"Mafia: perché se tutti la combattono nessuno ha ancora sconfitto la mafia?" - organizzato nell'ambito del Festival di Lilliput 2004 (presso il Teatro Girolamo Magnani, piazza Giuseppe Verdi 1)

Buonasera
Io
Come giornalista vi devo ringraziare molto
Per
Il gran numero e soprattutto per l'affetto che dimostrate lesse su qui presenti acquisto incontro
Importante fatto di testimonianze importanti che sicuramente
Significativo per ciascuno di noi per le coscienze dice la struttura di ciascuno di noi
Per aver sempre più chiaro quali sono i doveri
Cd di ciascuno di noi nella quotidianità nel confronto
Contro la criminalità organizzata
Noi veniamo lo sapete
Da un pranzo
Che è stato organizzato dai ragazzi della Rete di Lilliput
Ai quali anche fra il nostro ringraziamento
Sentito
Che è stata un'occasione un'altra delle occasioni
Offerte dall'libera l'associazione degli associazioni contro le mafie
Per dare una risposta
A quella domanda che tante volte viene fatta a ciascuno di noi al termine di incontri
Che fare adesso come riuscirci a dar testimonianza a realizzare nel concreto di ogni giorno
L'impegno contro la criminalità la voglia di illegalità la disponibilità a mettersi in discussione a tratti dice
è stato un pranzo e pranzo di oggi aveva questo significato
Perché
A disposizione di chi ha partecipato
All'incontro
Di stamani sotto i portici del Palazzo che si affaccia sulla piazza del municipio dietro la fontana
C'era la pasta l'olio le componenti gastronomiche che sono state realizzate da cooperative
Che hanno avuto in assegnazione
Dallo Stato beni terreni che sono stati confiscati a esponenti mafiosi
è stato il risultato di una raccolta di firme che ha portato all'approvazione di una legge specifica
Fatta
Da liberale con la determinazione propria di don Luigi Ciotti diritta Borsellino
E quelle firme
Tante migliaia e migliaia forno consegnate significativamente nelle mani del presidente della Camera allora era Irene Pivetti se non ricordo male proprio sotto l'abitazione
Diritta e dei genitori di Borsellino la dove c'era stato in via D'Amelio il terribile secondo attentato extragettito alle
L'idea raccolta dai ragazzi di Lilliput
Con la determinazione anche loro con la serietà e la capacità organizzativa
Che davanti contraddistingue questi incontri era una prova tangibile
Del non solo solidarietà ma della possibilità di affrancare non sono grandi terreni e attività economiche in mano della mafia in terra di mafia nelle mani passate nelle mani della legalità
è stato ed è l'impegno di Libération significativi anche i nomi delle cooperative che realizzano l'olio il vino
La pasta le marmellate
La passato di pomodoro le marmellate
E sono cooperative che si chiamano Libera Terra
Placido Rizzotto
E tanti altri
Che danno non solo testimonianza ma lavora concretamente fortemente giorno per giorno ora dopo ore per affrancarsi in tutti i sensi dal fisso
Di qui il distruggi giuridici e di democrazia e di libertà che la criminalità organizzata
Sono stati bocconi di legalità
è stato una maniera un po'diversa per dare concreta applicazione a cui valori che tutti ci muovono che muovono voi ad esser qui presenti per ascoltare in una domenica pomeriggio di inizio di campionato tra l'altro di calcio questo è lo le testimonianze di protagonisti
Dell'impegno di persone che hanno visto vissuto e che giorno per giorno danno testimonianza indicazioni alle coscienze di noi tutti per impegnarsi e per fare
E importanti come importanti sono stati
Tutti gli incontri che abbiamo avuto negli anni importanti permette di via partecipato e mi auguro anche per la platea che negli anni si sono susseguiti in questo
Che altro
In occasione del festival Tilli
E stasera la domanda che gli organizzatori
Hanno posto
A tema di questo nostro incontro è impegnativa
Vado a memoria ma è
Forse tutti dicono che vogliono battere la mafia
Perché mai la mafia ancora non è stata vissuta
E credo ed è forse fin troppo facile chiedere ai nostri interlocutori
Di sciogliere questo interrogativo entrando nella specificità di quel tutti
Che tutti non sono tutti dicono ma non tutti fanno
E credo
Che sia in questo coi il valore
Del nostro ascoltare
Ed è il testimoniare
Oggi pomeriggio
Questa
Bella presenza di tante
Bandiere di pace
Che voglio andare un ulteriore significato a questo nostro stare assieme
Certamente
Ci richiama ma non eravamo assolutamente distolti
Dal pensiero dell'impegno di ciascuno di noi
Di essere accanto di sentirsi accanto di volere
Di pretendere la libertà delle due Simone e dei loro amici iracheni
Anche lo stare insieme per un dibattito sulla legalità dopo un pranzo sulla legalità è una maniera per riaffermare quei valori profondi sentiti
Che ciascuno di noi ha
E che anche l'orgoglio di aprire sapendo anche che a quei valori
Al ribadita fedeltà quei valori corrispondono per ciascuno di noi dei profondi doveri un profondo impegno
Ti ringrazio per come ascolterete le importanti testimonianze
Di personaggi che non sto a presentare più sono
Dei punti di riferimento delle nostre coscienze delle coscienze civili del Paese
E ad aprire le testimonianze spetta a Giancarlo Caselli
Che adesso lo sapete procuratore generale della Repubblica
A Torino
Ma che è stato
Non solo
In precedenza nei confronti del terrorismo ma poi la Palermo
La testimonianza concreta
Per il grande impegno per il riaffermazione della legalità attraverso gli strumenti che un Paese libero e democratico si è dato per contrastare la mafia
A lui la parola insieme al ringraziamento i nostri incontri
Pubblici
Significano e ci permettono anche questo di ringraziare Rita Borsellino ringraziare Giancarlo Caselli di
Ringraziare don Ciotti per quelli non solo per quel che dicono ma anche e soprattutto per quel che quotidianamente hanno fatto fra
Anch'io voglio ringraziarvi per cominciare
Per la vostra presenza davvero
Moltissime al di là di ogni previsione per quanto personalmente mi riguarda quindi davvero grazie
Perché tutti
Dicono di voler sconfiggere la mafia e la mafia
Ancora sconfitta non è
Forse perché tutti lo dicono ma poi
Non tutti
Concretamente fanno ciò che sarebbe necessario per ottenere il risultato che a parole si dice
Di perseguire
O forse perché c'è addirittura qualcosa di più
Uno dei più apprezzati storici
Della mafia Salvatore Lupo
Professore universitario
Se non ricordo male a Catania
A che ora Ytzhak top
Dati alla mano dimostrando lo
Che nel nostro Paese c'è addirittura una richiesta questa è una formula richiesta di marcia
Sostiene Salvatore Lupo che i successi contro la mafia
E ce ne sono stati sicuro ed importanti
Quando però il pool di Chinnici Caponnetto Falcone Borsellino e poi subito dopo le stragi
Successi contro la mafia non sono dello Stato perché anzi così sostiene Salvatore Lupo
Lo stato di solito e da un'altra parte
Sono successi ottenuti da una minoranza gli inquirenti di politici di imprenditori gli uomini delle istituzioni di uomini e donne della società civile
La maggioranza
Per ciascuna di queste categorie e complessivamente considerata invece
Con la mafia
Preferisce starci con la mafia preferisce conviverci con la mafia preferisce
In alcuni casi di ritornarci degli affari
Abbiamo non abbia ragione Salvatore Lupo una crisi molto forte
Chi volesse approfondirla che volesse ad averne la motivazione che immagino il tempo disporre più di tanto
Potrà facilmente trovare questi volumi di Salvatore Lupo storico la mafia breve storia della mafia e anche delle
Per interventi più specificamente dedicati al tema
Io vorrei oggi parlare di quella che si potrebbe definire una specie di regola del due
Quando si tratta di risposta investigativo e giudiziario fenomeni di grande criminalità
Mafia non soltanto
Corruzione e anche
La regola dei due sta a dire che
Per un paio d'anni poco più poco meno
Tutto va be'
C'è attenzione
Sostegno
Appoggio
Addirittura qualche volta il tifo
Ne ha passati più o meno due anni ecco
La disattenzione
Quando non addirittura l'ostilità e allora non è che non si continui a lavorare si continua da parte di polizia magistratura lavorava
Gli ostacoli
Diventano più robusti la strada si fa in salita i tempi rallentati qualche volta addirittura ci sono degli arretramenti
Questo si è verificato per il pool di Falcone Borsellino
Col maxiprocesso creano un capolavoro investigativo e giudiziario per la prima volta nella storia del nostro Paese la mafia
Che fino a quel momento neppure esisteva
Non rispetto delle regole viene sconfitta
Maxiprocesso un'immensità maxi
Negli anni finalmente indagati difatti finalmente ricostruiti di responsabilità individuali finalmente stabilite
Stanno vendendo Falcone Borsellino uno straordinario servizio l'intero Paese
Ma che non è soltanto questione criminale darci anche queste ore di democrazia la democrazia è imperfetta
Se quattro regioni del nostro Paese sono a forte presenza mafiosa e se l'intero nostro paese a causa nel riciclaggio
E a rischio di penetrazione della propria economia di denaro sporco di origine mafiosa
Prendevano uno straordinario servizio al Paese
Forse ce lo siamo dimenticati tutti
Perché le stragi con la loro
Prima roccia
Hanno cancellato ogni altra cosa ci ricordiamo e guai se così non fosse delle stragi ci siamo dimenticati che quattro cinque anni prima delle stragi mentre stavano vincendo Falcone e Borsellino sono stati letteralmente cancellati dal punto di vista professionale
Eppure è stato smantellato il metodo di lavoro di Falcone Borsellino distrutto
Una polemica dopo l'altra professionisti dell'antimafia uso spregiudicato dei pentiti
Porto al formato in centro di potere politicizzazione della funzione giudiziaria
Allora non si diceva ancora toghe rosse non era l'equivalente anzi
Falcone spesso e volentieri perché accusato di essere comunista a forza di polemiche
Infine
Dell'esperienza positiva di risposta vincente alla mafia Falcone costretto ad emigrare a Roma a lasciare il Palermo per poter ancora continuare a lavorare sul versante ottimali
Più o meno la stessa cosa è successa
Al podio Mani pulite
Per un po'di tempo va tutto bene
Ma poi c'è una per l'intervista di Borrelli
In un libro o di Marco Travaglio intitolato proprio Mani pulite
