"(15-25) Euro-Open. Nuove opportunità economiche per il centro europa" - organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia (presso il Teatro Verdi)

Arrivato anche nell'ultimo relatore possiamo dare inizio ai lavori di questo convegno per prima cosa a nome della regione Friuli Venezia Giulia di Oporto il saluto a tutti i partecipanti
A tutti gli ospiti che arrivano anche da altri paesi
In particolare ai relatori che voglia ringraziare in modo speciale il presidente della commissione europea Romano Prodi
Che ci ha fatto il grandissimo onore di essere presente nella nostra regione per tutta la giornata per celebrare questa sera a mezzanotte Gorizia e Nova Gorica l'allargamento
Dell'unione europea verso destra verso dieci nuovi membri
Grazie anche a tutti gli altri relatori per la loro presenza in pochi minuti io indicherò soltanto il senso di questo convegno lo scopo e quindi passerò la parola per disse a tutti il diritto all'ex sindaco di Trieste e al presidente del consiglio regionale
Noi abbiamo voluto organizzare questo convegno proprio per dare una informazione più ampia e più approfondita con relatori
Preparatissimi che hanno accettato il nostro invito in particolare in questa regione nel Nordest Italia ma anche oltre confine in quella che già pensiamo a una futura Euroregione
Su quali potranno essere io ritengo di prevalenti benefici che deriveranno dall'Ulivo allargamento dell'unione europea verso est
Qualche anno fa quando si parlava di un allargamento a dieci membri qualcuno parlava del Big Bang erano tantissimi gli scettici
E invece chi ha avuto fiducia direi in particolare Romano Prodi che ha creduto nella possibilità di realizzare questo straordinario avvenimento ha lavorato con costanza e a dimostrato che il risultato si poteva conseguire e ormai siamo qui appunto a celebrare questo importantissimo avvenimento per Trieste in particolare la data dell'allargamento ai dieci prossimi membri coincide con le celebrazioni dei cinquant'anni del ritorno di Trieste all'Italia questo consente in questa città e in modo particolare
Di avere la possibilità di dare uno sguardo al passato
Per ricordare il momento
Di grande gioia di quando Trieste ritorno alla madrepatria all'Italia ma dall'altra parte di poter guardare anche alle futuro a ciò che accadrà in questa città in termini soprattutto positivi grazie all'allargamento dell'Unione Europea verso est grazie al fatto che la cortina di ferro è già scomparsa addirittura del mille novecento ottantanove
La democrazia alla pace si è stabilità nei Paesi dell'Europa centrorientale lo sviluppo economico
Rappresenta oggi la costante in tutti quei Paesi compassi che sono più che doppi rispetto a quelli della unione a quindici
Quindi questo consentirà alla città di Trieste e all'intera regione Friuli Venezia Giulia di essere la prima beneficiaria
Dei vantaggi che deriveranno dall'allargamento dell'Unione che consentiranno soprattutto di sviluppare ulteriormente le esportazioni verso l'aria dell'Europa centrorientale dove siamo in quasi tutti i Paesi primo o secondo partner commerciale
Di intensificare le attività di investimento in loco di non siamo ai primi posti se non in Romania che entrerà nell'Unione nel due mila sette si stima con le attività di trasferimento della conoscenza e da questo punto di vista siamo avvantaggiati dalla presenza di tre università e di una miriade di istituti di ricerca scientifica e tecnologica ed infine con il turismo ci sono anche delle minacce io devo ricordare soprattutto la situazione di quei circa mille lavoratori
Che operano nel campo delle spedizioni delle auto porti che rischiano proprio da domani il loro posto di lavoro per il quale la Regione il Governo nazionale hanno assunto alcune misure che dovrebbero consentire loro di essere o rio occupati o di essere formati e quindi riallocati in altre posizioni lavorativi
Io spero che dopo l'allargamento che celebreremo questa sera ci sarà la capacità da parte dei nuovi membri di integrarsi più rapidamente possibile nell'Unione aderendo agli accordi di Schengen aderendo all'Unione monetaria europea
Sono certo che buona parte dei nuovi membri riusciranno in breve tempo quindi nell'arco di tre quattro anni ha raggiungere questi risultati sarà proprio da questa integrazione che deriverà la capacità di sviluppare da un punto di vista economico sociale e culturale l'intero territorio dell'Unione Europea ormai allargata ci sono anche alcuni lei che io vorrei sottolineare in questa occasione avevo auspicato e l'Italia rinunciasse alla moratoria sulla libera circolazione dei lavoratori
Sarebbe stato molto opportuno che ciò avvenisse purtroppo tutti i paesi membri alle zone ad eccezione di Gran Bretagna e Irlanda hanno deciso di applicare questa moratoria per i primi due anni
La moratoria nel complesso può arrivare addirittura cassette anni e significa che lavoratori che arrivano dalla Slovenia e Ungheria o dell'Ungheria o dagli altri nuovi membri saranno trattate allo stesso modo degli altri extra comunitari
Resomi conto che non era possibile una rinuncia complessiva avevo chiesto al governo
Al suo presidente al ministro Maroni al ministro Frattini
Di decidere almeno per una moratoria di tipo selettivo quanto meno nei confronti della Slovenia
E con due milioni di abitanti è il sei per cento circa di disoccupazione evidentemente non costituisce in nessun modo una minaccia da questo punto di vista purtroppo siamo il trenta di aprile fra poche ore l'Unione si allargherà e la moratoria scatterà automaticamente anche nei confronti della Slovenia
Poi ancora auspicare in conclusione che quanto prima e cioè entro questo semestre di presidenza irlandese dell'Unione venga approvato il Trattato costituzionale dell'unione europea
E che si possa arrivare poi in tempi più brevi possibili due mila sette era data prevista per Bulgaria Romania e io spero che anche la Croazia riesca a unirsi a questo gruppetto a realizzare quindi successivi allargamenti
Non dimenticando poi un'area che è ancora estremamente delicata
Estremamente a rischio proprio di instabilità che le aree del sud est d'Europa cioè l'area dell'ex Jugoslavia e della Albania quindi spero che ci sarà già da domani un'attenzione a quest'area per favorirne quanto prima
La associazione e poi l'adesione all'Unione stessa perché credo che quello sia l'unico modo per stabilizzare la situazione affermare la pace e la democrazia in quel Paese
E consentirne un rapido sviluppo economico a beneficio non solo di quei paesi ma anche di quelli gente sono già membri dell'unione che sono limitrofi dalla Grecia all'Italia e quindi alla sloveni
Bene grazie per l'attenzione prego ora il sindaco Roberto Dipiazza di portare il saluto della città il sindaco di piazza è anche presidente della fondazione del Teatro Verdi che ci ospita
Un saluto a tutti i presenti alle autorità e in particolare il presidente della Commissione europea Romano Prodi che sono lieto di aver ospite nella nostra città
Un ringraziamento a chi ha voluto organizzare questo convegno che così come anche l'iniziativa organizzata e condiviso dal Comune vuole celebrare in modo degno l'evento fece accingiamo vivere
Come sindaco di Trieste non posso dedicare attenzione le ricadute che l'allargamento
A destra e l'Unione europea avrà sul nostro territorio
Fatta questa premessa va sottolineato che momento storico nel quale stiamo vivendo porterà verso quel benessere che dà tanto manca in quest'area di confine da ormai molti anni
Quando parlo di benessere hanno intendo riferirmi solo gli aspetti economici spesso la discussione relativa alle conseguenze dell'allargamento dell'Unione Europea verte sui temi legati ai vantaggi e gli svantaggi del punto di vista delle economie nazionali
Io spesso nel commentare non spiegare l'evento privilegiato questi aspetti
Ciononostante non va dimenticata la prospettiva culturale verso la quale ci stiamo dirigendo
L'integrazione da libera circolazione delle persone prevista a breve
La facilità di contatti porterà una migliore conoscenza forse finalmente all'abbandono di pregiudizi preclusioni che da troppo tempo freno la crescita di queste aree
Tornando a Trieste sono sicuro dopo un primo momento di difficoltà per alcune categorie economico
L'entrata nell'Unione europea della Slovenia porterà con sé condizioni favorevoli allo sviluppo
Il due mila quattro sarà un anno di straordinarie opportunità per la città di Trieste per sul territorio
I tanti appuntamenti previsti da porteranno la ribalta internazionale e la faranno quindi conoscere non più come città di confine ma finalmente capitare dare due in particolare i progetti sui quali puntiamo con il nostro futuro la candidatura all'Expo del due mila otto recupero del Porto Vecchio
Entrambi riporteranno a Trieste un ruolo di centralità europea che era stato perso o che forse mai si era veramente conquistato
Concludo quindi ribadendo che il potenziale enorme
Vantaggio che si potrà si trova attrarrebbe allargamento all'Est dell'Unione Europea rinnovo occasione di dialogo tra i popoli sono ben presente nella mente dell'amministrazione comunale e di tutta la città che qui rappresento grazie buon lavoro a tutti
Grazie al sindaco Dipiazza pregherei ora il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Tesini di portare il saluto del consiglio regionale
