Rai: un progetto per la ristrutturazione proposto dal sindacato

Già portiamo qualche caso rispetto nasce di questo ci scusiamo
Come voi sapete l'appuntamento di oggi
Nasce da una precedente conferenza stampa
Di un paio di settimane fa nella quale noi abbiamo illustrato un nostro documento pesante unitario di riorganizzazione della RAI
Documento senza che traccia
Alcune possibilità di riaccorpamento di reti e testate dell'azienda radiotelevisiva
E dalla quale poi dovrà ridiscendere una organizzazione anche minuta che riguarderà il prossimo rinnovo contrattuale
Questo documento è stato ampiamente discusso nelle assemblee che si sono venute il tredici di giugno in tutta Italia
E da questi primi orientamenti contenuti nel documento son venute delle osservazioni anche preziose di cui noi terremo conto nel dibattito successivo che doveva aprirsi oggi
Ad opera del segretario generale aggiunto della CGIL che ha Dulli a cui trovava
Quest'anno
Dobbiamo volta
Senza ricorrere
Funzione
Va be'
Attualità
E chiediamo a ammissione ringrazio di massa sia programma
Dal punto di vista legislativo
Dal punto di vista economica
Decise di colore rosso
E a fare
Basta vedere
Voglio solo ricordare varie imprese
Dieci anni
Della legge
Tre anni
Consiglio di amministrazione globale trenta ventinove
Regia inglese dove l'ostilità Luigi verifichiamo Consigliere gli occhi orgogliosi risolvo forse anche in questo modo rimarcando la gravità della situazione doveroso
Sulla seconda questione dicevo
Questo nell'universo rimasto
Discussione problema solo dal punto di vista legislativo ma dal punto di vista dell'economia
Non siamo in presenza di
Una situazione economica
Non
Lo sviluppo del Paese lo hanno convocato contro le
Se
Aveva risulta importanti Carlo
Provincia
Ma non essere
Benissimo collega va visto che una
Non non
Non
La situazione
Bisogna superare la logica settori tradizionali
E
Così come
Della comunicazione
Sì è una delle
C'è una presenza nel nostro Paese come inseguita dove gode
La assenza riesce
Non è un dato ormai mondiale di quella che si definisce citare la comunicazione come uno dei problemi che assillano la società società
C'ero io ci saranno allora fino ad oggi l'arrivo a Roma Roma e sarà Chernobyl rappresentare un fatto negativo
Dicono citare la comunicazione esce
Parlano conoscenza cultura collegarsi con lei
Non lo facciamo questo discorso lo facciamo brevissima credo che questo sia uno dei punti chiave
Dove organizzativo
E poniamo anche per il nostro Paese tre
Punto
Nazionale e
La lo sviluppo del turismo
Su queste tre grandi linee collochiamo la il problema RAI
Non basta più affermare la centralità del servizio
Di centralità infatti si può anche morire se questa azienda non si rinnova nel suo modo di essere e di stare sul mercato
Centralità significa per noi più servizio pubblico più competitività più produzione di audiovisivi
Centralità bisogno di programmazione di unitarietà dell'impresa di una politica nuova una vera e propria politica di Bruno
RAI Sipra Ritz Acs fonte scena cioè la RAI e le consociate la politica che fino ad oggi non è ancora esistente forse va battute inventata ma questo è uno degli slogan fondamenta
Siamo in presenza
Di uno dei più grandi gruppi europei se così lo consideriamo di uno dei più grandi gruppi europei che producono informazione spettacolo e cultura noi riteniamo che non possa continuare la politica del giorno per giorno
Della concorrenza alle private sul terreno della mediocrità quando non del cattivo gusto
Certo la RAI ha stretto all'attacco dei grandi gruppi privati anche in mancanza di leggi o quando le leggi valevano e valgono solo per questa azienda
Ci sono professionalità e capacità detto questa azienda che ne garantiscono la vita e la sopravvivenza
Ma quando si discute si parla di crisi del servizio
Non intendiamo solo riferirci al numero alle scene
Ai dati dell'ascolto che possono essere un giorno buoni un altro meno buoni nel confronto con le tre
Non parliamo di crisi e parliamo di crisi del servizio
E poniamo la domanda
Se così
Come la RAI
E ancora servizio
E se continuando su questa strada rimarrà servizio punti
Noi ci battiamo perché sentiamo che sempre più si stanno perdendo le caratteristiche di questo servizio
Mentre la RAI riteniamo possa diventare un vero e proprio centro propulsivo della comunicazione dal punto di vista della quantità e della qualità
Si parla e se anche nel movimento sindacale si sono affrontate si stanno affrontando grandi questioni che sono per esempio quelle della vita e del ruolo delle grandi aree metropolitane
Ebbene noi ci poniamo un problema e poniamo come la RAI può essere un momento propulsivo nelle in grandi aree metropolitane
Presenti a Milano presente a Roma presente quale
Cioè come si può farsi che nel nostro Paese ed ecco torna il discorso dell'Investimenti pubblici
Che nel nostro Paese ci siano presenti o tre grandi poli della comunicazione uno al Nord è volto verso l'Europa Laziomar Roma
Centrato soprattutto sul rapporto cinema televisione televisione spettacolo l'altro sulla Sicilia foto alla grande area del Mediterraneo
E ci domandiamo la RAI
Vuole e può svolgere un ruolo
E così come è organizzata quest'impresa
Risponde alle esigenze che a oggi il nostro Paese
Non riteniamo di no
E sappiamo che è un discorso di grande difficoltà
Ma che qui
Si devono misurare confrontare proposte
Anche per esempio tutta la polemica sul consiglio di amministrazione sulle scadenze sulle scadenze non rispettate
A parer nostro mancargli
Consiglio di amministrazione per fare cosa
Che dirigere quali aziende come organizza
Noi riteniamo che bisogna come primo punto ricomporre come in un mosaico i frammenti di azienda sparsi qua e là il nome di un pluralismo che tale no ettari non è mai stato
E che negli anni questa frantumazione si è rivelata la principale causa della segmentazione strutturale di questa impresa ed ingenti sprechi di denaro
è una divisione reti e testate
La RAI news ha tre canali che sono tre bande di frequenza
Oggi ognuna di queste bande coincide con una ogni rete decide per proprio conto al di fuori di una logica di programmazione di impresa ne deriva un palinsesto in cui ognuno si rivolge alla stessa fetta di mercato e quindi di
Un palinsesto che va che fa vere e proprie forniture
Può infatti accadere che un ciclo di trasmissioni sulla psicanalisi del Dipartimento scuole educazione un ciclo di grande interesse vada in onda dopo mezzanotte
E sempre a mezzanotte quando è venuto un formidabile programma acquistato alla BBC suo comizio il più grande pianista di questo secolo
Che si avvicinava al pubblico dopo poco dopo più di un decennio di silenzio chissà mai perché dopo mezzanotte vadano inondò le cose bellissime poi riempiti mezzanotte l'ora dei fantasmi dell'UPI delle ronde del piacere
Forse l'ora X del palinsesto della e così accade che alcuni dirette e differite disposto Valentin und addirittura verso l'una l'una e trenta verranno
Come è possibile
Che un'azienda organizzi così il suo modo di essere
E così come funzionano le cose oggi c'è la disponibilità di tre frequenze ma è come se se ne usa su una sola lasciando scoperta una vasta fetta di
Qual è la nostra proposta
è complessa e forse anche difficile da capi
Abbiamo cominciato a discutere nell'assemblea dei lavoratori nasce da un lavoro lungo e faticoso che abbiamo fatto in questi anni
Noi proponiamo di mettere sui tre canali prodotti sia di informazione del rispettato in una logica di programmazione dell'azienda fondata su un nuovo modo di predisporre il palinsesto
Si tratta in sostanza di individuare una struttura commerciale che stabilisca in modo organico strategie e linee di un palinsesto unità
Differenziando l'offerta su tutta l'estensione dei tre canali ma al tempo stesso ricercando una caratterizzazione dei campi
Superando così gli angusti confini dell'organizzazione Ferretti coincidenti ognuna con un canale
E questo è uno dei punti centrali
Se vogliamo che la RAI
Svolga la funzione di servizio pubblico e quindi
Riesca a a stabilire un rapporto RAI Cinema RAI Teatro RAI musica
RAI spettacolo dal vivo
Cioè riesca praticamente a compiere un processo di unificazione che si fonda sulla programmazione e che non è centrale
Manzi è collegialità di direzione è proprio la ricerca di dare il massimo dello sviluppo al decentramento
E in questo quadro vediamo un'organizzazione diversa dei quattro centri di produzione spesso squilibrati tutti su Roma
E poi anche qui ci sono dati che in genere si ignorano che non fanno parte mai della polemica ma il trenta per cento circa di questa azienda senza direzione
Al centro di Napoli e credo che sia esemplare da questo punto di vista da cinque anni
Ma anche direzione ad interim
Come si può condurre avanti un'impresa in questo modo come può lavorare in centro come si può riequilibrare il lavoro dei centri di produzione che sono grandi aziende di questo Paese patrimonio pubblico di questo Paese
E al tempo stesso dare anche ai centri un minimo di specializzazione
Perché all'interno dell'azienda si possono giocare le offerte l'offerta di produzione
E così la Terza Rete che è l'altro punto essenziale della nostra proposta che si chiama unificazione programmazione decentramento la terza rete
Fu detto che era una sperimentazione qualcuno dirà come finita questa sperimentazione
Darà una valutazione quando si sperimenta poi figli
Si dovrà dire se la sperimentazione va in ombra oppure se si è ghettizzato tutto il discorso sulla
Presidenza del paese dentro la RAI se siete Tisato non solo di dentro
E quindi proponiamo le nostre proposte sono anche puntata non realizzazione riversa della di tutta la Terza Rete A e ha una presenza diversa della realtà nazionale
Nel palinsesto complessivo della
E in questa logica bisogna ridisegnare le testate
Anche questo sappiamo che il problema di grande difficoltà
Ma se la logica è quella dell'unificazione in questa logica bisogna ridisegnare ridiscutere
Consente le sue
La RAI non è solo uno dei più grandi pubblico UPI
Europee la RAI anche più grandi editori italiani
Ed è un editore singolare
Perché non tiene conto delle tendenze del
Non tiene conto dei mutamenti avvenuti in questi anni tra i lettori
Rettore febbricola
E che sembra muoversi contro ogni logica di razionalità
Facendo concorrenza a se stessi cioè un editore che al proprio interno
Invece di trovare i modi e le forme dell'unificazione programmatica si fa concorrenza
Le testate hanno una loro ragione di esistere a fare il nostro se si orientano anche se verso specializzazioni per cento ius approfondimento economia sport eccetera se cerca un loro pubblico specifico
Se si sa a chi ci si indirizza presento al mattino che facciamo un telegiornale
Può essere un telegiornale che non
Si indirizza a un pubblico indifferenziato oppure chi guarda la televisione al mattino dopoguerra
E così ci saranno momenti in cui ci si rivolge a un Paese fatto presente o di grandi masse di giovani che è il noto a tutti soli dati statistici anche qui che giocano
Hanno esigenze di consumi i bisogni
Culturali e di spettacolo e la RAI come affronta questi problemi c'è come tenta anche attraverso la sua informazione
Di toccare avvicinare questo
La RAI un editore tutto tutto anomalo rispetto agli atti che ci sono in questo Paese
Perché un editore che non presente non discute piano editoriale piani prodotti
Cosa che fanno gli atti ha detto
Per lo meno danni con il sindacato scene ma strappo di confronto di discussione sui piani editoriali sui piani progetti quello che noi chiamiamo il piano d'impresa cioè dove si discute cosa e come si fa no si discute da una parte cosa e dall'altra come mai scooter assieme cosa come si fa questo sarà uno dei punti presidente
Per il rinnovo del contratto di lavoro per il quale abbiamo avviato una discussione fra i lavoratori che scade alla fine dell'anno
Noi chiediamo perciò alle aziende in un quadro di corrette relazioni sindacali di predisporre le linee di un vero e proprio piano d'impresa e per questo apriremo un confronto in tempi reali Prato
E ci battiamo per una reale unificazione dell'azienda che si deve dotare di strutture dirigenziali fondate sulla collegialità e la responsabilità
Dall'unificazione abbiamo detto passa per il superamento delle reti e delle testate e dei dipartimenti
