"C'è una strategia per l'allargamento dell'Unione Europea?" - conferenza dell'Ambasciatore Rocco Cangiolesi, organizzata dalla Fondazione Europea Dragan (presso la Fondazione Europea Dragan Foro Traiano 1/a)

Buonasera e benvenuti vi ringrazio dalla vostra partecipazione ma soprattutto lasciatemi ringraziare l'ambasciatore Rocco Cangelosi
Per essere oggi qui con noi e per aver accettato il nostro invito nonostante il suo impegno al ministero degli affari esteri e nelle sedi ufficiali dell'Unione Europea grazie davvero ambasciatore di essere qui con noi oggi l'ambasciatore Cangelosi è oltre che direttore generale per l'integrazione europea al ministro degli affari esteri e Rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea
E come rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea rappresenta il nostro Paese rappresenta gli interessi italiani oltre che comunitari a Bruxelles
Nello stesso tempo sicuramente nessuno meglio di lui tappare i titoli pari esperienza e competenza per parlarci di Europa di Unione europea e per addentrarci nel tema previsto per oggi
L'argomento odierno vuole andare oltre la superficie delle cose vuole oltrepassare il carattere
Esplicativo divulgativo e lo vuole fare con la profondità e nello stesso tempo con la chiarezza di chi si occupa in prima persona di questi problemi a livello professionale
Si sente parlare ma mai da tempo di allargamento dello Unione europea e tra poco più di tre mesi va be'in dieci nazioni faranno il loro ingresso nell'Unione
Anche noi a partire dal mese di febbraio avremo qui sempre di martedì a partire
La prima la prima conferenza dell'ambasciatore polacco sarà prevista per il diciassette di febbraio ambasciatore di Polonia
Avremo qui dicevo come relatori gli ambasciatori di ben otto Paesi sui dieci che entreranno nell'Unione Europea
Ma se ormai l'allargamento a dieci Paesi ormai prossimo ed è già da tempo deciso ci chiediamo al di là delle dichiarazioni di principio sulla ricomposizione dell'Europa serie
E quale la strategia che sottende all'allargamento dell'Unione europea per questo il tema della serata di oggi prende il titolo seguente c'è una strategia per l'allargamento dell'Unione europea ebbene soprattutto oggi che abbiamo da poco assistito ad una fase di stallo nel processo di integrazione con le difficoltà che sono immerse nel varo della Costituzione europea
A maggior ragione chiediamo lumi sulla strategia dell'allargamento proprio perché da più parti da tempo
Si era indicato che le riforme strutturali dell'Unione Europea
Il suo dotarsi il suo dotarsi di una Costituzione e il rafforzamento dell'integrazioni erano quanto meno auspicabili se non addirittura necessarie in vista dell'allargamento stesso
In particolare ci possiamo chiedere l'allargamento dell'Unione a Este frutto di una strategia ben studiata che cosa implica inoltre un tale allargamento quali sono gli scopi
è stato rilevato che non si può dire quali siano gli scopi dell'allargamento senza avere prima identificato gli scopi dell'Unione europea in quanto tale inoltre all'integrazione europea oggi riguarda principalmente la politica all'economia la cultura le altre aree
Si può dire che questa è una domanda in parte un pochino retorica perché gli scopi e le funzioni fondamentali dell'Unione europea si potrebbe dire vengono tenuti nel vago anche per impedire scontri eccessivi di interessi
Fra i quindici Paesi membri e dentro i quindici Paesi membri
E bene se il processo di integrazione europea e ambivalente non fa meraviglia che il processo di allargamento sia altrettanto ambiguo ed enigmatico
Di conseguenza non è sempre facile accettare la tesi che l'allargamento sia una strategia studiata accuratamente di retta ad attuare un insieme di scopi chiari e a livello unanime accettati
L'Unione non sembra aver articolato con un sufficiente grado di compiutezza la visione dell'Europa verso cui tende e pertanto le sue politiche sembrano guidati da una combinazione di pressioni interne ed esterne
L'allargamento indubbio che renderà il rafforzamento dell'integrazione più difficile più complesso con profonde implicazioni per la futura forma dell'unione
In altri termini l'Unione europea nell'allargamento atto a questo processo con piena consapevolezza e da luci da protagonista o piuttosto non subisce le spinte dalla storia
Ma su questo sentiremo tra beve la voce del nostro autorevole relatore ricordo che il ministro ambasciatore Rocco Cangelosi ha conseguito nel mille novecentosessantasei la laurea in Scienze politiche presso l'università di Roma
In seguito la specializzazioni studi comunitari presso il Collegio d'Europa di Bruges dal sessantotto sessantanove stato borsista l'ha perso presso la Johns Hopkins University e ha iniziato nel sessantanove la carriera diplomatica la sua esperienza professionale
Concerne innanzi tutto l'ufficio di viceconsole a Berna nel mille novecentosettanta quindi dal settantatré al settantasei primo segretario a Mogadiscio
Dal settantasei al settantotto è stato in servizio la rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione Europea a Bruxelles
Quindi dall'ottantuno all'ottantaquattro console generale a Basilea in seguito capo dell'ufficio dipartimento Unione europea della Direzione Generale Affari economici
In seguito dall'ottantasette all'ottantanove presso la Presidenza del Consiglio dei ministri ha svolto l'incarico di consigliere diplomatico dell'allora ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie
Dall'ottantanove al novantaquattro
Ha prestato servizio a Bruxelles presso la rappresentanza permanente d'Italia presso l'Unione europea dal novanta e ministro plenipotenziario
Rappresentante personale poi del ministro degli esteri per le conferenze intergovernative relative al Trattato dell'Unione Europea quello sottoscritto a Maastricht nel febbraio del novantadue quindi dal novantaquattro novantasei coordinatore per gli affari europei con il l'incarico principale di sopra intenderà la preparazione e allo svolgimento della presidenza italiana durante il primo semestre del novantasei dal novantotto e coordinatore per l'integrazione europea presso la Segreteria generale dal due mila direttore generale per l'integrazione europea presso il Ministero degli Affari Esteri
E recentemente anche Rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea
Ricordo che tra le sue pubblicazioni vanno segnalate l'Italia nello SME dal progetto dei trattato Spinelli all'Atto unico europeo il Trattato di Maastricht che le prospettive dell'Unione Europea
Nel maschio etnico Sheshonq Process inoltre dalle comunità all'Unione e verso la Costituzione europea da Amsterdam all'account
Ha svolto anche come attività accademica la intimità di docenti e di istituzione europea per il master in studi europei della Scuola superiore di Pubblica Amministrazione in collaborazione con la Terza Università di Roma
