Rassegna stampa sui temi ambientali

Buongiorno agli ascoltatori di radio radicale da Giorgio Spadaccia per la rubrica quale ambiente oggi parleremo sostanzialmente di rifiuti
Nucleari rifiuti radioattivi e poi del famoso blackout di del ventisei giugno
In Italia appunto rifiuti radioattivi sparsi un po'ovunque o intervista il generale Jean ma al Corriere
Il deposito geologico divide gli esperti sempre questo anche un articolo di Franco Foresta Martin sul Corriere della Sera
Autorità per l'Energia il blackout lì giugno culpa di ENEL e del gestore della rete nazionale dal Corriere della Sera
Ancora dal Sole ventiquattro Ore maximulta per ENEL e ritiro di una parte dei rimborsi per la cosiddetta riserva calda
Se scatta la ripresa il blackout è in agguato un'intervista Massimo Orlandi del Gruppo Energia cioè del gruppo CIR
Del gruppo cioè Benedetti
Allora cominciamo questa intervista al generale Gian del Corriere della Sera vitali è diventato una pattumiera nucleare con partite di scorie sparsi dappertutto e lo dico senza accenti allarmisti esposte di fatto d'azioni di malintenzionati non si vuole il deposito geologico profondo di Scanzano bene
Ma si faccia qualcosa qualunque altra cosa pur di concentrare i materiali radioattivi in una condizione che offra necessarie garanzie di sicurezza
La carta la bufera della rivolta della Basilicata contro il progetto del preposito incalzano
Carlo Susan generale intenzione presidente SOGIN al Commissario delegato del Governo che la messa in sicurezza dei materiali nucleari finalmente parla e si toglie qualche sassolino dalle scarpe
Allora queste scorie nucleari
Mandiamo le mandiamo all'estero non se ne parli più alla SOGIN nei mesi scorsi nei mesi scorsi abbiamo esplorato anche questa possibilità sembrava che la federazione russa nell'ambito di un programma di partnership
Fosse disposta a rilevare i nostri rifiuti di più alta attività poi nel mese di luglio scorso la Duma ha approvato una nuova disposizione che vieta l'importo di materiale nucleare
Fatta eccezione per il combustibile nucleare irraggiato da sottoporre ha processi di trattamento economico di restituzione delle scorie ad alta attività ventidue del Paese di provenienza quindi la possibilità di piazzare in questo modo la partita di rifiuti più pericolosa è svanita
E sappiamo un pezzo ma la gente della località in cui si vorrebbe realizzare il deposito non la pensa allo stesso modo
Quando si parla di localizzazione di siti la protesta della popolazione bisogna dalla vescovi bisogna darla per scontata
Da Respighi Scanzano si era esplorata la possibilità della Sardegna nordorientale
E abbiamo avuto una specie di rivolta preventiva
Poi per evitare il ripetersi di una cosa del genere ci siamo mossi con discrezione studiando la fattibilità del deposito geologico di Scanzano con molta precauzione vorremmo aggiungere nuovi forse troppa precauzione
Pertanto che la natura artista del deposito forse più accettabile per lavori su una certa la rivolta anche lì comunque l'ho detto anche all'unzione della Camera a dicembre scade il mio mandato di commissario
Sono pronto a tirarmi indietro io stesso ho chiesto che la figura del nuovo commissario non coincida con la mia visto che mi si attirato tante critiche con tanto di cappello al governo che ha preso di petto un problema figura eluso
Veramente anni fa un aperto una task force Enea aveva studiato uno studio aveva fatto uno studio per la localizzazione di un deposito di superficie
Capirai risponde Gianna
Dando un'indicazione di centinaia di siti e poi di quello studio lo stesso presidente dell'Enea Rubbia a un bene a una ben scarsa considerazione una volta che io citai mi disse
Che si poteva buttare la spazzatura senza contare che dopo l'undici settembre c'è stato un esplicito avvertimento dell'Agenzia atomica internazionale di in questo clima di minacce terroristiche i depositi superficie sono assolutamente da evitare Rubbia però a anche criticato via del Corriere la vostra città di Scanzano Rubbia ha detto che il deposito geologico Witte negli USA la nuit citato come simile a quello che volevamo realizzare a Scanzano e destinato h a ospitare materiali contaminati indumenti e scarponi Nusco odierno scorie altamente radioattive
Come dire la lente per costruzioni costruire tre mila bombe atomiche l'abbiamo fatto tutte le verifiche scientifiche per valutare l'attitudine e la formazione salina profonda di Scanzano
A ospitare il deposito raccogliendo pareri positivi di esperti come Colombo Claudio e o Eva nato metti Paolo Scandone Renato Ricci e via dicendo analizzando non solo fonti bibliografiche come sostiene Rubbia
Ma anche risultati di sondaggi geologici diverse crescenti
Certo a queste premesse positive doveva seguire un ulteriore validazione scientifica che si farà un reggae del Corriere il peggio che possa succedere e che tutto resti come ora
Noi ci stiamo dando un gran daffare rafforzare e aumentare la sicurezza degli attuali depositi provvisori
