Rapporto 2013 sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione europea. Le assemblee legislative nella crisi: la sfida del cambiamento

Salve
Buongiorno a tutti grazie di essere qui prima di tutto
I nostri relatori quelli che non vedete ancora ci stanno raggiungendo io direi di iniziare
Grazie di essere venuti a questa presentazione del Rapporto sulla legislazione due mila tredici dove
Auspichiamo si possa dibattere sia di qualità della legislazione ma soprattutto ad andare
Verso un nuovo rapporto creando anche le linee di indirizzo per il prossimo rapporto
Che ci apprestiamo anche come Camera ad istruire su questo devo ringraziare l'ottimo lavoro di tutta l'Amministrazione della Camera
La presentazione del Rapporto sulla legislazione costituisce un'occasione preziosa per una riflessione ad ampio raggio sulle attuali tendenze dei processi normativi
Ad ampio raggio perché il rapporto consenta ricognizione non solo delle caratteristiche assunte dalla legislazione statale ma anche di quelle predominante a livello regionale nonché a livello di Unione europea ed i principali Stati membri dell'Unione
La presentazione del Rapporto due mila tredici che avrebbe dovuto svolgersi a Cagliari
Sul finire dello scorso anno che abbiamo dovuto rinviare a causa
Degli eventi alluvionali che hanno interessato la Sardegna
Cade in una fase molto delicata della vita politico parlamentare quindi un'occasione importante per valutare su una base di dati oggettiva la discussione intorno alle prospettive di riforma istituzionale regolamentate
Consentitemi di iniziare le mie brevi riflessioni proprio dallo sguardo comparato che il rapporto fra la nostra riflessione mi sembra che un po'ovunque in Europa emerga una un crescente bisogno di rappresentanza
Che non può che trovare espressione di un potenziamento del ruolo del del Parlamento
Si può a tale proposito ricordare la riforma costituzionale francese del due mila otto che ha potenziato rispetto al tradizionale assetto della Quinta Repubblica le funzioni del Parlamento
Anche in Gran Bretagna per far fronte all'inedito risultato elettorale del due mila nove l'accordo di coalizione tra conservatori e liberaldemocratici ha ridisegnato anche attraverso l'approvazione di un'apposita legge i rapporti tra Gabinetto e Camera dei Comuni
E soprattutto in Germania
Le sentenze del Tribunale costituzionale del due mila undici del due mila dodici hanno conferito al Bundestag alla sua Commissione Bilancio un inedito ruolo di scrutinio preventivo sulle decisioni del Governo tedesco nell'ambito dell'Unione europea in particolare con riferimento all'utilizzo delle risorse del fondo transitorio salva Stati
Ed è il meccanismo europeo di stabilità
Molti osservatori hanno livelli rilevato negli ultimi anni è una crisi profonda delle democrazie occidentali anche alla luce dei fatti sopra richiamati a me pare più corretto evidenziare
Che ad andare in crisi di fronte alla complessità delle sfide contemporanee piuttosto un modello di democrazia quello eccessivamente fondato sulla delega leader direttamente o indirettamente legittimati dal voto popolare
Il fatto è che anche a fronte dell'evoluzione delle nostre società la deliberazione delle aule parlamentari si mantiene come la sede più idonea che in nessun modo può essere sostituita dal livello governativo per assolvere a tre funzioni
La rappresentanza dei diversi interessi
Il confronto tra le diverse opzioni la trasparenza e la legittimità della decisione
Occorre anche sfatare il mito che ad una maggiore trasparenza e la decisione corrisponda una sua lentezza o inefficacia spesso la trasparenza e di per sé garanzia di efficienza come dimostra il contrario
La scarsa qualità dei testi degli atti normativi governativi
Eppure
Nonostante le molte ragioni che spingono ad un potenziamento del Parlamento la sofferenza dell'attività legislativa appare evidente
Credo che a questo risultato concorrano due fattori il perdurare Abu il perdurante abuso della decretazione d'urgenza da parte del Governo e l'evoluzione del processo normativo dell'Unione europea
Con riferimento al primo aspetto nelle ultime legislature si è infatti fermato un circuito perverso decreto legge fiducia
Che oltre a limitare le possibilità di intervento del Parlamento costringe questi margini di intervento in una cornice confusa anche quando la fiducia posta sui testi licenziati dalle Commissioni
I decreti legge sono risultati in molte occasioni di estrema eterogeneità e di dubbia funzione normativa
Sembra infatti in molti casi che la necessità del provvedere
Risieda per il Governo in un effetto annuncio affidato a norme manifeste la cui concreta manifesto a cui la concreta attuazione rimandata a provvedimenti di natura secondaria regolamenti o decreti ministeriali
Spesso emanati con grave ritardo o non emanati affatto appare evidente allora che o non vi è l'urgenza effettiva del provvedere o la norma era di contenuto talmente vago da renderne ardua oppure arbitraria
La trasposizione in concrete misure di carattere secondario
Da questi elementi di indubbia ed elevata criticità discendono ultimi accadimenti a tutti ben noti e che quindi
Richiama richiamo per titoli
Dalla rinuncia alla conversione del decreto-legge numero centoventisei due mila tredici alla lettera del Presidente della Repubblica i presidenti delle Camere
Dal ricorso alla ghigliottina sul decreto legge numero centoquarantasei due mila tredici per la prima volta alla Camera la lettera della Presidente Boldrini al Presidente del Consiglio
Finalmente la Corte costituzionale nella recentissima sentenza del dodici febbraio scorso
Sanzionato l'illegittimità di alcune norme modifiche al testo sulle sostanze sub al Testo unico sulle sostanze stupefacenti
Inserite nell'iter di conversione di un decreto legge per la loro disomogeneità rispetto all'oggetto orginario del provvedimento
L'oggetto rigirare erano le olimpiadi invernali di Torino
Leggeremo con attenzione le motivazioni
Quando ci saranno ma si tratta di una decisione importantissima e rivoluzionaria e permettetemi di dire di di dire come al solito dove non arriva la politica poi sono costretti ad arrivare i giudici e il mio auspicio e che possa segnare un punto di svolta
Vorrei infatti a questo proposito evidenziare invece che cosa sta succedendo in questi giorni portarlo anche qui in Parlamento portarlo anche come esempio in qualche modo virtuoso
C'è un un governo dimissionario un altro che si sta formando e si sta verificando una collaborazione a mio parere tra maggioranza e opposizione nell'esame dei disegni di legge di conversione dei decreti legge soprattutto qui alla Camera
Dove sappiamo bene c'è un ostruzionismo molto forte nel senso che il Regolamento lo permette e che quindi potrebbe addirittura far decadere
Gli attuali decreti emanati dal Governo letta e che non possono essere sfiduciati dal Governo letta perché è un Governo dimissionario e non c'è il nuovo Governo
In questa fase
Il risultato invece non è
Una
Un non è stato il prodotto il prodotto in questa fase non è stato l'ostruzionismo il prodotto di questa fase è stato un concreto miglioramento dei provvedimenti
Attraverso l'apporto dell'opposizioni e a questo avviene perché difficilmente immaginabile che un esecutivo dimissionario ponga la questione di fiducia
E quindi il risultato è stato come vi dicevo un concreto miglioramento dei provvedimenti che noi tutti maggioranza e opposizione credo che dovremmo guardare con grande interesse
Per poterla ripetere come dinamica
Penso ad esempio recente caso dell'iter di conversione del decreto-legge cosiddetto milleproroghe che è in sostanza un decreto omnibus per antonomasia
E in occasione del quale sul venti proposte di modifica avanzate dall'opposizione nello specifico porto l'esempio del mio gruppo parlamentare ben tredici sono state accolte
E questo
Probabilmente con un voto di fiducia sarebbe stata troncata come trattativa quindi questo tenevo a precisarlo proprio come momento che sta vivendo il Parlamento in questo momento in questa fase probabilmente di maggiore autonomia rispetto a quelle che sono le dinamiche governativa
Simmetricamente a quanto avviene a livello statale le procedure prevalenti nell'Unione Europea appaiono sacrificare in molte occasioni la trasparenza
Il Parlamento europeo tenuto con il Trattato di Lisbona un po'un ampliamento generalizzato della sua partecipazione all'adozione degli atti normativi
A fronte di questo si è però diffusa la prassi dell'approvazione in prima lettura dei provvedimenti preceduta da un lungo lavoro informale privo di garanzie di trasparenza
Svolto nei cosiddetti trillo chi che riuniscono rappresentanti della Commissione europea del Consiglio del Parlamento europeo
Appare quindi necessario che questa indicazione che proviene dal rapporto promuovere un processo riformatore intorno a due elementi principali
Una maggiore capacità di programmazione delle decisioni legislative nazionali ed una maggiore capacità dell'istituzione parlamentare di dare voce
Ai cittadini
Con riferimento al primo aspetto il Parlamento dovrebbe concordare con il Governo una programmazione dei lavori che consente di affrontare per sessioni le diverse politiche pubbliche questo potrebbe avvenire
In collegamento con i dossier che sono sul tavolo delle istituzioni dell'Unione europea
In questo modo il Parlamento potrebbe essere associato all'istruttoria che il Governo deve preparare subita su tali dossier contribuendo con quel plus di trasparenza di legittimazione democratica delle decisioni
Che una compiuta istruttoria parlamentare disposta anche all'ascolto dei cittadini garantisce rispetto a quella che si svolge nello stretto ambito governativo
Occorre a mio avviso intrecciare il tema della programmazione legislativa con quello di dare più voce ai cittadini l'istruttoria legislativa nelle Commissioni parlamentari dovrebbe essere articolarvi articolata a partire dalle diverse politiche pubbliche
Onde valutare la reale necessità di interventi normativi nei vari settori
A tal fine la valutazione dei fabbisogni normativi potrebbe essere compiuta anche attraverso consultazioni pubbliche che utilizzino le moderne tecnologie informatiche
Si tratta insomma di trovare nuove modalità
Per convogliare le istanze della società nelle aule parlamentari ora che sembra essersi esaurita quella funzione
Di trasmissione che Reagan antica dai partiti di massa in questo quadro potrebbe essere ripensato e potenziato anche tutto il meccanismo delle proposte di legge di iniziativa popolare
Comprendo i timori che progetti di riforma ambiziosi possono suscitare soprattutto con riferimento all'individuazione di nuove forme di coinvolgimento dei cittadini nel processo parlamentare
Comprendo che si possa nutrire il dubbio di un inserimento di elementi spuri nel circuito rappresentativo volti ad un superamento tout-court di tale circuito
Si tratta però dell'esatto contrario a mio parere della volontà di individuare modalità efficaci per far convergere dentro le aule parlamentari le domande emergenti dalla società al fine di evitare che queste trovino scorciatoie
Queste sì pericolose
Fuori da queste aule
In aggiunta a questo volevo semplicemente proporre quella che nella nostra nota di sintesi che ne abbiamo preparato per questi lavori e che può anche cercare di
Che può permetterci di tenere il filo anche nel dibattito
Che apriremo dopo nella tarda nel tavolo che apriremo dopo
La nota di sintesi propone qualche ipotesi per superare la crescente frammentarietà della legislazione ed il crescente ricorso a norme annuncio la cui attuazione è rinviata norme di rango secondario
Frequentemente emanate con grave ritardo
Credo che la situazione nelle regioni differisca di poco debba fare i conti anche con relazioni non sempre chiare tra atti legislativi che gli atti programmatori
La norma la nota di sintesi prospetta l'ipotesi della sperimentazione di un'adeguata fase di programmazione e progettazione legislativa concordata tra il Governo e Parlamento
Analogamente a quanto avviene a livello europeo dove il programma legislativo il frutto dell'accordo tra le istituzioni comunitarie e viene sottoposto ai singoli Stati
La programmazione legislativa nazionale potrebbe cioè essere oggetto di una
Qualche forma di intesa non solo tra Governo e Parlamento ma anche tra Stato e regioni
Dando a queste ultime l'opportunità di intervenire a monte del processo la riforma del costo costituzionale del Titolo quinto potrà poi
Ridefinire gli interventi a valle inoltre la programmazione da un lato e la progettazione dei singoli interventi legislativi dall'altro
Potrebbe prevedere una fase nella quale favorire il coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interesse attraverso consultazioni pubbliche
E trasparenti chiedo perciò poiché ai nostri ospiti qualora lo ritengano di potersi esprimere su questi temi anche nella prospettiva della costruzione del prossimo rapporto
Della legislazione io vi ringrazio adesso passo la parola
A deputato sabato al Presidente Salvatore Cicu Presidente del Comitato per la legislazione grazie
Grazie presidente buongiorno a tutti così come lei
Prima ha sottolineato in origine è questa
Questa importante questo importante confronto era previsto per il venticinque di novembre
Nella città di Cagliari ma i fatti conosciuti i fatti alluvionali non ci hanno consentito e quindi il mio rammarico comunque insomma credo che
Sia importante per tutti noi poter essere in questa occasione a fare un po'di di riflessione di valutazione
Sappiamo tutti che l'elaborazione della rapporto di legislazione tra Stato regioni non europea è stata promossa dal comitato della legislazione fin dal suo nascere cioè dal mille novecentonovantotto
è giunto alla sua quindicesima edizione e ci consente di
Poter fare una serie di di analisi rispetto
Ai dati concernenti la produzione normativa
E l'assetto dei poteri tra i diversi livelli istituzionali nel corso
Dell'arco temporale cui si riferisce e di riflettere
Nel contempo sul ruolo del assemblee legislative nella definizione dei contenuti delle principali politiche pubbliche
Faccio delle brevissime considerazioni
Naturalmente limitate all'incarico del mio ruolo di Presidente del Comitato per la legislazione quindi tratterò dei temi del ruolo del Parlamento
Nella sessione delle decisioni da un lato e della qualità degli strumenti normativi e mediante i quali
Tale decisione se
Adottate dall'altra in relazione al primo aspetto i dati che emergono soprattutto se raffrontati a quelli che si ricavano dal rapporto del due mila dodici sono
Così attivi rassicuranti perché
Perché rapporto dell'anno passato evidenziava una serie di difficoltà che riguardavano soprattutto le Assemblee legislative regionali
Rispetto al processo di determinazione decisionale delle politiche pubbliche c'è stato un miglioramento in questo e c'è stata anche una propria collocazione
Che ha consentito di inserirsi nel processo di formazione e di valutazione delle stesse politiche
E e quindi anche sulla necessità di ragionare e di rafforzare comunque il ruolo di tale assemblee
Il rapporto due mila dove tredici mostra come sotto questo aspetto quantomeno anche il Parlamento nazionale stia recuperando un qualche peso nella definizione del contenuto delle politiche pubbliche
Seppur naturalmente dobbiamo
Tenere sempre conto della anomalia di sistema rappresentata ma alla sottolineato anche il presidente Di Maio
Dall'uso dello strumento del decreto legge oramai quale strumento ordinario di legislazione e dunque
Ben oltre la struttura la funzione di
Propria dell'atto
Non mi addentro nella valutazione dei dati che attestano
Come il Parlamento abbia appunto concentrato il suo esame principalmente sui disegni di legge di conversione dei decreti legge a discapito dei progetti di legge
Ordinari dei disegni di legge di delega degli schemi dei decreti attuativi
Ma mi limito ad osservare come nell'ambito di questi procedimenti l'organo legislativo sia comunque riuscito a ritagliarsi un ruolo talvolta incisivo nella definizione del contenuti
Dei testi
Emblematico in questo senso infatti l'abbandono da parte
Del Governo della prassi del ricorso ai maxi emendamenti fiduciari sostituito nell'ultimo anno della passata legislatura dalla prassi della posizione della questione di fiducia sui testi licenziati
Dalle Commissioni e nel primo anno dell'attuale legislatura con il Governo letta occorre rilevare dalla riduzione dello stesso ricorso alla questione di fiducia
E conseguito che seppure con modalità del tutto peculiari
Che passano talvolta per la definizione degli accordi tra le forze politiche nelle varie sedi ristrette piuttosto che nelle sedi del pubblico dibattito ruolo del Parlamento ne è uscito per certi aspetti rafforzato
In questo quadro va peraltro constatato che l'assenza di una seria progettazione dell'agenda parlamentare predisposta in sinergia con quella normativa che consenta da un lato di individuare a monte
Quali siano gli interventi legislativi effettivamente necessarie
E dall'altro di pianificare un ordinato svolgimento dell'attività parlamentare tutto questo ma a discapito sia dell'effettiva incisività dell'azione degli organi legislativi
Sia e soprattutto della qualità del prodotto normativo e quindi vengo al secondo aspetto che è quello che il Comitato per la legislazione
In questo mandato ha toccato meglio di più
E questo è da intendersi sia in termini sostanziale e sia in termini formale
Se infatti imposta da anni all'attenzione degli operatori del diritto
E non solo ciò significa che nel nostro ordinamento accanto alla questione del ruolo del Parlamento
Ed è la legge va approfondito anche il tema della buona scrittura delle norme
Con ciò intendo riferirmi ad un complesso di fenomeni che spaziano dall'ipertrofia allo stato di incertezza normativa passando per la cattiva
Redazione dei testi i quali sono a loro volta conseguenza di numerosi fattori e link cui comune denominatore che essi rappresentano un costo
Non solo per l'economia ma per la stessa democrazia in quanto riducono l'effettiva conoscibilità dell'ordinamento giuridico da parte di coloro che vi sono
Soggette
Il Comitato per la legislazione è particolarmente attento a questi temi e ha sviluppato sia nella sua attività istituzionale di carattere consultivo sia nella sua attività di carattere conoscitivo
E in quella informale di riflessione di approfondimento che è stata particolarmente continua
Una sensibilità Pertini quali il sistema delle fonti
L'instabilità normativa e la tecnica della redazione dei testi
Focalizzando la poca attenzione su numerosi fenomeni si tratta in primo luogo dell'intenso ricorso ma
L'ho detto io l'ho detto Presidente Di Maio alla decretazione d'urgenza che ormai da anni rappresenta lo strumento principale dell'azione
Governativa tale ricorso nei tempi più recenti pur essendo stato spesso preordini preordinato alla necessità di affrontare emergenze urgenze di carattere economico
Senza precedenti insorte in sede europea e pur essendo ascrivibile a motivazione di carattere più strutturale quale quella di ovviare alla lunghezza
E alla farraginosità delle procedure parlamentari di esame dei progetti di legge ordinari e però andato vera al di là
Del principio ribadito dalla Corte costituzionale nella sentenza la centosettantuno del due mila sette
In base al quale il ricorso alla decretazione d'urgenza a carattere derogatorio rispetto all'essenziale attribuzione al Parlamento della funzione di porre le norme primarie nell'ambito delle competenze
Dello Stato centrale
All'ingente dato rappresentato dal numero dei provvedimenti adottate si è poi accompagnato un oggettivo sovradimensionamento dei singoli provvedimenti d'urgenza
Recanti peraltro numerose disposizioni di carattere organi ordinamentale
A ciò deve aggiungersi la presenza nella produzione normativa di fenomeni ulteriori certamente già presenti nella pregressa legislazione ma che sembrano acuirsi a caratterizzare la massima parte dei provvedimenti approvati negli ultimi due anni
Si tratta e in particolare
Della concentrazione in un numero ridotto di provvedimenti di una notevole quantità di disposizione
Della struttura della formulazione dei testi che ne rendono sempre più disagevole la lettura per l'ampiezza e l'articolazione delle singole parti normative in particolare articoli commi
E per la dispersione e talora la dissoluzione dei precetti normativi in espressione prevalentemente costituite da indicazioni di finalità
Del rinvio ad una imponente mole di provvedimenti attuativi che talvolta esulano dal sistema delle fonti prevedendo adempimenti che appaiono atipici o talora indefiniti
Della complicata stratificazione normativa
Resa ogni giorno più consistente in forza della sempre più pronunciata instabilità delle norme e della sovrapposizione del tessuto vigente di disposizioni prive le necessarie clausole di coordinamento
Su tali caratteri della produzione normativa ha certamente inciso sicuramente il perdurare l'aggravarsi della crisi economico finanziaria internazionale che ha indubbiamente a cui truffatori
Di complessità della legislazione reso spesso indispensabile ricorsa decreti direi decreti legge tuttavia
