"Il ruolo delle assemblee e i nuovi metodi della legislazione tra Stato, regioni e UE" - promosso dal Comitato per la legislazione (presso la Sala della Lupa)

Tutti
Cominciamo i nostri lavori ministro
La Loggia mi ha appena telefonato che è in arrivo tra qua d'acqua pochi minuti sarà presente
Sono lieto di dare il benvenuto della cava i deputati a tutte le componenti
Che la riunione interistituzionale promosso dal Comitato per la legislazione riunisce attorno a questo tavolo rivolgo un particolare benvenuto alle delegazioni delle assemblee regionali
Che svolgono spesso le loro riunioni in questo palazzo
Testimoniando un'idea alta e importante
Il Parlamento è il luogo naturale di incontro e di dialogo di diverse forme di rappresentanza della intera comunità nazionali
La realizzazione della Camera delle Autonomie
E il tema in cui tutte le questioni oggi al centro del dibattito sulle istituzioni si incrociano
è un tema che non si può più eludere o rinviare
Non solo perché altrimenti non vi saranno i tempi per portarlo a termine entro la fine della legislatura
Ma soprattutto perché la seconda Camera
è la chiave di volta della forma di governo nazionale
Regionale e locale
Il sistema federalista
Che si sta delineando non potrà funzionare in modo unitario
Se le autonomie non saranno portati al centro del processo di decisione legislativa nazionale in una camera che pienamente le rappresenta
Sono necessarie modifiche
Al sistema delle competenze
Ma non bisogna illudersi sull'efficacia di formule astratte
Senza raccordi istituzionali non fa molta differenza un criterio di competenza esclusiva o di competenza concorrente
Il territorio è lo stesso e sul territorio tutte le decisioni si intrecciano e si devono coordinare
Dobbiamo quindi accelerare coordinare tutto il processo di correzione di completamento delle riforme in senso federalista
Considerando insieme competenze
Organi procedure a tutti i livelli e cioè l'effettivo funzionamento dell'intero sistema
Occorre un'assunzione di responsabilità verso il Paese di tutte le parti politiche
Che porti ad un chiarimento sulla direzione di marcia e sul complessivo equilibrio del futuro sistema di competenze ripartite
In questo contesto l'integrazione della Commissione bicamerale per le questioni regionali con i rappresentanti delle regioni e degli enti locali
Può rappresentare un utile soluzione in vista del completamento dell'impianto federalista
Le giunte del Regolamento in questo anno hanno lavorato attorno all'attuazione di questa facoltà
La predisposizione di un testo di modifica dei regolamenti parlamentari non è stata semplice
Ma ora il testo c'è ed è in dirittura d'arrivo
Gli ultimi ostacoli mi sembrano in via di superamento anche la questione della elezione dei rappresentanti regionali in seno ai consigli dovrà trovare una soluzione d'intesa tra Letta tutte le parti
Che risponda coerenza e a correttezza dei rapporti tra le istituzioni
E ora necessaria una verifica politica
Ognuno dovrà fare la propria parte ricercando in ciascun ambito la più ampia intesa politica e istituzionale
L'anno in corso e decisivo per portare a compimento la formazione dei nuovi statuti regionali
Mi auguro che i nuovi statuti possano riannodare il dialogo tra gli esecutivi e le assemblee legislative che attualmente attraversa una fase difficile
Non credo giovi a nessuno un atteggiamento di isolamento di ciascuna istituzione in se stessa che porta ad un indebolimento complessivo delle istituzioni regionali
Proprio nel momento nelle quali esse si vedono attribuite cose va così vaste responsabilità dal nuovo assetto costituzionale
In questo ambito le Regioni dovranno adottare procedure utili a raccordare i processi legislativi regionali con quelli nazionali
Le assemblee regionali dovranno prevedere al loro interno organi e procedure dirette a verificare la coerenza delle singole leggi regionali con il complessivo sistema delle competenze
Come giustamente pretendono che avvenga in Parlamento
Qui tocchiamo i temi oggetti de oggetto della odierna riunione interistituzionale
Che non riguarda i rami alti del nuovo ordinamento costituzionale ma questioni più concrete e specifiche
Si tratta dei mobili in cui si si deve legiferare in un ambiente assai più complesso che in passato
Un ambiente ove sarà comunque altissimo il tasso di interdipendenza delle decisioni quale che sia il sistema di ripartizione delle competenze
Lascio la parola su questo agli studiosi e legislatori espertissimi che mi seguiranno in questo dibattito a cominciare dall'onorevole Mattarella presidente del comitato per la legislazione da parte mia voglio riconoscere al comitato per la legislazione in merito di promuovere questo tipo di incontri
Che hanno un'accurata preparazione seguirlo anno dopo anno un percorso fatto di tappe successive e perseguono obiettivi concreti basati sulla cooperazione tra istituzioni ed enti di ricerca
Non dobbiamo dimenticare che la legislazione è un patrimonio della collettività
Che trascende governi maggioranze e generazioni presenti
La sua cura risponde agli interessi generali e permanenti del paese e l'istituzione parlamentare lavora anche per questo
Proprio in questi giorni è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
Adottato d'intesa con i presidenti delle Camere
Che avvia l'attuazione di un'idea lanciata proprio in una di queste riunioni interistituzionali dall'onorevole Beniamino Andreatta
Nel dicembre mille novecentonovantanove quando era vicepresidente e presidente in pectore del comitato per la legislazione l'idea di realizzare sulla rete internet un sistema informativo nazionale sulla normativa vigente che consenta a chiunque una ricerca facile intelligente apra la strada riordinamento e alla semplificazione
Del sistema normativo
Al Presidente Andreatta va la nostra gratitudine anche per questo progetto
Che si aggiunge al grande e generoso contributo che ha dato al nostro Paese
Sul sito internet della Camera viene oggi inserito il manuale della legislazione che riunificare le regole sulla produzione la formulazione tecnica delle norme che sonora sparse tra le più disparate fonti
Anche in questo caso si tratta d'uno strumento messo a disposizione della collettività che potrà agevolare il lavoro di chiunque si occupi entro e fuori le istituzioni della elaborazione i testi normativi
Da qui prendono spunto per un'ultima considerazione
Le assemblee rappresentative certo si dividono ogni giorno
Su tutte le questioni
Ma sono di gran lunga la più grande forza unificante delle rispettive collettività
La modernizzazione dei processi decisionali non passa attraverso la loro emarginazione
Al contrario i sistemi di governo contemporanei richiedono procedure che include e valorizzino le assemblee
Lo dimostrano le proposte che sta elaborando un laboratorio multinazionale come la convenzione europea
La rivoluzione delle nostre forme di governo dovrà dunque andare nella stessa direzione
Gli esecutivi regionali a diretta legittimazione popolare come il Governo nazionale devono sempre più rafforzare la posizione unificante del premier al loro interno
Ma proprio per questo hanno ancora più bisogno di governare attraverso le assemblee e di arricchirsi del loro Lura lirismo e della loro dialetti
Altrimenti finirebbe per logorarsi definitivamente il sistema ripartiti e con loro il tessuto democratico della comunità
Mi sembra dunque quanto mai appropriato il sottotitolo di questa riunione interistituzionali il ruolo delle assemblee
E mi auguro di cuore che il nostro lavoro porti a risultati utile per rafforzare il loro nuove grazie
D'ora la parola l'onorevole Mattarella presidente del comitato per la legislazione della Camera dei deputati
Ringrazio a nome del Comitato
Il Presidente della Camera
I presidenti delle assemblee regionali i colleghi parlamentari
E gli studiosi che prendono la parola in questa riunione interistituzionale
Sono loro i protagonisti di questo incontro
Ringrazio anche tutti gli altri presenti
Che sono tutti addetti ai lavori
Questo infatti non è un seminario ma è una riunione di lavoro parlamentare
Come tutti sanno il comitato per la legislazione ha una composizione paritetica è una presidenza a rotazione
Nasce per essere uno strumento di dialogo e d'intesa tra le parti politiche tra le istituzioni
Come del resto altri organi legati alle presidenze delle Camere
Peraltro a differenza di questi organi che svolgono i compiti di autorganizzazione delle Camere il Comitato interviene quotidianamente nel processo legislativo
E dunque crea uno spazio di dialogo a stretto contatto con i problemi di merito e con la dialettica politica e talvolta a stretto contatto con la polemica politica
Il comitato non potrebbe esistere non potrebbe funzionare
Di conseguenza se non si collegasse ad uno spirito istituzionale e ad una corrispondente a tradizione profondamente radicata nella vita parlamentare
Questo si manifesta ogni giorno come sono beni parlamentari nel lavoro delle commissioni
Ed è particolarmente evidente nel lavoro delle commissioni che Dan pareri su aspetti diversi di coerenza della legislazione le commissioni Affari costituzionali le commissioni Bilancio le Commissioni per le politiche per l'Unione europea la Commissione bicamerale per le questioni regionali
Non a caso queste commissioni sono tutte qui rappresentate
è uno spirito che esprime una dimensione alta della politica quella che si realizza con senso delle istituzioni e con utenti cita di impegno
E che sia il dovere di esprimere nella istituzione più politica di ogni altra quella rappresentativa di cui poc'anzi penso alla Camera sottolineava il ruolo questa dimensione della politica può e per la verità deve accomunare tutti
Per allinearsi alla dignità della funzione parlamentare
Essa peraltro si manifesta comunque nell'esistenza spessa della istituzione rappresentativa
In quella funzione unificante che appunto poc'anzi per la Camera ricordava
Funzione unificante radicata nella se la struttura delle assemblee
Questa dimensione sì esprime in grado elevato nell'attività svolta questi anni ed è la stessa esistenza del Comitato per la legge sono della Camera
Che nella qualità della legislazione vedo un aspetto della qualità della politica come problema comune a tutte le parti
L'esempio del presente Andreatta
Che è stato poc'anzi ricordato dal presidente della Camera
Penso che illustri come nessun altro ciò che intendo dire
Ed è questo esempio per il Comitato della per la recitazione motivo di vanto
Motivo di aver vanto operare avuto Andreatta tra i suoi componenti più attivi e più innovatori
Il comitato si è impegnato da anni nel costruire una rete di collegamento tra l'Assemblea legislativa su questi temi
E a questo scopo sono le state dedicate le riunioni interistituzionali
Che hanno realizzato all'uopo hanno e lo ricorda poc'anzi il Presidente della Camera ha realizzato un cammino di progressiva costruzione di strumenti e di obiettivi condivisi
Oggi questa rete di collegamento ha una base organizzativa reale nella stabile cooperazione che si è creata tra gli uffici delle camere e gli uffici delle assemblee regionali e qualificati istituti di ricerca
La collaborazione tra questi centri diversi produce ogni anno un rapporto nazionale sullo stato della legislazione tra stato regioni e Unione europea
Le schede sui settori oggetto della odierna riunione interistituzionale vengono dall'elaborazione del rapporto due mila due che è in corso e costituiscono quindi un documento forse unico si tratta di un'analisi puramente conoscitiva svolta congiuntamente dal punto di vista nazionale e regionali
E verificata dagli istituti di ricerca
I professori Caretti e date nera direttore rispettivamente dell'Osservatorio legislativo di Firenze e dell'Istituto di studi sulle regioni al CNR
Tra poco ci illustreranno l'esito di queste analisi
Su questa base non intendiamo porre alcune questioni di fondo agli autorevoli interventi che seguiranno da parte parlamentare e da parte regionale
Innanzitutto come sta funzionando il sistema dei rapporti tra stato regioni Unione Europea
Non credo che si possa dire che stia funzionando al meglio ed è pure che allo stato vi siano prospettive chiare di buon funzionamento per il futuro
A legislazione che ha giocato il maggior ruolo tra Stato regioni è stata quella statale negoziato nella Conferenza unificata tali esecutivi regionali e il Governo
Che finisce più o meno consensualmente per assorbire anche gli spazi di autonomia legislativa delle singole regioni perché comunque genera contenzioso
Non basterà a risolvere i problemi neppure la revisione dell'articolo centodiciassette
Che anzi in assenza di adeguate procedure di raccordo potrebbe aggravarsi
Qualche mentre la Camera ricordato poc'anzi
A Firenze ha sottolineato di giorni addietro anche nel caso di competenza esclusiva
Rimane la connessione tra gli interventi dei diversi livelli di governo perché molte tra le materie che fanno necessariamente capo allo Stato centrale sono in realtà funzioni pervasive che attraversano tutte le competenze regionali
L'esperienza che da una Rizzato dimostra infatti che almeno gli stessi pericoli di contenzioso che sono presentati dove le diverse sere istituzionali reclamano poteri intervento è scusi
In questa riunione vorremmo mettere a fuoco tra diverse istituzioni non le formule di ripartizione costituzionale
Che vanno discusse in altre sedi
Ma quelli sprinter ventuno interiori che possono essere pregiati dal basso settore per settore all'interno della politica e della normativa di settore
Nei rapporti tra i limoni territoriale di don Marco soltanto le formule di medio costituzionali
La politica antico di settore può giocare un ruolo determinante per riempirle di capacità effettiva di funzionamento attraverso un uso appropriato di procedure e di metodi legislativi
Esempi utili si rinvengono nelle forme più moderne e flessibili
Di normativa programmatica cioè molti settori hanno già sperimentato facendo leva proprio su procedure parlamentari capaci di riportare a sintesi un'elevata distribuzione dei poteri normativi e non normativi
I metodi legislativi più adatti alla nuova situazione
Mi sembra che in definitiva quelli che escono da un'impostazione meramente difensiva diretta assegnare i confida rispettive competenze
E puntano invece a valorizzarle a promuoverle in un quadro collaborativo e di conseguenza non conflittuale
Prima di ascoltare i presidenti del consiglio e delle commissioni si parla di settore ascolteremo la voce delle commissioni che nell'ambito del Parlamento nazionale intervengono per valutare aspetti connessi al distribuzione delle competenze normative e che hanno quindi una visione generale trasversale rispetto ai settori
è un'esperienza che proponiamo un blocco all'attenzione dei consigli regionali
Lo sviluppo di queste funzioni trasversali è infatti il cambiamento più importante
Che si è verificato in Parlamento a seguito del passaggio da una posizione di legislatore quasi monopolista a quella di legislatore che interagisce con altri poteri normativi
La stessa integrazione della commissione bicamerale in cui ha parlato nomina significativa poc'anzi il presidente Casini e lo sviluppo di questa esperienza e una volta attuata sarà promossa e sostenuta dall'esistenza di queste procedure anche all'interno di ciascuna Camera
Credo tutti auspichiamo una sollecita approvazione delle modifiche regolamentari per la integrazione della commissione bicamerale parallelamente si può ritenere auspicabile
Anche che all'interno dei consigli regionali si creino o si rafforzino
Corrispondenti organi o procedure
Anzi organi e procedure
Che affianchino la elevazione della Pan tante regionale e ne seguono la successiva attività
Traendone indicazioni utili
Anche per fornire pareri sulla attività è già attiva regionali
Dando vita ad esempio ad una commissione che concentri le funzioni
Relative alla qualità della legislazione e al rispetto delle competenze normative verso lo Stato e verso l'Unione Europea
Mi auguro concludendo che come nelle precedenti occasioni
Ricorda dal presidente Casini anche questa riunione
Di carattere interistituzionale possa concludersi formulando proposte proficue al fine di migliorare il concreto funzionamento del processo legislativo nell'ambito nazionale e regionali
Grazie onorevole Mattarella seduto saluto il ministro la Loggia che come gli avevo anticipato arrivato informo che il presidente la conferenza dei presidenti delle Regioni delle Province Ottone Enzo Ghigo mi ha comunicato di essere impossibilitato a prendere parte al vino odierna per impegni improrogabili di carattere istituzionale qui c'è una lettera
In uso ne do lettura perché credo che sia Lust presidente impegni istituzionali in the improrogabili impedisco di partecipare al mio interistituzionale promosso al comitato per la legislazione la camera i deputati
Il rammarico di non poter partecipare ai lavori diventa più forte se considero la particolare fase di transizione della nostra istituzione in virtù di importanti disegni di legge che sono oggi alla pensione delle camere del delicato momento legislativo che caratterizza la concreta applicazione del nuovo Titolo quinto la Costituzione laddove si avverte come improcrastinabile l'esigenza d'un oggettivo rafforzamento dei controlli parlamentari sul rispetto delle competenze normative in relazione alla sfida che attende i Consigli regionali per il varo di nuovi statuti è chiaro quindi in questo contesto che la discussione sui nuovi metodi la legislazione risulta quanto mai opportuno anche in relazione al ruolo nuovo che Regioni enti locali stanno subendo l'Unione europea laddove è sempre più sentita la necessità di una codeterminazione di sistema che consenta l'autonomia e la partecipazione alla fase ascendente definizione dei provvedimenti dell'Unione Europea
Sono certo eccetera eccetera questo messaggio dico
Do ora la parola al professor D'Atena direttore dell'Istituto di studi sui sistemi regionali federali sulle Autonomie Massimo Severo Giannini del CNR ho
La ringrazio Presidente
E quest'anno il rapporto nazionale sullo stato della legislazione che giunge alla sua terza edizione di cui qui vengono anticipati alcuni contenuti che presenta una evidente rilevanza che ne fa un rapporto a sé perché perché non siamo in grado di valutare il primo anno di applicazione della riforma costituzionale quindi del rovesciamento del numerazione delle competenze
Abbiamo quindi i dati di un primo collaudo primo collaudo tanto più rilevante nella prospettiva che prospettiva annunciata di una possibile rivisitazione della riforma la quale laddove dovesse affrontare come deve ritenere il tema del riparto delle competenze non potrebbe prescindere dalle risultanze del dell'esperienza
Aggiungo che i dati che noi abbiamo oggi sono dati ancora non definitivi non soltanto per il per i brevetti Periodo che è passato
Ma perché il sistema non è ancora a regime d'altra parte assolutamente inspiegabile che all'indomani di una riforma così incisiva di una riforma di questa portata
Permangano delle viscosità di ordine culturale
Le quali le quali non consentano una piena metabolizzazione la immediata metabolizzazione del grado di novità della riforma stesse ciò non di meno i dati sono significativi sono stati considerati prendendo in considerazione alcune materie strategiche sia per la loro intrinseca importanza sia per il fatto di essere campioni di diverse tipologie di competenze si tratta della tutela della salute e dell'Energia dell'agricoltura delle infrastrutture e della finanza
Ora quali sono i dati che emergono da questa prima ricognizione
Della esperienza sin qui maturata relativamente a queste materie c'è un dato che si impone su tutti ed è stato ricordato anche negli interventi introduttivi ed è il dato dell'intreccio delle competenze
Cioè il la esperienza maturata fa giustizia dell'idea che peraltro ha avuto una certa accoglienza per esempio a livello dottrinale secondo cui il nuovo sistema di riparto di competenze sarebbe stato informato ad un separatismo di tipo duale
In realtà ci si rende conto che ci sono una serie di elementi di sovrapposizione di intreccio di implicazione tra le competenze
La cui causa maggiore è costituito dal fatto che esistono è stato ricordato una serie di competenza a carattere trasversale competenze dinamiche le quali possono incidere su competenze aventi diversi oggetti per esempio
Con riferimento ai campioni che ne abbiamo considerato è significativo il caso dei dei lavori pubblici in materia di lavori pubblici c'è interferenza con la tutela della concorrenza con la tutela dell'ambiente con il governo del territorio
E interferenze non minori sono registrati in un altro ambito che avendo dell'agricoltura ora non ci si può nascondere che questa interferenza di competenze crea delle incertezze pone in particolare la domanda chi fa che cosa
Perché cento
Ci potrebbe essere l'aspirazione ad un ad una separazione netta di competenze queste incertezze sono confermate da una crescita esponenziale molto significativa
Del contenzioso aggiungo che un ulteriore elemento di incertezza rappresentato da quelle che io chiamerei le materie fantasma cioè le materie che sono scomparse dall'elenco del vecchio c'è articolo centodiciassette per non riaffiorare nuovi elenchi
Le quali dovrebbero entrare a far parte della competenza residuale delle Regioni
Tuttavia sono anche soggette alle interferenze per effetto di a materie statali e a volte si può prospettare l'ipotesi che in quanto tali siano scomparse per esempio questa è un'ipotesi che è stata avanzata relativamente
Ai lavori pubblici solo il a assumendosi che la materia e lavori pubblici in quanto tale sarebbe scomparsa
E perché lei singole opere pubbliche sarebbero regolate dal regime competenziale della materia cui la singola opera di volta in volta accede
