"Italia ed Europa, rilancio o declino?" - organizzato dalla Fondazione "Carlo Donat-Cattin" (dal 26 al 28 settembre presso il centro congressi Grand Hotel Billia)

Più basso di quello al quale siamo attuati quindi non si ricorre in qualche modo al secondo pilastro
Forse ci saranno dei problemi purtroppo ecco potrebbe essere un terreno che consente anche di smussare qualche difficoltà relativamente alla definizione di alcuni dettagli del primo pilastro ma anche lei misure di riforma della scuola sono misure fondamentali per unire scuole lavoro quindi dare una prospettiva di miglioramento
Della delle condizioni di sviluppo economico del Paese così come investimenti richiesti innovazione per la quale questa Finanziaria vedrà specifici cospicui stanziamenti infine ultimo ma non per ultimo al problema dell'infrastruttura anche qui forse c'è stato qualche ritardo
Ma di carattere culturale ma alla fine
L'Europa se semplicemente non c'è stata d'Europa ha ha giocato un ruolo in cui si è divisa ognuno ha giocato la sua parte l'Europa non c'è in Medioriente
L'Europa non c'è nelle principali questioni internazionale oggi aperte credo che tutto questo non serve all'Europa
Fa sì che ogni singolo Paese è velleitario nelle posizioni che assume e fa sì soprattutto che non si riesca a dare il nostro contributo alla soluzione di quei problemi
Perché tutti noi sappiamo che se la vicenda mediorientale continua a essere legata ancora oggi al triangolo Arafat Sharon americani è una vicenda che non verrà mai risolta ha scritto su questo
Un articolo molto importante molto bello Renato credo che sia la strada importante giusta da capire che un tema come quello trovo un quarto soggetto che riesce a smuovere lo diciamo da tempo tutti il tono è che non si realizza
Stessa cosa è accaduta la crisi irachena nel post Iraq dove l'Europa non riesce ancora oggi giocare un ruolo particolare sta accadendo alle Nazioni Unite dove l'ultima che abbiamo sentita è quella di Francia della Francia della Germania che fanno l'accordo per portare la Germania dentro il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite contro l'interesse italiano che per dieci anni si è battuta contro una soluzione negativa per le Nazioni Unite oltre che ovviamente per il legittimo orgoglio nazionale italiano e l'idea del seggio europeo l'idea di una concertazione europea doveva finire su questo vuol dire che abbandoniamo completamente la strada
Della politica estera europea di un'Europa che riesca a essere rilevante nella scena internazionale e la quinta criticità la quinta grande criticità
E quella del fatto che l'Europa è il più grande sconfitto della crisi del DAP Yukio
E l'Europa il più grande sconfitto
Perché noi per come siamo fatti per il le tipologie della nostra capacità produttiva della nostra attività industriale a diamo bisogno chiudi tutto il resto del mondo di un WTO forte di un WTO che sia in grado di mettere delle regole e soprattutto di far sì che queste regole vengano rispettate
Se no il discorso con la Cina il discorso con il Faris del discorso con i Paesi dell'America latina ma come penseremo di vincerlo mai
I dazi
Dal dalle mie parti in Toscana si dice come spalare la col forcone
La
Non la si spalla col forcone credo che sia è chiaro a tutti qual è il punto che abbiamo di fronte è una partita improba sulla quale per la prima volta abbiamo capito o meglio per la seconda il che rende il peggiore
L'atteggiamento europeo occidentale perché era già successo esattamente la stessa cosa a Seattle ed eri successo pari pari a Cancun i Paesi chiamiamoli così del sud del mondo hanno capito che su questo colpiscono il nostro punto debole
Noi abbiamo bisogno che il loro partecipino alle regole
E quindi partecipano al WTO loro sanno
Che partecipano alle regole e al WTO
Soltanto
Se ci chiedono
Un atteggiamento nei confronti dei temi dello sviluppo nord-sud della globalizzazione
Che sia diverso da quello che stiamo tenendo e finché continuiamo a tenere quello che stiamo tenendo loro semplicemente hanno quest'arma di ricatto che è diventata fenomenale perché oggi quest'anno due mila e tre siamo tutti a parlare della Cina tutti cooperare il disastro che questo sta portando sulla nostra economia
Quello che è successo a Cancun è esattamente la conseguenza di tutto ciò nei Paesi del Sud del mondo che si sono trovati per la prima volta insieme
Totalmente consapevole di questa forma mirabile arma di pressione politica che hanno e che vogliono giocarla fino in fondo l'arma con la quale sperano di ottenere quello che non hanno mai ottenuto dal dopo la fine del colonialismo oggi cioè una seria politiche per la riduzione delle distanze tra il nord e il sud del mondo Cancun guardate è stato questo
Semplicemente questo ed è stato esattamente bis di Seattle noi che chiedevamo noi Paesi del Nord del mondo che chiediamo a loro di applicare le regole della proprietà intellettuale della clausola sociale e della clausola ambientale
E loro che
Come reazione fanno saltare il WTO gli accordi e tutto il resto
E ci troviamo nella situazione in cui tutti noi sappiamo la nostra economia la nostra produzione di qualità
Si viene a trovare l'Europa è quella che ha maggiore bisogno di una soluzione di questi problemi e la soluzione viene soltanto da un'organizzazione internazionale forte e in grado di fare applicare queste regole e di far sì che tutto questo avvenga positivamente
Cinque criticità che secondo me devono essere prese tremendamente sul serio perché sono la spiegazione in parte anche dei problemi italiani
Abbiamo tanti problemi nostri tutti i nostri interni
Ma abbiamo anche dobbiamo riconoscerlo tutti problemi che sono conseguenza di queste cinque criticità perché guardate che se le mie o vedere uno per uno
Vediamo che sono le ricadute dirette sul nostro Paese che creano i nostri veri problemi nazionali che non sono lo scontro tra comunisti e anticomunisti fascisti eccetera
Sono questi sono il fatto che l'Italia non cresce
Che l'Italia non ha un futuro demografico sono il fatto che il nostro Paese non riesce ad assumere decisioni perché a applicato un federalismo sgangherato come il bipolarismo
Che andiamo pensato potesse salvare il nostro sistema politico
Perché complessivamente nelle vicende internazionali
Non cerchiamo alcun ruolo credo che questo sia il tema principale che oggi abbiamo di fronte e perché la nostro la difesa della nostra produzione
Ed è la nostra capacità produttiva del made in Italy di quanto di importante l'Italia nel mondo ha fatto e di quanti posti di lavoro di quanta ricchezza dipende da tutta questa attività oggi è legata
Al tema appunto dei commerci internazionali del modo con il quale i commerci internazionali vengono gestiti
Allora se queste sono le cinque criticità che abbiamo di fronte
Se queste criticità stanno bloccando l'Europa e hanno delle ricadute pesantissime sull'Italia e sul nostro paese lo fanno essere a crescita zero lo fanno essere profondamente incerto sul suo futuro un'incertezza che pervade
Ognuno di noi nelle sue scelte personali familiari ma che pervade il sistema economico dove tutti sappiamo che la logica ormai della programmazione trimestrale ha sostituito quello di qualunque altra forma di programmazione delle scelte
Delle strategie e delle scelte che si fanno
A queste cinque criticità domanda ci sono alternative nazionalistiche
Ci sono alternative che trovano lo strumento nei poteri oggi in mano o potenzialmente in mano Allo stato nazionale
O ha poteri sottoposte allo Stato nazionale
Parliamo di commercio di dazi
Non lo so forse
Non credo
Perché se noi guardiamo al fatto che diamo la colpa alla Cina alla competizione a fare dei cinesi
E vogliamo mettere i dazi rispetto alla competizione a fare dei cinesi io vorrei che ognuno di noi facesse un discorso molto poco economico molto
Di di vita personale vorrei coniò pensasse a tutte le volte che va in un ristorante a Roma o a Milano o gira per una piazza turistica di Firenze o di Venezia
Quante persone gli offrono compact disc che sono che costano un euro l'uno
E quanti venditore gli offrono la borsa Gucci la borsa Prada e vestiti con le migliori marche italiane ha sostanzialmente un non so un ventesimo del prezzo
Originale sapendo che la maggior parte queste cose sono fatte fuori alcune sono fatte dentro sono vendute da italiani ed extracomunitari
Sostanzialmente nessuno si occupa di questo tema e sono acquistati da italiani
Che sono acquistate normalmente da italiani
Cito questo aspetto è il discorso dell'acqua del forcone per dire che attenzione perché credo che il tema questo tema sia un tema che o si affronta con gli strumenti giusti oppure semplicemente dilaga e finisce per essere semplicemente impossibile da affrontare
Pensiamo un altro tema che delicatissime che andrà decisione prossimi anni è un tema che è stato fondamentale per lo sviluppo delle parti sottosviluppate del nostro Paese negli ultimi dieci anni il tema dei fondi strutturali europei
Pensiamo a cosa hanno voluto dire i fondi strutturali europei sia per le aree Obiettivo uno sia nelle regioni del Centro Nord per le aree Obiettivo due
Come sono stati fondamentali per gestire la deindustrializzazione che la fine delle partecipazioni statali aveva creato in pezzi importanti del sistema
Territoriale economico pensiamo cosa hanno voluto dire per dare opportunità alle regioni del Mezzogiorno del nostro Paese
Io credo che siano stati fondamentali perché c'è stata una forte impronta europea ai fondi strutturali
