"Guerra ai cervelli: la precarietà nel lavoro intellettuale e cognitivo" - org. da Gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista, dai Giovani Comunisti e dal Dipartimento Università del PRC (presso Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto in via del Seminario, 7)

Il primo dopo disse no Maggi
Direi che possiamo
Cominciare
Intanto ci sta raggiungendo Fausto Bertinotti
Bah innanzitutto
Io desidero ringraziare
I presenti
I relatori
E le reti dei precari con le quali abbiamo sostanzialmente costruito questa iniziativa di oggi pomeriggio che promossa dal gruppo parlamentare di Rifondazione dei Comunisti ai giovani comunisti e dal Dipartimento università del PRC che sono qui presenti
Un confronto appunto quello di oggi pomeriggio che è nato dall'esigenza di continuare a dare visibilità politica innanzitutto al grande tema del precariato cognitivo e intellettuale in una sede parlamentare
Anche perché noi pensiamo che questa precarizzazione non sia un fatto accidentale ma un elemento appunto strutturale
Del processo di smantellamento della scuola dell'università della ricerca pubblica che informale politiche neoliberiste in in tutta Europa e le riforme se così possono appunto essere definite che negli ultimi dieci anni l'hanno attraversata in ultimo quelle contro le quali ci troviamo oggi a combattere che stiamo cercando di contrastare
Io penso che davanti al declino a cui noi stiamo assistendo un declino economico sociale culturale di questo Paese
Emerga la necessità di costruire a sinistra un'alternativa
Possibile necessaria queste politiche e a questi processi di controriforma non soltanto in esigenze da che riguarda solo il contesto italiano ma che
E urgente
Anche nel contesto europeo più allargato
Quella di oggi è un'occasione anche come momento di comune formazione per cercare di definire nuovi obiettivi e determinare percorsi comuni di lotte di battaglia politica e istituzionale
Le mobilitazioni straordinarie di questi mesi contro le riforme della Moratti di questo governo dalla scuola la ricerca ci hanno fatto incontrare nei movimenti e nel rapporto col Parlamento ma io penso che sia necessario oggi fare un ulteriore passo in avanti e intrecciare le specifiche vertenze alle lotte dei precari
In una comune battaglia di opposizione al disegno del Governo e costruire come forze dell'opposizione un Progetto chiaramente alternativo al centrodestra
Le lotte straordinarie di quest'ultimo anno non hanno ancora affermato la Moratti ma hanno fatto crescere in questo Paese un nuovo movimento che si è radicato territorio per territorio e che credo
Non potranno la non allargarsi presto anche al mondo studentesco
Io penso che la vittoria anche degli operai di Melfi ci dice che comunque questa lotta paga e in questo senso penso che la manifestazione del prossimo quindici maggio contro le riforme della Moratti la manifestazione unitaria
Che punto si svolgerà il quindici maggio a Roma sia una tappa di comune importanza per l'allargamento di questo movimento e di questa opposizione sociale
Oggi la precarizzazione investe ogni aspetto della dell'esistenza di donne e di uomini in questo Paese e non solo
Dalla mancanza della casa la carenza del reddito alla difficoltà di accesso alla formazione all'incubo anche della guerra permanente la precarizzazione delle condizioni di lavoro si è trasformata in precarizzazione dei tempi di vita
Chi oggi però considera il precariato una specie di purgatorio in attesa del lavoro a tempo indeterminato non si è accorto che la precarietà è sempre più una condizione permanente e non solo per le nuove generazioni
La precarizzazione del settore lavori materiale cognitiva intellettuale è determinata da un processo di privatizzazione dei beni comuni
Scuola università ricerca beni culturali informazione costituiscono un bene comune ovvero ciò che produciamo tutti insieme ciò che appartiene a tutti noi ciò che nasce vive nella nostra quotidiana cooperazione
Il tempo trascorso a studiare ricercare a insegnare a sperimentare è parte della nostra intelligenza collettiva io credo che per difendere questo bene comune inalienabile è necessario riportare il tema dell'accesso alla cultura ai saperi al centro delle politiche pubbliche
Perché la questione della produzione della circolazione dei beni comuni è questione pubblica per eccellenza
E ovviamente non riguarda solo le condizioni di lavoro ma anche l'accesso e l'esclusione dei saperi la formazione dei contenuti
Emblematica sotto questo punto di vista la riforma dei ricercatori francesi e poi italiani
Colpiti da una controriforma che a partire dalla precarizzazione di queste figure intende rendere del tutto subalterna all'università e la ricerca all'impresa e le logiche privatistiche del mercato
Una vera e propria guerra all'intelligenze come la definisce giustamente l'appello lanciato da un gruppo di intellettuali francesi e sottoscritto da oltre quaranta mila lavoratori cognitivi
Colpire l'autonomia dei saperi delle criticità la loro libera circolazione obiettivo del pensiero unico e dei suoi poteri politici ed economici che concepiscono il lavoro intellettuale solo in funzione di sfruttamento
La guerra i cervelli così abbiamo voluto intitolare questo nostro incontro di oggi è la guerra contro tutto ciò che eccede e contravviene il diretto impiego produttivo del lavoro intellettuale sul mercato
Non riguarda solo la ricerca l'università e l'industria culturale ma una complessità
Di risorse cognitive impiegata in diversi generi di attività la novità di questa situazione e la dimensione comune
Che costituisce la condizione di libertà di questa pluralità di soggetti come discuteremo fra poco con Marco bacetto
C'è insomma un discorso condiviso che raggruppa oggi precari della ricerca della scuola dei beni culturali parliamo per loro di precarietà dentro il settore pubblico
E sulla finalità pubblicate ed extra economica di questo lavoro cognitivo che si vuole imporre un modello aziendale regolato dal regime giuridico della proprietà intellettuale del resto le argomentazioni addotte dai governi compreso quello italiano
Sono infarcite di mere logiche di contabilità di ideologia imprenditoriale abbiamo avuto a che fare con queste discorsi con queste argomentazioni
In ogni volta che ci siamo trovati a discutere i provvedimenti di questo governo
Come se l'investimento pubblico sulla scuola sulla ricerca sull'università fosse un mero capitolo di bilancio da finalizzare esclusivamente al lavoro produttivo penalizzando una conoscenza che non ha parenti finalità immediate
Tagli e precariato come quelli che si sono determinati scandalosamente in questi anni di centrodestra sono funzionali dunque un processo di controriforma ben preciso che abbraccia l'Europa e che mentre o per una selezione sui saperi seleziona anche gli individui che hanno accesso alla scuola all'università la ricerca la possibilità di esercitare questo lavoro questa attività
Nel caso della ricerca si tratta di permettere la sopravvivenza di pochi poli di eccellenza ben controllati al fianco di una formazione direttamente spendibile sul mercato
Ricerca d'eccellenza orientate controllata a livello europeo è una formazione subordinata le leggi dell'impresa
La riduzione degli investimenti statali e risorse inorganici in qualità dell'istruzione in tempo dell'istruzione ha come condizione necessaria la precarizzazione del lavoro cognitivo
Le mobilitazioni dei ricercatori precari ce ne parleranno fra loro fra poco proprio loro hanno suonato la campana per chi pensa che questa situazione sia un mondo a parte rispetto a quanto sta avvenendo in tutto il mercato del lavoro
Un censimento seppur complessivo delle forme contrattuali presenti nelle università pubbliche italiane
Ha fatto emergere la stessa polverizzazione ci sono ricercatori a contratto determinato assegnisti ricercatori a Progetto consulenti co.co.co. cinquanta mila in tutto
Non c'è dunque uno Stato se alcuni privilegi da ripristinare mai rovesciamento di una vita lavorativa della vita segnata dalla precarietà
Noi viviamo in un'epoca in cui nel giro di pochissimi anni non vi sarà più scoperta che non si debba immediatamente assimilare ad un'appropriazione privata né innovazione di una scoperta precedente che non si figuri come più che non si configuri come una licenza
è fondamentale avere in mente questo processo se si vuole capire l'attacco all'autonomia della ricerca pubblica
E perché l'università si sta trasformando in impresa della conoscenza realtà direttamente produttiva attraverso l'uso economico dei brevetti
Ma le leggi e le controriforme che oggi determinano le recinzioni del sapere dell'informazione della scienza sono il frutto di un preciso
E di un preciso Processo di precise convenzioni internazionali stipulate da organismi sovrannazionali che definiscono le regole dell'economia globalizzata e dei diritti di proprietà che la caratterizzano
Io penso che in questa fase compiendo un reciproco riconoscimento le varie e differenti figure del lavoro cognitivo possano aprire un conflitto reale contro la guerra all'intelligenza
Mi pare che la media è di quest'anno di cui parleremo dopo con Lorenzo Sansonetti abbia rappresentato questa concreta possibilità del resto le storie raccolte e raccontate come quelle che poi sentiremo anche qui oggi ci mostrano l'illusoria età delle soluzioni individuali e ci invitano a riflettere sul fatto che sopravvivere e più che mai una questione comune
Prima le impresa adesso anche lo Stato nella sua vocazione aziendalista precarizzato sfruttano intimidiscono School vongole sconvolgono gli affetti e i tempi della vita
Migliaia di persone oggi lavorano senza tutele fra loro molti insegnanti ricercatori operatori dei beni culturali dell'informazione costretti a fare i conti con una precarizzazione istituzionalizzata nel settore pubblico
Noi pensiamo che sia fondamentale praticare soluzioni quali il reddito sociale per strappare i giovani caricato dalla servitù a cui sono costretti ed estendere i diritti di cittadinanza quali quello dell'istruzione con un obbligo scolastico fino a diciott'anni
Ma ci sembra soprattutto evidente che discutere di politiche pubbliche tese a cancellare questo regime di precarizzazione
Significa innanzitutto disegnare un altro modello di scuola un altro modello di università e di ricerca fuori dalle logiche del mercato
E del resto la Moratti vuole farci scegliere a tredici anni in quale canale formativo possiamo stare
L'élite liceale perché nato per studiare gli altri la manodopera in un'alternanza scuola lavoro non estranea purtroppo anche le riforme del centrosinistra sì sinistra che significa lavoro gratis e così tanto tutti abito alla precarietà la flessibilità ai contratti di formazione lavoro
A ciò si aggiunge un modello di università fatta di percorsi sempre più spesso specialistici di minore qualità
La riforma del tre più due del centrosinistra e ad un evidente verifica negativa da questo punto di vista inoltre essa ha aiutato il processo di precarizzazione
Senza la garanzia di un reddito la formazione permanente e soltanto un semplice precariato
Ma non possiamo più criticare le riforme della scuola separando le dei processi sociali in atto
La nostra critica radicale alla riforma Moratti non può fare a meno di una riflessione sugli accordi gatte
Per esempio stipulati nell'ambito del WTO che stabiliscono che la la trasformazione dell'istruzione dà diritto AST a merci e da scambiare nel mercato globale
La politica del disinvestimento di questo governo e dentro questo schema e rischia di trasformare in breve tempo la scuola pubblica in un servizio minimo essenziale con grande soddisfazione ovviamente del mercato privato
I tagli agli organici problema gravissimo di questi giorni stanno dentro questo processo di precarizzazione degli insegnanti anche di quelli di ruolo che è funzionale al modello di scuola pubblica di questo come governo vuole costruire
Una scuola per la flessibilità e la precarietà di chi studia e anche di chi ci lavora
Ridimensionamento dei sindacati della contrattazione nazionale per lasciare il passo alla chiamata diretta
La precarizzazione delle condizioni e dei diritti di chi lavora nella scuola ormai rappresenta una scelta strategica
Non a caso il Governo ha stabilito un numero di immissione in ruolo quindici mila che è ridicolo rispetto all'effettiva disponibilità dei posti vacanti un provvedimento sbagliato dannoso incostituzionale
Un atto davvero appunto a cui opporsi con tutte le forze ma bene dire cosa fare
Noi diciamo questo che bloccare bisogna bloccare e cancellare la riforma Moratti in ogni sua parte
E questo è per noi impegno centrale della costruzione di un'alternativa programmatica al governo Berlusconi
Che deve determinare una controtendenza radicale delle politiche pubbliche nell'investimento dello Stato per la scuola pubblica per la difesa del tempo pieno per un piano di immissioni in ruolo a fronte degli oltre cento mila posti vacanti
Che ripristinando il precedente sistema delle graduatorie valorizzi innanzitutto il servizio svolto nella scuola pubblica
Vogliamo che tutte le opposizioni assumano questo terreno come terreno chiaro e netto di proposta politica
Lavoriamo per raggiungere questo obiettivo moltiplicando le iniziative promuovendo un percorso ampio di lavoro di partecipazione di confronto con le reti di associazioni le forze sociali i movimenti le forze dell'opposizione
Salute intanto Fausto Bertinotti
Ciò vale anche per l'università e per la ricerca
Noi critichiamo l'impianto culturale e politico di queste riforme
Che vogliono cancellare la figura del ricercatore a tempo determinato in sussulti sostituzione del quale vengono istituiti contratti co.co.co. generalizzando i contratti a termine anche nella didattica
Ciò si impianta tuttavia sul solco delle precedenti riforme del centrosinistra si estremizza esiste istituzionalizza un processo di precarizzazione che è in atto da anni negli atenei italiani
In pratica per chi volesse dopo la laurea scegliere la ricerca pubblica si prospettano almeno quindici anni di precariato
è il modello americano
Che informa una una riforma Zenda lista che spingendo sul finanziamento privato alla ricerca e alla riduzione del costo del lavoro si presenta coerente
Ho già infine investimento statale al nella ricerca lo zero virgola zero lo zero virgola sessantasette per cento del PIL
In Italia a fronte dell'uno virgola nove della media europea
La riforma della Moratti sta spinge verso una ricattabilità continua del ricercatore precario e verso una penalizzazione della ricerca di base
Ricordando tuttavia che non esistono nel nostro Paese grandi gruppi industriali che investono nella ricerca ed è quindi modello americano non è qui applicabile e soprattutto fondamentale
Costruire un altro modello di università riaffermando il suo ruolo pubblico il ruolo culturale produttrice di un valore sociale che non può essere valutato con strumenti di mercato
Una radicale alterità dunque che si fonda sulla natura sociale quindi pubblica del sapere che viene prodotto esercitato in tutti i luoghi pubblici della formazione dalla scuola materna all'università
Ciò implica una revisione netta anche delle riforme del centrosinistra che hanno peggiorato la qualità dell'offerta formativa e determinato l'esplosione di contratti a tempo determinato in tal senso per non stare a fare l'elenco della Spesal noi condividiamo pienamente la piattaforma politica della rete nazionale dei ricercatori precari
La fuga dei cervelli che ci preoccupa non è quella declinata esclusivamente in nome della competitività neoliberista del Paese
Ma quella che ci provo cupa e quella dalle gabbie della mercificazione dei saperi ed è quella che vogliamo produrre
Sui beni culturali voglio dire solo che ce ne parlerà dopo Tommaso Strinati che è del tutto evidente che il processo di precarizzazione
E funzionale anche qui alla graduale privatizzazione del nostro patrimonio alla logica mercantile di questo governo ma anche ad un'idea di frammentazione
Del sistema delle responsabilità delle azioni del controllo delle politiche ispirato ad un modello regionalisti Co che rischia di cancellare quell'insieme di norme saperi strutture che è stato il nostro modello di conservazione di tutela e che molti Paesi nel mondo hanno riprodotto
è incredibile pensare che un Paese come il nostro così ricco di patrimoni di cultura debba investire così poco male rinunciare propri beni comuni