Ora
Che giudizio dare di questa situazione innanzitutto che sarebbe riduttivo a scriverla a difetti della riforma cioè queste sovrapposizioni nonché difetti non ci sia non sono stati largamente segnalati anche in sede dottrinale
Però la considerazione che dobbiamo fare e che l'intreccio delle competenze nell'esperienze federali e regionali degli altri ordinamenti che hanno quindi delle Autonomie costituzionalmente garantito è un elemento fisiologico
è un elemento sociologico dimostrandosi che le materia in genere si ricorre deleghe di materie non sono mai mutuamente mutuamente esclusive
E questa complessità di competenze che si intrecciano e che si sovrappongono viene in genere governato attraverso gli strumenti della cooperazione
Ora questo questo è un tema è un tema molto delicato perché noto che uno degli elementi più deboli della riforma riguarda la cooperazione il nodo della seconda Camera un nodo che fino a questo momento la merce nella camera di centralità è stata ricordata un momento fa dal presidente Casini
è un nodo che non è stato possibile sciogliere e il surrogato della seconda Camera la bicameralina che pure è stata ricordata non ancora
Non ancora ricevuto attuazione senonché ecco che cosa è accaduto e questo è il secondo elemento che emerge dalla dall'esame dei dati
E accaduto che quasi per forza delle cose per la forza delle cose quella cooperazione che è stata bandita dal disegno costituzionale rientrata dalla finestra nella prassi età dalla finestra una prassi attraverso una serie di
Una serie di canali sui quali non mi soffermo ricordando soltanto due che mi sembrano a loro modo particolarmente significativi da un lato la conferenza o le conferenze
E d'altro lato prassi che si sono sviluppate in ambito parlamentare come quel delle audizioni informali di rappresentanti delle Regioni e di rappresentanti della Conferenza dei presidenti delle regioni da parte
Del
Commissioni di merito inutile dire queste prassi sono da salutare con con assoluto favore colmando un vuoto della disciplina costituzionale c'è però un un profilo alcuna zona d'ombra delle prassi
E la giornata ombre rappresentata dal rischio della emarginazione dei legislativi rischio che si coglie sia a livello statale sia a livello regionale
Che cosa accade la concertazione su per la progettazione a livelli di esecutivi irrigidisce i propri provvedimenti ai quali si riferisce
Condizionando i margini di autonoma determinazione delle assemblee
Si determina in certi casi una una autentico effetto effetto blindatura di cui i dati che abbiano che abbiamo rilevato offrono significativi esenti e si determina quindi un effetto un'incidenza sulla forma di governo ora questo fenomeno e reali e verificabili sia a livello sta statale dicevo sia a livello regionale
E rappresenta peraltro il punto di emersione di un problema più ampio che riguarda ente le due riforme da cui è stato interessato il titolo quinto la legge costituzionale tre del due mila uno e l'uno del novanta del novantanove
Ed è rappresentato da una serie di elementi che rischiano di mettere a margine il ruolo delle assemblee il ruolo il ruolo dei consigli si pensi per esempio allo spazio che assume la normativa regolamentare per una serie di fattori a livello a livello regionale questo
Evidentemente un problema cioè si deve evitare il il pericolo di un corto circuito cioè che il rafforzamento degli esecutivi da un lato e la riforma del Titolo quinto dall'altro produca produca questo questo effetto dice emarginazione degli esecutivi come come reagire a questo le vie sono state sono state indicate dal presidente
Presidente Casini da un lato in una prospettiva de iure condito c'è l'attuazione della bicameralina cioè assicurare una sede parlamentare di concertazione la quale la quale e ovviamente
Nuove il pericolo che accordi tra gli esecutivi riducono i margini di autodeterminazione delle delle assemblee e de iure condendo cioè il il il nodo centrale il perno la seconda camera che non a caso è un elemento centrale in tutte le esperienze assimilabile nel nostro e mi riferisco soprattutto all'esperienza di tipo federale grazie
Grazie professore
Il professor Caretti Paolo Caretti direttore dell'Osservatorio sulle fonti non è vista di Firenze alla parola
Grazie presidente
Avendo lavorato sullo stesso gli stessi materiali le considerazioni che farò noterete sono in grande sintonia con quanto Spena esposto il collega d'ateneo
Il punto di partenza di questo intervento quello la rilevazione di quello che è il dato più innovativo secondo l'opinione comune del nuovo Titolo quinto cioè l'inversione del criterio di attribuzione delle competenze
Legislative tra Stato e regioni
E questa trasformazione dello Stato dal soggetto a competenza generale a soggetto a competenza definita e la competenza regionale in parte concorrente in parte residuale esclusiva
è una novità sulla almeno sul dato formale c'è la sottolinea così di di straordinaria rilevanza se si tiene conto del fatto che contestualmente si sono molto alleggeriti i controlli
I limiti sull'esercizio della potestà legislativa regionale e soprattutto è venuto meno nel testo del titolo quinto quel limite dell'interesse nazionale che funzionava come elemento di raccordo necessario tra scelte legislative regionali ed esigenze di carattere unitario la soddisfazione di questo tipo di esigenze non è certo problema che sia sfuggito in sede di riforma del vecchio Titolo quinto
Ma esso è stato risolto con l'affidamento allo stato di competenze esclusive quelle cosiddette di carattere orizzontale e con la previsione del potere sostitutivo di cui all'articolo centoventi comma due della Costituzione
Uno degli interrogativi principali che subito ci si è posti e come avrebbero reagito i due protagonisti del processo di regolazione di fronte ad una novità di impianto così profonda
Ci si è chiesti cioè quali modificazioni esso sarebbe stato in grado di produrre supra assi ormai consolidata emanate in un quadro costituzionale diverso
Come si sarebbe arrivati all'individuazione delle cosiddette materie nominate in una parola ci si è chiesti se il tendenziale criterio di separazione che emerge almeno dal testo del nuovo Titolo quinto sarebbe riuscito davvero a sostituirsi da subito e non solo nel dettato costituzionale anche nel concreto svolgersi della legislazione al modo di legiferare precedente prevalentemente centrato invece sul criterio della concorrenza
Il periodo che ci separa dall'entrata in vigore della legge costituzionale numero tre del due mila uno ci consente di abbozzare qualche prima risposta a questi interrogativi
Alla luce dell'analisi condotta da gruppi di lavoro Camera regioni che sono alla base di questo incontro di quelle condotte dall'Osservatorio fiorentino sulle fonti
Se a ciò si aggiunge l'esame dei pareri che spesso le Commissioni affari costituzionali di Camera e Senato sono state chiamate ad esprimere circa la compatibilità di disegni di legge governativi
Con i nuovi criteri di riparto delle competenze legislative fra Stato e Regione i dati più significativi che ne emergono possono essere così riassunti
Una tendenza ad un'interpretazione estensiva delle cosiddette competenze esclusive dello Stato e all'affermazione della possibilità di interventi legislativi statali in ambiti che hanno un'attinenza funzionale con materie riconducibili alla competenza anche residuale esclusiva del delle della regione
Penso ad esempio alla materia agricoltura
Una tendenza all'affermazione della possibilità di interventi anche prescrittivi dello Stato in materia assegnate alla competenza concorrente delle Regioni
Ma che più che ambiti materiali alludono a finalità assegnate alla legislazione statale penso alla materia della tutela della salute
Ancora una notevole incertezza circa la collocazione di alcuni settori materiale tra le competenze dello Stato delle Regioni anche in casi in cui tale collocazione sembrerebbe chiaramente desumibile dal testo costituzionale è il caso appena ricordato anche da battere
Di una delle materie nominate quella dei lavori pubblici
La quale dovrebbe rientrare tra quelli affidati alla competenza esclusiva residuale delle Regioni ma che presenta indubbie connessioni con altre materie di sicura spettanza statale
Tutela della concorrenza tutela dell'ambiente dell'ecosistema e dei beni culturali con il governo del territorio
Di fatto come è noto il decreto legislativo centonovanta del due mila due risolve il problema recuperando il criterio del livello degli interessi coinvolti alludendo espressamente ad opere di preminente interesse nazionale
Recuperando quindi una nozione esclusa o comunque spunta dal testo del titolo quinto e contiene una serie di disposizioni prescrittive nei confronti delle regioni
Salvo poi prevederne in parte la possibile futura derogabilità da parte del legislatore regionale
Ancora il permanere di una carenza sul piano della predisposizione di una legislazione statale organica di principio a fronte del MOL tipi Cars di normative settoria statale settoriali a carattere temporaneo il caso è il caso ad esempio del decreto legge
Numero sette due mila due convertito in legge cinquantacinque dello stesso anno in tema di energia che detta appunto una disciplina transitoria valida fino alla determinazione dei principi fondamentali della materia
Decreto flussi e poi successivamente sovrapposto un accordo raggiunto in sede di Conferenza Stato Regioni Stato-città ed autonomie locali del settembre dello stesso anno
Infine una crescente rilevanza di accordi e intese raggiunte in sede di Conferenza Stato Regioni
Che finiscono con l'imporsi sia al legislatore statale che al legislatore regionale accordi che in certi casi investono non solo il merito della disciplina del settore di considerato ma lo stesso profilo del riparto di competenze tra Stato e Regioni come avvenuto per il settore del turismo letti nel loro insieme questi dati che emergono dall'esperienza del periodo successivo all'entrata in vigore del nuovo Titolo quinto sembrano mostrare una notevole difficoltà nell'adeguamento dei modi della legislazione al nuovo modello costituzionale dovuta in larga misura alle incertezze interpretative che esso pone ma anche agli elementi di fluidità
Che il meteo medesimo contiene alle sue lacune la tendenza al permanere di prassi precedenti in ordine ai rapporti tra legislazione statale e regionale anche in ambiti che formalmente dovrebbero fuoriuscire dall'ambito della legislazione dello Stato la tendenza a fare emergere tutti i possibili collegamenti funzionali tra Betty materiali contigui
La tendenza condivisa da Stato e regioni a ricorrere almeno per il periodo immediato della transizione dal vecchio al nuovo modello
A forma di partecipazione alla determinazione dei contenuti normativi soprattutto nei casi di più difficile definizione dei rispettivi ambiti di competenza
Anche al fine di contenere il contenzioso davanti alla Corte costituzionale contenzioso infatti che seppure non irrilevante
Sono attualmente pendenti centonove ricorsi in via principale non ha assunto la consistenza paventata dai primi commentatori
Si tratta di tendenze che certo non sono prive di aspetti problematici tra i quali in primo luogo il rischio di una progressiva decostituzionalizzazione della disciplina dei rapporti tra Stato e Regioni quanto all'esercizio della funzione legislativa affidata al moltiplicarsi di procedure e soluzioni diverse da settore a settore
Ma al di là di queste e di altre considerazioni che potrebbero farsi l'esperienza di quest'ultimo periodo segnala un dato mi pare di carattere generale
Per quanto il modello formalmente disegnato dalla riforma paglia come detto ispirato prevalentemente al criterio della separazione
Esso sembra avviato a conformarsi invece piuttosto nel senso della concorrenza secondo una sostanziale continuità con l'esperienza precedente
Con una differenza importante tuttavia nel modo di intendere il rapporto di concorrenza non più come per il passato una concorrenza ispirata sostanzialmente al principio di supremazia dello Stato
Ma piuttosto una concorrenza giocata sul terreno di procedure che assicurano ad entrambi i legislatori la possibilità di incidere sul contenuto normativo degli atti che spettano all'uno o all'altro
Non è possibile stabilire oggi
Se questo dato debba essere inteso come il frutto provvisorio di una fase di transizione dal vecchio al nuovo modello ovvero come l'indice di un'esigenza non transeunte
Ossia quella di assicurare comunque stante il disposto dell'articolo cinque della Costituzione
Una coerenza complessiva al sistema legislativo rispetto alla quale rischia di entrare in rotta di collisione una rigida applicazione del criterio della separazione
In ogni caso nell'una e nell'altra ipotesi il dato richiamato sottolinea sin d'ora l'opportunità di una riflessione sui modi di svolgimento dell'attività legislativa del Parlamento e non solo sui suoi contenuti
Da questo punto di vista in attesa della riforma promessa dal nuovo Titolo quinto sulla quale ha richiamato l'attenzione all'inizio il presidente Casini
Appare di grande importanza all'avvio della soluzione transitoria rappresentata dalla integrazione della Commissione bicamerale per le questioni regionali secondo quanto previsto dall'articolo uno c della legge costituzionale numero tre del due mila uno così come la sperimentazione di ogni altra possibile forma di collegamento tra assemblee elettive che si affianchi
Integra integrandola all'esperienza maturata in questi anni nei rapporti tra esecutivi questa appare la via maestra per evitare tutti i numerosi problemi interpretativi che oggi complicano più che in passato l'attività dei legislatori
Vengano risolti esclusivamente dalla Corte costituzionale ha le cui decisioni non si può chiedere il grado di flessibilità che viceversa molto spesso la soluzione di quei problemi richiede se
Grazie professore
Passiamo ora gli interventi sul tema dei controlli parlamentari circa rispetto delle competenze normative e il numero Donato Bruno
Presidente la Commissione affari costituzionali della Camera alla parola grazie presidente Casini ringrazia lei è il presidente Mattarella per questa riunione
Volevo ricordare a me stesso tanti partecipanti a questa riunione quello che di adire alla tavola rotonda svolta circa un anno a Milano presso il Consiglio regionale in tema di rapporti tra esecutivi Assemblea nel funzionamento del nuovo sistema normativo tra Stato Regione e Unione europea dove aveva avuto modo di indicare due grandi linee guide per il cammino che doveva indirizzare tutti i livelli di governo nel lavoro di interpretazione di integrazione che la riforma del titolo quinto della costituzione di Chieti
Entrata in vigore della legge costituzionale tre del due mila e uno ha rappresentato infatti una riforma dalle implicazioni molto profonde che sin dalla sua prima applicazione ha evidenziato però diversi profili di criticità
La prima linea guida era individuate nell'esigenza che il Parlamento il Governo ha così come i presidenti di regione i Consigli regionali riuscissero a definire principi comuni riguardante il metodo della legislazione e quindi nella necessità di muoversi su più livelli
Era in quell'ottica che sottolineano l'importanza del lavoro in corso sugli statuti regionali e sui regolamenti consiliari e per quanto riguarda il Parlamento la rilevanza del lavoro che le Commissioni affari costituzionali di Camera e Senato stavano inaugurando si era subito evidenziato infatti l'esigenza che l'attività interpretativa delle nuove norme costituzionali
Si dovesse esplicare in tutte le fasi SD del procedimento legislativo
A tal fine era stato dato specifico rilievo l'azione consultiva svolto dalle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato in virtù delle funzioni ad essi riconosciute circa la verifica della sussistenza
Della competenza del legislatore statale in relazione al contenuto delle varie iniziative legislative
A più di un anno di distanza dall'avvio di tale esperienza il lavoro effettuato dalla prima Commissione della Camera dei deputati sui progetti di legge adesso sottoposti per il parere ha dato vita ad una giurisprudenza che da un lato ha sostanzialmente confermato alcune opzioni interpretative che la dottrina aveva già messo in evidenza e da un altro ha trovato riscontro in alcuna recente pronunzie della Corte costituzionale
Attraverso la lettura dei pareri adottati dalla Commissione trovano conferma infatti l'esistenza nell'attuale articolo centodiciassette della Costituzione di profili di trasversalità proprio di alcune materie affidati alla competenza legislativa dello Stato
La possibilità di interventi legislativi da parte dello Stato in ambiti aventi attinenza funzionale con materie riservate alla competenza esclusiva delle Regioni ma comunque incidenti su materie demandati alla competenza esclusiva dello Stato
Nonché l'esistenza di materie oggetto di legislazione concorrente
Che non costituiscono un ambito materiale quanto piuttosto una finalità assegnata la visitazione stradale in presenza delle quali potrebbe rendersi necessaria la formulazione da parte della legge statale e principi fondamentali sotto forma di regole più restrittive
Alcune di tali aspetti hanno in parte trovato conferma nella giurisprudenza costituzionale si pensi infatti alle sentenze duecentottantadue quattrocentosette del due mila due
La seconda linea guida che avevo evidenziato era quella della necessità di prendere atto che nessuna istituzione in grado di svolgeva da sola una tale attività interpretativa ed integrativa e che fosse pertanto necessario pensare ad un circuito informativo tra i diversi livelli di governo ed è a tal proposito che auspico un più concreto e continuo scambio di esperienze e di sapere tra Assemblee legislative governi appare infatti a tal proposito importanti che accanto a sedi già consolidate a che non sempre si sono dimostrati in grado di risolvere da solo le varie questioni sul campo si pensi all'esperienza della conferenza unificata tra Stato e regioni
Ed enti locali si sperimentano altri percorsi istituzionali
A tal fine valuto favorevolmente in un ambito strategicamente fondamentale quale quello del coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario
La istituzione ad opera dell'articolo tre della legge finanziaria per il due mila tre di un'altra Commissione di studio con il compito di indicare al governo i principi generali del coordinamento di finanza pubblica
E del sistema tributario e del conseguente obbligo per il governo di presentare al Parlamento
Una relazione nella quale dar conto degli interventi necessari individuato in una sede unitaria con le autonomie territoriali Caldara attuazione all'articolo centodiciannove della Costituzione
Sulla base di tali considerazioni mi sento di insistere anche nella sede odierna su queste linee guida
So che la fase di sperimentazione di cambiamento nel rispetto dei principi e dei valori costituzionali
Per questo alle commissioni Affari costituzionali delle due Camere steppe continuerà aspettare un ruolo peculiare sia sul piano della interpretazione attiva e positiva dell'attuale quadro costituzionale
Sia sul piano propositivo di esame delle attuali proposte di legge quadro dell'ulteriori modifiche costituzionali
E Commissione affari costituzionali non potranno svolge un compito così impegnativo se non potranno avvalersi di un costante dialogo con il Governo con le altre Commissioni competenti per le diverse materie e con l'intero sistema delle Autonomie
Queste ultime in particolare sono chiamata a dotarsi di ulteriori strumenti per migliorare puntualizzare i momenti di confronto e di analisi con le istituzioni statali
Pare infatti fondamentale
Individuazione delle sedi e delle procedure più idonee a promuovere a regolare il confronto
In modo da assicurare il pre Mark il primato della politica nella difficile opera di individuazione di un punto di equilibrio in costante divenire tra le esigenze di tutela dell'unità giuridica economica e sociale del Paese
E quella di massima valorizzazione dell'autonomia degli enti territoriali
E ha dato ed è a tal proposito che ritengo opportuno sottolineare anche in questa occasione il ruolo che il Parlamento è chiamato a svolgere questo ruolo è tanto importante perché nel Parlamento che si devono ricercare formule
Per coniugare la garanzia dell'unità e dell'identità nazionale con l'esigenza di pensare nuovi strumenti di ingegneria costituzionale d'ordinamentale al fine di garantire maggiore efficienza e competitività al sistema Italia
Questo è vero soprattutto se si pensa che i cambiamenti sin qui intervenuti non appaiono ancora sufficiente definire il nostro come un sistema autenticamente federalista se ad essi non si aggiungerà non è di una diversa articolazione dello Stato centrale che potrebbe trovare il suo punto qualificante nella istituzione di una camera parlamentare di rappresentanza delle Autonomie grazie
Grazie onorevole Bruno onorevole senatore Andrea Pastore presidente la Commissione affari costituzionali del San grazie presidente
Grazie a lei al presidente Mattarella che al comitato per la legislazione per questa opportunità di uno scambio
Di esperienze di opinioni
Sulla le vicende del parlamentare riguardano il processo all'estrema
Il mio intervento potrebbe sovrapporsi
Totalmente a quello del collega Bruno perché viviamo stiamo vivendo abbiamo vissuto un'esperienza assolutamente comune
Prima o poi le questioni
Che sono state risolte da una commissione sono posti dall'altra
Possiamo trarne un convincimento credo si appartenga ormai al bagaglio
Dei colleghi parlamentari ma anche degli amici presidente consigli regionali che si trovano ogni giorno ad affrontare le problematicità della riforma costituzionale già in essere