Perché i fondi strutturali sono gestiti imponendo il partenariato istituzionale imponendo il partenariato pubblico privato imponendo alcune regole
Che altrimenti difficilmente noi avremmo imposto all'erogazione di fondi che attualmente sarebbero stati più facilmente erogate un po'a pioggia senza grandi condizionamenti con gli esiti che in altri campi in altre epoche avevano dato
è una discussione che abbiamo di fronte adesso fortissima gli inglesi chiedono e fanno un braccio di ferro faranno un braccio di ferro su il tema della rinazionalizzazione dei fondi strutturali
Cioè dicono sostanzialmente la politica di coesione ha terminato il suo ruolo adesso entrano l'economia dei Paesi dell'Europa centrorientale
Diamo i fondi strutturali solo una parte di quelli che davamo prima la diamo soltanto le Regioni poverissime
Cioè tutte quelle delle aree dell'Europa centrorientale su tutto il resto delle regioni sottosviluppate dei paesi già membri dell'Unione europea ogni paese se l'avete perse
Chiudi finiamola con questa politica di sviluppo che in questo in una Europa allargata secondo l'inglese non ha più senso di essere applicata nel modo col quale
Io credo che sia fondamentale per un Paese come il nostro invece che la politica di coesione abbia un futuro un futuro europeo gestito insieme dal livello nazionale a quello europea e che non si torni invece una rinazionalizzazione delle politiche delle aiuti di Stato che finirebbe
Per quanto
Per come la vedo io per avere effetti
Molto molto negativi
Vogliamo parlare del fatto che
L'Europa
Tommaso Padoa Schioppa sta scrivendo gli articoli molto lucide molto bene sul Corriere la sera in questi giorni e io cito un altro dei grandi protagonisti della vicenda europea Mario Monti
Se non ci fosse l'Unione europea
Noi riusciremmo a garantire in settori fondamentali per i consumatori
Una seria concorrenza in grado di fare abbassare i prezzi e di dare opportunità
Agli operatori economici io credo di no
Io credo di no
Nel senso che
Il ruolo che sta svolgendo l'Unione europea oggi è un ruolo soprattutto questo capita in Francia sta capitando in Germania per riuscire a rompere quei tentativi di difendersi andando contro l'interesse dei consumatori
E credo che le logiche per le quali il monopolio una volta che si è abbandonato il monopolio pubblico
Discutibile o non discutibili ma lo si è fatto in tante circostanze tutti noi sappiamo credo che Renato posso insegnarci le questo che la cosa peggiore che possa accadere e che si passa al monopolio privato
La cosa peggiore in assoluto io potrei fare una sedia elenchi in cui in Europa in Francia in Germania in Spagna in Italia soprattutto tutto questo stare a cadenza
Nessuno discute oggi sul fatto che nel caso la telefonia fissa praticamente siamo tornati al monopolio soltanto che prima era il monopolio era pubblico oggi monopolio è invece totalmente privato cito questo esempio per dire che su questi grandi temi
Il ruolo e la funzione dell'Europa insostituibile soltanto quello riesce
Allora se le cose stanno così termina
Io penso che siccome queste criticità sono fondamentali per il futuro dell'Europa e sono la spiegazione di gran parte dei problemi italiani o meglio la spiegazione sono la causa di gran parte dei problemi italiani
Io credo che stiamo perdendo una grande occasione
Lo dico cercando di essere più obiettivo possibile la grande occasione che ci è dato dal fatto che l'Europa in questi sei mesi
Dovrebbe parlare italiano
Dovrebbe parlare italiano perché per la prima volta presidente della Commissione europea italiano nel momento nel quale l'Italia per la prima e ultima volta perché poi la Presidenza non ci sarà più eccetera nel momento nel quale la presidenza semestrale e italiana
Nel momento nel quale altri italiani importanti gestiscono
Delle posizioni decisive che magari non riavremo più Monti alla concorrenza Padoa Schioppa la Banca centrale europea Giuliano Amato la convenzione europea è un momento storico questo
Non possiamo soltanto pensare a questo momento come un fatto formale o un fatto legato ha un minimo di orgoglio nazionale perché l'Europa è una svolte allora parlare italiano in Europa oggi è far parlare l'Europa in italiano vuol dire riuscire a superare questa criticità e a far sì che si riesca nelle prossime scelte della Conferenza intergovernativa a superare quelle cinque criticità e a far fare all'Europa il grande passo avanti in questo la presidenza italiana non può essere soltanto arbitro
Lo dico perché sia ogni tanto l'impressione che questo sia il ruolo principale che vogliamo giocare
Arbitro
I più maliziosi potrebbero dire padrone di casa
Io credo che noi dobbiamo giocare il ruolo guida cioè dobbiamo essere in grado di sapere che rispetta queste cinque criticità se la Conferenza intergovernativa finisce con un piccolo passetto in avanti o finisce con un pareggio finale
Secondo me questa è la sconfitta finale dell'unione europea cioè l'Unione Europea non riuscirà a superare queste criticità semplicemente con un passetto avanti e allora che cosa succederà
Succederà quello che abbiamo visto in questi ultimi giorni
Che
I paesi più forti tra di loro troveranno alcune soluzioni per bypassare l'impotenza europea
Abbiamo visto sull'Iraq che l'altro giorno che si sono riuniti Francia e Germania e Gran Bretagna figuriamoci il giorno che la Germania entrasse come membro di diritto nel Consiglio di sicurezza era Nazioni Unite cosa sarebbe della politica estera italiana
La stessa cosa succederebbe a livello economico-commerciale
La stessa cosa succederebbe a livello delle infrastrutture quella perché se noi guardiamo soltanto a un discorso brutale di rapporti di forza ci scordiamo il coro di ore che dovrebbe passare qui vicino
E il corredo sul quale si investirà sarà il corridoio che passa da Parigi a Strasburgo a Francoforte fino alla Polonia perché è ovvio che se andiamo in tema di rapporti di forze e quello finisce per essere un rapporto di forze che
E e la Torino-Lione Milano Venezia Lubiana Budapest Kiev
Che è decisiva per lo sviluppo dell'Italia del due mila e venti finirà chiaramente in secondo piano solo l'Europa è solo il contesto europeo riesce affrontare questi temi allo io vorrei che l'Italia giocasse un ruolo guida
Ci sono le condizioni perché questo avvenga c'è un clima ampio di consenso attorno al fatto che su questi temi
Sul superamento del definitivo del voto all'unanimità
Sul fatto che si riesca ad avere un'Europa che decide sul fatto che si riesca sui temi commerciali a fare quel passo avanti che è decisivo per far rilanciare una sistema di commerci internazionali con regole ma allo stesso tempo un sistema di rapporti i Paesi del Nord paesi del Sud che sia effettivamente efficace e se effettivamente sia ben fatto
Credo che su queste cose non ci crediamo veramente il nostro futuro l'alternativa è che si trovino altri strumenti ho l'impressione che l'Italia sarà messa molto male quando si andranno a cercare gli altri strumenti perché alla fine prevarranno i rapporti di forza perché noi la nostra forza è stata legata alla capacità di far crescere questa
Dimensione europea ed ecco perché io ritengo che i prossimi mesi dobbiamo fare tutti un grandissimo sforzo
Io sono tra quelli che pensa che le elezioni vere saranno quelle del due mila e sei
Lì ci giocheremo tutto quello che sarà successo e quello che non sarà successo a me sinceramente di godere del fatto che Berlusconi perde il corridoio cinque o del Verdi fatto che Berlusconi non è non partecipa alle riunioni dei membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite so benissimo che su questo tema il centrosinistra non guadagni un voto perde l'Italia perde l'Italia quando sarà governata dal Centrodestra Centrosinistra cento sarà quello che non sarà
Vorrei che su questi temi riuscissimo tutti insieme a capire che sono i temi chiave i temi decisivi
Fra i temi decisivi per il nostro Paese io spero che anche da qui esca un messaggio forte che ci consenta di andare alla partita decisiva che avverrà nelle prossime settimane Europa sapendo che qui ed è su queste cose che si gioca
La partita finale la partita decisiva per il nostro Paese e spero che la politica italiana sia all'altezza visto questo
Permettetemi di dire che ho qualche dubbio perché tutte le scelte decisive che sono state fatte nei tornante nelle svolte precedenti
Della storia del nostro Paese sono state fatte tutte con una chiara indicazione di volontà di guida
In cui l'afflato di un'ora oppure di un europeismo in cui valori cristiano democratici erano tutt'uno era un afflato maggioritario e alla fine vincente che aveva pervaso l'intero sistema politico italiano oggi non sta accadendo questo
Oggi stiamo a discutere di altre cose ed io credo invece che su questo tema la necessità di riportare al centro quei valori
E se non c'è lo strumento partito politico che negli anni precedenti aveva guidato l'Italia attraverso quei tornanti così decisive io vorrei che almeno ci fosse lo spirito
I valori e la determinazione di quello stesso afflato politico per riuscire a raggiungere gli stessi risultati grazie
Senza grazie Alison nel tuo intervento oggi sul Sole ventiquattro Ore c'è l'articolo di Renato Brunetta Israele la pace si chiama Europa la parola all'onorevole Brunetta
Grazie
Io vorrei ripartire
Dall'impianto
Fontana Buttiglione
Democrazia e valori
Vorrei partire da due parole da due concetti
Il primo è il concetto di globalmente
E secondo il concetto il termine di governance
Dopo in mente
Rappresenta la gerarchizzazione delle funzioni di governo
La piramide