L'Italia e tra i Paesi dell'Unione che aderiscono con più entusiasmo al processo politico ed economico per la formazione e l'allargamento degli Stati Uniti d'Europa e in Italia il Friuli-Venezia Giulia la regione dove si registrano i maggiori consensi questo spirito così diffuso nasce dalla nostra storia
Dall'essere stati le nostre popolazioni loro territori vittima delle alterne fortune delle potenze dinastiche d'Europa delle due guerre del secolo scorso della tragica conclusione dell'avventura bellica e dalla guerra fredda per la contrapposizione tra i due blocchi
Ma anche dalla memoria che le frontiere aperte dell'Europa quando non erano contrasti attraversato dagli eserciti dei loro carriaggi avevano consentito il transito pacifico portatore di sviluppo della scienza dell'arte della cultura
Dell'economia
Il Manifesto di Ventotene redatto nel quarantuno dal tiro Spinelli Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni mentre conflitto ingoiava l'intera Europa nasceva dall'intuizione che scongiurare il ripetersi di tali tragedie
Significava rompere il duro involucro degli Stati-nazione per un disegno di definitiva unità
La nostra regione ha vissuto direttamente in prima persona le tragedie del paese e ne fanno testimonianza i luoghi del dolore che conserviamo il visitiamo periodicamente per non lo scorda dove a questo si aggiunge un ulteriore costo pagato dal Friuli-Venezia Giulia nel dopoguerra divenuto per la divisione del mondo il fronteggiarsi politico-militare di due blocchi una delle trincee più avanzate del mondo occidentale
La più esposta al fuoco della guerra la più penalizzata dal gelo di una non belligeranza basata sul precario equilibrio della forza mille novecentottantanove ha sciolto l'ibernazione politico-militare del continente ed avviato un processo che ha molte generazioni sembrava impossibile confluiscono nell'Unione Europea nuovi paesi che sino a ieri ci apparivano lontani se non ostili si riafferma e consolida la grande utopia di Ventotene sulle carte geografiche un crescente numero di paesi appare unito dal medesimo colore
Per il Friuli-Venezia Giulia ciò significa un cambiamento epocale
Da casamatta condannata ad un perenne allerta il primo obiettivo di annientamento Luo al luogo dove confluiscono in tempi immediati le tresche neri GE gli entusiasmi dei nuovi Stati membri una grande occasione che tutta la comunità regionale non può perdere sulla quale impostare i futuri programmi di crescita e sviluppo
Il Friuli-Venezia Giulia non chiede la concessione di eventuali bene Fitto l'estensione di qualche privilegio
Ieri abbiamo dovuto assumere ruolo di sentinella che certo non c'eravamo scelti ma al quale abbiamo temperato con paziente fedeltà
Oggi la specifica collocazione internazionale di compiti che essa presuppone frutto dei cambiamenti intervenuti assumono un peso nella definizione del nuovo statuto di autonomia speciale
Ciò anche per rafforzare l'unità europea che nasce dalla volontà degli Stati ma trova consolidamento sia ciascuna delle regioni che la compongono
Sarà riconosciuto un ruolo specifico ed attivo un prezioso contributo corale delle varie comunità per formare uno straordinario caleidoscopio che aumenti la ricchezza di questo insieme
Il progetto di Trattato costituzionale in attesa della rettifica ratifica che auspichiamo prossima contiene progressi rispetto all'ipotesi iniziale ma ruolo delle Regioni va a nostro avviso reso più autorevole
Il Trattato costituzionale deve nascere per durare nel tempo certo dal frutto di riflessioni oculate
Mediazioni volontà politiche ma soprattutto da aspettative ed entusiasmi largamente condivisi da riconoscersi in essa non solo di governi ma delle tante comunità d'Europa
Non mi ero documento dunque ma vero e proprio atto fondativo di una nuova stagione della nostra vita collettiva ed è ha da questo punto di vista il ruolo che sul piano internazionale deve assumere l'unità europea L'Europa unite
Si definisce con crescente chiarezza in un mondo la ricerca faticosa di un nuovo equilibrio non va certo riproposto il vecchio ordine garantito dal potere delle armi
Ma l'istituzione di un punto di riferimento costante da autorevole per un nuovo ordine basato sui diritti universali qui diritti cioè che per essere effettivamente tali devono progressivamente estendersi a tutti gli abitanti del pianeta
Temi come pace lotta alle disuguaglianze rispetto dignità per tutti i popoli
Parità tra uomo e donna devono essere gli ispiratori per una politica internazionale degli Stati Uniti d'Europa il terreno su cui si misura la sua effettiva capacità di pesare ed incidere nello scenario mondiale
Esiste oggi il rischio anche per l'Europa che il terrorismo internazionale fondamentaliste diventi l'espressione predominante del male politico di questo nuovo secolo si tratta di un nemico terribile di infido che non possiede stati Eserciti divise luoghi definiti di riferimento
E lo spietato esercito fantasma che può colpire ovunque chiunque perché come è stato dichiarato dagli attentatori di Madrid a quale obiettivo non la vittoria ma la morte che non può essere combattuto con i tradizionali sistemi delle guerre conosciute
Ne possiamo cedere alla tentazione di isolarci trasformando la nostra unione in un gigantesco fortilizio se di alto che guarda con sospetto d'ogni movimento che legge in ogni volto dei tratti diversi dai nostri quello di un potenziale nemico sarebbe la più significativa vittoria della strategia del terrore
Ma sicuramente avviata l'azione non muscolare ma intelligente di prevenzione che punti ad individuare le strategie
E sia in grado di neutralizzare le sapendo che le possibili rappresaglie spesso indiscriminate ad atti di terrorismo non possono certo ridare sicurezza la comunità che ne è stata colpita
Ecco perché il programma per l'estensione universale dei diritti umani a cominciare da quelli più essenziali ed elementari come il diritto all'acqua alla salute all'istruzione e il tratto di una grande politica internazionale di pace nel contempo di difesa della nostra società
L'Europa di recente in modo sprezzante definita vecchia non è tale
L'Europa è antica il suo patrimonio di errori ed orrori come di progresso di lotta per la libertà di tolleranza e un'enorme risorsa cui dobbiamo abbiamo attinto per quello che pareva l'esperimento più credibile la scommessa più assurda
Un processo unitario che al contrario oggi vediamo realizzarsi
Per questo possiamo sperare contando sulle forze che ci vengono dalla nostra storia che costruire un mondo diverso non solo è possibile ma necessario suggellando questa speranza con le stesse parole usate da i tre confinati di Ventotene più di sessanta anni fa
La via da percorrere non è facile ma è sicura ma deve essere percorsa e lo sarà
Grazie al presidente Tesini chiederei che ora al cardinale Thomas ispidi e crea di portarci il suo messaggio
Ed è anche il saluto di sua Santità Giovanni Paolo secondo
Il cardinale spedire che il massimo studioso della spiritualità dell'Oriente cristiano e lo ringrazio veramente di cuore per la sua presenza per il messaggio che ora ci porterà
Autorità civili Regina Olsen ospite
Polo Nord di portare a questo significativo Bruno organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia
Ha ragione Richard Meier fanatici essa è Covers
Il Lassalle ultra benedicente ad Anno Santo Padre Giovanni Paolo secondo
Che esprime anche il suo incoraggiamento a parte questa manifestazione
Come non ha mai mancato di offrire mai nessuno a sostegno alla realizzazione del Grande Progetto ad avvicinamento
E dico comparazione Parolin stalattiti popoli dell'Europa
Soprattutto in vista in quanto questo può contribuire alla loro unità spirituale
Anche a nome mio personale vorrei esprimere il mio apprezzamento per questa iniziativa
In quanto provengono per nascita da una piccola nazioni che oggi divengono grandi paesi dell'unione europea
E allo stesso tempo perché vivendo a Roma ho impegnato tutta la mia vita nello studio avevo una spiritualità europea
Che integrasse i contenuti custoditi dalle due grandi tradizionali ex tradizioni e casi altri L'Occidentale all'orientale
Ciò che io il Pontefice ha chiamato i due polmoni auguro che l'Europa aggiunga no non solo a respirare con due polmoni ma anche a soprattutto no nata bene sono occorre
Grazie al cardinale spilli per il suo apprezzatissimo intervento d'ora la parola il senatore sottosegretario agli affari esteri Roberto Antonione
Grazie Presidente cordiale saluto alle autorità le gli ospiti di questa cerimonia
Da parte mia da parte del governo italiano che qui rappresento un ringraziamento alla Regione Friuli-Venezia Giulia suo presidente Riccardo Illy per aver voluto organizzare questa celebrazione in questa città segnando anche
Fisicamente è quello che è un ruolo che questa città gioca in questa fase storia siamo stati chiamati a fare qualche riflessione su un momento storico un momento epocale che abbiamo il privilegio di vivere direttamente
Io credo che sia giusto prendere in considerazione come previsto peraltro in questo incontro tutti quelli che sono gli aspetti salienti anche sul piano economico
E che quindi credo segneranno anche rispetto alla vita di ognuno di noi
Passi importanti ma per quello che è di mia competenza vorrei fare alcune riflessioni più generali su cosa significa l'allargamento dell'Unione Europea nuovi dieci Paesi membri