Il travaglio legislativo
Enorme non dimentichiamolo e anche quello della giurisprudenza interna delle camere
Costituisce un momento di seria riflessione di dubbi e di soluzioni che spesso non ci lasciano o meglio quasi mai ci soddisfano totalmente
Ormai l'esperienza dall'entrata in vigore della riforma costituzionale
Ha superato sta superando i quindici mesi
Vi è una consapevolezza che abbiamo anche evidenziato
Per quanto riguarda il Senato nella nell'audizione che abbiamo svolto subito dopo l'entrata in vigore della legge
E che si sono tradotte una pubblicazione piuttosto
Anche sostanziosa di questa audizione
Che risale al luglio scorso
Quali sono secondo i punti critici essenziali direi essenziali della riforma già Ines
Innanzitutto l'assenza
Totale
Assoluta di norme transitorie e di attuazione
La riforma del Titolo quinto non contiene nessuna norma che consenta un passaggio morbido dal vecchio al nuovo sistema
Secondo la confusione
Legislativa
Deriva che deriva soprattutto dall'esistenza di un'elencazione di materie concorrenti
Che generavano conflitti e difficoltà interpretative ogni piè sospinto
Cosa si può fare a Costituzione invariata
Io credo che molto si stia si sia fatto molto si potrà fare
Ma che il molto fatto che si potrà fare oltre gli interventi legislativi in essere
Soprattutto dovuto alla diciamo allo spirito di responsabilità di tutti i protagonisti di questa vicenda
Del governo del Parlamento delle regioni dell'autonomia locale
Quello spirito di collaborazione che è stato ricordato che si traduce si è tradotto sorprende determinazione delle varie conferenze stato Regione Autonomie locale conferenza unificata
Ma anche dobbiamo chiederci sin d'ora fin quando potrà durare
Fin quando sarà possibile
Impedire o limitare la conflittualità che la riforma genere
Rimettendoci soltanto la buona volontà di questi protagonisti dallo spirito di responsabilità i tutti voglio anche aggiungere
Che se
La conflittualità dinanzi alla Corte
Può essere generata determinata
Impugnative dello Stato ne comprò della Regione delle regioni dove sono stato ma può anche essere generata le impugnative da parte dei cittadini attraverso le procedure ordinarie
Certamente il cittadino che si senta leso da una dall'esistenza di una fonte le di una fonte normativa impropria potrà invocare proprio questa inadeguatezza della fonte come causa di illegittimità costituzionale la norma prevediamo questo scenario una prospettiva molto più ampio
Di allora cosa occorre fare
Cosa bisogna fare in questo in questi tre anni di legislatura che mancano un intervento di revisione costituzionale
Al quale Assorel
Ministro la Loggia sta lavorando con grande impegno
Che credo inizierà il suo iter nel più breve in tempi ragionevoli e che dovrà però portare a una assoluta revisione di questa riforma del titolo quinto
Attraverso quella che io ritengo sia una
Modificata radicale
Del meccanismo quale quella della eliminazione delle potestà legislative concorrenti
Ho dura drastica drastica riduzione
Con alcune
Norme di garanzia
Che sono presenti in tutti i sistemi federali
Innanzitutto
Credo che
Bisognerebbe in questo quadro stabilire che le legioni possono legiferare in quelle materie di competenza esclusiva
Nell'ambito ad esempio dei principi generali dell'ordinamento già costituisce
Riferimento proprio per quanto riguarda le regioni a statuto speciale
Secondo si potrebbe stabilire
Che lo Stato quando ravvisi esigenze particolari e con procedure garantiste Possati posteriori dettare principi fondamentali dell'ordinamento per armonizzare le materie regionali con quelle statali per armonizzare interventi legislativi delle regioni tra loro cioè cercando di disegnare un vero sistema federale che caratterizzato dal fatto che lo Stato federale richiamasse
Le competenze e le regioni quando ritenga che l'interesse nazionale dell'intera collettività imponga questo intervento statale
Sembra una scelta
Forse nuova nell'ambito delle proposte fatte che sono in campo
Però se voi ci pensate io qui veramente invito tutti gli operatori a riflette
Credo che sia l'unico modo per evitare quella conflittualità che la indicazione di competenze concorrenti in materia così diffusa genera
Non si può certo sostenere che il processo che io ho cercato di eliminare sia simile a quella Costituzione esattamente contrario la Costituzione
Individua materie in astratto è questo il punto di crisi del sistema
La legge statale che invece intervenisse successivamente per disegnare principi generali
In certe materie interverrebbe invece in concreto e quindi quando con la norma
Legislativa il campo di applicazione
Questa e io getto lì sul tavolo come proposta forse provocatoria ma che comunque può essere benissimo sposata con una drastica riduzione delle materie situazione concorrenti anche se il sistema soffrirebbe una certa contraddizione
Da debba accompagnata da una robusta norma di diritto transitorio
Che preveda che per un certo numero di anni
Magari a data certa così
Gli amici presidenti dei consigli regionali non si allarmino più di tanto per quanto riguarda le lungaggini parlamentari a data certa scatti d'o meccanismo che nel frattempo il Parlamento e le stesse Regioni siano poste in grado e predisporre nuovi strumenti per realizzare questo disegno
Quindi alla fine di questo disegno esisterebbe una potestà esclusiva dello Stato potestà esclusiva delle Regioni possibilità per lo Stato entro limiti rigorosi diventare invincibili fondamentali in qualsiasi campo ritenesse opportuno farlo naturalmente ripeto nel rispetto dice terremo la sussidiarietà la leale collaborazione e così via
Norma transitoria
Che consenta a tutti si al sistema di avere diciamo un po'di respiro per poter per poterci strutturare adeguatamente per le nuove voci
La riforma della riforma richiede altri interventi però penso che il punto fondamentale quello dell'incertezza legislativa sulle varie materie che forma oggetto
Del nostra responsabilità della vostra responsabilità debba passare attraverso una riflessione seria
Su questo aspetto dalla riforma del titolo quinto che forse non è stata ancora sufficientemente
Meditata
Grazie l'onorevole presidente adesso è Giacomo Stucchi presidente della Commissione politica comunitaria della Camera che ha la
Grazie presidente grazie presidente colleghi vorrei anzitutto esprimere il mio vivo apprezzamento iniziativa odierna
Che consente di rafforzare le forme di raccordo e di dialogo con i rappresentanti delle assemblee legislative regionali o per meglio dire con i rappresentanti dei Parlamenti regionali
Raccordo tanto più importante dopo la riforma del titolo quinto della Costituzione più volte citata quest'oggi ed in vista delle ulteriori modifiche costituzionali all'esame del Parlamento il nuovo assetto istituzionale impone infatti l'adeguamento nel processo legislativo ad un sistema di fonti tripartito Unione Europea Stato regioni inoltre se l'articolo centodiciassette la Costituzione ha delineato nuovi ambiti di competenza tra Stato e Regione oggi insieme alla Convenzione europea
Si discute sulla ripartizione delle competenze tra Unione e Stati membri con particolare riferimento ai confini delle cosiddette competenze complementari
Nel corso di questi anni le camere sono quindi adoperate per individuare strumenti e procedure di monitoraggio del rispetto alle competenze regionali e comunitarie
In tale ambito sia inserita l'attività della quattordicesimo Commissione chiamata a valutare la compatibilità comunitaria dei progetti di legge all'esame del Parlamento
E degli schemi di atti normativi trasmessi dal governo per rafforzare tale meccanismo alla commissione Politiche l'Unione europea insieme alla Commissione per gli affari costituzionale Commissione dinanzi alla Commissione lavoro è stato attribuito un ruolo di commissione filtro
Nell'ambito del sistema dei pareri volto a realizzare la partecipazione delle commissioni
Nel settore legislativa secondo le rispettive competenze che ruolo attribuito a tale Commissione diretto ad assicurare il loro contributo tramite un metodo d'intervento che possiamo definire a Rete
Volta a consentire un monitoraggio costante del rispetto delle fonti
L'attività svolta in questo ambito è stata finora di particolare impegno intensità avendo già espresso nel corso della quattordicesima legislatura novantanove pareri sulla compatibilità comunitaria relazione a progetti di legge e diciassette su schemi di atti del governo
Al tempo stesso proprio per assicurare lo svolgimento di un esame unitaria tematiche comunitarie trasversali per eccellenza
Si è cercato di valorizzare il ricorso a strumenti e procedure che consentano di comunque di far convergere verso un unico centro le competenze delle diverse commissioni
Mi riferisco ad esempio alla procedura prevista per l'esame della legge comunitaria
Della relazione annuale sulla partecipazione dell'Italia e Unione europea del programma legislativo annuale della Commissione e novità a partire da quest'anno del programma annuale dal consiglio l'articolazione procedurale individuata per il loro esame consente infatti disporre di uno strumento unitario in grado di coinvolgere tutte le commissioni ricettore e di valorizzare al tempo stesso i momenti di sintesi facendo perno sulle competenze
Dalla quattordicesimo Commissione in merito alla legge comunitaria annuali inoltre abbiamo avviato una riflessione nell'ambito del comitato ristretto costituito per l'esame dei progetti di legge di modifica della legge La Pergola per valutare la tenuta di tale strumento soprattutto alla luce delle previsioni del nuovo Titolo quinto della Costituzione
A riguardo ritengo che tale strumento abbia effettivamente consentito di creare un circolo
Continuo dentro una disciplina di carattere legislativo parlamentare e di avere una regia complessiva della produzione normativa di attuazione
Della normativa comunitaria questo è un pregio sicuramente da conservare per mantenere quella unitarietà tanto più indispensabile di fronte al crescente decentramento delle differenti forme di attuazione governo regioni parti sociali inoltre proprio alla luce dalla buona prova a carato finora lo strumento dalla legge comunitaria nella bozza del testo unificato che è stato elaborato nel comitato ristretto
Si intende proporre l'istituzionalizzazione di tale strumento anche per le singole regioni
Le cosiddette leggi comunitarie regionali
Strumenti che le regioni pur nella loro determinazione autonoma potrebbero configurare sulla base di un modello condiviso nelle sue linee generali e caratterizzanti
In particolare il ricorso a tale strumento consentirebbe alle Regioni di disporre di forme unitarie periodiche di aggiornamento degli obblighi degli obblighi comunitari
Garantendo nel contempo ai Parlamenti regionali
Di mantenere la regia della trasposizione nell'ordinamento regionale della normativa comunitaria individuando tempi e modalità di attuazione
Quanto alla fase di formazione delle politiche dell'Unione come emerso anche nell'audizione del rappresentante la Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali delle province autonome dell'undici febbraio scorso
E quanto mai auspicabile riuscire a prevedere accanto un loro comunicato un loro coinvolgimento nella fase di formazione della posizione italiana
Sulle materie di competenza regionale momenti di cooperazione stabile tra il Parlamento nazionale e le assemblee regionali
Nell'ambito della cosiddetta fase ascendente infatti se da una parte essenziale e preservare l'unitarietà del processo di formazione della posizione italiana dall'altra l'obiettivo è quello di fare in modo che tale posizione rispetti
Quanto più possibile per quanto più possibile le esigenze del sistema Italia nel suo complesso considerando le peculiarità e le specificità del nostro Paese
Per concludere occorre quindi andare avanti lungo la strada finora intrapresa nel senso di valorizzare quanto più possibile quei momenti di raccordo e di interazione tra assemblee legislative
In un contesto in cui è quanto mai necessario per differente spegnere le legislative si coordino
E vadano nella stessa direzione in un rapporto di sinergia con i governi solo così si potrà fare in modo che le voci delle assemblee rappresentative possano effettivamente sentirsi nell'ambito delle procedure decisionali dell'Unione
E che sia assicurata al contempo la tempestiva attuazione del diritto comunitario nel pieno rispetto delle competenze distinte dalla nostra Costituzione
Grazie a strumenti
Senatore Carlo Vizzini presidente la commissione bicamerale degli affari regionali cedo volentieri la parola
Grazie presidente
La tematica dei controlli parlamentari sulla legislazione
Era stata tradizionalmente inquadrata come controllo sulla qualità della legislazione ovvero come verifica del rispetto dei parametri di compatibilità finanziaria per un verso e dei principi costituzionali peraltro
La trasformazione dalla forma di Stato che si attuata con la riforma costituzionale del due mila uno ha introdotto una nuova dimensione del procedimento di formazione della legge
A causa della necessità di garantire il rispetto costituzionale delle competenze perché
Questo ha creato
E la legge e la riforma costituzionale per le circostanze in cui è stata fatta non non poteva prevedere probabilmente altro
La necessità di compiere un esercizio che istituzionalmente difficilissimo
Innanzitutto perché abbiamo un numero di competenze concorrenti
E che oggettivamente supera se la memoria non mi inganna le ventidue e quindi comporta
Una mediazione qui non si tratta più di controllo ma di armonizzazione dim mediazione politica tra l'Istituto ed in secondo luogo perché anche quando le competenze sono esclusi
L'idea che la competenza esclusiva sia una riga che si traccia per cui da quel momento lo Stato non c'entra più sei esclusiva della Regione o viceversa è un'idea che trova la sua radice in un'idea di federalismo duale che aveva un senso
In una concezione di Stato come Stato minimo e non in uno stato che come quello moderno che
In buona sostanza in una complessità sociale cresciuta ha fatto crescere anche i compiti i compiti dei pubblici
Il tema di fondo e quindi
Che al di là della drastica riduzione delle competenze concorrenti che comunque ospitarli
Al lavoro fin qui svolto manca un istituto fondamentali io credo che non ci sia esperienza al mondo
Dell'avvio di un processo di federalismo con tutta una serie di provvedimenti che modificano la Carta costituzionale che non vede in uno dei due rami del Parlamento per evitare questioni di come dire conflitto di competenza chiamiamola o camera delle Regioni o Senato delle autonomie in modo tale che le ipotesi sono tutte aperte e all'attenzione del dibattito ma senza di questo mi sembra davvero difficile pensare che si possano dare non tanto al controllo quanto a quella necessaria armonizzazione
Sulle varie legislazione
Occorre cioè una sede istituzionale che immette le autonomie territoriali nel cuore del processo legislativo permettendo di instaurare un negoziato è una mediazione tra interessi statali e interesse regionale
Badate bene una mediazione che non si identifica più con quelle tipiche della rappresentanza politica
Che segue le linee di una divisione partitica e qui si tratta
Di farà affiancare la rappresentanza politica dalla rappresentanza degli interessi territoriali
E solo così si potrà definito di volta in volta sulla base ovviamente di principi costituzionali l'esatto confine tra le competenze statali e le competenze regionali
Senza queste stazioni di componimento è inevitabile che il controllo sulla compatibilità della legge con l'assetto federale
Viene svolto a posteriori
Ministro La Loggia credo non non perda convegno per ricordare che cosa significa il controllo a posteriori e cioè l'avere affidato alla giurisdizione il Regolamento dei rapporti tra Stato e regioni e cioè la corte costituzionale poi ricorsi che dall'una e dall'altra parte venga
Con un quadro di certezza del diritto che viene meno del quale gli operatori economici per esempio ci cominciano a fare carico perché quando poi arriveranno le pronunce della Corte sostanzialmente vecchi fa impresa e investitori in un quadro di legislazione
Il proprio capitale si può trovare di fronte a sorpresa che certamente provocando effetti negativi ma finiranno per provocarle anche nelle decisioni che il mondo economico del riassunto l'idea dell'integrazione in questa legislatura perché io mi auguro che in questa legislatura si faccia
Questa Camera delle regioni questo Senato delle autonomie ma se proprio vogliamo essere ottimisti facendoli in questa legislatura può entrare in vigore nella prossima
C'è questa fase per cui è prevista l'integrazione
Della Commissione parlamentare per le questioni regionali la cosiddetta bicameralina
Io credo che un esercizio da compiere anche per capire attraverso questo primo approccio con la presenza dei rappresentanti dei Consigli regionali con i rappresentanti delle autonomia quali sono le cose che funzionano e come si deve strutturare la nuova Camera ma certamente bisogna avere la consapevolezza che siamo di fronte ad una commissione parlamentare e nulla di più che può assolvere il proprio ruolo così come previsto solo sino alla modifica del Titolo primo dalla Costituzione e quindi all'istituzione
Dall'altra Carlo
è un esercizio che io trovo importante che bisognerebbe cominciare a fare ma non voglio concludere
Questo intervento e neanche sforare i tempi ponendo all'attenzione del dibattito e dei rappresentanti delle dei Consigli regionali qui presenti un tema dico dei consigli regionali perché per intenderci questa è la strada con cui abbiamo un rapporto tra poteri legislativi oggi il potere tra lo Stato e le Regioni passa tutto per gli esecutivi sino a caratterizzare per dirla con Dahrendorf una insostenibile leggerezza dei Parlamenti che non mi sembra francamente più è tollerata
Noi stiamo facendo e il Parlamento Assaf facendo uno sforzo perché badate bene che a bere nella sede del Parlamento i rappresentanti delle Regioni e i rappresentanti delle Autonomie io credo sia una apertura epocale che il Parlamento allora mi consento di di di di mi permetto di porre anche il tema inverso viceversa non sta succedendo nulla
Non c'è più un controllo come c'era prima della legislazione regionale
Come pure veniva fatto perché è stato abolito il rapporto diciamo all'incontrario tra Regioni e Stato e non tra Stato Regioni e affidato qui al ricorso possibile alla corte costituzionale dello Stato quando una legge della Regione travalica io credo che anche in questo caso si deve trovare una sede politica
Per armonizzare il tipo di legislazione e credo per riprendere un tema toccato dal presidente Casini
Che anche nella storia della revisione degli statuti che anche questo un cambiamento epocale verso il federalismo
Ferma restando la autonomia intangibile di ogni singola regione lo dico io che peraltro vengo da una cultura autonomistica che quella dalla Regione Siciliana
Prima di correre il rischio di arrivare a a uno sta a una a venti regioni addobbate come una veste d'Arlecchino forse sarebbe meglio trovare anche una sede politica in cui ci si può confrontare per vedere se ci sono principi generali all'interno
Dei quali si può svolgere il lavoro che le regioni stanno facendo per avere un federalismo che sia quello che è stato prefigurato un federalismo solidale così come viene chiamato ma anche con una ratio che lega pezzi del territorio diversi tra di loro ma tutti collegati ad un ordinamento centrale dello Stato questo mi premeva sottolineare nel tentativo di dare un contributo inattesa delle grandi riforme che sono quelle che potranno soltanto e da solo a risolvere i problemi che oggi stiamo dibattendo grazie
Ringrazio senatore Vizzini do la parola Gianclaudio Bressa vicepresidente la Commissione affari costituzionali della Camera
Grazie presidente non le nascondo che la tentazione di rispondere alla provocazione antimoderna è antistorica del dualismo di acciaio del presidente Pastore sarebbe molto grande ma sarò forte e non indurla in tentazione mi limiterò a discutere del tema che mi è stato affidato
Siamo chiamati a ragionare intorno ai metodi necessaria e migliorare la qualità della produzione normativa io prescindo ero
Dall'esistenza dall'operatività sia della seconda Camera delle Autonomie che della bicameralina il mio sarà una ragionamento tutto concentrato sull'esistente per una sorta di criterio di precauzione che di questi tempi e quanto mai opportuno
Dobbiamo imporci di pensare a nuove e più efficaci forme di cooperazione e di reciproca conoscenza tra i diversi attori del processo legislativo a Costituzione vigente
Partiamo dei dati in nostro possesso io faccio riferimento a dati aggiornati all'undici di febbraio del due mila e tre
Prendiamo i ricorsi per questioni di legittimità costituzionale sollevati dalle regioni
Su quaranta ricorsi trentotto riguardano l'ipotesi di invasione lesione della potestà legislativa concorrente regolamentare delle regioni
Di fronte a questo dato mi verrebbe da dire riferendomi l'iniziativa legislativa dello Stato che ora di desistere desistere ed esistere
Ma più meditata mente la riflessione da fare riguarda la preoccupante propensione da parte dello Stato a operare come se il titolo quinto della seconda parte della Costituzione non fosse cambiato
Per ricordare una felice sintesi del professor Falcon la svolta da imprimere da parte dello Stato dovrebbe essere che per alcune materie si dovrebbe trattare di una pura è semplice rinuncia a legiferare
Peraltro si tratta di rivedere contenuti e tecniche della legislazione ecco e proprio di questo che si tratta contenuti e tecniche su questo si deve riflette se la legge statale ha cessato di essere una fonte a competenza generale non per questo a mio modo di vedere ha perso il suo valore unificante nell'ambito dell'ordinamento