Delle funzioni di governo
E fa riferimento
In maniera un po'semplificata ma si può dire che faccia riferimento
Alla funzioni di regolazione degli Stati nazionali
Governance fa riferimento alla complessità non più alla Piramide
Ma al tempio greco
Cioè la orizzontalità
E la capacità di governare la complessità in orizzontale
Ieri abbiamo usato
Il governante il gol mentre è stata lo strumento della modernizzazione
è stata la
Processo regolativo che ha condotto gli stati nazione gli Stati nazionali ha individuare costruire economie di scala
E a costruire una regolazione in Terna e internazionale basata su gli Stati nazionali
Oggi come tutti noi sappiamo
In ragione dei processi di globalizzazione
Non bastano più gli stati nazionali
Non basta più ingombranti non basta più a piramide dobbiamo ritornare al tempio greco
Dobbiamo ritornare al orizzontalità
Ma per non far la fine della democrazia greca
Dobbiamo incardinare in valori universali forti
La governance
La globalizzazione ha bisogno di questa governance
Non una qualsiasi governo no una governance basata su valori
Rocco Buttiglione ne ha individuati alcuni io ne individua ero altri proveniendo da un esperienza culturale e politica
Chiamiamola così ideologica diversa ma il percorso è lo stesso
L'Europa in questo momento ecco regole Europa e tutta concentrata
Su una governance introversa su una governance che più brutalmente si potrebbe dire egoistiche oppure con un sorriso una governance che si guarda l'ombelico
è un esempio di governance l'Europa oggi certamente
L'allargamento ad Est alla costruzione del mercato interno la costruzione della moneta unica e certamente un esempio di governance però un una governance che non sa respirare al di fuori
E questo lo si vede soprattutto in politica estera
Bene fatta questa premessa
Vi prego di concentrare la vostra attenzione
Su due settimane
Le due settimane trascorse
Che hanno visto tre esempi
Di governance fallita in parte sono stati già ricordati
Io li vorrei come dire riprendere analizzando come su ciascuno di questi eventi l'Europa abbia fallito la propria missione di governance
Cancun da Vietti io
Dubai di sette New Yorker ancora in corso non sembra il generale
Non è un buon momento
Per l'Europa per l'Europa della governance
Se facciamo riferimento a questi tre luoghi a questi tre eventi a queste tre istituzioni nati internate tra l'altro nei ai tempi del governo e che devono
Transitare verso la governance questo dovrebbe essere il ruolo dell'euro
Per vediamo Cancun io di Cancun le do un'interpretazione leggermente diversa da quella data dagli amici prima
Ha vinto il bilateralismo pericoloso lo diceva Rocco Buttiglione prima
Ha perso l'Europa tanto per fare un titolo di giornale
Dire il gruppo di ventuno
Ha preferito dialogare
Con gli Stati Uniti i quali hanno offerto al gruppo dei ventuno una sponda bilaterale
Di relazioni
Quindi non è vero che sia stato solo un fallimento
è stato un fallimento della governance complessiva certamente ma è stata la vittoria di una cosa vecchia
Del bilateralismo delle zone di influenza dei dei dei rapporti privilegiati
E Stati Uniti e gruppo di ventuno ricominciano a dialogare
Marginalizzare andò
L'Europa anzi l'Europa sia auto marginalizzate
Perché è andata a Cancun
Non ho alcuna visioni di governance ma con una grande miopia che tra l'altro veniva fatta passare in Italia come la difesa dei prodotti tipici
Non dimentichiamolo la difesa dell'agricoltura
Come se in questo momento
Conti più lardo di Colonnata
Piuttosto i rapporti nord sud del mondo
Però per andata con una chiusura sulla pacche tra politica agricola comunitaria dicendo che fino al due mila e sei due mila otto due mila undici
Lascio a voi la data la PAC non si tocca e guardate che sul bilancio ragioneria dico ma il bilancio dell'Unione europea e l'uno virgola ventisei per cento del prodotto interno lordo europeo questo uno virgola venti bilancio degli Stati Uniti federale degli Stati Uniti è attorno al trenta per cento i bilanci degli Stati sono attorno al cinquanta per cento dei lavoratori
Il l'uno virgola ventisei per cento viene speso per metà nella Pac
Quindi lo zero cinque zero sei di questo uno virgola e la parte redistributiva tanto positiva quella dei fondi strutturali come diceva Modugno
La metà della metà nel peso sulla luna c'è e un quarto di questo uno virgola ventisei
Quindi la potenza redistributiva del Unione Europea uno zero venticinque zero otto tre per cento
Ecco
E se anche con questo d'tre per zero tre per cento si son potute affrontare come dire strategie importanti come quella della del i paesi dei dei paesi delle aree sottosviluppate deve aree in declino e così via pensate cosa avrebbe voluto dire anche fermo restando l'uno virgola ventisei
Se una parte più consistente una parte doppia fosse stata tolta dall'agricoltura
Viene collocata su altro
Bene l'Europa si è presentata con qualcuno posizione chiusa per quanto riguarda l'agricoltura una posizione chiusa per quanto riguarda il dialogo dei paesi con i Paesi del sud del mondo il risultato è che si è fatta spiazzare degli Stati Uniti
I quali pur avendo una posizione simile sull'agricoltura hanno saputo scambiare avviarli trade-off con i ventuno
Molto più allettante di quanto non abbia saputo fare l'Europa e e cosa grave e che l'Europa avrebbe capacità di dialogo immagine cultura
Relazionalità molto più forte molto più potente del di quella degli Stati Uniti che in questo momento non godono certamente di buona di buona stampa eppure eppure anche se bisogna dire che i ventuno o ventidue che dir si voglia
Non sono mica tutti rose e fiori neanche loro perché noi citiamo sempre tra i ventuno India Brasile e Cina ma attenzione questi sono tra il ventuno Paesi grandi dinamici esportatori
Mentre i ventuno ci sono Paesi piccoli
Non dinamici e non esportatori e importatori netti per cui anche i ventuno non sono così omogenei al loro interno per cui poi avverranno anche al loro interno del venti tensioni
Quindi l'Europa ha perso l'idea di governance europea ha perso l'Europa non è stata capace a Cancun da Bettino di trasferire
La sua cultura di governance in questa dimensione globale
Dubai forse meno evidente questo avvenimento a Dubai si è riunito il G qualcosa
Il g qualcosa perché ormai non si sa più cosa sia G7 G8 G nove dieci i dodici comunque si sono riuniti i paesi più forti più importanti più grossi soprattutto per parlare di economia per parlare di monete non se n'è cavato un ragno dal buco
Chi voleva il la rivalutazione rammendi cioè della moneta cinese
Rimasto con un pugno di mosche d'altra parte la rivalutazione della moneta cinese se poteva consentire qualche sospiro di sollievo ai Paesi industrializzati
Occidentali avrebbe prodotto dei disastri in Asia
Né lei né gli equilibri monetari asiatici quindi ancora una volta vediamo come la miopia la pochezza la parzialità dei Paesi ricchi nel chiedere a alla Cina una rivalutazione per non parlare poi delle dogane ma di quello parleremo dopo
Ne ha dimostrato ancora il suo fallimento
A Dubai l'Europa si è presentata di piazza che si è tornato Rocco con una sua posizione di totale ambiguità per quanto riguarda la sua strategia di politica economica
Un'Europa incapace di fare le riforme soprattutto dal lato dell'offerta a quelle ricordate da Rocco io ricorderei soprattutto le reti
Le energie il gas le infrastrutture la costruzione vera del mercato interno che non va avanti anzi sta regredendo perché in economia
Se non si sta fermi o si va avanti o si torna indietro non c'è lo stallo in economia
L'Europa
A Dubai
Si è presentata incapace
Di dire una cosa chiara sulla sua rarefazione c'era sulla sua capacità di fare sviluppo attraverso le riforme e attraverso anche l'utilizzo
Di moduli keynesiani
Ho keynesiani modernizzati per quanto riguarda le sue riforme Rocco De diceva
Doppio del del del tre per cento del Patto di stabilità come politiche keynesiana non è proprio il doppio ma gli Stati Uniti se si analizza la politica di bilancio la politica economica politica bilancio degli Stati Uniti in termini keynesiani attraverso spesa pubblica militare ma non solo militare venne deriva circa il doppio di quanto non abbia fatto l'Europa sentendosi in colpa non rispettando il patto di stabilità
Mi spiego meglio forse per i non addetti ai lavori l'Europa pur
Dicendo
Di ottemperare al patto di stabilità in realtà non l'ha ottemperato è più vicino al tre la media del Dirty spende in del delle dei bilanci dei Paesi europei che all'uno l'uno e mezzo qual era
Il percorso di rientro rispetto al
Al al deficit è previsto dal Patto di stabilità ecco ebbene questo raddoppio del deficit spending
E avvenuto con la coscienza sporca cioè senza una strategia c'è avvenuto casualmente
Contro chi è inganni da parte di ciascun paese Italia Germania Francia da parte dei cose con la grande in calzatura dei paesi piccoli che invece c'hanno creduto al patto di stabilità e che quindi mantengono il percorso il percorso di rientro
Ed è avvenuto senza un volano
Di scala cioè senza una strategia unitaria perché una cosa è fare il tre per cento di legge spendi secondo strategie secondo obiettivi una con l'altra cosa è ritrovarsi un tre per cento frutto della cattiva coscienza
E di scelte paese individuali quindi non solo non abbiamo il deficit spending keynesiano degli Stati Uniti ma quello che abbiamo che è meno della metà di quello degli Stati Uniti è casuale