Proprio ricorso e l'utilizzo della decretazione d'urgenza spesso al di fuori dei suoi parametri lo deve vantare e la sostanzia concentrazione dell'esame parlamentare su tali strumenti normativi
Accanto alla Buitoni allargamenti all'accentuarsi dei fenomeni che ho prima indicato dando vita ad un vero e proprio circolo vizioso
In particolare l'abuso del ricorso alla decretazione d'urgenza accolto la cauti città dell'organizzazione dei lavori parlamentari
E contribuito a determinare l'assenza di una chiara progettazione dell'agenda parlamentare a discapito della stabilità delle norme che vengono approvate della qualità dei testi
Molto spesso si registra infatti la necessità di modificare le norme
Entrata in vigore da pochi giorni
Ovvero nel giro di pochi mesi dalla loro introduzione assestare o ripensare radicalmente la disciplina di un determinato settore
Come caso estremo di stabilità segnalo i frequenti casi nei quali i decreti legge in corso di conversione vengono modificati o comunque si intrecciano con altri decreti appena convertite o anche se all'esame parlamentare
Qualche esempio ci può facilitare la comprensione il recente decreto legge numero novantuno del due mila tredici in materia di beni culturali è intervenuto a rideterminare le aliquote di accisa di alcuni prodotti alcolici
Le aliquote originariamente fissata nel testo licenziato dal Governo hanno tuttavia formato oggetto di un duplice contestuale intervento di modifica in omento
Mediante o a mediante atti che per loro natura sono entrate in vigore momenti differenziati nel tempo e in assenza di ogni coordinamento
Tra disposizioni contenute ciascuno di essi e cioè sia ad opera della legge di conversione e sia l'opera di un ulteriore decreto legge numero centoquattro del due mila tredici sottoposto quasi contestualmente all'esame
Quando entrare ma c'è di più
Un altro esempio interessante riguarda l'obbligo di certificazione per l'attività ludico motoria amatoriale tale obbligo è stata in parte introdotto dall'articolo sette del decreto-legge numero centocinquantotto del due mila e dodici
E nel giro di pochi mesi è stato prima soppresso dall'articolo quarantadue bis comma uno del decreto legge sessantanove del due mila tredici
E poi di seguito dopo pochi giorni parzialmente era introdotto dall'articolo legge del decreto-legge numero centouno del due mila e tredici
Non posso tralasciare di richiamare l'ancor più recente caos normativo venutosi a creare in relazione all'attestato di prestazione energetica degli edifici appare
Dove si sono succeduti ASL a stretto giro tre interventi normativi disegno inverso e imparziale contraddizione l'uno con l'altro
Infatti la legge tre agosto due mila e tredici numero novanta di conversione del decreto-legge sessantatré del due mila tredici
Aveva previsto che tale attestato dovesse essere allegato al contratto di vendita agli atti di trasferimento di immobili a titolo gratuito o ai nuovi contratti di locazione pena la nullità degli stessi contratti
Di seguito intervenuto il decreto legge cosiddetto destinazione Italia sopprimendo nell'obbligo di allegazione dagli atti di trasferimento dell'immobile a titolo gratuito e dai contratti di locazione
Quasi contestualmente il decreto legge costretto enti locali due adottato a una settimana di distanza dal primo
Ha previsto che nelle operazioni immobiliari l'attestato di prestazione energetica possa essere acquisito successivamente
Agli atti di trasferimento ma debba pur sempre essere alleato sono evidenti i problemi applicativi prodotti da tale incertezza normativa
E le conseguenze derivate né per i cittadini che si siano attenuti all'una
O all'altra disposizione i quali rischiano di incorrere nella nullità del contratto ove si siano attenuti alle previsioni della destinazione Italia e al contrario di aver sostenuto oneri inutili
Per l'acquisizione dell'attestato di prestazione energetica ove si siano attenuti alle previsioni del decreto degli enti locali
Se certamente anche il fenomeno della instabilità normativa sembra potersi collegare alla situazione di crisi economica finanziaria e alla pressante e urgente d'urgenza di adottare interventi normativi d'emergenza
Senza che ne sia stata possibile una meditata
Ne sa appunto non può
Il fenomeno della stabilità normativa non può invece essere ricondotta tra l'ordine di fattori come ha bene evidenziato in un recente studio pubblicato dal Comitato per la relazione il fenomeno della instabilità legislativa si potrebbe infatti governare
E almeno in parte limitare affrontando i fattori di stabilità che sembrano endogeni allo stesso sistema di produzione delle norme del nostro Paese
Tra di esse segnala ad esempio il dettaglio eccessivo delle norme approvate il quale determina inevitabilmente la necessità di frequenti cambiamenti li sufficiente istruttoria sui contenuti delle norme di necessità di frequenti
Di iniziativa governativa prima della loro presentazione al Parlamento
Vi sufficiente strutture sui contenuti delle norme di iniziativa governativa prima della loro presentazione al Parlamento l'inflazione del ricorso alla fonte legislativa
Il basso tasso di attuazione delle norme che provoca il frequente ricorso a nuovi interventi normativi per ribadire contenuto dei precedenti o per introdurre interpretazione autentica dei medesimi
Nonché il diffondersi di uno stile di legislazione sperimentale che incorpora già all'origine la previsione di successivi interventi integrativi è correttivi
Altra cosa pensa di tale modo di procedere e del combinato disposto dell'insufficiente istruttoria avendo governativa sui testi dei decreti legge prima della loro presentazione alle Camere
E poi dell'esame frettoloso in sede parlamentare
è che i testi sono formulati in modo spesso sciatto disattento anche qui faccio qualche esempio sto per concludere è accaduto che con decreti legge adottati a breve distanza l'uno dall'altro sia stata approvata più volte la stessa disposizione
Basti basta qui citare le innumerevoli disposizioni contenute nella legge di stabilità e riprodotte in decreti legge
Esaminati contestualmente o poco successivamente dalle Camere il quale il decreto legge cosiddetta salva a Roma poi non convertito
è il decreto-legge cosiddetto destinazione Italia oppure che la stessa disposizione sia stata contestualmente abrogata ed è resuscitata senza
Che ne risultasse dunque più certa nel nella vigenza nell'abrogazione
Come accaduto in relazione ad alcuno hanno alcune norme abrogate e contestualmente modificata ad opera dello stesso decreto legge sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti
Sono soprattutto gli ultimi esempi a dimostrare come quantomeno in relazione profili di drafting normativo lo sforzo che le istituzioni dotate di poteri legislativi dovrebbero effettuare per migliorare la qualità
Dei testi normativi non sia poi così arduo allo scopo sarebbe infatti sufficiente da un lato lo svolgimento di un'adeguata preparazione dei testi in sede governativa
E dall'altro lo svolgimento di una seria istruttoria parlamentare che dovrebbe passare anche per il rafforzamento dei poteri del GIP dei delle il Comitato per la registrazione alla Camera
Per l'istituzione di un organo analogo al Senato
In questa direzione vanno le riflessioni maturate in seno al Comitato edera eccetera presentate anche alla Presidenza della Camera debbo in questa sede però fare un apprezzamento ad un Ministro al ministro Franceschini
Che ha voluto comunque non solo essere presente ma nei dibattiti ha dato il suo contributo prezioso
E che si è dimostrato solerte nel realizzare alcuni passaggi di indirizzo che nella mia brevissima valutazione riflessione devoluto consegnare grazie
Grazie al Presidente Cicu dopo l'introduzione del Presidente Cicu passo adesso la parola al presidente Chiti della
Quattordicesima Commissione Senato della Repubblica per la sua relazione preciso che il ministro Franceschini rapporti col Parlamento non non potrà esserci c'è avvisato prima quindi non sarà qui prego
Sì grazie grazie Presidente
Ma io vorrei come come gli altri partire dal dalla considerazione appunto che
Questo rapporto doveva essere presentato in Sardegna le venti dell'alluvione ce lo impedirono
Colgo questa occasione per esprimere
Naturalmente rinnovare le popolazioni della Sardegna il cordoglio anche l'impegno che il Parlamento il Governo devono avere per ricostruire
E
Son vorrei dire anche una cosa
Che non c'entra mi rendo conto con il rapporto ma insomma è una mia fissazione da tempo da molti anni fa quando ero Presidente di una Regione
Io penso che la difesa del territorio dovrebbe rappresentare una centralità per il nostro Paese oltre tutto risponde a un bisogno darebbe anche uno sbocco occupazionale
Ma risponde a un bisogno nostro è un territorio fragile
Ci sono cambiamenti climatici c'è il rischio idraulico so benissimo
Che lo Stato centrale per un verso le Regioni Comuni per l'altro non hanno risorse sufficienti
Però se lei si è fatto un patto di cooperazione a proposito di programmazione per cui quali che siano i Governi per un certo numero di anni vogliamo dire per cinque anni
Nel bilancio dello Stato centrale in quello delle Regioni dei Comuni più importanti vengono messe risorse per affrontare più ritardi che che sono relative a rischio idraulico forse questa operazione potrebbe
Avere degli effetti positivi e nel giro di alcuni
Di alcuni anni dare una soluzione alcuni problemi che sono problemi seri non interveniamo dopo spendiamo di più ma quando ci sono state distruzioni e morti
Non seguito del tutto l'intervento avevo preparato anche per insomma per per noi sovrapporsi farò alcune considerazioni invece su
Sui temi che sono stati affrontati da questo da questo rapporto sulla
Sulla legislazione nel rapporto diciamo ancora una volta mette a fuoco due temi su cui il Presidente di mai l'onorevole Cicu sono già soffermati il tema della decretazione d'urgenza
E
I il tema il tema dell'Europa in realtà se si guardano ai rapporti sulla legislazione tratto quest'anno c'è una sintesi che li ripercorre molto utile
Se si guarda dicevo rapporti sulla legislazione nel corso di tutti questi ultimi anni si vedono sottolineati dei punti cardine che ritornano
Ruolo e la difficoltà del Parlamento italiano non soltanto per il nodo del bicameralismo perfetto ma
Per le questioni
Appunto e decretazione d'urgenza della qualità del lavoro legislativo dell'attività del e degli spazi delle delle Commissioni
Il tema dell'Europa e il tema di un rapporto con le regioni che non si è mai saldato in termini in termini organici e positivi basti pensare al fatto che la Commissione
Per gli affari regionali che doveva che che dopo il Titolo quinto doveva nascere anche con un'integrazione di presenza di rappresentanze delle regioni e sarebbe stato inutile sperimentazione per il futuro non è stata mai possibile realizzarsi quali che fossero
I Governi e le maggioranze
Per per assurdità somma che che che che sono un po'di miopia politica e di contraddizioni in corso d'opera secondo me
E
Io voglio cogliere questa occasione intanto per ringraziare quanti dell'Osservatorio dirigenti funzionari sia della Camera sia
Quelli che lavorano per il Senato nel corso di questi anni hanno offerto un contributo molto prezioso è molto importante alla nostra riflessione
E vuol dire
Che
Il cruccio almeno da parte mia è il fatto che noi non riusciamo
A trasmettere la qualità di questa riflessione dei rapporti scorretta di dal novantotto ad oggi anche in sintesi
Non dico all'esterno penso alla stessa tiriamoci alla stampa la rappresentazione mediatica non è questo
Ma non riusciamo a coinvolgere neppure i nostri colleghi che non siano direttamente questi temi cioè il tema è come riusciamo di questo rapporto
A mettere a conoscenza l'insieme deputate iniziale senatori celle consiglieri regionali perché già questo determinerebbe un piccolo ma concreto
Ma concreto passo
Passo avanti
Oltretutto facendo così io penso che ci siano appunto nostro paese ci sono degli stralci l'azione così rimane per circa un dei decenni ancora un bicameralismo perfetto che in quanto bicameralismo perfetto non ha più senso
Possiamo stiamo attenti ci vuole Remo nel monocamerale ISMU di fatto nel Clelio istituzionale
Passiamo da un problema che riguarda un ruolo di accentramento di sistema delle autonomie di forte
Ruolo delle Regioni l'altro vorrei ricordare che il Trattato di Lisbona per tenere insieme i dati europei e quelli nazionali parla delle
Delle Assemblee regionali come Parlamenti regionali dotati di potestà legislativa rischiamo ora dovremmo accingerci alla revisione del Titolo quinto ma una cosa è una revisione del Titolo quinto in cui si affronta alcune questioni
Che sono credo che si possa considerare scontate no che le grandi reti di comunicazione che le grandi reti di energia siano torna competenza dello Stato centrale mi pare che sia
Pacifico credo che si possa ragionare anche su quello che c'è in tutti i Paesi federali del
Principio di prevalenza ma
Se si affronta invece il discorso del Titolo quinto con il pentimento di quello che è stato costruito e non completato e non compiuto compreso appunto come si organizza la seconda Camera sul fatto
Che che che vorrei e il regionalismo il sistema delle autonomie che non funziona in questo Paese esse partendo da questo si pensa di risolvere i problemi dell'Italia in Europa con una scelta di centralizzazione dello Stato o non ci si rende conto del funzionamento degli stati centrali lo dico al plurale nel nostro forse con un patto con una particolare accentuazione
O si ritiene o si ritiene che
Passati dal dal Titolo quinto molti anni sì sia possibile fare un'inversione e che e che quello Stato che come Stato centralistico non funzionava più oggi possa rifunzionare miracolosamente dopo quello che è avvenuto cioè Risi rischiamo sempre questo stop and go di di non produrre
Nessuna riforma anziché riflette presenta al fatto che il federalismo fiscale che era stata una
Riforma su cui c'era stato anche un'ampia convergenza perché non si riesce a trovare quali sono le questioni che sono di natura economica finanziaria quali sono
Le modifiche da dà da fare intervenire compie come si riesce come si riesce a far funzionare potrei continuare su questo tema ma non voglio sono solo un cenno
Io so benissimo
Che
Le riforme Coc tanto più le riforme costituzionali nessuno ha la bacchetta magica e le fatto insieme hanno
Una hanno una gradualità anche una settorialità ma il disegno vedrebbe che fosse condiviso
Diciamo ho insistito sempre vanamente sul fatto che se ci fosse stato in Parlamento una mozione di indirizzo sulle riforme che avesse detto quanti Comuni servono all'Italia
Che cosa deve essere l'ente intermedio e che ha la responsabilità di costruirlo
Che cosa per le Regioni eccetera eccetera coi l'andamento delle delle riforme dal punto di vista dei singoli atti avrebbero potuto avere una una una maggiore una maggiore una maggiore coerenza
Così riguardo all'Europa noi abbiamo
Insomma abbiamo dei ritardi continuiamo ad avere dei ritardi nel modo di
Diciamo di organizzare il nostro Parlamento i lavori del Parlamento e anche il coordinamento tra Governo Parlamento e regioni rispetto allestito europea intanto
Bisogna fare uno sforzo minimo culturale che poi però diventa anche di strumenti di intervento dopo la cultura di strumenti che le segue perché la polpa l'Europa non è politica estera
Perché se noi si vive il tema dell'Europa come politica estera sia a livello di strumenti di intervento
Sia a livello di misure che prende allora ne facciamo una contrattazione con un colpo esternò che ci pone dei vincoli forse si tratta invece di partecipare
Direttamente con impegno con un sistema Paese con sistema quadro Governo Parlamento regioni all'insieme della della legislazione europea del suo firm formarsi del suo attuarsi e di contare di avere un ruolo
Di essere protagonisti in quella fase tra l'altro
Tra parentesi ma insomma non tanto Nesta Momigliano stiamo migliorando
Dal punto di vista delle infrazioni che riguardano la la il recepimento delle direttive per non stiamo invece per niente migliorando sul modo con cui si recepiscono le direttive europee le recepiamo alle recepiamo
In modo non corretto Munch compiuta e quindi diciamo cambia poco continua a esserci continua a esserci molte molte infrazione
Detto questo tema della del decreti dei dei decreti legge io vorrei lo dico con
Insomma capisco il senso dell'intervento del Presidente ma anche dell'onorevole Cicu però non vorrei che uscissimo da questa giornata con l'idea che
Siccome decreti legge ci sono e ormai sono diventata il mezzo ordinario e legislazione cerchiamo di migliorare il rapporto tra maggioranza opposizione e Governo sui decreti legge
E condurre così si continui io credo che si dovrebbe intervenire
Su un'altra direzione bisogna finire con
I decreti legge che che sono un metodo ordinario di legislazione per quanto con con con quei miglioramenti
Intervenire come avete detto voi e su questo sono d'accordo Presidente con la sua introduzione intervenire corrette voi cioè
Proviamo a spot al meno Priamo sperimentare facciamo un patto maggioranza opposizione sulla sperimentazione che abbia la programmazione legislativa
Noi si discute tra pochi nell'in Commissione la Commissione politiche dell'Unione europea del Senato abbiamo discusso lo porteremo tra poco
In Aula
Sul programma di attività legislativa della Commissione sul programma del Governo in relazione a quello ma non esiste un punto in cui si discuta e si discuta per tempo di una
Programmazione legislativa che come lei diceva coinvolga
Governo Parlamento sistema delle Regioni questo mi pare Ubu un punto che si può iniziare a sperimentare così come
Si può cominciare a sperimentare anche in attesa
Delle riforme e poi dirò perché il fatto che il Governo possa vere la certezza su alcune leggi dentro questa programmazione
Che ci sia una scadenza per un voto in Parlamento con il patto però anche questo da sperimentare concretamente vedere che i decreti d'urgenza
Si riducano è non continuare a essere quello che sono vi porto la giornata come esempio che starà concreto la giornata di ieri al Senato
La giornata di ieri al Senato si sono fatte più di quattrocento votazioni
Si sono convertiti due decreti legge destinazione Italia e misure urgenti per la tutela dei diritti fondamentali del tenute riduzione controllata della popolazione carceraria benissimo
Nella nello stato d'animo dei senatori sia di maggioranza che di opposizione
Da questa giornata storica che cosa si ricavano elemento di soddisfazione per il ruolo del Parlamento o un elemento di preoccupazione per il fatto che su ognuna di queste cose anche se ci fosse stato
La possibilità di discutere e di recepire un aspetto costruttivo che poteva venire dalla maggioranza dall'opposizione questo in realtà non era non era possibile allora io penso che davvero qui ci sia un nodo
Che ci viene segnalato da tempo che bisogna anche cercare
Ripeto in via sperimentale in attesa di riforme in via sperimenta nel senso di intese di cercare di ridurre perché questo delle del decreto legge
Insomma del decreto legge che occupa la legislazione ordinaria e che ha poi quel carattere che voi dicevate
Di di numero di provvedimenti che entrò in vigore poi vengono modificati è vero che non ci sono maxiemendamenti la fiducia ma c'è lettere oscenità che si diceva
E
L'intercettori alita che si diceva in cui ci mette del suo anche ci mette del suo anche il Parlamento perché diciamo noi aggiungiamo commi ho visto proprio dal rapporto che dal due mila seicento nuovi commi aggiuntivi in sede di conversione se nell'Ottocento originaria erano sei mila ottocento erano pochi il Parlamento ne ha aggiunto né aggiunto due mila seicento e poi fare i
Cito per vedere appunto come sta diventando commettere oscenità e e come Inter settorialità o macro settorialità il decreto legge il fatto del delle Commissioni di riferimento che quasi mai è una
A sono sono sono almeno almeno due
Egli a me pare che questo sia un tema di fondo perché
Falsa un corretto ruolo del Parlamento e un dialogo tra Parlamento e Governo
Poi
Nella diciamo nella bassa qualità che l'onorevole Cicu ricordava che vera della
Della legislazione
Oltre a tanti aspetti che l'ho ricordato c'è secondo me un altro punto in cui si segnala un modo vecchio di lavorare del Parlamento secondo me del Parlamento italiano che potrebbe essere
Modificato abbastanza con buonsenso credo e che invece modificato per ora non viene
Anche qui un po'riferendosi al modo di lavorare del Parlamento europeo che è vero che
Insomma c'ha delle caratteristiche diverse però insomma
In qualche modo riferimento molti Parlamenti nazionali comincia ad assumere una metodologia di lavoro che al Parlamento europeo quanto meno riflettiamoci se le Commissioni le nostre Commissioni
Sono costrette a lavorare negli spazi che residuano rispetto a lavori dell'Aula e quindi hanno una residualità di intervento basta vedere le convocazioni no al termine della seduta a
Beh
Il lavoro delle Commissioni e confronto di qualità che in una Commissione passere visto perché un emendamento né sul punto se è giusto se è sbagliato
Il punto anche se quell'emendamento è scritto vendo scritto male