E anche quale sin qui il significato politico di questa
Giornata
Io credo che per capire e centrale bene quello che il momento storico che stiamo vivendo sia giusto fare ricorso a un po'la nostra memoria la nostra memoria di triestini in particolare ma alla nuova nostra memoria
Di italiani e capire che oggi stiamo vivendo una giornata straordinaria domani ufficialmente questa sera
Per quel che riguarda la presenza anche delle massime autorità
Slovene oltre che al presidente della Commissione e domani a Dublino da parte di tutti capi di Stato e di Governo il presidente della Commissione Romano Prodi che celebreranno ufficialmente l'ingresso i nuovi dieci Paesi membri io credo che sia dicevo giusto fare qualche riflessione su quello che la nostra memoria ci consente di ricordare nel percorso che abbiamo fatto
Noi diamo in qualche modo per scontato o lo diamo quasi per avvenuto come se fosse un processo anche se svolto da sé con una certa anche facilita fa parte della storia dell'uomo quella di come il come dire dare ormai per acquisito tutto quello che c'è e guardare sempre al futuro magari guardando con preoccupazione quelle che possono essere difficoltà ma io credo che oggi dobbiamo gioire di quello che sta avvenendo
No io oggi festeggiamo il trionfo dei valori che l'Europa ha rappresentato in tutti questi anni io credo che tutti i triestini quelli che della mia generazione quelli anche delle generazioni precedenti
Non abbiano difficoltà a ricordare che non moltissimi anni fa dieci quindici vent'anni fa
Credo nessuno di noi avrebbe scommesso
Che il primo maggio del due mila e quattro i nuovi dieci Paesi membri dell'Unione europea
Fossero rappresentati in larghissima parte da quei Paesi che erano a noi per tanti anni contrapposti quindi questa è una data storica è un punto di arrivo è un punto di arrivo di un processo faticoso di un processo impegnativo
Di un processo che con grande lungimiranza i padri fondatori dell'Unione europea avevano disegnato ancora partendo dalla Comunità del Carbone e dell'Acciaio nel cinquantuno per arrivare al trattato di Roma nel cinquantasette e giunge fino ai giorni nostri con la data storica del primo maggio del due mila e quattro quindi un punto di arrivo straordinario che non era scontato assolutamente ci sono state come dire
Tragedie immani che non ci consentivano di pensare o disperare addirittura che questo potesse avvenire in tempi così brevi va dato quindi in merito a chi ha avuto la capacità non solo di tracciare questo percorso ma anche di impegnarsi fattivamente per riuscire ad ottenere questo risultato va dato merito non perché qui ma perché indubbiamente gli va riconosciuto in questi quasi cinque anni di presidenza dell'Unione Europea Romano Prodi che con tutti i commissari ha fatto un eccellente lavoro perché venissero rispettati i tempi della roadmap
Per l'ingresso di questi nuovi dieci paesi membri va dato anche Grande merito ai nuovi dieci Paesi membri dell'Unione europea in particolare agli amici sloveni che sono qui
Rappresentati
Ci son sempre stati un po'la punta avanzata dei paesi che stavano entrando nell'Unione europea e che si adeguavano a quelli che sono i requisiti necessari per far parte della nostra famiglia gli va dato atto gli va dato merito da lavoro impegnativo
E sono riusciti a fare in così breve tempo e quindi è con grande soddisfazione che oggi registriamo questo punto di arrivo
Contemporaneamente e giusto che consideriamo questa data anche un punto di partenza lo ricordava bene il Presidente Illy la sfida non termina con l'allargamento ai nuovi dieci Paesi membri anzi la sfida diventa ancora più impegnativa è già prevista una roadmap precisa per Bulgaria e Romania e ci auguriamo che venga rispettata con lo loro ingresso il primo gennaio del due mila sette
Ma altri Paesi che fanno già parte di quel percorso di integrazione della Turchia la Croazia e la Macedonia vanno incoraggiati perché riescano anche loro in nei tempi più brevi possibili a integrarsi nella nostra famiglia se in tutto questo processo una sfida ancora
Sospese le ancora importante iniziata con la convenzione e proseguita con la Conferenza intergovernativa sotto presidenza italiana dell'Unione Europea che oggi gli amici irlandesi che hanno appunto la presidenza di turno
Hanno l'incarico il compito noi ci auguriamo anche la capacità di chiudere e cioè il processo che ci consentirà di avere delle nuove regole
Una nuova realtà costituzionale di riferimento il nuovo Trattato costituzionale con le nuove regole noi potremmo essere più tranquilli sul fatto che in un'Europa allargata riesca a funzionare ancora meglio e riesca a dare risposte alle esigenze di tutti i cittadini europei all'interno di questo contesto io credo che sia giusto fare qualche riflessione anche su quella che su quello che è il ruolo della Regione Friuli-Venezia Giulia della città di Trieste delle città di Gorizia siamo stati per tanti anni
Relegati in una posizione indubbiamente non centrale all'interno delle grandi strategie geopolitiche siamo stati appunto
Emarginati da quelli che erano i grandi flussi le grandi strategie oggi abbiamo la potenzialità la capacità l'esperienza e abbiamo matto maturato uno auto importante che ci consente di diventare protagonisti all'interno di questo grande processo di unificazione
Molto dipenderà da noi dalla nostra capacità di fare sistema dalla capacità di sensibilizzare le autorità europee e nazionali affinché ci possono essere attenzioni e di impegni precisi per quel che riguarda le nostre necessità molto dipenderà anche evidentemente dagli altri amici
Che assieme a noi vivono questa esperienza io son certo che in questo momento le difficoltà che sono state anche in parte ricordate
Saranno quelle su cui ci concentreremo forse maggiormente è anche giusto che sia così nostro compito risolvere i problemi non celebrare e cose che vanno bene
Però credo che sia anche giusto aveva la capacità di soffermarsi proprio per riuscire a capire fino in fondo quello che siamo stati capaci quelli che altri prima di noi sono stati capaci di lasciarci in eredità
Credo che sia giusto ricordare come da l'Unione europea abbia rappresentato e rappresenti tuttora un modello di convivenza all'interno del quale tutte le difficoltà e tutti i problemi sono stati risolti
Non con strumenti conflittuali Bellizzi che erano strumenti da sempre utilizzati in Europa ma sono stati strumenti invece di dialogo di cooperazione che ci hanno consentito di dare all'Europa un periodo di pace che mai ha avuto nella sua storia noi oggi esportiamo questi principi esportiamo questi valori esportiamo il la condizione base essenziale il prerequisito
Per sviluppare anche una realtà economicamente più avanzata
è un traguardo importante e una sfida altrettanto difficile altrettanto impegnativa ma se guardiamo con la coscienza di quelli che hanno fatto le cose per bene se guardiamo quello che siamo riusciti a fare quelli prima di noi sono riusciti a fare con queste eredità e con la prospettiva riprendendo le parole del cardinale dibattere
Al nostro interno con un unico cuore avendo questa speranza questo impegno io credo veramente che noi possiamo guardare al futuro con grande fiducia e con grande ottimismo quindi auguri ai nuovi dieci Paesi che entrano a far parte auguri all'Europa auguri alla Regione Friuli-Venezia Giulia auguri a Trieste
Grazie al sottosegretario Antonione il professor Carlo Rubbia è rimasto bloccato dagli scioperi dell'Alitalia ma il suo intervento
è stato inviato e sarà il Magnifico Rettore dell'Università di Trieste Domenico romeno che Carlo leggerà
Grazie
Il professor Rubbia chiesto di dire a tutti voi quanto dispiaciuto di non poter essere presenti a questa manifestazione a causa appunto degli scioperi che ci sono stati Alitalia mi ha chiesto di leggere questa relazione
Che riguarda sostanzialmente il tema abbattere i confini della scienza quale ruolo per il Friuli Venezia Giulia la ricerca a servizio delle imprese
I paesi tecnologicamente avanzati si stanno rapidamente orientando verso un'economia basata sulla conoscenza anche il nostro Paese deve quindi adottare adeguate e coerenti politiche al fine di favorire tale evoluzione il potenziamento della ricerca e dello sviluppo principale fonte di conoscenza crescita e occupazione qualificata rappresenta necessariamente lo strumento più vitale per un tale processo l'importanza di questa evoluzione è stata ampiamente riconosciuta al massimo livello dagli Stati membri dell'Unione europea
Con l'esplicito obiettivo di rendere l'Europa entro pochi anni la più competitiva e dinamica economia mondiale basata sulla conoscenza
E quindi è necessario che l'Italia si confronti e temo li paesi più avanzati dell'Unione introducendo i profondi cambiamenti necessari per raggiungere medio termine il gruppo di testa dei Paesi industrializzati
Il potenziale di crescita economica dipende infatti direttamente dagli investimenti fatti prima fare la conoscenza elemento fondamentale dei cosiddetti fattori della produzione
Nuove conoscenze apportatrici di ovazioni aumentano la redditività qui tutti gli altri tipi di investimento educazione i capitali
E private o pubbliche eccetera
