Nei Comuni il paese reale - XXI Assemblea Annuale, XII Assemblea Congressuale dell'Anci

è molto difficile con la situazione complessiva in cui ci si muove oggi riusciva a parlare solo di assetti istituzionali o di problematiche relative a queste che naturalmente sono già molto complesse
Prescindendo ovviamente dalla situazione complessiva finanziaria insomma Paolo ne ha dato una dimostrazione ma credo che ognuno di noi da questo punto di vista si trovi inevitabilmente a fare i fari menta che a questa problematica non voglio suggerire nulla ma penso che anche Sergio Chiamparino sindaco di Torino
Abbinerà nelle sue riflessioni qualche problematica di questa tipo grazie Sergio
Sì garanzie anch'in effetti mi hai anticipato anche se
L'accenno al tema della Finanziaria sarà Breve e alla fine anche perché pur non avendo potuto essere qui ascoltarla o visto mi sono informato sulla relazione di Leonardo Domenici la condivido totalmente quindi il mio sarà soprattutto un contributo per qualche sottolineatura
Voglio affrontare questo tema delle città metropolitane però partendo
Da una concluda qualche considerazione sull'impianto generale di riforma costituzionale chi è stato approvato in prima lettura dai due rami del Parlamento e voglio partire coi mi scuserete da un tema generale che è vero che ogni tanto ritorna nel dibattito ma sul quale secondo me e lo dico credo che sia un discorso assolutamente trasversale agli schieramenti politici sul quale io credo non ci sia ancora sufficiente né sufficiente chiarezza
E il tema è questo che tutti sanno che il termine federalismo deriva dal termine latino foedus patto cioè mettere insieme e difatti la stragrande maggioranza degli stati federalisti non uso a caso questo termine nascono dal fatto che ci sono delle realtà statuali che a un certo punto scoprono che quello che stanno facendo lo riescono a fare l'Oregon uscirebbero a farlo meglio per alcune funzioni mettendosi insieme
Questa è il modo in cui sono nati da grandi Paesi federali quindi il federalismo diventato un qualcosa che ha dato di più
Non qualcosa che ha dato di meno e soprattutto un qualcosa che è partito da una realtà decentrata cioè quindi in cui resta una base fortemente autonomistica fortemente legata al territorio che decide di mettersi insieme per fare alcune cose in Italia
E quindi non è solo un problema di questo testo di riforma della Costituzione ma anche dell'altro perché bisogna essere chiari su questo
L'impostazione è diverso
Forse anche perché
Un po'tutti abbiamo rincorso il tema del federalismo su un piano estrema soltanto politico per rincorrere un attore politico della scena appunto un attore della scena politica italiana penso all'inizio degli anni Novanta
E il tema del federalismo e si è imposto come tema della non diciamo della divisione ma sicuramente se voi usiamo un termine più blando più neutro della articolazione dello Stato centrale
Quindi non come ricomposizione ma come suddivisione
Questo io vorrei perché rifletto su questo perché quanti di noi nei loro interventi individuano come un problema quello dei centralismi regionali
Alzi la mano l'uomo che non avverte al di là delle appartenenze politica questo il tema dei centralismi regionali come uno dei problemi che rischia di soffocare sul nascere il federalismo
E ma questo se ci pensate un attimo
Ma origine io credo anche nel fatto che si dando un'impostazione come direbbe un anglosassone top da un ma se volete dire anche diciamo nei termini più banali cioè parte diciamo come a piramide per cui si parte dall'alto sì danno poteri alle Regioni le regioni poi a loro volta seri dandoli danno al basso
Riflettete un attimo in questa logica in questa logica è implicito un meccanismo di trasferimento anche di centralismi ai livelli successivi e quindi dato che glielo successivo prima quello della regione
è quasi inevitabile al di là di una fortissima volontà politica che in alcuni casi se e in altri non c'era
Però la volontà politica non può essere materia costituzionale
E inevitabile che in questa logica che procede dall'alto verso il basso ci sia un trasferimento anche di centralismo
Allora io penso che mi auguro che non appaia come una come dire una ma qualche leziosità questo entro questa parte generale
Io credo che bisognerebbe lo pongo soprattutto alle forze politiche e questo perché non è un tema strettamente nostro come amministratori
Io credo che bisognerebbe sforzarsi prima che il disegno di riforma costituzionale compie il suo percorso fino in fondo di tentare so che è molto difficile ma di tentare di invertire
Questa questa logica
D'altra parte in questo testa a dire in questo testo di riforma ma li ha già
Sita la già citata Paolo Corsini poc'anzi
Se volete delle tracce anche nel testo riforma di questi centralini poi ci sono anche delle tracce diverse alle qua che io utilizzerò ma
Ad esempio la costitutivo costituzionalizzazione della Conferenza Stato Regioni è una traccia precisa di questo trasferimento di centralismo
Che io chiamo trasferimento di centrali allora io lo dico con una maniera un po'forte già forte insomma
Per far finire su queste parte generale ma vorrei dire una cosa cioè io credo che bisognerebbe lo pongo esplicitamente i partiti non parlare più di federalismo ma di autonomismo imperniato sulla sussidiarietà
Questo secondo me è la svolta politica culturale che avrebbe bit di cioè bisognerebbe avere il coraggio di cominciò non dico a fare per non pretendo di avere ragione
Ma dico su cui bisognerebbe avere il coraggio prima di porre mano a una riforma della Costituzione
Almeno di provare a discutere perché se no badate
Rischiamo di rincorrere l'araba fenice
Conta combattendo contro i centralismi combattiamo contro un cervello di livello più alto ce lo ritroviamo a un livello più basso eresia e rischiamo di essere noi stessi inconsapevoli complici di questi trasferimenti di centralismo
Non parlo di altri perché il tempo è tiranno non parlo di altre
Tracce di Confucio il grande confusione che ci sono nell'impianto di riforma costituzionale io sono sono rimasto colpito da una cosa se non ho letto male l'articolo cinquantasette
Dove si parla di federalismo fiscale
C'è un'affermazione che io non non sono un corso un costituzionalista ma scrivere
Che al di là che federalismo fiscale si attuerà fra Trani ma questo ma scrivere che il federalismo fiscale non deve in alcun modo aumentare la pressione fiscale del Paese io la trovo una cosa che dovrebbe far girare nella tomba qualche costituzionalista perché ripeto ma come si fa a scrivere in Costituzione perché in una legge finanziaria mi sta bene mi può star bene in una legge ordinaria mi passi maschere incostituzionali onde ad aumentare la pressione fiscale ma è come si fa cioè must la Costituzione non è una materia che si cambia tutti gli anni cioè nel come facciamo a sapere se fra cinque anni l'interesse del Paese è quello di aumentare o no la pressione fiscale cioè voglio dire
è un segno di come la col questa riforma costituzionale in realtà sia più una serie di volantini politici chi altro ma lo dico solo come
Segnale ulteriore di natura diversa rispetto a quello di prima che secondo me consiglierebbe un'attenta riflessione ai tutti i partiti politici prima di prendere delle decisioni definitive su questo su questo punto come
Mi permetterei anche l'ha già fatto Corsini io non riprendo
Non non ho sentito se Paolo ha parlato anche di questo così come io mi permetterei di riprendere questo tema ecco i centralini che ritornano della polizia amministrativa locale che è un altro di quei temi che diciamo nel momento in cui diventa competenza esclusiva della Regione non si capisce se vuol dire che i vigili urbani di Lucca vengono sottratti ai Comuni o se si istituisce un nuovo corpo di polizia cosa di cui mi pare che non c'è non c'è e senta il bisogno se mai si sente il bisogno di dare più risorse ai corpi di polizia che già ci sono che invece spesso sono costretti a non riuscì non riescono a riparare nemmeno le vetture per rincorrere i delinquenti quindi credo che su questo
Bisognerebbe riflettere ma lo ripeto lo dico solo come
Segnali ulteriore di un po'puzzle mal composto e sul quale forse una supplemento di riflessione che muova anche da temi generali come accennato l'inizio sarebbe utile per tutti
Però voglio anche dire che in questo testo ci sono alcuni spunti che sono utilizzabili nella logica che io ho cercato di dire cioè autonomismo su e sussidiarietà e non federalismo
E penso all'articolo quarantasei nuovi che è quello appunto che pre lascia intravedere la possibilità di incrementare anche di incentivare i rapporti orizzontali fra i gli enti locali
Penso all'amico all'articolo che prevede i ricorsi di legittimità
E penso e arrivò il tema le città metropolitane io su questo
Non ministro Pisanu non c'è non sono se diciamo a che punto sia dal punto di vista dell'iter procedurale la delega del disegno di legge decreto legislativo la Loggia so che dopo il convegno che facemmo a Torino qualche passo in avanti nella formulazione di un'ipotesi istituzionale di costruzione e città metropolitane state fatte da è stata fatta io qui vorrei ribadire due cose che ho detto in quell'occasione che sono quello che mi convincono di più
E non interpretano vorrei essere chiaro su questo non esprimono la posizione ufficiale dell'ANCI non tanto perché sia chiaro perché ci tengo distingue
La mia considerazione è quella del parte da un dubbio il mio dubbio è che sia effettivamente praticabili
Per lo meno in tempi utili per i Comuni e il sistema delle Autonomie locali una via istituzionale per costruire le città metropolitane
Chi io su questo esprimo un dubbio se volete un dubbio di realismo di pragmatismo chiamatelo come volete ma esprimo un dubbio
E io credo che dato che invece le esigenze economiche sociali che stanno dietro al problema delle aree metropolitane siano pronti siano esigenze vere
E i bisogni a cui bisogna a cui occorre corrispondere si hanno bisogni veri allora la mia opinione e che
Fingere di costruire una un nuovo livello istituzionale che poi si sa non si riuscirà a costruire ha come risultato solo quello che poi non si avrà lo strumento per corrispondere a quell'esigenza quei bisogni veri allora io propongo lo proposta Torino ripropongo qui un'altra strada che che non mette in discussione il percorso istituzionale che gli lascia tutti i tempi se ci saranno se qualcuno vorrà perseguire ma che intanto cerca di trovare soluzioni praticabili
Cioè io sostengo che bisogna che ci sia un Raff una rafforzamento dei poteri dei comune che oggi sono riconosciuti come città metropolitane per evitare che ognuno di noi alla spicciolata utilizzando questo quella occasione questo quel grande evento il traffico le eruzioni dell'Etna
La diga sul per la laguna di Venezia le Olimpiadi tutta vadano a fare a chiede a fare la questua Palazzo Chigi per chiedere i poteri speciali
Bisogna uscire da questa logica e bisogna dire che
Tutte le attuali città metropolitane
Una parte differenziando fra DS perché certo che fra la mia città e Roma e fra la mia città e Trieste ci son delle differenze differenziando non lo so questo è un tema di discussione ma bisogna che queste città siano su alcune materie io dico in particolare su materie come che attengono alla organizzazione del territorio l'urbanistica i trasporti il commercio la promozione del turismo dello sviluppo su questa materia
Tutti i poteri che adesso sono distribuite diciamo messi distribuiti fra Comuni Province Regioni appartengano alle città metropolitane ovviamente appartengono anche le risorse che sono diciamo in qualche modo dedicati a queste partendo da questa base io proprio lì al secondo punto della mia proposta io credo che occorra lavorare per delle aggregazioni di su base volontaria di secondo grado
Di tipo se vogliamo funzionale settoriale come già si fa per gestire alcuni
Tipici diciamo temi di gestione dei servizi penso ai rifiuti penso ai trasporti
Per di tipo generale per svolgere alcune funzioni strategiche tipo quello della rappresentanza
Perché quando si tratta in gara discuterà Boixel piuttosto che a Palazzo Chigi io credo che un Comune dell'hinterland torinese se lo fa insieme agli altri insieme alla città di Torino abbia qualche possibilità di essere ascoltato cosa che ha molto di meno se ci va da solo
E per svolgere affrontare i temi della programmazione strategica dello sviluppo economico quindi io chiedo all'Anci di riflettere su questa proposta cioè fare incardinare nel testo della Loggia il problema del potere come ho cercato di dire tutti uguale differenziati io per esempio sono uno che credo che ci debba essere una differenziazione anche fra le città metropolitane attuata
E poi trovare il modo per procedere ad aggregazioni su base volontaria che in parte son quelle che già facciamo con gli strumenti che già ci sono
Ma utilizzando invece l'olio anche gli strumenti che la legislazione d'azione offre per un'aggregazione di tipo generale che ho risponda all'esigenza ripeto di rappresentanza
E quindi di interlocuzione con i poteri nazionali e sovranazionale
E di promozione dello sviluppo economico
Distribuzione delle risorse fiscale utilizzo delle aree insomma tutti voi sapete meglio di me a cosa mi riferisco ultima considerazione se ho ancora due minuti sulla Finanziaria
Ma guardate io vorrei dare a Damo
Io credo che all'inizio e quando dico all'inizio parlo del passaggio fra DPEF e Finanziaria
Il ministro Siniscalco abbia effettivamente io voglio dargliene atto di questo non solo da torinese e la sua quasi condomini condomino perché abita davanti a me e quindi non nei confronti non parte non solo per questo
Voglio dargli atto di aver effettivamente tentato
Fare nei confronti delle Autonomie Locali qualcosina ho qualcosa di diverso da come si era fatto nelle deferenti nelle diffide alle precedenti finanziarie senso che se vi ricordate verso la fine di luglio inizio di agosto c'era stato anche sulle colonne dei giornali dopo gli incontri che furono fatti a Palazzo Chigi una discussione in cui si cercava di dire
C'erano molte cose da mettere a posto ma insomma in cui il tema qual era facciamo uno scambio fra partecipazione dei comuni e degli enti locali alla diciamo ai al contenimento dei del del degli uffici della finanza locale in cambio di dell'autonomia in particolare su campo fiscale e finanziari
Ora aveva molti punti d'imperfezioni molti punti se volete anche di non detto e quindi di possibili strumentalità però io credo occorra dare atto al ministro Siniscalco che lui effettivamente ci ha provato io vorrei dire però con la stessa franchezza al ministro Siniscalco
Che così come ci ha provato dovrebbe adesso e prendere atto che non c'è riuscito non solo ma che quel poco che lui aveva cercato di mettere in piedi gli è stato smontato pezzo dopo pezzo
Per cui come ha detto Leonardo nella sua relazione questo rischia di essere uno dei casi in cui la Finanziaria esce dal Parlamento peggio di com'era entra io credo che di questo Siniscalco debba prendere atto PRI convocare al più presto un qualche luogo in cui sia possibile riprende le fila di questo discorso se si vuole cercare di evitare questo esito della finanziaria scusate l'ha mai solo sul gli estremi era una misura pasticciata che probabilmente non sarebbe stata praticabile però almeno era un segnale di un tentativo di dare una leva per quanto difficile da gestire in mano ai Comuni
Il catasto non se ne è parlato fin dall'inizio
Adesso pure le addizionali cioè io quello che mi chiedo dice ma qualcuno gli viene in mente peggio o meglio qualcuno pensa che i Comuni divano d'aria
Cioè e questo che io mi chiedo perché non parliamo di compartecipazione o di tributi di scopo che son quelle che avrebbe sarebbe avrebbero dovuto essere e io penso possano essere ledere gambe di un autonomia Isma'fiscale decoroso
Ma almeno le addizionali e una qualche forma di trasferimento del catasto magari differenziato a seconda delle grandi città e città minori che poi possono metterlo a disposizione mettere i propri strumenti a disposizione anche dei comuni che stanno all'intorno
Cioè bisogna che ci sia perché sennò
Diciamo come si fa
Far fronte alle specie alla risorsa che non abbiamo davanti dei trasferimenti sono quelli che sono si può cambiare finché si vuole il tetto di spesa ma non si può anche mettere sulla media portarlo al dieci portarlo all'undici ma quella vuol sempre dire che bisognerà fare dei tagli inutile che ci nascondiamo dietro a questo perché è cambiato il modo invece di dire di usare il tendenziale poi togliere dal tendenziale sì di si riconosce subito l'aumento possibile sulla base dei dati reali di finanza locale ma quella cosa lì se Bossi vuole star dentro quei tetti di spesa vuol dire che bisognerà comunque fare delle razionalizzazione dei tagli che rientrate dove stanno cioè è diciamo rischia di essere uno dei pochi casi in cui la i gli enti locali comuni e non hanno a disposizione se non
Gli inizi
Quindi il tributo meno elastico rispetto al reddito e meno e non progressivo tranne Rizzi non hanno un cespite d'entrata su cui da da utilizzare per fronteggiare qualsiasi tipo di di fabbisogno sul campo sociale ma anche su un campo economico e su altri terreni
Allora io quello che credo e che sia giusta l'impostazione di tenti di uscire da questa Assemblea con delle iniziative diffuse che permettano di recepire diciamo questa in questo malcontento che c'è fra i fra di noi che che serpeggia che in alcuni casi è più evidente
Credo anche Leonardo che occorra poi fare uno sforzo per trovare un momento nazionale che dia visibilità e senso a questo tipo di malcontento perché credo che questo insieme alla richiesta di un tavolo a sé che permetta di dalle fila di quel mancato patto di fine luglio sia la strada che può servire può forse io mi auguro ancora
Convincere il parlamento e governo che su questa strada davvero non si va da nessuna parte noi invece noi coi nostri cittadini vogliamo andare davvero
Verso un miglioramento della loro qualità di vita grazie buon lavoro
Grazie al sindaco di Torino Sergio Chiamparino intanto un saluto al sindaco che ci ospita Beppe termico pezzi aggiunti grazie che sei capannoni credo che i due interventi abbiano offerto sicuramente ulteriore materiale che credano mancasse già in partenza
Alla nostra tavola rotonda quindi io affido l'avvio della tavola rotonda nostro amico arriva una sala giornalista del Sole ventiquattro Ore a cui voi fare solo una rapidissima
Ma immensa noi lo consideriamo come enti locali un grande amico degli Enti locali questa glielo vogliamo diretta che ha dato e ha raccolto le voci e le stelle dibattiti tutto quello che noi ovviamente condividiamo né in ospedale i livelli quindi l'augurio è che queste discussioni insomma che ci vedono impegnati ormai quotidianamente rispetto alle problematiche degli enti locali continuino a tornare in forse riescano a trovare anche di più di quanto non abbiano trovato in questo ultimo periodo spazio in un quotidiano autorevole come il Sole ventiquattro Ore ai quali noi naturalmente facevamo anche in riferimento perché nella la fama l'autorevolezza è anche l'oggettività perché noi non vogliamo ovviamente ragioni di parte
Su quello che diciamo però dava uno spazio e da uno spazio importante alle nostre voci quindi grazie Marina nasale Athena via dalla tavola rotonda grazie sui mercoledì per le parole grazie anche al presidente Domenici per quanto detto ne mettete in grande imbarazzo perché quando si vince con giornaliste amico il segno che il giornalista tradisce la sua vera missione più che amico degli enti locali diciamo che io se non vai più idealista prima di subito fatto tra la mia formazione credo profondamente nell'istituzione democratica nell'articolazione democratica di questo Paese e quindi il discorso sul federalismo che vado facendo da tempi assai lontani i qualche anno di più dei giovani presenti si ricorderà anche articoli nel mille novecentosettanta e dintorni quando parlava di federalismo era ancora forse fin troppo presto si parlava di regionalismo della necessità di dare completezza ad una riforma ad una Costituzione quello del quarantotto il cui altissimi valori politici e morali non devono essere cancellati con le uniformi chiede che vengono fatte strumentalmente di volta in volta cercando di contentare vari pezzi di forze politiche questo da cittadino lo dico prima per la giornalista ma il titolo dalla tavola rotonda e nel ramo nel merito lavori in corso per un federalismo incompiuto è un'ottima scelta perché inquadra perfettamente il terribile a questo tavolo rotonda come sapete intervengono ricco Boldi Presidente dell'Uncem Rossana Di Bello sindaco di Taranto il vicepresidente dell'Anci
Edoardo Garrone presidente del comitato tecnico per l'impatto del federalismo sull'impresa di Confindustria
Nadia Masini sindaco di Forlì Vittorio Musumeci sindaco di Militello in Val di Catania Alessandro spia tracce responsabile Anci per le regioni a statuto speciale
Funziona
Voce
C'è
Ripartito
Alle sulla pietra Salvatore Rebecchini presidente della Cassa depositi e prestiti e Lorenzo Ria presidente dell'UPI fresco il freschissimo deputato purtroppo lascia la presidenza dell'UPI
Concluderà poi attendiamo l'arrivo del ministro Pisanu visti i tempi sono già le undici viola Vittorio cortissimo direi per ogni intervento previsto non chiudi sette otto minuti
Così riusciamo completare un giro e poi c'abbiamo un margine magari per un secondo rapida battuta prima dell'arrivo del ministro
Probabilmente riusciamo a dare anche un ulteriore giro di tavola
Primo sentito le violazioni di grossi e soprattutto di Chiamparino stiano posto in evidenza i temi fondamentali partire da questo allora questo federalismo è incompiuto come ad esempio partendo con bordi si può individuare una formula di federalismo invece compiuto quale potrebbe essere lo sbocco finale ideale prego
Buongiorno a tutti
Affronto subito il tema posto per avere un approdo finale occorre avere le idee chiare sul punto di partenza
E a me pare che ci sia parecchia confusione rispetto al modello di partenza e va da sé che quando si è confusi su dove andare su cui andare su come andare difficilmente si riesce a capire quando si arriva e soprattutto dove si arriva
Perché
Ritengo che
Ci sia la necessità in questo Paese di una sorta chiamiamola di sintonizzazione semantica
Che noi stiamo utilizzando tanti termini federalismo devoluzione decentramento autonomismo regionalismo
Ai quali attribuiamo di volta in volta significati diversi a volta sinonimi Avossa alternativi fra loro
E questi modelli non sono modelli che si sposano automaticamente fra loro
E credo che ci possa essere un minimo comun denominatore per tentare di fare un po'di chiarezza partendo da una domanda se volete piuttosto banale
Ma credo in questi momenti abbastanza indispensabile se non indilazionabile
Ma il federalismo all'italiana a un suo conto
E se c'è la chi lo paga
Perché io non vorrei che ci trovassimo nel paradosso
Che alla fine di questo decennio di riscrittura delle regole del gioco che in teoria dovevano avvicinare il potere al cittadino attraverso la valorizzazione sussidiaria delle sue autonomie alla fine ci trovassimo nel paradosso che il conto lo pagano proprio le Autonomie
Perché se dovessimo giudicare dalle ultime finanziarie ci rendiamo conto che la stretta è stata una stretta oggettivamente sempre più insostenibile e più in generale si ha la sensazione che è un meccanismo che spinge che ha spinto in questi anni a tutta velocità
Il processo di il percorso di riscrittura istituzionale senza porsi l'interrogativo di come si paga
Di chi lo paga e soprattutto se siamo in grado di pagarlo B questo percorso di dissociazione non regge più
Perché tutte le riforme che sono state fatte
Nella precedente legislatura e nell'attuale legislatura non sciolgono questo nodo fondamentale e infatti gli interrogativi che emergono da tutti i settori sono legati a questo elemento di fondo quali siano effettivamente le ricadute sulle famiglie sulle in prese sul sistema dell'autonomie di questa riscrittura delle regole del gioco
E la prova provata di questa situazione
è data dall'impasse totale in cui giace alla cosiddetta Alta Commissione per il federalismo fiscale un'alta commissione istituita con la legge finanziaria del due mila e due chiedeva dei termini stabiliti dalla legge entro i quali doveva consegnare il prodotto della sua elaborazione il trentuno maggio del due mila e tre
E il Governo entro il trenta aprile del due mila e tre per legge avrebbe dovuto esprimersi rispetto a queste conclusioni il fatto stesso che la Alta Commissione si sia riunita per la prima volta il sette maggio del due mila e tre la dice lunga rispetto all'oggettiva difficoltà come dire della complessità della materia
La dice lunga anche la conclusione che ha prodotto delle pure ipotesi di scuola che andranno ad alimentare la gara la ricca letteratura in molti archivi presenti nel settore in altri termini non si può demandare ad una commissione di natura tecnica la risoluzione di nodi che sono tutti esplicitamente di natura politica e che devono investire le sedi e le sfide in natura politica
Se è così non avviene io credo che ci sia un rischio nel Paese
Che non come dire che non interessa forse l'élite ma che si percepisce sempre di più nel contatto con il Paese reale e cioè il rischio di un rigetto da parte della società nei confronti di tutto a questa come dire situazione classificabile poi come loro si voglia dire federalismo autonomismo sussidiarietà devolution quando non si capisce davvero a chi arriva alla fine in mano il cerino
Il rischio è che non lo si voglia neppure accendere il cerino o che se qualcuno lo accendono si voglia spegnere
Con il risultato poi evidentemente di non affrontare i nodi di fondo che attanagliano il sistema del paese che invece ha la necessità di un suo oggettivo ammodernamento ma certamente il sovrapporre continuamente costantemente modelli che si rifanno al regionalismo al federalismo all'autonomismo i senza una logica di coerenza senza un fil rouge all'interno di questa operazione rischia di portare il federalismo all'italiana ad una conclusione che sembra più essere una sorta di bandiera
Agitare che non lo sforzo di costruire insieme un modello comune verso il quale tutti insieme ci dobbiamo incamminare e del resto questa situazione confermata anche da una sorta di schizofrenia
Che noi come sistema delle Autonomie locali abbiamo vissuto in questi anni sul metodo di confronto nei confronti della governo del Parlamento
Perché noi abbiamo avuto io credo di poterlo riconoscere certamente senza alcun problema anzi con soddisfazione
Una fase di concertazione di confronto sulle regole anche positiva
Che ha portato a dei risultati credo significativi
L'approvazione della legge La Loggia la cosiddetta centotrentuno sull'attuazione del Titolo quinto avvenuta con un percorso concertato
Si sta discutendo sulla riscrittura del testo unico sulle autonomie locali in questa prospettiva e anche nel percorso di definizione costituzionale sia pure nel quadro che riceve in precedenza si è avvertito uno sforzo una esigenza anche da parte del governo al parlamento di ascolto
Ma schizofrenica mentre tutto ciò non avviene invece nelle materie finanziaria quando si parla di risorse non c'è più concertazione non c'è più dialogo non c'è più ascolto
La finanziaria di quest'anno è soltanto come dire l'ultimo approdo di un percorso di questa natura giustamente il presidente
Della Camera in questa occasione ci ha richiamato alla necessità di portare proposte alternative
Non possiamo limitarci alle Mary esteri lamentazione rischieremmo di cadere in una sorta di corporativismo che alla fine non ci porta da nessuna parte
Ma la domanda che mi pongo di fronte a questa giusta osservazione Massiah davvero la voglia di ascoltare le nostre proposte alternative
Perché lo raccordava Sergio Chiamparino lo abbiamo vissuto una Estate nella quale il ministro Siniscalco ci ha convocato Ceretto con grande onestà intellettuale la situazione del Paese una situazione difficile
Rispetto alla quale sistema dell'autonomie locali non si può sottrarre perché il risanamento del risanamento di tutti e per tutti non è il risanamento per qualcuno con qualcuno
E rispetto a questa richiesta in sede di DPEF di compartecipazione allo sforzo ci aveva non fatto balenare ci aveva proposto una serie di misure sulle quali ragionare discutere dalle tasse di scopo la compartecipazione alla revisione degli estimi e sullo sfondo anche a un riflessione più complessiva sulla stessa il visione dell'impianto dell'ICI alla percorso di significatività degli enti locali nella competitività del Paese qual è il ruolo che le Autonomie possono dare per vincere la sfida la competitività
Poi arriviamo in autunno e per il terzo anno consecutivo con il solito emendamento parlamentare si bloccano le addizionali si stringe ancora di più il patto di stabilità ma più in generale si chiude il dialogo
E allora rispetto a questi temi se restano sul tavolo i tagli e si toglie contemporaneamente la possibilità di manovrare qual è la possibilità che ci è data effettivamente di riuscirà dare il nostro contributo
E sullo sfondo si agitano ancora altri interrogativi se non saranno rispettate le previsioni macro economiche contenute nel DPEF che cosa accadrà
Che in primavera ci sarà un'alta manovrina e chi la pagherà e dovremo di nuovo ritrovarci a leggere sul Sole ventiquattro Ore il decreto tagliaspese
Io credo che occorre riflettere rispetto a questa schizofrenia di metodo e rispetto al fatto che non sta più insieme un sistema che discute di regole senza parlare di come queste regole si riescono a sostenere non regge una macchina che discute di quale motore darsi senza porsi l'interrogativo se l'economia familiare in grado di mantenere il consumo dalla benzina che questo motore presuppone allora noi siamo sì disponibili e concludo affare i sacrifici perché e come dicevo in precedenza il Paese e di tutti e tutti devono lavorare
Per dare il loro contributo a farlo crescere ma credo che non dobbiamo essere disponibili a essere il capro espiatorio soprattutto dagli errori altrui
Perché noi quando sbagliamo i nostri bilanci ce li paghiamo e quando altri sbagliano i bilanci non vorremmo trovarci a condizione che noi dobbiamo risanare utili
Il risanamento del Paese in altri termini lo si fa collaborando e non imponendo e tutto questo permettetemi una piccola digressione sulla materia che più voglio interessa da vicino la sigla che qui rappresento non aiuta a costruire un autentico modello di governance e la preoccupazione che io e che all'interno di questa situazione di oggettiva difficoltà coloro i quali soffriranno di più sono quelle che hanno istituzioni più oggettiva
Strutturale difficoltà e mi riferisco evidentemente Aelle piccole municipalità ai comuni più come dire scarsamente popolati rispetto ai quali io credo che occorra aprire una riflessione di fondo