Borrelli situato
L'inizio
Che le difficoltà per il suo pool per le indagini in materia di corruzione generale
Quando
Facendo il suo dovere il pool deve occuparsi anche di Guardia di Finanza corrotta livelli medio-bassi
E quando il pool di occuparsi anche di corruzione perché i figli di questo o di quello personaggi qualunque non più personaggi eccellenti corruzione perché i figli questo dico che non facessero il servizio militare obbligatorio
Scrive Borrelli avvertiamo la preoccupazione che il controllo che mica si estenda troppo
Paga al di là di determinati perimetri
E quindi ecco non più l'appoggio l'attenzione ma l'ostilità e la diffidenza addirittura contrarietà da parte di qualcuno
La stessa cosa succede per il pool
E dopo le stragi del novantadue di cui anch'io ho fatto parte insieme a tanti altri colleghi che ancora oggi pagare i secoli a Palermo a lavorare può provare a lavorare
Dopo le stragi del novantadue per un paio d'anni va tutto bene
Onorevole Oria per usare questa espressione
Persino un po'stupide
Dopo invece peste e corna
In coincidenza con la l'occuparsi doverosamente non bisogna tanto di riverso voce non più soltanto di mafiosi di strada
Ma anche di qualcos'altro imputato eccellente esattamente la cosa che era successa a suo tempo a Falcone e Borsellino i guai cominciano quando invece di occuparsi soltanto di mafiosi doc comincia ad occuparsi dei cugini Salvo Ciancimino lei
Cavaliere del lavoro di Catania
Finché ci si occupa di marcia militare va tutto bene
Quando ci si occupa di mafia e politica macchina e affari mafia e imprenditoria mafia istituzioni non va più bene
E il problema a questo punto diventano più i mafiosi oncologico l'occhiolino ai magistrati che di queste cose si occupano
Perché succede questo la prima risposta è perché certi interessi che non vogliono essere
Assoggettati come ogni altro interesse al controllo di legalità non ci stanno e quindi reagiscono anche delegittimando chi facendo il suo dovere il controllo di legalità estende
A determinati soggetti
Ma c'è qualcosa di più e di diverso secondo me che non è facile
Intravvedere ma
Vorrei provarci insieme a voi
Diciamo innanzitutto parlo soprattutto
Della mia esperienza quella che lavorando sette anni a Palermo dovrei avere
Capito un po'di più
Una realtà che dovrei aver visto un po'più da vicino
E subito dopo le stragi eravamo all'anno zero
Sembrava che il nostro stesso diventando uno stato mafia un arco stato tipo Colombia
Poi per fortuna c'è stata una reazione forte
Dell'opinione pubblica innanzitutto delle istituzioni magicamente unite
Ora il cubo di efficienza delle forze dell'ordine e di entusiasmo i risultati sono venuti latitanti arrestati armi sequestrate i beni soltanto la Procura di Palermo dal novantatré al novantanove ha sequestrato i mafiosi dieci mila miliardi beni per un valore complessivo i dieci mila miliardi di vecchie lire e questi sono i beni che poi confiscati oggi sono lavorati da queste cooperative di giovani
Che producono pasta olio
Lino quella pasta per lo juventino con cui si è pensato anche qui oggi a Fidenza
Sono stati celebrati i processi numerosissimi con risultati importanti
Sempre a Palermo Parodi proprio perché li ho lavorato perché si sia lavorato soltanto a Palermo per carità sarebbe stupido che soltanto pensarlo
Nel distretto della Corte d'appello di Palermo dal due mila al due mila tre cinquecento e sei condanne all'ergastolo una enormità una montagna gli ergastoli mai successo prima
Risultati così significativi che sembrava fatta ecco finalmente la mafia in un angolo
E invece
Non ci si riprende si riorganizza oggi c'è tanto quanto prima invisibile ma tanto quanto prima
E soprattutto ci
Ancor più di prima per quanto riguarda il settore nevralgico degli appalti e dei subappalti
Con tutto ciò che la presenza di questo settore comporta di
Relazioni col mondo dell'amministrazione della politica dell'imprenditoria
Sembrava fatta e invece
Niente un'occasione è una straordinaria occasione
Perdute è usualmente
Perché
Perché anche qui come per Mani Pulite a un certo punto troppa giustizia troppo controllo di legalità dà fastidio
Non è in atti Osimo soltanto i mafiosi dà fastidio oltre
La cerchia dei mafiosi
Che non c'è soltanto l'Italia delle regole se l'Italia dei furbi degli affaristi degli impuniti
E purtroppo nel nostro Paese maggioritaria
E quest'Italia
Ai momenti di emergenza abbozzata
O addirittura ci sta
Ma superata l'emergenza non ci sta più
E il magistrato che fa il suo dovere che esercita il controllo irrita trecentosessanta gradi
Viene accusato di troppa giustizia di giustizialismo
Pensate
Riflettendo un attimo su questa parola ci sarebbe da dire ma per favore non prendiamoci in giro cosa vuol dire giustizialismo
Fare il proprio dovere senza guardare in faccia nessuno viene no il giustizialista nel nostro Paese è diventato
Qualcuno cui mostrare il cartellino rosso per la squalifica per l'estromissione
Dal suo campo di lavoro
Quindici paura preoccupazione per la troppa giustizia nel nostro paese questo è un dato di fatto purtroppo
Seconda considerazione che si può fare
La potremmo sintetizzare con le parole
Certe inchieste rivelò che avrei dovuto
La politica tutta la politica destra sinistra centro vive sul consenso
La democrazia
Se diminuisce il consenso la ragione del consenso la politica indebolita
Se le inchieste per corruzione opere rapporti tra mafia e politica rivelano una corruzione sistemica
Un cancro non soltanto un bubbone su un tessuto sostanzialmente sano
E la stessa cosa per i rapporti tra mafia e politica non c'è stato qualcosa di isolato ma qualcosa di organico di sistemico
La politica
Non può vedere di buon occhio queste inchieste
Magari inconsapevolmente vale vede con fastidio
E conseguentemente
L'attenzione il sostegno la presenza attiva intorno
Agli organi investigativo giudiziari diminuisce
Poi c'è questo discorso che abbiamo sentito fare tante di quelle volte in questi anni sul primato della politica
Sacrosanto
E in un ordinamento costituzionale come il nostro il primato tra i vari poteri tra le varie funzioni spetta non può che spettare alla politica
Ma quando si tratta di corruzione di marca primato dalla politica di cosa dovrebbe significare
Potrebbe significare che la politica proprio in forza del suo primato dalla sua primazia
è in grado di elaborare prendendo spunto anche dalle rivelazioni delle inchieste giudiziarie nuove leggi contro la corruzione nuove leggi contro la porta di una parte politica
In dodici anni non è avvenuto niente di tutto questo non ho una nuova legge efficace e incisiva contro la corruzione non una nuova norma implicati incisiva contro i rapporti tra mafia e pezzi della politica
Anzi
Primato della politica
Questo primato della politica è stato inteso come esclusione
Della politica dai controlli di legalità che dovrebbero fare un'eccezione
Il mondo della politica ecco un sovvertimento del valore positivo il primato alla politica per qualcos'altro
Non so se mettiamo insieme
Il re è nudo e questo fraintendimento del primato della politica
Abbiamo per esempio l'anticamera
Dove si mette in campo e ancora oggi io personalmente devo capire perché il problema della giustizia
Che non era nell'agenda inizialmente egli si comincia c'è poco da fare le cose hanno una loro logica al di là delle intenzioni anche a considerare a livello istituzionale altissime come materia trattabile
Quella
Del principio di legalità quella della giustizia uguale per tutti di eseguita
E mettiamo insieme
Il re nudo il primato della politica frainteso e avremo anche
Il profilarsi prima l'esplodere poi gli attacchi a raffica
Contro i magistrati che con i loro limiti coi loro difetti correvo insufficienze per carità quanti ce ne sono io conosco molto bene
Ma cercando di fare il loro dovere vengono perciò stesso quando incrocia determinati interessi attaccati
Senza reazioni con rassegnata tiepidezza
Da parte delle forze politiche che centro e sinistra o di destra che
Troppo silenti non avrebbero dovuto restare
Il tutto poi si lega con una considerazione
Che a un certo punto piantata che l'Antimafia non porta voti
Come non porta voti l'anticorruzione
E allora l'Antimafia cessa di essere
Prioritaria almeno prioritaria
Nell'agenda politica trasversalmente discorso riguarda tutti i partiti
Con uno storico che tutti quanti conoscete Paul Ginsborg ha collocato novantasei
La scomparsa
Alle prime pagine dell'agenda dei politici della questione mafia e nel novantasei governava il centrosinistra
Poi c'è l'eclissi la questione morale
C'è uno dei problemi più terribili secondo me del nostro paese
Spieghiamo la questa crisi la questione morale con un esempio
Che ha avuto al mio club a mio collega Piercamillo Davigo ma che mi sembra efficace e quindi
Spero che il furto sia scriminato
Se io invito
A pranzo
Qualcuno
E poi credo che si mette in tasca le mie posate lo denunziò va bene
Ma per non invitarlo più non aspetto la fine del processo non l'ambito più
E invece per favore rispondiamo insieme a questa domanda
Quanti sono oggi
I personaggi
Che vengono trovati con le posate in tasca
E che continuano ad essere invitati a tavola e a tavola stanno seduti a tavola mangiano insieme agli altri come se niente fosse
Questa è ormai la regola nel nostro Paese
Non esiste più
Responsabilità politica responsabilità morale se io frequento un mafioso
Questa forma di frequentazione ancorché provata
Può non essere sufficiente per un'affermazione di responsabilità penale per dire che ho commesso un reato
Di partecipazione all'associazione mafiosa di concorso esterno in associazione mafiosa
Ma se è sicuro c'è Ottavio quel mafioso l'ho frequentato dovrebbe scattare una qualche forma di responsabilità politica avrà ma il successo mai successo
E mi sembra che
I tempi in cui questo possa succedere siamo ancora molto lontani non solo mai successo quanto dovrebbe succedere quel qualcosa dovrebbe far scattare quanto meno la responsabilità politica morale viene mercato cancellato
La
Commissione parlamentare antimafia
Nella sua ultima relazione due mila e tre a maggioranza
Approva tra l'altro un passaggio in cui si dice
Che il tentativo di attribuzione