Con l'articolo centoquattordici Stato Regioni ed enti locali sono oggi Soggetti parimenti costitutivi della rete
La ripartizione dei livelli di interesse nazionale è stata sottratta criterio gerarchico ed è subentrato il principio di sussidiarietà
Di conseguenza le esigenze unitarie possono e devono trovare la loro tutela nelle sedi e nelle forme paritarie della leale collaborazione
Non in quelle di un intervento dello Stato ispirato a supremazia se a questo aggiungiamo la complessità che deriva da materie che sottoposte potestà legislative diverse si intrecciano e sovrappongono in ragione del fatto che sono in gioco la conformazione di interessi da tutelare e di fini pubblici da perseguire
Comprendiamo che la concorrenza non può reggere funzionare in un sistema di separazione o peggio di decisioni mi unilaterali né di converso può resistere una sorta di competizione permanente tra poteri
Ma richiede la ricomposizione in un quadro complessivo e funzionale delle scelte proprie di ciascun livello legislativo
Ora restando ai piani bassi del metodo di legislazione lasciando e attendendo le riforme istituzionali e legislative proprie
è del tutto evidente che quanto fino ad oggi attuato e cioè la procedura di rafforzamento dei pareri delle commissioni affari costituzionali in relazione al rispetto del nuovo Titolo quinto e sostanze sostanzialmente inefficace
In quanto il parere è rimesso alla votazione di un organo politico in cui prevale la maggioranza di governo l'ultimo esempio che abbiamo sotto gli occhi riguarda il parere dato dalla comitato pareri della Commissione affari costituzionali della Camera relativamente la riforma Moratti
Riformato immolati che conteneva una originalità costituzionale che consiste nella definizione dei principi e criteri direttivi della Belle ile Attraverso successivi regolamenti nessuno neppure di fronte ad una cosa così singolare il parere della del comitato pareri è stato conseguente a quello che dovrebbe essere la sua funzione e cioè un parere contrario ma anche in questo caso il parere è stato positivo
Ritengo che ci voglia allora qualche cosa di sostanzialmente diverso all'altezza dalla mutata funzione legislativa del Parlamento di un Parlamento che sempre meno luogo di elaborazione di produzione delle decisioni e sempre più luogo in cui si designano i percorsi confini entro cui quelle decisioni vanno prese
Penso ha un ruolo diverso è sempre crescente per importanza della commissione per le questioni regionali in qui si dovrebbero concentrare le attività e le procedure conoscitive finalizzate all'istruttoria legislativa dei progetti di legge nelle materie di legislazione concorrente
Penso potenziamento in alcuni casi degli effetti del parere della Commissione per gli affari regionali nel procedimento legislativo e di parificare la alle Commissioni permanenti nell'utilizzo degli strumenti di indirizzo e controllo
Così come penso ad un progressivo passaggio a funzioni sempre più rilevanti conoscitive e di controllo per quelle Commissioni competenti per materia oggi in larga parte rimesse alla potestà dei legislatori regionali
Funzione questa che segnerebbe anche le commissioni in oggetto una maggiore effettività del controllo parlamentare sul processo decisionale del governo che l'altro corno del problema che comunque oggi non offre
Analogamente sul versante delle regioni si potrebbero prevedere per ogni assemblea regionale delle commissioni per l'istruttoria legislativa per le materie concorrenti
Una siffatta architettura di Parlamento e assemblee regionali consentirebbe attraverso periodici incontri tra Commissione per gli affari regionali che le Commissioni per l'istruttoria legislativa delle Regioni
Di garantire almeno sul piano del metodo e della reciproca conoscenza di attività quella leale cooperazione che costituisce un vero e proprio adattamento dei metodi della legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento previsto dall'articolo cinque della Costituzione per me è quindi oggi il migliore il più efficace dei controlli possibili si chiama collaborazione tra Parlamento e regioni su un piano di parità con la forza che in questo caso deriva dalle posizioni sul merito degli interessi delle competenze
E non dagli schieramenti politici
Grazie onorevole Bressan
Alla parola adesso l'onorevole Michele Saponara
Che vicepresidente del comitato per la legislazione sarà presidente del prossimo
Prossimamente per due giorni grazie presidente
Il presidente Casini Presidente Mattarella hanno già delineato la cornice in cui si inserisce il nostro incontro odierno e gli obiettivi che intendiamo perseguire io desidero collegarmi alle loro considerazioni soffermandomi su alcuni argomenti che reputo focali sia per il livello centrale sia per per le Regionali
è stata già segnalate con forza in proposito necessita di un raccordo istituzionale tra Stato e regioni affinché i modelli adottati ai due livelli in relazione agli organi alle procedure processo legislativo siano i più omogenei possibile
Sul versante parlamentari sottolineo l'importanza sempre maggiore chi acquisito l'istruttoria legislativa nelle Commissioni
Con la valorizzazione degli apporti gli organismi inferiori rispetto alla commissione competente in via primaria e cioè le commissioni Affari costituzionali
Bilancio e Politiche l'Unione europea il comitato per la legislazione la dialettica con il governo il flusso informativo da quest'ultimo proveniente so che su questo terreno anche varie regioni vantano un rilevante patrimonio di ricerche di esperienze che mi auguro possano tradursi ovunque in consolidate e condivisi strumenti procedurale di housing attività legislativa dei consigli
Per quanto concerne gli organi a livello regionale le competenze proprie comitato per la legislazione potrebbero essere accorpate in unico organo con quelle che a livello nazionale svolgo una Commissione affari costituzionale e la Commissione politiche dell'unione europea
I consigli regionali e le camere perseguire comune obiettivo di giocare un ruolo attivo il confronto interistituzionale valorizzandola con l'abolizione dei dialetti con il potere esecutivo
Il rapporto con l'esecutivo dovrà essere ulteriormente rafforzato per utilizzare al meglio il comune patrimonio d'esperienza
In tale quadro il comitato per la legislazione svolge un'importante funzione impulso della produzione logico legislativa
Ponendo il sabato il circuito più strettamente politico delle commissioni e particolarmente proposto da sempre posta assicurare per quanto possibile la qualità della legislazione nella sua attività scopo del comitato e agire non soltanto per l'oggi rivelazione di Singh provvedimenti sui quali è chiamata a pronunciarsi ma anche per il futuro
Attraverso la trama unitaria dei parenti consolidando così una giurisprudenza nella quale si individuino chiaramente gli obiettivi perseguiti ed i metodi utilizzati
L'auspicio e creatività del comitato possa indurre sembri più le commissioni il Governo a privilegiare l'attenzione per la qualità della legislazione mettendo a frutto i suggerimenti che provenga dal nostro organismo e quindi la nostra giurisprudenza
In questa chiave due temi sull'agenda dell'interesse costante abita
La semplificazione normativa e il tentativo di fare ordine nel sistema delle fonti
Sulle due obiettivi di grande valenza in un sistema che da tempo si interroga sull'inflazione legislativa estiva confusione tra le diverse fonti del diritto e diversi livelli di una nazione
Con riguardo alla semplificazione gravi ordine normativo il comitato ha più volte sollecitato l'individuazione di strategie unitarie di intervento che risultano tanto più urgenti quando più numerose e rilevanti sono le materie che forma oggetto degli ordini
Il tema degli ordini formativo coinvolge con diverse prospettive sia allo Stato sia le regioni e riguardi tutti i settori della legislazione dell'incontro di oggi esaminiamo alcune tra queste materie ognuna delle quali alle proprie peculiarità tale peculiarità vanno salvaguardate nell'organizzazione fonde relativa a ciascun settore bilanciando al collo coerenza complessiva del sistema
Va comunque evitato l'aumento del grado di complessità normativa che tende ad accrescersi
Anche nei sito al più ampio spazio legislativo a disposizione delle singole regioni e che rende l'accesso alle norme da parte dell'utente più faticoso e difficile
Sul piano d'assetto delle fonti il comitato per la legislazione si affianca mantenendo la sua parte particolare prospettiva all'attività svolta dalla Commissione affari costituzionali da richiamare al rispetto il sistema delle fonti di reato la Costituzione Chiesa vederci ordinarie sulla produzione normativa al fine di assicurare la massima organicità e chiarezza nel dispiegarsi delle politiche legislative settoriali
In estrema sintesi così vorrei concludere il comitato per la legislazione e chiamato nei prossimi mesi a rafforzare il proprio ruolo anche le nozze a una fase la progettazione legislativa in collaborazione con il governo
Far funzionare il sistema normativo fra pone europea Stato e regioni infatti un compito gravosissimo
E richiede l'attiva cooperazione di tutte le istituzioni ed un continuo esercizio delle funzioni di stimolo e controllo reciproco in spirito di leale collaborazione
è evidente che se ciascuna parte del sistema normativo come pensate in relazione alle altre sistema normativo nel suo complesso non può più funzionare male
Occorre dunque che si punitiva da sempre
Lo spirito di leale collaborazione di cui dicevo si attrezzino sempre più in costante rapporto tra loro al fine di curare questo tipo di attività di grande ed immediata rilevanza politica non soltanto le lotterie delle istituzioni anche in relazione al diritto ai cittadini ad un sistema normativo il più possibile semplificato conoscibile chiaro
In proposito che accende crede prese dal Consiglio dei ministri sulla informatizzazione normative vigenti è un chiaro esempio di come il metodo della collaborazione acquisizioni si ponga anche e soprattutto ai servizi ai cittadini
Su questa strada della collaborazione del comitato per la legislazione continuerà ad insistere anche al fine di utilizzare apparsa progetti e legislative in stretta correlazione con i governi e patrimonio comune di esperienza acquisito ed ora vorrei esprime vivo apprezzamento e ringraziamento al presidente Mattarella per l'opera fin qui svolto e anche per questa iniziativa e e Steno dire di far come tu non dico meglio di lui come grazie grazie onorevole Saponara do la parola all'onorevole Mauro Zani vicepresidente la Commissione per le politiche Carlo grazie presidente
Non vi è dubbio che con il moltiplicarsi dell'attività legislativa delle funzioni di governo
Lungo la direttrice che muove dall'allargamento e dall'approfondimento della dimensione comunitaria
Si pone in modo più centrale il tema del controllo parlamentare entro una cornice nuova poiché naturalmente siamo tutti obbligati ad una collaborazione più efficace nell'intero sistema istituzionale se partiamo da questa necessità che è una necessità di dialogo permanente di collaborazione interistituzionale
Si può forse affermare che l'intera problematica connessa al controllo parlamentare
Da parte delle assemblee sull'esercizio delle competenze normative non possano essere efficacemente affrontata se non uscendo in qualche modo dallo status quo
Nel quale vigeva un rapporto difficile spesso casuale tra necessità della collaborazione reciproca rivendicazione di ruolo e competenza
Immagino ci uscirà da questo stato di fatto definitivamente quando e se si porterà a compimento con la Camera delle Regioni delle autonomie la riforma del titolo quinto della Costituzione
Adesso basti a fermare in Breve che con la sua marcia e l'intrecciarsi delle competenze normative del controllo parlamentare deve a sorgere comunque ad un assurgere comunque ad un nuovo metodo
Già fin d'ora ispirato al completamento della riforma guadagnando
Altro e più penetrante carattere rispetto all'innocuità attuale
A fronte dei processi decisionali degli esecutivi che come ricordava il collega Bressa sorretti da una maggioranza politica danno comunque forma la legislazione da questo punto di vista emerge per così dire a bocce ferme intanto la necessità mio parere di attenersi ad un inderogabile criterio di essenzialità
Nella collaborazione permanente tra le istituzioni interessate come condizione per restituire una qualche efficacia reale e una qualche incisività all'attività di controllo
D'altro canto una rete di procedure e di controlli a maglie fitte può non essere né i fatti la via migliore per ottenere un più elevato rispetto delle competenze legislative
Penso dovremmo aver chiaro anzi il rischio incombente in questo campo di una sorta di autismo istituzionale
Al quale tuttavia non credo si possa sfuggire con una sorta di azzeramento peraltro velleitario delle compatte delle competenze concorrenti
Dico questo anche alla luce naturalmente del lavoro che stiamo affrontando che ha già citato in cui il presidente Stucchi nella quattordicesima Commissione della Camera
Il lavoro per la riforma della legge La Pergola che consiste in buona sostanza necessita di un attuazione della riforma del titolo quinto della Costituzione per ciò che riguarda il recepimento delle normative comunitarie ma a questo punto come è noto è ancor di più
Della partecipazione delle assemblee nazionali e regionali alla cosiddetta fase ascendente della formazione diritto comunitario in questo ambito che nuovo e molto complesso
Interviene tra l'altro un ulteriore elemento di complicazione sotto il profilo del controllo parlamentare
Con le nuove metodologie legislative che discendono giustamente e necessariamente dall'introduzione a livello europeo del principio di sussidiarietà
Quest'ultimo proposto come è noto nel rapporto finale del gruppo di lavoro sulla sussidiarietà nella convenzione si indicano nuovi strumenti e procedure in particolare il meccanismo della cosiddetta allerta preventivo
Che pone al centro il ruolo delle assemblee legislative
Mentre si raccomanda su quella stessa sede di rafforzare il controllo sull'operato del governo in seno al Consiglio europeo
A ciò si aggiunge il consenso unanime espresso nell'ultima riunione della convenzione sull'opportunità di inserire nei primi articoli della Costituzione europea
Un esplicito riconoscimento del ruolo delle Regioni e dell'intero sistema delle autonomie locali in linea peraltro con la risoluzione approvata dal Parlamento europeo sul ruolo dei poteri regionali e locali
Da tutto ciò se ne trae che molte dovranno essere necessariamente le ricadute sulla metodologia legislativa se si vorranno rispettare queste indicazioni che naturalmente vanno nella direzione di associare
Più strettamente le collettività nazionali regionali e locali al processo decisionale dell'Unione in tutti i suoi molteplici aspetti e anche questo un modo per affrontare il cosiddetto deficit democratico dell'Unione
Ora naturalmente è ben difficile semplificare in questo campo tuttavia non dobbiamo perdere di vista il rapporto che sempre si instaura tra rapidità ed essenzialità delle procedure ed effettiva partecipazione al processo decisionale
Tra l'altro non possiamo mettere in secondo piano la critica perché da tempo viene rivolta da più parti alla lentezza e alla parente imperscrutabili ITA dei processi di decisione a livello comunitario ai cittadini alle categorie sociali alle come
Fatta e a tratti oscura per questo alcuna riforma dovuto come quella della Pergola in realtà viene a costituire un primo essenziale evento politico istituzionale di forte rilievo sotto il profilo della partecipazione e della trasparenza
Per quanto mi riguarda e concludo
Una delle principali preoccupazioni un lavoro che stiamo facendo e quella di non infoltire la giungla procedurale e regolamentare e dall'altro però anche di concepire cosa mi rendo conto delicata una legislazione per gli sviluppi futuri più che mai necessario un atteggiamento di questo genere in ambito europeo mentre stiamo aspettando le conclusioni del nuovo trattato costituzionale dell'Unione che potranno essere molteplici per
Infine devo dire che nel comitato ristretto che si è costituito presso la quattordicesimo Commissione stiamo lavorando credo che un buon clima di collaborazione per muovere con il piede giusto mi auguro si potranno apprezzare anche buoni risultati
Adesso incominciamo gli interventi per i singoli settori dei rappresentanti delle conferenze le assemblee regionali e delle commissioni parlamentari
L'onorevole De Ghislanzoni il presidente la Commissione agricoltura della Camera incomincia questo questa serie di interventi a cui seguiranno come
Dei Consigli regionali il presidente Consiglio regionale d'Abruzzo pendente
Grazie presidente
Come abbiamo sentito da alcune dei relatori che sono intervenuti in precedenza l'agricoltura è uno dei settori in cui più evidente l'intreccio tra le politiche e le attività legislative posso innesterebbe diversi livelli territoriali
Anzitutto assai rilevante a quote di potere decisionale che viene esercitata a livello comunitario
Basta sfogliare una gazzetta ufficiale della comunità europea o scorrere le macro poste del bilancio comunitario per accorgersi del rilievo anche quantitativo delle scelte che vengono compiute a Bruxelles
Lo strumento dei regolamenti comunitari gli atti cioè immediatamente efficace in tutti gli stati membri
è utilizzato con particolare intensità in materia agricola anche per disciplinare aspetti assai particolari in considerazione del fatto che quasi il cinquanta per cento del bilancio dell'Unione europea è tuttora dedicato all'agricoltura
Oppure se vogliamo accennare a questioni di particolare attualità
Basta vedere l'intensità del dibattito che si sta svolgendo in tutti i Paesi europei intorno alla riforma della PAC proposte nei mesi scorsi dal commissario europeo Fischler
Con la centralità che il capitolo agricolo avuto nei negoziati per l'allargamento dell'Unione Europea
O ancora basta richiamare come le decisione dell'Unione Europea abbiano giocato un ruolo decisivo sulle due problematiche più scottanti che l'agricoltura italiana ha dovuto affrontare nell'ultimo decennio
Come quella dell'emergenza dalla BSE e quella del regime delle quote latte
Già notevole e ulteriormente in crescita alla luce del nuovo Titolo quinto della Costituzione e ruolo delle Regioni in materia agricola
Sul piano delle competenze costituzionali e noto che l'agricoltura rientrava nelle materie indicate come dice il di legislazione concorrente ai sensi del vecchio articolo centodiciassette della Costituzione
Non essendo più richiamata all'interno della nuova disposizione costituzionale sul riparto del potere legislativo nel secondo e nel terzo comma
Essere tenuto ora ricompresa tra le materie di legislazione residuale esclusiva delle Regioni
Eppure solo che è un'idea superficiale delle caratteristiche del settore agricolo o pensare davvero che in proposito il legislatore statale non abbia più titolo ad intervenire
Basti pensare a quanto pesantemente incidono sulla materia agricole
Questione prevalentemente riconducibile alla tutela dell'ambiente all'ordinamento civile e penale alla tutela della concorrenza nonché alla materia dell'alimentazione tanto per citare solo alcuni esempi
Forse mai come nel caso dell'agricoltura regionale solo nell'ottica della separazione delle competenze può rilevarsi fanno Sante profondamente errato
Easy il legislatore nazionali e regionali lungi dall'essere liberi nei fini sono sempre più spesso tenuti ad attuare le macro politiche decise a Bruxelles
Contemperando gli interessi nazionali e le diverse realtà produttive presente nel territorio
E allora è chiaro che il Parlamento è chiamato ad intervenire laddove il sistema richiede delle regole generali comuni applicabile all'ordinamento giuridico nel suo complesso
Mentre le Regioni saranno chiamati sviluppare tali principi integrandoli nelle diverse realtà produttive
In un'ottica di avvicinamento delle politiche agricole ai bisogni dei cittadini
In tale campo sette trio siti Catti a seconda degli assetti del territorio
Al tempo stesso il Parlamento deve essere nelle condizioni di compartecipare attivamente alle decisioni prese in sede comunitaria
A Bruxelles infatti non agisce un soggetto del tutto estraneo rispetto a quelle che si muovono nell'arena parlamentare sono i ministri i sottosegretari a costituire i Consigli dei ministri europei e anche il ruolo dei parlamentari europei che ormai tutt'altro che marginale
La perdurante esigenza di una legislazione statale sembra trovare conferma anche nella stessa attività che le Regioni hanno svolto in questi primi quindici mesi ormai trascorsi dall'entrata in vigore del nuovo Titolo quinto della Costituzione
Se non sembrano infatti disconoscere del tutto una competenza dello Stato nel comparto primario
Attendendo al contrario che la linea di confine riguardo l'ambito di intervento sia definita con un provvedimento attuativo del disposto costituzionale
Inoltre occorre considerare che le Regioni intervengono spesso a monte del provvedimento legislativo
Concordando in qualche misura le liti under provvedimento dello stato e negoziando anche il trasferimento delle reti delle relative risorse finanziarie
Tuttavia si tratta di un intervento che si manifesta per lo più o attraverso il sistema delle conferenze stato autonomie territoriali oppure attraverso canali informale con i parlamentari con le i letti nelle singole regioni
L'accavallarsi di questo intervento con il tradizionale procedimento legislativo
Rischia di originare un corto circuito istituzionale