Perché abbiamo la necessità di ripensare i metodi e gli strumenti dell'associazionismo intercomunale
Che non può essere lasciato all'obolo alla prebenda annuale in sede di legge finanziaria che scivola fuori dalle tasche del principe di turno non mi interessa se sia di destra o di sinistra
Ma non può essere questo il meccanismo in cui si aspetta ogni anno se qualcuno ci dà qualcosa per andare avanti dobbiamo ripensare insieme a un meccanismo strutturato se si crede al Paese degli otto mila cento Comuni altrimenti lo si dica con forza
E allora si dica però qual è il modello alternativo
E lo dico anche qui in questa sede se si pensa che il punto di approdo finale del cosiddetto federalismo all'italiana sia moderno nel quale di fatto si giunge ad un approdo in cui tre o quattro ministri tre o quattro governatori e tre o quattro supersindaci determinano le regole fondamentali del gioco da credo che questo non possa essere accettato questo che lo faccia la destra che lo faccia la sinistra non mi interessa
è un rischio oligarchico che non risponde non alle esigenze dell'autonomia non risponde alle esigenze
Paese per questo motivo io credo che noi come sistema delle Autonomie locali abbiamo una responsabilità in più
A partire dai la stagione congressuale che si apre oggi con la vostra assise la responsabilità è quella di riportare il confronto ad una logica di fondo che quella che la Costituzione le regole del gioco il patto che ci lega non è una somma di qualcosa di mio e di qualcosa di tuo è una somma di qualcosa di nostro
è qualcosa che insieme si costruisce e non possiamo accettare una regola del gioco che fatta da tanti articoli contraddittorie fra loro in quali nei quali magari qualcuno sposta e chiare il proprio particulare della propria realtà identitaria ma che non è all'interno di una cornice più complessivo
Perché questo rompe un patto solidale
E credo che il nostro per così dire non può che nascere dal basso
Perché le regole e i valori non possono essere regalati da nessun principe di turno ma se crediamo a quello che si diceva in precedenza cioè ai principi fondamentali della nostra carta costituzionale non possono che partire dal basso e dal sistema dell'autonomia
Grazie Borghi purtroppo ciò la malversazione per il sindaco di Taranto Rossana Di Bello non è riuscita ad arrivare in tempo
Qual è il problema del trasporto passo rinvio la parola al sindaco di Forlì Nadia Masini
Ma io vorrei evidenziare innanzitutto una contraddizione che ci serva anche per forse con maggiore concretezza attenere il tema nella sua centralità
Sul federalismo
Sia quello prospettato in questa riforma
Che un ramo del Parlamento approvato
Sia rispetto anche alle tante declamazioni va tenuto conto di un problema che riguarda poi la vita quotidiana dei Comuni ma delle Autonomie locali quando non anche delle ragioni
Si colloca dentro un processo tentato di norme e di leggi che hanno dispiegato Effetti lungo i quali si articola anche la vita recente dei comuni
Dal decreto legislativo centododici faccio alcune citazione che colleghi ricordano che ha come dire ha sancito attribuzione di competenze sulle quali si è lavorato
E sul quale si è registrato il primo corto circuito perché dati i poteri e le competenze delle quali già adesso gli enti locali rispondono non è transitata la parte che è una costante della nostra discussione
Le risorse finanziarie senza le quali è difficile parlare di responsabilità corresponsabilità e quant'altro
Si sono attuati presupposti anche di non solo riordino di competenze sul principio della pari dignità istituzionale queste storia legata non soltanto alla revisione del Titolo quinto la legge del due mila e uno
L'hai dentro tutta una serie di leggi che sono state fatte e che sono già in casi di attrazione
Allora il porre adesso in totale discontinuità un'idea di un federalismo io condivido abbastanza quello che prima veniva patto come riferimento alla sua definizione
Che introduce una corto circuito fra ciò che oggi le amministrazioni locali sono orientate a fare secondo un principio di autonomia e di responsabilità
E ciò che invece non essendo stato completamente attuato dal punto di vista finanziario o della non attuazione normativa di previsioni
Di norma crea oggi una situazione di paralisi sulla quale io voglio che si accenda un'attenzione forte perché se io leggo a questa contraddizione l'altra contraddizione
Che larga parte dei sindaci certamente dei Comuni più grandi
Sono stati investiti anche qui per effetto di norme che hanno già dispiega perfetti con l'elezione diretta un principio di diretto a responsabilità
Se io intreccio lei due contraddizioni
Be'questo diventa un elemento che non è né di destra né di sinistra ma che cosa debbono fare i Comuni rispetto a responsabilità che da una parte sono loro attribuiti e che dall'altro non sono in condizione di essere può esercitati
Io credo che questo sia un tema che al di là delle denominazioni definizioni noi dobbiamo avere presente perché a che fare con quel principio
Di responsabilità di governo territoriale che è il principio su quale come dire si articola oggi una nuova responsabilità dell'autonomia
Allora il richiamare la contraddittorietà di un profilo per esempio di federalismo che ragiona sui neo centralismi
In Visconti Litta in contraddizione con un principio di pari dignità istituzionali
Fra le articolazioni della Repubblica come recita il testo della Costituzione
Non è questione come dire dal dibattito convegnisti Co è chiesta questione che attiene alla qualità e alla responsabilità del governo delle Autonomie ivi compreso quello dei Comuni
Allora io da questo punto di vista nel momento nel quale rileva esattamente questo aspetto qui
Penso che come amministratori che poi dobbiamo e siamo chiamati a rispondere ignora ogni momento
Di ciò che decidiamo noi e di ciò che spesso dobbiamo subire perché altri decidano in bella contraddizione col principio di responsabilità
Questo tema cui dell'anno contraddizione del principio della pari stili di vita istituzionale tra le articolazioni della Repubblica debba essere questione che vada qui poste rivendicata
Lo dico nel momento nel quale io mi auguro sia presente qui il ministro
Pisanu perché non è tema come dire meramente di parte politica è questione costituzionalmente intrinseca alla vita e al senso alla responsabilità che oggi il sistema dell'autonomia debba avere
La seconda questione è quella che non si può ragionare di tendenze o di retrocessione di contraddizioni se non si tengono insieme i due elementi perché da un lato c'è la norma che assegna la responsabilità che cosa deve fare
Ciascuno dall'altro qual è la fonte attraverso la quale provengono le risorse con le quali fare le cose che la responsabilità assegna a ciascuno e questo è l'altro elemento io lo chiamo di contraddizione lo definirei molto più pesantemente
Perché se da una parte il cordone rimane da della Borsa rimane al centro
Ogni caso se ne impedisce una diffusione fra i tanti soggetti istituzionali penso l'ultima legge finanziaria
Blocco della dizionari mancata compartecipazione dell'IRPEF e quant'altro voglio riprendere temi che sono già stati
Indicati che oggi spero siano ancora più compiutamente affrontati questo è un principio che non tiene insieme i due elementi la responsabilità le competenze il potere reale
E allora come si esercita una responsabilità sulle politiche che badate bene sempre di più penso lo sviluppo del territorio penso lo sviluppo del welfare penso ai percorsi di istruzione e formazione
Hanno la loro Occidente Ralli ITA in un sistema interistituzionale da un lato e di fortissima sinergie con tutte le altre risorse sul territorio esattamente sul livello territoriale quello che anni del Comune il perno di riferimento istituzionale e se dall'altra parte su quello che il processo storico ha prodotto no semplicemente una idea azione come dire teorica no dell'assetto della sposa dita dello trovarmi è avvenuto e sempre di più questo perno territoriale di sistema di area vasta
Indica esigenza di certezza indichi esigenza di concertazione
Indica livelli fortissimi dissi inerzia e di adduzione di risorse e di idee se questo è lo scenario qui l'idea di un neo centralismo come pare prefigurare la modifica costituzionale che dallo Stato sposta alcune cose tipo le regioni penso alla scuola introduce un altro principio di totale conflittualità non solo istituzionale ma con il principio concreto di possibilità di governo di processi
Pensate alla scuola dalla centralizzazione totale del sistema nella quale era fino all'inizio degli anni Novanta ad una proposizione di livelli diffusi di responsabilità concertate sinergica tra governo regioni sistema dell'autonomie locali centododici ma poi le riforme di settore che oggi poggiano sui Comuni larga parte della responsabilità larga parte di responsabilità
Oggi mi si introduce una responsabilità esclusiva sulla Regione che se dovesse dare come dire seguito a questa affermazione escluderebbe da un l'altro la responsabilità di retta degli enti locali salvo non farli rientrare come come dire paga a Torino di compiti che loro non decidono perché le politiche stanno da un'altra parte
E rompe dall'altra parte anche sulla possibilità che ci possa essere come dire un'espansione di processi ovviamente di miglioramento dei sistemi di istruzione o di formazione sul livello nazionale
Si taglia il livello come dire di una tenuta nazionale non si riesce a tenere alto il livello della qualità e Quincy stendo sulle esperienze qualitativamente più avanzate che è quello che corrisponde ad uno dei livelli dello sviluppo del Paese
Allora quando si parla come dire doveva questo federalismo avanti indietro a che punto è eccetera io credo che la sua come dire valutazione debba avvenire attraverso i fatti che sono elementi di contraddizione e ogni contraddizione segna livelli di regressione
Quindi io chiedo che nel momento nel quale sì ragione a di quali saranno le i nuovi assetti costituzionali
Si ragioni essi rivendichi il riadeguamento i fuori dalle contraddizioni sul principio della qualità dei processi che in questo Paese sono avvenuti e spinti anche da scelte normative importanti degli ultimi dieci anni
Quello che si sta registrando è una regressione dello sviluppo delle autonomie locali e poiché non sempre le norme sono quelle che decidono perché non è la mera applicazione di una norma che decide di qualità
La norma però mi può favorire o bloccare processi bene introdurre allora una visione chi Annelise mini nuovi centralismi
E nega attrici anche di quei livelli di concertazione che per noi sono per il governo del territorio indispensabili come il pane
Sono due elementi che vanno come dire manifestamente comporta con chiarezza indicati come contraddittori e contraria all'interesse delle Autonomie locali e quindi all'interesse delle popolazioni per nome e per conto delle quali si governa
Di questo io credo che l'Anci
Con ancora maggiore e più forza e tutti noi nelle nostre assemblee elettive e tutti noi nel rapporto con i cittadini e con tutte le loro organizzazione abbiamo la forte necessità e responsabilità
Di dire con chiarezza di che cosa si sta parlando oggi di quali sono oggi i rischi che vanno accorre gli enti locali se non cioè come dire un cambio di mano
Questo non è roba né di destra né di sinistra questo ha a che fare con la possibilità che l'idea di diritto in questo Paese trova risposta concrete attraverso un sistema io dico di pari dignità delle tante istituzioni che esse concerta attivamente mirano nella stessa direzione possono spingerlo sperduto per lo sviluppo
Altrimenti pochi importa che a torto o ragione qui c'è una regressione è uno sviluppo sempre più arretrato credo che questo sia il tema attraverso il quale ragionare di federalismo costituzionale e di federalismo dal punto di vista finanziario grazie
Grazie sindaco asini la parola ora
Allora al sindaco di Militello in Val di Catania Vittorio Musumeci
Il segretario dell'UDC Marco Follini Roma cosa limite presente in sala e assiste ai nostri lavori
Quello che manca Musumeci allora passo la parola a dalla sanno che tracci il responsabile ANCI
Responsabile anche per le regioni a statuto speciale anch'io parlo da qui visto che come parlare in piedi anche sì la dinamica della tavola rotonda comporta di fare alcune considerazioni che si inneschino i discorsi
Introdotti dai colleghi ovviamente il titolo per il quale sono stato invitato a partecipare a questa tavola rotonda è quello di colui che per l'ANCI ha seguito in questa
In questi ultimi anni problemi delle Autonomie locali
Nelle Autonomie locali nelle regioni a statuto speciale
Un
Un quarto
Del paese in termini di popolazione
E in termini di territorio
Un quarto del paese che a condizioni di autonomia diciamo così differenziata
Di dal punto di vista istituzionale e quindi condizioni diverse chi le valuta in termini di privilegio chi le valuta in termini di reale e capacità di assolvere
Diciamo con le proprie forze
A situazioni di differenza nei confronti del resto del territorio nazionale
E quindi mi inserisco subito sulle considerazioni fatte
Da Corsini da Chiamparino
Su ciò che avverrà o su ciò che si ritiene possa a cadere in questa fase di transizione
Di modifica costituzionale di federalismo annunciato
Che peraltro
Credo
Sconti una situazione particolare del nostro Paese
E quindi rivolgendoci da questa da questa tribù una da questa sala noi i rappresentanti delle Autonomie locali
Ai nostri interlocutori politici
Dobbiamo anche in in questa occasione
Sottolineare l'esigenza di capire che da sempre i e soprattutto dalla riforma costituzionale del due mila uno
Dalla riforma del titolo quinto
Si dovrebbe parlare di valorizzazione del sistema delle Autonomie territoriali
Di questa Repubblica delle autonomie e quindi di questa cornice generale che va valorizzato l'importante
Ed inedite speriamo non sa di questi ultimi anni avvenuta nelle regioni a statuto speciale e nelle regioni otto e nelle province autonome
Con un'attenzione nuova nei confronti del passato da parte delle nostre associazioni
Delle Autonomie
E su questi temi quindi che va introdotta un'attenzione particolare da parte dell'Anci e non mi stancherò di sottolineare questo
Su questo federalismo al italiana che dobbiamo a prescindere dagli schieramenti politici è far forte
Attenzione non così abbassare la guardia perché il pericolo comunque che da un centralismo nazionale si passi a un policentrismo regionale il pericolo comunque che da questo federalismo atteso
Venga a che cosa una una compressione delle Autonomie locali e noi rappresentiamo uno delle dei gradini le Autonomie locali certo quello più vasto certo quello più legato al territorio certo quello che sente di più la spinta dei bisogni ebbene in questa condizione io credo che da parte dell'ANCI debba venire una maggiore attenzione
Anche sul settore delle Autonomie delle Autonomie sportive speciali una attenzione che deve riguardare i momenti di confronto con gli altri livelli istituzionali e di momenti di così di fantasia di creatività nell'immaginare scenari
Futuri che siano
Tali da rafforzare le autonomie
Locali del nostro parco e il sei messe salvaguardare quelle speciali anche ovviamente in questa fase di attenzione dovuta al al dibattito che c'è in Parlamento all'approvazione che da ultimo c'è stata della Camera della a con modifica costituzionale quindi in un momento nel quale i gli scenari che cambiano deve debbono vederci protagonisti attenti e capaci di portare avanti proposte innovative
Cioè
Grazie
Adesso
Sì credo che giustamente la parola passa al prescindendo dalla Cassa depositi e prestiti Salvatore Rebecchini prego
Il
Recentemente la Cassa Depositi e Prestiti è stata oggetto di un importante riforma
Che la radicalmente
Mo'mi ha radicalmente modificato la natura giuridica e l'assetto organizzativo e funzionale a mio avviso ad avviso di chi lavora in cassa
Questo processo di innovazione della funzione dell'attività della Cassa potrà concorrere concretamente ad assistere il Paese reale nel realizzare un sano processo di federalismo basato sul principio di sussidiarietà
In buona sostanza la riforma della cassa depositi e prestiti
Tiene conto del contesto normativo ed economico in cui operano gli enti locali e il legislatore ha previsto quindi di modificarne la natura giuridica
Trasformandoli in società per azioni e con questa modifica la natura giuridica oltre ad una serie di adempimenti organizzativi e funzionali è stato a con questa Modica natura giuridica anche consentito di ampliare il campo di intervento della Cassa
Per soddisfare quelle che sono le nuove crescenti esigenze degli enti locali
Per essere schematici la riforma della Cassa Depositi e Prestiti prevede due rami di azienda chiamiamoli così
Un primo ramo di azienda e quello dell'attività tradizionale quella che la Cassa ha sempre fatto nel corso della sua lunga centenaria storia di assistenza finanziaria agli enti locali
Questo tipo di attività
Che l'attività diciamo anche preponderante come ammontare quantità e numero degli addetti e delle risorse adesso dedicata deve definita gestione separata e della attività di finanziamento quindi dello stato delle regioni e belli gli enti locali
Sul su questo tipo di attività continua a la cassa ad utilizzare il risparmio postale la raccolta derivante dal risparmio postale quindi godendo di un implicito
Sussidio perché risparmio postale garantito dallo Stato e quindi tutta la raccolta che deriva dal risparmio postale che abbondantissima viene destinate continuerà a essere destinata al finanziamento dell'attività tradizionale di gestione separata
I in questo settore chiamiamolo così quindi questo ramo di attività della gestione ordinaria la Ribor
E la cassa anche consentito di apportare degli adeguamenti organizzativi e operativi che vanno incontro alle esigenze di accrescerne la flessibilità e l'efficienza operativa ieri in seguito al recente decreto emanato a nel mese di ottobre stiamo già provvedendo incassa modificare a rinnovare l'attività di finanziamento innanzitutto per snellire ulteriormente le fasi previste per la concessione dei mutui riducendo i tempi necessari per istituire le richieste
Sarà consentito in base quindi a questo decreto anche l'erogazione di mutui la concessione di mutui senza dover passare per il Consiglio di amministrazione con le riunioni mensili
E quindi le concessioni saranno più frequenti e nella maggioranza dei casi sarà possibile ottenere il finanziamento entro pochissimi giorni dalla presentazione della domanda
Anche è stata avviata una profonda riorganizzazione di tutta l'aria degli impieghi destinata a facilitare i contatti e l'accesso alle informazioni soprattutto a gestire meglio e con più efficace i rapporti e le relazioni con la clientela
Saranno presenti in questa struttura professionalità in grado di coadiuvare gli enti nelle loro scelte finanziarie
Quindi non solo una funzione diciamo così di concessione di finanziamenti ma anche una funzione di consulenza e preventiva progettuale e programmatica
E i gestori di queste relazioni con gli enti costituiranno un preciso stabile punto di riferimento per le esigenze degli enti
Sono anche allo studio nuove realizzazioni di nuovi prodotti finanziari che la Cassa potrà aggiungere ai tradizionali finanziamenti a tasso fisso e variabile
E per consentire una gestione più attiva agli enti mediante nuove tipologie di strumenti di tassi
E quindi una possibilità in più per gli enti di diversificare le caratteristiche del debito anche in relazione alle esigenze di bilancio e alla loro effettiva capacità di indebitamento per tener conto della struttura in modo da ridurre gli rischi legati all'andamento del mercato
E infine quarto elemento sostanziale di questa riorganizzazione del settore dell'attività di finanziamento tradizionale stiamo studiando la possibilità nei prossimi mesi potremmo partire con una proposta di rinegoziare i mutui della Cassa
Di nuovo per consentire agli enti di rimodulare in maniera più efficace il proprio profilo di indebitamento tutto questo quindi per quanto riguarda la gestione separata il ramo tradizionale di attività ma nella riforma della casa come accennato all'inizio il legislatore ha previsto anche di ampliare il campo di intervento della Cassa istituendo una cosiddetta gestione ordinaria che in realtà è una gestione nuova è una novità
Che sarà separata contabilmente organizzativamente dalla gestione tradizionale e che dovrà soddisfare le nuove crescenti esigenze del sistema diciamo così degli enti locali nella misura in cui essi vorranno
Passare al privato
Da questo punto di vista mi ricollego a quanto è stato già detto dagli oratori precedenti è chiaro che le realtà locali vivono si confrontano con una forte contraddittoria situazione un dilemma
Non sto qui a ripeterlo ma insomma da un lato se confrontati con l'esigenza di accrescere
I servizi di vengono conferite nuove responsabilità la domanda da parte degli utenti degli operatori delle imprese cresce dall'altro divengono stretti i vincoli finanziari vengono ridotti trasferimenti diventa difficile reperire nuove risorse se ci si muove quindi in un'ottica strettamente di settore pubblico è chiaro che il dilemma sembra quasi in in in insostenibile
Se però si fa il salto e si passa al concetto di privatizzazione di esternalizzazione dei servizi ecco che si aprono nuove possibilità e si liberano risorse per invece da utilizzare nell'attività diciamo così
Tradizionale e da questo punto di vista la cassa può assistere gli enti anche in questo salto qualitativo perché la gestione ordinaria essendo separata giuridicamente e contabilmente
Consente alla cassa di operare a condizioni di mercato senza violare
La disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato raccogliendo risorse sul mercato da destinare al finanziamento
Di qui la legge ci limita molto come campo di applicazione però al finanziamento di opere impianti e infrastrutture destinate ha i servizi pubblici
E quindi la cassa diventa l'interlocutore naturale di tutte quelle iniziative che gli enti vorranno realizzare per esternalizzare e privatizzare funzioni di
Servizi pubblici
Anche in particolare per assistere quel processo di aggregazione replica richiamava il sindaco Chiamparino al con la Costituzione quindi aggregando lettere in realtà per realizzare la fornitura di pubblici servizi sotto forma quindi di società di capitali la cassa potrà intervenire non solo dal lato del finanziamento ma anche si può ipotizzare interventi in conto capitale
Consentitemi solo di spendere una parola sulla l'importanza e l'efficacia di questo processo di privatizzazione esternalizzazione l'esperienza che noi diamo studiati in casa ma che si ritrova anche in tanta letteratura dedicata quest'argomento dimostra come l'afflusso di capitali privati in alcuni settori tradizionalmente oggetto dell'intervento pubblico il settore degli utilizzi per esempio elettricità gas ha consentito significativi investimenti in infrastrutture
Determinando quindi un incremento dei ricavi regolati delle aziende parallelamente al conseguimento di apprezzabile economie di scala
Allo stesso tempo il processo è stato di norma accompagnato dalla definizione gli schemi di Governance finalizzati al duplice obiettivo di coinvolgere competenze manageriali e capitali privati nella gestione del servizio nella realizzazione di investimenti
Garantire quindi un assetto proprietario stabile anche in considerazione la necessità di tutelare le caratteristiche del servizio di pubblica utilità delle attività svolte
L'insieme di queste condizioni in generale ha consentito un miglioramento della performances economico-finanziaria dei soggetti gestori che a sua volta si è riflessa il migliore qualità del servizio a vantaggio dei cittadini e degli utenti ben più elevata remunerazione sia dell'azionista pubblico sia degli azionisti privati
Ecco che quindi in questa prospettiva ripeto l'attività della cassa alla nuovo ramo di azienda della gestione ordinaria sarà pronta per assistere un ultimo punto che mi preme sottolineare le due funzioni quella tradizionale e questa nuova attività solo tra loro complementari e non in conflitto
Sono complementari perché in un certo senso come dicevo la nuova attività e la naturale evoluzione verso cui penso tenderanno in misura sempre crescente gli enti locali
Non sono in conflitto perché le risorse a cui attingono sono nettamente distinte l'attività tradizionale ripeto attinge al risparmio postale che abbondante oggi la cassa
Ha in conto corrente di tesoreria quaranta miliardi di liquidità quindi non c'è nessun problema di vincolo di risorse per finanziare gli enti locali se mai c'è un problema di domanda da parte degli enti locali su quale possiamo anche interrogarci la nuova attività il nuovo ramo di azienda verrà finanziata a condizioni di mercato raccogliendo presso investitori istituzionali
Senza emettere passività a breve perché non siamo una banca e destinando queste risorse al finanziamento delle nuove opere in conclusione quindi una cassa che si pone come un partner naturale direi per la sua lunga storica
Tradizione di assistenza agli enti locali per questo processo di sviluppo che ci auguriamo parta dal basso per rispondere alle esigenze del Paese reale
Soddisfacendo il principio di sussidiarietà e trovando incassa un interlocutore per quanto riguarda gli aspetti consulenziali gli aspetti di assistenza finanziaria tradizionale e gli aspetti della nuova innovativa finanza di il finanziamento di infrastrutture grazie
Grazie presidente la Cassa depositi e prestiti ora l'intervento
Beh il dottor Garrone
Per la Confindustria prego
L'impatto del federalismo
Buongiorno innanzitutto ringrazio
Il presidente dell'Anci Domenici per
Per avermi invitato come Confindustria
A come dire
Rappresentare in qualche modo la visione
Del sistema di Confindustria e parlo di sistema in Confindustria quindi qui vi parlo anche a nome di tutte le nostre rappresentanze locali
Sulla problema su come vediamo sulle problematiche te viste dagli imprenditori
Nei confronti di questa riforma dell'assetto istituzionale del Paese in senso federale
Il presidente Montezemolo
A la maggior quando è diventato presidente Confindustria dedicato nella sua relazione una parte importante
Al problema del federalismo
è ha detto in sostanza che gli imprenditori sono preoccupati che si realizzi un federalismo che generi inefficienza piuttosto che nuove efficienza
Non ha mai e questo lo dico perché mi è stato è stato interpretato così
Mai detto che gli imprenditori sono contro le Autonomie locali e contro un disegno
Che rafforzi la capacità dei territori di competere
La dimostrazione sta nel fatto che ha deciso di dedicare una risorsa che il presidente di Confindustria che sarei io che deve in qualche modo coordinare il sistema della nostra rappresentanza Asso territoriale o di categoria
Proprio per definire quelle che per gli imprenditori sono le questioni chiave per realizzare un buon federalismo
Mi è piaciuto sentito l'intervento prima del sindaco Chiamparino quando ha detto attenzione si è fatta una gran confusione anche in tema di comunicazione tra federalismo
Devolution aggiungo io e autonomismo locale una cosa è l'organizzazione così istituzionale dello Stato un conto sono le competenze dell'autonomia locale
Noi abbiamo manifestato immediatamente una forte preoccupazione su un aspetto che è quello che il rischio di un'applicazione di un trasferimento di competenze
Dallo Stato alle regioni
Crea arse ulteriori apparati burocratici
Per gli imprenditori è un fattore fondamentale
In questo e già l'Italia di oggi un paese troppo lento a un insieme di leggi troppo complesse spesso contraddittorio una con l'altra
Fattore fondamentale per decidere il proprio Investimenti a vere un'interlocuzione chiara
Con la pubblica amministrazione avere tempi certi
E tempi Brevi per sapere se investire come investire
E soprattutto in che tempi realizzare gli investimenti
A me capita spesso di parlare con
Rappresentanti di grandi aziende straniere che
In un momento in cui la competizione internazionale la cosiddetta globalizzazione
Passi
Per poter competere molte imprese come sapete stand localizzando allora in un momento in cui bisogna essere
Rapidi rapide né cambiamenti non possiamo tollerare come paese come imprenditori di non avere chiarezza su quelle che sono le politiche di un territorio
E soprattutto un rapporto che continua ad essere troppo farraginoso e complesso
Quando abbiamo a che fare con il sistema
Della il sistema delle rappresentanze locali e nazionali
Con gli enti soggetti diversi che hanno la competenza di dare un permesso una carta bollata sono iter insostenibili e questo demotiva gli imprenditori italiani a continuare ad investire in questo Paese
Non consente a imprese straniere non convince le imprese straniere è investire nel nostro Paese il risultato è che progressivamente soprattutto le aziende manifatturiere stanno delocalizzando perché trovano in altri Paesi condizioni del costo da lampo e dipende in che settori operano però del costo della manodopera più favorevole
Devono investire necessariamente lo mettono nei conti nei piani industriale
Risorse senza in formazione di questa manodopera trovano soprattutto territori che offrono e amministrazione locale che offrono
Infrastrutture adeguate
Che offrono le condizioni per poter fare investire e soprattutto tempi certi per gli investimenti questo da nove non avviene noi siamo quando abbiamo giudicato abbiamo collaborato devo dire per portare le nostra visione per la riforma l'ulteriore riforma del titolo quinta costituzione abbiamo chiesto sostanzialmente tre cose
Abbiamo chiesto che venisse fatta chiarezza in collaterale competenza su materia industriale strategiche tipo le energie alle grandi reti infrastrutturali
E fa venisse fatta chiarezza tra la competenza stato regioni legislazione concorrente legislazione statale e questa è stata fatta anche se ci sono alcuni dubbi interpretativi che a speriamo che in Senato vengano chiariti abbiamo chiesto che venisse inserito in modo chiaro la clausola della salvaguardia dell'interesse nazionale e questo è stato fatto abbiamo chiesto che venisse chiarito il principio che è fondamentale questo interessa soprattutto voi oltre che noi della sussidiarietà
Verticale orizzontale e questo è stato fatto l'avrei messo in modo un po'più rafforzato ma c'è
E soprattutto è stato stabilito
Che si deve affrontare per realizzare un federalismo che funzioni il problema della riforma della riforma fiscale in senso federale
Perché come abbiamo detto in modo chiarissimo sappiamo bene come ci sono problemi di diverse velocità nei territori ci sono territori più ricchi e territori meno ricche per lettori che producono più PIL territori che ne producono meno però