Ma passa anche stabilendo un rapporto nuovo con le strutture di supporto amministrativo tecnico commerciale del personale
Un rapporto che sia funzionale all'esigenza della produzione superando la logica dei gruppi dei corpi separati
L'altra grande questione che poniamo
Che va a posto
E quella del rinnovo della concessione
E anche di questo si parla poco quale quasi che fosse una cosa solo teste
Tutti sanno che la RAI ha una concessione per trasmettere sul territorio nazionale
La concessione che dura sette anni non aveva proposto di portare a venti anni questa convenzione lo abbiamo fatto tenendo conto delle delle realtà che si sono in Europa e nel mondo
Sapendo per esempio che i satelliti si lavora permette agli appunto per un perito certamente superiore a quello che dura conversione del
E che un programma di avanzato rinnovamento tecnologico per esempio non può durare un numero di anni così piccolo se vuol seguire tutte le trasformazioni che avvengono in questo settore beh non c'è risposta
C'è la quello che deve garantire la certezza della conduzione dell'azienda
C'è la massima indecisione e non si danno risposte
Queste proposte sono il frutto
Di un lavoro e di una
Ripresa
Importante di un rapporto unitario dalle le tre organizzazioni sindacali che anche nel nostro settore hanno vissuto il travaglio della divisione del movimento sindacale nel suo completo
Questa proposta a valore dell'unità
Del sindacato di unità fatta discussione con i lavoratori
Vogliamo avere questo primo momento di discussione con l'esterno sapendo che sempre all'interno della RAI
Un dato di grande importanza
è rappresentato dal fatto che anche i giornalisti
Da anni hanno lavorato su questi problemi e sono giunti alla conclusione identica l'anno
Cioè che questa azienda vacante
Su come cambiarla ci sono ovviamente diversità di posizioni e ritengo che sarebbe stato singolare che non ci fossero posizioni diverse ci sono posizioni diverse che non intendiamo discutere come abbiamo fatto fino ad oggi stabilendo un rapporto unitario con il coordinamento dei giornalisti con la federazione con la Federazione della stampa riteniamo che ci sono le forze per portare avanti un processo di questo tipo
è stato detto che queste proposte
Che io più che li leghiamo proposte ma io le considero più delle idee per una RAI rinnovato
è stato detto che sono utopia
Può darsi
Però in una in un paese in cui non si riesce a eleggere per tre in consiglio di amministrazione
E in cui quando c'è un presidente candidato che dice una cosa ovvia
Ok come quello che aveva detto Casini e cioè che chiedeva l'autonomia
Questo presidente dell'impallina
Questo presidente candidato perché ha ha detto che era tenuto per per l'autonomia del consiglio di amministrazione
E quando un Paese avviene questo lasciateci per lo meno topi
Fuori delle battute
Può darsi che queste proposte siano utopistica ma le utopie sono sempre state la molla della storia
Quando si è riusciti a tradurre in proposte propositi e insetti
Questo fondamento
Confrontandoci lavorando assieme a tutti coloro per un periodo lungo perché sappiamo che un progetto di trasformazione di questo tipo
Non si realizza in un giorno
E sappiamo anche che grandi gruppi che producono cultura informazione spetta ben difficilmente possano avere un progetto che si definisce attorno a un tavolo
Ma possono avere un progetto che si realizza camminando
Vedendo all'inizio così può fare poi vedendo cosa va cambiato dandoci un periodo di anni cioè programmato quello che fanno le aziende americane aziende giapponesi aziende di altri di altri paesi europei
Ne vogliamo fare questo lavoro confrontandoci
E lavorando assieme a tutti coloro che credono nel ruolo di questo grande pubblico e che vogliono affermare concretamente i valori della libertà dell'informazione dell'arte
Quando
Evidenzia alle alle componenti punto
Di questa nostra voce
Io ritengo clienti giorni
Ha aggiunto
Essi
Ossequio qualcosa di buono
Nasce diciamo su questo proceduto
Penso alla tristezza
Vediamo sono iscritti a parlare dove o Caffa
No ma forse dovrei presentare perché la maggioranza dei presenti e non mi conosce
Io mi chiamo io Sarca squadre dal settantasei lavoro come traduttore enuncia Tagore presso la direzione dei programmi giornalistici per l'estero e via del Babuino
Probabilmente dovrò introdurre il mio intervento con un potere ritorno al passato perché credo che pochissimi dentro fuori una Rai sono a conoscenza di un servizio che trasmette quotidianamente in vent'
A scusate
Con
Che trasmette quotidianamente in ventisei lingue notiziari radiofonici suo onda corta
Questo servizio è nato nel quarantotto presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e ne ha sessantadue con una convenzione firmata tra la RAI e la presidenza e passato sotto la gestione della RAI
Tuttavia in base alla stessa convenzione alla Presidenza del Consiglio che provvede al finanziamento del servizio è tramite uno speciale comitato misto programmi
Possiede il potere di codecisione sull'assunzione del personale della palinsesto
In altre parole i più di sessanta traduttori annunciatore sono dipendenti a tutti gli effetti della RAI mai alla presidenza che deve dare il proprio assenso a qualsiasi cambiamento del settore
Temo che proprio questa situazione alquanto ibrida abbia contribuito a complicare notevolmente le cose e non abbia portato alla valorizzazione nel servizio
L'impronta data nel sessantadue a questi programmi che comportano più di cinque mila ore di notiziari e lingue straniere ogni anno oggi del tutto insufficiente
Io vorrei approfittare della presenza di molte persone qualificate per richiamare la loro attenzione su questo strumento importantissimo di quel Paese dispone e che viene poco utilizzato
Posso dedicare un piccolo esempio a titolo del tutto personale
Io sono di origine cecoslovacca e di recente sono state in visita del mio paese nativo
Sono stato subissato di molte domande sull'Italia mi hanno chiesto delle trasformazioni tecnologiche notizie su diversi prodotti
Sulla moda ma anche sul cinema sulla letteratura sua Scala di Milano mi hanno chiesto se Umberto Eco sta scrivendo un nuovo libro visto che la traduzione del suo ultimo romanzo il nome della rosa è sparito dalle librerie in mezz'ora
Volevano sapere tante cose sulla vita sociale sportiva e mi hanno fatto molte domande specifiche
Insomma elitaria questo fosse in contrasto con quello che ha accennato Cardone considerata un Paese importante interessante proprio perché molto di più di quanto possa sembrare agli italiani stessi
E mi sono reso conto che tante di quelle cose che noi diciamo quasi ogni giorno ma pochi osano oppure sono state fatte in maniera sparsa disorganica o completamente dispersiva
E qui vorrei aggiungere brevemente un'altra cosa
In Italia si tende a sottovalutare la lunga tradizione dei rapporti culturali economici con altri Paesi europei e mediterranei che vorrebbero essere informati di più su tutto a quello che succede qui
E a differenza della Germania per esempio della Francia dell'Inghilterra nei rapporti con gli italiani non ci sono remore dovute a questo o quel fatto storico
Un Paese che giustamente vuole contare un po'di più è non si capisce allora perché non sfrutta meglio questo capitale di simpatia
E qui vorrei fare anche una breve parentesi dedicata soprattutto a coloro che per tanto tempo e forse ancora oggi
Credono che noi siamo solo dei ma è stato reo non facciamo altro che provocare difficoltà dei rapporti con certi Paesi intendo dire socialisti
Proprio in questi giorni alti funzionari del governo dalla Repubblica popolare cinese hanno espresso ai rappresentanti italiani la loro profonda insoddisfazione per il fatto che alla RAI non ci sono programmi radiofonici in lingua cinese
Mentre ve ne sono diverse in lingua italiana da Pechino
Considerano questa situazione come una mancanza di interesse nei confronti di un Paese con un miliardo di persone insomma perché tutto questo discorso
Noi siamo tre autori dei testi che ci vengono trasmessi dalla redazione giornalistica ne curiamo la versione definitiva nelle rispettive lingue e successivamente la leggiamo al microfono
è ovvio che non si può trattare di una traduzione letterale ma di una traduzione che presuppone un'ottima conoscenza non solo delle due lingue ma anche dalle rispettive mentalità e culture
Il testo che leggiamo non è priva della trasmissione supervisionato da nessuno siamo quelli delle persone non sono necessarie ma indispensabili perché oggi un sapere enciclopedico è impossibile
Anche il più bravo dei giornalisti e non può essere un conoscitore profondo di tutti i Paesi del mondo
Preciso e sottolineo che non siamo e non vogliamo essere dei giornalisti
Invece nell'ambito del contratto collettivo della RAI siamo considerati come dei semplici annunciatori a cui se è il caso si chiede la traduzione
Che si tratti di un inquadramento inadeguato è ingiusto non lo dico solo io che sono semplicemente un traduttore annunciatore ma l'ha detto anche il Partito comunista quando ha presentato in questo senso un'interrogazione al Parlamento
E negli stessi termini si è espresso anche all'eurodeputato oggi commissario della comunità europea Ripa di Meana
Fino ad oggi la parte abbiamo la RAI abbiamo raccolto soltanto dinieghi io lunghi periodi digerito Silenzio
Per essere sinceri fino ad oggi forse neanche il sindacato pare abbia completamente compreso l'importanza di tutta la questione
Siamo semplicemente un gruppo di persone qualificate che non chiedono altro che poteva essere utile al Paese che è diventato la loro seconda patria io non voglio tediarvi qui con troppi dettagli abbastanza obbrobrioso i sullo stato di immobilismo in cui versa il settore vorrei semplicemente fare un'annotazione
In Italia Anders negli anni Sessanta entrato in vigore l'ora legale quindi i nostri programmi estivi venivano trasmessi un'ora più tardi
Poi negli anni settanta all'ora legale è stata tra estesa a tutti i Paesi europei bene noi tranquillamente continuavamo a trasmettere un'ora più tardi anche d'estate
Essendo Prati H mente all'unica stazione radiotelevisiva che trasmette in un'aria d'inverno in un orario testate
Insomma un riassetto e una riorganizzazione del settore costerebbe pochissimo porterebbe molti frutti
La Presidenza del Consiglio ha fatto circolare nelle settimane scorse uno slogan dove si diceva che l'Italia è cresciuta
Io modestamente per parte mia voglio sperare che sia superata la massima di Giovanni Giolitti un politico che comunque ha avuto tanti meriti quando ha detto che meno rapporti siano colesterolo e meglio è
Ringrazio i sindacati che mi hanno permesso questo intervento nella speranza di smuovere finalmente una situazione immobile esistente da venticinque anni di ringrazio dell'attenzione
Destinato alla chiusura
Ma io credo che vada di prima di tutto sottolineato l'eccezionalità del fatto stesso
Che proprio in un momento come questo mentre tutti sono attenti è questione di poltrone di nomina di spartizione
Il sindacato il movimento sindacale nel suo complesso
I colleghi da CGIL CISL UIL come il sindacato dei giornalisti RAI
Pongano al centro dell'attenzione le analisi e le proposte per il servizio pubblico
Per la sua ristrutturazione il ripensamento della sua offerta complessiva per adeguarla a ruolo che il servizio pubblico deve svolge all'interno del sistema misto radiotelevisiva
E non
In una mera logica di concorrenza tra servizio pubblico e network privati
Ma con un compito di stimolo di traino culturale e anche di modello di azienda che il servizio pubblico deve darsi il vuoto
Direi motori Progetti vuoto di proposte fa scadere dibattito a livelli infine a livelli di spartizione di poltrone
A livelli di acquisizione di spazi e questo avviene non soltanto per quanto riguarda la RAI nel suo interno ma anche per quanto riguarda il sistema nel suo complesso il dibattito sulla legge che deve regolamentare il sistema misto è un dibattito asfittico vecchio non si pensa a dare al sistema regola riguarda e per il suo sviluppo regole adeguate per lo sviluppo in un settore trainante non sottraiamo non soltanto sul piano culturale ma anche sul piano economico in questo Paese nei prossimi anni ma si discute della legge di sistema soltanto per sapere a chi assicurerà maggiori spazi maggiori privilegi