Tra i riconoscimenti ricevuti
Tra i numerosi Richie riconoscimenti ricevuti ricordo anche che nell'ottantadue è stato insignito come Cavaliere Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
E nel novantaquattro commendatore all'ordine al merito della Repubblica italiana e ringrazio dell'attenzione cedo la parola al nostro illustre relatore grazie
Buonasera a tutti loro un ringraziamento al dottor Rovati anche per puntuale presentazione del mio curriculum
Per la presentazione soprattutto di questo tema vincente concernente l'allargamento in effetti il problema porsi il problema se esista una strategia dell'allargamento dell'Unione europea è una domanda più che legittima in quanto l'Unione Europea nasce innanzitutto come
Gruppo di Paesi che deve risolvere alcuni problemi di natura interna e poi mano a mano va allargandosi c'è un primo nucleo di Paesi che appunto nel negli anni Cinquanta si distacca da quel qua cervo di Paesi che aveva il Consiglio d'Europa ma che non rispondeva determinate esigenze
E che crea questo primo nucleo di sei Paesi fondatori della Comunità economica europea che pure andata attraverso successivi allargamenti l'ultimo il quinto allargamento ampliandosi
E fino a comprendere quasi tutto il continente
Certamente già nei mesi primi trattati dell'Unione Europea era presente questa idea della strategia verso l'allargamento
Alla base diciamo dell'unione europea
Che allora era la Comunità economica europea come come sappiamo
Vi erano delle esigenze di natura economica certamente ma si pensava anche alla pacificazione di un continente che la storia aveva artificialmente diviso
E che appunto il Muro di Berlino la cortina di ferro avevano staccato da quello che era stato naturalmente
La partecipazione aperto l'opera di cita come Prada come parziaria come Budapest che erano sempre state parti dell'arte europea che per cinquant'anni invece erano state separate
Quindi diciamo politicamente uno un obiettivo politico c'era in nuce sin dall'inizio
Tant'è che questa comunità europea che nasce piccola diventa sempre più un centro di attrazione che va ma la mano attraendo i paesi del della parte occidentale
E riesce poi a portare dentro la Gran Bretagna che era stata sempre il mutante diciamo alla realizzazioni di questo mercato interno di questo mercato unico
E quindi diventa un cento un polo di attrazione di notevole valore al quale di Paesi pure i vari Paesi guardano pur essendo ancora sotto il controllo diciamo dell'unione dell'allora Unione Sovietica
Il problema del funzionamento di questo unione che va allargandosi si pone Prittwitz per la prima volta nel mille novecentottantacinque quando si deve fare l'allargamento verso Spagna e Portogallo
All'epoca siamo in un'opinione finendo un periodo di recessione economica si avverte l'esigenza di rilanciare l'economia
E quindi di creare il cosiddetto grande mercato interno perché Piero che il il mercato comune prevedeva la libera circolazione di merci servizi persone capitali però questi da libera circolazione era stata frenata da gli ostacoli agli scambi che si creavano tant'è che una famosa sentenza della corte di giustizia la il famoso casi si di diciotto
Stabiliva che un prodotto che poteva liberare circolare meglio di veramente in un determinato Paese poteva liberale poteva circolare liberamente anche negli altri Paesi e questa era diciamo il prodromo di quello che sarà il piano dei loro per realizzare il grande mercato interno ovverosia per rimuovere tutti quegli ostacoli agli scambi che erano necessari
Da qui comincia proprio nel mille novecentottantacinque
Quel travaglio istituzionali l'Unione Europea che ancora non si è concluso non si è concluso e comincia questo travaglio in parallelo con le spinte interne ed esterne che lo condizionano e che cospicuo
La realizzazione di grande mercato interno che porto al famoso atto unico
E quindi alle trecento direttive che poi negli anni successivi furono realizzate si dette vita a questo grande mercato interno si misero le premesse per l'unione monetaria
Questo questo prima fase diciamo del del periodo dell'Unione Europea
Di riformulazione dell'Unione Europea sì procedette in maniera abbastanza
Tranquilla con grande sui stazione
Ma nel mille otto novecento
Ottantanove un grande avvenimento si profila all'orizzonte di appunto la caduta del muro di Berlino
E di avvenimenti sono di una velocità eccezionale
Cade il Muro di Berlino ma e tutti i governi comunisti cadono si formano subito delle quali si unico Verne attive
Di carattere democratico e questi nuovi Paesi bussano immediatamente alla porta dell'Unione Europea
Quindi non europea si trova improvvisamente dagli avvenimenti e gli stile della storia condizionata
Nella necessità di dare una risposta a questi Paesi che non vedono altra prospettiva se non nell'Unione Europea
Quindi di fronte a questa situazione che si profila una strategia dell'Unione europea comincia a delinearsi chiaramente con una riflessione se vogliamo non dico affrettata ma una riflessione che impone immediate decisioni per per permettere innanzitutto ordine all'interno della casa e poi avviare questo processo e quindi studiare quali sono i parametri sulla base di quali il processo di allargamento deve realizzarsi
Da qui proprio nasce
L'idea del cosiddetto Trattato di Maastricht
Quindi se l'atto unico
Era nato per delle spinte di natura interna il Trattato di Maastricht nasce per questa spinta Esterna dell'uso dell'Unione Europea si trattava si di terminare il processo
O della del grande mercato interno con la moneta unica un maxi spettava anche di mettere ordine nelle istituzioni nel funzionamento di istituzioni permettere la casa in ordine prima che nuovi paesi in via di risse ero
E da qui questi due conferenze intergovernative che nel mille novecentonovanta furono lanciate dalla presidenza italiana Roma con la minor più colla minori in situazioni la signora Thatcher come ricorderete la signora Thatcher si oppose
Ma fumi ionizzata era allora presidente del Consiglio Andreotti
E si avviano questi due conferenza intergovernativa chi che da una parte portarono o alla moneta unica cioè cioè mettere le premesse per la moneta unica quindi il trattato con le tappe che fissavano lecitamente il percorso il momento in cui la moneta unica
Sarebbe entrata in vigore con la irreversibilità prima con la libertà di vita die che il tasso di cambio tra le varie monete e poi con la circolazione fisica della moneta unica dall'altra parte ci fu la la conferenza intergovernativa che
Migliorò le istituzioni Ilio istituzioni dette più poteri al Parlamento europeo sviluppo la cooperazione politica introdusse il concetto antipolitica esteri e di difesa