Rischio che si è concretizzato con particolare evidenza nel corso del cosiddetto collegato che veicola in quella vicenda per evitare che la sede della Commissione si trovasse ad essere completamente tagliata fuori
Dall'esito del processo negoziale tra Governo e regioni
Si è dovuto riniziare l'iter quasi daccapo deliberando un rinvio del disegno di legge dall'Assemblea alla Commissione
E per evitare problemi di questo tipo
Che pur nell'invarianza delle norme dei regolamenti parlamentari scritte nel mille novecentosettantuno
Quando le Regioni ordinarie erano ancora in corso di istituzione che la Commissione agricoltura della Camera a in qualche caso anticipato la richiesta di parere alla Commissione affari costituzionali
Ma soprattutto si è proposta di ascoltare sistematicamente o in audizione informale ogni indagine conoscitiva i rappresentanti della Conferenza delle Regioni
Si tratta di un primo passo che a mio parere va nella giusta direzione ma che deve essere sviluppato in modo da consentire un dialogo continuo e sistematico
Tra legislatore statale e quello regionale e che in prospettiva deve assicurare un coinvolgimento anche dei consigli regionali
In questo senso non posso non esprimere l'auspicio che le norme dei regolamenti della Camera e del Senato che saranno chiamate ad integrare la commissione parlamentare per le questioni regionali
In attuazione dell'articolo undici della legge costituzionale numero tre del due mila uno
Intervengono anche su altri aspetti del procedimento legislativo per agevolare il formarsi di metodi della legislazione strutturalmente aperti sin dall'esame presso le Commissioni di merito all'intervento delle regioni e degli enti locali la logica profonda del principio di sussidiarietà sia nei rapporti tra enti territoriali sia nei rapporti tra Stato e società
Comporta la necessità di azione coordinati e congiunti dei poteri pubblici e l'approntamento con legge di percorsi decisionali donne soddisfare in concreto l'interesse dei cittadini e a valorizzare il più possibile le loro iniziative
In questa logica non deve sorprendere che legislatore statale ricorre sempre più spesso a norme di delega ho a disposizione di carattere procedurale che mirano cioè a coordinare l'azione svolta da altri soggetti
Ciò è un bene a patto però che le finalità e gli oggetti delle interventi siano chiaramente esplicitati dal legislatore
E soprattutto che le disposizioni in questione siano il frutto di un processo che sia dall'inizio che sin dall'inizio si è dimostrato consapevole della necessità di un continuo confronto tra i diversi livelli territoriali
Quella percorre in conclusione e che la Costituzione oggi richiede con particolare forza è dunque una legislazione statale diversa nel merito di e quindi anche nei contenuti
E credo che il seminario dei ma così come tutta l'attività con il comitato per la legislazione svolge possono aiutarci ad individuare il modo più corretto per interpretare oggi il nostro ruolo di legislazione grazie
Grazie
Presidente sanzioni come presidente casi viene pronunziato senta precettore agricoltura il Presidente del Consiglio dell'Abruzzo Gebre tagliente
Grazie la novella costituzionale del titolo quinto aperto problematiche di notevole respiro soprattutto per quanto concerne i rapporti tra le istituzioni ed all'interno di questi tra organi
Occorre in questa fase dunque ricercare e dare regole certe e momenti di confronto tra organi legislativi sia di livello politico che tecnico
Non sfugge certamente l'attuale esigenza di ribilanciare il gas della politica che la Costituzione ha spostato a favore di governi forti cui certamente non ha inteso contrapporre tuttavia assemblee deboli
Se questo è l'assunto
Sono le funzioni precipue delle assemblee che devono essere valorizzate potenziate secondo percorsi nuovi in grado di svilupparle nella direzione della rappresentanza democratica della legislazione e del controllo
Sembra di poter affermare che il percorso del rapporto diretto che trova radicamento nella funzione della rappresentanza possa essere la migliore risposta per il superamento dei conflitti di competenza
Il livello regionale in questo contesto si accinge ad aprire un più ampio dialogo con i soggetti del sistema regionale portatori di rappresentanza specifica
Parlare di Autonomie locali e oggi forse inadeguato se si trascurano le autonomie funzionali parimenti il raccordo tra istituzioni assembleari regionali con il Parlamento nazionale con quello europeo che può servire a superare sul piano della legislazione la conflittualità sempre in agguato
Un primo passo in questa direzione e nella nelle modifiche regolamentari delle due Camere del Parlamento che aprendo la partecipazione delle Regioni alle cosiddetta bicameralina certamente muovono su tale percorso
Meno condivisibile in verità e la condizione in cui anche questo aspetto avvenuto a maturarsi se è vero infatti che negli statuti regionali
Da che lei che che negli statuti regionali dà risposte risposte dovranno venire è però necessario che non sussistono dubbi sul piano interpretativo che le rappresentanze siano dialetti e di nomine consiliari
Tuttavia il processo non può ritenersi esaurito intanto il primo passo necessità che a questi seguono più decisi azioni rivolte anche al giudice costituzionale all'Unione Europea
Presso le quali le Regioni devono domani ancora più di oggi svolgere la loro funzione nel quadro della partecipazione alla legislazione
Ovviamente anche le regioni devono assolvere al proprio impegno attraverso la massima esaltazione delle proprie funzioni assembleari cui deve corrispondere la qualificazione del prodotto legislativo e delle azioni di controllo delle politiche sono quindi il dialogo come è stato rilevato ed il confronto che possono contenere i momenti di conflitto ma nel rispetto delle reciproche funzioni e competenze
Poco potrà risolvere una norma rigida ed una regola cornice per tutte le stagioni molto potrebbe un'ulteriore modifica costituzionale che con i nuovi statuti regionali ha certamente il potere di rivedere il rapporto dei livelli di legislazione e quello tra riteniamo che più marcata deve essere la distinzione tra le funzioni legislative o di governo che non ponendosi in contrasto devono tornare ad essere gli elementi fondanti del sistema
L'analisi effettuata per l'Abruzzo sul tema dell'agricoltura ha dimostrato significa mente la esistenza di tutta questa problematica come appena rilevato anche il presidente de Ghislanzoni
Si è infatti qui una produzione legislativa ancora moderata ancora per lo più contenuta nell'alveo della Ligier le della legislazione statale in materia con alcune prime tendenze che potrebbero però svilupparsi sino a condurre anche a momenti di conflitto soprattutto in tema di ambiente di prodotti fitosanitari di caccia e di agriturismo
Ciò è avvenuto o ciò non è avvenuto perché le intese in sede di conferenza stato regioni hanno retto
Ma sono intese che mi hanno visto tuttavia in un in alcun modo non hanno registrato un alcun modo l'apporto delle assemblee
In definitiva occorre potenziale i momenti di raccordo politico
Ma forse anche tecnico perché ci ha reso possibile il dialogo costruttivo in un contesto di democrazia partecipata dai diversi livelli di rappresentanza
Le cui regole devono però essere scritte insieme anche per fissare il valore reciproco del momento partecipativo
Indubbiamente tutti gli strumenti di collaborazione di dialogo potranno mostrare ancora la propria utilità ma sicuramente è la risposta più compiuta non potrà che avvenire dalla cosiddetta Camera delle Regioni nell'immediato la realizzazione degli strumenti paralleli a quello del Parlamento nazionale come ad esempio la costituzione di un Comitato regionale per la legislazione che è stato qui in questa sede ipotizzato
Potrebbe dare almeno una prima risposta e potrebbe in qualche modo almeno colmare il provvisorio
Grazie presidente esso passiamo al settore Energia
Il presidente Bruno Tabacci presidente della commissione Attività produttive della Camera
Grazie con la riforma del titolo quinto alle regioni è stata attribuita la competenza concorrente in materia di produzione
Trasporto distribuzione energia
Tuttavia con la materia energetica interferiscono materie di competenza esclusiva dello stato di natura trasversale qualità tutte dalla concorrenza
La determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e la tutela l'ambiente
Ciò rende assai complessa ricostruzione del quadro costituzionale delle competenze
Le Regioni per quanto attiene l'energia sono saliti su un treno in corsa
La corsa iniziata con le due direttive europee nottate la seconda metà degli anni Novanta che hanno avviato alla liberalizzazione del settore energia elettrica e del gas con l'obiettivo della creazione di un mercato unico dell'energia
Normative europee hanno precise conseguenze per quanto riguarda la struttura del sistema elettrico e del gas due soli esempi la rete elettrica nazionale al fine di assicurare parità di trattamento ai produttori e distributori di energia
Richiede di essere gestite disciplinata in modo unitario
Inoltre la nuova direttiva europea in corso di definizione riconosce espressamente il ruolo delle autorità indipendenti di settore nel garantire un assetto concorrenziale del mercato attraverso l'attività di regolazione
I processi avviati in sede comunitaria oltre ad influire sugli assetti normativi determinano non decida di riforme strutturali del nostro sistema energetico
Non possiamo più ignorare come il costo emerge in Italia risulta di circa il quaranta per cento superiore alla media europea gravando in modo eccessivo sui bilanci familiari e danneggiando la competitività delle imprese
Questo avviene perché le centrali elettriche di cui disponiamo
Sono spesso scarsamente efficienti o necessitano
Di interventi di ambientalizzazione in assenza dei quali sono tenuti a limitare la produzione ma soprattutto perché si utilizzano quasi esclusivamente petrolio e gas cioè le fonti di energia dal costo più elevato l'indicazione di un ometto dalla situazione in materia agire secondo la nuova riparti delle competenze delineata la riforma del Titolo quinto non può quindi che prendeva le mosse da questi due dati di realtà la disciplina comunitaria i poveri struttura del settore
Il tema del Gia riguarda l'interesse della collettività
E va affrontato sulla base di una visione comune e condivisa
Questo non vuol dire che non vi sia spazio per una maggiore responsabilità delle Regioni e gli enti locali al contrario il rafforzamento del ruolo degli enti territoriali o no può rappresentare la via per affrontare in modo più efficaci i problemi che abbiamo di fronte
A patto però di assumere di operare in base ad una logica di sistema
E quindi innanzitutto i sardi optare per un modello di regionalismo collaborative cooperativo che individui sedie procedure di corresponsabilizzazione e di codecisione dello Stato degli altri enti territoriali sono invece convinti convinto che un modello federalista di stampo competitivo incentrato sulla rivendicazione sull'immigrazione le competenze orientato ad assicurare un'autonoma gestione rispettive attribuzioni non ci porterebbe molto lontano
Una sorta di sindacalismo istituzionale mi sembra che per alcuni aspetti sia emerso la consapevolezza di dover procedere lungo la prima delle strade che ho indicato quello di un regionalismo cooperativo
Ad esempio nel disegno di legge di riforma del settore energetico volto in particolare rituali principi fondamentali nelle materie ai sensi del terzo comma del centodiciassette che la commissione Attività produttive della Camera sta esaminando in questi giorni
Su richiesta delle stesse regioni sono stati individuati gli occhi visione della politica energetica del Paese che impegnano allo stesso modo Stato Regioni ventidue ed enti locali il medesimo provvedimento prevede che lo Stato individui gli obiettivi
E le linee della politica energetica nazionale avvalendosi di meccanismi di raccordo e di cooperazione con l'autonomia regionale
Vi sono tuttavia dei segnali che ci dicono come non vi siano anche orientamenti divergenti rispetto quello che ha indicato tali segnali sono in modo contro Vittorio presenti
Lo stesso disegno di legge ha ricordato la tendenza che talvolta emerge volendo sinteticamente riassume la quella di finalizzare i Piani energetici regionali a far quadrare i conti solo in casa propria
L'obiettivo del di realizzare l'equilibrio tra domanda e offerta Energia con esclusivo riferimento a livello regionale tuttavia innanzitutto irrealistico oltre che del tutto imprudenti non si può infatti prescindere da alcuni dati strutturali del nostro sistema energetico la quota rilevante e crescente di energie importate la concentrazione territoriale delle centrali in virtù delle caratteristiche fisiche geografiche ed economico
Pensiamo ad esempio alla dislocazione di infrastrutture e diversi territori che non sono facilmente modificabili soluto nel breve periodo
Per seguire un tale obiettivo oltre
Ed è questo ovviamente un evento di per sé decisivo rischiare di compromettere la soddisfazione fabbisogni energetico in diversa dal Paese finirebbe con l'alimentare un'accesa conflittualità tra le stesse regioni si pensi solo al caso delle centrali poste su porzioni del territorio di una regione confinanti con cui o di un altro
Più in generale va sottolineato come i costi di un simile frazionamento della politica energetica impedendo l'efficiente allocazione delle risorse in ambito nazionale non potrebbe che scaricarsi sul libero dalla tariffa unica
Principio al quale nessuno tra l'altro di Chiara deve rinunciare e che evidenzia con i problemi connessi al Gia non possono trovare autonomo soluzione nell'ambito delle singole regioni
La tendenza a privilegiare un simile approccio ai problemi energetici avuto modo di manifestarsi in questi giorni in Parlamento in occasione dell'esame di un decreto legge volto ad assicurare che tra centrali termoelettriche
Fondamentali ai fini dell'ASP una in Sicilia un in Puglia e uno nel Veneto
Fondamentali ai fini della di della soddisfazione del fabbisogno energetico nazionale potessero continuare ad operare per un biennio non oltre l'attesa del completamento degli interventi di ambientalizzazione da tutti venduti ritenuti necessari
Il provvedimento è stato affossato da un emendamento di iniziativa parlamentare che ha ottenuto consensi by partisan su base regionale
Nel mirino apparsa per ragioni premetto insegna probabilmente condor visibili
Anche se mi dovrebbe farsi domande su quel che accade negli altri siti soprattutto l'ha centrato il Porto Tolle che sorge in provincia di Rovigo solare ha destinato a parco naturale che tutte le forze politiche regionali ritengo debba essere smantellata
Cioè nessuno a casa propria
A procedere all'immediato in tal senso posto tuttavia una non marginale questioni di interesse generale Porto Tolle produce circa l'otto per cento l'Energia Elettrica Nazionale a beneficio di un'area che va da Venezia ad Ancona
Traducendo allo se si dovesse bloccare questa attività bisogna per spegnere la luce da Venezia da Ancona
Cioè in una sintesi se si dicesse chiudiamo Porto Tolle perché siamo in grado di utilizzare uno due nuove centrali capacità equivalente questo vorrebbe dire risponderà politica energetica affermare chiudiamo Porto Tolle poi si vede
Demagogia energetica non puliti
Perché prevalga la politica energetica occorre in primo luogo che le Regioni assumono l'onore e l'onere di concorre a determinare la promozione energetica nazionale facendo valere in tale sede le istanze di carattere più di carattere locale
Il caso del decreto legge che ho appena ricordato che poi decaduto conferma a mio avviso l'opportunità di optare per un modello di regionalismo cooperativo e solidale
Che consente alle Regioni di assumere il punto di vista dell'interesse su una del Paese ciò comporta naturalmente che lo Stato accetti di condividere affettivamente
Con le Regioni il potere di decisione che adesso compete in materia di scelte strategiche relative al settore energetico scelte lo ribadisco
Estremamente delicata e perché dovranno riguardare la relazione di nuovi impianti è ricorso nuove fonti di approvvigionamento una volta individuati gli obiettivi e le modalità per perseguirli le Regioni dovranno essere poste in grado di esercitare pienamente le competenze relative alla promozione del gettito regionale al governo del territorio a tutela dell'ambiente e infatti indubbio che all'interno di una programmazione unitaria
Vi siano comunque margini per l'autonoma iniziativa degli enti territoriali
Che per quanto concerne la localizzazione delle infrastrutture energetiche le Regioni e gli enti locali anche d'intesa tra di loro devono poter imporre soluzioni ottimali ferma restando da Messina di decidere fornendo risposte alle esigenze della collettività
La conflittualità istituzionali e gli scritti gli ostacoli incontrati nato il suo nuovo quadro costituzionale segnalo la difficoltà di procedere nel senso che ho indicato una simile impostazione per poi delle problematiche energetiche l'avrebbe significato affermata a partire dalle scelte di carattere legislativo che il Parlamento è chiamato a compiere in materia di attuazione del nuovo articolo centodiciassette le quote sempre che questo basti è ovvio che non basta l'interlocuzione con le regioni non sembra in tal senso poteva avvenire solo a livello del Governo ed occorre individuare anche anche idonee sedi parlamentari
Sarebbe in proposito estremamente opportuna una sollecita attuazione dell'articolo undici della circoscrizione numero tre del due mila e uno che consentirebbe di acquisire il procedimento parlamentare anche l'avviso della regione tra
Grazie per aver Ferracci adesso è il vicepresidente la sapere regione siciliana onorevole Salvo Fleres
Grazie presidente il comparto dell'Energia rappresenta sicuramente un settore strategico ma che presenta notevoli incertezze di carattere normativo
Alla luce delle modifica del Titolo quinto la Costituzione soprattutto dell'articolo centodiciassette
Per le incertezze che non derivano soltanto dalla definizione della titolarità delle competenze natura concorrente quanto dall'individuazione delle competenze statali esclusive Didone sulla materia energetica
L'articolo centodiciassette si limita individuare settore la produzione il trasporto della distribuzione nazionale dell'energia ma non ci sono dubbi che estende proprio ambito di azione normativa appunto anche ai settori connessi a questi tre principali
Indicati
E cioè a tutte le attività tipiche legate alla produzione al trasporto e alla distribuzione energetica
è indispensabile pertanto che in una ipotesi di riformulazione di approfondimento di quello che è il contenuto l'articolo centodiciassette si tenga conto con maggiore chiarezza di quelle che sono le competenze attribuite
Allo stato è di quelle che sono le competenze attribuite alle Regioni peraltro il livello di contenzioso che si è venuta a determinare in questi in questo breve periodo di di cuore della legge ci consigliano una più attenta riflessione su questo settore necessario quindi che si precisino
All'interno di quella che è una programmazione di carattere generale alle competenze dello Stato individuando anche quelle che territorialmente a hanno rilevanza le regioni intendo riferirmi alla sicurezza alla tutela dei principi di concorrenza
Ai livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e dunque a me tariffe
Alla tutela dell'ambiente
All'interno di questo percorso bisogna tenere conto che esiste un'esigenza
Statale di fissare principi generali
Così come l'articolo centocinque diciassette ha già già fatto di stabilire una programmazione che tenga conto dei momenti della produzione
Energetica e quindi della ubicazione degli impianti
Soprattutto dei dell'impatto che la presenza di un impianto determina nel territorio
Ma che tenga conto anche dell'utilizzo di risorse locali e dunque stabilisca un livello di compenso livello compensativo relativamente all'utilizzazione di risorse locali che possono coesistere penso al caso della Sicilia non solo che a causa a seguito della competenza esclusiva
Dal punto di vista normativo in materia di industria in materia di miniere e quindi di utilizzo del sottosuolo ha certamente una competenza e fondamentale nella utilizzazione delle risorse locali anche di natura energetica per quanto attiene agli aspetti legati al trasporto c'è un problema che riguarda la rete generale di trasporto la rete nazionale di trasporto energetico
Ma c'è anche un problema di ubicazione delle condotte di impatto anche in questo caso che la rette che viene collocata nel territorio
Determina nello stesso molto più semplice il tema della distribuzione locale dove il la linea di demarcazione tra competenze allo Stato e quelle regioni molto più è molto più chiare
All'interno di questo ragionamento bisogna sicuramente mettere al centro le problematiche che riguardano l'impatto del danno ambientale in compenso medesimo relativo appunto a a questo tipo di impianti quanto diceva poc'anzi è presente la Bacci è sicuramente vero risulterebbe assai spiacevole che all'interno di una programmazione di carattere nazionale si individuassero per l'ubicazione di siti produttivi
Ecco siti o territori particolarmente vocati ad altre destinazioni come purtroppo è accaduto nel tempo non soltanto la nostra nella mia regione ma anche altrove
E dunque invece va pure studiato Erba approfondito il tema della ricerca è il tema della utilizzazione delle fonti delle fonti alternative
C'è un altro aspetto e concludo che bisogna prendere in considerazione che è quello dei poteri sostitutivi