Se quella legge scritta bene scritta male se questo invece non può essere fatto perché è l'Aula cioè sono trecentoventi senatori o sono seicentotrenta deputati che fanno un lavoro DD di valutazione dell'emendamento B
La legislazione a quel tratto di confusione che qui veniva che qui veniva evidenziato e ha soprattutto quel tratto a volte
Lo si discute non l'abbiamo la necessità di migliorare fortemente senza demagogia motivandola premiando i migliori meritevoli la pubblica amministrazione
Ma è difficile migliorare la pubblica amministrazione anche soltanto giudicare la pubblica amministrazione
Se come diceva l'onorevole Cicu
Mentre c'è in vigore un decreto cioè ci sono altri tre
E in discussione o in convenzione o non ancora pubblicati che modificano
Aspetti che sono già in vigore cioè uno si impazzisce né né né né nella nelle nel lavoro della pubblica amministrazione che riesce
A a fare a farla a farlo funzionare
Penultima credo considerazione quella del del ruolo del ruolo delle Regioni dicevo prima
Insomma io considero
Il fatto che noi abbiamo regioni che hanno una potestà legislativa un punto di riferimento importante da cui non tornare indietro da sistemare se si vuole la stabilire un elemento di cooperazione monta tratto un modo di essere
Del
Del de del nostro Paese che deve andare avanti deve funzionare in modo in modo efficace non
Non con non compenti menti in questo anche
Voglio dire
Cercando anche di di di di controbattere non si fanno le riforme non si fanno riforme costituzionali riforme serie comunque se si segue sempre l'onda delle emozioni e spesso delle cattive informazioni
Voglio dire per esempio i rapporti da De dei dei dei dati concreti a proposito di un tema che è ricorrente il numero dei consiglieri regionali riduzione consiglieri regionali allora cito questo esempio
Che
Cioè
La Lombardia che ha
Circa dieci milioni di persone
A un Consiglio regionale di ottanta membri la Baviera
Che ha
Qualche dodici insomma che sia il doppio ne ha di centottanta la Catalogna
Che né a sette milioni quindi meno centotrentacinque allora anche qui
Poi se c'è un consigliere regionale provinciale un parlamentare che si comporta male pregando sono privilegi ma se sul fatto che uno si comporta male ci si fanno le riforme delle delle istituzioni noi sì si va si va a perder c'era cioè si si
Forse se avrà il plauso di qualche editorialista ma si fa un disastro per questo per questo Paese
Per tutte le istituzioni
Quindi non solo le Regioni c'è da recuperare un progressivo rapporto di credibilità dei con i cittadini questo è il tema che ci si pone ma bisogna appunto vedere oltre le correzioni da fare anche
Gli aspetti di di buona notizia di positiva notizia per esempio il fatto sempre dal rapporto
Che nel nel nel due mila dodici
Il settore di intervento della legislazione regionale prevalente sia tornata ad essere non un'auto visione su se stessa sulle sulle modifiche ma
I servizi
Alla persone alla comunità mi pare che sia per esempio un aspetto che è giusto un sottolineare e mettere e mettere
E mettere in considerazione positiva questo anche per la riforma parlamentare che si deve fare e anche per la dimensione europea che insieme si deve costruire io sono stato
L'otto novembre scorso a Milano a una
Convegno un'assise sul ruolo dei Parlamenti regionali in Europa che era stato promosso dalla Regione Lombardia e dalla Conferenza delle Assemblee regionali della Lombardia
Sono venute da quell'iniziativa dei contributi seri DD di riflessione di impegno diciamo comune e
Tra l'altro la Conferenza delle Assemblee elettive
Regionali affatto alla Commissioni quattordicesimo della Camera il Senato pulite le opere di Camera e Senato delle proposte su iniziative comuni Parlamento regioni rispetto al semestre su temi di fondo
Dall'occupazione al futuro costituito al futuro istituzionali dell'Europa su cui noi vogliamo impegnarci perché insomma anche lavorando così completamente su singoli
Aspetti su singole iniziative fosse messa italiano non è non è qualche cosa di rilevante se sappiamo gestito bene credo che si possa rafforzare
Questo elemento di cooperazione
Tra i Parlamenti nazionali e c'è un tema
Che riguarda il rapporto con il Parlamento europeo con la Commissione europea con le istituzioni dell'Unione o per lo pongo perché non è soltanto un tema del Senato della Camera e Opel penso che sia un tema di riflessione
Per noi e anche per le assemblee elettive regionali che hanno questo rapporto
Se
C'è un dibattito anche tra tre costituzionalisti su questo se il rapporto
Tra Parlamenti nazionali e pare e istituzioni europee è solo legato alte azionarie al cartellino giallo e al principio di sussidiarietà
Succede guardate non è che succede teoricamente sta succedendo concretamente successo per la Procura europea
Succede che un Parlamento se non può nazionale se non può esprimere motivazioni anche di merito che abbiano una qualche considerazione non accettazione considerazione valutazione le Commissioni competenti
Solleva anche forzando la violazione del principio di sussidiarietà
Se questo si ritiene che sia l'unico modo con cui un Parlamento nazionale o i Parlamenti nazionali possono essere possono essere ascoltati noi come Senato
Cerchiamo di sollevare questioni di
Sussidiarietà di proporzionalità ma anche quando non ci sono e spesso non ci sono
Di sollevare questioni di merito osservazioni di merito io avuto degli incontri a livello del Parlamento europeo chiedendo esse vengono tradotti in inglese e in breve sintesi
Questo può essere fatto che le Commissioni competenti che a livello per esamino esamino anche quelle osservazioni di merito come fossero
Contributi de dei dei deputati europei comunque sia
Comunque queste una si su cui dobbiamo stare secondo me perché se non stiamo su su questo asse succederà che
L'elemento di sussidiarietà in parte per farsi avvertire e e contare
In parte anche per chi vuol frenare il lavoro e le decisioni delle del parco del Parlamento europeo delle istituzioni europee sarà sollevato e e diventerà un problema un problema di fondo
Finisco con l'esempio appunto della Procura europea l'Assemblea nazionale francese non l'ha sollevato
Il senato francese la sollevate mi son trovato in quei giorni
Essere invitato dal Senato francese per incontri con la loro Commissione e ho posto questo
Questo problema e la la risposta appunto è stata questa che che che vita o la valutazione del Senato non era nel merito diversa dalla nostra che non la io ho sollevato dall'assemblea nazionale francese ma aveva questo elemento di di di non considerazione di non ascolto che io penso
Lo dico anche per rafforzare io vorrei che migliorasse la qualità delle nostre osservazioni di merito ma perché su questo piano
Rimanga concludo dicendo che da questa iniziativa secondo meno dobbiamo Presidente
Di Vaio anche fare ripartire un'esperienza che era tra quelle che esisteva strutturalmente del Comitato paritetico tra Senato Camera Conferenza delle Assemblee regionali
E deputati europei che era une tra l'altro quando si fa quando mi è capitato di parlando rappresentando il Senato e Contri
Alle conferenze Presidente Parlamento europeo è un'esperienza unica in Europa a volte e comunque è un'esperienza in cui nel comitato paritetico perché
Può lavorare meglio deve lavorare meglio possiamo dargli più qualità ma è un momento in cui periodicamente ci si trova per fare una valutazione fra
Un Parlamento nazionale Conferenza delle Assemblee
Legislative regionali e deputati europei consente anche
Di fare di fare squadra e facendo poi squadra somma stabilire una modalità un terreno degli strumenti istituzionali in cui si possa lavorare insieme allora concludo davvero mi scuso forse sono stato
Anche troppo lungo
Noi andiamo ora incontro a un periodo che sarà un periodo di riforme probabilmente di riforme costituzionali cosa sarà al Senato cosa sarà la Camera cosa succederà
Beh guardate
Se noi questo periodo quindi modifiche organiche dei regolamenti non si possono fare non ha molto senso farle perché modifiche organiche dei regolamenti dovranno essere fatte
Per
Sulla base della nuova camera sulla base del nuovo Senato
Il il non fare modifiche organiche dei regolamenti ci può aiutare però e che ci può far fare speriamo delle modifiche mirate dei regolamenti
Cosa che in questi anni con l'idea di far modifica organiche infatti non si è modificato proveniente
Le modifiche mirate potrebbero essere quelle di introdurre
Per via sperimentale per via norma la la la programmazione legislativa quella di stabilire come si tiene d'accordo modificando alcuni aspetti anche regolamentari che che non è stato se no non sono stati fatti con
L'Unione europea e col sistema delle Regioni in in queste aree e poi
Insisto sulla questione di stabilire provare a stabilire un'intesa
Camera e Senato in questa fase Governo maggioranza di Governo posizioni su una possibile sperimentazione che dia un minor ricorso
Alle
A ai decreti ai decreti legge e infine un'altra modifica specifica potrebbe essere quella di un'apertura alla società su cui concludo davvero
Perché la questione strana è che qui si presentano a volte non si fanno più uno cioè fecero fare neanche io sinceramente
Proposte di iniziativa legislativa popolare che vengono consegnate che non hanno nessuna risposta
Non è che devono avere una risposta positiva al problema è che non avere risposta vuol dire indifferenza e peggio allora sta a dire semplicemente che entro tre mesi una risposta ci deve essere
Non va bene niente va bene tutto va bene parzialmente ed è questo è una strada che si dovrebbe prendere
Il Presidente del Senato attuale Grasso a
Avuto una un atteggiamento positivo c'è stato un gruppo cinquanta laureati che hanno fatto l'Associazione in Italia
Sono venuti un giorno al Senato organizzati alla LUISS hanno discusso su tre proposte di legge
E hanno presentato tre proposte di legge e il presidente giustamente l'ha inviato alle Commissioni competenti
Mi auguro che le tre Commissioni competenti trovino il tempo per dire a questi cinquanta
Visto che il Presidente del Senato ha avuto questa saggezza e
E questa scelta positiva che cosa penso che cosa accolgono che cosa si respinge anche perché se si continua con l'indifferenza col far finta di niente
Poi non ci stupiamo che non migliori rapporti tra istituzioni e cittadini chiunque ci sia dentro
Del fatto che in Basilicata hanno votato
In Basilicata ha votato o meno della meta degli aventi diritto
E in Sardegna poco più della metà perché quarantotto per cento comunque non è andata a votare
Io penso che sia che parte di una maggioranza sia che opposizione siccome le istituzioni della democrazia sono di tutti della partecipazione dei cittadini alle elezioni dobbiamo preoccuparci perché è difficile che una democrazia funzioni
Se i cittadini non ci si riconoscono non partecipa
Grazie
Ringrazio
Ringraziamo il presidente Chiti tra l'altro l'auspicio che le riforme regolamentari possono avvenire dopo riforme costituzionali accolto anzi mi fa piacere che venga da una persona rappresenta comunque la maggioranza così
Chi sa che questa non possa essere l'occasione
Per riuscire a fare qualcosa di buonsenso su questa storia del riforma del Regolamento
Al di là di questo
Adesso abbiamo concluso il terzo intervento di questa prima sessione passiamo alla seconda sessione
Dare la parola al
Al direttore Caretti del direttore dell'Osservatorio sulle fonti dell'Università di Firenze prego professore
Grazie Presidente
Nei pochi minuti di questo intervento vorrei rivolgere solo qualche considerazione puntuale su
Fu uno degli aspetti del rapporto
E in particolare sul sia già stato toccato dal presidente Chiti sul rapporto tra legislatore nazionali legislatori regionali
Ma prima vorrei premettere una considerazione di carattere generale mi pare che mai come quest'anno il Rapporto sulla legislazione
Presentato e pubblicato dalla Camera
Susciti delle riflessioni che non possono fare a meno di considerare
Il contesto generale nel quale questo rapporto oggi viene presentato in particolare con questa accelerazione che il tema del riforma della Costituzione
A ha ricevuto da da da qualche mese
E
Dibattito che a al al centro proprio
Il ruolo e il rapporto tra i legislatori nazionali il ruolo del Parlamento nella crisi il ruolo del rapporto tra
Il rapporto tra Parlamento e
Per regioni
Nel
Nel alla luce delle mutazioni che il contesto generale ha ricevuto sensi scorre infatti si scopre la prima parte della nota di sintesi
Si nota facilmente che anche la nota di sintesi risente giustamente secondo me di quelli che sono i mutamenti oli che oggi leggiamo nel contesto politico istituzionale generale
In quella parte prima parte
C'è il riassunto del contenuto dei primi dodici rapporti
Quattordici anzi perché questo è il quindicesimo
Non è difficile
Classificare questi quattordici rapporti individuare tre fasi distinte la prima fase quella dei primi rapporti si tratta di rapporti in senso stretto danno conto
Degli sviluppi della legislazione statale e regionale su certi Settori campione un rapporto vero e proprio
La seconda fase è una fase invece in cui ci si comincia a interrogare su come debba cambiare il ruolo del Parlamento
Impegnato in processi di regolazione complesse che ormai lo vedono confrontarsi con altri legislatori sulle stesse materie l'Unione europea da una parte e i Consigli regionali dall'altra
La terza fase che direi parte proprio sul rapporto dell'anno scorso ma ancora più chiaro nel Rapporto di quest'anno si va al di là della l'analisi e della prospettazione di esigenze di ripensamento del ruolo del Parlamento e si propongono soluzioni concrete
Soluzioni concrete sono soluzioni che la nota di sintesi offre al dibattito non solo politico ma scientifico sono soluzioni a tutto campo
Sono soluzioni che riguardano sia l'attività interna del Parlamento con proposte che riguardano il procedimento legislativo
Ma anche proposte che riguardano la proiezione esterna del ruolo del Parlamento e verso l'Europa rapporto con gli altri Parlamenti il rapporto col Parlamento europeo il rapporto col Governo in relazione alle politiche comunitarie
E anche il versante dei rapporti sul piano interno tra legislatore nazionale e legislatori regionali
Io vorrei ecco svolgere qualche brevissima considerazione proprio su questo secondo punto il rapporto tra
Legislatura Parlamento e
Legislatori regionali qui c'è un'indicazione molto chiara
Nel rapporto il rapporto naturalmente non non non doveva dei poteri discutere le proposte che sono sul terreno in relazione proposte istituzionali che sono sul terreno nei rapporti Stato Regione ma suggerisce alcune cose
Che io ritengo di grandissima utilità e di interesse suggerisce cioè
Di intensificare dei rapporti tra Parlamento regioni anche attraverso la sperimentazione di procedure informali del tipo di quello in cui ha fatto riferimento
Di un minuto fa il presidente Chiti che è stato un po'l'animatore insieme ad altri di questa esperienza che ormai data da qualche
Da qualche anno perché ritengo importante questa indicazione perché sottolinea
Riprendendo un dibattito ormai ultratrentennale quella che è una prospettiva di politica istituzionali o se volete costituzionale
Che per trent'anni ha visto quasi all'unanimità dei consensi di idea di rifare una seconda Camera come rappresentativa
Delle istanze regionali e le istanze regionali
Perché è importante questa perché ci aiuta a muoverci in maniera più fare in un dibattito che su questo tema sta diventando sempre più confuso
Si è sempre parlato di seconda camera come Camera rappresentativa delle autonomie regionali
Una delle proposte che si leggono oggi sui giornali è quella di fare delle della della seconda Camera la Camera rappresentativa dei Comuni capoluogo di provincia
Allora qui e si tratta di capire come diceva il presidente Chiti di mantenere
Una
Una diciamo cifra dichiara ragionevolezza e razionalità quando si fanno certe proposte cioè
Le il quello che viene sottolineato dalla dalla nota di sintesi e riprende un tema ma lo riprende
In un quadro
Che riprende un dibattito ormai ultratrentennale insomma la seconda Camera se deve essere la Camera di mediazione di indirizzi centrali e regionali e di riportare i protagonisti dell'indirizzo politico regionale
In un ambito centrale dove si costruisce insieme in un indirizzo per scelte di indirizzo politico o condiviso di politiche pubbliche condivise è evidente che la seconda Camera deve essere
O dovrebbe essere una Camera rappresentativa delle regioni e questa è un'indicazione mi pare precisa che viene
Dalla dal dal rapporto
Una seconda indicazione che viene sempre da questa sottolineatura quella di
Di sottolineare l'importanza di questo rapporto istituzionale che si dovrebbe costruire tra Stato e Regioni
Viene anche dal da quella parte del rapporto che abbiamo curato direttamente a Firenze sulla giurisprudenza costituzionale in materia di nel
Competenze legislative delle Regioni
Anche qui
Forse
Vale la pena di smentire quello che è un luogo comune si parla di riforma del Titolo quinto e la motivazione principale che si dà
è che c'è un contenzioso
Esagerato tra Stato e Regioni sulla questione delle competenze per cui bisogna spostare certe competenze dalla concorrente ad esclusiva dello Stato e questo sarebbe di per sé è risolutivo dei problemi
Dei rapporti Stato-Regione bene per l'analisi che noi abbiamo fatto in questi dieci anni che abbiamo ripreso in questo ultimo rapporto dimostra che questo è sostanzialmente un falso problema
La dieci anni di giurisprudenza della Corte costituzionale hanno ormai consolidato dei test di decisione sulle questioni più delicate
Che ora la Corte continua ad applicare automaticamente poi si può essere più o meno d'accordo sulla singola
Decisione sulla singola applicazione ma non è più un problema di costruire
Del teste di riferimento quindi si può anche immaginare destare una o l'altra materia da una competenza all'altra ma immaginare che questo si ER risolutivo dei problemi di fondo dei rapporti Stato-Regioni mi pare alla luce di questi dati mi pare un fuor d'opera
Quali sono invece i problemi decisivi che
Di in prospettiva perché stiamo parlando di un contesto come diceva il presidente Chiti che va verso delle riforme delle riforme della Costituzione
Accanto alla riforma e la seconda Camera non a caso si parla tra le priorità la riforma del Titolo quinto
Quali sono forse
I profili che meriterebbero un approfondimento il primo è certamente quello che vi dicevo quello di immaginare che se si va verso una riforma della nostra formula bicamerale
Lo si faccia utilizzando ripeto i risultati di trent'anni di dibattiti su questo su su questo tutti e e e evitando di
Come dire di accettare acriticamente ipotesi o proposte estemporanee che
Difficilmente comprensibile che difficilmente riuscirebbero ad aggredire quello che è il vero problema è forse il limite maggiore del titolo Quinto lo si è sempre detto non solo gli elenchi delle competenze manca un anello di congiunzione istituzionale tra centro e periferia
Ma il secondo punto e ancora più complicato da affrontare perché e riprendo il tema il titolo del rapporto il Parlamento o se volete i legislatori nella crisi
E uno dei dati fondamentali che viene messo in luce a questo proposito è che la crisi economico-finanziaria che noi continuiamo a sperare che sia di breve momento maturo ormai da sei anni
Sta comportando per una serie di ragioni che non ho tempo di richiamare un processo chiaro di
Progressiva verticalizzazione del dell'esercizio del potere decisionale
E allora
Questo dato spinto molti a ritenere che al di là che il problema dei rapporti Stato-Regioni del Titolo quinto non è tanto un problema di
Calibrare meglio competenze formali
Preciso attive regolamentari amministrati deserto c'è anche quello ma c'è un problema di fondo che proprio la natura economico finanziaria della crisi impone
E cioè l'idea che il punto uno dei punti di partenza per ripensare questo ruolo delle autonomie né nello Stato regionale è quello lo è sempre stato ma oggi più che prima e quello finanziario
Il c'è un articolo recente di un esperto di finanza pubblica come Paolo De Ioanna che mette in luce questo dato
Questa crisi lo possiamo sperare che finisca ma
Il fatto che le risorse pubbliche complessivamente siano si stiano riducendo molto sempre di più e che siano sempre più vincolate care
Anche dall'Unione europea è costringe a ripensare questo dato
Se ci riflettete non ci troviamo da questo punto di vista con una Costituzione che oggi rappresenta una contraddizione
Noi abbiamo nel due mila uno riformato l'articolo centodiciannove della Costituzione spingendo al massimo in una direzione quella del cosiddetto federalismo fiscale
Abbiamo introdotto una riforma dell'articolo ottantuno e la riforma di tutte le norme costituzionali collegate che va nella direzione esattamente opposta
Allora
Noi
Di fronte a questa situazione ecco perché io condivido questo punto e forse è necessario che si parta di qui
Cioè che si parta da una intanto
Messa in coerenza di queste disposizioni
Che si abbandonino quelle che oggi alla luce della crisi non per questioni ideologiche posso sembrano e sono delle fughe in avanti il federalismo fiscale come certe casi è stato configurato