Non si può pensare di trasferire progressivamente competenze
Ai territori e quindi responsabilità e costi senza affrontare
La questione dei ricavi ve lo dico da imprenditore non esistono
Manager imprenditori che possano far funzionare bene un'azienda se non hanno la leva dei costi
E non possono accedere dall'altra parte la leva dei ricavi quindi per un amministratore locale poter contare sull'accesso diretto
Alla fiscalità è fondamentale per poter amministrare bene
La propria responsabilità
Per esporsi per per potere dare risposte chiare ai cittadini e fabbisogni cittadine per le competenze
Che lo riguardano e soprattutto per poter essere valutato nel suo operato
Con questa
Vedete i cittadini sempre di più ma anche gli imprenditori si aspettano dalle Autonomie locali risposte chiare loro fabbisogni alla loro esigenza
E quindi
Io credo che questo possa essere realizzato solo nel momento in cui
Riusciremo ad applicare sul serio il principio di sussidiarietà verticale ma vi dico anche orizzontale perché non possiamo pensare e col trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni poi si crei il livello burocratico a livello regionale e questo credo che spaventi tutti voi come noi le Regioni devono dotarsi
Delle competenze necessarie per fare programmazione del territorio
Per fare le politiche industriali le politiche economiche del loro territorio per potere mettersi e in Rete poter collaborare con territori limitrofi e con Regioni limitrofi
Per poter
Decidere insieme
In modo collaborativo
Le strategie sulle grandi opere di comunicazione che sono le infrastrutture soprattutto le grandi opere infrastrutturali che sono fondamentali in un paese anche di transito come il nostro
Devo fare queste cose poi devono controllare e monitorare che questo avvenga a fare tutto quanto necessari ma non devono amministrare non devono gestire
L'amministrazione deve essere spinta e questa sussidiarietà verticale quanto più a livello locale possibile e su questo troverete sempre il sistema di Confindustria comunale atto ve lo posso garantire
Ma nello stesso tempo bisogna che le amministrazioni locali si organi si riorganizzi no
Per poter applicare anche il principio della sussidiarietà orizzontale cioè cercare di liberalizzare privatizzare naturalmente con un sistema di controllo efficiente e tutto quanto può essere gestito dai privati anziché direttamente dal pubblico queste due condizioni
Sebbene applicate potranno
Portare speriamo o d'una maggiore efficienza
Evitare un aumento di burocrazie conosca c'è un altro aspetto e concludo
Che per noi è fondamentale e quello
E quello che riguarda proprio un nuovo modo di
Come dire concepire rapporto tra amministra organizzazione dello Stato nel suo insieme
E le cosiddette parti sociali organizza
Una volta si chiamava concertazione ora poi qualcuno ha chiamata dialogo sociale
Tanto più
La responsabilità
Viene trasferita dallo Stato a livello locale tanto più diventa importante un forte spirito di collaborazione
Tra amministrazioni locali e parti sociali organizzato la cosiddetta società civile organizzata
Lo spirito di squadra lo spirito di collaborazione
Anche il nella difesa di interessi di diversi
E di peculiarità riversa ma soprattutto nell'interesse comune che è quello di fare crescere un Paese fare presso un territorio
Questo
Che alcuni hanno preso all'inizio come slogan ma realtà un atteggiamento che viene confermato tutti i giorni al presidente Montezemolo
è quello di dire signori da questo Paese che sta in qualche modo rallentando che non riesce accogliere la ripresa che esiste in grandi parti del mondo che è troppo lento questo Paese deve imparare
A fare squadra a tutti i livelli a livello nazionale tra governo e parti sociali a livello locale tra governi locali scusate il fatto passatemi il termine e parti sociali locale rappresentanza del territorio
Non possiamo continuare a come imprenditori ad avere come dicevo prima un'amministrazione pubblica che diventa un insieme di burocrazia di sovrapposizione di competenze
Comitati spontanei io sono assolutamente come a dire questo il sale dalla democrazia ma nel momento in cui
Esistono delle leggi un imprenditore decide un investimento gli vengono date l'autorizzazione in tempi speriamo più grevi e poi qualcuno alimenta in modo strumentale
Comitati locali che si rivolgono alla magistratura a alla magistratura amministrativa tutto l'iter si blocca in attesa dei ricorsi ecco francamente questo modello non può funzionare
No a noi
La riforma del titolo quinto impone e imporrà a chiunque governerà questo Paese
A chiunque governerà questo Paese a tutti i livelli
Una grande stagione di riforma
Perché dal Titolo quinto dalla Costituzione si se se appena cominciate a dover fare delle riforme quindi ci attendiamo
Riforme coerenti con un modello diciamo progressivamente federale
Bisognerà affrontare la riforma coerentemente alla riforma pubblica amministrazione del Pubblico impiego perché voglio vedere
Quando bisognerà altro esperimento e competenza trasferire anche le risorse umane
E problemi verranno fuori
Bisognerà affrontare e questo sarà un problema anche per il nostro sistema dell'impresa seriamente con i sindacati sempre in senso federale per la competizione dei territori
Una riforma
Del mercato del lavoro
Bisognerà affrontare sempre in senso federale una riforma della della giustizia
Della giusta dell'amministrazione della giustizia civile
Bisognerà affrontare
La riforma fiscale ma l'ho detto somma bisognerà fare tutta una serie di riforme coerenti col modello federale
Perché se no
Abbiamo Riviera organizzato tendiamo a riorganizzare lo Stato in un certo modo e poi le leve per poter realizzare in modo efficiente modello federale non ce l'avrà in mano nessuno
Questo nostro spiccio e la disponibilità di tutto il sistema di Confindustria a dare il massimo supporto a livello nazionale a livello regionale
E a livello locale perché ci vorranno anni si realizzi veramente un modello federale efficiente come diciamo noi un buon federalismo grazie
Betti dottor Leone
Presidente allora riponendo la presidenza di chiedo scusa ma sono stata acque siete una che un altro incontro sulla cooperazione alto molto presente molto affollato quindi sono anche molto contenta di queste riprendiamo il nostro dibattito innanzitutto io credo che prima ancora dell'ultimo intervento del presidente dell'UPI Ria l'assemblea voglia dare il benvenuto ufficiale al ministro Pisanu che presente alla nostra Assemblea
Ministro riconosciamo anche di averci seguiti non solo quest'anno ma anche l'anno scorso quindi ne aveva avuto attenzione sicuramente all'assemblea dell'ANCI bene credo che possiamo procedere con l'intervento del presidente dell'UPI quindi non so se conclusi gli amministrativamente precedendo il nucleo Lorenzo prego
Signor ministro colleghi amministratori come l'ANCI anche Lupi conclude il mandato quinquennale e quindi questa occasione come lo sarà l'occasione per le province di fine novembre
è un'occasione adeguata per una riflessione su quel che è avvenuto in questi anni in particolare in questi ultimi cinque anni
Nel mille novecentonovantanove sollecitammo la riforma stralcio del titolo quinto e lo facemmo in base ad una valutazione in base ad un principio
Chiudere cioè con uno risultato soddisfacente
Per noi autonomie benché parziale il grande lavoro che era stato impostato nel corso della legislatura
Il principio si esprimeva nell'idea
Che è sbagliato stare fermi inattesa di un risultato migliore con il rischio di non avere neppure il risultato soddisfacente
L'esperienza che abbiamo fatto in questi anni ci dice e che abbiamo fatto bene
Perché quella riforma apposto i paletti dello Stato uso delle Autonomie
La Costituzione
Riconosce
Che siamo o uguali Allo stato alle regioni non siamo secondi ma non siamo naturalmente manco i primi io però non mi nascondo
Le contraddizioni
Che sono venute da quella riforma stralcio e direi anche da quella che per certi aspetti fu una fuga in avanti
Innanzitutto le contraddizioni che sono da individuarsi nel moltiplicarsi dei ricorsi alla Corte costituzionale
La difficoltà di ripartire le competenze legislative concorrenti tra Stato e regioni
Le controindicazioni e che sono da ricercare nella persistenza a legiferare a fare alta amministrazione come se
Le modifiche e lo stesso principio di è qui ordinamento non fossero mai stati introdotti ancora le controindicazioni che sono da ricercarsi nella ritardo oramai ingiustificabile con cui alcune previsioni costituzionali vengono attuate
E qui infine le questioni e più in generale del federalismo che erano ed era il federalismo un cantiere nel mille novecentonovantanove lo era anche nel due mila e uno e lo è anche oggi doppio dopo un ampio provvedimento di revisione costituzionale
E quindi noi ci chiediamo se l'eventuale approvazione definitiva
E lo stesso esito positivo dell'eventuale referendum non saranno in grado di chiudere la storia infinita di questo cantiere
Prima di dire però nono perché secondo me questo cantiere non può essere ancora chiuso io debbo fare una pretesa perché lupi come lanci sono realtà associative ampie diffusa è che raccolgono tutte le Autonomie dal punto di vista politico dal punto di vista territoriale anche dal punto di vista culturale però ciò nonostante siamo riusciti a conservare ininterrottamente una fortissima unità di impostazione di giudizio che ci hanno sempre visti contrapposti ai governi il segreto secondo me dovessi tasta
Nella specificità dei nostri interessi istituzionali perché cerchiamo sempre di nonno sconfinare inverter reni e che non sono nostri
Certo però quando presse porco la prima idea di devolution fummo tutti decisi di Ray tetrapodi nell'affermare e chi era sbagliata e lotta mo'per modificarla
Come pure quando immerse nella stessa circostanza l'idea di uno federalismo a più velocità fummo tutti insieme determinati nell'osteggiare
Anche su questi temi siamo uniti perché interferivano intimamente con le nostre specifiche funzioni di autonomie locali e i risultati che abbiamo o conseguiti che hanno corretto le impostazioni originarie ci danno in parte ragione nel merito e nei contenuti
E per restare ancora sulle generali di questa riforma io ritengo al pari di molti che mi hanno preceduto
Che ogni forma di decentramento deve presupporre un ordine superiore di coesione e di solidarietà a un interesse generale e nazionale direi da rispettare
Ritengo ancora che occorra individuare forme di articolazione in grado di non accrescere i costi e soprattutto di nonno segmentare funzioni che sono assai dedicate ritengo anche c'è il lavoro fatto però mostrerà ben presto i propri limiti e richiederà un ulteriore impegno di revisione ed è su questi i giudizi critici e che io mi voglio per un attimo soffermare dal momento che con estrema franchezza noi diciamo che questo testo lascerà unno cantiere aperto perché disegna linee di uno federalismo che rimane incompiuto innanzitutto la struttura federale in senso federale del Senato
Una struttura che un ibrido quanto alla sua composizione perché prevede rappresentanti delle Regioni ma non delle Autonomie
Ma soprattutto perché rappresenta rappresenterà uno un meccanismo di rigidità nell'articolazione democratica del paese in particolare la configurazione e la composizione rappresenterà la formalizzazione di uno duplice centralismo ora non vi è dubbio è stato detto
Da tutti che in una vera repubblica delle autonomie le Autonomie debbono essere direttamente rappresentate nell'ambito del senato federale
Dove non si possono prevedere componenti pollo diritto di voto e componenti con il semplice
Diritto di parola
Il secondo motivo di critica sta nella modificando articolo settanta della costituzione
Che più che una norma costituzionale appare una norma regolamentare e di tecnica procedurale perché dall'idea
Di come diventi necessario in assenza
Di principi chiari e veramente di ordine generale dall'idea di come diventi necessario giungere a disciplinare anche gli aspetti di dettaglio al fine di governare le inevitabili contraddizioni del sistema la logica del doppio centralismo che ritroviamo in tanti passaggi della riforma costituzionale evidenziata
Nell'articolo cento diciotto nel terzo comma revisionato che costituzionalizza la Conferenza Stato
Regioni ma ignora totalmente la Conferenza Stato Autonomie locali e io credo che proprio in relazione a quest'organo vada fatto uno ragionamento più Complesso perché la norma costituzionale
Individua anche i compiti di questo organismo nel favorire il confronto tra i rappresentanti dei diversi livelli di governo per realizzare la leale collaborazione per la promozione di accordi e di intese e sarebbe una e previsione è pleonastica questa della conferenza che però acquisisce il suo particolare rilievo per il fatto che come dicevo non viene costituzionalizzato da la conferenza Stato Autonomie e i suoi obiettivi ora hanno in questi anni abbiamo lamentato il progressivo svuotamento delle conferenze in cui si definiscono i rapporti tra Stato Regioni ed Autonomie locali e allora
L'omissione dell'articolo diciotto amplifica questa disparità di trattamento sancisce la logica del doppio centralismo e nonno inverte il meccanismo di oscuramento che la conferenza unificata subito negli ultimi anni ancora la logica del doppio centralismo che ritroviamo nel quarto comma dell'articolo diciotto della Costituzione riformata che afferma di garantire l'autonomia di Comuni Province Città molto metropolitane ma poi prevede il doppio limite
Di questa autonomia le leggi statali ma anche le leggi regionali un ultimo tema e concludo che riguarda più specificatamente le Province
Nel momento in cui signor ministro giacciono in Parlamento più di cinquanta proposte di istituzione di almeno trenta nuove province
Noi pensiamo che il legislatore costituzionale
Avrebbe dovuto porsi il problema
E assicurare la sopravvivenza di un sistema istituzionale efficiente prevedendo chiare e garanzie garanzie reali di fu funzionamento per impedire la proliferazione chiede stabilizza il sistema amministrativo de potenzia il ruolo istituzionale delle Province
Ne rende difficoltoso in assenza degli indispensabili presupposti e sociali territoriali
Finanziari e funzionali il perseguimento degli obiettivi danneggiando nel merito e nei contenuti gli interessi dei cittadini
Per assecondarne ma solo nell'immediato l'interesse localistico e una omissione per noi è singolare
La mancata previsioni in Costituzione di queste garanzie anche perché poi l'ultimo comma
Dell'articolo diciotto costituzionalizza il principio in forma associata delle funzioni dei piccoli comuni
Ma e concludo noi
Riteniamo che ci sia una ragione forte e non opinabile per la quale e riteniamo che questo cantiere del federalismo resterà aperto ancora a lungo
Sono almeno due anni
Che facciamo pressioni formidabili noi Province regioni e comuni perché Silvia attuazione al federalismo fiscale previsto dalla Costituzione
Tutto inutile perché oggi una norma transitoria assegna tre anni di tempo dall'entrata ai in vigore della riforma e quindi almeno assegna cinque sei anni di tempo e dalla riforma per realizzare il federalismo fiscale
Questo fu vuol dire che se anche la revisione costituzionale fosse perfetta e purtroppo non lo è ci aspetterebbero
Almeno cinque anni di tempo per disciplinare uno dei nodi più complessi
è uno dei nodi più controversi di ogni federalismo appunto quello fiscale
Che e proprio per questo un nodo diabolico che colpisce a distanza e quanto meno e quando meno te lo aspetti così come è stato per il decreto cinquantasei
Del due mila che sembrava una cosa innocua e chi è invece diventato soprattutto per le regioni meridionali una bomba ad orologeria
Questa norma di rinvio produce nell'immediato Effeti devastanti
Perché rende possibili incursioni corsare
Che ormai sono sempre più frequenti del Governo
Nelle competenze
E né i diritti delle Autonomie locali come e il caso come è stato il caso questa estate
Del decreto legge che conteneva la manovra correttiva del due mila quattro e come sta avvenendo con la finanziaria due mila cinque in corso di approvazione
Nell'immediato ancora produce le difficoltà delle Province e dei Comuni
Che da un verso non non riescono a chiudere i propri bilanci e dall'altro non possono far fronte ai propri doveri finanziari
Il fatto che quando al trentuno dodici due mila quattro
Data in cui signor ministro tutti gli edifici scolastici dovrebbero essere adeguati alle norme oltre il cinquanta per cento di tali edifici non saranno a norma
Documenta il grave stato di precarietà finanziaria delle Province e dei Comuni insieme alla livello di inadeguatezza delle nostre strutture i civili
Noi signor ministro siamo e delusi
Scuse userei un termine che che non uso nelle assemblee
E ufficiali stiamo arrabbiati però siamo anche convinti che rispetto alla finanziaria le ragioni che esprimiamo siano e potranno essere condivise perché appunto quella norma nel medio Periodo la norma che rinvia la soluzione dei problemi legati al federalismo fiscale nel medio periodo vuole lasciare
Mani libere al governo che non intende scegliere ok forse non può scegliere
Il problema invece è proprio questo
Il momento delle scelte e a rinviarle ancora di cinque anni sarebbe l'errore più grave vi ringrazio
Grazie
Et similia con questo concludiamo sul tavolo rotondo io ringrazio tutti gli intervenuti per il passo la parola al precedente all'Assemblea prego
Grazie Marino credo che ci sia stato un excursus sufficientemente ampio anche delle riflessioni e delle preoccupazioni non ultima anche all'intervento del presidente dell'UPI
Che ha aggiunto anche l'autorevole voce delle province al nostro dibattito io ovviamente adesso con estremo piacere do la parola al ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu poi
Caro presidente
Delegate delegati a questa Assemblea
Io vi sono sinceramente grato per avermi invitato a concludere
I lavori di questa intensa mattinata
Che opportunamente ha voluto avete voluto dedicare al tema del federalismo incompiuto
Non posso
Tuttavia entrare nel merito della tavola rotonda
Facendo finta di non aver colto
Il clima di viva preoccupazione che ha dominato e domina questa Assemblea per lo stato della finanza locale
Conosco le ragioni di questa preoccupazione
E da ministro delle Autonomie locali e me ne faccio carico
Senza per questo
Nulla eludere
Delle responsabilità che mi spettano come membro di questo governo
Posso solo assicurarmi
Che mi farò portavoce delle vostre preoccupazioni
Col proposito
Di aprire uno spazio praticabile
Al dialogo tra la
Le amministrazioni locali e di governo
La prudenza del linguaggio non vi induca in errore
E comunque chiarisco che essa non è e non vuole certo essere segno di freddezza Houdini differenza
Nei problema verso i problemi
Che angustiante o le vostre amministrazioni toccano direttamente la
Sensibilità
E la responsabilità del ministero dell'Inter
Veniamo al tema della mattina
Negli interventi che mi sono stati riassunti
E in quelli che ho potuto ascoltare direttamente
Ho colto suggestioni interessanti e molti spunti
Di riflessione sui quali vorrei seppure rapidamente soffermarmi
Se guardiamo al quadro d'assieme che essi compongono al tema
Della tavola rotonda quello come abbiamo detto del federalismo incompiuto
Viene spontanea una considerazione semplice e tuttavia basilare
Che queste
Il processo federalista in tutte le sue possibili varianti
Tende comunque a individuare il miglior punto di equilibrio per la distribuzione territoriale del potere in uno stato democratica
Anche al di là delle future leggi di attuazione possiamo perciò considerare il federalismo come un cantiere sempre a Pero
Aperto perché occorrerà sorvegliare sempre i meccanismi regolatori degli equilibri politico istituzionali
Ed essere in grado sempre di tenerli in sintonia con l'evoluzione della collettività nazionale
Ritengo che ciò sia vero per tutti i processi federali
Sia quelli più vicini alla originaria matrice statunitense nei quali come ben sapete il punto di partenza e la Costituzione di uno stato nel rispetto delle diverse identità territoriali preesistenti
Sia quello a carattere più spiccatamente ed evolutivo come nel caso italiano
Nei quali invece si tratta di superare la vecchia formula dello Stato accentratore legando l'unità della nazione al pluralismo
Delle Autonomie territoriale
è evidente che in questi casi la ricerca del punto di equilibrio può condurre adesi ti soddisfacenti
Solo se essa si basa sulla attenta considerazione dei processi storici politici e culturali
Dai quali è nato lo Stato unitario che si vuole riformare
Nella storia del nostro Paese le comunità locali e le loro istituzioni rappresentano un fondamentale elemento di continuità
Ed è per questo
E parlo di continuità storica
Ed è per questo che già la Costituzione del mille novecento ottantaquattro
A be'va fatto delle istituzioni locali la pietra d'angolo della casa comune repubblicana
Con l'ingresso del principio di sussidiarietà nella Carta costituzionale
Questa posizione di elemento portante
Si consolida perché e proprio nella dimensione comunale che si collega hanno realizzandosi al meglio sia la sussidiarietà verticale
Che riguarda le istituzioni sia la sussidiarietà orizzontale che come immenso mi insegnate riguarda invece il rapporto pubblico-privato
I comuni diventano così protagonisti principali della sussidiarietà
Come ben evidenzia indicandoli per primi
Anche la nuova formulazione del sesto comma dell'articolo centodiciotto della costituzione che è stato recentemente approvato dalla Camera di tipo
Questa e altre norme del nuovo Titolo quinto
Mi fanno essere meno pessimista delle presidente dell'Uppi e mi fanno ritenere e che la riforma si stia orientando nella direzione giusta
Per raggiungere quel punto di equilibrio al quale poc'anzi accennato
Il federalismo la devoluzione il decentramento politico naturalmente non si definiscono una sola volta per tutte
Si realizzano comunque passo dopo passo
Col dialogo politico nel rispetto reciproco e nella leale collaborazione tra i diversi libelli istituzionale
Proprio nella leale collaborazione
E il uno dei riferimenti principali del nuovo testo
Né al primo comma dell'articolo quattordici
Lì io vedo un saldo elemento di continuità tra l'azione di riforma avviata nel due mila e uno e quella ora in corso infatti se è vero
Che la pari ordinazione di tutti gli enti territoriali quali elementi costitutivi della Repubblica
è stato un ottimo punto di partenza verso il nuovo equilibrio dei poteri democratici
E altrettanto vero che il riferimento alla leale collaborazione e ora un ulteriore passo in avanti nella stessa direzione che non è il solo non è il solo passo
Perché ha lo stesso titolo potrei citare per spetti di Peres
La norma che rafforza i Consigli delle autonomie locali o quella che consentirà a comuni province e città metropolitane
Di ricorrere alla Corte costituzionale contro leggi dello Stato o delle regioni ritenute lesive delle loro attribuzioni
Aggiungo
Che pur condividendo il rammarico delle Autonomie locali per la costituzionalizzazione bella solare Conferenza Stato Regioni
Non sottovaluterei le possibilità che sono offerte dal nuovo articolo centodiciotto
Questo infatti consente l'istituzione di altre conferenze tra lo stato e gli enti costitutivi della Repubblica
Proprio cito testualmente per realizzare la leale collaborazione e per promuovere accordi e intese
Ritengo peraltro che già oggi sia possibile rinvigorire la conferenza stato città
Penso ad esempio
A riunioni tematiche su grandi questioni come l'immigrazione e la sicurezza
Che richiedono una collaborazione sempre più impegnativa tra lo stato e le autonomia e proprio per questo
Raccolgo la proposta dell'Anci dite nere avrebbe una seduta impegnativa sul problema della sicurezza
E a questo proposito
Lasciatemi dire
Anche in base alla mia esperienza personale che io so bene
Quanto siano esposti moltissimi sindaci del Mezzogiorno
A tutti loro
Voglio confermare
Non soltanto la solidarietà politica del ministro dell'Interno che scontata
Ma anche il massimo impegno dalle forze dell'ordine contro questi delitti perché nella persona dell'amministratore locale essi offendono l'intera comunità e la stessa democrazia
Consentitemi inoltre sempre su questo argomento
Di richiamare la comune attenzione sulla situazione drammatica della città di Napoli
Dove
Nonostante l'impegno assiduo e solidale degli amministratori locali e delle forze di polizia
Dove nonostante questo violenza e illegalità diffusa stanno corrompendo
E forse demolendo
Le fondamenta stesse della convivenza cittadino
Ma bisogna essere chiari
L'impegno dei pubblici poteri da solo non basta
Non bastano né le misure straordinarie calate dall'alto che pure vengono ad ogni piè sospinto invocate
Negli ulteriori aumenti degli organici delle forze dell'ordine le quali già da tempo a Napoli registreranno
Invito CDA affollamento che non hanno paragoni in nessun'altra città italiana
Napoli non si salverà
Se la grande maggioranza dei napoletani onesti e laboriosi ma troppe volte rassegnati e inerti
Non deciderà
Finalmente dischi era arsi accanto alle istituzioni e alle forze dell'ordine
Per riprendersi la sua città per riprendere il suo futuro
La sicurezza
Vale per tutti vale in particolare per me e per voi
E anche partecipazione responsabile
Con gli oneri gli onori e i rischi che ciò comporta
Torniamo alla riforma costituzionale
E in particolare alla disposizione che garantisce l'autonomia di comuni province e città metropolitane
Nell'esercizio delle funzioni amministrative
Non credo che si tratti come è stato da diverse parti osservato di una previsione superflua ridondante ove ripetitiva
Bensì bella chiara di affermazione di un principio implicito nel sistema
E quand'anche non fosse così arrivò a dire che mai come in questo caso repetita iuvant
Se il ripetere serve a scongiurare uno dei rischi più tenuti per l'equilibrio complessivo del nostro sistema istituzionale
Il neo centralismo regionale
Ripeto qui
Quanto
E via ad affermare alla convegno di Torino sulle città metropolitana
Nessuno può pensare ad una riforma
Ho ad una modalità di attuazione della riforma
Che contrapponga all'Italia delle venti regioni all'Italia degli otto mila cento comuni sarebbe un'autentica sciagura
Certamente lei contrapposizioni istituzionali sono da mettere incontro
Ma tutti noi
Ai diversi livelli di governo abbiamo il dovere di fare quanto è nelle nostre possibilità
Per mantenerla nell'alveo della dialettica democratica
E fare salva in ogni caso la leale collaborazione
Pere il conseguimento del nostro fine ultimo pratico che in fondo è il bene comune
Da questo punto di vista penso che il testo della riforma licenziato dalla Camera
Sia un buon approvato
Ma perfettibile per taluni aspetti
Come del resto tutte le cose del mondo
Margini di intervento sono visibili per esempio nella configurazione del Senato
Mentre considero appropriata la formulazione della norma che riconosce alle Regioni potestà esclusiva in materia di polizia amministrativa regionale
Questa scelta non contrasta infatti in alcun modo
Con l'altra disposizione costituzionale rimasta inalterata che sancisce la potestà esclusiva dello Stato in materia di ordine pubblico e di sicurezza
E ciò come ben sapete
In conformità alla nostra antica tradizione giuridica
Espressa
In un poderoso corpus su legislativo dello Stato il Codice Penale il codice di procedura penale e il testo delle leggi di pubblica sicurezza l'assetto unitario dell'ordine pubblico e della sicurezza e un pilastro irrinunciabile della unità nazionale
D'altro canto poiché sistema sicurezza
è fatto di interazioni collaborazioni complementarietà tra poteri centrali e locali tra soggetti pubblici e soggetti privati
Debbo anche sottolineare quanto sia necessario anzi indispensabile Kelley ragioni le regioni sappiano individuare esattamente
Il loro nuovo spazio in questo sistema
In altri termini le attività di polizia amministrativa regionale
Tutte
Ancora da definire
Non potranno in nessun caso sovrapporsi a quelle svolte dalle polizie amministrative locali
Perché ciò non solo contrasterebbe con il principio di sussidiarietà ma determinerebbe anche conflitti interistituzionali assai nocivi
E quel che più conta
Rischierebbe di inceppare i già collaudati in meccanismi di collaborazione tra polizie municipali e polizie nazionali ha competenza generale questo meccanismo e in moto funziona bene in moltissime parti d'Italia dobbiamo perfezionarlo e migliorarlo
Ma guai Anna voi abito ostacolarlo seppure senza voler proprio per la sua complessità
Il sistema sicurezza può prosperare e svilupparsi solo se tutti sapremo tenerlo al riparo da protagonismi e iniziative fuori misura
Dunque nel grande cantiere della riforma federale della devoluzione
Alcuni punti di equilibrio sono già stati realizzati
Su altri dobbiamo continuare
A lavorare
Per completare il sistema ed attuarlo tanto sul versante della legislazione ordinaria quanto sul versante amministrative
Su questo terreno e mi avvio
Alla conclusione il ministero dell'Interno sta lavorando al lo schema delle decreto legislativo per l'ordinamento degli enti locali nel nuovo quadro costituzionale
E per la individuazione delle loro funzioni fondamentali
Si tratta
Come ben sapete di un compito tecnicamente complesso e di grande delicatezza politico
Così
Per cercare di assolverlo al meglio
Fin dall'inizio
Ci siamo preoccupati di svolgere il lavoro istruttori o con la massima apertura possibili
Per questo ho chiamato inizialmente all'opera
Un comitato tecnico scientifico composto da studiosi di vivere si orientamenti
Il quale ha affrontato i problemi di fondo opposti dall'attuazione della Venetia
E successivamente sul miglio impulso
L'Amministrazione dell'Interno ha avviato con le sue energie migliori un intenso e fecondo colloquio con lanci e con
Su molte questioni i risultanti raggiunti appaiono già soddisfacente
Penso ad esempio al decentramento all'organizzazione e alla gestione
Penso soprattutto alla individuazione delle funzioni fondamentali
E dalle modalità
Del loro svolgimento
Sottolineo che nell'affrontare questo tema cruciale si è posta moltissima attenzione sia all'esigenza di a vere
Raccordi e consultazioni efficienti tra i diversi livelli istituzionali sia alla necessità
Di individuare gli strumenti di concertazione anche a carattere permanente per dare attuazione concreta al principio sul quale
Mi pare doveroso insistere della leale collaborazione
Ricordo per inciso che a questo principio è anche informata la nuova organizzazione delle prefetture uffici territoriali di governo
Che imperniata appunto sulla stabile apertura delle conferenze permanenti ai rappresentanti degli enti locali
Ed è ancora alla leale collaborazione che occorre fare riferimento
Per affrontare il complesso tema delle città metropolitane del quale abbiamo discusso insieme nel convegno di Torino dello scorso settembre