La questione energetica non porta certamente essere considerata soltanto una questione da affrontare in termini amministrativi o meramente amministrativi e dunque essere in questo caso a presupposto l'intervento sostitutivo di natura amministrativa ha valore politico e dunque l'intervento sostitutivo potrebbe non essere certamente attivabile dal punto di vista del Governo
Dal governo centrale io credo che comunque all'interno di questo percorso è nelle more di una ridefinizione delle competenze statali e nazionali sia sicuramente auspicabile la prosecuzione di un percorso che è stato sin qui stabilito che quello della concertazione tra governo centrale e le Regioni
Perché ci siamo resi conto ed è possibile peraltro verificarlo anche dalla esame dei diversi ricorsi che sono stati attivati in questa in questo senso
Laddove si è verificata una concertazione un livello profondo articolato di concertazione è venuto meno sono venuti meno i presupposti per rispondere per un contenzioso natura costituzionale quando questo non è accaduto alla conflittualità si fortemente alcuni
Grazie grazie adesso passiamo alla Giorgetti presidente Giancarlo Giorgetti presenta Commissione bilancio della Camera e poi Laforgia a nome dei residenti a nome delle regioni Presidente del Consiglio Regionale Emilia Romagna
Grazie presidente
La finanza pubblica costituisce un caso esemplare abbia sempre più intensi intreccio tra le competenze spettanti all'Unione Europea quelle dello Stato e quelle delle autonomie territoriali
Al tempo stesso nel settore si manifesta in modo evidente una condizione non pienamente soddisfacente dell'assetto dei rapporti tra i diversi livelli di governo dal momento che non è stato ancora possibile pervenire a una configurazione stabile e duratura
Siamo in presenza di una fase di sperimentazione contrassegnato da notevoli difficoltà e conflittualità
Occorre quindi procedere alla individuazione di alcuni elementi fondamentali che possono essere ampiamente condivisi su cui costruire soluzioni soddisfacenti
Anzitutto si tratta di prendere atto del fatto che la finanza pubblica non può prescindere da un intervento legislativo da parte dello Stato
Tale intervento si impone per l'esigenza di assicurare il coordinamento dell'azione svolta ai diversi enti e per introdurre forme adeguate di monitoraggio e controllo in ragione del fatto che condizioni di squilibrio che dovessero determinarsi
Anche a livello locale inevitabilmente verrebbero gravare su tutta la collettività nazionale
La creazione dell'unione economica e monetaria da cui derivano vincoli per gli andamenti finanziari del complesso delle amministrazioni pubbliche rafforza questa esigenza
Fondando la sugli impegni di carattere sovranazionali di cui il governo chiamato dal conto di fronte le istituzioni comunitarie
Per altro verso è evidente che la capacità di decidere in materia di entrata e di spesa costituisce il parametro essenziale su cui misurare l'effettivo livello di autonomia degli enti territoriali
In quanto rappresenta la condizione e per certi versi il presupposto l'esercizio di ogni altra forma di autonomia
Non può quindi ipotizzato alcune stabile disposta e complessi problemi per il coordinamento e la finanza pubblica che non garantisca agli enti territoriali certezza di risorse la destinazione
Si tratta in sostanza di acquisire piena consapevolezza della valenza strategica che gli aspetti di finanza pubblica assumo rispetta complessivo di sia dei rapporti tra Stato Autonomie territoriali
Ebbene in tempi rapidi alla definizione di un quadro preciso della ripartizione delle competenze spettanti ciascun livello di governo in coerenza con la prospettiva di un compiuto disegno federalista
A tal fine è necessario che l'Alta Commissione di studio prevista dalla legge finanziaria per il due mila e tre conclusi i lavori dei tempi previsti in modo da offrire al confronto politico un quadro organico in cui siano delineati raccordati i diversi interventi necessari per affrontare le complesse molteplici problematiche inerenti la definizione dei principi di coordinamento della finanza pubblica
In attesa di definire l'assetto della materia nella fase transitoria in atto e auspicabile che ciascun soggetto coinvolto si imponga una sorta di autodisciplina
Volta evitare interventi Species di carattere normativo scarsamente significativi incompatibili con le esigenze minime di coordinamento
In sostanza sarebbe opportuno evitare che si procede in ordine sparso Limentani una conflittualità generalizzata una condizione di certezza tali da determinare una paralisi decisionale ai fini di un più ordinato e consapevole esercizio la funzione legislativa un importante contributo può essere offerto dal potenziamento ed alla valorizzazione delle procedure e degli strumenti diretti una programmazione degli interventi che si vogliono adottare
Si offrirebbe in questo modo un valido strumento di conoscenza degli indirizzi che ciascun ente intende perseguire utile anche ai fini di una preventiva verifica delle compatibilità di eventuali fattori di conflittualità più in generale condizione essenziale per un efficace coordinamento alla finanza pubblica si costituito dalla creazione di un sistema di reciproca tempestiva informazione che deve riguardare in primo luogo gli andamenti finanziari nel corso la gestione tale sistema offrirebbe il vantaggio di garantire la trasparenza sugli andamenti finanziari in modo da favorire la responsabilizzazione dei diversi soggetti
Al tempo stesso mi pare che debba essere assunto quale elemento fondamentale l'attività legislativa oltre che dell'azione amministrativa il vincolo di economicità
Ciò implica un'attenta valutazione delle risorse finanziarie necessarie in relazione all'applicazione delle misure di sentendomi introdurre e contestualmente con riferimento normativo vigenti i programmi di spionaggio definiti
Un'accurata definizione un punto l'esame da parte degli organi assembleari degli stanziamenti iscritti nei bilanci previsioni
Il vincolo di economicità si traduce in primo luogo nell'adozione del principio di sussidiarietà quale regola fondamentale dell'azione di pubblici poteri la sussidiarietà gli implicato adeguata valorizzazione del ruolo degli enti locali in primo luogo di comuni i quali costituiscono istituzioni più vicine cittadine come tali quelli cui compete in via ordinaria l'esercizio delle funzioni amministrative
In questo quadro gli ordini assembleari possono svolge un ruolo decisivo l'esercizio puntuale dei poteri di indirizzo e di controllo nei confronti degli organi di governo occorre pertanto Dio palesi interamente dei poteri delle facoltà a disposizione grazie
Grazie onorevole Giorgetti Antonio la Forgia presidente della Consiglio Regionale Emilia Romagna
Grazie presidente
E io mi avvalgo di un beneficio che mi viene dalla dall'intervento loro ha svolto dal presidente Giorgetti che
Beneficio consiste nel condividerlo io sostanzialmente nel nei temi e nei temi esposti per limitarmi a
Qualche commento in particolare io vorrei assumere in qualche modo rilanciare la raccomandazione
Esplicita ma anche diffusamente implicita nell'intervento della presidente Giorgetti
Ad affrontare la fase che stiamo attraversando con uno spirito diciamo di collaborazione e di cooperazione uno spirito fondato su una consapevolezza che io credo debba essere comune la consapevolezza che non c'è via che non lo sia processuale a da affrontare la applicazione l'implementazione
Della riforma del titolo quinto dico questo anche perché senza nessuna animosità polemica
Io sono convinto che le stesse ragioni che hanno spinto diciamo di impugnare con tanta forza il principio di sussidiarietà
E a spostare
Ha dimensioni territoriali a scale non territoriali sub nazionali
Una quota rilevante della potestà legislativa queste stesse regione sono quelle che renderebbero impossibile una un azzeramento io francamente ritengo renderebbero impossibile anche una riduzione significativa
Delle aree di legislazione concorrente mi pare lo dicesse il professor D'Atena nel suo nel suo intervento insomma io sono convinto che quella complessità delle nostre società cui stiamo cercando di corrispondere attraverso appunto un'applicazione diffusa del principio di sussidiarietà richiede anche inevitabilmente una ridondanza dei processi decisionali e quindi appunto anche aree estese di legislazione concorrenti
Ora non c'è dubbio che nella materia di cui ci stiamo occupando
Un qualche anche qui con molta prudenza diciamo un qualche riferimento salvifico potrebbe essere fatto a una riforma del sistema fiscale tributario nazionale
Che in qualche modo costituisca un'autentica fiscalità generale ma e questo non è materia quindi io sto al tema non è materia della nostra della nostra discussione odierna ma tanto più con questa consapevolezza francamente credo che il modo per affrontare le esigenze di coordinamento della finanza pubblica il comune impegno a attenere l'insieme del Paese e le sue parti nella rispetto del Patto di stabilità e di crescita
Richiede appunto quell'attitudine alla quale faceva riferimento il presidente Giorgetti e che anche io affermo e condivisi
Mi pare si possa dire dal lato dei consigli regionali che molto è stato fatto nel rendere quanto meno trasparenti e confrontabili gli strumenti di gestione delle risorse finanziarie
Altro ancora può essere fatto per renderli ancor più limpidi e quindi come tali verificabili e leggibili a diverse
Dalle diverse dai diversi soggetti dalle dei diversi livelli istituzionali
E questo costituirebbe comunque un passo in avanti in direzione appunto del volenteroso Rispetto di una corretta distribuzione nella utilizzazione delle risorse
Francamente anche qui devo dire
Che l'attenzione che il presidente Giorgetti poneva al tema delle Autonomie locali una attenzione che anche io e anche i consigli regionali ritengo condividevano e facciano propria
Francamente non ho altro da aggiungere spero di essere stato nel tempo concesso grazie
La Forgia Pietro Armani presidente la Commissione ambiente della Camera infrastrutture grazie presidente
Il tema anche io mi occuperò delle infrastrutture anche se la mia Commissione ha competenza nell'ambiente naturalmente l'ambiente pur essendo una competenza esclusiva dello Stato una diciamo materia trasversale che investe anche altri aspetti tutela salute
Contro governo del territorio e così via
Comunque vorrei concentrarmi sulla materia lavori pubblici
Nel quadro del sistema costituzionale italiano
Perché questo è un tema di grande interesse in quanto non ci permette di misurare lo spazio che ancora dobbiamo percorrere per giungere ad oltre un anno dall'entrata in vigore nel nuovo Titolo quinto ad una effettiva chiarificazione dei ruoli che ciascuno è chiamato a svolgere
Il legislatore costituzionale del nuovo articolo centodiciassette come è noto ha tralasciato di enucleare perlomeno una competenza statale
Nella disciplina legislativa dei lavori pubblici di interesse nazionale ma in realtà con la riforma del due mila e uno si è andati anche oltre
Da un lato è venuta meno quella distinzione che era presente nel vecchio testo nell'articolo centodiciassette tra lavori pubblici di interesse regionale che erano specificamente indicati e lavori pubblici d'interesse nazionale che pur non essendo indicati per differenza emergevano
Dall'altra si è introdotta in linea generale una competenza esclusiva regionale per tutte le materie non espressamente attribuite allo Stato
Ebbene il combinato disposto di queste due novità introdotte dalla riforma costituzionale ha aperto la strada ad una interpretazione che vorrebbe l'intera materia ormai sottratta alla competenza normativa statale interpretazione che ritengono insostenibile su un piano sistematico ma ancora prima
Sul piano logico e di buonsenso e che pure è stata avanzata in alcuni recenti ricorsi dinanzi alla Corte dinanzi alla Corte costituzionale ricorsi che per tram peraltro stanno aumentando in proporzioni esponenziali
Preliminarmente però in una sede intero istituzionale come questa
Mi sta a cuore chiarire un dato di carattere più politico generale rilevare questa difficoltà applicativa interpretativa del nuovo articolo centodiciassette oltre e altre che pure vi sono non annulla alterna nulla non ha nulla a che vedere con una presunta volontà accentratrice dello Stato
Cioè questa tentativo di di rilevare difficoltà applicative mai piuttosto da mettere in conto per intero alle oggettive incongruenze della recente riforma costituzionale o perlomeno alle oggettive difficoltà interpretative
Tale Rift Ali difficoltà derivano a loro volta dalle modalità dei tempi in cui la riforma è stata varata
E vorrei aggiungere con spirito costruttivo un secondo elemento la commissione parlamentare che ho l'onore di presiedere intende rispettare competenze giuridiche rilievo politico delle autonomie territoriali e quindi in primo luogo delle regioni
Ciò è dimostrato dagli stessi lavori parlamentari mi riferisco alle audizioni dirette dei rappresentanti di regioni Enti locali prima del varo praticamente di ogni provvedimento di rilievo
Mi riferisco al valore riscontrabile nei nostri dibattiti assegnato ai parere della conferenza unificata
Pareri che hanno assunto in via di prassi un'importanza prioritaria è quasi un rilievo preclusivo rispetta la prosecuzione dell'iter parlamentare
Tutto ciò per respingere il sospetto che il richiamo alle incongruenze del nuovo Titolo quinto nasconda una forma di neocentralismo o una minore sensibilità l'esigenza di proseguire su una strada di una compiuta riforma in senso federale
E qui è utile fare riferimento alla legge quattro quattro tre del due mila e uno la cosiddetta legge
Cioè privative dinanzi a cui ci ha apposto il nuovo articolo centodiciassette della Costituzione
Se il nostro Paese non si dotasse di un sistema efficace ed comunitario di selezione di priorità in un settore strategico quale quello dello sviluppo
Infrastrutturale non diminuirebbe drasticamente la sua campagna competitività e la stessa capacità complessiva di rispettare gli impegni assunti con i partner europei all'interno del patto di stabilità
Si potrebbe obiettare
Se lo Stato rinuncia o se è nostro e suona con sé allo stato non è consentito di definire un quadro normativo speciale per la inflitto infrastrutture prioritarie ai fini dello sviluppo strategico la nostra economia
Potrebbero farlo al loro posto al suo posto le Regioni attraverso normative autonome ma reciprocamente armonizzate
Ma perdonatemi l'ovvia data il mio rilievo
Tale armonizzazione per essere effettiva non costituirebbe in se stessa una compressione di quella sovranità cioè una finzione
E se invece fosse espressione di effettiva sovranità chi garantirebbe l'efficace la coerenza del risultato finale
C'è poi il problema finanziario
è ammissibile anche secondo l'interpretazione degli federalista più spinta
Escludere in modo assoluto che lo Stato federale possa assegnare risorse straordinarie alla realizzazione di opere ritenute prioritarie per gli interessi economici e strategici dell'intero Paese
E sequestro
Non può essere escluso come non viene escluso in nessuno degli ordinamenti federali e come fra l'altro viene ammesso dallo stesso articolo centodiciannove della nostra Costituzione
Secondo quali norme dovranno essere programmate e realizzate le opere così finanziate
Secondo una normativa statale o secondo un collare cioè di norme di fonte regionale
Inoltre vorrei aggiungere ancora un elemento di riflessione quello dell'urgenza ormai tutti concordano sul carattere di urgenza assunto dal Gatt pecca infrastrutturale italiano
Basta qui accennare al rischio che gran parte dei traffici commerciali sull'asse Europa sud-occidentale Europa orientale by passino in futuro l'Italia
Se le infrastrutture rientranti nel corridoio plurimodale numero cinque non verranno realizzate in tappe accelerate e con procedure speciali
Ebbene il Parlamento ha legiferato per rispondere a questa priorità che verificheremo poi durante il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea
Lo ha fatto lo ha senza il parlare il Parlamento ha legiferato per rispondere a questa priorità lo ha fatto quindi senza venir meno allo spirito di leale collaborazione richiesto dal nostro ordinamento
Ma il Parlamento e qui vengo al punto centrale della mia tesi ha potuto farlo proprio per il suo ruolo centrale l'ordinamento e questo ruolo non costituisce una minaccia per le regioni e non è un dato superabile
Questa vicenda la vicenda cioè della legge obiettivo invece dimostra come anche in un sistema federale sia imprescindibile una sede unificante in grado di orientare le risposte complesse sempre più sollecitate da un'economia come quella contemporanea in cui tutto è interdipendente
Certo so bene che uno stato che pretendesse di far tutto da solo senza un dialogo permanente con i soggetti che amministrano a vario titolo il territorio oggi inconcepibile
Ma passando ora a ciò che è accaduto sotto i nostri occhi
Dall'approvazione della legge numero quattro quattro tre ad oggi
Lui vorrei sottolineare come l'attuazione di questa legge è un processo complesso e articolato di cooperazione fra centro e autonomia
I rappresentanti delle Regioni non sanno bene che si tratta di un processo attuativo caratterizzato da linee concertative negoziali e stanno esaltando il ruolo delle autonomie locali coinvolgendo le realmente
Nei processi del signor decisionale dello sviluppo del strategico del Paese al punto che lo stesso coro che spesso il Governo è stato criticato non già di centralismo ma dell'errore opposto l'essersi lasciato imporre dalle regioni on line con un elenco pletorico io opere prioritarie la stessa vicenda di approvazione della legge obiettivo a cavallo
Fra l'avverbio sull'attuazione della nuova Titolo quinto
Dimostra come una certa impostazione prima dell'attuazione e poi è stata rettificata con l'intesa con le regioni inserita nel dire nel nella lettura successiva dopo l'approvazione al Senato
Ritorno alla Camera successivo l'approvazione al Senato
Sul piano dei rapporti con le Autonomie ciò che la legge obiettivo la cioè la legge quattro quattro tre ha contrastato e solo il potere in negativo di petto
Qui né interviene anche se non entra in questo problema del rapporto fra Stato Regioni Hill articolo quattordici che ridimensiona certe forme e sta sperate di ricorso al TAR
Cioè il principio della prevalenza da parte ovviamente di coloro che erano esclusi da legare dicevo cioè il principio della prevalenza dell'interesse più particolare sull'interesse più generale
Ma questo a ben guardare un sacrificio che si richiede sempre allorché con una norma di fronte sopranazionale statale o regionale fa lo stesso si identifica un interesse generale degno di tutela
Guai a non riconoscere questo carattere distintivo di ogni norma giuridica o a volerlo erodere o mistificare gli effetti negativi
Ricadrebbero non su questo o quel disegno politico su questo o quello schieramento ma sulla stessa autorevolezza delle istituzioni cui è affidata la salvaguardia del bene comune
Per concludere vorrei ricordare ancora
Una volta che il quadro in cui il legislatore Statale ore e regionale e oggi chiamato ad operare è caratterizzato dalla complessità in un duplice senso da un lato in ogni settore assistiamo ad un intreccio di competenze dall'altro nessun atto normativo
Ormai autosufficiente per questo fra l'altro occorre per riformare sollecitamente dal punto di vista costituzionale Jervis
Il Titolo quinto credo che la riflessione su questo
Dato oggettivo sia spesso più utile che non il semplice appello rituale ai principi di leale collaborazione
E il caso dei lavori pubblici rappresenta probabilmente un esempio significativo di quanto ho tentato di dimostrare in questo mio breve intervento grazie
Grazie Luigi Minardi presente considerare
Grazie presidente
Una cosa è certa nel nuovo testo costituzionale non esiste più una materia denominata lavori pubblici di interesse nazionale
La riforma del Titolo quinto assegnata l'articolo centodiciassette l'intera materia dei lavori pubblici ha la competenza esclusiva delle Regioni
Con l'unica eccezione costituita dalla potestà legislativa concorrente su tre categorie di intervento riservando allo Stato
Compiti relativi ai principi generali che sono ovviamente più astratti della progettazione e della realizzazione delle opere
Successivamente intervenuta la legge quattrocentoquarantatré del di di due mila e uno di decreto attuativo centonovanta del due mila e due la nuova suddivisione delle competenze in materia di localizzazione delle grandi infrastrutture di impianti tra Stato Regioni ed enti locali costituisce ora una questione molto controversa
è aperto un contenzioso tra Governo e regioni che ha portato alcune regioni del comune di Vercelli ad impugnare di fronte alla Corte costituzionale la legge quattrocentoquarantatré del decreto attuativo centonovanta citati
Non si tratta qui in questa sede di affrontare le questioni che la Corte è chiamata a sciogliere l'udienza tra l'altro è fissata il giorno venticinque marzo
Bensì di cogliere i punti politici che il contenzioso contiene le Regioni ricorrenti
Non negano l'esigenza di garantire al processo decisionale partecipazione statale e ragionevolezza dei tempi in cui esso avviene contestano però che la competenza della decisione sia di un organo statale
E se sostengono che una volta individuate le grandi opere attraverso una valutazione delle esigenze dei bisogni dell'intera collettività nazionale
L'attrazione a livello centrale anche del complesso delle funzioni amministrative relative alla localizzazione sul territorio e la loro realizzazione sia contrastante con la Costituzione
Peraltro il decreto centonovanta del due mila e due attribuisce agli organi statali il potere di localizzare l'opera compatibilità ambientale compresa anche contro la volontà regionale