Che si ragioni
Ne con i piedi per terra realisticamente di quali sono le risorse di che cosa possono fare i governi locali di quali il alla luce di questo posso essere i criteri ragionevoli di distribuzione
Del delle risorse sul territorio e solo dopo si ragioni in termini di competenze formali legislative e amministrative o finanziario grazie
La ringrazio
E ovviamente siccome ci sono diversi interventi se per voi va bene ci teniamo nei dieci minuti ad intervento adesso passerei la parola al direttore mangia Meli degli si fra del CNR prego
Grazie Presidente
Si annuncia una stagione di riforme riforme che riguardano le Regioni
Nel discorso quindi va immediatamente al tema della legge regionale al tema del riparto delle competenze che sicuramente e centrale
Già il presidente Chiti è il collega Caretti hanno individuato proprio in questo arco
Lo di problemi la centralità dello sviluppo del dibattito politico prossimo
Quali sono le tendenze che sono state registrate nel Rapporto di quest'anno
Tendo a sottolineare che ci sono delle novità non presente nel dibattito degli scorsi anni
Innanzitutto per quello che riguarda la legislazione regionale questa si atteggia ormai in due modi che possono sembrare contrastanti l'uno con l'altro
Per una parte è aumentata la legislazione regionale di attuazione delle leggi statali e per l'altra parte si è invece il consolidato ha fortemente
L'uso della competenza residuale o esclusiva di quell'articolo centodiciassette quarto comma
Queste due tendenze apparentemente possono sembrare in contrasto
Ma in realtà indicono un bilanciamento tra le ragioni della differenziazione le ragioni dell'unità che andrebbe maggiormente attenzionato da parte del Parlamento nazionale
No oltre un'altra tendenza presente nel rapporto perché si raccoglie dalla osservazione della dell'attività legislativa delle Regioni
La legge regionale ormai dotate di un sistema di monitoraggio dell'efficacia dell'azione legislativa che forse e superiore a quello della legge statale compiuta sia dal Parlamento o dal Governo
C'è anche un passaggio ulteriore che va sottolineato e mi riallaccio a quello che diceva il presidente Chiti i Consigli regionali hanno in questo momento la possibilità di effettuare ed effettuano concretamente un
Controllo degli atti europeo adeguato a quello del rango dei Parlamenti
Ci sono dati un'attrezzatura nel nella quando uscì del Trattato di Lisbona hanno messi in piedi una serie di normative e regolamentari
E legislative
I Consigli regionali effettuammo proficuamente sia il controllo di sussidiarietà
Ma soprattutto partecipano attivamente a quello che si chiama il dialogo politico che è previsto dalla protocollo numero uno del Trattato di Lisbona il protocollo sui Parlamenti nazionali
Infine un ultimo punto importante della della legislazione
Che noi consideriamo nel rapporto e dato dal dal riordino degli enti locali
Il Nanni in questa annata il riordino degli enti locali ha preso molto più che non negli anni passati segno evidente
Di un fenomeno particolare che io ho definito già un anno fa come un fenomeno di regionalizzazione degli enti locali
Anche su questo in sede di riforma sarebbe opportuno riflettere
Dal punto di vista delle materia se escludiamo gli atti legislativi di Bilancio ed escludiamo le legislazioni diciamo così di attuazione organizzativa quella per intenderci
Che il seguito del decreto legge centosettantaquattro del due mila dodici
Le prime sei in materia e che hanno occupato la legislazione regionale sono particolarmente significativa
La prima Lantella della salute a pari merito abbiamo il governo del territorio dopo i servizi sociali perché indice che negli anni della crisi
Saluto i diritti sociali sono stati salvaguardati dal legislatore regionale più che non dal legislatore statale
Al quarto posto viene all'agricoltura a Quinto l'ambiente e a Sesto i beni e le attività culturali
Che cosa cinici dice questo indice delle materie salvaguardate le sei materie che io ho citato hanno una stranezza in sé perché due sono materie di competenza concorrente
Dove sono materie di competenza esclusiva delle Regioni e due sono materie di competenza esclusiva dello Stato
Quindi e questo ci riporta al nostro discorso di come intende reti sul tema del riparto delle competenze
Che non è un problema di secondo o terzo e quarto comma dell'articolo centodiciassette sic et simpliciter ma che richiede un approfondimento sotto profilo diverso
Io segnalerò a questo fino a tre punti sono sostanzialmente
Che diventano centrale se uno vuole affrontare seriamente questo questo dibattito
Il primo attiene alla natura giuridica della legge regionale
E qui e un discorso che per certi aspetti ritorna all'origine del dibattito dei costituzionalisti
Il giorno dopo l'Assemblea costituente chiuso i suoi i suoi lavori uno dei più autorevoli giuste pubblicisti dell'epoca Guido danno Bini nel primo commentario alla Costituzione italiana
Scrisse che in realtà quelli che si chiamavano leggi regionali non è un altro che regolamenti e al pari dei regolamenti comunali e provinciali vera una interpretazione silente in queste parole
Che portava a ricostruire la l'Istituto regionale come una sorta di grande ente locale anziché Como un autentico sistema di Stato regionalizzato che era vece l'interpretazione
Che in sede di Assemblea costituente e poi successivamente avrebbe dato costantemente Costantino Mortati
La secondo questo è un tema che si riaffaccia oggi dirò tra un momento per quale motivo il secondo tema è la distinzione tra materie politiche
Noi abbiamo nell'articolo centodiciassette i commi dicono nelle seguenti materie
Lo Stato ha competenza esclusiva le Regioni hanno competenza nelle seguenti materie si usa questo concetto della materia come concetto discriminante delle competenze
Ora il concetto della materia è un concetto che viene adoperato le numerazioni cataloghi delle materie sono contenuti in tutte le costituzioni di stampo federale non è che noi facciamo eccezione a questo
Ma rispetto al modello attuale di organizzazione delle funzioni pubbliche
Il concetto di materia presenta un un elemento di tensione
Per diversi motivi
Perché le funzioni pubbliche altri si articolano per le politiche pubbliche atteso che il compito degli apparati pubblici non è la mera amministrazione dei cittadini ma la promozione dello sviluppo del Paese ai diversi livelli
E perché in ogni politica pubblica possono essere impegnati una o più in materia
E quindi comporta nel caso in cui la materia e assegnata hanno una competenza dello Stato un'alta la competenza delle Regioni ed entrambe fanno parte della stessa politica pubblica comporta un problema di riarticolazione
Quindi materia politiche vanno considerate per sapere esattamente con organizzare il tema e noto perché abbiamo avuto nel centodiciassette secondo comma
Alcune vere e proprie materie politiche pensa all'ambiente in modo particolare
E infatti non a caso né in materia di ambiente noi abbiamo una basta legislazione regionale se voi rispetto all'obbligo europeo
Che ci impone il diritto europeo di prevedere il Piano dei rifiuti nazionali vi domandate all'autorità statale fa il piano dei rifiuti nazionali ebbene io vi dico non lo fa nessun autorità nazionale
Perché il piano
Dei rifiuti e nazionale è la risultante della sommatoria dei piani regionali dei rifiuti
Quindi il piano nazionale lo fanno le Regioni e questo non è l'unico caso vale anche per altri per altri settori
Penso in modo particolare all'Energia viene energetici piano energetico nazionale e la sommatoria di quello che hanno fatto le Regioni dal punto di vista
Del Piano energetico con interferenze dello Stato ovviamente ma non c'è un ruolo dello Stato strategico in questi settori che pure sono di competenza esclusiva dello Stato
Quindi una delle politiche per una riflessione più attenta delle competenze
Infine al terzo punto devo sottolineare è il problema del rapporto tra unità e differenziazione
Non c'è dubbio che tutti i sistemi di decentramento hanno bisogno di forti momenti unitari
Ma è altrettanto chiare che forti momenti unitari non vuol dire che tutto deve essere centralizzato
Ma che alla centralizzazione dei profili unitari deve corrispondere effettivamente la possibilità politica della differenziazione dei territori
Senza ricche il regionalismo perderebbe il suo senso e perderebbe il suo senso pronto un profilo importante del regionalismo che la competizione fra i territori il rigore non saranno annali perfettamente omogenei
Ed è giusto che si faccia una questo tipo di concorrenza e un e ci sia una competizione perché questo
Dovrebbe tendenzialmente a portare a migliorare la qualità della regionalismo e del Paese nel suo complesso
Allora in realtà il Titolo quinto la pecca maggiore che ha avuto è stato la pecca della non attuazione basti pensare al tema dei principi e al tema del federalismo fiscale da questo punto di vista l'inadempimento principale
Duole dirlo è quello del Parlamento nazionale
E i limiti io per l'attuazione di ruolo è stato dato alla Corte costituzionale attraverso il contenzioso
Come ha detto benissimo il professor Caretti di fatto la Corte attraverso gli schemi di decisioni ha risolto il novanta per cento dei problemi che sorgono dal dalla riparto delle competenze
E anche articolato quella problematica materie politiche in modo più
Meno consono
A a quello che è la struttura del nostro Paese ma tra competenza trasversale chiamata in sussidiarietà oggetto imputazione multipla i problemi diciamo che sono stati grosso modo risolto resta un nodo un nodo molto forte avverto
Che deriva dal fatto che l'articolo undici della legge costituzionale numero tre del due mila uno è stato disatteso
Cioè la partecipazione raccordi
La la cosiddetta bicameralina per intenderci il problema dei raccordi torna prepotentemente in collegamento al tema della certezza del riparto delle competenze
Previsto dalla Costituzione alla clausola di flessibilità che tutti poco no OCCAR alcuni la chiamano clausole di prevalenza che tendenzialmente gerarchizzati i rapporti tra le fonti ora alla flessibilità delle competenze
Insopportabile solo se c'è uno strumento di raccordo tra i legislatori regionali e il legislatore statale che consente effettivamente quello perdono i legislatori regionali come potere diretto
Di averlo a meno come potere di partecipazione alla formulazione della norma nazionale della norma statale
Di qui il discorso di nuovo sul Senato delle Regioni e il ruolo della legge elettorale Senato delle Regioni stiamo attenti perché anche qua aveva ragione Caretti
Se noi dopo che dal prima del mille novecentosettanta i costituzionalisti hanno dibattuto questo tema
Mi hanno detto che il tema della seconda Camera si lega alla presenza del legislatore regionale adesso ci inventiamo che invece la seconda Camera debba servire
Non si sa bene secondo quale logica alla rappresentanza delle dei comuni perché le Province ormai non esistono più allora in questo da questo punto di vista
Io mi ha preferisco che non si faccia nessuna seconda Camera delle Regioni e dell'autonomia che rimaniamo come d'altra parte gli Stati Uniti d'America
Il più grande federalismo del mondo non ha più una seconda Camera di rappresentanza degli Stati perché del Senato a partire dal mille novecentotredici
Eletto direttamente dai cittadini americani e non è più il non ci sono più i rappresentanti dei Parlamenti degli Stati membri
Il pericolo reale che oggi abbiamo e quello di una provincializzazione delle Regioni di cui l'attacco alla legge regionale
Che invece va difesa come strumento normativo per costruire l'ordinamento generale della Repubblica
Una provincializzazione che avesse evidente dalla legge del rio che sta per essere APAT al Senato
Nella quale sita come soddisfacente la circostanza che le funzioni di area vasta ascendono dal livello provinciale a quello regionale
Ebbene
Se questo accadrà essi punterà a una Regione di tipo amministrativo ma nel senso deteriore del termine non nel senso francese del termine
Ci sarebbe una ventina di sostanza regionale
Perché le Regioni di fatto verrebbero abbassate al rango di grandi dipartimenti
Il problema badate bene non è l'aumento delle funzioni amministrative
Anzi sarebbe auspicabile un vero e proprio federalismo di attuazione il problema è la natura delle funzioni amministrative vengono riconosciute alle regioni
Se le funzioni amministrative sono quelle di Area Vasta allora andiamo verso la provincializzazione se le funzioni amministrative sono quelle statali allora andiamo verso un vero e proprio regionalismo rafforzato
In conclusione e chiudo le Regioni hanno senso se pensate come interfaccia dello Stato una stessa medaglia da una parte allo Stato dall'altra parte le regioni
Come titolari di compiti statali distribuiti tra Stato e regioni come si evince anche dall'articolo centodiciassette comma uno dalla Costituzione
E la potestà di fare legge ein ciò russo unico è vero fondamento costituzionale grazie Presidente
La ringrazio
Adesso passo la parola al professor Nicola Lupo direttore del master Parlamento e politiche pubbliche della LUISS Guido Carli prego
Grazie Presidente grazie mille per questo invito è sempre molto gradito perché il lavoro che viene svolto dal dei rapporti sulla legislazione
Contiene sempre analisi molto cute molto corretta e molto originali anche se come
Votava prima il presidente Chiti spesso con un per lo più direi anzi con poco seguito a una realtà istituzionale
E una vera dice di questo scarso seguito forse
E nel fatto che la realtà istituzionale e poco attenta alle spese e sorda alle esigenze di medio lungo periodo
Dominata dall'esigenza del dell'immediatezza mentre invece giustamente i rapporti così come l'attività del Comitato per la legislazione
Fanno lo sforzo di guardare ha un orizzonte un po'più ampio questo è uno dei limiti a mio avviso Dell'Anna della politica del nostro Paese lo viviamo quotidianamente gli effetti si avvertono
E mi limiterei in questi dieci minuti a qualche osservazione sulla nota di sintesi anche per non sovrappormi con gli eccellenti interventi dei colleghi mi hanno preceduto preceduto e
Reato di sintesi all'inizio si dice beh
Vi è un ruolo insostituibile delle istituzioni parlamentari
Insomma cioè una prima dal punto di partenza quasi ottimistico oserei dire nel senso che sì Parlamento come dire difficile che possa essere soppresso a meno di noi ha ragione rinuncia alla democrazia ma Luck poter può calpestato emarginato in questi anni come nota Sisti di sintesi dice
Ma nulla esclude che lo si ancor di più
Chiudo nonché le politiche legislative si politiche del Paese si allontanino dal dal Parlamento ulteriormente che il Parlamento resti lì sempre più con un ruolo meramente simbolico irrituale un po'come sono rimaste le monarchie Nenni democrazie contemporanee quindi
Lo scenario
Non è detto che sia con il punto di partenza e di partenza è vero assolutamente condivisibile ecco in questa chiave condivido appieno anche
Lo spirito della nota di sintesi e il Parlamento deve reagire
E il momento forse
E particole mente opportuno anche il momento in cui si svolge questa nostra discussione in questo la
Mancata riforma del bicameralismo
A mio avviso costituito una specie di tappo
Nei confronti dell'innovazione in Parlamento
E non solo di queste realtà Emas spinto le istituzioni parlamentari quindi i componenti del Parlamento anche i loro apparati in una
Se non è assolutamente difensiva dell'esistente
Che ha finito per aggravare ulteriormente il problema per concorrere all'emarginazione del Parlamento dei processi decisionali
E non spetta a me oggi dire qualcosa sul bicameralismo ci mancherebbe forse per raccogliere la provocazione del personaggio medi beh
Nel senso di ASP
Auspicare questo tappo sia rimosso e e capisco che gli obiettivi e la
Della della provocazione però non dimentichiamoci negli Stati Uniti non abbiamo una forma di governo parlamentare
Noi siamo andati avanti e stiamo andando avanti con tutte le difficoltà del caso con un sistema bicamerale in una forma di quel parlamentare
Sistema bicamerale perfetto che è un
Un unicum come sapete è contrario tutte le difficoltà del caso quindi
Ragioniamo costruiamo
Una seconda Camera che abbia un senso e dei
Le cose dette mi trovano d'accordo ma
C'è comunque l'esigenza di forme bicameralismo non può essere sottaciuta
E alla quale non bisogna rinunciare anche se il modello può non essere soddisfacente tutti l'esperienza e la Commissione riforma costituzionale ha insegnato a mio avviso che tutti i modelli hanno loro limiti
E loro incognite molto sta nel dare attuazione seriale riforme che si percorsi che si sperimentale in questo
Come dire anche il percorso il ne accennava prima il presidente Chiti
Tra il una difficoltà di coordinare riforme regolamenti parlamentari riforma costituzionale bicameralismo e sicuramente modo ma non deve essere un alibi
Né in un senso né nell'altro
Nel senso che bisogna trovare un obiettivo di riforma di carico che fattibilità anche sui riflessi sul procedimento legislativo
E probabilmente bisogna già avviare un percorso riforme regolamenti parlamentari che s'coerente con quella linea
Non può essere un alibi per rinviare al dopo un percorso di riforma equamente lamentare che sarebbe poi tardivo sia affidato le nuove camere
E che comunque che occorre sperimentare già con queste Camere perché si il SIS lo sappiamo le riforme vanno sperimentati vanno viste come funzionano prima di
E poter
Considero effetti
Dicevo il rischio di atteggiamenti difensivi e di mancata riforma gli effetti negativi emerge in questioni molto noto un
Vado velocissimo sul tema che per esempio di maxiemendamenti sono stati come sapete gli stessi presidenti recano ad avallare per primi questa prassi
Prassi peraltro utile
Senz'altro a fronteggiare i tanti ostacoli che il Governo trovava e in parte tuttora trova e l'attuale procedimento legislativo anche a causa del bicameralismo paritario perfetto
Prassi peraltro chiaramente incostituzionale e soprattutto chi ha finito per
A
Azzerare
Almeno sul piano potenziale tutte le caratteristiche tipiche tradito azione parlamentare
La trasparenza la discussione una deliberazione specifica l'assunzione di responsabilità dei parlamentari che vogliano quella singola disposizione normativa che non è possibile ricostruire
è stato un caso in cui come dire il Parlamento da solo
Si è indebolito drammaticamente del riso su procedimento decisionale assolutamente fungibile sostituibile da altri soggetti
Spesso il procedimento di formazione del decreto legislativo finisce per essere più trasparente più razionale del procedimento legislativo
Il che chiaramente uno paradosso
L'ENEL nella nota di sintesi vengono indicate tre linee di azione inferiori costruisco come in primo luogo rafforzare il legame col Governo valorizzando i momenti programmatici
In secondo luogo ripristinare la percorribilità il primo integerrimo ordinario in terzo luogo valorizzare il ruolo delle Commissioni
Concordo appieno con tutti e tre questi aspetti mi sembra cruciale mi sembra importantissimo averli messi sul tavolo quest'oggi
E
Provo a dire due minuti per ciascuno di questi aspetti e non più
Programmazione lavori parlamentari probabile prelati tre scusarmi per forza rafforzamento legame col Governo e valorizzazione momenti programmatici quindi quell'ottica di medio lungo periodo di cui dicevamo
All'inizio in questo anche qui mi pare doveroso dirlo in questa sede anche perché questo è un po'scomodo la programmazione dei lavori parlamentari forse è uno strumento molto importante molto potente si è rivelato non sufficiente non può da solo assolvere alla funzione
Di rafforzare il legame col Governo valorizzando i punti programmatici non ce la fa
Non ce la fa soprattutto se le maggioranze di governo sono disomogenei variabili così rigida Tura
Non ce la fa anche se i Presidenti le Camere non sono badare chi abbia avuto una finché nomino che stava su cui
Gli studiosi si rischia quasi così stiamo lavorando per
Non a caso il Presidente della Camera è stato e quello che ha avuto sempre più poteri
Sapete termina mi pare inserì programmazione i lavori
E non a caso nelle ultime
Quattro legislature
Sono stati messi a Presidente della Camera esponenti di primissimo piano dei forse della coalizione di maggioranza più lontane rispetto al Presidente del Consiglio
Nell'auspicio evidentemente di realizzare nella programmazione lavori parlamentari la tenuta del la tenuta e l'attuazione e l'aggiornamento dell'accordo di coalizione
Per il fatte questi Presidente della Camera siano pur regolarmente tutti quanti con intervalli tempo sempre più e più brevi usciti
Dalla coalizione
Chi aveva indicati
Casini con una legislatura di ritardo Presidente Bertinotti a fine legislatura il Presidente Fini in mezzo legislatura la Presidente Polverini all'inizio che la stessa
Sta a dimostrare l'incremento è che questo sistema non ha funzionato
E quindi c'è un'esigenza di
Far funzionare la programmazione leggila sull'accordo di quali separate non ha funzionato anche perché la legge duecentosettanta del due mila cinque la legge elettorale
Volutamente ha tenuto sotto silenzio il programma della coalizione che praticamente non conoscibile
