economia che ovviamente un Paese che è il ministro Urso conosce bene che ha tanto che a mio avviso lo faranno cittadino onorario ben presto se già non lo è diventato visto che in tempi in cui tutti quanti sia a avevamo paura
Della SARS il ministro Urso credo che abbia rischiato diverse volte in quel periodo ma si è vaccinato e devo dire basti pensare ritorniamo all'argomento alla alla alla Cina che oggi ha nei suoi vertici di partito nei suoi vertici istituzionali
Una una forte una forte generazione di cinquantenne forse anche quarantenni che ricoprono incarichi importanti quindi posto questo posto questa premessa credo che lo sviluppo dei territori passi anche da questo passi da questa precondizione essenziale
Perché possiamo entrare nell'argomento e sviluppo e quindi condizioni la ricetta eccetera eccetera però se noi non guardiamo un po'più in alto non guardiamo ok territori devono cambiare se cambiano i loro personaggi non entriamo nell'argomento che noi abbiamo bisogno di sognare
Siamo dobbiamo cercare in tutti i modi di guardare al futuro guardare al futuro in modo diverso guardare al futuro io forte connessione anche con la politica la politica a braccetto con l'economia ovviamente con i distinguo
Con i i punti con le del determinate Grassi determinati momenti ovviamente di critica momenti di di polemica ma anche momenti in cui possiamo andare insieme soltanto in questo modo credo si Possa incominciare a parlare di sviluppo dei territori
Quindi lo sviluppo dei territori passa a mio avviso con una forte con un forte cambiamento delle generazioni con un forte slancio con forti sogni che soltanto l'unione tra i le parti sociali e le parti politiche possiamo andare a intavolare io mi fermo qua Roccon predetti perché se è stato chiaro
Efficace ecco è veramente sei rimasto in tempi eccezionali adesso la parola Adolfo Urso
Al quale io pongo una riflessione poc'anzi dall'intervento di Pino Costanzo ho colto un pensiero che secondo me significativo ed emblematico ha detto Pino Costanzo i risultati dell'economia sono percepiti molto peggio rispetto a quella che è la realtà
E questo dipende secondo me essenzialmente dalla purtroppo tra virgolette incapacità
Del governo della maggioranza
Di riuscire a trasmettere con percorsi comunicativi intellegibili tutto quello che si fa e quello che in realtà e il risultato di uno sforzo che stiamo compiendo da tre anni a questa parte per cambiare questo benedetto paese
Io credo che Adolfo Urso
è tra i pochi che può interpretare questo spirito di cambiamento può riferirci esattamente come stanno le cose e perché c'è questa
Convinzione diffusa e quali sono gli strumenti per per per eliminarla è un'affermazione ripeto Adolfo che ha fatto il presidente degli industriali quindi qualcuno che evidentemente conosce molto bene
La realtà economica del nostro Paese nella nostra regione è un è uno studio scientifico fatto da Confindustria intento decade ecco e ti ringrazio per avere dato anche la fonte che sicuramente è autorevole quanto può esserlo sei tu grazie
Sì grazie
Innanzitutto per aver promosso questo incontro
E aver arricchito il dibattito con le palle partecipanti così qualificati che hanno evidentemente sollecitato non solo me ma il pubbliche grazie lamiere Corjan Piero Carmela che insieme a Lo Presti hanno voluto questa festa qui tricolore questa festa degli italiani come viene chiamata
Quello che Pino Costanzo ha detto
E particolarmente vero nel senso che e normale
I cambiamenti in sede di politica estera
Di politica della difesa di politica della sicurezza sono percepiti immediatamente
Perché le conseguenze sono immediate
Il fatto oggi che l'Italia sia un Paese ascoltato nel mondo e rispettato nel mondo dovuto da alcune azioni concrete
Realizzate in molti casi vincenti e ormai acquisito al patrimonio di italiani
Perché ogni fatto ha delle conseguenze immediate
In termini di riforme
Nel campo sociale economico
Ogni atto ha delle conseguenze negli anni futuri
Mi spiego meglio
Per realizzare una centrale elettrica ci vuole cinque sette anni
Nella scorsa legislatura la sinistra realizzato centrale lettere per appena due mila megawatt praticamente niente di conseguenze blackout che abbiamo avuto in questa prima parte legislatura abbiamo resa centrali idroelettriche per dodici mila megawatt sei volte di più
Ma ci vuole tempo per realizzare i progetti
Per costruire un ponte il ponte di Messina ci vuole qualche anno forse più di un decennio
Il problema è che bisogna decidere oggi per ottenere dei benefici nell'arco del tempo
E i benefici in termini sociali ed economiche
Prima che vengono percepiti
Vecchie un soggetto un cittadino un imprenditore hanno bisogno di tempo per dispiegarsi basta enumerare le riforme che sono già state realizzate e di cui non vi è piena percezione complessiva perché perché le ricadute positive avverranno nell'arco dei prossimi anni in alcuni casi di più anni
Ma sono riforme radicali
Che non abbiamo realizzato la prima parte legislatura e di cui troppo poco se il Parma
Riforme che riguardano per esempio le infrastrutture
La legge obiettivo è ovvio che noi abbiamo sbloccato i grandi cantieri o i grandi progetti di questo Paese