Il livello di competitività il proporzionale alla capacità di trasformare conoscenza in produttività economica attraverso investimenti in dove tecnologie
La commercializzazione del conoscenza fa emergere nuove attività i nuovi prodotti per i mercati interni e per l'esportazione
E sa causa un profondo processo di ristrutturazione le attività esistenti verso attività ad alto contenuto di conoscenza attraverso la motorizzazione dell'economia la tradizionale diffusione di nuove tecnologie
La conoscenza innovazione sono quindi le sorgenti principali della competitività industriale di un'economia basata sulla conoscenza
Ma esse saranno efficaci solamente se associate ad un efficace capacità di come celebrazione di tali risorse
Per dare valore quantitativo a queste considerazioni e per individuare la posizione dell'Italia vale la pena di ricordare alcune cifre esemplificative
Le unità lavorative impiegate in attività ad elevato uso di conoscenza e qui valgono in Europa a circa il trentadue per cento della forza lavorativa totale a circa un terzo
All'interno dell'europea esiste per un gruppo di testa di paesi per i quali questa cifra si sito dell'intervallo trentacinque e quarantuno per cento questo gruppo rappresentato da Svezia Inghilterra Olanda Finlandia e Francia
Esisto e poi un gruppo di coda Cooper percentuale del venticinque per cento quindi inferiore a quel terzo di cui dicevo prima rappresentato da Italia e Spagna
In termini di PIL queste attività di nove g intenso il producono ad esempio in Germania il quarantadue per cento del prodotto interno lordo
Con il e quelle con in particolare l'undici per cento dovuto ha più specifiche attività di hi-tech di alta tecnologia
Un significativo indicatore di sviluppo di non premia basata sulla conoscenza e inoltre rappresentato dal numero di brevetti depositati ogni anno
Il deposito di un brevetto indica la produzione di nuove conoscenze associate ad un'invenzione con un potenziale di ritorno economico nel nostro Paese
Mentre la produttività scientifica e del tutto comparabile con gli altri Paesi pubblichiamo quattrocento e cinquantatré articoli scientifici faranno per milione di abitante
Rispetto al valore medio europeo che seicentododici o quello giapponese quattrocentonovantotto o quello americano settecentotto la produttività brevettuale e molto più bassa superiore solo a quella Spagna del Portogallo
Posso nelle atto anche il nome di varie all'interno dell'Europa mentre Paesi europei di punta Svezia Finlandia Germania alla produttività brevettuale vicina agli Stati Uniti e il Giappone l'Italia a livello del venti per cento degli Stati Uniti
Questi dati mostro ma come le conoscenze proventi delle cerca di base ed economia basata sulla conoscenza possono essere due fenomeni temporalmente distinti in una società moderna l'obiettivo chiaramente quali di farle procede di pari passo innovazione dipende sempre di più dall'effetto combinato di sorgenti diversificate di conoscenze ed esperienze
Alcune di esse possono essere Sterne soggetto industriale e possono essere acquisite soltanto cooperando con altre industrie o stabilendo legami tra industrie e università o situazione di ricerca
Questa collaborazione e un potente mezzo di produzione e disseminazione di non ride
La cooperazione orientata rinnovazione può avere importanti effetti sul sistema industriale grazie la condivisione e quindi alla riduzione di costi di ricerca e sviluppo
Lo stesso tempo migliora la qualità dei prodotti nuovi e nel c'era i tempi di commercializzazione
I media il venticinque per cento delle industrie innovative europee coprono con altre industrie università o centri di ricerca pubblica
Questo fenomeno e più intenso in Finlandia dove ben il settanta per cento delle imprese a queste attività di cooperazione o in Svezia
Dove il cinquantasette per cento delle imprese coprono con altre azienda costo e centri di ricerca o in Danimarca dove il cinquantatré per cento delle imprese a questo tipo di cooperazione e molto meno significativo ai meno sorprese dove si raggiunge un mero dieci per cento
Il risultato comprovato di queste collaborazioni e quello di migliorare i prodotti in Francia Danimarca Svezia e Finlandia le imprese collegate in attività cooperative generano più dei tre quarti delle vendite di prodotti innovativi
Anche in Italia le poche imprese che coprano in processi innovazione rappresentano più del cinquanta per cento del mercato
La cooperazione quindi importante indubbio catalizzatore da produttività industriale delle industrie innovative se posso aggiungere di mio direi che le politiche regionali in termini di innovazione e di cooperazione quindi fra mondo delle imprese università e centri di ricerca sono politiche che possono portare a risultati di miglioramento la situazione per lo meno su questo territorio
In sintesi la situazione della competitività tecnologica del sistema della ricerca innovazione del nostro Paese non è confortante
Anche se sta maturando monologo se può le consapevolezza devo dare strategico che rivestono tali componenti strutturali nella società e nel sistema economico
La trasformazione però in una fase critica la nostra economia resta debole le imprese sono in difficoltà nel sostenere i propri piani di investimento
E difficoltà a trasformare la scienza in tecnologia e nell'essere competitive in settori forti dinamica richiedono interventi articolati e rapidi
In principale il principale obiettivo delle strategie livello sistema paese resta quindi quello che la creazione di un contesto favorevole allo sviluppo dell'economia della conoscenza fondata sulla ricerca e sull'innovazione
La risorsa fondamentale del modo da ricerca io ovviamente rappresentato che ricercatori e fondamentale quindi attrarre sia la ricerca pubblica sia in quelle privata i migliori ricercatori italiani e stranieri favorendo in particolare il rientro dei nostri più brillanti ricercatori operanti all'estero
Il sistema deve favorire la mobilità delle intelligenze che oggi sono purtroppo quasi solo in uscita
Forniamo ottimi ricercatori gli esportiamo gratuitamente e poi importiamo pagandola rinnovazione da loro prodotta questa bilancia delle intelligenze va portata urgentemente in pareggio
L'importanza di assicurare all'Europa una posizione di leadership la società basata sulla conoscenza non è in discussione
Come lo provano ad esempio la dichiarazione di massimo livello al massimo livello europeo alla conferenza di Lisbona di pochi anni fa
A tale fine necessaria ed urgente una profonda ristrutturazioni d'innovazione tecnologica che si concretizzi dall'intenzione di portare complessivamente in Europa gli investimenti ricerca
Al tre per cento del prodotto interno lordo entro il due mila otto due mila dieci
Questo tre per cento
A mio parere posso Rubbia da me condiviso
E altrettanto essenziale di quello più noto del tre per cento del deficit finanziario non c'è dubbio
Che senso ha un potente ricca il rinnovamento tecnologico il futuro dell'Europa è destinato entrare in un periodo di grave decadenza nel confronto di altri grandi gruppi economici gli Stati Uniti Giappone domani decine e altri che grandi Paesi emergenti
L'opportunità e le sfide più Juve c'è Giulia concludo con questo questo paragrafo da quanto ho illustrato
Vorrei far derivare alcune considerazioni riferite all'interessanti opportunità di sviluppo per il Friuli Venezia Giulia
Che bisogna saper cogliere facendo leva sulle risorse preziose e sui punti di forza di questa Regione anzitutto il mutamento delle colibrì geopolitici che ha interessato l'Europa centrorientale offerto autorevolezza Giulia l'opportunità di svolgere un ruolo nuovo a livello internazionale
Situato in posizione strategica sull'asse di collegamento dalle regioni del Mediterraneo e quelle d'Europa centrale la Regione mira a riconquistare una funzione di fulcro già possedute in passato l'economia vivace diversificata
Vi spiccano tra l'altro i cantieri specializzati nella costruzione di grandi navi da crociera il polo assicurativo
I cittadini comodo lutulento pro capite sindaco quello della regione tedesca di caso rue
Superiore del trenta per cento rispetto alla media comunitaria
La crescita come nelle altre regioni del Nord Est e trainata dalle esportazioni caspita abilmente dovrebbe essere sostenute sempre migliori infrastrutture nei confronti dei Paesi d'Europa centrorientale il Friuli Venezia Giulia sviluppato significative relazioni economiche basate anche su forme seppure eterogenee di trasferimento tecnologico vedendo ora considerare il modello di sviluppo e produttivo della regione si vedenti a che necessaria a fare il massimo sforzo per incrementare la produzione
La diffusione sul territorio di innovazioni tecnologiche di tipo radicale e favorire la nascita e la crescita di impresa nei settori hi-tech
Il nuovo modello di crescita presuppone il parziale abbandono di queste torri tradizionali in cui sono possibili novazione solamente incrementali e non radicali
Bisogna capovolgere il modo di produrre investire le nuove tecnologie e l'unica ricetta per contrastare il rischio di De industrie ed è industrializzazione il potenziale declino ritrovare quindi la strada dello sviluppo