E si rischia di non fare nemmeno in tempo
A definire le regole necessarie allo sviluppo del settore prima che si è storia stesso
Entri in crisi o subisca comunque di Stern distorsioni che non saranno più possibili recupera
Voglio dire che estremamente positivo quasi eccezionale che il sindacato e parlo del movimento sindacale nel suo complesso è consapevole che i suoi compiti istituzionali quella che si guardano la definizione del contratto la difesa dei lavoratori della qualità del lavoro della professionalità ecco questi lo svolgimento di questi suoi compiti istituzionali
Sarebbe inadeguato senza una visione complessiva senza rapportare il nostro modo di essere professionisti e lavoratori
Al quadro complessivo nel quale
Operiamo alle sue prospettive di sviluppo
E allora ho scelto una scelta importante proprio quella che oggi stesso quasi compie da parte della CGIL CISL UIL e quella che il l'Unione sindacale dei giornalisti RAI compiuto nei mesi scorsi ha presentato alla stampa di colmare in qualche modo il vuoto di idee di proposte di analisi di provocare il dibattito devi portare al centro l'attenzione
I problemi dei contenuti della produzione del televisiva del ruolo che il servizio pubblico deve svolgere in un assetto equilibrato nel settore radiotelevisivo e per stimolare la crescita culturale di questo Paese e da quanto abbiamo chiesto il piano editoriale Gardoni eravamo assieme nel sindacato RAI molti anni fa
Uscimmo con questa richiesta pressante
Abbiamo chiesto il piano di tagli alla RAI ieri abbiamo mai ottenuto abbiamo soltanto sedimenti di project
Ma senza di esso senza il piano editoriale senza riconoscere obiettivi sta tale senza segnala le strutture produttive compiti precisi e chiamarle a rispondere sullo svolgimento di questi compiti
Gli sprechi di risorse e vengono fuori anche degli e qui
Presente che se perché servono Ferretti tre testate radiofoniche
A che servono tre reti e tre testate radiotelevisive
Bene io sono fermamente convinto che la legge di riforma nata in un periodo in cui ancora esisteva il monopolio
Si sentiva profondamente di questo periodo non era proiettata sulla realtà
In cui poi si è sviluppato il settore radiotelevisivo sulla realtà delle emittenti private dei network
Ma conteneva perlomeno un valore un valore importante
Ed era la legittimazione del pluralismo e della capacità dell'azienda di rappresentare dal suo interno
L'universo delle possibili realtà del Paese attraverso una differenziazione culturale artistica di linguaggio di linguaggio radiotelevisivo
Però complessivo e unitario
Beh credo però che questo valore riferito al servizio pubblico vada salvato perché è patrimonio culturale dell'intero Paese risponde al ruolo specifico del servizio pubblico bisogna correggere la riforma
Bisogna che la produzione della RAI grata non per colori politici come è accaduto fino adesso ma per target culturale per linguaggio per capacità professionale
Di interpretare e rappresentare i diversi segmenti della realtà così articolata del Paese
Io ritengo che la
Pone
Di semplici proposte frammento siano un esposto dei poveri e inadeguata a questa sera
E al ruolo del servizio pubblico temo che in qualche modo riproponga situazioni anti questi
Vuole rispondere alle esigenze ancora una volta diversificate d'informazione di cultura rispettato
Che vengono dal Paese
Abbiamo individuato qua
Noi dell'Usigrai voleva sentire adesso su di loro in serie
E a cui comunque però bisogna dare risposte
E nel piano editoriale che l'azienda di servizio pubblico deve ritrovare il coordinamento della sua programmazione ma anche definire la fisionomia culturale e professionale di struttura di ciascuna struttura produttiva
Su questa base sulla base del piano editoriale che definisce compiti e ruoli gli obiettivi e le strategie del servizio pubblico l'azienda va riorganizzata
Finalizzando a un modo nuovo di fare televisione
Che l'evolversi del bisogno di comunicazione delle risorse tecnologiche impongono non consentono impongono finalizzando a questo modo nuovo rifà l'informazione la struttura all'azienda
Ecco perché in un documento che forse vostra conoscenza
Noi abbiamo preferito fare una serie di proposte aperti
Alternative
Talvolta anche contraddittorie secoli perché sono di diverse le ipotesi di organizzazione aziendale in relazione ai connotati che il servizio pubblico vuole darsi
E certo come diceva Garboli non può continuare la politica del giorno per giorno non possono esistere soltanto estemporanei ispezioni piano
La RAI prima di tutto proprio per il ruolo importante trainante stimolante che all'interno del sistema misto radiotelevisivo
Deve ritrovare capacità di progettazione deve programmare deve
Definire quali sono gli obiettivi che vuole raggiunge noi abbiamo anche con soddisfazione sentito un mese fa vedo il direttore generale
Uscire fuori con il piano della programmazione televisiva del mattino buoni spazi anche l'informazione
Nella fascia televisiva del mattino
Ma su quale progetto il direttore generale fatto questa enunciazione
Che cosa si intende fare riproporre formule già sperimentate di contenitori ed i giornalini di telegiornali all'interno di questi contenitori senza pensare a quali sono le esigenze specifiche del pubblico del mattino
Ci vuole certo un Progetto invece riferito ai contenuti ma anche i mezzi e gli uomini
Anche definendo gli obiettivi che la fascia televisiva del mattino muove raggiungere per questo abbiamo incalzato l'azienda
Proponendo esplicitamente un gruppo di lavoro esame in questo problema non secondari momento
E faccia dei Progetti
Che cosa si può fare fare una fascia televisiva del mattino ripetitiva su tutte e tre le reti ripetendo proprio quegli orrori di sovrapposizione che sono stati compiuti nel passato senza riconoscere il target
Di ciascuna delle reti
Perché qui si eviti torinesi sono dei canali
Delle bande di frequenza ma non dovrebbero essere questo dovrebbero essere invece va a rappresentazione dell'articolazione della Società italiana delle sue esigenze l'informazione di culture rispetto
E quindi c'è un problema la fascia del mattino ma c'è anche un problema nella fascia notturna per esempio
Eccetera borghese
Sbizzarrita nell'analisi di come malamente viene tenuta la che ma cattive Commissioni viene tenuta la fascia televisiva notturne serale e ma quella radiofonica per esempio
La fascia blu informazione Ruffoni che alla RAI
L'unica fonte d'informazione in questo Paese da mezzanotte alle sei del mattino ebbene tenuta in una condizione disastrosa bisogna pensare allora anche alla fascia programma di programmazione radiofonica dell'anno
Il palinsesto come sapete il palinsesto la Rai non si discute più non si fa più non si ripensa più ormai da sei anni perché intanto è stato sconvolto è stato sconvolto da interventi settoriali da interventi episodici da interventi estemporanei con alcune anche intuizioni buone che hanno risposto in qualche modo alla offensiva del della emittenza
Dell'emittenza privata anche con i risultati lusinghieri ma certamente senza alcun piano senza alcun progetto di produzione senza rispondere alcun disegno ad alcuna strategia del servizio pubblico
Sessioni escrementi che pure c'erano nelle scelte che ha fatto fece
Più un o un furto nuovo e in qualche modo chiamo
Sua Terza Rete come fa la CGIL CISL UIL neanche l'Usigrai
Si è impegnati nella ricerca di soluzioni che ridiano dignità l'informazione regionale che ti ridiamo dignità un Progetto di decentramento che corrisponde proprio alla rappresentazione articolata della realtà del Paese
Io credo quindi
Che ci siano delle tappe
Di questa azienda non può meno il consiglio d'amministrazione il compito l'esigenza assoluta di farlo il consiglio d'amministrazione che incarica finché rimane in carica questo consiglio d'amministrazione al consiglio d'amministrazione che deve essere nominato
E la riorganizzazione aziendale finalizzata appunto al ventaglio della produzione articolata per rispondere alle diverse esigenze di cultura informazione di spettacolo vengono dal Paese
Certo poi di soluzioni si possono trovare tante e la prima che viene in mente quella della diversificazione per generi in una direzione per l'informazione è una voglio dire addirittura un'esercitazione per le news su una direzione per l'approfondimento una direzione
Per lo sport da una direzione per il cinema una direzione stessa
Da Rita
E tutto questo poi distribuito attraverso i canali di distribuzione della che il servizio pubblico dispone però forse questa è la prima la più elementare delle soluzioni che si può trovare la televisione ma anche l'orario è un modo complessivo di rappresentare la realtà modo complessivo
Tale informazione cultura
Perché tutte queste cose investono nello stesso modo e nello stesso tempo la realtà sociale vanno interpretate rappresentate
In modo omogeneo e complessi
Io credo che tutte le proposte finora formulate possono essere se volete
Buttate via e sostituiti
Nessuno di noi
Ritiene di aver scritto il Vangelo in questo campo così
Delicato importa però l'importante è che si discuta su queste proposte il fatto nuovo che è avvenuto in questi ultimi Nesi mese e mezzo due
Appunto che esiste una base di discussione sulla quale noi dobbiamo impegnare tutte le forze culturali imprenditoriali politiche
Ad un confronto serrato
Dobbiamo continuare a discutere a confrontarci dobbiamo esaminare la praticabilità e l'opportunità di queste proposte trovarne altre formulare ipotesi nuove che ci sono che sono possibili
Ma l'importante seguire questo metodo fino in fondo
Io credo di dover
Formalmente ribadire un impegno già preso del sesto con i sindacati dell'informazione spettacolo
Di trovare di provocare di modi di incontro e di confronto dei momenti di discussione fra di noi
E di trovare provocare dei momenti di confronto di discussione
Con me all'azienda RAI
Con le altre forze politiche imprenditoriali che operano tutte le altre forze professionali culturali e imprenditoriali che operano nel settore
Con le forze politiche importante su questi temi e discutere e su questo io prendo a nome del mio sindacato formale
Si accomodi grazie
Un duplice rispetto
Rispetto per quello che il sindacato è
Dentro la RAI
E nel Paese rispetto per le cose che qui sono state dette che qui si dicono che il documento che è stato consegnato
Alla nostra discussione contiene
C'è nelle cose che Cardoli ha detto
Una preoccupazione
Giusta
Che queste idee che sono tali non possano apparire solamente delle utopie
Io credo però che oggi più che mai il dibattito politico il dibattito degli operatori del settore nel campo delle comunicazioni di massa nel in quello specifico della RAI abbia bisogno di idee e se di una cosa credo ciascuno di noi si debba lamentare del fatto che nel corso di questi anni c'è stato una preoccupante caduta della produzione di idee di progetti di suggestioni
Da parte soprattutto delle forze politiche
Lo dico senza naturalmente nessuno spirito di propaganda ma a me devo dire che fa sempre un po'impressione pensare a questo triennio che è stato un triennio così particolare della storia del settore delle comunicazioni di massa in questo Paese così particolare per la vicenda della RAI
E pensare che nessuno dei partiti di maggioranza crea i quali quindi spetta una particolare responsabilità di fronte a questa materia abbia mai tenuto un convegno o un'iniziativa nazionale ho presentato una propria proposta di legge in quest'ultimo caso mi riferisco i due principali partiti che potesse in qualche modo esprimere compiutamente anche impegna attivamente il pensiero le idee le proposte e i progetti
Delle forze politiche stesse
C'è stato un pericoloso sonno della ragione in questo campo
Pericoloso perché gli effetti e in qualche caso i mostri si sono visti
Mi riferisco in particolare al primo mostro che quello legislativo lo ha detto Cardullo enemy produzione credo che davvero tutti noi siamo ormai stanchi
Di ripeterci che tra qualche giorno scade il decennale della sentenza dalla Corte costituzionale che tra tutte le cose invitava il legislatore a far presto e a produrre una legge dieci anni dopo siamo punto e daccapo