Introdusse nuove competenze e nuove competenze fu aggiunti a quelli dell'Unione Europea competenze importanti come nella settori dalla cultura dell'ambiente e della ricerca e della tecnologia turismo Protezione civile eccetera ci furono fu un momento di espansione proprio delle dei poteri che l'Unione europea come vedremo poi linea di successive fasi questa espansione Ando un poco ritirandosi
Nel frattempo appunto i vari Paesi dei vari paesi di candidati all'allargamento cominciavano a porre il problema loro adesione e allora
La risposta esternamente da parte interna da parte dell'Unione Europea veniva data
Mettendo un po'in ordine
Ampliando le potenzialità della delle sue istituzioni dalla parte esterna
Sì comincio
A dire ai paesi candidati bene noi siamo disposti a far rientrare il mio europea ma dovete mettere in ordine alle porte così in casa
Da qui nasce a Lussemburgo a
A Copenaghen nascono i famosi criteri di Copenaghen si stabilisce che i vari Paesi candidati potranno entrare in Europa soltanto se rispettano determinati criteri
E innanzitutto
Nel rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo della democrazia delle istituzioni di diritto primo punto fondamentale per questi Paesi
Il secondo aspetto
Doveva riguardare
L'economia di mercato bisognava perché questi Paesi mettessero mano o a delle riforme fondo profonde
Della loro economia certa da sempre un'economia di Stato permettersi diventare una economia di mercato
E poi dovevano prepararsi a recepire il cosiddetto a chi comunitario ovvero sia tutte le normative che in tanti anni l'Unione europea aveva
Messo a punto e che costituivano appunto una base completa per questo
Allargamento
Il negoziato comincio subito dopo con i paesi che hanno più più avanzati si trattava di di Polonia si trattava di Ungheria allora della Cecoslovacchia che poi Succi de degli anni successivi si divise in Repubblica Ceca Repubblica slovacca la Slovenia che era un paese anch'esso più avanzato degli altri
E poi ma la mano cominciarono le candidature anche di a di altri paesi l'Ungheria forse non avevo pensionato
Cominciano le caricature degli altri paesi paesi baltici innanzitutto poi i Paesi del Mediterraneo come
Malta e Cipro
E poi le domande anche di altri Paesi ancora Romania e Bulgaria e poi infine ad Helsinki nel mille novecentonovantanove fu presentata anche la domanda della di adesione della Turchia
In questo contesto mano a mano che le domande di allargamento Osiris come in Tavano diventava sempre più necessario
Riprendere il processo decisionale dell'Unione Europea
Più rapido e spedito quindi voi notati questo pallidissimo questa esigenza che c'è da una parte di due milioni che si allarga e dall'altra parte l'esigenza di approfondire di rendere meglio funzionante di unione perché altrimenti gli acquisti dopo che avremmo occorso sarebbe stato quello della diluizione
Di tutto il patrimonio accumulato in tanti anni di prima scuole conferenze intergovernative successive che si che che che che scandiscono un po'il il processo dedizione cercano di dare una risposta
E si comincia ad Amsterdam e che già il Trattato di Maastricht darla messo in una sua clausola Ulla il riferimento alla necessità della convocazione immediata
Di una Conferenza intergovernativa perché si trattava proprio di rispondere
Due altre esigenze fondamentali
Uno era quello del
Del sistema di voto ancora molte disposizione della dell'unione europea
Erano all'una era che sono purtroppo ancora nonostante i progressi fatti all'unanimità questo significa che in Unione allargata il processo decisionale diventerebbe molto più pesante e impedirebbe naturalmente le attrici Giugni rapide come si impone l'altro problema riguardava il numero dei commissari come voi sapete i commissari di dell'Unione Europea sono due per i Paesi più grandi
E uno per i Paesi più piccoli ma naturalmente e quindi sono venti commissari ma entrando nuovi stati ci si troveremo di fronte a una commissione pletorica enorme parlamentino che perderebbe quindi la sua capacità
Di funzionamento di efficacia come invece è richiesto e infine la ripartizione dei voti in consiglio cioè il peso che ogni Paese deve avere nell'ambito del consiglio attualmente i Paesi per primi fino a poco tempo fa i Paesi più grandi avevano dieci voti
Quelli medi ne avevo cinque fino arrivare al piccolo Lussemburgo che ne aveva due ma c'era un grosso squilibrio tra Paesi grandi paesi piccoli
In quanto diciamo i pesi più popolosi avevo perduto il peso del loro volto all'interno dell'Unione europea e l'ingresso di nuovi Stati membri avrebbe determinato proprio una una modifica fondamentale di qui insomma la necessità di trovare da Meister di mamma una soluzione che non fu trovata fu trovata invece a Nizza ma fu trovata perché c'è perché i Paesi membri si rompe
Legati un po'le mani e aveva detto
L'allargamento si farà soltanto se non gli avremmo dato una risposta a questi tre quesiti la risposta tutelata in maniera molto parziale
Si trovò un sistema piuttosto
Arzigogolato per quanto riguarda la ponderazione del voto ne parleremo se qualcuno poi interessato approfondire l'argomento
Per quanto riguarda il voto a maggioranza qualificata si fece qualche piccolo progresso ma quelli che sono i santuari più importanti quelli relativi alla
Fiscalità all'ambiente
Alla sicurezza sociale rimanevano sempre all'unanimità e per quanto riguarda la commissione si disse beh i due commissari rimarrà uno per paesi membri in quanto non arriveremo a ventisette e poi piano piano ridurremmo o il numeroso con decisione unanime del Consiglio
Nizza quindi fu costretta a dare una risposta perché altrimenti politicamente sarebbe stata insostenibile
Dire no ai Paesi che ormai avevano avviato delle profonde riforme che riguardavano pro il dono interno quindi ad un'economia con costi sociali ed economici di notevole rilievo
Inizia lancio invece quello fu il l'elemento che salvo la conferenza inizia il processo costituzionale di cui potremmo parlare ma ritorniamo momento all'allargamento
Nel
Il periodo che va appunto tra Amsterdam inizia i negoziati di adesione proseguono in maniera molto rapida molti paesi
Esattamente dieci immettono appunto le loro economie di i loro statuti costituzionali le loro istituzioni conformando lei a quelle che sono le le istituzioni tesi Vito europeo
Quindi di unione a un certo punto si trova medianiche confrontata a questo ingresso imminente dei paesi che come sappiamo sono ecco Charles siedono intorno al tavolo ma che dal primo maggio due mila quattro
Avranno pieno diritto di voto e potranno quindi incidere sul pienamente con pieno diritto su sul funzionamento dell'unione europea allora
Come si pone l'Unione europea di fronte avviamento ha innanzitutto bisogna dire che l'allargamento come ho detto all'inizio è una necessità politica una necessità politica perché era impossibile non dare una risposta a questi Paesi
Non tener conto della necessità che questi Paesi