Dai corridoi del mare alla rete portuale turistica al ponte sul set di Messina
Alla moderna emenda autostradale al passante di Mestre al valico appenninico al Corridoio numero cinque altre l'alta velocità ma quanto tempo ci vuole per realizzarlo alcuni anni in alcuni casi invece il diritto societario la riforma del diritto societario c'è stata è una riforma importante che riguarda le società e quindi l'impresa
La riforma del mercato lavoro
Non se ne parla più perché già acquisita
Ma è una riforma di grande rilievo contro cui si è scatenato l'offensiva terroristica che voleva impedire che si realizzasse l'assassinio di Marco Biagi
E significativo è avvenuto ovviamente gli autori di quell'assassinio sono infiniti in carcere finalmente l'abbiamo sgominato col gruppo terroristico ma la riforma è stato lavoro fa parte ormai del patrimonio
Legislativo
E quindi lavorativo italiano e cosa ha portato qualche risultato
Ho portato talvolta non ce ne rendiamo conto ma noi abbiamo oggi il più basso tasso disoccupazione degli ultimi vent'anni otto virgola quattro per cento
In netta controtendenza
Con quello che è accaduto in questi tre anni nel resto d'Europa
Io ricordo perché sono di cultura siciliana di famiglia siciliana quando era importante per lo sbocco disoccupati siciliani il mercato francese o tedesco
Per tanti decenni è stato lo sbocco per le braccia di lavoro dorme soggiorno ebbene oggi in Francia e Germania di un tasso di disoccupazione superiore a quello italiano
Oltre l'undici per cento in Germania oltre il dieci per cento in Francia quando la media italiana dell'otto virgola quattro loro in questi tre anni hanno ma intanto la disoccupazione lo in questi tre anni abbiamo ridotto la disoccupazione
E non è cosa da poco
Dicevo la riforma delle infrastrutture del diritto societario del mercato del lavoro riforma della scuola
Se ne può parlare bene o male ma di è stato una riforma della scuola che ha fatto ha restituito la meritocrazia e la scuola italiana dopo trent'anni e che ha coniugato
L'impresa al mercato il mercato del lavoro alla formazione scolastica è una grande riforma
Vedremo le conseguenze nei prossimi anni ma questa riforma si è realizzato
E la riforma del sistema pensionistico quanto tempo la Confindustria incalzato i governi italiani perché ci fosse la riforme stima pensionistico
E non ci abbiamo provato
Dieci anni fa
E e qua allora il primo governo Berlusconi cadde sulla riforme stima pensionistico
La riforma sostanziale strutturale che l'Europa ci chiedeva da un decennio
L'abbiamo realizzata non se ne parla più perché è stata realizzata e questa riforma del sistema pensionistico e resa del luglio non di quest'anno ci permette di eliminare quella gobba del due mila dodici che avrebbe fatto crollare le casse pubbliche del nostro Paese
Quindi di forma e diritto societario
Riforma delle infrastrutture riforma della scuola riforma del mercato del lavoro riforma e stima pensionistico sono grandi riforme strutturali ora abbiamo un altro anni e mezzo
E la prima riforma che però davanti all'informale stima fiscale e degli incentivi io li guardo queste due riforme in termini positivi
La riforma degli incentivi non è una riforma contro il messaggio
è una riforma per il Mezzogiorno
Che ha bisogno di un sistema di incentivi che costringa le impresse che utilizzano le risorse pubbliche a rimanere sul territorio e a costruire un circuito positivo e virtuoso di investimento produttivo
Che si può fare
Quando si riceve il denaro in conto interessi piuttosto che a fondo perduto perché quante cattedrali nel deserto sono state costruite grandi e piccoli in questi decenni
Di coloro che hanno utilizzato prima la Cassa del Mezzogiorno e porre gli incentivi pubblici statali per creare attività produttive al solo fine al solo fine
Di utilizzare fondi denaro a fondo perduto per poi lasciare il territorio dopo quattro cinque sei anni quanti tantissimi episodi
Ecco perché la riforma dei civili che si pre che sino e ci proponiamo di realizzare che trasforma gradualmente buona parte degli incentivi da fondo perduto
A incentivi per l'abbattimento delle tasso d'interesse è una riforma virtuosa per il Mezzogiorno
Perché coloro che usufruiranno degli incentivi grazie ai quali potranno abbattere il più interessi sul capitale ricevuto dalla Cassa depositi e prestiti dalle banche
Saranno tra virgolette costretti ad avere un piano industriale positivo e virtuosi a rimanere sul territorio
Questo serve a rendere più competitivo non meno competitive mosso nel soggiorno
E la riforma e stima fiscale non è contro il messaggio io mi auguro che passino i pesi di Alleanza nazionale che prevede sì una riduzione della pressione fiscale
Graduale e compatibile con le risorse pubbliche che vada a beneficio dei due fattori a nostro avviso determinanti dello sviluppo
Che sono le famiglie e le imprese
Perché il problema che il nostro Paese ha per cui sente una sorta di decadenza e che le famiglie non fanno più figli
Abbiamo il più basso tasso di natalità al mondo un tasso di uno virgola due nati per donna