Io penso e concludo che mantenendo la propria specificità le battaglie dei precari quelli della scuola dell'università della ricerca e dei beni culturali devono trovare il canale per intrecciarsi
Noi speriamo oggi di contribuire con questa giornata questo passaggio
E di rafforzare questo percorso un percorso comune noi sappiamo che le reti e i movimenti non chiedono i partiti dell'opposizione solo di dirsi formalmente contrari alle riforme della Moratti
Ma chiedono giustamente anche scelte opposte progetti programmi idee insomma chiedono un'alternativa che sia in grado di bloccare questo processo e di fare un'altra cosa probabilmente una cosa di sinistra io penso che noi oggi anche con questo incontro possiamo forse individuare un nel terreno di lavoro una punto opzione una prospettiva di lavoro anche per aprire davvero una possibilità
A questo processo vi ringrazio lasciando la parola adesso a Massimo Sabatini che un rappresentante del movimento nazionale degli insegnanti precari
Sì
Lì insegnanti precari della scuola sono stati un po'i primi a sperimentare
La protervia la tracotanza di questo governo
Cui costume di intervenire dall'alto di modificare le regole
Apparentemente senza un esame della realtà ma sicuramente senza porsi nessuna domanda sulle conseguenze delle scelte effettuate senza temere in minimo conto i diritti delle persone
Precari della scuola sono stati i primi a capire la natura dell'azione di questo governo
Perché nel mondo del lavoro del lavoro nello stato occupano una posizione che si è rivelata drammaticamente privilegia
E hanno subito negli anni la violenza e oggi anche lo scherno e gli insulti come vedremo
Oggi nel mondo della scuola ci sono circa duecentottanta mila precari
Non tutti lavorano ma è certo che ogni anno
Circa ottanta cento mila di essi lavorano con incarico annuale cioè da settembre a giugno su cattedre effettivamente libere cioè su posti di lavoro
Che potrebbero
Essere dati con certezza a queste persone
è un mondo questo del precariato
Che ha subito in questi anni dei colpi tremendi
Attraverso una serie di stravolgimento delle regole
Intanto un mancato rispetto della legge proprio della legge perché nella Gazzetta Ufficiale il concorso del mille novecentonovanta il concorso per l'abilitazione all'insegnamento si diceva che i concorsi abilitanti sarebbero stati banditi ogni tre anni
è successo che per il successivo abbiamo aspettato dieci anni
Il primo furto è stato un furto di anni di vita perché in tutti quegli anni non c'è stata nessuna possibilità
Di superare un esame di abilitazione ma solo fare supplenza anni e anni di supplenza
Dopodiché quando finalmente è stato bandito un nuovo concorso ordinario
Con i suoi esami è partito anche un nuovo sistema di reclutamento
Un sistema che è stato vergognosamente ha favorito da questo governo
Nel senso dell'attribuzione di punteggio nelle graduatorie
A cui si attinge per attribuire i posti di lavoro
Lo stravolgimento delle regole ha riguardato anche altri campi per esempio è stato equiparato il punteggio del servizio prestato nelle scuole non statali nelle scuole private
L'insegnante che lavora per una scuola privata si è visto riconosciuto lo stesso punteggio di chi ha lavorato nello Stato
Ma noi sappiamo bene che per lavorare nello Stato si sta in una graduatoria si aspetta una chiamata e sia spetta diciamo così il proprio turno per lavorare nelle private è sufficiente conoscere qualcuno
E questi che hanno lavorato nelle private oggi in queste graduatorie occupano posizioni molto molto in alto
C'era un sistema di difesa nei confronti degli scavalcamenti chiamato il sistema delle fasce le fasce sono state accorpate da questo governo
E questo mi stemma di difesa è stato infranto
è stata favorita dicevo la il nuovo sistema di reclutamento iniziato progettato dal centrosinistra ma con il sistema delle fasce
E portato avanti con violenza da questo governo
Oggi la situazione è che è stato emanato un decreto legge e si sta di nuovo ridiscutendo la legge che già sta cambiando qualche cosa
Decreto legge che
Generalmente debole e contraddittorio
Lo esamini eremo in almeno due punti ma prima volevo leggere un passaggio da un'intervista l'insegnante precario da giornale la Stampa di Torino e lo faccio perché non è un giornale comunista
E quindi è possibile che forse da quasi tracker qualche insegnamento
L'intervistatore come definirebbe la sua categoria l'insegnante braccianti agricoli dell'Ottocento
Perché
Le raccontò come vanno le cose quando ci sono le chiamate per il contratto ci convocano cento duecento per volta così pensano smaltire meglio le code fuori da uno stanzone del Provveditorato
Una calca pazzesca generalmente in agosto
Con uno da dentro che chiama un nome alla volta e noi fuori che cerchiamo di capire se hanno fatto il nostro nome sono giorni di incubo se non ci presentiamo passano nome successivo e addio Ca'
E l'intervistatore ma secondo lei perché succede questo
Perché con noi si risparmia
Il più con i prossimi tagli previsti per il prossimo anno sarà sufficiente non rinnovare circa un tratto ed ecco fatti Italia
Vediamo questo decreto legge
Si danno pochi punti per riequilibrare una situazione fortemente squilibrata
In questi anni recenti non è il caso di ripetere tutta la storia ma
Diciamo che gli insegnanti reclutati con un nuovo sistema quello favorito da questo governo hanno ricevuto un bonus di ben trenta punti equivalenti a due anni e mezzo di servizio nello Stato
Il
I punti che danno per il ricco libellule gli amori qui libero sono sei
Sei contro trenta
Questo decreto legge
Attribuisce poi i
Dei punti per
Chi ha fatto corsi di perfezionamento master presso l'università
Fortemente voluto dalla Moratti quest'ultimo punto per fare entrare quattrini all'università
Di quanto mancando i finanziamenti dello Stato da qualche parte bisogna andare a pescare allora si strizza si può strizzare
Può immaginare cosa significano tre punti in una graduatoria in un inferno dei vivi come una graduale per le supplenze oggi
Se il tuo vicino di graduatoria fa quel corso di perfezionamento quel master
Tu non puoi non farlo
Perché lui prende tre punti tu resti indietro
Peraltro questo fortemente discriminatorio dal punto di vista economico perché i corsi di perfezionamento rimaste
Non sono gratuiti facendo un giretto in internet e ti accorgi che vanno dai cinque seicento euro fino ai tre mila euro
Poi questo stesso decreto legge attribuisce punteggio per il servizio militare
Cioè per un servizio che con la scuola non ha nulla a che fare
è discriminatorio per diciamo così per i maschi riformati ma forse anche per le donne che servizio militare
Fino a poco fa non lo facevano adesso quelle che vogliono possono farlo magari qualcuna lo vorrà fare per prendersi quei punti
Per non dire poi dei maschi che il servizio militare l'hanno fatto ma prima di laurearsi allora quella beffa suprema perché per prendere punti bisogna averlo fatto da laureati
Ma tutto questo tutto questo tutto questo cambiare le regole del gioco in corso tutto questo dare valore retroattivo a queste nuove regole
In realtà produce solo caos abbiamo visto come in questi anni tra ricorsi sentenze del TAR
Le le regole per attribuzioni poté Gig Doria son cambiate correggetemi se sbaglio otto volte in quattro anni
è giusto
Otto in quattro anni
E con questo decreto legge portiamo il caos alla sua al suo definitivo trionfo
La domanda è se c'è uno scopo in questo evidentemente sì
Riteniamo che se gli imbecilli o riteniamo che siano invece
Per Fini
Lo scopo e far sì che queste calorie divengano inutilizzabile
Perché e questo sta scritto nell'articolo cinque della riforma il quale articolo cinque
Che adesso riassumerò perfettamente coerente con il resto della riforma
Prevede l'articolo cinque che il personale che lavorerà nella scuola sarà formato dalle università con un biennio di specializzazione
E questo viene detto senza dire nulla dei duecentottanta mila precari
Che in questi anni hanno garantito il funzionamento della scuola
Cioè duecentottanta mila persone che semplicemente non esista
Questo che non esistano lo ha detto il senatore Franco Asciutti di Forza Italia che il boss della Commissione cultura del Senato
Questo questo che leggo e tratto da un'intervista da Italia Oggi del tre aprile
Comincia dicendo che il trenta per cento del personale di ruolo in più rispetto all'esigenza della scuola
Pertanto in più questo personale di ruolo che
Quest'anno i tagli solo nella scuola superiore sono nei licei diciamo così nella scuola dai quattordici ai diciannove anni riguarda l'uno virgola
Sedici per cento del personale ma con a un un aumento di numero di classi e di numero di studenti per classe che tutti noi che lavoriamo nella scuola conosciamo
Nelle classi trentuno anche trentadue studenti ormai è normale nel liceo dove sto lavorando ci sono quest'anno trentacinque classi nel prossimo anno ce ne saranno trentotto con i tagli del personale
Staremo a vedere
La riforma della scuola porterà anche nei riduzione delle ore di lezione non vedevo di Simone
Lo ha detto già prima ma soprattutto
Il precariato si è creato in decenni non sono decenni sono questi ultimi anni con un sistema di abilitazione all'insegnamento che ha ingenerato l'aspettativa di essere prima o poi assunti
Che in generato l'aspettativa di essere il primo poi assunti c'è una pretesa assurda perché se io mi sono abilitato rispettando le leggi dello Stato superando i concorsi banditi dallo Stato
Ho superato una selezione ottenuto un'abilitazione ciò l'assurda pretesa di essere assunto
La scuola non può più essere un serbatoio di posti sicuri sicuri duecentottanta mila precari alcuni di loro hanno dieci undici anni di precariato alle spalle cioè un un qualcosa un qualcosa che
Insomma
Un altro po'di anni della durata del nazismo in Germania che è una cosa che ha cambiato nulla se la storia d'Europa no fatto un'epoca e cosa significa nella vita di un uomo S. di una donna essere dieci dodici tredici anni significa non avere figli per esempio
Ma son discorsi che
L'intervistatore lei parla di saturazione pure ogni anno circa centoventi mila supplenti tra docenti e ausiliari tecnici e amministrativi hanno la chiamata di lunga durata evidentemente
Personale di ruolo non basta e qui la risposta di asciutti dice che ci sono troppi professori per numero di studenti la media UE e diversa ma insomma non gli andiamo a scuola sappiamo che
Le cose non stanno così l'intervistatore prima o poi bisognerà pur riprendere ad assumere se non altro per controbilanciare i pensionamenti asciutti
E allora lo faremo attraverso corsi universitari di specializzazione calibrate sulle effettive esigenze delle scuole come prevede la riforma
Nessuno più si sarà illuso di poter essere di potere essere assunto solo perché dichiarato idoneo questo l'ha detto un senatore della Repubblica
Questa sembra essere in questi termini non una definitiva soluzione del problema del precariato come dice asciutti non una definitiva soluzione ma una soluzione finale
Per semplice eliminazione fisica di chi c'era e sostituzione con dei nuovi
La cosa
E così
Violentemente praticata che questa gente passata tranquillamente agli insulti
Questa è la Confindustria i precari secondo la Confindustria Sole ventiquattro Ore due aprile
Sono una massa imponente di persone con un potere di pressione notevole eccoci qua
Che avrebbero tutto l'interesse a mantenere le cose così come sono nella speranza di riuscire prima o poi ad ottenere un posto stabile
Portici
Ma c'è un insulto peggiore che ci viene dal sottosegretario all'Istruzione Valentina Aprea di Alleanza Nazionale
In un convegno
Alleanza nazionale credo
Aprea forse la Forza Italia anche lei
Grazie
Rocca si rivela crede forse no no non Salemme forse dovrei sorprendermi mo'allora
In un in un convegno in cui esponeva la Mirabilandia di questa riforma della scuola
La parete a dicendo che rispetto agli organici data rispetto agli organici ha detto che per i prossimi tre anni non saranno variati mente abbiamo visto Italy
Che anzi a breve termine saranno assunti quindici mila
Precari il suo rammarico e purtroppo che sono troppo vecchi hanno una media di quaranta quarantacinque anni
Beh certo se uno ha cominciato a insegnare nel novantuno novantadue novantatré da laureato a venticinque ventisei ventisette anni ormai insomma nel due mila quattro non è che rimasto Peter Pan
E questi questi sono sono semplicemente degli degli insulti
Mi faceva notare un collega prima che l'etimologia di precario è colui che chiede Compre Kate con preghiera
Ora io credo che nella Repubblica italiana mi in uno stato
Uscito dal resistenza con una costituzione bellissima nessuno debba chiedere compri chi era quando si parla di diritti
Le soluzioni sarebbero diverse
Ma più semplicemente pochi mesi fa il Presidente Ciampi ha detto che sulla formazione e sulla ricerca si possono rompere i parametri di Maastricht
Noi sappiamo che ci sono già adesso ottanta cento mila posti nella scuola elementare media e superiore sono il numero degli incarichi annuali assegnati ogni anno sappiamo che abbiamo trenta alunni per classe
Sappiamo che sarebbe sufficiente avere venticinque alunni per classe e scusate se è poco avere venticinque quindici sedicenni davanti spiegar loro chimica filosofia latino o greco scusate se è poco
E posti di lavoro si avrebbero
Ma in realtà con questo decreto legge con questo nuovo sistema di reclutamento si apre adesso su tutto il precariato
Una nuova zona oscura
Nulla è stato risolto anzi
Forse le cose stanno andando in una direzione addirittura peggiore di quello che si poteva ipotizzare
Ciò non è possibile non è accettata
è completamente
Fuori da ogni ragionevolezza umana io ricordo il titolo di un libro di Luciano Canfora pubblicata qualche anno fa libero e libertà
E ricordo come
In latino curiosamente libero il libero si dicono con la stessa parola Liber
L'investimento nella cultura l'investimento nella scuola non è una cosa a cui uno stato e democratico
E avanzato può rinunciare
Quello che si sta facendo adesso e qualcosa di estremamente grave non solo per chi nella scuola ha lavorato in questi anni
Quali hanno rubato anni di vita
Ma è grave per l'intero Stato
Per non dire che per l'esperienza che hanno vissuto in questi anni i precari della scuola oggi sono le persone civilmente più avanzate
Come dopo la fine del fascismo di Calamandrei di Ernesto Rossi i Gaetano Salvemini
Oggi chi ha lavorato nella scuola in questi anni ha conosciuto
E ha fatto un'esperienza tale da renderli persone meravigliosamente adatte a insegnare grazie
Adesso darei la parola Tommaso Strinati che è uno storico dell'arte precario
Che ci racconta un attimo come è la situazione del precariato
Nell'ambito dei beni culturali altro capitolo
Drammatico
Sì
Successo
Grazie io ringrazio particolarmente l'onorevole
De Simone per avermi dato
Questa possibilità
Di parlare oggi
In questa occasione quest'incontro molto importante il mio sarà un intervento brevissimo
E non avrà un carattere particolarmente specificamente tecnico ma vuole essere soltanto una piccola testimonianza di uno come tanti che in Italia
Si occupa
Di cultura del patrimonio artistico nel suo complesso
Il nostro
Diciamo quello degli storici dell'arte è un piccolo ambiente di cui si parla poco
Più che a volte non si conosce nemmeno l'esistenza mi capita
A volte
All'anagrafe quando faccio un documento di dire che faccio lo storico dell'arte e non risulta
Dicono non esiste
E quindi mettono disoccupato
è un ambiente poi sicuramente numericamente
Esiguo
Di fronte per esempio un settore enorme come può essere quello che la Pubblica istruzione o dell'interno o dell'università
Siamo pochi pochi qua ma guariti
Io non non sono in realtà tecnicamente proprio un precario della cultura e nemmeno però un ricercatore o un funzionario del ministero
Però mi ritengo particolarmente fortunato perché ha trentuno anni
Qui dopo circa una decina d'anni di università di specializzazione di di di
Di preparazione universitaria in qualche modo lavoro
E mi diverto anche conclude Faccioli
Significa ricerca significa mostre significa editoria d'arte restauro
Insomma un contatto quotidiano
Col patrimonio artistico del nostro Paese e in una città voi sottolinea come a Roma
Il mio mestiere
E sottolineo il il concetto di mestiere più volte
è quello dello storico dell'arte libero professionista
Che è una bella definizione insomma romantica
Ma che nelle discipline umanistiche in questa particolare disciplina umanistica è spesso un un un elegante eufemismo per dire che si sta