Di mafiosità
Al senatore Andreotti è stato malamente sbugiardato dalle sentenze giurisdizionali
Malamente sbugiardato il tentativo a parte la parola tentativo di attribuzione di mafiosità questo
Imputato il più eccellente tra gli imputati eccellenti
Ecco
Sia ben chiaro
Io non voglio fare non posso fare non ho titolo né ruolo non è questa la sede questione di colpevolezza o di innocenza
E voglio soltanto dire
Che è difficile
Parlare di mafia e di antimafia
E bisogna invece affrontare anche questo profilo quando ci si chiede come mai ad un certo punto le cose che stavano andando in un certo senso vengono rallentate o
Rese più difficili
Non so se le cose che sto per leggere che sono scritte in una sentenza della Corte d'appello di Palermo l'ultima pronunziata
Ancora soggetta a ricorso in cassazione quindi non definitiva
Non so se queste cose sono giuste o sbagliate so che sono scritte e che sono l'esatto contrario di colossi bugiarda mento che troppo disinvoltamente la come si preparano a tratti marca detto essere distratto
Bene sta scritto in questa sentenza della Corte d'appello di Palermo
Per quanto riguarda i fatti fino alla primavera del mille novecentottanta
Che l'imputato a non senza personale tornaconto consapevolmente e deliberatamente coltivato una stabile relazione con il sodalizio criminale e arrecato comunque lo stesso
Un contributo rafforzativo manifestando la sua disponibilità a favorire i mafiosi per cui la Corte ritiene ravvisabile il reato di partecipazione all'associazione per delinquere si tratta di Cosa Nostra
Essendovi stato da parte dell'imputato un contributo alla rafforzamento dell'organizzazione criminale inducendoli agli affiliati anche per la sua autorevolezza politica il sentimento di essere protetti al più alto livello del potere legale
Per cui
Non la soluzione come di solito si dice
O si vuol far credere
Ma nun luogo a procedere per essere il reato concretamente ravvisabile a carico dell'imputato estinto per prescrizione
Ecco
Come si fa
A parlare di questione morale eventuale
Di eventuale responsabilità politica se quel che
Dovrebbe aprire quanto per una discussione al riguardo giusto o sbagliato che sia ripeto non lo sono
A quel che dovrebbe aprire una discussione un confronto ricordo viene cancellato
Addirittura negato è stravolto dicendo che e malamente sbugiardato
Qualunque
Riferimento di mafiosità questo o quell'altro imputato questo imputato
Il più eccellente friulano eccellente di cui stavamo parlando dalle sentenze giurisdizionali non è vero
A questo però
Siamo arrivati e anche di questo bisogna parlare quando
Cerchiamo di rispondere alla domanda che ho formulato
Io ho cercato di
Dire le cose che penso
Facendo un quadro che nel momento in cui riguarda gli ultimi dodici anni coinvolge a volte secondo la mia personale opinione anche
Scelte discutibili
Del centrosinistra oggi
La maggioranza politica un'altra
Non posso non osservare non per polemica ma perché mi sembra che le cose siano
Evidenti sicuramente così e quindi che non si possano indire proprio così
Che tutto ciò che
In passato giornaliera possibile registrarlo induce o come fisiologia del rapporto fra politica e giurisdizione
Oggi qualche volta
Assumere come dire dei profili
Che potremmo definire tanto per intenderci un po'di patologia
Parlo dei condoni
Più o meno tombali
Che sono un premio
A chi è più furbo
A chi ha violato la legge
Chi ha rispettato la legge
Di condoni sicuramente non può godere
E un condono e poi un altro poi un altro ancora ecco che si crea
Una cultura
Che sicuramente spazio per la legalità per la legge uguale per tutti
Non è lascia poi tantissimo
E poi le leggi ad personam
Molti hanno teorizzato in questi anni che vi è stata una legislazione in alcuni momenti pensata con riferimento a nome di interesse generale
Ma con riferimento agli interessi di qualcuno in particolare
Qualcuno che può e Conte
Poi il rifiuto
Nel processo non la difesa nel processo ma la difesa dal processo
La contestazione della legittimità dell'azione investigativo e giudiziario la contestazione dei giudici
Richiesta di trasferimento la denunzia ripetuta dei giudici e via seguitando
E finalmente le campagne
Ossessivamente condotte con mezzi
Simili a quelli della
Pubblicità commerciale ripetere ripetere ripetere finché le cose entrano in testa
Le campagne contro i magistrati
Attenzione criticare i singoli interventi giudiziari e democrazia un dovere
I magistrati Arnault corrispettivo dovere di accettando le critiche
Io personalmente le critiche le chiedo
Perché le critiche mi aiutano spero che mi aiutino a sbagliare di meno e ciò che non bisogna
Di essere aiutato a sbagliare di meno
Conto sono le critiche mirate sul provvedimento specifico
Un conto è rivolgersi ai magistrati è diventato uno sport nazionale praticato anche i più alti livelli istituzionali chiamandoli pazzi
Antropologicamente diversi dal resto della razza umana
Associati per delinquere
Maledetti nel Vangelo
Peggio che
Il fascismo Maramaldo l'ultima e di un componente del CSM che molto soft dice maiali
Ecco questo linguaggio
Perché denota secondo me un certo qual malessere della politica
è pericoloso
Perché può servire a qualcuno per
Essere delirante in un comizio
O per risolvere contingentemente qualche problema politico giudiziaria
Ma poiché non riguarda
Un singolo provvedimento ma la funzione giudiziaria
Complessivamente considerata
Milano ha fiducia
Della società verso un pilastro
Della democrazia che la prestazione della giustizia e minando la fiducia in questo pilastro a lungo andare a lungo andare non c'è società al mondo che possa regge
E il problema è di tutti è un problema di destra o di sinistra o di cento
E sempre più spesso
E questo vale anche per la mafia e questo ci aiuta anche a capire perché ad un certo punto l'azione antimafia non sempre sostenuta ma si è inceppata
Si valuta l'intervento giudiziario non sulla base i parametri della correttezza e del rigore
Sulla parete l'attività
Stai facendo qualcosa che mi conviene allora dite parlo bene
Stai facendo qualcosa che non mi conviene io temo che non mi posso convenire ancora di te non parlo bene ai controlli che scattino in media di cui magari con il controllo
Quasi monopolistico
E allora ecco per chiudere
Lasciatemi dire che
Partendo dalla domanda perché tutti vogliono la sconfitta dalla mafia poi questa non si realizza pure dichiarando tutti di voler
Arriviamo
Ad un problema
Oggi sul tappeto
Di particolare
L'importanza
Che quello della riforma dell'ordinamento giudiziario
Proprio per il quale sapete i magistrati sono in agitazione
Un giorno di sciopero han già fatto altri due li ha proclamati
E si vedrà quando e come usarli dopo il congresso straordinario esterna
A Napoli alla fine di questo mese
Importante con questo vorrei chiudere
Riflettere
Su quella che davvero la posta in gioco al di là delle cose che vengono dette al di là delle cose che vogliono
Farsi credere
Noi abbiamo una Costituzione quella vigente
E che scolpisce disegna
Una democrazia pluralista
Tra i vari poteri c'è separazione
Tra i poteri ce nella separazione equilibrio non c'è un potere che prevale sugli altri una primazia supremazia del un potere sugli altri
Che equilibrio appunto
Controlli garanzie pesi e contrappesi dicono i costituzionalisti
E sta profilandosi una nuova concezione della democrazia privata esclusivamente attenzione esclusivamente il consenso e democrazia è fondamentale ma non è tutto
La democrazia conosce altri momenti di sua esplicazione sullo sviluppo e sulla manifestazione
Sta cercando di passare una nuova concezione la democrazia basata esclusivamente sul consenso quindi sul primato della politica
Meglio della maggioranza politica del momento
Primato della politica della maggioranza politica rispetto a tutte le altre istituzioni quelle di garanzia quelle di controllo compresa
Di qui venire meno
Di un pluralismo
Che è presupposto l'indipendenza per quanto riguarda l'informazione di qui i problemi che ci sono sul tappeto oggi per quanto riguarda l'indipendenza della magistratura
Di solito
Si dice che il problema riguarda
Poche toghe rosse pochi magistrati politicizzati una palla non è vero
Non so se esistono toghe rosse non esistono ma ammettiamo pure che si portano sono le toghe rosse
Non è vero
Basti pensare a quello che è successo nel corso di questi anni
Non possiamo fare tutta la storia no
Andiamo al momento più significativo a quando la Corte di Cassazione Sezioni Unite che il massimo dei massi per il nostro ordinamento giudiziario più su non c'è nient'altro
La Corte di Cassazione Sezione voti in materia di legge Cirami legittimo sospetto prende una decisione relativamente un certo processo di Milano che non piace
E il Presidente del Consiglio atleti unificate con Cassetti Aprea registrata attacca non le toghe rosse
Che qui non c'entra un bel niente ammesso che esistano la Corte di Cassazione a Sezioni Unite
Vale a dire che il problema non sono le toghe rosse non è questo quel magistrato non è questo quel magistrato che opera in questo con ufficio in questa o quella città
Produrre qualunque magistrato chiede l'adempimento dei suoi doveri si trovi ma credo qui
Va detto che che
Ormai si tratta di Sega ecco perché sono ben bene delle stangate potete arrivano addosso
Ma mediatica mente parlando facendo
Suo dovere incrocia determinati interessi che ad essere uguale agli altri non ci sta
E discorso voce riguarda addirittura la giurisdizione costituzionale
Quando la Corte costituzionale anche qui facendo il suo mestiere quello che è scritto nella Costituzione
Essendo stata chiamata a giudicare la legittimità costituzionale quindi la rispondenza ai principi scritti nella Costituzione in questo caso l'uguaglianza visibili di fronte alla legge di una parte
Del lodo Maccanico o Schifani per la parte che assicurava l'impunità sostanzialmente l'immunità
Alle più alte cariche dello Stato quando la costituzionale dicendo non è costituzionale perché i cittadini sono tutti uguali di fronte alla legge qui non c'è questo uguaglianza
Un'altissima autorità del nostro Stato allora vicepresidente del Senato oggi ministro delle riforme senatore Calderoli dice testualmente lo leggo per