Ha formato l'equazione IVA gli ha dato un rilievo giuridico ma le rese
Non rilevanti sul piano politico nel non
E quindi noi oggi siamo una forma di governo parlamentare possiamo discutere se questo accordi presi dalle barriere primo momento elettorale o vada discusso in Parlamento si batte ma al momento ha fornito e parlamentare quindi in Parlamento l'accordo si forma si specifica si aggiorna
Ed è benigna giustissima l'intuizione del rapporto di sorreggere
Questa programmazione sul quadro europeo
Assolutamente lì la programmazione c'è certa appoggiamo ci su quello perché è possibile e niente colgo l'occasione per un piccolo spunto che sono anche l'approfondimento di studio e di riflessione istituzionale di non pochissimi un piccolissimo momento
Che di rapporto accenna
Come vengono primi il tema di come vengono prese come non assunti gli impegni del sistema Paese in sede europea quella della programmazione
Ed è una programmazione che in realtà viene fatta spesso sull'onda della minaccia
Ho solo impegni spesso assunti come impegno di facciata la vicenda Polizia e le Province guardate in parte si spiega anche in questo modo
Promesse elettorali
Promesse elettorali che LTF Brussa e prendo sul serio
E quindi quando parliamo di Sarpi se serve in credibilità e siccome la forza del sistema Paese e la credibilità diventa distrutta istituzioni europee
E allora non c'è la fine del Governo Berlusconi si viola da leggi i documenti inviati a Bruxelles in quei mesi
Beh
Si spiega che non ci abbia preso sul serio in quegli anni dunque in quegli stessi mesi matto
Questo piccolo tema vado subito su altri aspetti un minuto ciascuno il procedimento legislativo il procedimento legislativo
Va detto anche qui in modo molto chiaro secondo me dal novantadue in poi non ha più ripreso a funzionare aveva un certo modello di pavimento legislativo non si è sostituito a quel modello procedimento legislativo che era suo preciso difetti coerente con quel sistema politico un procedimento legislativo coerente con quel consista politico attuale
Sono state sempre scelte altre vie altre soluzioni con conseguenze nefaste per tutti e anzitutto per il Parlamento emette ma anche del Governo
Oltre ovviamente dei cittadini che per le ragioni dette si trovano avere a che fare con norme che non tengono al vaglio dei giudici non tengono al vaglio del tempo
Le politiche di better Smart regulation hanno prodotto risultati minimi ed essenzialmente di facciata son tutti replica emergono mania molto chiara dal rapporto
Infine
Un cenno alle Commissioni io direi con grande chiarezza finalmente mi sembra che si sta prendendo atto di un di una
Dato di fondo che l'analisi comparata ci mostra con una chiarezza lampante un Parlamento conclusioni deboli è un Parlamento debole
Non è possibile pensare di rafforzare il Governo Parlamento in deve indebolendo le sue Commissioni
Voglio dire ce lo dice il Comitato che si è insediato al Quirinale per le riforme istituzionali
Ce lo dice
Avere accennato il presidente Chiti ripeto l'analisi comparata ce lo dimostri ma è molto molto chiara io credo che anche su questo bisogno della forza di guardare al medio-lungo periodo non si può per salvare la poltrona di qualche Presidente di Commissione e mi dispiace dirlo in modo esplicito rinuncia a una riforma
Delle Commissioni così come le Regioni hanno fatto un errore madornale hanno un
Applicare la norma sul terzo mandato il sistema regionale appagato intercity i due terzi mandati che si sono verificati
Anche qui per la per la forza di non guardare un po'oltre rispetto all'interesse contingente
Direi che questo è
La necessità che oggi abbiamo abbiamo necessità di guardare anche attraverso le Commissioni il meccanismo all'apertura di cittadini non può essere un elemento solo strumentale o solo formale
E il destino al Parlamento italiano si gioca su questo crinale e non solo il Parlamento italiano del Parlamento in generale
Camera col Senato Consigli regionali hanno bisogna attrezzarsi
Con procedure nuove
E lasciatemi dire soprattutto i meriti invitato qui anche investe diversi direttore di un master anche con personale nuovo perché il rapporto con l'Europa di rapporto con le nuove tecnologie il rapporto con i cittadini va gestito
Ed è
De cosa che si inizi insegnano oggi l'Università sono drammaticamente diverse prese segnalo quindici venti anni orsono e quindi anche i parenti hanno bisogno di personale che abbia questa visibilità e che sia in grado
Di incoraggiare il cambiamento che qui viene auspicato grazie
La ringrazio
Dal momento che
Nelle conclusioni era previsto il presidente breve però a un aereo vogliate hanno anticipato io darei la parola Luini al presidente Eros Brega Presidente del Consiglio regionale dell'Umbria e coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni
E delle Province autonome prego
Io chiedo scusa ma devo prendere oneri sotto il venti per Torino ma non anticipato e dunque chiedo scusa per questa mancanza di rispetto innanzitutto per i relatori che non potrò ascoltare questo me ne dispiace
Li voglio ringraziare Presidente di male tutti le persone che mi hanno in qualche maniera anticipato sul il tema che stiamo trattando io
Mi sembra che appunto qualcuno ricorda che se la quindicesima edizione io ho avuto l'onore il piacere di partecipanti a quattro in qualità di coordinatore perché appunto
Nella mia regione avendo votato nel due mila dieci e una cosa almeno sulle Regioni a meno che non succedono fatti particolari è difficile che essi
Interrompano legislature e dunque fino al due mila quindici avrò l'onore il piacere di presiedere la conferenza della sempre legislative
Se mi permettete io alcune brevissime riflessioni come metterò di lasciare al Presidente di Mario di mandare nei prossimi giorni un documento che ne come Conferenza abbiamo prova provato oggi
Per alcune riflessioni rispetto anche alle prospettive del futuro tema di attuazione delle riforme istituzionali io vorrei riprendere una battuta adesso del dottor Lupo che già ho sentito ripetere più forte cambiare cambiare ecco io credo che come si è arrivato il momento visto che da più parti si parla di nuovi momenti istituzionali io credo che questi cambiamenti però non debbano essere fatti come di ricordarmi al senatore Chiti contro qualcuno con l'emotività ma rispetto a quella che è la storia della nostra nazione quelle che sono le esigenze dei nostri del nostro territorio
Io credo che quaranta anni fa quanto l'editore circa pensò
Penso
Alle Regioni aveva chiaro un assetto istituzionale adesso io non voglio far polemica province no però mi sembra io non c'è ero
Insomma era un pochino vicolo mi sembra che quarant'anni fa quando il visitatore penso alle Regioni pensavano assetti istituzionali
Che era comunque giorni è stato centrale e dunque l'Assemblea legislativa e dovevano essere d'aiuto allo Stato centrale per snellire impone di procedure che poi deve farsi
Si potesse governare meglio nei diversi territori
Ecco dunque credo che
Una elemento importante che le Regioni forse in questi anni hanno perso prima sentivo
Parlare che nel Parlamento ci sono troppi decreti legge dunque si un'idea un pochino l'Assemblea o il Parlamento per queste situazioni voi di fiducia per nelle regioni non c'è problema dei decreti per un fatto che se le Regioni sono solo di diventano solo le Regioni dei governatori con molta brutalità lo dico le Regioni che gestiscono e basta in un G comincino a legiferare come era la sua tradizione a quel punto che non è problema
Di riguardante i confini delle Regioni fare la Camera
Dell'autonomia significa a quel punto rivedere totalmente perché con le regioni tornano
A legiferare e tornano ad essere per quello che qui sono state create o a quel punto diventa un problema oggi
Capire dunque per cui facciamo i decreti legge per noi sono il fatto che oggi le Regioni sonore sanno Sottana diventando enti gestori cioè rischi rischio di alcuni situazioni di
Accavallarsi con degli enti locali e con le regioni co.co.co. comuni ora credo che questo sia un principio che deve affrontare sia a livello politico ma anche a livello istituzionale o le Regioni torno appunto ad essere BG veramente assemblee legislative dove
Si fanno disegni di legge è vero che questo dovrebbe essere fatto sotto la spinta politica però voi mi insegnate che se si fanno le leggi per non c'è la copertura finanziaria perché non c'è sinergia tra Governi le Assemblee legislative si rischia voi non potete attuare
In piazza ecco io credo che noi dovremmo lavorare affinché ci sia quella sensibilità politica nel rivedere i sette assetti istituzionali
Per ricreare quelle condizioni vere politiche per cui le Regioni sono nate poiché ci sono state degli errori delle mancanze io sono convinto che potranno essere correggere corrette e che le responsabilità dei singoli non possono ricadere su un sistema istituzionale che io credo fondamentale per la vita democratica
Italiana
Credo che sia giusto rivedere della revisione del Titolo quinto ricordava senatori chili
Che condivido tutto il suo intervento appunto
Quanto
Si dice ricordava che
La revisione Titolo quinto rispetto ad alcune deleghe non ne a quello che dovrà essere la volontà di umiliare le Regioni nella fonte appunto il legislatore principio che dicevo prima del via più bassi dico
Ragionamento
Come credo che sia fondamentale guardare l'Europa ma guardare Rollo Ruocco per le Regioni ma anche vedere il Governo e per il Paese Italia dunque trovare questa forma di viaggi di sinergia e credo questo veramente io lo chiedo con forza perché
Riattivare il Comitato paritetico non è un problema soltanto quelle Regioni guardate
Se salta il sì il sistema legislativo dell'asse delle Regioni io credo che poi
Ci sia un problema per tutti non è soltanto un problema delle singole regioni alla
Io non credo che recuperare un dialogo in questo momento particolare
Attraverso il Comitato paritetico Scredo che sia fondamentale non solo per le Assemblee legislative regionali ma credo che lo sia in particolar modo sia per il Parlamento nazionale Camera e Senato perché possiamo insieme
Correggere le cose che non funziona ma penso che anche noi dovremmo dare un piccolo contributo al miglioramento dell'assetto istituzionale
Del nostro Paese dunque io ecco non voglio dilungarmi più di tanto chiedo ancora scusa
Per dovere andare via prima mi permetterò di consegnare al Presidente questo documento in qualche maniera che è stato condiviso da tutti da tutti in tutte le regioni italiane ecco con una piena veramente forte di grande
Serietà anche veramente di riattiviamo il Comitato paritetico
Tra non da quanto è nata questa legislatura non abbiamo mai attivato
Alla questo credo che sia un segnale siedo che quello sia un segnale politico non aver mai accadere la Commissione Comitato paritetico e oramai oltrepassato più di una non abbiamo mai avuto la possibilità io vedo una volta
Lo ricordava il senatore Ichino e stiamo cercando di fare delle iniziative fa veramente includo rispetto al semestre europeo che abbiamo concordato con Senato e Camera ecco sarebbe stato bello che questa cosa avesse avuto con la condivisione del Comitato paritetico con l'abbiamo avuto la possibilità perché non aspetta nove riunirlo dunque chiedo al Presidente di Mario un impegno forte perché credo che a tutti noi dovrebbe servire
Qui la riattivazione del Comitato grazie e buon lavoro
La ringrazio e sicuramente questa del Comitato paritetico sarà una persona che porterò la Presidente Polverini il prima possibile montare si possa
Trovare la soluzione
Alla questione adesso senatore Ignazio Angeloni prego
Grazie Presidente
In questo breve intervento io vorrei concentrarmi Lulli incidenza del nostro sistema normativo e amministrativo direi anche burocratico voto nel nostro un sistema produttivo
Faccio parte della
Commissione della semplificazione
è presente il Presidente non vorrei dire troppe cose che
Possano toglierli la possibilità di
Approfondimenti
Lo sviluppo di una economia di mercato fondata sul calcolo razionale ha necessità di rendere per così dire calcolabile anche il potere normativo e amministrativo
In modo tale che l'imprenditore possa operare le proprie scelte di investimento in un quadro di certezze temporali ecco perché
Il mondo produttivo del nostro Paese e particolarmente sensibile ad un'opera di semplificazione normativa e
Direi specificamente amministrativa
Cito a questo proposito due serie di dati da parte di due fonti diverso e un internazionale e una interna
Il rapporto giunto business del due mila e quattordici che quella indagine che il gruppo della Banca mondiale svolge dal due mila e tredici per offrire una misura
Quantitativa del sistema nel quale operano le piccole e medie impresse segnala una
Persistente un persistente ritardo competitivo dell'Italia
Ritardo fortemente condizionato da un sistema patologicamente burocratizzato e caratterizzato da una ulteriore
Patologia rappresentata da
Dalla
Nostra
Da una incertezza del diritto direi complessiva in quella graduatoria al fiume ventotto Paesi dell'Unione europea il nostro Paese e inserito al ventitreesimo posto
E su centottantanove Paesi esaminati noi siamo al novantesimo posto per l'avvio di ripresa
Al cento dodicesimo posto per il rilascio di un permesso di costruzione fino
Arrivare ad un centotre esimo posto per i tempi della giustizia civile
Gli altri dati di cui vorrei brevemente faremmo riguardano voti dati del Ministero per la Pubblica amministrazione e semplificazione
Che danno conto di una incidenza degli oneri amministrativi particolarmente intollerabile per il nostro sistema produttivo e di imprecise
Cito tre
Dati e che poi non hanno ne citerò più
Dieci miliardi il sistema nostro produttivo li spende soltanto su lavoro e previdenza su ambiente stiamo parlando
Di quasi tre miliardi e mezza sulla prevenzione degli incendi un miliardo e mezza di euro quasi ecco io credo che
Ridurre questi costi significa liberare risorse intanto per gli investimenti nel nostro sistema produttivo prima si parlava di
Semplificazione della nostro sistema normativo nella stagione della crisi io credo che incentrare
Il
Dibattito anche di oggi su queste questioni se volete anche concrete sia importante tra l'altro che
Di Investimenti in Italia che non sono ridotti soltanto per
La crisi contingente
Ma che si riducono Velardi via via ormai da quindici anni a questa parte il nostro
E un sistema economico bloccato da quasi vent'anni
La crisi degli ultimi anni ovviamente ha esasperato quegli indicatori che era una negativi ma nel nostro sistema produttivo esiste una sorta di zavorra
Da almeno due decenni che impediscono al nostro Paese di essere di essere
Competitivo in particolare in particolare con nel rapporto con e gli altri Paesi non soltanto europei ho detto della
Problema dice della certezza di diritto
Nel nostro sistema c'è un problema di moli di di modi di leggi e di regolamenti qualcuno ha calcolato che dal mille ottocentosessantuno a oggi
Tra leggi e decreti governativi l'Italia ha prodotto più o meno centonovantamila centonovanta mila strumenti normativi
Abbiamo il problema di leggi a contenuto non omogeneo c'è un problema di tecnica legislativa
Rappresentato da norme difficilmente comprensibili applicabili interpretabili
Un eccesso di concorso di normative tra Stato regioni e province e comuni e come si diceva prima un eccesso di decretazione di urgenza tra l'altro anche qui zero
Che il legislatore in particolare nazionale e intervenuto in questi anni più volte
Facendo delle cose gregge nel dal punto di vista della semplificazione
Però bisogna anche riconoscere che alcuni strumenti concepite a lei per valuti d'per velocizzare gli iter burocratici hanno finito di fatto per appesantire
Quelli iter che erano già appesantiti adesso faccio
L'esempio delle conferenze di servizi che dovevano essere uno strumento di velocizzazione molto importante per
Il mondo dinamico della impresa e che invece sono diventate una
Ulteriore una ulteriore zavorra
Su questo se
La redazione di testi unici considerato una delle modalità di semplificazione del quadro normativo
Non di rado accade che anche a breve distanza dalla loro adozione anche gli stessi testi unici sono
Fatti oggetto di intervento di manutenzione che costringe il destinatario ad operare una sorta di slalom per identificare le norme applicabili e credo sia importante e spero di non
Finito ferire la suscettibilità di alcuni di qualche giurista
Che è presente anche al tavolo di stamattina nell'introdurre il tema di testi unici come fonti di grado superiore rispetto alla legge ordinaria
Che
A mio giudizio rappresenta un modo per impedire che a loro volta siano o sottoposti con continuazione
Alla a al superamento al superamento normativo
Si è parlato ho più volte anche negli interventi che che mi hanno proceduto ad iniziare da quello del Presidente della
Modifica del Titolo quinto della costituzione
La riforma del due mila e uno e profondamente intervenuta sull'assetto di competenze del nostro Stato invertendo per buona parte i rapporti della potestà normativa Stato-Regioni
Una riforma per certi versi e troppo nebuloso insomma non mi rifaccio alle cose che sono che sono state dette
Però anch'io ho come il senatore Chiti credo che sia bene anche in questa circostanza e da subito affermare con forza che il principio per cui la riforma del Titolo quinto
Oltre quel principio per cui
La riforma del Titolo quinto non può voler dire l'apertura di una controriforma
Cioè di un nuovo centralismo statale che oltre a essere antistorico certamente non rappresenterebbe la soluzione a nessuno dei problemi dei quali anche stamattina
Stiamo o parlando il Titolo quinto riformato deve significare intanto défilé in maniera chiara
Precisa e metta quale siano le competenze dello Stato e quali quelle delle regioni innanzitutto
Semplificazione quindi qualitativa da effettuarsi nel rispetto
Del principio costituzionale della leale collaborazione tra istituzioni
Mi associo
Da questo punto di vista a quel richiamo preoccupato che prima si faceva come Commissione immagino che il presidente Tabacci dopo farà un richiamo a questo come
Commissione bicamerale sulla semplificazione
Abbiamo fatto delle audizioni corna l'intero mondo economico sociale e istituzionale del Paese quasi
Personalmente o avvertito o troppo spesso addirittura un
Questo richiamo ad una
Voglia di centralismo
O forse forse esasperato
La riforma del due mila e uno rappresentato anche un ostacolo importante
Frutto della divergenza di impostazioni tra Stato e Regioni sulle competenze in materia di semplificazione normativa
Ed in particolare sulla competenza ad emanare i regolamenti di semplificazione sposate anche in contenziosi innanzitutto la Corte costituzionale
La Corte che ha chiarito già con sentenza del due mila e due che anche nel sistema previgenti alla modifica del Titolo quinto in nessun caso
Si giustificava la possibilità di interventi di regolamenti statali in materia regionale
Bisogna dare atto quindi dispiace che il Presidente della Regione
Sia andato andato via che alcuni Regioni hanno già iniziato direi proficuamente ad affrontare il tema della semplificazione della
Della propria
Normazione tra le altre Regioni vorrei citare in particolare
L'esperienza del Regioni Toscana e Umbria che
Nella negli ultimi anni hanno
Hanno dato un serio contributo alla semplificazione
Come ho fatto rapidamente alle conclusioni
La moltiplicazione dei centri decisionali dall'Unione europea allo Stato alla Regione alle Province e Comuni
Contribuisce ad affermare con certezza che la realtà della legislazione nelle democrazie costituzionali del resterà sempre
Complicata e naturalmente complicato e questo è bene saperlo
E però questa naturale difficoltà e anche bene riportarla a dei fondamentali princìpi elementari e a questo proposito voglio proprio in conclusione citare un Regolamento bavarese del mille novecentosessantanove
Quindi abbastanza dal fatto che apro
Un sito della semplicità delle norme dispone innanzitutto due principi semplici direi quasi elementari ma particolarmente pregnanti
Le norme devono essere disposte sistematicamente e devono innanzitutto stabilire le fattispecie fondamentali generali
I casi specifici devono essere rappresentati come specificazione delle fattispecie fondamentali
E
Una differenziazione troppo eccessiva e di ostacolo all'automatizzazione ecco
La tecnica moderna della produzione normativa deve essere uno strumento per rendere il diritto
Per così dire più uno naturale chiuso semplice e più fruibile per i cittadini e per le imprese che poi da ultimo sono i veri fruitori del sistema normativo di un Paese moderno grazie
La ringrazio adesso passo la parola al collega Renato Balduzzi presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali prego
Grazie Presidente Di Maio
Ma credo che il rapporto
Due mila tredici sia forse ecco una
Potrebbe essere un auspicio un momento di svolta anche per questa attività interno al Parlamento
La prima considerazione che mi veniva da fare è proprio quella circa
Una serie di sfasature no c'è una sfasatura
Evidente tra la raffinatezza degli strumenti di analisi
E lo Stato cito da un passaggio particolarmente pudico