A spasso
Che si è disoccupati
è un lavoro che i in Italia fino a poco tempo fa era legato a due carriere principale
Quella dello Stato
O meglio nelle soprintendenze che sappiamo benissimo sono con gli uffici del dell'ormai elefantiaco ministero dei beni culturali che coordinano che dovrebbero coordinare la tutela del patrimonio artistico nelle regioni dal nostro Paese
Oppure c'era la carriera universitaria
La laurea
La specializzazione il dottorato di ricerca
Infine il concorso per ricercatore ha proposto di ricercatori che apriva le porte al mondo accademico
Ora
Come credo ben noto a molti dei quali sono oggi in questa sala
Si tratta di un mondo antico un mondo finito lontano
Parlare oggi di carriera universitaria o di un posto di lavoro in Soprintendenza
Fa venire in mente quei quei libri illustrati dove una dozzina di anni fa per esempio preparavo
L'esame teorico della patente di guida dove si vedevano cartelli della segnaletica in mezzo a strade senza traffico con aiuole fiori
Vigili sorridenti biciclette
Un mondo impossibile no
Infatti il contatto con la realtà
E col primo giro noto mobile fu una cosa tragica ma poi
La paura passò
Oggi sto finendo purtroppo un dottorato di ricerca e so che dopo questo felice triennio
L'università non spalancherà accerto le porte alla mia persona ma è quella di tanti altri miei colleghi
Non ci sono fondi non ci sono posti di lavoro
Ma si lavora lo stesso
Anche se l'impressione
è quella di andare verso una sorta di chiamiamolo di prepensionamento virtuale
Però si lavora
Anzi
La posizione di libero professionista in questo ambiente è un osservatorio privilegiato
Che permette di fotografare in moto nitido la situazione dei beni culturali in Italia
Entrare in contatto tutti i giorni con le sovrintendenze statali
Le sovrintendenze comunali
I laboratori di restauro gli archivi le biblioteche pubbliche e private
Fa capire il meccanismo che permette a questo piccolo sistema di sopravvivere
E con grande dignità
Nonostante i miseri bilanci che il nostro Paese dedica alla cultura in generale
Ed è la motivazione
Dei funzionari dei bibliotecari degli archivisti
Che nell'anonimato
E con stipendi bassi da fanno spesso mandano avanti la struttura per cui lavorano
E con spesso un senso di responsabilità
Che raramente si vede in altri settori della pubblica amministrazione
Ed è paradossale
Assistere a questa situazione nel Paese che come è noto detiene il primato dei beni culturali nel mondo
Le bellezze artistiche
In Italia sono considerate scomode
Una scocciatura
Un qualche cosa da dismettere
E che se ne occupa una sorta di privilegiato fuori dal mondo
Eppure
Le facoltà di conservazione dei beni culturali una volta si chiamavano lettere Filosofia
Proliferano in tutta Italia
E continuano a sfornare specialisti storici dell'arte archeologi tecnici della conservazione esperti legislativi
Senza che esistano reali sbocchi di lavoro
Il sottoscritto finisce finisce per fare il libero professionista
Inventando mostre o scrivendo articoli
E con un po'di fortuna molta fortuna
Anche dei libri
Può concedersi il lusso si si di continuare a studiare
Mantenendosi seppure con molte con enormi difficoltà
Ma la maggior parte delle mie colleghe e dei miei colleghi
In grossa
Il mondo del precariato
Di chi vorrebbe tentare una legittima carriera nella pubblica amministrazione
Ma vede spesso sfumare i propri progetti e anni di studi rivolgendosi ad altre professioni
I beni culturali sono una risorsa
Ed è un concetto molto semplice che sembra sfuggire
A chi ne ha la responsabilità
L'equivoco e pensare che le bellezze
Del nostro Paese possono essere trattate con una impostazione manageriale
Come fossero dei beni di consumo
Ma bisogna distinguere in questo credo
Ci sono lo sappiamo bene ci sono le mostre
Che ormai gli escono a creare eventi straordinari
Anche attorno a pittori ottenni pochissimo noti
Ed è bene che si continuino a fare
Perché diffondono cultura a tutti i livelli
Ma ci sono anche i musei
Le aree archeologiche
Dove la gente va meno e che vanno rilanciati con il
Nel campo dei beni culturali
Che rischiano di diventare una risorsa sprecata
Ed è paradossale
In un Paese come l'Italia
I beni culturali
Non rendono
Fruttano pochi quattrini
Ed è questo il punto ma creano
Posti di lavoro
Ne possono creare un'infinità
Per gli specialisti del settore
Gli storici dell'arte gli architetti gli archeologi
Ma anche per l'indotto è chiarissimo i restauri restauratori chimici fisici gli specialisti nella comunicazione
Gli operatori turistici
E lo vediamo in realtà piccole che già funzionano
E ci fanno capire quanto facile potrebbe essere legare la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico
Allo sviluppo del nostro Paese
E cito un caso che è uno tra tanti
Per esempio di Siena
Dove
Attraverso una sola mostra
Tutta la città è stata coinvolta
Per poco per quattro mesi ma in un bellissimo esperimento se vogliamo
Una mostra coinvolge i privati
Gli sponsor che pagano le spese
Ma in parallelo vengono promossi cantieri di restauro assieme alle sovrintendenze
Pubblicazioni che fanno lavorare giovani studiosi
Visite guidate nella città che stimo il turismo concerti
Tutti lavorano assieme
Lo Stato il Comune
L'università i privati
Adesso sì ed è una piccola città un microcosmo e lavorare nel campo dell'arte a Roma o a Napoli
O a Milano
E cosa più difficile
Ma non è impossibile
Anzi è necessario
Non bastano le mostre
Ma un laboratorio come quello della di Siena della piccola città toscana e oggi anche
Di tanti altri centri minori sparsi per l'Italia
è lo spunto per trovare una strada per lo sviluppo
E la valorizzazione del patrimonio artistico in questo Paese
Certo lo lo Stato
Adesso le regioni
E tutti gli enti pubblici che si occupano che si occuperanno di beni culturali
Dovranno prendersi le loro responsabilità e alla svelta
Perché c'è bisogno che da anni lo sappiamo
Di un ricambio
Del personale specializzato che va esaurendosi senza che nessuno rimpiazzi il posto di chi va in pensione
Che le risorse ci sono
Sono tanti tantissimi i professionisti attorno ai trent'anni
Come anche il sottoscritto che potrebbero costituire perché non la nuova spina dorsale
Dei conservatori del patrimonio artistico in Italia
Conosciamo
E amiamo l'arte
Vogliamo difenderla
Diffonderla
Promuoverne l'importanza dentro e fuori il nostro Paese
Ma senza essere costretti a emigrare negli Stati Uniti in Francia o in Inghilterra per cercare lavoro
In esilio
Lasciandoci alle spalle la possibilità di poter rilanciare con le idee chiare
Il sistema dei beni culturali che è nostro e che ci appartiene
Nel futuro dei beni culturali
L'Italia in in in Europa credo che abbia il compito anzi il dovere i diventare un punto di riferimento per la conoscenza e la valorizzazione dell'arte
E forse lo è già
Ma
Spero che sia la nostra generazione dato il compito di andare avanti
Grazie
Bene adesso Veronica Menelao che rappresenta la Rete nazionale dei ricercatori precari
Classe
Buonasera a tutti sono Veronica Menelao Rete nazionale ricercatori precari
La Rete una non associazione Mahon gruppo di dottorandi e ricercatori borsisti assegnisti
Collaboratori volontari dell'università ovvero tutte quelle persone che si sono ritrovate nel Periodo dopo la laurea a collaborare a lavorare per passione per volontà
All'interno delle strutture universitarie senza essere state regolarizzate in tutti questi anni
Il punto di partenza è stata forse una frase che è stata detta durante la discussione del DDL Moratti
La presentazione alla stampa ovvero il fatto che il precariato fa bene al lavoro intellettuale
Oggi di lavoro intellettuale stiamo parlando e il precariato decisamente non fa bene al nostro lavoro né a coloro che lavorano nel mondo dell'università
Non fa bene alla polenta elettorale perché manca un Progetto Nim unitario un progetto completo nel proprio periodo di formazione di apprendimento
Del mestiere di formatori perché noi comunque sia rimaniamo riformatori
All'interno dell'università non ci sono soltanto all'interno quindi delle varie discipline matematiche scientifiche coloro che effettuano una ricerca su
Beni
Materiali ma anche su beni immateriali come la comunicazione come la Sociologia quindi come un lavoro che è totalmente astratto
Si perde quindi di vista quello che è l'obiettivo fondamentale che comunque sia che allo studente
Lo studente grazie alla riforma Berlinguer riceve comunque una preparazione che è completamente disarmonica ed è priva di progettualità a lungo termine
La precarietà a cui siamo sottoposti a questo atto posso quasi tutto quanto il mondo universitario
La precarietà economica costringe quindi ricercatore o il giovane ricercatore a cercare delle altre forme di sostentamento
Ah disperdendo quelle che sono le proprie energie nel lungo periodo
La specializzazione o parcellizzazione di quello che comunque lavora astratto frantuma così quello che era il progetto originario di ricerca di formazione impoverendo quello che il discorso critico quindi la merce culturale che noi teoricamente dovremmo produrre
Non esiste più perché siamo noi stessi marce culturale
L'opinione della del ministro Moratti ovvero del precariato che fa bene al lavoro intellettuale nasce forse da quella che può essere un'associazione anche abbastanza libera del lavoro intellettuale che può essere considerato quindi Como lavora astratto
Alla libertà e quindi all'indipendenza del lavoro creativo quindi determinato comunque sia Manera individuale anche dal punto di vista economico
Ne perdiamo quindi comunque in qualità a scapito di una quantità sempre maggiore di lavoro
Perché comunque siamo costretti non soltanto a fare ricerca cosa che chiaramente non usciamo più concretamente a fare
Ma siamo costretti a fare cose che non ci vengono teoricamente domandate che non sono nelle leggi quindi noi comunque sia siamo fuorilegge gli almeno dottoranda sono completamente fuori legge
Perché faccio esami assistono gli studenti fino al momento della laurea non potendo comunque assistere al momento della discussione sono tutor di tenersi faccio lezione
Per sostentare mi perché non ho un dottorato con la borsa devo fare lezioni ovunque ovunque capiti quindi master fuori Roma in luoghi che comunque sia snatura hanno quello che è il mio Progetto
Ad esempio di dottorato io ho studiato e lavoro su tutto quello che è l'ambito della comunicazione ma non all'interno di quello che il mio progetto stesso
Le richieste ha comunque della Rete
Sono poche teoricamente poche sono anche state abbastanza definita in quest'ultimo periodo
Noi comunque sia richiediamo innanzitutto un
Un ritorno almeno una richiesta di quello che la formazione pubblica
La distinzione netta e completa della formazione pubblicata la formazione privata quindi l'eliminazione di tutti quelli che sono stati discorsi in questo periodo
Degli atenei di eccellenza delle scuole di formazione delle degli atenei di serie A e di serie B così come quelli che sono stati i discorsi di docenza di serie A e di serie B
Con i famosi docenti eccellenti
Chiediamo comunque sia il ritiro del contenuto del DDL Moratti ovvero non è un problema politico
Non è un problema del personaggio Moratti ha un problema comunque di contenuti contenuti che non è stata il ministro Moratti la prima portare avanti
Ma sono dei contenuti che vengono portati avanti da anni che nascono dalla riforma Berlinguer e quindi comunque abbiamo chiesto come rete nazionale già più volte al ritiro di tutti e poi
L che sono state le proposte di legge presentate finora da parte di tutti i partiti anche dalla sinistra
E un azzeramento totale e il poter quindi ripartire da zero ricominciando a lavorare
Su delle proposte che effettivamente eliminano tutte quante le proposte di precariato
Le proposte di precariato intellettuale all'interno dell'università sono state fatte anche dalla sinistra proponendo comunque per ai periodi di post dottorato
Dei contratti sulla sul tipo treno Struck tre anni altri tre anni di ricerca non confermate simili
Noi non non è una questione della richiesta e dell'esigenza del posto fisso a tutti i costi la nostra è una richiesta dopo originata semplicemente da un fatto
Abbiamo fatto un percorso formativo completato questo percorso formativo che dovrebbe essere appunto terminato con il dottorato di ricerca vogliamo poter iniziare effettivamente a lavorare e proseguire all'interno dell'università senza essere costretti a cercare qualcosa fuori senza essere costretti a fare qualunque tipo di lavoro per sostentarsi
E lavorare all'interno dell'università unicamente come passione come amore o come
Semplice svago
Grazie il siamo adesso rimanendo sempre nell'ambito universitaria intanto la ricerca Rino Falcone dell'osservatorio sulla ricerca
Buonasera a tutti io volevo anzitutto ringraziare gli organizzatori di questa giornata
Una giornata che tra l'altro le relazioni delle tre persone mi hanno preceduto oltre ovviamente quella introduttiva e Titti De Simone su cui più avanti dirò qualcosa mi hanno molto colpito mi hanno molto colpito perché emerge una dignità una forza una determinazione del del lavoro diciamo del precario
Che nonostante quello stato lo Stato appunto così complicato difficile
Di fatto questi ragazzi queste questi questi professionisti del dei saperi non si come dire non sono stati
Trasformati oltremodo hanno mantengono forte i propri principi propri valori le proprie determinazione
Credo che questa giornata sia importante per almeno due ragioni
La prima è appunto che mette insieme
In qualche modo lega il mondo il mondo dei saperi più variegati la scuola l'università la ricerca col problema del precariato con questo fenomeno così difficile così
Come dire di di di grande sofferenza che per fino a una certa soglia diciamo chiamiamola fisiologica
E di fatto connaturato a molti dei mestieri che nelle professioni nella vita lavorativa di fatto ci sono certo quando queste soglie superano certi limiti
Certi confini diventano un fenomeno i appunto abnorme e assolutamente su cui riflettere su cui aprire una discussione importante significativa come quella che mi sembra questo dibattito e comunque le iniziative che ci sono stati in questi mesi
Vogliono proporre
Il secondo punto è che questo dibattito questo incontro questa discussione avviene in un momento
In cui si possono cominciare a tirare alcune file alcuni si possano si possano cominciare a vedere alcuni risultati dell'azione del governo
Del governo dell'esecutivo Berlusconi del governo del ministero Moratti
Perché ormai siamo a tre anni di azioni di questo governo
Le prime azioni sono risalgono almeno per la ricerca all'agosto del due mila due quando l'osservatorio della ricerca che io in qualche misura coordino
In qualche modo sembra delle ricerche è una Rete di ricercatori di scienziati ne fanno parte diciamo in modo informa attiva Carlo Bernardini Giorgio Parisi Marcello Buiatti
Enrico Bellone
Richiamo i nomi più più conosciuti e hanno partecipato e continuano a essere coinvolti nelle nostre iniziative Margherita Hack Franco Pacini Tullio regge Tullio De Mauro moltissimi altri
Questa rete nato quei diciamo in un
A in reazione a ai decreti legge che riguardavano gli enti pubblici di ricerca
Nel due mila due
La Moratti non non li rese pubblici ma poi uscirono trapelava uno dalla strada dalla stampa
Si ebbe appunto informazione di questi decreti che erano del tutto sconvolgenti e la comunità scientifica di fatto appena sollecitata pesce un gran balzo ora badate bene la comunità scientifica nel suo complesso cioè tanto quella degli enti di ricerca quella che quella dell'università
Anche se i provvedimenti riguardavano esclusivamente gli enti pubblici dice
Questo suo balzo è legato al fatto che da una parte c'era un metodo che in qualche modo governava come qui quel processo e un mese eu e dei contenuti che erano tra l'altro strettamente correlati che erano del tutto inadeguati al solo ai soggetti alle istituzioni che si volevano riformare
Quella quella reazione però non fu una reazione pura mente come dire di di contrapposizione
Ci furono noi spingemmo perché ci fossero anche dei dei puntelli delle proposte
è evidente che una comunità scientifica variegata poco connessa come dire in qualche modo spontaneamente emergente fa difficoltà a porre delle proposte a presentare delle proposte concrete omogenee significative può semplicemente affermare dei principi noi quello facemmo di fatto definimmo una Carta dei principi