Che è inferiore persino a quello giapponese uno virgola due ventotto che era il più vecchio più antico del mondo che di un punto in meno la media europea non è una battuta
Noi siamo il paese che invecchia di più al mondo perché è il più basso tasso di natalità al mondo è una famiglia che non fa figli
E una famiglia che non crede nel futuro
E noi dobbiamo mettere in moto una nuova capace di scommettere da parte delle famiglie sul futuro per cui la riforma fiscale io mi auguro che passi la tesi di Alleanza Nazionale avvantaggerà innanzitutto le famiglie più numerose
Che sono usualmente nel Mezzogiorno
E quindi avvantaggerà soprattutto i ceti medi i ceti deboli del Mezzogiorno
Creando un meccanismo virtuoso è positivo
Che io mi auguro innesti
Una maggiore incremento del tasso di natalità importante per le conseguenze economiche generali quando si hanno si fanno pochi figlia e invecchia la popolazione aumenta il carico dei pensionati sì pochi che possono lavorare
Secondo metteremo positivo della riforma fiscale sarà quello sull'impresa
Noi prenderemo pienamente deducibile il calcolo delle spesi i ricerca innovazione formazione dal calco dell'IRAP ma non basta dobbiamo creare un meccanismo che favorisca l'assunzione da parte le piccole e micro imprese
Per esempio piena deducibilità dei nuovi occupati per il calcolo dell'IRAP per quanto riguarda piccole e micro imprese io mi auguro che ci sia un fattore occupazione che favorisca le piccole e medie imprese manufatturiere quelle cioè che hanno maggiori indici di occupazione
E anche questo avvantaggia
Certamente le imprese meridionali
Perché io avvantaggia coloro che assumono io mi auguro che assunzioni avvengono soprattutto nel Mezzogiorno la riforma fiscale è una grande riforma che insieme la riforma degli incentivi si aggiunge a un processo riformatore che questo Governo ha realizzato e i cui effetti positivi sia di spiegheranno nell'arco dei prossimi anni forse la con i prossimi decenni
E peraltro lo dico con grande responsabilità il problema principale che abbia avuto in questo Paese
E di vincere la cultura dell'egoismo
Che una cultura del tutto e subito
Che si è imposta in Italia più che altrove
Laddove attratti a trionfato la cultura del sessantotto del sessantanove sessantotto nelle scuole sessantanove nelle fabbriche la cultura del tutto e subito significa la cultura dell'oggi del quotidiano
Dell'egoismo individuale e sociale localistico che ha prevalso in questo Paese
E che ci ha impedito di programmare il futuro
Quando si parla e si discute del due mila e dieci come se apparisse una data molto lontana nel due mila dieci e tra sei anni
Quando si parla del due mila e dodici come data la gobba pensionistica dormire dodici e tra otto anni
Gli altri Paesi vincono perché programmano e penso che il futuro
E quindi hanno un alloggio supera l'egoismo generazionale
Noi dobbiamo vincere questo egoismo e cominciare a programmare e pensare al futuro anche se il fatturato apparterà hanno in molti casi ma appartiene ai nostri figli
E quindi dobbiamo vincere la cultura del sessantotto dal cultura dell'egoismo la cultura che per esempio ci ha privato dell'energia nucleare
In quel momento il Paese si è ripiegato su se stesso
Perché in quel momento ha passato la cultura dell'egoismo territoriale di coloro che non vogliono vedere
Di coloro che sono fondamentalmente ipocriti per cui siamo un Paese che consuma energia nucleare il diciotto per cento delle merci e consumiamo e di origine nucleare ma non la pronuncia
La facciamo produrre francesi agli svizzeri di sloveni la compriamo a caro prezzo da loro che la producono a ottanta chilometri al nostro confine
E voglio capire cosa cambia per chi vive a Trieste se la centrale nucleare a cento chilometri ad est in Slovenia e non può essere ad Ovest
Cosa cambia o cosa cambia per chi vive a Torino che ha quindici centrali nucleari accento che non era proprio confine ce l'ha però al nord ma non assunto perché noi siamo fondamentalmente un popolo ipocrita
E questi ipocrisia che deresponsabilizzazione sì realizza poi in altri atti per cui io vedo una città come Aversa a scendere in piazza per impedire che venga costruito una centrale di
Termovalorizzatore
Quando i termovalorizzatori stanno a Berlino centro e noi esportiamo i rifiuti che coproduce la Campania
Per smaltirli né termovalorizzatori tedeschi pagando quaranta volte di più il costo per smaltirli che sale ma altissimo in Campania
E i testi ci guadagnano due volte ridendo due volte Dinoi perché paghiamo loro quaranta volte di più per bruciare
E trasformare in Energia i rifiuti della Campania e poi loro vengono quei rifiuti trasformati Energia come energia magari a noi stessi
E così di pari passo si continua su altri aspetti noi abbiamo bisogno di una cultura della responsabilità che insegni negli enti locali nelle associazioni imprenditoriali nelle scuole nelle università ovunque si dispiega una classe dirigente né in seduta a livello politico nazionale che bisogna assumerci le nostre responsabilità
Riguarda l'Energia non possiamo più pagare il petrolio cinquanta dollari a barile
Dobbiamo anche noi produrre le energie in casa come fanno gli altri