La Regione dispone di strutture di alta conoscenza quello che serve per essere competitivi questa sfida e si trova in una posizione strategica cerniere per la vecchia la nuova Europa sono già numerose le scoperte scientifiche e le innovazioni che hanno visto la luce nel Friuli-Venezia Giulia nella fisica dell'ingegneria genetica nei settori farmaceutico delle telecomunicazioni e dell'informatica
L'attrattività del Friuli Venezia Giulia per gli investitori dovrebbe risultare ancora maggiore se si considera le potenzialità derivanti però maggiore integrazione con aree vicine Veneto Slovenia Carinzia che hanno fatto l'innovazione l'aspetto centrale
Del loro strategie di sviluppo
La massa critica di conoscenze disponibile aumenta ulteriormente se si considerano i Paesi d'Europa centrale ed orientale dei Balcani mediterraneo con i quali esistono forti legami storici culturali imprenditoriali
Alle aziende che vogliono affermarsi nell'era la società della conoscenza in Europa ormai priva di confini il Friuli Venezia Giulia offre personale ad altissima qualificazione servizi aziendali avanzati
Una legislazione regionale di sostegno all'innovazione come ricordavo prima
E di finanziamento alla ricerca strumenti per la formazione delle risorse umane e capitale di rischio sia privato sia pubblico
Sono già numerose le grandi e le piccole imprese a base tecnologica che ho scoperto i vantaggi di una presenza decreto regionale ma sono ancora molte le opportunità da cogliere
Vorrei richiamare l'appuntamento era un anno forum per esempio che si è tenuto a Trieste lo scorso dicembre ha promosso dalla Commissione europea e in particolare della Direzione generale Ricerca in collaborazione con Sviluppo Italia e la Regione Friuli Venezia Giulia
E vento che ha consentito di fare il punto sullo stato dell'arte delle nanotecnologie nel mondo sia dei massimi esperti provenienti da tutti i continenti
La scelta della NATO tutte come oggi risulta altamente strategica infatti questo settore ecologico ha potenzialità straordinarie rappresenta un'immensa rivoluzione industriale
Il modo di produrre capovolto oggi si fanno prodotti pesanti e con basso contenuto di conoscenza partendo dal grande prepara il piccolo con le nanotecnologie si parte dal piccolo per arrivare al Grande introducendo alta conoscenza dei prodotti chi investirà su questo fronte diventerà competitivo e otterrà grandi risultati
Mi permetto di integrare questa lezione pro solubile ricordando che presso la nostra università cioè un dottorato di ricerca di carattere internazionale tra il nostro Paese la Slovenia
E l'Austria proprio settore nanotecnologie così come c'è un centro di eccellenza per la ricerca operativo dello studio di SITA già alcuni mesi sostenuto dal Ministero Istruzione questa ricerca proprio il settore delle nanostrutture delle nanotecnologie
La meravigliosa materia vivente in particolare il materiale genetico e costruite in modo da che ciascuna molecola alla sua funzione specifica elettronica oggi
Invece di centinaia di migliaia di atto mi sono raggruppati per la singola funzione
Con le nanotecnologie si spinge la costruzione di oggetti alle dimensioni di singoli atomi questo rappresenta una immensa innovazione che avrà molteplici ricadute nelle medicine nelle troni car molecolare
Nei materiali e componenti per l'ottica nei circuiti integrati nemico sorgenti di energia
A conferma di queste considerazioni sono le previsioni economiche lo sviluppo di questo settore del due mila dieci infatti giro d'affari vediamo tecnologie dovrebbe raggiungere i mille trecento miliardi di euro
Le nanotecnologie richiede un approccio rivoluzionario con la nascita di nuove industrie e la creazione di nuove professionalità tecnici ingegneri questa nuova frontiera lo sviluppo richiede infatti l'integrazione di tre discipline fisica chimica biologia a Trieste ci sono centri di ricerca d'eccellenza in tutti questi settori la cita le carte in regola per vincere questa sfida io vorrei aggiungere che nella regione ci sono queste potenzialità e quindi è un fatto diciamo di carattere regionale
Concludendo vorrei sottolineare come occorre tenere presente in parallelo da un lato le frontiere tra conoscenza che si stanno spostando e dall'altro le frontiere dell'Unione che si stanno che sta spostando con largamente Paesi europei centro in tali Trieste una città
Uno perché da quarant'anni almeno
La nostra regione nostra città allo stretto collaborazione con al molti dei paesi che tra l'anno a far parte di questa Unione allargata e con altri che speriamo possano entra a far parte nel futuro voglio ricordare che sette Paesi dell'iniziativa centroeuropea
Twenty un polmone cioè Italia e altri altri cinque l'altro polmone e cioè Polonia Repubblica Ceca Slovacchia Ungheria e Slovenia stanno avviando un processo di a cooperazione della formazione superiore post laurea
Attraverso una rete di università in settori quali l'economia la comunicazione e la pubblica amministrazione e speriamo che da queste attività che verranno una grande mobilità
Di docenti ma anche di giovani nascono anche delle opportunità per una ulteriore allargamento dello europea grazie
Grazie al professor Romeo che ci ha portato il messaggio del professor Rubbia con qualche aggiunta al personale
Ora la parola al professor Renato Brunetta che oltre a essere professore ordinario di economia del lavoro l'Università di Roma Tor Vergata e anche europarlamentare
Grazie presidente
è un grande onore per me
Euro parlamentare del Nord Est friulano veneto di Pordenone di origine essere qui oggi
Ringrazio te Presidente per questo invito segno di un'amicizia e di un comune sentire che vengono da lontano
Al virale del diversità degli schieramenti ma penso che su queste cose si basino poi le collaborazioni si basi la costruzione comune per il benessere comune
Con l'allargamento di domani
E soprattutto con gli allargamenti riunificazione chiamiamoli come vogliamo che seguiranno
L'Unione Europea
Parafrasando problem
Ha un nuovo baricentro
E questo per il centro collocato nel nord est dell'Italia nella nostra regione in questa città
Ebbene questo mutato contesto internazionale questo
Aggiunta
Di baricentro che aiuta a respirare meglio
La nuova centralità di relazioni di queste terre
Saranno il principale elemento di novità
Su cui costruire
Presidente Illy la nuova specialità per il Friuli-Venezia Giulia
In un nuovo rapporto di fiducia collaborazione e cooperazione
Tanto con l'Italia quanto con l'Europa
Non più e non tanto una specialità
Risarcitoria
Ma una specialità proiettata appunto verso le nuove per verso la nuova Europa verso
La nuova Italia federale
Grande quindi verso le responsabilità di questa Regione
Su ambedue queste sponde
Sulla sponda Interna Italiana
E sulla sponda europea
Questo un laboratorio
E quindi come tutti i lavoratori a delle responsabilità non miopia
Generosità capacità di guardare in avanti
La convenzione per la riscrittura dello statuto di autonomia
Dovrà avere questo spirito
Non uso il termine by partisan
Perché abusato
Usato male
Però il senso è quello
Dovremmo avere la capacità parlo al plurale ne metto dentro anch'io di costruire insieme queste nuove regole statutarie con questa responsabilità verso l'Italia verso l'euro
Con la riunificazione
Con l'allargamento
Il Friuli Venezia Giulia si dice non sarà più una regione di confine anche in questo sta diventando un luogo comune
A ben vedere non è più così da tempo
Quanto meno dalla caduta del muro di Berlino
E allora il primo maggio domani presidente Prodi non è altro che un ulteriore passo per il superamento di una frontiera
Che tuttavia per molti versi ancora permane
Per Trieste per questa città e so di toccare un tema delicato e doloroso
Ma neanche accennato Riccardo Illy si potrà parlare di effettivo superamento del confine
Nel momento in cui gli amici sloveni
Entreranno nell'area Schengen e adotteranno bevono la moneta comune
Solo allora si creerà un'area naturale di interscambio capace di restituire a Trieste
Potenzialità di crescita e di sviluppo
Libera circolazione di persone poi dirò una cosa su questo
Merci capitali servizi monete stesse regole di vita e di relazione
Solo allora
Non ci saranno più confini
A proposito della moratoria
Io concordo con l'amico Illy
Mi dispiace della miopia di gran parte dell'Europa
Chiedo anche
In positivo che la Regione si attivi anche in termini di reciprocità con gli amici sloveni
Perché non ci sia solo flessibilità da una parte sola
E per questa via mi farò interprete anche presso il Governo italiano che si possano circolare la moratoria su basi regionali su basi di reciprocità penso che questa possa essere una soluzione come dire di buonsenso
Se c'è ancora spazio per il buonsenso nella vita pubblica
Fondamentale questo allargamento ma altrettanto se non di più quelli previsti per il due mila e sette e seguenti
Pensiamo Romania Bulgaria io dico Turchia
Croazia e poi e poi
Tanto a destra i Balcani quanto a sud
Io penso per esempio a Israele e alla Palestina
Non basta
Respirare solo con il polmone extra
Occorre che tutto il Mediterraneo e ritorno problema
Ispiri insieme
Per questa ragione
Noi nuovo baricentro d'Europa abbiamo una grande responsabilità
Politica culturale ed economica
Poche cose su ciascuno di questi ai tempi politica dovremo offrire è stato in parte detto il nostro modello democratico federalisti della sussidiarietà quella verticale quella orizzontale