Sette principi che ci sembravano fondamentali per far funzionare correttamente le istituzioni di ricerca questi principi riguardavano la ricerca di base la valorizzazione di questa ricerca gli equilibri che possono essere che devono esserci tra mondo politico tra azioni politiche e mondo della ricerca e organizzazioni della ricerca e scienziati e comunità scientifica
Il problema dei giovani che in questo Paese sta diventando drammaticamente come abbiamo visto è come purtroppo vediamo ogni giorno sempre più grave le problematiche connesse alla intere multidisciplinarietà cioè il fatto che la ricerca la ricerca attuale ha sempre più connotati di mescolanza che si sviluppa nelle frontiere laddove si incontrano discipline diverse e quindi per noi era fondamentale
Che questo risultasse nella nell'azione di trasformazione dell'organizzazione di ricerca come uno dei paletti su cui diciamo di cui tener conto di fatto gli quindi andammo con una proposta andammo con una proposta fa facemmo una grande assemblea Titti De Simone o con altri deputati di anche di altri schieramenti ma non ma nessuno di maggioranza vennero a questa Assemblea
Di fatto i decreti che poi seguirono e le azioni che diciamo che seguirono mostrarono invece che le direzioni che il Governo sta intendeva intraprendere o di tutt'altra natura le organizzazioni di ricerca venivano gerarchizzata
Il Consiglio nazionale delle ricerche l'istituto
All'Inaf l'Istituto nazionale di astrofisica
L'Agenzia spaziale italiana all'Istituto nazionale di fisica della materia e alcuni altri istituti più piccoli furono tutti riformati in questa
Forma di gerarchizzazione in cui
C'è una stretta dipendenza delle parti che che che diciamo susseguenti a quelle principali e la testa dell'Entella alla il principale
Diciamo organismo dell'ente è di nomina tipicamente politica
Ovviamente questo comporta anche una facile penetrazione politica di questi siti di queste istituzioni con un grave danno per le professionalità scientifiche
Tagli di autonomia fastidio verso appunto le le le le i giusti principi di autonomia che la Costituzione riconosce agli organismi centilitri sì
E emarginazione della ricerca di base
Una seconda serie di azioni consegue sulle successive furono
Tagli drastici del finanziamento agli enti pubblici di ricerca e al mondo dell'università
Questi tagli sa diciamo ebbero e e hanno di fatto la loro più grande
Come dire il loro culmine più grave nel blocco delle assunzioni
Il blocco delle assunzioni avviene per gli enti pubblici ricerca ormai da tre anni
Cioè da tre finanziarie sono bloccate le assunzioni negli enti pubblici di ricerca
E da due anni nell'università tra l'altro indiscrezioni ci raccontano che la prossima finanziaria ulteriormente proroga procura proroga prorogherà questo blocco di assunzioni
Ora il blocco delle assunzioni come dire un'ingiustizia molto grave perché
è evidente che appunto nel negli enti di ricerca tanto più nelle ricerche nell'università dove non si è diciamolo francamente mai investito in modo sostanzioso
I giovani precari le persone che stanno agli all'ingresso e che spingono premono per entrare per diventare stabilmente lavoratori nella ricerca e nell'università
Di fatto vengono tenuti fuori dalla porta
Non solo è appunto uno una ingiustizia in questo senso ma è un'ingiustizia ancora più come dire straordinaria perché ha un connotato simbolico davvero straordinariamente grave
Cioè il fatto che per legge cioè con un atto simbolico affermato dallo Stato si decide che in quei settori non ci possono essere assunzioni
è un fatto sul piano si impone simbolico dirompente ci raccontano della fuga dei cervelli o ci raccontano dell'investimento che questo Paese farà io ho sentito intervista della Moratti che rientra stravolgenti che come dire che sottolinea dopo essere stata alle ma ittiche noi siamo un Paese che che che investire in ricerca e da tre anni e da degli enti pubblici e da due anni nelle nelle università c'è il blocco per legge di assunzioni
In un mondo dove il Lamé le età media dei ricercatori a cinquant'anni
Quindi anche il patrimonio di conoscenze che va trasferito
I giovani ricercatori ovviamente portano anche come dire un entusiasmo una capacità di indagine che è innovativa e originale ma certo è anche frutto di un trasferimento di conoscenze che viene da chi dentro questo mondo opere lavora da molto tempo bene
è davvero come dire un fatto gravissimo fatto gravissimo questo fatto che sia simbolicamente
Bloccato e e che non si investa sul sul patrimonio probabilmente più significativo che un Paese esprime in questo momento
Che l'intelligenza dei dei giovani intelligenza delle delle delle nuove generazioni della capacità di di innovare di di di appunto di di di di accrescere i saperi che un Paese ha tra l'altro tutto questo avviene in un contesto quello dell'economia della conoscenza quello che dall'Europa sci raccontano
Che essere come dire il nuovo paradigma delle nuove società delle moderne società cioè il fatto che la conoscenza è un fattore davvero come dire strategico innovativo trascinante di una società non è più il petrolio non sono più le delle risorse o meglio lo sono ancora ovviamente ma certo la differenza nei Pepper i Paesi evoluti la fa la conoscenza
In questo clima diciamo in cui la conoscenza un fattore così strategico noi per legge dichiariamo che giovani debbono stare fuori da questo mondo
Non è un caso quindi che l'Europa ci abbia come dire censurato questo comportamento sapete che da Lisbona in avanti
Ogni anno Lisbona aveva è un trattato che che i governi dei Paesi europei avevano sanno stabilito tra di loro per per raggiungere certi obiettivi di uno di questi obiettivi e li nell'innovazione la la l'investimento in ricerca e sviluppo
Ogni anno si fa un resoconto la commissione c'è un centro studi che fa un resoconto di qual è lo stato dell'arte
Nell'ultimo resoconto l'Italia e l'UE all'ultimo posto viene considerato appunto il villano della situazione e io appunto non non si discute cioè non c'è nessun investimento
Ci sono anche degli effetti devo dire poi appunto rispetto a questa questo problema del blocco assunzioni sono state dei curiosi
Effetti di parte i così detti side effect per esempio ci sono stati vincitori di concorso sapete che c'è stata grande enfasi anche sulla stampa ne hanno dato conto i telegiornali
Vincitori di concorso nell'università e negli enti di ricerca che a causa di questo provvedimento dopo aver vinto un concorso semplicemente perché non c'era
Stata ancora la presa di servizio quindi un atto burocratico successivo sono bloccati
Le le le l'introduzione e l'inserimento di queste persone dentro il mondo del degli enti di ricerca dell'Università ottocento risente ricercatori vincitori di concorso quattro mila idonei a professori di prima e seconda fascia di cui oltre seicento uno strutturato cioè persone che non c'erano lo stipendio
E settecento tecniche tecnici ed amministrativi
C'è di fatto sembrava che questa situazione fosse stata risolta io ho ricevuto qualche giorno fa un comunicato stampa delle organizzazioni di questi non so se tra l'altro sono stati invitati hostess qualcuno è presente magari poi comporta dar conto di questa
Di questa situazione ho avuto tempo di verificare però c'è un comunicato stampa congiunto in cui sembrerebbe che quelle promesse che erano state fatte di inserimento dopo che il presidente Ciampi aveva preso pubblicamente un problem somma una presa di posizione
Appunto pubblica e dopo che il governo aveva detto che si sarebbero risolte io che leggo questo comunicato stampa di queste organizzazioni che dicono guardate siamo nuovamente in quella situazione cioè non è successo nulla
Un un altro punto su cui volevo soffermarmi è il fatto che dopo che ci sono stati diciamo queste
Queste riforme degli enti pubblici
In particolare del cit Consiglio nazionale delle ricerche e del a volevo solo aggiungere rispetto a prima che quella Carta dei principi di cui parlavo noi la presentammo
Dopo averla discussa pubblicamente in quella sembra la portammo a all'attenzione di tutti i partiti politici incontrammo tutti i segretari dei partiti
Cioè un meglio chiedemmo di incontrare tutti i segretari dei partiti ovviamente incontrammo solo quelli di centrosinistra
L'onorevole Bertinotti ci ospitò nella sede sottoscrisse quella carta quindi di fatto questa questa carta dei principi e sottoscritta da tutti i partiti di centrosinistra
Una una un passo successivo
Al diciamo alla legge degli enti pubblici di ricerca è stato il commissariamento di questi enti ora immaginato è stata fatta una legge per riformare degli enti e poi immediatamente dopo immediatamente dopo
Non si nominano gli organismi ordinari quelli che la legge fatta dal ministro Moratti quindi come dire a legge che il ministro Moratti immagino
Auspichi che venga al più presto applicata non non viene applicata ma commissaria sia il consiglio nazionale ricerche sia l'Istituto nazionale di astrofisica
La ragione c'è non è una pura follia è il fatto che commissariando questi enti il primo atto fondamentale di questi enti che sono i regolamenti e quindi l'autonomia normativa di questi enti badate bene è l'autonomia normativa è uno dei principi costituzionali per gli MTV per gli enti di ricerca
La farà non non la faranno questi regolamenti non li faranno gli organismi ordinari ma li stanno facendo i commissari i commissari governativi
Io ho ricevuto ieri una telefonata di un famoso astrofisico italiano di uno dei più famosi astrofisici non do parlo dei contenuti non parlo de la persona semplicemente perché non non come dire non non gli ho detto che l'avrei detto pubblicamente quindi non mi pare il caso che lo dica
Ma Luís che pure era molto come dire
Attento al lavoro di Benvenuti che al commissario dell'Istituto nazionale di astrofisica
Appena visto la prima bozza dei regolamenti è rimasto sconvolto è rimasto sconvolto perché c'è un accentramento di poteri in questi nuovi regolamenti che spaventoso e lui dice del tutto come dire
Inagibili cioè non inefficace non sa non non sarà possibile metterli in atto
Perché tutti gli osservatori non aveva gli direttori degli osservatori e quindi gli osservatori non avranno nessun potere reale autonomo cosa che non è mai successa nel suo un'azione astrofisica
Per il CNR stiamo attendendo che il commissario De Maio sci presenti questi regolamenti ma alla mia impressione sarà che se ci troveremo di fronte allo stesso allo sei agli stessi criteri alle stesse
Soluzioni cioè molto accentramento d'altra parte la legge questo prevedeva
Dell'università non parlerò avete ne hanno parlato cioè il problema dello stato giuridico della docenza e quindi il massimo della precarizzazione con la scomparsa della figura del del ruolo del ricercatore
Della sostituzione con contratti a tempo io però volevo aggiungere altri tre episodi di che fanno come dire un insomma per lanciare queste tessere per poi cercare di capire se netti mettendole insieme greche quadro viene fuori
Una una tessera la conoscete tutti a quella della censura culturale
Il problema della del tentativo per fortuna solo del tentativo del di scomparsa dell'evoluzionismo dalla delle leggi dell'evoluzione dal dall'insegnamento delle scuole elementari di e medie il c'è stata la circolare numero ventinove del cinque marzo due mila quattro in cui la Moratti appunto ha dato in le cosiddette indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati della scuola secondaria di primo grado
In queste nuove indicazioni scompariva del tutto ogni cenno alla teoria dell'evoluzione di targhe
Restava quindi di fatto solo loro arrivi dell'ora di religione a spiegare l'origine dell'uomo in chiave creazionista
Ora la Moratti di fronte alla gara sollevazione dalla comunità scientifica nazionale persino dei suoi più stretti come dire
Dichiarati amici insomma nel mondo della della nella comunità scientifica ha fatto retromarcia
E però la Moratti ha risposto prima di fare retromarcia a un'interrogazione parlamentare
Fattagli al Senato da molti senatori credo il primo firmatario fosse vittoria Franco
In cui la Moratti non respingeva le ipotesi della commissione che aveva escluso il Darwin dalla data dai dai programmi di insegnamento Manzi
Faceva proprie le ragioni di quella Commissione
Io ho visto qualche sera dopo a Batti e ribatti quella trasmissione che si insomma su su RAI uno la Moratti rispondere al giornalista dicendo che c'è stata c'era stato un un curioso procura qui pro quo non la comunità scientifica non aveva capito e di fatto non c'era
Non c'era stata nessuna scomparsa dell'evoluzionismo
Un'altra tessera che pure vorrebbe votare Lilli
è un'altra censure una censura che riguarda le scienze sociali questa volta
C'è stato un'espulsione qualche tempo fa di due sociologi Marzio Barbagli e Chiara Saraceno due famosissimi sono due importantissimi sociologi italiani dal comitato scientifico dell'Osservatorio nazionale della famiglia
La ragione di questa scomparsa
è stata che avevano svolto ricerche su coppie di fatto e omosessuale
L'ultimo episodio l'ultima tessera che pure vorrei cercare di
Che che secondo me ha un valore anche questa mole molto significativo è la vicenda di Lucio Luzzatto Lucio Luzzatto è un famoso oncologo
Che è tornato in Italia tre anni fa
Di a dirigere l'istituto scientifico dei tumori di Genova
Ed è stato licenziato in tronco dalla sera alla mattina del primo aprile due mila quattro dal commissario badate bene ancora un commissario stavolta della Regione non del governo ma insomma
Sempre un commissario
Da un come dal commissario che era stato messo a punto a dirigere il il l'istituto la ragione ufficiale
Era che era anche consulente Luzzatto aveva mantenuto una consulenza con il Memorial Sloan Kettering del di New York un centro tumori tra i più famosi anzi il più famoso d'America e quindi uno dei più famosi nel mondo
Che tra l'altro Luzzatto aveva diretto Luzzatto è una uno uno oncologo di fama internazionale che ha dirette che che aveva lavorato per lo più all'estero dirigendo istituti
Straordinariamente famosi divi in questi settori e l'attività di ricerca
Ha come fattore fondamentale l'internazionalizzazione ce lo ha spiegato la Moratti qualche tempo fa no no e non lo sapevamo noi facciamo ricerca non abbiamo mai
Avuto ora relazioni col mondo internazionale però la Moratti invece ci ha spiegato che l'internazionalizzazione era un fattore determinante bene questo è un fatto secondo me eclatante ma simbolico ora al di là del fatto di diciamo del del professor Luzzatto che certamente non ha problemi come dire di di stipendio di di fine mese il problema vero è quale il limite quali sono le relazioni tra la politica e le organizzazioni scientifiche badate bene la ragione di De di del commissario di mandare via Luzzato e il fatto che quell'istituto fa anche ricerca non è un istituto solamente sanitari e quindi è è molto di base questo attacco
Concludo concludo
Dicendo che mi pare che emergano quindi un aziendalismo Gretto un bisogno una smania di controllo di occupazione politica di destrutturazione precarizzazione
Un fastidio per l'autonomia
Qualche traccia di oscurantismo
Questo produce certamente dei rischi per le libertà intellettuali e per l'indipendenza scientifica
E di fatto quello che succede la mia impressione è che ci sia un tentativo di stravolgimento funzionale delle istituzioni scientifiche in una chiave mercantili mistica utilitaristica
Nettamente economicista dei dico che nettamente perché poi c'è un dirigismo dentro che è del tutto come dire inadeguato persino i modelli più più mercantile
Allora non ci aspettiamo che chi si oppone le forze politiche di opposizione devo dire che la relazione di testimone molto confortante in questo senso
Lavori per riaffermare il valore dei saperi
Il gusto della conoscenza i giusti spazi di autonomia
Questo da una parte
Perché solo affermando questi valori emergeranno meglio le utilità dei saperi
E le loro necessari ricadute
E dall'altra perché tutti i principi che ho citato sono in forte contrasto col col circolo con il concetto di precarizzazione e di precarietà
Ma corna Shetta Manifesto Libri
Dunque noi abbiamo sentito descrivere molto efficacemente finora una serie di situazioni scandalose nella scuola Anna e l'università nel mondo dei beni dei beni culturali situazioni assolutamente scandaloso
Ma
Ciò su cui vorrei attirare la vostra attenzione il fatto che il precariato
E qualcosa di più di più insidioso di più decisivo e di più strutturale di uno scandalo