Non correre rischi di citazione inesatta
Pubblicamente chi sono
Questi quindici
Giudice chiosano sovvertire la volontà di trecentocinquanta rappresentanti del popolo
Che è come chiedersi perché i calzolai fanno le scarpe perché Schumacher guida una macchina e Formula uno sull'autodromo
E quindici giudici della Corte costituzionale hanno il compito lui sovvertire cioè dichiarare incostituzionale la legge ordinaria approvata dal Parlamento tutte le volte che questa legge risulti contraria un principio o una norma specifica che la Costituzione
Cosa significa tutto questo
Al dunque essere qui c'è un'insofferenza
Versioni libero indipendente esercizio della funzione giurisdizionale in tutte le sue articolazioni ordinario addirittura costituzionale
E che questi sofferenza cerca di tradursi in un nuovo assetto costituzionale
Sì per usare una formula molto molto molto sintetizzare ante che dovrebbe essere amplissimamente spiegata ma
Il tempo è quello che i costruttori si chiamano tirannide della maggioranza
Con una forte riduzione di spazi per era l'indipendenza della magistratura e quindi la possibilità di una ciotola di garantire prima di tutto come suo compito le minoranze
I pranzi e di oggi
E minoranze di domani
Non importa di quale colore siano le minoranze
Maggioranza dico ci può essere minoranza di domani e viceversa
E il problema non è di destra cori sinistra il problema di diritti di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e chiudo
Sperando di riuscire a comunicare una cosa che i magistrati noi magistrati avvertiamo essere estremamente difficile da far capire
Forse non si riusciva neppure oggi e mi scuso
Perché non è vero
Come si vuol dire come si vuol far credere
Che la battaglia
Lo stato di agitazione
Da un lato per l'efficienza tempo dovremo parlare dalla macchina dalla giustizia che non funziona dei magistrati che vorrebbero farla funzionare e non vengono dotati degli strumenti minimali necessari per questo
E dall'altro la battaglia per poter continuare ad essere indipendente applicando la legge almeno tendenzialmente in maniera uguale per tutti
Si vuol far credere che questa citazione queste rivendicazione dei magistrati siano per difendere privilegi di casta
Difendere prerogative della corporazione
Ma per favore
Io oggi sono un magistrato indipendente molto indipendente
Grazie alla legge oggi vigente
In Italia questa legge applico
Se domani cambiare la legge e la mia indipendenza
Viene in un modo o nell'altro diminuita ridotta compresa
Io magistrato avvolto migliore gli applicare anche questa dice di continuare a fare il mio mestiere di magistrato secondo il nuovo ordinamento non ci piove
Se non voglio fare il cambio mestiere o poi in pensione se riesco a fare il magistrato non è problema mio
Come come appartenente a una corporazione è un problema mio nel momento in cui diventa proprio di tutti i cittadini perché io oggi posso debbo applicare la legge in maniera uguale per tutti sforzarmi di
Domani corre la nuova norma con un nuovo ordinamento io suppongo fare la faccia feroce nei confronti del poveri diavoli
E apre invece un occhio di riguardo nei confronti di chi può e conta perché la legge consenta che pure conta ritardi delle direttive
Accetterò allora il problema ecco ripeto non è di corporazione Moretti Castrone di privilegi dei magistrati
Venerdì democrazia l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla ricerca di legge uguale per tutti
Sì anche soltanto un frammento delle cose che ho detto in conclusione vi sembra essere vero
O viceversa che possono essere però ecco vi prego
Rifletteteci su
E tramite una conclusione che non è
Problema che debba riguardare soltanto i magistrati è problema davvero che riguarda tutti i cittadini perché investe i diritti le garanzie
L'uguaglianza dei cittadini di fronte a Lecce per ora grazie per la vostra attenzione
è talmente eloquente la forza dell'applauso
Che non c'è bisogno di sottolineare l'importanza e il valore della testimonianza di Giancarlo Caselli
Con questa sua analisi al tempo stesso a Marra e vera
Forte severità
Approfondita
E dal magistrato
La parola passa a Rita Borsellino
Che di legalità
Di testimonianze di vita del magistrato
Il suo fratello Paolo
E di testimonianze civili
Ho letto che i ragazzi di Lilliput nel scheda di presentazione hanno parlato di qualcosa se non ricordo male di donna che è indirizzata sulla via della speranza che percorre
Chilometri e chilometri durante tutto l'anno per parlare con i ragazzi nelle scuole con i giovani che fa la vicepresidente di Libera con un impegno quotidiano pieno
Siamo sono
Molto affezionato e riconoscente
A Rita Borsellino
Per quel che sa dice
Con le sue parole per la testimonianza
Che anche qui stasera
Sicuramente porta a completamento dell'analisi non solo tecnica
Indignata
E Giancarlo Caselli
Io ringrazio Rita Borsellino e all'Eton la parola per la sua testimonianza
Prima di tutto il mio grazie
Grazie per questo abbraccio caldo per questa presenza così numerosa così come diceva Giancarlo in una domenica un po'particolare in cui c'è il Gran Premio del partite magari chiamavano da un'altra parte e allora il volle essere il voler essere qui tutti insieme a confrontarsi su un tema che può sembrare anche lontano da voi ed è un problema che riguarda altri
Un problema che riguarda
Città lontane dalla vostra realtà diversa dalla vostra
è importante importante da
E dà speranza aiuta a guardare
Oltre
Io potrei dirle che non ho non ho più nulla da dire perché Giancarlo ha detto già tutto quanto
Lo ascoltavo e condividevo ogni parola di quello per lui diceva
E soprattutto rimandiamo indietro con la mente a fatti avvenimenti
Particolari
Che convissuto anche se li ho vissuti in un'altra dimensione
In quella dimensione che io rilevo prima del diciannove luglio del mille novecentonovantadue una dimensione privata una dimensione comune semplice è quella di una qualunque donna che vive la sua storia di di madre di professionista ma
Che aveva con questi fatti un legame
Esterno è forte e nello stesso tempo che era rappresentato da Paolo Paolo che per me era prima di tutto mio fratello e poi il giudice Borsellino lo vedevo crescere affermarsi ma lo vedevo anche vivere sempre di più i pericoli che inno
Circondavano lo attanagliava hanno e cominciavano a prendere concretezza anche fatti che avevo vissuto nel passato e che non avevo saputo guardare fino in fondo adesso che riguardavano lui riuscivo a guardarlo in maniera diversa riusciva a sentirli
In maniera diversa e poi e poi e poi gli anni che passano e e quel diciannove luglio del novantadue che cambia tutto perché concretizza delle cose che sembravano soltanto riguardare altri non tranne che sembrava non dovessero mai a cadere
E a me annoia la mia famiglia anche se erano fatti con cui avevamo imparato a fare i conti giorno per giorno perché Paolo ci aiutava ci portava quasi per mano
A capire
A prevedeva e quasi ad accettare quello che sarebbe potuto accadere quello che sarebbe accaduto
Paolo diceva quando un giorno mi ammazzeranno non diceva se un giorno mi ammazzeranno quasi ad aiutarci
Ad accettare questo fatto che sembrava inevitabile ineluttabile lui che percorreva quella strada perché ci diceva è l'unica da percorrere non c'è da scegliere la strada è quella e bisogna seguirla ma era una strada difficile accidentata che gli ha dato sì
Tante
Soddisfazione per la consapevolezza del lavoro svolto con coscienza e con coerenza ma che gli ha provocato sicuramente tanto dolore tanti tante amarezze
Tanti disagi mai ripensamenti
No quello no
Mai davanti a nessuna delle provocazioni
Paolo pensò di cambiare mestiere di fare altro di rivolgersi anche l'altra branca della magistratura no mai quella era la strada dice e quella bisognava per correre ma tutto quello che Giancarlo ripercorreva io ricordo di averlo vissuto sulla mia pelle vedendo soffrire Paolo
Ricordo
Nel primo periodo della sua vita da magistrato l'entusiasmo dei primi incarichi ricordo il primo eravamo ancora ragazzi tavolo diventò magistrato ventiquattr'anni
Eravamo ragazzi davvero anche se lui era dovuto crescere in fretta era diventato il papà di tutti per nome in casa il mio in particolare che ero la più piccola
Ricordo questo suo primo incarico ricordo il suo andare venire da Enna questa provincia un po'sperduta della Sicilia con il treno la mattina presto e poi tornare perché non aveva un'automobile non avrebbe potuto permetterselo ancora e Point
Piano piano
Mazzara del Vallo e poi Morreale ecco Morreale
Morreale dove arriva il primo grande dolore per Paolo lui che aveva cominciato a occuparsi di problemi di mafia sapete Paolo diceva
Sì
Accusava
Della sua colpevole indifferenza nei confronti della mafia fino ai quarant'anni
E ci sarà un motivo per cui Paolo diventato magistrato ventiquattr'anni si comincia a occupare di mafia quaranta ci sarà un motivo e quel motivo è proprio
Il modo
In cui si amministrava la giustizia in quegli anni
Quel
Quella macchina che non esisteva
Che quindi non si può su cui quindi non si poteva indagare perché non c'erano elementi perché non c'era perché non c'era la volontà la mafia che non esisteva neanche per il cardinale di Palermo che rispondendo
Paolo sesto che gli chiedeva cosa fosse questa mafia che insanguinato dalle strade di Palermo rispondeva la mafia non esiste
Erano altri pericoli che bisognava contrastare in quel periodo e la mafia poteva servire
Per contrastare quelle pericolo che era il pericolo quello comunista
E allora la Chiesa si schierava in qualche modo voglio pensare non colpevolmente forse colposamente con la mafia perché la mafia poteva aiutarla
A contrastare questo pericolo incombente grande
E allora il cardinale diceva la mafia non esiste i magistrati a Palermo erano una casta
Che amministravano la giustizia in un certo modo ma erano proprio una casta appartenevano quasi a delle famiglie che si tramandavano questa professione di padre in figlio e che frequentavano i salotti bene di Palermo
E nei salotti bene di Palermo accanto insieme ai magistrati cercano dei personaggi che poi abbiamo riconosciuto tra i nomi per esempio del del primo maxiprocesso ma io allora tutto questo non lo sapete