Questo riguarda le materie prime riguarda gli impianti industriali bisogna che il Paese Carlo Conti capisca che responsabilmente dobbiamo prendere visione che ci riguardano e che riguardano il futuro dei nostri figli io sono convinto che siamo sulla strada buona
Lo dico consapevole di quello che abbiamo realizzato io non ho fatto troppi viaggi non si riferiva ovviamente pensa Mema
Io fatti troppi pochi avendo fatto trenta cento trenta missioni internazionali centotrenta
Missioni internazionali in tre anni di attività con impresse al seguito
Quando abbiamo cominciato le imprese non ci credevo nemmeno perché pensano aveva un'immagine dello Stato non come di uno Stato che aiuta
Ma come lo Stato che ostacola
E non si rivolgevano l'impresa l'istituzione del proprio Paese perché le percepivano come lontani
Si rivolgevano le loro ambasciate quali uffici dell'ICE o al ministero solo quando cale cause erano disperate
Solo quando ormai la loro fabbriche gli era stata espropriata o i loro prodotti gli erano stati respinti alla frontiera oggi non è più così
All'ultima missione a Belgrado hanno partecipato quante cinquecento imprese italiane
Che è una cinema grande che è un cinema enorme hanno incontrato ottocento imprese serve
Cinquecento in paesi italiani a Belgrado per cercare nuovi sbocchi di mercato nuove opportunità d'impresa perché oggi le imprese italiane grazie a questo governo credo no nelle attività istituzionali delle acque
Delle istituzioni nazionali io mi auguro certamente anche regionale l'ultima missione insieme la Regione Sicilia l'abbiamo fatto in una casa in Libia
Poche ore dopo che era stata rimosso l'embargo nei confronti della Libia da parte loro europea
Per aprire quel mercato che poi mercato più immediato per le imprese siciliane al di là del Mediterraneo lo abbiamo fatto in maniera tempestiva e non è un caso che nelle prossime settimane svolgerlo numerose missioni nel mondo arabo
In Libano in Siria negli Emirati Arabi in Qatar
In in Tunisia e in Turchia perché credo che la prossimo sbocco di mercato sia quello e noi dobbiamo coinvolgere il mondo arabo nello sviluppo euromediterraneo se vogliamo sottrarlo al fondamentalismo
Che farne partecipe e partner delle nostre imprese
Abbiamo grandi possibilità e opportunità davanti a noi deve dobbiamo vincere
Quella cultura della rassegnazione
E quella politica del piagnisteo che sta in noi e che ci ha piegato in questi decenni
Io noto imprese siciliane che finalmente sanno aggredire i mercati stranieri pensiamo alla rivoluzione del vino siciliano che una volta era un vino che veniva utilizzato tutt'al più per tagliare i grandi vini francesi
Io mi ricordo la guerra del vino nel porto di Marsiglia quando gli agricoltori francesi gettavano dalle navi le botti del vino siciliano pugliese perché perché rinvii rendeva meno remunerativo il vino francese
Pensiamo un po'a quello che accade oggi prodotti cinesi
Beh ci lamentiamo che abbiamo fatto la stessa cosa per tanti decenni con i francesi i tedeschi gli inglesi o gli olandesi ebbene il vino francese gli ha non serve più a tagliare i grandi vini francesi perché ha superato i vini francesi nel mercato statunitense
E lì lottiamo non più con i francesi lottiamo con gli australiani
Che vent'anni fa non avevo una vite perché vent'anni fa in Australia non si produceva del vino
Il che significa che bisogna avere capacità di pensare in grande e di pensare nuovo
Se vogliamo vincere la sfida della globalizzazione
Come hanno fatto gli agricoltori siciliani i produttori del vino siciliano quando hanno saputo affrontare i mercati internazionali queste last unica strada per tornare a vincere il si può vincere sul mercato internazionale anche le comporti la Cina l'anno scorso in questo Paese venti morde la Cina era vissuto come un grande pericolo guardati i dati sull'esportazione di quest'anno
Dopo un all'annuncio che abbiamo fatto col progetto Marco Polo le esportazioni italiane in Cina quest'anno sono cresciute nei primi sette mesi del diciassette per cento
Le esportazioni cinesi in Italia sono continuate a crescere certo del diciotto per cento
Ma abbiamo praticamente pareggiato il conto in termini percentuali non in valori assoluti come crescita le nostre esportazioni incida cioè bisogna pensare questa fase la globalizzazione con spirito positivo
E si trovano le occasioni per crescere anche là dove sembra disperata matrici
Io sono convinto che lo si può fare soprattutto con le imprese egiziane
E per questo se noi siamo disponibili a fare il sistema anzi abbiamo il dovere di fare sistema con gli enti locali con la Provincia con la regione Sicilia nei grandi mercati internazionali nel Mediterraneo ma anche in Oriente perché si può cogliere l'occupazione l'opportunità delle nuove sfide l'internazionalizzazione e sono convinto che si riesca a farla
E che la si può fare anche nelle condizioni più difficili e sono certo che la Sicilia sta affrontando al meglio queste occasioni di crescita con un governo che comunque garantisce una stabilità
Ora si può dire tutto