Ora
Io vorrei ritornare adesso su un piano più generale
Perché mi interessa propormi proporvi cercherà una risposta a una a una domanda che secondo me è una domanda
Politica importante
Che cos'hanno in comune
I ricercatori gli insegnanti
I precari dell'Istat
I precari della RAI lei comparse di Cinecittà I musicanti di strada a me interessa capire quale se esiste e come funziona
Il terreno comune tra queste figure così eterogenee ed è una domanda che vedo purtroppo circolare poco nelle lotte nelle vertenze nelle preoccupazioni dei dei precari dell'università o della scuola laddove insomma
Quell'arco così in basso di soggettività Diversi a cui si rivolgeva all'appello del degli intellettuali francesi sulla guerra contro l'intelligenza contro il Governo denunciando questa guerra condotta dal governo contro l'intelligenza del lavoro
Cognitiva ecco aveva sostanzialmente questo di interessante di e rivolgersi o di a vere come adesioni
Un mondo che andava dagli intermittenti dello spettacolo fino alle più importanti istituzioni
Della della cultura della cultura francese
Ora
Intorno alla media in questa parata che si è svolta il primo maggio a Milano per lavoro precario prima dopo intorno durante hai cominciato a circolare
Questa parola dal suono un po'aspro quasi Cacco fonico che a Recco
Che identica la congiunzione di precariato e lavoro lavoro cognitivo
Ma indica non solo l'affermarsi
Sì del carattere l'affermarsi sempre più diffuso di un carattere precario del lavoro cognitivo ma anche di un carattere cognitivo del lavoro precario
Nel senso che il lavoro precario già solo perché il singolo deve ingegnarsi per riprodurlo perché questo lavoro non gli è garantito ciò richiede da parte sua
Un investimento intellettivo inventivo creativo chiamato erano chiamate lo come come volete quindi questo precotti indica una parentela una parentela
Che funziona in entrambe in entrambe le le le direzioni configura quindi anche una una comunità di interessi una vicinanza anche all'interno di una situazione ovviamente enormemente asimmetrica
E differenziata al suo interno
Allora
Cosa hanno in comune tutte queste figure ovvero possiamo anche porre la domanda in un altro modo e cioè che cosa
Precariato
Che cosa il precariato appunto in questi sono gli aspetti più decisivi e strutturale di dal fatto sicuramente scandaloso
Ed è qualcosa di più di una condizione vantaggiosa di sfruttamento di una furbata dello sfruttamento e sostanzialmente uno strumento di controllo una condizione di ricattabilità
Flessibilità debole insomma il contrario esatto dell'autonomia
Chiamiamo con un'altra immagine è un nomadismo sotto padrone son tutte
Connotazioni un po'paradossale
Ma soprattutto
Il il precariato è il controllo della singolarità
E il meccanismo attraverso cui può essere sfruttata la singolarità
Noi sappiamo che il lavoro salariato classico cioè quello indeterminato a tempo pieno eccetera era funzionale al controllo e all'ostruita mento
Di una grande massa che si muoveva in un modo piuttosto omogeneo ripetitivo secondo
Schemi di ma amputazione lei tra nonché non vi avvenissero prenotazioni però schemi a mutazione lenta
Mentre l'intermittenza
E il lavoro precario che corrisponde al proliferare delle più fantasiose forme contrattuali
Fido credo al paradosso di arrivare al
Lo slogan una testa il contratto
Ecco questa questa intermittenza questa proliferazione
Ed è lo strumento
Che trattiene
Dentro il meccanismo di produzione del profitto dentro il processo di accumulazione
La molteplicità
Così eterogenea delle inclinazioni dei talenti delle capacità delle facoltà dei singoli
è se vogliamo il meccanismo di sfruttamento del principio stesso di individuazione cioè io mi faccio realtà individuale nel momento in cui
Configura assemblò intorno a me questo meccanismo di sfruttamento di autosfruttamento attraverso questa scelta
Enorme scelta si fa per dire di strumenti che mi sono offre
Cioè il precariato e questa proliferazione di forme contrattuali e il riconoscimento delle differenze rovesciate
Nel doppio mostruoso del loro sfruttamento è il meccanismo di sfruttamento belle
Differenti
Ora questa natura della condizione precaria appunto e qui vedo l'elemento più strutturale che va che
Viene ancora prima ed è più radicato del suo
Manifestarsi e scandaloso che poi accompagnata dalla beffarda sotto al mio sottolineatura dell'individualità
è anche alla fonte di un enorme frammentazione e cioè ostacola il reciproco riconoscimento che era esattamente la domanda politica che io poneva all'inizio di cosa hanno in comune
Queste
Figure
Allora la nostra domanda o là dove insomma quella domanda che era posta può essere anche può essere posta anche in modo analogo cioè come raggiungere un reciproco riconoscimento
Un terreno un terreno comune della soggettività
I connotati
Di una forza sociale
Che si riconosce che si riconosce nelle sue diverrà diversità nel suo diverse manifestazioni senza ricadere nella vecchia condizione di omogeneità di appiattimento e di standardizzazione quindi come ottenere questo reciproco riconoscimento senza tornare diciamo ad essere
è quel corpo sociale omogeneo che era quello classico della
Della società fordista senza tornare ad esserlo interamente
Ora
L'individuazione
Del rapporto di lavoro cioè il legame tra lavoro individualità alla sua espressione massima nel lavoro mentale o come altri lo chiamano
Nel cognitariato
Però da lì esercita anche una influenza di modello sull'insieme sull'insieme del mondo del mondo del lavoro
Questo modello e quello che accoppia
Precariato incertezza contingenza al massimo coinvolgimento dalla persona
Una cosa totalmente paradossale cioè quanto più è intermittente e precario può finire domani tanto più completa totale deve essere l'adesione
Della persona e delle sue più diverse qualità e inclinazioni
E questo paradosso però configura un terreno comune a dire
Ma
C'è un altro elemento nella
Un elemento assai decisivo nell'ambito della produzione e della trasmissione
Della conoscenza
Ed è cioè il fatto che al precariato del lavoro cioè quindi alla sua come l'abbiamo definito prima ricattabilità
Fa da contrappunto il precariato del contenuto di questo lavoro o del risultato di questo lavoro cioè il sapere stesso diviene precario dequalificato contingente
Transeunte
E ricattato cioè dalla sua immediata spendibilità sul mercato
Come ricattato il precario che lavora e ricattato il prodotto spesso è un prodotto effimero è un prodotto che poco
Cessare da un momento all'altro di sostenersi sul mercato
Il suo valore ridotto alla contingenza degli interessi aziendali o da una particolare congiuntura di domanda Offerta e alle fluttuazioni alle relative fluttuazioni del
Del
Del mercato
In questo senso
In questo senso il precariato
Corrisponde questo precariato del contenuto cioè del dell'esecutore del produttore del prodotto questo precariato il produttore del prodotto corrisponde ad ancorare l'intera dinamica sociale alle alterne vicende del mercato
E la sua idea di futuro del mercato l'idea di futuro per morte del mercato perché qui c'è anche il problema di un'ipoteca sul futuro l'ipoteca sul futuro
Il futuro
E dato dalle previsioni che cerca
Alle previsioni del dai rilevamenti dalle previsioni dalle dalle
Da questo tipo di proiezioni
E dunque la progettazione della ricerca sapere sul futuro non è altro che una
Versione applicativa in termini tecnologici o conoscitiva di processi formativi o che volete di queste previsioni
Di di mercato le quali
Spesso poi sono potevo li arbitrarie
Dettate anche dall'irrazionalità degli investitori perché insomma non continueremo a chiedere dove questi investitori rappresenti non ha nazionalità assoluta è superiore
O in questo senso
Il il problema della aziendalizzazione della produzione trasmissione di sapere cioè di quel processo che abbiamo ora descritto è un problema generale della società
Quindi queste lotte le lotte che avvengono nella scuola nell'università devono essere poste come lotte che toccano un problema generale della società esattamente come la questione ambientale come la questione dell'acqua come la questione come in realtà tutte le questioni che attengono ai
Ai beni i beni ai beni
Comuni
Perché sono tutti elementi che mettono in luce
Una
Contraddizione decisiva fra il carattere intrinsecamente pubblico naturalmente pubblico della conoscenza e dell'informazione è invece il meccanismo della sua appropriazione privata qui c'è proprio uno stridore che non è mai stato così forte
Perché perché il modello della proprietà privata è stato calibrato sulla terra la terra effettivamente un pezzo di terra o lo coltivo Iolo coltivi tu
Mentre invece da una stessa informazione posso trarre
Profitto io ho e e infiniti altri senza avere sottratto nulla a quell'elemento di conosce
Ho inoltre
C'è un altro c'è un altro elemento che aggrava ulteriormente questo un elemento diciamo così un po'geopolitico che dopo l'esplosione della bolla Sperlonga speculativa e la crisi danni vedono mi
C'è stato un forte processo di ridislocazione del lavoro cognitivo
E di innovazione in Asia per esempio e quindi un attacco massiccio alla retribuzione diritti il lavoro cognitivo nei paesi
Nei paesi occidentale e adesso noi stiamo vivendo una fase in cui
La finanza
Che opera nel campo della ricerca è in una fase tutta decisamente impegnato all'abbattimento del costo del lavoro
E l'abbattimento del costo del lavoro e nel rafforzamento del del controllo su di
Dunque
Di tornando alla domanda iniziale gli elementi comuni
Uno e lo sfruttamento il meccanismo di sfruttamento dell'individualità il primo
Il secondo e l'attacco ai diritti e ai Reggi
Perché l'attacco ai diritti dei redditi perché sostanzialmente il lavoro mentale
Viene controllato uno attraverso l'erogazione del reddito e due attraverso interventi di carattere legislativo
Quindi da nessuna
Meccanismo spontaneo dell'economia quella mano invisibile e spudoratamente
è spudoratamente
è visibile perché qui faccio ma rapidissimamente una piccola parentesi no la volta noi sappiamo da fa da da da marxisti che bisognava separare il lavoratore dai suoi strumenti di produzione perché potesse darsi ad apporto di capitale
Ora questa separazione
Quando lo strumento del lavoro e lamenta diventa problematica perché come si fa a separare la mente dal singolo che la che la ospita e che se ne serve
E quindi lo si fa attraverso un processo di separazione formale questa separazione formale avviene da una parte attraverso il controllo dei flussi del reddito e quindi le condizioni di ricattabilità
E dall'altra parte attraverso una serie di interventi legislativi totalmente arbitrari che se vanno dai brevetti al Copyright a Allo stesso
Al alla stessa normativa la stesso allo stesso diritto del lavoro fantasioso di cui si parlava si parlava prima quindi l'attacco ai diritti ai redditi anche in
Il tenendo presente questa chiave questo suo carattere decisivo
E infine l'aziendalizzazione complessiva della dinamica sociale che abbiamo già spiegato che poi volgarmente vediamo con la scritta della parola d'azienda sopra qualsiasi di Fila azienda ospedaliera l'azienda eccetera eccetera tutto
Avvisi
Ora
Il terreno comune che abbiamo delineato con questi tre punti
Si può o delineare in questo modo cioè come rifiuto che coinvolge diversi strati sociali di piegare l'intera organizzazione sociale organizzazione della vita al suo funzionamento alla logica aziendale e dall'altra
La denuncia dello sfruttamento cui i singoli proprio in quanto singole menti e capacità vengono vengono sottoposti
Ora qui però c'è un piccolo un piccolo grosso problema che riguarda
Questo tipo di contraddizioni e questo tipo di confini
E c'è questo mondo del precompilati prendo la parola Cacco fonica ma importante che circolava nel meglio i delinea un orizzonte di conflitti che secondo me tende a scardinare la vecchia partizione tra lotta politica lotta sindacale
E dunque anche a investire di una serie di Problemi le strutture organizzative le forme organizzative che di questa partizione sono state storiche andrà storicamente protagonista
Il Pd la questione dei brevetti e la libertà del sapere cos'è una questione politica una questione sindacale il tema del reddito di cittadinanza cioè di come garantire come garantire la continuità del reddito in presenza di un'intermittenza il lavoro è una questione politica non è una questione sindacale qui ci troviamo di fronte la questione della formazione permanente e e via dicendo
Ci troviamo su un terreno in cui questa partizione incomincia a diventare evanescente a creare dei problemi ha a apparire anche in alcuni casi in alcuni casi artificiosa artificiosa
Ed è questo anche quando dico nelle lotte dei precari dell'università o della scuola spesso questo carattere generalmente immediatamente decisamente politico della questione non viene sempre
Non viene sempre abbastanza abbastanza fuori non viene abbastanza fuori e non vedendo abbastanza fuori non riesce neanche a cogliere quell'a innescare quel processo di reciproco riconoscimento di cui di cui parlavo di cui parlavo
All'inizio
Ecco io queste erano le poche cose che volevo dire per il momento mi fermerei finge
Adesso Federico Tomasello dei giovani comunisti Parenza Sansonetti nella stanche poi le conclusioni di Fausto Bertinotti
Ricercando in qualche modo lo maggiore brevità possibile
Dunque quando con Titti e con altri compagni e compagne abbiamo pensato cd costruire questa iniziativa abbiamo provato anche ad immaginarla come l'inizio di qualche cosa l'inizio di un percorso di azione
E per noi in qualche modo anche l'inizio di un percorso di riflessione profonda il più possibile attuale su quella che una volta si chiamava la composizione di classe tra virgolette
Ci pare insomma che la questione della precarietà del lavoro intellettuale cognitivo alluda direttamente alle trasformazioni intervenute in Occidente nella forma nelle forme di organizzazione
Nel lavoro della produzione pertanto scusate mi se in qualche modo rischia un po'di divagare dall'oggetto che è stato finora l'oggetto e la discussione ma io credo che in questi anni
E in questi mesi Leo le lotte le mobilitazioni dei ricercatori precari così come quelle dei precari della scuola e dei beni culturali
O quelle dei lavoratori della Rete dirà issate Rainews ventiquattro delle tute arancioni Di Virgilio piuttosto che quelle l'intermittente lo spettacolo in Francia o dei precari della Tim di Bologna e cento e cento altre
Ci raccontano caso mai ce ne fosse bisogno di alcune questioni
La prima che troppo allungo a sinistra se considerata in qualche modo il lavoro cognitivo e lavori materiale come un mondo a parte rispetto al mercato del lavoro e i suoi conflitti
Questa separazione si pone oggi come del tutto inattuale
Così come io ritengo sia fuori luogo una vulgata corrente che riconduce l'insubordinazione del lavoro della conoscenza
Alla retorica in qualche modo di un ceto medio impoverito dalla crisi del neoliberismo io credo che sia una questione molto più generale
Non a caso se noi tentiamo una ricognizione delle forme contrattuali del lavoro nelle università
Ci accorgiamo come Essa evoca direttamente la polverizzazione e la frantumazione che attraversa tutto il mondo del lavoro
Abbiamo ricercatori a tempo determinato ricercatore a precetto assegnisti consulenti contratti di collaborazione coordinata e continuativa e così via
Tanto più che questo processo è in via di accentuazione perché come dicevano
I i ricercatori francesi nel loro bell'appello salviamo la conoscenza
In qualche modo oggi la precarizzazione lavoro intellettuale è la precondizione necessaria per continuare a ridurre gli investimenti statali in istruzione ricerca e formazione
E da ciò come se non bastasse si aggiunge la specificità italiana
Che ci a racconta la rapporto OCSE che ci dice come negli anni del boom dell'anno e con i nomi più o meno fra il novantadue del due mila due vita
E a sia il Paese fra tra virgolette i paesi sviluppati quello che meno ha speso in investimenti in sapere laddove per investimenti in sapere intendiamo ricerca istruzione e software più o meno
Quindi una specificità drammatica quella italiana
Da ciò deriva la cosiddetta fuga dei cervelli che ci racconta oggi come studiosi ricercatori insomma i cervelli in qualche modo siano il fattore produttivo più globalizzato dell'economia globale che più circola
In secondo luogo e soprattutto la un elemento di riflessione che mi interessava porre