Del rispetto e la valorizzazione delle diversità delle minoranze Romano ti rubo una battuta siamo un continente di minoranza
E questo modello deve essere interpretato dalla nostra dimensione democratici
Dobbiamo fare il nostro modello culturale
Le lingue
La formazione ricerca scientifica venne detto Rubbia elettore
Mettere insieme capitale umano lo stiamo già facendo questa città lo sta già facendo l'informazione i giornali
All'interno di una comune matrice l'Inter europea
L'altro giorno in un dibattito nel mio gruppo al Parlamento europeo mi sono detto io sono austro ungarico
Io con una formazione culturale austroungariche
Nel senso migliore del termine cioè nel senso della storia comune di pezzi di storia comune di pezzi
Buoni di storia comune
Dobbiamo fare il nostro modello economico e qui è la parte che più mi è propria
I nostri modelli produttivi di successo
La piccola impresa
I distretti
L'imprenditorialità
La qualità del nostro made in Italy per carità pieno di problemi in questo momento
Però vivaddio è un grande modello di successo sono modelli di successo
La nostra offerta di infrastrutture non tanto quelli esistenti
Perché su questo abbiamo qualche piccolo problema ma quelle che ci siamo impegnati tutti insieme a realizzare portualità corridoio cinque
Autostrade del mare
E di servizi
Potremmo diventare
Come l'Irlanda
Tra Stati Uniti d'Europa come l'Irlanda svolge una funzione di ponte tra Stati Uniti tra l'economia americana è l'economia europea così questa di giorno
Potrebbe diventare un ponte nel congiunzione della domanda e offerta di servizi poi dirò una cosa su questo
Offre l'offerta di modelli politici culturali economici la messa in comune di questi modelli trattino valori
Vuol dire non vuol dire altro che euro regioni
L'euroregione
Rappresenta la ricostituzione di un'area naturale
Di interscambio di relazione
Public utilities portualità pianificazione del territorio risorse naturali capitale umano tutti i grandi assetti
Materiali e immateriali
Che formano l'ossatura
La ragnatela di relazione di un territorio
Nell'euroregione tutte le minoranze potranno finalmente sentirsi a casa loro
E la grande occasione per chiudere
I grandi del secolo scorso
La grande occasione per far sì che questa terra possa tornare ad essere la casa comune
Di tutti gli italiani
Di tutti gli italiani europei
Riunificare andò dentro l'Euroregione
L'Istria Trieste con tutto il suo entroterra
Ci vorrà tempo ma questa è la strada
Nuova specialità nuova autonomia cooperazione politica
Cultura comune
Economia in comune
Public utilities che attualmente ancora stentano e hanno ancora una visione tutta nazionale tutta regionale che invece potrebbero essere il volano
Il Booster il l'attrattore forte che li unifica
Come hanno riunificato agli inizi del Novecento la vita nelle città luce acqua gas trasporti latte hanno costruito il processo di industrializzazione dando questi servizi
Ai contadini che sinora vadano anche andavano a lavorare nelle fabbriche delle città ora questa stessa a un secolo di distanza questo stesso processo di produzione di public utility s'deve riguardare non più e non tanto le città le municipalità ma territori più ampie
E che non hanno bisogno di frontiera
Ecco questo io credo sia una strada da percorrere attualmente difficile perché in una base giuridica in Europa romano
Ma dovrebbe essere come dire una strada su cui costruire relazionalità economica ed efficienza
E sinergie
A livello territoriale dicevo nuova specialità nuovo autonomia cooperazione politica cultura comune con la mia in comune Euroregione questa la nostra agenda
Per la nuova Europa
Dipende solo da noi grazie
Grazie al professor Brunetta è ora la volta di Mario Moretti Polegato che un imprenditore fondatore e presidente del gruppo Geox che ha creduto e crede nei mercati dell'Europa centrorientale dove hanno fatto rilevanti Investimenti
E in altre Mario Moretti Polegato e anche console onorario di Romania prego
Dell'est un saluto a tutti mi sento onorato di essere qui a Trieste oggi a parlare di un tema così importante dell'impresa del Nordest e soprattutto dell'impresa italiana
Prima di tutto vorrei fare una considerazione che questo momento così di incertezza del mercato dovuto a una serie di fattori sono argomentazioni che interessa almeno non soltanto l'impresa italiana ma interessa tutte le imprese europee dovute sostanzialmente alla globalizzazione così i problemi che ne sono derivati dovuto a questa entrata probabile imminente della Cine nel mercato comune
Dovuta questo alte allenare del dollaro dovuta all'era dei computer attraverso i quali tutti lo sappiamo di tutti i tempi abbastanza veloci
In questo contesto io ritengo che l'Europa si deve unire per fare squadra insieme
Dell'industria
Italiana nell'industria europea secondo me bisogna delineare quelli che sono i nuovi concetti dell'impresa che io definisco l'industria moderna
Che quella sostanzialmente che riesce a mantenere per esempio nel nostro territorio quella che intelligente le aziende che la parte commerciale la ricerca la formazione lo sviluppo delle aziende per poi delocalizzare fuori dell'azienda che non necessariamente deve essere nei Paesi dell'Est ma può essere anche altre regioni d'Italia quello che l'assemblaggio del prodotto
Questa è stata sostanzialmente il concetto che ha fatto parte della fortuna dell'azienda che io rappresento ma secondo me è un modello che si può estendere benissimo per la piccola impresa per la media e per la grande impresa anche del nostro Paese
Geox è stata forse è un un prototipo di questa nuova impresa del futuro
Ed è riuscita in pochissimi anni ha divenire una delle più grandi realtà del nostro Paese
Soprattutto perché si è concentrata sostanzialmente a quelle che sono i progetti dell'azienda moderna la formazione e la ricerca
Io penso che le imprese del Nord-Est che sono state le promotrici nei paesi della new entry in Europa
Oggi abbiano un ruolo diverso in questi Paesi all'inizio loro sono andati per esempio sono andate in slovacchi assunti in Polonia sondati Slovenia anche in Romania il Paese che provvedimenti entrano in Europa
Per il vantaggio competitivo del basso costo della manodopera questo sta lentamente lentamente cambiando anche perché in questi Paesi avremmo un tenore di vita nel futuro Comin da mostro
E quindi avranno un ruolo diverso in questi paesi per vendere i loro prodotti avvantaggerà anche dell'economia nostra nazionale
In questo contesto secondo me ci deve ridefinire quello che il capitalismo dell'impresa che a mio giudizio si deve fare un passaggio da un capitalismo industriale a un capitalismo culturale
E questo capitalismo culturale senza fare differenze fra quello che è l'impresa italiana o tedesca o Slovenia o di questi Paesi
Entrano i concetti degli investimenti nei giovani nella formazione di cui tanto se ne parla
E in questi concetti devono lavorare tutte le parti sociali
L'Europa grande l'Europa a venticinque Paesi io penso sia un fattore determinante per il lancio dell'Europa stessa
Soprattutto davanti a un grande competitore che l'Europa nel mercato mondiale che sono gli Stati Uniti e che spesso i nostri imprenditori hanno delle difficoltà
Dovute soprattutto all'egemonia
Del mercato che gli Stati Uniti hanno
In questi paesi europei ce lo Paesi grandi ci sono Paesi piccoli a mio giudizio sono tutti importanti
Anzi paesi piccoli forse sono più rapidi a fare le riforme e sono dei paesi che sostanzialmente adesso non riuscite a superare quello shock iniziale passando l'economia del comunismo al libero mercato
E oggi grazie a delle politiche loro che hanno introdotto per esempio
Di centrali di dei centralizzando le politiche sociali spesso in questi Paesi favoriscono di più l'impresa che non anche nei nostri Paesi
Però stiamo attenti che in questa nuova Europa noi dobbiamo cambiare un usi nostro atteggiamento in poche parole dobbiamo essere sorretti da una politica comune europea
Oggi la competitività reale che esiste in Europa non essere aziende ma forse una competitività politica che si verifica fra gli stati perché ognuno di loro esiti proprio un mistero di quella che è l'Europa
E quindi imprenditori chiedono
Che si venga al più presto determinata a quelle che sono le regole
Dell'impresa europea
Soprattutto anche nella difesa dei diritti dell'impresa europea una politica estera comune e magari anche con l'esercito se necessario
Questo problema non è un problema del l'industria del Nordeste
Neanche dell'industria italiana ma è un problema sostanzialmente dell'industria europea
I problemi economici che ne derivano sono di tutti
Naturalmente quando parliamo delle regole che oggi il governo l'impresa europea non dobbiamo dimenticarci che esistono trentacinque Governance che reggono l'impresa in Europa quando in America e ce n'è uno
E quindi fatica a fare impresa
Un altro problema fondamentale che sicuramente le integrazione europea si deve rapidamente risolvere e il problema della scuola della formazione in molti paesi la scuola è rimasta quella che se era di dieci anni fa
Quando l'Europa ha fame di cervelli
Occorre in poche parole creare le condizioni per sviluppare i cervelli dell'Europa
E soprattutto far sì che questi cervelli non scappino non vadano all'estero e nel campo degli investimenti molto spesso osserviamo paesi come la Polonia che per quel che riguarda i Politecnici in maniera proporzionale investiva anche del nostro Paese