E quindi casualmente non attira e attiva attraverso moltiplicatore e e acceleratore l'economia e risultati rivediamo è come tirare da varie parti l'automobile il carro rimane più o meno fermo quello che sta succedendo d'altra parte sul lato dell'offerta
Visto che faccio questo mestiere noi non sono non siamo andati avanti ma stiamo regredendo
I casi delle di F sul sul sull'energia sono sotto gli occhi di tutti al sto medie i casi della Hopa europea cioè la costruzione di un mercato finanziario della contendibilità delle imprese non sta andando avanti e si andrà avanti andrà avanti in maniera Balcani data
Andrà avanti in maniera balcanizzato e non per colpa dell'Italia che in questo momento alla presidenza del semestre ma è una storia che dura da da più di dieci anni non si riesce a costruire un mercato di contendibilità cioè di compravendita delle imprese tanto per dire sui mercati sui mercati finanziari sull'energia non c'è mercato sulle telecomunicazioni si sta regredendo è stato detto
Si sta regredendo non c'è un mercato interno delle telecomunicazioni e così via potrei andare avanti oltre su altre materie dove sarebbe pure utile avere un mercato interno
Vige la sussidiarietà per cui neanche sentir parlare di Maastricht delle pensioni piuttosto che lì
Maastricht del mercato del lavoro ma queste sono altri argomenti ancora quindi l'Europa anche Dubai ha fallito
E l'Europa sta fallendo anche a New York
O no
Già dette molte cose
Sul seggio europeo nel Consiglio di sicurezza sulla vicenda dell'Iraq
C'è la governance europea c'è la grande intelligenza la grande capacità combinatoria
La grande capacità come dice Romano Prodi di mettere insieme tante minoranze che era grande strategia dell'Europa non è riuscita
Ad essere esportata non si è riusciti ad esportare la governance
Europea verso il resto del mondo e questo è uno delle malattie mortali dell'Europa oggi
Iraq e arrivo
Alla cosa che ho scritto oggi
Sul sul Sole ventiquattro Ore
Per fare un esempio
Di Governance attiva
Uscendo un po'del delle mie più strette competenze sua politica economica quello che si potrebbe fare
Ristrutturando il patto di stabilità sul politica dell'offerta quello che si potrebbe fare per rilanciare il mercato interno e così
Io credo che questo potrebbe essere un momento però centrale e su questo sono d'accordo con Enrico Letta e su questo anche dico una parola che adesso sembra un po'volgare by partisan
Cioè di ritrovare lo spirito by partisan in questo momento particolare per l'Italia in Europa per l'Europa nei confronti del resto del mondo
I casi di
Rapporti by partisan non sono stati molti negli ultimi anni
In alcuni momenti si sono realizzate
La guerra nel Kosovo sarebbe
E non cito archivia
Regalati chi li ha ricevuti
Lascio la vostra memoria ecco questo oggi potrebbe essere uno di questi momenti un altro di questi momenti per le cose che diceva Enrico prima superiore che diceva Rocco Buttiglione prima
Uno di questi momenti e quello più importante al di là di tutti gli altri che sarebbero pure importanti è proprio quello Israele Palestina
Io l'ho scritto Israele
è figlia della cattiva coscienza della democrazia europea del Novecento
Israele
O la crisi in Medioriente
è il prodotto dell'Europa
Quando
Si fa riferimento alle radici giudaico cristiana
Riferimento perfettamente condivisibile
E non si è coerenti
Con
L'impegno nei confronti di Israele
Beh io credo che si faccia verrà
Sovrastruttura dell'astrattismo
Della stazione
Noi diciamo che la nostra Europa radici giudaico-cristiane
E non vediamo che al di là del mare di fronte a Cipro
C'è un Paese c'è un'area c'è una regione dilaniata
Dilaniata attenzione ritorno a fare l'economista dilaniata dalla razionalità perché nel breve periodo senza garanzie la strategia più efficiente e ottimale di conflitto e il colpo su colpo
La tragica strategia ottimale è il colpo su colpo ce lo dice da teoria dei giochi
Il colpo su colpo in un conflitto
In un orizzonte di breve periodo e la strategia più efficiente da parte dei giocatori
Per passare a una strategia cooperativa si dice sempre la teoria dei giochi occorre che qualcuno produca un bene pubblico fondamentale
Che è il lungo periodo e la sicurezza
Chi può produrre questo bene pubblico fondamentale in quel territorio
Lungo periodo e sicurezza
Gli Stati Uniti ci hanno provato non ci sono riusciti
Potrebbe provarci e potrebbe riuscirci d'Europa producendo questo bene pubblico con fondamentale che una prospettiva di lungo periodo è una garanzia di sicurezza come
Con le partnership economico-commerciali con la Palestina con i soldi che vanno a finire poi in non si sa dove da Arafat
Sue varie truppe Ocone partecipe evidenziate con Israele non basta occorre un po'di Utopia
Certamente ci sono molte controindicazioni ma gli elementi in positivo sono molti di più un po'di utopia
L'utopia è Israele nell'Unione Europea
Perché Cipro
Perché la Turchia perché Israele no
Forse perché Israele non ottemperanti alla chi comune te
In termini di diritti civili
Certamente no Israele l'unica democrazia
Del Medioriente dell'Oriente
Israele è l'unica democrazia funzionante parlamentare piena di difetti certamente come tutte le democrazie ma è certamente Israele molto più vicino all'Europa di quanto non lo siano turchi è pure la Turchia un percorso di adesione all'Unione europea
Perché non è contigua per questa la stupidaggine
La contiguità
L'Europa dal punto di vista fisico e geografico e la democrazia sono i valori ritorno al tempio greco questa è la continuità essere contiguità in contigui nei valori
Certamente lo è sì poi diciamo che vogliamo che le radici che nella Costituzione nella Carta fondamentale europea noi mettiamo le radici giudaico-cristiane
E poi non siamo conseguenti
Ecco questa è un'utopia possibile
è un'utopia
Che si può realizzare o lo scritto nell'arco di sei dieci anni che però come tutti i percorsi di adesione all'Unione europea ha in sé nella stessa transizione del percorso un valore positivo perché tutti i Paesi che hanno aderito all'Unione Europea nelle varie processo di e convergenza hanno avuto dalla convergenza un premio insetti cioè addirittura pare che la Turchia nel suo lungo processo di convergenza stia già capitalizzando
La credibilità la sicurezza di lungo periodo che veda la convergenza rispettano chi come un ente
Quindi è un processo di sei dieci anni che deve cominciare però
Con una mano tesa da parte dell'Europa
Le Israele non si può far dire di no
Oh dimmi
Ho aspetto e vediamo
è l'Europa che vede con la sua politica estera
E l'Europa che deve con la sua forza morale chiedere ai sarebbe di entrare
Ecco questo sarebbe una grandissima
Meraviglioso esempio di governance
Basata sui valori grazie
Grazie all'amico Brunetta altrimenti transitare Assange fontanelle conclusione
Dei lavori della mattinata
Desidero leggere nord est ma comunque dovesse tra noi ministra spagnola Ana Palacio non so se la pronuncia esatta
Ministro scrive
Scusandosi del fatto di non aver potuto partecipare all'incontro per un improvviso e imprevisto impegno di governo metri ancora tutti noi buon lavoro ricordo ancora
Ricordo ancora l'appuntamento di oggi pomeriggio un confronto importante alle quindici presiederà l'onorevole Merlo abbiamo Savino Pezzotta segretario nazionale razziste il governo e la presenza di altri illustri
Relatori affido le conclusioni di questa mattinata all'amico Sandro Fontana
Sì ma io sono molto molto brevemente per dire che penso di interpretare anche il vostro parere e la vostra opinione anche pareva degli organizzatori nel dire
Che se abbiamo avuto alcune defezioni
Come direbbe Manzoni questa è stata una provvida sventura perché ci ha consentito dissentire tre relazioni stupende quella dell'amico Rocco Buttiglione
Quella dell'amico
Letta e quello di Brunetta che fa anche più anche Rino
Probabilmente se avessimo avuto discorsi di parata apre molto tolto il tempo e a noi la soddisfazione di sentire queste tre delle relazioni che hanno ottenuto l'obiettivo comune ci siamo proposti e vedere qual è il destino dell'Europa vedere qual è il ruolo dell'Europa alle interno degli squilibri mondiali
Oggi sentiremo con l'ammicco Pezzotta e con gli altri interruppe il qual è il ruolo dell'Italia all'interno dell'Europa e dell'Europa all'interno dell'equilibrismo chiari perché
Tutto si lega
Perché serpente alla fine Manciano accodo ecco vedete come tutto si lega in un processo
Per cui non esiste più la possibilità tutto e così interdipendente di pensare al destino dell'Europa senza pensare a quello che capita
Che Leo Roma
Le le le le quattro fruizione che aveva la politica economica che era quello dei momenti di difficoltà aumentare un po'l'inflazione perché i lavoratori ma ho sempre preferito alla disoccupazione un po'di inflazione
Quella di poter utilizzare il deficit quella di poter scaricare un possibile debito e quella di fare le svalutazioni che erano un po'di strumenti della politiche come giustamente sono stati tolti tutti e quattro da ieri i Trattati di Maastricht però non avendo pagato come contropartita la possibilità a livello europeo di governo europeo di utilizzare altri strumenti oppure di essere più severi noi ci troviamo in una situazione che rischiamo di di avere vero ma di fare la fine della Re Mida perché a un certo momento è morto di fame in mezzo a loro perché avremo l'Euro Leo Oro forte ma direi a Bergamo non la crescita avremmo avremo ecco perché
Noi nonostante
Siamo anche scoraggiati certo da quello che abbiamo sentito le terre eh sì tre quattro cinque situazioni critiche di cui parlava di cui ha parlato letta sono reali ed esistono però non dopante dobbiamo assolutamente scoraggiarci vere che il compito più di questi convegni