Io allora guardavo quello che accade Evo leggevo il giornale ascoltavo la televisione allora anche poco
Leggeremo quello che accadeva così fino a quando Paolo
Non cominciò a occuparsene in prima persona e allora divenne per me è un fatto che mi riguardava personalmente
Magari di riflesso perché riguardava la vita di Paolo ma per me era importantissimo perché coinvolgeva questa personalmente a me così cara per me così indispensabile io non ricordo
Ricordo quando Paolo fu a morire a Monreale
Il l'uccisione del capitano Basile e per me forse nel primo momento in cui focalizzo il problema veramente
L'uccisione del capitano Basile un carabiniere che è un capitano dei carabinieri che collaborava con con Paola le inchieste che stavano svolgendo che viene ucciso dalla mafia in una maniera atroce sono tutti atroci le morti
Ma ma quella particolare c'è la festa del paese il capitano sta partecipando sta camminando per la strada del Paese con sua moglie con la sua bambina che ritorna sulla spalla gli sparano in mezzo alla folla
Rischiando di di colpire anche questa bimba che aveva tre quattr'anni Paolo resta colpito profondamente io ricordo che piangendo disse dovevano uccidere me
E hanno ucciso lui
Ecco è stato questo il mio primo impatto il primo forte violento terribile davanti davanti alla morte davanti anche alla concreti concretizzazione del pericolo il senso del pericolo attorno Paolo
Cominciai a guardarlo in maniera diversa quando veniva a casa mi affacciavo quando usciva per guardare fuori chissà ci fosse qualcuno ha postato che potesse farmi del male così a proteggerlo anche con con il mio sguardo ricordo la prima volta dopo la morte del capitano Basile
Paolo
Uscire accompagnato dalla scorta
Ricordo che uscì proprio lui che rifiutava questa limitazione della sua libertà uscì proprio per un impegno familiare la sua prima uscita con la scorta fu pervenire in chiesa dove una delle mie figlie faceva la prima comunione non poteva mancare il legame familiare era troppo forte troppo importante per lui e lì cominciò la sua vita di versarli comincio la sua vita
Privata di una parte della sua della sua libertà
Fu difficile per lui io ricordo che ogni tanto scappava via lo vedevo spuntare sul motorino di suo figlio ci veniva a trovare mia madre si sta mentale di diceva Paolo ma cosa fai tu mi hai lasciato la scorta e lui diceva non lo sanno nulla che sono uscito l'importante e sfruttare l'imprevisto
E aveva bisogno aveva questo senso di libertà comincia a soffrire insieme a lui le limitazioni le sofferenze anche gli attacchi anche gli insulti che gli arrivavano
Attraverso la stampa o attraverso i colleghi mano mano che a cui che diventava non veniva era più conosciuto mano mano che di cui si è cominciato a parlare sui giornali cominciavano gli attacchi cominciavano
Comincia nel tentativo di di screditare poi e poi il maxiprocesso
Fu un periodo particolarissimo io ricordo di Paolo il fatto che
Non c'era mai
Se gli si telefonava non lo si trovava mai ora di pranzo non era mai a casa non riusciva a ritagliare quei momenti per venire a trovare mia madre
Non non ci rinunciava mai ma erano sempre momenti scattata sempre fuggiva debba andava sempre di corsa perché non riusciva a ritagliarsi
Un momento perse
Ricordo
Di avere eseguito attraverso i giornali quello che succedeva perché lui non parlava del suo lavoro era troppo rischiose non voleva coinvolgere soprattutto in tv noi nei rischi nei pericoli che correva ricordo un giorno venne a trovarmi
In farmacia io continuavo a gestire continua a gestire la farmacia di famiglia un po'una tradizione e mi disse con fare serio mi disse
Ma tu ce l'hai un'assicurazione sulla vita
Noi ci disse
Fanno cominciano a sentire a temere anche per i pericoli che che correvamo nomi io credevo che quello fosse un periodo in cui davvero
Si cominciasse a combattere la mafia
In maniera corale in maniera forte in maniera vera ma mi dovetti in confronto a quello che accadeva prima quando parlavo di quei magistrati che erano un po'una casta e che quindi non contrastavano la mafia perché avrebbero potuto contrastare persone che frequentavano normalmente amici persone che appartenevano al loro stesso mondo ecco perché non si combatteva la mafia perché perché perché non era possibile perché semplicemente era un fatto e estraneo a quella società e quando qualcuno già prima
Del pool antimafia già prima del maxiprocesso arrivò con delle idee nuove arrivo con una volta una volontà nuova di contrapporsi a questo fenomeno che anche se negato era perfettamente
Si sapeva perfettamente che esisteva ecco che quella regola che sembrava fosse stata scritta da una mafia antica che aveva quasi un alone di come dire TTT di bontà tra virgolette
Si diceva che in la mafia non uccideva i magistrati e dei magistrati cominciano a morire proprio quando c'è qualcuno che si occupa veramente di mafia che vuole guardarsi dentro e così more costo amore Terranova
Segno di qualche cosa che sta cambiando segno di una volontà diversa che comincia a manifestarsi F. viene contrastata sì veramente vuole combattere questa mafia chi veramente vuole contrapporsi a questo fenomeno
è un discorso antico già c'era stato un certo Petrosino che era venuto da lontano per fare questo sarà stato eliminato semplicemente eliminato perché perché ci voleva vedere chiaro e si stava anche riuscendo perché se si vuole si può è questione di volerlo e questione di volerlo e di volerlo davvero e di volerlo tutti insieme perché se lo vuole uno soltanto se lo vogliono soltanto degli uomini isolati la loro fine quasi segnate il loro destino è quasi segnato
Perché verranno isolati e poi finiranno io mi ricordo quando cominciarono a lavorare all'interno di giustizia Paolo Giovanni che conoscevo
Da tempo anche se non c'era un vero rapporto di amicizia eravamo semplicemente nati a pochi metri di distanza l'uno dall'altro e quindi c'era una conoscenza che risaliva quando eravamo bambini
Io ricordo quando Paolo ci raccontava che Giovanni Falcone cominciava a lavorare in un certo modo e all'interno di giustizia i magistrati gli anziani quelli che di cui parlavo prima
Che dicevano ma toglietegli dalle mani queste cose sta distruggendo l'economia della Sicilia e consigliavano al suo capo di di riempirlo di processi sei tutti perché perché non avesse tempo di occuparsi di altro
Ecco se si occupava di mafia rovinato all'economia della Sicilia
Ma è una cosa che abbiamo sentito dire ancora adesso
Quando ci hanno detto che con la mafia bisogna convivere non ce l'hanno detto soltanto vent'anni fa trent'anni fa ce l'hanno detto adesso con la mafia si deve convivere perché con la mafia si possono fare affari anzi
Si devono fare affari il denaro agli affari la regola principale che cancella tutte le altre
Alla luce di questo tutto il resto perde d'importanza perde di significato e poi e poi l'istruzione del maxiprocesso l'attenzione di tutto il mondo su quello che stava accadendo io ricordo
Di aver sentito che lì dove fu costruita l'aula bunker e siamo nel centro di Palermo i palazzi di fronte gli inquilini affittavano gli appelli finestre i balconi ai giornalisti che arrivavano da tutto il mondo che volevano piazzarsi appostarsi per potere
Filmare documentare tutto quello che stava accadendo e i giornali locali che se da un per un verso erano quasi costretti a seguire questo filone quindi a a parlare di questi magistrati che stavano facendo questo lavoro davano l'arco spazio parlo soprattutto del quotidiano di Palermo il Giornale di Sicilia un giornale che ha una chiara matrice ma che era l'unico a Palermo e quindi quello bisognava leggere se si voleva sapere qualcosa che dava largo spazio alle lamentele giuste lamentele della povera popolazione della gente che era disturbata da tutto quello che accadeva
Perché c'erano poliziotti e posti di blocco dappertutto e da soprattutto della gente che abitava vicino all'abitazione di Giovanni Falcone Giovanni Falcone in quel periodo era il magistrato più scortato d'Italia quando lui usciva di casa un appartamento in affitto perché non aveva mai potuto comprarsi un appartamento
Si truccava il traffico
Si fermava tutto passava questo corteo di macchine con le sirene spiegate e la gente si disturba non poco una signora scrisse al Giornale di Sicilia che quando lui usciva di casa lei poveretta che aveva lavorato tutto il giorno perché era una cittadina che pagava le tasse quindi aveva i suoi diritti
Mentre faceva la pennichella veniva disturbata dal rumore di tutte queste sirene che accipicchia insomma questo qui se ne poteva pure andare da un'altra parte anzi
Anzi
Facevo una proposta perché non prendere tutti questi magistrati che disturbavano ha fra l'altro creavano tanti pericoli alla popolazione che aveva le sue buone ragioni
Di rivendicare questo diritto è una sorta di cittadella dirle cinto messa ai margini della città dove almeno non avrebbero disturbato nessuno
E il giornale dava largo spazio a tutto questo attenzione c'erano tante altre voci
Che dicevano altro c'erano tante altre voci di persone che seguivano con attenzione quello che veniva fatto e con riconoscenza perché finalmente si cambia la musica perché finalmente si avvertiva un'aria diversa ma quelle non veniva ad alta voce
è un po'come oggi
Chi li da Bossi
Chi dice
Che oggi qui in una giornata così siete in tanti che oggi sotto la pioggia eravamo sotto un portico a mangiare i prodotti della legalità
Chi dice che ieri a Quarrata in un paesino in provincia di Pistoia c'erano dieci mila persone che dopo avere marciato per due ore si sono fermate fino all'una di notte in piedi ad ascoltare i discorsi di tante persone
Di buona volontà che cercavano di mettere insieme un discorso di pace
Chi racconta di Milano di Napoli di Palermo ogni giorno ogni giorno ogni giorno chieda a Bossi
A questo popolo della pace a questo popolo che vuole giustizia che non ha voce notizie che c'è oggi ci dicono i giornali ci dicono ma non si può parlare di queste cose perché non tirano perché la gente non ha voglia di sentirne parlare