Una riflessione particolare richiede infine il sistema dei meccanismi di garanzia e di verifica della correttezza e del buon andamento delle amministrazioni locali
Infatti dopo l'abolizione dei vecchi controlli Esterni
Esse debbono ora impegnarsi fortemente in nell'attivazione di efficaci sistemi di controllo interno sistemi essenziali voglio sottolinearlo per la sana e legale gestione economico finanziaria
Per la verifica dei livelli di efficienza per l'attenta estiva autocorrezione delle criticità eventualmente rilevanti
In questo campo e mi esprimo con grande cautela sapendo dimetterei i piedi su un terreno impervia in questo campo fermo restando il rispetto dei nuovi principi costituzionali di autonomia
Io penso che un'utile collaborazione potrebbe svilupparsi tra le amministrazioni locali e la Corte dei conti
La quale come è noto può ora avvalere sin nelle sue articolazioni regionali dei componenti che sono designati propriamente
Dai dati dal sistema delle autonomie locali
Ma concludendo
Più di ogni altra cosa
Voglio sottolineare che l'attuale schema di decreto legislativo e un testo aperto
Aperto al confronto e agli arricchimenti che potranno venire dalla Conferenza unificata
Aperto ai contributi di tutte le parti politiche in sede di esame parlamentare
Non credo che si possano affrontare in altro modo
Una riforma di così forte impatto e così strettamente intrecciata col processo birre visione costituzionale
Penso che in simili circostanze il metodo sia importante non meno dei contenuto
Occorre in questi casi procedere con spirito unitario
Se davvero vogliamo realizzare riforme istituzionali che essi siano capaci di durare nel tempo come ha saputo durare la nostra gloriosa costituzione repubblicana del mille novecentoquarantotto
Vorrei concludere
Qui
Coppa con parole non mie
Ma che mi sono molto care
E che hanno uno straordinario valore di attualità
Pronunziate nel mille novecentoquarantotto da un giovane costituente
Se nell'atto di costruire una casa nella quale dobbiamo ritrovarci tutti ad abitare assieme
Non troviamo un punto di contatto un punto di confluenza veramente la nostra opera può dirsi fallita
Divisi come siamo da diverse intuizioni politiche da diversi orientamenti ideologici tuttavia noi siamo membri di una comunità
La comunità del nostro Stato
Quel giovane era Aldo Moro
Buona sera direi di iniziare i lavori di questo pomeriggio
Ci sono i tre relatori quindi possiamo dare
Avvio a questa riflessione pomeridiana
Sulla Finanziaria
Il titolo è quali investimenti e quali risorse per i Comuni mi pare che la relazione del presidente Domenici che è stata resa esaustiva sicuramente su questo punto
E abbia dato il senso delle preoccupazioni del dei sindaci e degli amministratori locali rispetto
Ad una finanziaria che introduce una novità preoccupante per noi per l'economia del Paese cioè quella di e l'introduzione di un tetto dispensa che al di là della quantità per la prima volta in veste un tema a noi caro che è quello delle risorse in conto capitale quindi degli Investimenti che noi programmiamo né i nostri enti locali
Io ho nell'introdurre vorrei soltanto ricordare
Il dibattito che c'è stato appena un anno fa
Nella costruzione del rapporto con il Governo centrale quando si discuteva addirittura della necessità di togliere gli investimenti Investimenti dagli elementi di valutazione del Trattato di Maastricht anche da parte del governo e noi siamo stati tra quelli che condividevamo con il governo nazionale
La necessità di estrapolare
Le nostre somme dedicata agli investimenti addirittura dal trattato mentre oggi ci troviamo in questa nuova accezione della finanziaria d'aver compreso né i nostri petit dispensa anche quanto riusciremo ad investire io ho letto qualche cifra e qualche tabella
Che dà il senso di
Di una limitatezza di una limitazione nella nostra capacità di costruire e di realizzare il nostro programma elettorale che ha fatto molto spesso non soltanto del dei servizi ai comuni ma anche del programma delle opere pubbliche di quanto noi riusciamo ad investire sul nostro territorio io farei due sulle valutazioni prima di dare la parola ad Alessandro Antichi sindaco di Grosseto che il nostro primo relatore la prima valutazione che che in un periodo congiunturale così difficile di crisi dell'economia di recessione dell'economia addirittura noi abbiamo l'impressione che una politica così strettamente monetarista che non tenga conto fino in fondo della nostra capacità di di stimolare l'economia a livello locale
Rischia di introdurre un elemento di preoccupazione non soltanto per noi ma anche per il mondo delle imprese per per il sistema delle piccole Asti associazioni di imprenditori che si vedono che vedranno un ente locale costretto a diminuire il proprio sistema
Di rilancio dell'economia che ha fatto appunto di investimenti e dall'altra parte vorrei fare una valutazione
Sull'elemento di criticità che questa Finanziaria rischia di introdurre lo dico
Con preoccupazione non ne sento per la verità parlare ma credo sia giusto che noi ci facciamo carico anche della tenuta della della moralità delle nostre amministrazioni io credo che tutti voi ricordiate i tempi in cui
Anche dei comuni italiani non soltanto negli altri livelli di governo ci sono stati momenti difficili anche sul fronte della della moralità bene immaginare che noi possiamo oggi a causa della riduzione degli investimenti innescare un meccanismo dove richiamo alla burocrazia il potere di decidere i pagamenti alle in prese in una logica di grande descrizione credo che rappresenti oltre a un rischio di di tenuta dell'economia locale anche un rischio sulla moralità dei nostri enti lo dico con grande serenità
Ma quanti di noi hanno ricordato stagioni dove
Anche in alcuni luoghi dell'amministrazione il pagare o non pagare era era elemento non di trasparenza ma era elemento di tutt'altro genere col rischio che si introduce anche questo
E per questo credo lo dicevo all'inizio il presidente Domenici ha con forza ha rimarcato la nostro il nostro dissenso rispetto ad un impianto della finanziaria che che introduce un meccanismo così nuove così devastante per il sistema degli investimenti io ho ascoltato qualche sindaco e qualche presidente la Provincia
Che sta cominciando un percorso un po'originale che per la verità il nostro governo ha già iniziato attraverso la costruzione di patrimonio S.p.A. cioè non vorrei lo dico ad antichi agli altri relatori come provocazione non vorrei che noi fossimo costretti alla fine tutti
A togliere una parte dei nostri investimenti dal bilancio quindi a fare uscire fuori dal bilancio dei nostri enti gli investimenti a costruire delle piccole patrimonio S.p.A. dei nostri enti così da da far sparire somme da qui a dicembre che ci consentano di affrontare il due mila cinque due mila sei con più serenità
Sarebbe come dire che ci avviamo a una privatizzazione del del sistema delle opere pubbliche in qualche modo siamo in grado forse di farlo la fantasia agli amministratori locali non guasta ma e non manca però credo sia una risposta
Come dire di un artificio contabile che noi non non vorremmo essere costretti a porre in essere però dalle tabelle dai dati che abbiamo il rischio reale è proprio questo che l'unica risposta che si può dare a chi vuole fermare il nostro sistema
Di di investimenti a quello di farli uscire dal bilancio dei nostri enti e collocarli fuori in una forma magari originalissima
Che rappresenterebbe davvero la prima forma di privatizzazione di una funzione molto pubblica qual è quella degli investimenti locali io mi fermo qui
Cercato di dare qualche elemento anche di per di provocazione come è giusto che sia e darei la parola all'Alessandro Antichi sindaco di Grosseto per ascoltare
Una città importante una città anche forse che dedica molto spazio al tema degli investimenti all'innovazione tecnologica per sapere
Che cosa pensa Alessandro di questa nostra finanziaria poi a seguire altri due sindaci e poi inizieremo la tavola rotonda con gli ospiti di questa serata
Cioè grazie Médaille non so se
è una città importante questione di sicuro è una delle tante città dell'Italia di questi italiani proprio sollecita costruito la sua storia e che la sua identità io in questi quindici minuti
Che vengono assegnati per gli interventi introduttivi vorrei poter fare pacatamente qualche riflessione
Qualche riflessione magari se non proprio controcorrente almeno riflessive critica rispetto a quello che l'impianto che bene o male emerso dalla grande maggioranza di interventi non ultimo anche dalla relazione del presidente circa
L'approccio il modo di vedere che i sindaci complessivamente sembra nutrire nei confronti della finanziarie nei confronti dei principi che in questa finanziaria vengono esposte applicate
Lo vorrei fare anche perché credo fermamente
Che l'Anci sia la casa di tutti che non sia non debba essere non è lo strumento della politica dei partiti ma è lo strumento dei comuni dei sindaci dei cittadini quindi
E quindi è anche luogo in cui
Si possa compattezza ripeto fare qualche riflessione anche critica rispetto a quelle che sono gli impianti della ufficiale linea che lanci nella sua corretta deve tenente Erna poi esprime e questo lo faccio anche rifacendomi a un pensiero che è stato ribadito dal ministro Matteoli proprio da questo
Da questo da questo banco qualche ieri ovvero che il sindaco è soggetto e oggetto di una mutazione genetica nel momento in cui viene eletto non è più l'espressione della sua maggioranza ma diventa il sindaco di tutti i cittadini diventa in qualche modo per l'appeal rappresentante risulti tutti i cittadini
E vorrei partire proprio per affrontare il ragionamento complesso e difficile delle risorse per gli investimenti e per la e per il governo delle comunità e dei territori da qualche considerazione magari ovvia e banale ma che secondo me va fatta e che serve anche a darci una giusta ecologia delle parole fatemelo dire perché le parole sono importanti perché è importante anche fissare il significato delle parole
Anzitutto cominciamo a dirci con chiarezza tutti quanti che per la prima volta dopo tanti anni dopo tante finanziarie stavolta non si parla di tagli
Chiunque dica e questa finanziaria comporta dei tagli per i Comuni dice una cosa oggettivamente sbagliata
I trasferimenti per i comuni e le province non solo rimangono invariati rispetto all'anno scorso Nomentano aumentar
Il che significa oggettivamente che un certo tipo di ragionamento che si va facendo sulla strozzatura comuni sarebbe imposta da una ulteriore riduzione delle risorse va rivisto
E va modulato
Va modulato soprattutto tenendo presente certamente la difficoltà del sistema pubblico nel suo complesso un sistema che chiamato a una sfida di lungo periodo che non si esaurisce certo con la finanziaria di quest'anno ne è cominciata un'quell'anno scorso ma comincia molto qualche esercizio fa
Con la necessità di una più stringente adesione del sistema Italia al
Al sistema della Comunità europea dell'unione europea che ci impone dei vincoli e dei limiti che ci impone una messa a controllo a regime del debito complessivo del sistema pubblico che ci impone una riduzione complessiva
Del debito completo del del debito del sistema pubblico ivi compreso quello per gli Investimenti quello che noi definiamo per investimenti e che nel sistema di contabilità dell'Unione europea ha una diversa accezione che va considerata che va considerata perché nel momento in cui decidiamo che appartenere all'Europa non è pura
Dichiarazione di volontà e oppure dichiarazioni di principio ma è anche conseguente attuazione adozione di prassi amministrativa coerenti diventa un cocente dovere da adempiere e allora in questo quadro dobbiamo tenere presente che i comuni non sono esenti dalla partecipazione allo sforzo che l'Italia nel suo complesso che la Repubblica insomma presso deve affrontare persino la Corte costituzionale l'ha ribadito dispiace dover mescolare considerazioni politiche con considerazioni di te di tecnica giuridica ma a volte opportuno farlo specialmente quando si cita la Corte costituzionale che non è certamente un organo politico ma esprime complessivamente valutazioni che sia pure a fondate agganciate alla stretta
Applicazione della Costituzione proprio per questo assumono un valore di politica alta nel senso più alto e nobile del termine che condizionano e debbono vedere aderire a quei principi anche tutto il sistema
Sottoposto Lily la legge chiamato ad applicarla chi quei principi chiamata applicarle mi fa qui ci sono i più comuni e allora non possiamo dimenticare che proprio la corte con una sentenza di quest'anno numero trentasei a stabilito ha ammesso la legittimità di un vincolo che venga posto direttamente sulla spesa
Proprio per ragioni di coordinamento finanziario
Dirette a realizzare obiettivi di finanza pubblica condizionati come in questo caso alla appartenenza all'Unione Europea e questo dovrebbe teoricamente chiudere sul piano tecnico-giuridico non certamente su quello politico la questione della del vulnus all'autonomia dei comuni la questione della legittimità di una attività legislativa dello Stato rispetto alle capacità di spesa dei Comuni in questo quadro e applicando questo principio al contrario
Lo Stato assume la funzione di coordinamento che
Assicura e garantisce il rispetto di pericoli di appartenenza all'europea in materia di finanza pubblica di cui dicevo
Se questo è i principi della finanziaria vanno visti e letti in maniera un po'più
Attente l'obiettiva e con quel senso di responsabilità che deve
Governare gli atteggiamenti ed anche i pensieri e le parole di amministratori di rappresentante dell'istituzione quali noi sindaci indubbiamente né a maggior titolo di altri magari per la storia dell'Italia siamo
Quindi nessun taglio un limite invece alla crescita della spesa
Non è un principio facile da digerire soprattutto da applicare ma non è neanche un assurdo
è una regola
Di costruzione dei bilanci pubblici applicata altrove
è una regola conosciuta dagli ordinamenti pubblici è una regola
Che conduce a un mutamento radicale di mentalità è questo il punto forse sul quale ci dobbiamo confrontare
Non e ha ammesso certamente rispetto a un principio così dirompente affrontare la questione della costruzione dei bilanci con la stessa mentalità con la quale abbiamo sinora affrontato il problema della costruzione dei bilanci nostre comuni e questo è il punto vero è il punto vero che
Obbliga impone alle amministrazioni di rivedere se stesse ripensare al proprio ruolo rispetto al governo della comunità
Ripensare i mezzi attraverso i quali il governo della comunità viene
Attuato
In altri settori abbiamo cominciato
A pensare abbiamo in lentamente imparato come la funzione di governance sia più importante produttiva di quella di gestione di governo diretto in altri settori abbiamo cominciato a sperimentare forme di coinvolgimento della società civile sussidiarietà orizzontale nessuno produttive di ottimi risultati
Non è impossibile pensare cominciare a ragionare in questo senso anche
Per la costruzione dei nostri bilanci
Mentre le dico questo mi rendo conto anche delle enorme difficoltà che comporta questo tipo di atteggiamento ma la sfida proprio perché è una sfida epocale una sfida che nessuno in particolare ha voluto ma che indotta e necessitata dalla nostra appartenenza all'europea una sfida che non possiamo addirittura non vedere o meno che mai non ha affrontare
Noi tutti dobbiamo essere consapevoli che finora i nostri bilanci sono stati costruiti in maniera incrementale partendo dal dato storico della spesa consolidata aumentandola spesa via via che si costruiscono
Le attività se risponde a nuovi bisogni sì
Intercettano le nuove necessità della comunità mediante una risposta automatica che consisteva nell'aggiungere un più x alla spesa storica consolidata
Questo metodo esattamente il metodo che viene implicitamente ma con forza rifiutate contestato dalla dal limite di crescita la spesa e viene imposto dalla Finanziaria
Oggi noi siamo chiamati non più a costruire bilanci maniera incrementale cioè dando per scontato che tutte le spese fatte finora erano spese utile necessaria ma siamo chiamati a rivedere sostanzialmente l'impianto e la costruzione della
Attività del Comune che e quindi lo specchio di questa attività che è il bilancio andando a rivedere voce per voce quali siano le opportunità e le effettive necessità alla quale dare risposta
Al Bilancio incrementale se risponde con i bilanci a base zero operazione difficile complessa perché si va a intervenire al cuore del
Non soltanto della spesa storico ma soprattutto dei percettori della spesa dei soggetti beneficiati dalla spesa ma è altrettanto vero che se i comuni vogliono mantenere nel tempo la funzione storica che sono conquistati di rappresentanti degli interessi reali delle comunità si devono far carico di costruire risposte agli interessi e alle comunità andando di volta in volta a verificare la rispondenza dell'azione sul territorio
Rispetto al conseguimento al perseguimento di questi interessi
Si tratta quindi di
Portare l'attenzione sulla qualità della spesa sulla utilità della spesa sull'efficacia della spesa
Evitando di pensare che i bilanci si costruiscono partendo dal dato storico di quanto si è speso l'anno scorso per semplicemente riproporre il medesimo il medesimo dato consolidato aggiungendo le nuove iniziative
Facendo così il Comune rinuncia di fatto alla rappresentanza e alla interpretare i nuovi bisogni rinuncia al suo ruolo di anticipatore dei bisogni della comunità e quindi delle risposte di una vita ha bisogno assume invece il ruolo di conservatore il ruolo di tutore dell'esistente tutore dei privilegi dell'esistente magari tutore
Di un passato che non passa perché trova il suo fondamento x in una spessa a volte
Costruita con criteri pass che nel passato avevano loro valore avevano ragione che più non ce l'hanno nel presente e meno che mai nel futuro è una sfida importante
è una sfida difficile che mette alla prova la capacità degli amministratori di percepire analizzare e formulare risposte
è una sfida che non ci proverà impreparati non ci dovrà trovare impreparati perché dei per quanto difficile è la sfida sulla quale si misura la capacità stessa dei comuni a permanere come soggetti protagonisti dello sviluppo del territorio
Può essere che si debbano affrontare anche sfide difficilissime come che la provocazione mi ha fatto prima Melilli come facciamo a far crescerà mantenere medesimo livello di investimenti magari
Facendoli uscire dal bilancio degli enti è una sfida che ha della provocatorio così formulata
Ma è molto meno provocatoria se si pensa a quale sia effettivamente nei fatti già da ora il ruolo dei Comuni e quale dovrà esserlo ancora di più del futuro un ruolo che non è di gestione diretta del territorio della Comunità particolare ma è di attivazione delle energie dalla comunità di creazione di opportunità
Di governo del sistema in in una realtà che sempre più diventa Poli Archita e paritaria in cui il Comune uno degli attori sul territorio che allo scopo di attivare agenti sul territorio vi sono in un certo modo di gestirlo addirittura soffocarla ma quello di rendere possibile la creatività naturale
Le comunità sanno esprimere se messa in condizione di esprimere e non ci sarebbe niente di male quindi anzi credo che sia una delle vie direttrici del futuro se il Comune piuttosto ne soggetto di detti interventi siti divenga invece il soggetto che attiva gli interventi del sistema investimenti dei privati Investimenti
Gli investimenti anche attirando investimenti
Da da fuori dal territorio né riescano a far crescere il territorio non soltanto in termini quantitativi ma anche qualitativi stimolando quelle energie che nei territori e vi sono anche delle unità vi sono che hanno bisogno di essere
Attivate
Concludo
Sapendo bene
Di aver
Toccato il cuore del problema
Dicendo che di fronte a sfide
Che non trovano il loro fondamento nella velleità di nessuno ma che invece stanno saldamente
In estate in un processo di cambiamento delle istituzioni e quindi delle comunità qual è quello della adesione all'Unione Europea non lo possiamo tirarci indietro
Non possiamo tirarci indietro accampando la difficoltà o l'impossibilità di aderire a principi che altrove sono comunemente applicati come normali
Non possiamo denunciare la nostra incapacità di gestire la complessità e la difficoltà del momento presente semplicemente alzando le mani
Dobbiamo certamente far sentire la nostra voce in maniera sempre più unitaria e convinta
Ma anche assumere le responsabilità che conseguono al fatto di essere i rappresentanti della comunità e delle comunità che amministriamo queste comunità oggi non ci chiedono di spendere di più ma ci chiedono di spendere meglio
Non ci chiedono di mantenere in piedi progetti che servono soltanto a piccole consorterie
Consolidate nel tempo e protette da privilegi ma di rispondere ai bisogni emergenti che nessuno riesce nemmeno a leggere
Perché questo sistema che abbiamo avuto finora di costruire i nostri bilanci e qui le nostre attività e quindi vostri bilanci ci ha impedito di intercettare di comprendere i nuovi bisogni
Le nostre comunità ci chiedono di essere ancora protagonisti cogliamo l'occasione di questa legge finanziaria che per la prima volta lo tagliare risorse ma mette i comuni di fronte alla responsabilità ad esercitare appieno il loro ruolo cogliamo l'occasione per dimostrare ancora l'Italia
E a loro OPA che siamo in condizione di vincere questa sfida grazie
Grazie ad Alessandro Antichi
Che introduce un tema importante cioè quello di quanto i sindaci sapranno raccogliere le sfide insomma il problema è quante sfide dobbiamo raccogliere dovremmo raccogliere non le Sandro credo che una riflessione però vada fatta prima di dare la parola a Giambattista Bufardeci sindaco di Siracusa e cioè questo impianto di finanziaria che indistintamente ci costringe a mantenere un tetto
Indistintamente tra spese correnti e spese di investimento quanto costringerà le maggioranze le giunte le amministrazioni locali
Salutiamo il sindaco di Roma Walter Veltroni
Quando tu quanto costringerà le amministrazioni locali che si troveranno di fronte fra la scelta di investire la scelta di aumentare la spesa corrente non c'è forse un rischio che si accantoneranno gli investimenti a favore della spesa corrente quando quando questo tetto è tetto indistinto e non distingue appunto tra quanto noi saremo capaci di investire e quanto invece dovremo dare risposte impellenti e quotidiane ai servizi ai cittadini la parola allora a Giambattista Bufardeci sindaco di Siracusa presidente lanci Sicilia
Il tema in discussione è sicuramente di quelli in molto seri molto gravi molto importanti e già l'intervento del sindaco di Grosseto e puntualizzazione di Melilli hanno ulteriormente rafforzato
La sostanza ma della problematica con la quale ci confrontiamo in tema di risorse in tema di investimenti con la finanziaria
Allora forzata perché inevitabilmente bisogna fare quadrare i conti con un sistema che è difficile da una parte abbiamo una situazione che è quella di un deficit pubblico che supera il centosei per cento
Che è la premessa di tutto
Perché se trascuriamo il dato da dove partiamo è difficile poi fare qualunque considerazione
E siccome sappiamo che in finanza si possono fare sostanzialmente due cose
O si taglia o si aumentano le tasse ovvero si fa quello che si suol dire la finanza creativa ma che è creativa comunque fino a un certo tempo fino a un certo punto
Che poi investire soltanto alcune delle vicende della vita di un'amministrazione può riguardare comuni può riguardare le realizzazioni ma al di là di qua non possiamo muoverci
è chiaro che lo scontro il confronto e la valutazione non può che partire da quel cento sei per cento
Non può non partire dal dato che sicuramente si può e si deve meglio ottimizzare la spesa
Ma fatta questa premessa però mi piace innanzitutto esprimere una convinzione forte che i comuni italiani e lo dimostra la Corte dei conti con la dichiarazione arresa a conclusione dell'esercizio del due mila e tre per il novantadue per cento di essi hanno assolutamente mantenuto e rispettato il patto di stabilità questo sta a significare che i comuni italiani hanno dato una mano virtuoso la mano fondamentale
Al mantenimento di questo patto al rispetto di questo patto e hanno sicuramente perché di tagli si è parlato ma di taglio dobbiamo parlare anche riguardando gli anni precedenti a questi hanno immediatamente vicini
E anche in quel caso i Comuni hanno continuato a gestire i servizi a gestire le loro comunità con grande capacità con grande senso di responsabilità
Quindi io credo che se è vero da una parte che si può fare sempre meglio e si può sempre più ottimizzare la spesa da parte di ogni sindaco e da parte di ogni amministrazione comunale come palline come certo non c'è ombra di dubbio che i comuni italiani hanno dimostrato con quella percentuale dichiarava alla corte dei conti di essere i primi soggetti virtuosi nella gestione del denaro e del rispetto dei patti di stabilità questo medico fondamentale
Ed è un merito che deve essere ulteriormente ribadito e anche se mi permettete enfatizzato
Perché altrimenti si potrebbe credere che la spesa pubblica che è diventata quella della percentuale alla quale poc'anzi accennavo deriva dai comuni o di leva da sindaci ed amministratori spendaccione non è così
E perfettamente l'opposto perché è dimostrato che viceversa
Proprio il comparto e gli enti locali segnatamente comuni e province
Che anche se hanno rispettato l'opera oltre il novanta per cento il patto di stabilità sono il cuore fondante di una mentalità nuova virtuosa che ha aiutato il sistema Italia ad andare avanti nel rispetto dei patti
L'ha fatta questa considerazione non vi è ombra di dubbio che la preoccupazione che emerge leggendo la finanziaria che peraltro è ancora in fieri fino a ieri sera sono allo stato apportato delle modifiche delle modifiche anche importanti
Il fatto che l'onta abbiamo più come parametro il due mila e tre e l'aumento a valere dal due mila tre e del quattro virgola otto per cento ma abbiamo una media della triennio due mila uno due mila due due mila e tre
Evidentemente per classe di appartenenza del Comune ad aumentare all'undici virgola cinque per i Comuni che hanno rispettato questo patto il dieci per cento per chi non è stato adempiente
E già passo avanti e già una modifica il fatto che si escludo dal patto di stabilità alcune spesse come sono quelle per esempio per i ricoveri dei minori e sicuramente un altro passo avanti
Evidentemente non tutto questo rende soddisfacente alla manovra o possiamo dire che allora la situazione per quanto riguarda gli investimenti e veniamo quindi poi a quella che è la frequenza per le risorse complessive di un comune in tema di investimenti
Il Comune in moltissimi casi in alcune realtà e certamente il soggetto che più di ogni altro diventa veramente il motore di una economia sia in maniera diretta che ovviamente in maniera indiretta
Quando le spese sono assai incomprimibili
è difficile poi potere avere delle risorse libere per fare investimenti questo mi pare abbastanza evidente abbastanza chiaro quindi confrontarsi con tutte queste considerazioni non è facile ed ecco perché quella quadratura del cerchio continua comunque porne passi avanti effettuati
A farci sperare in una ulteriore modifica in un ulteriore miglioramento
Perché io credo che al di là che oggi gli investimenti e si possono fare anche superiori
A quelle che sono le spese assegnate senza bisogno di aumentare le tasse e tributi ma anche grazie alle liberalità o grazie alle privatizzazioni e quindi alle vendite i ai proventi delle vendite da parte dei Comuni
Questo comunque continua a essere un fatto modesto
Rispetto a quelle che possono essere necessità
E credo che in Italia abbiamo bisogno di investire di spendere abbiamo bisogno che la spesa in conto capitale venga assolutamente utilizzata per intero e non viceversa ridotta dal gli obblighi delle spese convinco comprimibili
E quindi io credo che dobbiamo necessariamente cercare di impegnare di sforzarci perché ulteriore modifica e ulteriore miglioramento possa intervenire
E lo dico perché non soltanto di è assolutamente necessità di ricordare che il comune è la prima e fondamentale istituzione nel rapporto con il cittadino
Non soltanto perché pur avendo parlato in termini di sussidiarietà nella riforma federale ci si dimentica troppo spesso di dare poi ai Comuni per primi in questa logica di vicinanza al cittadino non gliela corrispondente a logica
Delle somme utili per esercitare tutta la competenza ma lo dico perché inevitabilmente il cittadino
Di qualunque città di qualunque Paese ma di i qualunque comunità ritiene prima istituzione il sindaco e il comune e primo interlocutore devo qualche soluzione del problematiche più elementari più immediate
L'amministrazione comunale e allora trascurate questo e considerare che il Comune possa eventualmente essere gravato ulteriormente una situazione di difficoltà e a volte veramente
Di gravissima difficoltà perché il disagio in alcune zone del nostro Paese è ancora molto grave e in alcune parti della mia terra io sono siciliana come avete sentito sono il sindaco di Siracusa sono avvenuti anche fatti molto gravi a causa del disagio e quindi io credo che sotto questo profilo lanci deve ulteriormente nel cercare di fare quadrare questo cerchio così complicato di cercare questa quadratura così complessa tra un deficit storico
E le esigenze di ottimizzare ancora meglio le nostre risorse sorgono ulteriormente cercare inviare quello spazio che possa consentire non soltanto di assolvere interamente a tutti i servizi ma anche di poter avere quelle risorse per potere continuare a investire ad essere motore di crescita di un territorio
La norma della Finanziaria ci dice anche per quanto riguarda le regioni a statuto speciale e lo dico perché la mia è una di queste anzi lo è quella per eccellenza alla Regione Siciliana
Dovrà confrontarsi entro il trentuno di marzo del prossimo anno in una concertazione che possono stabilire anche modalità parametri e contenuti diversi
Ma io credo e faccio riferimento proprio anche a questa condizione perché il dibattito che seguirà avrà per oggetto il federalismo
E io credo che di fare Rismondo se ne parla se ne parla tanto e ma autostato ancora soprattutto per quanto riguarda il federalismo finanziaria e fiscale quello scritto nell'articolo centodiciannove e soltanto federalismo assolutamente nominale
Perché ribadisco non vi può essere federalismo e tanto meno può essere il federalismo solidale che tutti dichiariamo di volere se non vi è la capacità economica se non si fida ai soggetti che devono adeguatamente