E anche quello di guardare di guardare avanti
Di lottare ognuno all'interno del proprio schieramento per porta dare una risposta appello scivolosi va a questi temi perché non li abbiamo inventati noi non inventati né Berlusconi Nenni N
Né Prodi né letta né Buttiglione sul Molise ma perde la funzione di questi convegni e quelle dire a questi sono i problemi cerchiamo di risolverli date una soluzione che volete ma data la a queste a questi problemi c'è uno scoramento certo perché mi pare che un grande europeo un filosofo caro anche Buttiglione
Interpreti un po'abbia interpretato corre la situazione nella quale ci troviamo già Maritain quando diceva che l'uomo moderno
Contemporaneo rischia di morire
Perciò che abbraccia
Rischia e si vive vive per ciò che respinge cioè noi i nefropatici stiamo respingendo i nostri valori per il quale invidiamo
Respingiamo la famiglia per la quale noi viviamo ancora basti pensare che su diciassette milioni qui c'è Pareto che lo sa bene che ha scritto un bellissimo libro sul Nord Est e l'Europa
Sappiamo che
Dietro i diciassette milioni di impresa diciotto milioni medi e piccoli intelligence un nucleo familiare pensate soltanto questa ricchezza che viene data dal all'economia alle alle alle cure e la Rispi iniziamo
E moriamo per ciò che invece abbracciamo
Scusa abbracciava facciamo l'edonismo abbassiamo le cui Isma'quando io sento Chirac per far dispetto all'Italia si allea con la con la con la Germania per portare dentro la Germania al Consiglio di sicurezza
Qui ricomincia il balletto tragico che c'è stato in Europa tra le due tra le due tra le due guerre quando ogni nazione viveva di soddisfazione se andava male a un altro oppure cercava di fare un dispetto all'altro nonostante questo noi cercheremo
Di capovolgere la previsione di giacché Maritain del dire cominciamo ad abbracciare le cose che ci salvano e a respingere finalmente le cose che ci fanno regredire grazie a tutti voi
Convegno poteva mi scuso per l'assenza ma siamo ancora in anticipo di tre minuti rispetto all'orario prestabilito
Ma io ringrazio innanzitutto tutti
I relatori
E debbo dire che il tema di oggi se vogliamo
Recuperare uno degli elementi individuati ieri da Mino Martinazzoli no quando diceva che questo convegno è sempre stato all'insegna oltre a molte altre cose ha sempre fatto l'elogio della concretezza no quindi un dibattito molto crudo molto concreto ma capace poi di arrivare a delle indicazioni concrete
I tempi sono cambiati però debbo dire che i relatori di oggi da un lato e il tema che la Fondazione ha scelto per oggi
Rappresentano una ghiotta occasione per arrivare a delle risposte concrete
Attorno a questo tavolo poi presenteremo ma un anno ci sono c'è il governo
Che ringraziamo innanzitutto non c'è il ministro Tremonti perché impegnato a far di conto a Palazzo Chigi ma c'è il suo autorevole il sottosegretario l'onorevole Vegas che ringraziamo per essere qui
Se la ci sono le parti sociali soprattutto c'è un pezzo ancorché autorevole della sindacato rappresentato dal padrone di casa quasi la Savino Pezzotta segretario generale CISL e cioè la Confindustria con la direttore dottor Stefano Parisi che ringraziamo
Se la maggioranza di governo con il presidente della commissione Bilancio onorevole amico Giorgetti ci sono gli enti locali e in più veste con l'amico Palenzona fosse dentro la provincia di Alessandria
E poi c'è la l'imprenditoria con l'amico radi sì che presenteremo dopo
Quindi è un momento importante oggi perché arriviamo ad un tema centrale io
Nei cinque minuti che vi prendo vorrei porre alcuni elementi che secondo me sono elementi importanti noi siamo alla vigilia di e l'amico Bersani che ovviamente presentavo dopo
Ex ministro autorevole esponente dell'opposizione
L'ho fatto apposta per presentarlo meglio dopo valido siamo alla vigilia di le scelte decisive per la politica economica e sociale del nostro Paese
Io ritengo che siano scelte discriminanti anche per sapere se il nostro Paese continuerà nel solco di una economia sociale di mercato come tutti l'abbiamo conosciuta o se ci troviamo di fronte ad una marcata inversione di tendenza nel disegnare
Il modello sociale del nostro Paese lo stesso rapporto intergenerazionale
Pongo questo problema perché noi siamo passati da una stagione negli anni settanta ottanta di esaudire sessanta a dir la verità prima di esaltazione poi di regolazione e infine a proposte di rinnovamento dello stato sociale
Abbiamo poi assistito ad una voglia massicce di attenuazione se non di cancellazione delle regole
E di riaffermazione della centralità del mercato credo che sia comune un po'a tutti che la vittoria del centrodestra nel due mila uno ha risentito anche di questa ondata culturale che si è che è stata percepita poco non ondata di attenuare un po'le regole all'interno
Della dimensione della politica economica
Oggi noi riscopriamo e non è da oggi mi ricordo l'anno scorso a tavola rotonda quindi l'introduzione di Savino Pezzotta quando imperava il problema FIAT assistiamo ad una curiosa controtendenza
Tornano di nuovo un po'di moda i temi protezionistici stamattina Enrico Letta ci ha detto che l'Europa rischia malgrado suo di essere un po'meno popolare di qualche anno fa
Si parla qua e là di dazi non è che ne parlano le periferie se ne parla in modo autorevole
Cresce sempre di più l'euroscetticismo
E debbo dire che a coronamento di questo si invoca l'intervento dello Stato
Si invoca l'intervento del pubblico nel processo di crescita economica e sociale c'è quasi un ritorno alla stagione keynesiana guarda caso non su più più dicesse mi pare
Martina storie un po'di tempo fa che sempre ad uso delle provocazioni diceva tutto sommato se non mi muovevo dato vero continuavo ad essere attuale no euro keynesiano ritornò ad essere attuale
Riproponendo sì all'orizzonte del dibattito economico sociale il modello keynesiano
Dico questo perché noi oggi dobbiamo sapere da questo importante il il confronto di oggi pomeriggio piazza omessa quale la direzione di marcia
Io debbo dire che da questa tribù una lo hanno detto ieri lo hanno detto anche molto bene l'onorevole Forlani
Non hanno mai avuto cittadinanza e nei libri di sogni né promesse mirabolanti qui
Si è sempre cercato certamente in epoche diverse ma di misurare e di valutare le singole politiche soprattutto per l'effettiva incidenza che avevano nella società
E allora ci sono alcuni temi la finanziaria
Lunedì vedremo secondo le indicazioni del governo quali saranno le coordinate fondamentale la riforma della pensione delle pensioni il rinnovamento meno lo smantellamento dell'UE il far come l'abbiamo conosciuta insomma
Questi solo temi che dicono una cosa che pongono un grande interrogativo chiedo che lo pongono soprattutto alle forze politiche
Sedute dietro questo tarlo tanto di maggioranza quanto di opposizione e interessante oggi sapere concretamente qual è il tasso reale di riformismo presente nei diversi schieramenti
Questo lo dico perché noi non possiamo trincerarci qualunquisti che a mente dietro le scelte europee stamattina il dibattito ci ha detto alcune cose per esempio cito solo un esempio che sul controllo meno dell'inflazione
Non è che possiamo dire per colpa dell'Europa siamo indietro ci sono delle scelte di politica economica nazionale che influenzano l'andamento della politica economica dei singoli governi
E allora questo è un tema cui va dato una risposta anche perché c'è un elemento che fa da sfondo io lo pongo anche come elemento di riflessione ed è questo
Lo ha posto anno scorso Savino Pezzotta io lo ripropongo quest'anno nella sua introduzione perché continua ad essere purtroppo è drammaticamente attuale continua ad esserci una forte radicalizzazione dello scontro sociale del nostro Paese
Continua ad esserci un appannamento progressivo della stessa concertazione
E c'è probabilmente anche una attenuarsi progressivo del valore della solidarietà
C'è soprattutto il venir meno frequente troppe volte del valore della coesione sociale il tutto purtroppo all'interno di un clima insopportabilmente pezzo e spigoloso
Ed è questo un elemento negativo che probabilmente non aiuta la riflessione neanche il dialogo ecco perché allora diventa attuale porre una domanda
A cui dobbiamo dare una risposta se la domanda un senso
Si può declinare una terza via sociale nel bipolarismo politico contemporaneo sì o no
O meglio si può declinare oggi una politica economica capace ancora di coniugare mercato
E solidarietà per non sconfinare in un caritatevole liberismo non è una domanda astratta questa è una numero è una domanda terribilmente concreta perché ha a che fare con la storia del nostro Paese
E poi e mi avvio la conclusione c'è il problema tuttora aperto anche questo non nuovo ma che comunque richiede una ulteriore riflessione che il problema della democrazia economica e di conseguenza il ruolo e il futuro delle organizzazioni
Sindacali nel processo di integrazione socio economiche
Io credo che questi temi sono temi che possono essere sviluppate da molte parti ma che possono e debbono essere sviluppati qui perché come ci dicevano ieri sia Forlani che Martinazzoli qui se la tradizione della passione politica
Qui c'è una tradizione legata alla passione politica che non è un'opzione
Una porta una passione politica che parte da un pensiero il cattolicesimo sociale