Tranne noi del fatto che il governo siciliano e nazionale ha finalmente imboccato una sale la stabilità e la stabilità e la prima con dazione per vincere la sfida della globalizzazione citava prima il caso spagnolo e concludo
Certo la Spagna ha vissuto una grande epopea di crescita sotto i governi a Zanardi centrodestra non so se accadrà ancora sotto i nuovi governi spagnolo
Perché hanno avuto paura di affrontare e di esse la realtà internazionale Italia questo ha paura non l'ha avuta c'è una nuova destra
Che governa l'Occidente
Una destra che è nata negli Stati Uniti
E che è fondata sui valori della famiglia della nazione
C'è una destra che sta nascendo in Francia
Chi conosce i termini della questione vada a leggere l'ultimo libro del ministro le finanze
Sarà così molto importante perché ristabilisce il valore della fede anche in Francia
C'è una nuova destra in Italia e in Occidente io credo che questa destra abbia capito come coniugare tradizione e futuro
Valori
E interessi e in questo modo indicare la strada dello sviluppo della rinascita all'Occidente non è un caso che Bush abbia vinto col più grande numero di consensi della storia americana
Sconvolgendo la sinistra europea che pensava che il futuro fosse Kerry e libera Dinoi orco di Los Angeles e non comprendendo che l'America profonda era America che lavoro io credo che lo stesso accadrà in Europa e in questo modo potremmo anche affermare che governare questi difficili anni della globalizzazione e vincere vincere la sfida del terrorismo internazionale
Ora grazie Adolfo avevamo grazie
Alla alla in conferenza stampa di presentazione alla festa tricolore
Io avevo detto proprio questo la classe dirigente presente guardate che sarà un'occasione non soltanto perché qualcuno venga a fare passerella perché qua non fa passerella nessuno
Ma sarà un'occasione nella quale finalmente potremo dire le cose che stiamo facendo le lo sforzo che questo nostro Paese guidato dal centrodestra sta compiendo per diventare un Paese realmente moderno un Paese veramente all'avanguardia
è un'occasione fondamentale di confronto e di formazione e di informazione grazia dopo per la chiarezza solare con la quale ai già assunto in poi nei fatti
Tutto un percorso che ancora non si è concluso amici cari e io vi invito a essere sempre più attenti alle cose che facciamo nel frattempo voglio comunicare che ci ha raggiunto l'onorevole Carmelo Briguglio vicecoordinatore nazionale che concluderà più tardi la prestato di colore l'onorevole San Martino che anche qui tra noi non ti gira e Giampiero è qua arrivato quatto quatto tomo tomo che a quatto quatto si è seduto tranquillamente lo ringraziamo per essere e qui con noi
Adesso voglio passare al secondo giro velocissimo telegrafico di interventi con delle domande in pillole una domanda la faccio subito a Ettore Costanzo a ecco che viene aggregato
E no perché pensava Luís Appino Costanzo al mio amico Pino Costanzo pensando al senatore Battaglia perché il senatore Battaglia senatore Battaglia di Termini Imerese
Se io se io non dovessi fare questa domanda Mieli proverebbe allora io Pino ti faccio una domanda specifica
Che fine fa a Termini Imerese che fine fa la FIAT di Termini Imerese leggiamo sui giornali che c'è un'ipotesi di regionalizzazione
Ce la spieghi meglio perché io so cos'è ma molti forse non lo sanno
Una regionalizzazione che vorrebbe imitare il modello tedesco della lo svarione però tu che sei capo degli industriali della Sicilia ti prego dieci che fine fa Termini Imerese
Una struttura sulla quale sulla quale abbiamo puntato tutti e in particolar modo appunto indiani contro la battaglia
Che lì e ha fatto veramente ha fatto lì a termini una grande ragione di azione politica la difesa della di Termini Imerese stessa di questo impianto fondamentale velocemente in pillole grazie
Ma intanto non non esiste un problema FIAT di Termini Imerese esiste un problema FIAT
Termini Imerese legata fortemente alle vicende della FIAT come tutti sappiamo è una vicenda fortemente in itinere e non può essere slegata le sorti dello stabilimento di Termini Imerese alla dalle sorti della FIAT è un discorso assolutamente connesso all'interno di questo vi stanno facendo una serie di ipotesi che per la buona parte sono giornalistiche di fatto io credo che noi dovremmo come deve fare uno sforzo perché si dia una identità Termini Imerese invece di dire e penso non decisivi punto noi via dicendo
Vediamo di metterci d'accordo su quale s'spinta fare nei confronti alla FIAT perché Silvia un'entità quello stabilimento ma non basta poi bisogna creare le condizioni perché a quei torna quello stabilimento si determinano le condizioni per cui diventa ecco produttivo
Produrre a Termini Imerese questo significa logistica significa il porto di Termini Imerese significa potenziamento dell'indotto facendo a Termini alcuni prodotti che vengono fatti fuori eccetera però non possiamo parlare di FIAT senza parla di un'occasione mancata
Sulla scorta mi riferisco proprio alla presenza del senatore Battaglia sulla scorta emotiva
Di quei momenti drammatici in cui si pensava che Termini Imerese dovesse chiudere c'è stata una grande mobilitazione nazionale che è stata guidata da alcuni di Termini Imerese il senatore Battaglia in prima fila