E però poi le sale e teatri le piazze si riempiono e allora c'è qualche cosa davvero che non funzione c'era qualcosa che non funziona ma neppure allora se questa informazione distorta perché di questo si trattava faceva un po'da cercava di determinare l'opinione e allora succede che in quel clima in cui la gente era disturbata da Giovanni Falcone che usciva per andare alla chissà perché lavorava forse perse per arricchirsi ma chissà dove avrà nascosto
Tutto il denaro che ha guadagnato facendo il giudice antimafia professionisti dell'antimafia io pensavo che poteva essere un termine positivo
Significa che facevano l'antimafia con professionalità no è come il discorso del giustizialismo è un termine brutto offensivo che viene usato per dire ci sono delle persone che facendo un fanno antimafia per fare carriera che sfruttano l'antimafia la loro attività antimafia e per fare carriera bella carriera hanno fatto Paolo fu uno dei professionisti dell'antimafia accusato fra l'altro da un uomo come Leonardo Sciascia Paolo diceva non riesco ad avercelo collo ad avercela con lui io l'ho sempre ammirato moltissimo diceva se io ho cominciato a capire di mafia e stato leggendo i libri di Leonardo Sciascia eppure fu accusato di essere professionista dell'antimafia perché finito
Il maxiprocesso quando come diceva Giancarlo Caselli furono distrutti se smembrata è assolutamente diventò procuratore della Repubblica di Marsala lì dove poi si costruirono le premesse per la sua morte mentre era stato già che aveva chi era stato incaricato di ucciderlo mentre era procuratore della Repubblica di Marzano in caso aveva fatto fallire quell'attentato era questo erano questi guadagni che facevano bene c'è un altro episodio in quella attimo sfera terribile che si viveva in quel periodo c'è un episodio che io ricordo tocco profondamente Paolo e tutti quanti noi che gli volevamo bene io ricordo di non aver mai visto Paolo soffrire così forse neanche per l'amor
Chiedo di Giovanni Falcone un giorno tornava a casa
Divideva la macchina di scorta con un altro magistrato del pool Leonardo Guarnotta era nascosta di Leonardo Guarnotta accompagnavano Paolo prima Paolo eppure Leonardo alla sua abitazione era l'intervallo di pranzo la macchina sfrecciava
Sulla via Libertà una macchina di un cittadino comune in maniera avventata esce da un incrocio
E la macchina della polizia sbanda in maniera pauroso e piomba su una fermata dell'autobus dove c'erano dei ragazzi che erano usciti da scuola era la scuola che frequentava anche uno dei figli di papà
Li investe
Due muoiono
Sul colpo
Uno morirà dopo
Molti feriti io ricordo Paolo impazzito dal dolore
Ricordo il pomeriggio andai a casa sua quando seppi di questo era chiuso barricato nella sua stanza al buio non voleva sentire con parlare con nessuno
Provai a entrare aveva la testa sotto il cuscino e mi fece il gesto di allontanarmi non aveva la forza di parlare
E poi
Trovò la forza di alzarsi per andare a trovare i feriti in ospedale glielo sconsigliavano tutti gli dicevano sai può essere pericoloso può essere rischioso e Luigi corto si arrabbiò moltissimo mense ma che m'importa
Se può essere pericoloso sono morti dei ragazzi
Io ricordo ripeto dolore terribile di Paolo che si mise in discussione
Che ne parlo con i suoi figli che disse ma voi che cosa ne pensate devo continuare se il prezzo da pagare così alto vale davvero la pena di continuato
E furono i suoi figli dello in con ritmo incoraggiano ad andare avanti e furono anche i ragazzi di quella scuola del liceo Meli che ai funerali dei loro compagni ero Lollo abbracciarono e gli dissero di continuare a darle la forza di andare a farmi andare avanti potrei raccontarvi tanti di questi episodi
Potrei raccontarvi di quando Paolo procuratore di Marsala
Non aveva voluto per la famiglia si spostasse con lui perché ragazzi avevano le loro abitudini per l'amicizia allora lui andava e veniva qualche volta due volte al giorno addirittura da Palermo a Marziale viceversa per stare vicino a loro qualche volta era appena arrivato a Palermo arrivava una telefonata che vi dicevo che era successo qualcosa
Si rimetteva in macchina
Andava
E accanto a tutto questo
Potrei raccontarvi di chi diceva
Di fare lotta alla mafia
E invece
E invece per esempio leggiamo la sentenza del processo Andreotti e sentiamo che c'era quest'uomo che ha retto
Il Governo del nostro Paese sotto vari titoli sotto varie forme sotto vari aspetti per anni anni per tante volte quante non saprei conto
Che si dice semplicemente fino agli anni Ottanta mi pare
Era semplicemente un mafioso nel senso che aveva rapporti organici con la mafia che favoriva e si dice proprio che faceva parte praticamente dell'organizzazione nonché la guardava da lontano non è un concorso esterno almeno per quello che io le capisco
Mi sembra molto di più di un concorso esterno e che poi semplicemente a un certo punto se ne viene fuori perché dice che insomma non andava più d'accordo sapete perché
No andava più d'accordo coi mafiosi perché i mafiosi avevano deciso di uccidere Bernardo Mattarella che era il presidente della Regione Siciliana
è stata discussa ben altro spazio un altro tipo
Santi matterello
Avevano deciso di uccidere lui da dentro l'organizzazione mafiosa cerco di impedirlo e perché forse gli sembrava un po'troppo Police
Cerco di non ci riuscì allora ma non non ci non ci stava più se ne andò io mi chiedo ancora oggi
Giancarlo chiedo accreditarmi un po'un rumore visto che la mafia lo conosce bene possibile
Che
Andreotti se ne sia uscito dalla mafia per un motivo così e la mafia lo abbia lasciato uscire Pucci uscire io so che se Salvo Lima per lo stesso motivo
Per non avere assolto ai suoi compiti all'interno dell'organizzazione mafiosa doveva giusta di processare aggiustare i processi non ci riuscì venne ucciso come mai ad Andreotti come lasciarono andare così
Senza senza che accadesse nulla mi resterà sempre questo dubbio è però semplicemente cosa succede & guarda caso
Queste cose che vengono affermate fra l'altro Andreotti durante il processo dice un mondo un mucchio di bugie dice di non conoscere i fra dei cugini Salvo e invece li conosceva dice che non è vero che lui se ne andava a spasso senza la scorta quando era a Palermo invece viene approvato
Che che che lo faceva ci sono tanti altri tanti altri elementi su cui ha giurato
In un'aula di tribunale
E però semplicemente tutto questo è caduto in prescrizione scrive non lo si può condannare bene mi sta anche bene la legge sono queste per carità dobbiamo rispettare mica rispettiamo solo quello che ci fa comodo
E così
E così poi lui
Ormai indossa un altro vestito e continua a reggere le sorti dell'Italia e il passato lo dimentichiamo e ci ricordiamo solo dell'Andreotti buono che
Fa altro
E che fa la lotta alla mafia
E io mi ricordo quando viene ucciso il giudice Rosario Livatino vi ricordate di Rosario Livatino il giudice ragazzino quello che avrebbe dovuto reggere soltanto anzi neanche quelle poteva fare le sorti di un condominio
E quando viene ucciso il giudice Livatino Andreotti si arrabbia moltissimo non so cos'era allora capo del governo ministro insomma una delle tante cose non sapere si arrabbia moltissimo e io ricordo che Paolo che
Per la morte del Rosario Livatino
Fu una di quelle volte che lo vidi infuriarsi proprio infuriarsi proprio carine escandescenze quasi in escandescenze davanti a questa cosa terribile di questo ragazzo ucciso in questa maniera e semplicemente Luís trovavo
Un rimedio molto buono sapete cosa dice
Ritiriamo il porto d'armi a tutti i siciliani e certo perché il mafioso c'ha il porto d'armi per andare ad ammazzare Rosario Livatino e mi sembra chiaro e io ricordo che Paolo che parlava sempre poco faceva poche dichiarazione ne ha fatte poche ogni volta
Appagate anche ha dovuto risponderne sempre in prima persona ricordo proprio di avere letto questa dichiarazione di Paolo che disse
è vero che Rosario Livatino il povero prosa Rosario Livatino è stato ucciso come un coniglio ma non era un coniglio
E ma Andreotti è uno che dice che la la lotta alla mafia l'ha fatta
E in questi anni in cui ha governato sicuramente l'ha fatta risultati li abbiamo visti
E intanto certi come Giovanni Falcone come Paolo Borsellino pagava in prima persona pagava quando per esempio per estendere la sentenza istruttoria del maxiprocesso finirono in un carcere di massima sicurezza loro sì con le famiglie
E pago le conseguenze gravi di questo stare in un carcere di massima sicurezza le pago dal punto di vista affettivo e familiare perché una delle sue figlie si ammalò di anoressia perché per la prima volta vide
Comunque visse concretamente i pericoli che suo padre correva
A parte il fatto che lo Stato che fa la lotta alla mafia poi gli mando il conto del delle del adibite del vino che avevano bevuto quando erano all'Asinara ricordo che Paolo ne scrisse con Giovanni Falcone disse dice abbiamo mangiato e bevuto parecchio anche visto il conto che c'hanno
Che c'hanno mandato è costato faceva la lotta
Alla mafia o almeno diceva di fare
Questi suoi figli che dovevano essere figli prediletti non ha mai saputo proteggerli non ha mai saputo proteggerle non dico
Tanto dal punto di vista della sicurezza ci sono potrei dire visto quello che è successo ma neanche di tutelarli moralmente dal punto di vista
Proprio morale
Della
Davanti alla agli attacchi spesso volgari
Di certo la stampa di certa politica e poi serve guardare bene Rossi può costare basta andare in un archivio di qualunque giornale vedi che le firme di allora sono spesso le firme di ore
Le stesse di Chioggia tacche magistrati però
Falcone e Borsellino non si tocca
Falcone e Borsellino sono due eroi nazionali Falcone e Borsellino sono i migliori giudici che noi magistrati che non abbiamo mai avuto Falcone Borsellino tutti
Li amava nelle stimava è specialmente ora che sono morti perché fastidio non ne possono dare più e quindi possiamo ben dire che siamo stati tutti i loro amici
Che certi uomini
Di questo Stato
Che da dodici anni a questa parte non mancano mai
Alle commemorazioni di Falcone e Borsellino mi chiedo perché soltanto alle loro quando ci sono altre commemorazioni dimenticate abbandonate
Dove si ritrovano da soli familiari con qualche esponente nelle amministrazioni locali