E inutile negarlo si riconosceva in una contenitore che si chiamava democrazia cristiana quel contenitore non c'è più quel cattolicesimo sociale non è scomparso non è evaporato si riconosce nei vari frammenti degli schieramenti politici
Qua e là però continua ad essere un elemento che non può essere rimosso
E io credo che se si vuole creare una cultura vera dell'alternanza questa cultura dell'alternanza non può andare di pari passo con la cultura della radicalizzazione
Questo è un elemento importante perché la cultura della riformismo sociale e Incom
Fattibile con qualunque ipotesi di Rali di radicalizzazione dello sconto sociale questa è la nostra storia
Che non è la storia delle fucilazioni io qui barra guardato lo voglio dire esprimendo un pensiero forse personale ma so che si inserisce nel solco della nostra tradizione lo dico soprattutto l'amico Giorgetti
Perché attorno a questo tavolo quella terminologia in questa sala non è mai andata di moda terminologia che può anche essere un po'colorita
Per una semplice ragione non deve andar di Modane anche nel futuro perché se l'onorevole Bossi parla di fucilazioni in senso metaforico non dobbiamo dimenticare
Che quello rischia di essere un boomerang per lui perché larga parte di quell'elettorato e figlio di quella tradizione
Ecco perché allora dobbiamo rispettare la tradizione e dobbiamo rispettarsi reciprocamente
Perché la cultura sociale che ha animato la cultura che ha animato molte forze politiche nell'uno come nell'altro schieramento proviene in larga parte da quella corrente di pensiero che si chiama
Cattolicesimo sociale che guarda caso di qui è nato ma che ha contagiato larghi settori della nostro del nostro del nostro dibattito politico
Ecco io mi fermo qui io credo che oggi i giornalisti soprattutto ma tutti noi siamo interessati a capire qual è la vera posta in gioco ma soprattutto siamo interessati a capire quali sono le risposte concrete che verranno fornito atto che verranno fornite attorno a temi centrali che riguardano il contesto sociale del nostro Paese
D'accordo con i relatori io procederei così
L'introduzione viene di Savino Pezzotta che porrà in termini più organici problemi da me
Approssimativamente annunciati dopodiché sentiamo il governo perché è importante che poi dibattito si sviluppi attorno all'indicazione che provengono dal sottosegretario Vegas
Dopodiché il dibattito andrà avanti con la voce autorevole dell'opposizione l'onorevole Bersani responsabile dipartimento
Economico nazionale dei Democratici di Sinistra il presidente la commissione Bilancio Giorgetti il dottor Parisi dottor Palenzona e l'amico redditizi
Dopodiché sarà poi ovviamente ancora importante sentire la replica del Governo alle osservazioni che sicuramente che sicuramente vorrà fare dopo i vari interventi
Comincerei quindi con l'amico Pezzotta per una introduzione io chiederei visto che stasera qualcuno può andare a Bergamo e dall'Atalanta qualcun altro quando avete del Torino contro il Palermo di concentrare gli interventi sui dieci quindici minuti quinto per dare la possibilità soprattutto al governo e a chi vorrà di replicare i vari interventi Savino Pezzotta
Va be'vediamo di mia sorella non si
Ma io credo che il tema di questa tavola rotonda si
L'importante no
Significativo anche per le giornate
Un po'tesi che stiamo attraversando
Io credo che la domanda che si pongono i di fronte a noi e che in parte veniva anche discussa questa mattina rilancio declino
Noi come organizzazioni sindacali abbiamo sempre ritenuto che il destino recuperò parte delle cose dette questa banane
Destinato al nostro Paese fosse tento il destino dell'euro
E che la costruzione della casa comune europea fosse un passo indispensabile
Rafforzare il nostro e quello nostro sviluppo ecco dei nostri partner
Non abbiamo sicuramente cambiato opinione
Anche se ottime abbiamo molte ma molte preoccupazioni in più di ieri
La situazione congiunturale interno internazionale cita poche ragioni di soddisfazione
Con un ruolo della politica che appare inadeguate
Si è parlato di Ivrea addirittura stamane no
Rapito la prima la domanda che mi viene poi vediamo se riusciamo a costruire insieme le risposte presto
Se vi è una insoddisfazione
Che ruolo dalla politica una inadeguatezza cosa possono fare oggi
Le parti sociali rispetto a una situazione di questo genere
Perché poi dopo aver detto che la politica inadeguata
Il Paese dopo esser lasciato andare se e attendete qualcosa
In rete si ponga di fronte a noi una domanda di responsabilità
Chi non è sola responsabilità che affidiamo alla politica che è compito suo importante che non abbiamo mai sottovalutare
Ma è anche una riflessione io direi del ruolo dalla funzione che oggi hanno nel nostro Paese in modo particolare ma anche in Europa le parti sociali sui problemi che abbiamo di fronte
Io credo che sia venuto meno anche se purtroppo gli avvenimenti di questi ultimi giorni non c'è un no non ci confortano in una in questa direzione
Credo che una società complessa articolata che ha problemi come a quella italiana e quella europea
Non possa essere governata non dico in termini scorre una auto senta rammento solo sulla dimensione politica allora si pone il problema del ruolo per le fughe la funzione del parti sociali nel loro rapporto con la politica e quante e quali responsabilità
Questi soggetti riescono ad assumere otto in questa particolare situazione
Certo la risposta dove facile negli anni novantatré novantaquattro il ruolo delle parti sociali foro lo significativo importante per entrare nella realtà europea percorre per affrontare le coste del debito pubblico
Ma quello che allora avevamo costruito lentamente ma progressivamente venuto sfilacciando
Sembra quasi che ci sia stata una vendetta dalla politica rispetto al ruolo
Che le parti sociali avevano giocato in quel periodo
Oggi facciamo tutti fatica a parlare di concertazione di coesione sociale di dialogo sociale
E questo però si porta nella situazione di difficoltà di strettoie tra i quali in ogni stiamo entrando
Eccone dove stiamo entrando sempre più velocemente
Senza che riusciamo a intravedere
Le modalità e le possibilità di uscita
E questo non aiuta perché
Certo stentava a far prendere
Atto delle difficoltà che sono in corso ha svolto
Una terribile azioni che riavvia un cammino di sviluppo
E tutti siamo pieni col metodo attendiamo l'America ma arriverà l'America
è in grado di arrivare
Nel frattempo in Europa molti si attrezza
Fanno cose
Ed è chiaro che quando arriverà l'America se non siamo pronti resteremo indietro
Per quel mestiere stava correndo da un punto di vista dello sviluppo economico per appese al nostro Paese dalla sua capacità competitiva la sua possibilità di creare posti di lavoro di salvaguardare nessun sistema sociale sta entrando in una grossa difficoltà
Io credo che noi dobbiamo avere consapevolezza poi ognuno di noi fa il suo mestiere avere consapevolezza che la situazione queste e tendo di riassumerla lentamente poche battute
Noi sappiamo che il nostro sistema industriale fa fatica
La sua capacità competitiva
Sta diminuendo
Probabilmente a causa strutturale suo interno l'alimento dalla frammentazione delle imprese la scarsità delle grandi imprese è questa trasformazione del nostro capitalismo
A difficoltà vere proprio nella sua struttura ma vi sono anche difficoltà di ordine di ordine politico vi sono difficoltà rispetto a quelli che sono i fattori di sviluppo dicevo c'è una situazione diciamo strutturale
Che riguarda la nostra capacità competitiva che riguarda il nostro sistema dell'impresa che esigerebbe
Una politica industriale sicuramente nuova fatta di nuovi fattori fatta di nuovi elementi che non riusciamo a tutt'oggi a vedere
Ed è una delle difficoltà anch'io ho avuto la settimana scorsa quando e ci è stata illustrata la legge finanziaria di quei frustrata perché sono un buon dove ci sono stati letti capitoli di quella che doveva essere la legge finanziaria
Rimane aperto a tutta la questione Mezzogiorno
Che è una persona vera
E se il Mezzogiorno non viene rovi trascinato dentro i rischi che noi corriamo anche tenendo conto il tema del convegno con l'allargamento delle europee si fanno sempre più pesanti
Perché il livello di conti concorrenza che questi Paesi possono mettere in campo sono altri siamo in una fase di riorganizzazione del livello della globalizzazione non a caso economista come Deaglio si parla di una globalizzazione arcipelago tende a concentrarsi su tre grandi isole
Di cui ora è quella sicuramente per l'americana
Quella europea che sembra quella più in difficoltà e poi questa nuova isola che si sta ristrutturando riorganizzando di cui come ci richiamavano questa mattina
Abbiamo visto alcuni effetti a Cranko che è quella della partite che quella asiatica come ci sta l'Italia dentro
Una situazione di questo genere dove i livelli di competitività tenderanno a diventare molto più duri più feroci
Perché gli spazi di conquista dei mercati saranno sempre di più più difficile
Ed io credo che questi siano un po'lei situazioni che noi abbiamo di fronte sulle quali occorrerebbe dai giornali invece stiamo assistendo a un dibattito politico che di questi temi non discute
Si discute tutto
Giada Mussolini a non so che cosa no manda in questi delle questioni vere del Paese
Quelle che interessano la carne e il sangue delle persone si discute estremamente pro nel frattempo vediamo che a queste condizioni internazionali avendo ad aggravare le condizioni di difficoltà strutturale che sono proprio al nostro Paese alcune delle quali richiamiamo prima ma lo stessa questione
Dell'inflazione l'aumento dei prezzi