Che è passato ormai un triennio dalla questione dalla nomina il consiglio amministrazione dalla RAI che non c'è ancora nessuna disciplina per il settore
Delle nuove tecnologie dell'informatica eccetera che la legge sull'editoria quei ritardi che la legge sul cinema e l'incentivo alla produzione ancora in quello Stato che cioè l'Italia sta perdendo un grande appuntamento di modernizzazione di democratizzazione del suo sistema informatico
Con un caso abbastanza unico io vorrei richiamare qui l'esempio francese naturalmente il sistema politico francese lo sappiamo tutti è molto diverso dal nostro
Eppure in Francia nel corso Breve di un anno sono state prodotte in sostanza due leggi le decisioni conseguenti
è stato prodotto ne discutemmo proprio in questa sala per nostra iniziativa Condemi brandendo che fu l'autore del rapporto un rapporto sistematico compiuto che fu propedeutico le decisioni assunte dal governo socialista in materia di comunicazioni di massa
E il caso francese devo dire tra parentesi dovrebbe essere di insegnamento per ciascuno perché il caso francese dimostra a come il processo di messa in discussione dei servizi pubblici radiotelevisivi sia da parte delle forze conservatrici o comunque delle spinte neoliberiste molto marcato e all'incanto la prima rete televisiva francese
E al tempo stesso come gli imprenditori privati debbano stare attenti a non identificarsi di volta in volta con questo o quel soggetto di uno scontro politico perché come in Francia è successo ad un cambio di maggioranza può anche corrispondere un cambio repentino di interlocutori nel settore televisivo
Ma c'è la questione della RAI
Della sua identità
Della sua natura di servizio pubblico io da questo punto di vista qui
Dirò forse anche rispetto alle cose che abbiamo detto nel corso di questi anni qualcosa di nuovo
Qualcosa di nuovo in questo senso nel senso che noi abbiamo combattuto dall'interno della RAI e dall'esterno della RAI una dura battaglia per la difesa del servizio pubblico
Abbiamo mobilitato l'opinione pubblica abbiamo fatto le manifestazioni contro chi voleva come dicemmo spegnere la RAI
Abbiamo cioè attestato con questa sorta di paradosso una forza di opposizione in difesa di un servizio pubblico che veniva diciamo per larga parte minacciato spesso da forse interni alla stessa maggioranza
Questa difesa io credo sia stato un fatto importante non solo per una parte ma per l'intero sistema politico perché credo abbia consentito e consenta oggi base più avanzate di consolidamento della identità di servizio pubblico per lo meno su un piano che non è l'unico Dio ci guardi a considerarlo l'unico che è quello della rapporto del servizio pubblico
Con la pluralità delle forze culturali e politiche operanti in questo Paese ma oggi ci troviamo io credo a un punto di svolta
A un punto di svolta perché la RAI sta per cause propri soggettive e per larga parte per cause obiettive io credo non si possa dimenticare la drammatica tragedia e farsa di questi tre anni e cioè questo
Capovolgersi e succedersi
Di rinvii ogni volta si di inviava la nomina il consiglio d'amministrazione della RAI in virtù del fatto che stava succedendo qualcosa e alla fine qualcuno di noi è stato portato a pensare che le cose che succedevano avvenivano perché fosse rinviata la nomina consiglio d'amministrazione
Per cui magari in Libia la Libia è stata attaccata per inviare a nome del consiglio d'amministrazione
O Gheddafi ha sparato oppure si sono fatte lezioni siciliane adesso forse si è fatta la crisi di governo
Per evitare che il consiglio a me stazione della RAI fosse fatta fatto sta che questo ha pesato e pesa sulla vicenda dell'azienda ma queste cause obiettive si sposano oggi delle cause soggettive
Cardullo ha detto con grande lucidità e il documento del sindacato delle tre confederazioni e il dibattito e le cose che sono state scritte nel corso di questi mesi non solo dalla CGIL ma anche dalla CISL e dalla UIL le cose che ha detto il sindacato dei giornalisti della RAI quelle che ha detto che hanno detto molti intervenendo sui giornali nel dibattito che ha caratterizzato
L'attenzione della pubblica opinione sulle questioni della RAI e delle comunicazioni di massa molti hanno richiamato
La identità di servizio pubblico della RAI cominciando a mettere a queste identità qualche punto interrogativo
La RAI ha smarrito nel corso di questi anni questa sua identità e la smarrita
Nel senso che c'è stato un processo di progressiva commercializzazione del servizio pubblico
Che l'ha trasformata e se qualche anno fa si poteva dire che questo era un rischio oggi si può dire che questa è stata una shirt pezza
Nella più grande
E qualche mese fa si poteva mettere in discussione guardando gli indici d'ascolto persino il fatto che fosse la più grande delle televisioni private commerciali di questo Paese
In una condizione che bisogna ricordare di particolare favore dal punto di vista delle possibilità di gestione di governo delle risorse la Rai è uno dei pochi servizi pubblici al mondo che dispone del cannone
Che dispone della pubblicità e che dispone anche qualora si presenti come necessità e si è presentata talvolta come necessità di integrazioni derivanti dai fondi quindi una condizione dal punto di vista economico di grande favore
Alla quale corrisposta una capacità da parte del gruppo dirigente aziendale e da parte delle strategie che questo gruppo dirigente aziendale avrebbe dovuto esercitare mettere in campo
Di elevamento della qualità dell'offerta televisiva
Di garanzia di quel pluralismo politico e culturale che credo caratterizzi dall'interno non solo dall'esterno come prima dicevo un servizio pubblico radiotelevisivo
E ancora io mi metto dal punto di vista puramente e specificamente aziendale
La politica dell'azienda si è messa in sintonia con l'evoluzione tecnologica e produttiva con gli scenari nuovi che sono maturati fuori della RAI nelle condizioni di mercato derivanti dalla concorrenza dei privati quelle nuove offerte
Dal panorama tecnologico e produttivo in evoluzione su scala nazionale su scala europea la risposta che io credo noi possiamo ragionevolmente obiettivamente dare Emma nel senso che il servizio pubblico non ha contribuito a inserire elementi di controtendenza in quegli elementi in quelle tendenze di
Di chiusura in se stesso che il sistema televisivo per effetto di quel disegno regolatore mancante
Avrebbe avuto e cioè mi riferisco alla questione della produzione
Non c'è stata da parte del servizio pubblico una accelerazione una incentivazione
Della presenza produttiva anzi il rapporto tra acquisti e programmi di produzione tra importazione produzione nazionale se nel corso del tempo forse meno è fortemente squilibrata
Non ha contribuito ad un elevamento della qualità c'è stato anzi credo che lo possiamo dire un processo di banalizzazione omologazione commercializzazione e vorrei dire anche in qualche caso volgarizzazione
Dell'offerta televisiva nel nel nostro Paese al quale hanno contribuito i privati per la loro parte ma ora ha contribuito anche il servizio pubblico
Siccome le stagioni del servizio pubblico sono come quelle scolastiche o come quelle dei campionati di calcio si calcolano a a settembre all'estate io credo che si conclude un anno televisivo nel quale la RAI non è stata in grado di produrre nessun programma di cui rimarrà nella storia della televisione italiana
Memoria l'anno passato ci fu un esperimento di Biaggi di Arbore il successo di quell'esperimento doveva indicare io credo un percorso di un itinerario
Quel successo ammesso addirittura paura tanto è vero che Biagi è stato non si è più fatta Linea diretta si è fatto solamente un settimanale quell'idea di utilizzazione di quella fascia oraria e di quella misura di approfondimento dell'informazione quotidiana è stata completamente abbandonata e per altra via l'idea di un varietà tra virgolette indirette intelligente fondato su un rapporto con l'evoluzione del costume è stata completamente abbandonata nella ripetizione dei vecchi stilemi e delle vecchie caratteristiche quindi anche da questo punto di vista io credo che noi dobbiamo cominciare a ragionare sulla qualità dell'offerta televisiva del privato e del pubblico
Fondata io lo dico perché credo ho visto letto sui giornali che c'è stato un incontro tra Canale cinque la RAI io credo sia un bene che i duellanti finalmente incrocino le spade comincino a ragionare nella misura in cui si ricordino come io credo sia necessario che in questo settore intanto non sono solamente in due ma ci sono tante altre emittenti anche locali le quali hanno uguale diritto di partecipare alla discussione sugli sviluppi del sistema televisivo
Televisivo
Ma io credo che sia importante o sarebbe importante se si avviasse un processo come dire di moratoria di decongestione del sistema televisivo italiano per cui questa rincorsa spasmodica delle udienze fatto dall'uno e dall'altro ha portato a a scambiare tra l'altro la maggioranza dell'ascolto per tutto l'ascolto talvolta confondere perfino la maggioranza dell'ascolto spesso e c'è poi è stato un processo di
Come dire di messa in discussione del pluralismo all'interno dell'azienda dal punto di vista della capacità di rappresentare non le aree culturali intese come una più una più una io credo che ormai ci conosciamo tutti da molti anni per sapere che noi questa questione ormai nulla poniamo più da molto tempo ma quanto per rappresentare il complesso dell'evoluzione della società e il complesso delle spinte culturali economiche sociali di costume che la Società italiana siamo e allora io la domanda che pongo e che la pongo nel solco diciamo
La questione più generale posta al sindacato e su quali idee per il futuro di questa azienda
Il gruppo dirigente d'azienda stessa si muove qual è il piano editoriale e cioè la direzione strategica di questo gruppo dirigente
Ci sono settantacinque posizioni di direzione scoperte punti nevralgici grazie
Ad esse magari si provvederà e noi siamo risolutamente contrari per quanto ci riguarda sulla base della logica del settembre due mila centottanta per quanto riguarda l'appartenenza politica ma anche dal punto di vista dell'organizzazione aziendale per cui
Le caselle si riempirà come se non fosse successo niente dal settantacinque e poi dall'ottanta in poi
C'è una questione che riguarda le sedi le sedi e i centri di produzione che sono stati progressivamente sgonfiati e per i quali si pone in molti problemi di identità e di capacità di rapporto con l'azienda e con il tessuto nel quale opera c'è un problema che io vorrei porre che spesso non Pinzi discute di adeguamento dei livelli tecnologici ma anche di illuminazione da parte della RAI del Complesso del paese c'è la questione del sarete che
Ancora in una condizione assolutamente paradossale
In una condizione la quale il canone lo si paga
In tutta Italia allo stesso modo e poi c'è chi la Terza Rete la vede chi non la vede ma badate che un problema c'è consigli amministrazione credo ne possano essere testimoni avendo avuto per le mani documenti e testi anche per l'illuminazione della prima e della seconda rete nel Complesso del Paese
C'è un problema che riguarda una strategia di gruppo da parte dell'azienda
è possibile che la politica delle consociate venga fatta in maniera adeguata dal concorrente privato che la RAI non riesca ad avere sul piano della strategia industriale una politica di gestione di sviluppo delle consociate c'è una questione che riguarda
La presenza del della pubblicità nei programmi io questa questione la voglio porre con molta franchezza io sono tra quelli che credono che la RAI debba avere Cannone e pubblicità e cioè debba poter accedere nella misura in cui è ma solo in questa misura
Servizio pubblico e azienda competitiva e proiettata nel futuro debba poter accedere a queste due risorse si deve sapere che se la Rai diventasse o l'una o l'altra di queste cose è ovvio che questo comporterebbe delle scelte
La mia opinione è che la pesante
Introduzione dell'intervento pubblicitario all'interno della programmazione
All'interno dei programmi