Eppure sono nomi importanti
Carlo Alberto Dalla Chiesa
Pio la Torre
C'è più nessuno a questa manifestazione quelle di Falcone e Borsellino si ci sono sempre tutte le più alte cariche dello Stato si avvicenda non un altro sono sempre presente pescate prestando a commemorare Giovanni Falcone
A dodici anni dalla morte viene eretto un monumento
Sul luogo della morte fino questo momento ce ne era stato un altro di monumento molto bello
Molto vero
Guarda RAI le dipinto di rosso
Appena era stato ripristinata la strada
Che era stato dipinto di un rosso il guarda rail in quel posto maledetto
Ma è venuto lo Stato ammettere una stele alta trenta metri non anzi due una da una parte e una da quell'altra quarta RAI uno rosso non c'è più sapete chi è venuto a inaugurare in questo momento monumento
Il ministro Lunardi quello che aveva detto che con la mafia bisogna convivere c'è stato un ragazzo che io conosco bene perché uno dei ragazzi di Paolo questa associazione nuova giovane che è nata che ha avuto il coraggio
Devo dire il coraggio di portare lì un lenzuolo bianco dove c'era scritto Falcone morto per non convivere con la mafia ma questo Stato fa la lotta
Alla mafia o almeno lo dice
E lo dice però poi c'è qualche cosa che contraddice perché quando vengono
Legittimati tanti reati perché io così dico che sono stati legittimati tanti reati alle potrei enumerare falso in bilancio il rientro dei capitali dall'Est non c'è bisogno veridico le conosciamo tutti abbastanza bene io credo che si sia fatta che si faccia
Un'operazione veramente
Brutta
Brutta non soltanto per quello che ma per quello che significa
Io che vado giornalmente nelle scuole sento il disorientamento dei nostri ragazzi soprattutto di quelle più Grandini che cominciano a capire sul meglio le cose e che chiedono perché
E chiedono ma allora
Cosa significa tutto questo
Perché gli si parla di Paolo gli si parla dei giovani si parla di legalità di valori di chi ha dato la vita per tutto questo di questo o di quello di quell'altro
Di rispetto per le istituzioni di lotta alla mafia e poi loro semplicemente e seccamente alla fine ti fanno questa domanda e ora
è un po'complicato vedete
Io soft che Paolo era un uomo delle istituzioni e so quanto Paolo tenesse questo suo essere un uomo delle istituzioni
So che lui diceva
Non sono le istituzioni ai se le malate quando succede qualcosa di questo genere ma sono uomini che in quel momento occupano diceva lui abusivamente
Il posto
Quel posto nelle istituzioni
Sì è vero ma non ripeto me lo ripeto spesso dico sono
Passerà cambierà ma intanto
E vado indietro con la mente penso ai tanti misteri di queste Italia
Alle tante stragi ai tanti morti
Che non hanno avuto giustizia
Penso ai tanti segreti di Stato
Penso che quest'anno si doveva sapere finalmente la verità su Portella delle Ginestre vi ricordate
Dovevano venire fuori documenti
Non è venuto fuori niente
Semplicemente
Non è venuto fuori niente
E penso a questo Stato che continua a proclamare la sua volontà di sconfiggere questa mafia e mi chiedo quanto sia vero e se lo chiedeva anche Paolo anzi era dato una risposta
Ho letto un giorno
Una tabella di marmo suo municipio
In Emilia Romagna
Se le vostre Tecne
E c'era una frase di Paolo che non avevo mai letto e allora sono andato a cercare per vedere se era vero sera vera quella strada e l'ho trovata
E Paolo diceva
Alla volontà della politica di sconfiggere veramente la mafia
Io non ho mai creduto
Ne abbiamo percorsa un po'
E tanta profondamente di strada pesce Scardi che aprire quel che la suggestione della domanda fatta dai ragazzi di Lilliput chiedeva di risposta alle nostre coscienze
C'è sempre
Un senso
Di orgoglio civile nella passi di questa espressione Rita Borsellino
Nell'ascoltare i suoi discorsi di cittadina
Di questo Paese che pretendiamo libero e democratico
C'è un senso profondo di libertà e di coscienza dei propri che voi ricchi i propri diritti degli altrui misfatti delle menzogne altrui nei suoi discorsi
La ringrazio come voi avete ringraziata un questo forte applauso
Per quel che c'era rievocato racconta ripercorso con noi in questo pomeriggio sempre più importante per ciascuno di noi qui a Fidenza
La parola pure avrà Luigi Ciotti
Siccome profondamente
Abbiamo
Ringraziato Caselli Rita Borsellino
Per quel che stava per dire e soprattutto per quel che fin qui avevan fatto lo stesso profondo ringraziamento vale Luigi Ciotti per le tante tante cose che quotidianamente fa qui e come presidente di libertà l'associazione le associazioni contro le mafie
Ma tu ricordiamo
Col gruppo Abele alla guida l'Ulivo prete di strada e quell'organizzazione sempre più importante per dar sponda cammino a chi crede di non averlo più
Noi ringraziamo per l'ascoltiamo
Come
In altre occasioni capitato
Sicuri e convinti che un'ulteriore apertura ci sarà nelle nostre coscienze dopo stasera luglio però
Vi devo dare un annuncio
Non ci sono soldi
Una grave crisi economica del nostro Paese che
La conseguenza di un riflesso internazionale
Ci fa dire da un po'di anni lo sentiamo dire puntualmente che non ci sono soldi e siccome non ci sono soldi non si possono mettere in pratica alcune politiche sociali
Non si possono dare gli strumenti i magistrati per potere lavorare
Vi prego di avere pazienza non ci sono soldi nel nostro Paese
Non è colpa di chi amministra per carità
Ma è proprio un riflesso internazionale
Che ci sta penalizzando viene detto
Però pochi giorni fa è stata inaugurata la nuova Porter italiana nel porto di Genova benedetto dal cardinale di Genova con la presenza del più grande otto Rita del Paese miliardi di soldi ma i soldi per le politiche sociali non ci sono
Se andate a controllare l'ultima Finanziaria scoprite una cosa ancora curiosa
Che dopo oltre ventidue anni credo dal terremoto dell'Irpinia
Ci sono ancora gli stanziamenti
Riflettere sul ventennale il terremoto dell'Irpinia
Avevo scoperto ad esempio di finanziamenti
L'ultima finanziaria continua a finanziare
Ma l'ho scoperto di finanziamenti per fabbricare ad esempio
Una fabbrica di barche a mille cento metri d'altitudine che una strada che si bastona manco
O il pullman
Questo è storia signore queste storie
Ma
Con la serietà della documentazione
Perché tale deve essere per un senso di responsabilità nei vostri riguardi e della ricerca della verità
Anche lo stanziamento di una fabbrica di camicie
A Nusco mai esistito
Ora non ci sono i soldi
L'ultima finanziaria continua a stanziare denaro
Per il terremoto dell'Irpinia
Il ponte dello Stretto di Messina
Con i stanziamento di grande denaro
Pubblico e privato certamente pone noi una serie di grandi interrogativi nel momento di grande crisi che il nostro Paese attraversa
Abbiamo sentito dire
E questo ci fa e ci fai crea inquietudine ho visto molti operatori qui in sala e queste cose voi mi insegnate e soprattutto tutti noi tocchiamo
Con mano la fatidica di questo momento alle mostri lo dire che i diritti sociali costo
E quindi se costoro bisognosa d'Italia ai diritti sociali
Allora voi capite
Che noi dobbiamo partire da qui perché qui
Parte la nostra riflessione
Per le cose che Giancarlo De Rita ci hanno detto
E che Maurizio c'ha sottolineato fin dall'inizio
Il cambiamento e possibile
Se si costruiscono percorsi innanzitutto di giustizia sociale
Non è il problema dell'occupazione del cambiamento del territorio
è un problema di creare strutture infrastrutture perché ci sia una dignità in quei territori riprova del ruolo della scuola il sostegno alle famiglie
E tutto quelle politiche sociali chiamatele come volete
Che nel nostro Paese sono fondamentali lo sono per tutti
Perché sono di risposta non tanto ai problemi delle persone di cui bisogna tenere conto ma solo di risposta ai bisogni delle persone
Allora questo il grande nodo della nostra riflessione
Le politiche sociali gli interventi sociali
E ce lo dice anche il Censis non ci stanchiamo di sottolinearlo con forza
Un organismo quindi un braccio diciamo così dello Stato
Che ci dice
Ci ho riso al Censis e ci fa saltare sulla sedia tutti Stato ebbero tranquilli
Ma scusate il corno Censis dice
Che la mafia è una zavorra il cambiamento
Non e ci dice che la presenza mafiosa nei territori del Sud
Ha privato nell'anno due mila e tre
Dai centosessanta e centottanta mila posti di lavoro
E se così non fosse il PIL
Il prodotto interno lordo tra nord e sud sarebbe quasi totale
Allora voi capite
Conosciamo qui per riflettere per chiederci come mai non c'è un cambiamento
Dove Stalin odi le responsabilità ieri e oggi siamo qui per interrogarci sugli aspetti positivi che ci sono stati e che ci sono vi prego
Perché non dobbiamo dimenticare questo dato educativo
Che deve essere capaci di leggere le cose positive
L'impegno la generosità dove stati molti nei vari contesti con vari ruoli con varie responsabilità che hanno fatto bene stanno facendo bene
Ma poi voi mi insegnate che non si costruisce giustizia senza ricerca della verità
E quindi
Ricostruito vere la nostra responsabilità di cogliere i nodi e le grandi contraddizioni
Che non riguardano solo il contrasto alla criminalità alle mafie
Ma
Con la scusa che non ci sono soldi viene toccato tutto il sistema delle politiche sociale dei diritti sociali della storia di chi arranca per fare fa più fatica nel nostro Paese
Il secondo passaggio che mi sembra importante riflettere in questo senso
Che le cose non sono mai acquisite definitivamente
Pensiamo che avere una Costituzione
La nostra Costituzione quei punti chiari quei punti fermi
Punto e basta tutto fosse acquisito
No amici voi lo sapete
E noi dobbiamo rilievi ce l'ho ancora con forza questa sera che le cose non sono mai acquisite definitivamente
Oggi
C'è un forte attacco
C'è un attacco in atto durissima la nostra Costituzione
E questo crea me
E spero anche in molti di voi
Crespi aveva veramente sofferente
L'articolo tre
Della nostra Costituzione
Dove si parla dell'uguaglianza
Dei cittadini
Non è più vissuto come un valore l'uguaglianza
Ma viene vissuto come un disvalore
Che frena quel progresso che frena quegli obiettivi che sono nella testa di chi concepisce tutto in un altro modo
Noi siamo qui venuti oggi