Qui stanno determinando anche una situazione sociale estremamente teso sfugge a tutti non c'è una tensione sociale che è più chiese di quanto non appaia
E che può sfociare in una in qualcosa di non governabili
Va bene ci siano delle responsabilità di tutti rispetto a questa situazione
E mi sembra invece che abbiamo posto più volte questa questione di come affrontare un governo dell'infrazione
Perché se non si governa se non si ripristinano ripristiniamo politiche dei redditi che tendono a fare a salvaguardare il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni facendo abbassare l'inflazione non inseguendo la io credo che le tensioni aumenteranno con elementi anche negative sul lato sociale
Nelle grandi città la figura del lavoratore povera pensavamo fosse una figura tutta americana sta aumentando anche tra noi cioè quel lavoratore che ha un posto di lavoro che è una famiglia che deve pagare un affitto non ce la fa fa arrivare a fine mese
Ma se guardo anche la situazione i pensionati se Amauri
Perché siamo in una situazione di grande difficoltà
Perché oltre che aveva eroso il potere d'acquisto delle pensioni c'è la situazione economica con così come star mortificando anche quegli elementi integrativi che potevano derivare da risparmi
E pertanto ci troviamo con milioni di persone che incominciano a preoccuparsi di quello che sarà il loro futuro io ho visto quest'estate un po'di ironia solo gli italiani che invece di andare in ferie si chiudevano in casa
Ma quanti di questi non avevano più la possibilità di permettersi
Di andare in ferie
E che dovevano nascondere per una sorta di finita indotta dalla situazione in cui viviamo
E dove siamo di fronte ricordo situazione che a mio parere estremamente delicata che difficile
Per la rispetto a questo
Noi abbiamo
Tentato di dare una risposta
La risposta che abbiamo tentato di dare l'abbiamo data
Cercando un accordo tra le parti sociali che è stato quel protocollo che abbiamo siglato con la Confindustria
Un protocollo a mio parere importante
No solo e tanto per i contenuti che sono importanti e significative
Ma per il fatto che per la prima volta le parti sociali sindacato compreso assumevano un tema che normalmente sindacato non assumeva
Per la competitività
Questo documento non l'abbiamo inviato al governo
Ma è come se non l'avessimo in linea
E questo documento di sede metteva in fila alcune cose che se che sono ancora le cose che stanno nel Patto per l'Italia per dirla con chiarezza
Che erano la persona nel Mezzogiorno pertanto quali politiche la questione dell'innovazione la ricerca che è una questione italiana una questione europea
La questione della delle risorse umane da questo nelle infrastrutture e la questione della più niente ecco su queste ma non abbiamo trovato un riscontro
Ora o queste sono questioni false
Oppure a qualche risposta deve venire
Trovarsi di fronte a delle parti sociali che sono in grado
Assumendosi anche responsabilità proprio perché sulla risorse umane ci stiamo mettendo dal nostro se posso dire così attraverso i fondi interprofessionali attraverso queste cose dove
Trovarsi però una scarsa risposta trovarsi un'elencazione all'individuazione di una finanziaria che fa una lei in coro di cose penso che la rete ammetto sul sulla ricerca e innovazione
Benissimo per carità possiamo fare tutti gli istituti di questo mondo ma questi istituti entreranno in vigore chissà quando e chissà come
Quando noi abbiamo delle urgenze quando abbiamo già delle leggi come la due nove sette che ci consentiva di fare un intervento preciso rideterminato su queste vicende
Per quel che diciamo che siamo veramente di fronte a una situazione che non capiamo
E assistiamo a un po'queste questioni che non sappiamo veramente qual è la missiva economico-produttiva di sviluppo e di crescita che si vuol dare al nostro Paese
E credo che su questo bisognerebbe veramente che si aprisse un discorso molto più ampio che non ci sembra oggi la finanziaria si è stata ingrata sia stato in grado di di raccogliere perché quelle vere questione passano di qui
Chi si pone la questione delle pensioni io credo non lo ripeto più l'ho detto anche giornalisti mi sono stancato di ripetere come la pensa il sindacato sulle proposte che ci sono sul tappeto non siamo d'accordo meno ammazzeremo certo su quel il problema vero è lo dico probabilmente abbiamo un problema altrui dovrebbe affrontare ma va affrontato in termini diversi
Che è quello del declino demografico che questa mattina veniva veniva qui veniva qui richiamato
Perché il nostro Paese il declino demografico non è solo il fatto che nascono almeno figli e allora vediamo un po'cosa fare e il senso di un Paese che è stanco che non trova una spinta propulsiva che non è in grado di affrontare alcune alcune questioni
Ed io credo che siano un po'queste le questioni che abbiamo di fronte nella villa che c'interroghiamo se
Per carità
Se andiamo su questa strada e pertanto ci rassegniamo a ognuno fa la sua parte il sindacato entra in una fase di conflitto ormai
Siamo qui
Oppure se ci sono le prospettive diverse per dare una risposta a quelli che sono i bisogni al Paese e questo secondo me chiama in causa le parti sociali per quello che lo riguardano
Chiama in causa il governo perché ha la responsabilità maggiore credo chiami in causa anche le stesse opposizione
Se di fronte a una situazione di questo genere non si esce da questo contrasto continuano e si comincia a ragionare in termini un pochino più bravi più parco bipartisan il modo di dire quali sono le questioni vere che bisogna affrontare
E allora il declino che tutti abbiamo cercato di rigettare di rimuovere diventerà un declino declino vero
Dal declino demografico al declino economico e a una situazione diciamo di
Di marginalizzazione del nostro Paese rispetto invece i processi di riorganizzazione che stanno avvenendo in altre parti d'Europa ecco noi di fronte a questo abbiamo rilevato il Salmo
Una debolezza fortissima
Nelle politiche che abbiamo intrapreso nella finanziaria
Rilevato rimarrebbe invece qui avrebbe
Più coraggio
Capire precetto che ce la questione di come ci rapportiamo all'Europa ma probabilmente anche il nostro rapporto con l'Europa un rapporto debole
Cioè siamo diventati quelli che criticavano il patto di stabilità giustamente a mio parere perché bisognava scomputare quelle che erano le parti che riguardava gli investimenti soprattutto quelli per la ricerca e innovazione ai più ortodossi nella difesa del Patto di stabilità
Non abbiamo fatto degli sforzi in rete un documento di programmazione economica e finanziaria a livello europeo insolita se a prendere corpo desse qualche orientamento
Non ha non siamo in grado di determinare diciamo a quegli elementi che possono consentire al nostro Paese stare meglio in un gioco ecco io credo che siano queste diciamo le domande
Chi mi rivolgo e che ci rivolgiamo ai che rivolgo a questo tavolo a che denotano una vera preoccupazione per quello che sta capitando per quello che può succedere
E allora bisogna cercare di individuare con le può essere uno scatto di orgoglio che il Paese è in grado di mettere in campo per evitare che il declino diventi inarrestabile e credo che questa sia la domanda che si pone di fronte a tutti noi
Abbiamo aumentato le riflessione colore quale articolare confronti sottosegretario Vegas che ringraziamo ancora per la presenza
Stavolta
Dopo i rimbrotti di Pezzotta va bene va bene
Va bene la reazione ai sensi
Io voglio cogliere questa provocazione di Pezzotta
Certamente credo tutti noi non solo il governo ma tutti italiani sono in questa fase preoccupati ma non rassegnati
Abbiamo assistito un po'negli ultimi anni ha una sorta di interrogativo sullo sviluppo che ricorda molto
Il dialogo tra al venditore di almanacchi e passeggero dello Pardi va l'anno prossimo sarà migliore di quest'anno certamente l'anno prossimo sarà migliore ma quali sono i motivi obiettivi
Per i quali l'anno prossimo deve essere migliore questi motivo obiettivi vanno in qualche modo stimolati nelle politiche pubbliche allora anche qui
Le politiche pubbliche hanno di mira almeno le politiche pubbliche di questo Governo hanno sempre avuto di mira
Fondamentale come quadro generale delle politiche il problema dello sviluppo della competitività si può dire che forse fino adesso l'efficacia è stata non del tutto soddisfacente comunque questa è stata la strada cercherò di analizzarla ancorché brevemente
I problemi che abbiamo sul tavolo questa sera sono quelli
E dello sviluppo del declino dell'Italia e dell'Europa sono quelli del mercato della solidarietà sono quelli delle azioni di governo per cercare di andare verso lo sviluppo
E allora Sviluppo o declino sicuramente l'Europa si trova in una fase di una certa difficoltà anche perché il meccanismo delle aspettative Fassi
Che non vi sia quello sviluppo che pure i dati economici potrebbero anche consentire
Si trova in una difficoltà di crescita rispetto al resto del mondo allora in qualche modo c'è stata la tentazione di tirare in corner di spostare il problema dire che tutta la questione dello scarso sviluppo europeo dipende dall'aggressività delle dei produttori soprattutto orientali sicuramente esiste questo problema
Ma è un problema da affrontare nei termini propri cioè dei termini di un'economia di mercato globalizzata non eterni di un protezionismo che non porta da nessuna parte
Economia di mercato globalizzata vuol dire sicuramente