Che potremmo potremmo provare a leggere queste lotte anche come la narrazione in qualche modo di della condizione nuova di una generazione
Di una generazione che cresce nasce cresce dentro la crisi e la trasformazione radicale del nesso fra il lavoro e la cittadinanza per come l'abbiamo conosciuta durante tutto il Novecento
Una una generazione che integralmente esposto al declino della democrazia e della qualità del lavoro una generazione che io credo approvato con le manifestazioni del Primo Maggio Amedei a Mila ni a Barcellona ad uscire dalla propria condizione d'invisibilità
E a raccontare della propria condizione una condizione che trova nella precarietà il paradigma della propria vita e quando dico precarietà intendo
Qualche cosa che non si riferisce semplicemente a questo o a quel diritto negato sul terreno del lavoro subordinato
Ma come una condizione generale un piano inclinato il terreno sul quale viene costretta a tutta la tua vita
Una condizione che quindi non ha a che fare semplicemente con la dimensione del lavoro o della quantità di salario Pettinari corrisposto ma che passa attraverso abitare la mobilità la qualità stessa della formazione che ricevi la guerra e riguarda più complessivamente la dimensione generale del tuo futuro ovvero l'imposizione della impossibilità della incapacità di potere immaginare il tuo futuro
Di autorappresentazione nel futuro indipendentemente dalle esigenze del mercato questo credo sia oggi in qualche modo la precarietà per la mia generazione e dicevo che questa dimensione la precarietà ha a che fare anche con la quantità della tua formazione
Perché anche di questo anche di precarietà parla riforma Moratti della scuola quando ti impone a tredici anni di scegliere definitivamente per tutta la vita se appartenere al canale dell'élite liceale
Oppure alla mano d'opera o mente d'opera precaria
Perché anche di questo credo che panche di precarietà parlano le recenti riforme dell'Università del tre più due
Dell'università dei moduli indie del prendi i crediti e scappa del salta continuamente da un'ora all'altra mordi e fuggi della conoscenza e così via potremmo trovare mille aggettivi dei corsi velocissimi fatti di saperi minimi tecnici
Ci dicono che questi saperi sono minimi e tecnici perché finalmente hanno trovato il modo di darci dei saperi immediatamente spendibili sul monte sul mercato del lavoro e che domani ci permetteranno già di avere trovato un lavoro poi dopo ci dicono anche che questi crediti questi saperi sono però sottoposte a quella che loro chiamano obsolescenza ovvero in quanto saperi minimi tecnici
E si sanno già domani superati in innovazione il mercato chiederà qualche cos'altro ed allora tu dovrai fare imprenditore di te stesso dovrai ricominciare daccapo senza mai davvero potere conquistare il tuo futuro
Loro la chiamano
Flessibilità la chiamano formazione permanente ma è del tutto evidente che senza garanzia di un reddito che accompagni questo percorso questa è soltanto precarietà
Per questo apro una brevissima parentesi per dire che io trovo che sia molto importante la manifestazione che si terrà sabato qui a Roma la manifestazione quindici maggio perché
Trovo che
Finalmente si prova si prova pur timidamente però a mettere insieme dentro una cornice unica di ragionamento
Questioni che vanno dal tempo pieno alle elementari fino alla ricerca e l'università
E provare a dire che se alludono alla stessa identica questione
Perché diciamocelo fino ad ora le lotte nella scuola come nell'università hanno vissuto un po'troppo forse di approcci categoriali di approcci di sigle quando non addirittura corporativi
Quando invece le questioni della formazione della ricerca dei saperi
Sono questioni che investono lo sviluppo economico ellade tenuta democratica di tutto il Paese e sulle quali è necessario costruire una battaglia di civiltà complessiva perché esse disegna in qualche modo un'idea generale
Di società
E di civiltà e per questo
è per questo che io credo che oggi più che mai esse attraversano trasversalmente tutta la società
Scusi vorrei provare a fare qualche esempio scusate il settimo un po'magari le questioni per la giacca alcuni esempi un po'azzardati però proviamo a pensare
Ad esempio alla vicenda gli autoferrotranvieri una lotta che si apre a Milano
A partire dal fatto che sul termine formazione sul termine contratto di formazione lavoro veniva giustificato il fatto che i dipendenti più giovani potevano e dovevano prendere la metà dei loro colleghi più adulti
Oppure ancora un altro esempio forse un po'forzato però quello che è successo a Scanzano la straordinaria rivolta possiamo provare a leggerla anche in qualche modo come una critica radicale diffusa di popolo ad un'idea di neutralità della scienza ad una certa idea di sviluppo boh forse insomma dicevo una battaglia generale di civiltà che oggi che oggi più che mai dato le mobilitazioni ricercatori francesi così come le grandi lotte che hanno attraversato l'Inghilterra contro la supertassa universitaria di Blair oggi più che mai possono provare a dotarsi di una dimensione europea
Tanto più che diciamo le linee di tendenza delle riforme l'istruzione della scuola dell'università sono dettate a partire dall'accordo in giugno novantanove che l'Unione Europea ha stipulato a Bologna
Credo
Cercando di stringere il più possibile che questo ragionamento sarebbe
Un po'monco però senza un accenno ad una riflessione sul ruolo che oggi i saperi le conoscenze le informazioni rivestono dentro i processi di produzione di valorizzazione della merce
E in questo senso condivido l'idea di chi come asceta ferme scrive che possiamo dire forse ritrovarci oggi di fronte ad una seconda con un'azione Richie in aria in cui Copyright brevetti diritti di proprietà intellettuale
Assumono in primo luogo la funzione di strumenti degli strumenti attraverso i quali i saperi le conoscenze
Si rendono da bene pubblico a merci appropriarvene e commerciabile tanto quanto le merci un immateriali tanto che diciamo molto spesso il regime giuridico della proprietà intellettuale quello che fa stradale altre forme di proprietà
Qui ci indicano questa tendenza quelli molti accordi di quello che qualche tempo fa che no nel governo abusivo nel mondo come gatto gli accordi per il commercio e servizi oppure trippa
Entrambi scrivo sulla proprietà intellettuale detta entrambi stipulati nell'ambito del WTO in secondo luogo Copyright brevetti proprietà intellettuale
Sono gli strumenti attraverso i quali si realizza la separazione formale
Fra il lavoratore e mezzo di produzione nel momento in cui il mezzo di produzione diventa il cervello
E per questo che diciamo così molto spesso capitale umano capitale relazionale risorse umane chiamano lorsignori il lavoro intellettuale dimenticando sempreché essere lavoro vivo e non capitale e come tale va retribuito
Se le merci divengono sei saperi piangono merci appropriarvene il modo più adatto di trasformare i luoghi che sono preposti alla trasmissione dei saperi evidentemente il modello aziendale il linguaggio più consono a chiamare i saperi che la vengono prodotti è il linguaggio bancario aziendale dei crediti e dei debiti
E il modo di organizzare il lavoro intellettuale non può che essere quello dell'esternalizzazione della riduzione dei costi
Quindi il precariato intellettuale concludo brevissimamente con quello che dicevo all'inizio
Per porre qualche ulteriore questione dicevo all'inizio che
In qualche modo è una generazione
Che cresce dentro la crisi del nesso lavoro cittadinanza per come l'avevamo conosciuto
Nel Novecento ed in effetti se non ci pensiamo la figura del precario è una figura che rompe
Con le precedenti categorizzazione i del mercato del lavoro che si pone fuori dalle tradizionali dicotomie occupato disoccupato salariato proprietarie ma dei mezzi di produzione operaio impiegato
E al contrario
Si pone come un'identificazione per difetto
In cui l'elemento del divenire si fa centrale così come centrale eh
L'irriducibile singolarità della Punto della tua condizione di vita e di lavoro
In cui si vive sempre di più la tendenziale sovrapposizione tra tempo di vita e tempo di lavoro e credo che in qualche modo il lavoro intellettuale sia paradigma di questa cosa in cui diritti del lavoro i diritti della cittadinanza
Della libertà della vita si fondono sempre di più credo che su questo la nostra riflessione debba ancora fare molta strada
E che intorno a questi temi
Sia in qualche modo il nodo su cui dobbiamo provare a ragionare e apporre almeno alcune questioni alcune domande
La fuoriuscita riscatto alla condizione pre di precarietà economica e il ritorno indietro vogliamo affermarla nei termini della semplice assegnazione classificazione di una categoria unità lavorativa in capo alla quale assegnare garanzie e diritti abbiamo in qualche modo nostalgica delle garanzie fordista e con il loro sistema di disciplina oppure necessario affermare un in una nuova idea di cittadinanza e di diritti
Sono alcune solo alcune domande alcune questioni in qualche modo più delle questioni contano i fatti cominceremo dal quindici giugno penso a praticare un terreno di unità fra tutte queste lotte
L'asse Lorenza Sansonetti della starai
Che è fra i promotori dell'Aned lei ci racconti
Questo percorso
Sì allora grazie per l'invito credo che la May Day ci parli proprio di questa nuova generazione di quelle che negli ultimi interventi sono stati anche definite come caratteristiche sia generazionali che singolari dei precari
La mia dei se andate un evento molto particolare che si è andato moltiplicando del cento per cento nei quattro anni e che che si sono in cui si è si è svolta nasce come un evento prettamente milanese milanese metropolitano
Un evento organizzato da piccolissimi piccolissimi gruppi
Provenienti da centri sociali da da da quell'aria di riferimento e da piccole esperienze di medi attivismo sindacale che facevano del della comunicazione
Un un esperimento è un tentativo di porre la questione del della precarietà come questione centrale
Si parla un po'del dell'evoluzione di questo evento che appunto dal dalla prima edizione nell'anno di Genova nel due mila e uno in cui circa un cinque mila milanesi
Ballavano nelle strade di Milano
Ci ha portato a questo evento del del due mila quattro in cui più di cento mila precari da tutta Italia e da tutta Europa
Sono venuti sono noti a Milano
Ecco ragionare sull'uso forse questi tre anni anche l'evoluzione le trasformazioni anche delle parole d'ordine delle soggettività che hanno animato questa questo questo evento ci ci aiuta forse a a capire del delle questioni che sono state qui
Poste anche in termini appunto interlocutorie
Di di interrogazione
E tanto appunto con questa
Chi sono i soggetti che costruiscono quel questo evento appunto
Piccole piccole realtà realtà che in qualche modo non sono non rappresentano
I precari ma cercano di farli esprimere
E quindi la May Day in in questi anni ha cambiato questa parola d'ordine dal no al precariato che campeggiava il primo manifesto al precariato si ribella che è diventato la parola d'ordine del dell'ultima dell'ultima manifestazione
Il precariato quindi non diventa più
Una condizione
Da abbattere ma la mayday diventa in qualche modo la parata dell'orgoglio precario non è un caso che appunto in
Il modello da cui questa
Questa strana manifestazione è stata in qualche modo traslato il modello e forse più quello del
Del Gay Pride del del delle manifestazioni del dell'orgoglio gay
Transgender in Europa vengono trasportate su quell'elemento appunto di di precarietà esistenziale di vita del lavoro che diviene oggi centrale per una generazione
Credo che che che queste queste elemento sia abbastanza importante e centrale mette colpiva notare come lo striscione che l'anno scorso
Apriva questa manifestazione c'è questa citazione si sta come d'autunno sugli alberi le foglie quest'anno campeggia asse nella nel nel nella prima grande Assemblea all'università la Sapienza
Nelle nelle rivolte dei precari segno che appunto anche il
La comunicazione che è uno degli elementi centrali del del del della mayday Parade
Passa appunto attraverso elementi e lotte che sono che sembra apparentemente lontane ma che in realtà e si si iniziano a connettere
Un altro dato che in qualche modo pone
Apposto quest'anno la la May Day la partecipazione di cento mila persone
Il rapporto tra queste singole microscopiche
Organizzazioni che hanno promosso questa questa manifestazioni e le forme con cui si potrebbe e dovrebbe organizzare si dovrebbero organizzare i precari ecco queste il il tema secondo me li l'interrogazione nel senso che appunto se assumiamo la precarietà come una una condizione trasversale che attraversa il lavoro autonomo come lavoro dipendente il lavoro del della conoscenza come come il lavoro più come lavoro anche di di di più vecchia di più vecchia tradizione che attraverso il lavoro migrante come il il lavoro del dentro le università allora
L'organizzazione del di questi precari non può sicuramente essere una e e univoca tant'è che appunto la mayday esprime esattamente questa molteplicità delle delle delle espressioni delle espressioni precari
E quindi effettivamente non riesce anche a esprimere una piattaforma unitaria su cui costituire esattamente tutte le lotte dei precari quindi in questo senso limiti e virtù di questa di questa molteplicità
Ma dal d'altra parte riesce è riuscita in questi anni a produrre una cosa e e di cui a cui si faceva cenno prima cioè il fatto che il termine precario
Non sia più diventato riferito esclusivamente a una minoranza i precari della scuola effettivamente io mi ricordo sono da da quando sono entrato a scuola le lotte dei precari della scuola
Che sono stati in qualche modo la la la prima forma ecco adesso non non non se ne parla più come un una minoranza ma diventa una categoria anzi non ha capito dia una categoria diciamo
Linguistica un una soggettività che permea strati molto molto differenti
E per citare un esempio che poi secondo me
Serve anche nel nel capire perché anche dall'anno scorso dalle cinquanta mila quaranta mila dell'anno scorso quest'anno Lami dei ha prodotto un un'attrazione anche di
Di forze politiche sindacali nuove nuovo non nuove anzi antiche come tradizioni ma nuove nel nella relazione diciamo
Per esempio appunto quest'anno a Milano c'è stato anche la FIOM questa cosa è stata importante anche complicata e complessa nel la costruzione della relazione ecco
Capire cosa è successo in questo in questo anno perché quest'anno questo questo questo evento del Primo Maggio dei precari è diventato diventato così così importante per per per tante per tante realtà
Ecco quest'anno sono esplose un una serie di di lotte appunto si si faceva prima cena secondo me giustamente alla frammentarietà e anche la discontinuità di queste di queste lotte che parlavano di di precarietà perché appunto giustamente Federico prima citava gli autoferrotranvieri
Che sicuramente non non sono non hanno diciamo così a
A naso non ci sembra abbia molto a che fare con con lavoro cognitivo immateriale ma che insomma o con comitati di precari ma che invece hanno posto anche lì al centro la questione del ne della precarietà perché oltre la questione del del salario
Disse discutendo ai ai picchetti che appunto nel nel nostre assemblee piccole reti
Sul reddito metropolitane abbiamo fatto in questo in questo inverno abbiamo scoperto anche un una una
Una comunanza di di vite e di e di difficoltà appunto di di immaginare di immaginare progettare e progettare un futuro
Ma queste queste lotte ci insegnano anche la la difficoltà di di relazione con con le forme tradizionali
Sindacali e politiche ci insegnano la il tentativo lo sforzo di creare forme anche di di autorganizzazione dei dei precari e queste prime forme di coordinamenti oh appunto nella tratta nella francesizzazione del della coordinazione ci verrebbe ci verrebbe da dire
E questa cosa si è ripetuta appunto con con i ricercatori si è si è ripetuta con una una molteplicità di di lotte che si sono sviluppate in questo in questo autunno e che sono il il corpo del della mayday ma la vede e anche un un'insurrezione disegni di comunicazione è una molteplicità di di espressioni dei dei precari
Che appunto non sono più e non non
Un
Non so come dire appunto un un simbolo del del della sfortuna o dell'accidente o del o della situazione ma rivendicano anche la precarietà come
Come modo di vita le forme di vita che assumono che assumono i precari