Di quella emozione è sparita traccia
C'è Termini Imerese non può essere FIAT deve essere FIAT Punto più tanto altro
Abbiamo creato le condizioni fare un contratto d'area per fare un patto territoriale per fare alcune cose tutto si è fermato perché si è fermata all'emozione su quella su quel territorio
Riprendiamo quel tipo di emozione quando malauguratamente dovremmo trovarci nelle condizioni perché dovesse andare male
FIAT e quindi Termini Imerese dovremmo dev'essere nelle condizioni del potere sviluppare in maniera diversa quel territorio una brevissima appunto conservate su alcune cose dette del ministro Urso su cui sono completamente d'accordo
Però non è possibile pensare alla riforma degli incentivi continuando a a dire che ci sono quattro delinquenti per quello che è stato fatto la percentuale di Successo della quattro otto otto credito d'imposta è stata del Dio oltre l'ottanta per cento queste forme dirette di incentivazione ha fatto sì che la Sicilia per la prima volta nella sua storia negli ultimi cinque anni ha avuto un PIL superiore alla media all'array alla media italiana
Evidentemente hanno funzionato c'è stata una classe di imprenditori che ha saputo sfruttare queste cose
Che poi ci sia un venti per cento dei delinquenti credo che sia fisiologico come non possiamo dire che c'è un Parlamento di delinquenza e ci sono cinque deputati inquisiti voglio dire altra considerazione che volevo fare sugli sgravi fiscali
Io penso che invece sarebbe molto più opportuno che gli sgravi fiscali fossero destinati a alla busta paga del per degli operai a diminuendo la quota come dire di contributi che viene pagato e se ne avrebbe un beneficio immediato sulla gente che lavora
Che sarebbe molto più soddisfatta del lavoro che fai potrebbe portare un vantaggio indotto al sistema delle imprese essendo molto motivate su questa direzione
Grazie grazie Pinault adesso la domanda
Molto sintetica nostro elettore Artioli appunto Ettore Costanzo e Pino Artioli così facciamo allora Ettore riduzione delle tasse si riduzione delle tasse no dico la posizione chiara netta di Confindustria
E ti prego di rispondere alla provocazione che ha fatto Sergio Billé perché ripeto Billè è stato molto preciso e chiaro nel dire basta non aiutiamo più industriali perché gli industriali già hanno avuto tanti aiuti dallo Stato cominciamo a pensare un po'a redistribuire io avuti aiuti ad altre categorie altrettanto importante tasse sì tasse no
Ma io credo che non esista che dica passano questo mi pare automatico mi pare facile da rispondo in questa maniera perché nessuno di coloro che pagano le tasse a piacere a pagarne Bolt è chiaro che ciascuna vorrebbe pagare meno qui il punto non è pagare meno tasse ma quali tasse diminuire in un contesto in cui la diminuzione delle tasse debba debba servire non solo a soddisfare come dire la nostra voglia di risparmio la voglia di chiunque di risparmiare qualche cosa
Che gli comporta spese ma piuttosto come questo discorso possa essere utile e proficuo posso dare slancio al sistema economico italiano e allora sicuramente la posizione di Confindustria come la posizione la maggior parte delle categorie economiche
In questa fase e non a una riduzione dell'IRPEF sia una riduzione delle tasse che possano liberare risorse per gli investimenti questo credo che sia posizione
Chiara ripetuta ribadita rilanciata con spessissimo nei giornali su cui non ci siano dubbi
E laddove proprio si voglia fare una riforma fiscale che coinvolga tanto l'IRAP su cui
Da tanto tempo non soltanto gli industriali ma anche commercianti anche ad altre cose io sono fortemente interi interessate dato che lì è a pezzi notoriamente è una tassa non proporzionale non progressiva è una tassa che agisce in maniera come dire assolutamente disomogenea sul sistema economico laddove semplicemente per non far discorsi tecnici l'IRAP è una tassa che si applica il ricavi a cui vengono da cui vengono dei contatti alcuni costi un costo che non viene de contato il costo del lavoro per cui la facile battuta che spesso sui giornali dirà per la tassa sul lavoro perché più a parità di ricavi
Un'azienda una fabbrica che ha mille dipendenti che fattura
Cinquanta milioni di euro paga una massa di IRAP e norme
Una intera società immobiliare che fra Enrica che ha ricavi per cinquanta milioni di euro e non ha nemmeno un dipendente paga unica ridottissima perché tutti gli altri costi che che che ha sono ammessi a deduzione
è chiaro che qui e quindi che l'IRAP paradossalmente è una tassa che va contro il lavoro va for contro un sistema economico positivo e favorisce le rendite
E questo punto meno IRAP significa liberare risorse per gli investimenti di cui tanto non sul sistema economico ha bisogno perché siamo contrari alla riduzione dell'IRPEF perché probabilmente ma basta guardare le tabelle che quotidianamente pubblicano i giornali la riduzione dell'IRPEF andrebbe a colpire molto poco marginalmente anzi creerebbe molta disillusione in tutta la classe
E di contribuenti chiamo minori disponibilità pensate che fino a venticinque mila euro sostanzialmente non porta benefici è andrebbe invece a favorire le classi sociali che non sarà così