Come strumento che in qualche modo condizione determina scelte prende si è chiusa recentemente una trasmissione che è stata attraversata dalla polemica anche rispetto a questa questione mi riferisco e particolare
Alle trasmissioni intrattenimento domenicale
Questa questione è una questione che va posta e che vanno misurate che va rivista
Se la RAI non vuole agli occhi della gente che poi è quella che decide apparire come esattamente come appare un privato e quindi porsi legittimamente il problema di capire qual è la differenza
Di Offerta tra l'uno e l'altro chi giustifica il fatto che l'uno si paga e l'altro no
Ancora io devo dire che sono rimasto un po'
Sorpreso e rimango ancora un po'sorpreso da certe utilizzazione privatistica che c'è all'interno delle aziende
Si utilizzano reti o testate per fare propaganda all'iberico a premi magari presi da questo o da quello che dirige quella Rete o quella testata c'è quindi un'utilizzazione privatistica di persona
Specie al tempo stesso un'utilizzazione spesso privatistica dal punto di vista politico
Io non riesco ancora a capire perché Almirante sia apparso domenica a discutere di una cosa dalla quale Almirante non dovrebbe discutere per ragioni di opportunità e cioè la questione del rapporto tra fascismo e antifascismo
Insomma ci sono molti problemi che bussano alla porta del consiglio di amministrazione ma io vorrei dire bussano alla porta della direzione generale
La direzione generale ha avuto e io credo che non sia stato un un errore ha avuto i poteri che
Che sono naturali in un governo dell'azienda
Poteri che però in un'azienda particolare come quella che produce informazione presuppongono un alto livello di un alto grado di capacità progettuale di responsabilità gestionale
Io credo che noi ci dobbiamo porre qualche mese dopo l'assunzione di questi poteri il problema di capire in quale direzione strategica in quale direzione editoriale di respiro si sia andato
Noi continuiamo a pensare che la RAI dovrebbe preparare e pensare ad una conferenza di produzione e cioè ad un momento nel quale la RAI al suo interno e la RAI nel rapporto con la società ripensa a se stessi
Dieci anni dopo la riforma avendo la possibilità perché noi in Parlamento ci siamo battuti perché si togliesse dalla legge del settantacinque quell'articolo che stabiliva per legge come dovevano essere organizzata le testate le reti dentro l'azienda e stabiliva uno due tre da una parte e dall'altra
E oggi invece la RAI ha la possibilità di ripensare il suo modello aziendale quindi di rigovernare le è stato restituito un potere di governare di decidere sulle proprie strutture aziendali e qui si pone il problema e su questo io concludo posto da questo convegno del sindacato e posto anche se pure con proposte articolazioni diverse già dal sindacato dei giornalisti radiotelevisivi posto anche per quanto ci riguarda da noi in un convegno di qualche anno fa questa è un'azienda separata
Che forse una figura mitologica ecologica può far meglio comprendere voi vi ricordate che c'era adesso non ricordo quale di queste figure fosse una figura mitologica però di
Prigioniero squartato da quattro cavalli che marciavano in direzioni opposte ecco io credo che la RAI rischi ritrovarsi in questa condizione ci sono le reti che marciano ciascuna per la sua direzione nel processo di formazione
Sia della produzione sia del palinsesto
Ci sono testate che marciano ciascuna per la sua direzione ma non sul piano dalla differenziazione ma sul piano della ripetizione di offerte televisive sostanzialmente omologhe
C'è una organizzazione aziendale forma fondata diciamo su questa divaricazione la quale allo stato attuale si presenta solo come danno come nocumento per la vita dell'azienda
E non come opportunità e tanto meno come opportunità di pluralismo
Come la si poteva forse intendere ai tempi della riforma
E questo ha degli effetti sui due piani che dicevamo all'inizio perché questo mette in mora o rischia di mettere in mora sia la natura di competitività dell'azienda
Sia la natura e soprattutto alla natura di servizio pubblico perché se le tre reti si rifanno la concorrenza e lettere e gli indici di ascolto delle tre reti vengono letti come i dati di una campagna elettorale per cui
Diciamo la si vede che è andato avanti e chi è andato indietro
Se la questo principio di concorrenza non viene mi ha fatto venir meno è ovvio che queste tre reti punteranno a ottenere il massimo all'ascolto e per ottenere il massimo ascolto a ricercare hanno quegli stereotipi offerte di produzione che sembrano corrispondere abbia all'idea di quello che comunque
Diciamo mutando una figura del dibattito sindacale
Del movimento operaio si dovrebbe chiamare lo spettatore masse cioè quello che incarna in sé diciamo una capacità di rappresentazione molto maggiore ora io credo che invece sia opportuno andare nella direzione che viene suggerita qui dal sindacato
E cioè nella direzione di un processo
Di al tempo stesso superamento di questa concorrenza
Di articolazione e differenziazione dell'offerta televisiva che consenta la RAI
Di recuperare una strategia unitaria e quindi di governare unitariamente il palinsesto delle tre frequenze diciamo dei tre canali o delle tre reti naturalmente poi il piano di merito di questa discussione credo che sia
Più ragionevolmente spostato in una sede di confronto sul piano aziendale che consenta però ecco di recuperare
Quella
Quel processo di differenziazione dell'ascolto che può corrispondere anche al fatto che io credo bisogna cominciare a dirsi in questo Paese che il gusto televisivo degli italiani è molto mutato in questo decennio
E che noi se stiamo ancora fermi all'idea che lo spettatore Massa e quello che si Cucca come si dice Dinasty Dallas e quant'altro sbagliamo perché gli stessi indici di ascolto di questi grandi sceneggiati conferma
Che si è perché il gusto televisivo produce costantemente nuovo gusto nuove abitudini
C'è un processo di affinamento del
Gusto dello spettatore e questa
Esigenze questa domanda nuova comporta delle richieste di la specializzazione dell'Offerta
E quindi io credo che nella direzione di un processo di specializzazione profferta che corrisponde anche ad una differenziazione l'azienda si debba muovere anche perché questo consente meglio di corrispondere ad una esigenza
Di tener conto dei target e dei generi e consente anche alla RAI di evitare di considerare Horowitz appunto programma per nottambuli o e di poter quindi da questo punto di vista comparire una una idea dell'ascoltatore come somma di richieste di gusti e di domande diverse tra loro
Questo ripeto consentirebbe alla RAI di essere le due cose di essere paradossalmente più competitiva
E di essere e di rispettare la sua natura di servizio pubblico al tempo stesso di riprendere a produrre io non voglio insistere su questo ma io sento che la questione della produzione la grande questione del sistema televisivo italiano
Ed è la nostra industria culturale può iniziare il vostro documento citando quel dato agghiacciante
Del settantuno per cento delle ore di televisione trasmessa in Italia che sono straniere contro il sessanta per cento del Kenya e il diciassette per cento della Francia il due per cento degli Stati Uniti
Sono dati che fanno pensare e messi insieme diciamo alla bilancia dei pagamenti al
A rapporto vostro con l'estero sul piano dell'acquisto dell'importazione ma anche sul piano di una valutazione di qualità credo che questo debba fare intendere che o la RAI diventa il volano di una ripresa produttiva e da questo punto di vista stati Vizzari anche
Le strutture
E i centri e le sedi di produzione andando ad un processo di progressiva specializzazione sul modello un po'di quello che è stato definito anche in questa esposizione oppure il rischio è quello di andare verso un processo appunto di ulteriore terminali Zazie une anche dipendenza
Del sistema televisivo
Al tempo stesso la stessa questione si pone per l'informazione
Io credo che ormai questa vicenda delle testate contrapposte separate e ripetitive sia ormai giunto al capolinea la proposta che noi avanzammo al Jolly qualche anno fa era quella di una differenziazione in quattro aree editoriali le notizie l'approfondimento
L'informazione locale e lo sport in modo tale anche qui da corrispondere alle domande e alle esigenze dei lettori ascoltatori
Ma se tutto questo non succede e cioè se non si riesce a riconoscere un dato assolutamente evidente macroscopico e cioè che
L'azienda RAI alla luce di quello che è successo nel corso di questi anni non può più essere un'agenda separate concorrenziale tra se stessa
Si vede dentro se stessa se questo non succede se questo riconoscimento
Palmare di una realtà evidente non accade perché io credo che prevalga come dire una visione politicamente corta che pensa la RAI come strumento di produzione di consenso e di riproduzione di potere
Per quanto ci riguarda per la nostra parte contro questa concezione
O contro concezioni consimili che hanno come effetto quello di mettere la cappa di piombo sulla RAI e di metterne in discussione
La strategia in qualche modo forse la stessa esistenza futura contro queste concezioni noi faremo tutta la battaglia possibile e credo che sia importante che il confronto tra le forze politiche che deve essere ricco ampio che tutti deve coinvolgere parta non più solamente diciamo dalle critiche delle cose non fatte ma dalle idee e dalle proposte delle cose da fare e da questo punto di vista mi pare che il contributo che viene dal sindacato sia un contributo importante questa mattina di discussione
Sia da questo punto di vista qualcosa sottolineare io colgo l'occasione concludendo per ringraziare dell'invito e c'è stato rivolto
Dobbiamo reagisco cinque
Passaggio
Poi
Occupazione
Hanno e dopo aver discusso con le assemblee dei lavoratori la nostra proposta
Ma abbiamo deciso di mantenere
Questo dibattito
Anche in presenza della grovigli arsi della situazione politica e della crisi di governo della crisi in seno alla maggioranza che sia per in questi giorni
Perché riteniamo
Che i tempi necessita di scelte che devono essere effettuate per la RAI non possono essere più lasciate all'evoluzione dei tempi politici alla individuazione di accordi e quindi la scelta che noi avevamo già annunciato di volerci confrontare con chi oggi in qualche modo ha delle responsabilità di conduzione di questa azienda
è una scelta che riconfermiamo e alla quale dovremmo dare una fase successiva di sviluppo
Chiedendo con
Dopo queste fasi di prima approccio alla discussione sui nostri problemi
Chiedendo rapidamente di poterci confrontare non solo con la direzione generale della RAI ma con l'attuale presidenza con l'attuale consiglio di amministrazione
Sapendo che su questo
I problemi che noi poniamo sono problemi di scelta strategica
Che probabilmente da un organismo in sede che può gestire l'ordinaria amministrazione difficilmente può essere assunta può diventare credibile
Tuttavia noi riteniamo che su questo non ci sia la possibilità di aspettare che il confronto vada a Berto che primi risultati si vadano a costruire caso mai sul piano politico bisognerà prendere atto che non ci sono state le condizioni per arrivare alla costruzione di un nuovo consiglio di amministrazione
E che quindi probabilmente per affrontare una fase decisiva importante come questa
Sarà opportuno dare
Alzavo ridare all'attuale consiglio di amministrazione il potere vero di potersi confrontare con noi di fare delle scelte strategiche e quindi di togliere rispetto alla struttura attuale quella spada di Damocle rispetto alla quale sono ci sono dei dirigenti ci sono dei responsabili ma non ci sono perché dalla sera alla mattina una cordoli potrebbe
Di potrebbe cambiare
Credo che su questo bisogna cominciare a essere chiari
Perché si è aperta una un brutto gioco nei confronti dell'insieme della RAI
Un brutto gioco nei confronti di tutte le candidature che ci sono state per il nuovo vertice dell'azienda
Impallinato prima Carniti ma poi qualsiasi proposta venga fuori sarebbe oggetto di detti incrociati
Un punto gioco che si è aperto in questi ultimi giorni con quello che appare sulla stampa di un attacco concentrico nei confronti e indiscriminato nei confronti di giornalisti delle testate