Letta centralini siti in cui si allestiva il combustibile nucleare
Doppia recinzioni blocchi di cemento blindatura di porte e finestre aumento della sorveglianza ma i depositi non sono diversi adatti a garantire la massima sicurezza possibile
Quali sono i rischi con che concreti crede chiede ancora al Corriere di due tipi il primo per fortuna poco probabile è un attentato terroristiche non terroristico dal cielo e con potenti esclusiva per
Un'azione del genere in depositi dove ci sono grandi quantitativi di combustibile nucleare provocherebbe contaminazioni per centinaia di chilometri
Accorso per esempio ce ne sono centonovanta tonnellate
A Saluggia due quaranta il secondo rischio purtroppo più probabile e che qualche malintenzionato sia proprio un quindi un po'di materiale radioattivo accumulato in qualche cantina ospedaliere
Di questi piccoli depositi improvvisati ce ne sono decine spesso i carabinieri segnavano ritrovamenti in condizioni inaccettabili
L'a patto cioè l'agenzia nazionale per la protezione dell'ambiente servizi tecnici ha censito oltre cento vini venti depositi nucleari grandi e piccoli
Secondo me ce n'è molto di più dice Girard non possiamo rassegnarci ai una pattumiera nucleare quest'intervista di Franco Foresta Martin sul Corriere della Sera
E ancora su questo tema rifiuti radioattivi deposito geologico divide gli esperti chi doppiati ma sempre di Foresta Martin e che rilancia l'allarme
Per la dispersione di materiale nucleare l'intervista al Corriere del generale Jean in cui generale Jan definisce l'Italia in una pattumiera nucleare divide la comunità scientifica
Parlare così è da incoscienti protesta l'ingegner risoluti capo per aperta forse Enea che prima verso oggi ne fu incaricata di studiare possibili localizzazioni chiude i possibili benefici
Il distacco del generale ha comminato a Scanzano Ionico non giustifica questo uscite risoluti ricorda che la sua parte portasse verso ad oltre duecento aree idonee cioè praticamente quindi duecento aree diciamo noi significa non cachi esso scusate il termine
Per il deposito di superficie molte delle quali Molise Puglia Lazio Toscana e ritiene che questo tipo di scelta finirà col prevalere
Quanto all'affermazione del generale Jean continua risoluti che l'Agenzia atomica di Vienna avrebbe sconsigliato il i depositi superficiali appunto di soluti è perentorio credo leggendo anche altre cose dette Dinoi all'Emea che non sia la sua cosa inventata a difesa del G dodici anni si schiera invece il professor premier Renato Ricci presidente onorario della Societ la italiana di fissi in questo Paese in cui si dice nucleare appena ci si dice nucleare tutti scappano con la scelta deposito geologico profondo che personalmente condivido si era finalmente arrivare a una conclusione
Il generale Gian operato nel miglior modo possibile forse bisognava prevedere che si sarebbe scatenato ovunque che hanno probabilmente diciamo a voi sì
Ma viene ma gente terrorizzata dall'incultura antinucleare non sa che passeggiando sui piani di piazza San Pietro si assorbe più varie attività di quella che sarebbe fuggita ripetuta dal canto a Scanzano
Per il professor Ricci
Se ci si accontenta di risistemare solo rifiuti abbatterne di attività
Che rappresentano il maggior volume un deposito superficiale potrebbe andare bene inattesa di decidere cosa fare di quelli ad alta attività Parini ancora diverso da quello di Gianni Mattioli che ex parlamentare tornato alla sua cattedra di fisica
E quindi si va avanti con questa telenovela delle scorie nucleari col oltre circa cento vittima oltre cento quaranta prestiti in realtà in una scarsissima sicuri
E adesso passiamo al tema di blackout del la Cauto di giugno
E qui c'è il rapporto dell'Autorità per l'Energia
Colpa viene e del gestore della Rete l'Autorità per l'Energia quell'incidente si poteva evitare qui parliamo di quello di giugno attenzione
E non di settembre
Faceva caldo i condizionatori andava al massimo il livello dei fiumi era bassi in quelle condizioni le carenze strutturali tema elettrico italiano non potevano non emerge in tutta la loro diverso e infatti limiti Secure mio quando più di sette milioni di italiani restano senza corrente per un po'emergessero ma quel perché auto proprio quei blackout programmati costarono anche il posto dei vertici di del gestore della rete elettrica si sarebbero potuti evitare se lei nelle altri produttori non avessero avuto alcuni impianti fuori uso
E se lo stesso gestore avesse avuto una capacità adeguata di riserva il rapporto dell'Autorità per l'Energia sui fatti di quel già l'urlo che è stato divulgato non risparmia nessuno ed è una complicata eredità per il futuro presidente Ortis
Che costituita per qualche giorno Pippo Ranci e che si troverà a dover gestire anche le impegnative conseguenze di un'indagine che non porta la sua firma
A questa prima istruttoria conoscitiva eseguirà infatti una formale