Guardiamo quello che è oggi sul tavolo risultava grazie a noi fare non so non favorendo non favorendo le classi sociali più disagiate crea quello che diceva il presidente Costanzo aumentar o comunque lascia inalterato il grosso la grossa differenza che c'è
Lo fra lo stipendio erogato quindi percepito dal lavoratore e lo stipendio pagato dalle imprese se riuscissi fatte a a fare una riforma fiscale che incidesse su questa fascia
Di contribuenti devo dire quello che dice Nino Lo Presti lo conosciamo benissimo e che rapporti in questo che io fra Confindustria e gli esponenti del vero governo di AN sono fortissimi provo per questa comunità di intenti
Credo che sia un servizio e lo facciamo al sistema economico che facciamo alle classi meno agiati che si chiama facciamo uno stato sociale che sicuramente ha bisogno di alcuni alcune spinte
Bill è Billè rappresenta una categoria quella dei commercianti con cui noi abbiamo tante sintonia non ultimo il grande accordo che abbiamo fatto la settimana scorsa che ha visto come Confindustria Billè ma come anche le cooperative così come altre categorie fortemente a cercare questa corda lavorare ore ore perché si facesse
Però faccio una facile battuta battuta non esiste
Una concorrenza di Stato ai commercianti non esiste un solo negozio di proprietà dello Stato quante attività economiche private debbono in nel settore industria debbono invece contrastare con la concorrenza dello Stato
Vedo qua Sergio Rodi penso a quanti siano i meno alle aziende nostre colleghe iscritte al sistema Confindustria che fanno autotrasporti che devono contrastare Poliuto trasporti pubblici con le aste con me colle amate con tante altre aziende che fanno autotrasporti pubblici penso a quante aziende per esempio contrastano con le aziende del gruppo Finmeccanica che fa bene
Il proprio settore il proprio lavoro in settori strategici ma anche in settori assolutamente concorrenziale ad aziende private e questo problema non manda i commercianti non la negli artigiani
E allora la liberalizzazione del sistema economico è una delle cose che ci stima ancora dai commercianti credo che e Billè faccia bene giustamente alza il tiro su quelle che sono le esigenze della sua categoria ma esigenze di liberare l'economia italiana
Da tanta ancora granchi vincoli che provengono ancora da una forte penetrazione dello Stato nel sistema economico
Sono quelle che ci distinguono io credo che su questo un forte impegno al governo
O l'attuale governo il governo del Polo governa la casa di Berta aveva preso ha tanti impegni con lo Stato italiano
E tante l'aspettativa il sistema economico perché si liberi si libere nel settore dell'economia perché la concorrenza si possa fare veramente perché il sistema economico abbia dell'economia che diventerebbe rivelò un sistema in concorrenza e non le diseconomie che de di dipendono da l'età nelle protetti ancora alcuni settori dell'economia italiana grazie
Grazie allora cioè abbiamo velocemente verso la chiusura perché c'è un piccolo cambiamento di programma approfittiamo della presenza onorevole Briguglio della corte sia del ministro Urso per fare la chiusura a che sta arrivando no le Bocchino che sta che sta o che è già qui che è già qui per fare la chiusura la festa tricolore
Sul palco in piazza quindi c'abbiamo dolcemente verso la chiusura io non voglio poi assolutamente educazione gli altri due i nostri ospiti piacere di darci anch'essi in pillole
Una breve comunicazione Nicola soprattutto su quello che ecco il progetto nell'immediato della provincia di Palermo in materia di attività produttive
E poi ad Annibale Chiriaco una sua personalissima indicazione come responsabile dei giovani di Confindustria
Al al Governo nazionale governo regionale ecco che cosa che messaggio quei mandare al governo regionale però vi prego trenta secondi per ciascuno perché poi più del ministro Urso e cito spostiamo in piazza grazie
Velocissimo anche ricollegandomi a discorsi fatti degli amici Confindustria comincia a Palermo consapevole del fatto che uno dei problemi più grossi delle imprese il capitale di rischio
Sta portando avanti e spero entro la fine dell'anno sarà costituito il primo fondo chiuso per le imprese
Se il fondo chiuso nient'altro che una specie di merce Ambra anche in cioè un soggetto pubblico-privato con le banche che daranno finanziamenti per la l'aumento del capitale sociale le imprese stesse questo primo penso che se uno i primi risultati importanti l'altra cosa è la pioggia Palermo continua a fare quello di cercare di aiutare a delocalizzare
Gli artigiani del territorio quindi a dare impulso alla creazione di arretrerà artigianali che questo è uno degli altri problemi non indifferenti che le nostre catene produttive hanno non sanno dubitarsi e queste quel problema di cui discutevamo delle infrastrutture
A breve ma stiamo cercando di portare a termine insieme comunicasse il buono
Di San Cipirrello la definizione le Alex Sira perché loro hanno avuto