A riflettere
Ma anche nel dire la nostra coscienza del nostro impegno
Che l'uguaglianza è veramente un diritto
E siamo qui anche per dire
Che i diritti non possono essere i diritti erano sta costituzione ma non solo non possono essere in balìa delle maggioranze politiche qualunque essi siano
Allora i con la maggioranza politica quei diritti non mi piacciono o le rendiamo più fragile più deboli no i diritti non possono essere in balìa di maggioranze politiche
Quindi riti fondamentali non possono essere pure in balia di dati economici
Sono diritti
E i diritti fondamentali sono vincolanti c'è una centralità di diritti della nostra Costituzione
Allora quando parliamo di occupazione di scuola di ambiente e di territorio i territori politica per la famiglia per i giovani ne parliamo nel nostro Paese
Ma ne parliamo anche rispetto a certi contesti dove il Censis si fa mettere in evidenza che la presenza mafiosa è zavorra e non permette cambiamento e non premette sviluppo
Ma scusate se tutti lo sanno potevano scrivono potevo studi uno tutti lo Polito pubblicano e ce lo dicono nei telegiornali sul tutti i quotidiani
Possibile che non si possa trovare una strada che affronti questo nodo
Che sentiamo masticare dalla sera alla mattina
Possibile che non si prenda coscienza che un diritto subordinato alle risorse è uno un diritto
Perché non lo posso applicare di chi non ci sono soldi
E quindi diritti diventano fragili vendono non il più esigibili deboli
Questo amici e quello che sta avvenendo nel nostro Paese questo il nodo che vale al nord come al sud
Questo il dato più inquietante nel quale si inseriscono anche le attenzioni a lotta alla criminalità alle mafie ma la lettura deve essere molto molto più ampia
Qualcuno vuole modificare la Costituzione bene
è in atto tutto questo
Siamo d'accordo per delle aggiunte bisogna leggere i cambiamenti e trasformazioni
No ma richiamo lo conforta tutti all'abbattimento di valori
Che vogliono essere e tolti
Vi faccio due esempi ma proprio perché viene calpestata la legalità vi faccio due esempi di totale illegalità che avvenuta
L'articolo undici
L'articolo undici e lo sta costituzione
Quel non ferma la guerra no che abbiamo fermato ecco il divieto il divieto il divieto quell'articolo undici lo porto come esempio
Tutti conosciamo che cosa vuole dire tutto questo
Prima di essere un grave errore politico è un grande atto di illegalità perché viene trasgredito quel principio dell'articolo undici della Costituzione
Ma
Un secondo esempio dei tanti che si possono fare e anche qui io provo sofferenza come molti di voi perché abbiamo davanti ai nostri occhi non parliamo di cose ma di persone
E la Bossi-Fini
Non c'è maggioranza politica che può negare
Agli migrante il diritto di difesa
La Bossi Fini compie legalità perché contro tutte le norme internazionali nega questo diritto
Allora voi capite
E ci lo ricordava bene Caselli che per noi è maestro in questo Grande Punto di riferimento non solo chiami non solo amico
Che la Costituzione afferma il primato della politica
Ma non l'onnipotenza della politica
Non che si possa calpestare quei diritti e quei valori
Noi parliamo di persone
Parliamo di persone
E allora
Io vorrei
Certo che ci battiamo per i diritti
Ma soprattutto che tutti insieme prendiamo coscienza
Che prima di parlare di diritti
Dobbiamo impegnarci
Alla tappa che sta prima
Che la dignità umana
La violazione della dignità umana
Il concetto di diritto
In sé
Ha già una connotazione difensiva
Interviene indifesa per affermare delle cose ma già in questo senso una canotta azione difensiva
Diverso il concetto di dignità
Che dovrebbe essere riconosciuta ad ognuno
Che è base dell'uguaglianza quella che la Costituzione gravità
E di qualsiasi diritto fondamentale
Che è un valore che chiunque possiede in quanto essere urbano
Un valore che ci lega gli uni agli altri e ci rende responsabili gli uni dagli altri
L'uguaglianza
Questa attenzione la dignità umana è il valore che abbiamo non per ciò che possediamo ma per ciò che siamo e questo non dobbiamo dimenticarlo
La dignità umana innanzitutto
A nord al sud nel mondo
I diritti serto ma si saldano a quella premessa che la dignità umana c'è una persona e in quanto persona noi dobbiamo in ogni caso inventarci di tutto
Di tutto un valore che chiunque possiede in quanto essere umano e allora questo dobbiamo fermarlo con forza
Purtroppo nella testa di molti questo non c'è
Purtroppo
C'è molta distanza in molti contesti
E in molte realtà
Allora
Attenzione oggi troppo spesso constatiamo
Che
Un certo potere economico si è fatto potere politico nel Paese
Il potere politico negli ultimi anni si è organizzato come impresa per fare affari come Rita Borsellino ci ha ricordato
Ma questa retorica e demagogica
Qualcuno dice don Ciotti e di parte quando dice queste cose
O i nostri amici quando dicono queste cose c'è il rischio di vedere sempre etichettati io vi posso dire con molta sincerità
Che vi
Però io sono di parte
Ma
Ma
No eh no io sto da una parte sola
Senza fare sconti a nessuno
Io sto dalla parte come mi auguro a tutti voi innanzitutto vogliono nella sua coscienza può avere i suoi riferimenti incerto
Ma vi prego tutti devono stare da una parte dalla parte della giustizia e dei diritti della dignità umana della legalità della vera solidarietà e da questa parte che io sto senza sconti a nessuno senza sconti a nessuno
Allora
Di fronte allo scenario che abbiamo sentito
Qualcuno può dire ma quanta amarezza
Allora se ne esce da questa storia
Mafia perché se tutti la combattono nessuno ancora ha sconfitto la mafia ci può prendere un po'di rassegnazione
Dentro vi prego amici noi siamo venuti qui
Esattamente con un altro spirito
Nel dire che oggi dobbiamo sconfiggere una malattia mortale che si sta allargando nel Paese che quella proprio dell'indifferenza da una parte e della rassegnazione dall'altra
E la nostra redazione una drammatica povertà
Anche la rassegnazione una povertà in questo senso
Vi prego nonostante le fatiche i dubbi e gli interrogativi alcuni scenari che ci inquietano
Mi avete sentiti ne conoscete altri
Vi prego cogliamo le cose positive ce ne sono le vedremo alcune
Ma altre le conoscete ne avete risolto o una oggi mangiando un in quel pranzo della legalità perché anni fa nessuno avrebbe pensato che sarebbe stato possibile confiscare i beni dei mafiosi
Io mi ricordo quando raccoglievamo come ione di firme che ci rideva ci provocava tanto non succederà nulla siamo al punto di partenza
Pur con delle ombre pesanti oggi rivedremo con il Comune all'orizzonte reali concrete
Molto strategiche
Però oggi questa legge bene o male c'è e con l'impegno di tutti siamo riusciti aprire quelle cooperative di lavoro su quei territori confiscati a produrre quei prodotti
Voi avete mangiato quella pasta ha toccato assaggiato quell'olio quel vino ma era impensabile qualche anno fa
Moggi Libera Terra in Puglia e in Calabria è in Campania i beni confiscati si riescono a dare una fa si riesce a dare una finalità sociale a Milano Torino nel Veneto
Sul territorio nazionale
Sono segni della positività
Nella consapevolezza che non è tutto semplice non è tutto facile
Allora dobbiamo sconfiggere la rassegnazione
Diamo a cogliere qui segnali positivi ani fa nessuno avrebbe pensato e io parlo di libera però son mille duecento associazioni che si sono messi insieme
Questo grande lavoro nella scuola con gli insegnanti
Certo non è tutto così certo non c'è
C'è chi mette i bastoni fra le ruote
Ma ci sono anche tanti tanti stupendi insegnanti che con dei sacrifici
Di tutto si sono inventati perché RAI di percorsi
Per dare una mano i ragazzi a crescere a prendere coscienza ad assumersi delle responsabilità a capire che il cambiamento possibile se comincerà le nostre piccole azioni della nostra quotidianità
Allora era impensabile tutto questo
è stata libera e scusate non vorrei essere presuntuoso ma parlo di mille duecento realtà
Che nella sala stampa estera a Roma a novembre denuncio al problema del doping Italia sostenendo un maestro dello sport di non e Alessandro Donati che da vent'anni denuncia il Coni di cui fa parte gli intrallazzi la sporcizia che c'è lì dentro
E il procuratore vigna
Stimolato da tutto questo abbiamo chiesto di metterci testa ha costruito una squadra c'è scoperto da quarantaquattro procure della Repubblica in Italia dalle indagini
Che il traffico delle sostanze dopanti è lo stesso traffico delle sostanze stupefacenti chiusa gli stessi personaggi gli stessi territori stessi luoghi
E con le commissioni con la criminalità e con le macchine
Però mi sembrava impossibile
Sembrava una cosa impossibile
E immaginabile
La moto che passava è una moto e due moto Ettore morto quattro molto
Con l'handicappato sopra
Ai confini del Friuli Venezia Giulia
è una pressa era impensabile che c'era qualcuno che poteva di tappate per portarli in chissà quali luoghi
E chissà con quale infine per gli traffico degli organi
Quest'oggi l'impressionante oggi purtroppo è dimostrato e documentato che in realtà
E allora quando parliamo di questo c'è una società civile che si è organizzato che ha messo Testa
Che si è rimboccato le maniche nella coscienza dei propri limiti i propri confini
Con il dubbio
Ma c'è una positività che ha creato Rete nel nostro Paese al nord come al sud
Allora vi prego non venga meno la denuncia delle cose che non vanno
Noi dobbiamo avere tutti il coraggio dalla denuncia e della parola di non fare sconti a nessuno
Ma anche di cogliere quel positivo che c'è
E di cacciare la rassegnazione
Che è sempre più una drammatica povertà
E di fronte a quelle cose che non vanno siamo venuti qui con la coscienza dei nostri limiti
Per dire che dobbiamo sovrastare l'incapacità e la sfiducia che ci può prendere in tanti momenti
Nell'assumere quello scomodo protagonismo che porta a collaborare per il bene comune tutti
Passando anche per il dovere di parole di denuncia come dice
Allora
E impegnarci di più tutti
Contro quella comodità di un pensiero semplice pensiero unico che oggi sentiamo sempre di più che semplifica la complessità dei fenomeni e costruisce presupposti per quei disinteresse che crea muri e steccati tra le persone