Del partito dopo
Naturalmente e attirando i cervelli che l'Europa crescerà e questo è un fatto storico mi ricordo ci ricordiamo ancora dell'Impero romano quando è nato e cresciuto e perché al tempo riusciva ad attirare cervelli
C'è stata la repubblica veneziana che ha avuto successo perché anche delle pubbliche veneziana si è verificato questo fenomeno fra dieci giorni a Venezia non so se conoscete si celebrerà
La l'anniversario della prima legge sui brevetti di brevetto è nato a Venezia nel mille quattrocentosessantaquattro anche se come abbiamo sentito brevetti e l'Italia in modo particolare non è più il primato
E così sempre ragionando nella formazione dei cervelli la Francia Landolfi istituito la Sorbona Parigi era riuscito ad avere una leadership dire al mercato oggi sono gli Stati Uniti e noi dobbiamo cambiare tendenza su questo
Dove non contare sui giovani dobbiamo spiegare i giovani come la mia esperienza che un'idea può valere più di una fabbrica va bisogni spiegando i giovani nelle università i posti di lavoro
Nato il principio importante per il successo dell'Europa è che noi tutti dobbiamo vivere l'orgoglio europeo e questo è decisivo per il Lince all'Europa
Non basta a livello politico-sociale ma anche a livello imprenditoriale
E alla fine chiudo tutti i due imprenditori politici uomini di cultura al servizio del Paese dovevano credere che ce la faremo anche se gli ostacoli sono molti
Perché noi tutti crediamo in questa bandiera grazie
Grazie a Mario Moretti Polegato è ora la parola a Guglielmo Epifani che segretario generale della CGIL
Signor presidente signori e signore
Ogni anno dedichiamo la festa del lavoro il primo maggio a un tema di carattere nazionale quest'anno lo abbiamo dedicato tutti insieme al tema dell'allargamento anche perché la festa del lavoro coincide quest'anno con l'allargamento dell'Unione europea
Li abbiamo per questo ho scelto opportunamente la città di Gorizia come sede del primo maggio nazionale
La città simbolo della divisione simbolo del nostro Moro
Sarà e questo credo importante da parte mia sottolinearlo il primo maggio più importante che si terrà in Europa quest'anno e vedrà la presenza non a caso accanto ai segretari generali di CGIL CISL UIL anche del segretario generale della Confederazione europea dei sindacati
Noi
CGIL CISL UIL a differenza di altri sindacati di altri paesi abbiamo sempre voluto questa sfida dell'integrazione e dell'allargamento
Non ci siamo mai nascosti i rischi li conoscevamo e li abbiamo attraversa delocalizzazioni più facili concorrenza nel mercato del lavoro dumping sociale in assenza di regole e di standard uniformi
Così come non ci siamo mai nascosto il problema è che in questo processo giorno dopo giorno diventavano evidenti
Quale profilo dell'Europa
Quale effettiva situazione dei poteri
Quale democrazia europea senza la quale la cittadinanza e la sovranità europea diventano parole prive di senso
Quali valori a fondamento della nuova Europa
Non a caso abbiamo sostenuto quel processo che poi ha portato all'approvazione della Carta di Nizza e non a caso ci siamo battuti in tutte le sedi il presidente Prodi lo sa
Perché avesse successo il lavoro della convenzione finalmente l'Unione europea potesse sapere la sua carta costituzionale
Per lo stesso motivo voglio ripetere qui per quello che mi riguarda e credo che ci riguardi come sindacato italiano
Che non si può star fermi
Che non rompa troppo in bilico sarà appresa dalla tentazione di tornare indietro
E invece bisogna assolutamente andare avanti perché abbiamo bisogno di più Europa e non vive in Europa
Di più integrazione di più certezze e non di ritorni nei confini degli Stati nazionali
E questo perché malgrado i rischi malgrado i problemi
Diventa tutto questo in secondo piano solo che si pensi ai grandi vantaggi di questa prospettiva e per uno quello che a me pare oggi il valore fondamentale
Il fatto che in questo processo sarà consolidato quel meccanismo di pace di assenza di conflitti in un continente che per centinaia di anni e molti secoli ha visto sulla propria terra e per le proprie persone i conflitti più sanguinari che la storia ricordo naturalmente in questo processo ci sono opportunità e a rischi anche per questa regione il Friuli Venezia Giulia
Il Presidente Illy nel definire questo ha detto che il Friuli Venezia Giulia può porsi come integratore di sistemi e io credo che sia la definizione corretta
Con l'avvertenza che nel termine sistema non si vede soltanto intendere il sistemi economici o quelli istituzionali o quelli relativi alle situazioni di mercato
Ma che dentro la parola sistema ci siano anche quello che attiene ai modelli sociali ai legami sociali alle culture sociali al tema delle tutele e dei diritti
Compreso naturalmente il tema che riguarda la condizione e i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori
Per questo possiamo in questi giorni sapere cioè accanto a queste grandi opportunità bisogna anche risolvere problemi che in questa città in questa regione il superamento del muro propone la riconversione ad esempio di mille lavoratori e magari di più con l'indotto che lavorano attorno al sistema delle dogane e dei controlli
Così come anch'io trovo francamente incomprensibile senza senso
Il fatto che si sia voluta una moratoria per i cittadini sloveni
Nel momento in quale con la caduta del muro si sarebbe invece potuta fare un'operazione straordinaria di regolarizzazione dei lavoratori sloveni che vengono qui a lavorare in condizioni Segni legali e contemporaneamente
Avremmo avuto una grande capacità di polmone in una zona come questa e non mi riferisco soltanto al Friuli Venezia Giulia in cui in molte occasioni c'è carenza di mano d'opera
In questo lavoro io voglio
Ringraziare
E sottolineare il merito che hanno avuto i sindacati del Friuli Venezia Giulia per favorire questo processo
Da almeno quindici anni
I sindacati del Friuli Venezia Giulia e anche del Veneto hanno intessuto rapporti relazioni costanti con i sindacati della Slovenia della Croazia della Bosnia e dell'Ungheria
Un lavoro incessante straordinario quella parte del lavoro del sindacato di cui nessuno parla che non si conosce e nessuno vedrà sulle pagine di giornali
Ma quel lavoro che prepara illegali che favorisce i rapporti che supera i muri non solo abbattendoli ma lavorando sulle conoscenze e sulle convenzioni quel lavoro fondamentale senza il quale non ci sarà comune cittadinanza e quindi anche quel sentirsi uguali nei diritti e né dovere vi ringrazio
Grazie a Guglielmo Epifani ora Savino Pezzotta che è segretario generale della CISL ha
Io la ringrazio presidente
Dal Friuli Venezia Giulia per la l'opportunità che ci ha offerto questa mattina
Ritrovarci qui
Ora il tempo che abbiamo è poco
Poco per dire quello che si pensa ma soprattutto per esprimere quello che si sente
Ognuno di noi avverte che umani
Sarà una bellissima giornata
Perché domani si apre una nuova stagione
Sociale politica economica e culturale per tutti noi
Perché l'Europa si ricongiunge
Perché le capitali le grandi città europee ritornano a essere tutte no basta
Perché tra Praga Mila no
Non ci saranno più le differenze di un tempo
Vivere questo allora bisogna veramente vivere questo evento come un fatto positivo
Io credo che noi abbiamo un obbligo pensa come sindacato
Che quello di far vivere tra quelli che noi rappresentiamo
Questore congiunzione del continente con me una grande opportunità
Perché qualche rischio
Che così non sia vissuto in termini di masse in termini popolari cioè
Soprattutto quando si fanno certe campagne si dice che la colpa di tutti i mali sta nei processi europei chiediamo un fatto
Ne abbiamo e dobbiamo invertire questa tendenza e cogliere
Veramente
Che siamo di fronte ad opportunità
Forse anche aveva qualche rischio
Ma che rischia opportunità si intrecciano e quando si intrecciano stimolano
La creatività producono sempre innovazione non sono mai le cose statiche che fanno cambiare le cose del mondo delle società
E noi guardiamo a questa unificazione
Con un'attenzione particolare a uno a un tema per noi fondamentale che è quello del lavoro
Chi è il tema che sta più a cuore alla nostra rappresentante
Noi sappiamo che i nuovi paesi membri
La disoccupazione è quasi il doppio rispetto a quello dei quindici
Greta dobbiamo avere la consapevolezza di questi problemi
Che c'è una disoccupazione derivata dalla fase di transizione
Che questi disoccupati sono in maggioranza giovani e donne pertanto e con una capacità di capacità e possibilità di nuovi persone molto avanzata
E che in questi Paesi molte volte esiste un sistema di tutele molto ma molto basso
E però io credo che noi dobbiamo fare uno sforzo per evitare
Che si produca una forte competitività sociale negativa
Una forte competitività sociale negative affondata prevalentemente su fattori quantitativi
Salari più bassi
Tempi di lavoro più lunghi
Contrattazione presenza del sindacato debole unilateralità nelle decisioni aziendali
Perché questo è avvenuto
Quando sia dal confine
Deve essere superato quando il confine non ci sarà più
Credo che noi abbiamo il dovere di affermare un ruolo importante
Per il sindacato