Sì riuniti cassero perché non si tratta in questo caso di allargamento si tratta proprio di un processo di riunificazione dell'Europa del di rimarginare una priorità che e come ho detto all'inizio aveva determinato un artificiali divisioni dell'Unione europea quindi qui c'era una chiara strategia dell'Unione per recuperare questi Paesi
Nel contesto politico dell'Unione continentale lasciarli fuori dall'Unione Europea sarebbe stato un atto di miopia politica
Maggiore
Poi dal punto di vista economico chiaramente
Il l'allargamento
Viene visto da la maggior parte dei Paesi come una grande opportunità in effetti si allarga il mercato in effetti sì
Possono sviluppare maggiormente
Le potenzialità che l'unione ha in se stessi è vero che questo inizialmente avrà dei costi
E sono i costi che dovranno o essere sopportati al bilancio dell'Unione e per mettere in grado quelle economie che ancora non lo sono di essere competitive e che un militare il tasso di competitività dell'Unione Europea
Si è detto molto
Sulla sui costi che per alcuni Paesi come per l'Italia l'allargamento potrebbe rappresentare in particolare per quanto riguarda i fondi strutturali
D Italia rabbino fondi di quanti
E avrebbe se non ci fosse stato l'allargamento ora bisogna considerare che innanzitutto il nostro Paese un paese diciamo con un reddito pro capite molto elevato
Ma per quanto riguarda la politica regionale dell'Unione Europea questa si fa sulla base del del reddito pro capite delle singole regioni
E i calcoli che sono stati fatti dimostrano che per l'Italia non subirà un effetto statistico negativo
Per quanto riguarda i fondi strutturali
Fine poetiche Riccioni tessuti come voi sapete le regioni che attualmente beneficiano
Dei fondi strutturali sono sei due potrebbero fuoriuscire ma uscirebbero comunque naturalmente perché io non ho tolto il prodotto interno pro capite
Va aumentando va aumentando per potere essere beneficiari dei fondi strutturali bisogna bere un prodotto interno lordo
Inferiore al settantacinque per cento della media comunitaria
Quindi diciamo questo dal punto di vista prettamente nazionale non ci sarebbero dei costi negativi per quanto riguarda il Paese
Certo che i costi sul Bilancio con complessivo comunitario ci saranno perché noi dovremmo dare appunto a questi Paesi
Assolti
Dovremo anche estendere loro tutti pediatrici della politica agricola comune
Ma nello stesso tempo quello che l'Unione europea ne ricaverà e questo grande mercato che arriverà a quattrocentocinquanta milioni individui e in sala appunto il mercato più importante del mondo
Ora duramente la realizzazione di questo grande mercato non è sufficiente per poter fare dell'Europa diciamo quella quel soggetto di politica internazionale che deve condurre una politica coerente è una politica di avanguardia nell'ambito del
Della scena internazionale di qui
La nasce l'esigenza di questa Costituzione euro
Pena allargamento guardate bene allarga vite costituzione europea sono le due facce della stessa medaglia impossibile che noi pensiamo all'Unione a venticinque
Che poi sarà prossimamente a ventisette
E poi probabilmente apparente autoritativi se non ci sia non ci sarà questa Costituzione
Il processo costituzionale che si è avviato con la convenzione
Diciotto mesi fa ormai due anni fa è un processo che attraverso vari compromessi
E arrivato a produrre un testo che notevole valore che fornisce l'Unione europea di quegli strumenti
Per funzionare adeguatamente
In un contesto più allargato
Se questo non ci sarà chiaramente l'allargamento perderà il valore aggiunto che la strategia dell'Unione europea si prefigurava
Cioè arriveremo ad avere probabilmente un grande mercato sulla base per tutti quanti ma nel contesto di questo grande mercato probabilmente ci saranno dei paesi che vorranno impegnarsi per la mente rapidamente degli altri porranno proseguire il processo di integrazione perché si constaterà si dovrà constatare che le istituzioni che abbiamo ereditato da Nizza non sono sufficienti per poter dare le risposte al funzionamento
Dell'Unione allargata
Quindi diciamo per concludere questo brevi escluso che ho fatto sul sull'allargamento direi che una strategia dell'Unione
Sull'allargamento c'è stata sin dall'inizio cioè era era sicuramente una necessità politica dell'Unione
Quella di attrarre verso di sé i Paesi del continente europeo sia per ragioni di natura politica ma anche dire di natura economica perché naturalmente questo continente avrebbe dato Crosetto opportunità alle imprese che avevo bisogno di esportare di piantati eccetera rispetto a un'unione molto più piccola ristretta
E vero il per contro
Che
Questa strategia che è stata un po'affrettata dagli eventi in effetti la caduta del muro di Berlino e quello che perseguito in Unione Sovietica e quello che è seguito nei Paesi che facevo o parte il blocco dell'Unione Sovietica accelerato il processo e ha messo quindi d'unione europea
A tutta prova per dare quelle risposte che ancora non sono venute
Il processo di allargamento la strategia per il processo di allargamento non si è ancora completata questo dire
Direi che la riflessione Valtorta riguardo sia per consolidare l'allargamento che sia il patto ma sia per prospettarsi permetterci di fronte a quello che sarà il futuro allargamento
Perché
Chiaramente noi abbiamo già due Paesi Romania e Bulgaria per i quali è già stata fissata una data il due mila sette per l'ingresso nell'Unione Europea
Abbiamo la Turchia per la quale alla fine del due mila quattro si dovrà stabilire se
A rispettato i criteri di Copenaghen è per poter avviare i negoziati che potranno portare in un arco di tempo
Medio lungo all'ingresso della Turchia nell'Unione Europea ma intanto dobbiamo prepararci
Alle domande di allargamento che sicuramente verranno da altri Paesi e soprattutto i paesi dal balcanici che sono per lui un'aria
Molto delicata e molto importante perché rappresentano insieme al Mediterraneo con l'altra frontiera dell'Unione
Quindi
Di fronte a questa prospettiva l'unione si sta preparando
Alle nuove sfide una e la sfida costituzionale con gli ho detto perché se noi non metteremo le nostre istituzioni in grado di funzionare adeguatamente è chiaro che tutti i benefici l'allargamento
Spariranno o si ridurranno o gradualmente
L'altra e la politica che l'Unione deve entrare nei confronti di questi paesi e qui ed è nata la politica tv vicinato
Che ovverosia il rapporto che l'Unione deve stabilire con i paesi con la nuoto le nuove frontiere che si sono creati dopo l'allargamento
Per rispondere alle esigenze dei paesi balcanici è stata lanciata la strategia degli accordi di associazione e stabilizzazione sono degli a corti che dovrebbero costituire il prodromo per l'ingresso nell'Unione europea
Rispetto agli accordi
Della generazione precedente diciamo questi o tipo di accordo prevede un intensificata cooperazione politica una cooperazione economica simmetrica ovverosia che da dei vantaggi di ingresso nel mercato il prodotto di questi Paesi senza