Grazie allora Annibale grazie Nicola Annibale per un telegramma al governo regionale una iper pillola allora dobbiamo cercare di utilizzare sempre più questo forte binomio politico economico questo ha forti parti
Di confronto che ravvede nella nella politica e nell'economia regionale ma anche nazionale sempre un maggiore con meno contrasti e più propositività
Credo che la questo binomio non può che essere un cantiere ideale per la programmazione del futuro e credo che in questa logica i territori territori regionali non possono che ottenere dai dei benefici quindi da giovane mi auspico che questa volontà nostra propria del sogno possa tradursi anche in una volontà regionale è una volontà locale grazie
Grazie le conclusioni del nostro incontro al ministro Adolfo Urso
A tutti voi da me personalmente un ringraziamento affettuoso per l'affettuosa partecipazione e attenzione che ci avete voluto dedicare a dopo in piazza prego il ministro russo
Una breve precisazione in merito a quello che noi ci auspichiamo sia la riforma fiscale noi di Alleanza Nazionale e che pensiamo sarà la riforma fiscale in atto che
Comincerà a ridurre gradualmente compatibilmente con le risorse finanziari disponibili la pressione fiscale sia sulle
Famiglie sia sulle imprese perché ricco sia sulle famiglie sia sulle imprese perché noi pensiamo che la forma su cui si sta indirizzando la maggioranza su nostra sollecitazione quella di tre anni mite
Il perfetto più una quarta come contributo di solidarietà che andrà a beneficio delle famiglie consentirà di alleggerire la pressione fiscale soprattutto sulla famiglia tipiche italiane
Marito moglie e due figli
Come ha dimostrato un'analisi pubblicata ieri su alcuni quotidiani scandalizzata perché analisi del nord del nostro Paese dirà in questa analisi dice la riforma così come viene pro progettata sarà beneficio soprattutto del Mezzogiorno
Perché sono soprattutto nel Mezzogiorno le famiglie tipiche che ormai hanno due figli a carico
E questo è importante ampi che per rilanciare i consumi e soprattutto i consumi nel Mezzogiorno e questo va a beneficio sia degli esercizi commerciali ovviamente sia da pagare per ogni esercizio meglio per le aziende imprenditoriale
Per quanto riguarda l'IRAP la nostra ovviamente che non è una tassa di questo governo
Ma è una tassa realizzata dal precedente governo in maniera talmente iniqua che prima è stato descritto che avvantaggia soprattutto le imprese che non hanno occupati
E invece colpisce soprattutto le piccole e medie imprese manufatturiere quindi le imprese con gli occupati non è nostra
Mentre gli altri
E forse se la Confindustria avesse reagito con più costanza determinazione quando fu realizzata con la tassa
E i sindacati avrei avessero reagito con più determinazione quando fu resa con la tassa ci troveremo in USA azione diversa bene il nostro obiettivo è di cancellarla ovviamente questa tassa come obiettivo limite nel contempo alla in questa fase ma che poi siamo di ridurne
La pressione fiscale in due aspetti nell'aspetto di rendere interamente deducibili le spese per la ricerca
Importante per sollecitare un maggiore incentiva la ricerca da parte delle imprese italiane e nell'aspetto di rendere più compatibile il costo del lavoro
Sia per quanto riguarda per esempio nella mentre completamente fuori dal calcolo dell'IRAP
L'assunzione in occupati modo che l'impresa posso essere incentivate ad assumere a tempo indeterminato
Sia per quanto riguarda un calcolo del lavoro che posso essere anche esso reso deducibile dal calcolo dell'IRAP quindi la nostra direzione di marcia esattamente questa
Favorire le famiglie favorire le imprese io sono convinto che riusciremo a dirigere in tal senso la riforma che la maggioranza si appresta a realizzare e che sarà un contributo lo sviluppo soprattutto le sviluppo dell'impresa nel Mezzogiorno
Sappiamo e lo dico con grosse ma consapevolezza che dirle ha fatto delle richieste in favore della sua categoria ma io lo dico con convinzione io sono convinto che noi dobbiamo soprattutto incentivare gli investimenti produttivi
Quindi gli investimenti industriali l'Italia
Non si può rassegnare ad essere un grande museo
E nemmeno soltanto una grande esercizio commerciale
Italia deve mantenere i propri asset industriale se possibile incentivi a incentiva ovviamente compatibilmente a quelle che sono le realtà del nostro territorio e per questo credo che il lobbismo forzo che dobbiamo fare gli appunto quello nel mantenere rafforzare la nostra filiera industriale e Alleanza Nazionale in tal senso si fa partecipe
Protagonista
Se vogliamo
Rappresenteranno il Governo nazionale come ha fatto in questi anni le esigenze del nostro Mezzogiorno e le esigenze delle nostre imprese che non sono diverse da quelle delle nostre famiglie
Perché l'uno e l'altra è marcio insieme sono convinto che ci riusciremo anche in questa fase anche in questa manovra finanziaria fiscale ed economica che affronteremo nei prossimi giorni nelle prossime settimane
Grazie ministri adesso portiamo tutti in piazza per la chiusura con Carmelo Briguglio e Italo Bracchi Bocchino perché ci ha raggiunti in questo momento possesso Adolfo Urso grazie ancora arrivederci
Però deve contare solo