Sostenere concretare quei servizi se non si danno quelle risorse fondamentali questo ancora non c'è questo ancora non avviene
E addirittura quando avviene come per quanto riguarda la quota dell'IRPEF trattenuta e assegnate ai comuni avviene assolutamente in maniera compensativa di quello che era il trasferimento dello Stato
Io credo che quindi anche sotto questo profilo la sala da fare assolutamente lunga e occorre un Anci che sappia mantenere come è stata unitaria
Per cercare questo sforzo comune che lo sforzo per rispettare lanci di rispettare veramente quella che sono le stanze dei nostri cittadini per cercare di essere non soltanto a quei soggetti che erano era l'anno servizi
Ma anche quei soggetti che promuovono a forti investimenti e quindi forte cavalchi la rinnovazione del nostro territorio
Grazie
Grazie a Giambattista Bufardeci la parola Flavio Zanonato che salutiamo con affetto perché dopo aver fatto il sindaco di Padova ha fatto il consigliere regionale ed è tornato a fare il sindaco di Padova questo dà il senso inverso non sarebbe accaduto il peso nel senso che nella nostra casa si sta bene grazie
è vero c'è qualche piccola differenza nel trattamento economico e della quantità di lavoro direi che uno è cresciuto moltiplicato per sette otto l'altra calato diviso per due
Però la soddisfazione non si paga
Io sono d'accordo in parte con quanto ha detto prima introducendo questa serie di interventi il sindaco di Grosseto i cittadini ci chiedono di spendere meglio non di spendere di più
Naturalmente questa affermazione però a la caratteristica di un'affermazione che non è quantitativa e puramente qualitativa se entriamo invece nella dimensione della quantità che caratterizza come dire il discorso generi che distingue un discorso scientifico lo tiene distante da un discorso generico
Temo che le cose siano un pochettino più complesse perché spesso lo Stato non solo ci chiede il cittadino non solo ci chiede di spendere meglio si chiede una quantità di servizi e ci chiede una quantità di iniziative a fronte delle quali e difficile semplicemente operare attraverso la razionalizzazione delle risorse che ogni Comune ha situazione tra l'altro estremamente diversificata da posto
Da posto a posto e credo che sia necessario fare un ragionamento anche quantitativo o meglio entrare nel merito dei Processi cioè quanto è possibile nazionali razionalizzare la spesa sicuramente e questo è un elemento che a Padova abbiamo già avviato il fatto di introdurre un tetto nello mento della Spesal sommando sia la spesa in conto corrente che la spesa in conto capitale obbliga abbiamo avviato un lavoro a ragionare su una razionalizzazione della spesa vedere dove ci sono gli sprechi andare è un grande pretesto anche di revisione della macchina comunale va colto nella ride
Negativo anche questo aspetto positivo però credo che gli elementi di negatività
Dell'operazione che con la finanziaria viene proposta siano davvero preoccupanti e rischino di non consentire comune di svolgerà loro funzione parto perché più semplice ragionamento dalla situazione concreta della mia della mia città vi do qualche numero rapidissimo siamo duecentodieci mila abitanti quattordici mila sono i residenti di i cittadini stranieri residenti a Padova siamo al centro di un cintura di una ventina di Comuni e complessivamente l'area urbana di quattrocento mila persone capoluogo si fa carico di servizi anche della dei Comuni della cintura perché molti servizi sono collocati in città e i comuni della cintura quindi hanno una pressione minore nella nella Spesal
Le tendenze in atto sono tendenze che credo caratterizzano poi hanno velocità diverse un po'tutte le grandi medie città italiane
La popolazione tende a calare il recupero avvenuto soltanto con le mie con la presenza di immigrati non abbiamo per esempio due mila cinquecento partiranno e mille settecento bambini che nascono all'anno
La popolazione tende di conseguenza invecchiare
La presenza dell'immigrazione
è una presenza che tende a crescere e già questi tre fattori indicano filoni di spesa che sono in forte in forte crescita per esempio dobbiamo assolutamente avviare una politica che consenta alle famiglie oggi è insufficiente quello che riusciamo a fare che consente alle famiglie di lavorare in due e di poter continuare ad avere i bambini ci sono servizi da attivare
Non solo gli investimenti da fare ma anche dei servizi che ha dei costi da attivare
La crescita della popolazione anziana
Quando si supera una certa soglia che questa importa costi enormi sul piano dell'assistenza cioè l'anziano non autosufficiente diventa un costo immenso la famiglia non resiste a questo nuovo costo e anche mantenendo l'attuale livello che Ingram è insufficiente di aiuto
Bisogna immaginare un allargamento e anche questo è uno uscita in più che i Comuni in qualche modo devono sobbarcarsi accanto in questo caso alle regioni
L'arrivo dei cittadini immigrati che è sicuramente un fatto importante costituisce una risorsa
E che ha dato respiro in parte all'impresa della nostra realtà perché hanno ottenuto manodopera tutto sommato costo decisamente più basso di quella locale e non in alternativa a quella chiamiamola locale
Perché spesso i lavori svolti sono lavori che i giovani indigeni nostri non non gradiscono non vogliono e non voglio non non si ottengono non vogliono fare
Però è arrivata senza il corredo di strutture di infrastruttura che sono necessarie per ospitare una popolazione nuova
Dal problema della residenza al problema dell'inserimento altre spezie che sono tendenzialmente in crescita ho citato solo tre esempi ma potrei continuare tutte le politiche che tendono a fronteggiare il problema dell'inquinamento dell'aria puntano su un sviluppo del sistema del trasporto pubblico che ha un costo son tutte politiche che hanno costi crescenti
Credo che non ci sia anzi Tucker vivono situazioni di verze rispetto a questo saranno misure
Lievemente diverse da città a città rispetto a questo penso che non sia una bestemmia dire che la pura razionalizzazione della spesa dei comuni non riesce a fronteggiare queste nuove emergenze questa esigenza di incremento di spesa e ci troviamo giorno dopo giorno di fronte alla difficoltà drammatica di far fronte a una domanda che da altri enti non trova alcuna alcuna risposta
Dallo Stato nel corso di questi anni ha potuto accorgermene nel corso del riavvio di questa via di questa mia nuova amministrazione sono venuti non solo tagli compreso il taglio di cui con forza ha parlato il presidente dell'ANCI in corso di bilancio sono venute anche nuove spese caricate sui Comuni per esempio non so se questo succede anche in altre realtà
I bambini
Che in qualche modo rimangono soli e sono figli di cittadini stranieri erano a carico fino a un anno fa delle prefetture e oggi questo costo si scarica sui Comuni
E nel caso del Comune di Padova che un bilancio corrente di duecento milioni di Europ poco più siamo in presenza di una spesa che si aggira attorno all'uno per cento in più che c'è arrivata per questa per questa semplice trasferimento di funzione priva privo completamente di soldi
I tribunali tutte le città di una certa dimensione hanno un palazzo di giustizia
Hanno costi crescenti che Sukur che caricano sui Comuni recentemente dopo un parere credo del Consiglio di Stato è stato deciso che non è più a carico diretto dei palazzi di giustizia
Il pagamento della del costo dell'asporto rifiuti dello smaltimento rifiuti ma questa la cifra che il Comune deve anticipare punta ad un recupero che non ha mai un recupero totale
Attraverso uno storno del ministero
Di giustizia e potrei continuare con altri esempi credo che siamo in presenza
Di una politica che in realtà se si vogliono mantenere i livelli non in creme evitare se si vogliono inventare una serie di nuovi servizi legati alle novità dello sviluppo delle città uccide di fatto i comuni ne riduce la funzione a un terminale
Dello stato in grado di svolgere una funzione assai ridotta si possono non c'è dubbio esternalizzare togliere dal bilancio pezzi di spesa che sono in molti comuni legati all'attività
Del Comune stesso moltissime realtà noi ci apprestiamo adesso stiamo ragionando su questo si apprestano hanno realizzato per le do la Fondazione sul tema della delle manifestazioni della cultura dell'arte e attraverso la Fondazione che poi viene finanziata parzialmente dai Comuni con un contributo riceve soldi pubblici e privati per diverse per iniziative che si svolgono un pezzo esce e qualche risorsa alla fine si riesce a racimolare
Ma insisto mi piacerebbe poter su questo fare un confronto con i conti alla mano a non ragionare soltanto il termine in termine in termini generici non mi pare che le tendenze in atto possano essere affrontata semplicemente attraverso pure i meccanismi di razionalizzazione di riduzione di sprechi tra l'altro anche qui il panorama estremamente variegato
Per esempio il modo in cui viene applicata l'imposta sulla sui beni immobili e varie e Licci
E diversissima da posto a posto il fatto di bloccare una situazione qui non è stato bloccato ma non significa aver fatto un atto in qualche modo di equità bloccare l'incremento dell'IRPEF che alcuni comuni hanno adottato altri no in misura diversa non significa senz'altro creare un meccanismo di equità insomma fotografare congelare una situazione quello che tendenzialmente vi è fatto con questa operazione
Consente anche poco di il impedisce di fatto il meccanismo un meccanismo diffuso di razionalizzazione della spesa nei comuni perché dipende dal punto in cui si trova in quel momento il Comune il singolo il singolo comune
Ho trovato
In una prima versione della Finanziaria
Era possibile provvedere agli investimenti anche attraverso l'incremento delle imposte ora questa cosa non solo è stato accolto ma si paventa anche di questo ha parlato con una certa forza
Il presidente della anzi sindaco di Firenze Dominici il blocco delle tariffe cosa che non riesco neppure a concepire perché come si fa a fronte di meccanismi che c'hanno una loro oggettività bloccare
Semplicemente le le tariffe
Ora non è più possibile neppure costruito il meccanismo degli investimenti attraverso un incrementa un incremento di imposta io credo mi avvio a concludere un ragionamento che ovviamente non che siamo in presenza da una parte di misure che ledono in modo netto
Il ruolo occulto riconosciuto a livello costituzionale ai comuni
E dall'altra che siamo in presenza di misura che non consentono alle diverse realtà di razionalizzare al meglio la loro funzione sarebbe per esempio interessante
Mantenere se ne è parlato tante volte anche in questa sede la possibilità per i Comuni di istituire imposte di scopo di garantire alcuni servizi attraverso la raccolta di soldi da parte dei loro di loro cittadini di non affidare il meccanismo soltanto a un blocco o una razionalizzazione ma anche la volontà che si manifesta in una popolazione di voler ottenere un servizio dal proprio ente locale dal proprio dal proprio Comune ma mi pare che su questo ci sia una certa sordità
Che alla fine produrrà
Io temo l'impossibilità da parte dei Comuni di svolgerle fino in fondo
La funzione perché hanno sempre in qualche modo svolto via essere uno degli strumenti attraverso cui lo Stato sociale si esercita le si esercita tenendo il più possibile alla complessità e alla varietà delle diverse situazioni che ci troviamo ad affrontare sono anch'io naturalmente credo fino in fondo un anzi unitario
E spero che riusciamo attraverso i parlamentari in qualche modo comprendono le difficoltà di comuni volti sono anche stati Sindaci qualcuno che alle mie spalle
Nelle i di città e di grandi e di grandi città spero che si comprenda queste difficoltà e che i Comuni alcuni strumenti alcune leve per poter operare siano effettivamente dati perché altrimenti temo che si presenterà per Rosi
Una stagione abbastanza triste
Grazie
Grazie a Flavio Zanonato saluto Raffaele Morese presidente di Confservizi Cispel legale nostro ospite questa mattina i senatori vitali e Grillo Ortigia membri l'esecutivo dell'ANCI perché già sindaci noi concludiamo qui questa prima parte per iniziare una tavola rotonda che viene coordinata da Francesca Grimaldi giornalista del TG uno che ringraziamo per raccolto aver accolto il nostro invito
Poi il ministro la Loggia prima dell'intervento del del presidente dell'ANCI conclusivo di questa Assemblea
Daremo spazio naturalmente al dibattito quindi se c'è per il tempo che resterà se c'è qualcuno che vuole iscriversi a parlare naturalmente io sono qui a raccogliere le indicazioni dare la parola Francesca ragioniamo di adesso di federalismo fiscale tema
Delicatissimo di importante che va un po'al di là della contingenza di questa nostra finanziaria
Grazie buon pomeriggio a tutti benvenuti a questa ultima tavola rotonda di una lunga serie anzi grazie per essere così numerose non siete tutti e sette mila ma va bene non fa niente sarà per la prossima volta parliamo di un tema particolarmente discusse delicato quali risorse per attuare il federalismo ne parliamo innanzitutto con Sergio Abramo sindaco di Catanzaro Orazio Ciliberti sindaco di Foggia Nicodemo Filippelli sindaco di Cirò Marina Orfeo Goracci Sindaco di Gubbio Adriana Poli Bortone sindaco di Lecce Umberto Scapagnini sindaco di Catania Walter Veltroni sindaco di Roma
Cominciamo con un tema molto in uso in questi tempi prima era venuto negli stati anglosassoni no alla devolution devoluzione devoluzione un termine complessa come sapete meglio di me che significa trasferimento di poteri e trasferimento di funzioni alle naturalmente ai agli enti locali alle regioni e agli enti locali Conduct conseguente rinuncia da parte dello Stato di una parte delle entrate fiscali che passano direttamente alla responsabilità e alla disponibilità delle regioni regioni che quelle gestiranno nei settori che sono state quali la riforma costituzionale a loro interamente assegnate istruzione sanità polizia amministrativa regionale e locale l'ammontare di queste entrate fiscali in ciascuna regione
Sarà proporzionalmente determinata in base alla capacità contributiva dei cittadini che vivono in quella regione
Ora al vaglio del senato c'è questa riforma costituzionale che se competerà e suo iter parlamentare con un doppio passaggio in entrambe le Camere l'eventuale referendum conserve confermativo entrerebbe grado mente in vigore tra il due mila e cinque il due mila undici se il percorso del testo poi dovesse allungarsi la riforma potrebbe addirittura entrare a regime solo nel due mila e sedici comunque sia se sarà definitivamente approvata questa serie di norme sulla devoluzione che riforma nel vecchio Titolo quinto entreranno in vigore tra la fine del due mila e cinque è tra la fine del due mila e sei è stato fai stabilito che entro cinque anni dall'entrata in vigore della riforma costituzionale il governo assicuri l'atto passione del famoso articolo centodiciannove che è relativo al federalismo fiscale cioè la puntuale individuazione dei beni e delle risorse da trasferire alle Regioni agli enti locali per garantire l'effettivo esercizio del federalismo una prima domanda che sorge spontanea è già il titolo quinto prevedeva l'attuazione del federalismo fiscale come mai dopo l'ottobre del due mila uno non si è mai riuscì però ad attuarle la domanda da rivolgere ai al sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone che è stata già ministro del primo governo Berlusconi
Io rispondo rispondo semplicemente a questa domanda adesso perché credo che dal dal due mila e uno ci sia stato famoso decreto ci legislativo cinquantasei che di fatto non ha trovato poi la sua attuazione e devo dire che quel decreto legislativo cinquantasei ha creato probabilmente più problemi che altro
Forse lo voglio dire al di là di quello che può essere una impostazione di carattere squisitamente politico o peggio ancora partitico ma lo dico con chi è nato convinzione ripeto proprio al di là delle parti come come persona che rappresenta le istituzioni
Io credo che al di là anche delle intenzioni stesse decreto legislativo cinquantasei nella fase attuativa non ci sia stato poi quella efficacia che dal decreto stesso ci si aspettava anzi
Si sono create delle disparità effettive di trattamento diciamo così
Fra Enti locali e fra regioni stesse per cui di fatto delle in base ai parametri che sono contenuti del decreto legislativo e cinquantasei e che probabilmente dovrebbero essere rivisti proprio alla luce
Della attuazione non si può dire questo abbastanza strumentale non si può dire il decreto è del due mila uno potevate accorgervene prima perché non l'avete fatto è evidente che gli effetti del decreto si vedono dopo tre anni e quindi e sugli effetti del decreto stesso se mai ci dobbiamo misurare ma quegli affetti hanno portato in realtà con quei parametri a far diventare diciamo così per semplificazione
Sempre più povere le regioni che giallo erano e meno povere le regioni che invece erano più ricche quindi io credo che oggi alla luce dei fatti non si voglia chiedere assistenza da parte del sud e io credo che una volta per tutte
Noi amministratori noi sindaci delle città del Mezzogiorno d'Italia dobbiamo rivendicare fino in fondo una politica che una volta per tutte non sia assistenziale e non sia Hunt neanche caritatevole mente solidale non la vogliamo più non ci interessa ci interessa semplicemente stabilire che noi abbiamo gli stessi diritti che sono i diritti previsti dalla Costituzione che sono i diritti previsti
Dall'articolo centodiciannove
E che sono chiaramente sanciti in quell'articolo per cui tutti quanti i cittadini in qualunque parte d'Italia e si siano hanno diritto allo stesso tipo di prestazioni così purtroppo non è
Col decreto legislativo cinquantasei per cui io credo che sarà la la petizione popolare
Che voluta dal presidente della nostra Regione Puglia d'affitto dalla quale devo dire che abbiamo partecipato tutti destra
O sinistra che fosse sarà la proposta di legge che è fatta da Bassolino sarà il gruppo di lavoro che è voluta da Fini sta di fatto che c'è un elemento che ci accomuna gli Effetti di quel decreto legislativo non possano essere portate avanti così come
Il decreto e il DPCM che di conseguenza ne debbono venire
Debbono avere dei punti di riferimento parametrato lì band DiVersi perché così come non ha portato nessun tipo di
Efficacia sul territorio ma anzi ha creato delle dimissioni ancora più forte che non rispettano neanche il dettato costituzionale che grazie al cielo mi pare
Che abbia ribadito l'unità nazionale
Stiamo parlando di attuazione conto di questo cinquantasette mila commento discorso
E soprattutto dei reperimenti aventi risorse risorse per attuare il federalismo e quindi per una per far funzionare queste nuove funzioni che avranno gli enti locali come rappresentante del Nord e c'è il sole e il sindaco di Roma Veltroni
Ma in questo caso rappresentante nel Nord
Diceva appunto al sindaco quali Bortone che con questa mancata attuazione ci sono state dei forti divari è così
Ma intanto tutto mi sarei aspettato fuorché essere presentato dal sindaco e dall'Orchestra da
Spero che questa alla tavola rotonda scusami no facendo a partire dal dalla Sace diverse però va va bene anche questo in fondo l'osservazione allora capitale se non si è dato dal nord al sud al centro c'è avvenuta va bene tutto
Io credo questo credo che noi avremmo bisogno
Di fare una quella che si chiama una pausa depressione
Cioè avremmo bisogno di fermare per un attimo le macchine
Di affrontare tutti senza spirito di parte questo tema
Di ridargli ordine razionalità
E
Funzionalità
Noi siamo un Paese che ha una storia che questa storia è una storia fatta di di comunità
Che si sono definite fin dalle origini la storia degli italiani nella forma di comuni
Questo elemento è molto radicato nel DNA del Paese
Gli italiani si sentono in primo luogo cittadini dei comuni
Ne è testimonianza un'indagine ogni sondaggio viene fatto sul grado di apprezzamento
Che si rivolge nei confronti delle amministrazioni delle istituzioni dello Stato
Al secondo posto dopo la Presidenza della Repubblica ci sono sempre i Comuni
Per questo deriva un po'da questo portato storico da questo elemento identitario forte essere Tarantini o essere siracusani vuol essere di Catanzaro sono elementi d'identità riconosciuto a forte
è un po'deriva dal fatto che noi siamo quelli che stanno in frontiera dice noi siamo quelli che i cittadini possono vedere incontrare
Toccare al quale posso i quali possono chiedere
Le cose che riguardano la loro vita quotidiana ed ai quali possono ricevere risposte che non necessariamente richiedono degli anni per essere attuate
L'ordinamento dello Stato si va definendo prescinde da tutto questo
Bah nella direzione di un assetto centrato sulle regioni
Che sono un portato della riforma costituzionale
Attuato non per caso con ventidue anni di ritardo le Regioni cominciano nel mille novecentosettanta i Comuni cominciano dio solo sa quando
E tutto l'assetto istituzionale che si va definendo ha come centro le regioni
E a fianco di questo centro si è costruito un sistema
Per il quale il rischio lo dico molto sommessamente ma lo dico anche con molta convinzione il rischio più forte e più avverto
Non è solo tanto quello della separazione
Cioè dell'introduzione di logiche centrifughe
Che poi la fine finiscono con generare delle contraddizioni abbiamo visto le lezioni americane come si sa è un Paese io a mo'di cui rispetto a storia la tradizione democratica è uno dei pochi Paesi che non hanno mai avuto dittatura non per caso
Però abbiamo visto per esempio che cosa significa un assetto federale nella organizzazione di un sistema elettorale
Ognuno votava a modo suo ognuno votava con un meccanismo diverso in una situazione di divaricazione di lacerazione molto forte
Noi il rischio che abbiamo è quello di una sovrapposizione di livelli e io sento che il problema principale della
Setto che si va definendo con la riforma federale
Dato dal fatto che rallentiamo il Paese il Paese andrà più lento
Non possiamo tutti fare la stessa cosa in questo Paese
Ognuno ha un suo compito ci sono dei compiti di carattere amministrativo e ci sono dei compiti carattere legislativo
Non sono la stessa cosa
Se chi fa legislazione fa anche amministrazione
Il rischio che la confusione fortissimo
Allora bisogna cominciare a distinguere i livelli
E bisognerebbe avere il coraggio e vorrei dire da parte di tutti è qui lo dico governo opposizione e lo dico anche perché nel corso della legislatura passata c'è stata
L'approvazione di una riforma seppur molto più parziale e per di più allora con il grado di consenso abbastanza
Marcato da parte dei comuni delle regioni e tuttavia il fatto di aver approvato quella riforma con una maggioranza che si contrapponeva ad una consistente opposizione non è stato giusto e tanto meno è giusto quando si mette mano ha una così grande parte della Costituzione l'ideale
In un Paese che voglia funzionare
E che ci si sieda tutti attorno a un tavolo per scrivere le regole del gioco
Perché se si afferma il principio che ciascuna maggioranza che vince le elezioni
Cambia la Costituzione come le piace questo Paese diventerà un Paese ingestibile ingovernabile in brevissimo tempo
Dovremmo essere tanto maturi
Da capire che la democrazia moderna è una democrazia soprattutto in società complesse nelle quali c'è un doppio livello convergenza sulle regole e divergenza sui programmi
Noi invece spesso facciamo il contrario
E questo rischia di far impazzire il Paese e la cosa che io credo avrebbe senso oggi sarebbe quella di dire fermiamo le macchine ma non fermiamo le in maniera irreversibile non fermiamo le per non fare nulla perché nessuno più di noi sente l'esigenza di dare una moderna tal sistema costituzionale del Paese
Ma troviamo per questa via
Le ricette insieme quando dico insieme non dico mi riferisco agli schieramenti politici mi riferisco anche ad un'associazione come la nostra che ha espresso sull'assetto del sistema istituzionale del nostro Paese un parere che è stato completamente ignorato
Faccio una ultima e seconda considerazione che è quella che riguarda le risorse perché poi tutti i salmi finiscono in gloria abbiamo sentito quello che hanno detto i nostri colleghi che hanno preso la parola prima di noi come vedete ora Adriana
Credo di poter dire lo dico come il sindaco che la città più grande lasciamo stare in questo momento la capitale ma il sindaco di una città di due milioni seicento mila abitanti di mille trecento chilometri quadrati in città
Insomma tra le più grandi città europee
Ma lo dico anche per i sindaci dei più piccoli comuni italiani siamo tutti nella stessa condizione piccoli e grandi
Abbiamo una grandissima difficoltà
Si può dire viene facile di dire affari bilanci
Ed è un'espressione neutra
Abbiamo una grandissima difficoltà a mantenere le nostre città come comunità
Perché guardate non ci sono non lo dobbiamo non ce lo dobbiamo dire tra di noi ma agli osservatori esterni chi di noi fa questo mestiere sa benissimo che le voci non sono tanti
Se non puoi applicare addizionali di tasse e questo ci viene impedito settica rimesso nonostante noi siamo tra i più virtuosi perché come è stato ricordato ora dal sindaco Siracusa poco fa noi siamo veramente tra i soggetti più virtuosi o mi guardavo i dati che sono stati riportati e insomma a fronte dello Stato redditi da lavoro dipendente nove cinquantacinque lo Stato quattro e quarantanove
Tra due mila uno due mila e tre consumi intermedi dieci settantadue zero e quarantaquattro investimenti fissi lordi quattordici zero uno nove trentaquattro quindi a noi tutto si può dire poiché non abbiamo contribuito a risanamento finanziario del Paese che non è questione che riguarda il ministro Siniscalco come ieri non è questione che riguardava il ministro Visco è questione che riguarda tutti gli italiani perché se il Paese va in dissesto il problema è di tutti gli italiani
Detto questo noi la nostra parte l'abbiamo fatta Leonardo l'ha detto molto bene aprendo questa discussione questo nostro congresso non hanno sta partendo a parte siamo anche disposti a continuare a fare
Però dobbiamo poter evitare
Che in questo Paese ad una situazione già così difficile di stagnazione economica e di crisi dei redditi delle famiglie si aggiunga un terzo elemento di crisi che può essere devastante e cioè la crisi dei servizi perché se noi abbiamo riduzione di trasferimenti non possiamo applicare le addizionali non ci viene data la facoltà di mettere le imposte di scopo non ci viene data la revisione degli estimi catastali ora vedevo con una delle società del comune di Roma che lavora e che fa la rilevazione satellitare di tutta la città e che poi mette a confronto la rilevazione satellitare con le valutazioni catastali che gran parte degli edifici di piazza Navona
Piazza Navona a Roma
Sono edifici considerati popolari
C'è la foto andatela a vedere di un meraviglioso palazzo nobiliare di piazza Navona che è considerato casa popolare
Se si impedisce a tutti noi di poter agire e se si arriva persino al paradosso di impedirci di investire perché questo è il paradosso perché con il tetto del due per cento agli investimenti chiunque Dinoi possa aiutare l'economia italiana riprendere noi siamo i più grandi investitori la pubblica amministrazione il quarantotto per cento degli investimenti a programmi stazione facciamo noi e sono investimenti che si vedono subito perché sono strade sono scuole sono asili sono centri anziani si impedisce tutto questo alla fine rimane una sola lega anzi ne rimangono due lo diceva Flavio Zanonato prima una leva e aumentare le tariffe
Ma chi di noi può andare davanti ai cittadini in questo momento dalla storia del nostro Paese e dire aumentiamo le tariffe dei servizi fondamentali trasporti scolastici le mense
Oppure ridurre i servizi
Ed è esattamente lo stesso effetto
Questo è il tema con il quale i comuni italiani e le comunità italiane che sono quello che sta dentro i comuni italiani ci sono in questo momento costretti a fare i conti allora siccome non basta solo diciamo dire ciò che non va
Io penso che e questo lo dico proprio per il futuro dell'Italia
Ci sono almeno due cose sulle quali il sistema Paese dovrebbe stringerci primo decidere di investire sulla ricerca sull'innovazione sull'università e sulla scuola
Secondo decidere di investire sul trasporto pubblico ed è veramente l'ultima cosa che voglio dire
è arrivato il momento in Italia in cui bisogna prendere la madre di tutte le decisioni la madre tutte le decisioni è immaginare il nostro Paese da qui a dieci anni
Da un punto di vista centrale sistemico che quello della mobilità a gennaio entreranno in vigore i nuovi livelli fissati dalla Comunità europea per l'inquinamento
Già oggi la Regione Veneto la regione Emilia Romagna una quantità immensa di comuni fa le targhe alterne limitazioni vari di traffico eccetera
Quando scenderà ulteriormente il livello questo fenomeno si espanderà Macchia e noi avremo un Paese sostanzialmente bloccato
Vuole il nostro Paese scegliere la via del trasporto pubblico
Vuole dire
Decidiamo di sostenere
I propellenti non inquinanti
Decidiamo di ampliare e rinnovare il parco dei mezzi pubblici del nostro paese decidiamo di chiudere i centri storici e di consentire dunque che vi si possa entrare con auto Boussetta assile e altri mezzi metropolitane leggere che vadano con grande rapidità e garantisca un servizio paragonabile a quello delle auto
Se non faremo questo l'Italia sarà un Paese bloccato nei prossimi
è un aspetto sistemico
E con tutto l'incremento del prezzo della benzina che ci è stato possibile che non una lira ricada sul potenziamento del trasporto pubblico
Nella mia città
Nella mia città ci sono due milioni e seicento mila abitanti e due milioni di macchine
Due milioni di automobili più tutte quelle che arrivano da fuori
Non abbiamo i poteri speciali per fare i parcheggi come non è solo ce l'ha il mio amico Umberto Scapagnini
Ma è un problema che abbiamo tutti i sindaci anche qui lasciamo stare aree metropolitane perché questo problema comincia a esserci anche in piccoli comuni sì anche in un piccolo comune il sindaco avesse la possibilità di fare un parcheggio
Senza dover aspettare i tempi biblici naturalmente ne rispetti tutte le regole questo aiuterebbe molto
Ma è il problema del trasporto pubblico uno dei temi centrali del futuro dell'Italia e anche dei temi centrali del futuro delle nostre comunità allora a me piacerebbe che con il governo ci si potesse mettere a sedere al tavolino e dire allora noi vi chiediamo questo sacrificio e noi che siamo gente responsabile penso che saremo pronti a farlo ma noi dobbiamo anche avere il diritto di chiedere qualcosa che riguarda non solo il futuro delle nostre comunità ma il futuro delle nostre paesi così si fa così si fa la concertazione tra il governo e gli enti locali non è un optional è un dovere quale che sia il governo e quali che siano gli enti locali