Contropartite ma naturalmente vigilando a che Lippi questi non non rappresentino delle distorsioni di concorrenza nei confronti
Del dei paesi del dell'unione
E
Una collaborazione di natura tecnico economica permettere questi Paesi in grado di prepararsi all'allargamento e questa è una risposta che viene data ai Paesi prossimi diciamo alla alla domanda di adesione citate della Croazia che la domanda la già presentata si tratta della matti del della della spy Roma l'antica Repubblica di Macedonia così chiamata per un problema con la Macedonia greca
Che probabilmente sarà uno dei paesi che prossimamente presenterà le domande di adesione poi seguiranno successivamente
Quando lo quei questi Paesi riusciranno a mettere cortile al loro interno
La Bosnia Erzegovina la Serbia Serbia Montenegro e l'Albania questi sono i Paesi i cinque Paesi per i quali è stata veniate a questa strategia e che dovranno successiva reti presentarsi
Presso l'Unione europea che diventa d'appello anche per questi Paesi un punto di riferimento ineludibile poi l'Unione europea anche stabilito una strategia di buon vicinato della con i paesi di frontiera come ossia quei Paesi per i quali non è previsto l'ingresso nell'Unione Europea
Ma per i quali è necessaria una maggiore collaborazione essendo diventati paesi di frontiera ed essendo Paesi che aspirano in un futuro molto più lontano al a la dizione dell'Unione Europea stessi da si tratta della
Repubblica di Ucraina si tratta della Bielorussia della voluto ova
E si tratta poi di un rapporto con la federazione russa non perché la federazione russa ambisca a entrare nell'Unione Europea ma perché nell'ambito del continente europeo avere una collaborazione particolare con questa con questo Paese diventa ineludibile importante
Quindi
Diciamo l'Unione europea sta profondamente riflettendo
Alla strategia dell'allargamento è un processo i fieri non direi che c'è una strategia definitivamente delineata ma ci sono degli tendenza che un po'la geografia un policromia
Rendono inevitabile
Quale sarà la caratteristica della Nuova Europa allargata e questo è il punto fondamentale credo che in un in Unione così grande
Il gruppo un gruppo di Paesi che stimoli il processo di integrazione diventa inevitabile d'altra parte già ad Amsterdam inizia ma soprattutto poi nel progetto di Trattato costituzionale di una convenzione è stato introdotto concetto delle cosiddette cooperazioni rafforzate contro sia la possibilità di un gruppo di Stati nell'interno all'interno però di dell'unione non fuori da essa di procedere
E più speditamente degli altri
Non è detto e siano gli Stati
Fondatori
O che siano visitati
Più specchi di appartenenza all'Unione potrebbero essere anche gli stati nuova dizione si naturalmente hanno la volontà e le caratteristiche per procedere
Quindi la mia valutazione finale dell'allargamento è una valutazione positiva ma a condizione che quelle riforme istituzionali che sono state
Appianate
Giungono a conclusioni perché altrimenti come ripeto il risultato sarebbe molto inferiore a quelle che sono state le aspettative per questo grandemente ispettore questo grande evento storico che è stato quello della
Riunificazione e pacificazione del continente europeo vi ringrazio per la vostra attenzione
Ringrazio l'Ambasciatore per il suo intervento ricordo che per impegni istituzionali all'ambasciatore tra venti minuti dovrà lasciarci nello stesso tempo vorrei attirare la vostra attenzione sul fatto che questa conferenza sarà poi integrata e completata dalle successive su temi comunque complementare proprio sulle riforme istituzionali
Che il ventisette gennaio avremo l'intervento del ministro plenipotenziario Nelli Feroci il vice direttore generale per l'integrazione europea
Seguirà la conferenza della professoressa Fiorella Kostoris Padoa Schioppa sulla politica economica e in Europa tra efficienza ed equità
E quindi il dieci febbraio ritornando in modo specifico sul tema dei costi e dei benefici da allargamento dell'Unione Europea ci parlerà l'onorevole Enrico Letta
Ricordo segnalo che verrà data notizia in Rai dal giornalista Augusto Giordano della conferenza di oggi che pone i suoi saluti e tutt'il pubblico è relatore alle personalità presenti e vi invito a fare le vostre domande alcune richieste di approfondimento con è una sintesi e brevità grazie
Grazie richiamo Castriota
Ringrazio l'Ambasciatore per la sua interessantissima conferenza ovviamente vuole porre due domande all'ambasciatore se è in grado di rispondermi grado nel senso che la sua posizione forse non permette certe chi avesse io trovo che sia estremamente aleatorio e anche pericoloso per l'Unione Europea l'ingresso della Turchia lo turchi è un Paese musulmano
Che ha combattuto sempre contro l'Europa e chiaro che se entra potrebbe essere controllato meglio ma potrebbe anche comportare dei fermenti e delle difficoltà non notevole soprattutto a motivo del numero perché hanno un tasso di natalità tutti i Paesi musulmani elevato potremmo noi rischiare di essere comodissimo un'immane essere vinti
Dall'Islam per il nuovo loro numero questo primo problema molto grave secondo me
Secondo è quello del fatto che non c'è le nel unione monetaria non è entrata l'Inghilterra cioè non addetti aderito ancora
Ed è nella Svezia se non vado errato anche questo fa sì che sia un po'una lettera zoppa l'Unione europea e in futuro potrebbe deve darsi dei notevoli difficoltà Grassi
Va be'il problema da lei posto sulla sull'ingresso la Turchia non è un mistero per nessuno
Si pone
Per molte opinioni pubbliche ci sono molte opinioni pubbliche si che si interrogano negli stessi termini che lei
A Espresso
Ora
L'Unione europea al fatto una scelta
Quella di aprirsi ai Paesi che poeticamente lo decideranno che vogliono conformandosi alle alle e criteri di mare di di Copenaghen rispondere a queste esigenze
Io credo che se la Turchia rispetterà questi questi criteri e questo significa fare delle riforme che sono state già avviate
Profonde riforme
Avrà indipendentemente dal fatto che sia un Paese musulmano tutti i titoli per poter entrare in Europa
Non bisogna dimenticare che la Turchia è un paese pur essendo un Paese ti religioni musulmana è un Paese laico pezzatura grossa scelta che Atatürk trecce
Negli anni venti
E che ha determinato per questo Paese insomma una
Diversa fare opposizione nei confronti del di Islam rispetto a quanto si è verificato altrove
è un esempio peraltro diciamo
Di
Democrazia laica in un paese musulmano di grande rilievo naturalmente bisogna questa democrazia venga realizzata perché ci sono ancora problemi che si pongono
Soprattutto l'equilibrio tra poteri civile militare uno degli elementi che l'Unione europea non esita a porre sul tavolo
Il problema diciamo della popolazione