Che potrebbe anche costare cara all'impresa potrebbe infatti essere costi da pagare una multa fino a centocinquanta milioni di euro
Ci poco meno di trecento miliardi delle vecchie lire e a rinunciare soprattutto ai rimborsi
Per i costi non recuperabili la cosa principale che indusse i gestori a decidere i distacchi programmati fu la riduzione della fornitura di ottocento megawatt da parte della francese TF all'ENEL
Un taglio consecutivo e clausole del contratto stipulato fra le due società per un massimo di cinquanta due volte l'anno
E che si era già verificato trentadue volte
Ma insomma tifa tutta la storia nato a quello che emerge e che in realtà l'ENEL arriva fuori uso ottimismi se una serie di di centrali
E qui Chivasso appunto alle responsabilità altri dell'ENEL che sono relative ai due due mila trecentoventisei megawatt firmi per manutenzione del periodo di tempo superiori al previsto e non più in funzione
Che poi ci fanno tutto a fare i conti esce fuori e praticamente eravamo a quattro mila megawatt fuori uso e quindi questo quanto dice il Corriere la sfida direi che forse il Sole ventiquattro Ore e ancora più duro perché
Qui si parla appunto di una sanzione
I centocinquanta mila euro noi diciamo che magari l'ENEL non pagherà mai di centocinquanta milioni di euro
Prevista dalla dall'Authority e soprattutto appunto la perdita di quello che si chiama i rimborsi per la cosiddetta riserva riserva calda
Quei
Lei nel appunto rileva l'Autorità per l'Energia nel ruolo di acquirente unico per la procedura di utenti fu preavvertito dal dal fornitore francese il taglio di ottocento megawatt
Avrebbe potuto e attivarsi per competenza per farlo effettuando acquisti viaggi elettrica su altri mercati negligenza dell'ENEL ma anche il gestore che spiega l'autorità avrebbe dato solo parziale attuazione alle direttive ministeriali che prevedono la contrattualizzazione di centrali
Destinare al servizio di di di riserva
Una di serva a regolarmente pagata insiste l'autorità e su questo noi dormiamo veramente infatti attraverso una un film lista destinata proprio la garanzia della continuità del servizio cioè noi cadiamo nella bolletta a tutti voi dai più grandi ai più piccoli quattro lire abbia a quattro vecchie lire
O o a chilowattore
Che danno una cifra che il l'autorità ha stabilito in ottocento miliardi l'anno che chiaramente lei nello o chi per lei incassa
E incassa proprio per mantenere una riserva che dovrebbe essere di quattro mila centocinquanta a megawatt sulla arco diciamo cosiddetta calda sull'arco della giornata e questi soldi appunto vengono incamerati ma la riserva e si se solo sulla carta per cui quando serve la riserva con un ce e quindi noi chiediamo anche non capiamo come mai anche la magistratura su questa vicenda appunto non intervenga e non chiarisca appunto quel fu questo quanto sia successo e che fine abbia che fine facciano questi ottocento miliardi
E per chiudere la trasmissione esce anche un'intervista a Massimo Orlandi
Il blackout è in agguato scatterà ripensa però noi dico che torneremo su questa vicenda perché chiaramente e è incredibile questa storia appunto che questi soldi vengono incamerati pedali la riserva e la riserva poi non esiste allora o si restituisce scattano le multe Fidel finisce è un fatto anche che oltre che civile che chiariamo anche penale
Allora vediamo quest'intervista Massimo Orlandi che del gruppo Energia Shearer cioè tanto per essere chiari il gruppo De Benedetti il blackout in egual ATO scatterà la ripresa liberal Cauto notturno dello scorso ventotto settembre oscurato uguali Palio tutto i rischi corsi dodici dicembre
Una domanda di energia per cinquantatré mila MWh per qui si rifà la storia e che dice appunto che qui con un incremento dello zero virgola cinque per cento di prodotto interno lordo dovremmo avere una crescita mi sembra una cosa Cerato comunque del tre virgola cinque quei per cento dei dei consumi elettrici Margherita disse la produzione come non tutti io immagino ci auguriamo e andassimo a magari è un due due virgola cinque per cento di Ulisse come dice e e che ci celibe
Affarismo tutti saremo sicuramente sottoposti a una serie di di blackout in questa condizione qui
Massimo Orlandi erano appunto analizzare da Judi così sull'autorità è chiaramente fa interessi del suo gruppo cioè del gruppo De Benedetti Repubblica il via dicendo con questo chiudiamo trasmissione di oggi
E credo ritorneremo a parlare di questa faccenda di di questo blackout estivi gli ottocento miliardi che qualcuno se pecca toh e per una riserva appunto per cui paghiamo quattro lire chilowattore che non è mai in realtà e si ita come dice l'Autorità per l'Energia che appunto l'autorità competente e vedremo anche se appunto la magistratura che interviene su tutto e su tutti forse in questo caso magari
Farà un po'di luce e con questo chiudiamo le ammissioni di oggi e un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Qua