Ecco ne aveva molto colpito uno del degli appelli degli intermittenti francesi uno dei documenti che
Hanno diffuso gli intermittenti francesi in cui il cui titolo era appunto rivendichiamo la precarietà
Rivendichiamo la precarietà stava a significare il fatto che
Per quel settore particolare
Che sono gli intermittenti dello spettacolo francesi che hanno riconosciuto un un reddito per i periodi di di non lavoro e di formazione e di ricerca la precarietà
E quindi decidere di
A ricevere quel quel reddito e anche un una scelta di libertà è una scelta di autonomia
Ecco io credo che uno dei dei temi e dei termini importanti che abbiamo imparato da da da da questa lotta degli intermittenti francesi tra le altre cose appunto alcuni dei nostri compagni in questo momento sono su una canna
Per cercare di bloccare il Festival di Cannes
E speriamo che insieme agli intermittenti francesi saranno a Venezia settembre per cercare di bloccare anche il Festival di Venezia perché queste lotte appunto diventano lotte direttamente europee noi insieme agli intermittenti francese abbiamo occupato villa Medici a Roma appunto concependo il territorio non più come diciamo superando gli Stati nazionali anche attraverso queste queste forme di lotta ecco dalle lotte francesi abbia imparato delle cose
Molto importanti che che parlano anche molto di di di di lavoro di lavoro in materiale di lavoro cognitivo
E parlano anche del della necessità di di pensare di connettere queste lotte e di concentrarsi anche su su uso delle su delle possibili risposte anche legislativa anche legislative
Allora una delle questioni centrali che ponevano con vado con rapidamente a concludere che ponevano
L'intermittente era proprio questo nesso tra il lavoro e la formazione e la ricerca nel senso che per lo Statuto dei dei lavoratori del dello spettacolo
Molto spesso e in Italia i lavoratori del dello spettacolo ce lo confermano il periodo del delle prove cosiddetto non è considerato lavoro e non è molto spesso retribuito
Mente in teoria nei contratti di lavoro dovrebbe essere dovrebbe essere così ecco questo ha a che fare anche con
In generale con il tema del della formazione che è uno del del
Del
Degli degli aspetti del del lavoro che del lavoro cognitivo che molto spesso non è retribuito non è rende remunerato anzi è utilizzato come e come fase di di ricatto si faceva riferimento ai contratti di formazione lavoro
La precarietà e è anche molto determinata da dal dall'apprendimento
Molto spesso l'apprendimento e il ricatto fondamentale attraverso cui si si costruisce la precarietà
Ecco gli intermittenti francesi sostengono che in realtà il periodo della formazione e della ricerca il periodo più ricco anche di produzione dove la cooperazione tra le per tra i vari soggetti che col che costituiscono poi il prodotto
Più più libera e a quel punto è quel periodo che deve essere retribuito altrimenti non esiste innovazione ricerca culturale
Sperimentazione culturale ecco questo vale nello spettacolo ma può essere traslato alla ricerca scientifica può essere
Pensato anche in tante altre forme del del lavoro del lavoro cognitivo
Quindi io credo che una del delle domande per riprendere per concludere finali che Chieti che vorrei porre degli interrogativi che riprende un po'anche interrogativi di di Banshee tutta quale qual è la la connessione tra questa in qualche modo rivendicazione che anche tra tra gli intenda gli interventi di oggi abbiamo sentito di di sicurezza perché poi appunto che la stabilizzazione del del rapporto di lavoro come come richiesta di queste lotte in qualche modo di lavoro cognitivo dipendente che sono emersi in quest'anno dal dall'Istat ai beni culturali all'università alla ricerca eccetera
Quindi questa richiesta di di stabilizzazione avviene esclusivamente o può avvenire esclusivamente nella richiesta del del del posto fisso del del contratto a tempo indeterminato
E e o come questa rivendicazione diventa anche una rivendicazione appunto salariale economica di reddito
Per chiudere la questione del del reddito di cittadinanza di esistenza sociale secondo me diventa una questione importante su cui questo precariato cognitariato si deve iniziare si deve iniziare a confrontare perché non tutte le soluzioni vanno vanno bene
Non tutte le soluzioni ci riguardano non so per esempio i ricercatori universitari
Di Napoli se sono in connessione con se se pensano di poter utilizzare in che forma il reddito di cittadinanza della Regione Campania ecco io credo che e mettere in connessione e queste queste lotte perché non si possono connettere lotte dei disoccupati napoletani dei precari che in questi giorni stanno raccogliendo le firme perché sono esclusi dal reddito di cittadinanza della Regione Campania
Con le lotte dei ricercatori come si connettono su un piano che diventa anche di rivendicazione economica e salariale dirette ITO le lotte dei dei precari in questo caso appunto a Napoli anche dei dei disoccupati quindi insomma anche come come questione come non non si riproduce questo meccanismo del del reddito esclusivamente come minimo che poi serve anche alimentare delle lotte ma che non è appunto sufficiente come come ragionamento in avanti per costruire nuove lotte dei dei precari anche a livello europeo
Bene grazie ringraziando tutti i presenti associazioni forze sociali sindacali che hanno partecipato a nessuna parola Fausto Bertinotti
Buonasera grazie
Non so bene da dove pare invitata perché chiose che ho sentito su cui sono larghissima misura d'accordo anche nello spettro di
Di posizioni non non di posizioni ma di suggestioni insomma che propongono che andrebbero fosse
Meglio disciplinate per dare una continuità questo lavoro
In Italia sono davvero molto d'accordo con lo schema che ti ti proponeva vorrei provare a dire delle cose un anche un po'diciamo così liberamente
Su alcune
Sollecitazioni che Marco bacetti ha fatto nel suo intervento
Io ho preso operativi addosso veramente io penso che la precarietà noi noi tutti no alcuni più rapidamente altre più faticosamente sono andati assumendo questa questione della della produttività come un misure generali di tendenza
Lei si comincia ad avvertire il fenomeno come fenomeno settoriale
Che riguardava alcun Campi di lavoro
Poi come un tratto generazionale l'ingresso nel mercato del lavoro in certe condizioni
Classificato secondo contatti che non casualmente venivano chiamati atipici
A indicare appunto una diversità dal contratto atteso cioè il contratto a tempo indeterminato
E però progressivamente
Con un elemento se sempre più pervasivo
Sì è andata connotando come una condizione tendenzialmente generale
Ho densamente generale vuol dire tendenzialmente né neanche nel ciclo fordista nel culmine del ciclo fordista e taylorista il lavoro ha partecipato il lavoro parcellizzato era il lavoro di tutto e di tutti
E tuttavia illustrava una condizione generale e a un tender Rea non è che tutti s'che tutti adesso la stessa fisionomia dal montaggio finale
Dalle calze a righe di mia
Fiore con un tempo di in teoria enti inferiore al minuto ma la parcellizzazione indicata
In qualche misura il modellarsi di un sistema e una richiesta alla condizione lavorativa di essere sussunta attraverso quella modalità prevalente
La la pagaia task la precarietà e l'uscita da quella condizione
E non ci tanto che insomma alcuni di quelli a cui abbiamo imparato tante cose nello studio dell'organizzazione del lavoro penso Abadan
Credo che siano oggi chapeau ma in larga misura inutilizzabile
La sua idea sostanzialmente dalla polarizzazione del mondo del lavoro in una determinata forma
Tra professionalizzati e non professionalizzanti
Che indicava non solo nella qualità ma precisamente nella qualifica professionale il punto di gerarchia di riorganizzazione del lavoro nel processo produttivo
Secondo me secondo me e progressivamente dice
Superato dalla questione della definizione attraverso il tempo della condizione lavorativa non è natura non dico con ciò naturalmente
Che il Catto qualitativo del lavoro quello misurabile non quello messo a scartamento al lavoro né genericamente lavoro ma quello misurabile sia irrilevante ma indubbiamente io penso la questione del tempo del controllo del tempo diventa assolutamente prevalente
In altre parole io penso adesso la formulazione troppo cosa vi chiedo scusa che la precarietà
Tendi a definire il nuovo canto della forza lavoro del ciclo posso vista quasi quanto la parcellizzazione lo definiva il ciclo
E
E così è così vero secondo me che parallelamente e contestualmente
La stessa connotazione dell'organizzazione aziendale e dello Stato cambiano progressivamente
Il processo di prima
Diciamo di proprietà aziendale e lo Stato quando si supera alla privatizzazione in realtà si aziendali era nuove secondo una logica un'ispirazione che quand'anche lo fa diverso nell'assetto proprietario lo fa omogeneo dal punto di vista dal rapporto con il mercato e con i processi di globalizzazione
Penso anch'io come è stato detto
Che in questo processo gene eticamente
Il problema fondamentale che il sistema ha è quello di mettere al lavoro lingerie l'intelligenza collettiva
Non tutte le sue forme in tutte le sue articolazioni
E e per questa via anche rompendo spesso la divisione tra formale e informale ha formalizzato in un pomeriggio
A cui tuttavia corrisponde una precocissima privatizzazione della propria azione della ricchezza e non solo che
Ma del potere anche qui la semplificazione troppo aspro di comando la catena di comando viene per alcuni versi
Più assolutizzato di quanto lo fosse nel contrasto duale del ciclo nel ciclo fordista
E
Tutto ciò che eccede la formalizzazione e usato quand'anche non riconosciuto questa condizione Fassi
Che la la precarietà sia uno sia connotata molto dall'ambiguità
Adesso veniva ricordato
Nel ricostruzione del Medellin
Dal primo ed è il rifiuto della precarietà all'ultimo ribellione nella precarietà
Il passaggio non è un passaggio non mi si può dire semplicemente di esperienza di storia
Secondo me precisamente il fatto che di volta in volta l'ambiguità che investe la figura del fatica io può essere affrontato in un modo piuttosto che l'altro cioè quando che si presenta soltanto nella sua dimensione di spoliazione della tua capacità di controllo non solo del tempo ma complessivamente la tua vita modo recinto
Tanto più questa pratica svela anche elementi di
Di vita reale
Di di di
Di passaggio attraverso questa vicenda a pois e dolorosa e alienante
Con degli Al Kooper ai degli spazi che in qualche modo tu attraverso le quali prende il controllo della situazione
Lo nuovi ad una opposizione critica che fa i conti con quella condizione cioè non ti poni più il problema della cancellazione di quella condizione ma della sua modificazione Bach del resto questa
La pratica sociale di contestazione di ribellione e di intervento ogni volta che si consolidi una situazione sociale quale che sia la funzione sociale
Non è non è che il il cottimo fosse stato condiviso
E il nei punti alti della lotta all'obiettivo
Della cancellazione del cottimo è tornato spesso salvo poi nell'ordinaria fatica tentando il controllo l'intervento palla modificazione dei suoi caratteri sia dal punto di vista retributivo dei diritti che del controllo che Necci che degli spazi
Di libertà Ines conquistarli
Ciò che tende a sciogliere tuttavia il piano ambiguità
Pro proprio il sistema di relazioni sociali in cui viene inserito
Al primo
Noi siamo di fronte ad un predominio schiacciante dell'economia delle compatibilità
In cui il tema antico della riduzione del costo del lavoro per unità di prodotto
No non è un tema marginale periferico
Il tema del costo della riduzione del costo del lavoro per unità di prodotto insieme a quello dell'aumento della flessibilità è il cuore secondo me della competizione in questa fase di questo sviluppo capitalistico combinato disposto riduzione del costo del lavoro per unità di prodotto aumenta la flessibilità generale e diciamo il il cuore del processo sia comunque il nuovo processo di accumulazione
Su quae sulla base al perseguimento di questo obiettivo si fissa una gerarchia e una divisione sociale del lavoro di tutto il lavoro e del lavoro intellettuale
Io penso che una componente rilevante
Insieme dell'alta richiesta ai lavori intellettuali di qualità
E al suo deprezzamento di sistema e così via a te viene chiesto una prestazione interessante intelligente
Ma complessivamente la spesa della ricerca era più bassa d'Europa
E c'è una tendenza al l'impoverimento del ciclo di formazione
Perché perché in una situazione come questa quello che è funzionale al sistema è l'organizzazione di qualche punto di eccellenza informazione e in ricerca
E invece diffusamente una formazione e è una ricerca unicamente finalizzato alcuni ed ora della pratica per il Paese
La scuola la riforma della scuola Moratti che come è stato detto giustamente che i vertici degli interventi
Una
Adesso forse ha già così anche questo troppo schematico ma è una estremizzazione del ciclo precedente
C'è lo vedo anch'io il salto di qualità ma diciamo almeno che il terreno è stato acclarato dà l'idea di una riforma di tipo aziendalistico
Della scuola
Attraverso il grimaldello delle Autonomie
La Moratti Sco fa un salto e lo fa precisamente su questo punto
Cioè lo fa su un processo insieme chi privatizzazione
E di funzionalizzazione della istruzione al lavoro
Che rompe totalmente con il problema dell'educazione
Un po'dall'educazione viene derubricato
E a suo e viene sostituito dall'idea invece della formazione e in particolare della formazione aziendale ai quiz salvo i gli stessi punti di eccellenza considerabili come eccezione per la ricerca che ha detto hanno anche per la scuola
Il resto
E lo scioglimento dell'ambiguità
Del
Della scuola di massa
A vocazione qualitativa
In una rottura tra la scuola di qualità che punta solo su piccoli segmenti di eccellenza e la scuola di massa sostanzialmente qualificate quasi a esemplificare questo processo a precedere
L'itinerario formativo e ragazze tra vicenza e già e già detto tutto cioè la ai pali produce quasi diciamo secondo i tempi della denuncia di di don Milani e la selezione di classe al livello del suo elemento formativo nel
Nel processo di di accumulazione degli elementi per diventare forte forte forza lavoro e subito dopo costruisci lasse tra formazione scuola
Continuo a pensare che se c'è una cosa che incompatibile con l'educazione era la stessa idea di formazione professionale
Certo nel momento stesso in cui tu accetti regia di formazione professionale hai spezzato
Il poi il la costruzione di un elemento educativo che sia in grado di trascendere lo stretto rinchiudersi nel meccanismo di funzionalizzazione al mercato nella logica di organizzazione del lavoro in paese
La scelta è dunque una scelta drastiche
Ed è una scelta che è del tutto funzionale a quello che è stato giustamente chiamata la guerra contro l'intelligenza
Voi fa notare qui
Che questo principio va applicato a tutto il corpo del
La guerra contro l'intelligenza non è semplicemente e solo e drammaticamente la guerra contro il lavoro cognitivo
La guerra contro ogni espressione di intelligenza nello
Naturalmente la si vede come diciamo come attacco al colpo grosso per il lavoro collettivo
Lì lo vediamo il il precariato appunto il precariato nel lavoro cognitivo e precisamente questa sistematica negazione appunto la guerra l'intelligenza ma vorrei ricordare che alla guerra intelligenza e anche il TMC due metri
Cioè un carattere di sottrazione
Della possibilità e degli spazi di autogoverno dell'avvocatura pur dentro lo schema rigido
E persino e persino la negazione delle astuzie come possibilità di conquista di questi spazi nel lavoro seriale
Appunto precarietà e flessibilità pervadono ogni forma del lavoro
Ogni forma dell'avvocato in questa fase dello sviluppo capitalistico
Senonché questa è l'osservazione che vorrei proporvi diciamo diverse da quelle sentiti o almeno di integrazione questa cosa che sembra la costruzione di un modello
Che a nostro scapito funzione
La funzione cioè non funziona perché questo meccanismo per vincere avrebbe bisogno di guadagnare l'obiettivo per cui è stato costruito
Cioè quella dell'assolutizzazione della competitività
C'è tutto questo casino funzione se poi tu riesci a determinare banalmente un trend di crescita anche misurabile nel nell'indicatore che noi consideriamo più repellente che il prodotto interno lordo