Evitare che vi siano frodi e questo l'azione del governo sarà quella di evitare che possano essere importati in Italia merci contraffatte io credo che forse può bastare anche un'azione più incisiva della Guardia di Finanza sotto questo profilo ma sicuramente anche quella di evitare che rimangano nel nostro sistema dei lacci e lacciuoli che impediscono Undine svolge una migliore competitività detto questo nella obbligatoria sintesi di questa serata
Se guardiamo da qui in prospettiva non abbiamo grandi motivi di essere estremamente preoccupati perché se tutto va come dovrebbe andare
Svilupperanno sicuramente grandi paesi come la Cina l'India ci potranno Cranach dei problemi
Ma in fondo l'esempio giapponese dimostra che questi Paesi arriveranno livello di benessere tale in qualche modo da assorbire nostre esportazioni già lo fanno e per questo e imprudente chiudere le frontiere assumere misure di questo genere arriveranno anche se a livello di benessere in qualche modo il differenziale di sviluppo
Potrà essere e in qualche modo recuperato
E questo però significa che per recuperare il differenziale di sviluppo forse ci sarà una modifica dall'altra parte del mondo ma bisogna incrementare quel livello da prefisso telefonico che attualmente contraddistingue l'Europa continentale e per far questo io credo che sia ormai indispensabile in qualche modo togliere dal freezer lo spirito di Lisbona due mila Lisbona due mila e aveva dato un grande sogno all'Europa del primo decennio del terzo millennio cioè recuperare uno spazio di attrattiva tecnologica di sviluppo e di occupazione
Per attuare in questa fase la moneta unica se invece un po'tradita queste aspettative non si è data maggiore libertà ai mercati europei
E qui incidentalmente val la pena anche di rispondere alla domanda di Merlo sulla mercato e solidarietà
Come si può ottenere le migliori condizioni di vita dei per i poveri io credo che la risposta sia e qui ci troviamo in ambiente cattolico mi sia consentito un
Riferimento a una parabola evangelica se noi consideriamo l'unico miracolo sociale contenuto nel Vangelo possiamo forse trarne qualche insegnamento anche di politica economica nel Vangelo
Dopo il discorso della montagna
Gesù si trova nella necessità di sfamare
Il numerosissimi uditori compie il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci e cosa succede si trova a disposizione qualche pane qualche pesce si pone il problema redistributivo come fare a sfamare una moltitudine e in condizioni di scarsità di risorse
Se avesse avuto uno spirito come dire solidaristico probabilmente avrebbe divisi pani pesci in pezzettini piccolissimi distribuite a tutti ma non avrebbe risolto il problema della fame se avesse avuto uno spirito
Se avesse avuto uno spirito diciamo più collettivista forse li avrebbe dati ai più affamati con risultato di far crescerà la fame chi era meno affamato in realtà se vogliamo semplificando perché compie un migra con l'ovviamente ma si pone da un punto di vista di mercato cosa fa
Moltiplica i pani pesci polli distribuisce quindi prima si crea sviluppo lo sviluppo consente la redistribuzione consente quindi anche di fare star meglio chi si trova in condizioni di inferiorità economica
E quindi dallo sviluppo che noi potremmo trarre le risorse consentendo a chi è in grado di corredi corre potremmo trarre le risorse per dare qualcosa il giusto a chi non è in grado senza sua colpa di poter correre queste in sostanza la chiave di tutta la politica economica che non è una politica antisociale anzi ma cerca di evitare che vi siano ostacoli all'antisocialità che deriva dal bloccare le possibilità le chance di chi è in grado di averne ricche in grado di creare più ricchezza per sé e per la società nel suo col nel suo complesso
E allora se questo è il quadro ne dobbiamo anche esaminare un po'gli effetti del patto di stabilità europeo sul
Sulla politica economica europea e italiana
E innanzitutto il patto di stabilità e buono e cattivo io credo che sia buono perché quello che consente di creare uno spazio unico all'Europa che adesso lo spazio monetario diventerà uno spazio economico tutti ci auguriamo che diventi alcuno spazio politico
Ma se non ci fosse stato questo spazio monetario credo che noi avremmo avuto maggiore difficoltà alle crisi cambio un costo del denaro più elevato e altri infetti negativi
Certo si dice c'è il problema dell'inflazione una parte di questi inflazione è sicuramente indotta dalla fisicità dell'euro però anche qui e non è vero che il Governo non abbia affrontato in qualche modo il problema perché l'ha fatto diciamo sott'Kondo due punti di vista in una prima fase cercando di innalzare di creare maggiore domanda innalzare
I redditi più bassi con l'innalzamento ai minimi delle pensioni due anni fa l'anno scorso con l'abbassamento delle aliquote dell'IRPEF per i redditi più bassi
In questa seconda fase estiva e realizzando invece una tentativo di abbassare i prezzi e questo per esempio accade con la creazione con l'arco fa partire effettivamente la borsa elettrica
Con il controllo delle tariffe pubbliche con il nuovo Concordato fiscale che porterà soprattutto le piccole impresa ad allargare la propria produzione quindi creando più offerta di sostanza abbassare i prezzi il livello generale dei prezzi questi sono le uniche politica pubblica detto molto francamente che un Governo può fare perché nessuno pensa di controllare il prezzo delle zucchine
Ma e quindi il patto di stabilità ha dei valori
è certo che è stato pesante in un momento di crescita economica nella quale le prospettive era leggermente diverse questo vuol dire che
Qui in qualche modo occorre adattare nello spirito momenti di crescita più bassa
Se noi li come dire Citti rechi chiamassimo fuori dal patto di stabilità o se non fossimo rigorosi nella sua applicazione anche nella finanziaria due mila quattro
L'effetto non sarebbe quello di poter utilizzare qualche miliardo in più da investire infrastrutture impeto e spesa sociale ma sarebbe semplicemente quello
Di un innalzamento notevole del costo dei tassi d'interesse siccome noi abbiamo ancora un debito pubblico non voglio entrare nel dibattito sulle colpe del debito ma abbiamo un debito pubblico che circa il doppio di quello dei nostri partner europei significa pagare un servizio del debito molto più elevate quello sì
Sottrarrebbe risorse cospicue quindi noi abbiamo come Italia abbiamo l'interesse specifico a salvaguardare il patto a stare dentro i parametri di Maastricht e questo credo che sia una delle priorità
Della politica economica che non confligge affatto con la necessità di destinare risorse allo sviluppo
è ovvio che però in questo quadro una certa interpretazione per certi aspetti elastica di questo patto indispensabile innanzitutto perché bisogna ricordarsi che il patto è un patto di stabilità e crescita e quindi bisogna guardare entrambi e le facce della medaglia quindi sia la stabilità ma le misure della crescita
Sia perché in questa fase di difficoltà economica occorre in qualche modo adattare tutte le interpretazioni possibile per cogliere l'occasione di questo patto piuttosto che non le limitazioni dunque
In questo senso la possibilità di arrivare a close to balance cioè riservarsi una piccola distanza da colmare secondo la ciclicità della andamento economico
E quindi Potter nettizzare gli stabile stabilizzatori automatici dall'altra poter utilizzare risorse europee da destinare agli investimenti sia materiali si materiali questa è stata una proposta abbastanza innovativa e di un certo peso fatta
Dall'Italia nell'occasione della Presidenza del loro per proposta che è stata raccolta tant'è vero che già Germania Francia ci stanno lavorando hanno fatto delle proposte concrete per quanto riguarda gli investimenti materiali
Soprattutto l'informatizzazione le nuove tecnologie
Se questo è il quadro è ovvio che da questo quadro si desume come la principale
Obiettivo della politica economica è quello di incentrare tutte le azioni verso lo sviluppo
E allora se guardiamo quello che è stato fatto e quello che deve essere fatto
E vediamo che i punti attraverso i quali si dipana la politica economica governativa io non voglio dire che sia inappuntabile che non ci siano delle carenze che molte cose possono essere migliorate che anche l'attuale Finanziaria possa trovare dei miglioramenti ma bisogna sempre ragionare nell'ambito di un quadro di compatibilità economiche dei vincoli europei che non lasciano tanto spazio alla fantasia o lei legittime aspirazioni il quadro come dire ci costituisce un po'una camicia a maglie strette che in qualche modo bisogna osservare ma in questo quadro molto è stato fatto
Proprio perseguire quello detto Pezzotta
E per cercare di cambiano un po'la mentalità e di introdurre dei meccanismi culturali nuovi perché se vogliamo alla fine il problema è sicuramente di economia politica di interventi ma è un problema di cambiare quella certa cultura che nel nostro Paese oserei dire negli ultimi dieci anni da quando abbiamo iniziato ad adottare misure restrittive parlando prima gli Autori di Authority di austeri austerità
E poi di misure di rientro poiché di partecipazione alla moneta europea tutte politiche giuste ma che hanno indotto nella nostra mentalità corrente un certo senso di De Scalzo desiderio di lottare per il futuro bisogna fare una battaglia culturale per cambiare questi parametri per dare maggiore speranza e futuro perché il problema non è tanto fare i figli ma fare più figli nella speranza di un mondo migliore per loro perché altrimenti non avrebbe scopo allora tutte queste azioni sono tutte mirate con