E quello che credo sia il valore dell'esperienza che insieme facciamo etneo Nardo è stato in grado di garantire con tutti noi
Indipendentemente dalla nostra opinione nel corso di questi anni che questa è una sede nella quale sia di centrodestra sia di centrosinistra
Sia in primo luogo sindaci perché i sindaci sono i sindaci di tutti i cittadini e come tali quando si riuniscono qui a Genova parlano e si rivolgono al governo tre punti
Grazie
Beltrami accalcata
Troppi punti per viscerale tutti insieme a cominciare dalle duplicazione anche delle competenze se ne è parlato
Se n'è parlato molto di duplicazione delle competenze di moltiplicazione delle strutture amministrative vediamo che ancora ci sono questi problemi nei comuni appunto
Dovrebbero essere stati già risolti invece così non è stato e poi c'è il problema delle risorse giustamente Scapagnini volevo chiederle quante secondo lei per attuare questo federalismo almeno per poter far fronte a tutte queste funzioni di cui a cui accennava anche il sindaco di Roma
Quante risorse nazionali dovrebbero andare appunto Allo stato quanti alle regioni quante alle autonomie locali proprio per poter far fronte a tutto questo
Ma io credo e condivido appieno l'analisi che è stata fatta da Walter Veltroni il problema reale sia quello di un problema di stabilire dei punti chiari e di sapere laddove noi vogliamo arrivare dove possiamo arrivare ognuno nei nostri ruoli dio rispondono in maniera indiretta la domanda che mi è stata fatta attraverso un un esempio che ho vissuto direttamente sulla mia pelle che si può agganciare all'asserita la proposta che faceva Veltroni sostanzialmente Cenni necessità indipendentemente da quelli che sono appunto i colori erano le tendenze centrali di ristabilire dove noi vogliamo andare stabilire noi quali sono le priorità che vediamo per il futuro sicuramente io ho l'esperienza di una città come quella di Catania in cui il problema traffico il problema ambiente accoppiato al problema sicurezza essendo Catania tra le grandi città metropolitane quella più alto rischio sismico hanno di fatto portato al riconoscimento dello stato di emergenza e quindi alla concessione di potere speciali al al sindaco
Questo che cosa ha consentito ha consentito di fare quello che diceva Walter e c'era consentito al sindaco di potere stabilire scelto all'interno di questa cornice
Di potere stabilire un target preciso che guarda caso è esattamente quello che è stato individuato dal sindaco di Roma cioè il lo sviluppo
Il sostegno alla sopravvivenza e si spera la non soltanto una sopravvivenza di carattere estemporaneo ma invece la solare densa associata a una grande proiezione è una grande realtà soprattutto per noi che siamo al sud viaggia attraverso quella che è la rivalutazione della mobilità
Io vivo una realtà obiettivamente schizofrenica e l'arrivo anche male essendo neurologo quindi partecipò pure così anche coi Istica mente all'analisi di quello che scrive che succede da una parte avendo avuto l'esperienza e la rendono esperienza e ormai si si avvia verso la conclusione dei poteri speciali devo dire
Che questa è una chiave di lettura ma non perché i poteri speciali abbiano concesso una lira di più di quanto noi avessimo né che ci venga trasferita una lira di più attraverso i poteri speciali ma perché i poteri speciali fanno esattamente quello che diceva Walter ti danno la possibilità uno di stabilire all'interno di quello che il quadro degli obiettivi precisi in questo caso l'obiettivo preciso quale argomentare migliorare la il piano dei parcheggi che consentano attraverso soprattutto i parcheggi scambiatori di poter evitare che ci sia l'affollamento la l'afflusso la concentrazione all'interno della nostra città e io vi parlo di una città che ha trecentocinquanta mila abitanti quindi il paragone fatto con Roma certamente non non reggerebbe se non ci fosse un particolare pietoso e che durante il giorno
Questa città diventa una città di novecento mila abitanti quindi dei servizi devi tenere conto sia per quanto riguarda i servizi sia per quanto riguarda l'impatto rimpatrio ambientale l'impatto di sopravvivenza l'impatto di mobilità di una realtà ben più ampia e allora come si fa a realizzare un progetto Progetto deve avere innanzitutto un target il target è sicuramente quello del miglioramento
E della gestibilità di una volubilità che possa valorizzare la città ed allora bisogna che per tenere fuori dalla città
Il grande impatto di traffico che contemporaneamente contaminante e bloccante lo sviluppo della città stessa
Si creino come abbiamo fatto noi una serie di parcheggi scambiatori che circondano la collana la città tutta come l'abbiamo fatto le leggi speciali non ci danno sicuramente una lira di più
Ma abbiamo potuto operare le leggi particolari della Protezione civile che naturalmente possono fare coincidere le aree di raccolta con le a creazione dei parcheggi scambiatori e dall'altra accordi speciali con le Ferrovie dello Stato
Che consentano anche con i completamenti dei trasporti metro del della metropolitana e delle stesse Ferrovie dello Stato che nel nostro caso sono quelle che portano al collegamento con tutti quanti i paesi limitrofi in modo tale da poter riavere
Una scarica di questo impatto fortissimo
Utilizzando che cosa è questa la cosa straordinaria Walter dei poteri speciali non è che ci si dice che ci si dia una lira di più assolutamente matti si dà la possibilità di realizzare quello che il tuo piano la tua idea e cioè in altre parole di poter accelerare i tempi potere scavalcare tutti quelli che sono gli ostacoli burocratici che in parallelo e vediamo con i lavori pubblici ordinari sui quali in partiamo
Passo dopo passo in una serie di ostacoli che di fatto rendono bibliche queste realizzazioni dell'allora vi stupirà sapere che senza cacciare
Una lira che sia una lira dal Bilancio nostro comunale senza avere ricevuto una lira
Specifica per i poteri speciali abbiamo realizzato ventuno Parcheggi di cui tredici scambiatori e nove sono già in fase di realizzazione e gli altri sono già finanziati e si stanno come da non è un miracolo questo è semplicemente che diventa attrattivo naturalmente per fare un progetto misto pubblico privato con il progetto di finanza e con la possibilità reale di incidere su quella che la vita futura dei nostri concittadini io credo fermamente che noi ci troviamo e lo dico io con grande forza noi amministratori locali ci troviamo in una situazione per cui i nostri problemi si vanno suddividendo e sono da una parte i problemi di sopravvivenza ordinaria
Che sono sicuramente legati come si diceva poco fa al fatto che la riduzione dei trasferimenti di fatto ci pone di fronte alla necessità di dovere fare delle scelte anche delle volte le scelte dolorose in quella che è la spesa corrente e dovere tagliare
E questo io penso che lo spirito con il quale questa Finanziaria
Ogni anno ci troviamo qui a parlare di finanziare ma questa finanziaria si pone in apparenza con una filosofia che dice allora nuovi poniamo un tetto rispetta questo tetto voi dovete operare delle scelte che inducano al risparmio cioè eliminando quelle che sono le scelte irrazionali certo questo diventa un po'difficile perché potere operare questo tipo di scelte alla fine significa andare all'osso cioè come diceva Veltroni ridurre poi i servizi e le prestazioni che noi diamo e questo è porsi il problema principale è l'altro problema che invece quello degli investimenti
Io vi devo dire che è sicuramente risolvibile attraverso una severa ma rapida modificazione di tutte quante quelle che sono le normative che cinta sull'anno che ci bloccano e che ci rendono impossibile di potere in pratica realizzare quelli che sono i nostri progetti vi faccio un esempio e con questo chiudo
Noi abbiamo realizzato nella circonvallazione di Catania che era una l'allora chiamavamo la cintura di castità cioè che creata negli anni Sessanta per sbrigare il traffico di fatto era diventata ci dorica sita fra i paesi pedemontani e la città stessa noi abbiamo risolto il problema attraverso tutta una serie di rotatorie particolari eliminando i semafori
Con i poteri speciali
Creando una una serie di rotatorie che in questo momento funzionano e che hanno sbrigato il traffico nel nord est della mia città in quattordici mesi quattordici mesi dal momento del concepimento dell'opera sino alla consegna dell'opera stessa in parallelo per semplicemente per potere fare il completamento di un altro degli accessi della città che quel via due obelischi che cammina attraverso finanziamenti ordinari e quindi attraverso la prassi delle opere pubbliche noi siamo semplicemente avanzati di un terzo in quarto Nanni
Questa è la realtà la realtà è che a noi ci devono dare gli mezzi
Per potere fare sì che a livello di amministrazioni locali possiamo portare avanti i nostri programmi di investimento senza i vincoli e le pane burocratiche e lasciatemi concludere dicendo
Che c'era si era visto è una cosa buona che si era intravista una cosa buona in questo senso all'interno della Finanziaria
E che era quello della revisione catastale autonoma che ce l'avrebbe
Rimesso in sesto tutto quanto quella che era la base urbanistica il corpus la rete stesa di sopravvivenza della città ma poi mi sembra che è scomparso strada facendo e noi questa è una cosa che dobbiamo assolutamente presidente credo riaffermare con grande forza perché mentre si vedono da una parte ingiustizie forti come quelle che diceva Walter e che a piazza Navona sito ci sono degli edifici che vengono classificati case popolari
Io ho un intero quartiere
Che è un quartiere di oltre trenta mila abitanti in cui per un errore
Tragico che fu fatto vent'anni fa invece ci sono case popolari che bene o per la Sea legate come categoriali la gente paga delle cifre inaudite noi vogliamo gli strumenti per risanare
Le città e non abbiamo bisogno di elemosinare soldi l'abbiamo bisogno soltanto che ci siano i mezzi per poterlo fare non essere bloccati momento dopo momento da tutte le parti e burocratica grazie
Tra i mercati bisogna dire che fu questa revisione degli estimi catastali si sono state non poche polemiche di varia natura sia politiche anche sindacale quindi insomma
Credo che non sa se c'è qualcuno che vaglia prender la parola fa il sindaco di Foggia o qualcuno
Ma guardi io
Vuole intervenire nel dibattito sulle risorse per dire che le risorse che possono essere utilizzate mobilitate dalle amministrazioni comunali non sono soltanto quelle finanziaria
Forse ci siamo soffermati un po'troppo a parlarne le considerazioni
Parte qualche divergenza di il punto di vista sono tutte nel senso di ritenere che le risorse sono troppo poche rispetto ai compiti di e più crescenti degli enti locali e che c'è una tendenza un orientamento delle leggi finanziarie a ridurre scaricando quindi sugli enti locali problemi di di ordine finanziario globali
A questo proposito dico consideriamo anche la possibilità che la Finanziaria come legge contenitore come legge che può modificare innovare il sistema potrebbe agire anche in modo diverso prescindendo
Dagli aspetti propriamente tecnico contabili prescindendo da dal tema per esempio ecco dalla gestione delle proprietà che quello a cui accennava che a gestione del catasto
Che pure è un tema importante anche questo in altre parole significa attribuire all'ente locale un compito in più senza danni però le risorse
Come dire per svolgerlo
Parliamo di risorse di tipo diverso ecco per esempio
Una delle corse più difficili da gestire sul territorio è
La sicurezza e la sicurezza pubblica è un bene immateriale
Foggia è una città come molti sanno che che vive attanagliata dalla dalla criminalità organizzata che vive in condizioni di di grande disagio di grande sofferenza è di dieci giorni fa
La notizia terribile di di un lutto che ha colpito un amministratore comunale un omicidio d'un consigliere comunali a Foggia
Consigliere comunale Leonardo Biagini
Un collega nostro un collega di tutti a cui io ritengo doveroso rivolgere un omaggio in questo momento un tributo da parte
Un'assemblea di amministratori comunali che sanno come stando in trincea stando in prima linea purtroppo in soprattutto in alcuni ruoli in alcune città
Si può incorrere anche in questo tipo di problemi dicevo gas la sicurezza pubblica un bene un bene materiale ma che va gestito va gestito innanzitutto dalla dal sistema giustizia e poi dal sistema delle polizie che sono sistemi di livello territoriale più alto che non competono agli enti locali gli Enti locali ci stanno dentro ma in qualche modo la gestione di questi sistemi compete
Allo stato la legge finanziaria potrebbe intervenire anche su di essi per migliorarmi migliorarne efficienza forse costerebbe meno di quanto costa oggi per esempio
A proposito di riforme istituzionali se si pensasse a riunificare
Via e giustizia che diverse giustizia che stanno sul territorio
Anziché costringere il cittadino a inseguire la giurisdizione che cambia continuamente sulla recente riforma una recente sentenza della Corte costituzionale del luglio scorso a spostato il limite della giurisdizione in materia di servizi pubblici attribuendola al giudice ordinario cittadino insegue la giurisdizione
L'ottanta per cento delle sentenze della Cassazione Sezioni Unite sono soltanto per dire se il giudice che deve decidere di una certa materia è quello amministrativo o quello ordinario
Ci sono migliaia di giudici di quindi scrivono sentenze soltanto per dire
A chi compete la giurisdizione del giudice ordinario giudice basterebbe una semplice riforma questa sì di livello istituti costituzionale molto utile
Per eliminare tutto un lavoro inutile per restituire giudice il vero lavoro che quello di di dire la giustizia di dare la giustizia ai cittadini
Così in materia di di polizia c'è questa duplicazione triplicazione qua duplicazione di polizie territoriali anche lì se avessimo il coraggio di intervenire con delle operazioni di riduzione si ridurrebbero i costi
Essi otterrebbero ad una maggiore efficienza delle polizie territoriali che andrebbero a integrarsi ovviamente a diventare complementari con quelle locali oggi quando si parla di riforme istituzionali si parli anche di di di di di un sistema di sicurezza di livello regionale di di macroaree regionali
è una cosa che deve far pensare probabilmente questa istanza nasce dove nasce dalla esigenza di vedere delle pulizie più funzionali ma ancora per esempio
Cambio argomento l'eliminazione degli enti inutili anche lui non si è fatto nulla ci sono tanti gli enti di livello soprattutto nazionale Kent dovrebbero essere eliminate non vengono eliminati altri sprechi le società pubbliche che sono state concepite anche dai recenti riforme degli enti territoriali come il testo unico
Sono società che in massima parte sfuggono ai controlli degli stessi amministratori locali che creano una volta creata una società pubblica
è assolutamente incontrollabile non esiste nel nostro sistema un meccanismo di controllo sulle società pubbliche so parlando di riforme che non costerebbero nullità
Non costerebbe assolutamente nulla e consentirebbe non reali tagli delle spese reali riduzioni
Sui sui costi sociali dei dei sistema dalla macchina amministrativa bene queste cose non si fanno invece si cerca in tutti i modi di spostare il problema su quello sul problema delle risorse finanziarie bene a questo proposito io sono assolutamente d'accordo con coloro che hanno
Mi hanno preceduto almeno con la massima parte dico quando hanno sottolineato che le risorse finanziarie sono troppo poche tendono a ridursi che risorse organizzative purtroppo non possono compensare questa pochezza di risorse finanziarie perché c'è una rigidità del sistema
C'è una rigida del sistema che e purtroppo non si riesce ad ovviare in alcun modo anche in materia di pubblico impiego parliamo dei dipendenti comunali
Ebbene la contrattazione collettiva e poco elastica non va molto in conto al sistema meritocratico c'è una contrattazione collettiva dove purtroppo quello che pesa spesso è la capacità dei degli Agenzia delle organizzazioni sindacali di spuntare vantaggi diffusi non sbaglia vantaggi selettivi che vanno nel senso appunto della meritocrazia con sistema di pubblico impiego di lavoro deve alle dipendenze problemi stazione non meritocratico
è un sistema che funziona male fa funzionare male tutte le macchine amministrative tutte le organizzazioni mi storie anche questo io ritengo potrebbe essere ovviato con dei ritocchi degli interventi a costo zero
Allora torno a dire parliamo delle risorse non solo di quelle finanziate parliamo anche delle risorse culturali morali oggi il sindaco è una come dire una sorta di capo tribù in certe città è il riferimento anche morale di una comunità territoriali e se si è candidato e ha dato la propria disponibilità affrontare una battaglia se è stato eletto a maggior ragione diventa forse l'unico bello differimento morali di un territorio soprattutto in quei territori che sono particolarmente abbandonati dallo Stato dallo Stato prevede no quando si parla di di federalismo sì pensiero vada sussidiarietà ma non solo intesa come prossimità del livello di governo al territorio ma anche come intesa intesa come intervento sussidiario di aiuto dei livelli più alti verso quelli più bassi e questa sussidiarietà e mal concepita
In un congegno di norme istituzionali di dorme di sistema che invece perdono certe realtà locali lasciate a se stesse e non in grado di provvedere ai bisogni della comunità amministrata io ovviamente
Ho detto sporco così alcune considerazioni di carattere generale non per eludere la domanda che era ugualmente importante c'è questa appunto di questo nuovo compito che riguarda il censimento dei beni patrimoniale è un nuovo compito che viene affidato all'ente locale l'ente locale o dovrà svolgere come tutti gli altri che sono stati adesso affidati ma con le risorse necessarie perché non si può pensare che l'ente locale Possa gestire compiti nuovi se non ci sono risorse finanziarie aggiuntive grazie
Se finanziarie aggiuntive con il federalismo fiscale sappiamo che ognuno potrà spendere quello che entra nel proprio territorio salvo poi in fondo di perequazione come abbiamo il fondo di solidarietà esiste ma da quello che è stato poco applicato finora quindi tutto sommato già c'è una forma di compensazione che esiste ma poco utilizzata in ogni caso si devono studiare nuove forme di entrate nuove forme di entrate i comuni dicono e anche le Province dicono non bastano Licci non basta il bollo auto vogliamo una compartecipazione al all'IRPEF naturalmente e perché no alle tasse
E delle imprese perché oggi per esempio lire abbassa ottanta alle regioni Orfeo Goracci
Grazie
Oltre ha l'autorevolezza e il prestigio dei colleghi io sono il primo ad intervenire di una sindaco di una città non capoluogo di provincia
Tra l'altro la gentile coordinatrice abbia collocato anche madre Gubbio un po'più a nord a lunga un po'più a nord di
Di Roma rispetto al quesito io
Parte della
Essere al centro allora anziano se è tornato al trenta
Io parto da un concetto
Che il titolo della nostra tavola rotonda per nel federalismo è nato male e proseguito peggio
Non sono sono stato tra i pochi italiani che non aveva granché condiviso e apprezzato anche la modifica del titolo quinto della Costituzione alla fine della precedente legislatura quella è stata una strada aperta
Rispetto alla quale poi gli altri si si sono gettati facendo autostrade se non ponti e questo secondo me perché aveva e del rischio più forte che viene a volte un po'osso sottaciuto messo in disparte di una visione
Un po'
Rigoristica dei soggetti più forti Veltroni diceva una cosa condivido pienamente tutte le cose dette sull'aspetto amministrativo io sono un po'meno ottimista sul fatto che
Si debbano trovare fermiamoci troviamo le convergenze sulle regole verità sacrosanta
Però quando le regole vengono mutate è anche più facile gestire programmi in un certo modo e questo è un rischio secondo me
Che si vive
Lo vivono i sindaci nella quotidianità al di là della loro appartenenza della loro appartenenza politica
Può essere di parte questa lettura non lo nascondo però la dico visto che comunque rappresenta una parte anche se minoritaria del Paese
Chi ci esclude il fatto che per esempio i tagli per esempio mancati servizi possano essere anche propedeutici
Ad un rafforzamento di un altro modo di vedere lo stato quando lo scuolabus lo devono pagare interamente cittadini magari del mio comune o di tanti altri alla fine può darsi che quel genitore
Quell'utente cerca una forma diversa a parità di costo e magari alla scuola privata più vicino non sottovaluterei questo aspetto che sta in un ragionamento generale
Poi
Vorrei aggiungere vorrei aggiungere questo dato e mi spiace che il ministro La Forgia non sia ancora arrivato non sia presente ma devo due domande sostanziali da fare
Io sono stato eletto inaspettatamente nel due mila e uno quando ci sono state le elezioni politiche
Da tre anni e qualche mese e negli uffici ma coglierà l'occasione magari per richiamarli perché qualcuno anche in questa sala ogni tanto o dice il contrario mi dicono che il taglio dei trasferimenti ai comuni è stato elevatissime lo riscontriamo rispetto a quello che si poteva fare prima e che non si riesce a fare d'oggi al di là poi se uno è più o meno bravo
Non mi risultano sprechi particolari tutt'altro voglio fare questa domanda
Quanti altri soggetti della pubblica amministrazione si sono comportati in maniera virtuosa così come hanno fatto i Comuni tutti dal Nord al Sud rossi bianchi verdi e neri perché
Se
Non c'è una risposta netta a questa domanda allora ancora quel mio pensar male diceva un politico di fa ma a noi tutti nota a pensarlo a pensar male è peccato ma ogni tanto o ci si azzecca ci si Chiappa ci dice dalle mie parti allora io credo che anche questo elemento
Va tenuto in in considerazione
Perché i sindaci le amministrazioni comunali sono il punto di riferimento più importanti Baluardo di maggior vicinanza per i cittadini
Vale certamente per le metropoli ma credo che valga questo aspetto di frontiera democratica di proporsi vita
Perché quando si fanno investimenti di miliardi su una città come la mia Gubbio evidentemente un elemento anche molto utile sul piano economico sul piano del di quelli che sono i grandi i gli otto mila comuni sommati credo che porti un elemento di ricchezza alle strategie all'economia del Paese e quando questi sì
Depotenziano diminuiscono perché magari non avremo soldi a sufficienza per poter contribuire con i nostri fondi magari a progetti europei magari là dove ci sono cofinanziamenti
Questa cosa non sarà solo problema del singolo Sindaco ma sarà un problema credo comunque per tutto il Paese voglio fare un'ultima considerazione
Proprio il riferimento alla domanda
Di fondo
I soldi da dove arrivano e dove si prendono ho detto che i trasferimenti sono state sempre secondo me continueranno ad essere meno dai dati che mi si dice è vero si dice c'è una più due per cento ma rispetto ai costi o magari non ci sono i libri magari non ci sono i servizi per coloro che sono soggetti che ne hanno bisogno il sindaco di Padova faceva un riferimento forte sulle situazioni per esempio dell'immigrazione ma tante altre situazioni questi vanno fuori dai conti no per chi fa i bilanci serviranno comunque dal primo gennaio al trentuno al trentun dicembre io non le vedo perché non mi si dà la possibilità di scegliere se voglio o aggiungere un'imposta forte su un settore su un'attività su una questo non mi ha consentito l'unica cosa è quella di far crescere la pressione nei confronti dei tutti i cittadini in maniera generalizzata che è il modo migliore per far sentire il cittadino diciamo un po'più ostile nei confronti di quel soggetto
Comuni sindaco le amministrazioni municipi che sono il riferimento di tutti e che credo possa ritornare in me quel disegno che dicevo l'ultima domanda che volevo fare alla ministro La Loggia visto che colleghi di città assolutamente più importanti autorevoli della mia hanno posto anche diciamo quesiti sottolineature forti è vero il grande problema della mobilità dei parcheggi ce l'hanno anche città relativamente piccole come può essere quella che ho l'onore di rappresentare ma ci sono anche le situazioni anomale e che mi sento di sottoporre qualcuno riferiva al ministro ed è questa i trasferimenti o comunque quello che verrà percepito lo sia in base alla popolazione ci sono le situazioni strane tipo quella della mia città Gubbio che oltre ad avere una bel centro storico ha comunque cinquecentoventicinque chilometri quadrati
E tutti i colleghi sindaci percepiscono che cosa vuol dire sul piano dei trasporti sul piano dell'erogazione dell'acqua sul piano degli scuolabus sul piano del nettezza urbana e quant'altro
Cercare di erogare servizi sufficienti a queste dimensioni non è il caso c'era una legge sulla montagna una volta a
Non sono aggiornato su altro non è il caso di trovare anche forme che possano un po'parametrare oltre evidentemente la popolazione poi ci sono le aree metropolitane città particolare che debbono avere come hanno già per legge una loro strada un loro percorso anche tener conto appunto del dell'indice tra a popolazione estensione territoriale perché sul piano della risposta
Di chi
Fa l'amministratore tutti i giorni dirà anche fare almeno nelle realtà relativamente modeste come sono quelle mi sono la sopra Lucio sono i marciapiedi sono tutte queste cose qua con le quali il cittadino a che fare un'attenzione di verza credo che potrebbe essere utile se non necessaria
Sempre a proposito di riforme apre a proposito soprattutto di fondi per fare queste riforme perequazione cioè colmare i divari che esistano tra diverse realtà che dispongono di diverse risorse attraverso un fondo allora gli enti locali a questo punto in base a questa riforma costituzione potranno garantire dovranno garantire dei livelli standard di qualità quindi nell'erogazione dei servizi già abbiamo sentito ci sono una serie di problemi per reperire i fondi poi ci sono anche forse e lo chiedo a voi adesso lo chiedo alle sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e ci sono anche appunto dei livelli qualitativi da garantire quali saranno secondo lei gli standard e quali tranne i criteri che corrisponderanno a questi standard cioè sarà quello di Catanzaro sarà quello di Milano sarà quello di Pavia sarà quali sono questi criteri
Ma io credo che
Per garantire questi livelli
Bisogna innanzitutto attuare nella che la riforma
E credo che prima di tutto in questa Assemblea devono essere presente il Governo centrale perché altrimenti il rischio è che ci parliamo tra di noi
Perché gli interventi che mi hanno preceduto e non voglio ripetermi sono interventi importanti interventi che hanno fatto una radiografia reale di quella che è la situazione quindi c'è poco da aggiungere
Ma vorrei dire
Che da quando è partita questa legge questa quando già nel due mila uno devono essere attuati decreti attrattivi
Siamo nel due mila quattro rischiamo fra quattro anni di rincontrarci e di di piace dire le stesse cose
E allora io parto dall'ultima cosa che ha detto Walter Veltroni il sindaco di Roma
L'ultima parte del suo intervento parto da quello per rispondere fa la domanda che mi sta ponendo il giornalista c'è bisogno di un confronto con il governo centrale vogliamo il dispetto
Sui comune quindi delle istituzioni ma istituzioni tesi come comune siamo stanchi della lobby che si fa tra governo regione
Perché è questo perché mentre i Comuni stanno dimostrando di essere parchi e due nella stessa mentre i Comuni stanno dimostrando di essere efficienti sui servizi da offrire ai cittadini tutti quanti siamo assistendo a questi tagli di finanziamenti con le varie finanziarie chi vi parla voglio dire non è un problema di colori politici
Non mi pongo questo problema ma io dico la verità è sappiamo tutti quanti sappiamo che questi tagli stanno mettendo in difficoltà il gommone ma io vado oltre come si può pensare che venga attuata questa questo questa trasferimento di deleghe da parte della Regione delle regioni quando le regioni in questo momento non stanno neanche sedendosi intorno a un tavolo con gli Enti locali molto spesso noi chiediamo abbiamo fatto tre volte
Ieri come convivere abbiamo fatto tre volte le linee strategiche
Per cercare di attuare questo trasferimento di deleghe ma quando poi si arriva la parte economica e disse che ci trasferiscono solamente i dipendenti
Pagati molto più degli Enti locali quindi creerà un problema enorme con solo le risorse praticamente al gli stipendi quindi credo che questi interessi poco e credo che questo non metterà nelle condizioni comuni di offrire servizi efficienti ma poi volevo ricollegarmi anche al fatto della
Perequazione così come diceva
La giornalista alla domanda che mi poneva non abbiamo bisogno lo abbiamo sempre detto di un federalismo solidale che permetta per esempio al sud o di recuperare solamente per tranne ne vorremmo capire questa ripartizione che dovrebbe avvenire tra Stato e Regione per Regione Comune come deve avvenire vorremmo aprire questo confronto
Non vogliamo avere a parte un recupero sull'addizionale IRPEF un recupero per esempio
In per termini percentuali sull'IVA per cui ecco lesto ha un andamento che potrebbe mettere il Sud ancora di più in crisi perché dipenderebbe dalla dall'andamento dell'economia questo recupero da parte l'idea per finanziare le singole Regioni mai non vogliamo assolutamente queste quindi c'è un problema concreto finanziario è inutile dirlo divelte non c'è questo problema a parte le regole c'è un problema finanziario c'è un problema di tagli e trasferimenti ai comuni
E c'è un problema in questo momento dove la Regione la stanno facendo da padronale regioni non vengono controllati così come vengono controllati i comuni e noi crediamo che fra qualche anno i comuni possano essere messe veramente grave rischio ma deve riesco anche il sito vero ma parlava dei trasporti
Ma vogliamo dirlo che su questa legge non sono stati finanziati alcuni articoli che prevedevano il cofinanziamento sui project financing e vogliamo anche dire che i comuni del sud e ci siamo dovuti organizzare per spendere i fondi delle aree depresse perché non sono stati utilizzati e che per quanto riguarda il PON sono stati restituiti circa mille duecento miliardi nel sistema dei trasporti
Allora e questa diciamo la chiave di accesso per poter sicuramente realizzare quello che dicevano
I sindaci che mi hanno preceduto quello di avere questo rapporto con il Governo un rapporto che sia leale
Un rapporto che ci permetta di realizzare questo progetto sul federalismo