Serve una nuova intesa
Che da un lato riconosca che metodi di aggiudicazioni gare qualificazioni dell'impresa devono essere uniformi sul territorio nazionale ritenendo un errore aver avere tanti sistemi di regole diverse quante sono le Regioni
E che nello stesso tempo affermi che gli aspetti più propriamente organizzativi e contrattuali delle stazioni appaltanti livello locale possono essere regolati regionalmente
D'altro lato però il governo centrale non deve invadere terreni che appartengono a competenza esclusiva o concorrente delle Regioni particolare per quanto riguarda il governo del territorio e la localizzazione delle opere
Le Regioni contestano la procedura di approvazione dei progetti che consente agli organi agli organi statali il potere di deliberare in via definitiva anche in contrasto con la volontà regionale
Le Regioni ricorrenti anche quelle che hanno ricorso alla Conte alla corte
Hanno sottoscritto intese quadro con il Governo accettando in qualche modo il partenariato Regione governo non sottraendosi quindi all'impegno di concorre alla programmazione alla progettazione all'affidamento di lavori
E al monitoraggio così come prescrive l'articolo uno comma uno del decreto centonovanta tuttavia nella concreta applicazione si sono aperti i problemi che riguardano l'efficacia delle delibere CIPE di approvazione e finanziamento degli interventi e accaduto infatti che il CIPE di cui è presidente il ministro del Tesoro abbia modificato le indicazioni dell'intesa sottoscritta dal Presidente del Consiglio dal ministro delle infrastrutture dei trasporti dal ministro dell'ambiente e della tutela del territorio
Dai presidenti di regione
Come nel caso dell'intervento riguardante la Regione Marche ed Umbria relativo all'intervento più qualificanti cosiddetto quadrilatero
E accaduto pure che il CIPE abbia deliberato in assenza motivata della regione interessata tutto ciò mentre la delibera CIPE dovrebbe dare esecuzione all'intesa che dovrebbe essere adottata in presenza dei presidenti di Regione alle sedute
Per un buon rapporto tra Stato e Regione serve anche una programmazione realistica
Dobbiamo trovare la coerenza tra programmazione e dotazione finanziaria senza di che gli accordi di programma con le regioni diventano lunghi elenchi di opere destinate a rimanere sulla carta per l'assenza delle risorse necessarie serve commisurare dunque la programmazione delle opere alle risorse disponibili che attualmente sono largamente insufficienti
Pensare ad un maggior utilizzo utilizzo di risorse private nella realizzazione delle infrastrutture è condivisibile pensare di colmare lo scarto tra il fabbisogno e la dotazione è irrealistico c'è il rischio infatti che reali la realizzazione del programma delle opere strategiche
Si fermi a quelle più remunerative perché il ricorso al pedaggio che non può essere generalizzato nella maggior parte dei casi non è neanche conveniente economicamente né praticabile politicamente
Perché il prelievo trasferito in periferia sta diventando insopportabile
Serve un nuovo patto tra Stato e regioni le Regioni ricorrenti intravedono nel decreto attuativo centonovanta del due mila e due un eccesso di delega rispetto alla pur contestata quattrocentoquarantatré del due mila e uno
E ritengono che l'intervento normativo statale in ambiti formalmente spettante legislatore regionale non permetterebbe neanche un procedimento di codecisione paritaria l'intervento normativo statale successivo la riforma del titolo quinto avviato dunque una controtendenza neo centralista cerca creando contraddizione nel quadro normativo
Il contenzioso originato sì finirà per rallentare le procedure e farà mancare l'obiettivo dichiarato di velocizzare la decisione
Come se ne esce allora la soluzione non può essere affidata solo al lavoro di corretta interpretazione delle nuove norme
Costituzionali il problema va affrontato e risolto anzitutto sul piano politico serve un patto tra Stato e regioni ci dovrebbe concertare che le regioni con le regioni le linee fondamentali di nuovo federalismo cooperativo
Istituendo subito un tavolo di confronto ed affrontare non solo la questione del riparto delle competenze
Ma anche la questione delle zone grigie che non possono essere eliminate per legge ma che vanno gestite nel rispetto di un principio che stabilisce ne esiste che nell'esistenza di un contrasto questa non può risolversi con la negazione di un iter né quello generale né quello del territorio
Serve una composizione politica degli interessi che la politica quindi svolga la sua funzione
Serve una seconda Camera delle regioni e nel frattempo servì attivare la prevista cosiddetta di Camilla bicameralina la commissione parlamentare per le questioni regionali
Grazie grazie presidente a questo punto c'è l'ultima accoppiata di interventi sulla sanità c'è Giuseppe Palumbo presidente commissione Affari
Sociali della Camera e Attilio Fontana presidente del consiglio regionale della Lombardia onorevole palude
Grazie presidente appunto siamo alla fine di questa di questo pomeriggio cioè a parlare appunto di sanità del sociale di salute la dodicesima Commissione della Camera dei deputati
Ha svolto la propria attività nella piena consapevolezza dei problemi che il nuovo Titolo quinto della Costituzione appose in ordine ai rapporti tra Stato regioni ed autonomia locale
La tutela della salute infatti rientra nell'ambito delle materie oggetto di legislazione concorrente tra Stato e regioni
Fatta salva la potestà esclusiva dello Stato ai sensi della lettera m dell'articolo centodiciassette comma due
Per quanto attiene la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali su tutto il territorio nazionale
Tali problematiche sono ripetutamente emerse durante l'esame dei provvedimenti in materia di assistenza ed in quella sanitaria in Commissione e l'incertezza sulla compatibili compatibilità costituzionale delle nuove proposte di legge
Ha assunto un rilievo ancora maggiore tenuto conto che il quadro istituzionale appare tuttora in fase evolutiva
Infatti il provvedimento sulla cosiddetta devolution incide nuovamente ed in modo significativo sulle competenze dei diversi livelli istituzionali soprattutto nel campo della sanità
La Commissione ha come sicuramente a voi è noto affrontato importanti tematiche nel campo della tutela della salute
Tra le altre mi piace ricordare la riforma degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico la disciplina del divieto del fumo
La legge sulla procreazione assistita non ancora completata assennato
E altri iter legislativi non è ancora infilerei come le medicine non convenzionali gli asili nido che mi che sono stati completati nella legge sugli anziani handicap per altre ma l'attenzione della commissione dell'Assemblea legislativa a livello nazionale ma spesso anche regionale si è incentrata soprattutto in quest'anno
Sugli aspetti del contenimento e razionalizzazione della spesa sanitaria che rappresenta uno poi dei nodi spesso principali che vengono nel nostro osservazione
L'accordo in sede di Conferenza Stato Regioni dell'otto agosto due mila e uno
Nel definire il quadro generale della compatibilità finanziarie nel settore sanitario ha dato un importante contributo per una puntuale ripartizione delle competenze legislative amministrative tra stato e regioni
L'attuazione di tale accordo e del decreto legge trecentoquarantasette due mila uno sia pur con qualche eccezione ha consentito il raggiungimento di importanti risultati sia sul piano del finanziario che nella definizione dei livelli essenziali di assistenza uniformi su tutto il territorio nazionale
E su questo tema questa mattina ci siamo confrontati nella commissione appunto tredicesima
E devo dire rappresentate le Regioni hanno espresso giustamente l'opportunità di un ulteriore approfondimento del trattamento riservato ai cosiddetti malati cronici che è un punto che sicuramente potrà essere poste all'attenzione inoltre nello svolgimento dei suoi compiti alla Commissione ha sempre pronto come è già stato fatto rilevare da altri in questa sede particolare attenzione alle rivendicazioni alle proposte delle Regioni
E ciò abbiamo realizzato esaminando con molta attenzione sia i pareri espressi dalla Conferenza Stato Regioni
Effettuando poi audizioni su temi specifiche dei rappresentanti regionale dei consigli regionali recependo le indicazioni della Commissione affari costituzionali che è competente in Parlamento ad affrontare i profili della compatibilità dei progetti di legge
E nonché analizzando devo dire con il valido supporto e tutti gli uffici della Camera le iniziative già assunte dalle singole Regioni nelle materie oggetto di esame a livello parlamentare
Tuttavia il contenzioso assai di significativo in campo sanitario nei rapporti tra Stati regionali evidenze che lo sforzo compiuto dalla commissione
Non è ancora adeguato ai problemi da risolvere è che il cammino da percorrere ancora il Longo
L'esperienza di quest'ultimo anno conferma peraltro la necessità di un forte coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali verso obiettivi comuni
Di politica sanitaria
Da realizzare grazie ad una vettura del dettato costituzionale volta a valorizzare una sempre più stretta cooperazione tra poteri e non attraverso una loro contrapposizione non vogliamo una sanità diversa nelle varie regioni
Vogliamo una sanità che sia per lo meno nei livelli essenziali di assistenza uniforme per tutta la la nazione anche il seminario di oggi costituisce un'utile occasione per approfondire queste tematiche di individuare procedure volta ad uno scambio di informazioni più continuo
Tra il governo e il parlamento cioè il Parlamento e le regioni così come anche è stato rilevato stamattina tra le regioni alle Giunte relatore consigliere giunte regionali
Serve servono nuove forme di confronto e mediazione politica tra le esigenze delle diverse realtà
Realtà regionale nell'ottica di un miglioramento costante della qualità soprattutto delle prestazioni del Servizio sanitario sull'intero territorio nazionale
Volevo anch'concludere dicendo che anche queste sempre questa mattina nel confronto presso la dodicesima Commissione è emerso ancora una volta come più volte questa sera
Ha necessità con le diverse realtà regionali di costituire al più presto in tempi brevi la nuova commissione bicamerale per le questioni regionali che rappresenterebbe una sede importante di discussione e soluzione di molti problemi nel settore della sanità
Grazie Attilio Fontana
Grazie presidente io voglio innanzitutto dare atto ringraziare presidente Palumbo che ha riportato parecchie delle osservazioni e delle richieste che avevamo avanzato questa mattina in sede di audizione avanti la dodicesima con
Voglio quindi svolgere alcune
Considerazioni e valutazioni di carattere generale che di certo riguardano anche il rapporto fra legislazione sanitaria statale regionale ma che attengono più in generale alla relazione tra la funzione legislativa del Parlamento nazionale e quella delle assemblee legislative regionali
Dirò in primo luogo condivido l'esigenza esplicitata nella nota introduttiva della riunione interistituzionale odierna di adeguare il procedimento legislativo sia a livello nazionale che regionale al mutato quadro istituzionale questi ultimi infatti si caratterizza oggi fortemente per la indeterminatezza e la mutabilità degli ambiti di competenza dei diversi livelli territoriali di governo richiedendo conseguentemente criteri molto più flessibili e politici di quelli tradizionali che erano tutti collegati alla ripartizione delle competenze per materia
E nell'ambito delle materie alla ripartizione fra legislazione di principio legislazione di dettaglio
La proporzionalità l'adeguatezza e la sussidiarietà sono infatti i criteri dei quali il legislatore deve tener conto e richiede e che richiedono di per sé flessibilità e validazione di carattere eminentemente politico
Da qui deriva il consolidarsi di una tendenza al moltiplicarsi differenziarsi ad articolarsi su molti piani dei prece dei processi normativi
E la connessa esigenza di sviluppare momenti di raccordo tra gli organi legislativi a livello comunitario nazionale richiama già il rapporto due mila e uno sullo stato della legislazione evidenziava l'esigenza di modalità sostanzialmente concertative nello svolgimento dell'attività normativa da parte delle varie istituzioni di volta in volta interessate
Di oggi l'opportunità di sviluppare momenti di raccordo e di collaborazione attraverso i quali accompagnare e favorire un più articolato decentramento un decentramento che porti progressivamente a quella Costituzione federale della Repubblica verso la quale si manifesta
Almeno a parole un così diffuso consegna
E in questo quadro complessivo di riferimenti che si colloca al rapporto tra legislazione statale e legislazione regionale in un settore quale quello sanitario chi assume un rilievo tutto particolare
Sia per l'entità delle risorse finanziarie utilizzate
Sia per l'incidenza che la tutela della salute assume nel quadro dei servizi alla persona e del sistema di garanzie solidarietà sociale che proprio dalla nostra Costituzione
Un rilievo poi particolarmente significativo per la Regione Lombardia
Che ha sperimentato negli anni passati una forte contrapposizione con il livello centrale di governo nell'affermazione di criteri di principi che oggi sembrano aver assunto rilievo prevalente anche a livello nazionale oggi come si afferma nella scheda dedicata al settore sanità
Il legislatore sia a livello statale che a livello regionale deve rivolgere particolare attenzione al contenimento e alla razionalizzazione della spesa
Assumendo a riferimento i compiti di monitoraggio e di verifica dei livelli delle risorse effettivamente erogate
Ed è la loro corrispondenza ai valori dispensa stimati e previsti
Il disegno di legge costituzionale mille centottantasette approvato in prima lettura al Senato della Repubblica lo scorso cinque dicembre ed attualmente all'esame della Camera dei deputati
Riconosce alle Regioni la competenza legislativa esclusiva nel settore dell'assistenza ed organizzazione sanitaria ogni Regione sarà quindi in grado una volta approvate l'entrata in vigore la legge costituzionale di disciplinare ed organizzare le strutture rispondendo direttamente i propri cittadini sull'efficacia del sistema sanitario
Sui livelli di assistenza erogati dal sistema sanitario regionale e sui relativi costi e questo credo che sia uno dei principali principi e valori tipici del federalismo saper dare delle risposte differenziate saper dimostrare chi è in grado di dare delle risposte migliori e chi invece non riesce a dare lo stesso livello di risposta
Fermo restando peraltro il principio di garanzia dei livelli essenziali di assistenza ai cittadini in ogni ambito territoriale
Ferma restando a livello nazionale la loro determinazione
La riforma costituzionale comporterà la possibilità da parte della Regione di attivare forme più incisive di autonomia definendo i conseguenti rapporti finanziari con lo Stato l'articolazione delle spese che dovrebbero essere coperte attraverso la propria autonomia finanziaria
Io le necessarie dal Fondo nazionale di perequazione è che qui voglio sottolineare come già stamattina evidenziato in commissione ritengo sia importante sottolineare ed evidenziare che l'unica competenze che dovrà rimanere a livello statale
Sarà proprio quella della evidenziazione dell'assicurazione dei livelli essenziale il metodo di lavoro che è stato applicato e la collaborazione tra gli apparati di studio dalla Camera dei deputati l'Istituto di studi su sistemi regionali federali
E sull'autonomia del CNR osservatorio sulle fonti Università di Firenze e di servizi studi e Illy legislativi dei Consigli regionali e delle Province autonome hanno permesso di elaborare una sintesi di riferimento estremamente significativa
Occorre continuare su questa strada dando continuità questa collaborazione al fine di rendere sistematico il monitoraggio della legislazione la cui produzione ormai articolato su più livelli di responsabilità con una forte esigenza di integrazione
L'auspicio
E che questo modo di lavoro sia consolidato il sviluppato in un rapporto che rafforzi la conoscenza del legislatore nazionale di quelli regionali estimo di processi di concertazione sempre più incisivi e duttili Anna all'analisi e alla conoscenza delle fonti normative era connessa e conseguente collaborazione istituzionale sottolineando ancora una volta come
Già evidenziato dal presidente Palumbo la necessità di un sempre maggiore coinvolgimento dei Consigli regionali che fino ad oggi sono stati abbastanza tenuti a parte rispetto alle grandi decisioni che sono state solo grazie
Grazie presidente fontana mi sembra che siamo riusciti a stancare anche i più volonterosi per cui a questo punto possiamo arrivare alle conclusioni le conclusioni saranno triplici perché
Io do la parola adesso
A Riccardo Nencini come coordinatore della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali e delle Province autonome
Poi sentiremo la voce del Governo Enrico la Loggia ministro per gli Affari regionali e infine l'onorevole Mattarella come presidente del comitato
Nencini
A lei la parola
Grazie presidente grazie presidente Sergio Mattarella per aver convocato questo incontro
A me pare e metto la mia parte
Mio pizzico di sale e pepe che nelle nel nelle considerazione finale che spettano a questa parte dell'incontro
Che l'incontro di oggi non si è stato non sia stato senza senza frutti abbiamo ascoltato interventi anche che offrivano risoluzione diverse ma mi pare che possa esserci stato il raggiungimento di un paio di punti di equilibrio presidente Casini assolutamente rilevanti
Il primo di questi sta nella sua relazione introduttiva ai lavori di questo incontro
Punto mi pare ripreso dal presidente Mattarella e poi condiviso una serie di altri interventi
Sto parlando della considerazione di importanza che da ciascuno di noi e da ciascuno di voi se elevata ricordando quanto l'anno due mila tre se ho ben capito possa essere considerato rilevante per una triplice organizzazione di questioni abbiamo parlato a lungo in passato con il Presidente Carlo Vizzini del problema trovando sempre orecchie particolarmente attente e mi permetto quindi di di ricordarlo e di ripetere qui i tre le tre questioni
Commissione bicamerale per gli Affari regionali che abbiamo provato a temporizzare a calendarizzare
La seconda questione non so se considerare una conseguenza diretta però che diventerà una conseguenza anche del lavoro della Commissione bicamerale per gli Affari regionali e porta il nome di Senato Camera non ha molta importanza importante ciò che si scrive alla fine delle regioni dell'autonomia e non ciò che si scrive all'inizio
Il terzo punto e ci riguarda invece direttamente e quello perché è un impegno che lirica Tintin colà l'attività delle assemblee legislative regionali tutto ciò che riguarda gli statuti regionali
Sappiamo che è un rappresentano una partita rilevantissima per le regioni italiane
Il nostro auspicio è che tra la fine del due mila tre e l'inizio del prossimo anno tutte le regioni italiane siano messe nella condizione
Di iniziare la prima lettura all'interno delle loro assemblee legislative consapevoli come siamo che si traguardiamo
La prima parte del prossimo anno cioè da oggi a un anno sarà sempre più difficile poi avvicinandosi la campagna elettorale scadenze quindi importanti mettere le mani
Ad un non rinnovo ma ad una letterale nuova redazione dista tutti
Che dovrebbero avere condizioni caratteristiche di autonomia e l'indipendenza ma non soltanto di queste molto diverse da quelle relative agli statuti del mille novecentosettanta settantuno
La consapevolezza deriva da ragione molto semplice che in quanto tali non ricordo siccome condivido dell'impostazione che si è data i lavori mi permetto invece di sottolineare due aspetti vado a braccio senza toccare assolutamente intervento scritto
Mi pare cioè che si possano trovare elementi concreti di lavoro fra le altre cose per lo meno su un paio di questioni
Mi rifaccio ad una serie di interventi e in particolare lo ripeto alle cose che si sono dette in apertura dei lavori di questo pomeriggio
è possibile per le assemblee legislative intanto impegnarsi nella predisposizione di organismi vedremo poi quali sei figli delle Commissione affari istituzionali delle commissioni Affari europee laddove esistono o se figli di
Condizioni normative diverse all'interno dei consigli regionali che trattino specificatamente questa materia
Non ci sono Regioni salvo parzialmente in Italia che abbiano organismi destinati a questo tipo di attività l'impegno che possiamo assumere verificandolo all'interno della Conferenza di totale le assemblee legislative regionali di organismi di questa fatte di questa natura
La seconda delle cose che possiamo sulle quali possiamo lavorare io spero che si tratti di un lavoro da affrontare coralmente è quello di creare un collegamento una relazione molto più stabile è molto più costante
Tra i nuovi organismi di natura regionale e questo comitato per la legislazione nazionale
Nascendo questa esigenza da una considerazione che ci pare assolutamente difficile possa essere possa essere smentita
Qui siamo abituati e concludo ricordando la siamo abituati da un pezzo ormai a lavorare in maniera concertata e cooperativa con altre istituzioni lo facciamo l'ormai mente sul piano regionale quindi territoriale dentro i confini della regione
Quando ci rapportiamo agli altri enti locali siamo abituati a farlo quando trattiamo in mani poniamo normative di natura comunitaria
Questa manipolazione di lavoro comune