Della nota di sintesi lo stato della fluviale e articolatissima quando non frammentaria produzione normativa
Questa è la prima grande sfasatura
Ce n'è un'altra tra l'architettura della legislazione complessa perché dir così quella finanziaria quella europea
Quella connessa con l'Europa
E poi la sua
Surrettizia demolizione nella legislazione chiamiamo omnibus per semplificare
Poi c'è una terza sfasatura tra l'enfasi
E qui riguarda un po'tutti direi parlamentari e studiosi magari
I parlamentari
Che sono anche studiosi o che erano
Sulla legislazione e
Il suo tono sul suo tenore sono il suo tono concreto anche qui cito
Che viene declinato
Spesso in compiti ausiliari e accessori
Rispetto a decisioni di Governo ha assunto in altre sedi ecco questa questa triplice sfasatura lei non possiamo far finta che non ci sia ecco se no facciamo un un esercizio fosse meno utile
E allora per il prossimo rapporto perché opportunamente
Nella chiusa il Presidente Di Maio
Dava conto ecco buona cosa ecco che anche
Esponenti di movimenti Giovanni abbiano il senso di una continuità
Ecco per il prossimo rapporto forse potrebbe essere utile la butto lì ed è venuto in mente mentre ascoltavo quindi somma potrebbe essere ancora meno
Interessante delle cose che dirò dopo
Tutti questi rapporti parlano la nota sulla nota ci dice che fa vedere bene no
Hanno una sorta di
Corsi e ricorsi richiamino però però il il momento successivo lì chiaramente contiene il buono del momento precedente
Ecco credo che il rapporto due mila e quattordici potrebbe forse essere interessante da questo punto di vista cioè se
Si riuscisse a sedimentare ciò che
Uno zoccolo uno standard essenziale in tema di legislazione e proporlo con
Con le forme dovute a tutti
D'altra parte io credo che ne siamo consapevoli che la crisi della legislazione solo un capitolo della più ampia crisi
Della funzione integrativi cioè delle assemblee parlamentari oltre che della funzione integrati c'è di altri soggetti quelli i partiti politici e organizzazioni sindacali a
Chiuse se questa è è lo sfondo e non
Non c'è dubbio intatto detto da quasi tutti
Ne abbiamo parlato due giorni fa proprio
In questo palazzo nel
Nel convegno promosso dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali che ricordava i suoi sessant'anni di di di nascita
C'è una funzione integrati dice delle assemblee parlamentari che in particolare
Svolta poteva essere svolto ma su questo ci torno tra poco dalla seconda Camera e
E allora se cominciamo a pensare a qualche risposta no dopo la
E i due volumi ancora quest'anno ci danno lo stato della questione
Quali quali rimedi no quali risposte rivedere risposte di tre tipi
Istituzionali politiche e tecniche poi in qualche modo
Ci sono legami tra questi tipi di risposta
La risposta istituzionale mi sembra proprio che vada nel senso dei riprendere il discorso della seconda Camera rappresentativa dei territori e coma di quali territori
Delle autonomie locali delle autonomie regionali di entrambe
Poi non ci sono solo le autonomie territoriali nel nostro Paese non ci pensano le autonomie funzionali
Allora se
Diversità camere di commercio
Ordini professionali
Se il problema è quello di rafforzare
Al fine di rafforzare la qualità
E la dignità della legislazione la funzione integrate riceve le assemblee parlamentari e in particolare della seconda Camera B
Allora forse recuperare ecco questa nozione un po'più ampia di autonomie
Potrebbe essere utile allargare un po'lo sguardo e l'ottica ecco
Se le funzioni integra attrice del Senato vogliamo parlare quindi pensare non solo autonomie regionali e locali ma le autonomie funzionali e poi come fare il loro vedremo ecco non è un'idea tanto nuova perché
Un po'di anni fa credo in questa stessa aula perché
Seria ha spiegato bene la sottocommissione si facevano anche qui
Costantino Mortati ed è proprio dire che questa è la funzione della seconda Camera all'inizio dei lavori dell'Assemblea Costituente poi
Il proseguo dei lavori a mutò come è noto l'orientamento di Mortati ma proprio la funzione integra trincee di territori e di
Di corpi intermedi ecco come si diceva allora
E questo è un tipo di risposta istituzionale che probabilmente da ragionare al più presto appunto in modo un pochino più meditato sono molto d'accordo con quello che
Dicevano sia Paolo Caretti sia
Essere maggiormente poi ci sono delle risposte politiche è chiaro che qui vado più più veloce
La risposta politica più grosso sono dei partiti non virtuali non catturati da un eccesso di leadership ho colto un passaggio molto interessante nell'introduzione di Luigi di Majo da questo punto di vista
Mi veniva da considerare
La legge che abbiamo approvato che abbiamo il decreto legge che abbiamo convertito in legge oggi qui alla Camera va in questa direzione no sul finanziamento dei partiti sulla democraticità trasparenza
è lecito avere dei dubbi ma è lecito anche considerare che in fondo la presenta una sfida no aver disegnato una legge sul finanziamento dei partiti unica nel mondo nel senso che solo noi l'abbiamo pensato che così si deve
Si debba fare ci dà il senso dell'eccentricità ma anche il senso di una sfida per recuperare un qualche rapporto
Tra potere politico e cittadini e poi c'è una terza risposta politica evidentemente e al tempo stesso politica istituzionale e tecnica
Forse procedure di democrazia deliberativa anche riferite al Parlamento e non sono riferite livelli locali potrebbero essere
Un un elemento interessante naturalmente nei tempi che sono dati anche a me posso solo accennare alla cosa e poi ci sono delle risposte tecniche
Anche qui
Accenno
Beh una mio parere è un
Una vecchia idea e non non solo chiama
Le leggi organiche leggi organiche sono uno strumento che
Nei diversi ordinamenti che le conoscono a un rendimento più o meno forte
Ma è sicuramente per noi avrebbe un rendimento Bono o potrebbe averlo per quanto riguarda la razionalizzazione delle fonti normative cioè avere un livello intermedio di fonte tra la costituzione di leggi ordinarie e le altre fonti che ci dica che cosa
No le altre fonti sottordinati e non devono fare un decreto legge piuttosto che regge questo è qualche essenza irrigidire lo nella norma costituzionale ma avendo appunto la possibilità
Anche di sperimentare diceva senatore Angioni no testi unici ebbe per poter dare una o
Forza no e ci vuole che una norma superiore lo dica ecco se no
Se no siamo sempre evidentemente da cafona la
La la vecchia questione
Naturalmente una risposta tecnica sono i miglioramenti che regolando parlamentare come Comitato esazione abbiamo
Lo ricordava Cicu abbiamo fatto qualche proposta
Alcune sono più condivise altre meno piena avevo fatto due una quella di avere i relatori dei
Dei vari provvedimenti che vengono il comitato della legislazione
Ora è quella di avere magari anche i capi degli uffici legislativi dei ministeri e questa seconda non trova la condivisione di tutti la prima sicuramente sì
Una terza proposta qui non non non ci vuole niente abbiamo già scritto tutto basta prendere sul serio Lai dell'attiene soprattutto alla cioè laici dell'impatto della regolamentazione
Per qualche cosa che è quasi risibile vedere come le amministrazioni
Io poi ho fatto nelle mie vite precedenti più cose su cui ho ovunque gli ho fatto
Ho peccato molto perché del capo dell'ufficio legislativo non so quel con quanto anch'io
Forse avevo provato la preciso sul serio e quanto poi da ministro abbia imposto di prenderla sul serio dovrei fare anche un esame di coscienza però è chiaro che
Tra l'altro ministro Franceschini
Bellissima e ve lo ricordava Giorgetti guardate
E con quella sedia vuota con davanti è scritto Franceschini RdB siete un po'meno qui formidabile
E abbiamo rappresentato che forse ecco sarebbe bene che decide ce ne facessero le trasmettessero queste ai no
Decreti legge siccome c'è l'urgenza non sa va be rinuncia all'utenza da oggi al domani magari negli uffici li fai lavorare qualche giorno dopo e il Parlamento può mentre converte avere un'idea maggiore magari anche chi le scrive queste norme obbligato a dire il perché avrebbe Medea maggiore no nel senso che poi in fondo la piena ma ero si dice
Da dove viene
E poi va be'sicuramente questo
Della dieta sui decreti legge ma perché ci sia questa ci vuole
Qualche potere in più del Governo in Parlamento evidentemente e poi ci sono risposte evidentemente più legate per quanto riguarda la Commissione parlamentare le questioni regionali
Per non possono riscontrare in quello che subito cominciato dire Vannino Chiti
Quell'articolo undici
E lì tra iter federalisti
Non
Non Giancarlo Giorgetti federalista moderato ma
Tale iter federalisti e iter Heather centralisti ci sono messi d'accordo non se ne è fatto nulla era una norma sperimentale interessantissima ma probabilmente non ci troveremmo
Però Antonio
Non lo so adesso e la Commissione valuterà perché sono arrivate molte proposte a riprendere questa cosa però
Sembra
Se lo facciamo adesso sembra quasi di sabotare le magnifiche sorti e progressive del Senato dell'autonomia che una cosa che nessuno vorrebbe prendersi questa responsabilità non io perlomeno che sono anche in maggioranza
Son poi delle modifiche più più puntuali e regolamento parlamentare così per quanto riguarda
Che la Commissione di bicamerale arrivino le sentenze della Corte in materia Stato-Regioni o che addirittura si possa ragionare
Con proprio
Prima della no della sentenza della Corte con a prescindere lo screening verificare lo stato dei rapporti
Tra Stato-Regione andando a vedere
Chi impugna che cosa noi che quindi creando un'antenna parlamentare in tal senso penso anch'io come diceva Nicola Lupo ecco che forse
Non aspetterei ecco
A
Che tutto sia completato per modificare il regolamento parlamentare forse un evento parlamentare si potrebbe modificare ai
Che anche prima sperimentalmente magari su alcuni punti ecco certamente sapendo che poi bisognerà rimetterci le mani
Finisco Presidente
Per le direi con una considerazione
Complessiva credo che la dignità
Della legislazione per riprendere
Quel famoso discorso nigeriani a volte non di qualche anno fa
Sia direttamente proporzionale alla dignità delle assemblee parlamentari ecco in un rapporto circolare insomma l'una qualche misura aiuta aiuta l'altra e allora quelle risposte politiche istituzionali e tecniche potrebbero essere
Utili
Sapendo che per deliberare bisogna conoscere devo dire che
Da questo punto di vista quello che
Ci hanno ricordato prima
Sia Caretti sia mangia Meli relativamente
Alla
Leggenda metropolitana delle competenze concorrenti che sono il la causa della contenzioso e che rendono impossibile la
Compresenza di realizzazione statale e regionale e forse qualche cosa che bisognerebbe riuscire
E
Nell'accademia nei palazzi della Repubblica e dappertutto a sfatare forse anche sfatare un'altra cosa
Queste più difficile e cioè l'idea che le regioni siano forti più è forte la loro potestà legislativa non è così
L'esempio francese ma non solo ce lo dimostra
Le regioni amministrative abbia sempre detto la Francia non ha un regionalismo eccetera e potere politico delle Regioni francese n certamente mediamente oggi
Competitivo con quello delle regioni italiane per certi versi più forte e
Ciononostante
Non so stanno neanche minimamente pensando di
Applicare
La legge no quella con la elle maiuscola per i francesi alla nozione di Regione
Noi va bene così cioè noi abbiamo uno Stato regionale più maturo che forte forme e quindi non è che vogliamo tornare indietro mai per dire che forse non dovremmo essere troppo attenti Presidente a questi nomina e invece stare più attenti alle cose grazie
Grazie
Adesso il presidente Cattaneo Presidente del Consiglio regionale della Lombardia
Grazie ma il mio contributo parte una domanda molto semplice
Che cosa di che cosa parliamo oggi
Cioè parliamo di una questione squisitamente tecnica e quindi di una esegesi di un un rapporto
Peraltro molto interessante articolato in vari volumi o parliamo del tema politico che questo rapporto ci pone
Ecco sarà che un po'per incompetenza o io non ho nell'autorevolezza politica
In molti dei partecipanti a questo tavolo metà un poco la competenza tecnica degli illustri professori che ho ascoltato un po'perché quando un Presidente di Consiglio regionale viene dato l'opportunità
Di parlare di un anno come queste diviene un moto di presunzione ma io vorrei sottolineare la questione politica che c'è dietro quello di cui stiamo parlando oggi che mi sembra grande come una casa
E che credo non possiamo far finta di non vedere
E che articolerei su tre brevissimi punti del primo
Parlare della legislazione significa innanzitutto parlare del legislatore
E
Quello che fa emergere questo rapporto non è tanto e solo una crisi della legislazione ma è innanzitutto una crisi del legislatore
Mi pare evidente da quello che c'è scritto e da quello che è stato detto
Che oggi che il legislatore e sempre meno il Parlamento i Parlamenti ed è sempre ad un'altra parte il Governo o le giunte regionali i governatori per quanto riguarda le regioni con la decretazione eccetera
La Corte costituzionale
Che si è sostituita in larghissima parte
Ai pagamenti nella definizione delle questioni
Su cui le competenze si intersecano l'Unione Europea eccetera eccetera
Come stiamo rispondendo a questo problema che pone
La questione della rappresentanza nel suo fondamento no perché c'è la crisi del legislatore perché si è rotto circuito da rappresentanze del rapporto di fiducia fra rappresentanti rappresentato come stiamo rispondendo
Condurrà formidabile ricentralizzazione dei poteri
La più grande che ci sia mai stata nella storia repubblicana dal dopoguerra in poi che in questi mesi sta avvenendo non solo nel silenzio ma vorrei dire nel plauso generale
è questa la strada
Io so di pare da presidente di un'Assemblea legislativa regionale che in questo momento sono considerati il ricettacolo di ogni male no se usciamo fuori di qui
Devo dire parliamo chiediamo al primo che passa cosa pensa dei Consigli regionali tra i rimborsi
Tutele delle mutande le cose insomma il
La percezione che ha
La possiamo immaginare
Ma io nonostante questo cioè sapendo che parafrasando De Gasperi
Non sono in quest'Aula ma subacuto fuori di questa o la non ho neanche la personale cortesia di quelli che mi ascoltano mio favore dire io insisto nel dire che in un Paese come il nostro
Pensare di negare
La forza dei corpi intermedi
E la necessità che ci sia una pluralità dei corpi intermedi sociali ed istituzionali fra il cittadino singolo e lo Stato centrale è il più grande errore che possiamo fare
Pensare che la soluzione alla crisi del legislatore passa dalla riduzione degli spazi di potere sul territorio e di potere nelle mani della società
Per riportarlo in un
In una presupposta forza
Siamo supposta per la verità del Governo centrale che quello che sta accadendo ma che sta accadendo con l'indebolimento dei Comuni del patto di stabilità con l'idea di cancellare le Province
Con il clima per cui
In realtà sono le Regioni che bisognerebbe cancellare ancor prima le Province
Che quello che sta accadendo nei fatti
Sia un formidabile equivoco in questo
Neo centralismo io lo voglio denunciare perché mi sembra che il primo male del Paese
Deprime la società uccide un baluardo della democrazia come sono le istituzioni locali
Il municipalismo regionalismo è nato così del nostro Paese basta leggere scorso oppure Fanti e Bassetti padre regionalismo italiano
è nato così come baluardo della libertà dei territori di coloro che ci vivono
Credo che questo sia un problema anche per l'economia perché
Non credo che da
Dalla centralizzazione vengano soluzioni positive queste la prima considerazione che volevo fare e nella quale io ritrovo lo spazio per ribadire un ruolo delle Assemblee legislative regionali che senso hanno i Consigli regionali e le Regioni con potere legislativo
Quello di dare nuova questa pluralità in questo dico Balduzzi l'Italia è radicalmente diverso dalla Francia
è diversa per storia per tradizione civica e per esperienza secolare del modo con cui l'abbiamo rappresentato la nostra tradizione civica
Io credo che da questo punto di vista secondo me togliere potere legislativo ai livelli locali non non non consente di fare quel vestito su misura di cui avremmo bisogno
Seconda considerazione perché poi devo stare nei dieci minuti
Quindi se c'è una crisi bisogna fare una riforma e stiamo parlando di fare riforme io sono
Molto preoccupato del fatto che
Adesso la riforma dovrà fare tutti i costi no perché
Chi arriva deve dimostrare che in una settimana enorme si fa la riforma questo percorso l'abbiamo già visto in passato
E se penso alla riforma del Titolo quinto e al modo frettoloso con cui allora venne fatto e a quante conseguenze questo ha portato con sé metto le mani nei capelli
Però siccome di questo che dobbiamo parlare io voglio dare un contributo che deriva anche dalla riflessione che stiamo facendo fra
Regioni e Consigli regionali proprio oggi abbiamo provato questo documento che è quello che prima Brega consegnato
Cosa dice questo documento che la riforma ha bisogno di tre punti che logicamente vengono in questo ordine devono stare assieme il superamento del bicameralismo perfetto con la nascita di un Senato delle regioni dell'autonomia
Delle regioni
E delle autonomie non dei Comuni
Le proposte che stanno circolando che sviliscono l'idea del Senato delle Regioni e autonomie in una sorta di super commissione
Conferenza Stato Regioni Città non stanno in piedi non hanno contenuto se poi l'unico potere reale che gli diamo agli elettori anticipare alla votazione presenta repubblicano motori sette anni non facciamolo è meglio non farlo
Allora io credo che ci voglia
Noi devo dire che oggi l'abbiamo condiviso crediamo che ci voglia un Senato che sia numericamente significativo da centocinquanta duecento membri come dice la Commissione
E gli esperti perché noi non siamo la Germania già lender con poteri veri allora il Bundesrat può avere sessantanove con membri perché dire parla di poche cose con lo Stato con la pala di tante cose con i livelli certo
Quindi numericamente significativo
Noi riteniamo che debba essere avevano composizione mista cioè metà i membri designati in forza degli incarichi che hanno
E devono essere di più quelli di provenienza regionale rispetto a quelli di provenienza comunale altre ipotesi dice
I Presidenti di giunte
Di Consiglio è un membro dell'opposizione per ogni regione e i sindaci
Dei Comuni polo di Regione come membri di diritto e
Un'altra metà composta da membri elettivi o in forma indiretta o in forma diretta
Anche qui due terzi dei Consigli regionali un terzo dell'assemblea dei Sindaci se deve essere influenti
Ma soprattutto contro le funzioni il senatore giorni avrà senso se avrà funzioni vere e le funzioni vere sono competenza bicamerale su tutte le materie finanziarie
Su tutte le materie che hanno a che fare con l'ordinamento degli enti locali ovviamente
Il potere di richiamo su tutto il resto perché altrimenti facciamo una scatola vuota che credo in Paesi oggi non abbia bisogno di avere ci sarebbe molto da diciamo dire particolari ma non ho tempo
Senato delle Regioni secondo punto riordino al Titolo quinto in particolare il centodiciassette
Allora su questo prendiamo atto che ci sono dieci anni giurisprudenza la Corte
Che hanno chiarito come spiegava prima bene il professor Caretti
Senza ombra di dubbio che alcune cose sono stati scritti al Titolo quinto ma non ce le hanno mai fatte fare
Io quando ero assessore trasporti ho provato a fare una legge supporti aeroporti civili per disciplinare in un certo modo l'aeroporto di Malpensa me l'hanno impugnata e la Corte ha detto che non potevamo farlo
Allora su
Come Consigli regionali che certe competenze ritornino allo Stato non ci fa scandalo perché hanno la Roma E tutte praticare però ce ne sono alcune credo che dobbiamo avere per davvero
Tra queste ne segnalo una il potere in capo alle Regioni di disciplinare sulla base degli indirizzi pensionato delle regioni delle autonomie
Io l'ordinamento degli enti locali territoriali
Se ci devono essere o no enti di area vasta e secondo me ci devono essere e se devono essere letti gli uno lo devono decidere le Regioni ce lo consentono a fare
Terzo punto di questa riforma bisogna rivedere l'assetto attuale dei poteri locali
Non va bene così e noi Regioni oggi abbiamo approvato Documento che dice
Siamo disposti a rivedere anche il numero delle Regioni io per esempio ho fatto una proposta di nove regioni e la mia proposta l'ho portata al Consiglio regionale della Lombardia che la sta discutendo
Avremo martedì una seduta dedicata a questo l'ho portata la Conferenza dei Presidenti dei Consigli che la stanno discutendo
Però
è stato accolto il principio descritto se poi debbano essere nove o dodici
Diciamo capisco ma che ci possa essere una riduzione scritto che ci debba essere
Poi c'è il tema della specialità chiudeva molto se io sono possa approfondire
La sincerità si connota difesa anche perché a un modello
Che di è un paradigma di dove si può arrivare in molti casi ha funzionato anche bene
Però
Bisogna rivedere il numero delle Regioni il numero degli enti di area vasta
Centosette forse sono troppi ma viva Dio in tutta Europa ci sono li dirà che come sempre al nostro Paese colpendo non si va ad un altro a Paul nulla non va bene