Ora che rispetto all'andamento e al sistema di informazione della RAI si siano dei correttivi ci siano delle cose che non vanno ci siano dei cambiamenti che devono essere realizzati noi lo sosteniamo
Ma che si apra una vera e propria caccia alle streghe nei confronti di tutti i giornalisti di tutte le testate di tutto il sistema di informazione della RAI io credo che questo sia sbagliato
Parallelamente a questo e non abbiamo mai parlato
Si è aperto anche nei confronti del sindacato un certo segnale di allarme
E ne siamo stati interrogati dalla magistratura sull'accordo che avevamo fatto nel mese di dicembre relativamente alla concessione alla conquista di una gratifica per i lavoratori con un fatto inusuale
Che è avvenuto con il tentativo di capire il perché il sindacato aveva detto fatto determinate richieste all'interno della RAI aveva prodotto determinati
Risultati
Rispetto a questo il problema vero che noi abbiamo di fronte e che solleviamo che vogliamo diventi elemento propositivo e la necessità di confrontarsi
Su come ridare alla RAI strumenti di sviluppo e strumenti che la mettano al riparo da queste forme di pressione di attacco concentrico
Che su di essa vanno a a realizzarsi nel corso di questo periodo ecco perché noi abbiamo fatto delle proposte
Che sono delle proposte
Io condivido quanto dice Rovati prima un contributo certamente importante che è stato dato delle proposte che non hanno assolutamente lavoro la volontà di essere la verità assoluta l'unica ricetta l'unica soluzione per la RAI
Delle proposte che vorremmo discutere assieme con i giornalisti
Realizzando assieme ai giornalisti se possibile e dove è possibile un patto di iniziativa in comune per costringere i vertici della RAI la struttura della RAI a misurarsi sulla base di fatti concreti
E che dovrebbe trovare dei momenti successivi di approfondimento a partire dalla prossima settimana se possibile
Di una discussione fra noi giornalisti sulle rispettive posizioni
Per vedere se non fosse il caso fra qualche mese e subito dopo il periodo feriale
Di arrivare non tanto la richiesta di convocazione alla RAI di una conferenza di produzione ma così come si fa sovente come sindacato di fronte a situazioni di crisi
Quando magari il padrone latitante è necessario fare darebbe l'idea di fare delle proposte dare degli indirizzi
Costruire nuovi una conferenza di positivo di produzione dove le proposte elaborate fai giorno il sindacato dei giornalisti da fede sindacato dell'informazione spettacolo CGIL CISL UIL le confederazioni
Diamo un apporto unitario e uno stimolo e uno sviluppo di iniziativa di pressione maggiore per fare uscire la RAI dalle secche di una situazione pericolosa
Perché rispetto a questo continua invece un dato di provvisorietà
Provvisorietà nei rapporti a tutti i livelli
Provvisorietà negli interventi di scelte come quelle fatte una settimana fa dal Consiglio di amore di amministrazione
Che ha rettificato il bilancio che ci ha dato alcune informazioni due o tre ore prima che si riunisse il Consiglio informazione di amministrazione sulle cose che andavano a decidere e ad approfondire
Sempre sulla base di un criterio di provvisorietà e di mancanza di impostazione
Strategiche
Così come ci sono alcuni fatti venivano illustrati prima io li voglio riprendere abbiamo appreso dai giornali di questo possibile raccordo fra la RAI Berlusconi
Che certamente può rappresentare un sistema un fatto positivo se accanto una competizione che è avvenuta nel corso di questi anni specie spesso nei termini più deteriori
Si apre una strada a forme di collaborazione finalizzata soprattutto al rilancio delle produzioni
è un fatto che diventerebbe positivo se non si limita l'apporto esclusivo fra i due grandi elefanti della informazione dello spettacolo fa la RAI e il gruppo di Berlusconi ma poi viene allargato a tutte le forme di
Divulgazione che esistono nell'emittenza radiotelevisiva ma rispetto al quale
Ci sono le notizie che escono ci sono questi dati tutti da valutare c'era necessità invece da parte di tutti credo
Di venire messi a conoscenza delle cose realmente come stanno di poter esprimere delle opinioni di poter esprimere delle proposte sulle quali incanalare poi il confronto così come può essere positivo
L'annuncio dato da anni essi in Calabria relativamente alle trasmissioni del mattino ma anche qui il problema vero è di vedere e di inserire questo all'interno di una logica così come noi abbiamo
Forse con un po'di presunzione tentato di fare nella nostra proposta di riassetto della ecco rispetto a queste cose
Io ritengo che sia indispensabile un rapporto serio un rapporto a tempi ravvicinati fra tutti i dipendenti della RAI e quindi tra i lavoratori che noi rappresentiamo e i giornalisti
E qui hanno portato un contributo certamente importante per riuscire a costruire una posizione
E riuscire a costruire una posizione da dipendenti
Nei confronti di quelle pressioni di quelle iniziative o di quella paralisi politica che ha corso il rischio di questi anni di mettere la RAI obiettivamente in condizioni di non essere in grado di reggere alla sfida la sfida dei tempi
Su questo quindi si tratta di andare avanti si tratta di dare uno su un respiro probabilmente maggiore all'iniziativa che noi abbiamo messo in piedi l'abbiamo fatto un'ipotesi abbiamo costruito delle proposte
Abbiamo teso e vogliamo riconfermarlo uscire dalla diatriba aspettiamo il consiglio di amministrazione aspettiamo le scelte altrui per poi aprire i confronti all'interno della RAI
A questo punto se aspettiamo il consiglio di amministrazione probabilmente nel due mila potremmo affrontare questi tipi di impostazione questi tipi di necessità che abbiamo indicato
E quindi le strade sono due costruire un maggior rapporto di elaborazione di costruzione di proposte fra noi
E i giornalisti il secondo aprire immediatamente un confronto
Con l'attuale organizzazione della RAI con l'attuale consiglio d'amministrazione eventualmente chiedendo che questo sia messo in condizione di assumere impegni che siano destinati a durare a produrre risultati nel tempo nel confronto con noi
Francesco il fisco di queste preziose precisazioni e invitiamo a parlare Morrione della RAI caporedattore della cronaca
Il giro sì
Di sicuro ancora oggi
Ma la relazione di di introduzione di Cardoli
è stata molto stimolante
Vorrei cercare di aggiungere alcune rapide valutazioni
E qualche riflessione su ciò che sta questi questo
Ma specifico dice
Questo incontro cioè la programmazione
Poi non soltanto mirati l'Italia si colloca a mio parere punti nove
Ecco
Va no qui olimpici
A solo pochi giorni fa Italia i suoi passi mi sembra definitiva
Una trasmissione con un'esperienza anche discutibile in parte criticabile ma molto importante un'esperienza pilota di un contenitore
Che tentava di dare il segno dell'informazione
Diciamo come segnale fondamentale conduttore della trasmissione
Viene sostituita da quanto si sa con uno spettacolo affidato a il Ser Parisi
Linea diretta esposte venivano richiamati in interventi precedenti
Sono finiti non c'è traccia di una sostituzione giornalistica
A responsabilità di testata giornalistica di due trasmissioni che io posso tranquillamente definire esemplari anche loro con limiti di ombre diciamo che pochi come i giornalisti interni alla RAI diciamo hanno imprecato frequentemente quotidianamente per l'egocentrismo il protagonismo di un battitore libero come Enzo Biagi ma certamente due trasmissioni che hanno segnato alcuni dei punti più alti anche in termini di ascolto
Certamente in termini di qualità di interesse di discussione dell'opinione pubblica
Non si sa da che cosa siano sostituiti non si sa che cosa farà
Professionista del valore di Biagi si parla in maniera estremamente generica di trasmissioni miste trarrete e testata
Il giornale del mattino è stato detto bene Dakar Dulli ripreso da altri interventi
Finora e affidato esclusivamente a una frase non sappiamo quanto provvisoria ed estemporanea pronunciata dal direttore generale della RAI in un convegno
Esistono dei progetti ad esempio c'è un progetto della mia testata che risale peraltro a circa due anni fa
Tuttavia non sappiamo questo giornale del mattino
Come da parte di chi con quali forze potrà e dovrà decollare con quale modello informativo
Siamo arrivati al paradosso di vedere un'uscita alcuni mesi fa senza alcuna rettifica del presidente della RAI che pure un eccellente giornalista Sergio Zavoli che ipotizzava un'utilizzazione
Delle strutture e degli uomini dell'informazione radiofonica in funzione televisiva
Cosa assolutamente risibile
Perché sappiamo bene che i due mezzi che pure si integrano evidentemente su un terreno sociale di ascolto culturale tuttavia non sono affatto
Interscambiabili o unificabili su un terreno operativo
E infine la vicenda di Domenica In
Che si è chiusa fra polemiche e fin qui niente di male ma vedi caso polemiche che si concentravano su un unico su un ruolo eccessivamente informativo professionale i giornalisti consolato io credo bene dignitosamente da un collega da un giornalista
Evidentemente mortificando elementi ritenuti più solidi e più interessanti da parte di chi ne ha la responsabilità sul terreno dello spettacolo sul terreno dell'intrattenimento sul terreno delle sponsorizzazioni e probabilmente su vari altri terreni che l'esperienza di tutti noi che lavoriamo da molti anni nella RAI lascia intravvedere perché io ho fatto questo rapida questo rapido panorama ho voluto tracciare questo rapido Panorama
Perché mi sembra che ancora una volta la RAI stia dimostrando non soltanto la precarietà della programmazione che è stata giustamente denunciata mai voler perpetuare
Una linea di fondo della programmazione quella cioè su un terreno commerciali e di perpetuazione di un controllo diciamo da parte di alcuni gruppi del potere di di azione di programmazione di trasmissione che mortifica quello che invece dovrebbe essere la scelta di fondo
Dell'ente nella sfida che è in corso che è aperta su un piano mondiale sul piano interno con il network con tutto quello che non sappiamo
Ecco su questo forse io avrei voluto ma ci sarà il tempo io credo e spero
Da parte dell'organizzazione dei giornalisti Lucio Orazi che la rappresenta agiva
Bene espresso una volontà e una disponibilità che corrisponde peraltro a quell'ora peraltro appello espressa dai promotori di questo convegno vorrei che ci fosse stato qualche accenno di più alla qualità della programmazione
Se c'è un punto come dire carenti capisco che non voleva neanche essere l'angolazione del documento elaborato ma è questo
Che guardate non è indifferente ma nelle sue scelte
La qualità il modello il contenuto della programmazione dietro di sé il tipo di contenuto di struttura organizzativa di produzione che poi la RAI deve mettere in campo questo il punto
Se non si affonda il coltello a quel livello certamente non saremo in grado di proporre delle soluzioni in grado come dire di rivoltare questa azienda di riformarla profondamente sul terreno dell'organizzazione della produzione
E su questo io mi sento di potere come dire sottolineare con forza
All'attenzione di tutti il fatto che se c'è una risorsa pilota una risorsa guida di un'azienda di un servizio pubblico sul terreno radiotelevisivo queste informazioni
Non si può su questo è essere a sentirci
Io capisco lo dico ai compagni agli amici del sindacato che il compito del sindacato dei lavoratori per propria natura è un compito di difesa associativa e soprattutto di difesa
Dei livelli dei ruoli professionali delle funzioni
Anche dei posti di lavoro e quindi in qualche misura dell'elemento produzione inteso sotto il profilo quantitativo
Ma questo non può fare velo al fatto che se non si sceglie il settore guida il pilota in cui incamminarci noi non saremo in grado di dare delle risposte sul terreno dell'organizzazione il potere rimarrà
A quei feudi che l'hanno gestito prima e dopo la riforma dopo la riforma certamente si sono moltiplicati
E non saremo in grado di fare quelle proposte globali che tutti insieme noi che lavoriamo qua dentro vogliamo produrre
Dicevo la risorse l'informazione
Guardate che la risorsa informazione non è soltanto diciamo un valore culturale che è abbastanza evidente nel momento in cui continuiamo a importare prodotti soprattutto dagli Stati Uniti modelli di comunicazione di massa DiVersi certamente c'è un valore culturale nell'informazione inteso come processo di conoscenza