Un rapporto che ci permette di avere dignità istituzionale come dicevo prima di questa dignità non venga dato di solamente ai alla alle regione io finisco qui perché credo che è stato già detto abbastanza spero che poi arrivi anche il ministro alloggi dica la sua su questa problematica voglia man volevo solamente aggiungere che per quanto riguarda i poteri speciali di cui si è parlato e di cui hanno chiesta anche molte città ultimamente questi poteri speciali al governo centrale
Abbiamo saputo che non c'è nessuna intenzione da parte né del governo né da parte dei giorni di dare questi poteri speciali allora permettetemi che a questo punto la difficoltà diventa sempre maggiore
Quindi Comune avranno sempre più difficoltà ecco salutiamo amministra la
Spero che amministrava Enrico la Loggia ministro degli Affari regionali appena arrivata
Lei è stato molto chiamato in causa fino a questo momento quindi emigrato benissimo buona sera
E quindi le rivolgiamo subito una domanda faccio una sintesi degli interventi hanno la faccia neanche sedere aerosol vede
Una sintesi degli interventi come lei sa mancano i fondi bisogna reperire fondi attuare il federalismo fiscale lei nell'intervista molto recente ha detto il problema dei costi esiste federalismo a costo zero non solo è possibile ma è doverosa però lei ribadisce che il problema dei costi esiste c'è stato un monito sulle duplicazioni delle strutture delle funzioni anche da parte del capo dello Stato c'è stata una girandola di numeri che vanno dai sedici miliardi di Euro addirittura alcuni studi dicono va a novantatré miliardi di euro per attuare il federalismo cosa risponde ai comuni d'Italia
Certamente
Non è preferisce
Scusi se l'ho catapultata così
No grazie grazie a tutti intanto
Ringraziamento speciale al Leonardo Domenici e come sempre in maniera stranamente corretta e puntuale
Mi coinvolge questi vostri incontri cosa che faccio realmente con molto piacere
Innanzitutto un saluto a tutti voi da qualunque angolo d'Italia grande piccolo di pianura o montano
Arrivata
Vi ho preparato un paio di riflessioni che però si incentrano su quest'argomento quindi tutto sommato penso di potere entrare subito in argomento
Farò alcune affermazioni
Che condivido non è una novità peraltro perché chi ha seguito le cose che ho fatto ho scritto detto e ha partecipato gli stessi incontro insieme con me sa che non è una novità
La prima affermazione è
Non è immaginabile che si possa
Programmare
Quella che l'attività dalla Repubblica nel suo complesso
Badate bene sto parlando di Repubblica non di Stato
E quindi non di governo nazionale quindi non di Parlamento nazionale parlo di repubblicana sapendo bene che questa è una cosa molto diversa
Dove partecipano con pari dignità
Mostrato
Le regioni le provincia i comuni le comunità montane
Allora non è immaginabile che si possa programmare l'attività dalla Repubblica sia dal punto di vista istituzionale e cioè le regole
E dal punto di vista economico-finanziario e cioè le risorse e la utilizzazione delle stesse e la divisione di carichi
Intendo dire tributi
Di vantaggi
Intendo dire quindi non privilegi
Di
Sviluppo equilibrato intendo dire che non vi siano regioni o parti del territorio che siano guardate con un occhio particolare rispetto ad altre parti del territorio ma in uno spirito di piena solidarietà tutto questo non può accadere se non si programma insieme il futuro dal nostro Paese sia da un punto di vista istituzionale
Sia dal punto di vista economico finanziario
Già sento all'Italia dietro le mie spalle la domanda dall'amico Leonardo Domenici quale dice
Ma ne abbiamo parlato tante volte
E sino ad ora questo non si è potuto realizzare
Né io dico che è vero
Sì potuto realizzare per la verità in parte non è vero che non si è potuto realizzare se brodo realizzare in parte ma certamente va realizzato
In pieno
Credo che tutti potranno ricordare e se non ricordano potranno consultarsi sui documenti
Risalire
Di due anni indietro
Al venti giugno
Del due mila e due
Giorno nel quale fu sottoscritta a Roma alla presidenza del Consiglio
Su mia iniziativa
Ma anche su iniziativa di Diego presidente dei presidenti della Regione e di Reja presidente la Unione delle province di Domenici presidente dell'ANCI
E di Boldi Presidente dell'Uncem una intesa interistituzionale
Stata scritta firmata
Sottoscritta
Che dire è stata attuata no lo è stata soltanto in parte
La responsabilità è di una forza politica responsabilità e del Governo
La responsabilità è del Parlamento
La responsabilità è delle Regioni o dei comuni delle province delle comunità montane
No io credo che la responsabilità sia in parte
Neanche proporzionale ma in parte addebitabile a tutte queste istituzioni non loro complesso
Ma anche addebitabile
Ad una
Cattiva interlocuzione
E lui non è che io voglio essere polemico non sarò polemico mi sto sforzando di non essere polemico ma
La facile demagogia spesso fa premio
Rispetto a scelte responsabili Ovada assunzione di responsabilità
Rossi io dico che tutto va male
Le proposte del governo sono sempre sbagliate
Se le iniziative che si assumono vanno nella direzione opposta rispetto all'interesse del Paese
Sì io continuo ad operare un'azione demolitoria
Senza partecipare concretamente sul piano anche dalla qualità dalla proposta al dibattito che c'è stato
E che è in corso e che non è finito per fortuna
E che continua
E l'impegno è a farlo continuare nella ricerca quotidiana di questo dialogo di questo confronto di questa ricerca di assunzione di responsabilità nel sistema Paese
Allora io non credo di dire una cosa sbagliata
Credo di avere una cosa giusta mi assumo la responsabilità di quello che dico per la mia parte
Però mi piacerebbe
Che anche a non far ballare i numeri
Sui quali non ho dimenticato la domanda adesso do alcuni dati
Quelli che mi risultano
Essere attualmente scritti dalla finanziaria al di là dei numeri
Io credo che occorra
Iniziare una stagione di collaborazione
E a Leonardo Domenici dico
Che abbiamo il dovere di riprovarci
E sì abbiamo il dovere di riprovarci
Io credo che tutti voi dovreste essere soddisfatti se riusciamo almeno oggi qui e da voi oggi a Genova qui
A prendere un impegno in questa direzione tutti
Sembrerebbe
Il tetto del due per cento la crescita della spesa
Che un metodo
Di difficile valutazione
Ma tecnicamente plausibile
Perché non è una riduzione
Se un tetto alla crescita dalla spessa
Vuol dire che non c'è una diminuzione stiamo parlando di crescita
Se parliamo di crescita e si dice non può crescere più del due per cento perché per quest'anno giorno siamo permettere
Non si riceve di spendere meno dall'anno scorso ci dice poi spendere esattamente quello che spesso non lo scorso più il due per cento
Se la matematica non è un'opinione è io credo non sia un opinione
E qualcosa in più non è qualcosa in meno
è previsto per l'altro
Un meccanismo premiale per i Comuni che nel periodo abbiano registrato spese correnti conformi alla media PRA classe dimensionale
Credo che tutti i sindaci sappiano di che cosa parliamo
E dal tetto di spesa sono escluse le spese per il personale per la sanità per i minori soggetti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria minorile e per altre attività finanziare nel senso che per queste attività si può andare anche oltre
Il due per cento
Non è un taglio
Non è un taglio
E per di più per i comuni che sono al di sotto dei tre mila abitanti in ma è quasi certo che vostra porteremo a cinque mila abitanti questi
Vengono
Assoggettati al patto di stabilità ma
Quelli al di sotto dei cinque mila ma sino a tre mila quindi quelli all'OPA dicendo più chiaramente quelli sino a tre mila sono esentati ma noi pensiamo di portarlo sino al cinque mila e di questo ne sta discutendo
Proprio in queste ore
Comprese le Comunità montane sino a dieci mila abitanti
Posso continuare con i numeri ne do uno solo
Ancora l'ultimo sul quale vorrei non rispondere almeno alla
Domanda che mi è stata formulata
Inoltre non ci sono tagli ai trasferimenti statali bensì un interramento di risorse derivanti dalle reintegro di precedenti riduzioni
Pari a trecentoquaranta milioni di euro
Io non voglio continuare su questo piano
Posso ancora per due minuti tre
Sviluppare invece
Il discorso di prima
Tutti sanno che io non amo
Ma è difficile trovare in Italia qualcheduno peraltro che lo anni
Il nuovo Titolo quinto così come è uscito dalla riforma costituzionale dalla scorsa legislatura
Non l'uomo
L'uomo perché tecnicamente sbagliato è politicamente ingiusto è profondamente il contrario di quello che dovrebbe essere un fallito federalismo solidale esattamente per queste ragioni ma soprattutto sapete perché non lo amo
Perché non se ne può più lasciatemelo dire con tutta franchezza dei cosiddetti Esperti o sedicenti esperti che parlano di questi argomenti senza neanche sapere di che cosa stanno parlando
Essendo pronti
Diritto costituzionale di divisione di competenza di controlli o di mancanza di controlli da gente francamente io non dico che non ha neanche la terza lamentare perché offre lei per la grande parte del popolo italiano aveva avuto la risorsa per potere studiare
Ma
Coloro i quali non saranno di che cosa parlano perché volontariamente vogliono disinformare i cittadini questo sì questo è è ovvio che non si può sopportare
è consentito in un'assemblea dell'Anci esprimere un'opinione negli anni
è ancora consentito ovvero del conte Andrea in un'assemblea dell'Anci esprimere un'opinione magari in dissenso resta entrò a qualcuno che la pensa diversamente vorrei sapere se è consentito
Ne abbiamo sentite subite di tutti i colori capita ogni tanto di poter replicare lasciata in qualche dolore politico del ministro per far io vi chiedo di lasciare finire il ministro dopo continuerà il dibattito ci saranno l'intervento conclusivo ci sarà anche modo di ripetere le nostre ragioni ringrazia lasciamo finire il ministro grazie presidente Domenici
Io per conto mio mi scuso se ho usato i toni ma dovete anche
Valutare per quanto tempo abbiamo dovuto sentire e leggere dalle cose che sono realmente insostenibili
E allora stiamo provando stavo dicendo questo
Visto che non amo non amiamo ed è difficile trovare qualcheduno che ama quella riforma stiamo provando a farne una nuova
Dando molto pure respiro al più possibilità di intervento
Secondo corretto principio di sussidiarietà verticale qui non devo spiegarlo perché siete tutti Asperti sa di questo argomento sapete sicuramente di che cosa sto parlando e mi fa piacere poterne parlare in un'Assemblea dove non è necessario spiegare nel dettaglio argomenti no
Così come nella applicazione corretta del principio di sussidiarietà orizzontale
Così come nell'applicazione corretta del federalismo solidale
Così come nella applicazione corretta
Di una più equilibrata divisione di competenze tra lo Stato la Regione e le istituzioni locali
Questo è quello che stiamo tentando di fare con la riforma costituzionale
A parte l'aspetti che riguardano la forma di governo aspetti che riguardano la giustizia costituzionale gli aspetti che riguardano l'equilibrio tra i poteri delle due Camere con la differenziazione di funzioni tra Camera e Senato questo è quello che stiamo tentando di fare
Perché ne voglio fare un cenno in questa sede
Perché io credo che anche qui un dibattito vada sviluppato
Con
Approfondimento dei temi nel concreto
E non comprese di posizione
Pregiudiziali o strumentale
Non c'è una legge perfetta
Cui Stone Cerci mi diceva che non possono esistere leggi perfette perché occorre comunque sempre una maggioranza che le approvi Parlamento ma questa è la democrazia
E non credo che vogliamo mettere in dubbio i principi e valori
Della democrazia
Non si può dire che ci siano leggi perfette si può dire che ci sono leggi migliori rispetto ad altre e non sono venuta bene
E noi stiamo tentando di fare una legge migliore
Più volte anche con diversi esponenti
Dal centrosinistra
Faccio tre nomi da Franco Bassanini a Nicola Mancino Giuliano Amato
Ma ne potrei fare tantissimi altri perché tantissimi altri ve ne sono
Si è ragionato si continua a ragionare di queste cose
Perché se essi discutere con serenità
Si riescono a trovare
Soluzione migliore
Anche non condividendo in pieno nell'opinione nell'indirizzo degli altri
Ma trovando un punto di incontro là dove è possibile trovare
Perciò mi è anche un po'meravigliata la vostra reazione al di là dei del tono che io ho usato dal quale mi sono già scusato perché quando sono andato in Parlamento presentando la legge di attuazione di quella riforma costituzionale che non amo
Il Parlamento l'ha approvata quasi all'unanimità
Compreso il centro sinistra
Segno
Che si può discutere anche di problemi complessi
Ma la battuta solo i sedicenti esperti me la dovete lasciar passare perché va a vostra difesa non va contro di voi
Perché mentre molti sindaci misurano sulla attività quotidiana
E nella prima barriera rispetto ai bisogni esigenza dei propri cittadini
La difficoltà di un sistema che non hanno voluto ma che hanno subito
Non si può essere così facilmente demagogici
Bossi
Deliberatamente strumentali
Da avere delle posizione pregiudizialmente contrari perché non si va da nessuna parte
Non si fa certamente l'interesse del nostro paese ma non si fa certamente l'interesse né dei piccole e le medie nelle grandi comuni
Non si fa
E allora concludo dove ho iniziato
Io ci credo
Ad una soluzione collegiale di responsabilità dei governi della repubblica
E vi prego di apprezzarla questa espressione perché non è così comunemente usata i governi della Repubblica
Il governo lo Stato
Il Governo le Regioni
I governi alle Province dove comuni
Questa assunzione di responsabilità sulla quale dobbiamo riprovare a creare un percorso
Per le riforme
E per lo sviluppo economico finanziario del nostro Paese
Sono la strada
Non una delle possibili strade
Sono la strada
Per far crescere in armonia questo Paese per assumerci ciascuno di noi la nostra responsabilità senza polemiche
Senza contrapposizioni ideologiche
Senza posizioni pregiudiziali
Ma anche utilizzando
Il meglio dalla nostra dirigenza
Ma anche utilizzando
Le migliori intelligenze e migliori esperti del nostro Paese
Perché ci aiutino Lisi a trovare le diversa soluzioni tra le quali scegliere la soluzione tempo essere la più condivisa è la migliore
Se questo accade
Io credo che avremo fatto un grande passo avanti e perciò rinnovo l'appello da quei
Al presidente Domenici e Leonardo Domenici
Perché voglia raccoglierlo questo appello
Qui oggi a Genova
In questa Assemblea davanti a voi così come ho fatto
Con la massima lealtà e con la prossima disponibilità in questo momento io stesso grazie
Crea Enrico la Loggia ministro per gli Affari regionali
E a naturalmente è ministro è intervenuto così cambi le nel nella al centro dalla tavola rotonda diciamo così e quindi vorrei chiedere una cosa al sindaco diceva Marina tiene appunto fa parte di questa tavola rotonda volevo chiederle questi piccoli Comuni avranno più o meno difficoltà ad attuare questo federalismo
Soprattutto dovranno con sostanze consorziarsi per poter far fronte a le stese oppure no
Dove sta
Sì
I piccoli sì invece sono dotate di un grande senso di responsabilità nei confronti dello Stato confronto nella proprio popolazione ecco perché siamo qui numerosi oggi se siamo state qui
Ieri l'altro ieri
E però non basta il senso di responsabilità per risolvere i problemi dei piccoli comuni
Che hanno tanto i problemi e che sono importanti come il problema delle città migranti
E che si trova in grosse difficoltà
Economiche e crollano mezzo per poter rastrellare
Risorse finanziarie perché non sono nelle condizione dei applicare tasse in una realtà come quella meridionale
Dove la popolazione per lo più fatta di disoccupate e dei pensionati questo
Lo dico perché spesso si dimentichi che c'è un'altra realtà e quando si registra questa realtà dovrebbe essere tenuto in grande considerazione
La possibilità quindi consorziare ce
E una possibile Tarchi viene vanificata anche da questa impossibilità a reperire risorse Porta dato che spesso il campanile prevale sugli interessi delle popolazione dei comuni
Nel mio comune per esempio non si è tentato di mettere assieme le due cittadine Cirò Marina di cui sono Sindaut che c'ero superiore che una volta erano uniti e non è stata possibile perché occorrono più piccola pensato che il mio quello più grosso potesse soltanto assimilarla sorbire alla e non tenerle in una considerazione paritaria quindi grosse difficoltà le difficoltà che sono aggravate invece dalla rivoluzione continuamente cene tra seriamente dello stato
Ai comuni quindi non è vero
Che anche quest'anno se andranno a trasferire le stesse risorse degli Art tranne perché ogni anno e c'è una riduzione
Con una aggravante che nel fatto che i problemi specialmente quelle che riguardano il servizio sociale si raddoppiano e il comune in questa trasformazione delle politiche sociali assumono un ruolo fondamentale importante
E diventa la controparte delle disabilità
Che si male restano nella
Struttura della società l'invecchiamento e disoccupate e l'esclusione sociale l'emarginazione tutto queste questi settori hanno bisogno di grande attenzione attenzione che i comuni i piccoli specialmente non riescono a dare perché non hanno le strutture perché non hanno le risorse finanziarie perché espresso ma anche anche il volontariato che spesso sopperisce invece nelle grande città avente funzione di complete del Comune
Quindi io
Naturalmente intendo chiudere il per il mio intervento perché verso iniziava la fine della tavola rotonda ma vorrei pregare lanciò il prossimo anno di dare più s'Anzio ad una tavola rotonda che possa riesaminare rivedere il problema dei piccoli comuni che tanto nel cambieranno tanto quest'anno mese sarà risolto il problema dei le risorse specialmente se si accentuerà il passaggio delle competenze del tutte le regge chiedano randa previsto appunto il decentramento
Io ringrazio ero a tutti voi per l'attenzione naturalmente ringrazia anche che interrompa questa tavola rotonda Sergio Abramo a sindaco di Catanzaro Orazio Ciliberti sindaco di Foggia Nicodemo Filippelli sindaco di Cirò Marina Orfeo Goracci Sindaco di cui io Adriana Poli Bortone sindaco di Lecce Umberto Scapagnini sindaco di Catania Walter Veltroni sindaco di Roma naturalmente il ministro degli affari regionali Enrico la Loggia e ringrazia la tavola rotonda finisce qui adesso ci sarà spazio per il dibattito e dava la parola al vice presidente dell'ANCI Fabio Melilli grazie
Grazie grazie io ora innanzitutto salutare il sottosegretario Gagliardi per la sua presenza ringraziare per la presenza del segretario dei Democratici di sinistra Piero Fassino che ci fa piacere avere qui con noi iniziamo il dibattito prima di arrivare alle conclusioni mi scuso anch'io con il Ministro La Loggia averla improvvisa ma Francesca Grimaldi ha fatto la sorpresa tutti quindi non è stato il solo che parlato all'improvviso mi permetto soltanto una valutazione prima di dare la parola a Paolo Fontanelli sindaco di Pisa
Credo che lo dirà poi sicuramente Leonardo Domenici ma è nella cultura istituzionale della nostra Istituzione quella del confronto e del dialogo
Noi siamo ministro pronti a ragionare e abbiamo sofferto in questi anni un po'di di caduta delle a della tensione le nostre conferenze nella conferenza stato città nella Conferenza unificata
E io credo che il ministro che invita i sindaci a dire dialogare non può che trovare i sindaci che dialogano importante che quando si prendono impegni poi insomma bisogna bisogna essere fermi nel mantenere lire
Il ministro sa che i sindaci faranno sempre la loro parte però hanno il diritto magari di lamentarsi un po'quando le cose non sono come noi vorremmo è quando invece immaginiamo che soluzioni soluzioni possano esserci e che in un Paese che si avvia verso una logica federalista naturalmente le soluzioni debbono essere condivise noi speriamo il ministro la Loggia lo sa ma noi sappiamo da conosciamo la sua disponibilità e la pazienza che il ministro la Loggia dovuto mettere nelle conferenze Guanda
Per ha ragionato insieme alle Regioni ai Comuni
Che noi saremo sempre pronti al dialogo ma sono certo che il presidente dell'Anci poi lo farà nelle sue conclusioni
Che ci saranno tra poco la parola Paolo Fontanelli sindaco di Pisa
Sincero
Sì poche considerazioni sul il tema di oggi che senz'altro il tema
Il maggiore acutezza nella nostra attenzione in queste settimane
In cui ognuno comincia a pensare
Con grande fatica come chiudere i bilanci del due mila quattro
Con una fatica che appare oggi ancora più grande a predisporre i bilanci di previsione per il due mila cinque lo abbiamo
Sentito qui c'è una preoccupazione un malessere una difficoltà diffusa
Che abbiamo ritrovato anche nelle relazioni e negli interventi anche con i punti di vista politici diverso
Guardo il mio amico antichi perché perché anche nelle sue parole il suo ragionamento era contenuta una fortissima preoccupazione
Sul
Tema di come i comuni
Possono far fronte alle loro funzioni in modo particolare a quelle che riguardano l'erogazione dei servizi e la capacità di mantenere una forte attività di investimenti che oggi sono messe in discussione
Il ministro ci ha detto
Dobbiamo riprovarci perché c'è stato come nella relazione di Domenici era chiaramente indicato un un difficile rapporto con il doverne è un'interlocuzione che credo ancora
Insufficiente e inadeguata rispetto alle questioni che ne poniamo sia sulla questa è la riforma costituzionale sia sulle questioni che riguardano
Il i bilanci la Finanziaria il federalismo fiscale
E per le ragioni che sono state illustrate bene qui lo ha fatto bene nelle relazioni anche Zanonato il sindaco di Siracusa Veltroni ponendoci quali sono i problemi oggi io oggi ho iniziato a vedere i conti
Per il bilancio
Per il prossimo anno
Allo stato attuale io dovrò senz'altro operare dei tagli
Perché le risorse non ci sono e perché non abbiamo gli strumenti per reperire nuove risorse mano perché chiediamo che ci invia lo Stato
Perché non ci viene data alcuna possibilità di autonomia vera
In cui noi possiamo rivolgerci ai nostri cittadini e chiede delle risorse per rispondere ai loro bisogni
Perché questa finanziaria in realtà introduce Pernorio doppio vincolo noi abbiamo quello del Patto di stabilità e la Corte dei Conti nella relazione al Parlamento ha detto che i quasi il cento per cento il novantatré novantaquattro perciò le comuni ha rispettato
Quindi sono degli studiosi non siamo noi che abbiamo aggravato l'indebitamento dei conti pubblici italiani
Lo ha detto listate quando è andato a fare incontri sulla spesa pubblica generale e qualcuno ci deve spiegare perché
Nei consumi intermedi nel triennio due mila uno due mila tre i comuni sono aumentati dello zero quarantaquattro per cento e i misteri dell'OP ottantacinque per cento
Sono questioni chiedo risposte
Che vanno approfonditi e non si può dire oggi si mette un tetto del due per cento uguale per tutti noi non siamo né misteri
Noi abbiamo rispettato il patto in più eroghiamo servizi ai cittadini
Ecco perché non si possono trattare i comuni in questo modo
Credo che ci debba essere uno sforzo abbiamo sentito parole di attenzione impegni spero che essi producono in in qualche atto concreto ieri il ministro Mattioli stamani mattina anche il ministro Pisano hanno detto abbiamo capito che c'è un malessere vero cercheremo di vedere come
Rispondere e allora vediamo certo ricominciamo e vediamo come si fa allora il primo punto credo
Sia quello di riscrivere o ridefinire insieme quella parte della finanziaria che riguarda i comuni tra l'altro è una finanziaria che in Commissione Bilancio ministro è peggiorata
Perché ci dovete spiegare che il governo ha varato una legge finanziaria la parte che ci riguarda mi riferisco che prevedeva e delle cose e che me lo Spazio Regione sono riccamente cambiata in modo particolare quelle ricadono entra
La possibilità di reperire risorse sono scomparsi
Sia quella cosa un po'pasticciata un po'discutibile sul problema delle
Dei valori catastali e sia poi le addizionali
Cioè al doppio vincolo Patto di stabilità tetto dispensa nessuna possibilità di reperire nuove risorse
Se non quelle nostre nel senso che vendiamo il patrimonio cioè si possono fare probabilmente dovremo fare anche operazioni di questo genere per reperire risorse ma
è un quadro in un contesto nettamente limitato largamente insufficiente che ci obbligherà a tagliare i servizi ne parlava bene Walter gli
Perché per noi è questo quello che ci chiede la gente solo i servizi in una società che cambia diceva Zanonato e ci pone una domanda superiore perché affida invece aumentano gli anziani
Aumento le richieste i servizi momenti anche le richieste per l'infanzia di servizi
Aumenta questa esigenza quando le giovani coppie oggi hanno difficoltà affrontare la richiesta io di fare figli perché ho il servizio in soli sufficienti Opel e non si trova la casa i costi sono letteralmente impossibile
E allora se guardiamo al futuro del nostro poi
Dobbiamo fare i conti con queste cose chi dà risposte a queste domande e in che modo
Vogliamo o non vogliamo tornare al fatto che ci deve essere uno Stato che ci dà i soldi hanno i per farlo no
Vogliamo siamo responsabili rispettare i vincoli europei da vogliamo avere gli strumenti per poter opera
Questo è quello che chiediamo
Scapagnini dice una cosa giustissima
Cioè perché questa questione
Si parla tanto di federalismo fiscale il catasto
E quindi la possibilità di applicare avendo nuovi lassista del catasto lisci in modo riequilibra ante ed equo a fronte del profondi squilibri iniquità attuali usare queste leve per fare anche una politica territoriali giusta che consenta ai Comuni di dare risposte ai loro cittadini alle proprie comunità senza andare a gravare sui conti pubblici sui conti dello Stato ma dateci di questi strumenti
Perché se non ce li date se il catasto è stato rinviato ancora di anni e doveva già essere passata ai comuni da un bel po'beh la risposta è evidente che una risposta di attenzione che poi noi possiamo considerare soddisfacente allora volevo dire
Vogliamo riprovarci e allora riscriviamo questa parte della Finanziaria
Mettiamoci nei confrontiamoci davvero coinvolgiamo i comuni e facciamo le in modo tale che senza gravare costi sui conti dello Stato però dandoci gli strumenti per farlo su ci possa permettere di dare le risposte ai nostri cittadini questo è quello che chiediamo io credo che nella relazione Leonardo Domenici abbia illustrato molto bene tutta la nostra valutazione
Leonardo ha fatto una relazione tenendo un tono molto lontano da ogni logica di schieramento politico ma molto fermo nel merito delle valutazioni sulla Finanziaria e anche sulle proposte che noi avanziamo
C'è anche chiesto di sostenere questa piattaforma di proposte
Ecco io credo che noi dobbiamo sostenere la nelle prossime settimane qui iniziato il confronto in Parlamento
Credo che dobbiamo raccogliere quell'invito che Leonardo ci faceva alla sensibilizzazione alla mobilitazione dei cittadini
Si passa dai livelli regionali si è fatta la manifestazione dei sindaci a Roma sia premuto sviluppiamo articoliamo sui nostri territori iniziative di questo genere
Parliamo ai cittadini forniamo confrontiamoci con le forze sociali con le categorie che anche si esprimono malessere forte
Per il calo drastico degli investimenti per i problemi che si pongono Hamas e lavoriamo perché ci sia come dire una pressione
Non una battaglia da opposizione politica non è questa che riguarda noi
Ma una pressione legittima irresponsabile del sistema delle autonomie locali perché cambi la finanziaria cambino queste parti in modo sostanziale perché queste colpiscono la vita delle nostre comunità
E allora credo che il nostro obiettivo debba essere questo uscire dal nostro congresso con impegno a sviluppare una forte mobilitazione che faccia conoscere i cittadini le valutazioni critiche ma anche le proposte dell'ANCI e premere perché si possa ottenere un cambiamento che per noi è fondamentale
Era grazie al sindaco letizia
Ringraziamo naturalmente per la presenza e il segretario nazionale UDEUR Clemente Mastella nonché sindaco e quindi ci fa doppiamente piacere la parola Luigi Sergio Ricca presidente dell'ANCI Piemonte sindaco di bollendo
Ma
C'è una parola che secondo me è meglio di altre
Caratterizza i connotati di questa finanziaria sono state usate molte definizioni
Chi la ironicamente indicata come esempio di finanza creativa
Chi come campionario di idee stravaganti come la per fortuna decaduta idea della assicurazione obbligatoria sulla casa contro le calamità naturali
Ma parlo di incoerenza
Perché questa secondo me la parola
Più appropriata perché e la Finanziaria pone un tetto alle spese in modo rudimentale che colpisce come ha ben scritto tempo fa a Sabino Cassese spese buone e spese cattive e non modifica le politiche che generano la spesa
E c'è una incoerenza anche nell'affermazione me lo permette signor ministro nel fatto che porre un tetto del quattro virgola otto oggi è stato modificato ma poco cambia
Sulle d'incremento per il due mila cinque sulla spesa due mila tre corrisponda automaticamente a un incremento di spesa
In molte realtà soprattutto quelle di dimensione più ridotte non è assolutamente così non si tiene conto di voci di spesa che sono fuori dal controllo del comune per la rigidità dei bilanci per gli incrementi automatici di alcuni servizi come per esempio la raccolta rifiuti che faccio l'esempio del mio comune lo
Che
Ha visto un incremento del cinque virgola nove due mila quattro su due mila tre dei costi da raccolta rifiuti e quindi se dovesse applicare il quattro virgola otto sul due mila tre per il due mila cinque non saprebbe come rientrarci
Ma c'è una incoerenza con la riforma cosiddetta federalista perché con un cospicuo decentramento di funzioni la spesa fare periferica dovrebbe crescere più di quella dello Stato e invece non non è così
C'è un in coerenza con i principi di autonomia e responsabilità perché non c'è autonomia o non c'è e non c'è un federalismo se non ci sono le condizioni per assicurare agli enti locali innanzitutto le condizioni di sovranità sul proprio bilancio
E se non c'è autonomia non c'è responsabilità quella che si può assumere nei confronti del cittadino cui si richiede di partecipare di più la spesa del comune e che poi cittadino giudica con il voto la qualità della spesa
Cittadino che accetta questo sistema come conferma l'indagine segugi che è stata presentata qui ma questa operazione oggi è impedita dal blocco delle addizionali e dalla mancata introduzione di una tassa di scopo per esempio
C'è incoerenza perché si impedisce ai Comuni di spendere anche le risorse proprie
E c'è in coerenza con l'esigenza di certezza delle norme per programmare un'attività propria Nale mettendo invece ogni anno tutto in discussione in una rincorsa continua a riconquistare quanto era già prima acquisito una manovra che colpisce la possibilità di investimento dei comuni attori fondamentali dello sviluppo locale