A un livello inferiore rispetto al quadro regionale a un livello superiore non può naturalmente far mancare un anello di congiunzione più continuo e costante quale sia quello parlamentare se dunque nascono organismi regionali nuovi che si preoccupino di questo tipo di attività
Trovo assolutamente necessario è un'opinione che esprimo a voce alta che tendano una forma di relazione di collegamento stabile con un organismo nazionale di natura parlamentare naturalmente quale quello all'interno del quale oggi discutiamo sarebbe un organismo e ho concluso che potrebbe tranquillamente lavorare a fianco della Commissione bicamerale per gli Affari regionali
All'interno del quale le regioni spiccherà ebbero con la loro autonomia la loro indipendenza favoriremo decisamente però una migliore una buona fattura
Una buona qualità della nostra legislazione grazie presidente Mattarella grazie presidente grazie grazie presidente vicini e adesso do la parola al ministro la Loggia
Grazie presidente
Grazie soprattutto per questo incontro nel quale mi pare
Dobbiamo essere tutti soddisfatti nel fare una constatazione essenziale
Questo argomento che ancora sino a poco più di un anno fa
Raccoglieva nel più generalizzato disinteresse
Una notevole dose anche di difficoltà interpretativa rispetto alle circostanze che si erano già verificata cioè la riforma costituzionale
Il referendum successivo all'entrata in vigore di questa riforma
E vedo che vediamo che credo dovremmo veramente di di questo essere tutti molto soddisfatti ha raggiunto un livello di consapevolezza che pur non essendo ancora compiuto
E io lo devo dire visto che con molti dei presenti o contatti continui
Ma con molti altri non ho avuto occasione di
Sperimentare le nostre diverse valutazioni
Ho la sensazione che ancora un certo percorso per arrivare alla piena consapevolezza del problema debba essere realmente fare
E proprio per questo che farò alcune notazioni rapide arricchite devo dire dal dibattito che qui sin qui si è svolto che mi ha dato ulteriori spunti in ordine
Alla previa con una ulteriore valutazione dell'arco della realtà quella che ma delle cose che occorre fare per superare positivamente questa realtà
Il sistema normativo italiano caratterizzato da una pluralità di fonti e da una pluralità di attori e oggi a seguito dalla riforma del Titolo quinto da Costituzione connotato da una notevole complessità determinata dal capovolgimento
Del criterio di attribuzione delle competenze tra Stato Regioni ed enti locali
Oggi meglio istituzioni locali e dalla sempre maggiore produzione normativa dell'unione europea
Tale complessità rende evidenti i presupposti indispensabili per il suo funzionamento
Un chiaro e netto riparto di competenze onde evitare il sovrapporsi delle norme è il documento che qui ci avete fornito questa sera
E che peraltro io Mammano sono andato fornendo la nostra riunione di Consiglio dei ministri per aggiornare i colleghi di governo in ordine allo svilupparsi dal contenzioso ma vedo che lavoro e fatto molto bene colgo l'occasione per complimentarmi
Degli efficaci raccordi istituzionali per consentire una produzione legislativa complessivamente coordinata degli organi di regolazione per risolvere in via preliminare i conflitti gli eccessi di competenze
Una distinzione
Istituzionale specifica per le regioni a statuto speciale Cossa che nella riforma del Titolo quinto rimasta vagamente sottaciuta
Che
Anche oggi non emerge con sufficiente chiarezza nella determinazione di un indirizzo che per la parte attuativa ma soprattutto per la parte ulteriormente riformatrice dovrebbe invece avere
E questo a causato e continua a causare una percentuale altissima di problemi con riferimento ai rapporti legislativi tra stato e Regione
E difatti allo stato attuale nessuno di questi presupposti quelli e quali mi sono riferito risulta realizzati su questo io credo che abbiamo il dovere tutti di fare un ulteriore sforzo di approfondimento anzitutto non è sicuro in più materia il riparto delle competenze legislative
Tra legislazione esclusiva dello Stato legislazione concorrente legislazione residuale delle Regioni il confine non è così non è
Come potrebbe sembrare e ciò a causa di fattori di varia natura la necessaria genericità della definizione rispettive materie lascia ampi spazi all'interpretazione tesa stabilirne i relativi confini
Nelle materie concorrenti e da sempre punto dolente all'individuazione preciso confine tre principi fondamentali di spettanza statale normativa di dettaglio di competenza regionale
Le materie affidate alla competenza residuale delle Regioni non sono elencate e questo costituisce indubbiamente un ulteriore supplemento di problema
Ma ulteriori problemi si pongono anche sul fronte comunitario
A causa dell'espandersi di trattato in trattato delle materie come unità Rizzante e del conseguente affievolirsi della linea di ripartizione tra competenza degli Stati membri è competenza dalla commissione
Della tendenza espansiva dalla Commissione che si manifestano il ricorso oltre che ai tradizionali strumenti dei regolamenti e delle direttive alle decisioni alle raccomandazioni oltre agli atti di indirizzo approvati dal Parlamento europeo ai pareri del Comitato delle Regioni non vincolanti ma comunque rilevanti
Sul fronte europeo partendo dal vertice la piramide legislativa il primo raccordo tra Unione Europea e stato membro dettato la partecipazione di questo alla formazione delle direttive da regolamenti comunitari ma sappiamo già che in una certa parte e spesso questi provvedimenti vengono trattati a maggioranza semplice o anche a maggioranza qualificata ma certamente non sempre con il pieno gradimento
Di tutti gli stati membri e questo obiettivamente costituisce un forte limite all'esercizio della sovranità tanto dal Parlamento quanto dei consigli regionali
E non mi pare che sino a questo momento questo argomento di così rilevante importanza sia stato sufficientemente approfondito mentre nel vertice della legislazione quello che probabilmente dovrebbe essere maggiormente tenuto in considerazione perché l'involucro al di là del quale non abbiamo potestà ad intervenire
Ma proprio per scongiurare nei limiti del possibile contrasti sfavorevoli tra normativa nazionale normativa comunitaria
E tenendo conto delle competenze legislative regionali opportuna opportunamente la riforma costituzionale ha previsto la partecipazione delle Regioni alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi comunitari e questa partecipazione abbatterono regolata College
Ed è quello che il governo si appresta a fare con disegno di legge generale di attuazione della legge costituzionale numero tre del due mila uno l'atto Camera trentacinque novanta attualmente all'esame la Commissione affari costituzionali
Vi è un'ulteriore parte di problemi che riguarda il modo di far partecipare il sistema delle autonomie regionali e delle istituzioni locali e anche alla formazione degli atti comunitari ma questo è argomento su quale da qui a un certo numero di settimane io credo che dovremmo farci tutti carico nel momento nel quale si andrà a cominciare a scrivere per quello che riguarda questa parte la prossima costituzione europea
Ma intanto nella legislazione nazionale da tempo è stato previsto un obbligo di trasmissione di tutte le proposte normative comunitarie alla che alle Camere per le eventuali osservazioni
Ma tale sistema disciplinato anche nei regolamenti rispettivi di Camera e Senato non ha avuto sinora una regolare cadenzata attuazione tanto che a questo punto io credo che bisognerebbe far tornare alla ribalta maggiormente di quanto non sia accaduto sino a questo momento l'istituto la cosiddetta riserva di esame parlamentare perché probabilmente questo il momento per introdurre uno strumento come quello che ho appena enunciato nel nostro ordinamento
Ed è anche qui abbiamo potuto già fare un primo tentativo che pongo la vostra attenzione nel disegno di legge di modifica della legge La Pergola l'atto Camera trentuno ventitré
Bisogna però che conseguentemente alle Camere si attrezzino realmente per far fronte all'esigenza di rapidità che è insita in questo sistema talvolta anche soltanto di pochissimi giorni di spazio di tempo per poter decidere intanto la commissione per gli Affari europei della Camera nuova commissione quattordicesima politica che l'Unione europea sanato svolgono un eccellente lavoro di valutazione della compatibilità dei disegni e progetti di legge con la normativa comunitaria
Sul fronte interno non mi soffermo più di qualche secondo la riformulazione dell'articolo centodiciassette della Costituzione ha profondamente modificato mangia si diceva prima al riparto delle varie specifiche competenze legislative tra Stato Regioni
Credo che debba essere data una particolare attenzione da parte delle istituzioni ai processi di elaborazione normativa da parte delle regioni
Ma lì è tutto da inventare un meccanismo che laddove accettato dal sistema delle regioni visto che non siamo nelle condizioni di poterlo imporre ai sensi del nuovo articolo centoquattordici della Costituzione
Ma in un dialogo costruttivo che ovviamente da parte nostra non c'è nessuna difficoltà ad iniziare può essere anche immaginato un'ulteriore forma di un raccordo preventivo per quello che riguarda la legislazione regionale ma sappiamo bene che nel momento in cui avremmo iniziato a discutere di questo argomento formalmente saremmo andati certamente in rotta di collisione rispetto all'indirizzo sin qui dato di attuazione di un piano per terrorismo le due cose non possono camminare assieme
Possono soltanto camminare insieme laddove vengano reciprocamente accettate dalle istituzioni regionali e locali e da parte del governo del Parlamento dalla Repubblica ma diversamente
Non sarebbe possibile e io sarò certamente garante di queste prerogative delle regioni non sarà certo impossibile per semplice iniziativa parlamentare o governativa e andare ad interferire nel sistema delle autonomia delle regioni che è stato di già riconosciuto con la riforma costituzionale
Ma mi limito soltanto ad aggiungere prima di concludere queste
Brad inoltre
Che abbiamo di già
Una serie preoccupante di organismi di confronto
E adesso ne aggiungeremo probabilmente degli altri ma forse è realmente arrivato il momento in cui mettiamo mano con definitività a quello che dovrebbe essere l'assetto definitivo chiamato lo senato federale o Camera dell'autonomia o quello che sia
Ma che sia l'unico organo costituzionale Aldo interno del quale si possano svolgere istituzionalmente questo confronto
Perché se accanto alla Conferenza Stato Regioni alla Conferenza Stato-città alla conferenza unificata alla conferma alla Commissione bicamerale per gli Affari regionali che opportunamente
Occorre integrare inattesa che finalmente arrivi il Senato federale o la Camera delle Autonomie francamente occorreranno
Come dire
Diversi arbitri istituzionali per poter disciplinare il traffico delle competenze
Ma anche della sovrapposizione dell'esame su specifiche materia che avvengono in contemporanea suo organismi diversi che hanno per tanti versi un come dire una pari dignità istituzionale che potrebbero come spesso già accaduto arrivare a conclusioni totalmente diverso l'una dall'altro
Con aggiunta naturalmente della sottile o linea dura che io credo non vada mai sottaciuta
Con sovrano di poter decidere dopo comunque aver ascoltato tutti anche gli organismi dirlo affronto reciproco tra governo regioni e istituzioni locali
Accanto a questo ultimo argomento che mi sembra indispensabile
Citare nell'ambito di questa di questo di questo intervento che mi auguro realmente Breve almeno nella nell'equilibrio dei lavori di questo incontro l'ultimo argomento ad argomento relativo ai controlli
è argomento sul quale io credo un ulteriore approfondimento debba esser fatta
Il controllo che avviene soltanto attraverso la disciplina dello stesso da parte dell'organo che deve essere sottoposto alla allo stesso controllo
è una procedura che ha scarsi precedenti nel nostro ordinamento giuridico per costituzione ne comprendo la ragione
Devo dire che la condivido la ragione
Ma questo non ci può esimere dall'immaginare un rimedio di emergenza laddove i controlli non venissero fatti con l'adeguata cura ecco necessario scrupolo
Da qui la necessità di un attuazione a quanto più rapida e completa dell'articolo centoventi della Costituzione nell'esercizio di un potere sostitutivo che nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà
Scendendo dallo Stato attraverso le Regioni per arrivare alle istituzioni locali dia comunque la possibilità di un controllo di di un controllo essenziale rispettato omissioni o violazioni che possono essere compiuti dagli organi istituzionali diversi dallo Stato o da parte delle regioni diversi dal regioni stesse a questo proposito abbiamo pensato di inserire nell'ambito del nostro disegno di legge di attuazione la possibilità che vi sia una attività di controllo
Anomalo in un certo senso di verifica più che di controllo degli equilibri di bilancio da parte degli enti territoriali in relazione al patto di stabilità interno e dei vincoli derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea
E attraverso un organo terzo
Che istituzionalmente preposto a questo genere di incarichi e cioè la corte dei conti attraverso le proprie sezioni regionali alle quali abbiamo pensato di poter far partecipare Sir richiesti da componenti nominati dalle stesse Regioni dal sistema delle istituzioni locali Regione per Regione
Un po'il modello che in Sicilia si è sperimentato credo con qualche successo dal mille novecentoquarantasei con il Consiglio di giustizia amministrativa come organo di appello rispetto alla decisione di primo grado
Che riguardano i tribunali amministrativi regionali
Concludo presidente ringraziandolo ancora per questa opportunità per poter aver preso atto della maturazione collegiale e collettiva finalmente a livello pluri istituzionale di questi complicati e difficili problemi ma anche con l'auspicio che se si continua con un ragionamento costruttivo forse al di là di pregiudizi che talvolta possono anche essere giustificati dal punto di vista politico ma certamente mai giustificabile dal punto di vista dell'interesse comune del nostro Paese forse riusciremmo a fare qualche ulteriore passo avanti
L'argomento
In questo momento non è solo connesso con la qualità della legislazione ma sulla necessario approfondimento a chi competa
Di farle Gesù azione in un ordinamento costituzionale che allo stato voglio considerare soltanto in una fase transitoria ma che necessita di urgenti immediate
Riformulazioni di ulteriori riforma costituzionale
Grazie ministro La Loggia presidente la prego
Grazie presidente poco più di un minuto soltanto per sottolineare come il confronto era stato ampio articolato
Molto approfondito e molto è molto interessante credo sia nel versante Tel impegni di settore sia in quello è più generale
Credo che possiamo trae la convinzione da quanto si è detto con buon grado di condivisione
Che si
Che si condivide l'opinione che una legislazione capace di costruire un'architettura programmatica
Sufficientemente articolata e con adeguate procedure di controllo di raccordo potrebbe assicurare concretamente nei singoli settori che per grandi finalità di ordine nazionale
Spazio toni appropriati
E sta proprio di spazi di intervento per l'Ascoli meno territoriale
Penso che si potrebbe anche ambire per questa strada a promuovere l'uso attivo e propulsivo per gli spazi di autonomia
Cioè puntare a mettere a frutto in modo dinamico i principi di sussidiarietà e di economicità
Chiamando ciascun livello territoriale a controllare e stimolare livello di prestazioni offerti dagli altri suo stesso territorio su cui hanno i rispettivi spazi di competenza
Io sì per il governo si devo valorizzare reciprocamente asportato emerso con con grande chiarezza da questo confronto non devono ostacolare assi
E bisogna quindi procedure di raccordo e di confronto specifiche io lo ripeto ma sottoscrivo facendole appieno pennoni appieno le due proposte che in conclusione a formulato il presidente ne incide sulla base di quanto emerso in questo nel corso di queste ore
Credo che molto potrà essere fatto sfruttando gli ampi spazi autonomia innanzitutto quelli degli statuti
Ma anche quelli offerti ai regolamenti delle assemblee
L'esperienza che presenta l'attività svolta dalle Commissioni parlamentari con come tu trasversale qui ben illustrata del perché i presidenti
Dopo l'entrata in vigore dove tra Costituzione sono credo in questo senso una buona testimonia
Il comitato per la legislazione lo ha detto
Le riprese poi per nell'orrore Saponara che sarà presidente fra quarantotto ore
E impegnato a come è stato punto detto tre commenta la collega Saponara per parte sua il Comitato impegnato a seguire a sostenere le iniziative di innovazione che sono definite sia nelle grandi leggi attuazione della Costituzione
Disegno di legge La Loggia la legge comunitaria
Sia negli interventi di riforma di settore
D'altronde quest'incontro ha dimostrato quanto sia utile mettere a confronto l'esigenza di caccia ordinamentale
Con quelle di governo concreto dei settori
Che sono state qui così come sotto nel modo quest'incontro manifesta concludo ringraziando il presente la Camera per avere deciso quest'incontro e per aver testimoniato molto presenza fino in fondo
La convinzione dell'importanza del confronto che mi sia esso
Io mi associo anch'io allora ringraziamento di Mattarella nome della Camera i deputati condivido quanto ha detto il Presidente Comitato legislazione quanto detto anche il ministro la Loggia in fondo questi tempi occasioni sono anche un momento di reciproca formazione informazione
E complessivamente di maturazione delle tematiche in questione
Non so se c'è da spaventarsi e da rallegrarsi credo che abbiamo materia forse per l'uno e per l'altro certamente il io
Con un certo fatalismo sono convinto che vi sia anche in un processo di federalismo come quello che si sta caratterizzando in Italia
Noi dobbiamo dovevamo anche aspettarci un fisiologia di un minimo di competitività conflittualità
Perché la ripartizione di competenze non è mai neutrali
C'è sempre qualcuno che dà e qualcuno che riceve c'è sempre qualcuno che reclama e qualcuno che richiede aggiustamenti allora questo lo dico perché dobbiamo vedere le cose con una certa obiettività come se ne fossimo in qualche modo soggetti estranei anche se siamo protagonisti non il cammino non poteva essere più semplice perché li rispetto ad altri Paesi e il nostro è un cammino che avviene oggi dopo cinquant'anni
Di vita della costituzione del nostro Paese dopo minori anni ancora di costituzione di regioni con una grande tradizione di municipalità rispetto alla stessa esistenza delle regioni in Italia
E con la necessità di affidare alcune grandi problematiche che ancora rimangono sul tappeto penso al alla l'impegno che Nencini ha preso in ordine agli statuti abbino a questo il tema dei controlli che ha sollevato adesso il ministro La Loggia in termini molto franchi molto leali ma questa è una grande questione e termino dicendo al presidente Vizzini che certamente noi andremo avanti perché siamo in dirittura d'arrivo
Verso la istituzione beh verso il completamento di questo progetto che riguarda la sua Commissione come sede di raccordo ecco
Io però con molta franchezza credo che
Noi dobbiamo far sì che questo approdo definitivo coincida con un impegno forte a marciare da parte della commissione Bicamerale marciare verso l'istituzione di una piena e integrale Camera delle Regioni
Perché questo è l'obiettivo priorità di urgente anche il rito anche la correzione dell'articolo centodiciassette presuppone che ci sia questo approdo e io credo che chi come noi ognuno dal suo angolo di visuale
Da il proprio contributo istituzionale a questo approdo finale non può prescindere da questa questione so anch'io per una questione complicata so anch'io che è una questione che determinerà altre tensioni
Ma non ho mai visto una riforma di questo tipo che posso determinarsi così pacificamente con certo è una questione che però diventa in definitiva anche banco di prova vero di un processo federalista che è credibile
Se no rischiamo di fare qualcosa
Che un po'il procedere in ordine sparso io mi auguro pare per questo devo dire l'ho detto prima i presidenti consigli regionali in privato lo ripeto in pubblico
Perché non c'è niente da nascondere questo è un processo che si sta facendo tutto alla luce del sole non siamo una casa di vetro anche le nostre questioni e le nostre reciproche difficoltà d'intesa in alcuni passaggi tutto avviene alla luce del sole io mi auguro che non si ritenga diciamo così che il completamento di questa tappa della commissione Bicamerale diventa poi un qualcosa che può anche rassegnarsi ad essere definitivo ecco perché è vero che in Italia non c'è niente di più definitivo del provvisorio ma in questo caso vorrei richiamare alla provvisorietà perché il senso vero è se questa risultato che otterremmo
Di qui a poco
Darà complessivamente una grossa spinta verso la camera della Regione io non a caso chiamo sempre alla Camera regioni Camera delle Regioni non ha mai chiamato al Senato delle Regioni
Non ho problemi problema vero e fare qualcosa di positivo per il nostro Paese non evocare una competitività tra le due camere libico il bicameralismo perfetto come e in Italia credo che sia di una cosa che c'è solo da noi in questi termini allora penso che il tema della Camera delle Regioni è il completamento serio di questa iniziativa politica istituzionale che stiamo a seconda naturalmente come Mancini ha detto
La Camera
Offre la sua disponibilità anche diciamo così con una certa regolarità per questi incontri che io ritengo comunque molto positivi grazie