è un problema importante sì ma certamente relativo tenuto conto che naturalmente la popolazione ci sarà indipendentemente dal club
Tu che siano dentro o no dell'Unione Europea ma naturalmente ridice potranno far pesare maggiormente il
Il loro voto grazie a una maggiore
Pronti all'azione che si potrà determinare
Ma è per questo che
L'idea di aver l'Unione europea con la doppia maggioranza maggiore popolazione Stati in qualche modo e quelli di libera
Riequilibra
Il processo decisionale impedisce che ci siano delle prevaricazioni noto alla parte coltellate
La Turchia un è è un elemento poi strategicamente fondamentale
Per l'Unione europea come diceva avendola dentro si controlla forse meglio
Non solo si controlla ma si integra maggiormente nell'Unione europea questo Paese che e anche ai confini i diari molto delicate come Maurice ecco come noi sappiamo e credo che politicamente economicamente e militarmente l'Unione europea abbia tutto l'interesse a delle questo Paese
All'interno al suo interno
La seconda risposta quella per quanto riguarda all'Euro
La Gran Bretagna ancora non hai diritto mani avverte fortemente Lisi scienza c'è un forte dibattito all'interno
Della Gran Bretagna come voi sapete Tony Blair voleva lanciare un referendum cosa che non va affatto ma non ha ancora rinunciato all'idea di farlo
Quello che impedisce alla Gran Bretagna ti
Aderire all'Euro
E soprattutto l'atteggiamento euroscettico o di resistenza di porte difesa delle tradizioni nazionali che ci sono all'interno di quel Paese
Ma dal punto di vista politico economico la e la Gran Bretagna a soffrire questa volta la la non adesione all'euro non è che questo vita dei grandi vantaggi al contrario voi sapete che c'è l'Eurogruppo cioè di Paesi facendo facenti parte del dell'euro che si riunisce la sera prima per prendere decisioni
Ai quali non partecipa la Gran Bretagna
Se appunto la Costituzione europea verrà approvata i poteri dell'Eurogruppo verranno ulteriormente rafforzati e quindi credo che la spinta per gli abitanti e spezza e dire di aderire all'euro sarà ancora maggiore
E quindi io non direi che il Lara laurea la l'area dell'euro è un'area
è un'anatra zoppa come lei ha detto ma direi che è un è un'aria in forte evoluzione detti e che costituisce un magnete un forte elemento di attrazione anche come per per Paesi come la Gran Bretagna che
Il vantaggio a sta lì dentro nella nell'area dell'euro
A suo giudizio come va l'Italia che è stato uno dei paesi promotori tutto questo processo di unificazione Aprea attualmente è un po'la deriva e comunque lontano dai Perissich che attualmente sono un po'di stimolo e farlo in modo specifico che quello che è stato chiamato il Direttorio di fatto Francia Germania e Inghilterra non perché ne siamo fuori grazie
è un problema che in questi giorni sta creando forte irritazione tutte le capitali europee
L'Italia durante la sua presidenza ha svolto un ruolo per evitare che
Degli elettori si creassero e per far sì che si completa se questo processo costituzionale il lavoro svolto da presidenza italiana è stato
Riconosciuto da tutti e soprattutto il ruolo svolto per riportare all'interno dell'Unione queste spinte diciamo che di deriva o
Di creare questi queste volontà di creare dei direttori
Mi riferisco soprattutto alla al tema della difesa allorché prima quattro paesi Francia Germania Belgio e Lussemburgo avevano dato vita a quell'accordo che doveva portare al quartier militare
Dieter divenne e l'Italia è stata ed è riuscita a ricondurre nell'ambito dell'Unione è questa questa idea come l'idea delle delle cooperazioni strutturate sono state ricondotte nell'ambito dell'Unione
Quindi io non direi
Perché siamo fuori da questo da da qui io credo che dobbiamo entrare in un direttorio quello che si la domanda e porsi perché
Questi Paesi poggiano agire
Come se fossero direttorio con quale diritto o con quali finalità ecco questo è il punto che si pone quindi la risposta
Che l'Italia intende dare a questi Paesi
E dire non vediamo
Non abbiamo nulla in contrario al fatto che ci si riunisca ma se questo deve diventare una riunione periodica
E se questo deve essere un precostituire delle decisioni che poi vengono applicati all'interno dell'Unione Europea allora sappiate che da posizione italiana è molto chiara noi facciamo
Perché l'Unione proceda
A ritmi elevati ma all'interno di un quadro istituzionale unico cioè se si vogliono fare delle cooperazioni rafforzate si facciano ci sono gli strumenti ce li ha dati ancora la costituzione non c'è ma c'è il Trattato di Nizza che già previsto queste cooperazioni rafforzate e quindi si agisca a questo riguardo
E ci sono dei paesi che vogliono spingere integrazione lo facciano pure ma devono tarlo nel quadro istituzionale unico perché altrimenti si sì
Hanno degli atteggiamenti di visivi che non corrispondono a quelle che sono le esigenze dell'Unione
Tra l'altro la capacità di questo direttorio di affermarsi come come tale
Lascia molto perplessi perché in effetti
Questi tre paesi hanno effettivamente da la forza per potersi porre come diciamo un'avanguardia dell'Unione Europea avendo diciamo delle caratteristiche completamente diverse
Perché se voi pensate al tuo franco tedesco alle posizioni che il duo franco-tedesco prende nell'ambito dell'Unione Europea vedrete che insomma il rapporto con il rapporto alle posizioni della Britannia è molto diverso da Gran Bretagna c'è un atteggiamento molto più pragmatico meno integri azionista di quanto riguarda questi due Paesi ma certamente condivido
La sua riflessione è un elemento preoccupante un elementi o è un un irritante come si direbbe non soltanto per l'Italia ma per molti Paesi dell'Unione europea e quindi un tentativo che va ricondotto nell'alveo istituzionale sul quale l'Italia sta lavorando
Il motivo il motivo che
Diciamo questi
Tre paesi hanno ritenuto
Che
Concertare assi tra di loro avrebbe dato alle loro posizioni una maggiore
Credibilità nell'ambito dell'Unione Europea stesse
E perché sono stati soltanto questi tre Paesi temi dirà
E perché hanno cominciato a collaborare sono i Paesi che hanno le strutture militari più avanzate e hanno cominciato alla acqua lavorare in questo settore della cooperazione militare
E poi hanno penso di poterle spendere anche ad altri settori quello dell'economia e quello istituzionale
Le segnalo peraltro un articolo di Adriana CL Terlizzi su ventiquattro ore di oggi che un uno dei nostri migliori corrispondenti accuse cosiddetti ventiquattro le devo dire che c'è una che metto in evidenza quali sono i limiti effettivamente di questo tipo di concetti di concertazione
Certo concertazioni di questo genere
Ci sono sempre state Paesi gruppi di Paesi che si riuniscono a tre quattro cinque i Paesi fondatori i Paesi i Paesi divise Glatter i Paesi
Più grandi dell'Unione Europea
Il in questo caso evidentemente un tentativo