E anche la distinzione tra
Municipi che non sono troppi perché la Francia trentasei mila settecentoventitré municipi
E a sessantacinque milioni di abitanti
E il la Spagna ne ha come l'Italia la Germania ne ha di più
E gestioni centri di gestione amministrativa il problema è che se confondiamo i due livelli
Rendiamo impossibile al popolo comprendere quello che rifiuta cioè che il Municipio il luogo dove si identifica dove ci sono seppelliti sui cani dove c'è una sua storia
Distinguiamo queste due questioni forse non hanno mai provato a farlo seriamente allora forse possono avere mille duemila centri gestione amministrativa dei servizi ma ottomila municipi
L'ho già fatta fin troppo lunga chiudo con un'ultimissima brevissima osservazione
Se guardo l'esperienza del Consiglio regionale Lombardia dal punto di vista della legislazione forse la cosa più interessante che abbiamo fatto non sono le leggi che abbiamo approvato una cosa che abbiamo cancellato
In questi anni il Consiglio regionale la Lombardia
Diventata la Regione che ha il minor numero assoluto di leggi vigenti quattrocentoquarantacinque sublimi centosessantuno approvate perché ne abbiamo cancellate mille settecento allora anche questa idea che
La qualità di un Parlamento si misura sulle leggi la dobbiamo buttare via la qualità del Parlamento si misura su quanto sono poche e chiare le leggi che approva e forse cancellarne un po'con ci farebbe male grazie
Ringrazio
Adesso del collega Giorgetti presidente della Commissione parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale
Grazie
Ma devo dire che
Io ho preparato l'intervento che poi
Gli stimoli diciamo di ordine anche politico che riguardo regionalismo federalismo
Qualche modo mi mi mi inducono a modificare però io partirei dalla dall'ultimo intervento presidente Capitanio tra l'altro veniamo dalla stessa città probabilmente c'è una sorta di solidarietà anche se non partitica ma divisione
Nel
Nel rapporto ricorre frequentemente il termine crisi
Crisi della politica crisi del Parlamento e quindi crisi del legislazione
è una cosa che si collega l'altra ma evidente che la crisi la radice di tutto sta nella crisi della politica
Che poi inevitabilmente si traduce nella crisi del nel pavimento della legislazione
Per dire del paradiso la politica credo che il io
Si parla troppo poco di politica troppo poco di
Troppe molto di politico inteso di politici persone fisiche
Detto ciò la prima osservazione chi fa le leggi che il Parlamento come come lavora
Qui concretamente
Spassionatamente ci sono i professori che osservano da fuori ma perché dire da dentro e che ci vive da un po'di anni ormai credo che
Il processo degenerativo che prima ha portato la discussione
Nel merito dei provvedimenti dall'Aula le Commissioni e questo paradossalmente potrebbe anche non essere un male perché nelle Commissioni di merito ci sono le persone che più
Laddove della competenza per poter affrontare discernere quindi valutare e votare
Oggi
Assistiamo anche lo svuotamento del dibattito nelle Commissioni la proliferazione dei decreti legge ha fatto in modo che in aula
Si voti e basta
Nelle Commissioni molto spesso
Dal l'irrazionale programmazione dei lavori tra Camera e Senato saliva a
Il completo svuotamento molto spesso si risolve il tutto ormai concretamente in qualche manifestazione di protesta abbandono della Commissione
Se Uto votazioni riassuntive del testo
Questa è una cosa drammatica che non so quanti in qualche modo come sia documentata ma io quando sono entrato in Parlamento ormai diciassette anni fa assisteva un procedimento più o meno l'ordinato
In cui in Commissione si pretendeva di fare una discussione si pretendeva di fare la discussione
E in qualche modo una discussione politica in qualche modo profondo si faceva anche nell'auto questo è praticamente completamente scomparso tutto viene ricondotto
Nella lungimiranza e alla capacità dell'esecutivo di fare dei decreti legge delle modifiche decreti legge che funzionino talvolta accade talvolta non accade anzi purtroppo molto spesso non accade
E questo primo problema secondo problema e quando poi le leggi vengono prodotte se vengono poca applicate o no perché
Per risolvere in passato
Che si genera nei tempi contingentati discussione di Aula un PUC cinque di Commissione cosa si fa
Si fanno delle formule vaghe e indefinite previo consenso dall'autorità europee rinvii o a decreti regolamenti ministeriali che dovrebbero risolvere quello che non è stato risolto preventivamente quando è stato fatto in qualche modo
è stato pensato il decreto legge e quindi il rinvio
A
Centinaia di decreti Ministero equamente che poi non vengono adottati o che vengono adottati molto parzialmente quindi la norma approvata dal Parlamento poi in realtà non viene pure applicata risultato pagina de il Sole ventiquattro Ore in cui si denuncia sostanzialmente in questo caso
Risultato complessivo che nell'opinione pubblica l'elettore l'immagine è quello di un Parlamento che sostanzialmente non fa nulla di un Governo con fanno di notifica non fa nulla e quindi la speranza che il politico persona fisica opporsi di impianti con Incantesimo risolvere il tutto
Terza questione
Ancor laddove il legislatore palesemente in crisi produce le norme se attuate
C'è poi un terzo legislatori ormai domestico europeo che interviene a correggere le clamorose storture che vengono in qualche modo prodotte producendo leggi
La Corte costituzionale la Corte dei diritti dell'uomo
La Corte di giustizia europea vogliamo andare facciamo l'elenco tutti noi sappiamo proprio in queste tre o quattro settimane quante volte si siano intesa intervenuta qualche Corte di giustizia a ogni livello per correggere definire e fare leggi
Anche perché in certi casi almeno io ricordo all'epoca le visioni di Stato era chiaramente orientati in un certo senso poiché la legislatura ha fatto in modo imperfetto un altro tipo di discorso
Ma oggi la Corte
Non non aggiungo l'aggettivo ha stabilito che siamo in una situazione di tipo diverso e quindi la legge effettivamente l'ha fatto la corte l'ha fatto il Parlamento e tutti i cittadini
Questo lo dico in termini
Di generali poi per quanto riguarda il il federalismo regionalismo federalismo fiscale
Noi come Commissione del federalismo fiscale di attuazione del terrorismo fiscale siamo al centro dico e di questa di questa sorta di
Di CD d.d. confusa situazione di relazioni tra da un lato i vincoli europei dall'altro
Le regioni gli enti locali e il tutto con una
Tentativo faticosamente di comporre quel questa questa trama all'interno di uno schema che collateralismo fiscale in buona parte
Non attuato ma che sta proseguendo nella sua produzione nella faticosa produzione degli elementi essenziali che per cui possa essere effettivamente implementato
Ed io dico fortunatamente questo avviene lontana dall'attenzione della politica
I fabbisogni standard
Non è vero che non si sono definiti anche Cottarelli tenuto da noi in audizione e ha detto che quello che sta avvenendo qui da noi naturalmente
Fortunatamente ribadisco e sottolineo le sono andate in giro dirlo dalla pizza politica e queste Commissioni stanno facendo i fabbisogni Standa
Per tutti i Comuni per le Regioni addirittura li fanno per le Province la soglia per tipiche probabilmente quello però non è utile
Ma questo processo perché è un processo e richiede fatica il tempo è un processo che sta andando avanti
Certo è
Che quando mi vengono proprio partito a bisogni e poi i costi standard mi rivolgo a chi deve
C'è qui qualche la presidente le Regioni o mi rivolgo a chi magari
Fa era Presidente di qualche amministrazione comunale
Evidenzia in modo scientifico e non discrezionale o politico che qualcuno inefficiente qualcun altro identici efficiente bisogna accettare bisogna accettare le naturali conseguenze che ne derivano altrimenti inutile fermi spero dire
Riempirci la bocca della spending review a ogni livello amministrazioni locali e regionali e amministrazioni centrali perché se non si è conseguenti nel principio applicato il principio di responsabilità si fa prendendo in giro tutti quanti polemiche anche se stessi perché si perde tempo utilmente
Vado rapidamente a chiudere
Perché volevo spendere due parole sul discorso della riforma siccome
C'ho messo anche lo zampino io quindi mi sono scritto un po'tirato in causa
Dell'articolo ottantuno all'applicazione articolo ottantuno
Io non la vedo il all'introduzione in Costituzione naturalmente su spinta pressione diciamo Consiglio perentorio da parte di soluzioni europee
Dell'equilibrio di bilancio che fortunatamente non è stato pareggio il bilancio perché il Parlamento ha avuto un colpo di coda un sussulto di dignità facendo l'equilibrio e oggi
Devo dire qualcuno dovrebbe darne atto
Ecco quell'equilibrio di bilancio in Costituzione non è secondo me
Un riaccentramento un tentativo di ragionamento i poteri e competenze da parte dello Stato perché oggi o meglio prima
Con le vecchio articolo trentuno lo Stato ha avuto la possibilità la fatto in modo oserei dire indiscriminato di applicare un patto di stabilità che non stava scritto misurare coloro che ama Cassol frutto del della pensione legislatore nazionale
Un patto di stabilità che ha messo in evidenza di tutti i suoi limiti a livello di amministrazioni locali e e regionali
Comunque la riforma costituzionale si supera il principio che il patto di stabilità lo fa anno per anno il legislatore ordinario si introduce
Come norma di sistema il principio che l'equilibrio di Bilancio deve valere per lo Stato deve valere per ogni singola Regione aveva globale del ogni singola provincia dei telefoni singolo comune e all'interno di quel principio
Che il legislatore ordinario dovrebbe rimanere
E questo significa che
Evidentemente fatti salvi i trasferimenti di perequazioni di aiuto delle situazioni più deboli
Questo è il principio che supera ogni tipo di intervento puntuale nella vita e nella gestione finanziaria degli enti locali delle Regioni
Per questo motivo
Io dico la verità sono venuto qua con un po'di scetticismo nel senso che ci parliamo addosso tra di noi e probabilmente queste fuori da qui e magari anche tutti i colleghi deputati e senatori sembra discussioni accademiche esteri
Però senza avere cognizione di di di quello che stiamo vivendo adesso credo che anche i passaggi importantissimi che affronteremo nelle prossime ore nei prossimi giorni
Rischiamo di farli con il piede sbagliato parte né con il piede sbagliato vedo qui attorno a questo tavolo tanta gente di provenienza politica diversa
Che condivide però questo tipo di approccio di impostazione e spero che quando sarà il momento vedere al momento ribadisco a breve ciascuno porti questo contributo questa decisione abbastanza comune
E per evitare
Errori che in questo caso sarebbero fatali grazie per l'attenzione
Grazie presidente Giorgetti adesso il senatore Francesco Palermo
Grazie Presidente cerco di farla breve anche perché siamo verso la fine poi perché in realtà quasi tutte le cose intelligenti sono state dette quindi penso che ci si possa
Conservare su pochi punti non solo è stato detto tutto ma il rapporto in realtà dice veramente tantissime cose della lettura che mi sento di consigliare
A molti
E in realtà mi pare un'opera fondamentale quando si parla di multilevel governance il grande slogan degli ultimi tempi e questo è un esempio declinato concretamente di cosa possa significare davvero da multilevel governance e la partecipazione di diversi
Livelli di governo di diversi attori ai processi
Decisionali
Fa capire essenzialmente dalla complessità note le politiche pubbliche attraverso la legislazione
Ma poi il punto sul quale mi volevo soffermare proprio capire quali sono i limiti dell'attività legislativa rispetto ad altri elementi che ci vengono da altre attività
Vicine soprattutto quella amministrativa lì arrivo tra un attimo
Bello anche l'approccio un po'costruttivo della crisi
Dalla crisi del Parlamento al Parlamento della crisi meglio il Parlamento che ce ne sono tanti ma
Non posso che concordare con quanto diceva Nicola Lupo sul fatto che in realtà ci sono delle ragioni serie e profonde della marginalizzazione del Parlamento forse non ultimo proprio la attività legislativa e questo tipo di attività legislativa
Io mi limito due punti brevemente
Il primo è il la sfida che
Il pluralismo impone ai processi decisionali
Legislativi in primis ma non solo
E il secondo sono
La gestione delle politiche pubbliche appunto sia a chi attraverso l'attività legislativa sia attraverso l'attività amministrativa guardando soprattutto alla questione Stato Regioni
Primo punto sappiamo tutti utile ribadirlo troppe volte c'è un problema di fondo è un problema di fondo che ormai si esprima in maniera
Assolutamente patologica ed è il fatto che il processo decisionale
Non è più confina labile al circuito politico della legittimazione circuito non può essere più soltanto il rapporto CISL attivo potere legislativo e potere esecutivo ma c'è una pluralità enorme di interessi
Di soggetti che intendono partecipare e questa pluralità azione è arrivata sia in senso verticale diversi livelli di legislazione in cui sono così bene poi illustrati
Sia in senso orizzontale naturalmente quindi tanti soggetti che trovano spesso le porte chiuse e crea l'effetto diga cose quello che
Che succede con una diga che se si mette radicalmente del fiume non è che
La cosa mette discorre scorre semplicemente da un'altra parte e si perde e poi la
Il controllo
Su i soggetti delegittimati a proporre soluzioni sulle diverse legittimazioni che hanno la legge in segue il pluralismo senza mai
I uscire a ad afferrarla qualche
Quindi la sfida reale da questo punto di vista e cercare
Di rendere
Pluralistica l'attività legislativa molto più pluralistica di quello che senza farle perdere efficacia la l'obiezione che viene naturalmente sollevata e certamente già è complicata così se allarghiamo ulteriormente le maglie chissà che cosa succede in realtà si può tre beh anche invertire la domanda e dire e complicata così perché esso è insufficiente il grado di pluralismo che la legislazione esprime
E questo perché lo sappiamo bene della convinzione dei costituenti il pluralismo doveva essere espresso soltanto attraverso il processo politico ed essenzialmente attraverso le due Camere fatte più o meno in maniera
Non direi non uguale ma molto molto simile com'era stata prevista dai costituenti
Il solo circuito politico doveva essere rappresentato il pluralismo si esauriva del pluralismo portico oggi abbiamo constatato che questo tipo di illusione non funziona non poteva funzionare e bisogna semplicemente trovare
Delle altre formule
Quali possono essere le altre formule certamente una delle questioni di cui si è già dibattuto molto e quindi non mi soffermo ulteriormente la questione della seconda Camera che se non deve avere una legittimazione di tipo politico visto che non serve a quel punto
Deve avere una legittimazione di altro genere e per questo mi sembra che abbia poco senso mi è piaciuto molto quanto diceva il presidente Cattaneo tranne la questione della componente elettiva per
Per questo che non ha senso una componente elettiva del Senato né in parte né tanto meno in tutto e meno ancora senso una rappresentanza degli enti locali
Che non siano le Regioni ma qui mi limito a RIM rinviare a quanto è già stato detto da altri colleghi qual è la soluzione
Difficile trovare la bacchetta magica ma certamente una possibile via per
Trovare un'uscita a quei tempi
Difficoltà è certamente una maggiore amministrativizzazione delle attività legislativa fare assomigliare la legge un po'di più al procedimento amministrativo di quanto non sia stato fino adesso
Altrimenti finiremo con continuare lamentarci note della sacralità del Parlamento della sua contestuale e crescente marginalizzazione
E invece secondo me è fondamentale cercare di introdurre alcuni elementi del del procedimento amministrativo dell'attività legislativa penso in particolare alle regole sulla partecipazione degli interessati su questo ci sto
Sarebbe molto da fare anche in termini di qualità della legislazione ma poi ci sono tanti altri esempi per la valorizzazione delle audizioni che
Attualmente l'abbiamo sentito sono dei momenti poco più che formali degli esercizi poco utili purtroppo
Alle consultazioni pubbliche al dibattito pubblico specie in materia di di opere
La le tecniche della pianificazione strategica eccetera e anche qui le Regioni alcune regioni offro delle prassi molto interessanti penso alle leggi di alcune regioni sulla partecipazione e in generale comunque mi pare che fosse
Renato Balduzzi che l'aveva accennato introdurre degli elementi di democrazia deliberativa all'interno secondo me anche del processo legislativo molto si può fare qui non c'è nell'occasione per soffermarsi su questo anche a Costituzione invariata facendo lavorare nel Parlamento in modo diverso anche senza grandi modifiche regolamentari
Se il problema qualcuno lo sollevava di un migliore maggiore lavoro all'interno delle Commissioni ma c'è da dire che questo di fatto impossibile perché il lavoro del Parlamento è sempre in emergenza si corre sempre dietro a qualcosa
E quindi se si riuscisse a pianificare qualcosa in questo Paese si poter pianificare anche il lavoro delle Commissioni ma purtroppo appunto l'emergenza sembra essere la regola purtroppo in questo Paese
Molte cose sono state proposte da diverse Commissioni non ultima la Commissione affari costituzionali del Senato ma insomma qui rinvio alcuni documenti che sono stati approvati il problema non è
Tanto la l'istruttoria che mi pare ampiamente conclusa quanto il fatto di cominciare a sperimentare in alcuni passaggi
Secondo punto mi avvio a concludere il coordinamento tra le attività legislativa statale e quella regionale hanno già parlato in molti
Come diceva giustamente
Presidente Chiti pensare di risolvere il problema ricentralizzare dando è assurdo e anche molto pericoloso quindi su questo non mi pare il caso di spendere altre parole
Dico solo questo attenzione perché se è vero che le critiche al Titolo quinto sono fondate sono senz'altro facili col senno di poi
Forse lo dobbiamo dimenticare alcuni aspetti che non vengono sempre sottolineati uno di questi è il fatto che non è cambiata di nulla la mentalità con cui l'attività legislativa a livello statale a livello regionale è stata attuata
Lo Stato ha continuato come prima fare le leggi uguali come se nulla fosse successo
E si può dire va beh faceva parte del suo gioco le Regioni anche le Regioni hanno continuato a fare le leggi come se si trattasse del metodo precedente
E quando hanno cercato di approfittare del maggiore margine di autonomia che è stato loro concesso lo hanno fatto in modo simbolico
Evidenziare alcune cose
Che in realtà dal punto di vista poi dell'operatività concreta avevano gran poco a che vedere quindi è rimasto sostanzialmente una mentalità è un modo di lo rare tipico dell'epoca del parallelismo delle funzioni che pure è stato superato con la riforma del Titolo quinto
Quindi servono in realtà regole sul coordinamento dell'attività legislativa tra Stato e regioni che non a caso non sono state bonificate di una virgola con l'entrata in vigore del Titolo quinto
Nemmeno la bicameralina come abbiamo sentito più volte per non parlare della questione del senato delle conferenze eccetera
Secondo aspetto è che è vero che è aumentato il conflitto e ma è aumentato perché il Titolo quinto non è stato attuato non perché è stato attuato probabilmente con tutte le sue
La cura delle pecche che ha
E in questa ottica la funzione di supplenza svolta dalla Corte costituzionale è stata una funzione di supplenza che c'era anche prima se vogliamo ma che prima a portato ad un il graduale
Ampliamento della funzione politica delle Regioni
Erano ancora un po'viste come enti puramente amministrativi
Poi dopo il Titolo quinto è diventato una funzione di ricentralizzazione spaventosa le ultime recentissime sentenze ventitré e ventisei del due mila e quattordici sono ampiamente preoccupanti da questo punto di vista
In pratica salta tutto il sistema delle fonti essi consente alla potestà legislativa statale di attirare a sé qual sia si competenza
Soltanto in base alla competenza del coordinamento della finanza pubblica con l'equazione banale
C'è una crisi economica lo Stato ha competenza del coordinamento della finanza pubblica ergo in questo modo mi attivo tutte le competenze in capo allo Stato capiamo che insomma in questo senso
Sono siamo di fronte a dei pericoli
Chiudo qual è la risposta nella risposta
Molto pericolosa che alcuni hanno già evidenziato sembra essere la tendenza a
Rendere le Regioni più vicine alle Province renderle amministrative e non organi politici
In realtà invece il problema è che
Non si risolvono queste contraddizioni avverso una centralizzazione una semplificazione oserei dire una banalizzazione delle competenze ma attraverso un coordinamento delle competenze stessa
Sarro delle regole delle procedure di coordinamento tra lo Stato le Regioni come si fanno si fanno uscendo dalla logica delle competenze questo è mio questo è il tuo poi c'è l'arbitro che comunque dà sempre ragione una parte di fatto ormai