Si traduce inoltre non disincentivo lo sviluppo e diventa misura regressiva incoerente con quasi eversivi in economica e sociale di ripresa e sviluppo del paese
E l'elenco delle incoerenze potrebbe continuare dalle misure che penalizzano i trasferimenti e le risorse delle piccole realtà e che contemporaneamente disincentivo perché penalizzano anche gli incentivi e le forme associative
Ma c'è un elemento di coerenza invece che viene rispettata ed è la coerenza con i cattivi pensieri di chi ritiene che gli enti locali siano centri di spesa poco oculata centri gli sprechi
è il cattivo pensiero espresso la settimana scorsa dal professor Brunetta alla cui scuola c'è scritta l'altro ieri anche il sottosegretario al Tesoro Armosino con la sua perentoria affermazione basta privilegi e sprechi per i Comuni
Dichiarazione che avallano quella insofferenza verso i comuni e le loro ragioni richiamata nella relazione del presidente Domenici e che confermano che evidentemente chi oggi la pensa ancora così conosce solo il comune solo perché è andato a rinnovare la carta di identità e dimentica che i comuni abbiano invece partiti come abbiano partecipato attivamente in questi anni al risanamento della finanza pubblica
E questa incoerenza di fondo si accentua in questi mesi
Perché esiste c'è chi si intestardisce nell'obiettivo di volere insieme diminuire le tasse rispettare il patto di stabilità e varare il federalismo che non può essere una riforma inizialmente almeno a costo zero
E anziché forse intestardirsi a inventare riduzioni Dini quote aliquote aliquote forse sarebbe meglio applicarsi di più nel far pagare le tasse anch'io ancora a chi non le paga o le paga troppo poco
Nel merito della finanziaria e dell'autonomia ha messo in discussione c'è una questione che secondo me finora è stata sottovalutata l'obbligo d'incassare l'ICI con il modello F ventiquattro
Se può essere un vantaggio per una parte limitata dei cittadini quelli che hanno un credito d'imposta per gli altri non è così i rischi per i Comuni sono tanti
Lì c'è un'imposta comunale e la sua sottrarre riscossione viene sottratta al comune
Per quanto i flussi di cassa possono essere prontamente assicurati cosa di cui io comunque dubito mi preoccupa che i cordoni della borsa tornino in mano allo Stato
Cosa può essere domani se i cordoni della borsa le immani un altro e come la mettiamo con l'articolo centodiciassette della Costituzione che assicura esclusiva potestà regolamentare comuni
Nelle funzioni loro attribuite
E la possibilità di controllo del gettito non governando il Comune la riscossione non sarà di fatto menomata e non si altera quindi il rapporto comune cittadino lei con una tassa comunale che invece riscossa dallo Stato
E poi mi domando che fine fanno i contratti con i concessionari per la riscossione dei tributi che oggi sono in vigore
Penso che anche questa sia una delle cose da cancellare di questa Finanziaria la testimonianza di una volontà neo accentratrice che si fa avanti a dispetto delle affermazioni diverso e rassicuranti
Vorrei diventare un altro aspetto rispetto al tetto di spesa ipotizzato
Andando anche un po'in controtendenza rispetto a quanto ho sentito finora rispetto al tetto di spesa intanto dico che l'esecutivo esenzione va estesa ai tre mila e cinque mila abitanti come minimo ma penso anche che sia necessario tenere insieme il tetto per sia per le spese corrente sia per gli investimenti
E
Ci sono la compensazione tra le due voci spesa corrente e spero di investimenti può consentire in tante realtà medio-piccole di recuperare quegli incrementi di spesa non sotto controllo ma obbligati che ho richiamato all'inizio dell'intervento
Casomai è necessario escludere dal tetto degli investimenti
Le quote di cofinanziamento relativa interventi da svilupparsi confine contributi di altri soggetti altrimenti a partire e quelli dell'unione europea
E poi vi sono altre norme che possono sembrare
Anche meno rilevanti ma che colpiscono fortemente anche le piccole realtà e cioè l'obbligo per i Comuni oltre i mille abitanti di riferisce le convenzioni si Consip per qualsiasi tipo di acquisto non si producono nelle piccole realtà stanti i volumi in gioco risparmi con questa norma non obbligo
Ma maggiori costi per la presentimento di lavoro che ne derivano
Non si fa formazione innovazione del personale comunale facendo lì trascorre qualche ora in più al computer per rintracciare il prezzo del tonno in scatola per la mensa scolastica soprattutto nelle piccole realtà dove quel personale e lo stesso che deve svolgere anche da solo tutte le altre funzioni e quindi penso che sia necessario davvero dare un cambiamento deciso alle norme di questa Finanziaria perché non diventi realtà la preoccupazione che il Sindaco Veltroni Espresso prima
Cioè la difficoltà non solo le continuare a garantire i servizi ai cittadini ma anche quella di mantenere la città come comunità
Grazie sindaco ricca vespasiani vice sindaco di Castel di Tora
Io ho un altro iscritto a parlare precisamente di Rosi Nunzio sindaco di Licodia Eubea e poi diamo la parola al per le conclusioni al presidente Domenici
Buonasera grazie presidente
Io sono
Un sindaco buttato
Con le ultime elezioni
Di Castel di Tora in provincia di Rieti micro comune di trecentoquindici abitanti
Vittima del terzo mandato dal teatrino della politica
Ci avevano illuso noi sindaci sotto i cinque mila abitanti
Che sarebbe passato il terzo mandato
La proposta fu patrocinata nel maggio dell'anno scorso niente di meno che dal presidente Ciampi si assunsero degli impegni precisi alla Conferenza dei piccoli comuni
Alla fine di giugno a Rieti ci si è attenuti sulla corda per quasi un anno poi alla vigilia delle elezioni
Passato l'emendamento al Senato
è stato bloccato alla Camera sul filo del rasoio
Io mi sento mortificato come penso anche gli ex sindaci dei piccoli comuni
Perché questo modo di fare di affrontare le situazioni non è segno di serietà da parte delle istituzioni politiche da parte del governo da parte del Parlamento
Detto questo
Poche parole dal mio punto di vista sul tema di cui stiamo dibattendo
Quali risorse per il federalismo
Ebbene
Sì Ambra parlato per due giorni
Di queste la legge finanziaria
Dei tagli che sono imposti ai Comuni e agli enti locali
Bisogna tagliare tagliare
Bisogna mettere il tetto alle spese fu alla spesa pubblica
Bisogna arrivare al blocco delle tariffe
Vietato fare le addizionali da parte degli enti locali
E poi si ha parlato soprattutto dei costi del federalismo perché io in un federalismo sarebbe eccessivamente costoso
Si è parlato e siamo a contraria anche a questo Leuzzi entra lirismo regionale ma tutto questo di cui ci stiamo occupando si sta dibattendo il sindaco paga il sintomo di un vetero neo centralismo statale un ritorno al passato nel quale noi non abbiamo bisogno
Allora
è vero che noi dobbiamo fare sacrifici
è vero che bisogna tagliare le spese ma io mi domando e dico l'obbligo del risparmio Grava soltanto sugli enti locali oppure il Governo e il Parlamento non dovrebbero cominciare essi stessi a dare l'esempio nel fare la riduzione delle spezie dei propri privilegi e ce ne sono di potervi laggiù feudatari che si trasmettono di generazione in generazione non sarebbe ora di porre mano ad una riforma seria della Camera dei deputati e del Senato
Abbiamo una camera più pletorica del Congresso degli Stati Uniti che sono quattrocentotrentacinque seggi
La riforma approvata in prima lettura dal Senato l'ultima costituzionale vivo disegno di legge costituzionale e piace al ministro La Loggia non piace fa la riforma costituzionale numero tre del due mila uno perché ha provato ad un'esigua maggioranza ma che ha avuto il placet di un referendum popolare di queste o non si discuta mai che quella riforma è passata con un referendum popolare nei termini
Quel disegno di legge riduceva la Camera dei deputati a quattrocento
Elementi il Senato a duecento
Adesso la Camera lo ha riportato a cinquecento più diciotto
La proposta per il Senato da duecento a duecentocinquantadue è una riforma che viene spalmato in un arco di anni dai dieci ai quindici anti ma sono Salaria questa riforma
Oppure sono una presa in giro per il popolo italiano
Non è possibile continuare con questa solfa
E allora
Mi si dice Della ribatte la riforma costituzionale del Titolo quinto non piace non era fatta per anni con la nuova riforma si sta facendo un pateracchio peggiore della precedente riforma costituzionale vedi i poteri del Senato che sfidiamo soltanto nominalmente federale Matteotti federale non ha nulla
Io mi sarei aspettato una riforma del Senato delle regioni e non un mese farai di elementi che riguardano la Camera e il Senato con una conclusione di competenze in ordine all'approvazione delle reti
E allora se noi vogliamo trovare anche delle risorse mettiamo drasticamente mano a queste riforme costituzionale che costano di meno
Mettiamo non aumentiamo come sia fatto ieri il numero dei ministri
è una pletorica di sottosegretari e il governo dà il cattivo esempio emergere un'anca imporre a noi ok abbiamo rispettato tutti i parametri e ci sono stati imposti finalmente necessario
Che ad un certo punto
Anche i parlamentari
Anziché è pensare soltanto alla propria poltrona i propri privilegi
Che hanno pensioni privilegiate soltanto con un mandato e poi il Consiglio e anche i consiglieri regionali comincino a far autocritica e pulizia in casa propria
Canne agenzie non è necessario
Che le regioni aumentino il numero dei propri consiglieri regionali il numero superiore alla riduzione dei parlamentari nazionali non attesta la via da percorrere giallo fatta la la Regione Lazio
Con dieci consiglieri regionali in più mi pare che l'ha fatto contenti di una regione Campania e chissà quanti altri consiglieri saranno aumentati nelle altre regioni
Questo anche un modo di affrontare da risorsa che mancano per il federalismo
Teresa liberalismo nazionale necessario cominciare ad importare la strada buona e giusta grazie grazie sindaco vespasiani Lirosi graziare Leonardo Domenici perché
Credo sia stato come nella migliore tradizione della nostra associazione il il tutore il custode
Di questo grande patrimonio che la nostra unità dell'associazione domani celebreremo il congresso sappiamo tutti che Leonardo come speriamo continuerà questa esperienza però va sottolineata io credo doverosamente da parte di tutti noi da parte mia per primo questa sua capacità questa sua pazienza di tenere insieme una realtà complessa come quella dei sindaci italiani non è cosa semplice perché qui dentro ci sono
Intelligenze vive uomini e donne che hanno idee diverse si collocano nelle nostro Paese luoghi molto distanti l'uno dall'altro e che lanci da lungo tempo continui a mantenere questa sue dita credo sia un dato di grande rilevanza politica perché tutti noi facciamo politica e quindi è giusto che vada un ringraziamento a Leonardo
Dopo il suo intervento leggeremo gli ordini del giorno che ci saranno permettetemi qui anche nella chiudere questa giornata di ringraziare il sindaco di Genova che è stato così cortese così ospitale con noi a perché qui a Genova
Abbiamo celebrato questa questa importante assemblea che si concluderà domani con il congresso dell'ANCI che e leggerà la nuova classe dirigente Leonardo Domenici
Ringrazio
Qualcuno più d'uno
Nell'esprimermi anche apprezzamento meglio lo ringrazio per la relazione di mercoledì
Mi ha detto che era rimasto colpito dal tono dal tono dei forte e profonda preoccupazione
Io devo dire la verità
Non era una cosa studiata
Ma evidentemente cioè non lo stato d'animo
In tutti noi
In tutti noi che facciamo il mestiere di amministratore locale
Di consigliere comunale di assessore di Sindaco c'è
Un sentimento
Di profonda preoccupazione e inquietudine
Che credo sia non solo legittimo
Ma sia necessario rappresentare
Sì è necessario rappresentare nell'interesse di tutti
E devo dire io ho fatto il presidente dell'ANCI in questi anni
Facendo naturalmente prima di tutto il sindaco
Fabio Melilli ha detto
Io lo ringrazio per quello che ha detto
Che c'è stata anche in questi anni una capacità di tenere insieme ai sindaci beh io devo dire che ho fiducia nei sindaci italiani non potrebbe che essere così
I sindaci italiani si tengono insieme da soli e tengono insieme questo Paese e io vorrei e questo si capisse con molta chiarezza in molta nettezza poi
Siamo otto mila centotré siamo tanti non lo so
Da qualche parte succederà qualcosa che non va bene però sinceramente
E complessivamente anche in questi anni
Credo che ci debba essere riconosciuto che abbiamo contribuito a uno sforzo di risanamento
A uno sforzo di rilancio di sviluppo di ripresa del paese
Questo sinceramente lo devo dire prima di tutto
A me dispiace quando non viene riconosciuto esplicitamente poi ci sono le responsabilità che dobbiamo prenderci ma ma lui non è che non ce ne vogliamo prendercela riprendiamo tutti i giorni responsabilità facendo questo mestiere
Ma comunque
Basterebbe avere seguito e ascoltato il dibattito che c'è stato qui
Io non ho sentito nessuno sinceramente venire qui a dire a urlare vogliamo avere più soldi e non me ne importa niente di come va complessivamente il Paese io penso che il nostro problema di fondo
In questi anni soprattutto in questi ultimi anni sia stata non una scarsa responsabilità ma una scarsa corresponsabilizzazione uno scarso coinvolgimento ai condivisione nelle scelte difficili e noi sappiamo si devono fare partiamo da qui
Ministro la Loggia e io mi rivolgo al ministro La Loggia perché discutiamo diffidiamo ci parliamo
Ma credo di poter dire che c'è un rapporto di reciproco rispetto ministro La Loggia ci aiuti a dirlo non si attiva diffidenti verso i comuni italiani non siate diffidenti verso i comuni italiani perché i Comuni italiani possono dare un contributo e io dico subito rispetto anche al suo intervento
Sul quale mi si permetterà di fare alcune osservazioni critiche alcune repliche e direi punti su cui non concordo ma non per una logica di schieramento di appartenenza ma valutando i dati i dati oggettivi
Mi faccia dire subito comunque ministro che io dal suo intervento così come dall'intervento
Applaudito del ministro Pisanu questa mattina dall'intervento di ieri del ministro Matteoli voglio prendere il lato positivo e il lato positivo è questo usciamo di qui dicendo che ci sarà un tavolo attorno a cui ci sediamo tutti e riscriviamo riformuliamo questo benedetto articolo sei della finanziaria che riguarda gli enti locali e i comuni facciamo questo io lo prendo in positivo l'intervento del ministro La Loggia
E però
Non posso non dire alcune cose
Cominciando a partire da alcuni dati di fatto perché alle volte poi magari ciascuno di noi e spinto all'interpretazione più o meno politica più o meno dietro logica alle volte ho l'impressione
Ho cercato di dirlo nella relazione che ci siano come dei canali ostruiti di comunicazione come dei tre giudizi o preconcetti
Per coi non ci si ascolta abbastanza guardate dico non ci si ascolta abbastanza io penso soprattutto non siamo ascoltati noi per la verità ma diciamo non ci si ascolta abbastanza
E di esempi ce ne sono moltissimi
Ma insomma
Ma noi abbiamo promosso una mobilitazione nel luglio scorso quando c'è stata la vicenda del decreto tagliaspese non perché siamo ignari del fatto che c'è un patto di stabilità europeo che c'è un problema di conti pubblici di disavanzo e così via
Ma perché è perfettamente riunione inutile lo dico anche al presidente della conferenza unificata
è perfettamente inutile che si faccia una riunione della conferenza unificata dopo che si è già deciso tutto dopo che il decreto tagliaspese è già stato approvato in Consiglio dei ministri dopo che si sa che comunque quello è un testo blindato su cui si metterà la fiducia questi sono le cose su cui io vorrei si riflettesse non c'è nessuna forma di pregiudizio
E anche sui dati
Permettetemi un momento di tornare su questi dati della finanziario e qui lo voglio dire anche al mio amico persona intelligente che stimo Alessandro antichi tutti noi Alessandro siamo d'accordo che bisogna spendere di più non spendere di più ma spendere meglio che bisogna razionalizzare la spesa e così via
Però quando io sento dire che sono aumentate le risorse
A noi notturna o noi abbiamo letto un'altra finanziaria che abbiamo sbagliato a fare i conti ma nella tabella otto allegata del ministero dell'interno basta fare la differenza fra entrate e uscite dei trasferimenti sia in conto capitale che di spesa corrente che viene meno duecento ventiquattro
Ci torna questo partiamo da lì partiamo dal fatto che non c'è lo avevo detto nella relazione ma lo vorrei ripetere non c'è soltanto il problema dei trasferimenti trecentoquaranta milioni dice il ministro sì è vero ma con la conferma di duecentosessanta che avevamo ottenuto anche l'anno scorso con molta mobilitazione e quindi cominciamo a fare trecentoquaranta meno duecentosessanta fa ottanta
Ma cominciamo anche andare a vedere tutti quei fondi tutti quei fondi che non vengono rifinanziati
E dico egli hanno parlato cui molti sindaci soprattutto molti sindaci del Mezzogiorno
Allora io devo vedere e devo registrare che comunque c'è una decurtazione del fondo ordinario degli Investimenti di centotré milioni
Che non viene rifinanziato il fondo dei libri di testo che interessa soprattutto i piccoli comuni per altrettanti milioni di euro
Che c'è ne ha parlato ieri Rosa Iervolino Russo la decurtazione del fondo LS un meno novantotto milioni che riguarda soprattutto Napoli e Palermo per cui dal primo gennaio in quelle due città ci saranno diversi problemi
Parliamo
Del mancato rifinanziamento della legge quattrocentotrentuno del novantotto il cosiddetto buono casa per i ceti sociali svantaggiati e con Walter Veltroni abbiamo fatto
Il viottolo l'anno scorso per riuscire poi alla fine a tornare Walter se ricordo bene ai livelli del due mila comunque aprire il rifinanziamento di quel fondo
Parliamo del trasporto pubblico locale fatemi parlare da sindaco ho cominciato a vedere il bilancio del mio comune e la prima cosa che mi dicono i tecnici dice guarda sette milioni e mezzo per il trasporto pubblico locale non ce li hai più
Perché il fondo del vecchio decreto legislativo è estinto
Cominciamo a vedere questi cominciamo a mettere insieme anche il problema
Che non c'è più il reddito minimo di inserimento che riguarda in particolare le realtà del Mezzogiorno allora è questo il quadro e io devo dire anche qui con la massima pacatezza
Vorrei capire perché si deve continuare in questa battaglia di cifre vedo il sottosegretario Vegas che avrebbe la delega al rapporto con gli enti locali per il ministero dell'economia
Dirci che la spesa complessiva dei comuni
è un'entrata dal due mila al due mila e tre del sedici per cento
E le entrate sono aumentate del diciassette per cento vogliamo metterci d'accordo almeno sui dati ne abbiamo fatto una valutazione su Fonte dati Istat e dal due mila uno al due mila e tre la spesa dei Comuni italiani è un'entrata del cinque virgola ventitré per cento come totale delle uscite correnti e quella delle amministrazioni centrali statali complessivamente dell'otto virgola ottantacinque per cento
Ma perché dobbiamo continuare su questo terreno
Perché come diceva giustamente Walter Veltroni non ci fermiamo un momento perché io devo andare a vedere l'articolo sei della legge finanziaria e devo leggere l'affidamento da parte degli enti locali di incarico di studio di ricerca ovvero di consulenze deve essere adeguatamente motivato con specifico riferimento
All'assenza di strutture organizzative o professionalità interne all'ente in grado di assicurare IMI designi servizi
In ogni caso l'affidamento deve essere corredato della valutazione dell'organo di revisione dei conti dell'ente locale deve essere trasmesso alla Corte dei conti perché devo leggere
Articolo tre emendamento taglio alla spesa di ministeri e di altre pubbliche amministrazioni per le auto di servizio e poi si scopre che si parla di mezzi di trasporto
Le amministrazioni non possono effettuare un ammontare superiore al novanta per cento della spesa sostenuta nell'anno due mila quattro per l'acquisto la manutenzione il noleggio l'esercizio di mezzi di trasporto
Ma voi capite
Come si fa ho detto bene Paolo Fontanelli lo abbiamo detto tante volte e equiparare a rendere equipollente
La spesa di un ministero con quella di un comune ma non c'è tra i mezzi di trasporto del ministero l'autobus che fa servizio cittadino lo scuolabus che va a prendere i bambini a scuola e questi servizi e io vorrei dire che quando poi si va a vedere che aumentano le spese dei comuni ma se sui giornali leggiamo che aumenta la bolletta tale la bolletta talaltra ai comuni non le pagano queste bollette sei che le pagano queste bollette ed evidentemente anche nella spesa corrente dei comuni si riflette questo
Ieri il sindaco di Decimoputzu comune di quattro mila abitanti
Vicino a Cagliari
Ha spiegato
Sindaco di un comune peraltro lui l'ha detto io non sono sono d'accordo con questo governo politicamente
Ha spiegato qual è la sfida sua situazione
Ha spiegato che per chiudere il bilancio dell'anno scorso ha dovuto rinviare il pagamento delle bollette dell'ENEL e dell'acqua due mila cinque ora non sa come fare facciamo un discorso di verità anche fra di noi
Perché il discorso di verità a un certo momento non diventerà più il fatto che bisogna spendere bene ma può rischiare di diventare il fatto che ci ritroviamo un po'di roba non buona sotto i tappeti e questo dobbiamo essere in grado di affrontarlo per tempo l'abbiamo sentito il sindaco di prima che è intervenuto sul problema dei debiti fuori bilancio
E questa la realtà con cui abbiamo a che fare e poi perché questo ritorno di burocrazia allora anche sulle consulenze e gli incarichi esterni o sono andato a fare un conto nel mio comune le consulenze in senso stretto nell'ultimo bilancio hanno pesato sul bilancio del mio comune per meno dell'uno per cento se ci si aggiungono gli incarichi esterni non si raggiunge il due per cento
E poi anche questa cosa degli incarichi esterni e delle competenze ma insomma ma se io ho bisogno di fare un Progetto perché faccio degli investimenti e devo fare presto
Che cosa devo fare
Devo aspettare che l'ufficio del mio comune sia disponibile perché sta lavorando su altre cose perdendo così tempo
Oppure magari devo assumere qualcun altro evidentemente questo no o magari devo affidare un carotaggio di un terreno a un usciere del Comune cosa evidentemente impossibile
Sono questi molto spesso gli incarichi esterni dei comuni che fanno molti investimenti
E perché questo ritorno di burocrazia
Con la valutazione trasmessa alla corte dei conti
Per quanto riguarda i mezzi di trasporto
Le medesime pubbliche amministrazioni sono tenute a trasmettere entro il trentuno marzo due mila cinque al ministero dell'economia è una relazione da cui risulti la consistenza dei mezzi di trasporto a disposizione la loro destinazione
Sulla base di effettive motivate e documentate esigenze delle amministrazioni competenti il ministro dell'economia può con proprio decreto stabilire che le disposizioni non si applicano alle spese sostenute ci ma non eravamo d'accordo sul fatto che si doveva un po'ridurre la burocrazia i passaggi burocratici in questo Paese e se citassimo un po'di più e allora se ci mettiamo a sedere intorno a un tavolo e facciamo un ragionamento serio togliamo pure quello che c'è da togliere io non lo so io Firenze
Poi viene voglia di parlare anche delle proprie esperienze concrete non lo so cosa sono le auto blu io
A Firenze uso una Toyota hybrid da quando la Toyota è tornata a sponsorizzare la Fiorentina ce l'hanno regalata e quella non c'è costata assolutamente niente uso quella macchina lì
Cominciamo un po'a dire che cosa succede nella vita concreta e quotidiana di tutti i giorni perché se no non so che idea sia anche di queste fantastiche auto blu dei sindaci e degli amministratori
E perché perché devo trovare improvvisamente che viene fuori come un fungo nell'articolo sei emendamento
Per l'anno due mila e cinque i proventi correlati agli oneri di urbanizzazione di ciascun comune possono essere destinati al finanziamento di spese correnti entro il limite del cinquanta per cento ma perché
E sappiamo benissimo che questa è una cosa che ha aiutato molto spesso i Comuni a chiudere i loro bilanci preventivi la possibilità di usare per la spesa corrente gli oneri di urbanizzazione perché mettere un vincolo perché mettere un tetto
E ancora
Ragioniamo di cose concrete
Perché non tenere conto che ci sono anche delle sentenze della Corte costituzionale quando si parla di entrate come quella del febbraio del due mila e quattro che riconosce certamente
Tuttora spettante al legislatore statale la potestà di dettare norme modificative anche nel dettaglio della disciplina dei tributi locali esistenti
Ma aggiunge in proposito vale ovviamente il limite discendente dal divieto di procedere in senso inverso a quanto prescritto dall'articolo centodiciannove
E cioè non si può semplicemente sopprimere senza sostituirli gli spazi di autonomia già riconosciuti dalle leggi statali in vigore alle regioni e agli enti locali
Io devo dire sinceramente che non lo so forse
Abbiamo sbagliato qualcosa anche nelle negli incontri che abbiamo fatto con
Il ministro Siniscalco
Abbiamo ricevuto anche qualche critica perché abbiamo apprezzato il metodo fatto sta è stato detto ridette poi alla fine sono state dette delle cose la finanziaria è andata in Commissione Bilancio alla Camera quelle cose sono completamente spediti
Questa la realtà con cui dobbiamo fare i conti e io vorrei dire
In tutta sincerità
Io vorrei che oggi si potesse uscire da questa nostra assemblea
Confermando al tempo stesso
Il nostro impegno è la nostra iniziativa sul territorio a livello locale e regionale il rapporto con i cittadini per sensibilizzare
Per promuovere anche una mobilitazione positiva su questi temi e al tempo stesso confermare che vogliamo uscire da qui
Con una prospettiva di ripresa di dialogo e di confronto noi non siamo per la rottura istituzionale siamo preoccupati
Dal fatto che in questi anni ci siano state troppe incomprensioni e troppe difficoltà
Nei rapporti interistituzionali
Ecco
Io credo che
Dalla
Riflessione dalla discussione che abbiamo fatto in questi giorni
Emerge soprattutto la volontà dei comuni italiani e del loro associazione dell'ANCI
Di lavorare in uno spirito che in una logica
Di leale collaborazione istituzionale
In uno spirito in una logica di assunzione di responsabilità
E questo che che che chiediamo è questo che vogliamo
Ma allora se è così
è necessario che ci siano dei segnali più concreti adesso più precisi
Diciamo che una prospettiva si può riaprire
Seguiamo
Questa prospettiva e costruiamo questa strada non è facile ma è giusto provarci e devo dire e concludo
Io resto convinto del fatto
Che al di là
Delle diverse appartenenze politiche e di schieramento
è importante che sia l'Associazione nazionale dei comuni italiani tutta
A portare avanti queste ragioni queste proposte e queste richieste
La nostra forza
Sta nel fatto che questa
è stata spero sarà un'associazione unitarie
Una associazione
In cui si cerca di affrontare concretamente quelli che sono i problemi veri nel Paese reale
Di cui si parla anche
Nel la parola d'ordine che cioè dei Comuni il Paese reale noi vogliamo fare questo
Il nostro sforzo va in questa direzione
Io mi auguro vivamente che sia possibile continuare in questo sforzo
Perché se incontreremo degli stanco degli ostacoli insormontabili a rimetterci non saranno soltanto i comuni ma sarà il Paese intero grazie
Grazie grazie al Leonardo Domenici
Io mi darei lettura
Del testo io l'ordine del giorno che è stato concordato dall'ufficio di presidenza mi pare da tutte le componenti in maniera unitaria richiederei l'approvazione lo leggo rapidamente
La tredicesima Assemblea congressuale dell'ANCI
Riunito a Genova
Debbo considerare questo applauso comune approvazione dell'ordine del giorno
Bene vi ringrazio
La tredicesima Assemblea congressuale dell'ANCI riunita Genova esprime viva preoccupazione per il testo del disegno di legge finanziaria per l'anno due mila cinque
Approvato dalla commissione Bilancio della Camera in particolare i comuni italiani ritengono che questo provvedimento contenga una serie di misure riduttive dell'autonomia comunale
Sancita l'articolo centoquattordici della Costituzione disposizioni che tendono a qualificare i comuni come enti strumentali apparati periferici dello Stato
Le regole del Patto di stabilità nonostante l'esclusione dei comuni al di sotto di tre mila abitanti approvata dalla Camera comportano ancora delle difficoltà la regolazione dei servizi comunali
Va infatti ricordato che i comuni italiani sono il comparto de la piaga oggi produce maggiore ricchezza attraverso la spesa per investimenti destinata a migliorare la vivibilità delle città sul versante delle entrate i comuni lariani non posso non sottolineare la mancata attuazione del federalismo fiscale o di interventi volti ad elevare il grado di autonomia e responsabilità delle amministrazioni locali
Il mancato trasferimento del catasto il ripristino del blocco delle addizionali l'assenza delle dei ripuliti scopo della compartecipazione IRPEF tre sono gli elementi di una manovra di bilancio che rischia di mettere in discussione il mantenimento degli attuali livelli di servizi e l'approvazione Biaggi previsione i Comuni devono quindi necessario l'intervento delle aule parlamentari che produca una sostanziale modifica del progetto di legge che conferisce autonomia
Per responsabilità degli enti
L'assemblea congressuale delibera di avviare una diffusa campagna di comunicazione tra cittadini e invita il governo ad avviare un confronto serrato e costruttivo per riscrivere il testo del provvedimento relativo ai Comuni accogliere le proposte emendative che l'ha già già presentato in Parlamento
Però
Hanno riportato che avevo fatemi dare notizia
Possiamo considerare mi pare approvato il l'ordine del giorno che presentava il collega ultimo intervenuto primati Leonardo Dominici alcune ed alcune e un ordine del giorno che è arrivato alla presidenza rispetto alla riapertura
Del tavolo del Trasporto locale che mi pare tema di grande rilevanza
Chiudiamo in modo a meno ricordando che alle venti e trenta c'è non faccio commenti la gara di calcio tra la nazionale dei sindaci e quella dei comici
Ci sono le navette alle diciannove e trenta naturalmente il ricavato devoluto in beneficenza per per la Fondazione Gaslini e troverete le navette qui all'e sterno
Mi pare di poter dire che abbiamo chiuso i lavori di questa giornata con questo l'Assemblea
Dell'ANCI l'appuntamento è per i delegati domani al Congresso che troveranno la bozza del del nuovo Statuto così come proposta dalla Commissione
Fresca di stampa nelle nella segreteria all'inizio all'ingresso di questa sala vi ringrazio buonasera a tutti
Dottoressa che