Di dare visibilità
A un determinato progetto ma il precetto non c'è non riteniamo che ci sia e comunque è un atteggiamento che sicuramente
Non va incoraggiato ma semmai va riportato l'alveo istituzionale perché noi non ci siamo su questo
Le ripeto
Non credo che noi dovremo batterci per entrarci dobbiamo batterci perché stazione che viene esportato da concertazione degli Stati
Che noi possiamo anche animate siamo stati uno dei paesi che ha limato la concertazione soprattutto i Paesi fondatori debba portare però alla soluzione di problemi nell'ambito dell'Unione europea e non alti Politics
Favorevole a vivaci autore innanzitutto una cosa personale devo liberarmi esplicitarle con lei che molto giovane
E attorno riapre note ha già coperti Diversity molteplici compiti come relatore precedente severo critico le volevo dirle
Che questa un'alleanza questo Unione Europea già parte molto male sin dall'inizio ovviamente o dell'Inghilterra la Germania con la Francia la Spagna con la Polonia eccoci dice ha accennato poi che i poetici sono questa alleanza Paesi forti e pesi
Pesci grandi paesi piccoli i Paesi grandi temi che il loro voto alla valutazione doppia di quei paesi piccoli
Allora dico io articoletto inerte ammissioni strategia e questi paesi piccoli accetteranno faranno parto vorranno fare parte di questo allegramente
Per non rimanere soli
è forse l'unico è l'unica Regione e l'unica giustificazione che io posso darle perché senta scendemmo primo momento qualsiasi siamo intervento ha un valore dissimile prevarranno sembri pesi forte quale la Germania e la Francia seguita Inghilterra poi militaria e così di seguito garantito sempre dopo il due due due due dopo i piccoli
Se non sono tutti quanti io stessa assieme che non avranno mai il compito all'ora di legittimità la ringrazio Motta
Grazie tante
Per rispondere diciamo la sua domanda io direi lei ha perfettamente ragione il segreto dell'Unione Europea sta nel trovare il giusto equilibrio tra Paesi grandi pesi più
Quando questo questo equilibrio si rompe l'Unione non funzioni perché bisogna essere consapevoli che i Paesi piccoli
Devono mantenere il loro ambito decisionale e quindi tra loro possibilità di influire sulle decisioni dell'Unione Europea ma non si ma devono essere anche consapevoli non posso neanche a rompere l'equilibrio d'altra parte essere consapevoli
è questo il punto cioè di trovare le giuste prima tant'è che le discussioni che hanno animato sia Nizza sia la recente Conferenza intergovernativa era come trovare questo equilibrio
Questo equilibrio che in effetti rischi effettivi di di rompersi ogni tanto io mi ricordo che abbia risse il Consiglio europeo che precedette quello di inizia ci fu un confronto molto aspro tra Paesi grandi paesi piccoli proprio su questo fatto dell'equilibrio
All'interno dell'Unione Europea
E il dibattito che c'è stato sulla
Costituzione portava a dire a questi paesi più piccoli io voglio avere un commissario
Un commissario permanentemente nell'ambito dell'Unione perché vedo la Commissione come espressione diciamo di questa sovranazionalità in cui il paese viene l'ha presentato
Ma per se passi pare pensiamo all'equilibrio sì ammettiamo che venga
Approvato il precetto costituzionale che prevede
Che una decisione venga presa con il sessanta per cento della popolazione e la maggioranza degli stati
Ora noi abbiamo
Diciannove Stati membri a fronte di sei
A fronte di sei Paesi grandi diciannove medio piccoli a fonti di sei gradi
E poi dall'altra parte abbiamo una popolazione che liquida quello ma seduce l'uno voce neanche l'altro qui devo dire che la ricerca di un equilibrio cioè
E forse è stata anche trovata il modo
Per rispondere a questo equilibrio
Non si è chiuso in questo punto della maggioranza perché c'erano dei paesi che volevano invece preservare i un determinato peso rispetto a quello che la loro purezza popolazione consentisse ma credo che ci siano nell'ambito della Costituzione europea tutti i contrappesi per
Poter garantire questo equilibrio che poi è la dinamica
La dinamica stessa dell'Unione europea e sono stati apportati dei miglioramenti anche durante la presidenza italiana per garantire anche l'accesso alle cariche in modo tale che non ci sia uno squilibrio tra gli uni e gli altri
Tutto deve maturare sì esattamente crisetta io volevo chiedere di Strehler potrà fa parte può potrà aderire all'Unione Europea nel due mila dieci e i rapporti tra non europea allargato e Stati Uniti come verranno regolati
La prima parte la domanda scusi Israele potrà far parte del del può aderire all'Unione europea allargata
Ma
è un problema
Diciamo che
Dietro il problema delle frontiere dell'Unione Europea dell'unione europea e non si è non si è ancora posto è chiaro che un paese come come Israele pur appartenendo a un'altra area geografica
è un paese che
Può avere rapidamente tutte le caratteristiche per far parte dal c'è una una collaborazione
Molto stretta con Israele nel settore della ricerca e della tecnologia c'è una cupa una una cooperazione molto avanzata in molti altri settori quindi
Chiaramente a tutte le caratteristiche poterlo fare si tratta di una scelta politica perché chiaramente
L'adesione di stelle all'unione europea significa portare le sue frontiere in una determinata area e quindi
Io credo che
Preliminarmente quello che si potrà pare con Israele e intensificare la cooperazione ed integrazione
Che che già esistente che va meglio sviluppata e poi successivamente quando il problema diciamo delle frontiere riunioni si porrà
Si potrà vedere se questa adesione potrà realizzarsi o meno e se politicamente
Opportuna economicamente conveniente per entrambe le parti per quanto riguarda le relazioni con gli Stati Uniti
Il problema diciamo il rapporto transatlantico e un rapporto vitale per l'Unione europea noi sappiamo che dobbiamo collaborare con gli Stati Uniti ma dobbiamo con lavorare su un piede di parità
Il tue solo il due colossi
Economici entrambi però c'è diciamo un Paese che ha
Uno strapotere diciamo del del settore della politica estera e soprattutto nella politica militare
L'Unione europea che
Della quale fanno parte moltissimi paesi che aderiscono nato e naturalmente un Paese che non deve porsi in antagonismo con gli Stati Uniti ma deve porsi in una tradizione di profonde in stretta collaborazione
E credo che questa è la linea che l'Unione Europea vuole seguire
Alla ricerca innanzitutto di una politica estera e di di sicurezza coerente coerente che possa manifestarsi in maniera unitaria
Non come in altri casi è avvenuto divisa quindi debole nei confronti del maggiore alleato
Ma il fetore prima di tutto vorrei ringraziarla per la sua presenza di e concordo che sin dall'istituzione della Ceca i due motori fondamentali sono stati la politica e l'economia
Ma se vediamo la struttura economica nostro Paese direi più il settore industriale nell'apparato economico italiano che non gli altri