Perché se invece tu alla fine sta che ha ridotto il costo del lavoro per unità di prodotto aumentata la flessibilità portando alla guerra alla intelligenza lavoro determinato un carattere di precarietà e di alta flessibilità scompaginato il il il mondo del lavoro indicasse fisionomia difficilmente accostabili tra di loro alla fine vai a sbattere contro la Cina
E allora uno si chiede va bene allora
Cioè questa vostra spinge Lignano intelligenza Acco a che provo
E qui è cominciata l'orchessa
Adesso detto ancora sembra questo cratere untuoso questi ed davvero si è pensato di poter fare del Nord Est un modello i fanti non mi chiamate modella
Vuole
Che appunto era precisamente questo
E badate che l'hanno sperimentato strada facendo
Alle
Flessibilità basso costo del lavoro
Messa al lavoro pressoché di tutti altro che
Il tasso di occupazione si può misurare con l'effettivo non quello formale non non ci sono neanche i poveri di opzione alla società venete del Nordest vado
C'è una pervasività del largo agghiacciante anche di notte lavorano non quindi in ogni spazio in ogni luogo quello formalizzato in azienda è quello informale nei nei campi h dovunque tutti lavorano sempre e son così presi dal lavoro alteriamo anche Patti smette di studiare per cui ai un tasso di scolarizzazione che è più basso di quello della Calabria vero direttamente più basso di quello cala
Quello e gli hai fatto le leggi per per andare avanti in quella stanza
Nel fatto la legge trenta
Un monumento alla precarietà e poi tenta di fare la legge Moratti e poi nuovi tutto in questa direzione cioè Parenti Nordeste indici diventiamo tutti veneti come prima come può immediatamente ti dicevano che doveva essere tutti giapponesi alla Allo stesso modo allo stesso modo
Senonché insisto questo sistema
Oltre a tre ha poi in a produrre una crisi della coesione sociale
Produce crisi
E per usare un termine appunto pay cerchiamo solo che neanche tanto elegante declino
E secondo me queste alla componente che spiega una nuova stagione di lotta
Le lotte almeno
Perché emergono oggi con questa forza
Mi indubbiamente per una regione che attiene alla soggettività
Insomma bisogna facilità Dinoia continua
Il movimento di critica la globalizzazione il movimento e la pace il carattere anche qui Cavasin o di queste c.t. non c'è dubbio il conflitto sociale nasce in Italia e alcuni luoghi OPA sulla base dell'influenza che questi movimenti hanno determinato nella cultura dei soggetti
Investiti dal problema della il conflitto e andavo rinasce con un'altra temperie culturale non non solo sulla base di altri soggetti protagonisti dello sconto
Aspetto l'operaio comune di sei uno per personalizzato io studente i mass ma anche con altre culture
Marco diceva prima una cosa che io condivido questo in un momento sulla cottura dello schema nella rappresentanza del conflitto sindacato il partito ma anche nelle forme di lotta
Un cambiamento di fondo
Perché avviene
Secondo me la diretta appunto da un lato per questa onda lunga del movimento
E dall'altra
Perché si spezza la capacità di influenza dia retta e indiretta che la modernizzazione della globalizzazione capitalistica realizzato nello stato nascente accompagnata al pensiero unico e danni fluenza sui soggetti organizzati ad accettare con le compatibilità
Perché non sono molto dissimili queste condizioni da quelle precedenti
Ma il conflitto sociale e messo in crisi
Chiunque abbia esperienza dei conflitti sociali sacche si producono dei salti
Che il giorno prima erano imprevedibili io come molti di voi o a contatto di come fosse difficile fare lotte quando sei precario e flessibile anzi ho persino scritto che il sindacato segava il ramo su cui stava seduto consentendo il diffondersi della precarietà cose che avrebbe messo in crisi il suo potere contrattuale eccetera eccetera
E questo ai e che i lavoratori sono ricattabili e che quando tu hai un contratto a termine non sei in grado di fare la lotta
Tutto parzialmente vero
Se non che quando cambia il clima queste cose siano fece non sono stato a Padova
Dopo dopo un'esperienza di notte a oltranza
Va ricordato che lotte a oltranza
Esperienze o talmente scambia la storia del sindacalismo italiano
Il signor Smith che al dopoguerra fa lotte articolate e in azienda non fa notte oltre
Quella lotta a oltranza Padova
No perché metalmeccanico seicento lavoratori
In una multinazionale
A a guidare l'hotel sono i giovani dei contratti di formazione lavoro dei contratti a termine
Raccontano dopo questa vicenda in un'assemblea che il padrone vecchio padrone dentro se fu inserito in una grande multinazionale dopo un po'di giorni di presidi davanti ai cancelli
Fahd fa il padrone vento prenderà mai abbiamo due va davanti al cancello scende parla
Sì ma vi rendete conto pane Che Banca vede foto ha scelto di lotta che nemiche è un problema ma se andate avanti così fatte crepare l'azienda insieme a voi
E tu Mario ha rivolto a un conto contrattista a termine cosa mai dopo
Sette chiudiamo la fabbrica consente licenzio e quello gli risponde io una coordinata come questo lo trovo sempre
Cioè acque quello che era un elemento recato quello che è un elemento di ricatto e che lo imprigionata quello spesso si è rivolta nella piattaforma della sua lotta della base della sua lotta questa cosa costi appunto succede quando
Cambia il tempo tu ci puoi lavorare anni a costruire quel devi
Semi di ma poi cambia il vento improvvisamente cambia il vento e quello che è successo in Francia quota intermittenti quell'attenzione quella nota di chiunque legge sui giornali francesi sembrava destinata a essere massacrata o mi sbaglio
Perché era diciamo e ha contro il buonsenso
Naturalmente tutte le lotte efficaci devono essere contro il buonsenso solo che dura
Quella e al conto del buon senso eppure non sono passati
Spot possiamo enumerare le lotte italiana dell'ultimo periodo sono tutte trasgressione tutte
Tutte gli autoferrotranvieri non si poteva scioperare così ampio prato
Scansano
Hanno occupato quindici giorni e quindici notti una ferrovia alla stazione di Metaponto quindici giorni quindici notti non è passato neanche un treno
Al momento
Terni una lotta siderurgica
Che nel ciclo precedente degli anni novanta
Ha avuto l'uguale almeno tre volte ogni volta con un pezzo di produzione che veniva chiuso ogni volta con l'otto di resistenza e poi con un negoziato e poi con un risultato a perdere un po'di mobilità un po'di cassa integrazione un po'di cioè
Fine trasmissioni nell'isolamento totale degli operai siderurgici peraltro colpevolizzati perché fanno anche un po'di schifezze nell'aria con lavorò in una fabbrica cala
In cui agiscono avevano questa volta gli chiedono di chiudere l'acciaio magnetico
E c'è un'insurrezione di Terni
E la multinazionale tedesca perde
E c'è un e se vi sentivate discorsi mi sembrava di essere nella lotta di resistenza perché i tedeschi non capito prima consegna venivano considerati invasore Keegan
E proprio cambiato il paradigma adesso molto neanche
Melfi sono arrivati dieci anni ad avere la do la doppia battuta non un giorno dieci anni a doppia battuta
I lavoratori di Terni sono tutti lavoratori con almeno il diploma di scuola media superiore tutti cinque mila così sono stati assunti
Fanno la seconda battuta rendevano meno di quello di Mirafiori dieci anni così come succede che invece Chopin oltranza per più di quindici giorni evolva in un risultato
Appunto secondo me
Conta che questa nuova formazione sociale a con carattere di precarietà e influenzato dalla cultura di moine
La lotta a oltranza secondo me a che fare
Con un rapporto con il tempo che investe anche la lotta
E che cambia appunto Monti
Il il problema e secondo me il problema e come si costruiscono oltre che fuochi di lotta
Reti di collegamento
Come dicevi tu io sono d'accordo un senso comune dal di quella coalizione di quella compagine da molto
Sia dei lavoratori intellettuali
Sia dei lavoratori intellettuali nel contesto del lavoro precario e tutti nel contesto del largo così come si è riorganizzata
La questione del diciamo della conquista di elementi di diritti di garanzia di retribuzioni e di possibilità di fare valere questo come elemento di arricchimento del processo
In cui stai di ricerco di produzione o di riproduzione che sia
A che fare se in con un
Cambiamento dei riferimenti Cipro
Con la conquista dei dell'idea di beni pubblici e di spazio in questo senso io penso che lo schema classico da cui proveniamo dal rapporto tra contratto e legge non regge più esattamente come non regge più la distinzione tra sindacati e partiti
Bisogna io credo pensare a delle forme
Di protezione sociale di diritti di garanzia e di possibilità di intervento sul processo
Adeguati a questa nuova organizzazione adesso dico un'altra cosa
Hanno ovviamente un carattere un po'provocatorio
Nella storia antica dei lavoratori questa cosa della flessibilità e della precarietà non è
Senza precedenti
Io ricordo una finte nel suo teorico di vernice per una figura di lavoratori che stava obbligatoriamente di fronte alla
Variabilità
E alla flessibilità
Del l'impresa rispetto alla produzione
Ed è il lavoro portuale
Come dicevo dei portuali genovesi e come poi rientrare presso la Consob una canzone di di di Conte
Il mare quella cosa che va su e giù non si ferma mai
E quindi le navi per poter entrare hanno bisogno di certe condizioni del mare non entrano in ogni comizio ci sono depositati in cui non possono entrare
E dunque al di là della variazione dei movimenti delle navi da dai azione del ma rende flessibile il come hanno risolto il problema
Con una platea di lavoratori che la chiamata
Cioè con una struttura diciamo il termine corporativa
Che costituisce una protezione della comunità lavorativa
Dei singoli
Tu ad hoc accetti il fatto che quello c'è una flessibilità la nave che entra ed esce in numero DiVersi
Ma doti la Comunità di lavoro o di una rete di protezione
Quelli che vengono chiamati vanno a lavorare
Ma una quota di retribuzione va a tutti sia che lavori moderno
Cioè fai tu
Una pole muratura e i diritti di questo unicamente comunità quello mica un po'chiusa diciamo la verità però insomma confessò più lussuoso rispetto ma l'idea tuttavia secondo me ci potrebbe aiutare questa idea si chiama cittadinanza
Io penso che la risposta alla precarietà se assume la sfida in quei termini che dici tu che in ogni cavo CD restano dentro anche s'impone l'obiettivo il suo superamento ci devi star dentro
La il problema è come ci con che cosa ci stai dentro
Dentro e fuori
Secondo me con un'organizzazione della di alla cittadinanza di una nuova cittadinanza
Determinato dal bagaglio
Che tutti i porti consta e dallo spazio politico in cui molti
Cioè in altre parole a me pare che noi dovremo delinea un percorso in cui Passignano
Da una lavoratrice a un lavoratore
Che nel ciclo in cui una prevalente il lavoro lo stabile
Per sei giorni a settimana oggi piuttosto che cinque
Per tutta la tua vita nell'età matura in cui incontrati il diritto alla cittadinanza in quanto entravi
In un luogo definito in cui queste diritti e questi poteri siano stratificati consolidati
L'organizzazione dei lavoratori il potere contrattuale il contratto e e lo schema della legge Torino realtà
Guadagni delle disposizioni universali che riguardano anche te mai guardano tutti
E un bagaglio specifico che ti porti con te sempre quale che sia natura destinazione
Per questo a me paiono che tenta elementi sostanziali di questa battaglia siano a
La questione della scuola
In questo senso andrà così si vola passate all'abrogazione della mafia un modo per ragionare attorno a un rilancio di un'idea di scuola di massa di qualità
Non dipendente dalla funzionalizzazione del tuo percorso rispetto al mercato nessuno non dico gratuita che è un po'troppo ma insomma non nulla che al la vita come don insomma come possibilità di accesso alle all'educazione
E d'insisto per questa ragione noi dovremo mettere un accento sulla scuola dell'obbligo
Come un punto fondamentale della costruzione non c'è riforma dell'università che sia configurabile senza una con un un intervento sull'obbligo potente veramente potente
E so che senza il prolungamento dell'età scolastica dell'obbligo cioè un'operazione appunto generale per tutte e per tutti che porta dentro anche la questione dei migranti c'è una che fo fa un salto nella dotazione per tutte e per tutti
Della degli elementi di fornirgli elementi di formazione e poi su quella base ragioni sul per sui percorsi pubblici della scuola alta ma a partire da una priorità assoluta di una dotazione Giner
Due
La conquista di una condizione di reddito
Di garanzia salario sociale
Sono nulla non atti o lungo in queste potrebbe se diciamo oggetto di una lunga discussione anche sul significato dicemmo dissenso sul senso chiavi nella cittadinanza
Ma a me pare un punto fondamentale se tu vuoi tentare di diaria gli ai lavoratori precari e di una possibilità di autodifesa
Est devi intanto metallico
Missioni a coloro che stanno fuori del tutto al mercato del lavoro come disoccupati anche per per fluidificare questa condizione di accesso e per consentire a quelli che stanno medio-alte di poter sortire intanto come per la scuola dell'obbligo una grande profuma tu che consente
In qualche misura di avere una posizione sociale e una capacità quindi anche di intrapresa tu individuale messa al riparo dal ricatto almeno di quello più elementari e terzo la costruzione di
Under
Di un nuovo statuto del lavoratrice relatori e del e
Di coloro che vi hanno accesso c'è proprio otto la rottura dello schema che anche noi abbiamo ereditato dall'azienda
Basterebbe pensare all'articolo diciotto che si ferma ai sedici dipendenti per dirne una è figurarsi quando certo e di questi
Quindi io vedrà insomma in questi tra i grandi blocchi scuola salario sociale
Pacchetto di diritti il il campo di un sistema di relazioni in cui il il lavoro cognitivo intermittente e precario e la precarietà in generale vengono affrontati a anche attraverso una pratica che mette in discussione precisamente questi antichi schemi di contratto legge sindacato partito e prova a individuare anche le forme di organizzazione di questa nuova soggettività in questo senso secondo me è il May Day
E diciamo è è molto promettente in non naturalmente non abbiamo mai mai nessuna nota dei passaggi di lotta risolutivi però davvero promette
La sua crescita e la sua fortuna secondo me dice che sei beccato né coglie un problema reale e
Linea di sviluppo interessante
Per lui io lo vedo anche in qualche modo negli accenti di preparazione di questo quindici maggio anche in questo vedi questo allargamento comincerete a un allargamento naturalmente siamo lontanissimi dalla costruzione di una organizzazione sociale politica culturale in grado di affrontare il problema che Marco C deponeva cioè quella di questa unità vogliamo ce n'
Alla così dei diversi proletaria chiudiamo così enfaticamente e anche perché e troppo di complicata la definizione
Più puntuale di queste ma questo problema secondo me è ormai maturo maturo di fronte da ricercato dalla sperimentazione
Non è che possiamo diciamo abbandonarlo dovreste il fatto che molte lotte
Ormai prendono la forma della rotta comunitaria
è indicativo io credo di un rapporto fra individuo e collettività che si ripropone ma con un campo di ricerca assai diverso da quello della nostra coalizione che in qualche misura ci veniva consegnato
Non adesso non dico economicistica mente dal dal processo produttivo non è vero del maestro vero ma certo ci aiutava cui sei dentro il campo di la sperimentazione più larga
Su cui però solo per dire che qualche esempio nella storia ce l'abbiamo forse riflettendo anche su storie
In altre contenente in altri tempi potremmo trovare non dico dei modelli
Ma delle lezioni interessanti esempio io penso che le lotte operaie nel ciclo eroico del sindacalismo americano
Siano assai indicative di una
Ma modalità di possibile organizzazione in in una fase che ancora e indefinita nei nei grandi aggregati ai che a me sembrano molto possibilità di applicazioni creative ecco manca o le prime Cadeo giustissimo le prime Gavazzi insomma in qualche modo siamo agli albori questo voglio dire e bisogna vedere indaga e gli altri al Borri perché forse ci dà una mano grazie
Io vi ringrazio adesso sono le
Diciotto e trenta so che c'era la richiesta anche di qualche ulteriore intervento però io non voglio spegnere il microfono nessuno naturalmente quindi decidiamo insieme sopra assumere così all'grazie a tutti alla prossima
Con Bergomi