Ma lavorando su Polis si sa sulla presa di coscienza del fatto che praticamente su ogni tema intervengono tutti di livelli legislativi che ci sono
E quindi lavorando sulla coordinamento anticipato sia tra i livelli sia a livello orizzontale cercando di evitare di escludere prioritariamente tutta una serie di interessi che poi appunto per l'effetto diga che dicevo prima finiscono per rallentare e rendere ancora più difficile
Specie attraverso i ricorsi la la legislazione già caotica che esista
Le forme di sperimentazione sono già state accennate da molti e quindi nel richiamo aggiungo anche il ruolo così passo poi la palla al presidente Tabacci che mi seguirà
Importante che potrebbe avere la commissione per la semplificazione
Ma in sintesi il messaggio così che lancio provocatoriamente
Per ulteriori riflessioni è che la legislazione dovrebbe assomigliare un po'di più come dicevo all'amministrazione anche per includere le istanze del pluralismo
E le ragioni le Regioni invece dovrebbero essere viste meno e trattate meno come enti semplicemente amministrativi ma diventare anche appunto per valorizzare la loro differenziazione degli enti più politici l'ultimo esempio può essere proprio quello delle del disegno di legge sulla costi cosiddetta abolizione delle Province è chiaro che una visione centralistica che viene portata da questo testo
Fa preoccupare perché se
Che so il Molise può fare domani a meno delle Province forse non se ne accorge nessuno la Lombardia a delle esigenze molto diverse
Se ogni regione ha il potere di regolare il proprio ordinamento degli enti locali beh probabilmente le istanze della differenziazione riescono anche a presentarsi meglio quindi regioni sicuramente meno amministrative grazie grazie
Adesso la parola all'ultimo intervento di questa azione sessione Bruno Tabacci presidente la Commissione parlamentare per la semplificazione
Grazie Presidente
Partecipare a questi incontri
Si rischia poi di farsi prendere da
Un pessimismo insostenibile perché
Si guardano
Alla realtà
E oltre all'ottimismo della volontà difficile avere qualche altro buon sentimento
Facciamo delle brutte sempre più brutte incomprensibili questore
Quello che vediamo da dentro è quello che soprattutto si vede da fuori
Nel due mila dodici ne sono state fatte circa novecento centodieci dallo Stato settecentonovanta dalle
Dalle Regioni
La minima parte che si applica su tutto il territorio nazionale mentre la grande maggioranza contribuisce a frastagliata un sistema che è già molto sfilacciato
è una massa normativa che si somma a quella degli anni precedenti
E che contribuisce ulteriormente alla destrutturazione del Paese l'Italia s'assomiglia sempre di più ad un mosaico di ventidue tessere le Regioni le Province autonome che anziché saldarsi tra di loro
Appaiono sempre più allontanarsi inesorabilmente e qui Cattaneo ha fatto un discorso sul numero delle Regioni che è
Un punto di realismo
Che cosa vogliamo parlare c'è veramente c'è lo spazio per ventidue centri di autonomia legislativa che si aggiunge alla alla farraginosa costruzione della legislazione nazionale
Non siamo in grado di reggerlo
Se poi questo l'assumiamo alla legislazione europea si capisce che il cittadino non so non ne può più
è in una condizione
Inaccettabile
Il Rapporto sulla legislazione veda un quadro esauriente non da adesso però si vede che in questi quindici anni c'è
Una pericoloso abortivo o brutti mento delle procedure
Legate alla legislazione
Dal diritto europeo che già costituisce un imponente un'imponente massa di imprese di norme spesso di natura tecnica alla legge statale a quella regionale
Finora i regolamenti comunali ogni livello aggiunge adempimenti particolare dettagliati controlli e sanzioni tra i quali i cittadini ed imprese non riescono a morsi da soli
Guardate che nelle audizioni che abbiamo fatto come
Commissione per la semplificazione emerso dalla Confetra che i trasporti eccezionali all'avvio di un permesso in ogni regione
Che attraversano e che rischia di perdere non solo ogni possibilità di competere con rivali sente più agguerriti ma siamo nel ridicolo c'è un trasporto eccezionale che scende dal Friuli per arrivare in Sicilia ha bisogno di essere autorizzato al confine
Quindi solo Signorie che riemergono evidente che stiamo parlando di cose
Che
Uno dice mano quello sta raccontando una barzelletta non fosse una cosa così non può essere che ogni Regione deve autorizzare il trasporto eccezionale dentro al patto di spiegare da Confetra quanti chili di carta devono fare per fare un sport eccezionale
E poi poi chiesto il PIL
E costruito sulla complicazione una parte almeno del PIL sono nate delle nuove professione
Al consulente del lavoro il consulente della sua corretta sui luoghi di lavoro e
Al consulente fiscale per non parlare del consulente ambientale questi sono professioni che non c'era un po'
All'indomani delle nascite dello Stato repubblicano si sono via via incrementate accanto a quelle tradizionali liberali notai gli avvocati
I leader i commercialisti no no ci sono aggiunte queste altre e questi operano sulla complicazione opero sullo semplifica su semplificazione Paola
Va da sé che qualche cosa bisognerà cominciare a fare questo tema
Ad esempio del Titolo quinto tale è inutile che facciamo tra di noi delle battaglie di ti tipo giuridici distico
è una legge che è nata molto male sarà stata la fretta
Sarà stata la spinta che c'era
Verso un federalismo non sempre responsabile nonché quell'idea
Non sia buona ma come è stato attuato se lo si voleva tagliare l'erba sotto i piedi della lega è un fatto che noto fa una cosa mostruosa
Perché è che noi abbiamo concepito che nella legislazione concorrente entrava l'energia
Le grandi opere
Il turismo le professioni ma non c'è una vergogna assi mi si vuole spiegare il perché
Ci deve essere una ma con la una una possibilità concorrente delle regioni di operare in materia di regolamento sulle professioni a me lo dite cioè
A fronte
Del confronto con gli avvocati inglese facciamo prima terreni o quelli lucani o quelli che la Val d'Aosta
I trasporti bastava Confetra ora che la Corte costituzionale abbia fatto un lavoro encomiabile e non significa la costringono debba essere lasciata così perché
Diversamente non ci sarebbe ragione per fare i ricorsi o dire che qualcuno si ritiene in diritto di fare un ricorso che poi debba essere sciolto dalla Corte
E se
Se è infatti la Carta costituzionale quando è stata modificata è stata peggiorata perché è evidente che se noi guardiamo all'impianto originario vediamo che le norme sono scritte in maniera tale che non solo la tenuta istituzionale ma anche l'impianto dei diritti del cittadino si capisce che cosa vuol dire guardate le parti che sono state aggiunte
E voi capite che rispetta il costituente c'è stato una caduta verticale su quelli che pretendevano di essere tali ora non vorrei che siccome al peggio non c'è limite il passaggio ulteriore fosse quello di aggravarlo ulteriormente quindi è evidente
Che siamo di fronte a dei passaggi
Che sono davvero davvero complicati
Qui anche il Giorgetti ha
Ha spiegato con onestà intellettuale le condizioni nelle quali si trova tra virgolette alle
Sperare
E qui
Non c'è dubbio che
Invece di andare verso una legislazione autoplay cattiva
Ci siamo inventati una serie di cose che hanno tra l'altro nomi e cognomi perché era agli ultimi anni che viene fuori questo meccanismo
Che poi si affida i concerti successivi quando c'è un argomento su cui non c'è l'accordo o su cui il Ministero dell'economia ritiene di non consentire
Si rinvia a un decreto otto tipo successivo che però deve essere operato con il concerto obbligatorio dal Ministro dell'economia
Quattrocentottanta decreti sono lì che stanno
Aspettando di vedere la luce non c'è nulla da Boselli perseguito
Però sui giornali è già uscito che e per cui dice ma come Parlamento se ne è già occupato dalla legge c'è già compro non c'è la legge c'è un rinvio ad un decreto attuativo che non vedrà mai la luce
Ora queste cose sono moltiplicate accanto al fatto che i testi legislativi sono inaccessibili monitorate prenderne uno vedete quanti richiami ci sono all'interno sono inaccessibili per il legislatore
Immaginate quante maledizioni arrivano al cittadino perché se uno che siete qui ha bisogno dell'Ufficio studi per capire di cosa stiamo parlando cito diroccato ecologico che acquistano Praga
Non c'è
La volontà di determinare con l'utente il cittadino finale un rapporto che sia trasparente è e non è vero che è sempre stato così è nuova è una caduta dalla della legislazione che si vede diciamo secondo me
In una lettura controluce con la crisi dalla politica
Guardate
Lo scontro di potere chi era mediato dal confronto ideologico aveva una sua nobiltà
Lo scontro di potere che è fondato sul nulla
Hanno solo la sanità ma ci consegna qualcosa c'è in digeribile
E qui allora la rilettura dell'esperienza delle Regioni anch'io fatto qualche modesta esperienza
Su quel versante dal portare tutti a riconsiderare la quell'esperienza come si fa a non vedere che l'esperienza che parte dal mille novecentosettanta con l'assegnazione del corrispettivo
Io con le competenze specifiche come quelle sulla sanità non sono riconducibili ad uno scontro di potere enorme sul terreno territoriale
Oggi in Regione si occupano di sanità cioè una materia che dovrebbe essere per definire definizione una batteria che unisce il Paese non ti lo divide
E quindi a seguire settantadue settantatré
La riforma della finanza locale guarda caso anche lì la sistemazione dello scontro di potere totale così passa la spesa storica
Chi ha speso speso c'erano dei comuni che erano indebitati non poteva più venirne a capo e quindi sia storicizzato la spesa
E lì però sia gestito un passaggio di potere enorme con una caduta di responsabilità totale
Il venir meno dell'imposta di famiglia che cosa voleva dire voleva dire che mentre prima i sindaci però guardare in faccia i loro cittadini parlano più sto problema dalla spesa storica anzi io vado a batter cassa al Ministero del tesoro il problema non risolto
E poi si parla di autonomia ma l'autonomia c'è in quanto c'è
L'autonomia impositiva e quindi ho voglia di giudicare chi chi amministra diversamente un'autonomia e batter cassa e oggi con un sistema di imposizione che è rimasta rimasto centralizzato
A parte le addizionali che sono comunque un non senso
C'è che tutti corrono sullo stesso filone immaginando che l'autonomia si afferma rivendicando pezzi porzioni di di
Di Stato fiscale poco
Secondo me acquistano Bocchino un po'non può più reggere ma non per
Non per il patto di stabilità perché non lo so
Non
Questa roba qui non regge più e quindi è chiaro che noi dobbiamo andare verso una rilettura totalmente diverso siamo in grado di farlo
Non lo so colleghi parlamentari
Hanno visto che le cose sono andate peggiorando
E che sempre più difficile
Fare delle delle leggi coinvolgendo
La responsabilità di chi quelle leggeri deve approvare c'è da dire
Per onestà
Che anche a seguito forse legge elettorale o della crisi dei partiti perché quando c'erano i grandi partiti nazionali c'era fosse anche un minimo di tenuta scomparsi quelli
Tranne qualche partito territoriale per essere onesti
Le cose sono andate volgarmente peggiorando
E devo dire che se noi guardiamo alla
Alla qualità dei Parlamenti c'è una caduta anche delle
Guardate i dibattiti degli anni Settanta o Sessanta non voglio parlare dell'ingresso in Europa o degli anni Cinquanta non dico guardate la Carta costituzionale perché ci sarebbe solo da arrossire
Ecco allora un paese di analfabeti per la metà uno su due non sapere né leggere né scrivere hanno mandato qui anche in quest'Aula il fior fiore del Paese
Se vado al dosi non avrebbero potuto scrivere alla Costituzione su cui tu poi è studiato e poi i segni mi sembra evidente no adesso guardate il Parlamento come composto come è articolato
Basta solo guardare al semplice titolo di studio che sarà poca cosa è un dato statistico cioè nella Costituente il settantacinque per cento era laureato e per guarda il Parlamento del due mila otto e quello del due mila tredici
E per i quali sorpreso vien fuori cosa arriva al sessanta
E il Paese tutto scolarizzato
Ed è l'unico Paese al mondo quelli sviluppati che avendo raggiunto un picco di scolarità poi si potrebbe discutere sulla qualità del titolo legale che lui sia italiani distribuiscono ma questo è per non andare troppo in profondità fermiamoci lì c'è una caduta totale delle rappresentanze poli di parlamentare ora qualcosa che non quadra dopodiché
Non è che fortunatamente ci mettono sempre le mani loro ma anche la selezione di quelle che accompagnano i legislatori si è fatta di adire al più
Più tiepida re qualcuno
Ha pensato di risolvere il problema con qualche pacca sulle spalle e quindi siamo qui agiamo in un angolo la missione più molti margini di manovra che possiamo inventarci altre cose voi ce la possiamo prendere anche con la decretazione d'urgenza non c'è dubbio
Però vedete arriva un decreto approvato col Governo finito
E voi dovreste vedere
In Commissione le serate in cui
Si debbono discutere
Centinaia e centinaia di emendamenti uno dei quali nel suo piccolo tassello
Non è che c'è un emendamento ripeto un impianto già io lo condivido e faccio un emendamento di carattere complessivo per cercare di modificarlo avendo cura dell'interesse generale no sono tutti micro interessi settoriale
Che tendono ad aggravare ancor di più
Quel carico di IVA Coluccini su cui diceva perché quello è l'unico che arriva al traguardo e questa è la motivazione poiché al decreto-legge entro sardo doveva essere convertito non ecco che arriva già partiamo soprattutto
E io penso che che qui non c'è nessuno può chiamarsi fuori quindi
Io no non voluto
Norme per la croce addosso tantomeno le Regioni però è chiaro che ognuno di noi a una fetta rilevante di responsabilità questo vuol dire in termini culturali dobbiamo voltare pagina se non non non immaginiamo e far politica vuol dire davvero servire
E invece di occuparci dell'interesse che ci viene segnalato dall'ultimo amico che tra l'altro non è più neanche un nostro lettore perché mette una volta direttore almeno rendo Edward
La Rosa Camuna e che tutti sono quindi credo che ci diamo delle aree ricevo io penso e mi aspetto di elettorato in quale elettorale sopraggiunti riconoscono più
Per certi aspetti si capisce che siamo arrivati che uno su due come dicevo prima citi non va a votare e critiche la conseguenza pratica che non ci può essere
La il rapporto diretto collettore
Allora
Qui vedo Duilio che si è dedicato molto alla qualità della legislazione bisogna veramente che
Cerchiamo di fare
Fino in fondo la nostra parte ma vuol dire che un messaggio anche molto critico professore trasferito dalla nostra coscienza
E quindi deve indurci a modificare comportamenti anche pratici insomma è evidente che
Se uno fa il deputato non può prestarsi
A rappresentare
Diciamo con un emendamento interessi dice ma non
Tanto lobbistici e qui si sa che quando ci sono
Le leggi che si discutono fuori ci sono i rappresentanti di interessi che sono esterni i quali avranno pure avuto Umbria un pezzo per poter entrare non è che dico che sono irregolari però arridente
Che le leggi non vengono modificate perché
è il sale della nostra si Enza o della nostra coscienza che induce che ma perché siamo tirati per la giacca e l'ultimo treno che passa ecco questo ha portato a quest'ultimo rapporto
Questo lotto ha portato al discredito complessivo che c'è nei confronti della politica dell'istituzione cui Presidente ha dato anche un qualche contributo
Il siparietto dell'altro giorno e
Perché
Io penso che ognuno di noi non siamo in streaming Pino quindi facciamo visto debba avere
Barbara non dovranno avere un siparietto questo ero più che altro uno sfogo
E poi ho ascoltato tutti e quindi
Ho avuto anche ragione non è che ho detto o adesso Presidente Di Maio non parlano parte ho ascoltato tutti in religioso silenzio e quindi
Ho detto la mia va da sé però che le aule del Parlamento dovrebbero essere preservate
La sceneggiata che non aiutino certo a far riprendere la qualità e il tono dalla polizia
La ringrazio non essendoci altri interventi io ho fatto abbiamo puntato un po'quelli che sono i contributi che sono venuti da questi
Lavori di oggi principalmente c'era la questione che viene
Passasse emersa più volte del Comitato di accordo tra le Assemblee legislative
Su cui solleciteremo la Presidente Boldrini a poterlo attivare il prima possibile magari anche
In quella sede cominciare anche un po'appare mere su quello che deve essere d'accordo nel programma e la programmazione legislativa sia tra Parlamento e Governo sia soprattutto tra
Gli enti nazionali e quegli
Regionali
Inoltre la questione delle riforme regolamentari insomma Chiti parlava di riforme regolamentari successiva alle riforme costituzionali Presidente Balduzzi pensava invece le
Non fosse necessario questo passaggio mina ogni caso io spero soltanto che le riforme regolamentari non si trasformi nell'ennesima occasione per indebolire la funzione legislativa del Parlamento cioè perché creare dei veri e propri corridoi e quali
Far correre a tutto gas i provvedimenti di governo
Ovviamente sacrificando sempre il tempo dei provvedimenti iniziativa parlamentare
Infine la questione abbiamo affrontato più volte dal missione del riforma del Titolo quinto bicameralismo perfetto io mi permetto semplicemente dire una cosa che va al di là pure delle questioni tecniche
Io spero che nel futuro rapporto sulla legislazione quello
Che vaglierà la registrazione del due mila quattordici ci possa essere scritto che la classe politica abbia avuto buonsenso perché è vero che certe cose ci sono permesse ma non è non nessuno ci obbliga a farne
In sostanza se noi ripercorriamo un attimo e io ci sono da
Ormai un anno qui dentro
Se di percorriamo un attimo il modo in cui ne facciamo i calendari soltanto di quest'Aula facciamo queste conferenze dei capigruppo
Nelle quali
Sicché si stila un libro dei sogni cioè in un mese bisogna fare non so quanti provvedimenti e in cui ci sono anche già i decreti leggi emanate dal Governo e lì i gruppi parlamentari fanno partire il primo comunicato stampa in cui dicono che hanno calendarizzato un provvedimento
Mentre usciamo la Conferenza dei capigruppo c'è il comunicato stampa del Governo di turno chiara licenziato un altro decreto legge
Arriviamo in Aula e dobbiamo abbiamo nelle Commissioni che dobbiamo correre per riuscire a convertire quei decreti legge che scadono
E lì magari ognuno infine al suo emendamento ma perché perché il decreto arriva già eterogeneo di per sé nelle Commissioni non è che lo prendiamo eterogeneo non voi veri contribuiamo con questo comportamento l'ultimo treno che passa
A inserire in quell'argomento sempre più prove sempre più aggiunte
Ognuno manda il suo comunicato stampa che magari ha passato fatto passare o comunque un emendamento arriva in Aula e lì ci rendiamo conto che è già passato metà mese e non abbiamo esaminato neanche un quarto del calendario che avevamo programmato
Torniamo alla Conferenza dei capigruppo la fine del mese
E lì non è che resi conto che non siamo riusciti a
Di come dire analizzare tutti i provvedimenti del mese prima li rimettiamo al calendario no vogliamo mettere altri provvedimenti per fare altri comunicati stampa su altri
Altri provvedimenti ignorando totalmente quello che siamo riusciti a smaltire nel mese precedente e intanto
Il Governo continua ad emanare altri decreti legge che noi dobbiamo fare sempre conferenza di capigruppo intermedi per correggere il calendario
Finché faremo la politica qui dentro nessuna esclusa del come dire della programmazione non legislativa ma dei comunicati stampa non andiamo da nessuna parte se riusciamo ad avere un po'di buonsenso
Poi al di là delle riforme costituzionali al di là dei regolamenti riusciamo a portare a casa qualche provvedimento a sono stati licenziati non so quanti decreti in questi dieci mesi ma quanti ne sono attuati si parlava prima di quanti
Provvedimenti attuativi mancano e quindi magari se avessimo potuto fare due-tre provvedimenti buoni in questi otto mesi
Magari passavamo alla storia per un Parlamento che a conferma che per delle Camere che avevano fatto qualcosa veramente di attuato
Infine anche il bicameralismo perfetto si parla del bicameralismo perfetto perché perché qui ci sono gruppi ma ci mi ci metto anche il mio
Che a volte deve abrogare i provvedimenti gli emendamenti del proprio gruppo al Senato perché magari ci sono dei dei provvedimenti che su cui non si è fatto un coordinamento tra i due gruppi parlamentari
A questo perché perché non c'è assolutamente buonsenso politico in quello
E nel modo in cui ci si approccia alla produzione legislativa e normativa quindi su questo io mi auguro che al di là delle riforme perché se ne parlava otto mesi fa c'era un entusiasmo enorme poi sappiamo come finirà la strada delle riforme io mi ha
Uno che al di là delle riforme ci possa essere un po'più di buonsenso vi ringrazio tutti per il prezioso contributo che sarà sicuramente
Messo da parte poiché considerato per quello che ci apprestiamo a fare grazie