Ed è un elemento già di per sé basilare insufficienti
Ma c'è qualche cosa di più perché in tutte le televisioni avanzate del mondo tecnologicamente sul settore dell'informazione sul giornalismo televisivo che si investono risorse che si sperimentano programmi e soluzioni
Io sono in RAI da circa venticinque anni ormai guardate che tutti i migliori tecnici
Non vorrei che si offendesse qualcuno ma i migliori tecnici e le sperimentazioni più avanzate le forme di organizzazione migliori sono state provate sperimentate sul terreno dell'informazione
E chi lavora nei settori tecnici queste cose le sa benissimo dalle telecamere agli Ampex tutto ciò che può servire per fare televisione anelli informazioni il suo settore pilota e vi dico un altro elemento di riflessione
L'informazione le testate giornalistiche per loro natura sono i soli settori e compartimenti del servizio pubblico che non lavoravano in appalto
Che lavorano direttamente con le proprie risorse con i propri uomini
Io posso tranquillamente ipotizzare che uno dei motivi per cui non si investano risorse uomini dei progetti nell'informazione sia esattamente questo
Perché è un settore che non consente giochi non consente scorciatoie trasversali permetti limpidamente di verificare i costi rispetto ai prodotti gli elementi di managerialità che esistono rispetto al Budget e rispetto al piano editoriale
Allora se l'informazione la risorsa guida che deve esserlo sempre di più in un'azienda avanzata
Il discorso e mi avvio a concludere del come l'informazione deve collocarsi è un discorso di fondo
Nel documento dell'organizzazione dei giornalisti radiotelevisivi su questo
Vengono posti due punti che lavorano diciamo agiscono orizzontalmente fra tutte le proposte che poi vengono avanzate di ristrutturazione dell'azienda
E sono
Cambiare un rapporto tra reti e testate nella programmazione conseguentemente nell'organizzazione dell'azienda in modo da ricondurre sotto responsabilità giornalistica
Tutte le trasmissioni di informazione di approfondimento giornalistico
Che oggi sono spezzettati e divise tra strutture produttive diverse spesso realizzate da strutture di reti che lavorano contemporaneamente per la fiction magari affidata agli stessi responsabili che con una mano producono informazione giornalistica e con quell'altra fiction spesso fuse in contenitori che contrariamente a quei tentativi che sono stati recentemente chiusi sì distinguono per avere l'elemento dello spettacolo del protagonismo della sponsorizzazione degli interessi pubblicitari aperti o mascherati come elemento predominante quindi ricondurre a responsabilità giornalistica tutto ciò che di giornalistico esiste il che non significa una chiusura corporativa
Lo dico ai compagni agli amici del sindacato significa che ci dovremo misurare da tutte e due le parti con le nuove figure professionali che sono emersi ad esempio all'interno dei programmi di reti i registi programmi visti e tanti altri
Che oggi fanno del lavoro giornalistico
Questo pone dei problemi seri su un piano teorico culturale probabilmente domani anche contrattuale
Ma io non vedo come non si possa andare a una responsabilità unitaria di carattere giornalistico questo significherebbe una grande opera di chiarezza e di pulizia nella programmazione
E il secondo elemento orizzontale alle nostre diverse soluzioni proposte
E quello di una informa
Jean ad esempio Meridiana pomeridiani in una Rete Uno in alla fascia serale nell'altra il che non significa eliminare appuntamenti informativi sulla Terza Rete che a sua volta dovrà però acquisire un un identifica Colin targhette una sua linea editoriale diverso noi diciamo come giornalisti o una rete culturale e scientifica come in parte la Terza Rete ha dimostrato di poter
Essere anche negli ultimi mesi con alcuni di tattili interessanti sul terreno cinematografico su altri terreni o una Rete totalmente regionalizzata il che significa forti investimenti di riso forse di uomini per tutte le sedi regionali c'è una linea di tendenza esattamente inversa a quella che l'azienda ha lasciato trascinare al ed andare avanti quanto le nostre quattro proposte non sto qui ad illustrarle una per una voglio però sottolineare un elemento che è un elemento di riflessione di confronto con
Gli altri sindacati della
Noi nessuna delle quattro proposte prevediamo una riunificazione delle reti e delle testate abbiamo proposte molto diverse che vanno da una possibile politica di Canale a una politica di canali
Come dire e dimezzata o variata attraverso l'affidamento a cento a e centri di produzione non necessariamente romani ma che possono benissimo su Ordine a Napoli uova a Milano o acqua Palermo
Di e come dire i in un rapporto domando Offerta in cui le direzioni domandano lady Elez io mi chiedono e questi centri realizzano evidentemente sul sulla base di idee i piani di progetti con strutture centrali su una base di economicità dei programmi c'è poi una soluzione
Formata sulla differenziazione delle quattro testate ciascuna delle quali possa produrre orizzontalmente sui canali quella delle new se quella dell'approfondimento lo sport
E l'informazione regionale
E ce n'è una quarta che è di fatto una Valiani tutte più in positivo dell'attuale situazione però con differenziazione dell'offerta tra reti e testardo perché noi non offriamo una proposta unitaria perché io credo che non sia lì il nodo e credo che la complessità di un'azienda come la RAI possa tranquillamente prevedere una pluralità anche di centri di direzioni su un piano ideativo e produttivo purché evidentemente ci sia una forte differenziazione dell'offerta e venga a crollare la centrale l'azione attuali che permane nonostante l'esistenza dei feudi e l'incomunicabilità questi sono i pericoli da combattere l'omogeneizzazione e la centralizzazione nel momento in cui ad esempio si sta mezza questo rapporto che esiste fra la direzione generale di Roma e si vanno a creare alcune qualunque sia la soluzione su cui ci confronteremo alcune delle strutture produttive i e attiva a Milano o a Napoli noi crediamo che ci sia già abbondante materia per l'azienda per un totale rimescolamento di carte e di organizzazione e infine un un Primo elemento che voglio sottolineare è quello su cui i giornalisti insistono molto di diverse modalità
Dell'accesso professionale che non è un punto secondario proprio recentemente il sindacato ha ottenuto
Diciamo un patto un patto che ha una sua validità
Anche formale per cui in un certo termine di tempo verranno assunti tutti i borsisti che hanno lavorato in due anni diversi nelle redazioni della Rai quindi uno sforzo molto grosso molto importante perché si tratta di ragazzi che sono stati selezionati pubblicamente uno dei rari esempi di selezione pubblica nel terreno giornalistico rarissimo esempio e che quindi ha un precedente molto importante io credo che andare a un accesso atto ti livelli
Con caratteri di pubblicità caratteri selezioni e a una formazione e una qualificazione professionale per tutti giornalisti tecnici e sotto questo profilo molto proponiamo ad esempio una specie di scuola con padri c'è anche un accenno di questo tipo nel piano triennale della Rai uno dei pochi accenni concreti positivi su questo terreno io credo che questo sia anche materia per un confronto comune fra i sindacati le associazioni professione ali e penso anche ai dirigenti ai programmi 'sti non solo a un lavoro in comune tra sindacati dei lavoratori CGIL CISL UIL Usigrai su cui confrontarsi
Se non c'è più nessuno ritornare abbiamo su
Io vi chiedo scusa se sono arrivato un po'tardi S non ho potuto seguire tutti gli interventi però vi assicuro che sul sul tavolo la presidenza ho trovato delle scalette esposte con grande diligenza quindi penso di poter prendere in considerazione tutte le cose che sono state dette
Noi come mi è stato detto come sapete
Abbiamo lanciato una proposta l'abbia fatto in una conferenza stampa ne scandiscono tendo così lavoro lo rivela assemblee abbiamo voluto questo ulteriore momento di confronto e di socializzazione
Perché
Ci sembrava opportuno a completare il quadro sul piano dei nostri interlocutori
Però
è evidente una cosa nessuno ha la pretesa e nessuno di noi può avanzare la pretesa di avere una proposta
Definita o definitiva
E su questo punto io credo che ci dobbiamo intendere soprattutto per i nostri amici compagni giornalisti
All'interno della Federazione CGIL CISL UIL all'interno del dei sindacati di settore stiamo discutendo di queste cose do po'di anni
è io lo dico con molta franchezza con molta tranquillità abbiamo fatto fatica a trovare un percorso unitario
Perché tutte le volte che si discuteva soprattutto del rapporto tra il sistema dei partiti e questa azienda
Beh non si riusciva mai a venirne fuori con una proposta di sintesi
è inutile che qui io ripete i motivi per cui poi non si riusciva a imboccare una strada unitaria
Alla fine
I fatti hanno fatto prevalere una logica che secondo me ma credo secondo noi è una logica strettamente sindacale
Che è l'unica logica che ci può guidare in un percorso che abbia qualche effetto che realizzi qualche obiettivo taglierà Rai in Italia parlano tutti ha tutti i titoli però
E e da tre anni che si deve rinnovare così chiami trazione esclusivamente USA non si rinnova ci ci troviamo di fronte un muro di gomma e credo che sia legittimo da parte di chi lavora di chi rappresenta degli interessi porsi una domanda beh sì qui ci troviamo di fronte a questo muro di gomma come si aggira questo ostacolo qual è il criterio quali sono i criteri di fondo qual è la cultura qual è la logica che bisogna far prevalere per imboccare un percorso che Reality
Di degli obiettivi
E abbiamo scelto una strada che è strettamente sindacale
Partendo da una considerazione che notissima tutti perché io qui riepilogo brevemente la riforma del settantaquattro è stato una riforma
Fatta in funzione soprattutto di un obiettivo che era quello del rispetto del ed della garanzia del pluralismo sono state fatte così reti e testate più reti più testata allora io dico fu tutta tranquillità che un'azienda
Così organizzata così strutturata come la prevedeva come la prevede la legge del settantaquattro in un con testo in una situazione di monopolio può disturbare qualcuno può irritare qualcuno ma fondamentalmente consente all'azienda di andare avanti e così è stato
Che si può gridare contro inveire contro la lottizzazione muove la lottizzazione storicamente può essere un criterio come un altro per
Per realizzare forme di potere forme di rappresentanza io non mi scandalizzo tritato dico che quella forma organica nativa è del tutto inadeguata a far funzionare un'azienda in un contesto che non è più di monopolio perché di concorrenza
Bene allora in questa situazione l'ipotesi che noi avanziamo
E io qui voglio rispondere particolarmente al giurati
Risponde a una piccola bellissima analisi che noi ricaviamo dalla nostra esperienza sindacale dall'esperienza cioè delle ristrutturazioni che in questi anni abbiamo contrattato anche nei gruppi editoriali
Quando bisogna modificare con testo quando bisogna riorganizzare un'azienda quando bisogna razionalizzare al massimo le risorse di quell'azienda stessa
Per guarda che tutte le aziende di questo mondo viviamo in un contesto capitalistico non so cosa farci ci piaccia o non piaccia a me tutte le aziende si centra Lizzano Omo o comunque unificano l'uso delle risorse perché non c'è un'altra strada la programmazione non può che essere fatta al centro se vuoi riavviare un nuovo processo
Da questo punto di vista la nota proposta ci sembra ineccepibile qui il problema non è di riesumare proposte primo dopo la riforma dall'altro io non sono così indotto da San prese le proposta degli altri accorpamento era prima o dopo la riforma qui si tratta di intendere sui criteri di fondo
E su una metodologia di approccio al problema cessione pensiamo che questa azienda va un po'per qualche verso riconvertito soprattutto punto di vista dalla sua struttura organizzativa delle sue funzioni delle competenze B Sco no secondo me secondo noi si tratta di prevedere un momento centrale perché sono al centro programmi e razionalizzi l'uso delle risorse la nostra proposta essendo la proposta che è aperta al dibattito può anche teoricamente essere modificata