E questo mi pone a porre una domanda evidentemente l'allargamento è avvenuto dopo una decisione votazione dei costi benefici
Perché non può essere che la firma base di partenza e in questo caso pene quello che riguarda l'Italia quali sono gli aspetti negativi di questo allargamento e nel rispetto delle norme comunitarie dei Normanni di mercato quali misure si intendono mettere in cantiere per diciamo attenuarne gli effetti negativi
Grazie
Dunque un'analisi dei costi benefici
Innanzitutto c'è un dividendo politico come dicevo prima che non bisogna trascurare quindi anche per il nostro Paese
Che
Diciamo la punta estrema dell'unione avere una reale
Pacificata
E economicamente sviluppata e un grosso Quartaccio politico
Per quanto riguarda gli aspetti positivi ci sono molti direi un grande mercato che che allarga diciamo tradizionali linee
Di esportazione che l'Italia ha realizzato soprattutto nel sud est del dei Balcani in Romania Bulgaria e così pensiamo alla Romania all'Italia in questi paesi nuova dizione bisogna considerare che
In un Paese primo come come interscambio e della Romania
Negli altri Paesi e secondo anche se notiamo presepi in Polonia siamo secondi
Ma siamo al quindici per cento rispetto al trentacinque della Germania ecco ci sono dei paesi come la Germania in alcune aree hanno una maggiore preponderanza
Quelli che potrebbero essere gli aspetti negativi della del dell'allargamento e che geopoliticamente ci potrebbe essere una marginalizzazione del nostro Paese
In quanto che Moro un'Europa più centro orientale è un Europa che alcuni definiscono con una forte dimensione baltica e quindi si tratta di riequilibrare questo questa situazione di qui la politica italiana che ha insistito molto
Affinché si realizzassero detta Mussi e vecchi transeuropee
Sia materiali che materiali sia Autostrade sia ferrovie sia via Red ma anche diciamo Baretti informatiche eccetera in modo tale che dica che avvenisse compresa in questo questa linea da qui nasce l'esigenza di quei famosi corridoi uno dei quali colto il numero cinque
Che già Lione a Torino fino a chi ebbe dovrebbe consentire passando attraverso l'Italia convogliare il traffico di questi Paesi in modo tale che non ci sia soltanto un asse diciamo
Est Ovest
Ma che sia anche un'arte un asse nord-sud come nonché un asse est-ovest che comprende anche i paesi del Sud quindi quello è un pericolo che praticamente noi dobbiamo su quali lo dobbiamo vigilare dobbiamo fare in modo che il mercato interno si realizzi e quindi siccome siamo un Paese che ci ha tali chi c'ha barriere naturali bisogno ottenere che queste barriere naturali vengono superate e che il traffico scorra
Comprendendo il nostro Paese pienamente e non lo marci Merisi soltanto nella parte assunte quella del Mediterraneo che è importante certamente ed è una dimensione che noi dobbiamo non dobbiamo assolutamente trascurare Manzi sviluppare ma è necessario che a che più politicamente noi possiamo beneficiari di questo contesto per quanto riguarda i fondi strutturali gli ho già risposto
Noi non dovremmo anche se questi verranno naturalmente diminuiti ma le nostre Riccioni che il beneficio non dovrei non non dovrebbero subire diciamo degli effetti statistici negativi a differenza di quanto subiranno per esempio riferì spagnole che hanno avuto alti tassi di sviluppo o molto notevoli negli ultimi negli ultimi tempi e quindi molti queste visioni non potranno più beneficiare dei finanziamenti comunitari
E per quanto riguarda gli altri aspetti credo che analisi costi-benefici che è stata fatta abbia dato uno sia nei settori
Industriali sia nei settori agricoli una risposta positiva
Vediamo l'ultima domanda è assente senta il la situazione strategica da lei delineata piuttosto chiara
Ma non esiste anche un problema non strategico ma tattico di efficienza operativa col quale con la quale perseguire questi obiettivi strategici
La domanda fatta dal dal dal signore qui a fianco sul questa specie di direttorio
Che guarda caso arriva immediatamente dopo un enorme insuccesso
Nella Conferenza intergovernativa non non appare come un tentativo di recuperare una qualche efficienza operativa che probabilmente non c'è
Lei ha certamente ragione in effetti italici l'Unione non ha quell'opera e chi dica quindi strumenti operativi in quegli strumenti diciamo di penetrazione e di efficacia che dovrebbe avere in settori importanti e prioritari come ad esempio con la difesa
Occupa dive come ad esempio la politica estera e di e di sicurezza
La
Le risposte però Ciacci sono nell'ambito dell'Unione Europea
Per esempio per quanto riguarda la politica militare è stata creata una Cinzia degli armamenti che dovrebbe sviluppare
Le capacità industriali dell'unione europea e quindi renderla meno dipendente diciamo dalle dalle forniture americane prenderla diciamo complementare quindi sviluppare delle sue capacità industriali
Sono previste Sedley riusciremo appunto a varare questo pacchetto ricordi costituzione delle cooperazioni strutturate di paesi più avanzati che possono decidere di collaborare tra di loro
è chiaro che
La risposta
Che questi tre Paesi intendono dare non credo che sia quello appunto di costituire un direttorio al di fuori dell'Unione Europea questo sarebbe sarebbe un un grave errore e non lo credo perché c'è un grosso paese come la Germania
Che consapevole
Che il suo passato politico recente il suo futuro politico e dovuto molto all'Unione Europea nell'ambito della quale ha svolto un ruolo di notevole importanza ricavandone i notevoli benefici ma nello stesso tempo anche essendo anche il Paese maggiormente pagatore di questa unione europea
Quindi chiaramente il
La pausa di arresto io questi dati PTRI che siete determinata a Bruxelles perde le elezioni politiche evidenti perché i tempi sembrano maturi
E cerca delle risposte bisogna dare delle risposte a questo riguardo la risposta data a tre e una risposta imparziale non completa
Non so dispiacete certamente che creerà sicuramente preoccupazioni irritazioni Europa e che porse condurrà a una presa di posizione più meditata
Per dare alla all'Unione Europea quegli strumenti operativi di cui lei parla sì ma nell'ambito di un quadro istituzionale che non disperda il valore dell'unione altrimenti si torna ad un processo meramente intergovernativo dove e insomma ciascuno si mette d'accordo con gli altri e quindi dove possiamo metterci d'accordo allo con con altri gruppi di Paesi sì si torna diciamo a una diplomazia
Se di stampo tradizionale che fa perdere pericoli sono stati i processi di avanzamento finora assegnati cinquant'anni di costruzione europea
Ringrazio l'Ambasciatore per il suo intervento ringrazio il pubblico la vostra partecipazione di aspetto martedì prossimo per la conferenza del ministro plenipotenziario Nelli Feroci grazie