Come elemento di rappresentanza ma anche come elemento regolatore e portatore di sviluppo sociale pertanto battersi per evitare una competitività sociale per affermare invece l'allargamento del modello sociale europeo e qui rilanciare con forza con determinazione la strategia di Lisbona
Cioè eccola dalla qualità dello sviluppo dello sviluppo delle conoscenze del dialogo tra sistemi sociali e momenti istituzionali
E soprattutto quel di come far crescere il lavoro nell'Europa a venticinque
Ora la competizione diresse e sulla qualità e in modo particolare sulla qualità della risorsa umana
E credo che qui ci sia un problema per il nostro Paese
E non viene che viene poco messo in evidenza una che ci è molto presente
Che quello della sfida formativa
Noi dobbiamo sicuramente anche in queste zone del nord
Recuperare i ritardi di una formazione di massa i ritardi dell'abbandono scolastico
A est più del sessanta per cento delle persone in età lavorativa sono in possesso di un diploma di scuola media superiore cioè un qualcosa di pesante
Rispetto a come e al tipo di scolarità di formazione che hanno i nostri lavori
E credo che questo non sia da prendere come un imprinting dal punto di vista del timore ma come una sfida positiva
Che ci deve spingere ad investire di più
Sulla risorsa umana sulla qualificazione professionale
Convinti che da questo derivi una nuova forma forse era più importante nell'epoca moderna di tutela per i lavoratori
Più formazione più conoscenza più formazione professionale più accompagnamento
Proprio per questo abbiamo avevamo siamo chiaramente contrari
A una competitività sociale fatta di restringimento è tutta basata sui costi mentre invece pensiamo a una competitività sociale Fertile capace di ingenerare innovazioni mutamenti
Ed è per questo che riteniamo deplorevole
L'aver imposto un lungo rotte riordini che eroga al diritto alla libera circolazione
Perché se no si entra in comunicazione se anche gli elementi della competitività non vengono valorizzati c'è il rischio no per coloro che entrano ma per noi di restare io credo che lo dovremmo da questo punto di vista assumerla la risorsa della sfida umana partendo da queste regioni ma nel sistema nazionale perché chili che è una sfida che ci richiama anche a quella dell'innovazione perché entrava arricchimento di risorsa umana e innovazioni del sistema produttivo delle nostre imprese c'è ormai una stretta correlazione
Se questo non avviene è inutile parlare di innovazione pensare che le innovazioni sia solo nella richiesta certo nella ricerca nei brevetti ma l'innovazione passa attraverso l'elevamento della qualità della nostra risorsa umana
Che è in grado di gestire i processi d'innovazione che vengono avanti
In questo senso allora va veramente il fatto uno sforzo vero su queste questioni
Una occasione importanti inoltre io credo che noi dobbiamo sempre guardare
Con attenzione a questo a quanto avviene e pensare che siamo di fronte a una grande occasione di crescita
Dentro i processi della globalizzazione l'allargamento
L'unificazione il ricongiungimento dell'Europa rappresenta un momento essenziale per la crescita e per dare un'idea di futuro ai giovani ai lavoratori
Non c'è futuro al di là dell'Europa dentro i grandi mercati internazionali non si può
Essere sì no forse e basta avere paura della Cina noi dobbiamo avere invece la forza di creare un altro polo dentro la globalizzazione
Che è quella di un'Europa che si allarga di un'Europa che cresce di un'Europa che innova di un'Europa che mantiene le caratteristiche della sua socialità ecco perché io credo che sarebbe opportuno pensare ad un patto sociale specifico tra tra i due Paesi che oggi vedono cadere i confini un patto specifico tra impresa e sindacati
Proprio per vedere quali sono i contenuti rinnovazione di qualità e di Investimenti e si possono mettere in campo
C'è un creare quella che può essere un'opportunità di sistema
Per questa regione ma soprattutto per il Paese nel suo complesso
Io credo che questo sia il contributo che le forze sociali possono creare alla ricongiunzione dell'Europa
Sapendo anche perché se guardiamo alla storia
Il nostro Paese sia innovato
E ha fatto più forti processi di innovazione anche con qualche sacrificio solo quando si è stato in grado di assumere le sfide che gli venivano dallo stare in Europa
Quando abbandona questa prospettiva il nostro Paese ripiega ecco perché allora è importante
Quello che noi domani celebriamo
C'è questa volontà di vivere insieme le nostre differenze vivere insieme la differenza come Comune ricchezza
E allora incagli incamminarsi per togliere un confine di significa veramente
Avere la sensazione che di fronte a noi c'è una nuova storia non c'è la fine della storia ma all'inizio di una nuova storia della quale il mondo del lavoro i lavoratori vogliono essere protagonisti
Da questo punto di vista la realizzazione del Trattato costituzionale deve essere fatta in fretta
Perché occorre per tenere insieme questa Europa
No solo rafforzare gli elementi politici rispetto ad altri rispetto a quelli economici e di mercato
Ma occorre anche generare se mi è consentito il termine un patriottismo costituzionale
Quel patriottismo costituzionale che non traccia confini se non i confini della cittadinanza e dei diritti
E credo che su questo la vera sfida inizia proprio da domani in avanti grazie
Grazie a Savino Pezzotta ora Luigi Angeletti che segretario generale della UIL grazie presidente
Per questa opportunità che
Hai organizzato io credo che
Nella mente nel cuore di
La stragrande maggioranza il popolazioni dei cittadini europei
I confini i tanti confini i troppi confini che ci sono nel nostro continente
Regioni di confine siano associate alla storia peggiore delle nostre popolazioni
Vengono associate alle guerre
Alle tragedie agli orrori
Che le generazioni precedenti alla nostra hanno subito in Europa
Lella la eliminazione di confini
Apre una prospettiva un'idea di del futuro
Di delle popolazioni dei cittadini europei
Soprattutto di pace
Di una cosa io credo la stragrande maggioranza di noi di cittadini europei e convinta che
Se c'è una
Un obiettivo importanti più importante e di far sì che nei prossimi secoli non nei prossimi decenni
In Europa non ci sia mai più
La guerra fra europei
E di questo credo che la stragrande maggioranza dei cittadini europei profondamente convinta e della vera
Il vero sentimento che ci spinge spinge tutti a fare ad accettare questa sfida che magari su altri terreni rappresenta
Delle incertezze suscita dei timori
Ma se sul serio noi vogliamo fare dell'Europa un continente di pace non sarà necessario e basta non sarà sufficiente
A vere un sistemi che diffondono la libertà delle persone Sisti istituzioni politiche democratiche occorrerà anche
Diffondere e accrescere
Il benessere e la giustizia sociale
Allora realisticamente noi faremo un continente
All'avanguardia nel pianeta nel mondo un continente di pace e di progresso
E proprio su questo terreno cioè sulla sfida chi viene percepita come la più difficile cioè quella del del progresso economico della giustizia sociale della diffusione del benessere
Credo che ci siano le maggiori incertezze le maggiori preoccupazioni nei cittadini europei l'idea che abolire le frontiere
Possa significare
Maggiori delocalizzazioni
Maggiori immigrazione
E in fondo un sistema per il quale le nostre certezze nel nostro modo di vivere possa essere messo se non è in discussione sicuramente intenzione
Ecco io credo che questi sentimenti largamente diffusi in Europa
E anche i diffusi in maniera eccessiva in un paese euro entusiasta qual è il nostro siano sentimenti
Negativi non solo dal punto di vista politico umorale
Ma sono sentimenti negativi anche dal punto di vista economico i sentimenti che devono essere modifica e che se c'è una responsabilità delle classi dirigenti in Europa sta proprio in questo
Anche perché io credo che queste preoccupazioni
Siano per il futuro
Assolutamente infondate
In Italia
Ci sono organizzazioni sindacali che apparentemente sono favorevoli ad un processo di integrazione economica
Sono favorevole alla immigrazione
Di forza lavoro
E apparentemente fanno politica
Contro i loro interessi uniti apparentemente contro gli interessi dei loro la presenta
Più lavoratori
Esistono nel mercato del lavoro in Italia preparati e disponibili
A prestare la loro opera avo costi più bassi o tendenzialmente più bassi dei cittadini italiani più i salari medi dei cittadini italiani tendono ad abbassarsi
Questo è apparentemente la verità questa sarebbe apparentemente la verità
E perché
Invece noi sosteniamo che così non è
Perché in economia esiste un'altra caratteristica fondamentale che si chiama lo sviluppo
La cosa più importante colonia non è la lotta per ridistribuire la ricchezza esistente
Ma è la politica capace di far sì che la ricchezza sia accresca
Ecco perché noi non ci sentiamo nei mio qui
Ne particolarmente Cecchi nel sostenere la tesi che l'allargamento
Dell'Europa
La eliminazione delle barriere
Che limiteranno la circolazione delle persone e delle merci
Non è semplicemente o solamente un gesto di buona politica animato Maccari da grandi ideali ma forse dal punto di vista degli interessi economici sociali immediati dei nostri concittadini forse non è un'idea del tutto positiva no esattamente il contrario
Noi non dobbiamo preoccuparci solo di quanti immigrati vengono qui in