Io l'unica cosa su cui mi permetterei di insistere su cui inviterei caldamente tutti è quello di non fare entrare dalla finestra vecchie logiche politiche che e secondo me sono su questo punto della vita dell'azienda estremamente dannose deleteria perché finirebbero col portare ulteriori momenti di divisione allora è evidente che la nostra proposta ripeto può essere variata
Si tratta però di vedere e di verificare se la metodologia che noi proponiamo è corretto non è corretta noi la riteniamo corretta ma perché la ricaviamo dall'esperienza di questi ultimi anni
Della delle spese indagata di questi anni
Beh se questa ripeto se è questo il punto su cui io credo che possiamo largamente convenire discutiamo poi le proposte concrete naturalmente potranno somigliare più alle nostre Priore volta più pure degli altri in qualche modo s'
Va ne verremo fuori B
La domanda naturalmente che subito dopo ci si pone sì ma quale o quali sono gli obiettivi per cui noi dobbiamo riorganizzare l'azienda per cui
Dobbiamo fa questo lavoro comune
Beh io di rompo cose scontate però brevemente penso che vadano richiamate
Noi importiamo centinaia di per centinaia di miliardi con produzioni immagini francamente mi sembra un po'eccessivo che avendo mezzi struttura cultura po'Primo Nicol Turani alle spalle e noi non si riesca a far fronte in modo autonomo a una produzione a una produzione di Maggi e quindi io credo che l'obiettivo principale deve essere proprio quello della produzione anche perché da un punto di vista sindacale richiede lo sviluppo di questa azienda o di un'altra azienda non può non significare il rilancio della produzione perché anche questo pensiamo che poi il modo migliore per tutelare sia l'occupazione sia la professionalità
C'è il la questione che mi sembra che poi vogliono che si togato della qualità della produzione
B noi non è che lo abbia detto niente
A metà abbiam detto poco cioè abbiam detto che quando noi diciamo che il servizio pubblico non funzionava sostanza diamo un giudizio anche sulla qualità della produzione
A mio modo di vedere non non abbiamo parlato abbastanza su questo punto certo il problema dalla qualità è un problema talmente complicato per i quali sono i parametri per stabilire la qualità della produzione
Beh qui e io non credo che ci sia ricette
L'interessante assumere una premessa che questa azienda non produce solo informazione perché mi sembra il minimo sogni in un ragionamento che si debba fare e per quanto riguarda degli altri parametri ma che qua non si può che attingere all'esperienza beh la qualità del prodotto la Wada dello produzioni io credo che la si ricava il confronto col mercato col pubblico in un confronto anche con le forze sindacali dell'azienda io non non non non credo che a priori si possa s'capire quali sono i parametri per valutare la qualità la produzione la qualità del prodotto da questo punto di vista non eravamo Manzato già delle altre proposte in un convegno già fatto unitariamente a Mila no in cui prevalevano ipotizzavamo un in un ruolo diverso delle forze sociali delle forze sindacali all'interno all'interno dell'azienda il problema naturalmente della produzione qui o ce l'ho solo brevemente è ancora molto complesso noi siamo in un'azienda in cui tantissimo lavoro va all'esterno questo io so che un prova prettamente sindacali avrà che non possiamo scaricare a nessun altro però visto che stiamo parlando di ristrutturare questa azienda B e la riorganizzazione dalla produzione la rivalutazione del lavoro non può non passare attraverso la attaglia decise decisiva sull'appalto tantissimo lavoro che infatti in modo clientelare adesso non mi interessa fare delle inutile polemiche certo che questo è un nodo perché è inutile disegnare un modellino in astratto giusto quando poi buona parte della
Pulsione sfugge un controllo delle forze sindacali e comunque dei lavoratori tutti dell'azienda
E infine sempre su questo punto mi sembra che su questo si converga tutti è necessario che attesta azienda come tutela del
Editoriale questo moda abbia un piano editoriale abbiamo propria strategia anche perché come si fa trovare una risposta seria la terza rete se noi non la inseriamo questa domanda nell'ambito della nell'ambito di una strategia Gene tale che comunque questa azienda da dare
E quindi io penso che il piano editoriale su questo i pareri delle che c'è una
Larga convergenza coi giornalisti sia un punto importante
Vediamo adesso alle alleanze
Io credo che gli alleati i primi quelli naturali
Perché anch'essi come noi rappresentano la forza lavoro siano i giornalisti
Spesso ci siamo esercitati iniziative unitarie due giornalisti abbiamo prodotto tanti comunicati abbiamo detto che l'azienda andava riformata viene anche detto che il consiglio amministrazione andava anche esso rinnovato
Però insomma le le l'efficacia delle nostre iniziative parliamoci chiaro è stato anche molto scarsa adesso entrambi abbiamo avuto la stessa intuizione
Abbiamo deciso che era necessario un approccio diverso
Per affrontare il problema dell'altro giorno dalla RAI beh secondo me questo è un fatto estremamente importante perché è importante perché tra l'altro ci fa superare degli stupidi io li chiamo così perché non so come definirla banali problemi di buonismo che spesso ci sono stati
A me francamente non interessa chi parla prima chi chiude dopo ti fa il comunicato stampa a me interessa visto che rappresentiamo dei lavoratori che presentiamo degli altri
Che le forze reali
Si esprimono in modo congiunto è che entrambi con forze riescano a far sentire la propria voce in una direzione unica questo fatto secondo me di una grande importanza e di una grande import
E quindi da questo punto di vista lo diceva già agisco penso che lo dicesse Ricardo nella sua introduzione B se noi abbiamo un disegno generale sul quale conveniamo B quanto prima dovremo proprio programmare di momenti di approfondimento specifici sui vari aspetti della nostra proposta e anche neanche sul lavoro
Io Serena sarebbe veramente deleterio da un lato enunciare a gran voce il lancio di questa azienda e poiché a rimanere imbrigliati da piccoli o falsi problemi come dicevo prima di protagonismo si tratta quindi di programmare delle scadenze non è da escludere la dolente in questo quadro per si possono e si devono prevedere nei con
Tatti con i dirigenti anche qua però immagino che bisogna fare un salto rispetto alle esperienze più recenti perché insieme per chiedere il rinnovo e così amministrazione basta sede sotto non Tauresc fa un comunicato unitario e va be tutti sono uniti le forze vive sono so unite questo punto francamente mi sembra che sia insufficiente proprio perché vogliamo entrare nel merito di come si organizza questa azienda beh noi dovremo concretamente misurare se i dirigenti organizzate oppure no ci danno apporta un contributo in questa direzione e se alla luce di questo parametro che potremo valutare se l'alleanza Reggio non regge senza pregiudiziale senza ideologie questo mi pare che sia l'unico modo perché è chiaro che in un'ipotesi di ristrutturazione soprattutto di organizzazione del lavoro della produzione beh io credo che la può
Otto nella struttura manageriale sia decisivo sa questo mi sembra mi sembra di mi sembra talmente ovvio che inutile inutile dirlo ma anche questa questo procede petto penso che vada
Vada verificato concretamente mi avvio rapidamente alle conclusioni
Ho parlato un po'degli alleati interni c'è il problema dei partiti
Beh qui sia intanto bisogna prendere atto che non tutti questa mattina allo risposte al nostro invito e tanto non possiamo non ringraziare vivamente coloro che invece hanno avuto maggiore sensibilità di e altri io però voglio dire spero con franchezza una cosa io so bene che ci sono differenze di ruoli e differenze di responsabilità tra maggioranza e opposizione so bene anche lì ci sono
Ferenc di analisi di valutazione sia sul sistema
Delle comunicazioni di massa si in particolare sulla RAI però lasciatemelo dire su io non credo che il sistema dei partiti o ai partiti siano il padrone adeguato
Un'azienda che va rinnovata che ha bisogno di una cultura imprenditoriale e manageriale che nei partiti non c'è perché non può esserci non nel senso che i partiti io chiedo scusa non vorrei essere frainteso non capiscano queste esigenze non capiscono esige però di fatto di fatto e vorrei essere smentito i partiti o alcuni dei più di altri hanno certamente fatto alla all'Out un ruolo che è quello che noi identifichiamo il padrone di un'azienda privata
Ora io ripeto che questa fase di transizione questa fase di passaggio questa fase
Di rinnovamento deve vedere un ruolo diverso dei partiti ma dei partiti è fondamentale intendiamoci un'azienda pubblica quindi l'apporto culturale di analisi e certamente è certamente decisivo io ho molto apprezzato e condivido molte delle cose che qui diceva Veltroni
Però io credo che anche i partiti debbano ridisegnare un loro ruolo che è diverso rispetto a quello che finora c'è stato cioè qui bisogna assolutamente dare più vitalità più impulso e quindi anche più spazio
E alle forze attive del lavoro ma questo senza voler togliere niente a nessuno ai partiti al Parlamento spettano altri compito è quello di si tratta di definire per loro un quadro di riferimento che per l'azienda è molto importante a noi spetta certo la capacità di sviluppare analisi di proposte che abbiano concretamente l'obiettivo di sviluppare questa azienda di rilanciarla
Ultimo punto e chiudo
Ma chi sono i nostri interlocutori noi facciamo io parlo parlo desiderato confederale parlo esprimo la mia opinione personale se se volete noi facciamo una fatica da Roma Donna far sindacati questa azienda perché non abbiamo dei veri interlocutori perché non si capisce mai con che bisogna fare una trattativa perché sta sono azienda ci scavalca perché l'azienda fa di tutto spesso per toglierci ruolo perché da questo punto di vista esiste un sistema di relazioni industriali che hanno Moro perché anche le aziende anomala
Beh appunto in cui siamo proprio perché abbia fatto questa scelta proprio perché abbiamo avanzato queste proposte quest'ipotesi beh noi dobbiamo fare diretta diretto riferimento a chi oggi c'è
Noi non abbiamo problemi di schieramento e non possiamo averne oggi esistono sui amministrazioni io non so quanto duri fa un'azienda se questa sera va ristrutturata va ristrutturata adesso noi il collo quel confronto lo apriamo con chi c'è non abbia bisogno di leggi di legittimare altri soggetti queste è un soggetto che in prorogatio ci va bene ci va bene naturalmente la misura in cui è disposto a discutere a confrontarsi sulle nostre proposte ma lo stesso discorso al di là coi del consiglio d'amministrazione io penso che riguarda qua la direzione generale comunque la struttura manageriale alta
Perché se hanno un ruolo e ce l'hanno perché tutti sapete lo avete anche detto ma l'abbiamo anche detto in altre sedi che di fatto si sta sviluppando uno organizza e parallela informale e non ho capito a da noi lasciamo come sindacato che l'azienda si realizzi giustamente i suoi obiettivi dice Rino
Beh ma il nostro mestiere come facciamo a esercitarlo se poi lasciamo passare delle decisioni che invece devono essere sottoposto un confronto così da casa da questo punto di vista e quindi non possiamo concedere sconti a nessuno la direzione generale tutta la struttura della manager alle conseguente e il Consiglio amministrazioni per noi sono degli interlocutori si tratta per quanto riguarda i soggetti direttamente interessati ripete in particolare i giornalisti di mettersi al lavoro al più presto di approfondire le analisi di fare tutti contro antiche sono necessarie non c'è nessuna rigidità naturalmente da parte di nessuno si tratta di trovare questo così un'ipotesi unitaria con la quale poi si possa baciare insieme per tentare di realizzare gli obiettivi che tutti diciamo ci stiano a cuore
Direi sontuosa censura concluso
Qui qui quindi quindi qui qua qui
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